You are the one.

di Miss Lee Taemin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Will they be just friends? ***
Capitolo 2: *** The call. ***
Capitolo 3: *** L'appuntamento.(parte 1) ***
Capitolo 4: *** L'appuntamento.(parte 2) ***
Capitolo 5: *** L'appuntamento.(ultima parte) ***
Capitolo 6: *** Favola. ***



Capitolo 1
*** Will they be just friends? ***


Will they be just friends?
 
Estate.
Ultimo giorno di scuola.
Driiin driin!
Si avvertono i sospiri soddisfatti degli studenti,stracolmi di emozione perchè la tortura era finalmente conclusa ed escono dall’aula saltellando di qua e di là.Tutti tranne due ragazzi che rimasero ancora pochi minuti a scuola per  terminare di preparare la cartella.Uno era alto,moro,muscoloso e a dir poco stupendo,insomma,uno di quei ragazzi che se solo ti salutano, rischi il collasso. L’altro era basso,rosso e di corporatura esile,un viso stupendo dai contorni delicati,sembrava quasi un angelo.
Il primo,Minho,aveva 19 anni.
Il secondo,Taemin,ne aveva 17.

Uscirono entrambi dalle classi correndo,per la paura di rimanere chiusi dentro.
I due si scontrarono e caddero entrambi sul pavimento.
-Ahi!Ma guardi dove metti i pie....Minho!- esclamò il rosso,sorpreso.
-Ehm....Scusa ma come fai a conoscere il mio nome?- disse il moro,alzandosi da terra e aiutando anche il più piccolo.

“Ah....Quindi lui non si ricorda di me.....”  penso l’altro con aria dispiaciuta.
-Ci ha presentati Key,ricordi?-
-Mmm....Scusami ma ho la memoria corta- disse il più grande appoggiando la mano dietro al collo.
-Capisco...-
-Hey,non è un dramma! Adesso ci conosciamo,no?-
Minho scompigliò i capelli del più piccolo affettuosamente.
-O...Ok.Piacere Taemin-rispose con un fil di voce e stringendo la mano all’altro.

I due cominciarono a chiacchierare.Ridere.Scherzare come se si conoscessero da una vita e chissà...Se da quell’amicizia sarebbe nato un sentimento ancora più intenso?

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Capitolo 2
*** The call. ***


The call.
 
Taemin e Minho cominciarono a dirigersi verso casa e le loro strade si sarebbero separate,ma prima....

-Taemin,si sta facendo tardi,credo sia ora di andare a casa-
-Di già?- sbuffò il piccoletto.
Il più grande diede un buffetto sulla guancia a Taemin.
-Eh si,ma tranquillo,ci vedremo nei prossimi giorni- sorrise dolcemente e il cuore di Taemin rischiò di scoppiare per quel gesto che,anche se piccolo,per lui era come se avesse appena scalato l’Everest.
Minho tirò fuori carta e penna dalla sua cartella e iniziò a scrivere il suo numero di cellulare.
Finito di scrivere porse gentilmente il foglio al piccolo.
-Grazie,ecco il mio- l’altro fece lo stesso.

Si salutarono e si avviarono verso casa.

Taemin era felicissimo di aver passato il pomeriggio insieme a Minho e probabilmente,da lì in poi sarebbe scaturito in lui qualcosa in più.

Taemin tastò le sue guancie e si accorse del fatto che fossero in fiamme.
“Dannazione,ma cosa mi è successo?  Poi con un ragazzo?! Io...Gay? Ma no dai,che stupidaggini penso?!
E poi probabilmente lui mi vede solo come un amico....” 
pensò il ragazzo,che,ormai era arrivato davanti la porta di casa.
Aprii la porta,gettò la cartella sul pavimento e si buttò sul letto della sua camera.
La casa era vuota.Come al solito.I suoi genitori erano partiti per lavoro e suo fratello era uscito con la sua nuova “fiamma”.

Ad un certo punto,il cellulare del ragazzo cominciò a squillare,sullo schermo era apparso “Minho”.
Il cuore di Taemin cominciò a battere forte e le mani gli sudavano così tanto che il cellulare gli sarebbe quasi caduto.
-P-Pronto?-
-Hey ciao piccolo,ti andrebbe se domani andassimo a farci un giro in centro?-
-Certo,perchè no?- rispose fingendosi sicuro di sè.
-D’accordo allora ti passo a prendere io domattina.Dove abiti?-
-Girando l’angolo a destra dopo la scuola sei arrivato.-
-Va bene allora a domani!- rispose allegramente l’altro.
-A domani!-

Il suo cuore andava a mille,ogni volta che parlava con Minho; probabilmente farci l’abitudine non sarebbe stato tanto male.

