This might be just a fairytale....

di silvietta_italy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo9 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Prima FanFiction ever qui su EFP, spero di non combinare troppi casini
un bacione
Silvia


A volte bisogna essere in grado di lasciarsi il passato alle spalle e resettare la propria vita.
A volte bisogna allontanarsi dalla propria culla e staccare definitivamente il cordone ombelicale.
Così fece Samantha, Sammy per gli amici, dopo la rottura con Giulio, un ragazzo della sua scuola, il bulletto della situazione che le aveva mandato in panne il cervello.
Aveva bisogno di una boccata d'aria fresca per poter superare lo shock di trovare il proprio ragazzo a letto con un'altra, e quando pensava che per lei non ci fossero più possibilità, arrivò l'inaspettata chiamata.
Un vecchio curriculum spedito mesi prima era rispuntato dal fondo di un cassetto polveroso e le dava ora la possibilità di trasferirsi a Londra per almeno sei mesi con vitto e alloggio pagato più un'ottima gratifica. Un'occasione da non perdere assolutamente, Samantha non ci pensò due volte e accettò l'offerta. Nell'arco di poche settimane si ritrovò nel suo nuovo appartamento a Kensington.
Un vecchio curriculum spedito mesi prima era rispuntato dal fondo di un cassetto polveroso e le dava ora la possibilità di trasferirsi a Londra per almeno sei mesi con vitto e alloggio pagato più un'ottima gratifica. Un'occasione da non perdere assolutamente, Samantha non ci pensò due volte e accettò l'offerta. Nell'arco di poche settimane si ritrovò nel suo nuovo appartamento a Kensington.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate :D
Silvia

 



Oramai ci avevo quasi fatto l'abitudine a partire da Linate nel primo pomeriggio, e anche questa volta arrivai in aeroporto non ore prima ma direttamente epoche…dopo il check-in mi sono avvicinata al gate, pronta a partire una volta aperto, ma mancava ancora tantissimo tempo. Una mezz'oretta prima del decollo aprono il gate e riesco a prendere il primo bus, mi siedo al mio posto vicino al finestrino e mi preparo alla partenza, viaggiare in prima classe era decisamente un'esperienza nuova, ma allo stesso tempo non molto diversa dal solito dato che la business class è divisa da una tendina…
All'ultimo minuto sale un gruppetto di una decina di persone, e uno di loro si siede vicino a me, inglese, awww ho sempre avuto una piccola, ma proprio piccola…passione per gli inglesi.
A metà viaggio passa il carrellino con le bevande, ma io ero beatamente nel mondo dei sogni con l'ipod a palla, al che il mio vicino mi da qualche colpetto sulla spalla per svegliarmi e dopo aver preso un the caldo lo lascio raffreddare e boom, il ragazzo accanto a me ha appena rovesciato la sua coca cola sul mio nuovissimo e bellissimissimo vestitino beige. Rimango per qualche attimo senza parole, con lui poverino che si scusava
xxx: Scusa sono mortificato, aspetta ti dò una mano
entrambi ci chiniamo per asciugare la gonna e la testata era di copione.
io: oddio..(ridendo)
xxx: hai la testa bella dura mi dicono…
io: parla colui che ha una roccia al posto del cranio…
la risata ci stava, il viaggio continuò poi senza altri problemi..
Arrivare a Heathrow senza nebbia è sempre un'esperienza nuova, vedere le casette con le loro facciate rosse di mattoni e la balconata, di solito bianca i rende sempre di ottimo umore. Una nuova vita si stava delineando davanti a me; una volta atterrati mi alzai e cercai di avere una visione generale del danno, il cappottino beige decisamente non copriva tutta la macchia, ma potevo spacciarlo per un decoro del vestito. Dopo l'atterraggio la cosa più noiosa del viaggiare "pesante" è l'attesa delle valigie con quel panico che ti prende allo stomaco per la paura che possano essere state imbarcate sul volo per Timbuctu.
Una volta trovata la mia valligiani dirigo nell'atrio in modo da poter raggiungere l'ascensore per scendere fino alla metro quando un' ondata di ragazzine urlanti mi travolge, probabilmente qualche superstar era atterrata a tempo a me.
Dopo circa un'oretta scendo alla fermata Gloucester Road, Cromwell Road dista pochi isolati, non potevo chiedere di meglio, raggiungo l'indirizzo e mi trovo di fronte un palazzo bianco su tre piani, ad accogliermi un portiere in livrea, mi aiuta a portare la valigia fino al secondo piano e ritorna alla sua postazione.
Apro la porta di casa e rimango sbalordita, un open space con cucina annessa molto luminosa, una spaziosissima camera da letto e un bagno super moderno, ebbene sì, mi sentivo come una bambina il giorno di natale. Mi sistemai e uscii a fare un po' di rifornimento , il mio frigo non poteva assolutamente essere vuoto… Tesco mi stava aspettando.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Giusto dall'altra parte della strada il Tesco express mi aspettava a braccia aperte, avevo bisogno di un mega rifornimento, e per non farmi mancare nulla raggiunsi velocemente Harrington Gardens per prendere un pollo da Nando's, non potevo aspettare, tornai così verso casa carica come un mulo, un furgoncino grigio era parcheggiato sotto casa, alcune valigie erano state scaricate e alcuni ragazzi si stavano salutando, li superai e sulla porta di casa mi raggiunse il portiere aprendomi la porta, raggiunsi la il mio appartamento e mentre cercavo le chiavi 2 ragazzi arrivarono al piano, e toh, uno dei due era il ragazzo della coca cola
xxx: ciao….abiti qui?
io: eh sì, anche tu?
xxx: sì, sì…guarda scusa volevo ancora scusarmi per oggi….
io: tranquillo, ah comunque piacere io sono Samantha
xxx: odio scusa, che idiota, piacere, io sono Niall, o meglio, il ragazzo che ti ha rovinato un vestito e lui è Harry, il mio coinquilino, abitiamo qui accanto, se hai bisogno per non so, cambiare una lampadina, o togliere macchie difficili, non esitare a chiamarci
harry: fossi in te piuttosto che farmi cambiare una lampadina da Niall preferirei dare fuoco alla casa…potrebbe veramente trasformare tutto ciò in un mucchietto di cenere…
io: oh, grazie, l'importante è comunque il pensiero, grazie mille e buona serata…
mi rinchiusi in casa e rimasi per non so quanto appoggiata alla porta, la voce di Harry, era qualcosa di melodioso, ok, sì, mi aveva strappato un sorriso, ma carino com'era chissà quante ragazzine gli saranno ronzate attorno, sistemai così la spesa, e mi dedicai a scaldarmi la cena che consumai ovviamente spaparanzata sul divano davanti alla tv…cosa c'era di meglio che essere indipendenti?
Mi svegliai alle sei e con calma mi preparai la colazione che gustai davanti al terrazzino da cui si vedeva il primo traffico mattutino, mi sembrava ancora impossibile di essere a londra.
Indossai un vestitino abbastanza elegante color blu navy un cappottino e dopo una veloce sessione di restauro facciale uscii alla scoperta della grande città.
In portineria aspettai il taxi mentre fuori una pioggerellina bagnava il marciapiede, passarono Niall e Harry alquanto assonnati, tanto da non notarmi neppure
io: ciao ragazzi
Niall: oh ciao…Samantha giusto?
io: haha sìsì, ma chiamatemi pure Sammy :D
harry: wow Sammy, appuntamento galante o di lavoro?
io: bah, non so…alle 8 del mattino secondo me potrebbe proprio essere un appuntamento galante…
harry: oddio è vero…è mattina (sorride)
io:tranquillo, scusate è arrivato il mio taxi….buona giornata
salii sul taxi
io: mi porti al 14 di Three Kings Yard
ci vollero quasi venti minuti, ma raggiunsi l'ambasciata italiana sana e salva.
Il mio compito era di mantenere le relazioni con il pubblico, ero abbastanza emozionata, fornivo solo un servizio telefonico/al bancone di aiuto ad italiani in difficoltà nella capitale inglese, però era un buon punto di partenza.
A fine giornata mi rilassai sul divano, una buona birra, un po' di patatine, e sì, la maratona di film Harry Potter poteva iniziare sul Channel 4
erano le 10.30 circa quando sentii bussare alla porta, Niall aspettava una mia risposta
io: (aprendo la porta) ciao Niall, posso aiutarti?
Niall: ehm per colpa di Harry siamo rimasti senza latte
Harry: guarda che ti sento…
Niall: sì dicevo, siamo rimasti senza latte, ne hai mica un pochino?
Io: Credo di si, aspetta che guardo, entra pure intanto, guarda ne ho mezzo litro…vi può bastare?
Niall: oh sì, ma tu rimani senza, no, tranquilla, scendo a comprarlo…
io: ma no, tranquillo, io non lo bevo :D siamo in england mi sto lanciando sul the
Niall: ti trovi bene qui?
io: diciamo che è un po' presto per dirlo…però per il momento non mi posso lamentare…
Niall: bene, beh allora grazie:D a domani :D
io : a domani
Che caruccio Niall, sembra un cucciolone….

