That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}

di in venere veritas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Promessa ***
Capitolo 2: *** Patto ***
Capitolo 3: *** Welcome to Trancy's House ***
Capitolo 4: *** Cena ***
Capitolo 5: *** Mostro ***
Capitolo 6: *** Sensi di colpa? ***
Capitolo 7: *** Nicole ***
Capitolo 8: *** Lacrime di gioia ***
Capitolo 9: *** Addio ***
Capitolo 10: *** Accordo ***
Capitolo 11: *** Cancellato ***
Capitolo 12: *** Incontro ***
Capitolo 13: *** Verità ***
Capitolo 14: *** Rebel Love Song ***
Capitolo 15: *** è stato un brutto sogno vero? ***
Capitolo 16: *** Koishiteru ***



Capitolo 1
*** Promessa ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R }

Promessa

La sala era illuminata dal lampadario d’orato ed era stata addobbata a festa per l’occasione.

L’enorme folla di invitati si divideva tra persone che danzavano, persone che restavano ai lati seduti o in piedi a guardare la gente che ballava, e le persone vicino ai tavoli dove vi erano vivande di ogni tipo. Nella sala la musica governava, ma non abbastanza da non permettere di far annunciare ad un maggiordomo qualsiasi gli arrivati.

<< la famiglia Angel >>, annunciò.

La famiglia Angel entrò nella sala luminosa piano, perché vennero fermati da amici dei genitori.

Quella famiglia era composta da: un padre, una madre, e una ragazza… Kristal Angel.

<< Kristal! Kristal! >>, si sentì chiamare.

La ragazza venne raggiunta dalle sue amiche, Giulia e Marzia.

<< ciao ragazze! >>

Le tre di abbracciarono in segno di saluto.

<< credevamo che oramai non saresti più venuta! >>, disse Marzia con un finto rimprovero.

<< già! Per farti perdonare di questo, dovrai essere molto convincente >>, continuò Giulia facendo segno di sì con la testa.

<< e cosa dovrei fare? >>

<< devi… >>, iniziò a dire Giulia, poi partì la loro canzone preferita.

<< concederci questo ballo >>, dissero in coro e sfoderando un ampio sorriso.

Kristal non ebbe neanche il tempo di acconsentire che entrambe la presero ognuna per un braccio e la trascinarono sulla pista.

Le tre ragazze si presero per mano e incominciarono a volteggiare in mezzo alla pista, e alle loro risate.

La musica finì e la melodia cambiò, un valzer.

Le tre di diressero verso i lati per vedere le coppie di tutte le età cimentarsi in quella danza, ma quando Kristal si trovò a metà strada, una mano sconosciuta le blocco il braccio.

Lei si girò verso quella figura, e si ritrovò faccia a faccia ad un biondino con gli occhi color del cielo, che le rivolse un sorriso.

<< posso avere questo ballo? >>, le chiese lui.

Kristal era di nuovo in mezzo alla pista da ballo a danzare, ma stavolta tra le braccia di un ragazzo quasi-del tutto sconosciuto.

<< io non le ho detto: sì conte Trancy>>, disse poi lei.

<< non mi ha detto neppure no, però >>, disse lui sorridendo.

Lei abbassò leggermente lo sguardo, e dopo un po’ incominciò a sentirsi a disagio tra le sue braccia.

Non le piaceva quel contatto, era così innaturale.

Alois continuava a tenerla stretta contro il suo petto, e guardandola negli occhi sentiva l’agitazione dentro il suo corpo stretto in quell’abito candido.

<< è un po’agitata mia cara? >>, chiese Alois con un mezzo sorriso.

Kristal sbarrò leggermente gli occhi. << cosa le fa pensare questo? >>

<< sento… >>, iniziò a dire, poi si portò la mano di lei alle labbra. << il nervosismo scorrere nelle sue vene… lady >>, finì baciandole le dita e socchiudendo leggermente gli occhi.

Kristal ritirò la sua mano << la smetta, so quello che dicono di lei, Conte Trancy >>

Alois la guardò con fare non molto amichevole. << e che cosa direbbero di me? >>

<< che lei è solamente un viziato, infantile e sfacciato ragazzino >>

Alois fece una lieve risata << ritiene che possa essere una persona del genere dopo che l’ho invitata a ballare? >>

Kristal non riuscì a trovare risposta.

<< lei è davvero una persona ingenua Lady Kristal, crede davvero in quelle cose? >>

Kristal arrossì.

“Che carina”, pensò Alois.

 

I've never seen one like that before
Don't look at me like that
You amaze me

 

La canzone finì, ed Alois chiese se potevano continuare a parlare in privato.

Si ritrovarono in libreria.

Kristal rimase affascinata dalla quantità di libri che conteneva quella casa.

Le sfuggì un lieve sorriso, poi sentì che Alois chiuse la porta e si voltò.

<< di cosa voleva parlare? >>

Alois si voltò verso la figura di lei e sorridendo le disse di sedersi.

Kristal si guardò intorno per cercare delle sedie, e quando le trovò, vi ci si sedette sopra una.

Alois dopo aver studiato la sua figura sedersi, la seguì anch’egli sedendosi alla sedia di fronte a quella di lei.

<< cos’altro dicono quelle voci… Lady Kristal >>, disse lui evidenziando le ultime due parole con un tono molto sensuale.

A dire il vero ad Alois non interessava molto, voleva sentirselo dire da lei.

Desiderava lei.

<< lei mi disgusta, Alois >>, iniziò lei.

Alois aggrottò leggermente la fronte irritato.

<< lei è solo un vile sadico ed egoista approfittatore, che sfrutta le persone per colmare la sua sete >>, terminò lei. << le basta, Conte Trancy? >>

Desiderava ardentemente… averla.

Alois si alzò dalla sedia e anche lei come se fossero un immagine riflessa s’alzò.

<< ora se vuole scusarmi Conte, mi staranno cercando >>

Lei si diresse verso l’uscita, ma quando stava per toccare il pomello d’oro, quella mano venne afferrata e portata al muro.

<< lei è solo una stupida ragazzina ingenua, non le metterò le mani addosso perché siamo ad un luogo affollato, cerchiamo di non attirare l’attenzione, va bene? >>

<< non è certo lei che mi può dire cosa devo o non devo fare. Non ubbidisco alle regole che passano in casa mia, vuole che ubbidisca a lei? Se lo scordi! >>

<< Io penso che lei abbia bisogno di essere messa in gabbia… così imparerebbe a farsi domare >>

In quel momento nella mente di Alois gli vennero un sacco di immagini di Kristal in gabbia, magari coperta solo da un lenzuolo bianco che nasconde le varie ferite sul suo corpo.

A quella visione puramente sadica rise ed avvicinò ancora di più il suo petto poco sviluppato a confronto di quello formoso di Kristal.

Kristal e rimasta con gli occhi sbarrati ed irritati.

<< lei non ha detto ciò che ho appena sentito. Non permetterò mai a nessuno di mettermi in gabbia. Lo ritiri >>

<< M a i  >>

Alois appoggiò anche la sua altra mano sul muro, facendo in modo che tutta la schiena di Kristal aderisse al muro.

<< non ci provi >>, disse Kristal capendo le intenzioni del ragazzo.

<< cosa le fa pensare che io lo voglia? Non è che è lei quella che vuole? >>, rise isterico.

<< posso sembrarle anche ingenua ma il suo corpo parla fin troppo chiaramente >>, disse lei facendo una smorfia.

<< le piacerebbe, Kristal? >>, disse Alois chiamandola per nome e non curandosi della frase appena detta.

<< non mi conosce, quindi non dica cosa mi potrebbe piacere >>

<< è troppo facile conoscere le persone di questo mondo, perché alla fine desiderano tutte la stessa cosa, e lei non si sta opponendo a me >>

Alois portò le sue labbra al collo pallido di lei, e glielo baciò, e Kristal al tocco delle sue labbra tremò.

 

He ate my heart
He a-a-ate my heart
(You little monster)

 

<< non smetta >>, disse lui ancora contro la sua pelle.

Kristal riprendendo lucidità lo allontanò da se con l’altra mano.

<< perché lo sta facendo? >>, gli domandò lei… domanda rimasta sospesa nell’aria perché Alois ritornò ad accanirsi sul suo collo continuando a baciarlo e mordicchiarlo.

Kristal lo spinse molto più forte, tanto da staccarsi dal muro e liberarsi dalla sua presa.

Alois la guardò con uno sguardo sadico e lussurioso.

<< tu sei mia >>

Kristal non ci vide più, gli tirò uno schiaffo in pieno volto e corse via da quella stanza con la speranza di non rivederlo più.  

 

 Alois rimase solo in quella stanza con il volto segnato dalle dita di Kristal.

*

<< io non le ho detto: sì conte Trancy>>

<< non mi ha detto neppure no, però >>

*

<< la smetta, so quello che dicono di lei, Conte Trancy >>

<< e che cosa direbbero di me? >>

*

<< lei è solo un vile sadico ed egoista approfittatore, che sfrutta le persone per colmare la sua sete. Le basta, Conte Trancy? >>
                                                                                *

<< …non ubbidisco alle regole che passano in casa mia, vuole che ubbidisca a lei? Se lo scordi! >>

 

 

Alois rise a quei ricordi.

“ Kristal… non ti permetterò mai più di prenderti gioco di me… non la passerai così facilmente… è una promessa”


He ate my heart
He a-a-ate my heart out
(You amaze me)

 

Note dell'autrice:

Ciao a tutti questa è la prima FF che scrivo du Kuroshitsuji e che pubblico su EFP, spero che vi piaccia come inizio.

Le critiche sono ben accette ;)

 

 
 
 

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Capitolo 2
*** Patto ***


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Patto

Due giorni dopo; Mattino: 09.45
 
<< Danna-sama come vostro ordine ho spostato tutti gli impegni di oggi a domani >>, disse il maggiordomo nero Claude Faustus ad Alois, che aveva la testa sulla scrivania dello studio perché non era riuscito a dormire bene la notte appena passata.
<< bene… >>, disse il biondo flebile.
<< ma… questa mattina presto, è arrivata una lettera proveniente dal casato Angel >>
<< Angel? >>, disseAloistirandosisudallascrivania.
<< sì, danna-sama, vuole che disdica anche quest.. >>
<< andiamociimmediatamente! >>, disse Alois, dirigendosi verso la porta.
 
<< che cosa? In un anno non siete riusciti a racimolare i soldi che vi ho prestato per mettere su quella fabbrica? >>, chiese Alois seduto sulla poltrona in velluto rosso che stava di fronte alla scrivania del Marchese Angel.
<< no, Conte Trancy e ne sono mortificato… ma se potrebbe darci qualche altro mese…>>, rispose con tono basso il Marchese.
Ovviamente Alois lo notò, increspò le labbra ad un sorrisetto sadico.
<< qualche altro mese? Ma è forse impazzito? Lo sa che questo le infliggerà un grosso debito? >>
Il Marcheseabbassòilvolto. << ne sono consapevole… conte >>
“ quest’uomo non vuole avere problemi… ma tuttavia ha avuto bisogno di me per mettere in piedi la sua compagnia… che persona misera!”
In quel momento bussarono alla porta.
<< avanti >>, disse il padrone di casa con voce roca.
Dalla porta in legno sbucò una donna dai capelli neri racconti in uno chignon che indossava un vestito anch’esso nero.
<< Marchese Angel, vostra figlia Kristal ha chiesto di voi >>, disse la domestica.
<< riferiscile che in questo momento sono in riunione con il Conte Trancy >>
<< come desidera >>, disse lei accennando un inchino ed uscendo dalla stanza.
Alois – nell’udire il nome di Kristal – ricordò quella sera di due giorni fa.
Il ballo.
Le parole.
Lo schiaffo.
La… promessa.
Un’idea gli balenò nella mente di Alois.
<< Conte Trancy? Mi sente? >>
<< come? >>, chiese tornando alla realtà.
<< le ho chiesto se si ricorda di mia figlia Kristal Angel, dato che avete passato la maggior parte del tempo insieme ?>>
Alois sorrise, socchiudendo leggermente gli occhi.
<< mi ricordo perfettamente di sua figlia, Marchese Angel >>
Lui, - essendone il padre – percepì qualcosa di inspiegabilmente strano in quelle parole, sviò quel sospetto schiarendosi la voce, e chiedendo al ragazzino di 14 anni che aveva di fronte se non poteva proprio dargli qualche altro mese.
<< no, Marchese io ho qualcosa di meglio >>, disse subito Alois.
<< e cioè? >>
<< io dimenticherò il suo debito in cambio di sua figlia >>
 
