Il marchio dei saggi della natura

di Silvergirl
(/viewuser.php?uid=15529)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l' inizio di una leggenda ***
Capitolo 2: *** Dolore nel cuore ***
Capitolo 3: *** Iniziativa ***
Capitolo 4: *** Verso la palude del non ritorno ***
Capitolo 5: *** Incubo nel braccio della morte e il salvataggio ***
Capitolo 6: *** INSIEME NEL NUOVO CAMMINO... ***



Capitolo 1
*** l' inizio di una leggenda ***


La notte era calata da poco e la Luna piena risplendeva alta nel cielo, Kagome se ne stava seduta sull' umida erba a fissare lo spettacolo che le si prestava innanzi, il vento soffiava dolcemente facendo ondeggiare sinuosamente i neri e folti capelli illuminati dai raggi lunari. Stringendosi su se stessa pensava a Inu.yasha.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------FLASHBACK-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quel giorno v' era particolarmente caldo e non un filo d' aria accenava portare sollievo alla pelle di un singolare gruppetto che si dirigeva chissà dove alla frenetica ricerca dei frammenti della sfera dei quattro spiriti. Ad un tratto un tremendo fragore scosse la terra facendo sobbalzare i giovani amici. "Che diamine è stato?!Sembrava un terremoto!"Esclamo Kagome che si era aggrappata alla manica si Inu.yasha per non cadere,"No, non credo, si avverte indistintamente una intensa aurea malignia!Causa di uno spettro..."sentenziò il monaco di nome Miroku, intanto la fanciulla si era rialzata e lasciò andare la presa. Ancora una volta, però, il fragore scosse la terra con violenza con maggiore potenza, in lontananza si distinguevano chiaramente lampi di luce e raggi di potere, una battaglia era in atto, ma la sua violenza e ferocia era tale da farsi sentire anche a miglia e miglia di distanza. "Qualcuno sta combattendo... che grande potere mette paura solo la sua flebile luce..."disse scossa Sango, "Di cosa avete paura tanto è lontana da noi, no?" una terza scossa di energia pervase la terra, poi si udì l' eco di un' urlo devastante "EVOLUZIONE LUMINESCENTE" e una colonna di luce dorata parve trafiggere il celo e si ripercose ovunque facendo sobbalzare tutti. "Che cavolo era!?!"domandò irritato Miroku, "Cosa ne pensi Inu.yasha?"chiese dolcemente Kagome, ma non ottene risposta, Inu.yasha se ne stava impalato e rigido, sbiancato, come se avesse visto un fantasma del passato, all' improvviso farfugliò tremante qualche cosa ma nessuno riuscì a carpirne nemmeno un lembo del suo discorso. "Inu.yasha tutto okey?" chiesero in coro gli amici visibilmente preoccupati, ma il mezzo demone rimase impalto ancora per qualche secondo,poi si voltò di scatto e annunciò ai compagni che doveva andare da qualche parte e di ritornare al villaggio dove gli avrebbe raggiunti, e senza tante cerimonie e spiegazioni partì saltando da un ramo all' altro con impressionante velocità, lasciando tutti di stucco e sorpesi.

------------------------------------------------------------------------------------------------------Fine F.B:-----------------------------------------------------------------------------------

Da quel momento erano passati tre giorni e nel frattempo la compagnia priva del suo leader, aveva fatto ritorno al villaggio. Kagome e Shippo sentivano enormemente la mancanza dell' amico e ogni giorno pregavano che tornasse, ma non arrivava mai. Il mattino del quarto giorno Kagome si era destata con un terribile presentimento e una fitta al cuore le fece capire che il suo Inu.yasha era nei guai. All' improvviso Kagome, la somma Kaede, shippo, Miyoga, Sango, Mirokù e Kirara vennero presi di soprassalto da un uomo del villaggio che era entrato nella capanna urlando. "Calmati! Spiegaci che hai da agitarti così tanto..."disse tranquilla la somma Kaede, l' uomo tremante e sudato indicò fuori dalla capanna e con tutto il fiato che gli rimaneva disse "Inu.yasha è tornato... ma... ha... ha...", "Cosa ha!??"Urlò Kagome terrorizzata, l' unica risposta che ottenne fù una indicazione e corse fuori seguita da tutta la combricola. Arrivarono davanti alle ultime case dal villaggio dove molta gente si era riunita in un corte, videro poi arrivare il loro amico, vollero andarli in contro ma notarono spaventati che zoppicava e perdeva sague dal fianco e aveva diversi tagli e lividi, le vesti erano lacerate e da petto spuntava quella che sembrava un' antica lama spezzata nella carne. "Ra..ra...gaz...zi..."Dolorante e ansante Inu.Yasha non resse più il dolore e cadde a terra privo di sensi, Kagome gli si precipitò incontro impaurita più che mai"Inu.yasha!INU.YASHA!!".

