Always believe in your dream.

di gio91bsk
(/viewuser.php?uid=166244)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 (parte 1) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 (parte2) ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5 (parte 3) ***
Capitolo 8: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ( parte 1) ***
Capitolo 10: *** Capitolo 7 (parte 2) ***
Capitolo 11: *** Capitolo 7 (parte 3) ***
Capitolo 12: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 12 (parte 1) ***
Capitolo 17: *** Capitolo 12 (parte 2) ***
Capitolo 18: *** Capitolo 12 (parte 3) ***
Capitolo 19: *** Capitolo 12 (parte 4) ***
Capitolo 20: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 16 (parte 1) ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Come sicuramente avrete capito questo è il primo capitolo di questa FF che per me rappresenta anche un modo di sfidare la mia timidezza nel mostrare quelle che sono le mie vere passioni, i miei veri pensieri e i miei veri sentimenti....Bhè spero davvero con tutto il cuore che qualcuno seguirà questa storia che benchè su carta ha già una sua trama generale prenderà mano mano vita. La vedremo crescere ed evolversi insieme..Io mentre la scrivo, voi mentre la leggete.
Non voglio trattenervi oltre. Buona lettura.


[ Maggio 2011. Los Angeles. ]

Mya era seduta nella sua Jeep Grand Cherokee rosso fragola rassegnata al tratto di strada che da Downtown la riportava nella sua casa a Malibù. Ascoltava la radio che ovviamente non passava niente di buono.
Decise di cercare tra i vari cd che aveva in macchina se ce ne fosse qualcuno che attirava la sua attenzione e fu così che optò per uno al quale aveva dato il nome di "American Rock".
Lo fece partire e in men che non si dica, sulle note del suo amato rock, si trovò a far vagare la sua mente.

Bhè ne aveva fatta di strada.. Pensare che solo 3 anni prima abitava in Italia, in un piccolo paese, studiava cose che non le piacevano e l'America, la California e tutto quello che ora stava vivendo le sembravano solo una lontana utopia...Aveva avuto il coraggio di lasciare gli studi di Economia per darsi a quelli di Lingue (la sua vera passione insieme alla musica) e per di più (come se questo non fosse già abbastanza) decise di dare il colpo di grazia ai suoi genitori frequentando un corso di " Computer music & mixing live" all'Accademia musicale di Firenza. Fu proprio questo corso che l'aveva portata fin qui..In America..A dirlo ad alta voce ancora non le sembrava vero. Non le sembrava vero di aver avuto il coraggio di seguire i propri sogni. Proprio quei sogni che i suoi genitori avevano paura potessereo infrangersi spezzandole il cuore..Eppure questa volta (strano a credersi) i suoi sogni erano diventati realtà... anzi la realtà era diventata molto,ma molto meglio dei suoi sogni che non avevano mai osato sperare tutto quello che ora aveva.

Erano ormai le 18.00 quando, con la testa ancora tra le nuvole, si accorse di essere meccanicamente arrivata nel vialetto di casa sua... Una bellissima casa sulla spiaggia bianca di Malibù. A primo impatto poteva sembrare che quella viilletta  fosse un pò troppo per una ragazza di soli 26 anni, ma il seguire i propri sogni le aveva portato proprio bene..Posò la Jeep nel garage di fianco alla Mini Cooper grigio ferro ed entrò in casa.
Lo stile di quella villetta era molto minimal, ma aveva dei particolari tocchi che erano un chiaro segno della personalità di Mya. Posò la borsa sul divano, poggiò le chiavi della macchina sul tavolo e si diresse al piano superiore dove si trovava la sua camera da letto.
Si spogliò e decise di concedersi una rilassante doccia per riprendere del tutto le forze dopo la mattinata passata a lavoro. Accese lo stereo che si trovava in camera fisso sulla stazione di "Virgin Radio" e così cominciò ad abbandonare il suo corpo allo scrosciare dell'acqua tiepida. Dopo qualche canzone cantata a squarciagola decise di uscire dalla doccia. Prese un bianco asciugamano che avvolse al petto e andò in camera da letto per consultare cosa aveva da offrire quell'armadio in cui, secondo lei, avrebbero dovuto esserci sempre qualche capo in più. Dopo qualche minuto passato a contemplare l'armadio decise che quella sera avrebbe indossato un abito nero monospalla con perline e borchiette color bronzo che decoravano la manica ke le copriva il braccio. Optò in oltre per dei sandali parecchio alti color champagne e per una pochette dello stesso colore. Non usò alcun accessorio visto che aveva deciso (come a solito) di marcare forse un pò più del dovuto quei suoi fantastici occhi verdi che creavano un meraviglioso contrasto con il suo caschetto rosso intenso.
Mya adorava osare con capelli, abiti e trucco..era un modo come un altro di esprimere la sua personalità. Non era alta, anzi tutt altro:arrivava giusto a superare di poco il metro e cinquanta. Non era una modella e in fondo ne era anche contenta..aveva le curve al posto giusto e un viso che ( per quanto le dicevano le sue più care amiche) avrebbe fatto invidia a molte. Aveva grandi occhi verdi, il naso piccolino e la bocca carnosa. In fin dei conti nel suo essere "piccolina" era molto sensuale e a volte (doveva ammetterlo) ci giocava un po' su questa cosa.
Era stata una giornata un pò stressante e per questo decise che quella sera sarebbe scesa. Sarebbe andata in un nuovo locale molto carino non molto lontano da casa sua. Avrebbe comunque preso la macchina perchè tornare a casa stanca e con i tacchi non le era sembrata una grande idea. Stasera aveva deciso di prendere la Mini. Mise portafogli, sigarette, chiavi di casa e cellulare in borsa, una passata di lucidalabbra ed era pronta. Quella sera doveva rilassare la mente. Prese di volata le chiavi della macchina. Entrata in macchina mise in moto, accese la radio e fu così che la sua serata ebbe realmente inizio..
Chissà se la serata le avrebbe porato qualcosa di buono...

Bhè spero che questo primo capitolo vi abbia un po' incuriosito...Spero anche che qualcuno commenti questa FF o che comunque in un modo o nell'altro la recensisca in modo da farmi capire anche se sono sulla strada giusta....un bacione!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo2 ***


Prima di lasciarvi leggere il secondo capitolo di questa FF vorrei prima di tutto ringraziare FLoki97  per aver recensito il primo capitolo della storia di Mya e per avermi dato la gioia e l'emozione di scrivere, a poche ore dal primo capitolo, il secondo.
Voglio anche ringraziare 
ery_rouge
                                              FLoki97 [di nuovo]
                                              Fran6277Echelon

per aver messo la mia storia tra le seguite.
Ovviamente ringrazio anche chi silenziosamente leggerà questa storia. Un abbraccio immenso.


[ La stessa sera. Maggio 2011. Los Angeles. ]

-Shannon

Era una bella serata, il clima dolce come era consueto nella sua amata California e fu così che decise che quella era la notte giusta per distendere i pensieri e far baldoria (come sempre) in giro per qualche bel locale…con qualche biondina magari. Aveva ormai 41 anni, ma il peso dell’età non l’aveva mai sentito su quelle muscolose spalle. Paradossalmente gli sembrava di rimorchiare più ora che negli anni ’90, gli anni della sua gioventù, ma in tutta sincerità se ne infischiava.. Viveva secondo la regola per cui non è mai tardi per recuperare e che bisogna sempre seguire il proprio istinto, le proprie passioni, il proprio cuore che in un modo o nell’altro avrebbe fatto in modo che tutto fosse andato per il verso giusto. Nonostante il suo successo, i soldi, i fan, la bella vita piena di emozioni e senza il minimo pensiero sapeva che qualcosa mancava alle sue giornate, ma l’esperienza gli aveva insegnato che, purtroppo, non si poteva avere tutto dalla vita, che non si doveva tirare troppo la corda.
Aveva passato, come sempre, la giornata con alcune delle persone a lui più care: Jared, il fratello ovvero l’unica persona alla quale avesse aperto il suo cuore e che lo conosceva meglio di chiunque altro, Tomo componente della band e grande amico e Antoine l’amico con i quale, spesso, nei locali di tutto il mondo cercava di dare un nuovo senso alla musica da discoteca fondendo quel mondo con il suo: quello delle percussioni.
Era stata una giornata piacevole trascorsa tra musica, giri in moto, spiaggia, sole e (nemmeno a dirlo) belle ragazze che ronzavano nei paraggi.
Tornato a casa, l’unica cosa di cui ora aveva bisogno era una bella doccia, fredda.
Ci mise un po' più del solito a decidere di uscire dalla doccia, ma alla fine, tutto gocciolante, andò in camera sua. Accese la radio e finalmente decise di indossare un accappatoio.
Velocemente decise che quella notte avrebbe indossato un pantalone nero e una delle sue classiche canotte bianche con qualche stampa particolarmente evidente. Inflilò delle scarpe di ginnastica nere e di volata prese, per completare del tutto il look, una camicia di jeans alla qale scorciò le maniche.
Prese le chiavi della sua Jeep e partì alla volta di qualche locale di tendenza. Senza sapere nemmeno lui precisamente come si ritrovò a Malibù, in un locale molto carino..ambientazione da spiaggia (dato il luogo, il tema era più che valido), luci soffuse viola e blu, bella musica e, cosa più importante tante belle ragazzine che da lì a poco (ne era più che certo) avrebbero fatto di tutto pur di attirare la sua attenzione.
Parcheggiò la macchina nel parcheggio che era nel retro del locale ed entrò.
Ovviamente pensare che lui, Shannon Leto, dovesse aspettare al bancone un drink era fuori dal suo mondo e così decise di farsi riconoscere dal porprietario del locale che, in men che non si dica, gli procurò un privè nel punto più bello del locale.
Passò così la sua prima ora. Ormai era mezzanotte passata ed era tempo di cominciare a movimentare la serata..