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Sabato Mattina, corsetta in Hyde Park?….ovviamente no, colazione italiana? certo che sì, la prima settimana era stata strana, ebbene sì non riuscivo a trovare nessun altro aggettivo per definirla, nuova casa, nuova vita, e anche nuovi amici, sì decisamente i vicini potevano essere inseriti nella lista degli amici.
Guardai l'orologio in cucina, 11.10, decisamente tardi per una colazione, e presto per un pranzo, feci qualche pulizia in casa e mi dedicai alla cucina, niente di che ovviamente, ma una bella pasta al forno mi avrebbe migliorato la giornata. mentre apparecchiavo suonano alla porta, apro e mi trovo davanti Harry in asciugamano, tutto bagnato con i capelli ancora insaponati
harry: scusa non viene più d'acqua in casa mia, posso mica sciacquarmi qui da te?
io: certo, entra, il bagno è qui in fondo al corridoio
si chiuse in bagno e ne uscì una mezz'oretta dopo
Harry: scusa, guarda mi dispiace, ti rompiamo sempre le scatole
io: ma dai, tranquillo, se avessi bisogno io mi farebbe piacere avere dei vicini disponibili
Harry: su quello puoi starne certa, qualsiasi cosa, vieni pure, anzi stasera diamo una festa da noi, ti va di unirti?
io: ma no grazie…
Harry: oh sì, mi sono scordarti che il no, non è una risposta accettabile
mi passò accanto, rimasi inebriata dal suo profumo, era il mio shampoo, posò la mano sulla spalla facendomi rabbrividire e si chiuse la porta dietro.
Passai il pomeriggio senza pensare troppo alla festa, ma quando Niall venne a controllare che mi stessi preparando, e mi vide ancora in tuta da casa…
Niall: no, no e no…forza, coraggio, doccia e indossa un vestitino, forza, che stasera ci divertiamo…
non osai contraddirlo, mi preparai e verso le 8 tornò Niall per vedere se ero finita giù per lo scarico della doccia
Niall: how, vieni, ti voglio presentare i nostri amici, lui è Zayn, lui è Louis ed infine lui è Liam, oh sì, là ci sono anche Robert e Angela, stanno insieme da 3 anni…sono una pizza…
io: oh…e scusa tutti gli altri?
Niall: non li conosco, sono amici di amici di amici di…
Io: capito, di amici :D
Niall: vieni andiamo a prendere da bere
Nonostante il loro appartamento non fosse molto più grande del mio era stato allestito una sorta di mini bar ai lati di quella che sembrava una pista da ballo, dove tutti si stavano scatenando.
press un drink e cercai un posto indisparte, una bella poltrona mi aspettava libera sul terrazzino, tirai fuori dalla tasca il pacchetto di Camel e me ne accesi una…essere una fumatrice in inghilterra era decisamente dispendioso.
Poco dopo uscì sul balcone Zayn insieme a quello che doveva essere o Louis o Liam, non ricordavo bene la differenza,
Zayn: tu sei Samantha vero? la nuova vicina di casa
io: sì, piacere
Zayn: hai mica da accendere?
io: certo
gli passai l'accendino e il ragazzo di fronte a me aggrottò le ciglia
Zayn: Louis, basta, anche se non ti sto guardando immagino che mi stai fissando storto…
ahhhh allora si chiamava Louis
Louis: puoi ben dirlo, vi rovina i polmoni, la vita ed il portafoglio
io: non hai tutti i torti dopo tutto, però quando uno ci prende l'abitudine, smettere non è per niente semplice, parola di una che ci ha provato parecchie volte…
Louis: probabilmente perché non hai trovato un motivo sufficiente per smettere
io: possibile…come possibile che sia destino…
Zayn: scusate ma ho appena visto una bella pollastrella
in men che non si dica si era già buttato a capofitto della ragazza con una minigonna ascellare che era appena uscita in terrazzo
Louis: allora Samantha, raccontami un po0 di te…
io: non c'è un granché da dire, sono una persona come dire monotona…
Louis, non ci credo neppure se ti vedo, mi costringi a farti il terzo grado…allora, ti chiami Samantha, quanti anni hai?
io: haha una domanda a testa però…23, te?
louis: 20…
io: pensavo fossi più grande…beh, cosa fai nella vita?
silenzio
io: tranquillo, non giudico, a meno che tu non sia un assassino e voglia uccidermi, allora sì, potrei urlare…
Louis: no scusa, lavoro nel mondo dell'intrattenimento…
io: ottimo, non puoi scendere un po' più nei particolari?
louis: haha meglio di no…
non capii bene il motivo di tutta questa riservatezza, ma continuammo a parlare amabilmente seduti sulla poltrona in terrazzino, dopo un tempo imprecisato mi presero i brividi, era pur sempre londra…

