(sigla
iniziale…come in un anime!! Eh eh!)
Hoshi
ni negai wo
Mado
no soto wa yotei tojikometa ame "Kyou wa gomen, to ka omou
nara mukae ni kite" Iitai kedo dame da...
RIT.
Hoshi
ni negatta sono yume wa Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni Anata
ni chitto mo oitsukenai
Ato
san jikan de kyou ga owatchau n da yo? Ashita aeru kedo oyasumi ga
kikitai dake Kenka nante iya da...
RIT.
Hoshi
ni negatta sono yume wa Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni Anata
ni chittomo oitsukenai
Hoshi
ni negatta sono yume wa Hitotsu hitotsuzutsu kanau nara Anata
ni mottomo chikazukitai
Konna
mainichi de mo Zutto tsuzukimasu you ni "Omoide ni
naritakunai"
Kitto...
RIT.
Hoshi
ni negatta sono yume wa Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni Anata
ni chittomo oitsukenai
Hoshi
ni negatta sono yume wa Hitotsu hitotsuzutsu kanau kara Anata
ni mottomo chikazukitai
Hitotsu
no kumori mo nai aozora ni Futari de naretara ii ne
(Chieko
Kawabe)
Il giorno della tanto
attesa gita è arrivata!
Cari lettori, questa è
la nostra ULTIMA occasione!
Se non si mettono
insieme entro la fine di questo capitolo, giuro che appendo al chiodo
la lira, per sempre!
Mi ritiro dalla
scrittura!
Speriamo bene…
Kyoto.
Hina:
-“Urrààààà!!!
Siamo a Kyoto!”
Chise è molto
meno entusiasta:
-“Ma non ci sei mai
venuta?”
-“Ceeeerto! Tuttavia
questa è un’ occasione speciale, la gita scolastica!”
-“Ah, certo, certo…”
-“Durante la gita l’
atmosfera è…magica…ti rendi conto, Chise? Che bello essere
giovani!”
-“Lo dici come se
già lo rimpiangessi! Sembri una vecchia!”
-“Uff!!! Cattiva! E
poi quella veramente vecchia tra noi due sei tu!”
Chise si appoggia al
finestrino del treno e guarda fuori.
-“…….”
-“…….Chise!!! A
questo punto dovresti chiedermi perché ho detto così!”
-“Ma non mi
interessa, davvero!”
-“Accidenti! Sei
insuperabile nell’ evitare conversazioni scomode!”
Hina si volta dall’
altra parte.
Le strade e gli alberi
si susseguono, veloci.
Hina si rivolta verso
Chise:
-“E sei anche
antipatica!”
E ritorna a guardare
dall’ altra parte.
In lontananza, i
grattacieli, le autostrade, automobili che sfrecc…
-“E sei anche
testarda!”
-“Insomma, Hina! Se
vuoi dirmi qualcosa dilla senza fare storie!”
-“Ma non è
chiaro quello che ti voglio dire?”
-“No che non lo è!”
-“Guarda! Chi sta
seduto lì, più avanti?”
-“Provo ad
indovinare! Ummmmm! Ummmmm! E’ Takeshi?”
-“Brava!”
-“Visto? Ho poteri
da medium!”
-“E’ inutile che
fai la finta tonta con me!”
-“Devo fare la tonta
vera?”
-“No!
Che cavolo, Chise! Questa è la gita scolastica! Stiamo andando
a divertirci! Rilassati un po’!”
-“Veramente quella
nervosa sei tu!”
Hina sputa fumo dalle
orecchie.
-“Io sono
calmissima! E tu, lo sai cosa intendo!”
Poi le sussurra in un
orecchio:
-“Perché non
approfitti di questa giornata per stare un po’ con lui?”
-“Perché l’
idea dovrebbe allettarmi?”
-“AAAAAAHHHH!!! Mi
fai venire un nervoso quando fai così…!”
Poi, come al solito,
Hina ha una delle sue idee.
Si alza e urla:
-“PROOOOOOFFF?? Ho
un bisogno urgente di andare in bagno!”
-“Vai, mia cara
studentessa! Possa tu godere di una sana e liberatoria pisciat…”
-“Ma,
ma, prof! Ho paura che, se mi alzo dal mio posto, il treno verrà
squilibrato nel peso! Non potrebbe venirsi a configurare una
situazione pericolosa?”
