Come Freddie Mercury ha cambiato la mia vita.

di freeedom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo - qualcosa cambierà. ***
Capitolo 2: *** tutti vorrebbero essere lei. ***
Capitolo 3: *** Fronoxidis ''palla di lardo'' e vestiti nuovi. ***
Capitolo 4: *** Lemon, Ratten e le materie da scegliere. ***
Capitolo 5: *** a kind of magic. ***
Capitolo 6: *** le disgrazie di Liam. ***
Capitolo 7: *** so wie du bist = seri guai in vista! ***
Capitolo 8: *** ragazze in rosso. ***
Capitolo 9: *** don't stop me now. ***
Capitolo 10: *** la miglior serata di sempre. ***
Capitolo 11: *** vari tipi di studenti in crisi. ***
Capitolo 12: *** sorprese sorprendenti - Liam e Ryden ***
Capitolo 13: *** sorprese sorprendenti - Max ***



Capitolo 1
*** prologo - qualcosa cambierà. ***


  

PROLOGO

qualcosa cambierà.

 

Piovoso pomeriggio di settembre.

Io, Alison Andrews, barricata in camera mia, preparo una valigia enorme e nera con cura per me stranamente meticolosa. Ho impiegato tre giorni a selezionare uno per uno tutti i capi di abbigliamento che entreranno in questo bagaglio, scegliendo solo i miei indumenti più fashion e alla moda. Questo perchè mi serviranno per occasioni a dir poco molto, molto particolari:

 

Domani parto per Ashford, dove frequenterò il liceo in convitto. Per questo è importante avere dei bellissimi vestiti: voglio fare buona impressione, farmi una vita totalmente diversa da quella che avevo alle medie. Essere una popolare, che tutti desiderano, con cui tutti vogliono fare amicizia. Non che durante gli anni precedenti io sia stata una sfigata totale, questo no. Ma da quando mi era scappato davanti a tutta la classe che il mio gruppo preferito erano i Tokyo Hotel i compagni avevano cominciato a guardarmi con occhi diversi. Per farla breve, dopo quel piccolo incidente l'unica persona che non mi aveva riempita di battute e commentini sarcastici a raffica era stata Lisa, la mia migliore amica.


In quest'esatto momento squilla il telefono, che tengo malamente appoggiato sul comodino. Lo afferro e rispondo il più velocemente possibile.

''Pronto'', esclamo.

''Ali, sono io, Lisa!''

Alzo gli occhi al cielo. Ora, non fraintendetemi: voglio molto bene a Lisa e le sono grata per tutto quello che ha fatto per me, ma qualche volta gradirei se fosse un po' meno logorroica. Durante la sua ultima telefonata non ha fatto che farneticare sulla nuova tinta fatta apposta per la nuova scuola per quaranta milioni di anni. E, per essere chiari, l'ultima chiamata risale a due minuti fa.

''Se hai intenzione di farmi un altro monologo sulla tua nuova tinta mi vedrò corstretta a dirti au revoir, Liese. Sono moolto impegnata''.

La mia cosiddetta migliore amica scoppia in una risata che lei ritiene molto contagiosa e accattivante, ma a dire il vero mette una larga paura.

''Certo, a riempire la valigia con centinaia di vestiti super trendy che ti facciano sembrare la stella della scuola?''

A volte ho la strana sensazione che Lisa sia una veggente.

''Vieni al dunque''.

''Credi che troveremo dei bei ragazzi al liceo?''

''Ovviamente no, dal momento che sarà frequentato unicamente da amebe in bikini. CERTO che ne troveremo, non essere così maledettamente stupida''.

Lisa naturalmente si è offesa alla Lisa-maniera.

''Scusami sai se volevo solo assicurarmi che ti saresti trovata un fidanzato. Non mi preoccuperò mai più per te. Da questo momento per me sarà come se fossi morta''.

E mi ha sbattuto il telefono in faccia.

Oh, momenti felici!

 

Circa venti secondi dopo mi richiama.

''Alison, ufficialmente io ancora non ti parlo, ma secondo te se per l'arrivo al campus indossassi la maglia blu a fascia sembrerei una totale sfacciata o solo una ragazza provocante?''

Che Dio ce ne scampi.

 

Quando, circa ottant'anni più tardi, Lisa riattacca, mi guardo allo specchio. Sono davvero così male?

Capelli abbastanza lunghi (da quando non me li taglia più mia madre ho detto definitivamente addio alla capigliatura da scodella che mi caratterizzava in infanzia), lisci, abbastanza belli. Forse un po' troppo smorti. Occhi grandi, marron cioccolato, abbastanza comuni. Naso dritto, gambe lunghe di cui vado estremamente fiera. Il mio unico problema è l'apparecchio per i denti, che mi fa sembrare una con un binario ferroviario in bocca. Ma si sa, dalla vita non si può avere tutto.

 

Mi guardo di nuovo in viso, stavolta con un'espressione molto più decisa di quella di prima.

Qualcosa nella mia vita cambierà. Ne sono assolutamente sicura.

 

 

 

 

Ehm.

Buonasera. Sono Matilde, tanto piacere. Tanto piacere e tanti saluti :)

Ora, dubito fortemente che, tra le 1000000000 storie su questo sito, qualcuno leggerà mai la mia e questo paragrafetto, ma se mai dovesse capitare INFINITE GRAZIE per averlo fatto, lo apprezzo immensamente!Comunque (mi rivolgo direttamente alla persona ipotetica che forse magari un giorno leggerà tutto questo) questo è solo un capitoletto iniziale e introduttivo, i prossimi saranno certamente più lunghi e mi auguro che siano anche più belli, perchè questo decisamente non è venuto un granchè ç_ç

Non so nemmeno perchè ho pubblicato questa storia, immagino che sia perchè mi va di rendermi ridicola su questo meraviglioso sito.

 

Se hai letto questa storia, ti ringrazio davvero con il cuore. Un bacio :)

 

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Capitolo 2
*** tutti vorrebbero essere lei. ***


 

CAPITOLO II

tutti vorrebbero essere lei.

 

Sono in macchina assieme a mia madre e Lisa. Tanto per cambiare, fuori c'è un vento polare. Non potrei essere di umore più laconico mentre ci dirigiamo verso la St. James School, mentre invece mamma e Lisa sembrano spaventosamente in vena di chiacchiere. La donna che mi ha partorita che dovrebbe essere per me d'esempio e sostegno ha appena finito una dettagliata descrizione su quella volta in cui, durante il primo anno di liceo, è stata parte di un menage a trois (vi prego, non chiedetemi altro), mentre Lisa, che ora ha i capelli neri come il petrolio, disquisisce allegramente da ormai dieci minuti sulle sue sopracciglia.

''..credo che dovrei rifarmele, magari assottigliarle un po'. Tu che ne pensi Ali? Si si, me le faccio. Anzi, hai la pinzetta a portata di mano? Quasi quasi me le faccio adesso''.

''Una volta quando avevo la vostra età mi sono fatta le sopracciglia a mani nude usando la colla vilinica'', se ne esce mia mamma, in tono spensierato in modo preoccupante.

Non può essere vero.

O si?

 

Ad ogni modo, pur di mettere fine alla conversazione, estraggo le pinzette dalla mia trousse per il trucco e le passo a Lisa, che comincia subito ad estirpare peli a velocità supersonica, senza neanche usare uno specchietto. Le farei notare che se se le strappa in questo modo le rispunteranno uguali a quelle di Mr. Magorium, ma sono davvero trooooppo stanca per compiere una buona azione.

 

 

''OH MIO DIO! OH MIO DIO!''

Le urla di Lisa mi risvegliano dal sonno in cui il dolce rombo dell'automobile mi aveva fatta precipitare.

''Zitta Liese'', bofonchio, ancora in dormiveglia.

''GUARDAMI ALISON! GUARDAMI IN FACCIA!''

La guardo in faccia ed in men che non si dica scoppio a ridere come un'invasata. Le sue sopracciglia sono una cosa talmente orribile da risultare indescrivibile. Una è curva e, se possibile, più folta di prima, mentre l'altra è sottilissima e praticamente triangolare.

''STAI ZITTA ALISON! STAI ZITTA O APPENA ARRIVIAMO A SCUOLA TI GIURO CHE FACCIO VEDERE A TUTTI LA TUA MAGLIETTA DI BILL KAULITZ!''

Mi costringo a tacere, ma ho ancora le lacrime agli occhi dal gran ridere. Lisa per una buona volta sembra aver perso la sua irrefrenabile parlantina e si tiene una mano sulla fronte piagnucolando ininterrottamente. Non ha tempo per darsi una sistemata, dal momento che siamo arrivate a scuola. Salutiamo mia madre senza rimpianti (credetemi, non vederla per un quadrimestre intero non potra essere che un sollievo) e, munite delle nostre valige e di mappe della scuola, ci dirigiamo verso il cortile principale, dove ci sarà il ritrovo per gli studenti del primo anno. E' veramente un istituto enorme, composto da una decina di edifici giallognoli. Stando alla mappa, quello in centro, il più grande di tutti, è l'edificio pricncipale, con le aule, la segreteria ed i laboratori scolastici. Poi ci sono tre dormitori, quello maschile, quello femminile e quello del personale scolastico. Altri quattro palazzi ospitano la mensa, la palestra, la piscina coperta (!) e la palestra di arrampicata. Gli ultimi due contengono la biblioteca e l'auditorium. Dietro alla palestra ci sono campi da calcio, basket, e tennis e c'è addirittura una pista da minigolf. C'è un prato ENORME con il parco avventura (spero sinceramente che l'arrampicata sia presa più alla leggera di quanto non sembri: sono totalmente negata per questo genere di sport). C'è addirittura una pista da atletica leggera.

''Questa scuola è enorme'', mi sussurra Lisa, un po' intimidita e sempre con una mano scrupolosamente posata sulla fronte.

''Già. E poi, quanta gente!''

Infatti, oltre a noi, una folla enorme affluisce verso il cosiddetto cortile principale, che si scopre essere un praticello spelacchiato con alcune panchine in pietra. Io e Lisaci guardiamo attorno. Ci sono UN SACCO di bei ragazzi. Ma davvero un sacco. I nostri compagni delle medie erano un clan di sfigatelli convinti che avere i baffi e puzzare di sudore fosse il top del fascino, da dove son saltati fuori questi strafighi che si lasciano alle spalle scie infinite di colonia?!

''I ragazzi sono tutti così.. così..''

''PERFETTI'', completa Lisa, con gli occhi sgranati. Si è persino dimenticata dello stato in cui sono le sopracciglia, le braccia le pendono inerti lungo i fianchi mentre guarda praticamente con la bava alla bocca un moro alto circa sette metri ed assolutamente fuori dalla sua portata.

''Lisa guarda guarda guarda! Quei due vengono verso di noi!''

Strattono Lisa come una pazza e le indico due ragazzi belli da far paura che sei incamminano nela nostra direzione. Comincio ad andare in iperventilazione.

''Non ti preoccupare. Li dobbiamo soltanto salutare con sicurezza, così crederanno che in un passato non troppo remoto siamo state molto popolari. Poi ci presentiamo, facciamo amicizia coi più fghi della scuola e arrivederci Roma!''

''Liese, non sono convinta che sia una così buona idea e poi..''

''CIAO!''

Troppo tardi. Lisa saluta i due con un grande agitamento di mani e di braccia. Loro non sembrano troppo convinti e si scambiano occhiate perplesse, ma si avvicinano ugualmente verso di noi.

''..ci conosciamo?'', chiede il più alto, un ragazzo con gli occhi azzurri come il mare ed i capelli un po' mossi, biondo castano e dall'aspetto setosissimo.

''No, ma pensavo di poter rimediare ora'', esclama Lisa, e scoppia in una risatina da oca attorcigliandosi una ciocca nera attorno all'indice. Oh santo cielo. L'altro ragazzo, che è il più bello che abbia mai visto in vita mia (ricci marroni, occhi verdi, sentochestopersvenire), aggrotta la fronte.

''Liam'', si presenta. ''Lui è Max e noi dobbiamo andare''.

E senza una sola parola di più prende per il braccio il suo amico e lo trascina via.

''Un successone Liese. I miei complimenti''.

''Mi domando se non ci abbiamo ripensato per via delle mie sopracciglia''.

 

Ci giriamo verso la direzione dove le due bellezze soprannaturali sono sparite e ci accorgiamo che, mentre Liam sta un po' in disparte, Max si è fermato a parlare con una ragazza. Sorride allegramente, ride di gusto, parla ininterrottamente. Con un brivido di gelosia guardo la ragazza.

''Lei ha assolutamente tutto. Niente è difficile se sei come quella lì''.

La ragazza in questione è a dir poco uno splendore. Capelli sottilissimi, mossi, lunghi, di un colore naturale castano chiaro che normalmente giudicherei banale, ma su di lei mi sembra magnifico. Occhi grandi, grandi, veramente grandi, color del mare. Fisico impeccabile, anche se è un po' minuta. Vestita benissimo (anche se un pochino leggera per questa temperatura) ha due piedini minuscoli che calzano un paio di ballerine blu che le stanno benissimo. Sembra che faccia tutto nel modo giusto. Sorride nel modo giusto, si muove nel modo giusto, è impeccabile ed aggraziata.

''Come vorrei essere lei'', sussurro a Lisa.

''Figurati'', replica lei. ''Scommetto che è un'oca''.

Eppure non riesco a fare a meno di invidiarla.

 

Mi distrae una voce gracchiante che sembra provenire da un'altoparlante nascosto chissà dove.

''Buongiorrrrrno rrragazzi!'', gracchia, con una erre marcatamente arrotata. ''Sono la vostrrrra prrrreside, benvenuti nel liceo St.James! Orrrra vi potrrrrete sistemarrrre nelle vostrrre camerrre. Ritirrrerrrrete le chiavi in segrrrreterrria. Le camerrrre sono da trrrre o cinque perrrsone. Appuntamento alle dieci all'auditorrrrium. Diverrrrtitevi, ohohohoh!''

Lisa mi guarda, io la guardo.

''Se questa squilibrata è una preside, questa scuola certamente è un manicomio''.

 

Chiavi: ritirate.

Abbiamo ottenuto una stanza da tre. Io e Lisa eravamo già sicure di essere nella stessa camera (lo avevamo specificato nell'iscrizione), ma non ci aspettavamo di dover convivere con una terza inquilina, che è una certa Ryden Melville. Mentre arranchiamo su per le scale (ovviamente la nostra camera è al milionesimo piano) con le valige appresso, ne parliamo animatamente.

''Magari.. sarà.. una secchiona!'', ansima Liese, che non si può certo definire una tipa sportiva.

''Almeno potrebbe farci i compiti. No, sicuramente sarà una stramba da far paura, o un'oca insopportabile. Qual'è il nostro numero di stanza?''

''321''.

''Guarda, siamo arrivate''.

Effettivamente, una porta con il numero 321 in ottone si staglia davanti a noi. Armeggio un po' con la serratura, ma non riesco ad aprire.

''E dai.. apriti..'', borbotto, ma non ci riesco.

 

Improvvisamente, qualcuno spalanca la porta dall'interno.

''Ciao!'', esclama con voce squillante la suddetta persona.

Spalanco gli occhi per lo stupore: davanti a me c'è una ragazzina minuta, con capelli perfetti, grandi occhi espressivi, un enorme sorriso stampato in faccia ed incantevoli ballerine blu ai piedi.

 

 

 

 

Ciao! Buongiorno! Sono sempre io, Matilde!

Spero che questo capitolo sia un po' più bello del primo, si introduce un personaggio importante a cui sono molto affezionata :3 Inoltre scusate per la noiosa descrizione della scuola, serve solo per farsi un'idea di com'è strutturata l'ambientazione dell'intera stroia :)

I miei ringraziamenti vanno in particolare alle 25 persone che hanno visualizzato la mia storia (non me l'aspettavo *-*) e allasplendida scrittrice che mi ha letta, aggiunta nelle seguite e perfino recensita! Ti ringrazio di tutto cuore. Mi piace molto scrivere su questo sito, è davvero una bellissima esperienza.

Arrivederci e abbracci :)

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Capitolo 3
*** Fronoxidis ''palla di lardo'' e vestiti nuovi. ***


CAPITOLO III

Fronoxidis ''palla di lardo'' e vestiti nuovi.

