Shadows On The City! It's the Sen's Return!

di Mad Hatter_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il risveglio ***
Capitolo 2: *** Un lavoro da Yubaba ***
Capitolo 3: *** L'attacco ***



Capitolo 1
*** Il risveglio ***


Aprì lentamente gli occhi, per essere sicuro che in quel luogo non vi fosse luce.

Dato che la stanza era completamente buia si rilassò, distendendo le tempie.

Portò una mano alla tempia, massaggiando la delicata pelle.

Quanto tempo era passato? Centoventi anni?

Probabile

Ricordava perfettamente la pace che regnava in quel luogo, le lunghe chiacchierate con gli altri spiriti.

Non avrebbe mai immaginato di tornare, eppure adesso era lì, seduto su un trono di pietra con un lungo mantello nero che gli avvolgeva le spalle.

Decisamente non lo avrei mai immaginato.

Era tornato solamente grazie ad Akane che lo aveva risvegliato in un freddo giorno di pioggia.

 

Una ragazza sta meditando, inginocchiata per terra davanti ad un corpo.

I capelli neri le ricadono lunghi sulle spalle, la carnagione è talmente pallida da sembrare vitrea.

Nel mezzo della fronte ha una piccola perla che improvvisamente si illumina.

Dei raggi colorati circondano il corpo e all'improvviso spariscono.

Si alza e prende in braccio l'uomo, depositandolo sul trono di pietra.

<< Bentornato, mio signore >>

 

Sorride, pensando alla ragazza.

Con un corpo sarebbe stato più facile impadronirsi della città.

E finalmente avrebbe avuto la sua vendetta.

 

 

Il vento soffiava facendo frusciare le foglie degli alberi e giocando con i capelli castani della tredicenne.

Il suo sguardo si soffermò sull'infinito tunnel, lo stesso tunnel che fin da bambina la spaventava così tanto.

Entrò e percepì ancora un brivido lungo la schiena.

Non era cambiato nulla.

Quando uscì vide ancora la stazione e l'immensa pianura.

Sorridendo, iniziò a correre come una forsennata, il vento le si sferzava in faccia.

Cadde, ma si rialzò e continuò a correre con il sorriso sulla labbra.

Arrivata dall'altra parte, salì i gradini di pietra e attraversò il ponte.

Guardò l'orologio che portava al polso, tra circa un'ora sarebbero dovuti arrivare.

Nel frattempo decise di visitare nuovamente la città.

Camminò dunque nel dedalo di vie e negozietti, non degnando neanche di uno sguardo il cibo degli spiriti.

Diventare una maialina era l'ultimo dei suoi desideri.

Vagò, ripensando ai giorni passati in quella città, agli amici incontrati...

Pensò anche ai suoi genitori e il sorriso le si spense.

Non doveva pensarci, non doveva.

Troppo tardi: una lacrima già le rigava la guancia.

 

La ragazzina scendeva dalle scale di legno tutta allegra.

Aprì la porta della cucina e salutò la nonna con un bacio.

<< Buongiorno piccola! Ecco a te la colazione >>

<< Giorno nonna! Grazie >> rispose, prendendo in mano la teiera che la donna le porgeva.

Versò quindi nella ciotola qualche cucchiaiata di mushi, la tipica zuppa giapponese.

Allungò quindi una mano e prese anche un onigiri, un involtino a base di riso e alghe crude.

Mangiò di gusto, mentre la nonna era ancora alle prese con i fornelli.

<< Tesoro, ti spiace accendere un attimo la televisione? >>

La ragazzina annuì e prese in mano il telecomando.

Accese il televisore esattamente alla fine di un servizio del telegiornale.

<< Che precisione! >> sorrise la donna, sedendosi.

<< E questo è tutto da Roku Saito >>

<< Bene, ringraziamo Saito, ma passiamo alla prossima notizia. L'aereo Inoue 107 che doveva atterrare a New York questa notte è precipitato nell'Oceano Atlantico, scomparendo tra le acque. E' probabile che si tratti di un'avaria al motore, tuttavia continuano le indagini e le ricerche.

Che fine ha fatto l'Inoue 107? E i 250 passeggeri che fine hanno fatto? Abbiamo in collegamento la nostra collega... >> la donna spense il televisore e nella stanza calò il silenzio.

