The Dark of the Moon

di Lally_Ithil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Candles Light ***
Capitolo 2: *** Unpredictable ***
Capitolo 3: *** Free Fall ***
Capitolo 4: *** The Dream ***
Capitolo 5: *** Lost Prophecy ***
Capitolo 6: *** An Angel's Sleeping ***
Capitolo 7: *** The Promise ***
Capitolo 8: *** Second's ticked by ***
Capitolo 9: *** Goodnight my Angel ***
Capitolo 10: *** Lullaby ***
Capitolo 11: *** Precious Memories ***
Capitolo 12: *** The Hope ***
Capitolo 13: *** Essence+ Epilogo:New Life ***



Capitolo 1
*** Candles Light ***


Non avevo mai visto i loro così cupi, nemmeno dopo molti giorni lontani dalla caccia

The Dark of the Moon

Capitolo 1

Candles Light

Quel giorno capii che qualcosa non andava quando, arrivata a scuola Edward non era ad aspettarmi.

Al suo posto,però, c’era Alice con una strana espressione in viso

-Alice?- Non feci in tempo a domandare spiegazioni che lei si mosse verso di me poggiando, delicatamente la mano sul mio braccio

-Bella, devi venire con me, Si tratta di Edward…-

La guardai stupita mentre un improvviso nodo si formava nel mio stomaco

***

Arrivata a casa dei Cullen il mio stato d’animo peggiorò…

Non avevo mai visto i loro occhi così cupi, nemmeno dopo molti giorni lontani dalla caccia, ma ciò che mi spaventava era la profonda preoccupazione che leggevo in quei occhi perché non avevano mostrato un atteggiamento simile neanche quando avevo rischiato la mia vita andando incontro a James, quasi un anno fa…

Salii quasi in trance le scale che portavano al piano superiore dove si trovava la stanza di Edward. Arrivata davanti ala porta sentii qualcuno al mio fianco sfiorarmi prima la spalla per poi stringermi la mano. Non mi voltai verso il vampiro al mio fianco sapevo già che era Alice-

Fissai attonita il legno della porta chiusa davanti ai miei occhi ,respirai a fondo tentando di scacciare l’angoscia che mi pervadeva…ero sicura che neanche l’influsso di Jasper sarebbe stato capace di modificare i sentimenti che provavo.

Con un movimento deciso afferrai la maniglia e spinsi avanti la porta.

La stanza era in penombra, illuminata solo da alcune candele accese che gettavano una tremolante luce sulla stanza ma abbastanza per permettere alla mia vista umana di vedere all’interno.

I miei occhi si abituarono quasi subito alla semioscurità , permettendomi di distinguere la figura di Edward distesa e immobile sul letto che era stranamente comparso in sostituzione del divano

Titubante e con il cuore in gola mi avvicinai al letto

I suoi occhi erano chiusi, i lineamenti del suo bel viso distesi e le labbra erano leggermente dischiuse.

Se non avessi saputo che i vampiri non dormivano, avrei detto che Edward stava solo dormendo…

- Edward?- Provai a chiamarlo

Solo dopo,pochi interminabili attimi lui aprì lentamente le palpebre- Bella?- Chiamò il mio nome in un sussurro si voltò piano verso di me facendo il suo solito sorriso sghembo.

-Che ti sta succedendo?- Chiesi in preda al panico

Lo vidi muovere le labbra ma nessun suono uscirne , mi avvicinai al suo viso e lui cercò di sfiorarmi la guancia con la sua mano gelida ma si bloccò a metà del movimento e il suo braccio ricadde sulle coperte e i suoi occhi si chiusero improvvisamente

Sentii le lacrime calde scendermi sul volto e, disperata, tentai d’abbracciarlo ma la presa ferrea di Alice mi trattenne

- Calmati Bella!- Cercò di tranquillizzarmi, inutilmente.

- Cosa gli è successo?- Domandai, nuovamente, tra i singhiozzi

- Non lo sappiamo- Rispose pacata Alice – Carlisle sta cercando di riuscire a capire di cosa si tratta…-

- Cosa gli succederà?- Chiesi sapendo che non avrei ottenuto risposta

- Mi dispiace- Rispose portandomi via dalla stanza

Mi lasciai portare via senza controbattere, mi sentivo stordita , tutte le mie sicurezze svanite dal momento in cui gli occhi di Edward si erano chiusi

***

Chiesi a Alice di riportarmi, subito a casa.

Non appena tornai a casa mi precipitai in camera mia e mi gettai sul letto affondando la testa sul cuscino.

Poi, casualmente, girai la testa verso destra e vidi, poggiata sul comodino, la conchiglia che Jacob mi aveva regalato quella volte che ero andata con Mike e gli altri a La Push

Jacob”, improvvisamente mi ricordai che era stato lui a raccontarmi la leggenda dei “freddi”

E se lui sapesse qualcosa? Se fosse in grado d’aiutarmi a capire cosa sta succedendo a Edward?”

Quel pensiero bastò per farmi scattare in piedi, precipitarmi al piano di sotto, afferrare le chiavi del pick-up e dirigermi verso la riserva indiana.

Il viaggio sembrò durare un eternità, poi, finalmente arrivai a casa di Jacob, scesi e bussai freneticamente alla porta. Qualche istante dopo Jacob aprì la porta

- Bella!- Esclamò sorpreso – Che cosa ti è successo?- Domandò notando i miei occhi rossi

Alla sua domanda, ripensando a Edward in quella stanza, non riuscii a trattenere un singhiozzo e alla fine scoppiai nuovamente in lacrime, mentre lui cercava di consolarmi in qualche modo e mi faceva accomodare all’interno

Cercando di suonare tranquilla e di calmarmi (giusto il tanto da permettermi di raccontare quello che era successo senza singhiozzare ad ogni parola), raccontai a Jacob la situazione ed immediatamente mi sorprese il fatto che lui non fece nemmeno una piega! Era come se se lo fosse aspettato.

Lo guardai interrogativamente e Jacob abbassò il suo sguardo a terra – Credo sia colpa di mio padre – Disse infine lasciandomi di stucco e senza parole

- Che intendi dire?- Gli domandai con una voce così calma e pacata da sorprendere anche me

Lui si limitò a guardarmi un attimo negli occhi ed ad abbassare, di nuovo, lo sguardo a terra – Ieri sera, non volendo, o sorpreso mio padre a compiere un rito…- Fece una pausa mentre il mio cuore batteva impassibilmente veloce, in attesa che continuasse

- Solo dopo mi sono ricordato che quel rito, in realtà, è una maledizione per i freddi- Terminò tornando a fissarmi negli occhi

- D-di cosa si tratta?...Come faccio ad aiutarlo?-Cercai di suonare normale quando in realtà fui presa dal panico

- Non so bene di cosa si tratti, ricordo solo una specie d’avvertimento ma..- Spiegò Jacob, d’un tratto riluttante a proseguire

- Dimmelo Jacob! Ti prego!- Lo implorai tra le lacrime

- Va bene- Acconsentì con un filo di voce…

Coloro che non chiudono mai gli occhi

Saranno costretti a dormire

Un sonno senza sogni

Con il tempo perderanno la forza

Un sonno eterno li aspetta

Nella notte di luna nuova

Avrai tempo per scegliere:

Il sangue è la chiave

Una vita per una morte

Questa è la scelta

Al tramonto della luna nera

Il tempo sarà finito

Niente più possibilità

Solo un sonno lungo un eternità

________________________________________________________________________

Lally e Ithil sperano che questo primo ( e strano) capitolo vi sia piaciuto (commentate per favore se no, noi due poverette ci deprimiamo eh ^_-). Nonostante Edward sia il nostro personaggio preferito, non lo stiamo trattando molto bene. ^^”( dobbiamo dire che la scena sul letto ha fatto prendere male anche a noi ç_ç)

Ok tagliamo corto

Al prossimo capitolo!

Kiss

Lally & Ithil ( se volete contattarci ecco la nostra email: lallyandithil@hotmail.it)

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Capitolo 2
*** Unpredictable ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

 

Unpredictable

 

 

 

Le parole di Jacob riecheggiavano nella mia mente…

 

 Non poteva essere vero!. Edward non poteva essere stato maledetto. Non, semplicemente, non era possibile  che quella maledizione l’avrebbe fatto dormire per sempre… che non avrebbe più riaperto i suoi bellissimi occhi color caramello,che non avrei più sentito la sua voce pronunciare il mio nome….Che non avrei più avuto il mio angelo accanto a me!

 

Tutto quello era peggio di qualsiasi incubo. Era tutto troppo orribile per sembrare vero!

 

- Dimmi, c’è un modo p-per spezzare questa maledizione?- Chiesi a Jacob mentre cercavo di riprendere il controllo di me stessa, di non cedere alla disperazione e al pianto

- Mi dispiace, non lo so!- Ripose con un tono di voce quasi supplichevole

- Dov’è tuo padre?!- Dissi scattando, improvvisamente in piedi

- No Bella,aspetta!-Esclamò Jacob allarmato dalla mia reazione (che sorprese anche me)

– Ascolta, lascia che lo chieda io  a mio padre, va bene?- Domandò fissandomi negli occhi – Va a casa, troveremo una soluzione – M’incoraggiò

 

***

Chissà come mi lasciai convincere da Jacob a non cercare Billy ma infondo di lui mi fidavo così risalii sul mio pck-up…ma non andai a casa mia. No, andai a casa di Edward

 

   Arrivata davanti alla villa dei Cullen, salii in fretta gli scalini dell’ingresso, feci per bussare ma la porta si spalancò davanti a me e vidi comparire la figura di Esme e, vedendola, non riuscii più a trattenere le lacrime.

-Entra cara…- Mi cinse le spalle e in silenzio mi condusse in salotto dove tutta la famiglia era riunita. Non tutta per la verità, mancava la persona per me più importante.

 

In quel momento era come se ,intorno a me, il tempo si fosse fermato, i vampiri sedevano immobili, senza nemmeno respirare, con lo sguardo perso nel vuoto. Solo i miei singhiozzi risuonavano nella stanza interrompendo quell’ assoluto e schiacciante silenzio

 

Improvvisamente Alice emise un sospiro e tutti si voltarono verso di lei

-Sei riuscita a vedere qualcosa?- Chiese speranzoso Jasper

- Sempre la stessa cosa: una foresta oscura, un cielo senza luna….e poi vedo in lontananza due figure ma non riesco a vederle, sono sfocate…tento d’avvicinarmi ma non ci riesco.  E’ come se “qualcosa” mi stesse “bloccando”, impedendomi di vedere il futuro-

Gli altri la guardarono interrogativamente

- Non mi è mai successa una cosa del genere- Ammise Alice preoccupata.

 

- Forse è colpa della maledizione- Le parole mi uscirono di bocca senza pensarci  e tutti si girarono velocemente nella mia direzione

- Cosa vuoi dire Bella?- Chiese cautamente Esme

 

Gli sguardi cupi e speranzosi di tutti loro mi convinsero a raccontare quello che Jacob mi aveva detto.

  

   Quando ebbi terminato un nuovo silenzio avvolse tutti loro facendo sembrare il mio—e unico—terribilmente rumoroso, poi fu Carlisle a romperlo

-Almeno ora sappiamo  da dove cominciare…Grazie Bella-

- Si, ora…sappiamo di chi è la colpa!- Scattò Rosalie e fece per alzarsi ma la mano di Emmett , che si poggiò sul suo braccio, la interruppe

- P..Posso vedere Edward?- Chiesi presa dall’improvvisa smania di vederlo anche per un solo, minuscolo, secondo. Per tutta risposta Alice si alzò tanto velocemente che riuscii appena a vederla

- Vieni,ti riaccompagno a casa- E prima di aspettare una mia risposta mi trascinò, per l’ennesima volta, via di lì

- Perché?---Perché non lo posso vedere?- Urlai in preda ad un misto di panico, rabbia e disperazione e mentre Alice mi portava via i loro occhi puntarono nuovamente su di me permettendomi di vedere l’infinita tristezza che vi era nascosta

- E’ meglio così- Rispose inaspettatamente Carlisle

 

***

Nonostante con Alice  avessi un buon rapporto, in macchina non parlai, anzi smisi di singhiozzare e non staccai il mio sguardo dal finestrino anche se ,in realtà, non stavo affatto prestando attenzione a quello che c’era fuori

 

Dopo che Alice mi  ebbe lasciata davanti casa, con lentezza indescrivibile entrai e mi lasciai cadere sul divano.

 

Mi sentivo frastornata, stordita, con la mentre vuota eccetto un unico e costante pensiero…

“Come posso aiutare Edward?”

 

Ero ancora lì a fissare una televisione che non sentivo e non vedevo quando  sentii il rumore di una macchina parcheggiare davanti casa e corsi a vedere.

Charlie era tornato prima del previsto, non solo ma seduto nel sedile del passeggero c’era Jacob  che riconobbi nonostante non riuscii a vedere il suo viso perché ,stranamente, teneva la testa china

 

Mi precipitai fuori di casa nello stesso momento in cui Chiarlie usciva dalla macchina, il viso stanco e gli occhi lucidi, come se avesse pianto anche lui

- C—Cosa è successo?- Domandai curiosa mentre sentivo le farfalle agitarsi nel mio stomaco

 

Charlie prima mi fissò in faccia (dopo aver pianto il mio aspetto non era certo un gran che bello spettacolo), abbassò lo sguardo in terra e fece per aprir bocca ma Jacob uscì dalla macchina e mi guardò: gli occhi rossi e gonfi e le lacrime rigavano le sue guance

- Hanno ucciso mio padre- Disse bruscamente,fissandomi

- Cosa?- Non riuscivo a credere a quello che mi aveva appena detto…semplicemente non ci riuscivo

- UNA DEI FREDDI HA UCCISO MIO PADRE- Ripeté con rabbia e disprezzo mentre io non riuscivo più a muovermi , schiacciata dal peso del suo sguardo.

