Maybe I'm amazed di 9Dream (/viewuser.php?uid=141)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** A Parigi ***
Capitolo 3: *** Calcio e Amore ***
Capitolo 4: *** Gelosia ***
Capitolo 5: *** Yesterday ***
Capitolo 6: *** Il perdono ***
Capitolo 1 *** // ***
Mi si perdoni il titolo ma non mi veniva in mente
niente di meglio e ho dovuto prendere a caso il titolo di una canzone di
McCartney che fa così:
Maybe I'm amazed at the way you love me all the time
And maybe I'm afraid of the way I love you
Maybe I'm amazed at the way you pulled me out of time
You hung me on a line
Maybe I'm amazed at the way I really need you...
CAPITOLO 1
Una nuova amica
MIDI: "Oh Darling" The Beatles 1969
Si stava svolgendo uno dei soliti allenamenti della squadra della NewTeam
quando il vice allenatore arrivò sventolando un foglio bianco ed attirando
l’attenzione di tutta la squadra.
L’allenatore si girò verso l’uomo e stette ad ascoltare ciò che
aveva da dire.
“Signore, tra circa mezz’ora arriverà qui la ragazza per lo scambio
culturale, il preside vuole tutti i ragazzi in aula magna”
“Ho capito, mando i ragazzi a cambiarsi”.
L’allenatore fece smettere rapidamente gli allenamenti e mandò i
ragazzi nello spogliatoio.
“Ma che diavolo sarà successo?” chiese Paul mettendosi l’uniforme
scolastica.
“Boh, non ne ho idea!!! Sembra qualcosa di molto urgente!” disse
Holly.
“Probabilmente sarà arrivato un nuovo studente!”
Ma all’ipotesi di Alan tutti sembravano piuttosto dubbiosi, era strano
che uno studente si trasferisse a quasi fine anno, in particolare perché
stavano per iniziare i quarti di finale del campionato giovanile di calcio.
Nel giro di una mezz’oretta tutti i ragazzi erano radunati nel
nell'aula magna della scuola. Il preside cominciò a parlare con tono
deciso.
"Ragazzi, vi ho fatti riunire tutti qui per informarvi che è
arrivato un nuovo studente,entra pure Yumi!"
Fece la sua entrata una ragazza molto carina. Era di statura normale,
aveva i capelli biondi, che si poggiavano sulle spalle e gli occhi del
colore del mare. Il suo fisico era longilineo e il viso minuto ed il suo
sguardo era dolce e sicuro allo stesso tempo. La popolazione maschile era
tutta in fibrillazione, mentre quella femminile temeva che la nuova arrivata
facesse strage di cuori tra i ragazzi dell'istituto.
Bene ragazzi, Yumi arriva dalla Germania, ma le sue origini derivano dal
Giappone, come potete intuire dal suo nome, ed ha peraltro una conoscenza
perfetta della nostra lingua. Spero che la farete sentire a suo agio qui.
Per quanto riguarda le attività extrascolastiche, nel suo paese era il
capitano della squadra femminile di calcio che ha vinto il campionato
nazionale l'anno scorso, e, visto che purtroppo nella nostra scuola non
esiste una squadra femminile per questo sport, si allenerà con i ragazzi.
Questo è tutto, potete tornare alle vostre lezioni.
Tutti i ragazzi cominciarono a tornare nelle loro attività, compresa la
squadra di calcio, un po' perplessa per la notizia appresa. Ma in realtà,
la più preoccupata di tutte era la povera Patty, che temeva che la bella
tedesca potesse far colpo sul suo Holly!
Dopo circa 10 minuti, si presentò sul campo di calcio, con una t-shirt
bianca ed un paio di short da fare invidia alla squadra di pallavolo!!! I
ragazzi si bloccarono alla vista della ragazza, e il povero Bruce si prese
la solita pallonata sul naso! La ragazza si diresse verso l'allenatore, che
convocò subito i ragazzi da lui.
"Ragazzi, da oggi Yumi parteciperà regolarmente agli allenamenti
della squadra in vista dei quarti di finale. Abbiamo concordato con la
federazione calcio che potrà partecipare al torneo se io lo deciderò,
quindi ci conviene cominciare a darci da fare!"
Il mister ordinò a Oliver e a Paul di formare due squadre ed entrambi
seppur attratti dalla bellezza inebriante della ragazza, stettero ben
attenti a scegliere altri giocatori nella propria squadra, alla fine, toccò
a Paul prenderla con se. Il temporaneo capitano della squadretta
d'allenamento diede brevi istruzioni alla squadra e poi disse a Yumi:
"Senti, tu limitati a stare in difesa e fai attenzione a non farti
male", poi diede un'occhiata ad Holly che disse alla squadra di non
essere troppo....ehm...aggressivi.
La ragazza guardava un po' stupita Paul, ma poi decise di stare al gioco
e disse:
"Volevo solo chiedervi di non fare troppo forte, sai, sono sempre
una ragazza!"
Paul annuì e poi cominciarono l'allenamento.
Il capitano Atton si diresse verso l'area avversaria, senza che
naturalmente nessuno fosse in grado di fermarlo, poi si trovò faccia a
faccia con Yumi e convinto di passare senza troppi problemi si fece soffiare
la palla come un allocco. Una volta presa palla la ragazza avanzò
velocemente verso la porta protetta da Alan. Evitando tutti i difensori, tra
lo stupori di tutti, tirò violentemente in porta, senza che il povero
portiere potesse fare nulla.
Nessuno di loro poteva crederci, compreso l'allenatore, che pur
conoscendo la fama che aveva la ragazza in Germania, non poteva credere che
fosse così forte.
Oliver corse dalla ragazza che soddisfatta ritornava alla sua postazione
iniziale.
"Non...non posso crederci, ma come hai fatto?!"
"É tutta questione di allenamento, ad Amburgo a volte mi allenavo
con la squadra maschile, spesso la sera mi allenavo con il loro portiere e
con il lo..."
"Cosa??? Con il loro portiere??? Davvero????"
"Si, perché??? Ti sembra così strano??? In fondo eravamo
fidanzati, non mi sembra anormale che lui mi aiutasse con il calcio....ma
perché???"
"Benji giocava qui in Giappone nella NewTeam, non te l'ha
detto???"
"Si, ma non mi ha mai parlato della sua vecchia squadra, mi ha solo
raccontato che qui in Giappone c'è un giocatore che durante i mondiali
dell'anno prossimo potrebbe dare del filo da torcere ad Karl Heinz Schneider
tanto è abile, mi piacerebbe conoscerlo! Ma non credo che faccia parte di
questa squadra!"
"Ti ha davvero detto così???"
"Già! Tu non mi hai ancora detto come ti chiami, sei il capitano
vero???"
"Si, sono Oliver Atton, ma gli amici mi chiamano Holly."
