Harry Potter - Il vero assassino dei Potter

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un nuovo incarico per hercule Chairot ***
Capitolo 3: *** Chairot a Hogwarts ***
Capitolo 4: *** L'inizio delle indagini ***
Capitolo 5: *** Intervista col vampiro. ***
Capitolo 6: *** Le celluline di Chairot riprendono a funzionare. ***
Capitolo 7: *** La profezia della professoressa Cooman. ***
Capitolo 8: *** La prima partita di Chairot. ***
Capitolo 9: *** Interrogatori a improbabili personaggi. ***
Capitolo 10: *** Chairot ha un illuminazione ***
Capitolo 11: *** La soluzione parte 1 ***
Capitolo 12: *** La soluzione parte 2 ***
Capitolo 13: *** La soluzione parte 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Harry Potter

e il vero assassino dei Potter

L’ennesimo caso di Hercule Chairot.

 

Prologo.

 

Mi presento, sono Hercule Chairot, o Chairot Hercule, come preferite, ex-poliziotto belga, ora investigatore privato di indubbio talento, noto a tutti per il mio stomaco smisurato, per i miei stupendi baffetti neri, per la mia invidiabile statura, per la mia "r" moscia e per la mia incredibile modestia. Ho risolto innumerevoli casi, tra i quali i più celebri sono il famosissimo "caso della spada maledetta" e il meno noto "caso del Sith rincoglionito". Le menti geniali che hanno ordito i crimini da me citati sono state scovate e portate al patibolo, ma, nonostante quei casi fossero tra i più intricati della mia carriera, quello al quale sto per dedicarmi è il più misterioso, enigmatico, incognito di tutti quelli sui quali mi è capitato di indagare. Sono stato contattato per indagare sulla morte dei Potter, l’assassino dei quali potrebbe non essere Voldemort…

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Capitolo 2
*** Un nuovo incarico per hercule Chairot ***


Cap 1

Capitolo 1. Un nuovo incarico per Hercule Chairot.

 

Il 1° Settembre Chairot salì sull’Espresso di Hogwarts, come gli era stato richiesto dalla sua cliente, insieme al suo fido Mastings, un omaccione alto il doppio di Chairot, quindi di statura normale, con scarso gusto per le donne (inferiore a quello dell’amico, comunque) e il quoziente di intelligenza di un vaso da notte un po’ tardo. Il detective cercò per un po’ lo scompartimento che gli era stato indicato, poi, una volta trovato, vi entrò senza indugio. Dentro c’erano tre persone, tra le quali c’era la sua cliente. – Buonasera, mademoiselle Granger. Spero di essere puntuale all’appuntamento. – salutò Chairot educatamente, al che l’interpellata rispose: - Siete puntualissimo, signor Chairot, è un piacere incontrarla di persona. Come già sa, sono Hermione Granger, questo è Ronald Weasley e questo è Harry Potter. Ora, il suo incarico… - Chairot fece un balzo esclamando: - HARRY POTTER!? Vuole dire Il-Bambino-Che-è-Sopravvissuto? Mi fai vedere la cicatrice? Tipregotipregotipregotiprego. – Hermione riprese, come se nulla fosse: - Le dicevo che questa estate Harry ha ammazzato Voldemort. – Chairot fece un altro balzo e disse a Hermione con voce tremante: - N-non v-voglio che dica l-le p-p-parole "ha ammazzato", mademoiselle Granger. – Hermione alzò gli occhi al cielo e disse: - Bè, perlomeno non lo traumatizza il nome Voldemort. Questa è una cosa buona, giusto ragazzi? – si girò verso gli altri due e vide che Ron era in braccio a Harry, tremante. – Non mi dirai che il nome di Voldemort ti fa rabbrividire. – chiese Harry, al che Ron rispose: - Ho appena realizzato che le parole "ha ammazzato" sono terrificanti. – Hermione sospirò e riprese: - Dicevo che Voldemort è morto per mano di Harry, cioè, più che altro è stato Voldemort che ha rivolto la bacchetta dalla parte sbagliata, così… però Harry ha distrutto gli Horcrux… cioè, forse non tutti, e magari c’è stato qualche piccolo aiuto esterno che l’ ha leggermente favorito, ma questo non gli toglie il merito di aver salvato il mondo. – Chairot disse: - Tu guarda. Io credevo che ci sarebbe stato uno scontro all’ultimo sangue tra Harry e Voldemort, completo di colpi di magia e mirabolanti effetti speciali. – Hermione gli rispose, con aria di compatimento: - Lei legge troppe fan fiction, signor Chairot. –il detective domandò: - E io che cosa dovrei fare? - - CI STO ARRIVANDO, FORSE POSSO DIRVELO SE MI LASCIATE PARLARE!! – strillò Hermione, poi riprese, decisamente più calma: - Io ho assistito alla ridicola morte di Voldemort, e prima di morire ha detto "Non ho commesso il crimine che pensi che io abbia commesso, Harry" – Chairot intervenne: - Certo che era loquace per uno che è stato colpito da un Avada Kedavra. Credevo che lasciasse stecchiti sul colpo, guarda tu, perdo tutte le mie certezze. – Hermione riprese, ignorando il commento del detective: - Quindi ho pensato "forse non ha ucciso lui James e Lily Potter. Devo chiamare qualcuno che sia in grado di scoprire il vero colpevole". – Harry piagnucolò: - Ehi, io sono bravissimo a risolvere i casi intricati. – Hermione lo fulminò con lo sguardo e gli sibilò: - Bella forza! In tutti i casi il colpevole è l’insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure. A proposito, chi sarà quest’anno l’insegnante? – Ron rispose: - Ho sentito che si chiama Ciccio u’ Bombularo. – Hermione, soddisfatta la sua curiosità, tornò a rivolgersi a Chairot: - Signor Chairot, la prego di scoprire se non è stato Voldemort a uccidere i Potter, in tal caso la sua memoria dovrà essere riabilitata. Certo, avrà altri piccoli peccatucci sulla coscienza, ma tutti saranno costretti a riconoscere che era un buon diavolo. E poi voleva ammazzare Harry, quindi non poteva essere così cattivo. Tutti vorrebbero uccidere un tizio che non fa altro che autocommiserarsi. – Harry borbottò: - Ecco, vedete che non mi capisce nessuno? Credete che sia facile essere la persona più sfortunata e disgraziata del mondo dopo i fratelli Baudelaire? Possibile che non mi capite? Tutte le disgrazie capitano a me e poi dicono che non faccio altro che autocommiserarmi. – Chairot ignorò l’intervento di Harry e disse: - Ho già un piano. Entrerò a far parte del corpo studentesco e cercherò di trovare qualche indizio. Abilmente camuffato, nessuno capirà che in realtà ho cinquant’anni. – Ron commentò, riavutosi finalmente dalla parole di Hermione: - È possibile. In fondo (anzi, non tanto in fondo) lei ha l’altezza di un nano da giardino, se si taglia pure quei ridicoli baffi non la riconoscerà nessuno. – Chairot si portò una mano ai baffi ed esclamò istericamente: - I miei baffi non sono ridicoli e non si toccano! Dirò a tutti che sono finti, anche se la mia vanità ne risulterà parecchio mortificata. Comunque, potrei iniziare a interrogare qualcuno già sul treno. – Harry disse: - Potreste andare da Draco Malfoy, lui sì che è sospetto. – Chairot si fregò le mani e replicò: - No. mi sembrate più sospetti voi. Mastings, il mio blocchetto, per favore. Mastings? Mastings!? Dove sei finito!? – Ron intervenne e disse: - Quando è passata la signora del carrello si è fiondato dietro di lei con una strana luce negli occhi. – Chairot borbottò: - Posso capire che la signora sia affascinante, ma non mi sembra il caso di… ehi, cosa vende la signora? – aggiunse a un tratto il detective, al che Hermione rispose: - Dolci. – Chairot fece un sorriso malvagio e disse: - Torno tra un secondo. – così dicendo si fiondò dietro alla signora del carrello, la quale non era molto distante poiché Mastings l’aveva bloccata. – La prego, signora. Sono il suo schiavo, non mi rifiuti, la supplico. – diceva Mastings in ginocchio, mentre la signora cercava di passare minacciandolo di investirlo col carrello. A quel punto arrivò Chairot che disse: - Che nessuno si muova! – la signora esclamò: - Finalmente qualcuno che può liberarmi da questo scocciatore, un uomo che… no, è un ragazzino del primo anno. Vuoi qualcosa dal carrello, caro? – Chairot scoppiò a ridere e rispose: - Cibo inglese!?! Mai e poi mai!! Non sia ridicola! Dovrei mangiare quelle schifezze immonde, secondo lei?! Secondo me in Inghilterra c’è pochissima gente, e sa perché? Perché quelli che cucinano in famiglia avvelenano gli altri con il cibo!!! Hahahahahaha!!! Gliene dico una comica. Allora, ci sono un cuoco inglese, un cuoco belga e un cuoco americano e… - la signora interruppe la barzelletta dandogli in testa un pacchetto di cioccorane e uno di gelatine tuttigusti + 1. – Ehehehe… questi inglesi sono così prevedibili. È così facile manovrarli. – commentò Chairot aprendo il pacchetto di cioccorane.

Dopo aver mangiato tutti i dolcetti, Chairot tornò nello scompartimento vuoto, si sedette vicino al finestrino, tirò fuori il suo blocchetto per gli appunti e domandò, rivolto a Harry: - Mi dica, monsieur Potter, lei cosa sa dell’omicidio Potter? Dove si trovava il giorno dell’omicidio? – Harry protestò: - Ma io non c’ero quando sono morti! – Chairot sorrise furbescamente, poi replicò, annotando velocemente sul taccuino: - Ecco una bugia bella e buona. Io so per certo che lei era proprio in quella casa quando i suoi genitori sono stati uccisi. Inizia male, monsieur Potter. – Harry esclamò: - Ma insomma! Lei è un incompetente! Avevo solo un anno, e poi che motivo avrei potuto avere per ucciderli? Magari mi sono fatto la cicatrice da solo, lei pensa che mi piaccia stare dai miei zii? Che mi piaccia essere il cocco di Silente?! Che mi piaccia essere osservato da tutti per via della mia cicatrice ed essere idolatrato dalle folle e ricevere i libri gratis?! PIANTATELA DI RIDERE!! Lei sa quant’è doloroso essere celeberrimi? È sfibrante! – Chairot annotò furiosamente, poi disse: - Certo che so com’è essere famosi. Su questo le do ragione, monsieur Potter, è davvero sfibrante essere adorato come il più grande detective dell’universo. Comunque mi ha appena fornito ben tre moventi. Ma mi dica, lei si ricorda la notte in cui i suoi genitori sono morti? Come fa a dire che è stato Voldemort? – Harry aprì la bocca per dare una risposta, ma non ne trovò una, così dovette ripiegare su una scusa patetica: - Io non me ne ricordo, ma li ho visti morire in tanti sogni. Perché, vede, io ho anche la sfortuna di avere retrocognizioni (si dice così, vero Hermione?). sa quant’è terribile avere notizie su ciò che è successo o su cosa sta succedendo ogni notte? – Chairot fece un balzo ed esclamò esultante: - Lei ammette di avere delle allucinazioni! Potrebbe avere immaginato tutto! Magari, visto che tutti dicono che lei è un grande mago, in preda a una delle sue "visioni" potrebbe avere ucciso i suoi genitori! – Harry replicò: - Ma dai! Lo sanno cani e porci che Voldemort dava la caccia ai miei genitori. Perché, visto che io sono un poverello disgraziato, ho avuto anche la sfortuna di essere segnato da una profezia. – Chairot obiettò: - Si sbaglia, monsieur Potter. È Silente che ha detto a cani e porci (compreso Voldemort) che erano segnati da un tragico e triste destino. Potrebbe essere stato lui l’assassino! – Harry disse: - Ma no! e se anche fosse, Silente è già morto, quindi… - Chairot lo interruppe e si rivolse a Ron: - Mi dica, monsieur Weasley, lei dove si trovava quando i Potter sono morti? – Ron rispose: - Non ne ho idea. Come faccio a ricordarmi dov’ero? Non mi dica che pensa che io avrei potuto uccidere i Potter? Probabilmente non ero ancora nato. – Chairot fece un altro salto ed esclamò: - Ah ah! Un’altra bugia! So benissimo che lei è più grande di Harry! Bene, bene, la vostra situazione si aggrava. Mi dica se sbaglio, monsieur Weasley, ma lei è sempre stato invidioso di Harry, vero? – Ron rispose: - No, mai. Siamo sempre stati grandi amici! – Chairot fece un salto così alto che andò a sbattere contro il tetto del treno, poi esultò: - Ennesima bugia! A Chairot non la si fa! Voi due avete litigato il quarto anno. La sua posizione peggiora di secondo in secondo, signor Weasley. 2-1 per il signor Weasley quanto a bugie. – Ron cominciò a fare le linguacce a Harry gongolando: - Ti ho superato, ti ho superato! Finalmente ti ho superato! Ho atteso questo momento dalla nascita! – Chairot eseguì un triplo salto carpiato con doppio avvitamento ed esclamò: - Benone! Ho l’impressione che questo sarà il caso più facile della mia carriera. Lei è il primo sospettato, monsieur Weasley. – Ron ricominciò a sbeffeggiare Harry, dicendo: - Sono il primo, il Prescelto è solo il secondo! Gnegnegnegnegne! – Chairot disse: - Adesso, almeno per una volta, può dirmi la verità? Lei è mai stato invidioso di Harry? – Ron rispose: - Sì. – Harry scattò in piedi e cominciò a urlare come abitudine dal quinto libro: - AH, È COSÌ? BENE, ADESSO FACCIO ANCHE A TE UNA CICATRICE COSÌ SARAI CONTENTO! TI HO GIÀ DETTO CHE NON È FACILE ESSERE PREFERITO DA TUTTI E GODERSI LA TUA FACCIA DELUSA OGNI VOLTA CHE ARRIVI ULTIMO!! TU SEI FORTUNATO AD ESSERE COSÌ MEDIOCRE E INFERIORE A ME SOTTO OGNI ASPETTO! Vieni qui che ti faccio la cicatrice, brutto bastardo inferiore alla media!! – Harry saltò addosso a Ron e cominciò a pestarlo, ma quello non era in grado di reagire, così Harry esclamò: - Ah, vedi che non sai neppure fare a botte con me!? – Chairot nel frattempo urlava: - BOTTE! BOTTE! BOTTE! – Hermione intervenne dicendo: - Ma fermatevi, idioti! Ron, è inutile che lotti con Harry, perché sei nettamente inferiore a lui in tutto. E tu, Harry, non dovresti picchiare i più deboli. – Harry si mise a piagnucolare dicendo: - È stato lui! Vedete che nessuno mi capisce? Poi mi tocca subire l’invidia di quello lì. Invidia di che, poi? Scusate, il cellulare ultimo modello. – Harry rispose e disse, a voce più alta del normale: - Come dite? Ho vinto un viaggi premio perché sono il Prescelto? Bene! Come dite? C’è un premio anche per Ronald Weasley? Dite che avete chiamato al mio numero perché lui fa parte di una famiglia di soli maghi dove sono rimasti al Medioevo e quindi non hanno telefono? Ah, due premi? Uno perché fa parte della famiglia più povera e insulsa del pianeta e uno perché è mio amico? Grazie, il secondo premio lo tengo io, qualunque sia, tanto lui non è in grado di reagire; il massimo che fa è mettere il broncio per due settimane per poi chiedermi scusa! Sì, ha messo il broncio tre anni fa per quella faccenda del Calice. Tra parentesi, non fu Barty Crouch a mettere il mio nome, fui proprio io, ma lui non lo sa perché è troppo stupido. Ihihihhih! – Harry interruppe la comunicazione ridacchiando, poi si voltò verso Ron e gli disse: - Ron, non ti sarai offeso per il cellulare, vero? Ti regalo il mio di cinque anni fa, tanto ne compro uno al mese. Consolati, comunque, hai vinto un premio come membro più insulso della famiglia più sfigata. Un buono pasto per otto membri della tua famiglia. Tu non ne puoi usufruire perché sei troppo sfigato e la compagnia non vuole regalare un pasto in più a una caccoletta che non sarà mai niente nella vita. L’altro premio è una macchina ultimo modello, ma quella me la tengo io per ben degli ottimi motivi: tu non vieni dal mondo babbano, quindi una macchina non ti serve, poi il premio l’ hai vinto grazie a me, quindi dovrei avere la mia giusta parte, e infine tu sei troppo stupido per guidare. – Hermione interruppe quella amabile discussione tra buoni amici e disse: - Siamo arrivati alla stazione di Hogsmeade. –

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Capitolo 3
*** Chairot a Hogwarts ***


Cap 2

Capitolo 2. Chairot a Hogwarts.

 

Chairot uscì dal treno insieme a Mastings, Harry, Hermione e Ron, con l’intenzione di unirsi a quelli del primo anno. Chairot chiese a Hermione: - Mademoiselle Granger, cosa c’è in questo villaggio? Ho bisogno di raccapezzarmici in questa situazione. – Hermione gli rispose: - Allora, laggiù ci sono "i Tre Manici di Scopa", ma quello è un locale per buoni per antonomasia, io le suggerirei di andare alla "Testa di porco", è un pessimo locale dove vanno tutti i cattivi. Bisogna dare retta a questi stereotipi, signor Chairot. Poi in fondo c’è "l’Emporio degli scherzi di Zonko", poi c’è la Stamberga strillante, una casa infestata, cioè, in realtà non è infestata ma tutti credono che… - Chairot la interruppe: - Non si preoccupi, mademoiselle Granger. Ho letto "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban". Ma adesso mi dica quali altre attrazioni ha il luogo. – Hermione tenne la bocca aperta, lo sguardo perso nel vuoto, un rivolo di bava le pendeva da un lato, poi si risvegliò e disse: - Certo, mi sono scordata l’ultima attrazione di Hogsmeade. Mielandia! Lì vendono ogni tipo di dolci, a cominciare da… - Chairot rimase a bocca aperta nel sentire nominare tutte quelle prelibatezze, si lanciò verso il negozio, ma poi si fermò, si sistemò meglio la bombetta e disse: - No. C’è un caso da risolvere, e poi sono dolci inglesi, non possono essere così buoni come li descrivi. Mastings, visto che non ti possiamo spacciare per un bambino di undici anni, andrai a comprarmi due vassoi di ogni cosa. – così dicendo Chairot si avviò verso le carrozze senza cavalli. Quando le vide Chairot cominciò a dire: - Ma come fate… - Hermione completò la frase: - … a trainarle senza cavalli? Ci sono dei Thestral che le trascinano. – Chairot continuò come se niente fosse: - … a usare le carrozze quando siamo nell’era del nucleare? – Hermione salì sulla carrozza, poi disse a Chairot: - Lei deve andare sulle barche, signor Chairot. – il detective si allontanò.

Dopo cinque minuti, le carrozze erano ancora ferme, poi qualcuno scese a vedere cos’era successo e gridò: - Ci sono delle ossa, qui!! – gli altri scesero a vedere e videro alcune ossa sparpagliate a terra. – Sembra che qualcuno abbia sbranato i Thestral. – disse Harry, poi Hermione notò qualcosa di bianco e macchiato di rosso; si avvicinò, lo prese e vide che era un tovagliolo sporco di sangue. Quando vide la scritta "La cucina inglese fa schifo" disse: - Hercule Chairot. –

Dopo aver divorato i poveri Thestral, Chairot salì sulle barche; durante il viaggio la piovra provò ad assalire la sua barca, vedendo un nanetto da giardino tutto ciccia e baffi, ma quando spuntò per afferrare il detective, questi tirò fuori il suo forchettone e la sua padella già oliata e urlò: - STASERA FRITTURA ALLA BELGA!! – la piovra fece una fine di cui non voglio parlare per non essere censurato.

Quando gli studenti del primo anno ebbero finito di mangiare la piovra, decisero di accomodarsi nella Sala Grande di Hogwarts per lo smistamento; tutti gli studenti furono messi in fila, poi vennero chiamati uno ad uno per essere smistati nelle loro Case.