 

Uno sguardo ferito, di rabbia, di dolore…e che prometteva vendetta.

 

 

_______________________________________________________________________

Ok ci siamo fatte attendere parecchio ma alla fine ecco a voi il capitolo due (anche se un po cortino). Noi speriamo che vi sia piaciuto e vi diamo appuntamento alla prossima puntata XD

Ithil: beh si in questo capitolo abbiamo fatto Kill Bill- opsKill Billy XD.

Grazie 1000 a: vampirejunkie, catgirl, jimmina e faith15 per i commenti  perché ci avete reso davvero felici ^^

Kiss

Ithil & Lally

 

Vampirejunkie: grazie per i complimenti ^^ ehehe si speriamo che ci saranno sempre fic su questo bel libro ** (fic alla conquista del mondo yeahhh XD)

 

Catgirl: eeeh non ci ricordare cosa stiamo facendo al povero Ed…per fortuna che è il nostro personaggio preferito…se no chissà cosa gli combinavamo ^^

 

Jimmina: ehi ciao cara vecchia conoscenza ^^ si si io e la mia friend cercheremo di scrivere in fretta **

 

Faith: come vedi abbiamo continuato e ci siamo vendicate del vecchietto eheheheheh *risata sadica*

 

 

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Capitolo 3
*** Free Fall ***


Capitolo 3

 

Capitolo 3

 

Free Fall

 

 

Lunghi e interminabili istanti passarono, mentre fissai sbigottita Jacob e Charlie.

 Chiusi gli occhi, cercando conforto in quel buio momentaneo, illudendomi che quando li avrei riaperti fosse andato tutto meglio, nonostante ben sapessi che non era possibile.

 

Riapri gli occhi e Jacob mi fissò ancora con quello sguardo pieno di odio ,che non si adattava al suo viso gentile, , Charlie, nel frattempo, si era avvicinato a me-Bella?- Sussurrò piano

 

Deglutii a fatica, il mio corpo si rifiutava di fare un solo movimento e la mia mente faticava ad accettare l’idea che uno di loro avesse ucciso Billy. “Non è possibile”

 

 Tutto questo deve essere un sogno…prima Edward—e il solo pensiero bastò a farmi stare peggio—e ora questo

 

Feci un profondo respiro-Entriamo- Riuscii a dire controllando la mia voce

 

Charlie mi face passare un braccio intorno alle spalle – So che è difficile da accettare- Mi consolò lui anche se non riuscì a mascherare ,completamente, la voce rotta dal dolore.  Jacob si limitò a seguirci in silenzio.

 

Appena chiusa la porta d’ingresso, cercai di scuotermi dallo stato in cui ero caduta. Dovevo farlo soprattutto per Charlie, Billy era stato per lui un amico, uno dei migliori…e anche per Jacob

Si perché nella mia mente aveva cominciato ad insinuarsi la certezza che se io non avessi detto chi era stato a lanciare la maledizione, ora, probabilmente—anzi sicuramente— Billy non sarebbe morto e né JacobCharlie avrebbero sofferto

 

-Come ?- Domandai a Jacob fissandolo negli occhi

- Bella, non ti dispiace se resta qui con te . Devo tornare alla centrale…per— Non finì la frase

- Certo- Risposi calma e cercando di usare il mio normale tono di voce

 

Dopo che Charlie se ne fu andato—non prima di averci lanciato un ultimo sguardo pieno di tristezza e qualcosa che non riuscii a identificare— io e Jacob rimanemmo da soli.

 

Per qualche minuto restammo in silenzio, interrotto solo dal ticchettare dell’orologio a muro.

Fui io la prima a rompere quella situazione di stallo sedendomi sul divano mentre Jacob si accomodò sull’unica poltrona, non smettendo ,però, di fissarmi

- Mi spiace…- Dissi e Jacob nascose il viso tra le mani

-Perché?-Domandò con un filo di voce – Perché gli e l’hai detto?..— Chiese all’improvvisò puntandomi con quel suo sguardo arrabbiato, con tanta ferocia che stentai a riconoscere il ragazzo che conoscevo, e con tanto odio da farmi sobbalzare

-Io—non credevo—…Non lo so, ..Non sai quanto mi spiace— Balbettai dispiaciuta

 

In fondo le sue parole non avevano fatto altro che provare quello che già sapevo…che era colpa mia

- Per te è facile parlare!-Scattò- Tuo padre…è ancora vivo! Il mio NO! NO perché LO HANNO UCCISO- Urlò saltando in piedi

 

Quelle parole mi colpirono direttamente al cuore, facendo si che alcune lacrime sfuggissero dai miei occhi, ma quello non era il momento di mettersi a piangere, no dovevo scoprire cosa era successo! – Com-e …chi è stato…come?- Mormorai con la voce spezzata

Jacob mi diede le spalle- Non so chi…ma sono stati loro-

-Come fai ha esserne sicuro?-Non riuscii a nascondere un pizzico di rabbia , lui se ne accorse e si voltò verso di me sorridendo amaramente

- Perché l’ho visto con i miei occhi…- Rispose lasciandomi sbalordita. Fece una pausa e proseguì- Ero andato alla spiaggia, stavo tornando a casa quando…- La sua voce s’incrinò – Ho visto mio padre venir…- Faceva sempre più fatica a parlare mente qualche singhiozzò sfuggi dalle sue labbra

- Venir?- Suggerii delicatamente

- V—Steso a terra, la finestra rotta…non feci in tempo a correre in suo aiuto che una figura esile e con i capelli biondi  si materializzò sopra di lui….in pochi secondi non c’era più…aveva spezzato il collo di mio padre- Terminò appoggiandosi con una mano al muro.

 

Non so per quanto avevo trattenuto il respiro…

 

Improvvisamente il comportamento di Jacob ebbe un repentino cambio, si voltò verso di me

- Ora non saprai mai come si spezza la maledizione, e sai una cosa…sono felice? uno di loro per mio padre… - Disse sprezzante, scrutandomi in volto per vedere la mia reazione

- NO!...Edward non c’entra niente- Alzai la voce in preda a una crisi isterica

- Non m’importa…io non ti aiuterò…- Fece per uscire dalla stanza

- Aspetta!- Lo richiamai disperata

- No…i freddi hanno rotto l’accordo- Aprì la porta- Addio Bella- E uscì sbattendosela alle spalle.

 

Rimasi a fissare la porta, incurante delle lacrime che mi stavano bagnando il viso.

 

Un unico ,egoistico, pensiero nella mia testa

“Non posso perdere Edward” Il solo pensarci  scatenò una fitta di  dolore, talmente intensa da farmi boccheggiare.

 

- No, NO..ci deve essere ancora una minuscola speranza,….EdwardSussurrai al vuoto che c’era nella stanza e al vuoto che si era improvvisamente creato dentro di me.

 

 

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Saaalve la qui presente Lally vi saluta e ringrazia per le recensioni: Elychan, faith15, Miss Trent e Mew Pam per le recensioni *saltella per la felicità*

Allora devo dirvi che se questo capitolo vi ha fatto pena..è colpa mia perché l’ho scritto da sola (ehm io e la mia amica Ithil ora ci vediamo raramente…e per non andare per le lunghe ho “preso in mano la situazione)

Alla prossima (mi auguro)

Baci,

Lally

 

Elychan & Faith15: contenta che vi sia piaciuta. Spero (speriamo) di riuscire ad aggiornare abbastanza velocemente

 

Miss Trent: waah si io ho finito di leggere New Moon (bello *ç*) e ieri ho finto di rileggere twilight ^^ , si povero Jacob lo stiamo trattando male (ma non ce ne pentiamo U_U) ci dispiace, però, di far male al povero Edward *sospir* (si anche a me fa venire l’istinto da infermierina *ç*)

 

Mew Pam: woow la prima è la nostra?? Yeahh ne siamo onoratissimissime . Eh probabilmente nel prossimo capitolo saprai chi è stato (anche se in questo capitolo…si capisce) ^^

  

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Capitolo 4
*** The Dream ***


Capitolo 4

Capitolo 4

 

 

- The Dream-

 

 

 

 

 

No so per quanto tempo rimasi immobile a fissare il vuoto, forse minuti o forse pochi secondi, so solo che tornai alla realtà quando qualcuno bussò alla porta.

 

  Ancora scossa e vacillante l’aprii trovandomi a fissare due occhi dorati, un viso bianchissimo contornato da capelli neri corti

- Alice- Senza aggiungere altro le feci segno di entrare e  lei  accettò  varcando la soglia della porta , come sempre si mosse con una grazia tale da far invidia ad una danzatrice.

 

- Mi dispiace così tanto Bella- Disse  non appena ebbi richiuso la porta con calma. La sua voce era calma  eppure in fondo, in fondo conteneva  un emozione che non riuscivo a ben definire

- Non devi scusarti con me- Le parole mi uscirono più dure di quanto intendessi

 

Lei mi guardò afflitta- E’ colpa mia…se solo fossi riuscita a vedere che Rose—Lasciò la frase in sospeso

- Ormai non ci possiamo fare niente- Mi lasciai accasciare contro il legno duro della porta.

 

Il senso di vuoto era stato lentamente rimpiazzato da un innaturale calma e un ancor più innaturale senso di gelo che aveva cominciato a invadere il mio cuore

La vampira mi fissò in attesa  e  sospirai

- Avete scoperto il modo per rompere la maledizione?- Feci la domanda che più mi angosciava. Alice mi diede la risposta che con tutta me stessa temevo. -No..- Si avvicinò a mi posò la mano granitica e fredda sulla spalla- …ma Bella, giuro che troveremo un modo- Mi rassicurò fissandomi intensamente negli occhi

-Lo dobbiamo trovare- Sussurrai flebilmente ma sapevo che lei l’aveva sentito e difatti annuì impercettibilmente

-E grazie a te abbiamo qualcosa da cui partire-

 

“E grazie a me ora Billy è morto” Pensai ma non dissi niente

- C’è qualcosa che non va?-  Domandò Alice, probabilmente il mio viso aveva fatto trapelare qualcosa

- Niente- Mentii altrimenti avrei dovuto dire che c’era tutto che non andava- Jacob ha detto che Rosalie ha rotto l’accordo- M’affrettai a cambiare discorso ma neanche quella questione era poco “semplice”- …Di cosa si tratta?-

 

Alice dapprima sembrò valutare la mia domanda poi i suoi occhi si persero nel vuoto e parlò

- Si tratta di un accordo che molto tempo fa Carlisle fece con gli anziani Queillette …noi non avremmo ucciso nessun essere umano, non saremmo entrati nella loro riserva e loro ci avrebbero permesso di vivere qui in pace-

- C-che vuoi dire? Che dovete andarvene?- Chiesi mentre la calma soccombeva sotto al panico in cui quella risposta mi aveva mandato

-Si…prima che lor— Bella questo non di riguarda, non preoccuparti- Improvvisamente cambiò argomento lasciandomi sbigottita per il repentino cambio

- M-ma non è giusto!...E’ stato Billy che ha cominciato!- Balbettai

 

– Si…è vero. Sono stai loro a cominciare- Alice fece una pausa e sembrò valutare un pensiero che piacevole perché la sua bocca si tese appena, in un sorriso –Per questo Carlisle ha organizzato un nuovo incontro con gli anziani…beh con i nuovi anziani. Questo ci darà più tempo- Terminò mentre i lineamenti del suo viso tornavano a farsi seri

 

La sua sicurezza me fece riacquistare coraggio- Perché non me l’avete fatto vedere?- Domandai di scatto (il ricordo ancora vivo nella mia mente) Purtroppo non feci in tempo ad ottenere risposta

- Devo andare- Esclamò- Ne riparliamo domani mattina- Poi sparì  nello stesso istante in cui sentii la macchina di Charlie venir parcheggiata nel vialetto davanti casa.

 

Il resto della giornata passò stranamente in fretta.

 

Io e Charlie non parlammo molto, anzi a dirla tutta ci scambiammo solo qualche sguardo.  Del resto Charlie  era addolorato per  Billy e io… beh non era come se non lo fossi ma il mio cervello stava mettendo tutto se stesso nell’impresa di trovare soluzione o almeno di trovare il significato all’avvertimento che Jacob mi aveva detto.

 

 Preparai la cena senza nemmeno il solito rumore TV accesso  e appena finito, lavai velocemente i piatti

-Senti Bella, io vado giù alla riserva…tu?- Disse mesto, osservando attentamente la mia espressione.

 

Abbassai,velocemente, gli occhi a terra -  Io— preferisco restare qui…non me la sento…credo che andrò a dormire presto- Biasciaci qualche scusa ma non era necessario Charlie aveva capito che non mi andava di andare alla riserva e poi, quello che era successo nel pomeriggio,  non avevo voglia di vedere Jacob

 

Dopo averlo salutato mi precipitai al piano superiore, andai nel bagno comune e mi preparai per andare a letto. Una volta tornata in camera presi un foglio di carta dal cassetto e presi una penna scarabocchiando sul foglio bianco l’unico indizio che avevo per salvare Edward

Coloro che non chiudono mai gli occhi

Saranno costretti a dormire

Un sonno senza sogni

Con il tempo perderanno la forza

Un sonno eterno li aspetta

 Nella notte di luna nuova

Avrai tempo per scegliere:

Il sangue è la chiave

Una vita per una morte

Questa è la scelta

Al tramonto della luna nera

Il tempo sarà finito

Niente più possibilità

Solo un sonno lungo un eternità

 

 

“la luna nera”

 

La luna nuova…e Alice aveva visto qualcosa avvenire in un bosco non illuminato dalla luna.