"Cosa???Sei davvero Oliver Atton??? Non posso crederci, sei tu il
grande campione di cui mi parlava Benji!!!"
Holly arrossì pensando alle parole che le aveva detto la ragazza, mentre
da fuori la recinzione Patty guardava la scena con rabbia, pensando che
quella ragazza non avrebbe più dovuto avvicinarsi al suo Oliver, che però
sembrava alquanto affascinato dalla ragazza... la cosa si complicava!!!!
Gli allenamenti durante i quali la ragazza aveva messo in mostra tutte le
sue capacità (ed anche qualcos'altro, come pensava Patty) erano finiti e
tutti i ragazzi erano entrati nello spogliatoio commentando ciò che era
successo.
"Hey, quella ragazza è davvero uno schianto, e poi avete visto come
gioca???"
"Tranquillo Bruce, tieni a freno gli ormoni, tanto è già
fidanzata!"
"Dici davvero Holly??? Nooooo la sfortuna mi perseguita!!!!"
"E non immagineresti mai chi è il suo ragazzo!"
"Come se cambiasse le cose, tanto non ti vuole Bruce!!!"
"E tu stai zitto Ted!!! Dai Holly, dimmi chi è il suo
ragazzo!!!"
"Ragazzi tenetevi forte, è fidanzata con Benji!!!"
"COSA????????" risposero tutti insieme
"Noooo che sfortuna!!!!"
Intanto arrivata a casa......
"Uff...che stanchezza! Mamma!!!! Non fare mangiare il gatto sul
tavolo!!!! Gli stai dando delle pessime abitudini!!!"
"Allora tesoro, com'è andata la scuola???"
"Bene, non ci crederai, gioco nella squadra dove giocava Benji!!!!"
"Ah, dimenticavo, ha telefonato Benji al tuo cellulare, ma l'hai
dimenticato a casa, richiamalo!"
"Mammina cara???? L'hanno attivato vero il telefono qui a
casa???"
"Non ci provare Yumi!!! Hai idea quanto costa chiamare fino ad
Amburgo??? Chiama dal cellulare, cosa te l'ho comprato a fare
altrimenti???"
"Uffa mamma, come sei crudele, fai spendere alla tua figlioletta
cara i soldi del suo cellulare!!! Uffa!!!"
"Yumi cara, è il tuo fidanzato Benji, te lo sei trovato e te lo
mantieni anche!!!"
"Uffa mamma, quando eri fidanzata con papà la nonna scommetto che
ti faceva telefonare!!!"
"Ma io non avevo il celluare!!!!"
"E dai mammina!!!"
"E va bene, ma ricordati che da quando io e tuo padre abbiamo
divorziato ci sono solo io che lavoro, quindi vedi di non starci troppo al
telefono!!!"
"Grazie mammina!!! Ah, io sono nella mia camera, non chiamarmi prima
di cena!"
"Uffa, tanto sono sempre io che devo cedere....ahhhhhh il
libro!!!!"
-Pronto??-
-Ciao Benji sono Yumi! Mi ha detto mia mamma che hai telefonato!"-
-Si, volevo solo sapere come vanno le cose, e poi volevo sentirti-
-Non ci crederai, gioco con i tuoi ex compagni di squadra!!! Ho
conosciuto Oliver, è davvero formidabile!!!-
-Lo so, è bravo, ma anche tu sei molto in gamba! Ti farai valere durante
il campionato, mi raccomando, non deludermi!-
-Va bene....anche se vorrei essere li ad allenarmi con te....-
-Lo so....mi hanno detto i ragazzi di salutarti, e Karl ha detto che
spera di incontrarti presto per farti vedere il suo nuovo tiro....ho provato
a pararlo ma è davvero formidabile!!!-
-Lo parerai di sicuro...salutami tutti....ora però devo staccare
altrimenti quando arriva la bolletta mia madre mi scuoia e poi appende la
mia pelle al balcone!!! Ti amo tanto-
-Anch'io, salutami anche lei, e poi.....salutami anche Holly e i ragazzi
della squadra, domani sera ti chiamo io.-
-Va bene, ci sentiamo. Un bacio-
"Mamma!!!!! Ha detto Benji di salutarti!!!!"
"Yumi, vieni qui un attimo!!!!!
"Cosa c'è???"
"Prenditi il gatto, non mi fa lavorare!!! Devo consegnare il libro
fra due settimane e non l'ho nemmeno iniziato!!!!"
"Uffa che lagna che sei!!!! Vedi di sbrigarti prima di due
settimane, metti che si inceppa il pc e non puoi mandarlo ad
Amburgo???"
"Ahhh, Yumi....che uccello del malaugurio che sei!!!! Vai via, non
riesco a lavorare!!!!"
"Vieni Lucifero" disse Yumi riferendosi al gatto nero che aveva
preso in braccio "qui non è aria per noi!" E lo portò in camera
sua.
Dopo qualche minuto suonarono alla porta... "Yumi!!!! É per
te!!!!!"
La ragazza si affrettò verso la porta e vide che li davanti c'era Holly
"Hey che sorpresa!!! Entra pure!"
Il ragazzo entrò un po' titubante nell'abitazione, un po' per la
vergogna un po' per l'imbarazzo, anche perché la ragazza era
particolarmente....diciamo svestita, aveva una top azzurro aderente ed un
paio di short di jeans a vita bassa, e voi potete immaginare la faccia di
Holly che l'unica rotondità che aveva mai visto era quella del pallone.
La ragazza lo invitò nella sua camera. Lui rimase quasi inebriato dal
profumo dell'incenso e delle candele che sparse per le mensole illuminavano
flebilmente la grande camera. Qualche tappeto per terra copriva il pavimento
di marmo bianco, il letto ed il divanetto erano ricoperti di cuscini su uno
dei quali dormiva pacatamente il micione nero.
Yumi fece accomodare Oliver sul divano, poi gli disse: "Vuoi
qualcosa?? Non so, un'aranciata?"
"Si grazie"
"Bene, allora arrivo subito!"
La ragazza uscì, e Holly cominciò a guardarsi intorno, non poté fare a
meno di notare che sulla scrivania e sulle mensole c'erano molto portafoto
con all'interno immagini di Yumi e Benji, una in particolare attrasse la sua
attenzione: era una fotografia in cui Benji indossava il cappellino della
NewTeam, a abbracciava Yumi che indossava l'uniforme verde e bianca della
sua squadra e teneva tra le braccia un pallone da calcio. Oliver rimase ad
osservarla, non doveva essere recente ma nemmeno troppo vecchia, infatti
Benji sembrava più alto e il suo volto sembrava più adulto, mentre lei
aveva i capelli più corti, lunghi appena fino alle spalle. Mentre lui era
assorto nei suoi pensieri lei entrò in camera
"Sai Holly, è la mia fotografia preferita, ti piace???"
