Stand Inside Your Love

di Back To Vegas Skies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Naked. ***
Capitolo 2: *** Jail. ***
Capitolo 3: *** Truth. ***
Capitolo 4: *** Sunset ***
Capitolo 5: *** Kiss. ***
Capitolo 6: *** Suspicion. ***
Capitolo 7: *** Happiness? ***
Capitolo 8: *** Friendship. ***
Capitolo 9: *** Tears. ***
Capitolo 10: *** Confessions. ***
Capitolo 11: *** Masquerade. ***
Capitolo 12: *** Surprise! ***
Capitolo 13: *** A girl? ***
Capitolo 14: *** Travie. ***
Capitolo 15: *** Rings. ***
Capitolo 16: *** Sick. ***
Capitolo 17: *** William! ***
Capitolo 18: *** A toast! ***
Capitolo 19: *** Jealousy. ***
Capitolo 20: *** Swear it. ***
Capitolo 21: *** Smile. ***
Capitolo 22: *** First Act. ***
Capitolo 23: *** I'm sorry. ***
Capitolo 24: *** Perfect. ***
Capitolo 25: *** Is it a dream? ***
Capitolo 26: *** Joke. ***
Capitolo 27: *** Absurd. ***



Capitolo 1
*** Naked. ***


Capitolo 1:
Naked.

{Gabe POV

Che Pete sia una puttana, è un dato di fatto appurato da chiunque incroci, casualmente o di proposito, lo sguardo dei suoi bellissimi occhi castani.
Il bel ragazzo moro, con il suo sorriso e i suoi tatuaggi situati in posti strategici, riesce a far cadere ai suoi piedi non solo donne e ragazze di ogni età, ma anche ragazzi e uomini, che vengono stregati dal suo fascino e dal suo modo di fare accattivante.
Posso dire con fierezza che io, per fortuna, pur conoscendolo praticamente da sempre, non sono caduto nella sua trappola e sono ancora uno dei pochi delle sue conoscenze a non pendere dalle sue labbra, o peggio, da altre parti del suo corpo dove non batte il sole.
Nonostante la sua non troppo brillante reputazione, è il mio migliore amico.
Gli voglio un mondo di bene e farei di tutto per lui (come quando si è portato a letto due gemelli e io ho dovuto distrarre le loro fidanzate mentre lui se la spassava, o come quando la sua ragazza lo ha lasciato e lui è stato tutta la notte a piangere tra le mie braccia).
Dalle situazioni più assurde a quelle più serie, io ci sono sempre stato per lui, e so che lui ci sarà sempre per me, perchè, nonostante sia la troia più troia che conosca, è pur sempre l'amico che non mi ha mai sbattuto la porta in faccia, che mi ha sempre appoggiato ed aiutato, senza chiedere nulla in cambio.
Siamo un po' come il cielo e il mare noi due, sembriamo specchiarci l'uno nell'altro,  sembriamo quasi una cosa sola, ma siamo sostanzialmente diversi tra noi, simili, ma non uguali. Forse è questo che ci unisce così tanto.
 
- Gabey baby!
- Pete... Perchè sei... nudo?
 Lo guardo perplesso, mentre con nonchalance mi guarda, appoggiato alla porta, come mamma l'ha fatto.
- È vietato stare nudi in casa propria? E comunque ero sotto la doccia - risponde con naturalezza, e in effetti mi accorgo che la sua pelle è bagnata.
Era un po' che non lo vedevo senza vestiti, diciamo da quando ha preso la sana abitudine di fare sesso con le sue conquiste in luoghi un po' più appartati, e devo dire che non è proprio un brutto spettacolo, anzi.
I muscoli, i tatuaggi, l'acqua, lo rendono veramente sexy e, porca miseria, non dovrei pensare questo del mio migliore amico!
- Vuoi entrare o rimani sulla porta a contemplare le mie bellezze? - dice, sbruffone come al solito.
- Tanto ce l'hai piccolo - gli dico in un soffio, entrando.
Lui fa finta di non sentire. Sa benissimo che mento.
 
 




* * *

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Capitolo 2
*** Jail. ***


Capitolo 2:
Jail.
 
{William POV
Questa casa è un posto orribile. Mi sembra di essere in una prigione, dove mia madre è il carceriere e mio padre il boia sadico che sa che tra poco sarai nelle sue mani.
Senza mio fratello, che era l'unico a difendermi, mi sento veramente perso. Ma non potevo andare a New York con lui, né potevo costringerlo a rimanere con me.
 
Ho diciotto anni e tutti mi trattano come un ragazzino, sono sempre stato il bambino di casa, quello che deve sorbirsi in continuazione i "mangia che sembri denutrito" e i "tagliati questi capelli, William, sembri un hippie!".
Mia madre, soprattutto, è sempre stata esageratamente soffocante nei miei confronti.
Immaginate, quindi, quando ha scoperto che sono gay!
Mi ha trovato in camera mia, seminudo, con la mano nei pantaloni del mio migliore amico.
È prima svenuta tre volte di fila, poi, quando si è ripresa, ha chiamato mio padre, che prima ha detto "Lo avevo detto io, che era frocio" e poi mi ha portato da uno psicologo.
Venire trattato come un appestato dalla mia stessa famiglia è qualcosa che in passato mi ha fatto molto male. Ricordo ancora gli sguardi pieni di disprezzo di mio padre e le lacrime di mia madre, che continuava a ripetere "che peccato, un ragazzo così bello..." tra i singhiozzi. Se fossi stato un assassino o un drogato avrebbero reagito meglio, ne sono sicuro.
Ora ci hanno fatto l'abitudine.
Fanno finta che io non esista, quando parlano della mia omosessualità la chiamano "il problema di Will", come se si trattasse di un dente cariato o di un piede rotto, mi hanno proibito di dirlo a qualcuno e di "far entrare le mie perversioni nella loro casa, perché anche se hanno un figlio deviato, continuano ad essere gente perbene". Che squallore. Rinnegare un figlio solo perché non è uguale a tutti gli altri. Loro sì che sono gente perbene.

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Capitolo 3
*** Truth. ***


Capitolo 3:
Truth.
 
{Gabe POV

Da quando ho accettato il fatto di essere gay, ho cominciato a guardare la vita da una prospettiva diversa. Insomma, ho iniziato ad essere molto più sincero con me stesso e con il mondo.
Quindi, sarò sincero anche stavolta nel dire che credo di essermi preso una bella cotta per Pete.
Ricordate quando dicevo di essere fiero del fatto di non essere ancora caduto nella sua trappola? Dimenticatevelo.
Dio, mi sento un idiota, ma da qualche giorno non riesco più a fare a meno di pensare a lui in quel senso.
Tutto è iniziato da quando è venuto ad aprirmi la fottutissima porta tutto nudo. Mentre si asciugava e si vestiva, non ho potuto fare a meno di guardare il suo corpo, che sembrava attirarmi come una calamita. Ammetto che ho avuto l'impulso di avvicinarmi e, insomma... toccarlo.
Cosa cavolo mi succede?
L'ho sempre ammesso che è un bel ragazzo, ma cacchio, ritrovarsi addirittura con la bava alla bocca mentre si cambia mi sembra un po' diverso.
In più stanotte l'ho sognato. E questo mi confonde ancora di più.
 
- Gabe, c'è qualcosa che non va? Sei strano ultimamente - mi dice una sera, da dietro la sua scatola del take-away.
 Faccio spallucce e continuo a mangiare, so che con lui e il suo spirito indagatore dire qualcosa significherebbe tradirmi. Lo guardo di sottecchi e non posso impedirmi di pensare a quanto cavolo sia bello. Si è messo la maglietta viola che gli ho regalato io!
Mio dio, sono patetico.
Lo guardo di nuovo e penso che sul serio lui e il mio colore preferito formino un'accoppiata vincente.
Ma come ho fatto a resistere tutto questo tempo senza cadergli ai piedi?  
- Hai la faccia da cotta - aggiunge dopo un po', sorridendo.
- No! - rispondo, scattando sull'attenti.
- Toccato sul vivo - sorride.
- Ti ho detto di no, Pete - replico, cercando di assumere il tono più piatto che posso.
- Come dici tu - conclude, con un sorrisetto bastardo.
Vorrei tirarlo verso di me e dargli un bacio, fargli capire che se ho la faccia da cotta, come dice lui, è solo ed esclusivamente per colpa sua.  
 