Quindi era sicuro che qualunque cosa sarebbe dovuta accadere, sarebbe avvenuta nella notte di luna nuova.…e a quella notte mancavano esattamente tre giorni

 

“il sangue è la chiave”

 

E va bene, era la chiave…ma il sangue di chi?

 

“Questa è la scelta…Una vita per una morte”

 

A chi aspetta la scelta? E cosa si tratta esattamente?

 

Fu con quelle domande che, senza nemmeno rendermene conto, mi addormentai.

 

Mi trovavo al centro di  una radura immersa nel buio ma sapevo che non si trattava di quella che conoscevo bene, quella in cui Edward mi aveva mostrato per la prima volta l’effetto che il sole aveva sulla sua pelle .

No quella radura era a me estranea e le ombre degli alberi che la contornavano sembravano dense e minacciose.

Poi il mio sguardo cadde su una figura appoggiata al tronco di un albero di fronte a me, la sua pelle bianca sembrava brillare in tutta quell’oscurità…

Il mio cuore ebbe un sussulto, come faceva ogni volta che lo vedevo…

 

Edward

 

Improvvisamente, inaspettatamente il sogno cambiò , un improvvisa luce mi abbagliò e quando riaprii gli occhi mi ritrovai nella radura in pieno giorno. Non c’era  il sole, era coperto dalle nubi tipiche di Forks ed  Edward era sempre lì, all’ombra di quell’albero che sembrava ergesi più in alto degli altri, gli occhi chiusi.

 

Li aprii lentamente e incrociò il mio sguardo. I suoi occhi  non erano di quel bellissimo color caramello, erano neri. Un nero talmente cupo da ricordarmi quelli di James nel momento in cui stava per uccidermi.

 

Per un attimo mi bloccai sul posto mentre lui, senza staccare un secondo il suo sguardo dal mio,  si avvicinava a passo lento .

 

Scossi la testa per scacciare il pensiero di James e dei suoi occhi via dalla mia

“E’  Edward e non ha nessuna intenzione di farmi del male” Ricordai a me stessa

Eppure.. quello era un Edward diverso dal solito…il suo sguardo aveva scatenato uno strano senso di paura , un senso di paura che veniva direttamente dal profondo del mio essere …

 

 

-Edward?-Domandai incerta

 

Lui si bloccò di colpo a pochi passi da me fissandomi, immobile come una statua, una statua tanto bella da togliere il fiato .

 

Per un attimo mi persi ad osservare il vento giocare con i suoi capelli rossicci

 

In quel momento un sorriso malizioso inclinò le sue labbra mostrando i denti perfettamente dritti e bianchi. Ma quello non era il sorriso  sghembo che amavo …quello era il sorriso del cacciatore…della parte dentro di lui che bravata il mio sangue.

 

-Bella- La voce vellutata ma anche tagliente

 

Improvvisamente, in meno di un secondo, venni scaraventata a terra. Lui ,sopra di me, m’impedì  qualsiasi movimento con la sua presa d’acciaio.

 

L’oscurità tornò ad avvolgermi più fitta di prima. Non vedevo più niente solo immenso buio.

 

Non feci in tempo a dire una sola parola o a  riprendermi dallo shock  che sentii il suo respiro gelido sul mio collo e poi…qualcosa di appuntito penetrare in esso mentre una fitta lancinante mi pervadeva

 

Urlai risvegliandomi di soprassalto,  rabbrividii e scossi la testa con l’intenzione di dissipare le immagini di quel sogno…le immagini di quegli occhi cupi ed affamati le immagini di quel Edward “diverso”.

 

Guardai fuori dalla finestra dove la luce fioca aveva cominciato a farsi largo tra la corte di nubi  

 

“Era solo un sogno”Cantilenai a me stessa cercando di calmare la miriade di sensazioni che il sogno aveva scatenato. Purtroppo, nonostante i miei tentativi, non riuscii a tornare a dormire.

 

 

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Perdonatemi se il capitolo 4 si è fatto attendere ma ci ho lavorato appena possibile e poi consolatevi con il fatto che è più lungo del precedente ^^. Spero vi sia piaciuto.

Grazie mille a: Mew Pam, Elychan, Avalon e Miss Trent per le recensioni

Uhm forse con questo capitolo e con il sogno vi ho fatto preoccupare un pochino…eeh vedrete cosa succederà *ride* ah si il sogno e la paura di Bella avranno un senso più in là!^^

Alla prossima

Lally

 

Mew Pam:Non preoccuparti se avevo intenzione di mettere spoiler di New Moon avrei messo l’avvertimento o altro…Tranquilla qui non ci saranno spoiler di New Moon e a dirla tutta anche io non amo molto Jacob ahah (ma questo credo si fosse notato) e nemmeno Billy (W Kill Billy )

 

Elychan: eh si sempre tragico ma tutto ha uno scopo…ehm comunque credo  che anche  questo capitolo sia abbastanza tragico

 

Avalon:Aaah come farei a vivere senza qualche minaccia di morte? No non ci riuscirei comunque per uccidermi c’è la fila (a causa di come una volta ho concluso una storia…) quindi prego prendi il biglietto! Scherzi a parte, tengo molto a questa fic e mi piace scriverla altrimenti non l’avrei continuata senza Ithil (comunque più  o meno avevamo delineato la “scaletta”) Prometto che la fic avrà una fine!Ora sei più tranquilla? ^^

 

Miss Trent:  ok come si dice “la speranza è l’ultima a morire”?...forse lo salverò (o salveremo se Ithil torna per il finale) o forse no…vedrai. Nel frattempo sono curiosa di sapere se il capitolo ti è piaciuto hihi

 

 

 

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Capitolo 5
*** Lost Prophecy ***


Capitolo 5

Capitolo 5

 

 

- The Lost Prophecy-

 

 

 

 

-Bella?! Tutto bene? - La porta si aprì quel tanto che bastava per permettere alla testa di Charlie di sbirciare nella camera

- Ho solo avuto un brutto sogno, non preoccuparti- Lo rassicurai cercando di assumere un espressione tranquilla.

 

Charlie annuì e dopo avermi salutato chiuse la porta ( a quanto pareva la mia spiegazione gli era stata sufficiente ).

 

Non potevo tornare a dormire ma nemmeno volevo scendere di sotto, così scesi dal letto  e rovistai nel cassetto della scrivania in cerca del mio lettore cd e del vecchio paio di cuffie. Appena le ebbi trovate presi il cd che Phil mi aveva regalato per il compleanno e lo inserii, dopodiché tornai sotto le coperte e mi limitai a fissare il soffitto cercando di concentrami solo nell’ascoltare la musica e  di tenere  i miei pensieri a bada. Purtroppo fallii miseramente perché anche ad occhi aperti rivedevo quel sogno nei minimi particolari.

 

Allora mi tolsi velocemente le cuffie, scesi dal letto per la seconda volta e afferrai  il mio beauty case dirigendomi in bagno. Per passare ancora più tempo mi feci pure la doccia, feci il tutto più lentamente possibile, prestando attenzione a ogni mio singolo movimento.

Tutto per non pensarci ma  anche quella era un attività che teneva poco impegnata la mente così fallii, nuovamente, nel mio proposito di non pensare al sogno

 

 Quando scesi a fare colazione Charlie, fortunatamente, era giù uscito.

 

Mi preparai la consueta tazza di cereali e dopo averla risciacquata infilai l’impermeabile e  afferrai le chiavi del pick-up.

 

Quella mattina  a Forks ,stranamente, non pioveva—o almeno non ancora—la fioca luce che prima era riuscita a penetrare la cortina di nubi, ora, stava rapidamente svanendo, e il cielo si stava facendo sempre più cupo e nero.

 

 

Arrivata a scuola notai, immediatamente, Alice che mi aspettava vicino alla caffetteria. Parcheggiai nel primo posto libero e mi precipitai, o quasi, verso di lei!

 

- Alice!- La saluta ansiosa

 

Alla sua sola vista una miriade di domande in attesa di risposta  mi sommersero

 

- Bella …calma!-  Disse con la sua voce argentea , sembrava preoccupata dalla mia reazione.

-Allora?- Domandai agitata, lei sapeva a cosa mi riferivo.

- Dopo la scuola…- Sentenziò

 

Rimasi di sasso- Ma…-Balbettai incredula, mi ero aspettata una risposta non più temporeggiamenti!

Lei sembrò capire il mio stato d’animo e la sua espressione s’addolcì- E’ meglio che ne parliamo con calma e da soli …Ci vediamo alla fine delle lezioni- Mi salutò andandosene

 

 

La mattinata passò lentamente, non prestai attenzione alle lezioni, ero presa da altro...tentavo—senza successo— di dare risposta alle domande della sera prima

 

Finalmente la campanella decretò la fine della lezione di inglese, recuperai in fretta le mie cose e senza aspettare nemmeno Jess mi avviai verso la mensa.

-Bella aspetta!- Mi chiamò Jessica raggiungendomi- Che ti prende? Ultimamente sei strana! E’ per Cullen?...Come sta? Mi hanno detto che sta male o qualcosa del genere- Mi tempestò di domande, a molte delle quali non sapevo che rispondere- e –a dire il vero— anche se avessi saputo cosa rispondere, di certo non l’avrei detto a lei

 

“Come sta?” Già come stava? Perché non mi hanno permesso di vederlo?

 

La mia mente mi mostrò le immagini di Edward in quella stanza, su quel letto e immediatamente mi si formò un nodo in gola, lo stomaco mi si strinse e faticai a respirare mentre le lacrime minacciarono di sfuggire dai miei occhi

 

- Bella?- Domandò Jess fissandomi.

- N—non è niente…è che— Fortunatamente l’arrivo alla mensa mi evitò di rispondere

 

 

Al tavolo dei Cullen, non c’era nessuno e vedere quel tavolo vuoto mi faceva ancor più sentire la sua mancanza…

 

Senza neanche badare a cosa misi nel vassoio, mi trascinai al tavolo di Mike e mi sedei vicino ad Angela, sicura che almeno lei non avrebbe tempestato di domande come—sicuramente— avrebbe fatto Jessica.

 

Non ascoltai nemmeno un secondo della conversazione, i miei occhi erano puntati su un unico luogo…un tavolo vuoto.

 

Quando suonò la campanella della fine della pausa pranzo non me ne accorsi nemmeno, notai solo Mike e gli altri alzarsi così feci altrettanto anche io. Mugolai un saluto e mi trascinai verso la lezione di biologia e sapevo già che il mio compagno di banco non ci sarebbe stato.

 

Una nuova emozione cominciò ad impossessarsi di me…la solitudine. Quel genere di solitudine che ti fa sentire distante dal mondo, la solitudine che , anche quando cammini in mezzo, ti fa sembrare che intorno a te non ci sia nessuno…la solitudine dovuta alla mancanza ,al tuo fianco, della persona che ami più al mondo. 

 

 

     Biologia fu una vera tortura, ogni singolo secondo fissavo l’orologio, con la vana speranza che il tempo andasse avanti, avanti fino alla fine delle lezione…avanti fino al momento in cui avrei avuto le tanto agognate risposte.

 

Grazie al cielo, dopo quella che sembrò un infinita eternità la lezione terminò e io mi precipitai fuori , trovando Alice ad aspettarmi vicino al parcheggio

- Ho riportato a casa il tuo pick-up- Esordì con una mesta e leggera curvatura delle labbra.

 

Solo allora, dopo un occhiata veloce al parcheggio, notai che effettivamente il pick-up non era più al suo posto

- Vieni, andiamo…- Alice mi prese per mano e mi trascinò verso la sua macchina.

 

***

- Allora, una volta arrivati posso avere delle risposte?- Domandai cercando di non suonare agitata o isterica

- Si- Rispose lei senza girarsi a guardarmi

- E…posso anche vederlo?- Domandai speranzosa e fermamente convinta a trovare un modo per riuscire a vedere Edward

- Si- Di nuovo rispose secca

- Cosa c’è Alice?-

 

Cominciavo a insospettirmi, quello non era un comportamento normale per lei…ci doveva essere qualcosa sotto!

 

-Lo vedrai-

 

Quelle furono le sue ultime parole fino l’arrivo a casa loro.

 

Scesa dalla macchina, restai, per un po’, immobile davanti alla porta…

 Una porta che , una volta oltrepassata, mi avrebbe permesso di vederlo, una porta che conduceva alle risposte

 

Alice aprì l’aprì con gesto deciso. All’interno tutto era silenzioso e vuoto, un vuoto schiacciante , quasi desolato, che fece aumentare i battiti del mio cuore e agitare le farfalle nel mio stomaco; il tutto mentre il mio respiro si faceva irregolare e l’ansia mi attanagliava

 

Mi mossi in direzione del piano superiore, ma Alice mi trattene, delicatamente, per un braccio un espressione non ben definita –forse addolorata— sul suo viso delicato

-Bella- Sospirò- ..Prima devo mostrarti una cosa-

 

La guardai curiosa e lei mi fece segno di seguirla in salotto.