 

Sto impalata davanti alla porta boccheggiando come un pesce lesso. Non so neanche io il motivo di tanto stupore, fatto sta che ritrovarmi nella stessa stanza di quella ragazza che fino ad un momento prima avevo tanto invidiato mi ha totalmente, completamente spiazzata.

''Piacere, sono Ryden'', esclama lei, ed io non riesco a rispondere.

Sfortunatamente Lisa decide che è il momento di prendere in mano la situazione con un'entrata delle sue e, con un platonico scuotimento di chioma, allunga la mano alla nostra nuova coinquilina con fare altezzoso.

''Piacere. Io sono Lisa, e lei è Alison, la mia migliore amica''.

Mi batto una mano sulla fronte, disperata.

Era davvero necessario?! So per certo che Lisa ha tirato fuori questo comportamento assurdo da quel libro di sua sorella che abbiamo letto una volta: dice che per essere popolare devi da subito affermare la tua superiorità e fare come se la persona davanti a te fosse una totale deficiente. Secondo me è solo un mucchio di scemenze, ma Lisa sembra averlo preso molto sul serio.

Ryden la guarda. Lei è una che di popolarità ne sa qualcosa, glielo leggo in faccia. Ora farà un'uscita da leader dell'universo che lascerà Lisa a bocca aperta e noi saremo etichettate come le nullità della scuola, me lo sento.

''Si. Ok. Io ho un gatto''.

La guardo.

Anche Lisa la guarda.

Lei fa spallucce.

''Pensavo che trovarsi i vestiti ricoperti da una peluria arancione non fosse il modo migliore per scoprirlo''.

Proprio non riesco a spiccicar parola.

Questa tipa è vagamente, vagamente.. strana, quasi inquietante a dire il vero. Infatti, senza una sola parola di più, trotterella in camera e ritorna sull'uscio con in braccio un.. coso.

Non lo si può nemmeno definire un gatto. E' talmente grasso che sembra non avere più una forma. Rotolini di ciccia gli spuntano dappertutto, ha il naso schiacciato e le palpebre talmente appesantite dal lardo che a malapena riesce a tenere gli occhi aperti.

''Fronoxidis, saluta'', gli intima Ryden.

Il gatto tenta disperatamente diaprire un occhio e guardarci, ma non ci riesce. Lo sforzo però lo stanca talmente che comincia ad ansimare. La sua padrona lo posa a terra e lui cerca di trascinarsi dentro la stanza, ma è troppo sfiancato anche solo per muovere un passo. Si accascia per terra occupando tre quarti di pavimento, esausto e con la lingua penzoloni.

''E' un po' fuori forma'', tento io, cercando di non offendere Ryden.

''Tutti lo giudicano per questo''.

''No, no,non intendevo..''

''Lui è un giovane gatto emancipato''.

''Si, beh..''

''Se i gatti avessero delle elezioni lui avrebbe diritto al voto come tutti gli altri''.

Rinuncio a replicare e guardo Ryden con fare interlocutorio. Lei dapprima sta ferma immobile come una statua, poi si scatena in quella che sembra una danza irlandese molto storpiata.

''Che.. stai.. facendo?''

''Scarico la tensione. Utile, comodo, divertente. Vi serve una mano a portare dentro le valige?''

I cambiamenti repentini d'umore di questa ragazza mi sconcertano a dir poco, ma decido di approfittare del suo slancio di gentilezza e accetto. In breve tempo ci accaparriamo ognuna un letto ed un armadio, sistemiamo le nostre cose in bagno ed in men che non si dica ci ritroviamo tutte e tre in centro alla stanza con le mani in mano e gli sguardi persi.

''Dovrei cambiarmi d'abito'', azzarda Lisa che, sconcertata quanto me dalle stramberie di Ryden, ha perso tutta la sua sicurezza.

''Ho addosso l'odore della macchina''.

Lo sguardo di Ryden letteralmente si illumina e non posso fare a meno di notare che, bizzarra o no, è davvero bella, bella da far paura.

''Certamente!'', trilla, al settimo cielo.

Va al suo armadio, lo apre e davanti a me si spalanca il mondo delle meraviglie.

Decine di vestiti. Innumerevoli paia di pantaloni di ogni tipo, magliette particolari, semplici, per lo sport, tutte con un'unica caratteristica in comune: impeccabile eleganza e stile da vendere. Scarpe che spuntano da ogni angolo, un numero sproposito di paia di stivali e ballerine.

''Quelli.. quelli sonoi tuoi vestiti?'', le chiedo, con un fremito di eccitazione.

Ed in un attimo ci ritroviamo in tre sedute su un letto a chiacchierare, ridere e divertirci come se ci conoscessimo da una vita. Ryden è esilarante, anche se non mi sbagliavo riguardo la sua sanità mentale lievemente alterata. Ci racconta un sacco di cose che le sono successe alle medie che confermano ogni mio presentimento. Parla un sacco, non si vergogna di niente ed è strepitosamente spontanea. Poi, come a voler far avverare un magnifico sogno, si offre di prestarci i suoi vestiti ed in un momento la stanza si trasforma quasi nel set fotografico di una rivista di moda. Ryden sembra davvero una stilista e si offe addirittura di sistemare le sopracciglia a Lisa, che ovviamente accetta entusiasta.

Alle nove e mezza siamo tutte e tre pronte. Io indosso un paio di jeans al ginocchio con una canottiera nera sfilacciata sulla schiena, Lisa una camicia e dei jeans bianchi, mentre Ryden ha optato per un vestito bianco leggerissimo ed un paio di sandali. A dire il vero il vestito bianco l'avrei voluto io, ma quando l'ho provato sembravo una sgualdrina totale, anche perchè, essendo più alta di Ryden, mi andava un po' corto. A lei invece, neanche a dirlo, sta splendidamente. Lisa si è strizzata a forza in un paio di jeans che sono minimo una taglia sotto la sua. Se continua a trattenere il fiato in quel modo perchè non le stringano finirà per diventare anemica.

''Alle dieci c'è l'incontro all'auditorium, cominciamo ad avviarci?'', propongo io.

Ryden, senza alcun motivo al mondo, mi rivolge un sorriso molto, molto inquietante e pericolosamente simile a quello di Lisa. Solo che, a differenza della mia migliore amica, che queste espressioni le fa con la convinzione di sembrare attraente, Ryden mi dedica questo tipo di sorrisi con la piena consapevolezza di passare per una perfetta deficiente.

''Possiamo aspettare ancora un attimo? Il mio migliore amico mi aveva promesso che sarebbe passato a prendermi per andare assieme e non so quando..''

Qualcuno improvvisamente suona il campanello. Mentre io devo ancora metabolizzare completamente il fatto che ci sia un campanello e Ryden è precipitata in uno dei suoi abissi di follia ed isteria, Lisa, con una prontezza di spirito da lei decisamente inusuale, va ad aprire alla porta.

''Ciao, Ryden è in ca..''

La frase le muore in gola. Sbircio l'entrata della nostra stanza ed, improvvisamente, capisco perchè.

Il migliore amico di Ryden (uno schianto di biondino alto e magro che raccomando sentitamentea tutte le amanti dei ragazzi dai capelli chiari) se ne sta impalato sull'uscio, sfoggiando un sorriso enorme e denti bianchissimi. Ma, nonostante sia bello da togliere il fiato, non credo sia a causa sua che Lisa si è zittita. Alle spalle del biondo infatti ci sono nientemeno che Max e Liam, il primo che sorride un po' incerto ed il secondo (sentochestopersvenire) ha le mani in tasca e la fronte un po' corrugata.

Per la seconda volta in una giornata, io e Lisa restiamo paralizzate.

Ryden invece sembra aver miracolosamente riacquistato il senno. Fluttua verso il suo amico sorridendo allegramente, lo raggiunge e ci presenta.

''Simon, queste sono le mie due nuove amiche e compagne di stanza, Lisa e Alison. Lisa, Alison, ecco a voi Simon, il mio migliore amico''.

Simon sorride, tutto allegro. Dall'apparenza sembra squilibrato, pazzo, strano e bellissimo almeno quanto Ryden. Sono davvero una gran coppia, devo ammetterlo.

''Tanto piacere'', ci saluta. ''Anche io ho portato i miei nuovi compagni di stanza''.

Ryden li osserva per un attimo.

''Oh si, ci siamo parlati nel cortile'', ricorda, con un vago sorriso. ''Tu devi essere Max e tu.. Lino? Lemon?''

Liam improvvisamente si infiamma e si gira verso Ryden, incenerendola con lo sguardo.

''LIAM'', grigna, scontroso. Poi, OHMIODIOSANTISSIMODITUTTALATERRA, di gira verso di me. ''Tu sei Alison, vero?'', mi chiede, abbozzando un sorriso.

 

Liam ricorda il mio nome.

Se lo ricorda.

E Ryden non si ricorda il suo.

Oh, ma chi se ne frega di Ryden?

Anche se in questo momento sento di amarla. E amo il suo migliore amico, e questa scuola, e Lisa, e Max e DECISAMENTE, DECISAMENTE amo il fatto che Liam lo strafigo si ricordi il mio nome.

 

Sorrido e faccio per rispondergli, quando improvvisamente, orribilmente, disgraziatamente inciampo in qualcosa. Rovino a terra con un gridolino, tutti mi guardano, soprattutto Liam, sento che potrei morire dalla vergogna. Scocco un'occhiata alla cosa in cui sono inciampata, e mi accorgo che si tratta di una massa informe arancione che non sa aprire gli occhi ed ora mi sta facendo le fusa come un trattore.

Il mio esordio al mondo della popolarità rovinato da un gatto obeso.

Avrò mai una vita normale?

 

 

 

 

 

Buonasera buonasera buonaserissima! :D

Nuovo capitolo arrivato, un po' noiosetto, ma che ci si può fare? Dovevo assolutamente cercare di caratterizzare almeno un po' il personaggio di Ryden, perchè voglio che sia chiaro fin da subito che lei è una ragazza MOLTO MOLTO bizzarra.

Inoltre, anche se so che è prestissimissimo per dirlo, vorrei sapere a pelle quali coppie (in ogni storia ci sono delle coppie, no?) vi ispirano per il futuro. Sapere il vostro parere mi farebbe davvero tantissimissimo piacere *-*

 

Tanti tanti tanti ringraziamenti a chi mi ha letta, a chi mi ha recensita e a chi mi ha addirittura aggiunta alle seguite. Serve ribadire quanto io lo apprezzi?


Al prossimo capitolo, tanti cari saluti :)

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Capitolo 4
*** Lemon, Ratten e le materie da scegliere. ***


 

 

 

CAPITOLO IV

Lemon, Ratten e le materie da scegliere.

 

Non ho assolutamente il coraggio di alzare lo sguardo. Vorrei semplicemente che si aprisse una voragine nel pavimento nella quale poter sprofondare. Sento di essere diventata del classico color ciliegia che assumo tutte le volte che sono in imbarazzo.

''Ti serve una mano?''

Liam mi tende un braccio e mi sorride. Oh mio Dio, ha veramente un bel sorriso. E gli occhi talmente verdi che sembrano caramelle gommose alla menta. E quei ricciolini adorabili, in cui se solo potessi tufferei le mani anche seduta stante.

''Uhm. Una mano. Si, immagino.. di si''.

Liam mi aiuta ad alzarmi. Tutti ci guardano immersi in un silenzio carico di tensione. Tutti tranne Fronoxidis, che si mette a miagolare rauco come un fumatore accanito, e Ryden, che, con una risatina da troll, mi indica ed esclama:

''Sei rossissima!''

Grazie mille, Ryden. Devo ammettere che questa ragazza ha un talento naturale per sbandierare ai quattro venti quel tipo di cose scomode che tutti sanno ma nessuno dice ad alta voce.

Liam le scocca un'occhiata di fuoco.

''Nessuno ha chiesto il tuo parere'', sibila, secco.

''Mi sei fin da subito rimasto impresso per la tua simpatia, Lemon''.

Ryden è pacatissima. Sembra che niente possa levarle quel sorriso sbarazzino ed allegro dalla faccia. Se qualcuno mi avesse appioppato una risposta del genere, io sicuramente non avrei avuto l'audacia che Ryden padroneggia senza fatica.

''E tu a me per la tua prontezza di spirito, Ratten''.

''DIVENTEREMO GRANDI AMICI!'', grida Simon, con un megasorrisone.

Mette un braccio attorno alla spalla di Ryden e l'altro attorno a quella di Liam e si avvia lungo il corridoio, trascinandoseli dietro.

Io, Lisa ed uno sconcertatissimo Max non possiamo fare altro che seguirli, io con uno stormo di farfalle che svolazza nello stomaco.

 

Quando arriviamo all'auditorium è già quasi tutto pieno. All'entrata ci sono degli insegnanti che ci mettono in mano una lista di materie. Dobbiamo contrassegnare quali vogliamo seguire durante l'anno. Inglese, storia e matematica sono le uniche tre obbligatorie, mentre le altre sono tutte a scelta. Ce ne sono un sacco: fisica, chimica, scienze, scienze applicate, latino, arte, tecnologia, disegno tecnico, informatica, tedesco, italiano, filosofia, storia dell'arte e francese. Bisogna sceglierne sette, per avere un totale di dieci materie. Mentre prendiamo posto sussurro a Liam, tanto per fare conversazione:

''Dieci materie mi sembrano un sacco, tu a quali pensi di iscriverti?''

Liam fa spallucce.

''Sicuramente a chimica e scienze. Poi pensavo a disegno tecnico, informatica, un paio di lingue e forse arte. Di sicuro eviterò fermamente quelle materie inutili, tipo storia dell'arte e filosofia''.

''Questo soltanto perchè sei un idiota'', ribatte una vocetta petulante (che entrambi riconosciamo all'istante) accanto a Liam.

Lui, alzando gli occhi al cielo, si gira.

''Scommetto che tu queste scemenze le adori, Ratten''.

Ryden sorride melliflua.

''Mais oui, mon petit idiot''.

''Quali corsi hai intenzione di frequentare?''

''Tedesco, francese, italiano, latino, storia dell'arte, arte e filosofia''.

Strabuzzo gli occhi in direzione di Ryden.

''Ma sono praticamente solo lingue! E non c'è neanche una materia scientifica!''

Lei arriccia il naso come un criceto impazzito, noncurante.

Decido di lasciar perdere e comincio a confrontare le materie con quelle di Lisa e Max (che se la intendono alla grande). Cerco di iscrivermi dalla maggior parte di quelle nominate da Liam, anche se non me la sento proprio di imbarcarmi in chimica ed al suo posto scelgo storia dell'arte. Nel frattempo, Liam sta bisticciando furiosamente con Ryden, mentre Simon flirta con una ragazza seduta un paio di file davanti a noi. Sento i due fuori di testa sibilarsi insulti e darsi fastidio a vicenda.

''SMETTILA di punzecchiarmi con quella matita Lemon''.

''Oh mio Dio Ratten, ma tu non stai mai zitta?!''

''Ti prego, ti prego, per amor del cielo, lasciami in pace''.

 

L'unica cosa che riesce a zittirli è la comparsa della preside sul palco dell'auditorium. E' una donna alta si e no un metro, che peserà circa centosessanta chili per gamba. Ha i denti sproporzionatamente grandi e all'infuori ed un paio di occhialetti ovali in bilico sugli zigomi paffuti. E' talmente sproporzionata che ci si incanta a guardarla, infatti già pochi istanti dopo la sua comparsa l'intera sala sprofonda in un silenzio quasi irreale.

''E' così.. così..'', azzardo timidamente.

''..massiccia!'', completa Liam alla mia sinistra, che la fissa con una nota di ammirazione nella voce.

''E' talmente enormemente grassa che quasi mi affascina'', si inserisce Max, anche lui incapace di smettere di fissarla.

''Chissà dove compra i pantaloni. Forse se li fa fare su misura'', aggiunge Lisa, causando uno scoppio di risatine spastiche da parte di Max, che le siede accanto.

 

''OHOHOHOHOH!'', ride la preside, e tutti fanno un salto sulla sedia. A quanto pare non sono l'unica che aveva dimenticato la sua voce, acutissima e con delle erre assurde.

