Yume no naka e

di Ilaria Hideaki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La verità tra le righe ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Il rosso e il nero ***
Capitolo 5: *** La tela di Aracne ***
Capitolo 6: *** La lampada dei desideri ***
Capitolo 7: *** Terra bruciata ***
Capitolo 8: *** La vanità svelata ***
Capitolo 9: *** Il dolce richiamo della sera ***
Capitolo 10: *** Il lago dei cigni ***
Capitolo 11: *** Kisses ***
Capitolo 12: *** Un passo indietro: Asuka e Shinji...insieme? ***
Capitolo 13: *** Amarsi, un giorno ***
Capitolo 14: *** Operazione-Kyoto: Kensuke in pole position ***
Capitolo 15: *** Una notte rivelatrice-Prima Parte ***
Capitolo 16: *** Una notte rivelatrice-Parte Seconda ***
Capitolo 17: *** Una notte rivelatrice-Parte Terza ***
Capitolo 18: *** Una notte rivelatrice-Parte Quarta ***
Capitolo 19: *** Ricordi indelebili ***
Capitolo 20: *** Affetti perduti ***
Capitolo 21: *** Foto rubate ***
Capitolo 22: *** Pausa ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Yume no naka e- Prologo

Di Ilaria Azzurra

 

Premesse:

Questa fanfiction nasce in un momento di grande sconforto: mi serviva qualcosa con cui distrarmi ed è venuta fuori una storia simpatica, a volte allegra a volte seria, com’è la vita. Ogni capitolo è accompagnato da note, quando è necessario qualche chiarimento; l’idea di partenza era di utilizzare i personaggi della serie “Neon Genesis Evangelion” così come sono, invece poi ho optato per la caratterizzazione che avrei voluto avessero all’interno dell’anime. Non per questo è un “out of character” : leggete e capirete perché.

 

 

Prologo a

“Ma è vero quello che si dice?”

“Pare di si… Vogliono proprio riaprire il vaso di Pandora…”

“Ma possono farlo?”

“E chi potrebbe o vorrebbe impedirlo? Non esiste più alcuna legge per cui un qualsiasi Stato possa serbare il segreto su una faccenda di interesse mondiale per più di dieci anni. Ne sono passati ben 15.”

“Su questo hai ragione. Certo mi fa piacere: dopo il Second Impact e quell’assurda guerra che ne è seguita , la sicurezza mondiale ha assunto un’importanza prioritaria . Se pensi che dopo la venuta di quei mostri assurdi…”

“Angeli! Quelli erano Angeli!”

“Si…si, quello che sono, sono! Comunque dicevo: dopo la venuta degli angeli, perfino le agenzie segrete internazionali sono state smantellate perché sospette. Si diceva perfino che alcune si stessero armando per governare il mondo.”

“E’ vero. Ma pensaci: cosa ne sappiamo noi in fondo? Che questi Signori della Guerra hanno fatto qualcosa che non dovevano e che l’ ONU ha fatto smantellare baracche e burattini , che qualche dirigente è finito in galera e ci sta marcendo, ma solo i pesci piccoli… e poi? I pezzi grossi sono spariti nel nulla e tutti si erano dimenticati di quella storia o avevano finto di farlo… finora.”

“Ma chi è il tale che sta scatenando questo putiferio?”

“Uno psicologo. E’ amico di un tale che lavorava alla NERV fino a quando è stata smantellata. Comunque stasera ci sarà una conferenza stampa e potremo saperne di più. Ho chiesto al direttore di assegnarmi il servizio.”

“Allora ti accompagnerò, ti servirà un fotografo, no? Anche se questa storia mi sa un po’ di macabro.”

“Perché?”

“Se non ricordo male quella vicenda ha portato sfortuna ai suoi protagonisti… Non sono quasi tutti morti?”

 

 

Prologo b

“Allora ci siamo?”

“Pare proprio di si. Stasera annunceremo al mondo l’inizio dei lavori e finalmente potrò coronare il lavoro di anni!”

“Hai ottenuto tutte le autorizzazioni?”

“Si: ho sottoposto la sceneggiatura alla commissione addetta, anche se degli ultimi episodi ho presentato solo il bozzetto del soggetto visto che ci sto ancora lavorando. Mi hanno censurato qualcosa, ma il resto è andato in porto , forse anche perché ho romanzato molto la vicenda: d’altra parte è pur sempre un prodotto televisivo. E poi non so tutto della NERV; la verità la conosce solo Ikari, ma si è volatilizzato da anni.”

“Anche se in certi casi hai inventato un po’ troppo.”

“Solo per ottenere il consenso dei coniugi Ikari: non avrebbero mai accettato di vedere in piazza le loro faccende private.”

“Però le ricostruzioni delle battaglie sono meticolose! Per fortuna la tecnologia ha fatto passi da gigante e sarà una passeggiata con gli effetti speciali.”

“In ogni caso ci sono degli intoppi. La commissione mi sta con il fiato sul collo per quel maledetto finale ed io non ho potuto ancora avere un colloquio privato con gli Ikari.”

“Ma non erano membri della commissione giudicatrice?”

“Si, sono stati loro a volere la conferenza stampa per permettere a noi della produzione di chiarire il piano dell’opera.”

“Cioè hanno voluto che tu ammettessi che alcuni particolari sono solo il frutto della tua fantasia perversa!”

“Però non assisteranno; a quest’ora saranno già sul primo volo per Berlino.”

 

 

Prologo c

“Dunque è vero.”

“Cosa?”

“Che il passato prima o poi torna.”

“Ogni mattina facciamo i conto con il nostro passato, quando ci alziamo dal letto e ci guardiamo allo specchio: non siamo che il suo frutto. Basta non esserne schiavi.”

“Forse hai ragione…”

“E poi le uniche verità raccontate da quel regista riguardano le lotte di potere tra la NERV e la SEELE, quei personaggi sono solo casi clinici.”

“Ma la gente non lo sa!”

“E da quando ti interessano le opinioni della “gente”? Se ti fossi fatto influenzare dalle chiacchiere, non saresti più uscito di casa dal giorno della scomparsa di tuo padre; invece hai lottato per avere una vita normale ed hai vinto.”

“Solo per vedere un regista megalomane che manda tutto in frantumi! Ma come fai a non preoccuparti? Dopo tutto quello che hai passato per riprenderti da quel brutto incidente…”

“Sai quanto sono egocentrica: si parli bene o male di me, purchè se ne parli.”

“Non scherzare!”

“Scusa… Certo che mi preoccupo,ma non potevamo far niente per impedire la produzione, ci sono interessi troppo grossi in ballo. Per fortuna non offende la memoria di nessuno degli innocenti di cui racconta la vita, neppure nel caso di Rei.”

“Però che storia assurda si è inventato…”

“Meglio! Distoglierà l’attenzione dalla nostra vita privata: l’esagerazione di certe invenzioni nasconderà le poche verità che la storia racconta sui nostri veri IO.”

“Che diremo a Marlene? Sarà al centro dell’attenzione.”

“A quello è già abituata: è la nipote del terribile Comandante Ikari e sai quante persone cattive non fanno altro che ricordarglielo ogni volta che è troppo brava o troppo combattiva o troppo sicura di sé; ma non è più così piccola, è intelligente e per fortuna è circondata anche da tante persone che le vogliono bene. Ci penseremo noi a proteggerla. Andrà tutto bene, vedrai.”

“Forse hai ragione tu… Ma quando parte quest’aereo ? Non vedo l’ora di riabbracciare quella peste…”

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Capitolo 2
*** La verità tra le righe ***


Capitolo 1 – La verità tra le righe

“La conferenza di ieri sera è stata davvero emozionante!”

“Grazie! Ti sei presentato come il genio visionario del momento!”

“La commissione voleva questo. Per accrescere il mistero attorno alla produzione e tutelare contemporaneamente i protagonisti”

“Facendoti dire che nella serie ci sono tutte stronzate…”

“Non esagerare! Ho solo dovuto fare alcune differenze tra la verità storica e la finzione cinematografica”

“Contento tu… Comunque sono rimasto strabiliato alla presentazione del cast ; dove li hai scovati tutti quegli attori?”

“Caro amico mio…Lo sai che sono quattro anni che lavoro a questo progetto! Di gente ne ho conosciuta tanta e quando ho trovato qualcuno che mi attirava, ho fatto i salti mortali per provinarlo”

“Ma quel protagonista è identico alle foto di repertorio che hai mostrato”

“Beh, quello è stato un colpo di fortuna… E’ un ballerino… ed anche questo è un bene perché ha un fisico forte, ma allo stesso tempo esile. Ci abbiamo messo due anni di corsi all’ Actors’ Studios per consentirgli di recitare”

“Avete già speso molti soldi quindi?”

“Si, se consideri che anche la ragazza che interpreta Rei era una ballerina. Classica… e svedese per giunta! Quindi ha dovuto pure seguire un corso di lingue! Ho dovuto modificare il copione e darle meno battute per aiutarla ad immedesimarsi”

“Però con quel trucco è davvero identica anche lei!”

“Si: le abbiamo tinto quei bellissimi capelli biondi che aveva,ma abbiamo avuto un po’ di problemi con le lentine perché non le sopportava; pare che ora si stia abituando”

“Lentine, eh? Certo che è una sfortuna interpretare il ruolo di un’albina per lei che ha già degli occhi così delicati”

“Già, gli occhi cerulei che ha si infiammano anche con i colpi di vento che ci sono in questa stagione…”

“Ehi, non ti lamentare mai delle stagioni! Pensa a quando non c’erano!”

“Chi si lamenta? Mi dispiace solo per lei”

“Comunque avete annunciato che non avete ancora scelto tutto il cast. Come farete visto che le riprese inizieranno dopodomani?”

“Non è un problema. Per Roji Kaji abbiamo ristretto la rosa dei candidati e, per quanto riguarda la Langley, ho trovato la candidata giusta”

“Uhh?!”

“E’ anche lei una mezzosangue, madre tedesca e padre giapponese…”

“Come la piccola Marlene!”

“Si… ma non mi interrompere! Potremmo avere un po’ di noie legali a coinvolgerla:sarebbe la più piccola del cast”

“E allora? Non avete coinvolto già tanti ragazzini?”

“Si ,però a parte Sveva,che era già abituata a girare da sola per il mondo per seguire la sua compagnia di ballo, gli altri sono tutti giapponesi; invece questa vive a Monaco di Baviera e non si è mai spostata da lì!”

“Capisco”

“Però c’è da dire che a suo modo anche lei è una ragazza prodigio. Studia recitazione, dizione, ballo e canto da quand’era piccola e in più parla perfettamente tedesco,giapponese e inglese e questo per noi è un vantaggio visto che spesso nei dialoghi il suo personaggio si esprime in tedesco”

“Già… Posso chiederti un’indiscrezione?”

“Spara”

“Come mai i ragazzini scelti sono tutti ballerini o cantanti, oltre che attori?”

“Certo che a te non si può nascondere nulla! Servono per il “Project Eva”. Ci saranno una serie di “ospitate” in alcuni dei programmi televisivi più seguiti per lanciare la produzione e l’idea è che si presentino come un gruppo giovanile. Si realizzeranno anche dei cd con la colonna sonora della serie e i produttori hanno voluto che ad incidere fossero gli stessi attori: infatti Soichiro e Genji già erano i cantanti di una boy-band. D’altra parte sono pure i ragazzini più anziani…”

“Quelli che interpretano Toji e Kensuke? Mia figlia li adora! Quando ha saputo che li vedrà in una serie! Hanno già passato i sedici, giusto?”

“Si, ma quando si recita capita spesso di interpretare ruoli più “giovani”.”

“Tornando al discorso di prima: che hai intenzione di fare con la tedesca?”

“Andrò il prima possibile a provinarla. Poi cercherò di convincere i suoi a lasciarmela per i prossimi due anni, salvo un successo così grande da richiedere una proroga, nonostante i suoi quattordici anni appena compiuti… e spero che sappia anche cantare e ballare bene così i produttori avranno la star del loro gruppo e saranno contenti!”

“Perché sei così interessato proprio a questa ragazzina?”

“Beh… hai detto di aver presente il mio protagonista e la sua somiglianza con il vero Ikari Shinji a quindici anni?”

“Si… e allora?”

“Lei è identica alla Langley! Stessi occhi azzurri, stesso fisico slanciato e da adulta , stessi capelli… solo che sono corti… si dovrà rimediare…”

“Sai le risate! A Sveva prenderà un colpo! A lei non solo li avete tinti di azzurro,ma pure tagliati mentre lei non lo faceva da anni… e a questa volete fare le extention!”

“Spiritoso! Noi stiamo lavorando… non è un gioco da bambini!”

“E come si chiama il prodigio?”

“Mana Kirishima. Comunque c’è tempo, tanto il suo personaggio entra in scena solo all’ottava puntata…”

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2- Third Impact

“Ieri hai visto la conferenza della Gainax?”

“Si, e chi se la sarebbe persa! Hai visto gli attori?”

“Si; tra trucco e somiglianze naturali hanno fatto proprio un bel lavoro. Credo che presto il Giappone avrà dei nuovi idoli!”

“Il Giappone? Il mondo vorrai dire? Le serie è una co-produzione che sta coinvolgendo molti Stati e sarà mandata in onda in tutto in contemporanea in tutto il pianeta!”

“Come li invidio… Ci pensi? Ragazzi della nostra età con una fama planetaria!”

“Un po’ come è successo ai veri piloti”

“Già… Hai visto il protagonista?”

“Un po’ esile…”

“Si… però hai visto che occhi?”

“Devo ammettere che sono proprio belli. Grigio-blu… proprio come Ikari.”

“E poi sarà pure esile, ma è davvero carino. Guarda i nostri compagni di classe: hanno quindici anni come lui e sono dei mostri brufolosi! Lui, invece… ha un viso d’angelo.”

“Come quelli veri?”

“Spiritosa! Intendo come gli angeli ritratti negli affreschi.E poi hai visto lo spezzone di quel filmato?”

“Si… balla davvero bene… Ho sentito che è un asso sia nel classico che nel moderno e pare che il ballo sia l’unica cosa in cui metta davvero passione”

“Vedremo… Magari diventerà anche un bravissimo attore”

“Ho letto su una rivista che fa parte di una delle famiglie più importanti di Tokyo-2.Ha ereditato una fortuna quando i suoi sono morti…”

“Morti?”

“In un incidente aereo, quando aveva si e no cinque anni. E’ stato cresciuto dagli zii, ma da qualche anno era entrato in una accademia molto esclusiva dove poteva coltivare la passione del ballo… Purtroppo per lui, non è un ragazzo facile… Se non fosse stato per il buon nome della famiglia lo avrebbero espulso volentieri in più di un’occasione”

“Che può mai aver fatto?”

“E che ne so di preciso? Ho letto che non ha un buon carattere e alterna momenti di arroganza e superficialità a momenti di violenza…”

“Uhu?”

“Si, pare che sia venuto alle mani parecchie volte. In più è spesso disinteressato, si apparta e raramente vuole avere relazioni sociali”

“Insomma è destinato a diventare un bello e dannato!”

“Seee… sogna pure! Dì piuttosto che è destinato a finire male! Comunque ho letto anche che è stato beccato a fumare erba , forse questo è il motivo dei vari tentativi di espulsione”

“Comunque è carinissimo!”

“Ha già una grande fan!”

“Ne avrà milioni… Hanno preannunciato che questa sarà la serie che sconvolgerà il mondo!”

“Insomma il Third Impact aleggia sulle nostre teste…”

 

Sono passati quasi due mesi. Le riprese sono iniziate e procedono bene. Hideaki Anno non è ancora riuscito ad incontrare i due testimoni attendibili di cui parlava al suo fidato collaboratore. E’ stato in Germania già due volte per completare i provini di Mana Kirishima e per convincere i suoi genitori ad affidargliela, ma non c’è stato verso di unire questo lavoro alla sua ricerca: Asuka e Shinji Ikari non hanno potuto incontrarlo. In qualità di diplomatici e massimi esponenti dell’esercito dell’ONU sono stati mandati in missione per un periodo piuttosto lungo. Hideaki è riuscito, in ogni caso, a completare il suo cast e ad accontentare i produttori mettendo sotto contratto Mana ed ottenendo in cambio altro tempo per scrivere il suo finale…

Ora deve presentare la giovane tedesca al resto del gruppo.

 

 

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Capitolo 4
*** Il rosso e il nero ***


Capitolo 3- Il rosso e il nero

“E’ davvero strabiliante?”

“Che cosa?”

“Che siate riusciti a ottenere il permesso di girare sui luoghi reali in cui si è svolta la vicenda”

“In quel che ne è rimasto vorrai dire… Neo-Tokyo3 è stata quasi distrutta in una delle ultime battaglie: abbiamo dovuto ricostruire le ambientazioni altrove con ingenti spese”

“Cosa! Avete ricostruito la città? Pure le Torri Solari? Ma vi sarà costato miliardi!”

“Non la città cara, le ambientazioni. Come spiegarmi… le semplici scenografie! Per l’effetto delle Torri, così come per gran parte delle battaglie, abbiamo ottenuto dei filmati militari originali e stiamo realizzando tutto al computer… Comunque è già molto aver ottenuto il Geofront per le riprese, senza dimenticare l’edificio della NERV dove si trovava l’appartamento del Maggiore Katsuragi”

“Quello si è salvato?”

“Si… Sorgeva distante dal centro per fortuna nostra… Sembra di fare un tuffo nel passato ogni volta che ci giriamo una scena”

“E’ ancora distante il set?”

“No, ma non siamo diretti già sul set :la troup è a riposo oggi, visto che io dovevo venire a prenderti. Siamo tutti alloggiati alle sorgenti termali del lago Ashino e

abbiamo noleggiato tutto il residence per la durata delle riprese.

Con gli altri abbiamo appuntamento a ora di pranzo nella sala ristorante principale e faremo una presentazione ufficiale; ho preso appuntamento così tardi rispetto all’ora d’arrivo del tuo volo perché voglio farti prima conoscere le truccatrici.

Saranno tutti strabiliati dalla tua somiglianza con la Second Children!”

“Certo che è vero che le somiglio… Non ci avevo mai fatto caso vedendola nelle vecchie foto con la pluig suit , ma quando mi ha mostrato le foto con la divisa scolastica o con la sua amica Hikari… sono rimasta di sasso!”

“Eheh, ho sempre avuto occhio…”

 

“Da oggi non dovremmo più chiamarti Mana, ma Sorhyu!”

“Giulia sei sempre esagerata, da buona italiana!”

“Scusa, ma quando vedo che il frutto del nostro lavoro è così… perfetto… mi esalto!”

“Davvero complimenti, signore! E’ il vostro lavoro più riuscito, anche se a dire il vero avete fatto poco… come con Akira…”

“Mica è colpa nostra se avete scelto, non uno…ma due sosia! Almeno a lei è servito il parrucchiere e noi abbiamo potuto lavorare! Se fossero tutti come Akira ci troveremmo già sulla strada!”

“Non esagerare, tutti hanno bisogno almeno del cerone per stare sotto ai riflettori.”

“Meno male!”

“Si sta facendo tardi. Quanto ci mettete tu e Giulia a prepararvi? Così andiamo tutti insieme a pranzo. ”

“Un attimo, signor Anno”

“Bene… allora vi aspettiamo”

 

 

 

“Un attimo di attenzione per il vostro caro regista. Come sapete domani partiremo per la trasferta in cui gireremo l’ottavo episodio della serie…”

 

Applausi generali,soprattutto dei tecnici

 

“Shhhh,buoni. Allora,dicevo? Ah,si! L’ottavo episodio! E oggi è arrivata la sua protagonista: signore e signori vi presento Mana Kirishima!”

 

Applausi e sincere frasi di benvenuto da parte di tutti. Mana si sente subito a suo agio, come tra gli studenti della sua vecchia scuola… Poi nota che non tutti sembrano contenti del suo arrivo. Un ragazzo,che riconosce come Akira poiché ha visto le foto di tutti gli attori, non è a nessuno dei tavoli, ma seduto con fare strafottente sul davanzale di un finestrone. Prima la fissa con sguardo… non cattivo, ma interrogativo… Poi si appoggia al lato della finestra e si cala sugli occhi il berretto che ha in testa, come se volesse farsi un pisolino alla sua festa di Benvenuto! Così indifferente, come se il mondo non lo interessasse…

 

Due giorni dopo. La troup si è spostata per le riprese e ora tutti gli interessati sono sulle navi prestate dalla Flotta del Pacifico. Una è la fedele riproduzione della mitica “Over the Rainbow”

 

“Questo è uno degli episodi che preferisco!”

“Si, anch’io. Le prime puntate sono così noiose, invece da questo momento in poi la storia si fa piuttosto interessante… E poi questo è anche un episodio divertente”

“Già… Speriamo solo che Mana non si immedesimi troppo quando si tratterà di prenderci a schiaffi !”

“Tanto sei tu che ne prendi due…”

“Ahah… Comunque è un onore prenderli da una femmina come quella, è una bomba! Mai vista una ragazza così carina! Il pomeriggio del giorno stesso in cui è arrivata , l’ho vista allenarsi nella palestra del residence: balla divinamente!”

“Non sarai troppo di parte?”

“Ti dico di no! E poi c’era anche Akira che può confermare”

“Tu che dici? E’ davvero così brava?”

“Mmm… ha una buona tecnica”

“Non starlo a sentire! Deve sempre sminuire tutto! E’ fantastica! Ed è pure gentile… così educata e dolce, ma allo stesso tempo si vede che è molto determinata”

“Sveva è molto contenta del suo arrivo, sono già due giorni che l’aiuta con il suo giapponese,profittando del fatto che non deve impegnarsi ad imparare nessuna scena per questo episodio. E pure Hanako ha già preso confidenza con lei… Pare che senta molto la mancanza della sua famiglia”

“Dev’ essere dura per lei; lasciare madre, padre e sorella nella lontana Germania, alla sua età…”

“Almeno lei ha una famiglia da lasciare… e che tanto aspetterà il suo ritorno!”

 

I due si accorgono tardi della gaff fatta dinanzi al compagno di lavoro… Akira, dette queste parole, gira tacchi e si allontana senza salutarli.

Percorre da cima a fondo il ponte della nave, ripetendo a mente le battute.

Mentre vaga, perso in questi pensieri, si imbatte in Mana; anche lei ha indossato il costume di scena: un abitino giallo che le dà un ulteriore tocco di solarità…Sarebbe stato un bel complimento da farle, se solo ne avesse avuto voglia; invece prevale la convinzione dell’inutilità del gesto: a chi avrebbe giovato? Non a lei che di certo già ne riceve tanti di complimenti… Non a lui che non ha intenzione di accattivarsi la simpatia della giovane, visto che non ha alcun interesse nei suoi confronti…

 

“Lo odio questo vestito!”

“Credevo che la buona educazione imponesse il saluto prima iniziare il discorso”

“Già… scusa! E che tra tutti i vestiti di scena che dovrò indossare nei prossimi episodi, questo è di gran lunga il peggiore!”

“Non è poi così male…”

“Dici!? Ma se è così fuori moda?”

“Ma deve essere alla moda per il 2015”

“E’ vero… è vero! Ma è da bambolina! Preferisco i calzoncini corti e top dei prossimi episodi”

“Aspetta, frena! Guarda che il peggio, secondo me, è nell’episodio 9: quelle tutine fanno davvero schifo!”

“Si, quelle originali non erano così dementi, ho visto le foto… Poi Hideaki ha pensato di farle fare così perché erano più divertenti… “Davano un tono da commedia adolescenziale all’episodio”, dice lui… Mah!”

“Intanto le dobbiamo indossare noi.”

“Che vergogna! Anche se quello che mi preoccupa di più non sono le scene dell’allenamento sulla sincronia…”

“E quali?”

“Le riprese del futon .”

“Beh, posso capire il tuo imbarazzo,ma siamo attori.”

“Ok, ma hai letto le didascalie delle scene?”

“Si,ma tanto nell’inquadratura finale non si vedrà niente.E’ solo una finta”

“ Però mezzo seno te lo devo mostrare per davvero, mica per finzione!”

“Almeno io ci vado bene!”

“Coooosa!!!!!”

“Di certo ci vado meglio che nelle scene dell’allenamento o di quelle in cui devo indossare una plug suit da donna!”

“Ma brutto cafone, come osi?”

“Come oso… cosa?”

“Come cosa! Hai detto che ci vai bene tu con delle scene così compromettenti!”

“Esagerata! Compromettenti…Non facciamo sesso, no? E pure se fosse, sarebbe comunque finzione! E poi, per fortuna mia, hai un bello spettacolo da mostrare…”

 

E qui schiva prontamente un ceffone…

 

“Per quello aspetta di girare la scena 10!”

 

E se ne và canzonandola….

Mana giura vendetta… e si vendica davvero mentre girano la scena 10! Gli molla un ceffone così forte che sono costretti ad interrompere le riprese per verificare che Akira sia tutto intero! Mana finge che sia stato in incidente e gli lancia uno sguardo vittorioso… Ma la sua vittoria dura poco: lui la guarda con superiorità e non le rivolge la parola per tutto il resto della giornata, fatta eccezione per i momenti in cui lavorano insieme.

 

 

“Non lo sopporto!”

“Non sei l’unica qui. Mettiti in fila”

“E’…è così… arrogante!”

“Non così tanto, a dire il vero… Si sente superiore, però quando lavora è un professionista. Hai visto oggi? Non si è lamentato come un bambino con il regista. Se avessi tirato quello scherzetto a Soichiro ,lo avrebbe fato di sicuro! Piuttosto adesso penserà che sei tu la bambina”

“E chi se ne frega! Tanto lui è il grande attore e può lavorare anche con chi ritiene inferiore!”

“Dai non esagerare, prima o poi avrete modo di chiarirvi”

“Spero il più tardi possibile! Così non dovrò avere nessun legame con lui fuori dal set!”

“Esagerata! In verità sarebbe meglio per tutti noi instaurare un buon rapporto perché quando le riprese saranno a buon punto cominceremo a provare quelle coreografie per gli spettacoli di presentazione della serie. Se non c’è affiatamento è la fine, Chi li sente poi i produttori…”

“A questo non ci avevo pensato; in più LUI è pure il ballerino più importante e quindi ci capiterà di dover lavorare insieme… Beata te che canti soltanto!”

“Non ti lamentare, magari toccherà a Sveva sopportarlo: dopotutto anche lei è una ballerina qualificata”

“Penso che dipenderà dalle coreografie; Sveva balla a meraviglia il classico, ma mi ha detto di avere difficoltà con il moderno… problemi di stile credo… ed io purtroppo sono l’unica che può compensare questa sua carenza”

“Non so cosa dirti… Comunque rifletti sulla possibilità di un chiarimento”

 

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Capitolo 5
*** La tela di Aracne ***


Le riprese dell’ottavo episodio proseguono per giorni, la tabella di marcia è interrotta a causa di una forte tempesta che ritarda le riprese a lungo. Gli attori ed i tecnici non sanno che fare… Quando sono costretti a stare in coperta colgono l’occasione per fraternizzare, soprattutto Mana che è l’ultima arrivata.

Ha ripensato alla discussione avuta con Hanako e alla possibilità di chiedere scusa ad Akira,ma non ne ha avuto la possibilità.

Quando non si lavora, Akira è l’unico che se ne sta spesso in disparte. Se Soichiro e Genji non lo cercano, tende ad isolarsi…

Spesso è nella stessa stanza con il resto della troup, ma è come se non ci fosse. Risponde se interrogato, ma di solito si limita ad osservare… Non si rivolge quasi mai a nessuno per primo; a lei non ha rivolto la parola per niente.

Mana non si sente più arrabbiata con lui. Semplicemente le è odioso quell’atteggiamento…

 

 

Dopo due settimane si torna sulla terra ferma e i tecnici si mettono subito all’opera per ricostruire al computer le scene del combattimento dello 02.

Mana ed Akira devono girare le scene all’interno dell’ Entry plug in un apposito simulatore. Così infatti si stava procedendo per i combattimenti:le scene nella cabina di pilotaggio erano girate in un secondo momento e poi montate nell’intreccio dell’episodio.

Akira già aveva sperimentato quell’ambiente angusto.

Per Mana,invece, era la prima volta…

 

“Ma che sfortuna! Alla mia prima scena nell’Entry Plug, devo girare con…quello!”

“Shhh, sta arrivando insieme al regista…”

 

“Allora, piccola, Matsuoka ti ha già spiegato come ti devi comportare nel simulatore?”

“Si”

“Bene, allora possiamo procedere”

“Signor Anno… Stamattina c’è stato qualche problema con l’apertura elettronica.”

“In che senso?”

“Abbiamo provato più volte e non sempre siamo riusciti ad aprire dalla nostra postazione.”

“E il comando interno?”

“Ah… Quello è a posto!”

“Vorrà dire che in caso ci fosse bisogno, i ragazzi si apriranno la porta dall’interno”

“Ma…”

“Niente “ma”! Siamo in ritardo con le registrazioni e se noi non registriamo, i tecnici non possono lavorare… e in questa serie se i tecnici non lavorano è la fine visto che per 1/3 si basa su effetti speciali!”

“Ok, ok… Tutti in posizione… INIZIAMO!”