Chise:
-“CHE RAZZA DI
PROBLEMA IDIOTA E’ MAI QUESTO???”
Il prof. e Hina sono
praticamente sulla stessa lunghezza d’ onda.
Capisce al volo.
-“Ggggiusssssssssssto,
mia cara studentessa! Ma non preoccuparti! Il tuo professore ha già
pensato ad una soluzione! Ah ah ah ah! Farò sedere al tuo
posto un altro compagno, mentre sarai via!”
-“Oooooh!!
E a CHI ha intenzione di affidare questo incarico?”
-“Domanda
intelligente, mia cara studentessa! Ebbe, l’
incaricato….SARATTTTTTAKESSSSSSHHHHHIIIIIIII!!!!”
L’ intero vagone alza
le braccia al cielo e fa eco:
-“IIIIIIIHHHH!!!”
Hina è commossa:
-“Oh, prof, quanto
sei giustooo!!”
Il prof mostra il segno
di vittoria e fa brillare i suoi denti:
-“Oh,
yes! Peace and love, boys! Donforgeditt! (Don’t forget it!)”
Takeshi sospira:
-“Io cambio
scuola....”
Uhuuuuuuu!!! E così
Takeshi va a sedersi vicino a Chise!
Hina! IO ADORO quella
ragazza!!
Vediamo, vediamo, che
succederà?
Ecco che prende posto.
I due si guardano,
stanchi.
A Takeshi, non sa
perché, viene da ridere.
Anche a Chise, non sa
perché, viene da ridere.
Ridono sottovoce.
Takeshi:
-“Beh, io continuo
il pisolino…”
Tira la maniglia e
abbassa lo schienale.
Chise estrae il walkman
dalla borsa:
-“Buonanotte!”
No.
No!!
NOOOOOO!!!
Hina osserva di
nascosto la scena (non è andata al bagno!):
-“Dannazione! Quelli
sono due ossi duri…ci vorrà qualcosa di più
efficace!”
Hai ragione, Hina: qui
urge una mossa VERAMENTE geniale....
....imprevedibile...
....inarrestabile...
...in una parola,
SUBDOLA!
Ci vuole l' attacco
subdolo!
In quel momento, Hina
si illumina:
-”Ho un' idea!”
Speriamo....
Hina torna al suo
posto.
-”Grazie, Takeshi,
ora puoi andare!”
-”Ma se sei
appena...”
-”Torna pure al tuo
posto!”
-”Ma...tu NON SEI
andata in bagno, vero? Hai fatto troppo presto...”
-”MI E' PASSATA LA
VOGLIA, VA BENE? Ora fammi sedere al mio posto!”
Takeshi sembra confuso
(e vorrei vedere!):
-”...ti è
passata la voglia di andare al bagno...?”
-”MI FAI SEDERE,
PERRRRR PIACEEERRRRRRRRRRREEEEEE???????”
Takeshi se ne va,
rimuginando sui misteri del metabolismo del corpo femminile.
Hina si siede e, senza
nemmeno tentare di affrontarla a quattr' occhi, comincia a parlare:
-”Chise, devo dirti
una cosa importante...”
Chise, senza voltarsi,
fissa il finestrino:
-”...”
-”Ti prego, ora non
mi interrompere perché è molto difficile per me
confessare questo alla mia migliore amica...”
-”...”
-”Ecco, vedi, io...”
-”...”
-”...ecco, il fatto
è che tu in tutti questi anni non ci hai mai nemmeno provato,
e per quanto ti abbia supportato non ho potuto fare a meno di
coltivare anche sentimenti miei...”
-”...”
-”...i quali per
farla breve anno dopo anno si sono riproposti con sistematica
insistenza rafforzandosi nelle loro più intime e per questo
fondanti motivazioni le quali tutte strettamente collegate al
vissuto personale sono purtroppo sfuggite al mio disperato tentativo
di contenimento dilagando in una passione difficilmente contenibile
che solo grazie ad una ferrea volontà sono riuscita a tenere
a bada durante le mille occasioni, ecco è questo il punto cui
volevo arrivare, dicevo durante tutte quelle occasioni nelle quali tu
non hai saputo approfittare opportunamente di ciò che La
Fortuna o Il Fato o qualsiasi altro nome o forma gli si voglia dare
ti ha concesso...”
-”...”