"Si, è molto bella!"
"É una foto dell'anno scorso avevamo da poco iniziato il campionato
nazionale. Ma perché sei venuto fin qui?"
"Ah, già, hai dimenticato questa sulla panchina, pensavo potesse
servirti!" disse il capitano della NewTeam porgendole una busta."
"Uh, menomale che me l'hai portato, quasi me ne dimenticavo! É la
pappa per Lucifero!!!"
"Lu-Lucifero???"
"Si, il mio gattone!!!! Guardalo li!!!" disse indicando il
micio nero che dormiva su uno dei cuscini del letto.
"ah, il gatto!"
"Senti Holly, mi ha telefonato poco fa Benji, mi ha detto di
salutare sia te che i ragazzi, ricordamelo domani, dovessi mai
dimenticarmi!"
"Certo!"
La ragazza si sentì chiamare dalla madre, si recò da lei, chiedendo ad
Holly qualche attimo di pazienza. Dopo qualche minuto la ragazza tornò in
camera.
"Senti Holly, mia mamma ha chiesto, visto che ormai è ora di cena
se vuoi fermarti qui a mangiare, ha fatto buio, poi ti riaccompagnamo in
macchina a casa, non ti preoccupare!"
"Beh, non vorrei disturbare!"
"No problem, a mia mamma fa piacere, e poi gli amici di Benji sono
sempre i benvenuti!"
"Beh, allora non posso rifiutare, ma non preoccupatevi per tornare a
casa, abito qui appena attraversata la strada!"
"Bene, allora siamo anche vicini di casa! Li c'è il telefono,
avverti pure tua mamma che stai fuori a cena!"
"Grazie"
Durante la cena Holly non poté fare a meno di osservare quanto Karen, la
mamma di Yumi le assomigliasse, gli stessi capelli biondi e gli stessi occhi
di ghiaccio. Parlando il ragazzo venne a sapere molte cose, la nonna materna
di Yumi, che si chiamava come lei, si era trasferita dal Giappone in
Germania con i suoi genitori. Si sposò con un uomo del posto, e da li
nacque Karen, che però era la fotocopia del padre, infatti non aveva
conservato de i capelli ne gli occhi neri della madre. Poi Karen si sposò
con un uomo e si trasferirono da Amburgo a Monaco, dove nacque Yumi. Quando
i genitori di Yumi si separarono lei aveva solo 4 anni, e Karen la portò
con se nuovamente ad Amburgo dalla nonna. Quando questa morì, purtroppo,
loro dopo solo una settimana tornarono in Giappone, ed ora Yumi, arrivata
nello stato nipponico da meno di 48 ore, già aveva fatto colpo su molti
giocatori della NewTeam, ed in particolare sul suo capitano, Oliver Atton,
che ascoltava affascinato tutto ciò che lei diceva.
Finito di mangiare Oliver si complimentò con Karen per la splendida
cena, salutò Yumi e tornò a casa.
Nel letto, non poteva togliesti quel viso dalla testa, era così bella,
ma anche così gentile ed affascinante, sapeva giocare divinamente a calcio
ma....la cosa più importante....era la fidanzata di uno dei suoi più
grandi amici..... e questo non avrebbe dovuto dimenticarlo, anche se era
difficile pensare a lei solo come ad una compagna di squadra, avrebbe voluto
abbracciarla, baciarla, possederla....
Ma che diavolo stava pensando??? Doveva subito togliersela dalla testa,
era la ragazza di Benji e questo è quanto. E poi tra poco sarebbero
cominciato i quarti di finale, e non poteva permettersi distrazioni....anche
se..... |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** A Parigi ***
CAPITOLO 2
A Parigi
MIDI: "Any time at all" The Beatles 1964
Cominciarono i quarti di finale del campionato nazionale ed il mister
della NewTeam stava dando la formazione titolare e Yumi venne inserita come
titolare a centrocampo. La partita contro l'Otomo, e grazie anche al gioco
veloce e preciso di Yumi, la squadra di Atton vinse senza troppe
preoccupazioni.
In semifinale dovettero affrontare la Flynet, il cui capitano Philip
Callaghan (che non è niente male!!!) diede del filo da torcere alla
favorita NewTeam. In finale il titolo mondiale fu vinto da NewTeam e da Toho,
ed arriviamo al raduno della nazionale a Parigi. Anche Yumi era stata
convocata, non in squadra ma come sostegno dell'allenatore.
Durante le poche ore libere prima degli allenamenti, Yumi stava riposando
nella sua camera d'albergo, quando qualcuno bussò alla porta. Yumi si alzò
dal letto sfregandosi gli occhi.
"Chi è??"
"Sono Holly!!!"
Yumi andò ad aprire la porta senza curarsi troppo del suo aspetto.
"Ciao Yumi, stavi dormendo?"
"Si, entra pure"
"Ah, ho portato una persona che volevo farti conoscere, è un mio
grande amico e da oggi entrerà a far parte della nostra squadra."
"Fallo entrare allora!"
"Vieni pure Tom!"
Yumi si stava sistemando un po' i capelli, finche era solo Holly non
gliene fregava niente, ma se c'era qualche estraneo preferiva apparire
presentabile. Si voltò verso lo sconosciuto e mancò poco che non prendesse
un colpo ad entrambi!
"TOM!!!!!"
"YUMI!!!!"
Lei corse ad abbracciarlo entusiasta di vederlo, mentre Holly faceva la
sua solita faccia da "non ho capito un tubo come al solito".
"Scusate, ma vi conoscete?" chiese Holly ai due amici
"Certo" disse Yumi "L'ho conosciuto a qui a Parigi anni
fa, lui era arrivato da poco ed io stavo facendo uno scambio culturale con
un ragazzo della sua classe, ci trovammo subito bene insieme, non è
vero?"
"Si, invece che studiare passavamo i pomeriggi giocando a calcio!
Con l'unica differenza che lei andava bene a scuola, io un po' meno!"
(oddio che scena tipo Carramba!)
I due cominciarono a parlare del più e del meno, ricordando i vecchi
tempi, ed Holly, ascoltandoli, venne a scoprire che Tom era stato in
assoluto il primo fidanzato di Yumi....se l'avesse saputo Benji!!!
"Holly, volevo chiederti, ho visto nella formazione che il portiere
titolare è Warner, come mai non hanno convocato Benji dalla
Germania???" chiese Tom all'amico
"Cosa??? Conosci Benji???" Yumi non diete nemmeno ad Holly il
tempo di rispondere, saltando come una molla dopo aver udito il nome di
Benji.
"Beh, si, giocavo anch'io nella NewTeam prima di trasferirmi a
Parigi, ma tu come fai a conoscerlo???"
