Nella mente di un Principe

di Debbie_91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era notte fonda. La luna piena brillava alta nel cielo e il suo splendore riusciva ad illuminare le pareti della stanza nella quale si trovava il nostro guerriero. Con le mani appoggiate alla finestra, egli teneva lo sguardo fisso sulla luna. I suoi occhi luccicavano dinnanzi a tanto splendore. Il viso era colmo di meraviglia, come se stesse ammirando quel satellite per la prima volta.

Io...

Pensò.

Io... Vegeta... Principe dei Sayan... Un tempo ero il più forte. Temuto ed odiato da tutti gli abitanti delle galassie. Ora, invece, mi guardo allo specchio... e non vedo altro che un povero essere privo di speranze, che abita in una dimora terrestre, con una donna e due figli al suo fianco. Vedo... Vedo un essere buono, un essere amato. E non mi riconosco più. Non mi riconosco più. […] Dov'è finito il
Sayan che riusciva a trasformarsi nelle notti di luna piena?
Dov'è quell'essere distruttore che seminava terrore ovunque andasse? Dov'è? Dov'è finito?


Improvvisamente, le sopracciglia si corrucciarono.

Sono patetico... ora. Sono... patetico.

Il Sayan abbassò lo sguardo, che divenne cupo, e con un solo, leggero, spostamento del braccio distrusse la parete attorno alla finestra.

-Vegeta!-

Si sentì un urlo provenire dal piano di sotto. Bulma si precipitò nella stanza e vide il marito, in piedi, accanto al letto. Sgranò gli occhi e notò che Vegeta stringeva entrambe le mani a formare un pugno. Senza alcuna esitazione, si avvicinò a lui. Il suo sguardo, stupito e preoccupato, mutò non appena osservò ciò che il Sayan aveva combinato.

-Ehi, ma dico: sei impazzito! Guarda cos'hai fatto! Hai idea di quanto costi ricostruirla?! Ogni cosa. Ogni singola cosa, che vedi in questa casa, ha un prezzo, sai?! Cerca di stare più attento, una buona volta! Non ho alcuna intenzione di spendere i miei soldi in lavori di riparazione!-

Allungò una mano per toccare la parete e un pezzo di intonaco cadde in giardino.

-Oh... Guarda che hai combinato...-

Si voltò a guardare il marito, con il viso colmo di rabbia.

-Si può sapere che ti è preso?!-


Vegeta aveva ripreso ad osservare la luna, non curandosi troppo delle parole della donna. Bulma gli si avvicinò e mise la sua faccia davanti a quella del marito, costringendolo a guardarla. Le pupille del Principe si dilatarono e i suoi occhi andarono alla ricerca di ciò che aveva causato.

-I-io...

-Tu, cosa?-

Replicò Bulma.

-Non l'ho fatto apposta, credimi.-

Rispose Vegeta.


-Ti credo.-

Il viso della donna si rilassò.

-Ti chiedo solo di stare più attento... Una casa va tenuta con cura, tesoro...-

Con una mano, cercò il viso del marito, che prontamente gliel'afferrò.

-Non accadrà più.-

Le disse, infine.

Bulma osservò il suo sguardo. Capiva che qualcosa non andava, ma non riusciva a capire cosa. E sapeva perfettamente che, chiederglielo, non sarebbe servito a nulla, se non ad accrescere il senso di stranezza che aveva ora il marito. Così, rimase per qualche istante a fissare i suoi occhi, quando si accorse delle due sagome, che stavano dinnanzi alla porta della stanza.

-Ehi... Che è successo, qui?-

Domandò Bra, con aria sconcertata.

-Papà, che hai combinato?-

Proseguì, avvicinandosi al padre.

-Sei un combina guai. […] Sai, comincio a credere che le storie riguardo la tua discendenza siano tutte un'invenzione della mamma.-

-Bra...-

Trunks cercò d'interrompere la sorella, immaginando una probabile reazione del padre.

-Cosa c'è, Trunks? Non lo pensi anche tu? Il principe dei Sayan non causerebbe così tanti problemi! Un principe ha un dovere verso se stesso e verso il prossimo! Un principe...-

-Non abiterebbe a stretto contatto con dei miserabili terrestri, tanto per cominciare.-

Sbottò Vegeta.

-Cosa? Papà, questo non...-

Cercò di rispondere Bra, evidentemente sorpresa.

-Questo non, cosa? Pensi che a me faccia piacere tutto questo? Pensi che sia facile per me adattarmi ad una vita da terrestre? Io sono Vegeta. Sono il principe dei Sayan. E da principe dei Sayan non riesco ad abituarmi ad una tale vita. Non ci riesco! Sono troppo forte per...-

-Goku ci riesce.-

Lo interruppe Bulma.

-Eppure è un Sayan come te.-

-Kakaroth non ha la minima idea di cosa significhi essere un Sayan!-

Sbottò.

-Lui ha solo il sangue di noi Sayan. Lui è buono. I Sayan hanno un carattere malvagio e spietato. Amano combattere. Amano la guerra. Lui era stato spedito sulla terra con il solo scopo di conquistarla e distruggere i suoi abitanti!

-Ma... Vegeta... Insomma, che ti prende? Non capisco. Pensavo avessi messo da parte il rancore nei suoi confronti. Combattete fianco a fianco da parecchi anni, ormai. Pensavo foste amici.-

Disse Bulma.

-Amici? Ah! Io non sono amico di nessuno. E tanto meno suo! Un vero Sayan non conosce la parola amicizia né il suo valore. Sono diventato quel che sono a causa di Kakaroth. Se lui avesse portato a termine la sua missione, questo pianeta non esisterebbe. I suoi abitanti non esisterebbero!-

-Vegeta...-

Sibilò Bulma, avvilita.

Gli occhi del Sayan si posarono su quelli della compagna.

-I-io... Ah!-

Gridò, portando una mano alla testa.

-Non so che accidenti mi succede, dannazione! La mia testa!-

Improvvisamente, Vegeta sentì delle voci molto vicine. Non erano le voci di Bulma, Trunks e di Bra. Erano voci possenti, agghiaccianti. Voci che il Principe conosceva bene.

Aprì gli occhi...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-Figliolo... Dov'è finita la tua sete di potere, vuoi dirmelo? Tu eri un valoroso combattente. Il migliore dei Sayan. Il più puro di tutti. Eri invincibile. Possedevi una tale potenza da suscitare il timore di chiunque incontrassi per la tua strada. E ora... ah, guardati. Cosa sei? Eh? Un terrestre? È così che dovrei chiamarti? Beh, hai una famiglia. Hai una... moglie. Hai due figli. Tutti terrestri. O peggio, per metà Sayan. Scusami tanto, ma non ti riconosco più. Non sei altro che un rifiuto. Più ti guardo, più mi viene da ridere. Ah ah ah!-

Vegeta aveva lasciato cadere la mano lungo il fianco. Chi gli parlava non era il padre, non poteva essere lui. Il padre era morto. Eppure, quelle parole gli fecero male, riuscirono a toccare il suo orgoglio più profondo e a fargli vibrare il cuore. Avevo uno sguardo impaurito. Quando un secondo, improvviso, mal di testa lo costrinse a portare di nuovo la mano alle tempie e stavolta dovette farsi aiutare anche dall'altra.

-Ah ah ah!-

Sentì una risata profonda. Con uno scatto andò alla ricerca della fonte di quel suono fastidioso.

-Vegeta. Tu. [...] Sai, forse, sarebbe stato meglio se i tuoi amici non ti avessero riportato in vita... quella volta che ti ho ucciso. […] Ti avrebbero senz'altro risparmiato parecchie umiliazioni, come... questa.-

Freezer apparve accanto a Bulma, che sembrava non notare la sua presenza.

-Oh, guardala, è così... carina. Ma forse il suo viso sarebbe ancora più bello se gli provocassi un po' di... queste.-

Disse, mentre causava delle ferite sul viso della sua compagna. Il sangue cominciò a scivolare giù per il viso della donna. Vegeta strinse le sue mani in due pugni e scattò. O meglio, provò a scattare. In realtà, non riuscì a muoversi. Teneva la mascella serrata e, per lui, era già un grande sforzo.

-Oh, dimenticavo. Ci sono anche i due mocciosi, qui con noi.-

-No!-

Gridò Vegeta.

-Cosa c'è?-

Domandò Freezer, avvicinatosi ai due ragazzi.

-Aspetta, credo di aver capito. Credo di aver trovato il tuo punto debole.-

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


-C-cosa volete da me?-

Domandò il Sayan, quasi privo di energie.

Freezer avanzò nella sua direzione. Gli mise una mano sulla testa e lo costrinse a inginocchiarsi. Dopodiché, pronunciò queste parole.

-Se fossi uno di poche pretese, questa sarebbe, per me, un'umiliazione più che sufficiente. Ma, vedi, io...-

-... Io non sono un tipo di poche pretese.-

La voce di Freezer mutò ed assunse il tono della voce di Cell.

-Io voglio vederti soffrire.-

Ci fu una breve pausa.

-No, non guardarmi in quel modo. Potresti intimorirmi, così come sei... in ginocchio! […] Ricordi la volta che hai combattuto per vendicare la morte del tuo povero Trunks? Ah ah ah! Già allora non eri più il Sayan temuto da tutti. Non riuscisti a sconfiggermi. Mi sconfisse un moccioso. Più forte persino di te. Tu sei una nullità. Un totale disastro. Ma c'è una parola, che ti descrive meglio di tutte...-

-... perdente.-

Vegeta sollevò lo sguardo e davanti a sé vide Majin Bu. Era confuso, non capita bene cosa stesse accadendo. Anzi, non lo capiva affatto.

-Hai sacrificato la tua vita per uccidermi. E non ci sei riuscito. Sei morto per niente. Oh oh oh! Non lo trovi ridicolo? Ridicolo! Ridicolo! Hai dato la tua vita per dei terrestri! Un gesto eroico, non c'è dubbio... se ne fosse valsa la pena. […] Poi, grazie a qualcuno, sei tornato sulla terra. E, lì, hai cercato di farmi fuori. Di nuovo. Ma la domanda è: ci sei riuscito?-

Breve pausa.

-No. Non ci sei riuscito.-

Sorrise.

-Quindi, ti sei unito al tuo amico, grazie allo strabiliante potere di quegli orecchini. E devo dire che data la forza di entrambi siete quasi riusciti a battermi, agendo d'astuzia. Ma qualcosa è andato storto e siete riusciti a scatenare il peggio di me. La mia forma primordiale. La vera essenza del male. […] Dopo la mia trasformazione, siete tornati all'attacco. Tu, sei caduto al suolo in fin di vita. Il tuo amico... è riuscito a farmi fuori.-

Altra pausa.

-Mmm... Ho fatto tutto questo discorso per dirti cosa? Ah, sì! Vedi, mio caro Vegeta, puoi allenarti quanto vuoi, ma la verità è che... La verità è che non riuscirai mai ad essere più forte di...-

-... me.- Vegeta ebbe un sussulto. Sollevò lo sguardo ed incrociò un paio d'occhi scuri. Gli occhi di un guerriero che conosceva molto bene. E lì, il suo corpo vibrò.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


-K-Ka...-

Balbettò il Principe.

-C-cosa...-

-Dammi la mano, Vegeta. Su, alzati. Sei ridotto piuttosto male. Non avresti dovuto attaccarlo frontalmente. [...] È un avversario tosto. Dobbiamo cercare di sorprenderlo, attaccarlo quando meno se l'aspetta. Vegeta... guarda!-

Con un urlo, Goku scattò contro il nemico e, quando fu a pochi passi da lui, portò due dita alla fronte e scomparve, per poi riapparire alle spalle del Cyborg. Lo colpì pesantemente alla schiena, riuscendo a scaraventarlo al suolo e facendogli emettere un grido di dolore. Goku si apprestò a tornare accanto al compagno.

-Visto?-

Disse.

-Non è poi così difficile. Se ci impegniamo, possiamo sconfiggerlo! Eh eh eh!-

Vegeta, ancora un po' intontito, ascoltava le sue parole, ma riusciva a percepirle poco chiaramente. Portò una mano alla testa, come per verificare che non vi fosse alcuna ferita che avesse potuto causargli un qualche trauma. Guardò la mano, non vi era sangue. Spalancò la bocca in segno di stupore. Cosa gli stava accadendo? Cercò di mantenere la calma e, avvicinatosi a Goku, gli afferrò un braccio.

-Kakaroth, che mi succede? Tu. Tu lo sai. Tu sai qual'è la risposta alla mia domanda. Rispondimi! Dimmi che mi succede. Dimmelo!-

Gridò il Principe, scuotendogli il petto.

-È colpa tua, eh? Vuoi farmi impazzire. È così, eh? È così!-

-Vegeta, calmati. Cosa stai dicendo? Stai delirando. Devi... Devi cercare di riprenderti, o non riusciremo mai a batterlo.-

Disse Goku.

-Ah. Non mi importa un bel niente di quell'essere. È solo un'allucinazione causata da non so cosa. Ecco perché troverò questo qualcosa e porrò fine al mio tormento!-

-Ma di che parli? Tu deliri.-

Sbottò Goku.

-Stai delirando, tesoro. Forse è meglio se ti siedi un momento. Vieni, appoggia la testa al cuscino. Così... Bravo.-

Vegeta si ritrovò ad obbedire alle parole della moglie. Le gocce di sudore facevano brillare il suo corpo alla luce del tramonto, che penetrava all'interno della stanza. Bulma scomparve per poi riapparire pochi secondi dopo con uno straccio umido, che cominciò a passare delicatamente sul corpo del marito.

-Sei tutto sudato. Guarda.-

Gli disse, mostrandogli lo straccio del tutto bagnato.

-Dovresti moderare il tuo allenamento. Così rischi di farti male.-

La donna allungò le mani per afferrare il lenzuolo posato ai piedi del letto e rapidamente coprì l'uomo con esso. Gli occhi di Vegeta osservavano i suoi movimenti, mentre il respiro del guerriero si fece meno affannoso. -Ecco fatto. Così va meglio, non è vero?-

Domandò Bulma, mostrando uno dei suoi sorrisi.

