Quello che nessuno vi ha mai raccontato

di Devandro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno di Goku ***
Capitolo 2: *** Lo scontro contro i Cyborg ***
Capitolo 3: *** L'estenuante lotta di Vegeta ***
Capitolo 4: *** Visite dal futuro ***
Capitolo 5: *** Nella Stanza dello Spirito e del Tempo (di musica) ***
Capitolo 6: *** Interludio (ovvero drabble demenziale) ***
Capitolo 7: *** Il Cell Game Over ***
Capitolo 8: *** La morte di Goku ***



Capitolo 1
*** Il ritorno di Goku ***


Lo strano ragazzo dai capelli color violetta aveva detto a tutti di seguirlo, se volevano accogliere Goku nel momento stesso in cui fosse arrivato. Per qualche motivo (non certo ispirato dal suo colore di capelli del resto molto normale e rassicurante) avevano deciso di fidarsi di lui. E ora erano tutti stravaccati nella polvere, su quell'altipiano roccioso dove la navicella di Goku sarebbe dovuta atterrare da un momento all'altro. Il silenzio tombale, turbato debolmente solo dal fruscio del tipico gomitolo di polvere dei film western, fu di colpo interrotto dal serafico commento di Vegeta: 
"Dio, che palle."
"Che succede bel maschiaccio?" rispose Yamco con un luccichio nuovo negli occhi.
Vegeta in tutta risposta scaraventò quel buono a nulla dove poco prima atterrò Freezer, Ci mancava solo quel bevandaio dai gusti sessuali molto ambigui e dal color di capelli tendenti a lilla, si trovò a pensare il principe dei Sayan, Mi chiedo da che razza di famiglia possa provenire quell’insulso essere che si spaccia per un Sayan!
Intanto, il misterioso ragazzo (che il principesco cervello di Vegeta aveva definito, con il termine alieno di bevandaio) era intento a distribuire bevande analcoliche pescate dal suo frigobar della Capsule Corporation.
“Chi vuole del latte di mandorle??” chiese sorridente, sventolando una mezza noce di cocco da cui sbucava un simpatico ombrellino.
“Solo se lo correggi con un po’ di grappa!” rispose Bulma battendo le ciglia con aria maliziosa. “Ehi, bello, per caso ci conosciamo?”
Ma perché deve provarci proprio con me?! Si chiese Trunks, indietreggiando con aria intimorita. “Ehm, no, non credo.”
“Ma sì, a quel capodanno in balera! Io avevo il boa di piume!” continuò lei.
“No, no, veramente no…”
“Oh, allora a quel rave… Io ero quella che ballava sul tavolo!”
“No, sono sicurissimo che…”
“Uh, allora…”
“MI PIACCIONO GLI UOMINI, OKAY?” urlò lui, esasperato, incapace di trovare un’altra scusa.
Vegeta incrociò le braccia, soddisfatto: “Ah! L’avevo detto, io.”
“Non quelli pelati spero!” si intromise Tensing. “Manca molto all’arrivo di Goku?”
Trunks per tutta risposta si limitò a fargli l’occhiolino “Circa tre ore”.
Mezzo tramortito per la botta presa poco prima da Vegeta, Yamco riacquistò improvvisamente tutte le forze quasi avesse mangiato un fagiolo di Balzar.
“Abbiamo tutto questo tempo libero da passare insieme?” chiese al ragazzo arrivato da poco appoggiando la sua piccola testolina sulla sua spalla.
Vegeta cominciò a chiedersi perché non fosse stato fatto fuori da Karoth al loro primo incontro sulla Terra, guardando di cosa fossero capaci i terrestri.
Intanto, Trunks era intento a bestemmiare mentalmente: era riuscito a dissuadere la sua inconsapevole mamma dal fargli la corte, ma adesso non poteva certo usare lo stesso trucco per disfarsi di Yamco. Frugò nel frigobar (saltellando a destra e a sinistra per sfuggire alle mani di Yamco che cercava di palpeggiarlo) e pescò una lattina di tisana lassativa.
“Ehm, che ne dici di brindare al nostro incontro??” gli propose tendendogliela.
Intanto, Bulma pensò di ripiegare su Vegeta. Gli fece gli occhi dolci per mezzo secondo e poi si ritrovò catapultata in un burrone poco distante senza sapere come ci fosse finita.
Dannazione! pensò Vegeta ripulendosi le mani sulla camicetta rosa. Ma quando capiranno che sono innamorato solo di Karoth??? 
“Dai, Zio Vegeta, non mostrarti tanto schifato nei confronti di…” iniziò Gohan con aria innocente, ma non fece in tempo a dire “Bulma” che si ritrovò a metà sotto terra per il colpo di martello di Vegeta comparso come per magia quasi fosse l’ispettore Gadget!
Ops, non lo avrà rubato alla mamma? Si chiese Gohan.
Con aria di superiorità e molto irritati, Junior e il Genio alzarono lo sguardo dal loro programma preferito (le ragazze che fanno aerobica) e il Namecciano sbottò: “E piantatela!”
All’improvviso allo stesso Junior venne un lampo di genio: “Gohan, da domani farai lo stesso allenamento delle ragazze in televisione con tanto di tutina” annunciò.
E alla proposta poco decente di Junior, Yamco si catapultò per offrirsi volontario alla dura sessione di allenamento. “Anche io, anche io!” implorò saltellando e con la bava che cominciò a colare dalle labbra.
“Ehi, ma quello cos’è?” fece ad un tratto Crilin, svegliandosi di soprassalto e puntando un dito verso le nuvole.
Tutti ammutolirono e alzarono la testa. Passò il solito gomitolo di polvere.
“Quello è un condor.” diagnosticò Vegeta dopo qualche secondo.
“Ma va!” lo corresse Junior puntando a sua volta il dito: “Quello è Dumbo.”
“Chi?” fece Bulma risalendo dal burrone. “Quello è un aeroplanino! Vegeta, mi ha fatto venire in mente un’idea, vuoi venire alle Hawaii con…” e si ritrovò immediatamente sul fondo del burrone.
“Secondo me è un’astronave.” disse Yamco. “E che bello, è rosa!”
“Sii quello è il mio papà!” esclamò Gohan con le lacrime agli occhi.
“Oh no, allora le nostre tre ore sono già passate?” intervenne Yamco nei confronti di Trunks che tirò un sospiro di sollievo.
Ne tirò uno ancora più grosso quando la navicella atterrò proprio a un metro di distanza, spalmando Yamco per terra.
“Che atterraggio morbido!” si levò una voce dall’interno della navicella mentre il portello si apriva.
Vegeta si ravviò i capelli con una mano e poi si aggiustò il colletto. “Ehi, Karoth!” e strizzò un occhio proprio mentre Goku usciva dalla navicella…
Con addosso una tutina fucsia.
“Oddio. Ma che cos’hai addosso?” sibilò Junior.
“Ehm, la storia è un po’ diversa! Secondo i miei calcoli arrivava con il kilt e i pattini…”
“Uh, che bello, siete tutti qua!” esclamò Goku contento di rivedere i vecchi amici. “Sono stato sul pianeta Yardrat, dove ho appreso delle tecniche stupende… L’aerobica!!!” annunciò tirando fuori da non si sa dove tutine colorate per tutti e sventolandole in aria per la felicità di Yamco. “Dai, vi faccio vedere, facciamola tutti insieme!!!”