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Rientrammo ma continuammo a rimanere attaccati come due cozze, fino a che non si unì anche Liam, parlammo del più e del meno, Liam era moooooolto molto delicato gentile, quasi come se fosse di cristallo, non alzava mai il tono della voce, si muoveva in maniera composta, perfetto forse era la parola giusta, perfetto ma non per me, una disordinata cronica, perennemente esagitata, mi trovavo + a mio agio con un tipo come Louis, in due secondi mi aveva fatto sentire a casa.

Se ne andarono quasi tutti, rimasero in una decina, al che capii che era giunto il momento di concludere la serata

io: dai, vado, è tardissimo…

louis: ma no dai, sono solo le …4…eh sì, è tardi

salutai tutti e Louis mi accompagnò alla porta

io: dai ci vediamo presto

louis: purtroppo noi partiamo domani,

io: oh…(ero sinceramente dispiaciuta) e starete via molto?

louis: un mesetto circa…

io: oh…beh allora a tra un mesetto…

louis: aspetta…

prese un fogliettino di carta dalla tasca e si girò verso di me…

louis: ti andrebbe di darmi il tuo numero?

io: ahah certo…4423489302

louis: allora grazie

io: e di cosa? allora buon divertimento in vacanza

louis: oh grazie, ci divertiremo di sicuro a presto

entrai in casa e l'iphone iniziò a vibrare. un messaggio. numero sconosciuto. Buonanotte darling <3 Louis

sorrisi e crollai in un sonno profondo.

Passò circa un mesetto e finalmente i miei vicini tornarono.

Erano le 6.30 quando qualcuno suonò al campanello. Lasciai correre, non mi sarei alzata di certo, suonano di nuovo, al che mi alzo e prima che io abbia raggiunto la porta suonano una terza volta, guardo dallo spioncino, è louis, apro e mi si fionda tra le braccia.

Io: ma scusa non ci potevamo salutare più tardi?

Louis: appena sono atterrato volevo salutarti, non ti ho mica svegliato no?

Io: certo che no...io alle 6.30 saltello per casa per la felicità dei vicini

louis: lo sapevo che non ti avrei disturbato

tra me e me mi chiedevo se fosse serio o no, preferii lasciar cadere il discorso

louis: preparati che ti porto fuori a fare colazione

io: possiamo farla tranquillamente qui se per te non è un problema

louis: se proprio insisti...oh sì, bel pigiama :D

lo guardai storto e andai a preparare il caffè

louis: allora cosa hai fatto di bello in questo mese?

Io: le solite cose, ed invece tu??

louis: niente di che, le solite cose...

io: ma lo sai cosa ho scoperto? In zona deve abitare qualcuno di famoso, se ti va potremmo andare a fare un giro, ci sono sempre paparazzi qui di fronte :D

a momenti Louis si strozzava con il caffè

louis: paparazzi??

io: sì, ma va tutto bene??

louis: sìsì

Ci salutammo e io andai a prepararmi per il lavoro.

Io e Louis cenavamo spesso insieme, sbucava quasi tutte le sere alla mia porta portando del takeaway, a volte sushi, o nando's o cinese, passare le serate con lui non era mai banale, portava spesso anche film divertenti.

Un venerdì sera eravamo seduti sul divano quando suonò il telefono, era Liam

io: ciao liam! Come va?

Liam: ciao, guarda, dovrei parlarti, è una cosa importante

io: aspetta non ho capito, devi parlare con me o con Louis?

Liam: louis è lì?

Io: sì (verso louis: louis, c'è liam al telefono)

louis: -aspetta prendo io la linea- Liam, hai bisogno?

Liam:dobbiamo dirglielo

louis: non se ne parla, va tutto tremendamente bene, non rovineremo tutto

liam: lo scoprirà lo stesso

louis: no liam...ok? Lascia fare a me

non capii molto quella conversazione, ma lasciai scorrere.

alcuni giorni dopo, mentre facevo colazione mi trovai a fare zapping tra alcuni canali e ad un certo punto vidi una faccia famigliare, tornai indietro oh sì era proprio louis…chissà cosa ci faceva in tv

louis: eh sì, avere l'opportunità di girare l'europa in tour è fantastico, le fan sono fantastiche *urlettinidalpubblico*

oh bene…c'erano tutti e 5…

presi il cellulare scrissi un messaggio a Louis: potevi anche dirmelo che eri famoso, non ti avrei mica fatto a fettine neh?

Non sapevo neppure io se ero furiosa, delusa o semplicemente incazzata...

Tornai a guardare l'intervista, scoprii che erano una boyband uscita da xfactor e che si erano imbarcati nel loro primo sold out tour, si esibirono, ma non mi colpirono particolarmente, spensi la tv e mi andai a preparare, mi aspettava una lunghissima giornata lavorativa, che magari mi avrebbe distratto.

verso metà mattinata avevo l'abitudine di controllare il cellulare durante una pausa "caffè" ci trovai un messaggio di louis Scusa, volevo che mi conoscessi come louis, e non come louis degli one direction

gli risposi subito io avrei conosciuto comunque il louis che tu mi avresti mostrato

spensi di corsa il cellulare e tornai al lavoro, per pranzo mi preparai e giunta sul nell'ingresso ci trovai Louis

Louis: ehi…

io: oh tho chi si vede, come va???

louis: ti porto fuori a pranzo

io: oh guarda, mi dispiace, ma avevo già un altro impegno

non era vero, ma ero nervosa, e non sarebbe stato carino per nessuno

louis : ehm…no… niente impegni, vieni gli altri ci stanno aspettando

io: guarda veramente non posso, ci sentiamo dai...scappo..ciao

lo lasciai lì in mezzo all'atrio ed uscii, un suv era parcheggiato nel cortile,iniziai a correre, anche per via del diluvio universale, lo superai senza guardarlo ed uscii dal cortile.