Alois uscì da quello studio. Fuori dalla porta Claude che – da bravo maggiordomo - lo aspettava.
Guardò quella figura nera e composta per un attimo, poi distolse lo sguardo.
<< abbiamo terminato Claude… riportami a casa >>
<< come desidera >>
Stava per posare il piede sul primo gradino delle scale, quando Alois sentì la voce di Kristal proveniente dalla stanza che aveva dietro sé.
<< ah… capisco… >>
La porta era socchiusa. Alois si avvicinò ad essa per spiarvi dentro.
La vide insieme ad altre due ragazze. Lei sedeva in mezzo ad esse.
<< se mio padre è in riunione non intendo disturbarlo >>, disse lei rivolgendosi alla domestica di poco fa.
<< ma con chi? >>, chiese poi lei curiosa.
Alois aprì la porta senza chiedere neanche il permesso.
<< con me, Lady >>, disse sorridendo.
Kristal alla sua vista rimase scioccata, non si aspettava minimente di rincontrarlo lì, in casa sua.
<< Conte… ha già finito? >>, chiese accorgendosi di essere rimasta sbalordita.
<< già… >>
I due si guardavano fissi negli occhi, e solo allora Alois s’accorse dei suoi occhi verdi.
<< ehm… Kristal? >>, la scosse piano Giulia.
Si ricordò che in quella stanza c’erano anche le sue amiche Giulia e Marzia, e la domestica che ora era uscita dalla stanza.
<< Conte Trancy, le mie amiche Giulia e Marzia >>, disse lei poi.
Alois s’avvicinò al tavolo dove sedevano, e dopo aver dato il baciamano alle ragazze, si rivolse a Kristal dicendo.
<< comunque Lady, non avrò più il piacere di parlare con suo padre tanto spesso >>
<< oh… e perché? >>, chiese lei in segno di cortesia, non perché le interessasse particolarmente.
<< perché tra qualche giorno, l’unica persona con cui parlerò… sarà solamente lei >>
<< … come prego? >>, Kristal sbarrò gli occhi.
Alois fece un enorme sorriso esaltato.
Prese la mano pallida di lei, la baciò, e - davanti alle amiche di lei - Alois tirò fuori la lingua rosa e leccò piano il dorso.
Le due amiche rimasero stupite da quel gesto così temerario, per un momento provarono invidia per Kristal che al contrario sembrò non gradire.
Un altro piccolo bacio e poi l’arrivederci.
La figura sinuosa di Alois uscì dalla vista di Kristal .
<< ora ne ho la certezza… odio quel ragazzo >>, disse Kristal impassibile.
<< che cosa? Kri ma sei impazzita? >> chiese in maniera retorica Marzia.
Kristal aggrottò leggermente la fronte guardando l’amica.
<< quel ragazzo ti vuole! È evidente che non desidera che stare in tua compagnia >>, continuò Giulia facendo un sorriso malizioso all’ultima frase.
<< ti sbagli, quello che desidera da me è tutt’altro te lo posso assicurare >>, disse seria Kristal.
<< eppure ci è sembrato che voi andiate abbastanza d’accordo >>
<< già è solamente che TU non vuoi ammetterlo >>
Kristal fece un sospiro. << ragazze, se state pensando che mi possa piacere il Conte Trancy, vi sbagliate di grosso. Vi può essere sembrato anche audace, oggi, ma… mi dispiace dirvelo ma è come tutti gli altri > >
 
Look at him
Look at me
That boy is bad
And honestly
He's a wolf in disguise



Bussarono alla porta.
<< avanti >>, disse Kristal.
La domestica era ritornata per avvisare le due amiche che erano arrivate le carrozze per riportarle alle loro rispettive case.
<< arriviamo subito, visto che c’è della gente che insiste a non ammettere i dati di fatto! >>, disse Marzia.
<< da quando i “dati di fatto” sono diventati i vostri filmini mentali? >>, inarcò un sopracciglio Kristal.
<< finiscila Kristal! Tanto lo sai che abbiamo sempre ragione noi! >>, disse sorridendo Giulia.
Le due ragazze uscirono e la domestica le accompagnò.
Kristal piegò la testa all’indietro.
“questa volta no, Giulia…”
Senza controllare il gesto, Kristal portò la sua mano destra sul collo, nel punto in cui Alois due sere prima aveva posato le sue labbra. Tremò.
“la odio Trancy”
 
But I can't stop staring in those evil eyes
 
Alois era di nuovo seduto nella carrozza con il suo maggiordomo Claude come cocchiere.
Guardava fuori dal finestrino il panorama di Londra.
“ te lo avevo promesso Kristal… che la cosa non sarebbe finita qui…”
*
<< io salderò il suo debito in cambio di sua figlia, cosa ne dice? >>
<< perché mia figlia? Tra tutto quello che ho proprio mia figlia? >>
<< Sir. Angel! Vuole saldare il suo debito o no? >>
<< s-si >>
*
<< …non avrò più il piacere di parlare con suo padre tanto spesso >>
<< … perché? >>
<< perché tra qualche giorno, l’unica persona con cui parlerò… sarà solamente lei >>
<< … come? >>
*
Sorrise ancora nel ripensare a quel ricordo. Lo rendeva talmente felice l’idea di averla per tutto il tempo che gli aggradava che non riusciva a pensare che a milioni di modi per vendicarsi.
Voleva fargliela pagare.
Voleva vederla soffrire.
Voleva lei.
 

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Capitolo 3
*** Welcome to Trancy's House ***


 

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Welcome to Trancy's House


Il giorno in cui Kristal avrebbe dovuto lasciare la propria casa per andare a vivere al casato Trancy era giunto troppo presto; questo era il pensiero di tutti quanti.
Il rumore delle ruote della carrozza trainata dai cavalli si sentiva sempre più forte, ed ad ogni metro che faceva si sentiva sprofondare in un abisso profondo.
Essere costretta a cambiare casa.
Essere costretta a vivere con una persona che odia.
Essere costretta a stare con lui… per sempre.
Tutti questi pensieri non facevano altro che scaturire ira, odio e nervosismo.
La carrozza dei Trancy si fermò a qualche passo di fronte a Kristal.
Claude scese dal posto del cocchiere, e s’inchinò rispettosamente davanti alla famiglia Angel e amici.
<< Lady Kristal, sono venuto a prenderla come è stato accordato da vostro padre e dal mio padrone >>, disse lui.
Kristal fece un cenno con il capo.
Mentre Claude prendeva i bagagli pesanti e pieni di Kristal e li metteva dentro la carrozza, lei si girò verso i suoi genitori e alle sue amiche, ed entrambe erano sul punto di piangere.
<< ma cosa fate piangete? >>, chiese ironica Kristal.
<< n-no >>, balbettò Marzia asciugandosi una lacrima traditrice dalla guancia.
<< ma non eravate voi quelle che dicevano che in futuro mi sarebbe piaciuto il conte Trancy? >>, chiese retoricamente e sorridendo.
<< non ci prendere in giro! Lo sai che noi abbiamo ragione… è…è solo che comunque… noi siamo sempre state insieme, non ci siamo mai divise >>
<< e mai niente ci dividerà, è una promessa >>
Le tre amiche si abbracciarono forte.
Poi Kristal andò verso i suoi genitori e li abbracciò molto più forte di quando non avesse voluto, perché non voleva dimostrare di essere ancora la bambina che dormiva con loro quando fuori pioveva.
<< Kristal, ricordati che anche se non abiterai più con noi, noi ti penseremo sempre >>, gli dissero.
<< lo so >>, rispose camuffando la voce spezzata.
Claude intanto aveva messo l’ultimo bagaglio nella carrozza. << Miss la carrozza è pronta >>
Kristal lasciò quella casa dove era nata e che l’aveva ospitata per anni, con tutte le persone a lei care dentro… e mentre saliva sulla carrozza i suoi occhi non riuscirono a trattenere un lacrima.

*

Arrivarono alla villa Trancy troppo presto per i gusti di Kristal.
Claude le aprì la porta della carrozza. << Benvenuta al casato Trancy, Miss Kristal >>
Lei fece un cenno d’assenso e scese dal mezzo.
Si guardò un po’ intorno, ma tutto le sembrò così distante
da lei e da quello che era abituata.
<< Miss… >>
La voce del maggiordomo fece riportare il suo sguardo sulla villa.
<< per favore, mi segua. Ho l’ordine di scortarla nella sua stanza >>, disse Claude.
<< d’accordo >>, disse lei sospirando.
Oltrepassate le porte, e salite le scale percorsero uno dei tanti corridoi labirintici di quella villa, poi Claude si fermò davanti alla porta di una camera.
<< questa sarà la sua camera… >>, disse aprendole la porta.
“non mi interessa niente se questa è la mia camera o no, voglio andarmene!”
<<… inoltre la informo che il Conte Trancy non pranzerà con lei, Lady >>, disse Claude facendo per chiudere la porta e lasciarla riposare.
<< non ho intenzione di pranzare >>
Claude si fermò. La porta tra le sue dita inguantate, era aperta giusto per vedere la figura della giovane che aveva appena pronunciato quella frase.
<< come desidera >>, disse poi, chiudendola del tutto.
“Danna-sama non sarà felice di questo…”

Il maggiordomo lasciò la maniglia della porta e con la velocità di un lampo, si diresse verso lo studio del suo padroncino.
Bussò.
<< avanti >>, senti provenire da dentro quella stanza. Entrò.
Il suo piccolo sadico padroncino, era disteso sulla scrivania con le braccia incrociate dietro la testa, le gambe accavallate e gli occhi chiusi.
<< è arrivata? >>, chiese Alois aprendoli piano.
<< sì >>, disse con voce impassibile Claude.
Alois fece un sospiro, si tirò su a sedere e con un salto scese giù dalla scrivania.
<< bene… andiamo a vedere come si comporta l’uccellino in gabbia… >>, disse Alois avvicinandosi alla porta.
<< non parteciperà al pranzo >>, disse con la stessa impassibilità il maggiordomo.
<< COSA?! Perché?>>, sbraitò Alois.
<< le ho detto quello che voi mi avevate ordinato di dire: la informo che il Conte Trancy non pranzerà con lei. E lei ha risposto: non ho intenzione di pranzare >>, spiegò Claude.
Alois strinse i pugni.
“ Dannazione! Ha rovinato tutto! Ero così curioso di vedere come l’uccellino si sarebbe comportato avendo la gabbia aperta. Avrebbe svolazzato intorno alla gabbia felice che non ci fosse nessuno a rinchiuderla? No rimane lì con la porticina aperta impassibile. Volevo vedere il suo sguardo sconfortato nel ritornare in gabbia! Volevo sentire il suo pigolio implorare di lasciarla andare!”
<< Dannazione! >>, ripeteva Alois andando su e giù per la stanza seccato.
“ non avevi forse detto che non ti saresti fatta mettere in gabbia da nessuno? Bhè avanti fuggi, così potrò rinchiuderti tutte le volte che voglio, e punirti tutte le volte che voglio!”



Scusatemi se ho lasciato questa FF in sospeso per troppo tempo, ma la scuola mi ha assorbito tantissimo. Gomenasaii.

Tensi. Sì è stato geniale il fatto che Alois abbia cancellato il debito con la famiglia Angel ( e per certi aspetti davvero soprendente da parte sua XD ) Per Kristal si preparano tempi MOLTO neri! XD
Shinji Ramperouge. ahah bhè essendo una fan di Lady Gaga non potevo fare una fan fiction su una sua canzone! Poi ho ascoltato questa canzone e mi sono detta: è Alois! e in quel momento mi è venuta l'idea di mettere giù qualcosa ed è uscito questo!
HimeRein. mi fa piacere che ti sia piaciuta e come si stà evolvendo la storia. Arigatou. Cosa le farà fare? La domanda più giusta è: cosa non le farà fare? XD Penso che la farà impazzire come nella canzone ^.^
Poetessa Prigioniera. Se riuscirà a mettere sotto Alois ancora non lo so, ma è certo che ce la metterà tutta a non cadere nella ragnatela, poi chissà... tutto può accadere in una fan fiction :) 

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Capitolo 4
*** Cena ***


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Cena


Kristal trascorse tutto il pomeriggio chiusa in quella che ormai era la sua camera, ispezionandola con lo sguardo; aveva la sensazione che il Conte la stesse osservando.
Si spaventò un po’ quando bussarono alla porta.
<< avanti >>
Si aspettava il Conte… o il suo maggiordomo, invece nella stanza entrò una bellissima donna.
<< con permesso Lady… mi dispiace disturbarla (s’inchinò) sono venuta a cambiare l’acqua >>
Kristal non fece nessun accenno di consenso perché era rimasta a contemplare la donna che era lì davanti a lei.
<< ha degli ordini per me? >>, chiese poi quando finì.
<< come? Ah… no… non ne ho >>, disse Kristal tornando alla realtà.
La domestica s’inchinò un’altra volta e fece per andarsene.
<< aspetta… come ti chiami? >>, chiese Kristal.
<< mi chiamo Hannah >>
<< da quanto tempo sei qui? >>
<< da sempre ho servito la famiglia Trancy >>, rispose Hannah.
<< mi dispiace… avrai dovuto subire tutti gli ordini infantili del conte >>, disse Kristal con una punta di amaro sarcasmo.
<< come domestica del Conte Trancy devo esaudire tutti gli ordini che mi si assegnano >>, disse Hannah.
In quel momento la pancia di Kristal brontolò.
<< lei ha bisogno di mangiare Lady, per il suo bene ceni questa sera >>, disse prima di fare l’ultimo inchino ed uscire dalla stanza.
 