-”...sì lo so
questa mia improvvisa rivelazione potrebbe sconcertarti ma è
naturale dato che tu e non solo tu ma tutti i nostri compagni tutti
quanti voi siete abituati a vedermi sotto un' ottica totalmente
diversa vale a dire quella della semplice migliore amica della
protagonista ruolo che non mi dispiace affatto oh intendiamoci ma
che sfortunatamente non può ridurre la mia gamma di emozioni
e conseguentemente tutto il ventaglio di mille e mille e più
inquadrature, se così vogliamo chiamarle, in cui ogni persona
tu compresa può arrivare ad osservarmi cogliendo aspetti di
me che molto probabilmente anzi senz' altro io stessa ignoro
completamente, ad ulteriore riprova della intrinseca molteplicità
dell' io nel suo essere ed esserci empirico-fattuale e per dirla in
una sola parola sociale...”
-”...”
-”...TUTTO CIO'
PREMESSO, io temo di essermi, in questo ultimo periodo,
tremendamente, impossibilmente, irriducibilmente innamorata..di...”
Chise continua a
fissare il finestrino.
-”...”
-”...”
-”MA TU AVEVI GLI
AURICOLARI E NON HAI SENTITO UN ACCIDENTE?????”
Chise finalmente si
accorge di lei e “stappa” le orecchie:
-”Eh? Oh, Takeshi è
già andato via?”
-”E pensare che ti
avevo fatto tutto quel discorso...ero riuscita, CON UNA CAPACITA' DI
SINTESI DI CUI IO STESSA MI STUPISCO, a fare una premessa che
avrebbe attutito al massimo l' impatto tremendo di quello che mi
accingevo a dirti! E TU...TU STAVI ASCOLTANDO MUSICA!”
Chise è
frastornata e anche mezza assonnata:
-”mmmm....taglia
corto...cos' è che vuoi dirmi...? ..dai chè voglio
distendermi un po'...”
-”STO DICENDO...”
-”Aspè! Ma tu
non eri andata al bagno? Come mai sei tornata così presto? Hai
pisciato col turbo?”
-”...STO DICENDO CHE
MI PIACE TAKESHI!!”
Oooooohhhh!!!
Colpo di scena, signori
lettori!
A Hina piace Takeshi!
Chi l' avrebbe mai detto?
(eh eh
eh...furbacchiona...)
Tutto il vagone si
volta verso di lei. I compagni nei sedili posteriori saltano fuori e
domandano:
-”Ti piace
Takeshi?????” Il professore salta fuori e domanda:
-”Cara studentessa,
ti piace Takeshi?”
Una signora anziana
salta fuori insieme al suo gatto e domanda:
-”Signorina, ma
davvero le piace Takeshi?”
Il gatto miagola. La
traduzione è, più o meno:
-”Meow! Ti piace
Takeshi?”
Il macchinista
abbandona la carrozza di testa, corre a perdifiato attraverso quattro
vagoni, apre con impeto la porta ed irrompe, domandando con
interesse:
-”Chi è
quella a cui piace Takeshi?”
Hina:
-”No-non c' è
bisogno che lo sappia tutto il mondo....”
Una voce, in
sottofondo, nella calca che si è creata, sussurra al
cellulare:
-”Sì, sì,
passatemi la Casa Bianca! Signor Presidente, sono io! Ho appena
saputo che, a quanto pare, le piace Takeshi....”
Hina si volta
lentamente verso Chise.
Chise la guarda,
stanca.
-”Davvero ti piace?”
-”(eheheh...è
turbata...) Sì...”
-”Da quanto?”
-”Da un anno circa.”
-”E perché
non me l' hai mai detto?”
-”Maaaaaaaaa perché
non potrei andare mai contro gli interessi della mia migliore amica
naturalmente!! Capisci? Ho sempre tenuto tutto dentro, credendo che
fosse fin dall' inizio un amore impossibile...però vedendo
che tu indugiavi, in me è affiorata una certa debole
speranza...non ho potuto più aspettare e te l' ho detto...”
-”Ah...”
Chise distoglie lo
sguardo e risponde con un tono di voce piatto:
-”Ho capito. Avresti
fatto meglio a dirlo subito, però. Avrei potuto aiutarti.”
-”Ma...ma...Chise...io...”
Hina si accorge degli
sguardi dell' intero vagone puntati su loro due.