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Capitolo 2
*** Lo scontro contro i Cyborg ***


Mmm devono essere loro si disse Trunks scorgendo da lontano un gruppo di persone scambiarsi festose scazzottate. Volò fino al luogo incriminato, salutando con un "Ehilaaaa..." che gli si seccò in gola. Si fermò. 
Guardò i buoni. 
Guardò i cattivi. 
Guardò di nuovo i buoni. 
Guardò meglio i cattivi. 
Gridò ai buoni: "Ma che cazzarola state facendo??? Non sono questi i cyborg che dovete combattere!!!" 
"No è problema mio" rispose Vegeta con una smorfia, staccando le mani di Ufo Robot!
Compiaciuto della sua nuova potenza il Principe continuò la festosa scazzottata con il cyborg ormai evidentemente sbagliato.
"Ma che aura potentissima e spaventosa che hai, Vegeta!" disse Junior con un misto di ammirazione e timore.
"Ma che performance impeccabile e meravigliosa che hai eseguito, Vegeta!" disse Crilin con una punta di invidia.
"Ma che chioma bionda e fluente che hai, Veggy!" esclamò Yamco con gli occhi a forma di cuoricino. 
"Di nuovo qui??? Ma non eri andato a portare Karoth al Pronto Soccorso???" sbraitò Vegeta. 
"Oh, non temete per lui! E' in ottime mani!" garantì Yamco avvicinandosi al Principe scondinzolando e battendo le ciglia. 

(Intanto, a casa di Goku... 
"Ahu, Ahi, Ohi, Ohu, ma amore..." 
"Brutto scansafaticheeee!!!" urlò Chichi senza smettere di dare mattarellate in testa al povero Goku. "Lo so che la tua è una scusa per non accompagnare Gohan al museoooo!!!" 
"Ahiii, aahu!" gemette Goku. "Ma amore, sto già male per conto mio! Lasciami in pace! Preparami la borsa dell'acqua calda! Ahi, ahu...") 

"Bah, se lo dici tu. E giù le mani!" rispose Vegeta staccando gli avambracci anche a Yamco (che gli stava frugando nelle tasche posteriori della tuta da combattimento) e buttandoli insieme a quelli ormai abbandonati di Ufo Robot. 
Approfittando della distrazione del suo avversario il cyborg dai capelli bianchi scappò a gambe levate alla volta del misterioso laboratorio. 
"Ecco, stupido idiota, è scappato, sei contento?" disse Vegeta tra le urla e le sputazze che imperlavano la faccia di Yamco.
"Dai, andiamo a fargli tanta bua, papà!" lo esortò Trunks.
"Io sono il principe dei Sayan, e tocca a me fargli la bua, capito?" facendo fatica a credere che quello fosse veramente suo figlio.
In men che non si  dica Vegeta era un brillantino lontano nel cielo.

("Ahahah anche questa volta l'ho scampata bella, mi sono finto malato e ho evitato a me e a Gohan di buttare una giornata al museo" si ritrovò a pensare Goku in quei pochi secondi di pausa che Chichi gli concesse mentre andava al supermercato a comprare un mattarello più grande. 
Approfittò della momentanea assenza della sua aguzzina per alzarsi dal letto e andare a sgraffignare qualcosa dal frigo, continuando a pensare: "Però mi sento in colpa. In questo momento i miei amici, mio figlio alias la mia copertura e il mio amato Vegeta stanno combattendo contro dei terribili spietatissimi cattivissimi malignissimi potentissimi bruttissimi cyborg. Mmm... forse... forse dovrei fare il mio dovere. Dovrei andare a dare una mano... Se..." in quell'attimo aprì sovrappensiero lo sportello del frigo e lo trovò pieno di leccorniè.
Guardò le leccornie. 
Le leccornie guardarono lui urlandogli Mangiaciiiii.
Goku se la pensò ancora per qualche secondo. Poi decise di darsi malato per altre tre o quattro puntate). 

