Sole.

di PiccoloSole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sigarettina(?) ***
Capitolo 2: *** Una mattinata un pò movimentata ***



Capitolo 1
*** Sigarettina(?) ***


Sembro una pazza,giro e rigiro per questa piazza ma lui non è ancora arrivato,siamo in pieno inverno,si gela, sono stata una cretina ad accettare il suo invito mi ha dato buca per l'ennesima volta, lo odio, no non è vero lo amo,lo amo come mai ho amato in vita mia,lui è cosi,così bello,magico,oscuro,quello che ti prende di lui è il suo essere così misterioso.In quella scuola hanno cercato in tante,forse troppe a sedurlo,non ci è mai riuscita nessuna,io ero l'unica a non dargli retta,non mi piaceva per niente,o forse si? forse volevo autoconvincermi di questo?forse perchè non mi pace unirmi a quella massa di oche?. Ma resta il fatto che lui ha scelto me,lo ricordo come fosse ieri,indossavo un paio di jeans e quella felpa larga che amo tanto,avevo i capelli scompigliatissimi,e stavo frugando dentro la borsa come una matta,non trovavo le mie sigarette,era stata una giornata pesante,si ricordo anche quello.Lui credo mi stesse osservando da molto vicino perchè al mio "Porca puttana,le sigarette!" l'ho trovato seduto accanto a me a fissarmi, mi ha fatto prendere uno spavento terribile tanto che quando mi sono girata e l'ho visto, ho fatto un salto di massimo 50 cm,e poi con un filo di voce gli ho detto"Cazzo,sei matto? Mi hai fatto prendere un colpo" e lui mi rispose "Oh,scusa non volevo metterti paura comunque senza volerlo ho sentito che hai finito le sigarette,quindi.Sigarettina?" io risposi solo con un misero"Ehm,si grazie" e accennai un sorrisetto strambo,mentre cercavo di soffiare via quella ciocca di capelli che mi era scivolata sul viso,poi lui mi sorrise,si alzo,mi volto le spalle,e scomparì in mezzo la folla,e io rimasi lì incantata da quei suoi occhi verdi,e quel suo modo di essere così gentile,ma così misterioso.Da quel giorno non ci parlammo più tra di noi ci furono solo lunghi e intensi sguardi.Ecco quello fu l'inizio della fine.Beh adesso mi ritrovo qui,al freddo e al gelo ad aspettare lui.Lui che mi ha colpito il cuore come cupido fa con le sue frecce a San Valentino,e io che odiavo le smancerie,i dolcetti, e l'amore adesso sono innamorata, beh lasciatemelo dire di una testa di cazzo che mi ha mollata qui, e adesso nevica anche,cosa potrà succedermi ancora,un mostro che mi vuole mangiare le cervella? un pazzo ubriaco che vuole stuprarmi?un passante che mi scambia per prostituta?. Vabbè non mi rimane che incamminarmi per la strada di casa,ormai è tardi è passata un'ora e mezza non credo si farà più vivo.Ho un po' paura di camminare per queste strade,una volta ho sentito che proprio in questa via hanno stuprato una ragazza,Dio più vado verso il buio più mi viene l'ansia,non c'è anima viva,la neve si fa sempre più fitta e densa non vedo quasi nulla,oddio sento una presenza dietro di me,nella mia testa penso 'No Sol,no non ti voltare' vedo quest'ombra avvicinarsi sempre di più,è un uomo,mi metto a correre lui comincia a correre insieme a me,mi ha afferata un braccio "Lasciami,lasciami" ho urlato, la neve,il buio,la luce artificiale dei lampioni,mi ha confusa.Poi sento quest'uomo abbracciarmi e stringermi al suo petto,era così caldo e piacevole,conoscevo quel profumo,era,era...
