Tre anni erano passati dalla Seconda Guerra Magica, tre anni in cui io Draco Malfoy avevo vissuto isolato, lontano da tutto e da tutti. Non avevo il coraggio di farmi vedere in giro, non avevo il coraggio di mostrarmi alle persone. Ero vuoto dentro, mi sentivo come in bilico, come se da un momento all’altro sarei caduto da un precipizio e non c’era nessuno a trattenermi, nessuno per cui valesse la pena di vivere.

Nemmeno per i miei genitori, infondo era soprattutto colpa loro.

E poi la incontrai, o meglio lei trovò me.

Era un giorno di pioggia e mi trovavo ad Hogwarts, ad osservare il castello che per sei lunghi anni avevo considerato come casa mia.

Ricordo che correva sotto alla pioggia, aveva i capelli marroni tutti molli, così molli che mi sembravano neri e gli occhi – oh quegli occhi – mi tolsero il fiato, solo guardandoli. Era bellissima, non avevo mai visto una ragazza più bella di lei. Aveva la divisa dei Serpeverde e una borsetta a tracolla, così piena di libri che mi chiesi come faceva a portarli tutti.

Ricordo che ero seduto sotto ad un albero, per ripararmi dal temporale, il cielo era nero, nero come il quel Marchio che sarebbe rimasto impresso per sempre nel mio braccio.

Ricordo che perse dei libri, ricordo che mi avvicinai a lei e raccolsi i libri che erano caduti sul prato e glieli porsi.

Ricordo il modo in cui mi guardò, il suo sguardo mi scaldò dentro.

Avevo bisogno di quegli occhi, avevo bisogno di lei.

Non la conoscevo, ma sentivo che c’era qualcosa che ci univa, sentivo che era lei quella giusta.

« Grazie mille » disse con la sua voce cristallina, la voce più bella del mondo.

Sarei rimasto sempre a sentire quella voce, le sue parole.

Ricordo che il suo sguardo finì sul mio braccio, sulla mia manica arrotolata.

Ricordo che lo vide, che vide il Marchio Nero, il suo simbolo e che non si spaventò.

Ricordo che non si allontanò da me, come facevano tutti.

Ricordo che tentai di coprire quel Marchio e che lei me lo impedì.

Le lacrime mi rigarono il volto, ma si mischiarono alla pioggia che cadeva dal cielo.

Ricordo che lei, mi passò una mano sul viso, la pioggia non l’aveva ingannata.

Ricordo che mi prese per mano e si sedette vicina a me, sotto all’albero.

« Astoria Greengrass »

Ricordo che disse con la sua voce melodiosa.

Ricordo che mi sorrise prima di andarsene, e quel sorriso sciolse il ghiaccio che da tempo aveva avvolto il mio cuore.

[Angolo scrittrice:

Piccola One-Short Draco/Astoria.. mi ispirava e alla fine ho buttato giù questo.. che ve ne pare? Mi auguro che vi piaccia con tutto il cuore! Be’ non so che dirvi, se non buona lettura!

-Lily

Perdonarsi

Era il mio sesto anno, con esattezza quell’anno.

Ogni volta che uscivo per andare a Hogsmeeade la vedevo.
Ogni volta che giravo per Hogwarts la incrociavo, e mi nascondevo.

E ogni volta che la vedevo con i suoi amici desideravo essere uno di loro.
Desideravo parlarle, esserle amico almeno, ma era impossibile.

Ricordo il mio secondo anno, e con esattezza il momento in cui la chiamai ‘schifosa Mezzosangue’.

Non volevo chiamarla in quel modo, era la ragazza che mi piaceva e odiavo il fatto di non poterla avere.

Ricordo il terzo anno, l’anno in cui mi diede un bel cazzotto in faccia.
Devo dire che quello è stato l’unico contatto fisico che io abbia mai avuto con Hermione Granger.

La vedevo girare per Hogwarts insieme a quei due sfigati:
Potterino e Lenticchia.

Che ci trovava di bello in loro o di divertente? Non l’ho mai capito, e mai lo capirò lo so. Amavo tutto di lei, soprattutto quei suoi capelli ribelli che esattamente durante il sesto anno, ad una lezione di Lumacorno erano diventati gonfi quanto una mongolfiera.

E da lì in poi fu l’inizio della fine.

Io che davo retta solo e soltanto ai miei genitori.
Io che non credevo che le loro idee fossero giuste, ma che non potevo fare diversamente.
Io che odiavo semplicemente essere Draco Malfoy e amavo lei,

lei Hermione Granger.

E poi il settimo anno che avrebbe dovuto essere semplicemente l’ultimo anno di Hogwarts, scoppiò la seconda Guerra Magica.

Ricordo che lei, Potter e Weasley furono catturati e portati a casa mia.
Ricordo che lei venne presa da mia zia Bellatrix, e torturata.
Ricordo le sue urla, e in quel momento avrei voluto essere sordo piuttosto che sentirla urlare in quel modo.
Ricordo ciò che mia zia le scrisse nel braccio, mentre lei urlava disperata, urla che mi fecero gelare il sangue mentre il mio cuore piangeva per lei, la ragazza che amavo da tutta la vita e che non potevo salvare.
Le scrisse la parola che al mio secondo anno le avevo urlato in faccia:
‘Mezzosangue’

Sto iniziando a perdonarmi per tutto ciò che ho fatto, ma non potrò mai perdonarmi per non averla salvata da mia zia o per non averle dichiarato i miei sentimenti quando sapevo che era la cosa giusta da fare.

[Angolo autrice: Piccola One-Short Draco/Hermione.. vi piace? Spero tanto di si, un commento comunque è sempre gradito ;)

-Lily