Lei rimase in silenzio....oddio che imbarazzo, il suo ex ragazzo era
anche ex compagno di squadra di Benji....che cavolo, tutte a lei capitavano,
la cosa si complicava alquanto!
"Mio caro Tom, non ci crederai ma la nostra Yumi è l'attuale
fidanzata di Benji!!!"
"Holly, ma una padella di cavoli tuoi???" disse la ragazza.
"Non preoccuparti Yumi, mica c'è da vergognarsi! É normale che una
ragazza carina come te abbia fatto colpo sul nostro portiere
paratutto!!!" disse Tom arrossendo.
"Beh ragazzi, è ora di scendere per gli allenamenti, andiamo Tom,
ah, Yumi, renditi un po' più presentabile, potresti distrarre gli altri non
credi???" affermò il capitano prima di uscire dalla porta.
Yumi subito non capì, poi si guardò e si accorse di avere addosso una
canottierina bianca mooolto succinta e dei pantaloncini blu....Stupido Holly,
avrebbe dovuto avvertirla, almeno si sarebbe messa qualcosa di più decente
del pigiama!
Però....Tom era molto cambiato, pensò mettendosi la maglietta azzurra
che usava per gli allenamenti, era diventato più alto e...accidenti era
anche molto più carino!!!! Ma che sto pensando!!!! Uffa, e dire che solo
un'ora fa ho parlato con Benji, mi sto proprio rimbecillendo!!!!!
La ragazza si mise i pantloncini blu e dopo essersi aggiustata i capelli
scese in cortile per gli allenamenti. |
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Calcio e Amore ***
CAPITOLO 3
Calcio e Amore
MIDI: "Things We Said Today" The Beatles 1964
Come al solito formarono due squadre dopo i soliti esercizi. Poi Lenders
per evitare di subire un gol sicuro, scaraventò la palla fuori dal campo
facendo perdere l'equilibrio a Yumi.
"Tutto bene Yumi????"
"Si Mark, no problem, ehi!!!! Dove diavolo hai mandato la palla????
Uff vado a cercarla!"
Mentre la ragazza stava correndo fuori dal campo alla ricerca della
palla, qualcuno gliela rilanciò.
"Grazie!" disse, rivolgendosi allo sconosciuto...anche se.....
La ragazza si mise una mano sulla fronte per proteggere gli occhi dai
raggi del sole e poté riconoscere una divisa molto familiare, era quella
del portiere dell'Amburgo, era da parecchio che non la vedeva e inizialmente
stentò a riconoscerla....ma quello era Benji!
La ragazza lasciò cadere a terra il pallone, come paralizzata....non
riusciva a fare nulla di razionale...fece qualche passo in direzione di
Benji, che rimaneva fermo ad aspettarla. Fece ancora qualche passo
lentamente, per lei era come se il tempo si fosse fermato, gli altri ragazzi
non capivano bene cosa stesse succedendo e qualcuno stava anche per perdere
la pazienza. Poi Bruce riconobbe la sagoma che aveva fatto la sua
apparizione a bordo campo...
"Holly, quello è Benji!"
"Cosa???" Atton guardò per qualche secondo quel personaggio,
poi nemmeno lui ebbe più dubbi...
Yumi fece ancora qualche passo lentamente, poi, tutto d'un tratto
cominciò a correre verso Benji, che la strinse forte tra le sue braccia.
Lei sentiva di non riuscire più a trattenere le lacrime mentre lui le
carezzava la nuca, cercando di farla smettere di piangere.
La ragazza alzò il viso dalla spalla di Benji e si asciugò le lacrime
sorridendogli...
"Scusa, non avrei voluto piangere, sono solo così felice di
rivederti."
"Non preoccuparti, anch'io sono felice, non voglio più
perderti..."
Nessuno aveva capito bene ciò che stava succedendo perché in effetti,
ad eccezione dei ragazzi della NewTeam, nessun'altro sapeva che Yumi fosse
la ragazza di Benji, infatti, durante la partita con l'Amburgo, Yumi era
malata e non aveva potuto incontrare Benji.
Dopo qualche minuto di silenzio, Lenders esordì con la sua classica ,
"Ma che diavolo sta succedendo, che ci fai qui Price!?"
(pensiero: e soprattutto che ci fa Yumi tra le tue braccia???)
Yumi si staccò da Benji, mentre l'allenatore disse:
"Vi informo che da oggi Benji Price farà parte della nostra
squadra, anche se per contratto fino all'inizio dei campionati, appartiene
all'Amburgo."
Tutti sembravano entusiasti, tranne Lenders, a causa della famosa
inimicizia tra i due e Ed Warner, che sembrava tutt'altro felice dell'arrivo
di un nuovo portiere specialmente del calibro di Price.
Durante l'allenamento Benji non fece altro che criticare il gioco di
tutti, e tra lo stupore generale, criticò pesantemente anche la sua
ragazza. Più di una volta Holly volle intervenire in difesa dell'amica, ma
ogni volta che ci provava Yumi lo fermava poggiandogli una mano sulla spalla
e sorridendogli dolcemente, allora lui continuava a giocare.
La sera successiva, dopo cena, Benji e Yumi uscirono dall'albergo e
cominciarono a passeggiare tra i viali alberati intorno all'albergo. Anche
Philip e Holly erano usciti per fare due palleggi, e, quando videro Yumi con
Benji non poterono fare a meno di commentare ciò che era successo il
pomeriggio...
"Non capisco come possa Benji fare quelle critiche così pesanti
alla sua ragazza, insomma Philip, tu faresti una cosa simile???"
"No, non credo, ma forse è nella sua abitudine..."
"Non diciamo scemenze, se io amo una persona non la critico davanti
a tutti e soprattutto in quel modo!!!"
"E stai zitto cretino, che sono qui dietro quei due!!!"
Infatti Benji e Yumi erano proprio li vicino, e avevano sentito tutto il
discorso, al che il portiere si sentì in dovere di dare delle spiegazioni.
"Holly, tu sai di essere mio amico, ma non ti permetto di fare
allusioni sul mio rapporto con Yumi, non sono cose che ti riguardano. Se ho
fatto delle critiche le ho fatte perché conosco le vostre potenzialità,
quindi mi sembra il minimo che cerchi di mostrarvele!.
"Ma non capisci??? L'hai offesa davanti a tutti, l''hai umiliata, ma
cos'hai nel cervello???? Sei stato solo un idiota!!!"
Benji stava per reagire, ma Yumi si parò tra i due
"Holly, non è il caso, se Benji si è comportato in questo modo è
solo perché a ragione, l'hai detto, a nessuno fa piacere essere offeso, e
tutti abbiamo dato il massimo per non farci riprendere, hai visto anche tu,
persino Ed si è impegnato al 200%. E poi, se non mi lamento io, non c'è
nessun bisogno che tu prenda le mie difese, se so che mi viene fatto un
torto mi difendo da sola. Se riesco a giocare in una squadra maschile è
perché qualcuno mi ha sempre fatto dare il massimo di me stessa, e anche
voi dovete fare la stessa cosa, ok?"
