Mia sorella Berry

di ArySayanPrincess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi ***
Capitolo 2: *** Incontri ravvicinati ***
Capitolo 3: *** Alla Capsule Corporation ***
Capitolo 4: *** Che intenzioni hai? ***
Capitolo 5: *** Neve! ***
Capitolo 6: *** Sull'isola del Genio ***



Capitolo 1
*** Ricordi ***


Mia sorella Berry

Ricordi

I lunghi capelli neri erano spostati dal vento, il suo sguardo era rivolto verso la stella più luminosa che si poteva vedere dal punto del pianeta in cui si trovava. Osservava lo spazio immenso e infinito. L’assalirono tanti pensieri nostalgici , ricordi lontani, piccoli pezzi di immagini da ricomporre scavando nella sua mente.
All’improvviso udì una voce amica alle spalle.
“Berry! Sul serio vuoi partire per cercarlo? Non posso dire che non mi mancherai, però se è questo che vuoi…Però pensaci bene…E se fosse morto anche lui come tutti gli altri Sayan ? Questo ti distruggerebbe ancora di più. E come saprai dove cercarlo ?”
La ragazza rifletté per un attimo sulle parole dell’amico dal corpo celeste.
“Il mio cuore mi dice che è vivo…Forse la maga del paese potrà darmi delle indicazioni”
Berry e Kamul arrivarono dalla maga che li fece accomodare sulle sedie  davanti a lei.
“Riesco a sentire che tuo fratello è vivo e si trova su un pianeta chiamato “Terra” ”
Il giorno dopo Berry era già in partenza. Il viaggio sarebbe stato molto  lungo ma era l’unico modo per ritrovare sé stessa e il suo passato.
 
 
Si svegliò di soprassalto, il respiro affannato ,accanto a lui vide i capelli azzurrini di Bulma, che dormiva beatamente.
Perché quell’ incubo lo assediava quasi tutte le notti ? Una bambina piccola dai lunghissimi capelli neri e gli occhioni azzurri che qualcuno inseguiva  per ucciderla. Nel sogno sentiva il suo pianto mentre correva verso di lui cercando di raggiungerlo e afferragli la mano. Dopo un po’ le loro mani si sfioravano,lui non faceva in tempo ad afferrargli bene la mano e lei all’improvviso cadeva nel vuoto.
Si alzò e andò a prendere una boccata d’aria in balcone. Le prime volte che aveva fatto quell’incubo non capiva chi fosse quella bambina ma ora lo aveva capito bene. Era la sua sorellina. Quando Freezer distrusse il pianeta Vegeta ,Berry fu’ messa su una navicella per essere messa in salvo.
Osservò le stelle cercando di trattenere i suoi pensieri di malinconia e di profonda tristezza .Chissà dov’era? L’unico posto che gli veniva subito in mente era l’aldilà. Se la immaginava come un angioletto dalle grandi ali bianche.
Si ricordava molti momenti passati con lei come gli allenamenti. Lui faceva sempre il suo meglio per fargli male e batterla. Poi la criticava dicendo che era una nanetta ,che era debole perché era una femmina e lei scoppiava in lacrime. Ora si pentiva di quello che aveva fatto ,si pentiva del fatto che la odiava perché era invidioso della potenza della piccola, che essendo una femmina e avendo solo tre anni, riusciva a sprigionare tanta forza.
Avrebbe potuta amarla almeno per quel poco tempo che aveva passato con lei.

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Questo era il primo capitolo spero vi sia piaciuto! Forse qualcuno potrebbe criticare il fatto che ho detto che Vegeta era triste e malinconico però io credo che anche lui avesse nostalgia del suo passato. Nei prossimi capitoli ci sarà anche spazio per la felicità e per l’allegria. Questa possiamo dire che è una specie di introduzione.
 