La donna sparì nuovamente alla vista del Principe. Questa volta, tardò a rientrare nella stanza. Quando riapparve, portava addosso un pigiama leggero, con dei ricami sugli orli delle maniche. Tra le mani, teneva un bicchiere pieno d'acqua, che poggiò sul comodino del marito. Si sdraiò accanto a lui e portò la mano sulla sua fronte, facendo scivolare l'indice giù per il viso dell'uomo, che continuava ad osservarla come incantato.

-È stata una giornata pesante, non è così? Beh, è finita. Ora puoi chiudere gli occhi e riposarti. Non appena li chiuderai, sarà tutto finito, mio bel Principe. Sarà tutto finito.-
 
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Ehi, Bulma! Hai, per caso, visto la mia vecchia tuta da combattimento?-

Gridò Vegeta, rovistando tra gli indumenti piegati dentro l'armadio.

-Che strano. Eppure ricordo perfettamente di averla messa qui da qualche parte.-

-No, caro. Non l'ho vista. [...] E non ricordo nemmeno di averla buttata.-

Rispose la donna, dalla cucina.

-Eh? Che cosa? Buttata, hai detto? Spero per te che non sia vero perché a quella tuta ci tenevo parecchio!-

Disse Vegeta, ascoltando il ticchettio dei tacchi di un paio di scarpe provenire dal corridoio. Era Bulma, infuriata.

-Ho detto che non ricordo di averla buttata. Non che l'ho buttata. Sei forse diventato sordo?-

Replicò la donna, inferocita.

-Umpf...-

-Quello cos'era?-

La donna si avvicinò a lui con fare minaccioso. Senza volerlo, i suoi occhi caddero nell'armadio del marito, notando una corazza adagiata all'angolo di un ripiano. Allungò una mano ed afferrò la vecchia tuta dell'uomo.

-Ecco quello che cerchi.-

Disse, scaraventando l'indumento addosso a Vegeta.

-La prossima volta, apri bene gli occhi, prima di interrompere le mie faccende domestiche.-

Brontolò, allontanandosi dalla stanza.

-Ah! Donne.-

Riuscì a mugugnare il Principe dei Sayan, con un tono poco comprensibile. Poi le sue labbra si stirarono in un sorriso, che riassunse la sua fierezza per l'oggetto ritrovato.

-Questa mi tornerà molto utile.-

[...]

-Trunks, vieni con me.-

Disse, rivolgendosi al figlio, che stava comodamente sdraiato sul divano a guardare la tv.

-Ma... papà. Sto guardando un programma televisivo. Tra poco nominano il vincitore. Non puoi aspettare che finisca?-

Domandò il ragazzo, evidentemente infastidito.

-Niente da fare. Non se ne parla. Spegni quell'aggeggio e seguimi.-

-Ah... Uffa.-

Trunks sbuffò e con un rapido gesto spense la tv, per poi seguire il padre, che lo attendeva in giardino.

Vegeta si trovava a mezz'aria, pronto per allontanarsi col figlio, quando fu interrotto dalle grida della sua secondogenita.

-Ehi, papà! Papà, scendi subito giù! Avevi promesso di portarmi a fare shopping, non puoi andare via così!-

Bra aveva persino portato le mani alla bocca a mo di megafono, forse sperando che il padre potesse sentirla meglio, così facendo. Ma Vegeta, l'avrebbe sentita comunque. Il Principe aveva dimenticato l'impegno preso, e, sorpreso dalle parole della figlia, non riuscì a dire altro se non un

-Dannazione!-

Perlopiù a se stesso, dal momento che Bra non lo udì. Una goccia si formò sul retro della testa del Sayan, che non sapeva cosa rispondere alla figlia, fin quando non gli venne un'idea. Tornò a toccare l'erba del giardino con i piedi e, giunto davanti a Bra, le disse:

-Me ne sono scordato. Sarà per un'altra volta.-

Fece una breve pausa, osservando il volto deluso della ragazza.

-A meno che tu non voglia prima assistere al nostro allenamento.-

-Al vostro...-

Sussurrò Bra.

-Dai, andiamo. Te l'avevo promesso. E io mantengo le promesse. [...] Non appena avremo terminato l'allenamento, andremo a fare shopping.-

Così dicendo, prese in braccio la figlia, e, rivolto uno sguardo d'intesa a Trunks, entrambi si alzarono in volo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Dopo una decina di minuti, Trunks prese coraggio e domandò al padre dove fossero diretti.

-Tra poco lo vedrai.-

Pronunciate queste parole, Vegeta deviò la sua traiettoria, alzandosi di quota. Stavano scalando l'obelisco di Balzar. Il Sayan era diretto al palazzo del Supremo.
Non appena vi giunsero, Vegeta posò a terra Bra che, soffrendo di vertigini, si sentì a disagio.

-Papà portami giù, ti prego! Voglio scendere da qui, ho paura!-

Piagnucolò.

-Ah. Chiudi il becco. Sei peggio di tua madre! Se non ti andava di seguirmi, potevi stare a casa.-

Fece una breve pausa, non curandosi del volto irato della figlia.

-Vado a parlare con Dende. Voi aspettate qui.-

-Vegeta!-

Disse, con stupore Dende, non appena lo vide.

-A cosa devo la tua visita?-

-Dovresti saperlo.-

Disse Vegeta, avvicinandosi. Teneva tra le mani la sua vecchia tuta da combattimento.

-Ehi, quella cos'è?-

Domandò Dende.
Nel momento esatto in cui fece la domanda, seppe la risposta.

-Se non erro è la tua vecchia tuta, non è così? Perché l'hai portata? Che intenzioni hai?-

-Ho bisogno delle sfere del drago. So che sono all'interno del palazzo. Tirale fuori, mi servono.-

Disse Vegeta con un tono quasi arrogante.

-No. Se prima non mi dirai quali siano le tue intenzioni.-

-Ah. Non vuoi darmele? Bene, levati dai piedi! Le cercherò da solo.-

Ora il suo tono era, decisamente, arrogante.

-Vegeta, io non capisco. Perché tanta fretta? E poi che vuoi fare con quella vecchia tuta? Non vorrai mica...-

Dende non terminò la frase, perché aveva, ora, capito quali fossero le intenzioni del Sayan.

-Tu vuoi tornare ad essere il Vegeta malvagio e spietato di un tempo. Vuoi chiedere al drago di cancellare ciò che è accaduto in tutti questi anni. Vuoi... Tu vuoi modificare il corso degli eventi.-

Bofonchiò il giovane.

-Vedo che, finalmente, hai capito. Ma ho perso già abbastanza tempo. Ora, col tuo permesso, andrò a prendere le sfere.-

-No, non lo farai! Non posso permettere che tu compia un gesto così folle!-

Sbottò Dende, scagliandosi contro il Sayan e afferrandolo per la maglia.

-Ehi, che fai? Lasciami! I-io devo farlo. Non ho altra scelta. Devo placare il vuoto che sento dentro di me. Non riesco più a vivere in questo modo... Lasciami, dai.-

Il Principe non riusciva a svincolarsi. Non ci provò nemmeno. Quasi volesse porre fine a questa sua folle idea, permettendo a qualcuno di impedirgli di compiere quel gesto, non riuscendoci da solo.

-No. Ragiona, Vegeta. Così facendo, le persone a cui tieni scompariranno. Il drago potrà anche esaudire il tuo desiderio, ma non riuscirà a ripristinare la tua memoria. Allora, il vuoto che sentiresti dentro diverrebbe una voragine, non essendoci più tua moglie e i tuoi figli. Le persone che tu ami non sarebbero più al tuo fianco. Cerca di capire.-

Dende pronunciò queste parole, nel tentativo di convincere il guerriero a cambiare idea. E vi riuscì. Vegeta cadde in ginocchio ai suoi piedi.

-Ti prego, aiutami.-

Gli disse.

-I-io ti sto implorando. Devi aiutarmi. Io non voglio che accada ciò che hai detto, ma non riesco nemmeno a vivere nel modo in cui sto vivendo ora. Aiutami.-

Una lacrima scivolò giù per il suo viso, seguita da molte altre. Dende si trovò in una situazione difficile, non sapendo più cosa dire.
In quel momento, il palazzo tremò.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Pochi minuti prima. In un luogo non molto distante dal Palazzo del Supremo.


-Ehi, nonno! Prova a respingere questa, se ci riesci!-

Una sfera luminosa acquistava velocità, mentre si avvicinava a Goku, che, prontamente, riuscì a deviarla. E lo fece con un solo braccio.

-Niente male, Pan. Davvero niente male.-

Disse Goku, fiero della potenza che stava pian piano acquisendo la sua nipotina.

-Se continui di questo passo, finirai col diventare più forte persino di me.-

-Ah. Nonno. Sei un gran bugiardo.-

Rispose Pan, avvicinandosi a lui.

-Sai benissimo che non potrò mai diventare più forte di te!-

Proseguì, leggermente infastidita.

-Eh eh eh.-

Goku sapeva che sua nipote aveva ragione, ma, in cuor suo, sperava che un giorno sarebbe riuscita a divenire forte almeno quanto lui. Una valorosa combattente sarebbe potuta tornare molto utile al pianeta.
L'uomo era talmente assorto nelle sue felici aspettative, tanto da non accorgersi della voce che aveva cercato, invano, di richiamare la sua attenzione.

-Goku!-

Esclamò, nuovamente, la voce. Questa volta marcando bene ogni singola lettera.

Goku sobbalzò, com'era suo solito fare quando, sovrappensiero, veniva bruscamente richiamato alla realtà.

-Re Kaio?-

Domandò, quasi.

-Re Kaio, è proprio lei?-

-Ma certo che sono io Goku! Chi altro potrebbe parlarti col pensiero, eh?!-

Rispose Re Kaio, infastidito.

-Ah! Ah ah ah! Infatti, mi era parso di sentire la sua voce, ma non essendone sicuro ho continuato tranquillamente a fare ciò che stavo facendo. E invece era davvero lei! Eh eh eh. [...] Beh, vecchio mio, come se la passa?-

Domandò felicemente Goku.

-C-come vecchio mio?-

Rispose Re Kaio.

-M-ma ma ma ma come ti permetti, eh? Vecchio sarai tu, dal momento che sei anche diventato nonno da diversi anni ormai!-

-Eh dai, scherzavo... Posso sapere perché mi ha cercato?-

Goku aveva cominciato a camminare e con un gesto aveva intimato Pan a seguirlo. Giunto a casa, si fermò, in attesa di una risposta da parte di Re Kaio.

-Goku... Ti ho cercato, perché sta per accadere qualcosa di terribile.-

Rispose il Re.

Lo sguardo di Goku si fece improvvisamente serio, ma riuscì a mantenere la sua compostezza, attendendo che Re Kaio proseguisse.

-Ecco, vedi, la scorsa notte, Vegeta, sebbene inavvertitamente, ha risvegliato una potenza oscura.-

-C-che ha fatto?!-

Domandò Goku, sconcertato.

-I-inavvertitamente?-

Goku incrociò le braccia, stupito.

-E poi sarei io lo sciocco. Mah.-

-Goku, ascolta.-

Proseguì Re Kaio.

-È una faccenda seria.-

-Sì, Re Kaio.-

Disse Goku, tornando serio.

-La ascolto.-




Continua...

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Vegeta corse verso l'uscita del palazzo, ostacolato dalle vibrazioni che gli impedivano di muoversi come avrebbe voluto.

-Trunks!-

Gridò.

Non appena fu all'aria aperta, una forte folata di vento lo scaraventò all'indietro, facendolo capovolgere. Dovette puntare un piede al suolo per stabilizzarsi.

-Ah! Dannazione! [...] Bra!-

Proseguì, in attesa che almeno uno dei due giovani ragazzi rispondesse.

-Vegeta!-

Urlò Dende, appoggiato ad un pilastro del palazzo.

-Vegeta, torna dentro! Questo vento è troppo forte!-

Non curandosi delle parole del giovane Supremo, Vegeta continuò le sue ricerche. O, meglio, ci provò. A causa del vento, non riusciva a tenere gli occhi bene aperti e, se avesse cercato di proteggerli con le mani, non sarebbe riuscito a mantenere l'equilibrio necessario per stare in piedi. Evidentemente infastidito dalla situazione scomoda nella quale si trovava, strinse le mani a formare due pugni ed urlò. Urlò con quanto fiato ebbe in gola. Finché la sua aura non fu completamente carica. E, con tutta la potenza accumulata, si alzò in volo.

-Vegeta! Vieni qui, non fare sciocchezze!-

Gridò Dende.

Ma il Sayan, continuando a non curarsi di ciò che diceva il ragazzo e deciso a trovare i figli, fece un giro di perlustrazione aerea. Ma dei ragazzi non vi era nemmeno l'ombra. Vegeta cominciò a sudare. La tuta che portava addosso divenne pesante. Avvertì che le sue forze stavano diminuendo, e di lì a poco si sarebbe completamente esaurite, quindi non gli restava che calarsi. Atterrò al centro della piattaforma ed avanzò con passo lento e deciso verso l'entrata del palazzo, dove Dende lo attendeva al riparo dalla tempesta.

-Ah ah ah!-

Una potente risata costrinse Vegeta a voltarsi. Il guaio fu che non vide nessuno, tanto da pensare di avere immaginato quel tremendo suono. Stava per riavviarsi, quando la udì nuovamente.

-Cosa? [...] Ehi, chi va là?-

Domandò il Sayan con aria turbata.

Nessuno rispose.

-Sei forse sordo? Oppure non hai il coraggio di mostrarti a me? Eh? [...] Ah ah ah.-

-Se mi vedessi, Vegeta, saresti tu a non avere più il coraggio di mostrarti.-

Rispose una voce sicura di sé.

-Chi sei?-

Ribatté il guerriero, digrignando i denti.

-Non mi riconosci.-

Fece una breve pausa.

-No, non rispondere. Non era una domanda.-

-Beh, che fosse una domanda o meno non mi importa. Io faccio quel che mi pare, non accetto ordini da nessuno. E, se mi conosci, come mi pare di aver capito, dovresti saperlo.-

-Sì.-

Rispose la voce, trasferitasi alle spalle del Sayan.

-Lo so.-

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Nel frattempo, a casa di Goku...


