cuore di padre di ladyfrancy (/viewuser.php?uid=6104)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap. 1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***
Capitolo 3: *** cap 3 ***
Capitolo 1 *** cap. 1 ***
cuore di padre cap. 1
Questa è la mia prima ff,mi ha ispirato la puntata num
8,vedendo il generale preoccupato per Oscar.
Spero tanto che vi piaccia………..
Erano mesi che la cercava,aveva addirittura messo sottosopra Parigi e
finalmente gli avevano detto dove si trovava.
Ora il generale è li d’avanti alla sua
casa,aspettando che torni dal lavoro,Diane gli aveva detto che sarebbe
tornata a quell’ora.
Era cambiato il generale in quei mesi,e mentre la cercava pensava che
una volta trovata non l’avrebbe lasciata mai più e
che avrebbe, in qualche modo, rimediato agli errori commessi in passato
per colpa del suo egoismo.
Il generale scruta la sua casa,da fuori sembrava piccola-come
può la figlia di un generale vivere in posto
simile?-mormorò il generale. Dopo pochi minuti la vide
arrivare,oramai vestiva abiti femminili,portava un lungo mantello con
il cappuccio tirato su per proteggersi dal vento.
Notò subito che l’andatura di Oscar non era
più quella di una volta,sicura e spedita,ma era
lenta,incerta e pesante.
Oscar gli si avvicina e lo guarda negli occhi ma lo sguardo di Oscar
non è più quello di una volta, i suoi occhi non
brillano più si erano come spenti, il suo sguardo
è freddo,lontano. La credeva morta e ora dopo mesi di
ricerche è di nuovo di fronte a lui,era cambiata molto,il
suo viso era segnato dalla fatica, i capelli leggermente più
corti…
G.=perché non ci hai informati che eri viva?
O.=volete entrare?-rispose Oscar fredda
Entrarono, la casa era davvero piccola ma calda ed accogliente
G.=vuoi che accendo il camino?
O.=si grazie…..vado a cambiarmi-dicendo questo Oscar si
allontana,entra nella sua camera, si toglie il mantello e si avvolge in
una grande coperta di lana e rientra nella piccola sala. O.=gradite una
tazza di tè?-chiese gelida- G.=si grazie-oscar si
allontana-è davvero cambiata la mia Oscar-si
trovò a pensare il generale O.=sarà pronto fra un
po’-intanto il generale le raccontò tutto quello
che era accaduto durante la sua assenza,poi presero il tè ma
il generale evidentemente imbarazzato per la prima volta nella sua
vita,verso il tè sul pavimento,si alzarono entrambi di
scatto G.=scusa facc….-a Oscar cadde la coperta e il
generale potè vedere ciò che la figlia e Diane
gli avevano nascosto,il generale non potè non notare il
ventre abbondante di Oscar
G.=perché non me lo hai detto subito? O=perchè vi
ho deluso già abbastanza,non volevo infierire ancora. G.=a
che mese sei e……di chi è?-era
veramente imbarazzato mentre glielo chiedeva. O.=manca poco
più di un mese e il padre
è………. G.=Andrè
è Andrè vero? O.=si dice Oscar abbassando la
testa. Madre, Oscar madre,la sua oscar che finalmente rinunciava alla
sua parte maschile, il generale non riusciva a spiegare
perché era felice per lei G.=posso-chiese il generale
poggiando timidamente la sua mano sul grembo della figlia o.=si rispose
Oscar quasi scioccata-allora suo padre era davvero cambiato-il piccolo
si mosse G.=si è mosso!-disse il generale con gli occhi
lucidi. Il piccolo continuava a dare piccoli calci G.=è un
piccolo terremoto-disse il generale accostando l’orecchio nel
ventre della figlia O.=vuol dire che ha preso da
me…….mi manca tanto Andrè-disse Oscar
piangendo- G.=lo so ma non disperarti lui vi sta vegliando da
lassù e non vuole vederti piangere. O.=lo so non lo
sopportava mai
In quel momento arrivo Rebecca una collega di Oscar(lavoravano nella
stessa locanda) R.=ciao Oscar ho portato la cena,fra un po’
viene anche Gerard con i bambini cosi ti distrai un po’.