Il rosso sospirò emozionato e si buttò sul letto addormentandosi con il sorriso sulle labbra.

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Capitolo 3
*** L'appuntamento.(parte 1) ***


L’appuntamento.
 
Durante la notte,Taemin sentì la porta di casa aprirsi.
“Sarà mio fratello.”pensò.
E infatti fu così,ma non era solo,insieme a lui c’era la sua nuova ragazza.
Quando il piccolo sentì che quei due si stavano “divertendo”,buttò la faccia sul cuscino per fare un lamento soffocato.
Da quel momento in poi,non riuscì più a prendere sonno.

Per la stanchezza si addormentò alle sei.

Ad un certo punto,il cellulare squillò:era Minho.
Gli occhi di Taemin si spalancarono e guardò l’ora: le dieci!
Prese il telefono e ancora assonnato,rispose.
-Pronto?- sbadigliò.
-Hey Tae,non ti sarai mica svegliato adesso?-
Il più piccolo arrossì.
-B-beh...Veramente....-
L’altro sospirò,ma subito dopo rise.
-Ma come devo fare con te?- aveva un tono premuroso,sembrava quasi suo fratello.
-Va beh dai,ti chiamo io quando sono pronto....-
-Magari fosse così facile,purtroppo sono già quasi davanti casa tua.-
-Ah...-
-Fa niente.Aspetterò.- sembrava avesse un tono tranquillo.

Bip!
Fine chiamata.

Il pensiero di non sentire più il bel moro,quasi distruggeva il più piccolo.
Era una sensazione strana,ma ormai aveva capito e non poteva più negare l’evidenza:
si era innamorato di Minho.

Il rosso si alzò dal letto,prese dei vestiti che aveva preparato la sera prima con tanta cura e si diresse in bagno per cambiarsi velocemente.

Ding dlong!
Minho era arrivato.

-Apro io!- avvisò il fratello più grande.

Aprì la porta e si ritrovò un Minho più bello che mai,stranamente possibile.

“Dannazione,è perfetto.” Pensieri del genere sfiorarono la mente del più piccolo in quel momento.
-Ma non mi dovevi aspettare?-
-Credevi che ti avrei aspettato fuori casa? Avrei rischiato l’ibernazione!-

“Certo,sono davvero uno stupido!” Pensava il piccolo,facendosi tanti problemi.

-Alloooora....Vuoi darti una mossa a prepararti?- disse con un sorriso sghembo.
-C-certo,torno subito,tu siediti sul divano!-

Entrò in cucina,bevve un sorso di latte,mangiò una fetta di pane con la marmellata in tutta fretta e uscì dalla cucina raggiungendo Minho.Solo che non si era accorto di una cosa....

-E-eccomi hyung,sono pronto!- disse il più piccolo.
-Non esattamente-
Minho si avvicinò al rosso e gli leccò la guancia sporca di marmellata. Si rimise a sedere sul divano nascondendo l’imbarazzo con una risata.Si,stava arrossendo.

Ecco.Ora il cuore di Taemin stava letteralmente scoppiando.

-Andiamo?-
Il più grande si rimise il cappotto in attesa di una risposta,ma Taemin era completamente perso nei suoi pensieri.
-Hey! Tae?- mosse la mano su e giù davanti la faccia del più piccolo per farlo sbloccare.
-E-eh? Dicevi?- disse il piccolo risvegliandosi dal mondo dei sogni.
Quel gesto provocò una fragorosa risata da parte Minho.
-Perchè ridi?-
-Dannazione Taemin,ti sei imbambolato,ma a cosa pensavi?-e continuò a ridere.
-A....A niente!Dai andiamo!- arrossì.
-E va bene piccolo- fece uno dei suoi migliori sorrisi,quelli che facevano scaldare il cuore del rosso.

Uscirono di casa.
Cosa accadrà durante quello che per Taemin,era un appuntamento?