Quando gli studenti furono finiti, la professoressa McGrannit gli si avvicinò e gli chiese: - Tu di che Casa sei, bambino? – Chairot le rispose con una patetica voce infantile: - Io mi chiamo Hercule Chairot. Mi sono iscritto a Hogwarts quando il professor Silente era vivo. Dovete sapere che io sono un vampiro assetato di sangue, ma cerco di mantenere segreta la mia natura per non essere emarginato dai miei amichetti. Vede, mia madre è morta di parto, mentre mio padre è stato ucciso da Voi-Sapete-Chi. – gli occhi della McGrannit si riempirono di lacrime quando Chairot ebbe finito il suo racconto, poi disse: - Se il professor Silente ti avrebbe accolto, noi faremo lo stesso per rispettare la sua volontà. – poi tornò al tavolo dei professori piangendo. Chairot si mise il Cappello Parlante in testa, il quale disse: - Hmmm… difficile, molto… coraggio pressoché inesistente, un cervello decisamente niente bene, un’assenza totale di talento, e desiderio di evitare qualunque prova… quindi dove ti colloco? Potrei mandarti a Tassorosso, insieme agli imbranati ma… come dice, scusi? Potrebbe urlare così gli altri sentono i cazzi suoi? – Chairot aveva preso il blocchetto degli appunti e domandava al Cappello: - Dov’eri la notte in cui i Potter sono stati ammazzati? – il Cappello rispose: - Penso di essere stato nell’ufficio del Preside per preparare la canzone di quest’anno. Quindi c’è passione per le indagini… ciò non aiuta molto, ma serve a farmi prendere tempo… - Chairot si girò verso gli insegnanti e mimò con le labbra: "Cosa sapete dell’omicidio Potter?". Il Cappello stava ancora decidendo, quando Chairot gli chiese: - Senti, dov’è quell’ imbranato di Weasley? – e l’altro rispose: - È a Grifondoro. – Chairot gli chiese: - Allora puoi mandarmi lì? – il Cappello sorrise, sempre entro i limiti concessi ad un cappello, e disse: - Tutti chiedono di finire a Grifondoro, ma io mando gli antipatici a Serpeverde e tutti gli altri a Tassorosso. Dicevo che tutti fanno la tua stessa richiesta, ma pochi possono pagarla. Potter poteva, per fare un esempio celebre. Weasley doveva finire tra i Tassorosso, ma siccome suo padre lavora al Ministero l’ ha ammanigliato. – Chairot gli sventolò sotto il naso un rotolo di banconote da 500 €, e quello li mise in uno scomparto segreto. Mentre Chairot si alzava il Cappello gli disse: - Una volta Godric Grifondoro fu costretto a pagarmi con la sua preziosa spada per via di un certo affaruccio che voleva evitare che mi uscisse di bocca. Poi Harry mi ha fregato la spada e Silente mi ha sgridato. Ma quell’Harry è un tale bravo ragazzo che non riesco a prendermela con lui. Con tutto quello che ha passato, il poveretto. – Chairot andò verso il tavolo dei Grifondoro, accolto da applausi e grida di accoglienza, poi qualcuno chiese: - Ehi! Ma lui è forse Harry Potter? No. E allora perché lo degniamo di attenzione? Io vado a dare una sbirciatina alla cicatrice di Harry, ho sentito che quest’anno fa uno sconto a tutti quelli che prima di pagare il biglietto umiliano Ron. Io vado! – la McGrannit disse: - Ehi! Adesso inizia il banchetto! Scusate! Perché non ho lo stesso effetto del professor Silente, che riposi in pace, sugli studenti? Professori, siete autorizzati ad agire secondo il Decreto Didattico n° 19.274.783.758 (sono leggermente aumentati da quando ho preso il potere nel mondo magico). Scagliate maledizioni Cruciatus su tutti gli studenti! È bello vivere nel dopoguerra, puoi prendere il potere come niente. Obbedite all’Inquisitore Supremo, nonché Sire di Scozia e Galles, sovrana di occidente e Preside con illimitati poteri!! HA, HA, HA, HA!!! – fulmini alle spalle della professoressa McGrannit mentre intorno a lei spuntavano fiamme infernali, poi si lisciò la veste e disse: - Cominciamo il banchetto. – Chairot all’apparire di tutte quelle pietanze esultò dalla gioia e cominciò ad arraffare tutto il cibo che aveva a tiro. Mentre divorava un tacchino, Chairot chiese a uno che gli stava davanti: - Lei come si chiama? – quello rispose: - Neville Paciock. Sono un imbranato, ma mai quanto Weasley. – Chairot inghiottì tre salsicce di fila e domandò: - Dov’era la notte in cui i Potter sono morti? – quello gli rispose: - Che ne so. Avevo solo un anno, io. E poi mi può spiegare come fa un tizio del primo anno ad avere i baffi? E sono anche ridicoli. – Chairot agitò un’ala di pollo con aria minacciosa e disse: - Meno confidenza, ragazzo. Adesso risponda, conosce qualcuno che potrebbe avere avuto un movente? – Neville rispose: - Guardi che nessuno degli alunni di Hogwarts poteva essere presente quel giorno. Dovrebbe cercare tra i professori. Ehi, un momento, perché ti sto dando del "lei"? Credi di essere Harry Potter per poter andare in giro a fare domande? E poi perché ti interessa l’omicidio Potter? Lo sappiamo tutti che il loro assassino è morto. – Chairot disse: - Io ho tutto il diritto di fare domande. Comunque mi hai dato una buona idea. Dimmi, c’è un qualche professore sospetto? – Neville rispose: - Bè, c’è il nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, di solito sono tutti colpevoli, e quello di quest’anno si chiama pure Ciccio u’ Bombularo. – Chairot sorrise e commentò, guardando il professore ciccione seduto al tavolo dei professori: - Certo, ho l’impressione che questo caso sarà di facile soluzione. – poi tornò a prelevare il cibo e a divorarlo, scoccando ogni tanto qualche sguardo sospettoso a Ron, il quale portava le pietanze a Harry mentre questi diceva cose tipo: - No, io non ho sconfitto Voldemort. Non è stato merito mio, ma solo dei miei cari amici, che sono più bravi di me in tutto, io non ho fatto proprio niente, l’ ho solo combattuto in un duello mortale, che in realtà è durato pochi secondi perché subito dopo Voldemort è morto. – tutti esultarono a quelle parole dicendo: - Com’è modesto, non vuole ammettere che è un grande mago! – Chairot vide Ron portare una succulenta torta, l’unica rimasta sulla tavola, quindi non perse tempo, la prese e la mangiò in tre bocconi circa, al che tutti quanti urlarono, in un misto tra l’orrore e la sorpresa: - HA MANGIATO LA TORTA DI HARRY!! – Harry balzò sulla tavola, tirò fuori la sua bacchetta, la puntò contro il detective, che si stava pulendo la bocca senza dar segno di aver capito cosa stava succedendo, ed esclamò: - Fareste meglio a chiedermi scusa, signor Chairot! Io non sono bravo come mago, e questo lo sanno tutti, ma qualche magia la so fare! A me non piace usare la magia contro qualcuno perché anche se sono il prescelto, colui che ha salvato il mondo da Voldemort e un sacco di altre cose, voglio che le cose siano fatte in modo giusto. – gli ammiratori di Harry esclamarono, tutti insieme: - Ooooh! Com’è giusto, com’è bravo! – Chairot non si fece turbare molto dalla minaccia di Harry, quindi prese un altro piatto di quelli che portava Ron, al che Harry alzò la bacchetta e disse: - Io non vorrei, perché non mi piace combattere e perché sono un pacifista nato, ma lei mi costringe. Mi dia quella torta o le scaglierò una di quelle pochissime e inefficaci maledizioni che conosco. – Chairot, quando capì che lo stava minacciando di farlo rimanere a digiuno, balzò come una furia addosso a Harry, pestandolo furiosamente. A quel punto tutti i professori si alzarono insieme con le bacchette sfoderate, la McGrannit in testa che urlava: - SALVATE HARRY POTTER IN NOME DI SILENTE!! Siete autorizzati a usare le Maledizioni Senza Perdono, tranne la maledizione Imperius! – Chairot si fece fermare senza opporre resistenza, poi la McGrannit gli si parò innanzi e gli disse: - Lei sa, signor Chairot, che il professor Silente non faceva preferenze, e neanche io le faccio, ma lei, come tutti gli alunni a parte Draco Malfoy (suo padre ci paga profumatamente per trattarlo bene), non può toccare Harry Potter, perché nessuno è più sfigato, più modesto, più giusto, più buono, più tutto di lui. – Chairot giocò ancora sulla debolezza dei professori, dicendo umilmente: - Mi scusi, madame McGrannit, lo sapevo che anche qui non sarei stato accettato. Io sono stato cacciato da tutte le altre scuole perché tutte le prove portavano a me in una serie di omicidi misteriosi. Adesso dovrò tornare da Fenring Greyback, forse lui mi accoglierà. – la McGrannit cercava di non commuoversi, ma fu costretta da una sconosciuta forza interiore a chiedere: - Lei è un vampiro e anche un lupo mannaro? – Chairot rispose: - Vede, la combinazione tra licantropo e vampiro genera una creatura malvagia. La trasformazione avviene ogni sera ed è infinitamente dolorosa. – tutti i professori cominciarono a piangere, compresa la McGrannit, la quale disse, singhiozzante, rivolta a Harry: - M-mi dispiace per S-Silente, ma questo r-ragaz-zo ha più sfortune di te, ed è così mostruoso e p-pericoloso c-che s-sono più che sicura che Silente lo a-avrebbe ac-colt-o. vieni, ti do la c-camera singola, quella che è stata costruita per lo stu-dente più sfigato della scuola. – Harry diventò verde d’invidia mentre vedeva una processione di professori che accompagnavano il detective alla sua stanza, e pensò a quale sarebbe stato un buon sistema per vendicarsi. Harry era troppo sfigato perché qualcuno potesse venirgli a togliere le comodità.

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Capitolo 4
*** L'inizio delle indagini ***


Cap 3

Capitolo 3. L’inizio delle indagini.

 

Chairot si svegliò di buon ora e si mise davanti alla finestra a guardare fuori, godendosi lo splendido paesaggio e pregustando il momento in cui avrebbe risolto quel caso. A un certo punto vide un puntino nero avvicinarsi, lasciando una scia di fumo dietro di sé; guardando con più attenzione si accorse che il punto altri non era che il suo animaletto da compagnia: un tacchino al cui dorso aveva legato un piccolo motore che gli dava la possibilità di volare alla velocità che più desiderava. (N.d.A. alcuni si chiederanno come sia possibile che Chairot abbia come animale un tacchino e che il motore riesca a funzionare; la spiegazione è semplice, dopo la morte di Voldemort la McGrannit cambiò alcune regole della scuola e ne aggiunse di nuove, così le limitazioni riguardo agli animali erano state abolite. Quanto al motore, l’unica cosa da dire è che c’è un vantaggio ad essere i più sfigati della scuola). Il tacchino entrò a tutta velocità nella stanza del detective belga, il quale aprì la finestra per farlo entrare, così il tacchino si schiantò sul letto. Chairot commentò: - Hmmm… forse il problema in questo sistema di volo è che ho sopravvalutato l’intelligenza dei tacchini. Probabilmente non sa cambiare marcia. Ci devo lavorare sopra. – il detective si avvicinò al tacchino e vide un pacchetto legato alla sua zampa, lo prese, lo scartò e vide che era il pacco di dolci di Mielandia. Chairot lo aprì e cominciò a mangiare i dolci velocemente, poi decise di spedire una lettera a Mastings, ma gli si presentò un problema: "Non so dove alloggia. Farò come i maghi." Concluse e cominciò a scrivere:

Capitano Mastings,

ovunque si trovi.

Carissimo Mastings, sto per iniziare le indagini, tu continua a stare all’esterno, cerca di scoprire qualcosa sul locale "I Tre Manici di Scopa". Contattami al più presto.

Dopo aver concluso la lettera Chairot si vestì, prese il suo bastone da passeggio e si avviò verso la Sala Grande, dove avrebbe iniziato le indagini.

Chairot arrivò nella Sala Grande e si accomodò accanto a Hermione, la quale gli chiese: - Signor Chairot, come procedono le indagini? – Chairot le rispose: - Non le ho ancora iniziate, ma il professor Ciccio u’ Bombularo è molto sospetto. Mi dica, piuttosto, come si chiama quella tizia coi capelli rossi? Ha l’aria di chi sta combinando qualcosa di losco. – Hermione si voltò verso la ragazza indicata dal detective e rispose: - Lei è Ginny Weasley, è la sorella di Ron, ma non penso che potrebbe avere ucciso i Potter, non era ancora nata quando sono stati ammazzati. – Chairot esclamò trionfante: - È la sorella di quel mascalzone di Ron Weasley! Non può che essere colpevole! Adesso indagherò e scoprirò tutti i suoi vizietti e li dirò al mondo! – Chairot si mise in piedi sul tavolo e andò verso il posto di Ginny, poi si sistemò sopra un budino e chiese: - Lei dov’era il giorno della morte dei Potter? – L’altra lo guardò con aria perplessa, poi disse: - Scusi, ma lei chi è? - - Sono Hercule Chairot, alunno del primo anno. – Lei parve un po’ stupita e replicò: - Ma allora come fa ad avere i baffi? - - I baffi? – fece Chairot – Beh, sono f… - e si bloccò come se avesse un rospo in gola. – Vuole un bicchiere d’acqua? – chiese Ginny, vedendolo in difficoltà – No, no, sto bene. Vede, sono f… fiiii… - - Avanti, avanti! – lo incitò la giovane Weasley – Sono Fini? Finocchieschi? Fiscali? Fighissimi? - - Ecco! – Esultò Chairot, lieto di essere tratto d’impaccio - Proprio questo! Ora risponda alla mia domanda. Dov’ era la notte dell’ omicidio dei Potter? - - Non ero neanche nata. – Chairot domandò, leggermente indispettito per quella risposta sincera: - Mi dica, che rapporti ha con Harry Potter? – Ginny rispose: - Ne sono stata a lungo innamorata, ma poi ho cambiato idea perché mi è venuto il sospetto che sia gay. – Chairot era decisamente soddisfatto di quest’altra risposta, quindi chiese, restando sempre nel tema dei gossip che tanto amava: - E come mai le è venuto questo sospetto? – l’altra rispose: - Ma è ovvio! Ci sono tantissime fanfiction gay su Harry, e poi prima della caduta di Voldemort mi ha mollata con una scusa patetica, ma adesso non ha più scuse, quindi ci deve essere sotto qualcos’atro. E indovini qual è il compagno con cui viene accoppiato più frequentemente? – Chairot rispose: - Sicuramente Ron Weasley. Non solo è colpevole, ma è pure gay. Questo caso è sempre più interessante. – Ginny esclamò: - Ron non è gay! Sarà il più imbranato del pianeta, ma a lui viene sempre affibbiata Hermione! Perfino dalla Rowling. Dicevo, l’eterno partner di Harry nelle fanfiction è Draco Malfoy. - Chairot si voltò verso il tavolo dei Corvonero e Ginny gli disse: - Draco Malfoy non è a quel tavolo, è all’altro. – Chairot si voltò verso il tavolo dei Tassorosso ed esclamò: Aaah! Ho capito dov’è! – Ginny esclamò adirata: - Lei non ha capito proprio un cazzo, invece! È al tavolo dei Serpeverde! – Chairot disse: - Certo. Ora lo vedo, è quel tizio grosso a fianco di quello con i capelli biondi, vero? – Ginny disse: - No. quello è Goyle. Draco è l’altro. – Chairot chiese: - È quell’altro tizio grosso vicino a quello coi capelli biondi? – Ginny rispose, indispettita: - Quello è Tiger. – Chairot cercò Draco con lo sguardo, poi chiese: - Allora è quel travestito vicino al ragazzo coi capelli biondi? - - Quella è Millicent Bullstrode! - esclamò ginny infastidita - Ma è almeno vicino a quello coi capelli biondi e la faccia antipatica? – disse Chairot. Ginny stava mettendo dell’arsenico nel bicchiere del detective, poi rispose: - Certo! È lui il ragazzo coi capelli biondi! Non vede quanto è sospetto? Vada ad interrogarlo, lui è quello che avrebbe avuto il movente maggiore per rovinare l’esistenza ad Harry. – Chairot inarcò un sopracciglio e si voltò verso Harry, il quale stava fumando un sigaro cubano, mentre Ron gli lucidava le scarpe e ogni tanto gli metteva in bocca del caviale, poi disse: - "Rovinato l’esistenza?" – Ginny alzò le spalle e disse: - Mi sembra una cosa giusta. Lui è troppo sfigato, non ha mai conosciuto i suoi genitori, ha tutto il peso della responsabilità sulle spalle. – Chairot scese dal tavolo e replicò: - Trattandosi di James e Lily Potter non è una grande perdita. Comunque ho intenzione di interrogare Malfoy. Au revoir, mademoiselle Weasley. –

Chairot andò al tavolo dei Serpeverde, si mise davanti a Draco e gli disse, levandosi il cappello : - Bonjour, monsieur Malfoy. Sono Hercule Chairot, sono uno studente del primo anno, vorrei farle qualche domanda. – Draco chiese: - E come fai ad avere i baffi? – Chairot rispose: - Non c’è tempo per queste domande idiote. Mi dica dov’era il giorno della morte dei Potter. – Draco e gli altri Serpeverde urlarono di gioia quando Chairot parlò dell’uccisione dei Potter, poi Draco disse: - Perdonami, ma quando sento parlare di quel lieto evento non posso fare a meno di urlare di gioia. Comunque penso di essere stato a Malfoy Manor, quella sera. – Chairot chiese: - Lei conosce qualcuno che poteva avere un movente per ucciderli? – Draco rispose: - A parte Voldemort? Non ne ho idea, forse a mio padre sarebbe piaciuto ucciderli, però anche alla McGrannit non sono mai stati simpatici, mi è sembrato di capire che James Potter fosse una peste, mentre Lily Evans, che era indubbiamente una brava ragazza, l’ ha sposato, perdendo le simpatie della professoressa. – Chairot domandò: - Quand’è che potrò incontrare la professoressa McGrannit? – Draco rispose: - Dovresti guardare il tuo orario. – Chairot disse: - Bene. Adesso mi può dire anche dov’è Malfoy Manor? – Draco rispose: -Vada vicino alla costa. Non può sbagliare, è circondata da fulmini perenni e c’è sempre la luna piena con i pipistrelli. – Chairot scrisse le indicazioni su un foglietto e disse: - Merci, monsieur Malfoy. – e così dicendo si diresse verso la sua stanza, per controllare quando avrebbe avuto la prima ora della professoressa McGrannit.

Chairot entrò nell’aula della McGrannit, si mise al primo banco e aspettò l’inizio della lezione. La McGrannit disse: - Oggi impareremo qualcosa di molto importante: impareremo a trasformare i rotoli di carta igienica in maiali. Dovete pronunciare le parole "Merdiscrofa". – Chairot prese la sua bacchetta e cercò di trasformare il suo rotolo di carta igienica in un maiale, con scarsi risultati. Dopo mezz’ora la McGrannit gli chiese, leggermente infastidita: - Signor Chairot, come mai lei non riesce a trasformare il suo rotolo? – Chairot le rispose: - Bè, deve sapere che la mia terribile e dolorosa trasformazione impedisce ai miei poteri magici di agire. – la McGrannit tornò alla cattedra e disse, singhiozzando: - B-bene, caro. Ti m-metto Ec-cezzionale. Sigh, sob. Sei troppo s-fortunato. – Chairot tornò a cercare di trasformare il suo rotolo, mentre Harry progettava l’omicidio dell’ignaro detective.