“Oh… era ora”

“Episodio 8- Scena 32- Prima!”

 

Iniziano a girare e tutto fila liscio; il regista è davvero soddisfatto degli attori che ha scelto… Riescono ad immedesimarsi così bene nei loro ruoli, nonostante la giovane età e la poca esperienza… Sembrano davvero Asuka e Shinji, almeno per quello che lui ha potuto ricostruire!

Alla fine succede quello che era prevedibile fin dall’inizio:una volta chiamato lo “STOP”, le porte del simulatore non si aprono e non funziona neppure il comando interno!

Mentre fuori si scatena il panico…

 

“Dannazione! Ci mancava solo questa!”

“Perché? Cos’altro ti è capitato oggi?”

“Ma come fai?”

“A fare cosa?”

“Non mi rivolgi la parola da due settimane… e improvvisamente mi parli come se niente fosse!”

“Dovevo fare richiesta in carta bollata?”

“NO, no… Lasciamo perdere e proviamo ad uscire di qui”

“Non possiamo. Abbiamo già provato il dispositivo interno e non funziona: dobbiamo solo aspettare che ci liberino da fuori… Mi spiace, ma dovrai sopportarmi per un po’ ”

“Che insolente…”

“Che noiosa…”

 

 

“Mhpf…Sarà mezz’ora che siamo chiusi qui e ancora niente!”

“Non mi strillare nelle orecchie, per favore…”

“…”

 

 

“Scusa”

“Per cosa?”

“Per lo schiaffo; e anche per il mio comportamento da quando siamo qui”

“Figurati. Sei claustrofobica?”

“No, ero solo indispettita dal fatto di stare rinchiusa con te”

“Per la grande attrazione che provi nei miei confronti?”

“No, deficiente! Perché sono due settimane che non ci parliamo per colpa mia!”

“Che superba! Chi ti dice che è per colpa tua?”

“Ma,scusa: non mi hai evitato per tutto questo tempo perché eri offeso con me?”

“Ma no…”

“E allora?”

“Allora che?”

“Perché non mi parlavi?”

“Non credevo ci fosse niente di cui parlare… E poi non ho sinceramente niente da dirti…”

“Ah…”

 

 

“Scusa”

“Eh?”

“Scusa per come mi sono espresso prima: da come ho parlato, sembrava che volessi dirti che non ti ritengo sufficientemente interessante”

“Non è così?”

“No… non ti conosco,come faccio ad esprimere un giudizio del genere? Ti ho vista osservarmi in questi giorni”

“Che figura!”

“Perché lo facevi?”

“Inizialmente perché cercavo l’occasione per scusarmi per lo schiaffo, poi ho cominciato a studiarti…”

“In effetti mi sentivo una cavia!”

“Idiota!”

“Scherzavo! Ma con te non si può?”

“…”

“Comunque se mi hai”studiato” bene, avrai notato che non parlo volentieri con le altre persone”

“In effetti si… Però con me ci stai parlando!”

“Solo perché costretto dalla situazione. Devo pur fare qualcosa per passare il tempo…”

“…”

“Scherzo”

“Che deficiente!”

 

“Ti manca molto la tua famiglia?”

“Un po’; non ero mai stata lontana da casa tanto tempo senza di loro. Ho fatto una gita scolastica una volta, ma è durata solo una settimana; invece il mio contratto mi vuole in Giappone per i prossimi due anni! A volte penso che potrei considerarvi una seconda famiglia visto che viviamo tutti insieme, ma quando le riprese saranno finite e si tratterà solo della promozione e tutti voi tornerete alle vostre case, dai vostri cari… che sarà di me? Dovrò andare a vivere da sola?”

“Se ti può consolare, io sono in questa situazione da 10 anni”

“Che!?”

“Si… cioè, ho vissuto con degli zii fino a che non ho superato i provini all’Accademia Nazionale di ballo”

“E i tuoi?”

“Morti”

“Come morti?”

“Deceduti-Fine_Caput!”
”Come?”

“Incidente aereo… Partivano per una vacanza alle Maldive…Non sono più tornati…”

“Io… non lo sapevo.”
”Non ti preoccupare”

“Non volevo aprire una vecchia ferita”

“Non lo hai fatto, non me li ricordo più… E’ come se non li avessi mai conosciuti…”

 

 

“E i tuoi zii… Non li senti mai?”

“Non ho buoni rapporti con loro. Si vergognano di me perché sono sempre stato una testa calda, un ragazzo da evitare.”

“Che facevi di tanto grave?”

“Per me niente… Per loro , cose che macchiavano l’onore e il buon nome della famiglia Okumichi”

“Oh…”

“Però quando ho vinto quel provino per l’Accademia sono stato felice…Per la prima volta in vita mia”

“Ti piace così tanto ballare?”

“E’ il mio talento naturale”

“Anche a recitare non te la cavi male, però!”

“Grazie”

“Davvero! Sembri così … reale! Eppure,da quanto ho capito, sei molto diverso da Shinji.”

“Anche tu sei molto diversa da Asuka, eppure la interpreti egregiamente! Anzi, no… Tu forse le assomigli… Sei arrogante allo stesso modo.”

“Non scherzare!”

“Uh… la regina della vanità!”

“Stupido!”

“Lo vedi? Parli anche come lei… Ahah”

“Mmmm”

“No, non è vero! Tu forse hai i pregi della Langley: sei determinata, brava nel tuo lavoro, ma non hai gli stessi difetti. Non conosco il carattere della vera Asuka, ma quella di Hideaki mi sembra molto più fragile di quello che vuole apparire. Non è sincera, perché ha paura di mostrare le proprie debolezze, di non piacere alla gente, attacca per non essere attaccata. E’ un personaggio bellissimo… così drammatico nella maschera che si è creato, una maschera che è diventata così reale che neppure riesce più a sbarazzarsene, povera piccola Asuka…”

“Beh, non c’è neppure intorno a lei qualcuno di così forte da poterla aiutare a sbarazzarsene”

“E così è una farfalla con le ali spezzate…”

“Già… Ma alla vera Asuka è andata meglio!”

“Anche al vero Shinji! Nella serie sono due casi clinici da manicomio!”

“Mia madre e mia sorella hanno conosciuto Asuka”

“Che?”

“SI… Per sbaglio! Erano andate a salutarla all’ aeroporto alla sua partenza dalla Germania… Ci era andata tutta la famiglia, insieme a migliaia di altre persone! Era il nostro pilota, il vanto dell’esercito tedesco e ultimo baluardo dell’umanità; e lo 02 era il vanto della nostra tecnologia… Io non ero ancora nata, mentre mia sorella era piccina… Nel 2013 aveva quattro anni e da buona piccola peste si perse nella folla; mia madre la trovò che piangeva tra le braccia di una preoccupata Asuka: anche lei si era sottratta alla vigilanza che le era stata imposta dall’esercito, forse aveva avuto un attimo di timore ripensando alla responsabilità che si stava assumendo nei confronti del mondo… Comunque mamma trovò la sua bambina… ed Asuka il suo forte stato d’animo! Andò a completare l’addestramento negli Stati Uniti; poi a combattere in Giappone senza rimettere piede nel suo paese. E’ tornata dopo quattro anni in Germania…più morta che viva.”

“Toccante direi…”

“Si, ma ,come saprai, si è ripresa presto, anche grazie all’aiuto di Shinji che l’ ha seguita a Berlino… e il resto è storia…”

“Già…”

 

 

“Ma quanto tempo ci mettono, comincio ad essere stanca…”

“Saranno quattro ore che siamo qui. Purtroppo non c’è modo di forzare il simulatore, si può solo provare ad aggiustare il comando”

“Che strazio!”

“Pensa a me che ho ancora questa plug suit da donna addosso!”

“E’ vero… HAHAHAHA”

“Smettila!”

“Perché? Altrimenti?”

“Quando usciamo ti gonfio come una zampogna!”

“HAHAHAHA”

“Spiritosona….”

 

 

“Ho sonno…”

“Prova a dormire”

“Non posso, è scomodo qui; magari se potessi appoggiarmi a te…”

“Che!?”

“Stenditi tu sullo schienale e io che sono più leggera mi appoggerò a te…”

“Ma io non ho sonno…”

“Ma devi sempre protestare! Muoviti!”

“Ok… ok… sei tu il capo! Come il tuo cuore comanda…”

 

Trovata una posizione comoda, Mana si appoggia a lui per riposare… Parla ancora del più e del meno per un quarto d’ora, poi crolla, vittima della stanchezza.

Akira controlla che si sia effettivamente addormentata, prima di sussurrarle…

 

“Non ne sono sicuro, ma credo che ti sbagli:somiglio a Shinji più di quanto pensi; anch’io scappo dalle persone, anche se non sono un timido o una finta vittima…Come lui non riesco ad intrecciare dei legami profondi,non riesco a dire alle persone quello che penso né quello che provo…Anch’io sono vittima della mia maschera…”

 

Abbassa ulteriormente la voce, quasi voglia evitare a se stesso di sentirsi…

 

“Magari quando le riprese saranno finite potresti venire a stare da me… Tanto per il contratto anch’io non posso tornare in Accademia per essere pienamente disponibile durante la promozione. Voglio tornare a casa mia, quella dei miei genitori… Sono anni che ci abitano solo alcuni vecchi domestici, sarebbero felici di rivedermi… Mi farebbe piacere la tua compagnia… Mana.”

 

Dice quest’ultima frase tra veglia e sonno, quasi non è sicuro di averla pronunciata…

Poi si addormenta. I tecnici e il regista,altre due ore dopo, li trovano così, addormentati e abbracciati… Non li svegliano… Li portano in braccio fino all’auto e poi in camera… Giulia spoglia Mana e la mette a letto; Matsuoka, quasi a volersi far perdonare per l’incidente dell’Entry Plug, fa lo stesso con Akira.

La notte trascorre serena…

 

 

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Capitolo 6
*** La lampada dei desideri ***


Capitolo 5- La lampada dei desideri

 

Il giorno dopo tutta la troup viene a conoscenza della scenetta che si sono trovati davanti Hideaki e tecnici all’apertura del simulatore e tutti prendono in giro Mana!

Ci hanno provato anche con Akira, ma lui è stato impassibile, glaciale… e ha fatto passare a tutti la voglia di scherzare.

Hanako, invece, ha continuato a mettere in croce Mana fino a sera; perfino Sveva, di solito così dolce e pacata, non ha potuto fare a meno di partecipare al gioco.

Mana è disperata…Spera che le voci si plachino prima delle riprese della scena del futon…Si sente morire dalla vergogna!

 

 

Iniziano le riprese del nono episodio. Mana ed Akira non fanno altro che lamentarsi durante le scene del balletto sincronizzato:come possono loro, ballerini esperti, abbassarsi a fare la figura dei fessi proprio in quel campo?

Akira poi non sopporta proprio la tutina: più volte sono costretti ad interrompere il lavoro perché lui è andato via scocciato sul più bello. Il regista è imbestialito: comincia a dubitare della serietà professionale del ragazzo, ma al tempo stesso prega che sia solo una parentesi perché hanno girato troppi episodi per sostituirlo e aveva scelto Akira con troppa cura , aveva puntato troppo su di lui, per cambiare rotta.

Tra le urla del regista e le risate di Hanako e Soichiro, sono comunque concluse le scene dell’allenamento.

Hideaki tira un sospiro di sollievo…Mana un po’ meno:domani si gira la scena del futon.

 

 

E’ il giorno del giudizio… La mattina si effettuano le prove, si inizia a registrare solo nel tardo pomeriggio.

Quasi subito si verifica la prima situazione imbarazzante per Mana: recita alla perfezione le battute, quelle che Asuka dice trasferendosi in camera di Misato la notte prima della battaglia…ma si accorge troppo tardi di avere una maglia troppo scollata!

Dopo aver detto:”E poi a quest’ora i bambini dovrebbero già essere a nanna!” nota che lo sguardo di Akira è un po’ troppo basso… Le sta guardando il seno!

Urla, cuscini che volano:è il finimondo.

Ma il regista decide di tenere la sequenza, dopo averla visionata:anche la parte in cui Akira la guarda invece di pensare a recitare.

Anzi gli viene un’idea per rendere la sequenza successiva più accattivante, ma non la racconta subito. Annuncia che c’è stata una modifica: la scena, che doveva essere un piano- sequenza, verrà ad un certo punto interrotta…Ma non dice di più,lasciando tutti perplessi…

Nel frattempo si girano le “scene inedite” del nono episodio,ossia le scene del personaggio di Asuka dietro la porta scorrevole…Mana non aveva idea che esistessero, ma Hideaki le dice che servono per il 22esimo episodio…

Già dal quel momento,ad ogni modo, si spengono le luci e si gira ad infrarossi; subito dopo si passa alla scena incriminata: un brusco stop interrompe Akira mentre sta recitando…

 

“STOP!”

“Si,ma io non ho capito che avete modificato, visto che il copione resta invariato; la scena doveva andare così: Mana che spalanca la porta, và in bagno; io che spengo prontamente lo S-DAT, chiudo gli occhi e quando li riapro c’è lei davanti a me ed io provo a baciarla attratto dalle sue grazie. Era un perfetto piano-sequenza! Perchè lo abbiamo interrotto dopo che io chiudo gli occhi visto che avevamo provato anche le inquadrature?”

“Ma ti dico che proprio a causa del tipo di inquadratura che abbiamo dovuto interromperla. Mentre giravamo la sequenza precedente mi sono reso conto di un madornale errore: posizionando la telecamera alle spalle di Mana si vedeva perfettamente il tuo tentativo d’ approccio, ma della ragazza si vedeva solo la schiena! Ho deciso di seguire alla lettera le didascalie che ho scritto per la sceneggiatura,ecco la novità a cui accennavo prima: per questo ho dovuto fermare tutto e far riposizionare le telecamere, per ottenere un effetto più… PICCANTE! Vedrai che audience! Pazienza se dovremo perdere un po’ di tempo in più in sala montaggio”

 

Akira non riesce a seguire il regista: proprio quella mattina sono stati un’ora a cercare l’inquadratura giusta per girare la scena tutta d’un soffio, senza tagli. Nota che stanno montando una microcamera su un’asta: forse hanno intenzione di riprenderli dall’alto. Nel frattempo il signor Oda,aiuto regista, e la solita Giulia stanno mostrando a Mana come deve sistemarsi per dare il “meglio si sé”.

 

“Ma voi siete matti!”

“Mana, sta ferma nella posizione in cui ti abbiamo messa!”

“Ma non posso stare… così!”

“Ma è così che vuole il regista!”

“Oda…ti prego… pensa a mio padre!”

 

 

“Allora riprendiamo:Akira, sdraiati e chiudi gli occhi ;appena diamo il CIAK , conta fino a 10, poi riapri gli occhi e recita quello che abbiamo già provato stamattina. Ma, mi stai ascoltando? Oda , per favore , vai a interrompere la simpatica conversazione che quei due stanno avendo sul mio set! Oda? La smetti di confabulare con le mie costumiste? Perché nessuno mi dà retta!?”

 

 

“Ma che è ‘sta roba?”

“Lo spettacolo che ti pregustavi più di tre settimane fa, anche se l’anticipazione l’ hai già avuta prima!”

“Beh, in effetti sto rimpiangendo che la luce sia spenta… Ti intravedo appena!”

“Per me vedi pure troppo!”

“Che bella idea ha avuto il regista”

“Eeeeeee , M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A!”

 

 

“Episodio 9- Scena 23-Motore…Azione!”

 

 

Tutto và come previsto, recitano alla perfezione e concludono la sequenza.

Alla fine, tutti i ragazzi presenti decidono di consumare una cena al sacco in quella che era stata la casa del Maggiore Misato Katsuragi ed ora è un set cinematografico.

Il regista non ha nulla in contrario… a patto che non gli distruggano il set!

L’imbarazzo di Mana è passato, anche perché gli altri non erano presenti alla “sceneggiata” di poco prima.

 

 

Cenano allegramente… Era tanto che in casa Katsuragi non si sentivano più voci di quindicenni e l’ultima volta non erano stati gridolini di divertimento…L’ultima volta era stato un litigio…Asuka contro Shinji , a ferirsi più che potevano perché non riuscivano a fare di meglio…Poi c’era stata la fuga di Asuka e questo era coinciso con il silenzio…

 

 

Mana si sveglia per un rumore, si guarda intorno: sono tutti addormentati sul divano o sul pavimento del soggiorno,tutti meno uno…

Akira è seduto sul balcone… Lei lo raggiunge…

 

“Che stai facendo?”

“Torna a dormire!”

“Perché ti nascondi? Sento puzza di bruciato”

“Torna dentro…è meglio per te”

“Ma che stai fumando?”

“Niente che ti interessi…”

“Credevo che quella roba servisse a calmare gli spiriti, non ad eccitarli! Evidentemente è vero che gli oppiacei naturali non esistono più; chissà che ci mettono in quelle porcherie sintetiche”

“La vuoi finire! Sveglierai gli altri”

“Meglio! Così saremo in tanti a romperti le scatole per quello che stai facendo…”

“Smettila, ti prego…ho la testa che mi scoppia!”

“Forse semplicemente ti gira perché hai fumato troppo”

“Noooooo….”

“Siiiii! Dai a me.”

“Che ci vuoi fare?”

“Tu non ti preoccupare…”

“Tieni…MA CHE FAI!”

“Che ho fatto ,vorrai dire? Ho fatto fare un bel volo al tuo caro spinello e dovresti ringraziarmi”

“TU…ringrazia il cielo che sono troppo stanco per buttarti giù dal terzo piano a fargli compagnia”

“Vieni dentro”

“No!”

“Vuoi parlare?”

“Neppure…”

“Ti senti solo ?”

“Si… e non vorrei…”

“Ma non sei solo!”

“Apparentemente no, sono circondato da tante persone… ma nessuna che ci tenga a me veramente”

“Non è vero…”

“E tu come fai a saperlo? Sei nella mia vita da… quanto? Neppure un mese e già ti permetti di sparare sentenze”

“Io non sparo proprio niente. Posso sedermi lì a terra, vicino a te?”

“Il balcone non è di mia proprietà”

“Altrimenti non mi faresti sedere?”

“Ti butterei fuori casa!”

“Che gentile.”

“Scusa… scusa…scusa…mi sento uno stronzo…”

“Forse lo sei…”

“Adesso dovrei dire io “che gentile”: almeno fingiti una persona caritatevole visto che mi devi scocciare”

“Stai vaneggiando.”

“Lo so… promettimi di trascinarmi dentro se dovessi vedere che sto per addormentarmi. Non voglio dormire all’aperto, con l’umidità.”

“Che preoccupazione da uomo duro!”

“Non sono un uomo, sono solo un bambino…”

“Un po’ cresciuto direi”

“Solo perché ho quindici anni? Non ne ho vissuto uno da bambino normale: sono sempre stato un bambino già vecchio ed ora che ho quindici anni e tutti gli altri già hanno una barbetta da adulti,io mi ritrovo con questa faccia da eterno ragazzino… Un bambino di novant’anni almeno…”

“Stai delirando.”

“Dici? Allora fammi una promessa: mi perdonerai tutto quello che ti dirò stanotte”

“Anche se dovesse offendermi?”

“Anche… consideralo il vaneggiamento di un malato terminale”

“Prometto”

 

 

“Tu sei pazzo! Ma che teoria è?”

“Il segreto dell’universo!”

“Mi sa che o non ci sei abituato al fumo o sei stato una ciminiera stasera.”

“Mi sa che è la seconda”

“Spero per te che domani tu possa scordarti quello che mi stai dicendo o potresti sprofondare dalla vergogna”

“Io spero di ricordarmi di averti detto che voglio fare l’amore con te…”

“Ma non me lo hai detto…”

“Ah no? Allora rimedio subito: sai che vorrei fare l’amore con te? Anzi, ti dirò di più… Un giorno noi due faremo l’amore è sarà così bello che non riusciremo a desiderare altro che rifarlo e rifarlo per tutto il resto della nostra vita…”

“Che maniaco.”

“Perché? Mica ho detto che ti voglio fare chissà cosa? O forse ti è sembrato che mi esprimessi in maniera volgare? Se è così, me ne scuso Darling”

“…”

“Comunque è vero quello che ho detto; l’ ho anche sognato qualche notte fa. Anzi, è da quando ti ho tenuta stretta tra le braccia che non faccio altro che sognarlo… Vuoi dormire con me stanotte?”

“No”

“Solo dormire, ti giuro!”

“Non se ne parla”

“Perché? Che c’è di male?”

“Diciamo che dopo quello che hai detto c’è molto di male,ma non è questo il punto. E’ che non vorrei mai dormire la prima volta con un ragazzo che mi ha fatto una proposta così importante mentre era…fatto!!”

“Almeno non hai detto”Con un ragazzo che non amo”…”

“Perché tu non hai mai parlato di cose del genere”

“Allora continuerò a non farlo, preferisco conservarmela per quando sarò…SANO!”

“Bravo”

“Mi terrai almeno la mano fino a che non mi addormento?”

“Questo posso farlo”

“Allora andiamo perché sto crollando!”

 

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Capitolo 7
*** Terra bruciata ***


Capitolo 6- Terra bruciata

 

 

Ci sono stati notevoli inconvenienti tecnici per i combattimenti degli episodi 9 e 10, ma soprattutto per ricreare l’atmosfera del salvataggio nel vulcano. Alla fine il regista ha optato per una ricostruzione attraverso le battute di Asuka per non dover mostrare la scena, ma ha fatto creare dai tecnici dei fotogrammi dello 01 che mantiene lo 02 prima che cada nella lava:vuole sceglierne uno da utilizzare ancora per il fantomatico episodio 22. Mana non ha ancora letto quella sceneggiatura, ma è davvero curiosa…

 

 

 

Riescono a concludere in poco tempo anche gli episodi 11 e 12.

Hideaki è di nuovo pressato dai produttori; decide di prendere il primo volo per Berlino per fare una “piazzata” agli Ikari e porta con sé dei filmati della serie da mostrare… Vuole stupirli!

Nel frattempo, viene concessa alla troup una settimana di riposo e

tutti tornano a Tokyo-2.

Vengono informati che la sera del 12 novembre saranno tutti ospiti di un locale esclusivo che organizza un party promozionale per loro .

I più anziani si defilano subito all’idea, i più giovani non si lasciano pregare invece….

 

Hideaki incontra Aoba ,che lo ha raggiunto per aiutarlo nel suo intento, all’aeroporto di Berlino proprio la sera del 12 novembre, dopo aver assolto alcuni impegni con i produttori nei giorni immediatamente successivi al suo arrivo in Germania…

 

12 novembre,sera-Tokyo2

 

“Non immaginavo che esistessero locali così grandi a Tokyo”

“Non conosci molte cose del Giappone, mia cara…”

“Non è che abbia avuto molto tempo per fare la turista.”

“Appena finiranno le riprese ti porterò a fare un giro.”

“Ma chi ti fa intromettere, Soichiro?”

“Mica devo avere il tuo permesso, onorevole Hanako, per parlare con una mia collega di lavoro…”

 

Hanako è davvero seccata per l’interruzione del giovane Soichiro,che ,appena arrivato, si è intromesso senza neppure salutarle: non sopporta quel suo modo di atteggiarsi a bello e …possibile,come se tutte le ragazze dovessero ringraziare il cielo perché è nato!

Mana le rivolge uno sguardo rabbioso, poi scuote la testa in segno di dissenso…

 

 

“Dai Hanako, non iniziamo a litigare tutti come al solito!”

“Ok, ok… Ti salvi giusto perché me lo ha chiesto lei.”

“Si, capo… Ma gli altri? Che fine hanno fatto?”

“Sveva arriva più tardi… Akira? E chi lo ha sentito in questi giorni! Genji? Non doveva arrivare con te?”

“Si, ma siamo passati a trovare i ragazzi del nostro vecchio gruppo e si è fermato a dare dei consigli al nuovo cantante.”

“Nuovo? E così avete deciso di lasciarli?”

“Noi non avremmo voluto, ma la produzione è più importante… Praticamente offre possibilità illimitate! Non possiamo seguire entrambe le attività. Magari quando arriveremo alla fine… Mi pare di aver capito che i nostri personaggi avranno sempre meno spazio?”

“Già; d’altra parte l’attenzione si focalizzerà sempre più sui protagonisti, è naturale.”

“Parli bene tu: io esco completamente di scena all’episodio 19!”

“Si, ma io non ho 2 episodi in cui sono praticamente protagonista come te!”

“Non esagerare; dalla parte dell’incidente a Matsushiro in poi non mi si vede mai, tranne alla fine, quando sono praticamente morto!”

“Dai, non parliamo sempre di lavoro; ci vogliono ancora mesi di lavoro prima di arrivare a quel punto della storia”

“Hai ragione rossa;perché invece di parlare non andiamo a scatenarci? Non c’è cosa migliore per un uomo che accompagnarsi non ad una bella donna, ma a due”

 

Si buttano nella mischia; passano vicino all’ingresso, ma non si accorgono dell’arrivo di Sveva

 

“Akira! Sei appena arrivato anche tu?”

“Si, anche se a dire la verità sto facendo la fila al guardaroba già da un quarto d’ora”

“Davvero? Allora posso profittare della fila che hai fatto e chiederti di posare anche il mio soprabito?”

“Prego,non sia mai detto che ti nego un favore…”

 

“Chissà se gli altri sono già arrivati”

“Hai migliorato parecchio il tuo giapponese!”

“Si, beh, tra corsi di lingua e pratica sul set…Oh, eccoli!”

“Si stanno dando da fare…”
”Diciamo che non hanno voglia di passare inosservati: ma guarda come si dimenano…e che folla si è fatta sotto a quel palchetto dove stanno ballando!”

“Ci credo! Mana ha un vestito così corto che gia da ferma le si vedrebbero le mutande, figurati mentre balla in quel modo! Anzi, sai che ti dico? Riesco a vedergliele io da questa distanza!”

“Uh…Il signore di ghiaccio si sta scaldando!”

“Eh?”

“In tanti mesi non ti ho mai sentito parlare con tanta foga… di niente!”

“E’ solo che ci stanno facendo fare brutta figura. Ci sono dei giornalisti, qui,ed anche dei fotografi, solo per seguire noi. Ti immagini i titoli domani? “Il carrozzone di “NGE” approda al N&N:Guardate che buffoni!”. Secondo me è una pessima pubblicità. Soprattutto per una produzione che vanta una certa serietà e a cui lavora il migliore staff tecnico che esista”

“Non hai tutti i torti…”

“Certo che no! Infatti noi due siamo qui e stiamo facendo le persone serie”

“Più che altro, io odio ballare in discoteca!”

 

 

“Guarda! E’ arrivata Sveva.”

“E’ non è sola.”
”Non credo siano venuti insieme. Magari si sono incontrai qui fuori…”

“Può essere… Perché non andiamo a verificare?”

“Non sei un po’ troppo curiosa?”

“Ma no! Si fa per dire. Dai, andiamo a salutarli”

 

Le due ragazze , vinte dalla curiosità, lasciano indietro Soichiro, che a fatica riesce a seguirle tra la folla fino al bancone

 

“Benvenuti”

“Ma quando siete arrivati? Perché non ci siete venuti incontro?”

“Volevamo prima bere qualcosa; e poi sai che io odio ballare questo genere di musica.”

“E tu? Perché non sei venuto un attimo ad avvisarci?”

“Non avevo voglio di farmi vedere con voi”

“Che?”

“Non stavate dando un bello spettacolo!”

“Come scusa?”

“Sembravate dei pagliacci! Io sono un professionista, non ho intenzione di farmi vedere con gente così immatura!”

“Ma come ti permetti? Io…”

“Lascia stare, Soichiro… Lo sai com’è fatto!”

“E tu in che ti intrometti? Se vuole rispondermi, lo faccia pure! Tu torna a fare la troia come stavi già facendo!”

“Ma… Hai bevuto!?”

“Niente di alcolico. Ho detto solo quello che penso. E sono estremamente lucido”

“Ma… ti sei bevuto il cervello! Ecco cosa!”

“No, mia cara, sei tu che sembravi una prostituta su quel palchetto…Non li hai visti quei ragazzi che ti incitavano là sotto?”

“Si…ma….”
”Erano tutti a godersi lo spettacolo, quello che tu stavi offrendo! Che piccola puttana che sei…”

 

Detto questo, Akira se ne và e lascia tutti impalliditi… Mana ha le lacrime agli occhi… Non pensava di fare nulla di male a giocare un po’, a stuzzicare quei tipi più grandi; non si sente in colpa… Le viene da piangere perché si sente offesa e pubblicamente, per giunta! I suoi colleghi di lavoro hanno sentito e visto tutto. Ora la consolano, offendendo in malo modo il giovane; ma lei vorrebbe lo stesso sprofondare… Forse anche perché lui ha visto tutto il suo spettacolino e lei non avrebbe voluto…

Sveva la rassicura, le dice che gli avrebbe fatto un bel discorsetto e che lo avrebbe rimproverato perché ha esagerato. Mana si calma… Lei è l’unica verso cui Akira ha mostrato un po’ di considerazione, forse per i suoi modi così “politically correct” . Decide di non rovinarsi ulteriormente la serata… Và in bagno a darsi una sistemata, accompagnata da Hanako… Si ravviva quegli splendidi capelli… Torna trionfalmente nell’arena, pronta ad indossare la sua maschera da star…

 

 

 

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Capitolo 8
*** La vanità svelata ***


Capitolo 7- La vanità svelata

 

12 novembre, sera- Aeroporto di Berlino

 

“Mio caro Aoba, non finirò mai di ringraziarti per avermi raggiunto…”

“Non per niente sono il tuo migliore amico”

“Non è da tutti fare il giro di mezzo mondo solo per soccorrere una vecchia conoscenza in difficoltà”

“Io non sono uno qualsiasi… Tornando a noi: perché non mi chiarisci meglio la situazione?”