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Capitolo 4
*** Sunset ***


Capitolo 4:
Sunset.
 
{William POV

Mi è sempre piaciuto stare sulla spiaggia quando non c'è nessuno, soprattutto di sera.
Sentire la brezza tra i capelli, il rumore delle onde, il profumo di salsedine.
Mi piace soprattutto la pace e la tranquillità che ti circonda e sembra assorbirti completamente.
Era una sera come questa quando l'ho visto la prima volta: alto, abbronzato, fisico atletico e sorriso contagioso, era insieme ad un altro ragazzo, più grande d'età ma più piccolo di statura che portava un cane al guinzaglio.
Chiacchieravano chiassosamente, con i piedi nell'acqua e le scarpe in mano.
Erano entrambi molto attraenti, ma quello più alto sembrava avermi stregato.
Ricordo ancora perfettamente il suono della sua voce...
Tom ha detto che sono ridicolo, che non posso prendere una cotta per uno solo guardandolo per un momento.
Ma, secondo me, il colpo di fulmine esiste davvero quindi, che si fotta Tom, rimarrò qui ad aspettarlo, finché non troverò il coraggio di parlargli.
 
Eccolo lì!
Stasera non farò l'idiota come ogni volta. Mi avvicinerò e gli parlerò.
Ma con quale scusa?
- Ciao ragazzi, scusate avete...ehm...una sigaretta?
Che scusa idiota, io nemmeno fumo!
Per fortuna i ragazzi non ne hanno.
- Bel tramonto, eh?  - dice poi quello più basso.
- Già - rispondo, sorridendo a entrambi.
- Io comunque sono Pete - continua, porgendomi la mano - e lui è Gabe - conclude indicando il suo amico.
- Piacere, io sono Bill - dico garbatamente, stringendo la mano a entrambi, continuando però a guardare quello che dei due si chiama Pete.
Se mai ci farò amicizia devo ricordarmi di ringraziare il tappetto, da solo, sono sicuro, avrei girato i tacchi e sarei tornato indietro.
Gabe è anche simpatico, oltre ad essere bello, anche se l'argomento principale delle sue conversazioni è sempre e comunque Pete.
"Anche a Pete è successo..." oppure "...un amico di Pete.." o ancora "Pete lo dice sempre..."
Sembra esserne innamorato.
 






Grazie all'unica anima che ha recensito LOL
Comunque i capitoli sono volutamente corti, volevo provare qualcosa di diverso :3

A presto <3

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Capitolo 5
*** Kiss. ***


Capitolo 5:
Kiss.
 
{Gabe POV

Dove eravamo rimasti?
Ah, sì, a me e alla mia cotta stratosferica per il mio popolarissimo e fighissimo migliore amico.
La cosa che più mi deprime è il fatto che non sono l'unico a provare qualcosa per lui... Solo nel suo palazzo ci saranno almeno altre sei persone che gli sbavano dietro.
Per non parlare delle feste!
Ai party è impossibile stargli vicino, è sempre circondato da ragazze tettone e ragazzi ambigui, da uno stuolo di ammiratori e ammiratrici che gli gironzolano intorno. E lui sembra così a suo agio circondato da tutte queste attenzioni, che mi sento ancora più demoralizzato solo se ci penso.
Persino un ragazzo con cui abbiamo fatto amicizia ieri sulla spiaggia non faceva che guardarlo.
Non ho nemmeno una possibilità, devo farmene una ragione.
 
- Adesso basta! - grida, guardandomi seduto sul divano con lo sguardo perso nel vuoto. Devo essere proprio uno spettacolo patetico.
- Basta cosa? - rispondo, un po' impaurito.
- Sono due settimane che non sei più lo stesso! - mi solleva per la collottola e, nonostante sia più basso di me, noto che ha una forza considerevole. Avvicina la sua testa alla mia, con uno sguardo minaccioso - Se non mi dici chi è lei o chi è il fottuto lui, io...
Ma non riesce a finire la frase, perché, non so spinto da quale coraggio, mi sono sporto verso di lui e ho premuto con violenza le mie labbra contro le sue.
Dopo i primi 10 secondi, in cui non mi allontana, ma rimane immobile con gli occhi sgranati, continuandomi a tenere per la maglietta, sento che si rilassa.
Mi lascia andare, socchiude gli occhi e risponde al mio bacio.
Ma non è affatto dolce e romantico come mi aspettavo: diviene presto una serie di baci violenti, sento le sue dita attorcigliarsi con forza tra i miei capelli, i suoi denti che mi mordono le labbra e la sua lingua che entra prepotente nella mia bocca.
Ma mi piace. Spero non si fermi.













Note:
Grazie a chiunque abbia letto\recensito! <3
Aggiornerò presto, prometto :)

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Capitolo 6
*** Suspicion. ***


Capitolo 6:
Suspicion.
 
{William POV

Come volevasi dimostrare, la mia proverbiale fortuna colpisce ancora.
Lo dicevo io che era troppo carino per essere single, troppo dolce per essere etero, ma che addirittura si mettesse insieme al suo migliore amico non me l’aspettavo.
Ora li guardo da lontano, che camminano mano nella mano, con i piedi affondati nella sabbia e lo sguardo da chi dalla vita non può chiedere di meglio.
Ma sì, ha ragione Tom. Chi se ne frega? Non lo conosco neanche.
Eppure c’è qualcosa nel piccoletto che non mi convince per niente.
Si avvicinano a me, parliamo, come ormai ogni sera.
- Come va, ragazzi? - chiedo, con gentilezza.
- Tutto okay - rispondono, più o meno in coro. Dio, sembrano una vera coppia.
- Dovresti venire a cena da noi qualche volta - mi dice poi Gabe, enfatizzando molto il ‘noi’ e guardando subito dopo il suo fidanzato, che annuisce sorridendo.
- Magari una sera di queste - rispondo, più per cortesia che per altro.
- Perché non stasera?
- Eh?
- Hai per caso da fare?
- No, ma…
- Okay, allora è deciso! Alle 9 da noi! - dice entusiasta Gabe, poi indica una villetta poco lontano  - la casa è quella lì.
 
Ci conosciamo da quanto? Due settimane? E già mi invitano a casa loro. Devo avere proprio la faccia da bravo ragazzo. O forse vogliono stuprarmi e dare da mangiare il mio cadavere al loro cane, chissà.
Nonostante tutto, la serata va abbastanza bene, anche se, i momenti in cui Gabe guardava Pete come se fosse stata un’apparizione divina si potevano evitare.
In più, il tappetto non me la conta giusta. L’ho visto smanettare con il cellulare un paio di volte, quando credeva che io e Gabe fossimo distratti. Sorrideva allo schermo. E questo non è affatto un buon segno.

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Capitolo 7
*** Happiness? ***


Capitolo 7:
Happiness?
 
{Gabe POV

Sono felice qui con Pete?
Il fatto che io non sappia rispondere a questa domanda mi manda nel panico.
 Forse è stato tutto troppo veloce, probabilmente non lo amo abbastanza.
 Forse è colpa mia.
Ma io sto facendo del mio meglio per far decollare la nostra storia, sto cercando in tutti i modi di farla funzionare!
Pete è ancora il mio migliore amico, non è cambiato di una virgola da quando siamo passati da “migliori amici” a “coppia”, è questo il problema.
L’unica differenza è che scopiamo. Consolante.
 
