Titolo:
You move me
Avvertimenti:
Missing
moment, One-shot
Rating:
Verde
Parole:
821
Note:
Come
noterete non sono riuscita per niente nel rientrare nelle 500 parole,
spero perdonerete il piccolo cambio di programma ;)
Per scrivere
questo capitolo ho rivisto questa scena miliardi di volte (pensate
che lavoraccio xD) per cercare di cogliere tutte le sensazioni di
Kurt, spero di non aver tralasciato nulla!
Qualche
problemino me l'ha dato la traduzione della fatidica frase "You
move me",
come si traduce una meraviglia del genere? Per curiosità ho
visto la
resa in italiano e... preferisco non commentare.
Ho
guardato anche la scena con i sottotitoli in italiano e la resa
andava decisamente meglio, ma ancora non mi soddisfaceva.
Così come
per tutto il dialogo ho fatto un misto tra una traduzione personale,
quella in italiano e quella dei sottotitoli ed è uscita
fuori la
traduzione più banale, eppure secondo me è
l'unica che mantiene un
po' del significato che deve avere. Mi
commuovi? Non
credo proprio. Mi
tocchi nel profondo? Sono
troppo idiota e mi da' un senso un po' perverso, quindi l'unica
rimasta è quella che leggerete. Fine del poema.
P.S. Grazie mille a tutti quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite (: Pareri sempre ben accetti!
Buona lettura,
D.
2.
You move me
(
first kiss )
Un
pomeriggio come tanti altri alla Dalton Academy, se non fosse stato
per la prematura scomparsa di Pavarotti, canarino mascotte del glee
club della scuola, i Warbler.
Inutile
dire che era
stato un trauma perderlo proprio quando eri tu, ultimo arrivato nel
glee club a prenderti cura di lui, come voleva la tradizione.
Ma
ormai le lacrime erano state piante, e il fringuello era stato
devotamente salutato con una tua personale e sentita esibizione di
Blackbird.
Stavi
decorando in
silenzio la piccola bara nella quale sarebbe stato seppellito il
canarino, quando Blaine, entrato silenziosamente nella stanza deserta
ti rivolge la parola.
"Cosa
fai?"
"Sto
decorando
la bara di Pavarotti."
"Beh,
completa,
ho la canzone perfetta per il nostro numero e credo dovremmo
provare."
Per
qualche motivo
sembra impaziente di parlarne, come se ti stesse rivelando qualcosa
che aveva già in mente da un po'.
"Dì
pure!"
"Candles,
degli
Hey Monday."
Wow,
davvero Blaine?
Non
riesci a trattenere un sorriso che mostra quanto sei piacevolmente
sorpreso di sentirgli dire una cosa del genere. Non è da
lui.
"Sono
impressionato. Di solito ti interessanto solo le prime 40 canzoni in
classifica."
"Beh,
cercavo
un pezzo un po' più emotivo." Spiega mentre si siede sulla
sedia proprio accanto alla tua.
Per
qualche ragione
hai ancora l'impressione che sia sulle spine.
"Perché
hai
scelto me per cantare quel duetto?"
Quella
domanda non
aveva smesso di tornarti in mente da quando era stato deciso che
avreste cantato insieme alle regionali.
Eri
felice
ovviamente, ma c'erano così tanti Warbler che avrebbero
fatto a
pugni pur di avere un duetto con il loro idolo, e con molta
più
esperienza di te nel gruppo.
Ti
guarda negli
occhi, poi distoglie lo sguardo e chiude gli occhi come se cercasse
di trovare le parole adatte.
"Kurt,
c'è un
momento..."
Lo
sguardo ritorna
su di te adesso che sembra averle trovate.
"...quando
dici
a te stesso 'Oh, eccoti. Ti sto cercando da sempre.' "
Lo
guardi,
ascoltandolo con attenzione, cercando di focalizzarti su ciò
che
vuole dirti e lasciando perdere tutte le strane fantasie che ti
stanno pian piano balenando in mente.
Si
muove sulla
sedia, cambiando impercettibilmente posizione e posando la sua mano
sulla tua, abbandonata sul tavolo.
Cosa.
Sta. Succedendo. Guardi
la sua
mano che copre perfettamente il tuo pugno. Il suo tocco è
gentile,
la sua mano morbida e calda.
"Guardarti
cantare Blackbird questa settimana è stato quel momento per
me, nei
tuoi confronti"
I
tuoi occhi sono
praticamente incollati ai suoi e hai l'impressione che siano di colpo
diventati stranamente umidi.
Ti
chiedi se con
quel silenzio Blaine sia in grado di sentire i battiti del tuo cuore,
che si sono fatti sempre più frequenti e ti rimbombano nelle
orecchie.
"Tu
mi
muovi, Kurt." Pronuncia queste parole come se provenissero
dal più profondo del suo animo, lo vedi dai suoi occhi.
"...e
questo
duetto è solo una scusa per passare più tempo con
te."
conclude, con la sincerità disarmante di sempre.
Non
dici una parola,
continui a fissarlo, le labbra semi schiuse per lo choc di
ciò che
stava accadendo. L'accenno di un sorriso ti incurva le labbra,
incredulo.
Era
tutto reale?
Si
avvicina al tuo
viso, senza fretta, ma come se quell'accorciare le distanze fosse la
cosa più naturale del mondo. Lo era.
Appoggia
le sue
labbra sulle tue, con gentilezza, quasi come se stesse chiedendo il
permesso.
"Posso
baciarti?"
"Posso
amarti?"
La
sua mano sinistra
è poggiata sul tuo viso, ma stavolta non senti il suo
calore, tutte
le tue facoltà percettive sono impazzite al solo tocco delle
vostre
labbra.
Le
labbra di Blaine
sono morbide e delicate e l'unico pensiero sconnesso che riesci a
formulare nella tua mente confusa è che se c'era una maniera
di
baciare correttamente, allora era quella.
Non
si trattava solo
dei vostri visi, mai stati così vicini, delle vostre labbra che
si
toccavano, ma della carica emotiva che si avvertiva attorno.
Ti
senti come se
tutto a un tratto qualcuno ti avesse sradicato da quel mondo reale
nel quale avevi tanto sofferto e ti stesse portando in salvo in
chissà quale magnifico luogo nel quale nient'altro importava
se non
ricambiare il bacio di Blaine.
Quando
sei di nuovo
in possesso delle tue capacità fisiche e mentali porti una
mano sul
viso di Blaine e prendi il comando del bacio, trattenendo per qualche
secondo le sue labbra tra le tue.
Poi
vi separate,
quasi increduli di ciò che è appena successo.
Anche Blaine che
aveva fatto la prima mossa adesso sembrava disorientato, di certo non
si aspettava sarebbe stato così tanto piacevole.
Ride,
di una risata
nervosa, con un po' di imbarazzo. "Dovremmo... dovremmo provare"
"Pensavo
lo
stessimo già facendo" concludi con un sorriso.
Vi
guardate un
attimo in silenzio, prima di fiondarvi l'uno sulle labbra dell'altro,
con molta più foga di un attimo prima.
Adesso
che avevate
scoperto che l'altro poteva farvi sentire in questo modo, cosa avrebbe
potuto separarvi?
Nel
prossimo
capitolo, "I love you".
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