Alla fine della lezione Chairot non uscì dall’aula, bensì seguì la professoressa e le chiese: - Professoressa, visto che io sono sfigato sfigatino, potrebbe rispondere a qualche mia domanda? – la McGrannit rispose: - Certo, caro. Come negare qualche innocente domanda a un ragazzino sfigato del primo anno con l’aria di un investigatore privato. – Chairot tirò fuori il suo taccuino e la sua penna, poi, vedendola, commentò: - Dovrei comprarmi una penna Prendiappunti, quelle sì che funzionano. – poi cominciò a chiedere: - Lei dov’era il giorno della morte dei Potter? – la McGrannit rispose: - Ero a Hogwarts a prendere un tè insieme al professor Silente, vede, io ne sono sempre stata innamorata e all’epoca cercavo di conquistarlo, con scarsi risultati. – Chairot prese appunti e chiese: - Vede, io sospetto che potrebbe non essere stato Voldemort a uccidere i Potter, ma qualcun altro, quindi vorrei sapere da lei chi avrebbe avuto un movente per uccidere i Potter. – la McGrannit alzò le spalle e rispose: - Chiunque. Tutti odiavano i Potter, e non posso negare di essere una di quelle che li ha detestati di più. Certo che, se avessi saputo che sarebbero morti in quel modo orribile, lasciando un povero figlio orfano a cui sono capitate tutte le sfortune di questo mondo, sarei stata più gentile. Comunque, se cerca un altro colpevole, dovrebbe chiedere ai professori o a qualche Mangiamorte che è stato assolto. Le potrei dare un permesso speciale. – Chairot disse: - Sarebbe molto gentile da parte sua, mademoiselle McGrannit. – e così la McGrannit firmò il permesso a Chairot, il quale se ne andò, diretto a Malfoy Manor.

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Capitolo 5
*** Intervista col vampiro. ***


Cap 4

Capitolo 4. Intervista col vampiro.

 

Chairot partì da Hogwarts il giorno dopo a bordo di un aspirapolvere volante. – Lo abbiamo costruito per l’alunno più sfigato della scuola. La Nimbus 2000 era per il secondo più sfigato, e il povero Harry ha dimostrato di meritarla pienamente solo quando gli si è rotta al terzo anno. Ora potete andare, signor Chairot. – gli disse la professoressa McGrannit prima della sua partenza, così Chairot si alzò in volo e andò a Malfoy Manor.

Dopo qualche ora di piacevole viaggio, Chairot arrivò alla casa dei Malfoy, un antico maniero in cima a una scogliera sulla quale si infrangevano le onde; improvvisamente il sole sparì, sostituito da una luna spettrale alla cui luce volavano i pipistrelli. Chairot atterrò vicino alla fortezza, facendo attenzione ai fulmini che cadevano da tutte le parti; mentre si avvicinava, Chairot sentiva sempre più chiaramente una melodia macabra, suonata con l’organo, provenire dal castello dei Malfoy. Mentre la musica continuava sempre più violenta, accompagnata dal rumore delle onde e dai tuoni, Chairot bussò alla porta, la quale si aprì cigolando. Chairot mise la testa dentro, poi sentì una voce macabra: - Non è prudente stare qui a quest’ora di notte, signore. In queste sale vive qualcosa di oscuro e di misterioso. - - DOBBY! – urlò Chairot prendendo il piccolo elfo domestico tra le braccia esclamando: - Che cosa ci fai qui, Dobby!? Sai che sono un tuo fan dal secondo libro!? Ma tu non eri stato liberato da Harry!? – Dobby si liberò dalla stretta, si lisciò la sudicia canottiera e disse: - Non mi pare di averla mai vista, signore. OH, NO! NON AVREI DOVUTO DIRLO!! AAAAAH!!! A ME UN SERRAPOLLICI!!! – Chairot prese Dobby e cominciò a schiaffeggiarlo dicendogli: - Calmati, Dobby, non c’è bisogno di punirsi per queste sciocchezze. – Dobby si calmò e rispose: - No, infatti non è necessario. OH, MIO DIO! L’ HO FATTO DI NUOVO!! ARRRAAAGGHH!! – Chairot trattenne Dobby ancora una volta e gli chiese: - Il signor Malfoy è uscito da Azkaban, vero? No, non dirlo! So che poi ti devi punire se me lo dici. – Dobby disse: - Oh, non c’è problema per questa domanda. Il punto è che io sono masochista e mi piace farmi del male, ecco perché adesso vado a spaccarmi quel vaso di piombo in testa. Comunque è tornato. – Dobby sollevò il vaso con una forza inaspettata e se lo diede sulla testa con evidente piacere. Chairot tirò fuori il suo blocchetto degli appunti e chiese: - Lei dov’era la notte in cui i Potter sono morti? – Dobby rispose: - Mi ricordo bene di quel giorno. Ero a casa a mettere le mani in una padella in cui c’era dell’olio messo a friggere da tre ore. Quel giorno Harry ha perso i genitori, ma ha anche sconfitto Voldemort e aiutato noi elfi domestici. – Chairot chiese: - Quindi lei ha tratto un vantaggio dalla morte dei genitori di Harry, giusto? – Dobby rispose: - No, io no. Io sono rimasto con i Malfoy, trattato come uno schiavo per altri dodici anni, poi lui mi ha liberato: il grande Harry Potter. – Chairot finì di scrivere e chiese: - Qui ci sono dei dolci? – Dobby corse in cucina e tornò con un vassoio pieno di appetitosi dolcetti, dicendo: - Ne vuole un po’? – Chairot rispose: - Ma le pare? Io odio i dolci inglesi, non li mangerei mai. – Dobby gli lanciò addosso il vassoio, che Chairot fu pronto a prendere al volo per poi mangiare i dolci. – Eheheh. Grazie per i…chomp… munch… i dolci, Dobby. Mi devo ricredere, sono davvero buoni. – e così dicendo si avviò verso il piano di sopra, da dove proveniva quella musica sempre più drammatica e inquietante.

Chairot cominciò a salire le scale leggermente inquieto, poiché mentre saliva doveva passare davanti ai quadri degli antenati dei Malfoy; dopo aver salito sette rampe di scale Chairot arrivò vicino alla fonte della musica, la quale proveniva da una stanza in fondo al corridoio. Chairot entrò nella stanza e vi trovò Lucius Malfoy, con un abito da Conte Dracula addosso, che suonava con passione un organo, mentre dei demoni usciti da Fantasia ballavano tra le fiamme infernali. Chairot si avvicinò all’uomo che premeva furiosamente i tasti dell’organo, gli andò alle spalle e all’improvviso gli urlò: - BUU!! - - AAAAAH!!! – Lucius fece un balzo di cinque metri, poi, una volta ripresosi dallo spavento, chiese: - Chi sei tu? – Chairot rispose: - Sono Hercule Chairot, un belga Purosangue con l’obiettivo di uccidere tutti i Mezzosangue. – Lucius si alzò e andò incontro a Chairot con un sorriso smagliante, poi disse: - Magnifico, ragazzo. Sei proprio una brava persona, ma che cosa sei venuto a fare nella mia modesta dimora? – Chairot rispose: - Sono convinto che Voldemort non sia il vero assassino dei Potter, così so0no venuto qui a chiederle se magari ne sapeva qualcosa. – Lucius cominciò a passeggiare avanti e indietro, poi mormorò: - Non ne so niente. Certo, Voldemort cominciava a esagerare, ci faceva fare cose orribili: uccidere gente, torturare babbani, mettere il purè sotto la poltrona di Silente, mettere il sale nel caffè del Ministro della Magia, fare le pizzette a teatro, fumare al cinema proprio davanti al proiettore, non ne potevo più, e non ero il solo a pensarla così. – Chairot chiese: - Quindi lei ha tratto vantaggio dalla sconfitta di Voldemort e quindi dalla morte dei Potter? – Lucius rispose: - Sì. Io non immaginavo che Voldemort andando lì sarebbe stato sconfitto da Harry, ma quando è successo ne sono stato contento. – Chairot rimise il taccuino a posto e disse: - Direi che è tutto, monsieur Malfoy. Le farò sapere se ci saranno ulteriori sviluppi. – e così il detective se ne andò, mentre Lucius Malfoy tornava al suo organo riprendendo a suonare quella musica infernale, che accompagnò Chairot fino al portone del maniero.

Chairot ritornò a Hogwarts dopo poche ore; parcheggiò il suo aspirapolvere e si avviò verso l’entrata, quando incontrò Mastings. L’omaccione gli si avvicinò e gli disse: - Chairot, ho interrogato Madama Rosmerta, quella dei Tre Manici di Scopa, a quanto pare anche lei odiava James Potter. – Chairot chiese: - E perché lo odiava? Avrai preso appunti, vero Mastings? – l’altro rispose: - Ho scoperto che lei gli faceva delle avances, ma lui era impegnato a sbavare dietro a Lily Evans, così iniziò a detestare tutti e due. Pensa che ringrazia il giorno in cui sono morti. – Chairot commentò: - Come se fosse la sola ad essere contenta per la loro morte. Comunque, mio caro Mastings, credo che interrogherò qualche altro studente. Ecco, vedo due gruppi: uno sembra formato da personaggi importanti, mentre l’altro è formato da perdenti. – Chairot andò verso il gruppo più famoso, formato da Cho Chang, Dean Thomas e Luna Lovegood, e chiese: - Voi cosa sapete dell’omicidio Potter? – Cho esclamò: - Qualcuno ha ammazzato Harry?! EVVIVA!! – Chairot replicò: - No. mi riferivo all’omicidio dei suoi genitori. – Cho disse, visibilmente delusa: - Oh, quello. Ma, scusi la domanda, chi sei tu? – Chairot rispose: - Sono Hercule Chairot, alunno belga del primo anno, e investigatore privato. – Cho, con le lacrime agli occhi, disse: - Ecco, adesso mi sta venendo da piangere… - Luna le disse: - Non metterti a piangere. Il signore deve farci delle domande, anche se io non so niente perché dovevo ancora nascere il giorno della morte dei Potter. – Chairot si rivolse a Dean e chiese: - Lei che cosa ne sa dell’omicidio Potter? – quello rispose: - So solo che sono stati uccisi da Tu-Sai-Chi. – Chairot chiese: - Non siete a conoscenza del fatto che forse non è stato Voldemort a ucciderli? – tutti e tre fecero cenno di "no" col capo, poi Chairot chiese: - Non sembrate molto informati, ma saprete sicuramente dove posso trovare quel bravo ragazzo di Tassorosso, Cedric Diggory. – Cho scoppiò in lacrime e corse via quando Chairot finì la frase, poi Luna lo rimproverò: - Ecco, l’avete fatta piangere. Non dovete mai parlare di Cedric Diggory, che, tra parentesi, è morto, davanti a lei. – e anche lei si allontanò per seguire Cho, mentre Chairot andava verso il gruppo di perdenti.

Il gruppo di perdenti era formato da Ernie Macmillan, Hannah Abbott e Justin Finch-Fletchey. " Costoro sono i personaggi più inutili di tutti i libri di Harry Potter, nessuno li considera. Forse sanno qualcosa che hanno tenuto nascosto per tutti questi anni." Pensò Chairot, quindi si avvicinò al Trio Perdenti (al quale però non partecipava Ron Weasley. Era un club per perdenti, ma Ron era immeritevole di farne parte) e chiese: - Sono Hercule Chairot, studente del primo anno, con un grande interesse per i casi complicati. Vorrei sapere qualcosa sull’omicidio Potter, poiché sono convinto che non sia stato Voldemort a ucciderli, forse voi ne sapete qualcosa. – Ernie, il più "celebre" tra i tre, rispose: - A nome del Trio Perdenti, dichiaro che noi all’epoca avevamo poco più di un anno, quindi non possiamo certo essere noi i colpevoli. Però, forse, le possiamo essere utili in qualche modo. Interroghi tutti e tre. - - Credo che comincerò con il signor Finch-Fletchey. – disse Chairot mentre tirava fuori penna e taccuino; il detective domandò: - Cosa sa dell’omicidio Potter? – quello rispose: - Ben poco. So solo che sono stati uccisi da Voi-Sapete-Chi, e che quando ha provato a uccidere Harry ha perso il suo corpo. – Chairot chiese: - Conosce qualcuno che avrebbe tratto vantaggio dalla morte dei Potter? Lei, o i suoi genitori, magari? – Justin rispose: - Forse, i miei genitori e di conseguenza io avremmo tratto qualche vantaggio. Deve sapere che i miei genitori erano degli meriti sconosciuti, sempre messi in ombra dai Potter, quindi loro aspettavano con ansia la loro morte, purtroppo, anche se sono morti, non è cambiata molto la nostra condizione. Io faccio parte del Trio Perdenti e, come i miei genitori prima di me, vengo messo in ombra da Potter. A volte mi viene voglia di ucciderlo, con tutti quei vizi e le comodità osa autocommiserarsi. – da un cespuglio spuntò un Harry inferocito, con una mazza chiodata in mano e una folla con i forconi e le torce accese alle spalle che urlava furiosa. – Vorresti essere al mio posto eh, Justin?! Credi che sia bello essere attorniati da ammiratori che muoiono dalla voglia di farti stare bene?! Adesso, visto che anche tu, come tutti gli altri che non capiscono la mia difficile situazione, vuoi la mia cicatrice, te ne farò molte! – disse Harry con la bava alla bocca e gli occhi iniettati di sangue, poi balzò addosso a Justin, il quale fece appena in tempo a scappare a gambe levate, cercando di sfuggire a Harry.

Chairot si rivolse ad Hannah Abbott e le chiese: - Mi dica tutto quello che sa sull’omicidio Potter, mademoiselle Abbott. – quella rispose: - So quello che sa Justin. La mia famiglia e io non avremmo avuto alcun movente per ucciderli, nessuno li avrebbe mai conosciuti. Certo, devo dire che mi piacerebbe uscire dal Trio Perdenti e diventare popolare. – Chairot domandò: - Un buon modo per diventare famosa sarebbe quello di fidanzarti con Harry Potter, ci ha mai pensato? – Hannah Abbott rispose: - Effettivamente sarebbe un buon sistema, ma è una cosa che non potrà mai accadere. – Chairot disse: - Direi che è tutto, signorina Abbott, devo dire che mi sta piuttosto simpatica. Monsieur Macmillan, lei invece che cosa sa riguardo all’omicidio Potter? – quello rispose: - Devo ammettere di odiare Harry. Io sono sempre stato un bravissimo mago, ho sempre studiato per diventare il migliore, e il fatto che Harry prenda voti migliori dei miei solo perché è orfano e sa evocare un Patronus mi infastidisce. I suoi genitori dovevano essere degli ottimi maghi, quindi non oso immaginare i voti che avrebbe preso con i suoi genitori ad aiutarlo e tutte le storie sul Prescelto. E poi c’è Hermione Granger; anche lei è più brava di me in tutto, non la sopporto. Questa condizione mi distrugge! Potrei essere il migliore, ma a causa di Harry e di Hermione sono entrato nel Trio Perdenti. – Chairot disse: - Quindi lei è convinto che le cose sarebbero andate peggio se i signori Potter fossero vivi. La loro morte è stata per lei un vantaggio. – Ernie rispose: - Direi di sì. – Chairot scrisse qualcosa sul suo taccuino e disse: - Au revoir, monsieur Macmillan. – e così dicendo andò vicino al Platano Picchiatore, dove lo aspettava Mastings. – Mastings, forse ho trovato una pista, ma non ne sono sicuro. Prendi il mi aspirapolvere e torna al mio ufficio. Chiedi a mademoiselle Lemon di indagare sul passato di queste persone. – disse Chairot mentre passava un foglietto a Mastings, il quale li lesse e chiese: - Sono quasi tutti troppo giovani per poter avere commesso un omicidio. Che cosa ha in mete, Chairot? – il detective si lisciò i baffetti e rispose: - Niente. È questo che mi preoccupa. Il caso è molto complicato, non riesco ad unire gli elementi in mio possesso, non riesco a trovare una ragione che li colleghi, ma se le indagini di mademoiselle Lemon andranno a buon fine, allora potrei capirci qualcosa. Nel frattempo interrogherò altri studenti e altri professori, le mie celluline grigie lavoreranno tutto il giorno, tranne alle ore dei pasti. – Mastings indicò la casetta di Hagrid a Chairot e disse: - Potrebbe chiedere al guardiacaccia. È un omaccione più alto di me, ha l’aria piuttosto sospetta, potrebbe sapere qualcosa. - - Ottimo suggerimento, mio caro Mastings. Domani ho lezione di Cura delle Creature Magiche, quindi potrò contattarlo. Adesso vai, Mastings. – e così Chairot tornò al castello, mentre Mastings andava a prendere l’aspirapolvere volante di Chairot

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Capitolo 6
*** Le celluline di Chairot riprendono a funzionare. ***


Cap 6

Capitolo 5. Le celluline di Chairot riprendono a funzionare.

Chairot andò a Cura delle Creature Magiche il giorno dopo. Appena arrivato Hagrid disse: - Da quando la professoressa McGrannit è diventata Preside sono stati aggiunti un paio di Decreti Didattici, per cui tutte le materie che una volta erano facoltative ora sono obbligatorie sin dal primo anno. – Chairot fece per domandare qualcosa ad Hagrid, ma quello continuò: - Oggi studieremo una creatura davvero interessante: lo Sgarfabullo. – dalla foresta uscì un essere che sembrava un maiale con le zampe di un elefante, il collo lungo circa come quello di una giraffa, le corna tipo toro, le ali da libellula, e la coda di un ragno (nel senso che non ce l’aveva). – Questo è lo Sgarfabullo! – disse Hagrid, al che Chairot commentò: - Ma no! Sembrava un centauro! – Hagrid lo rimproverò dicendo: - Ti sbagli, mio caro baffetto. Quello è uno Sgarfabullo. – Chairot sospirò e disse: - Era sarcasmo, professore. – Hagrid chiese: - Cos’è il sarcasmo? - - Lasci perdere che è meglio. – concluse Chairot, poi Hagrid cominciò a spiegare: - Dicevo che lo Sgarfabullo ha delle curiose caratteristiche. Non ha alcun potere magico, però si arrabbia moltissimo quando lo chiamate Sgarfield e quando dite "che… - Chairot sbuffò: - Che assurdità! – Hagrid esclamò, tutto contento: - Esatto, signor Chairot! 2000 punti a Grifondoro! – in quel momento lo Sgarfabullo balzò addosso ad Hagrid, cercando di mangiarlo.

- Tranquilli! È tutto a posto! Ogni tanto fa i capricci, ma un cane morde se lo stuzzichi, no? – tutti gli studenti scapparono a gambe levate, ma Chairot si avvicinò al professore con il blocchetto per gli appunti in mano e chiese: - Mi parli un pochino dell’omicidio Potter. – Hagrid staccò lo Sgarfabullo dal suo collo e disse: - Ne possiamo parlare più tardi? – Chairot replicò: - ma io sono un povero orfano di Grifondoro. – una luce brillò negli occhi di Hagrid, il quale esclamò: - L’idea di poter aiutare un orfano di Grifondoro decuplica le mie forze! Altri 1000 punti a Grifondoro! – poi sferrò un pugno allo Sgarfabullo, facendolo finire a terra. Hagrid si alzò e disse: - Bene, adesso puoi farmi tutte le domande che vuoi. – Chairot domandò: - Che cosa sa dell’omicidio Potter? – Hagrid si grattò la testa e rispose: - Bè, io sono stato il secondo ad arrivare… Voldemort escluso ovviamente! HA, HA, HA, HA, ha, ha, ha, ha, ha… Dicevo che trovai Sirius Black già sul posto, io ero lì su ordine di Silente, dovevo prendere Harry e portarlo a Privet Drive, così Sirius mi ha prestato la sua moto volante. Questo è tutto. – Chairot chiese: - Lei conosce qualcuno che avrebbe tratto vantaggio dalla morte dei Potter? – Hagrid disse: - A malincuore, sono costretto ad ammettere che io ne avrei tratto vantaggio. Deve sapere che io sono sempre stato innamorato di Lily, quindi mi sono sentito male quando ho saputo che si erano sposati. Se James non fosse mai nato, io a quest’ora sarei insieme a lei. - - Con te!?! Il giorno in cui vedrò una scena del genere sarà il giorno in cui gli asini si metteranno a volare! – Hagrid lo guardò storto, poi chiese: - Non lo sa che gli asini già volano? Non conosce i Volasini? - Chairot decise di chiudere il discorso: - Bene, direi che questo è tutto, monsieur Hagrid. Andrò a interrogare gli altri professori. – e se ne andò, lasciando Hagrid a lottare invano contro lo Sgarfabullo.

