One Direction - Questo sogno diventato più che realtà

di Claudia_Pii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15 ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16 ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 17 ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO 18 ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO 19 ***
Capitolo 20: *** CAPITOLO 20 ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO 21 ***
Capitolo 22: *** CAPITOLO 22 ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO 23 ***
Capitolo 24: *** CAPITOLO 24 ***
Capitolo 25: *** CAPITOLO 25 ***
Capitolo 26: *** CAPITOLO 26 ***
Capitolo 27: *** CAPITOLO 27 ***
Capitolo 28: *** CAPITOLO 28 ***
Capitolo 29: *** CAPITOLO 29 ***
Capitolo 30: *** CAPITOLO 30 ***
Capitolo 31: *** CAPITOLO 31 ***
Capitolo 32: *** CAPITOLO 32 ***
Capitolo 33: *** CAPITOLO 33 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Ero in camera. Ero sola, con me stessa.
Era una giornata particolarmente soleggiata, Roma era più bella del solito, ma rimanevo chiusa in quella stanza rosa con lo stereo a palla. Ascoltavo un CD scaricato da internet perché in Italia ancora doveva uscire. Il suo titolo era “Up all night”, degli One Direction. Chi sono? Loro sono semplicemente la mia vita. Sono la fonte di energia che mi fa vivere ogni singolo giorno.
-Claudia, scendi! E’ pronto in tavola!
-Non ho fame, mà!
-Senti, non puoi fare la scocciata solo perché non ti facciamo partecipare al concorso! Non ti possiamo portare a Milano o a San Remo, non abbiamo il tempo! C’è la scuola, il lavoro, il pattinaggio..
-Sai cosa cavolo me ne importa del pattinaggio in questo momento!? Io voglio partecipare! E se si fa a Roma? Cosa succede?
-Facciamo così, partecipi ma se vinci ti portiamo solo a Roma. Basta.
-Ok. Così va meglio.

Mia mamma accennò un sorriso di risposta ad un mio sguardo di sfida.
Erano giorni che parlavo di questo concorso, di quanto mi sarebbe piaciuto partecipare, di quanto avrei pianto di gioia se mi avessero chiamato a casa per avvertirmi che ero stata scelta.
Mio padre si limitò a emettere un grugnito, come suo solito.
Non sembrava, ma ero felicissima! Non vedevo l’ora di collegarmi al sito e di inscrivermi! Ero eccitata, emozionata, alcune lacrime mi rigavano il viso e non sapevo nemmeno il perché.
-Allora, ti sei iscritta?
-Sì, papà! Ho fatto tutto, speriamo solo che mi chiamino!
-Non sperarci, siete tantissime…perché dovrebbero chiamare proprio te?

Il mio viso diventò triste.
-Dai, Claudia! Stavo scherzando…Almeno spera che si farà a Roma! Altrimenti te lo scordi!
-Sì. Già me lo avete detto…quante volte dovete ripeterlo?
-Muoviti ora, hai gli allenamenti tra 30 minuti!
-Cavolo!

Corsi a prepararmi. Non ero in vena di allenamenti, ma con lo stato della mia caviglia mi servivano!
Fu un allenamento breve ma intenso. Sudavo come non mai. La caviglia mi faceva un po’ male, ma riuscivo a sopportare.
Entrata in casa, andai a farmi una bella doccia calda, ma prima accesi lo stereo che iniziò a riprodurre “More than this”. La cantai tutta, pensando a Zayn, Liam, Niall, Louis…Ma soprattutto ad Harry.
Mi innamorai di lui subito. Appena vidi il video di WMYB ebbi come un’illuminazione. Questo ragazzo dai capelli ricci, con quegli occhi verdi e quel viso da bambino…Fu magnifico!
Harry fu, come dire, il primo amore. Il primo magico amore. Era diventato una sorta di ispirazione tanto che tutti i miei temi di inglese erano indirizzati a lui.
 
Squilla il telefono di casa.
-Drin…Drin..Drin..
-Mammaaaaaaaaaaa! Vado ioooo!
-Drin…Drin…Drin…
-…Pronto?- Dissi con voce esitante.
-Pronto? Salve sono Emanuele Gerardi, uno dei responsabili della discografia SONY con sede a Milano. Chiamo per parlare con la Sign. Claudia. E’ lei?
-…Si, mi dica.
-Bene, sono orgoglioso e contento di avvisarla che lei ha vinto uno dei posti per il M&G con i One Direciton che si svolgerà a San Remo.
- Cooooosaaaa? Oh mio Dio! Oh mio Diooo! E’ uno scherzo vero?
-No, signorina! E’ tutto vero!  Il biglietto le arriverà per posta nei prossimi giorni. Arrivederci.

Attaccò il telefono.
-Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ho vinto! Ho vinto! Ho vinto! Dai, cazzo, ho vinto!
-Grande Claudia! E dove lo fanno?
-A San Remo! Evviva! No, un attimo…A San Remo? Ma come?  Ma…
-Claudia mi dispiace. Averti che non andrai.
-Mamma, ma..Loro sono i miei idoli? Come puoi non mandarmi?
-Erano questi i patti.

Scoppiai a piangere. Mi sentivo sola, vuota. Un sogno diventato realtà, ma distrutto da uno stupido patto. Piangevo e imploravo Dio che mio padre cambiasse idea, almeno lui. Piangevo e speravo che tutto questo fosse un sogno. In parte lo era, ma senza risveglio.
 



NOTE:
Bene, vi è piaciuto questo primo capitolo? Spero proprio di si. 
Come avete visto, Claudia ha vinto questo Meet&Great ma non sa che questo incontro gli cambierà la vita.
Cosa succederà? Bhe, leggete i capitoli seguenti.
Se vi fa piacere, lasciate qualche recensione.
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Avevamo appena finito di cenare. Avevo tenuto il muso. Ero arrabbiata con loro e con me stessa. Sapevo che ci sarei rimasta male, eppure ho voluto partecipare per forza.
Papà mi fissò a lungo, poi fece cenno a mia madre di lasciarci soli.
-Ehi…tutto bene?
-No.
-Vuoi parlarne?
-Cosa vuoi che ti dica? Che sono arrabbiata perché non mi portate a San Remo?
-Claudia, io…
-No, io un cavolo! Lo sapete quanto amore provo per loro, lo sapete quanto ho sperato di vincere questo maledettissimo concorso e voi? Voi spegnete il mio sogno più grande. No, dico, grazie!
-Claudia io veramente volevo dirti che sono disposto a portarti a San Remo. Poi se non ci vuoi più andare…

La mia faccia divenne pallida. Cazzo, mi stava dicendo che avrei incontrato i miei idoli!
Mi scese una lacrima che mio padre asciugò velocemente.
-Corri, vai a fare la lista delle cose che ti devi portare, ormai ti conosco! Porterai sicuramente mezzo armadio! Ahahahah!
-Vado! Grazie papà, ti voglio bene.

Quel giorno che poteva sembrare il peggiore della mia vita, diventò il più bello.
Ero entusiasta, le mani mi tremavano e sudavano!
Incominciai a scrivermi tutte quelle frasi stupide che avrei detto ai miei idoli, in inglese ovviamente.
Frasi del tipo: “Hi guys! I love you so much!”
Sembravo una cretina, ma ero felice.
 
Finalmente. Era arrivato il grande giorno. Avevo indossato un paio di jeans rossi, con una maglietta e delle scarpe bianche. Avevo lasciato i capelli sciolti e mi ero truccata solo con un filo di matita e un po’ di mascara waterproof, per evitare varie righe nere sulla mia faccia emozionata. Ero semplice, niente di che. In tasca avevo dei bigliettini con il mio account di Twitter e stupidamente avevo scritto il mio numero di cellulare.
Quando arrivai alla postazione, erano già arrivati. Erano ricoperti da tutte le ragazze e non vedevo nulla. Una guardia si avvicinò a me:
-Ragazza, sei la 20esima vero?
-Sì, ecco il pass!
-Perfetto, aspettavamo solo te! Ehi, guys! She’s the last!

Divenni rossa come i miei pantaloni! I miei occhi non sapevano dove o cosa guardare, ero impaurita. Due splendidi occhi si avvicinarono a me, due occhi intensi accompagnati da un sorriso che spruzzava felicità.
-Ciao! Io sono Zayn, come forse tu già saprai…
Sapevo parlare bene inglese, era come se fosse la mia madre lingua.
-…Ciao, io sono Claudia. Piacere!
-Oh, piacere mio! Claudia…Sei italiana?
-Si, perché questa domanda?
-Ahaha, sembri irlandese! Ehi, Niall! Vieni a vedere! Questa ragazza sembra tua sorella!

Scoppiai in una risata poco trattenuta, ma c’era poco da fare.
-Ma cosa diamine…Ehi ciaaaaao! Io sono Niall! Sei bellissima!
-Ahaha, ciao! Ahaha Grazie.

Fu tutto quello che riuscii a dire.
Il mio cuore batteva fortissimo, non riuscivo a gestire le parole. Ero fuori controllo, decisamente.
-Louis, Liam! Venite a conoscere Claudia! E’ l’ultima arrivata!
-Ciao bellezza!-
Mi fece Liam.
-Ciaoooo! Ti aspettavamo tanto, ce l’hai fatta! Ora possiamo iniziare!- Disse euforico Louis.
Avevo uno sguardo un po’ perso. Sì, ero contenta di aver conosciuto tutti loro, ma mancava la mia luce. Mancava Harry.
-Mmmh…Ma ragazzi! Dov’è Harry? Non si è ancora presentato!- Ricordò Liam.
-Harry! Muoviti, non fare il timido!- Urlò Niall.
 Eccoli, quei due occhi verdi, quei capelli ricci, perfetti, quel sorriso smagliate. Eccolo, era arrivato.
-Ciao, piacere. Io sono Harry. Tu come ti chiami, dolcezza?
-C-c-ciao..I-i-io sono Claudia. Piacere mio!

Harry mi sorrise e mi prese la mano.
-Vieni, andiamo da tutte le altre fans.
Diversamente dagli altri, Harry fu quello che mi prese di più in simpatia, o meglio, fu l’unico con il quale io abbia familiarizzato.
Non immaginavo tutto questo, non immaginavo per niente che il mio più grande amore mi prendesse per mano davanti a tutte le altre fans. Ero agitata, moltissimo. Harry lo aveva capito, e mi rassicurò stringendomi la mano. Non ebbi il coraggio di parlare con qualcuna di quelle ragazze, mi avrebbero mangiata viva solo perché avevo instaurato un rapporto con i ragazzi, anche se in pochissimo tempo.
Eravamo solo all’inizio, ma sapevo che qualcosa di strano sarebbe successo, me lo sentivo. 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Ci trovavamo in una grande stanza di un grande albergo a cinque stelle. Eravamo tutte sedute su un lungo divano nero in pelle. I ragazzi erano seduti su delle poltrone dietro a dei bachi , davanti a noi. Le guardie ci avevano detto di non fare chiasso e di muoverci una per una per gli autografi e varie foto.
Era il mio turno. Presi dalla borsa la macchinetta fotografica e i fogli da far firmare. Avevo in mano pronti i bigliettini con anche il mio numero. Ero emozionata. Il primo era Liam.
-Ecco la fantastica ed ipotetica sorella di Niall! Ahahah!
-Ahaha ciao!
-Dimmi dove devo firmare…
-Qui. Faresti una foto con me!?
-Certo tesoro, me lo chiedi pure?

Click. La prima foto della giornata.
A seguire, c’era Zayn.
-Eccoti! Come stai, tutto okay?
-Si si, tutto bene! Ecco, firma qui…Una foto?
-Certo ragazza! Avrò il sorriso più bello della giornata!
-Ne sono sicura…

Scoppiammo a ridere entrambi.
Poi c’era Niall.
-Ecco mia sorella! Ahahahah, come sei carina!
-Grazie, Niall. Sempre gentile, forse troppo.
-Ehi, non ti azzardare. Sei stupenda, lo sai.-
Mi disse mentre firmava il mio poster.
-Scommetto che mi stai per chiedere una foto, vero?
-Eh già!
-Ovvio! Poi postala sul gruppo di Facebook. La voglio stampare!

Vicino a lui sedeva Louis.
-Ciao Lou!
-Ehi, ciao Claudia!

Cazzo, mi ha riconosciuta.
Autografo e foto passarono di secondo interesse. Il primo era su Harry.
Era il suo turno. Aveva lo sguardo basso, fissava la penna che rotolava tra le sue dita.
-…Disturbo?
-Ehm, cosa? No! Per niente, figurati!-
rispose agitato.
Gli sorrisi.
-Ecco, potresti firmare qui? E poi vorrei una foto, se per te va bene.
-Certo! Ti chiami…?Aspetta, lo so. Sei Claudia, la ragazza di prima.
-Si, sono io!-
dissi orgogliosamente.
-Ahahah! Scusa se non mi sono presentato subito, ma sono un tipo abbastanza timido.
-Tranquillo, l’importante è che alla fine ce l’hai fatta!

Mi sorrise.
Restammo per almeno altri 10 minuti a chiacchierare e non ci accorgemmo del tempo.
Una guardia si avvicinò e mi disse di allontanarmi, ma Harry mi bloccò e mi abbracciò:
-Ehi, dopo continuiamo a chiacchierare, se ti va.
-Certo…
-Finita tutta la giornata, aspettami davanti all’ingresso. Arriverò con un cappuccio grigio per non farmi riconoscere. Ti prenderò per mano.

Il mio turno era finito, ma questo non mi fece rattristare. Ero eccitata dal fatto che Harry Styles mi avesse invitato a chiacchierare probabilmente nella sua stanza d’albergo. Stavo per svenire…O forse, lo feci sul serio. 



NOTE:
Allora? Vi piace l'andamento della storia? Oddio, spero proprio di si!
Fatemi sapere con una recensioncina! Ahahaha, amo questo termine! 
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Sì, ero svenuta davanti a tutti, davanti a loro. Bene.
Mi risvegliai che ero sdraiata sul pavimento. Avevo male alla testa e alla mia sinistra mi ritrovai Harry che mi accarezzava i capelli. Le fans erano state invitate ad allontanarsi, per farmi arrivare più ossigeno. Intorno a me i One Direction. Beh, almeno ero riuscita ad attirare la loro attenzione.
Zayn mi stringeva la mano e Louis invece faceva delle buffissime facce per farmi riprendere conoscenza, per farmi svegliare. Vedevo Niall sconvolto, con una faccia pallidissima, mentre Liam parlava del mio stato con un medico. Erano troppe cose tutte messe insieme, così mi voltai verso Harry che mi sorrise.
-Tranquilla, è tutto okay. Stai bene, sei solo svenuta.
-Oh mio Dio, che figura!
-Ehi, non ti preoccupare. Ci hai fatto spaventare, non pensavamo di essere così brutti.

Risi, anche se con un po’ di difficoltà.
-Non ti affaticare, ora spostiamo il Meeting con le ragazze a domani e chiamiamo i tuoi genitori.
-NO!-
Urlai.
Tutti si voltarono verso di me, incuriositi dalla mia reazione.
-Cosa c’è che non va?- Mi fece Zayn.
-Non potete spostare l’incontro a domani. Non per causa mia.
-Ma Claudia, guarda come stai! Anche tu sei una nostra fan, devi riposare e non puoi perderti quello che hai vinto.-
Mi rimproverò Liam.
-No, davvero. Siete stati gentilissimi, ma adesso avete delle fans che vi aspettano. Andate da loro.
-Allora, ragazzi, facciamo così.-
Intervenne Harry.-Continuiamo l’incontro con le altre, ma terminato tutto, torniamo qui in albergo e continuiamo con lei. Cosa ne dite?
-Mi sembra più che giusto!-
Gridò Louis.
-Okay!-Risposero gli altri in coro.
-Ragazzi, davvero…Grazie.
Piansi.
-Ci vediamo dopo Claudia! Non piangere!- Mi dissero mentre si alzavano da terra.
-Non piangere tesoro. Dopo torno e ci facciamo una bella chiacchierata davanti a una calda tazza di the.- Mi fece Harry che prima di alzarsi mi bacò delicatamente la fronte.
 
Bene. Ero riuscita a fare una figuraccia con i miei idoli e per di più mi hanno invitato ad un incontro privato? Ma stiamo scherzando!?
Ero euforica, ma non volevo dimostrarlo.
Passarono le ore e non sapevo cosa fare.
Mi limitai a scrivere su un piccolo taccuino i dolci pensieri su di Harry.
Quel suo meraviglioso sorriso si sposa perfettamente con quegli occhi verdi smeraldo.
Amo i suoi capelli capricciosi, amo quel suo ciuffo ribelle. Amo la sua risata, il suo odore, le sue mani.
Vedevo qualcuno che si avvicinava a me e chiusi velocemente il libricino.
-Ehi, cosa stavi scrivendo?
-Ehi, ciao Harry. Mah, nulla…Appunti.
-Mmmh…appunti. Fantastico!

Sorrisi.
-Noi abbiamo appena finito. E’ stato stressante ma divertente. Voi italiane siete molto più calme e affettuose…Amo l’Italia. Beh, ti va di salire a chiacchierare, allora!?
-Solo se mi inviti come un vero principe sa fare, signor Styles
.- Azzardai.
Harry mi guardò perplesso, poi si sistemò il suo ciuffo riccioluto e mi disse:
-Signorina, vuole accomodarsi nella mia umile dimora?
Risi e mente lo facevo notai che mi stava fissando, ma feci finta di nulla.
-Certo, signor principe azzurro.- Quell’aggettivo mi sfuggì di bocca, ma lui non gli diede molto peso, per fortuna.
Eravamo faccia a faccia, seduti sul letto. Era matrimoniale e mi domandai perché lo fosse. Stavo per chiederglielo, ma lui mi anticipò con la risposta.
-Sai, qui ci dormiamo io e Louis. Siamo molto amici, ci vogliamo bene.
-Come siete dolci.
-Già, però lui russa. Quindi ogni tanto mi sposto da Zayn che non si accorge mai di nulla. Ahahahah!
-A Zayn piace dormire…l’ho sempre visto sulle foto di Twitter.
-Già…è un dormiglione.

La tazza di the finì ed Harry si affrettò a riempirla. Lo fissavo mentre lo faceva. Era perfetto. La vibrazione del mio cellulare interruppe tutto. Era mio padre.
-Claudia, dove sei?
-Ciao papà! Sono svenuta e adesso sono in una stanza con loro.

Harry mi disse sotto voce di dire a mio padre che mi avrebbero pagato una stanza per la notte.
Glielo riferii.
-Okay, ma stai attenta. Mi fido.
-Si papà, ciao.
-Cosa ha detto?-
Mi chiese Harry.
-Ha detto di sì!
Mi abbracciò. Era contento ma io di più.
-Dunque, cosa si fa sta sera?- Chiesi incuriosita.
-Cosa si fa? Mmmh..Gli altri escono ma sinceramente a me non va…
-Perché?
-Perché…Io voglio stare un po’ con te.

Era strano che mi dicesse questo. Era strano che non volesse divertirsi con i suoi amici ma che volesse stare con una sua fan.
-Come sei dolce, Harry.
Mi sfiorò il viso con una carezza.
-Allora, facciamo un pigiama party!-Esclamò soddisfatto.
-Ahahah certo! Ma io non ho un pigiama.
-Guarda, entra nel bagno e prendi quello rosso e quello nero dietro alla porta. Uno è mio e uno è di Louis.

Mi diressi verso la porta della stanzetta. Il bagno era piccolo ma ben organizzato.
Quando tornai trovai la mia borsa aperta con sopra poggiato il mio taccuino.
-Ehi, scusami ma ti era caduta per terra e io ho cercato di risistemare.
Sapevo che non era così, sapevo che aveva letto quelle righe. Tralasciai.
-Allora, quale mi metto?- Sdrammatizzai io.
-Quello rosso è il mio, l’altro è di Lou.
-Okay, io prendo il tuo.
-Ahahah, saresti stata bene anche con quello nero.

Ci sdraiammo sul letto a chiacchierare della nostra vita.
Volle sapere di Roma, della mia scuola, delle mie amiche. Poi arrivò alla fatidica domanda.
-Ce l’hai il fidanzato?
Risi silenziosamente.
-No, mi sono lasciata cinque mesi fa. Lunga e brutta storia.
-Oh, mi dispiace.
-E tu, signor ruba cuori internazionale?
-Io? Io no. Ho lasciato Caroline…Non faceva per me. Ho bisogno di una ragazza divertente, dolce, che sappia godersi la vita…Una come te.

Lo guardai e lui fece lo stesso. Eravamo presi dai nostri sguardi.
-Hai degli occhi favolosi.-Mi fece.
-Tu hai il sorriso più bello del mondo.

Mi voltai verso il soffitto.
-Sai, non avrei mai immaginato di finire qui, con te.
-Ahahah! A chi lo dici. Non ho mai avuto una conversazione così seria con una mia fan. Loro sono troppo…mmh…invadenti, credo.
-Sono tue fans. E come tali vogliono sapere tutto.
-Troppo.

Ad un tratto il cellulare di Harry squillò.
-Ehi, amico!
-Ciao Niall!
-Sta sera Lou e Zayn vengono a dormire in camera mia.
-Ma come? Non ti da fastidio dormire con gli altri?
-Sì, ma sta sera è diverso! Salutami Claudia! In bocca al lupo!
-Ahahah ciao!

Attaccò la telefonata.
-Chi era?-chiesi.
-Era Niall. Sta notte i ragazzi dormono da lui. E a questo punto, se a te non da fastidio, potresti dormire qui.
Ero imbarazzata, ma non potevo rifiutare la proposta vedendo quel faccino che attendeva la mia risposta.
-Certo! Mi farebbe molto piacere.
La serata era appena cominciata. Non sapevo cosa sarebbe successo e non lo volevo immaginare.
Sapevo solo che ero in camera con Harry e che stavamo acquistando confidenza.
Non sapevo che quella notte avrebbe segnato il mio futuro. 



NOTE:
Quiiiiiiiiindi? Cosa succederà?
Questa volta vi dò un indizio...ASPETTATEVI L'IMPOSSIBILE
Ahahahahahaahahahha, magari non è impossibile, ma in questo caso sicuramente!
Recensione? Much love!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Ci riempimmo di the e dolci.
Scoprii che anche Harry era goloso e che non solo Niall amava mangiare.
Passammo una piacevole serata, piena di pettegolezzi e allegria.
-Harry, si è fatto tardi!
-Oh, hai ragione…
-Beh…Allora….Dove posso dormire?
-Puoi dormire sul letto matrimoniale, Louis non si accorgerà di nulla. Io invece dormo su quello di Zayn. Okay?
-Okay. Allora…Buonanotte, Harry Styles.
-Buonanotte Claudia.- Mi sorrise.
Il letto era caldo e le coperte avevano il suo odore. Dormii abbracciata al suo cuscino, immaginando che fosse Harry. Mi addormentai in breve tempo, ma prima di farlo mi sistemai i capelli.
 
HARRY.
“Cavolo. Sono letteralmente impazzito. Non posso perdere la testa per una fan e per di più in così poco tempo. Oh, amo la sua risata. Quando sorride strizza gli occhi ed è così bella.” Pensai.
La vedevo che dormiva come un angioletto su quel letto, abbracciando il mio cuscino. Come volevo esserlo, in quel momento. Non riuscivo a trattenermi, la mia tenerezza nascosta stava prendendo il sopravvento. Nessuno era mai riuscito a tiare fuori il dolce Harry, ma lei si.
Mi alzai dal letto di Zayn, che era abbastanza scomodo.
Mi avvicinai con dolcezza a lei, mi sdraiai vicino e iniziai ad accarezzarle i capelli dorati, giocandoci. Aveva un respiro calmo e potevo intravedere che ogni tanto sorrideva.
La abbracciai e mi addormentai con il suo odore addosso. Riuscivo perfettamente a stringerle la mano. Ero tutto un fremito, avevo paura di svegliarla.
 
CLAUDIA.
Mi sentii abbracciare.
Mi girai e vidi che Harry era vicino a me, sdraiato, dormiva.
Era così…perfetto. Mi voltai completamente verso di lui e incomincia ad accarezzargli il viso.
Non avevo paura che si svegliasse, non me ne importava se scoprisse cosa stavo facendo. Era il mio momento e dovevo godermelo.
Harry aprì gli occhi e mi sorrise.
Ci stavamo fissando. Uno accarezzava il viso dell’altra.
Tutto ad un tratto, Harry si avvicinò di più a me, fino a sfiorare le mie labbra con le sue.
-Claudia, sei stupenda.
-Oh, Styles, così mi fai piang…
Non mi diede il tempo di finire la frase che mi baciò lentamente. Tutto intorno a noi si fermò. C’eravamo solo io e lui, sul letto, che ci baciavamo.
Le sue labbra sapevano di caramella alla fragola e non resistetti dal morderle.
Da un bacio a stampo, innocuo, tutto si trasformò in un elegante e dolce intreccio di lingue. Le sue mani presero il mio viso e lo accarezzarono quasi con forza, con passione.
Si staccò.
-Harry…
-Shh!
-No…Davvero, sai cosa hai appena fatto?
-Certo. Ho appena smesso di baciare una splendida ragazza italiana.
-Ahahahaha! Che scemo!
Ci coccolammo per tutto il resto della notte, non chiudemmo occhio. Eravamo presi da quel bacio, non ce lo aspettavamo, ma era successo e dovevamo accettarlo.
-Quando dovete ripartire?
-Mmh…Tra 4 giorni. Domani dobbiamo andare al festival e gli altri giorni sono liberi.
-Wow! I miei idoli ospiti ad un programma italiano. Pazzesco!
-Già…E tu sarai la mia dama.
-Cosa? Harry, stai scherzando vero?
-No no! Ormai sei qui, con me.
Ero così felice di quella affermazione. Non riuscivo ancora a credere che IO, Claudia, avessi dormito nella camera dei miei idoli e che fossi stata baciata da uno di loro.
Ero eccitata, emozionata, incantata da tutto.
-Harry, devo sentire i miei genitori. Ho 16 anni e non posso decidere io.
-Ah, capisco…
-Anzi, facciamo una cosa. Non dico nulla. Avverto solo che non tornerò.
-Vorresti scappare?
-Non proprio. Una via di mezzo.
-Tu sei pazza.
-Può darsi.
Scoppiò a ridere e mi feci influenzare dalla sua risata.
Chiamai mia mamma e le dissi tutto. Con lei ho sempre avuto un buon rapporto e sapevo come agire. Capì e mi lasciò andare assicurandomi di avvertire anche papà.
Il giorno seguente, una jeep nera lucidissima ci portò al teatro Ariston. Era gigantesco!
Appena scesi, una guardia mi prese per un braccio e mi allontanò da Harry.
Ci vide e spiegò all’omone che ero con lui, ero una sua amica.
All’inizio non feci caso all’aggettivo che mi aveva dato. Cosa potevo sperare? Ci siamo baciati, stop. Anche se per me, non era solo un bacio…E credo che nemmeno per lui lo fosse.
Comunque, in camerino, mi portarono un vestito di Armani, nero e bianco. Era molto bello.
Lo dovevo indossare per la serata. Avrei avuto un posto in prima fila, proprio vicino a loro, vicino a lui. Speravo che durante la diretta qualcuno gli chiedesse chi fossi, perché ero lì. Volevo ascoltare la loro risposta, ma soprattutto, volevo ascoltare quella di Harry.
Quella chiamata dalla Sony cambiò quei giorni. La vita di una star è movimentata, senza perdere tempo, tutto veloce, conciso…Ed io la stavo vivendo su pelle.



NOTE:
Ahahah! Il vestito di Armani è un pezzo forte ;)
Beh... non so cosa dire quindi fatemi sapere in tantiii vi prego!
Vi voglio bene.
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Lo spettacolo era iniziato.
Eravamo tutti e sei seduti su delle poltrone rosse, molto comode.
Tutto ad un tratto il presentatore annuncia la loro presenza e li invita a raggiungerlo sul palco.
Li vedo benissimo, sono splendidi. Cinque ragazzi magnifici, gentili, dolci, simpatici.
Ero assorta nei miei pensieri e non mi resi conto che mi stavano indicando.
-Ragazzi, quella bella fanciulla bionda che vi ha accompagnato qui e che ora è seduta proprio in prima fila, chi è?
-Lei è Claudia, è una nostra cara amica!- disse Liam.
-Sì, è un’amica…speciale.- aggiunse Harry.
Mi sentivo morire dentro. Tremavo e le mie mani non smettevano di sudare. Dovevo mantenere la calma, poteva succedere qualsiasi cosa.
-Bene, ora i One Direction ci faranno ascoltare il loro primo successo: “What makes you beautiful”!
Harry mi indicò.
-Lo vorrei dedicare a Claudia…
Morta. Letteralmente morta. Non sapevo cosa dire, così gli sorrisi.
Nel bel mezzo della canzone, Louis scese dal palco e mi invitò a salire. Più che un invito mi sembrò un obbligazione, ma sapevo che era tutto calcolato. Louis aveva in mente qualcosa, o meglio, voleva che accadesse qualcosa.
Mancavano pochi secondi alla fine della canzone, Harry mi prese per mano e mentre cantava il suo ultimo pezzo, si avvicinò così tanto a me che potevo sentire il suo respiro sul mio mento.
Ero congelata. Non sapevo cosa sarebbe successo, aspettavo solo una sua possibile mossa.
La canzone finì. Io ed Harry rimanemmo a quella distanza per qualche secondo, dopo di che, inaspettatamente, mi baciò…ed io mi lasciai trasportare dalle sua labbra morbide.
Mi stava baciando davanti a tutto l’Ariston, davanti a tutti gli spettatori, comprese le loro fans, davanti a milioni di persone a casa che ci stavano guardando tramite le telecamere. Davanti a tutta Italia. Ora non sarei più stata la semplice Claudia, ma la ragazza che ha baciato uno dei One Direction.
Si staccò.
-Anzi, non è un’amica speciale…Lei è la mia ragazza.
Sentii un urlo proveniente da alcune ragazze in terza fila, probabilmente delle Directioners.
Cazzo, mi ha definita la sua ragazza davanti a tutto il mio Paese! Cazzo, cazzo, cazzo!
Ero agitata, sentivo caldo, troppo caldo. La mano di Harry tremava…o forse era la mia?
Il presentatore, credo shockato da quel bacio, ci invitò a lasciare il palco. Così li seguii dirigersi nei camerini. Zayn, che aveva capito tutto, si trascinò dietro Louis, Liam e Niall, chiedendo loro di accompagnarlo fuori per una pausa sigaretta. L’avrei voluto uccidere, sia per aver complottato qualcosa con i riccioluto, sia per la sigaretta. Ma in quel momento non avevo la forza di andare da lui. Ora mi interessava solo la spiegazione di Harry, nient’altro.
Si sedette affianco a me, su un divanetto rosso di pelle.
-Claudia, mi dispiace per quel bacio sul palco…è stato più forte di me, non sono riuscito a trattenermi. Io…
-Ehi, tranquillo! Aspettavo tanto quel momento, perché devi scusarti?
Sorrise.
-Davvero? Quindi non ti è dispiaciuto nemmeno un pochino?
Strizzò gli occhi e mentre lo faceva mi ricordò la prima volta che lo vidi su YouTube.
-No, per niente direi.
-E riguardo al fatto dell’essere la mia ragazza…Ecco…Ti andrebbe?
Lo vedevo che si stava impegnando per chiedermelo nel miglior modo possibile, ma capii che i suoi sforzi non sarebbero serviti a nulla. Era un incapace, ma lo adoravo proprio per quello. Era infantile, sciocco, dispettoso…Era Harry.
-Ahahahah! Certo. Mi piacerebbe molto, Harry.
-Sono contentissimo. Così felice che mi metterei a saltare per tutto il palco di San Remo!
-Ahahahah! Scemo! Non lo fare, ti prego! Lo dico per te!
Scoppiammo a ridere di cuore. Non ci fermammo per almeno 10 minuti. Amavo la sua risata, era così contagiosa e bambinesca....
Poi rimanemmo in silenzio per 3 secondi circa…Si avvicinò alle mie labbra e iniziò a cantare un piccolo pezzo di “Stand up”, canzone che adoravo.
 
“From the moment I met you everything changed,
I knew I had to get you, whatever the pain.
I had to take you and make you mine!”
 
Anche se le prime due righe non erano cantate da lui, rimasi meravigliata dalla sua bravura e da quanta passione ci aveva messo per cantarmela nel miglior modo possibile. Già mi aveva conquistata tramite uno schermo, ma ora mi stava conquistando con tutto il suo corpo.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla, facendo un sospiro. Non sapevo se era di sollievo o se era sognate. Era un sospiro, uno dei più lunghi che io abbia mai fatto.
Gli altri rientrarono e ci avvertirono che dovevamo ritornare alle poltrone rosse.
Prima, però, Niall si avvicinò a me, accarezzandomi i capelli.
-Allora?! E’ ufficiale?
-Niall! Sì, almeno credo. Cioè…sì, sono la sua ragazza!
-Oh mio Dio che notizia! Ragazzi, Harry e Claudia stanno insieme!- urlò senza pietà.
Mi fissarono tutti. Poi fissarono Harry. Si fissarono a vicenda e ci abbracciarono riempiendoci le orecchie di auguri e cose del genere. Era una piccola festa in famiglia, se così la potevo definire.
Ora mancava solo il nostro rientro nel teatro. Non sapevo se dare la mano ad Harry o rientrare dietro di loro, ma fu lui a decidere…anche questa volta.
-Sei pronta, signorina Styles?
-Certamente, mio cavaliere.
-Sei bellissima con questo vestito, domani te ne compro uno.
-Finiscila!- Arrossai.
Facemmo la nostra entrata come una vera coppia. Tenevo la mano ad Harry e lui stringeva la mia, forte. Ci sedemmo e per tutta la durata del programma non ci lasciammo. Ogni tanto potevo sentire il suo pollice che sfiorava il mio, come una carezza delicata, come un petalo di rosa.
Non mi importava dei miei genitori, della scuola, delle amiche, degli allenamenti. Ero con Harry Styles al festival di San Remo ed ero ufficialmente la sua ragazza. Ebbene sì. 