La ragazzina teneva lo sguardo fisso sulla sua ciotola, mentre delle lacrime iniziavano a bagnarle il volto.

Sussultò e singhiozzo più volte, mentre la nonna l'abbracciava e le accarezzava la testa.

Akio e Yuko Ogino erano su quell'aereo, diretti a New York per una conferenza.

I suoi genitori erano precipitati nell'Atlantico.

Fu poco dopo, in camera sua, che prese la decisione di tornare in quella città.

Da più di un'ora sua nonna stava chiamando ogni singolo parente, camminando agitata per la stanza al piano di sotto. La ragazzina riusciva a percepire i suoi passi.

All'improvviso il luogo le era parso ostile, non era più la sua casa.

Si alzò di scatto, scrivendo velocemente un bigliettino che poi lasciò sulla scrivania.

Scese le scale cercando di non far rumore e con passo felpato uscì di casa.

Poi corse all'impazzata per strada, permettendo a qualche lacrima di scenderle dagli occhi.

Ma sorrideva. Eccome se sorrideva.

 

Si riscosse dai suoi pensieri, accorgendosi che la notte stava calando.

Corse ancora, mentre gli spettri iniziavano a popolare la città.

Arrivò fino alla porta che portava alla strada per le caldaie.

L'aprì ed iniziò a scendere le scale, percorrendole velocemente come una volta.

Ma questa volta non si schiantò contro il muro, ma per terra.

Si rialzò velocemente ed entrò nella sala delle caldaie.

L'uomo stava lavorando con le sue otto lunghe mani/zampre, mentre i piccoli esserini di fuliggine andavano avanti e indietro trasportando il carbone.

Sorrise ancora, nel constatare che niente era cambiato. Sembrava quasi che il tempo si fosse feramto.

Rimase lì immobile a fissarli per qualche minuto, poi decise di parlare.

<< Buongiorno signor Kamaji, starei cercando... >>

<< No! Non ho assolutamente bisogno di un assistente >> la interruppe, continuando a lavorare.

<< Che peccato... per un attimo ho pensato che per me avrebbe fatto un'eccezione >>

Lui si fermò un e, parlando, si voltò.

<< Senti io non so... >> le parole gli morirono in gola nel vederla davanti a sé.

La guardò un istante e poi riprese a lavorare.

<< Beh, forse un aiuto mi farebbe comodo >>

<>

Sorrise anche lui.

<< Bentornata, Chihiro, bentornata >>

Ed eccomi qua. E' in assoluto la mia prima storia su Spirited Away, non so nemmeno se sarò in grado di scrivere una storia su questo meraviglioso cartone.
Però ho deciso di provarci. Non so se i personaggi siano perfettamente IC, accetto critiche negative. Certamente mi aiuteranno.
Beh che altro dire?
...
...
...
Haku è un figo secondo me *w*
Haku: Ma secondo te è una cosa da dire in questo momento? -.-
* Arriva Chihiro che prende Haku per un braccio e lo trascina via, prima che lanci un maleficio contro la sottoscritta *
Marika


 

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Capitolo 2
*** Un lavoro da Yubaba ***