-Mya

Era la mezza passata e in quel locale c'era bella gente quindi perchè non cominciare a darci dentro??? Aveva sempre saputo divertirsi e quella sera non sarebbe stata da meno. Salutò un po' di conoscenti in giro per il locale tra cui Mike, tecnico del suono in una grande e prestigiosa etichetta discografica nonchè suo collega alla Virgin Records, e si diresse così alla zona bar. Chiese al ragazzo dietro il bancone se poteva darle una birra, pagò e rimase seduta a guardarsi un po' in torno.
Vagando con lo sguardo non ci volle molto che notò un privè pieno di belle ragazzine, bionde per lo più, che facevano a gara per rubare uno sguardo o una piccola attenzione da quell'uomo che, doveva ammettere, sapeva come farle impazzire. Quell'uomo che sembrava l'unico degno di attenzioni in quella sala, quell'uomo che le sembrava avere un'aria familiare, ma che da lontano non era in grado di metterne a fuoco l'identità. Passò così un paio di minuti a fissarlo, ma continuava a non venirle in mente quell'uomo chi le ricordava.

-Shannon

Basta. Di queste ragazzine bionde, fisico mozzafiato e niente cervello non se ne può più. Furono questi i pensieri che vagarono nella mente di Shannon che, al contrario di quello che pensava all'inizio, decise che si sarebbe divertito diversamente quella sera. Non conosceva nessuno in quel locale, era la prima volta che ci andava e fu per questo che decise che era ora di buttare per qualche ora la maschera da super-figo che indossva e provare ad essere più se stesso. I suoi pensieri vagavano per la mente e il suo sguardo, invece, vagava per il locale in cerca di qualcosa...o forse di qualcuno. Qualcuno di diverso.
Il suo sguardo fu inconsciamente attirato da una ragazza (ma và..) seduta al bancone del bar. Sorseggiava quella birra come un uomo, ma era come se nel farlo sprigionasse una sensualità che raramente aveva riconosciuto in qualcuno. Fu così che decise di sbarazzarsi delle biondine e di dirigersi verso il bancone...Avrebbe adottato la sua solita tecnica: far finta di niente. Non c'era tecnica migliore (a suo parere) per tentare di dar via ad una conversazione.

-Mya

Vide quell'uomo improvvisamente alzarsi, liberando il suo privè e il suo corpo da quell'ammasso biondo che aveva intorno a sè.
Si stava avvicinando... Aveva una fisionomia conosciuta, una presenza già percepita.. uno sguardo che già altre volte l'aveva fatta impazzire.. Non poteva crederci, ma quell'uomo già lo conosceva o meglio capì che la sua sensazione di familiarità era dovuta al fatto che lui era la causa delle sue notti insonni passate a tentare di migliorare la qualità audio di un disco che era (secondo il suo parere) già perfetto da sè.
Bhè lui era Shannon Leto e che volesse crederci o no in quel momento era arrivato a pochi centimentri dalla sua pelle. Percepì il suo profumo provenire dallo sgabello accanto al suo. Sentì la sua voce bassa, roca e sensuale chiedere al barista << quello che ha ordinato la ragazza. La vedo una che ne capisce.>>
Così aveva detto. Ma era possibile?? Davvero stava facendo quella scenetta ridicola avanti a lei?? Non era per nulla nel suo stile "animale" che altri dicevano usasse. Inconsapevolmente (forse non così del tutto inconsapevolmente) Mya decise di adottare la sua stessa tecnica: far finta di niente.
Fu così che finì la birra e fece per alzarsi quando vide Mike andare nella sua direzione. Era un tipo simpatico, ma a pelle c'era qualcosa di lui che non la convinceva. Si avvicinò e <<  Posso offrirtene un'altra? >> chiese con tono forse un po' troppo viscido per i suoi gusti. Fu così che << Mike, no grazie. Gentilissimo. Sono a posto così. >> fu la sua garbata risposta.
Un po' imbarazzato del velato rifiuto Mike la salutò e si allontanò senza troppe storie. All'improvviso si girò sentendo una risatina sommessa venire dallo sgabello di fianco al suo.
Quella risata, senza un buon motivo, le procurò una stretta al cuore e per questo, un po' imbarazzata, si girò verso Shannon.
<< Cosa ho fatto di così esilarante da provocare le tue risa? >> chiese Mya. << Nulla >> rispose il batterista << è proprio questo che è stato divertente: non hai fatto nulla. E quell'uomo se ne andato con l'orgoglio ferito e un "no" di troppo. >>
Sorridevamo insieme. Wow. In quel momento Mya pensò che non c'era notte che non avrebbe passato sveglia se la " ricompensa " era quel sorriso.
Fu in un secondo che quella magia venne interrotta da Mike (più sbronzo di quanto sembrava) che disse strattonandola per un polso << Ti piaccia o no, verrà il giorno in cui sarai mia >>. Quella strana situazione la faceva sorridere, ma sul volto di Mya il sorriso fece spazio ad una smorfia di dolore quando il collega strinse un po' di più la presa. << Lasciami >> disse lei con una calma fin troppo realistica per essere vera. Mike non sembrava benchè minimamente intenzionato a fare ciò che la ragazza le diceva e mentre pensava a cosa poteva rispondere una voce bassa, ma allo stesso tempo ferma e decisa si intromise dicendo << Che fai?? Non ci senti?? La ragazza ha detto di lasciarle il polso. Fossi in te lo farei prima che qualche altra ragazza possa vederti. Sei ancora in tempo per lasciarla e trovarti qualche altra bambolina da portarti a letto. >> Mya e Mike si voltarono d'istinto.
<< Ah ecco il motivo di tanto fermento tra le ragazzine. C'è Shannon Leto. Il grande batterista dei 30STM >> disse Mike con un tono un filo troppo sarcastico << Bhè accetto la sconfitta se questa deve essermi inflitta da uno come te. >>.

- Shannon

Continuava ad avere un aria troppo sarcastica per i suoi gusti, ma decise che per quella volta avrebbe lasciato correre.
<< Bhè allora vattene con i tuoi piedi >> disse il batterista << prima che cambi idea e ti ci sbatta a calci fuori da questo locale >>.
Le sue parole avevano dovuto fare effetto perchè in un battito di ciglia il tecnico sembrava aver preso il volo dal locale.
Passò qualche minuto e poi << Grazie mille >> disse con voce più naturale quella bella ragazza seduta di fianco a lui.
Il batterista finì la birra e prima che potesse dire qualcosa, la ragazza si girò verso di lui e disse << Io sono Mya. Grazie mille ancora per aver preso le mie parti stasera. Sei stato davvero gentile. Questo è il mio indirizzo. >> gli passò un bigliettino << Qualora tu avessi voglia di farti una birra in compagnia mi trovi qua. >> Gli fece un grande sorriso, gli accarezzò il braccio e fece per andarsene. Ormai non poteva più sentirlo quando lui sussurrò << Piacere mio, Shannon >>.
Come era possibile?? Quella ragazza se ne era andata senza chiedere niente in cambio, senza fare un minimo accenno di malizia. Ma l'aveva capito o no che lui era Shannon Leto?? L'uomo che tutte le ragazze di quel locale avrebbero voluto portarsi a letto!!!
Passò lì un'altra oretta quando decise tutto d'un tratto di andare via. Salì in macchina, mise in moto e impostò sul navigatore l'indirizzo di casa di quella ragazza, di Mya. Fu felice nel vedere che l'abitazione era distante 13 minuti di tragitto ed effettivamente non ci volle molto che Shannon la raggiunse. Vide quella bella villetta sulla spiaggia e quasi fu tentato di andarsene pensando che fosse stato uno scherzo, che quella  casa non poteva appartenere ad una ragazza così giovane. Era sul punto di andarsene quando decise di infischiarsene e bussare al campanello. Non rispondeva nessuno: lo sapeva! Già che si trovava lì, però, decise di fare quattro passi in spiaggia, vicino la riva quando, all'improvviso sentì chiamarsi.