''Buongiorrrno rrragazzi! Avete scelto le materrrie? Brrrrrrrravissimi! In settimana comparrrrirrrranno in segrrreterrria le liste delle classi, se volete scoprrrrirrrre con chi dividerrrrete il banco andatele a contrrrrollarrrre!''

Mentre lei parla, parla e parla un professore passa tra le sedie (comode poltroncine come quelle dei cinema) a raccogliere i nostri fogli. La preside comincia un discorso eterno sulle regole della scuola, i professori, le camere da letto e questo tipo di fesserie, ma dopo neanche dieci minuti nessuno la ascolta più. Max e Lisa ridacchiano sottovoce, Simon e Ryden stanno facendo qualcosa di incomprensibile con una noce e della plastilina mentre io chiacchiero con Liam.

E' assolutamente stupendo. Tutte le volte che mi guarda con quegli occhi verdissimi mi sento sciogliere e divento rossissima. Spero che lui non si accorga che mi sono presa una cotta di quelle forti. In ogni caso, devo assolutamente informare Lisa, anche se sono sicura che ha già capito tutto. Prima mi ha lanciato una lunga e significativa occhiata e sono sicura che volesse dire:

''Smettila di fissare Liam, stupida. Lo so che ti piace, lo so che gli vorresti saltare addosso, ma per favore Alison, un minimo di contegno!''

Attenzione però! La stessa occhiata me l'ha scoccata anche Ryden, e, per quanto ne so io, nella sua folle mentalità questo tipo di sguardi potrebbe significare qualunque cosa.

 

Chiacchiero con Liam e mi guardi attorno, soddisfatta.

Questa scuola, questi nuovi amici e questa nuova vita sociale cominciano a piacermi sempre di più.

 

 

 

 

 

Bonsoir :3

Capitolo un po' insipido e lento, serve soprattutto a far capire che tipo di rapporti cominciano ad instaurarsi tra i ragazzi e per introdurre meglio la divisione in classi che vedremo nei capitoli successivi.


Puahahahahahah, questi ragazzini ancora non sanno che diventeranno grandi, grandissimi amici :D

 

Come al solito i miei ringraziamenti vanno a lettori, recensori, persone che mi hanno aggiunta alle seguite e addirittura persone che mi hanno messa tra le preferite *-* siete FANTASTICI, continuerò a ripetervelo fino alla morte.

 

Au revoir! :))

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Capitolo 5
*** a kind of magic. ***


 

CAPITOLO V

a kind of magic

 

Il discorso della perside dura circa 500 anni, ma mi sembrano passare in un minuto. La compagnia di Liam mi fa quest'effetto, potrei parlare con lui per tutta la vita. Nemmeno lui sembra annoiato, continua a sorridere, si vede che gradisce la situazione. Guardo i miei amici per vedere come se la passano: Lisa si è addormentata sulla spalla di Max, che dal canto suo non sembra affatto dispiaciuto. Per quanto riguarda Simon e Ryden, credono si siano dati ad uno strano gioco d'azzardo lappone, anche se non potrei giurarci. Si sono messi dei cappelli da eschimesi e armeggiano con delle carte ricoperte di pelliccia e fiches a forma di pesce. Noto con una certa invidia che un sacco di ragazzi lanciano occhiete a Ryden, la indicano, la fissano. Lei, imperterrita, continua a giocare con Simon come se non se ne accorgesse (il che, nel suo caso, non è completamente da escludere).

 

Sto per ributtarmi a capofitto nella mia conversazione con Liam, quando improvvisamente una frase pronunciata dalla preside cattura la mia attenzione.

''Ed orrra, rrrragazzi, prrrrima di concluderrrre quest'assemblea di inizio anno, grrrradirrrrei moltissimo farrrvi ascoltarrrre l'inno della scuola. E' stata scelta una magnifica canzone del più grrrrande grrruppo della storia, i Queen. Ecco a voi a kind of magic''.

Mi preparo a sorbirmi una lagna, magari cantata in lirico, e invece daglle casse poste sul palco dell'auditorium si diffonde la voce più celestiale, più melodiosa, più perfetta che io abbia mai sentito. Riesce a svegliare perfino Lisa, che in genere dormirebbe anche nel bel mezzo di un terremoto. Mi lascio trasportare dalle note di quella canzone e mi sento in paradiso. Lisa, Max e Simon sembrano avere la mia stessa identica reazione. Ryden invece è talmente commossa che sembra sul punto di piangere, mentre invece Liam se ne sta sdravaccato sulla sua poltroncina con le sopracciglia aggrottate.

''Boh'', borbotta. ''Tutti dicono che questo cantante è il migliore del mondo, io non ci trovo niente. Anzi, ha, la voce da donna''.

In quel momento si sente uno strappo secco, seguito da un urlo belluino di Liam. Mi volto verso di lui, spaventata, e mi accorgo che Ryden gli ha strappato (non sto scherzando) un'intera ciocca di capelli e ora ha gli occhi chiusi, gli angoli della bocca piegati all'ingiù e le narici pericolosamente dilatate.

''MI HAI FATTO MALE, MALEDETTA IDIOTA!'', le urla Liam, massaggiandosi la testa e cercando di agguantarle una ciocca di boccoli per ricambiare il gesto. Ryden però gli ferma il braccio con una presa spaventosamente ferrea, per appartenere ad una quattordicenne minuta e con un faccino così delicato.

''HAI INSULTATO FREDDIE MERCURY!'', urla, aprendo improvvisamente gli occhi. Con un brivido mi accorgo che sono diventati più scuri e sono illuminati da una scintilla di pura follia.

''DOVREI STRAPPARTELI TUTTI, I CAPELLI! LA NOSTRA AMICIZIA E' FINITA, CHIARO?! FINITA!''

''QUANDO MAI SIAMO STATI AMICI?!'', replica Liam, senza smettere di strillare. E si alza di scatto. La canzone è finita, l'assemblea pure, tutti hanno una settimana di totale libertà prima dell'inizio delle lezioni. Tutti ci alziamo, un po' sotto shock, e sento Simon che sussurra a Ryden:

''Tu sei assolutamente la mia migliore amica e trullullero trullallà, ma devo ammettere che alle volte tocchi vette di isterismo che mi sorprendono''.

 

 

Sono passati sei giorni dalla prima assemblea.

Io e le mie due strepitose coinquiline abbiamo passato praticamente tutto il tempo che avevamo a disposizione con i ragazzi (ignorando i borbottii di disapprovazione di Ryden, che si rifiuta categoricamente di avere a che fare con ''quel cretino che non sa cos'è la musica''). Abbiamo allacciato i legami di quella che sembra destinata a diventare un'amicizia piuttosto solida, insieme ci divertiamo, siamo a nostro agio. Il mio sogno di entrare a far parte della cerchia di amici più popolare della scuola sembra sul punto di avverarsi. Quando siamo seduti in mensa, quando siamo in giro per il prato enorme del campus, quando stiamo seduti sulle panchine a chiacchierare, un sacco di ragazzi anche più grandi si avvicinano e cominciano ed attaccano bottone spudoraramente, con il chiarissimo intento di provarci con noi.

 

..beh, a dire il vero più che altro con Ryden.

 

Ok, ok. Se devo essere completamente sincera io sono stata agganciata da un solo ragazzo, molto basso e con gli occhiali, che si è offerto di darmi ripetizioni di matematica in cambio di un bacio. L'ho trovato talmente patetico che ho ritenuto superfluo perfino dargli una risposta, e lui se n'è andato farfugliando qualcosa su Star Wars e i criceti.

 

La verità è che, per quanto trovi Ryden una persona eccezionale, mi sento un po' messa in ombra da lei. Sembra che faccia tutto nel modo giusto, respinge i ragazzi con tanto stile che quelli se ne vanno ancora più innamorati. Ammetto che un po' sono gelosa, ma mi rallegro col fatto che il Ragazzo Più Bello Dell'Universo E Oltre altrimenti detto Liam Hanningan, oltre a respingere tutte le avance di biondine svenevoli con crudele cinismo , sembra molto più interessato a me che a Ry.. Ratten, con la quale parla il meno possibile.

 

Al nostro ultimo giorno di libertà, piove.

Quella tipica, snervante pioggerellina inglese, che sembra innocua ma ti bagna fino al midollo. Io, Lisa e Ryden siamo in camera. Io e Lisa siamo in pigiama sedute sui divanetti rossi della ''zona giorno'', mentre Ryden è fuori, seduta su una delle sedie del tavolino del balcone, stretta nel suo vestitino bianco ad inzupparsi completamente.

''Io la adoro, la pioggia'', ci dice, come unica spiegazione.

Quella ragazza per me rimarrà sempre un mistero.

Fatto sta che devo parlare a voce altissima per farmi sentire da entrambe, ma dalla vita bisogna pur pagare un prezzo. Decido di spostare con nonchalanche l'argomento in zona ragazzi.

''E voi due che ne pensate dei nostri nuovi amici? Carini, no?''

Ryden mi guarda con un sopracciglio in su ed uno in giù ed un sorrisetto ironico.

''A te Liam piace molto, vero?''

''Si, l'ho notato anche io. Alison, è vero?''

Rimango a bocca aperta. Lisa èla migliore amica, la conosco da una vita, è capacissima di interpretare ogni mio singolo gesto, ma Ryden.. cavolo, non la facevo così perspicace.

''Eh.. ehm, è così evidente?'', boccheggio.

Ryden ridacchia, mentre si scosta un ciuffo di capelli fradicio che le era rimasto appiccicato alla fronte.

''Simon mi ha detto che se non la smetti di sorridere in quel modo quando ci parli finirà per venirti una paralisi facciale''.

Oh mio Dio, ma chi sono questi due, i gemelli Occhiodifalco?! Cerco di sminuire il mio imbarazzo con una risata ed un gesto noncurante della mano, mentre mi faccio l'appunto mentale di non ridere mai più in presenza di Liam.

''Comunque, voi cosa ne pensate di lui?''

''Carino'', commenta Lisa ''anche se non regge il confronto con Max. Accidenti, quel ragazzo è un autentico tesoro, ci conosciamo da una settimana ma nella mia testa siamo già al matrimonio''.

Non voglio che Lisa si addentri in una descrizione su Max, su quanto è speciale e bellissimo, perchè quando comincia a parlare di ragazzi sa diventare tanto noiosa da invogliare al suicidio. Quindi faccio un cenno con la testa a Ryden, in attesa di un suo parere. Lei arriccia il naso.

''E' così idiota. E fastidioso. E non ha la benchè minima idea di cosa sia la musica. Scommetto che ascolta Justin Bieber, Selena Gomez e i Jonas Brothers''.

''Non esagerare!'', esclamo, un po' seccata. ''E' una persona adorabile ed ha due occhi splendidi. E' che ti scoccia che parli più con me di quanto non lo faccia con te''.

A frase pronunciata, mi rendo conto di essere stata decisamente pungente e, oltretutto, di aver detto una cosa che non penso affatto. Ryden può avere tutti i ragazzi che vuole, se tra i diecimila strafighi che le vanno dietro si andasse a scegliere proprio Liam sarebbe.. una totale stupida, ecco.

Lei non sembra neanche accorgersi di quanto io sia stata poco simpatica con lei e scoppia in una grassa e sincera risata, buttando indietro la testa, mentre un rivoletto d'acqua piovana le scivola giù dai capelli.

''Ti prego!'', esclama, con un sorriso. ''Quel Lemon è talmente snervante che se non mi rivolgerà mai più la parola in tutta la mia vita sarò una donna felice''.

Ryden ha appena finito di parlare quando qualcuno bussa alla porta contanta furia che riesce addirittura a far aprire un occhio a Fronoxidis, che dorme vicino alla porta del bagno.

''MELVILLE!'', urla dall'esterno una voce che tutte e tre conosciamo fin troppo bene.

''RATTEN MELVILLE, ESCI SUBITO DA QUESTA STRAMALEDETTISSIMA CAMERA E DIMMI CHE RAZZA DI STREGONERIA HAI COMBINATO! SUBITO!''

Sentendo la voce di Liam così infuriata, subito mi giro verso Ryden ad occhi spalancati. In questa settimana si sono fatti a vicenda un paio di scherzetti vagamente crudeli, ma non avevo mai sentito lui così arrabbiato.

''Oh mio Dio Ryden, ma che cosa gli hai fatto?!''

Lei però sembra ancor più stupita di me.

''Giuro che non lo so. C'è però una cosa di cui sono assolutamente sicura: gli aprirò quella porta tra minimo un milione di anni, per il puro e sadico gusto di sentirlo sgolarsi come un isterico''.

''APRIMI, RAZZA DI CRETINA, APRIMI!''

Guardo Lisa con tanto d'occhi, che ricambia lo sguardo. Poi guardo Ryden, che ammicca come un barbagianni strabico.

 

Siamo assolutamente in balìa di una pazza.

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! :))

Questo è una specie di capitolo di transizione (si dice così? Oh, non lo so ç_ç), assolutamente poco interessante, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate :3

Tanti baci a tutti quelli che anche solo visualizzano questa storia, mi fate letteralmente impazzire di gioia :'DD spero che i prossimi capitoli siano migliori di questo!

 

A prestissimo!

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Capitolo 6
*** le disgrazie di Liam. ***


Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto 

 

 

 

CAPITOLO VI

le disgrazie di Liam

 

Io e Lisa guardiamo Ryden, in silenzio e con sguardo accusatore, ma lei non se ne cura minimamente. Mentre Liam, fuori dalla porta, non smette un secondo di chiamarla a gran voce, lei, molto lentamente si alza, strizza la gonna del suo vestitino bianco, da una sistemata ai lunghi capelli bagnati e poi, come se nulla fosse, va ad aprire la porta quasi fluttuando.

''Oh, non ti avevo sentito!'', dice a Liam, sfarfallando le ciglia innocentemente.

Poi lo guarda e le scappa un risolino. Lui è, se possibile, ancor più fradicio, irrimediabilmente baganto e grondante d'acqua di lei. Non riesco a fare a meno di fissare la maglia inzuppata d'acqua che gli si è appiccicata al torace. Ohh, che splendido torace. Muscoloso, tonico, gnam gnam. Decido che è il momento di intervenire nella conversazione.

''Dai Liam, vieni dentro. Ti presto un asciugamano''.

Lui ringrazia, entra e si siede senza tanti convenevoli sul letto di Ryden, formando sulle lenzuola un'enorme chiazza umida.

''EHI!'', gli strilla lei, un po' risentita.

Liam la guarda, e dall'occhiata che le lancia capisco che è talmente furioso che se Ryden non si sbriga a chiudere il becco si ritroverà costretta a dire addio alla sua bella testolina. Senza una parola, il ragazzo le mette in mano un piccolo plico di fogli, appesantiti dall'acqua piovana e con le parole un po' sbiadite.

''Sai cosa sono quelli?'', le dice con uno di quei sussurri dove in pratica stai urlando il più piano possibile. Ryden da un'occhiata alle carte, poi alza lo sguardo su Liam.

''Sono le liste delle classi che frequenterò''.

''Non noti niente di strano?''

Ryden sfogliale carte, ed improvvisamente una smorfia di terrorizzato disgusto le si dipinge in volto.

''NO!'', esclama.

''E invece'', commenta Liam, sul punto di esplodere.

''MI HANNO ISCRITTA A SCIENZE AL POSTO CHE A FILOSFIA! Che razza di mostri, io odio scienze, non so neanche distinguere un mammifero da un rettile!''

''NON INTENDEVO QUELLO, STUPIDA DEFICIENTE!'', esplode Liam, saltando in piedi e strappandole con furia i fogli di mano.

''Siamo in classe insieme ovunque! OVUNQUE! E io non mi ero iscritto nè a tedesco nè a storia dell'arte nè a latino! Eppure sono nella tua stessa classe di OGNI SINGOLA MATERIA, non so quale stregoneria ci ha messi insieme anche a inglese, storia e matematica! Oh ma io scommetto che sei stata tu Melville, hai sabotato TU il mio orario, è tutta colpa tua se ora dovrò sopportarti per un anno intero, TU, STUPIDA!''

Ryden gli scocca un'occhiata a dir poco omicida.