Riuscita a staccarmi dal suo abbraccio,riesco a guardarlo in faccia,si era lui,e ancora con il respiro affannoso gli dico"Ma sei matto?è possibile che ogni volta che ci incontriamo devi spuntare così dal nulla?vuoi farmi venire un colpo per forza eh?!",ripreso un attimo il respiro continuai "Ti avevo dato per disperso,ne un messaggio,ne una chiamata,niente,cazzo mi hai abbandonata lì al gelo per un ora e mezza.Adesso lasciami andare a casa,ho freddo,sonno e domani c'è scuola e non ho nemmeno studiato" e mi voltai per riprendere il mio cammino,ma nella mia mente pensavo-chiamami,ti prego chiamami- e lui mi chiamò" Ehi,Sole,aspetta un attimo fammi spiegare" mi voltai "Dimmi,sbrigati però che ho freddo" lui mi porse una mano "Vieni,andiamo in macchina ho anche un plaid" lo guardai per un attimo,guardai la sua mano e poi gliela afferrai " ok,andiamo".Durante quei pochi metri nessuno dei due disse una parola,arrivati in macchina mi disse"Sali,intanto io prendo la coperta dentro al bagagliaio" salì sulla macchina,mi appoggiai al sedile e poi misi i piedi sul cruscotto,lo feci non per stare comoda ma più che altro per fare un dispetto a lui,sapevo che gli avrebbe dato molto fastidio,infatti appena salito in macchina mi porse il plaid e mi disse"Leva i piedi da lì,sai quanto lo odio" e sottovoce sussurrai "Appunto",credo che lui fece finta di non sentirmi ma mi guardo con aria di fastidio,poi aggiunsi "Che dovevi dirmi?" lui fece un sospiro e disse "Scusami per il ritardo,ma mia madre sta poco bene e finchè mio padre non sarebbe tornato dal lavoro non mi sarei potuto muovere da casa" stentai a credergli e gli dissi "Avresti potuto mandarlo un messaggio,o anche fare uno squillo per avvertirmi.Comunque mi dispiace per tua madre,meglio che torni a casa visto che sta poco bene" lui mi guardò, mi prese la mano,e nella frazione di un secondo era appiccicato al mio naso, con un filo di voce mi disse "Sei ghiacciata" non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli che subito mi ritrovai spiaccicate le sue labbra alle mie,piano tolse la mano dal mio ginocchio e la spostò sul viso,nel giro di pochi minuti eravamo trascinati in un bacio dolce,ma violento però sopratutto passionale,in quel bacio sentivo che mi desiderava,sentivo che mi voleva e che quel bacio valeva più di mille parole, la nostra effusione durò alcuni minuti quando si stacco mi diede un bacio sul naso e uno sulla fronte,poi mi disse "Dai piccola,ti accompagno a casa" io lo guardai e non dissi niente. Non distava molto casa mia,solo pochi minuti dalla piazza,arrivati sotto casa prima di scendere mi fermò e mi diede un piccolo bacio sulle labbra,e io gli dissi "Chiamami quando arrivi a casa,e fammi sapere come sta tua madre" lui mi rispose "Ok piccola",arrivata in casa corsi subito in camera mia,mi misi il pigiama e andai subito a letto,dopo mezzora arrivo la sua chiamata "Ciao,piccola".."Ciao,principe".Quella volta parlammo per tutta la notte.

