Wings...Of a damon.

di Flywithoutwings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** -Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** -Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** -Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** - Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** - Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


E' un caldo pomeriggio di metà giugno.

Sono per strada e sto pensando a quanto è stato brutto questo periodo,il compagno di mia madre che tratta male me e mio fratello e lei pare non accorgersene, io che amo il mio migliore amico ma lui è felice con un'altra e quelle che credevo fossero amiche che quando meno me lo aspettavo mi hanno sparlato alle spalle o non si sono più fatte sentire per giorni, mi sento anche uno schifo dentro, mi sento brutta,grassa e inutile, anche se i miei amici dicono che nessuna di queste cose è vera. Ma loro non sanno cosa provo, mi sento sempre "Vanessa la sfigata" e anche se ho 15 anni e mezzo non ho ancora neanche dato il mio primo bacio.

Non so cosa fare adesso, mi sono stufata di andare a zonzo per le strade quindi entro nella stazione, mi piace vedere la gente che corre per prendere il treno e mi piace anche guardare la gente e immaginare la sua vita. Quando mi annoio vengo qui ad osservare. E' bello camminare qui perchè, al contrario di come succede fuori, la gente è troppo occupata a pensare ai fatti suoi per squadrarti da capo a piedi. Odio quando la gente lo fa e molte persone mi trattano come se fossi "diversa" solo perchè ho un mio stile e tingo i capelli mezzi viola.

Comunque quando vengo qui mi metto sempre su una panchina davanti ad un bar dove vanno i turisti a prendere qualcosa da mangiare o da bere prima di prendere il treno, li ci lavora Wendy, un'amica di mia madre che, come lei, capisce molto i giovani e io la considero come una zia ormai. Appena arrivo mi strilla subito un "Buongiorno Vanessa! Il solito?" "Si, grazie Wendy!" rispondo, il solito è cornetto e cappuccino, amo l'estate anche perchè non devo fare i compiti e posso venire qui quando voglio.

Prima di andare a prendere "il solito" però, vengo attratta da un luccichio vicino al ciglio del marciapiede dove sotto ci sono le rotaie. E' un euro e visto che non sta passando nessun treno vado a raccoglierlo. Appena lo raccolgo e faccio per alzarmi vedo una luce che gira l'angolo velocemente e viene verso di me "cazzo, il treno!" penso mentre qualcuno mi prende per le spalle e mi scosta "hey attenta piccola" sento che mi sossurra all'orecchio lo sconosciuto. Mi volto e quasi mi viene un colpo, è un ragazzo bellissimo, ha i capelli neri ne lunghi ne corti una via di mezzo, occhi verde smeraldo alto circa 1 80 credo, ha la carnagione abbastanza chiara e delle labbra bellissime. Riesco solo a dire un "gr-grazie.. non l'avevo visto scusa" "e di cosa ti scusi? non mi dispiace salvare le persone" e sorride, con un sorriso bellissimo, ha dei denti dritti e bianchi e quelle labbra sono ancora più stupende se piegate in un sorriso. "Beh sembrerò una stupida ora" ridacchio, non so cosa dire. In quel momento Wendy strilla "Vanessa vieni, altrimenti si raffredda!" poi vede lui e mi guarda come per dire "carino lui!" e io le sorrido, poi dico a lui "posso offrirti qualcosa per ringraziarti?" "no, davvero non ce n'è bisogno ma un bicchiere d'acqua andrebbe bene".. Ci incamminiamo verso il bar e solo ora mi accorgo che lui ha una valigia molto grande "Viaggi spesso?" gli chiedo, lui fa una faccia strana, come se non sapesse cosa rispondermi "ehm si mi piace molto.. Quanti anni hai?" "piace molto anche a me.. 15 e mezzo, te?" "fra due mesi ne faccio 17" siamo arrivati al bar e dico a Wendy se può portare anche un bicchiere d'acqua, poi lui mi dice "vieni spesso qui?" "ehm si, non prendermi per matta ma vengo qui per osservare la gente, gente che va di fretta,gente che sembra strana, gente normale che va a lavoro. Qui è bello perchè nessuno mi guarda strano o mi prende per 'diversa'" "perchè dovrebbero prenderti per diversa?" "per come mi vesto e per i miei capelli" "sai, ti capisco mi sento come te, mi sento 'estraneo' a questo mondo e mi sento anche un po 'diverso' perchè facendo il modello non sto quasi mai a casa e per questo ho pochi amici.. Odio anche questo lavoro" "perchè? avrai un sacco di modelle perfette che ti sbavano dietro, viaggi, vieni pagato molto e non devi andare a scuola" "si, questi sono i pregi ma solo per chi lo vede da fuori, le modelle la maggior parte sono senza cervello e si innamorano di me solo per l'aspetto fisico e non me come sono dentro. E poi non avere quasi nessun amico è brutto, tu vai a scuola e hai tanti amici, io faccio il modello e ne ho pochi di cui mi fido realmente" "si, su questo hai ragione.." nel frattempo ho finito cappuccino e cornetto e faccio per alzarmi "ti va di fare un giro? non ho niente da fare.." mi chiede, non mi sembra vero! " si, certo" rispondo, saluto Wendy e ci avviamo verso la strada.