-”MA SIETE ANCORA
QUI??? TORNATE AI VOSTRI POSTI! ANCHE LEI, SIGNOR MACCHINISTA! FILI
IN CABINA A GUIDARE QUESTO TRENO!”
La piccola folla si
disgrega.
Hina riprende,
sottovoce:
-”...io non avrei
mai potuto dirtelo, sapendo che tu e lui...”
-”Uff! Quante volte
devo ripetertelo? Fra me e Takeshi non c' è mai stato niente!
Se solo tu me l' avessi detto prima...ACCIDENTI A TE!!! QUANTO SEI
IDIOTA!!! MA CHE HAI AL POSTO DEL CERVELLO???”
-”Chise...che ti
prende?”
-”Niente! Niente!
Non vedi come sono calma? Sto benissimo! Grazie per esserti confidata
con me, Hina! Lo avessi fatto qualche secolo fa, forse avrebbe avuto
maggiori effetti!”
Chise si è
improvvisamente alterata.
Si volta bruscamente
dall' altra parte, spiaccicando la guancia sul finestrino gelido.
Tamburella con le dita.
Ogni tanto, sbatte la
mano sul bracciolo con esasperazione.
Passa un minuto di
silenzio, poi si alza improvvisamente e sbotta:
-”Vieni con me, ti
devo parlare!”
La porta nel corridoio
che collega due vagoni e chiude la porta.
Hina:
-”Allora, cosa c'
è?”
-”......vattene....”
-”Eh? Ma se mi hai
portata tu qui?”
-”Non mi riferisco a
te!”
Il tizio col cellulare
sbuca dalla porta del bagno:
-”Signor Presidente,
sembra che sia stato scoperto...”
Chise lo rispedisce nel
vagone con un calcio:
-”E LEVATI DALLE
SCATOLE!”
Hina guarda più
attentamente gli occhi di Chise.
Sono rossi.
Chise sta piangendo,
molto silenziosamente...
Senza dire altro,
abbraccia forte Hina.
-”Perché?
Perché? Perché non sei stata sincera?”
-”Chise...io non
volevo che succedesse questo...(eheheh....sta per cedere...)”
-”Ma che stai
dicendo? Questo doveva succedere molto prima! Perché diavolo
hai perso tutto questo tempo credendo di dovermi favorire???”
-”???”
-”Se fossi stata più
sincera con me, probabilmente a quest' ora tu e lui sareste insieme
da chissà quanto!”
-”EEEEEHHH???”
Chise si asciuga le
lacrime e sorride:
-”Ma ormai non
importa! Quello che conta è che finalmente ti sei confidata
con me! Ora che ci penso...ecco perché continuavi ad
insistere riguardo a me e lui! Volevi indirettamente attirare l'
attenzione sul fatto che lui ti interessasse tanto! Come ho fatto a
non capirti subito, amica mia??”
-”Ehm....veramente
io no-non...(ma che cavolo ha capito???)”
-”Non preoccuparti,
Hina! Adesso vado da lui e glielo chiedo subito! E' proprio come
dicevi tu! Questa gita scolastica è l' ideale per far nascere
una storia! Aspettami qui, eh?”
Chise si fionda nel
vagone.
Hina:
-”...che cavolo ho
combinato...!”
Chise raggiunge il
sedile di Takeshi.
-”Ehi, devo dirti
una cosa!”
-”Chissà
perché, lo sospettavo...”
-”C' è una
ragazza a cui piaci!”
-”...Hina?”
-”Oh! Come fai a
saperlo? Chi te l' ha detto?”
-”Così, per
'sentito dire'...(per la precisione, lo ha sentito tutto il treno!)”
-”Ehm...dunque....quale
sarebbe la tua risposta?”
-”La mia risposta
è...prima di tutto, smetti di tremare ché mi fai
impressione...”
E' vero: Chise sta
tremando come una foglia, e tenta disperatamente di nasconderlo.
Lei risponde con voce
impacciata:
-”La-lascia
perdere...è il movimento del treno...allora?”
-”Allora...”
Takeshi finalmente la
guarda negli occhi, e legge sul suo volto la paura.
Passa qualche secondo,
in silenzio.
Poi, Takeshi sorride.
-”Ho capito. Stiamo
pure al tuo gioco.”
Chise:
-”Non fingere una
sicurezza che non hai!” sibila.