*
 
La stanza era illuminata dal lampadario posto sopra il vasto tavolo imbandito di vettovaglie.
Ai due lati del tavolo sedevano Alois e Kristal che banchettavano silenziosamente.
Alois era ancora nervoso per lo “scherzetto” che le aveva fatto a pranzo, e anche se la rabbia durante il pomeriggio si era placata un po’ non tollerava che lei lo ignorasse anche durante la cena.
<< siamo silenziosi? >>, fece lui per avere un po’ della sua attenzione.
<< non vedo di cosa dovremmo parlare >>, tagliò corto.
Alois strinse di più il bicchiere fragile che era nella sua mano, e con l’altra fece cenno di servire la seconda portata.
Hannah si affrettò a servire la seconda portata  riuscendo ad essere anche silenziosa.
Alois scrutò il suo viso color caramello. << il tuo occhio è guarito >>
Le due donne sbarrarono un po’ gli occhi.
Una per l’inaspettata frase del suo padrone che mostrava un briciolo di premura nei suoi confronti, l’altra per lo stupore di non essersene accorta che il suo occhio aveva qualcosa che non andava, poi lo guardò meglio e vide una leggera sfumatura violacea. Ma cos’era successo?
<< dove sei stata per tutto il pomeriggio? >>, chiese Alois rivolgendosi sempre alla cameriera.
<< come sempre >>, iniziò. << ho svolto le mie mansioni giornaliere, e mi sono occupata di cambiare l’acqua nella camera della nostra ospite >>, disse.
L’attenzione di Alois si era accesa sull’ultima frase che quella donna aveva pronunciato.
“camera della nostra ospite? Ciò vuol dire che ha trascorso del tempo con lei!” 
<< che cosa?! >>, sbraitò il Conte irritato.
Alois s’alzo dal suo posto, prese per il collo Hannah e la trascinò - anche con qualche calcio – fuori dalla stanza insultandola.
<< Vattene! >>, furono le ultime parole prima di sbattere la porta della sala con forza.
Alois ritornò a sedere continuando ad insultare la sua cameriera. << quella cagna impertinente >>
Kristal tenne lo sguardo verso il suo piatto arrabbiata.
<< durante la festa lei era molto più socievole, cos’è questa freddezza? >>, chiese Alois come non fosse accaduto niente.
<< ha reso l’atmosfera così triste e sono appassita >>, prese in giro lei.
Senza capire esattamente come fece, Kristal si ritrovò con la schiena che aderiva al pavimento freddo e Alois a cavalcioni sopra di lei che la guardava in maniera ostile.
Un’attimo dopo – servito a Kristal per capire la situazione -  iniziò a dimenarsi sotto il corpo longilineo ma forte del  biondo.
Kristal cercava di allontanarlo con le mani, ma lui gliele prese per i polsi e le portò sopra la testa di lei.
<< il tuo collo è così fragile. Sarebbe uno scherzo spezzarlo >>, sussurrò lui abbassando la testa verso il suo collo, leccarlo e posando un piccolo bacio sulla sua guancia.
Approfittando dell’estrema vicinanza dei visi, Kristal girò la testa e lo morse.
Alois si tolse subito dalla sua morsa, si alzò un po’ con la schiena e alzando la mano destra chiusa a pugno disse infuriato.<< sei  una sporca puttana! >>
Kristal chiuse gli occhi pronta a ricevere il colpo, ma… non ci fu, e allora aprì gli occhi gusto per sbirciare cosa gli impediva di colpirla.
Vide che Alois abbassò il braccio << …come tutte le donne >>, le lasciò i polsi che teneva con una mano e si tolse da sopra lei.
Kristal non sentendo più il suo peso si tirò su in piedi e uscì correndo dalla stanza.
Alois rimase lì, seduto sul pavimento per qualche minuto con la testa abbassata.
Claude fece irruzione nella stanza aprendo violentemente la porta.
S’inchinò e disse. << Danna-sama, la nostra ospite è stata vista mentre usciva dalla residenza >>
Alois sorrise.
 
 
Come Kristal uscì fuori dalla residenza, la sua pelle fu travolta da brividi di freddo..

“Non voglio più stare qui! Non voglio!”

Il sole era tramontato e preso anche le ultime luci si sarebbero spente.
Kristal riuscì a venir fuori dal labirinto che costituiva il giardino e quando riuscì a toccare il metallo dei cancelli sentì una mano fredda posarsi sulla sua bocca, i suoi sensi svanirono in pochi secondi e venne inghiottita dall’oscurità.

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Capitolo 5
*** Mostro ***


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Mostro
 

 “ no…. Io… non voglio… non voglio restare qui….”
Kristal si sentì pizzicare le guance dal tepore di un caminetto.

Aprì piano gli occhi e sbatté un po’ le ciglia per mettere a fuoco quello che aveva davanti a sé.

Poi capì dai pali che vi erano ai quattro lati che era sdraiata su un letto a baldacchino a guardare il soffitto.

<< finalmente ti sei svegliata! >>, la faccia di Alois Trancy le si piombò addosso con un sorriso divertito.

Kristal sbarrò gli occhi, cerco di indietreggiare, ma qualcosa la bloccava.

Si guardò i polsi e vide che erano legati da un nastro rosso. << slegami! >>

<< non voglio! >>, rispose sorridente Alois facendo svolazzare la sua mano nel interno coscia di lei.

Kristal istintivamente agitò le gambe – costrette anch’esse da un nastro alle caviglie – fino ad intrappolare la mano di Alois vicinissimo alla sua femminilità; gesto che venne – volutamente - frainteso.

<< oh! Non sapevo che fossi già pronta! >>, rise maliziosamente.

Alois si portò un po’ di lato dal corpo di lei per alzarle le gambe “a candela” , poi le prese da dietro le ginocchia e le portò all’esterno. Infine Alois “s’intrufolò” nel “rombo” che si era formato.

In questo modo Kristal non avrebbe potuto opporre resistenza.

<< non voglio liberarti, e detto sinceramente TU non sei nella posizione di “ordinare” a ME di fare qualcosa. Ti ricordo che sei qui perché la tua famiglia non ha saputo saldare il suo debito. Posso fare tutto quello che voglio di te. Se voglio pranzare o cenare con te, tu devi farlo! Se ti rifiuti… >> si fermo un attimo gustandosi lo sguardo impaurito e scioccato di Kristal con un ghigno.

<< ne deduco che tu voglia essere quello che sono tutte le donne >>

<< no! Io non voglio! >>, riuscì finalmente parlare Kristal.

Il biondo sospirò. << ascolta dato che sei vergine ci andrò piano per questa volta… anche se sinceramente non so esattamente come fare… non mi è mai capitato in passato >>, disse sorridendo all’ultima frase.

Kristal lo guardò con puro odio << sadico bastardo! >>

Con un colpo secco, Alois entrò dentro di lei brutalmente, la quale rispose urlando di dolore.

<< ups, ti ho fatto male? >>, chiese con uno sguardo innocente che si trasformò presto in una risata fragorosa.

Poi continuò, e continuò per tutto il resto della notte con i suoi affondi crudi e potenti, e anche se dopo un po’ Kristal si abituò a quel doloroso contatto, cercava in tutti i modi di non fare uscire i gemiti dalla sua bocca.

<< sarebbe tutto più semplice se portassi le tue braccia in alto >>, disse prepotente.

Ma Kristal non lo fece per il semplice motivo che in quel momento non riusciva a sentire alcuno contatto con il suo corpo.

Alois sbuffò e con la testa s’infilò tra le braccia di lei, col risultato di avere il suo seno in faccia.

Dopo un po’, l’amplesso raggiunse Alois..

Quando ritornò ad avere un respiro abbastanza regolare, si liberò dal corpo di Kristal, scese dal letto e andò verso la sedia vicino alla finestra dove – prima - vi aveva posato la sua giacca viola.

Se la mise ed uscì dalla stanza sussurrando un “buonanotte Kristal”
 

*
 

Kristal rimase da sola per tutto il resto della notte…

Aveva perso ogni percezione dei suoi sensi:

C’era la luna piena fuori che la illuminava … ma non riusciva a percepire altro che nero…

C’era il caminetto ancora acceso… ma percepiva solo il freddo…

Si sentiva qualche animale notturno la fuori che volava libero… ma percepiva solo il suo battito e il suo respiro…

Aveva ancora addosso l’odore dolce-amaro di Alois che la faceva rimanere bloccata.

Le faceva ancora male laddove l’aveva toccata… ma non riusciva a piangere o a gridare dal dolore.

Non riusciva a provare nessun sentimento, perché essì come la luna stavano calando…
 

*
 

Hannah mise due dita nella vasca traboccante d’acqua per verificare che fosse alla giusta temperatura. S’alzò in piedi, e si girò verso Kristal che era seduta su una sedia un po’ più indietro.

<< venga Lady… >>, disse prendendola in braccio e immergendola piano nell’acqua – sapeva che era talmente sconvolta che non avrebbe notato la sua forza.

Kristal sembrava di vetro come se il minimo vento leggero la potesse frantumare in minuscole schegge.

Hannah prese la spugna morbida e iniziò a pulire Kristal in ogni centimetro del suo corpo.

Iniziò percorrendo tutta la sua colonna vertebrale e le sue scapole, poi le sue spalle e ogni lato delle sue braccia e così via.

Quando ebbe finito, Hannah chiese a Kristal di alzarsi intanto che lei le prendeva un asciugamano.

In quel preciso istante: << ehi ma dove diavolo è finito Cla…? >>

Kristal girò la testa verso il padrone della residenza che era rimasto sulla soglia con gli occhi sbarrati.

<< Danna-sama? >>

Alois fece un passo indietro << ti fa male? >>

A quella domanda Kristal non respirò più. “ mi fa male?” Non rispose, ma una lacrima che rigò il suo viso bastò ad Alois di andarsene chiudendo la porta.

Kristal non si sentì più le gambe.

<< Lady! >>, andò verso di lei Hannah con l’asciugamano per coprirla e mantenerla in piedi.

“quel ragazzo è un mostro…"

 
 

 
 

That boy is a monster
M-M-M-Monster
That boy is a monster
M-M-M-Monster
That boy is a monster
Er-er-er-er 

 



 

Recensioni:
Destroya: mi fa molto piacere che la FF sia di tuo gradimento, e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^^   

 

 

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Capitolo 6
*** Sensi di colpa? ***


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Sensi di colpa?



Hannah dopo aver asciugato, vestito e pettinato i capelli a Kristal la riportò nella sua camera.
La fece sdraiare sul letto e le rimboccò le coperte.
<< adesso però cerchi di riposarsi. Stasera dovrà cenare con il Danna-sama >>
Gli occhi arrossati guardavano ciechi il soffitto sovrastante.
Ogni cosa le faceva ricordare la notte appena passata.
 
“ti ho fatto male?”
 
Altre lacrime le rigarono il volto.
“mostro… mostro… mostro…”, era l’unico pensiero che fluttuava nella sua mente.
Hannah prese le tende con la mano intenta a privare la stanza dalla luce solare.
<<…non voglio il buio… >>, disse Kristal.
Era la prima volta che parlava e la sua voce era sottile, quasi impercettibile.
Aveva detto che non volevo il buio ma la cosa non cambiava molto in realtà.
Riuscì a dormire per qualche ora, ma il suo sonno era sempre interrotto dal viso di Alois che la guardava insaziabile.
 
*
 
Era come la sera precedente. La sala illuminata, alla tavola loro due, Hannah che serviva le pietanze e silenzio… esattamente come la sera precedente.
<< siamo silenziosi? >>, chiese Alois.
Kristal sbarrò gli occhi e si sentì improvvisamente rinchiusa in un dejà vu come se non fosse ancora finita. Paralizzata non rispose e continuò a guardare il suo piatto.
<< ed anche senza appetito >>
Anche lì Kristal non rispose.
Alois la guardava incessantemente, cercando di capire quello che pensava o provava ma visto che lei aveva la testa bassa era un po’ difficile.
<< a proposito… domani verrà la mia fidanzata >>, buttò giù così Alois, poi si rivolse ad Hannah << ti  occuperai dei preparativi della stanza di Nicole, e cerca di fare un buon lavor…>>
<< che cosa?! >>
I volti di Alois ed Hannah andarono su quello di Kristal.
<< sei promesso a qualcuno?! E allora perché mi hai fatto quelle cose?! >>, disse Kristal quasi isterica.
Alois ebbe un tuffo al cuore alla vista dei suoi occhi. “Kristal…”
Mascherò questo pensiero con un sorrisetto. << non ti preoccupare Kri – posso chiamarti Kri? – sei tu la mia preferita >>
Dopo di che – avendo finito la cena – s’alzò ed andò dietro la sedia di lei.
S’abbassò verso il suo orecchio e le sussurrò. << domani sarà una giornata impegnativa… cerca di mangiare…>>, le diede un bacio sulla guancia e questa volta fu Kristal ad avere il tuffo al cuore.
 
*
 
Kristal ritornò nella sua camera da sola e chiuse la porta.
Si tolse l’abito, si mise subito la camicia da notte leggera e si mise a letto.
“perché? Perché mi ha fatto quelle cose se è già promesso? Quando una persona è promessa ad un’altra non la dovrebbe mai tradire… perché? Perché poi quel modo così premuroso dopo quello che mi ha fatto?…”
** << cerca di mangiare…>>. Bacio sulla guancia. << sei tu la mia preferita >>**
“perché?… quel ragazzo è cattivo ma perché mi sono sentita per un attimo a casa?”
 
*
 
Alois entrò nella sua camera, la percorse silenziosamente verso la grande finestra e vi guardò fuori.
Quella notte non ci sarebbe stata la luna a padroneggiare il cielo…
“Kristal… perdonami… solo adesso mi rendo conto di averti fatto davvero del male… sono davvero un mostro… ma non guardarmi come mi hai guardato prima..”
**<< sei promesso a qualcuno?! E allora perché mi hai fatto quelle cose?! >>**
“ non guardarmi con quegli occhi che non risplendono del verde smeraldo che li riempiono… anche se dopo quello che ti ho fatto non mi merito di essere guardato così…”
**<< sei una sporca puttana!… come tutte le donne >>**
“ in quel momento sono stato davvero orribile ma non per la frase in se… ma perché ho fatto lo stesso ragionamento del mio vecchio viscido padre morto… mi aveva nello stesso modo in cui io ho avuto te e quindi… ho pensato… che facendo così ti avrei avuto… perché ti voglio…”
** << sei tu la mia preferita >>**
Alois arrossì e fece una risata isterica. “l’ho detto davvero?”
Si lanciò sul letto.
“Kristal…mi dispiace..”
 