 

 
 
 

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Capitolo 2
*** Incontri ravvicinati ***


                          Mia sorella Berry

Incontri ravvicinati


Da lontano vide un’enorme sfera blu e verde. Era proprio la terra quella. Anche da lontano sembrava un pianeta energico e vitale come ne aveva visti di pochi.
Per atterrare cercò un luogo isolato per non dare troppo nell’occhio , poi cominciò a volare per dare inizio alla sua ricerca. Che strano posto che le sembrava la Terra. Strane piante, strani animali, strane case. La cosa meno strana erano i terrestri. Praticamente erano uguali a lei solo che non avevano la coda e da quello che poteva percepire la loro potenza era quasi nulla.
Per non dare troppo nell’occhio si legò la coda come una cintura e cominciò a girare la grande città in cui si era abbattuta in cerca di informazioni. Molto ingenuamente la ragazza non sapeva che sulla Terra ci fossero 7 miliardi di persone e trovare una persona sapendo solo il nome era una cosa molto complicata.
Il caso volle però che quella città fosse proprio la Città dell’Ovest. Mentre camminava per la città, una signora che sembrava abbastanza amichevole ,con capelli biondi raccolti sopra la testa e occhi che sembrava tenere chiusi,la fermò.
“Hey scusa ragazza, ma che vestiti alla moda! E che bei capelli! Mi ricordi molto il marito di mia figlia! Non voglio dire che sembri un’uomo…Forse mi sono espressa male. Volevo dire che sembri una sua parente ma questo è assolutamente impossibile dato che da quello che ne so io sono tutti morti…Comunque ti ho fermata perché volevo chiederti dove hai comprato questi stupendi vestiti…A mia figlia starebbero benissimo”
Sembrava una donna simpatica…Ma Berry sapeva che era meglio non fidarsi di nessuno  appena arrivi su un pianeta perché non si sa mai che intenzioni hanno davvero gli abitanti del luogo. La ragazza non aveva dato molta attenzione alle parole dette dalla signora, anche se avrebbe dovuto…
“Scusi signora ma io…vengo da molto lontano e non credo che qui ci possa essere quel negozio dove gli ho comprati. Scusi, devo andare”
 
 
Era furioso. Quella stupida terrestre gli aveva proprio fatto saltare i nervi. Non gli andava mai bene niente. Si lamentava dalla mattina alla sera sul fatto che lui non facesse niente per aiutarla e che stava sempre nella Gravity Room.
Quando Bulma cominciava così ,lui sbatteva la porta e volava via aspettando che Bulma si calmasse.All’improvviso avvertì un’aura abbastanza potente. E se fosse arrivato qualcuno sulla Terra?
Non lo avrebbe mai ammesso ,ma era stanco delle continue battaglie. Proprio quando ti stavi rilassando un po’,ecco che c’era qualche altro problema.
Di colpo si ritrovo davanti una ragazza di circa 30-35 anni, lunghissimi capelli neri ,occhi azzurri.
 Come poteva quella ragazza sprigionare tanta energia? E per di più sapeva anche volare.
Di certo non era una terrestre.
“Chi sei tu? Non sei una terrestre vero? Da dove vieni? Spero che tu non sia qui per cercare guerra”
“Non  importa da dove vengo! Sono qui per cercare…”
“Vuoi che ti elimino subito o vuoi lottare? A te la scelta”
Vegeta se la trovò così vicina che non perse l’occasione di tiragli un bel pugno sullo stomaco ,così forte, chela ragazza si trovò buttata contro una collina col sangue che usciva dalla bocca.
La ragazza passò al contrattacco e prendendolo di sorpresa mentre lui credeva di averla già eliminata lo colpì con un pugno in faccia.
“Ma guarda un po’ questo qua! Se il numero uno in cordialità!  Io non volevo combattere ma l’hai voluto tu!”
Cominciarono a lottare. Come sarebbe andata a finire una lotta tra due Sayan?
Vegeta lanciò un Big Bang Attack e la ragazza, mezza stordita ,cadde al suolo.
Il ragazzo si avvicinò per dirgli le sue solite “frasi da Principe dei Sayan” mentre si accingeva a dargli il colpo di grazia. Intanto però la coda di Berry si era slegata e ora era visibile.
Vegeta la notò e ne rimase stupito.
“Perché hai la coda?”
La ragazza rispose con voce flebile ma decisa.
“Perché io sono una Sayan! La Principessa dei Sayan !E se mi hai battuta e perché non ero in forma! Ma se vuoi possiamo batterci di nuovo!”
“No, senti donna! Io sono il Principe dei Sayan e non credo che potrai mai… Aspetta! Hai la coda…, dici di essere la Principessa dei Sayan...”
Il ragazzo ebbe un pensiero improvviso .Quegli occhi azzurri…Era proprio lei. Ma come? Era stravolto.
“Berry! Sei tu? No…Non può essere…Io pensavo…Tu…”
Berry lo osservò bene. I suoi capelli, il suo viso. Non poteva crederci! Era suo fratello!
“Vegeta! Finalmente !”
La ragazza scoppiò in lacrime. Dopo un po’trovò la forza di alzarsi e lo abbracciò forte, mentre lui era ancora scioccato.
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Alla Capsule Corporation ***