-”Hai ragione,
ma...come faccio a rimanere calmo dopo una cosa del genere? Chiunque
sarebbe un po' agitato, non credi?”
Chise sta per
scoppiare: la sta provocando, è chiaro!
-”Piantala e dammi
la tua risposta!”
Lui tira un profondo
respiro e conclude:
-”Dille pure che ci
penserò seriamente.”
-”Ah! Finalmente ti
sei deciso!”
Chise si volta e se ne
va.
EVVAI!!! FINALMENTE
QUESTA STORIA STA PRENDENDO LA PIEGA GIUSTA!!
La mossa di Hina è
stata stupenda: anche se non tutto sta procedendo secondo i suoi
piani, questa scrollata sembra aver parecchio turbato Chise.
Ormai è
sicuro...finiranno per cedere entrambi!
SARA' LA MIA
VITTORIAAAAAAAA!!!!!!
Hina e Chise ritornano
ai propri posti.
Chise si rituffa nel
walkman.
Fino all' arrivo, due
ore dopo, non parlano.
Tensione, tensione!
Sale la tensione!
....
Le interessanti ed
educative visite ai Templi di Kyoto, depositari di una storia
antica...
...non le fila
nessuno!!!
Figurarsi se una gita
scolastica serva a questo!!
A zonzo per negozi!
Riuniti in piccoli
gruppi, si sceglie il proprio itinerario e ci si da appuntamento a
più tardi.
A MOOOOOLTO più
tardi!
Hina ad un certo punto
perde di vista Chise.
-”E adesso dove è
finita?”
.
Dopo un' oretta di
ansioso girovagare, finalmente Ciise riappare all' angolo di un
chiosco.
-”Chise! Ma dove ti
eri cacciata??”
-”.....”
-”Che c' è?
Perché non rispondi?”
-”.....”
-”...ce l' hai con
me?”
Chise non dice una
parola, e se ne va.
Hina comincia a
preoccuparsi seriamente:
-”Forse...forse ho
esagerato...”
E' sera ormai.
ALBEEEEEEEEEEEEEEEEEERGO!!!
CHE EMOZIONE!!!
Chise non si sente
bene, va a letto senza nemmeno finire la cena.
Per lei, la gita a
Kyoto termina quella sera.
Nei due giorni
successivi, Chise non cambia il suo umore e non rompe il suo mutismo.
Hina la osserva, sempre
più preoccupata, ma non osa avvicinarla.
Si sente in colpa.
Purtroppo la scuola
riprende.
Di fianco al suo banco,
Hina osserva il volto di Chise sempre più depresso.
Arriva l' ora di
educazione fisica.
Mentre la classe si
svuota e gli alunni si dirigono in palestra, Hina porta Chise in
corridoio e cerca disperatamente di parlargli per l' ennesima volta:
-”Chise, ti prego!
Non puoi continuare così, ti stai distruggendo!”
-”Non sono affari
tuoi...”
-”Come sarebbe? Non
ti riconosco più! Questa non è una frase che direbbe la
mia migliore amica!”
-”La mia migliore
amica...che trama contro di me alle mie spalle...”
-”....come?”
-”Credi che non l'
abbia capito?”
-”..........”
Hina è stata
smascherata.
-”Dunque...è
normale che tu mi odi, ora...”
-”...mi hai fatto
star male per parecchi giorni...”
-”Ma cerca di
capire! Io l' ho fatto per te!”
-”Per me??”
-”Ma certo! Voglio
dire...accidenti, è che tu e quello lì siete così
testardi! Le ho provate tutte, ma non sono riuscita a farvi
confessare i vostri sentimenti! Siete davvero impossibili!
Ti rendi conto di
quanto è difficile aiutarti, se tu continui ad intestardirti?
Per puro orgoglio, poi!”
Chise abbassa lo
sguardo, imbarazzata:
-”...”
-”Ti prego, Chise!
Per una volta, per questa volta almeno, sii sincera con te stessa!”
-”...io...io e
Takeshi...”
Infine Chise solleva lo
sguardo e tira un respiro profondo.
Si volta verso Hina e
sorride.
-”Vado a parlargli!”
Hina non dice niente.
La abbraccia forte, poi la lascia andare.
Takeshi e Chise si
incontrano in un angolo.
-”Volevi parlarmi?”
-”Sì...”
-”...”
-”...”