- Mya

La serata non si era svolta come aveva immaginato, ma tutto sommato non era andate nemmeno così male... L'unico problema era il pensiero che Lunedì avrebbe rincontrato Mike e onestamente non sapeva proprio come comportarsi. Ci avrebbe pensato in un secondo momento.
Si spogliò, rimase in intimo e indossò un maglione di filo bianco evidentemente largo per lei. Scese al piano di sotto scalza, spense il cellulare e prese un bicchiere e una bottiglia di vino rosso. Aprì la porta-finestra che la conduceva sul patio in legno che dava sulla spiaggia. Si sedette sul dondolo e si versò da bere.
Posò la bottiglia sul tavolino di fianco a lei quando fece per alzarsi e andare verso la ringhiera che divideva casa sua dalla spiaggia. Aveva visto la sagoma di un uomo che ormai era sicura avrebbe riconosciuto tra mille. Era Shannon...cosa ci faceva in spiaggia?? Così decise di chiamarlo. Shannon si girò e le sorrise riconoscendola.
Quel sorriso esattamente come poco tempo prima al bar le aveva tolto il respiro. Mya le fece segno di avvicinarsi e lui in pochi passi la raggiunse.
Lei fece per sorridere quando lui, con tutta la disinvoltura di questo mondo le disse << Posso entrare?? Mi avevi velatamente offerto una birra e sono venuto a reclamarla... >> Mya non poteva credere che stesse accadendo una cosa simile, ma cercò di rimanere razionale e così con il sorriso più dolce che riuscì a stamparsi in volto gli fece cenno con la mano di entrare.
<< Accomodati pure >> lei disse << vado a prenderti una birra.. >>. Shannon però aveva adocchiato la bottiglia sul tavolino e le disse << Mi sono fidato prima al bar, e voglio rifarlo quindi prendo un po' del vino che stai bevendo tu. >> Mya sorrise e disse << Ok allora vado a prenderti un bicchiere. Torno subito. Fai come se stessi a casa tua, siediti pure. >>
Poco dopo tornò sul patio con un bicchiere e accese le luci per poter guardare meglio quel magnifico uomo che si trovava in casa sua, nel suo patio, sul suo dondolo. Versò del vino all'uomo dal sorriso più accattivante che avesse mai visto e gli si sedette vicino. Parlarono a lungo di tutto ciò che veniva loro in mente. Si erano fatte ormai le 3.00 del mattino e le sembrava di potersi aprire in tutta onestà con quell'uomo. Decise così di confessargli che lei sapeva chi era e che, anche se lui non ne aveva la più pallida idea, lavorava giorno e notte per lui. Gli spiegò che stava curando l'audio dell'ultimo cd dei Mars e così gli disse << Che ne dici di entrare in casa e sentire se ti piace il lavoro che sto facendo?? >>. Con uno sguardo abbastanza sorpreso Shannon acconsentì ed entrarono in casa.

- Shannon

Ma come diavolo era possibile?? L'aveva riconosciuto e non aveva fatto l'ochetta..?!?!  Wow!! Quella ragazza lavorava al suo nuovo album e lui non ne aveva la più pallida idea....
Entrarono in casa e per la prima volta Shannon guardò Mya nel suo complesso: non era alta e nemmeno magra da sembrar malata. Aveva tutte le curve al posto giusto e quel maglione di parecchie taglie in più che le cadeva fino a metà coscia la faceva sembrare quasi più sensuale di prima.. ammesso che fosse possibile.
Aveva un viso dolce, e un sorriso da togliere il fiato perchè era il classico sorriso di chi ha sofferto e magari pianto a lungo. La casa era molto bella. La classica casa sulla spiaggia: pochi fronzoli e colori chiari.
Scusandosi del disordine ( che ad onor del vero non riuscivo a trovare) mi condusse su per delle scale.
<< Quella è camera mia e questa, >> indicandomi una porta << è dove per colpa tua passo la maggior parte delle mie notti. >>.
Sorrise e lo fece entrare in quella camera piena di strumenti, computer, mixer, cuffie e microfoni.
Shannon subito si sentì un a suo agio: era circondato da tutto ciò che per lui era vita.
Lei si sedette alla sua postazione, avviò il pc e cominciò a fargli sentire un po' del suo lavoro. Aveva fatto una lavoro grandioso e Shannon doveva ammettere che sentire quella traccia completa che, poi, sarebbe stata registrata sul loro nuovo album gli fece venire i brividi.
All'improvviso lei premette " STOP" e disse << Adesso basta altrimenti non sarà più una sorpresa ascoltare il risultato finale. >>.
E rise, di nuovo, e Shannon sentì chiaramente un battito del cuore venirgli meno e una piccola fitta nella pancia.
D'un tratto, come se fosse guidato da forze invisibili, si trovò a baciare quella ragazza che lo sorprendeva ogni minuto di più.

- Mya

Non poteva crederci. Il suo lavoro era piaciuto al batterista e ora lui stava baciando lei!! Roba da non crederci!! Lei si alzò dalla sedia e sulle punte continuò a baciarlo. Lui la prese in braccio e lei, ormai in preda alla passione, gli strinse le gambe intorno alla vita. Si ritrovò con le spalle al muro e con quell'uomo dannatamente perfetto che la stringeva, la baciava, l'accarezzava..la desiderava.
Senza saper spiegare bene come, tra un bacio e l'altro si ritrovarono in camera da letto.
Lui nel giro di pochi secondi la mise sul letto e le tolse piano quel maglione che in quel momento copriva troppo. Rimase in intimo. Un intimo semplice, ma che su di lei era favolosamente sexy.
In preda alla passione e al desiderio di lui, Mya, tolse la canotta al batterista e cominciò a baciarlo sul collo, sulle labbra..
Nel giro di pochi minuti lui era steso sotto di lei e lei un po' maliziosamente cominciò a baciargli il petto, gli addominali. Lo sentiva fremere ad ogni tocco della sua bocca. Il suo respiro diventava sempre più pesante man mano che lei scnedeva verso il basso ventre, ma poi con probabile dispiacere da parte di Shannon lei non continuò a scendere. Lo sentì sorridere e in pochi istanti lui ribaltò le loro posizioni. Ora Mya era stesa sul letto e lui le era sopra di lei...la baciava ovunque facendola letteralmente impazzire. Era come se raggiungesse posti del suo corpo che nessun uomo era riuscito mai a trovare. Sentì gli occhi di Shannon posarsi su di lei e così anche lei lo guardò. Si fissarono per qualche secondo e fu proprio durante quei secondi che entrambi capirono che si stavano dando un tacito consenso ad andare avanti.. Fu lui a prendere l'iniziativa e così con tutta la passione che accendeva i suoi cocchi, ma anche con tanta dolcezza le sfilò il reggiseno e gli slip.. Lo stesso fece Mya.
Si sorrisero, si diedero un romanticissimo bacio e fu proprio durante questo bacio che lui alla fine entrò dentro di lei.

- Shannon

Si sorrisero, si diedero un romanticissimo bacio e fu proprio durante questo bacio che lui alla fine entrò dentro di lei.
Entrò dentro quella ragazza che, sebbene prima le sembrava una super eroina capace di prenderti a calci in culo, ora le sembrava un piccolo scricciolo che non poteva permettersi di ferire. Si muoveva piano dentro di lei, ma venivano quei momenti belli da morire che la loro passione andava oltre ogni razionale ragionamento. Raggiunsero il momento più alto di piacere insieme e lei provò quello che forse non aveva mai provato così intensamente prima di allora. Si diedero all'amore più volte durante quella magica notte finchè il sonno non li chiamò a sè..

-Mya

<< Wow >> fu questa l'unica cosa che uscì dalle labbra di Mya prima di perdersi in un fantastico sonno tra le braccia di quell'uomo che ora stranamente sentiva che le apparteneva.


Bhè a quanto pare i nostri due protagonisti hanno trovato il modo di " trovarsi " (scusate il gioco di parole).... Ma ora la cosa più importante e che, forse, nessuno dei due protagonisti dovrebbe sottovalutare è ciò che sarà il risveglio... Staremo a vedere..Spero di non essermi dilungata troppo..
Come al solito spero che qualcuno mi faccia sapere se il mio lavoro sta piacendo.
Grazie in anticipo.. un bacio grande!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Allora prima di cominciare questo nuovo capitolo della storia vorrei ringraziare davvero di cuore chi legge la mia FF, chi l’ha recensita (  marghefrommars96 e FLoki97), chi l’ha messa tra le seguite (ery_rouge, FLoki97, Fran6277Echelon, Lady of the sea e marghefrommars96 ) e chi, invece, l’ha messa tra le preferite (Alibi_Eli).Grazie mille!! Siete la mia forza durante questa mia piccola avventura!! Marshugs to all of you!


[Ore 9.00]

La sveglia non ne voleva sapere di smettere di suonare quando Mya, persa tra le possenti braccia di Shannon, decise che era ora di alzarsi. Delicatamente si liberò dalla stretta del batterista e, cercando di far meno rumore possibile, entrò nel bagno per farsi una bella doccia. Dopo poco Mya uscì dal bagno e si diresse in cucina. Si preparò una fumante tazza di caffè che bevve mentre preparava la colazione per quell’uomo che dormiva placidamente nel suo letto, quel letto dove la notte appena trascorsa li aveva visti scambiarsi anime e corpi.