Vegeta frenò davanti all'ingresso del laboratorio e guardò il grande portellone. Alle sue spalle atterrarono in sequenza Trunks e tutti gli altri. 
"Beh, adesso dovremmo entrare per distruggere i cyborg giusti prima che il Dottor gelo li attivi." consigliò Trunks.
Junior guardò il tastierino alfanumerico: "Ma non possiamo entrare nella proprietà privata altrui senza permesso! Non sappiamo il codice d'accesso! E poi saremmo presi per degli scostumati se entrassimo adesso, senza neanche un colpo di telefono di preavviso, non abbiamo portato neanche le paste... Ehi... ma perchè mi guardate tutti male?"

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Capitolo 3
*** L'estenuante lotta di Vegeta ***


"Levati di torno, muso verde!" sbraitò con principesca dolcezza Vegeta, spingendo Junior e il suo bon-ton  fuori dai piedi. "Bing Bang at..." si interruppe un attimo prima di scagliare il suo attacco portentoso contro il portellone del laboratorio e guardò con aria più perplessa che infuriata Yamco, che gli si era tuffato addosso abbracciandolo calorosamente. 
"Ma... ma... che stai facendo?" balbettò. 
"Scusa! E' che hai parlato in modo così virile che ti ho trovato irresistibile e non ho potu..." 
Le sue ciarle furono interrotte dal Bing Bang Attack di Vegeta che colpì lui anziché il portellone. Dopodiché, Vegeta, si ripulì la cenere di Yamco da dosso e riprese a cofrontarsi con l'ingresso al laboratorio.
"Buonaseeera" esclamò Vegeta rivolto ai misteriosi cyborg intenti a fare una mano particolare a un gioco a cui il dottor Gelo li aveva programmati anni addietro, e cioè la briscola.
"Buonaseeeera" ripetè Junior con più enfasi, ma il risultato fu sempre lo stesso, nessuno.
Mi stanno ignorando, perchè? Perchè fanno finta di non avermi visto nè sentito? Penseranno che non sia alla loro altezza per fare una visita? O pensano che Karoth sia più bravo di me a giocare a carte?  
Vegeta si catapultò senza fare caso agli altri al tavolo da gioco con il portafoglio alle mani, "Gioco anche io!" disse con aria di superiorità.
"Vi meraviglierete della mia nuova capacità, rimarrete a bocca aperta" li mise in guardia con un sorrisino perfido.
"Ok, Vegeta come dici tu, allora scongeliamo C-16 dal suo sonno" dissero all'unisono i due fratelli.
"Yamco, sappiamo che ti farebbe piacere, ci pensi tu?" chiesero con aria di sufficenza.
In men che non si dica con un gesto repentino Yamco si portò il rossetto alla bocca e la tinse di un rosso acceso, con una gonnellina Hawaiana, due noci di cocco al petto e un velo sopra la testa, si avvicino con aria minacciosa a C-16.
"Ma..." balbettò Crilin con aria perplessa. "Ma io credevo che per svegliare un cyborg addormentato servisse il bacio di un principe."
Yamco tese subito l'orecchio e poi, facendosi comparire un mazzolino di fiori tra le mani, si gettò steso a terra accanto al sarcofago di C-16: "Oh, in tal caso mi addormento anch'io!" 
Vegeta non degnò questo siparietto di un commento più articolato di "Tsk!" e rimase concentrato sulla sua partita a briscola.

(Mezz'ora dopo...) 

Una nebbia densa sovrastava le teste dei giocatori. Il posacenere al centro del tavolo traboccava di cicche di sigarette e ce n'erano sparse anche a terra. C-18 aveva massacrato Vegeta, che si era rimboccato le maniche e stava sudando come un maiale. 
"Eppure io sono il principe dei Sayan. Il principe delle arti marziali. Il principe dei giochi da tavolo. Non posso farmi sconfiggere da..." 
Un trillo allegrò interruppe i suoi borbottii. Il silenzio scese gelido su tutti, mentre si rendevano conto, in sequenza, di tre gravissime cose: 
A: Il trillo allegro era la cucaracha. 
B: La cucaracha era la suoneria di un cellulare.
C: Il cellulare era nella tasca di Vegeta.
Diventando più rosso del rossetto di Yamco, Vegeta si sfilò quel dannato aggeggio dalla tasca, premette il tasto verde e urlò sputacchiando la sua principesca saliva tutt'attorno: "CHI E' CHE ROMPE MENTRE COMBATTO PER RISOLLEVARE LE SORTI DEL PIANETAAAA?"
"Oh, ciao amore!" trillò la voce di Bulma. "Volevo chiederti, prima di tornare a casa, di passare dal super market a comprare dei pannolini per tuo figlio." 
"Dei... pan... pannolini..." 
"Oh, e del Polydent per la mamma. Ah, e del Mister Muscolo, perchè c'è un ingorgo nel lavandino del bagno che..." 
Il principe riattaccò e continuò la sua estenuante partita.  
L'interruzione portò bene: sarà stata Bulma, la sua voce, il pensiero del marmocchio, o semplicemente l'angelica melodia della cucaracha, ma fatto sta che Vegeta vinse su misura sui due fratelli.
Senza aver nemmeno il tempo di esultare, la melodia risuonò nuovamente in quel posto tanto grande che il rimbombo di certo non poteva passare inosservato. "Ah maritino mio, mi ero scordata di chiederti di passare a recuperare la navicella che papà ti ha costruito, si tro..." il cellulare si sbriciolò nelle mani del principe.
La partita andò avanti per tutto il pomeriggio e la serata. Nella mente dei tre giocatori molti pensieri gironzolavano:
A: Karoth.
B: Goku.
C: Siamo stati programmati per annientare Goku a carte.
Yamco si avvicinò al tavolo verde con aria preoccupante e annunciò: "Bello, tua moglie mi sta chiamando, penso sia per te" e tese il telefono in direzione di Vegeta.
"Pronto?"
"Amore, amore amore, amo..." anche questo telefono fece la stesa fine di quello precedente e Vegeta tornò a giocare, riempiendosi un boccale con un alcolico Namecciano.
Ma dopo altre ore di  gioco pensò che non era giusto far aspettare la moglie, il figlio, la suocera e il suocero solo perchè stava giocando, sebbene lo stesse facendo per il bene di tutta l'umanità. Fu allora che un lampo di genio invase la sua mente.
"Ehi tu! Sì, sto parlando con te, vieni subito qui" sbraitò in direzione di Junior.
"Oh dici a me? Arriiivo" si fece all'improvviso tutto rosso e corse da Vegeta.
"Senti, voglio che rimanga tra me e te, io qui sto facendo un partitone, mi dispiacerebbe abbandonare, ma devo andare a fare dei lavoretti per la mia famiglia, non è che ci penseresti tu?" chiese con un filo di voce.
"Io? il guerriero più forte di Namek a fare dei lavori  per uno sporco Sayan? Grazie ma non penso di accettare".
Vegeta allora con aria sicura e con uno schiocco tremendo baciò Junior sulle labbra.
"Ooh mi hai convinto" disse Junior e volò immediatamente fuori dalla grotta.
Solo più tardi un nuovo senso di colpa sopraggiunse.
No, ma cosa ho fatto? Ho tradito Karoth, e ora come faccio a spiegarglielo?