------

scusate il cap. relativamente corto^^" purtroppo è una mia vecchia fic. (ancora in corso) e probabilmente per chi segue il manga ad un certo punto si troverà spiazzato (non dico perchè) comunque Grazie e saluti da Silvergirl!!!!!!!^^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Dolore nel cuore ***


------------------------------ ------------------------------------

"presto portatelo nella mia capanna! Ha perso molto sangue..."sbraitò Kaede agitata, detto ciò due uomini afferrarono Inu.yasha e lo trasportarono fino alla capanna della saggia sacerdotessa anziana. Kagome non lo perse di vista mai, era sempre al suo fianco tenendogli stretta la mano destra che diventava sempre più fredda.

***

Tutti al villaggio era preoccupati per il giovane mezzo demone, che era ormai da qualche settimana inchiodato a letto delirante. "La febbre non accenna ad abbassarsi..." disse Sango cambiando il panno umido dalla fronte dell' amico,"Sono molto in pena, di solito sarebbe guarito in due o tre giorni... ma le ferite sono ancora aperte...non so cosa darei per capire cosa gli è successo, l' unico indizio è quella lama spezzata che aveva in corpo, ma..."disse Miroku pensieroso. "Ma quella lama non appartiene ad una forgiatura umana..."disse Kaede entrando nella capanna con la lama in una mano; l' aveva studiata per molti giorni, chiedendo indizi ai più bravi forgiatori di spade e pugnali, ma senza grandi risultati. "Hai scoperto qualcosa somma Kaede?!"chiese Miroku alzandosi in piedi molto agitato, "Ebbene, sì. Ho consultato un libro antico di mia sorella e... ho scoperto che questo pugnale appartiene ai guerrieri maligni della notte nera..." sentenziò la sacerdotessa,"Chi sarebbero costoro?"chiese allarmata Kagome, con un gran sospiro la donna le rispose "Migliaia di anni or sono esistevano i 5 guardiani protettori della Terra, donde cui viviamo. Essi avevano immensi poteri che usavano per proteggere l' umanità. Ma un giorno crudeli esseri malvagi venuti da un' altra galassia arrivarono e il panico seminarono, questo era l' esercito oscuro della notte nera. Il loro capo era un' essere maligno che voleva distruggerci, ma i guardiani intervennero, ingaggiando con lui una cruenta battaglia... alla fine i nostri sommi protettori vinsero, imprigionando l' essere maligno al centro del pianeta e scacciarono il suo formidabile esercito, ma ad un caro prezzo... persero tutti e 5 la loro vita. Si dice però che i loro spiriti sarebbero ritornati per difenderci ancora una volta. Questo pugnale è di una lega durissima e infrangibile, ma come mai si sarà rotta? Sono preoccupata...", tutti rimasero a bocca aperta, ammutoliti, quando un forte lamento attirò la loro attenzione: era Inu.yasha che si era svegliato e disperato cercava d' alzarsi dal ciglio in cui stava. "L' esercito della notte nera è tornato a semina...Couch!"Inu.yasha tossi forte sputando sangue, Kagome si aggrappò a lui cercando di tranquillizzarlo, ma all' improvviso una forte luce illuminò la stanza e dalla porta una sagoma femminile si faceva avanti. Era una giovane vestita di un lungo abito color canarino con veli trasparenti che le cingevano la vita, aveva lunghi capelli verdi le accarezzavano il pallido viso e gli splendidi occhi rubino parevano scrutare nell' animo. "Chi sei?!"domandarono in coro i ragazzi,"Sono l' Elfa Keiko, sono qui per il mezzo spettro..."detto ciò si avvicinò al ragazzo svenuto appoggiando una mano sul suo petto e le ferite lentamente scomparvero tutte, in quell’ istante il mezzo demone aprì gli occhi, ma la sua vista era ancora debole e non riusciva a capire niente. "Bene..."disse l' Elfa afferrando Inu.yasha per le braccia "dimmi cosa ti è successo, avanti... PARLA!" a fatica tentò di risponderle "Volevo solo rivedere Usaghi... ma quando mi sono incamminato, sono stato attaccato da dei guerrieri vestiti di nero, mi hanno accerchiato, mi hanno ferito con le loro lame... io non riuscivo a tener loro testa, allora tentai la fuga, ma uno di loro... mi ha... mi ha afferrato per la gola, schiantandomi a terra... poi con l' altra mano mi ha accoltellato, ho sentito un fortissimo dolore, una forte luce poi mi ha circondato e... e poi... mi sono trovato solo steso a terra con il pugnale spezzato, faceva troppo male per estrarlo... e sono tornato in dietro..."finito il racconto richiuse gli occhi e si addormentò,"Chi è Usaghi?"chiese Shippo un po' confuso, l' Elfa si girò e cominciò a parlare "Usaghi... era l' Elfa suprema dei boschi dei guardiani... molti anni fa un bambino arrivò stremato in quel bosco, Usaghi buona di cuore lo accolse non sò ancora il perchè...ad ogni modo quel bambino era Inu.yasha... i saggi non lo vollevano che quella creatura di sangue misto restasse nel bosco sacro, ma Usaghi insistette e alla fine il bimbo rimase... lei si prese cura di lui per molti anni insegnandoli a combattere e a vivere, per lui fu come una seconda madre e per lei come il figlio che non avrebbe mai avuto..." il suo volto si fece cupo e triste, "...ma un giorno il bambino se ne dovette andare, Usaghi ne soffrì molto e... un mese fa Usaghi si spense... tradita, qualcuna l' aveva tradita uccidendola...".