 

He ate my heart
I love that girl
He ate my heart
Wanna talk to her, she's hot as hell




 

 

Recensioni:
Destroya:
Ma no che non ti prendo come una pervertita!
Mi fa piacere sapere che ti sia piaciuto il capitolo e che renda il personaggio di Alois decente XD
Basta prendere un po’ di dolore, piacere, sadismo e hai fatto Alois (con ovviamente altre cose ;) )
 
Poetessa Prigioniera: Non ti preoccupare è quello che pensato tutti quando vedono Alois per la prima volta ;) sì Alois è davvero lunatico! Un momento è tranquillo, l’altro è violento  e  poi di nuovo tranquillo. È un personaggio mooolto complesso.
 
virgily: guarda, io Alois l’ho odiato dal primo episodio per il modo come si comporta, poi sono caduta nella ragnatela! Ed è diventato un personaggio bellissimo come tutti gli altri. Mi fa piacere che ami il modo in cui scrivo e che ti piaccia la fan fiction ^^

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Capitolo 7
*** Nicole ***


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Nicole.

 
Il thè che Kristal teneva tra le mani si stava raffreddando lentamente, mentre la sua mente era legata ai pensieri della notte appena passata.
Alois al contrario beveva la sua bevanda inglese tranquillo con le gambe accavallate.
<< non ti piace il thè Kri? >>, le chiese.
<< no… non è questo…>>
Alois la guardò bene in faccia. << non hai una bella cera Kri, hai dormito male? >>
<< non ho dormito male. E non mi chiami Kri, conte >>, disse leggermente irritata.
Alois sorrise. “ecco la Kristal che conosco”
<< preferiresti berlo dalla mia bocca, Kri? >>, disse sensuale Alois.
Kristal alzò lo sguardo.
Claude entrò nella stanza. << Danna-sama la carrozza di Miss Nicole è arrivata >>
<< va bene Claude, vai a riceverla io arriverò >>, disse Alois guardando il maggiordomo con la coda dell’occhio.
Claude s’inchinò ed uscì.
Il biondo riposò lo sguardo su Kristal… aveva riabbassato lo sguardo.
S’alzò e andò verso la sedia dove era seduta.
Le afferrò il mento e le alzò il viso.
<< Nicole non è niente di importante. Finisco questa messa in scena e poi ti farò bere il thè dalla mia bocca >>
Kristal sbarrò gli occhi. << non voglio bere il thè dalla tua bocca ! >>
Sul volto di Alois si formò un enorme sorriso limpido, le diede un bacio a stampo sulle labbra e si diresse verso la porta.
<< resisti fino a questa sera Kristal… >>, disse fermandosi sulla soglia.
<< e poi sarò tutto tuo >>, finì con sguardo malizioso.
 
*
 

“ Nicole Von Diler. Figlia del Marchese Von Diler  Promessa sposa di Alois Trancy…”

 
<< Alois! >>
<< Nicole! >>
I due nobili si corsero incontro, Nicole più lentamente perché costretta in tacchi e gonnellini che completavano il suo vestiario d’orato.
I due si raggiunsero.
Il biondo la prese per i fianchi e la tirò su facendole fare mezzo giro, in modo che i capelli carmini e ricci di lei danzassero in aria. Sul suo viso padroneggiava un enorme sorriso roseo e due occhi neri.
Alois la riposò giù e le diede un tenero e… casto bacio sulla fronte.
 
“mio Dio è bellissima…”
 
Dall’alto della scalinata Kristal guardava la scena dei due promessi rimanendo a bocca aperta dal comportamento così affettuoso di colui che le aveva fatto… “quelle cose”.
<< Nicole, miacara da quanto tempo! >>
<< sì, troppo tempo >>, disse Nicole sorridendo
<< quanto ti fermerai? >>
<< fino a domani mattina >>, le rispose.
Alois aprì leggermente di più gli occhi. << nella tua lettera avevi scritto che saresti rimasta fino a questo pomeriggio >>
<< bhè… siccome era da tanto che non ci vedevamo,  ho implorato mio padre di farmi rimanere un po’ di più e così… >>, spiegò la rossa abbassando gli occhi e avvicinandosi a lui.
Alois sorrise nervoso. << sei fantastica >>
Nicole rialzò lo sguardo e Alois le disse che voleva presentarle una persona.
Entrambi portarono il suo sguardo verso la scalinata, e Kristal iniziò a scenderla velocemente e arrivando alla fine Alois le presentò.
<< Nicole, ti presento Kristal Angel. Kristal… Nicole Von Diler la mia promessa sposa >>
<< piacere >>, dissero le due in coro.
 
*
 
Kristal se ne stava in biblioteca a guardare fuori dalla finestra il pomeriggio che passava lento, sola.
Dentro di sé sapeva che Nicole la odiasse e durante il pranzo glielo aveva fatto capire fin troppo bene.
Per tutta la durata del pranzo, aveva passato a portare l’attenzione su di sé se Alois faceva una domanda a Kristal e a lanciarle sguardi infuocati venuta a conoscenza che Kristal avrebbe dovuto passare taanto tempo con Alois.
Ma a Kristal questo non importava…
Delle risate attirarono l’attenzione di Kristal portandola al giardino.
Fide due figure che passeggiavano. Alois e Nicole.
Lui la teneva per mano e le sorrideva, e lei altrettanto.
Kristal li trovava… carini. Si stupì di quel pensiero.
“ Alois… carino..”
Non ci aveva mai fatto caso.
Sapeva che aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, ma non si era mai soffermata sul suo viso per scrutarne ogni particolare che lo caratterizzava.
I due “piccioncini” arrivarono alla fine del sentiero dove si apriva un spazio circolare con un tavolino e due sedie bianche a affianco una figura in frack e occhiali.
Kristal notò che quando Claude capì di essere stato notato disse qualcosa che fu acconsentito da un cenno del capo di Alois. Kristal vide che il biondo stava per andarsene ma dove non lo sapeva.
Dopo pochi minuti si sentì bussare alla porta.
<< avanti >>, disse Kristal ancora con lo sguardo alla finestra.
<< ti sono mancato? >>
Nell’udire quelle parole si voltò di scatto verso Alois guardandolo.
La sua figura slanciata e magra si appoggiava per il lato desto del corpo alla porta.
Aveva le braccia incrociate e un sorrisetto sul volto.
Si avvicinò a lei guardandola fisso negli occhi, e l’azzurro cielo si mischiò al verde prato.
Alois si accorse le thè ancora fumante sopra il tavolino vicino a loro. Prese una tazza piena della bevanda e la bevve, affermando poi che stava morendo di sete.
Ritornò agli occhi di Kristal che erano rimasti a contemplare il suo viso per tutto il tempo.
Alois se ne accorse, prese il volto di lei tra le mani ed avvicinò il suo viso facendo aderire le loro labbra.
Con la sua bocca aprì quella di Kristal e piano fece entra la sua lingua in quello spazio stretto.
Il bacio era lungo e timido dato che entrambi i partecipanti erano totalmente inesperti.
Terminarono il bacio piano, e staccandosi Alois notò il visto rossore sulle guance di Kristal.
<< sei bellissima >>
Kristal ancora confusa di quello che era appena successo disse incerta. << ehm… sì… non dire così Alois… sei promesso… non dovresti… dirmi certe cose… >>
<< ho deciso di rifiutarla >>, disse lui più deciso che mai.
<< p-perché? Non lei non ti ama abbastanza? >>
<< amo te >>
Il cuore di Kristal si fermò perdendo un battito.
Alois le lasciò il viso, girò i tacchi e ritornò in giardino.
Kristal rimase sola in biblioteca tremante, rossa in viso e col petto che le faceva male.
“che mi sta succedendo?”


Recensioni
Destroya:
Alois si è addolcito... a volte capita pure a lui xD
virgily: è sì quando vuole sa essere molto tenero... quando vuole eh! xD Se hai detto sofri infame allora sono riuscita nel mio intento yeeeahh!
Poetessa Prigioniera: noo! non picchiarlo che mi serve ancora! ... ti telefoneròòò, rintracciarti non è un problemaa.. sì basta.

Scusate per l'enorme ritardo ma... mancanza di ispirazione, compiti e domani rinizia la scuola DD: quindi... alla prossima! ^^

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Capitolo 8
*** Lacrime di gioia ***


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Lacrime di gioia


“amo te… amo te… amo te… amo te…”
 
Quelle due semplici parole martellarono incessantemente per tutto il pomeriggio nella testa di Kristal, e più cercava di non pensarci più ci pensava sempre di più.

“ Alois… mi tiene contro la mia volontà… è promesso ad un’altra… e ha detto di amarmi…”

Pensieri come questi erano più interessanti del libro che aveva tra le piccole e pallide mani.
Aveva passato tutto il pomeriggio e la serata in biblioteca, per sua scelta.
Non se la sentiva di rivederlo, ne tanto meno di sentire le occhiate che le mandava Nicole.
Aveva appena finito di cenare in biblioteca, e si sentiva talmente tanto stanca di tutta la confusione che aveva in testa, che lasciò perdere il libro che aveva tra le mani e si sdraiò sul divanetto dove era seduta.
Morfeo fece presto ad arrivare.
 
<< stal… Kristal…? >>
Kristal sentendo il suo nome si svegliò piano sbattendo un paio di volte le ciglia.
Si tirò su a sedere e quando mise a fuoco si accorse di non essere più in biblioteca, ma in una camera da letto.
<< tutto bene? >>, le chiese Alois.
Kristal ignorò la domanda appena posta come se fosse incantata dal luogo che la circondava che in realtà non era tanto diverso dalle altre stanze.
<< che ci faccio qui? >>, chiese invece lei voltandosi verso Alois e sedeva accanto a lei sulle ginocchia.
<< mi ero allontanato da Nicole per farti visita, ma ti ho trovata sul divano che dormivi e allora ho detto a Claude di farti portare qui >>, rispose il biondo in maniera più che soddisfacente.
<< oh… bhè la ringrazio Conte >>
Alois la guardò deluso. << hai riniziato a darmi del “lei”? >>
Kristal lo guardò stupita, e si chiese quando si fosse rivolta a lui col “tu”, ma cambiò discorso.
<< dai andiamo a letto >>
Kristl scattò all’in piedi. << no! Voglio dormire in camera mia! >>
Alois la guardò e decise di prenderla un po’ in giro. << chi ha detto che dormiremo? >>, disse mostrandole il sorriso più meravigliosamente malizioso che sapeva fare.

He licked his lips
Said to me
                   Girl you look good enough to eat



 

Kristal si guardò un po’ intorno e vide una porta alla sua sinistra.
Velocemente afferrò il pomello della porta ma non si apriva. << dannato Trancy, lasciami andare!>>
<< non voglio >>, disse semplicemente gustandosi la scena.
Girò la testa verso il muro parallelo al letto, dove vi era un’altra porta. Si precipitò anche su di essa quando a pochi centimetri che i suoi polpastrelli potessero recepire il metallo della maniglia Alois la fermò.
<< la porta di prima è chiusa a chiave. Ciò significa che la tua unica via d’uscita è quella porta ma… dietro quella porta c’è la camera di Nicole e prova ad immaginare se ti vedesse in una delle camere da letto insieme a me >>
Kristal si voltò verso il biondo che le stava parlando.
Aveva il corpo illuminato dalla luce notturna che proveniva dalla finestra. I filamenti miele che componevano i suoi capelli un po’ spettinati e gli occhi che brillavano nell’oscurità.
<< vieni a letto o apri la porta? oppure prima vieni a letto e poi apri la porta? o… vieni a letto e rimani? >>
Kristal sapeva che Nicole la “odiava” passava tutto il giorno tutti i giorni con il suo promesso sposo per niente fedele, e che sapeva che le donne sono accecate dalla gelosia.
Sapeva anche Alois era una persona dai tratti confusi. Era sadico e maligno, ma anche dolce e premuroso. In una situazione del genere che cosa avrebbe dovuto fare?
Non sapeva perché ma qualcosa la spinse a infilarsi sotto le lenzuola e condividerle con quell’identificato ragazzo.
Kristal sdraiata normalmente sul letto e Alois sdraiato anche lui su un fianco che si teneva la testa con una mano, la guardava incantato.
<< ti vorrei solo per me >>, disse prendendole con la mano libera la sua e baciandola sul dorso.
Le labbra di Alois provocarono un brivido che percorse tutto il braccio di Kristal fino ad arrivare al cuore, facendogli perdere un  battito.
<< le… ho già detto che non mi deve dire frasi del genere >>, disse Kristal.
Alois si portò a cavalcioni sopra di lei, sedendosi sopra il suo ventre.
Kristal lo guardava con aria interrogativa.
Alois prese un lembo di lenzuolo e lo tirò su coprendo i loro corpi fino alle teste e unendo le loro labbra.
Quando il bacio finì, Alois rise al viso stupito ed arrossato di Kristal.
<< tu non hai mai fatto niente per fermarmi.. >>, disse lui dopo un po’.
<< eh? >>
<< è vero. Adesso che ci penso è vero. Sin da subito… volevo ballare con te e non mi hai fermato. Ti ho baciato sul collo e non mi hai fermato, non subito almeno. Anche prima quando… ti ho baciato… non mi hai fermato >>
Kristal restò in silenzio per tutto il tempo senza sapere dove voleva arrivare.
<< non è che… mi ami anche tu? >>
 

 

Put his arms around me
Said "Boy now get your paws right off me”

 
<< Alois lasciami andare! >>, scattò subito Kristal.
Ma Alois non si mosse, rimase fisso a guardarla con espressione indecifrabile.
<< t-tu… ripetilo… ripeti il mio nome >>
Kristal smise di agitarsi al tocco della sua mano che le accarezzava tutto il corpo, e che si accaldava sempre di più.
<< Alois… l-lasciami… >>, riuscì a sibilare Kristal.
<< no… >>, disse sussurrandole all’orecchio e posizionandosi bene tra di lei.
<< non ti lascerò mai andare… e tu non te ne andrai mai >>
<< ne sei davvero sicuro? >>, disse a sospiri lei.
Alois entrando piano dentro di lei disse sicuro << sì… perché neanche adesso mi stai fermando>>
I loro corpi uniti danzarono piano con trasporto e dolcemente, assaporando ogni sospiro seducente e ogni brivido che il tocco che il loro corpo provocava con l’altro.
I baci e i sorrisi timidi e desiderosi si inseguivano a fior di labbra mentre la notte passava lenta come se le stessero dando loro il ritmo, e come se quella notte non doveva mai finire.
Ma non potevano più ritardare il piacere che pretendeva di essere soddisfatto, cresceva dentro di loro come un animale che doveva attaccare la propria preda.
<< ah… Alois… ti… a..! >>
Il piacere scoppiò dentro di loro e per un momento di sentirono persi.. ma poi capirono che l’altro era ancora li vicino.
Alois si lasciò su di Kristal anch’essa stremata.
Ripreso un po’ di fiato si guardarono.
I capelli di Alois spettinati… quelli di Kristal sparsi in disordine sul cuscino.
Il biondo si tolse da lei e si sdraiò accanto a lei incrociando le dita con la sua mano.
<< ti amo anche io Kristal >>, disse quasi impercettibile Alois e con gli occhi lucidi
Kristal sorrise -il primo sorriso da quando era arrivata in quella casa – anche lei con gli occhi lucidi.
Poi il sonno arrivò anche per loro.
 