Dopo aver preparato la colazione scrisse un post-it che attaccò sul bicchiere contente la spremuta. Il post-it recitava “Sono dovuta andar via. Non so a che ora torno, ma fai come se stessi a casa tua. Il caffè è già pronto in cucina.” Posò tutto su un vassoio che portò in camera e che poggiò sul comodino di fianco al letto. Si vestì velocemente jeans stretto, Converse all Star e canotta bianca..la canotta bianca di Shannon. Le andava un po’ grande,ma le piaceva. Probabilmente le piaceva il fatto che fosse sua, che portasse il suo odore: quell’odore che nonostante la doccia sentiva ancora sulla sua pelle. Si truccò, preparò la borsa, mise gli occhiali da sole ed era pronta. Quando arrivò in cucina decise di lasciare sul contenitore del caffè un altro post-it che diceva “Non perdere tempo a cercare la tua maglia. L’ho presa io..”. Finalmente era pronta. Uscì di casa e si incamminò per le strade soleggiate di Malibù.

“Sono dovuta andar via”. Queste  erano le parole che aveva scritto a Shannon sul primo post-it..Non riusciva a non pensare a quelle parole e si chiese il perché le avesse scritte: in realtà non aveva nessun impegno, nessuno da incontrare. Forse era solo una scusa per rimanere sola a pensare. Pensare a tutto quello che era successo ieri notte..le sembrava tutto così irreale: Mike, Shannon..tutto in una sera..Bhè di sicuro non sarebbe scesa più per i locali di Malibù il venerdì sera..Eppure non riusciva a togliersi dalla mente quanto tutta la notte passata con Shannon fosse stata divinamente perfetta e lontana da quello che poteva sembrare semplicemente dello squallido ed occasionale sesso.

Vagava ancora per le strade di Malibù immersa nei suoi pensieri quando, all’improvviso, vide un negozio di tatuaggi e decise di entrarci. Aveva sempre voluto fare un tatuaggio, ma voleva che fosse un qualcosa di significativo, non una cosa della quale si sarebbe pentita l’istante dopo averlo terminato.
Entrò in quel negozio determinata e con le idee chiare. Mya era solita prendere decisioni così d’improvviso guidata dal suo istinto e non se ne era mai pentita. Era sicura che non se ne sarebbe pentita nemmeno questa volta.
Dopo un paio d’ore il suo tatuaggio era completo. Aveva deciso di “incidere” quel momento sulla parte destra del suo torace. Guardava quella scritta corsiva sul suo corpo e se ne innamorava sempre di più..
Maybe tonight we can forget about it all. It could be just like heaven”. Era un tatuaggio semplice e lineare.. Più ci pensava e più amava quello che il tatuaggio le riportava alla mente. Si rendeva conto che l’aver scelto proprio quella frase era un riferimento alla sera appena trascorsa, ma, infondo, rispecchiava il suo modo di concepire e vivere la vita: ogni tanto lasciarsi andare e dimenticarsi di tutto poteva portare al paradiso.
Uscita dal negozio si diresse ad una tavola calda nelle vicinanze e mangiò là, persa ancora in qualche pensiero che puntualmente la riportava a lui. Non capiva perché stava “scappando” da casa sua, ritardando sempre di più il momento di tornare, ma si stava facendo tardi e così, alla fine, decise di rincasare.

Da un lato fu felice di scoprire che Shannon era andato via, ma da un lato le sarebbe piaciuto stare un po’ con lui.. Entrò in cucina per bere dell’acqua quando notò un foglio bloccato da una calamita sull’anta del frigorifero. Il pezzettino di carta diceva: “Mai c’è stata una notte più strana e bella di questa. Dovremmo rifarla.. Che ne dici?? Il mio numero lo trovi nella rubrica del tuo cellulare che hai lasciato di sopra. PS: Tratta bene la mia maglia. E’ una delle mie preferite, anche se immaginarla su di te la rende già la preferita in assoluto. Un bacio piccola.”
Senza parole. Ecco come si sentiva. Non c’era modo di descrivere ciò che sentiva nello stomaco al solo immaginare Shannon pronunciare quelle parole. Frastornata dalle emozioni di quella strana giornata decise che sarebbe andata nello studio a continuare un po’ del lavoro che aveva arretrato per il cd dei Mars.

Era inutile tentare di lavorare tanto il pensiero ritornava sempre e comunque a lui… Ormai erano le 18.00 e così, alla fine, si decise di spegnere il pc. Andò in camera da letto e recuperò il cellulare che da quella mattina non aveva minimamente controllato. Trovò una decina di chiamate perse e una messaggio lasciato in segreteria. << Ma che fine hai fatto???? E’ tutto il giorno che cerco di chiamarti… Chiamami assolutamente appena senti questo messaggio! >>. Sentendo quella voce un po’ preoccupata compose subito il numero..uno squillo, due squilli, al quinto squillo finalmente rispose.. << Stronza ma che fine hai fatto?? Mi hai fatto stare in pensiero tutta la giornata..>>. Fu così che Sarah esordì la telefonata. Sarah era la più grande amica di Mya ed insieme a Lexy e Julia (anche loro grandissime amiche) erano un gruppo inseparabile e formidabile. Ne avevano passate tante insieme.. << Hai ragione tesoro!!! Scusami, ma stamattina ho dimenticato il cellulare a casa e quando sono tornata mi sono messa a lavorare…>> tentò di spiegare Mya.. <> disse Sarah con un tono da finta arrabbiata. << Va bene, va bene… Facciamo che stasera voglio farmi perdonare alla grande e ho deciso di offrirvi la cena. Passo a prendervi io alle 21.00. Non fatemi aspettare come vostro solito>> disse Mya felice al pensiero di passare il sabato sera con le sue più care amiche.

Passarono un paio d’ore e Mya andò a prepararsi. Shorts di jeans, maglia di filo blu cobalto che lasciava scoperta una spalla e sandali verde mare molto alti. “Easy chic” l’avrebbe definito Julia. Completò il tutto con una  borsetta Chanel verde mare (fu il regalo delle ragazze per i suoi 25 anni e questa sera le sembrava la serata perfetta per metterla), si truccò, prese le chiavi di casa e della macchina e andò al garage. Quella sera decise di prendere la Jeep. Prima di mettere in moto decise di mettere il nuovo cd dei 30STM che in realtà, anche se non era quello che aveva fatto credere a Shannon, era già terminato. Lo avrebbe consegnato il lunedì in ufficio. Cercò ovunque nella macchina finchè non notò un bigliettino..era la stessa calligrafia che aveva visto questa mattina e infatti quel nuovo bigliettino si rivelò essere di Shannon e questo diceva: “E’ inutile che cerchi il cd. L’ho preso io..Non potevo aspettare di sentirlo lunedì. Un bacio piccola.”. Non ci poteva credere, le aveva rubato il cd, l’aveva ripagata con la stessa moneta per essersi fregata la canotta..Non riusciva a smettere di sorridere al pensiero di come Shannon sembrava essere entrato nella sua vita così all’improvviso. Alla fine decise di ascoltare la radio. Mise in moto e si diresse verso casa delle amiche.
Aveva chiamato le ragazze da più di 20 minuti e ancora si facevano attendere. Nel frattempo Mya decise di scendere dalla macchina e accendersi una sigaretta. Poco dopo sentì il rombo di una moto avvicinarsi sempre di più verso di lei. Non ci volle molto a scoprire che quel casco celasse il magnifico sguardo di Shannon che spense la moto e scese. Mya già sorrideva e si perdeva in quei fantastici occhi.
<< Aspettavo una tua chiamata o almeno un messaggio, ma niente. Hai ferito i miei sentimenti.>> disse Shannon ridendo.
<< Hai ragione, hai ragione. Scusami, ma ho passato il resto della giornata a lavorare al pc per il vostro cd e poi a quanto pare ho un paio di cose da farmi perdonare dalle mie amiche quindi mi sono preparata per incontrarmi con loro..>> rispose la ragazza facendo al batterista i classici occhioni dolci capaci di farsi perdonare l’impossibile.
<< Ok, ok. Ma sappi che allora un giorno ti farai perdonare anche da me uscendo insieme a cena. Ah, e prima che mi dimentico volevo dirti che ho scoperto che il nostro cd è già pronto in realtà>> disse Shannon con aria da furbo.
<< Si effettivamente ho notato che dalla macchina mancava un importante cd che lunedì devo consegnare in ufficio, ma quello che tu non sai mio caro >> disse la ragazza abbassando il tono della sua voce quasi a farlo sembrare un sospiro e avvicinandosi pericolosamente all’orecchio del batterista << è che l’etichetta sta facendo qualche prova per una “ Version Deluxe” del vostro ultimo lavoro….ma shhhh mi raccomando è un segreto.. >> ammiccò la ragazza poggiando un dito sulle carnosissime labbra del batterista.