"NO!BUGIARDA!..."strillò Inu.yasha svegliandosi "Non è vero! MENTI!!" il ragazzo incominciò a urlare disperato con gli occhi gonfi, non poteva essere vero... “Calmati mezzo spettro Inu.yasha!” lo rincuorò lei “Non sono menzogne quelle che racconto, ma la pura verità!E non hai forse tu stesso avvertito la sua energia sparire da questo mondo?!”, In.yasha rimase fermo a fissare il pavimento stringendo i pugni con forza… consapevole della verità che lui voleva tanto rinnegare… “Il tuo cuore ora soffre… e me ne dispiace, ma presto troverai conforto al tuo dolore…” disse l’ Elfa e così Inuyasha si ributtò a terra volgendo il viso verso la stoffa ruvida del futon.

***

La sera era calata e Inu.yasha nonostante le insistenze dei suoi amici si rifiutò di mangiare. Era troppo stanco, troppo debole, troppo disperato. Il suo cuore si era spezzato ancora una volta, nella sua testa alla mente tornavano mille ricordi, di quando era con Usaghi, pensarla morta lo abbatté moltissimo. "Tutti coloro che amo prima o poi muoiono...perchè?"e con questo pensiero si abbandonò nel mondo dei sogni dove forse avrebbe trovato un rifugio dai suoi incubi della realtà .

-------------------------------------- --------------------------------------------------

ecco fatto^^ e pure il sec. cap. è postato^^ Inu: che sfiga--" io: ACCUCCIA!!