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Capitolo 4
*** Visite dal futuro ***


Per i nostri eroi si alternarono per un po' di tempo aspri combattimenti contro gli spietati cyborg del Dottor Gelo e periodi di calma piatta, durante i quali Vegeta guardava a palla film romantici alla ricerca di un'idea pucciosa da copiare per riconquistare il suo Karoth e Goku si ingozzava a dismisura (più a dismisura del solito) per colmare il vuoto affettivo lasciato in lui dal tradimento di Vegeta.
Yamco guardava con gelosia Bulma e il piccolo Trunks che voleva fosse tanto suo figlio, ma dal tradimento di Bulma con Vegeta lui aveva provato più volte ad annegare il suo dolore in nuove esperienze, ma fin ora niente di  concreto, tranne qualche bacetto innocente con il piccolo Crilin, ma la cosa che gli provocava più dolore era che il principe dei Sayan gli aveva rubato la ragazza solo per crearsi una copertura, e continuare a fare la corte spietata a Goku senza destare dubbi.
Un giorno, Bulma raggiunse saltellando il resto della congrega: "Ragaaazzi! I miei radar non hanno dubbi! Sta per atterrare la macchina del tempo proprio in giardino!" 
Naturalmente, tutti si prepararono a ricevere degnamente il nuovo arrivato, organizzando un comitato di benvenuto. Junior (convertitosi dopo il bacio appassionato di Vegeta), Yamco (per dimenticare Bulma, Trunks, Vegeta, Crilin e un po' tutti, visto che gli andava male con chiunque tentasse) e Vegeta (per tenersi in forma) iniziarono a saltellare a tempo di musica sventolando dei pom-pom colorati. Bulma preparò drink e popcorn per tutti mentre Tensing appese festoni tutt'intorno. Goku si limitò ad aggredire Bulma, sottraendole TUTTI i popcorn.
La macchina del tempo si materializzò improvvisamente sopra Yamco (con gran sollievo di tutti). 
"Secondo me scenderà Trunks" disse subito Bulma. 
"Secondo me scenderà Cell" protestò Junior. 
"Secondo me scenderà il mio bisnonno." propose Vegeta. Di fronte alle occhiatacce degli altri arrossì e urlò: "Che c'è??? Anche lui era il principe dei sayan, prima di diventare re dei sayan, padre di un altro principe dei sayan che poi è diventato a sua volta re, che poi generò un principe dei sayan che divenne re alla morte di lui, e che generò...!"
"E che palle." lo interruppe Crilin. "Anche secondo me è Trunks"
"Cell." obiettò Tensing.
"Il mio bisnonno." insistè Vegeta.
"Una ballerina" propose il genio.
"TRUNKS!" ringhiò Bulma.
"CEEEELL!!!" ribadì Junior. 
Il motore della macchina del tempo si spense e ne scese Cristoforo Colombo.
Si guardò intorno con aria spaesata per un po' e poi, innocentemente, domandò: "Queste sono per caso le Indie?" 
Vegeta gli rispose dandogli una randellata nei denti, ficcandolo di nuovo nella macchina del tempo e premendo qualche bottone a vanvera per rispedirlo a casa. E poi incrociò le braccia deluse. "Uffa. Io aspettavo il mio bisnonno." 
"Posso capirti Vegeta, ma non pensi al  povero Yamco?" chiese Crilin subito dopo.
"Sigh, sigh, sigh" era Yamco che si disperava nella buca causata dalla macchina del tempo.
"E' disperato perchè pensava di avere qualche possibilità almeno con Cristoforo" lo giustificò la signora Brief.
"Adesso mi consoli tu caro il mio Principe" disse Yamco con un improvviso sorriso.
Ma perchè non ti ho spedito insieme a quel pagliaccio da qualche parte?
Yamco nel frattempo tentò di alzarsi in pedi, ma non riuscì ad alzarsi  completamente che una nuova macchina del tempo atterrò nuovamente nello stesso identico punto della precedente pestandolo per l'ennesima volta.
La navicella si aprì immediatamente dopo l'atterraggio e ne uscì un tizio dall'aria alquanto famigliare, con una camicetta di pizzo nera, e dei pantaloni attillati color verde evidenziatore, capelli con taglio a spazzola, fronte spaziosa e un paio di baffoni neri.
Una risata di gusto e all'apparenza interminabile colse tutta la compagnia, tranne Vegeta che si nascose dietro Goku dall'imbarazzo (ma in realtà ogni scusa era buona per mettersi rannicchiato a stretto contatto dietro Karoth).
"Salve ragazzi, io sono il Principe dei Sayan e sto cercando l'altro me, per confrontarmi con lui sul mio nuovo look, ma non mi convincono molto i baffetti e volevo sapere lui cosa ne pensasse." disse alla comitiva.
Vegeta colpito  nell'orgoglio si alzò in piedi, precisamente sulle punte e fece capolino da dietro le spalle di Goku.
"NO, è impossibile io sono l'unico e vero principe dei Sayan!" urlò arrossendo come un pomodoro. 
Il Vegeta del futuro rimase perplesso. "Ma no, anche io sono il principe dei sayan."
"No, io non porterei mai quei baffoni alla Stalin! E IO sono il principe dei sayan!" urlò ancora il Vegeta del presente paonazzo.
Anche il Vegeta di GT si sentì pungere nell'orgoglio: "No, IO sono il principe dei sayan!" 
"Vecchio rincitrullito, IO sono il principe dei sayan!" 
"Brutto megalomane, IO sono il principe dei sayan!"
"Checca isterica, IO sono il principe dei sayan!" 
"Pallone gonfiato, IO sono il principe dei sayan!" 
"Ragazzi, si è rotto il disco." osservò Crilin. 
"Pare di sì. Bah, torniamo in casa." concordò Bulma. 
"Già, andiamo a mangiare!" propose Goku. 
E tutti rientrarono in casa, lasciando Vegeta e Vegeta a coprirsi di insulti. 