Chairot prese il suo orario e lesse: "Pozioni: Lumacorno-Piton", poi andò nei sotterranei. Chairot arrivò nell’aula di Pozioni in orario, ma Piton gli disse: - Ah-ah. Hai dieci secondi di ritardo, Chairot. – Chairot guardò il suo orologio da polso, poi guardò il quadrante sopra la porta dell’aula, poi si affacciò a una piccola finestra per poter vedere la torre dell’orologio di Hogwarts, poi diede un’occhiata alla meridiana nel parco, si girò e obiettò: - Ma se l’ora inizia tra cinque minuti. – Piton esultò: - Bene! Mi contraddici, Chairot. Devi sapere che le lezioni iniziano quando lo dice l’orologio del professore, quindi ti tolgo 1000 punti a per l’essere arrivato in ritardo e 2000 per avermi contraddetto. – Chairot chiese: - Mi dica, lei non è l’assassino di Silente? O forse Silente le ha chiesto di ucciderlo e adesso la professoressa McGrannit le ha permesso di tornare? – Piton fece una faccia strana, poi esclamò: - Sì! È proprio così! Non ci avevo pensato… Comunque è il Decreto Didattico numero 18. 768. 564. 974: si deve credere a quello che ti dicono i professori che hanno ucciso il Preside precedente. E altri 9000 punti per avermi fatto perdere tempo. - - Ma tanto io gliene do 27000 per averti contraddetto. – disse Lumacorno, al che Piton rilanciò, lievemente stizzito: - E io gliene tolgo 32000! - - Io offro 50000 punti! – esclamò Lumacorno. – Io tolgo 58000 a Grifondoro e Tassorosso! E perché no, anche a Corvonero! – Lumacorno esclamò stupito: - Fin dove ti sei spinto, Severus! Non avrei voluto arrivare a tanto… 1000000 di punti a tutte le Case tranne Serpeverde a cui ne sottraggo 2000000!!! – Piton urlò: - NOOOOOOOOO!!! COME PUOI FARMI QUESTO!!?!! – Chairot teneva un martelletto in mano e diceva: - Un milione per il professore ciccione che mi assomiglia! Un milione e uno, un milione e due… - Piton si guardava intorno disperato. - …e tre! Aggiudicato al professor Lumacorno! – tutte le Case tranne Serpeverde esultarono, poi presero Lumacorno (tutte e tre le Case, ovviamente, se no non ce la potevano mai fare.) e lo portarono in trionfo sulla cattedra. Chairot chiese a Piton: - Ma cosa vi costa dare punti o toglierli? – Piton lo guardò vagamente sorpreso e rispose: - Ovviamente niente. – Chairot chiese, più stupito di Piton: - Ma allora perché non ha rilanciato? – Piton gli disse nell’orecchio: - Io so contare solo fino a un milione. – Chairot scoppiò a ridere e corse a dirlo a tutti, cosicché da quel giorno Piton divenne lo zimbello di tutti (da quel giorno?).

Lumacorno e Piton si dividevano l’ora, e non facevano altro che battibeccare e aggiungere e togliere punti alle Case. – Ti dico che è essenziale il pelo di Sgarfabullo per preparare la Pozione Orchitius. – diceva Piton, al che Lumacorno rispondeva: - Ragazzo, io preparavo pozioni da prima che tu ti facessi levare le mutande da James Potter. – Chairot scoppiò a ridere, così Piton gli chiese: - Signor Chairot, la nostra nuova celebrità. Dimmi dove posso trovare uno sterco di vacca? – mentre Piton si accomodava sulla sua sedia, Chairot gli rispose: - Sulla sua sedia. - - Aaah! E dimmi, dove posso trovare un bezoar? - - E lei mi dica che cosa sa dell’omicidio dei Potter. – Piton si alzò, si pulì il retro dei pantaloni e disse: - Qui le domande le faccio io, Chairot. Dove posso trovare del pelo di Sgarfabullo? – Chairot rispose: - Sullo Sgarfabullo, magari? - - E dove lo posso trovare uno Sgarfabullo? – Chairot inarcò un sopracciglio e rispose: - Nel cortile. Credo che stia divorando Hagrid. – da fuori si sentì Hagrid urlare: - STATE TRANQUILLI, CI STO SOLO GIOCANDO! MA NON CHIAMATELO SGARFIELD, E NON DITE "CHE… - Piton esclamò: - Ma che assurdità! – lo Sgarfabullo sfondò la finestra e assalì Piton, il quale cercava, invano, di calmarlo dicendo: - Buono, Sgarfield! – facendolo infuriare ancora di più. A quel punto Lumacorno mise la pozione Orchitius in una siringa e la piantò nel fondoschiena dello Sgarfabullo, il quale, dopo che la pozione ebbe avuto effetto, scappò. – Lo sapevo che il pelo di Sgarfabullo non serviva! – esclamò trionfante Lumacorno mentre Piton si alzava e si spolverava il vestito. – Avevi ragione. Comunque voglio Chairot vicino alla cattedra e Potter con me in punizione. – Lumacorno protestò: - Ma lo avevo invitato a una festa con tutte le altre celebrità sfigate. A proposito, signor Chairot, vorrebbe venire alla mia festa? Avrà il posto d’onore, glielo assicuro. – Piton intervenne: - Comunque Potter è in punizione. Deve scrivere con la lingua per tutta Hogwarts gli ingredienti per la pozione Polisucco. – Lumacorno sospirò rassegnato: - Allora per la festa dovrò chiamare di nuovo Milhouse e fargli la cicatrice finta. Speriamo che i miei paganti amici ci caschino ancora. Adesso vai vicino a Piton, Chairot. – il detective si mise vicino a Piton, il quale gli mostrò una boccetta piena di una pozione e gli disse: - Questa è Orchitius. Una goccia di questa e l’Oscuro Signore (pace all’anima di quel bastardo) stesso si troverebbe con una dolorosissima infiammazione ai testicoli. Sfortunatamente il suo uso sugli studenti è illegale, ma ne potrebbe cadere qualche goccia nel tuo succo di zucca mattutino se continui a darmi fastidio. – Chairot esclamò scandalizzato: - Ma le pare che io beva una schifezza come il succo di zucca?! Inglese per di più! – Piton disse: - Era solo per fare un esempio. Potrei metterlo al posto dell’olio in una qualche insalata. – Chairot sorrise beffardo: - Ma le pare che io mangi qualcosa senza prima farla assaggiare a Mastings o a qualche altra cavia? E poi le insalate sono troppo salutari per i miei gusti. – Piton sibilò: - Quello delle insalate era un altro esempio! – Lumacorno annunciò: - È finita l’ora, ragazzi! – Piton guardò il suo orologio e disse: - Ma se il mio dice che manca ancora un quarto d’ora! – Chairot, che pensava di ricevere un elogio da Piton, disse: - Il mio dice che manca mezz’ora. – Piton e Lumacorno gli urlarono: - Non devi contraddire i professori!!! Bisogna basarsi sul nostro orario!!! – Chairot sorrise malignamente e disse: - Il suo o di Lumacorno? – Piton rispose: - Ma certamente il mio. – Lumacorno intervenne: - No, credo che sarebbe più conveniente basarsi sul mio. Io lavoro da anni, voglio dire… - Chairot sibilò all’orecchio di Piton: - Certo, il vecchio rimbambito vuole prendere tutte le decisioni e tu lo lasci fare. Sei più patetico di quando c’era Silente. – Piton gli disse: - Sta zitto che non capisci niente! – poi si rivolse a Lumacorno e gli disse: - Sei un vecchio rimbambito! – Lumacorno urlò: - Sarò vecchio, ma perlomeno me li lavo i capelli la mattina! – Piton replicò, mentre gli studenti si allontanavano di soppiatto: - Tu li lavi ogni mattina perché non hai molto da pulire. – Lumacorno esclamò: - Sai qual è la differenza tra il tuo barbiere e Dante Alighieri? Nessuna: tutti e due devono attraversare una selva oscura. – Piton sfoderò la bacchetta ed urlò: - DEFECATIO! – Lumacorno schivò la maledizione e urlò a sua volta: - EMORROIDIS! – Piton fu colpito, ma non per questo abbandonò il duello, che durò ancora per un’ora buona.

Chairot uscì dall’aula molto soddisfatto di come era riuscito a svignarsela, quando vide la McGrannit venirgli incontro insieme a un o troppo contento Harry. Chairot le andò incontro e le chiese: - Che cosa c’è, professoressa? – la McGrannit disse a Harry: - Harry, tu sai come sei stato preso nella squadra di Quidditch, vero? – Harry rispose: - Certo. Silente si è commosso per le mie sfortune e mi ha fatto entrare in squadra. – la McGrannit disse: - Siccome ora sono IO la Preside e posseggo illimitati poteri su tutto il mondo magico, ho deciso che Chairot entrerà in squadra. Non ha bisogno di selezioni, vola benissimo. – Harry chiese: - E in quale ruolo dovrebbe giocare? – la McGrannit guardò Harry come se fosse matto e rispose: - Ma ovviamente Cercatore! Lo sanno tutti che gli altri giocatori sono solo la tappezzeria. Chairot è più sfigato di te, quindi spetta a lui il ruolo di Cercatore. – Harry chiese disperato: - Ma allora io che cosa farò? Sono sempre il secondo più sfigato, non è che può inventarsi un nuovo ruolo? – la McGrannit rispose: - Potrei, ma non lo farò. Del signor Weasley possiamo fare tranquillamente a meno, ma è così mediocre in tutto che non voglio togliergli questa mezza gioia. Sarai il Cercatore della squadra di Corsa Subacquea con Pietrone. Devi cercare lo scoglio d’oro e trascinarlo a riva, ma ti avverto, è velocissimo e quasi impossibile da vedere. Però quasi. Chissà perché i giocatori vengono chiamati "gli Scoglionati". Ci sono tre Cacciatori, che si passano il Pietrone e devono cercare di fare gol, ma non servono a niente neanche in questo gioco. Poi ci sono i Battitori, che devono usare delle mazze per colpire delle meduse velenose che verranno spedite solo ai Cercatori. Arrivederci. – Harry tentò di buttarsi dalla finestra per suicidarsi, ma si era scordato di essere al pian terreno. Chairot gli si avvicinò e lo consolò: - Non preoccuparti, non ti vanno tutte storte. Adesso io devo andare dalla professoressa Cooman. – Harry borbottò: - Che gran consolazione! – ma Chairot era già partito alla volta dell’aula della Cooman.

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Capitolo 7
*** La profezia della professoressa Cooman. ***


Cap 7bis

Capitolo 6. La profezia della professoressa Cooman.

Chairot, subito dopo l’incontro con la McGrannit, andò alla prima lezione della professoressa Cooman, sicuro di ottenere qualche informazione interessante. Chairot passò attraverso la botola e si ritrovò in un’aula molto strana: non c’erano banchi, solo tavolini con sopra tazze piene di tè, delle pipe piene di oppio, e delle siringhe vuote. Chairot si accomodò al tavolino, quando arrivò la professoressa Cooman. – Salve, ragazzi. Sono la professoressa Cooman, la vostra insegnante di Divinazione. – Chairot esclamò: - Mannaggia! Io credevo di essere a Trasfigurazione! – la professoressa lo ignorò e disse: - Io ho insegnato a dei grandi profeti, quali Do Naisimiento,. Casanova e Otelma. Io posseggo la Vista. – e così dicendo andò a sbattere contro un lampione comparso in quel momento al centro della stanza. – Adesso versate molto sale nel vostro bicchiere d’acqua. Se si scioglie andrà tutto bene, ma se si deposita sul fondo significa che siete perseguitati dalla sfortuna. – i ragazzi versarono il sale nell’acqua, poi, dopo aver passato mezz’ora a guardare il sale, la Cooman esclamò: - Oh, cari ragazzi! Oh, poveri ragazzi! Siete perseguitati dalla mala sorte! Adesso potete andare a versare l’acqua col sale nel vaso di quella pianta laggiù. – tutti i ragazzi versarono il contenuto dei loro bicchieri nella terra della povera pianta. – La mia Mimbulus Mimbletonia! – esclamò Neville, ma la Cooman lo rimproverò: - No, caro ragazzo, quello è il mio Bollonius Frangiforme. – Neville borbottò: - A me sembrava una Mimbulus Mimbletonia. – i ragazzi tornarono tutti ai loro posti, poi la Cooman disse: - Adesso prendete la tazza del vostro vicino e bevete il tè all’oppio che vi ho preparato. Avrete delle straordinarie visioni, non ne potrete più fare a meno. – Chairot allontanò da sé la tazza che Peppino Zabini, il fratello bavoso e sfigato di Blaise Zabini, gli stava offrendo. – io non ho alcuna intenzione di bere in quella tazza dove al posto dello zucchero c’è la bava di quel tizio! – la Cooman gli si avvicinò e disse: - Mio caro ragazzo, ti assicuro che è buonissimo, ma se preferisci ci sono delle siringhe piene di LSD laggiù. Quelle funzionano ancora meglio. Adesso, signor Zabini, mi dia la sua tazza e vediamo cosa c’è nel futuro del signor Chairot. – la Peppino le passò la tazza dicendo: - Gu! – poi la Cooman bevve con gusto e grazia il tè. – Sluurp…sluuuuurp…SLUUUUUUUUUUURP! Aaaaaaaaaaaah! – si asciugò le labbra con la manica del vestito e disse: - Comincio ad avere la visione. OH, MIO DIO! – urlò la Cooman, al che Chairot chiese: - Ha visto qualcosa di terribile, professoressa? – la Cooman si prese il piede tra le mani e rispose: - No, mi è solo caduta sul piede la teiera. Comunque tu hai il Gramo. Poraccio! – un ciccione di colore intervenne, senza essere interpellato: - Il Gramo è il presagio peggiore. – Chairot gli chiese: - Ma tu che ci fai qui? Chi sei? Chi ti conosce? Questo l’ hai già detto ne "Il Prigioniero di Azkaban"! – quello rispose: - Io servo solo a questo. Nel libro neanche ci sono! Guadagno milioni solo per fare affermazioni inquietanti in cui ripeto più volte l’ultima, sibillina, parola. – la Cooman chiese adirata: - Chi osa vezzeggiarmi con il nome Sibillina?! – il ciccione la ignorò e disse: - Stavo giusto per dire che il Gramo è un presagio di morte. Di morte… di morte… di morte… di morCRASH! – la Cooman gli aveva appena lanciato una teiera in testa, lasciandolo a terra stordito. – Adesso possiamo riprendere la lezione. – esultò la Cooman. – Signor Chairot, lei riceverà una telefonata e morirà entro sette giorni da questa. – Harry spuntò dal nulla con una tazza vuota in mano e chiese: - Professoressa, non è che ho anche io qualche oscuro presagio di morte o peggio nella tazza? – la Cooman prese la tazza e lo rimproverò: - Lo sanno tutti che non si può leggere il futuro nei fondi di tè. Deve essere per questo che non sei mai andato bene nelle mie lezioni. Ma fa vedere comunque. – la Cooman scrutò il fondo della tazza, mentre Harry incrociava le dita, poi disse: - Mio caro, tu hai il Quadrifoglio. – il ciccione si rialzò e disse: - Il Quadrifoglio. È un presagio di morte… di morte CRASH! CRASH! CRASH! CRASH! – tutti lanciarono le loro teiere addosso al ciccione senza nome, che ricadde a terra svenuto. – Stupido! Il Quadrifoglio è un presagio benigno. Questo ragazzo è veramente fortunato. Forse era Colui-Che-Una-Volta-Non-Doveva-Essere-Nominato a portarti sfiga, mio caro Harry. – disse la Cooman, mentre Harry se ne andava deluso, poi arrivò Ron con una tazza vuota, il quale chiese: - Non potrebbe leggere anche nella mia tazza? Se dice a tutti che io sono segnato dalla sorte, diventerò famoso. – la Cooman guardò nella sua tazza e disse: - Ma tu hai lo Sterco di Vacca. Ho letto qualcosa di simile nella tazza di Piton. – il ciccione strisciò fino al suo libro di Divinazione e disse, sputacchiando sangue: - Lo Sterco di V-Vacca è un presagio di significato oscuro. Cercare di capire cosa vuol dire è c-come tentare di afferrare il fumo… il fumo… il fum… - - AVADA KEDAVRA!!! – la Cooman colpì in pieno petto il ciccione, che cadde a terra morto (finalmente!). La Cooman disse a Ron: - il tuo è un cattivo presagio, ma non si sa cosa vuol dire, quindi non è certamente pericoloso. È mediocre come te! Adesso additiamo tutti il signor Weasley ridendo! HA, HA, HA, HA, HA!!! – tutti (ed Harry con particolare godimento) scoppiarono a ridere, finchè la Cooman non disse: - Adesso smettiamola, ragazzi… altri due minuti e basta. HA, HA, HA, HA!!! – Ron se ne andò, ma tutta la classe lo seguì ridendo e additandolo. Solo la Cooman rimase in aula insieme a Chairot, che dopo l’entusiasmo iniziale aveva smesso di ridere, chiese: - Adesso mi dica che cosa sa dell’omicidio Potter. Ho sentito che lei ha fatto la profezia che li ha condannati a morte. – la Cooman sgranò gli occhi e disse: - IO? Stiamo parlando della stessa persona? Io non ho mai fatto alcun genere di profezia. Non senza l’influsso dell’alcool, almeno. – Chairot tornò a chiedere: - Quindi lei non sa niente della morte dei Potter? Dopo quella profezia Silente l’ ha assunta, no? Dopo quell’avvenimento Voldemort si è messo sulle tracce dei Potter, non si sente un po’ responsabile? – la Cooman si era accomodata su una poltrona e stava mangiando delle patatine, poi disse: - Cosa, devo rispondere? No, perché dovrei sentirmi in colpa? Non è mica stata colpa mia. – Chairot si alzò e disse: - Credo che questo sia tutto. Au revoir, madame Cooman. – la Cooman scattò in piedi esclamando : - io sono signorina! Razza di nanetto francese! – Chairot replicò: - Io sono belga. – e fece per andarsene, quando la Cooman gli mise una mano sulla spalla dicendo, con voce roca: - Accadrà stanotte. – Chairot rispose: - Cosa accadrà? Ha deciso che smetterà di drogarsi da questa notte? – la Cooman continuò: - No, questo mai. Il computer è rimasto intatto a lungo, ma il suo proprietario tornerà stanotte. Le fesserie torneranno più grosse e orribili di prima. Questa notte… prima di mezzanotte…il computer verrà riacceso… e verrà usato… ancora. – Chairot si fregò le mani e disse soddisfatto: - Bene! Questo significa che il caso sarà presto risolto. – e così se ne andò negli spogliatoi, pronto per la sua partita di Quidditch.

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Capitolo 8
*** La prima partita di Chairot. ***


Prima di tutto vorrei scusarmi perché non ho aggiornato in questi giorni, ma ho avuto dei problemi col pc. Detto questo vi lascio al 7° capitolo, episodio "chiave" per la soluzione dell’enigma. Buona lettura.

 

Capitolo 7. La prima partita di Chairot.

Chairot entrò nello spogliatoio della squadra di Grifondoro, prese il suo aspirapolvere volante e si avviò verso il campo insieme alla squadra. Harry gli chiese: - Paura, Chairot? – quello rispose: - Niente affatto. – Harry, un tantino contrariato, gli disse malignamente: - Dovresti averne, invece. Io alla prima partita sono stato quasi ammazzato. Un momento, è capitato anche in tutte le altre partite. – Chairot gli disse: - Perché non vai a cercare lo Scoglio d’oro? Tutti aspettano la partita di Corsa Subacquea con Pietrone. Inizia tra poco, faresti meglio a sbrigarti, rischi di non arrivare in tempo. – Harry guardò Chairot con odio, poi gli sussurrò: - Stai in guardia, nanetto, le partite di Quidditch sono pericolose. –.