SDONK!!!!!!!(che botta)

grazie a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di leggere e GRAZIE a Ely91 per l' incoraggiamento^^ speriamo vi possa interessare sempre più in futuro^^ Grazie e CIRICIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Iniziativa ***


--------------------- --------------------------

"Inu.Yasa... ti ho portato un piccolo spuntino, in caso tu..."Kagome non fece in tempo a finire la frase che Inu.yasha le urlò freddo:"Non ho fame!Vattene, voglio stare da solo, non lo volete capire?!!" "Ah! Scusa tanto se siamo in pensiero per te! Mi dispiace se Usaghi è morta, ma devi andare avanti!Usaghi non avrebbe voluto che ti comportassi così!..." "Tu che ne sai!!"strillò il giovane con gli occhi gonfi"... per me lei era come una seconda madre! Cosa ne sai tu di lei e del mio dolore!... lasciami stare, è meglio!". SCIAF, Kagome piangendo diede un forte schiaffo all' amico che rimase come paralizzato da quel gesto imprevisto, poi lei gli parlò singhiozzando "é vero! Non sò nulla di te... della tua vita, di quella donna, ma io ugualmente voglio aiutarti, perchè... perchè... PERCHè TI VOGLIO BENE!!"detto ciò fuggì piangendo, lasciando solo Inu.yasha, solo col suo dolore "Usagi... finisco sempre per ferire le persone che amo... come ho fatto con te..."

***

La mattina seguente Inu.yasha era più abbattuto di prima, desiderava chiedere scusa a Kagome, ma il suo orgoglio di demone glielo impediva e come se non bastasse aveva una morsa al cuore che si faceva più profonda pensando ad Usaghi "Non riesco più a ricordare il tuo sorriso, eppure mi sembra ieri di averti incontrata..."

FLASHBACK

Un bambino correva nella foresta e frecce affilate gli sfioravano le vesti rosse. "Lasciatemi in pace!Non vi ho fatto nulla!", ma una freccia lo colpì ad una spalla facendolo cadere, in un attimo venne circondato da uomini che gli puntavano le loro acuminate frecce, uno di loro si fece avanti "Ora morirai... stupido mezzo demone!", il bimbo chiuse gli occhi ambrati impaurito, ma felice di poter abbandonare quella vita d' inferno e di poter rivedere l' amata madre morta. "Fermi!" una voce dolce ma severa si accese nella foresta facendo sobbalzare tutti i presenti "Come osate venire in questo luogo sacro con minacce di morte e brandendo armi pericolose, ANDATEVENE!!"gli uomini terrorizzati scapparono urlando dimenticandosi il motivo per cui si trovavano lì. "Piccolino... poverino ti hanno fatto male?" disse una donna spuntando dall' oscurità, indossava un bianca veste scintillante con una cintura di velluto blu, leggeri veli azzurrini le giravano intorno alle braccia, sulla fronte un diadema d' oro bianco con un diamante incastonato, i biondi capelli ricci le scendevano brillanti sulla candida pelle bianca, ma i suoi occhi color del ghiaccio mostravano mille dolori e ansie. "A... a parte la freccia..." disse timido il bimbo dai capelli argentati, la donna avanzò verso di lui, il bimbo di riflesso si ritrasse, ma poi si fermò e la donna in un tenero abbraccio gli tolse con cautela la frecce. "Il mio nome è Usaghi... sono l' Elfa che protegge la foresta dei guardiani e tu?" "Inu.yasha... il mezzo demone..." "Ciao... mezzo demone Inu.yasha, molto piacere!"disse con un largo sorriso. In pochi minuti il bimbo si ritrovò a passeggiare mano nella mano con Usaghi, sentiva tanto calore e amore venire da quella persona che il suo spirito inquieto si rasserenò. "Dove mi porti?" "Nel tempio sacrale dei 5 saggi..." "I 5 saggi?" "Sì, i difensori che un tempo protessero questo pianeta fino alla morte..." "Davvero?Che sciocchi... non capisco perchè si siano sacrificati..." "Sbagli, non sono stati sciocchi, ma coraggiosi..." "Non capisco..." "Un giorno capirai piccolo, un giorno tutto ti apparirà concreto, ma fino ad allora dovrai pazientare..."

(fine flashback)

"Quando mi sarà chiaro?"... "Inu..." lo interruppe Kagome che si era avvicinata a lui, " senti, io volevo chiederti scusa per ieri sera... non avrei dovuto essere così impulsiva, tu avevi i tuoi buoni motivi..."ma il giovane la fermò appoggiando un dito sulla sua bocca "No... scusami tu, eri preoccupata, era normale che facessi così... scusa..." le parole del ragazzo ammutolirono Kagome che rimase sorpresa dal dolce comportamento inusuale dell' amico, poi lei li sorrise felice "Che ne dici... partiamo per il bosco dei 5 saggi?".