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Capitolo 4
*** L'appuntamento.(parte 2) ***


Salve a tutti! Si lo so,ho fatto un leggero ritardo...Perdonatemi! T.T
Questa è la seconda parte dell' "appuntamento" e,ahimè,devo annunciarvi che ce ne sarà anche una terza!
Purtroppo non so quando scriverò il resto (causa:scuola,come al solito D:)
Spero che continuiate a seguire questa ff!
Enjoy <3



Shock.

I due ragazzi si avviarono verso il parco per fare una passeggiata.

Taemin si fermò per un attimo e il suo volto si illuminò.

-Cosa c’è piccoletto?-chiese il bel moro intento a capire cosa stesse succedendo all’altro.
-Hyung....- indicò un carretto dei gelati che si era appena fermato,ancora con aria illuminata dato che,era strano vendessero gelati in pieno inverno.

Si sentì una calda risata provenire dalla bocca di Minho.Quella scena gli faceva tenerezza.Taemin,gli faceva tenerezza.
-Vuoi che ti prenda un gelato?- chiese il più grande mentre scompigliava affettuosamente i capelli del rosso.
-Certo che si!-disse emozionato,saltellando.
-Però posso comprarlo anche da solo,non sono certo un bambino,i soldi li ho- concluse la frase mettendo il broncio e le braccia incrociate.

“Meno male che non è un bambino,la sua espressione dice il contrario” pensò ironicamente tra sè e sè il più grande.

-D’accordo-
-Bene!- esclamò il piccolo,cercando di sembrare meno entusiasta.

Mangiarono il gelato senza proferire alcuna parola.
Ma in fondo, a Taemin non dispiaceva.
L’importante era stare accanto al suo hyung.

Il pomeriggio passò in fretta.
Era ormai sera,ma i due,che avevano iniziato a chiacchierare,ridere e scherzare,non decidevano a lasciarsi.

Minho alzò gli occhi al cielo e si accorse che era buio.
Era ora di tornare a casa.
Stranamente,il pensiero di dover lasciare Taemin,gli provocò un’immensa tristezza.

-Cosa c’è Minho?- domandò il rosso quando si accorse del volto triste dell’altro.
-Oh,no niente....Stavo pensando che è ora che ti riaccompagni a casa-
-Già....- il suo volto si fece triste a sua volta,allo stesso tempo pensieroso.

“Chissà se ci rivedremo ancora,dannazione! E se non lo facessimo? Io mi sono innamorato di Minho! Non riesco più a tenermi questo pensiero dentro per sempre!Devo dirglielo,ora o mai più....” pensieri angosciosi frullarono nella mente del piccolo Taemin,che ad un tratto impallidì.

Erano quasi arrivati davanti casa del più piccolo,dovevano solo attraversare la strada.

Minho si sentì tirare la felpa da dietro.
Si voltò e vide un Taemin più rosso che mai,con la bocca aperta,probabilmente stava per dire qualcosa.
-Che c’è Tae?
-M-Minho...Io mi....- non riusciva a parlare,le parole non uscivano di bocca,provo a ingioiare faticosamente,era davvero troppo imbarazzato.
-Dimmi piccolo....- il più grande si abbassò leggermente per essere alla stessa altezza degli occhi di Taemin.

Ecco,adesso era troppo vicino.A malapena riusciva a parlare,figuriamoci guardarlo negli occhi.

-IomisonoinnamoratoditeMinho!- disse tutto d’un fiato e a bassa voce,ma l’altro riuscì a capire tutte le parole lo stesso.

Minho impallidì. La sua faccia da rilassata,divenne shockata,sembrava avesse visto un fantasma.
Shock.
Ora la sua mente non riusciva più a funzionare.
Taemin spezzò quel silenzo imbarazzante,anche se la sua frase lo sarebbe stata altrettanto.
-S-scusami ma io dovevo dirtelo h-hyung,non riuscivo p-più a tenermi tutto dentro...-

Il volto di Taemin era in fiamme,era diventato esattamente lo stesso colore dei capelli.
Si coprì abbassando la testa e facendo cadere i ciuffi dei capelli davanti agli occhi.
Nonostante questo,riusciva ancora a vedere la faccia stupita di Minho.
Lo guardava di sottecchi attendendo che si riprendesse.
Nella sua mente stava pregando ogni santo che l’altro lo avrebbe accettato e che avrebbe risposto con un bacio.