Gerard era il marito di Rebecca ed era un medico.
G.=oscar perché non torni a casa,potremo prenderci bene cura
di te-disse serio il generale- R.=tuo padre ha ragione Oscar il parto
è ormai vicino e io e mio marito non possiamo certo dormire
da te G.=come farai al momento del parto? O.=sola,voglio stare sola
G.=stai scherzando spero O.=mai stata così seria G.=Oscar
ragi…. O.=ho detto di no-la grinta del comandante risplende
ancora in questa occasione.Dopo il generale si congeda , dopo aver
cercato di farla ragionare,ma prima G.=Rebecca vi prego di
avvisarmi subito se ci sono problemi abito ad Arras non è
lontano da qui.
Una settimana dopo,Oscar si stava preparando la cena,quando ad un
tratto viene colpita da forti fitte al ventre cadendo poi a terra
svenuta,Rebecca la trova così subito va a chiamare il marito
e il generale che subito accorre.
G.=dottore come sta mia figlia?-il generale era terrorizzato-e il
bambino?
Gerard=stanno tutti e due bene non temete,oscar era solo un
po’ troppo affaticata e poi mancano poche settimane. Il
generale si precipita subito dalla figlia G.=tu torni a casa con me
senza discutere!!!-disse-seccato il generale O.=ho detto di no
G=smettila! ti rendi conto che per la tua testardaggine hai rischiato
di perdere la vita mettendo in pericolo anche quella del tuo
bambino?!?-disse furioso il generale,poi tornato in se,si avvicina alla
figlia poggiandole la mano sul ventre-G=ma non capisci che
Andrè ti ha fatto un dono bellissimo non rinunciarci,viani
via con me.
O.=avete rgione,a causa della mia testardaggine e il mio orgoglio ho
rischiato di perdere l’unica cosa che mi tiene in
vita…..vengo con voi.
L’indomani Oscar partì con il padre verso
Arras,Parigi non è più sicura le aveva detto il
generale prima di partire.
Erano seduti vicini,ad un tratto il generale cinse la spalle di
Oscar g.=abbracciami ti prego-chiese commosso il generale,e
rimasero abbracciati fino ad arras
CONTINUA…
Per proteste …ladyfrancy2001@yahoo.it
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Capitolo 2 *** cap.2 ***
Ecco la seconda parte, scritta durante l’ora di filosofia
^_^. Volevo ringraziare la mia mamma che mi aiuta a correggere le mie
Ff.
Se volete potete contribuire con dei
disegni……..io, in confidenza, non so disegnare
bene………..BUONA LETTURA!!!
Quando arrivarono ad Arras, ad attenderli sulla soglia, c’era
m.d.J (madame de Jarajayes per abbreviare),che,appena vede la figlia
scendere dalla carrozza si precipitò ad abbracciarla
commossa: M.d.J.= Oscar bambina mia tuo padre ci ha informati delle tue
condizioni,sono così felice. Entriamo…..vieni ti
ho fatto preparare un bel bagno caldo,sono cosi felice di averti qui
sana e salva. Una vocina interrompe M.d.J.: N.(nanny)= bambina!!!!!!!!
Sei qui finalmente!!!!!! Oscar corse tra le braccia di nanny.
N.=bambina mia, Dio mi ha fatto la grazia di lasciarti viva,ti ho
creduta morta. O.=sono qui nonna, sono viva, Andrè mi ha
lasciato un dono meraviglioso,un
bambino…….aspetto un
bambino……… N.=lo so piccola,lo so.
Disse nanny, poggiando la sua piccola mano sagnata dagli anni, sul
ventre enorme di Oscar.