NOTE:
Wow, mi sono meravigliata di quel bacio sul palco! Bello vero?
Ahahahah la mia mente malata ogni tanto crea delle belle idee (?) 
Quindi, Claudia ed Harry stanno insieme. Per il resto, continuate a seguirmi!
Recensioncina? Thank you!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







-Per questa sera è tutto. Dal teatro Ariston di San Remo, buonanotte a tutta Italia!
Finì lo spettacolo. Vidi gente che si alzava con qualche dolore alla schiena o al fondoschiena.
Noi fummo gli ultimi ad andarcene perché dovevamo aspettare alcune fan che volevano qualche autografo. Louis e gli altri si alzarono per le foto ed io rimasi seduta sulla poltrona. Una fan si avvicinò a me
-Sei davvero la ragazza di Hazza?
Hazza, che soprannome.
-Si…
-Sai quante di noi vorrebbero essere al tuo posto? Lo sai? Trattalo bene, ci possiamo fidare?
Non ebbi il tempo di rispondere che Harry mi trascinò via per un braccio e corremmo nei camerini, scortati da qualche guardia.
-Stai bene?
-Harry, sì! Perché mi hai portata via? Stavamo parlando!
-Non sai cosa ti avrebbero potuto fare, Claudia!
-Harry, siamo in Italia. Sono italiana, loro sono mie connazionali. Non siamo così aggressive come pensate.
-Sicura di stare bene?
-Certo tesoro. Tranquillo, tutto okay.
Avevo scoperto che oltre ad essere bambinesco, simpatico e molto attraente, era anche molto protettivo ed amavo questo suo nuovo aspetto.
Ritornammo in albergo, ma questa volta fummo noi ad andare nella stanza di Niall.
Ci infilammo il pigiama e ci sdraiammo sul letto. Tirammo un sospiro di stanchezza.
-Domani cosa farete di bello?
-Veramente pensavo di farci portare a Roma…
-Oh, la mia città! E’ bellissima, fidati.
-Infatti mi piacerebbe che tu ce la facessi visitare.
-Certo, con molto piacere!
-E faremo venire anche un fotografo, per eventuali foto.
-Sarà magnifico.
Prima di addormentarci, parlammo di quello che sarebbe successo dopo questi giorni in Italia, di cosa avrebbero fatto, di come sarei riuscita a seguirli, della loro città, di quello che avrei vissuto andando con loro in giro per il mondo.
-Harry, io non so se…posso…
-Claudia, tu devi venire con me! Io non posso lasciarti da sola qui.
-Ma ho i miei genitori!
-Li faremo venire con noi, compreremo una nuova casa a Londra e abiteranno lì. Io penserò ai nuovi lavori, a tutto.
-Davvero, non credo che ci sia la possibilità.
-Ti prego, Claudia. Ho bisogno di te. Ti supplico…Almeno per un anno, solo uno. Dopodiché verrò ad abitare in Italia, se tu lo vorrai.
-Tu faresti questo per me?
-Certo.
-Oh, Styles. Sei pazzo per caso?
-Si, di te.
Senza aspettare nemmeno un secondo lo baciai intensamente. Quella risposta mi aveva accelerato il battito cardiaco. Sentivo una forte emozione dentro di me, ma non volevo farla uscire.
-Styles, per un anno sarò tua, completamente. Dopodiché, sarò tua fino a che lo vorrai.
-Non aspettavo altro.
-Ora mettiamoci a dormire, domani sarà una lunga giornata. Buonanotte.
-Buonanotte piccola.
Ormai glielo avevo promesso e dovevo convincere i miei a mandarmi a Londra. Pregai Dio per avere il loro consenso, come lo avevo pregato per essere chiamata dalla Sony. Forse ce l’avrei fatta, forse no. Non mi importava delle conseguenze, dovevo andare con loro, con lui. Era quello che desideravo più di qualsiasi altra cosa, dovevo riuscirci. Quello era il mio obbiettivo principale.
Il giorno seguente, ci alzammo abbastanza tardi. Erano le 9.20. Scendemmo a fare colazione, poi risalimmo per preparaci a partire per Roma. Avremmo preso l’aereo ed in almeno 30 minuti saremmo arrivati a destinazione. Non vedevo l’ora di far visitare loro la città eterna.
Scesi dall’aereo vidi Zayn che si guardava attorno, meravigliato da ogni persona che passava.
-Zayn, cos’hai?
-Qui è tutto…tutto…così…diverso.
-Già, è Roma!
-Nemmeno ho visto un monumento e già mi piace!
-Forza scemo, mettiamoci in cammino.
Li avrei portati al Colosseo, Via Del Corso, poi alla fontana di Trevi, , Piazza Navona.
Arrivati alla prima tappa, il Colosseo appunto, Liam ordinò senza scrupoli al fotografo, Jason, di scattare almeno 50 foto solo in quel posto.
Jason fece loro un set fotografico con dietro lo sfondo del monumento. Poi mi invitò a raggiungerli. Dopo qualche foto, Harry allontanò gli altri per restare solo con me, davanti all’obbiettivo.
-Ci facciamo una foto?
-Certamente! Dimmi come mi devo mettere…
-Devi solo fare silenzio, chiudere gli occhi e seguire il tuo istinto.
Non pensavo a nulla. Anzi, pensavo che fosse stata una foto innocua, senza nessuno “shock” ed invece mi sbagliavo alla grande. Chiusi gli occhi e sentii due mani lisce avvolgermi le guance e poi due labbra morbide toccare le mie, baciandole.
Mi feci trascinare ancora una volta. Abbracciai il suo collo e avvicinai di più il mio bacino al suo. Harry spostò le braccia, dal mio viso ai miei fianchi. Sentivo delle esclamazioni da parte di Louis, che immagino avesse una faccia più che buffa, mentre invece sentivo dei sospiri quasi sognanti da parte di Zayn e Liam. Non riuscivo a capire Niall cosa stava facendo, ma probabilmente era svenuto.
I miei occhi si aprirono e incontrarono quelli di Harry. Erano di un verde ancora più bello di quello solito, erano luminosi, luccicanti. Mi ci stavo perdendo dentro, quando ad un tratto Jason ci chiamò per continuare il giro turistico.
La seconda tappa era Via Del Corso. Zayn era impazzito. Si fermava in ogni negozio, entrava, dava un’occhiata e se c’era qualcosa che gli piaceva, allora lo comprava, se invece non c’era nulla, usciva e si specchiava nella vetrina per aggiustarsi i capelli.
Poi ci fermammo davanti ad un negozio di musica e lì scoppiò il caos. Tantissime fan li avvistarono e cominciarono ad urlare come pazze, ma le guardie le bloccarono e noi potemmo continuare la nostra camminata.
Eravamo arrivati alla fontana di Trevi e spiegai loro perché era solito gettare una monetina all’intero. Harry volle gettare una moneta da un euro e mi portò con se al bordo della fontana.
-Anche se un euro e poco, voglio che questa monetina faccia in modo di farti venire con me, a Londra, di abitare con me, di vivere con me.
-Ma se lo dici ad alta voce, non si avvera!
-No, in questo caso si avvererà lo stesso, me lo sento.
Ritornammo dagli altri e ci dirigemmo verso piazza Navona. Non ricordavo nemmeno che giro fare, li stavo portando per tutti i vicoli antichi della città. 
Ormai il Sole era calato e avevamo raggiunto la piazza. Era bellissima, tutta illuminata di luci blu e bianche, uno spettacolo. Nel frattempo Jason ci scattava miliardi di foto, senza mai fermarsi.
Vedemmo un signore che creava dei ritratti al momento. Harry fu meravigliato dalla sua bravura e gli chiede gentilmente di farne uno per lui. Si sedette sulla sediolina e mi chiamò.
-Vieni, siediti sulle mie ginocchia.
Mi sedetti senza esitare nemmeno un attimo. Il signore mi chiese di sciogliermi i capelli e di guardare Harry. Ci sorridemmo. Harry si voltò verso il “pittore” e gli disse di aspettare un secondo, si girò di nuovo verso di me.
-Ora devi stare ferma e lasciati trasportare dal tuo cuore, come prima al Colosseo. Lì mi sei piaciuta proprio tanto, piccola.
-Che scemo che sei…
Mi baciò a stampo e fece segno con il pollice in su al signore, per dargli il via.
Rimanemmo con le labbra attaccate per 30 minuti circa e non mi stancai mai.
-Ehm, okay. Harry, Claudia! Potete staccarvi…ORA!-ci disse Louis.
Andammo a vedere come era venuto il nostro ritratto: splendido. Harry era perfetto e devo ammettere che anche io non ero male. Pagammo e ci sedemmo tutti su degli scalini.
-Claudia, questo voglio che lo tenga tu, sempre.
-Ma Harry…
-Shh, non parlare. Non scordarti mai di questo giorno. Promettimelo.
-Promesso.
Eravamo illuminati dalla luce della Luna e dalle luci blu appese per il fili elettrici.
Mi accarezzò il viso e ci baciammo, seriamente questa volta.
Il mio cuore era una locomotiva. Non so bene come descrivere quella sensazione. Ero al settimo cielo, questo sì. Tremavo, ma non di paura, d’amore.
Harry si allontanò dalle mie labbra un paio di centimetri, alzò lo sguardo verso i miei occhi e li fissò per qualche secondo.
-Sotto questa Luna, queste stelle, io ho incontrato una delle persone più importanti della mia vita. E’ passato così poco tempo da quella notte in cui ci siamo baciati per la prima volta, ma sento un sentimento che va oltre al tempo, oltre alle regole. Claudia, io ti amo.
-…Okay, smettila di dire stronzate.
-No, io ti amo davvero, piccola.
Quando mi chiamava così, era la fine del mondo.
-Ti amo anche io, Harry Styles. Ti amo dalla prima volta che ti ho visto, ma ora ho accertato questo amore.
Il rumore della gente per la piazza cullava le nostre dichiarazioni. Eravamo immersi nel blu della notte, con un fotografo impazzito che scattava sessanta foto al secondo, con quattro magnifici imbecilli dietro. Era tutto perfetto, come lo avevo sempre sognato.
Pff, Harry Styles innamorato di me. Sembrava una cosa surreale il solo pensarlo, ma alla fine era tutto vero.



NOTE:
Ecco, ci siamo. Fantasia portami via.
Harry Styles è innamorato di Claudia. Benissimo!
Che ne dite? Cosa succederà a questi due dolciosi? Potete darmi anche qualche suggerimento, se volete.
Accetto tutto :)
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Ritornammo all’aereoporto ed in breve tempo ci ritrovammo in albergo, a San Remo.
Salimmo le scale per dirigerci nelle camere. Eravamo tutti nella camera più grande, non in quella di Niall. Io e Zayn eravamo seduti sul letto e gli altri erano per terra, a gambe incrociate.
Stavamo discutendo sul rientro a Londra.
-Claudia, sarai dei nostri?
-Beh…molto probabilmente.
-No, lei sarà sicuramente dei nostri.- aggiunse Harry con un tono un po’ turbato.
Vidi i volti di Liam e Louis fissare il mio. Avevo abbassato lo sguardo, ma non me ne accorsi subito. Harry si alzò di scatto, mi prese per un braccio e mi portò nello stanzino, che era di fianco al bagno. Chiuse la porta sbattendola e accese quella piccola luce all’interno della stanzetta.
-Verrai, non è vero?
-Sì, Harry. Ma perché mi hai portata qui? Non potevi chiedermelo davanti agli altri?
Iniziò a piangere.
-Non volevo farmi vedere in questo stato..
-Ma sei bellissimo lo stesso!-aggiunsi accentuando un sorriso.
-Scema, non dicevo per l’estetica. Nessuna ragazza prima di ora è mai riuscita a farmi piangere. Loro non sanno cosa provo per te, Claudia.
Iniziò a cantare una strofa di Zayn, ma era bravo comunque.
 
“I’ve never had the word to say, but now I’m asking you to stay
For a little while inside my arms.”
 
Lo fissai per un paio di minuti, intervallando il mio sguardo dai suoi occhi alla sua bocca perfetta.
-Ti amo-esordii.
-Anche io, darling.
Amavo le sue uscite in inglese. Lo baciai, prima lentamente, poi quasi con violenza. Non volevo che il suo sapore se ne andasse dalla mia bocca. Volevo che quel momento fosse eterno. Non lo volevo lasciare, nemmeno per un secondo, così le mie labbra iniziarono a premere forte sulle sue.
-Ehi, ehi! Violenta la ragazza…- disse ridendo.
-Harry, io…voglio stare con te.
-Tu stai con me.
-No, no…dico…che voglio vivere con te al mio fianco, come mi hai chiesto tu. Ora ne sono convinta.-dissi tremando. Avevo scosso la mia testa mentre enunciavo quella frase. Mi sentivo come in un film.
-Sei fantastica quando scuoti il capo.
Il silenzio per pochi secondi.
-Dai ora asciughiamoci le lacrime e usciamo, si staranno preoccupando.
Avevo pianto per caso? Non ricordavo di averlo fatto, ma mi asciugai lo stesso.
Uscimmo dallo stanzino e ci ritrovammo faccia a faccia con gli altri.
-Ragazzi tutto okay?-chiese Liam.
-Si si, state tranquilli- risposi con un sorriso.
Louis aveva capito l’imbarazzo che stavamo provando io ed Harry così disse:
-Bene, ora noi andiamo a dormire. Forza ragazzi, alzate quei culi da terra e andiamo in camera di Niall. Buonanotte piccioncini!
Mi diede un bacio sulla fronte.
Uscirono e chiusero la porta delicatamente. Harry entrò in bagno, credo per sciacquarsi il viso.
Dopo 5 minuti lo raggiunsi. Aprii la porta piano piano in modo che non mi sentisse arrivare. Lo vedevo che si specchiava e si aggiustava i ricci con un piccolo pettine e un po’ di lacca. E dire che pensavo fosse Zayn quello più vanitoso.
-Ehi, curls!- enunciai. Si voltò verso di me e mi sorrise.
-Ciao…
-Cosa c’è, tesoro?
-Mah, niente…sono invaso da molti pensieri.
-C’è qualcosa che posso fare per aiutarti?
-Si, abbracciami più forte che puoi.
Lo feci e sentii il suo cuore battere con lo stesso ritmo del mio.
Si staccò quasi subito e mi baciò sulla fronte.
-Sai che vestita così, sei proprio carina?
-Ma ho solo un paio di jeans e una maglietta rossa!
-Si, ma fai venire certi pensieri…
-Smettila!
-E’ vero! Gli altri me lo hanno confermato.-disse con aria soddisfatta.
-Ah si?
-Già…e scommetto che saresti splendida anche se…io ti togliessi questa bella maglia…così, lentamente.
Mi sfilò la maglietta e io glielo lasciai fare. Sentii le sue mani accarezzarmi dolcemente la schiena e mi vennero i brividi. Sotto avevo un reggiseno color corallo, lucido.
-Mmmh…
-Harry Styles maniaco!
Sorrise. Era così bello…
-Beh, anche io penso che tu sia perfetto anche se questa tua maglietta raggiungesse il pavimento…
Via anche la sua di maglietta. Era a petto nudo, meraviglioso. Stavo per sbavare, credo.
Ci sfiorammo il naso, come due gatti. Poi ci baciammo.
Le mani di Harry erano calde e stavano sfiorando i miei fianchi. Le mie erano poggiate sul suo viso. Sentii che mi stava sbottonando i pantaloni e pensai che non poteva essere tutto così facile per lui, quindi mi staccai dal bacio con un sorriso malizioso  e mi voltai.
-Eh…mio caro Styles. Troppo facile la vita per voi star. Forza, infilati il pigiama andiamo a dormire.- dissi uscendo dal bagno.
-Immagino che dovrò faticare per farti del tutto mia, vero?-urlò.
-Sta a te decidere!
Mi raggiunse sul letto e mi riempì di passionali baci sul collo. Mi sentivo una farfalla, non so perché. Poi ci addormentammo abbracciati. Il giorno seguente avrei chiamato i miei per chiedergli di andare a Londra per un anno. Chissà se avrebbero accettato…Altri due giorni e sarebbe arrivato il momento di partire. Cercavo di vivere quei momenti come se fossero stati gli ultimi. Sapevo che Harry voleva che lo seguissi per il mondo, sapevo che voleva stare con me, o almeno lo intuivo.
Tutto d’un tratto Harry mi svegliò.
-Harry, cosa c’è che non va? Non hai sonno?- dissi io con un aria addormentata.
-Volevo assicurarmi che fossi ancora qui con me.
-Dolce…
-Posso chiamarti amore?
-Perché me lo chiedi?
-Perché l’ultima persona che ho chiamato in questo modo non era quella giusta. Io penso invece che tu lo sia…
-Chiamami come vuoi, posso solo dirti che ti amo.
-Ti amo anche io, amore. 



NOTE:
Okay, mi sono lasciata trasportare dalla mia immaginazione. Volevo solo precisare che la storia non parlerà solo di me ed Harry, ma anche di una possibile fidanzata di Niall. Ma non voglio anticiparvi nulla!
Spero che questo capitolo vi piaccia, e se non capite qualcosa beh, tornate indietro e rileggete dal primo! Ahahahaha :)
Fatemi sapere! Accetto consigli e critiche, opinioni, suggerimenti. Lasciate qualche recensioncina se vi fa piacere!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.





-Buongiorno piccola! Dormito bene?-mi sussurrò in un orecchio.
-Ehi, tesoro! Si si, ho dormito bene…ma che cazz?
Mi ritrovai senza maglietta e senza pantaloni del pigiama. Cosa cazzo era successo?
-Ahahah! Tranquilla…avevi caldo e nel sonno ti sei spogliata, io non ti ho nemmeno sfiorata.
-Sicuro, Styles?
-Sicurissimo.
Lo fissai per un attimo. Era in pantaloncini con una maglia verde. Era la perfezione in persona.
Mi ricordai che dovevo chiamare i miei per quella cosa di Londra. Mi alzai dal letto, mi vestii e mi diressi alla finestra. Presi il mio iPhone e chiamai mia madre.
-Mamma?
-Claudia! Ciao! Come stai? Tutto ok? Hai mangiato?
-Mamma sì! Tranquilla…devo chiederti una cosa.
Le iniziai a parlare di Londra, del fatto del trasferimento e dei nuovi lavori. Il risultato? Un secco NO.
-Esci immediatamente da quell’albergo. Ti veniamo a prendere.
Chiusi la telefonata. Guardai il vuoto davanti a me ed iniziai a piangere.
Harry mi sentì singhiozzare e si avvicinò a me.
-Amore cosa succede? Perché piangi?
-Harry, non posso seguirti a Londra…
-Cosa..?
-Mi dispiace, i miei mi aspettano di sotto. Devo andare.
-Ma Claudia, me lo avevi promesso…
-Lo so.
Presi le mie cose e scesi le scale. Non salutai nessuno. Ero troppo triste.
Prima di chiudermi dietro la porta della camera, sentii Harry tirare su con il naso. Piangeva, un’altra volta.
 
5 mesi dopo…
Non sentii la voce e non vidi il viso di Harry da quel giorno. Mi cancellai da Twitter, da Facebook. Mi resi introvabile, irraggiungibile. Non volevo che il mio cuore ritornasse triste, era meglio sparire.
 

Era un caldo giorno di Luglio. Ero in giardino a prendere il sole. Mi squillò il telefono, era un numero strano, mai visto prima di quel momento. Mi rispose una voce inglese, un ragazzo. Quella voce era familiare, era calda, perfetta…
-Pronto?
-Ciao, Claudia.
-Chi sei?
-Sono Harry Styles.
-Che mi venga un colpo, Harry! 
D'un tratto mi ricordai di avergli dato il mio numero al Meet&Great, sul foglietto con il contatto di Twitter.
-Ti sei dimenticata di me, vero?
-No Harry, non l’ho mai fatto.
-Claudia, io ti sogno ogni notte. Sogno l’ultima volta che ho visto i tuoi occhi, che ho baciato le tue labbra. Io ti amo ancora piccola. Io ti voglio, adesso.
-Harry io…
-Non me ne frega un cazzo delle tue scuse! Sei mia! Dimmi dove sei, ti vengo a prendere…
-Da Londra?
-No, da Roma.
Era tornato a Roma per me. Sul serio? Stavo sognando?
-Ci vediamo tra un ora a Piazza Navona…sempre se ti ricordi come ci si arriva.
-Certo, me lo ricordo perfettamente.
Attaccammo la telefonata. Corsi a prepararmi. Preparai anche uno zaino abbastanza grande da contenere un po’ di vestiti, qualche libro, CD. Presi tutti i miei risparmi. Scrissi un biglietto ai miei genitori, non volevo farli preoccupare più di tanto.
 
“Cari mamma e papà. Mi dispiace dirvelo attraverso un foglietto, ma è l’unico modo per non piangere. Sto andando ad incontrare Harry a piazza Navona. Oggi partirò con lui per Londra. Tranquilli, quando arrivo vi mando una cartolina con l’indirizzo, così potrete venire a trovarmi. Io lo amo e voglio passare la mia vita con lui al mio fianco. Continuerò ad andare a scuola ed Harry mi aiuterà a fare i compiti. Ho già preso tutto quello che mi serve. Vi voglio bene, Claudia.”
 
Sapevo che sarebbero svenuti leggendo questo biglietto, ma dovevo andare da Harry.
Raggiunsi la piazza con i mezzi pubblici e arrivata, lo chiamai al telefono.
-Harry, io sono qui. Tu dove sei?
-Voltati..
Eccolo lì. Il mio unico amore. Non lo ricordavo così bello, così alto e così in forma.
Gli corsi incontro e lasciai cadere per terra lo zaino. Ci abbracciammo per un bel po’ di tempo, poi, accarezzandomi il viso, mi lasciò delicatamente un bacio a stampo.
-Ma quello zaino?
-Harry, vengo con te.
-E i tuoi?
-Lascia perdere…Ora sono davvero tua!
Mi sorrise e, senza perdere tempo, ci dirigemmo all’aeroporto.
Quello fu il viaggio più bello della mia vita. Avevo sempre desiderato vivere un momento del genere. Arrivati a Londra, un auto blu ci portò a casa di Zayn, dove vivevano tutti insieme. Era enorme! Aveva un sacco di stanze gigantesche, un salotto da far paura, una cucina spaziosa.
Harry aprì la porta, ma non riuscivo a vedere nulla. Era tutto buio. Poi, ad un tratto, si accese la luce.
-Ben arrivataaaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlarono in coro.
-Ragazzi, ma che cavolo succede? Come sapevate del mio arrivo?
-Harry ci ha informati passo per passo. Ti aspettavamo tanto!
-Siete fantastici! Ora voglio un abbraccio di gruppo!
Ci abbracciamo e iniziammo a cantare strofe senza senso.
Poi Zayn mi mostrò la mia camera, o meglio, quella di Harry.
-Ecco a te dolcezza! Ti piace? Abbiamo comprato un letto matrimoniale, così potete farci quello che volete…
-Zayn, sempre il solito coglione!
Ridemmo insieme e prima di uscire dalla stanza, mi lasciò un bacio sulla guancia.
Iniziai a sistemare le poche cose che avevo portato con me. Poi inviai un messaggio a mia madre, rassicurandola. Harry mi raggiunse. Mi abbracciò la pancia da dietro e posò il suo mento sulla mia spalla, dandomi un bacio sul collo.
-Allora amore…Sei contenta?
-Tantissimo. Harry…- mi voltai verso di lui- Sei sicuro di volermi con te?
-Che domanda del cazzo è?
-Chiedevo…
-Claudia, se ci fosse qualcuno di più importante di te, in questo momento, io sarei un grillo…Cri cri cri!
-Vaffanculo!
-Ti amo anche io.
Ecco un altro bacio. Un bacio di Harry Styles in una stanza nella casa dei One Direction a Londra. Cosa desiderare di più?
Sentimmo Niall che ci chiamava per la cena. Ma cazzo, sono solo le 19.00!
Comunque, scendemmo e cenammo tutti insieme in cucina. Aveva cucinato Louis.
-Claudia perché quel giorno non ci hai salutato?- esordì Liam.
-Ci siamo rimasti male, soprattutto io che sono il tuo ipotetico fratello- aggiunse Niall.
-Ragazzi, mi dispiace molto e vi chiedo scusa. Ero triste, arrabbiata, non sapevo cosa stavo facendo. Mi perdonate?
-Mmmmh…-si alzarono tutti e si guardarono con uno sguardo poco incoraggiante - …Solo se…RIESCI A RESISTERE AL NOSTRO SOLLETICO!
Sentii qualcuno prendermi per i fianchi e alzarmi dalla sedia. Poi vidi Zayn che mi prese le gambe cercando di fermare il mio scalciare. Mi buttarono letteralmente sul divano. Un divano circolare, abbastanza strano, ma molto cool. Mi iniziarono a fare il solletico sotto i piedi, sulla pancia, sul collo.
-Okay, ragazzi basta! Bastaaaaaa!- Urlai.
-Ora vogliamo sentirti dire che non ci lascerai mai, che resterai con noi perché abbiamo bisogno di te, forza!- Mi ordinò Louis.
-Okay, okay…Non vi lascerò mai perché siete la mia fonte di energia, scusatemi per quel giorno! Adesso però basta, non respiroooo!
Si fermarono.
-Oh, ora sì!
-Cretini…
-Ragazzi io andrei in giardino a farci un bel bagno in piscina, che ne dite?-domandò Zayn.
-Zayn, ma l’acqua è gelata!-disse Harry.
-Dai, su! Andiamo!
Lo raggiunsero Niall, Liam e Louis.
-Claudia tu non entri?
-No grazie, sono stanca per il viaggio. Vado a riposare.
-Buonanotte allora! A domani!
Salii le scale con Harry per mano. Entrammo in camera e ci buttammo sul letto.
Era una situazione strana, non ero davvero stanca, alla fine. Forse volevo stare un po’ da sola con il mio ragazzo, volevo un po’ di intimità, quella che avevamo perso 5 mesi fa.
Mi alzai e mi misi sulle ginocchia, lui invece incrociò le gambe. Eravamo faccia a faccia.
-Mi sei mancata tanto…
-Anche tu. Ma perché non mi hai chiamata prima?
-Avevo paura che tu non mi avresti risposto..
-E invece, se non ti avessi risposto nemmeno oggi?
-Okay, avevo paura e basta. Non avevo il coraggio.
Intuii che era la prima volta che correva dietro ad una ragazza.
-Poi, avrei cominciato ad impazzire e a domandarmi perc…
-Shhh…Zitto.
Lo interruppi passandogli un dito sulle labbra. Poi, gli avvolsi il viso con le mie mani e lo baciai per assaporare ancora una volta il suo sapore dolce. Ricordavo perfettamente che al primo bacio, la sua bocca sapeva di fragola. Mentre lo baciavo, un brivido mi attraversò la schiena. Sentivo la passione.
Delicatamente, Harry iniziò a togliermi la maglietta ed io feci lo stesso con la sua. Mi slacciò il reggiseno, anche se ci mise un bel po’. Non era capace, il coglione.
Iniziò ad accarezzarmi il seno, poi scese sulla pancia fino ad arrivare al bottone dei jeans. Prima di metterci le mani, aprì i suoi occhi per incontrare i miei, per avere un consenso da parte mia.
Gli sorrisi e lo baciai. Era un sì. Sbottonò quelli che erano i miei pantaloni e mi aiutò a sbottonare i suoi. Mi prese e mi adagiò sul letto. Si tolse i boxer neri fino a diventare completamente nudo. Mi tolsi le mutande verdi.
-Verdi?
-Si, come i tuoi occhi.
-Oh…
Ridemmo. Ma poi la serietà e la dolcezza ritornarono in noi. Lo sentivo che si muoveva sopra di me, lentamente. Era la mia prima volta, ma non volevo dirglielo. Avrei solo rovinato tutto. Quel tutto che stava andando benissimo. Lo sentivo che ansimava sopra il mio corpo, ormai caldo. I suoi ricci lasciavano cadere ogni tanto qualche gocciolina di sudore. Decisi poi di prendere il comando e mi rivoltai fino a trovarmi io, questa volta, sopra di lui. Mi avvolse le gambe con le sue, i miei fianchi con le sue mani e mi aiutava a muovermi. Ero alquanto imbarazzata e credo che lo avesse capito, ma tralasciai. Era un momento delicato, volevo godermelo. Quella stanza era diventata una sorta di sauna. I nostri corpi emanavano calore, passione, amore. I nostri respiri erano affannati, i nostri capelli sudati, le nostre labbra impegnate. Mi ritrovai Harry sopra di me, di nuovo. Eravamo immersi nel piacere più intenso che si possa provare. Raggiungemmo il culmine. Piano piano diminuimmo il ritmo dei nostri movimenti. Harry si abbandonò sul mio petto, poggiando le sue labbra sulle mie e strappandomi un bacio lento. Aspettammo che i nostri cuori ritrovassero il loro battito naturale, che i nostri polmoni tornassero ad inspirare ed espirare ossigeno con il loro solito ritmo. Ci coprimmo con il lenzuolo rosso del letto e ci voltammo entrambi su un lato, in modo da poterci guardare. I nostri respiri erano rumorosi, cercavano di calmarsi rapidamente, ma ci volle tempo. Vedevo Harry che si aggiustava il suo ciuffo riccio con una mano. Era perfetto anche sudato. Mi accarezzò delicatamente il viso, portando poi le sue dita sulle mie labbra e le baciai socchiudendo gli occhi. Ci sorridemmo.
-Non riesco a descrivere questo momento…-mi disse.
-Nemmeno io, Harry.
-Ti amo.
-…Ti amo.
Alcuni minuti divisero quelle dichiarazioni.
-Alla fine non ho dovuto faticare tanto per farti mia completamente.
-No, in effetti no. Mi è bastata la tua chiamata per capire che tu sei la persona giusta, anche se sono una tua fan e sarebbe scontato. 
-Non è scontato. Quello che dici tu è importante, anche se io sono il tuo idolo. Non ti lascerò da sola, mai più. Promesso.

Le mie orecchie stavano assistendo ad uno spettacolo di parole. Ero tutta un fremito. Quella frase era vera, me lo sentivo. 
-Amore posso farti una domanda?- mi chiese voltandosi verso il soffitto.
-Certo, qualsiasi.
-E’ stata la tua prima volta questa, vero?
Mi ghiacciai. Non sapevo se mentire o dire la verità. Il mio istinto andò da se.
-Sì…ed è stato magnifico.
-Immaginavo. Però sei brava!- mi disse ridendo.
-Sempre il solito rovina tutto.- scossi la testa.
Avevo fatto l’amore per la prima volta con un ragazzo meraviglioso, con il mio idolo. Sapevo tutto di lui, o quasi. Lo conoscevo bene, conoscevo il suo carattere, i suoi gesti. Lo amavo, di questo ne ero certa al cento per cento. Quella, fu la notte più bella in assoluto della mia vita. Avevo incontrato l’intimità di Harry e lui aveva incontrato la mia. Ormai eravamo una cosa sola, indivisibile.
Prima di addormentarci, iniziò a canticchiare il ritornello di More than this.
Mi unii a lui…
 
“When he lays you down, I might just die inside. It just don’t feel right.
‘Cause I can’t love you more than this…”
 
Smisi di cantare. In quel momento ero troppo emozionata per ricordarmi le parole della canzone.
Harry aggiunse…
 
“Can’t love you more than this, Claudia.
 
Una lacrima mi rigò il viso. Gli diedi un bacio e mi voltai in modo tale da farmi abbracciare.
-Buonanotte amore.

-Buonanotte piccola mia. 



NOTE:
Un pò lunghino eh? Spero che non vi abbia annoiato!
Finalmente Harry e Claudia hanno fatto l'amore. Alla fine il riccioluto non ha dovuto faticare poi così tanto, no?
Cosa ne pensate?
Come continuerà la storia? Ricordatevi della ipotetica ragazza di Niall!
Fatemi sapere. 
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.





Quella mattina mi svegliai grazie al sole accecante che attraversava le tende color arancio.
Harry dormiva che sembrava un angioletto. Gli lasciai un lieve bacio sulle labbra, per non svegliarlo. Mi infilai una maglietta e un paio di suoi pantaloncini e scesi a fare colazione.
In cucina non trovai nessuno, allora mi diressi verso la stanza del “padrone di casa”, Zayn.
La porta era socchiusa e sentivo bisbigliare, così decisi di entrare. Zayn era disteso sul letto ed ogni tanto tossiva, gli altri avevano delle facce tremende ed erano in piedi attorno al fanatico.
-Cosa diamine succede?
-Claudia, buongiorno…Zayn sta male. Siamo preoccupati!
Gli toccai la fronte bollente.
-Ha solo un po’ di febbre.
-Sicura? Non è che ha preso una polmonite?
-Oh mio Dio, Louis!- urlò Niall.
-Ragazzi, calmi. Ora ci penso io. Andate in cucina a fare colazione, cambiatevi e state tranquilli okay?
-Se ti serve qualcosa, siamo di sotto.-mi rassicurò Liam con il suo viso saggio.
Aspettai che la porta si chiuse, in modo tale da rimanere totalmente sola con Zayn.
-Potresti passarmi quello specchio, dolcezza?
Glielo porsi.
-Oh santo cielo! Sono orribile! Guarda i capelli…e le occhiaie!
-Zayn, smettila. Stai male, è normale.
-Non può essere!
-Dai su, sei carino lo stesso.
-Mi hai quasi convinto…
Scoppiai a ridere. Zayn mi fissava in un modo strano…
-Bene, ora ci misuriamo la febbre e se è alta ti porto un panno bagnato…
Gli infilai il termometro sotto l’ascella e gli passai la mano sulla fronte.
-Claudia, davvero…non c’è bisogno che tu perda tempo con me, ce la faccio da solo!
-There is no other place that I would rather be….- Cercai di improvvisare.
-Mmmmh…canto meglio io, mi dispiace!
Sorrisi.
Aspettammo 5 minuti.
-Allora…Mmmmh..38.5! Bella febbre! Ahahahahah!
-Oddio morirò!
-Stai zitto, poteva andarti peggio. La prossima volta impari ad ascoltare Harry che ti dice che l’acqua è gelata, cretino. Vado a prenderti il panno…Non ti muovere per nessun motivo.
Uscii dalla stanza e mi diressi in cucina. Chiesi a Liam del panno e presi una spremuta d’arancio fresca, che aveva appena fatto Lou. Poi presi qualche biscotto e un po’ di marmellata e  misi tutto in un vassoio. Ritornai da Zayn che si era avvolto nelle coperte.
-Bene!- urlai- Apriamo queste finestre…
Scostai le tende ed entrò un magnifico sole caldo.
-Questo è per la tua fronte e questi per il tuo stomaco.
-Tu…hai fatto tutto questo per me?
-Esatto.
-Grazie, davvero. Sei un’amica.
Quelle parole rimbombarono nella mia testa come palline da tennis sul muro. Avevo sempre provato qualcosa per Zayn, ma non era amore come per Harry.
Mi distesi di fianco a lui e gli accarezzai i capelli, per fargli un po’ di compagnia.
Aveva mangiato e bevuto tutto, il ciccione. Sentivo il suo respiro calmo, tranquillo. Mi diede un bacio sulla testa e poi non lo sentii più. Dopo un po’ alzai lo sguardo e mi accorsi che si era addormentato. Lo fissai per un attimo. Sembrava incantato. Gli accarezzai una guancia e scesi giù per portare le stoviglie della sua colazione in cucina.
-Ehi, dov’eri finita?- mi domandò Harry baciandomi le labbra.
-Scusatemi, ero da Zayn. Si è addormentato.
-Come sta?-chiese Harry che era stato informato.
-Meglio…la febbre è abbastanza alta, ma dovrebbe guarire presto.
-Oddio, Claudia… se non ci fossi tu!-mi disse Niall con gli occhi lucidi.
-Figurati, questo ed altro per i miei idoli…
-Che ormai sono diventati tuoi amici cari! Veeeeeero?-mi fece Louis con una delle sue facce.
-Certo! Vi voglio bene!
-Anche noi..
 
 
Da quel giorno passarono i mesi ed arrivammo a Novembre. Zayn guarì dopo qualche giorno e diventammo sempre di più amici. Mi aiutò a trovare scuola e un piccolo lavoretto, mi aiutò a studiare insieme agli altri e ci scoprimmo a vicenda. Era fanatico, sì, ma anche dolce e timido, in certe circostanze. Ogni tanto lo accompagnavo sul balcone a fumarsi una sigaretta e a bere una birra. Eravamo diventati inseparabili, eravamo migliori amici.
 
Ero in camera di Zayn e eravamo entrambi con le gambe incrociate, faccia a faccia.
Stavamo parlando di Harry, di me e lui. Zayn mi disse che dal momento che li avevo raggiunti a Londra, Harry era cambiato. Era più sereno, più disponibile del solito.
-Gli hai fatto bene, tesoro.
-E’ lui che ha fatto bene a me.
-Ed io? Io cosa sono per te?
-Mmmmmh…un fanatico, presuntuoso, cretino, demente…Il mio migliore amico.
-Ti voglio bene, dolcezza!
Mi sfiorò le guance con le sue dita. Avevo paura che in quel momento il mio cuore cominciasse a battere più forte, che le mie gambe tremassero, ma niente di niente. Ne ero contenta. Questo voleva dire che ero rimasta fedele ad Harry, che amavo solo lui, e che Zayn era solo il mio amico migliore.
Sentii la porta sbattere. Mi voltai. Era Harry. Ci stava fissando con un’aria sbalordita. Zayn non se ne accorse.
-Vas happening bro?
-Vaffanculo.
Uscì di corsa.
-Ma cosa gli è preso?
-Zayn, credo che abbia frainteso…
-Oh, merda.
Scesi con gran velocità le scale per raggiungerlo in giardino. Faceva freddo e lui era senza giacca.
-Harry, rientra, fa freddo!
-Stai zitta, puttana!
Lo sentirono TUTTI: Liam, Louis, Niall, Zayn…Io.
Rimasi letteralmente di ghiaccio, non volevo crederci.
-Scusa, cosa hai detto?
-Sei una puttana! Pensi che non l’abbia capito quello che c’è tra te e Zayn? Come on!
Rientrai in casa e tutti mi corsero incontro. Mi sedetti sul divano, senza curarmi della loro presenza. Scoppiai in un lungo pianto rumoroso.
Sentii le mani di qualcuno che mi accarezzavano la testa, la schiena…e Zayn  era davanti a me che cercava di guardare le condizioni del mio viso e di asciugare le lacrime.
Louis si alzò di scatto.
-Eh, no cazzo! E’ un coglione!
-Louis dove vai?
-Vado a dirgliene quattro.
 
HARRY.

Cazzo, che stupido che sono stato. Claudia l’amore della mia vita, ma finiscila Harry!
Guarda in faccia alla realtà! Quella vuole solo Zayn, niente di più!
Tutto ad un tratto vidi Lou venirmi incontro.
-DEFICIENTE!
-Cosa?
-Coglione, cretino…Ma cosa cazzo hai detto?
-Ma, Lou..
-Stai zitto! Le hai appena dato della puttana, ti rendi conto? A lei, che ti ama davvero!
-Non mi ama davvero, tu non hai visto cosa stava facendo con Zayn!
-Cosa? Forza, dimmelo!
-Zayn le stava accarezzando il viso e…basta.
-Basta? TUTTO QUI?
Mi urlò in faccia.
-Si..
-Ma non ti viene in mente che sono migliori amici? Non hai visto l’evoluzione della cosa durante questi mesi? O sei cieco, per caso!?
-Oddio Louis…
-Hai fatto una cazzata. Complimenti. Ora lei è sul divano che si dispera. Dai, cazzo. Sei un genio!
Si allontanò incazzato come non mai. Il mio migliore amico che mi insultava. Forse aveva ragione, ma il mio orgoglio oscurava tutto.
 
CLAUDIA.