 

Sul tavolino era appoggiato un libro logorato e consumato dal tempo,la vampira lo prese tra le mani e con delicatezza lo sfogliò, evidentemente in cerca di qualcosa

 

Mi avvicinai, a lei, curiosa

 

- Non abbiamo trovato la soluzione…ma Carlisle ha trovato questo- Mi porse il libro aperto su una pagina spiegazzata e ingiallita

 

Con mani tremanti—avevo paura di rovinarlo vista la mia goffaggine— lo presi.

 

Naturalmente era scritto a mano, con un inchiostro nero ormai sbiadito e, anche se  la calligrafia era minuta,  il testo era ben leggibile.

 

- Coloro che non chiudono mai gli occhi

Saranno costretti a dormire

Un sonno senza sogni

Con il tempo perderanno la forza

Un sonno eterno li aspetta

 

 

Il sangue è il mezzo

La cosa più preziosa è la chiave

 

Una vita per una morte

Questa è la scelta

 

Non dovrai indugiare

Se una vita per una morte vuoi dare

 

Se questo è il desiderio sta attento

Perché una cosa preziosa perderai

Scelte e opportunità

Noi ti diamo

Questo se un freddo vuoi salvare

 

Ma attenzione, il tempo corre

Nella notte di luna nuova

Avrai tempo per scegliere

 

Al tramonto della luna nera

Il tempo sarà finito

Niente più possibilità

Solo un sonno lungo un eternità

 

 

______________________________________________________________________________

Su sono stata veloce a scrivere il capitolo 5!^^ (aah ammettetelo …qualcuno di voi ha risolto la maledizione?...avete supposizione ecc?...ditele!^^)

Spero vi sia piaciuto e vi invito a farmi sapere le vostre impressioni!^^

Thanks to: Mew Pam e Elychan per il commento al capitolo 4

 

Elychan: ormai ho la fama di essere tremendamente sadica e masochista XD

 

Mew Pam: eh eh se ti svelo il segreto del sogno…non posso ti svelo mezza fic!Però cercherò di aggiornare in fretta!^^

 

Baci

Lally

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Capitolo 6
*** An Angel's Sleeping ***


Capitolo 6

Capitolo 6

 

 

- An  Angel’s Sleeping-

 

 

 

 

 

Non so definire le emozioni che provai appena terminato di leggere l’ultima riga…forse confusione, forse shock ma non paura. 

 

Fissai la pagina, poi Alice ,e  di nuovo la pagina.

 

No, non paura…

 

Se l’avvertimento era per me –ma di questo ero ormai certa— …non m’importava di perdere una cosa preziosa, perché se non salvavo Edward avrei perso comunque la cosa più importante e preziosa della mia vita, più della mia stessa vita.

 

Di nuovo, guardai Alice che contraccambiò il mio sguardo con uno sofferente

 

-Parla di me?...Devo essere io a scegliere?- Domandai con calma innaturale, in fondo ,  avevo già preso la mia decisione ,inconsciamente, l’avevo già presa anche prima di leggere quello che Carlisle aveva scoperto

 

La vampira non rispose e evitò il mio sguardo

- Crediamo, ma non ne siamo, non ne sono sicura e Bella, se tu devi rischiare la vita…- Fece una lunga pausa-…troveremo un altro modo-

 

Rimasi in silenzio, sapevo cosa non aveva detto “se tu devi rischiare la vita per lui…Edward non se lo perdonerebbe mai ”

 

Sospirai- Ora posso andare da lui?- Chiesi, nuovamente, calma … avevo già accettato cosa la profezia comportava e allora perché agitarmi?

 

Lei mi guardò sorpresa, forse si era aspettata una reazione diversa, poi annuì e mi accompagnò fino alla porta della sua stanza.

 

Mentre salivo le scale, il mio cuore tornò a martellare nel mio petto. Ogni singola particella del mio corpo voleva vederlo, arrivai di fronte alla porta, con gli occhi che mi bruciavano per l’intensità del desiderio .

 

Con sicurezza aprii la porta ed entrai.

 

Le candele erano spente e dalla finestra  potei vedere la pioggia scendere copiosa mentre una fioca luce illuminava la stanza

 

Il mio sguardo cercò la sua figura ed eccola…

 

Uno stupendo ed immobile angelo dai capelli color bronzo stava dormendo in quel letto.

 

Talmente bello da superare ogni immaginazione …

 

Senza preavviso i miei occhi si rigarono di lacrime, lacrime di gioia per averlo rivisto e lacrime di dolore al pensiero che se quell’angelo non avesse più riaperto gli occhi…Il mio cuore minacciò di esplodere mentre mi avvicinavo al letto e mi sedevo sul bordo

 

-Edward?- Chiamai

 

Non rispose

 

Mi avvicinai al suo viso e chinai la testa, con un dito tremante sfiorai la sua guancia liscia e fredda—più fredda di quanto ricordassi—Poi continuai, tracciando il contorno della sua mascella…ma mi bloccai quando una mia lacrima cadde su quella pelle candida e due occhi d’oro intenso fissarono i miei

 

Sentii le mie labbra curvarsi in un sorriso e mi passai, velocemente ,una mano per asciugare le lacrime che offuscavano la mia vista

 

Lui si alzò, velocissimo—troppo veloce perché io vedessi il movimento—a sedere , la mia mano nella sua

 

-Bella…-Sussurrò con la voce vellutata e impossibilmente irresistibile

-Come stai?- Non feci in tempo a chiederlo che mi ritrovai dalle sue braccia, la testa poggiata sulla sua spalla dura come il marmo e il suo viso affondato nei miei capelli

- Ora che ti ho rivista, bene…- Sussurrò inalando il mio profumo- Ma…non so quanto tempo ho a disposizione…prima che –Sentii la presa delle sue braccia allentarsi e venni presa dal panico

-Edward??-

- Promettimi che non rischierai la vita per me…- Stava già scivolando nel sonno

 

Mi scostai da lui per guardarlo in faccia, il mio stesso viso contorto dall’angoscia

- Promettimelo…- Ripeté sfiorando le lacrime sulla mia guancia con quella mano pallida e gelida

 

Non risposi, ero terrorizzata da quella scena, i suoi occhi si erano già richiusi – Ti amo— Riuscì a dire prima di sprofondare nuovamente nel sonno

 

Mi portai le mani al viso, nel tentativo di fermare le lacrime, nel tentativo di impedire a me stessa di andare in pezzi

 

Respirai a fondo

 

- Non posso farti questa promessa Edward, non posso- Sussurrai e posa le mie labbra calde sulle sue , fredde come sempre

 

Lentamente  mi alzai in piedi  e m’incamminai verso la porta,  con la mano sulla maniglia gettai un ultima occhiata all’angelo che rischiava di scomparire per sempre dalla mia vita , ed infine, uscii da quella stanza  con la risoluzione che avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere per spezzare quella maledizione, qualunque cosa…anche perdere la vita.

 

In fondo senza di lui…che vita sarebbe stata?

 

 

_______________________________________________________________________________

Ecco a voi una delle scene che mi sono piaciute di più scrivere e ammetto che ne sono orgogliosa. (ehm forse l’incontro di Edward e Bella mi è uscito un tantino strappalacrime)

Bene, spero vi sia piaciuto e vi prego di farmi sapere la vostra opinione, impressione e/o commenti

Alla prossima

Lally

 

Un grazie infinito a: Edward e Bella 4 ever, Elychan, Mew Pam e Dana per i commenti *all’autrice brillano gli occhi dall’emozione*

 

Edward&Bella 4 ever : ehm si il tuo desiderio è stato esaudito nel capitolo 2 (se non sbaglio) Billy è felicemente (per noi)  passato a miglior vita. No non lascerò incompiuta questa fic perché mi sto auto-appassionando a scriverla. Ps:prego mettiti in fila…e prendi il biglietto..sai c’è la fila per uccidermi XD

 

Elychan:eeeeh non so come finirà la fic…*sorriso a 36 denti*

 

Mew Pam: a dire il vero Ed doveva comparire nel capitolo precedente ma ho deciso di dedicargli un capitolo a parte *sbav*

 

Dana: eheh se non sbaglio fra due capitoli si saprà cosa succede ad Edward ^^ sii quello bello, bello come un dio …*sospir* (ops sto sbavando sulla tastiera!)

 

 

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Capitolo 7
*** The Promise ***


Capitolo 7

Capitolo 7

 

 

- The Promise -

 

 

 

 

Appena uscita dalla stanza mi ritrovai accanto Alice

 

- Puoi riportarmi a casa?- Le chiesi ancora prima che avesse il tempo di replicare . Lei non ebbe niente da ridire e acconsentì

 

Un piano aveva cominciato a prendere forma nella mia testa…

 

***

 

Il viaggio in macchina, da sola con lei era il momento perfetto , il momento buono

- Alice?- Chiesi esitante

-Si?- Rispose dado un occhiata nella mia direzione per poi tornare a concentrarsi sulla strada

- Devi farmi una promessa…- Iniziai cercando d’apparire calma

- Che genere di promessa?- Chiese mettendomi in difficoltà perché quella era la domanda a cui non volevo rispondere

- Mh…prometti  e basta- Cercai di evadere alla risposta

 

Alice si concentrò su di me e mi scrutò in volto

- Bella, cosa vuoi che ti prometta?-

- Che mi aiuterai- Dissi sicura e cancellando ogni emozione –che mi avrebbe potuto tradire—dal mio viso

 

I suoi occhi divennero due fessure mentre sondava la mia risposta- Esattamente in cosa ti dovrei aiutare?-

 

No, decisamente le cose non stavano andando bene, la dovevo prima far promettere…

 

- Prometti, se no non te lo dico- Ribattei, suonando come una bambina capricciosa

- Prometto- Acconsentì confusa e con esitazione nella voce

- Bene- Presi fiato- Allora mi devi aiutare a salvare Edward, anche se—se potrebbe costarmi la vita- Dissi con voce normale

- NO!- Esclamò lei arrabbiata, non l’avevo mai vista furiosa

- Hai promesso- Le ricordai non badando alla sua espressione

- Tu mi hai ingannato!- Sibilò guardandomi dritto negli occhi

- Alice…- Fu il mio turno di fissare il parabrezza – Credi davvero che se Edward dormisse per sempre, io vivrei ugualmente?...Anzi sapere che lui è in quelle condizioni, vederlo ma sapere che non riaprirà più gli occhi e sapere che avrei potuto fare qualcosa per cambiare gli eventi...credi ,veramente , che potrei vivere con quel peso nel cuore?-

 

Le mie parole sembrarono colpirla e poi, finalmente….- Cosa devo dare?-

 

Un grande sorriso si dipinse sul mio viso- Grazie Alice…Grazie-

- Perché mi ringrazi Bella, forse sto segnando la tua stessa morte!- Rispose afflitta

- Beh questa volta ne’ io ne’ tu sappiamo come finirà- Ammisi cercando di assumere un tono leggero

- Già…io non so come finirà e questo mi preoccupa ancora di più-

 

La conversazione stava prendendo una piega che non mi piaceva così cercai qualcosa per cambiare, momentaneamente, argomento

- Ah, devi ancora dirmi della tregua-

- Carlisle ha mandato Rose dal clan che vive a Denali, …gli anziani  stanno ancora discutendo, per ora siamo in una situazione di stallo… ma credo che…per non peggiorare la situazione , presto…lasceremo Forks.-

 

Cercai di non dare perso a cosa quelle parole significassero e mi concentrai sul problema più grave e imminente

 

- L’unica cosa sicura è che il bosco c’entra qualcosa…quindi conosci un posto “sicuro “  dove  portare Edward nella notte di luna nuova?-

 

La vampira ci rifletté- Si…conosco una radura a nord della riserva indiana, quello è un posto—neutrale…sicuro.-

 

Avrei voluto chiederle cosa esattamente significasse “neutrale” ma decisi di lasciar correre, in fondo mi ero assicurata l’aiuto di Alice e mi bastava

- Ah un'altra cosa…-

- Cosa?- Domandò lei nuovamente sospettosa

-  Non devi dirlo a nessun altro…-

 

Non volevo che gli altri m’impedissero di provare a spezzare la maledizione.

 

Alice sospirò –Va bene- Acconsentì sconfitta

 

Ormai avevo deciso … e sarei andata fino in fondo . Ora, non mi restava che aspettare la sera della luna nuova

 

Mancavano solo due giorni,e poi in un modo o nell’altro sarebbe tutto finito…

 

 

____________________

Si, so che è corto…ma verrete ricompensati un certo capitolo 9, il prossimo lo posto domani visto che è un capitolo di “passaggio” ed è lungo una pagina. ^^

 Grazie a: Dana, Mew Pam e Elychan per i commenti e ringrazio anche chi solo segue la storia. Tuttavia, come mio solito v’invito a farmi sapere i vostri commenti e opinioni, perché oltre a darmi forza nel continuare a scrivere…mi servono a migliorare la storia

 

Dana: sono molto contenta che ti sia piaciuto, perché non so descrivere quanto impegno ho messo in quella scena e mi fa piacere che tu e gli altri che l’hanno letto l’abbiano apprezzata

 

Mew Pam: ci credi se ti dico che io mi stavo per commuovere mentre scrivevo la scena? ^^

 

Elychan: beh puoi sempre sperare nell’happy end…^^ (ma non è garantita eh!)

