Imaginaerum: come tutto ebbe inizio

di petitecherie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'incontro ***
Capitolo 2: *** Taikatalvi ***
Capitolo 3: *** storytime part 1 ***
Capitolo 4: *** storytime part 2 ***
Capitolo 5: *** ghost river ***
Capitolo 6: *** slow, love, slow ***
Capitolo 7: *** I want my tears back p. 1 ***
Capitolo 8: *** I want my tears back p. 2 ***
Capitolo 9: *** Scaretale ***
Capitolo 10: *** Arabesque ***
Capitolo 11: *** Turn loose the mermaids ***
Capitolo 12: *** Rest calm...o quanto meno tenta! ***
Capitolo 13: *** The crow, the owl and the dove ***
Capitolo 14: *** Last ride of the day ***
Capitolo 15: *** Song of myself part 1 ***
Capitolo 16: *** Song of myself part 2 ***
Capitolo 17: *** Imaginaerum ***



Capitolo 1
*** l'incontro ***


come tutto ebbe inizio Finlandia, Kitee, ottobre 2009

L'autunno si inoltrava tra i boschi della Finlandia e Tuomas poteva già aspirare l'odore acre della prima legna bruciata. Era uscito di casa tranquillo, senza un pensiero. Il tour di Dark Passion Play era finito e mentre gli altri si arrabattavano con le proprie cose, lui se ne poteva stare in pace ad aspettare la Musa.
A conti fatti, nonostante l'aria piacevole, non sarebbe uscito affatto se non avesse finito le sigarette. E questo è un male, pensò. La città di Kitee era sonnacchiosa come al solito, e nessuno avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe successo di lì a 10 minuti. Lo stesso Tuomas, a distanza di anni, è ancora lì che si domanda se quel giorno non fosse stato meglio smettere di fumare e restare in casa a leggere i fumetti.
Cosa successe? Fu investito, o meglio, travolto da un auto che andava a 15 km orari. Non ci fu nemmeno la botta, ma il nostro tastierista cadde in terra come se Giove l'avesse appena fulminato.

***

<< Guarda, si sta svegliando. >>  dissi ad Arthur notando i primi segni di ripresa dell'uomo. Che, poi, come diavolo si fa ad esser presi ad una velocità così scarsa?
<< E' vivo? >>
<< Artie, si sta svegliando. >>
<< E se è uno zombie? >>
Credo che in quel momento le mie sopracciglia si siano unite a formare  un monociglio. Ok, mio figlio ha sempre avuto una propensione per l'horror, ma questo è il risultato - pessimo - se lo lasci un paio di settimane con quell'imbecille di tuo fratello minore.
<< Ha aperto gli occhi! >>  l'esclamazione di Artie mi fece abbassare lo sguardo sull'uomo. Avevo posato la testa sulle mie gambe per controllargli il battito e adesso, mi trovavo a fissare gli occhi più grigioblu che avessi mai visto. Fortunatamente, lo stupore iniziale fu affondato dalla parlantina incompresibile del tizio.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi  perchè, quando Dio fece crollare la torre di Babele, ha fatto sì che una lingua come il finlandese sopravivesse. Io e Artie eravamo ancora lì a guardarci spaesati che il tizio, con un pò di difficoltà, s'era messo a sedere contro il motore dell'auto. Continuando a parlare, signori! Mi venne spontaneo posargli una mano sulla bocca pur di farlo tacere.
<< Sorry, ma non parliamo finlandese. >> gli dissi in inglese. In realtà, un pochino ce la caviamo ma quando uno con evidente trauma cranico ti parte a razzo, è meglio evitare. << vuoi andare in ospedale? >>
<< No, no, sto bene. Credo. >> lo vedo portarsi una mano alla testa. << E' bella dura. Non me l'aspettavo, sarò svenuto per lo spavento. >>
<< Almeno, lascia che ti accompagni a casa. >> gli dico mentre Artie gli tende il sacchetto caduto in terra: 2 pacchi di sigarette e 3 mars. Signori, quest'uomo è single! Si riconoscono a miglia di distanza!
<< Tuomas. >> mi fà allungando la mano e tirandosi sul del tutto, e mi rendo conto che mi sovrasta di almeno una testa.
<<  Alice. >> rispondo, stringendogli la mano << e questo è mio figlio Arthur. >>
<< Ho sette anni e il mio supereroe preferito è Batman. >>
Il tizio lo guarda con curiosità <<  Io ne ho trentatre e preferisco Paperino, ma Batman non è male. >>
E' uno scherzo, vero? penso mentre siamo in macchina. Questo qui , che adesso chiacchiera con mio figlio con assoluta tranquillità, ha trentatre anni, i capelli lunghi rossicci e gli occhi blu come il ritratto classico di Gesù. Pure i suoi modi hanno un che di 'ultraterreno'. Quantomeno, abita in una casa normale e non in una stalla.
Tuomas scende dalla macchina con tranquillità, a riprova che la botta l'ha presa,si, ma non in testa, e si avvicina al finestrino. Mio.
<< Grazie. Ci vediamo in giro, allora >> ridacchia un attimo << magari in circostanze meno pericolose. >>
Faccio si con la testa e faccio partire il motore. Ma non reggo. La curiosità è donna.
<< Tuomas, >> lo chiamo << quando sei nato? >>
<< Il 25 dicembre, perchè? >>
Ah-ah. Spingo direttamente sull'acceleratore. Lo scherzo è bello quando dura poco.

***

Tuomas rientrò in casa con un'espressione a metà tra il divertito e il perplesso. I due nuovi arrivati lasciavano prevedere scintille. Arthur sembrava un bambino fantasioso e avido di fiabe e quel quarto d'ora a parlare con lui, l'aveva messo più a suo agio che tanti discorsi fatti con gente più adulta.
La madre, invece, non riusciva proprio ad inquadrarla. Di certo, gli sembrava leggermente pazza. O magari, era molto più sana di lui. Si accese una sigaretta e si avvicinò alla Korg e iniziò a suonare.
Follow the madness, Alice, you know once did.









§*§
Angolo di chiacchiere libere:
Ebbene, l'ideuzza su Imaginaerum prende vita. Qui seguiremo esclusivamente Tuomas, a volte anche il resto dei Nightwish, nel componimento di Imaginaerum. O meglio, nella personale versione di petitecherie, vedremo come è nato questo capolavoro e da dove sono nate le idee di Tuomas.
E' un pò un what if e un pò AU, ma prendendetela con brio ;) L'atmosfera è più allegra a questo giro, e probabilmente qualche sprazio di malinconia,etc, sortirà. Ma diciamo che in larga parte le atmosfere di Underneath sono accantonate. Siamo ad un livello successivo, signori!
E bhò, non ce la facevo a tenerla sul pc, e ve la dono, come personale regalo di San Valentino!

Spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate^^.

Disclaimer: i Nightwish e Tuomas non mi appartengono. Non scrivo a scopo di lucro, etc...
La canzone citata è Storytime, interpretata dai NW.

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Capitolo 2
*** Taikatalvi ***


taikatalvi Finlandia, Kitee, ottobre 2009

Sposto una ciocca di capelli dagli occhi e mi fermo ad ammirare il risultato. Si, lo studio di questo bel lilla mi piace, dà l'idea di un posto in cui ci si possa esprimere e rilassare, cosa fondamentale se sei un'artista. In particolare, mi piace la porzione di parete su cui si posa la flebile luce del sole finlandese. Ci ho disegnato un albero e un repertorio di piccole creature fatate. Ho usato dei glitter per le decorazioni in modo che con la luce si possano creare effetti 'magici'.
Ho montato anche una libreria dell'Ikea in modo da poterci infilare tutti quei di libri di fiabe che di solito ispirano le mie creazioni. In realtà, ci ho messo un pò di tutto -anche gli Harmony- ma, vabbè, la fantasia si stimola con qualsiasi cosa, no?
Vicino alla finestra c'è il mio tavolo da disegno e sparsi intorno, tutti gli strumenti dell'illustratori. Perchè, si, io, Alice Bell, sono un'llustratrice per bambini specializzata in creature mitologico-fantastiche. A disposizione.
<< Bello, cara, mi piace questo colore. >> Le mie farneticazioni sono interrotte da mia zia Susan, il vero motivo per cui, io e Arthur, ci ritroviamo in questo angolo di mondo sperduto. Ho accettato di venirci solo dopo che mi è stato assicurato che il caffè e internet non erano merce rara.
<< Spero solo che con le lampade renda bene, ho il timore che lo scarso sole invernale possa essere un problema per i giochi di luce. >>
<< Oh. >>  vedo zia farsi mogia mogia.
E mi sento in colpa, dannazione. In fondo, nessuno mi ha costretto a trasferirmi, comportarsi da schizzinosa non è il caso. << Tranquilla, zia. Un pò di photoshop e sistemerò tutto! >> le dico.
<< Cara, ho preparato il caffè, vuoi una tazza? >>
<< Certo, zia. >>
Scendiamo al piano di terra. Questa casa -una villetta a due piani- è terribilmente spoglia da quando zio Kimi è morto. Lui e zia non erano amanti dell'accumulo e così, alcune stanza sono rimaste vuote. Ma quando perdi una persona con cui hai vissuto per quasi quarant'anni, tutto questo vuoto,  il bianco, non fanno che peggiorare le cose.
E così, un pò perchè sono la nipote preferita di zia, un pò perchè sono l'unica della famiglia che lavora in base alle consegne e non ha un posto fisso, mi sono trasferita in Finlandia col pargolo al seguito. Certo, rischio che mio figlio diventi un sociopatico metallaro, ma un pò di pepe nella vita che male fa?
<< Allora, cara, con il finlandese come va? >>
Trattengo una smorfia di disgusto << Bhà, migliora. Cioè, capisco un pò di più e si, credo che riuscirei a spiccicare due parole di senso compiuto nel caso fossi costretta. >>
<< Tesoro, sei così dolce. Sai, pensavo che, visto che Artie sta frequentando la scuola locale, dovremmo sforzarci di parlare finlandese anche a casa, per agevolarlo. O non si farà mai amici. >>
Ecco, ho appena smesso di sentirmi in colpa.
Ho passato tutte le estati della mia vita - fino ai 10 anni, pardon - in questa landa desolata e zio Kimi mi ha insegnato questa lingua 'soave'. Siccome amo farmi del male, quando Artie era piccolo gliel'ho insegnata a mia volta, come una specie di codice segreto tra noi due. Peccato che non avessi la sfera di cristallo già da tempo!
<< Possiamo provarci. >>  Dio me ne scampi!
Finisco il mio caffè. << Zia, ti serve qualcosa? Devo uscire, sai, devo prendere quei colori. >>
<< Nulla, cara. Anzi, comprati un paio di maglioni in più, ne hai portati così pochi. >>
Io odio la Finlandia!!!

***

Qualcuno mi deve spiegare perchè sono qui. Ok, no, il motivo lo so. Intendevo in questo negozio. E anche in questo caso, il motivo lo so. Sbuffo.Ho provato a far capire a questa specie di commesso biondo che mi guarda con gli occhi a palla il tipo di pennelli che sto cercando, ma se mi rifila di nuovo gli acquerelli, giuro che lo tramortisco con una tavolozza.
Sto rischiando di sbattere la testa per la disperazione sul bancone, quando squilla il telefono del negozio. Il commesso mi fa un cenno e io, oserei dire sollevata, mi volto per guardarmi un pò giro. Se non fosse che finisco dritta contro un giubotto di pelle.
Poteva essere un palo, Alice, non lamentarti,su.
<< Salve! >>
Alzò la faccia un pò stupita e mi trovo Gesù di fronte. Deus ex machina, ah?
<< Tuomas, ciao. >>
<< Come mai qui? >>
Ok, si sta facendo i cavoli miei o è semplice buona educazione? << Voglio uccidere questo commesso. Non ci sono riuscita con te, provo con lui. >> ribatto un tantino acida.

***

Rimango un attimo perplesso a quell'uscita per poi, scoppiarle a ridere in faccia. Forse ho peggiorato la cosa perchè i suoi occhi si restringono come fessure. Ma è solo un attimo, in quanto si unisce subito alla risata.
<< No, no >> fa poi, << mi servono dei pennelli e con i colori ce l'ho fatta, ma il tipo lì, non ci capiamo, ecco. >>
<< Posso darti una mano, se vuoi. >>
<< Te ne intendi? >>
<< No, ma come traduttore vivente me la cavo. >>
E per fortuna, ho ragione. Alice acquista con aria soddisfatta i suoi pennelli e io ritiro la carta decoupage per mia madre.  La vedo osservare la carta con un sopracciglio sollevato << Eh si, ho un debole per i tavolini ricoperti di rose. >>
Riscoppia a ridere. Se fallisco come musicista, posso diventare un intrattenitore.
<< Arthur? >>
<< Dovrebbe essere a casa ormai. Il pulmino lo lascia lì per le 16. Immagino che mia zia sia lì a riempirlo di schifezze. >>
<< Tua zia? >>
In poco vengo aggiornato sugli ultimi eventi della famiglia Bell. Conoscevo Kimi, e Susan è un'amica di mia madre, ma non ricordavo che avessero nipoti. Alice e Arthur si sono trasferiti da Londra, perchè erano gli unici della famiglia a poter badare alla zia. Effettivamente, mia madre mi aveva raccontato di una sua amica un pò giù di morale, ma non avevo capito chi fosse. << Come sta andando l'esperienza? >> domando
<< Al momento, uno schifo. Senza offesa, ma questo posto non è che mi piaccia poi così tanto. >>
Ammetto che per una nata e cresciuta a Londra, Kitee sia un esilio piuttosto pesante.
<< Magari troverai qualcosa a cui affezionarti. >> provo a dirle.
La vedo stringere le labbra, un'ombra di incertezza nello sguardo.
<< A cosa ti servono? >>
<< I pennelli? Oh, sono un'artista. Illustro fiabe, paesaggi, roba fantasy, per intenderci. >>  risponde col tono di chi è pronto a difendere la sua scelta di credere ancora alle favole e alla magia.  Allora, una speranza c'è per farti cambiare idea.
<<  Credi che Artie si offenderà se farai un pò tardi? >>
<< Perchè? >> chiede, quasi preoccupata.
<< Voglio farti vedere una cosa. >> sussurro <<  una cosa magica. >>
Lascio che prenda la sua macchina. Immagino che sia un pò terrorizzata, alla fine, sono uno sconosciuto che l'ha convinta a seguirlo e credo che guidare la tranquillizzi. Della serie 'ti lancio fuori da quest'auto quando voglio'.
<< Eccoci qui. >> la informo, una volta giunti a destinazione.
Siamo vicinissimi al lago Karjalan Pyhäjärvi, attorniati dalle betulle, con il sole che sta tramontando all'orizzonte.
<< Taikatalvi >> le dico, mostrandole il panorama.
Alice è senza parole. Sorride, e vale più di mille risposte.

***

Più tardi, molto più tardi, quando una donna dalla nera chioma riposò nel suo letto assieme al figlio, un poeta descrisse la magia dell'inverno.

Lapsistain rakkain tää näyttämö on
Mis kuutamo kujillaan kulkee
Taipunut havu, kesä hoivassa sen
Valkomeren niin aavan
Joka aavekuun siivin
Saapuu mut kotiin noutamaan

Päällä talvisen maan hetki kuin ikuisuus
Mi pienen kissan jaloin luokseni hiipii
Tääl tarinain lähteellä asua saan mis
Viulu valtavan kaihon
Ikisäveltään maalaa
Laulullaan herätää maan











§*§

Eccoci al primo capitolo^^
Non so se questa storia durerà undici capitoli come le canzoni di Imaginaerum o sarà più lunga, per il momento, ecco come è nata la meravigliosa Taikatalvi.
Grazie a tutti coloro che leggono :*

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro e blalblalbla
La canzone citata è Taikatalvi, interpretata dai NW.