- Hey, Pete? Quel ragazzo, Will… è simpatico, non trovi?
- E’ anche carino! Hai visto quelle gambe? Non dovrebbe mettere pantaloni così stret… - si interrompe di botto, notando il mio sguardo furente.
Non sono un tipo geloso, ma non mi va di essere preso in giro. Non da lui.
Lo so che Will è carino, l’ho notato anche io -probabilmente solo un cieco non lo noterebbe-, ma almeno ho avuto la decenza di tenerlo per me!
Bene, il mio tentativo di avviare un discorso che non utilizzi come soggetti  principali il suo pisello e la mia bocca è fallito. Almeno quelli finiscono bene.
- Gabe… Non essere geloso - mi dice, cercando di abbracciarmi, ma io lo respingo.
- Oh, certo! Non ne ho motivo! - ribatto, ironico - Credi che non mi sia accorto del tuo cellulare che squilla in continuazione?
- Ma è lavoro…
- Oh certo! E che mi dici delle tue uscite notturne? Credi che non me ne accorga? È lavoro anche quello?
- Io non…
- SMETTILA DI PRENDERMI IN GIRO, PETE! Se non vuoi stare con me, dillo e basta! Lasciami, se per te è un problema, lasciami se sono un peso!
- Ma io non voglio farti soffrire… - dice piano, abbassando lo sguardo.
- Ci stai riuscendo benissimo.
 

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Capitolo 8
*** Friendship. ***


Capitolo 8
Friendship.
 
{William POV:

Forse Tom ha ragione, forse non ci dovrei tornare più. Ma lui, quel Gabe, mi piace un sacco!
Anche se mi fa male vedere quanto sia innamorato del suo ragazzo, anche se mi fa male dover ascoltare sorridendo i suoi racconti su come prima erano solo migliori amici e "chi diavolo avrebbe mai pensato di finirci a letto?!".
Sono corroso dalla gelosia, senza neppure conoscerlo. Mi sento abbastanza patetico, sì.
Il fatto è che dopo più di un mese di "appostamenti" sulla spiaggia solo per vederlo per un minuto, immaginare la sua voce e il suo profumo, studiarne i lineamenti da lontano, mi ero creato la falsa illusione che lui potesse appartenermi. Era diventato il mio ragazzo dei sogni che, seppur non potevo avere, in un certo senso sentivo che era di mia proprietà.
Forse non dovevo conoscerlo. Sarebbe stato meglio continuarlo a immaginare e a plasmare la sua personalità secondo la mia fantasia. Perché adesso quella maschera di lui come ragazzo perfetto che mi sono creato si sta sgretolando.
Lui non è perfetto.
È succube di quel ragazzo, lo ama così tanto e così ciecamente che non si rende conto che probabilmente il tappo non è come sembra. Che sicuramente il tappo non è come sembra.
 
Cammino silenziosamente, verso il solito posto sulla spiaggia.
Mi sto facendo del male, lo so. Ma che altro posso fare? Fingere di non averlo mai visto e dimenticare tutto?
Rido tra me e me, pensando alla cazzata che ho sparato. Forse una cosa del genere sarebbe potuta funzionare qualche settimana fa, prima di parlarci e conoscerlo. E prima di scoprire che lui è capace di amare una persona così tanto da non accorgersi che probabilmente è più cornuto di un cervo.
Mi siedo sulla sabbia asciutta, aspettando che vada in scena il solito teatrino di ogni sera: io da solo, loro che portano a passeggio il cane, si avvicinano, finisco nel loro salotto a parlare con Gabe mentre Pete non si stacca dal cellulare.
Eppure, nonostante abbia passato la maggior parte del tempo a parlare con lui, non lo so se il rapporto che si è istaurato tra di noi può definirsi "amicizia".
Può definirsi "amico" una persona che ogni quattro parole pronuncia il nome "Pete"?






















Note:
Graaaaazie a chi legge e recensisce <3
Da scrittrice mediocre e per niente imparziale quale sono, ammetto che amo Will e che è il mio preferito :3
voi che ne pensate?

Baci, Ros <3

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Capitolo 9
*** Tears. ***


Capitolo 9:
Tears.
 
{Gabe POV:

Cammino, senza sapere bene quale sia la mia meta. Le mie gambe decidono di andare verso la spiaggia e glielo lascio fare. Probabilmente le lascerei fare anche se si stessero dirigendo sul ciglio di un burrone.
In questo momento mi sento così… stupido.
- Lo sapevi. Sapevi che sarebbe finita così. Cosa volevi fare? Cambiarlo, forse? Renderlo il ragazzo dei tuoi sogni? Speravi che di botto si innamorasse di te? Sei patetico. - urla la mia mente, con una vocina fastidiosa - Credevi che succhiandogli il cazzo sarebbe cambiato qualcosa? Credevi che lasciandolo entrare nelle tue mutande lui ti avrebbe lasciato entrare nel suo cuore?
Mi siedo pesantemente sulla sabbia asciutta e prendendo i capelli tra le mani, serrando i pugni e stringendo i denti.
- Gabe?
Sobbalzo, asciugandomi alla meglio le lacrime che mi erano cadute sulla faccia.
- Will. Ciao.
- Che… Che succede? Non stai bene? Dov’è Pete?
Non riusco ad impedirmi di sorridere davanti all’espressione apprensiva e piena di panico che ha attraversato il viso di Bill. È così carino.
Si inginocchia accanto a me, mi accarezza con dolcezza i capelli e continua a guardarmi. Ma stavolta la sua espressione è diversa:  c’è tristezza e solitudine dietro quei grandi occhi castani che mi studiano con attenzione.  Non mi chiede nulla, non dice nulla.
Così lo abbraccio. Non per farmi consolare, no. Sono io che voglio consolare lui. Rimane per un attimo irrigidito, sembra che abbia addirittura smesso di respirare. Poi ricambia l’abbraccio, prima con dolcezza, poi avvinghiandosi in modo sempre più disperato, finché non mi accorgo che non sono l’unico a piangere.
Piangiamo insieme, io e Will, anche se forse per motivi diversi. Ascolto i suoi singhiozzi sommessi, guardo le mie lacrime bagnargli la maglietta grigia con lo scollo a V. Non ricordo nemmeno più perché sto piangendo, probabilmente neanche lui. È bello avere qualcuno con cui sfogarsi senza vergogna.
- Pete mi ha… mi ha mollato - sussurro tra i suoi capelli.
- Mi dispiace molto - risponde lui, continuando a piangere.
Anche se mi sembra che il suono sia un po’ diverso.
Mah, forse mi sono solo impressionato… ma per un momento mi è sembrato che Will stesse ridendo.

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Capitolo 10
*** Confessions. ***


Capitolo 10:
Confessions.
 
{William POV.

- Allora, mi dici perchè piangi? - chiedo, staccandomi (molto a malincuore) dal suo abbraccio.
Gabe fa spallucce, poi guarda verso il mare.
- Sono stato deluso.
- Da Pete?
Annuisce, continuando a guardare verso la sottile linea arancione che il sole si è lasciato alle spalle.
- Non è diventato come io avevo sperato che diventasse - sospira.
- Sai che... che ci sono anche altre persone... Magari troverai qualcuno che è capace di amarti molto di più di quanto ti abbia mai amato lui... - dico a voce bassa, sperando di non tradirmi.
Mi guarda e mi sorride e io sento il viso diventarmi di fuoco.
Continua a squadrarmi, poi mi chiede:
- E tu? Perchè hai pianto?
- Ingiustizie - rispondo vagamente, cercando di non guardarlo.
- Tipo?
- Mah... niente, le solite cose - cerco di sorridere, sperando che non mi chieda più nulla.
- Hai problemi con la tua ragazza? - continua, imperterrito.
- Gabe, io non ho una ragazza - rispondo - e nemmeno un ragazzo - concludo secco.
- E allora cos'hai?
- Niente, davvero.
- Non si piange senza un motivo! Dimmi cosa...
- Tu mi piaci. - sparo tutto d'un fiato, senza osare guardarlo.
 