Holly rimase in silenzio, non sapeva obbiettare, la voce ferma e
rassicurante della ragazza non lasciava dubbi, era davvero innamorata...Holly
sorrise, poi, Benji e Yumi continuarono la loro passeggiata.
"Pensi che abbia esagerato? Insomma per quelle critiche?"
chiese Benji a testa bassa
"No, hai fatto bene, evidentemente stavo giocando davvero
male..."
"Grazie..."
"E di cosa?"
"Per avermi difeso, per essere sempre dalla mia parte, per aver
continuato ad amarmi nonostante fossi così lontana"
"Potrei dire la stessa cosa, io mi sono sempre fidata di te, so che
se prendi una decisione, è sempre la migliore, per questo, ti sostengo
sempre..."
Benji si mise di fronte a lei, le mise le man attorno alla vita e la
guardò fissa negli occhi....Si poteva specchiare nell'azzurro dei suoi
occhi, così limpidi e sinceri, sapeva che per nessun motivo si sarebbe
potuto permettere di allontanarsi di nuovo da lei...
"Ti amo, sei la cosa più importante della mia vita...Non voglio
perderti di nuovo..."
Lei lo fissava intensamente, poi gli carezzò il viso e poggiò le sue
labbra su quelle del suo amato. Sentiva di perdersi nella dolcezza di quel
bacio, lo strinse forte a se....Questa volta nulla avrebbe potuto
portarglielo via, lo avrebbe seguito ovunque, sarebbe anche tornata ad
Amburgo pur di non separarsi di nuovo dal ragazzo che ormai era diventato
parte di lei.
Quella notte la passarono insieme, nella camera di Yumi. Per la prima
volta da quando lei aveva lasciato Amburgo, entrambi provavano quell'intenso
desiderio di amore, che quasi avevano dimenticato stando lontani...
La mattina successiva, Benji si svegliò di buon ora, e guardò l'angelo
addormentato tra le sue braccia. La sua espressione era dolce e serena e lui
non potè fare a meno di sfiorare la pelle candida e vellutata e le labbra
rosate della ragazza. Poi guardò la sveglia sul comodino. Tra circa un'ora
avrebbero cominciato gli allenamenti, così lui diede un bacio sulla fronte
a Yumi e uscì dalla stanza senza far rumore per non svegliarla.
Andò nella sua stanza, dove Paul ancora dormiva, fece la doccia e poi si
vestì per presentarsi in campo.
"Hey Benji" disse Diamond ancora mezzo addormentato "che
diavolo hai fatto tutta la notte, sei appena rientrato vero?"
"Non ti riguarda" fu la secca risposta di Benji
"Dai, non fare il misterioso, sono adulto e vaccinato, se hai
passato la notte da Yumi non mi scandalizzo mica!"
"Adesso che lo sai ti senti meglio???" la risposta fu
spiazzante, tanto che Paul non fece altre domande e andò a farsi la doccia.
Al raduno dei giocatori c'erano proprio tutti, tranne Yumi che dormiva
ancora placidamente nella sua stanza. Certo, non era affatto obbligata a
seguire gli allenamenti, visto che non faceva parte della squadra, essendo
una ragazza e per giunta nemmeno giapponese, ma fino a quella mattina non
era mai mancata.
Il mister fece l'appello, poi domandò:
"Qualcuno di voi sa dov'è Yumi?"
Naturalmente nessuno rispose poi Bruce fece l'errore di esordire con una
delle sue solite battute da demente squilibrato e anche un po' pervertito
"Probabilmente sarà stanca dalla nottata di fuoco che ha passato
non è vero Benji???"
Con quella frase detta a sproposito, Benji ebbe l'attenzione di tutti,
mentre con lo sguardo fulminava il povero difensore. Tra lo stupore
generale, il mister accortosi della tensione, calmò le acque facendo
cominciare l'allenamento. |
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Gelosia ***
CAPITOLO 4
GELOSIA
MIDI: "Jealous Guy" John Lennon 1971
Yumi si alzò alle 11.30, l'ora in cui di solito terminavano gli
allenamenti per dare ai ragazzi il tempo della doccia prima di pranzo. Si
affacciò alla finestra e vide il campo deserto, gli allenamenti dovevano
essere finiti....Dopo poco qualcuno bussò alla porta... Prima di andare ad
aprire si guardò un momenti....era decisamente impresentabile, non che
quella biancheria che portava fosse brutta, ma forse non era adatta, visto
che non aveva la più pallida idea di chi fosse...Si infilò la prima cosa
che trovò ed aprì la porta.
Per poco non le prese un coccolone...
"AHHHH Mark, che cavolo ci fai qui????"
"Complimenti, bella accoglienza!"
"Ma che vuoi di prima mattina???"
"Primo: sono le undici e mezza e non mi sembra proprio così presto,
secondo: di vogliono al telefono"
"E chi cavolo è???"
"Non lo so! Cmq se rimettessi il telefono in maniera decente sul
comodino invece di lasciare la cornetta staccata sarebbe meglio" disse
indicando l'apparecchio sul comodino con la cornetta a penzoloni ....cavolo
che caos che c'era in quella stanza....
"Ah...." disse lei, avendo notato che il letto completamente
disfatto e il casino generale nella sua camera non erano passati inosservati
al centravanti giapponese.
"Wow, non pensavo fossi diventata il portiere dell'Amburgo!
Complimenti, molto carina!"
Yumi rimase un po' allibita poi si accorse di avere indossato la maglia
della divisa di Benji..."Ops"
"La prossima volta divertitevi anche per me, cmq ti aspettano al
telefono!"
La ragazza diede un colpo ben assestato alla spalla di Lenders e sbatté
la porta, mentre quest'ultimo se ne andava ridacchiando.
Yumi arrabbiata nera, si mise a trafficare con il telefono finché non
riuscì a ricevere la telefonata.
-Pronto?-
-Ciao tesoro, sono la mamma!-
-Mamy!!! Che bello sentirti!-
-Dimmi una cosa, ho sentito al telegiornale che Benji si è unito alla
nazionale, è vero?-
-Si mamy, sono felicissima!-
-Anch'io, come va? Tutto bene?-
-Si tutto a posto.-
-Meglio così. Ieri ha chiamato qui Karl Heinz Schneider, ha detto che
potresti anche farti sentire ogni tanto!-
-Potrei dire lo stesso, tanto tra una settimana cominciano i campionati,
lo incontrerò qui a Parigi-
-Ha detto che doveva parlarti subito. Chiamalo! Ora ti saluto altrimenti
la bolletta mi stronca viva. Ciao tesoro!!!-
-Ci....-
"Ha già attaccato, ma è possibile che ha questa fobia della
bolletta??? Brutta tirchia che non è altro!...Chissà che deve dirmi Karl
Heinz...."