 
 
 
Kristal saltellava leggera per i corridoi della villa, Nicole era già andata via da qualche ora.
Arrivò nello studio di Alois, sorrise alla vista di quella porta.
Toccò con le dita la maniglia, la girò ed aprì la porta.
Ma le parole che voleva dire morirono in gola alla vista di un Alois girato di spalle verso la grande finestra, e il padre di Kristal che la guardava come se fossero passati anni.
<< Kristal… tesoro >>
Il padre si avvicinò a lei e l’abbracciò stretta.
<< padre… >>, disse neutra Kristal fissando ancora la figura immobile di Alois.
<< come stai? Ti ha fatto del male? >>
<< no… va tutto bene. Sto bene >>
Kristal non riusciva a capire il perché di tutto ciò.
<< Kristal >>, la scosse un po’ per ricevere la sua attenzione visiva. << ho una bella notizia per te… tornerai a casa >>
Il mondo le crollò addosso. << come? >>
<< hai sentito bene Kristal! Tornerai a casa. Non è una meravigliosa notizia? >>, disse il padre con gli occhi brillanti di gioia.
<< no… cioè… aspetta! Io devo stare con lui. Il patto. >>, tentennava Kristal.
<< è saltato il patto! >>
La testa di Kristal continuava a girare sempre di più. << come? >>
<< ecco… diciamo che ho fatto un affare che mi ha permesso di avere la somma mancante, ma adesso non pensarci pensa solo a fare i bagagli! Dai su andiamo! >>, disse allegro il padre prendendola per le spalle e facendola uscire fuori dalla stanza.
“Alois…”


Recensioni:
Poetessa Prigioniera: si in effetti... bere il the dalla sua bocca, ma da dove mi è uscito? Sarà stato uno dei miei momenti si sclero che sparo cavolate a tutt'andare e non mi ferma più nessuno! xD ahahah comuque. Nicole carina? Aspetta i prossimi capitoli poi mi dirai che ti sembra ancora tanto carina ;)
virgily: Alois fa perdere la testa! Prima è uno stronzetto poi "no! aiutami!" tutto così ma forse è per questo che lo amiamo no? ^^

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Capitolo 9
*** Addio ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}

Addio..

 
Erano tutti seduti a tavola a mangiare.
Kristal a capotavola – dato che era per lei quel pranzo -  alla sua destra suo padre e sua madre, alla sua sinistra le sue amiche Giulia e Marzia e dall’altra parte del tavolo un uomo mai visto prima.
Kristal si continuava a chiedere chi fosse quell’uomo che da una settimana si aggirava per casa.
Da quel che aveva capito era un “amico” di suo padre ma la cosa strana era che lui non ne aveva mai accennato l’esistenza.
<< sei felice di essere ritornata Kristal? >>, le chiese la madre sorridente.
<< mh? Oh.. sì mamma, sono contenta di essere di nuovo qui >>
Le facevano quella domanda ogni giorno come se fosse stata rapita, abusata e ingannata.
“ dimenticavo… è quello che mi è successo”
Kristal era davvero felice di essere tornata a casa, non avrebbe voluto andarsene per nulla al mondo ma troppe domande navigavano nella sua testa.
Come hanno fatto i genitori a trovare la somma mancante?
Chi è quell’uomo?
Perché è tutto troppo strano?
E soprattutto… Alois… che fine ha fatto?
Perché non ha reclamato il suo premio?
Domande come queste non la facevano dormire la notte, insieme agli incubi.
Sì, perché da quando era tornata a casa, ogni notte si sveglia almeno una volta gridando o piangendo per una figura oscura e minacciosa che si abbatte su di lei.
<< hai ancora gli incubi? >>, le chiese a tal proposito Giulia.
<< ehm… sì.. sì li ho ancora. Mi sveglio praticamente tutte le notti >>
<< ma perché? Sei a casa! A-ca-sa! >>, scandisse Marzia.
Una lieve risata generale contagiò le tre amiche.
Kristal girò la testa per ritornate sul suo piatto e involontariamente guardò verso lo sconosciuto di fronte a lei che la fissava.
Una cosa che odiava degli sconosciuti era che la fissassero.. soprattutto se poi lo doveva vedere tutti i giorni e non spiaccicava mezza parola.
Continuava a sentire su di se quegli occhi neri che la scrutavano intensamente.
 
*
 
Kristal si ritrovò alla fine del quinto capitolo del libro che leggeva.
Lo chiuse, e andò a riporlo al suo posto in mezzo a tanti altri libri.
<< libro interessante? >>
Kristal si girò di scatto dallo spavento verso la voce.
Era l’uomo che lo avevano etichettato come “amico di famiglia”.
<< la ho spaventata? >>
<< no… cioè… non l’avevo sentita entrare signor… >>
<< mi chiami semplicemente John, Miss. >>, disse l’uomo sedendosi su uno dei divanetti.
A prima vista gli si poteva dare sui quarantacinque anni d’età o qualche annetto di meno comunque.
Aveva i capelli scuri con un qualche accenno di capelli grigi. Il viso non particolarmente accennato dalle rughe quanto gli occhi neri che ti perforavano l’anima.
<< allora.. John, lei mi chiami Kristal >>, disse lei.
Si avvicinò al divanetto identico a quello su cui vi era seduto lui, e vi ci si sedette.
<< di cosa di occupa lei? >>
<< sono un medico della mente se così mi posso definire… il mio scopo è quello di fare dimenticare i ricordi in modo più velocemente >>, disse lui.
Kristal aggrottò leggermente la fronte. << credo di non capire… perché una persona dovrebbe dimenticare? >>, chiese.
John fece un sorrisetto per l’ingenuità della ragazza. << vedi, Kristal alcuni ricordi possono essere molto nocivi. Una persona potrebbe impazzire del tutto. E noi non vogliamo che accada giusto? >>
Kristal sbattè le ciglia velocemente << credo di no >>
John sorrise stranamente soddisfatto.
“ che carina..”
 
 
 
<< Kri! Kri! Hai letto il libro che ti ho prestato, è un mese che ce l’hai… esattamente da quando sei tornata più o meno >>, le chiese Giulia.
La mente di Kristal riportò alla luce quel ricordo. << ah sì! L’ho finito giusto ieri >>
Si alzò dalla sedia e andò verso il comodino dove dentro il primo cassetto vi era il libro.
<< eccolo! >>, sorrise con il braccio alzato e in mano l’oggetto.
<< come lo hai trovato? >>, disse ridendo appena Giulia.
<< è una storia scritta molto bene… sembra che lui la odi talmente tanto da farla soffrire continuamente quando è tutto il contrario. È una bella storia >>, spiegò Kristal portandosi il libro tra le mani.
<< già quello che ho pensato anche io! >>, sorrise la riccia.
Si riandò a sedere vicino a Giulia e continuò a leggere il libro dalla copertina lucida viola con le rifiniture d’orate e un disegnino al centro azzurro.
Quella copertina le ricordava tanto Alois… il suo cappotto, i suoi capelli, i suoi occhi…
Bussarono alla porta.
<< con permesso Miss Kristal, il Conte Trancy è arrivato alla vill.. >>
Ma la cameriera non fece in tempo a finire la frase che Kristal si precipitò al piano di sotto.
Le scale le sembravano infinite e i corridoi troppo lunghi.
Alla fine dell’ultima scala che avrebbe sceso c’era lui che la guardava.
Kristal sorrise col cuore e corse per arrivare a lui.
Saltò al penultimo scalino e incrociò le sue braccia al collo del biondo continuando a ripetere il suo nome.
<< Kristal… >>, disse lui senza ricambiare l’abbraccio.
Lei si staccò guardando la sua espressione strana.
<< Alois? >>
Arrivarono anche il padre di Kristal e John.
<< oh.. Conte Trancy. Da quanto tempo… cosa la porta qui? >>, chiese il padre.
 

“Lo sa benissimo del perché sono qui”

Alois gli rivolse uno sguardo freddo e poi sorrise allungandogli la mano.
<< Marchese Angel.. sono qui perché volevo ringraziarla del debito saldato e che è stato un piacere fare affari con lei >>
Il marchese guardò la mano poco convinto della risposta, ma allungò anch’egli la sua.
<< molto intelligente da parte di un ragazzino, Trancy >>, s’intromise John.
Alois lo guardò duro. << la ringrazio >>
Kristal guardava la scena sentendosi dall’altra parte del mondo.
<< Miss Kristal.. >>, disse Alois accorgendosi di Kristal. << la nostra conoscenza finisce qui. Spero che lei sia felice. Addio >>
Alois fece un passo per avvicinarsi a lei.
La prese dalla nuca con la mano e le lasciò un castissimo bacio sulla guancia sussurrandole impercettibilmente un : << ti ho amata tanto >>
 
Fu così che come comparve nella sua vita se ne andò.

 


Scusatemi per l'enorme ritardo ma sapete la scuola.. i compiti... blablabla -_-''

Recensioni:
Poetessa Prigioniera: Alois è solo carino… ( A: maccome? DD’: KC: che c’è? A: c-come sarebbe a dire che sono solo carino? :’( KC: e perché che cosa ti aspettavi? v.v A: ma ma ma non era quello che mi hai detto la scorsa nott- KC*chiude la bocca di Alois prima che finisca la frase )  ^^’’ eh-ehm! Dicevo… Sì Alois è carino ma dopotutto anche se è uno stronzetto ci tiene alle persone che ama (vedi: Luca, Claude )
 
virgily: si infatti ‘sto padre che sbuca dal nulla così a caso a rompere le dragon balls! ( A: lo odio… lo vorrei uccidere KC: è il padre della tua amata e non credo tu voglia farla soffrire. A: Doh! >.< KC: piuttosto perché non fai qualcosa invece di fare il finto tonto?! A: e ma se te lo dico poi faccio spoiler e mi licenzi e non mi va v.v   KC: -.-‘’ Doh! )
 
princess fain: grazie! Grazie! Grazie! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ( A: *fa ciao ciao con la mano : Alla prossimaaa! ;)  )
 
Ovviamente ho scritto tutte le recenzioni in Modalità Sclero-time ON!  Yeahh!

 

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Capitolo 10
*** Accordo ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}
Accordo

 
 
La camera di Kristal era illuminata da qualche candela perché i suoi occhi erano arrossati, stanchi e gonfi. Le tende erano tirate perché sarebbe entrato il freddo, e lei continuava a tremare anche se era coperta da tante coperte calde. Riusciva a malapena a muoversi perché la sua temperatura era troppo alta.
Le tre cameriere intorno alla sua figura minuta e le posavano dei fazzoletti bagnati sulla fronte e sulle braccia per far diminuire la febbre.
Era in questo stato da quasi quattro giorni oramai.
Quattro giorni senza vedere la luce del giorno.
Quattro giorni senza alzarsi dal letto perché troppo debole.
Quattro giorni senza smettere di pensare a lui.
Continuava a rivivere il momento in cui le ha detto addio.
“ti ho amata tanto. Ti ho amata tanto. Ti ho amata tanto.”
 
Alla porta i genitori di lei la guardavano impotenti e chiedevano al medico della sua salute.
<< non ci sono miglioramenti. Le sue condizioni sono esattamente le stesse di quando la ho visitata due giorni fa >>, dichiarò.
<< ha almeno un ipotesi per questa febbre improvvisa, dato che non vedo come possa aver preso freddo visto che è stata a casa? >>, chiese il padre.
<< se la ragione della febbre non è il cambio di stagione, allora ci deve essere una ragione molto più profonda della mia conoscenza medica. Ci può essere stato qualcosa che le è stato fatto o che le hanno detto che l’ha ridotta in questo stato . Ma se non è nemmeno questa una possibile soluzione.. allora non so cosa dirvi >>
La madre si portò una mano alla bocca sconsolata e si strinse ancora di più contro il compagno.
<< la ringrazio dottore per la sua diagnosi, se ci saranno cambiamenti le faremo sapere >>, disse semplicemente il Marchese prima che il dottore se ne andasse.
Erano distrutti.
Vedevano loro figlia in quello stato ogni giorno, sofferente e delirante, e non sapevano il perché.
<< caro… non credi che sia stato uno sbaglio riportarla a casa? >>, chiese la donna.
Lui la guardò quasi scettico. << cosa? >>
<< quello che ha detto il dottore.. che magari le successo davvero qualcosa che l’ha sconvolta fino a questo punto… lei stava bene prima di andarsene, ma quando è tornata ho notato che non è più la stessa… e così.. >>
<< no… No! Lo sbaglio è stato solo averla lasciata andare nelle mani di quel eccentrico Conte Alois Trancy! Le avrà fatto sicuramente qualcosa di strano e – anche se è una ragazza forte – rivederlo è stata sicuramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso! E adesso è ridotta così! Abbiamo sbagliato solo a lasciarla andare così facilmente, ma non a riportala qui! Questo è il posto dove deve stare! >>, diceva il padre fuori di sé.
<< non ha del tutto torto la sua consorte Marchese Angel.. >>
I due si voltarono verso John che sedeva tranquillo a gambe incrociate poco più in là da loro.
<< può darsi che c’è stato davvero qualcosa di traumatico per lei che non è riuscita più a reggere >>, continuò poi lui.
<< ma cosa potrebbe essere? >>
<< Chi può dirlo? Chi può dire cosa sia successo di preciso in quella casa? >>
La madre si portò una mano alla bocca temendo il peggio, il padre strinse i pugni. << se le dovesse aver fatto qualcosa di orribile io..! >>
<< si calmi, Angel. Può anche non essere successo niente questo non lo sappiamo. Quello che posso proporre non solo come medico ma anche come amico è di affidarmi le cure di sua figlia >>, disse John alzandosi in piedi.
<< e… lei crede di poterla aiutare? >>, chiese la madre titubante.
<< posso provarci se me lo permetterete. Vi fidate a consegnare l’anima della vostra figlia nelle mie mani? >>, chiese deciso John.
Il Marchese valutò bene la situazione. Poi allungò la mano che fu stretta da quell’uomo con gli occhi che ti perforavano l’anima.
Patto fatto.