Le piccole palline di fuliggine avvolsero i piedi della ragazzina che ridacchiò.
<< Buongiorno anche a voi >>
<< Via via! Scansafatiche! Tornate a lavoro! >> Kamaji le cacciò e le palline fuggirono brontolando.
<< Allora cara, come mai da queste parti? >>
Il sorriso sul volto di Chihiro si spense.
<< Lunga storia… e gli altri dove sono? >>>
<< Mmmm >> il ragno portò una zampa sotto il mento, riflettendo << Allora, Rin starà pulendo qualche vasca… Yubaba non si vede da questa mattina, mentre lo spirito e Zeniba si trovano ancora nella palude. Hanno aperto un negozio di abiti sai? E’ carino, peccato che si trovi in un luogo così…paludoso >>
<< Ahahah, in effetti… e lui dov’è? >> chiese, cercando di calmare i battiti del cuore.
<< Perché non lo chiedi direttamente a lui? >>
<< In che senso? >>
<< Nel senso che dovresti voltarti >>
E così fece. Grande fu la sorpresa nel vederlo appoggiato al grandissimo armadio.
<< Haku! >> gli corse incontro e gli si gettò addosso.
Lui la prese da sotto le spalle e la fece girare due o tre volte.
La ripose poi a terra e l’abbracciò.
<< Bentornata, Sen >>
I due si sorrisero e in quel momento la piccola porticina si spalancò.
Entrò una donna  dai capelli marroni, lunghi e lisci, con in mano una ciotolina.
<< Kamaji! Diamine, imparerai mai a… >> si arrestò, guardando Chihiro.
<< Ma cosa…? >>
<< Ciao Rin >> la ragazzina sorrise e la donna cacciò un urlo.
<< Seeeen! >> l’abbracciò, rischiando di stritolarla << Ragazza mia! Che bello rivederti! >>
<< Una persona che non sarà molto contenta è sicuramente Yubaba >> commentò Kamaji, che nel frattempo aveva ripreso a lavorare.
<< Giusto, Yubaba. Ti conviene andare a firmare un contratto di lavoro non credi? >> le disse Haku
<< Vado subito >> rispose lei
<< Solo una cosa, hai già mangiato un frutto di questo mondo vero? >> la interruppe Rin
<< Non penso che sarei arrivata fin qui, se non l’avessi fatto >>
<< Già, vero. Bene, ora vai veloce! >>
Chihiro annuì e attraversò la porticina.
Percorse l’edifico delle saune, suscitando la curiosità di ogni cliente e dei lavoratori.
Chi l’aveva già conosciuta in passato la indicava, mormorando.
Non si curò minimamente di badare alle voci e montò sull’ascensore.
Salì fino all’ultimo piano e percorse il lungo corridoio.
Una volta raggiunta la porta, bussò e questa si aprì da sola.
Lentamente entrò nella stanza.
Davanti al camino acceso le tre piccole teste verdi saltavano ovunque e Chihiro cercò di evitarle quando le vennero addosso.
<< Che vuoi? >> Yubaba, seduta dietro alla scrivania, le rivolse la parola << Credevo che ti fossi stufata di questo posto >>
<< Come mai potrei >>
<< Taci un attimo >>.
La donna iniziò a frugare tra le carte che teneva sul tavolo, gettandone qualcuna a terra.
<< Va tutto… >>
<< Ti ho detto di tacere >>
Chihiro si zittì e attese qualche minuto.
Stava per ricominciare, quando Yubaba si alzò di scatto, tenendo in mano un foglio.
<< Ecco, firma >> il foglio e una penna volarono fin dalla ragazzina
<< Che cos’è ? >>
<< Un contratto di lavoro, mi pare ovvio >>
La ragazzina la guardò stupita e la donna scoppiò a ridere.
<< Non credere di essere entrata nelle mie grazie. Il mio bambino si è affezionato parecchio a te, quindi ho deciso che la tua mansione sarà occuparti di lui >>
Chihiro sgranò gli occhi.
<< Non…non lavorerò nelle saune? >>
<< Ti ho appena detto che sarai la bambinaia del mio piccolo. Ti sto servendo un lavoro su un piatto d’argento! >> gridò, mentre un pianto si levava da dietro la stanza.
<< Uh, il mio tesoro! Avanti, firma! >>
La ragazzina firmò velocemente e il foglio tornò tra le mani di Yubaba.
<< Voglio essere buona con te… comincerai a lavorare domattina. Goditi il pomeriggio. Arrivo bambino mio >> scomparve dietro la tenda e Chihiro uscì dalla stanza.
Fece il percorso a ritroso e tornò da Kamaji.
<< Rieccomi >>
<< Allora? Che ha detto? >> Rin, che era seduta vicino alle palline di fuliggine, scattò in piedi.
<< Beh… Non mi occuperò delle saune >>
<< Oh no! Non mi dire che ti ha voluto cacciare! >>
<< No… Sarò la bambinaia del piccoletto >>
Un silenzio di tomba cadde nella stanza e Kamaji si fermò dal lavoro.
<< Ah… vuole proprio vendicarsi >>
<< Perché? >> chiese lei
<< Come perché? Occuparsi del suo tesorino… ti farà diventare pazza! >> Rin portò una mano alla bocca.
<< Ma è solo un bambino >>
Rin le si parò davanti e le posò l’indice sulla fronte.
<< Ragazza mia, adesso dici così! Sei sicura di non voler protestare >>
<< Ci ho provato >>
<< Suvvia Rin, non farla così tragica. Dopotutto ha viaggiato con uno spettro, ha salvato i suoi genitori tramutati in maiali, ha sfidato Yubaba e ha salvato me. Vuoi che non sappia occuparsi di un bambino? >> Haku sorrise, incoraggiandola .
<< Posso farcela >> annuì lei
<< Eeeh. Sappi che sei avrai bisogno noi siamo qui, d’accordo? >>
<< D’accordo? >>
 