Mentre Oscar era immersa nella vasca,pensava a quanto suo padre era
cambiato in quei mesi,ma il movimento del bambino la
riportò alla realtà,ricordandole che era ora di
cena.
Dopo aver abbondantemente mangiato, Oscar fece un giro per la
casa,ripensando a quando ci era stata l’ultima volta con
Andrè, durante una meritata licenza per entrambi, prima
della convocazione degli stati generali.
Oscar entrò nella stanza di Andrè,
c’era ancora il suo odore e Oscar lo respirò forte
per imprimerselo nella mente.
Si sdraiò sul letto,accarezzo il cuscino,vi
poggiò la testa e respirò il suo profumo lo
stesso che lei assorbì con tutto il suo corpo quella
notte,qulla unica notte…
Su la favola bella
Che ieri
T’illuse,che oggi m’illude….( la pioggia
nel pineto di D’Annunzio)[1]
Non potè impedirsi di piangere,nanny la trovò
così,fra la lacrime. Si avvicinò mastamente al
letto con l’intento di consolarla. N.=ti prego bambina non
piangere.
O=(voce soffocata dal pianto) cosa dirò a mio figlio quando
mi chiederà di suo padre?!?
N.=gli dirai che era un uomo meraviglioso,buono,gentile e coraggioso.
O.=nanny voglio che mio figlio nasca qui,in questa stanza,la stessa
dove dormiva suo padre……
N.=e…così sarà piccola mia
così sarà. Oscar si addormentò mentre
nanny le accarezzava dolcemente la testa. Quando si svegliò
era notte inoltrata,si alzò e si diresse verso la cucina per
cucinarsi qualche cosa,M.d.J. sentendo rumori di pentole scese anche
lei in cucina….M.d.j .=Oscar tesoro che fai? O.=(mescolando
il preparato) avevo fame,volete favorire,cucino bene
sapete…….
Appena pronta la minestra si sedettero a
mangiare…..M.d.J.=è buonissimo! O.=AH!
M.d.J.=Oscar tutto bene? (allarmata) O.=tutto
bene……ama danzare il piccoletto(disse Oscar
accarezzandosi la pancia)
M.d.J. poggiò la mano sul ventre della
figlia…M.d.J.=mamma mia com’è
agitato…….anche tu ti muovevi tanto,soprattutto
di notte[2] O.=ora ho capito perché dormo poco[3] M.d.J.=ora
andiamo a dormire,è tardi….
O.=d’accordo. Quella notte sognò
Andrè,era seduto accanto il letto,le teneva la mano e le
accarezzava la pancia…..A.=tornerò amore
mio,tornerò non temere io sono e sarò sempre con
te….con voi.
Oscar si svegliò tra le lacrime,gli mancava da morire.
Quella mattina andò a trovarla Alain….Al.=ciao
comandante mamma che pancione….cosa avete mangiato,una palla
di cannone? O.=trovo bene anche te Alain. Disse Oscar dandogli un
buffetto sulla pancia…Al.=sono stato da mia sorella tre
giorni……sapete come sono i piatti che cucina mia
sorella…… O.=soprattutto le porzioni
Alain…… Al.=comunque Diane[4]vi manda questo. Le
porge il pacchetto,Oscar lo scarta e trova un paio di scarpette O.=che
meraviglia,ringrazia tua sorella da parte mia… Al.=e questa
è da parte dei vostri quindici sopravvissuti. Una piccola
spada di legno con le firme incise dei suoi vecchi
soldati….. Oscar passò le dita sulle incisioni e
ripensò ai suoi soldati,si commosse.. Al.=non piangete
comandante,stanno bene e vi salutano tutti,voi non sapete come erano
felici quando gli ho detto che eravate viva e che aspettavate un
bambino. O.=che notizie mi porti da Parigi?