''Credi davvero che io sia così ritardata Lemon?! Ok, darti fastidio è decisamente divertente, ma stare nella tua stessa classe ad ogni singola materia è un prezzo un tantino alto da pagare , non tovi?!''

Cominciano a bisticciare furiosamente e proprio quando, dopo quasi un quarto d'ora, penso che magari potrebbe essere il momento di intervenire, la porta della nostra camera si spalanca.

''Lo spaaaaaaaasso è arrivaaaaato!'', canta Simon, improvvisando un balletto con il suo ombrello rosa.

''Gran bell'ombrello'', commento, con un sorriso. Simon ride.

''Il rosa è il mio colore preferito''.

Alle sue spalle entra in camera anche Max, che per prima cosa in assoluto va a salutare Lisa. Lei si mette a ridere come una cretina e a giocherellare con i capelli. Perchè lo fa? Non è per niente attraente, anzi, da parecchio sui nervi. Dopo saluti, convenevoli e abbracci decidiamo di sederci in cerchio e discutere civilmente (il che ovviamente implica far sedere Ryden e Liam il più lontano possibile) sulle classi e sul nuovo anno scolastico che ci aspetta. I ragazzi hanno portato tutte le liste. Le appoggiamo sul tavolino della zona giorno, ci sediamo e cominciamo a studiarle. A parte Liam, nessuno ha avuto problemi con le materie, siamo tutti finiti esattamente nelle classi che ci aspettavamo. Di matematica, storia e inglese ce ne sono tre: Liam e Ryden sono nella A, Max, io e Lisa nella B e Simon nella C. Per tutte le altre materie ce ne sono circa due e io sono nella stessa classe di Liam solo a francese e storia dell'arte.

''Ho già provato ad andare in segreteria e dire che le mie materie sono tutte sbagliate, ma mi hanno detto che quel che è fatto è fatto e non si può più cambiare'', dice Liam, mogio mogio.

''Quindi dovrò per forza fare scienze!'', esclama Ryden, in preda al panico, mentre Liam la uccide con lo sguardo. Decide di intervenire Simon che, allegro come sempre, ci mostra un'altra lista.

''Comunque ragazzi ho una bellissima notizia: nella classe di ginnastica siamo capitati tutti e sei insieme, non è una bella cosa?''

Per poco Ryden non cade dalla sedia dalla sorpresa, Lisa non si strozza col succo che sta bevendo ed io non ho un collasso sul pavimento della stanza.

''Nessuno mi aveva detto delle ore di ginnastica!'', esclama Ryden, spalancando a più non posso i suoi occhioni sproporzionatamente enormi. Ho scoperto che cambiano colore in base all'umore ed ora che è preoccupata sono passati dal grigio rabbia di prima ad uno sconcertante verde malaticcio, che chiaramente simboleggia la preoccupazione.

''Invece ci sono'', le risponde Max. ''Sei a settimana. Troppo figo, vero ragazzi?''

Lui e Liam si battono il pugnetto mentre Lisa per poco non sviene.

''Sei ore di ginnastica a settimana?!''

''Beh, che cosa vi aspettavate? Con tutta l'attrezzatura che c'è in questa scuola sei ore sono il minimo''.

Liam sembra entusiastissimo delle ore di ginnastica. Continua a chiacchierare con Simon di tutti gli sport che andremo a fare, di tutti i trofei che ha vinto negli anni, di quando era alle medie ed era il capitano della squadra di calcio.. capisco che per far colpo su Liam dovrò diventare una super sportiva, quindi mi fingo interessata alla conversazione su squadre di calcio e fuorigiochi e calzettoni e cavolate simili.

''Voi per che squadra fate il tifo?'', chiede Simon improvvisamente.

''INTER!'', esclama subito Liam alzando un braccio, e Lisa gli batte una mano sulla spalla con energia.

''Grande!'', esclama.

Io, Max e Simon siamo milanisti mentre Ryden, con un sorriso semi-trasognato, dichiara con convinzione che lei tiene per la Juve.

''Una ragione in più per boicottarti'', le dice Liam, con una smorfia.

E, inutile dirlo, in men che non si dica ricominciano a litigare furiosamente. Riusciamo a farli smettere solo quando Lisa urla a voce altissima che è mezzanotte e cinque e che forse, siccome domani è il primo giorno di scuola, faremmo meglio ad andare a dormire. A quel punto i ragazzi se ne vanno, lasciandoci sole, Ryden particolarmente depressa e infuriata.

''Morirò. Con quell'idiota in classe, io morirò''.

Mentre lo dice, si lascia cadere a peso morto sul letto, con la faccia sprofondata nel cuscino. Resta immobile per cinque minuti buoni, poi, improvvisamente, alza la testa di scatto.

''Scambiamoci'', mi dice.

''Cosa?!''

''Scambiamoci! Essere in classe con Liam per te è un sogno, per me una tortura, quindi non è una cattiva idea! Tu per gli insegnanti diventi Ryden Melville ed io Alison Andrews, tu sei in classe con Liam e sei felice ed io finisco nella stessa classe di Simon per una materia in più rispetto a quello che sarebbe il mio vero orario!''

La guardo. Anche lei mi guarda e annuisce alla Barney Stinson, alzando le sopracciglia e con un enorme sorriso inquietante. Devo ammettere che non è una cattiva idea, anzi: è quasi buona, per essere stata partorita dalla mente di Ryden.

''Accetto Melville'', le dico, senza pensarci troppo su.

Poi mi infilo sotto le coperte e vado a dormire. Domani sarà una lunga giornata e sento che fingere di essere Ryden sarà molto, molto stancante..

 

 

 

 

 

Ciao! :D

Sono tornata con un altro capitolo un po' insensato, spero che vi piaccia lo stesso ^^''

Questa volta volevo fare una specie di precisazione-anticipazione: dai prossimi episodi qualche volta la voce narrante, che è Alison, qualche volta parlerà al presente di episodi a cui in realtà non assiste personalmente ma che le vengono raccontati dagli amici. Questo per non dire in continuazione cose come ''Lisa mi ha raccontato che oggi..'' e rendere la storia un po' più scorrevole :))

Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie infinite a tutti di tutto °O°

un abbraccio stritolante :3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

attaccato. Per istruzioni guardate il riquadro azzurro affianco e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP.

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Capitolo 7
*** so wie du bist = seri guai in vista! ***


 

 

CAPITOLO VII

so wie du bist = seri guai in vista!

 

Respiro profondo, pronti, via. Sono pronta per fingere di essere la ragazza più carina della scuola, nonchè compagna di classe del ragazzo che mi piace, su cui dovrò fare colpo con la mia (ehm) sportività.

 

Ok, la verità è che non sono pronta affatto. Ryden invece si sta mettendo con tutta calma lo smalto sulle unghie delle mani. Ha delle bellissime unghie, ma in quanto a spalmare lo smalto è totalmente incapace. Sembra che gliel'abbia messo una persona molto ubriaca e col singhiozzo.

''Ragazzeeeee siamo in ritardissimo!'', urla Lisa, in preda al panico. Si rifiuta di smentire un passato da brava secchiona arrivando in classe per ultima, perciò è da mezz'ora che non fa che spronarci ad avviarci. Adesso però mi vedo costretta a darle ragione: mancano cinque minuti alle otto e l'edificio principale è dall'altra parte del campus. Un po' tesa, guardo Ryden.

''Senti, potresti darti una mossa? E' il primo giorno di scuola, non voglio avere già una nota''.

Lei alza lo sguardo molto lentamente con un sorriso enorme.

''Io non sono mai in ritardo, Andrews''.

''Quattro minuti!'', urla Lisa, che sta cominciando a sudare.

''Io odio sia arrivare in anticipo sia arrivare in ritardo. Il mio hobby è spaccare il secondo''.

''Tre minuti!''

''Va bene, donna orologio, andiamo!''

Finalmente Miss Sono-sempre-puntualissima si decide ad alzarsi e ci precipitiamo a rotta di collo verso l'edificio principale, dove ci aspetta, lo sappiamo, una giornata per niente facile.

 

Quando entro nella classe di tedesco (TEDESCO! Che razza di materia è tedesco?!) usando l'orario e i libri di Ryden (a proposito, si è scoperto che la sua tecnica per non arrivare mai in ritardo è correre forsennatamente e sbattere le ciglia per farsi perdonare se va addosso a qualcuno travolgendolo e facendogli cadere lo zaino) Liam è già lì, seduto in fondo alla classe, con un banco libero accanto al suo. Sembra piuttosto sorpreso di vedermi. Come dargli torto? Comunque, mi sorride e mi fa segno di avvicinarmi.

''Ciao Alison, non pensavo che facessi tedesco!'', mi dice, con un sorriso.

''Infatti non l'avevo scelto. Ma io e Ryden abbiamo deciso di provare a scambiarci gli orari, così.. saremo compagni di classe per un po' di tempo. Ehm, un bel po' di tempo. Quindi, tu, magari, potrei sedermi vicino a te?''

Complimenti Alison, una gran bella figura. Questa è proprio la tecnica giusta per fare colpo su qualcuno. Liam infatti sembra vagamente perplesso.

''Perchè hai scambiato il tuo orario con quella là?''

Ultimamente hanno abbandonato i nomignoli Ratten e Lemon per chiamarsi o soltanto per cognomi o con adorabili appellativi come ''quella là'', ''quella cretina'', ''quell'essere inutile''..

''Beh perchè, così.. così lei aveva più ore con Simon e meno con te. Mi ha implorata finchè non ho accettato''.

Liam, fortunatamente, decide di accantonare la questione.

''Molto bene!'', esclama, con un sorrisone. ''Siediti accanto a me! Bisogna scegliersi un compagno di laboratorio con cui lavorare durante l'ora, ti va di stare con me?''

Proposta migliore non potevi farmela, caro il mio bellissimo Liam.

''Si, ehm.. non vedo perchè no. Però ricordati che io sono Ryden, non Alison''.

Liam mi sorride, allegro.

''Sarà strano pronunciare quel nome senza vomitare, però per te ci proverò.. Ryden''.

Si, si si si si, questa dello scambio è stata davvero un'ottima idea.

 

Lisa alla prima ora ha chimica con Simon.

E' un po' preoccupata all'idea di passare del tempo da sola con lui: è il membro della compagnia con cui ha legato meno di tutti e non sa esattamente come comportarsi. Decide comunque di tenergli un posto accanto a lei che il ragazzo, quando entra in classe spalancando la porta, sembra gradire molto.

''Ciao Lisa! Grazie mille!'', le dice, sedendosi e sfoggiando un sorriso abbagliante.

Lisa gli sorride. Pensa che, in fondo, non dev'essere difficile andare d'accordo con Simon. E' semplicemente la versione maschile di Ryden: matto, un po' isterico e molto vivace.

''Ehi, mi fai un favore?''

I suoi pensieri vengono interrotti da un'inaspettata domanda.

''Si Simon?''

''Mi fai qualche treccina? Lo so che ho i capelli corti, ma sono abbastanza sottili, e in teoria si potrebbe riuscire a intrecciarli un po', trovi?''

Lisa scoppia a ridere e prende i piccoli elastici di gomma che il biondino ha in mano.

''Farò del mio meglio, te lo prometto''.

E comincia ad intrecciare i capelli finissimi e morbidi di Simon, mentre una strana emozione decisamente inaspettata le fa tremare un po' le mani.

 

 

Ricreazione.

Le prime tre ore sono state ETERNE e anche molto, molto imbarazzanti. Ogni volta che la prof, all'appello, chiamava il mome di Ryden Melville, tutti si giravano a guardarmi e, quando vedevano che non ero poi tutto questo splendore, tornavano a farsi i fatti loro, tra borbottii di delusione e scrollate di spalle. La voce dell'esistenza di una quattordicenne simile ad una modella di nome Ryden Melville aveva già fatto il giro di tutta la scuola, e tutti erano curiosi di vedere quanto effettivamente fosse stupenda questa ragazza. Se devo essere sincera, tutta quella delusione da parte dei miei spettatori mi aveva vagamente ferita.

''Ma come fa Ryden?'', avevo detto a Liam. ''Come fa ad essere così bella, amabile, elegante ed allo stesso tempo così spontanea e spensierata? Non è da tutti, avere un carattere del genere, e invece sembra che a lei qualcuno lassù abbia dato tutto''.

''Secondo me sei più carina tu'', ha semplicemente commentato lui, con un'alzatina di spalle.

Parole che sono bastate per farmi sentire una principessa per tutta la mattinata. Ora, assieme a Liam, Max e Lisa stiamo andando a cercare la classe di arte, dove Simon e la vera Ryden avevano lezione per la terza ora. Non facciamo in tempo neanche a localizzare il piano giusto che vediamo Ryden correrci incontro, con un'espressione non esattamente tranquilla in viso.

''Alison, dimmi che mi vuoi bene!'', esclama implorante appena mi è di fronte.

''Io al posto tuo non lo farei'', commenta Liam. ''..qualunque sia il prezzo da pagare''.

Gli arriva una sberla in fronte talmente forte che deve indietreggiare di qualche passo.

''Ti voglio bene Ryden!'', esclamo, purchè non comincino a litigare.

''Ho fatto un pasticcio'', esclama lei, a denti stretti. Poi comincia uno dei racconti più strani, assurdi, insensati e bizzarri che io abbia mai sentito in vita mia.

 

''Ero a lezione di arte assieme a Simon. Vicino a noi si è seduto un ragazzo tedesco di nome Mark Zwiggleberg che praticamente non parla una parola di inglese. Era talmente simpatico e talmente divertente che abbiamo deciso di fare qualcosa di creativo tutti insieme: abbiamo deciso di tradurre una canzone dall'inglese al tedesco''.

Spalanco gli occhi, due domande mi aleggiano in testa:

  1. Simon e Ryden hanno DAVVERO trovato una persona stupida, matta ed insensata quanto loro?

  2. Quale accidenti è lo scopo di tradurre una canzone dall'inglese (lingua normale e sensata) al tedesco (lingua che se la parli sembri perennemente infuriato ed isterico)?!

Ma Ryden sembrava davvero seria, quindi ho optato per una terza domanda.

''Ehm, che canzone..?''

''Just the way you are, di Bruno Mars''.

Liam, accanto a me, scoppia a ridere talmente forte che deve appoggiarsi alla mia spalla per non cadere.

''La voglio sentire, la versione tedesca di just the way you are!'', esclama, causando una scintilla negli occhi di Ryden.

''Sapevo che me l'avreste chiesto! Allora..''

..ed a quel punto intona la cover più orrenda di quella bellissima canzone che io abbia mai sentito.

''Wann sehe ich dein Gesicht, gibt es nichts das ich andren will, weil du wunderbaaaar bist, SOOOO WIE DU BIST!''

Liam ride talmente tanto che gli viene il singhiozzo, Lisa e Max sembrano decisamente perplessi sul da farsi, io sto per scoppiare in lacrime mentre Ryden, dal canto suo, sembra parecchio soddisfatta della sua opera.

''Eh, avete composto questa meraviglia, e poi?''

''Poi eravamo talmente cacciati che ci siamo messi a cantarla. Ai nostri compagni di classe è piaciuta, così abbiamo dato il testo a tutti e ci siamo messi a cantarla a squarciagola. La prof di arte si è talmente infuriata che ha ritirato il libretto delle note a tutti, e ci siamo dimenticate di scambiarcelo! Ha scoperto che il mio nome è Ryden Melville e mi ha convocata dalla preside assieme alla ragazza con cui ho fatto scambio tipo.. adesso''.

Conclude il suo discorso con un sorriso a trentadue denti smagliantissimo (ma se li farà sbiancare?! Non è possibile avere dei denti del genere!), mentre io vorrei solo strangolarla.

''TI SEI FATTA SCOPRIRE?!''

''Tecnicamente non è colpa mia perchè se solo ci fossimo ricordate..''

''TI SEI FATTA SCOPRIRE ED HAI VINTO UN VIAGGIO PREMIO ALL'UFFICIO DELLA PRESIDE?!''

''Beh, è bello che tu lo veda come un viaggio premio!''

''Adesso io e te andiamo, chiediamo scusa, torniamo una nelle rispettive classi ed uscite dall'ufficio io non ti rivolgerò mai più la parola. Ah, e prega che vada tutto bene, perchè in caso contrario non potrei parlarti nenache volendo, perchè tu subiresti una dolorosa decapitazione''.