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Capitolo 3
*** storytime part 1 ***


storytime Finlandia, Kitee, 29 ottobre 2009



Tuomas se ne stava tutto placido a leggere un quotidiano. Sembrava persino preso dalle notizie di cronaca e dagli aggiornamenti meteo. 
Tutte balle.
In realtà, stava cercando di non dare nell’occhio. Perché, la preda a cui puntava era lì, ferma davanti a lui, a poca distanza dalla sua mano.
L’ultimo numero del Topolino.
E tra pochi minuti, lui, Tuomas Lauri Johannes Holopainen, ne sarebbe entrato in possesso.
Se non che un bimbo, decisamente più svelto, prese la copia.
<< Fermo, tu >> gli disse l’intrepido tastierista.
Artie lo guardò un secondo perplesso. 
<< Ciao, Tuomas. >>
<< Giovanotto, non sai che devi rispettare gli anziani? >>
Artie sembrava confuso e si mise a fissare i giornaletti e l’interno del negozio.
<< Non ci sono anziani, qui. >>
<< Si da il caso che io sia più anziano di te. Quel fumetto è mio. >>
Il bambino dagli occhi di ghiaccio squadrò il tastierista da capo a piedi. Per poi, fargli un sorriso da schiaffi.
<< Oh, potrei anche dartelo. Ma tu cosa mi dai in cambio? >>
Tuomas fu sorpreso. Non se l’aspettava. Cosa poteva dargli? Una sigaretta? No, era troppo piccolo. Un gelato? Naa, faceva troppo freddo.
Un momento, sto scendendo a patti con un moccioso?
<< Oh, andiamo, Artie, l’ho vista prima io. E’ mia. >>
E così il tastierista afferrò la copia dalle mani del bambino, che a sua volta, non era intenzionato a mollarla. Questo tira e molla, per l’appunto, durò almeno dieci minuti.
<< Che state facendo? >>
La domanda di Alice fu una doccia fredda. I due litiganti si voltarono a fissarla.
<< Tuomas, stai litigando con un bambino per un fumetto? >>
Il tastierista diventò rosso come un pomodoro, lanciò un’occhiatina ad Arthur e mollò la presa.
<< L’ho visto prima io. >> ribadì, tutto contrito.
Alice lo rimirò in tutta la sua scemenza.
<< Ti compro un gelato per consolarti? >> gli chiese divertita.
<< Fa troppo freddo. >>
Alice gli mise una mano sulla spalla. << Non essere triste, mio piccolo bambino, vedrai che troverai un’altra copia. >> disse prima di farsi una sonora risata.
<< Non è giusto, uffa. >> rispose il tastierista non ancora convinto.
Arthur lo tirò per la manica. << Tieni. >> il sorrisetto pronto << Credo che riuscirò a sopravvivere senza. >> Mamma e figlio ridacchiarono senza ritegno.
Povero me.
<< Oltre a prendervi beffe di me, non avete altro da fare? >> domandò leggermente scocciato.
<< In realtà, ti stavo cercando. >> gli disse Alice << sai, volevo mandarti un messaggio, ma non ho il tuo numero di cellulare. Presentarmi a casa tua all'improvviso non mi sembrava il caso. >>
<< Come mai? >>
<< Mia mamma ti ha fatto un bellissimo disegno. >>
Le guance di Alice si imporporano, scostò una ciocca di capelli dagli occhi << Bhè, sai, quel paesaggio mi ha ispirato. Ecco, l'ho ricreato. Nella mia personale versione. Solo che non sapevo come dartelo. Credo sia giusto lo tenga tu. >>
<< Perchè non vieni a casa con noi? >> domandò Artie.
Pochi minuti dopo, i tre erano fuori dall'edicola. E se proprio volete saperlo, Tuomas si dimenticò di comprare il fumetto.


***

Tuomas tornò a casa un paio d'ore più tardi, stringendo tra le mani un foglio arrotolato. Fu subito avvolto dal caldo tepore della casa e da un profumo di dolce.
<< Tesoro, eccoti. >> lo salutò la madre << ho appena tirato fuori il ciambellone dal forno. Ne vuoi un pezzo? >>
Così, qualche minuto dopo si trovò di fronte a due spettacoli: il primo, il ciambellone materno, il secondo, il superbo dipinto di Alice.
Roba da timore reverenziale.
<< Che meraviglia, l'ha inviato un fan? >>
<< No, mamma. L'ha fatto una persona che conosco. Alice, la nipote di Susan Parro. Alice Bell. >>  Non sapeva perchè, eppure, in quel nome c'era qualcosa che non gli tornava.
<< Oh, la piccola Tinker Bell*! >>
<< Eh? >>
<< Massì, caro, non ti ricordi? >> fece lei tirandogli un pizzicotto sulla guancia << la chiamavi così quando giocavate assieme. >>
<< No, mamma, frena. Io e Alice ci conoscevamo già? >>
<< Tesoro, avete giocato insieme tanto da bambini. Vi eravate dati i nomi in codice: Tinker Bell e Peter Pan. >> sorrise lei << Fingevate di essere sull'isola che non c'è e tuo fratello era costretto ad impersonare Capitan Uncino. >>
Tuomas la guardava con gli occhi fuori dalle orbite. Ricordava, vagamente,  una bambina con cui giocava spesso da piccolo, ma non questi particolari dettagliati.
Caspita, sono ossessionato con Peter Pan. Un caso patologico.
Nel frattempo, la signora Holopainen s'era messa a rovistare in un casetto e dopo un vittorioso 'Hurrà', aveva messo delle foto sul tavolo. Si potevano vedere due bambini, un caschetto d'oro vestito di verde e una bimba con delle alucce sulla schiena correre vicino al lago. C'era pure una foto che era meglio non far vedere ad Alice, in cui loro due si scambiavano un bacetto. Ah, l'innocenza beata dell'infanzia.
Ma la più bella era quella in cui un aquilone rosso volava contro il cielo mentre due bambini si tenevano per mano.

***


It was the night before,
When all through the world,
No words, no dreams
Then one day,
A writer by a fire
Imagined all of Gaia
Took a journey into a child-man's heart...

A painter on the shore
Imagined all the world
Within a snowflake on his palm
Unframed by poetry
A canvas of awe
Planet Earth falling back into the stars

I am the voice of Never-Never-Land
The innocence, the dreams of every man
I am the empty crib of Peter Pan,
A soaring kite against the blue, blue sky,
Every chimney, every moonlit sight
I am the story that will read you real,
Every memory that you hold dear






§*§

Eccoci qui :)
questa è solo la prima parte di Storytime^^
* Tinker Bell è il nome originale inglese della fatina di Peter Pan, Campanellino. Come avrete capito, Alice ha un nome parlante: da una parte, richiama il paese delle meraviglie e dall'altra l'isola che non c'è. Un brodo di giuggiole per il nostro tastierista.

grazie tantissimo a tutti quelli che leggono e commentano. Mi fate tanto felisSsie**


Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è Storytime dei Nightwish.

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Capitolo 4
*** storytime part 2 ***


storytime parte 2 Finlandia, Kitee, 31 ottobre 2009


Cioè, lo spieghiamo alla gente del posto che non siamo a Stars Hollow o a Mistic Falls? Perchè diavolo dovrei partecipare ad una festa di Halloween organizzata in una delle sale del palazzo del Comune? Oh, aspetta, lo so il perchè: fa talmente freddo che non si possono mandare i bambini in giro o al posto di diavoletti, ci troveremmo dei ghiaccioli.
E mi starebbe anche bene, dico, mettiamo i bimbi in un posto sicuro a far casino ma perchè ci devono essere anche i genitori?
Oltretutto, vestiti a maschera anche noi.
Almeno, Artie è felice di essere qui. E le paure di mia zia si sono rivelate infondate, visto che si sta integrando bene. A quanto pare, il suo accento british è considerato cool dagli altri bambini. Un problema in meno.
Insomma, eccomi qui, con un vestito improvvisato. Per chi se lo stesse chiedendo, mi sono gettata addosso una cappa nera di mio zio a mo' di mantello e ho riempito un cestino di vimini di mele rosse. Ci siete arrivati?
Chi indovina, vince una mela avvelenata.
Arthur, invece, è conciato come è conciato per colpa di mio fratello. Prima di venire qui per sistemare le cose per il trasloco, l'ho lasciato da lui e questa è la punizione divina.
Avete presente It, il pagliaccio assassino?
Bene.
Immaginatevi un bambino di 7 anni vestito così.
Sicuramente, vincerà il premio per il costume più realistico. Almeno una decina di bambini sono scoppiati in lacrime al solo guardarlo.
<< Non sei credibile. >>
Salto sulla sedia. << Tuomas! >>
E' inutile, può anche infilarsi una maschera da fantasma dell'Opera ma è riconoscibile lo stesso. E' figo uguale.
O santo cielo, Alice, niente pensieri impuri su Gesù.
<< Ti ho spaventata? >>
<< Un pò. >>
Mi studia un bel pezzo.
<< No, non sei credibile. >>
<< Ma di che parli? >>
<< Del tuo abito. Sei molto più una Biancaneve. >> si allunga alle mie spalle e tira via un nastro rosso dalle decorazioni. Per legarmelo nei capelli.
<< Ecco, ora va meglio. >>
Non faccio in tempo a mandarlo a quel paese, che una donnina bionda lo prende per il braccio e lo trascina via. Tra parentesi, perchè è qui? Cosa vuole? Ha una specie di radar per ritrovarmi? E' uno stalker?
D'un tratto, abbassano le luci nella sala e vedo sul palco quella sottospecie di divinità vicina a delle tastiere, e assieme a lui altri 3 ragazzi. Uomini, per la precisione. Uno con una bandana alle batterie, un nanerottolo dalla faccia simpatica  alla chitarra e un vichingo con le treccine alla barba al basso.
La donnina bionda di prima li introduce << Ecco a voi i Nightwish. >> e loro si mettono a suonare. Devo ammettere che sono davvero coinvolgenti, mi sta venendo voglia di buttarmi nella mischia e ballare con i bambini.
Cosa che succede sul serio, visto che io e la dignità abbiamo cordialmente separato le nostre strade dopo la notte passata a chiamare ubriaca quello stronzo del mio ex.
Quasi quasi, mi rimangio la parte iniziale. Invitatemi a vita!


***

Tra il fiocco rosso e l'abito nero, Alice è riconoscibilissima in mezzo alla folla di bambini. Vederla ballare come un folletto scatenato mi trasmette un entusiasmo contagioso. Quasi come se la mia musica, di solito malinconica, diventasse improvvisamente una colonna sonora della Disney.
Una colonna sonora un pò raccapricciante magari, ma adattissima a questa festa di Halloween.
La notte in cui la fantasia e l'immaginario diventano realtà.

***

<< Siete stati fantastici! >> mi complimento con Tuomas << tu e il tuo gruppo non siete male, potreste anche sfondare. >>
Tuomas mi lancia uno sguardo perplesso.
<< Che c'è? Non sapevo fossi un musicista, da come parli, si direbbe che tu sia uno scrittore. Anzi, no, un poeta. >>
<< Ci hai fatto delle foto? >> domanda lui prendendo la mia macchinetta e sedendosi accanto a me.
<< Si, e ti avverto, voglio un demo. La tua musica mi ispira. >>
Non capisco perchè mi guarda così, come se fosse dubbioso delle mie parole o come se lo stessi prendendo in giro. Ma vabbè, ormai l'ho capito che è un pò suonato di suo e lascio perdere.
Afferro una mela e le dò un morso. Al che, Tuomas inizia a scattare foto.
<< Che fai? >>
<< Ricambio il favore. >> ridacchia.
E così, ecco a farmi fotografare mentre mordo con cattiveria una mela. Ed eccola lì, l'idea biricchina.
 Molto da Alice. Terribilmente da Biancaneve.
Lascio cadere la mela e chiudo gli occhi. Voglio proprio vedere se ha il coraggio di farlo.
Ed ecco, un bacio lieve come le ali di una farfalla.
Apro gli occhi piano e lui è già sparito. Al suo posto, solo una foto leggermente piegata in cui ci sono due bambini sorridenti.
La giro e leggo: "Tinker Bell ja Peter Pan, Kitee, 1984*".

Childhood games, woods and lakes,
Streams of silver, toys of olden days.
A five-year-old winter heart in a place called home
Sailing the waves of past.


E un pò più sotto, in una diversa calligrafia "Bentornata a casa, fatina."


***
I am the journey,
I am the destination,
I am the home
The tale that reads you
A way to taste the night,
The elusive high
Follow the madness,
Alice you know once did

Imaginarium, a dream emporium!
Caress the tales
And they will dream you real
A storyteller's game,
Lips that intoxicate
The core of all life
Is a limitless chest of tales...

I am the voice of Never-Never-Land
The innocence, the dreams of every man
I am the empty crib of Peter Pan,
A soaring kite against the blue, blue sky,
Every chimney, every moonlit sight
I am the story that will read you real,
Every memory that you hold dear

I am the voice of Never-Never-Land
The innocence, the dreams of every man
Searching heavens for another Earth







§*§

Eccoci con storytime parte 2. E un piccolo cameo da parte dei Nightwish^^
* ja è la congiunzione 'e' in finlandese.
Per farvi raccapezzare con le età: Alice ha 3 anni meno di Tuom. Quindi, al tempo della foto aveva 5 anni, cosa che tornava benissimo con un vecchio brano dei NW. E sempre parlando di lei, me la sono immaginata come Alyssa Milano, la Phoebe di Streghe.
Ovviamente, questa parte è un chiaro riferimento al video di Storytime ;)
Grazie a tutti quelli che leggono!

Disclaimer: i personaggi citati non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro.
Le canzoni citate sono Meadows of Heaven e Storytime, sempre dei NW.




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Capitolo 5
*** ghost river ***


ghost river Finlandia, Kitee, 14 novembre 2009

Ammetto che non avrei mai pensato di farlo in tutta la mia vita. Sono le 07.50 di sabato mattina e io sono davanti la porta di casa della ragazza che mi piace con un pacchetto pieno di dolci per far colazione insieme. Insieme.
Per la precisione, insieme al figlio e alla zia.

Si, Alice mi piace. E al momento ci stiamo frequentando. Sicchè, visto che due sere fa mentre guardavamo il Gladiatore per quartomillesima volta, non ha fatto che ciarlare delle pulla*, le ho fatto una sorpresa.
Apre la porta di casa un pò incuriosita e mi fa cenno di entrare. Le temperature ormai si stanno abbassando vertiginosamente e stare all'addiaccio non è la cosa migliore.
E poi, posso ammirare questa versione di Alice a metà tra il dolce e il sonnacchioso, con una tazza di caffè in mano.
<< Buongiorno. >>
<< Buondì, >> le stampo un bacino sulla guancia << guarda che ho portato. >>
Faccio per tenderle il pacchetto quando rimango immobile. Sulla cima delle scale c'è un uomo, più o meno nostro coetaneo, in boxer. Sembra un pò quei tipi belli e maledetti, con i capelli tutti spettinati e il tatuaggio sul bicipite.
Scende le scale con fare disinvolto e sicuro. Alice sembra non capire perchè sia di sasso e fa un leggero salto quando lo sconosciuto le si avvicina e con voce roca le sussurra : << Buongiorno. >> poi, le da un leggero bacio sulla guancia e le prende la tazza dalle mani. Per completare l'opera, mi soppesa un secondo, e se ne va.
Sono senza parole. Guardo Alice e la vedo diventare rossa, tipo segnale stradale.
<< Imbecille di un fratello minore!!! >> urla << quello era il mio caffè. >>
<< E infatti fa schifo. Che diavolo ci hai fatto? >>
<< Oh, l'ho riempito di zucchero e panna, razza di cretino. >>
<< Diventerai una balena, zitella. >>
<< Al massimo diabetica, citrullo. >>
<< Bambini, smettetela. >> zia Susan appare sulla soglia della cucina << non fate una bella impressione al nostro ospite. >>
Alice e il fratello si voltano e mi beccano piegato in due dalle risate. Cioè, mi stava per prendere un coccolone, sentivo già il cuore sanguinare e poi, questo. Devo davvero aggiungere altro? Ok, ho appena visto Hello Kitty e Chtulo litigare e posso morire in pace, credetemi.
<< Hei, dude. >> saluta il fratello mentre Alice gli tira uno scapellotto.
<< Mi hai fatto male. >> piagnucola e Alice gli lancia uno sguardo diabolico
<< Oh, posso farti di peggio. >> dice seria << Anyway, Tuomas ti presento quell'idiota di mio fratello minore. Puoi chiamarlo come vuoi : cretino, scemo, stupido, vomito di rana e sono-un-melone-tondo-tondo. >>
<< Per gli amici, Jared >> fa lui continuando a bere il caffè della sorella.
<< Ma siete sempre così? >>
<< Peggio. >> rispondono in coro.
E ci mettiamo a ridere tutti quanti.

***

Mentre Jared è di su a sistemarsi, aiuto Alice con il tavolo della colazione.
<< Mi sembra strano che Artie non sia svegliato con tutto questo casino. >>
<< Tranquillo, Artie non si sveglia con le cannonate, e poi, è abituato a me e Jay che litighiamo. >>
<< Io con i miei fratelli vado d'accordo, ma queste scene ci sono mancate. Sono molto più grandi di me. >> le dico.
<< Tra me e lo sciagurato sono solo 3 anni di differenza. Mamma e papà erano spesso fuori e così stavamo sempre assieme. E non ti dico, era uno scalmanato. Abitavamo vicino al Tamigi e avevo sempre paura che ci finisse di sotto. >>
<< Già, peccato che poi mi raccontassi storie orrende pur di farmici stare lontano. >> ribatte Jared alle nostre spalle. << Pensa te, Tuomas, >> mi rifila una pacca sulla spalla << si era pure inventata una rima orrenda, com'è che faceva? He will go down he will drown drown, deeper down- >>
<< -the river wild will take you, little child. >> ridacchia Alice canticchiando una serie di note stonate.
<< Mi fate venir voglia di scriverci su una canzone. >>
<< Una canzone? >>
<< Tuomas è un musicista. >> dice Alice << suona pure in un gruppo. >>
<< Siete famosi? >>
<< Ehm, si, un pò. >> rispondo. Non me la sento di dirgli che i Nightwish hanno riempito stadi interi. Credo che mi prenderebbero in giro.
<< Fico. Dude, sei hai bisogno di una mano per un video, conta su di me. Sono un regista. >>

It's a long road down the river deep 'n wild
Every twist and turn a wonder-dale
It's a scary ride we'd give anything to take
Let yourself bleed
Leave a footprint on every island you see

Hey you, child of rape, the riverbed awaits
Snow white, pitch-black, your life such strife
Heavenward, deep down, I'll show you such sights
Believe it, we live as we dream / scream

"He will go down he will drown drown, deeper down
The river wild will take your only child
He will go down he will drown drown, deeper down
The mills grind slow in a riverbed ghost town
He will go down he will drown drown, deeper down
If you want me, then do come across"

***

Due ore dopo siamo in pieno centro a fare un giro per mostrare a Jared la città di Kitee. A quanto pare, il nostro regista sembra gasato dal posto, si immagina già scenari da film introverso e palloso. Qualcosa alla Into the wild.
O sette anni in Finlandia.
<< E poi, da dietro la collina sbucheranno gli zombie che faranno fuori tutti, ma il capo vampiri riuscirà a placarli. >>
Scherzavo.
Al massimo, mio fratello può girare il remake de 'Il ritorno dei pomodori assassini'.
Mentre venivamo qui, ho dovuto raccontare a Tuomas tutta l'epopea della 'Ghost river'. Era un gioco che facevo con Jay: gli raccontavo che sotto al ponte c'era nascosto un troll che l'avrebbe acchiappato se lui si fosse avvicinato troppo alla riva. Vivevo sognando di draghi e fantasmi, e ho reso il mio fratellino partecipe, che male c'è? Mi giro verso i tre che continuano a chiacchierare beati.
<< Allora, quando il mostro si gira, il vampiro gli taglia la testa, spruzzi di sangue fino al soffitto. >>
Il troll, eh? Avrei dovuto spingerlo giù con le mie mani.
<< Artie, tesoro, >> lo chiamo - salviamo il salvabile - << vieni con me, dobbiamo prendere una cosa. >> E lo trascino nel primo negozio che trovo. Non mi è andata male, è un negozio di musica, ma ci sono anche dvd e giochi. Vedo Arthur fiondarsi nel reparto games e io mi guardo un pò attorno.
<< Posso esserle utile? >> mi chiede una ragazza sulla ventina.
Uh, quasi quasi.
<< Ehm, ecco, >> ridacchio << sto cercando qualcosa di un gruppo, un gruppo locale ecco. >> Alice, stai parlando in finlandese, tanto di cappello! << non credo siano molto noti, lei forse li conosce, si chiamano Nightwish. >>
La commessa strabuzza gli occhi.
Parlare il finlandese? Alice Bell vince il premio per la cavolata delle 11 e 37.
<< I Nightwish li può trovare lì. >> mi fa indicandomi un angolo del negozio.
Praticamente una parete imbrattata di poster, riconoscimenti, bandiere.
Un altare, 2 cerini e facciamo messa.