------ ----------------

Grazie per i commenti mi fate felicissima^^<\p>

Inu: a me no--"

io: ò_òEHY!!!!

Inu: insomma sembro uno stupido in sta fic.!!!ò_ò MI LICENZIO!!!!!!!

io: ACCUCCIAAAAAAA!!!

SDONK(Inu non vuole proprio capire...che zuccone- -")

commentate ancora grazie!!^^

P.S. avviso che la storia non prevederà un grande sviluppo amoroso, comunque tende alla coppia Kaggy x Inu-chan!^^

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Verso la palude del non ritorno ***


------------------------------ -----

Inu.yasha allegro per la proposta nono stanti forti dolori (non si era ancora stabilizzato) saltellava come un matto intorno alla giovane amica un po' imbarazzata. "Evviva!Rivedrò Usaghi!" Kagome ascoltava amareggiata le parole felici dell' amico, ne parlava come se Usaghi fosse ancora viva... "Che succede?"Miroku era apparso nella capanna e nel vedere il mezzo spettro così arzillo si rassenerò "Ti è capitato qualcosa di bello Inu.yasha?" "Sì!!Kagome ha detto che andremo da Usaghi"disse esuberante "Ah...davvero?..."Miroku osservò Kagome furtivamente "Bene, allora partiamo subito, avviso gli altri, avremo anche bisogno di quella giovane Elfa per arrivare a destinazione..." "Eh!Ma..." "Uhm?... Qualche cosa non và Inu...?" "Non mi fido di lei..."Disse abbassando il capo, Kagome che fino ad allora era stata in silenzio sgridò Inu.yasha "Che scoperta! Tu non ti fidi mai di nessuno! Hai anche una bella faccia tosta! Lei ti ha salvato la vita, non ricordi!?!" con un sibilo inu confabulò parole strane, incomprensibili poi disse "Non mi fido per niente..." Kagome ormai stanca si arrese "Come vuoi, ma il suo aiuto c' è indispensabile... o non vuoi più dare il tuo ultimo saluto ad Usaghi..." "Nò! ... acconsento malgrado tutto..." Kagome fece un grande sorriso "Bene, vado subito a preparare la borsa da viaggio!" così dicendo se ne andò lasciando Inu.yasha nuovamente depresso e il monaco Miroku pensieroso. "Perchè non ti fidi della femmina che ti ha salvato?"chiese il giovane uomo interrompendo il silenzio della capanna "Non lo sò... il mio istinto mi dice di non fidarmi... quella ragazza l' ho già vista, ma non sò dove... lei, mi rende inquieto e indifeso, come se sotto il suo sguardo impassibile io non avessi niente, mi sento stranamente debole quando la guardo, ma allo stesso tempo invincibile... non capisco, sono confuso... Miroku, ho paura e non sò il perchè..." Miroku avvertì qualcosa di strano e insolito nel mezzo spettro, l' energia che sempre emanava si stava affievolendo e il suo carattere diventava sempre più remissivo, per la prima volta si accorse di quanto fosse fragile e lo abbraccio cercando di rassicurarlo "Se tu non ti fidi, anche io non mi fiderò, terrò gli occhi aperti anche per te amico mio..." Poco dopo il gruppo si era ricostituito e marciava unito con in testa la giovane Elfa che li guidava verso un paurosa scorciatoia: La palude del non ritorno. Nella mente la giovane Elfa "Tutto và secondo i miei piani, se è come penso il predestinato entro stanotte morirà prigioniero dei suoi ricordi!". Così marciavano uniti i ragazzi, ignari del pericolo che li attendeva, mentre la nebbia li circondava e ricordi di terrore si insinuarono nelle loro menti come edera, pronte a massacrarli senza pietà...