Ryden finalmente decide che è il caso di chiudere il becco. Le agguanto un polso e la trascino in presidenza, mentre Liam la sualuta molto allegramente dicendole:

''Auf wiedersehen, Melville!''

 

 

Stiamo pranzando tutti insieme alla mensa.

Il nostro ''viaggio premio'' è andato anche abbastanza bene. La preside ci ha fatto un discorrrrrsetto di 40 minuti sul nostro comportamento irrispettoso e poi ci ha lasciate andare, strappandoci la promessa di non rifarlo mai più. Non che io ne avessi l'intenzione, comunque. Siamo in mensa e Ryden e Liam hanno passato le ultime tre ore in classe insieme. Non ho idea di quello che possono essersi combinati a vicenda, fatto sta che ora Ryden giace stremata con la fronte sul tavolo e Liam sta fissando la sua bibita da circa mezz'ora ripetendo ininterrottamente:

''Io mi sucido''.

 

Deduco che, come come primo giorno di scuola non sia stato un granchè per nessuno.

Beh, a parte per Simon, che ha una decina di trecce nei capelli di cui sembra andare estremamente fiero.

 

 

 

 

 

Guten Abend an alle :D

Lo so, questo capitolo non è il massimo, ma d'altronde finora nessun pezzo mi è venuto come lo desideravo, quindi sono entrata nella fase dell' ''accontentiamoci'' :')

So che la frase 'wann sehe ich dein Gesicht' è sbagliata come forma, però dai, ci voleva la rima, cercate di capirmi, non è facile comporre in tedesco 'O' parlando della canzone (che si intitola so wie du bist!), è frutto dell'immaginazione mia e delle mie amiche all'inizio di un estenuante anno di liceo linguistico, spero che apprezziate :3

Grazie a chi ha recensito per le meravigliose parole che ha scritto, io semplicemente ADORO i vistri commenti, non so come ringraziarvi <3

Bacioni *-*

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Capitolo 8
*** ragazze in rosso. ***


 

CAPITOLO VIII

ragazze in rosso

 

Venerdì notte, penso da sola, sdraiata nel mio letto.

E' stata una settimana a dir poco estenuante, ma a parer mio nessun litigio furibondo tra Ryden e Liam (che, per la cronaca, in soli sette giorni sono arrivati a tentare con discreto successo di darsi fuoco a vicenda), nessuna paranoia da super-secchiona di Lisa e nessuna follia di Simon è paragonabile al pasticcio in cui Max ci ha cacciati per domani sera.

 

Un suo amico di nome Declan Franklin ha organizzato una festa nella sua stanza da letto domani sera. Una di quelle feste giuste, a cui trovi un sacco di bella gente e fai conoscenze strepitose. Declan ha detto a Max che ci ha notati, gli siamo sembrati un gruppo affiatato e perfetto per questo genere di feste e quindi ci ha invitati tutti, e Max ha accettato. Fin qui, tutto perfetto. La mazzata arriva adesso: il tema della festa è il ROSSO.

Fin da quando sono piccola il rosso è il colore che mi sta peggio addosso. Qualsiasi indumento rosso io indossi sembro sempre una gigantesca ciliegia in gonnella con un tocco di rossore sulle guance. Per lo più, mi fa sembrare ancor più secca e più piatta di quanto io già non lo sia. E' da quando ho nove anni che non indosso qualcosa di rosso, in memoria del tragico giorno in cui, alle elementari, tutti mi presero in giro perchè, stretta nella mia salopette color fragola, sembravo un incendio ambulante.

E, come se non bastasse, ovviamente sfigurerò da morire davanti a Liam, perchè a Lisa questo colore sta d'incanto e sfido chiunque a trovare qualche indumento che non faccia sembrare Ryden una modella (non esagero mai, a proposito di Ryden. E' VERAMENTE, veramente splendida. Che rabbia). Quindi, ho tre possibili chanche per sopravvivere al party di domani:

 

  1. Tingermi di biondo, perchè è risaputo che le bionde vestite di rosso sono meravigliose.

  2. Sotterrarmi fino a che la dannatissima festa non sarà finita, perdendo però l'occasione di ballare con Liam.

  3. Accettarmi per quello che sono, andare alla festa, divertirmi da morire e fare colpo su Liam con la mia bellezza interiore e non con un vestitino succinto lungo quattro centimetri ed un chilo di mascara.

 

Credo che per tutti sia lampante qual'è la cosa giusta da fare.

 

 

''TINTURA PER CAPELLI BIONDO MIELE: COMPRATA! MELVILLE, E' IL TUO TURNO, SBIZZARRISCITI E FAMMI DIVENTARE LA PIU' BELLA DEL MONDO!''

Ryden mi rivolge il sorriso più terrificante che l'umanità abbia mai concepito. In situazioni normali credo che scapperei a gambe levate, ma oggi sono talmente disperata che ho deciso di farmi tingere i capelli dalle due persone più squilibrate che io conosca, che, per mia sventura, sono le mie due migliori amiche.

Ryden corre in bagno, dove ha già preparato tutto l'occorrente per la tinta, e mi lancia un asciugamano. E' eccitatissima. Lisa invece, che al momento sta giocando il ruolo della più assennata delle tre, cerca per un solo minuto di farmi ragionare.

''Alison, senti, tu hai dei bellissimi capelli, ti sono sempre piaciuti, ora non dirmi che vuoi DAVVERO metterli tra le mani di Ryden e farteli biondi unicamente per piacere ad un ragazzo''.

In quel momento la testa di Ryden spunta dal bagno come una gigantesca talpa con l'eye-liner.

''Liese, ti va di aiutarmi?''

''FANTASTICO, che cosa devo fare?''

Ed in un attimo le due, ridendo come delle mentecatte, cominciano ad operare sui miei capelli. Me li lavano, li decolorano, mettono la tinta e, tre ore dopo, rilavano i capelli e Lisa me li asciuga frizionandoli delicatamente con le sue manine morbide (avrebbe voluto farlo Ryden, ma da quando l'altro ieri è inspiegabilmente riuscita a far uscire dal phon una fiammata che ha incendiato i baffi di Fronxidis ho smesso di fidarmi di lei con oggetti più pericolosi di una tinta in mano).

''Sei pronta Ali?!'', mi dice Lisa, emozionata, mentre mi spinge davanti allo specchio.

''Si'', esclamo, e mi guardo.

Sono bionda, ho i capelli biondo miele. Sinceramente non so che effetto mi fa. Mi sento un po' strana. Forse quando avrò indossato il vestito per la festa sarò più a mio agio. Comunque non voglio certo preoccupare le mie amiche con le mie paranoie, quindi caccio un urlo di falsa gioia infinita.

''ODDIO SONO STUPENDAAAAA!'', grido.

Loro mi sorridono e mi abbracciano. Si, in fondo, nonostante le loro mille assurdità, sono proprio delle buone amiche.

 

Sette e mezza.

La festa comincia alle otto, tra una ventina di minuti i ragazzi ci passeranno a prendere e qui non c'è assolutamente NIENTE di pronto. Io sono talmente agitata che mi sono infilata la spazzolina del mascara negli occhi quattro volte e di conseguenza il mio trucco è un disastro. Lisa sta prendendo a calci Fronoxidis (che ronfa e si rotola sulla pancia come se non sentisse dolore) perchè ha dormito sul suo vestito riempiendolo di peli arancioni, mentre Ryden da quasi dieci minuti è intenta in una conversazione con le sue scarpe.

''Oh mio Dio, oh mio Dio, che maleee, mi sono accecata! Non riuscirò mai più a vedere, me lo sento! Ed ho impiastricciato tutto il fondotinta un'altra volta, dovrò rifare tutto daccapo, OH MIO DIOOOOO!''

''STUPIDA BESTIACCIA, giuro che ti riduco ad un paio di paraorecchie impellicciati, guarda in che stato è il mio vestitooooo!''

''Sentite, Stivali Rossi, siete meravigliosi, ma se vi indosso potrei sembrare esagerata, quindi credo che opterò per voi, Stivali Neri. Oppure voi, Ballerine Rosse..? Oh, lasciatemi pensare ancora un po'..''

Questa maledetta stanza è un manicomio e, come se non bastasse, in quest'esatto momento di crisi, suona il campanello. In preda al panico, ci guardiamo.

''Non possono essere già i ragazzi''.

''APRIIIIITE, SIAMO NOOOOI!'', urla Simon da fuori, con voce acuta e femminile.

''Oddiooddiooddiooddiooddio!'', comincia a farfugliare Lisa, con le lacrime agli occhi, mentre tenta di infilarsi il vestito senza slacciare la zip. Io corro in bagno, ma prima di chiudermi dentro sussurro a Ryden:

''Devi aprire tu, sei quella che è messa meglio di tutte!''

''Io? E cosa devo dire?!''

''Ma che ne so, temporeggia, prendi tempo, distraili con le tue ciglia lunghissime, basta che fai qualcosa!''

E mi chiudo in bagno senza darle tempo di replicare. Lisa si nasconde sul balcone mentre Ryden, in preda al panico, indossa le prime scarpe che le capitano alla mano (gli stivali neri, per chi dovesse essere interessato) e, torcendosi le mani, va ad aprire la porta.

''Ciaaaaaaaaao'', esclama, con un sorrisone.

Davanti si ritrova Liam, Max e Simon stagliati in tutta la loro altezza che la guardano.

''Ciao!'', la salutano allegramente gli ultimi due. Liam invece si limita ad un sorrisetto.

''C'è Alison?'', chiede, precipitosamente.

Lo sento dal bagno. Provo un folle sentimento di amore/odio, amore perchè lui mi sta cercando, odio perchè io sono chiusa in un bagno con un make up disastroso. Zitta zitta zitta Alison, concentrati sul lucidalabbra.

''Nnnnnnno, è, ehm, al bagno''.

''E Lisa?'', chiede Max, interessato.

''Proprio a nessuno importa di me, vero?''

Simon ride e le strofina la testa con il pugno chiuso, mentre Max le mette un braccio attorno alla spalla.

''Certo che ci importa di te, solo che ormai sei una presenza scontata''.

Intanto, dentro al mio bagno, io sono pronta. Con i miei nuovi capelli il vestito mi sta proprio bene, ma la strana sensazione di questo pomeriggio non se ne va. Mi convinco che si tratta solo di una cosa momentanea e, con un gran sospiro, apro la porta.

''Ciao'', dico.

Tutti mi guardano, tutti mi guardano in modo diverso. Liam ha gli occhi sgranati, Max sembra ammirato, Simon sorpreso, mentre Ryden fa su e giù con le sopracciglia come un furetto.

Mentre mi chiedo cosa mai mi abbia spinta ad associare Ryden ai furetti (che non hanno le sopracciglia), cerco di sfoggiare il mio sorriso migliore e mi incammino verso la porta.

''Woooooh, Alison sei bionda!'', esclama Simon, battendomi il cinque.

''Grandissima!'', esclama anche Max.

Liam invece non dice niente. Non fa che squadrarmi con tanto d'occhi, con un'espressione che mi mette terribilmente in soggezione.

''Come mai ti sei tinta?'', biascica dopo un po'.

''Io.. non so, pensavo che da bionda sarei potuta essere più bella''.

''Eri bella anche prima'', ribatte, ma stranamente non mi sento sciogliere come al solito. Continua a guardarmi con quegli occhi verdi, quasi basito, quasi deluso. Non posso reggere ancora per molto, quindi imploro con lo sguardo Ryden, che è appena dietro di lui, di fare qualcosa. Fortunatamente è una che coglie al volo i segnali e, dopo un attimo di panico iniziale, salta sulle spalle di Liam ululandogli nelle orecchie:

''INDOVINA CHI SONOOOOO?!'' e facendolo sbilanciare all'indietro sul letto di Lisa.

''Stupida, mollami, ma che diamine vuoi? Mi ha infilato uno stivale nella costola, maledetta, levati di mezzo, sbrigati!''

Per una volta sono estremamente grata a Ryden di aver scatenato una litigata furibonda, perchè almeno Liam ha smesso di guardarmi con quegli occhi enormi. In quel momento arriva anche Lisa, così finalmente possiamo avviarci verso la festa. Lungo la strada è tutto così strano, c'è un'atmosfera sospetta. Lisa, Max e Simon chiacchierano tutti allegri, ma riesco a vedere che Lisa è agitatissima. Perchè? Liam e Ryden hanno ideato una folle guerra di colpi alla nuca, e si rincorrono tra le siepi per picchiarsi. Fin qui, niente di insolito, ma invece che insultarsi e urlarsi contro come al solito, stanno ridendo. Perchè?! Ed io, che sono sempre così socievole, me ne sto dietro, in disparte, a chiedermi come mai questa sera sta andando tutto storto e a pensare che questa festa sarà un fiasco, un fiasco totale. A meno che..

 

 

 

 

 

Ciao a tutti *-*

SCUSATEMI IMMENSAMENTE se ci ho messo una vita ad aggiornare, avevo scritto tutto il capitolo tipo due giorni dopo lo scorso ma il mio computer me l'ha cancellato, allora mi sono messa a fare la veggente e ad interpretarlo come un segno del destino, ma poi ho deciso di lasciar perdere ç_ç

Sono troppo arzigogolata per scrivere su un sito senza impazzire :'D

 

Questa volta volevo occupare il mio spazietto per ringraziare enormemente le quattro persone che mi hanno aggiunta ai preferiti (credo di essermi innamorata di voi) e mandargli un abbraccio stritolante, ma anche per ringraziare delle persone che probabilmente non leggeranno mai questo trafiletto: le mie amiche. Se questa storia esiste è solo grazie a loro, che mi ispirano, combinano cose assurde e mi fanno ridere un sacco. E' mischiando insieme le mie amiche che creo i miei personaggi, quindi (ehm ehm) partiamo con i ringraziamenti ufficiali che non saranno mai letti:

Grazie a Marianna, Martina e Francesca, che ho spezzettato e mescolato per creare Alison. E poi, lo ammetto, in Alison c'è anche un pezzetto di me. Pur avendo dato anche alle altre due protagoniste qualcosa di mio (a Lisa gran parte del mio aspetto fisico, a Ryden le mie passioni), ho dato ad Alison il mio modo di agire e, anche se non è bello da dire, mi rivedo un sacco nella mia protagonista :')

Grazie a Chiara e Arianna, che formano Lisa.

Ed infine, grazie infinite a Sonia e Amanda, che ho fuso insieme per creare il personaggio a cui sono più affezionata, Ryden.

Queste sette ragazze sono tra le persone più importanti della mia vita e ci tenevo davvero tanto a far sapere a chi mi legge che, se le mie storie esistono, gran parte del merito va a loro.

 

Secusate se sono stata eterna, ma a scrivere queste cose ci tenevo UN SACCO.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, non è molto capiente, è noioso e più brutto dei precedenti, però introduce a quello che succederà nel secondo episodio. Volete provare ad indovinare quale sarà il misterioso avvenimento? :3

Tanti baci, Matilde :))

 

 

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Capitolo 9
*** don't stop me now. ***


 

CAPITOLO IX

don't stop me now

 

Siamo arrivati alla festa nella camera 488 del dormitorio maschile. Come previsto, c'è UNA MAREA di gente, un dj (come sia riuscito trasportare le piastre su per seicento rampe di scale per me resterà sempre un mistero) si è piazzato sul balcone approfittando della bella serata ed anima la festa. Non appena entriamo un sacco di gente ci corre in contro per salutarci.

''Ciao ragazzi, benvenuti, servitevi pure, le bibite sono laggiù! Wow Alison, nuovo colore? Ti sta benissimo!''

Ringrazio Declan, mentre un ragazzino rachitico e tremolante prende di mira Ryden ed una ragazza dai capelli biondo platino e scollatura profondissima si avvicina pericolosamente a Liam.

''Hey Ryden, sei, ehm bellissima, volevo dire, il tuo vestito lo è, e certo anche tu però.. cioè, io, vorrei solo che tu.. tu che sei molto bella.. potresti ballare con me?''

Ryden guarda il ragazzino con degli occhi che farebbero colare amore puro dalle orecchie di chiunque. Credo stia per rispondergli qualcosa, ma lui va nel panico più totale e comincia a farfugliare, completamente impazzito.