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Capitolo 2
*** -Capitolo 1 ***


"Hey non ti ho ancora chiesto come ti chiami!" mi dice appena usciamo "Vanessa,te?"  "Mattia, carino il tuo nome!"  "il mio? non credo proprio, mi fa pensare ad una vecchia (?)"  "no, fidati è carino, come la ragazza che lo porta, ovviamente" io arrossisco e sento le mie guance andare a fuoco... "Ehm anche il tuo è carino" e anche tu lo sei (penso). "Grazie..Allora cosa ti andrebbe di fare?" mi chiede dopo qualche passo "mh non lo so..Una passeggiata per conoscerci meglio?" "va bene!" certo che va bene, come potrei dire di no? insomma è un figo dgfhdg. Ci incamminiamo e continua "allora cosa ti piace fare oltre che osservare la gente e buttarti sotto i treni?" ridacchio e rispondo "beh diciamo che amo pattinare e giocare a pallavolo, poi vabbè mi piace anche uscire con i pochi amici che mi rimangono.. A te?"  "perchè pochi amici? comunque, visto che viaggio spesso mi piace visitare le città e provare tutti i cibi dei vari luoghi in cui vado, quando sono a casa invece mi piace uscire con i miei amici oppure fare una partita a calcio con loro e i loro altri amici"  "beh pochi amici perchè ho scoperto che ci sono davvero poche persone di cui posso fidarmi realmente.. Ti piace anche passeggiare con una ragazza diversa ogni volta che cambi città?" lui ride e poi si fa serio "no, sei la prima,davvero, di solito parlo solo con modelle o le ragazze dei miei amici e devo dire che mi sei simpatica, potrei addirittura abituarmi all'idea di uscire con te" rido e sento di nuovo le guance in fiamme "ehm allora.. quella è la mia scuola" dico indicando l'edificio a tre piani giallo pallido che abbiamo davanti "carina.. tranne per il colore!"  "si, in effetti fa un po schifo" sorridiamo e ci guardiamo negli occhi, potrei perdermici nei suoi, sono così belli.

Ad un tratto lui guarda dietro di me e fa una faccia sconvolta, sembra davvero terrorizzato quindi mi giro per vedere cosa lui avesse visto di così spaventoso e vedo un gruppo che si avvicina a noi, guardo meglio; sono due ragazzi e una ragazza, tutti più o meno sui 17 anni, uno di loro è basso,rasato, tatuatissimo e pieno di pearcing che sorride soddisfatto guardando Mattia, l'altro è alto, molto più alto di me, magrissimo,con capelli e basette lunghe anche lui molto tatuato e guarda Mattia come se non sapesse se andargli incontro o rimanere con il gruppetto, la ragazza invece è un po' più alta di me bionda con i capelli fino alle spalle e ne magra ne grassa,guarda Mattia come se volesse saltargli addosso da un momento all'altro. 

Mi giro verso Mattia,ha ancora lo sguardo terrorizzato e,mentre sto per chiedergli cosa abbia fatto, il ragazzo più basso parla "bene bene bene, guarda chi si vede qui.. Mattia! Credevo fossi in un' altra città !" "no. Sono tornato." risponde Mattia freddissimo "e hai anche la fidanzatina, certo potevi fare di meglio" stavolta era stata la ragazza a parlare e mentre stavo per ribattere sento Mattia che mi da un pizzico sul braccio quindi sto zitta. "mi è giunta voce che mi state cercando, Slim.. È vero?" "non fare il finto tonto Matt!-sbotta quello più basso,Slim- lo sai perché ti cerchiamo! È da quando te ne sei andato dall'Oltremondo che ti cerchiamo". Oltremondo? Cos'è? E chi sono questi strani tizi? Vorrei chiederglielo ma mi sembra inappropriato ora... "beh sai che non ci tornerò" risponde Mattia, tutti e tre i tizi sbottano in una risata isterica "ah,davvero? Stiamo a vedere!" faccio solo in tempo a vedere la lama di un coltello sbucare dalla tasca di quello più alto e mi ritrovo tra le braccia di Mattia, ma non per terra, sono per aria, sto volando. No, non può essere vero, dalla schiena di Mattia spuntano due meravigliose grandi ali nerissime. 