E vabbè che parliamo di Gesù, ma mi sembra esagerato tutto questo delirio. Mi avvicino ai cd titubante e ne afferro uno a caso - Wishmaster, mi pare - e con l'altra mano tiro su la biografia.
Ma che davvero? Pure il Vangelo?
Faccio partire il tester d'ascolto. Tempo cinque minuti e sono persa. Non credo di aver mai ascoltato qualcosa di più sublime.

"I am the painted faces, the toxic kiss
Sowing of doubt, troll beneath the bridge
Come across
Death by a thousand cuts
Believe it, we live as we dream / scream"

"I am the desert-scape, the sand inside your hourglass
I am the fear and abuse, the leper children
Every eye sewn shut"



***

Sera tardi

Alice mi accompagna alla macchina tutta imbacuccata. Ho trascorso l'intera giornata in compagnia della famiglia Bell. Non so, c'è qualcosa in queste persone che mi fa venire voglia di creare, di scardinare le mie credenze e di costruire di nuove. Una nuova gabbia per l'usignolo.
<< Ehi, alla fine, non mi hai detto cosa hai comprato al negozio di cd. >>
<< Niente di che. Cercavo notizie su un gruppo locale e sono riuscita nell'impresa. >> sorride a 32 denti.
<< Chi sono? >>
<< I Nightwish. >>
Colpito e affondato. << Avrei dovuto dirti che era una sit- >> comincio tutto imbarazzato e lei mi posa un dito sulle labbra.
<< Resta sempre come sei, Tuomas. >> dice << è l'unico modo per attraversare il fiume. >>
La principessa suggellò la sua promessa con un bacio.

Beautifully shy as you are
Never lose your heart
And do come across






§*§

Questo capitolo è un pò strano, ma è nato pensando proprio al personaggio di Jared Bell che, devo dirvelo, è strano. Un pò Stregatto, ecco. In ogni caso, eccovi la nascita di Ghost River. Ringraziate sempre Jared. O meglio, Jareth, il Re dei Goblin, su cui, per certi versi, il personaggio fa riferimento. Insomma, vedetevi Labyrinth che è bellissimo.
Ovviamente, Tuomas rielabora la rimetta di Alice. Vi posso confermare che le ha chiesto il copyright ;)
E bhò, spero vi sia piaciuto. Grazie a tutti quelli che leggono e commentano :*
*Le pulla sono un dolcetto alla cannella finlandese, di solito accompagnano il caffè.

Disclaimer: i personaggi realmente esistenti non mi appartengono, quelli fittizi si. Non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è Ghost River dei Nightwish.

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Capitolo 6
*** slow, love, slow ***


slow, love, slow
Finlandia, Kitee, 1 dicembre 2009

Ennesimo matrimonio di amici sulla trentina. No, non è Tero. Buon Dio, ma ve l'immaginate sposato quello? Minimo mi lava i figli nella lavatrice. Comunque, i futuri sposi sono una coppia di vecchi amici del liceo, che convivono da quasi dieci anni.
Ed eccoci qui, in questo ristorante in fila per il buffet.
<< Perchè siamo in fila? >> mi domanda Alice girandosi verso di me.
Alzo gli occhi al cielo. Per tutto il viaggio in macchina le ho spiegato che in Finlandia abbiamo delle regole di comportamento per quel che riguarda feste, cibi et similia, ma praticamente, ho parlato al vetro.
O al volante. O magari agli specchietti retrovisori.
<< Perchè ognuno ha il suo turno. >>
<< E perchè siamo gli ultimi? >>
<< Perchè gli ultimi saranno i primi. >>
Si volta a guardarmi col sopracciglio sollevato. Lei sarebbe molto più pratica. Si calcherebbe la bandana in testa, infilerebbe un coltello tra i denti, e si avventererebbe sul cibo gridando "Chi arriva per ultimo, resta digiuno.".
<< Quindi mescerai l'acqua e il vino? >>
<< Solo se farai la brava. >> 
<< E i pani e i pesci? >>
<< Alice!>>
Scoppia a ridere. Per quanto strano posso sembrare, sentirla ridere mi rende leggero.
Magari un miracolo c'è stato.
Dopo esserci serviti e riempiti i piatti, ci sediamo ai nostri posti. Vedo Emppu qualche tavolo più in là in compagnia di una ragazza bionda che mi fa l'occhiolino.
Quel nanerottolo rimorchia più di un carro-attrezzi!
Olavi, lo sposo, era un mio compagno di classe, spesso studiavamo insieme in quanto anche lui amava le materie scientifiche. Conosce anche gli altri perchè, alla fine, questo è una città piccola, e i coetanei si conoscono tutti. Mi hanno detto che sua moglie è amica di Tarja, ma il fatto che non sia a giro, vuol dire che non c'è, forse non l'hanno invitata.
Per-vizzz, ora me la trovo alle spalle.
<< Tuomas. >>
Salto un secondo e mi trovo a fissare gli occhi scuri di Alice. << Tutto ok? >>
<< Si, si. Ero sovrappensiero. >>
Le ho parlato di quello che è successo anni fa, di come sia stato duro andare avanti, tra salite e ricadute. Alice mi ha stretto la mano e mi ha consolato.
"Sei stato forte, Tuomas. Hai combattuto per il tuo sogno. "
<< Guarda che non ti devi preoccupare per il vino. Il cameriere mi ha assicurato che prima che finisca, sarete troppo ubriachi per accorgervene. >>
<< E se così non fosse? >>
<< Assisteremo alle nozze di Cana 2: la vendetta. >>
<< Guarda che non sono credibile come pseudo-Gesù. >>
<< E cosa vorresti essere, allora? >> chiede un pò da  finta ingenua.
<< Io? Un mago. >> sorrido << Ti va di ballare? >>
<< I maghi sanno anche ballare? >>
Le dò un bacio sulla fronte.
<< I maghi non falliscono mai, Snow-White. >>



***

La sala è offuscata. Oppure lo è la mia vista. Le luci sono soffuse e una melodia sensuale accompagna l'atmosfera.
Non sparate al pianista, signori.
Mi aggiro per il locale con un calice di champagne in mano, attento a non versare una goccia sul mio costoso tight. Accanto a me c'è una ragazza, vestita di rosso e i capelli perfettamente acconciati.
Le labbra sono vermiglie, come una ciliegia.

<< Ti piacerebbe fare cambio? >> chiede.
E prima che possa risponderle, sono al posto del pianista, mentre lei è sdraiata sul pianoforte a coda, un microfono tra le mani.
E l'accordo in do maggiore mi intossica, lasciando andare le mie difese.



***

<< Ben svegliato, bella addormentata. >>
<< Non dormivo, ho solo riposato gli occhi. >>
<< Certo, per un'ora intera. >> ridacchia Empuu << Solo tu puoi addormentarti con I Will Survive in sottofondo. >>
<< Eh? Ero convinto che ci fosse musica jazz. >>
Emppu non mi bada nemmeno. Mi ha sentito dire talmente tante stronzate da sbronzo che non ci fa nemmeno caso.
 Quel sottofondo jazz c'era davvero, però.
<< Dov'è Alice? >>
<< E' caduta nella tana del Bianconiglio. >>
Guardo Emppu di traverso.
 << Scherzavo, dai. E' in pista con  Jonsu e gli altri. >>
Mi giro verso la pista e proprio in quel momento, Alice mi guarda e mi fa cenno con la mano.
Devo ammetterlo, il rosso è il suo colore. Anche nei sogni.


***

Come and share this painting with me
Unveiling of me, the magician that never failed

This deep sigh coiled around my chest
Intoxicated by a major chord
I wonder
Do I love you or the thought of you?

Slow, love, slow
Only the weak are not lonely

Southern blue, morning dew
Let-down-your-guards, I-love-you's
Ice-cream castles, lips-to-ear rhymes
A slumber deeper than time

Slow, love, slow
Only the weak are not lonely






§*§
Eccoci qui con Slow, love, slow.
Questo capitolo mi ha fatto dannare. Non riuscivo a cavarci un ragno dal buco. Il problema è la canzone: troppo dolce, troppo bella, troppo romantica**, molto lontana dalle atmosfere festaiole di Storytime. Quindi, concedetemi - e godetevi - quest'angolo puramente fluff e smielato.
E si, se ve lo state chiedendo. Alice e Tuomas sono una coppietta, ormai.
Grazie a tutti quelli che leggono e commentano :* E soprattutto, un grazie particolare alla mia fida Saliman :*

Disclaimer: non scrivo a scopo di lucro, i personaggi non mi appartengono e blablabla. La canzone citata è Slow, love, slow dei Nightwish.

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Capitolo 7
*** I want my tears back p. 1 ***


i want my tears back Finlandia, Kitee, Casa Holopainen, 22 dicembre, ore 14.00



Arthur si guarda attorno per imprimersi nella mente la scena da riprodurre su carta. E' sdraiato sul tappeto spesso del salotto, tutto preso dai suoi disegni a tema natalizio. Attorno lui, sparsi, ci sono mucchi di fogli e matite colorate. Tuomas è seduto sul divano a leggere l'ultimo numero di Paperino, e ride da solo come uno scemo. Nonno Pentti, invece, è sulla sua poltrona a leggere un libro. Artie lo chiama nonno, ormai, e adora quando gli racconta le storie o l'aiuta con i compiti di matematica. La famiglia Bell si fa prendere un attacco di panico ogni volta che Artie pronuncia la sola parola. Perfino lo zio Jay, che non ha paura di nulla, sbianca come una feminuccia.
L'aria è impregnata di odori vari, dal tacchino con i mirtilli ai dolcetti finlandesi. Mamma, zia e nonna Kirsti sono tutte intente a finire di preparare la cena, perchè, purtroppo, l'indomani loro sarebbero tornati a Londra e non avrebbero potuto festeggiare assieme.
<< Preso! >>
Artie viene sollevato da terra all'improvviso e si ritrova sulla spalla di Tuomas. << Che dici se andiamo a rubare un dolce? >>
Il bambino fa sì con la testa. Tuomas è un pò come lo zio Jay, ma lui mette la mamma di buonumore e questo lo rende contento.
<< Allora, questo è il piano d'azione. >> gli dice Tuomas rimettendolo giù << Io distraggo le donne e tu rubi i dolcetti, ok, socio? >>
<< Affare fatto, volpe. >>

***


Pochi minuti dopo, il nostro tastierista entra in cucina con assoluta nonchalance, il che indica un bastone su per le chiappe, cosa che a distanza di km si sarebbero resi conto che gli frulla qualcosa in testa.
<< Che buon profumino. >>
<< Tesoro, che ci fai qui? Avevo chiesto a te e tuo padre di non disturbarci. >> dice Kirsti mentre si versa un pò di thè.
<< Volevo prendere un succo. >>
Alice lo guarda di sottecchi, come se ci fosse qualcosa di strano.
<< Ehi, ho visto il cartello 'No trespassing' ma se ho sete, che devo fare, morire? >>
La ragazza non gli risponde e gli si avvicina minacciosa. Tuomas deglutisce.
Houston, abbiamo un problema.
 Già si immagina con una lampada sparata sul viso tipo commissariato quando Alice gli prende la testa e gliela abbassa.
<< No, non ci siamo. >>
<< Che c'è che non va? >> chiede, terrorizzato.
<< Tuom, hai due centimetri e mezzo di ricrescita. Devo farti la tinta. Subito. >>
Tuomas sospira di sollievo. Con la coda dell'occhio ha visto Artie afferrare una manciata di dolcetti.
Il piano è riuscito.
<< Artie, se provi a mangiarne solo uno, >> dice Alice ancora esaminando le radici di Tuomas << più che Babbo Natale, ti faccio incontrare la fatina dei denti versione Belushi. >>
Arthur lascia cadere i dolcetti. Se c'è una cosa che ha imparato in sette anni di vita è proprio quella.
La mamma ha sempre ragione.


***

Bagno di Casa Holopainen, quindici minuti dopo

<< Mi spieghi la necessità di farlo proprio ora? >>
<< Oh, andiamo. Non vorrai mica incontrare il bue e l'asinello tutto in disordine, no? Daresti una pessima impressione. >>
<< Intendi mettermela anche sulla barba? >>
<< Ma se non te la vuoi rasare! >> ribatto << Mica puoi avere i capelli di un colore e la barba di un altro. >>
Tuomas sbuffa scocciato.
<< Quanto tempo deve stare in posa 'sta cosa? >>
<< Trenta minuti. >>
<< Lo sai che questa cosa sta minando la mia virilità, vero? >>
<< Tesoro mio, quella l'hai già minata mettendoti la matita nera. >>
<< Tuomas, ti trucchi come la mamma? >> Artie fa capolino dalla porta del bagno, un biscotto tra le mani.
<< No, no. Lo faccio solo durante i concerti. >> Tuomas si mette comodo, visto che gli tocca aspettare un pò.
<< Posso venire ad un tuo concerto? >>
<< A tutti, se la mamma è d'accordo. >> mi fa l'occhiolino.
<< Mammina? >> domanda Artie spalancando gli occhioni tipo gatto con gli stivali.
 Come posso resistere, eh?
<< Absolutely yes. >>
Artie sorride a trentadue denti - esattamente, ventitre - . E riesco a sentire quello che pensa: Che bello avere una famiglia!


***

Apertura dei regali, piùomenocirca alle 22.00


<< Uaaaaaaahhh! Nonno Pentti mi ha regalato un libro di fiabe! >> esulta il bambino stringendo il libro.
<< In finlandese, così potrai leggere e imparare. >> gli risponde il nonno acquisito. Artie gli si avvicina e Pentti lo prende in braccio. << Me ne leggi una stasera prima di andare via? >>
<< Anche due, ometto. >>
Mi si riempiono gli occhi di lacrime. So quanto questo affetto per lui sia importante, visto che una figura paterna non l'ha avuta. E non per mia volontà, intendiamoci. Suo padre mi ha - ci ha - mollato appena saputo del bambino, dicendomi che i figli non si fanno dopo un aperitivo, e poi, è sparito. Più nessuna notizia. Certo, so come si chiama e potrei rintracciarlo, ma come potrei affidargli mio figlio? Fortunatamente, Arthur è un Bell, buffo e dolce come il resto della famiglia. Solo gli occhi sono come quelli del padre. Azzurro ghiaccio, innocenti. Tuomas mi stringe la mano, richiamando la mia attenzione.
<< Ehi. >>
<< Ehi, hai aperto il tuo regalo? >>
<< Non ancora. Però, ho visto che è a doppio taglio. Quando ti stuferai di me, me lo romperai in testa? >> domanda divertito
<< Dopo tutto il tempo che ci ho messo, sarebbe uno spreco. >>
Ed eccolo lì, ad aprire il suo regalo con l'euforia di un bimbo di sei anni.
<< Ma è un dipinto di Paperino! >>
<< Firmato Alice Bell. Buon Natale e buon compleanno, Tuomas. >> gli auguro prima di baciarlo.