''No, no, va bene lo stesso, capisco che tu non voglia.. sei appena arrivata, oddio, che stupido.. va bene allora ciao bella, ehm, Ryden, ci si becca in giro.. ma che sto dicendo?!'' e con un gemito d'ansia se ne va. Ryden fa spallucce e sussurra a Max, accanto a lei:

''Peccato, avrei ballato volentieri, questa canzone mi piace abbastanza''.

Liam si volta di scatto verso di lei. Credo stia per dirle qualcosa, ma viene interrotto dalla famosa biondina che, viscida come una sanguisuga, lo afferra per un braccio.

''Ciao Liam'', dice, con un sorriso.

''Hayley''.

''Ti va di ballare?''

''No''.

Ovviamente o Hayley è sorda, o non ha un briciolo d'orgoglio. Pensandoci bene, nessuna delle due ipotesi è da escludere.

''Solo questa canzone. Ti prego Liam, è la mia preferita''.

Lui si guarda attorno, in cerca di una scusa. Ad un certo punto sembra illuminarsi.

''No, vedi, non posso ballare con te perchè ho promesso la prima danza ad.. Alison''.

Mi guarda, lo guardo anche io, non so che cosa dire. Hayley finalmente si scolla e, guardandomi con un certo disprezzo, ancheggia via, sparendo tra la folla. Liam mi fa un sorrisetto di circostanza, mi prende per mano e mi trascina sulla pista. Il dj proprio in quel momento passa un lento. Cavolo cavolo cavolo, devo ricordarmi di strozzarlo. Non ce la faccio a guardare in faccia Liam, mentre sento che lui mi sta fissando.

''Allora..'', azzarda ad un certo punto ''bionda, eh?''

''Si'', rispondo, laconica. Mi scoccia tutto questo scetticismo, in fin dei conti non è mica mia madre, come si permette di farmi paternali?

''Come mai?''

''Te l'ho già detto, credevo che sarei stata meglio''.

''A me castana piacevi''.

''A me no''.

''Guarda che non è il colore dei capelli a renderti una bella persona. Di te mi piaceva il tuo essere così semplice, così spontanea, così naturale. Non assomigliavi a nessun altro, eri semplicemente Alison. Così mi sembri una di quelle ragazze tutte uguali, che sembrano fatte con lo stampo''.

Non so più come replicare e abbasso lo sguardo, mollando la presa dai fianchi di Liam. Mi giro e faccio per lasciare la pista da ballo, cercando di ignorare questo pizzicore agli occhi e questo nodo in gola, quando vengo travolta da un tornado in miniatura.

''NON CI PENSATE NEMMENO ad abbandonare la pista adesso, ho praticamente dovuto strisciare ai piedi del dj per convicerlo a mettere la prossima canzone e se non la ballate insieme a me potrei odiarvi per sempre!''
Inutile specificare che queste parole possono uscire solo dalla bocca di Ryden, che può raggiungere tali livelli di eccitazione solo quando ci sono di mezzo i suoi Queen. E infatti, esattamente in quel momento sentiamo partire una voce che ormai abbiamo tutti imparato a riconoscere.

''Tonight I'm gonna have myself a real good time, I feel ali-i-i-i-ve..''

Freddie Mercury sembra essere qui, di fronte a noi. Almeno così si direbbe dalla reazione di Ryden, che praticamente scoppia a piangere. Mentre don't stop me now sta mettendo addosso a tutti un'assuda voglia di vivere, lei da inizio ad una coreografia strana, che oserei dire le assomiglia: coinvolgente, allegra, assurda, bellissima. E, so che questo è folle, ma così è la mia vita, nel giro di due secondi tutti la seguono.

Io e Liam ci ritroviamo sballottati tra la folla e costretti a ballare. Ammetto che mi sto divertendo un sacco, la tristezza di un attimo fa è passata, sono raggiante. La più felice di tutti però resta Ryden, che in preda ad un attacco di follia e amore verso tutto il genere umano, ci salta al collo e ci abbraccia. Mi ritrovo con la testa vicinissima a quella di Liam e con Ryden avvinghiata al collo che farfuglia qualcosa di incomprensibile, probabilmente in russo. Liam è diventato rosso come il mio vestito e borbotta cercando di sovrastare la musica:

''Mollami, mi strappi i capelli''.

Ryden non se lo fa ripetere due volte e fluttua via, danzando leggiadra assieme ad un ragazzo tutt'altro che brutto che non ha occhi che per lei.

Improvvisamente, mi assale la sgradevole sensazione che spesso mi cattura quando realizzo che Ryden è uno spettacolo, ed io solo una sempliciotta che fa pazzie per eguagliarla. Sensazione di invidia, gelosia e frustrazione. Tutt'un tratto la voce di Freddie Mercury non mi sfiora nemmeno, l'euforia è passata. Poso lo sguardo su una delle mie ciocche di capelli biondi e mi sembrano fuori luogo, senza senso. Mi viene soltanto da gridare, e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Voglio solo scappare da questa stupida situazione, ed ho già individuato il peggiore dei sistemi per farlo.

In fondo alla sala un ragazzo che ho visto un paio di volte con delle sopracciglia cespugliose che gli occupano mezza fronte, gestisce un carrellino stracolmo di bevande alcoliche. Sentendomi stupida e irresponsabile, gli allungo cinque euro chiedendogli in cambio un bicchiere di vodka.

''Sei sicura Alison? Questa è roba forte'', mi dice, apprensivo. Questa sera non sono affatto in vena di cortesie.

''Dammi un bicchiere e basta''.

Lui, scuotendo la testa, mi allunga un bicchiere stracolmo di un liquido dall'odore fortissimo ed io, senza starci a pensare per nemmeno un minuto, lo bevo tutto d'un fiato.

 

Da lì in poi, non ricordo più niente.

 

 

 

 

 

DEDICO QUESTO CAPITOLO CON UN'INFINITA' DI AFFETTO A RAB95, che con le sue recensioni stupende mi tira sempre su il morale e mi rende felice più che mai :'D

le avevo promesso che avrei aggiornato presto e come tutti potete notare non ho assolutamente mantenuto. MI DISPIACE tantissimo, spero che mi perdonerai e ricorda che aspetto ancora con ansia che mi invii la tua storia!

 

Scusate per il ritardo abababababababnorme, ero in un momento di crisi ma d'ora in poi vi prometto che sarò più veloce ç_ç

 

grazie con tutto il cuore a chi recensirà o anche solo leggerà questo capitolo, siete la mia felicità cari lettori!

Un milione e mezzo di abbracci, Matilde :)))

 

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Capitolo 10
*** la miglior serata di sempre. ***


 

CAPITOLO X

la miglior serata di sempre

 

''Alison.. Alison!''

non riesco assolutamente a riconoscere la voce che mi sta chiamando. Mi rigiro nel mio letto, sistemandomi a faccia in giù, per chiarire ulteriormente il fatto che non ho intenzione di alzarmi.

''Alison!'', insiste la voce.

Con la voce impastata dal sonno, borbotto qualcosa.

''Lasciami in pace mamma, sto dormendo''.

''Alison, guarda che io sono Lisa''.

Spalanco gli occhi, azione che mi causa una dolorosissima fitta alla tempia, ricordandomi improvvisamente della scuola, di Liam, della festa di ieri sera.. poi sposto lo sguardo sui miei amici, e mi ritrovo davanti uno degli spettacoli più strani di tutta la mia vita. Ryden e Liam sono bagnati fradici mentre Max, Lisa e Simon sono chiazzati ovunque di vernice rossa.

''..ma come diamine siete conciati?! E che ore sono?!''

''Sono le cinque del mattino, e noi siamo in queste condizioni per colpa di una ragazza isterica che, sbronza come non mai, ci ha cacciati in una miriade di pasticci'', mi risponde Maz, sorridendo mostrando i denti, anche quelli chiazzati di rosso.

''Non è stata una gran serata per nessuno, a quanto pare''.

''E' qui che ti sbagli, Ali mia bella'', esclama Liam, con un sorriso. ''Perchè quella di ieri è stata assolutamente ed uncondizionatamente la miglio serata di sempre''.

E, in seguito a quest'affermazione, i miei amici partono con il resoconto della nottata più folle alla quale, seppur inconsciamente, ho preso parte in tutta la mia vita.

 

L'alcool fa effetti diversi sulle persone. C'è chi, durante una sbronza, diventa depresso e piange un sacco. Chi ride fino a star male, chi diventa violento e picchia la gente con le bottiglie. Io a quanto pare, non subisco nessuno di questi effetti: semplicemente, impazzisco.

Dopo essermi scolata il quinto cocktail colorato sotto lo sguardo esterrefatto del ragazzo delle bevande, mi sono messa a barcollare in giro come una pazza, importunando tutti e facendo domande senza senso su argomenti come i limoni, la linfa grezza e i canarini. Ad un certo punto sono arrivata da due ragazze che si stavano mettendo lo smalto sulle unghie dei piedi.

''Havete dell'ascetone?'', ho chiesto loro, ubriachissima.

Loro, spaventate, mi hanno passato la bottiglietta ed io, senza un solo momento di indugio, l'ho stappata e me la sono alzata alta sopra la testa.

''Alison, oddio che stai facendo?'', mi hanno chiesto allarmate le due ragazze, cercando di fermarmi.

''Io deeethesto queshto colore, faccio sholo quello he avei dovuto fare un shacco di tempo fhhha!'', ho urlato, battagliera, prima di versarmi l'intero contenuto del flaconcino sui capelli.



 

''COSA? COSA? COSA?!?'', urlo spasmodicamente ai miei amici, prima di saltare giù dal letto e correre in bagno a guardarmi allo specchio. I miei capelli sono semplicemente un disastro, una schifezza, un obbrobbrio, un pasticcio. Sono tutti secchi e dall'aspetto malaticcio, al tatto sembrano paglia e sono diventati di un bizzarro color pollo crudo. Mi giro verso i miei amici, esterrefatta.

''COME AVETE POTUTO LASCIARMELO FARE?!'', grido, sull'orlo di una crisi di nervi.

Inutile dire che la loro comprensione non mi sfiora nemmeno. Lisa mi rivolge un gesto di sufficienza mentre Liam, Simon e Max cercano disperatamente di trattenersi da un attacco di riso isterico. Ryden, che ha più o meno lo stesso tasso di sensibilità di un procione, scoppia in una risata da lacrime agli occhi.

''E aspetta di sentire il resto, Ali..''



 

A seguito della crisi dell'acetone in testa sono diventata ancora più isterica di prima.

''Mi devo lavare i chapeeeelli'', ho ansimato alle ragazze dello smalto, che ormai avevano rinunciato a cercare di farmi ragionare e si limitavano a fissarmi scandalizzate. Detto questo sono scappata via barcollando, in cerca di una persona conosciuta. Sfortuna ha voluto che Liam passasse di lì proprio in quel momento.

''Alison, senti io ti volevo chiedere scusa per prima, sono stato decisamente troppo..''

''Sciaaaaao Liam!''

''Oh mio Dio, tu non sei sobria''.

A quel punto mi sono messa a ridere e a saltellare come una deficiente e l'ho prendo per mano, senza rinunciare ai miei balzi assurdi.

''Adessho noi come due changuri andiamo in pischiina'', ho squittito, incrociando gli occhi e cominciando a trascinarmelo appresso con una forza inaudita. A quel punto a Liam non è restato che agguantare la prima persona sobria di passaggio e cercare di usare contro di me anche la sua sanità mentale. Non è stato molto fortunato, perchè si da il caso che l'esile braccino che ha afferrato fosse quello di una ragazza particolarmente bella e con un paio di luccicanti stivali neri ai piedi.

''Ciao Liam!'', ha strillato Ryden, abbagliando il ragazzo con il suo sorriso bianchissimo (l'ho già detto e lo ripeto: dovrebbe esserci un limite legale per la bianchezza dei denti). Liam è arrossito, imbarazzato dal fatto di dover rassegnarsi a chiedere aiuto alla ragazza più fuori di testa del mondo.

''Ti prego non mi lasciare da solo'', le ha sussurrato, a denti stretti.

''SCHIAAAAO RAAAIDEEEENNNN'', ho urlato io in quel momento, molto probabilmente rovinando l'unico momento di complicità mai creatosi tra Liam e Ryden.

''Ciao Ali!'', mi ha risposto lei, molto disinvolta. Evidentemente è perfettamente abituata a parlare con gli ubriachi o, in alternativa, nello strano paradosso in cui vive, comportarsi da pazzi idioti è perfettamente normale. Ripensandoci, la seconda opzione è molto più probabile.

''Adessho andiamo in pischina a lavarschi'', le ho gridato di rimando, e senza aspettare una risposta ho iniziato a saltellare fuori dalla festa, tenendo per mano Liam che a sua volta stritolava il polso di Ryden. In un modo o nell'altro siamo riusciti ad intrufolarci nell'edificio della piscina, tra gli insulti a mezza bocca di Liam, le risate di Ryden e le mie folli eclamazioni da ubriaca.

''E adeeessho, sci tuffiamo!'', ho gridato, una volta arrivati a bordo piscina, già cominciando a indietreggiare per prendere la rincorsa.

''No no no no no Alison, non puoi essere seria, è sera e siamo a settembre, ci ammaleremo tutti!'', ha protestato a gran voce Liam, cercando di divincolarsi dalla stretta ferrea del mio polso. Quando ha capito che non ce l'avrebbe fatta e che io ero decisa a buttarmi, ha lanciato a Ryden uno sguardo implorante.

''Non abbandonarmi proprio ora!''

''E quando mai ho abbandonato le persone durante questo genere di follie?'', gli ha risposto Ryden.

Liam le ha sorriso, sincero.

''PRONTI.. ATTHENTI.. VIAAAA!'', ho gridato, prima di trascinare i miei due amici in un tuffo gelido nell'acqua intonsa della piscina.



 

''VOI DUE SIETE ASSOLUTAMENTE FUORI DI TESTA!'', urlo furiosa a Ryden e Liam, capendo finalmente perchè sono bagnati fradici. Poi corro sul balcone, dove giace il mio vestito, che qualcuno ha avuto il buonsenso di togliere prima di infilarmi nel letto. E' anch'esso bagnatissimo, ma noto subito che, come quelli di Simon, Lisa e Max, è ricoperto di macchie di vernice rossa, perfettamente visibili anche sulla stoffa dello stesso colore. Guardo i miei amici, stringendo gli occhi.

''..e poi cos'è successo?''



 

Dopo il folle tuffo siamo tornati di corsa alla festa del rosso, dove gli invitati erano in procinto di celebrare la cerimonia finale: farsi tutti una riga di vernice rossa sulla fronte, in memoria della grande serata. Per il rito era stata preparata una grossa tinozza di quelle per la vendemmia, in seguito riempita di vernice rosso fuoco. Vedendo la tinozza, per la terza volta in quella giornata, ho cominciato a dare di matto!

''Il rossho!'', ho urlato a Liam e Ryden, che si sono guardati, chi preoccupato e chi con un'espressione da malata mentale (vi lascio immaginare i ruoli da soli).

''Vohglio i capelli dello stessho colore del mio veshtito!'' ho esclamato, e prima che i due potessero anche solo tentare di fermarmi (a dire il vero solo Liam si sarebbe fatto lo scrupolo di provarci. Ryden sarebbe stata troppo occupata a ridere, costruire altarini a Freddie Mercury o qualunque cosa faccia normalmente Ryden) avevo già superato tutta la fila per il rituale ed ero arrivata davanti, dove Lisa, Simon e Max aspettavano pazientemente il loro turno.

''Schiaaao ragasshi'', li ho salutati con un sibilo, riuscendo contemporaneamente anche a ridere come una pazza.

''E' ubriaca'', ha constatato Max con una smorfia, lanciandomi solo uno sguardo.

''Ci puoi giurare'', gli ha risposto Lisa, che mi conosce e mi capisce sempre al volo.

''Ciao Alison!'', ha esclamato Simon, del quale ingenuità trovo semplicemente adorabile.

''Adessho noi shi fasschiamo il bagno nel rossho?'', ho chiesto, con un sorriso da esorcizzata.