 

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Capitolo 5
*** Nella Stanza dello Spirito e del Tempo (di musica) ***


La Stanza dello Spirito e del Tempo era una cosa graaande così grande che appena entrato Trunks ebbe subito voglia di correre di nuovo fuori a nascondersi dietro la gonna di Bulma. 
"Ma... ma papà! Io ho pavura!" tartagliò.  
Vegeta lo guardò con disprezzo per un istante e poi scorse all'orizzonte due figure sgradite. 
"karoth? Ma che accidenti ci fai tu qua?" esclamò vedendo sbucare Goku e Gohan da non si sa dove. "Non si era detto che qui dentro si entrava solo due alla volta?" 
"Beh..." sussurrò Goku avvicinandosi a Vegeta con aria furtiva. "Non potevo sprecare un'occasione con te isolato dal mondo!" 
Vegeta lo guardò con la sua migliore faccia tratto-punto-tratto e puntò con un indice i due figlioli: "E loro dove li metti?" 
Goku cadde dalle nuvole e si grattò una tempia. "Ah. Già. Non ci avevo pensato!" 
"Papà, dai facciamo in fretta che Cell è già all'attacco per succhiare C-17 e C-18" disse Trunks senza tanto successo.
"No Trunks, secondo i miei calcoli ci vorrà più o meno una settimana prima della trasformazione di Cell" rispose Goku con un ghigno beffardo, "Quindi possiamo fare tutto con calma", detto ciò con nochalance spinse i malcapitati Gohan e Trunks fuori dalla stanza.
Solo allora i due, Vegeta e Goku, diedero un'occhiata alla stanza. C'era un frigo nero solo per Goku e una bambola per Vegeta, videro anche un letto a dir poco enorme, nero con i petali di rose rosse, un cuoricione e al centro le iniziali G&V tutto era cosi romantico, proprio come desiderava e immaginava Vegeta per la loro permanenza nella stanza, ma proprio quando sembrava ormai tutto perfetto ecco che entrò la persona che Vegeta aveva imparato a odiare di più tra gli umani, Yamco.
"Ragazzi pensavate che una volta venuto a conoscenza che possiamo stare qui dentro per così tanto tempo, non sarei corso da voi? Da te, Vegeta?".
"Dico, non vorrai insidiare il mio innamorato?" starnazzò Goku agitando i pugni. 
"Ma no, caro! Insidio anche te, se vuoi!" lo rassicurò subito Yamco. 
"Ah, allora va be... Ma cosa mi fai dire?? Fuori di qua!" ringhiò ancora Goku. 
"Ma dai, ho portato i cioccolatini!" 
Goku si bloccò a metà di uno scatto felino a unghie snudate e si fermò per grattarsi il mento. "Beh. Beh, se hai i cioccolatini... Diciamo che possiamo parlarne..." 
"Mi permetto di dissentire." disse Vegeta alzando un indice. 
"Oh, ma per te ho un regalone personale, caro!" garantì Yamco. 
Vegeta lo guardò con sospetto. 
Yamco si premette le mani sul petto e lo guardò con gli occhioni luccicosi. 
Vegeta lo guardò con maggiore sospetto. 
Yamco batté le ciglia. 
Vegeta prese Yamco per il colletto e iniziò a trascinarlo via: "Guarda, per sicurezza, mettiti quel regalone ne..." 
"Ehi, papà!" strillò la vocina argentina di Gohan, interrompendo la diatriba. "Corri a vedere cosa abbiamo trovato io e Trunks!" 
"Eravamo seduti sul divano io e Trunks nella stanza privata del Supremo e abbiamo visto una coperta dall'aria sospetta, pensavamo ci fosse qualcuno sotto, e invece abbiamo trovato questa montagna di... ehem non lo so precisamente a cosa servono, il Genio ha provato a farci un palloncino!"disse Gohan, con aria innocente.
"Ma no piccolo, ora ti porto fuori e fai vedere tutto alla mamma, sarà lei a spiegarti tutto" rispose Goku pensando che anche questa volta l'aveva scampata.
Nel frattempo Yamco vide che il Genio assieme a Junior avevano portato due ballerine di aerobica e pensò : Dato che Vegeta e Goku non sapranno cosa farne... ci penso io.
"Ehi Karooooth, corri qui! Ho deciso di ricomprirti dei cioccolatini che ha portato quell'impiastro, e poi trovo un modo tutto mio per levarteli di dosso." strillò Vegeta, d'un tratto illuminato, sventolando una mano. 
"Qui la situazione sta degenerando." sospirò Trunks coprendosi la fronte con una mano.
"E poi, da dove siete arrivati tutti voooi?" domandò Gohan dalla coda del trenino dov'era finito. Il Genio saltellava davanti a lui, sgocciolando sangue dal naso alla vista delle due ragazze, mentre Junior, in testa al gruppo, cantava a squarciagola: "Peppeeeeè peppeppeppeeeeè, peppeeeè peppeppeppeeeeè, peppeeeè!" 
"Non potevamo mica perderci la festa!" rispose il Genio. 
Goku, che aveva appena fatto amicizia col frigo a lui riservato, tardava a tornare. Vegeta, sbuffando contrariato, decise di mettersi in coda al trenino, tirando coriandoli fuori dalla tasca della tuta e lanciandoli in giro. 
"Hai ragione, muso verde. Peppeeepeppeppepeeeeè..." si unì. 
"Ma... Gente..." balbettò Trunks, guardando la scena inorridito. "Fuori di qua, Cell è sempre più minaccioso, i cyborg fanno tremare tanti innocenti, la battaglia impazza..." 
"E qua impafffa la festaaa!" urlò Goku, con la bocca piena di biscotti, mettendosi dietro a Vegeta in coda al trenino. 
"Eh no, non hai capito, tu stai davanti." borbottò il principe dei Sayan cercando di scansarsi.
"Oh nooo, Veggy, davanti a te mi ci metto iooo!" si intromise Yamco.
"Boh." sospirò Trunks, sconfitto. Prese un pugno di coriandoli dalla tasca e iniziò a lanciarli per aria anche lui, cantando: "Brigitte Bardoooot, Bardoooot!" 

