Presente e futuro

di illyfra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nuova scuola ***
Capitolo 2: *** Innamorarsi veramente ***
Capitolo 3: *** La forza di resistere ai propri sentimenti ***
Capitolo 4: *** Spiegazioni e risse ***
Capitolo 5: *** Il primo bacio ***
Capitolo 6: *** Difficoltà ***
Capitolo 7: *** Chiarificazioni ***
Capitolo 8: *** Problemi ***
Capitolo 9: *** La prima volta! ***
Capitolo 10: *** Lasciarsi per sempre ***
Capitolo 11: *** Per sempre nel cuore! ***
Capitolo 12: *** La fine di tutto ***



Capitolo 1
*** La nuova scuola ***


CAPITOLO 1: LA NUOVA SCUOLA Kagome si era appena trasferita da Shibuya con la sua famiglia a causa della malattia del nonno. Era il suo primo giorno di scuola ed era in ritardo, anche se la scuola non era lontana da casa sua la sveglia non era suonata. -mamma perché non mi hai svegliata?- Kagome si vestì velocemente, per colazione un toast e si fiondò giù dagli innumerevoli scalini del tempio. Appena arrivata a scuola ebbe un piacevole scontro con un ragazzo dai lunghi capelli argentati, due adorabili orecchie canine che lo facevano assomigliare ad un cucciolo. -ehi! Ma sei cretina!? Non guardi dove vai??- -perché non guardi dove vai tu nonnino!!!!- -nonnino a chi???!!!- -vedi qualcun altro???- -ma ti sei mai vista allo specchio!!!???- -lasciami passare sono in ritardo- -e chi ti trattiene…- “che cafone, mi viene addosso e non chiede scusa spero di non incontrarlo mai più” “ma guarda questa, è tanto bella quanto antipatica, assomiglia tanto a……” In classe: Inuyasha stava ripensando a quella buffa ragazza dai capelli corvini e dalla pelle candida, mentre pensava questo, una voce, di certo non dolce come quella di…..adesso che ci pensava non sapeva neppure il suo nome, lo aveva distolto dai suoi pensieri. -signorino Inuyasha vuole stare attento alla lezione?- disse il professor Myoga. -non rompa professore- -dato che la sua educazione è pari alla sua intelligenza vada ad accomodarsi in corridoio- Mentre stava uscendo dalla porta si scontrò nuovamente con quella ragazza. -ancora tu- la ragazza non lo degnò di uno sguardo ed entrò in classe. Dopo essersi presentata, Kagome andò a sedersi di fianco ad una ragazza di nome Sango. Dopo qualche ora le due ragazze erano già diventate amiche. -allora hai detto che vieni da Pechino….come sono i ragazzi?- disse maliziosamente Sango guardando Miroku. -ehm, abbastanza carini, dipende dai gusti- -mi potresti presentare qualcuno?- -ma che cavolo dici amore mio?- disse Miroku giunto in quel momento. -sta zitto brutto pervertito- -ma sono il tuo ragazzo….- -ma il tempo per correre dietro anche alle altre ragazze lo trovi sempre- -che c’entra è la mia natura- -perché voi due state assieme?- -purtroppo si- rispose Sango. Passate le ore di lezione molto ragazzi ronzavano già attorno a Kagome. -Ma che avranno tutti quei ragazzi da sbavarle addosso- Inuyasha era furioso. -come scusa? Che rapporti hai con lei?- chiese Kikyo -no che dici? È solo che mi da fastidio tutto sto casino- le rispose lui scoccandole un bacio sulla guancia. Alcuni mesi dopo era arrivato anche quel seccatore di Koga. -ciao Kagome, che ne dici di venire con me a Shibuya?- -ah, ciao Koga, va bene, per che ora mi passi a prendere?- -verso le 9.30 di domani, visto che non c’è scuola…..-. -ok a domani-. Il lunedì successivo, Kagome stava parlando con Sango. -ciao Kagome come è andata ieri?- -tutto bene Sango e a te-? -tutto bene….e dai non farti pregare….ti sei divertita con Koga?- “è veramente uscita con lui, con quel lupastro rognoso. Non ci posso credere. Io lo ammazzo!!!!!!!! ma perché me la prendo così, io amo Kikyo, o forse no…..” Inuyasha non riusciva a togliersi dalla testa Kagome. -allora? Raccontami cosa avete fatto?!- chiese Sango curiosa. -è stato dolcissimo, è passato a prendermi con la sua moto e siamo andati a fare un giro al centro di Shibuya. Mi ha regalato questo braccialetto. Ti piace?-. Kagome mostrò a Sango un braccialetto con l’iniziale del suo nome. -che dolce! E poi?- -mi ha portato al ristorante sulla spiaggia e abbiamo parlato di tutto, dei miei vecchi amici, che avevo nell’altra città e di altre tantissime cose- -quindi ti stai innamorando?- -non saprei, mi trovo bene in sua compagnia, mi sento a mio agio, però c’è qualcosa che mi blocca- -forse perché è da poco che lo conosci- -sarà…..- Nel frattempo arrivarono anche Miroku e Inuyasha….. -salve divine ragazze…..di cosa parlate?- domandò Miroku palpando il sedere a Sango. -stiamo parlando dell’appuntamento di Kagome con Koga, pervertito…..- rispose Sango tirando una forte gomitata a Miroku. -una pugnalata al cuore, mia divina fanciulla- -ciao Inuyasha- -ehm…..c….ciao Kag…..Kagome- -che hai?! sei strano- -niente, finitela di chiedermi cos’ho- -sei un grandissimo maleducato, volevo solo sapere se stavi bene, non sai proprio come trattare le ragazze-. Kagome corse in classe. “è possibile che me la devo prendere sempre così male? È possibile soffrire per uno così, che poi tra l’altro è fidanzato, devo smettere di pensare a lui…...ma quella, quella dev’essere Kikyo…..” -ciao tu devi essere Kagome se non sbaglio…- -si sono io, come fai a conoscermi?- - mi ha parlato di te Inuyasha, mi ha detto che siete molto amici- -ehm, sì abbastanza, scusa ora devo andare in classe- “ci mancava questa…..io e lui amici, ma cosa va a raccontare, se a mala pena mi saluta” -ragazzi oggi riformo i turni per le pulizie! dunque; Miroku con Sango il lunedì, Hojo e Juka il martedì, Inuyasha e Kagome mercoledì, poi…..” Mentre il professore continuava a parlare sia Kagome che Inuyasha, che prima si erano guardati per brevi istanti, erano immersi nei propri pensieri. “che sfiga perché tutte a me? mi mancava solo il fatto di vederlo anche dopo la scuola. Ma perché sono così agitata, infondo io esco con koga, mi piace Koga…..forse” “cazzo che sfiga, perché tutte a me? Come farò a reprimere il desiderio di baciare quelle soffici labbra? Ma che mi viene in mente? io sto con Kikyo, io amo Kikyo…..forse”

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Capitolo 2
*** Innamorarsi veramente ***