Al.=la situazione peggiora sempre più. Ci fu un attimo di
silenzio…..Al.=bhè devo andare
comandante… O.=perché non rimani a cena? Al.=la
strada per Parigi è lunga e poi questa sera ho un
appuntamento galante……non so se mi
spiego……… disse Alain dandole una
serie di piccole gomitate di intesa. O.=Alain vecchio Casanova. E tutti
e due scoppiarono a ridere.
Intanto in un’ospedale appena fuori
Parigi……..
CONTINUA………..
[1]=dopo aver fatto la parafrasi di questo brano mi è
piaciuto questo piccolo verso
[2]=mi sa che non era tanto calma da piccola ^_^
[3]=è raro che l’ho vista dormire
[4]=premessa nelle mie Ff è raro che muore qualcuno
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Capitolo 3 *** cap 3 ***
Per prima cosa voglio ringraziarvi per le splendide recenzioni ricevute.
Siamo giunti al terzo capitolo,non so quando finirà perché la storia mi viene di getto e la scrivo quando ho l’ispirazione come i grandi poeti………………….
J=dottore il paziente ha ancora la febbre alta e continua a chiamare un certo Oscar[1]
Il dottore si avvicina ancora di più ad Andrè……DOTT=Mi sentite?….chi è quaesto Oscar?vostro padre?…..vostro fratello,un amico?
Niente da fare andrè non lo guarda nemmeno.
Jeanne e Ines escono dalla stanza del paziente seguite dal dottore I=dottore allora come sta il paziente? Dott=è ancora presto per dirlo,quasta dannata febbre non ci voleva…..bisogna scoprire chi è questo Oscar….ora scusate ragazze devo andare,con permesso.
Il dottore si allontana lasciando le ragazze sole…..
I=jeanne questa sera ho un appuntamento!!!
J=con chi? E’ carino?
I=bello come il sole,si chiama Alain ed è un ex soldato della guardia,era tra quelli che hanno preso la Bastiglia!!!!!!!!!
J=coraggioso il ragazzo e……….cosa prevedi per il dopo cena?!?
I=spero quello che pensi tu,sai da quando ho divorziato……….e tu?cosa fai?
J=sono sposata cosa vuoi che faccia!!! Le due scoppiano a ridere e ridendo si allontanano dal reparto.
Andrè ora è solo,dalla finestra guarda la luna e con la mente ritorna a quel 12 luglio,a Oscar,al suo profumo,alla sua pelle delicata,alle sue labbra,ai suoi sorrisi solo per lui….ai suoi occhi.
Doveva trovarla viva o morta,doveva placare la sua ansia,e se era morta?
Volle allontanare questo pensiero,si alzo non senza fatica,indosso i suoi stivali che si trovavano nell’armadio,una giacca che glia vevano gentilmente donato a Natale e una coperta che si mise sulle spalle.
Aprì la finestra e un vento gelido lo investi ma non lo fermò,la scavalco,fortuna che era al primo piano,e barcollando si diresse verso il nulla.
Non sapeva dove cercarla,non sapeva a chi chiedere,ben presto si ritrovò in una stada desolata,il gelo passava attraverso i suoi vestiti come una lama conficcata nella carne,la febbre era talmente alta che la testa gli faceva talmente male da fargli perdere l’equilibrio.
A=Oscar amore mio dove sei? Cadde a terra privo di forze ma il suo pensiero prima di perdere i sensi fu per Oscar e convinto di morire pronuncio queste deboli parole…A=Oscar amore mio perdonami se non sono riuscito a proteggerti,perdonami amore….perdonami perché ho fallito…..e una lacrima solcò il viso di andrè
Lo trovò così,Nicolas,benestante artigiano,che si precipitò verso Andrè appena lo vide,appena constatòche il ragazzo era ancora vivo lo caricò sul suo caretto e si diresse verso casa.