Ero offesa, sì, ero moralmente offesa perchè mi sentivo presa in giro dalle persone che consideravo amici in questa grande città.

Oramai bagnata com'ero dovevo per forza tornare a casa per cambiarmi, accellerai il passo, quando mi si affiancò il suv di prima si abbassò il finestrino, harry cercava di convincermi a salire, non aveva forse capito che ero veramente testarda

harry: sammy sali! Ti prenderai un'influenza

io: no, vi prego lasciatemi in pace, e che diamine non vi siete divertiti abbastanza a prendermi in giro? Ora basta veramente!

Accelerai il passo e sfruttai il verde sull'attraversamento ed entrai in hyde park, almeno lì non mi avrebbero potuto seguire, una tettoia deserta sembrava attendere solo me, aspettai che smettesse di piovere e corsi verso casa, davanti alla mia porta c'era un cartello con su scritto “Sorry”, lo spostai, entrai in casa mi cambiai ed in meno di 5 minuti ero fuori, al momento le loro scuse non mi interessavano.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Rientrai a casa per ora di cena, mi buttai sotto la doccia come per togliere un po' di stanchezza, malessere generale, tirai fuori dal congelatore una pizza e scaldai il forno, indossai il pigiama e sgranocchiai la mia cena spaparanzata sul divano...cosa c'era di meglio?

Iniziai a starnutire, al che mi misurai la febbre, 38.5...bene...alla fine mi ero presa veramente l'influenza...mi rannicchiai sotto la coperta e continuai ad osservare quella scatola nera davanti a me.

Ovviamente alla tivi non c'era niente di interessante, continuavo a guardare un programma di cucina di Gordon Ramsay, quell'uomo mi faceva impazzire, inizia a suonare il telefono, è Liam, lascio suonare, riprova una seconda ed una terza volta, poi finalmente rinuncia, mi arriva però un messaggio

Louis è a pezzi, ha bisogno di te”

nonostante fossi ancora giù di morale per tutta la situazione non potevo far finta di nulla, gli risposi “cosa è successo?”

dopo pochissimi istanti ricevetti la risposta “è a pezzi per quello che è successo tra di voi, vorrebbe poterti parlare, è chiuso in camera da pranzo, non vuole parlare con nessuno”

non sapevo bene come comportarmi, cosa rispondere

liam pensava che non lo avrei scoperto? Mi avete preso per idiota?”

no Sammy, questo mai, non ci pensare nemmeno! Puoi mica venire qui da noi un attimo?”

mi dispiace, ma ho la febbre e non posso muovermi da casa con questo tempaccio”

stattene al calduccio, e non ti preoccupare per Louis, ci pensiamo noi :D”

ok, fatemi sapere qualcosa però! Ciao”

certo, buonanotte e riprenditi”

aspettai qualche minuto e poi iniziai a scrivere un messaggio a Louis, “dovresti uscire dalla tua camera, i tuoi amici ci tengono veramente a te, non dovresti farli preoccupare”

mi buttai sotto le coperte cercando di lasciare tutto il resto alle spalle. La mattina dopo per prima cosa chiamai al lavoro dove mi avvisarono che sarebbe venuto un dottore a controllare in giornata, mi sedetti davanti al divano, che oramai era diventato il mio luogo preferito dove consumare i pasti e iniziai a sgranocchiarei cornflakes quando suonarono alla porta, pensai fosse il dottore, invece Niall aspettava una mia risposta dall'altra parte dellla porta, aprii

Niall: ciao...liam mi ha detto della febbre...come va?

Io: bene...grazie...voi?

Niall: non bene...siamo dispiaciuti per tutta questa situazione, non era veramente nostra intenzione prenderti in giro, vorrei che ti fosse chiaro questo...

io: ok...cosa vuoi che ti dica, ci sono rimasta male ma non perchè siete chissà chi, ma perchè avete fatto di tutto per nascondermelo, tutto qui...prima o poi passerà...

niall: ok...hai mica bisogno di qualcosa? Stiamo uscendo...

io: no grazie ho tutto...

niall: ok...beh se avessi bisogno chiamaci in qualsiasi momento ok?

Io: grazie mille Niall, buona giornata

chiusi la porta e passai il resto della giornata davanti alla tv...verso sera arrivò il dottore a controllare e mi disse che la febbre era salita a 39.5, avevo bisogno di antibiotici, ma che non dovevo assolutamente uscire di casa...bel problema...decisi di sfruttare l'invito di niall, lo chiamai, rispose al terzo squillo

Niall: ciao sammy, va tutto bene?

Io: ciao, sì,sì, è ancora valida la proposta di questa mattina?

Niall: certo, cosa posso portarti?

Io: guarda è venuto il dottore e mi ha prescritto degli antibiotici, ma non potendo uscire non so come prenderli...

Niall: no problem, passo tra cinque minuti a prendere la ricetta e vado a prenderteli in farmacia, tu stattene al caldo

io: grazie Niall

dopo una decina di minuti Niall tornava con le medicine ed un biglietto

niall: Questo (indicando il biglietto), è da parte di Louis...vorrebbe venire a trovarti, anche gli altri vorrebbero venire...

io: sarebbe meglio se per adesso mi state alla larga, non vorrei attaccarvi l'influenza, o anche un solo calo di voce...

niall: credo che però a Louis farebbe veramente tanto piacere...si sente tremendamente in colpa...

io: va bene, magari domani, così mi sarà scesa la febbre, spero...grazie ancora Niall!!

presi gli antibiotici e mi sedetti sul divano per leggere la lettera di Louis

 

ciao sammy,

vorrei trovare le parole giuste, ma so di essere nel torto.vorrei però spiegarti il perchè, ma non ti chiedo di capire, ti chiedo solo di leggere fino all'ultima parola di questo messaggio.

Ho sbagliato, me ne rendo conto solo ora. Aveva ragione liam, dovevo dirti tutto e subito, ma era così bella la situazione, cioè per te eravamo solo 5 ragazzi, normalissimi ragazzi.