Improvvisamente il mondo si ferma. Non sento più nulla, solo il pulsare frenetico del mio cuore.
Ma come diavolo mi è saltato in mente di dirglielo? Non potevo continuare a consolarlo e poi farmi da parte finché non sarebbe stato di nuovo libero e solo allora provarci?
- Will... io... Tu sei un ragazzo bellissimo e dolce, ma... io ho appena rotto con Pete, lo capisci? Non posso iniziare una nuova storia... è troppo presto!
Continuo a non guardarlo, il suo tono è quasi supplichevole. Bravo Will, bel tentativo. Che ti aspettavi?
Mi alzo, sussurrando un "non importa", mi infilo le mani in tasca e cammino verso la strada.
- Will!
Mi giro lentamente, sperando che non noti gli occhi lucidi.
- Scusami... - sussurra, guardandomi. Stavolta sostengo il suo sguardo, ma non riesco a trattenere la lacrima che mi scivola giù per la guancia.

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Capitolo 11
*** Masquerade. ***


Capitolo 11:
Masquerade.
 

Gabe POV:

Il viso di Will mi tormenta. Non riesco a fare nulla, che me lo ritrovo lì, davanti agli occhi, con quella lacrima e tutta quella tristezza racchiusa nei suoi occhi.
Ne sono io la causa? Riuscirò a vivere con questo peso, con il peso di aver fatto soffrire una persona così buona e dolce?
“Troverai qualcuno che saprà amarti di più”
Queste parole mi trafiggono il cuore, in questo momento.
E se questo qualcuno lo avessi fatto scappare via piangendo?
 
Sono tornato da Pete. Sono tornato perché io sono una di quelle classiche persone che hanno costantemente bisogno d’amore, sono tornato perché anche se non è amore quello che lui mi da, almeno posso fare finta di essere importante per qualcuno, sono tornato perché spero sempre che una di queste sere, sulla spiaggia, possiamo ritrovare quel bel viso che ci guarda sorridendo.
Mi sento in colpa. Non dovrei forse?
Pete mi abbraccia, ma non c’è niente nella sua stretta. Sono gesti privi di significato, abitudinari, gesti che ormai non valgono più nulla, come i suoi baci, le sue carezze.
Perché non riesco a togliermi dalla testa l’abbraccio disperato di Bill?
Come ha fatto lui, in un unico gesto, a risvegliare in me tante emozioni?
O sono state le sue parole?
Pete mi guarda dall’altro capo del letto, e io metto in scena uno dei miei migliori sorrisi finti. Lui lo sa, sa che la nostra è tutta una finzione, eppure lascia ancora che di notte mi addormenti stretto al suo petto. Probabilmente anche lui immagina qualcun altro al posto mio. La nostra storia è solo una mascherata.














Note: Grazie a chi legge e recensisce, siete adorabili <3

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Capitolo 12
*** Surprise! ***


Capitolo 12:
Surprise!

{William POV:

Li ho rivisti, l’altra sera. Proprio come all’inizio. Loro due, mano nella mano, che passeggiano sulla spiaggia, con il cane poco più avanti. Ma stavolta c’è qualcosa di diverso… è una mia impressione o lo sguardo di Gabe è più spento?  È una mia impressione o non sorride più?
Mi chiedo ancora perché si ostini a stare con qualcuno che lo fa soffrire in questo modo.
 
- Will! È da un po’ che non ci si vede! Come stai?
Pete mi guarda sorridendo, con una busta della spesa stretta tra le braccia.
Sto uno schifo, stronzo. E il 99% è colpa tua.
- Mh, tutto okay - mento, ovviamente - A te come va?
Quanto te la stai spassando a scoparti ogni sera il ragazzo dei miei sogni?
- Come sempre - risponde, facendo spallucce.
- E Gabe?
Ho visto che è tornato strisciando, l’imbecille. È ancora convinto che tu sia il suo principe azzurro e che quando lo lasci solo per ore sei al club dell’uncinetto?
- E’ a casa. Stasera cenetta al lume di candela - dice, accennando al sacchetto con un sorriso.
- Petey, tesoro! - una bella ragazza, con dei lunghi capelli biondi, gli corre incontro e lo abbraccia, dandogli un bacio sulle labbra.
- Che bella sorpresa! Mi avevi detto che oggi avevi del lavoro!
Pete non risponde, ma il suo viso diventa pallido.
- Allora, vieni da me più tardi? - continua la ragazza, con tono suadente.
Rimango esterrefatto. Lo guardo, in cerca di spiegazioni. Lui si scrolla la ragazza di dosso e mi saluta velocemente, bofonchiando frasi come “Simpatica, eh, la mia amica Ash?”.
Non mi interessano le conseguenze, devo correre subito da Gabe.

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Capitolo 13
*** A girl? ***


Capitolo 13:
A girl?
 
{Gabe POV

È bello essere soli in casa, qualche volta.
Ma non è bello essere soli in casa quando in casa c'è anche qualcun altro. È come se l'esistenza dell'uno sia completamente indipendente da quella dell'altro, come se le loro vite scorrano parallele senza mai incontrarsi.
E dire che credevo di essere innamorato di Pete! E addirittura ho creduto che lui mi corrispondesse.
La nostra era blanda attrazione fisica, unita alla noia di un'amicizia che da anni ripeteva sempre la stessa routine.
Non posso fare a meno di pensare a come (e con chi) sarebbe la mia vita adesso, se quella sera non avessi baciato il mio migliore amico.
 
Sento qualcuno bussare con forza alla porta, insistentemente.
Di certo non mi aspettavo di trovare Will.
- C-ciao - dico, in imbarazzo.
Lui ha il fiatone e i capelli arruffati, deve aver corso.
- Tu hai preferito lui a me, Gabe, e io non sono nessuno per venire a giudicare la tua scelta. Ma sappi che io non ti tradirei mai.
- Cosa?
- Ho visto Pete, in centro, con una bionda. Lei l'ha baciato sulle labbra e lo chiamava 'tesoro'. Mi sono sentito in dovere di dirtelo.
- Pete? Con una ragazza? - chiedo, scettico. - Non è possibile!
- L'ho visto con i miei occhi.
Sembra serio, ma evidentemente è un bravo attore. Le ho capite le sue intenzioni.
- Will, ascolta. So che sei dispiaciuto e tutto e ti chiedo scusa per averti fatto soffrire, ma davvero, non è il caso che tu venga a raccontarmi cazzate su Pete, okay?
- Non sono cazzate, Gabe! Io l'ho visto davvero!
Non gli credo. È impossibile. So che Pete non mi ama, ma non credo mi tradirebbe mai. dopotutto, resto sempre il suo migliore amico. O forse no?
Will mi guarda per qualche secondo, prima di andare via. Stavolta non c'è una sola lacrima sul suo viso.

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Capitolo 14
*** Travie. ***


Capitolo 14
Travie.
 
{Will POV

Sono passati altri due mesi.
Sembra ieri il giorno in cui ho corso a perdifiato per 10 isolati, solo per raccontargli quello che avevo appena visto.
Ma Gabe non mi ha creduto, ha preferito fingere di non sapere e continuare la sua posticcia e squallida vita di coppia. Stupido io, che sono corso a dirglielo.
Non andrò mai più ne' a casa loro ne' su quella maledetta spiaggia, comunque. In realtà sono già quasi due mesi che non ci metto piede. Forse così riuscirò a dimenticare.
 
È stato un mese fa, più o meno, che ho incontrato Travie. Veramente, ho scoperto solo la mattina dopo che si chiamava così, ma sono dettagli.
Me lo sono trovato nudo a letto, senza ricordare bene come fosse successo. Mi ha lasciato il suo numero e mi ha detto che potevo chiamarlo quando volevo. E l'ho fatto. L'ho chiamato la sera dopo e quella dopo ancora.
Mi piace, quel ragazzo. Mi da stabilità, mi da sicurezza... Così ci siamo messi insieme. Non è stato niente di plateale, mi ha solo detto che gli sarebbe piaciuto stare con me. Niente anelli, niente giuramenti.
Lui mi ascolta e mi fa ridere, anche se spesso mi sono ritrovato a pensare che a lui interessi farmi felice più che altro per fare in modo che io sia di buon umore, e di conseguenza bendisposto per un scopata.
Ma va bene lo stesso, anche a me piace fare sesso con lui, nonostante questo porti alla completa mancanza di dialogo nella nostra coppia.
Litighiamo? Finiamo a scopare.
Siamo felici? Finiamo a scopare.
Sono triste? Finiamo a scopare.
Penso a Gabe? Chiudo gli occhi e immagino che, invece di Trav, ci sia lui accanto a me. 