“Che ti devo chiarire? Sono qui da qualche giorno ed ancora non ho combinato nulla; ho incontrato i nostri soci tedeschi per quella faccenda degli EVA”

“Ti hanno dato la loro autorizzazione?”

“Si, ben presto potremo filmare i veri Evangelion. O almeno quelli che sono rimasti… Finora abbiamo tardato parecchio sulla realizzazione di alcune scene proprio perché non avevamo il permesso di spostare anche lo 02 dalla base di Kyoto; sfortunatamente dovremo girare tutto il materiale che ci serve in una sola settimana, non c’è stato verso di convincere l’esercito a darci più tempo.”

“L’esercito tedesco ha dunque mantenuto pieni poteri sullo 02 nonostante questo sia rimasto in Giappone”

“Beh, questo è quanto è risultato dalle nostre ricerche:da quando è stata sciolta la NERV, gli Evangelion sono tornati in possesso dei paesi costruttori;ma la Germania ha ritenuto troppo pericoloso spostare il loro gioiellino dal luogo sicuro in cui era stato depositato…”

“C’erano troppe cose da insabbiare”

“Già. Erano intenzionati a negarci le riprese, ma le pressanti richieste dei produttori e l’intervento dei nostri potenti soci tedeschi hanno sbloccato la situazione”

“E così la serie diventa sempre più realistica! Ma non si poteva ovviare con effetti speciali, come con i combattimenti?”

“Forse si, ma se mi conosci bene sai che non c’è modo di farmi desistere da un’idea valida. E questa darà una marcia in più al mio lavoro. Come il colpaccio che ho fatto ottenendo il Geofront!”

“Non ci metto piede da una vita. E’ tutto come allora?”

“Potrei dirti di si, ma in realtà, come sicuramente sai, è stato accuratamente ripulito tanti anni fa…”

“Il sistema Magi è sparito con i suoi segreti”

“Beh, è per questo che siamo qui. Devo saperne di più. Voglio tutti i dettagli sul Central e sul Terminal Dogma. E’ di fondamentale importanza per il mio lavoro”

“Allora raccontami il tuo piano: di certo non avrai fatto annunciare il tuo arrivo agli Ikari…”

“Infatti no. Devo metterli alle strette. E tu mi aiuterai!”

“Eh?”

“Vieni. Ti accompagno in albergo. Devi riposare;e strada facendo ti racconterò cosa ho intenzione di fare…”

 

13 novembre- Serata ufficiale dell’ONU, Berlino

 

“Trovo queste serate sempre più noiose”

“Allora non avresti dovuto scegliere un lavoro di rappresentanza: a chi serve un diplomatico che ha sempre voglia di stare a casa?”

“Veramente il problema è che ci restiamo troppo poco a casa, ultimamente; non mi piace non poter seguire da vicino la crescita e l’educazione di mia figlia. E non voglio che si senta trascurata”

“Ma se sta benissimo! A quell’età non conta più la quantità di tempo che trascorri con lei, ma la qualità. E questa, per fortuna, non manca”

“Non è l’unico problema: vorrei poter stare più tempo anche con te.”

“Ma se lavoriamo fianco a fianco!”

“Lo sai che intendo; non abbiamo più tempo per noi. Tu non senti mai la mancanza di una vita normale?”

“Credevo che questa lo fosse”

“Lo sai che intendo ; abbiamo sempre avuto delle responsabilità, siamo sempre stati sotto sorveglianza, come neppure i peggiori criminali: non invidi mai gli altri per la tranquillità che non puoi avere?”

“Sono cresciuta con troppe idee sbagliate per la testa, ora è tardi per cambiare: non potrei sopportare di vivere nell’anonimato, anche se non ho più le smanie da protagonista di un tempo… E non provo più invidia per gli altri: credo che questa sia la migliore vita a cui potessi aspirare visti i presupposti”

“Sento un tono dispregiativo.”

“Non fraintendermi; intendevo solo che non sono partita con il piede giusto nella grande maratona della vita: ho fatto troppi errori.”

“E se stessimo sbagliando anche noi con Marlene? A volte penso che la lasciamo troppo sola”
”Marlene sta benissimo: una madre sente certe cose. Anche se stiamo poco a casa,la nostra è una famiglia solida. E pure questa non era una cosa su cui avrei scommesso 15 anni fa! Anzi, 15 anni fa avrei puntato più sul finale:”Asuka Sorhyu Langley finisce il resto dei suoi giorni in manicomio”.

“Ma che diavolo stai dicendo? E’ vero, hai passato un brutto momento da ragazzina, ma…”

“Brutto momento? Ho tentato il suicidio da ragazzina. Ho passato un anno in un forte stato di depressione in Giappone da ragazzina. Sono stata in terapia altri 6 mesi qui a Berlino da ragazzina. E tu me lo chiami brutto momento?”

“Non mi và di parlare di certe cose”

“Non mi piace quando ti rifiuti di guardare in faccia la realtà. Cosa c’è? Ti vergogni di me?”

“Questa è una fissazione tua, non mi sono mai vergognato della tua situazione. E poi sai meglio di me che dallo psicanalista ci sono dovuto andare anch’io”

“Che c’entra, era per altri motivi! Anche gli astronauti seguono una terapia dopo un viaggio nello spazio, ma è solo per verificare il loro stato mentale, non perché sono pazzi. Questa è il motivo per cui anche tu sei finito in analisi: per verificare le tue condizioni. Di me invece dicevano che ero matta, come mia madre!”

“Smettila…Ci stanno guardando tutti”

“Allora andiamo in veranda…”

 

 

“Signor Anno, che piacere rivederla!”

“Segretario Assad… Signora…”

“Qual è il buon vento che l’ ha portata a questa serata da barbagianni?”

“Beh, questo è il motivo per cui ho chiesto di incontrarla qui al parcheggio. Né io né Aoba abbiamo i pass per entrare, ma ne abbiamo un disparato bisogno”

“Ah, no! Ti ho capito, Anno: stai ancora braccando i coniugi Ikari? Sono mesi che li tormenti! Se avessero voluto incontrarti, ti avrebbero concesso un appuntamento ufficiale. Evidentemente non vogliono che la loro privacy venga ulteriormente turbata, quindi io non posso aiutarti”

“Ma è di vitale importanza! Lo faccia per la nostra amicizia!”

“Suvvia, Kaled: i signori sono sempre così gentili e li conosciamo anche da troppo tempo per negargli un favore così piccolo”

“Si, segretario Assad, le assicuro che non le chiederemo in alcun modo di intercedere per noi presso i signori Ikari. Ma non possiamo neppure giocare al gatto col topo per l’eternità! Ai tempi della commissione, mi avevano garantito un colloquio privato per chiarire alcune circostanze. E senza quel colloquio sono finito”

“E’ vero segretario. Il mio amico è davvero disperato per arrivare a chiederle una tale cortesia. Io stesso sono tornato in Germania per fare da intermediario, visto che li conosco da 15 anni. A lei chiediamo solo i pass; dopo le giuro che non la disturberemo più”

“Dai Kaled!”

“Mi avete proprio incastato! E sia, però non vi voglio più vedere per il resto della serata.”

“Non accadrà segretario”

“Giuriamo!”

“Allora avviamoci all’ingresso; si è gia fatto tardi e alla conferenza parleremo di questioni più importanti di uno stupido sceneggiato…”

 

 

Entrano nella sala conferenze. Hideaki cerca con lo sguardo Asuka e Shinji , ma senza trovarli; pensa che sia strano considerando che, per via della discussione avuta al parcheggio, sono entrati con notevole ritardo.

Non sa che si sono allontanati verso la veranda già da un pezzo e che una discussione molto seria li sta distraendo dal loro lavoro…

 

 

“Credevo fosse passato il tempo in cui ti rifiutavi di ragionare.”

“Non mi pare che il mio sia un semplice capriccio.”

“Ah,no? Ti sei improvvisamente convinta che il nostro matrimonio sia solo un gesto da buon samaritano!”

“Non ho detto questo. Ti stavo solo facendo notare che sei tu a darmi l’impressione di vergognarti del mio passato; non è colpa mia se il mio patrimonio genetico è guasto!”

“Ti sei proprio fissata con questa storia di tua madre; come devo fartelo capire: quella malattia non è una tara ereditaria ed io non penso che tu sia pazza! Non l’ ho mai pensato. Hai avuto una forte crisi depressiva, e con ciò? E’ successo 15 anni fa, Asuka. Non ti può saltare in mente ,ogni volta che ti conviene.”

“Che stai insinuando?”

“Che ogni volta che ti senti sotto pressione tiri fuori la solita solfa di tua madre! Che ti sta succedendo? Perché mi devi accusare di cose non vere invece di dirmi chiaro e tondo che c’è che non và? Oltretutto sei anche contraddittoria: fino a mezz’ora fa non la finivi di elogiare il nostro equilibrio da “famiglia perfetta” ed ora mi vomiti addosso una serie di dubbi che credevo di aver già chiarito quando ci siamo decisi a stare insieme”

“Scusa… Mi sono fatta trascinare e ho detto cose che non pensavo davvero, cose molto stupide ad essere sincera. E’ che forse la storia di Hideaki mi ha turbata più di quanto pensassi”

“Lo sapevo che non potevi essere davvero così convinta! Perché hai accettato allora?”

“Non lo so…”

“E gli hai anche promesso un incontro; sono mesi che ci tormenta. Comunque non ti preoccupare: se non vuoi più vederlo, non sarai costretta”

“Dici che abbiamo questa possibilità di scelta?”

“Hai il diritto di avere l’ultima parola su tutto quello che riguarda la tua vita; pensaci. Rifletti solo sul fatto che ormai il dado è tratto: la serie andrà avanti in ogni caso e forse sarebbe stato meglio interagire con Hideaki per controllare la situazione e non avere brutte sorprese alla fine”

“Anche questo è vero, devo rifletterci. Però ti prego, non parliamone più per stasera, ho la testa che mi scoppia.”

“D’accordo, te lo prometto. Torniamo dentro, vuoi?”

“Si, si è fatto tardi e la conferenza sarà già iniziata. Un ultima cosa: perdonami per prima. Sei la cosa migliore che mi è capitata, fatta eccezione per Marlene.”

“Finalmente parole sagge!”

“Non scherzare! La verità è che se dopo averne passate tante siamo ancora qui, un motivo c’è sicuramente.”

“Spero bene che tu lo conosca, perché sarei solo un fallito se non fossi riuscito a farti capire una sola volta quello che provo”

“Se ti dicessi che sono una testona?”

“Prego?”

“Se ti dicessi che ho bisogno di risentirlo ancora?”

“Certe volte credo che i nostri litigi siano solo il modo migliore che hai trovato per fare impazzire me!”

 

Parlano ancora un po’, sorridendo questa volta. Si scambiano un bacio prima di tornare nella sala. Le luci sono già spente e la conferenza e già iniziata: raggiungono velocemente i posti riservati loro. Fingono interesse mentre ascoltano l’intervento del segretario Assad che espone i dati relativi all’ultimo rapporto pervenuto sulle condizioni dell’ecosistema terrestre.

Si stupiscono non poco quando Assad, invece di concludere secondo scaletta, fa un ulteriore annuncio che riguarda la necessità di inviare un contingente ONU in Giappone per scortare e sorvegliare le unità Evangelion 01 e 02…

 

 

“La decisione è stata presa dal Cancelliere solo ieri, per questo non è all’ordine del giorno; come sapete noi non possiamo assolutamente intervenire nelle faccende di stato, siamo stati messi al corrente perché sono necessarie le nostre truppe per la sorveglianza di quelle due unità, non perché sia stato chiesto il nostro voto favorevole o contrario in merito alla questione. Personalmente credo che sia un grosso errore consentire a dei civili di “giocare” con delle armi così pericolose, ma se non possiamo evitarlo, di certo dobbiamo intervenire affinché tutto si svolga nella massima sicurezza. L’operazione comincerà tra tre settimane a partire da oggi e si dividerà in due fasi: un contingente di grossa

consistenza,ancora da definire, verrà trasferito a Kyoto per prelevare e scortare gli 01 e 02 al Geofront che sorge sotto le rovine di Neo-Tokyo3 e resterà come sorveglianza per una settimana,tempo di durata previsto, prima di riscontarli a Kyoto sotto la custodia dell’esercito giapponese; altri due contingenti saranno smistati a New York e a Gerusalemme per sorvegliare gli Entry Plug che, come sapete, sono stati lì trasferiti dopo lo scioglimento della NERV per motivi cautelativi.”

 

Il segretario vedendo parecchie facce contrariate, decide di spezzare la tensione con una battuta fuori luogo…

 

“D’altra parte gli Evangelion non potrebbero più costituire un pericolo visto che sono 15 anni che non si provvede all’addestramento di nuovi piloti…”

 

E ottiene il contrario dell’effetto desiderato. Si solleva un vespaio di polemiche, si critica la decisione del governo tedesco, si sottolinea la mancanza di serietà della situazione.

Il segretario cerca di sedare gli animi; dopo un po’ è costretto a chiudere la conferenza, aggiungendo che è inutile commentare e che si deve solo eseguire. I presenti sono invitati a lasciare la sala e a presentarsi l’indomani sera per concludere la seduta.

Asuka e Shinji, decisamente turbati , vengono interrotti mentre commentano l’accaduto dal richiamo di una ben nota voce…

 

 

“Asuka! Shinji!”

“Ma… Aoba? Che ci fai qui stasera?”

“Sono venuto per voi”

“Per noi? Invece di prenderci in giro, fatti guardare vecchio mio! Sono mesi che non ci vediamo e sei sempre in ottima forma”

“Non sono il solo, mia cara Asuka:anche tu ti difendi bene.”

“Hai sentito che notizia?”

“Ah, è vero: io sapevo già tutto”

“Che?”

“Sono stato tra i primi a saperlo; mi ha avvisato Hideaki al mio arrivo a Berlino”

“Quello sciacallo è qui?”

“La pregherei di non rivolgersi a me con quell’appellativo, Signor Ikari. Non mi si addice. E poi credevo che i nostri diverbi si fossero già appianati a Tokyo ai tempi della commissione”

“Si appianeranno solo quando avrò prove concrete che non sta speculando sul nostro passato.”

“Ci sto provando da tre mesi a dimostrarglielo, ma lei non ha voluto concedermi un incontro privato: di certo non potevo parlarle liberamente mentre era circondato dagli agenti di sorveglianza”

“Le assicuro che non è questo il momento più adatto per risolvere la faccenda, mia moglie è sconvolta e anch’io nutro delle riserve in merito alla faccenda. La chiamerò il prima possibile, poi vedremo…”

“Sono convinto che non lo farà!”

“Per chi mi ha preso? I miei dubbi sul suo conto non sono stati i motivi che mi hanno impedito di contattarla. Mantengo sempre la parola data. Come saprà siamo stati per settimane all’estero e al nostro rientro abbiamo avuto dei problemi da risolvere”

“Si, certo. Non volevo dubitare della sua buona fede. La prego solo di chiamarmi davvero perché ho intenzioni molto serie riguardo il trattamento della vostra storia . Visioni questa videocassetta, si renderà conto del buon lavoro che stiamo facendo”

“Non credo che sia il caso…”

“La dia a me!”

“Asuka …”

“Shinji, ascoltami: magari vedere queste immagini non servirà a niente,forse invece ci chiariranno un po’ le idee… Grazie Hideaki del pensiero, le prometto che sarò io stessa a contattarla, anche se dovessi farlo solo per offenderla in malo modo!”

“Sono sicuro che non lo farà. Mi dia solo un po’ di fiducia. La sto elemosinando a entrambi da mesi”

“Le assicuro che ci penseremo. Adesso ci lasci tornare a casa. Arrivederci Aoba, spero di rincontrarti in un’occasione più favorevole. Buona serata”

 

Gli Ikari lasciano la sala e Hideaki non si sente completamente deluso dai risultati ottenuti durante la sua trasferta berlinese. Decide di prenotare un volo per l’indomani e tornare dal suo staff. Devono tutti prepararsi ad accogliere gli Evangelion sul set…

 

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Capitolo 9
*** Il dolce richiamo della sera ***


Capitolo 8-Il dolce richiamo della sera

 

Durante la settimana di pausa, l’intero staff di NGE torna alle proprie abitazioni, tranne Mana e Sveva che sono ospiti di Hanako.

Dalla serata al N&N non fanno altro che spettecolare; sono già trascorsi due giorni, ma Mana è ancora imbestialita: anzi la sua rabbia è forse aumentata, complice l’insolenza di Akira , che non si è neppure degnato di chiamarla per farle delle scuse formali.

Telefona invece Shiro Sagisu, il compositore delle musiche della serie, che le invita per il giorno dopo alla sede centrale della sua casa discografica per dar loro un’anteprima dello splendido lavoro che ha fatto; le avvisa anche del rientro di Hideaki e della possibilità di un cambiamento nella tabella di marcia delle riprese causato dalla necessità di anticipare alcune sequenze visto lo straordinario “prestito” degli Eva.

Le ragazze si mettono subito a studiare i copioni in loro possesso, per prepararsi ad ogni eventualità, ma si lasciano distrarre facilmente dalle loro questioni giovanili.

Sveva, esasperata, decide di andare da Akira a fargli quel famoso discorso che aveva promesso a Mana, ma che aspettava un’occasione adatta.

Decide di sfruttare le notizie di Sagisu come scusa per presentarsi a casa dei suoi zii, dove si è sistemato.

Fa un paio di chiamate: alla segretaria di produzione per avere l’indirizzo, al cellulare del ragazzo per avvisarlo.

Decidono di incontrarsi dopo cena.

 

Al suo arrivo, Sveva resta molto colpita dalla splendida casa del ragazzo; Akira la accoglie stranamente in maniera calorosa e la invita a salire al primo piano, in camera sua…

 

 

“Comunque Sagisu ha avvisato anche me; ha chiamato poco tempo dopo la tua telefonata, ma visto che non ci vedevamo da qualche giorno, ho egoisticamente pensato di non avvisarti per farmi venire a trovare.”

“Credo che sarei venuta lo stesso”

“Questo mi lusinga”

“Non ti lusingare troppo! Mi ha molto delusa il tuo comportamento dell’altra sera?”

“Di che parli?”

“Lo sai benissimo! Ma che ti è passato per il cervello? Valeva davvero la pena di rovinare la nostra prima uscita ufficiale?”

“Continuo a non capire”

“Mi riferisco all’atteggiamento che hai assunto nei confronti di Mana e Soichiro: sei stato un grande maleducato. Se anche avessi pensato realmente le cose che hai detto, non potevi tenerle per te? Perché fare quelle sparate? E offendere in quel modo la povera Mana…”

“Ho detto solo quello che si meritavano. Non mi stupisce che quella piccola strega si sia offesa, devo aver colto nel segno”

“No, caro! Qualunque ragazza sarebbe sprofondata ricevendo degli insulti così pesanti. Ma che ti importava se…”

“Niente. Non mi interessava proprio. Ho parlato solo nell’ interesse della nostra reputazione”

“Quindi non sei affatto pentito?”

“Avrei chiamato per le scuse, in caso contrario”

“Davvero non capisco. Eppure ero certa che le cose fossero migliorate da qualche settimana; non mi parlavi più del tuo senso di disagio sul set, avevi iniziato a inserirti nel nostro gruppo. Perché rovinare tutto all’improvviso?”

“Non credevo di aver esagerato così tanto. Comunque non mi interessa particolarmente creare un clima sereno a tutti i costi. Cercherò di parlare a Soichiro, se non vorrà starmi a sentire, pazienza: in ogni caso non voglio perdermi in inutili ipocrisie”

“E a Mana non ci pensi?”

“E’ stata lei a intromettersi nella mia discussione: Se non l’avesse fatto, non avrei mai espresso la mia opinione sul suo comportamento idiota”

“Insomma non ti interessa per niente se sta male?”

“Perché, sta male?”

“Allora dillo che sei una zucca! Te l’ ho detto: qualunque ragazza ci sarebbe rimasta male; lei poi in particolar modo…”

“Non la facevo così fragile”

“Ho capito, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.”

“Infatti. Senti: perché non usciamo a fare due passi? In questa casa mi manca l’aria”

“Per me và bene”

 

Akira scende ad avvisare una cameriera della loro improvvisa uscita; poi torna a prendere Sveva. Si avviano verso l’uscita senza salutare i padroni di casa; la ragazza si sente a disagio visto che teme di essere giudicata come una gran maleducata, ma Akira le promette che avrebbe spiegato agli zii di averle messo fretta e di essere l’unico responsabile del gesto scortese.

 

Si ritrovano a passeggiare in un vialetto molto tranquillo, pieno di verde. Si nota subito che quello è un quartiere elegante.

L’aria è dolce e la temperatura ideale…

Proseguono in silenzio per un po’, poi la ragazza inizia il discorso…

 

“Da quanto ho capito non è migliorata la situazione a casa.”

“Come scusa?”

“Intendevo da quando ne abbiamo parlato l’ultima volta.”

“No, và tutto come al solito. Non vedo l’ora di tornare a Neo-Tokyo3 e non essere più costretto a condividere la casa con quella gente.”

“E’ sempre la “gente” che ti ha cresciuto, e poi sono anche tuoi parenti.”

“Una pura formalità. Se non fosse stato per la nomina a mio tutore, e quindi gestore del mio patrimonio fino alla maggiore età, mio zio non ci avrebbe pensato due volte a lasciarmi in mezzo alla strada!”

“Odiava così tanto la tua famiglia?”

“Odiava principalmente mio padre… Vedi, aveva delle mire su mia madre e ci sono stati molti litigi all’epoca del fidanzamento dei miei. Credo che amasse davvero la mamma e abbia solo in seguito deciso di ripiegare sulla zia. E questo è il motivo per cui lei invece odia me: sono il ricordo vivente della sua rivale”

“Non mi avevi detto che la situazione era così complicata, credevo che tutti i problemi derivassero solo dal tuo comportamento.”

“Forse è il mio comportamento che deriva dal loro; mi trattano come un estraneo che serve ad un solo scopo: godersi i miei soldi. Per fortuna che sono obbligati dal testamento a dar conto al giudice di tutti gli spostamenti di denaro e a passarmi un sostanzioso vitalizio”

“Sembra una soap! No, scusa il sarcasmo… Ma a maggior ragione, non ti conviene farti degli amici sinceri sul set? Passiamo tanto di quel tempo insieme che dovremmo essere diventati una squadra affiatata… invece niente!”

“Hai ragione, hai ragione… Solo che non sopporto certe situazioni, è più forte di me.”

“Ti chiedo solo di non farti idee sbagliate. E ricorda che Mana più di tutti non è il tipo che pensi.”

“Lo so, lo so… è solo che sul momento non mi è venuto niente di meglio da fare! Dammi un po’ di tempo: la verità è che ora mi vergogno troppo per chiederle scusa. Prima o poi lo farò.”

“Se farai passare troppo tempo, sarà tardi per rimediare”

“Ne ho consapevolezza, ma per ora semplicemente non ci riesco…”

 

La abbraccia. Un abbraccio improvviso,dato con tale slancio che Sveva è davvero imbarazzata. Poi lo ricambia, cerca di consolarlo senza bisogno di parlargli.

E se ne stanno in silenzio, in quella posizione, per un po’; alla gente che passa, sembrano una coppia di fidanzatini che non vogliono lasciarsi una volta giunta l’ora di tornare a casa…

 

L’indomani, Mana tempesta Sveva di domande: vorrebbe fare la disinteressata, ma non ci riesce; è troppo curiosa e vuole sapere se, oltre a rispondere ai rimproveri dell’amica, hanno parlato di lei.

Sveva preferisce non entrare troppo nei particolari; le assicura che prima o poi arriveranno le scuse, che lui non pensava davvero quelle cose che ha detto, ma non aggiunge altro.

Non racconta dell’abbraccio, del fatto che lui l’ ha riaccompagnata a casa e sono stati tanto altro tempo a parlare vicino al portone della sua vita in Svezia, del ballo, delle tournè.

Crede, che in quella situazione, Mana avrebbe facilmente frainteso tutto; non si accorge

che il suo comportamento misterioso desta ancora più sospetti…

 

 

Alle dieci sono tutti alla studio di Sagisu.

Akira riesce a farsi perdonare da Soichiro, ma non parla con Mana, che è indispettita, ma cerca di fingersi calma e sorridente.

Ascoltano parecchi brani: bisogna ammettere che Sagisu ha fatto davvero un bel lavoro con la colonna sonora.

Iniziano a discutere delle sigle…

 

 

“Allora, questa che avete appena ascoltato da Kyko, che è sempre un ottima corista (grazie cara, ora puoi andare), dovrebbe essere la versione definitiva della sigla d’apertura.”

“ “Zankoku na tenshi no these”… mica male, però!”

“Vedrai che sarà il tormentone dell’anno!”

“Frena l’entusiasmo, Soichiro; scusa Shiro, ma a me sembra un po’ troppo commerciale”

“Vedi Akira, l’intenzione era quella di creare un motivetto orecchiabile, che resti in mente e faccia associare immediatamente la produzione. E’ così commerciale perché deve essere facilmente ri-arrangiabile da un punto di vista musicale: ne faremo varie versioni da associare alle diverse fasi della serie , magari cantate anche da diversi artisti. E poi dovremmo lanciarne anche una versione dance, visto che i ragazzi saranno il vostro pubblico maggiore. A me non dispiace, tanto ho già fatto un lavoro molto serio con le musiche.“

“E chi canterà la versione principale?”

“Per quanto riguarda la sigla d’apertura, nessuno di voi cara Hanako: non abbiamo ancora scelto l’interprete però. Voi ragazze sarete utilizzate per la sigla di chiusura invece.”

“Perché non abbiamo ascoltato il demo?”

“Perché è una canzone before-Impact molto nota. Un vecchio brano di Frank Sinatra, “Fly me to the moon”. L’idea è di farne varie versioni con arrangiamenti diversi, cantate da voi tre ragazze e sempre alternate nel corso dell’intera serie”

“ “Fly me to the moon”? Và molto di moda al cinema, è stata la colonna sonora di scene indimenticabili”

“Per questo la useremo anche noi. E poi pensate che stridore con una serie di guerra!”

“Io non sono particolarmente convinto”

“Beh, vedi di fartelo piacere Akira! Il regista ha già approvato”

 

“Che scelta idiota. Come si può chiamare la sigla d’apertura di una serie che parla della lotta contro gli angeli “La tesi dell’angelo crudele”? E che significa poi? Ma che cavolo di tesi può mai avere un angelo? E poi… Tesi? Una parola che non c’entra nulla.”

“Che t’importa, tanto mica devi cantarla tu”

“Però in fondo parla di me, del mio personaggio! E non è lusinghiero che il succo della storia sia “Ragazzo, fatti spuntare le ali e vola fuori dalla finestra”!”

“Non credo che sia proprio così Akira”

“Proprio tu che parli e leggi a stento la nostra lingua vuoi insegnarmi che significa quel testo? E poi: “Ragazzo diventa un mito”; che roba è? E’ banale. Questa sarebbe la grande colonna sonora?”

“Shiro ti ha già spiegato i termini della questione. Non puoi criticare il suo lavoro solo per la sigla: L’orchestrato della serie è fantastico. Pensa alle musiche che accompagnano le scene degli Eva sulle rampe di lancio…”

“Hai ragione, dolce donzella. Il lavoro è ottimo, però quella sigla mi fa proprio schifo”

 

Akira e Sveva continuano a parlare del più e del meno: scherzano e sembrano sempre più in confidenza.

La cosa non può non stupire Mana, che aveva già notato un atteggiamento strano in risposta alle sue domande della stessa mattina.

Non riesce ad evitare di essere molto indispettita; si sente quasi offesa.

 

 

Hanako propone alle amiche di provare in sala d’incisione la sigla: si dividono velocemente le battute, parte la base musicale.

Quello che viene fuori è una versione molto carina a tre voci, ma ,mentre Hanako e Sveva cantano con un’espressione divertita e giocano nella modulazione vocale, Svava è piuttosto concentrata e seria. Niente da dire sulla sua interpretazione, ma è troppo… professionale. Non è spontanea come al solito e Shiro Sagisu lo nota subito.

Il compositore dà alle ragazze alcuni consigli, poiché , dopo aver sentito quella versione, vuole proporla al regista per utilizzarla nella promozione: Ognuna deve interpretare il testo con l’intensità con cui lo farebbe il suo personaggio.

Inizia quindi a rammentare le caratteristiche dei loro ruoli alle ragazze, lasciando la descrizione di Sveva per ultima, essendo Rei il personaggio più difficile.