CAPITOLO 2: INNAMORARSI VERAMENTE Kagome era sdraiata sul suo letto e guardava il soffitto, quando: -Kagome c’è la tua amica al telefono- -sto arrivando- Kagome scese le scale e ripensò a quello che era successo quel pomeriggio, avrà fatto bene? Le piaceva veramente Koga? Voleva veramente stare con lui?..... o forse si era messa con lui solo per fare ingelosire Inuyasha? -ciao Kagome! Come va? Allora cosa doveva dirti di così importante Koga?!- In un'altra casa nello stesso momento il cellulare di Inuyasha stava squillando, smise di fare i suoi esercizi per vedere chi fosse il malcapitato che rompeva: era Kikyo, non se la sentiva di rispondere…..così spense il cellulare. -tutto bene.- ma dalla voce di Kagome non sembrava. -dai raccontami tutto, qualcosa non va?- chiese Sango preoccupata. -è successo che ci siamo messi assieme- -bhè è una bella cosa, no?- -sì, bhò, non so…..non sono sicura- -ti piace un’altra persona?- -non so…..- -si tratta di Inuyasha vero?- -e…..come fai a saperlo? Non mi piace quell’arrogante- -ti dico, anzi ti chiedo solo di non far soffrire Koga, è un bravissimo ragazzo- -lo so, non sono una stupida, se sto con lui è perché mi piace- -ti ha baciata?- -no ma che dici?- -era solo per sapere, ci vediamo domani a scuola- - ok, grazie per la chiamata, ciao!-. Intanto al parco vicino alla scuola un ragazzo era in attesa dell’arrivo di qualcuno. Forse della sua ragazza o forse del suo amico, infatti….. -ohi, Inu-chan perché mi volevi vedere?- -non chiamarmi Inu-chan, sai che non lo sopporto, comunque volevo parlarti di Kikyo- -ah, ecco, infatti negli ultimi tempi è strana!, comunque sai che devi evitare di nominarla, non la sopporto- -credo di non essere più innamorato di lei, credo che ciò che ci legava era il fatto che eravamo per metà umani. Alla fine anche lei, è odiata da tutti per il suo carattere- -senti Inuyasha, se tu sei odiato, cosa che non penso affatto, è perché sei nato così e non puoi cambiare, lei invece volendo potrebbe cambiare- -lo so, pensa che ora mi infastidisce anche sentire la sua voce- -è perché ti sei innamorato di un’altra ragazza?- -di chi? Non dire cavolate, come potrei mai innamorarmi di quella stupida di Kagome?- -io non ho mai detto che fosse Kagome la ragazza in questione- Colpito e…..affondato!!!!! -come immaginavo! Sono un genio in queste cose, sapevo che si trattava di lei, ogni volta che la vedi per poco non sbavi…..- -non paragonarmi a te pervertito, non è vero che sbavo…..comunque ora come mi comporto con kikyo?- -io un’idea ce l’avrei- -cioè?- -le diamo una botta in testa appena si distrae, le diamo fuoco e mettiamo le ceneri in una scatola che sigilliamo e che butteremo in seguito in un fiume- -non sarebbe mal…..dai seriamente-si corresse Inuyasha. -devi dirle la verità, anche se ti ha preso in giro molte volte e nascosto la verità su varie cose nessuno merita di essere trattato come un deficiente- -hai ragione…..grazie- -caspita la vicinanza di Kagome ti ha fatto diventare pure educato- -spiritoso, vai a casa che sta iniziando a fare buio e poi hai paura- -idiota- -pervertito-. “è impossibile!!!!! possibile che mi siano bastati pochissimi mesi per innamorarmi di Kagome? Però quant’è bella…..”.

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Capitolo 3
*** La forza di resistere ai propri sentimenti ***


CAPITOLO 3: LA FORZA DI RESISTERE AI PROPRIO SENTIMENTI “non ci posso credere quel giorno è arrivato, oggi è il mio turno di pulizie insieme ad Inuyasha, se solo ci penso mi batte il cuore a mille. Ma perché reagisco così…..lui non mi piace, lui non mi piace, lui non mi piace, lui….. Mentre Kagome era assorta nei suoi pensieri arrivò Inuyasha. -ciao Kagome- -ciao Inuyasha hai fatto i compiti di matematica?- -certo sono uno studente modello io- -sì come no- Nel frattempo arrivò anche Koga: -ciao Inuyasha- -ciao Koga- si salutarono in cagnesco i due ragazzi. Koga passò un braccio attorno alle spalle di Kagome. -non metterle le mani addosso come se fosse normale!- sbottò Inuyasha alquanto irritato. -è normale visto che stiamo insieme- -tsk- fece Inuyasha. “ si sono messi assieme, non ci posso credere, si è messa con quel lupastro pulcioso, ho una voglia matta di spaccargli la testa. Devo calmarmi! Infondo tra noi non c’era niente…..” -ci vediamo dopo- disse Koga baciando Kagome. “ma le loro smancerie non possono farle da un’altra parte?” Le lezioni passarono veloci e il suono della campanella annunciava la fine delle lezioni. -dove vai?- disse Kagome trattenendo Inuyasha per un braccio. -a casa scema- rispose Inuyasha liberandosi dalla sua stretta -e le pulizie le faccio da sola?- -perché non ti fai aiutare dal tuo ragazzo- -ma sei geloso?- -come potrei essere geloso di una stupida come te?- -lo stupido sei tu, trattare così una ragazza. Dovresti imparare da Koga!- -quel lupastro non ha proprio niente da insegnarmi- -questo lo dici tu, bacia anche bene!-disse Kagome facendosi sentire. -tsk- “lui bacia bene eh?!? Dovresti provare come bacio bene io” -iniziamo a fare queste pulizie- -prima iniziamo prima finiamo- -già, anche perché dopo ho un appuntamento con Koga-. Inuyasha fulminò con uno sguardo Kagome. Dopo circa un’ ora Inuyasha si era seduto sopra un banco per riposarsi, osservava ogni movimento di Kagome. Veniva sempre più attratto dalla bellezza acerba di quella ragazza. Avrebbe voluto abbracciarla, baciarla e farla sua. Kagome si era girata e l’aveva visto osservarla. Si era bloccata con le mani sui fianchi, il suo viso era severo ma dolce e Inuyasha si perse in quegli occhi color cioccolata. Inuyasha si era alzato dal banco e le si era avvicinato spingendola dolcemente contro il muro. I loro volti erano così vicini, che sia uno che l’altra poteva sentirne il respiro. Si sarebbero sicuramente baciati se in quel momento….. -Kagome!- La ragazza si girò…...era KOGA!!!

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Capitolo 4
*** Spiegazioni e risse ***