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Capitolo 15
*** Rings. ***


Capitolo 15
Rings.
 
{Gabe POV

Sono passati altri due mesi.
Sono ancora da Pete, stiamo ancora insieme. Dopo la scenata incredibile che gli ho fatto per la faccenda della bionda, dopo che lui mi ha confessato che era solo un periodo di confusione, dopo che ha comprato due anelli e me ne ha infilato uno al dito, definendomi l'uomo della sua vita, posso dire che la situazione è migliorata parecchio.
Questi due mesi non sono stati bellissimi, ma Pete ha provato a cambiare e io apprezzo molto i suoi sforzi, nonostante nella nostra relazione ci siano ancora segreti e parecchie incomprensioni. Ma dopotutto, lui è rimasto, è ancora qui. E dovrei considerarmi felice, se non fosse per quell'ombra che sento pesarmi nel cuore: l'immagine di Bill, del suo viso triste e deluso, continua a tormentarmi. Quelle semplici parole "tu mi piaci" continuano a rimbombarmi nelle orecchie.
Che Will sia bellissimo e dolce, è qualcosa di cui me ne rendo conto. Spesso, durante una di quelle lunghe chiacchierate a casa mia, mi sorprendevo a guardarlo ridere e gesticolare...
Ma io amo Pete, quindi queste cose non dovrei nemmeno pensarle.
 
- Amore, ti va di uscire stasera?
Sono sorpreso da questa richiesta. Di solito è lui che esce e io che gli chiedo di non fare troppo tardi.
- Okay - rispondo, guardandolo perplesso.
- Travie ci ha invitato a cena - continua, sorridendo.
- È un secolo che non vediamo Trav - dico, aprendo l'armadio.
- A quanto pare vuole presentarci il suo nuovo ragazzo.
- Ha messo la testa a posto, finalmente! - rido, infilandomi una camicia bianca.
- Probabilmente ama più il suo sedere che lui - risponde Pete, facendo spallucce.
- Tutto da verificare. Su, andiamo - sorrido, sistemandomi il colletto.
- Sei bellissimo - mi dice Pete, baciandomi sulle labbra.
È un bacio come un altro, ormai ho perso tutto il batticuore che avevo all'inizio. È solo una sensazione piacevole, niente di più.
Mi prende per mano e ci avviamo verso la porta.
A rompere questo apparente momento di dolcezza è il suo cellulare che squilla.
- No, non ora - dice sottovoce alla cornetta.
- No, non posso stasera. Sì, hai capito - continua, guardandomi di sottecchi.
Chiude la telefonata e mi guada con un sorriso nervoso.
- Ah, questi produttori discografici che pretendono di lavorare anche di sabato sera!








***
Grazie a chiunque stia seguendo questa fic, soprattutto Miky <3 Non odiarmi, per favore ahah

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Capitolo 16
*** Sick. ***


Capitolo 16:
Sick.
 
{Will POV

- Sei pronto, dolcezza?
- Eccomi, andiamo - rispondo, mentre esco dal bagno.
- Wow! Sei uno schianto - esclama Trav, tirandomi a sé.
Mi bacia con violenza, mi morde le labbra e mi stringe forte.
- Quasi quasi resto a casa...
- Dai, amore, ne parliamo dopo cena - dico, staccandomi e tirandolo per una mano verso la porta.
 
- Siamo in anticipo - dice Travie, controllando l'orario sul display del cellulare - e Pete è sempre in ritardo! - conclude con un sorriso.
- Chi?
- Pete, il mio amico!
Il mio stomaco si contorce al solo suono di quel nome. Ma no, non può essere proprio lui... È un nome molto comune, dopotutto.
- Lui e il suo ragazzo...
- Ragazzo?! - il mio cuore comincia a battere ad una velocità supersonica e mi do mentalmente dell'idiota per non aver chiesto a Trav nulla riguardo ai suoi amici.
- Non dirmi che la cosa ti sconvolge - dice, alzando un sopracciglio - Comunque, dicevo che lui e il suo ragazzo abitano qui vicino e che probabilmente verranno a piedi.   
Sento il rumore del mare arrivare chiaramente alle mie orecchie e mi aggrappo a Travie per non cadere svenuto a terra.
- C-come si chiama il suo ragazzo? - chiedo, con un filo di voce.
- Vuoi dirmi che non ti ho mai parlato di Gabe?
Il mondo si ferma. Non sento più nulla, non vedo più nulla. Non è possibile, non può stare succedendo davvero! 
- Amore sei pallidissimo, ti senti bene?
- N-no... N-non sto bene - sussurro, sedendomi sul marciapiede.
Mi ero giurato che l'avrei dimenticato, mi ero giurato che avrei provato a farmi una vita con Trav, ma adesso, il solo suono del suo nome mi ha fatto sentire male. O è la prospettiva che da qui a qualche minuto lo rivedrò?
Sento la voce di Trav, che mi dice che probabilmente è la fame, lontana anni luce. Adesso, nella mia testa c'è solo una confusione incredibile.
 
 

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Capitolo 17
*** William! ***


Capitolo 17:
William!
 
{Gabe POV

Da lontano scorgo Trav che ci saluta allegramente. Accanto a lui, un ragazzo alto e magro, ha i capelli lunghi e castani, leggermente ondulati, sembra volersi nascondere dietro di lui. Ma più mi avvicino più mi sembra che somigli spaventosamente a… Oh mio dio.
 
- Salve ragazzi! - ci saluta Travie, abbracciando prima Pete e poi me.
- William! - esclama Pete, con un sorriso. Sembra piacevolmente sorpreso. Lui.
- Oh, ma allora vi conoscete già! - sorride Trav, soddisfatto. E mentre Pete gli racconta che fino a qualche tempo fa ci vedevamo tutti i giorni, di come fosse una presenza assidua in casa nostra, io e Will ci scambiamo un lungo sguardo imbarazzato, spezzato solo dal suo continuo soffermarsi sull’anello che porto al dito della mano sinistra.
- Amore - dice poi, aggrappandosi al suo ragazzo - entriamo?
- Ma certo, dolcezza, hai ragione! Su, andiamo.
William cammina avanti a noi, con Trav poco più indietro che lo tiene per mano. Non posso fare a meno di guardarlo: la maglietta nera aderente che porta  -gli sta benissimo, cazzo- lascia scoperte due dita sul fianco… Trav si accorge del mio sguardo posato in quel punto e gli da un pizzico su quella striscia di pelle.
- Quanto è bello, eh? - dice, mentre stringe tra le dita scure la pelle chiarissima di Bill.
- Ti ho detto mille volte che mi fai male! - sbotta lui, staccandosi bruscamente dalla sua mano e massaggiandosi il fianco, adesso tremendamente arrossato. Sento lo stomaco fare una capriola, vorrei mollare un ceffone a quell’idiota di Travie! Come può fare del male ad una persona adorabile come Bill? Eppure anche io gliene ho fatto, e quello che gli è rimasto è molto peggio di un livido.
Ci sediamo a tavola e io, non so come, mi ritrovo di fronte a lui. Sembra ancora più bello di due mesi fa. Guardo lui, poi guardo Pete, seduto accanto a me. Anche stasera non porta il nostro anello... L’avrà “dimenticato” anche stavolta?

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Capitolo 18
*** A toast! ***


Capitolo 18:
A toast!
 