Mia sorella Berry


Alla Capsule Corporation

“Be, che ne diresti adesso di portarmi dove abiti o comunque in un posto dove possa  fasciarmi queste ferite? Ho tante cose da raccontarti e non so da dove cominciare ma non posso parlare in questo stato…Anche te avrai tante cose da raccontarmi, giusto? Credo che finiremo di parlare fra due anni con tutto ciò che dobbiamo dirci… ”
Dopo il momento  silenzioso dell'abbraccio , la ragazza aveva cominciato a parlare e non la smetteva più .
Da un lato, quello era il suo carattere, dall’altro era così emozionata che non ce la faceva a stare zitta un secondo. Vegeta decise di interrompere quel parlare continuo.
“Che ne diresti di chiudere per un attimo quella boccaccia? Se non la finisci di parlare ti lascio qui! Vieni con me…Ce la fai a volare?”
Il ragazzo la portò con sé alla Capsule Corporation.
Quando Berry entrò restò a bocca aperta. Quella casa era enorme! Aveva anche un’enorme parco interno con le più svariate specie di animali. In tutta la sua vita non aveva mai visto un posto così. Tutta quella tecnologia non l’aveva neanche potuta immaginare , nei pianeti in qui era stata.
All’improvviso le comparve davanti una donna. 
No, non poteva essere…Era proprio la signora che aveva incontrato in città.
“Oh ,ma te sei quella dolce ragazza che ho incontrato prima! Piacere io sono Bunny. Ma chi ti ha ridotto così?!Vegeta, caro ,non dirmi che sei stato tu…Ti chiedo scusa da parte sua. Ti andrebbe un tazza di te, tesoro? Non te lo ancora chiesto ,ma come mai sei qua?”
Dopo averla medicata, Bunny le diede una tazza di tè caldo e una squisita torta. Berry raccontò a Bunny e a Vegeta tutto ciò che era successo prima del suo arrivo sulla Terra per  cercare suo fratello.
“Dopo essere stata messa in salvo da mia mamma mentre Freezer stava per distruggere il pianeta Vegeta, ho affrontato un lungo viaggio e sono stata in diversi pianeti. Nella maggior parte dei pianeti ho trovato gente pronta ad aiutarmi, in alcuni però ho dovuto lottare per vivere. Da un bel po’ di anni vivo sul pianeta Gama. Là la gente è molo pacifica e ho trovato una specie di famiglia. Là mi trovavo bene, però sentivo sempre la mancanza di qualcosa. Quando una maga mi ha detto che Vegeta era ancora vivo, sono venuta a cercarlo.”
Bunny aveva le lacrime agli occhi, mentre Vegeta era nervoso perché si aspettava che Berry gli avrebbe chiesto di raccontare la sua di storia, cosa che a lui non andava proprio di fare.
Ma ben presto arrivò Bulma a interrompere il dialogo.
“Non sapevo che avessimo  un’ospite…Piacere io sono Bulma, la moglie di Vegeta”
Quindi il suo fratellone era sposato? Non se lo aspettava. La ragazza restò colpita da Bulma. Era una donna molto carina. Anche lei avrebbe voluto avere i capelli di un colore così acceso e per di più sembrava proprio naturale. Invece aveva i capelli neri come il carbone.
“Io mi chiamo Berry e forse potrà sembrarti assurdo ,ma,sono la sorella di tuo marito”
Bulma rimase paralizzata per un attimo, poi ebbe la forza di parlare.
“C…Co…Cosa? Ma non erano morti tutti?”
All’improvviso sentirono un pianto provenire dal piano di sopra.
“Scusate, ma Trunks si deve essere svegliato”
Berry pensò per un’ attimo e poi cominciò a parlare.
“Scusa Vegeta ,mi sembra che siate ricchi, perché tua moglie fa la babysitter?”
Vegeta arrossì.
“No…non fa la babysitter. Quello…è suo…nostro… figlio.”
Aveva anche un figlio? Ora che rifletteva bene, pensava che fosse strano anche  il fatto che suo fratello fosse sposato con una terrestre…Erano cambiate molte cose da quando era un ragazzino. Lei si era persa tutto e questa era la cosa che più le faceva spezzare il cuore. Aveva perso tanto tempo che avrebbe potuto passare con suo fratello, quel tempo che nessuno gli avrebbe restituito. 
Come sarebbe stato bello vivere in una famiglia felice,sul suo pianeta e i suoi abitanti.
Con una mano prese la collana che aveva appesa al collo, quella che gli aveva regalato sua madre prima di lasciarla andar via  e la strinse. Di colpò scoppiò a piangere.
“Che cos’hai tesoro? Vuoi andare nel parco? Magari ti farebbe sentire meglio…è colpa di Vegeta? Non ti preoccupare, all’inizio ti potrà sembrare un po’ freddo, però se lo conosci bene, è così dolce…E poi è proprio un bel ragazzo, non si può non volergli bene…”
Ma Berry non l’ha ascoltava neanche ,l’unica cosa che voleva fare era piangere anche se non sarebbe stata la soluzione al problema.

