Sparkle Of You

di Emily OneDirection
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Memories Tears ***
Capitolo 3: *** Who's that Baby??? ***
Capitolo 4: *** Lake ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


                                                                                                                                                         



                                                                    


Premetto che:

Avevo già scritto la storia ma non piacevano alcuni dettagli e l’ho cambiata.

Ringrazio chi l’aveva recensita prima.

 

Prologue

 

 

Mi siedo sulla riva della spiaggia a ricordare il momento che mi ha distrutta, che mi ha uccisa.

Farlo è come se il mio cuore venga lapidato all’infinito.

 

Non potevo credere che stesse veramente dicendo quelle parole. Non era più in sé.

- Justin non è più una questione di sesso!- Urlai. Anita mi guardava sbalordita.

- Mi avevi detto di essere vergine!- Lo accusò. Lui non fece in tempo ad ascoltarla che, dopo due respiri profondi, mi urlò:

- Ascoltami ora Skye! Non hai mai avuto il diritto di venire a rovinare la mia vita! Non puoi venire qui a rompere il patto! Non puoi…

- Cosa? Amarti? Tranquillo mi dimenticherò di uno stronzo qualsiasi. – Lo interruppi. Mi guardò con gli occhi pieni di rabbia.

 

Anita Meridian era la sua ‘nuova vittima’ quell’anno. Lui trovava (o lo fa ancora) le ragazze e faceva credere loro di essere un romantico sedicenne vergine che cercava l’amore, ci andava al letto e poi se ne sbarazzava.

A causa di questo vizio mi confonde il patto che aveva fatto con me.

A che gli serviva una ragazza con la quale fare sesso ogni volta che voleva??

 

Osservo il tramonto e capisco cosa mi sono persa durante tutto questo tempo passato ad autocommiserarmi.

Odio averlo amato. Odio ricordarlo ancora come una cosa importante.

Perché non riesco a dimenticarlo?

 



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Capitolo 2
*** Memories Tears ***


                                                                                                                       

1 .  Memories Tears

 

 

 

Il mare è bello. Solo a pensare che vivrò qui mi fa esplodere di felicità. È stato il mio sogno fin dall’infanzia.

-Ti piace Los Angeles?- Mi dice Justin con sguardo furbo apparendomi davanti.

Cerco di guardarmi intorno osservando le strade Californiane. Faccio finta che non esista. È passato un anno ormai.

Proseguo la passeggiata dandogli uno spintone. Il rumore dei miei tacchi si sente ad ogni passo. È uno straziante silenzio-rumoroso.

-Non mi dici niente?- Con tono strafottente mi domanda. Sono felice di risentire il suono soave della sua voce.

Dopo tanto dolore, tanta insonnia, tante ferite.

-Sei dimagrita.- Nota. “Indovina perché” Penso.

 

-Skye?- Domandò. Sorrisi. Col suo dito percorse il mio braccio. Mi vennero i brividi.

-Si?- Chiesi in risposta. Gli regalai una carezza.

-Ti va di fare un gioco?- Propose. Alzai un sopracciglio curiosa. Mi domandavo cosa volesse. –Vuoi essere la mia AMICA DI LETTO?

Non mi piaceva quel gioco. Sapevo come andava a finire. Vedevo abbastanza film. Dato che eravamo nella realtà sarebbe finita così :

ragazza ferita, ragazzo compiaciuto.

Nonostante tutto non potevo rifiutare l’offerta.

-Certo!- Mi finsi contenta con un pugno nello stomaco.

 

-Che vuoi Bieber?- Cedo. Non riesco a non parlargli. Stare in silenzio con lui è un’impresa impossibile.

-Hai aperto bocca…vuoi fare un gioco?

-Com’è l’altra volta? Ti ricordi com’è andata a finire?- Domando. Non ha ancora capito come funziona. Non può presentarsi da me dopo anni solo per rompere le scatole. Ci dovrebbe essere un regolamento di educazione e rispetto.

Ride. Perché? Gli ho per caso detto qualcosa?

- Bieber vattene.

- Bennett ascolta.

-Cosa?!- Chiedo stufa. Devo uscirne in qualche modo da questa situazione.

-Ho bisogno di te! Non posso più permettermi di fare come prima perché…

-Perché se scoprono che rimorchi ragazzine a casa raccontando cazzate addio finta storia con Sel?- Domando sbuffando.

-Sel?

-Non te l’ha detto?- Chiedo sbalordita. Scuote la testa. –Mi ospita a casa sua finché non trovo un posto mio.

-E vivrai con una alla qual stai sul cazzo?