{Will POV

Credo che questo sia il momento più tremendamente imbarazzante di tutta la mia vita. Averlo qui, di fronte a me, dopo l’uscita teatrale che ho fatto l’ultima volta è qualcosa che mi fa venire voglia di nascondermi con la testa dentro il piatto.
Anche Pete sembra imbarazzato nei miei confronti, dato che l’ultima volta che l’ho visto stava tradendo Gabe. Questa cena è un disastro, e Travie, poverino, non riesce a capire il perché.
 
- Sai - inizia Pete, rivolgendosi a Travie - non ci hai detto come hai conosciuto questo bel fiorellino!
Gli lancio uno sguardo malevolo, mentre lui sorride al mio ragazzo.
- Oh, beh… Insomma, lui aveva il cuore spezzato, chissà chi idiota è stato capace di una cosa del genere!
Gabe abbassa lo sguardo, e diventa più o meno della stessa tonalità della tovaglia.
Travie mi sorride e mi prende la mano.
- E io gliel’ho medicato. Eh, amore?
- Già - rispondo io, con un sorriso fintissimo, prima di baciarlo. Gabe mi guarda fisso mentre lo faccio e io gli lancio un sorrisino.
- Un brindisi ai nuovi amori - esclama Pete, alzando il calice di vino bianco - e a quelli che durano!
Gabe subito alza anche il suo e, dopo avermi guardato per un secondo, bacia anche lui Pete.
Ah, è una sfida che vuole?
Appena arrivano i piatti, mi viene un’idea brillante.
- Amore mio, vuoi assaggiare? - dico a Trav, con una voce smielata.
Lui sembra sorpreso da questa mia improvvisa tenerezza, ma annuisce con un sorriso.
Lo imbocco con dolcezza, decisamente troppa dolcezza, lanciando ogni tanto uno sguardo a Gabe, che sembra stia per scoppiare.
- Non sono adorabili, Gabe? - dice Pete, indicandoci.
- Molto - risponde lui, secco, lanciandomi uno sguardo torvo.
- Anche voi siete sempre innamoratissimi, immagino - dico, con una nota sarcastica che solo Gabe sembra cogliere.
- Certo! - scatta, infatti - Probabilmente ci sposeremo! Vero, Petey?
Sorride soddisfatto, sollevando l’anulare della mano sinistra. Si sono fatti un anello di fidanzamento… Rivoltante.
- Felicitazioni - biascico, continuandolo a guardare fisso, mettendo su un sorriso molto mal costruito.

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Capitolo 19
*** Jealousy. ***


Capitolo 19:
Jealousy.
 
{Gabe POV

La situazione sta decisamente degenerando e la cosa assurda è che né Pete né Travie sembrano essersene accorti. Will sta facendo di tutto per provocarmi… La mia situazione sentimentale è così precaria che bastano trenta minuti in sua presenza per lasciarmi dimenticare Pete? È qui accanto a me, eppure preferirei che fosse altrove. I grandi occhi castani di Will continuano a scrutarmi, per fortuna stavolta senza lacrime, tristezza o rabbia. Stavolta sono profondi, indagatori. Sembrano chiedermi “Lo ami davvero? Non preferiresti me?”
Mi sento geloso di tutto l’amore che riceve Travie. Mi sento geloso perché è William a darglielo.
Eppure io ho avuto la mia possibilità… è stata solo colpa mia. L’ho sprecata e adesso sono qui, spettatore della sua felicità, accanto a un uomo che non mi ama.
 
Qualche bacio e nomignolo zuccheroso dopo, la situazione per me è così intollerabile che ho voglia di fuggire.
- Vado in bagno - dichiaro alzandomi - torno subito.
Per fortuna il bagno è vuoto. Guardo il mio riflesso nel grande specchio attaccato alla parete e noto che ho uno sgradevolissimo colorito pallido. Dio, Will mi sta distruggendo. Mi ha fatto prima macerare nei sensi di colpa e adesso mi sta dando il colpo di grazia. E la tragedia è che tutta colpa mia.
- Ciao - la voce di Will giunge metallica alle mie orecchie, rimbombando tra le pareti vuote.
Sobbalzo e mi volto. È in piedi, davanti alla porta, bellissimo come non lo ricordavo. O lo vedo più bello solo perché so che non posso averlo?
- Sono felice per te e Travie - dico sottovoce, dopo qualche momento di silenzio imbarazzante.
- Grazie - risponde, senza sorridere.
Si avvicina allo specchio e si solleva un lato della maglietta. Il punto dove Travie l’ha pizzicato è diventato di un orrendo colore violaceo.
- Fa male? - chiedo, senza riuscire a trattenermi.
Lui alza lo sguardo e noto che i suoi grandi occhi sono lucidi.
- C’è di peggio - dice piano.
- Will…
Scuote la testa e si guarda di nuovo il livido.
- Will, tu mi piaci.

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Capitolo 20
*** Swear it. ***


Capitolo 20:
Swear it.
 
{Will POV

- Will, tu mi piaci.
Non riesco a credere alle mie orecchie. Non è possibile… Non può averlo detto davvero, non dopo tutto quello che ho passato.
- C-cosa?
- Mi piaci - ripete, serio.
- Ma… adesso ho Travie… - balbetto.
- Lo so, e sono stato un idiota! So che adesso stai con lui e non ti chiedo di lasciarlo per me. Volevo solo fartelo sapere, ecco tutto - dice sottovoce, guardandosi le scarpe.
- Anche tu stai con Pete, Gabe. N-non è giusto…
- Io lascerei Pete in questo momento se tu me lo chiedessi - sussurra così flebilmente che faccio fatica a sentirlo.
Il mio cuore comincia a battere velocissimo, e ho la sensazione che l’ossigeno non mi basti.
- In questi due mesi non c’è stato giorno in cui non ho pensato a te, non c’è stato giorno in cui non mi sentivo schiacciato dai sensi di colpa! Ma ormai è tardi… - dice, passandosi una mano tra i capelli.
Mi sento felice che lui pensi queste cose, ma davvero, dopo mesi e mesi, non mi sembra ancora vero.
Mi avvicino a lui e gli sfioro la mano timidamente. Lui arrossisce e probabilmente sono arrossito anch’io.
- Non è tardi - dico piano, abbassando lo sguardo.
- Io posso amarti molto più di lui, Will. Posso farti felice.
- Era quello che volevo darti io. Ma tu hai mandato tutto a puttane e abbiamo sofferto entrambi… Perché dovrei crederti adesso?
- Perché impazzirei se dovessi vederti di nuovo insieme a qualcun altro! - esplode, prendendomi i polsi.
- Giuralo. Giura che mi amerai, Gabe e io sarò tuo per sempre - dico serio, guardandolo negli occhi.
- Lo giuro - mi fa eco, sostenendo il mio sguardo.

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Capitolo 21
*** Smile. ***


Capitolo 21:
Smile.
 
{Gabe POV

- Lo giuro - dico, con voce ferma, guardandolo negli occhi.
- E adesso dimostramelo - sussurra, avvicinandosi. È veramente bellissimo, così da vicino. Gli accarezzo il viso con le mani, come per accertarmi che sia vero, come per assicurarmi che non sia un sogno, ma che sia davvero qui, in carne ed ossa avanti a me.
La sua pelle è liscia e il suo profumo mi arriva dritto alle narici, così dolce, così bello, così diverso da quello di Pete.
Mi bacia con timidezza, posando delicatamente le labbra sulle mie. Sono io ad approfondire il bacio, tirandolo maggiormente verso di me, e mi accorgo che sta sorridendo. Non posso fare a meno di fare lo stesso.
- Dovremmo andare - sussurra sulle mie labbra - o ci verranno a cercare…
- Sarebbe abbastanza imbarazzante, sì - rispondo, stringendolo, prima di baciarlo ancora una volta.
 