Da un anno circa siamo nell'occhio del ciclone, non sai mai di chi puoi fidarti, da chi devi guardarti le spalle, ma con te non c'è mai stato questo problema, tu sei sempre stata autentica con noi, e a me mancava da morire questa sensazione, essere solo louis, senza dover temere cosa dire o cosa non dire, senza il timore di fare una gaffe, o di dire una cosa stupida, avevo paura mi avresti guardato con occhi diversi.

Tu sei molto importante per me. Sei stata la persona che più di tutti mi ha ricordato quanto è meglio il vecchio Louis del nuovo Louis. Che posso essere meglio di così.

Ti chiedo perdono, ma ti giuro su me stesso che non ho mai pensato neanche per un istante a prenderti in giro.

 

Louis”

 

rimasi senza parole, volevo scrivergli, ma cosa avrei mai potuto dirgli? Sotto l'effetto dei medicinali crollai direttamente sul divano.

La mattina dopo mi sentivo decisamente meglio. Verso metà mattinata arrivò il dottore a controllare, la febbre persisteva, ma almeno non si era alzata, meglio di niente.

Verso pranzo suonarono alla porta, immaginavo chi fosse, aprii la porta senza neppure guardare

io: ciao Louis

Louis: ciao Sammy

io: entra...

si siede sugli sgabelli in cucina davanti al bancone

louis: scusa, scusa sammy, sono stato un vero idiota...

io: oh sì che lo sei stato, te e compagnia bella...

louis: no cioè, simpatica eh? Per fortuna che stai sorridendo altrimenti avrei già preso la porta...

io: oh oh oh...

louis: ma sei scema?

Io: possibile :D

louis: tho...ma dimmi come stai?

Io: beh, potrei dirti che sono stata meglio e che ho tanta forza quanta quella di un pesce lesso, ma no, non lo dirò..

louis: l'hai appena detto...e il dottore?

Io: mi ha detto di stare a casa ancora per qualche giorno...

louis: lascia che cucino io va...che se continui così mangi anche dita affettate...

io: se proprio insisti...

ci scambiammo i ruoli mi sedetti perciò al bancone e mi fermai ad osservarlo mentre affettava le verdure sottilissime

io: non mi avevi mai detto che sai cucinare

louis: ci sono molte cose che non sai di me

io: potresti iniziare a raccontarmele no?

Louis: lascerò che tu le scopra poco a poco

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Dopo un pranzetto delizioso la tappa divano era d'obbligo.

Louis: sai cosa? Sono felice che questa situazione si sia risolta, perchè si è risolta vero?

Io: uhm...non so...dovrai pagare pegno per alcuni mesi...o forse anni...chi lo sa???

louis: o forse potrei essere io quello a non perdonarti...chi lo sa???

io: mo' vuoi anche aver ragione? Tiè non ti parlerò più ma veramente mai più...

riuscii a tenere il broncio per 2 o 3 secondi per poi scoppiare in una risata liberatoria...

Louis: ha proprio ragione Liam quando dice che quando sorridi sei ancora più bella...

io: cosa dice liam?

Louis: sia chiaro, questo deve rimanere tra noi...

io: ok, ora però voglio tutti i dettagli!
Louis: è meglio di no... se solo scopre che mi sono lasciato sfuggire questo dettaglio puoi dire ciao ciao Louis che sono bello che stecchito...

io: eh no ragazzo, tu non puoi lanciare il sasso e poi tirare indietro la mano...

Louis: ok...ma giura che non glielo dirai, Liam non fa altro che parlare di te, dalla mattina alla sera, letteralmente, è ossessionato da qualsiasi cosa tu dica o faccia, ma non ha il coraggio di dirtelo e per di più è fottutamente geloso di me, per il fatto che passo tantissimo tempo con te, ma dimmi, te cosa ne pensi?

Io: tho, Louis Dr Boo Bear Stranamore...

silenzio

louis: io avere fatto 1 domanda, tu dovere rispondere...

disse puntando prima se stesso e poi me, come se fossi deficiente

io: Louis, non so, non è semplice cioè è molto dolce, tenero, e pure moooolto carino, un cucciolone, solo che non so, non lo conosco bene e non voglio rimanere scottata un'altra volta..

Gli raccontai della mia ultima relazione, Louis mi ascoltava in silenzio annuendo ogni tanto

Verso le 4 suonarono alla porta, era Liam

Liam: ciao Sammy, come stai? Ti ho portato questi dolcetti, li ha fatti mia mamma, sono miracolosi :D

Io: wow, grazie, non dovevi, comunque sto abbastanza bene...sei venuto a riprenderti questo elemento?? su, su Louis...vai vai...

Louis: ma mi cacci così? E poi scusa Liam...niente dolcetti per me che sono dolce dolce?

Io: sì!

Liam: beh se sei dolce di tuo non hai bisogno dei dolcetti

scoppiai a ridere

io: Louis, scusa ma ha ragione...

Louis: questa è una congiura, me ne vado

sorrise, mi fece l'occhiolino e se ne andò

Io: grazie mille allora, e ringrazia tua mamma, non doveva assolutamente

Liam: è un piacere, lo sai, mi dispiace per tutto il casino che è successo

Io: lo so, louis me lo ha detto

sbianca

Liam: cosa ti ha detto Louis?

Io: che tu volevi dirmi tutto sin da subito...

Liam: oh sì...sì certo

ci salutammo...la situazione era alquanto imbarazzante io sapevo cose che lui non sapeva che io sapevo, e lui sapeva che io non sapevo cose che in realtà sapevo, un casino in pratica :D

pensai per tutto il resto della giornata a quello che mi aveva detto louis, ed assaggiai anche i biscottini, doveva esserci dentro qualche sostanza stupefacente perchè erano veramente come una droga, una vera bontà,

Il dottore tornò a controllare e mi disse che sarei dovuta stare a casa ancora un solo giorno e poi sarei potuta al lavoro.

La pacchia finì ben presto, e ritornare al lavoro non era semplice dopo qualche giorno di ozio puro.

I ragazzi erano partiti per una serie di interviste in europa, e avrebbero toccato anche milano, l'invidia era grande anche perché un po', un bel po', mi mancava l'aria di casa.

Nei giorni seguenti tutto fu di una noia mortale, casa-lavoro-casa fino a che un venerdì tornando a casa una figura famigliare mi aspettava sulla porta...

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Io: Allie cosa ci fai qui???