A questo punto, Mana inizia istintivamente a prendere in giro Sveva.

Tutti sono divertiti, ma Shiro sente una punta di astio nella sua inflessione.

 

 

Tutti ridono di cuore, Sveva è un po’ perplessa, ma non si rende conto delle vere intenzioni di Mana: metterla in ridicolo, facendo la figura della ragazza simpatica.

Sagisu è preoccupato: ancora non sono famosi e già iniziano le prime piccole rivalità.

Non capisce che la posta in gioco non è la popolarità, ma l’attenzione di un certo ragazzo…

 

 

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Capitolo 10
*** Il lago dei cigni ***


Capitolo 9-Il lago dei cigni

E’ il 2031. Una importante co-produzione sta realizzando una versione televisiva dei tragici avvenimenti del 2015. Il regista Hideaki Anno , amico del fidato tecnico del ponte di comando della NERV Shigeru Aoba, sta ottenendo dei risultati eccellenti: dopo mesi è riuscito a conquistarsi un po’ di fiducia da parte dei coniugi Asuka e Shinji Ikari e, grazie all’aiuto di importanti soci tedeschi della Gainax, è riuscito ad ottenere dal governo tedesco l’assenso all’utilizzo delle vere unità Evangelion per alcune riprese video.

Vari ostacoli si sono frapposti al suo lavoro, primo fra tutti il Consiglio di sicurezza dell’ONU,naturalmente contrario, a cui non è stata consentita alcuna riunione straordinaria per deliberare sulla decisione della Germania.

Infatti, nonostante abbia acquisito ulteriori poteri dopo la lotta contro gli esseri denominati Angeli, l’ONU non può comunque intervenire nelle direttive degli Stati Sovrani,e i membri del Consiglio sono stati informati solo a decisione già presa durante un movimentato gala a Berlino a cui erano stai invitati, assieme ad ambasciatori e diplomatici di vari paesi, per discutere di alcuni resoconti straordinari.

Il governo tedesco ha comunque richiesto l’intervento delle truppe dell’ONU per il trasporto e la custodia delle 2 unità ed ha imposto alla Gainax delle severe condizioni, prima fra tutte gli strettissimi tempi tecnici: una sola settimana a partire dal 31 novembre.

 

Anno decide di modificare la tabella di marcia delle riprese , che aveva già subito notevoli ritardi per la sua trasferta a Berlino,e convoca tutta la troupe in una riunione eccezionale il 16 novembre.

Mancano poco più di due settimane all’arrivo degli Eva e ,la necessità di stringere i tempi,obbliga Hideaki a organizzare tre gruppi di lavoro che si alterneranno sui vari set: uno diretto da lui, un altro dal suo

aiuto- regista Oda e il terzo dal tecnico e collaboratore Matsuoka.

Bisogna lavorare contemporaneamente agli episodi 13, 14 e 15…

 

Visto che quella si prospetta come l’ultima serata di vacanza, nonché ultimo giorno a Tokyo2, Mana e co. decidono di andare a visitare l’ultimo grido dei divertimenti della capitale: i padiglioni climatici.

Queste strutture ospitano riproduzioni dei più disparati ambienti e climi, dalla spiaggia tropicale alla pista di sci:tutto meravigliosamente artificiale, economico, comodo, al coperto.

Il gruppo decide di optare per qualcosa di più semplice,il Palaroller “Gesture’s Language”, dove si trova la pista di pattinaggio…

 

“Hanako, ti vuoi muovere?”

“Un attimo, sto allacciando i pattini! Erano settimane che non ti vedevo così entusiasta.”

“E’ che ho tanti bei ricordi legati al pattinaggio; mio padre mi portava sempre da bambina alle piste e poi ho continuato ad andarci con i miei amici fino a poco prima della mia partenza. E’ una cosa che adoro quasi quanto la danza, anche perché è solo un hobby e non è legato a molti sacrifici. E poi è un modo per scaricare lo stress”

“Allora sbrighiamoci!”

“Che vorresti dire?”

“Che finora il tuo anti-stress è stata la povera Sveva; magari con questo ti rilassi un po’.”

“Ti ho detto che mi sono scusata per il mio comportamento idiota allo studio di registrazione.”

“Però non la tratti più come prima. Ed ogni tanto le lanci ancora qualche frecciatina! Ma che ti ha fatto?”

“Niente. Sto solo indagando su una certa cosa e prima di avere le prove, non voglio rischiare di litigare per niente.”

“Questo lo chiami “evitare di litigare”? Meglio un urlo del tuo comportamento acido.”

“Lo so, ma non posso farci niente. E pensare che la sua amicizia mi manca: ogni volta che dico qualche scemenza vorrei sprofondare, ma non posso farne a meno.”

“Chi ti capisce è bravo! E poi ti lamenti di Akira!”

“Quello zuccone! Ancora non si è degnato di chiedermi scusa.”

“Beh, con Sveva ha ammesso le sue colpe e lei ti ha assicurato che prima o poi si scuserà.”

“Si, si. Ora come non mai le credo…”

“Non ricominciamo! Vado a chiamare Soichiro e Genji. Ci vediamo in pista, anche se forse non ci converrebbe andare lì dove si trova Sveva o non resterà nemmeno un ammiratore per noi. Guarda che stile che ha…”

“E’ davvero eccellente. Io vado a vedere da vicino, raggiungeteci voi.”

“Ok, a dopo.”(Va verso i due ragazzi)”Ehi, voi due mostri del pattinaggio…”

 

Mana raggiunge Sveva dall’altra parte della pista. Ogni tanto lancia un occhiata agli amici che sono ancora intenti a prepararsi; Akira non c’è, non sa neppure se si presenterà visto che è poco partecipe di quel piccolo mondo.

Ben presto è rapita dalle coreografie della svedese: si sorprende a pensare che non ci sarebbe niente di strano si ci fosse una relazione tra lei e il ragazzo. Deve ammettere che è davvero bella, elegante come un cigno durante il suo volo.

E’ così assorta che non si accorge di una figura che arriva silenziosa alla sue spalle; sente solo un’improvvisa presa in vita.

La figura inizia a spingerla ad una velocità sempre maggiore; vorrebbe girarsi ed urlare al suo “assalitore”, che crede Soichiro, di smetterla di fare il cretino, ma quando sta per riuscirci sente che la figura le prende una mano e la sorpassa, prima di iniziare a tirarsela dietro in un giro del bordo-pista.

E’ Akira. Il suo sguardo è impassibile, non la guarda, pensa solo a correre sempre di più.

Hanno finito il primo giro quando gli altri si accorgono della situazione: tutti, compresa Sveva, non hanno assistito all’inizio di quello strano gioco e sono convinti che i due si siano chiariti, visto l’affiatamento che dimostrano.

Ma non è così. Mana non è preoccupata dal gesto di Akira, ma non lo capisce; è ancora più sorpresa quando si infila in un corridoio di ghiaccio che porta alla pista secondaria, dove normalmente si allenano le atlete di una squadra.

Si trovano circondati da tanti estranei intenti a godersi un po’ di relax… E’ come se fossero soli…

All’improvviso Akira rallenta un po’ e le si para davanti: le afferra anche l’altra mano, sempre senza dire una parola, ed inizia con lei una serie di vorticose piroette; una volta trovata una velocità più o meno costante, il ragazzo l’abbraccia, deciso a lasciarsi cullare fino alla fine di quel moto.

E lei ricambia. Rallentano fino a fermarsi. E restano così, abbracciati: lei con il viso nascosto sul suo petto, lui con il volto immerso nei suoi lunghi capelli; sentono le voci degli estranei intorno, mamme terrorizzate che sgridano bambini spericolati, papà divertiti, ragazzi gioiosi… Ma non si muovono.

Mana è confusa adesso; vorrebbe chiedere una spiegazione, ma non ha il coraggio di interrompere l’abbraccio di quel ragazzo, che sembra sempre così distante, visto che sono così vicini.

Decide di alzare il volto. L’incantesimo si spezza.

Lui la fissa un secondo solo, malinconico, prima di scappare a tutta velocità nella pista dove si trova il gruppo; Mana è un po’ delusa, maschera l’imbarazzo alla meno peggio e lo raggiunge, giusto in tempo per sentire:”Akira! Finalmente sei arrivato…”

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Capitolo 11
*** Kisses ***


Capitolo 10-Kisses

La troupe è in viaggio per le rovine di Neo-Tokyo3:si spostano su pullman turistici visto che vicino alla città fantasma non ci sono più né stazione né aeroporto.

Mana è seduta accanto ad Hanako, che è già crollata da un pezzo poiché sono partiti praticamente all’alba; a dire la verità quasi tutti sono vittime del dormiveglia e a stento si sente qualche bisbiglio che non riesce a coprire il rumore delle ruote sull’asfalto.

Akira, Sveva e gli altri ragazzi sono capitati su un’altra vettura; Mana cerca in tutti i modi di non pensare a quello strano episodio della pista di pattinaggio: il ragazzo non ha chiarito la sua posizione neppure dopo averla coinvolta in quella situazione equivoca, anzi, dopo è stato praticamente incollato alla sua amica svedese.

Le circostanze sono davvero confuse, eppure Mana ha percepito per la prima volta che non è Sveva a cercare Akira, casomai il contrario, quindi si sente ancora più in colpa per l’atteggiamento che le ha riservato e ancora più indecisa sul comportamento da assumere con il ragazzo.

 

Per distrarsi inizia ad osservare i suoi compagni di viaggio; ha legato con tutti gli adulti del cast, ma in particolar modo con gli attori che interpretano il suo tutore e la sua coinquilina nonché superiore:

Ushio Aotsuki e Asako Nakamura[*].

 

 

Ushio e Asako erano innamorati fin dalle scuole superiori ed insieme avevano intrapreso la carriera d’attore; dopo un po’ di gavetta, erano stati consacrati al grande pubblico nel loro primo ruolo da protagonisti in una versione cinematografica di “Molto rumore per nulla”.

Erano stati una coppia affiatata, ma il successo e l’ambizione li aveva divisi: lui era partito tre anni prima per gli Stati Uniti, lei era rimasta in patria dove era diventata la star di uno sceneggiato televisivo.

 

 

Ad Ushio le cose non sono andate molto bene in America, quindi si è precipitato in Giappone a fare i provini per entrare nel cast di NGE quando gli hanno proposto il ruolo di Roji Kaji; è rimasto colpito quando ha scoperto che le riprese erano già iniziate da un po’ e nel cast figurava l’antica compagna.

 

A giudicare da come stavano sempre incollati dentro e fuori il set, dovevano aver ripreso la loro relazione…

 

 

 

Le due settimane successive sono davvero impegnative, ma molto produttive: le tre troupe riescono a girare quasi tutte le scene degli episodi 13,14 e 15 ed anche lo staff tecnico guidato da Ikuto Yamashita svolge un rapido lavoro di post-produzione, ottenendo, in digitale dai filmati militari originali, una grande quantità di sequenze degli Eva in combattimento.

 

Il giorno prima dello spostamento delle unità Evangelion nel Geofront, si lavora alle ultima scene dell’episodio 15…

 

Parco “Youji Enokido”, vicino all’appartamento del Maggiore Misato Katsuragi

 

“Inizia a fare freddo.”

“Anche se non esiste più l’inverno di una volta, le temperature hanno iniziato a variare notevolmente da un periodo all’altro dell’anno. Vuoi che ti presti la giacca?”

“No, riesco a resistere. Ci voleva un attimo di pausa, siamo sotto stress da giorni ormai…”

“Per fortuna è capitato mentre ci trovavamo in questo splendido parco. Io non ci ero mai stato.”

“D’altra parte si trova vicino al set Katsuragi e tu non hai lavorato molto lì da quando sei stato messo sotto contratto.”

“Sono davvero contento: la donna che amo, un cielo pieno di stelle, il lavoro che adoro, una buona sceneggiatura diretta da un regista strambo,ma interessante e colleghi simpatici; che posso desiderare di più?”

“Magari un premio.”

“Eh?”

“Non dirmi che non ci hai pensato. Sei stato per anni in un paese che vive ancora nel mito di Hollywood, nonostante sia stata spazzata via più di trenta anni fa: e poi Oscar e Grammy[**] esistono ancora, anche se li assegnano a Chicago.”

“Veramente non ci avevo pensato… E se anche fosse, credi che darebbero un premio ad un attore fallito come me? Gli U.S.A. mi hanno gentilmente snobbato.”

“Non dire così! Semplicemente non hai avuto occasione di dimostrare quanto vali… L’America ha ancora un mercato molto chiuso e restio ad accettare gli attori stranieri e tu lo sapevi bene che c’era il rischio di non sfondare quando sei partito.”

“Come sono stato idiota! Ho rischiato di perderti per una bolla di sapone.”

“Non è accaduto. Si vede che era destino. E questa è anche la tua grande occasione professionale: pensa a quante porte ci aprirà questa produzione. Quasi mi dispiace che sia ispirata a fatti reali e non ammetta un seguito.”

“Ci tieni così tanto a fossilizzarti anche sul personaggio di Misato? Non ti è bastato essere per anni l’infermiera più amata della nazione?”

“Guarda che il pubblico si affeziona molto a certi personaggi… e di conseguenza anche agli interpreti! E poi ho guadagnato abbastanza da permettermi di togliermi alcuni sfizi ed accettare,nel tempo che mi restava, alcuni ruoli in produzioni indipendenti. Se avessi avuto l’incubo dell’affitto o delle bollette da pagare avrei dovuto rinunciare per sempre a personaggi di grande valore per cui mi pagavano una miseria…”

 

“SIGNORI SI RIPRENDE!”
”Il lavoro ci chiama!”

“Andiamo a guadagnarci il pane, allora…”

 

Stanno girando la famosa scena del parco di Misato e Kaji, una delle sequenze più romantiche della serie…

Hanako ha finito di lavorare già in mattinata e così è andata a sbirciare il set della terza troupe; ad un certo punto si sente picchiettare sulla spalla…

 

“Ehi, Hanako?”

“Ma tu non dovresti essere ancora al lavoro?”

“Infatti non abbiamo ancora finito. Siamo in pausa perché Hideaki si è completamente esaurito dietro ad Akira ed alla sua incapacità di fingere di saper suonare il violoncello, così sono venuta qui, tanto è a due passi e non ci metto niente a tornare indietro.”

“Povero regista! Sono contenta che tu mi abbia raggiunta: guarda che interpretazione.”

“SHHHH, STIAMO LAVORANDO!”

“Mana, mi sa che è meglio se ci allontaniamo un po’. Andiamo vicino a quelle panchine.”

 

“Ah, che cosa romantica! Certo che Ushio è veramente un bel ragazzo; come vorrei essere al posto di Asako…”

“Io invece morirei dalla vergogna… Comunque non ti lamentare, anche tu girerai tra poco una scena molto romantica.”

“Dio, non sai che imbarazzo. E poi con la pessima situazione che stiamo trascinando…”

“Eppure ero convinta che aveste fatto pace ieri sera.”

“Ma se continua a non parlarmi! Che cavolo, mi và tutto storto.”

“Non è che tu ti sia impegnata più di tanto. E’ vero che lui ti deve ancora delle scuse, però ieri potevi fare il primo passo.”

“E quando? Mentre stava incollato a Sveva?”

“Non esagerare! Incollato…E’ stato con lei nello stesso modo con cui è stato con noi; più che altro è strano il suo comportamento nei tuoi confronti. Non può essere che abbia capito che c’è una piccola gelosia con Sveva per colpa sua e adesso ti giudichi così infantile che non valga la pena di chiarirsi?”

“Come faccio a saperlo… Ehi, quale gelosia? Non c’è nessuna gelosia, cara.”

“Ed io sono il Papa!”

“Spiritosa! A volte mi chiedo perché sono ancora tua amica.”

“Perché sei lontana da casa, non frequentiamo la scuola, ma solo lezioni private qui al residence dove siamo alloggiate durante le riprese e siamo solo due ragazze ad avere la tua età ed una l’ hai già silurata: non mi sembra che tu abbia molta scelta. E poi sono la voce della tua coscienza…”

“Hai presente Pinocchio? Cercò di schiacciare il Grillo Parlante quando cominciò a farsi troppo noioso…”

“Salvo poi trovarsi in un mare di guai…Ad ogni modo non ti lamentare per la scena del bacio: a Sveva è toccato di peggio all’inizio delle riprese.”

“Cosa scusa?”

“Non sai niente dei primi episodi?”

“Ho letto la sceneggiatura, non le singole scene. Che è successo?”

“Beh…”[Le racconta la scena in cui Shinji precipita addosso a Rei nuda in maniera molto colorita]”Noi ragazzi non eravamo presenti, però qualche giorno dopo ho visto lo spezzone in sala montaggio: pare che abbiano tagliato le parti più scottanti…”

“COSAAAA!”

 

 

“BASTA CASINO; STIAMO LAVORANDO!MANA, MA CHE CI FAI QUI? HIDEAKI TI STA CERCANDO DA UN PEZZO! TORNA SUL TUO SET!”

“VADO, VADO! SCUSATECI!” “Ci vediamo dopo Hanako”

“Non ti mangiare nessuno…AHAHAH”

 

Mana è molto seccata, dimentica completamente che un attore deve fare ciò che impone il copione.

Torna a casa Katsuragi. Si gira la mitica scena del primo bacio…

 

“Allora Hideaki, come procede?”

“Oda, sei tu! Potevi andare a riposare dopo aver finito il tuo lavoro.”

“Sono sempre il tuo aiuto- regista! E poi ho pensato che prima si finisce, meglio è , visto che domani è il gran giorno[***]. Recitano bene, vero?”

“Insomma… Mana deve essere un po’ stanca: abbiamo dovuto ripetere due volte tutta la parte del “Mi annoio, non mi annoio, ma che vuoi…”, però alla fine ha fatto la smorfiosa nel modo in cui volevo io.”

“Per fortuna che esiste il montaggio!Ah, ecco ci siamo! Troppo carina la battuta sui denti! E pure la trovata del naso tappato,AHAHAH.”

“Aspetta, c’è qualcosa che non và.”

“Hai ragione.Fai stringere dalla Camera1 sulle braccia dei ragazzi”

 

 

“Guarda che pizzico!”

“Ecco perché Akira si sta facendo di mille colori! Dalla nostra posizione era difficile beccare quella piccola streghetta…Ma perché?”

“CAMERA2, STRINGI SULLE BOCCHE”

“Ecco perché! Ma non doveva essere un bacio finto?”

“Sono sempre ragazzi, chissà che è passato per la testa di quel furbacchione di Akira; devo dire che il pizzico allora lo ha meritato…”

“Però sta resistendo ancora… Mi sa che il bacio lo dovrai tagliare, o prenderà troppo spazio nell’episodio…”

 

Regista ed aiuto-regista si divertono a prendere in giro i loro attori: credono che la “punizione” di Mana sia legata ad un bacio rubato.

Invece, la principale colpa di Akira è di aver svolto bene il suo lavoro con una certa svedese…

 

NOTE:

[*] Piccolo omaggio ad un bellissimo manga di qualche anno fa:”Ushio e Tora”.

Se non l’avete letto, fatelo! E’ fantastico

[**] Premi per le produzioni televisive: in fondo “Shin Seiki Evangelion” ha ottenuto molti riconoscimenti come anime, ho pensato che, se fosse stato davvero un telefilm, avrebbe partecipato sicuramente a qualche concorso… e magari avrebbe pure vinto qualche premio!

[***] Oda si riferisce all’arrivo degli Eva e delle truppe ONU sul set…

 

 

 

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Capitolo 12
*** Un passo indietro: Asuka e Shinji...insieme? ***


Capitolo 11-Un passo indietro : Asuka e Shinji… insieme?

 

Berlino, 16 novembre[*]

 

Il giorno stesso in cui Hideaki Anno ha riunito tutto il suo staff per organizzare il lavoro sul set, a Berlino, nella casa di una ben nota coppia, il clima è piuttosto teso.

 

Asuka e Shinji hanno finalmente deciso di visionare la cassetta con alcuni spezzoni della serie NGE; hanno esitato per giorni prima di farlo: se hanno acquisito un po’ di fiducia nei confronti di Hideaki, soprattutto Asuka, sono ancora molto titubanti riguardo le garanzie sulla loro privacy ottenute dalla Gainax.

Aspettano che Marlene[**] vada a dormire prima di vedere lo spettacolo…

 

“Mio Dio, è identica a me…”

“No, tu eri molto più bella.”

“Ti ringrazio per il complimento, ma stai mentendo sapendo di mentire. E’ la mia fotocopia…e anche quel ragazzo ti somiglia molto.”

“No, io ero molto più bello!”

“La finisci di giocare? Beh, devo ammettere che il risultato è ottimo.”

“Questi sono solo spezzoni. Non sappiamo ancora come realizzeranno la sceneggiatura, che cosa verrà fuori. In più, Anno avrà fatto tutte le ricerche che vuole, ma di certo non conosce la verità, altrimenti non cercherebbe il nostro aiuto per il suo finale.”

“Lo so. Ma sono sempre più convinta che tu avessi ragione quando parlavi di collaborare con Hideaki per supervisionare la serie.”

“E’ la cosa migliore da fare. Aver fatto parte della commissione esaminatrice della serie non è stato abbastanza, bisogna ottenere la possibilità di agire sulla realizzazione.”

“Se andassimo in Giappone?”

“…”

“Potremmo farci assegnare il comando dell’operazione di trasferimento dello 01 e dello 02 da Kyoto.”

“Non credo che il governo ci aiuterà in questo: se avessero voluto, ci avrebbero già affidato l’operazione. Sai bene che da quando è stata smantellata la NERV ci hanno impedito ogni contatto con le nostre unità per motivi di sicurezza. Perfino gli Entry Plug sono stati trasportati ad un’enorme distanza da Kyoto per evitare problemi[***].”

“Se ci andassimo da civili?”

“Lo impedirebbero. Però forse potremmo tentare lo stesso la via ufficiale e fare una formale richiesta al Cancelliere. Forse potremmo girare dalla nostra parte la faccenda della sicurezza… Domani stesso vado a parlare al Ministro Stern per ottenere un incontro ufficiale.”

“Sai che faccio? Do un colpo di telefono a Misato-san! E’ tanto che non la vediamo e non ci perdonerebbe mai se non ci facessimo vivi!”

“Misato… E’ un pezzo che non la sentiamo, vero? Credo dal compleanno di Marlene.”

“Appunto! Siamo sempre così impegnati che non c’è mai tempo per andarla a trovare. Oltretutto la bambina mi ha detto che era arrivata una sua lettera in questi giorni, che l’aveva conservata, ma non ricorda più dove, benedetta creatura…”

“Non ne sapevo niente.”

“Mi sono dimenticata di parlartene.”

“Fa niente. Allora, mentre tu la chiami, io vado a sbrigare un po’ di lavoro nel mio studio.”

“Non la vuoi salutare?”

“Pensaci tu per me. Se dobbiamo partire, è meglio anticipare un po’ di lavoro.”

“Come preferisci. Però non stare su quelle dannate carte tutta la notte…”

“Sarò da te in meno di un paio d’ore.”

“Lo spero per te… Avevo un certo programmino per questa notte…”

 

Lo bacia appassionatamente prima di andare a fare la sua telefonata dalla camera matrimoniale. Shinji si dirige nel suo studio: ha mentito alla moglie, non ha alcuna pratica da sbrigare.

Vorrebbe solo staccare da quella situazione… Eppure è stato lui a proporle di collaborare con Anno!

Razionalmente sa che è la cosa migliore, ma emotivamente non si sente pronto a riaffrontare il periodo più buio della loro vita: non ha mai sofferto tanto come nelle ultime settimane di vita della NERV e lo stesso vale per Asuka.

Inizia a ripensare alla loro partenza dal Giappone…

 

FLASHBACK

2016

“Tra una settimana Asuka torna in Germania.”

“Cosa Misato?”

“Non ha più senso farla rimanere qui . I medici che l’ hanno in cura non possono fare di più; sono riusciti a farla uscire dal coma che è seguito al suo tentativo di suicidio, ma non riescono a curare la sua patologia. Credono che sarebbe meglio farla seguire dal medico che ha avuto in cura anche sua madre.”

“Ma Asuka non ha il suo stesso problema: Kyoko era schizofrenica, mentre Asuka soffre di una profonda crisi depressiva.”

“Proprio per questo la vogliono far curare da quel medico! La crisi di Asuka è legata a problemi che risalgono alla sua infanzia, ai traumi che le ha inferto sua madre, e poi nessuno meglio del dottor Swarz conosce il background familiare dei Langley.In questi casi la vicinanza dei familiari è fondamentale. E’ già un anno che è in cura qui e solo per le sue condizioni fisiche non si è provveduto a trasferirla prima.”

“Non credo che sia una buona mossa. Asuka non ha mai avuto buoni rapporti con la matrigna.”

“C’è sempre suo padre.”

“Ma se l’ ha svenduta alla NERV dopo la morte della moglie! Come mio padre…”

“Sono sempre la sua famiglia! Hai idea dei salti mortali che hanno fatto andando avanti e indietro tra due continenti pur di vederla? E poi il padre mi è sembrato molto addolorato…”

“Siamo noi la sua famiglia, Misato!”

“Shinji, calmati… La situazione è già abbastanza complessa senza che perdiamo la testa anche noi.”

“Io vado con lei.”

“Cosa?”

“Hai sentito. La seguo in Germania. Sono convinto che sia solo grazie a noi se le sue condizioni sono migliorate; non voglio che abbia un secondo tracollo per colpa di medici incompetenti che non vedono l’ora di sbarazzarsene perché non riescono a risolvere il suo caso.”

“Shinji, ma che dici? La tua vita è qui, qui c’è la tua casa.”

“La mia casa è dov’è la mia famiglia.”

“Credevo di aver capito di farne parte anch’io…”

“Allora vieni con noi!”

“Sai bene che non posso. Il nuovo lavoro presso l’esercito giapponese è delicato: ci sono dentro da troppo poco tempo per sparire in Germania.”

“Misato, mi dispiace, ma non posso lasciarla sola. Non dopo che ho imparato a conoscerla meglio.”

“Credevo che fosse sempre aggressiva con te.”

“Questo si…ma almeno ora ne conosco i motivi. E poi, anche se mi respinge ogni volta che mi preoccupo per lei, sento che ne soffrirebbe tantissimo se non continuassi ad aiutarla e sarebbe davvero la fine, non mi perdonerebbe mai.”

“Come sei cresciuto. Sei maturato così tanto rispetto a quando ti ho accolto qui…”

“Quando una persona cara è in difficoltà o si scappa o si cresce più in fretta: io mi sono stancato di scappare. Asuka potrà dire o fare quello che vuole, ma le sarò sicuramente utile. Tanto più che le nostre esperienze passate sono molto simili.”

“E’ fortunata ad avere un amico come te.”

“Ad avere amici come noi, vorrai dire.”

“Facciamo così: tu che puoi, inizia a partire con lei. Io vi raggiungerò appena riuscirò a prendere un permesso.”

“Mi fai una cortesia?”

“In questa settimana chiami il papà di Asuka per chiedergli di darmi ospitalità?”

“Langley che ospita il figlio di Ikari? Questa è bella!”

“Dai, Misato! Non posso andare a dormire sotto i ponti! E poi non avrebbe senso partire per stare vicino ad Asuka e poi doverle stare lontano a causa dell’alloggio… In fondo, sono sempre stato il suo anti-stress preferito da quando viviamo insieme.”

“E sia.Ora però andiamo a dormire: domani ci vorranno tutte le nostre forze per convincere Asuka non solo a partire, ma anche a portarti con lei.”

“Non lo sa ancora che torna a casa?”

“Ehm…No.”

“Apriti cielo!”

“Tanto sei tu il parafulmine,no? Buonanotte, Shinji-kun…”

“…”

 

Presente

 

Shinji ripensa alla discussione con Asuka, a quanto hanno faticato lui e Misato per convincerla che tornare a casa era la soluzione migliore.

All’epoca Shinji non sapeva che la sua decisione avrebbe segnato una svolta nelle esistenze di entrambi; ripensa a come è buffa la vita: certe azioni possono determinarne il corso in un senso o nell’altro.

Con la loro partenza si chiudeva il periodo buio, finiva il tunnel: le battaglie con gli ultimi angeli erano state un gioco al massacro, gli era sembrato in quei momenti che non avrebbe più potuto risalire la china… specialmente vedendo la fine che avevano fatto Asuka e Ayanami…

Invece, anche da un fatto brutto può nascere un fiore…

E ora gli chiedevano di tormentarsi ancora, come non faceva da anni! E tutto solo per uno stupido sceneggiato!

 

Shinji, interrompendo un momentaneo attacco di rabbia, continua a ricordare l’origine della sua vita attuale…

 

 

Note:

[*] Vedi il capitolo “Il lago dei cigni”

[**] Asuka e Shinji hanno chiamato la figlia Marlene in onore di Marlene Dietrich ,protagonista del film… “L’Angelo Azzurro” – E come potevano chiamarla, altrimenti?J

[***] Vedi capitolo “La vanità svelata”

 

 

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Capitolo 13
*** Amarsi, un giorno ***


Capitolo 12-Amarsi, un giorno

 

Shinji si è ormai perso nei suoi ricordi…

 

Ripensa al loro arrivo a Berlino, alle piccole ostilità del signor Langley, alle eterne lotte con Asuka per convincerla che la sua non era pietà, per convincerla a seguire la terapia, al momento in cui si era conquistato la sua fiducia, forse perché lei pensava che tra uno stupido e quel mostro di suo padre lo stupido fosse il male minore.