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Capitolo 2
*** Una mattinata un pò movimentata ***


Sono le 6:30 del mattino mi suona la sveglia io con un colpo di braccio la metto a tacere,mi rigiro dall'altro lato e metto il cuscino sulla testa e ritorno a dormire,risuona di nuovo la sveglia alzo un pò il cuscino dalla testa e la guardo,cavolo sono le 7:40,è tardissimo mi alzo di scatto apro l'armadio e prendo la prrima cosa che mi capita a tiro,passo dal bagno una sciacquata un pò di matita e via corro verso la porta sento a stento mia mamma dire -Oh Sol stai attenta in moto-. Faccio le scale correndo arrivata all'ultimo scalino rischio anche di cadere,apro il cancello in fretta e furia salgo sulla mia vespa scassata metto in moto e comicio a correre come una matta.Finalmente sono arrivata sono le 8:10 cazzo la mia prof. me le tirerà dietro fino alla morte,parcheggio più velocemente possibile salgo le scale dell'entrata a due a due,appena dentro mi blocca il vicepreside
 -Signorina,lei lo sa che è in ridardissimo?.Dovrei farla entrare alla seconda ora-
-No la prego-
-Va bene,ma sappi che è l'ultima volta-
-La ringrazio-
 
mi misi a correre verso la mia classe,appena arrivata davanti la porta ,BOOOOM,l'anta della porta dritta sul naso,caddi a terra e svenì,dopodichè il buio totale.Mi svegliai con una massa di gente attorno mi sentivo intontita,mi misi seduta e con un filo di voce dissi-Sto bene,sto bene,cos'è tutto sto casino- mi voltai e vidi Nathan accanto a me,mi abbracciò mi disse-Sole stai bene?- gli risposi -Si,si grazie- mi aiutò ad alzarmi,mentre la folla di gente pian piano si dissolveva,lui mi diede un bacio sulla fronte mi disse-Ci vediamo a ricreazione-.Entrata in classe mi sedetti al mio posto,e la professoressa cominciò a parlare-Dopo lo spiacevole accaduto,visto che stiamo tutti bene ricominciamo a spiegare,dicevo prima che oggi cominceremo Dante Alighieri,lui nasce a Firenze nel 1265.......- dopo quelle parole presi il mio i-pod  e comincia a calarmi nella musica,non volevo ascoltare la voce stridula di quella strega,dentro le cuffie rimbombava la mia musica preferita,rap italiano anni 90-95  per essere più precisi stavo ascoltand gli "Uomini di mare" -Vorrei-.Passarono quelle tre ore di strazio e finalmente udì il suono della campanella,era arrivata la ricreazione mi precipitai subito sul prato in cortile,andai dritta al posto dove ci sedevamo di solito io e Nath a parlare delle nostre giornate,o di quello che si sarebbe dovuto fare il pomeriggioero seduta lì mi sentivo una stupida quando dovevo vedermi con lui nell'ultimo periodo aspettavo,e aspettavo sempre,cosa gli stava prendendo? per me che sono una tipa paranoica non fa bene pensare certe cose,finalmente dopo dieci minuti è arrivato,lo guardavo con aria incazzata lui mi disse
-Che hai?-
gli risposi,fredda e diretta-Niente-
-Beh,invece no,sei fredda-
-Certo sono stata qui ad aspettare per dieci minuti,che arrivasse il principe sul pisello-
-Ero con gli amici non ti ha detto nessuno di venire qui-
-Ah,beh se è così allora ciao-
mi alzai e andai via.
Arrivata in classe ero sola,mancavano ancora 3 minuti alla fine dell'intervallo,così andai a sedermi al mio banco,e ripresi l'i-pod,sulle note di quella musica pensavo'Beh cazzo è stato uno stronzo a dirmi così non lo sopporto,cosa gli passerà per la testa?perchè fa così?ieri sera è stato cos' dolce,menomale che oggi ho lezione di danza con Stephan' finita a mia riflessione suono la campanella quella che avvisava gli studenti alla fine della ricreazione,mancano ancora solo due ore alla fine delle lezioni,e io non vedo l'ora.FInalmente è suonata la fine delle lezioni,sarei dovuta tornare a casa con Nathan,ma non ne ho voglia quindi esco velocemente e mi precipito verso la mia vespa,sto morendo di fame,arrivata a casa mi lavo le mani e mi metto seduta a tavola,non ho detto una parola tutto il tempo finito il pranzo corro in camera mia sono le 13:00 ho ancora due ore per riposarmi poi devo correre a lezione.Arrivai in ritardo anche lì,infatti Steph si meravigliò,vide subito dai miei occhi che non era stata una bella giornata,cominciai subito col fare 4 giri di sala,poi streccing e subito mi misi le mie punte rosse,dallo soogliatoio sentì la musica subito mi precipitai in sala con un gran getè,poi mi misi subito a ballare mi sentivo libera e leggera come non mai.Finita la lezione mi chiamò in disparte dicendomi:
-Ehi Sole,sei stata bravissima,ma la mia domanda era un'altra,che hai oggi hai gli occhi tristi?!-
-No,non è nulla davvero-lui sapeva di Nathan,lui mi accompagnava spesso a lezione,e a volte stava lì a guadarmi
-E' succeso qualcosa con il tuo ragazzo?-
-Ehm,beh abbiamo avuto un piccolo scontro oggi a scuola,ma nulla di grave-
-Va bene tesoro,lo sai se vuoi parlare e sfogarti io sono qui-
-Grazie Steph,adesso che dici se faccio un'altra ora ?-
-Oh certo sei sempre la benvenuta.- mi abbracciò poi con un braccio sulla spalla entrammo in sala,la musica mi prese di nuovo e cominciai a ballare facendomi trasportare da quelle punte.

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