-”...”
-”...”
-”...”
-”...”
-”...volevo dirti
che io non posso continuare così. Sono al limite della
sopportazione.”
Takeshi risponde
immediatamente:
-”Hai ragione. Anche
io sono stanco di questa situazione.”
-”Per
cui...forse...Takeshi, io...”
E VAI! E VAI!!
LA DICHIARAZIONE!!
FINALMENTE!!
STA ARRIVANDO IL
MOMENTO TANTO ATTESO!
CHE BELLO, CHE BELLO,
FARE LO SCRITTORE!!!
-”Per
cui...Takeshi...io...io ti...”
IO TI...?
IO TI...?
CORAGGIO!!
Ed infine, Hina lo
dice:
-”IO TI IMPLORO,
METTIAMO FINE A QUESTA FARSA!”
-”NON VEDEVO L'
ORA!”
-”Bene! Allora, se
sei d' accordo...”
Hina guarda verso
l'autore.
?????
HINA GUARDA VERSO L'
AUTORE??????
-”Non ne posso
proprio più di continuare a fare finta che tu non ci stia
osservando!!”
Takeshi:
-”Hai davvero rotto!
Per quanto ancora hai intenzione di venirci dietro?”
....
I PE-PE-PERSONAGGI
PARLANO CON L’ AUTORE!!!
Chise ora rivela il suo
reale stato d' animo: altro che depressa, è tremendamente
incavolata!!
-”E' da più
di una settimana che non ci lasci in pace!”
Takeshi:
-”Lo vuoi capire o
no che tra noi non potrà mai nascere una storia??”
Chise:
-”E' da quando è
cominciato il primo capitolo che tentiamo di fartelo entrare nella
zucca!”
EH?
-”Non ti rendi
conto, insomma, che HAI SCELTO I PERSONAGGI SBAGLIATI??”
EEEEEEHHHHHH??????
Io avrei...scelto i
personaggi sbagliati?
Ma....ma non è
possibile!
Non appena li ho visti,
ho subito pensato che fossero perfetti! Lo giuro!
Perché…
…beh, insomma, l’
avete visto anche voi lettori com’ erano, come si comportavano!
Era solo all’ inizio,
ho capito! Ma sembravano comunque validi!
Chise improvvisamente
domanda:
-“Ti sembravamo
validi? E sulla base di quale concetto?”
-“Come?”
Anche Takeshi gli
parla:
-“Come
hai potuto giudicarci dei personaggi validi solo in base ad una
iniziale impressione?”
-“Ma…vi
ho ritenuti validi perché avete assunto un atteggiamento
che…sembrava consono al tipo di storia che volevo scrivere!”
Takeshi:
-“Quale
atteggiamento? Quello di accarezzarci? Ma noi stavamo soltanto
prendendoci in giro!”
-“E
io come potevo saperlo?”
Chise si innervosisce,
di fronte alla superficialità dell’ autore:
-“E’
proprio questo il punto! Tu non ci conosci affatto! Come potevi
pretendere di inquadrarci soltanto osservando per un attimo le nostre
apparenze?”
Takeshi rincara la
dose:
-“Infatti!
Noi siamo personaggi freschi, pieni di vitalità, e abbiamo una
vita nostra, indipendente!”
Chise:
-“Abbiamo anche un
nostro passato!”
Takeshi:
-“E tu non puoi
ignorarlo semplicemente perché…la TUA storia comincia da
quel punto!”
L’ autore è
sorpreso dalle reazioni dei due. Risponde, alterandosi un poco:
-“Ma…ma…insomma…l’
autore sono io! Io vi ho creati!”
Takeshi reagisce con
strafottenza:
-“E’
vero, ci hai immaginati, ma questo non significa che dobbiamo fare
tutto quello che vuoi tu!”
L’ autore reagisce:
-“Un momento! Tutto
questo è assurdo!”
-“Perché?”
chiedono entrambi.
-“Perché
questa è una storia che parla d’ amore…quindi deve per
forza esserci del sentimento, altrimenti lo scopo stesso di questa
storia e della vostra esistenza non avrebbe senso!”
Chise e Takeshi
rimangono allibiti. Pregustando la vittoria, l’ autore conclude,
trionfante:
-“Eh eh eh! Non ve
l’ aspettavate questa, vero?”