-Oh, in realtà ci stiamo molto simpatiche.- Comunico col sorriso in faccia.

 

-Questa è la tua prima volta?- Domandò. Annuii sentendo il sangue che mi riempiva le gote. -Tranquilla sarò cauto.

Gli credevo. Avevo dannatamente creduto ad ogni sua cazzata come quella che ero importante anche se eravamo solo amici, che ero la preferita. Ero innamorata di un coglione bugiardo.

 

-Comunque io non torno indietro.- Dico avanzando di velocità il passo. So che mi sta per raggiungere. Ne sono sicura, ma non accade.

-Quello è Justin Bieber!- Odo e subito dopo percepisco delle ragazze che strillavano.

Alla fine del casino verrebbe venuto da me quindi inizio a correre.

Perdevo l’equilibrio e sentivo i tacchi cedere. Giro l’angolo e mi fermo a respirare. Mi partono dei singhiozzi.

È dura sopportarlo di nuovo. Non posso. Mi siedo su una panchina con la faccia tra le mani.

Sento delle gocce e poi la pioggia vera, alzo lo sguardo e la vedo cadere.

Afferro il telefono.

-Pronto?- Domanda lei. Prendo un respiro profondo.

-Sel, puoi venirmi a prendere? Sono in quel posto.- Dico presa all’improvviso dai brividi di freddo.

-Wow che strano.

-Lui c’era.

-Oh, ora è più strano. – Ammette. Mi saluta e riaggancia.

 

Ero su una panchina non molto lontana dalla spiaggia, su un marciapiede pieno di negozi di abbigliamento.

Piangevo. Piangevo l’anima. Era finita, tra me e lui, proprio lì, anni prima.

-Serve aiuto?- Domandò una voce femminile cristallina. Mi voltai. Sorrisi.

-No, no, grazie.- Risposi. Feci un respiro profondo. La pioggia cominciò a scendere.

-Sicura?- Mi alzai col sorriso forzato in viso.

-Ok. Io sono Skye.- Dissi mentre salivo in auto accanto a lei.

-Io Selena…Gomez.- Mi disse. Sorrisi in imbarazzo. Una star mi offriva un passaggio?

-Tu sei l’amica di Justin, vero?- Domandò. Un colpo forte al cuore mi ferì.

-Lo ero.

 

Hit Me With Your Best Shot

Mitica canzone di…bhè, non lo so, l’ho sentita a Glee.

Passiamo ad altro.

Vorrei ringraziare  ClaireEliseMartin, Mayasun e Harrystyles_ilovethebiebz.

Vi prego recensite tutti. BACI. Michi.

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Capitolo 3
*** Who's that Baby??? ***


                                                                                                                      

 

2 . Who’s that baby??

 

 

 

Prendo il mio I-Pod dalla tasca e sentendo la musica ricordo.

 

Ero andata al suo concerto per parlare con lui e terminare quella cazzata che portavo avanti da anni ormai.

Mi misi il cappuccio e cercai di coprire le mie gambe scoperte dal vestito tanto corto.

-Pss…sono Skye.- Dissi a Kenny. Mi mostrò un sorriso gigantesco forzato. Ricambiai e sgattaiolai nel suo camerino.

 

Piango l’anima. Non ce la posso più fare. Sto ascoltando Love Me che ora mi sembra patetica.

 

-Che c’è di importante da dirmi?- Domandò toccandomi la coscia. Mi morsi il labbro.

-Io vorrei…

Mi baciò. –Farlo qui?

Sorrisi. Non potevo resistergli.

 

Quei pochi istanti prima del concerto furono memorabili.

 

Mi rivestii.

-Cazzo.- Disse e mi voltai di scatto. Avevo capito.

-Non l’hai messo, vero?- Domandai. Deglutimmo all’unisono. Non avrei mai potuto mettere fine a tutto ciò.

 

È sempre con me quando non è all’asilo, in un certo senso sempre con me.

-Skye! Devi andare a prendere Maya.- Mi avverte Selena. Un’altra lacrima mi scorre sul viso.

Maya Charice Bennett (Bieber) è mia figlia ed ha meno di un anno. Si, figlia sua.

La mia bimba bella come il padre con la voce fantastica. Canta di già, certo non  una professionista data l’età ma è come il padre.

 

 

Era passato troppo tempo, più di quel che doveva. Non ero riuscita ad andare da nessuna parte che fosse vicina ad una farmacia quindi niente ‘pillola del giorno dopo’.

Ero in bagno dopo più di un mese e, nonostante sapessi già la risposta visti i tratti evidenti, ero in ansia con quell’affarino in mano.