- Cominciavamo a preoccuparci, ragazzi! - esclama Pete, ridendo.
-  Ti senti ancora male, amore mio? - chiede Trav preoccupato, cingendo con un braccio le spalle magre di Bill. Sento lo stomaco sussultare, ma non devo dimenticare che è il suo ragazzo. O almeno, lo sarà ancora per stasera. Will è mio, mi appartiene. Sento nei suoi confronti una gelosia morbosa, un sentimento che mi corrode, che non ho mai provato per nessuno, neanche per Pete, nonostante abbia la certezza che mi abbia tradito molte volte e che continui a farlo.
- No, tranquillo, mi sento meglio - dice Bill, visibilmente a disagio.
Mentre finiamo la cena, sento diverse volte il piede di Will toccarmi la gamba e io, dopo aver controllato che Pete e Trav non ci guardino, gli sorrido.
- Vado a fumarmi una sigaretta - dice Pete, poco prima del dessert.
- Vengo anch’io - esclama Travie - Ti dispiace, tesoro?
- No, va’ pure - gli sorride Bill.
Una volta usciti loro due, posso sorridergli liberamente, poi allungo una mano fino a trovare la sua e gliela stringo. Passano un paio di minuti a guardarci così, con un sorriso da idioti stampato sul volto e -almeno per me- con la voglia irrefrenabile di fregarmene di Pete, di Travie, di tutte le altre persone, e di baciarlo lì, davanti a tutti.
- Potresti venire da me, stasera - dice sottovoce con un sorrisino, guardando nervosamente la porta d’ingresso.

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Capitolo 22
*** First Act. ***


Capitolo 22:
First Act.
 
{Will POV

- D-da te? - mi chiede, con uno strano sguardo spaventato.
- Dico a Trav che non sto bene e che voglio stare da solo - cerco di rassicurarlo.
- Sarebbe fantastico, ma cosa racconto a Pete?
Sollevo le sopracciglia, poi dico:
- Ti ha lasciato tante volte lui da solo tutta la notte!
- Hai ragione - sussurra, abbassando lo sguardo - mi inventerò qualcosa.
 
- Conosco un locale niente male che si trova qui vicino! Che ne dite di farci un salto? - esclama Pete, girandosi verso di noi.
- E’ un’ottima idea! Che ne dici, tesoro?
- Amore, io non mi sento ancora molto bene… preferisco tornare a casa - dico a Trav, reggendomi lo stomaco. Ecco qui che inizia il prima atto della nostra messa in scena.
- Sei sicuro che non vuoi venire a bere qualcosa con noi? - mi chiede lui, guardandomi apprensivo - O vuoi che torni a casa con te?
Vedendolo così preoccupato, un po’ mi dispiace per lui. Ma la prospettiva di una notte da solo con Gabe prende immediatamente il sopravvento sui sensi di colpa.
- No, non preoccuparti, mi serve solo una bella dormita - rispondo, cercando di sorridere nel modo più sincero che posso.
- Se vuoi ti accompagno io - interviene Gabe, senza che me lo aspettassi.
- Ma no, non scomodarti! - cerco di recitare in modo credibile.
- Tranquillo! Non è un problema…  sono stanco, tornerò a casa subito dopo.
Pete lo guarda, con uno sguardo interrogativo.
- Ho avuto una giornata pesante - spiega, sbadigliando - voi due andate pure, ragazzi!
- Amore, sei sicuro che non vuoi che ti accompagni io? - mi chiede Travie ancora una volta.
- Trav, davvero. Vai pure, non preoccuparti per me.
- Che ne dici, Pete? - chiede, rivolto all’amico.
- Ma sì, lasciamoli andare! Faremo i ragazzacci scapoli come ai vecchi tempi! - esclama ridendo, prima di interrompersi e guardare Gabe, come se si aspettasse un rimprovero. Ma lui sta sorridendo e probabilmente non ha ascoltato neanche una parola di quello che ha detto.
- Allora a domani, dolcezza - mi dice Trav, tirandomi a sé. So che vorrebbe baciarmi, ma gli lascio solo un bacio veloce sulle labbra prima di staccarmi da lui.
- Ti chiamo - rispondo sbrigativo, avviandomi verso il lato opposto.
- Tesoro, io e te ci vediamo a casa, allora? Non aspettarmi alzato - dice Pete a Gabe, con un sorriso, prima di baciarlo sulla guancia - Su Trav, andiamo!
- Buonanotte amore, ti amo - mi sussurra Travie, prima di andarsene. Io non rispondo, lo guardo solo allontanarsi, e man mano che la sua figura diviene più indistinta nel buio della notte, il mio cuore diviene più leggero.
Mi giro verso Gabe, con un sorriso, prima di prenderlo per mano e avviarmi verso casa.

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Capitolo 23
*** I'm sorry. ***


Capitolo 23:
I’m sorry.
 
{Gabe POV

L’appartamento di Bill è decisamente grande, per una persona sola. È in ordine e pulito, decisamente l’opposto di casa mia e di Pete. Mi sento un po’ a disagio in realtà. Cosa dovremmo fare? Sederci e chiacchierare? O lo trascino a letto e gli regalo già da ora la scopata migliore di tutta la sua vita?
In effetti la seconda opzione è quella che mi attira di più, ma non vorrei fare nulla di sbagliato. Insomma, ho già fatto abbastanza lo stronzo, non voglio combinare ulteriori disastri!
- Fa’ come se fossi a casa tua, okay? - mi sorride lui, evidentemente in imbarazzo.
Gli sorrido in risposta, togliendomi la giacca, e lui si avvicina lentamente, prima di mettermi le braccia intorno al collo.
- Sono felice che tu sia venuto - dice dopo un po’, abbassando lo sguardo.
- E io sono felice di essere qui - rispondo sinceramente.
Lo bacio con dolcezza e lui mi lascia fare, stringendomi con più decisione. È… perfetto. Come ho potuto non accorgermi di lui? Il senso di colpa torna bruciante nel mio petto, tanto da farmi interrompere il bacio.
- Bill, io… Io volevo chiederti scusa. Ti ho fatto del male, non era mia intenzione… Non volevo umiliarti, davvero.
Bill fa spallucce, poi sorride malinconico.
- Ma adesso sono pronto a rimediare! - gli stringo la vita e lo bacio con energia - Ti ripagherò con gli interessi, per tutto quello che ho fatto! Ti farò dimenticare tutto!
Mi bacia di nuovo, tirandomi verso una porta sulla destra.
- Gabe… Io ho già dimenticato tutto - sussurra, aprendo la porta a tentoni e camminando all’indietro, prima di raggiungere il grande letto al centro della stanza, su cui si stende, tirandomi sopra di sé.
- Bill, grazie… tu sei…
- Shhhhh! - mi zittisce, ridendo. Prima di baciarmi ancora una volta in un modo che credo ricorderò per tutta la mia vita.






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Già sono al capitolo 23? OMG.
Grazie a chi sta leggendo <3
...nel prossimo capitolo vi sarà ripagata l'attesa LOL *perchè lo so cosa state aspettando tutti!! ahah*

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Capitolo 24
*** Perfect. ***


Capitolo 24
Perfect.

{Will POV

Avere Gabe nudo nel mio letto è una delle cose che mi aspettavo potessero succedere. Eppure è qui, lo tocco, lo sento, non è immaginazione. È qui, bello e reale, che sussurra il mio nome come una cantilena magica e meravigliosa.
- Sei perfetto, Bill… - bisbiglia, lasciandomi un bacio umido sul collo. Vorrei dire qualcosa, vorrei rispondergli che lui lo è, non io, ma tutto ciò che fuoriesce dalle mie labbra è un grido rauco e strozzato, mentre muovo il bacino a ritmo con la sua mano. Mi abbraccia da dietro e sento la sua pelle bollente contro la mia schiena, mentre con l’altra mano mi sposta i capelli sudati dalla nuca. Sento il suo respiro irregolare sul collo e la sua lingua muoversi lenta sotto il mio orecchio. Potrei morire in questo momento, davvero, non me ne accorgerei. Sono già in paradiso adesso.
- Mi farò perdonare di tutto - sussurra - e ti farò dimenticare Travie.
Dicendo questo, muove con più decisione la mano lungo la mia erezione.
- Tu sei mio, Bill - continua, mordendomi il lobo - Solo mio. Ho già sprecato abbastanza tempo…
Mi bacia di nuovo con passione il collo, abbracciandomi forte con il braccio libero.
Con decisamente molta difficoltà, giro la testa all’indietro e lascio che mi intrappoli le labbra in un lungo e lento bacio, mentre le mie dita cercano i suoi capelli e li stringono forte.
È così perfetto… il suo profumo, la sua pelle, il suo calore, le sue mani, tutto.
Mi fa male pensare che questo sarebbe potuto succedere mesi fa, ma insomma, va bene così. Va decisamente bene così.
Lo sento bloccarsi immediatamente, smette perfino di respirare.
- C-che c’è? - mi lamento, aprendo gli occhi.
- Hai sentito anche tu?
- C-cosa? - chiedo, cercando di ricominciare a far funzionare il cervello.
- Sembra che abbiano bussato alla porta…
 
 



* * *
 
Uhm… Non odiatemi, okay? xD
Solo che, insomma, Bill dovrà aspettare ancora un po’ LOL
Grazie mille a chi ha letto e recensito, comunque *^*

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Capitolo 25
*** Is it a dream? ***


Capitolo 25:
Is it a dream?
 