***

The treetops, the chimneys, the snowbed stories, winter grey
Wildflowers, those meadows of heaven, wind in the wheat

A railroad across waters, the scent of grandfatherly love
Blue bayous, Decembers, moon through a dragonfly's wings

Where is the wonder where's the awe
Where's dear Alice knocking on the door
Where's the trapdoor that takes me there
Where the real is shattered by a Mad March Hare










§*§

Eccoci qui, questa è la prima parte di I want my tears back. Come avrete notato, ho recuperato un pò di ironia e soprattutto, ho approfondito un pochino la psicologia di Arthur e Alice. Spero vi sia piaciuto!
Grazie a tutti :*


Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è I want my tears back dei Nightwish





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Capitolo 8
*** I want my tears back p. 2 ***


* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *



i want my tears back part 2 Finlandia, Kitee, Holopainen Island's House, 27 dicembre 2009


Tuomas si trovava alla casetta sul lago per controllare che tutto andasse bene. Negli ultimi tempi non c'era mai venuto perchè tra Alice e Artie e le nuove canzoni, non era riuscito a trovare un attimo. Di conseguenza, si trovava a controllare tubi e infissi all'ultimo momento. Ritrovarsi senza acqua calda e riscaldamento in Finlandia non era proprio la cosa più saggia da fare.
C'era andato da solo perchè sentiva la necessità di starsene per conto proprio. Aveva festeggiato il compleanno con la sua famiglia e i ragazzi, addirittura Anette era passata a trovarlo, ma adesso, la sua anima da poeta sentiva il richiamo della solitudine. In più, gli stava frullando per la testa un'idea sul nuovo album dei Nightwish, merito in parte di Alice.
A furia di parlare di immagini, di sogni visivi, gli era venuta voglia di fare un film.
Si sedette sulla sedia vicina alla finestra, un block notes davanti e iniziò a buttar giù qualche idea. Per il regista avrebbe potuto chiedere a Jared e Artie sarebbe stato un ottimo protagonista. Avevano colori simili, alla fine. Perchè il protagonista sarebbe stato lui, in un certo senso. Un old-Tuomas che riguarda il film della sua vita e riflette.
Ho vissuto per raccontare una storia, adesso potrò mostr-
<< Ouch! >>
Si portò una mano alla testa.
Dannazione, pensò, perchè diavolo non mi ricordo mai di questa dannata mensola!
Tutta la poesia del momento s'era andata a farsi friggere. Rimase dieci minuti buoni a fissare il vuoto e poi, si mise in piedi. Non avendo voglia di tornare a casa, iniziò a gironzolare a vuoto. E fu allora che la vide. Per anni quella scatola di legno era stata lì, e per anni non vi aveva badato. Adesso, improvvisamente, la curiosità si accese. Prese il cofanetto, lo poggiò sul  tavolo e l'aprì.
Per la miseria!
All'interno della scatola c'erano oggetti della sua infanzia. No, non proprio della mia.
Estrasse dalla scatola degli album di foto degli anni Ottanta. Molte delle foto erano state scattate nel campo vicino a casa sua e insieme a lui c'erano altri bambini e Alice, che ridevano e giocavano spensierati. Trovò delle macchinine e delle figurine di calcio, un orologio per bambini. E infine, una bambola di pezza con i bottoni al posto degli occhi e la bocca disegnata con un pennarello. La strinse con delicatezza e sentì le lacrime pungergli gli occhi.


***

Kitee, campo di fiori, 1984

Un bambino biondo era seduto tra l'erba alta e i fiori divorando con gli occhi il libro che si era portato dietro. Erano le "Avventure di Alice nel paese delle Meraviglie" e in quel momento era tutto preso dalle follie del Leprotto Bisestile. Sarebbe rimasto così, biondo e tranquillo, tutto il pomeriggio se una vocetta infantile non l'avesse distratto.
Si mise in piedi e sbirciò tra l'erba e i fiori e poco più giù vide una bimba girare in tondo. Per la verità, la bimbetta stava ballando con la sua bambola di pezza e cantava, storpiando le parole, Once upon a dream*.
<< I known you. I walked with you once up a dreams. >>
<< Non è così! >> saltò su il bambino.
<< E tu che vuoi? >>
<< Non è così la canzone. Dice: I know you. I walked with you once upon a dream. >>
La bambina lo guardò leggermente imbronciata, stringendo al petto la sua bambola. Tuomas si pentì di essere stato troppo duro con lei.
<< Tranquilla, è che sei piccola. Crescendo imparerai. >>
<< Non sono piccola. Ho cinque anni. >>
<< Si che sei piccola. Parli male pure il finlandese. >> il bambino incrociò le braccia sul petto.
<< Perchè sono inglese. >> Alice gli fece la linguaccia.
<< Sei inglese? >> Tuomas spalancò gli occhi. Come l'eroina del libro che stava leggendo! Come Peter Pan! << Allora, te lo concedo. >>
<< Davvero? >> alla bimba si illuminarono gli occhi.  << Lo giuri? >>
Tuomas fece si con la testa.
<< Ti piace la Bella Addormentata? >>
<< Tanto tantissimo. Anch'io voglio incontrare un principe. Sai dove lo posso trovare uno? >>
<< Uhhhm, no. Però, posso essere io il tuo principe, se vuoi. >>
Alice sorrise. << Va bene. Tutti i principi sono biondi e tu lo sei. >>
Passarono l'intero pomeriggio a giocare fino a quando un beepbeep dall'orologino di Tuomas non li fermò.
<< Devo tornare a casa, o la mamma si preoccuperà. >>
<< Domani torni a giocare con me? >>
<< Ok. Promessa da principe. >> Tuomas si portò la mano sul cuore solennemente.
<< Davvero? >>
<< Si, e questo pensiero felice ti accompagnerà fino a domani. >> Tuomas le schioccò un bacino sulla guancia paffuta.
<< Non sei un principe, sei Peter Pan! E' lui quello dei pensieri felici! >> esclamò Alice.
<< Mi hai scoperto. >> disse il bambino ed entrambi risero.
Poi, si fecero ciaociao con le manine e ognuno prese la sua direzione. Il bambino fece pochi passi e si girò indietro.
<< Aspetta, non mi ha detto come ti chiami. >>
 Alice lo guardò, gli occhi luminosi come stelle e un sorriso da monella stampato in viso.
<< Tinker Bell. >>




***

Kitee, Casa Holopainen, tardo pomeriggio

Tuomas si era portato dietro Ragamuffin** e lo piazzò in bella mostra sul divanetto della sua stanza. Probabilmente quella notte non avrebbe dormito, ma gli stava bene.  Aveva la testa piena di immagini, sensazioni, colori e profumi che non ricordava esistessero.
Aveva voglia di scrivere, comporre e immaginare, come mai gli era successo prima.
Eureka!
Iniziò a ridere da solo. Aveva perfino trovato il titolo per il film.
Imaginaerium.



***

Where is the wonder where's the awe

Where are the sleepless nights I used to live for
Before the years take me
I wish to see
The lost in me

I want my tears back
I want my tears back now

A ballet on a grove, still growing young all alone
A rag doll, a best friend, the voice of Mary Costa






§*§

Ecco la seconda parte di IWMTB. Lo so, lo so, questa storia sta perdendo di brio e leggerezza, ma vi dovevo mostrare l'incontro tra Alice e Tuomas. E vi giuro, Alice è stonata come una campana, se inizia a cantare devo farla vincere per forza! Vi ritocca il fluff, versione baby però^^. A prop, il nostro Artie è molto simile al bimbo del video di Storytime.
Ho aggiornato presto perchè volevo chiudere con IWMTB, e *non vogliatemene* non aggiornerò presto -credo- perchè sarò indaffarata con uni/tesi/vita/pasqua/evitare che Jay si butti nel Tamigi/altra ff che ho in mente/etc. Anyway, non temete per le avventure di Tuom&Alice, visto che l'epilogo è già scritto, dovrò solo postare ;) Baci :* Grazie a tutti :*

*Once upon a dream sarebbe la nostra So chi sei della Bella addormentata nel bosco. Nella versione originale è cantata da Mary Costa.
** Ragamuffin vuol dire monello in inglese. E' anche in nome dell'amico vampiro -trasformato in bambolotto di pezza- di Lenore (fumetto di Roman Dirge, che io amo :3 )

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. Le canzoni citate sono I wanti my tears back dei Nightwish e Once upon a dream di Mary Costa - Disney.




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Capitolo 9
*** Scaretale ***


scaretale

Londra, Notting Hill, Casa Bell - cucina, 3 gennaio 2010, ore 6.00 di mattina


Sto fissando il blocco da disegno da dieci minuti buoni. So cosa voglio fare, ma devo decidere esattamente da dove partire. In casa dormono tutti e l’atmosfera baluginante dell’alba è fioca e grigia. L’atmosfera perfetta per ciò che la mia testolina bacata ha inventato.

Di solito, lavoro su commissione ma ho anche pubblicato book illustrati a mio nome. Il fatto è che quando lavoro sul mio materiale, ho un’inaspettata vena inquietante.
Ehò, sono proprio una ragazza tutta trine e pizzi, io.
Il fatto è che per me, disegnare è catartico. Mi aiuta a liberarmi di tutti quei pesi e quelle sensazioni negative della vita quotidiana. La mia ancora di salvezza, per intenderci. Non importa che poi, disegni cose che definire horror è un complimento. Ebbene si, la famiglia Bell è un insieme di pazzi col gusto per le storie macabre.
Anyway, tornando a noi, la mia storia parla di un bambino che va al circo - in realtà, una specie di obitorio - e incontrerà un sacco di personaggi strani che rappresenteranno le sue paure e le sue speranze.
Con lieto fine, non sono mica Tuomas.
No,no, Alice, calmati…ti metti pure a fare i sorrisini scemi solo a nominarlo?Vuoi pure disegnare i cuoricini sul foglio?
Allarmata guardo in basso e tzè, magari. Sono già all’Alice Holopainen.
Wonderland chiama Alice! Se ci siete, lanciate una tazza!
Mi stringo nelle spalle. Qua non mi ripigliano nemmeno col cucchiaino, sono senza speranza di recupero, eh. Mayday, mayday.
<< Buongiorno. >>
Mi giro e vedo Tuom sulla soglia, l’aria ancora assonnata.
<< Buondì. Come mai già in piedi? >>
<< Sono sceso a cercarti. >> fa lui sedendosi accanto a me. << Tu che ci fai in piedi, sono appena le sei. >> sbadiglia.
<< Mi è venuta l’ispirazione. >> e in un attimo sono lì a raccontargli cosa ho immaginato. Vista l’ora, metto su il caffè e le prime cose per fare colazione, anche perché tra poco mia madre comparirà sulla porta. A proposito, Tuomas ci ha raggiunto qui il 31 dicembre per festeggiare assieme l’anno e ripartire poi tutti insieme per la Finlandia.
<< E poi, io adoro il circo e gli acrobati. Ti immagini fare l’acrobata? Sarebbe uno spasso. >> 
<< Non so, troppa fatica e troppi allenamenti. >>
<< Però, saresti sempre in giro. >>
<< Quello succede già con i tour. >> dice lui, girando il caffè. << Comunque, le atmosfere del circo mi sono sempre piaciute. Le luci, i colori, lo zucchero filato. >>
<< Gli illusionisti, gli incantatori di serpenti, i pop corn. >> continuo sognante. << Potresti scriverci una canzone! >> batto le mani.
<< Per accompagnare il tuo libro? Guarda che vuoi scrivere una cosa orrorifica, non una serata a ridere dei pagliacci. >>
<< Appunto. Come se tu fossi Mr Allegria in persona. Dai, sarebbe una cosa dolce: io, te e tanti mostri. >>
<< Da carie ai denti. >> ribatte lui, prima di scoppiare a ridere. << Certo che devi aver fatto un bell'incubo stanotte per immaginare una cosa del genere. >>
<< Era quasi l'alba...più che un incubo, lo definirei un daymare*. >>



***

Io e Artie siamo nei giardini di Kensington per portare un pò a spasso Yangtze, il pechinese di mia mamma. Il resto della family è in giro per Londra a comprare le ultime cose mentre Tuomas e Jared sono usciti per non si sa dove. In realtà, oggi pomeriggio sarebbe dovuto venire lui con Artie ai giardini, ma quell'idiota di mio fratello l'ha trascinato a vedere non si sa quale mostra dell'orrore. Volevano portarci pure Artie, i due, ma se lo devo spaventare a morte, gli faccio incontrare suo padre.
Ahah, come no. Manco se mi pagano.
<< Artie, attento a non inciampare. >> dico e poi, mi giro. Andando a sbattere su qualcuno.
Alice, ma allora è un'abitudine!
<< Sempre la solita sbadata, eh. >> rimango di sasso. Quando parli del diavolo, spuntano le corna.
<<  Arthur. >> riesco a malapena a spiccicare. Pensa, Alice, pensa. Ma niente, il mio cervello non collabora. Buon Dio, non è cambiato per nulla, i capelli scuri sparati come al solito, il sorrisino ironico, il look finto trasandato e gli occhi, quegli abissi di ghiaccio.
Mi fa proprio venire voglia di  prenderlo a ceffoni!
<< Si, sono la solita sbadata. Ma almeno, ho il coraggio di prendermi le mie responsabilità. >>
<< Lo vedo. >> replica tranquillo << L'hai tirato su bene. Sembra un bambino felice. >>
<< Non sembra, lo è. >> Soprattutto da quando Tuomas è nelle nostre vite.
<< Gli hai dato il mio nome. >>
<< Volevo qualcosa che lo legasse al padre. Ha anche i tuoi occhi, se può interessarti. >>
Mi scruta un secondo, e poi, mi toglie una ciocca di capelli dalla faccia.  Quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima.
<< Cosa vuoi? >> domando.
<< Voglio conoscere mio figlio. >>
I miei occhi sono talmente spalancati che potrebbero cadere di fuori. Dico, ma questo è di fuori come un tegolo.
<< Stai per morire? >>
<< Eh?No. Ma come diavolo ti vengono certe idee? >>
<< A me?E' l'unica spiegazione plausibile. >>
<< Non sto per morire. >> sbuffa. << Ok, che vuoi che ti dica? Ho sbagliato, va bene? Sono stato uno stronzo. E adesso voglio rimediare. >>
<< Hai parlato con Jay. Sapevi che eravamo qui. >>
<< Si. >> mi guarda speranzoso.  << Allora? >>
Mi giro verso Artie. << Tesoro, vieni qui. C'è una persona che vuole conoscerti. >>


***

Casa Bell, sera tardi

Sta piangendo sulla mia spalla da quasi un'ora. E per quanto possa capire le ragioni di Jay - che ha vuotato il sacco come abbiamo girato l'angolo -, sono incazzato come una mina. Artie ha capito subito chi fosse la persona che aveva di fronte, ma a quanto pare sembra abbastanza tranquillo, come se la cosa l'avesse sfiorato appena. Quando è tornato a casa, mi è saltato in braccio e ha preteso che gli raccontassi una fiaba.  Il vero problema è Alice.
<< Alice, su, ti metto a letto, dai. >>
<< Non voglio...ci sono i mostri sotto. >>
<< No, ho già controllato. >>
<< Allora, sono nell'armadio, e hanno i tentacoli...tipo le piovre. >>
<< Tranquilla, vedrai che il tuo Teddy Bear** ti difenderà. >>
<< Non può...l'ho dato ad Artie, e Ragamuffin è a Kitee. >> piagnucola.
<< E se facessi io da orsacchiotto? >>
Finalmente, la sua espressione si rischiara un pò e riesco a portarla in camera. Le rimbocco le coperte e le do il bacino della buona notte. Mi infilo anch'io sotto le coperte e apro l'ultima antologia di Stephen King. Voglio aspettare che si addormenti prima di spegnere la luce. Sto quasi finendo Stationary Bike che Alice si gira verso di me, le coperte tirate fin sotto il mento.
<< Tuom, sono contenta di averti conosciuto. Di averti conosciuto di nuovo, visto che non ricordo di averti conosciuto affatto. >>
Inarco un sopracciglio e poso il libro sulle gambe.
<< Cioè, mi ricordo di un Peter biondo e che parlava la lingua delle fate, >> sorride trattenendo una smorfia << ma mai, mai avrei pensato che bhè, da grande sarebbe diventato una specie di principe azzurro. >>
<< Vuoi che sia il tuo principe azzurro? >>
<< No, voglio che tu sia la mia personale scorta di pensieri felici. >>



***


Once upon a time in a daymare
Dying to meet you, little child, enter enter this sideshow

Time for bed the cradle still rocks
13 chimes on a dead man's clock,
Tick-tock, tick-tock, tick-tock

The bride will lure you, cook you, eat you
Your dear innocence boiled to feed the evil in need of fear

Burning farms and squealing pigs
A pool of snakes to swim with, oh sweet poison
bite me bite me

"Ladies and gentlemen
Be heartlessly welcome!
To Cirque De Morgue
And what a show we have for you tonight!"

Restless souls will put on their dancing shoes
Mindless ghouls with lot of limbs to lose
Illusionists, contortionist,
Tightrope - walkers tightening the noose

Horde of spiders, closet tentacles
Laughing harpies with their talons ripping,
sher-chrisss, per-vizzz

The pendulum still sways for you
Such are the darks here to show you, child in a corner,
fallen mirrors, all kingdom in cinders




§*§
Sono riuscita ad aggiornare prima di quanto immaginassi^^ Ok, ok, lo ammetto. Alice e Tuom sono troppo teneri, io per prima non resisto a farli smielosi. Il padre di Artie è finalmente apparso. E ovviamente, come nella migliore tradizione degli opposti, è una specie di diavolo. (sto facendo a gara con il vero Tuomas Holopainen per i riferimenti biblici, eh! ). Per chi se lo chiedesse, Jared Bell è molto simile a Colin Farrell, mentre Arthur Veerland assomiglia sfacciatamente a quello gnocco di Ian Somerhalder, meglio noto come Damon Salvatore. L'antologia di Stephen King è 'Al crepuscolo', il racconto citato in italiano è Cyclette.
Grazie a tutti quelli che leggono e commentano^^
* chiaro riferimento a Scaretale
**Teddy Bear è l'inglese per orsacchiotto, per chi non lo sapesse ;)


Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro, etc. La canzone citata è Scaretale dei Nightwish.