La mente di Taemin vagava da un’altra parte.
Quella di Minho non connetteva proprio.


Adesso sta a te,mio caro Minho.

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Capitolo 5
*** L'appuntamento.(ultima parte) ***


Incidente.

-T-Tae....Io....Perdonami....-

“No....perchè si sta scusando? Mi sta rifiutando? Io... non capisco,o piuttosto,non voglio capire!”
Gli occhi di Taemin si stavano improvvisamente riempendo di lacrime.
Se le asciugò in fretta con la manica della felpa,almeno prima che Minho se ne accorgesse.
Doveva farsi forza.
Non doveva buttarsi giù al primo ostacolo che incontrava.

Sfoderò un sorriso poco convinto.
-Fa niente Minho...- continuava a sorridere, ma le lacrime stavano per appannargli nuovamente la vista.
-Sul serio?Va tutto bene?-

“Tutto bene....Dannazione,come puoi pensare che io sia veramente felice?!” Voleva urlarglielo in faccia,ma non voleva. Aveva ancora una dignità. Più o meno.

-Certo....Rimaniamo amici,ok?-
Il rosso si avviò velocemente in mezzo alla strada,senza neanche far rispondere il più grande. L’unica cosa che voleva era poter raggiungere casa sua,prima che Minho si accorgesse che il suo volto era completamente rigato dalle lacrime.
La vista era appannata,attraversò la strada noncurante delle macchine che stavano sfrecciando veloci.

Il piccolo sentì una forte spinta provenire da chissà chi dietro di lui.
Si avvertiva il suono fastidioso dei clacson.
Ci mise poco a capire che aveva appena evitato di essere messo sotto una macchina per merito di qualcuno.
Si strofinò gli occhi a sufficienza per poter vedere che il suo salvatore si era sacrificato per lui e soprattutto per capire chi fosse:Minho.

Si avviò velocemente verso il corpo ferito per accertarsi che fosse vivo.
Fortunatamente si.
Ma era svenuto.
Taemin prese il cellulare dalla tasca,compose velocemente e con le dita che ancora gli tremavano il numero dell’ambulanza.Dopo poco arrivò. Salì anche lui sul mezzo per poter controllare il moro.

Arrivati dentro l’ospedale,chiamò i genitori di Minho.Non li aveva mai incontrati.L’idea che avrebbe visto per la prima volta i genitori della persona che ama,probabilmente l’avrebbe dovuto far imbarazzare.Ma non fu questo il caso.Era troppo preoccupato per l’incolumità del più grande.

Taemin era seduto su quella sedia ormai da ore,attendendo qualche notizia.Ma niente.
Il tempo scorreva, e lui diventava sempre più nervoso.Voleva sapere.Pretendeva una risposta.Voleva solo sentire che Minho stava bene.

Sentì un rumore di tacchi avvicinarsi verso di lui,accompagnato da una femminile voce melodiosa.
-Hey ragazzo,si è fatto tardi,se vuoi vai a casa,domani ti daremo sue notizie- Disse la mamma di Minho.
-No grazie signora,rimarrò qui a dormire,ho già avvisato mia madre- un sorriso stanco si formò sul suo viso.

L’angelico rosso si addormentò,anche se ci mise più del previsto,vista la scomodità della sedia.

A mezzanotte,il dottore svegliò Taemin dolcemente,non si poteva fare del male a quell’angioletto che stava riposando.
Appena aprì gli occhi, si alzò di scatto imbarazzato.

-Mi dispiace ma...Il suo amico è finito in coma....Probabilmente si risveglierà a breve,ma non possiamo fare false promesse.-

Taemin era a pezzi.Era colpa sua e lui non poteva fare niente.

-G-Grazie dottore....Rimarrò qui ancora un po’.....-

Si diresse verso il bagno e cominciò a sciacquarsi la faccia nervosamente,si asciugò con un pezzo di carta e si guardò allo specchio.
La sua espressione era disgustata. Ma non come se avesse mangiato qualcosa di avariato.No,lui era schifato da sè stesso.

-Mi odio!Dannazione,faccio davvero schifo! Dovevo essere io quello che finiva in coma,non lui!-
Continuò tutta la notte a dannarsi per quello che aveva fatto.


Si addormentò nuovamente sulla sedia dell’ospedale sperando che la mattina dopo Minho si sarebbe risvegliato.