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Capitolo 6
*** Interludio (ovvero drabble demenziale) ***


Crilin svolazzò fino alla Capsule Corporation, preso dal panico. Solo la somma intelligenza di Bulma e del signor Brief poteva salvarlo.
Sfondò i vetri di una finestra e atterrò nel laboratorio, dove padre e figlia erano intenti a fabbricare un robottino supertecnologico programmato per cambiare i pannolini a Trunks (che dal box in un angolo stava imparando a dire le sue prime paroline, ripetendo le bestemmie del nonno che non riusciva a collegare dei fusibili). 
"Oh Crilin, cos'è successo??" chiese Bulma, spaventata, vedendo l'ingresso del suo amico. 
"Bulma, dottor Bierf! Solo voi potete aiutarmi! Ci vuole la vostra abilità con le cose supertecnologiche! Dovete fare una cosa per me!"
"Dobbiamo costruire un cyborg più potente di quelli del Dottor Gelo per sconfiggerli?" chiese il dottor Brief. 
"Dobbiamo inventare un telecomando che disattivi C-17 e C-18?" chiese Bulma. 
"No..." rispose Crilin quasi con le lacrime agli occhi, tirando qualcosa fuori dal suo zaino. "Dovreste farmi la modifica alla Wii, per piacere."


Angolo dall'autore! 

Salve a tutti ragazzi, questa volta invece di scrivere un capitolo vero e proprio ho voluto spezzare questa storia con una piccola Drabble, spero  vi faccia piacere e vi piaccia come tutti gli altri capitoli. A essere sincero è un'esperimento che non ho mai fatto ma spero non vi dispiaccia!! :) 
Grazie comunque a chi legge sempre e recensisce!!
Buona lettura a tutti.


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Capitolo 7
*** Il Cell Game Over ***