Allie: scusa...guarda volevo farti una sorpresa, la prenotazione in albergo però non è andata a buon fine, e perciò non sapevo cosa fare...

io: vieni, saliamo...non sai quanto sia felice che tu sia qui!!

Salimmo, e parlammo tutta la sera

io: oh, ma non sai l'ultima, ho fatto amicizia con 5 ragazzi, 2 dei quali abitano qui accanto, e poi ho scoperto che sono famosi...pensa ieri erano a milano

chia: milano, 5 ragazzi, ieri...oddio no..non ci credo

io: ehm non ti seguo

Allie: sono mica per caso i one direction?

Io: sì...li conosci?

Allie: ma sei fuori? Sono famosissimissimi!!!e sono fantastici..

io: oddio ti piacciono??? waaa...pensa mi ha scritto louis se poteva passare, perciò penso che debba arrivare a momenti, sono atterrati che sarà un'ora, con il traffico, fra un po' dovrebbe arrivare

allie: louis? Oddio incontrerò louis? Pensa l'ho visto ieri, waaa 2 volte in 2 giorni? Ok potrei sentirmi male

io: no allie...non sentirti male!!!

allie: waaa dovevi dirmelo!!!

io: ma che ne sapevo io? Manco sapevo fossero famosi

allie: ma mi chiedo dove vivi???

io: a londra in cromwell road...

allie: idiota!

Dopo una ventina di minuti suonarono al campanello, Allie iniziò ad andare in iperventilazione

io: cazzo allie, calmati, o non lo faccio entrare

il respiro di allie si calmò all'istante

aprii la porta louis, niall e liam si fiondarono in casa

io: ciao, ragazzi, come è andata??? vi presento la mia amica allie, ho scoperto una decina di minuti fa, che è vostra fan...

louis: piacere io sono louis, aspetta mi sembra di averti già visto...

allie: ciao, ehm sì, ieri a milano alla signing

louis: oh sì ricordo :D

dopo le presentazioni...

Niall: non è che per caso hai qualcosa da mangiare? Nando's è chiuso!!

io: oddio sacrilegio...qualcosa dovrebbe esserci...un po' di pasta?

Allie: io sì...i'm starving...

io: haha pasta sia

cucinammo con l'aiuto di louis, mentre niall e liam si occuparono di preparare la tavola e tentare di rubacchiare del cibo dal frigo

finalmente la pasta era pronta

allie: a taaaaaavola!!!

io: ti sei abituata subito ad averli accanto neh?

Allie: eh va be... farò questo sacrificio

liam si sedette di fronte a me, allie accanto a me, davanti a lei niall e vicino louis

la cena fu fantastica

allie: sono ancora sconvolta dal fatto che sono seduta allo stesso tavolo con voi ragazzi, non solo sono nella città più bella del mondo, con la mia migliore amica, ma ho incontrato le stesse persone per cui ho fatto quasi 12 ore di coda ieri, è incredibile.

Louis: haha ma hai fatto veramente così tanta cosa per vedere noi?

Allie: oh sì...io e sammy insieme siamo delle vere stalkers

io: ma no...

liam: no dai allie...raccontaci...

allie: beh l'ultima volta che joe jonas è venuto a milano abbiamo passato ore tra inseguimenti vari e appostamenti sotto l'albergo...

louis: ma ti piace joe jonas, quello tutto tunz tunz?

Io: haha il tunz-tunz man...sì, sì, sono una mega fan! Oppure allie, quella volta per taylor swift che abbiamo aspettato 13 ore sotto un diluvio universale?

Niall: 13 ore per un concerto?

Io: certo, però poi eravamo in prima fila :D

louis: mi fai paura sammy

io: ma haha naaaahhh sono una personcina tranquilla io

allie: sì dai diciamo di sì

io: weeeeiii io ho una reputazione qui

liam: ragazzi si è fatto veramente tardi, domani abbiamo la sveglia alle 5

louis: oddio è vero...io amo le sveglie prima che canti il gallo...

niall: ma dove cavolo le tiri fuori queste battute?

Louis tirò su le spalle e ci lasciarono sole, appena si chiuse la porta,

allie: ma c'è qualcosa tra te e liam?

Io: nooooooo! Cosa te lo fa pensare?

Allie: ti ha fissato per tutto il tempo...

le raccontai quello che mi aveva detto louis solo pochi giorni prima

allie: devi fare la prima mossa se lui non si muove...

io: ahah proprio...sicuro!!ma a proposito, quanto ti fermi tu??

allie: per il momento teoricamente solo qualche giorno, però spero che mi assumano e boom vivremo insieme a londra :D

io: ma ci credi, il nostro sogno che diventa realtà, dovremo cercare un appartamentino un po' più grande!!!

Dopo neanche tre giorni ebbe la certezza, sarebbe rimasta...ora bisognava trovare solo un appartamento leggermente più grande!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Harry: ragazze ma lo avete trovato o no questo appartamento?

Io: nada de nada...mica posso permettermi 400 sterline a settimana a testa...e allo stesso tempo vorrei abitare non troppo distante dal lavoro.

La pausa pranzo tutti insieme era sempre meravigliosa

Louis: non so, non vi interesserà mai, ma mia cugina abita in Bayswater, è un appartamentino carino con due stanze da letto separate, e beh lei sta per partire per l'australia, e quindi cerca qualcuno a cui affittare, se vi va potrei farvi raggiungere un buon prezzo...sempre se vi va neh?

Io: bayswater sarebbe una zona fantastica...

allie: perfetta ad entrambe per il lavoro, ne avevamo trovata una carina più o meno in zona lancaster gate, ma chiedevano veramente tanto...che alla fine non siamo neanche andate a vederlo...

louis: se volete vi accompagno a vederla, ho le chiavi, e poi vi lascio al lavoro

io: wow servizio completo XD

liam: voglio proprio vedere dove abita rebecca...

louis: perfect...andiamo!

Lasciammo gli altri a pranzo con Niall che stava divorando una portata da 4 persone, e in pochissimi minuti raggiungemmo il palazzo su tre piani in pieno stile bayswater, louis ci scortò fino all'appartamento all'ultimo piano, con una perfetta vista su hyde park.

Prima di sbilanciarci facemmo un giro perlustrativo della casa. Era veramente perfetta, molta luce, gli spazi divisi in maniera ottima, tutto ciò che ci lasciava perplessi era il terrore del prezzo, in salotto liam e louis se ne stavano spaparanzati sul divano

louis: allora cosa ne dite?