CAPITOLO 4: SPIEGAZIONI E RISSE -Koga, aspetta- Kagome, allontanando da se Inuyasha, stava rincorrendo Koga lungo il corridoio che portava all’uscita della scuola. -Koga, posso spiegarti ferm…..- Koga, stava per tirare uno schiaffo a Kagome, ma la mano di Inuyasha, giunto in quel momento, l’aveva fermato. -andate al diavolo-. -scusa Kagome è colpa mia- Inuyasha era piuttosto amareggiato per quello che era successo, non che gliene fregasse di come stesse moralmente giù il lupo. La sua preoccupazione era rivolta a Kagome che aveva iniziato a piangere….. -no, sono stata io! Dovevo dirglielo che era stato solo un errore- -già…..un errore- ripeté silenziosamente Inuyasha prima di andarsene. “perdonami Inuyasha…..non sarebbe stato un errore baciarti. Ma cosa potevo dirti? tu sei il ragazzo di Kikyo…..e io ora ho fatto soffrire Koga. Forse sarebbe stato meglio non averti mai incontrato.” Ma sapeva bene anche lei che stava mentendo. Tornata a casa Kagome aveva chiesto a Sango se le andava di dormire da lei almeno per quella sera, aveva bisogno di parlare con qualcuno che l’avrebbe capita. -sapevo che tra voi due sarebbe successo qualcosa, però ti avevo avvertito di non far soffrire Koga- Sango fissava l’amica che non aveva ancora smesso di piangere. -lo so. Ma non mi aspettavo che anche Inuyasha provasse interesse nei miei confronti. Se l’avessi saputo prima non mi sarei mai messa con Koga, anche se…..- -anche se, in cuor tuo sapevi già c’era qualcosa di speciale fra te e Inuyasha- -già- -e poi vi siete quasi baciati…..ti sarebbe piaciuto vero?- -credo di essermi innamorata di lui…..ma la situazione è piuttosto complicata, lui ha la ragazza- -non penso sarebbe durata comunque fra quei due…..ora dobbiamo solo stare a vedere cosa accadrà, ma qualunque cosa accada io ci sarò sempre- -ti ringrazio Sango- - ragazze la cena è pronta- -sì arriviamo-. Nel frattempo Inuyasha e Miroku si erano incontrati in un bar. -quindi hai provato a baciarla?- chiese Miroku con una faccia da puro maniaco. -sì, ho cercato di trovare un certo controllo, ma non ci sono riuscito- -ma a quanto mi hai detto lei non si sarebbe sottratta al bacio- -così sembrerebbe- -caspita, Sango ci ha azzeccato anche stavolta- -che c’entra Sango?- -eh? Niente, sai quando non sappiamo che fare parliamo di voi due e….- -e?- -e…..guarda che è arriva Kikyo!- -cosa? Oh no e ora?- -io ti consiglio di fugartela finché sei in tempo, le parlerai meglio domani e se te la sentirai la lascerai - -ok, allora vado, ciao-. Inuyasha si era allontanato velocemente senza farsi vedere dalla ragazza. Il giorno dopo Kagome aveva chiesto a Sango di giustificare la sua assenza a scuola dicendo ai professori che non stava bene. Non se la sentiva proprio di andare a scuola. “ora cosa devo fare? Non so neppure cosa pensa di me Inuyasha? Credo che per prima cosa devo chiarire con Koga. Poi forse parlerò anche ad Inuyasha”. Prese la cornetta del telefono e chiamò Koga sul cellulare. -cosa vuoi?-il tono di Koga era duro e deciso. D'altronde cosa di sarebbe dovuta aspettare? Era normale che fosse arrabbiato con lei. -vorrei chiarire con te alcune cose riguardo a ieri. Per favore ci possiamo incontrare oggi al parco dopo la scuola?- -non so se ci sarò!-dopo ciò spense il cellulare. Ok la prima cosa era fatta…..quasi. Nel frattempo nell’edificio scolastico Inuyasha stava aspettando Kikyo. “quello che dice Miroku è giusto, devo lasciare Kikyo. Nessuno merita di soffrire così, bhè forse lei sì. Ma che cosa mi viene in mente?” -ciao amore- in quel momento era arrivata la ragazza. -ciao. Senti ti dovrei parlare- -ora non posso ci incontriamo al parco dopo la scuola va bene tesoro?- Kikyo si era avvicinata per baciarlo ma lui si era scostato. -va bene, a dopo-. Era giunte le tre del pomeriggio, Kagome continuava a controllare l’orologio. -allora cosa vuoi?-Koga si era posizionato di fronte a lei. Il suo sguardo era freddo, faceva quasi paura guardarlo. - mi spiace per quello che ha visto ieri, non volevo farti soffrire- -perché proprio con quel botolo, ma soprattutto perché non me lo hai detto che non ti piacevo?- -no, non è vero, tu mi piaci, solo che quello che provo per Inuyasha, va oltre l’attrazione fisica. Io credo di essermi innamorata di lui- -stronzo, ma questa me la paga- -no, ti prego lui non centra niente- -stai zitta, non abbiamo più niente da dirci, d’ora in poi non mi farò più influenzare da nessuno, men che meno da te. Se avrò voglia di spaccargli la faccia non sarai di certo tu a fermarmi, addio.- Poco più lontano Inuyasha e Kikyo stavano discutendo. -ma perché ci dobbiamo lasciare?- -perché non ti amo più- -e chi sarebbe la tua nuova amata? Non dirmi che si tratta di quella sgualdrina di Kagome? Non lo sai che la da al prim…..- uno schiaffo. Inuyasha l’aveva colpita con talmente tanta forza da farle uscire un rivolo di sangue dalla bocca. -non azzardarti a paragonarla a te, come se non sapessi che due giorni fa sei andata a letto con il mio vicino di casa- -non è vero, ci sei solo tu nel mio cuore- -STRONZATE! Ti avverto! Non azzardarti a toccare o anche solo parlare con Kagome, se non vuoi davvero farti male. Addio- Inuyasha stava per andarsene ma venne afferrato da dietro e atterrato con un pugno in pieno stomaco. -ma che caz…..Koga? cosa diavolo vuoi?- -non potrò riprendermi Kagome. Ma con il tuo permesso mi riprendo la mia dignità.- Koga aveva iniziato a colpire Inuyasha sempre più forte, nonostante tutto lui non rispondeva ai colpi, perché era sicuro che Kagome si sarebbe arrabbiata. Sarebbe svenuto sotto i suoi colpi se non fosse stato per il suo angelo. Kagome era arrivata proprio in quel momento. -Koga, smettila, o chiamo la polizia-. A quella parola il ragazzo si fermò e poi corse via. Kagome si era inginocchiata di fronte a Inuyasha. -stai bene, Inuyasha?-

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Capitolo 5
*** Il primo bacio ***