Si fece la doccia e poi si presentò a pranzo.....sembrava proprio che in
quei dieci minuti Mark avesse parlato alquanto, visto che quando si
presentò a pranzo scattarono all'istante risatine allusive e frasi a
doppio, triplo e anche quadruplo senso.
Lei si sedette vicino a Benji e dopo avergli dato un piccolo bacio sulle
labbra cominciò a studiare le espressioni dei suoi compagni.....
Di sicuro Holly non aveva capito, era abbastanza ottuso per non
accorgersi di nulla. Tom non faceva commenti, era forse, dopo Benji, il più
maturo tra tutti. Bruce faceva il cretino, ma poverino, che ci vuoi fare, è
così..... Il gruppetto NewTeam faceva strane allusioni a cui non valeva
nemmeno la pena rispondere. Mark era davvero un gran pettegolo, per non
parlare di Paul, non vedendo rientrare Benji chissà che strane idee si era
fatto (strane ma fondate!!!)....che gruppo di ragazzini infantili, pensava
Yumi, ma a loro pare così strano che una ragazza passi la notte con il suo
fidanzato??? Davvero non li capiva.....Cresceranno, sospirò.
"Ti cercavano al telefono, chi era?" chiese Benji quasi
volendola distrarre da quel suo studio meticoloso della psiche dei suoi
amici.
"Era la mamma, voleva sapere come andava. Mi ha detto di
salutarti."
"Non ha detto altro?"
"Mi ha detto che mi ha telefonato Karl Heinz Schneider, vuole
parlarmi, dice che devo richiamarlo"
"Che diavolo vuole quello???"
"Cosa c'è, geloso Benji???" chiese Bruce che non sapeva tenere
quel cesso chiuso.
Benji gli tirò una di quelle occhiate che fanno quasi paura, poi
proseguì. "allora, che cosa vuole?"
"Non ne ho la più pallida idea....magari vuole solo sapere come
va"
Benji si fece più serio "Lo sai che non mi piaceva nemmeno ad
Amburgo come ti girava intorno."
Il tono della sua voce era diventato più forte, tanto che tutti si
girarono, compreso Holly, la cui bassa recettività non gli aveva permesso
di capite un tubo di tutto quello che era successo prima.
Accortasi che tutti avevano sentito, Yumi poggiò l'indice sulle labbra
di Benji dicendo a bassa voce: "Ne parliamo dopo, ok?"
Benji annuì. Il pranzo proseguì come al solito, una sola cosa era
certa, nessuno stava parlando di calcio.
Verso le due del pomeriggio Yumi e Benji erano nel campo egli
allenamenti...
"Potevi evitare quella scenata a pranzo davanti a tutti, non hai
visto che avevano già di cui spettegolare? Ci mancava solo questa...."
Il tono della sua voce era dolce, non induceva ad un rimprovero, anche se
una punta d'amarezza c'era.
"Lo so, ma sai che non posso sopportare come si comporta quello, ti
ronza intorno come un ape intorno al miele."
"Geloso?"
"Anche se fosse? Ne ho tutto il diritto"
Lei gli prese le mani e lo fissò dritto negli occhi.... "Sai che di
me ti puoi fidare..."
"Lo so, di te mi fido, è di lui che non mi fido" (e c'ha
ragione!!!)
"Benji? Sai che se mi fosse interessato Schneider non avrei mica
aspettato tutto questo tempo, ne avrei avute tutte le occasioni quando ero
in Germania, ma non l'ho fatto, lo sai perché?"
Lui rimase in silenzio....
Lei gli poggiò la mano sulla guancia e si avvicinò al suo
volto..."Perché ti amo"
Lui si sentì rassicurato, poi appoggiò le sue labbra su quelle tiepide
ed morbide di lei.
"Wow!!! Ecco qui i nostri piccioncini!!!"
Lei si staccò da Benji e fissò i gemelli Derrik con sguardo
omicida....come osano interrompere un momenti come quello.....grrrrrr
I due rabbrividirono allo sguardo assassino della ragazza, fecero un giro
di 180 gradi su se stessi e poi cominciarono a darsela a gambe, visto che
non era la prima volta che le prendevano dalla ragazza (sempre moooolto
femminile) per le solite cretinate che dicevano/facevano.
Passò qualche giorno. Era diventata pigra, ormai non partecipava più
agli allenamenti, i ragazzi provavano le formazioni dunque era inutile che
lei giocasse, tanto non sarebbe potuta entrare in campo. Guardava i ragazzi
dalla panchina, dove su un foglietto annotava tutte le tattiche di gioco che
le venivano in mente....pensava....chissà che le doveva dire Schneider con
tanta urgenza....dopo la discussione con Benji aveva deciso di non indagare
oltre, ma era incredibilmente curiosa. Aveva deciso che quella sera stessa,
con o senza il consenso di Benji, avrebbe chiamato l'amico in Germania.
Finito l'allenamento la ragazza prese in disparte Benji e gli comunicò
la sua decisione, non le piaceva fare le cose di nascosto. Che si
arrabbiasse pure, non poteva impedirle di chiamare uno dei suoi più grandi
amici, lo conosceva fin da piccola, quando si era trasferita con sua mamma
dalla nonna, ad Amburgo.
Benji non rispose, la guardò fissa negli occhi. Non l'aveva mai vista
così determinata....voleva sfidarlo? Non sapeva cosa pensare...anche se
solo il pensiero che telefonasse a Schneider, come lo chiamava lui, non le
piaceva affatto.
Si girò e se ne andò senza darle risposta. Lei si sentì ferita....
perché, di che cosa aveva paura Benji.....sapeva che nessuno avrebbe mai
potuto rimpiazzarlo....o no.....e se avesse perso la fiducia in lei......
Andò nella sua camera, prese il telefono e compose rapidamente il numero
di telefono....
-Hallo?-
-Karl Heinz, sono Yumi!-
-Ah, Yumi, che piacere sentirti!!! Ho provato altre volte a chiamarti!-
-Lo so, me l'ha detto mia mamma! Avevi qualcosa di importante da dirmi?-
-Niente di particolare...volevo sapere come vanno le cose-
-Tutto a posto, ci stiamo allenando come dei matti!-
-Fate bene, anche se siete finiti in un girone balordo! E con Price? Va
tutto bene?-
Stava per rispondere di si, poi ripensò a quello che era successo pochi
minuti prima, e non riuscì più a trattenere le lacrime....
Il capitano tedesco la sentì piangere e le chiese:
-Cos'è successo Yumi? Ti ha fatto qualcosa?-
-No....no....-
-Allora mi spieghi perché stai piangendo? Giuro che se ti ha fatto del
male lo faccio fuori con le mie mani!-
-No, davvero....- e gli raccontò cosa era successo.