Shannon rimase senza parole e quindi semplicemente sorrise rispondendo a quel dito poggiato sulle sue labbra con un piccolo ma sensualissimo bacio. Fu proprio in quel momento che le ragazze uscirono di casa e rimanendo un po’ stupite da quella situazione che videro di fronte ai loro occhi decisero di entrare in macchina senza nemmeno osare disturbare l’amica.
<< Sarà meglio che vai, altrimenti le tue amiche si arrabbieranno e avrai molte più cose da farti perdonare..Ah in ogni caso volevo dirti che hai fatto un lavoro meraviglioso con l’album, ma soprattutto volevo dirti che questa sera sei uno spettacolo..Passa una buona serata. >> queste ultime parole furono pronunciate dal ragazzo tutto d’un fiato,ma lei aveva capito benissimo ciò che gli aveva appena detto. Fu in un attimo che Shannon le porse il cd e le diede un bacio timido e veloce sulla guancia.
<< Grazie>> solo questo riuscì a dire Mya sorridendo a quell’uomo che ormai era quasi certa che le avesse portato via il cuore e che, ormai, era già in sella alla sua moto pronto a partire.

Ancora un po’ scombussolata Mya entrò in macchina e prima che le amiche potessero proferire parola disse << Al ristorante vi spiegherò tutto, ora devo ancora rendermi conto di quello che è successo>>. Le ragazze scoppiarono a ridere concedendole del tempo per metabolizzare quell’incontro appena avvenuto.
Arrivate al ristorante Mya raccontò tutto quello che era successo nelle ultime 24 ore alle amiche che emozionate e contente per lei ascoltavano tutta la storia con un sorriso puro e sincero stampato in faccia. Dopo aver cenato e raccontato tutto alle ragazze, Mya propose alle amiche di andare a dormire tutte insieme a casa sua. Le amiche accettarono e così tornarono tutte insieme a casa della rossa.
<< Sai, in realtà, già sapevamo parte della storia…volevamo solo vedere se avresti trovato il coraggio di dirci che l’uomo che già da un po’ ti ha rubato il cuore, stanotte era stato visto a casa tua…>> disse Lexi sorridendo.. << Ma che stronze!! Secondo voi non l’avrei detto??? Non vedevo l’ora di raccontarvi tutto….>> scoppiò a ridere Mya…Alla fine tra una battuta e l’altra le ragazze finalmente si addormentarono..
  
…Bhè ora è tutto da vedere quello che succederà tra Shannon e Mya….dubito che si perderanno di vista tanto facilmente… XOXO :D
Ovviamente qualche recensione e/o consiglio per la storia sono molto più che ben accetti :*

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Come al solito prima di iniziare un nuovo capitolo voglio ringraziare chi mi dà la carica giusta per continuare a scrivere questa storia ovvero voi che la leggete. In particolar modo oggi vorrei ringraziare  jada_happy per la sua a dir poco carinissima recensione al 3° capitolo e per aver messo questa mia prima FF tra le seguite. Inoltre voglio ringraziare anche fede_lea90. PS: A chi è arrivato fin qui a leggere questa storia vorrei finalmente “presentare” i personaggi di questo racconto. Spero che mostrarvi come immagino io i protagonisti di questa FF vi aiuti ad entrare ancora meglio nelle loro vicende, nelle loro vite e nei loro pensieri. (Troverete le immagini alla fine del capitolo).
Buona lettura XOXO.


[ Domenica mattina. Malibù. ]

Erano appena le 10 del mattino di una soleggiata domenica mattina di Malibù quando Lexi non potè più fare a meno di ignorare quel campanello che non ne voleva sapere di smettere di fare confusione …
Ancora tutta assonnata aprì la porta e si ritrovò avanti agli occhi una ragazzetto con in mano un enorme mazzo di rose rosse. Firmò la ricevuta al fattorino e rientrò in casa. Ormai era sveglia e decise così di preparare la colazione alle amiche che dormivano ancora al piano di sopra. Dopo una ventina di minuti Lexi aveva chiamato a raccolta le ragazze che scesero in cucina assonnate proprio come Lexi una mezz’ora prima. Fecero colazione tutte insieme tra uno sbadiglio e un sorriso quando la riccia si decise a mostrare a Mya il mazzo di fiori che le era appena arrivato.

<< Dai su!! Vogliamo sentire anche noi!! Leggi questo bigliettino … Shannon ti ha scritto qualcosa di romantico?? >> chiese Julia ridendo mentre legava i suoi capelli biondi in una coda.
<< No. In realtà questi fiori non sono da parte di Shannon. Li manda Mike.. >> rispose Mya un po’ accigliata.
<< Ma quale Mike?? Quello che lavora con te e che ti sbaverà dietro fino alla morte?? >> intervenne Sarah.
<< Dai su! Leggi.. facci sentire che vuole questo scocciatore..>> disse Lexi.
<< Ok, ok. “ Sono due giorni che cerco di immaginare un modo per farmi perdonare per quanto è accaduto venerdì al locale.. Spero che rimpiazzarmi come tecnico live nel tour dei Mars possa essere per te sufficiente per rivolgermi almeno di nuovo la parola. Con affetto, Mike. PS: Parti tra 15 giorni e il biglietto aereo ti arriverà a giorni per posta. Scusa ancora.” >> questo fu quello che Mya lesse sul bigliettino che accompagnava quelle fantastiche rose. Prese un vaso, lo riempì e vi pose le rose dentro.

Per Mya era un giorno fantastico e così decise di dirigersi a Los Angeles con le sue favolose amiche per una             “ seduta” di shopping terapia. Comprarono di tutto: jeans, scarpe, borse, vestiti, intimo nuovo e sexy ( d’altronde avrebbe passato molto, ma molto tempo a contatto con Shannon e quindi “intimo sexy” sarebbe diventata la parola d’ordine). Verso sera tornarono a Malibù e Mya riaccompagnò le amiche a casa. Una volta salutate tutte si diresse verso casa sua.

Desiderava una doccia e del tempo per canalizzare tutto quello che le stava succedendo, tutte quelle novità, tutti quei cambiamenti che l’avrebbero aspettata da lì a qualche giorno.. Dopo aver mangiato qual cosina, Mya andò a mettersi a letto e decise di mandare un sms  a Shannon.

“ Forse per quella cena dovremo aspettare meno di quanto credessimo. La news del giorno è che tra 15 giorni devo partire per un tour parecchio lungo con una band chiamata 30STM.. Spero siano almeno bravini ;)  Buonanotte. –M ”

Passarono quasi una decina di giorni e Mya non ebbe alcuna risposta a quel messaggio. Ad essere sinceri si aspettava una risposta, ma in ogni caso sapeva che l’atteggiamento lunatico del batterista non avrebbe mai influito sul suo lavoro e quindi si preparava comunque a quel lungo viaggio che l’avrebbe portata in giro per il mondo.

Passò gli ultimi giorni rimasti dedicandosi completamente alle sue amiche che non avrebbe visto per un bel po’ di tempo … Eppure la sua mente non poteva far altro che ripensare a quella notte, all’incontro della sera successiva … Probabilmente si sbagliava, ma sentiva fortemente che tra lei e Shannon c’era un’empatia, un feeling, un’attrazione che non le faceva sembrare normale l’atteggiamento di distacco del batterista.. Non poteva far a meno di pensarci e ripensarci..
Non era normale che reagisse così. Non lo aveva mai fatto per nessun uomo..cosa aveva lui di diverso??? Bhè questa era una domanda alla quale sapeva rispondere senza la minima difficoltà, ma il suo orgoglio le impedivano di ammetterlo…Erano quegli occhi, quelle labbra carnose, quelle possenti braccia, quei tatuaggi che lo rendevano ancora più sensuale di quanto non fosse già difficile ammettere, ma Mya sapeva che non era solo il suo aspetto fisico: era quella sua aria da eterno ragazzino, quella risata, quel sorriso che le faceva sempre perdere un battito del cuore. Era quel farti sentire protetta con un solo piccolo gesto. Era che quell’eterno Peter Pan le aveva rubato già il cuore, il corpo  e l’anima tempo fa.

Aveva imparato ogni singolo movimento del suo corpo, ogni espressione del suo volto. Aveva imparato a riconoscere se era incazzato o meno anche quando portava quegli occhiali scuri che creavano un muro tra lui e il mondo. Conosceva ogni minima sfumatura della sua voce.. Sentiva di conoscere lui ed era proprio per questo che accettare che Shannon non avesse risposto in nessun modo a quel messaggio era difficile.