 

Ricorda la nascita della loro amicizia: che cosa buffa legarsi ad una persona dopo che la si conosce da due anni, dopo che si è convissuto per due, lunghissimi, anni…

Asuka aveva mantenuto un temperamento aggressivo per i primi tempi, ma aveva cominciato presto a confidarsi; e più si confidava, più faceva passi avanti nelle sue sedute: era come se gli passasse il male che la corrodeva, solo a lui, che era in grado di rigettarlo senza restarne ferito.

Per la prima volta parlavano apertamente del passato; prima il filtro attraverso cui si interessavano del loro reciproco lato oscuro era Misato,ora non ne avevano più bisogno.

 

Misato… che donna meravigliosa!

Ricorda delle numerose visite che faceva a Berlino, a volte rinunciando a passare le ferie dove più le pareva; in ritardo, aveva ammesso che la donna aveva avuto ragione a pensare che l’aria di casa avrebbe aiutato Asuka, ma non per i motivi che credeva lei: non erano i familiari, non era Berlino, forse non era neppure lui il maggiore artefice del suo miglioramento,sebbene fosse un complice… la vera causa di quella improvvisa risalita era stata semplicemente la lontananza da Neo-Tokyo3 e la presa di coscienza della necessità di buttarsi la NERV e tutto quello che significava alle spalle.

 

In poco meno di sei mesi, (un anno e sei mesi a dir la verità, contando a partire dal ricovero all’ospedale del Geofront),Asuka era uscita dalla sua depressione, era di nuovo in pista: certo doveva continuare a fare delle sedute, però sempre più diradate; d’altra parte, la cura è meglio del male.

 

FLASHBACK

Giugno 2018

 

“Anche quest’anno è tornata l’estate… Se penso che l’anno prossimo ci chiudiamo in Accademia, mi viene una rabbia! Dovremo rendere conto anche della più piccola vacanza…”

“Parla per te! Io non so se riuscirò a passare quell’esame…”

“Ti ho promesso che ti aiuterò! Non ti lamentare, avrai la possibilità di prendere da privatista il diploma alla scuola giapponese con un anno d’anticipo: già questo è un vantaggio enorme; sarà uno scherzo il test di ammissione all’Accademia Aeronautica. Piuttosto, che indirizzo hai scelto per l’università?”

“Sono orientato per Ingegneria, ma voglio farmi consigliare dalla commissione di orientamento per l’indirizzo. Posso farti una domanda?”

“Certo”

“I tuoi titoli di studio valgono qui in Germania, perché vuoi fare anche tu l’esame per il diploma alla scuola giapponese?”

“Che domande, per avere un titolo in più! Tanto devo riabituarmi a studiare,visto che devi seguire per forza un corso universitario se vuoi fare parte dell’Accademia. Quindi cerca di non restare indietro con gli esami o sarai espulso!”

“Cosa hai scelto?”

“Dopo la laurea in fisica, credo che lascerò da parte le materie scientifiche…Scienze politiche, magari l’indirizzo diplomatico. Ti immagini che bella carriera sarebbe quella del diplomatico? Sempre in giro per il mondo, a godersi il meglio della vita…”

“Sinceramente fatico a vederti…DIPLOMATICA!”

“Sei sempre il solito stupido, non cambierai mai.”

“Possiamo cambiare argomento? Parliamo delle vacanze.”

“Speriamo di non passarle come l’anno scorso: due mesi da mia nonna in Baviera…ORRORE!”

“Io mi sono divertito.”

“Perché per te era un’esperienza nuova. Ma resisteresti altri due mesi interi, quest’anno.”

“Forse no.”

“Lo vedi?”

“Più che altro perché volevo proporti un programma alternativo.”

“Eh?”

“Partiamo per l’Irlanda!”

“Irlanda? Noi?”

“Si! Irlanda, noi! E’ un posto che ho sempre desiderato visitare, o almeno voglio visitare quello che ne è rimasto dopo il Second Impact.”

“Non potevi scegliere una meta più movimentata? Londra, per esempio?”

“No, Irlanda! Ho sentito che laggiù ci sono degli scenari naturali spettacolari, posti in cui ti sembra ti toccare con mano l’infinito.”

“Irlanda,eh? Si può provare a chiedere il permesso ai miei…”

 

PRESENTE

 

Shinji si diverte a ricordare tutto il litigio con il padre di Asuka…

“Mia figlia minorenne in giro per l’Europa con un ragazzo, DA SOLA? Che è il figlio di Ikari, per giunta? DOVRETE PASSARE SUL MIO CADAVERE!”

Poi però aveva ceduto ai ricatti morali della figlia e della moglie, più della moglie, a dire la verità: era totalmente soggiogato dalle sue grazie… Asuka aveva instaurato con il padre un rapporto di pacifica indifferenza, fatta eccezione per i casi in cui Shinji c’entrava qualcosa; con la matrigna,invece, era nata una buona complicità, anche se ogni tanto gli confessava che in alcuni momenti si sentiva ancora a disagio con lei.

 

Shinji sospettava che fosse una specie di senso di colpa inconscio nei confronti della sua vera madre…

 

Nel giro di poche settimane avevano organizzato il viaggio…

 

Era andato tutto bene fino a che non si erano fermati, per puro sbaglio, in un paesino di nome Limerick[*], che dal Second Impact era collegato in maniera totalmente sballata al resto dello stato: avrebbero dovuto aspettare tre giorni il primo treno per Dublino, se Shinji non avesse avuto la brillante idea di raggiungere a piedi il paesino più vicino che avesse dei collegamenti normali con la capitale… Tipperary,a quasi una giornata di cammino di distanza e senza nessun autobus di cui usufruire!

Nonostante le imprecazioni di Asuka, l’aveva convinta a comprare due sacchi a pelo e ad iniziare la “traversata” nel tardo pomeriggio, per sperimentare il campeggio “sotto le stelle” che in Irlanda era tanto di moda tra i giovani[**]; dopo aver fatto tranquillizzare la ragazza, circa eventuali pericoli, da tutte le persone che avevano conosciuto nel villaggio, si erano messi in marcia…

 

Doveva ammettere che era massacrante! Però avevano davvero incrociato altri giovani intenti a compiere la stessa opera…

Ad una certa ora, si erano fermati in una radura…

 

FLASHBACK

Luglio 2018

 

“Hai visto che non è poi così male qui?”

“E’ vero; e poi questa escursione forzata ci ha fatto conoscere dei paesaggi davvero belli.”

“Però il piatto forte è questo cielo stellato… E’ un peccato che in città ci siano tante luci.”

“Però io sono contenta di aver comprato anche due lampade al Neon,altrimenti avremmo visto alla perfezione le stelle, ma non avremmo visto dove mettevamo i piedi!”

“Shhh, ascolta.”

“…”

 

“Shinji?”

“Si?”

“Io non sento niente!”

“Ascolta il silenzio… Non è meraviglioso?”

“…”

 

“Shinji?”

“Mmm”

“Per quanto hai intenzione di fissare in silenzio le stelle?”

“Perché?”

“Vorrei mangiare qualcosa, sto morendo di fame!”

“Che donna poetica…”

“Non si vive di sola poesia…”

 

“Asuka?”

“Si?”

“Era meglio vivere di poesia. Io odio il tonno in scatola.”

“Era la cosa più pratica che c’era in paese.”

“Non potevi farti fare due panini da un salumiere?”

“Ops…”

“Che c’è?”

“Non ci ho pensato…”

 

“Shinji?”

“Si?”

“Sono contenta di averti incontrato.”

“…”

“Sono davvero belle le stelle, stasera…”

 

“Shinji?”

“Si?”

“Perché non andiamo a dormire?Sistema un po’ i sacchi a pelo.”

“Si, padrona!”

“Stupido…”

 

“Asuka?”

“…”

“Tutto bene?”

“Ho freddo; c’è più umidità di poche ore fa. Perché non uniamo i sacchi: li trasformiamo in coperta e usiamo gli impermeabili da viaggio per isolarci dal terreno e dall’erba”

“Ti stai invitando sotto le mie coperte come hai gia fatto con il mio futon?”

“Ti ho detto milioni di volte che è stato un episodio di sonnambulismo!”

“Isolato?”

“Stupido…”

“Dai, facciamo come hai suggerito e vediamo che ne esce…”

 

“Shinji?”

“…”

“Shinji? Ti sei addormentato?”

“No, stavo pensando.”

“A cosa?”

“A questa situazione; Kensuke non ci crederebbe se gli raccontassi di questo viaggio.”

“Neanche io ci avrei creduto, se qualche anno fa mi avessero detto che il tuo aiuto sarebbe stato indispensabile per riprendermi la mia vita…”

“…”

“Non ti ho mai detto grazie.”

“Non è mai stato necessario…”

 

“Asuka?”

“…”

“Posso abbracciarti?”

“…”

“Posso leggere nei tuoi occhi un “si”?”

“Si”

 

PRESENTE

 

Shinji ripensa sempre volentieri a quel momento.

 

Aveva fatto più che abbracciarla; certo non si era spinto troppo in là sotto quel cielo stellato irlandese… baci, qualche timida carezza…

 

Aveva volontariamente evitato di pensare ai suoi sentimenti nei confronti di Asuka fino a quella sera,aveva vissuto alla giornata senza chiedersi se stesse crescendo o meno un legame affettivo tra loro che andasse oltre l’amicizia… ora capiva che lo aveva fatto per evitarsi delusioni.

 

Il giorno dopo avevano continuato il loro viaggio, ma in realtà non avevano ancora smesso di percorrere la stessa strada…

 

Quello stesso anno, avevano preso il famoso diploma; poi avevano superato l’esame di ammissione all’Accademia.

Erano una bella coppia, affiatata; certo il signor Langley ancora guardava male la loro relazione…

 

Si erano laureati (Beh, per Asuka era la seconda volta!), erano diventati piloti dell’esercito tedesco, poi era iniziata la carriera diplomatica, prima presso le ambasciate di mezzo mondo, poi in un’agenzia dell’ONU a Berlino… una carriera lampo, luminosa…

 

Appena laureati era venuto il matrimonio, l’anno dopo era nata Marlene, un fiore di bambina che oggi ha 8 anni.

 

Una vita serena, felice; ogni tanto litigavano, ma non lo fanno tutte le coppie?

 

Una vita conquistata a prezzo di enormi sacrifici da due ragazzini partiti con il piede sbagliato “nella maratona della vita”, come amava ripetere Asuka.

 

Shinji decide di andare a dormire: da domani avrebbe lottato per evitare che tutto si distruggesse per colpa di una stupida produzione.

 

Avrebbe organizzato un tuffo nel passato per sé e per la compagna…

Tra due settimane…

 

SI TORNA A NEO-TOKYO3

 

Note:

[*] Omaggio al mio gruppo preferito, The Cranberries

[**] Un gruppo di miei amici ha davvero fatto una marcia lunga circa un giorno tra due paesini irlandesi(ma non sono quelli che ho citato: i miei sono più distanti di un giorno di cammino!) ed hanno davvero dormito una notte, in sacco a pelo, nel nulla; hanno incontrato davvero altri ragazzi che facevano la stessa cosa e non li ha assaliti nessun maniaco o rapinatore!

 

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Capitolo 14
*** Operazione-Kyoto: Kensuke in pole position ***


Capitolo 13- Operazione Kyoto: Kensuke in pole position

 

Nelle due settimane che vanno dal 16 novembre al 31 novembre 2031, mentre sul set di NGE si lavora a pieno ritmo, a Berlino Shinji riesce ad ottenere il comando dell’operazione Kyoto ed organizza il rientro in patria.

Ha dovuto fare un po’ di pressioni sui suoi superiori nell’esercito e al governo e sfoggiare tutta la sua abilità professionale (c’era un motivo se lui e la moglie dal 2023,in cui erano diventati piloti dell’aeronautica, avevano ottenuto continue promozioni fino ad ottenere una posizione influente nei quadri militari e ,con il successivo lavoro diplomatico,anche nel lavoro del governo!), ma alla fine tutti hanno convenuto che se il fine ultimo dell’operazione era la sicurezza e la supervisione dei civili interessati, la presenza sua e di Asuka era necessaria.

 

La mattina del 31 novembre, Asuka e Shinji arrivano alla base militare dove sono custoditi gli Eva con le truppe ONU; trovano ad aspettarli Misato,che si è fatta assegnare alla stessa operazione sfruttando i suoi gradi…

 

“Non credevo che ci saresti riuscita”

“Guarda ,signorina, che non sei l’unica ad aver fatto carriera. Anzi, pretendo il saluto militare visto che il mio grado è superiore al tuo…”

“Misato? Sei sempre la solita!”

“Venite qui e fatevi abbracciare! E mai possibile che riusciate ad essere così composti anche quando non ci si vede da secoli?”

“Misato, ci metti in imbarazzo!”

 

Effettivamente tutti i soldati presenti hanno interrotto le loro mansioni e guardano perplessi la scenetta…

 

“Forse, hai ragione Shinji… E’ meglio sbrigarsi. Devo presentarvi al comandante della base per sbrigare le ultime piccolezze burocratiche. E’ un tipo molto famoso nella sede di Tokyo2 dove lavoro io: credo che rimarrete colpiti anche voi…”

 

Si incanalano in un corridoio, poi entrano in un ufficio dove un uomo li sta aspettando da un pezzo…

 

“Kensuke!”

“Per te sono il Comandante Aida, mio caro.”

“Non fare il buffone! E’ una vita che ci siamo persi di vista…”

“Devi scusarmi, non ho provveduto a darti il mio nuovo recapito quando ho lasciato Osaka.”

“Mi ero perfino dimenticata che ti fossi trasferito lì dopo aver lasciato Neo-Tokyo3 con la tua famiglia; peccato, speravo di non vederti più…”[*]

“Sei sempre il solito diavoletto gentile, eh Asuka? Fatti salutare, testona!”

“Potresti mettere giù le mani da mia moglie?”

“Scusa, è vero! Misato mi ha detto che vi siete sposati da un pezzo quando l’ ho rincontrata qui alla base. Come vola il tempo. Avete anche una bambina, vero? “

“Marlene. Si chiama così”

“Su, tira fuori una foto! Sei il tipo che tiene sempre nel portafogli la foto di figlia e moglie.”

“Sono così prevedibile? Comunque… Ecco.”

“Lo vedi? Cuore di papà…”

 

E li prende in giro tutti e due, vantando la sua vita da single che gli ha concesso di arrivare più in alto di loro nell’esercito; certo aveva fatto una vita da ramingo per gli avanzamenti di carriera, mentre gli amici l’avevano un po’ sacrificata, quando la figlia aveva manifestato il desiderio di amicizie stabili, accettando il lavoro a Berlino: un po’ li invidiava, lui non aveva nessuno accanto a sé…

 

Misato osserva la scena in disparte: come sono cresciuti i suoi ragazzi… Aveva ormai 43 anni, loro erano alle soglie della trentina, però in quel momento le sembravano i bambini di un tempo, così infantili nel manifestare la gioia derivata da un inaspettato incontro…

 

Si è fatto tardi; il Comandante Aida avvia le procedure per il trasferimento delle unità Eva che sono sotto la custodia dell’esercito giapponese: le affida ufficialmente alla scorta dell’ONU.

Decide di accompagnare in elicottero i vecchi amici fino al GeoFront…

 

“Ci siamo quasi. Appena arrivati, dovrò lasciare la vostra compagnia.”

“Il lavoro che ti attende è tanto urgente?”

“Si. Mi sono sentito sollevato quando ho saputo che le truppe di supporto giapponesi sarebbero state affidate alla base di Tokyo2 e il loro comando a Misato”

“Eppure l’ONU sperava che il governo giapponese le avrebbe affidato completamente le unità”

“Questi erano gli accordi all’inizio. Poi, però, il Cancelliere tedesco ha ritenuto più opportuno che ci fosse anche una nostra squadra a coadiuvarvi. D’altra parte, poteva crearsi un piccolo incidente internazionale se ci aveste tagliati fuori dopo che li abbiamo gestiti per 15 anni.”

“Avevo il sospetto che sarebbe finita così… Comunque è un bene che ci sia Misato: non si opporrà senza motivo alle nostre decisioni, come avrebbe potuto fare un militare qualsiasi.”

“Così tutto torna in famiglia”

“Non sai che effetto strano mi abbia fatto rivedere lo 01; credo che anche Asuka sia un po’ turbata. Questa storia continua a non piacermi.”

“Prima o poi dovevate riaffrontare la porzione di vita trascorsa alla NERV.”

“E’ quello che ha obiettato anche Asuka. Ad ogni modo, che ci piaccia o no, è tardi per tornare indietro.”

“Forse è meglio che vada così.”

“E tu come stai?”

“Bene. Il lavoro è tutta la mia vita, senza mi sentirei perso.”

“Ognuno di noi ha preso la sua strada… A volte ancora i sento male pensando a chi non ha potuto farlo…”

“Ti senti ancora in colpa per Toji?”

“…”

“Non devi, Shinji. Non hai nessuna responsabilità per l’incidente a Matsushiro.”

“Questo l’ ho capito tanti anni fa, però ancora mi sento in colpa per la vita che non ha vissuto.”

“Non puoi sapere cosa avrebbe fatto Toji, se fosse sopravvissuto.”

“Però aveva paura di pilotare ed io l’ ho spinto lo stesso.”

“Solo perché ti basavi sulla tua esperienza. In fondo, nessuno di voi aveva mai avuto problemi con gli Eva.”

“Dimentichi l’incidente di Ayanami.”

“Ma lei guidava un prototipo! Era il più imperfetto tra gli Evangelion… La chiami ancora Ayanami?”

“La chiamavo così quand’era in vita, perché cambiare ora che non c’è più? E’ l’unica manifestazione d’affetto che posso riservarle, anche se all’epoca non sono stato capace nemmeno di esserle amico…”

 

 

Mentre i due amici si confidano dopo anni, anche Asuka e Misato fanno una lunga conversazione…

 

“Sono contenta per voi. E pensare che quando mi avete invitata al matrimonio credevo fosse uno scherzo! Invece guarda che riuscita.”

“E’ vero, Misato. Finora abbiamo avuto pochissimi problemi.”

“Finora? Credi che ne avrete presto?”

“Forse.”

“Ti riferisci allo sceneggiato?”

“Mi preoccupa più quest’attesa fino alla fine della realizzazione; però devo ammettere che quel regista si è conquistato la mia fiducia.”

“Vedrai che andrà tutto bene. Anch’io ho deciso di affidarmi al suo operato; gli ho concesso un’intervista e gli ho raccontato tutto del mio passato: il rapporto con mio padre, con voi della NERV. Ho fatto da consulente per i resoconti delle battaglie.”

“Non lo sapevo; credevo avesse collaborato solo Aoba.”

“Non dimenticare che ero io il Maggiore. Vedrai che spettacolo, stanno facendo un lavoro ottimo sotto questo punto di vista.”

“Ho visionato una cassetta con spezzoni della battaglia nel Pacifico: è impressionante. E pure il cast! Io e Shinji eravamo ripartiti prima della conferenza stampa dove hanno presentato gli attori e non li avevamo mai visti.”

“Se pure ci fossi stata, non avresti incontrato il tuo alter ego: quella ragazzina, Mana, l’ hanno scelta solo in seguito. Io e Makoto eravamo presenti. A me è preso un colpo quando ho visto Asako Nakamura! E mi è preso un colpo anche perché siete venuti in Giappone e non vi siete degnati di passare a salutarci!”

“Ehm… Come và con Hyuga?”

“Và…”

“Che entusiasmo…”

“Lo sai che lo stimo e gli voglio un bene dell’animo… Però non è il grande amore della mia vita…”

“Pensi ancora a Roji?”

“…”

“Allora lascialo. Non è giusto nei suoi confronti.”

“Makoto conosce la mia posizione e mi ama lo stesso. E anche se lo lasciassi, non troverei da nessuna parte chi potrebbe sostituire Kaji. Io non voglio restare sola.”

“E una motivazione egoistica per intrecciare una relazione.”

“Egoistica? Cosa ne puoi sapere tu? Hai un uomo che ami e che ti ricambia… anzi probabilmente siete della anime gemelle con certificato del Gaf [**]! Non puoi parlare! E poi hai dalla tua anche la giovinezza, che in me invece sta sfiorendo…”

“Calmati Misato-san, non volevo turbarti. Hai ragione tu… Però su una cosa ti sbagli: sei sempre una donna bellissima…”

“Scusa, Asuka. Sono un fascio di nervi… Grazie per il complimento…”

 

Continuano a parlare per tutto il viaggio.

Arrivano al Geofront, dove Kensuke li saluta prima di tornare indietro; è incredibile per Asuka e Shinji constatare come la struttura sia rimasta intatta nonostante Neo-Tokyo3 sia stata distrutta tanti anni prima.

Con uno sforzo incrociato delle truppe ONU e di quella diretta da Misato, gli Eva vengono rimessi, con l’attrezzatura adeguata, sulle loro antiche rampe di lancio.

Alla fine, vengono chiamati il regista e lo staff tecnico di Yamashita ad ammirare l’opera…

 

“Signori Ikari! E’ una gioia avervi qui durante le riprese.”

“Buonasera Anno. Siamo venuti per mantenere la promessa che le abbiamo fatto a Berlino.”

“Avete visto la cassetta, dunque? Spero che ne riparleremo presto…”

“Avremo tempo in questa settimana. Ora credevo che fosse impaziente di vedere gli Evangelion…”

 

Hideaki viene condotto al cospetto delle unità…

 

“Questi sarebbero gli Eva?”

 

 

“Che mostruosità…”

 

NOTE:

[*] Asuka si rivolge a Kensuke in tono scherzoso: durante la sua terapia, Kensuke era stato molto vicino a lei e a Shinji, conquistandosi l’amicizia della ragazza.

La reciproca ammirazione era tale anche da resistere ad anni di lontananza. Infatti Kensuke ha fatto perdere la proprie tracce quando è entrato nell’esercito giapponese, dedicandosi anima e corpo alla sua carriera, dimenticandosi troppo spesso che esiste anche una vita privata.

[**] Secondo la tradizione, è la sala da cui provengono le anime. Misato scherza ironicamente sul fatto che è stato il cielo a decidere che Asuka e Shinji dovevano formare una coppia.

 

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Capitolo 15
*** Una notte rivelatrice-Prima Parte ***


Capitolo 14-Una notte rivelatrice/Prima Parte

 

Hideaki è rapito dalla sublime,terribile bellezza degli Eva; non sa perché gli è scappato un commento del genere”Che mostruosità…” Erano quattro anni che lavorava al quel progetto, quattro anni passati a raccogliere informazioni, a contattare testimoni, a riunire un cast adeguato, a cercare finanziamenti, ed ora che ha di fronte il suo sogno materializzato non riesce ad esprimere adeguatamente le sue impressioni.

 

Resta lì immobile, incurante dei commenti dei suoi tecnici,”Sono magnifici!” “Verranno fuori delle riprese eccellenti!” “Che colpo abbiamo messo a segno!”; gli torna in mente la prima volta che ha visto lo 01 in un telegiornale: si parlava della battaglia contro il terzo angelo, delle vittime che erano rimaste sotto le macerie mentre infuriava la lotta, del timore che la fine dell’umanità fosse vicina…Ma lui non badava alle notizie, riusciva solo a sgranare gli occhi davanti alle immagini…

 

Ricorda l’invidia provata quando aveva visto la prima volta Ikari Shiji , senza conoscere i tormenti che affliggevano il suo animo perché era stato chiamato a svolgere i suoi doveri di pilota; ricorda le immagini di un ragazzino gracile, che non gli era sembrato speciale… eppure tutto il mondo di lì a poco lo avrebbe osannato come un eroe…

Lo aveva quasi odiato in quei momenti; “Perché deve essere lui?”

Gli era sembrato che Shinji vivesse una vita meravigliosa, epica… Sempre al centro dell’attenzione.

Avrebbe dato un braccio per essere al suo posto e invece era solo un ragazzo qualunque di provincia, che abitava in un villaggio terrorizzato dalla guerra, dove l’imperativo categorico era “Aspettare”…

Aspettare cosa? La fine o la vittoria definitiva… Facendo trascorrere il tempo nella paura e nel fatalismo.

 

Aveva pochi anni più di Shinji e nel 2015 prese la sua decisione: se l’umanità fosse sopravvissuta alla lotta contro gli Angeli, avrebbe cercato in ogni modo di conquistare la notorietà…

 

Questo prima di assistere impotente, davanti ad un televisore, al tracollo della Second Children, poi alla morte della First: non aveva preventivato che quei famosi ed osannati piloti mettevano a repentaglio la loro vita ad ogni attacco.

 

Allora aveva rispettato Shinji, che, apparentemente, aveva la pelle più dura degli altri; decise che la notorietà l’avrebbe conquistata per conoscerlo, per immortalare le sue imprese…

 

Aveva lasciato il villaggio una volta raggiunta la maggiore età; si era trasferito nella capitale e si era iscritto ad un corso di cinematografia per raccontare la storia di quel ragazzo:solo negli anni di ricerche aveva realizzato che la vita di Shinji alla NERV non era stata poi così invidiabile.

 

Ed era arrivato a quel punto, aveva su di sé gli sguardi dell’ antico mito, era deciso a non deluderlo…

 

Hideaki?”

“Yamashita? Che c’è?”

“Forse è il caso di andare. Domani dovete iniziare presto a riprendere, sai quante sequenze mancano… Praticamente abbiamo buchi in ogni episodio e, in questa settimana, dovrete anticipare anche le scene della seconda parte della serie o noi tecnici non avremo materiale a sufficienza…”

“Non è un problema: ho pensato che sarebbe meglio girare delle scene jolly che possano essere riutilizzate più volte; sai che non ho ancora bene in mente come impostare il finale della fiction.”

“Anche questo è un problema. Per fortuna pare che i tuoi guai siano finiti, sono venuti addirittura sul set i testimoni che attendevi. A proposito: mentre eri in contemplazione, sono andati via; li hanno chiamati dalla periferia della città per verificare la chiusura delle strade principali e l’isolamento di questa regione. Dovevano firmare alcuni ordini insieme al Generale di Brigata Katsuragi, verranno direttamente domani a supervisionare il nostro lavoro. Ho dato appuntamento alle otto, come alla troupe: ho fatto bene?”

“E’ perfetto. Piuttosto, gli alloggi per i militari sono pronti?”

“Si; mi hanno riferito che hanno rimesso in sesto le camerate qui al Geofront oggi pomeriggio. In più, tutti i membri dello staff sono entrati in possesso di un tesserino di riconoscimento per regolarizzare l’ingresso alle rampe visto che con i militari non c’è da scherzare.”

“Non sarebbe meraviglioso vederli in azione?”

“Scusa?”

“Gli Evangelion… Non sarebbe meraviglioso vederli in azione?”

“Scherzi! I tedeschi ci fucilerebbero, seguiti a ruota dal nostro governo e dall’ONU, se avanzassimo una richiesta del genere! Possiamo realizzare riprese con gli attori, ma per il lancio sulle rampe siamo vincolati all’uso dei filmati che ci ha fornito l’esercito, come per i combattimenti. Credo che questi bestioni non si animeranno più…”

“Già… Dicevo così per dire, prima…”

 

Lasciano il Geofront e tornano al loro residence sul lago Ashino; Anno ha per la prima volta modo di vedere l’imponente spiegamento di forze inviato dall’ONU: ci sono militari ovunque, anche se sembrano piuttosto accondiscendenti con i civili muniti del famoso tesserino.Alcuni stanno parlando con alcuni componenti del suo staff proprio vicino all’antica sede della NERV, sembrano tutti a loro agio nonostante ci sia un’azione militare in corso…

 

 

Passano le ore. E’ notte fonda, ma molti sono ancora svegli…

 

Hideaki sta sbattendo la testa contro i suoi appunti: vuole controllarli per sostenere le discussioni con gli Ikari dei prossimi giorni.

 

Asuka si gira e si rigira nel letto: anche Shinji non riusciva a dormire ed è uscito a prendere una boccata d’aria; lei lo aspetta pensierosa.

 

Anche Mana è agitata: è sempre più deconcentrata per le sue faccende personali, ma è anche molto curiosa; aspetta con ansia l’arrivo del mattino: dovrà girare una scena dell’episodio 8 che avevano saltato aspettando di ottenere l’utilizzo degli Eva… Non ha capito bene in che modo, ma dovrà recitare su una spalla dello 02; non sa nemmeno come faranno per la scenografia, visto che quella sequenza andava girata all’epoca della trasferta sulle navi della Flotta del Pacifico: si chiede come ricostruiranno la plancia della nave nel Geofront… Non ha visto nessuno portare attrezzature utili per la ricostruzione… Forse, più semplicemente, ovvieranno al computer in fase di post-produzione…

Decide di non aspettare il giorno dopo per saziare la sua curiosità, si veste velocemente e raggiunge in bicicletta il Geofront.