CAPITOLO 5: IL PRIMO BACIO -stai bene, Inuyasha?- -insomma- -aspetta ti do una mano ad alzarti- Kagome, porse la mano al ragazzo che l’afferrò. Ad entrambi mancò un battito, consapevoli del fatto che si erano irrimediabilmente innamorati. Sempre tenendosi per mano i due ragazzi arrivarono davanti al laghetto del parco e si sedettero, Kagome prese dalla tasca del cappotto un fazzoletto e lo bagnò con l’acqua, poi lo appoggiò delicatamente sullo zigomo arrossato di Inuyasha. Il suo cuore iniziò a battere sempre più velocemente, sembrava uscirgli dal petto. “Dio com’è bella, il mio angelo, non mi era mai capitato di sentirmi così bene con una ragazza”. A mettere fine ai suoi pensieri era stata la voce di Kagome. -mi dispiace Inuyasha…..- -non è colpa tua- -sì invece,se non ci fossimo mai inc…..- -shhh-. Inuyasha le aveva posato il pollice della mano sulla sua bocca e aveva iniziato ad accarezzarla timidamente senza mai staccare gli occhi da Kagome i loro visi si avvicinarono lentamente, e si scambiarono un dolce bacio. Mentre lui le cingeva la vita per farla aderire meglio al suo corpo, lei gli passo le mani dietro il collo. Quando si staccarono si sorrisero, complici di quell’amore infinito. Stettero abbracciati fino al tramonto, poi alzandosi e tenendosi per mano si diressero verso la casa di Kagome. -abiti lontano?- -no, non molto, se hai fretta di tornare a casa vado da sola- -assolutamente no, mai, scordatelo, con i brutti tipi pronti a saltarti addosso, non ti lascio da sola-. Kagome strinse il braccio ad Inuyasha. -grazie, ti voglio bene-. Il ragazzo arrossì. -fig…..figurati, piuttosto, domenica usciamo con Miroku e Sango?- -no, preferisco uscire da sola con te- -speravo in questa risposta, allora domani li avviseremo che abbiamo altro da fare- -sì, così avremo più tempo da passare assieme-. Nel frattempo erano arrivati al tempio dove abitava Kagome. -mamma, sono a casa, c’è un ospite- -oh, ciao cara, e questo bel ragazzo chi è?- -Inuyasha, piacere di conoscerla- rispose un Inuyasha piuttosto imbarazzato. -il piacere è mio, io sono la mamma di Kagome- -mamma, dove sono Sota e il nonno?- -sono fuori in giardino, andate a salutarli- -magari dopo, noi siamo in camera-. Quando arrivarono di sopra Inuyasha rimase sullo stipite della porta della camera della ragazza. -bhè, che fai, non entri?- -è solo che mi vergogno un po’- -mica facciamo chissà cosa- -ok-. -guarda, laggiù ci sono Sot…..-Inuyasha la stava baciando e l’aveva spinta dolcemente contro il muro. Avrebbero continuato a baciarsi chissà per quanto tempo se il nonno non li avesse disturbati. -accidenti, proprio adesso!- esclamò la ragazza ancora frastornata dalla passione dei baci di Inuyasha. -dai scendiamo-. Quando furono in cortile il nonno e Sota incominciarono a fare domandi imbarazzanti. -ma tu sei il ragazzo di Kagome?- chiese un innocente Sota al ragazzo con le orecchie da cane. -ehm…...- -Sota non sono affari tuoi- -ma almeno vi sarete già baciati- -nonno ti ci metti pure tu? Smettetela- -un’ultima cosa, prendete le varie protezioni- -ma nonnooooooooo!!!!!- -che strana che è la tua famiglia- -perdonali, non hanno mai fatto così- -non importa, ora devo proprio tornare a casa- -d’accordo ci vediamo domani?- -no!- -come no!- -ci sentiamo stasera e poi domani ti passo a prendere per andare a scuola- -se proprio devi- -come sarebbe a dire?- -scherzavo scemo…...- -uhm, cretina-. E con un ultimo bacio si salutarono.

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Capitolo 6
*** Difficoltà ***


CAPITOLO 6: DIFFICOLTÀ La mattina seguente, Inuyasha era andato a prendere Kagome per andare a scuola. -buongiorno Signor Higurashi- -oh, buongiorno a te ragazzo, stai cercando Kagome- -ehm…..sì dobbiamo andare a scuola assieme- -credo sia sveglia, vai pure da lei.- -la ringrazio, buona giornata-. Sull’uscio della porta si trovava la mamma di Kagome. -ciao, Inuyasha, sei passato a prendere mia figlia?- -sì, salve anche a lei, sa per caso se è sveglia?- -sì è in camera sua, sali- Di sopra….. -posso entrare?- -ma chi?, ciao Inu, sì entra- -ciao.- detto ciò la attirò a se in un dolcissimo abbraccio e si baciarono. Sarebbero andati avanti ancora chissà per quanto se Sota, che era appena entrato in camera, non avesse tirato la manica del ragazzo. -ehi, fratellone, ti va di giocare con me e con Bujo?- -va bene, ma per poco perché dopo devo andare a scuola- -ok- -finisco di prepararmi e arrivo-. Mentre Kagome andava in bagno a cambiarsi Inuyasha guardava la stanza di Kagome. La sua attenzione fu attirata da una foto che ritraeva la ragazza abbracciata a un ragazzo, probabilmente un suo amico oppure il suo ex. All’improvviso venne invaso da una strana gelosia nei confronti di Kagome. In quella foto sorrideva in modo particolare…..probabilmente per lei quel ragazzo doveva essere stato molto importante…..o forse lo era tutt’ora. -Inuyasha, ho finito, andiamo?- -s…..sì, arrivo-. Per tutto il tragitto da casa a scuola Inuyasha non le aveva rivolto neanche una parola. Ok, che era un ragazzo timido e all’apparenza un po’ burbero, ma negli ultimi tempi si era addolcito, anche di parecchio! -che hai? Non stai bene?- -senti…..non è da me fare certe domande ma…..chi era quel ragazzo della foto sulla tua scrivania?- -oh, quello è il mio ex, nonché il miglio migliore amico adesso- -quindi è solo un amico!-, ripeté lui sottovoce più tranquillo, ma ancora un po’ sospettoso. -sì solo un amico, ma cos’hai sei geloso?- rispose lei mentre si allontanava da lui sorridente. -mi fido di te.- disse il ragazzo prima di baciarla davanti a mezzo istituto scolastico. -bhè, potreste evitare di fare queste cose davanti a mezza scuola-. Eccolo il solito guastafeste…..Miroku! -ciao Miroku, ciao Sango.- -ciao ragazzi……allora domenica venite con noi al luna park?- -no, abbiamo altro da fare- rispose subito Inuyasha con un tono che non rimetteva repliche. Evidentemente Miroku, non ci era arrivato, così sparò fuori dalla bocca un’altra delle sue cavolate. -eh, Sango hanno altro da fare, capisci cosa intendeva dire…..-. -Miroku, fatti i cavoli tuoi- Inuyasha era paonazzo dalla vergogna. -e dove andate di bello?- continuò il ragazzo con il codino imperterrito. -ti ho già detto che non sono affari tuoi, è una sorpresa- -davvero? Grazie Inuyasha- disse Kagome saltandogli al collo. Finite le lezioni Inuyasha e Kagome si erano diretti in terrazza per stare da soli. Era da quando si erano scambiati il primo bacio il giorno prima, che continuavano a sentire il bisogno di avere accanto l’altro. -dai Inuyasha, solo un piccolo indizio…..- fece Kagome appoggiata alla ringhiera della terrazza, mentre strattonava la manica dell’uniforme del suo ragazzo. -niente da fare devi aspettare ancora due giorni, abbi un po’ di pazienza- -uffa, perché fai così? Sei odioso, non ti sopporto-, Kagome se ne stava andando ma il braccio di Inuyasha l’aveva fermata. Il ragazzo piano paino si era avvicinato al viso della ragazza, sfiorandole leggermente le labbra. -veramente? Davvero non mi sopporti?-. Inuyasha aveva iniziato a baciarle il collo. -sì, ti odio-, poi però, appena alzò il viso e i suoi occhi incontrarono quelli ametista di lui, le sue difese caddero. -io invece ti amo da morire-. A quelle parole anche Kagome rispose ai baci. -anche io ti amo-. Quando scesero nel cortile della scuola per tornare a casa, una folla di ragazze bloccava il cancello della scuola. -ma che hanno queste galline da urlare in questo modo?-, Inuyasha era piuttosto infastidite dalle loro urla, manco ci fosse stato un pezzo di figo….. -non so andiamo a vedere-. Si fecero spazio tra la folla e ai loro occhi comparve la figura del ragazzo della foto sulla scrivania nella camera di Kagome. Il ragazzo appena vide la ragazza corse ad abbracciarla. -ciao, Kagome- -ciao…….Bankotsu- Inuyasha si era sentito trapassare da una scossa di gelosia. “perché lui è qui? Perché proprio adesso che siamo finalmente felici io e Kagome? -Bankotsu, cosa ci fai qui?- -sono qui, perché mio padre ha un affare importante da concludere durante il fine settimana, sapendo che ti eri trasferita qui ho chiesto a mio padre se potevo venire anche io, e lui ha accettato. Ci pensi potremmo passare tre giorni insieme- -no bello, non puoi- Inuyasha che fino a quel momento si era tenuto fuori dal discorso, adesso si era stufato di questa pagliacciata. -e tu chi sei, scusa?- -il suo ragazzo, PROBLEMI?????- -oh, caspita Kagome, i tuoi gusti in fatto di ragazzi sono alquanto peggiorati di brutto direi- -ehi, ma ti sei visto coda di cavallo?????- -tu sta zitto cane- -adesso basta, fate silenzio, allora adesso Bankotsu vieni a casa con me, noi Inuyasha ci vediamo domani ok? Ciao- Kagome strava per andarsene ma Inuyasha l’ aveva presa per un braccio e l’aveva baciata. -ricordi vero?- le aveva chiesto con una strana luce negli occhi. -cosa?- -io mi fido di te-. Le aveva risposto lui sicuro di se. -ti ringrazio, ci vediamo domani-.