 

 

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Capitolo 8
*** Second's ticked by ***


Capitolo 8

Capitolo 8

 

 

- Seconds ticked  by  -

 

 

 

I due giorni che mi separarono dalla notte di luna nuova furono i più lunghi.

Il tempo sembrava non passare mai, il giorno sembrava non passare mai, niente riusciva a tenere la mia attenzione abbastanza a lungo da permettermi di non pensare a quella notte.

 

Io e Alice ci eravamo messe d’accordo, il pomeriggio sarei andata a casa loro, sarei stata con Edward (avevo insistito particolarmente su questo punto) e quando sarebbe venuto il momento per me per tornare a casa …Alice avrebbe ci  avrebbe accompagnato nel posto stabilito.

 

Avrei aspettato, aspettato che  lui si svegliasse, avrei provato a farlo ragionare anche  se ero c’erta che non avrebbe “collaborato”, mai e poi mai avrebbe accettato di bere il mio sangue.

 

Ma avevo elaborato un piano,fortunatamente Edward non riusciva a leggere la mia mente o sarebbe stato tutto inutile.

 

Così i secondi passarono, i minuti divennero ore e le ore giorni ed finalmente dopo una notte insonne i miei occhi si aprirono alla luce di uno—stranamente—soleggiato mattino, il mattino che segnava che il giorno atteso era arrivato…quella notte la luna non sarebbe stata luminosa nel cielo, il mattino che mi ricordava che il tempo di Edward stava scadendo…

 

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Capitolo 9
*** Goodnight my Angel ***


Capitolo 9

Capitolo 9

 

 

- Goodnight my Angel  -

 

 

 

 

La mattinata fu lenta ed inesorabile, l’ansia ormai la faceva da padrone, non riuscivo a stare attenta più di un secondo.

Mike e Jess dopo un po’ avevano smesso di provare a farmi fare conversazione e mi lasciarono ai miei pensieri.

 

Finita la scuola tornai a casa per lasciare il pick-up, avevo già avvertito Charlie che per cena non sarei tornata—ma che gli avevo lasciato qualcosa da scaldare nel micro-onde— perché sarei andata al cinema con Alice.

 

A dire il vero il mio sarebbe stato— quasi sicuramente—un viaggio destinato ad essere di sola andata. Ma poco importava, in fondo non avevo particolare paura di morire, no se lo facevo per la persona che amavo

 

 

 La casa dei Cullen era vuota….una volta tanto la fortuna mi aveva dato  una mano, infatti Carlisle era a lavoro, Emmett era con Rose , Jasper ed  Esme stavano proseguendo le ricerche per trovare un alternativa per salvare Edward, un alternativa a me e il mio sangue…certo loro non erano a conoscenza del fatto che non era necessario, visto che avevo già deciso e “programmato” tutto.

 

 

Il pomeriggio fu il più  duro da sopportare, lo passai accanto ad Edward, una sedia era stata preparata per me affianco al letto, mi sedei e poggiai la testa accanto la sua mano.

 

Alice mi aveva spiegato che più il tempo passava e meno frequentemente si svegliava…

 

Sospirai cercando di calmarmi, e di non piangere. Posai delicatamente la mano sulla sua.

 

Sapevo che non poteva sentirmi, eppure sussurrai il suo nome perché volevo che sapesse che io ero comunque sempre lì , accanto a lui , forse era una cosa stupida

 

Chiusi gli occhi…

 

In tutta quell’assoluta immobilità …il battito del mio cuore risultava troppo alto.

 

Probabilmente, presto quel cuore  si sarebbe fermato…cercai di essere spaventata a quel pensiero ma semplicemente non ci riuscivo, non lo ero.

 

Quello che realmente mi spaventava non era il pensiero della morte in se ma il pensiero che non l’avrei più rivisto. Da un lato, però, ero sicura che il suo ricordo, la sua immagine sarebbe rimasta indelebile nella mia anima.

 

-Bella?- Chiamò una voce

 

Immediatamente sveglia—alla fine mi ero addormentata mano nella mano con Edward— balzai in piedi, dentro di me una piccola parte si era illusa  che la voce che mi aveva chiamato fosse sua , invece si trattava di Alice

 

Mi ci volle un po’ prima che i miei occhi si abituassero alla semi-oscurità…era giunto il tramonto

 

Guardai sorpresa Alice che ricambiò il mio sguardo con uno serio dei suoi occhi dorati

- E’ ora di andare- La sua voce terribilmente bassa, appena udibile dalle mie orecchie

 

Lasciai la mano fredda e immobile che stringevo nella mia. -Andiamo!- Dissi

 

Perché stavo facendo tutto quello?

Semplice, per far si che quegli occhi si riaprissero, che quella bocca s’incurvasse nel sorriso sghembo mozzafiato che adoravo…anche se…si sarebbe inclinato per una persona diversa da me.

 

***

Il paesaggio scorreva veloce mentre la luce del sole svaniva e la notte incalzava.

 

Eravamo quasi arrivati a destinazione quando improvvisamente Alice fermò la macchina…

-Alice?- Domandai

 

Lei non rispose subito, solo allora notai il suo sguardo assente, lo stesso guardo…di quando aveva una visione!

 

- Che succede?- Chiesi più curiosa che altro

- Dobbiamo sbrigarci…uno di loro sta venendo qui.- Fece una pausa-Lascerò te e Edward alla radura poi lo terrò”occupato”- Esclamò rimettendo subito in moto la macchina e proseguendo a tutta velocità verso la nostra meta

- C..cosa? Chi sta vedendo qui?- Balbettai colta alla sprovvista ma lei non rispose e imboccò un sentiero quasi invisibile dalla strada principale.

 

Dopo un tempo non ben definito inchiodò la macchina.

 

In pochi istanti mi ritrovai nelle sue braccia, non feci in tempo a serrare gli occhi che Alice poggiò i miei piedi a terra,ai margini di una radura. Rimasi a bocca aperta nel notare che quel posto era molto simile alla radura del mio sogno ma dopo lo stupore iniziale non ci badai più di tanto. In fondo immaginai che tutte le radure—a parte una— si somigliassero,e poi importava realmente? Anche se fosse stata la stesso luogo del sogno, cosa sarebbe cambiato?...niente

 

***

Poggiai la schiena al tronco di un albero, Edward accanto a me sempre bellissimo: la testa inclinata da una parte, appoggiata al tronco di un albero, una statua perfetta e irreale per quanto mozzafiato.

 

Poi mi sistemai di fronte a lui e appoggiai la testa sulle ginocchia, cercando d’imprimere nella mia mente ogni singolo, suo minimo particolare almeno fino a che c’era abbastanza luce da notare il modo in cui i suoi capelli s’illuminavano di riflessi alla luce svanente , il suo profilo, le sue palpebre socchiuse, la sua bocca ma anche le sue mani candide e affusolate…ogni cosa.

 

Da quel momento in cui la notte prese il posto del giorno,  la foresta si fece –stranamente—

silenziosa , animata da una pace innaturale e io persi concezione del tempo tanto che m’addormentai

 

-Bella?- Di nuovo  qualcuno mi  chiamò.

 

Seppi istantaneamente a chi apparteneva quella voce…

Spalancai gli occhi, il suo viso a pochi centimetri dal mio- Edward!-Esclami abbracciandolo senza pensarci due volte.

 

Diversamente da quanto era accaduto nella stanza, lui non ricambiò il mio abbraccio e ,anzi, con delicatezza mi scostò da lui e mi fissò serio mentre io lo guardai perplessa, non riuscendo a capire il motivo di quella sua reazione

- …Dove sono?-

- In un posto sicuro-

-Sicuro?- Chiese nuovamente non smettendo di fissarmi

- Edward, per favore, non abbiamo molto tempo…dobbiamo sbrigarci- Lo incitai

- Sbrigarci per cosa?- Il suo sopracciglio si alzò leggermente mentre rifletteva ,poi capì a cosa mi riferivo e immediatamente fu in piedi, a qualche passo di distanza da me

- Se intendi dire che tu vuoi sacrificarti per salvare me-…NO,ASSOLUTAMENTE NO!- Rabbia si dipinse sul suo angelico volto

 

 

Non mi scomposi più di tanto alla sua reazione, d’altronde era quello che mi ero aspettata, invece lentamente mi alzai in piedi

- Quindi sapevi della maledizione?- Domandai con un tocco di stizza

- Carlisle me l’ha detto e mi ha detto anche cosa ha scoperto…- Terminò,nuovamente calmo

- Perché non vuoi che ti aiuti?- Lo fissai ostinata

- Aiutarmi?...Bella, e secondo te io dovrei lasciarti morire per—

- Si!- Affermai senza la minima esitazione , senza lasciare che terminasse la frase

 

Lui mi guardò scioccato dalla mia risposta,poi spostò il suo sguardo verso un punto non ben definito al margine della radura

 

- Tu hai una vita…io non vivo più da molto tempo, ormai- I suoi occhi color caramello tornarono a posarsi su di me e quella volta avevano lo sguardo più dolce che avessi mai visto, dolce e ricolmo di tristezza e dolore indescrivibili ed infiniti – Dovrei essere morto, ed è meglio che le cose vadano così:… una volta addormentato per sempre, una volta che non sarò più accanto a te …tu non rischierai più la vita, e potrai andare avanti per la tua strada…sicuramente troverai qualcun altro, qualcuno migliore di me-

 

Quelle parole mi spezzarono il cuore, perché capii che ci credeva veramente, credeva veramente che sarei stata in grado di andare avanti, di trovare qualcun altro d’amare come avevo amato lui, se non di più.

 

No non poteva davvero credere che era meglio se lui non avrebbe più riaperto gli occhi

 

Le  ginocchia cedettero e , istantaneamente, due braccia marmoree mi sorressero.

 

Il mio cuore divenne  pesante ed cominciò a battere freneticamente mentre il respirò mi rimase in gola…Una fitta di puro dolore proveniente dal mio cuore mi investì

 

-Bella stai bene?- La voce vellutata preoccupata ed ansiosa

 

I miei occhi vennero inondati dalle lacrime mentre con l’ultima forza rimasta in corpo mi rialzavo sui miei piedi e mi stringevo a lui

- Non puoi…non puoi pensare che io possa vivere senza di te- Dissi tra un singhiozzo e l’altro con la testa appoggiata sul suo petto duro e gli occhi chiusi

- Si che lo farai- Ripeté con tono dolce

- No che non lo farò…come puoi credere che starei meglio senza di te! COME PUOI?!- Ribattei stringendomi ancora di più a lui, se fosse stato un essere umano sicuramente l’avrei stritolato

- Per favore Bella, non chiedermi di…- Rispose facendomi un passo indietro e prendendo il mio viso tra le mani ghiacciate – di prendere la tua vita per salvarmi, per salvare quella che non è vita. La mia non è vita, tu hai anni davanti a te…io ho vissuto abbastanza-

- Si anni di solitudine, anni senza la persona che amo…anni senza la metà del mio cuore…senza il significato della mia vita…perché tu sei il significato della mia intera esistenza!- 

 

Uno sguardo straziato comparve sul suo viso

- Anche  tu sei la mia vita,  il significato della mia esistenza…e proprio per questo non posso permetterti di fare una cosa del genere-

-Ma…- Stavo per ribattere ma le sue labbra premute sulle mie m’impedirono di dire altro

 

Un braccio scivolò intorno alla mia vita e la mano fredda accarezzo la mia guancia.

 

All’inizio le lebbra erano state semplicemente premute, poi—diversamente dal solito— il bacio divenne qualcosa in più, le se labbra non rimasero ferme e io presa dalla foga allacciai le braccia intorno al suo collo, immergendo le mie dita nei suoi capelli. Edward mi strinse ancora di più a lui…

 

Quello era il bacio per dirmi addio, ne ero sicura perché un bacio simile me lo aveva dato quando James mi aveva preso di mira e io e lui ci eravamo separati senza sapere se ci saremmo rincontrati

 

Ad un tratto allentò la presa su di me e l’attimo successivo era seduto ai piedi di  un albero che mi guardava  da due passi di distanza mentre io ero lì impalata che lo fissavo

 

Nonostante fosse notte , vedevo tutto nella minima perfezione

 

Il sorriso sghembo comparve sulle sue labbra, i suoi occhi si chiusero un attimo ed il cuore mi salì in gola .

 

Scattai in avanti,inginocchiandomi al suo fianco

 

I suoi occhi si aprirono, ma mi resi conto che quello chi stava costando fatica, il braccio era inerte e il tronco dell’albero gli faceva da supporto

 

Sorrise nuovamente, nuovamente il mio cuore cercò di andare in pezzi

 

I nostri nasi si sfiorarono

 

- Addio Bella- Gli occhi si chiusero , la sua bocca rimase semidischiusa

 

No, non era troppo tardi…non ancora

 

Mi morsi il labbro e lo baciai sperando che funzionasse, che una goccia di sangue fosse sufficiente a risvegliarlo…

Improvvisamente la sua lingua saettò sulle labbra per assaggiare il sapore di quello che io avevo lasciato, il sapore del mio sangue.

 

Le palpebre saettarono immediatamente aperte e due occhi che sapevo essere neri mi fissarono mentre un sorriso malizioso prendeva il posto di quello sghembo

-Bella…-

 

Rimasi immobile, in attesa dell’inevitabile e aspettata fine

 

Dopotutto il mio sogno era destinato ad avverarsi  ma andava bene così…

 

 

Non feci in tempo a battere le ciglia che mi ritrovai stesa a terra, tra l’erba e il terriccio umido, due mani gelide mi bloccarono nella loro presa implacabile .