 

I militari fanno un po’ di storie per farla passare, ma alla fine l’autorizzano a raggiungere le rampe: d’altra parte anche lì c’è un’ottima sorveglianza armata a fare i turni per tutta la notte.

 

Al cospetto degli Eva prova una sensazione di disagio, soprattutto con lo 02…

 

“Così tu sarai la mia bambola per i prossimi giorni?”

 

Ha parlato ad alta voce; subito se ne pente, voltandosi per controllare che nessuno dei militari poco distanti l’abbia sentita. Le sembra che tutto sia normale, quando sente una voce…

 

“Abbiamo avuto la stessa idea.”

“Non saprei. Io non riuscivo semplicemente a dormire.”

“E sei venuta fin qui, tutta sola, rischiando di litigare con i soldati, solo per un po’ di insonnia?”

“Credo che siano affari miei.”

“…”

 

Akira le si avvicina, sorvegliato dagli sguardi vigili delle guardie…

 

“Sono impressionanti.”

“…”

“E’ folle avere su un set delle armi di distruzione del genere…”

“…”

“Mana, ci sei?”

“Si, ci sono!”

“Che loquacità…”

“…”

“Ora che li ho visti, sono contento di essere nato lo stesso anno della lotta: il 2015 sarà ricordato per sempre come il nuovo anno 0 dell’umanità!”

“Hai finito di pavoneggiarti? Vorrei stare in tranquillità, per i fatti miei.”

“Potevi restare nella tua stanza al residence, se volevi questo.”

“Senti… Finiamola. Non ho più voglia di discutere con un tipo come te.”

“Tipo? Io sarei un “Tipo”? E tu allora? Ieri mi hai fatto un male cane! Ho un livido gigantesco sull’addome e tu dai a me del “Tipo”?!”

“Avrei dovuto fare di più! E non ieri, ma al “N&N”!”

“RAGAZZI!”
”La scusi, soldato!” “Abbassa la voce. Vuoi farci cacciare?”

“Potevi non stuzzicarmi.”

“Ad ogni modo è un bene che tu abbia parlato del locale.[*] Ho esagerato quella volta… Avevo la luna storta.”

“Non è un buon motivo per darmi della troia…”

“Mmm…già… Diciamo che ho fatto qualcosa di più che esagerare… Scusami: ero nervoso per motivi miei… e poi non sopporto chi si intromette nelle mie discussioni. Stavo litigando con Soichiro e tu ti sei intromessa!”

“Non è esatto: tu stavi offendendo anche me ed Hanako già prima del mio intervento. Riflettici”

“Forse è vero… A volte sono troppo impulsivo. Ti ripeto: perdonami. Ero troppo seccato dalla produzione.”

“Perché?”

“Ci vogliono commercializzare troppo! Hai visto il programma di produzione? Dovremo presentarci in una marea di programmi nazional-popolari a fare i buffoni! Spero che la gente non si annoi prima di vedere la serie. Non è mai produttivo mostrare la propria faccia in televisione a tutti i costi pur di pubblicizzare un prodotto. Non vorrei fare la fine di “American Idol”[**]…”

“No, non credo… La nostra serie ha dei contenuti profondi; non ci snobberanno solo perché la Gainax le tenta tutte pur di guadagnare qualche soldo in più![***]”

“Allora pace fatta?”

“Ok. Però devi ringraziare Sveva.”

“Sveva?”

“Mi ha riferito che ti saresti presto scusato perché sapevi di aver sbagliato, ma cercavi un momento adatto; così ha calmato un po’ il mio spirito.”

“Santa ragazza.”

“Proprio così… Spero che siano finite le occasioni in cui dobbiamo scusarci l’uno con l’altra; facciamo così da mesi e io non lo sopporto più: non mi piace chi ha sempre motivi per scusarsi con me.”

“Contaci.”

“Mmm…Forse è meglio che vada; si è fatto tardi e domani abbiamo le riprese. Buonanotte.”

“ ‘Notte.”

 

Si allontana qualche passo prima di girarsi e chiamarlo per l’ultima volta…

 

“Comunque ieri è stato il mio primo bacio… Non male, nonostante tutto… Di certo memorabile,vista la situazione!”

 

Gli fa un occhiolino furbo, con un’espressione divertita; và via e lo lascia lì stupito…

 

“Chi la capisce è bravo…”

 

Sta per voltarsi nuovamente verso gli Eva, quando sente una risata soffocata…

Capisce subito che non può essere Mana… Sembra una voce maschile…

 

“Ora ho capito che intendeva!”

“Colonnello Ikari!”

“Sta calmo, soldato. Per te sono semplicemente Shinji. Tanto si può dire che siamo “parenti”, giusto?”

 

Akira è a metà tra il turbato e il divertito… Si aspettava un uomo severo,duro…Invece Shinji gli sembrava a prima vista un ragazzo simpatico, una persona che si può incontrare sul pianerottolo di casa… Non era così che immaginava il cacciatore di Angeli…

 

“Allora… Buonasera, Shinji.”

“Così và meglio. Stavo osservando da un po’ te e quella ragazzina; certo che facevate confusione per essere in una zona sotto sorveglianza!”

“Ci scusi, colon…Ehm, Shinji!”

“Sai una cosa? Solo ora ho capito che intendeva Asuka quando vi ha visti recitare… Sembra che il passato riviva in voi… Eravate come me ed Asuka quando ci siamo conosciuti, pochi istanti fa…”

 

 

Note:

[*] Vedi il capitolo “Terra bruciata”

[**] “American Idol” è il format americano da cui sono nati programmi come “Saranno famosi”… Temo che trasmissioni del genere esisteranno anche nel 2031 visto l’andazzo… L

[***] Dopo aver letto che la Gainax, pur di fare ancora soldi su NGE, aveva prodotto in Giappone i porta-saponette di Misato e il calendario erotico di Rei, ho trasformato i personaggi della mia fanfiction che coprono i ruoli degli “attori” in attori-ballerini-cantanti(vedi quello che dice Hideaki Anno nel “Prologo b” e nel primo capitolo): ho immaginato che se NGE fosse stato davvero un telefilm, la Gainax avrebbe scelto questo tipo di persone per poterle sfruttare in tutti i tipi di trasmissione, facendosi un sacco di pubblicità ed incassando un sacco di soldi…

 

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Capitolo 16
*** Una notte rivelatrice-Parte Seconda ***


Capitolo 15-Una notte rivelatrice/Parte Seconda

 

“Non dovresti andare anche tu a dormire?”

“Non ho ancora sonno; però tra un po’ torno lo stesso al residence: ci dobbiamo tutti alzare presto e stare sdraiato sul letto è un modo per riposarsi anche se non si dorme.”

“Nessuno lo sa meglio di me; non sai quante notti ho trascorso a guardare il soffitto, a pensare e ripensare a quello che mi capitava durante la giornata.”

“Invece lo so. Dimentica che la sto interpretando nel film sulla sua vita?”

“Già… Perché? Anno conosce anche questa mia vecchia abitudine? E’ proprio il diavolo! Sa troppe cose di noi…”

“Forse è un particolare che è saltato fuori durante un vecchio servizio che la riguardava… Hideaki ha studiato tutto il materiale che ha trovato sulla vostra storia.”

“Ben detto: tutto quello che ha trovato. Ma alcune cose non le conosce nessuno…”

“Come, scusi?”

“Lascia perdere. Piuttosto: mi hanno riferito i tecnici che qui sul set vi divertite parecchio. Come al tempo delle riprese del futon!”

“Beh… ecco…”

“Non essere in imbarazzo… Però giuro che le cose non sono andate come le avete raccontate voi.”

“Ma se Hideaki ha ricostruito tutto partendo dalla vostra discussione dopo la battaglia sincronizzata? Avete fatto una figura un po’ triste in mondovisione…”

“Ehm… Ho letto nella sceneggiatura che avete usato tutto il dialogo, però avete frainteso tutti il senso di quello che ci siamo detti io ed Asuka!”

“A me sembrava così ovvio…”

“C’eri tu, o qualcuno di voi, a casa nostra la notte prima della battaglia? No! Allora se dico che avete frainteso, avete frainteso!”

“Mi sembra un po’ infantile questa presa di posizione…”

 

E dopo aver detto quest’ultima cosa, sia lui sia Shinji scoppiano a ridere…

 

“Stiamo disturbando la guardia… Se non hai sonno, che ne diresti di una cioccolata calda? Ti riaccompagno al residence e la prendiamo al bar notturno dello stabilimento termale.”

“La ringrazio, ma non credo che…”

“Dai! La sto offrendo a te, ma la verità è che sono io a desiderarla. E voglio un po’ di compagnia.”

“Allora, visto che insiste…”

 

 

Si incamminano verso l’auto, continuando a parlare del più e del meno; avevano preso subito una certa confidenza, forse anche a causa della situazione.

Mentre si avviano, Akira non riesce a smettere di pensare che forse la sua prima impressione è stata sbagliata: nonostante l’apparenza da ragazzo qualunque, Shinji riusciva a trasmettergli fermezza e sicurezza. Stentava a credere che fosse lo stesso di cui lui interpretava la parte, doveva essere maturato molto con l’età: non c’era quasi più niente del ragazzino timido e indifferente di un tempo…

 

Accanto a lui sente anche un’insolita sensazione… Calma…

 

Akira è totalmente rapito dai gesti dell’uomo, forte e gentile… E un senso di familiarità lo pervade quando gli porge la sua ordinazione al tavolo del bar, una cioccolata calda, dal profumo dolce ed intenso…

 

Akira si sorprende a pensare che forse quella è la stessa sensazione che i figli provano quando si trovano con il padre…

Ma come può saperlo con certezza, proprio lui che il padre l’ ha perso troppo, troppo presto, tanto che non riesce a ricordare neppure il suo volto senza l’aiuto di una fotografia?

 

“Così hai avuto dei problemi con i tuoi colleghi di lavoro?”

“Si, ma niente di irrimediabile. Come avrà sentito, mi sono riconciliato proprio stasera con l’ultima che mi mancava.”

“Ottimo. La collaborazione all’interno di una squadra è fondamentale. Cerca sempre di chiarire i malintesi con le persone con cui lavori, anche se il tuo lavoro non richiede di mettere la tua vita nelle loro mani.”

“Credo di averlo capito. E’ bello sentire certe cose da lei… Credevo fosse un tipo più “montato” vista la sua posizione…”

“Ho avuto qualche privilegio nella vita, ma questo non significa che io non conosca la fatica. Tutto quello che ho, l’ ho guadagnato con sacrificio e con impegno. Anche tu faresti bene ad imparare questa lezione: il successo che cade dal cielo, senza il minimo sforzo, è destinato ad una breve durata, ad essere effimero.”

“Io lavoro sodo!”

“Non stavo mettendo in dubbio. Ma anche il rispetto per gli altri è una cosa che devi considerare importante, oltre all’impegno. E mi sembra di aver capito che questa dote ti manchi.”

“…”

“Almeno riconosci i tuoi errori, da quanto ho sentito poco fa. Non ti preoccupare, avrai tempo per migliorare. Sei ancora così giovane. Come ti sembra la cioccolata?”

“Buona. Ma è sempre così semplice per lei passare da un argomento all’altro?”

“Solo quando do consigli a ragazzi scapestrati… Soprattutto se non è così vero che sono teste calde… Almeno mi sembra che non sia così, nel tuo caso.”

 

E gli regala un meraviglioso sorriso… Akira è sereno…

 

Questa è la sensazione che si deve provare ad avere un padre…

 

Finiscono l’ordinazione, poi si salutano. Akira và in camera sua, dove l’attende una lunga riflessione.

 

Shinji torna al GeoFront, dove hanno alloggiato le truppe; raggiunge Asuka…

 

“Ti sembra questa l’ora di tornare?”

“Ancora sveglia?”

“Veramente avevo preso sonno, ma hai la grazia di un elefante quando ti aggiri per la stanza: hai urtato due volte quella sedia mentre ti spogliavi!”

“Scusa, ho cercato di muovermi al buio e questo è stato il risultato; però potrei coccolarti tra le mie braccia fino a che non ti riaddormenti…”

“Diventi sempre meno stupido…”

 

Le arriva un cuscino addosso in risposta; inizia una piccola lotta accompagnata da risate e prese in giro, che termina quando Shinji la blocca al letto con il peso del suo corpo…

 

“Non credere di cavartela così, Casanova! Perché non mi racconti dove sei stato?”

“A prendere una cioccolata calda?”

“Con chi!?”

“Uhh, gelosa? No, scherzo! Stai buona! Ero in giro per il Geofront ed ho conosciuto uno dei ragazzi impegnati nella serie; l’ ho riaccompagnato al suo alloggio, ma prima gli ho offerto qualcosa; così siamo rimasti un po’ a chiacchierare.”

“Che buffo.”

“Cosa?”

“Quando hai detto “Ho conosciuto uno dei ragazzi”, credevo stessi per dire “uno dei children”…”

 

In un’altra stanza, Hideaki è ancora al lavoro…

L’occhio gli cade su una cartellina blu, che contiene il dossier che ha realizzato quando si è imbarcato nell’ idea di realizzare la sua serie…

 

Anni passati a raccogliere dati; da quando aveva finito il corso di cinematografia inseguiva il sogno di quella realizzazione…

 

Aveva dato l’anima per usufruire di ogni notizia, ufficiale e non, per conoscere tutto quello che poteva sulla NERV e sulla più grande lotta che il genere umano avesse mai sostenuto…

 

Inizia a leggere…

 

“NERV, la storia”

 

 

Note:

Attenzione:Nel prossimo capitolo, La vera storia della NERV.

 

1)Come avrete intuito, per la mia fanfiction , sono partita dal presupposto che la realtà storica dei fatti sia diversa da quella che Hideaki sta raccontando nel suo telefilm,soprattutto riguardo al Second Impact(la sua versione è quella che coincide con quello che noi tutti abbiamo visto nell’ anime “Shin seiki evangelion”), di conseguenza nel prox capitolo vi attende una mia versione manipolata di quello che è raccontato nel 21 episodio dell’anime.

2)Come ho scritto nella fic[vedi “prologo c” e il primo capitolo], ho immaginato che Hideaki abbia ricostruito fedelmente le battaglia contro gli angeli, ma abbia romanzato notevolmente la vita dei protagonisti: per es.

-Il rapporto tra Asuka-Shinji –Rei raccontato nel telefilm (e di conseguenza nell’anime) è per la gran parte inventato

-Nella realtà storica della mia fic, Rei non è un clone , come invece è nel telefilm (e di conseguenza nell’anime)

-Nello 01 non c’è nessuna anima

etc etc etc

Insomma, Il prox capitolo è fondamentale per capire i prossimi sviluppi della fic, perché il futuro è sempre un frutto del passato…

 

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Capitolo 17
*** Una notte rivelatrice-Parte Terza ***


Capitolo 16- Una notte rivelatrice/Parte Terza

 

Ovvero “Nerv, la vera storia”

 

“4 anni della mia vita, passati a raccogliere in ogni modo, legale e non, ogni genere di informazione: registrazioni riservate, documenti top secret. Eppure non sono ancora arrivato a sciogliere tutti i nodi della faccenda.”

 

NERV TIMELINE

-testimonianza del Maggiore Misato Katsuragi e del suo assistente Makoto

-testimonianza dell’ equipe psichiatrica del geofront[*], costituita dalla dottoressa Aiko Akihito (supporto del Third Children), dalla dottoressa Masako Naruhito (supporto della Second Children) e dal dottor Michiko Akishino (supporto della First Children)

-testimonianza del tenente Shigeru Aoba

-registrazioni sedute psichiatriche dei Children

-materiali riservati vari

 

“Ecco come ho creato il mio dossier.”

 

1947: vengono ritrovate da un giovane pastore le pergamene del Mar Morto, che le rivende ai ricercatori di una spedizione archeologica. Ne entra in possesso il filologo tedesco Liam Kassler

 

1953: Kassler rientra nella Repubblica Democratica Tedesca e riunisce un’equipe di esperti per tradurre al meglio le pergamene.

 

1956: anche i dirigenti politici della Repubblica Federale Tedesca mostrano interesse per il lavoro di Kassler: iniziano contatti segreti tra il filologo e il governo americano.

 

1961: Kassler fugge negli Usa poco prima della realizzazione del muro di Berlino.

 

1968: in piena guerra fredda, Kassler ultima le sue traduzioni. Il contenuto delle pergamene viene mantenuto nascosto a causa della crisi politica internazionale.

 

1973: Kassler incontra per la prima volta Lorenz Keel. Cominciano a muoversi ingenti ed ingiustificate somme di denaro.

 

1976: Kassler muore misteriosamente. Le pergamene scompaiono con i loro segreti.

 

1982: Si diffonde la notizia del ritrovamento delle pergamene, che, dopo attenti studi, risultano un falso.

 

1989: A ridosso della caduta del muro di Berlino, Lorenz Keel ottiene i finanziamenti per un’agenzia speciale alle dirette dipendenze delle Nazioni Unite : la SEELE.

 

“E’ chiaro che le pergamene le aveva Keel fin dalla morte di Kassler. Gli studi del filologo avevano portato a galla un’antica profezia. Segni evidentissimi portavano a credere che ciò che era scritto nelle pergamene corrispondesse a verità. Presto sarebbe iniziata la lotta contro gli ANGELI, preannunciata da due cataclismi inevitabili.”

 

1991: la caduta dell’ URSS consente il trapelare di alcune notizie circa il contenuto delle pergamene: oscuri presagi di morte si prospettano sul futuro dell’umanità. Le ondate di panico vengono fermate appena in tempo dai vari governi con clamorose smentite.

 

1995: In Giappone inizia i suoi rivoluzionari studi una promettente studentessa di Ingegneria Genetica: Yui Ikari. La SEELE provvede subito a reclutarla.

 

“Yui Ikari. Una pedina fondamentale.”

 

1999: la SEELE mette Yui Ikari in contatto con un brillante professore dell’università di Kyoto: Kozo Fuyutsuki, esperto in biotecnologia, che diventa il suo relatore per la laurea (primavera dello stesso anno).

Nel seguente autunno, Fuyutsuki conosce anche Gendo Rokubungi, futuro marito della Ikari.

 

2000: Gli studi di Yui vengono condotti in Antartide con il supporto dell’equipe del dottor Katsuragi.

 

12 settembre 2000: Yui e Gendo lasciano l’Antardide, salvandosi “miracolosamente” dal Second Impact.

 

“Era stato perfettamente calcolato il giorno del cataclisma: ma nessuno aveva pensato che il primo angelo, ADAM, si sarebbe lasciato precipitare sul pianeta. La profezia annunciava l’estinzione del genere umano in seguito alla lotta contro gli Angeli. Due cataclismi dovevano precederla: Il primo è stato Adam. Ma che fine ha fatto il secondo angelo, portatore della seconda sciagura inevitabile? Ed era sbagliata anche la conclusione, visto che il genere umano ha vinto… Qui c’è un buco grosso come un cratere…”

 

13 settembre 2000: “Non ci fu che l’inferno.”

Avviene il Second Impact. Misato Katsuragi è l’unica superstite della spedizione Katsuragi. Per 5 anni non proferirà parola.

“E pensare che solo da pochi anni si è scoperta la verità e cioè che non si è trattato di un meteorite.”

 

2001: Gendo sposa Yui Ikari e ne acquisisce il cognome, noto nell’ambiente scientifico. Iniziano entrambi a lavorare per il GEHIRN ad un progetto di evoluzione artificiale alle dirette dipendenze della SEELE e delle Nazioni Unite.

Gendo Ikari diventa il direttore generale del progetto.

Inizia la costruzione del Quartier generale del GEHIRN in una cavità sottostante al territorio della futura Neo-Tokyo3.”

 

“I tempi si stringono: inizia la costruzione del prototipo degli Evangelion, sulla base dei dati raccolti dai tessuti rimasti di Adam. Nascono una seconda e una terza divisione del GEHIRN negli Usa e in Germania.”

 

Marzo (?) 2001: nasce Rei Ayanami; in seguito alle conseguenze di un parto difficile,sua madre, una giovane sbandata, muore e la piccola viene affidata ad un istituto di Tokyo 2.

 

Giugno 2001: nasce Shinji Ikari. Nonostante la gravidanza, Yui continua imperterrita a lavorare al suo progetto.

 

Dicembre 2001: Nasce Asuka Sorhyu Langley. I suoi genitori sono la sviluppatrice del progetto Eva per la terza divisione, Kyoko Sorhyu Zeppelin, e il maggiore finanziatore tedesco del GEHIRN.

 

2002: Viene aperta l’inchiesta sulle cause del Second Impact; Gendo Ikari chiede esplicitamente che della nuova spedizione in Antartide faccia parte Kozo Fuyutsuki.

 

2003: Fuyutsuki minaccia di rivelare al mondo la verità sul Second Impact, ma Gendo compra il suo silenzio proponendogli di entrare a far parte del GEHIRN.

Naoko Akagi progetta il Magi System.

Vengono ultimate le unità 01 e 02 : Yui Ikari e Kyoko Soryu Zeppelin si offrono come volontarie per i test di attivazione degli Evangelion.

 

2004: Yui Ikari perde la vita durante il test di attivazione dello 01 davanti agli occhi del marito e del figlio. Parte un’inchiesta volta a verificare le responsabilità di Gendo nell’accaduto, ma viene accertato che tutte le procedure di sicurezza erano state eseguite correttamente: la morte di Yui è una fatalità.

Parallelamente, fallisce anche il test di attivazione dello 02: Kyoko, dopo l’esperienza di contatto, è vittima di un collasso mentale che in breve la conduce alla pazzia.

Naoko Akagi ipotizza che le cause dei fallimenti dei test dipendano dalle età dei collaudatori: gli adulti hanno menti già troppo sviluppate per poter sostenere la connessione agli Eva. Avanza la proposta che vengano utilizzati bambini, con una minore quantità di cognizioni fisiche e mentali.

Nella totale segretezza, inizia la sperimentazione sugli orfani del Second Impact.

Inizia anche il PROGETTO PER IL PERFEZIONAMENTO DELL’UOMO.

 

“Che gente disgustosa… E poi ecco il secondo grande mistero: in che consisteva il progetto per il perfezionamento? E’ stato insabbiato dopo la chiusura della NERV…”

 

2005: dopo aver causato la morte di molte anime innocenti e dopo aver abbassato la soglia d’età dei collaudatori fino ai 4 anni, finalmente viene selezionato il primo pilota: Rei Ayanami, la first children.

Anche Langley ed Ikari hanno figli della stessa età: pur di ottenere la dirigenza delle divisioni del GEHIRN dei propri paesi, “vendono” i loro figli al progetto Eva.

Dopo numerosi test, la prima ad essere designata come pilota esclusivo dell’unità 02 è la piccola Asuka; lo stesso giorno in cui la bambina viene reclutata come Second Children , Kyoko si suicida.

Langley inizia ad avere dei sensi di colpa:vorrebbe a questo punto ritrattare e far uscire la figlia dal GEHIRN, ma è vittima di numerose pressioni e per salvare la sua ritrovata tranquillità al fianco della nuova compagna e della figlia, acconsente definitivamente al reclutamento di Asuka. In ogni caso, Langley rinuncia a lavorare nel GEHIRN pur continuando ad esserne finanziatore.

Shinji Ikari viene classificato come Third Children e pilota esclusivo dell’unità 01.

Nel frattempo, Misato Katsuragi è tornata pienamente alla vita: incontra nel campus della seconda università di Tokyo2 Ritsuko Akagi ed intreccia una relazione con Roji Kaji.

Inizia la costruzione di Neo-Tokyo3 sulla superficie sovrastante il Geofront.

 

2008: Fallita la relazione tra Misato e Roji, la Katsuragi entra a far parte della terza divisione del GEHIRN e si trasferisce in Germania, dove segue l’addestramento di Asuka Sorhyu.

Gendo decide di dedicarsi solo al proprio lavoro e abbandona letteralmente il figlio; il GEHIRN affida il Third Children ad un tutore: Shinji continua il suo addestramento lontano da Neo-Tokyo3.

Ritsuko Akagi entra a far parte della prima divisione del GEHIRN e lavora fianco a fianco con sua madre Naoko e con Gendo.

 

“E nasce anche un triste triangolo amoroso…”

 

2010: Gendo chiede di diventare il tutore del pilota esclusivo del prototipo,la First Children.

Misato Katsuragi viene trasferita alla prima divisione del GEHIRN; pur di non rincontrarla, Roji Kaji chiede di entrare nelle terza divisione del GEHIRN e diventa il tutore di Asuka Sorhyu Langley.

Viene completato il Magi System.

Naoko Akagi si suicida per motivi imprecisati; lo stesso giorno viene sciolto il GEHIRN e viene fondata l’agenzia speciale NERV, in cui viene convogliato tutto il personale.

La NERV è il braccio operativo della SEELE, pur essendo alle dirette dipendenze delle Nazioni Unite.

 

“Secondo me, Naoko si è uccisa perché Gendo l’ ha mollata! E lo capisco pure: era brutta e vecchia! Però con un cervello sopraffino: l’ ha sfruttata fino a che non ha ultimato i Magi. Perché poi si sia preso la briga di accudire la Ayanami e non il figlio non è chiaro… Forse è perché Shinji gli ricordava troppo la moglie.

Però è assurdo: secondo la testimonianza di Misato, Gendo ha visto il figlio solo una volta tra il 2008 e il 2015, cioè nell’ ottavo anniversario della morte di Yui. Che padre bastardo…”

 

2014: Asuka Sorhyu Langley si laurea a soli 13 anni in fisica.

 

“Ragazzina geniale; peccato che il suo carattere infantile non le abbia consentito di sfruttare al meglio le sue capacità durante la lotta.”

 

2015: Rei Ayanami resta gravemente ferita durante un test di attivazione con il prototipo: si teme per la sua vita. Il Third Children viene riportato insieme all’ unità 01 a Neo-Tokyo3. Questa circostanza si rivela provvidenziale, poiché qualche giorno dopo attacca la città il nemico identificato come TERZO angelo.”

 

“E’ chiaro che non se lo aspettavano; non era ancora arrivato il secondo angelo con il suo lugubre presagio… Certo che in quelle pergamene dovevano esserci delle descrizioni strabilianti, se nessuno ha mai avuto il minimo dubbio che l’attacco provenisse direttamente dal terzo angelo e non dal secondo… E quelle pergamene sono nuovamente sparite…”

 

Relazioni degli psichiatri del Geofront

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: il Third Children ha una personalità molto complessa; potrebbe essere definito un “dipendente”: sembra obbedire meccanicamente a tutto ciò che gli viene ordinato.

Lo fa per la paura di essere abbandonato dagli altri; probabilmente è una conseguenza dell’abbandono del padre. Si sconsiglia la convivenza con Gendo Ikari.

 

Testimonianza del dottor Michiko Akishino: la First Children ha apparentemente una personalità debole e poco combattiva; in realtà, sembra essere pienamente cosciente del proprio ruolo, come pilota e come essere umano. Come pilota, persegue fino in fondo i suoi doveri: credo che potrebbe arrivare alla morte, se questo significasse portare al termine la missione predefinita. Come essere umano, si auto-esclude volontariamente da una società che rifiuta: credo che sia un ripudio dovuto alla realtà sociale che ha conosciuto (l’istituto per orfani, l’essere una vera e propria cavia da laboratorio)

 

Testimonianza della dottoressa Masako Naruhito: la Second Children ha una personalità che si potrebbe definire “narcisista”; vuole attirare su di sé l’attenzione degli adulti. Non sono in grado di formulare un giudizio corretto, seguendola solo dalle poche settimane seguite al suo trasferimento a Neo-Tokyo3. Però, vista la sua cartella dei dati riservati, credo che questo atteggiamento derivi da una lunga serie di traumi familiari: il suicidio della madre e l’aver ritrovato per prima il suo cadavere, il secondo matrimonio del padre e il disinteresse inflittole da quest’ultimo dopo che si era creato una nuova famiglia.

La ragazza non si relaziona in modo corretto ai suoi coetanei piloti; ciò è dovuto anche al ritardo del suo inserimento nella squadra d’attacco della NERV.

Manifesta una gelosia evidente nei confronti di Shinji Ikari, in cui vede un rivale, e un’immotivata antipatia nei confronti di Rei Ayanami.

Si consiglia la convivenza con gli altri piloti.

 

Testimonianza del dottor Michiko Akishino: la First Children rifiuta la coabitazione con gli altri due piloti.

Si consiglia una stretta sorveglianza sul soggetto.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: il Third Children reagisce in maniera positiva alla coabitazione con la Second Children. Il capitano Misato Katsuragi continua a sostenere di essere perfettamente in grado di accudire due ragazzini di 14 anni. Io ho i miei dubbi. Si consiglia una stretta sorveglianza dello stabile.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: il Third Children ha palesato una certa gelosia nei confronti della First Children. Mi ha confidato che secondo lui gli ha rubato il padre. Non mi piace questa situazione. In più, pur di ottenere l’attenzione del comandante Ikari, in alcune missioni ha agito avventatamente: stiamo rischiando, comincio a credere che Shinji non cerchi sempre e solo di obbedire per accontentare gli altri.Sta manifestando una nuova tendenza all’esibizionismo, anche se limitata alla sua carriera come pilota. Nella vita sociale continua a cercare di non essere il centro dell’attenzione. La coabitazione con la Langley continua abbastanza bene: nonostante i continui screzi, è nata una sana sete di competizione. Si consiglia di intensificare gli incontri.