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Capitolo 7
*** Chiarificazioni ***


CAPITOLO 7: CHIARIFICAZIONI Appena se ne furono andati, Inuyasha decise di andare in palestra ad allenarsi. Sapeva che poteva fidarsi di Kagome, ma quel Bankotsu aveva tutta l’aria di uno che voleva riprendersi tutto ciò che aveva perso. Dentro di se, c’era come un conflitto interiore, da una parte avrebbe voluto seguire Kagome per accertarsi che non succedesse niente, dall’altra sapeva che se lei non avesse voluto Bankotsu non avrebbe osato toccarla. Per fortuna il buon senso vinse questa lotta interiore. Nel frattempo vicino alla casa di Kagome: -ti piace davvero?- -eh?, a cosa ti riferisci?- -lo sai- -ma che domande fai?- -niente era solo per sapere- -comunque, sì, mi piace davvero tanto- -non durerà!- -cosa? Ma come ti per…..-. Bankotsu stava accarezzando una guancia di Kagome. -lui è un violento, l’ho capito appena l’ho visto, voleva fare a botte soltanto perché l’ho preso in giro una volta. Non puoi stare con lui, ti farà solo soffrire, e poi tu mi pensi ancora-. Kagome lo aveva allontanato da se. -sono abbastanza grande, da prendere le mie decisioni da sola, siamo arrivati.- Quando Bankotsu se ne fu andato, Kagome salì in camera sua per fare i compiti. Nonostante tutto non riusciva a concentrarsi. Continuava a pensare al discorso di quel pomeriggio; quando aveva rivisto Bankotsu, anche se per un solo istante, le erano tornati alla mente tutti i momenti trascorsi in sua compagnia, lei era stata molto coinvolta nella loro storia, gli aveva voluto molto bene, ma adesso era finita. Ora c’era un altro ragazzo nel suo cuore, nonostante potesse sembrare una cattiva persona, a suo parere era il ragazzo più dolce del mondo. Adesso, dopo aver ascoltato attentamente cosa le suggeriva il cuore, aveva capito e sapeva con certezza che niente e nessuno avrebbe cambiato il suo amore per Inuyasha. Le venne un’improvvisa voglia di sentire la sua voce e di vederlo. Così vestendosi velocemente uscì di casa. Intanto a casa, Inuyasha stava parlando al telefono con Miroku. -sì Miroku, regalale una catenina con incisi i vostri nomi- -hai ragione farò così!- -perfetto- -ma non è una cosa troppo semplice?- -non mi rompere, è da più di un’ora che parliamo di Sango e di cosa farle per il suo compleanno, falle quello che vuoi. Ora metto giù che ho da fare.- -per esempio sentire Kagome?- -affari miei, ciao-. Senza neanche ascoltare la risposta di Miroku, chiuse la chiamata. Stava per comporre il numero di Kagome, ma la ragazza lo stava già chiamando. -pronto, Kagome, ti stavo per chiamare- -ho voglia di vederti- -ma ci vediamo già domani a scuola-. Ad Inuyasha stava per scoppiare il cuore nel petto, Kagome era così dolce. -ma io voglio vederti ora- -va bene, esco e vengo a casa tua- -no aspetta, non serve- -perché?- -affacciati al balcone. Quando Inuyasha uscì, si trovò la ragazza che lo salutava con la mano. -posso salire?- chiese lei speranzosa. -certo, ti apro-. Qualche secondo dopo di sopra. -perché sei venuta?- -te l’ho già detto-. Iniziarono a baciarsi, dapprima erano baci semplici, ma ben resto diventarono baci sempre più audaci e passionali. Ma Inuyasha voleva sapere, voleva sapere cos’era successo con Bankotsu. -come è andata con il tuo amico?- -shhh…..non mi va di parlare- -o…..ok. Ma che vuoi fare?- Kagome si staccò da lui e lo guardò maliziosamente, subito dopo tornarono a baciarsi. Ma Inuyasha continuava a fare domande. -aspetta non è troppo presto?- -è come se ti conoscessi da una vita. E smettila di parlare-. Kagome iniziò a sbottonare la camicia di Inuyasha, mentre i loro respiri diventavano più affannati. Ma…..il cellulare di Kagome iniziò a squillare. -che palle!- Kagome si alzò da Inuyasha. -pronto?.....sì arrivo, ciao- -devi andare?- -sì, c’è Sota a casa da solo- -peccato- -cavoli tuoi, se parlavi meno e agivi di più, adesso eravamo più contenti tutti e due. Vabbè ci vediamo domani- -sì a domani-. Inuyasha si era affacciato alla finestra per vederla andare via, probabilmente se avesse parlato di meno e il cellulare della ragazza non fosse squillato sarebbero andati avanti e forse….. Ma non aveva fretta e poi il weekend che aveva organizzato per loro due si prometteva bene, visto quello che era successo poco prima. Al solo pensiero, il suo cuore iniziò a battere più velocemente, non aveva mai provato queste emozioni, neppure con la sua ex.