Quella notte dormii sul divano circolare. Mi sentivo morire dentro. Ormai la mia vita non aveva più valore. Qualcuno si avvicinò a me. Era Zayn.
-Oddio, Zayn, vai via prima che ritorni la confusione ti prego.
-No. Sei la mia migliore amica e devo aiutarti.
-Abbracciami, ti prego.
Mentre ci abbracciavamo, le mie lacrime presero il sopravvento. Piansi come non mai. Mi sentii osservata, sapevo che era Harry dalle scale, ma non gli diedi importanza.
-Piccola, ora vado nella mia camera. Se hai bisogno di qualcosa, chiamami.
-Okay, tesoro. Buonanotte, grazie.
-Figurati.
Mi baciò sulla guancia.
Cercai di dormire, ma il mio tentativo servì a poco.
La mattina seguente mi alzai con il rumore che aveva creato qualcuno sbattendo la porta di casa.
Uscii in pigiama. Era Harry che camminava a svelto sul marciapiede. Stava nevicando, ma le strade erano già ghiacciate. Lo raggiunsi.
-Harry, dove vai?
-Via…
-Harry ti prego fermati! Non è successo nulla!
-Ah si?
-Si!!
Si fermò di scatto e si voltò verso di me.
-Bugiarda!
-Bugiarda?- mi ero incazzata, questa volta.
Mi buttai in mezzo alla strada, non curandomi delle macchine che passavano.
-Ora sono una bugiarda, sentiamo!?
-Claudia, ritorna qui!
-Sono una bugiarda? Harry, cazzo, io ti amo! Cos’è che non comprendi delle parole “TI AMO”?
Sei analfabeta?
-Claudia, cazzo!
-No, Claudia niente! Potrei mai mentirti dopo aver fatto l’amore per la prima volta con te? Perché sì, ragazzi miei, io ed Harry abbiamo fatto sesso okay? Era la mia prima volta ed è stato bellissimo. Io lo amo ma a lui non gliene frega niente!
Vidi  gli altri che uscirono di corsa per venirmi a prendere. Avevano delle facce pallidissime, piene di paura credo.
-Non ritornerò sul marciapiede nemmeno se…
-Claudiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
 


NOTE:
Wow...questo capitolo l'ho pensato l'altra notte. E' stato molto difficile da scrivere perchè non mi ricordavo alcune parti, così cancellavo e riscrivevo. Dai, però alla fine è venuto bene! Secondo voi quel "Claudiaaaaaaaaaaaaaa!" cosa vuole dire? Cosa succederà alla bionda fanciulla innamorata di Harry? Recensioncina se vi va!
Un bacio, Claudia.
 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.



HARRY
 
Vidi Claudia trascinata da una macchina per almeno 5 metri.
L’autista non si fermò. Il viso di Claudia era pieno di sangue, anche il suo corpo fragile.
Mi stavo sentendo male, non potevo credere di aver combinato quel casino.
Mi buttai su di lei, piangendo come un bambino che ha perso il suo gioco preferito.
La toccai dappertutto, cercando di farle aprire gli occhi. Era morta? Non lo sapevo.
-Oh mio Dio, oh mio Dio! Aiutooo! Aiutatemi vi prego….
-Harry, levati.- mi disse bruscamente Zayn.
Niall mi prese per un braccio e mi abbracciò, cercando di non farmi vedere Claudia in quello stato.
-Louis, prendi la macchina e chiama l’ospedale.- ordinò Zayn.
Liam non parlò. Era terrorizzato. Riuscì solo a chiamare Danielle.
-Danielle, sono Liam. La ragazza di Harry ha avuto un incidente. Stiamo andando in ospedale, ci trovi lì.
Parlava freddamente. Era sconvolto, come lo ero io. Non sapevo chi guardare, dove guardare.
Vedevo solo il corpo di Claudia allontanarsi da me.
Louis accese il motore e insieme a Zayn si diressero all’ospedale.
-Niall, voglio andare anche io.
-Aspetta, prima bevi un bicchiere d’acqua…Forza, entriamo in casa.
Entrammo in cucina, mi sedetti e mi abbandonai sul tavolo. Volevo vomitare.
-Guarda cosa cazzo ho combinato…sono un coglione.
-Si, è vero.
-Grazie.
Mi alzai dopo aver bevuto e mi diressi in camera per prendere le cose di Claudia e portargliele in ospedale. Nella sua borsa c’era anche il taccuino, quello che avevo sbirciato al Meet&Great, a Febbraio. Lo rilessi e mi convinsi che era vero, lei amava solo me. Ero stato un stupido a dubitarne.
Salimmo in macchina di Liam ed arrivammo da lei. Chiesi in fretta dove fosse la sua stanza ed entrai senza bussare. C’era Danielle vicino a lei, le stava sistemando i capelli. Claudia era piena di fasce. Mi sedetti accanto a lei, chiedendo agli altri di uscire.
-Sai, ho riletto il tuo taccuino…
Iniziai a lacrimare.
-Claudia, scusami. Non avrei dovuto prendermela. La mia gelosia mi ha allontanato da te, da noi. Il mio orgoglio ha peggiorato tutto. Mi dispiace…Ti amo.
Mi addormentai vicino a lei. Sognai il suo risveglio, il suo perdono. Poi mi sentii toccare i capelli.
Mi alzai di scatto. Claudia si era risvegliata.
 

CLAUDIA
 
Mi svegliai. Mi girava la testa. Non sapevo dove fossi. Cos’era? Un ospedale?
Ah, si…l’incidente.
-Ciao, Harry.
-OH MIO DIO!
Entrarono tutti di corsa.
-Claudia perdonami! Ti prego!
-Harry, fai silenzio…
-No, Claudia! Ti amo da morire, scusami! Io, io…
-Cosa fai? Piangi?
-Si…
Vidi il viso di Zayn che grondava di lacrime.
-Oddio! Claudia, stai bene?
-Si, ragazzi…tranquilli.
-Sei una pazza, lo sai? Potevi morire.
-E’ colpa mia. Zayn, Claudia…mi perdonerete mai?
-Bro, hai fatto una stronzata…ma ti capisco. Ti voglio bene.
Quella scena fu emozionante. Due amici che fanno pace. Era un momento bellissimo.
-Amore, ora capisci che ci sei solo tu?
-Si, piccola…scusami, davvero.
Mi baciò. Credevo di aver perso quella sensazione passionale, credevo di aver dimenticato come si baciasse.
 
Passarono due giorni e mi fecero uscire. Non dissi nulla ai miei genitori…Altre preoccupazioni, ansia. Meglio lasciar perdere. 
 
Tornammo a casa. Quel posto mi mancava terribilmente. Il letto di Harry, la cucina, il divano circolare. Ormai quella era la mia vera casa, con quei cinque cretini.
Tornai anche a scuola e a lavoro, dove conobbi una ragazza di nome Claire.
Era mora, con i capelli lisci e lunghi. Aveva gli occhi grigi, erano uno spettacolo. Diventammo presto amiche ed iniziammo ad uscire insieme. Ovviamente non le dissi nulla di Harry e degli altri, sarebbe stato un vero casino. Claire sapeva come prendermi, era molto simpatica e dolce. Scoprii che era italiana, ma con origini inglesi. Parlai di lei ai ragazzi, soprattutto a Niall.
-Secondo voi la posso portare qui?
-Si, certo. Basta che non sia una fan impazzita.
-No, non credo. Ehi, Niall! Sai che è italiana?
-Davvero? Wow…- diventò rosso.
-Ahahahahahah!- risero gli altri dopo aver visto il volto di Niall.
Il giorno seguente portai Claire a casa e gli feci conoscere tutti quanti. Non svenne. Non si emozionò.
-Ciao Claire, siamo i One Direction!
-Ciao ragazzi, piacere!
-Claire, questo è Niall.- glielo presentai.
-Ciao…Io…sono Niall.
-Ciao!
Niall si era emozionato. Tremava, poverino.

 
NIALL
 
Merda, com’è bella. Ora cosa faccio? Okay, le faccio visitare il giardino. E se poi non le sto simpatico? Devo chiedere un consiglio a Claudia.
-Ehm, Claudia potresti raggiungermi in cucina?
-Certo! Claire, ti lascio un attimo con i ragazzi. Ah, lui è Harry, il mio ragazzo.
Claudia baciò Harry per assicurarsi che Claire avesse capito bene che non lo doveva nemmeno guardare. Io speravo che guardasse me…
Raggiungemmo la cucina. Iniziai a tremare, ancora.
-Dimmi tutto, caro.
-Claudia…Io vorrei fare qualcosa in modo che Claire mi noti. Cosa mi consigli?
-Niall, non hai bisogno di fare nulla. Sei perfetto e sono sicura che lei ti ha già notato.
-Posso portarla a fare un giro per la casa?
-Certo, le farà molto piacere.
Lasciammo la cucina. Claudia era sempre piena di favolosi consigli e quello ne fu uno.
Nel salotto vidi Claire seduta sul divano.
-Claire, vorresti fare un giro della casa?- azzardai.
-Certo! Mi fai strada tu?
-Seguimi.
Andammo in giardino.
-Questo è il nostro giardino. Qui c’è la piscina dove Zayn una volta è caduto e si è spaccato un labbro.
Iniziò a ridere ed io con lei. Era bellissima quando rideva. La sua risata era tenera! La adoravo.
 

CLAIRE
 
Vidi Niall ridere insieme a me. Era fantastico. Di tutti gli altri, lui fu quello che mi colpì di più. Cavolo, la sua risata era perfetta. I suoi capelli biondi…oh, mi facevano morire.
-Niall…fa caldo oggi vero?
-Si è strano che a Dicembre faccia caldo…- guardò il cielo come volevo che facesse- …di solito nev…
SPLASH!
Scoppiai a ridere! Lo avevo spinto nell’acqua!
-Ahahahahahahahahah, cosa succede di solito? Nevica?
Risi così tanto da non accorgermi che Niall non era più in piscina.
Aprii gli occhi.
-Niall, dove sei?
-Quiiiiiiiii!
SPLASH!
Ora eravamo entrambi in piscina. Vidi gli altri che corsero spaventati dalle urla.
Risero. Anche Claudia era lì, con una faccia soddisfatta. Dovevo parlarle di Niall.
 

CLAUDIA
 
Che carini quei due. Avevo fatto bene a portare Claire da noi.
Harry mi abbracciò dandomi un bacio sulla guancia e bisbigliandomi qualcosa all’orecchio.
-Amore, oggi sono 5 mesi che viviamo insieme, lo sai?
-Oh, si amore, è vero!
-Vatti a cambiare, ti porto in un posto.
-Mmmh…il misterioso Harry Styles. Mi accompagni in camera?
-Certo.
Rientrammo e ci dirigemmo verso la stanza. Entrammo.
-Dai ti aiuto a spogliare…
Sorrisi. Non aspettavo altro.
Mentre ci baciavamo la mia maglia cadde a terra insieme ai miei pantaloni. Rimasi in biancheria per qualche minuto, accarezzata dalle mani lisce di Harry.
-Vestiti, prima che ti prenda il raffreddore.
-Agli ordini, capitano!
Mi vestii comoda ma elegante. Non sapevo dove mi volesse portare.
Uscimmo di casa e salutammo tutti. Entrammo nella sua Mini rossa.
-Dove mi porti, principe?
-Te lo dico dopo…
Inserì un CD. Era lui che cantava, ma non erano le canzoni di Up All Night.
-Questo è il primo regalo. Sono canzoni che ho scritto io, aiutato da Zayn, per te. Le ho cantate e registrate. Ti amo, piccola. Buon quinto mesiversario!
-Oh, Harry…
Mise in moto la macchina e iniziò a guidare per le strade di Londra.
La nostra meta mi era invisibile, almeno fino a quel momento.



NOTE:
Claudia ha avuto un incidente. Brutta cosa...
Arriva finalmente CLAIRE! *applausi
Che cooooooosa ne dite? Fatemi sapere con una recensione! Please!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.




Guidò per almeno mezz’ora. Non conoscevo quella strada e anche se fosse stata familiare, non l’avrei riconosciuta data la mia memoria poco affidabile. Parcheggiò su un vialetto. Eravamo usciti dal centro della città, eravamo in periferia.
-Bene, facciamo una passeggiata?- mi disse.
Lo seguii senza capire cosa voleva fare. Il sole cominciava a calare e il freddo iniziava a farsi sentire. Ricevetti un messaggio da Niall.
 
“Io e Claire ci siamo baciati in salotto. E' stato bellissimo, poi ti racconto. Buon divertimento!”
 
Ero contenta, ma non gli risposi. Volevo scoprire cosa aveva in mente Harry.
Arrivammo ad un cottage di legno bellissimo. Eravamo soli, sperduti nella natura. Il paesaggio era innevato. Il vialetto che portava alla casetta era pieno di fiori bianchi, e sinceramente non sapevo come avessero fatto a resistere al freddo. Ci bloccammo davanti alla porta.
-Ecco la chiave, apri.
Mi porse la chiave ed aprii la porta. Entrai, accesi la luce.
Era magnifico! C’era un letto matrimoniale con le coperte color panna, un caminetto acceso, una finestra decorata con delle tende che riprendevano le lenzuola, moquette. Abbassai lo sguardo e vidi una scia di petali di rosa rossa che portavano al letto. Mi innamorai di quel particolare.
-Wow, Styles…cosa mi combini?
-Questo è per te, piccola. Ti piace?
-Molto.
-Mmmmh…non senti caldo?
Sapevo cosa voleva andare a parare, ma feci finta di non capire.
-No, io sto bene così.
-E dai, amore…- mentre lo diceva si avvicinò a me e mi prese il viso, strofinando il suo naso con il mio. Adoravo quella cosa.
-Ecco, ora ho caldo!-risi.
Ci spogliammo a vicenda e ci dirigemmo sul letto. Cominciammo a sudare. Facemmo l’amore, per la seconda volta. Mentre ci rotolavamo per cercare una posizione comoda, vidi due bottiglie di champagne.
-Oh mio Dio, Harry…Lo champagne!
Le afferrai. Una per me e una per lui. Le finimmo in un batter d’occhio e lascio immaginare il nostro tasso alcolico. Eravamo praticamente ubriachi. Non pensammo a nulla, solo a divertirci,
Inconsapevole di quello che facevo, o quasi, presi Harry per il collo e lo baciai violentemente. Premevo le mie labbra sulle sue. I nostri bacini erano attaccati l’uno all’altro. Il suo corpo si muoveva sopra di me, prima lentamente, poi con un ritmo più accelerato. Non ricordo quante volte cademmo dal letto. Ci girava la testa, non ci accorgemmo di nulla. Ormai i suoi capelli erano diventati un tutt’uno con le mie mani, che non la smettevano di attorcigliarsi con loro.
Era bravo, devo ammetterlo. Era molto bravo. Io mi limitai a seguire i suoi movimenti.
Non ci stancammo mai di farlo e quella notte la passammo svegli a divertirci. Tutto ad un tratto Harry si fermò e si alzò di scatto dal mio corpo. Nudo qual’era, si diresse in bagno. Iniziò a piangere. Non riuscivo a capire il perché, ero sbalordita dalla sua reazione. Lo seguii, coprendomi con una coperta.
-Harry, cos’hai…
-La prima volta che abbiamo fatto l’amore…Ti ricordi?
-Certo che me la ricordo.
-Eh…Io ho usato il preservativo, giusto?
-Si…oh cazzo.
Non mi rispose. Mi lasciai cadere il lenzuolo alle spalle. Ero terrorizzata, ma cercai di sdrammatizzare. Soprattutto per lui, io questa situazione, purtroppo, l’avevo già passata anche se non sulla mia pelle.
-Dai amore, ti pare? Per una volta non succede nulla.
-Non lo so…mi sento un cretino.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzai i capelli.
-Andiamo di là, qui fa freddo.
Gli asciugai le lacrime, baciandolo dove fosse bagnato.
Ci dirigemmo verso il camino. Indossai la sua camicia a quadri blu, la mia preferita. Lui si infilò solo le mutande. Ci riscaldammo per qualche quarto d’ora, poi prendemmo le nostre cose e ritornammo a casa nostra. Durante il viaggio non aprimmo bocca, ma mi stufai di quel silenzio e decisi di romperlo.
-Sei più tranquillo ora?
-Un po’…
-Dai, ti prego. Era tutto così perfetto, perché dobbiamo rovinare tutto?
-Claudia, ti rendi conto? Potresti essere incinta, cristo!
-Potrei. E non è così.
-Dici che sto esagerando.
-Un po’, forse. Comunque questo regalo mi è piaciuto proprio tanto. Grazie per la bellissima nottata.
-Era mio dovere. Non smetterò mai di farti sorridere.
Ero cosciente di avergli detto una stronzata. Non potevamo stare tranquilli, era successo un casino. Quando arrivammo a casa, corsi in camera di Zayn, dovevo dirgli dell’accaduto.
-Zayn, posso entrare?
-Ehi, Claudia. Certo!
-Devo parlarti…
-Dimmi tutto tesoro.
Iniziai a raccontargli di quello che era successo quella notte. Avevo mentito ad Harry, molto probabilmente ero incinta di lui.
-Cazzo…
-Lo so Zayn, non ti arrabbiare!
-Lo sapete cosa avete combinato? Porca troia, hai solo 16 anni e lui 18! Volete sposarvi per caso?
-Merda…Io questa situazione l’ho già passata con una mia amica che ha abortito. Ma io non voglio far morire una creatura dentro di me!
-Adesso ti accompagno in farmacia a prendere due test. Ne farai uno appena torneremo e uno dopo cena.
Nonostante la sua superficialità, mi aveva colpito. Non sapevo fosse così informato su queste situazioni. Mi stava davvero aiutando.
Attraversammo il salotto e tutti ci fissarono.
-Dove state andando?
-Ehm…andiamo a comprare una cosa!-azzardai.
-Okay, Claudia dopo devo parlarti…quando hai tempo per me.-mi disse Claire che era ancora con loro. Cominciavo a provare disgusto per quella ragazza. Nemmeno conosci Niall e già te lo baci, che schifo.
-Certo. Magari oggi no, poi ti chiamo domani.
Uscimmo. Prendemmo i test e ritornammo a casa. Ci fondammo entrambi in camera di Zayn, mi chiusi in bagno mentre lui mi aspettava ansioso fuori dalla porta.
Uscii. Ero pallida. Il test mi cadde dalle mani. Ritornai dentro per vomitare. Era positivo, io ed Harry aspettavamo un bambino. Cazzo.
-No…
-Sì, Zayn.
-Aspettiamo la cena, ritorniamo qui e lo rifacciamo. Cazzo, Claudia, no.
Quella cena fu una vera sofferenza. Non parlai. Non accennai nemmeno un sorriso. Mi sentivo male. Così mi alzai di scatto, incantando tutti. Zayn mi seguì, bisbigliando agli altri di non preoccuparsi. Mi chiusi di nuovo in bagno a fare il test.
-POSITIVO CAZZO!-urlai.
-Zitta!
Sentii una sedia cadere e qualcuno salire le scale con gran velocità. Harry entrò in camera di Zayn, spalancando la porta del bagno. Era in lacrime, per l’ennesima volta.
-Cosa hai detto?
-Harry…-non ce la feci. Iniziai a piangere anche io.
-No, cazzo, no!
Anche gli altri ci avevano raggiunto e avevano capito tutto. Niall, come al solito, svenne. Liam uscì dalla camera per evitare di dare di stomaco. Louis, povero Louis, cadde sulle ginocchia fissando me ed Harry. Zayn si limitò a buttarsi sul letto.
-Questo è un gran bel casino.-disse Louis.
-Com’è successo?-esordì Liam rientrando.
-La scorsa notte, quando siamo andati al cottage. Abbiamo fatto sesso, eravamo ubriachi e…non ho usato protezioni. E’ colpa mia.
-Non dire così…La colpa è anche un po’ la mia. Non ho mai comprato pillole, quando invece avrei dovuto.
-Ed ora? Cosa pensate di fare?- ci chiese Zayn.
-Non lo so…-dissi.
-L’unico modo è abortire.-aggiunse Harry.
-Non ci pensare nemmeno! Io non uccido persone, cazzo!
Passammo in bianco anche quella notte. Pensammo a tutte le soluzioni possibili. Partorire e dare in adozione il bambino; partorire e lasciare il bambino in ospedale; partorire e tenere il bambino, crescendolo da soli, con le nostre forze. Non pensammo al nome, al sesso che avrebbe avuto, no. Aspettavo un bambino a soli 16 anni dal mio idolo e non sapevo che cosa fare.

NOTE:
Che faticaccia! Allora come vi sembra? A me è piaciuto, anche perchè è quello che succede a molte ragazze ultimamente...
Cosa succederà dopo? Terranno il bambino o no? LET ME KNOW! 
Recensione? :))
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 13 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.




Quella notte la passammo in camera di Zayn, sul pavimento. Gli altri ci avevano lasciato soli, in preda al panico più totale. Un’altra notte svegli.
-Siamo proprio in un bel casino!
-Già…-qualche secondo passò- Harry, io lo voglio tenere.
-E come lo cresceremo? Io non ci sarò quasi mai, tu devi andare a scuola, il lavoro. Non voglio lasciarti sola a casa. E se succedesse qualcosa? Non me lo perdonerei mai.
-Non voglio abortire. Capiscimi, non possiamo uccidere una persona!
-E quindi…lo teniamo?
-Si, Harry, ti prego. Poi lo daremo in adozione, anche se la cosa mi farà malissimo.
-E’ l’unica via d’uscita.
-Ma voglio comunque scegliere il nome. Lo diremo ai suoi futuri genitori.
-Certo, tesoro.
Partorire quella decisione fu particolarmente difficile. Io non sapevo cosa fare, volevo mantenermi calma, ma non ci riuscivo. Ero agitatissima all’idea di vedere, piano piano, la mia pancia gonfiarsi.
Ormai si erano fatte le 11 di mattina e decisi di scendere a dare la notizia.
I ragazzi furono sconvolti, ma cercarono di appoggiare la mia scelta. Mi aiutarono molto in quel momento, mi procurarono tutto il necessario, le medicine, le diete che dovevo seguire, gli esercizi per evitare le smagliature. Era come avere tanti piccoli papà intorno a me. Li amavo.
 
Arrivammo al 31 Dicembre, capodanno. Passai tutti i giorni precedenti a casa, cercando di dare un nome al mio futuro figlio. Io ed Harry ne decidemmo due. Se fosse stato maschio, si sarebbe chiamato “Harren”. Se femmina, avrebbe avuto il nome “Katie”.
 
Più vedevo Niall e Claire frequentarsi, più quella ragazza non mi piaceva. Sì, è vero, fui io a presentarli, ma qualcosa non stava andando bene. Indagai su di lei, sui suoi hobby, su quello che faceva nel tempo libero ed eccolo lì. Bingo. Era una giornalista. Sapeva di me e di Harry ancor prima di conoscermi. Corsi dai ragazzi per avvertirli.
Niall ci rimase malissimo, ma allo stesso tempo era arrabbiato. La cacciarono di casa minacciandola di farle una denuncia se solo avesse provato ad aprire bocca sui nostri fatti. La cosa fu breve e concisa. Non era stato difficile spazzarla dalla nostra vita e ne andavo fiera.
Eliminato il problema CLAIRE.
Passammo un bel capodanno a casa, con tanti amici. Ci divertimmo un sacco! I ragazzi organizzarono una grande festa con cibo, bevande, musica.
La mia pancia stava bene, Harry era sempre vicino a me. Louis mi aveva svelato che Harry aveva paura che mi accadesse qualcosa. Era così premuroso…Sarebbe stato un padre perfetto.
Iniziò l’anno nuovo e i mesi cominciarono a passare, quattro, per l’esattezza: era Aprile. Ora avevo un bel melone al posto del ventre. Di notte, quando io ed Harry ci coricavamo sul letto, sentivo le sue dita sfiorare il “bambino”. Le sue labbra ogni tanto lo baciavano. Alla fine, eravamo contenti di quella scelta azzardata. Zayn mi riempì di foto con il pancione, documentava qualsiasi cosa con la sua nuova Nikon. Liam mi riprendeva con la telecamera mentre facevo un bagno caldo nella Iacuzzi, nuovo acquisto. Niall parlava da solo con la mia pancia, fingendo che il bambino al suo interno lo potesse sentire. E Louis iniziò a comprare magliette e pantaloncini minuscoli, di tutti i colori, per non sbagliare. Non volevamo sapere se fosse stato maschio o femmina. Volevamo che fosse una sorpresa per tutti al momento del parto.
 
Era il 18 Aprile. Mi alzai dal letto, Harry ancora dormiva. Avevamo fatto un riposino dopo pranzo. Eravamo entrambi molto stanchi. Scesi le scale per dirigermi in giardino. La giornata era splendida. Il sole spaccava le pietre e sentivo i bambini dei vicini giocare a calcio insieme. Chissà se mio figlio avrebbe fatto altrettanto. Non volevo pensarci più di tanto.
Rientrai in casa e lo sguardo mi cadde sul pavimento. Rosso. Sangue. Macchie spaventose. Mi guardai i pantaloni. Rossi. Sanguinanti. Urlai e mi diressi in un bagno, quello della camera di Niall, la prima. Si alzò di scatto, spaventato dalle mie grida.
Vedendomi in quello stato, aveva poco da fare. Uscì ed andò a svegliare gli altri, per primo Harry, che si precipitò al bagno. Era letteralmente shockato. Aveva le mani sulla faccia e continuava a ripetere: “Santo Dio, santo Dio, santo Dio!”
Ecco che arrivarono anche Louis, Liam e Zayn, seguiti dal padrone della camera che, come suo solito, svenne.
Eravamo impauriti. Loro non sapevano cosa dire. C’era un silenzio tremendo che venne poi interrotto dal mio singhiozzare. Harry, non curandosi del sangue che avevo addosso, mi abbracciò.
-Ma tu…tu…hai…-balbettò Louis.
-Perso il bambino.-aggiunse Liam pallidissimo in viso.
Piansi ancora più rumorosamente, fino a lasciarmi andare per terra, completamente.
 
HARRY
 

Mi sentivo morire dentro a vederla così. Aveva perso il bambino, il nostro bambino.
La vidi abbandonare il suo corpo sul pavimento piastrellato del bagno. Le mattonelle, originariamente azzurre, avevano ora sfumature rosse di sangue.
Piangeva, tanto. In quel momento, sentivo che qualsiasi mio sforzo sarebbe stato inutile. Seppi solo accovacciarmi vicino a lei ed aspettare che si calmasse. Sapevo che ci sarebbe voluto tempo, ma non mi interessava. Non riuscivo a vederla in quello stato. Era come se fosse morta.
 
CLAUDIA

Non avevo più fiato. Zayn cercò di pulirmi le mani ed il viso. Glielo lasciai fare. Qualsiasi persona, ora, poteva farmi qualsiasi cosa. Non sapevo reagire, non sapevo chiamare aiuto, ero paralizzata. Il mio unico pensiero andava a Katie oHarren. Chiunque fosse stato, ora non lo avevo più con me.
 
ZAYN
 
Da quel giorno, Claudia non accennò mai un sorriso. La sua pancia si sgonfiò rapidamente. I vestitini andarono in beneficenza, le riprese e le foto vennero buttate. Mi ordirò di farlo lei stessa. Io, che ero il suo migliore amico, non sapevo cosa fare per consolarla. Forse non potevo fare proprio nulla. Non esisteva modo. Provai a farla sorridere davanti ad una faccia buffa, senza mai riuscirci. Non guardava film, non mangiava, non usciva. Aveva abbandonato la scuola e fu licenziata dal lavoro per le troppe assenze. Cercai di farla studiare a casa, con me, ma non ne volle sapere. Tutto era inutile.
Harry le rimase sempre accanto. Quando c’era un tour, la portava con se, cantava e tornava dritto in albergo da lei. Non visitò nessuna delle città che avevamo in programma.
Claudia stava molto male, lo avevamo capito tutti.
Stava mollando proprio quando doveva rialzarsi e combattere. Dovevo farglielo capire. Tutto questo era collegato all’incidente? Non credo.
 
CLAUDIA
 
Nessuno era capace di aiutarmi in quel momento. Ogni giorno che passava, una piccola parte di me moriva. Me ne stavo seduta sul divano a fissare il vuoto, stringendo le mani di chi mi di avvicinava per cercare amore. Sapevo che loro me ne stavano dando tanto in svariati modi, ma avevo bisogno di certezze. Anche Harry non stava bene. Lo vedevo che si ciondolava da una stanza all’altra, dal salotto dov’ero alla cucina, in cerca di qualcosa di inesistente. In tour rimanevo in albergo, facevo persino amicizia con le cameriere che venivano a pulire la camera, le aiutavo. Non riuscivo a mettere il naso fuori dalla finestra, da sola. Doveva esserci sempre qualcuno al mio fianco. Il mondo mi sembrava più crudele di quando i miei non mi lasciarono partire per Londra più di un anno fa. Non avevo capito che la vita non è uno scherzo. Devi sempre stare attenta a come ti muovi o sei fregata, totalmente.
Quante settimane passarono? Nove o dieci? Non ricordo. Comunque due mesi passarono lentamente. I giorni non finivano mai. Sembrava come se qualcuno avesse rallentato il tempo per farmi stare ancora più male, per punirmi di qualcosa che non avevo fatto io stessa, ma che aveva scelto di fare la natura. La mia situazione migliorò leggermente. Quel giorno ero seduta sul divano, guardavo la finestra illuminata dal Sole. Mi ricordava Harry. D’un tratto vidi Zayn avvicinarsi a me. Aveva un succo d’arancia e qualche biscotto.
-Tesoro guarda cosa ti ho portato?
-Fantastico. Come quando ti ho curato quella volta…
-Già…E da lì è iniziata la nostra splendida amicizia.
 Fissai il vuoto senza accorgermene.
-Come stai?
-Benino…
-Non posso e non voglio vederti in questo stato. Ti stai rovinando.
-Beh, di certo non ho scelto io di farmi uscire il sangue da quel posto!
-Smettila.
-Zayn, cosa devo fare? Vedo Harry che guardandomi diventa triste, non è più quello di sempre…Non voglio fargli questo dannato effetto.
-Non devi buttarti giù. Non devi mollare. Ci stai facendo del male a tutti. Combatti.
-Come? Come faccio?
-Innanzi tutto mangia qualcosa che sei diventata come uno stecchino.- rise.- Poi, quando hai finito, ti accompagno in camera a lavarti e vestirti e poi usciamo.
Non sentivo pronunciare quella parola da tanto. Non ero pronta all’idea di essere accarezzata dal caldo di Giugno, ma forse mi sarebbe piaciuto. Finii la colazione e Zayn mi seguì in camera mia. Spalancò le ante dell’armadio in cerca di qualche vestito.
-Allora…Oggi ti vestirai di verde!
-Perché proprio verde?
-Perché è il colore degli occhi di Harry, il quale mi ha rivelato che ama letteralmente quando ti vesti di questo colore.
-Lo amo, Zayn.
-Lo so, dolcezza. A lui manca sentirselo dire. Oggi ricomincia, ti prego.
-Lo farò.
E’ vero. Da quando sapemmo della notizia del bambino, non dissi più di amare Harry. Non ricordo bene il motivo, forse perché la mia testa era piena di pensieri su cosa fare per quella situazione.
Zayn tirò fuori dei pantaloni bianchi e una maglietta a maniche corte larga verde smeraldo, delle converse bianche e verdi e un cerchietto largo bianco con un fiocco verde. Mi infilai i vestiti davanti a lui. Ormai non potevo vergognarmi, eravamo tutti una famiglia, era come avere dei fratelli.
-Sei bellissima!
-Dici?- dissi facendo una faccia fanatica e smorfiosa accompagnata da un bel sorriso, quello che non avevo da tempo.
-Ora lo sei di più. Guardati, stai sorridendo!
Lo abbracciai con tutta la forza che avevo. Era davvero un amico fantastico.
-Ora vado a truccarmi…Matita e mascara?
-Certo. La semplicità prima di tutte.
-Tu stai zitto che ci metti le ore solo per scegliere i colori da abbinare!
-Che c’entra…Quello si chiama “tempo”. Io sono semplice.
-Si, certo.- gli tirai un cuscino che mi era capitato per le mani.
Lui mi prese e mi gettò sul letto riempiendomi di solletico. Stavo ridendo e mi mancava tremendamente farlo. Tutto ad un tratto sentimmo Harry che ci chiamava.
-Fermo, fermo! Io mi vado a truccare, tu siediti sul letto e fai finta di essere triste. Voglio fargli una sorpresa!
Facemmo come appena stabilito. Harry entrò in camera e vide Zayn abbandonato su quel materasso.
-Claudia dov’è?
-E’ nel bagno…Vomita.
-Cazzo…
Uscii dalla stanzetta piastrellata.
-Taaaa taaaaan!- avevo un sorriso enorme stampato sulla faccia.
-C-c-claudia?
-Si!
Harry non seppe contenere le lacrime. Che pappamolle.
Mi abbracciò riempiendomi di baci, non riusciva a crederci.
-E’ tutto merito di Zayn, amore.
-Modestamente…
-Grazie Zayn. Sei meraviglioso!
-Lo so!
Gli lanciammo un’occhiata ghiacciante, ma poi scoppiammo a ridere.
-Harry, ti amo.
Eccolo lì. Eccolo quel sorriso perfetto, quei denti ben allineati, quelle fossette dolci, quelle guance morbide.
-Anche io, piccola.
Harry mi prese per mano e mi fece scendere le scale a gran velocità, seguita da Zayn che non voleva che la sua pettinatura andasse in fumo. Uscimmo dalla porta di casa e raggiungemmo gli altri che erano in piscina.
-Claudiaaaa!- mi urlarono.
Non feci in tempo a parlare che loro erano già fuori dall’acqua ad abbracciarmi. Fu l’abbraccio di gruppo più lungo di tutti. Stavo abbracciando la dolcezza, la simpatia, la premurosità, l’amore, la timidezza. E loro stavano abbracciando me, Claudia, che in quel momento ero un’insieme di emozioni. Vedevo gli occhi di Liam e Louis lacrimare, la bocca di Niall sorridere, lo sguardo di Harry e Zayn che incontrava il mio. Amavo quella famiglia indivisibile, e nonostante fossi l’unica femmina, mi sentivo pienamente parte del gruppo.
Quel giorno lo passammo tutti insieme, sul balcone a prendere il sole, parlando del più e del meno. Sapevo che dovevano andare in tour, un’altra volta. Mi avevano proposto di salire sul palco con loro, di presentarmi alla folla scatenata, di prendere parte al concerto. Accettai grazie al sorriso di Niall. Mi trasmetteva tanto quel ragazzo. Era perfetto. Mi assicurarono che non mi sarebbe successo nulla e che mi sarebbero stati sempre vicini durante lo spettacolo.
La data della partenza di stava mano mano avvicinando. Inizia a prepararmi eventuali discorsi. Ad Harry piaceva ascoltarmi. Si metteva lì, seduto sul pavimento, appoggiando il mento sulle sue mani, con un aria sognante. Io non  riuscivo a mantenermi seria, così ogni tanto, me ne uscivo con qualche cazzata che portava ad un bacio, poi due, poi tre.
 
Le valigie erano pronte. Il taxi ci stava aspettando fuori casa. Mi pettinai per l’ultima volta il capelli, presi il mio iPhone e scesi in salotto, dove mi stavano aspettando.
-Allora signorina, vogliamo andare?
-Certo!
Uscimmo di casa. Louis girò la chiave. Le persiane erano chiuse, le macchine erano in garage, la piscina era coperta. Mi stavo allontanando da quella casa per ritrovarmi in un’altra, in un’altra città, in un altro Stato: USA, New York.

NOTE: 
Volete sapere quando ho scritto questo capitolo? Sta notte alle 2.30!
Ormai l'idea l'avevo in testa, avevo paura di dimenticarmi, così ho acceso il pc e ho iniziato a scrivere.
Cosa ve ne pare? Vi prego, ho bisogno di vostri consigli! D:
Come sarà questo concerto a NY? Casini? forse...vederete tutto nel prossimo capitolo!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 14
*** CAPITOLO 14 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.