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Capitolo 4
*** Che intenzioni hai? ***


Mia sorella Berry.

Che intenzioni hai?

Nessuno gli avrebbe ridato il tempo che aveva perduto ,però poteva cercare in qualche modo di recuperarlo. Sempre se “qualcuno” gliel’avrebbe permesso.
“Stai ancora frignando? Non sembri proprio una Sayan…”
La ragazza rimase ferita dalle parole del fratello. Perché non riusciva a capire la sua tristezza?
Lei pensava che due fratelli si capissero anche solo guardandosi. Probabilmente non era così.
Si asciugò le lacrime e dimenticando ogni pensiero triste, accennò un sorriso e cominciò a parlare.
“Ero molto triste…Per questo motivo piangevo. Ti voglio assicurare che non sono una persona che piange per banalità. Lasciamo perdere le spiegazioni e lasciamo spazio alla felicita! Vorrei recuperare un po’ di tempo perso con te…Che potremmo fare? Va bè so già la tua risposta…Quindi sceglierò io! Aspetta !Prima di tutto voglio vedere tuo figlio…Deve essere tenerissimo… Immagino che questa attività piacerà solo a me.”
Come aveva fatto quella ragazza a passare dalla tristezza alla felicità in un secondo?
Aveva un carattere così diverso da lui.
“Perché vuoi vedere quel moccioso? Ti stai montando un po’ troppo la testa. Non pensare che passerò del tempo a fare stupide” cose Terrestri” con te. E’ una cosa proprio da…da…Terrestri”
Sapeva già che avrebbe ricevuto una risposta del genere ma non si diede per vinta.
“Non mi sembra che io abbia proposto “cose da Terrestri”. Anche perché io non sono mai stata sulla Terra quindi non le avrei mai potute sapere queste cose.”
Aveva sempre la risposta pronta. Era proprio una ragazza insopportabile .Gli ricordava molto  Bulma…Doveva ammettere che Bulma a volte gli sembrava stupida ma era davvero speciale per lui.
Berry era una pura Sayan ma come mai si comportava come le galline Terrestri…?
Dopo un po’ videro arrivare Bulma con Trunks in braccio.
Bulma cominciò a fare una vocetta stupidissima.
“Ma tesoro, guarda un po’ chi c’è! C’è il tuo papino! Salutalo! Ciao, ciao papi!”
Quando Bulma parlava in quel modo Vegeta avrebbe voluto tirargli un pugno in testa.
“Se gli parli così crescerà stupido…Io non voglio un figlio stupido. Già mi sembra abbastanza rimbambito”
“Non è rimbambito! Ha solo pochi mesi! E poi con una mamma intelligente come me non può essere stupido.”
Berry che stava assistendo al litigio cercò di dire qualcosa per fermarli.
“Oh ma che carino! Ha i capelli violetti! E’ adorabile! Di certo avrà preso da te Bulma! Ma guarda come ride! Di certo non ha preso la “simpatia” dal mio fratellone”.”
Vegeta in questo momento non le sopportava proprio.
“Tsk, donne…”
Intanto Bulma cominciò a attaccare discorso con Berry.
“Hey Berry, che intenzioni hai?”
A Berry sembrò una domanda strana.