Avevo fatto il conto alla rovescia. Era quasi finito.

3…2…1…merda.

Due stanghette, il tipico dilemma.

 

Sono all’asilo con lei in braccio. La guardo con gli occhi fissi nei suoi così blu come i miei.

Scosto dal suo visetto innocente una ciocca castana. Sorrido e lei mi stringe con le sue piccole braccia esili.

Adoro i suoi abbracci.

-Chi è?- Domanda la voce che riconoscerei ovunque. Mi fa sussultare.

-Mama che succede?- Fa la piccola con la vocina. Non sa dire Mamma. Io sono la sua Mama.

-Avevi abortito!- Urla. Deglutisco.

 

-Signorina Bennett è pronta?- Chiese la donna. Non volevo abortire, odiavo già solo la parola.

Ero troppo giovane per essere madre. Mi toccai la pancia.

I pro ed i contro?

-No.- Mormorai e feci dietro front. Scomparvi dietro la porta.

I pro erano di più.

 

Lo dovevo lasciare, ma avrei avuto una parte di lui sempre con me;

volevo una bambina sin dall’età di nove anni;

non posso uccidere qualcuno che non è mai nato;

NON VOGLIO FARLO!

 

Stringo Maya e mi preparo all’azione.

-Sapevi che odio quella parola e sapevi che non l’avrei fatto.- Rispondo. Tira qualche respiro profondo.

-Devi farmela vedere quando voglio.-

SI COMINCIA MALE!

 

-Skye spingi!- Urlava Amanda. –Cazzo spingi amica mia!

-Fa male!- Strillavo da ore.

Dovevo respirare come mi aveva detto il medico.

Sentivo le mie parti basse in fiamme. Mi stavano aprendo in due.

Pensavo le cose peggiori come quella che avrei dovuto abortire e cose del genere.

Non volevo morire ma mi sentivo come se fossi stata vittima di qualche film splatter.

Non volevo morire.

-Eccola!- Annunciò il medico. Odiavo il fatto che mi avesse visto lì sotto.

-Una femmina?- Venni presa da un’immensa gioia. Annuì. –Maya!

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Capitolo 4
*** Lake ***


 

3 . Lake

 

 

Nessuno può immaginarsi di avere una figlia alla mia età e per giunta la figlia di Justin Bieber.

Sono passati mesi e da quando ha saputo di Maya non mi viene più lì a stuzzicare.

Odio il fatto che mia figlia sia un pacco postale.

Tutti i fine settimana ce l’ha lui e dice così perché non l’ha potuta vedere…la tiene anche ogni giovedì pomeriggio.

La vorrei tutta per me e provo la stessa cosa per lui.

-Siamo tornati!- Dice con voce dolce. Lo dice a me, ma parla con la bambina. –Piccolina ora devi andare dalla mamma!

-Pa…pà- Mormora Maya. Sorrido.

***

-Ti amo.- Mormora mentre se ne va.

-Anche Lei.

-Parlavo con te.- Puntualizza. Si siede accanto a me e mi scanso di poco. Afferra dolcemente il mio braccio tirandomi a sé.

-Mi stai prendendo per il cu…- Mi mette un dito davanti alle labbra.

-Quando facevamo sesso…ho cominciato a provare qualcosa per te che è diventato amore, poi, pensando di essere rifiutato mi sono tenuto alla larga. Il fatto è che tu sei venuta a interrompere me che rimorchiavo Anita e mi sono fatto un’idea sbagliata. – Spiega. Sospiro.

-Ti amo ancora.- Gli dico. –Ma credo di dover aspettare altro tempo per poter pensare a te come ragazzo.

Mi prende in braccio.

-Sel ci stai te con la bimba?- Domanda. Lei annuisce e lui mi mette seduta in auto.

Mi addormento per non dover sopportare altro.

 

***

 

-Dove siamo?- Domando svegliandomi.

Sono sdraiata su una tovaglia. Lui viene sopra di me e arriva quasi a baciarmi.

Non posso non farlo. Lui è ciò che ho sempre voluto.

Alzo la testa e lo bacio.

Non posso resistere all’istinto e mi lascio andare con il mio Justin nella radura accanto ad un lago.

 

***

 

-Non sono tornata ad essere la tua puttana, vero? –Domando. Mi bacia. Rido timidamente.

-Che ne pensi del matrimonio?

-Ehi Bieber vacci piano!- Gli salto addosso.

-Sei pazza Bennett.- Mi dice. Rido.

-Ha parlato Justina Biberon!

 

FINE!

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