Io: che è meravigliosa, ma non penso che ce la possiamo permettere...

louis: non mi hai neanche fatto dire il prezzo... il suo valore sarebbe di 1500£ al mese, ma mia cugina, se siete interessate ve la lascia a 1000£

allie: 125 a testa a settimana...sammy?

Io: oddio...se le merita tutte...aspetta solo un secondo facciamo due conti...tra tutte e due prendiamo sulle 2000 £ al mese, 1000 le vogliamo spendere qui?

Allie: io credo di sì, conta i lati positivi, se ci spostiamo fuori città dovremmo pagare abbonamenti per spostarci, mentre qui possiamo andare tranquillamente a piedi, tempo risparmiato, e poi caspita è un appartamento meraviglioso

io: su quello non ci piove...

louis: l'unica cosa è che dovreste arredarlo completamente voi, esclusi bagno e cucina...

io: ok...

allie: per me è un sì...quando mai ci ricapita?

Io: affare fatto!

Louis: waaaaaa lo sapevo che vi sarebbe piaciuto!!! oggi chiamo mia cugina e le chiedo che faccia sgomberare al + presto, e poi andiamo a comprare i mobili!

Io & Allie: IKEA

Nell'arco di una settimana l'appartamento era disponibile, avevamo firmato il contratto, ed avevamo le chiavi in mano.

Louis: ragazze, siete pronte per andare ad acquistare i mobili della vostra prima casa?

Io: certo...in realtà no...:D

louis: ok...andiamo con due macchine che è meglio, allie e zayn con me, niall, liam e te con harry, ci vediamo da ikea!

Niall si accapparrò subito il posto sul sedile anteriore, lasciando me e liam dietro, mentre tra i due davanti la conversazione sembrava senza fine, nei sedili posteriori era il silenzio a farla da padrone. Fu liam a rompere il silenzio.

Liam: allora come va, emozionata?

Io: abbastanza, è eccitante, una nuova vita, e pezzo per pezzo si sta ricomponendo un puzzle

liam: sei contenta di essere qui in inghilterra?

Io: sì, contentissima, è sempre stato il mio sogno...

non sapevo cosa dire, cosa fare, ci fissammo per qualche istante, come nei film, per poi

liam: hai una foglia nei capelli

fiuuu momento imbarazzante superato.

Calò però di nuovo il silenzio su di noi.

Non era stato semplice però, Louis aveva un gusto alquanto “strano” gli piacevano degli oggetti dalle forme alquanto equivoche. Era tutto un “no louis, quello non ce lo metto in salotto” o “no quello è di un colore orrendo”.

Ad un certo punto però ci dividemmo dato che era alquanto tardi, io dovevo scegliere la mia camera, chiara la sua, mentre harry e niall si sarebbero occupati di trovare dei quadri adatti al salotto.Liam venne con me, c'erano così tante soluzioni che non sapevo veramente cosa scegliere.

Liam: come ti piacerebbe?

Io: non lo so, semplice e classica, ma allo stesso tempo giovanile, ma neanche da bambina

Liam: guarda questa, non è semplicemente romantica, dolce e semplice allo stesso tempo?

Guardai la camera, era veramente perfetta

io: è meravigliosa!

Liam: anche secondo me, (si sedette sul letto) ed è morbidissimo...

io: oddio mi ricordi un peluche Liam...

Liam: ed è una cosa brutta?

Si alzò e si avvicinò a me

io: ehm no...anzi...

sentivo il suo petto contro il mio, i nostri occhi continuavano a fissarsi a vicenda, lui posò poi gli occhi sulle labbra ed avvicinò ulteriormente il suo viso al mio, sentivo il suo respiro sulla pelle, ero come immobilizzata, ipnotizzata, delle risate sguaiate e dei passi pensanti ci fecerò saltare indietro entrambi, abbassai lo sguardo e anche quando Louis e Allie ci raggiunsero non ebbi più il coraggio di guardarlo in faccia

allie: sei bordeaux

io: ehm...eh.sì...sai ho trovato la mia stanza...e sono...ehm... contentissima

mi lanciò uno sguardo eloquente della serie “non finisce qui”

ordinammo tutto e ci ritirammo nelle macchine, io rimasi tutto il tempo in silenzio, ero ancora colpita da quel “quasi-bacio” di prima, tanto da richiamare persino l'attenzione di Harry che mi dovette chiamare + volte prima di attirare la mia attenzione.

Harry: ehi sammy, sei ancora viva?

Io: ehm sìsì...ero sovrappensiero...

niall: a cosa pensavi?

Io: agli acquisti della giornata.

Mentii, non potevo neanche però dire oh sì, sono seduta accanto al ragazzo che mi piace e che per poco oggi non ci siamo baciati...

Arrivata davanti a casa scesi dalla macchina dopo aver salutato e ringraziato e corsi, sotto una pioggia battente, nel portone di casa. I ragazzi sarebbero andati ad una festa, mentre Allie aveva il lavoro, mi buttai sotto la doccia, l'acqua calda mi scorreva sul corpo rilassandomi, non ero neanche uscita dalla doccia che suonarono alla porta con insistenza, mi avvolsi nell'asciugamanoe corsi verso la porta

io: arrivo, un secondo, arrivo

guardai dallo spioncino, Liam, aprii la porta

io: ciao Li..

prese il mio viso tra le mani e posò le sue labbra sulle mie. Dopo qualche istante si allontanò

Liam: ciao

ecco probabilmente i miei occhi erano già a cuoricino

lo guardai e senza dire altro lo presi per il colletto della polo e lo portai verso di me, le nostre lingue sembravano conoscersi già, magari in un'altra vita, chiusi la porta con un calcio e mi staccai io

io: ma non dovevi essere alla festa?

Liam: dovevo risolvere questa situazione, non potevo aspettare

io: ok, aspetta che mi vado a vestire e sono subito da te

lo lasciai lì e corsi in camera a vestirmi, mi appoggiai alla porta e passai le dita sulle labbra, non sembrava vero...

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Capitolo 10
*** Capitolo9 ***


tornai in salotto pochi minuti dopo, Liam seduto sul divano, mi siedo accanto a lui e mi giro a guardarlo

liam: sammy, non sai quanto attendevo questo momento

io: beh ne ho una vaga idea...

liam mi guarda stranito

io: eh sì, un piccione viaggiatore mi aveva dato qualche dritta

Liam: e dimmi questo piccione si chiama mica Louis?