-Shenron, hai detto? Li Shenron?-

Domandò il Sayan, stupito.

-Ma ma ma ma ma è impossibile. Io e Vegeta l'abbiamo sconfitto, non può essere tornato in vita.-

-Temo che, invece, sia possibile, figliolo. Ho riconosciuto la sua aura. È lui, non vi è ombra di dubbio.-

Re Kaio abbassò le antenne che aveva sopra la testa, in segno di desolazione.

-Goku, ascolta...-

-La ascolto, Re Kaio. Parli pure.-

-Devi sapere che Vegeta aveva in mente di invocare il Drago Shenron per esaudire il desiderio di tornare ad essere il Sayan di un tempo.-

Proseguì Re Kaio.

-Eh? Vegeta vuole tornare ad essere il Sayan di un tempo? Ma... Re Kaio. È sicuro che stiamo parlando dello stesso Vegeta?-

Domandò Goku, sconcertato.

-Mmm... Cosa vai dicendo! Certo che ne sono sicuro! Dimentichi chi sono!-

Sbottò Re Kaio, infastidito.

-No no no. Non lo dimentico affatto. È solo che mi pare così assurdo.-

Fece una breve pausa. -

-Non che io stia dicendo che lei si sbaglia, ovvio...-

-E allora stai zitto e lascia che io continui il racconto!-

Urlò il Re.

-Eh eh eh. Ma sicuro. Prosegua pure.-

-Il vero desiderio di Vegeta è quello di cancellare tutto ciò che è accaduto durante questi anni. Ma c'è qualcosa che gli impedisce di chiedere questo suo desiderio al drago: la sua famiglia.-

Proseguì Re Kaio.

-Eh? Vuole dire che Bulma, Trunks e Bra sono al corrente di tutto e gli hanno vietato di compiere questo gesto folle?-

Disse Goku, grattandosi la testa.

-No! Non voglio dire questo, razza di idiota! Vegeta non riesce a compiere quest'atto perché tiene alla sua famiglia! Ma allo stesso tempo ha un vuoto dentro, causato dal suo desiderio, che gli impedisce di vivere come vorrebbe! Hai capito?-

-Sì. Ho capito.-

Rispose Goku, divenuto improvvisamente serio.

-Ma, ecco... Ehm, vediamo... C'è una cosa che ancora non mi è chiara... Cosa c'entra Li Shenron con tutto questo?-

Domandò infine.

Re Kaio cadde all'indietro, sconcertato. Il retro della sua testa si riempì di gocce.

-Possibile che tu non riesca a capire, zuccone che non sei altro?-

Urlò.

-Li Shenron è un drago. Ed essendo un drago possiede i poteri di un drago, sebbene non possa esaudire desideri. Lui ha, inavvertitamente, captato il desiderio di Vegeta e, seppure il tuo amico abbia cambiato idea sul da farsi, Li Shenron è deciso a far sì che il suo desiderio venga esaudito, agendo a modo suo.-

Disse Re Kaio, quasi tutto d'un fiato.

-E...-

Sussurrò Goku.

-... ha rapito Trunks e Bra.-

Concluse Re Kaio.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


-Ah ah ah!-

Il misterioso individuo, riprese a ridere.

-Ah ah ah! Sai una cosa? Dall'ultima volta che ti ho visto, non sei cambiato affatto. Voi Sayan non invecchiate mai?-

Vegeta digrignò i denti e strinse i pugni.

-Hey, senti un po'. Io non so chi tu sia. Non  riconosco la tua voce. Ma sai che ti dico? Non mi importa un bel niente! Ora mi volterò. E se non mi dirai subito dove sono i miei figli, prometto che ti uccido!-

Detto così, il Principe si voltò, pronto ad affrontare chiunque si fosse trovato davanti. Ma, non appena i suoi occhi incrociarono quelli del misterioso avversario, trasalì.


Il vento si era placato, ora vi era soltanto una leggera brezza, che attraversava i capelli del Sayan, animandoli. Tutt'attorno, vi era silenzio. Si udiva solo il suono del vento, che muoveva le foglie degli alberi. Non molto distante da lì, uno stormo di uccelli, fuggì via. Lontano da ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.
Dende, osservava la situazione dalla porta del palazzo, lì, dove lo avevamo lasciato. Le pupille dilatate, esprimevano tutto il suo terrore. Ripensò alla mattinata tranquilla, trascorsa con Popo. Quando entrambi, armati di innaffiatoio, avevano abbeverato le piante del palazzo, accompagnati dal canto degli uccelli e da allegre risate. Pensò anche che, in quel momento così felice, non avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe successo poco più tardi. Perché vedeva il pericolo ormai un lontano ricordo.
Vegeta fissò il nemico, con le sue sopracciglia corrucciate. I guanti che portava alle mani, scricchiolarono, quasi ad evidenziare la rabbia che il Sayan aveva in corpo.

No.

Disse tra sé.

Non può essere lui. Kakaroth l'ha fatto fuori davanti ai miei occhi. [...] A meno che... Ah! Quel buono a nulla non riesce a far fuori un avversario! Sapevo che non mi sarei dovuto fidare. Avrei dovuto dargli il colpo di grazia, quando avevo la possibilità di farlo.

-Cosa c'è, Vegeta? Sei rimasto senza parole? [...] Beh, d'altronde è comprensibile. Tu e il tuo amico, credevate d'avermi fatto fuori. E, invece, eccomi qui. E devo dirti una cosa: i miei poteri sono aumentati vertiginosamente. Ora né tu, né il tuo amico, riuscireste a farmi anche un solo graffio. Bada bene, Vegeta, questo è un avvertimento.-

Li Shenron lo guardò attentamente, prima di proseguire.

-Ti conviene collaborare, se non vuoi farti molto male.-

Vegeta non rispose. La sua mente era invasa da tanti pensieri. Troppi.

-Che c'è? Hai perso la lingua, forse?-

Breve pausa.

-Ho trovato! So io come farti parlare.-

Con un solo movimento del braccio, il drago fece apparire accanto a sé una sfera luminosa, all'interno della quale si trovavano Trunks e Bra, che parevano addormentati. Vegeta portò un piede in avanti, sebbene rimase fermo lì dov'era.

-Lascia che te lo dica, hai tirato su una bella famiglia.-

Li Shenron infilò una mano, se così si poteva chiamare, all'interno della sfera, ed afferrò il braccio della giovane ragazza, svegliandola.
Non appena, Bra, vide il padre, cominciò a gridare.

-Papà! Papà, ti prego, salvami! Tirami fuori di qui!-

Singhiozzò.

Vegeta, turbato, rimase in silenzio. Sapeva di non avere alcuna possibilità contro il nemico che si trovava di fronte. Ma non aveva alcuna intenzione di lasciare che portasse via i suoi figli.

-Stà zitta, ragazzina!-

Disse il drago, estraendo la mano dalla sfera.

-Torna a dormire!-

Non appena il varco, che si era formato, si chiuse, Bra si riaddormentò.

-Ora, ascoltami.-

Disse Li Shenron, rivolgendosi a Vegeta.

-Io posso far sì che il tuo desiderio si esaudisca.-

Vegeta sgranò gli occhi e lasciò andare i due pugni, che teneva tra le mani.

-Sì.-

Proseguì.

-Io posso restituirti gli anni migliori della tua vita. Tornerai ad essere il Sayan di un tempo. Proprio come desideri.-

-Tu puoi farlo?-

Domandò il Principe, dopo aver mantenuto il silenzio per lungo tempo.

-Ah ah ah! Dimentichi chi sono. Io posso tutto, Vegeta. Posso tutto.-

Disse, marcando con maggior precisione la parola tutto.

-Però, non sono un drago buono, come tu sai. Ecco perché ogni desiderio ha un suo prezzo da pagare.-

Concluse, lanciando un'occhiata veloce ai due giovani ragazzi.

-Eh, Vegeta, che ne dici? La tua vecchia gloria in cambio della tua famiglia.-

Breve pausa.

-Ti piace la mia offerta?-

Vegeta guardò attentamente i suoi due figli e rivolse un ultimo sguardo al drago. Poi, abbassò la testa, in segno di sottomissione e così rimase per alcuni secondi.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Li Shenron sorrise, fiero del risultato ottenuto. Con uno schiocco delle dita, fece svanire la sfera luminosa e portò una mano sul fianco, in attesa di completare l'accordo col Principe. Era stato facile convincere quello sciocco Sayan, con delle semplici parole. O, almeno, fu quello che pensò.
 
Vegeta, tenendo sempre il capo chino, cominciò a ridere. E continuò. [...] La sua risata, si fece sempre più forte. Sollevò la testa, con uno scatto, e la portò all'indietro, continuando a ridere. I raggi del sole rendevano luminosi i suoi capelli neri. La sua fronte spaziosa risplendette. Con i suoi occhi, andò alla ricerca del mostro e divenne, improvvisamente, serio. Irrigidì la bocca, per poi dischiudere le labbra.

-Tu.-

Disse.

-Tu vieni qui da me. Dici di poter esaudire il mio più grande desiderio. E mi proponi uno scambio. […] Uno scambio.-

Ripeté, marcando quest'ultima parola.

-A me.-

Proseguì, contorcendo le labbra in un sorriso ironico.

-Beh, temo che tu abbia tralasciato un piccolo particolare. [...] Io. Sì, guardami bene. [...] Io sono Vegeta. Sono il Principe dei Sayan. Sono figlio di un re. E mai e poi scenderò a patti con qualcuno!-

Gridò, caricando la sua aura, che raggiunse la massima potenza in pochi istanti.

Spalancò la bocca. Le sue grida aumentarono. Strinse nuovamente i pugni ed inarcò la schiena all'indietro. I suoi occhi divennero azzurri e i suoi capelli biondi. Guardò l'avversario, con uno sguardo minaccioso, e gli si avventò contro.

Li Shenron scomparve.

Vegeta mosse rapidamente gli occhi, scattò sulla destra, dove poco dopo apparve il drago, e gli scagliò contro un potente pugno, che l'avversario parò con estrema facilità. Il Sayan si allontanò e prese a lanciargli contro violente sfere di energia, che una barriera, creata dal drago stesso, respinse tutte.

Li Shenron scosse il capo, in segno di disapprovazione.

-Mi hai deluso.-

Disse, puntando l'indice contro il Principe dei Sayan.

-Ah!-

Esclamò Vegeta, sfoggiando un altro sorriso ironico.

-Oh, poveretto, mi dispiace. Vedi, non volevo.-

-Osi prenderti gioco di me, scimmione?-

Li Shenron, assunse, per la prima volta, un'aria infastidita.

-Beh, io ti ho avvertito. Ma vedo che, con te, gli avvertimenti non servono. [...] Te la sei voluta. Beccati questo!-

Gridò, scagliando, contro Vegeta, un'enorme sfera di energia dal colore rossastro. Man mano che si avvicinava al Sayan, la luce assumeva un colore sempre più tendente al nero. Vegeta incrociò le braccia, pronto a trattenere quella sfera dall'aria minacciosa. Puntò bene i piedi al suolo e chiuse gli occhi. Improvvisamente, una seconda sfera, dal colore azzurro, si scontrò pesantemente contro la prima e riuscì, con immenso sforzo, a deviarla, allontanando il pericolo. Vegeta, aprì gli occhi e vide Goku sospeso in aria. Dopo averlo ignorato, tornò alla ricerca del nemico, che, sospeso in aria anch'egli, emise un potente ruggito.

-Non permetterò a due ridicoli scimmioni di ostacolare il mio piano. Non lo permetterò mai!-

Gridò.

-Ho i tuoi figli, Vegeta! E presto avrò anche tua moglie!-

Disse, prima di sparire dalla vista dei Sayan.

Vegeta, a quelle parole, scattò. O meglio, ci provò, perché sentì una mano, afferrargli il braccio. Si voltò, con aria irata e fulminò Goku con il solo sguardo.

-Lasciami andare, Kakaroth! Non sono affari che ti riguardano!-

Gridò, con gli occhi scintillanti di rabbia.

-Non intrometterti!-

Goku lo guardò, con uno sguardo colmo di pietà.
Poteva immaginare come si sentiva Vegeta, ma non poteva permettergli di compiere sciocchezze, che lo avrebbero portato a perdere la vita. Trattenne il suo braccio con molta più potenza di prima e tirò il Sayan a sé.

-Stammi a sentire, Vegeta.-

Disse.

-Lasciami! Non ho tempo per sentire te che blateri!-

Rispose, agitando il braccio e cercando di liberarsi dalla presa.

-Lasciami!-

-Bulma è al sicuro.-

Disse Goku, mantenendo la sua compostezza.

-Fidati di me.-

Concluse.

E lasciò la presa.

 

Continua... :)


 


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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Vegeta guardò, attentamente, lo sguardo sincero del Sayan, che stava dinnanzi a lui. Vi lesse tranquillità. Una tranquillità, che lui non poteva avere. Il suo pensiero andava, costantemente, a Bulma e ai due giovani ragazzi. Sebbene Goku gli avesse appena riferito che Bulma stava bene, Vegeta non riusciva a stare tranquillo. Neanche per lei.

Goku, dal canto suo, osservava Vegeta, chiedendosi come mai lo stesse guardando così attentamente. A cosa il Sayan stesse pensando. Poi, guardò alle spalle del Principe e, poco più distante da lui, vide Dende. L'arcata delle sopracciglia si rilassò e, sul suo viso, spuntò uno strano sorriso di gioia.

-Ma certo!-

Esclamò.

-È ovvio! Come ho fatto a non pensarci prima?! Ah ah!-

Vegeta, guardò il Sayan, con aria stupita. Le sue sopracciglia si corrucciarono, più di quanto già lo fossero.

-Hey, Kakaroth! Dimmi. Ti sembra questo il momento di ridere?-

Domandò, infastidito.

Goku, portò due dita alla fronte e scomparve. Vegeta, si voltò e lo vide accanto a Dende. E stette ad osservare entrambi, per qualche istante.

-Ciao, Dende.-

Cominciò Goku.

-Dimmi, se non sbaglio, qui, da qualche parte, dovrebbero esserci le sfere del drago, giusto?-

-Hey, ciao Goku!-

Rispose Dende, entusiasta.