“Come ,che intenzioni ho?”
Bulma scoppiò a ridere.
“Hai risposto come tuo fratello quando gliel’ho chiesto un po’ di tempo fa. Si vede che siete parenti. Comunque volevo dire, quanto vorresti restare sulla Terra? Comunque per me non c’è problema!Potrai stare qui tutto il tempo che vorrai! Ho alcune camere degli ospiti…Puoi scegliere tu quella che preferisci. Io ti consiglio quella rosa…”
La ragazza restò per un’ attimo in silenzio. Non ci aveva  proprio pensato. Di certo non voleva andarsene subito…Ma probabilmente non sarebbe stata sulla Terra per sempre.
“Come sei gentile! Non voglio creare disturbo!”
“Nessun disturbo! Non ti preoccupare!”
La camera che Bulma le aveva dato era stupenda! In più c’erano tantissimi vestiti nell’armadio di cui lei poteva usufruire.
Il sole era calato, lasciando spazio alla pallida luna. La sera passò velocemente e arrivò l’ora di dormire.
La casa sembrava avvolta da un silenzio imperturbabile.
Berry non riusciva a prendere sonno. Distesa sul letto poteva vedere la luna fuori dalla finestra.  Un soffiò di vento flebile e estivo entrò dalla finestra che aveva  lasciato aperta.
Non riuscendo ad addormentarsi uscì dalla camera e cercò di fare passi il più possibile leggeri per non disturbare nessuno. Percorse il lungo corridoio e arrivò alla porta che dava sull’ampio terrazzo.
Abbassò la maniglia piano piano e con sorpresa vide che anche suo fratello aveva avuto la sua stessa idea.
Vegeta si accorse subito della sua presenza.
“Che ci fai qui? Pensavo che dormissi…”
“Non riesco proprio a dormire. Come vedo neanche tu stai dormendo.”
Il ragazzo vide che la sorella aveva qualcosa in mano.
“Che cos’è?”
“Cosa? Tu dici questo? “E gli fece vedere la minuscola scatolina dorata che teneva in mano. ”Beh...Guarda tu stesso” E  gliela passò.
Vegeta la prese e l’aprì. All'interno sembrava vuota ma potè sentire una melodia provenire da dentro la scatola. Come? Ce l’aveva ancora…
“Ti ricordi Vegeta? Questo era il mio regalo di compleanno per te…Non l’avevi gradito molto…Io l’ho sempre conservato. Lo tengo sempre con me.”
Proseguirono minuti di silenzio, osservando la luna. Per fortuna non c’era la luna piena…
“Ma tu non dovresti avere una famiglia tua? Te che adori tanto i mocciosi”
Perché stava parlando in questo modo? Non era suo solito a parlare così.
“E a te che t’importa! Bè.. ancora sto aspettando di trovare la persona giusta…Forse qui sulla Terra potrei incontrarla. Mi sembri strano…Va bè credo che adesso andrò a dormire. Buonanotte!”
Vegeta voleva farla arrabbiare, ma non c’era riuscito. Sarebbe anche lui andato a letto, si era fatto molto tardi.
All’improvviso si accorse che la scatolina gli era rimasta in mano. Gliel’avrebbe data l’indomani, oppure, se la sarebbe tenuta, in fondo era il suo regalo.