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Capitolo 3
*** -Capitolo 2 ***


Non potevo crederci. Stavo volando. Guardo verso l'alto e lui abbassa la testa.. Rimango shoccata dai suoi occhi, non più verdi ma rossi. All'improvviso comincia a scendere e va verso una casa, immagino sia la sua. Mi poggia dolcemente sul balcone e mi si mette davanti. "non avrei mai voluto che vedessi questo o scoprissi il mio segreto" "tranquillo non lo dirò a nessuno" rispondo con un filo di voce. Mi sento così confusa, non può essere vero, sicuramente è un sogno. Così realistico pero', sembra proprio che abbia davvero davanti un ragazzo bellissimo con gli occhi rossi. "ora devo andare a casa" "ti accompagno,ora che sanno che mi conosci non sei al sicuro." voliamo fino a casa mia ed entro velocemente nel portone salutandolo con un "ciao" sempre con un filo di voce, apro la porta, per fortuna non c'è nessuno a casa momentaneamente, vado in camera mia e mi butto sul letto. Non è possibile che sia successo, sicuramente è stato solo un sogno. Con questi pensieri mi addormento,vengo svegliata dalla voce di mia madre"svegliati!Vanessa, è da ieri sera che dormi, non ti ho svegliata per la cena perché dormivi così profondamente che non ho voluto svegliarti.. Ora avrai fame, ti ho preparato una bella colazione" "grazie mamma" scendo dal letto e le stampo un bacio su una guancia poi mentre sento che scende le scale e torna in cucina mi vesto e vado ad aprire la finestra della mia camera per cambiare un po' l'aria quando... C'è un biglietto.. Un biglietto sul davanzale della mia finestra! Lo apro con le mani tremanti e leggo *Scusa ancora per ieri sera, so che sei rimasta un po' sconvolta, lo capisco. Ti vengo a prendere oggi a scuola per spiegarti tutto. Mattia."‏







Eccomi di nuovo qui!!! 
Ci ho messo un po perchè ho avuto tantissime verifiche a scuola e sono anche stata male D:
Ho un pezzo dell'altro capitolo pronto, lo posto appena lo finisco..
Grazie a tutti di seguirmi! <3
Recensite v.v





 


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Capitolo 4
*** -Capitolo 3 ***


Bene, non era stato un sogno. All'improvviso mi corse un brivido su per la schiena... Cosa mi avrebbe detto? Che era uno scherzo oppure che era davvero un.. Un.. Qualcosa di anormale. 
La mattinata a scuola passò in fretta, non facevo altro che pensare a lui, alle sue ali e ai suoi occhi rossi. 
All'uscita lo vidi subito, non era difficile visto che attirava gli sguardi adoranti di tutte le ragazze, le quali quando videro che mi avvicinavo a lui mi guardarono malissimo. Feci finta di niente ma dentro di me facevo la conga (?) dalla soddisfazione.. Ora non ero più Vanessa la sfigata eh?!