Passarono un altro paio di giorni e non ne potè più. Andò a casa delle amiche: aveva bisogno di sfogarsi liberamente… << Ma come cazzo è possibile?? E io che credevo di conoscerlo!! Non era tanto difficile formulare una risposta… Eppure è sempre con quel cazzo di iPhone a farsi autoscatti assurdi…! >> disse Mya alle ragazze che l’ascoltavano allibite: non si aspettavano una reazione così furente da parte della rossa.
<< Dai ci sarà sicuramente qualche spiegazione a questo comportamento >> azzardò Julia.
<< Ma si!! Sicuramente avrà avuto le sue ragioni…Non penso sia sparito di proposito >> aggiunse meno convinta Lexi..  
<< Dai su! Dici che è sempre attaccato al cellulare..Proviamo a vedere se su Twitter o su Facebook ha scritto qualcosa.. E’ possibile che il suo orgoglio da uomo super figo veniva intaccato troppo se ti rispondeva come le persone normali.. >> disse Sarah ridendo.
<< Ok, ok .. Anche se è davvero triste se ha usato questi mezzucci per comunicare.. Hai 41 anni suonati… Dovresti crescere >> disse Mya immaginando di parlare con lui…

Andarono prima sulla pagina Facebook e là non trovarono niente se non che fino a una quindicina di giorni prima una biondina dalle gambe chilometriche e pochi chili sulle ossa (che scoprirono per l’appunto essere una modella) pubblicava frasi sdolcinate (seppure con parecchi errori grammaticali) sulla sua bacheca. Mya sentiva il sangue ribollire nelle vene. Lei non era stata altro che uno dei tanti tradimenti di quell’uomo.
Le amiche non si persero d’animo e andarono a vedere se avesse pubblicato qualcosa, qualsiasi cosa su Twitter. Mya era fuori il terrazzino a fumarsi una sigaretta quando sentì le amiche chiamarla come delle pazze. << Entra stupida, entra a leggere!!!! >> dissero praticamente in coro.. Mya con calma e finto disinteresse entrò in cucina e si affacciò al pc per leggere quello che le amiche avevano trovato… Effettivamente quel profilo da qualche giorno a questa parte era pieno di riferimenti più che espliciti a lei, alle parole dette, a loro.

<< Ciò non cambia niente.. Dire che mi fa piacere è poco, ma ne ho già avuti di uomini che non sanno tenerselo tra le mutande. Non me ne serve un altro. Per di più quelle cose che ha scritto doveva dirle a me, non al mondo intero!! >> Mya era rossa in volto e forse quasi prossima alle lacrime, ma le amiche presero la situazione in mano facendola tornare a ridere con qualche battutina e tanti incoraggiamenti.
<< Pensa che avrai un lungo periodo a disposizione per fargliela pagare. Dovrai essere il suo più grande rimorso, dovrai essere il suo desiderio, la sua passione che non si consuma >> disse Sarah con voce tutt’altro che scherzosa. Intendeva davvero quello che aveva detto. Mya si sentì di nuovo meglio.. Sentiva che avrebbe saputo reggere quella situazione e che avrebbe portato avanti la sua piccola vendetta..

<< Parlando di lunghi periodi >> disse Mya tornando seria <<  è una settimana che ho un’idea che mi gira per la mente.. Sapete io non ci sarò e la mia casa è grande abbastanza. Voi pagate un affitto, io no.. o almeno tra non molto sarà così: sapete che ormai casa mia è stata quasi finita di pagare.. Quindi vi propongo un “affare”… Venite a vivere da me. Io non ci sarò e là avrete tutte le comodità di questo mondo. Non vi mancherà niente e al mio ritorno potremmo continuare  a viverci tutte e quattro insieme. >> Le amiche erano a dir poco allibite.. Non si spiegavano perché non avessero pensato prima di andare a vivere tutte insieme. Non ci pensarono una volta di più e accettarono la proposta di Mya.. Appena lei sarebbe partita per il tour, loro si sarebbero trasferite..

Dopo aver mangiato una pizza insieme Mya ritornò a casa e andò di direttissima a dormire. Il giorno dopo la sveglia suonò presto. Era la sua ultima giornata a Malibù e aveva parecchie cose da sistemare e doveva ancora fare le valigie.. Le aspettava una lunga giornata. Verso sera il campanello di casa suonò e Mya si ritrovò avanti i suoi occhi le sue amiche con cena, birre e un regalo (una foto che ritraeva loro 4  in spiaggia sorridenti come non mai. L’avrebbe portata con sé durante tutta la durata del viaggio). La serata passò velocemente e le amiche salutarono Mya che il giorno dopo sarebbe dovuta partire per quella nuova, fantastica avventura. Era già a letto quando sentì il suo cellulare squillare.                                                                  
Era arrivato un messaggio.

“ Domani alle 6.30 una macchina verrà a prenderti. Notte. –S”

Non poteva pensarci!! Non si fa vivo per rispondere al suo messaggio, ma per avvisarla gentilmente che domani una macchina sarebbe passata a prenderla... Non poteva crederci, ma decise che sarebbe stato meglio addormentarsi visto che evidentemente le aspettava una giornata ancora più pesante di quella appena finita.



…Mmmh chissà cosa aspetterà Mya durante questa nuova avventura… A breve il nuovo capitolo..Mi sento piena d’ispirazione. XOXO.
Vi lascio (come promesso) alle foto dei protagonisti! Marshugs! Fatemi sapere che ne pensate!!!



Mya:

 


Shan (immagino che non ci fosse bisogno di presentarvelo) :


 
Sarah:


 

Julia:


 

Lexi:



Mike:




 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 (parte 1) ***



[ Ore 5.00 - Malibù. ]

-Mya

"Tra meno di due ore una macchina verrà a prendermi a quanto pare, ma non ho la benché minima intensione di salirvici sopra..".
Questo fu il primo pensiero di Mya quando sentì la sua sveglia suonare. Afferrò il suo cellulare e scrisse:

" Grazie per la gentilezza, ma provvederò da me."

Delle volte Mya si stupiva di come riuscisse a mettere bene in scena la parte della "super-cazzuta" che non ha bisogno di nessuno.
Eppure sapeva benissimo che era solo un modo di tentare una difesa..Non era nel suo carattere essere così scortese, non era nel suo carattere essere così acida, ma sentiva come se il suo istinto di autoconservazione le imponesse di correre ai ripari, di alzare un muro, di mettersi sulla difensiva finchè ne era ancora in tempo...

Dopo essersi fatta una bella doccia, essersi vestita e truccata chiamò un taxi.
Giusto il tempo di farsi un ultimo giro per la casa e controllare che tutto fosse in ordine che il taxi era già là.
L'autista l'aiutò a caricare le valigie ed erano pronti per partire. Erano le 6.30 e il volo sarebbe partito solo alle 10.15...

<<  Dove la porto signorina? >> chiese l'uomo posizionato al posto guida.
<<  Los Angeles International Airport >> rispose Mya con aria quasi distratta. Era persa nei suoi pensieri che, come ormai da una decina di giorni a questa parte, la riportavano costantemente a  Shannon..quel gran figlio di....
<< Siamo arrivati signorina >> le parole del tassista interruppero i suoi pensieri poco gentili che stava rivolgendo al batterista.
<< Grazie mille. Tenga il resto. >> Mya pagò, uscì dall'auto e prese le sue valigie.

Si diresse verso il check-in e, dopo tutta la trafila, aspettò che il tabellone luminoso le indicasse il gate al quale doveva dirigersi.
Erano appena le 8.40 e così Mya decise di andare a fare colazione al bar. Dopo aver preso il suo bel caffè si diresse verso una terrazza adibita per i fumatori..

-Shannon

" Grazie per la gentilezza, ma provvederò da me."


Queste erano le parole che comparvero sul suo iPhone alle 5.00 della mattina e che incredulo lesse almeno 3 volte per esserne sicuro.
Non poteva crederci...!! Mya aveva rifiutato il passaggio che lui le aveva offerto!!!!

" Eppure avrei giurato che tra di noi potesse scattare qualcosa, anzi...che fosse già scattato un qualcosa!! Non aveva letto tutto quello che aveva pubblicato solo per lei sul suo profilo??..Bhà!!" pensò nervosamente il batterista.

Lo squillare del cellulare fece trasalire Shannon da quella miriade di pensieri.
<< Shan, sono Jared. Sono in un fottutissimo ritardo. Spero di arrivare in tempo, ma se così non dovesse essere cerca se puoi di ritardare il volo quanto più ti è possibile!! >> disse Jared in preda all'agitazione.
<< Ma ti sei rincretinito?!?!? Ti sembrava il caso stamattina di perdere tempo, di arrivare tardi?? Cos'è, i tuoi capelli stamattina non ne volevano sapere di rimanere su?? >> disse Shannon prima infuriato, ma poi con un tono ironico.
<< Ahahah..simpaticissimo...Vedi il problema è che l'auto che doveva venire a prendere me, per qualche motivo ancora a me sconosciuto si trovava sulla strada per andare a Malibù...Sei ancora convinto di voler continuare questa discussione?? >> disse Jay. Shannon era sicuro che in quel momento il fratello stesse facendo uno di quei suoi sorrisi malvagi, classici di quando sentiva di aver vinto una discussione " contro " di lui. Faceva così sin da quando erano bambini. Odiava quel sorrisetto.
<< Ok,ok. Farò il possibile, ma tu vedi di muoverti. >> il batterista interruppe la chiamata.

" Ci vuole ancora un po' di tempo...rimarrò qui a fumarmi una sigaretta..."

-Mya

" Oh cazzo! Non è possibile...Con un aeroporto tanto grande proprio qui doveva fumarsi la sigaretta" Pensò Mya innervosita da un lato, ma nel profondo contenta di vedere Shannon.