 

Testimonianza della dottoressa Masako Naruhito: la Second Children manifesta un atteggiamento ambivalente nei confronti del Third Children : nonostante lo offenda continuamente, ha un complesso di inferiorità nei suoi confronti. Teme di non essere più ammirata se dovesse smettere di essere il pilota migliore. Contemporaneamente lo provoca e lo cerca in continuazione. Sembra che tutta la sua esistenza giri attorno a Shinji Ikari: ogni sua azione è legata a lui. Si consiglia di intensificare gli incontri.

 

Testimonianza di Masako Naruhito: la decisione presa dal Comandante Ikari senza la nostra approvazione potrebbe portare a grave danni. Nell’ultima riunione si è detto poco soddisfatto dell’operato dei piloti. Pare che nonostante le vittorie riportate, abbiano provocato gravi colpi economici alla SEELE. Ha sfidato i piloti, già sotto stress, a fare di meglio. Ha acceso la miccia di una bomba.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: sembra iniziata una guerra interna nella squadra d’attacco. E’ una lotta di tutti contro tutti. Il Third Children ha perso i contatti con la realtà, non si rende conto dei problemi che possono portare la sua rivalità esasperata nei confronti della First Children e la sua decisione di indirizzare una lucida indifferenza alla Second. Tutti i progressi legati alla coabitazione sono svaniti nel nulla.

 

Testimonianza del dottor Michiko Akishino: la First mo preoccupa. Questa gara iniziata dal comandante la porterà certamente all’autodistruzione. Continua a sostenere che pilotare l’Eva è l’unico motivo che ha di vivere.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: l’incidente di Matsushiro ha distrutto definitivamente i rapporti tra Shinji e Gendo. Il rischio corso durante l’assorbimento nell’Eva ha gettato il Third nello sconforto. Si consiglia la sospensione dalle attività belliche fino a nuovo ordine.

 

Testimonianza della dottoressa Masako Naruhito: la Second è sull’orlo del collasso. L’essere stata battuta da Shinji e salvata Rei, l’ ha portata una grave forma depressiva. Si sente inutile. Non sono ancora riuscita a sapere che cosa è riaffiorato nella sua mente durante i momenti della contaminazione mentale. Sostiene di odiare Shinji, ma si è fatta sfuggire che oltre alla sua abilità di pilota, non riesce a perdonargli di averla “abbandonata”. Non mi è chiaro che cosa intenda: la sua indifferenza delle ultime settimane o il fatto che abbia obbedito a Gendo e non si sia precipitato in suo aiuto durante la contaminazione?

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: il Third Children si sente colpevole della morte della sua collega Rei Ayanami. Sostiene che la causa del suo decesso è legata alla sua incapacità di pilotare con fermezza dopo l’assorbimento nell’Eva. Manifesta una grande aggressività. Si consiglia di allontanarlo dal secondo pilota, Asuka Sorhyu Langley: non vorrei che Shinji con la sua aggressività temporanea contribuisca a peggiorare anche la situazione della Second.

 

Testimonianza della dottoressa Masako Naruhito : Qui si interrompe il mio lavoro con Asuka Sorhyu Langley. Il soggetto è ricoverato presso l’ospedale del Geofront, in coma seguito al tentativo di suicidio.

Per uno psichiatra è il fallimento più grande.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: Shinji sostiene di essere il diretto responsabile della fuga della Second. Le ha scaricato addosso tutta la rabbia accumulata, annunciandole con malignità la morte del suo tutore Roji Kaji. Sostiene che in quel momento voleva anche vendicarsi per il trattamento che la Langley gli aveva riservato durante la fase finale della coabitazione. Dice di essersi spesso sentito trattare come un giocattolo. Crede che la Second abbia giocato con i suoi sentimenti. Mi ha raccontato anche di una presa in giro un po’ crudele di cui pare sia stato vittima: tutta una strana storia riguardante un bacio. Però il ragazzino non credeva che le sue parole avrebbero definitivamente abbattuto la Langley. E’ un ragazzino distrutto: piange in continuazione chiedendo il perdono della Ayanami.

Ha sviluppato una certa ossessione nei confronti della Langley: si dichiara deciso ad aiutarla e a redimere le sue colpe stando con lei fino alla sua guarigione. Non mi sembra un sentimento salutare.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: Sono passati mesi dalla morte di Rei e Shinji finalmente sta riacquistando la reale dimensione delle sue responsabilità. Fondamentale è stato a riguardo il risveglio della Second e il conseguente inizio della terapia di recupero. La sua ossessione sta svanendo insieme ai sensi di colpa. Mi sembra ,ora, più un amico preoccupato che un martire in cerca di redenzione.

 

Testimonianza della dottoressa Aiko Akihito: Questa è l’ultima seduta con Shinji Ikari. Ora è perfettamente in grado di affrontare la sua vita. Sono soddisfatta del recupero che sono riuscita ad ottenere in quest’ anno. E’ un elemento perfettamente sano e pronto ad inserirsi nella società. Mi ha riferito che questa settimana si trasferirà in Germania con la Langley. La ragazza purtroppo non è ancora uscita dalla depressione, continuare la terapia lontano da qui sarà sicuramente positivo. E’ trascorso un anno dalla fine della loro carriera di piloti. E’ tutto.

 

“E’ tutto un cavolo! Ci sono ancora tanti dubbi, tanti misteri… Ormai sono ossessionato dalla ricerca della verità, anche se questi dati riservati non potrò farli conoscere interamente a nessuno. Ho creato una storia falsa , basandola sulle notizie vere che ho e non sono riuscito a concludere neppure quella: non ho i copioni degli ultimi episodi, ne tanto meno i finali. Che hai visto, Asuka, durante la contaminazione? E come è andata l’ultima battaglia, quella contro il 16mo angelo [**], in cui ha perso la vita Rei? In fondo è buffo, anche se dovessi scoprire tutto, dovrei comunque tenerlo solo per me. Non ci metterebbero molto a farmi fuori se mi azzardassi a mettere sulla piazza la realtà di certi fatti… D’altra parte, caro genere umano, avresti il fegato per sopportarla, la verità?”

 

Hideaki decide di andare a riposare.

Domani lo attende una lunga giornata…

 

NOTE:

[*] Secondo me è un grave errore che in NGE i piloti, che sono così stressati, non abbiano un supporto psichiatrico.

 

[**] Nella mia versione dei fatti (vedi anche nota al capitolo 15) , l’ultimo angelo è il sedicesimo. La lotta contro gli angeli si conclude con la missione suicida di Rei!

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Capitolo 18
*** Una notte rivelatrice-Parte Quarta ***


Capitolo 17-Una notte rivelatrice/Parte Quarta

Ovvero “I pensieri di Akira”

 

E’ rientrato già da qualche ora, ma non riesce ancora a prendere sonno.

Guarda l’orologio: le 4 del mattino.

 

Si alza dal letto e , senza accendere la lampada, si dirige verso il piccolo balcone, illuminato dalle luci esterne del residence: ammette che il panorama è davvero spettacolare.

 

Il lago Ashino si svela in tutta la sua bellezza ai suoi occhi, calmo per l’assenza di vento; osserva gli alberi scuri, file di barchette che durante la stagione balneare ospitano famigliole ed innamorati.

Loro saranno già andati via, prima dei mesi estivi, e non potranno vedere il lago animarsi per le voci dei turisti.

Una strana nostalgia lo pervade, al pensiero del momento in cui non saranno più i padroni di quel piccolo paradiso.

 

Gli viene voglia di un bagno notturno , ma sa che non gli conviene uscire nuovamente dalla stanza se vuole arrivare puntuale a lavoro.

 

Gli viene anche voglia di uno spinello; inizia a prepararlo, ma ,una volta pronto, non riesce ad andare oltre il primo tiro: gli viene in mente la sua collega tedesca.

 

Mana. Quella maledetta conversazione sul balcone di casa Katsuragi, dove gli era sembrata dolcissima e tenera.

 

“Vorrei fare l’amore con te” “Sono contento che tu non abbia detto “con un ragazzo che non amo”, ne riparleremo quando sarò in me”

 

Forse non le ha detto proprio così, non ricorda perfettamente le parole. Però ricorda le emozioni. E lei che gli tiene la mano fino a che gli occhi non si chiudono.

 

Ricorda che il giorno dopo era convinto che il rapporto con lei avrebbe preso una nuova piega: questo prima di rovinare tutto come un coglione, offendendola gratuitamente…

 

Una piccola vendetta. Ecco cosa è stato quel momento al locale.

 

Le ha mentito spudoratamente quando si è scusato: ma quale produzione e produzione! Era stato semplicemente geloso!

 

Era arrivato al “N&N” convinto che sarebbe stata la serata giusta per continuare il discorso, convinto di trovarla lì a braccia aperte, pronta ad accoglierlo. Invece, si era ritrovato in disparte, ad osservarla da lontano mentre faceva la smorfiosa con chiunque le capitasse a tiro, compreso quel superficiale, montato, Soichiro.

 

E aveva capito che forse aveva frainteso la curiosità che lo riguardava, nata nella collega.

 

Uno studio statistico. O biologico, tipo sull’esemplare più strano della troupe.

 

Ecco cosa aveva capito di essere per Mana. Ed ecco la necessità di offenderla alla prima occasione.

 

Ripensa alla loro discussione sulle rampe; così Sveva ha fatto da intermediario…

 

Sveva. Una ragazza molto più matura. Una donna in formato ridotto.

 

Quando l’aveva incontrata a casa sua, era stata una liberazione: l’unica persona che gli avesse mostrato un po’ do calore,oltre le solite spiritosaggini da quindicenni, contraddicendo un aspetto freddo e professionale…

 

L’ aveva costretta a sciogliersi con un abbraccio perché aveva troppo bisogno del suo affetto.

 

Era stato felice tra quelle braccia…

 

Sveva… Eppure non aveva esitato a “rapire” Mana sotto gli occhi di tutti, alla pista di pattinaggio, per il bisogno di essere circondato dal suo di abbraccio. Mana, che era il suo vero chiodo fisso.

 

E l’aveva baciata senza pensarci due volte, approfittando del copione; aveva sentito mugolii contrariati dalla ragazza, impossibilitata ad interrompere il momento perché sotto i riflettori del set.

 

Si guarda l’addome. L’aveva pagato un po’ caro quel bacio.

 

Però lo aveva ricambiato, nonostante l’avesse accompagnato a quella dura pena…

 

Il suo primo bacio. Così gli aveva detto sorridente.

 

E allora perché non lo aveva cercato tutta la giornata? Aveva sentito dire che le ragazze sono sempre innamoratissime del ragazzo a cui danno il primo bacio; lui stesso ne aveva avuta la prova quando gli era capitato di provarci agli appuntamenti con altre tipe nella stessa situazione: ma con loro doveva spegnere il cellulare per i troppi messaggi.

 

E lei, invece, era stata tutta la giornata beata, a provare la parte con gli amici, non preoccupandosi minimamente di lui.

 

Eppure neanche poche ore prima l’aveva ricambiato!

 

L’unica verità che aveva detto quella sera era stata un commento di fine discussione…”Chi la capisce è bravo…”

 

“E’ la verità”, gli urla continuamente il suo cervello.

 

Dove vuole arrivare?

 

Non è sicuro che valga la pena di scoprirlo. Dopotutto, Mana è solo una bambina…

 

Sveva invece non lo è. Ma non è neppure la persona che desidera…

 

Si chiede che cosa gli avrebbe risposto il colonnello Ikari, se si fosse confidato su una faccenda tanto personale.

 

Che idea stupida! Un uomo tanto importante non avrebbe avuto tempo da perdere per le confidenze di un ragazzino.

 

Però avevano parlato, quella sera stessa. E lo aveva ascoltato lamentarsi per il lavoro, per i pettegolezzi di cui era vittima…

 

Che figura aveva fatto a confidarsi su cose tanto infantili.

 

Si dà dell’idiota mentre si lascia cadere nuovamente sul letto. Nasconde il capo sotto al cuscino, come se questo potesse schermarlo da nuovi ricordi del suo atteggiamento stupido.

 

Riemerge con la convinzione che Shinji non l’abbia considerato un idiota, non è questa la sensazione che ha avuto mentre parlavano.

 

Anche se forse si sta illudendo che il colonnello gli riserverà altre attenzioni nei prossimi giorni: per lui è stato solo una compagnia, trovata all’ultimo momento, con cui dividere una cioccolata calda…

 

O forse no.

 

Quando ci rifletteva su, gli sembrava di ricordare una persona veramente interessata a quello che stava dicendo, nonostante fossero, con il senno di poi, una marea di stupidaggini.

 

Non può darsi una risposta, sa solo che sarebbe stato felice di ripetere l’incontro.

 

Lo spera. Con questo desiderio si addormenta, sospendendo i suoi tormenti sulle colleghe di lavoro…

 

 

Può dormire solo un paio d’ore. Alle sei arriva il signor Oda a svegliarlo, come ogni mattina.

 

Un’ora di tempo per prepararsi. Nonostante tutto, non sente la stanchezza sotto la doccia.

 

Scende nella sala pranzo principale, dove stanno servendo la colazione.

 

Quasi tutti gli attori sono già in sala trucco, ma lui può trattenersi quanto vuole: le sue sedute con Giulia sono le più brevi dello staff.

 

Gli altri tavoli sono occupati principalmente dai tecnici. Soichiro litiga con Matsuoka[*] al tavolo delle vivande:

il collaboratore vorrebbe staccarlo con la forza dal cibo con la scusa delle riprese, ma lui blatera qualcosa circa un orario diverso in cui ha l’incontro con le truccatrici e sulla possibilità di trattenersi a colazione quanto gli pare.

 

Lo considera un vero deficiente, una persona con cui si può solo scherzare.

 

Invece di salutarlo, cerca Sveva con lo sguardo, ma ricorda tardi che la ragazza è già sicuramente sul set.

Sorprende Mana salutare Hanako: anche la tedesca ha la fortuna di potersi trattenere in quella sala, visto che anche con lei Giulia ha poco da fare.

 

Incrocia il suo sguardo; è imbarazzato quando lei gli rivolge un sorriso in segno di saluto, prima di immergersi nella lettura di una rivista di moda.

 

E’ più bella ogni volta che la guarda…[**]

 

Note:

 

[*] Per la prima apparizione di Matsuoka, vedi capitolo”La tela di Aracne”

 

[**] Questo commento è volutamente ripetuto nel capitolo 18 in un contesto totalmente diverso…

 

 

 

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Capitolo 19
*** Ricordi indelebili ***


 

 

Capitolo 18- Ricordi indelebili

 

 Un corpo nudo sdraiato su un letto,le candide spalle rivolte verso il soffitto, l’immacolato lenzuolo ,adagiato sulle gambe,che scivola sempre più, lentamente, verso il pavimento in un’infinita carezza.

 

Shinji è già sveglio da un po’: la osserva seduto su una sedia lì accanto come un collezionista in procinto di comprare la tela più preziosa sul mercato,la scruta nei minimi particolari pur conoscendo a memoria quella pelle meravigliosa.

 

Una mano, oltre la sponda, nel vuoto; l’altra mano sul cuscino, accanto alla viso della giovane donna; una cascata di capelli corallo colpiti dal timido sole appena sorto, che sembra sia stato creato solo per baciare l’aggraziata figura.

 

E’ un rito che ripete quasi tutte le mattine, lotta con la stanchezza solo per poterla osservare di nascosto mentre dorme.

 

Abbandona la sedia e si appoggia cautamente sul letto, si avvicina al corpo desiderato con il solo intento di accarezzarlo gentilmente, stando attento a non svegliarla.

 

E’ più bella ogni volta che la guarda.

 

Ha la maliziosa abitudine di dormire nuda dopo aver fatto l’amore…

 

Ripetono sempre gli stessi amati, erotici gesti: esausti per le reciproche effusioni, prima di abbandonarsi ad un sonno senza sogni, fanno la doccia insieme… E’ eccitante toccarla sotto il getto d’acqua che la sfiora, lo è ancor di più stringerla nuda a sé prima di dormire, quando dice che è troppo stanca anche per indossare una camicia leggera.

 

E’ perfetta. Se credesse all’esistenza di Afrodite, la immaginerebbe sicuramente come quella ragazza.

 

Inizia a baciarle la schiena, delicatamente risale verso la nuca. Appoggia la testa sul cuscino, accanto alla sua, e continua a guardarla.

 

Quelli sono tra i momenti che ama di più, in cui può pensare soddisfatto “E’ mia” senza che lei lo prenda in giro, con quel suo fare da felina, per i suoi modi troppo romantici e gentili.

 

Asuka è la quintessenza dell’erotismo, la dolcezza è un aspetto che si fa sfuggire solo quando è sfinita: non ha mai completamente accettato che non sia un segno di debolezza e quando è pienamente cosciente cerca in tutti i modi di reprimere quella parte di sé.

Così anche Shinji è costretto a trattenere certe emozioni; ma non è un peso visto che in quei momenti, all’alba, può lasciarsi andare a tutti i pensieri sdolcinati che vuole senza che lei possa ribattere.

 

E poi Asuka ha anche un atteggiamento molto istintivo e la sua ragione non riesce a bloccare i sentimenti che prova nel momento stesso in cui li prova, nel bene e nel male; così, oltre a semplicistici quanto brevi attacchi d’ira, è capace anche di slanci di indescrivibile affetto, manifestazione di un amore puro e incondizionato.

 

Non riesce a credere che al mondo si possa desiderare altro oltre alla sua Asuka.

 

Le dà un bacio sulle labbra vellutate prima di alzarsi dal letto.Si dirige verso la porta; sta per andarsene quando si ricorda di un dettaglio e torna sui suoi passi.

 

Prende dalla tasca un biglietto, lo adagia accanto alla compagna.

 

Và via senza svegliarla, ma il rumore secco della porta che si chiude la smuove dal sonno.

 

Si guarda intorno, poi si lascia ricadere senza pensarci due volte; allunga una mano certa di trovare un foglietto di carta con una spiegazione…

 

“Buongiorno piccola mia,

non ho voluto disturbarti. Oggi non potrò essere con voi sul set, pensa tu a tutto. Non litigare con Misato e non essere troppo irascibile con i soldati!

Ti amo, Shinji”

 

“E così mi ha lasciato la patata bollente di Anno…”

 

Alle rampe di lancio, lo staff è già in agitazione; dopo una serie di comunicazioni di servizio delle truccatrici, de tipo ”Sveva, domani mattina al trucco alle sette: dobbiamo farti il ritocco, si vede la ricrescita bionda dei capelli!” e “Signorina Nakamura, non si strofini gli occhi o dovremo rifare tutto!”, iniziano le riprese.

 

Sveva è poco coinvolta oggi nonostante interpreti la First Children; deve girare poche scene con lo 01 sullo sfondo, saltate mentre giravano i primi episodi; l’hanno fasciata come una mummia e si sente terribilmente in imbarazzo.

Osserva l’ audacia di Mana, meno intimorita di lei dagli Eva per il suo incontro “notturno”, che si arrampica come una scalatrice sul braccio dello 02: sembra quasi ne sia la legittima proprietaria; anche Akira è a proprio agio, troppo forse e non riesce a calarsi nella parte dello sprovveduto: Soichiro e Genji lo prendono in giro senza pietà visto che è la prima volta che è così impreciso e distratto.

 

Hideaki è spazientito perché né Asuka né Shinji si sono fatti vivi; anche Misato sembra ignorare i motivi del ritardo.

 

Alle 10:30 passate arriva Asuka…

 

“Colonnello Langley.”

“Riposo. Dov’è Misato?”

“Il generale si è recato sul ponte di comando con la troupe televisiva e il regista, signore.”

“Bene. Capitano Yurikawa?”

“Si, signore.”

“Continui lei a controllare che tutto vada nel migliore dei modi.”

“Si, signore.”

 

“Asuka! Ma dove diavolo eri finita? E Shinji?”

“Buongiorno Misato. Sempre educata,eh?”

“Si, si, buongiorno colonnello. Posso avere una risposta? I vostri soldati erano nel caos!”

“Impossibile, visto che avevano già degli ordini da eseguire prestabiliti.”

“Ok, ero nel caos io. Il signor Anno mi ha tempestato di domande: sbaglio o il suo capo- tecnico vi aveva dato appuntamento alle 8?”

“Si, non ti scaldare. Dov’è?”

“Laggiù. Sta controllando le riprese dai monitor.”

“Funzionano ancora… Certo che questa struttura è formidabile. Il ponte di comando è identico a come lo abbiamo lasciato noi.”

“Non mi sembra il caso di fare del sentimentalismo.”

“Tu dovresti essere più emozionata di me: era questo il posto da cui ci comandavi a bacchetta.”

“Posso ancora farlo.”

“Sempre a tirare fuori i gradi quando non hai niente da utilizzare.”

“Come se non ti conoscessi. Se potessi, lo faresti tu per prima con me…”

 

 

“Asuka, ero in pensiero. Non ci avete avvisato del vostro ritardo.”

“Si…Ehm, un imprevisto.”

“Shinji?”

“Aveva un problema da risolvere.”

“Ah. Allora? Come vogliamo accordarci per il nostro incontro?”

“A che ora finite le riprese?”

“Se tutto và bene, per le 22 siamo fuori.”

“Allora alle 22:30 all’ex-appartamento di Misato. Voglio parlare senza orecchie ed occhi indiscreti in giro.”

“E sia. Ero sicuro che avreste scelto quel posto…”

 

Nel frattempo, Shinji ha continuato il giro del Geofront iniziato la notte precedente.

 

Vaga da ore. Ha provato un brivido inspiegabile entrando nella cella dove l’ hanno rinchiuso dopo i gesti di insubordinazione seguiti alla morte di Toji.

 

Toji: il suo ricordo era un tormento sempre attivo, una goccia cinese che lo inseguiva nei momenti più inverosimili…

 

 

Ben presto si era ritrovato davanti ad un’altra porta; sulla targhetta si legge a fatica “Comandante Gendo Ikari”:ai suoi occhi si offre la vista di quello studio freddo e distaccato e di quel soffitto che per anni lo ha inquietato con il suo messaggio trascendentale.

Si avvicina alla scrivania; nonostante sia sgombra di carte da anni, sembra che le sia stato impresso a fuoco il marchio dell’antico proprietario.

 

Quasi subito, perde l’usuale compostezza.

 

“Dopo 15 anni sono tornato. Te lo saresti mai aspettato, papà?”

 

PAUSA

 

“Lo so che puoi sentirmi, in qualunque posto tu sia adesso. Rispondi: te lo saresti aspettato? Non sono più il codardo di una volta. Non mi riconosceresti. Lo Shinji che conoscevi, il frutto che il tuo pessimo lavoro di genitore, è morto!”

 

PAUSA

 

“MI SENTI PAPA’?”

 

 

PAUSA

 

“No che non puoi. Non hai mai saputo ascoltarmi… Ho fatto di tutto per farmi notare da te,senza riuscirci che in poche miserabili occasioni. Avevi occhi solo per Ayanami, solo lei esisteva…SAI QUANTO MI SONO DANNATO PER LA GELOSIA CHE PROVAVO NEI SUOI CONFRONTI?”

 

PAUSA

 

“Hai commesso tanti delitti, ma i peggiori sono stati quelli morali nei nostri confronti. Mi hai sempre considerato un inetto ,una nullità! Ho faticato come nessuno per essere il migliore e non hai mai lodato i miei sforzi. Mi hai messo volutamente contro le mie compagne di squadra, in una competizione che non poteva condurci che alla distruzione. CI HAI USATI TUTTI!”

 

PAUSA

 

“Ancora oggi provo rimorso per Toji, provo rimorso per Ayanami, solo un miracolo mi ha risparmiato di commiserarmi tutta la vita anche per Asuka. Non voglio nemmeno pensare a cosa avrei fatto se gli agenti di sicurezza non l’avessero trovata in tempo quel giorno. SIAMO STATI DELLE CAVIE!”

 

 

Vorrebbe buttare tutto all’aria, ma non può permettersi che qualcuno lo sorprenda lì.

 

PAUSA

 

“Ero solo un ragazzino che desiderava l’attenzione di un padre assente, come potevo caricarmi delle sofferenze degli altri? Chi le immaginava le sofferenze degli altri… Credevo che al mondo ci fossimo solo io e i miei problemi… Quando ho capito che non potevo essere così egoista, Ayanami era già morta. MORTA CAPISCI! E Asuka, che aveva vissuto con me? ERA IN COMA DOPO AVER TENTATO IL SUICIDIO!”

 

PAUSA

 

“Non ti sembra abbastanza come responsabilità, papà? E’ tutta colpa tua… Se non sono stato un amico per Rei, né un confidente per Asuka…”

 

PAUSA

 

“Ma sono cambiato, papà! E sono diverso da te. Con Rei non ho potuto redimermi, ma con Asuka è stata tutta un’altra storia. L’ ho aiutata, papà. E l’ ho amata. E continuo a farlo oggi, oltre ogni immaginazione.Capisci il senso di queste parole? ALTRUISMO, AMORE! No, tu non puoi capire…”

 

Flashback

Parco Fuji- Ultima estate prima della morte di Yui Ikari

 

Il ricordo di un’area giochi per bambini; Shinji ha 4 anni: è su un’altalena, spinto da una compagna di giochi di qualche anno più vecchia che lo ha ribattezzato “il passatempo più carino del campeggio”.

 

Shinji è felice, si diverte a guardare il mondo dalla prospettiva diversa data dall’altezza; sul dondolo di fronte a lui distingue perfettamente le immagini dei suoi genitori, allegre e sorridenti, abbracciate in quel pomeriggio di agosto.

 

Un capitombolo; l’amichetta più grande è pur sempre una bambina e ha fatto cadere il piccolo Shinji, che, soccorso dalla madre, si lamenta più del dovuto per approfittare di quelle carezze rassicuranti.

 

Yui lo porta in braccio sul dondolo; lo fa sedere tra lei e il padre. Quest’ultimo imita la moglie, colmandolo di attenzioni, con uno sguardo tra il divertito e il preoccupato.

 

PRESENTE

 

Shinji è arrabbiato, ha gli occhi pieni di lacrime.

 

 

“Perché sei cambiato, papà?”

 

PAUSA

 

“Perché mi hai abbandonato?”

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** Affetti perduti ***


19- Affetti perduti

 

Sul set,più tardi..

 

“STOOOP! No, cambiamo. Ho deciso che non mi piace questo primo incontro tra Shinji e Rei, è troppo irreale supporre che una ragazza così ferita possa raggiungere con le sue gambe le rampe di lancio. Oda, chiama un paio di comparse, ragazze giovani. Poi, raggiungetemi dalle costumiste. Per voi, PAUSA.”

“Non voglio neppure provare ad immaginare che vuole fare con le ragazze carine…”

“Dai, Sveva un po’ di fiducia la devi accordare.”

“Non ci sei tu ad interpretare la mummia2, il ritorno!”

“Però io ho interpretato la giovane marmotta mezz’ora fa.”

“Eh?”

“Non ti ricordi? La parte in cui a Shinji ,dopo l’arrivo alla NERV, danno un manuale con le informazioni ufficiali, e lui cerca come un cretino anche le notizie riservate sull’Eva 01, come se fosse possibile che il reparto operativo le stampi a destra e a manca per renderle pubbliche…”

“E Ritsuko gli dice che è inutile cercare perché tanto non le troverà. Si, è vero che fai la parte di quello un po’ tonto.”

“Si dice ingenuo, secondo Hideaki.”

“Ingenuo? Mah… Piuttosto, com’è che tu e Mana siete così tranquilli a recitare con queste “cose”?”

“Le abbiamo viste in anteprima ieri sera.”

“Dai, racconta…”

 

Akira descrive la situazione nei minimi particolari e non fa mistero neppure delle rivelazioni di Mana; Sveva è contenta del chiarimento, ma i suoi sorrisi al collega di lavoro vengono come al solito MONITORATI da una nota tedesca…

 

“Hanako?”

“…”

“Hanako?”

“Che c’è?”

“Eri in contemplazione?”

“E troppo bella l’unità 01. Ci pensi mai a come deve essere stato eccitante pilotare un macchina come questa?”

“Me lo chiedo da quando sono nata. Non dimenticare che in Germania viviamo con il mito dello 02; non sai quanto mi secchi non aver ancora incontrato la Signora Langley. Devo assolutamente conoscerla. Così poi potrò far morire d’invidia mia sorella!”

“Che altruismo.”

“E dai, scherzo. Però voglio conoscere Asuka; ho sentito dire da alcuni soldati che è arrivata e che si trova sull’ ex-ponte di comando. Credo che ci stia guardando mentre registriamo.”

“Peccato che io sia qui solo come spettatrice. Avrei voluto dimostrare anch’io le mie doti di attrice.”

“Ti rifarai quando vedrà la serie.”

“Già. Mmm… Che volevi prima?”

“Ah, si. Guarda laggiù.”

“Che devo guardare?”

“Sveva ed Akira. Secondo te non sono una bella coppia?”

“Prego?”