"Signooooore e signooooriiiiiii!" urlò il giornalista nel microfono. "L'aria vibra dalla tensiooooneeee! Tutto il ring trema di pauuuuura alla vista di Ceeeeeeell! I combattenti si stanno riscaldandooooooo! alcuni di loro sono temiiiiibili..."
"Ma che cazzo ti gridi?" lo interruppe Vegeta dandogli un pugno a martello in testa e piantandolo nel terreno fino al petto. "Sta' un po' zitto!"
Intanto gli altri partecipanti iniziarono a fare straching al bordo del ring. Il principe dei Sayan sfoggiò la sua innata natura combattiva e si inchinò dolcemente per fare qualche flessione con un dito solo, e proprio nello stesso istante una sagoma non ben definita raggiunse il partecipante intento a fare sfoggio della sua preparazione atletica e si mise perfettamente a pochi millimetri da lui, con gli occhi a forma di cuoricino, forse perchè apprezzava la smagliante forma del Principe, forse in segno di ammirazione non essendo al suo livello, o semplicemente perchè era innamorato perso di quest'ultimo e sognava di segnare il primo goal a loro favore.
"Mister Satan! Mister Satan!" gemette il giornalista. L'omone, accortosi di lui, prese un badile e iniziò a dissotterrarlo, sperando in un'intervista di ringraziamento. Aveva quasi finito il lavoro quando Vegeta acchiappò dal colletto la sagoma indefinita (che era Yamco) e lo catapultò sopra il giornalista che tornò nella sua buca, solo un metro e mezzo più giù.
Goku arrivò in quel mentre, carico di cestini da picnic. "Ragassci!" chiamò con la bocca piena, intento a masticare un rustico. "Ho portato uno shpuntino!"
"Oh, ma sei stato troppo gentil... Ehi!" disse Cell allungando un dito verso un cestino da cui pendevano salsicce e un fascio di asparagi. 
"Eh no!" lo interruppe Goku allontanandolo con un piede. "Vi stavo sholo informando! lo Shpuntino è per me!" 
"Dai non fare il prepotente, bel fustaccio!" intimò Vegeta strizzando un occhio. "Io ho portato la champagne e lo bevo tutto con Junior, altrimenti"
All'udire quelle parole, Goku si trovò davanti un bivio, forse il più difficile che avesse mai dovuto affrontare: 
A: Il cibo? L'amico con cui passava più tempo da quando si svegliava al mattino fino a quando andava a letto di notte?
B: O Vegeta, la donna fantastica con la quale aveva passato quella notte indimenticabile nella stanza dello Spirito e del Tempo, sul grande lettone pieno di petali?
"Ehm..." tentennò. "Ehm..."
"Ehi, bel musetto verde!" urlò Vegeta sfilando dalla tasca della tuta una bottiglia di champagne con due calici. "Vieni, vieni, brindiamo ad un nuovo promettente inizio!"
"No no no, aspetta..." tentò di bloccarlo Goku, ma un istante dopo il suo stomaco iniziò a brontolare. 
Il cibo? 
O Vegeta? 
Vegeta? 
O il cibo?
Vegeta?
O il cibo?
VEGETA...
O IL CIBO... 
"Mmm, buone queste salsicce!" esultò Cell massaggiandosi lo stomaco con aria soddisfatta. 
"Squisite queste banane!" concordò Trunks guardando il mucchio di bucce che aveva ammucchiato in un angolo. 
"Involtini di melanzane succulenti! Giovanotto, ma li ha cucinati tua moglie?" si informò Mister Satan passandosi uno stuzzicadenti fra due molari.
Goku spalancò gli occhi e si gettò sui suoi cestini da picnic: li capovolse ma non ne scese neanche una briciolina.
"Il... il... il cibo..." annaspò mettendosi una mano sul petto, sul punto di avere un attacco di cuore. Si guardò intorno con gli occhi sgranati. 
A questo punto doveva trovare Vegeta.
Vegeta era tutto ciò che gli restava, fatti fuori gli involtini di Chichi, le banane, le salsicce e tutto il resto.
Vegeta... amore mio... pensò Goku guardandosi attorno.
E allora li vide. Al centro del ring, sotto l'occhio delle telecamere, in diretta intercontinentale. Vegeta e Junior, ubriachi fradici, che dondolavano tenendosi sottobraccio. 
"MA CHE CE FREGAAAAA... MA CHE C'EMPORTAAAAAA..." stava urlando Junior. 
"SE L'OSTE AR VINOOOO JA MESSO L'AAAACQUA...." completò Vegeta, interrompendosi per un "Hic!" di singhiozzo. 
"Papà! Ma come combatterai sbronzo?" urlò Trunks, preoccupato. 
"Baah, sbirga... sibra... birsga... Sbrigatevala da soli! Hic! Io devo annegare i miei dispiaceri con un amico! Hic!" sbottò il principe dei sayan. "Andiamo, muso verde, nella stanza dello Spirito e del Tempo c'è un bel lettone tutto per noi. Hic!" 
"Era da tempo che lo aspettavo! Hic! Da quel primo bacio, ti ricordi? Hic!" concordò Junior iniziando a passeggiare a braccetto col principe. 
Sparirono all'orizzonte. 
"E a me mi lasciaaaaaate qui???" urlò Yamco tirando la testa fuori dalla buca. Poi si accorse che sul fondo della buca c'era un giornalista. E il giornalista iniziò a piagnucolare. 

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Capitolo 8
*** La morte di Goku ***


