you are everything I hoped for.

di martib
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter 1 -fabi. ***
Capitolo 2: *** chapter 2 -marti. ***



Capitolo 1
*** chapter 1 -fabi. ***


- Porco cazzo, Harry Edward Styles, la smetti di rompermi le palle che non ho? - esclamò Juliet irritata, mentre apriva l’armadietto.
- Bonjour finesse! Calmati, non sto facendo niente di male! - disse Harry.
- Da quando in quando conosci il francese? Comunque, è vero, non stai facendo niente di male, ma sei insopportabile! Perché mi segui ovunque io vada? Sei peggio di uno stalker! - rispose lei.
- E va bene, ti lascerò in pace.. – replicò lui, deluso.
- Davvero? Ditemi che non sto sognando! -
- Sì..stai sognando! Infatti scherzavo! -
- Ah ecco, sembrava troppo bello per essere vero- disse lei, chiudendo l’armadietto –Comunque, mi dici cosa vuoi da me? -
- Ah niente, volevo sapere solo perché mi tratti sempre male.. -
- Io non ti tratto male, sei tu che mi obblighi a farlo! -
- Dicono tutti così! Sai vero che chi disprezza vuol comprare? -
- Che cosa stai insinuando, Styles? -
- Beh, è evidente. Tu sei innamorata di me! -
- Ma allora tu sei deficiente sul serio! Cazzo Styles, solo perché sei il più figo della scuola e hai tutte le ragazze che ti corrono dietro, non è detto che io debba essere una di quelle!-
- Allora lo ammetti? -
- Cosa? -
- Che sono figo! -
- Basta me ne vado, è inutile parlare con te, spreco solo fiato!- e con questo la ragazza, irritata, gli voltò le spalle e si incamminò per il corridoio, facendosi largo tra gli studenti. Harry la guardava sparire tra la folla di ragazzi, con aria incantata, come quando un bambino si ritrova davanti ad una vetrina piena di dolci. Juliet, era l’unica ragazza che gli aveva fatto perdere davvero la testa. Aveva scoperto di essere innamorato di lei, circa un anno prima, quando per sbaglio si scontrarono in corridoio,e lui la aiutò a raccogliere tutti i libri caduti, ma lei invece anziché ringraziarlo, lo mandò a quel paese. Da allora,capì che lei era diversa dalle altre perché, tra tutte le ragazze che lui aveva conosciuto, era una di quelle che non amava essere al centro dell’attenzione, che faceva figuracce continuamente, che preferiva la tuta e scarpe da ginnastica, ad un vestitino corto con i tacchi. Non riusciva a sopportare l’idea che lei non ricambiasse le sue attenzioni, era per lui, una cosa assurda dato che era sempre riuscito a fare colpo sulle ragazze. E così eccolo lì,fermo, davanti al suo armadietto, a pensare come poter confessare a Juliet, ciò che provava nei suoi confronti. Di certo non sarebbe stata un’ottima idea, e sicuramente lei gli avrebbe riso in faccia. Ma aveva bisogno di dirlo a qualcuno di cui si fidava, e che allo stesso tempo gli potesse dare qualche consiglio su come conquistarla. Chi non meglio dei suoi amici più cari, quelli che conosceva fin dai tempi dell’asilo? Lo avrebbero di sicuro preso in giro, ma a lui non importava.

In fondo cosa c’era di male, nell’essere innamorati di qualcuno?



#personalspace. buonasera! questa è la nostra prima Fan Fiction insieme, siamo Martina e Fabiana (in questo caso è Martina che parla lol ma il capitolo l'ha scritto Fabi <3) comunque, scriveremo un capitolo a testa, speriamo che vi piaccia e se è così, le recensioni sono gradite u_u grazie a tutte :3

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Capitolo 2
*** chapter 2 -marti. ***



Ecco l'ennesimo primo giorno di scuola, dopo l'ennesimo trasferimento per colpa del padre e quel suo dannatissimo lavoro!
Anche questa volta si sarebbe ritrovata sola per tutto l'anno e poi un nuovo trasferimento, sempre stessa storia..
Era ancora presto per l'inizio delle lezioni ed essendo il primo giorno sì recò in segreteria per prendere l'orario. All'ingresso trovò una signora dall'aria gentile «Buongiorno, posso aiutarla?» sorrise a 32 denti, «sì, mi chiamo Veronica e mi sono appena trasferita in questa scuola dall'Italia, quindi sono una nuova studentessa e vorrei sapere..» la signora accennò una risata per il suo parlare senza prendere fiato e posando gli occhiali sulla scrivania disse «è la signorina Horan?» disse di sì con la testa "ok" ritornò al suo posto di lavoro e rovistò tra pile di fogli, poi cacciò una cartellina rossa che le consegnò dicendo «ecco tutto quello che le serve! Buona giornata» sì appoggiò gli occhiali neri sulla punta del naso "grazie" le rispose e si incamminò verso l'uscita..
Ronnie non ebbe neanche il tempo di leggere l'orario che suonò la campanella e si avviò alla sua nuova classe, appena entrata trovò tutti i posti occupati, tranne uno e si sedette. Tutti la guardavano come se fosse un'aliena, odiava essere al centro dell'attenzione, per fortuna entrò subito la professoressa in classe, che riuscì a distogliere lo sguardo di tutti da lei. Era molto giovane per essere un'insegnante, doveva avere all'incirca 25 anni e dopo aver fatto l'appello si presentò alla classe «Buongiorno, sono la nuova insegnate di matematica di quest'anno, mi chiamo Anne Torne, ma potrete chiamarmi signorina Torne» si alzò per scrivere il suo nome alla lavagna in caratteri cubitali, per poi cominciare la lezione..


Era arrivata ora di pranzo ed i corridoi erano affollati dagli studenti per andare alla mensa, mentre Ronnie uscì nel giardino all'entrata della scuola. Si sedette sulla prima panchina libera e poggiò la borsa accanto a se per poi caccare un album da disegno e una matita. Cominciò a disegnare il paesaggio che aveva d'avanti per poi strappare il foglio e lanciarlo sulla panchina vicina. Riprese a disegnare l'albero alla sua destra con due ragazzi che pranzavano lì sotto, e all'improvviso sentì dei passi, ma non si girò continuando a disegnare, finchè non si ritrò seduto di fianco un ragazzo dai capelli neri che raccolse il disegno accartocciato e lo aprì per guardarlo. «Però, sei brava..» Ronni non si girò neanche a guardarlo, ma continuò il suo disegno «Perchè l'hai buttato?» lei continuò ad ignorarlo e lui le si avvicinò «Comunque piacere Zayn» le porse la mano, ma dalla ragazza non arrivò nessuno risposta, continuava a disegnare, però dopo qualche minuto di silenzio, notò che il ragazzo non si arrendeva, si girò a guardarlo e disse «piacere Veronica, ma puoi chiamarmi Ronnie, ora potresti andartente?» vece un falso sorrido e riabbassò la testa nel suo disegno. A quel punto, il ragazzo si arrese e prese la strada per rientrare a scuola..




***





ciaao! allora, non mi piace per niente, ma vabbè, l'ho scritto alle 11.30 di sera quindi non poteva uscire niente di meglio lol spero solo che vi piaccia, fatemi sapere u.u potete anche recensirmi con un 'mi fa schifo' don't worry hahaha a presto xx
-Marti.

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