Ma i due stanno solo
“facendo finta” di essere in difficoltà…
Chise:
-“Ma qui infatti SI
PARLA di sentimenti! Di sentimenti che non nascono!”
L’ autore, a bocca
spalancata:
-“Eeeeehhh????? Ma
che significa??? Non ha senso!!!”
Takeshi:
-“Solo
perché ci hai scelti come protagonisti, dovremmo per forza
innamorarci l’ uno dell’ altra?”
Chise:
-“Ha
senso, eccome! Nella vita reale, due persone possono semplicemente
ignorarsi, senza mai venire a contatto?”
-“Eh? S-sì,
ma….”
-“E
allora!!! E’ proprio quello che facciamo io e Takeshi! A questo
punto, la storia che abbiamo raccontato noi è DI GRAN LUNGA
più vera di quella che volevi narrare tu!”
L’ autore si
affloscia, senza più forze:
-“Ma dove ho
sbagliato…?”
Chise:
-“Secondo
me, avresti dovuto importi fin dall’ inizio come narratore
onnisciente e super partes. Invece, hai voluto seguire le vicende
senza intervenire, ed ecco il risultato…”
-“Ma
io ho fatto questa scelta perché non volevo che la storia
perdesse in autenticità! Volevo che rispecchiasse il più
possibile la vita vera!”
-“E
allora ci sei riuscito, direi! Nella realtà, può anche
semplicemente…non succedere niente! Se non è realtà
questa…!”
Ma Takeshi interviene:
-“Ma
che ragionamenti complicati! Onnisciente, non onnisciente…secondo
me la verità, caro il mio scrittore, è un’ altra!”
L’ autore lo supplica
in ginocchio, sul punto di scoppiare in lacrime:
-“No, ti prego! Non
dirla! Non dirla! Tutto tranne questo!”
Ma la sentenza di
Takeshi è spietata e inevitabile.
E così arriva
il…
...COLPO
DI GRAZIA!!!
-“La
verità è che voi autori non avete più idee!”
L’ autore sprofonda
negli abissi della disperazione. Scoppia a piangere:
-“NOOOOOOOOO!!!
Buaaaaaaaaaaaaaaaahahahahaaaaaaaaaaaaa!!!
Cattivoooooooooooooooo!!!!!!!!!!”
L’ autore si rotola
per terra e piange, ormai completamente annientato.
Chise viene quasi mossa
a compassione da quella patetica scena, e cerca di consolarlo.
-“Su,
coraggio, non faccia così…Takeshi è stato un po’
troppo duro…però forse non sarebbe male per lei cercare una
nuova attività, che so, dipingere, suonare, fare sport….”
L’ autore si aggrappa
a Chise e, piangendo, comincia a raccontare la sua storia…
-“…capisci? Ho
sempre avuto un’ infanzia difficile….”
…parla per ore,
sfogandosi e singhiozzando…
-“…e non fu certo
colpa mia se me la feci addosso, quella volta! Avevo solo quattro
anni…”
…narra le sue
disavventure e le mille peripezie che lo hanno reso emotivamente
instabile…
-“…per
non parlare di quella volta che starnutii di fronte alla ragazza che
mi piaceva…la sua camicetta nuova…che figura di
meeeeeeeeeeeeeee….”
Chise lo ascolta fino
alla fine, accarezzandogli la testa. Alla fine gli da un bacino sulla
fronte e dice:
-“Su, su, ora è
tutto finito…adesso lo sappiamo che dobbiamo usare i fazzolettini,
vero?”
-“Sniff, sniff….sì…”
-“…lo sappiamo che
non esiste nessun piranha in agguato nascosto nel water, vero?”
-“….sì,
sì…”
-“Braaaaaaavo
bambino! Adesso asciuga quei lacrimoni e torna a casa, va bene?”
-“Sorellona…sniff,
sniff…mi accompagni tenendomi la mano?”
-“Non esagerare,
adesso! Non posso andare oltre il cancello della scuola!”
-“Perché?”
-“Perché
lì finisce il fondale. Non è colpa mia se hai creato
delle ambientazioni così ristrette. Ora vai, su!”
Cari lettori…
…sento di dovere
delle scuse a tutti voi.
La decisione di voler
scrivere questa storia si è rivelata una svista colossale!
Questo racconto è
un completo fallimento, una totale disfatta!
Lo so, lo so, è
stata una mia mancanza come scrittore: colpa mia!