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Capitolo 8
*** Problemi ***


CAPITOLO 8: PROBLEMI Qualche ora dopo, Kagome si trovava davanti alla televisione, ad un tratto il suo cellulare incominciò a squillare. Il nominativo che comparve fu quello di Inuyasha. -pronto?- -ciao, Kagome sono Inuyasha.- -ciao, di cosa hai bisogno?- -volevo solo sentirti- -anche io morivo dalla voglia di sentire la tua voce, cosa ci sta succedendo?- -in che senso?- -ma sei tonto? Nel senso che non riesco a fare a meno di vederti- -bhè…..il mio fascino avrà colpito ancora- -dai, non scherzare- -va bene, non lo so cosa ci sta succedendo- -cosa possiamo fare?- -io un’idea cel’ho! La vuoi sapere?- -la so già,ma tanto non verrò di nuovo da te, visto che mi hai cacciata di casa- -ehi, io non ti avrei mai cacciata, visto quello che stava succedendo- -oh, lo so…..allora ci vediamo domani- -ok, ciao- -ciao- -ah, kagome?- -dimmi- -ti amo- -anche io, Inuyasha-. Il giorno dopo al tempio della casa di Kagome. -ciao Inuyasha, non vedevo l’ora che arrivassi- -dai sali che andiamo a fare un giro- -scusa, senza offesa, ma sarebbe questa la sorpresa, fare un giro per Shibuya con la tua moto?- -bhè, diciamo che la sorpresa sono io- -ah, che bello-, Kagome non sembrava molto entusiasta della cosa. -se non ti piace puoi anche non venire- -ma scherzavo, mi basta stare con te- -vorrei ben dire, comunque non è questa la sorpresa-. -lo immaginavo-. Dopo aver fatto qualche giro per negozio, i due ragazzi si erano fermati a pranzare in un bar. -voi, due sempre insieme- -Ciao, Bankotsu- -Kagome ti va di venire con me ? ti porto al luna park- -non rompere, sta già uscendo con me- -ah, bel posto per un appuntamento- -sta zitto- -perché altrimenti mi picchi?- -basta Bankotsu, io sto bene con lui- -ma come, hai già dimenticato com’era bello stare con me? Non lo sa il tuo ragazzo che tra noi non ci sono stati solo baci?-. Inuyasha a quell’affermazione scappò via, aveva paura di sentire qualcosa che il suo cuore non avrebbe sopportato. Esatto, lui, un arrogante Hanyou, aveva paura di soffrire per mano di un’ umana. L’unica che le fosse realmente entrata nel cuore. -Inuyashaaaaaaaa…….aspetta-. Lui oramai se ne era già andato. -molto solido il vostro rapporto- -ma cosa hai fatto? Come ti permetti? Sei uno stupido- - scusa? Chi è lo stupido tra me e quell’idiota? Se ti avesse amata veramente, non avrebbe mai creduto a quello che ho detto- -ma…..- -non riesci a capire che voleva soltanto prenderti in giro e approfittare di te?- -tu non lo conosci, da adesso in poi non mi cercare più- -stai sbagliando tutto Kagome- -sono affari miei-. Detto questo chiamò un taxi e tornò a casa. “forse Bankotsu ha ragione, se Inuyasha mi avesse amata veramente si sarebbe fidato di me, avrebbe creduto solo a me”. Arrivata a casa Kagome aveva chiamato Sango al cellulare. -dai vedrai che poi sistema tutto e ti chiede scusa- -ma non mi importa se mi chiede scusa o meno, lui avrebbe dovuto fidarsi di me- -non lo giudicare anche tu avresti fatto la stessa cosa, se al posto suo ci fosse stata Kikyo. Voi vi amate molto ma state assieme da pochi giorni- -ma è come se ci conoscessimo da una vita, comunque hai ragione, io Kikyo, l’avrei presa a sberle fino a farla svenire-. -ah, sei poco vendicativa eh? -già, e poi dovevamo passare il weekend assieme- -mi spiace- -anche a me, ci vediamo lunedì a scuola- -sì, e sta tranquilla che si sistema tutto, ciao- -grazie, ciao-. A casa di Sango c’erano sia Miroku che Inuyasha. -sei un idiota- Sango era a dir poco furiosa con Inuyasha. -Sango lasciami in pace- -ti rendi conto che Kagome è arrivata sino al punto di dubitare dei suoi sentimenti per te?. Lei non ha mai fatto niente con Bankotsu.- -e perché non me lo ha detto?- -perché non le hai dato il tempo di parlare- -sono un idiota- -questo Sango l’ha appena detto-. Miroku, parlava sempre al momento meno opportuno. -tu sta zitto- -va bene, datti una calmata, amico- -ora va da lei, chiedile scusa e falle la sorpresa- -hai ragione, grazie, vado subito da lei.- Inuyasha uscì di corsa dalla casa di Sango e si diresse con la sua fedele moto a casa di Kagome.

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Capitolo 9
*** La prima volta! ***


CAPITOLO 9: LA PRIMA VOLTA! Kagome era seduta su una panchina di fronte all’albero sacro. Ricordava, che in passato, tutte le volte che lo guardava, si sentiva serena e in pace con il mondo intero. Tutte, tranne quella volta. Il fatto che Inuyasha se ne fosse andato via senza neppure stare ad ascoltarla, la rendeva tremendamente triste, ma molto probabilmente avrebbe reagito così anche lei. Forse il loro rapporto non era ancora molto solido, ma lei, sentiva e sapeva, che stare con lui era l’unica cosa che le importasse veramente. Abbassò lo sguardo, mentre calde lacrime cominciarono a scendere dai suoi bellissimi occhi, dei passi che si stavano avvicinando la riscosse dai suoi pensieri. Ma non alzò la testa, riconobbe l’ombra davanti a lei…..non si sarebbe mai sbagliata, quell’ombra era la sua vita. Alzò lentamente la testa. -perdonami, ho sbagliato, avrei dovuto stare ad ascoltarti- -non importa Inuyasha- -vieni con me- -ma dove mi porti?- chiese la ragazza un po’ confusa da quell’inattesa fuga. -la sorpresa non è finita-. Dopo qualche minuto arrivarono davanti a una gigantesca villa in stile antico. Inuyasha fece scendere Kagome dalla moto e prendendo le chiavi, entrano in casa. -vieni con me- -ma di chi è questa casa?- -è di mio fratello, me la presta sempre nel periodo estivo- -è bellissima- -per di qua…..ecco la tua sorpresa-. Davanti a loro c’era una tavola apparecchiata elegantemente. Tutto il salotto era illuminato da candele di diversi colori che emanavano ognuna un profumo diverso, per terra il pavimento era cosparso di petali di rose blu. -ma come hai fatto?, non è da te fare questo genere di cose- -l’ho fatto per te ti piace?- -certo, che mi piace, ma dimmi hai cucinato tu?- -no, sono andato in rosticceria, prima di passare a prenderti, ero sicuro che mi avresti seguito- -sei sempre così sicuro di te?- -certo!- -che galante!-. Si sedettero a mangiare, quando ebbero finito si misero sul divano e si coccolarono. -sto così bene con te- disse Inuyasha all’orecchio di Kagome, la ragazza venne attraversata da dolcissimi rividi. Poi sempre con dolcezza cominciò a baciarle il collo, mentre le carezze di Kagome diventavano più passionali. -vuoi che mi fermi?- chiese il ragazzo staccandosi leggermente. -no, continua-, la ragazza si tolse la maglietta e attirò a se Inuyasha baciandolo. Quando si staccarono il ragazzo la prese fra le braccia e la portò nella camera da letto, l’adagiò lentamente mentre lei sbottonava la camicia di lui. Tutto avveniva con la massima dolcezza, come ad assaporare fino in fondo quegli attimi di assoluto piacere. Quando entrambi non ebbero più vestiti ad intralciarli Inuyasha la sovrastò lentamente. -sei sicura?- -sì, però fai piano- -non potrei mai farti del male-. Lei gli sorrise. Quando la penetrò, Kagome si strinse più a lui, senti una fortissima fitta, ma non se ne preoccupò. Lui era dentro di lei. Erano una cosa sola. La mattina dopo la prima a svegliarsi fu Kagome. Si mise a fissare Inuyasha rimanendone incantata. “com’è carino, sembra un cucciolo”. Si sciolse dal suo abbraccio, si vestì e scese in cucina a preparare la colazione. -ahahahahahaha-. Inuyasha si svegliò di colpo. -Kagome!-, il ragazzo allungò il braccio per vedere dove era la ragazza, che non si trovava più al suo fianco. Ma dove diavolo era finita? Senti delle voci provenire dalla cucina e mettendosi i boxer e una maglietta scese di sotto. Quando entrò trovo davanti a se suo fratello maggiore. -ciao fratellino-. Disse quello con voce calma e fredda. -Sesshoumaru, ma cosa ci fai qui?- -fino a prova contraria, questa è ancora casa mia- rispose il ragazzo un po’ irritato da quella domanda alquanto stupida, ma dalla risposta ovvia. -tsk- -vedo che finalmente l’hai scaricata quella mummia. Non mi è mai piaciuta.- -non sei l’unico credimi- -ma questa bella ragazza chi è?- chiese Sesshoumaru indicando Kagome, che non aveva capito nulla di quello che stava succedendo. -piacere, io sono Kagome, la sua rag…...- -la mia ragazza-. Finì per lei Inuyasha. -ne sono felice, finalmente una bella ragazza in famiglia, ma…..ditemi, chi ha fatto tutto sto casino? Potevate almeno mettere in ordine prima di far…...- -ehm, ho capito, dacci tempo due ore e quando torni è tutto a posto ok?- -d’accordo, ci vediamo dopo, è stato un piacere conoscerti Kagome-. -il piacere è mio, ciao Sesshoumaru-. Quando il ragazzo uscì di casa, Inuyasha attirò Kagome in un abbraccio. -dai inuyasha, dobbiamo ancora sistemare la casa di tuo fratello- -secondo te perché ho chiesto due ore di tempo?-. Detto ciò salirono in camera.