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Capitolo 10
*** Arabesque ***


Arabesque Finlandia, Kitee, Casa sul lago degli Holopainen, 15 gennaio 2010, ore 10.00


Siamo appena scesi dalla barca, muniti di buste e zaini per passare qui un paio di giorni spensierati. Siamo tornati a Kitee da quasi due settimane, ma Alice non si è ancora ripresa del tutto dal suo Scaretale. Continua a saltare ogni volta che suona il telefono e controlla ogni minimo movimento di Artie, nel timore che le svanisca da davanti agli occhi. Glielo abbiamo detto tutti che è un comportamento eccessivo, che Arthur non intende 'rubarle' il figlio, ma niente.
E' andata, persa, non la recuperiamo più.
Almeno, il suo lavoro procede bene, sia quello sul Cirque de Morgue che le commissioni che riceve.
Ci credo, ha smesso di dormire.
Quindi, prima che mi si trasformi nella versione femminile di Christian Bale in The machinist, io e Artie abbiamo organizzato un piano di recupero. Per la cronaca, Artie ha parlato anche di lobotomia, e sono convinto che se proprio dobbiamo togliere la custodia a qualcuno, quello sia Jared.
Comunque, eccoci qui versione Famiglia Addams sull'isola.
Nel giro di pochi minuti accendiamo il riscaldamento, il camino e sistemiamo le cose da mangiare. Artie posa sul tavolo la sacca piena di dvd della Disney e la playstation portatile in modo da sfogare la frustrazione di Alice con dei giochi rilassanti: Tekken, Street Fighter, robe così.
<< Mamma, tutto bene? >> domanda Artie vedendola armeggiare ai fornelli.
<< Si, si, è che non capisco come funziona. >>
La spingo via con delicatezza, non vorrei finire flambè a causa della sua depressione, meglio nota come 'sindrome.del.settimo.anno.con.ritorno.paterno.'.
<< Alice, vai a sdraiarti un pò, ok? >>
Fa si con la testa e si allontana. Buon Dio, ha gli occhi talmente rossi che non si capisce nemmeno se sia sfondata di canne o se abbia pianto due giorni di fila.
<< La mamma è strana. >> dice Artie sedendosi.
<< La mamma è solo preoccupata. >> lo guardo << Tu sai cosa sta succedendo, no? >>
<< Si, ma non capisco quale sia il problema. >>
<< Alice teme che tuo padre possa portarti via o ferirti. Sai, nel caso sparisse ancora. >>
<< Oh. >> Artie assume un'espressione contrita << mamma non deve avere paura, io non mi faccio portare via. >>
<< Lo so. >> mi siedo accanto a lui << tu come stai, ometto coraggioso? >>
<< Bene, Arthur sembra simpatico, ma io non voglio lasciare la mamma. La mia mamma è la più forte di tutte. >>
<< Già. >> gli scompiglio i capelli. << Ma anche Alice ha bisogno di protezione. >>
<< Allora, diventerò una pantera. >>
<< Ottima idea, Artie. >> sorrido.
<< Tuom, >> chiama tirandomi per la manica << mi è venuta un'idea per aiutare la mamma. >>


***

3 ore dopo



Mi sveglio di colpo sentendo il rumore di una barca. Ovviamente qui è tutto buio in qualsiasi momento, neanche ci trovassimo al centro della terra. Chiamo i ragazzi ma nessuno mi risponde. Dai, Alice, saranno fuori.
Mi alzo e vado a controllare di là. Le buste non ci sono, e al loro posto, sul tavolo, ci sono uno zaino e una busta col mio nome. La apro e trovo scritto:
"Cara Tinker Bell,
se vuoi salvare Peter Pan e il piccolo Artie dovrai seguire gli indizi. Il primo: la terraferma.
Firmato Capitan Uncino.
ps: nello zaino ci sono cose che ti potranno servire."
Rimango senza parole. Questi due sono fuori di testa. Se vogliono farmi prendere un colpo, bhè, ci sono quasi riusciti. Aspetta che li prendo entrambi e vedi cosa gli combino: Artie un mese senza Gocciole e Tuomas lo rapo a zero.
Infilo il cappotto e lo zaino e mi precipito fuori.
Barchetta, è vero che collaborerai?

***

Ok, dopo 20 minuti buoni di minacce e parole grosse, la barchetta ha fatto il suo lavoro e sono a riva. Sul ponticello trovo un altro biglietto.
"Brava, hai vinto il secondo indizio. Devi andare in una casa a due piani, bianca e piuttosto vuota. Nella stanza dei bambini ci sarà la copertina con Winnie the Pooh, per favore, mamma, me la porti?
ps: la seconda parte del messaggio non era l'indizio."
Inizio a ridere da sola.
Un buon segno, no?

***

Arrivo a casa di zia Susan e vado su nella stanza di Artie, dove trovo la copertina già ripiegata e sopra un'altra busta. La situazione si sta facendo interessante.
" Bene, ora devi andare alla capanna di Gesù. Cioè, alla casa di Tuomas.
Il bue e l'asinello ti diranno cosa fare. "
Ma che razza di messaggio è?
Apro lo zaino per infilarci la copertina e dentro vedo un assortimeno vario di dolciumi che mi piacciono tanto e una bottiglia d'acqua. Ci hanno pure infilato Ragamuffin per farmi compagnia. Mi siedo sul lettino di Artie e scarto un mars. Se quei due volevano farmi ritrovare il coraggio, direi che sono sulla buona strada.


***

Ed eccomi a casa Holopainen. Pentti mi apre la porta e mi da un abbraccio vigoroso.
Bue o asinello?
<< Eccoti qui, cara. Ti stavamo aspettando. >> sorride divertito.
<< Meglio tardi che mai, no? >> rispondo.
Mi fa strada verso la cucina dove Kirsti sta mettendo su del thè.
<< Ne vuoi un pò? >>
<< Si, grazie. >>
Quest'aria rilassata e familiare ha un effetto toccasana per i miei nervi. Questa dolcezza, la possibilità di tornare a casa e trovare una famiglia. Improvvisamente, inizio a piangere. Calde lacrime che finalmente cadono senza ritegno e senza vergogna, liberandomi dalla paura che in questi giorni ha attanagliato il mio cuore. Perchè quest'avventura sta iniziando ad avere contorni precisi, un percorso ben definito.
So dove voglio andare e nessuno fermerà la mia corsa.
So chi voglio incontrare.
<< Grazie. >> dico ai genitori di Tuomas che mi osservano preoccupati. Kirsti mi ha pure messo un braccio attorno alle spalle per calmare i miei singhiozzi. << Va tutto bene, ora. Credo. >> mi asciugo gli occhi.
<< Certo, tesoro. >> dice lei stringendomi il braccio delicatamente.
<< A questo punto >> tossicchia Pentti un pò imbarazzato << dovremmo riferirti un messaggio. Sei pronta? >>
Faccio cenno di si con la testa e sento la mia faccia distendersi.
E' tornato.
Il sorriso da monella è tornato.



***

Sono di nuovo su questa stramaledetta barca. Ovviamente, ci ho messo altri 20 minuti per farla partire. Ad un certo punto volevo prenderla a calci. Mi ha trattenuto il pensiero di finire in acqua che con questo freddo, oltre ad un immediato effetto lifting darebbe anche un immediato effetto cadavere.
Are you feeling blue?
Naaaa, il blu non è il mio colore.
I'm red.
Come un power rangers. O come la passione.


***

Casa sul lago, ore 18.00


Vediamo una figura piccola e incappucciata  legare la barchetta al ponticciolo e con uno scatto agile come quello di un gatto, saltare a riva.
Il folletto biricchino è di nuovo tra noi.
In pochi minuti è qui davanti alla porta, e io e Arti dobbiamo trattenerci dal ridere. A quanto pare, la caccia al tesoro ha funzionato.
<< C'è nessuno? >> domanda Alice.
<< No, non c'è. >> le risponde Artie ridendo.
<< Oh, allora quando torna gli dica che son qui. >>
<< Cosa vuole? >>
<< Ho bisogno di un messaggio. Devo trovare un bambino di nome Artie per dargli la sua coperta. E poi, i genitori di Tuomas mi hanno dato le sue rotelle, ma lui crede che siano biglie. >>
<< Mmmh, potremmo farla entrare ma ci vuole la parola segreta. >> dico da dietro la porta. In realtà, non c'è nessuna parola segreta, ma se Alice è tornata in sè pienamente, dirà le parole giuste. Come sempre.
<< Non ho parole. >> risponde lei << Ho solo pensieri felici. >>
Apro la porta di scatto, trovandomi di fronte quegli occhi luminosi, quasi quanto quelli di Artie che ci fissa allegro e compiaciuto. Come un gatto, no, come una pantera.
<< Bentornata a casa, fatina. >> le ricordo prima di stringerla fra le braccia.



***

Un magnifico cavallo bianco corre tra le dune del deserto, il vento caldo scompiglia la sua criniera. Nuvole di polvere rossa tra i suoi zoccoli si librano nell'aria. Sta fuggendo? Sta inseguendo? Non importa.
E' libero.
Conosce la sua strada.
~Arabesque~






§*§

Arabesque...quando ascolto questa canzone, mi viene in mente una lunga corsa in mezzo al deserto. E così, ho lasciato Alice correre affinchè ritrovasse se stessa e gli uomini della sua vita. Un capitolo un pò particolare, ma spero vi piaccia lo stesso.
Grazie a tutti quelli che leggono e commentano.

Angolo novità: Siori e siore, vi avviso che prossimamente su questi schermi, vedrete andare in onda un crossover tra i protagonisti di questa storia e quelli del film Labyrinth (l'avete visto, vero?). La storia in questione sarà ambientata due anni dopo l'epilogo di Imaginaerum e prima rispetto a Labirinto di specchi di Saliman. Le autrici di questa follia saremo io e Saliman, per l'appunto, sotto le allegre spoglie di Sale_e_Pepe :) Spero che ci seguirete in questa fantastica avventura^^


Disclaimer: i personaggi citati non mi appartengono. La canzone citata è Arabesque dei Nightwish.

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Capitolo 11
*** Turn loose the mermaids ***


Turn loose the mermaids *Rieccomi qui con un nuovo capitolo! Bon, vi lascio alla lettura e ci rivediamo alla fine ;)






Finlandia, Kitee, Casa Bell-Parro, 8 febbraio 2010



Entro in casa e vengo accolto da una melodia celtica sparata a tutto volume.
Roba che al confronto i Lordi sono un gruppo da oratorio.
Alice è così presa dal suo lavoro che neanche si è resa conto di me che ho aperto la porta, chiuso la porta, messo a posto la spesa e sto salendo le scale. Praticamente, qui dentro potrebbero entrare Voldemort, Sauron, Psycho e Freddie Krueger e lei non se renderebbe conto.
Anzi, gli offrirebbe pure il thè.
Busso alla porta dello studio, immaginandomi già di scassinarla quando Alice la apre.
<< Eccoti qui! >> mi saluta sorridente << Che te ne pare? >>
Mi piazza di fronte l'immagine di un circo notturno, con incredibili sfumature sul blu e il nero. Il tendone ha diverse virazioni sul viola e tutto intorno ci sono lucine sul verde, rosso e giallo. Il risultato è vivido e inquietante, adattissimo alla storia che vuole creare.
<< E' perfetto. >> rispondo abbracciandola da dietro e poggiando il mento sulla sua testa. La sento rilassarsi contro di me.
<< Le canzoni del nuovo album? >>
<< Bene, ne scritte quasi una decina, ma credo che alcune le toglierò di mezzo, non è che mi convincono pienamente. >>
<< Poco apocalittiche? >> ridacchia.
<< Non per quello. >> mi sciolgo dall'abbraccio e mi avvicino allo stereo, abbassando il volume. << Come diavolo fai a lavorare con la musica così alta? >>
<< Mi concentra. >> fa lei << mi impedisce di pensare. In questo modo, posso lasciar fluire l'immagine che si è formata nella mia mente e lavorarci su. >>
<< Non è Loreena McKennith? >>
<< No, è Lisa Thiel. E' bravissima non trovi? >>
Prendo la custodia del cd e in base  al numero riportato sul display, cerco il titolo  << The song of the Mermaid Queen? >>
<< Yep. >>
<< Come mai ti piace tanto la musica celtica? >>
<< Non lo so, ha un non so che. Mi prende, mi ispira, mi fa sognare, mi fa piangere. E' come la marea, mi riporta indietro tutte le lacrime, alla fine. Un pò come quello che succede con la tua musica. >>
Le sorrido. << Ti ho convertito al 'nightwishianesimo'? >>
<< Oh, si. Sarà merito della tua influenza divina. >>


***

Casa Bell-Parro, cucina, ore 13.00


Sto preparando un'insalata e altre cosucce per un leggero pranzo con Tuomas. Zia Susan è con una delle sue amiche a fare qualche trattamento di bellezza e Artie è ancora a scuola.
<< I bicchieri di carta o di vetro? >>
<< Di vetro, che poi metto su la lavapiatti. >> rispondo.
Tuomas prende i bicchieri dalla credenza. Sto notando che si muove in questa casa con fare sicuro, ormai la conosce bene.
Alice, no.
Alt - Stop - Semaforo Rosso - No.
Sbircio un pò quello che sta facendo. Mmmh, ha quasi finito di apparecchiare, gli mancano solo i tovaglioli. Mmmh, ha preso il telecomando... è indeciso se accendere o no. No, non accende. Mmmhh.
Alice, sul serio? Devo farti il riepilogo della situazione?
Magari serve.
Allora, vediamo: mi sono trasferita in Finlandia. Continuo a lavorare a distanza e anche un pò per cavoli miei. Artie, mio figlio, si è integrato bene, va a scuola e ha anche degli amici. Zia Susan sta meglio, meno triste e un pò più fiduciosa. Il padre di Artie è tornato, ma a quanto pare è una situazione più gestibile di quello che si creda. E poi, poi c'è lui.
Tuomas.
Una qualche tipologia di divinità nordica mancata, adorata da milioni di ragazzine in tutto il mondo, con la tendenza a sembrare un bel tenebroso, quando, invece, è un trottolino-amoroso-dududu-dadadà. Fonti bene informate ( Emppu) mi hanno detto che fa anche i miracoli, soprattutto quando è ubriaco:
- si regge in piedi;
- riesce a suonare;
- fa svenire lo stesso le credenti, ops, le fan.
Tuomas vive in pianta stabile a Kitee, tranne quando è in giro per i tour, lunghissimi tour, ma poi, torna sempre a casa. Il che vuol dire che non c'è quasi mai.
Oh, andiamo, se fosse presente a tempo fisso, che divinità sarebbe?
Risultato: in ogni caso - vicino o lontano - non me ne frega un'emerita sega. Tanto, come la giro e la volto, sono sempre innamorata di lui.
<< Tuom. >> appoggio l'insalatiera sul tavolo.
<< Si? >>
<< Ti andrebbe....vorresti...ehmm, ti piacerebbe... >>
<< Alice, tutto ok? >>
Cielo, alle volte sono più scema di lui. Mi schiarisco la gola.
<< Si, ecco volevo sapere se ti andrebbe, non lo so, se vuoi, eh, sempre se ti va... >>
<< Cosa? >> domanda lui guardandomi perplesso.
<< Vivere qui. Io e te. Insieme. >>
Ok, Tuomas mi sta facendo uno sguardo da pesce lesso. Provo ad aggiustare il tiro.
<< Cioè, ci sono un sacco di stanze vuote qui, e una potrebbe diventare la stanza in cui componi. Lo so che c'è mia zia, ma non posso buttarla fuori anche perchè questa è casa sua e di base, è lei che potrebbe buttare fuori me. >>
<< Alice. >> Tuomas mi prende per le spalle e mi guarda con dolcezza << Va bene. >>
<< Davvero? >>
<< No, per finta. >> ribatte lui ridendo. << Dico sul serio. Per me va bene, credo che alla veneranda età di trentatre anni possa anche lasciare la casa dei miei. >>
<< Eh si, anche perchè a Pasqua manca poco. Dobbiamo sfruttare il tempo prima che un novello Ponzio Pilato ti arresti. >>


***

Casa Bell-Holopainen-Parro, 10 giorni dopo (ovvero 18 febbraio 2010)

A quanto pare, tutti hanno preso la notizia con la massima calma, oserei dire che se l'aspettavano quasi. Artie è esploso dalla felicità, ha perfino dichiarato che finalmente avrà un degno compare di giochi alla Playstation.
Anni di tour sono serviti a qualcosa, direi.
I primi giorni, devo ammettere, è stato un casino abituarsi con i turni ma a quanto pare, adesso ce la caviamo tutti bene. E soprattutto la casa  sembra piena di vita, cosa che perfino zia Susan adora. Ad essere sinceri, questa casa ormai sembra una stazione, tra gente che arriva e parte.
Per chi fosse curioso, mio padre è letteralmente impazzito di gioia quando gli ho detto che me ne andavo e credo abbia intenzione di costruire una statua ad immagine e somiglianza di Alice. Il resto della crew, invece, ha organizzato un party d'addio in cui ho quasi rischiato che Jukka mettesse i manifesti sul sito ufficiale dei Nightwish. Non che la cosa mi dispiacerebbe, solo che voglio vivermela con calma senza rischiare frotte di giornalisti ad infastidire la mia nuova famiglia.
Abbiamo creato una stanza Disney n°2 per la gioia mia e di Artie - ovviamente, tutti i miei Topolino/Paperino/etc hanno traslocato con me -.
Invece, la mia stanza da compositore - lo studio dell'Illusionista - è su in mansarda. Ha una posizione fantastica che mi permette di ammirare il lago in qualsiasi momento della giornata, anche più di quello che riuscivo a vedere quando ero ancora a casa. A volte, mi sembra di scorgere nel lento movimento delle acque riflessi di castelli sommersi, di antiche reliquie e di amori perduti ma infinitamente belli.
Tra le varie altre cose, sto iniziando anche ad appassionarmi alla musica celtica.
Forse - dopotutto - non avrei dovuto traslocare.