Io: ma non te lo hanno insegnato che si dice il peccato ma non il peccatore?

Liam: lo prendo per un sì...

passammo la serata guardando un film in tv con una boule di popcorn che spazzolammo a dovere, tra le sue braccia mi sentivo come in un porto sicuro dopo la tempesta.

Ad un certo punto un rumore molesto contro la porta, sembrava che qualcuno stesse cercando di entrare, era uno di quei momenti in cui vorresti avere una mazza da baseball a portata di mano, presi un ombrello vicino alla porta, liam davanti a me anche lui armato di ombrello quando la porta si apre e due corpi crollano a terra, accendiamo la luce e lo spettacolo che ci trovammo davanti fu quasi comico Allie a terra avvinghiati da una parte ed io e liam armati di ombrelli dall'altra.

Io: cosa sta succedendo?

Allie: ehm non riuscivo ad aprire la porta, e louis beh sì louis si è offerto di aiutarmi a spingerla, era proprio bloccata.

Louis si alzò aiutando anche Allie

louis: e tu liam cosa ci fai qui? Non dovevi andare a casa che non ti sentivi bene?

Liam: volevo controllare che sammy stesse bene

nessuno si era bevuto entrambe le storie ma decidemmo di passarci sopra. Dopo pochi minuti i ragazzi ci lasciarono ed iniziò il mio terzo grado ad allie

io: allora allie da quando mi tieni un segreto?

Allie: ma che segreto,cosa vai farneticando?

Io: tu + louis + avvinghiati contro la porta...come lo spieghi?
Allie: te lo ho detto, stavo cercando di aprire...

io: non ci creeeeedo....

allie: oddio ma non ti posso nascondere niente neh?

Io feci cenno di no con la testa ed aspettai che continuasse

allie: io e louis ci stiamo come dire frequentando da un paio di giorni, ok ora lo sai :D

io: awww e perchè me lo tenevi nascosto?

Allie: ma non lo so è tutto così strano, sai usciamo da tanto poco tempo che non volevamo dirlo...ma invece tu e liam? È tutto il giorno che siete strani

le raccontai tutto davanti ad una tazza di te con i biscotti.

Io: però non devi dire nulla a nessuno chiaro?

La mattina dopo mi recai come sempre al lavoro, poco prima di entrare ricevetti un messaggio da parte di liam “buongiorno principessa, oggi ti va di pranzare insieme?”

come potevo dire di no? Accettai volentieri e passai tutta la mattinata a controllare l'orologio sperando che arrivasse presto mezzogiorno.

A mezzogiorno spaccato ero fuori dal palazzo in attesa di vederlo, arrivò con un taxi, mi aprì la portiera e si sedette accanto a me, si rivolse poi al tassista “ Piccadilly avenue per piacere”

si girò verso di me e mi stampò un bacio sulle labbra

Liam: buongiorno

io: salve sconosciuto

prima di scendere dal taxi controllò di non vedere possibili fans ed entrammo nel ristorante. Niente di estremamente formale, un ambientino tranquillo, rilassante quasi.

Il pranzo oltre che delizioso volò letteralmente e ben presto dovetti tornare al lavoro.

Liam: oh sì...stasera ti va se porto un film e ce lo guardiamo lì da te?

Io: certo, io mi occupo delle cibarie allora, a dopo

corsi dentro al taxi che mi aspettava e salutai con la manina stile bambina di due anni Liam.

La giornata fu estremamente monotona e noiosa, non vedevo l'ora di uscire, ed appena possibile scrissi ad Allie un sms “hai impegni stasera? Perchè verrebbe liam se per te non è un problema...”

dopo neanche una decina di minuti mi rispose “bene se liam è da te io posso stare da louis...pensi di riuscire a trattenerlo lì da te per la notte?”

Io “allie che intenzioni hai con louis???”

Allie “niente che non faresti anche tu”

mi immaginai la risata di allie dall'altra parte del telefono

rientrai a casa, doccia e poi sistemai un pochino in salotto. Alle 7.30 Liam era sulla porta con un mazzo di fiori ed un dvd

io: ma ciao...oddio sono bellissimi! Ma non dovevi!!!

liam: oh ma non sono per te, io li avevo presi per allie...che tra l'altro mi ha praticamente cacciato da casa mia XD

io: benvenuto nel mondo di allie

Cenammo con calma, per poi accomodarci sul divano per vederci Pearl Harbor, film visto e rivisto, ma pur sempre un classico.

La serata passò tranquilla, qualche bacio, carezza, con Liam accanto era la dolcezza più assoluta a prendere il sopravvento.

Mi alzai per togliere il dvd oramai finito quando Liam mi tirò verso di se facendomi cadere seduta sulle sue gambe, le nostre bocche sembravano come calamite, mi spostai leggermente per stare più comoda. Le sue mani si facevano spazio sotto la mia camicietta facendomi rabbrividire con il suo tocco delicato e congelato

liam: tutto bene?

Io: shhh

feci in modo che le nostre labbra danzassero di nuovo all'unisono, poi liam si alzò in piedi sorreggendomi mentre io mi aiutavo ancorandomi alla sua vita, e senza staccarci mi posò con delicatezza sul letto, mi stesi e lui mi seguì, iniziai a sbottonargli la camicia, il mio cervello oramai era andato, sapevo che probabilmente non era la cosa giusta e soprattutto non era da me, non al primo vero appuntamento, ma si riusciva a percepire nell'aria la tensione che c'era tra noi.i suoi baci roventi come ad assaporare la mia pelle furono la scintilla finale, se inizialmente volevo che tutto si svolgesse nella lentezza più assoluta per assaporare ogni istante, ogni brivido, ora volevo solo farmi conquistare da quel ragazzo che aveva mandato a farsi benedire tutto il mio pudore.

I nostri corpi combaciavano perfettamente e sì, probabilmente feci l'amore per la prima volta, provai sensazioni mai provate prima.

Quando si accasciò accanto a me appoggiai delicatamente la mia testa sul suo petto, il respiro ancora corto e la pelle ancora scossa da brividi, con un gesto da maestro tirò su il lenzuolo e ci coprì entrambi.

Non sapevo cosa dire, come comportarmi, era tutto estremamente perfetto, qualsiasi cosa che avrei potuto pensare o dire avrebbe rovinato l'atmosfera

liam: ti amo

boom e ora...

io: anch'io Liam

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