Recensioni.
-princess fain:
ahahahaha mi fai moriree Alois è meglio per te che fai qualcosa! A: ma-ma-ma cosa credete che io non la rivoglia indietro? T.T KC: e allora muoviti *colpisce Alois. A:sì signora v.T ecco fatto :D
-virgily: T.T ma grazie... troppo gentile TwT
-Principessa Prigioniera: e ma non è l'unica ad essere una calamita per le rogne *si indica.. Aloooooooooiiiiiiiiissssss sei richiesto per fare l'erooeee! A: c'è la metterò tutta! v.v KC: buon per te altrimenti ti licenzio :D A: o.o'' non ti preoccupare ^^''

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Capitolo 11
*** Cancellato ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}
 
Cancellato

 
 
Kristal aprì gli occhi quando essi percepirono la luce del mattino filtrare dalla grande finestra.
Il venticello muoveva le tende bianche portando il profumo delle rose del giardino che lei aveva sognato per tutta la notte.
Si alzò e iniziò a preparasi perché poi si sarebbe incontrata con John.
Kristal trovava che John fosse una persona piacevole, con cui puoi parlare liberamente senza che lui dica niente a nessuno - ma non perché fosse parte del suo mestiere, ma perché era proprio la sua indole – poi adorava il modo in cui lui la riuscisse a capire e a quanto ad ogni incontro lei si sentisse bene.
 
<< avanti iniziamo. Chiudi gli occhi e dimmi cosa vedi >>
Kristal chiuse piano i suoi occhi. In quel buio vide tante persone.
<< vedo tante persone >>, disse lei.
John smise di scrivere quello che lei diceva, e la guardò ancora con gli occhi chiusi.
<< quante persone? >>
Lei cercò di contarle ma erano troppe, le sfuggiva il conto.
<< tante persone… hanno tanta rabbia dentro >>, rispose lei aggrottando un po’ le sopracciglia.
<< concentrati su una di esse, descrivila >>
Il respiro di Kristal aumentò appena.
<< è un uomo vestito di nero… ha la pelle bianca… e gli occhi d’orati… ed è affamato… >>
<< affamato di cosa? >>
<< vuole qualcosa… dalla persona che gli è vicina.. >>, rispose con la voce che era diventata un sospiro.
<< che cosa vuole dalla persona vicina? >>, la voce di John era un sussurro.
<<… non so cosa vuole… ma la persona vicina lo sa… >>
<< chi è la persona vicina? >>
<< è…è…… non riesco a metterlo a fuoco… >>, disse Kristal.
John fece un mezzo sorriso. << ok Kristal… ritorna alla persona con gli occhi d’orati. Butta la sua immagine. Non pensarci più. Lui non è mai esistito. Non devi avere paura di lui. Gettalo via >>
Kristal sospirò un paio di volte prima di cancellare quella persona dalla sua mente, poi distese la fronte non vedendolo più traccia né di lui né degli altri.
<< ora che lo hai buttato via… tutt’intorno a te è luminoso e tu… sei bellissima>>
 
 
Kristal camminava piano per i vari corridoi a passo lento e calmo, meravigliata da quello che la circondava.
Aveva abitato per tantissimo tempo in quella casa, ma notava solo ora particolari che le sono sempre sfuggite alla vista.
Ora percepiva il profumo del legno dei mobili antichi, e la freschezza delle pennellate che componevano i vari quadri.
Si avvicinò ad una delle porte e sentì la voce di John dentro, sentì l’irrefrenabile impulso di entrare e iniziare a fare conversazione con lui, ma fu bloccato dalla voce di suo padre.
<< mi dica come sta andando la terapia? >>, chiese il padre.
<< me lo dica lei.. dorme? Mangia? Non ha più crisi di pianto? È ritornata in forma? >>
<< sì >>, rispose semplicemente il padre.
John facendo cenno con le mani disse che non c’era nulla di cui ci si dovevano preoccupare, e che comunque sia era arrivato alla radice del problema..
Kristal non capì di cosa stessero parlando. Aveva fatto qualcosa di sbagliato?
Cercò di ritornare indietro con la memoria, ma ricordava solo le tante volte in cui aveva parlato con John. Tutto il resto era come cancellato.
Quello che aveva fatto prima… era sparito dalla sua mente.
Si affrettò ad andarsene prima che si accorgessero della sua presenza.
<< lei non crede che sia ora di farla uscire? Infondo da quando è stata male è sempre rimasta a casa >>, propose il Marchese Angel.
John pose la tazzina che teneva con due dita sul tavolo, poi le stesse dita se le passò sul mento.
<< sì.. sì perché no? Potrebbe renderla felice anche conoscere gente nuova >>, disse poi lui.
<< gente nuova? >>
<< sì.. potrei presentarle mia figlia ad esempio >>
<< sua..? >>
<< sì mia figlia. Nicole Von Diler >>
 
 
 
Il sorriso luminoso di Nicole  era amichevole.
<< piacere Kristal io sono Nicole >>
E anche quello di Kristal lo era. << piacere di conoscerti >>
Passarono tanto tempo insieme a chiacchierare piacevolmente.
<< Ehi, Kri! Prova a cercarmi! >>, disse Nicole iniziando camminare più velocemente per prendere la rincorsa.
<< ok! Inizia a correre allora! >>, le rispose lei seguendola.
Corsero per quasi tutto l’ ampio giardino che circondava la villa dei Von Diler.
Alla fine quando Kristal riuscì a prendere Nicole si fermarono a prendere fiato stanche.
<< ti ho preso alla fine eh? >>, disse Kristal facendo l’occhiolino all’altra.
<< essì.. ma guardati ti si è rovinato un po’ l’abito e ti sei graffiata le braccia.. >>
Kristal sbarrò un po’ gli occhi e poi si guardò; effettivamente il vestito bianco e azzurro era un po’ sporco di verde e alcuni fiocchi sciolti, e invece sulle braccia c’erano dei segni di graffio rossastri.
A quella vista Nicole rise di gusto. << ma Kri! Non sai nemmeno giocare senza farti male! >>
Lei rimase un po’ intontita come se non avesse capito la frase, poi si limitò a ricambiare la risata.
Poi Nicole le circondò il collo con il braccio e se l’avvicinò sempre ridendo.
<< sai Kri, è davvero divertente giocare con te! >>, le sussurrò all’orecchio Nicole come se fosse un segreto.


Recensioni
-princess
fain: ora ho postato v.v quindi sono salva (yeaahhh ^^) sì ho ritenuto che il capitolo precedente si dovesse concentrare di più sulla new entry John e sul suo ruolo in questa storia. Per il capitolo corto.. mi dispiace cerco sempre di trovare il momento per continuare a scrivere, ma la scuola mi occupa davvero tanto tempo D:
-virgily: no, non è un demone tranquilla v.v è solo uno psicologo un po' strano ma niente di che ^^ (D:?)



Ma vi manca quello stronzetto di Alois? xD
A: Stavate parlando di me?
KC: No.
A: ah ok... *se ne va
KC: che idiota -.- v.v
A: ma allora vedi che parlavi di meee!!!
KC: ma una persona ti deve insultare per avere la tua attenzione? ._.
A: ehm.... *angolino emo
KC: *tira fuori Alois dall'angolino emo. Smettila di coltivare funghi rosa! Piuttosto... quando hai intenzione di fare l'eroe?
A: presto presto v.v ho un piano che spacca i culi v.v
KC: vedremo v.v

ok sclero finito .-.


 

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Capitolo 12
*** Incontro ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}

Incontro

 
Una figura in frac bussò alla porta.
Nessuna risposta.
Bussò ancora.
Niente.
Aprì. << Danna-sama? >> 
Il maggiordomo non vedendo la figura del suo padroncino si precipitò alla vasca.
<< Danna-sama! >>, lo tirò fuori.
Alois aprì gli occhi svegliandosi e con gesto fulmineo tornò in superficie.
L’acqua schizzò dappertutto e il biondo boccheggiò a fatica.
Dopo aver ripreso fiato iniziò a ridere a bassa voce.
<< non ci sono ancora riuscito eh? >>, disse ancora ridendo.
Claude intanto lo guardava con i suoi occhi d’orati, impassibile.
Alois dalla risata passò al pianto, e strinse i pugni.
Le lacrime calde gli rigavano il viso e andavano a mischiarsi con l’acqua della vasca.
<< lei come sta? >>
<< è ancora viva >>
<< voglio sapere se lei è felice >>, spiegò stringendo i pugni Alois.
<< sembrerebbe di sì >>, gli rispose Claude senza scomporsi come sempre.
Alois tirò su la testa, con una mano si asciugò le lacrime. << è questo l’importante >>
<< Danna-sama venga fuori, l’acqua è diventata fredda >>
 
 
Caro Alois,
dopodomani darò una festa, mi piacerebbe tanto che venissi.
Ho fatto amicizia con una ragazza, vorrei fartela conoscere.
 
Tua.
Nicole.
 
 
Alois sapeva come comportarsi.
Fingere di sorridere e mostrare che si stava divertendo come tutti i presenti.
Doveva nascondere le lacrime, la tristezza.
<< Alois, finalmente sei arrivato >>, disse Nicole avvicinandosi a lui sorridente.
Ricambiò il sorriso, e in quel momento partì un valzer.
<< posso avere questo ballo? >>
Nicole gli rispose sorridendogli, e si ritrovarono in pista.
Alois la teneva stretta per farle credere che andasse tutto bene, anche se dentro moriva perché non era quel corpo che voleva.
Finito il valzer, Nicole lo portò ad un tavolo riservato.
Al tavolo erano seduti i genitori di Kristal, e di fianco a loro quattro sedie vuote.
Alois vide le quattro sedie e non capiva per chi era destinata.
Se la matematica non è un opinione lui, Nicole e suo padre facevano tre persone, e quindi tre sedie.
<< Nicole..? Per chi è la quarta sedia? >>
<< per Kristal >>
Quel nome mozzò il respiro ad Alois.
“Kristal.. la mia Kristal..”
Sentì la sua risata arrivare da dietro. Si voltò.
Era a braccetto con John di ritorno dalla pista da ballo.
Lui la fece sedere su una delle tre sedie libere – anche Nicole si era seduta – e poi lui si accomodò tra le due dame.
<< avanti Alois siediti >>, lo invitò Nicole.
Parlarono animatamente del più e del meno, tutti tranne lui, troppo intento a cercare il suo sguardo che non si era ancora posato su di lui.

 

 “Madre, padre, Nicole, madre, Nicole, John… accidenti guardami!”   

 << Alois..? Alois… ? mi ascolti? >>
<< scusami.. ? >>
<< ti ho chiesto se c’è qualcosa che non va? >>
<< no… no va tutto bene… andiamo a ballare >>, disse il biondo alzandosi e prendendo la rossa per la mano.
Erano di nuovo in pista.
Non sapeva nemmeno Alois perché lo aveva fatto.
Avrebbe voluto ballare con Lei non con Nicole.
Ogni tanto mandava occhiate fugaci al tavolo dove era seduta Lei.
Non l’aveva degnato di un solo sguardo.
<< Nicole…? >>, la chiamò.
Lei alzò la testa dal suo petto e lo guardò.
<< perché si conoscono? Kristal e tuo padre dico >>
Nicole cambio espressione, diventò subito seria e poi sorrise.
<< Oh Alois, credi davvero che non abbia capito che tu la ami? >>
Alois perse un battito. “Lo aveva capito?”
<< quando sono venuta a trovarti alla villa, alle vostre prime occhiate ho capito subito che era la tua amante. Non mi hai mai guardata così >>, spiegò poi lei.
<< ma.. ma cosa stai dicendo? Io ti amo Nicole >>, mentì.
<< no.. tu no.. ma mi amerai >>, disse la rossa sfoderando un altro meraviglioso sorriso.
<< non hai risposto alla mia domanda >>, disse lui poco dopo.
<< ouh.. giusto… bhè… diciamo che ho contributo alla loro conoscenza ok? >>, rise.
 