Madama Bumb fischiò e i giocatori si alzarono in volo. Chairot si avvicinò a Madama Bumb, alla quale chiese: - Lei cosa sa dell’omicidio Potter? - - Vada a cercare il Boccino, signor Chairot! – urlò Madama Bumb, così Chairot fu costretto a rimandare l’interrogatorio. I Cacciatori di Grifondoro presero la Pluffa e segnarono. Chairot sbadigliò e disse: - Non vi affannate, devo solo prendere il Boccino e abbiamo vinto. Toh, eccolo laggiù. – Chairot si lanciò all’inseguimento del Boccino, ma neanche il suo aspirapolvere era abbastanza veloce. Luna Lovegood, che commentava la partita, disse: - Il Boccino sembra troppo veloce per il nuovo acquisto di Grifondoro. – Madama Bumb ghignò e disse tra sé: - Non sarà più veloce ancora a lungo. – poi puntò la bacchetta contro il Boccino e pronunciò la formula: - Stafermos! – e così il Boccino rallentò, permettendo a Chairot di avvicinarsi. Il detective allungò la mano per prendere il Boccino, quando il suo aspirapolvere cominciò ad agitarsi, cercando di disarcionarlo. Hermione e Ron osservarono la scena, poi la ragazza si girò verso Harry e lo vide tenere lo sguardo fisso su Chairot e muovere le labbra pronunciando misteriose formule. – Dobbiamo fermare Harry! – esclamò Hermione, estrasse la bacchetta, la puntò verso Harry e urlò: - DIARREAS ISTANTANEAS! – Harry fece un’espressione strana, poi si toccò il retro dei pantaloni, annusò le dita e scappò via, facendo cadere durante la sua fuga tutti gli spettatori.

L’aspirapolvere si fermò, così Chairot si rimise bene in sella e ripartì alla ricerca del Boccino. A quel punto, vedendo tutti i professori e gli studenti a portata di mano, decise di interrogarli tutti. Il detective andò da Madama Bumb e le disse, con la sua migliore voce patetica: - Mi scusi, Madama Bumb, vorrei tanto interrogare tutti gli spettatori, magari potrebbe boicottare i giocatori di Serpeverde per concedermi un po’ di tempo. – Madama Bumb tirò fuori la bacchetta, lanciò uno sguardo omicida ai giocatori di Serpeverde e cominciò a lanciare maledizioni dappertutto, mentre Chairot andava placidamente verso il palco dei professori. – Mi scusi, lei è il professor Vitious? – l’ometto rispose: - Certo che sono io. – Chairot prese il suo blocchetto degli appunti, prese la penna e chiese: - Cosa sa dell’omicidio Potter? – Vitious cercò di spostarlo dicendo: - Ne possiamo parlare dopo la fine della partita? – l’altro non si spostò di un millimetro e replicò: - C’è solo Madama Bumb che colpisce i Serpeverde, non si perde niente. – Vitious spostò Chairot con violenza inaudita dicendo: - Mi piacciono le scene di violenza. Cosa crede, che io venga alle partite perché mi piace lo sport? Io spero sempre in qualche rissa. FORZA, MADAMA BUMB!! – Chairot fece sedere Vitious e gli chiese: - Cosa sa dell’omicidio Potter? – quello rispose: - Cosa dovrei sapere? Quello che sanno tutti, cioè che fu Lei-Sa-Chi a ucciderli, lasciando il piccolo Harry orfano. – Chairot domandò: - Lei sa che probabilmente non è stato Voldemort a ucciderli? – Vitious sgranò gli occhi ed esclamò: - Che cosa sta dicendo!? – Chairot replicò: - È proprio come le ho detto, Voldemort non ha ucciso i Potter e… le fa paura il nome Voldemort? – Vitious, che si era raggomitolato sulla poltrona in preda al panico, rispose con voce tremante: - N-no… ho appena scoperto che la frase "V-Voldemort n-n-non ha ucciso i P-Potter" è davvero terrificante. – Chairot tirò fuori la bacchetta e la puntò al collo del professor Vitious, dicendo: - Se non mi dici tutto quello che sai sarò costretto a lanciarti una maledizione. – Vitious disse: - Bè, se lei cerca il presunto colpevole in questa scuola, non posso che dirle che io ho un alibi di ferro. – Chairot, vedendo il professore che arrossiva, gli diede un colpetto colo gomito e gli domandò: - Scommetto che è un alibi scandaloso. A me può confidare tutto, le assicuro che non lo dirò a nessuno. – sorrisetto malvagio. – D’accordo. Io quel giorno ero con pssst psss… pssss… - Chairot sorrise soddisfatto, poi disse: - Credo che sia tutto, monsieur Vitious. La contatterò molto presto. – Chairot salì sull’aspirapolvere e andò verso il professor Ciccio u’ Bombularo, quando qualcuno sparò delle scintille rosse verso l’alto, così volò velocemente per controllare.

- Mademoiselle Granger! Cos’è successo? – Hermione rispose: - Signor Chairot, prima, quando stava per cadere dall’aspirapolvere, ho visto Harry che la guardava senza muovere gli occhi mentre pronunciava qualcosa. Le stava facendo il malocchio, è ovvio. – Chairot si lisciò i baffetti e domandò: - E lei che cosa ha fatto? – Hermione rispose: - Gli ho lanciato un incantesimo ed è corso via, travolgendo tutto il pubblico. – Chairot rimase in silenzio per un po’, poi disse: - Mi pareva di aver trovato la soluzione, ma adesso c’è questo nuovo sviluppo e le mie certezze crollano. Ho bisogno di altri indizi, ma adesso devo vincere una partita. Au revoir, mademoiselle Granger. – e così dicendo tornò in campo, si avvicinò a Madama Bumb e le disse : - Madama Bumb, adesso può tornare ad arbitrare, ci penso io. – Madama Bumb fece una faccia delusa e disse: - Peccato, mi stavo divertendo tanto. - - Eeeh, così è la vita, Madama. Farebbe meglio ad allontanarsi, il gioco si sta facendo violento, non credo che sarà facile prendere il Boccino. – Madama sorrise e disse, mentre Chairot si lanciava all’inseguimento del Boccino: - Certo, sono sicura che sarà molto difficile prenderlo. –

Chairot tese la mano per prendere il Boccino, quando un Malfoy lo urtò, facendogli perdere di vista la pallina. In quel momento tutti i Cacciatori di Serpeverde si lanciarono all’inseguimento di Chairot, il quale non riusciva a seminarli; i Cacciatori lo avevano praticamente preso, quando Madama Bumb urlò: - CRUCIO! SECTUMSEMPRA! AVADA KEDAVRA! – le tre maledizioni colpirono tutti i Cacciatori, che stramazzarono al suolo. A quel punto uno dei Battitori di Serpeverde, vedendo Chairot sempre più vicino al Boccino, gli lanciò contro un Bolide, che lo avrebbe colpito in pieno petto se non fosse intervenuta Madama Bumb, la quale urlò: - ACCIO BOLIDE! – com’era prevedibile il Bolide andò verso di lei a tutta velocità, ma lei riuscì a prenderlo al volo. A quel punto andò verso uno dei Battitori di Grifondoro, gli prese la mazza e scagliò il Bolide verso lo sfortunato Battitore.

Chairot nel frattempo era riuscito ad avvicinarsi nuovamente al Boccino, ma Malfoy e il Battitore rimasto lo avevano quasi raggiunto, pronti per colpirlo. Madama Bumb decise di porre fine alla faccenda in modo drastico: puntò la bacchetta verso il Portiere e urlò: - IMPERIO! – il Portiere a quel punto abbandonò la posizione e andò con la bacchetta alzata verso i suoi compagni, poi urlò: - STUPEFICIUM! INCARCERAMUS! – Malfoy e il Battitore caddero dalle loro scope, poi il Portiere andò contro una parete a tutta velocità, poi cadde a terra svenuto e sanguinante. Chairot a quel punto afferrò il Boccino, alla cui cattura seguì il fischio di Madama Bumb.

Grifondoro festeggiò la vittoria nella Sala comune tre giorni e tre notti. Molti giocavano a poker, quasi tutti fumavano come pazzi, e in un angolo era stato messo un tavolo con molte bottiglie di whisky e di vodka, bottiglie che in pochi minuti furono vuote. Chairot si allontanò dalla Sala comune appena la festa ebbe inizio e andò nel parco.

Il detective andò verso il Platano Picchiatore, dove lo aspettava Mastings. – Signor Chairot, ecco i risultati delle ricerche di mademoiselle Lemon. – disse Mastings mentre dava dei fogli a Chairot. – Bene, questo rende tutto più semplice. Adesso sono più vicino che mai alla soluzione, e conosco i segretucci di tutti. Bene Mastings, ormai manca poco alla soluzione, entro stanotte, prima di mezzanotte, devo scoprire chi è il colpevole, se no la mia reputazione andrà a farsi friggere. – e così dicendo si avviò verso le serre, pronto per la lezione di Erbologia.

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Capitolo 9
*** Interrogatori a improbabili personaggi. ***


Cap 9bis

Capitolo 8. Interrogatori a improbabili personaggi.

Chairot arrivò alle serre in anticipo. Entrò nella numero 3 e domandò: - C’è nessuno? – il detective sentì degli strani rumori provenire da dietro un una fila di vasi, così si avvicinò e sbirciò dietro; lo spettacolo era scioccante! A terra c’erano la professoressa Sprite e il professor Vitious abbracciati e completamente nudi, intenti a compiere atti osceni oltre ogni limite immaginabile. La professoressa staccò due foglie e le usò per coprirsi, senza accorgersi che si trattava di "Urtica dioica". Chairot fece comparire dal nulla una telecamera e riprese i due mentre si rivestivano frettolosamente, concedendo molte attenzioni alla Sprite che si grattava furiosamente.

Una volta finito, Chairot corse via urlando: - Conosco gente che pagherà molto per avere questo video!! Prima tra tutti la McGrannit!! HA, HA, HA, HA, HA!!! –

Chairot tornò dopo qualche minuto seguito dagli altri studenti i quali, appena videro la professoressa Sprite, scoppiarono a ridere sguaiatamente. – Ehm, ehm… oggi studieremo una pianta particolare… - Neville, il quale si imbucava in tutte le lezioni di Erbologia, esclamò: - … la Mimbulus Mimbletonia! So tutto su queste piante professoressa! Sono… - la Sprite intervenne: - Non dubito che tu sappia tutto sulla Mimbulus Mimbletonia, Neville, ma questo è un rarissimo Bollonius Frangiforme. E comunque questa non è la tua classe, Neville, vai pure. – Neville se ne andò borbottando: - Ma io ero sicuro che quella fosse una Mimbulus Mimbletonia. – la Sprite continuò: - Dicevo che questo è il Bollonius Frangiforme. Questa pianta ha delle caratteristiche particolari; innanzitutto invece dei fiori spuntano, a seconda delle fasi lunari, dei buoi o dei cornetti ripieni di marmellata di merluzzo. Un’altra cosa molto importante e particolare è il loro sistema di difesa: se uno tocca le sue radici, il Bollonius emette una sostanza altamente corrosiva. Altra caratteristica è il "Cisbio laterale", un oggetto molto prezioso con il quale si preparano delle utili pozioni e degli infusi. Il cisbio si trova appunto nella parte laterale della radice della pianta. È perfettamente inutile indossare la mascherina o qualche altra cosa, non c’è protezione contro il veleno del Bollonius. – Chairot sbiancò di colpo, poi gli venne un lampo di genio; tirò fuori dal nulla Mastings e Ron e ordinò: - Estraete il cisbio laterale. – la professoressa Sprite si girò e aggiunse: - Dimenticavo di dirvi una cosa importante. Dovete sapere che l’unico essere vivente in grado di mangiare un Bollonius Frangiforme senza morire è lo Sgarfabullo. Siccome questa pianta è rara, non chiamate lo Sgarfabullo Sgarfield e non dite mai "che… - Chairot esclamò: - Ma sono tutti fissati con gli Sgarfabulli! E poi, che assurdità chiamarlo Sgarfield! – il tetto della serra venne sfondato da uno Sgarfabullo imbizzarrito che sputava fiamme, mentre poco lontano si vedeva Hagrid correre mentre diceva: - Dimenticavo di dirvi…anf… che lo Sgarfabullo sa anche sputare fiamme! Ma state tranquilli, è tutto sotto…anf… controllo! –

Chairot andò vicino alla professoressa Sprite e le chiese, mentre lo Sgarfabullo divorava il Bollonius: - Sono Hercule Chairot, alunno del primo anno molto sfigato. Sospetto che non sia stato Voldemort a uccidere i Potter, per cui vorrei sapere lei che cosa ne sa. – la professoressa Sprite rispose mentre schivava una fiammata dello Sgarfabullo: - Io non so niente, però quando scoprii che erano stati uccisi sono stata contenta. Detestavo James Potter perché era indisciplinato e non faceva altro che trasmettere su Internet video che riguardavano alcuni… progetti extra-scolastici diretti da me e il professor Vitious. – la professoressa arrossì, poi Chairot le chiese: - Mi dica qualcosa di Lily. Odiava anche lei? – la Sprite rispose: - Bè, era decisamente antipatica. Era bravissima in tutto più dei professori e molto spesso interveniva nelle mie spiegazioni. E poi era bellissima, benvoluta da tutti, insopportabilmente perfetta. – Chairot scrisse tutto sul suo taccuino e disse: - In altre parole Lily Potter era una Mary Sue. – la professoressa Sprite annuì, poi Chairot si allontanò, diretto alla prima lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.

Chairot andò a sedersi al primo banco, col taccuino e la penna in mano, pronto per interrogare la persona più sospetta di tutti: il professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Ciccio u’ Bombularo, un uomo grasso e calvo, disse agli alunni: - Voi non avete avuto un solo professore di Difesa Contro le Arti Oscure che sia durato più di un anno, poiché più della metà erano criminali e tutti gli altri avevano numerosi scheletri nell’armadio. E vi assicuro che io non sarò da meno. – Chairot commentò: - Questo qui non può decisamente essere il colpevole. – Ciccio u’ Bombularo disse: - Lei è il signor Chairot, vero? La informo che sono un assassino, un criminale incallito e sono l’unico tra gli indiziati a non avere un alibi per la notte dell’omicidio dei Potter. – Chairot alzò le spalle e replicò: - La persona che ha più probabilità di essere il colpevole non è mai il colpevole, questo lo sanno tutti, quindi direi che lei è l’ultima persona di cui sospetterei. – il professore disse disperato: - Ma non vede che ho uno sguardo malvagio?! La prego, non può sospettarmi solo per un poco? Magari poi scopre che non sono stato io, ma faccia credere a tutti il più possibile che io ho ucciso i Potter. – Chairot ribatté: - Non posso perdere tempo facendo cose stupide. Adesso che ho la certezza che non li ha uccisi lei i Potter, possiamo iniziare la lezione? – Ciccio u’ Bombularo si allontanò dal banco di Chairot e disse: - Bene, come volete. Oggi studieremo le maledizioni più terribili, le Maledizioni Senza Effetto. – Chairot intervenne: - Credevo che le maledizioni peggiori fossero le Maledizioni Senza Perdono. Mi sembra che le cose siano un po’ cambiate qui ad Hogwarts. – Ciccio disse: - Sì, nuovi personaggi assurdi, creature sempre più strambe, ma non ha alcuna importanza. La prima maledizione che studieremo è la maledizione Truculenter, il cui effetto, al contrario di quello che sembra suggerire il nome, è quello di costringere le persone a mettersi le dita negli occhi, impedendogli così di vedere cosa succede. – Chairot commentò: - Mio Dio com’è terribile questa maledizione! – il professore gli disse: - Scherza pure quanto vuoi. È vero, la prima maledizione non è così terrificante, ma la seconda ti impedirà di dormire sonni tranquilli. Adesso, chi sa dirmi qual è la seconda Maledizione Senza Effetto, che io me lo sono scordato? – Ron alzò la mano, ma Ciccio u’ Bombularo disse: - No, tu sei Weasley la schiappa. Sentiamo Neville, invece, non è bravo in niente, ma non è insignificante e inutile come te. – Neville, dato che tutti i suoi parenti tranne la nonna avevano una menomazione da incantesimo malvagio e proibito, aveva preso l’abitudine di partecipare a tutte le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure per fare bella figura. – C’è la Maledizione Abbuffatam*, i Mangiamorte l’ hanno usata contro mio cugino fino a farlo diventare obeso. – Ciccio u’ Bombularo disse: - Vedete com’è bravo il vostro compagno? Ora, questa maledizione fa… il suo effetto è… ehm… ma dove avrò messo gli appunti? – Chairot tirò fuori alcuni foglietti e chiese: - Vuole dire questi fogli sui quali sono scritte tutte le Maledizioni Senza Effetto? – Ciccio u’ Bombularo cercò di prendere i fogli ed esclamò: - Ridammeli! – poi abbassò la voce e disse: - Hai visto? Non so niente, sono peggio del professor Allock, sarebbe tuo dovere dirlo alla McGrannit così potrei ricevere la giusta punizione. – Chairot chiese: - E qual è la giusta punizione? – l’altro rispose: - La McGrannit userà la Maledizione Cruciatus su di me, poi, come dice il Decreto Didattico n° 18. 345. 666. 879, verrò legato a un palo nel Ministero della Magia, dove tutti potranno colpirmi con l’incantesimo Sectumsempra fino alla morte. È la mia massima ambizione. – Chairot disse: - Non potrei mai denunciare una persona onesta come lei. Io non godo nel vedere la gente uccisa tra mille tormenti, a meno che non siano dei criminali da me scoperti. – l’altro lo supplicò: - Ti prego, io ho ucciso i Potter, dovresti essere molto felice di mandarmi al patibolo! Io sono colpevoleeehee! Buahhaa! Perché tutti gli insegnanti di Difesa Contro le Arti Oscure vengono licenziati oppure muoiono e io invece no!? – Chairot esclamò: - Adesso, basta! Lei deve andare a insegnare, capito? Probabilmente il vero assassino è un suo parente o amico, quindi lei cerca di proteggerlo, ma si capisce che lei è innocente. – Ciccio u’ Bombularo si alzò, si asciugò le lacrime e disse: - Finalmente i miei foglietti. La maledizione Abbuffatam fa ingrassare di 10 kg. la persona colpita. È davvero terrificante come maledizione, non trovate? – Chairot commentò: - Non so, a me ricorda un incantesimo di ingozzamento. – Ciccio u’ Bombularo urlò: - Ma chi ti credi di essere per potermi criticare, eh!?! – poi si lisciò la veste e riprese a spiegare: - La terza Maledizione Senza Effetto è la maledizione Deficiens. Come potete intuire dal nome annienta la materia grigia, facendo diventare la vittima un perfetto deficiente. Qualche suo parente è stato colpito da questa diabolica magia, signor Paciock? – Neville scosse la testa e rispose: - No, però i miei genitori sono stati torturati fino alla follia dai Mangiamorte. – il professore disse: - No, sono andato a trovarli; a giudicare dalle loro azioni sono stati colpiti dalla maledizione Deficiens. – Neville borbottò: - Non è vero. Mia madre mi ha dato delle caramelle, e questa volta sono sicuro che non siano solo delle carte. – Neville estrasse dalla tasca delle carte di caramelle, rigorosamente vuote. – Ha, ha, ha, ha! Povero ragazzo! Te lo dicevo che non potevano ridursi in quello stato solo per una maledizione Cruciatus. Quelli sono i tipici effetti della maledizione Deficiens. – a Chairot l’idea di una maledizione con il potere di distruggere le sue "celluline grigie" faceva davvero paura, per questo si era rifugiato sotto il banco, finchè Ciccio u’ Bombularo non disse: - L’ultima Maledizione Senza Effetto è la maledizione Sblublù Zizzì. Il suo potere è quello di bloccare tutti gli incantesimi, di uccidere la persona che si vuole colpire, di far provare un dolore immenso a chiunque si trovi nel raggio di dieci metri dalla bacchetta e di preparare pranzi favolosi. – Chairot commentò: - Ma questa maledizione è potentissima! Perché è tra le Maledizioni Senza Effetto? – il professore rispose: - Perché è impossibile da usare. Effettivamente non si sa se esiste davvero; alcuni dicono che sia stata inventata da qualche autore deficiente per una sua fan fiction, ma io sono convinto che esista davvero. – Chairot alzò gli occhi al cielo e commentò: - Certo, come no. – Ciccio u’ Bombularo disse: - La lezione è finita, ma c’è una cosa che dovrei fare. – il professore si avvicinò a Chairot. – Verrò sicuramente torturato crudelmente se aggredisco uno studente. – Chairot chiese, vagamente spaventato: - Che cosa intende dire? - - Intendo dire che ho intenzione di aggredirla, così verrò torturato come ho sempre sognato. – Chairot sogghignò e chiese: - Vuole essere torturato? Vuole trovare la morte? – Ciccio u’ Bombularo annuì bramoso mentre alzava la bacchetta, pronto per colpire Chairot, quando questi chiese: - Come sta Sgarfield lo Sgarfabullo?! – Ciccio u’ Bombularo abbassò la bacchetta e chiese: - Uno Sgarfabullo che si chiama Sgarfield? Ma che assurdità. – Chairot disse: - Se ne è così convinto, lo urli al mondo. – il professore, che non aveva mai studiato gli Sgarfabulli e quindi non poteva sapere che cosa stava per fare, non ci pensò due volte e urlò: - UNO SGARFABULLO CHE SI CHIAMA SGARFIELD!?! CHE ASSURDITÀ!!! - Chairot corse fuori dall’aula nel momento esatto in cui lo Sgarfabullo piombò addosso a Ciccio u’ Bombularo.