------------- -----------------

bene e anche sto cap. è concluso^^, spero vi sia piaciuto eheh, dunque vi lascio in sospeso fino al prossimo cap. Ciriciao! e grazie a tutti SMAK!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Incubo nel braccio della morte e il salvataggio ***


Capitolo 5

----------------------------------- --------------------------------------------------------

Nella foschia della palude camminarono senza sosta, allegri, esuberanti e vitali come sempre ma... nel gruppo qualcosa si era reso debole e stanco, la sua aura che era sempre stata di sostegno per gli altri si era affievolita, nessuno se ne rese conto a parte un giovane monaco: Miroku, era preoccupato per il compagno, non passava minuto che fosse sempre più stanco "povero Inu.yasha, cosa ti succede?" la mente del monaco ora mai era fissa sul mezzo demone, niente sembrava smuoverlo e questo insospettì Sango e Kagome. "Accampiamoci in questa radura!Ora mai è sera!" Kagome propose una sosta che fu ben accetta. la cima di un' albero ormai rinsecchito, unico in quella landa desolata divenne un comodo giaciglio per il riposo del mezzo demone, che ormai provato dalla fatica si appollaiò sulle sue fronde, intorno ad esso gli altri prepararono i loro cantucci. Molto dopo, quando Inu.yasha, Kagome Shippo e l' Elfa si addormentarono, Sango decise che era meglio chiarire una certa questione. "Dunque... cosa ti è preso oggi Miroku, perchè fissavi con tanta premura e preoccupazione Inu.yasha, cosa ti turba?" "Uhmm... ho notato qualcosa di strano nel nostro amico..." "Cosa?" "Da quando è tornato ferito dal suo viaggio solitario ... la sua aura e la sua energia si è affievolita tantissimo, ho paura per lui... non vorrei..." "Sciocchezze! Inu.yasha non s' indebolisce per così poco, ti preoccupi per niente! Lo sai bene anche tu che lui non si arrenderebbe mai!" "Forse, ma..." "Niente ma!Dormi ora, domani ci attende un lungo tragitto..." così tra uno sbuffo e l' altro il monaco cadde tra le braccia del mondo dei sogni, ma Sango ancora sveglia rimase a fissare la mezza Luna in celo "Inu.yasha... Miroku ha ragione, sei insolitamente strano... cosa ti ha reso così? Vorrei tanto saperlo..." e così anche Sango cadde vittima del sonno, inconsapevole come gli altri del rischio del mezzo demone. Intanto sulla cime dell’ albero morto, il giovane mezzo spettro si contorceva e mugugnava, un’ orrido sogno lo stava tormentando.

SOGNO DI INU.YASHA

Un bambino dai capelli argentati e dalle buffe orecchie canine correva ,stanco e ansate, nell' oscurità. "Inu... Inu.yasha...vieni, vieni da me... coraggio non aver paura, vieni da me..." una voce risuonava flebile ma penetrante, lo chiamava, lo chiamava in una trappola chiamata morte... fu un secondo, un' istante una luce, un calore avvolgente e poi... e poi Inu.yasha bambino precipitò in una fossa ricolma di demoni che lo chiamavano "NOOOOOOOOOOOOO!!", di nuovo la luce lo pervase e il calore lo avvolse, ora il piccolo bambino era in una valle, i suoi occhi si colmarono di lacrime e di paura, una paura folle... innanzi ai sui occhi i corpi straziati e immersi nel sangue delle persone che amava: Kagome, Kikyo, Miroku, Sango, Shippo, Kirara, Kaede, Usagi e la mamma, non trattenne più le lacrime nel sentir echeggiare nell' aria le urla, le grida di disperazione che avevano lanciato gli amici prima di morire, poi innanzi a se uno ad uno comparvero i demoni che aveva con le sue mani sterminato. ma a capo di quell' orda di spettri assetati di vendetta, c' era lui... sì, lui... colui che lo aveva fatto da sempre soffrire... Naraku. Naraku sorrise beffardo notando lo sguardo spaurito del piccolo e indifeso bambino che aveva davanti a se poi mosse la mano… un cenno del demone e tutti gli altri si catapultarono contro il bimbo, che in un istante era di nuovo grande... impugnò Tessaiga, ma quando estrasse la spada dal fodero si rese conto che l' arma era sempre una spada vecchia e arrugginita e lui era un comune umano, non aveva scampo..."è la fine... arrivo mamma, Usaghi..." "No non è ancora giunto il tuo momento!"risuono come una dolce melodia la voce di chi conosceva bene e poi un lampo sembro squarciare quella trappola mortale e ingannatrice.