-Non sbagli, amico mio. Sono all'interno del palazzo. Al sicuro, nella stanza dello spirito e del tempo.-

-Bene. Come immaginavo.-

Disse Goku. E si voltò, per invitare Vegeta a seguirlo.

Vegeta, sgranò gli occhi e volò, lentamente, in direzione del compagno. Il Sayan seguì Goku, che attraversò la porta e scomparve all'interno del palazzo. Il Principe, seguì la sua aura e lo trovò, poco dopo, dinnanzi ad una porta.

-La stanza dello spirito e del tempo.-

Disse Vegeta.

-Kakaroth, che intenzioni hai? Spero per te che non mi stia facendo perdere del tempo prezioso.-

-Ora lo vedrai. Sii paziente.-

Rispose Goku, non curandosi del Sayan che, ad una tale risposta, aveva digrignato i denti. Così, abbassò la maniglia e la porta si aprì.

-Coraggio, Dende. Facci strada.-

-Sì, Goku.-

Rispose, prontamente, il giovane namecciano.
Egli, varcò la soglia e si diresse verso un punto della stanza. Si chinò ed allungò le mani alla ricerca di qualcosa.

-Ecco dov'erano.-

Disse Vegeta, osservando ciò che, il Supremo, teneva tra le mani.

-Oh no!-

Esclamò Dende, dopo pochi istanti.

-Non può essere!-

I suoi occhi divennero tremolanti.

-Una... Due... Tre... Quattro... Cinque... Sei... Oh, no. No. No! Ah. Ricontiamole.-

Breve pausa.

-Eppure i calcoli sono giusti. C'è poco da sbagliare.-

Dende prese a grattarsi la testa.

-Mmm... Vediamo... Quale manca? Ah!-

Vegeta, teneva le braccia conserte. Non aveva, ancora, capito bene quale fosse il piano di Goku. Ma aveva capito che, qualunque esso fosse, c'entravano le sfere del drago.

-Qualche problema, Dende?-

Domandò Goku.

-Goku! Presto. Vieni a dare un'occhiata!-

Il Sayan fece come ordinatogli.

Vegeta lo seguì.

-Ehi, che succede?-

Domandò il Principe.

-Le... Le sfere del drago.-

Balbettò Dende.

-S-sono sei.-

-Sei?!-

Esclamarono in coro i due Sayan.

-C-com'è possibile?-

Chiese Goku.

-Non lo so.-

Rispose Dende, preoccupato.

-Non so chi possa avere preso la sfera mancante. Nessuno, a parte me e Popo, può avere accesso a questa stanza, senza il mio consenso.-

Breve pausa.

-In più... Ecco, vedete... In base ai miei calcoli, dovrebbe mancare la sfera che porta una sola stellina.-

-U-una sola stellina hai detto?-

Balbettò Goku.

-Ma, se non sbaglio, la prima sfera appartiene a...-

Vegeta, strinse i pugni.

-Farabutto.-

Sbottò.

-Come osa fare tutto questo? [...] A me. [...] Me la pagherà!-

Gridò, sprigionando un potente bagliore attorno a sé. Il Sayan, uscì dalla stanza e scattò verso l'uscita. Alzatosi in volo, cercò di individuare l'aura del nemico.
Goku lo raggiunse e, da terra, cercò di dissuaderlo dall'azione che stava per compiere.

-Vegeta!-

Gridò.

-Nelle tue condizioni, non puoi tenere testa a Li Shenron! È troppo forte, persino, per me! Non potremmo batterlo, neanche unendo le nostre forze!-

Vegeta lo guardò, sprigionando un bagliore sempre più forte.

-E allora che dovrei fare, Kakaroth, me lo spieghi, eh? Dovrei lasciare, che porti via la mia famiglia? È questo che dovrei fare? Se Li Shenron avesse rapito Gohan e Goten, che avresti fatto, eh? Che faresti, se la tua Chichi, fosse in pericolo? Dimmelo, Kakaroth! Voglio una risposta!-

Gridò.

-Adesso!-

Goku, abbassò lo sguardo e digrignò i denti. Vegeta, con un potente scatto, si allontanò, velocemente.

Goku strinse le sue mani a formare due pugni.

Dannazione.

Pensò.

E ora, che faccio?

Domandò a se stesso, voltandosi a guardare Dende.

Cosa faccio?

Guardò, un'ultima volta, il compagno che, pian piano, spariva dalla sua vista. Prese la rincorsa e spiccò il volo.

-Goku!-

Gridò Dende.

-Goku, torna qui! Ti scongiuro!-

Goku, non si curò delle parole del giovane Supremo. Si accerchiò di un bagliore accecante e proseguì fino a divenire un piccolo puntino luminoso. Dopodiché, scomparve.

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


L'aria fresca, accarezzava il viso del guerriero. Vegeta si muoveva ad alta velocità, in direzione della potentissima aura che avvertiva.

Stavolta, non la passerai liscia.

Pensò, digrignando i denti e socchiudendo gli occhi, a causa del vento che gli andava a sbattere contro.

Ti farò fuori. È una promessa.

Proseguì.

Fosse l'ultima cosa che faccio.

La tuta del Principe, brillava ai raggi del sole. Vegeta,  deviò il suo corpo a sinistra, per evitare una nuvola, ed accelerò, bramoso di raggiungere il suo avversario, il prima possibile. Era, talmente, assorto nei suoi pensieri, da non accorgersi del puntino luminoso alle sue spalle. Poi, ebbe un sussulto, e si voltò, ma proseguì il suo cammino, non curandosi del Sayan. Strinse i denti, maggiormente. E portò entrambe le mani in avanti, come se questo potesse, in qualche modo, aumentare la sua corsa.

Goku, vedendo il compagno avanzare a grande velocità, scosse il capo.

Cos'avrà in mente?

Domandò a se stesso.

Non sa in che guaio sta per cacciarsi. Devo fermarlo, finché posso. [...] Devo aumentare la velocità e raggiungerlo.

Pensò Goku.

Ma, i suoi pensieri, non si limitarono a questo.

Se penso a quanto sia cambiato.

Proseguì.

Il Vegeta di un tempo, non metterebbe mai a repentaglio la sua vita, per salvare la famiglia. [...] Eh eh eh. Ormai, il suo carattere, somiglia più a quello di un terrestre.

Assorto nei suoi pensieri, Goku, si era portato a pochi metri dal Principe.

-Oh!-

Esclamò. Corrucciò le sopracciglia ed utilizzò tutta la forza che aveva, per raggiungerlo definitivamente.

-Vegeta!-

Gli disse, affiancandolo.

-Ascoltami, ti prego! Ragioniamo assieme!-

Vegeta, gli diede un'occhiata veloce, per tornare poi a scrutare l'orizzonte.

-Ragionare, hai detto? [...] C'è poco da ragionare, Kakaroth!-

I due gridavano, poiché era difficile sentire le parole, che dicevano l'un l'altro, ad una tale velocità.

-Ok! Allora... [...] Mettiamo che riusciamo a trovare Li Shenron!-

Iniziò Goku, nella speranza di persuadere il suo compagno.

-Che facciamo dopo?-

-Umpf. Semplice! Mi avventerò contro di lui e lo farò fuori! Prenderò i miei figli, andrò a recuperare Bulma e torneremo a casa! Tutti e quattro!-

Rispose Vegeta.

-D'accordo!-

Disse Goku.

-Ma io ti ho chiesto cosa faremo dopo! Noi! Non cosa farai tu!-

Vegeta lo guardò e sfoderò un sorriso ironico.

-In questa faccenda non c'è nessun noi, Kakaroth!-

Sbottò.

-E sai perché?-

Goku, rimase in silenzio.

-Perché tu, ora, smetterai di seguirmi ed andrai per la tua strada! [...] Non ho bisogno del tuo aiuto! Te l'ho già detto: non sono affari che ti riguardano!-

Gridò.

-Che ti piaccia o no.-

Aggiunse poi, con un tono di voce poco chiaro.

Il Principe, vedendo che il suo compagno non accennava a fermarsi, contorse le labbra in una smorfia di disprezzo e gli andò contro, per sbilanciarlo. Goku, perso l'equilibrio, lo recuperò poco dopo e gli si affiancò nuovamente.

-Considerala pure un'operazione individuale, Vegeta! Fa come preferisci! Ma io non me ne vado!-

Gli disse.

-Non dire sciocchezze, va' via! Vattene!-

Gli gridò il Principe, cercando di scansarlo via con un braccio.

-È un ordine!-

-Mi spiace deluderti, ma io non prendo ordini da nessuno! Eh eh. Dovresti saperlo!-

Rispose Goku, con un leggero sorriso stampato sulle labbra.

-Prometto, che interverrò solo se strettamente necessario! [...] Va bene?-

Vegeta, non rispose. Non sarebbe servito a niente, se non a sprecare fiato. Goku, non l'avrebbe mai lasciato avvicinare al nemico da solo. E allora, acconsentì alla sua presenza. Pensando che, dopotutto, il suo aiuto sarebbe potuto servirgli.

Così, per una volta, lasciò da parte il suo orgoglio. E non lo fece per se stesso. Lo fece per la sua famiglia.

>>><<<

-Goku! [...] Vegeta!-

Gridò, Re Kaio.

-Riuscite a sentirmi?-

Goku ebbe un sussulto.

-La sento, Re Kaio. Parli pure.-

Disse, volgendo uno sguardo al compagno, che si apprestava ad ascoltare la risposta del Re.

-Per favore, ho bisogno che voi vi fermiate e mi ascoltiate. Ho da dirvi una cosa molto importante.-

Rispose.

-D'accordo, Re Kaio. [...] Vegeta!-

Goku, mise un braccio sulla spalla dell'amico ed egli, stranamente, si fermò.

-Di che si tratta?-

Domandò, Vegeta.

-Su, avanti, parli! Si tratta di quel mostro, non è così?-

Re Kaio, stette un attimo a pensare. Prima di rispondere, voleva accertarsi di riuscire a pronunciare le parole esatte, per non suscitare, ulteriormente, l'ira del Sayan. Vegeta, dal canto suo, non amava attendere molto che gli venisse concessa una risposta, ogni qualvolta facesse una domanda. E strinse i pugni, come per segnalare che stava per perdere la pazienza. Goku, lo notò e si apprestò ad incitare Re Kaio a rispondere.

-Voglio essere sincero con te, Vegeta. Per cui, ti risponderò senza troppi giri di parole.-

Disse, Re Kaio, con aria rassegnata. Le sue antenne, si abbassarono.

-Li Shenron, è andato a casa tua.-

Vegeta, sussultò. Poi, tenne bene aperte le orecchie, in attesa che Re Kaio proseguisse.

-Ovviamente, non ha trovato ciò che cercava. O, meglio, chi cercava. Perché, Goku ha pensato bene di nasconderla in un posto sicuro, sotto il mio consiglio.-

Breve pausa.

-Per questo, è andato su tutte le furie. E... Lui... Vedi... Ecco... Lui ha...-

Re Kaio, cominciò a balbettare. Colto dal panico, non riusciva più ad esprimersi. Poche volte, in vita sua, aveva provato tanta paura da sentire vampate di calore in tutto il corpo. Fin dall'inizio di questa faccenda, aveva temuto il peggio. Ed ora, stava per verificarsi proprio ciò che aveva temuto. I suoi occhialini neri, luccicarono. I baffi si drizzarono. Bubbles e Gregory, stavano a guardarlo, con aria stupita. Cominciavano a chiedersi il perché, di tale comportamento.

Goku e Vegeta, stavano sospesi in aria, ansiosi di sentire ciò che Re Kaio cercava di dire loro.

-Insomma, Re Kaio, che le prende?-

Domandò Goku, alzando un sopracciglio.

-Non è da lei comportarsi in questo modo.-

Tutto taceva.

-Stiamo attendendo una risposta.-

Concluse Goku, infastidito.

Vegeta, come al suo solito, aveva preso a digrignare i denti. Non poteva tollerare una simile situazione di stallo. Così, si decise anch'egli a parlare. E lo fece a modo suo.

-Ehi, senti un po'! Questa è una faccenda seria, lo sai bene! Ed è una faccenda che riguarda me!-

Disse, marcando quest'ultima parola.

-Ti diverti tanto a tenermi sulle spine? Beh, ti avviso che sto per perdere la pazienza! Anzi, sai che ti dico? Mi sono scocciato di tutta questa situazione! Io non la tollero. Non la tollero! Non mi va più di ascoltarti! Ho già perso abbastanza tempo!-

Disse, pronto a scattare.

-Aspetta, Vegeta!-

Gridò, Re Kaio.

-Aspetta.-

Sussurrò, tenendo le antenne basse.

-Vedi, il drago ha esaminato tutte le aure del pianeta ed è giunto a Bulma.

-Vegeta... Li Shenron ha preso tua moglie!-

Sbottò, Re Kaio.

Vegeta, spalancò gli occhi.

-Per favore, cerca di mantenere la calma anche dopo ciò che ti ho detto. E ascoltami. [...] Ascoltatemi. Non serve a niente cercare Li Shenron, state solo sprecando le vostre energie... [...] Vi scongiuro, dovete cercare di raggiungere lo stadio massimo del Super Sayan finché siete in tempo. Dovete fare la fusione. E dovete agire subito!-

-Re Kaio, ma... cosa dice? Che significa tutto questo?-

Domandò Goku, leggermente preoccupato.

-Che altro c'è? Si può sapere dove vuole arrivare? Venga dritto al sodo!-

Sbottò Vegeta, incrociando le braccia.

-Vi prego, non fate domande. Fate ciò che vi ho detto. Sbrigatevi!-

Insistette, Re Kaio.

-Ma per quale motivo?-

Domandò Goku.

-E poi, che significa che cercarlo non serve a niente? [...] Risponda, Re Kaio. Avanti.-

Re Kaio, chinò il capo e fece un lungo sospiro di rassegnazione.

-Vedi, figliolo. Cercarlo, non serve a niente, perché... Perché sarà lui a trovare voi.-

Goku e Vegeta ebbero un sussulto.

-C-cosa?-

Esclamarono entrambi.

Re Kaio, fece un altro sospiro, questa volta un po' più breve.