Nicolas era noto per il suo animo gentile e per il suo cuore immenso,era vedovo,sua moglie era morta nel dare alla luce suo figlio ma quest’ultimo non lo vide mai non sa neanche se è vivo o morto,il suo più grande rimpianto è quello di non esserci stato,lui non era presente quando sua moglie morì,sa solo che suo figlio era sopravvissuto al parto ma di lui nessuna traccia.
Alain e Ines passeggiano lungo il viale,nevica.
Alain mette un braccio attorno le spalle della ragazza per proteggerla dal freddo
E la scruta dall’alto della sua statura.
AL=hey cos’hai? Perchè questo faccino triste?
Ines sospire lievemente I=sai c’è un paziente in ospedale………che mi fa tanta tenerezza,è solo,non viene a trovarlo nessuno,è così calmo,buono,gentile non come altri…..AL= e immagino che ti riempie di complimenti?!?[2]
I=no! Anzi non dice niente……solo una parola,anzi no è un nome….
AL=e cosa dice? Chiede incuriosito Alain
I=Oscar!
A sentire quel nome Alain per poco non cade……AL= COSA DICE???
I=chiama insistentemente questo nome
Alain afferra Ines per le spalle AL=INES DESCRIVIMI QUESTO PAZIENTE,HA PER CASO I CAPELLI NERI RICCI E GLI OCCHI VERDI?
La ragazza è confusa I= bhè io…….. AL=INES TI PREGO è IMPORTANTE DIMMELO!!!!!! I=si se non ricordo male si….s….si è così
AL=è cieco da un occhio? I=cieco dici?……..si se non sbaglio quando lo abbiamo ricoverato non vedeva dall’occhio sinistro,ma ora è stato curato è ha ripreso quasi del tutto la vista ma ….perché me lo chiedi?
AL=io lo conosco Ines so chie e so chi è Oscar….portami da luio subito
I=non so se posso….AL=TI PREGO E’ IMPORTANTE
I due si recano in ospedale,Ines accompagna Alain dal paziente,ora si trovano dinanzi alla porta AL=-Andrè ……..finalmente…………….ho tante cose da dirti
Alain è emozionatissimo,lo credeva morto e invece è vivo e stava per riabbracciarlo.
Ines apre la porta ma il letto è vuoto e la finestra aperta………AL=Ines dov’è? I=non lo so……………finoa a pocehe ore fa era qui……………oh no!i suoi stivali sono spariti………E’ SCAPPATO!!!!
Alain si avvicina alla finestra ancora spalancata AL=NO!!! MALEDIZIONE
I=vado ad avvertire il dottore.
Poche ore dopo Ines e Alain sono seduti e stanno sorseggiando del tè caldo.
AL=è scappato per cercare lei……
I=lei chi? Alain si alza,si reca d’avanti alla finestra,gli occhi persi nella notte.
AL=Oscar……….Oscar è la sua donna…. I=COSA?!? AL=si Oscar è una donna,comandava il mio reggimento,Andrè…….è stato il suo attendente una volta,è sempre stato innamorato di lei…….. I=Andrè? Si chiama così? AL=si…dice sospirando,si volta e guarda Ines
AL=ines lo devo trovare…….Oscar è incinta,aspetta il loro bambino,manca poco alla nascitae vorrei tanto che lui fosse presente…..ha sempre desiderato avere un figlio con lei…….devo avvisare il generale!
Detto questo Alain saluta Ines e si reca dal generale.
Dopo aver ascoltato il ragazzo.
G=Alain non diciamo niente a Oscar non voglio illuderla,soprattutto nel suo delicatissimo stato,continuiamo le ricerche,setacciamo tutta Arras o tutta la Francia se necessario,deve tornare a casa,dalla sua famiglia…….
Queste ultime parole il generale le pronunciò commosso
Continua…………………
Grazie per la pazienza!!!!!!!!!!!!!
Sto già lavorando al prossimo bacioniiiiiiiiiiiiiiiiiiii
[1]ho già detto che io non faccio morire nessuno….tranne chi lo merita
[2]che bella la gelosia
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