 

Un ringhio uscì dalle labbra del mio angelo—angelo che per era diventato messaggero di morte—poi sentii le sue zanne affondare nel mio collo

 

Andava bene così…

 

In fondo cosa potevo chiedere di meglio se non morire per e per mano della persona che amavo?

 

Per qualche istante fissai l’oscura distesa, disseminata di stelle, del cielo notturno, poi la vista cominciò ad offuscarsi mentre il mio corpo diventava pesante ed immobile i miei occhi si chiusero;e iniziai a sprofondare nell’oscurità…

 

Improvvisamente ,il mio subconscio— in un ultimo istante di lucidità— mi ricordò che c’era qualcosa che non andava….qualcosa che mancava, che avrei dovuto sentire dolore : quando il dolore caratteristico di quando il veleno è entrato in circolo e la trasformazione iniziata …

 

L’oscurità divenne più fitta, persi coscienza di me e del mio corpo e fluttuai nell’oscurità

 

Un urlò straziato squarciò quel momento di calma e pace mentre io continuai a sprofondare sempre più giù nell’abisso della morte

 

Poi…qualcosa cambiò, qualcosa mi strappò dalla pace e tranquillità …un dolore lancinante che mi riportò in superficie e mi rece cosciente del dolore indescrivibilmente atroce  investì il mio corpo

 

L’oscurità divenne meno densa

 

Qualcuno urlava …

 

Riuscii a percepire che qualcuno mi aveva preso tra le sue braccia , poi sprofondai nuovamente nell’oscurità, un oscurità diversa fatta di solo ed unico dolore che investiva ogni singola cellula del mio corpo

 

________________________________________________________________________

In questo capitolo ho davvero messo tutta me stessa, spero sia uscito bene. (a me, personalmente piace molto) Comunque i “punti oscuri” di questo capitolo verranno chiariti nel prossimo, perché sarà Edward a raccontare (uh spero di riuscire bene in questa impresa)

Thanks to: Elychan, Dana, Mew Pam e Selene89 (grazie davvero)

Dana:ehm visto che oggi sono di ottimo umore posto sia il cap 8 e il 9 ^^

 

Selene89: ti ringrazio per i complimenti (eh si anche io, se non si era capito, sono un una fan accanita e fissata con Twilight, da qa quando l’ho letto è rimasto per sempre nel mio cuore **) eh si sono cosciente che la fila è lunga lunga…XD

 

Mew Pam: eh si ho dato un tocco imprevedibile alla sue decisioni ^^”

 

Elychan: eh si mi sa che dovrai aspettare ancora un po’ per sapere il finale …eheheh *sorriso a 36 denti*

 

 

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Capitolo 10
*** Lullaby ***


Capitolo 10

Capitolo 10

 

 

- Lullaby  -

 

 

 

 

Lentamente e inesorabilmente il sonno si stava impossessando del mio corpo trascinandomi velocemente verso l’incoscienza.

 

Era stato difficile dire addio a Bella, il pensiero di non rivederla più mi faceva soffrire nel più profondo dei modi. Ma era veramente meglio in quel modo.

 

Una volta uscito dalla sua vita, non l’avrei più messa a rischio con la mia presenza, avrebbe potuto andare avanti, come se io non fossi mai esistito. E anche se si rifiutava di credere che sarebbe riuscita a dimenticarmi, il tempo le avrebbe fatto cambiare idea…

 

E poi come—come poteva credere che avrei lasciato che si sacrificasse per me?...Un mostro?

Avrei dovuto lasciare che la luce della oscurità eterna—qual’ era la mia esistenza— si spegnesse per me?

 

Il mio corpo iniziava ad essere pensante mentre tutto diventava tranquillo e pieno di pace

 

Infondo non era male dormire per sempre, no se avrei  avuto l’immagine e il ricordo di Bella a farmi compagnia per tutto il tempo.

 

Ormai mi ero arreso a soccombere all’incoscienza quando lo sentii

 

L’ odore del sangue…l’odore del suo sangue inconfondibile per quel suo profumo vagamente floreale

 

Qualcosa dentro di me scattò.

 

I miei occhi si spalancarono e sentii il sapore del sangue sulla mia lingua.

 

No! Urlai a me stesso ma non riuscivo a riavere il controllo del mio corpo.

 

 Vedevo Bella ma era come se fossi uno spettatore, distante…la parte non razionale di me, il mostro, aveva preso il controllo

 

Sentii le mie labbra curvarsi in un sorriso maligno

 

Combattei con tutto me stesso, preso dal panico:…non potevo farle del male, non potevo!

 

Balzai in avanti, un ringhio  risuonò tra le mie labbra

 

NO!NO!NO…NON BELLA! NON BELLA!!  Urlai a me stesso

 

E lei….era così calma, come se non avesse paura come se le andasse bene cosa stava succedendo

 

NO! NON DEVE SUCCEDERE!! BELLA...NO NON LEI!

 

Ma fu tutto inutile, persi la battaglia contro me stesso…e la morsi.

 

Il suo sangue caldo invase la mia gola, sentii la forza ritornare con ogni goccia di quel liquido ma no volevo… volevo che la forza non tornasse , volevo lasciarmi andare al sonno e dormire senza possibilità di risveglio .

 

Di nuovo, lottai  disperatamente per riavere il controllo, per riavere il controllo in tempo e poi…finalmente ci riuscii , riuscii a fermarmi ma…

 

Troppo tardi, sentivo il battito del suo cuore diminuire

 

Bella,  aveva gli occhi chiusi, sembrava così calma, tranquilla …addormentata

 

Il mio viso si contorse in una smorfia di dolore, mentre il mio cuore andava in pezzi.

 

Alla fine avevo fatto del male alla persona a cui non avrei mai voluto, alla persona che amavo.

Ma in quel momento mi accorsi di una cosa…

 

Era tutto troppo calmo, se la trasformazione era iniziata, se il veleno era già entrato in circolo allora—Non feci in tempo a finire la frase che sentii qualcuno avvicinarsi alla radura…Alice!

 

Lessi  la sua mente  e vidi cosa aveva visto nella sua visione…

 

Bella non si sarebbe risvegliata…per qualche motivo il veleno non era entrato in circolo e lei sarebbe morta ma non sarebbe stata condannata ad un esistenza da mostro

 

Il suo polso stava diventando sempre più debole, ormai aveva perso coscienza

 

 

Potevo, davvero, lasciarla morire davanti ai miei occhi?

 

Che dovevo fare? Dovevo prendere una decisione, in fretta!

 

Se la lasciavo andare…sarebbe andata in un posto dove io non avrei mai potuto mai e poi mai raggiungerla, perché sicuramente  il paradiso sarebbe stato il posto di Bella ma non il mio, no quello di un anima dannata .

 

I secondi passavano e io dovevo scegliere…

 

E alla fine scelsi…

 

…La condannai a un esistenza come la mia.

 

Servì tutta la mia forza per morderla nuovamente

 

Istanti passarono lunghi e insopportabili mentre aspettavo che la trasformazione iniziasse .

 

Mi spezzò il cuore sentire il suo grido di dolore…da lì in avanti l’aspettavano tre giorni di dolore indescrivibile ed insopportabile…perché alla fine io avevo compiuto la scelta più egoistica, non potevo sopportare l’idea di averla lontana e l’avevo strappata alle braccia di una dolce morte per averla accanto, nonostante il prezzo fosse quella di farla diventare come me.

 

Che mostro egoista che sono.

 

***

 

 Tre giorni,

 

Tre giorni in cui ogni volta mi si spezzava il cuore vederla consumata da un dolore che conoscevo, capivo e per questo…odiavo

 

Tre giorni che passai accanto a lei, anche se in quello stato era difficile che sentisse che ero accanto a lei…non importava. Era il minimo che potevo fare.

 

Ero orribile, tutto quello era successo per colpa mia…

 

***

Buio, oscurità e fitte di dolore.

 

Da quanto tempo quella cosa era cominciata?...Non me lo ricordavo, non sapevo nemmeno quanto tempo fosse passato.

 

Ogni singola parte del mio corpo, anche quella più minuscola, bruciava

 

Era come essere arsa viva, ma peggio perché non aveva fine

 

C’erano dei momenti in cui ero più cosciente di me stessa e, in uno di quei momenti, mi sembrò d’udire qualcuno cantare una magnifica melodia, così dolce da sembrare una ninna nanna…

 

Poi, dopo quello che era sembrato  un tempo interminabile , il dolore cominciò a diminuire

 

Il buio che mi circondava divenne meno oscuro fino a che il dolore cessò del tutto  e una leggera luce grigiastra cominciò a illuminare la mia prigione di tenebra

 

Piano, piano ricominciai ad essere consapevole della presenza del mio corpo

 

…Aprii gli occhi

 

Mi ci volle poco per mettere a fuoco:  capii di essere morta.

 

Non c’era altra spiegazione, perché vidi un bellissimo angelo dagli occhi d’oro e i capelli color bronzo sorridermi, anche se sembrava un po’ triste.

 

Rimasi immobile, stordita da quella visione stupefacente

 

Finalmente, riuscii ad aprire bocca

- Chi sei?- Sussurrai a quell’angelo

 

Shock e sgomento si dipinsero su quel volto candido

 

- Sono Edward- Rispose,poi, con la voce più vellutata che avessi mai sentito

 

 “l’avrei , forse, dovuto conoscere?”

 

________________________________________________________________________________

Ed ecco a voi il capitolo 10 ^^. Spero di non avervi deluso, di essere riuscita bene nell’impresa ecc. Mi raccomando, commentate!

Baci,

Lally

 

Grazie di cuore a: Elychan, Daisy Potter, Selene89, baby_bunny, Mew Pam e Dana per i commenti e grazie anche a tutti coloro che seguono la storia

 

Elychan: credo che questo capitolo abbia risposto alle tue domande

 

Daisy Potter: ti ringrazio per i complimenti, sono felice che la storia ti sia piaciuta, fammi sapere cosa ne pensi di questo numero 10 eh!

 

Selene89: bene, meno persone che vogliono la mia morte!yuppie. Dico seriamente nel capitolo 9 ho messo tutto il mio cuore, tutte le emozioni che provi quando leggo un buon libro (twilight in primo)  e beh…felice che l’effetto sia riuscito bene ^^

 

Baby_bunny: beh sono entrambi salvi…^^”

 

Mew Pam: eeh ecco a te il capitolo 10, con un finale piuttosto inquietante direi!

 

Dana: wow tutti questi complimenti mi stanno facendo diventare rossa rossa come un pomodoro!

 

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Capitolo 11
*** Precious Memories ***


Capitolo 11

Capitolo 11

 

 

- Precious Memories  -

 

 

 

Ora che ero completamente sveglia, decisi di provare a mettermi a sedere ma non feci in tempo a pensarlo, a dare inizio al movimento che ero già in quella posizione.

 

Tutto sembrava strano, così diverso dal solito—

 

- Bella, ascoltami- Due mani affusolate si posarono sulle mie spalle e il ragazzo che aveva detto di chiamarsi Edward, avvicinò il suo viso al mio- devi stare calma, so che tutto ti sembrerà strano, incredibile ma ti spiegherò tutto e capirai- Curiosa lo guardai, c’era sicurezza nelle sue parole ma anche qualcosa di più profondo, un emozione che non capivo

 

Nonostante non lo conoscessi o forse lo conoscevo ma non ne avevo memoria decisi di seguire il suo consiglio, di stare calma…qualcosa diceva di fidarmi.

 

Fu in quel momento che lo sentii o meglio non sentii niente…il battito del mio cuore non  c’era.

 

Spaventata lo guardai in quei meravigliosi iridi color caramello- Cosa mi— Un dito si posò sulle mie labbra – Per favore- Supplicò quell’angelo con lo sguardo straziato- Non crederai a quello che ti dirò ma è la verità- Sussurrò

 

In quell’istante con la coda dell’occhio vidi un piccolo specchio appeso al muro, mi bastò un attimo per essere lì davanti

 

Edward non mi fermò

 

Con gli occhi a terra—per qualche strano motivo non avevo il coraggio di guardare il mio riflesso—accarezzai la superficie del vetro, normalmente sarebbe stato freddo ma ai miei sensi non lo era.

 

Osservai la mano che aveva sfiorato il vetro, era la mia ma ,in un certo senso, non lo era: era più pallida,forse più sottile e affusolata, con l’altra mano sfiorai la pelle, anch’essa diversa in un modo che non comprendevo: più liscia, vellutata ma più “forte”

Infine alzai lo sguardo, il mio viso mi sembrò più “appuntito”-spigoloso i lineamenti più belli—in un certo senso—, delle occhiaie scure erano comparse sotto i miei occhi ma non fu quello che mi sorprese ,e spaventò nello stesso istante, fu il colore delle mie iridi

 

I miei occhi dovevano essere marroni ma gli occhi che mi fissarono da quello specchio erano rossi, un rosso leggermente più scuro di quello del sangue ma…rossi

 

Improvvisamente, immediatamente il ragazzo dai capelli bronzei fu accanto a me

Mi voltai a guardarlo ma la sua espressione m’interruppe dal dire qualcosa.