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Capitolo 5
*** Neve! ***


                                                                          Mia sorella Berry         

  Neve


Ma come? Era piena estate. Eppure dei fiocchi bianchi scendevano dal cielo.
Tra lo stupore generale di chi si era svegliato e aprendo la finestra aveva visto la città bianca, c’era anche la felicità dei bambini che con la facce attaccate ai vetri delle finestre ,si immaginavano già come si sarebbero divertiti.
Non aveva mai visto la neve. Non pensava che un fenomeno climatico potesse essere così suggestivo al vedersi. Anche lei era entusiasta dal fatto, proprio come una bambina. Quella bambina che non era mai stata, aveva dovuto crescere in fretta. A quattro anni era come se fosse già quasi adulta. Viveva da sola per l’universo, le sarebbe bastata una sola persona per sentirsi felice. Ma per molto tempo ,invece ,nessuno gli era stato amico. Sembravano sempre tutti pronti a fargli del male. All’inizio anche lei era una spietata Sayan, ma che non rinunciava a piangere. Aveva comunque un cuore. Da quando era nata aveva avuto intorno a sé sempre gente crudele e sterminatrice di interi popoli. Col tempo si sentì così sola e debole che ebbe la voglia di lasciar da parte il suo lato cattivo e far uscire quello buono.
Uscì dalla porta e si inginocchiò nella neve. Com’era soffice e candida .Per un’ attimo non si accorse neanche che era fredda e che il suo corpo si stava pian piano congelando. Era uscita con abiti estivi, lei non sapeva che facesse freddo quando nevicava ,e inoltre ancora erano tutti a dormire. Nessuno l’aveva potuta avvertire.
Ma anche se il freddo la stava quasi paralizzando ,avrebbe voluto stendersi in quella distesa bianca e osservare i fiocchi di neve che le cadevano sul viso. Tutta quella quiete, le scaldava il cuore. La città sembrava completamente deserta.
Quando non sentì quasi più di avere un corpo, decise di tornare dentro. Mentre stava entrando  potè scorgere i capelli azzurrini di Bulma e quelli corvini del fratello nel salone. Non sembravano affatto felici. Quando entrò sentì che litigavano. La neve non aveva fatto lo stesso effetto anche a loro.
“Ti ho detto che non posso farci niente! E’ inutilizzabile! Non so cosa sia successo! Capito? Goditi un po’ questa giornata! Ti potrai allenare domani! Intanto cercherò di ripararla ma forse il  problema è solo la neve…Quindi dovrai aspettare che se ne vada.”
“Riesci a creare macchinari di alta tecnologia e non sai scongelare una cosa? Stupida terrestre!”
Berry si avvicinò a Bulma.
“Cos’è successo?”
“La Gravity Room non funziona, probabilmente qualcosa si è congelato…E’ strano…Ed è ancora più strano che nel bel mezzo dell’estate nevichi!”
Non sopportava vederli litigare. Ci rimaneva male per Bulma. Faceva di tutto per lui e si beccava solo insulti. Forse quello era il modo di Vegeta di dimostrarle che l’amava? Forse era un modo per parlargli? Chissà se facevano discorsi diversi al di fuori degli allenamenti e della Gravity Room. Forse il vocabolario di suo fratello era incentrato sempre sule stesse parole come “Stupida terrestre”, “Donna!”, ”Tsk”, che non era neanche una parola, ”Io sono il Principe dei Sayan”,”Ti sconfiggerò Kaaroth”,”Bulma portami da mangiare!”, ”Fai stare zitto quel moccioso!”…
Voleva fare qualcosa. Berry non conosceva bene le usanze della Terra, però dato che uno dei due non era un Terrestre avrebbe potuto inventarsi lei qualcosa.
Andò in camera sua e prese un blocchetto per gli appunti. Cominciò a scrivere.
 
Far uscire fuori Trunks. (Ricordati di coprirlo bene!).Far allarmare Bulma facendoli credere che è in pericolo. Forse è meglio che non faccio spaventare Bulma e che gli racconti il mio piano. Dire a Bulma del piano. (Ma così no funzionerebbe molto!) Mettersi d’accordo con Bunny .Far spaventare anche Bulma. Far allarmare Vegeta (Spero di riuscirci, sarà un’impresa ardua)..Fare una chiamata minacciosa…