Mentre andava nella Sala grande per la cena Chairot sentì urlare: - SÌ!! Finalmente vengo torturato brutalmente!! No… Fermo!! Quello che stai tirando è il mio intestinAAAAARGH!! –

*Abbuffatam: in realtà (ma direi che era intuibile) questa parola è totalmente inventata, poiché non ho trovato una parola in latino che rendesse bene l’idea dell’effetto come questa.

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Capitolo 10
*** Chairot ha un illuminazione ***


cap 9tris

Capitolo 9. Chairot ha un illuminazione.

Quando entrò nella Sala Grande, Chairot vide Ginny che gli faceva segno di sedersi vicino a lei. Il detective si accomodò e chiese, vagamente innervosito: - Dov’è il cibo? – Ginny rispose: - Hermione ha fomentato uno sciopero degli elfi domestici, quindi la McGrannit ha ordinato a Piton di cucinare per tutti. – Chairot sibilò: - Dove hai detto che è il cibo? – Ginny si allontanò un poco da Chairot e disse: - Ehm… arriverà tra poco. Ma io le volevo dire che… vorrei tornare insieme a Harry Potter. – Chairot, fanatico dei pettegolezzi, chiese: - Ma non avevi detto che ti sembrava gay? – Ginny rispose: - Mi sono sbagliata. Ma c’è dell’altro; forse ho capito chi ha ucciso i Potter. – Chairot sospirò: - Ecco, me lo sentivo. Dai, io la faccio la domanda, anche se so già la risposta. Secondo lei chi è stato? – Ginny gli si avvicinò e disse: - Non posso dirglielo adesso perché… - - …Deve esserne sicura. Crede di essere la prima a dirmelo? Lo fanno tutti. – Ginny replicò: - Sì, questo è un aspetto, ma l’altro motivo è che qui, in mezzo a tutti questi potenziali assassini, mi sento in pericolo… - tutti gli studenti e tutti i professori si erano radunati intorno a Ginny agitando forconi, pugnali e manganelli. – Per quale motivo si sente in pericolo? Non vede quanta gente c’è qui per proteggerla? – disse Chairot, al che Ginny sussurrò: - Devo scoprire se i miei sospetti sono fondati oppure no. – Ginny alzò spaventosamente la voce. – Io vado sola soletta verso la torre di Grifondoro! Mi sono scordata la bacchetta, quindi sono priva di qualsiasi difesa contro eventuali aggressori! – e così dicendo se ne andò, mentre tutta quelli che si erano radunati per sentire la discussione si allontanavano fischiando e nascondendo le armi dietro la schiena.

In quel momento dal portone entrò Mastings, seguito da cinque persone: i primi erano Fred e George Weasley, seguiti da Remus Lupin, Cornelius Caramell e il leggendario professor Vector.

Chairot andò incontro a Mastings e disse: - Bonjour mio caro Mastings. Voi siete i fratelli Weasley, vero? Ho sentito che siete gli unici della vostra famiglia ad aver fatto qualcosa di concreto come lavoro. Sono un vostro grande ammiratore, sapete? Vendete caramelle, giusto? – Fred rispose: - Veramente gestiamo un negozio di scherzi. Però noi abbiamo un dolcetto. – aggiunse mentre faceva l’occhiolino al fratello. Chairot prese la caramella che gli stavano offrendo i gemelli e la mangiò; il detective fece un’espressione strana, poi si guardò le mani ed esclamò terrorizzato: - Che mi succede?! Sembrano delle… zampe di elefante!?! – Chairot cadde a terra, poi sentì qualcosa sulla schiena e urlò: - Ho le ali!!? – George precisò: - Sono ali di libellula, caro mio. – Chairot urlò a squarciagola: - IL MIO COLLO SI STA ALLUNGANDO!! AIU…e questa cos’è? – il detective girò il collo ed esclamò: - Non è possibile… ho la coda di un ragno! – Mastings commentò: - Somiglia tanto a uno Sgarfabullo. – Chairot lo guardò e gli disse sarcastico: - No, davvero sembro uno Sgarfabullo? Non mi dire. – poi si avvicinò a Fred e George e chiese: - Ditemi che cosa sapete dell’omicidio Potter e non vi incenerirò. – Fred disse: - Noi non ne sappiamo niente. Quel cretino ci ha detto che avremmo potuto fare uno scherzo divertente. – Chairot andò verso Mastings e disse: - Ma bravo, Mastings. Così tu mi porti gente che non sa niente dell’omicidio Potter e ti permetti anche di dirgli di farmi uno scherzo, e così?! – Chairot lanciò una fiammata contro Mastings, il quale scappò a gambe levate.

Fred e George erano piegati in due dalle risate. – Caramelle Sgarfield dei fratelli Weasley! Vi trasformeranno in uno… cosa?! – disse Fred agli studenti, quando lo Sgarfabullo di Hagrid piombò addosso a lui e suo fratello sputando fuoco e fiamme. Chairot intervenne: - Datemi l’antidoto e vi dirò cosa bisogna dire per calmarlo. – George diede una fiala a Chairot e disse mentre cercava di tirare fuori la bacchetta dalla tasca: - Devi bere quella pozione! Ma adesso dicci cosa dobbiamo dire per fermarlo! – Chairot sogghignò e disse: - Dovete solo dire "che assurdità". – Fred e gorge dissero insieme: - Che assurdità. – Lo Sgarfabullo prese i gemelli Weasley con la bocca e volò via. Chairot commentò: - Tanto quelli non sapevano niente. Bene, passiamo al signor Lupin. Lei è un lupo mannaro, vero? – Lupin si tolse un pezzetto di carne dai denti, mise da parte la mano umana che teneva nel taschino del suo logoro vestito e rispose: - Cosa glielo fa credere? – Chairot osservò le unghie sporche di sangue, le orecchie lunghe e pelose e la coda che gli spuntava da dietro al giacca, poi disse: - Non, lo so. Forse è la sua coda che mi ha fatto venire qualche sospetto. – Lupin stava guardando famelico i ragazzi seduti, poi tornò a rivolgersi a Chairot. – Che cosa vuole da me? – il detective si lisciò i baffetti e chiese, blocchetto e penna alla mano: - Lei era un grande amico dei Potter. Non credo che sia stato Voldemort a ucciderli, per questo volevo sapere da lei se conosce qualcuno che avrebbe avuto un buon motivo per ucciderli. – Lupin disse: - Mi dispiace ammetterlo, ma io avrei avuto un ottimo motivo per ucciderli. – Chairot domandò: - Perché? Scommetto che lei amava Lily Potter. – Lupin rispose: - No. vede, io ho sempre cercato di far credere agli altri di essere un lupo mannaro buono, ma in realtà io… - Lupin lasciò la frase a metà. Chairot lo incitò: - Mi dica. Non deve vergognarsi, ci sono solo 2000 studenti che la guardano e stanno ascoltando. – Lupin continuò: - Vede… io adoro mordere la gente. Io ho sempre voluto mordere il collo di Lily, l’idea era…ehm… eccitante. – Chairot domandò: - E allora? - Lupin disse: - James scoprì questa mia passione e la giudicò perversa, perciò mi impose di stare ad almeno cinque metri di distanza da Lily. Per questo progettavo di ucciderlo. – Chairot finì di prendere appunti sul suo fedele blocchetto e chiese: - Conosce qualcuno che può darmi ulteriori informazioni? – Lupin rispose: - Peter Minus, ma è morto insieme a molti altri Mangiamorte. – Chairot esclamò: - No! Peter Minus è vivo, ed è in questa stanza! – Mastings chiese: - Cosa glielo fa credere? Non vedo topi in giro. – Chairot lanciò un vassoio vuoto contro una gabbia piena di topi che si trovava in fondo alla sala dicendo: - che mi dite di quei topi laggiù, allora? – la gabbia si aprì e i topi cominciarono a scorrazzare di qua e di là. Lupin disse a Chairot: - Ci sono tantissimi topi in Inghilterra, è improbabile che sia tra questi. - - Lei crede? Guardi questo topo. Gli manca un dito! – esclamò Chairot trionfante. – Abbiamo tagliato un dito a tutti questi topi perché le dita di topo sono essenziali per la pozione Orchitius, deficiente! – Chairot mollò il topo e disse deluso: - Ah, allora Peter Minus è davvero morto. – il topo che Chairot aveva appena mollato si trasformò in Peter Minus, il quale corse via sghignazzando, lasciando il povero Chairot con la vaga sensazione di aver fatto una stupidaggine. – Ehm… queste non sono che delle inezie, giusto? – Chairot si avvicinò al professor Vector e disse: - Bene! Lei deve essere il professor Vector. Non si sa assolutamente niente di lei, non è neanche al tavolo dei professori, quindi, se si è scomodato per venire qui, significa che ha qualche informazione interessante per me. – Vector non rispose, al che Mastings intervenne: - Non si sa nulla di lui, neanche che voce ha. - - E allora perché lo hai portato qua!? – esclamò Chairot, poi aggiunse: - Qualcosa si sa, comunque. Sappiamo che aspetto ha. - Mastings disse: - No, guardi bene. Lei riesce forse a vederlo? – Chairot socchiuse gli occhi, poi commentò: - Hai ragione, Mastings. Sembra avvolto in una specie di nebbia. E anche la sua altezza cambia. – Mastings disse: - Già. È perfettamente inutile come testimone. – Chairot tirò un calcione al professor Vector e si voltò verso l’ultimo testimone. – Lei è l’ex-Ministro della Magia Cornelius Caramell, vero? Mi dica che cosa sa dell’omicidio Potter. – Caramell disse: - Io non so assolutamente niente. Quel giorno ero occupato a pulire le unghie del signor Weasley. – Chairot inarcò le sopracciglia e chiese: - 17 anni fa lei puliva le unghie di Weasley lo sfigato? – Caramell rispose: - Certo. Nessuno le ha mai raccontato la storia? Una volta io ero lo schiavetto di Weasley, e Crouch stava per diventare Ministro. – Chairot chiese: - E come è diventato Ministro? – Caramell disse: - Ci sto arrivando. Ci fu il famoso scandalo, quando Crouch junior finì ad Azkaban. Crouch perse tutto, allora offrirono la carica a Silente, ma lui rifiutò; rimase a Hogwarts per violentare gli studenti. – Chairot disse: - Intende le studentesse, vero? – Caramell replicò: - No, gli studenti in generale. Silente non si è mai fatto problemi del genere. – Chairot commentò: - È crollato un mito. – Caramell continuò: - Quando Silente rifiutò la carica, dissero "il primo che incontriamo sarà il nuovo Ministro della Magia". Hanno incontrato me e mi sono beccato io la poltrona migliore. – Chairot chiese: - Per curiosità, quando è diventato Ministro, cosa ha fatto a Weasley? – Caramell sogghignò e un misterioso coro intonò i Carmina Burana, poi l’ex-Ministro disse: - Una volta i Weasley erano una famiglia potente e stimata. Però io ho messo una tassa nuova sulle famiglie composte da tre persone, una sulle persone con i capelli rossi, una per le persone con le lentiggini, e una sulle persone che si chiamano Arthur, Molly, Bill, Charlie, Percy, Fred, George, Ron oppure Ginny. Poi ho spedito Weasley in un ufficio schifoso, dove lo stipendio è di 5 falci. – Chairot chiese: - Alla settimana? - - No, ogni sei mesi. HA, HA, HA, HA, HA, HA, HA!!! – Chairot sussurrò a Mastings: - Porta questo squilibrato in un manicomio, poi… - Mastings domandò a Chairot: - Che succede. Non vi sentite bene? – Chairot sorrise ed esclamò: - Ma certo! Mastings, credo di aver capito chi ha ucciso i Potter. Corri da mademoiselle Lemon e chiedile…psss, pssss psss. Chiaro? Devo raccogliere ancora qualche prova prima di poter accusare l’assassino, ma ormai la soluzione è vicina. Corri Mastings! Corri! – Mastings disse a Caramell: - Venga, dobbiamo andarcene. – lo psicolabile chiese: - Dove andiamo? A bruciare la casa dei Weasley? - - No, andiamo in un posto bello dove c’è tanta gente vestita di bianco, le metteranno una bella camicia bianca e la ascolteranno ogni volta che lei sentirà il bisogno di dire qualcosa. – disse Mastings, mentre usciva insieme a Caramell.

Chairot stava riflettendo, quando Madama Chips arrivò urlando: - Ginny Weasley!! È stata aggredita! È in infermeria, correte!! – Chairot disse: - Ecco, doveva accadere. – e corse anche lui in infermeria, sperando in qualche indizio risolutivo.

Chairot vide Ginny in un lettino sporco di sangue, il volto completamente sfigurato mentre i suoi arti camminavano felici per l’infermeria. – È stata colpita da una maledizione misteriosa. Non so come curarla. – disse Madama Chips, quando Ginny mormorò: - Signor Chairot… - il detective chiese: - Cosa c’è, mademoiselle Weasley? Ha forse visto il volto del suo aggressore? – Ginny disse: - Ho confermato i miei…sospetti quando… sono stata aggredita… L’assassino è… -

Fine del capitolo. Bel finale, eh? Lascia col fiato sospeso. A quei due lettori dico: tranquilli, tra due capitoli scoprirete la verità sull’omicidio Potter.

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Capitolo 11
*** La soluzione parte 1 ***


capitoo 10

Capitolo 10. La soluzione parte 1.

Ginny mormorò: - …L’assassino è… - - Avada Kedavra! – qualcuno scagliò la terribile maledizione contro Ginny, la quale morì, con il nome dell’assassino sulle labbra. Chairot si girò verso gli studenti e i professori e disse: - Adesso so una cosa importante…l’assassino è qui in infermeria. – la McGrannit intervenne: - Mi scusi, ma qua c’è tutto il mondo magico, non ha ristretto il cerchio dei sospetti. – Chairot stava per replicare, quando dalla finestra entrò Mastings, il quale si avvicinò al detective e gli consegnò i fogli che teneva sotto braccio.

Chairot diede uno sguardo ai fogli, poi esclamò: - Perfetto! Adesso so chi è l’assassino! Mastings, correte al maniero dei Malfoy, fate venire qui Lucius Malfoy e Dobby l’elfo domestico. Poi cercate i gemelli Weasley, il professor Vector e Cornelius Caramell. Portateli nel parco, noi saremo lì. –

Mastings saltò dalla finestra e, in sella all’aspirapolvere volante di Chairot, andò a cercare gli altri sospettati. – Bene, adesso andiamo nel parco. So chi è l’assassino. –

Mastings arrivò dopo un’ora con tutti gli altri sospettati. – Bene, adesso che siamo tutti qui riuniti, posso dirvi chi è il colpevole. – cominciò Chairot. – Tutti, a parte il professor Ciccio u’ Bombularo, avevano un movente per uccidere i Potter. Sapete, io ho passato questi ultimi giorni a cercare di trovare il senso di ciò che è accaduto, ma senza risultato. – la McGrannit disse: - Non può dirci subito chi è l’assassino? - - No. – replicò Chairot. – Tutti potevano uccidere i Potter. Lei, madame McGrannit, lei odiava James Potter, era indisciplinato e poi ha sposato Lily Evans, una studente perfetta. – la McGrannit e gli altri guardavano impazienti l’orologio. – Ma io mi sono chiesto: "Se Lily era una studente perfetta, perché la McGrannit avrebbe voluto ucciderla?". Solo perché amava James Potter? No, non era sufficiente. Oggi ho sentito la testimonianza di Caramell, il quale mi ha detto che Silente è rimasto a Hogwarts per violentare gli studenti. – Caramell, che era sdraiato per terra imprigionato in una camicia di forza, disse: - Sì, è vero. – Chairot chiese all’ ex-Ministro: - Mi dica, questi spiacevoli episodi sono iniziati da quando Silente è diventato Preside o dopo? – Caramell rispose: - Effettivamente dopo. – Chairot domandò: - Quando è morto Silente questi episodi sono terminati? - - No. – rispose Caramell.

- Vedete? Allora ho chiesto a Mastings di far controllare qualche data, ed ecco il risultato. Lo stupro degli studenti è iniziato quando la McGrannit è arrivata ad Hogwarts. Lei amava Lily Potter, e quando James l’ ha sposata, non ha visto altra soluzione se non quella di ucciderli entrambi. Per lei sarebbe stato facilissimo sedurre Peter Minus, farsi dire dove erano nascosti, andare lì e UCCIDERLI CRUDELMENTE!! Ma non è andata così, quindi non ci sono problemi. – la McGrannit chiese: - Ma allora perché ha perso un’ora in questo modo? – Chairot rispose: - I adoro scoprire tutti i vizietti della gente per poi svelarli al mondo intero. – la McGrannit portò la mano alla bacchetta e borbottò: - Lo uccido…lo uccido… - Chairot disse: - Se non era stata la McGrannit a uccidere i Potter, chi era stato? Pensai subito a Ron Weasley l’imbranato. È lo schiavetto di Potter, è normale che voglia rovinargli la vita, ma come avrebbe potuto. Semplice; il terzo anno mademoiselle Granger possedeva una Gira Tempo, per Weasley sarebbe stato facilissimo andare molto indietro nel tempo, andare dai Potter e in seguito MASSACRARLI SENZA ALCUNA PIETÀ!!! Non è così, monsieur Weasley!? – Ron rispose: - E va bene. Tutti sanno che sono uno stupido, e al terzo anno non avevo ancora capito che Harry è orfano. Scoprii presto la Gira Tempo di Hermione, e pensai di usarla per andare indietro nel tempo per uccidere i genitori di Harry quando lui era un neonato, in modo tale da rovinargli la vita. Ma quando andammo a Hogsmeade, Harry disse di aver scoperto che Sirius Black aveva tradito i suoi genitori e che Voldemort li aveva uccisi. Ho pensato di ucciderli, ma non sono io il vero assassino, credetemi! – Chairot sorrise e disse: - Ne sono convinto. Però volevo vederla confessare tutti quanti i suoi diabolici progetti. – anche Ron portò la mano alla bacchetta, mentre Chairot riprendeva a ciarlare. – Se non era stato Weasley a uccidere i Potter, chi era stato? Pensai addirittura a Potter. In fondo, lui era diventato famoso in seguito al presunto attacco di Lord Voldemort, quindi aveva un forte movente. – Harry intervenne: - Io non ho tratto alcun vantaggio dalla morte dei miei genitori. Non vede che sono un povero disgraziato? – Chairot continuò: - Ma non poteva essere stato Potter, perché quando i suoi genitori sono morti era piccolissimo. E se non è capace di fare un incantesimo adesso che ha 17 anni, figuriamoci quando era un neonato. – la McGrannit disse: - Però avrebbe potuto usare la Gira Tempo della signorina Granger. – Chairot inarcò le sopracciglia e chiese: - Lei crede che Potter sia in grado di usare una Gira Tempo? – la McGrannit borbottò: - Effettivamente… -

- Dunque, se non era stato Potter a ucciderli, chi era stato. Ero disperato, quando incontrai Ginny Weasley. Lei mi disse di chiedere a Draco Malfoy. Malfoy era un marmocchio quando i Potter sono morti, e non aveva alcun movente per ucciderli. – Chairot fece una pausa, poi proseguì: - Andai a Malfoy Manor, dove incontrai qualcuno che non mi sarei mai aspettato di incontrare lì. Dobby. – tutti si voltarono verso l’elfo domestico, poi Chairot riprese il suo monologo: - Subito mi domandai "Che ci fa qui Dobby?". Dobby ha sempre detto di odiare i Malfoy, ma allora per quale motivo aveva lasciato Hogwarts? Non c’era alcun motivo apparente. – Dobby intervenne: - "Apparente"? Cosa state insinuando, signor Chairot? – il detective sorrise e rispose: - Sto dicendo che lei, monsieur Dobby, ha lasciato Hogwarts in seguito alla morte di Silente, sbaglio? – Dobby disse: - E con questo? È vero, ho lasciato Hogwarts dopo la morte di Silente, ma questo non ha niente a che vedere con l’omicidio dei Potter. – Chairot disse: - Questo lo dice lei. Si ricorda quando mi ha detto che la notte dell’assassinio dei Potter la situazione degli elfi domestici era migliorata? – Dobby rispose: - Sì. Ma ho anche detto che io non ho tratto alcun vantaggio dalla morte dei Potter. – Chairot si lisciò i baffetti, poi disse: - Mastings! Prendimi le diapositive. – Dobby chiese: - Quali diapositive? – Chairot rispose: - Ora capirà. –

- Ecco qui. – sulla parete del castello di Hogwarts comparvero delle immagini. – Vedete? Quella è la casa dei Potter. Dobby deve aver sentito del progetto di Voldemort, e quindi la possibilità di cambiare la situazione per gli elfi domestici, ma deve aver temuto un fallimento, per questo quella notte decise di occuparsi personalmente dei Potter. – Dobby commentò: - Ma che fantasia! – Chairot lo ignorò. – Dobby entrò nella casa dei Potter. Lily e James non videro l’assassino, videro solo un elfo domestico dall’aria imbranata. Mi immagino la scena. Dobby dice ai Potter di essere masochista, prende un coltello dicendo che lo avrebbe usato per tagliarsi un dito, ma quando ha avuto il coltello tra le mani è saltato addosso ai Potter, E POI LI HA UCCISI A COLTELLATE!!! Dobby però non ottenne quei vantaggi che sperava di ottenere, per questo durante il secondo anno di Potter a Hogwarts ha tentato di ucciderlo. Lo riteneva responsabile della sua condizione. –

- E va bene, volevo uccidere i Potter. Ha azzeccato quasi tutto fino al mio arrivo in casa Potter, poi però ha commesso un errore. Io sono davvero masochista, quindi, quando mi sono ritrovato tra le mani quel coltello così lungo…affilato…hmmm…non ho resistito e me ne sono andato, poi mi sono scorticato in pace. – Chairot disse: - Ma questo io lo sapevo. Però volevo vederla mentre lo diceva a tutti gli altri. – Dobby prese un lungo coltello e cominciò ad accarezzarlo.