Fu un attimo che Shannon si girò e la vide. Il suo sguardo era indecifrabile e impenetrabile allo stesso tempo.
<< Ciao >> disse lui quasi con un tono di sfida.
<< Ciao a te >> rispose la ragazza con altrettanto tono duro.
<< Bhè fossi stato in te avrei avvisato un po' prima che non volevi essere venuta a prendere >> continuò stizzito Shannon.
<< Ahaha..Fossi stata in te avrei continuato a non farmi sentire e a non mandare alcun tipo di messaggio >> rispose Mya con una finta ironia.
<< Vedo che siamo di pessimo umore oggi.. Ma voglio solo dirti che se non è vero che non mi sono fatto sentire.. o almeno non direttamente..>> disse l'uomo con un aria più rilassata e con un tono più gentile, quasi come se volesse scusarsi.
<< Bhè alla tua età mi sarei aspettata una cosa più diretta, ma fa niente. Dovevo aspettarmelo che ero solo un tuo stupido passatempo, il capriccio di una notte. Non affliggerti. L'ho capito da sola. Dobbiamo solo imparare a far passare il tempo del tour tenendo le distanze e il nostro rapporto su un livello esclusivamente professionale. Ora vado dentro. Ci vediamo in aereo. >> Concluse Mya senza lasciare a Shan il tempo di ribattere.
 
Dio, era quasi più bello dell’ultima volta che l’aveva visto, ma non poteva permettersi il lusso di ricadere nella spirale di brutti momenti che l’infrangersi del suo cuore aveva già sconvolto la sua vita in passato.
Fu la voce di una qualche hostess a riportarla alla realtà.
Era ora di imbarcarsi. Fu felice di vedere che non si ritrovava a fare la fila con Shannon. Porse la sua carta d’imbarco e si diresse verso l’aereo che li attendeva.
 
“B54” era il suo posto che scoprì trovarsi nella business class.
Si sedette e prese cellulare e cuffie dalla sua borsa. Le attendevano più di 5 ore d volo e aveva intenzione di passarle nel modo più rilassante possibile.. Fortunatamente il posto accanto al suo era libero e non avrebbe avuto scocciature o comunque non avrebbe dovuto affrontare sterili conversazioni di cortesia con un qualsiasi signor nessuno.
Fu nel giro di una mezz’ora al massimo che le palpebre le si fecero pesanti e si addormentò nella sua comoda poltrona.
 
-Shannon  
 
“ Alla fine sono sempre io quello che rimane sveglio per ore durante questi noiosissimi voli ..” pensò Shannon notando che anche Tomo e suo fratello erano nel mondo dei sogni.. “ E ora che faccio??” la mente del batterista continuò a vagare.

La spia luminosa che segnalava l’obbligo di tenere le cinture si era ormai spenta e così decise di andare in bagno, ma fu proprio mentre passava tra una poltrona e l’altra che la vide.

Era bella come sempre, bella come il sole, anzi bella come solo lei poteva essere.
Dormiva e i suoi lineamenti rilassati la facevano sembrare a dir poco un angelo.
Rimase a guardarla dormire forse più del dovuto quando una voce femminile lo destò dai suoi pensieri.

<< Posso fare qualcosa per lei? >> chiese la giovane hostess cambiando espressione appena riconobbe il batterista.
<< No grazie mille, stavo andando..>> disse Shannon facendo per andarsene << … anzi, mi scusi dovrei chiederle un’informazione. Questo posto è libero? Sa mi è capitato come compagno di volo uno strano tizio che russa.. >> continuò indicando Jared che tra occhiali da sole, cappello e poncho era a dir poco irriconoscibile.
<< In verità non posso, sono desolata..>> fece l’hostess un po’ imbarazzata.
<< Glielo chiedo per cortesia.. Non mi faccia fare un viaggio di 5 ore con quella sinfonia nelle orecchie >> la interruppe Shannon stampandosi sul volto il sorriso più sexy che potesse sfoderare..
<< Ok. Si accomodi, ma se per qualche motivo dovessero farle qualche domanda non dica che sono stata io. >> fece la ragazza.
<< Grazie mille. Gliene sono riconoscente. >>
 
“ Incredibile come delle volte basta un sorriso per ottenere qualche piacere qua e là… Magari questa tecnica bastasse anche con te..” pensò guardando Mya che ormai era ad un palmo da lui visto che era riuscito a convincere quella ragazza a farlo sedere là.
 
Non poteva fare a meno di guardare Mya. Era stupenda e il sole che passava dal finestrino le baciava delicatamente il volto, il collo e la clavicola che quella canotta nera lasciava visibilmente scoperta.
Quel caschetto rosso fuoco le accompagnava delicatamente il volto, ma allo era allo stesso tempo un po’ arruffato e le dava un po' l'aria di una bambina.
Completava il tutto un paio di occhiali Ray Ban neri stile “ Blues Brothers”. Era semplicemente da mozzare il fiato.

Perso tra mille pensieri si accorse che oramai erano passate due ore. Due ore piene di lei. Piene del pensiero di lei, piene del suo profumo che gli riempiva l’anima.
Fu proprio mentre era perso nei suoi pensieri che ebbe una fitta allo stomaco e un improvviso calore l’assalì: Mya, ancora persa nei suoi sogni, si era appoggiata a lui incastrando perfettamente la sua testa nell’incavo tra la spalla e il collo del batterista.
Erano passati poco più di cinque minuti da quando la ragazza aveva praticamente preso posto sul suo petto quando la sentì muoversi..si stava svegliando.
 
<< Buongiorno..>> sussurrò Shannon
<< Ma che caz..>> disse Mya con la voce di un tono superiore al normale.
<< Shhh..zitta, zitta.. Abbassa la voce…sono io!! >> la interruppe il batterista.
<< Ma ti sei rincretinito??  Che ci fai seduto qua?? Quando mi sono addormentata non c’eri..>> continuò lei.
<< Si, si vero. Ti ho vista dormire come un angioletto, il posto accanto al tuo era libero e non ho saputo resistere.>> rispose Shannon sorridente.
<< Ma dai non ci posso credere. Prima scompari nel nulla o meglio scompari tra le braccia di quella biondina del cazzo e poi non riesci a resistere a me che dormo??? >> rispose acida Mya << .. Leto con me non attacca. Non puoi fare come credi.. vai, vieni, non rispondi, scompari.. Non ho bisogno di un uomo come te.. Non posso permettermi di star male di nuovo. >> continuò con aria triste la ragazza.
<< Shh..>> disse Shannon << non parlare >> e la baciò.
Vide sul volto di Mya che la sorpresa lasciò spazio al desiderio.
Nessuno al mondo avrebbe mai potuto negare l’attrazione e la passione che guidava quei due. Bastava che si guardassero negli occhi per stare in un altro mondo.

Fu un bacio lungo, passionale, ma che allo stesso tempo trasmetteva un sentimento. Era uno di quei baci che ti stringe il cuore.

<< L’ho lasciata >> disse all’improvviso Shannon con la voce quasi affaticata, come se quel bacio gli stesse consumando tutte le energie. << Non ho più voglia di perdere tempo. Ho voglia di qualcosa in più di belle tette e di gambe lunghe. >> continuò il batterista.
 
<< Champagne?? >> la voce della hostess interruppe il batterista.
<< Si, grazie. >> rispose Mya con un sorriso. La hostess porse loro due bicchieri e andò via.
<< A cosa brindiamo? >> chiese Shannon un po’ stupito.
<< Ai cambiamenti e a tutto ciò che di buono portano >> rispose Mya.
<< Ah bene. Allora cincin >> rispose lui.
<< Cincin>> disse Mya sorridendo.
 
Passarono il resto del viaggio a parlare di tutto ciò che veniva loro in mente, senza alcun imbarazzo, come se si conoscessero da una vita. Sembrava di essere ritornati a quella sera sul patio; a quella sera in cui fecero l’amore più e più volte.
 
-Mya
 
<< Si avvisano i gentili passeggeri che a breve avrà inizio la manovra di atterraggio >>.
Ciò è quello che sentirono dire dalla voce del comandante dell’aereo.
 
<< Sarà meglio che torni al tuo posto prima che tuo fratello si accorga che lo hai abbandonato per tutto il viaggio>> disse Mya appena il comandane finì di parlare.
<< Ma no, dai. Jay capirà di sicuro che non potevo lasciarmi sfuggire una come te… >> disse Shannon facendole un occhiolino.
<< Bhè sicuro?? Eppure non sembro il tipo di donna per il quale tuo fratello mostrerebbe pietà >> rispose Mya ridendo.
<< Effettivamente non sei il suo tipo, ma meglio così, no?? >> disse il batterista alzandosi e dandole un bacio a fior di labbra prima di raggiungere nuovamente il fratello.
 
“ Ci vediamo in albergo.. Già non vedo l’ora di rivedere i tuoi occhi, sentire il tuo profumo, baciare le tue labbra. -S”
 
Questo fu il messaggio che arrivò sul cellulare di Mya mentre era nella macchina che dall’aeroporto la portava al Four Season.
Fu persa in tanti pensieri fin quando l’autista non l’avvisò che erano arrivati in albergo..un favoloso albergo….
 