''Beh, a dir la verità dovremmo solo farci una striscia sulla fronte..'', ha provato a relicare qualcuno, ma prima che potesse finire la frase io mi ero già buttata all'indietro nella tinozza piena di vernice, trascinando tutti e tre i miei amici con me, mentre Ryden e Liam, appena arrivati, ci guardavano senza parole.

 


 

''Oh mio Dio''.

Guardo i miei amici seduta a gambe incrociate sul letto, sentendomi più in colpa che mai.

''Quando ti abbiamo portata qui ti abbiamo lavato i capelli e la faccia'', conclude Lisa, mentre io, torcendomi le mani, mi pento amaramente di aver bevuto così tanto.

''Non ci posso credere ragazzi, scusatemi. Io non credevo che sarei arrivata a tanto e che vi avrei costretti ad accudirmi come una bambina, ma mi dispiace tantissimo. Davvero'', balbetto, desolata e triste.

Poi, quando alzo gli occhi su di loro, una bella sorpresa mi accoglie.

Stanno sorridendo. Sorridono con dolcezza e mi guardano, senza rancore e senza compatimento.

''E' a questo che servono gli amici no?''

''Si, e poi è stato divertente. Sei forte anche da ubriaca, lo sai?''

''Non ti preoccupare''.

''Noi ci siam sempre''.

Ed a quel punto scatta l'abbraccio di gruppo. Ci stringiamo tutti e sei sul mio letto, ridendo, vagamente imbarazzati, ed è in quel momento che capisco quante cose siano scattate tra di noi. Liam e Ryden, che dicono di non sopportarsi e ora tengono le mani l'uno sulla spalla dell'altra senza il minimo problema. Lisa, che alle medie avrebbe dato il mondo per avere degli amici del genere solo per la loro popolarità, ora mentre abbraccia Simon e Max sta provando un sentimento di affetto sincero. Io, che fino all'anno scorso non ero che una stupida senza amici, ora sono circondata dalle cinque persone migliori del mondo.

 

E' durante quell'abbraccio strano, un po' umido e chiazzato di rosso, che capisco di essere davvero felice.

 

 

 

 

 

BUONGIORNO!

Rispetto all'altra volta sono stata velocissimissimissima ad aggiornare, anche se questo decimo capitolo (che essendo il decimo doveva essere uno spettacolo inimitabile) mi lascia un po' insoddisfatta ^^''

 

Avvertenze: non provate a versarvi del solvente per unghie sui capelli a casa! Lo ammetto, per rendere plausibile questa storia ho fatto un tentativo e credetemi.. me ne sono amaramente pentita ç_ç

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti quelli che leggono questa storia, ai 4 (ghsgdhsgfnsbdiw io vi amo) che ce l'hanno tra le seguite e ai 4 (*muore per la felicità*) che ce l'hanno tra le preferite! Siete la mia gioia *-* Se mi lascerete una recensione diventerò definitivamente la Ragazza Più Felice Del Mondo (GRAZIE MILLE ha tutti quelli che mi hanno recensita, e ovviamente un grazie speciale a RAB95, che si fa sentire in ogni capitolo) :'))

Tanti baci, Matilde :))

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Capitolo 11
*** vari tipi di studenti in crisi. ***


 

CAPITOLO XI
vari tipi di studenti in crisi

 

Sono passate un paio di settimane dalla folle festa di Declan. I miei capelli sono miracolosamente tornati alla loro normale consistenza grazie ad un balsamo magico spuntato dall'armadio delle meaviglie di Ryden, ed ora le mie ciocche lisce sono ancor più setose di prima.

Tuttavia, anche se ora la mia testa è più bella di prima, Liam e Ryden sembrano aver instaurato una sorta di tregua momentanea e Max non ha più accettato inviti di gruppo ad eventi mondani, le cose qui sono ben lontane dall'andar bene.

 

I professori hanno cominciato a tartassarci con i cosiddetti ''test d'ingresso'', verifiche impossibili classiche dell'inizio dell'anno, che servono non a valutare la preparazione degli studenti come gli insegnanti si ostinano a sostenere, bensì a regalare a tutti una collezione di votacci buoni solo ad abbassare la media di un intero quadrimestre. Se non altro, in queste due settimane di sofferenze, ho potuto catalogare sei diversi tipi di studenti liceali che ora, per la gioia di tutti, voglio elencare.

 

1. IL SECCHIONE

esempio: Lisa Wellington.

I Secchioni ormai sono in via d'estinzione, ma i pochi rimasti si possono facilmente riconoscere dalle classiche quattro ore quotidiane passate di fronte ad una ventina di libri aperti. Non importa quanto e come riuscirà a studiare, un Secchione prima di una verifica si farà prendere da una crisi di panico e inizierà ad urlare frasi sconnesse del tipo ''oddio, ecco hai visto, non mi ricordo il numero esatto di centimetri cubi di porzione cerebrale dell'homo erectus, prenderò quattro, me lo sento!''

A verifica ricevuta avrà bisogno di una lunga preparazione psicologica prima di guardare il voto, e quando scoprirà che è come minimo un nove e mezzo, tirerà un luuuungo sospiro di sollievo perchè ''oddio io non me l'aspettavo, non sapevo niente!'' Molto snervanti e noiosi.

 

2. IL MIRACOLATO

esempio: Simon Rayban

I rarissimi esemplari di Miracolato sono persone molto particolari. Il loro metodo di studio consiste nel non studiare affatto ed affidarsi ad una dose di sfacciata fortuna, un buon sangue freddo ed un pizzico di buona memoria. Durante le verifiche le risposte per loro sembrano piovere dal cielo ed incredibilmente, con questo sistema assurdo, riescono a mantenersi costantemente sulla media del sette. ''E' solo che sono un genio'' è la frase che i Miracolati ripetono più spesso. Nella maggior parte dei casi sono molto irritanti e oggetti di folle invidia, ma talvolta molto divertenti.

 

3. LO SCHIZZATO

esempio: Ryden Melville

Gli Schizzati sono una specie già più comune, (seppur non molto diffusa) che comprende quelle persone che sono in perenne conflitto con se stesse a proposito dello studio.

''Oh mio Dio dovrei studiare, ma non ne ho voglia, e se poi mi stufo e non ho più tempo per lavarmi i capelli? Facciamo così, prima me li lavo e poi studio, oh ma poi mi scoccia studiare bagnata, e non voglio prendere cinque, oh che scelta difficile!'', è un'esempio di dilemma esistenziale alquanto tipico negli Schizzati. Non riuscendo mai a decidersi finiscono sempre per diventare isterici e ritrovarsi a studiare tutto all'ultimissimo secondo, riuscendo comunque a tenersi con una certa stabilità più o meno sulla media dell'otto. Molto divertenti da osservare.

 

4. L'ORGANIZZATO

esempio: Max Chadwick

''Leggo un capitolo, alla fine mi premio con un biscotto, poi faccio la versione di latino e quando l'ho finita mi concedo una partita alla play station, per poi studiare l'ultimo capitolo''.

Gli Organizzati hanno sempre le idee perfettamente chiare a proposito dello studio e il loro punto forte è che sanno perfettamente come non sgarrare mai con il programma. Si accontentano della media del sette, ma possono diventare molto irascibili se qualcuno cerca di scalfire la loro infallibile pianificazione. Sono piuttosto interessanti da stuzzicare, ma spesso farlo causa degli effetti collaterali.

 

5. I DEPRESSI

esempio: Liam Hanningan

''Tanto ormai sono spacciato, e a tedesco non volevo nemmeno iscrivermi -tutta colpa di quella là-, chi se ne frega se prendo cinque?'', è una delle tante tipiche frasi di sfogo dei Depressi, categoria di studenti abbastanza ampia, quasi completamente maschile. I Depressi studiano quel tanto che basta per arrivare ad una sufficienza tirata, per poi passare il resto del tempo sdravaccati da qualche parte a borbottare frasi demotivanti, con sommo fastidio da parte degli Schizzati. Se ignorati non fanno nè caldo nè freddo, ma se si cerca di convincerli a studiare possono diventare piuttosto aggressivi.

 

6. I POVERACCI

esempio: Alison Andrews

I Poveracci sono l'ultima, sventurata specie di studenti necessaria per il ciclo della scuola. Il loro compito principale è sopportare le crisi di panico dei Secchioni, le vanterie dei Miracolati, l'isteria degli Schizzati, la precisione degli Organizzati e i borbottii dei Depressi, cercando al contempo anche di imparare qualcosa. Sarebbero studenti eccellenti, ma dover sopportare tutto e tutti priva i Poveracci del tempo per lo studio e allora si devono tristemente accontentare della media dell'otto, anche se potrebbero puntare molto più in alto. E' difficilissimo far perdere loro la pazienza, ma quando l'impossibile accade, sono guai grossi.

 

 

E' mercoledì mattina, abbiamo due ore buche e sto studiando nella biblioteca scolastica con il clan di fuori di testa dei miei migliori amici, perchè tutti domani abbiamo una prova. Lisa ripassa istericamente le formule per il test di chimica cercando di non impazzire, mentre Simon la sta a guardare giocherellando con la penna. Liam e Ryden cercano di studiare insieme per la verifica di tedesco senza scannarsi a vicenda (nei limiti del possibile), Max sta contando i vocaboli di greco da imparare a memoria mentre io impazzisco sui miei appunti di inglese.

''Oddio oddio oddiomio, non mi ricordo di quale gradazione di verde diventa la sostanza se mischio i due liquidi principali oh no sono uno schifo prenderò tre, anzi, due e mezzo!''

''Questa penna è assolutamente una figata, una volta ne avevo una che se infilata nell'acqua calda cambiava colore, sapete?''

''Allora, ho trenta vocaboli, prima ne imparo a memoria quindici, poi vado fuori a prendere dieci minuti d'aria fresca, poi studio tutti gli altri''.

''Mmmmh, studio prima i vocaboli o la composizione dei testi? O forse prima dovrei prendere a calci Liam per scaricare lo stress? Oh, non lo so, devo pensarci su..''

''Tanto studiare è inutile. Ci ritroveremo tutti a fare gli spazzacamini''.

''BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!''

 

L'ultimo urlo è uscito dalla mia bocca senza che neanche me ne accorgessi. In un moto d'isteria, mi alzo buttando all'aria il mio intero astuccio, con le narici dilatate e lo sguardo in fiamme. Furiosa, indico i miei amici, puntando loro contro un'unghia finta che Ryden ha insistito per mettermi la settimana scorsa.

''Voi cinque! O domani portate tutti dalla vostra lezione una sorpresa stupenda -e dev'essere davvero STUPENDA- oppure vi scordate di studiare con me per il resto della vostra vita, mi avete capito bene?!''

Ryden mi guarda, con un sopracciglio sottilissimo corrugato in una smorfia dubbiosa.

''Che razza di ultimatum sarebbe..?''

''NON CRITICARE LE MIE CONDIZIONI!''

''Cosa intendi con sorpresa stupenda?'', tenta di replicare Liam, anche lui piuttosto perplesso. Nessuno è abituato a vedere un Poveraccio perdere la pazienza e dire cose insensate a proposito di regali assurdi, e infatti io stessa mi accorgo che sto dicendo tante di quelle scemenze da sembrare una fuori di testa. Ma non mi importa. Non mi posso tirare indietro sul più bello, no?

''Se me lo dicessi non sarebbe una sorpresa'', rispondo, cercando di sembrare imperscrutabile ed enigmatica. Poi, per non rovinare la mia scenetta da Alison La Donna Del Mistero, mi giro tealtralmente e lascio la biblioteca, lasciando i miei amici a guardarmi sbigottiti.

Non ho idea di quello che mi aspetto, ma so che domani, per sorprendermi, si dovranno impegnare.

Altrochè.

 

 

 

 

 

Buonaseraaaaaa! :D

scusatemi ç_ç mi rendo perfettamente conto del fatto che questo capitolo è troppo lungo, troppo noioso, troppo inutile e NON HA SENSO, e se ora pensate che Alison sia una malata di mente non me la sento proprio di darvi torto (come scusante ho che avevo scritto un intero capitolo dedicato al calcio, ma dopo quel tristissimo 4 a 0 contro la Spagna non me la sono sentita di postarlo, e quindi arriverà più avanti ç_ç)

Ma nel prossimo capitolo arriveranno le misteriose sorprese degli amici e ''ne vedremo delle belle!'' (no, in realtà non ho ancora idea di quello che scriverò ma.. vi prego siate comprensivi con questa povera ragazza ç_ç)

e voi, che tipo di studente siete? Secchione, Miracolato, Schizzato, Organizzato, Depresso o Poveraccio? Oppure, meglio ancora, avete una categoria tutta vostra di cui raccontarmi? Scusatemi, sono una curiosona, ma ci tengo veramente tanto a cercare di interagire con i miei lettori *-*

Un bacio ENORME a tutti quanti,

Matilde :))

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Capitolo 12
*** sorprese sorprendenti - Liam e Ryden ***


 

CAPITOLO XII
sorprese sorprendenti – Liam e Ryden

 

Al termine delle due ore buche, tutti escono dalla biblioteca e vanno per la propria strada. Lisa e Simon si dirigono nei sotterranei per la lezione di chimica, Max resta al pianterreno nell'aula di greco, Liam e Ryden salgono al terzo piano per l'ora di tedesco. Tutti però pensano alla stessa cosa: ''come possiamo trovare una sorpresa adatta per Alison?''

 

(COMUNICAZIONE DI SERVIZIOOO: in questo punto la storia si divide in tre parti spartite in tre capitoli che avvengono contemporaneamente: ll'ora di tedesco di Liam e Ryden (capitolo 14, questo), quella di greco di Max (capitolo 15) e quella di chimica di Lisa e Simon (capitolo 16). La storia torna normale al capitolo 17)

 

 

Liam e Ryden camminano nervosamente fianco a fianco, cercando di raggiungere l'aula di tedesco prima del suono della campanella, e discutendo animatamente. Ovviamente, non si trovano d'accordo sul tipo di sorpresa di cui è in cerca Alison.

''Ti dico che vuole qualcosa di platonico!'', grida Liam esasperato, tirando una gomitata di stizza alla piccola non-del-tutto-amica. ''Tipo un enorme striscione con la scritta ALISON SEI UNICA, o qualcosa del genere!''

Per tutta risposta, Ryden gli molla una manata sul petto (il punto più alto che riesce a colpire, considerata la sua statura tutt'altro che notevole).

''Non fare l'idiota. Dobbiamo andare più sul personale, cercare qualcosa come.. un autografo di Bill Kaulitz!''

Liam fa una smorfia di disgusto, mentre Ryden continua, tutta infervorata.

''Ma certo! Un autografo del cantante preferito si può trovare su e-bay, ed è un regalo stupendo! Io sarei al settimo cielo se qualcuno mi regalasse un autografo di Freddie Mercury! Me lo compri per Natale, Liam?''

''Ti puoi figurare se ti faccio un regalo di Natale''.

''Brutto egoista''.

''Povera illusa''.

A quel punto una Ryden infuriata spicca un salto da antilope e balza sulle spalle di Liam, aggrappandosi come una mantide e iniziando a tirargli i riccioli con le mani.

''SMETTILA, MALEDETTA, STUPIDA CRETINA, TI AMMAZZO, MI STAI FACENDO MALE!''

''TE LA SEI CERCATA CERCANDO DI BOICOTTARE IL NATALE DEI MIEI SOGNI, GRINCH CHE NON SEI ALTRO!''

''CHE DIAVOLO STATE COMBINANDO VOI DUE?!''

Quest'ultima voce, acutissima e penetrante, non appartiene nè a Liam nè a Ryden. E' la prof Prettwitt di tedesco, che, infastidita dalle urla belluine dei due litiganti, è uscita allarmata ed infuriata dall'aula. Con una certa malagrazia, Liam si scrolla Ryden di dosso, riuscendo per miracolo a farla atterrare in piedi.

''Ci scusi prof..'', borbotta imbarazzando, pregustando l'amaro sapore di una nota sul registro. E invece, con sua enorme sorpresa, il viso spigoloso dal mento triangolare della Prettwitt si distende in un sorriso.

''Venite dentro, dai. Oggi sono di buonumore, vi aspetta una sorpresa''.