"Ciao" mi disse, "ciao" "allora..ehm.. Andiamo al parco? Così parliamo con calma" ".. Ok" il tragitto fu corto e silenzioso, quando arrivammo lui comincio' "allora, non avrei mai voluto che succedesse quello che è successo ieri.. Come ti senti? Sei ancora sconvolta ?" "beh diciamo che ieri è stata una giornata piuttosto strana.. Magari se mi spiegassi tutto sarebbe meglio" "bene. Sono un Demone. " mi fermai di colpo e dissi "un.. Cosa?" "un Demone. Vengo dall'Oltremondo, un mondo parallelo dove vivono Demoni come me, esistono Demoni buoni e Demoni cattivi, purtroppo quelli cattivi sono in maggioranza e sono capeggiati da mio padre che vuole che io prenda il comando al suo posto quando me lo lascerà perché lui sta diventando troppo vecchio, ha 394 anni, ma io non voglio, non sono crudele e violento come lui, perciò sono scappato in questo mondo e non ho un posto fisso per non farmi trovare dai suoi scagnozzi, che hai visto ieri sera purtroppo" non riuscivo a crederci, ma avevo prove inconfutabili che avevo visto la sera prima quindi chiesi "cosa fa di preciso tuo padre?" "vuole eliminare tutti i Demoni buoni, ha dichiarato guerra, una guerra particolarmente cruenta e purtroppo sta vincendo. Quanto vorrei poterlo fermare" "e tua... Tua madre?" "era contro la sua idea e l'ha fatta imprigionare. Lui non prova sentimenti da troppo ormai. È accecato dall'odio e dalla voglia di governare su tutto e tutti." Non sapevo cosa dire, era tutto così surreale! Sembrava una cosa da libri o da film di fantascienza. Quindi rimasi per un po' in silenzio a fissare il terreno. Dopo un po' disse "Senti... So che magari non ci credi e pensi che sia una stupidaggine ma.." "no no ci credo, insomma ieri abbiamo volato e questo non posso di certo dimenticarlo." "bene, sei la prima persona che lo sa e devo assolutamente chiederti di non farne parola con nessuno" "certo che no. Comunque, come fai a fidarti di una che neanche conosci?" "lo vedo nei tuoi occhi, si quanto mi piacciono i tuoi occhi.. Cioè volevo dire che mi piacciono perché vedo che posso fidarmi quindi è bella come cosa, non che tu mi piaccia o cose d-del genere" Risi e mi sedetti sull'erba del parco appoggiando la schiena ad un albero, lui mi si sedette vicino e io gli dissi "sai, non ho mai visto occhi come i tuoi, sono stupendi" mi resi conto dopo di quello che avevo appena detto, sentì la faccia in fiamme e distolsi lo sguardo, dopo un po' mi rigirai per guardarlo e notai che mi stava guardando con un sorrisetto malizioso "anche i tuoi mi piacciono molto" "smettila di farlo" "fare cosa?" mi guardò con un'espressione confusa, "quel sorriso, mi mette in imbarazzo" "scusa, a volte non riesco a controllarlo. Comunque, non devi sentirti in imbarazzo con me.. Puoi dirmi quello che vuoi, insomma ora sai il mio segreto quindi puoi immaginare che niente mi sembra strano ormai" "già.. Beh che ne dici se mi racconti un po' del tuo mondo? Cioè, com'è fatto" "ci sono molte cose interessanti e ovviamente è molto diverso da questo mondo. Ci sono molte regole che qui non ci sono e viceversa. Poi non so cosa dirti, è una di quelle cose che devi vedere per credere" "capisco.. E come ci si accede?" mi guardò e sorrise "beh è un segreto, scusa. Noi non possiamo dirlo a nessuno" "oh beh mi dispiace, non ne avevo idea" "non devi scusarti" "allora ritiro le scuse!" rise e si alzò,poi disse "stasera voglio portarti in un luogo, mi farò trovare a mezzanotte sul balcone della tua camera, sempre se ti va" "certo che mi va" sorridemmo e poi mi ricordai che l'indomani avevo due compiti in classe così gli dissi "hey, scusa ma.. Devo andare, domani ho due compiti in classe e non so niente" "ah,ok. Beh ti accompagno" ci avviammo verso casa mia e nel tragitto gli raccontai dei miei professori e delle materie che odiavo, come se lo conoscessi da molto più di due giorni. Arrivati al portone mi disse "beh allora ci vediamo stasera, non vedo l'ora. A dopo" "si,a dopo" ci sorridemmo ed entrai nel portone.. Come avrei fatto a studiare col pensiero che avrei incontrato lui a mezzanotte?