 
L’uomo si alzò da trono e percorse avanti e indietro la stanza più volte.
<< Mio signore >>
Si voltò, facendo segno alla ragazza di avvicinarsi.
<< Akane. Ci sono novità? >>
<< Sul fronte di Bianca Stella no. Pare che l’esercito abbia fatto una deviazione >>
<< Deviare?  Perché mai? >>
<< Sembra, signore, che un’ umana si entrata nella città. >>
L’uomo si arrestò e guardò la ragazza negli occhi.
<< Hanno deviato… per una BAMBINA? >> gridò, esasperato.
<< Mio signore, questa bambina è già stata nella città un paio di anni fa. >>
<< Intendi forse dire che potrebbe essere una minaccia? >>
<< Non credo, però è sempre meglio essere preparati >>
Portò una mano sotto il mento, riflettendo.
<< Sì, hai ragione. Beh, d’altra parte prima o poi avremo dovuto sferrare l’attacco iniziale. Appena l’esercito avrà raggiunto Bianca Stella e avremo notizie dal fronte di Neirobu  attaccheremo la città. E vedremo di togliere di mezzo questa ragazzina >>
<< Posso ricordarle signore, che ti Yubaba vorrei occuparmi io? >> azzardò lei
<< Non ti preoccupare. Yubaba e Zeniba sono tue, lo so. Puoi ritirarti Akane >>
Lei annuì e uscì dalla stanza.
Lui si risedette sul trono e iniziò a ridere di gusto.

E rieccomi qui x3
Che posso dire? Spero che vi sia piaciuto x3
Ringrazio tantissimo Slashe e chi ha letto fin qui ù_ù
Aspetto anche qualche altro parere ;)
Bene, al prossimo capitolo allora!
Marika
* monta su tappeto volante comprato illegalmente da Aladdin e vola via gridando '' Verso l'infinito e oltreeeeeeeeeeeeeeeeeee''


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Capitolo 3
*** L'attacco ***


Chihiro si alzò la mattina dopo, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando vistosamente.
Le ragazze erano già scese per lavorare alle saune.
Si alzò, stiracchiandosi e iniziò a vestirsi.
Una volta pronta, legò i capelli in una coda e uscì dalla stanza.
Percorse i corridoi delle saune, raggiunse l’ascensore e attese.
Quando l’apparecchio arrivò, entrò e pigiò il bottone. Le porte si chiusero e iniziò a salire.
Arrivata all’ultimo piano, percorse il corridoio, bussò e attese che la porta si aprisse.
Appena si spalancò, entrò nella stanza.
<< Buongiorno >> salutò Yubaba, seduta dietro al scrivania, come sempre.
La donna alzò gli occhi dalle carte e fissò di sottecchi la ragazzina.
<< Muoviti. Bou ti sta aspettando >>
Lei annuì e si diresse verso la stanza del bimbo.
Quest’ultimo stava giocando tra i cuscini e quando la vide si alzò in piedi, provocando violente scosse.
<< Chihiro! >> camminò fin da lei e la prese in braccio, rischiando di stritolarla.
<< Adesso Chihiro gioca con Bou! Chihiro aveva promesso che giocava con Bou! >> gridò.
<< S-sì >> la ragazzina venne riposta a terra << G-giochiamo >>
 
Le truppe avanzavano nella coltre di neve di Bianca Stella.
Erano un’immensa macchia nera, costituita da innumerevoli cavalli e da moltissimi soldati.
Nel cielo plumbeo volavano invece delle viverne di color viola e dagli occhi rossi come il sangue.
E davanti a loro marciava lui. Indossava un’armatura nera, nero era il lungo mantello.
Neri erano anche i suoi occhi, due grandi pozzi color della pece. I capelli, però, erano biondi e chiarissimi, mentre le punte erano color cioccolata.
Alzò una mano guantata e le truppe si arrestarono.
Si voltò quindi verso i soldati e iniziò il suo discorso.
<< Uomini! La vedete laggiù? >> indicò la città incantata che si trovava a valle << Quella è la nostra metà. Il nostro Signore si è finalmente risvegliato e tra poco la battaglia avrà inizio. Pertanto vi chiedo: siete pronti? >>
<< Sì >> risposero in coro
<< Sarete sempre fedeli al nostro Signore? >>
<< Lunga vita al Re! >>
<< E allora partiamo! >>
<< Sì! >>
L’esercito si mosse, camminando nella neve, e le viverne puntarono verso la città.
 