- Dobby non era colpevole, dunque. Allora andai da Lucius Malfoy. – in quel preciso momento scoppiò un temporale, dei pipistrelli svolazzarono sopra la folla, i fantasmi uscirono dal castello e andarono lentamente verso Lucius Malfoy, il quale stava in cima a una montagna, circondato da creature demoniache. Chairot disse: - Buonasera, monsieur Malfoy. – Lucius Malfoy scese dalla montagna, con i diabolici esseri al seguito, poi domandò: - Lei mi crede capace di ammazzare qualcuno, signor Chairot? – Chairot ci pensò su, poi rispose: - Sì. – Lucius Malfoy disse: - Bene. Ha ragione. Ma, come le ho già detto, io non ho ucciso i Potter. – Chairot sorrise e cominciò il suo solito e lungo monologo: - Malfoy mi disse che non riusciva più a eseguire gli ordini di Lord Voldemort, quindi ha tratto vantaggio dalla morte dei Potter, legata alla sconfitta del suo padrone. –

- Sì, mi immagino la scena. Mastings, le diapositive. Ecco, perfetto. Lucius Malfoy va a casa Potter prima di Voldemort. Dice di aver capito i suoi errori e che li vuole avvertire del grave pericolo. Loro, che erano deficienti come il vecchio Silente, si fidarono, andarono a salvare il piccolo Harry, E MALFOY LI UCCISE MENTRE ERANO VOLTATI!!!! Poi arrivò Voldemort, Lucius disse che aveva ucciso lui i Potter, Voldemort salì di sopra, provò a uccidere Harry e VENNE SCONFITTO!!! Sarebbe interessante, ma non è andata così, quindi mettiamoci l’anima in pace. –

Chairot disse: - Ancora non sapevo chi era il responsabile della morte dei Potter. Domandai ad alcuni alunni, e la loro testimonianza fu fondamentale. Dissi a Mastings di far fare una ricerca alla mia segretaria, e i dati che ottenni il giorno dopo si rivelarono essenziali. Avevo un idea su chi potesse aver ucciso i Potter, ma per esserne certo dovevo chiedere ad altri professori. Ciccio u’ Bombularo è innocente, senza ombra di dubbio, e gli altri professori non sapevano niente di importante, a parte la professoressa Cooman, che pronunciò una profezia alquanto enigmatica. Interrogai la professoressa Sprite; lei odiava Lily Potter, perché secondo lei era una Mary Sue. Mi venne un dubbio. Diedi a Mastings un nuovo incarico, e oggi ho avuto i dati che mi servivano. L’omicidio di Ginny Weasley è stato fondamentale per rendermi sicuro dell’identità dell’assassino. – nessuno fiatò.

- L’assassino di Lily e James Potter è qui. E il suo nome è… -

La prima parte della soluzione è conclusa. Curiosi di sapere chi ha ucciso i Potter? Il nome verrà rivelato nel prossimo capitolo, che credo sarà l’ultimo. Presto ( spero) le vostre domande troveranno risposta.

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Capitolo 12
*** La soluzione parte 2 ***


cap 11

L’enigma sta per essere risolto. il caro e simpatico Chairot rivelerà a tutti chi è il vero assassino dei Potter, così la memoria di Lord Voldemort verrà riabilitata. Ho deciso di dividere ulteriormente la soluzione. Ringrazio maria1986, mimi e l’anonimo di cui ho accidentalmente cancellato la recensione. Spero che questo pezzo di soluzione sia soddisfacente.

Capitolo 11. La soluzione parte 2.

- L’assassino di Lily e James Potter è qui. E il suo nome è… ve lo dico dopo la pubblicità. - - Ma vaffanculo! – urlò Harry – lo squarto a quel ridicolo detective francese! – Chairot intervenne: - Guardi che sono belga. - - Ma qui prendete in giro i lettori! – aggiunse l’unico lettore.

Chairot cercò di placare le numerose proteste: - Silenzio, silenzio. Presto scoprirete tutto. Prima però vorrei sapere cosa ne pensa di tutto questo Remus Lupin! – Lupin balbettò: - I-io non so niente. – Chairot replicò: - Vuole dire che nega di affermare la falsità delle mie ragioni? – Lupin lo guardò stupito e rispose: - Boh…forse. – Chairot continuò: - Sveliamo il suo segreto! Lo dirò a tutti! Remus Lupin in realtà è un lupo mannaro! – tutti smisero di bisbigliare, poi la McGrannit intervenne: - Ma questo lo sanno cani e porci! Piton ha accennato qualcosa, poi noi abbiamo tratto le conclusioni. – (FLASHBACK) Piton corre per Londra urlando: "Lo sapete che Remus Lupin è un lupo mannaro?! Tenete le prove!! Un’ unghia, un ciuffo di pelo e una sua dichiarazione in cui afferma di essere un licantropo!" un aereo in quel momento lancia milioni di volantini che raffigurano Lupin durante le sue trasformazioni, mentre Piton ride come un matto.( FINE FLASHBACK)

Chairot continuò: - Avete ragione. sapete che Lupin è un lupo mannaro, ma non sapete che lui adora mordere i colli della gente. – la McGrannit intervenne un’ altra volta: - Mi scusi, Lupin è un lupo mannaro, è normale che voglia mordere i colli della gente. – Chairot replicò: - E sapevate che il collo che preferiva era quello di Lily Potter? Sì, mi immagino la scena. Lupin va a trovare i Potter, vede Lily, prova a morderla, James lo blocca , Lupin lo ammazza per poi BALZARE ADDOSSO A LILY, LA QUALE MORIRÀ DISSANGUATA A CAUSA DEL MORSO!!! Se le cose fossero andate così sarebbe davvero terribile, ma la verità è un’altra. – l’atmosfera era tesissima. – Interrogai Cho Chang. Fastidiosa, lamentosa, piagnucolosa, un sacco di "- osa". Ed era la fidanzata di Potter. Insomma era un essere detestabile. – Cho scoppiò a piangere. – Suvvia, mademoiselle Chang, non deve piangere, ho appena iniziato a distruggerla psicologicamente. – Cho continuò a piangere come una fontana, senza fare caso alle parole che Chairot aveva appena detto. – Potter l’ ha fatta soffrire, per questo la soluzione è ovvia. Al terzo anno ha scoperto la Gira Tempo di mademoiselle Granger, poi, dopo aver lasciato Potter al quinto anno, ha progettato la sua vendetta. Sapeva che la McGrannit aveva la Gira Tempo, quindi è scoppiata a piangere davanti a lei, la professoressa voleva darle un regalino per consolarla, e lei ha chiesto la Gira Tempo. – la McGrannit intervenne: - Mi scusi…- - Non mi interrompa! Lei è tornata indietro nel tempo, è andata alla casa dei Potter, ha preso la bacchetta e li ha UCCISI USANDO UNO DEGLI INCANTESIMI CHE LE HA INSEGNATO POTTER!!! Forse questo è successo in un universo alternativo, di certo non in questo. – Cho si stava asciugando gli occhi, quando Chairot aggiunse: - Dimenticavo. Qualcuno che tutti credevate morto ha avuto un ruolo molto importante in tutta questa storia. Cedric Diggory è vivo ed è qui. – Cho si illuminò in viso e chiese: - Davvero!? - - NO! HA, HA, HA!! – Cho cominciò a piangere sangue, poi Chairot si ricompose e riprese il suo monologo. – Interrogai Piton, e mi venne un atroce sospetto. – Piton urlò: - Non dica altro! Tolgo 500 punti alla sua casa!! Ne tolgo 7000 a tutte le case e la somma dei punti totali tolti alle case verrà elevato al quadrato, e il risultato verrà assegnato a Serpeverde!!! – Chairot lo ignorò e riprese a parlare: - Sto per rivelarvi una sconcertante verità, un segreto ricoperto dalla polvere dei secoli, un arcano mistero di tale portata che ho quasi paura a rivelarlo. - - E basta con queste stronzate! Ce lo dica! – Protestò Hermione. – E va bene, ci stavo arrivando… ebbene, dovete sapere che PITON È STATO UN MANGIAMORTE! – Seguì un attimo di esterrefatto silenzio, poi una decina di persone si alzò in piedi facendo per andarsene .- Suvvia, scherzavo! – li fermò Chairot – Il vero segreto è che… PITON HA UCCISO SILENTE! - - Ma sappiamo anche questo! – disse la McGrannit – Noi non assumiamo nessuno senza prima aver verificato che abbia un passato misterioso e potenzialmente pericoloso per la sicurezza della scuola! - -Ma non è tutto qui! – continuò il detective – Vede, ho letto numerose fan fiction in cui compare la coppia James/Piton, quindi ho pensato: "Per Piton sarebbe stato facilissimo, durante uno dei momenti più spinti, scoprire dallo stesso James Potter dove si era rifugiato, per poi andare là, fare finta di voler passare un’ allegra serata con il suo amato, PER POI UCCIDERE I DUE CONIUGI!!! Poi mi sono ricordato che, grazie al cielo, quello che succede nelle fan fiction non deve succedere anche negli originali. Se no vi figurate, con le cazzate che scrive frisulimite? – Piton nel frattempo lottava contro quelli della Neuro, i quali lo volevano portare via. – NON MI TOCCATE! Tolgo 99999999 punti alle vostre case!! Ne ho il potere!! Cosa volete fare con quella camicia!!? AAAAARGH!! – urlava Piton, mette i dottori gli mettevano la camicia di forza.

In quel momento Harry esclamò: - Sono arrivato alla soluzione! So chi è l’assassino! L’assassino è Ciccio u’ Bombularo! – il professore di Difesa Contro le Arti Oscure esclamò, al settimo cielo: - Esatto! Adesso potete arrestarmi e giustiziarmi! – Chairot replicò: - Ma dai! Non può essere stato Ciccio u’ bombularo! Non vedete che faccia onesta ha? – tutti borbottarono cose tipo: - Bè, in effetti… - oppure: - Sì, ha anche lui le sue ragioni… - e: - Non si può negare. – Ciccio u’ Bombularo urlò: - Sono stufo! Voglio essere ammazzato, o voglio essere licenziato, come tutti gli altri insegnanti di Difesa Contro le Arti Oscure! Io do le dimissioni!! – la McGrannit commentò: - E, come ogni anno, il professore di Difesa Contro le Arti Oscure se ne è andato. –

Chairot disse: - Vorrei fare notare una cosa, giusto per rovinare la reputazione di qualcun altro, non serve ad altro. Draco Malfoy e Harry Potter hanno una relazione. Bene, adesso sono soddisfatto. Possiamo tornare alle cose serie. – Lucius nel frattempo era andato a strozzare Draco, il quale stava diventando cianotico. – Mastings, ferma quel rispettabile signore, non voglio dover risolvere un terzo omicidio. – in quel momento Cornelius Caramell urlò: - Sono il Ministro!! Solo io!! HA, HA, HA, HA!!! Buaahaaa!! – Chairot esclamò: - Ecco l’ex-Ministro! Uno dei sospettati principali! – il dottore che accompagnava Caramell intervenne: - Dovrebbe assecondarlo. Non dica che non è più il Ministro, non gli giova affatto. – Chairot replicò: - Non dica sciocchezze! Lui non è il Ministro della Magia! Lo dico e me ne vanto! – Caramell disse: - Una volta qualcuno mi disse che non sono più il Ministro della Magia. Mi sono mangiato il suo fegato con un piatto di fave e un buon Chianti. – e si leccò le labbra minacciosamente, ma Chairot sorrise beffardo. – Tanto non puoi farmi niente, caro il mio EX-ministro della Magia. Eh, eh, eh. – Caramell tentò di mordere Chairot, il quale gli tirò un calcione sui denti. – Bene, adesso che tutti sappiamo della pazzia del caro EX- Ministro, passiamo a monsieur Hagrid. – Hagrid stava lottando contro uno Sgarfabullo, il quale sembrava essere in vantaggio. – Sta parlando con me? – chiese il guardiacaccia. – No, sto parlando con tua nonna! – commentò Chairot. – Lasciala fuori da questa storia! – esclamò Hagrid. Chairot ignorò quest’ultimo intervento e disse: - Avevo un’interessante teoria. Forse era stato Hagrid a uccidere i Potter? – la McGrannit intervenne: - Ma no! Hagrid è troppo stupido per aver compiuto un omicidio tanto efferato. – Chairot replicò: - Avete ragione. ma la sua stupidità gioca un ruolo fondamentale. – Chairot fece una pausa, per mantenere la suspense, poi riprese a parlare: - Mi immagino la scena. Hagrid va a trovare i Potter…Mastings! Ho detto: "Hagrid va a trovare i Potter". Vai a prendere le diapositive, quelle con le immagini dell’omicidio. – Mastings si svegliò dal torpore in cui era caduto e armeggiò col suo proiettore. Sulla parete del castello comparve Hagrid che si dirigeva verso la casa dei Potter con aria sospetta, sotto compariva la scritta "azione simulata". – Vi piace? Questi filmini li ho fatti nel weekend con l’aiuto della troupe di "Chi l’ ha visto?". Ma torniamo ad Hagrid. Vuole assicurarsi che i Potter stiano bene; trova la porta aperta…Mastings, atmosfera…bravo. – parte la colonna sonora de "l’Esorcista". – Perché la porta era aperta? Vi ricordate? Dobby l’aveva lasciata aperta. – Harry intervenne: - Io non mi ricordo. - - Infatti tu sei stupido! – lo zittì Chairot, poi Hermione disse: - Neanche io me lo ricordo. – Chairot borbottò: - Ah…ehm…vi sarete distratti. Mastings, porta la diapositiva in cui Dobby lascia la porta aperta. – Mastings continuò ad armeggiare col proiettore, finchè sulla parete non comparve un’immagine di Dobby che lasciava la porta aperta e salutava allegramente la telecamera. – Hagrid entra. Cerca i Potter, ma non li vede. Pensa che siano in camera da letto, e non vuole disturbare. Va in salone, vede un divano, sopra il quale sono seduti i Potter. Disgraziatamente Hagrid in quel periodo ha una grave menomazione agli occhi. Non vede i Potter, e si accomoda sul divano spiaccicandoli con i suoi 500 chili!!! Questo è quello che non è successo. Adesso passiamo alla realtà. – tutti trattennero il fiato, tranne Hermione che ormai credeva di aver capito l’antifona.

L’assassino di Lily e James Potter è qui. E il suo nome è… - Gazza svenne perché aveva trattenuto il respiro troppo a lungo. - … Hannah Abbott! –

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Capitolo 13
*** La soluzione parte 3 ***


fine

Eccoci al gran finale. Ora saprete veramente tutto. Preparatevi al capitolo più assurdo della storia!

La soluzione parte 3.

- E il suo nome è…Hannah Abbott! – Hermione disse: - Abbiamo capito, non c’è bisogno di ripeterlo. - tutti quanti si girarono verso Hannah Abbott, la quale, dopo il primo attimo di smarrimento, sorrise beffarda. – Ma che fantasia, signor Chairot. Avanti, voglio divertirmi. Ci dica cosa le fa credere una simile assurdità. – Chairot disse: - Con vero piacere, mademoiselle Abbott. Io sospettai subito di Hannah Abbott, per il semplice fatto che era la persona meno sospettabile, ma non avevo alcuna prova contro di lei. – Hannah Abbott commentò: - Quindi lei sta accusando una persona rispettabile come me senza avere alcuna prova? Che grande detective! – Chairot la ignorò e riprese il suo monologo: - Scoprii una cosa curiosa. Nessuno ha mai dato molta attenzione a Hannah Abbott, eppure nessuno la detestava, tutti la trovavano simpatica. – Hannah Abbott intervenne: - E questo che cosa significa? Non sono molto popolare, e per questo la gente non mi dovrebbe rivolgere la parola? – Chairot continuò: - È vero, il fatto che altri studenti sconosciuti come Justin Finch-Fletchey siano ignorati non significa niente. Ma questa simpatia senza alcuna ragione mi insospettì, così chiesi a Mastings di indagare sul suo passato. – Hannah Abbott esclamò: - Lei come si permette di fare delle indagini sulla mia vita!? Io la denuncio! – Chairot disse: - Ho scoperto che lei è arrivata in Inghilterra poco prima dell’inizio del suo primo anno. – Hannah Abbott domandò: - E questo che c’entra? – Chairot tirò fuori dalla giacca due attestati, poi riprese a parlare: - Vedete cosa sono questi? Uno è un diploma preso…in una scuola di magia in Italia! – Chairot fece una pausa, poi mostrò l’altro attestato e disse: - Questo è un diploma preso in una prestigiosa scuola di magia americana! – tutti cominciarono a mormorare, mentre Hannah Abbott impallidiva. – Questo può voler dire una sola cosa. Hannah Abbott in realtà è… Mary Sue Abbott! – Hannah Abbott disse: - Che teoria interessante e fantasiosa! Ma ha scordato una cosa…lei non ha le prove. – Chairot la ignorò e ricominciò a parlare: - Ero convinto di aver trovato la colpevole, ma mancava un movente! Perché una Mary Sue avrebbe dovuto uccidere i Potter? Poi mi ricordai di una cosa che io e mademoiselle Abbott ci eravamo detti: "Per diventare famosi basterebbe fidanzarsi con Harry Potter". Ecco la soluzione! Mary Sue Abbott, voleva creare una nuova coppia, voleva stravolgere l’ordine del mondo di "Harry Potter". – Hannah Abbott scoppiò a ridere. – Lei non ha ancora capito! Io non sono Mary Sue Abbott, sono solo Hannah Abbott, un membro del Trio Perdenti. – Chairot replicò: - E allora come mai ha sempre preso buoni voti? Non ha mai ricevuto una punizione, ignorata ma trattata bene. Mi dica, professoressa McGrannit, che studentessa è la signorina Abbott? – lei rispose: - In effetti è molto brava, di gran lunga migliore di Hermione. Probabilmente la migliore studentessa che Hogwarts abbia mai avuto. E poi è una Grifondoro, canta divinamente, suona tutti gli strumenti esistenti, dipinge meglio di Da Vinci ed è amata da tutti. Di qui a poco l’ avrei fatta cercatrice del Grifondoro, ma poi è subentrato lei… - - Infatti immagino sia anche per questo che durante la partita tentò di uccidermi. – continuò Chairot – Ma no! È stato Harry! – intervenne Hermione – Oh, andiamo, Mademoiselle. – la smentì Chairot - Harry che sa pure fare il malocchio? Assurdo. Probabilmente aveva un tic, oppure ripassava a bassa voce la ricetta di un farmaco contro l’ impotenza. – Harry sembrava non aver sentito nulla, e stava con lo sguardo perso nel vuoto mormorando – Pozione Erectus: due foglie di mandragola, un etto di amido per le camicie, tre pasticche di Viagra… - la McGrannit obiettò: - Ma le Mary Sue sono tutte bellissime. Hannah Abbott è…beh…insignificante. - Chairot chiese: - Volete una conferma di ciò che dico? Bene! Togliamo quella parrucca! – Chairot prese l’orrenda parrucca di Hannah Abbott e la tirò via, rivelando una folta chioma bionda, anche se tendente al rosso, con tratti castani. I capelli erano lisci, anche se leggermente mossi, lucenti, morbidi e profumati. – E tolga anche queste ridicole lenti a contatto grigie! – Chairot diede una botta a Hannah Abbott, la quale perse le sue lenti a contatto, mostrando al mondo i suoi splendidi occhi verdi, tendenti all’azzurro, a volte scuri. Tutti guardavano estasiati Hannah Abbott, poi Chairot esclamò: - Via quel ridicolo vestito! – il detective usò il coltello di Dobby per tagliare l’orrendo vestito da quattro soldi di Hannah Abbott, così tutti videro il suo corpo perfetto.