Al suono di quella parola, le orecchie di Liam e Ryden si rizzano. Incuriositi, seguono l'insegnante in classe, si accomodano nei loro banchi in ultima fila vicino alla finestra e si scambiano uno sguardo interrogativo. La prof tiene in mano una busta gialla che ha tutta l'aria di contenere qualcosa di importante. Con un sorriso giubilante, la donna da inizio al suo discorso.

''Ragazzi, dovete sapere che, nonostante il vostro comportamento faccia assolutamente schifo'' (e qui il suo sguardo si posa severamente su Liam e Ryden, che si fingono interessatissimi allo zaino della ragazza seduta davanti a loro) ''ed i voti di alcuni di voi lascino parecchio a desiderare'' (altre occhiatacce a Liam) ''siete complessivamente la miglior classe di tedesco che capita a questa scuola da anni, e per questo il preside ha deciso di premiarvi. In questa busta ci sono i vostri biglietti per la gita di tre giorni che faremo a Berlino''.

Un grido di gioia si leva tra i banchi, lacrime di gioia solcano i volti, mani esultanti si agitano in aria. In un impeto d'euforia, Ryden abbraccia strettissimo Liam, che arrossisce impietosamente. Mark Zwiggleberg intona un coro da stadio tedesco, immediatamente e scrupolosamente seguito dall'intera classe.

''EVVAAAAIIII, SIAMO I PIU' INTELLIGENTI DELLA SCUOLA!''

''CONQUISTEREMO LA GERMANIA!''

''SOOO GEHEN DIE DEUTSCHEN, DIE DEUTSCHEN GEHEN SOOOO!''

''NON HO FINITO, STATE ZITTI, BRANCO DI SELVAGGI!''

quando si arrabbiava, l'amatissima docente di tedesco aveva la caratteristica di diventare particolarmente fine. Se non altro, riuscì nel suo intento di zittire gli alunni. Con un sorriso enigmatico, proseguì con il suo discorso.

''Sono stati acquistati sei biglietti in più, che se non riuscirò a distribuire tra gli studenti rimarranno inutilizzati. Ma io non voglio distribuirli. Sarei accusata di favoristismi, nessun alunno scansafatiche, di cui questa scuola abbonda, rifiuterebbe di perdere tre giorni di scuola. No, questi biglietti dovrete guadagnarveli. Ora ci giocheremo sei lettere a saltinmente in tedesco, e chi risulterà vincitore potrà prendere i biglietti e darli a qualche amico di un'altra classe''.

''E si può vincere più di un biglietto?'', chiede una ragazza secchiona dal suo posto in prima fila. Si vede che è decisa a portarseli a casa tutti e sei. ''Mi piacerebbe regalarli ai miei amici del club di matematica''.

''Naturalmente'', risponde la prof. ''Più si è meritevoli, più si vince''.

Ryden afferra le mani di Liam conficcandogli impietosamente le unghie nei palmi, per poi piazzare la sua faccia dritta davanti a quella dell'amico. Pare non accorgersi minimamente del fatto che il ragazzo sembra imbarazzatissimo da tutta quella vicinanza e sta arrossendo di nuovo.

''E' la nostra occasione Liam!'', esclama, e lui può sentire il suo alito profumatissimo rinfrescargli il viso. ''Dobbiamo vincere quei biglietti e portare i nostri amici, soprattutto Alison, a Berlino! Ci basta ottenerne quattro! Quattro su sei! Possiamo farcela Liam, possiamo riuscirci!''

''Ehm, dimentichi che io non sono quel che si dice una cima, in tedesco'', borbotta lui in tono di scusa, sempre con le guance color pesca matura. Con quest'affermazione non ottiene altro che un avvicinamento pauroso del naso all'insù di Ryden, che ora è a un millimetro dal suo.

''Tu ti impegnerai e farai tutto il possibile per vincere i biglietti a saltinmente. O lo farai, o ti strapperò quei ricciolini uno ad uno, te lo prometto'', sibila, e, con gli occhi socchiusi come un serpente, fa davvero paura.

''A proposito, soffri di allergia?'', chiede poi, riassumendo un tono di voce normale. ''Sei rossissimo''.

Ottiene solo di imbarazzare Liam ancora di più. Rassegnato, il ragazzo prende un foglio e comincia a scrivere con calligrafia incerta le quindici categorie che detta la prof: Namen, Tiere, Arbeiten, Farben..

''Ryden, non so neanche cosa vuol dire Farben!'', esclama Liam esasperato, con una punta di panico nella voce. Si gira, pronto a ricevere una pugnalata con la matita o un'occhiata assassina, ed invece, con sua somma sorpresa, trova stampato sul viso della vicina di banco un sorriso meravigliato.

''E' la prima volta che mi chiami così''.

''Così come?''

''Ryden. Da quando ci conosciamo, è la prima volta che usi il mio nome''.

Per la terza volta in dieci minuti e circa la milionesima nella sua vita, Ryden fa arrossire una persona senza accorgersene.

''SEPARATE I BANCHI!'', strilla la prof, e Liam scocca l'ennesima occhiata di panico alla compagna di banco.

''Ti prego, se non riesco a vincere non mi ammazzare!''

''Sai che lo farò'', sussurra Ryden, alzando un sopracciglio con fare compassionevole. ''Ti suggerirò!'', assicura poi, in uno sbalzo di buonumore.

Liam la guarda concentrarsi ed aspettare che la prof sforni la prima lettera. Non è la più brava della classe, ma vuole quei biglietti talmente disperatamente che riuscirà sicuramente ad ottenerne uno o due, magari addirittura tre. Il resto spetta a Liam.

Il ragazzo, con un certo groppo in gola, fissa il suo foglio bianco ed impugna la matita. Una cosa è certa, ce la metterà tutta. Anche perchè non ci tiene troppo a morire decapitato per mano di un'isterica che non è riuscita a vincere il suo quarto biglietto per Berlino.

 

 

Quando arrivo nell'atrio alla fine delle lezioni, dove io ed i miei amici ci incontriamo sempre dopo un'estenuante giornata di scuola, non so di preciso cosa aspettarmi. Sono quasi tentata di chiedere loro scusa, e dire che era tutto uno scherzo, ma i sorrisi terribili che incontro sui loro volti mi suggeriscono di tacere. Sembrano talmente autocompiaciuti da risultare inquietanti.

''Volevi delle sorprese sorprendenti? Ecco a te, Alison'', mi dice Lisa, con un sorrisetto.

E qualcosa nel modo in cui lo dice mi spinge a credele, eccome.

 

 

 

 

 

Buonasera a tutti! :)))

scusatemi se ci ho messo una vita ad aggiornare (che novità, proprio insolito da parte mia ç_ç) ma tra le vacanze, le uscite tra amici e i vari campeggi non ho avuto molto tempo per scrivere (anche perchè ero ad un punto morto e non avevo idea di come continuare). COMUNQUE per i prossimi due capitoli mi do il tempo massimo di DUE SETTIMANE che mi OBBLIGHERO' a rispettare. Promesso.

Comunque, originariamente non avrei voluto scrivere tre capitoli per descrivere un'ora sola, ma quest'idea che hanno avuto Liam e Ryden (ragazzi brillanti talvolta, devo ammetterlo) mi ha infervorata talmente tanto che quando ho finito di buttarla giù mi sono accorta che era un poema xD SCUSATEMIII! (nell'ultimissimo pezzo è Alison che parla. Si capisce, vero? Vi prego ditemi di si D:)

grazie grazie grazie per le meravigliose recensioni, per le visualizzazioni, perchè mi seguite e mi leggete, insomma, PER TUTTO. Siete il miglior stimolo per continuare questa storia :')

TANTI abbracci e un grazie sincero (vi ringrazio troppo poco. Scusatemi) *-*

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Capitolo 13
*** sorprese sorprendenti - Max ***


 

CAPITOLO XIII
sorprese sorprendenti – Max

 

Max siede al suo banco in terza fila in attesa della prof di greco, torcendosi le mani, vagamente irrequieto. Non è mai stato bravo a sorprendere le persone, e non ha assolutamente idea di cosa potrebbe essere considerato un regalo degno di nota da Alison. Non la conosce poi così bene, ora che ci pensa. Cerca di rispondere mentalmente ad un questionario che denomina I gusti di Alison Andrews.

''Libro preferito?''

''Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino''.

''Colore preferito?''

''Blu''.

''Attore preferito?''

''Russel Crawe''.

''Quanto è inutile questo auto-questionario in una quota da 1 a 100?''

Max sbuffa, esasperato. Non riuscirà mai a trovare niente di adatto, non durante una lezione di greco. Proprio in quel momento, si accomoda vicino a lui il suo vicino di banco di greco, Jason Wellington.

''Jay, come butta?'', lo saluta Max, battendogli una pacca sulla spalla.

''Non c'è male, grazie'', risponde Jason, con uno dei suoi sorrisi felini.

 

E' un tipo strano, Jason Wellington. E' il classico belloccio, alto, dai capelli castano chiaro, occhi marroni e sguardo freddo, asociale ed enigmatico. Con un carattere del genere, naturalmente, fin dal primo giorno è stato soggetto di attenzioni da parte di non poche ragazze, che però si sono presto accorte quanto fosse difficile farselo amico. A rompere le sue barriere di silenzio è stata l'immancabile Ryden, ma non, come con la maggior parte dei ragazzi, facendo uso di un paio di occhioni cambiacolore e di un sorriso luccicante. No, Ryden è riuscita ad avvicinarsi a Jason perchè ha scoperto di avere con lui qualcosa in comune: aver avuto dei guai con la legge.

Ovviamente, Ryden non è una criminale, solo che la sua mania del fuoco, che ha fin da piccolissima, in un paio di ha decisamente degenerato, ed una volta, non proprio per sbaglio, è riuscita a dare fuoco alla casetta dei giardini pubblici, restando a guardare incantata le fiamme che divampavano attorno al legno. Quest'atto di estrema follia le è costato un viaggio premio alla centrale di polizia, dove gli agenti hanno definito la sua ossessione per il fuoco piromania, imponendole una decina di sedute da una psicologa specializzata in materia. Lei, dal canto suo, non ha più causato altri incidenti (o per lo meno, così grandi), ma siccome tende ancora ad incantarsi anche solo alla vista di una candela accesa, i suoi amici le tengono scrupolosamente lontani accendini o fiammiferi, onde evitare di ritrovarsi i capelli incendiati durante la notte.

Il problema di Jason è un po' più serio ed ha addirittura rischiato di costargli un periodo rinchiuso in riformatorio. Soffre una forma di cleptomania abbastanza acuta, che lo porta non solo a impropriarsi senza permesso di soldi, matite e gingilli dei suoi amici, ma anche a rubacchiare cose inutili nei negozi di tanto in tanto. Quando lui e Ryden hanno scoperto di avere una strana e potenzialmente pericolosa mania in comune, hanno cominciato ad andare d'amore e accordo. La piromane ed il cleptomane, quale accoppiata al mondo potrebbe mai essere migliore di questa? Ryden ha ovviamente fatto conoscere Jason a tutti i suoi amici, e da quando lui e Max hanno scoperto di essere compagni di sventura durante le interminabili lezioni di greco, hanno stretto una bella amicizia.

 

Max e Jason continuano a chiacchierare allegramente, fino a quando non irrompe in classe la prof di greco, una donnetta piccola e paffuta, con un paio di buffi occhialetti tondi sempre sulla punta del naso. Oggi sembra ancora più sorridente del solito, e tiene in mano una borsa di stoffa dall'aspetto pesante.

''Ragazzi, ho qui per voi una grande sorpresa'', annuncia, prima di svuotare l'intero contenuto della borsa sulla cattedra.

L'intera classe, suo malgrado, rimane a bocca aperta. La cattedra è piena di veri e propri pezzi di rovine greche. Pezzi di pietra intagliati in forme arzigogolate e bellissime, pezzi di antichi mosaici dai colori ancora vivaci nonostante i tanti anni, affreschi fatti da pittori ormai defunti da millenni, incisioni di artisti ormai dimenticati.

''Prof, ma che ha fatto, ha derubato un museo?'', chiede qualcuno.

''Ho preso in prestito questi cimeli dalla galleria d'arte greca cittadina per portarveli da ammirare ed analizzare. Abbiamo due ore oggi, giusto? Durante la prima ci dedicheremo a queste meraviglie, mentre, per oggi, possiamo lasciare una sola ora alla lingua degli antenati''.

I ragazzi si scambiano tra di loro sguardi interessati, qualcuno da inizio ad un applauso, qualcun altro accenna dei fischi gioiosi.

''Niente male Maxie, non è vero?'', esclamò Jason, sgomitando in direzione del compagno di banco. ''Ci perdiamo un'ora per analizzare del vecchiume, forte! Ehi Max, mi stai ascoltando?''

Infatti Max non ha l'aria di essere molto attento al discorso di Jason. Con occhi sgranati ed illuminati da una scintilla di follia, fissa le rovine, mentre una frase che aveva detto Alison la settimana prima gli brilla in mente come un'enorme insegna luminosa di quelle che si vedono in autostrada.

''Mi piace tantissimo l'arte antica, trovo così affascinante il modo in cui uomini che vivevano milioni d'anni prima di noi fossero così abili ad intagliaree dipingere! E' una cosa assolutamente fantastica, che quelle opere sopravvivano agli anni conservandosi così bene!''

Ha appena trovato la sorpresa perfetta per la sua amica.

Ma come può fare a trafugare uno di quegli ingombranti pezzi di storia senza che nessuno se ne accorga? Il solo pensiero del fatto che sta per derubare un museo gli mette i brividi. Poi il suo sguardo scivola sul compagno di banco, e la bocca si incurva in un sorrisetto compiaciuto. Chi, meglio di un vero e proprio cleptomane, può aiutarlo nella sua impresa?

''Ehi Jason'', inizia Max, sussurrando enigmatico. ''Stavo pensando.. sai cosa sarebbe proprio forte? Avere una di quelle rovine da esibire sul comodino in camera, come soprammobile. Sai quanta invidia farebbe?''

Un muscolo sulla guancia di Jason si contrae impercettibilmente, segno che il discorso di Max ha catturato la sua attenzione.

''Già. Proprio forte'', borbotta, mentre un barlume di avidità gli attraversa gli occhi.

''Già'', sospira Max, falso come un diamante di legno. ''Peccato che sia impossibile prenderne una. La prof non lascerà mai quei cimeli incustoditi''.

Jason, punto sul vivo, si volta verso Max, arricciando le labbra con fare stizzito.

''Impossibile?! Ma tu lo sai chi sono io? Max Chadwick, entro la fine di queste due ore di greco avremo entrambi uno di quei pezzi, dovesse anche costarmi il resto della vita in un carcere minorile''.

Max sorride soddisfatto. Bingo.

 

 

Quando arrivo nell'atrio alla fine delle lezioni, dove io ed i miei amici ci incontriamo sempre dopo un'estenuante giornata di scuola, non so di preciso cosa aspettarmi. Sono quasi tentata di chiedere loro scusa, e dire che era tutto uno scherzo, ma i sorrisi terribili che incontro sui volti dei miei amici mi suggeriscono di tacere. Sembrano talmente autocompiaciuti da risultare inquietanti.

''Volevi delle sorprese sorprendenti? Ecco a te, Alison'', mi dice Lisa, con un sorrisetto.

E qualcosa nel modo in cui lo dice mi spinge a credele, eccome.

 

 

 

 

 

Ciao! :D
Questa volta sono stata veloce, anche se il capitolo decisamente non è dei migliori (scusateee non avevo idee per la sorpresa di Max, è stato difficile anche buttare giù questa ç_ç). Spero che comunque almeno un po' vi sia piaciuto! Avete notato il libro preferito di Alison? :)
Che ne pensate di Ryden piromane? Io personalmente ce la vedo tantissimo :'D e del suo nuovo amico Jason Wellington? E' un personaggio secondario come Mark Zwiggleberg, ma avrà sicuramente altre apparizioni ed altri momenti di gloria :'D
quindi cosa ne pensate? GRAZIE INFINITE a tutti i recensori per le cose bellissime che scrivete, davvero, mi commuovete *O* grazie TANTISSIME a tutti quelli che hanno la storia tra preferite-seguite-ricordate, mi fate sciogliere di gioia :')))
tantissimi abbracci!

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