{Gabe POV

- Ma no... Te lo sei immaginato... - taglia corto Will, quasi seccato.
Eppure io ero sicuro di aver sentito chiaramente qualcuno bussare...
- Adesso cosa aspetti a scoparmi? - mi sussurra con la voce più sexy che abbia mai sentito e un sorrisino malizioso, prima di baciarmi di nuovo.
Annuisco, un po' spiazzato. Questo ragazzo mi manderà al manicomio, ne sono certo.
Entro piano dentro di lui, tenendolo per i fianchi e ascoltando i suoi versi strozzati, mentre cerco di trattenermi e di non seguire il mio istinto, che mi suggerisce di scoparlo selvaggiamente senza dargli neanche il tempo di respirare.
Lo bacio sul collo lentamente, spingendo il bacino a intervalli regolari, piano, cercando di rendere la cosa il più romantica possibile, anche se Will che spinge i fianchi all'indietro non è certo d'aiuto. Lo sento gemere piano, poi dire parole di cui non riesco ad afferrare il significato, poi mi afferra i capelli di nuovo e comincia ad accelerare il ritmo. Okay, l’ha voluto lui.
Affondo le dita nella sua pelle morbida e sudata, mordendomi le labbra quasi a sangue facendo del mio meglio per non urlare mentre comincio a dare spinte così forti e veloci da farlo cadere in avanti. Lui di certo non si lamenta. Si mette sulle ginocchia, appoggiandosi con le mani sulla spalliera di legno scuro del letto, girandosi verso di me con un sorrisino, gli occhi lucidi e le guance rosse. Ma come può essere così bello? No, decisamente, Travie non lo merita. Forse nemmeno io… ma comunque, in questo momento, non ha importanza.
Tutto intorno a me sembra sparire, in questo momento tutto ciò di cui mi importa è William. E se questo è un sogno, beh… è il migliore che abbia mai fatto in tutta la mia fottuta vita.
 
 
 


* * *

 
 
Okay, dopo innumerevoli peripezie, ecco a voi la tanto agognata scena di sesso! Ancora non ci posso credere che l’abbia scritta ._.
Beh, spero sia okay, almeno. Nel prossimo ci sarà un po’ di fluff, che non guasta mai e oh, un colpo di scena, maybe? Stay tuned <3

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Capitolo 26
*** Joke. ***


Capitolo 26
Joke.
 

{Will POV

Gabe si fa cadere pesantemente sul letto e io mi metto accanto a lui. Mi guarda e mi sorride, poi mi fa avvicinare e mi abbraccia forte.
Non so cosa sia stato a fargli cambiare idea, forse il vedermi con Travie, chissà. Fatto sta che adesso è qui con me e mi ha detto che sono suo. E io lo sarò, non solo stasera, ma per sempre.
Mi da un bacio sulla fronte, poi sulle labbra. Io cerco di fare pensieri casti e puri, ma come potrei con il suo corpo nudo e sudato avvinghiato al mio? Ricominciamo a baciarci come se non ci vedessimo da secoli, stretti l'uno all'altro, le nostre lingue che si muovono lentamente e le nostre mani che si cercano.
La sua pelle è bollente, il suo respiro comincia a diventare irregolare mentre il bacio si riempie di nuovo di desiderio e io rotolo sopra di lui senza staccare le nostre labbra.
Sento che cominciamo ad eccitarci di nuovo, ma proprio in quel momento sento uno scatto fortissimo provenire dalla porta di ingresso.
- Hey Bill!! Stai bene?!? - la voce allarmata di Travie rimbomba per tutta la casa. Io e Gabe non facciamo neanche in tempo a muoverci, che Trav e Pete sono davanti a noi, con gli occhi sgranati e la bocca aperta.
Ci stacchiamo velocemente, con i loro sguardi esterrefatti addosso.
- Dimmi che è uno scherzo, dimmi che è tutto un enorme fottutissimo scherzo! - urla Travie quasi in lacrime.
- E io che ero preoccupato per te!! - continua, dando un pugno sul cassettone così forte che sobbalzo spaventato.
 



* * *
 
Ta-da! Insomma, Trav ha avuto una bella sorpresina, non c’è che dire xD
Tra qualche capitolo questa epopea finirà D: 
spero vi sia piaciuta, grazie mille a chi legge <3

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Capitolo 27
*** Absurd. ***


Capitolo 27
Absurd.
 
{Gabe POV

Pete e Travie ci guardano con gli occhi sgranati, all'entrata della camera da letto. Mi verrebbe da ridere, vedendoli con quelle facce, se non fosse che sono rispettivamente il mio fidanzato e il fidanzato del ragazzo con cui stavo facendo sesso. La situazione è assurda, anche Will sembra pietrificato. 
Li guardo costernato. Non mi dispiace per quello che ho fatto, ma non avrei voluto lo scoprissero così. Travie mi lancia uno sguardo infuocato, prima di correre via sbattendo la porta.
Resta solo Pete, che guarda prima me e poi Will, come a cercare una spiegazione plausibile.
- Voi... voi due da... da quanto...? - balbetta a mezza voce.
- Mi dispiace che tu l'abbia saputo così - dico con un sospiro, abbassando lo sguardo.
- Io non... Non starò qui a farti la morale, non sono mai stato un santo. Ti ho tradito tante volte, ma ho sempre creduto che tu mi amassi... 
- È... è tanto tempo ormai che non ti amo più - rispondo, senza riuscire a guardarlo in faccia.
Pete annuisce, silenziosamente, poi si gira e fa per andarsene.
- Pete, aspetta... 
- Si?
Bill si volta di scatto verso di me, ma io lo tranquillizzo, stringendogli una mano sotto le lenzuola.
- Solo una cosa... Come siete entrati!?
Pete ridacchia, anche se non c'è ombra di risata nei suoi occhi.
- Siamo passati prima e abbiamo bussato per 10 minuti...
Guardo Bill con un sorrisino e lui abbassa gli occhi arrossendo.
-...abbiamo pensato che Bill stesse dormendo, così siamo andati a casa nostra e quando non abbiamo trovato nessuno siamo tornati qui. E Travie, pensando che lui si sentisse male, ha forzato la porta. Direi che abbiamo avuto proprio una bella sorpresa... - concluse amaramente, prima di uscire dalla stanza.
Restiamo soli, io e Bill, in un silenzio lunghissimo. Poi mi giro e vedo che il suo bel viso è rigato di lacrime.
- Non avrei voluto che andasse così - dice, mordendosi le labbra.
Io mi avvicino a lui e lo abbraccio, dandogli un bacio sui capelli.
- Tranquillo, va tutto bene. Travie si calmerà e Pete troverà presto qualcuno con cui scopare.
Sorridiamo entrambi, ancora nudi, ancora scossi da quello che è successo.   






* * *
penultimo capitolo ç_ç
Mi mancherà questa storia!
Grazie mille a chi ha letto e recensito, i love you <3

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