***


A kite above a graveyard grey
At the end of the line far far away
A child holding on to the magic of birth and awe

Oh, how beatiful it used to be
Just you and me far beyond the sea
The waters, scarce in motion
Quivering still

At the end of the river the sundown beams
All the relics of a life long lived
Here, weary traveller rest your wand
Sleep the journey from your eyes

Good journey, love, time to go
I checked your teeth and warmed your toes
In the horizon I see them coming for you

The mermaid grace, the forever call
Beauty in spyglass on an old man's porch
The mermaids you turned loose brought back your tears




***

Non so voi, ma io trovo questa canzone un pochino stonata nel contesto dell'album, ma senza nulla da togliere alla sua incredibile bellezza e dolcezza. Probabilmente, una volta visto il film capirò un pò di più il senso di tutte le canzoni scritte da Tuomas. Cmq, ecco a voi il nuovo capitolo. Spero vi piaccia^^.


* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *

Disclaimer: non scrivo a scopo di lucro e i personaggi non mi appartengono. Le canzoni citate sono:
The song of the mermaid queen di Lisa Thiel ( per chi fosse curioso, ecco il link  http://www.youtube.com/watch?v=O0BVQOD07lk )
Turn loose the mermaids dei Nightwish



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Capitolo 12
*** Rest calm...o quanto meno tenta! ***


rest calm ... o quanto meno tenta! Finlandia, Kitee, Casa Parro-Bell-Holopainen, 25 febbraio 2010



Ok, neanche per una seduta di step in palestra ho faticato tanto. Ma sono ansiosa. Terribilmente. Tuomas è andato a Londra per discutere di certe cose riguardanti le sinfonie orchestrali delle canzoni e nel cambio, io ho ricevuto il fratello bacato e il Viscido.
Il Viscido altri non è che il padre di Artie, che ormai, viene a trovarci almeno una volta al mese e per il resto utilizza Skype. Ok, ok, sono sincera: si sta impegnando, sembra che ci tenga davvero. E questo è un bene, almeno per Artie.
Perchè il Viscido? L'ha scelto Jared. Io propendevo per il Vermone. Anyway, l'abbiamo soprannominato così perchè è diventato tutto zucchero e miele. Mi ha chiamata 'mammina'. Vuole essere chiamato 'papino'. Vuole un paio di ceffoni, ecco cosa vuole.
Ohm, Alice, ohm.
Brava, respira, prendi fiato o ti sale la pressione.
Cioè, in questi sette anni o è stato in Tibet o ha ricevuto un'illuminazione divina. Secondo Jay, qualcuna l'ha mollato e lui finalmente è rinsavito. Secondo me, è fargliela passare liscia.
Ogni volta che è qui - zia Susan gli ha perfino messo a disposizione la depandance, oh my God - è tutto bontà e dolcezza. Tutto aneddoti carini. Ma io non ci casco, eh. Sto bene attenta.
<< Alice? >>
<< Si, Visc-ehm, Arthur? >>
<<  Va bene se porto Artie a prendere un muffin? >>
<< Da solo? >>
<< Come ti ho già ripetuto altre 277.000 volte, non intendo rapirlo. >> fa un sorrisetto sghembo e sbatte le ciglia.
Grrr, perchè non posso stenderlo con una padella, eh?
<< Ok. >> sibilo.
Dieci minuti dopo sono davanti alla porta tutti imbacuccati e pronti ad uscire. Arthur mi lancia  uno di quei suoi sorrisini assassini.
Non mi freghi, bello.
Con l'indice e il medio mi indico gli occhi e sussurro << I'm watching you. >>
Arthur mi guarda perplesso e chiude la porta.
E poi, sento Artie dire entusiasta: << La mamma è troppo Kill Bill! >>
Quel bambino è tutto sua mamma, awwww.


***

Casa citata, ore 23.30


Artie è di sopra che dorme stringendo Ragamuffin. Il Viscido è nella depandance. Jared è sparito oggi pomeriggio dopo una chiamata improvvisa e bho, forse tornerà da un momento all'altro. Io, invece, sono con Tuomas al telefono, cercando di non sfasarci con i fusi orari. Mi sta dicendo che a Londra va tutto ok e che  pensa di poter tornare il giorno stabilito senza problemi di sorta.
<< Alice tanto felice di rivedere il suo amore. >>
<< Ti manco tanto? >>
<< Sai, tu sei il più sano tra noi. Qui è un covo di pazzi, letteralmente. >>
Una frenata d'auto all'esterno leggermente rumorosa. A Kitee vige il silenzio tombale per la maggior parte del tempo e un rumore di questo tipo lo sentono per quattro isolati. Mi affaccio alla finestra a sbirciare. Dalla macchina scendono due ragazzi, vestiti di nero.
Ridono, sembrano molto affiatati.
E poi, uno dei due lascia cadere la sigaretta, afferra l'altro per la nuca e lo bacia con passione.
Mi si spalanca la bocca e rischio di far cadere il cellulare.
<< Oh, Gesù! >> 
<< Dimmi. >>
<< No, non tu, Tuomas...ehm...credo di aver beccato mio fratello baciare un uomo. >>
<< Tuo fratello è gay?! >>
<< Non si nota? >>
<< Non direi. E' così mascolino, macho. >>
<< Si chiama compensazione eccessiva. Che fai, discrimini? >>
<< No, è che non me l'aspettavo. >>
Rimango col naso piantato sul vetro per capire chi sia il tipo in questione. Cioè, ci rendiamo conto che mio fratello è a Kitee da meno di tre giorni e ha gia rimorchiato? Ora, ammetto che gli è sempre venuto facile, ma così, neanche sprizzasse feromoni da tutti i pori. A gratis.
Finalmente i due si staccano e posso vedere in faccia il tipo.
E questa volta il telefono rischia di cadermi sul serio.
<< O Santissimo Gesù! >>
<< Dimmi. >>
<< Tuom, sembri un messaggio preregistrato: Salve, qui è la segreteria di Dio, lasciate un messaggio. >>
<< Piantala di esclamare il mio nome invano, allora. >> scoppia a ridere lui. << Che succede? Stanno facendo uno spogliarello per caso? >>
<< No...Tuom...io...è Tero!!! >>
<< COSA? >>
<< E' lui. E sembra partecipe. >>
<< Aspetta, devo sedermi. No, devo ubriacarmi. >>
<< Tuomas! >>
<< Mi sta venendo un infarto. >>
<< Non lo sapevi? >>
<< Probabilmente è ubriaco e non distingue più le donne dagli uomini. >>
Ora, potrei replicare che scambiare mio fratello per una donna è impossibile, tra barba, modi da scaricatore di porto e rutto libero. Solo che Tuomas mi sembra già sconvolto di per sè.
<< Maybe, maybe. >>
<< Alice, io è meglio che vado a riposare. Sono improvvisamente stremato. >>
<< D'accordo, tesoro. >>
<< Come mi hai chiamato? >> fa lui, flebilissimo.
<< Tesoro. Perchè lo sei. My preciousssss. >> ridacchio facendo il verso a Gollum.
<<  Mio tesoro. Mia preziosa. Mia principessa. Suona bene. >> risponde lui un pò più serio. <<  La mia luna. La mia terra. >>
<< Sono tutte queste cose? >>
<< Anche di più. >>



***

Inghilterra, Londra, Hotel - uno a caso-, stanza di Tuomas.

Chiudo la telefonata e mi lascio avvolgere dalla luminosità perlescente della luna che rischiara debolmente la stanza e si riflette nel Tamigi. Improvvisamente, ho voglia di aria di  mare, ma oltre a rievocarla con i miei ricordi non posso fare granchè.
La sconvolgente novità mi ha terrorizzato sorpreso. Diciamo che alcune cose successe in passato riguardo a Tero, mi diventano improvvisamente più chiare e meno strane.
Sospiro e accendo una sigaretta.
Lascio che il fumo si propaghi nell'aria e mi avvolga.
Al mio ritorno, dovrò fare un bel discorsetto con il mio amico. Un discorso che prevede una pacca sulla spalla e si conclude con un sorriso.
Non posso che augurargli la felicità, qualsiasi cosa accada.
Sarà che sono felice io per primo e voglio che tutti lo siano.
Il mio pensiero va a tutti loro: la mia dolce Alice, Artie, i Nightwish, Tero, e non posso che sorridere.
Spero che anche loro mi pensino sorridendo.
Ho deciso.
Torno a casa domani.




***

I went to die in a seaside hotel
Lanes of memory paved by sweet frozen moments

Deathbed memories of home
Never let me go

Every little memory resting calm in me
Resting in a dream
Smiling back at me
The faces of the past keep calling me to come back home
To caress the river with awe

Within there's every little memory resting calm with me
Resting in a dream
Smiling back at me
The faces of the past keep calling me to come back home
Rest calm and remember me

You are the moon pulling my black waters
You are the land in my dark closet
Stay by my side until it all goes dark forever
When silent the silence comes closer




***

Allora, premetto. Non è una ff slash, e non conosco il vero orientamento sessuale di Tero, ho seri dubbi anche su quello di Tuomas. InZomma, si dice così, per ridere, non prendetemi sul serio. Questa cosa malsana me l'ha suggerita Jared, prendetevela con lui. E la storia necessitava di un duo malefico e teRRRibile, e chi più di Jared e Tero?
Un ringraziamento in particolare a Monia e Debb che mi hanno fornito delle idee spassosissime per sdrammatizzare questa canzone, rielaborando il tutto in salsa petitecherie, of course. Alla fine, il finto suicidio è saltato, ma a Tuomas gli ho fatto quasi prendere un infarto. E' una compensazione, no? ;)
Vogliatemi bene in ogni caso. Soprattutto quando pubblico queste cose.
Grazie a tutti quelli che leggono, commentano, fanno la ola e ballano la maccarena.

* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è Rest Calm dei Nightwish.

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Capitolo 13
*** The crow, the owl and the dove ***


the crown, the owl and the dove Finlandia, Kitee, Casa Parro-Bell-Holopainen, 7 marzo 2010



<< Allora? >>
<< It's amazing, dude. Spaccherà culi. >> dice Jared asciugandosi una lacrimuccia. Più conosco il mio pseudo-cognato, più mi rendo conto che l'aria da duro è tutta una facciata per nascondere il cuore di panna. Mi sto anche abituando all'idea che si stia frequentando con Tero. Con Tero.
Non era uno scherzo, eh. Il mio amico pazzo ha una cotta per il fratello pazzo della mia compagna. E' da pazzi.
Ohm, Tuomas, Ohm.
Concentrati. Se loro sono felici, tu sei felice, siamo tutti felici. E se siamo tutti felici, tu puoi pensare al tuo film. Imaginaerum.
<< E' una scenaggiatura credibile? >>
Schiocca la lingua. << C'è di tutto: sentimenti, azione, mistero. E poi, la colonna sonora è sublime. >>
<< Si potrebbe fare? >>
<< Why not? Conosco un paio di posti dove si potrebbe girare senza problema. Il fatto è che bisogna trovare i finanziamenti. >>  Lo guardo senza capire. << Dude, non è che perchè il grande Tuomas Holopainen mette giù un paio di frasi, gli studi cinematografici sganciano. Bisogna convincerli. Fargli capire che non è una cosa limitata ai vostri fan, ma una cosa che potrebbe diventare il nuovo Fantasia. >>
<< Non sono Disney. >>
<< Ma ti piacerebbe, eh? >> si accende una sigaretta e mi passa l'accendino << Comunque, proverò a contattare qualcuno giù a Londra e magari mi daranno qualche bella indirizzata. C'è da contenere i costi, scegliere attori decenti. >> si ferma << inglese o finlandese? >>
<< Ci ho molto pensato, >> sospiro << le mie canzoni sono in inglese e i fan dei Nightwish sono dovunque, dalla Cina al Brasile, e un film in lingua finlandese sarebbe alquanto esclusivo. Poi...mi piacerebbe che fosse Artie ad interpretare il ragazzino. >>
<< Artie? >> scoppia a ridere sonoramente e subito tossisce << Il massimo che gli ho visto interpretare è stato l'albero nella Bella Addormentata. Grandissima interpretazione, eh: si è addormentato sul palco. >>
<< Davvero? >>
<< Dormiva in piedi e della grossa. >>  Jared spegne la sigaretta. << Alice sarebbe d'accordo, comunque. Soprattutto se tentiamo di girarlo in estate ed evitiamo che si perda giornate di scuola. A proposito, dov'è? >>
<< Sarà ancora con quel tizio. >> rispondo seccato. Signori e signore, il padre di Artie è in città e tutti a stargli dietro. Sono preoccupato, teso, ansioso e soprattutto, geloso.
Si, perchè quel damerino sarebbe capace di stendere una fanciulla semplicemente facendole l'occhiolino.
<< Tuomas, non sarai mica preoccupato? >>
<< No. Si. Non lo so. >> rispondo poggiando la testa sul tavolo.
<< Listen, mia sorella lo riempirebbe di randellate se solo provasse ad avvicinarsi. E poi, lo sai, è che non si fida, per questo gli sta dietro, tipo segugio. >>
<< Se lo dici tu. >>
<< Certo che lo dico io. E la conosco quella lì. Prenderebbe a cazzotti pure il diavolo, se potesse. >>
Lo guardo, forse per la prima volta sul serio da quando lo conosco. Jared è ha un pò l'aspetto orgoglioso del corvo - questo perchè veste quasi sempre di nero, batte anche me e Ville Valo messi assieme - ma ha anche la saggezza del gufo - una saggezza alla barbagianni Jay, per essere precisi. -
<< Dai, almeno la sceneggiatura è pronta, Otello. Con le canzoni? >>
<< Me ne mancano poche. >>
<< Good. >>
E poi, bho, restiamo in silenzio ad osservare gli ultimi raggi del sole morente.



***

Un paio d'ore dopo, nella casa già citata.


<< Understood? >>
<< Si, ma dai, sembra una tragedia greca. >>
<< Al massimo, di cronaca nera. >>
<< E' così grave? >>
<< Alice, sei tu quella dei disegnini, ci dovresti arrivare da sola. Arthur è il tuo ex, ci hai avuto un figlio e adesso è tornato. E' normale che Tuomas sia geloso. >>
<< Oh, andiamo. Lo amo, non lo tradirei mai. >>
<< Desdemona, un paio di palle, dai. Io lo so, ma se il tuo ragazzo è emo, che vuoi da me? >>
<< Tuomas non è emo. >>
<< Dark con manie depressive, allora, proprio come Otello. E il tuo ex è un figo della Madonna, manderebbe in paranoia persino Buddha! >>
Effettivamente.
No, no, intendiamoci. Non tornerei mai assieme al Vermone lì, ma ammetto che per Tuomas, io e Artie che ce ne andiamo a fare le scampagnate felici con suo padre, tipo famiglia del Mulino Bianco, non sia proprio il massimo.
<< Che faccio? >>
<< Un paio di randellate e rinsavisce. >>
Lancio a mio fratello uno sguardo che la Carrie di zio Stephen King mi fa una  pippa.
<< Scherzavo. >> fa lui  << se vi prendeste una seratina tutta vostra? >>
<< E il Viscido? >>
<< Lascia fare a me. Ci piazziamo qui, zia Susan a farci da balia, e passiamo il tempo a giocare alla Play. Che te ne pare? >>
<< Che sarai anche idiota, ma ogni tanto ne prendi una giusta. >>



***

Ancora un paio di ore dopo - per la cronaca, saranno le 19.30 -, molo.

<< Perchè vuoi andare alla Casa sul Lago? >>
<< Perchè voglio diventare Odette. >>
Tuomas si lascia sfuggire un risolino.
<< Farà un freddo cane, ti avviso. >>
<< Meglio, così staremo vicini vicini. >> sorriso a trentadue denti.  E lo sento, anche se buio, Tuomas è diventato rosso come un pomodoro.
Dopo quasi mezzora siamo di nuovo sulla terraferma, e tra una cosa e l'altra, riusciamo a riscaldare la casa e a preparare una sorta di cena. In realtà, non è che si è fatto chissà cosa. Ho portato con me una vasta scelta di dolciumi e gli ingredienti per preparare la cioccolata calda. Così adesso siamo seduti sulla panca con le tazze fumanti davanti a noi e una coperta drappeggiata sulle spalle.
<< E' bello stare un pò da soli, no? >>
<< Si. >> sorride lui, gli occhi fissi sulla tazza.
<< Tuom, >> la mia mano è sulla sua in una presa stretta ma dolce << io non vado da nessuna parte, sai? Sto seriamente meditando di attarcarmi a te con l'attack, o il vinavil, o qualsiasi altra cosa a presa rapida. >>
Mi guarda, leggermente dubbioso.
<< Davvero. >> gli scosto una ciocca di capelli e gliela sistemo dietro l'orecchio. << Sono tornata a casa, ricordi? >>
Sorride. Gli occhi di nuovo limpidi.