E così fece…Prima di tutto andò a dire a Bunny del suo piano.La donna aveva accettato di collaborare dicendo:” Adoro le cose romantiche!”
Dopo misero un bel giubbottone a Trunks e Bunny lo portò a giocare con la neve, lontano da casa. Fatto ciò Berry corse urlando verso Bulma.
“Trunks non è più nella sua culla! E’ sparito!Ho sentito delle grida provenire da sopra…Sono andata e ho trovato tua madre che urlava! Forse qualcuno l'ha rapito!”
A momenti Bulma sveniva.
“Cosa? Dobbiamo fare qualcosa! Vai a chiamare Vegeta! Spero che non l' abbiano portato troppo lontano!”
“Vegeta! Tuo figlio è stato rapito! Devi fare qualcosa!”
All’inizio pensò a uno stupido scherzo, ma vedendo la faccia seria e preoccupata di Berry pensò fosse vero.
“Dove l’hanno portato! Ora mi tocca pure ad andare a cercarlo! Sennò chi la sente Bulma! Ma che cosa vogliono da un moccioso dai capelli viola!”
Berry si aspettava parole diverse. Pensava che sarebbe stato preoccupato per suo figlio e non per quello che avrebbe detto Bulma. Ma il piano non era ancora terminato.
Dopo un po’, mentre Bulma era già in giro per la città disperata, Berry chiamò al telefono di casa camuffandosi la voce.Rispose Vegeta.
“Abbiamo rapito suo figlio. Se non ci dà 500.000 euro non lo rivedrà mai più. Venga all’ingresso del  parco comunale fra cinque minuti.”
“Altro che soldi! Vado lì e li ammazzo”
Poi fece una telefonata anche a Bulma,sul cellulare.
“Io non vi darò neanche un soldo! Io vengo là e me lo prendo!”
Dopo cinque minuti i due arrivarono al parco.
All’inizio non fecero caso al fatto ,di essere tutti e due lì. Poi si guardarono e parlarono all’unisono.
“Ma cosa ci fai tu, qui! A me hanno telefonato i rapitori”
Dopo un po’ i due videro un bimbo seduto sulla neve. Era Trunks!
“Trunks!?Ma tu cosa ci fai lì?” Bulma era stupita di veder lì il suo bambino.
“Ci hanno imbrogliato! Ma che cos’è successo? Forse hanno avuto paura di me! Che vigliacchi!”
Intanto Bulma abbracciava Trunks e giocavano insieme sulla neve…
“Hey ,Vegeta vieni qui con noi!”
Bulma gli tirò una palla di neve in testa.
“Ma che cosa fai? Donna!”
Vegeta rispose a Bulma con una specie di "Big Bang Attack di neve", mentre Trunks lanciava gridolini di felicità nel vedere i genitori giocare insieme.
Poi Bulma prese in braccio Trunks e invitò(lo tirò per un braccio) Vegeta a un abbraccio familiare.
Intanto aveva ripreso a nevicare. Quell’abbraccio li riscaldava. Sembravano proprio una famiglia felice.
“Hey Bulma!...No, niente..”
“E dai parla”
“Andrò sempre a cercare Trunks se sparirà, e ovviamente anche te…Oggi mi sono accorto che ho qualcuno da proteggere…”

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Capitolo 6
*** Sull'isola del Genio ***


