the life? a continuous to change.

di thankshoran
(/viewuser.php?uid=163639)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** chapter one. ***
Capitolo 3: *** chapter two. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


Introduzione. 

due ragazzi amercani andati a vivere in Italia dopo la morte dei loro genitori in un brutto incidente stradale.
In quel mese invernale sono dovuti andare dalla nonna per vivere una vita migliore,ma il fututo le conserva un altro ostacolo da superare,la perdita di qualcuno di importante e quindi saranno costretti a trasferirsi in un altra città,cambiare di nuovo stile di vita.


Eleonor lark Bieber e Justin Drew Bieber piccoli ragazzi lei quindici anni e lui diaciasette,costretti a spostamenti continui per un fututo migliore. Lei incontrerà l'amore e lui riuscirà a diventare quel che sognava grazie a dei ragazzi.
La vita? un continuo cambiare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** chapter one. ***


'La Liguria è una regione italiana con 1,616,788 abitanti...' ecco l'ennesima lezione di geografia,nessuno era attento,Carlo giocava con Sara,Francesco era appisolato sul grande banco bianco,Geltrude stava messaggiando con il suo caro fidanzato Giacomo,e poi ci sono io,Eleonor Lark Bieber,che osserva i comportamenti di tutti i suo compagni di classe,immersa nei suoi pensieri,volto il visto e trovo Marschall,lui l'amico che tutti vorrebbero al loro fianco,lui mi capiva sempre mi potevo fidare,era come un secondo fratello,anche lui era americano come me e mio fratello Justin,si era trasferito qua in Italia perchè in questo periodo il padre lo avevano mandato a lavorare qua,ma non perdiamoci in chiacchere;

mi arriva una pallina in testa 'aiha! chi è stato? se lo prendo,vede.' penso.

'Ehilà americana,guarda che la prof. sta aspettando te,eh' 

'Si,Carlo,grazie per aver richiamato la sua attenzione,alloora signorina Eleonor mi sa dire che cosa è il paesaggio? vediamo se hai ripassato!'


Oddio,sono nei casini cosa le dico? 'Emh,il paesaggio è....'

'Bene,vedo che la Lark non ha stidiato,mettiamo un bel segno meno' 

in quel momento l'avrei presa a sberle,che fastidio.
'Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin' l'ultima campanella della mattinata,che bello,finalmente via da questo carcere,vedo da lontano Justin l'aspetto,era mano nella mano con quella paperella della sua ragazza,si chiamava Luna,bionda,occhi verdi,alta quanto basta,beh non si più negare che fosse una bellissima ragazza,ma aveva un bruttissimo carattere,ma comunque lasciamo passare,arriva anche Marschall,lui e Justin si salutano con il loro movimento di mani alquanto strano,ci dirigiamo a casa,passimo la serata tra amici e passa una giornata così tra scherzi e risate. Arriva l'ora di cena,io e la nonna apparecchiamo e il nonno cucina mentre Justin gioca con i videogiochi,è pur sempre un ragazzo,no?,comunque ci sediamo a tavola e parliamo del più e del meno come ogni famiglia normale fa.

 

I nonni erano persone fantastiche ci avevano preso in custodia dopo la morte dei nostri genitori,erano morti da tre mesi,a pensarci mi si stringe lo stomaco,a tavola sono tutti contenti,la nonna parla con Justin della squadra di calcio se si trova bene o male,il nonno sta ascoltando il tg alla tv,e io come sempre mi isolo da tutto e penso a come fosse stata la mia vita adesso in America con ancora loro,con ancora il profumo di papà nei vestiti,con ancora la voce della mamma che mi urlava la mattina per farmi alzare dal mio lettino,mi mancano un sacco. 


'Eleonor,ci sei? sei strana!' 

'No,nonna,tutto bene,sono un po stanca vado a letto,buonanotte a tutti'

'Buonanotte anche a te' mi risposero tutti in coro.