Il viaggio fu stancante. Mi addormentai con le cuffiette sulla spalla di Harry e Zayn mi teneva dolcemente la mano. Il mio iPhone riproduceva tutte le track di Up all night. Era senz’altro il mio CD preferito. Durante il sonno, la mia mente mi faceva pensare a quanto fossi stata fortunata ad avere un ragazzo e degli amici così, a quante donne hanno perso un figlio e dopo un anno ancora non lo accettano. Grazie ad Harry, Zayn, Niall, Louis e Liam ero riuscita a ritrovare il sorriso prima che lo perdessi del tutto. La mia sofferenza era durata abbastanza, ma non immaginavo che c’era chi ci moriva per una cosa del genere.
Appena arrivammo, qualcuno di loro mi svegliò e la mia mente tornò a pensare alle cose normali della mia vita. Mi affacciai al finestrino. L’aeroporto era pieno zeppo di fans. Non sapevo come comportarmi, se rimanere in aereo o scendere con loro. Non ci fu nulla da fare, Harry scelse per me.
Mi tirò fuori insieme a lui a salutare la folla. Ormai mi conoscevano, non potevo correre nessun rischio, almeno credevo.
Vidi una di loro mettersi a piangere davanti a Liam che poverino non sapeva cosa fare, così le porse un suo fazzoletto.
Un’altra si buttò sulle ginocchia davanti a me ed Harry. Io ero sconcertata mentre lui sembrava essere abituato a queste situazioni, così la rialzò dandole una mano. Ne vidi ancora una urlare a squarciagola per Niall che si mise a ridere. Zayn si guardava attorno, credo in cerca di uno specchio per controllare la sua pettinatura. Louis si limitò ad agitare la mano in segno di saluto, ma sapevo che tutte morivano per la sua simpatia.
Io fui totalmente esclusa e me lo aspettavo. Le fans volevano loro, era normale.
In molte mi chiesero di scattare foto per loro ed io accettai, sempre. Harry regalava dei sorrisi magnifici, era bellissimo. Qualsiasi posa gli chiedessero, lui era pronto a farla. Mi sedetti per terra con le gambe incrociate, aspettando che quella specie di Divina Commedia terminasse. Tutto ad un tratto, una ragazza mi si avvicinò. Riuscivo a capire quello che diceva, anche se marcava molto il suo slang americano.
-Ciao, tu sei la ragazza di Harry?
-Si, piacere Claudia.
-Piacere, Alicia.
Nel sorriso che mi fece, vidi aprirsi un mondo. Mi ricordavo perfettamente che anche io lo avevo quando sentivo parlare dei miei idoli.
-Ti spiace se ti chiedo di alzarti e di farti una foto con me ed Harry?
-Cavoli, no! Con molto piacere.
Mi alzai velocemente da terra e mi diressi da Harry che stava parlando con alcune fans. Cazzo, la gelosia si stava impossessando di me. Mi davano fastidio quelle gallinelle americane che non facevano altro che emettere versetti mentre Harry parlava. Decisi di dare un taglio a quella situazione.
-Ehi, Harry…Questa ragazza vuole una foto con noi, puoi venire tesoro?
-Certo amore. Ragazze, lei è la mia fidanzata.
I loro sguardi erano sognanti. Mi vedevano come un loro idolo, dato che ero insieme a lui. Di colpo, tutte le offese nei loro confronti svanirono nel nulla. Mi limitai a sorridere.
Ci facemmo scattare la foto da Lou. Harry era al centro, io sulla sua sinistra e Alicia sulla sua destra. Guardammo per un attimo lo schermo della macchinetta fotografica e sentimmo una specie di boato. Tutte le ragazze erano in fila per avere una foto. Mi feci da parte, pensando che volessero i One Direction, ma appena mi allontanai mi cominciarono a chiamare.
-Claudia, Claudia…Come here!
Ero stordita. Non riuscivo a crederci. Le fans che vogliono una foto con me? Accidenti.
Fu così che mi scattarono centinaia di foto insieme ad Harry e a tutti gli altri.
Il tempo stringeva e dovevamo recarci in albergo. Venimmo trascinati via da almeno 30 guardie. Sentii le ragazze urlare: “Se you later, guys! Bye Claudia!”
Era fantastico, mi sentivo importante. Harry mi strinse la mano. Ci guardammo.
-Allora, ti è piaciuta l’atmosfera di NY?
-Certo…le fans mi hanno…
-Sì, ti adorano. Ed io adoro te…O meglio, ti amo.
In un batter d’occhio arrivammo in albergo. Bellissimo, tutto dorato con dei dettagli in rosso. Avevano preso quattro stanze: Louis e Zayn, Niall e Liam, Harry ed io. Io non ne sapevo nulla.
Scesero dall’ascensore, arrivati al quinto piano, tutti tranne me e il riccioluto. Salimmo fino al sesto piano. Sapevo che c’era qualcosa sotto. Le porte dell’ascensore si aprirono. Girammo prima a sinistra e poi, alla fine del corridoio, a destra. Eccola lì, la nostra camera lontana da tutto e tutti.
Harry mi mise una benda attorno agli occhi. Mi riempiva di sorprese meravigliose. Sapeva cosa mi piaceva, conosceva perfettamente i miei gusti. Azzeccava sempre il regalo giusto. Ogni volta, mi portava in un altro meraviglioso mondo.
Era davvero la mia vita quel ragazzo, era tutto ciò che avevo. Era mio.
Sentii aprire la porta e trascinarmi dentro dalle sue braccia. Mi fece sedere su una cosa morbida, credo fosse un Puff di velluto. Poi si allontanò.
-Harry…? Harry, dove vai?
-Aspettami qui. Ferma, non toglierti la benda. Torno tra un attimo.
Silenzio totale. Anzi, no. Udivo solo lo schioppettare del fuoco di una stufa vicino a me. La camera odorava di rose, immaginavo fosse tutta rossa, bianca e oro. Non so perché.
Lo sentii ritornare. Mi slegò la benda e vidi un pacchetto azzurro.
Oh mio Dio, la scritta. Era quella! Inconfondibile, bianca, perfetta. Era bellissima! Cordoncino bianco. Era proprio quella bustina…Tiffany!
Adoravo i suoi gioielli, erano i miei preferiti. Ne avevo sempre voluto uno, ma purtroppo i miei non potevano permetterselo. Mi iniziarono a scendere le lacrime, senza fermarsi. Harry mi guardava con la sua solita faccia da ebete, ma l’amavo comunque.
Aprii il pacchettino accuratamente, senza strappare niente. C’era una piccola scatolina che perse immediatamente il coperchio a causa mia. Quel regalo mi sorprese, non me l’aspettavo. Era una collana che come ciondolo aveva il segno dell’infinto. Girandola svariate volte per ammirarla nei dettagli, vidi un’incisione: Claudia & Harry. Non seppi trattenermi dall’alzarmi e abbracciarlo.
-Harry, ma sei impazzito?
-Dai, è
un piccolo regalo…

-Piccolo? Ma chi vuoi prendere in giro!?
-Questo ed altro per te…Quella situazione del bambino ti ha letteralmente ucciso e io non ho fatto nulla per rallegrarti, anche se non potevo in fin dei conti. Ecco.
-Ma scherzi? Tu hai fatto tantissimo con il solo starmi accanto. Grazie davvero, amore!
Ci baciammo. Sentivo che adesso il nostro amore era quasi assoluto, o del tutto. Insomma, mi sentivo come in un matrimonio: vivere insieme, fare i tour insieme, dormire insieme. Era tutto così magico che mi sembrava di vivere una favola, quella che avevo sempre sognato fin da piccola.
Si era fatto abbastanza tardi e dopo esserci rimpinzati di cibo, ci recammo tutti nella camera più grande, la nostra.
Dormimmo tutti insieme sul pavimento. Durante la notte qualcuno si alzò per andare al bagno e rimanerci per almeno 1 ora. Immagino fosse Zayn. Eravamo in famiglia, ormai. I ragazzi non si vergognavano di stare in biancheria davanti a me e nemmeno io. Forse Harry era un tantino geloso? Boh, non me ne aveva mai parlato, quindi per me non lo era.
Eravamo fratelli ma allo stesso tempo amici e conviventi. Loro erano star ed io la ragazza che li seguiva in tutto il mondo. Sì, quella collana mi cambiò. Vidi tutto con più trasparenza ed elasticità. Infinito, l’amore per lui, per loro. 


NOTE:
Oh santo cielo, per partorire questo capitolo mi ci sono volute tantissime ore! Non sapevo cosa scrivere, mi confondevo!
Come è venuto? Fatemi sapere!
Qualche consiglio su come continuare la storia? HELP MEEE!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 15
*** CAPITOLO 15 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.






La notte passò. Ci svegliammo tutti grazie alla rumorosa sveglia di Niall che suonava la ringtone di Zayn. In quel momento l’avrei ucciso, anche se stavo morendo di sonno!
Mi alzai per andare in bagno. Ero in coulotte e sopra avevo una canottiera fuxia di lycra. La studa era ancora accesa nonostante facesse un caldo boia, visto che eravamo a Luglio! Stavo per aprire la porta del bagno, quando sentii Louis dire “Occupato!”.
Feci un veloce passo indietro, spaventata quasi.
-Dai cretina, sto scherzando. Entra pure!
Entrai con esitazione. Lou era in mutande davanti allo specchio che si guardava le possibili occhiaie. Hai capito il carotone…
-Lou, ma che diamine stai facendo?
-Controllo se sono più brutto del solito.
-Non lo sei mai!
-E’ la verità?
-Mai stata più sincera di adesso.
Gli sorrisi.
-Sai che sei molto bella quando mi sorridi? I tuoi occhi si strizzano e lasciano vedere solo il colore azzurro. Sono bellissimi.
Mi si avvicinò per guardarli meglio. Non so perché ma tremavo dalla paura. Mi accarezzò il viso e cavolo, quanto profumavano le sue mani. Fortunatamente, mi abbracciò senza andare oltre anche perché io non avrei voluto. Louis era un caro amico, nulla di più.
-Bene, piccolina, ti lascio il bagno libero…Torno di là.
-Grazie Lou.
Mi strizzò l’occhio e mi lasciò ammirare per un secondo un sorriso stupendo.
Mi chiuse la porta e mi guardai allo specchio, come se avessi preso il posto di quel ragazzo. Mi misi a notare i particolari del mio viso che molto spesso erano indesiderati. Mi sciacquai ripetutamente, come a voler cancellarli per l’ennesima volta. Tutto ad un tratto entrò di corsa Harry, chiudendo la porta a chiave.
-Looooooooove!
-Ma buongiorno! Cos’hai, ti sei svegliato con il peperoncino sul sedere?
-Ehm…??
Non capiva certe battute italiane, anche se gliele avevo insegnate. Ogni tanto mi chiedeva di parlargli in italiano, di insegnargli la grammatica. Lo accontentavo e devo dire che era molto attento e perspicace.
-Lasciamo perdere, Styles.
-Cosa fai?
-Mi bagno il viso…
-Mmmmh, eccitante.
-Smettila di pensare sempre a queste cose!
-Ma cosa? Non ho detto niente!
-Si, come no…
Sapevo sempre dove voleva andare a parare. Credo che gli piacesse, beh era ovvio. Questa cosa mi faceva piacere, perché riuscivo a capire che voleva me e non le altre. Me, una sua fan italiana. Che storia!
 
HARRY
 
Sì, lo ammetto. Mi piaceva fare l’amore con Claudia. Era passionale anche se erano le sue prime volte. Era perfetta. Adoravo portarla con me in tour, soprattutto dopo che aveva perso il bambino. E’ stata troppo male e dovevo riuscire a farle dimenticare l’accaduto in parte, anche se sapevo che non si sarebbe mai cancellato del tutto il ricordo di un figlio andato via. Avevo 19 anni e lei 17 e tutto stava andando bene, fino a quando non la ritrovai seduta davanti alla stufa della camera dell’albergo a piangere.
 
CLAUDIA
 

Il concerto fu bellissimo! Dopo qualche canzone, mi chiamarono sul palco e la folla di ragazze impazzite cominciò ad urlare il mio nome. Arrivarono anche Danielle ed Eleonor. Ognuna era accanto ai propri ragazzi, mentre Nialle Zayn si tenevano per mano fingendo di essere fidanzati. Eravamo appena tornati all’albergo, eravamo nelle proprie camere ed io stavo sfogliando un piccolo album che mi portavo sempre quando andavamo in giro per il mondo. C’erano le mie foto di quando ero piccola, dei ragazzi quando ero una semplice fan, di me ed Harry al nostro compleanno, di Roma. Poi arrivò una foto che venne inondata dalle lacrime. Non seppi trattenermi, era più forte di me. La visione di quell’immagine, dei miei genitori, mi fece sentire male. Mi mancavano, cazzo se mi mancavano. Ad Harry e agli altri non lo avevo mai detto per non farli sentire a disagio. Volevo bene ai miei genitori ma non gli scrivevo dal mio compleanno. Harry mi vide piangere. Si accovacciò accanto a me e mi abbracciò.
-Amore…
-Mi mancano i miei genitori, Harry.
-Lo so…Vuoi tornare in Italia da loro?- mi disse con un aria alquanto triste.
-NO! Assolutamente! Io voglio stare con te, a Londra, in qualsiasi altra parte del mondo tu mi voglia portare. Non voglio rinunciare a te, ai ragazzi.
-Sei sicura di quello che dici? Loro sono comunque i tuoi genitori…
-Non so cosa fare.
Non mi rispose. Si era rattristato per la mia reazione. Mi dispiaceva molto.
Dopo qualche minuto, il silenzio si interruppe.
-Facciamoli venire a Londra, così conosceranno me e la mia famiglia, i ragazzi e vedranno che tu stai benissimo. Che ne dici?
-Dico che sei meraviglioso e che questa è un’idea fantastica! Ti senti pronto davvero a conoscerli?
-Certo…Sono o non sono il tuo ragazzo, piccola?
-Mmmmh…no, non lo sei.
Mi tornò il sorriso. Mi alzai di scatto per prendere qualche cuscino da tirargli, ma Harry mi anticipò. Lo spinsi sul materasso e mi ci buttai sopra letteralmente. Inutile raccontare che ci fu un bacio lunghissimo, pieno di amore. Ma cazzo, l’aereo ci stava aspettando!
-Oddio Harry, l’aereo!
-Merda! Corri, prendi tutte le tue cose…
Scendemmo in fretta e furia nella home dell’albergo dove ci aspettavano gli altri.
-Di buon’ora…-ci disse Liam mentre uscivamo a caricare i bagagli nel taxi.
-Scusate, è colpa di Harry che si sistemava i capelli.
Mi fulminò ed io scoppiai a ridere.
-Ma sentitela…la colpa è solo sua che mi istiga sempre!
-Okay, piccioncini, ora basta. Londra ci aspetta!-urlò Zayn.
Anche questo viaggio fu abbastanza stancante. Mi addormentai sulle gambe di Niall che delicatamente, mi accarezzava i capelli. Mi sentivo una bambina con tanti papà. Ero felice!
Non feci nemmeno in tempo a dire una parola che arrivammo dritti a casa. Quando entrai insieme ad Harry, la stanza era riscaldata dal sole del pomeriggio. Tutto era come lo ricordavo. Cazzo, il viaggio mi aveva fatto mancare queste cose! Sistemammo tutte le nostre cose nelle nostre camere. Appena finii andai ad aiutare Zayn. Entrai nella stanza bussando.
-Prego, entra tesoro.
-Come facevi a sapere che…
Mi abbracciò.
-Riconosco il tuo “toc toc”!
-Sei unico, davvero.
Mi fece segno di sedermi sul letto e di chiudere gli occhi. Cosa cavolo…?
Mi mise una piccola scatolina sulle mani.
-No, Zayn…non posso…Perché?
-Stai zitta per una volta e apri questa dannata cosa!
La aprii…C’era un anello bellissimo, con due brillantini: uno verde e uno celeste.
-Ma…
-Sì, lo so. E’ stupendo.
-Smettila cretino! Davvero, grazie.
-Quello verde rappresenta i miei occhi e quello celeste i tuoi. Così potremmo sempre incontrare i nostri sguardi anche quando saremo, se lo saremo, lontani. Ti voglio bene dolcezza! Sei la mia unica migliore amica.
-Anche io ti voglio bene, scemo!
Fu così che quella giornata stressante terminò, con un regalo. Quei ragazzi erano stupendi. Avevano sempre qualcosa da darmi, mi riempivano di sorprese, soprattutto Harry e Zayn. Ero contenta di abitare con loro, mi sentivo in una vera e calda famiglia. A proposito…Quando tornai in camera, il riccioluto già dormiva beato tra le lenzuola. Vidi un foglietto appoggiato sul mio cuscino.
 
“Amore, sono troppo stanco, vado a dormire. Mi dispiace non essere riuscito a coccolarti sta sera, ma ti prometto che ci rifaremo. Domani chiamiamo i tuoi per dirgli di venire qui. Cercherò di parlare il più italiano possibile, devo farcela! Sarò degno di avere la cittadinanza italiana…Okay, non è vero. Comunque sia… Pagherò io il viaggio e l’albergo, qui non ci sono più stanze! Ti amo piccola, non te lo scordare MAI. Buonanotte.”
 
Sorrisi a quelle parole. Ogni volta me lo ripetevo, lui era la mia vita. Non me lo sarei perdonata se lo avessi perso. Lo amavo tantissimo, era la ragione della mia esistenza ormai, e speravo di esserlo per lui. 


NOTE:
Beeeene, grazie a Laura, ho aggiunto anche i miei genitori. Cosa diranno di Harry e dei ragazzi?
E' tutto da scoprire...e sopratutto da inventare D:
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE <3
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 16
*** CAPITOLO 16 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.





Mi svegliai da sola. La camera non era la stessa. Era molto più piccola e vicino a me c’era una culla rosa. Non riuscivo a capire, così mi alzai a controllare cosa ci fosse lì dentro. Stava dormendo una bellissima bambina bionda con i capelli ricci. Erano ancora corti, ma si vedevano bene. Era assorta nel suo sonno profondo. Profumava come Harry. Tutto ad un tratto entrò proprio lui e mi sorrise.
-Amore, hai visto che bella bimba che abbiamo?
Era più grande. Era decisamente più adulto. Guardai immediatamente l’orologio. Era il 2 Maggio del 2022. Facendo i calcoli, lui avrebbe avuto 29 anni ed io 27. Non sapevo cosa rispondere. Mi cominciai ad agitare, sempre di più, fino a quando non aprii gli occhi e realizzai che era tutto un sogno. Ero seduta sul letto con gli occhi pieni di lacrime ed Harry mi guardava preoccupato. Non sapevo dire se quel sogno mi aveva fatto piacere oppure no. Da piccola, non vedevo l’ora di diventare mamma, ma in quel momento quel sogno non volevo che si avverasse.
-Tutto okay?
-Si…credo…
-Hai fatto un brutto sogno?
-Ho sognato Katie
-Ma chi è Ka…Katie?
-Si, Harry…lei.
Sapevo che voleva dirmi qualcosa, ma si trattenne. Lo vedevo che voleva avere un figlio anche lui, un giorno. Ma io non ero assolutamente pronta. Eravamo troppo giovani e questa follia ci aveva fatto passare dei brutti mesi. Mi diede un bacio sulla guancia e si alzò.
-Dai, era solo un sogno…andiamo di sotto.
Andammo in cucina dove Niall si stava mangiando non so quante fette di pane con la Nutella, mischiate a svariati piatti di uova e pancetta. Gli altri lo guardavano allibiti, compresi noi.
Quel giorno era importante: dovevamo chiamare i miei genitori.
Harry mi trascinò in salone, prese il telefono e ci sedemmo sul divano circolare.
-Tieni, fai il numero.
-Harry…non so se…
-Tranquilla, ci sono io al tuo fianco.
Mi strinse la mano. Mi fidavo ciecamente di lui, ma questa impresa era più dura del previsto.
Digitai il numero di casa con le mano che non smetteva di tremare. Squillava.
-Pronto?
-Ciao, mamma.
Silenzio totale.
-Claudia?
-Si, sono io.
Iniziai a sentire il suo singhiozzare e ciò voleva dire che stava piangendo.
-Tesoro, come stai?
-Bene. Senti, Harry ed io…ci siamo fidanzati. Stiamo insieme da quando sono partita…ovvero più di un anno fa. Mi ha chiesto se volevate venire qui. Vi pagherà il viaggio e l’albergo, visto che qui a casa le stanze sono tutte occupate. Ti prego, dimmi che verrete…voglio vedervi.
-Claudia io…Si verremo. Convincerò tuo padre a prendere l’aereo.
-Grazie mamma.
Le spiegai cosa fare per prendere l’aereo tramite una specie di delega che Harry aveva fatto all’aeroporto. Una cosa stranissima che credo non esista…Sicuramente c’era qualche impiccio.
Comunque sia, arrivarono a Londra. Stavo aspettando all’aeroporto il loro arrivo con Zayn.
Li vidi venire verso di me e le lacrime non ebbero difficoltà ad uscire. Ci abbracciammo a lungo. Papà, nonostante la sua durezza, si fece scendere qualche lacrimuccia. Alla fine era un tenerone. Si strinsero la mano con Zayn che si stava per emozionare. Ci portò fino a casa per incontrare il resto della mia famiglia.
Conobbero gli altri tre scemi per primi. Harry era in camera a cambiarsi, mi aveva detto Liam.
Salii le scale per raggiungerlo e portarlo in salone. Lo vedevo che si specchiava e decideva quale cravatta mettersi. Era agitatissimo.
-Amore ma cosa fai?
-Eh? Ah, scelgo la cravatta.
-Stai fermo. Togliti tutta questa roba, sembri un pinguino colorato.
Mi guardò male, ma si sbrigò a spogliarsi. Tirai fuori dall’armadio un paio di jeans blu, una cinta marrone, una maglietta bianca e una giacca dello stesso colore dei pantaloni. Presi anche un fazzoletto come la cinta da infilare nel taschino della giacca. Gli feci infilare i vestiti e diedi una sistemata ai suoi capelli. Era perfetto.
-Ora possiamo scendere, sei bellissimo.
Gli presi la mano e lo trascinai per le scale. Arrivammo in salone e tutti ci fissarono.
-Mamma, papà…Lui è Harry.
-Piacere.- lo aveva detto bene!
-Certe parole ancora non le sa dire, quindi traduco io per voi.
Mamma lo guardò attentamente. Anche mio padre. Non se lo immaginavano così, evidentemente. Forse più bello, più brutto…non lo so.
-Claudia mi ha raccontato molto spesso di voi…- parlava benissimo in italiano, ero così fiera- E allora io ho proposto di farvi venire qui.
-Harry, mi fa molto piacere, ma per l’albergo ci pensiamo noi.
-NO!- urlò- Ci penso me!
-Ha detto che ci pensa lui- aggiunsi, correggendolo.
Quella sera mangiammo tutti insieme, in salone. L’atmosfera era abbastanza fredda. Sapevo che sarebbe andata così. Mi sentii come in Italia. Tutte le sere non si parlava mai, era solo un continuo lamentarsi. Non si rideva, no. Ero stufa. Dopo mangiato parlai con mamma, mentre papà insegnava ai ragazzi come giocare a Scala Quaranta.
-Mamma…
-Sì, Claudia ce ne andiamo domani. Non vogliamo restare anche perché ti sentiresti in soggezione, soprattutto Harry. A proposito…E’ un ragazzo meraviglioso, molto carino. Brava. Gli altri sono dolcissimi e so che si prendono cura di te.
Non aggiungemmo altro alla nostra conversazione. Ero contenta di quei complimenti, ma lo ero anche per il fatto che domani tutto questo incubo sarebbe passato, finito.
Dopo averli accompagnati in albergo, averli registrati per una notte ed essere ritornata a casa a bordo della macchina di Louis, mi gettai vicino ad Harry che era sul divano.
-Allora, come è andata? Che dicono?
-Che sei meraviglioso, e che i ragazzi sono dolcissimi.
-Meno male…Torneranno?
-Spero proprio di no!
-Dai, che cattiva.
Ridemmo. In tv stava iniziando un film, così ci accoccolammo nonostante il caldo di settembre e ci addormentammo.
L’indomani, i miei genitori lasciarono Londra. Mi fecero uno squillo al telefono quando arrivarono a Ciampino, uno degli aeroporti di Roma. Quella giornata sembrava partire bene.
Ci chiamò Danielle, che ci invitò ad un teatro per vedere la sua esibizione. Ci dovevamo vestire eleganti, ci disse. Chi era fidanzato, doveva vestirsi con colori uguali. Bello.
Dato il fatto che io ed Harry avevamo gusti esattamente diversi, ci dirigemmo al centro commerciale. Volevamo avere degli abiti oro e bianchi.
Quando tornammo a casa, le nostre mani erano piene zeppe di buste. Portammo tutto in camera e cominciammo a prepararci. Facemmo la doccia insieme, ormai eravamo abituati.
Harry aveva una camicia bianca con i bottoni dorati, una giacca e dei pantaloni oro con dei brillantinati, delle scarpe bianche. Nel taschino aveva un fazzoletto bianco con una piccola “H” dorata. Io avevo un vestito bianco di seta lungo con lo scollo a cuore e con i bordi dorati, dei tacchi dorati, con un brillantino bianco sulla punta, un bracciale oro e una collana uguale.
Gli orecchini erano dei semplici brillanti bianchi. I capelli erano sciolti, raccolti dietro da un fermaglio oro. Avevo anche un copri spalla brillantinato color oro. Zayn era vestito di rosso e grigio, Niall di verde. Louis e Eleonor erano vestiti di viola e nero, mentre Liam era vestito di blu.
Ci recammo al teatro con una limousine bianca, lunghissima. Non ero mai stata in una macchina di quel genere. Il tragitto fu breve. Arrivammo all’ingresso, dove ci aspettavano molti fotografi pronti a scattare foto di ogni genere. A me ed Harry, chiesero di posare insieme, mano per mano e mentre ci baciavamo. Accettammo ed entrammo nella grande sala. Lo spettacolo fu magnifico, Danielle era bellissima e bravissima. Durante la visione, vidi Liam che si emozionò, così tirai fuori dalla mia borsetta un fazzoletto di carta e glielo porsi. Era proprio innamorato.
Tornammo a casa verso le due del mattino, ma non andammo a dormire, volevamo festeggiare il successo di Danielle. Così, tra un bicchiere e l’altro, ci ubriacammo tutti quanti e ci facemmo un bagno in piscina in intimo. Alla fine era come un costume...
Io sentii quasi subito freddo e per non ammalarmi, uscii dall’acqua seguita da Zayn che si doveva sistemare i capelli. Non mi accorsi che mi stava in un certo modo seguendo, così filai dritta in camera mia. Cercai una maglietta di Harry da infilarmi ma quando quello si spogliava, automaticamente i suoi vestiti sparivano. Mi anticipò Zayn, che bussò alla porta aperta con una sua felpa in mano.
-Posso?
-Certo, vieni.
-Tieni, mettiti questa. Ti terrà caldo.
I suoi occhi erano stupendi. Luccicavano più del solito. Si sedette accanto a me, sul pavimento, vicino ad un termosifone tiepido.
-Allora, come va?
-Non c’è male…E tu, perfettino?
-Io? Tutto nella norma.
-Non ci credo.
-Ah si?
Cominciò a farmi il solletico, cosa che mi faceva davvero ridere un sacco. Lo sapeva, così lo faceva apposta. Mi rotolai sul pavimento, cercando di sfuggire alle sue torture, ma non ci riuscii. Tutto ad un tratto me lo ritrovai di sopra. Ci stavamo guardando negli occhi, intensamente. Il  mio cuore aveva il suo battito normale, ma potevo sentire quello di Zayn che aumentava ogni secondo.
Si avvicinò a me, alle mie labbra, fino a toccarle e a baciarle dolcemente. Chiusi gli occhi, come fece lui. Cazzo, cosa stavo facendo? Non lo sapevo. Ero ubriaca, non riuscivo a capire nulla.
Mi sentii prendere il braccio e buttarmi sul letto vicino. Mi stava togliendo il reggiseno e le mutande, ma non riuscii a pensare alla faccia di Harry, così mi alzai di scatto e lo spostai.
-Cosa cazzo fai, Zayn? Sei impazzito?
-Oh merda…
Ricevette una sberla sulla guancia.
-Cazzo, Zayn…Mi hai baciata!
-Non volevo, credimi…io…
-Stai zitto! Ora cosa dico ad Harry…Anzi, cosa dici ad Harry?
-Non lo so, Claudia, non lo so!
Scesi velocemente le scale, mi infiali un cappotto e uscii sulla strada. Harry mi vide e si preoccupò, così mi seguì. Ero incazzata con me, con Zayn, con l’alcool. Avevo appena fatto una grandissima cazzata. Mi sentivo morire dentro ad ogni passo che facevo. Mi sentivo una vera merda.
 

 
 
NOTE:
Cavolo, questo capitolo è stato un parto! Mamma mia...ci ho messo tantissimo per organizzare la storia!
COLPO DI SCENA! Zayn e Claudia si baciano...Cosa succederààààààà?
Scopritelo nel prossimo capitolo ;)
Un bacio, Claudia.
 

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Capitolo 17
*** CAPITOLO 17 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.




-Claudia dove stai andando?
-Via da qui, io non ti merito.
-Ma cosa dici? Sei scema?
-Harry, Zayn mi ha appena baciata. Stavamo per farlo, ma mi solo tolta. Non ho provato niente, non ho sentito niente. Non c’era amore. Cazzo…Siamo ubriachi, io non so nemmeno cosa sto dicendo e perché. Sono una cretina, lasciami.
Il viso di Harry si ghiacciò, ma nonostante questo continuò a seguirmi, aumentando la velocità del passo fino a corrermi dietro.
-Ora ti fermi!
-No, Harry…Lasciami, mollami. Sono una stronza. E’ colpa mia.
-Ho detto fermati!
Mi bloccò prendendomi per un braccio. Mi fece voltare verso di lui e mi stampò un bacio sulle labbra.
-E adesso? L’amore c’è in questo bacio?
Urlò con tutta la sua voce. Era incazzato, si vedeva. Le lacrime gli rigavano il viso, gli occhi erano rossi e le sue mani tremavano. Avevo paura di lui ma allo stesso tempo mi innamoravo sempre di più. L’unica cosa che non andava bene era che ero appena stata baciata dal mio migliore amico, nonché compagno di vita di Harry, e che ero totalmente ubriaca. Qualcosa, forse, riuscivo a comprendere…ma non tutto.
Non risposi. Ero shockata.
-Rispondimi, Cristo!
-Si, santo Dio, sì! C’è tutto l’amore del mondo…
Ora era il mio viso ad essere rigato di acqua nera…già lo era prima, figuriamoci in quel momento.
Lo baciai e lui non me lo impedì. Le nostre lacrime volevano partecipare a quell’intreccio di lingue e noi non glielo impedimmo. Tutto stava facendo parte di quel bacio, tutto.
Zayn ci raggiunse, con addosso solo una canottiera.
Harry si staccò e mi asciugò le lacrime dal viso.
-Claudia…
-Harry, perdonami…sono una stupida!
Si girò verso Zayn che ormai gli stava dietro e gli sferrò un pungo che lo fece cadere.
-Oddiooo!
Corsi da Zayn che stava sanguinando. Harry mi raggiunse.
-Scusami bro, ma questa volta hai torto.
-Scusami tu, Harry…ho fatto il coglione. Non capisco più nulla…portatemi a casa, devo vomitare tutto l’alcool che ho in corpo.
Detto fatto. Zayn rigurgitò tutta la birra che aveva bevuto e Niall gli curò la ferita sul labbro che gli aveva lasciato il pugno di Harry.
Intanto io e lui eravamo in camera a chiarire la situazione, anche se era ben poco quello che riuscivo a dire e ad incassare nella mia mente.
-Harry…
-Shhh! Tranquilla…
-No, davvero. Ti chiedo scusa. Non posso stare tranquilla!
-Non c’è bisogno. Ho capito. Eravate ubriachi, come lo ero io, anche se molto di meno. Una volta a 16 anni, mi è capitato di riempirmi di vodka ad una festa di un mio amico e di fare sesso con una ragazza che non conoscevo, mentre ero fidanzato. La mia ragazza, credo si chiamasse Lena, prima si arrabbiò con me, giustamente. Poi mi fece un ragionamento: ero ubriaco, non sapevo cosa stavo facendo ed era come se non avessi fatto nulla.
-E tu vuoi fare lo stesso con me?- risi come un ebete, data la mia sbronza.
-Si, anche se probabilmente non ti ricorderai nulla del bacio e di queste parole, come non se lo ricorderà Zayn.
Nel frattempo mi ero addormentata.

HARRY
 
Più la guardavo e più mi convincevo dell’amore che provavo per lei. Sì, aveva baciato uno dei miei amici, ma era ubriaca. Credo che se fosse stata un’altra ragazza, a quell’ora sarei stato single.
Non perdono facilmente, ma lei era così…Bella. Non riuscivo mai ad arrabbiarmi con lei, riusciva sempre a trovare un lato buono a tutte le cose, anche quando non esisteva. Claudia era speciale, davvero. Non potevo fare altro che amarla.
Mi stava sconvolgendo la vita ed io ne ero contento e consapevole. Volevo tanto che quel momento arrivasse, che riuscissi a trovare una persona uguale ma allo stesso tempo diversa da come ero io. Lei era la risposta a tutti i miei perché, a tutte le mie paranoie, angosce, emozioni incomprensibili.
Lei era quella luce che sognavo sempre prima di andare in Italia, quella luce bianca su uno sfondo celeste, come i suoi occhi. Era il mio angelo e non  volevo perderlo. Potevo solo perdonarla per quello che era successo.
 
CLAUDIA

Il giorno dopo Harry ci raccontò tutto, dalla A alla Z, per filo e per segno. Non riuscivo a crederci, ma era felice di dirci l’accaduto. Zayn aveva ancora un piccolo bozzo sul labbro. Quando lo vide bene lanciò un urlo davanti allo specchio. Era proprio fanatico quel ragazzo.
Passarono i giorni ed l’amore tra me ed Harry crebbe sempre di più. Quell’inverno mi portò in vacanza in California. L’albergo dove alloggiavamo era splendido. Era difficile pensare che i ragazzi erano a Londra al freddo e noi in America al caldo. Ogni giorno andavamo sulla spiaggia a rilassarci, ogni tanto facevamo surf con un insegnate che ci aiutava. Harry non era proprio capace! Tutte le volte, appena prendeva un’onda e cercava di alzarsi in piedi sulla tavola, cadeva come una pera cotta nel mare. Mi ammazzavo dalle risate quando lo vedevo! La sera uscivamo spesso a fare qualche passeggiata al chiaro di Luna, oppure rimanevamo in albergo a farci un idromassaggio nelle terme. Ricordo perfettamente quella sera che ci facemmo il bagno nel mare. Non c’era nessuno e la spiaggia brillava anche se era buio. Facemmo l’amore cullati dalle onde spumose, sul bagnasciuga. Poi ci addormentammo in una cabina di salvataggio che era rimasta aperta. Si sentiva il rumore che si sente quando si avvicinano le conchiglie all’orecchio. Fu una notte molto romantica.
Quando tornammo a casa dai ragazzi eravamo così abbronzati che Louis ci prese in giro per un mese dicendoci che eravamo fratelli di Zayn.
La vita con i One Direction era spettacolare. Quando loro andavano a fare le prove per il nuovo CD, io rimanevo a casa. Accendevo lo stereo e inserivo Up All Night. Cominciavo a spolverare, a passare l’aspirapolvere e quando era ora di pranzo, cucinavo piatti tipici italiani, anche se non avevano lo stesso odore e sapore. Niall mi chiedeva sempre il bis…Si vede che cucinavo bene!
Una mattina mi svegliai e scesi per iniziare a sistemare la casa. I ragazzi dovevano andare a fare un intervista alla radio, quindi la casa doveva essere vuota. Mi trovai, buttato sul divano, Louis con un pacchetto di fazzoletti in mano. Piangeva ed era la prima volta che lo vedevo così.
-Lou…cosa ti succede?
Mi diede una lettera.
 
“Ciao Louis, sono Eleonor. Insieme ne abbiamo passate tante, siamo sempre stati importanti l’uno per l’altra…Ma è ora di cambiare. Mi sono accorta che io non ti amo più come prima. Il mio sentimento è totalmente cambiato per te. Mi dispiace. Non cercarmi, ho cambiato casa, numero, lavoro. Quando leggerai questa lettera sarò già in viaggio. Scusami. Eleonor.”
 