"Quarantanove euro e novantanove!" urlò Chichi. 
"Mmm... Beh, non saprei... forse sui venticinque euro..." farfugliò la signorina nello studio televisivo. 
"Coraggio, decida e scriva il prezzo giusto sul suo cartellone!" la incoraggiò il presentatore. 
"QUARANTANOVE EURO E NOVANTANOVE!" urlò di nuovo Chichi sbattendo il palmo sul tavolo. La concorrente del programma televisivo non le diede retta e scrisse venticinque euro. Il presentatore iniziò subito a mostrare la propria contrizione, perché il prezzo era sbagliato. Aprì la busta con il prezzo esatto. C'era scritto "49,99". 
"HAI VISTO??" inveì Chichi. "Come fa una tenda della Decathlon a costare venticinque euro???" 
Accanto a lei, Baba sospirò. "Chichi..." 
"Bah!" continuò la donna. "Che concorrenti stupidi. Vediamo il prossimo se..." 
"Chichi... Posso..." 
"Venticinque euro. Che idiota." 
"CHICHI!" strillò Baba, seccata. "Posso cambiare canale, alla mia sfera di cristallo?? Non dovevamo guardare il combattimento??" 
"Ma io posso sentire le loro aure e tenervi aggiornate sempre..." protestò il Genio. "Perchè invece non metti su un canale di aerobica?" continuò.
Le due donne sembrarono non aver nemmeno udito quello che il genio aveva loro proposto e girarono sul canale privato di Baba per seguire il combattimento in diretta.
Le prime immagini arrivarono agli occhi di Chichi molto violentemente, il suo povero figlioletto con il braccio rotto e grondante di sangue, che seppur bendato da una fascia rosa era ben visibile! 
"Cell, che bisogno c'era di farmi tanto male..." cominciò a protestare Gohan. "Tanto anche quest'anno ti elimino, che gusto ci trovi?" continuò alquanto seccato.
"Ehem no, non è ver..."
"Solo papà ogni anno fa sempre la stessa fine e si sacrifica per noi tutti senza alcun risultato, e meno male che lo avevo avvertito!"
"Che egoista." piagnucolò Vegeta in un cantuccio solitario. Tutti si voltarono a guardarlo e lo trovarono seduto a terra, solo e triste. Si abbracciava le ginocchia e aveva gli occhi pieni di lacrimoni. Tirò su col naso. "Che egoista. Mi ha lasciato solo. E io che lo amavo così tanto... Avevamo tanti progetti..." 
"Tu e chi?" indagò cortesemente Gohan, che aveva ereditato l'acume di suo padre. 
"Io e quell'imbecille di Karoth!" strillò Vegeta. "Mi aveva fatto tante promesse... Aveva detto che avremmo girato il mondo insieme, che saremmo andati a fare la luna di miele in sud America, che avremmo comprato un nido d'amore tutto per noi, una casetta piccolina in Canadà..." 
"Dai, Vegeta, fatti coraggio..." disse Yamco posandogli una mano sulla spalla. "Posso consolarti io!" 
Vegeta gli puntò contro due dita e lo incenerì con un raggio fotonico energetico (arma segreta delle sayan rimaste vedove da poco). Poi si sfilò dalla tasca un fazzoletto a pallini e si soffiò il naso. "Aveva detto che saremmo andati insieme all'Ikea a scegliere i mobili. Ma io lo inseguo fin nell'aldilà, quel mentecatto... Lo inseguo e lo riporto indietro per i capelli!"
"Voi sayan non comprate i mobili da Chateau d'Ax?" chiese Tensing incredulo. 
"Ah, e poi mi aveva promesso che saremmo andati in campeggio insieme. Dovevamo solo andare alla Decathlon a comprare la tendina, costava sui cinquanta euro..." 
"QUARANTANOVE E NOVANTANOVE!!!" urlò Chichi mandando in frantumi la sfera di cristallo di Baba. 
DRIIIIIIIIN! DRIIIIIIIIN! DRIIIIIIIIN! risuonò all'improvviso, come dal cielo. Tutti si guardarono intorno perplessi. Ispirato, Vegeta alzò la testa verso l'alto e disse, esitante: "Pronto?" 
"Amore di una Sayan, sapevo che avresti risposto tu per primo alla chiamata, il nostro è un amore formidabile!" strillò Goku da dietro Re Kaio. 
"Oh come ti invidio amico mio, anche io vorrei stare dietro il grande Re Kaio..." piagniucolò il povero Yamco che soffriva sempre più di solitudine. 
Guardando le facce di Gohan, Crili, Junior, Vegeta e Tensing e nuovamente da capo Gohan, Crili, Junior, Vegeta e Tensing, sospirò e disse: "Va bene, non disturbatevi, faccio da solo!" e iniziò e prendersi a martellate in testa da solo!
"Vegeta, amore mio, ho chiamato per aggiornarti su una scoperta fatta solo da recente dal mio amico Bubble, anche qui nell'Aldilà c'è un super mega enooorme lettone ricoperto di petali di rose, e la cosa più straordinaria è che Bubble ha deciso di regalarlo a meee! Quindi ti aspetto il prima possibile!"
Vegeta si diede una strizzata al cavallo dei pantaloni e digrignò i denti: "Brutto demente, col cavolo che ti raggiungo! Al limite sei tu che resusciti per tornare da me!" 
"Eh?" fece la voce di Goku, stupita. "Come sarebbe a dire? Perché?" 
Vegeta incrociò le braccia. "Perché è chi ha torto che deve fare il primo passo. Tu mi hai sedotto e abbandonato, quindi adesso torni da me strisciando." 
"Strisciando?" 
"E cospargendoti il capo di cenere." 
"Ma strisciando?" 
"E battendoti il petto." 
"E ma..." 
"E urlando mea culpa mea culpa mea maxima culpa!" 
"Però." osservò Junior. "Sono colti questi sayan, sanno il Latino." 
"Ma amore, che ho fatto?" chiese Goku. 
"CHE HAI FATTO? Mi hai offeso! Ora devi farti perdonare!" urlò Vegeta con aria imperiosa. 
"Beh... e come?" 
"Tornando da me strisciando, cospargendoti il capo di..." 
"Sì, ho capito, e poi?" 
Vegeta ci pensò su un attimo. "E poi avevi promesso di comprarmi una casetta in Canadà!" 
"Hai ragione amore! Con tanti pesciolini e tanti fiori di lillà!" 
"E tutte le ragazze che passavano di là..." 
"Dai, lasciamoli soli." disse Junior spingendo tutti via per lasciare ai piccioncini un po' di privacy.
Cell si guardò intorno spaesato: "Ma non abbiamo un combattimento in sospeso?" 
Yamco, accorgendosi solo in quel momento di lui, lo prese a braccetto: "Ehi, bel maschione, e tu non ci vuoi venire in Canadà con meee?" 


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