Ed ecco un altra giornata finire,vado sotto le coperte e... addio mondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** chapter two. ***


Salii in camera mia, cercai il mio amato iPod nella borsa di scuola, mi cambiai in fretta per non sentire il freddo gelo ,mi misi il mio pigiamo preferito, quello che la mamma mia aveva regalato, entrai nel letto e misi le cuffie nelle mie orecchie e schiacciai il tasto ‘play’ parti la mia canzone preferita ‘moment- one direction’.
I one direction erano la mia band preferita, erano i miei idoli, loro mi facevano sorridere nei momenti migliori, erano la mia fottuta vita.
Avevo la musica alta nelle orecchie ma sentivo lo stesso se mi chiamavano!
Ad un certo punto sentii dei forti gridi, qualcuno salire le scale in fretta e in furia, era Justin.
‘Eleonor, corri presto la nonna sta male ’ disse con il respiro affannato.
Sobbalzai dal letto, scesi veloce le scale e vidi nonna stesa per terra e il nonno che le teneva la testa, mi stava per salire un mini attacco di cuore, ne soffrivo mi capitavano spesso, ma rimasi ferma, presi il telefono feci velocemente il numero dell’ospedale.
‘pronto 911,ci serve un’ambulanza in Abbey Road ,signora anziana di circa 60 anni, ha avuto un infarto, fatte presto ’ dissi con le lacrime che mi rigavano il viso.
Passarono 10 minuti e sentii in lontananza le sirene delle ambulanze, iniziai ad aprile la porta.
I medici entrarono molto velocemente, presero nonna e la misero sulla barella, Justin prese la macchina e fece salire il nonno, poi a me, e andammo all’ospedale , successe tutto così in fretta.
 
 
An hour later.
Ero coricata sulle sedie di quell’ospedale, avevo la testa sulle gambe di Justin e il nonno era dentro con la nonna, le teneva la mano.
Entrai piano piano nella stanza, senza farmi sentire, ma nonno mi conosceva e sentiva le mie lacrime, mi afferrò per un braccio e mi fece sedere, poi fece segno a Justin di entrare nella stanza.
‘Ragazzi, devo dirvi la verità, venite’ disse con voce fine.
Vedete, la nonna a la leucemia.
Lo guardai, cercavo di trattenere le lacrime ma niente, iniziai a piangere, senza fermarmi.
‘nonno, come hai potuto tenerci nascosto questo? Dimmi? Spiegamelo.’ Disse Justin arrabbiato.
‘fammi finire’ disse il nonno.
Continuò ‘dicevano che non avrebbe superato i 20 anni 30 anni, ma grazie a Dio, è ancora viva’ disse accennando alcune lacrime.
La nonna emise un filo di voce.
‘tesoro’. Disse.
‘nonna, dimmi sono qui’. Dissi prendendola per mano.
‘ora, se io me ne andro’ via questa notte, prenditi cura di tuo nonno e di Justin’ disse con un sorriso.
Io mi alzai e me ne andai gridando ‘no non te ne andrai non succederà’.
Uscii dalla stanza correndo, andai giù nel cortile e presi il mio pacchetto di sigarette non fumavo da tempo l’avevo promesso a mia madre, ma accessi lo stesso una sigaretta, una tirata e via.
Qualcuno mi toccò la spalla, mi girai di scattò pensavo fosse Justin, ma invece era un altro ragazzo.
Aveva dei lineamenti stupendi, due occhi che era un po’ impossibile descrivere, ti ci perdevi,erano ghiaccio e un sorriso che faceva invidia al sole ,e poi i suoi capelli biondi biondi.
 ‘scusa, ce l’hai un accendino?’ mi chiese sorridendo.
‘si, certo’ li diedi l’accendino, ricambiando il sorriso.
‘piacere Niall’ disse, porgendomi di nuovo l’accendino.
‘piacere serena’ dissi con un enorme sorriso.
In quel momento, Justin scese mi tirò per un braccio e mi disse ‘corri corri’.
Arrivammo al piano dove c’era la stanza della nonna e ci trovammo il dottore davanti ‘siete i fratelli Bieber, vero?
‘si’ risposi io con voce ferma.
‘ragazzi io non so come..’ non feci finire il dottore, andai in camera da nonna, e lei era lì immobile, su quel dannato letto, con nonno vicino, le infermiera avevano fatto l’impossibile, ma il suo cuore si è spento.
Mi sedetti affianco a lei, e le baciai la fronte, e andai via con le lacrime dentro i miei occhi.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=949696