                                                                                      Mia sorella Berry

                                                                                         Sull'isola del Genio
“Che ne dici di fare una bella gita al mare?”
La domanda risuonò come una melodia per Berry. Non era mai stata al mare! Non poteva non accettare.
“Certo, Bulma! Quando andiamo?”
“Aspetta un’ attimo, non potrai venire vestita così! Ti serve un costume!”
Questo frenò un po’ l’entusiasmo della ragazza.
“Un costume? Perché dovrei  travestirmi?”
“Ma no sciocchina ! Serve per fare il bagno! Te ne presterò uno io! Scusa un’ attimo ma che taglia porti di costume? Ah già…Se non ne hai mai avuto uno come fai a saperlo? E poi ci vorrà anche un buco per la coda…“
Tutto il necessario era pronto. Ora bisognava chiedere a Vegeta se voleva andare con loro. La cosa era abbastanza complicata. Ma Bulma riuscì a convincerlo, cambiando un pochino i fatti.
“Beh, si andremo alla Kame House…Però non ti preoccupare i “miei stupidi amici” non ci saranno .Il Genio mi ha detto che andava in città. E no, non ci sarà Iamcha…E neanche “Il suo stupido gatto parlante”…”
Quando arrivarono però Vegeta trovò tutto l’opposto di ciò che gli aveva promesso Bulma.
“Lo sapevo! Stupida terrestre!”
“Scusa Bulma, ma devo per forza rimanere in costume? E’ come se fossi nuda!”
Intanto era arrivato di corsa il Genio per non farsi sfuggire la ragazza.
“Oh ma che bella ragazza! E’ anche molto dotata…Posso farti un bel Paf Paf?”
All’improvviso si sentì un urlo.
“Scusa ma tu chi sei? Come ti permetti! Non osare toccarmi!”
Bulma accorse immaginando ciò che doveva essere successo.
“Scusa Berry! Lui è il Genio delle Tartarughe…Non ti preoccupare. Io l’ho dovuto subire per molto tempo. E’ fatto così…Adora le ragazze…”
Il Genio per farsi scusare li offrì di bere qualcosa in casa. Quando entrarono videro che erano presenti anche Iamcha, Oscar e Puar e non poteva mancare Tartaruga.
“Proprio lui ci doveva essere! Tsk! E’ insopportabile solo a guardarlo!”
“Ma che carino! Non sapevo che sulla Terra ci fossero ragazzi così!”
“Ci presentate questa bella ragazza?” Disse Iamcha quasi sbavando.
“Lei è mia sorella! Stupido terrestre! E non provare ad avvicinarti a lei !Questo vale anche per te, vecchio maniaco!”
Berry per rimediare alle parole del fratello si presentò come si deve.
“Ciao! Io sono Berry e sono la Principessa dei Sayan ,nonché la sorella minore di Vegeta”
Iamcha osò sfidare la furia di Vegeta.
“Come fa a essere sua sorella? E’ così carina! Sembra così dolce! Non come quello  stupido scimmione!”
“Cosa osi insinuare! Sporco terrestre! Sei un’ essere inferiore! Devi solo tappare quella boccaccia!”
Bulma cercò di fermare il litigio.
“Scusate ora smettetela! Berry è venuta qui per divertirsi non per sentirvi litigare! Riesci sempre a farti riconoscere ,vero Iamcha? E tu Vegeta, smettila di aggredire così le persone! E tu Genio! Guarda che Berry ha anche una faccia!”
“Come fai a vedere dove guardo se ho gli occhiali da sole?”
“Come se non lo sapessi…”
Era finita in una casa di pazzi? A parte quel bellissimo ragazzo con una cicatrice a forma di x in faccia e quell’adorabile gattino volante le sembravano tutti strani e maniaci, compresa la tartaruga e il maialino parlante.
Lasciandosi alle spalle le chiacchiere dei suoi nuovi ”amici”, si affacciò alla finestra e cominciò a osservare la superficie del mare increspata dalle onde. Poteva sentire l’odore di sale e di sabbia, un’ odore così dolce che gli sarebbe restato per sempre in mente. Senza che nessuno se ne fosse accorto ,Berry era già in piedi sul bagnasciuga. Le onde  le arrivavano sui piedi, poteva sentire il contrasto tra la sabbia calda e l’acqua tiepida.
Senza pensarci troppo decise di buttarsi in quella distesa blu. Al primo impatto l’acqua sembrava fredda, ma quando cominciò a nuotare le sembrò di una temperatura perfetta.
Chissà se si erano accorti della sua assenza. Chissà se sarebbero andati anche loro a fare una bella nuotata con lei. Stava bene anche da sola in questo momento, i pensieri le facevano compagnia. Non si era accorta neanche del tempo che era passato.
“Hey Berry! Quando hai intenzione di uscire? Vieni con me a prendere il sole!”
Prendere il sole? Forse era un modo di dire…Il sole bruciava troppo per essere preso…Ci voleva un guerriero così forte che non si bruciasse…
Decise comunque di uscire…
“Guarda ,qui c’è uno sdraio…e un’ asciugamano….”
“Oh, grazie ma cosa serve lo sdraio? Non ho mica sonno”
“E’ per prendere il sole…Immagino che tu non sappia cosa vuol dire. Comunque vuol dire che ti stendi sotto il sole e ti abbronzi, cioè la tua pelle diventa più scura…”
“Ah, ora ho capito…”
Ma cos’era quello? Era un persona che volava…Più si avvicinava all’isola e più sentiva un’energia incredibile…Chi poteva essere? Non era un terrestre…Sembrava proprio un Sayan…Possibile?
“Hey ragazzi! Sta arrivando Goku!”
“Chi è Goku?”
“E’ Kaaroth! Beh, un Sayan...Anche lui ci doveva essere? Proprio per rovinare la giornata, che già fa schifo così”
“Come? Un Sayan?”
 
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Questo capitolo è breve perchè è l'introduzione per il capitolo successivo...Spero vi piaccia lo stesso...
 
 
 
 
 
 
 

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