***

Don’t give me love, don’t give me faith
Wisdom nor pride, give innocence instead
Don’t give me love, I’ve had my share
Beauty nor rest, give me truth instead

A crow flew to me, kept its distance
Such a proud creation
I saw its soul, envied its pride
But needed nothing it had

An owl came to me, old and wise
Pierced right through my youth
I learned its ways, envied its sense
But needed nothing it had

Don’t give me love, don’t give me faith
Wisdom nor pride, give innocence instead
Don’t give me love, I’ve had my share
Beauty nor rest, give me truth instead

A dove came to me, had no fear
It rested on my arm
I touched its calm, envied its love
But needed nothing it had

A swan of white, she came to me
The lake mirrored her beauty sweet
I kissed her neck, adored her grace
But needed nothing she could give

Gar tuht river, ger te rheged
Gar tuht river, ger te rheged
Gar tuht river, ger te rheged

Don’t give me love, don’t give me faith
Wisdom nor pride, give innocence instead
Don’t give me love, I’ve had my share
Beauty nor rest, give me truth instead






***

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è The crow, the owl and the dove dei Nightwish.
'Carrie, lo sguardo di Satana' è un romanzo di Stephen King.

Allora...non Zo. Ogni volta che c'è Jared a giro, i capitoli diventano una strada accidentata e stramba. E il signorino balla pure la Caramelldanse ridacchiando. Io vi chiedo venia in partenza, ma allo stesso tempo, spero vi sia piaciuto.

* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *

Un grazie di cuore a tutti coloro che leggono, commentano e sopportano i miei deliri. :*














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Capitolo 14
*** Last ride of the day ***


last ride of the day - quella vera -
Finlandia, Kitee, Casa Bell- Parro - Holopainen, 15 marzo 2010


Approfittando di un momento fortunato in cui zia Susan, Alice e Artie sono fuori a fare compere, il trio malefico, ovvero io, Tero e Jared siamo riuniti in cucina a decidere l'organizzazione della festa di compleanno di Alice.
Ebbene si, esattamente tra tre giorni, Alice compirà trentuno anni. E noi vogliamo festeggiarla in grande stile.
<< Qualche idea? >>
<< Dipende. >>
<< Da cosa? >>
<< Se facciamo una festa a tema, abbiamo bisogno di un tema, altrimenti, solite cose: buffet, musica e giochi. >>
<< Si, così mia sorella si addormenta sul divano, Tero. >>
<< Allora, facciamo una festa a tema. >>
Tero mi guarda, io guardo Tero, entrambi guardiamo Jared.
<< Ok. >> fa lui, accendendosi una sigaretta. << Hai già pensato a qualcosa in quella tua testa malata? >>
Fantastico! Jared ha già capito tutto di Tero.
<< Ovvio, Wonderland. Tuomas si veste da Mad Hatter, tu da Stregatto e io da Leprotto Bisestile. >>
<< E' banale. E ad Alice non piacerebbe nemmeno. >>
<< Perchè non mi hai fatto finire. Intendevo versione Madness Return*, con qualche spruzzo di sangue qua e là. >>
Ok, è la conferma. Questi due sono fatti per stare insieme.
<< Certo, così mia sorella ci uccide davvero. Già ce l'ha con me perchè Artie adora l'horror, se le facciamo la festa di compleanno così mi taglia la testa. >>
<< Il suo segno zodiacale è Pesci, no? >> propone ancora Tero.
<< Cosa vuoi fare? Il cosplay dei Cavalieri dello Zodiaco? >>
<<  No, razza di barbagianni spiumato. Potremmo farlo sulla Sirenetta. >>
<< Così piange fino al giorno dopo. >>
<< Perchè? >>
<< Perchè adora quella di Andersen. E diciamo che non finisce proprio alla 'happily ever after' >>
<< Che palle, però. >>
Rimaniamo un pò in silenzio tutti presi nei nostri pensieri fino a che Tero interrompe la magia.
<< Scusa, eh. Ma almeno a tua sorella piacciono le feste di compleanno? >>
Jared lo guarda come se fosse cretino - e non avrebbe torto - : << Certo che le piacciono. Il problema è che adora un sacco di cose e oltretutto, sarebbe la sua prima festa qui e voglio che sia magnifica. >>
<< Oh, amore, sei dolcissimo. >>
<< Tero, piantala.O a Tuomas prenderà un colpo. >>
<< Eh? >> d'accordo che mi devo ancora abituare, ma un colpo sarebbe esagerato. Questi due pensano che per un bacio me ne potrei finire all'obitorio.
Obitorio?
 << Aspetta...aspetta! Ci sono! >>


***

Kitee, 18 marzo 2010

Io l'ho capito che gli frulla qualcosa in testa, eh. Non sono mica scema. Stordita si, ma scema no. Stanno architettando qualcosa per stasera, lo so. Si vede da come vanno in giro, dal fatto che quando arrivo io in una stanza smettono tutti di parlare. Dal fatto che mi hanno spedito a giro per tutta Kitee come un pacco in modo da avere casa a disposizione. Sono curiosa. Curiosissima.
Mica mi hanno chiamato Alice per niente.
Già che sono qui, decido di andare a comprare del materiale per il mio lavoro. Ed eccola lì, la mia personale nemesi. Il commesso biondo. Riuscirà a capire quello che voglio questa volta?



***

Casa Parro-Bell-Holopainen, salone

Sto sistemando delle lanterne sopra la porta. Abbiamo deciso di utilizzare come tema il circo visto l'opera a fumetti che Alice sta disegnando. Abbiamo perfino creato dei giochi di luce particolari e quasi spettrali, visto che la sua storia più che di clown allegri parla di illusionisti, prestigiatori, incantatori di serpenti e giocolieri distratti.
<< Tuom, >> zia Susan mi porge il cellulare << sta squillando da un pò. >>
<< Grazie, zia. >> mi allungo dalla scala per recuperare il telefono << Pronto. >>
<< Gesù, ho bisogno di un miracolo. >>
<< Telematicamente non funzionano. >>
<< Imposizione di mano? >>
<< Più facile. >>
<< Bene, allora, vieni immediatamente qui. O stavolta lo ammazzo sul serio questo commesso! >>
<< Alice?  >> guardo zia Susan << Zia, vado a recuperare la pecorella smarrita. >>


***

Kitee, in auto verso la casa già citata

<< Ma è possibile che tu e quel commesso non vi riusciate mai a capire? >>
<< E io che ne so?Gli ho fatto persino un disegno stavolta! >>
Sbuffo divertito. Quando sono entrato nel negozio, c'era Alice con la testa tra le mani e il commesso in un angolo terrorizzato. Da quello che ho capito, Alice cercava dei colori ad olio di una marca particolare e il commesso continuava a rifilarle le tempere. Secondo testimoni oculari la cosa andava avanti da almeno venti minuti. La guardo di sottecchi mentre stringe con espressione da gatto soddisfatto i suoi nuovi colori.
<< Secondo me, il commesso ha una cotta per te. >>
<< E per questo mi fa esaurire ogni volta? >>
<< E' la tattica dello sfinimento, Alice. Tu non ce la fai più e lui zack, ti ha fatto cascare ai suoi piedi. >>
<< Seee, gli piacerebbe. >> ridacchia << E tu? Che tecnica usi, Mr Korg? >>
<< La tecnica Houdini. >>
<< Cioè appari e sparisci subito dopo? >>
<< Tsè, mi basta un Abracadabra. >>
<< Per ottenere cosa? >>
<< Il bacio di una principessa. >>



***

Casa citata, salone

La casa è tutta buia se non fosse per queste lanterne attaccate un pò ovunque che riflettono luci colorate. Danno quasi l'impressione di essere degli allegri fuochi fatui.
Appena siamo entrati in casa, una frotta di gente si è riversata nell'ingresso urlando "Buon compleanno, Alice" e mi hanno riempito di baci e abbracci. Ci sono i Nightwish e famiglie al completo, c'è pure Anette che, nonostante il pancione**, è qui a ridere e scherzare con tutti.
Seth e Artie sono diventati amicissimi e sono il simbolo di come le barriere linguistiche di Svezia-Finlandia-Inghilterra possono essere abbattute in un nanosecondo.
Mi infilo il giaccone e mi defilo dalla confusione. Ho visto che Tuomas è andato fuori a fumare e decido di raggiungerlo portandomi dietro due bicchieri e una bottiglia di spumante non ancora stappata.
Ok che è la mia festa, ma un brindisi da sola con il mio fidanzato potrò pure farlo, no?
<< Eccoti qui. >>
Sbuco dalla porta finestra e mi avvicino rapida a lui.
<< Fa freddo, torna dentro. >>
<< Naaa, tranquillo! Ho un amico che ci riscalderà. >> ridacchio tirando fuori la bottiglia.
<< Non ti bastavano i brindisi all'interno? >>
Tuomas prende la bottiglia dalle mie mani e poco dopo la stappa lasciando cadere qualche goccia a terra. Mi riempie il bicchiere e dopo aver fatto lo stesso con il suo, li facciamo tintinnare.
<< Buon compleanno, Alice. Cosa guardi? >>
<< Le stelle. A Londra non le vedevo mai. Sono meravigliose. Non l'avrei mai detto, sai? >>
<< Delle stelle? >>
<< No. All'inizio credevo di odiare davvero questo posto. Mi chiedevo se venire qui fosse la "strada" giusta per me e per Artie. E poi, ho incontrato te che mi hai sorriso e mi hai mostrato la magia. Sai, io correvo e correvo per trovare la via che mi avrebbe riportato a casa, e non avevo capito quanto vicina fosse. Probabilmente, starei ancora cercando se non mi avessi riconosciuto, Peter Pan. >>
<< Abilità divina. Sappiamo riconoscere la scintilla. >>
<< E piantala, stavo facendo un discorso serio. Davvero, se non ti avessi incontrato, probabilmente avrei maledetto tutta questa oscurità. >>
<< Non sarebbe stato da te. Sei troppo ottimista per lasciarti abbattere da certe piccolezze. La Alice che conosco avrebbe mandato al diavolo tutti, avrebbe acceso una candela e avrebbe continuato il viaggio, fino alla fine. >>
<< Già. >> sorrido. << E allora, mio cavaliere, andiamo. Abbiamo una festa a tema che ci attende. >>
<< Quel carnevale andrà avanti fino all'alba. >>
<< Non dirlo, io sonno già ora. >>
<< E come direbbe Jared: l'ultima corsa del giorno ... >>
<< ...è quella verso la camera da letto! >>
<< Credo sia il caso di rimandare tutti a casa, vero? >>
E ridendo malandrini rientriamo nella nostra casa.


***


We live in every moment but this one
Why don't we recognise the faces loving us so

What's God if not the spark that started life
Smile of a stranger
Sweet music, starry skies
Wonder, mystery, wherever my road goes
Early wake-ups in a moving home
scent of fresh-mown grass in the morning sun
Open theme park gates waiting for

Riding the day, every day into sunset
Finding the way back home

Once upon a night we'll wake to the carnival of life
the beauty of this ride ahead such an incredible high
It's hard to light a candle, easy to curse the dark instead
This moment the dawn of humanity
The last ride of the day

Wake up, dead boy
Enter adventureland
Tricksters, magicians will show you all that's real
Careless jugglers, snake charmers by your trail
Magic of a moment
Abracadabra




***

Eccoci qui con la terzultima canzone dell'album. Vi avviso già da ora, il prossimo è l'ultimo capitolo serio  e poi, ci sarà l'epilogo. In tutto, saranno altri 3 capitoli, di conseguenza, ho deciso di aggiornare la storia il lunedì e il venerdì. In pratica, finirò di tormentarvi la prossima settimana xD. Grazie a tutti quelli che leggono e commentano :) è tutto merito vostro se sono arrivata sin qui, mi avete riempito di energia e buona volontà.
*Alice in Wonderland Madness Return è un videogioco piuttosto splatter che fa riferimento all'omonima fiaba.
** Anette era incinta di Nemo all'epoca dei fatti ( ha partorito il 30 luglio 2010).

* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *

Disclaimer: i personaggi citati non mi appartengono. La canzone è Last ride of the day dei Nightwish. Non scrivo a scopo di lucro.


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Capitolo 15
*** Song of myself part 1 ***


last ride of the day Finlandia, Kitee, nella sede dalla Radio cittadina, 2 aprile 2010, ore 16.00 ( Venerdì Santo)


Mi trovo negli uffici radio della città per una bella intervista dell'ultimo minuto. L'ho saputo solo ieri sera, mentre ero tavola con amici e parenti. Ok, non sono cattolico, ma davvero, dall'alto qualcuno mi sta prendendo per il culo.
Sembrava il remake anni 2000 dell'Ultima Cena.
Ovviamente, sorvolo di buon grado sulle reazioni e siparietti comici di Tero, Jay e Alice.
Ed eccomi qui, ad un'intervista ficcanaso sui miei affari. E so anche di chi è la colpa: quell'idiota di Ewo ha sparso la voce riguardante Imaginaerum e adesso, tutti vogliono sapere di più. Non che mi dispiaccia accontentare i fan, ma così, è come essere messo con le spalle al muro.
Il ragazzo di fronte a me, visibilmente nervoso, accende la lampada da tavolo, sparandomela dritta in faccia.
Ehh, Ponzio Pilato 2 : la vendetta.
<< Scusi, ma è un'intervista o un interrogatorio? >> domando sornione.
Ehò, almeno la prendo a ridere.
Il ragazzo - Jesse, credo - diventa leggermente rosso e dopo un frettoloso "Mi scusi", sistema la lucetta.
<< Sono nervoso, sa. Lei è un dio per me. >>
Ok, è una Candid Camera.
<< Tranquillo. E dammi del tu. >>
Il ragazzo, con ardente venerazione negli occhi, annuisce.
<< Ragazzi, tra 20 secondi in onda. >>
<< Salve, benvenuti a tutti, nel nostro programma quotidiano. Come ospite speciale abbiamo Tuomas Holopainen, il compositore, tastierista e fondatore dei Nightwish. Oggi ci farà l'onore di rispondere a tutte le vostre domande riguardanti i progetti del gruppo, quindi, inviatele pure al nostro numero o al nostro indirizzo mail. Ma prima una domanda dal vostro speaker Jesse: è vero che i Nightwish hanno intenzione di fare un film? >>
<<  Si, Jesse. Il titolo sarà Imaginaerum, come quello dell'album. Speriamo di farli uscire assieme il prossimo anno, ma si sa, queste cose sono un pò lente. Al momento stiamo cercando dei finanziamenti, ma la sceneggiatura è pronta. >>
<< Non ci sveli niente? >>
<< Diciamo che è un viaggio, un riscoprirsi. Come dire, tornare al passato e capire perchè non abbiamo riconosciuto i nostri sentimenti e poi, tornare al futuro. Al presente, per viverlo. Viverlo davvero, anche se fa male. >>

The nightingale is still locked in the cage
The deep breath I took still poisons my lungs

<< Interessante. Oh, ecco la prima domanda da parte di Kairi: " Ciao, Tuomas. Cosa vuol dire per te la casa sul lago?Come mai vi sei particolarmente legato? "  >>
<< Mmmh, direi che è il mio posto. Il luogo in cui la mia infanzia rivive. Un posto magico e sacro. Come una quercia. >>

An old oak sheltering me from the blue
Sun bathing on its dead frozen leaves

<< "Caro Tuomas, sappiamo che prendi spunto dalla tue canzoni da molte opere fantasy. Nel nuovo album ci saranno dei draghi all'insegna del power metal? Lus" >>
<<  Lus, credo che la figura del drago sia abusata, quindi, spero di lasciarla tranquilla per i prossimi anni*. Diciamo che Imaginaerum avrà una mitologia più oscura, che strizza gli occhi ai fantasmi e al circo. Anzi, ti dirò, vedrai Marco trasformarsi in un autentico Mangiafuoco. Diciamo che è tutto merito di un sogno fatto da una bambina molto curiosa. Una specie di Alice. >>

A catnap in the ghost town of my heart
She dreams of storytime and the river ghosts
Of mermaids, of Whitman's and the ride
Raving harlequins, gigantic toys

<< "Tuomas, come hai trovato l'ispirazione per il nuovo album? Dopo Dark Passion Play io mi sarei sentito svuotato. Un abbraccio, Jahnne." >>
<<  Caro Jahnne, credimi, mi sono sentito proprio così. E ti dirò, non sapevo che aspettarmi. Poi, sono stato letteralmente investito da qualcuno che ha  un cuore così puro da donarmi la pace e regalarmi una nuova sinfonia. >>

A song of me, a song in need
Of a courageous symphony
A verse of me, a verse in need
Of a pure heart singing me to peace

<< "Senti mai la speranza svanire?Lumi" >>
<< Spesso. Ma non bisogna cedere, mai, perchè qualcuno ascolta le nostre preghiere. >>

All that great heart lying still and slowly dying
All that great heart lying still on an angel wing

<< "Caro Mr. Holopainen, come vive il suo passato all'interno dei suoi versi? Ha ancora un ruolo molto importante? Tarjaholic". Da un patito della Old Era, direi. >>
<< Già. Caro Tarjaholic il passato rimane sempre, non può andarsense. Neanche noi, io e i ragazzi, possiamo andarcene. Abbiamo imparato ad affrontarlo a testa alta, sorridendo. Poi, se proprio ti interessa, puoi sempre riascoltare Dead Boy's Poem. Quella canzone è il mio lascito, in un certo senso. >>

All that great heart lying still
In silent suffering
Smiling like a clown until the show has come to an end
What is left for encore
Is the same old dead boy's song
Sung in silence


<< "Tuomas, domanda da vera fangirl. Sei innamorato al momento? Mi propongo come tua ragazza. Tero <3" Uuuoh, ti anche fatto un cuoricino, Tuomas, sembra serio. >>
Tero, lo so che sei tu, brutto deficiente.
<< Mi spiace, Ter->>
<< Oh, aspetta. E' la continuazione del messaggio precedente: "Prova solo ad avvicinarti al mio boy e ti prendo a randellate. Ma con amore. Jay". Ehm, non ho capito molto bene. >>
Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno.
Ma io si : Tero, tu e Jared verrete inchiodati da me personalmente sulla croce. Muahahahahahh!!!