Nella realtà...

Tutti si svegliarono, un sibilo attraversò l' aria, la freccia sacra di una giovane sacerdotessa si andò a conficcare nel tronco del vecchio albero, da cui venne un forte gemito. Tutti sussultarono, l' albero si mosse come se avesse vita, ma una seconda freccia pose fine alla sua esistenza, i rami che fino ad allora avevano cullato il mezzo demone ricaddero morti svegliando il diretto interessato. "Ma cosa?Chi?...Come?..." Inu.yasha disorientato saltò giù dalla pianta e sul suo volto era dipinto un insolito pallore mortale. "Quella pianta ti avrebbe ucciso se io non fossi intervenuta..." dall' oscurità apparve Kikyo, in mano un' arco e sulla spalla la borsa delle sue potenti frecce sacre. Tutti furono meravigliati di vederla, Inu.yasha più di tutti “Come sarebbe a dire che sarei morto?” chiese confuso Inu.yasha massaggiandosi la schiena indolenzita, Kikyo sorrisse divertita “Quella su cui stavi dormendo era una pianta malefica la Time Teki no yume ovvero sogno mortale! Quella pianta ti avrebbe succhiato tutta la tua vita attraverso l’ incubo che aveva creato attraverso le tue paure, chiaro?!” Inu.yasha rimase in silenzio volgendo lo sguardo atterra, si era fatto giocare da una pianta come se niente fosse, si vergognava terribilmente… l’ umiliazione era grande. "Molto bene…dunque se non vi dispiace mi unisco al gruppo, momentaneamente..."affermò tranquilla la sacerdotessa "Perchè?" chiese aspra Kagome "Anche se da molto lontano ho percepito l' indebolimento dell' energia vitale di Inu.yasha, così sono venuta a controllare..."disse seria la sacerdotessa guardando freddamente Kagome, Miroku afferrò al volo le parole della giovane e si agitò improvvisamente "Allora non era una mia impressione!Ma se anche tu l' hai sentita allora..." "Sì, anche Naraku sa tutto, cercherà sicuramente di approfittarne, per questo sono qui, per proteggere Inu.yasha..." non terminò in tempo la frase che il mezzo demone la interrompe furioso più che mai "Io non mi sono indebolito! Fandonie e non ho bisogno di protezione da parte di nessuno!!! Che Naraku venga pure, gli aspetta una bella sorpresa...".

---------------------------- --------------------------------------------------

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** INSIEME NEL NUOVO CAMMINO... ***


6. cap.:INSIEME NEL NUOVO CAMMINO...

------------------------------------------

Da quando Kikyo si era unita al gruppetto, il silenzio era totale, ma gli sguardi sembravano urlare parole al morboso vento che riempiva la vallata e i loro cuori. Kagome e Kikyo in testa alla marcia si fissavano intensamente, il loro sguardo ricolmo d' odio e rabbia non voleva cedere e procedevano a passo fiero; a seguire la giovane elfa con sguardo stupefatto osservava le due giovani "sono forse gemelle?"pensò tra se e se ; Inu.yasha era dietro di lei sempre stanco e affannato, barcollava di qua e di là come un' ubriaco, sotto lo sguardo preoccupato di Shippo, Sango e Miroku. "Inu.yasha tutto bene? Hai bisogno di una mano?" Sango si avvicinò alla spalla del mezzo spettro posandovi la mano, fu come un lampo... Inu.yasha si girò di scatto e scansò con un colpo secco la mano di Sango, la quale spaventata dallo strano sguardo assassino del giovane, indietreggiò; come si rese conto della sua azione, lo sguardo del mezzo spettro si pietrificò, poi con tono malinconico chiese perdono alla giovane amica, che rimase sempre più sorpresa.