-Li Shenron...-

Il Re ebbe un fremito.

-Oh!-

Esclamò, terrorizzato.

-Li Shenron...-

Disse, infine, con un filo di voce.

-... è qui.-

Proseguì una voce alle spalle dei Sayan.

Entrambi sentirono il loro corpo vibrare. E, rivoltisi uno sguardo d'intesa, si voltarono verso il nemico. Pronti a tutto.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Il nemico aveva uno sguardo minaccioso ed osservava i due Sayan con rabbia.

La sfera da una stella luccicava sulla sua fronte. Così come il suo corpo, che pareva fatto d'acciaio.

È terrificante.

Pensò Goku.

Proprio come lo ricordavo.

Ti distruggerò una volta per tutte. Non mi fai paura.

Fu, invece, il pensiero dell'altro Sayan.

L'aria era tesa. Attorno ai tre combattenti si erano materializzate delle nubi nere, che non erano altro se non la furia del nemico che cresceva.

Li Shenron aveva sollevato le braccia e le teneva a mezz'aria. I palmi delle mani erano bene aperti. Dalla sua bocca, fuoriusciva un suono cupo, che diveniva sempre più potente, col passare dei secondi.

Attorno al suo corpo, si formò un campo magnetico. Piccole scintille inondavano il suo perimetro. Erano scintille rossastre, scaturite da vera e propria elettricità.

Li Shenron portò le braccia in avanti e mise le mani a formare un cerchio. Improvvisamente, tra di esse, si formò una sfera di energia dal colore nero e, sul suo viso, comparve un ghigno.

-Sapete.-

Disse.

-Da una parte, è un vero peccato farvi fuori in questo modo. Mi sarei voluto divertire almeno un po'.-

Fece una breve pausa.

-Ehi, oggi mi sento particolarmente meno crudele del solito. Ecco perché ho deciso che non vi farò fuori entrambi.-

I suoi occhi andarono alla ricerca di Vegeta, che era in stato di allerta, poi si posarono su Goku.

-Goku.-

Disse, rivolgendosi al Sayan.

-Tu puoi salvarti, se vuoi. Puoi andare via. Adesso. [...] Questa questione non riguarda te, ma lui.-

Proseguì, lanciando un'occhiata veloce al Principe.

-Ti ringrazio, per la tua gentile offerta. Ma, sai, è tanto che desidero combattere e questa potrebbe essere la mia grande occasione.-

Rispose Goku, con un sorriso ironico stampato sul viso.

-Sei proprio uno scimmione senza cervello. Hai appena declinato un'offerta che ti avrebbe risparmiato la vita.-

Breve pausa.

-Beh, d'altronde discendi da una stirpe di scimmie ignoranti. Non è mica colpa tua, Goku, sai? E nemmeno tua, Vegeta.-

Disse, guardando il Principe dei Sayan.

-Umpf.-

Sbottò Vegeta.

-Non mi importa un bel niente della mia stirpe. E non mi importa niente neanche di Kakaroth. [...] Ma non osare dare dell'ignorante a me.-

-Oh!-

Esclamò Li Shenron.

-Cominciamo ad arrabbiarci.-

Disse, con tono ironico.

-Ah. Dimenticavo. Credo che metterò da parte questa, per il momento. Devo farti vedere una cosa che ti piacerà molto.-

Prese la sfera di energia che aveva appena creato e la depositò a un lato, facendola fluttuare.

Con lo spostamento di un braccio, generò un'altra sfera, all'interno della quale comparvero tre sagome.

Vegeta, spalancò  gli occhi ed aprì la bocca, in segno di stupore. Non poteva tollerare, che quel mostro avesse la sua famiglia.

Osservò Bulma, con rabbia. E poi i due giovani ragazzi. Strinse le mani a formare due pugni e digrignò i denti.

-Questa visione ti turba?-

Domandò Li Shenron.

-Potrei rendertela più gradevole, volendo.-

Disse, infilando due braccia all'interno della sfera.

Prese in braccio Bulma e fissò gli occhi del Sayan, in segno di sfida.

La donna pareva priva di sensi. Il suo braccio penzolava dal suo corpo, che sembrava privo di vita.

Li Shenron, sfoderò un altro ghigno e disse

-Ehi, Vegeta. Puoi salvarla, se vuoi.-

Breve pausa.

-Se ne sei capace.-

Una risata potentissima assordò i due Sayan, che furono costretti a portare le mani alle orecchie.

-V-Vegeta! [...] Cosa pensi voglia fare?-

Domandò Goku, tenendo le mani ben salde alle orecchie.

-Non ne ho idea.-

Rispose Vegeta.

-Niente di buono, suppongo.-

Li Shenron fece sparire la sfera che conteneva i due giovani ragazzi. E, dopo avere preso un piccolo slancio, scaraventò Bulma verso il terreno, con tutta la potenza che aveva, ed afferrò la sfera di energia lasciata in sospeso.

-Pensandoci bene.-

Disse.

-Questa non basterebbe ad uccidere entrambi. [...] Ma lei sì.-

Concluse, lanciando un'occhiata al corpo della donna, che scendeva precipitosamente verso il suolo.

-Oh, no!-

Gridò Goku.

E scattò, prontamente, verso Bulma.

Il Sayan anticipò la sfera di energia scagliata dal drago, ma non riuscì a raggiungere la donna. La sfera lo sorpassò ed andò a scontrarsi col terreno.

L'impatto fu tremendo. Una nube densa oscurò la visuale del Sayan.

-Dannazione!-

Esclamò.

-Sei un folle!-

Gridò a gran voce al nemico, che rideva prepotentemente.

La nube stava pian piano dissolvendosi e la visuale si faceva sempre più chiara.

Goku sgranò gli occhi e, all'interno della nube, vide due sagome.

Si avvicinò, per vedere meglio.

Non appena la nube scomparve definitivamente, notò che l'intera area circostante era stata rasa al suolo. Batté le palpebre e vide Vegeta, sospeso a pochi centimetri dal suolo, che teneva Bulma in braccio e aveva un'aria cupa.

Goku stava chiedendosi come Vegeta avesse potuto raggiungere la moglie, ad una tale velocità. Quando, improvvisamente, il Sayan lo chiamò a gran voce.

-Ehi, Kakaroth! Vieni qui!-

Disse, tenendo lo sguardo fisso sul nemico.

Goku completò la discesa e raggiunse l'amico.

Avvicinatosi a lui, diede un'occhiata a Bulma e si accorse di alcune ferite sparse qua e là per il corpo della donna. Vegeta gliela porse e Goku la afferrò prontamente.

Gli occhi del Principe non abbandonavano il drago.

-Per favore, prestale delle cure. Ha parecchie ferite. [...] Ha bisogno di essere medicata.-

Gli disse.

-M-ma Vegeta... Non posso lasciarti qui da solo, non sopravviveresti.-

Rispose Goku, con un'aria stupita.

Vegeta non rispose subito. Era troppo impegnato a non perdere di vista l'avversario. -

Sta' tranquillo.-

Disse, infine.

-So badare a me stesso. [...] Tu fa' come ti ho detto. Te lo chiedo per favore.-

I suoi occhi incontrarono quelli del Sayan.

-Sappi che non mi metterò in ginocchio per chiedertelo.-

Goku, fattosi improvvisamente serio, rispose.

-Non ce n'è bisogno. [...] Farò come mi hai detto. Bulma è in buone mani. La porterò in un posto sicuro e tornerò qui da te. [...] Ma tu cerca di non farti uccidere, durante la mia assenza.-

Vegeta sorrise.

-Non accadrà.-

Disse, tornando a guardare il nemico.

Poi, il suo viso tornò serio. I suoi occhi emisero uno scintillio. Le sopracciglia si corrucciarono. Strinse i pugni e spalancò la bocca.

-Ora sono davvero arrabbiato.-

Il Principe cominciò ad emettere uno strano suono dalla bocca, che pian piano si intensificava, divenendo un potente grido di rabbia.

I suoi capelli divennero biondi e i suoi occhi azzurri.

Le grida non cessarono. Il Sayan era deciso a caricare al massimo la sua aura.

Non sprecherò lo stadio del Sayan di quarto livello.

Pensò.

Voglio prima vedere quant'è diventato forte.

La sua immagine scomparve, per materializzarsi poco dopo dinnanzi al drago.

Vegeta sferrò un potente calcio al nemico, che lo parò con estrema facilità.

Il Principe fece un nuovo tentativo e scagliò pesanti pugni qua e là per il corpo di Li Shenron, che non sembrò essere in difficoltà.

Bene.

Disse fra sé.

È come pensavo. La sua potenza è rimasta la stessa. Ma io mi sono allenato molto in questi anni. Sono migliorato. Non sarà difficile batterlo.

Con la mente assorta in questi pensieri, il Sayan non accennava a fermarsi.

Sul viso di Li Shenron apparve un ghigno.

-Stai solo sprecando energie.-

Gli disse.

-Davvero? Beh, in ogni caso ne ho ancora molte da sprecare.-

Rispose prontamente Vegeta.

-Ti stancherai presto.-

Sbottò il drago, divertito.

-Presto non significa ora.-

Vegeta continuò a sferrargli una raffica di pugni.

Doveva distrarlo, fargli perdere la concentrazione anche solo per un attimo.

Sarebbe servito a colpirlo.

È attento ad ogni mio movimento.

Pensò.

Proverò con una trasmissione istantanea.

Vegeta scomparve rapidamente e riapparve alle spalle del nemico, che riuscì però a prevedere il calcio che gli avrebbe sferrato il Sayan.

Li Shenron rise.

-Possibile che tu non ti accorga di quanto sia debole in confronto a me?-

-Sta' zitto!-

Rispose Vegeta, infastidito.

-Non c'è niente di cui io debba accorgermi!-

Il drago sorrise.

-Ora tocca a me.-

Sussurrò, poco prima di scagliare un potente pugno ad uno zigomo del Sayan.

Lo centrò in pieno.

E il Principe rimase immobile per una manciata di secondi.

Poi, cominciò a ridere.

Si voltò ed osservò il nemico con un volto colmo di rabbia.

-Ti ricordavo più forte.-

Disse, sfoderando un sorriso ironico.

-Dovrai impegnarti di più, se vuoi battermi.-

-Sei uno scimmione patetico! Mi stai facendo arrabbiare! Non tollero essere preso in giro!-

-Sarò anche uno scimmione patetico, come dici tu. Ma è sempre meglio di essere un drago tutto muscoli e niente cervello.-

Disse Vegeta, continuando a sorridere.

-E poi.-

Proseguì, scrutando il corpo del nemico.

-Non hai nemmeno tutti quei muscoli.-

-Basta!-

Gridò Li Shenron, evidentemente infastidito.

-Ti farò fuori una volta per tutte!-

Sbottò, scagliando una raffica di pugni al Sayan.

Vegeta non si scompose. E li evitò tutti.

Con un rapido movimento di un braccio, afferrò un pugno del drago e cominciò a stritolarglielo.

-Ti sbagli, amico.-

Gli disse.

-Sarò io a farti fuori una volta per tutte. [...] Farò ciò che Kakaroth non ha fatto.-

-Lasciami!-

Il drago si dimenò e Vegeta lasciò andare la presa.

-Non puoi uccidermi. Non sei forte abbastanza!-

Gridò. E si scaglio contro il Sayan.

-Questione di punti di vista.-

Disse Vegeta.

Ma lo disse per lo più a se stesso, dal momento che Li Shenron non lo udì.

I due combattenti scomparvero. Le loro immagini apparivano ad intermittenza. Qua e là. Ogni volta, in posizione e luoghi diversi. Quando i loro corpi venivano a contatto, il cielo tuonava ed attorno a loro si sprigionava un campo magnetico.

-Io sono il Principe dei Sayan. Non mi lascerò mai uccidere da un drago di infimo livello, come te. Hai capito? Mai!-

Gridò Vegeta, potenziando la sua aura e lanciando violente sfere di energie addosso al nemico, che scomparve dietro una nube generata dalle sfere stesse.

Il Sayan stava sospeso in aria ed ansimava.

Sto solo sprecando energie.

Pensò.

Aveva ragione. [...] Devo trovare un modo per farlo fuori. Prima che lo faccia lui.

La nube scomparve e la sagoma del drago apparve agli occhi del Sayan.

Li Shenron aveva qualche graffio, sparso qua e là per il corpo.

La sfera da una stella continuava a brillare sulla sua fronte.

Vegeta ebbe un 'idea.

Ma certo!

Disse fra sé.

La sfera! È la sfera il suo punto debole! [...] D'altronde, la volta che l'abbiamo affrontato io e Kakaroth era fortissimo perché le aveva assorbite tutte e sette. Mentre, ora, ne ha solo una.

Le labbra del Sayan si contorsero in un sorriso.

Il drago lo osservava con un'espressione malvagia.

-Non mi fai paura.-

Gli gridò contro il Sayan.

-Ho visto di peggio. Non mi lascio intimorire da un buono a nulla come te.-

-Sei uno sciocco, Vegeta. Sciocco e insolente. E io odio i tipi come te.-

Disse Li Shenron.

-Questo è un sollievo per me. Non immagino pensare cosa sarebbe successo se ti fossi piaciuto.-

-Basta scherzare! Combatti seriamente. Mostrami la tua vera potenza!-

Gridò il Drago.

Vegeta sorrise.

-Hai una buona memoria, come vedo. [...] Va bene, ti accontento subito.-

Disse.

Strinse i pugni e portò la schiena all'indietro. Spalancò la bocca e cominciò nuovamente a gridare. La sua aura stava aumentando. Attorno a lui, si era formato un bagliore, che costrinse il drago a portare le mani agli occhi per proteggerli.

Gli occhi del Principe divennero di un azzurro più intenso. I suoi capelli si allungarono e divennero castani. Sul suo corpo, comparve una pelliccia rossastra che, dalla vita in poi, faceva spazio ad un paio di pantaloni verde smeraldo e sul retro del fondo schiena, apparve una lunga coda.

In questa forma, il Sayan aveva raggiunto la sua massima potenza. Era diventato un Super Sayan di quarto livello.

Il bagliore scomparve e Vegeta rilassò i muscoli.

Aveva uno sguardo feroce.