 
Recensioni.
TT^TT mi fate commuovere TT^TT
princess fain: *guarda mitra puntato addosso ^^’’ EHEHEHEHEHEHEH  chettenera
- virgily: Sì è lei la fidanzata di Alois ricordi benissimo. E forse adesso si capisce di più, no?
Ladies Vampire: Di menticare è una cosa orribile, soprattutto se fatto nel metodo di John ( J: hai qualcosa contro i miei metodi v.v ? KC: F@#k!  J: ma che ragazzina educata! KC: :3 )
XnihalX: *o* qualcuno che adora i miei scleri!! ( Tutti i personaggi: ._.’’ KC: che volete v.v ? A: no, niente… .-. KC: no! Adesso me lo dite! *prende falce  Tutti i personaggi: Sei tenera, coccolosa e pucciosa quando scleri :D KC: TT^TT g-grazie.. )
Wallie: :’) grazie, mi fa piacere che ti piaccia.

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Capitolo 13
*** Verità ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}

Verità
 

 
<< Danna-sama >>
Alois riportato alla realtà alzò le braccia, e Claude gli tolse la camicia.
<< qualcosa la turba? >>, gli chiese il moro.
 
-         pensi che non mi sia accorta che la ami? –
 

“Quindi Nicole aveva capito tutto, e io che come uno stupido ho continuato a fingere!”

 
-         mi amerai –
 
“no… questo non lo potrò mai fare Nicole, mai”
 
-         ho contributo alla loro conoscenza –
 
“che diavolo vuol dire?”
 
Alois ripensava a tutta la serata trascorsa al casato Von Diler. Lui che fingeva sorrisi, Nicole che stava al gioco e Kristal che non lo guardava.

“Kristal…”

 
<< Kristal.. >>, sussurrò piano lui stringendosi le gambe al petto con le braccia.
Claude lo continuava a guardare in attesa che il suo piccolo padroncino continuasse.
<< non mi ha nemmeno guardato durante la festa >>, continuò.
Claude posò la camicia appena tolta sul letto, e andò a prendere quella da notte.
<< è comprensibile. Era presente la sua famiglia, e Miss Kristal ha sempre voluto ritornare a casa >>
<< no, Claude. Era come se io non esistessi. Come se io per lei non fossi mai esistito. Passava tutto il tempo a chiacchierare con la sua famiglia e Von Diler.. >>, disse Alois sconfortato.
 
-         pensi che non mi sia accorta che la ami?
-         Mi amerai
-         Ho contributo alla loro conoscenza
 
Alois alzò la testa dalle sue ginocchia.
<< Claude…? John Von Diler è uno psicologo giusto? >>, chiese Alois.
<< sì, è ritenuto il migliore di questo periodo per aver approfondito gli studi sulla memoria. Cosa porta a ricordare un particolare, come plasmare i ricordi, come farli cambiare… >>
<< quindi ci può essere la possibilità che John abbia cancellato i ricordi di Kristal >>affermò deciso il biondo.
<< che cosa intende dire? >>
<< Claude, voglio che tu scopra per quale motivo Kristal è stata messa in contatto con John Von Diler ! >>
 
 
 
Occhi che scrutano.
Occhi d’orati che osservano.
Silenziosamente guardano le proprie prede tessersi la ragnatela da soli.
<< papà! Perché l’hai fatta venire? Io non la volevo! >>, gridava infuriata Nicole.
<< calmati tesoro >>, disse piano John seduto su uno dei divanetti del soggiorno.
Nicole era fuori di sé. << non dirmi di stare calma! Ti ho espressamente chiesto di fare in modo che Kristal dimentichi Alois! E tu che cosa fai? La inviti alla festa! Io non voglio che ci avvicini a lui! >>
John tolse le sue labbra dal bordo della tazza da thè che stava bevendo.
<< mi hai chiesto di cancellare i ricordi di Miss Kristal che riguardavano Alois, e l’ho fatto. Infatti dopo la prima volta che vi siete ri-incontrate, lei mi ha detto che non ti aveva mai vista prima. È la dimostrazione che lei non ha ricordi né di te e neppure del Conte Trancy >>, spiegò in tono da bravo medico alla figlia.
Nicole a braccia conserte. << va bene, ma perchè l’hai invitata? Alois non ha subito lo stesso trattamento di quella lì, avrebbe potuto benissimo dichiarasi a lei e lei avrebbe potuto riacquistare la memoria >>
<< no questo è impossibile. Durante le nostre sedute ho corretto tutto quello che c’era di sbagliato in lei. Ansie, paure, tristezza, amore. Le ho asportate fino alla radice. È impossibile che lei avrebbe potuto ricordare. E inoltre se il Alois Trancy si fosse dichiarato apertamente, sarebbe il chiaro segno del suo amore per lei. Ma dimmi cara, l’ha fatto? >>, disse sempre senza scomporsi e bevendo John.
Nicole sbuffò e disse arresa. << no.. >>
<< quindi lui ama te >>, concluse posando la tazza sul tavolo davanti a lui.
John si alzò dalla sua posizione e fece per uscire dalla stanza.
<< non mi hai ancora risposto però. Perché l’hai invitata? >>, gli chiese la figlia appena dopo che il padre le fosse vicina.
John sorrise appena. << per dimostrare ai genitori di Kristal che io posso essere un buon partito per lei >>
Nicole sbarrò gli occhi. << cosa? >>
<< buona notte Nicole >>, troncò posandole un affettuoso bacio sulla fronte.
Quando il padre si ritrovò davanti alla porta. << lei è d’accordo? >>
<< lei è tranquilla quando sta con me >>, si dissero senza guardarsi.
<< uh.. papà hai per caso usato qualche “medito seduttivo” con lei? >>, chiese scherzando Nicole.
John rise a bassa voce. << no, ma a quanto pare ci ha pensato qualcun altro >>, finì facendo intendere a chi si riferisse.
Nicole sbarrò ancora di più gli occhi – se possibile – dalla rabbia.
<< quella puttana! >>, disse facendo rompere qualcosa.
 
 
Alois lo stava aspettando seduto sulla poltrona davanti al caminetto, che dava luce a tutta la stanza.
<< hai scoperto qualcosa? >>
<< I suoi sospetti erano fondati Danna-sama >>, disse Claude apparendo dall’oscurità che lo circondava.
Alois sorrise.
<< cosa ha intenzione di fare? >>
<< di mettere fine a questa messa in scena >>
 


Recensioni:
-Jenni Skeletron: KC ma grazie! :33 A: e a noi i ringraziamenti mai eh! KC: mpf.. si.. si grazie anche da parte loro A: ^v^ KC: ._. A: cosa? v.v KC: niente ti guardo male e basta v.v A: ma perchèèè?? DD: Mi faccio in quattro per soddisfare le tue esigenze da scrittice e mi tratti così?? e no eh! èwé KC: ti tratto come mi pare e piace. A: DD: questa è un'ingiustizia. KC: non è problema mio! v.v A: T.T
-virgily: A: ahahhahaha lei ha capito perchè amo Kristal!! KC: gliel'ho fatto capire io v.v A: noo tu me l'hai portata viaa!! KC: era per constatare che tu l'amassi davvero v.v A: ma lei tornerà da me? KC: ehi ehi ehi questo si chiama spoiler gratuito!! E comunque chi lo sa? Dipende tutto da te! A: SI SI SI SONO CARICOO! *saltella tipo pugile
-princess fain: KC. *picchia Alois A: e-ehi ma perchè? KC: perchè ci mancava solo che ti pigliasse e schiaffi v.v E ora.. MUOVITI A SALVARE LA TUA DONNAH! A: Yes, My Ladies.

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Capitolo 14
*** Rebel Love Song ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}
Rebel Love Song



Mia dolce Nicole,
volevo ringraziarti per avermi invitato alla festa, invitandoti a mia volta questa sera.
Anche tuo padre è il benvenuto. Spero ci siate entrambi.
Con tanto amore.
Alois.
 
<< Danna-sama, la famiglia Von Diler è qui >>, disse risvegliandolo dai suoi ricordi Claude.
Alois guardò in basso alla scalinata, quelle persona che gli avevano tolto la sua ragione di vita.
<< al suo comando >>, sussurrò il moro.
Alois fissava con volto pietrificato il volto di Nicole che lo guardava sorridendo e dietro di lei John.
<< Houhe Taraluna, Ron de Rotarel uccidili >>
<< Yes, Your Highness >>, sussurrarono piano i due.
<< Alois! >>, disse allegra la rossa andando ad abbracciare il promesso.
Alois si lasciò abbracciare e con riluttanza ricambiò.
<< Trancy… grazie per l’invito >>, disse poi John richiamando l’attenzione del biondo.
Alois sorrise. << grazie a voi per essere venuti fin qui >>
 
 
<< Alois ma dove mi stai portando? E perché devo essere bendata? >>
Alois le soffiò all’orecchio. << mia cara Nicole, se ti dicessi dove stiamo andando che sorpresa sarebbe? >>
Nicole rise. << oh Alois mi sorprendi sempre di più >>
<< siamo arrivati >>
I due si trovavano al centro dell’enorme labirinto di piante.
<< ora posso togliere la benda? >>, disse Nicole impaziente.
<< no… >>, le soffiò sul collo.
Nicole sentì un brivido lungo la schiena. << A-Alois… >>
Lui odiò quel suo nome pronunciato in quel modo, da una persona che non era Kristal.
Sussurrò il nome del suo maggiordomo Claude, che si precipitò più veloce della luce accanto al suo padroncino senza fiatare.
<< Alois… c’è qualcosa che non va? >>
<< no Nicole, va tutto a meraviglia >>, le sorrise maligno sul collo.
Con una mano gli slegò la benda e Claude lo prese in braccio, mentre Nicole si girava.
La rossa s’irritò. << Alois, che diavolo significa tutto questo? >>
<< significa che ti lascio. Non ti voglio più come futura sposa >>, disse lui sorridendole appena.
Nicole diventò rossa per la rabbia e la gelosia. << no! Non esiste! Tu devi desiderare di stare con me! Non puoi lasciarmi Alois! Non te lo permetto! >>
<< io non ti permetto di trattare come hai trattato Kristal, che l’unica con cui desidero stare >>
Nicole era furiosa più che mai.
<< Claude sai cosa fare >>
<< yes, Danna-sama >>, disse Claude alzando la mano e schioccando le dita.
Intorno ai tre le piante di cui era costituito il labirinto iniziarono a prendere fuoco.
Nicole si guardò intorno spaventata.
Lei alzò la testa, Claude era sospeso in aria con Alois ancora tra le braccia. << addio… >>
 
 

I cannot hide what’s on my mind
I feel it burnin’ deep inside
A passion crime to take what’s mine
Let’s us start livin’ for today

 
 
<< Trancy… ma che cos’è quest’odore di bruciato? >>, chiese John.
<< ci sono stati dei problemi con il giardino, erbacce rosse difficili da estirpare normalmente >>, rispose Claude.
Alois rise nell’udire l’ultima frase per poi concordare con il suo maggiordomo.
<< sa una cosa? Mi è sembrato davvero strano quando abbiamo ricevuto il suo invito. Non è mai successo in passato quindi.. ci ha invitato per qualche motivo particolare? >>, chiese John al biondo.
“Quest’uomo è perspicace”
<< sì in effetti sì. Volevo parlare con lei di Kristal Angel >>
John mormorò un “mh” prima di chiedere che cosa volesse sapere.
<< che cosa le ha fatto? >>, chiese Alois con sguardo truce.
John fece un sorrisetto. << da questa domanda e dal suo sguardo immagino che lei sappia tutto >>
<< non tutto. Che cosa le ha fatto? >>, ripeté.
<< le ho solo asportato la parte più brutta della sua vita. È una cosa normale da richiedere se si ha la possibilità >>, spiegò John.
<< no. Io non credo che Lei abbia voluto di sua spontanea volontà che uno strizzacervelli le togliesse i ricordi! >>, ringhiò.
John si lasciò a una risata soffocata. << Alois.. Alois… Alois… sei sbagliato per Lei. Sei la persona peggiore che esista per meritarla. Pensaci bene, per farla innamorare l’hai dovuta abusare in modo che lei si sentisse legata a te e non avrebbe avuto modo di fermarti in nessun modo qualunque cosa tu avessi fatto. Rinunciaci ragazzino e tieniti una persona che – sebbene tu sia un mostro - ti ha amato per come sei, mia figlia >>
Alois si era contenuto per non far uscire tutta la rabbia, ma poi all’ultima frase un sorriso si disegnò sul suo faccino d’angelo.
<< esattamente John, mi “ha amato” >>, disse sottolineando il passato.
John sbarrò gli occhi, e tutta la rabbia del mondo si concentrò dentro di lui.
<< tu… bastardo!! >>, urlò alzandosi per avventarsi su Alois e picchiarlo a sangue.
Il suo pugno era pochi centimetri da lui quando una mano inguantata l’afferrò.
Claude lo spinse lontano dal suo signorino e si schiantò contro la parete.
Il corpo di John cadde a terra senza muoversi.
 

My outlaw eyes have seen their lies
I choke on all they had to say
When worlds collide, what’s left inside
I hold on tight and hear you pray

 
 
Alois si era vendicato delle persone che gli avevano portato via la sua amata.
Ora che queste persone erano morte, doveva riprendersela.
 