Nello stesso momento, Benji, che si stava recando in camera sua, passo
davanti a quella di Yumi e la sentì parare...
-Davvero Karl, non è nulla di grave...credo....-
Diamine, stava davvero telefonando a Schneider, possibile che davvero non
le interessasse ciò che ne pensava lui?
-Yumi, perché ti ostini a difenderlo, non ti capisco! Non ti merita, e
tu continui a prendere le sue parti!-
-Non dire così...-
Benji non capiva bene il filo del discorso, sentendo solo la voce di
lei....chissà di cosa stavano parlando...
-Davvero non capisco, che diavolo ha lui che io non ho?!-
Ormai l'aveva detto...quella era una dichiarazione in piena regola...non
poteva più tornare indietro...
-Insomma, è da tempo che voglio dimostrarti che sei davvero importante
per me...e questi mondiali me ne daranno l'occasione, vedrai che non ci
sarà più nessun Benji Price a farti soffrire!-
Lei rimase in silenzio, poi sospirò e sorridendo disse:
-Grazie Karl so quanto ci tieni a me....-
Sentendo quella frase a Benji prese una fitta al petto...la stava
perdendo....Schneider gliela stava portando via....sapeva che sarebbe
successo....
-Ma questa telefonata mi ha fatto capire una cosa....-
-Cosa?-
-Che nella mia vita non potrebbe esserci posto per nessun altro....io amo
Benji, nessuno potrebbe prendere il suo posto...quindi ti prego di una cosa,
se davvero mi vuoi bene, non fare nulla che possa causare gelosia o
malcontento in Benji, mi piace vederlo sorridere...Non so se mi perdonerà
per averti chiamato, ma di sicuro, se lo farà, non voglio più che succeda
nulla che possa contrariarlo...fallo per me...-
Il tedesco sospirò...sapeva quanto Yumi fosse testarda, e non obbiettò
oltre...ma davvero si chiedeva cosa avesse Price di tanto speciale....
-Yumi, ti conosco da quando abbiamo entrambi 6 anni, fin dalla prima
elementare ti ho sempre difesa, e davvero non potrei fare nulla che possa
causarti dolore o dispiacere....Spero solo che questa scelta che hai preso
ti possa rendere felice...Ti voglio bene...-
-Anch'io Karl....buona fortuna per il campionato.-
-Anche a voi, ciao-
Yumi attaccò il telefono e si sedette sul letto....si sentiva meglio
dopo quella telefonata, aveva chiarito le cose con Karl e si sentiva
rilassata, anche se sapeva che forse Benji non l'avrebbe perdonata. |
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Yesterday ***
CAPITOLO 5
Yesterday
MIDI: "Yesterday" The Beatles 1965
Aveva cominciato a piovere.... Benji guardava fuori dalla finestra il
campo da calcio....il calcio....ciò che li aveva uniti...ma adesso? Lei
aveva detto di amarlo, l'aveva detto anche per telefono.....ma perché tutto
quel bisogno di chiamare Schneider....soprattutto sapendo che a lui la cosa
non avrebbe fatto per niente piacere....non sapeva se l'avrebbe
perdonata....
Quella pioggia la stava deprimendo, continuava a pensare a Benji....sapeva
che forse, non avrebbe mai più potuto dire che era il suo ragazzo...sapeva
che non l'avrebbe più baciato, abbracciato..... Cosa poteva fare? Come
avrebbe fatto senza di lui? Tutto quel pensare le aveva messo il mal di
testa....voleva solo riposarsi....guardò l'orologio, era ora di
cena....tutti avrebbero notato la sua assenza, forse anche Benji, pensando
che non lo volesse incontrare....Cercò nel suo zaino qualcosa. Dopo aver
frugato per qualche secondo ne tirò fuori una cassetta...la
guardò...gliel'aveva regalata Benji prima che partisse per il
Giappone....Chissà se se ne ricordava ancora....
La mise nella radio e poi si abbandonò ai ricordi....
Yesterday all my troubles seemed so far away....
Now it looks as though they're here to stay
Oh I believe in yesterday....
Quando Yumi si trasferì ad Amburgo, aveva patito molto il distacco dal
padre, così sua mamma la portava in giro per la città per distrarla. Karen,
le raccontava la storia della città, di quella strada, piùttosto che di
quel monumento, piuttosto che di quel palazzo....Tutti i giorni, tornando a
casa dall'asilo, Karen e Yumi passavano davanti ad un locale e Karen
raccontava alla bambina che in quel piccolo edificio erano tra virgolette
"nati i Beatles".
La bambina le chiedeva se quello fosse un ospedale, ma la mamma
sorridendo le rispondeva che quello era solo un modo di dire, intendeva che
quello era uno dei primi locali dove andavano a suonare i Beatles prima di
diventare famosi.
-Mamma, degli scarafaggi che suonano???-
A quella domanda, Karen rideva e poi spiegava che quello era solo il loro
nome, e che I Beatles erano diventati un gruppo molto famoso perché
scrivevano bellissime canzoni. Così, la piccola affascinata dalla storia
che le aveva raccontato la mamma, si appassionò alla musica dei Beatles, e
questa passione continuava ad esistere ancora adesso che aveva 17 anni.
Benji inizialmente la prendeva in giro, le diceva
-guarda che sono vecchi!!! Ascolta qualcosa di più recente!-
Ma lei non lo ascoltava anzi, contagiò anche lui. Quella cassetta
raccoglieva le loro canzoni preferite e Benji gliel'aveva regalata il giorno
prima che lei partisse, dicendole che quando l'avrebbe ascoltata si sarebbe
ricordata di lui. Infatti così avvenne.
Continuò a perdersi tra i ricordi....ricordò come conobbe Benji, era
stato Karl a presentarglielo appena lei era tornata dalla Francia per i suoi
studi. Non fu effettivamente un colpo di fulmine. A dire il vero, all'inizio
lui non le interessava affatto....Poi piano piano, scoprì tutte le sue
qualità...
Appena l'aveva conosciuta Benji invece era rimasto quasi fulminato.
L'aveva vista arrivare di corsa con Schneider. Entrata nel grande campo di
calcio degli allenamenti dell'Amburgo, aveva preso un pallone e aveva
cominciato a scartare uno ad uno tutti i giocatori tedeschi che increduli
non riuscivano a toglierle il pallone. Poi, con una potenza inaudite,
specialmente per una ragazza, aveva tirato in porta, senza che Benji potesse
fare nulla.
Poi si girò verso l'amico Straus che si complimentava con lei.
-Cavolo se sei migliorata, quasi non ti riconosco!!!- le aveva detto.