L’ennesimo cuscino piombò sulla testa di Chihiro, spettinata e sul punto di svenire.
<< Questo no! Quello laggiù non va assolutamente bene! Sen puoi aiutarmi?? >> Bou stava letteralmente distruggendo la sua stanza per cercare un giocattolo che la madre le aveva regalato mesi prima.
<< A- Arrivo >> la ragazzina iniziò a frugare tra i cuscini, aiutata dal bimbo.
<< Voglio il mio talismanoooo! >> iniziò ad ululare lui, in preda a duna crisi.
Chihiro pensava che dopo la loro ultima avventura Bou fosse cambiato e che avesse imparato ad essere meno capriccioso e frignone.
<< E invece è il solito bimbo viziato! >> pensò, cercando ancora.
Si fermò solo quando la sua mano venne a contatto con qualcosa di lucido e freddo.
Lo estrasse dalla massa di cuscini e lo rigirò tra le mani. Era un disco d’argento sottilissimo, con delle strane incisioni.
<< Il mio talismano! >> Bou allungò le mani e l’afferrò, iniziando a ridere << Grazie Sen! >>
Chihiro sorrise. Dopotutto aveva imparato almeno le buone maniere.
Improvvisamente dei corni iniziarono a suonare e la terra tremò.
La ragazzina rotolò più volte sul pavimento e il bimbo ricominciò a frignare, mentre il talismano rimbalzava sul pavimento creando un rumore fastidioso. Saltellando, lo strano oggetto finì nella tasca dei suoi pantaloni, ma lei non se ne accorse.
<< Un terremoto? >> si chiese Chihiro, ma quando sentì il clangore delle spade, rivalutò la sua ipotesi.
Stava succedendo qualcosa là fuori e lei doveva andare a vedere.
<< Bou rimani qui! Sta tranquillo, andrà tutto bene! >> il bimbo gigante annuì e lei uscì dalla stanza.
Attraversò il corridoio, mentre la terra tremava ancora, e scese con l’ascensore.
Corse tra le saune, cercando di sorpassare tutti gli abitanti agitati che urlavano come sirene dei pompieri.
Qualcuno piangeva e altri gridavano che era giunta l’apocalisse.
Dopo vari sforzi la ragazzina riuscì ad uscire dal palazzo e ciò che vide fuori la lasciò senza fiato:
cinquanta – forse sessanta – cavalieri dalle armature nere come la notte stavano combattendo contro alcuni coraggiosi abitanti. Nel cielo plumbeo volteggiavano minacciose le viverne che un dragone bianco e acquamarina stava cercando di fermare.
<< Haku! >> gridò lei, mentre il cuore le si fermava in petto. Due viverne lo stavano colpendo, facendolo ruggire e sanguinare, e lei non poteva fare niente. Se ne stava laggiù, impotente e con lo sguardo puntato in aria.
Vide anche Yubaba, trasformata in uccello, cercare di aiutare il povero Haku.
Sentì la testa girare e un nodo formarsi nello stomaco. Che stava accadendo?
Degli strani brividi le percorsero il corpo, facendola sussultare, mentre il cuore era in fiamme.
<< BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! >> gridò con quanto fiato aveva in gola.
Tutto si illuminò di una strana luce e poi vi fu silenzio. Un silenzio assordante.
L’ultima cosa che vide fu lo sguardò gelido di un uomo. Questi si avvolse nel lungo mantello nero e svanì nella nebbia.
E lei svenne.
 
Rieccomi qua ^O^
Ringrazio immediatamente _Slashe_ e  ever_crazy che hanno recensito.
Grazie anche a tutti i lettori silenziosi, mi piacerebbe conoscere la vostra opinione ;)
Scusate se è un po' cortino, ma ho preferito stopparlo così ^^
perdonate anche i vari errori di battitura, la tastiera mi odia
Tastiera: ù_ù
Bene! Alla prossima!
Ciaoo!!
Maki

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