<< Danna-sama la sua ospite è arrivata >>
 

never gonna change my mind
we can leave all behind
nothing gonna stop us
no not this time so..
take your hand in mine, it’s us tonight
this is a rebel love song

 
Recensioni:
-virgily: accontentata! Alois ha tirato fuori - come dici tu - le paROLE xD e si è sbarazzato di quei due yeahh Tutti i personaggi: Perchè è un bravo ragaZZo! Perchè è un bravo ragaZZo! Perchè è un bravo ragaZZoooo!!!! Nessuno lo puòò negaaarr!!! KC: ok basta -.-''
-Wallie: A: visto come sono apprezzato? Il mio poster ha ricevuto molti complimenti v.v KC: e grazie a chi..? A: ah già tu... KC. come sarebbe a dire "ah già tu"? è-é A: ahahahah nonono niente ^^'' KC: <.< ti tengo d'occhio...
-princess fain: wow adesso con la mitraglietta mi sento meno minacciata! ahahahah xD Bard: mitraglietta? ho sentito mitraglietta? KC: sì perchè? B: chi diavolo sta cercando di rubarmi il posto di cuoco??? Chii??? KC: ehm.. guarda veramente nessuno vuole rubare niente a nessuno, non stiamo parlando di cibo e se devo dirla tutta è un diavolo che ha il ruolo di cuoco :33 B: DDD: *angolino emo KC. tornando a noi.. che arma c'è adesso? :3
-Poetessa Prigioniera: assolutamente no! non ti farò mai entrare in contatto con John Von Diler! J: stavate parlando di me?? KC: no! pervertito! muori muori muori!! J: mi hai già fatto uccidere... KC: e muori di nuovo! J: ... qui qualcuno sta sclerando un po' troppo... KC: taci! *prende John e lo fa volare via tipo Team Rocket.



Angolo K Ciel.
1. ho cambiato nome come avrete notato perchè... mi andava xD ma ho mantenuto lo stesso la K in modo che mi possiate riconoscere (?)
2. il testo presente in questo capitolo,non è il solito "Monster" di Lady Gaga, ma "Rebel love song" dei Black Veil Brides. Canzone che - a parer mio -  è molto più in sintonia con questo capitolo. Dal prossimo si ritornerà con quello precedente a cui mi sono ispirata per la FF.
3. ups... non ho il punto tre DD:








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Capitolo 15
*** è stato un brutto sogno vero? ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}

È stato un brutto sogno vero?
 

 
Era tutto come la prima volta.
Tutto esattamente come la prima volta.
La sala illuminata ed addobbata per la festa, lei con un vestito bianco.
D’accordo non era esattamente come la prima volta, mancavano gli altri invitati, la sua famiglia e  le sue amiche con cui ballava, ma poco importava.
Alois rimase a guardarla tranquilla mentre volteggiava da sola al centro della pista, come se un “principe azzurro” immaginario stesse ballando con lei.
Non c’era nessun’altro lì, apparte Claude e Hannah che pensavano alla musica.
Ad Alois gli parve pure di sentire che Kristal stesse canticchiando la canzone a bocca chiusa, e allora si avvicinò… scese le scale – lei non si accorse di niente perché aveva gli occhi chiusi.
Si ritrovò anche lui in pista e con il tocco di una farfalla la strinse a sé.
Un brivido percorse i loro corpi.
Kristal aprì gli occhi, e Alois si stentì il cuore riempirsi di gioia nel rivedere quel verde tanto bramato.
<< posso avere questo ballo? >>, disse Alois sorridendole.
Kristal perse qualche battito per poi sentirlo accelerare.
Qualcosa dentro di lei era comparso magicamente. Felicità. Tanta tanta tanta felicità.
Non gli rispose lui l’aveva già stretta al suo petto con il braccio destro.
<< io e lei ci conosciamo? >>, disse infine.
Alois mascherò il dolore che provò nell’udire quella domanda con un sorriso. << no, mi scusi. Sono il conte Alois Trancy, lei chi è mi cara? >>
<< Kristal Angel, piacere di conoscerla >>, sorrise.
Ballarono ancora per qualche altra canzone poi decisero di cenare.
 
 
Cenarono uno di fronte all’altro come avevano già fatto in passato.
<< mi ricordo di te >>, disse Kristal improvvisa, e Alois sperò con tutto il cuore che gli fosse tornata la memoria.
<< noi ci siamo incontrati alla festa della famiglia “Von Diler”, giusto? >>
Alois sospirò abbattuto ma senza farlo sentire, ma almeno sapeva che quella sera lo aveva notato. << si esatto >>
<< ma lei.. tu scusami.. non sei il promesso sposo di Nicole? >>, chiese Kristal piegando un po’ la testa.
Alois dovette trattenere la risata. << esatto anche questo >>
Fece cenno della seconda portata. Il suo piano continuava.
Hannah servì la seconda portata. << il tuo occhio è guarito >>, disse Alois.
Kristal si bloccò, alzò lo sguardo verso i due.
Questa scena… era come l’avesse già vissuta.
Ma quando…?
Nella sua testa si mostrò un ricordo.
 
“ << cos’è questa freddezza?
<< ha reso l’atmosfera così triste che mi sono appassita.
 
Le iniziò a girare la testa e il suo respiro accelerarsi.
<< va tutto bene, Kristal? >>, chiese Alois accorgendosene.
<< sì, va tutto bene conte…. >>
 “ << ti fa male? >>
 
   “quel ragazzo è un mostro…”
 
<< sei promesso a qualcuno?! E allora perché mi hai fatto quelle cose?! >>,
 
<< sei tu la mia preferita >>
<< ehm… sì… non dire così Alois… sei promesso… non dovresti… dirmi certe cose… >>
 
<< ho deciso di rifiutarla >>
<< p-perché? Non lei non ti ama abbastanza? >>
<< amo te >>”
 
 
 
Kristal si sentiva la nausea… cosa le stava succedendo?
<< Kristal..? >>
Alois intanto si era avvicinato a lei preoccupato.
Gli occhi di lei si muovevano velocissimi e spaventati.
Alois toccò con la mano la sua, e Kristal si ritrasse alzandosi anche lei.
<< No! Non si avvicini! Non è possibile! Non è possibile! >>, iniziò a gridare lei.
Alois la guardava più preoccupato che mai.
<< cosa non è possibile? >>
Kristal era sempre più spaventata e iniziò a tremare. << questo! Tutto questo! È come se fosse già accaduto..! no! Non può essere! Non è accaduto! Cioè sì ma no! >>
Iniziò a girarle forte la testa che cadde sul pavimento freddo.
<< Kristal! >>
Alois si avvicinò al suo corpo tramante.
<< A-Alois… >>, sibilò lei.
<< sono qui, Kri >>, disse lui.
<< Alois…è il promesso di Nicole… >>, disse lei fissando un punto impreciso del soffitto.
Il biondo scosse la testa dicendole che amava solo lei. << solo te.. piccola Kristal… >>
<< Alois… io amo… Alois… >>
A quelle parole il cuore di Alois iniziò a battere come un forsennato, e in mezzo alle lacrime - che iniziavano a scendergli rigandogli le guance - e ad un sorriso di felicità, avvicinò il suo viso a quello di lei e la baciò.
Quando si staccò gli occhi di lei aperti lo guardarono.
 
I wanna Just Dance
But he took me home instead
Uh oh! There was a monster in my bed


<< Alois… ho fatto un brutto sogno? >>, chiese lei.
Alois si sentì rinascere.
La sua Kristal era ritornata da lui insieme ai suoi ricordi.
<< un bruttissimo sogno, ma adesso è tutto passato… >>, disse lui asciugandosi le lacrime.
Kristal si alzò con il busto e i due infine si abbracciarono.
<< mi sei mancata tanto Kri. Non ti lascerò mai più andare via >>, disse lui stingendola forte al petto.
 


 
-yako_chan: KC: Alois comportati bene! *da pugno in testa A: x.x KC: Alois KO ^^ Sinceramente non avevo neanche io idea di come fare per farle tornare la memoria… poi ho avuto un’illuminazione ed è uscito fuori questo. Comunque… *mette occhiali finti per dare un aria otakupowa! “danna-sama” vuol dire signore o maestà.
-princess fain: B: ma quella ha qualche problema? KC: Baard!!! *da padellata in testa B: x.x KC: Bard KO ^^ A: volevo chiederti se mi prestavi una delle tue armi per ucciderli sarebbe stato molto più fico. KC: … Alois tu le uniche cose che chiedi in prestito sono le bambole…. A: mah! TT^TT
-virgily: TT^TT ho finalmente trovato un’altra persona che ascolta I Black Veil Brides TT^TT “Rebel Love Song” è anche una delle mie canzoni preferite TTwTT A: never gonna change myyy miiinddd!!!! KC: idiota taci -.-‘’ A: we can live all biaiindddd!!! Sooo Take your hand in maine itz os tuuunaaaiiiitt!!! This is a KC: REEVOLVER *sorriso sadico, punta revolver, spara A: x.x
-Wallie: Kristal nella mia testa almeno ha un anno in meno di Alois. Più o meno ^^’’ A: Kristal… piccolina.. U//w//U KC: oddio chetteneroo!! *si ricompone v.v Grazie tante ma cosa vuol dire “e 8” ? Oltre ad essere il numero più simmetrico che esista a questo mondo.. v.v
-Veruschka: A: sono un gran figo v.v J: ehi ehi ehi ha detto che vuole me, quindi il figo sono io v.v KC: *colpisce entrambi. v.v tacete quà dentro la più figa sono io v.v
-Jenni Skeletron: oohh *O* ma sei troppo gentile **



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Capitolo 16
*** Koishiteru ***


That.Boy.Is.A.{M O N S T E R}

Koishiteru

 
 
<< è accaduto davvero tutto questo? >>, chiese Kristal stupita.

Alois fece segno di sì con la testa. << Nicole presa dalle gelosia ha chiesto a suo padre di cancellare dalla memoria tutti i ricordi che avevi di me, ma.. >>
Alois assunse un espressione fiera. << io sono imbattibile >>
Kristal rise di gusto. << basta esserne conviti Alois >>
<< perché scusa? Vorresti forse dire che non lo sono? >>
<< non sia mai! >>, disse Kristal sorridente.
Alois si mise in ginocchio sul letto in posizione di attacco. << hai osato ridere dell’imbattibile Alois Trancy! Paga con la tua vita! >>
Il biondo si lanciò su Kristal facendole il solletico, e lei – sdraiata - cercava inutilmente di sfuggire alle sue mani.
Quando la piacevole tortura finì, Kristal gli chiese del perché di tutta quella allegria.
<< il perché mi chiedi..? >>
Avvicinò il suo viso a quello di lei e le baciò la fronte e le palpebre, poi passò al suo collo.
Lo mordicchiava, baciava e lasciava piccoli succhiotti, e intanto Kristal andava fuori di testa.
<< Alois.. >>, sospirò.
<< tu mi fai venire fame.. >>, disse lui prima di unire le bocche.
 
Uh oh uh oh
(I love that girl)
(Wanna talk to her, she's hot as hell)

 
 
Kristal lo stringeva contro di se, e Alois faceva lo stesso.
Ad entrambi era mancato così tanto quel contatto bocca su bocca, anima su anima che era impossibile resistere.
I vestiti scivolarono via come acqua fresca e fecero posto alle coperte calde e ai baci dolci.
Il biondo si prendeva cura del corpo e dell’anima della sua amata come non aveva mai fatto, lasciando sul suo corpo profumato e candido scie di carezze.
<< Alois… o i miei ricordi non sono ritornati del tutto o tu sei cambiato >>, affermò Kristal.
Il biondo la guardò con aria interrogativa.
<< ecco.. non ti ricordavo così dolce >>, la buttò lì lei.
<< posso esserlo ancora di più se lo vuoi >>
Kristal sbarrò gli occhi a quell’affermazione.
Alois si alzò con la schiena e si spostò un po’ di lato per guardarla, intanto lei non sentendo il calore del corpo del biondo si coprì.
<< Kristal… ammetto di non essere la persona più perfetta di questo mondo. Ammetto di essere molto spesso prepotente ed egocentrico nei tuoi confronti, ma se lo faccio è perché non riesco a vivere senza di te che sorridi, ridi e arrossisci. Ecco, io mi sento la persona più felice di questa terra, e voglio che anche tu lo sia con me… ecco vedi? Di nuovo il mio egocentrismo e la mia arroganza! Ma che ci posso fare se non riesco a stare senza di te? >>, terminò Alois ridendo piano.
Kristal aveva il cuore che le palpitava in petto, si precipitò addosso a lui abbracciandolo facendolo distendere sul letto.
Alois dopo aver realizzato quello che era successo, ricambiò l’abbraccio e le diede un bacio sui capelli. << ti amo Alois >>, disse Kristal.
Alois le tirò su il viso con due dita. << allora diventa la mia promessa >>
Sul viso di lei si disegnò un sorriso limpido e carico di felicità. << Sì >>
 
 
We french kissed on a subway train         
He tore my clothes right off         
He ate my heart then he ate my brain
       

 
 
Ricominciarono dove avevano smesso.
Ricominciarono ad amarsi e a scoprire ogni curva della loro anima.
I loro cuori che fremevano ad ogni tocco, sospiro e gemito oramai sarebbero stati legati per molto tempo.
 
<< questo è un “lieto fine”? >>, chiese Alois dopo aver ripreso un respiro abbastanza regolare.
Kristal lo guardò << credo che questo sia l’inizio.. Alois >>
<< allora spero che questo inizio non finisca mai >>, disse poi lui prendendole la mano e baciandone il dorso.
<< Koishiteru* Kristal >>
<< Koishiteru Alois >>

Fine.


Ecco qui. Fan Fiction finita! ( TT.TT)  La prima! waa che emozione portarla a termine ** . Un grazie a tutte le persone che hanno letto questa "cosa" xD e per averla recensita. Spero che seguirete anche le altre che farò in futuro (c'è in cantine una probabile FF di Death Note FOORSE EH! ) è stato bello sapere la vostra opinione al riguardo. Alla prossima ^^ *tutti i personaggi: Ciaooo!!!



*Koishiteru: in Giappone ci sono tre modi per dire "ti amo". 1) "suki desu"( s'ki des' ) che sta a significare "mi piaci"  2) "Ashiteru" che significa "ti amo" tra fidanzati. 3) "Koishiteru" che è un "ti amo e voglio passare il resto della mia vita con te".
Ho messo questa notina perchè molto spesso la gente si chiede la differenza (tra me e te NO! ) tra le tre forme :)

 

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