-Hai visto che brava che sono diventata?!-
Benji era quasi paralizzato, possibile che quello scricciolo alto si e no
1.60 con quel visino angelico, avesse potuto fare quello che aveva appena
visto (parlare con Straus? si, ci vuole fegato!)?
Schneider le mise una mano sulla spalla e la condusse da Benji.
-Lui è il portiere di cui ti ho parlato al telefono. Si chiama Price.-
-É un piacere conoscerti Price- le disse sfoggiando uno splendido
sorriso.
Lui arrossì poi disse
-Anche...anche per me-
Schneider scoppiò in una risata fragorosa vedendo il volto di Benji
tutto rosso.
-Hey Yumi, hai fatto sciogliere il nostro bel giapponesino eh!?-
Lei tirò un'occhiata gelida a Schneider e poi se ne andò.
Fu in occasione di un allenamento che si innamorò di Benji.
Solitamente, lei, quando finiva gli allenamenti con la squadra femminile,
andava nel campo dove si allenava quella maschile per fare qualche palleggio
con qualcuno che davvero ci capiva qualcosa di pallone, non che le sue
compagne non fossero brave, ma trovava che non avessero lo spirito
giusto....per questo si era sempre allenata con i ragazzi, acquisendo così,
un'abilità di gran lunga superiore delle sue compagne.
Quel pomeriggio, Schneider non c'era...
-Mi allenerò lo stesso con loro- pensò....
Anche ai ragazzi piaceva allenarsi con lei, era molto veloce e aveva una
tecnica superiore a quella di alcuni, sarebbe stato uguale che allenarsi con
un ragazzo, pensavano, non è mai stato un problema il suo sesso.
Quel pomeriggio, formarono due squadre, e come al solito, la squadra in
cui giocava lei era quella che vinceva. Mentre lei si stava preparando al
tiro, di fronte alla porta di Benji, Linz (ho preso il nome a caso tra i
difensori tedeschi che ci sono nel manga!) intervenì duramente su Yumi, che
cadde slogandosi una caviglia.
Vedendola a terra Benji non si curò più della porta e corse verso di
lei, che raggomitolata a terra stringeva la caviglia dolente. Rapidamente la
prese in braccio per portarla in infermeria. Lei si sentì sollevare, ma non
capì chi fosse, poi alzò il volto e vide che era Price....Si sentì
stranamente sicura, e appoggiò il viso sulla spalla del portiere.
Arrivati in infermeria, le tolse la scarpa e il calzino e cominciò a
tastarle delicatamente la caviglia....Lei lo guardava quasi incantata....
Non preoccupandosi quasi più del dolore gli chiese:
-Qual'è il tuo nome Price?-
Lui la guardò arrossendo poi disse
-Benjamin...ma se vuoi puoi chiamarmi Benji...-
-Benji Price.....non so davvero come ringraziarti, quei bestioni mi
avrebbero lasciata crepare li per terra pur di segnare-
Lui le sorrise un po' imbarazzato....sperava che il dottore non
arrivasse, pur di stare ancora un po' solo con lei....Purtroppo le sue
preghiere non vennero ascoltate infatti dopo pochi secondi arrivò il
medico.
La caviglia era slogata e il medico le aveva prescritto due mesi senza
giocare a calcio.
Durante quei due mesi di ferie forzare, molto spesso andava a vedere gli
allenamenti dei suoi amici ed un giorno, decise di aspettare Benji fuori
dallo spogliatoio per parlargli....
Il portiere non capì bene il motivo di quella visita, ma la seguì per
le strade della città. Camminarono un po' parlando del più e del meno, poi
giunti in un giardino si sedettero su una panchina....
-Vedo che la caviglia va meglio, vero?-
-Si....grazie a te...-
Poi lei lo guardò negli occhi, si specchiò nel suo sguardo
corvino....si era innamorata? non ne era sicura...ma provava un incredibile
attrazione per quel ragazzo....si avvicinò ancora, finche le loro labbra si
unirono...
Dopo quella sera, i due cominciarono ad uscire insieme più spesso,
finché non si fidanzarono. La mamma di Yumi era molto fiera della scelta
della figlia, anche se inizialmente avrebbe preferito Schneider.
Poi arrivò il momento di lasciare la Germania...la nonna di Yumi era
morta e ormai Karen aveva deciso che si sarebbero trasferite in Giappone,
nella città natale della nonna, dove viveva ancora una zia....
Persa in quei ricordi, Yumi si addormentò. |
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Il perdono ***
CAPITOLO 6
Il perdono
MIDI: "I'll be back" The Beatles 1964
Yumi fu svegliata dal rumore della pioggia che continuava a scendere...si
era addormentata....
Si alzò dal letto e girò la cassetta....
You know...
If you brake my heart I'll go
But I'll be back again
Era una delle sue canzoni preferite, e spesso aveva riflettuto sul
significato di quei versi...
Sai...
Se mi spezzerai il cuore me ne andrò
Ma tornerò ancora....
Aveva deciso, sarebbe dovuta andare lei da Benji, voleva chiarire le
cose, sperando che capisse.....
Si mise i pantaloni di lino bianchi, un top nero, le scarpe da ginnastica
e si precipitò giù per le scale. Bussò alla porta della camera ma ad
aprire fu Paul.
"Paul, c'è Benji???"
"No, ma non è salito da te? A cena non si è fatto vedere e
pensavamo che fosse da te, poi quando sono venuto in camera mi sono accorto
che era seduto sul letto, gli ho chiesto cosa avesse ma non mi ha risposto,
ha solo detto che doveva parlare subito con Tom. Poi non l'ho più visto. Ma
è successo qualcosa??? Hey???"
Paul non fece in tempo a finire la frase che Yumi stava già correndo
verso la camera di Tom. Bussò e chiese all'amico se avesse visto Benji.
"Non è venuto da te? Mi ha raccontato cos'era successo e gli ho
detto che ne avrebbe dovuto parlare direttamente con te, è appena
uscito!"
"Grazie Tom, sei un amico!"disse la ragazza prima di
precipitarsi verso la sua camera.
Li davanti vide Benji che aveva già bussato qualche volta. Stava per
tornare indietro quando la vide... Lui rimase in silenzio, fu lei ad
avvicinarsi....
"Benji...io..." teneva la testa bassa, non aveva nemmeno il
coraggio di guardarlo in viso.....
Benji avvicinò un braccio e le alzò il volto per guardarla negli
occhi....stava piangendo....
Delicatamente asciugò le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi
azzurri....Poi la strinse forte a se....Questa volta aveva davvero avuto
paura....pensava di aver perso per sempre l'amore della sua ragazza....
Anche lei aveva avuto paura....pensava che lui non avesse più
fiducia....
"Benji....mi...mi perdoni vero?"
Lui non rispose, ma le diede un bacio valeva più di mille parole..... |
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=947
|