I suoi occhi incrociarono quelli del nemico.

Le labbra, si schiusero.

-Sono pronto.-

Disse.

-Ora, si fa sul serio.-

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Vegeta teneva le braccia conserte ed osservava Li Shenron, in attesa che facesse la prima mossa.

Il drago stava invece ad osservarlo, con uno sguardo pensieroso, domandandosi cosa il Sayan avesse in mente.

Quando il nemico fece un piccolo passo avanti, Vegeta gli si avventò contro e cominciò a sferrargli violenti colpi, che Li Shenron non riuscì ad evitare.
La velocità del Sayan era aumentata. Così come la sua potenza. Il nemico cadde al suolo stremato.

Vegeta rise.

-Non te l'aspettavi, eh? [...] Ah ah ah! Su, alzati. Ho voglia di combattere.-

Li Shenron portò una mano alla bocca e la lasciò scivolare giù per il mento. La osservò e notò delle chiazze violacee: stava sanguinando.

-Sporco Sayan.-

Disse.

-Come hai osato farmi questo?-

Gridò a gran voce, mostrandogli la mano sporca di sangue.

-Tu... Tu non puoi competere con me!-

Il drago si scagliò contro il Principe e gli sferrò pugni e calci in tutto il corpo.

Vegeta cercò di evitarli, ma non vi riuscì con tutti.

-Basta!-

Gridò.

E scagliò violente sfere di energie contro il nemico.

-Mi sono stancato! La voglia di combattere mi è passata! [...] Sparisci!-

Li Shenron venne avvolto da una densa nube. Quando riapparve alla vista del Sayan, sorreggeva una gigantesca sfera di energia.

-E ora...-

Disse.

-Puoi dire addio al tuo bel pianeta.-

Rise.

-Non mi importa un bel niente di te e del tuo desiderio. Ti farò fuori assieme alla Terra e a tutti i suoi abitanti. [...] Sì. Morirete tutti quanti. Perché mi sono stancato.-

Vegeta spalancò gli occhi e digrignò i denti.

E ora che faccio?

Domandò a se stesso.

Dannazione!

Con lo sguardo, andò alla ricerca di una fonte di salvezza.

Cosa faccio?!

Li Shenron aveva completato la creazione della sfera ed era pronto a scagliarla.

-Ehi, Vegeta! Ti piace?-

Domandò.

Il Sayan strinse i pugni.

Devo fermarla.

Pensò.

Devo provarci. [...] Non ho altra scelta.

Si voltò, con uno scatto e, poco dopo, apparve Goku.

-Kakaroth!-

Esclamò.

Goku annuì.

-Hai fatto presto!-

Proseguì Vegeta, con aria meravigliata.

-Tutto merito della tecnica del teletrasporto.-

Rispose Goku.

-Bulma è al sicuro. Dormiva ancora, quando l'ho lasciata.-

Vegeta annuì e sorrise. Poi il suo viso tornò serio. E, con un cenno del capo, mostrò a Goku la gigantesca sfera di energia che Li Shenron si preparava a lanciare.

-Come pensi di poterla fermare?-

Domandò Goku.

-È enorme.-

-Non ne ho idea, Kakaroth. Ma non possiamo permettere che colpisca il pianeta.-

Goku si avvicinò al compagno e posò una mano sulla sua spalla.

-Te la senti di fare la fusione?-

Domandò.

Vegeta sorrise.

-Lo farei, Kakaroth, credimi. Ma è una faccenda personale. E vorrei avere il pieno controllo di me stesso, quando lo faremo fuori.-

Disse.

-Tu mi capisci, non è vero?-

-Ti comprendo, amico mio. Hai il mio appoggio.-

Disse Goku.

-Vorrà dire che, stavolta, combatteremo contro di lui individualmente.-

Concluse, mostrando un sorriso, che il compagno ricambiò.

Entrambi si voltarono verso il nemico ed osservarono la sfera, ormai pronta.

-Coraggio.-

Disse Goku.

-Ora basta chiacchiere. Pensiamo a quella.-

Il Sayan incrociò le braccia all'altezza del viso, pronto a contrastare la gigantesca sfera con tutta la sua forza.

-Che fai, Kakaroth? Non riuscirai mai a fermarla in quel modo!-

Gridò Vegeta.

-Ne sei sicuro? Eh eh eh! Beh, io farei un tentativo.-

Rispose Goku, raggiungendo, dopo qualche istante, lo stadio del Super Sayan di quarto livello.

-Che cosa? Un tentativo? Ehi, ma dico: ti è andato di volta il cervello? Ti sembra questo il momento di fare tentativi? Se non riusciamo a fermarla, distruggerà l'intero pianeta! Si può sapere cos'hai nella testa?-

-Andiamo, Vegeta. Non è il caso di scaldarsi. Se ci impegniamo con tutte le nostre forze, sono sicuro che riusciremo a respingerla.-

Vegeta guardò Goku sconcertato e lanciò un'occhiata alla sfera.

-Va bene, Kakaroth.-

Disse, digrignando i denti.

-Pare che non ci sia altra scelta.-

Il Sayan fece un lungo sospiro ed incrociò, prepotentemente, le braccia sopra la fronte.

-Vegeta.-

Disse Goku.

-Al mio segnale, porta le braccia in avanti e spingi la sfera con tutta la tua forza. Sono stato chiaro?-

Vegeta lo guardò.

-Non pensare che mi faccia piacere ricevere ordini da te. Lo faccio solo perché non ho altra scelta.-

E sorrise.

-Ho atteso abbastanza!-

Gridò a gran voce Li Shenron.

-Addio per sempre, razza di scimmioni!-

Dopo un breve slancio, scagliò la sfera contro i Sayan. Questa cominciò ad acquisire velocità, man mano che si avvicinava ai due combattenti.

-Kakaroth! Sei ancora convinto che riusciremo a respingerla?-

Gridò Vegeta.

-A dire il vero non ne ero convinto neanche prima.-

Disse Goku, temendo la risposta dell'amico.

-C-come sarebbe a dire? [...] E me lo dici ora che ci sta venendo addosso? Razza di ignorante!-

I visi dei Sayan si fecero improvvisamente seri.

-Eccola che arriva!-

Gridò Goku.

Entrambi chiusero gli occhi.

-Adesso!-

Esclamò, portando le braccia in avanti.

Urca.

Pensò.

È pesantissima. Non riusciremo mai a respingerla.

Accanto a lui, Vegeta aveva cominciato a gridare. Il suo corpo era avvolto da un accecante bagliore.

Eh?

-Ehi, Vegeta, che ti prende?-

Domandò al Principe, continuando a pressare la sfera con tutta la sua energia.

Vegeta non rispose e continuò a spingere con tutte le sue forze.

Poco dopo, la sfera, che sembrava ormai immobile, cominciò, leggermente, ad arretrare.

-Che cosa?-

Domandò Li Shenron, per lo più a se stesso.

-Non è possibile!-

Esclamò, osservando la sfera che tornava indietro.

-Bravo, Vegeta! Continua così! [...] Coraggio! Manca poco ormai!-

Gridò Goku.

-I-io...-

Sussurrò Vegeta, affannato.

-Io sono il Principe dei Sayan... E mai e poi mai permetterò a qualcuno di sconfiggermi! [...] Sono stato chiaro?-

Goku sospirò, per poi aprire la bocca in segno di stupore.

La sfera scivolò dalle sue mani. Ora era Vegeta a controllarla.

Il Sayan si alzò in volo e con le ultime energie rimastegli, scagliò la sfera contro Li Shenron, che, colto alla sprovvista, non riuscì a muoversi.

La sfera lo travolse e il drago si lasciò andare ad un potente grido di rabbia.

Il suo corpo cominciò a sgretolarsi e la sfera da una stella cadde dalla sua fonte.

Attorno a Li Shenron, comparve una nube densa, che pian piano scomparve.

Goku volò rapidamente nel luogo dell'impatto, per verificare da vicino l'accaduto. I suoi occhi si posarono sulla sfera del drago, che stava adagiata al suolo, e la raccolse.

-Eccoti.-

Disse, pulendo la sfera con una mano.

Il suo viso si specchiò sull'oggetto.

-È ora che torni al tuo posto.-

Proseguì, sorridendo.

-Eh eh eh! Mi dispiace per te, mio caro, ma te la sei cercata. Ti sei mandato all'altro mondo con le tue stesse mani.-

Si voltò in direzione dell'amico.

-Ehi, Vegeta! Guarda un po'! Non crederai ai tuoi occhi! […] Ce l'hai fatta! E, stavolta, è tutto merito tuo! […] Però devi darmi ragione: potevamo respingerla.-

Breve pausa.

-Eh?-

Esclamò, non riuscendo a vedere il compagno.

-Ma dov'è finito?-

Poi, i suoi occhi notarono una sagoma non molto distante. Goku si avvicinò e vide Vegeta, in ginocchio, con le mani strette in due pugni.

-Ehi... […] Si può sapere che ti prende? [...] Nel caso non l'avessi capito, Li Shenron è morto. Non darà più alcun fastidio. Stavolta è sparito per sempre.-

Disse, con un sorriso stampato sulle labbra.

Vegeta strinse la stoffa dei suoi pantaloni e scagliò un violento pugno sul terreno, che si frantumò sotto la sua mano.

-Dannazione!-

Gridò.

-Come ho potuto essere così sciocco?-

Domandò a se stesso, con gli occhi lucidi.

Goku lo guardò con un'espressione interrogativa.

-Si può sapere che ti prende? Li Shenron è stato sconfitto. Lo vuoi capire si o no? È scomparso per sempre!-

Nel momento stesso in cui pronunciò queste parole, Goku ebbe un sussulto. Guardò il compagno attentamente, e, solo ora, notò che aveva riacquistato le sue normali sembianze.

No.

Pensò.

No no no.

Improvvisamente, sentì le mani sudate e le strofinò alla tuta, per pulirle.

-Vegeta...-

Sussurrò Goku.

Vegeta lo guardò un istante e, con le lacrime agli occhi, si lasciò andare a un atroce grido di dolore. 
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Li Shenron è stato sconfitto.

Pensò Goku.

Ma, con lui, sono scomparsi anche i figli di Vegeta. [...] Questo era un particolare al quale non avevamo pensato. [...] Povero Vegeta... Guarda come soffre.

Goku, assorto nei suoi pensieri, giocherelleva con la sfera da una stella.

-Stavolta l'hai combinata grossa.-

Disse, rivolgendosi all'oggetto che teneva tra le mani.

-Che cosa?-

Esclamò.

-N-non è possibile!-

Avvicinò la sfera al viso e, al suo interno, vide i due giovani ragazzi, che parevano addormentati.

-Oh no. Ditemi che sto sognando.-

Goku non poteva credere ai suoi occhi.

-V-Vegeta... Vieni un po' a vedere.-

Balbettò.

-Lasciami in pace, Kakaroth. Va' via!-

Rispose il Sayan, asciugandosi il viso con un braccio. Poi guardò Goku e lo vide impegnato ad osservare attentamente la sfera.

-Ehi, che hai da guardare?-

Domandò, avvicinandosi al compagno.

Lanciò un'occhiata alla sfera e sussultò.

-M-ma non è possibile!-

Esclamò.

-Kakaroth, dimmi! È possibile una cosa del genere?-

Domandò a Goku, strattonandolo per la maglia.

-Su, avanti, rispondimi! Che ci fanno i miei figli là dentro?-

-Non lo so!-

Rispose Goku, in difficoltà.

-Vegeta, lasciami. Non ce li ho messi io!-

Vegeta lasciò andare la presa e strappò l'oggetto dalle mani del Sayan. Prese una breve rincorsa e volò via, da quello che era stato il luogo del combattimento.

-D-dove vai? Ehi, aspettami! Non lasciami qui da solo! Aspettami, Vegeta!-

Gridò Goku, seguendo l'amico.

-Ehi! Si può sapere che intenzioni hai?-

Il Sayan lanciò un'occhiataccia al compagno e tornò a scrutare le nuvole che stava attraversando.

-Mmm... Insomma! Vuoi rispondermi, sì o no?-

-Beh...-

Cominciò il Principe, esaminando la sfera.

-Porterò la sfera a Dende, lui saprà senz'altro spiegarmi come sia potuta accadere una simile stregoneria. E tirerà i miei figli fuori di qui. [...] Se sono entrati, dovrà pur esserci un modo per farli uscire.-

-Hai ragione! Buona idea, Vegeta!-

Il Sayan guardò Goku con il viso corrucciato e poi stirò le labbra in un sorriso.

-Non ci avevi pensato, eh, zuccone?-

-No. Devo ammettere che in fatto di intelligenza tu mi batti sempre.-

Disse Goku, grattandosi la testa.

-Ehi, aspetta un attimo! Come sarebbe a dire: in fatto di intelligenza? Eh? Cosa vorresti insinuare?-

-Niente. Niente. Io... Ecco... Stavo solo scherzando. Non c'è bisogno di prendersela tanto.-

-Umpf.-

Borbottò Vegeta.

Poi aumentò l'aura e con un potente scatto si distanziò dal compagno, che lo seguì fino al palazzo del Supremo.

 


***



-Mmm...-

Dende osservava attentamente la sfera, datagli da Vegeta. La girava e rigirava tra le mani e si soffermava più volte a guardare i giovani ragazzi al suo interno.

-È molto strano.-

Disse.

-Vedi, Vegeta, è la prima volta che accade una cosa simile. Non so davvero cosa dirti.-

-Come sarebbe non sai cosa dirmi? Sei un Supremo! Tu dovresti sapere certe cose! L'hai forse vinto alla lotteria questo titolo?-

Sbottò Vegeta, irato.

-Ora basta, Vegeta, non ti sembra di esagerare? Dende non ha alcuna colpa. L'unica cosa che possiamo fare è provare a sistemare la sfera accanto alle altre e vedere cosa succede.-

Disse Goku, con estrema calma.

Vegeta lo guardò dritto negli occhi ed annuì. Poi lanciò una veloce occhiata al giovane Supremo ed entrò nel palazzo, seguito da entrambi. Giunto nella stanza dello Spirito e del Tempo, recuperò le altre sfere e posizionò, accanto alle altre sei, quella che teneva tra le mani.