Rimasi totalmente a bocca aperta. Cosa potevo dire? Niente. Vedere Louis versare delle lacrime era angosciante e assolutamente triste. Tutta la stima per quella ragazza piano piano stava svanendo. Mi sedetti vicino a lui, accarezzandogli i capelli. Si buttò su di me, si abbandonò tra le mie braccia. Aveva bisogno di aiuto, di affetto ed io ero l’unica che in quel momento poteva darglieli.
-Mi dispiace…
-E’ una stronza!
-Sì, Lou….lo è.
-Perché? Cosa ho fatto di male? Io l’amo.
-Oh, santo cielo…
-Claudia, aiutami!
-Certo.
Le sue lacrime inondarono la mia maglia. Il camino era spento e fuori faceva molto freddo. Eravamo nel bel mezzo di Marzo. Presi una coperta e la adagiai sul corpo di Louis.
-Ora ti riposi un attimo. Io ti preparo qualcosa di caldo da bere.
-Grazie.
Si accese la tv e iniziò a guardare un programma comico. Le battute degli inglesi erano pessime.
Gli preparai una cioccolata calda, in modo da tirargli su il morale, almeno un po’.
Quando tornai in salone, si era addormentato. Posai la tazza sul tavolo e mi sedetti affianco a lui. Gli accarezzai tutto il tempo la mano. Mi faceva pena. Era davvero triste.
Mi feci spazio tra lo schienale del divano e il suo corpo per sdraiarmi. Mi addormentai anche io.
Sentivo il suo respiro che delle volte era normale e calmo, altre invece era accelerato, quasi affannato. Forse stava sognando Eleonor. Io sognai il sogno che avevo fatto tempo fa, quello della culla rosa e di Katie. Era un segno? Se sì, che tipo di segno? Mi sarebbe successo qualcosa?
Non lo volevo sapere. Già avevamo passato un brutto periodo…Ora era Louis ad avere bisogno di noi e dovevamo darglielo.
Mi svegliai sfiorata da delle mani morbide e profumate…Era Niall.
-Niall, che cosa ci fai qui? Non dovresti essere con gli altri?
-Si, ma…ero preoccupato per Lou. Sta male, vero?
-Abbastanza. Aspetta, andiamo a fare una passeggiata intanto che riposa.
Uscimmo di casa. Io e Niall non parlavamo spesso, nonostante fossimo amici stretti. Più che altro, condividevamo tante giornate divertenti insieme.
-Eleonor…l’ha lasciato per un altro. Almeno questo ho intuito dalla lettera.
-Immaginavo. Povero…Cosa possiamo fare per lui?
-Non ne ho la più pallida idea.
Ci fermammo a prenderci un gelato e ne prendemmo un contenitore grande per Louis, al cioccolato bianco. Mentre camminavamo, ci fermammo sul ponte a guardare il ruscello.
-Sai, qui prima ci venivo spesso, da solo.
-E cosa facevi?
-Riflettevo sulla mia vita…sulla mia esteriorità.
L’avrei voluto ammazzare.
-Claudia…Io sono tanto brutto come dicono?
Gli tirai una sberla in faccia, di quelle proprio forti.
-Non azzardarti mai più a dire una cosa del genere. Cazzo, Niall…perché devi pensare questo? Non sei brutto, sei stupendo. Sei tenero, dolce, ti piace mangiare…Hai degli occhi stupendi ed il tuo sorriso è meraviglioso. Non dire il contrario che ti meno.
Rise di cuore.
-Grazie, tesoro. Ti voglio bene.
Mi abbracciò e in quell’abbraccio trovai la tenerezza di un bambino coccolato dalla propria mamma prima di andare a dormire. Niall era così. Sapevo che aveva solo bisogno di affetto femminile.
Quando ritornammo a casa, trovammo tutto disordinato. Il divano era capovolto, un vetro di una finestra era rotto, il tavolo era per terra e la tv aveva lo schermo spaccato.
-LOUUUUUUUUUUUU!?!?!- urlai a squarcia gola.
Sentimmo gridare dalla sua camera, erano grida di rabbia.
Lasciai cadere la busta con il gelato a terra e mi diressi al piano superiore mentre Niall era rimasto incredulo, e forse molto spaventato, sul ciglio della porta, con il gelato gocciolante in mano.
Salii così velocemente le scale che mi venne il fiatone appena mi fermai.
Louis stava distruggendo la sua camera, tutte le foto con Eleonor, i quadri, la scrivania, il letto…Era impazzito.
-Louis, calmati, cristo!
-NOOOOO! Io la amooo! Perché mi ha fatto questo, perché?
Ancora un quadro a terra.
-Cazzo, fermati!
Gli andai in contro e lo bloccai prendendolo per le mani. Non si calmava, agitava sempre di più le braccia. Ci presi uno schiaffo, ma questo non mi impedì di bloccare la sua ira, del tutto comprensibile.
-Louis, Louis…Calmati, ci sono io, Claudia. Sono qui per te. Fermo, ti prego…
I miei occhi diventarono lucidi e la mia voce cominciò a calare.
Louis tutto ad un tratto si bloccò e mi guardò negli occhi. Le lacrime gli avevano lasciato sulle guance una scia cristallina.
-Oh Dio…
-Tranquillo, ora mi prendo cura di te, siediti.
Gli accarezzai ripetutamente il viso e i capelli. Ci sedemmo sul letto, su quello che era rimasto. Tremava. Mi disse che aveva freddo, così coprii le sue spalle con un lenzuolo. Pianse per tutto il giorno e non volle vedere nessuno a parte me. Mi chiese di aiutarlo più volte nel corso delle ore ed io gli rispondevo sempre di sì. Quel ragazzo stava morendo dentro. Era orribile vedere Louis in quelle condizioni quando di solito era pimpante come un grillo.
Verso l’ora di cena uscii dalla camera per andare a preparare da mangiare. I ragazzi erano sul divano che discutevano sulla situazione di Lou.
-Ehi, Claudia!
Tirarono un sospiro.
-Amore, come sta Louis?- mi fece Harry mentre mi si avvicinava per stamparmi un bacio sulle labbra.
-Ehi…Louis sta…-guardai il pavimento-…Sta….Male.
-Merda…-commentò Liam.
-In questo momento vuole solo vedere me, ma credo che sarebbe contento se faceste qualcosa per lui, tutti insieme…
-Ci stavamo pensando.
-Non so cosa consigliarvi.
-Io avevo in mente un video diary.
-Cazzo, Niall. Che uscita geniale!- gli fece Harry. Niall sorrise sentendosi Dio dentro.
-Bello! Direi che potete anche farlo ora. Vado a preparare la cena per Lou e poi vi faccio da cameraman. Intanto aggiustatevi…soprattutto tu, Zayn.
Scoppiammo a ridere ma a dir la verità, non era proprio il caso.
Cucinai un piatto di pasta e glielo portai.
-Louis, io scendo un attimo a sparecchiare la tavola. Ce la fai a rimanere da solo senza ucciderti?
-Certo…Promettimi però che poi torni!
-Sì, torno.
Stavo per uscire, quando mi chiamò.
-Claudia!
-Dimmi…
-Questa notte, se ad Harry non dispiace…Potresti dormire vicino a me? Ho bisogno di qualcuno…
Louis era diventato un bambino adesso. Voleva la sua “mamma” perché aveva paura dei “mostri”. Sorrisi.
-Certo, questa notte dormirò con te. A patto che tu non mi faccia del male!
-Stupida…non potrei mai farlo.
Chiusi la porta e mi diressi in salone per aiutare i ragazzi con il video. 


NOTE:
Taaaaaaaaa daaaaan! Maaaaamma mia che casini che stanno succedendo!
Il trio Harry, Claudia e Zayn. Poi c'è Louis che viene mollato...Niall che ha bisogno di affetto.
Ce la faranno i nostri eroi a vivere una vita senza complicazioni? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Intanto leggete e recensite! VOGLIO TANTI COMMENTI POSITIVI! :D
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 18
*** CAPITOLO 18 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.

 




I ragazzi erano già posizionati sul divano. Liam, Harry, Zayn e Niall. Erano in questo ordine. Mi limitai a sorridere e ad accendere la telecamera.
Iniziò Zayn. Parlarono per circa 10 minuti, facendo capire quanto erano dispiaciuti. Liam si fece scendere anche una lacrima. Mi faceva tenerezza. Ad un certo punto Niall si alzò.
-Ora, Louis, parla Claudia. Quella che probabilmente ti sta più accanto…
Non capivo cosa dovevo fare, ero immobilizzata, spaventata. Non avevo mai parlato davanti ad una telecamera, ne avevo sempre avuto paura. Anche quando andavo in tour con i ragazzi non mi facevo mai riprendere. Liam si alzò e mi trascinò vicino ad Harry. Mi sedetti.
-Ehm…Okay, questo non era previsto. Come vedi, sono in pessime condizioni- Harry fece una faccia disapprovata-
…e molto emozionata. Quello che ti posso dire è…che non devi abbatterti.
So che sembra difficile, ma ce la puoi fare. Ti ricordi quando ve ne siete andati dall’Italia? Quanto ci sono rimasta male per Harry…Tantissimo, ma poi è tornato ed ora ci amiamo più che mai. Harry è la mia vita, è il mio tutto. E’ la ragione per la quale io vivo, è il gusto di gelato più buono del mondo…Harry è magnifico. Come lo era per te Eleonor.
Ora basta. Devi tenere duro, la vita ti sta mettendo alla prova. Forse Eleonor ha avuto un momento di sbandamento e si pentirà…O forse è così stupida da perdere un ragazzo bellissimo e divertente come te. Louis, ragiona, ti prego.
La condizione in cui ti ho trovato oggi era pessima. Non hai fatto altro che urlare ed io non voglio mai più vederti così. Noi siamo qui per aiutarti. Siamo una famiglia…la tua famiglia.

Mi fermai. Stavo per piangere.
-Ti vogliamo bene, Lou. – aggiunse Zayn.
Niall ci fece segno che aveva fermato la registrazione. Mi alzai di scatto per soffiarmi il naso. Harry come al solito mi seguì.
-Mi hai fatto emozionare. Le pensi davvero tutte quelle cose su di noi?
-Me lo chiedi pure?
-Anche tu sei la mia vita, piccola.
Mi sfiorò delicatamente il viso con le mani. Ci guardammo negli occhi e ci baciammo a stampo. Un bacio lento ma semplice, che racchiudeva tutti i bei momenti passati insieme. Quelli erano i baci di Harry che preferivo in assoluto, quelli che ti lasciavano qualcosa su cui pensare.
-Harry, Louis mi ha chiesto se questa sera posso dormire con lui…Accetti?
-…Sì, a patto che non combiniate niente.
-Io veramente qualcosa ci avrei fatto……-mi fulminò.
-Daaaaai, amore scherzo!
-Stai attenta a quello che dici, bionda!
-Uoh, che paura!- gli scompigliai i capelli. Sembrava un pazzo.
-Mmmmh…Ora sei più carino!
Mi prese in braccio e mi portò in salone, buttandomi sul divano. Gli altri, che stavano alla finestra, ci guardarono sbalorditi e si unirono a noi…a lui. Un’altra volta il solletico.
-No, ragazzi davvero…Ahahha, basta! Devo andare da Lou…Bastaaaaa!
-Dai, davvero…Lou ha bisogno di lei- disse Zayn.
-Che Dio ti benedica!- aggiunsi.
Tutti di colpo si fermarono. Avevano capito, grazie al cielo. Non era proprio il momento di ridere, ma forze volevano solo alleggerirmi il “carico”.
-Meno male che vi siete fermati, stavo morendo. E poi Louis ha davvero bisogno di noi, non possiamo lasciarlo da solo proprio ora!
- Hai ragione, scusaci.-Mi disse Harry.
-Ahahhah, tranquilli…Dai, ci vediamo domani. Buonanotte ragazzi!
Mi feci dare un bacio sulla guancia da Zayn e Liam, un bacio sulle labbra da Harry e un abbraccio da Niall. Il giorno seguente, se tutto sarebbe stato tranquillo, gli avrei fatto una sorpresa. Se lo meritava, alla fine.
Mi diressi in camera di Louis, aprii la porta e la richiusi dietro le mie spalle. Stava guardando la tv. La cena era sulla scrivania. Non aveva mangiato nulla.
-Tesoro…ma non hai toccato cibo!
-Non avevo fame.
Mi avvicinai a lui.
-Posso?
Spostò la coperta per farmi sdraiare. Mi voltai in modo da poterlo guardare in faccia e spensi la tv.
-Perché hai spento?
-Perché voglio guardare il tuo viso pulito.
-No.
-Louis…smettila.
-Perché?
-Non lo so e non chiedermelo mai più. Ora ci sono io, dormirò con te. Abbracciami se vuoi, fammi le carezze o chiedimele. Se hai bisogno, svegliami e io ci sarò. Okay? Io e te ora siamo una squadra.
-…Okay.
Sorrise. Quello fu il sorriso più bello che gli abbia mai visto in viso. Era contento, felice della mia presenza. Mi girai in modo che mi potesse abbracciare da dietro…e lo fece.
Ci addormentammo. Le sue mani stringevano le mie, fortemente. Quella notte non fu tranquilla, no. Mi svegliò circa 5 volte per vomitare o per piangere. Non si poteva più entrare in quel bagno, c’era un odore orribile. Le lenzuola erano bagnate di lacrime. Odiavo quella situazione. Volevo cercare di spronarlo a migliorare, ma era tutto inutile. Stava male, basta. Doveva solo passare la tristezza, poi sarebbe arrivata la rabbia e poi l’indifferenza. Aspettare…Certo, come se fosse facile per lui.
Quando sorse il Sole, io ero già sveglia. Louis era vicino a me che dormiva con il viso bagnato. La sua testa era delicatamente poggiata alla mia pancia. In quella posizione, formavamo una specie di T. Gli accarezzavo i capelli, spostandoli da una parte all’altra. Non potevo alzarmi, altrimenti lo avrei svegliato. Chiusi gli occhi e, stranamente, mi addormentai. La finestra era aperta per far cambiare aria, ma non sentivo freddo. Dopo un po’ di tempo sentii qualcuno avvicinarsi a me, aprii gli occhi e fui felice di scoprire che si trattava del mio migliore amico, Zayn.
-Cosa ci fai qui?- bisbigliai.
-Sono venuto a controllare la situazione…- mi diede un bacio sulla fronte.
-Questa notte ha vomitato, pianto, vomitato, pianto…
-Immaginavo. Verso che ora lo vogliamo svegliare?
-Non ne ho la più pallida idea!
-Aspetta…Sono le 9.00. Io direi che per le 10.00 va bene.
-Okay…Resti qui vicino a me?
-Certo, dolcezza.
Zayn si accucciò vicino al letto. Iniziammo a parlare di Louis, di quante stronzate aveva detto e fatto, di quante barzellette si era inventato, di quanto bene voleva al gruppo. Mi raccontò alcuni fatti di cui non sapevo nemmeno l’esistenza. Capii che Lou era una persona che si poteva solo amare. Era praticamente impossibile odiarlo.
Alle 10.00 in punto, Zayn si alzò per svegliarlo.
-Louuuuuu…-disse a bassa voce, scompigliandogli i capelli.
-Dai, Louis, alzati..-aggiunsi.
-Mmmmh…ma che cosa volete?
-Ti devi alzare che la colazione è pronta!
-Che c’è da mangiare?
-…Niall ti sta preparando le uova e il pane con la Nutella che ha portato Claudia.
-Claudia…Dov’è?
-Sono qui…stai dormendo sulla mia pancia.
-Ah…Okay, Zayn…Ora scendo.
-Ti aspettiamo- mi fece l’occhiolino e si chiuse la porta alle spalle, uscendo.
Tirai un lieve sospiro di stanchezza e Louis si alzò, guardandomi negli occhi.
-Grazie per questa notte, davvero.
-Tranquillo…
-Ma ti ho per caso vomitato addosso…?
-Ehm…si, un pochino. – risi e lui fece lo stesso.
Finalmente riuscivo a intravedere il Louis di sempre, anche se ancora un po’ spento rispetto al suo solito. Scendemmo a fare colazione insieme agli altri. Mi sedetti vicino ad Harry che mi salutò dandomi un baciò sulla spalla. Avevo un volto tremendo, lo sapevo.
-Oddio, Claudia…- mi fece Liam.
-Okay, lo sapevo, dovevo rimanere in camera!- dissi facendo una voce da ragazzina triste.
-Ahahahahahahahahah! Se vuoi ti presto un po’ del mio fondotinta!- mi disse Niall.
-E da quando in qua hai un fondotinta? Sentiamo..-replicò Zayn.
-Da sempre, caro mio.
Zayn rispose con una smorfia. Si sentiva l’unico a possedere qualcosa del genere ma evidentemente non lo era affatto. Vedevo Louis che mangiava come un animale. Finalmente il cibo entrava nel suo stomaco. Quando finì la sua porzione, mi guardò e mi chiese di accompagnarlo in camera. Voleva vestirsi bene e mi disse che sapeva che io sarei stata capace di consigliargli molto bene cosa indossare. Arrivammo nella stanza e mi misi a rovistare nell’armadio. Trovai una maglietta blu a righe bianche e un paio di pantaloni da ginnastica bianchi con una sigla in blu. Glieli gettai in faccia.
-Muoviti.
-Okay…E per il bagno, come faccio?
-Usa quello di Harry…io intanto lo pulisco per bene.
Gli diedi anche le superga blu. Era perfetto, adorabile.
Quando entrai nel bagno…c’era molto da fare. Mi armai di straccio e disinfettante ed iniziai a lavorare. Ci misi circa 15 minuti, canticchiando le canzoni dei ragazzi. Ora quello spazio era profumato e splendente. Louis fece un urlo.
-Claaaaaaaaaaaaaaaudia!
-Eccomi!
Uscii per dirigermi nel bagno della mia camera.
-Cosa c’è, Lou?
-Mi pettini i capelli?
-…cretino.
Quelle ciocche marroni erano bellissime e morbide. Usai un pettine fino, in modo da rendere i capelli ancora più lisci. Spruzzai un po’ di lacca qua e là, giusto per fissare meglio. Era un nuovo ragazzo. Lo accompagnai in salone, dove lo aspettavano Liam e Zayn.
-Wow! Sei nuovo.
-Tutto merito suo…-rispose indicandomi.
-Se non ci fosse la bella donzella bionda…come faremmo?!
-Non fareste. Punto.- feci una linguaccia.
Risero.
-Dai andiamo, malato d’amore.
Lo portarono in giro per la città, cercando di farlo riprendere. Io, intanto, dovevo cambiarmi, lavarmi e preparare la tv per il video diary. Quando Harry mi vide in quelle condizioni in stile “Lavanderia” scoppiò in una risata alquanto irritante.
-Ma come…? Ahahahahahahahahah!
-Cosa ridi, Styles?
-Sei davvero pessima così!
-Grazie per avermelo ricordato.
-Dai, scherzo. Però ora ti accompagno a lavarti…
Feci tutto in fretta e furia. Mi ricordai di cosa dovevo fare per Niall…Volevo portarlo sul ponte e regalargli una scatola con tutte sue foto e fargli ricordare quanto fosse bello. Ne raccolsi un po’ in giro per la casa aiutata da Harry. Poi accesi la tv, inserii il DVD e preparai il divano. Accesi una candela che misi sul tavolo. I ragazzi sarebbero tornati tardi ed io ero convinta che la sua fiamma sarebbe durata fino al loro ritorno. Andai da Niall, che era sul balcone.
-Ehi, orsacchiotto…Che ne dici di abbracciarmi?
-Ehiii! Certamente!
Quell’abbraccio era stupendo..Mi veniva da piangere!
-Sai che i tuoi abbracci sono i migliori?
-Me lo dicono in tanti, ma io non ci credo mai.
Gli feci una carezza sul viso mentre masticava qualcosa.
-Claudia, vuoi una patatina?
-Si, volentieri…
Aspettai di finire di ingoiarla per invitarlo ad uscire.
-Niall…Ti va di fare una passeggiata?
-E dove andiamo?
-A te non interessa, ti porto in un posto.
-Mmmmh…okay.
Prendemmo le giacche ed uscimmo di casa, ricordando ad Harry di finire di preparare tutto per l’arrivo degli altri scatenati.



NOTE:
Ollllllèèè! Che ve ne pare? Devo ammettere che anche questo capitolo è stato molto difficile...ma con l'aiuto di qualcuno, specialmente chi ha recensito, sono riuscita a partorirlo!
Cosa succederà? Aspettate il capitolo 19 :D
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 19
*** CAPITOLO 19 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.






Lo portai al ponte senza dirgli nulla. Quando arrivammo, ci sedemmo sulla panchina.
-Ma cos’è questa scatola?
-Aprila e dimmi cosa vedi.
Quando la aprì fece un sorriso accompagnato da una lacrima, ma seguito poi da una smorfia di disgusto, quasi.
-Cos’è quella faccia?
-Guarda, già da piccolo avevo i denti storti…Che brutto!
-Ecco, è proprio questo di cui ti voglio parlare. Non sei brutto! I tuoi denti sono bellissimi anche con l’apparecchio. Questo splendido bambino che vedi in queste foto…E’ spettacolare proprio come adesso!
-Ma non è vero…
-Oddio, sei proprio come Elena…
-E chi è?
Merda. Mi era uscito quel nome. Elena era la mia migliore amica che continuavo a sentire per telefono, ma lo facevo di nascosto perché non volevo che i ragazzi se la prendessero…Avevo paura che pensassero che non erano i miei migliori amici e che volevo tornare in Italia.
-Elena è la mia migliore amica…Anche lei si convince di essere brutta, ma non lo è affatto.
-Allora siamo in due.
-Aspetta, te la chiamo!
Digitai il numero e mi rispose la sua voce calda e tranquilla.
-Ele, senti qui c’è un ragazzo, Niall, che ha il tuo stesso problema…E’ inglese!
Quando Niall mi sentì parlare in italiano, fece una faccia buffissima. Ogni tanto qualche parola usciva, ma un discorso non lo avevo mai fatto davanti a loro.
Mi fece un gesto come per dire che non voleva prendere il cellulare, ma insistetti.
Quando rispose, si alzò e si diresse verso la sbarra del ponte. Iniziarono a parlare e vedevo che Niall sorrideva. Era bellissimo, proprio come gli dicevo.
Io iniziai a pensare al sogno di Katie… Cercai di immaginare una famiglia con Harry e mi riusciva benissimo. Ci vedevo attorno al camino a leggere le storie, ad addobbare l’albero, a guardare un film. Tornò Niall e mi porse il telefono.
-Simpatica la tua amica…Elena.
-Davvero? Mi fa piacere. Senti…posso chiederti una cosa?
-Certo!
-Tu e Harry vi parlate spesso, giusto?
-Si..
-Ecco…Volevo sapere cosa ne pensava del casino che è successo ad Aprile scorso…del bambino.
-Oh…ovviamente ci è rimasto male a guardarti tutti i giorni in quella condizione. Mi ha anche detto che la decisione che avevi proposto, quella dell’adozione, non gli andava bene ma voleva farti contenta e toglierti il pensiero, così ha accettato. In realtà…Lui lo voleva quel bambino, con tutto se stesso. Era eccitato all’idea di dive…Oh,  merda!
La sua faccia si congelò! Probabilmente non doveva dirmi quelle cose, ma con me erano sicure.
-Tranquillo, non dico nulla.
Mi sorrise.
Cambiai discorso.
-Wow, mancano pochi giorni al compleanno di Harry…E circa un mese al mio!
-Hai ragione, oggi è 30 Gennaio. Cosa possiamo fargli per regalo?
-Io un’idea già ce l’ho…ma è una cosa…mmmh…privata!?
-Ahahahah! Capisco…mi organizzerò con gli altri.
Rientrammo a casa. Tra poco sarebbero tornati Louis con Zayn  Liam.
Tutto era pronto. La candela, il video, il divano. Mi affacciai alla finestra perché avevo sentito il rumore di una macchina: erano loro che lo stavano bendando.
Quando entrarono, ci fu silenzio. Noi ci dovevamo mettere dietro al divano e Lou invece, seduto. Lo accompagnarono fino a lì poiché non vedeva nulla.
-Ragazzi…Cosa state facendo?
Nessuno rispose. Quando si sedette e si tolse la benda, feci partire il video. Il sottofondo era MOMENTS. Iniziò e devo ammettere che piansi un pochino. Anche Louis si emozionò molto, fino ad usare tre fazzoletti. Era così bello vedere quella scena! Stavamo dimostrando parte del nostro amore per lui. Quando il video finì, Harry soffiò sulla candela e scattò un applauso.
Louis si girò e si alzò per abbracciarci. Era davvero contento.
-Grazie ragazzi, grazie Claudia…
-Sei il nostro carotone e le carote non piangono mai!- aggiunsi.
Ero soddisfatta del mio lavoro. Vedevo un Louis diverso, migliorato.
Ormai era ora di cena, ma a nessuno andava di cucinare.
-Cosa ci mangiamo?- fece Niall.
-…Andiamo a mangiare una pizza!- propose Liam.
-Sì! Forza…
Mentre mi dirigevo per prendere i cappotti, Louis mi fermò.
-No, tu ed Harry restate a casa… Hai fatto tanto per noi altri che non ti sei più concessa un po’ di intimità con il tuo ragazzo. Tranquilla, torneremo verso mezzanotte.
-Grazie, Lou.
Mi fece l’occhiolino e uscì insieme agli altri. Io ed Harry rimanemmo da soli e la casa era tutta per noi. Lo andai ad abbracciare e ricevetti un bacio sulla fronte.
-Siamo soli soletti…
-Già…ed io non ho fame.
-Nemmeno io!
Le parole non si sprecarono. Sapevamo entrambi cosa volevamo quella sera. Salimmo in camera e ci spogliammo a vicenda. Sentivo le sue mani scendere dal collo fino ai reni, per poi scivolare giù insieme al mio intimo. La luce era soffusa grazie al paralume. Quando cademmo sul letto, Harry ebbe uno sguardo preoccupato…
-Cos’hai?
-Non possiamo farlo.
-Perché?
-Mi sono dimenticato di comprare i preservativi…
-Non ti preoccupare, dopo prendo la pillola.
-Ce l’hai? Sicura?
-Zitto!
Facemmo l’amore, finalmente. Adoravo infilare le mie dita tra i suoi capelli, accarezzandogli la cute. La sua pelle era sempre liscia come quella di un bambino ed il suo odore era ogni volta più buono. Piano piano ci addormentammo. Io ero avvolta dalle sue braccia, dal suo corpo. Quando mi svegliai erano le due del mattino. Andai a controllare nelle camere se quei cretini erano rientrati…ed era così. Scesi in cucina per bere un bicchiere d’acqua ed in mano avevo il pacchetto delle pillole. Ero indecisa. Volevo o non volevo un bambino? Decisi di far decidere al destino. Presi una monetina e scelsi TESTA per il sì e CROCE per il no. La lanciai in alto e la feci cadere a terra, mentre chiudevo gli occhi. Quando li aprii vidi il segno della CROCE, quindi girandola come avrei dovuto fare, sarebbe uscita TESTA, sì. Basta, ormai era deciso. Quello sarebbe stato il regalo di Harry per il compleanno. Presi il pacchetto e lo rinchiusi in una scatola.
Tornai in camera a dormire. Quando mi svegliai definitivamente, andai in bagno a fare il test….POSITIVO. Pensai a come presentargli il suo regalo. Non glielo volevo dire subito, altrimenti mi sarei portata sfortuna da sola. Decisi di dirglielo successivamente al suo compleanno, addirittura a Marzo.
Scesi le scale e mi diressi in camera di Zayn che ancora dormiva.
-Zayn…
-Eh? Cosa c’è?
-Devo parlarti…
Mi sedetti di fianco a lui.
-Ho fatto il regalo per Harry…
-Wow, cos’è?
-Un bambino.
Si svegliò di colpo.
-Ahahahahahahaha! Così si esercita! Dai, dimmi la verità…
-E’ questa. Sono incinta, di nuovo.
-Lo hai scelto tu, questa volta? O avete fatto una cazzata?
-No, è stata una mia scelta. Lui non sa che non ho preso la pillola. Voglio dirlo anche agli altri…Ti prego non aprire bocca!
-Muto come un pesce…Ma stai attenta, piccola.
-Certo tesoro.
Gli stampai un bacio sulla guancia e mi diressi in camera degli altri per raccontare l’accaduto.
Niall mi abbracciò, come fece Liam. Louis, che ancora non si era ripreso totalmente, si limitò a sorridermi e a rassicurarmi che lui sarebbe sempre stato pronto a portarmi in ospedale.
Bene, 31 Gennaio. Il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Harry. Magnifico.
Liam mi disse che il festeggiato voleva organizzare una festa in un pub, con entrate limitate. Mi sembrava una buona idea e a me non avrebbe dato fastidio il troppo calore, almeno credevo.
I ragazzi si allontanarono di casa dopo pranzo per comprare il regalo. Io rimasi a casa con Harry a fare la lista delle persone da chiamare. Saremmo stati in 40. Certo, era un po’ tardi per organizzare, ma i giorni precedenti non ci diedero un attimo di tregua.
-Sai che ieri sera, mi sembravi più….più…Non so come spiegarti…eri diversa.
-In che senso? In meglio o in peggio?
-No, sicuramente in meglio…- rise.
-Stupido.-lo feci anch’io.
Quando finimmo le telefonate, mi alzai per mettermi sul divano a guardare un film. Harry mi seguì e si sdraiò su un lato, in modo tale da avere le mie spalle attaccate al suo petto. Mi accarezzò i capelli e non riuscii a non addormentarmi.
Quando mi svegliai, il film era finito ma Harry non se ne era andato. Era ancora lì, a coccolarmi.
-Ciao amore…
-Ehi, ciao…Ti sei svegliata.
Annuii.
-I ragazzi sono appena tornati e mi hanno dato questa busta per noi due.
Mi alzai per aprirla. Erano due abiti: uno smoking grigio e bordeaux per Harry e un vestito giallo e argento per me. Erano bellissimi.
Guardai l’orologio: erano le 19.00 e dovevo preparare la cena.
Harry andò a chiamare gli altri per apparecchiare mentre io mi diressi in cucina.
Quando scesero, era già pronto in tavola. Facevano sempre così…Li chiamavi e loro scendevano dopo mezz’ora per evitare di lavorare, quei disgraziati.
Avevo preparato la pasta al sugo e un po’ di carne alla griglia.
Mangiarono tutto. Non avanzò nulla.
-Complimenti alla cuoca!
Risero ed applaudirono. Quella serata si concluse così. Andammo a dormire presto. La giornata seguente avrebbe richiesto molto entusiasmo. Ogni tanto mi toccavo il ventre, cercando di non farmi scoprire. Nel letto mi giravo e rigiravo. Non trovavo pace.
-Cosa ti succede?
-Non lo so…
-Vuoi che ti stringa?
Quella proposta mi fece sorridere.
-Si, ti prego.
Ci addormentammo, finalmente, mano nella mano. 



NOTE: 
Oh, finalmente! Che ne dite? A me piace molto...Non so a voi! 
Fatemi sapere con una recensione. Il prossimo capitolo quando questo avrà raggiunto almeno 3 RECENSIONI! 
Siccome oggi sono abbastanza di buono umore, mi mettto a mangiare cioccolata e vi avviso che....
INIZIO UNA NUOVA FF! YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEY!
MA ANCORA NON SO SU CHI...Consigli, vi prego! 
Un bacio, Claudia.



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Capitolo 20
*** CAPITOLO 20 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.




 

Mi svegliai prestissimo per raggiungere il salone insieme agli altri. Avevamo preparato una sorpresa per i 20 anni di Harry. Ero in pigiama, ma non mi importava. I ragazzi avevano comprato un cartellone e ci avevano attaccato tutte le foto di quando era piccolo fino ad ora. Mi avevano avvertito la sera prima, subito dopo cena. Era davvero gigante, così grande che ci nascondemmo dietro di esso.
-Happy birthday, Harry Styles!-gridammo.
Sentimmo Harry scendere le scale e poi bloccarsi. Mi affacciai e vidi che stava piangendo.
Lo riferii agli altri.
-VAS HAPPENIN,BRO? –urlò Zayn.
Mi alzai e corsi da lui per abbracciarlo e fui ricambiata.
-Auguri amore.
-Oddio…grazie!
Ci fu un abbraccio di gruppo tra di loro ed era qualcosa di stupendo. Battute e toccatine tra loro non mancarono, come al solito, e la cosa si protrasse per un po’. Io intanto li riempivo di foto.
La casa era allegra, nonostante Louis stesse ancora male.
-Ragazzi, oggi io devo andare a pranzo dai miei…Vi dispiace se vi lascio da soli?
-No no, vai pure!
-Tu, invece vieni con me.-  mi disse.
-C-cosa?
-Voglio farti conoscere la mia famiglia. Ormai sono 2 anni che stiamo insieme e che viviamo sotto lo stesso tetto. Forza, vatti a preparare.
Sorrisi. Ero contentissima di quello che mi stava dicendo, ma anche un po’ preoccupata.
Non mi vestii molto elegante…Ero normale. Harry, invece, era sempre magnifico.
-Sei sicuro? Guarda che io posso anche rimanere con gli altri!
-Fai silenzio e sali in macchina.
-Signor si capitano!
Bastarono circa 15 minuti ed arrivammo. Quando misi il mio piede destro fuori, mi sentii gelare tutto il corpo. Ero tesissima. Mi avrebbero accettata? Sarei piaciuta? Speravo di si.
Quando fummo davanti alla porta d’ingresso, Harry mi strinse la mano con forza.
-Vedrai che andrà tutto bene. Sanno del tuo arrivo, quindi sono preparati psicologicamente.
-Okay, ce la posso fare.
-Sicuro.
Ci venne ad aprire la sorella.
-Ciao tesoroooooooo!-urlò
-Harry!
Si abbracciarono. Erano così teneri…
-Lei è Claudia, la mia ragazza. E’ italiana e sa cucinare molto bene la pasta, quella che piace a te.
-Ciao! Io sono Gemma.
-Ciao, sono Claudia.
Ci sorridemmo.
-Dai entriamo…
Harry mi trascinò in salone, dove ci aspettavano i genitori. La mamma corse ad abbracciare Harry, mentre il papà mi venne a salutare.
-Ciao, Claudia. Harry ci ha parlato di te al telefono. Ci dispiace non esserci presentati prima, ma meglio tardi che mai..
-Non si preoccupi. Piacere!
-Oh, tesoro…Scusami. Piacere, io sono la mamma di Harry.
-Piacere mio, io sono Claudia.
Vedevo il viso di Harry che sorrideva. Ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
Mi chiesero da dove venivo, dove fossero i miei genitori, qual’era il mio lavoro, ovvero una delle loro manager grazie alla collaborazione dei ragazzi. Quando arrivammo al dolce, Gemma mi chiese di andare in camera sua. Prima di alzarmi, chiesi se potevo e loro mi diedero il consenso con un bel sorriso. Passai molto tempo con lei, era simpatica. Quando poi Harry mi venne a chiamare per andare a casa, Gemma fece una faccia triste.
-Te ne vai?
-Si, devo aiutare Harry…
-Però poi ritorni?
-Certo, un giorno ritorno.
Mi abbracciò. Era dolcissima, la adoravo già.
-Non ti affezionare tanto, è una vipera.- disse Harry facendo la linguaccia.
-Tu stai zitto!-rispose lei.
Andammo in salone a salutare i genitori. Ci dissero di tornare presto e che avrebbero voluto assaggiare un piatto tipico italiano cucinato da me.
Quando fummo in macchina, tirai un sospiro di sollievo. Tutto era andato bene.
Arrivammo a casa, scesi dall’auto e mi diressi immediatamente in camera a cambiarmi. Mentre mi stavo infilando il vestito e cercavo di allacciarlo, bussò Zayn.
-Posso?
-Vieni pure…Aiutami.
-Ahahahahahah! Sei proprio impedita! Aspetta, faccio io…
Le sue mani percorsero la mia schiena insieme alla zip. Era una sensazione bellissima, ma non come quella che provavo quando erano quelle di Harry a farmi avere i brividi.
-Ecco fatto, sei bellissima!
-Grazie.
Gli diedi un bacio sulla guancia.
-Allora, sei sicura della tua scelta?
Entrò Harry tutto sorridente.
-Quale scelta?
Merda…Mi dovevo inventare qualcosa.
-Ehm…della scelta dell’acconciatura…Non so se lasciare i capelli sciolti o legarli.
-Io direi sciolti- aggiunse Zayn tutto rosso in viso.
-Come vuoi tu!-mi disse Harry.
-Beh…allora io vado giù.
-A dopo Zayn…
Chiuse la porta.
-Non sai quanto sono contento per oggi!
-Già, compi 20 anni.
-Ma no…Sono contento di averti presentata alla mia famiglia.
-Ah…Anche io…
-Cos’ hai?
-Mah, niente…- non era vero.
-Dai…
-Sono solo preoccupata…
-E di cosa?
-Che tu te ne vada via da me, ora che sei grande davvero.
-Smettila di dire queste scemenze. Non me ne andrò mai via da te, per nessun motivo.
-E come fai a dirlo? Come fai ad esserne così sicuro? Può darsi che domani troverai un’altra ragazza e ti innamorerai di lei così tanto a tal punto di farci una famiglia insieme…Che ne sai! Perché lo dai per scontato.- stavo delirando. Il pensiero di avere un bambino e, questa volta, di volerlo sul serio per sempre mi stava uccidendo. Il volto di Harry si fece serio.
-Perché? Perché è con te che io voglio formare una famiglia. Punto. Solo te. Non esiste ragazza che possa sostituirti. Claudia, io ti amo sul serio.
Rimasi bloccata. Non sapevo cosa dire e i miei occhi cominciavano a lacrimare. Mi abbandonai su di lui, facendomi abbracciare.
-Ti prego, promettimi che ci sarai sempre per me.
-Te lo prometto. Ora però smettila di piangere e continuiamo a prepararci che tra un po’ dobbiamo andare.
-Si, scusami.- lo baciai delicatamente.
 
Quando si infilò la giacca, gli aggiustai il papillon. Sembrava un modello.
-Siamo prooooonti?- gridò Liam.
-Scendiamo!- gli risposi.
Presi la borsetta e ci dirigemmo in macchina. Quando arrivammo al pub, c’erano molti fotografi ad aspettarci. Era come un Red Carpet. Entrammo di corsa dentro il locale, che era sommerso di regali da parte delle fans. Su un pacchettino c’era scritto:
 
“Non è da parte di una fans, ma da parte di chi ti vuole bene…e aspetta di conoscerti.”
 