“Ti ho chiesto se secondo te Sveva ed Akira sono una bella coppia.”

“Avevo capito anche prima, ma il fatto è che non capisco il senso della domanda.”

“Beh..Sembrano così in confidenza… E non hanno mai litigato.”

“Secondo me è perché sono buoni amici.”

“…”

“Vedi: se Sveva avesse avuto un reale interesse per Akira, si sarebbe comportata fin dall’inizio con molto imbarazzo. Credimi, io la conosco da prima di te e ti assicuro che è molto infantile su queste cose. Quando è arrivata, le piaceva un suo compagno della compagnia di ballo; il ragazzo l’ ha chiamata tutti i giorni per le prime due settimane, poi ha smesso perché lei faceva passare il tempo al telefono restando in silenzio. L’ ha perso perché l’imbarazzo le impediva di dialogare, quindi mi sembra improbabile che…”

“Ma i miei dubbi riguardano soprattutto lui.”

“Svegliati, bambina: ha baciato te, non Sveva.”

“Avrebbe baciato anche King Kong, se fosse stato nel copione. Lui fa l’attore…”

“Mana, Hideaki ha cronometrato il vostro bacio: anche tagliato, resta uno dei baci più lunghi della storia della televisione[*]! E meno male che c’era gente intorno.”

“E con questo?”

“Io mi gioco un occhio della testa che gli piaci e che il bacio era una provocazione per tastare la tua reazione.”

“Chissà che penserà, allora!”

“Non saprei… Non capisci neppure tu cosa vuoi da Akira, dubito che lui abbia idee più chiare; in effetti, ora che ci penso, anch’io non ho ancora capito se ti piace o semplicemente non riesci ad ammettere che qualcuno nel raggio di 100 km non ti trovi la ragazza più carina e quindi sia interessato ad un’altra…”

“Pensi che la mia sia solo una competizione tra donne?”

“No, diciamo che sospendo l’udienza per deliberare… No, scherzo; ma dimmi sinceramente: che provi per lui?”

“Beh, mi piace. Devo ammettere che è molto carino.”

“Niente di più?”

“Hanako-chan , non sono sicura di niente. Ho solo 14 anni, che posso capire di sentimenti e questioni amorose?”

 

Sul ponte di comando.

 

“Incredibile riuscire a monitorare in questo modo il set.”

“Vede Asuka, i sistemi erano ancora operativi, così abbiamo pensato di sfruttarli. Cambiando argomento: quando potrò presentarvi al cast ufficialmente?”

“Beh, ci sono una marea di impegni e programmi da rispettare. Una di queste sere, al residence, potreste organizzare una cena nella sala principale con cast e operatori.”

“Allora do il via libero per l’incontro. Si è fatto tardi, ma dove è finito Oda?”

 

Magicamente, come se avesse risposto al suo richiamo, Oda compare con alcune belle ragazze al seguito. Insieme ad Hideaki si recano dalle costumiste…

 

“Infermiere? E’ ridicolo?”

“Ma dai Sveva, è solo per rispondere ad un certo tipo di iconografia cinematografica.”

“Senti Hideaki, lo so perfettamente che l’episodio pilota vuole ricordare i telefilm anni ’70, però io non ci sto a fare questa scena madre sulla barella!”

“Sveva non fare i capricci!”

 

La ragazza fugge, cercando di fare arrabbiare il regista per divertire la troupe: sorprende tutti, visto che di solito è fredda e professionale, ma nessuno può fare a meno di seguire la scena divertito; Hideaki la insegue dannandola e ricordandole che Mana in mattinata è stata più sfortunata di lei a dover fare l’equilibrista sull’Evangelion, eppure non si è lamentata. Ottiene smorfie e prese in giro. Mentre anche Oda, Matsuoka e tutti gli operatori liberi, inseguono la coppia e tutti gli attori se la spassano, Asuka e Misato osservano dai monitor la scenetta…

 

“Non sembra neppure il Geofront…”

“Non era la struttura ad essere triste, eravamo noi a renderla tale.”

“Amara scoperta. Devo chiederti un favore Asuka: potresti occuparti tu di tutto qui alla base. Lascio il comando della mia truppa ad uno dei mie capitani, ma vorrei che tu fossi il suo punto di riferimento…”

“Perché? Tu dove vai?”

“Vorrei visitare la tomba di Roji.Volevo rimandare ad un altro momento,ma ho saputo che il vecchio cimitero ha degli orari molto limitanti. D’altra parte, non vive quasi nessuno qui intorno nel raggio di chilometri; poi, da quando abbiamo isolato la zona, ci sono ancora meno motivi per prolungare l’orario di visita.”

“Kaji… Ci pensi mai a quanti di noi sono sepolti in quel cimitero? La NERV è stata una maledizione! Kaji, Toji, Rei sono morti durante la lotta: io credevo che tutti gli altri sarebbero stati risparmiati, invece la sorte ha perseguitato molti di noi anche dopo!”

“Non solo la sorte…”

“Perdonami, non volevo riaprire vecchie ferite. Ti riferisci a Ritsuko, vero?”

“Quando ho saputo del suo suicidio in carcere[**], volevo morire anch’io. Ma che si poteva pretendere da lei? E’ diventata il capro espiatorio dell’organizzazione dopo la fuga del Comandante; c’era bisogno di immolare qualche vittima per seppellire i tentativi della SEELE di rovesciare il Consiglio di Sicurezza, e lei era l’ideale. Era sempre il responsabile del Progetto Evangelion, un pesce piccolo, ma sufficiente a calmare un po’ le acque.”

“E quel grave fatto ha trascinato anche Maya nella tomba.”

“Era la persona più legata a Ritsuko ed era anche molto fragile in quel periodo, non poteva reggere neppure lei…”

“Và pure Misato, resto io qui. Solo una cortesia: se incontri Shinji, digli che deve raggiungermi assolutamente entro le 22:30 al vecchio appartamento. Dobbiamo incontrare Hideaki.”

“Avevi detto di non sapere dove si trovasse.”

“Sento che è lì, si è sicuramente recato sulla tomba di Yui.”

“Le spoglie mortali della prima vittima… Ok, Asuka. Lo troverò e gli riferirò il messaggio. Mi raccomando per stasera: siate esaurienti per quanto potete riguardo al passato, ma non lasciatevi sfuggire una sola parola sui progetti futuri.”

“Perché la nostra è una croce che dovremo portare per sempre?”

 

Misato non risponde alla domanda della giovane donna; si limita a salutarla con un cenno del capo prima di lasciare la sala.

 

Controlla un ultima volta il lavoro dei soldati, poi si reca alla sua auto e parte in tutta velocità alla volta del piccolo cimitero fuori la città fantasma.

 

Non ha con sé neppure un fiore da riporre sulla tomba dell’amato; la guarda, ma non ha più lacrime da versare. Sa che un’intera vita non basterà a farle dimenticare il suo dolore per quella perdita.

Resta in silenzio per molto tempo, a contemplare la pietra con quell’incisione di morte: le viene il dubbio di aver sprecato la sua esistenza; si è lasciata sfuggire tra le dita l’occasione di toccare con mano la vera felicità.

Finalmente sopraggiunge il pianto, che credeva esaurito: copioso e rumoroso; presa da un senso di vergogna al pensiero che qualcuno possa vederla ridotta in quello stato, si allontana precipitosamente, salvo poi chiedersi: a chi dovrei nascondere il mio dolore?

 

Vaga tra le lapidi, smarrita e angosciata per qualche istante.

 

Poi ricorda le parole di Asuka e inizia a cercare Shinji in quel posto desolato; passa accanto alle tombe delle amiche, dei giovani piloti: ha per loro parecchi minuti di preghiera.

 

Infine trova l’uomo che un tempo aveva considerato un figlio, davanti al ricordo della sua vera madre; ne è quasi gelosa, visto che si vede sottrarre l’unico legame di quel tipo che abbia mai avuto. Ha volontariamente deciso di non partorire il frutto di una relazione di convenienza, quella con Makoto, 10 anni prima e da allora è stata attenta ad evitare ogni possibile gravidanza. A 43 anni si ritrova ad invidiare una donna che non ha potuto godere dell’affetto del suo bambino.

 

Cerca di guardare l’uomo in viso, per scrutare le sue emozioni, e con sorpresa nota tratti distesi e sereni; ricorda il giorno in cui era spaventato per l’incontro con suo padre nel giorno dell’anniversario della morte di Yui e ricorda tutto il discorsetto che gli aveva fatto per tranquillizzarlo, cercando di sembrare naturale e spontanea, mentre aveva studiato attentamente ogni gesto ed ogni parola.

 

D’altra parte, era vero quello che sosteneva Asuka all’epoca: il suo atteggiamento, il suo modo di vivere, ogni parola aveva il gusto dell’artefatto, tutto di Misato Katsuragi era sempre stato forzato e mirato a raggiungere uno scopo… Anche raggiungere il cuore di Shinji era stato considerato inizialmente come un obiettivo da perseguire per realizzare meglio il suo lavoro: quanta pena le aveva procurato scoprire di amarlo come uno di famiglia davvero e quanto aveva faticato per riconquistarsi la sua fiducia dopo averlo spaventato con un’ ostinata e falsa compostezza di fronte alle tragedie dell’ultimo periodo della lotta.

 

Quanto aveva sofferto, credendo di aver perso il suo ultimo legame affettivo; e come aveva gioito, quando il loro rapporto si era finalmente assestato sull’onda della sincerità… Era durato troppo poco, considerando la sua scelta di seguire Asuka a Berlino: non si era mai sentita così sola, come il giorno della partenza in aeroporto.

Eppure, era stato anche un giorno pieno di speranze e felicità: speranze per la guarigione e la ripresa totale a cui cercava di andare incontro la rossa, felicità perché finalmente i suoi bambini avevano una strada da seguire e l’avrebbero percorsa insieme.

Aveva pensato che questi sono i sentimenti che una madre prova quando i figli crescono e la lasciano per vivere la propria indipendenza, e ne aveva gioito, forse sapendo che quelli sarebbero stati per sempre gli unici figli a cui avrebbe avuto diritto.

 

Perché amava anche Asuka in quel modo, solo che non l’aveva capito fino a quando non l’aveva vista allontanarsi oltre il vetro dell’aeroporto.

 

Solo che con Asuka i rapporti erano sempre stati più difficili che con Shinji: erano troppo dannatamente simili e quindi lei non poteva fingere di essere diversa come aveva fatto per mesi con il ragazzo.

 

Per questo preferiva il third: perché non la conosceva così bene da smascherarla. Una motivazione egoistica, come al solito.

 

Ma, almeno alla fine, si era redenta: ora viveva il suo rapporto con i ragazzi con sincerità.

Purtroppo ancora mentiva a se stessa e agli altri nella vita sentimentale: certe abitudini sono dure a morire.

 

“Credo di non averla ancora perdonata, nonostante la ami follemente.”

 

L’uomo ha finalmente notato la sua presenza, le rivolge la parola senza guardarla negli occhi.

 

“Shinji…”

“Non posso fare meno di pensare che tutto è partito dai suoi studi; se lei non avesse lavorato alla realizzazione degli Eva, forse le nostre vite sarebbero state diverse.”

“Sai perfettamente che saremmo tutti morti, se non ci fossero stati gli Eva. Era tutto scritto.”

“Forse non riesco semplicemente ad accettare che lei sia morta per il suo lavoro.”

“E’ successo anche a Kyoko Zeppelin e a Naoko Akagi.”

“So che è egoista dire una cosa del genere, ma la verità è che la morte di mia madre mi interessa più delle morti delle madri altrui. Non sono mai riuscito a credere nel mal comune… Da sollievo condividere il proprio dolore con qualcuno che ha avuto la stessa esperienza, ma ciò non modifica il fatto che ho provato sulla mia pelle l’esperienza dell’abbandono. Mia madre è morta, mio padre mi ha buttato via come uno straccio vecchio. Cambia davvero qualcosa sapere che non sono il solo al mondo a cui è successo, secondo te?”

“Forse no.”

“Non posso fare a meno di pensare che la mia vita sarebbe stata diversa se mia madre non si fosse occupata proprio di questo lavoro. Se lei non fosse morta in quel modo, anche mio padre non mi avrebbe odiato.”

“Non ti fa bene stare in questo posto; perché non andiamo via? Andiamo a fare un giro nella zona panoramica, come ai vecchi tempi e parliamo con più calma. Ti và?”

“…”

“Shinji?”

“…”

“…”

 

“Ora possiamo andare.”

 

Accarezza la lapide, prima di seguire l’ex-tutrice fuori dal cimitero.

 

“Ah, prima che mi dimentichi, tua moglie mi ha chiesto di riferirti una cosa…”

 

 

NOTE:

 

[*] Non ricordo su quale sito straniero, ho letto questa simpatica notizia: il bacio tra Asuka e Shinji dell’episodio 15 è tra i baci più lunghi della storia degli anime-cartoon!

Dura ben 31 secondi! Una roba da guinness dei primati considerando che, a detta dei LRS, è un bacio dato solo perché Asuka voleva fare un dispetto a Kaji(di che tipo non si è ancora capito, considerando che non gli dice niente dell’accaduto per cercare di farlo ingelosire) o per imparare a baciare (anche questo non è specificato, mi pare, ma è solo una deduzione degli spettatori, che oltretutto risulta sbagliata alla luce dell’episodio 22, in cui si vede il vero stato d’animo della tedesca[avete fatto caso che la battuta “Non mi abbracci neppure!” è detta sulla sequenza del bacio?Allora, mi sembra chiaro che la provocazione del bacio è solo la scusa per creare un contatto con Shinji[come quando si infila nel suo futon, dopo essersi disperata dietro la porta della camera di Misato –episodio 9 + sequenza episodio 22-], nata dalla necessità di un conforto fisico e psicologico che, chissà perché, Asuka pensa che solo lui le possa dare(tanto per essere chiari: quando Shinji la aiuta –episodio 10-, gli è grata; nell’episodio 11, gli ricambia il favore perchè non può ammettere di non bastare a se stessa e secondo me è una prova dell’interessamento di Shinji ad Asuka il fatto che, quando Rei si propone per la difesa, il ragazzo non dice niente, mentre quando Asuka si impone per avere quel ruolo e difendere lo 01, Shinji cerca di distoglierla dall’intento con una battuta tipo:”Ma è pericoloso!”DOMANDA PERSONALE: non era pericoloso anche per REI? A voi il giudizio…; tornando ad Asuka, quando Rei l’aiuta –episodio 22- entra in crisi [in effetti, in tutta la serie, accetta solo l’aiuto di Shinji prima di ostinarsi nella sua politica autodistruttiva del BASTO A ME STESSA]; in più, sempre nell’episodio 22, finisce il suo sfogo nell’ultima scena dichiarando di odiare sopra ogni altra cosa proprio Shinji, che guarda caso, stavolta non ha disobbedito agli ordini per salvarla…

Perché poi non sia intervenuto, è un’altra storia: secondo me,o perché si è fidato del padre che sembrava molto convinto del fatto suo, tant’è che, pur non fregandosene niente della Second come in tutta la serie, sacrifica la Lancia di Longino durante la battaglia, o perché una cosa è disobbedire a Misato[episodio 10] altra cosa è disobbedire a Gendo, nei cui confronti Shinji si rivela spesso vigliacco].

In più, a me risulta evidentissimo che la rossa abbia una cotta per lui e che non la sappia gestire: in fondo, tutti i suoi dispetti, non vi sembrano, al di là della pure evidentissima gelosia causata dalla sua necessità di essere al centro dell’attenzione in nome di una gigantesca e nascosta insicurezza, gli approcci sentimentali tipici dei ragazzini immaturi? Sul tipo del bambino delle elementari che tira le trecce alla bambina che gli piace: Asuka vuole attirare l’attenzione di tutti, ma in particolare quella di Shinji (sempre nell’episodio 22, ascoltate bene cosa dice dopo aver preso in giro Shinji con cattiveria quando squilla il telefono e lei non vuole rispondere perché crede che sia Kaji per Misato); lo so che questa è un’affermazione riduttiva, me è di certo il primo e più superficiale gradino da cui partire per l’analisi del rapporto tra questi due strani soggetti!

La lunghezza del bacio risulta interessante anche per altri motivi:

1)       Gli LRS non considerano che , se Asuka è colei che lo propone, Shinji è colui che lo accetta!

Si dice che lo faccia per dimostrare che è un uomo( eppure non mi sembra che questa sia mai stata una sua preoccupazione) o perché è impossibile che un ragazzo si tiri indietro di fronte ad una proposta del genere (ma stiamo parlando di quell’ ingenuotto di Shinji Ikari, che nell’episodio 8 non si rende conto delle allusioni erotiche che Kaji fa su Misato!), il che mi porta ad una domanda: se sono questi i suoi motivi, perché aveva già cercato di baciarla 6 episodi prima nonostante la già citata ingenuità?

Un semplice fatto ormonale? E perché non gli è venuto lo stesso istinto quando ha addirittura toccato il seno di Rei, senza considerare che lei era pure sdraiata sotto di lui NUDA?

E perché rischiare di morire ucciso dalla rossa, di cui già si era abbondantemente capito il temperamento, cercando di baciarla nel sonno e non aspettare invece una nuova occasione con la più remissiva REI? Perché da un punto di vista sentimentale gli piace Asuka e non Rei, ecco il motivo!

In fondo, negli episodi che precedono l’arrivo di Asuka, il rapporto Rei-Shinji è messo in evidenza solo nella puntata 5 e nella 6; poi arriva Asuka e Shinji si dimentica dell’esistenza di Rei fino all’episodio 15 in cui le dice:”Strizzi gli stracci come una mamma…” Bello! Molto romantico! Io dico sempre al mio ragazzo:”Lavi il vetro della macchina come un papà.” E’ il complimento migliore da fare alla persona che si ama… :-p

Fermo restando che secondo me Shinji non è in grado di amare nessuno VERAMENTE, a causa dei suoi problemi irrisolti… Però gli piace Asuka, come la girate e come la voltate.

2)       Se è vero , come sostengono gli LRS, che Shinji bacia Asuka solo per i motivi sopra elencati, perché rischia di morire soffocato durante il bacio in apnea e non si stacca se non dopo 31 LUNGHISSIMI SECONDI? Poteva fermarsi una volta mancato il respiro, invece prosegue fino a diventare cianotico! Gli faceva proprio schifo quel bacio , eh? ^.^

3)       I baci di Misato e Kaji degli episodi 9 e 15 durano rispettivamente 20 e 22 secondi: e quei due sono adulti che hanno convissuto…e nessuno si sogna di mettere in dubbio che costituiscano una coppia, nonostante tutto…

 

Mi sembrano prove del fatto che uno dei baci più lunghi degli anime (se non il più lungo, visto che il sito lo paragonava al bacio più lungo della storia del cinema) ,non sia frutto del caso.

 

31 secondi su 20 minuti e 33 secondi complessivi dell’episodio: giudicate voi!

 

P.S. Però a me piace più il bacio mancato dell’episodio 9: in fondo la cosa su cui più si accaniscono LAS e LRS è la domanda:”Ma a Shinji quale piace tra le due?” e quindi non contano gli approcci di Asuka o di Rei, ma quelli di Shinji: il suo tentativo del futon è il caso più eclatante ^.^ Anche se si dovrebbero tenere a mente tutte le battute(anche brevi), le inquadrature (anche flash!), i momenti di imbarazzo… e sono tanti e tanti pure questi indizi.

 

[**] Per il futuro, tenete a mente la vicenda di Ritsuko, che serve per il seguito della fic…

 

 

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Capitolo 21
*** Foto rubate ***


Capitolo 20-Foto rubate

 

Asuka decide di recarsi all’appartamento dove aveva abitato con Misato e Shinji con un certo anticipo rispetto all’ora dell’appuntamento con Hideaki.

 

Non vi aveva più messo piede dopo quell’ultimo, terribile litigio con Shinji, in cui aveva appreso che Roji Kaji era passato a miglior vita.

Non aveva più ripensato all’episodio; dopotutto Misato aveva già ottenuto il trasferimento a Tokyo2 quando lei era uscita dal coma e i suoi coinquilini avevano già provveduto al trasloco.

 

Ma, ora che è qui, non riesce a togliersi dalle orecchie quella voce, la voce del ragazzo che poi ha sposato; ricorda un enfasi cattiva, un sadico gusto nel riferirle la tragica notizia, come se Shinji avesse atteso mesi di trovare qualcosa che potesse ferirla profondamente e avesse gioito nel vederla scappare in lacrime, nonostante fosse legato quanto lei al signor Kaji.

 

Nonostante abbia espiato abbondantemente quel momento di cattiveria, trasformandosi nel migliore amico che una persona possa desiderare, sempre presente, attento alle sue necessità, disposto a parare tutte le sue crisi, Asuka riesce a fatica a sopprimere una riflessione: era stata colpa sua se lei aveva tentato il suicidio, del suo modo odioso e maligno di riferirle l’accaduto, a lei che era già così fragile emotivamente.

 

C’era stato un momento di feeling, dopo le prime scaramucce seguite al suo arrivo in Giappone, in cui erano stati un ottima squadra: avevano affidato a loro due numerose battaglie contro gli Angeli,lasciando spesso Rei in copertura.

Ma non era durato, a causa di un’assurda competizione innescata dal Comandante Ikari : Shinji si era impegnato per superare Rei, Rei per superare Asuka, Asuka per superare Shinji; con la conclusione di ottenere un fallimento su tutta la linea per Asuka, una missione suicida per Rei, sensi di colpa su sensi di colpa per Shinji.

 

Solo in Germania Asuka aveva scoperto i reali motivi che avevano spinto Shinji ad essere estraniato dalla squadra durante le ultime battaglie, per concentrarsi solo su se stesso e sul miglioramento della sua abilità di pilota: cercare di riappropriarsi dell’affetto del padre, a costo di calpestare le sue compagne con una gelida indifferenza.

 

Lo aveva capito. E lo aveva perdonato.

 

Ma il ritorno in quella casa le riapre ferite vecchie, si copre le orecchie con le mani per cercare di scappare al suono di quel passato litigio.

Ricorda poco dei giorni successivi, non ricorda per niente il suo ricovero in ospedale.

Ma ricorda tutta quella discussione, parola per parola…

 

“Come devo dirtelo? IL SIGNOR KAJI NON C’E’ PIU’!”

 

E lei era scappata…

 

Sente riaffiorare un antico rancore , nonostante siano passati gli anni e il loro rapporto sia radicalmente mutato.

 

Finalmente la voce le da una tregua; le viene in mente un particolare.

 

Non aveva più avuto modo di recuperare un oggetto, nascosto in quella casa, nel doppio fondo che aveva creato in un armadietto nella sua stanza.

 

Si chiede se ci sia ancora…

 

Si dirige meccanicamente verso la sua stanza e la tristezza l’assale nel ritrovarla arredata come lei l’aveva lasciata.

 

Non è in grado di dire se i mobili siano gli stessi o siano stati portati durante la produzione, in un tentativo di ricostruzione, che se avesse avuto luogo, sarebbe stato perfetto.

 

Per scoprirlo, và all’armadietto. Toglie il primo cassetto, poi cerca di rimuovere una tavoletta di compensato che è alla base della cavità che si è creata.

 

Si toglie…

 

E’ proprio il suo armadietto. Recupera l’oggetto smarrito.

Un piccolo album di fotografie, di quelli tascabili che si comprano nelle cartolerie a prezzi esorbitanti perché sono di qualche marca idiota e poi sono inutilizzabili perché non contengono nemmeno gli scatti di un rullino intero.

 

Lo apre.

 

Le prime due foto la raffigurano bambina con sua madre Kyoko; sono ingiallite, vecchie, ma lasciano intatta la bellezza della donna.

 

Resta qualche minuto ad osservarle.Che male fa rendersi conto del fatto che si è sofferto inutilmente da bambini, visto che da adulta aveva compreso quanto Kyoko fosse una pessima madre già prima di impazzire. Ma era pur sempre sua madre.

 

Le successive quattro sono scatti rubati alla donna durante la sua giovinezza: al mare, ad una serata con gli amici, al suo ventesimo compleanno, alla sua festa di fidanzamento.Si sorprende a pensare che forse Kyoko era solo il bellissimo involucro di una madre che non c’era mai stata.

 

Poi ci sono alcune delle foto che Kensuke e Toji le avevano scattato al suo ingresso ufficiale alla scuola media statale di Neo-Tokyo3; Asuka ride quando le torna in mente che i due le avevano vendute a prezzi esorbitanti ai tanti ragazzi che le morivano dietro in classe. Eppure quando li aveva colti in fragrante, durante il loro commercio, li aveva sgridati e picchiati mentre sequestrava le poche riprese invendute e mentre bruciava i negativi sotto i severi occhi di Hikari.

 

Le torna in mente Toji; se Shinji era stata la persona maggiormente addolorata dalla sua scomparsa, anche lei lo aveva pianto.

Ancora oggi non sa dire se, oltre ad una sincera commozione, avesse pianto anche perché si materializzava la possibilità di morire in battaglia per i piloti degli Evangelion.

E forse un altro motivo era stato proprio il dolore che era certa stesse uccidendo Shinji: le viene in mente che aveva cercato in tutti i modi di eludere le sue domande circa l’identità del quarto soggetto selezionato, per non essere lei la messaggera della cattiva notizia, a volte anche trattandolo più freddamente del solito o cercando a tutti i costi il litigio pur di cambiare argomento.

 

 

Le ultime foto: la festa per la promozione di Misato a Maggiore.

Kensuke aveva avuto l’idea del party e lei, pur non volendogli dare soddisfazione, aveva aderito con entusiasmo.

 

Aveva fatto e si era fatta fare decine di scatti quella sera, ma aveva finito per regalarne buona parte a tutti gli invitati, lasciandone per sé solo pochi,buffi esemplari.

 

Toji e Kensuke che si contendono una fetta di torta con Shinji che li guarda perplesso; Misato mezza ubriaca, seduta a terra dopo aver inciampato nel divano; lei e Hikari, abbracciate e sorridenti; lei, Misato e Shinji che discutono davanti al tabellone dei turni di pulizie, litigando per dividersi i compiti del dopofesta; lei e Shinji davanti al tavolo della cucina,perplessi a causa di Toji sullo sfondo che li prende in giro.

 

E poi quell’ultima foto, scattata a scuola durante la festa dello sport.

Lei, Shinji e Rei,inginocchiati sul prato vicino al campo di baseball; lei è al centro, sorridente, e abbraccia gli altri due. Shinji ha l’espressione serena; Rei è imperscrutabile.

 

Rei…

 

Perché aveva voluto che Hikari scattasse quella foto?

 

Era la sua prima settimana di scuola, ma già il rapporto con Rei si prospettava difficile. Era rimasto negli annali il suo tentativo di approccio per far nascere una conveniente amicizia, così come storica era stata la sua risposta.

 

“Se me lo ordineranno, lo farò”

 

Lei l’aveva guardata stupita e l’aveva giudicata strana. In seguito, sarebbe arrivata quasi ad odiarla per quel suo atteggiamento meccanico e servizievole.

 

Con Shinji i rapporti erano stati più distesi fin dall’inizio, ma giudicava anche il ragazzo troppo passivo per i suoi gusti.Lo aveva un po’ rivalutato in seguito, con la convivenza forzata, quando aveva notato una certa caparbietà, così simile alla sua nonostante le apparenze, durante l’allenamento sincronizzato. Ma era successo tutto successivamente rispetto al giorno della foto.

 

E allora? Qual era il motivo di quello scatto?

 

Non riesce a ricordarlo…

 

Però fa un certo effetto rivederlo.

 

Forse era stato un tentativo inconscio di inserirsi nella squadra che mostrava ogni giorno di detestare, o un modo per inserirsi nel legame che si era già creato tra Rei e Shinji a causa delle battaglie combattute insieme prima del suo arrivo…

 

Non ricorda…

 

Dà un ultima occhiata rapida all’album, prima di buttarlo in borsa.

 

Giusto prima che arrivi Shinji.

 

“Hai lasciato la porta d’ingresso aperta.”

“Non lo avevo notato. Hai incontrato Misato, vedo.”

“Già.”

“Come al solito mi tieni all’oscuro dei tuoi spostamenti.”

“Prometto di raccontarti tutto dopo.”

 

Abbraccia la moglie, che affonda il viso nel suo petto, per lasciar tornare giù, nell’inconscio, quell’insano rancore che aveva provato nei suoi confronti rientrando in quell’ambiente saturo di ricordi.

 

 

Nota:

Con questo capitolo “Yume no naka e” vi saluta fino a dopo il 20 marzo (se non oltre) a causa di numerosi impegni dell’autrice. Ci vediamo a fine mese!

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Capitolo 22
*** Pausa ***


Con il capitolo 20 "Yume no naka e " và in pausa forzata: ho molti impegni fino al 20 marzo e non ho più capitoli già scritti da caricare( ma ho già tutta la storia in mente, niente paura!). A causa di un disguido tecnico, il caricamento dei nuovi capitoli non sempre viene sottolineato dal sito : spero che voi riusciate a visualizzarli. Fatemi sapere se li avete letti e cosa ne pensate. Aspetto le e-mail e le recensioni con i vostri commenti. Un bacione grandissimo a tutti, Ilaria.

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