Alla fine Chairot disse: - Lei è Mary Sue Abbott. E la dichiaro in arresto. – Mary Sue sorrise, poi cominciò a parlare: - Mi ha scoperto, signor Chairot. È vero, io sono Mary Sue Abbott, e sono l’incarnazione di una scrittrice di fan fiction senza neanche un lettore. Ho sempre amato le coppie assurde, come le Piton/Caramell, le Umbridge/McGrannit e altre di questo tipo, ma non hanno avuto alcun successo! Per questo creai questo corpo, creai una Mary Sue, con la quale avrei potuto sconvolgere il mondo di Harry Potter e creare nuove coppie magnifiche. – Chairot chiese: - Quale coppia voleva creare? Una Harry/Hermione? – Mary Sue rispose: - No, troppo banale. Avevo un progetto più ambizioso, cioè creare la coppia Hannah Abbott/Harry!!! Tutto andava perfettamente, Harry aveva lasciato Ginny, così io avrei avuto campo libero. Ma a me non bastava cambiare questo mondo. Vede, prima di incarnarmi in Mary Sue Abbott, preparai una Sirius/Lily, così… - Chairot la interruppe: - Ma certo! La professoressa Sprite ha detto che Lily Potter era una Mary Sue, è chiaro che lei si è incarnata proprio nella figlia di Sirius e Lily. – Mary Sue sembrava completamente pazza. – Esatto! Avrei aggiunto anche l’incesto! Poi, col tempo, avrei rivelato a Harry del mio crimine, e lui, folle d'amore, avrebbe capito e perdonato. Sarebbe stato splendido, ma poi è arrivato lei e ha rovinato tutto…maledetto nanetto francese!! – Mary Sue balzò addosso a Chairot e lo afferrò per la gola. Quello cercava di dire: -…sono belga…sono belga…- molti cercavano di dividerli, ma altri, come Dobby e Harry, urlavano: - Ti aiuto io, Mary Sue! – e cercavano di mettere le mani al collo del povero detective.

Mary Sue urlava: - Non potete sconfiggermi!! Sono Mary Sue, ho anche una forza straordinaria! HA, HA, HA, HA!!! – Chairot diede un pugno a Mary Sue e questa fece un volo di dieci metri.

- Com’è possibile?! Non importa…IO SONO MARY SUE ABBOTT, SONO INVINCIBILE!!! Ho ucciso Ginny Weasley perché stava cercando di rimettersi con Potter, era pericolosa; e mi aveva anche quasi scoperto! Ma qui c’è posto per una sola Mary Sue! Adesso, signor Chairot, lei morirà! Sblublù Zizzì! – la maledizione colpì Chairot, ma questi tirò fuori una bacchetta e urlò: - Pingo Pongo! – uno scudo parò la maledizione lanciata da Mary Sue, la quale chiese: - Com’è possibile?! Io sola sono capace di usare la maledizione Sblublù Zizzì, come ha fatto ad avere pronto uno scudo se nessuno ha mai usato questa maledizione?! – Chairot sorrise e si tolse una maschera, rivelando così dei baffi non ridicoli, ma splendidi e lucenti, dei capelli morbidi, profumati e ben pettinati. – Vede, io non sono solo Hercule Chairot. – la sua voce era una musica e la sua "r" moscia non era fastidiosa, ma piacevole e raffinata, inoltre ora aveva la ragguardevole statura di 1, 92 m. – Io sono anche Gary Stu Chairot. – Mary Sue urlò, in preda alla follia: - Sblublù Zizzì! Sblublù Zizzì!!! – Chairot schivò tutti gli attacchi, poi urlò a sua volta: - Sblublù Zizzì! – Mary Sue rise dolcemente e volò via, diretta verso il tetto di Hogwarts. Presagendo il duello finale, tutti si accomodarono su delle poltrone comparse dal nulla, mentre Gazza passava tra i sedili per vendere snack e pop-corn.

Chairot si lanciò all’’inseguimento di Mary Sue, la quale si voltò per affrontarlo. – È inutile, signor Chairot. Lei non mi può fermare. Ho lasciato troppo a lungo il mio computer spento. Ora tornerò al mio mondo e riscriverò l’intera saga di Harry Potter, senza tener conto di quello che ha scritto la Rowling! – Chairot esclamò: - Ecco spiegato il significato della profezia della professoressa Cooman! Lei è quella che tornerà di nuovo. Lei è quella che farà tornare le fesserie e le assurdità. – Mary Sue rise di nuovo, con la sua solita risata dolce e piacevole. – Assurdità? No, sono tutte cose realistiche, e lei non mi fermerà ora che sono così vicina al mio obiettivo! – Mary Sue puntò la bacchetta contro una torre, la quale si staccò e andò contro Gary Stu Chairot, che la distrusse in pochi secondi. – Non puoi vincere! Io sono Gary Stu, sono perfetto come te. Non possiamo distruggerci a vicenda. Arrenditi, smettila di stravolgere il mondo di Harry Potter! – Mary Sue ci pensò su, poi urlò: - Se non posso cambiare questo mondo a mio piacimento, lo distruggerò! Ho il potere di farlo! Basterà creare un buco nero! – e così accadde; un gigantesco buco nero apparve sopra Hogwarts, distruggendo il castello e aspirandone le rovine.

Chairot cadde dal tetto, ma lui sapeva volare, quindi si fermò a mezz’aria, quando dall’alto piombò Mary Sue a cavallo di uno Sgarfabullo gigante. – HA, HA, HA, HA!!! Questo è lo Sgarfabullo Supremo, una mia invenzione! – lo Sgarfabullo tentò di incenerire Chairot, il quale volò in alto, schivando abilmente i pezzi di castello che venivano risucchiati nel buco nero. Mary Sue rideva e incitava lo Sgarfabullo, il quale distruggeva tutte le torri e i frammenti del castello che incontrava. Mary Sue urlò- Arrenditi, Gary Stu Chairot! Non puoi competere con la mia creatura! – Chairot apparve alle spalle dello Sgarfabullo e urlò: - Sblublù Zizzì! – lo Sgarfabullo era però protetto da uno scudo.

- Povero Chairot! Ho inventato io lo Sgarfabullo Supremo, credevi forse che l’avrei fatto così debole!? STOLTO! Ora ti mostrerò il vero potere della magia! Sblublù Zizzì!! – Chairot urlò: - Pingo Pongo! – vedendo che la maledizione Sblublù Zizzì non riusciva a sfondare lo scudo di Chairot, lo Sgarfabullo Supremo volò più in alto e tentò di incenerire il detective, il quale però scomparve e riapparve alle spalle della strana creatura.

- Lo Sgarfabullo Supremo è immune a tutte le magie! Non c’è niente in grado di distruggerlo, quindi risparmiati la fatica di attaccarlo alle spalle!! – Mary Sue volò più in alto, poi sorrise e disse: - Ho un bel progettino per te. Formerai una bellissima coppia con Molly Weasley! –poi schioccò le dita e comparvero una cinquantina di Molly Weasley, le quali andarono addosso al detective.

- Dannate Molly Weasley! – Chairot urlò: - Frumplump! – le Molly esplosero, lasciando libero il detective.

- Io non sono così grassa! Sono molto morigerata nel mangiare! – protestò Molly dal pubblico, sbafandosi avidamente il quinto cestino maxi di pop-corn.

Chairot andò a tutta velocità contro lo Sgarfabullo Supremo, poi schioccò le dita e alle sue spalle comparve un enorme Grisù in tenuta da pompiere. – Cosa credi di fare con quel ridicolo draghetto?! – Grisù colpì lo Sgarfabullo di Mary Sue, che volò lontano, mentre la sua padrona cadde sui resti del tetto del castello.

Grisù si preparò a sferrare il colpo di grazia, quando Mary Sue si alzò di scatto e urlò: - Sblublù Zizzì! – Grisù esplose, quando arrivò Chairot che urlò: - Sblublù Zizzì! – Mary Sue esclamò: - Bonky Bonky! – Mary Sue fece un balzo enorme, giusto in tempo per schivare la maledizione del detective. I due urlarono contemporaneamente: - Sblublù Zizzì! – le due maledizioni si scontrarono, formando un unico raggio.

- È inutile, Mary Sue! Non faccio alcuno sforzo nel mantenere il contatto! – Mary Sue rise, poi disse: - Attento, Chairot. Sotto i tuoi piedi c’è la famosa mattonella che si alza di scatto. – Chairot chiese: - Quale mattonella? In nessun libro ne parlavano! – una mattonella si alzò di scatto, colpendo Chairot al cavallo dei pantaloni. – Non ne parlavano nei libri! L’ ho inventata io! – Chairot era a terra, provò a prendere la bacchetta, quando lo Sgarfabullo Supremo atterrò alle spalle di Mary Sue.

Mary Sue puntò la bacchetta contro Chairot, poi disse: - Conosci la maledizione Cruciatus, vero? Per me è troppo banale, per questo ho inventato la maledizione Cruciatus Plus! – Chairot chiese: - Che fa? – l’altra rispose: - Causa un dolore tre volte più grande di quello causato dalla maledizione Cruciatus. Crucio Plus! – Chairot urlò, e Mary Sue alzò di nuovo la bacchetta, pronta a scagliare la letale maledizione Sblublù Zizzì, quando una torre si staccò, cosicché lei decise di non perdere tempo.

- Mi dispiace, Chairot. Vorrei poterti torturare, ma ho delle fan fiction da scrivere. Vedrai, quando questo mondo sarà distrutto, tutti saranno contenti di una nuova scrittrice che mette solo cose tenerelle e paciugose! Altro che la robaccia quasi seria che scrive la Rowling. – Mary Sue salì con enorme grazia sul dorso dello Sgarfabullo, poi gli ordinò: - Incenerisci quel ridicolo detective. – Chairot rotolò da un lato, afferrò la bacchetta e sparò un incantesimo per aria, mancando lo Sgarfabullo.

- Povero Chairot. Hai avuto una sola occasione per distruggermi e l’ hai sprecata. – lo Sgarfabullo poggiò la sua zampa di elefante sul petto di Chairot, il quale mormorò: - Non volevo colpirti…guardate in alto tu e il tuo Sgarfabullo. – quelli guardarono verso il buco nero, dentro al quale era comparso un enorme Bollonius Frangiforme. – Oh, per tutte le yaoi… - fece Mary Sue. Lo Sgarfabullo volò a tutta velocità nel buco nero, ma Mary Sue riuscì a saltare giù, rimanendo sospesa all’entrata del buco nero. – Ti ho sottovalutato, Gary Stu Chairot, ho fatto male a fare affidamento su una creatura stolta come lo Sgarfabullo. Che assurdità affidarsi a Sgarfield! – Chairot disse: - Dimentichi una cosa… - Mary Sue scoppiò a ridere. – Lo so benissimo che gli Sgarfabulli si infuriano quando li chiami Sgarfield o dici "che assurdità", ma so anche che lo Sgarfabullo Supremo è finito nel buco nero. – Chairot sorrise e replicò: - So anche che Hagrid ha un allevamento di Sgarfabulli. – in quel momento una ventina di Sgarfabulli volarono addosso a Mary Sue, la quale cercava di respingerli, ma neanche la sua magia poteva qualcosa contro un esercito di Sgarfabulli inferociti. All’improvviso lo Sgarfabullo Supremo, che aveva trovato una forza incredibile sentendo le parole di Mary Sue, volò alle spalle di questa e la addentò, trascinandola dentro al buco nero insieme agli altri Sgarfabulli. Mentre veniva risucchiata, Chairot le disse: - Questa è la tua fine, Mary Sue. Adesso lascia il computer e scendi sotto a giocare, studia, taglia l’ erba… insomma fai attività meno dannose. – Mary Sue, un attimo prima di cadere nell’abisso oscuro da lei creato, disse: - Io non la smetterò mai di fare attività dannose. – quando Mary Sue cadde nel buco nero, anche la sua magia scomparve, così tutte le modifiche da lei effettuate sparirono.

Chairot atterrò nel parco, dove venne accolto come un eroe. – L’incubo di Mary Sue è finito. – disse Chairot, poi Hermione gli chiese: - Io vorrei sapere una cosa, signor Chairot. Perché lei è Gary Stu? – Chairot rispose: - Non ha notato che sono riuscito a mettere in ombra Harry Potter? Non ha notato che tutte le mie ipotesi erano giuste? Che non ho mai commesso un errore? L’Autore mi ha inviato qui per risolvere l’emergenza Mary Sue. Sono stato bravo a nasconderlo, ma io sono decisamente Gary Stu Chairot. – la McGrannit disse: - Adesso però il castello è distrutto. Come faremo? – Chairot la tranquillizzò: - Tranquilli. Ci penso io. In fondo, sono Hercule Chairot. – il detective agitò la bacchetta, e un istante dopo il castello tornò tale e quale a prima, se non meglio. Subito dopo Chairot ritornò un nanetto, la sua r moscia tornò più marcata e sgradevole che mai, e i suoi baffi si ammosciarono. – Purtroppo, adesso che è finita l’emergenza, non sono niente di più che Hercule Chairot, il più geniale, straordinario, eccellente, fenomenale, tracotante eccetera detective dell’universo. – in quel momento dal cielo cadde Mary Sue, la quale però non si schiantò, ma atterrò con la solita grazia, anche se i suoi capelli erano in disordine e i suoi vestiti erano sporchi. – Mary Sue Abbott! – esclamò Hermione. – La credevo morta! – disse Harry. – L’erba cattiva non muore mai! – commentò Lucius Malfoy. – Infatti sono in piena forma! – Mary Sue puntò la bacchetta su Chairot e disse: - Sono una Mary Sue. Non posso essere sconfitta! – la McGrannit disse a Chairot: - La prego, ci salvi. – il detective replicò: - Non posso. Non sono più Gary Stu Chairot. Non posso nulla contro Mary Sue, adesso. – Mary Sue rise, poi disse: - Esatto! Siete alla mia mercé adesso! – Chairot le disse: - Non è esatto. Perché deve sapere che c’è una cosa che un detective può sempre fare. Fare intervenire improvvisamente la polizia, senza che nessuno l’abbia chiamata. – in quel momento dal nulla comparvero un centinaio di tizi alti, abbronzati e fighissimi, con delle divise metalliche col marchio "EFP" disegnato a grandi lettere sul petto. – Ci è stata segnalata un’irregolarità in questa fan fiction. – intervenne il più alto e muscoloso di tutti, sotto gli sguardi estasiati di Hermione e della McGrannit. – Ma dai! Chi sono questi buffoni?! – disse Harry, poi vide un’attraente agente che probabilmente portava una quinta e cambiò idea. – È stata rilevata la presenza di una Mary Sue e di un Gary Stu, e inoltre ci sono troppe assurdità. Siamo qui per ristabilire l’ordine. – Hermione disse, balbettando per l’emozione: - M-ma… voi s-siete…siete la polizia di EFP! Ma allora esistete davvero! E avete pure la divisa sbrilluccicosa come l’ ho sempre immaginata! – Chairot nel frattempo giocava con il marchio EFP, che quando lo toccavi si illuminava e una voce diceva: "Fermo! In nome della webmistress!". Ogni volta che lo premeva esclamava: - Ghi! Gu! La voglio anche io una divisa così! Gagghi! – per motivi diversi Harry e Ron palpavano anche loro il marchio di un’agente con evidente godimento. – Dicevo che…e la smetta di premere il marchio, razza di nanetto francese! – Chairot disse, con aria offesa: - Guardi che io sono belga. – l’agente lo ignorò e riprese a parlare: - Dicevo che questa Mary Sue ha causato molti danni, prima che riuscissimo a catturarla. Dobbiamo ringraziare lei, signor Chairot, se non ci avesse chiamati questa criminale avrebbe continuato a modificare il mondo di Harry Potter. – due agenti misero delle manette a Mary Sue, la quale, mentre veniva messa in un’astronave-cella (sempre col marchio sbrilluccicosa di EFP), urlò: - È inutile, Chairot! Tornerò! Le Mary Sue non possono essere distrutte così! Cambierò e-mail, farò un nuovo account e un nuovo nick! E la prossima volta, non riuscirai a fermarmi!! – l’agente disse: - Ho solo una cosa da dire… - prese un curioso apparecchio con sopra un disegno di una spirale che ruotava e disse: - Tutto questo non è mai successo…tutto questo non è mai successo… - la McGrannit chiese: - A che servirebbe quel coso? Ne ho trovato uno simile negli ovetti kinder. – l’agente le chiese: - Come lo ha scoperto? Anche lei fa la collezione dei fantasmini? Ce l’ ha Carlo Cucù? – Chairot intervenne: - Io l’ ho trovato durante una vecchia indagine. – l’agente chiese: - Me lo dai!? E su e dai e su e dai e su e dai e su e dai! *ç* – - Scusi, la faccina a che serve? – domandò Ron. – Serve per far capire meglio che espressione sto facendo, senza far perdere tempo all’autore in lunghe descrizioni. ;-) – Chairot chiese: - Potete evitare di usarle? – l’agente rispose: - Certo! ^_^ - Chairot esclamò: - Vogliamo tornare alla spiegazione!? Odio la gente che ci mette un anno per dire due fesserie! – la McGrannit inarcò un sopracciglio, poi l’agente disse: - La spirale serve a ipnotizzarvi e a farvi dimenticare quello che è successo. Ma non ha mai funzionato. – Hermione commentò: - Proprio così, non ha mai funzionato se non su animali inferiori come lumache, amebe, vermi parassiti e altri. Giusto Harry? Harry?! Svegliati Harry! – l’agente disse, rivolto a Chairot: - Le dobbiamo qualcosa, signor Chairot. Ecco perché le regaliamo questo attestato. Fa vincere a Grifondoro la Coppa delle Case per circa duemila anni. – Chairot prese il documento e disse: - Grazie. Ma, vede, io non verrò a Hogwarts l’anno prossimo. Quindi… - strappò il foglio in due sotto gli occhi inebetiti di tutti i Grifondoro. - …non…- lo strappò in quattro. - …mi…- lo strappò in otto parti. - …serve. – prese un accendino e bruciò i pezzettini di documento rimasti, poi soffiò via la cenere, che si disperse nell’aria. – Beh? Perché mi guardate così? – tutti balzarono addosso a Chairot con le bacchette sfoderate, ma il detective riuscì a mettersi in salvo e a raggiungere il suo velocipede, insieme a Mastings. – Presto, Mastings! Pedala, pedala! Verso nuove avventure! – parte la musica di "Don Matteo", mentre Mastings pedala verso l’orizzonte, sorridendo nel tramonto con Chairot.

FINE

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