-Non accade un bel niente!-

Borbottò contro Goku, dopo una manciata di secondi.

Il Sayan, dal canto suo, era fiducioso ed osservava le sfere, con tutta la sua compostezza.

Vegeta aveva incrociato le braccia e cominciava a stancarsi di quell'attesa, che diveniva estenuante.  Dopo diversi minuti, le sfere si illuminarono.

-Kakaroth!-

Esclamò Vegeta, spalancando la bocca in segno di stupore.

Gli oggetti luminosi cominciarono a ciondolare, finché non iniziarono ad assorbirsi l'un l'altro.

-Eh? […] Kakaroth! Tu che sai sempre tutto, vuoi dirmi che sta succedendo?-

Domandò Vegeta, sempre più stupito.

Il viso di Goku si fece serio.

La sfera da una stella si alzò per aria e Vegeta l'afferrò prontamente.

-Ehi, bella! Dove pensi di andare?-

L'oggetto, però, riuscì a svincolarsi prepotentemente dalle mani del Sayan ed andò al centro della stanza.

-D-dove scappi?-

Domandò Vegeta, stupendosi di parlare con una sfera.

-Vegeta, sta' indietro.-

Disse Goku.

Ed incitò l'amico ad arretrare, posandogli semplicemente una mano sulla spalla.

Vegeta arretrò.

Entrambi stettero ad osservare ciò che accadeva all'interno della stanza. La sfera da una stella assunse un colore più intenso delle altre e, attorno ad essa, si materializzò, ben presto, una sagoma. I due Sayan spalancarono la bocca.

-N-non è possibile.-

Balbettarono all'unisono.

Li Shenron stava prendendo forma davanti ai loro occhi. Le rimanenti sei sfere del drago vennero assorbite all'interno del suo corpo, che divenne un po' più grande di prima. Una volta completata la materializzazione, Li Shenron guardò i due combattenti e, dopo essersi lasciato andare ad una lunga e potente risata, li guardò attentamente negli occhi.

-Salve-

Disse.

-Come vedete, sono tornato. Ah ah ah! Credevate d'avermi fatto fuori, eh? Sappiate che non sarà facile per voi sbarazzarvi di me. È un'impresa impossibile, datemi retta. […] A dire il vero, temevo di essere spacciato. Ma poi a Goku è venuta la brillante idea di unire la mia sfera alle altre sei.-

Guardò Goku.

-Senza il tuo aiuto non ce l'avrei mai fatta. Quindi... Grazie.-

Sospirò.

-Beh. Ora mi sono stancato. Quindi, col tuo permesso, caro Vegeta, ti mostro una cosa.-

Disse, materializzando la sfera con i due ragazzi.

-Tutta questa buffonata è durata più del previsto. Sai, cosa ti dico? Non mi interessa più avere i tuoi figli. Per cui, me ne sbarazzerò all'istante. E inizierò da lei.-

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


-Ehi, mamma! Che ne dici di questo?-

Domandò Bra, portando un vestito molto vicino al suo corpicino ed osservando allo specchio come le stesse.

-Ti piace?-

-Fa' un po' vedere.-

Rispose Bulma, avvicinandosi alla figlia.

-Oh, ma com'è carino!-

Esclamò, chinandosi ed accarezzando il viso della figlioletta.

-Sai una cosa, piccola? Penso che questo piacerà tanto anche a papà.-

-Dici sul serio?-

Domandò Bra, entusiasta.

La madre sorrise. E Bra capì che fosse davvero convinta di ciò che diceva. O, almeno, era quello che voleva capire la sua testolina. Era ancora piccola, aveva soli otto anni. Ma, per lei, il padre era tutto. Lo adorava davvero tanto. Lo vedeva come colui che l'avrebbe protetta, qualunque cosa le fosse successa. Per lei, Vegeta, era il più forte del mondo. La sola idea che quel vestito, che teneva stretto stretto tra le mani, potesse piacere anche a lui, la entusiasmava tantissimo. E, allora, si rivolse nuovamente alla madre.

-Mamma, ho deciso. Voglio questo.-

Disse, con un ampio sorriso.

-Va bene, tesoro. La mamma te lo compra.-

Le rispose Bulma, prendendo il vestito e recandosi alla cassa.

Bra era felice del nuovo acquisto. Non vedeva l'ora di mostrarlo al padre.

Tutti, fino ad allora, avevano sempre visto Vegeta come un uomo sempre serio, scontroso e terribilmente orgoglioso. Ma, in realtà, non sapevano che il duro Principe dei Sayan, riuscisse in qualche modo ad aprirsi, in compagnia della figlia. Riusciva a far uscire il meglio di sé, seppure per poco. Giusto il tanto per rendere felice la sua amata figlioletta. Infatti, fu così che agì, non appena, Bra, gli mostrò il suo nuovo abito. Le sorrise e le diede una piccola pacca sulla testa, per farle capire che lo approvava.      

-Se piace a te, piace anche a me.-

Le aveva detto.

Per lui, lei, era come un gioiello. Il più prezioso di tutti. Nessuno, poteva portargliela via, farle del male. Nessuno, che avesse cattive intenzioni, poteva anche solo sfiorarla. L'aveva capito dal primo momento in cui l'aveva vista, quando i loro occhi si erano incrociati, subito dopo il parto di Bulma. Lei era sua. Lui aveva un obbligo nei suoi riguardi, un obbligo dettato dal suo volere: doveva starle sempre vicino. Non voleva commettere lo stesso errore commesso con Trunks. Aveva passato meno tempo, in compagnia del figlio. Non l'aveva cresciuto a dovere. I primi tempi, aveva abbandonato Bulma e il bambino, preso più dal desiderio di combattere, di mostrare a Goku di essere il migliore, di essere il numero uno. Non gli interessava affatto avere una famiglia. Per lui, non aveva alcun significato avere un figlio, tanto da non muovere un solo dito per salvarlo, quando si trovò in difficoltà. Ma, col passare, del tempo, l'idea di poter avere una famiglia, cominciò a piacergli. Finalmente, riconobbe Trunks come suo figlio. Lo vide con gli occhi di un padre. E capì di essere disposto a tutto, pur di salvaguardare la sua incolumità. Sempre. Aveva due figli speciali, forse l'aveva capito un po' tardi, sì, ma l'aveva capito. Due figli giovani, con un'intera vita da vivere nel modo più sereno possibile.

-Papà! Papà!-

Bra, era corsa incontro al padre, che stava comodamente seduto su una poltrona del soggiorno.

-Dì a Trunks che vuoi più bene a me!-

Aveva esclamato, quasi singhiozzante.

Vegeta, l'aveva guardata stupito. E, lì, aveva capito quanto la sua vita fosse cambiata, da quand'era giunto sulla Terra, in compagnia di Nappa.

Trunks, ormai giovincello, era giunto accanto alla sorella.

-I primogeniti sono i migliori e sono i più voluti bene. Lo sanno tutti.-

Aveva detto, sghignazzando.

Bra, si era messa a piangere e Vegeta dovette, per la prima volta, assumere il ruolo di padre, invitando la figlioletta a sedersi sulle sue ginocchia e sgridando Trunks, per il suo mancato tatto nei confronti della sorella. Bra, aveva abbracciato il padre con tutta la sua forza. E gli aveva sussurrato queste parole.

-Ti voglio bene, papà.-

>>><<<

Vegeta, sussultò, non appena vide Li Shenron, afferrare la figlia ed estrarla dalla sfera. I suoi occhi, erano divenuti lucidi, al ricordo dell'infanzia della figlia. Ma non poteva mostrarsi fragile agli occhi del nemico. Anche perché non lo era. Strinse i pugni e guardò la figlia. Bra, lentamente, aprì gli occhi e, pienamente stordita, cercò di capire dove fosse e cosa stesse accadendo. Non appena, vide il Drago che le stava accanto, lanciò un urlo. I suoi occhi andarono alla ricerca di una fonte di salvezza. Quando incontrarono quelli del padre, le sue labbra si schiusero. -Papà...- Sussurrò. Poi, seguirono atroci grida di dolore.

-Papà!-

Gridò, Bra, contorcendosi tra le braccia del Drago.

-Papà, salvami!-

Dal suo viso, cadde una lacrima. Vegeta, ebbe un sussulto e il suo corpo cominciò a vibrare. Le vene si ingrossarono, sulla sua fronte. Il Sayan, digrignò i denti e fece un passo avanti.
Li Shenron, teneva stretta Bra e non accennava ad allentare la presa. Sul suo viso, comparve un ghigno.

-Basta!-

Gridò, Bra.

-Smettila, brutto mostro, mi fai male!-

Esclamò.

-Papà!-

-Vegeta.-

Disse, Goku, portando una mano su una spalla dell'amico.

-È bene che tu mantenga la calma. Hai sprecato troppe energie, nello scontro precedente. Non puoi affrontarlo, nelle tue attuali condizioni.-

Vegeta, non distolse lo sguardo dalla crudeltà del nemico. La rabbia, cresceva dentro di sé, minuto dopo minuto.

-Kakaroth...-

Sussurrò.

-Io non posso...-

Goku, sapeva cosa Vegeta non riuscisse a dire, ma volesse dirgli. O, almeno, poteva immaginarlo. Il suo viso, già serio, lo divenne ancora di più, non appena raggiunse il nemico, con lo sguardo. Mostro. Pensò. In quel momento, vide Vegeta avventarsi contro Li Shenron. Accadde tutto molto velocemente. Non riuscì a impedirlo.

-Vegeta!-

Gridò.

Il Sayan, però, aveva ormai raggiunto il nemico e gli aveva scagliato un violento sinistro in pieno viso. Li Shenron, lasciò la presa e Vegeta afferrò sua figlia. Il Principe, tornò accanto a Goku.

-Kakaroth.-

Disse, porgendogli Bra.

-La affido a te. Portala via di qui. […] Io ho una missione da portare a termine.-

Goku, prese in braccio Bra, sospirando.

-Sei un testone.-

Gli disse.

-Le possibilità che tu riesca a farlo fuori, sono scarse. Molto scarse. Lo sai bene.-

-Ah. Piantala.-

Esclamò, Vegeta.

-Non so un bel niente, io. Tu, invece, sai come sono fatto. E sai anche che non mi tiro indietro tanto facilmente. Perciò, staremo a vedere, come andrà a finire.-

E, col viso più infuriato che mai, si voltò verso il nemico.





Goku portò una mano al viso della giovane ragazza che teneva in braccio.
Bra, schiuse gli occhi. Il Sayan, sorrise.

-Tutto bene, piccola?-

Bra, lo osservò e sollevò il capo alla ricerca del padre.

-Goku, che sta succedendo?-

Domandò, preoccupata.

-Chi è quel mostro laggiù?-

Quando vide il padre, ritto dinnanzi al drago, ebbe un sussulto.

-Ah!-

Esclamò.

-Che sta facendo mio padre? Goku, portalo via di lì! […] Papà!-

Gridò.

-È tutto a posto, Bra.-

Disse Goku, con uno sguardo colmo di tranquillità.

-Tuo padre, sa' quel che fa'. Se ha deciso si affrontare il nemico da solo, è perché crede nelle sue capacità ed è fermamente convinto di riuscire a vincere.-

-Ma...-

Cominciò Bra.

Ma venne interrotta dalla voce del padre.

-Kakaroth, porta mia figlia fuori di qui. Andate via. Tutti e due.-

Disse, Vegeta, scandendo bene ogni singola parola.

Goku, annuì senza alcuna esitazione ed avanzò verso l'uscita.

-Dove credi di andare, eh, scimmione?-

Domandò Li Shenron, pronto a scagliare una sfera di energia contro i due fuggitivi.

-Ehi, bello!-

Esclamò, Vegeta, materializzandosi, prontamente, di fronte al nemico.

-Il tuo avversario sono io. È con me che devi combattere. È chiaro?-

Li Shenron sorrise.

-Cos'è quel sorrisetto spavaldo che hai sulla bocca, eh? Coraggio, fatti sotto, lucertolone senza cervello.-

Disse provocandolo, con l'intento di dissuaderlo dalla sua azione.

-Basta, Vegeta, sta' zitto, se non vuoi che ti riduca in polvere.-

Blaterò il Drago, tenendo Goku e Bra sotto tiro. Ormai erano divenuti il suo preziosissimo bersaglio.

-È giunta la vostra ora!-

Disse, a gran voce.

-Vi farò sparire per sempre!-

Devo farlo arrabbiare.

Pensò Vegeta.

Non posso permettergli di attaccare Kakaroth e mia figlia. Non posso!

-Ehi, dragone dei miei stivali!-

Gridò.

Il drago gli lanciò un'occhiata infastidita, per poi rivolgere nuovamente lo sguardo alle sue prede.

-Sta' zitto, se non vuoi che ti riduca in polvere.-

Proseguì Vegeta, ripetendo parola per parola ciò che gli aveva appena detto Li Shenron, e sfoderando un sorriso ironico.

-Quante volte l'avrai detto, eh? Ah ah ah! Vedo che a parole ci sai fare. Bravo. Ma... Sai cosa penso?-

Il drago non sembrò curarsi troppo delle parole del Principe.

-Penso che tu sia solo un buono a nulla. Già, una nullità. Ho combattuto contro avversari, che erano degni di definirsi tali. Avversari tosti. Temibili. […] Tu, in confronto a loro, non sei altro che un rifiuto. Uno scarto. Sei patetico.-

Li Shenron rimase apparentemente inerme. Teneva il braccio teso. La sfera di energia era pronta per essere scagliata contro i due, che avevano ormai raggiunto l'uscita.

Dannazione.

Pensò Vegeta.

Non funziona.

Nello stesso istante in cui pensò questo, Li Shenron si voltò verso il Sayan e tese il braccio nella sua direzione. Sul viso del drago, comparve un ghigno. Dopo un leggero spostamento del braccio, la sfera di energia abbandonò la sua posizione e si scagliò, pesantemente, contro il Sayan, colpendolo in pieno viso.

Ah ah ah! Bravo, Vegeta.

Pensò il Principe dei Sayan, sospeso a mezz'aria.

Ce l'hai fatta.

E cadde a terra.
 