Harry fu attratto da quel regalo, così lo aprì.
-Ma che cavolo…?
Oh mio Dio. Un ciuccio. Rosa. Diamine. Merda. Chi era stato?
Louis mi guardò, ridendo. Io non riuscivo a fare altrettanto. Ero terrorizzata, ma cercai di sdrammatizzare.
-Ahahahahah! Un ciuccio, amore!
-Si…ed è…bellissimo.-mi guardò sorridendo e se lo infilò in tasca.
Per fortuna ci era passato sopra. Sollevata, seguii i ragazzi nella zona dove tutti gli invitati ci stavano aspettando. Harry mi prese sotto braccio e mi fece conoscere tutti.
Quella sera ci divertimmo tantissimo. Io e Zayn ballammo insieme, mentre Niall e Louis facevano finta di essere fidanzati e girovagavano per il locale mano nella mano. Liam era con Danielle ed Harry invece era in giro a salutare e a parlare. Poi mi prese per il braccio, chiedendo scusa a Zayn, che ci sorrise. Mi portò in una sala piccola, insonorizzata.
-Allora, l’altra volta ti ho regalato la collana…
-Ed era bellissima.
-Sì…Ma ora che so che sei più importate di tutto, che ti ho detto che voglio formare una famiglia con te…
-Cosa?
-Ecco..Spero che ti piaccia e che ti stia, più che altro.
-Oh mio Dio…Harry!
Era un solitario bellissimo. Argentato, con un diamante. Era spettacolare.
-C’è un’altra incisione…
-I love you. Ti amo, Claudia. Oddio…
-L’ho scritto anche in italiano! Hai visto che bravo?
Lo abbracciai fortissimo.
-Harry…io ti amo! Grazie mille per tutte le sorprese che mi fai…Grazie, sei dolcissimo.
Mi baciò intensamente.
-Dai, indossalo e andiamo dagli altri. E’ la mia festa!
Sorrisi. Quando arrivammo, erano già tutti pronti per la torta. Era altissima, tutta al cioccolato. Vidi Niall che parlava al telefono e gli sentii dire Elena…Boh, strano. Comunque attaccò e ci raggiunse.
Io mi ero messa in un angolino. Avevo paura di tutta quella gente.
-Dai, Harry soffia le candeline e affetta la torta!
-No aspettate…Dov’è Claudia?
-Dai Harry!
-Claudia!?
-Eccomi…-dissi a bassa voce.
-Amore, vieni. Ci devi essere anche tu.
Mi avvicinai alla torta e tutti applaudirono.
-Okay, ora posso soffiare ed esprimere un desiderio.
Si avvicinò al mio orecchio.
-Sai cosa desidero? Katie.
Mi limitai a sorridere ed a incitarlo a spegnere le candeline. Ero eccitata da quell’affermazione. E lui non sapeva che il suo desiderio si era già avverato.
 
Quando finì la festa erano circa le 4 di mattina. Fummo gli ultimi ad andarcene. Tornati a casa, ci dirigemmo tutti in camera per dormire. Eravamo stanchissimi. Io mi fermai alla finestra in pigiama, a pensare. Giocai con l’anello che mi aveva regalato poco prima…Più lo guardavo e più mi immaginavo la scenetta con il camino e le storie. Quando ci pensavo, ero tutta un fremito, mi sentivo bene. Ero pronta, pronta ad avere una mia famiglia ed un mio bambino…Con Harry.
 



NOTE: 
Sbem. Ecco a voi. Scusate, ma questa sera non ho prorpio tempo di scrivereeeeeee! D:
RECENSITE SE NE AVETE VOGLIA!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 21
*** CAPITOLO 21 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.




 

Quella mattina mi svegliai di buon umore. Era il 26 Febbraio e mancava un giorno alla mia festa di compleanno che avrebbe avuto luogo a casa. Ci sarebbero stati molti amici dei ragazzi che conoscevo anche io, alcuni manager-colleghi di “lavoro”, Danielle e Elena, la mia migliore amica che veniva dall’Italia. Non dissi nulla a Niall, gli avrei fatto una sorpresa. Louis stava migliorando letteralmente e tutto sembrava ritornare alla normalità. Niente più litigi, incomprensioni. Nulla. Ero sola sul letto, avvolta dalle coperte. Harry non era vicino a me. La porta era socchiusa. Faceva abbastanza freddo, così presi la vestaglia e scesi in cucina. Vuota. Nessuno era a casa. Sul tavolo, c’erano cinque biglietti colorati.
 
“Sono al ponte a pensare. A dopo, ti voglio bene. Nialler x”
“Sono uscito con Liam a comprare le cose per domani…Tranquilla, non faccio casini. Un bacio, Lou.”
“Non sono a casa, come hai appena visto. Ciao dolcezza. Zayn x”
“Ehm…E’ inutile scriverti dove sono, tanto lo ha già detto Louis! Liam x”
“Amore, io…Non ti dico dove sono, altrimenti rovino tutto. Ti amo, ricordalo sempre. Tuo Harry.”
 
Bene. Ero sola. Cosa potevo fare?
Mi andai a cambiare e l’ iPhone squillò.
-Ciaaaaaaao!
-Eleee!
-Senti, io sono già arrivata…Mi vieni a prendere?
-Oh che bello! Okay, arrivo! Dammi 10 minuti.
Ecco, una cosa l’avevo trovata. Mi vestii in fretta e furia, chiamai un taxi e scrissi un bigliettino per i ragazzi.
 
“Bene, visto che mi avete lasciata da sola, io esco! Niall, ti porto una sorpresa…A dopo guys! P.S.: Ti amo, Curls!”
 
Quando arrivai all’aeroporto, Elena era più bella che mai. Mora, occhi verdi acqua…Era stupenda!
Non la ricordavo così, mi mancava. Lei era sempre quella che aveva ragione, in qualsiasi contesto. Mi difendeva sempre e mi aiutava in tutti i modi possibili. Mi potevo fidare di lei, ciecamente. Era come una sorella. Anzi, molto di più.
Ci abbracciamo a lungo e una lacrima mi scese sulla guancia.
-Sei bellissima tesoro!
-Shhh, abbracciami ancora!
Salimmo sul taxi dopo circa 40 minuti e tornammo a casa. Le macchine erano parcheggiate, ciò voleva dire che erano tornati a casa. Bussai anche se avevo le chiavi in borsa.
-Chi è?
-Sono io, Louis…-sapevo che quella che mi aveva risposto era la sua voce da pazzo.
-Piccola! Entra pu…WOW! E lei chi è?
Vidi tutti gli altri correre alla porta.
-Lei è Elena, la mia migliore amica. Viene da Roma!
Lei sorrise.
-Elenaaaaaaaaaaaaaaaaa!-urlò Niall che era rimasto in cucina.
-Oh santo cielo, Niall!
Quando i loro sguardi si incontrarono, ci fu una specie di reazione chimica. Potevo vedere benissimo i loro cuori scalpitare di gioia. Si abbracciarono.
-Ehm…voi due vi conoscete?- chiese Zayn.
-Sì, Claudia me lo ha presentato per telefono.-disse Elena- Comunque piacere, io sono Elena!
Strinse la mano a tutti quanti.
Si diressero in cucina mentre Harry mi bloccò per un braccio, chiudendosi la porta d’ingresso alle spalle.
-Ciao amore!-mi diede un bacio- oggi non ci siamo salutati…
-Hai ragione! Scusami..-lo baciai anche io.
-Gli hai letti i bigliettini?
-Sì…Il tuo era molto misterioso! Ahahahah!
-Eh…Non potevo dirti nulla.
-Certo, certo – gli feci la linguaccia e lui altrettanto.
Raggiungemmo gli altri che stavano riempiendo di domane Elena.
-Quanto rimani?
-Parto il 28 mattina presto.
-No…-disse Niall.
-Mi dispiace, ma devo tornare a scuola a studiare!
-Sei uno sfigato- aggiunse Liam e tutti risero.
Elena abbracciò Niall coccolandolo.
-Povero cucciolo…
Tutti quanti si fecero l’occhiolino e si alzarono dirigendosi in salone. Interruppi quella bella situazione.
-Allora, Ele…Dove ti facciamo dormire?
-Con me!- disse Niall- Ti va bene? Guarda che non mordo…
-Ma ce lo abbiamo un altro letto?
-Sì, c’è la brandina.
-Okay, allora dormi con lui.
Sorrise.
Ero contenta di averla in quella casa, soprattutto per Niall. Aveva trovato una ragazza con cui condividere le proprie emozioni. Erano simili e questo faceva andare le cose molto bene.
Portai le valigie di Elena nella camera dove avrebbe dormito, aiutata da Zayn.
-Zayn, domani devi promettermi che non combinerai casini con l’alcool.
-Okay, tesoro. Promesso.
-Ti prego, sei l’unico “sano” e devi aiutarmi a gestire le situazioni che si sono create finora. Non ce la posso fare da sola.
-Ma hai Harry…
-Non voglio contagiarlo. Ha già troppi pensieri per la testa. Il bambino, i 20 anni, il mio compleanno…Basta.
Mi abbracciò e sentii tutto il suo amore nei miei confronti. Adoravo quel ragazzo, era davvero qualcosa di unico.
La giornata passò in fretta. Quella sera Niall ed Elena uscirono insieme sul ponte. Stranamente, da come avevo immaginato, non si baciarono. Lei non era una facile, per conquistarla il ragazzo doveva faticare molto. Ero contenta, almeno Niall aveva qualcuno con cui mettersi alla “prova”.
Louis si rinchiuse in camera sua a guardare film d’azione. Si divertiva a prendere in giro i personaggi e a maledire i cattivi. Zayn andò a dormire presto. Mi disse che non voleva avere le occhiaie alla mia festa. Liam dormì con Danielle, che era venuta da noi. Io ed Harry ci addormentammo sul divano con una coperta di lana. Il giorno seguente avrei compiuto 18 anni. La libertà, la frenesia. Alla festa volevo divertirmi come una pazza. Volevo essere davvero la vera io, almeno per una volta.
 
27 Febbraio. Ecco la data tanto attesa. Diventavo 18enne.
Quella mattina mi svegliai grazie alle labbra dolci di Harry che mentre mi baciavano il viso, sussurravano “Buon compleanno, amore mio.” Aprii gli occhi e vidi davanti a me quella meraviglia di ragazzo. Non feci altro che sorridere. Mi alzai velocemente ed andai in tutte le camere a svegliare gli altri per avvertirli del mio compleanno. Ero in ansia per la festa, i preparativi, gli ospiti, i vestiti…Oddio stavo per morire. Entrai in camera di Louis.
-E’ il mio compleanno Louuuuu! Svegliaaaaaaaa!
In camera di Zayn.
-Woooohooo! Sono 18enne babe!
In camera di Liam, dove c’era anche Danielle.
-Ragazzi, scusate il disturbo…-dissi a bassa voce- Ma sono 18enne!-urlai.
Infine, entrai in camera di Niall.
-Elenaaaaaaaaaaaaaaa! Niaaaaaaaaaaaaall! Eccomiiiiiii! Ho 18 anni!!
Tutti i ragazzi ebbero una reazione infastidita, ma sapevano quando tenevo al mio compleanno. Era una data molto importante per me. Mi arrivarono tantissimi messaggi di auguri da Twitter e Facebook…Perfino dall’Italia, da Roma. Ero eccitatissima!
Quando tornai in salone, vidi la porta aperta. La andai a chiudere ma vidi in giardino un grande pacco infiocchettato. Mi avvicinai per guardalo meglio. C’era un biglietto rosso.
 
“A te che sei la nostra vita. Grazie per ogni momento passato insieme, per aver risolto i guai di tutti quando avevi i tuoi da risolvere. Grazie per averci fatto sorridere quando eravamo tristi e grazie per aver sempre cucinato il pranzo e la cena. Ti vogliamo bene, biondina italiana. Auguri di buon compleanno. Liam, Louis, Niall, Zayn ed Harry.
 
P. S. : Anche Danielle!”
 
Mi commossi. Le mie mani stavano proteggendo il viso da eventuali foto a tradimento. Mi spuntarono da dietro tutti i ragazzi in pigiama ed urlarono: “Auguriiiii!”
Danielle mi abbracciò.
-Spero che ti piaccia. I colori li ho scelti io, visto che siamo simili di gusti. Buon compleanno!
-Grazie Dani, sei un tesoro.
Danielle era splendida. Dolce, carina, gentile. Liam era davvero fortunato. Scossi la testa per liberarmi da quei pensieri per concentrarmi sul regalo enorme davanti ai miei occhi.
Harry mi fece segno di aprire. Cominciai a togliere il nastro e poi a strappare la carta. Merda. Era una macchina! Una Mini con gli specchietti rosa e una scritta sul fianco dello stesso colore:
 
“You are the reason for our smile. HZLLN.”
 
-Ragazzi, ma è…Bellissima! Non dovevate, davvero.
-Shhhh! La potrai guidare quando avrai la patente però, stai attenta. – disse Liam.
-Esatto, non fare come il tuo piccioncino che mi ha ammaccato la mia perché non sapeva portarla!
Scoppiammo a ridere.
-Ti do un consiglio. Non sposare mai Louis, è isterico.
Lo guardai come per dirgli che quel pensiero non mi sarebbe mai girato per la testa, e lui lo sapeva benissimo.
-Ora facciamo i seri…Claudia, guarda sui sedili cosa c’è…-mi disse Harry.
-Oh mio Dio!
Sui posti posteriori era appoggiato un cuscino rosso a forma di cuore con un’immagine di Harry e me mentre ci baciavamo. Era familiare.
-Aspetta…Oh santo cielo, ma questo è il ritratto che ci siamo fatti a piazza Navona!
-Esatto, piccola. Te lo ricordavi?
-Certo…Oddio, grazie!
Lo baciai e scattò un applauso.
-Bene…Quel che è fatto e fatto…Ma ora io ho fame.-aggiunse Niall.
Rientrammo in casa a fare colazione. Elena mi disse che il suo regalo me lo avrebbe dato dopo pranzo, perché richiedeva ancora un po’ di tempo. Sinceramente il regalo me lo aveva già fatto: era venuta a Londra.
Comunque, dopo mangiato, iniziammo a preparare gli addobbi per la festa.
Quella giornata era iniziata nel migliore dei modi. Avevo avuto per l’ennesima volta la prova del loro amore per me. La macchina era stupenda, tutto era magnifico. Speravo che sarebbe continuato così, ma purtroppo speravo male. Non sapevo ancora che quella serata, nonostante fosse il mio compleanno, sarebbe stata un incubo atroce. 



NOTE:
Ecco. Non voglio dirvi nulla sul prossimo capitolo, solo che lo inserirò verso Sabato o Domenica.
Mi raccomando, quando torno dal camposcuola voglio ritrovare TANTISSIME recensioni! Vi prego, ne ho davvero bisogno!
Un bacioneeeee, Claudia.

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Capitolo 22
*** CAPITOLO 22 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.

 




-Questo dove lo devo mettere?- urlò Niall dalla scala.
-Aggancialo lì…
-Ma cosa rappresenterebbe questo coso, scusami?
-E’ il tatuaggio che voglio farmi. C’è scritto 1D x.
-Oh, che dolce.
Il salone era pieno zeppo di addobbi e tavolini con il cibo. Ormai mancava solo un’ora all’inizio della festa e dovevo prepararmi. Salii in camera dove c’era ancora Harry che si stava cambiando in continuazione, come quando vennero i miei genitori.
-Mi spieghi cosa diamine stai facendo con quelle camicie?
-Non so cosa mettermi! Questa rosa o questa blu?
-Blu…
-Ma poi non si intona con il tuo vestito!
-E cosa me ne importa?
-Okay, quella blu.
Harry impazziva sulla scelta dei colori. Era isterico, peggio di Louis!
Io indossai un abitino bianco, corto, con una cinta argentata che premeva sul ventre, ma nessuno si sarebbe accorto di nulla…Ancora ero piatta.
Quando scesi, Liam stava portando al tavolo le birre, Zayn stava accendendo lo stereo, Niall distribuiva i vassoi con le tartine ed Elena gli impediva di mangiarne qualcuna. Louis stava seduto davanti alla finestra.
-Cosa fai?
-Penso…
-A chi o cosa?
-A Eleonor…
-Lou!?!
-No, tranquilla…E’ tutto passato.
-Ne sono sicura.
Mi sorrise. Ovviamente, non ci credevo. Non era passato proprio un fico secco! Louis ci stava ancora male, ma non voleva farmelo vedere per non rovinarmi la festa…che comunque sarebbe andata a farsi fottere comunque.
Sentimmo bussare alla porta e Zayn corse ad aprire. Erano i primi invitati. Dopo di loro, una marea di gente mise piede dentro quella casa. Eravamo tantissimi. Ricevetti molti regali. Tutti mi venivano a salutare e a farmi gli auguri. Danielle si occupava delle foto, mi aveva detto Liam.
Harry era bellissimo, come sempre. La festa iniziò alla grande: musica, cibo, divertimento. Niall ballò tutto il tempo con Elena. Zayn parlava con qualche ragazza ed io mi divertivo a girovagare per la stanza. Arrivò il momento di scartare i regali. Tra quelli più belli, oltre alla macchina, ci fu una splendida cover per il mio iPhone tutta tempestata di brillanti rossi, una maglietta di Chanel rosa ed infine il CD di Tiziano Ferro con autografo direttamente dall’Italia grazie ad Elena.
Poi, Liam, portò la torta. Era tutta al cioccolato. Bellissima. La tagliammo in vari pezzi ed in pochissimi minuti finì tutta!
-Bene, apriamo le danze con la piscina!-urlò Louis.
-Ma fa freddo!-aggiunsi.
-Claudia, per noi non fa mai freddo…
Vidi la gente buttarsi in acqua senza alcun problema, con i vestiti addosso. Portai in salone alcuni asciugamani.
Tutto ad un tratto suonarono al campanello. Era Eleonor.
Mi venne un colpo, il sangue mi si gelò.
-Ciao Claudia, auguri.
Mi porse un mazzo di fiori, bellissimi.
-Posso sapere dov’è Louis?
-Ehi, Claudia, cosa ci fai alla por…Eleonor?!
Merda, era arrivato Louis. Iniziò a piangere. Non sapeva se farla entrare, così uscì fuori.
-Louis, non ti allontanare!
Non feci in tempo a finire la frase, che mi chiuse la porta in faccia. Sentii delle grida.
Meraviglioso.
L’atmosfera della festa si stava facendo strana, molto strana.
Non vedevo più Harry ne Zayn. Li andai a cercare nelle proprie stanze, magari erano a cambiarsi!?
-Zayn!!? Ma che cazz?
-Wooooooooo hooooo!
Stavo per vomitare. Zayn era lì, sdraiato a pancia sotto sul pavimento, senza pantaloni, con tipo quattro ragazze, con una bella bustina bianca. Cos’era? Che cogliona, era droga.
Zayn si stava drogando con quelle. Non riuscivo a ragionare. Mi diressi verso di lui con un passo svelto e deciso.
-Zayn, che cazzo fai?
-Ehi, amica, take it easy!
-Take it easy un corno, brutto deficiente!
-Mi stavo divertendo un po’…
-Ah si? Questo è divertirsi? Beh, bel divertimento del cazzo. Complimenti!
Le lacrime non si trattennero ad uscire. Ero incazzata, ero nera. Il mio compleanno? Perché, stavo festeggiando un compleanno? Quello era un incubo.
Corsi in camera di Harry per avvertirlo. Aprii la porta e lo vidi in lacrime, anche lui, che fissava il cellulare sul pavimento.
-Amore che succede? Zayn si stava drogando e io…
-Mamma è morta.
-…COSA?
-Ha fatto un incidente mentre veniva qui per portarti il suo regalo. Ti aveva comprato qualcosa.
Alzò lo sguardo verso di me.
-Harry…
-No, non parlare.
Qualcuno al piano inferiore urlò spaventato.
-Oh, Cristo.
Scesi di corsa. Elena era per terra. Niall era su di lei che piangeva.
-C-claudia…Elena è…svenuta…non so perché…Io…Oddio aiutatemi!
-Niall stai calmo, spostati.
Cercai di svegliare Elena con tutte le mie forze, schiaffeggiandola e buttandole in viso dell’acqua.
Bel compleanno. Davvero magnifico. Il mio migliore amico si drogava, la ex di Louis era ritornata per un motivo assai misterioso, la mamma del mio ragazzo era morta...Nient’altro?
Un altro urlo, ma questa volta proveniva dalla piscina. Una ragazza guardava in alto ed urlava come una pazza. Mi affacciai per vedere di cosa si trattava.
-Ora mi butto!
-Harryyyyyyyyyyy!
Si voleva ammazzare. Non ce la feci più, stavo impazzendo. Vedere quella scena mi aveva fatto ricordare la morte del bambino che avevo in grembo. Tremavo, non volevo perdere anche lui, l’amore della mia vita. Corsi a più non posso per le scale fino ad arrivare in camera di Harry. Era affacciato completamente alla finestra, era chiaro che voleva buttarsi.
-Ti prego non fare cazzate!
-Mia madre è morta…E’ morta capisci? Ora chi si prenderà cura di mia sorella? Chi?
In quel momento compresi lo stato d’animo di Harry. La donna che lo aveva messo al mondo, che lo aveva cresciuto ora non c’era più. Non avrebbe potuto assaggiare i piatti tipici italiani, non avrebbe potuto assistere al matrimonio dei suoi figli, non avrebbe conosciuto suo nipote.
Vedevo tutta la mia vita affacciata ad una finestra. Vedevo l’unica persona al mondo che mi aveva reso davvero felice, disperarsi. Non riuscivo a resistere. Dovevo dirglielo, assolutamente. Ora Harry era in piedi sul quel piccolo bordo. Merda.
-Harry, non buttarti ti prego! Chi sarà con me? Chi mi verrà a fare le coccole? Chi dormirà nel mio stesso letto?
-Basta, voglio morire.
-Harry! Santo Dio, sono incinta! SONO INCINTA! Aspettiamo un bambino, io e te! Cristo, scendi, ti prego…non lasciarci da soli
Le mie lacrime stavano diventando sempre più pesanti sulle mie guance. Ero convinta che stessero provocando dei grandi solchi su di me.
-Cosa hai appena detto?
-Si, Harry…Katie è con noi!
Mentre cercava di ritornare dentro, inciampò e cadde a terra…Cadde sul giardino.
-Nooooo!
Le urla di tutti non si sprecarono. Harry aveva appena fatto un salto di 6 metri. Pochi? Non credo.
In quel momento, tutto di me svanì. Ero come una rosa con l’ultimo petalo. E quel petalo, cadde insieme al padre di mio figlio. Scesi di corsa le scale, rialzandomi ogni tanto da qualche caduta. Arrivata in giardino, vidi il suo corpo immobile, a terra. Non riuscivo a dire, a pensare, a fare niente di niente. Fu Liam che, nonostante fosse sconvolto quanto me, riuscì a chiamare l’ambulanza che mi portò in ospedale insieme ad Harry.
Quella serata finì terribilmente. Da quello che mi raccontò Niall, Elena si riprese dopo circa 3 ore grazie alla tisana che le preparò Danielle, Zayn, dopo essersi reso conto dell’accaduto, rimase chiuso in camera sua per tutto il tempo. Louis, rientrò a casa piangendo, ma assicurò Niall di stare bene.
 
Io e Liam eravamo in ospedale.
Harry non aprì occhio. Ero preoccupata, non volevo entrasse in coma. Ero in sala d’attesa, con addosso solo quel vestito bianco ed incinta.
-La smetti di fare avanti e indietro? Adesso arrivano i dottori.
-Liam, come faccio a calmarmi?
-Lo so, tesoro, devi resistere.
Vidi arrivare un medico. Gli andai incontro.
-Dottore! Cosa mi dice?
-Harry…
Quell’attesa mi stava uccidendo.
-…Sta bene. Deve solo riposare. Ma ha una frattura al braccio sinistro, dobbiamo fasciarglielo. Questione di ore.
-Santo Dio, grazie…
Entrai nella stanza ed abbracciai Harry che era sveglio.
-Oddio, sei vivo!- dissi piangendo.
-Sì, eccomi…tu come stai? Katie? Era un sogno?
-No, tesoro…Aspettiamo davvero Katie.- sorrisi.
-Posso toccare la tua pancia?
-Certo!
Mi alzai il vestito. Anche se non avevo il ventre gonfio, glielo feci toccare. Quella cosa lo avrebbe reso felice.
-Mamma come sta?
-…
-Ah, l’incidente.
Quella frase mi ricordò il motivo del suo decesso: stava venendo da me per portarmi il suo regalo.
Era colpa mia, allora! Ero stata io a causare l’incidente…Ero io la colpevole!
Non riuscivo a connettere con il mio cervello. Il cuore mi diceva tutto l’opposto. Non sapevo che dire, che fare, cosa pensare. Mi sentivo come in un aula di un tribunale, pronta per essere giustiziata. Era una brutta situazione, senz’altro. 



NOTE:
Okay, eccone un altro...Ora prometto che i prossimi li aggiungo dopo il camposcuola! ahahaha
Spero vi piaccia, in caso....fatemi sapere con una bella recensione!

MI RACCOMANDO, QUANDO TORNO VOGLIO VEDERE TANTISSIME RECENSIONI IN PIU'!
FATE GIRARE I CAPITOLI SU FACEBOOK, TWITTER...DOVE VI PARE!
AIUTATEMI :D


Un bacione, Claudia.

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Capitolo 23
*** CAPITOLO 23 ***



One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Nelle ore successive fasciarono il braccio di Harry e ci dissero che potevamo tornare a casa. Per fortuna tutto era risolto, più o meno. Erano le 5 di mattina, il sole stava per sorgere.
Entrammo ed il salone era in disordine. Bicchieri ovunque, acqua dappertutto. Liam accompagnò Harry in camera a riposare. Mi guardai attorno, ripensando a quelle parole.
 
 
“Ha fatto un incidente mentre veniva qui per portarti il suo regalo. Ti aveva comprato qualcosa.”
 
Tutto ciò rimbombava nella mia testa, come una campana. Mi abbandonai al suolo. Piangevo.
Ero disperata. Continuavo a ripetermi “E’ colpa mia, sono stata io. Perché è morta?”
Le mie lacrime si mischiavano alla mia saliva, i miei occhi si confondevano con un pomodoro e il mio viso sembrava quello di una donna africana, nero.
Sentii delle braccia abbracciarmi, delle mani accarezzarmi dolcemente i capelli e una voce sussurrarmi qualcosa.
-Ci sono qui io. Liam.
La situazione degli altri era penosa. Avevo sempre aiutato tutti ed ora? Ero sola. Anzi, no…C’era Liam. Era l’unico a potermi dare una mano, in quel momento.
-Liam, sono stata io ad uccidere la mamma di Harry! E’ colpa mia…stava venendo qui…
-Non dire così, non sei stata tu. Non lo sapevi…
-Liam…
Il pianto continuo non mi permetteva di parlare. Ero tutta un singhiozzare. Ero traumatizzata. 
Mi sentivo in colpa, mi sentivo vuota. Non riuscivo a tranquillizzarmi. Immaginavo l’incidente e lo collegavo all’aspetto di Harry di quella sera. Poi vedevo lacrime e sangue.
 
Passarono due settimane da quel giorno. Il mio diciottesimo compleanno andò a puttane, ma questo non mi importava. Liam in quei giorni mi dedicò tutto il suo tempo. Facemmo lunghe passeggiate e varie visite dal dottore per controllare la situazione del piccolo. Condividemmo tanti bei momenti anche insieme a Danielle che aiutò a tirarmi su di morale.
Un giorno, mentre eravamo a casa, Liam mi disse:
-Devi smetterla di dire che è colpa tua.
-Non posso.
-Perché, Claudia?
-Perché tutto questo non sarebbe successo se non fossi venuta a Londra, se non avessi fatto l’amore con Harry, se non fossi svenuta al Meet&Great…
-Ma se non fosse venuta qui, io non avrei trovato una ragazza gentile come te.
-Ed io non avrei trovato la mia vera ed unica migliore amica.- disse Zayn scendendo le scale.
-Io non avrei trovato Elena…-aggiunse Niall accompagnato da Elena, appunto.
-Io non avrei avuto un’amica così vera e sincera…Un’amica che avrebbe fatto di tutto pur di vedermi felice…-disse Louis.
-Ed io, io…non avrei trovato l’amore della mia vita, che mi sta per fare il miglior regalo che una persona possa desiderare: un figlio.- mi disse Harry, passandosi la mano del braccio sano tra i capelli ricci.
-Come puoi vedere, senza di te, questa immensa felicità in questa casa, non esisterebbe.- concluse Liam.
-Non è colpa tua se mamma è morta. Era destino.
-Ma io…
-Shhh…-mi disse Harry avvicinandosi a me- Don’t speak. Kiss me.
Oh, le sue uscite in inglese. Quanto mi mancavano…Lo accontentai, come accontentai il mio desiderio di farlo. Scattò l’applauso.
Quando ci staccammo, i ragazzi mi vennero incontro ad abbracciarmi.
-Scusaci se ti abbiamo creato dei problemi, se devi sempre farci da mamma…- mi disse Louis.
-Ci dispiace.-aggiunse Niall.
Quando arrivò il turno di Zayn, lo guardai con estrema delusione.
-Claudia…Perdonami. Mi dispiace di averti deluso. Ero fuori di me. Non ero io.
-Lo so, ma ora abbracciami, scemo.
Quello fu l’abbraccio più bello di quella giornata. L’abbraccio del mio migliore amico che mi stava chiedendo perdono. Lo adoravo.
 
Arrivammo a Giugno. La pancia ora si poteva vedere. Un giorno, Harry e Liam mi accompagnarono a scegliere la culla, mentre Louis e Zayn abbattevano il muro che divideva le loro stanze per creare la camera del bambino. Loro avrebbero diminuito il proprio spazio, lasciando un’altra stanza, affianco a quella mia e di Harry. Niall ed Elena erano sempre amici, ma sapevo che prima o poi sarebbe scattato qualcosa.
 
Era sera. Io ed Harry eravamo sul balcone, su una sdraio abbracciati a guardare le stelle mentre gli altri erano in salone a giocare alla Wii.
-Sai, ricordo ancora perfettamente la prima volta che abbiamo fatto l’amore. Eri stupenda nella tua inesperienza. E lo sei ancora adesso…anche se con qualche chilo in più.
Gli sorrisi.
-Claudia…Sei sicura?
-Certo. Ho capito che siamo pronti entrambi, che quello che ci lega non può sciogliersi.
-Come fai a saperlo?
-Perché ti amo così tanto da poter morire.
Mi baciò dolcemente la fronte. Dopo qualche minuto iniziò a canticchiare.
 
I’ll lift you up, I’ll never stop, you know I’ll take you to another world.
 
Mi aggiunsi.
 
I’ll build you up, I’ll never stop, you know I’ll take you to another world.
Every day, in every way.
I’ll lift you up, I’ll never stop, you know I’ll take you to another world.
 
 
-Scusate l’interruzione…Volevo avvertirvi che questa notte io ed Elena non la passeremo qui.
-Oh, Niall…Dove andate di bello?- chiesi.
-La porto in un posto…- e mi fece l’occhiolino.
-Mi raccomando, se devi…usa precauzioni.
-Certo, Harry. Grazie.
Gli augurammo una buona serata e se ne andò.
Aspettai un po’ per parlare ad Harry delle analisi che avrei fatto il giorno dopo. L’amniocentesi…per vedere di che sesso sarebbe stato il bambino.
-Harry…devo dirti una cosa.
-Dimmi tutto piccola.
-Domani Zayn mi accompagna all’ospedale…Vado a fare le analisi.
-Ah okay.
Non aveva capito, il coglione.
-Stupido…Le analisi per scoprire se sarà Katie o Harren.
-Jesus!
-Cristo.
Ridemmo.
-Beh, ma non posso accompagnarti anche io?
-NO! No…Vado con lui e basta.
-Perché?
-Perché voglio che sia una sorpresa.
-Sei davvero tenera.
Lo baciai dolcemente sulle labbra. Quella notte non rientrammo in casa per dormire.
Ci addormentammo lì.
Nel sonno non molto profondo, sentii Louis che ci veniva a cercare. Quando ci vide mise una coperta su di noi e mi baciò la fronte per poi accarezzare i capelli di Harry.
Quanto speravo che fosse femmina. Il sogno me lo aveva detto più di una volta. Ora doveva solo avverarsi. 


NOTE:
Ecco a voi il 23° capitolo. 
Bene, dopo un pò di giorni potete gustarvelo! 

VI RINGRAZIO TANTISSIMO PER TUTTE LE BELLISSIME RECENSIONI CHE HO RICEVUTO!

e mi scuso se non ho risposto a tutte, ma è un pò impossibile e poi scriverei sempre le stesse cose.
Comunque, sappiate che non passano DI CERTO inosservate!
BENE...ORA SE VOLETE POTETE LASCIARNE ALTRE!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 24
*** CAPITOLO 24 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.









-Claudia…svegliati, dobbiamo andare…- mi sussurrò all’orecchio Zayn.
-Di già? Non posso restare un altro po’ con Harry?
-No, dai…ho messo in moto la macchina.
Mi alzai stirandomi le braccia in alto, muovendo il collo a destra e a sinistra. Poi mi toccai il ventre. Era abbastanza gonfio. Era bellissimo. Poi diedi un bacio sulle labbra ad Harry che non si svegliò.
 
Quando arrivammo all’ospedale, mi sentii cedere le gambe. Avevo avuto sempre paura degli aghi ed ora ne dovevano infilare uno gigantesco nella mia pancia. Aiuto.
-Zayn, portami a casa, non ce la faccio.
-Ma che cosa dici?
-Ti prego, ho paura.
-Smettila.
Mi trascinò per alcuni metri dentro il grande “ufficio”.
-E se poi lo uccidono?
-Ma chi?
-Il bambino!
-Oh santo Dio!-alzò gli occhi al cielo.
-Non voglio.
-Allora…sei venuta qui per te, per Harry e per vostro figlio.
-Sì, ma…
-Ma un cazzo! Detto proprio delicatamente…Ora entri, ti fai questa benedetta puntura o quello che è e scopriamo se è maschio o femmina. PUNTO.
Lo fissai negli occhi, cercando di fargli cambiare idea, ma fu tutto inutile.
Entrammo nella sala dove mi avrebbero prelevato un po’ di quel liquido. Mi sedetti sulla “sdraio” per ordine del dottore. Zayn intanto parlava con l’infermiera per avere informazioni…e forse anche per provarci un po’. Mi si avvicinarono tutti e tre. Vidi una siringa: panico.
-Sentirai solo un pizzico e tutto passerà!- mi disse una donna sulla cinquantina con i capelli rossi.
-Oddio mi sento male…- dissi quasi sottovoce.
Zayn mi guardava facendomi qualche sorriso forzato, provando a farmi tranquillizzare…tutto senza successo. Dopo un paio di secondi, il suo sguardo passò dal mio viso al mio ventre, diventando preoccupato. Un cosino freddo e fino mi attraversò la pancia, succhiando un liquido biancastro. Quando tutto fu finito, rimasi a bocca aperta per poi abbandonarmi sul cuscino e chiudere gli occhi.
-Fatto!- esclamò la dottoressa…o infermiera.
Tirai un sospiro di sollievo accompagnata da quello di Zayn.
-Tra quanto avremo la risposta?
-Io penso tra un’oretta. Potete aspettare in sala d’attesa.
Uscimmo da quella stanza dai muri bianchi. Zayn mi teneva sotto braccio e mi guidava per i corridoi. Avevo una faccia pallida dalla paura. Ero ansiosa, volevo sapere se finalmente la Katie che avevo sognato stava per diventare realtà.
Quando ci sedemmo sulle sedie blu, tipiche dell’ospedale, mi appoggiai sulla spalla del mio migliore amico per chiudere gli occhi e calarmi in un sonno abbastanza profondo.
Sentii Zayn accarezzarmi il viso, cercando di svegliarmi. Quando aprii gli occhi, l’infermiera era davanti a noi, con una cartellina in mano. Mi sorrise.
-Bene, abbiamo due risposte fondamentali.
Due? Ma non doveva essere solo una?
-L’essere vivente dentro di te, signorina, sta benissimo, ottima salute….ed è…
“Ti prego dimmi FEMMINA” mi dissi dentro. Strinsi forte la mano di Zayn, fino a fargli bloccare la circolazione.
-…è femmina. Congratulazioni, genitori.
Scoppiai in un pianto di gioia. Ero felicissima, così tanto da urlare in faccia all’infermiera il nome di mia figlia. Il sogno si era appena avverato! KATIE, SANTO DIO! Era proprio lei che stava crescendo mano mano nella mia pancia.
Poi mi bloccai per riflettere sulle parole che mi aveva appena detto…Genitori?
-Grazie della splendida notizia, ma lui non è il padre…-sorrisi.
-Oh, scusatemi. Sembravate una bella coppia…Mi sono sbagliata.-mi disse mostrandoci un sorriso imbarazzato.
Ci risiamo, io e Zayn. BASTA!
Prendemmo la cartellina con tutte le informazioni e i risultati delle analisi e ci dirigemmo a casa, a bordo dell’automobile. Quando attraversai il ciglio della porta, Harry era immobile davanti alle scale che si mangiava le unghie. Probabilmente mi stava aspettando. Appena mi vide, smise di rovinarsi le mani e mi corse incontro, abbracciandomi.
-Amore come è andata?
-Bene…anche se l’ago mi ha fatto un po’ paura.
-Un po’? Eri praticamente morta!-aggiunse Zayn che salutò Harry con una pacca sulla spalla sinistra, andandosene in camera sua e lasciandoci soli.
-Dai, sono dettagli…
-E allora? Katie o Harren?
-…
Quel silenzio lo torturò.
-Quindi?- alzò la voce spalancando gli occhi verdi. Mi ci persi dentro per alcuni secondi.
-Katie, amore.
-ODDIO SI!- urlò piangendo.
Mi abbracciò con forza. Il suo ventre piatto premeva sul mio gonfio, così lo avvertii di fare piano.
Gli asciugai le lacrime che gli stavano rigando il viso con le mani e sorrisi al suo sguardo felice.
-Sei contento?
-Certo…me lo chiedi pure?
Sfoggiò un sorriso meraviglioso, il più bello che abbia mai visto sul suo volto.
-Stai per diventare papà, Styles!
Mi abbracciò ancora. Quando si staccò, si voltò verso le scale per urlare agli altri di scendere.
Arrivarono in un batter d’occhio ed Harry condivise questa bella notizia con tutti loro.
Louis rimase a bocca aperta cercando di scegliere se guardare me o il nuovo papà. Liam si mise le mani sui capelli mostrandoci tutti i suoi denti; Niall, come al solito, si appoggiò allo schienale del divano per reggersi…altrimenti sarebbe caduto. Elena…beh, la sua reazione fu la più bella. Vedere la mia migliore amica insieme ad uno dei miei più cari amici e idoli, guardarla piangere inginocchiata a terra per la gioia, era tutto così magnifico.
-Tra quanto dovrebbe nascere?- mi chiese lei.
-Beh…mancano più o meno ancora quattro mesi...
-Leggi nella cartellina!
-Nascita stimata per il 7 Novembre.
-Manca ancora tanto…ma calcola che i bimbi fanno un po’ come gli pare!- mi disse Louis credo per farmi diventare di buon umore.
-Ma ragazzi, io non sono triste per questo…L’abbiamo aspettata tanto ed ora è anche giusto che si prenda tutto il tempo possibile!
-Certo! Così Harry può fare ancora più pratica con i bambolotti!-aggiunse Zayn.
Scoppiammo a ridere.
-Non è vero.
-Ma se l’altro giorno ti ho visto che cullavi uno di loro cantandogli More than this.- disse Liam.
-Non dovevi dirlo.
Mentre gli altri si sganasciavano dalle risate, feci una faccia da cucciola indifesa e gli stampai un bacio sulla guancia. I suoi ricci mi accarezzarono per un istante il viso. Sentivo che la nostra bambina avrebbe avuto quegli stessi capelli, pieni di bellezza e movimento.
Arrivò la sera e cenammo tutti assieme. Niall ed Elena erano andati precendentemente a comprare i pasticcini per festeggiare. Quando aprii il pacchetto, sentii un buonissimo odore e notai che tutti quanti avevano la glassa rosa.
-Che cosa tenera!-esclamai.
Ottenni come risposta due fantastici sorrisi.
I dolcetti finirono e ognuno si recò nelle proprie stanze. Quando passai davanti a quella dei due piccioncini per andare nella mia, notai che nel letto di Niall non c’era solo lui…Ma anche Elena!
Sentivo gli schiocchi dei loro baci e potevo affermare che erano alquanto passionali. Decisi quindi di chiudere silenziosamente la porta e di lasciarli al loro piacere. Erano così carini!
Mi infilai quindi nel mio letto, insieme ad Harry che mi stava aspettando.
-Amore, oggi mi sei davvero mancata tanto…
-Ma sono stata via solo la mattina!
-Beh, fa lo stesso.
-Ti amo.
-E io amo te, come amo Katie.
I nostri nasi si sfiorarono dopo un bacio a stampo. Li sfregammo per un po’ di secondi, assaporando i giochi da adolescenti che stavano per finire.
Stessa casa, stessi amici, stessi sentimenti l’uno verso l’altra…ma qualcuno stava entrando nella nostra vita e la avrebbe cambiata radicalmente. Certo, tutto questo non sarebbe finito…ma aumentato. Avremmo avuto più amore nei nostri giorni, i ragazzi si sarebbero divertiti a fare gli zii, Harry ed io a fare i genitori e Katie ad essere amata da così tante persone. 