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Capitolo 5
*** - Capitolo 4 ***


Un rumore. Trasalii nel mio letto e guardai la finestra. Come immaginavo lui era li, fuori dalla finestra e mi guardava. Mi alzai e andai da lui, ero andata a dormire già vestita ma,come prevedevo, non ero riuscita a dormire. Stavo mezza appisolata sul letto e basta. Comunque,come ho detto, mi alzai e andai a lui, aprì la finestra e lo abbracciai "buonasera!" mi disse con tono sorpreso "buonasera a lei,signore. Mi dica dove ha intenzione di portarmi stanotte" ridemmo tutti e due e poi mi disse "è una sorpresa, te l'ho detto. Devi solo fidarti e bendarti gli occhi." tirò fuori dalla tasca un foulard nero e mi bendò gli occhi "addirittura bendarmi gli occhi? Devo preoccuparmi?" gli dissi sorridendo "lascia fare a me" detto questo mi cerchiò la vita con le braccia e mi sollevò dopo aver squarciato l'aria con le ali. Volammo per un po' senza parlare, mi stavo godendo quel momento più che potevo, mi sentivo libera e stavo benissimo tra le sue braccia. Dopo un po' mi adagiò lentamente sul terreno e mi tolse la benda. Era un posto bellissimo sembrava quasi magico. Era una specie di parco con degli alberi bassi e larghi con lunghe fronde pienissime di foglie che sembravano cerchiare il tronco. Il tutto era illuminato da innumerevoli lucciole che sembravano decorare il tutto, il cielo era costellato di miriadi di stelle che, insieme alle lucciole, illuminavano la scena. Stesa sotto quello che sembrava essere l'albero più grande c'era una coperta, di quelle pesanti e calde con due cuscini. "è..è.. Bellissimo,non ho parole,davvero." "ho pensato che ti sarebbe piaciuto guardare un po' le stelle con me" "certo che mi fa piacere!" "ne sono felice,vogliamo andare?" ci avviammo verso la coperta e ci sdraiammo vicini a guardare le stelle. Lui mi diceva i nomi delle costellazioni e io mi sforzavo di memorizzarli, ad un certo punto si girò su un fianco verso di me e mi mise il braccio intorno alla vita, poi avvicinò la bocca al mio orecchio e io non sapevo cosa fare, ero come se incantata, non mi sembrava reale. Ad un certo punto mi sussurrò "voglio dirti una cosa.. Non mi era mai capitato di innamorarmi in così poco tempo, davvero. Penso sempre a te, a cosa starai facendo nei momenti in cui non stiamo insieme, a cosa potrei fare per farti capire cosa provo per te, quando ti guardo mi sento bene ed è come se avessi un uragano nello stomaco, non mi era mai capitato con nessuna. Spero che se non ricambi rimarremo comunque buoni amici" senza pensarci due volte mi girai e lo baciai, all'inizio era un bacio un po' incerto, poi diventò più appassionato, rimanemmo abbracciati a guardare le stelle per un altro po', poi mi riaccompagnò a casa e ci salutammo con un lungo bacio. "buonanotte piccola mia." arrossì "buonanotte, mi è piaciuto davvero tanto stasera, grazie ancora per tutto." mi sorrise e se ne andò.. Era stata di sicuro la notte più bella della mia vita.

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Capitolo 6
*** - Capitolo 5 ***


Il mattino dopo mi svegliai di buonissimo umore e mi preparai molto velocemente per andare a scuola. Mentre stavo per prendere lo zaino nella mia camera, mi accorsi che c'era qualcosa di insolito sul balcone della mia stanza... Era qualcosa di nero e dalla struttura un po' allungata... Mi avvicinai e... Era una piuma! Una soffice piuma nera che io riconobbi come una delle piume delle ali di Mattia. La presi e mi sentii strana, come se avessi ricevuto una nuova forza. Era molto soffice e rimasi ad allisciarla tra le dita per un po'. Poi la misi nella tasca davanti del mio zaino e andai a scuola. Li incontrai le mie migliori amiche (si, ne avevo due e le conoscevo da circa tre anni) si chiamavano Amber e Heather. Era da un po' che volevo raccontargli tutto, perciò approfittai dell'intervallo per raccontare tutto daccapo. All'inizio non ci credevano perciò tirai fuori dallo zaino la piuma e gliela feci vedere e, visto che si fidano molto di me, alla fine hanno creduto al mio racconto. Mi fecero tantissime domande e io pazientemente risposi ad ognuna di esse. Sapevo che era difficile credere ad una storia del genere, io stessa stentavo ancora a crederci, nonostante tutto quello che era successo. La giornata trascorse velocemente e ben presto suono' la campanella. Tornando a casa mi sentivo strana e mi girava la testa,poi pensandoci mi accorsi che mi sentivo così da quando avevo trovato la piuma, quindi andai al computer a cercare informazioni e trovai questa frase "si dice che chi trova la piuma di un angelo diventa suo protetto" .. Funzionava così anche con i demoni?

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