La marciata in fila indiana riprese senza tanti intoppi, ma qualcuno era turbato, qualcuno pensava spaventato "Cosa è successo a Inu.yasha, quello sguardo che mi ha lanciato, mi ha pietrificato, non ho avuto così tanta paura in vita mia, e poi... non è da lui chiedere perdono... qualcosa non và!!"Sango si scervellava, ma non capiva niente, poi un sussurro arrivò al suo orecchio "Si è agitato come hai sfiorato la spalla sinistra..." "Maestro!...", aveva ragione, Inu.yasha si era rivoltato contro di lei come gli aveva toccato la spalla "Ora che ci penso, quando ho appoggiato la mia mano, ho sentito qualcosa vibrare sotto le dita...", il monaco osservò l' amica pensieroso, per poi aggiungere in un soffio "Sarà bene tenere gli occhi aperti, a quanto pare siamo gli unici a essersi veramente resi conto del problema di Inu.yasha..." "Ma come!"Shippo, sopraggiunse al discorso sbalordito "Eppure si vede che stà male!Guardate come barcolla! Sembra che sia ubriaco fradicio!!" "Hai ragione Shippo, ma Kagome e Kikyo sono troppo prese a controllarsi e non si accorgono di come stà il loro grande amore... che fortunato, conteso da due sventole... UFF..." "E smettila una buona volta!!" "Scusa Sango...UFF...", ripresero a discutere animatamente sul da farsi, formulando ipotesi e soluzioni, sempre più ansiosi che mai; i loro sguardi erano fissi sul giovane amico esausto... Intanto Inu.yasha aveva lo sguardo fisso per terra e nel suo cuore sentivo uno straziante dolore, una grave morsa dal nome: Rimorso...

Flash Back...

"USAGIIII!!!!" un bambino vestito da una sfarzosa tunica bianca e con i capelli argentati, legati in un' alta coda, correva felice agitando un mazzo di margherite che aveva colto nei campi verdi non molto lontani... "Questi sono per te!..." il piccolo porse i mazzetto ad una giovane e bella elfa, vestita da un' elegante abito rosa scollato, "Come sei tenero Inu.yasha..." il bimbo sorriso lieto della risposta dell' elfa, la quale lo ricambiò con un sorriso ancora più radioso "Dimmi Inu.yasha, ormai è da un' anno che vivi con me... sei felice?" "Sì, sono felice!" "Mi Vuoi bene?" "Sì! Ti voglio tanto bene come se tu fossi la mia mamma!!" Usagi nel sentire quelle parole, afferrò il bambino e lo strinse a sè, e tra un singhiozzo e l' altro ricambiò il suo affetto "Anche io ti voglio bene, come se tu fossi il mio bambino..." Inu.yasha abbracciò forte Usagi,"Non ti lascierò mai Usagi!Sono così felice di stare con te..." "Veramente piccolino? Lo prometti?" chiese la donna fissandolo intensamente negli occhi dorati "Veramente, lo giuro!!" "Piccolo mio..." di nuvo lo strinse a sè, come se non volesse lasciarlo andare via, come se sapesse che un brutto giorno, lui l' avrebbe lasciata sola.

2 anni più tardi, sotto una tempesta, un ragazzino correva sotto la pioggia, fuggiva, fuggiva lontano dal luogo dove per tre anni aveva trascorso una vita felice, correva nel silenzio dei tuoni e dei lampi, correva senza fermarsi, senza voltarsi, intanto nella foresta quella giovane elfa un tempo sorridente ora piangeva ricurva su se stessa "INU.YASHA!!!".

Fine flash back...

La promessa fatta era stata infranta, Inu.yasha aveva lasciato sola la sua adorata Usagi e ora l' unica cosa a cui era in grado di pensare era il dolore provocatole,

Perdonami se ho infranto la mia parola,

ma avevo troppa paura,

troppa angoscia,

non volevo credere a ciò che mi dicesti,

e così come un codardo sono fuggito,

ti ho lasciata sola,

sola nello sconforto,

sola nel pianto,

sola nella morte...

--------- ----------------

Bene ho postato pure il sesto, cap.^^ grazie per i commenti, comunque è vero, è una fic. che ho postato anche su un' altro sito, la terminerò appena mi metterò in pari con l' altra!^^ non ci vorrà molto^^ (noooo sono solo18 capitoli che ti mancano!- -nd Inu)...--" bhe commentate ancora^^ baci baci

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=93699