NOTE:
Finalmente ho partorito il capitolo! Che sudata...ci ho messo tantissimo perchè non sapevo proprio cosa inventarmi, o meglio, come continuare.
Ma adesso eccolo qui! Pronto per essere GUSTATO E RIEMPITO DI RECENSIONI DA VOI, CARISSIMI LETTORI CHE ADORO TANTO TANTO! :D
Vi piace?
Cosa succederà di strano nei prossimi capitoli? Elena è resuscitata (?)... qualcosa le succederà?
Louis? Liam? Danielle? Zayn? Io ed Harry? Niall? BOOOOH!
Farete meglio a seguire la storia!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 25
*** CAPITOLO 25 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.






I giorni passarono in fretta e pian piano si stava avvicinando il momento del parto.
Agosto, mese del mare e del picco del caldo. A Londra, ogni venti metri, si poteva incontrare un gelataio appostato sui marciapiedi, strapieno di ragazzini in fila per prendersi il dolce fresco.
Un mattino mi svegliai piuttosto presto e mi sedetti sul divano, in cerca del telecomando del condizionatore. Il pancione si vedeva molto, era diventato ingombrante! Non potevo allungarmi per apparecchiare, lavare i piatti. La cucina era un posto dove non mi era permesso di entrare. Ai fornelli c’era Louis. Scese Niall dalla sua camera e si sedette affianco a me, con i capelli aggrovigliati e lo sguardo stravolto.
-Cosa ti succede?
-Devo dirti una cosa.
Gli accarezzai una coscia per farlo parlare.
-Sta notte io ed Elena abbiamo fatto l’amore.
-Ahahahah! Bella questa! Aspetta un attimo…avete fatto cosa?
-Si, abbiamo fatto quello.
-Santo cielo, ma è una notizia fantastica!
-Già.- sorrise.
-Avete usato precauzioni?
-Beh, no…
-MA SEI IMPAZZITO?-urlai.
-Dai, stavo scherzando! Certo che le ho usate…Non mi chiamo mica Harry Styles!
-Smettila, coglione.
Scoppiammo a ridere.
Nel frattempo erano scesi tutti gli altri, compresa Elena, che mi si avvicinò per dirmi qualcosa all’orecchio.
-Già so tutto, stupidina!-la bloccai prima che parlasse.
Si limitò a sorridermi e a baciarmi la fronte. Sapevo che tra quei due prima o poi sarebbe successo qualcosa di bello. Speravo nella durata della loro storia e forse questa era la conferma alle mie “preghiere”. Niall si meritava una vera ragazza, che gli tenesse testa…e, grazie al cielo, l’aveva appena trovata.
Mi si avvicinò Harry e mi aiutò ad alzarmi da quel divano.
-Tutto okay piccola?
-Sì… a parte questo pancione indescrivibile!
Lo accarezzò delicatamente partendo da sotto il seno, fino al basso ventre.
Mentre lo faceva, lo guardai. Il suo sguardo mi diceva che era felice e che non vedeva l’ora di conoscere la sua bambina.
-E’ bellissimo.-mormorò.
-Come te!
Un bacio sulle labbra.
Ci sedemmo a tavola, in attesa che Louis preparasse la colazione. Squillò il telefono di casa e rispose Liam.
-Pronto? …Okay, te la passo. E’ per te, Claudia.
-Chi è?
-Ora te lo dice…
La sua faccia non era delle migliori. Risposi alla chiamata.
 
-Pronto?
-Sì? Ciao Claudia, sono Eleonor.
-Ah…ciao.
 
Mi alzai per allontanarmi dalle loro orecchie.
 
-Scusa il disturbo…
-Tranquilla, dimmi tutto.
-Sai, no, che me ne sono andata da Louis.
-Sì.
-Ecco…io lo amo ancora, credimi. Non so perché ho voluto lasciarlo solo.
-Crederti? Spiegami come devo fare, come deve fare.
-Non lo so…Io so solo che per me è tutto.
-Non credo.
-Ti prego…Aiutami.
-Fammi vedere che è vero e forse ti aiuterò. Scusa ma devo andare. Ciao.
 
Le attaccai il telefono in faccia e ritornai dagli altri.
-Allora? Chi era?
-Una mia amica italiana. Non so come abbia fatto ad avere il numero. Pazienza.
-Non ti credo.- mi disse Louis.
-Perché?
-Eri arrabbiata…
Non risposi. Guardai il mio piatto con l’uovo sbattuto fumante. Dovevo o non dovevo dirglielo?
 
Dopo circa due giorni, arrivarono davanti casa due pacchi.
Li portai in salotto: c’era scritto su entrambi “Louis”.
Lo chiamai.
-Cosa sono?
-Pacchi.
-Ma dai? Questo lo avevo capito anche io.
-Aprili.
Mi guardò turbato, ma fece ciò che gli avevo appena ordinato.
Nel primo che aprì c’erano delle foto di quando era piccolo, foto che non avevo mai visto in tutti quegli anni che vivevo lì. Gli scese una lacrima che bagnò il vetro di una cornice.
Nel secondo, c’erano due magliette: una rosa e una blu a righe bianche…o bianca a righe blu.
-Questa è la mia, e quella rosa è di…
-Eleonor?
-Esatto.
-Cosa vuole da me?
-Il perdono. Al telefono quel giorno era lei. Mi stava dicendo che…
Non mi fece finire la frase.
-Dov’è ora?
-Non lo so.
-Claudia…Cosa devo fare?
-Quello che senti tu, Lou. La ami? La vuoi perdonare? Vai da lei. Sei ancora arrabbiato? Dimenticala.
-Io voglio sapere perché se ne è andata da me, perché mi ha lasciato solo quando avevo bisogno di lei e del suo amore.
-Vai e chiediglielo.
-Ho paura.
-Ma di cosa?
-Che poi io pianga.
-Non ti ha mai visto piangere?
-No, mai.
Capii che questo era un grande problema. Louis doveva ancora rompere il ghiaccio con Eleonor, anche se si conoscevano da molto tempo caratterialmente, fisicamente ed intimamente.
Decisi di aiutarlo, nonostante le mie condizioni. Quei pacchi avevano fatto piangere Louis e questa era la conferma che lei era ancora innamorata di lui. Bene.
-Andiamo.
-Dove?
-Da lei.
-Ma tu non puoi guidare così!
-Invece posso. Zitto e sali in macchina.
Chiamai Eleonor per chiederle dove fosse. La sua voce spruzzava felicità, ma le chiesi di mantenere la calma quando avrebbe rivisto l’uomo che ancora l’amava.
-Direzione parco.-dissi.
Quando arrivammo al cancello di ferro, alto, pieno di ghirigori, incrociammo entrambi lo sguardo della ragazza: piangeva. Louis non fece nulla. Non le andò incontro correndo, no. Si limitò a raggiungerla camminando tranquillamente.
-Vado da solo.
-Sicuro?
-Sì, tranquilla.
Mi fermai vicino a un palo della luce, freddo. Guardai tutta la scena.
Louis che era stravolto dal vederla così ma non voleva farlo notare, ed Eleonor che gli si avvicinò abbracciandolo, senza essere ricambiata.
Li vidi staccarsi ed inoltrarsi nel parco, lasciandomi lì, da sola. Non mi sentivo per niente sicura. 






NOTE:
Questo capitolo mi è servito per continuare la storia di Louis che avevo lasciato in sospeso. Come vi sembra?
Vi do un'anticipazione: nel capitolo 26 parlerò sopratutto di Niall ed Elena. Sarà una cosa dolcissima :3
RECENSITE!
Un bacio a tutti/e, Claudia. 

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Capitolo 26
*** CAPITOLO 26 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.


 




Passò circa una mezz’oretta ed ero ancora sola, abbandonata a quel palo come un cagnolino.
Passarono tre ragazze con delle magliette molto colorate, con delle scritte. Non ci feci subito caso, ma quando mi si avvicinarono, notai che erano delle fans.
-Ma..ma..ma..
-Ciao, ragazze!-dissi sorridendo.
-Ma tu sei Claudia? E sei…incinta?
-Si sono Claudia e sono inc...
Mi guardai il ventre. Eh sì, era proprio gonfio. Urlarono.
Non sapevo se era una bella cosa o meno, non sapevo se potevano sapere qualcosa di tutto ciò.
-Possiamo fare una foto?
-Mah, veramente io…
-Ragazze, scusate, potete andare via?
Santo Dio, era arrivato Harry.
-Harry, Harry, Harry! Una foto, un autografo!
-Okay, ma veloce veloce!- rispose loro spostandosi i capelli tutti da una parte.
Era sempre così dolce con le fans. Non diceva mai di no, mai. Lo ammiravo per questo.
-Ma aspetti un bambino da lei?- gli chiese una mentre firmava un poster.
-Ehm…-mi guardò. Cercava di trovare una risposta da dare a quelle ragazze. Non sapevo se ne volesse una affermativa o negativa. Decisi di farmi suggerire dal cuore. Okay.
-Si, aspettiamo un bambino. Ma non lo dite a nessuno, vi prego. Oggi metteremo la notizia anche su Twitter. Siete le prime a saperlo! Acqua in bocca.
Sapevamo entrambi che l’acqua sarebbe traboccata. Quando se ne andarono, Harry mi abbracciò fortemente, facendo attenzione al mio pancione.
-Perché sei qui da sola? Liam mi ha detto che…
-Sì, gli ho inviato un messaggio per dirvi dove ero. Louis è con Eleonor.
-Eleonor?
-Già…a quanto pare si è pentita. Stanno parlando.
-E tu sei qui.
-Non mi sembra difficile capirlo.
-Stupida.- mi rispose con una linguaccia.
-Cosa facciamo ora? Li andiamo a cercare?
-Io veramente mi sto sentendo male con questo caldo.
-Santo Dio, lo uccido.
-Dai tranquillo…e soprappensiero. Comprendilo.
-Ce la fai a venire con me?
-Sì, andiamo.
Ci dirigemmo al centro del parco, dove pensavamo di trovare i due ragazzi. Così fu.
Erano seduti su una panchina a piangere e a parlarsi. Louis, che era di spalle a noi, si era sciolto e accarezzava il viso di Eleonor che luccicava grazie al riflesso dei raggi del Sole sulle sue lacrime un po’ nerastre. Quando lei ci vide, lo avvisò e si voltò per dirci di aspettare cinque minuti.
-Cosa dice?
-Di aspettare.
-Ancora?
-Zitto, falli chiarire per una buona volta.
Ci sedemmo sull’erba fresca. Si sentiva il profumo dei fiori. Harry ne raccolse uno per infilarmelo tra i capelli. Aveva uno sguardo sereno, mi piaceva. Approfittammo di quel tempo per parlare un po’ di quello che ci sarebbe capitato.
-Allora, papà Styles…sei pronto?
-Prontissimo, e tu?
-Sì, ma ho paura.
-Ci sarò io con te, ti terrò la mano, assisterò a tutto. Se lo vuoi…
-Certo! Ti voglio con me, per sempre.
-Ci sarò, per sempre.
Un bacio lieve interruppe quelle promesse. Venimmo raggiunti dai ragazzi, che si tenevano per mano.
-Tutto risolto?- chiesi.
-Sì…Io ed Eleonor…ricominciamo da zero.- mi disse Louis sorridendo.
-Scusami Claudia se ti ho creato dei danni…mi dispiace.
-Tranquilla, è tutto okay.- sorrisi.
Ci dirigemmo quindi in macchina per tornare a casa. Nel tragitto, Eleonor mi chiese della gravidanza, se avevo bisogno di qualcosa. Fu molto carina.
Quando arrivammo, feci fatica a scendere, così Lou mi aiutò.
-Ecco principessa…fai attenzione o mia nipote rischia di farsi male.
Aveva ancora una lacrima sul viso, così gliela asciugai con due dita.
-Tua nipote sarà felicissima di averti accanto, non farle mai mancare nulla, ti prego.
Mi diede un bacio sulla fronte.
Appena varcai la soglia di casa, vidi Niall sgranocchiare alcuni biscotti al cioccolato insieme ad Elena.
-E’ permesso?
-Vieni pure!- mi urlò.
-Louis e Eleonor…sono qui.
-Luois e chi?
-Ehi, Niall!- gli disse.
-Eleonor! Ciao!
Si abbracciarono. Nel frattempo scesero anche gli altri, con Danielle.
Eravamo tutti una famiglia adesso. Solo a Zayn mancava la ragazza giusta. Non ne voleva mai parlare. La stava aspettando e non voleva far tutto di corsa, giustamente.
-Claudia, puoi seguirmi un attimo?-mi chiese Elena.
-Certo. Scusatemi, torno subito.
Ci spostammo in camera sua, loro.
-Senti…io e Niall stiamo insieme.
-Che bella cosa!
-Sì…Però qui siamo in troppi ormai. Poi io sono arrivata da poco e voi siete così uniti. Insomma, volevo chiederti se per te andrebbe bene comprare la casa qui di lato a questa. Sono praticamente attaccate. Non voglio disturbare. Io e Niall siamo d’accordo.
-Ma poi non staremo più insieme come una vera famiglia!
-Si ma tu ed Harry avete bisogno di una stanza per Katie e quella che avete creato e davvero troppo piccola per lei.
-Sicura?
-Al 100%. Niall dovrebbe averlo detto agli altri.
-Si ma la colazione, pranzo e cena la dovete fare qui.
-Ovvio!
Ridemmo e ci abbracciammo, come non facevamo da tempo.
-Cazzo, è ingombrante questa cosa!
-Troppo…
Ridemmo ancora. Poi tornammo in salone. Elena e Niall andarono in camera loro, per farci parlare di questa nuova situazione che si stava creando.
-Allora…cosa ne pensi?
-Beh…io dico che in parte hanno ragione. Ma gli ho obbligati a mangiare qui.
-Brava, hai fatto bene.-mi disse Louis.
-Niall ha detto che la loro stanza sarà di Katie…E quell’altra allora?
-Scusate se mi intrometto…So che Liam e Louis hanno sempre avuto un gran disordine in camera loro. Magari la possono usare come cabina armadio.
-Ottima idea!-dissi ad Eleonor.
 
NIALL
 -Secondo te cosa stanno dicendo?
-Che va bene…Ma i soldi chi ce li da, tesoro?
-Ce li ho io.
Risposi così. In realtà non avevo quasi nulla. In quel periodo stavamo solo registrando e i soldi non erano poi così tanti come si pensava che fosse.
-Horan…
-Dimmi dolcezza.
-Sei speciale.
-Anche tu.
-Dopo quella notte…non so, mi si è aperto un mondo nuovo.
-Sei la ragazza che aspettavo da una vita. Davvero, sei unica.
La vidi che si stava commuovendo. Era così bella, buona, delicata. Me la sarei mangiata!
Ci sdraiammo sul letto, abbracciati. Il condizionatore era acceso e l’ambiente era fresco.
Ci baciammo per non so quanto, furono dei baci splendidi. Non avevo mai baciato così una ragazza. Mi sentivo diverso, molto diverso. Non ero lo stesso Niall James Horan di sempre. Ero cambiato, come era cambiato Harry quando portò Claudia a Londra. Mi stavo innamorando?
 
CONTINUA CON NIALL






NOTE:
Oh, eccoci qui! Scusate, nell'altro capitolo ho detto una balla...Da ora in poi si parla sopratutto di Niall ed Elena. 
C'è una bella evoluzione della cosa, anche per quanto riguarda la storia di Claudia ed Harry. 
Anche Zayn si troverà davanti ad una svolta totale e dovrà solo capire se accettarla o meno. Okay, mi ho messo un pò di suspance, ma è quello che vi serve!
Dunque, RECENSITE IN TANTISSIME/I!
Un bacione grande grande, Claudia.

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Capitolo 27
*** CAPITOLO 27 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.






Alla fine, ci addormentammo senza pranzare. Eravamo distesi sul letto, mano nella mano, con il viso rivolto verso il soffitto.
Non avevo un sonno profondo, infatti potevo sentire il suo respiro leggero. Tutto ad un tratto, guardai il mio orologio: erano le 16.30!
Svegliai Elena con un lieve bacio a stampo. In quell’istante, tutto intorno a me si bloccò.
Sentivo solo il mio cuore battere più forte del solito e avevo un gran caldo.
La baciai di nuovo. Il calore aumentava e il battito era sempre più veloce. Ancora un altro bacio e si svegliò.
Mi guardò con quei suoi occhi profondi, luccicanti. Mi sorrise. E lì non potei far altro che baciarla ancora ed essere ricambiato con la stessa foga che avevo messo io. Quel momento si stava riempiendo di passione.
Decisi allora di provare a vedere cosa sarebbe successo se le avessi calato la spallina del top. Niente. Se lo fece togliere.
Già avevamo fatto l’amore una volta…Ma pensavo che per lei fosse solo un ricordo. Invece no. Sentii le sue mani percorrermi la schiena, per poi alzarmi la maglia verde, togliermela e lasciarla sul pavimento. Anche i nostri pantaloni finirono lì. L’unica cosa che ci copriva minimamente era la biancheria , che presto avrebbe fatto compagnia agli altri capi d’abbigliamento. Grazie a Dio, la porta era chiusa!
Quella fu la seconda volta che lo facemmo. Sentivo qualcosa dentro di me che stava pian piano crescendo e che ora doveva esplodere, ma non sapevo cosa.
-Niall…
-Sì?
Mi guardò. I suoi occhi erano lucidi. Mi ero fermato, ma non sapevo cosa volesse dirmi.
-No, niente…
-Dai!
-…Sei bellissimo.
Mi passò una sua mano tra i capelli.
-Tu lo sei.
Le nostre labbra si toccarono per qualche secondo. Ripresi a muovermi sopra di lei, che chiuse gli occhi dolcemente, in segno di piacere.
 
ELENA
 Niall sapeva come prendermi. Mi faceva ridere, divertire, ragionare quando sapeva fare il saggio…Ma soprattutto, sapeva farmi scoprire il piacere di stare con una persona. Non ero fidanzata da un bel po’, poi quando arrivò la sua prima telefonata capii che era la volta buona. Ormai stavamo insieme da tempo. Certo, non era tanto come quello di Harry e Claudia…ma era speciale.
Sapevo che comprare la casa affianco era stata una buona idea. Almeno avremmo avuto la nostra privaci ora che la famiglia si stava allargando.
E poi, Niall era molto timido. Già era abbastanza difficile avere un po’ di intimità con gli altri in giro per casa, figuriamoci quando sarebbe arrivata Katie.
Pannolini , biberon, ciucci, giocattoli, pappine, minestrine e roba varia.
Oh, quanto desideravo vedere la mia nipotina nascere! I ragazzi mi avevano già coinvolto per il regalo. Non sapevo di cosa si trattasse, in realtà, ma avevo dato la mia partecipazione.
Ritornando a Niall…Era la prima volta che mi sentivo in quel modo. Qualcosa era nato, qualcosa di unico. Mi stavo innamorando?
 
CLAUDIA
 In salone faceva davvero caldo. Avevamo mangiato per pranzo solo qualche arancia. Mi tolsi la camicia extra large che avevo addosso e poggiai le mani sul mio ventre. Harry era seduto affianco a me, come lo era Louis.
-Ma i soldi ce li hanno?
-Niall mi ha detto di si…Ma non gli credo. Non siamo nemmeno in tour! Dove li trova?
-Per terra.- disse Harry.
Ridemmo.
-Dobbiamo aiutarli. Facciamo una colletta!
-Giusto…
-SANTO CIELO!- urlai.
Tutti mi fissarono con gli occhi sgranati. Harry mi mise una mano sulla spalla.
-Cos’hai?- mi chiese Zayn
-Lei…si è mossa!
-Lei chi?
-Katie.
-Cosa?
-Sì! Ve lo giuro, si è mossa.
-Ma è impossibile!
-Lo giuro, davvero…Era come un pesciolino in una vaschetta. E’ stato bellissimo.
Stavo lacrimando. Ero emozionata. Eleonor mi guardò con uno sguardo comprensivo e mi porse un fazzoletto, dandomi poi una carezza sul viso.
-Ragazzi ma che ore sono?
-Mmmmh…le 18.00-dissi.
-E’ tardissimo! Dobbiamo andare dal manager!
-Jesus…
-Dai, metti in moto, Liam!
-Corro!
Si alzarono tutti di scatto ed uscirono dalla porta d’ingresso. Anche Eleonor andò con loro.
Dopo qualche minuto rientrò Harry.
-Cosa hai scordato?
-Due cose importanti. Aspetta.
Salii le scale e lo sentii bussare alla porta di Niall ed Elena.
 
NIALL
 Toc toc…
 
-Chi potrà essere?
-Non lo so…uno dei ragazzi.
Mi alzai dal letto con addosso le mutande che avevo ripreso dal pavimento. Elena era vestita con la biancheria e una maglietta.
-Harry!
-Cazzo, Niall…dobbiamo andare! Vestiti, ti aspettiamo fuori in macchina.
-Oddio, il manager! Arrivo.
Chiusi velocemente la porta per poi dirigermi all’armadio in cerca di qualcosa di decente che, stranamente, trovai subito.
-Dove vai?
-A lavoro…
-Esagerato!
Risi insieme a lei.
Mi avvicinai al suo viso e le diedi un bacio sulle labbra per salutarla.
-Torno dopo cena.
-Fai attenzione.
-Tranquilla, amore.
-…Eh?
Ops. Avevo detto “amore”? Non mi era mai capitato di chiamare così una ragazza, la mia ragazza.
Cavoli, qualcosa era successo per davvero. Sì, mi ero innamorato. Lo capii dal battito del mio cuore che a quel “Eh?” si bloccò, in cerca di inviare al cervello qualcosa da farmi dire.
Non potevo spiegarle in quel momento.
-Sì…Amore. Ti spiego questa sera.
Non le feci iniziare una frase che uscii immediatamente dalla porta, socchiudendola.
 
CLAUDIA
 Harry scese e mi si avvicinò.
-Una cosa importante l’ho fatta: ho chiamato Niall. Torniamo dopo cena, quindi non aspettarmi.
-Okay.
-Manca la seconda cosa…
Mi baciò lentamente le labbra a stampo, per poi coinvolgermi in un bacio passionale ma non aggressivo.
-Questa. Ti amo, piccola.
-Anche io, tesoro. Stai attento.
-Mi sembri Elena! Ahahahaha!- disse Niall scendendo le scale mentre si infilava una giacca leggera.
-A dopo, mammina…-mi disse.
-A dopo, coglioni!
Uscirono di casa, chiudendosi la porta alle spalle. 





NOTE:
Ve l'avevo promesso che a Niall ed Elena sarebbe successo qualcosa...ed eccovi accontentati! Ahahaha
Ma dovete aspettare l'altro capitolo, il prossimo, per vedere davvero gli effetti. 
Allora? Cosa vi sembra? Fa schifo vero? Va beh, io ci provo :D
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 28
*** CAPITOLO 28 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Dopo qualche minuto vidi Elena recarsi in salone, dove ero io, con addosso una maglietta blu…di Niall.
-Ehi!
-Ehi…
-Cosa ci facciamo qui, tutte sole?
-Sono andati da un manager…o qualcosa del genere.
-Già…-pochi secondi di silenzio-…Festa?
-Che festa sia!
Io ed Elena ci capivamo al volo, eravamo come sorelle.
Mentre ci recavamo in cucina per prendere qualcosa da mangiare, Elena assunse uno sguardo turbato e pensieroso.
-Cosa c’è?
-Devo dirti una cosa…una confessione, più che altro.
-Certo, dimmi tutto.
Prendemmo una busta di patatine per lei e qualche carota per me.
-Niall prima mi ha chiamata “amore”.
-Cosa?
-Esatto… “amore” .
-Oh merda! Ma lo avete fatto?
-Sì, ed è stato splendido.
-Santo cielo…
-Smettila di dire queste cose! Non è mica successa una tragedia!
-Hai ragione, però è la prima volta che sento dire certe cose su Niall…è così timido.
-Vero? Ci ho pensato anche io.
Passarono due minuti di silenzio. Anzi, non c’era silenzio. Sentivo Elena sgranocchiare alcune patatine. Era golosa di quel cibo.
-Credo di essermi innamorata.
-Wow…delle patatine? Già, sono buonissime.
-Ma che dici…Innamorata di Niall.
La guardai sbalordita.
-Cosa hai appena detto?
-Amo Niall, Claudia.
-Sicura di quello che stai dicendo?
-Mai stata più sicura di così. Giuro.
-Oh mio Dio.
-Claudia!?
-Okay, scusa. Ma…lui lo sa?
-No. Però penso che ricambi…mentre lo facevamo sentivo il suo cuore andare a mille.
-Quello è normale…sai, deve muoversi sopra di te!
-Ma va?  …Però era diverso, non so spiegarti. Io quando lo vedo…mi sento unica al mondo. Quel suo sorriso e quel suo sguardo da bimbo. I capelli biondi, morbidi, gli occhi azzurri. E’ perfetto.
Misi una mia mano sulla sua fronte, per prenderla in giro.
-Stupida. Dico sul serio.
-Dai…Ti credo. E secondo me…dovresti dirglielo.
-Davvero? E se non ricambia?
-Dai, parliamo onestamente. Ti ha chiamata “amore”, ultimamente da quando sei nella sua vita non fa altro che sorridere. Mangia più di prima e questo vuol dire che sta bene. Perché non dovrebbe?
-Hai ragione…Sta sera, prima di addormentarci gliene parlo. Speriamo mi vengano le parole giuste.
-Qualsiasi frase userai, sarà la più bella che lui abbia mai sentito, fidati.
-Grazie, ti voglio bene.
Ci abbracciamo a lungo. Era sempre bello poter aiutare un’amica che ti era vicina in quel momento delicato. Lei c’era comunque, in qualsiasi situazione. La adoravo.
 
 
NIALL
Ero in macchina con gli altri. Liam stava guidando molto bene e stranamente rispettava i limiti di velocità. Mi sentivo formicolare lo stomaco, come se dovevo dire qualcosa. In effetti era così…ma non sapevo con chi confidarmi. Ero seduto dietro al posto del conducente, così mi voltai verso destra e vidi Harry. Lui sarebbe stato il mio diario segreto per quel viaggio, andata e ritorno.
-Harry… posso dirti qualcosa?
-Che genere?
-Una cosa seria…molto. Ti è già capitata e potresti comprendere meglio degli altri.
-Sputa il rospo.
-Beh…ecco…prima io ed Elena l’abbiamo fatto e mi è capitata una cosa strana.
-Non…funzionava?
-Ma cosa dici!? Fammi finire di parlare.
Era sempre il solito pervertito. Mi chiedevo come Claudia riuscisse a sopportarlo.
-Dicevo…ho sentito il mio cuore battere più forte del solito. E quando la baciavo…mi sentivo in paradiso. Mentre mi vestivo per raggiungervi, poi, l’ho chiamata “amore” spontaneamente. Ed è la prima volta!
-Beh…si, in effetti è una cosa anomala per te..
-Credo di essermi innamorato.
-Mmmmh…prova a pensare come potr…Innamorato?
-Sì…altrimenti non si spiegherebbe.
-Oh santo cielo, è una cosa molto bella!
-Ma ho paura.
-Perché?
-Ho paura di non essere ricambiato e di rimanerci male, un’altra volta.
-Hai provato a parlargliene?
-E quando?
-Ah, già…Fallo quando torniamo.
-Pensi?
-Certo che si.
 -Grazie, sei un vero amico.
-Di nulla,  bro.
Lo abbracciai nello spazio che la macchina mi poteva permettere.
Mi rigirai dalla parte del finestrino, contento, soddisfatto ed ansioso di tornare a casa.
 
HARRY
 Quando tornammo a casa, trovai in salone solo Elena che guardava un film in tv.
-Claudia?
-Ehi, ciao! E’ sotto la doccia…
-Okay, grazie.- le sorrisi.
Salii le scale per poi entrare in camera mia e di conseguenza nel bagno. La sentivo che canticchiava One Thing. Aprii piano la porta e la richiusi silenziosamente. Le tende della doccia erano chiuse, potevo vedere solo la sua immagine nera, stupenda. Si stava lavando i capelli. Era di profilo, quindi si vedeva bene la pancia gonfia. Le feci una foto con il mio iPhone e la misi come immagine di sfondo. Era bellissima.
Cantava:
Shot me out of the sky, you’re my kryptonite…
 
Mi aggiunsi.
You keep making me weak, yeah, frozen and can’t breathe.
 
-Harry!
-Shh…continua a cantare insieme a me.
 
Something’s gotta give now, ‘cause I’m dying just to make you see that I need you here with me now, ‘cause you’ve got that one thing.
 
E proseguimmo fino a finire tutta la canzone per poi cantarne un’altra: More than this.
 
LOUIS
Eravamo appena tornati ed eravamo stanchissimi. Quando entrai in casa, Harry era già di sopra. C’era solo Elena sul divano che presto fu raggiunta da Niall per essere abbracciata e coccolata.
Avevamo accompagnato Eleonor a casa sua. Sì, eravamo tornati insieme. Riuscì a spiegarsi perfettamente. E poi, anche se quello che diceva non avrebbe avuto senso, l’avrei perdonata comunque.
Salii anche io in camera e passai davanti a quella dei due futuri genitori. Sentii Harry cantare insieme  a qualcuno, così mi avvicinai al bagno, luogo dal quale provenivano le voci. Mi misi ad origliare, anche se sapevo che era maleducazione.
L’altra meravigliosa voce era di Claudia. Stavano cantando One Thing.
Pensai che quella era una scena rara, di solito lei non cantava mai. Così decisi di chiamare gli altri per far ascoltare le loro voci messe insieme.
-Ragazzi, sentite che spettacolo.
 
So get out, get out, get out of my head and falling into my arms instead.
I don’t, I don’t, don’t know what it is but I need that one thing.
So get out, get out, get out of my mind and come on, come into my life.
I don’t, I don’t, don’t know what it is but I need that one thing and you’ve got that one thing.
 
-Già…Sono meravigliosi.
-Aspetta, aspetta…ora stanno iniziando More than this.- ci fece notare Liam.
 
I’m broken…do you hear me?
I’m blinded ‘cause you are everything I see.
 
-Senti come ha attaccato Claudia…Brava!
 
When he opens his arms and holds you close tonight, it just won’t feel right.
‘Cause I can’t love you more than this, yeah.
 
-Harry, come al solito, il suo pezzo non lo sbaglia mai.
-Ma se gli facciamo incidere un disco?-propose Elena.
-E cioè?
-Un disco con le canzoni di Up All Night ma cantate solo da loro. Che ne dite?
-E’ una bella idea. Mi piace!-dissi entusiasta.
Continuammo ad ascoltarli ed a fare qualche commento. L’idea del disco era molto carina, gliene dovevamo parlare. Claudia avrebbe subito rifiutato, ma dovevamo convincerla. Si sentiva, nelle loro voci, la voglia di stare insieme per sempre, l’amore, la voglia di avere Katie tra le loro braccia e cullarla. Anche se io ero il più grande fra di loro, mi sentivo un po’ bambino a vederli insieme. Sembravano i miei genitori. Soprattutto Claudia, che fu così dolce fin dal principio.
Finirono di cantare e quel silenzio poteva farci scoprire. Uscimmo immediatamente dalla loro camera. Ognuno si diresse verso la propria per andare finalmente a riposare. Niall prese per mano Elena.  





NOTE: 
Mi rendo conto che ci ho messo un pò a postarlo...Ma eccolo qui in tutta la sua bellezza! Ahahahahahahaha!
Che ne pensate?
VI AVVISO! La FF è quasi al termine. Mancano alcuni capitoli, direi sette o otto e tutto finirà!
Eh si, mi dispiace! Ma avete anche l'altra FF!
E poi, FORSE, ne inizierò una nuova, su una BROMANCE dei ragazzi. Che dite? Su chi la dovrei fare?
Ecco le opzioni:

Harry-Louis (LARRY)
Niall-Liam (NIAM)
Harry-Zayn (ZARRY)
Niall-Zayn (ZIALL)
Liam-Zayn (ZIAM) 

Queste sono le possibili. Io sono indecisa tra LARRY ( la mia preferita ) e ZIALL. Devo decidere...Mi aiutate?

SPERO, COMUNQUE, CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO! AL PROSSIMO!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 29
*** CAPITOLO 29 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.






Uscii dalla doccia infreddolita ed Harry mi passò l’accappatoio.
-Hai una voce molto bella.
-Davvero?
-Sì.
Mi baciò.
-Posso toccare?-mi chiese guardando il mio ventre.
-E me lo chiedi pure? E’ anche tua figlia.
Sorrise e appoggiò delicatamente le sue mani sulla mia pelle umida. Chiuse gli occhi.
Gli spostai il ciuffo di capelli ricci che si era messo proprio davanti al suo viso.
-Quand’è che potrò sentirla muoversi?
-Credo tra un paio di mesi o tre…bisogna essere pazienti.
-Lo sarò.
Mi aiutò ad infilarmi i vestiti ed andammo a dormire. Chissà se Elena stava parlando con Niall.
 
HARRY
Quando toccai la sua pancia, mi sentii più vivo. Non riuscivo a credere che dentro di lei ci fosse il frutto del nostro amore. Quando la guardavo, il mio cuore accelerava. Era la mia luce. Quei suoi occhi mi ipnotizzavano ogni volta che li incontravo.
Non sapevo come domare il sentimento che provavo nei suoi confronti. Le avevo fatto milioni di regali, ma questo ovviamente non poteva dimostrare niente. Decisi quindi, di darmi da fare sul serio, realizzando le cose che le avevo detto, promesso. La mattina seguente mi sarei alzato e sarei andato dritto dritto alla prima gioielleria di Londra. L’avrei trovata, anche senza cartina o gps. Dovevo.
 