<< Tuomas, hai un'espressione direi diabolica sul viso. Tutto bene? >>
<< Si, Jesse. >> tossisco un attimo e bevo un sorso d'acqua. Chiudo un attimo gli occhi e poi, sorrido.
<< Rispondendo alla domanda : non amo parlare molto dei miei sentimenti. Posso solo dire che al momento ho al mio fianco delle persone e che spero che restino per sempre a dipingere il mio futuro. >>
<< E' quello che vogliamo tutti, no? Eccone un altro "Gesù, non vorrai mica dire che conto quasi come la tua terra?!TinkerBell". Che messaggi strani, oggi! >>
Rimango un attimo basito e poi, scoppio a ridere di cuore.
Si sono proprio messi d'impegno, eh.
<< Di più, fatina. Molto di più. >>

A midnight flight into Covington Woods
A princess and a panther by my side
These are Territories I live for
I'd still give my everything to love you more


***


All that great heart lying still and slowly dying
All that great heart lying still on an angel wing
All that great heart lying still
In silent suffering
Smiling like a clown until the show has come to an end
What is left for encore
Is the same old dead boy's song
Sung in silence






***

Eccoci qui. Ho diviso Song of Myself in due parti, nonostante la prima intenzione fosse quella di pubblicarla in un solo capitolo. Poi, mi sono resa conto che sarebbe stato troppo lungo XD E io non ho le abilità divine di Tuomas di riportarvi alla vita :D
L'idea dell'intervista ci stava e pensavo di farla da un pò. Volevo inserirla prima, ma poi, ho optato per l'ultima song 'cantata' dell'album. E bho, spero vi piaccia!
Grazie a voi tutti che leggete, seguite, tacete e commentate :*

* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *


Disclaimer: i personaggi citati non mi appartengono. Non scrivo a scopo di lucro. La canzone Song of Myself appartiene ai Nightwish.
* Domanda (e risposta) fatta a Tuomas in una recente intervista. Io non ricordo chi fosse l'autore di cotal quesito, ma se volete i draghi potete ascoltare Wishmaster^^.





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Capitolo 16
*** Song of myself part 2 ***


Finlandia, Kitee, Casa Parro-Bell-Holopainen, 3 aprile 2010, sabato sera


Tuomas e Artie sono sul divano tutti intenti a guardare La principessa e il ranocchio, e io ne approfitto per osservarli con calma. Insomma, dopo quello che Tuomas ha detto alla radio, sono ancora un pò commossa. Detto tra noi, quando è tornato era talmente stanco che sembrava l'avessero crocifisso.
Lo so che siamo stati davvero monelli a mandare quei messaggi assurdi, ma almeno, abbiamo costretto Tuomas ad aprirsi un pò, lui che di solito parla solo attraverso le sue canzoni. E non è sempre il massimo, credetemi.
<< Che fai? >>
<< Io? Leggo l'oroscopo. Senti qui: Capricorno - Siete sicuramente dediti al lavoro, prudenti, perspicaci e ambiziosi, ma nel vostro cuore siete anche un po' dei maghi, dei ricercatore della verità. Soltanto quando vi sentite sicuri, la parte più tenera e profonda della vostra natura può emergere. Il Capricorno, ben lungi dall'essere un rude materialista, (eccetto che in casi di necessità), è un'anima riflessiva e spesso molto introversa. Ti dice niente? >>
<< Qualche vaga idea. E dei Pesci? >>
<< Mmmmh, vediamo. Pesci - La devozione e la gentilezza abbondano nella maggior parte delle donne Pesci. Non è però una tabula rasa su cui scrivere e vi stupirete delle sue capacità di sopravvivenza. E' una donna che sa che il modo migliore per navigare nelle correnti oceaniche è abbandonarsi ai flutti, piuttosto che scalciare, urlare e spruzzare acqua da tutte le parti. >>
<< Interessante, sirenetta. Capricorno/Pesci? >>
<< L'affinità dici? Ecco qui: Il Capricorno, segno di terra, ha bisogno di qualcuno di cui occuparsi e i Pesci, segno d'acqua, amano essere accuditi. I Pesci hanno bisogno di ispirare qualcuno e il Capricorno di avere di tanto in tanto un assaggio di un mondo più fantastico. L'istinto protettivo che sentite tra voi può dar vita ad un legame forte e di profonda comprensione. >>
Alzo timidamente gli occhi sul suo viso. Sorride. E poi, tira fuori un fogliettino dalla tasca.
<< Tieni. L'ho scritto ieri, dopo aver risposto alla tua domanda. Credo che sarà la parte finale di Song of Myself. >>
Prendo il foglietto e inizio a leggere ad alta voce:

"A silent symphony
A hollow opus #1,2,3
Sometimes the sky is piano black
Piano black over cleansing waters
Resting pipes, verse of bore
Rusting keys without a door
Sometimes the within is piano black
Piano black over cleansing waters"

<<  E' bellissima, Tuom. Ha qualcosa a che fare con noi due? >>
<< Direi. >>
Rileggo il testo con calma, più attenta. Se davvero sono quello che penso, questa è la più grande dichiarazione d'amore che la mia divinità preferita possa fare. 
<< Allora, tu sei il piano black, sicuramente. >> e poi, aggiungo, un pò titubante: << Io sono l'acqua pura? >>
Mi sfiora la guancia con dolcezza e poi con voce roca e gli occhi umidi sussurra: << Il mio oceano. >>


***

Domenica di Pasqua.

Sono seduto nel mio studio, in casa dormono ancora. Ho detto ad Alice che è il mio oceano e considerato quanto mi è cara quell'immagine, è fin troppo riduttivo dire che lei in poco tempo, in pochi mesi, è diventata il mio tutto.
So che sbaglierò, che rischierò di perderla. Spero che non avvenga  mai e per questo, per lei e la mia piccola nuova famiglia, mi impegnerò al massimo. Voglio provare ad essere un uomo migliore di quello che sono stato.
Ho sempre creduto che la Sirena avrebbe vissuto solo nei miei sogni. Non avrei mai immaginato che l'Oceano potesse farsi carne e e sangue e che io potessi toccare la sua anima e amarla, più di me stesso. Mi chiedo se lo merito davvero. Aspetterò che la risposta giunga lenta come un'onda.
Prendo in mano la penna ed inizio a scrivere la melodia che il mare ha suggerito al mio cuore:

[4. Love]

(...)

It was us,
Roaming the rainy roads, combing the gilded beaches
Waking up to a new gallery of wonders every morn
Bathing in places no one's seen before
Shipwrecked on some matt-painted island
Clad in nothing but the surf - beauty's finest robe

Beyond all mortality we are, swinging in the breath of nature
In early air of the dawn of life
A sight to silence the heavens

I want to travel where life travels,
following its permanent lead
Where the air tastes like snow music
Where grass smells like fresh-born Eden
I would pass no man, no stranger, no tragedy or rapture
I would bathe in a world of sensation
Love, goodness and simplicity
(While violated and imprisoned by technology)

The thought of my family's graves was the only moment
I used to experience true love
That love remains infinite,
as I'll never be the man my father is

How can you "just be yourself"
when you don't know who you are?
Stop saying "I know how you feel"
How could anyone know how another feels?

Who am I to judge a priest, beggar,
whore, politician, wrongdoer?
I am, you are, all of them already

Dear child, stop working, go play
Forget every rule
There's no fear in a dream

"Is there a village inside this snowflake?"
- a child asked me
"What's the colour of our lullaby?"

I've never been so close to truth as then
I touched its silver lining

Death is the winner in any war
Nothing noble in dying for your religion
For your country
For ideology, for faith
For another man,
Yes

Paper is dead without words
Ink idle without a poem
All the world dead without stories
Without love and disarming beauty

Careless realism costs souls

Ever seen the Lord smile?
All the care for the world made Beautiful a sad man?
Why do we still carry a device of torture around our necks?
Oh, how rotten your pre-apocalypse is
All you bible-black fools living over nightmare ground

I see all those empty cradles and wonder
If man will ever change

I, too, wish to be a decent man-boy but all I am
Is smoke and mirrors
Still given everything, may I be deserving

And there forever remains the change from G to E-Minor













***

Detto tra noi, ero convinta di aver aggiornato O.O!!! Sarà che la pubblicazione di Bless the Child mi ha un pò sfasato :D (tutta colpa del caldo intermittente)! Tra parentesi, OMG, che capitolo lunghissimo, ma dovevo a tutti i costi pubblicare almeno in parte la poesia "Love" della canzone Song of Myself. Siore e siori, siamo quasi alla fine. Il prossimo chap sarà l'epilogo di questa straordinaria avventura.
Grazie a voi tutti :*

* Fate felice questa povera scrittrice: aderite anche voi alla causa Recensioni, please! *


Disclaimer: i personaggi citati non mi appartengono. Non scrivo a scopo di lucro. La canzone Song of Myself appartiene ai Nightwish.
Il sito dove ho trovato l'oroscopo è questo:  http://www.astro.com/cgi/aclch.cgi?btyp=syn&msyn=sg&act=text4&lang=i&zod1=9&zod2=11&gnd1=m&gnd2=f

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Capitolo 17
*** Imaginaerum ***


Imaginaerum - epilogo Finlandia, Kitee, Casa sul lago, 2 settembre 2010



<< Allora, che te ne pare? >>
<< Tuom, è meraviglioso. >> rispondo con le lacrime agli occhi. Ebbene si, sono la prima ascoltatrice ufficiale di Imaginaerum, di tutte le tredici canzoni che comporranno l'album.
Ci siamo rinchiusi qui, lontano da tutti, ad ascoltare, in religioso silenzio, questa nuova opera.
E ho le palpitazioni, davvero.
<< Hai composto tutto questo grazie a noi? >>
Tuomas mette il lettore in stop e si gira verso di me.
<< Si. Io aspettavo una Musa e invece, mi è capitata una Alice troppo cresciuta e un piccolo re Artù. >>
<< Pessimo scambio? >>
<< Non avrei potuto chiedere di meglio. E quel giorno, non volevo nemmeno uscire di casa. >>
Rimette play ed ecco che nell'aria si spargono le note di Imaginaerum, la canzone che chiude il cd.
<< A proposito, Turn loose the mermaids è davvero ipercelticosa! >>
<< In onore dei tuoi gusti bislacchi. >>
<< E' bellissima, Tuom. Il testo poi, è così delicato. >>
<< Aspetta di ascoltare per bene Rest Calm...quella me l'hanno ispirata le acrobazie di Tero e Jay. >>
<< Che combo micidiale! Da far uscire pazzo un santo. Ascolta, ma Scaretale è la canzone che hai scritto sul mio Cirque de Morgue? >>
<< Esatto. Ha un finale un pò triste, diverso dal tuo fumetto. >>
<< Non mi aspettavo mica nastri e lustrini da te. Però, devo ammettere che è spettacolare. Marco è fantastico su quel pezzo. >>
<< Davvero ti piace? >>
<< Si, e sai che farò? Cambierò l'aspetto del mio direttore del Circo rendendolo più simile al nostro vichingone preferito. >>
<< Lui ne sarà certamente contento. >>
<< Ghost river! >>
<< Jared aveva bisogno di uno spazio tutto suo non credi? >>
<< Quella primadonna è sempre sotto i riflettori in un modo o nell'altro. >> rido << Sai com'è, se le canta e se le suona per la maggior parte del tempo. Ah, no, scusa, quello lo fai tu. >>
<< Effettivamente, dovresti dire che Jay se le scrive e se le registra. >>
<< E le condisce con ettolitri di succo di pomodoro. >> aggiungo tra una risata e l'altra << Ma Taikatalvi? >>
<< Quella è la ninna nanna che ho scritto dopo averti portato al lago Pyhäjärvi . La tua reazione mi ha fatto venir la voglia di far conoscere a tutti la magia dell'inverno finlandese. >>
<< Tuom, come sei romantico. Sei proprio un amore. >>
<< Ti prego, sembri quello sdolcinato di Tero. Mi fai impressione. >>
<< Povero Tero! >>
Prendo i fogli con i testi appoggiati sul tavolino di fronte a noi. Sbircio avida le pagine in cerca di dettagli succosi. E davvero, queste canzoni sono tutte così belle che non so cosa chiedergli. O meglio potrei riempirlo di domande per i prossimi secoli.
<< Alice, ti faccio un indovinello: ci sono tre canzoni in quest'album dedicate esattamente a te, ad Artie e alla nostra storia. Quali sono? >>
<<  Non era Scaretale? >>
<< Naaa, quella è sul tuo fumetto. >>
<< Mmmmh, >> sfoglio le lyrics << Storytime è la mia. Mi hai praticamente citato in ogni verso. >>
<< Esatto. >>
<< Cosa vinco? >>
<< Un bacio per ogni risposta esatta. >>
<< Uno è già mio, >> sorrido << per le altre...Slow, love, slow è sulla nostra storia? >>
<< Sbagliato. >>
<< Non siamo lovelove? >>
<< Si, ma non è questo il punto. Slow l'ho scritta quando ho iniziato a capire che mi stavo innamorando sul serio di te. >>
<< Tuomas, come siamo espliciti. >>
<< A furia di stare con tuo fratello, sto imparando qualcosa. "Meglio fuori che dentro" >>
<< Ho sempre pensato che mio fratello fosse imparentato con Shrek. >>
<< Comunque, hai un altro tentativo. >>
<< Vediamo, vediamo. Arabesque direi che una canzone che esprime libertà e mi fa venire in mente il vento, ma non credo che possa avere affinità con Artie e noi due. Quindi, me ne rimangono quattro. >>
<< Se la matematica non è un'opinione. >>
<< Per la maggior parte della gente, me compresa, è un'opinione. Anyway, escludo Song of Myself. E' sensazionale, ma già dal titolo si vede che è qualcosa di tuo. Di personale, la tua anima messa a nudo. Un'anima bellissima. >>
Tuomas arrossisce un pò e prende in mano la situazione, visto che sa perfettamente che sono una frana con gli indovinelli.
<< Ho capito, ti aiuto. The crow, the owl and the dove è un altro mio momento di panico, avvenuto quando il Vermone strisciava a giro indisturbato. >>
<< Il Vermone, se non riporta Artie entro le 17.00, si ritroverà con qualcosa in meno, fidati. >>
<< Dai, almeno fa il padre. >>
<< Era anche l'ora, eh. Questo mi porta a dire che, nonostante il pronome personale, I want my tears back sia in parte ricalcata su Artie. >>
<< Già, e sul me bambino. Uomo-bambino. Ma ti immagini se già ad otto anni avessi capito che tu eri la fatina della mia vita? >>
<< Saresti stato un bambino precoce. >>
<< E meno paranoico. >>
<< Può essere, ma non avresti avuto il tuo sogno notturno. >>
<< Ricordati che sono un dio, mi basta uno schiocco di dita. >>
<< Tsk, ricordati che sei una sottospecie di divinità dei poveri. E poi, se pecchi di superbia finirai dritto all'Inferno. >>
<< Non mi verresti a salvare dunque? E' buio laggiù. >>
<< Al posto di maledire l'oscurità, puoi sempre accendere una candela, no? >>
<< Già, così potrò ritrovare la strada di casa. >>
<< E troverai sempre qualcuno ad aspettarti. Per terminare the Last ride of the day. >>
Mi stringe la mano e io poggio la testa sulla sua spalla.
Proprio così.
Peter Pan e Tinker Bell troveranno sempre la strada per l'Isola che non c'è.














***

Ed ecco a voi l'epilogo di questa avventura. Purtroppo, tutte le cose belle devono finire prima o poi, e lo stesso vale per la mia Imaginaerum.
Spero che vi sia piaciuta, vi abbia fatto sorridere e sognare.
Grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere, a commentare, o anche solo a sbirciare.
Un grazie in particolare a Saliman e ai suoi preziosi consigli e suggerimenti. Un grazie anche a chi ha ascoltato le mie paturnie, puntualmente servite ad ora di cena, ovvero Monia e Deb.
Grazie ancora a tutti :*

Piccola iniziativa:
Eh, lo so che sono pallosa, ma davvero, almeno per l'epilogo, mi piacerebbe davvero ricevere un commento di tutti i followers che mi hanno seguito per così lungo tempo. Voglio davvero conoscere la vostra opinione sia essa negativa o positiva. Dai, come vi siete fermati a leggere, potete anche scrivere due paroline :P

Angolo sponsor xD - ovvero: se questa storia vi è piaciuta, date un'occhiata anche alle altre che ho scritto -
Bless the Child - oneshot su Tuomas Holopainen

Underneath - long fic, protagonisti Tuomas e Tarja

Alice in Labyrinth - crossover con il film Labyrinth e i personaggi di questa storia, scritta in collaborazione con Saliman

Disclaimer: i personaggi citati e viventi non mi appartengono (ovvero Tuomas e Tero), tutti gli altri sono frutto della mia testolina bacata. Non scrivo a scopo di lucro. Le canzoni citate in questo capitolo sono dei Nightwish e sono tutte presenti nel loro album Imaginaerum, pubblicato nel 2011.

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