 

Diverse emozioni stavano combattendo sul suo viso e nel suo sguardo ma quando parlò era serissimo- I nuovi vampiri hanno gli occhi rossi per via del sangue che era in circolo prima che la trasformazione iniziasse—Si fermò a guardarmi e un leggero sorriso incurvò le sue labbra illuminando il suo viso- Ti avevo detto che era incredibile,no?-

 

Era impossibile, sicuramente stava scherzando…ma il mio cuore non batteva, e la velocità con cui ero mossa…non avevo forse sentito, da qualche parte ,che quelle erano le caratteristiche dei vampiri?

Eppure sembrava così assurdo.

 

Un pensiero mi balenò in mente, allora al mio risveglio non mi ero sbagliata io ero davvero—

Come sono morta?- Gli domandai

 

Improvvisamente, lui si fece cupo—avevo fatto la domanda sbagliata—fece una pausa poi in un sospiro rispose – per colpa mia—

 

Lo guardai stupita—Non è una risposta, e poi mi rifiuto di credere alla tue parole— Ribattei

- La solita Bella- Quelle parole portarono un sorriso amaro sul suo viso angelico

 

Anche se non ricordavo come ero finita in quella situazione, non potevo e volevo credere che quel ragazzo tanto bello fosse stato la causa della mia morte.

“Non poteva essere”  Un pensiero che proveniva non dalla mia mente ma dal profondo di quel nuovo “io”

 

In quell’istante la porta si aprì e una ragazza dai capelli neri corti e ispidi, delicata e minuta

come un elfo fece il suo ingresso in quella camera. Subito si voltò verso di me, sorridente

 

Anche la nuova arrivata aveva il viso candido, le stesse occhiaie mie e del ragazzo e gli occhi dorati

 

- Alice- Disse Edward in tono fermo

 

La ragazza si bloccò –immobile come una statua— al suo posto e guardò curiosa l’altro- Che c’è?-

 

- Bella, ti ricordi di lei?- Chiese lui, rivolto a me

- No- Risposi mentre la nuova arrivata ci guardava stupita

- Non l’avevi visto,vero?...Che Bella non si sarebbe ricordata di me- Una triste nota accompagno quella parole- ..o di noi- Terminò

 

Li sguardo della ragazza si spostò su di me,sorpreso e afflitto- No non l’avevo previsto-  Fece una pausa – Qual è l’ultima cosa che ricordi?- Chiese con lo sguardo dorato penetrante

 

Cercai di concentrarmi per ricordare ma era tutto cos’ confuso, offuscato – Ricordo di aver parlato per qualche motivo con Jacob e la scuola ma è tutto confuso…ah Charlie—Mi bloccai al pensiero di mio padre – CHARLIE!-  Come stava? Sapeva cosa mi era successo?

 

- Calma è tutto apposto per ora Carlisle gli ha detto che hai una malattia rara e contagiosa e che ti abbiamo portato in un posto “particolare” per curarti- Rispose Edward

 

Buffo che…se fossi stata via, il mio cure-sicuramente- avrebbe battuto all’impazzata…ma in quel momento il pensiero che Charlie stava bene, e che anche Renéé di conseguenza non si sarebbe troppo preoccupata (o almeno non quanto lo avrebbe fatto se avesse saputo la realtà)

 

Quando mi riscossi da quei pensieri Alice era giù uscita dalla stanza metre Edward mi stava porgendo la sua mano – Vieni, ti presento gli altri-

 

Sorrisi e senza esitazione presi la sua mano

 

Non avevo memoria di quel ragazzo ma il mio cuore  ,in qualche modo inspiegabile, si ricordava di lui , perché una strana sensazione mi pervase quando afferrai la sua mano…

 

Sicura e tranquilla ,anche se molto confusa , lo seguii fuori dalla stanza

 

Chissà chi erano gli altri…

 

 

__________________________________________________________________________

Note: quello che dice Edward, ovvero il fatto degli occhi rossi dei nuovi vampiri ..è tutto vero visto che proviene direttamente da una intervista ala grande stephenie meyer ^^

 

Et voilà ecco il n.11!Spero vi sia piaciuto e come sempre v’invito a commentare! Grazie di cuore a Elychan, Selene89, Daisy_Potter, baby_buny , Dana e Mew Pam per i commenti

 

Elychan: ultimamente ho molto tempo libero eh si vede eh?!

 

Selene89: uuh non posso svelarti niente però ti posso dire che nel prossimo capitolo si scoprirà il motivo dell’amnesia di Bella!^^ . Oooh hanno cominciato ad uccidermi?? Ma allora il tizio appostato dietro la porta era un killer XD. Hii chiami Japseruccio per farmi diventare vampira..che fico scriverei giorno e notte ** ß(non ci sperare, chi è che ti vorrebbe tra  i piedi per l’eternità , io no di sicuro. Nd. Jasper)

 

Dana: eh vedi i cap 9/10 li reputo i migliori mai scritti  ^^

 

Daisy_potter: vuoi un fazzoletto?^^…comunque è stata una pena scrivere quel capitolo, mi sentivo male IO!

 

Baby_Bunny: yess non si ricorda più di edward o dei cullen ^^

 

Mew Pam: eeeeh vedremo come si risolverà!...scusa c’è un killer fuori dalla finestra..si prendi pure il numero intanto io vado a sistemare il killer *lo fa cadere dalla finestra ..killer:arghh geronimoooo* XD

 

 

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Capitolo 12
*** The Hope ***


Capitolo 12

 

 

-The Hope-

 

 

 

 

 

Il soggiorno era grande e spazioso, sei persone erano riunite lì, Alice e altre cinque…tutte di una bellezza inaudita.

 

Quando entrai nella stanza , si lanciarono sguardi interrogativi e inquieti. Probabilmente stavano decidendo sul da farsi

 

Le presentazioni furono veloci, anzi velocissime, Edward si limitò a dire il nome delle persone presenti della stanza. Carlisle e Esme sorrisero dolcemente, Jasper mi salutò con un cenno della testa, lo stesso Emmett e una certa Rosalie mi lanciò un occhiataccia

 

- Alice ci ha dato la notizia- Iniziò Carlisle

- Perché?- Domando Edward, un'unica parola ma piena di significati ed emozioni represse

 

Carlisle guardò me, poi gli altri che dovevano essere il resto della famiglia

-Credo che dipenda dalla maledizione- Disse

- Questo spiega anche il perché io non l’avevo previsto- Intervenne Alice

 

Mi trentenni dal chiedere di cosa stessero parlando, il silenzio era totale

 

- La maledizione diceva che una cosa preziosa sarebbe stata persa, probabilmente la vita-

- Ma Bella ha perso la vita- Intervenne brusco Edward facendomi sobbalzare 

 

Tutti gli sguardi si volsero verso di me, quasi…allarmai

- Ah…non vi preoccupate- Li tranquillizzai

 

Lasciai la mano di Edward, avrei voluto sedermi sul divano accanto ad Alice ma avevo paura di muovermi alla svelta. La cosa della velocità mi stupiva e scioccava abbastanza quindi di restare lì dove ero.

- Quello che sto cercando di dire è che in qualche modo la maledizione ha preso una cosa preziosa per lei, non la vita ma i ricordi- Terminò Carlisle

 

Ammetto che non stavo capendo niente di quella conversazione e che aspettavo una spiegazione

 

- Non ho intenzione di lasciarla così, tornerò a Forks…Jacob Black potrebbe saperne qualcosa- Intervenne lui

- Non puoi tornare a Forks rischieresti di rovinare tutto, siamo riusciti a ristabilire la tregua e ora non puoi rimettere piede lì- Intervenne Rosalie

- La tregua che grazie a te abbiamo rotto!- Ringhiò Edward -Se non fossi stata così avventata sicuramente non saremmo arrivati a questo, e forse non Bella non avrebbe dovuto— Lo sguardo che rivolse verso di me era addolorato

- Sempre e solo Bella!!- Esclamò lei

- Rosalie- Edward pronunciò il suo nome come un avvertimento

- Ragazzi smettetela!- Richiamò all’ordine Carlisle

- Vi sembra questo il modo di comportarvi?- Li rimproverò Esme

 

-Scusate ma…se non siamo a Forks dove siamo?- Domandai un po’ perché l’affermazione di Edward mi aveva incuriosito un po’ per alleggerire la situazione

- “Neah Bay”- Rispose Emmet

 

Neah Bay , a quanto ne sapevo, era una piccola città a nord della Olympic  Peninsula.

 

- Forse è meglio che le spieghiamo qualcosa- Intervenne Jasper

 

Così mi spiegarono della tregua tra i Quileute e i vampiri, il fatto che loro si nutrissero di sangue animale ed ecco il perché dei loro occhi dorati, mi spiegarono anche che Rosalie aveva ucciso il padre di Billy perché era stato lui a lanciare la maledizione su Edward.

 

Risposero a tutte le mie domande, tutte tranne quella a cui volevo di più una risposta. Io cosa c’entravo con la maledizione? Cosa era successo nella notte di luna nuova di tre anni giorni prima? E poi c’era un’altra domanda –che non chiesi ma che volevo sapere— “Che legame c’era tra me e Edward?”

 

Ma dissero che toccava a lui rispondere a tutto ciò, ma  che  quello non era il momento giusto: prima preferivano tentare di ridarmi i ricordi e Edward era determinato ad andare a La push a tutti i costi

 

-E se chiamassi Jacob?- Intervenni prima che cominciasse una nuova discussione 

- Che intendi dire?- Chiese Alice mentre lui sembrò considerare la mia domanda

- Beh se gli dessi appuntamento da qualche parte in un posto…sicuro, in un posto dove la tregua non sarebbe messa a rischio?-

- Puoi provare ma non puoi venire- Rispose Edward

Lo guardai interrogativa

- Sarebbe pericoloso…, per lui- Terminò la frase con un immenso sforzo

- O-oh ok, però una telefonata è sicura no?- Sorrisi

 

- Si, immagino di si- disse mentre un sorriso—poco convinto—si mostrava sulle sue labbra

 

 

Avevo capito cosa intendesse pericoloso, un giovane vampiro vicino ad un un mano...ora sapevo cos’era lo strano senso di “sete” che avevo, per ora era facile da ignorare ma immagino che più il tempo sarebbe passato e più sarebbe stato difficile.

 

Ora,però, non era il momento per pensarci, dovevo chiamare Jacob,giusto?  Fortunatamente il suo numero me lo ricordavo

 

***

Al primo squillo Jacob rispose

- Pronto?-

-Jacob sono Bella!- Eslcamai, ero felice di sentire una voce “familiare” o di cui ricordassi il suono

- Bella come stai?- Rispose con tono preoccupato

- Bene-

- Charlie mi ha detto della malattia, mi dispiace così tanto…non avrei dovuto trattarti così male l’altra volta- Sembrava realmente preoccupato e dispiaciuto

- L’altra volta?- Domandai

- Si a casa tua quando ti ho detto quelle cose orribili-

-Oh non fa niente , tutta acqua passata,ok?- Proseguii, tanto della conversazione con lui ricordavo poco niente

- Davvero, non sai quanto mi dispiace, anche se ero arrabbiato—sconvolto per la morte—

- Jacob! Sul serio, acqua passata!- Lo sforzo della sua voce mi aveva allarmato, non volevo che stesse più male di quanto non lo fosse già

-Ascolta, Jacob mi serve il tuo aiuto…ci potremmo incontrare a Old Royal? So che è lontano ma ti prego, è una cosa importante-

 

Per un attimo non rispose- Quando?-

- Domani, incrocio della statale 110 che porta a Old Royal- Risposi

- A domani allora-

-Jacob?- - Si?-

- A domani- Chiusi la conversazione …forse gli avrei dovuto dire che all’appuntamento non ci sarei stata io ma Edward

 

 

 

 

 

______________________________________________________________________________

Con questo capitolo la fine si avvicina, manca esattamente il capitolo 13 e l’epilogo (che probabilmente posterò insieme al capitolo suddetto)

Grazie a: Elychan, Selene89, Mew Pam e Dana per i commenti al capitolo 11 ^^

Ps: ho molto tempo libero visto che ho terminato la scuola ßragioniera in cerca di lavoro XD

Alla prossima

Baci,

Lally

 

Mew Pam. Totalmente inventata, mi sono servita di New Moon e gli outtakes(scene eliminate ) e extra presi dal sito della meyer per capire meglio i personaggi per il resto totalmente inventata. Mh si metto molto impegno in questa fic, non so perché ma mi ci sono appassionata a scriverla e poi i personaggi di twilight sono fantastici che…adoro scrivere ^^

 

Dana: eheh  grazie per i complimenti (quando inizio una storia prima o poi la finisco, ogni tanto poi…dipende da come la storia mi prende o dalla mia “ispirazione”), beh i capitoli 9/10 sono anche i miei preferiti ma ammetto che mi piace anche anche il 13 e l’epilogo anche se non emozionanti come il 9 e 10…in un certo senso sono profondi credo (ma quando li metterò leggerai eheh). Eh si la scrittrice…non è forse il sogno di quasi tutti di quelli che scrivono fanfic?

 

Elychan: eeh tempo libero, tempo libero che bello :p beh senza tempo libero penso che pure io impazzirei

 

Selene89: buona fortuna nel costringere Jasperuccio, forse il finale non sarà come ve l’aspettate , forse un po strano…vedrete! Si ho tempo libero…i disoccupati ce l’hanno (ok però sono occupata con la scuola guida eh!) Immagino che con questo capitolo tu abbia capito il perché dell’amnesia. ^^. Eeh vena romantica…io ho la vena tragica e sadica!XD (ma le pubblichi poi le storielle romantiche?**)

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Essence+ Epilogo:New Life ***


Capitolo 13

 

 

-Essence -

 

 

 

 



 

La strada scorreva veloce sotto le ruote della Volvo, il tramonto era passato da poco, presto sarei arrivato al luogo dell’appuntamento, presto avrei saputo come farle riavere i suoi ricordi.