ELENA
-Ehi, hai sentito che bravi che sono stati?
-Già…la tua idea, poi, mi è piaciuta molto! Domani gliene parliamo…
Tremavo. Dovevo dirgli tutto. Mi spostai i capelli lunghi da una parte, arrotolandoli. Il mio sguardo era basso sul pavimento, mentre quello di Niall era rivolto verso di me.
Una sua mano mi alzò il viso dal mento e mi avvicinò alle sue labbra, facendomi baciare dal ragazzo più bello dell’Universo. Era amore, cavolo.
Mi staccai, il mio cuore batteva a mille, dovevo prendere coraggio e parlare.
 
NIALL
Il suo corpo mi mandava dei piccoli messaggi, tremando. Non sapevo cosa volesse dirmi, ma qualsiasi argomento avrebbe trattato…dovevo parlarle anche io. Interromperla dicendo che l’amavo? Bella trovata, ma non andava. Ci voleva qualcosa di classico ma allo stesso tempo di originale. Era difficile sorprendere le donne, ma volevo superarmi con lei. La baciai prendendole il viso. Poi si staccò e i suoi occhi mi fissarono. Respirò profondamente…
 
ELENA
-Devo parlarti.
-Ah…
-Ti prego, sediamoci.
Okay, un passo era fatto.
-Prima, quando mi hai chiamata “amore”…
-Sì…?!
-Beh, ecco…sono diventata la ragazza più felice del mondo. E…
-Devo dirti qualcosa anche io.
-Uhm…
-Vai avanti.
Mi sorrise.
-Ecco…Io…penso che il nostro, oramai sia…
 
NIALL
“Amore”, ti prego…Dì “AMORE”!
 
ELENA
-Sia…amore.
Lo vidi tirare un sospiro, di sollievo forse.
-Ma ora dimmi tu…
-Beh, anche io volevo dirti questo.
Chiuse gli occhi e incrociò le mani. Prese un bel po’ di ossigeno e ci riempì i suoi polmoni.
-Sai, ti ho chiamata così perché ho capito che come te non esiste nessuna. E’ la prima volta che dico certe cose ad una persona e questo vuol dire che sei speciale per me. Elena io credo di amarti. Credo di essermi innamorato di te.
Morta.
 
NIALL
Diamine, glielo avevo detto! Mi ero letteralmente tolto un bel peso. Ora ero libero di dimostrare i miei sentimenti verso di lei. Ma…non mi aveva ancora risposto. Si era solo abbandonata sul letto, all’indietro.
 
ELENA
-Santo Dio…
-Cosa c’è? Ho detto qualcosa che non va?
-Ma cosa dici! Hai detto tutto quello che volevo sentirmi dire.-dissi tirandomi su e prendendogli il viso per poi avvicinarlo al mio e baciare le sue labbra fino a rimanere senza fiato.
-Niall James Horan…Ti amo anche io!
Le lacrime non riuscirono a trattenersi. Ero talmente emozionata che non riuscivo a controllare i movimenti del mio corpo. Niall mi abbracciò forte.
-Ricambio tutto quello che hai dentro, amore.-gli dissi.
Anche io, finalmente, mi ero sbloccata.
Ci guardammo negli occhi per un po’, tra un sorriso e l’altro.
-Non vedo l’ora di vivere insieme, da soli.
-Nemmeno io!-gli risposi.
 
ZAYN
Ero sdraiato sul letto e stavo ascoltando un po’ di musica con il mio iPod.
Pensavo a Claudia che mi era stata così vicina, sempre, sin dal primo momento.
E poi, pensai al suo volto quando mi vide con la droga in mano, distrutto.
Non era giusto. Dovevo fare qualcosa per lei. I regali non bastavano e nemmeno le parole.
Era un mio dovere, praticamente. Mi rigirai nel letto centinaia di volte per trovare la giusta posizione. Riflettei…Tanto.
Cavoli, stavo per diventare lo “zio” di sua figlia…E lei stava quindi per partorire!
Dovevo starle accanto, più di quanto potevo. Se lo meritava, se lo meritava davvero.
Il cellulare si illuminò. Era un messaggio da un numero che non conoscevo.
 
Ehi, ciao Zayn. Non so se ti ricordi di me. Insomma, hai fatto strada eh? Sono contenta.
Che ne dici se domani ci vediamo al bar del parco?
Direi…per le 11.30, così se vuoi mangiamo insieme. Aspetto tue notizie, Emma.
 
Ricorda che sei padrone della tua vita.
 
Emma…Non mi ricordavo chi fosse, ma l’ultima frase che aveva scritto mi era familiare.
Ci pensai a lungo, ma decisi di andare a dormire e rimandare al giorno dopo. Ero troppo stanco.
 
CLAUDIA
Quella mattina era molto calda. La mia pancia non mi permetteva di vedere i miei piedi. Mi alzai e mi infilai solo un paio di pantaloncini ed una canottiera. Mi diressi in cucina per vedere se qualcuno, gentilmente, mi aveva preparato la colazione. Liam fu il gentiluomo.
-Buon giorno mammina!
-Ehi, Liam…-gli diedi un bacio sulla guancia.
-Come va?
-Non mi lamento.- sorrisi al suo sorriso.
-Zayn?
-E’ uscito.
-Uhm…Harry?
-Anche.
-Sono insieme?
-No, non credo.
-Niall? Elena? Louis? Possibile che in questa casa ci siamo solo noi due!
-Niall ed Elena sono ancora in camera e Louis e con Eleonor.
-Oh, meno male…almeno siamo in quattro!
Mi porse una spremuta e una fetta di torta al cioccolato.
-Chi l’ha fatta?
-Danielle…E’ solo per te, mi ha detto.
-Che dolce! Dopo viene?
-Sì…
-Successo qualcosa?
-No, tranquilla.- mi sorrise.
Non mi tranquillizzai affatto, come al solito. C’era qualcosa di strano nel viso di Liam. Non lo avevo mai visto così. Decisi di aspettare l’arrivo di Danielle per parlarne.
Nel frattempo mi arrivò un messaggio di Harry:
 
“Amore quando torno devo dirti una cosa, niente di grave. Ti amo.”
 
Niente di grave. Di lui potevo fidarmi almeno? 






NOTE:
Wow...era da tanto che non pubblicavo. Beh, cosa ne pensate? Da questo capitolo in poi ce ne saranno molti per i vari passaggi fino ad arrivare alla FINE!
Aahahahahahahaha sisi, alla fine.
Dai, tanto c'è anche l'altra FF e poi ne comincerò una nuova su LARRY :') Emozionate? IO SI U.U
Bene, come al solito, fatemi sapere se volete altri leggeri dettagli.
RECENSITE!
Un bacio, Claudia.

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Capitolo 30
*** CAPITOLO 30 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.


 






Nell’arco di 40 minuti, Danielle arrivò da noi.
-E’ permesso?
-Ehi, vieni pure!- le dissi.
Mi abbracciò lasciandomi un bacio sulla guancia. Guardò Liam e poi mi chiese di accompagnarla in qualsiasi camera libera, voleva parlarmi.
-Claudia io…
-Cos’è successo con Liam?
-Abbiamo litigato.
-Perché?
-Perché…Un po’ di tempo fa ho aggredito una fan per la strada e Liam da quel giorno non mi ha più parlato.
-Ma come? A noi…
-Forse vi avrà detto che non era successo nulla, sai, per la tua condizione.
-Ah…
-Ma il fatto è che io lo amo davvero tanto e quel giorno ero strana e..
-Tranquilla, ho capito. La cosa più semplice è parlagliene. Digli tutto quello che stai dicendo a me. Sono sicura che capirà.
-Dici?
-Certo, forza. Sbrigati a scendere e raccontagli tutto.
-Grazie mille!
Mi sorrise e corse in cucina. Io mi sdraiai sul letto di Zayn. Il condizionatore nella sua stanza era sempre troppo alto, ma non mi andava di alzarmi e modificare la temperatura, così presi una coperta che era vicino a me e me la misi sopra. Andai a rileggere il messaggio di Harry. Chissà di cosa voleva parlarmi. Mah…
 
HARRY

Avevamo fatto una breve pausa. L’incontro sarebbe ricominciato dopo circa una mezz’ora. Stavamo organizzando alcuni concerti, in modo tale che le fans ci avrebbero dato una somma scelta da loro per aiutare Niall e Elena a comprare la casa. Così avremmo ufficializzato la loro storia e reso finalmente e realmente pubblica quella mia, di Claudia e della bambina. Eravamo io, Louis ed Eleanor. Zayn era uscito non so dove…Mentre gli altri andarono in un cafè, io mi diressi in un negozio lì vicino.
-Buongiorno!-mi disse una signora.
-Salve…Ehm…vorrei vedere alcune fedi.
-Nuziali?
-Mah…anche. Però devono essere particolari, non le solite.
-Okay, mi aspetti qui.
In quella gioielleria faceva davvero caldo. Non si respirava, ma ero lì per Claudia e dovevo resistere. Tornò la signora mora e mi mostrò alcuni anelli.
Fui subito colpito da un in particolare. Argentato, con dei diamanti incastonati. Erano tre: Io, lei e nostra figlia, Katie. Era da un po’ di tempo che volevo dirglielo…Il nome Katie, sì, mi piaceva, ma volevo che si chiamasse Darcy. Non so perché, ma fin da bambino era questa la mia idea. Scossi la testa per togliermi quel pensiero e pensare prima di tutto a Claudia.
-Voglio questo.
-Sicuro?
-Sì, assolutamente.
Sorrisi, pagai e me ne tornai a casa. Perché avevo comprato quell’anello, o meglio, quella fede?
Semplice, volevo sposare Claudia. Lei era diventata la mia vita. Da quando la vidi a Sanremo, mi innamorai di lei e del suo sguardo. Sapeva come prendermi, cosa dirmi, come tirarmi su di morale. Glielo avrei chiesto dopo il parto, non volevo stressarla troppo. Cavoli…Era irresistibile. Aspettavamo una bambina, la nostra bambina. La amavo, davvero, ed era giunto il momento di dimostrarglielo seriamente. Forse eravamo troppo giovani o forse no. Non mi importava. Non sapevo se avrebbe accettato, ma ci speravo. Tornai dagli altri.

ZAYN
Emma…Emma...Non ricordavo.
Entrai nel bar del parco. Il mio aspetto non era dei migliori.
Mi sedetti davanti a un tavolino e vidi una ragazza riccia, con i capelli castani, avvicinarsi a me.
-Zayn!
-…Si?
-Sono Emma! Ricordi?
-No…
-Ci siamo conosciuti circa un anno fa.
Era vero. Ero uscito da solo, per andare a correre al parco, giusto per mantenermi in forma e mentre correvo la incontrai. Facemmo una chiacchierata e ci scambiammo i numeri. Da quel giorno, però non la sentii più. Perché farsi vedere solo in quel momento?
-Si! Ora ricordo! La corsa…
-Esatto!
Si sedette davanti a me. Parlammo del più e del meno. I suoi occhi mi conquistarono. Erano verdi con degli inserti color oro. Non li ricordavo così, o forse, quel giorno, non ci avevo nemmeno fatto caso. Mi chiese della fama, dei concerti. Voleva venire a vederci!
Le promisi di farle sapere le date e che l’avrei richiamata per fare qualche passeggiata. Non ero interessato a fidanzarmi, volevo solo fare una conoscenza più approfondita ed Emma non sembrava la tipa approfittatrice. Mi fidavo.
Dopo aver passato una bella giornata, tornai a casa e mi sedetti sulla panca sul balcone. Fumai tante, troppe sigarette. Rimasi lì tutto il tempo. Volevo pensare.
Entrai in casa solo per cena e per poi andare a dormire.
 
HARRY
L’incontro fu molto lungo e finì sul tardi, così decidemmo di tornare in fretta e furia a casa per la cena.
Quando entrai, Danielle e Liam erano sul divano a guardare un film in tv. Mi dissero che Claudia stava dormendo in camera di Zayn e che era tutto okay. Andai da lei. Volevo vederla, mi mancava.
 
CLAUDIA

Qualcuno mi stava sfiorando il viso. Aprii gli occhi e vidi un viso dolce, con dei lineamenti perfetti. Era Harry.
-Ehi..
-Amore..-mi disse.
-Siete tornati tutti?
-Si, gli altri sono in salone.
-Danielle e Liam?
-Anche.
Sorrisi. Si sdraiò vicino a me, accarezzandomi lentamente il ventre.
-Quanto vorrei sentirla scalciare…
-Presto la sentirai.
Mi diede un bacio su una guancia.
-Ma quel messaggio?-azzardai.
-Ah, sì..Beh ecco…
Cominciavo a preoccuparmi.
-Il nome Katie è bellissimo, davvero. Però…io vorrei che si chiamasse Darcy.
-Darcy?
-Sì, Darcy. Non ti piace?
-Scherzi!? E’ molto bello.
Fissai il soffitto ripetendo più volte quel nome sottovoce, come per convincermi meglio.
-Allora?
-…-lo guardai-…Certo.
-Sicura?-sgranò gli occhi.
-Sì! Mi piace!
Mi sorrise mostrandomi i suoi denti bellissimi e face uscire l’aria dal suo naso, come uno sbuffo.
-Oggi mi sei mancata molto.
-Anche tu Styles.
-Hai fame?
-Un po’…
-Dai, scendiamo a mangiare con gli altri-mi disse.
-E gli diciamo anche del nome?-dissi entusiasta.
-Certo!
Mentre scendevamo le scale, mi raccontò dell’incontro e cosa avevano deciso. Avrei partecipato anche io e mi sarei dovuta far vedere con il pancione. La cosa non mi dispiaceva affatto, il problema era la reazione delle fans. Come l’avrebbero presa?
Cercai di non preoccuparmi del loro pensiero, alla fine, lo dovevo fare per Elena e Niall.
 
La mattina seguente mi svegliati ed aprendo gli occhi, il sole mi accecò. Mi alzai di scatto, riparandomi nell’ombra fresca del resto della mia camera da letto. Harry era in bagno a farsi la barba. Sarebbero andati a concordare le date dei concerti. Il loro ritorno era previsto per il pomeriggio, ma ormai sapevamo tutti che non era mai come si stabiliva.
Bussai aprendo lentamente la porta.
-Buongiorno.
-Buongiorno dolcezza.-mi sorrise con tutta la schiuma sul viso.
-Stai per andare?
-Sì. Mi vesto e vado.
Mi accarezzai la pancia. Iniziava a pesare di più.
-Stai bene?-mi chiese.
-Certo!
-Gli abbiamo avvisati del cambiamento del nome?
-No, lo faccio io quando scendo.
-Dai, vai. Aspettami giù.
Uscii dal bagno e scesi al piano di sotto.
Chiamai tutti quanti attorno a me, in modo che potessi parlare chiaro ed una sola volta. Era difficile gestire tutti quei ragazzi. Erano come una banda di bambini dietro ad un pallone.
 
Il nome Darcy piacque a tutti, soprattutto a Louis che mi disse che era diverso dal solito.
Scese anche Harry.
-Allora? Io sono pronto.
-Anche noi, andiamo.
-Ciao amore, a dopo.-mi disse.
-Ciao tesoro. A dopo ragazzi!
-Ciaoo!
Rimanemmo in casa, un’altra volta, io ed Elena.
Volevo parlarle della casa, dei mobili. Non mi andava che facessero tutto da soli.
Il tempo di fare colazione e ci sedemmo sul divano. Era da un po’ che aveva iniziato a fumare. La cosa non mi esaltava molto, ma non ero sua madre e perciò non potevo dirle nulla.
-Scusa Ele, non in faccia!
-Scusami!
La spense.
-Senti…Come hai intenzione di arredare la casa?
-Beh, partendo dal presupposto che non è enorme, pensavo ad un arredamento classico. Legno.
-Bello!
-Speriamo che i soldi ci bastino…
-Dai, altrimenti vi aiutiamo noi!
-Siete davvero delle persone uniche! Devo ringraziarvi uno per uno!
Ridemmo.
-Invece, cambiando discorso, tu come stai? Quanto manca ancora?
-Oddio, Elena! Me lo chiedi tutti i giorni! Però, calcolando che siamo a fine settembre…direi circa due mesi.
-Santo cielo, è pochissimo!
-Già…
Mi sorrise. Aveva ragione, mancava davvero poco. In quel momento fui assalita dall’ansia più totale. Avevo paura di tutto: dell’ospedale, del lettino, della possibile anestesia per il cesareo, del parto naturale, dei dolori. Cercavo ogni tanto di leggere qualche libro trattante l’argomento, ma appena arrivavo al capitolo del “parto”, chiudevo tutto e mi facevo prendere, involontariamente, da una crisi di panico. Ma dovevo stare calma, per me, per Darcy e soprattutto per Harry, che mi vedeva come una sorta di paradiso. Mi disse Elena che si vedeva che Harry pensava solo e soltanto a me…Beh, dopo un sacco di tempo che stavamo insieme!
Santo cielo, quel ragazzo era qualcosa di meraviglioso ed io non glielo dicevo mai abbastanza. Lo amavo da morire, era la mia vita, la mia linfa. Mi feci prendere dall’emozione e mi uscii una lacrima che Elena non vide. Decisi di scrivergli una lettera, di spruzzarla con il profumo e di mettergliela sul cuscino. Una lettera d’amore.
I tempi degli scherzi e del liceo erano finiti da un pezzo, ora stavamo per diventare genitori, ma la bellezza di un pensiero dolce scritto su carta non poteva che migliorare questa situazione. 




NOTE:
Dai, dai ragazze che la storia sta per finire! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH (?)
No, okay...Siamo al capitolo 30, più o meno arrivevermo al 40 se non mi sbaglio...Poi STOP!
Leggete anche la seconda FF e quando lì arriverò ad almeno 20 recensioni, pubblicherò la TERZA su...LARRY STYLINSON!
Contente? Spero di si!
Intanto spero che vi sia piaciuto questo capitolo, e come sempre, RECENSITE
Un bacio, Claudia

Ps: Avete preso il libro DARE TO DREAM? Io ancora no...Spero che me lo portino al più presto! <3

 

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Capitolo 31
*** CAPITOLO 31 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.








La lettera che gli scrissi fu più o meno lunga. C’erano tante altre cose che volevo dirgli, ma non riuscivo a trovare le parole giuste. A volte sembravo ripetitiva, così accartocciavo tutto e riscrivevo da capo. Il mio cuore batteva all’infinito, mi emozionavo.
Harry era davvero il mio Universo, il mio aiuto. La sua voce mi rassicurava, i suoi occhi mi facevano innamorare ogni volta che li incontravo ed il suo sorriso mi metteva di buon’umore. Non vedevo l’ora che Darcy conoscesse suo padre, non vedevo l’ora di diventare sua per sempre, ma questa volta…Il per sempre era per sempre.
 
 
 

“Ciao, amore della mia vita. Ti scrivo perché non so in quale altro modo fartelo sapere, oltre che a voce. Ma dato il fatto che quando leggerai questa lettera io starò dormendo…
Beh, non è facile dire certe cose ad una persona. Di solito si è sempre molto decisi, veloci. Ma io voglio farti assaporare questo momento, ripercorrendo brevemente ogni passo della nostra magnifica storia.
Febbraio 2012: Il nostro incontro. Sì, ti sono praticamente svenuta davanti, ma era tutta scena…No, non è vero. Ho visto per la prima volta l’infinito. Sì, Styles, sei il  mio infinto.
Quando mi hai fatto dormire con te, il nostro primo bacio, Sanremo, la canzone. Era tutto perfetto, come lo eri tu, d’altronde.
Estate 2012: Credo fosse Luglio…Mi hai chiamata e mi hai reso la persona più felice del mondo. Sei venuto a Roma, solo per me, per prendermi e portarmi via in un altro mondo fantastico: il tuo.
E poi…Poi sono rimasta incinta di te. La prima volta ci è andata male e solo noi possiamo sapere quanto dolore abbiamo provato. La seconda, beh…La seconda sta andando bene. Tra qualche mese, un paio o tre, la nostra bambina sarà con noi, finalmente. Quando mi hai chiesto di cambiare nome, da Katie a Darcy, ho sentito il bisogno di assecondarti. Mi hai sempre dato tutto e io ora voglio dare tutto a te.
Questo nuovo essere vivente che sta crescendo dentro di me, che somiglierà a noi…Mi rende felice. Lo stare con te mi rende felice. Torno a ripetere che senza di te non ce l’avrei mai fatta. Ringrazio ancora Dio per aver fatto sì che tu ti accorgessi di me, quel giorno. Ringrazio gli angeli per averti fatto scendere dal cielo. Ringrazio chi dovrei per averti fatto entrare nella mia vita. E ringrazio te per farmi capire che non voglio che tu ne esca.
Passare del tempo insieme, molto tempo, mi ha fatto ricordare quanto sia importante una figura paterna e materna per un figlio. Io queste figure non le ho per vari motivi che non voglio ricordare. Vorrei che Darcy potesse contare su di noi, su di te, su di me, sempre, in qualsiasi circostanza.
Vorrei che tu restassi come, per il resto della nostra, tua, mia vita.
E’ chiedere troppo forse? Per me non lo è. Vorrei solo avere per sempre accanto l’uomo che ho sempre sognato, il principe azzurro, il mio salvatore. Restare nello stesso letto, nella stessa casa, pranzare e cenare insieme, uscire con gli amici, andare alle feste, aprire regali, mettere a posto la biancheria, accendere la lavatrice, lavare le stoviglie, cucinare, annaffiare il giardino, pulire la piscina…Tutto questo per sempre.
Una promessa. E’ questo quello che intendo. Sei la mia vita, Styles…e lo sai meglio di me.
Mi hai regalato emozioni fantastiche, mi hai sorpreso ogni singolo giorno, mi hai amata come nessuno avrebbe mai potuto fare. Mi hai coccolata, viziata, sgridata. Mi hai fatto crescere insieme a te. Ti amo e non mi stancherò mai di dirtelo.
 
Claudia x ”



 

NOTE:
Macciaaaaao! Finalmente ho aggiornato...Ma sono in crisi perchè non so più come continuare D:
Comunque, questa lettera l'ho scritta piangendo...Immaginando che Harry davvero la potesse leggere.........COMUNQUE!
Cosa ne pensate?
Mi raccomando, come sapete, voglio avere TAAANTE RECENSIONI!
Sopratutto, ditemi come secondo voi andrà a finire la storia. Se muore qualcuno, se succede qualcosa di strano, di brutto. Non so...usate l'immaginazione *_*
Byeeeeee!
Un bacio, Claudia. 

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Capitolo 32
*** CAPITOLO 32 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.







Finito di scrivere la lettera, la posai sul suo cuscino, assicurandomi che la riuscisse a vedere.
Ero stanca, le mani mi tremavano per la fatica e la mia schiena era a pezzi. Anche Darcy cominciava a farmi sentire che voleva dormire, così salutai Elena che era nel letto mentre guardava la tv, ed andai in stanza per riposare.
 
HARRY

Quando tornai a casa, era circa mezzanotte. Avevamo ancora fatto tardi, cavolo.
-Ragazzi, io salgo…sono davvero stanca.
-Vai, Harry…ora saliamo anche noi.
-Buonanotte!
-Notte!
Salii piano le scale per non fare rumore e entrai in camera. Claudia già dormiva. Vedevo la sua pancia coperta dalle lenzuola. Sembrava una collina. Baciai la sua fronte ed il suo ventre. Mi tolsi la giacca, la camicia ed i pantaloni. Quando mi infilai nel letto, vidi una busta da lettera sul mio cuscino. C’era scritto LEGGI.
Ci misi circa 30 minuti per leggere bene e per approfondire ogni parola nera. Era davvero una bellissima lettera d’amore. Dentro c’era tutto, anche quello che le volevo proporre: il matrimonio. Anche se sapevo che era presto, volevo coronare definitivamente il nostro amore. Presi quindi l’anello che avevo nel cassetto del comodino e lo misi sotto il cuscino, in modo tale da ricordarmene la mattina seguente. Il mio viso era rigato da lacrime di gioia. Claudia mi aveva appena reso, per l’ennesima volta, la persona più contenta del pianeta Terra.
 
CLAUDIA

Durante la notte mi svegliai. Ero preoccupata per Darcy. Mi sentivo strana…Eppure mancavano ancora due mesi circa. Era presto.
Mi alzai e mi diressi sul balcone con una coperta in mano. Per terra c’erano almeno cinque sigarette spente di Zayn.
Iniziai a pensare alle parole che avevo scritto su quella lettera, a quanto fossero vere e sentite con il cuore. Harry mi faceva innamorare ogni volta che lo guardavo negli occhi, che si spogliava davanti a me. Sentivo in qualche modo che non pensava nessuno oltre me e Darcy, ultimamente.
Sapevo che sarebbe stato un padre perfetto, sempre pronto ad aiutare sua figlia, lo speravo.
Sentii qualcuno poggiare le sue mani sulle mie spalle, mi voltai e vidi che era Zayn.
-Tesoro…-gli dissi.
-Ehi…
-Come va?
-Bene. Oggi ho incontrato una ragazza…Emma.
-Wow! Sono contenta per te!-gli dissi alzandomi per dargli un bacio sulla guancia.
-E’ molto bella. Vorrei conoscerla meglio…tu che dici?
-Dico che se non lo fai, sei un pazzo!
Sorrise.
-Perché sei qui?
-Non avevo sonno..Tu?
-Volevo fumarmi un’altra sigaretta.
-Ti faccio compagnia e poi vado.
Ci sedemmo sulla panca. Mentre fumava, cercando di non farmi arrivare il fumo in faccia, mi accarezzava lentamente la pancia ed ogni tanto sorrideva.
-Allora…Si chiamerà Darcy?
-Esatto.
-Harry ci ha rotto le palle con questo nome!
-Davvero?-risi.
-Si…Era un’ossessione. Penso che se tu non avessi accettato il cambiamento, si sarebbe ucciso.
-Addirittura?
-No dai, era per esagerare.
Aspettai che spense quella droga e mi feci accompagnare in stanza. Mi sdraiai sul letto, cercando di rilassarmi e di non pensare a nulla, solo al sonno.
 
-Buongiorno!
-Giorno…
-Come va?
-Male…mi fa male la pancia.
-Chiamo un dottore?
-Forse è meglio.
Harry si affrettò a chiamarlo.
Avevo paura che succedesse qualcosa a Darcy. Avevo sempre paura. Non mi piegavo quasi mai, cercavo sempre di non sbattere il mio ventre contro qualcosa di spigoloso. Ero super attenta.
Erano tutti in camera mia. L’uomo mi stava visitando. Disse che era quasi ora e che era normale sentire qualche dolore ogni tanto.
-Potrebbe anticipare anche di tre settimane, date le ecografie che mi avete fatto vedere.-disse.
Tre settimane erano tante. Dovevo cominciare a prepararmi psicologicamente.
Quando il dottore uscì di casa accompagnato dai ragazzi, Harry si sedette accanto a me con una scatolina in mano. Cercai di sedermi anche io, aiutata da lui.
-Claudia, io…ho letto la lettera.
Sorrisi.
-E credo che non ci siano parole più belle di quelle.
-Dovere.-feci spallucce.
-Io voglio darti questo, perché ti amo sul serio, perché aspettiamo una bambina e perché ormai è tanto che ci penso e credo che questo sia il momento giusto.
Si alzò dal letto per poi inginocchiarsi davanti a me. Quella scatolina mi metteva paura.
-Cosa fai?
-Claudia, vuoi sposarmi?
La domanda arrivò a bruciapelo. Si? No? Non lo so? Quale era la risposta giusta. Il mio cuore si bloccò per un attimo. Il mio respiro insieme a lui. Il tempo si fermò per permettermi di pensare, anche se poco. Quando riuscii a mettere a fuoco l’immagine di Harry davanti a me, la mia bocca emise alcuni suoi alquanto sorprendenti.
-Si, Styles. Lo voglio.
Inutile raccontare la reazione di Harry.
Pian piano il suo viso venne rigato da lacrime pesanti, le sue labbra formarono un sorriso splendido e i suoi occhi divennero felici. Quando mi infilò al dito l’anello, stupendo, le sue mani tremavano mentre io le guardavo emozionata. Si alzò da terra e mi abbracciò, lasciandomi vari baci a stampo.
-Ti amo, Claudia, ti amo.
-Anche io, lo sai.
Mi lasciai trasportare dal pianto. Sembravamo due bambini. Elena, che era di sotto, sentì e salì le scale per controllare che tutto fosse okay. Quando entrò in camera ci vide i volti bagnati.
-Cosa diamine succede?
-Io ed Harry non solo aspettiamo Darcy…Ma ci sposiamo!
-Ma cosa cazzo..? OH MIO DIO!-urlò saltellando sul posto.
-Cristo santo, avete deciso di ucciderci?-ci disse avvicinandosi a noi per regalarci un abbraccio.
Grazie a lei, ci ritrovammo tutti gli altri attorno a noi che ansimavano per avere una risposta a quella grande confusione.
-Ragazzi, Claudia ed Harry…si sposano!
Nessun commento, solo abbracci. Niall, come al solito, si stava sentendo male. Zayn, orgoglioso, mi abbracciò baciandomi ripetutamente le guance. Liam e Louis fecero lo stesso. Harry fu colpito da decine di pacche sulla schiena e sulle spalle.
-Quando, quando, quando?- ci chiese Elena.
-Non lo sappiamo.-disse Harry-Prima Darcy e poi tutto il resto.-sorrise.
-Giusto!-urlò Zayn.
-Devo chiamare Danielle.-aggiunse Liam.
-Io chiamo Eleanor.-disse Louis.
Quella mattina era cominciata nel migliore dei modi. L’aria era piena di euforia e felicità. Chi lo avrebbe mai detto che io, Claudia, avrei spostato uno dei miei idoli, nonché mio principe azzuro, Harry Styles e che avremmo avuto una bambina. Nessuno, probabilmente. Solo la mia fantasia. Cosa ne potevo sapere a quell’età…Cosa?





NOTE:
AMEN! Ce l'ho fatta! Mi scuso con le persone alle quali avevo promesso questo capitolo in breve tempo...ma non lo avevo pronto come gli altri
e di tempo ne ho poco, purtroppo...SORRY! :D
Comunque...Ho accontentato qualcuna di voi riguardo l'andamento della stoooooory? Spero di si :3
Basta chiacchiere! Ora mi metto subito a lavoro per il 33!

Ps: Circa altri 7 capitoli...E BYE! AHAHAHAH :') <3

Un Bacio, Claudia.

RECENSITE!

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Capitolo 33
*** CAPITOLO 33 ***


One Direction - Questo sogno diventato più che realtà.
Oh, Harry Styles. Guardo i tuoi occhi e mi sento morire dentro. Guardo il tuo sorriso e mi convinco che
non ce ne sia uno più bello, guardo i tuoi ricci perfetti e mi sento in paradiso; ma è la tua voce la causa
di tutto questo, è lei che mi ha fatto innamorare di te. Ti amo, Harry...e voglio stare con te.


 









Nei giorni seguenti non si faceva altro scrivere.
Scrivere su dei fogli il colore degli abiti, il luogo per la cerimonia e per il pranzo, il modo per acconciarmi i capelli e tutte queste cose così.
In verità, io ed Harry, eravamo concentrati su Darcy. Ci stavamo preparando al meglio per accoglierla tra di noi.
Erano più o meno le 10.00 di mattina e mentre tutti erano al piano inferiore, io rovistavo nello scaffale della cameretta rosa e verde, in cerca di un vestitino comodo. Lo avrei dovuto portare all’ospedale il giorno del parto.
Quando lo trovai, spuntò sul mio viso un sorriso da ebete.
Ero talmente emozionata all’idea di avere uno scricciolo di bambina tutta per me, da crescere, da educare insieme al mio futuro marito.
Forse eravamo troppo giovani, ma questo non ci importava, o meglio, non gli davamo peso.
Quella era la nostra vita e stava andando alla grande.
Poggiai quel pezzetto di stoffa piegata sul letto e mi sedetti per terra, anche se con difficoltà.
Mi sfiorai il ventre gonfio fissando il soffitto.
Chiusi gli occhi per qualche secondo e riuscii a sentire le urla di una ragazzina che giocava con l’acqua della piscina di casa…Stavo immaginando.
Tutto ad un tratto una fitta veloce ma dolorosa smise di farmi sognare tutte quelle belle cose. Mi spaventai e cercai di rialzarmi, senza successo. Arrivò un’altra fitta e un’altra ancora. Iniziai ad urlare il nome di Zayn, il primo che mi venne in mente, il mio migliore amico.
Sentii tante persone salire le scale ed entrare nella cameretta di Darcy. Ero piegata sul pavimento da dolore.
-Che succede!?-urlò Zayn avvicinandosi a me.
-Mi…mi sento m-male!
-Oh Cristo, Claudia!- disse Harry correndo verso il mio corpo.
Elena e Niall avevano una mano che copriva la bocca e gli occhi sbarrati.
Liam si era inginocchiato al mio fianco e mi teneva per un braccio.
-Oddio, le contrazioni!-esclamò Louis!
Nel frattempo, il dolore si calmò lievemente.
-E tu che ne sai?-chiese Niall.
-E’ così, lo so! Dobbiamo portarla in ospedale perché potrebbe essere una cosa gra…
-Merda.-disse Elena.
I miei pantaloni erano bagnati e lo era anche il pavimento. Si erano rotte le acque.
-Zayn, metti in moto la macchina. Liam, Louis…aiutatemi a tirarla su e a caricarla sui sedili. Niall, Elena…Prendete qualcosa da bere e da mangiare…IN FRETTA!
Non capivo cosa stava succedendo. Tutto, attorno a me, si muoveva velocemente e mi sentivo come una lumaca.
Tornarono le contrazioni, ma sta volta furono più dolorose.
In macchina, Harry si mise accanto a me e incominciò ad accarezzarmi i capelli, piangendo.
Zayn guidava come un pazzo quel furgoncino e a momenti Liam non vomitava.
Louis mi faceva aria con un ventaglio verde mentre canticchiava, forse per far passare l’ansia.
-Cosa piangi, Styles?
-Ho paura…
-Perché?
-Non lo so.
-Devi stare tranquillo. Questa volta ce la stiamo facendo. Lei sarà tra noi. Ora non c’è più dolore.
-Ma tu? Ce la farai a superare il parto? E se ti devono tagliare la pancia?
-Non importa. La cosa essenziale è tirare fuori questa benedetta bambina che aspettiamo da tempo.
Gli presi una mano, la strinsi con la mia e la baciai.
-Calmati.-sorrisi e fui ricambiata.
Quando arrivammo all’ospedale, passammo davanti a tutti quelli che erano in fila. Mi misero velocemente un camice verde e poi mi portarono in una sala grande con una barella.
Harry non riuscì ad entrare, diversamente da Zayn che mi strinse la mano per tutto il tempo, sopportando i graffi profondi causati dalle mie unghie.
-Come ti chiami?-mi chiese il dottore davanti a me mentre mi apriva le gambe.
-Claudia.
-Bene, Claudia. Ora devi respirare lentamente e profondamente. Poi quando la ragazza accanto a te ti dice di spingere, beh, tu fallo! Mettici tutta te stessa okay? Si tratta dell’essere vivente che hai dentro te!
Guardai l’infermiera sorridente. Iniziai a respirare come mi avevano detto e vidi Zayn fissare il pavimento. Cercai di rilassarmi cantando More than this.
Poi sentii urlarmi qualcosa…
-Vai! Spingi Claudia!- disse la ragazza.
Inizia a spingere fortissimo, cercando di riprendere fiato ed energia tra una spinta e l’altra.
La mano di Zayn fu quasi stritolata, ma lui c’era. Lo sentivo che mi trasmetteva qualcosa per aiutarmi. Era magico.
Quando vidi il viso del dottore sorridere, sentii anche qualche lamento isterico.
Mi alzò davanti agli occhi una creatura tutta rossa che mi venne subito portata via da una donna con un asciugamano.
Le goccioline di sudore mi percorrevano il viso e tutto il resto del corpo.
Gli occhi del mio migliore amico incontrarono i miei, sorridendo.
La donna che prima mi aveva privato di mia figlia, ora stava ritornando da me con un panno bianco candido, tutto aggrovigliato.
-Complimenti a tutti e due.- sorrise.
-Ehm…io non sono il papà!- disse Zayn arrossendo.
Non feci caso al loro breve dialogo però…Dentro quel “coso” bianco si trovava mia figlia Darcy. 








NOTE:
Beeeeeeeeeeeeeeene finalmente ho pubblicato il 33esimo capitolo! ALLELUJA AHAHAHAHAHAHAHAHA
Comunque, vi ricordo che la storia sta per volgere al termine...NUOOO! (?)
Lo so, lo so...è appassionante ma a tutte le cose belle c'è una fine...Mi dispiace...
Comunque potete leggere anche la mia seconda FF che invece è ancora ai primissimi capitoli :3
RECENSITE come sempre bellissime!
Un bacio, Claudia.

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