Ho dunque fallito!
Mi dispiace di avervi
fatto perdere tempo!
Ma adesso, da bravo
piccolo autore, faccio un fioretto!
Prometto
che d’ ora in poi non scriverò mai più senza prima
avere avuto una buona idea!
Ne va
dell’ orgoglio, della dignità mia e di tutti gli altri
scrittori che ci sono al mondo!
Però, che
figuraccia…sigh…
…per l’ ultima
volta, vai con la sigla…
La pioggia fuori dalla
finestra ha bloccato i miei programmi,
vorrei dirti “Se ti
dispiace per come è andata oggi, allora vieni qui da me”
ma non posso, perchè…
RIT.
…anche
se i desideri che ho espresso ad una stella cadente
si
avverano uno dopo l’ altro,
non
riesco ancora a raggiungerti…
Solo altre tre ore e
finirà, questa giornata?
Potremo vederci domani,
mi basta sentire un tuo “buonanotte”,
non voglio litigare…
RIT.
…anche
se i desideri che ho espresso alla stella cadente
si
avverano uno dopo l’ altro,
non
riesco ancora a raggiungerti…
…
ma se i sogni che ho confidato alla
stella cadente
continueranno
ad avverarsi,
potrò
avvicinarmi a te sempre di più…
E in questo modo, ogni
giorno,
spero che continui per
sempre,
perché non
voglio diventare solo un ricordo.
RIT.
…anche
se i desideri che ho espresso alla stella cadente
si
avverano uno dopo l’ altro,
Sicuramente…
non
riesco ancora a raggiungerti…
…
ma se i sogni che ho confidato alla
stella cadente
continueranno
ad avverarsi,
potrò
avvicinarmi a te sempre di più…
Vorrei…
…noi due, insieme,
sotto un cielo senza
nuvole…
…sigh…(brutta)
FINE…
-“Beh? Se ne è
andato?” chiede Takeshi.
Chise scruta l’
orizzonte, da dietro il cancello.
-“Sì, ormai
non si vede più!”
-“Finalmente! Che
scocciatura!”
-“E dai! A me un po’
faceva tenerezza!”
-”Però se lo
meritava! Non ci si intrufola così nella vita dei propri
personaggi!”
-”L' abbiamo proprio
fregato per bene!”
-”Meno male che ce
ne siamo accorti in tempo, al primo capitolo!”
-”Eh! Ma era
abbastanza evidente! Ci sentivamo troppo osservati!”
Takeshi la guarda di
sbieco.
Sorridono insieme.
-“Bene. Andiamo?”
-“Ok. In aula?”
-“Certo!”
Takeshi e Chise corrono
nella loro aula.
Dalla finestra, le voci
chiassose dei compagni che provengono dal campo di pallavolo
rimbombano nella classe vuota.
Chise chiude
accuratamente la porta a chiave.
-“Perfetto! Ora
nessuno potrà più interromperci!”
Si dispongono ai due
lati di un banco, uno di fronte all’ altro.
Takeshi le strizza un
occhio.
-“Riprendiamo da
dove avevamo interrotto?”
-“Sì!”
...ricominciano,
dolcemente, a sfiorarsi le guance…
…si guardano
intensamente, come se fossero due innamorati...
...ed infatti, è
proprio quello che sono!!
-“Chise, ho un’
idea! Perché non ci mettiamo insieme?”
Chise risponde,
commossa:
-“Oh,
amore mio! Temevo che non me l’ avresti mai chiesto…”
…….
…………..
………………….
FINE
(vera!)
Nota
finale: Beh? Vi è piaciuta questa storiella? Spero di sì!
Io mi sono divertito molto a scriverla.
So
che è un po' breve, io stesso mi sono reso conto che due
personaggi come loro (e anche Hina e il prof.!) avrebbero meritato
qualcosa di più elaborato. E' per questo che vi annunciò
che ho intenzione di inserire Chise e co. in una nuova storia, che
prenderà avvio dal primo capitolo di questa ma proseguirà
in direzione diversa.
L'
unica vera differenza è che questa storia non sarà
scritta...o almeno non completamente scritta!
La
costruirò in maniera interattiva, mediante un videogioco che
in questo momento sto già realizzando!
Mi
auguro di non metterci molto a finirlo!
Grazie
a tutti e a rivederci, speriamo presto!
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