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Capitolo 10
*** Lasciarsi per sempre ***


CAPITOLO 10: LASCIARSI PER SEMPRE Dopo circa un’ora scesero di sotto a sistemare la casa. -carino tuo fratello- -in che senso scusa? Io sono 1000 volte più figo- -come siamo modesti, comunque è anche molto simpatico- -già, insieme a Miroku è il mio migliore amico-. In quel momento il cellulare di Inuyasha si mise a squillare. -pronto…..Kikyo? che vuoi?- il ragazzo era alquanto infastidito. Ma cosa voleva ancora dalla sua vita? -potresti essere più gentile a rispondermi- rispose Kikyo fra i singhiozzi. -stai piangendo?- -no…..ma che dici?- -non prendermi per scemo Perché piangi?- -perché mi manchi…..- -ma piantala, non prendermi per il culo. E poi ne abbiamo già parlato- -ti prego voglio vederti un’ultima volta, poi partirò per l’Inghilterra con i miei genitori- -va bene ci vediamo fra poco al solito bar-. Dopo aver chiuso la comunicazione Kagome si avvicinò ad Inuyasha. -devo andare da Kikyo- -sembrava troppo bello non avere più nessuno tra noi- -mi ha detto che deve partire, vuole vedermi solo un’altra volta. Ti prometto che poi vengo da te- -puoi anche evitare, ci vediamo domani a scuola- -aspetta dai, Kagomeeeeeeee!-. la ragazza si era già allontanata con un taxi. Qualche minuto dopo Inuyasha e Kikyo stavano parlando. -grazie per essere venuto, mi fa piacere vederti- -arriviamo al punto che ho altre cose da fare- -ti devi vedere con Kagome?- -non sono affari tuoi, dimmi quello che devo sapere- -lo sa che sei con me ora? Non è gelosa? Infondo dopo tutto il tempo che siamo stati assieme- -finiscila-. Inuyasha fece per alzarsi ma la ragazza lo bloccò. -aspetta-. Nel frattempo Kagome passava davanti al bar dove si trovavano i due ragazzi. -no, non possiamo più stare insieme- -se solo non ci fosse stata Kagome- -si è fatto tardi devo andare a casa- -solo un’ultima cosa- -cosa?- -un bacio- -no assolutamente no- -ma sulla guancia sciocchino-. Kikyo si avvicinò a lui proprio mentre Kagome stava guardando da quella parte. Ma non coi fu niente perché Inuyasha la allontanò da se in maniera talmente brusca che Kikyo cadde a terra con il sedere. -non me la sento, addio-. Quando uscì dal bar si trovò di fronte Kagome. -ciao- -scusa se prima ho reagito così, ma…..ti prego, non lasciarmi mai.- -certo che non ti lascio-. Rispose il ragazzo stringendola più forte a se. Qualche ora dopo Kagome stava studiando nel salotto di casa sua. -Kagome, posso parlarti?- -certo mamma- -tesoro, c’è un problema- -mamma che c’è?- -dobbiamo trasferirci in Italia- -cosa????? Ancora? Ma sarà la quinta volte che ci trasferiamo. Dannazione, io qui ho degli amici e poi c’è anche…..- -chi c’è- -c’è la mia vita, mamma non puoi farmi questo- -mi spiace tesoro, ma si farà come ho detto- -come al solito!- Salì in camera di corsa travolgendo suo nonno sulle scale che per poco non si ammazzò. Dopo qualche secondo sentì qualcuno bussare alla sua finestra. Ma com’era possibile?......ma certo……Inuyasha, che stupido! -bhè volevi lasciarmi ancora là fuori per molto?- -…….- -perché non rispondi?- -è che è successa una cosa.- -cosa? Non stai bene?- -mi devo trasferire!-. Inuyasha rimase sconvolto dalla notizia.

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Capitolo 11
*** Per sempre nel cuore! ***


CAPITOLO 11: PER SEMPRE NEL CUORE! -come scusa?-, chiese Inuyasha sconcertato dalla notizia. -hai, sentito, ti prego non farmelo ripetere- -e quando partirete?- -non lo so, mia madre ha detto che deve ancora pensarci, ma sicuramente non finirò l’anno scolastico- -ma tu non puoi lasciarmi così- -devo trasferirmi, quindi è meglio se ci lasciamo, le relazioni a distanza non funzionano- -ma non puoi decidere da sola, Kagome- -per quanto mi riguarda non stiamo più insieme. Non voglio più soffrire- -ma…..- -ora vai via per favore-. Inuyasha uscì dalla stanza sbattendo la porta della camera con forza. Il giorno dopo a scuola: -Kagome, ciao, allora come è andato il weekend?- chiese sorniona Sango, all’amica. -dalle stelle alle stalle- -avete?- -sì- -e allora che c’è?- -tra qualche mese mi devo trasferire- -ma, come? E io come farò senza di te? Non puoi cercare di…- -no, è stato deciso così, ora scusami ma preferisco entrare in classe- ma non aspetti Inuyasha?. Kagome che si stava incamminando si fermò all’improvviso ma non si girò verso l’amica. Rimase così per qualche secondo poi corse in classe. Qualche minuto dopo in classe: -signorina Higurashi, sono stato informato della sua partenza per l’Italia fra qualche mese- -sì- -è un vero peccato lei era una delle alunne più serie di tutto l’istituto.- -la ringrazio-. Nella classe continuavano ad esserci mormorii di disapprovazione. Dopo di che cominciò la lezione. All’uscita: -Kagome aspettami- Quella voce, quanto le sarebbe mancata. -che c’è?, devo tornare a casa- -ti accompagno- -no, preferisco andare da sola- -perché?- -perché devo dimenticarti, per non soffrire devo vederti il meno possibile.- -per favore non lasciarmi-. Quella supplica, come avrebbe voluto ascoltarla, dimenticarsi di tutto, della partenza e vivere con lui per tutta la vita. -mi spiace- sussurrò Kagome prima di correre via in lacrime. Passarono tre mesi e Kagome il giorno dopo sarebbe dovuta partire. -allora è tutto pronto?- Kagome e Sango erano andare a fare un ultimo giro per i negozi. -si partiamo fra due giorni- -lo sai che domani stasera c’è una festa? Che ne dici di venirci con me?- -no preferisco andare a letto presto, se poi la mattina mi devo alzare presto…..- -niente storie- -ci sarà anche Inuyasha?- -non voglio mentirti, credo di sì, anzi sicuramente ci sarà. Ma Kagome sono passati tre mesi- -sì ma io lo amo ancora- -lo so- disse Sango attirando Kagome in un forte abbraccio. Nel frattempo al parco: -allora verrà anche Kagome?- -non lo so Inuyasha, Sango ci starà parlando adesso- -speriamo in bene-. L’ultima volta che si erano parlati era stato tre mesi prima, quando Kagome gli aveva chiesto di dimenticarsi di lei. Ma come avrebbe potuto dimenticarsi del suo angelo? Mai!!!!! Lei sarebbe stata indimenticabile. Il girono dopo a scuola: -allora Sango?- -stai calmo, Inuyasha ha detto che ci sarà- -perfetto!- -che hai in mente?- -lo vedrai-. Le ore trascorsero lente. Kagome stava uscendo dall’edificio scolastico quando si accorse che al cancello la stava aspettando una persona. -ciao Kagome- -ciao- -ti passo a prendere io stasera- disse di colpo il ragazzo. -Forse è meglio di no- -almeno per stasera sii te stessa- -io sono sempre me stessa- -non è vero- -e tu che ne sai?- -lo so, perché lo leggo dai tuoi occhi- -tu non sai leggere- -come ti pare, comunque ti passo a prendere lo stesso alle otto- -io non ci sarò- -ti troverò- -scapperò- -ti pedinerò- -ma vuoi sempre avere l’ultima parola?- -sempre!-. Inuyasha in quel momento si era avvicinato alla ragazza e le aveva preso la mano. -ti prego solo per stasera- -va bene- -ci vediamo più tardi-.