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Capitolo 6
*** Favola. ***


Favola.

La mattina dopo Taemin non ritornò a casa come previsto.Non gli interessava se i suoi genitori l’avrebbero messo in punizione,l’importante era accertarsi che Minho stava bene e soprattutto,era sveglio.

Il sonno dell’angioletto che riposava sulla sedia dell’ospedale venne interrotto dalla voce del dottore e di quella di un’infermiera.Probabilmente stavano parlando di Minho.

-Mi dispiace così tanto per quel ragazzo,ma non credo che riuscirà a riprendere conoscenza...Così giovane....-
La frase del dottore non si concluse,o almeno,Taemin non riuscì a sentirla.

Aprì gli occhi e si alzò per dirigersi verso la stanza di Minho.Controllò gli orari di visita.Poteva andare a controllarlo.

Entrò nella camera e trovò il moro steso sul lettino legato a chissà quali strani macchinari.
Non riusciva a vederlo così.
Fermo.La sua energia era sparita improvvisamente.

Sospirò e andò a sedersi vicino al lettino.

-Hey Minho...Non sei messo tanto bene,eh?-
Si sentiva stupido.Ma non sapeva che altro fare,l’unica cosa era parlargli,per quanto l’altro potesse ascoltarlo.

-E tutto questo per colpa mia...Scusami-abbassò lo sguardo e prese la mano del ragazzo incosciente cominciando ad accarezzarla dolcemente.
“Scusarmi,ma a cosa serve ormai?” il rimorso stava divorando il più piccolo da dentro,non riusciva a fare altro che esasperarsi.Si sentiva inutile.

Guardò nuovamente il viso del bel moro.Aveva un’espressione angelica.Era bellissimo,ma d’altronde non era una novità.

“Sembra la bella addormentata,solo che è un ragazzo” a quel pensiero sorrise dolcemente e prima che si accorgesse di quello che stava facendo si ritrovò a baciare Minho.Arrossì e si rimise seduto continuandolo a guardare.

Forse sperava in qualcosa.Ma in cosa?
Forse pensava che,come nelle favole la principessa si sarebbe risvegliata dopo il bacio del vero amore.
Ma stavolta era la realtà.
Niente era scontato.
Niente.

-Ma che pensavo di fare?Questa di certo non è una fiaba e io non sono neanche il suo vero amore!Nella vita reale non esiste il “e vissero felici e contenti”- Si appoggiò con i gomiti sul lettino e mise la testa tra le mani.

Sentì una mano che gli stava sfiorando il braccio.In quel momento rabbrividì.
Girò la testa e guardò verso il bel moro.

Si era svegliato.Lo stava guardando.Non era un sogno.

-M-Minho?- Il piccolo guardava l’altro sbarrando gli occhi per lo stupore.
-Piccolo...Sono vivo?- Chiese il moro, stordito.
-Si hyung,sei vivo e vegeto,ti sei svegliato!- Il rosso prese le mani dell’altro e le portò vicino al suo petto.I suoi occhi erano pieni di gioia adesso.
Lo abbracciò.
-Hey,con calma piccoletto,mi sono appena ripreso- il più grande sorrise e scompigliò dolcemente i capelli dell’altro.
-Scusami- sorrise dolcemente.
-Nessun problema,ti ho fatto preoccupare tanto?-
-L’importante non è se io mi sono preoccupato.Tu come ti senti?-chiese premurosamente.
-Un po’ indolenzito,ma per il resto credo di stare bene.Ah già-si tocca le labbra con le dita-prima di svegliarmi ho sentito una pressione sulle labbra,per caso sai qualcosa?- sorride alzando un sopracciglio e guardando il rosso.
Taemin arrossì.
-Mmm...Chissà cosa hai sentito- il rosso rideva e faceva spallucce imbarazzato.
-Tae...Mi hai baciato?-
L’altro annuì imbarazzato.
-Capisco- Minho sorrise e fece segno a Taemin di avvicinarsi.
Si avvicinò.

“Cosa vuole fare?” non fece in tempo a pensare che si ritrovò le labbra di Minho posate dolcemente sulle sue.

-Taemin... Ti amo.-Lo guardò dolcemente, accarezzandogli il viso.
-Io...A-anche io ti amo – il piccolo arrossì e lo baciò dolcemente.

Così....Esiste davvero il “e vissero felici e contenti” ?

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