 

Ridarle i ricordi, era il minimo che potessi fare.

 

Oppure ero egoista perché volevo che si ricordasse di me? Del tempo meraviglioso che avevamo passato insieme?

 

  Jacob black era puntuale, almeno questo gli e lo concedevo, ma mi irritava il fatto che i suoi pensieri fossero concentrati su Bella, e questo m’irritava terribilmente, ma era inutile che me la prendessi con lui ,o con Rosalie ,quando il vero colpevole ero io…e lo sapevo benissimo.

 

Jacob Black fu sorpreso di vedermi ,anzi, direi molto arrabbiato di vedermi. Non si aspettava che io fossi ancora vivo

-Che ci fai TU qui?- Domandò rabbioso

- Bella non poteva venire- Dissi in tono piatto

 

Immediatamente pensò che ero stato io ad impedirle  di venire , e si chiese perché ero in piedi davanti a lui quando avrei dovuto dormire un sonno eterno

 

- E’ grazie a Bella se sono ancora qui- Risposi prima che desse voce ai suoi pensieri, non avevo intenzioni di perdere tempo

- C..-

- Come faccio? Non t’interessa- Nuovamente risposi senza che avesse fatto la domanda

- Cosa le hai fatto?- Domandò decisamente furioso

- Niente- Risposi pacato

Il mio tono non gli piacque, lasciai che afferrasse la manica del mia giacca

- Bastardo, cosa le è successo per colpa tua?- Chiese

 

Per una volta gli dissi quello che realmente voleva sapere- Ora…è come noi-

 

Lui sembrò oltraggiato da quella mia risposta, per un attimo non riuscì ad aprire bocca e io ignorai la moltitudine di domande che vorticavano nella sua mente e lasciai che il tempo scorresse

 

- PER COLPA TUA!COME HAI POTUTO?- Urlò

 

Mi scostai da lui, lentamente, e lo fissai negli occhi – Credi che se avessi avuto altra scelta l’avrei fatto?-

-NON AVEVI SCELTA?! SI COME NO!- Sbraitò

- Avrei dovuto lasciarla morire di fronte ai miei occhi?- Stavo per perdere la calma e non era una buona cosa, dovevo riportare il discorso su un piano più “tranquillo”.

- E’ PER COLPA TUA!- Ribatté 

- Lo so- purtroppo era la verità

 

La risposta lo fece fermare, stava cercando di leggere l’espressione del mio viso- Però Bella ha perso la memoria, crediamo sia per via della maledizione-

 

Jacob rimase di stucco, i pensieri confusi

 

- Sai come fare per—Iniziai ma mi fermai quando i suoi pensieri risposero al posto della sua bocca“Non è possibile non c’è un modo”

- Deve esserci un modo- Insistetti

- NON C’E’…NON C’è …non capisci? Nessuno si è mai sacrificato per salvare un freddo, nessuno! Non c’è un modo per tornare indietro. Mi dispiace…Bella…-Biascicò angosciato

 

Non fece in tempo a dire altro perché avevo già rimesso e in moto ed ero partito.

 

Doveva esserci un modo…o come avrei potuto ripresentarmi da lei? Cos’avrei dovuto dirle? “ Mi dispiace non c’è più speranza?” e “ Sai, prima che succedesse tutto questo io e te eravamo innamorati…”  No l’ultima non me la potevo dire, mi sembrava come costringerla ad amarmi di nuovo. No, non potevo, non volevo…non era giusto!

 

 

***

 

 

 

Ero seduta sullo sgabello davanti ad un pianoforte a coda, che avevo scoperto in una stanza attigua al salotto.

A dire il vero stavo decidendo se provare a toccare un tasto con la punta del dito ma, se c’era il rischio che lo rompessi quando ero –facevo fatica a dirlo—“umana” figuriamoci in quella mia nuova condizione.

E il fatto che prima, per errore avessi premuto la mano troppo forte sulla sedia mandandola in frantumi, non contribuiva affatto ad aumentare la fiducia in me stessa !...Poi non volevo rovinare il suo pianoforte.

 

Strano come ogni volta che pensassi a lui—a Edward— una strana sensazione pervadesse il mio corpo, una sensazione tanto forte da oscurare tutte le altre;un misto di eccitazione, senso di sicurezza e  “qualcosa” , qualcosa a cui trovavo difficile dare un nome

 

Ero ancora là quando Edward entrò nella stanza

-Ciao- Saluto sorridendo, ma il sorriso non arrivava nemmeno agli occhi e capii che qualcosa non andava

 

Si sedé accanto a me- Guarda che lo puoi toccare, non morde eh!- Scherzò notando l’occhiata che gettai  all’oggetto

 

- In realtà…mi sto preoccupando che, maldestra come sono, lo potrei rovinare…irreparabilmente-  Dissi imbronciata, stavo segretamente desiderando che una risata cancellasse lo sguardo afflitto dai suoi occhi

 

Rise leggermente – Si , credo che per quanto riguarda l’essere maldestri tu sia irrecuperabile-

- Ah grazie tante- Esclamai fingendo d’essere arrabbiata e tornando a concentrarmi sui tasti del pianoforte – Com’è andata?- Chiesi a voce bassa

 

Con la coda dell’occhio lo vidi irrigidirsi

 

- Non—bene, ma non ti preoccupare troverò un modo per farti riavere quello che hai perso- Rispose sforzandosi di apparire sicuro di quell’affermazione

 

Era così preoccupato per me, un nuovo vortice di emozioni mi avvolse e decisi di fargli una delle domande che erano rimaste senza risposta- Per favore - Sussurrai – Dimmi cosa è successo nella notte di luna nuova, ti prego…lo devo sapere- Supplicai

 

Edward mi fissò , bloccandomi con il suo sguardo color caramello- Va bene- Si arrese e spezzò il contatto visivo tra noi, distogliendo lo sguardo.

 

- Come ti ho già detto è colpa mia se ti trovi in questa situazione—se  sei  così…- la voce remota e distante, un sussurro nella notte

 

Rimasi in silenzio, in attesa che proseguisse ma avrei voluto urlagli di smetterla di dire che era colpa sua.

 

- Io ero stato colpito da una maledizione che mi avrebbe costretto a dormire per sempre…- Diede un occhiata fulminea nella mia direzione poi tornò a guardare altrove- tu, nonostante io non volessi… tu— Ripeté l’ultima sillaba con dolcezza

-Io?- Suggerii decisa ad andare fino in fondo

- Tu…hai deciso di sacrificare la tua vita per me, e Bella io non avrei voluto davvero farti diventare come me, un mostro…ma non potevo lasciarti morire. No, no… quando l’avevi fatto per me…Non davanti ai miei occhi- Ormai la sua voce era spezzata,addolorata,  il viso  ancora rivolto lontano da me

 

Istintivamente presi la sua mano e la portai alla mia guancia strofinandola sulla mia pelle- Basta così – Immediatamente il suo viso fu vicino al mio e io  lo presi tra  le mie mani- Non voglio che tu soffra nel ricordare quello che successo- Sussurrai fissando quell’oro intenso

 

- Bella- Sussurrò lui

 

Lasciai cadere le mie mani e abbassai lo sguardo sul mio grembo

- Non— Non ho nessun ricordo ma…- La sua mano mi accarezzò delicatamente il viso- ma una cosa la ricordo- Lo guardai , ormai i nostri nasi si sfioravano – non è esattamente un ricordo è una sensazione…troppo forte e profonda per essere ignorata…- Chiusi gli occhi- anche se la mia mente non ha memoria…il mio cuore, io, la mia essenza si ricorda di te- Riaprii gli occhi per vedere il più magnifico dei sorrisi sbocciare sulle sue labbra, un sorriso sghembo tanto bello da togliere il fiato- E poi beh di ricordi ne possiamo creare di nuovi no?- Sorrisi felice, e di vedere finalmente un sorriso sincero

- Hai ragione- Sussurrò chinandosi verso di me – Bella, ti voglio bene- Disse mentre le sue labbra si poggiavano sulla mia guancia

 

Finalmente avevo trovato un nome a quel “qualcosa “ ….amore.

 

 

 

 

 

Epilogo

 

-New Life-

 

 

Un anno dopo…

 

 

 

Con il passare del tempo—alla fine—avevo recuperato tutti o in parte i miei ricordi, e a quelli se n’erano aggiunti dei nuovi…nuovi e stupendi ricordi di me e Edward e dei Cullen

 

Ancora non potevamo mettere piede a Forks, ma Jacob si era impegnato a farci riaccettare dai Quileute e io speravo che ci riuscisse. Nel frattempo, tenevo a bada Charlie e Reneé con almeno due telefonate al giorno e grazie a Carlisle riuscivo a trovare sempre qualche malattia altamente contagiosa e inadatta alle visite. Forse era questo che non aveva fatto correre Charlie a chiamare l’FBI e Reneé a precipitarsi di corsa a Neah Bay , forse era la fiducia che i miei riponevano in me o forse si trattava solo di fortuna.

 

Per il resto, dopo che avevo iniziato con la “dieta” dei Cullen i miei occhi , se ancora non erano color oro almeno, ora, tendevano al color ambra. Inoltre—oltre alla sete— stavo imparando a controllare meglio le mie capacità, beh certo controllare la velocità era di gran lunga più facile che controllare la sete ma in fondo avevo tempo giusto? E poi anche i rapporti con Rosalie si erano sistemati, Emmett era il solito simpaticone e Jasper e Alice ...insomma mi sentivo ,comunque, a casa.

 

Ogni tanto quando al tramonto guardavo fuori dalla finestra della nostra camera—mia e di Edward— la mia mente tornava a Forks a Charlie, Mike , Jess , Angela…alla scuola, ad una vita che sembrava lontana secoli

 

Stavo, appunto, guardando fuori dalla finestra l’orizzonte diventare sempre più scuro quando percepii qualcuno arrivare alle mie spalle. Sorrisi nello stesso istante in cui  due braccia si strinsero intorno alla mia vita.

- Ti manca Forks?- Domandò Edward con le labbra sul mio collo. Il suo fiato sulla mia pelle  provocò una scossa di elettricità lungo la mia spina dorsale

- Non è una cosa insopportabile- Mi girai per vederlo in viso.

 

Un viso che non mi sarei mai stancata di guardare,toccare, sfiorare o baciare

 

-E poi..- Iniziai allacciandogli le braccia intorno al collo – Ora, è questa la mia nuova casa…e la mia nuova famiglia- Sorrisi imitata da lui

 

-Bella…?- Chiese stringendomi a lui e annusando i miei capelli

- Si?-

 

Edward mi fissò con uno sguardo intenso e penetrante negli occhi -  Sai una cosa?-

- Cosa?- Chiesi guardandolo interrogativamente

 

Lui sorrise maliziosamente, e si chinò per baciarmi ma si fermò prima di toccare le mie labbra - Ti amo- Sussurrò

Sorrisi – Ti amo anche io - Risposi prima di stringermi ancor di più a lui e  di baciarlo

 

Lui, quella notte non mi aveva ucciso, non ero morta perché una nuova vita—diversa—era cominciata. E cosa c’era di meglio che una vita –infinita—da passare accanto alla persona che ami?...Niente

 

 

 

 

 

 

 

 

The End

 

 

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Ok mi stanno luccicando gli occhi, dalla tristezza di aver finito una delle storie che più mi ha divertito e emozionato scrivere. E spero che abbia emozionato anche tutti voi, mi auguro che il finale che ho scelto e scritto vi sia piaciuto (dovete farmi sapere o non mi metterò l’anima in pace)

Ringrazio tutti coloro che via via hanno recensito questa storia: Dana, Elychan,Mew Pam, Selene89, baby_bunny, Daisy_Potter, Miss Trent, Avalon, Cat Girl, Faith15, e Edward e Bella 4ever. Ringrazio anche Ithil (mi spiace che tu abbia dovuto lasciare ma beh spero che tu sia soddisfatta del mio lavoro)

Baci,

Lally

 

Ah prima di salutarvi definitivamente…ne approfitto per chiede un favore a tutti voi fan di twilight, se vi va stavo pensando ad una one-shot in cui i personaggi (di twilight s’intente!) deveno rispondere alla corrispondenza (l’idea me l’ha data Harriet con una sua storia) e mi chiedevo se vi va di fare la parte della “corrrispondeza”, scrivendo lettere ai personaggi—tipo complimenti, minaccia (a Billy XD per esempio), domande ecc… se non vi dispiace l’idea fatemi sapere a: nightseer@hotmail.it

 

Dana: credo di non meritarmi la morte per il finale brutto vero?

 

Selene89: grazie per i complimenti, quando metti le tue storie…beh le voglio leggere ^^

 

Mew Pam: io sono eroinomane, perché terminato New Moon, ho ricominciato twilight e ora di nuovo new moon (anche se vado lenta per via dello scribacchiare fic e la scuola guida che mi prende ma non c’è fretta…tanto per averlo in italiano a voglia ad aspettare)Beh il finale ora l’hai letto e non ho altro da dire (noo chi è che scrive frasi sibilline io??XD)

 

Elychan: beh alla fine jacob si è riscattato, Billy è “felicemente” (per noi) nella tomba, Edward e Bella sono insieme e…che altro c’è da dire? Per me è un bel finale ^^

 

 

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