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Capitolo 12
*** La fine di tutto ***


CAPITOLO 12: LA FINE E L’INIZIO DI TUTTO Dopo qualche ora, Kagome si stava preparando per uscire, aveva deciso di indossare un vestito lungo con le maniche corte rosa, si era truccata leggermente e si era raccolta i capelli in un’alta coda a cavallo. -mamma io esco…..- -sì a dopo-. Kagome si sentiva agitatissima. Qualche minuto dopo arrivò Inuyasha. -ma siamo a piedi?- chiese Kagome vedendolo senza moto. -sì- -ma questa fes…..-. Inuyasha, le aveva posato un casto bacio sulle labbra. -fidati di me-. Poi il ragazzo prese per mano Kagome e la portò al laghetto dove si erano baciati la prima volta. -perché siamo qui?- -io lo so, che, hai detto che non dobbiamo più stare insieme, soprattutto perché domani partirai, ma permettimi di passare questa sera con te. Io ti amo e non ho mai smesso di farlo- -Inu…..- -aspetta. Voglio dirti che anche se ci saranno miliardi di chilometri a dividerci, niente e soprattutto nessuno potrà cambiare quello che provo per te, perché…..- Inuyasha aveva fatto una pausa stava per dire una cosa che non si sarebbe mai neppure immaginato di pensare. Poi riprese. -perché tu sei la mia vita-. Kagome aveva le lacrime agli occhi. Come sarebbe potuta partire e lasciare Inuyasha senza neppure la speranza di un futuro insieme. -anche tu sei la mia vita-. Si baciarono sempre con più trasporto. -vieni a casa mia?- domandò il ragazzo scostandosi dalle sue labbra. Kagome annuì leggermente. Quando arrivarono a casa, fecero l’amore ancora una volta. -mi sei mancata tantissimo- -anche tu, ti prego non lasciarmi- -non lo farò- Passarono una notte bellissima, piena di emozioni. Ma quando la mattina dopo Inuyasha la cercò, non la trovò più al suo fianco, al suo posto un biglietto d’addio. “dirti addio un’altra volta, mi sarebbe stato insopportabile, non venire all’aeroporto. È stata la notte più bella della mia vita. Ti amerò per sempre. Kagome”. All’aeroporto: mancava così poco, da li a dieci minuta sarebbe partita per l’Italia e li, avrebbe dovuto ricominciare tutto daccapo. Ma sapeva che in Giappone avrebbe lasciato il suo cuore e la sua felicità. -tesoro non sei contenta? Farai nuove amicizie e nuove esperienze-. La madre notò che la figlia era triste, ma non poteva far nulla per cambiare la situazione. -tutto quello che volevo lo lascerò qui in Giappone- -mi dispiace- -oramai è troppo tardi, comunque è meglio andare-. Kagome si diresse velocemente al chek-in. Come avrebbe voluto girarsi e trovare Inuyasha pronto a partire con lei. Avrebbe voluto chiedergli molte volte di lasciare tutto e tutti per seguirla in Italia. Ma non poteva essere così egoista. Solo ora si rendeva veramente conto che lasciare Inuyasha corrispondeva a perdere una parte di se stessa. -i passeggeri del volo XH939487 diretto all’aeroporto di Fiumicino a Roma, sono pregati di avviarsi allo sportello numero 9.- -Kagome vieni, hanno chiamato il nostro volo.- Sota corse incontro alla sorella e la prese per mano. “non è venuto…..infondo glielo avevo chiesto io di stare a casa, però…...” Poco lontano dall’aeroporto: -dai Sesshoumaru muoviti, altrimenti non riuscirò a salutarla.- -ehi, vattene a piedi tanto manca poco- -come vuoi-. Inuyasha scese dalla macchina e cominciò a correre, giunto al chek-in: -mi scusi signorina, il volo delle 10.15 diretto a Fiumicino è già partito?- -un attimo che controllo…...sì sta partendo adesso.- -dannazione!!!!!-. Corse sulla terrazza e vide un aereo alzarsi dalla pista. -addio amore mio-. Circa due settimane dopo Kagome si trovava in casa a studiare, mentre gli altri familiari sistemavano le ultime cose nelle varie stanze. -Kagome, esci un po’, non ti sei ancora mossa da casa se non per andare e tornare da scuola- -non mi va mamma, e poi devo studiare, domani ho un compito di matematica- -ma si può sapere cos’hai?- -uffa, va bene esco, ci vediamo fra qualche ora- “sono già due settimane che non lo vedo e mi sento morire dentro, come farò a non vederlo per tutta la vita? Per quanto riuscirò a stare senza di lui?” Nel frattempo era giunta davanti al tempio della casa dove viveva. -chissà forse un giorno lo rivedrò-. -mi scusi signorina, questo è un tempio Scintoista?-. Quella voce…..non ce ne sarebbe stata mai nessuna uguale. -Inu…..yasha- -ciao-. Il ragazzo le si era avvicinato. Lei aveva alzato la mano e gli aveva accarezzato la guancia come ad accertarsi che fosse reale, -ma cosa ci fai qui? E poi chi ti ha dato l’indirizzo?- -calma, una domanda alla volta- -ma…..- -shhh…..non ti avevo salutata- -ah, quindi dopo avermi salutata, tornerai in Giappone…..-. che stupida si era illusa che lui potesse rimanere li con lei. -se non vuoi non lo farò-. Disse Inuyasha sorprendendola. -ma non puoi rimanere qui, rinunceresti a tutti i tuoi sogni- -non importa- -ma non…..- -ci sei tu! Sei l’unica certezza nella mia vita-. Detto questo si avvicinarono e si baciarono. -ti amo Kagome-. -ti amo anche io, Inuyasha-.

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