Il volo di Icaro

di Alexiel94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ali di cenere (Luke) ***
Capitolo 2: *** Volare sulle ali di un sogno (Charlie) ***
Capitolo 3: *** Come un'aquila (Talia) ***
Capitolo 4: *** Vai e tocca il sole (Bianca) ***
Capitolo 5: *** Nel nome degli dei, madre, volerò! ***
Capitolo 6: *** Volerò per la mia strada (Nico) ***
Capitolo 7: *** Non sarai un Dedalo (Clarisse) ***



Capitolo 1
*** Ali di cenere (Luke) ***


Quando mio padre mi vide entrare nella sala degli dei sull'Olimpo probabilmente pensò che lo avrei abbracciato.
Invece non feci nulla.
Lo odiavo per non essere stato presente per tutta la mia vita, per avermi dato una impresa già compiuta da qualcun altro.
Avevo sperato che cinque anni prima lui e gli altri dei avessero salvato Talia, invece la avevano lasciata morire come se nulla fosse.
Ma ora che avevo Crono dalla mia parte mi sarei vendicato, sia di Ermes sia di tutti gli altri dei.
L'avrebbero pagata per essersene sempre infischiati delle vite dei loro figli mezzi mortali.
Lo dovevo a tutti gli indeterminati del Campo.
Lo dovevo a chi come me e Clarisse non veniva neanche considerato dal proprio divino genitore.
Lo dovevo a Talia.
Ermes mi porse una scatola, che afferrai con titubanza.
-Queste sono per te, Luke-.
La aprii, c'era dentro un paio di scarpe alate.
Scoppiai a ridere.
Le mie ali sono diventate cenere molto tempo fa, padre.

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Capitolo 2
*** Volare sulle ali di un sogno (Charlie) ***


Niente aveva mai contato di più per me che il mio amore per Silena.
Ogni suo sguardo, ogni sua mossa, mi faceva arrossire e battere il cuore.
Non c'era cosa che contasse più della figlia di Afrodite.
Eppure non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi. Fino a due settimane fa.
Non potevo essere più felice di sapere che lei ricambiava i miei sentimenti, e ora che camminavamo mano per mano mi sentii l'uomo più felice del mondo.
Tutti gli altri ci fissarono stupiti, ma nulla poteva intaccare la mia felicità.
-Ti amo, Charlie- disse Silena, e le diedi un bacio sulle labbra.
Stavo proprio volando sulle ali di un sogno.

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Capitolo 3
*** Come un'aquila (Talia) ***


Ero un po' nervosa, era la prima volta che mi veniva affidata un'impresa.
Incredibile, vero?
La figlia di Zeus, sempre tenace, dura e arrabbiata tesa all'idea di partire per una semplice impresa.
Non ne avevo mai affrontata una, ed ero persino morta in combattimento.
Sentivo la gola secca, e il mio cuore martellava nel petto dalla paura.
Ma paura di che cosa?
Dei mostri? No. Avevo appena affrontato una manticora (letteralmente) e le Cacciatrici di Artemide (metaforicamente), nessun mostro mitologico poteva spaventarmi.
Capii cosa mi spaventava: deludere mio padre.
Mi sentivo di dover essere all'altezza del re degli dei, e avevo paura di non riuscirci.
Sistemai meglio il cuscino, desiderando di addormentarmi il prima possibile.
Sono già fiero di te, giurai di sentir dire ad una voce profonda mentre mi addormentavo.
Tu sei come un'aquila, orgogliosa e testarda.
Sei la mia aquila.

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Capitolo 4
*** Vai e tocca il sole (Bianca) ***


Probabilmente era stato il senso di colpa a spingermi a farlo.
Mi ero introdotta nel prototipo di Efesto che cercava di ucciderci per colpa mia, e ora dovevo assolutamente cercare la sala comandi.
La trovai, finalmente.
Premendo bottoni a caso riuscii a fare fermare il robot e a farlo colpire da solo.
Ora però si avvicinava sempre di più ai pali dell'alta tensione, ed ebbi paura.
Come ne sarei uscita?
Percy mi aveva avvertita che sarebbe stato pericoloso, ma io avevo voluto farlo comunque.
Avevo agito come Icaro, che nonostante gli avvertimenti del padre si era avvicinato troppo al sole.
Solo che io lo avevo fatto per salvare i miei amici, non per puro egoismo.
La mia azione sconsiderata avrebbe avuto un senso.
Io non mi ero avvicinata al sole, lo avevo toccato.
Ora, iniziava la mia caduta.

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Capitolo 5
*** Nel nome degli dei, madre, volerò! ***


Quando Atena mi riconobbe non potevo crederci.
Mia madre era la dea della saggezza!
Mi sembrava così incerdibile, ma la mia memoria e la capacità di deduzione ebbero un senso.
Ero così orgogliosa di essere sua figlia che la volevo rendere fiera di me.
Ma come?
Dovevo fare qualcosa che nessun altro semidio sarebbe riuscito ad eguagliare.
Un qualcosa che avrebbe reso orgogliosa Atena di essere mia madre almeno quanto io lo ero di essere sua figlia.
Ancora non sapevo che cosa fare, ma presto mi sarebbe venuta l'idea.
Avrei realizzato a qualsiasi costo questa non ancora avuta.
Madre, giuro sugli dei che volerò talmente in alto che non potrai che essere fiera di me.

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Capitolo 6
*** Volerò per la mia strada (Nico) ***


Amici. A che servivano?
Prima la mia unica amica era mia sorella Bianca.
Poi erano arrivati quei semidei e le Cacciatrici, che la allontanarono da me.
Ma avevo Percy come amico.
Mi fidavo di lui, ci aveva salvato la vita e si interessava a me.
Mi aveva promesso che avrebbe protetto Bianca.
Invece l'aveva lasciata morire.
Sicuramente aveva pensato a parare le sue chiappe invece di salvare mia sorella.
Mi aveva tolto la persona che significava di più per me.
Madre, sorella e amica.
Ora invece non avevo nessuno.
Meglio così.
Senza Bianca non volevo avere nessuno accanto a me, tantomeno quel figlio di Poseidone traditore.
D'ora in poi sarei volato da solo per la mia strada.

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Capitolo 7
*** Non sarai un Dedalo (Clarisse) ***


Mi chiesi ancora perchè mio padre non mi considerasse.
Ok, forse il dio della guerra non era la persona più paterna che si potesse avere, ma almeno mi aspettavo un minimo di considerazione da parte sua.
Invece mi considerava inferiore ai miei fratelli perchè ero una ragazza.
Strinsi i pugni dalla rabbia.
Persino il padre di Prissy lo considerava e si faceva vivo indirettamente, e lui aveva giurato sullo Stige di non avere più figli coi mortali!
Ares invece niente.
Mi aveva donato la lancia durante la mia prima visita sull'Olimpo, ma quando ha scoperto che si era spezzata mi aveva considerata una fallita.
Lo stesso nel Mare dei Mostri.
In fondo non pretendevo tanto.
Avrei voluto che mi desse un po' di fiducia.
Ma mio padre non era un Dedalo.
Non avrebbe costruito le ali per sua figlia.

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