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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Goku e Bra erano, ormai, fuori dalla stanza. Mentre Goku la teneva tra le braccia, la figlia di Vegeta gli diede un colpetto al braccio, che subito la fece scendere.

-Pensi che mio padre vincerà?-

Domandò, preoccupata.

Goku non rispose. Bra sbuffò, e ripeté la domanda.

-Allora, Goku?-

Domandò, stavolta infastidita.

-A dire il vero... non ne ho la più pallida idea. Mentirei, se ti dicessi che sono sicuro che tuo padre vincerà.-

Sospirò, e guardò la ragazza.

-Ma di una cosa sono sicuro.-

Disse.

Bra lo guardò, con uno sguardo fiducioso, ma amareggiata per ciò che Goku le aveva prima detto.

-Vegeta impiegherà tutte le sue forze in questo combattimento. Sta lottando per qualcuno a cui tiene. Ha uno scopo ben preciso. E sa che non deve fallire.-

Poggiò una mano su una spalla della ragazza.

-Dobbiamo avere fiducia, figliola. Tuo padre è forte.-

Bra annuì, leggermente rincuorata dalle parole del Sayan. Annuì perché ciò che aveva appena detto Goku, lei l'aveva sempre creduto. Suo padre era forte; lo sapeva bene. Forte e temerario. Mai e poi mai avrebbe accettato una sconfitta. Non ora che combatteva, come aveva detto Goku, per una giusta causa. E allora strinse i pugni, come per dare forza a se stessa. Come per dirsi: non temere Bra, tuo padre riuscirà a sconfiggere quel mostro. E tu potrai abbracciarlo di nuovo.

Goku guardava la ragazza, con un viso colmo di compassione. In cuor suo, non era poi tanto fiducioso riguardo un esito positivo del conflitto. Ma ci sperava. Aveva detto quelle parole a Bra, per trasmetterle forza. E, forse, ci era anche riuscito. Le sue sopracciglia corrucciate, davano maggiore espressività ai suoi occhi, che fissavano il vuoto.

Devi farcela, Vegeta.

Pensò.

Stavolta, non solo per te stesso.

E guardò Bra, ancora una volta.

Improvvisamente, ci fu una grande esplosione, e una parete della stanza dello Spirito e del Tempo, andò in frantumi.
Bra spalancò la bocca, in segno di stupore. Goku batté forte le palpebre.

-Vegeta!-

Gridò, vedendo il compagno steso al suolo.

-Vegeta, tutto bene?-

Domandò, avvicinatosi al Sayan dolorante.

Vegeta alzò il viso e lo guardò. Goku si chinò per aiutarlo ad alzarsi.

-Lascia. Non mi toccare!-

Esclamò Vegeta.

Goku arretrò.

-Insomma, quante volte devo dirti che non sono affari che ti riguardano?-

Domandò, seccato, il Principe dei Sayan.

-Ma, Vegeta...-

Blaterò Goku.

-Niente ma.-

Sbottò il Principe. E giratosi, vide la figlia. Spalancò gli occhi.

-Che ci fa lei ancora qui?-

Domandò, irato.

-Ti avevo detto di portarla via.-

-Vegeta, cerca di ragionare.-

Disse Goku, osservandolo meglio.

-Sei pieno di ferite. Non puoi andare avanti così. Guarda lui.-

Aggiunse, volgendo lo sguardo al drago.

-Ha solo qualche graffio. Ed è nel pieno delle sue forze.-

-Basta, sta' zitto, Kakaroth! Io posso batterlo. Questo lo so! Non permetterò ad un drago da quattro soldi di sconfiggermi. Io sono il Principe dei Sayan!-

Goku sospirò.

Pagherai cara la tua testardaggine.

Pensò. Ed arretrò di pochi passi.

Una potente risata risuonò all'interno della stanza. I due Sayan sollevarono, rapidamente, lo sguardo.

-Ah ah ah! Mi fate ridere. Ah ah ah! Siete semplicemente ridicoli. Vi guarderei per ore, potendo. Ma... vedete, i tempi stringono. Ed io mi sono stancato.-

-Attento.-

Disse Goku, pacatamente.

-L'ultima volta che l'hai detto, ti è costato parecchio.-

-Taci, Sayan!-

Esclamò Li Shenron, particolarmente infastidito.

-Non sopporto chi parla troppo. […] La verità...-

Disse, volgendo lo sguardo alla ragazza, e mostrando un ghigno.

-La verità è che vi preoccupate tanto per la sua vita. Quando dovreste preoccuparvi per la vostra. E...-

-Perché non cominci tu a preoccuparti per la tua vita!-

Lo interruppe, Vegeta.

-Fa' silenzio, scimmione! Non vedi che sto parlando?-

-Non darmi ordini, drago. Non lo sopporto.-

Replicò il Principe dei Sayan.

-Sta' zitto!-

Insistette Li Shenron.

-Non darmi ordini!-

Vegeta, gridò a gran voce e si trasformò in Super Sayan di quarto livello.

-Ora lo dico io, se permetti.-

Breve pausa.

-Nel caso non permettessi, lo direi comunque. Mi sono stancato. Non mi va' più di sentire la tua voce. Non mi va'!-

Li Shenron sorrise.

-Che hai da sorridere? Eh?-

Domandò il Sayan.

-Dimentichi che ho tuo figlio.-

Disse il drago, materializzando la sfera con all'interno Trunks.

-Non l'ho dimenticato.-

Disse Vegeta.

Non potrei mai.

Pensò.

Li Shenron estrasse il giovane ragazzo dalla sfera che lo avvolgeva, ed attorcigliò le braccia attorno al suo corpo, tenendolo ben saldo. Era divenuto il suo ostaggio.

-È inutile che ti prepari ad attaccare. Neanche il tuo colpo migliore, riuscirebbe a farmi fuori. E, nel caso ci riuscisse, cosa che reputo alquanto improbabile, se non impossibile, manderebbe all'altro mondo anche tuo figlio. [...] Sei troppo distante, per potermi centrare e ferire mortalmente.-

Disse. E rise.

-Davvero?-

Domandò Vegeta.

Li Shenron lo guardò confuso.

-Io...-

Proseguì il Sayan.

-Io penso che sia una questione di punti di vista.-

Dopo che, Vegeta, pronunciò queste parole, il drago sentì una mano poggiarsi sulla sua schiena. Il suo corpo vibrò. La voce del Sayan era giunta dalle sue spalle.

-C-come hai fatto?-

Balbettò.

Vegeta non rispose, ma sul suo viso comparve un sorriso beffardo, che fece sussultare Li Shenron.

-Come hai fatto...-

Sibilò, nuovamente.

-Se proprio vuoi saperlo, si chiama tecnica della moltiplicazione dei corpi. L'ho messa in atto, mentre tu eri troppo occupato a blaterare, per potertene accorgere. Si tratta di una tecnica potenziata. Entrambi i miei corpi sono in grado di sferrare colpi che possiedono lo stesso livello di potenza. […] Così, ora, hai davanti a te due Vegeta, perfettamente identici. In tutto e per tutto.-

Vegeta sorrise.

-Non lo trovi geniale?-

-I tuoi giochetti, non mi spaventano, Vegeta.-

Il drago osservò il Sayan che stava dinnanzi a lui e lanciò una rapida occhiata a quello che stava alle sue spalle.

-Sono trucchi banali. Conosciuti da tutti.-

-Davvero? E allora perché ti sei spaventato tanto, un attimo fa?-

Li Shenron strinse i pugni. Il suo viso stava grondando di sudore. Vegeta e la sua copia fecero un passo in avanti e il drago, colto dal panico, perse l'equilibrio per un attimo, lasciando andare la presa che teneva ben saldo il ragazzo.

-Kakaroth!-

Gridò Vegeta.

Goku si precipitò verso Trunks e l'afferrò, per poi tornare al suo posto, con il ragazzo sottobraccio.

Li Shenron non oppose alcuna resistenza, intento com'era a percepire ogni singolo movimento di Vegeta.

-E adesso...-

Disse Vegeta, portando la mano destra avanti.

-È giunta la tua ora.-

-No!-

Gridò, Li Shenron.

-Non riuscirai a sconfiggermi con un trucco così banale!-

Vegeta e la sua copia, compirono gli stessi movimenti, in maniera perfettamente sincronizzata. In tutto il corridoio, si udì la loro voce. Un

-Big Bang Attack!-

risuonò in tutto il palazzo. Dende e Popo si precipitarono nel luogo dello scontro. Le grida di Vegeta furono immediatamente seguite da un violento

-No!-

che il drago ripeté. Fu un grido di terrore, che fece sussultare tutti i presenti. Una luce accecante avvolse i due, anzi, i tre combattenti. Due raggi di energia, scagliati da davanti e da dietro il drago, perforavano il suo corpo, unendosi al centro del suo cuore e divenendo uno solo. Le sfere, che splendevano sul petto del drago, si sgretolarono una ad una. Avvolto dalla luce, Li Shenron scomparve. Scomparve anche la copia che Vegeta aveva creato. E sul luogo dello scontro, rimase solo il Sayan che, tirato un sospiro di sollievo, cadde a terra, sfinito.

Bra stava in piedi, a pochi metri dal padre. I suoi occhi lo fissavano. Per tutta la durata dello scontro, non era riuscita ad aprire bocca. Ed ora, che tutto sembrava finito, era talmente scossa da non riuscire ad avvicinarsi a Vegeta, che, steso al suolo, immobile, pareva privo di vita. Una leggera brezza si fece prepotentemente spazio attraverso il varco che l'esplosione aveva creato, massaggiando delicatamente la folta chioma della ragazza, che teneva una mano sopra la bocca. Il suo sguardo era preoccupato. Il motivo per il quale non riusciva ad avvicinarsi al padre era dato dalla paura che lo scoprisse come a lei pareva da quella distanza: privo di vita.
Goku, che teneva ancora Trunks sottobraccio, lo affidò a Dende, invitandolo a porgergli le sue cure. Il Sayan si avvicinò a Bra e portò una mano sulla sua schiena, per rincuorarla. Poi, avanzò verso Vegeta, fino a giungere a pochi passi da lui. Portò due dita alla giugulare del Sayan, per verificare quali fossero le sue condizioni e il suo viso divenne serio.
Bra, che lo osservava a distanza, sussultò. E portò le mani al viso, per coprire le lacrime imminenti.
Nel frattempo, Trunks aveva riaperto gli occhi e, confuso, aveva chiesto a Dende cosa fosse accaduto. Dopo aver osservato la sorella, le corse incontro per prestarle il suo aiuto.

-Ehi, piccola, che ti prende?-

Le domandò.

Ma Bra non rispose, singhiozzante com'era.

-Bra...-

Sussurrò Trunks. Poi, la sua attenzione fu richiamata dalle grida di Goku.

-Vegeta!-

Udì. E si voltò alla ricerca del padre.

Bra portò via le mani dagli occhi e guardò in direzione dei due Sayan, afferrando il braccio muscoloso del fratello. Trunks la guardò e, dopo averla invitata a seguirlo, raggiunse il padre.

Oh, papà.

Pensò il ragazzo. E volse lo sguardo a Goku, che, in ginocchio dinnanzi al Principe, non accennava alcun movimento.
Le sopracciglia di Trunks si corrucciarono. E strinse i pugni.

-Papà!-

Gridò, scotendo il corpo del padre.

-Papà!-

-Dende.-

Disse Goku, con estrema calma.

-Presta le tue cure a Vegeta. […] Io sento che c'è ancora vita in lui.-

Il corpo di Bra vibrò al suono di quelle parole. Il giovane Supremo si avvicinò al Sayan e fece come ordinatogli da Goku. Ma Vegeta non accennava alcun movimento.

-Ne sei sicuro, Goku?-

Domandò Dende, con aria preoccupata.

Goku annuì.

Dopo alcuni secondi, il viso di Vegeta tremò e le sue labbra cominciarono a muoversi.

-K-K...-

Sussurrò, a fatica.

-Kakaroth...-

-Sono qui, Vegeta. Parla pure.-

-Cos'è successo?-

Domandò il Principe dei Sayan.

Goku sorrise a quella domanda.

Gli occhi di Bra divennero lucidi. La ragazza si avventò al petto del padre e lo strinse forte.

-Oh, papà, sei ancora vivo! Ho temuto il peggio!-

Disse, con la voce soffocata dal pianto.

Vegeta si portò a sedere ed assecondò l'abbraccio della figlia, con una sola mano. Con l'altra, andò alla ricerca del figlio, che prontamente gliela strinse.

-Sei grande, papà.-

Disse Trunks.

Queste parole suscitarono un sorriso nelle labbra del Sayan, che strinse la mano del figlio con maggior vigore, per poi abbandonarla e dedicarsi alla figlia.

-Su, Bra, scansati.-

Sussurrò, con insolita dolcezza. Vegeta si portò a pochi passi da Goku e gli porse la mano. Goku sorrise e gliela strinse.

-A quanto pare ce l'hai fatta.-

Gli disse.

-A quanto pare.-

Ripeté il Principe dei Sayan.

-Grazie, Dende.-

Disse rivolgendosi al giovane Supremo, che arrossì ad una tale, inconsueta, affermazione del Sayan. E fatto un cenno ai suoi due figli, si avviò verso l'uscita del palazzo.

Goku, che teneva le mani sui fianchi, stette ad osservare Vegeta, mentre si allontanava.

-Ehi, Vegeta!-

Gridò a gran voce.

Il Sayan rallentò il passo, e alla frase successiva di Goku, si fermò.

-Tu sei davvero il Principe dei Sayan! Non scordarlo mai! […] Sei tu il numero uno!-

Vegeta scosse leggermente il capo e sorrise. Non capì mai se quell'affermazione dell'amico fosse sincera o fosse solo un modo per illuderlo di un qualcosa che non avrebbe mai potuto essere. Ma ciò non aveva alcuna importanza, per lui; non più. Lo dimostrò il fatto che riprese a camminare e scomparve alla vista dei nostri amici.




FINE



Ringrazio tutti coloro che hanno seguito e recensito con cura questa mia storia! Mi avete dato la forza per continuarla e per giungere ad una sua fine! Grazie... Grazie di cuore!

A presto! :)

Debbie_91

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