 
Bhè questa è la prima parte del 5° capitolo.. Ci sono ancora un sacco di cose da raccontare in questo capitolo e non volevo correre il rischio di annoiarvi ed è per questo che, quindi, ho deciso di dividerlo in due parti.
Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono questa storia e che ne stanno diventando partecipi! XOXO.
 

- To Be Continued -

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 (parte2) ***


Prima di cominciare la seconda parte di questo quinto capitolo voglio ringraziare fede_lea90 che ha messo questa mia storia tra le ricordate e TheSoundOfSilence che l’ha messa tra le seguite. Inoltre voglio ringraziare  jada_happy che recensisce i miei capitoli e che è sempre un amore!! Bhè non mi resta che ringraziare anche quelli che semplicemente leggono la storia…vedo che siete diventati davvero numerosi!! Ve  ne sono davvero grata! Adesso vi auguro buona lettura. Marshugs.
 
[ Four Season. New York City.]
 
-Mya
 
“ Hai capito te questi tre come si trattano di lusso??”

Fu questo il primo pensiero che assalì Mya nel vedere l’imponente e sensazionale albergo che gli si presentò avanti nello scendere dall’auto che dall’aeroporto l’aveva accompagnata fin là.
 Era senza parole e aveva visto solamente l’entrata..non riusciva nemmeno ad immaginare cosa sarebbe stato dentro.. !
Carica di stupore e vogliosa di scoprire nel dettaglio la meraviglia di quell’albergo si decise a varcare la porta di vetro della hall e si diresse verso la reception per fare il check-in.
 
<< Salve, lei è? >> un signore molto cordiale la distolse da quel suo momento di trance.
<< Salve. Williams, Mya Williams.>> rispose Mya un po’ intontita.
<< Ah si. Lei è nello staff della band, vero? >> chiese gentilmente l’uomo alla reception.
<< Si,si. >> rispose automaticamente la rossa.
<< Bene. La sua stanza è la numero 6007. Non può sbagliare: si trova all’ultimo piano che è stato interamente riservato dalla band. Prego. >> disse l’uomo porgendole con un gran sorriso la scheda elettronica che fungeva da chiave della sua stanza.
<< Grazie infinite. Buona serata. >> disse Mya prendendo la chiave che l’uomo le aveva posto.
 
Entrare in quella stanza fu uno di quei momenti che non si dimenticano mai nella vita: avanti ai suoi occhi  comparve uno scenario mozzafiato. Il panorama che vedeva dalla vetrata della sua stanza situata all’ultimo piano dell’albergo era degno di essere definita un’immagine da cartolina: vedeva quasi l’intero Central Park, tanti grattacieli e le affollate vie di NY.
Si avvicinò lentamente a quello spettacolo e si rese conto di avere avanti agli occhi la realizzazione del sogno di tutta la sua vita: l’America, la musica, i viaggi, vivere di musica. Si erano realizzati tutti i suoi sogni. Mancava solo la persona adatta con cui condividerli. Chissà forse prima o poi l’avrebbe trovata..
 
Erano le 16.45 ed era presto per la cena e per qualsiasi altra attività si volesse intraprendere nella “ città che non dorme mai” e così Mya decise di disfare i suoi bagagli. Circa una mezz’ora più tardi decise di riposare un po’ per affrontare a meglio la serata. Quella sera a cena avrebbe conosciuto il resto della band e la crew che da quella sera in avanti sarebbero diventati praticamente la sua famiglia, ma cosa più importante avrebbe rivisto lui: Shannon..
Fu proprio con questo dolce pensiero e con una gran voglia di rivederlo che si addormentò.
 
Passarono all’incirca due ore quando Mya sentì il telefono della stanza suonare.
<< Pronto, chi è? >> disse la ragazza con voce assonnata.
<< Salve signorina Williams. La chiamo dalla reception per informarla che il signor Jared ha prenotato l’intera terrazza sull’attico per la cena di questa sera con la band e lo staff. La cena avrà inizio alle 20.30. >> disse l’uomo alla reception.
<< Grazie mille. Buona serata. >> rispose Mya.
<< A lei. >> concluse l’uomo.
Dopo aver parlato con l’uomo alla reception Mya si diresse verso il bagno per farsi una doccia per poi cominciare a prepararsi.
Uscita dalla doccia si diresse verso lo specchio e si asciugò i capelli, passò la piastra e decise poi di passare al trucco. Truccò gli occhi con un ombretto verde mare molto leggero, ma poi rese tutto più intenso e “ rock” (come suo solito) con una buona dose di mascara e matita nera. Fatto ciò passò a vestirsi. Optò per un jeans nero e una canotta verde smeraldo, mise le scarpe ed era pronta. Prese il cellulare, sigarette e borsa, uscì dalla stanza e si diresse verso l’ascensore che l’avrebbe portata alla terrazza.
 
<< Ferma, ferma. Aspetta!! >> Mya riconobbe all’istante quella voce..l’avrebbe riconosciuta tra mille..
<< Ehi ciao, sei tu.. Grazie per aver aspettato.. Ero quasi certo di aver visto un caschetto rosso fiammante che non mi sembrava nuovo.. >> continuò Shannon una volta entrato in ascensore abbassando molto sensualmente il tono della voce e poggiando le sue labbra su quelle di Mya senza darle nemmeno il tempo di ricambiare il saluto. Le loro labbra si cercavano avidamente, sempre di più finchè non si accorsero che l’ascensore si stava fermando in quanto era arrivato alla terrazza.
 
<< Penso che ora siamo al completo >> disse Jared vedendo arrivare il fratello e Mya che presero posto insieme agli altri partecipanti.
<< Bene allora questa sarà la prima di una lunga serie di serate che passeremo insieme. Questa volta ci attende un lungo tour, diverso dai precedenti. Attraverseremo il mondo in lungo e in largo. Sarà molto stressante, ma se riusciremo a conoscerci bene e a collaborare sarà tutto più semplice per tutti. >> continuò Jared con un bel sorriso.
<< Diventeremo una famiglia a tutti gli effetti. Condivideremo fantastiche esperienze, irripetibili e sarà solo rimanendo uniti come una vera famiglia, come tanti corpi uniti da una sola anima che sentiremo meno il peso di tutto questo. Affronteremo tutto questo con gioia e con passione perché infondo sono sicuro che se avete scelto di seguirci in questa impresa è perché siete guidati da una grande passione che sia per la musica o per il vostro lavoro >> proseguì Tomo con uno sguardo dolce e felice di essere là.
<< Bhè ora, bando alle ciance, prima che cominciamo tutti a piangere per questi bei discorsi, proporrei un bel brindisi a noi e agli inizi. >> Intervenne Shannon che provocò una risata generale al tavolo.
<< ..Agli inizi >> sussurrò il batterista a Mya con la quale fece il primo brindisi della serata.
 
La cena passò meravigliosamente e Mya si ritrovò felice come non mai a passare una serata con persone veramente sorprendenti. Legò subito con la crew, e fu felice di scoprire che, al contrario delle sue immaginazioni, anche Jared era un tipo molto alla mano, divertente e che amava divertirsi. Scoprì anche che Tomo, a differenza di quanto le era sembrato in sala prove, era un tipo molto, ma molto allegro, solare ed espansivo. Bhè Shannon era favoloso, ma forse quel pensiero era un po’ di parte..
Dopo aver preso il caffè Mya si alzò, prese il cellulare e le sigarette e si diresse verso la ringhiera della terrazza.
 
“ Sembra tutto un sogno. Questa città è un sogno, il mio lavoro è un sogno. LUI…bhè lui è realtà! Spero che anche a voi vada tutto bene. Mi mancate. Appena è possibile vi chiamo! ”
 
Questo è quanto scrisse alle amiche che già le mancavano nonostante fossero divise da meno di un giorno.
 
<< Ehi, a che pensi?? >> fu la calda voce di Shannon a dissuadere Mya dai suoi pensieri, << vuoi compagnia per una sigaretta??>> continuò sorridente.
<< Certo, perché no >> rispose Mya ricambiando teneramente quel favoloso sorriso.
<< Ehi fumatoriiiii, ci siete??? >> Jared riempì con la sua voce allegra quel silenzio che aveva quasi un qualcosa di romantico.
<< Ah, eccovi! Avevamo pensato di andare tutti a ballare, a fare un po’ di baldoria.. Insomma a prenderci qualcosa da bere, a divertirci un po’… Voi ci siete?? >> continuò il cantante facendo il musino dolce.
<< Sempre presente!! >> disse raggiante Shannon.
<< E tu, vieni?? >> chiese Shannon speranzoso.
<< Ma dai Shan, è ovvio che viene se ci sei tu…>> disse Jared ammiccando maliziosamente verso Mya che non si aspettava una risposta del genere da parte del cantante. << Dai allora ci vediamo nella hall tra un’ora. A mezzanotte tutti pronti per andare a divertirci! >> continuò Jared oltremodo contento mentre faceva per andarsene.
Finita la sigaretta Shannon e Mya si avviarono verso l’ascensore che li portò al piano delle camere.
<< Dì a tuo fratello che sarei andata comunque a ballare >> disse Mya stampando un piccolo bacio sulla guancia di Shannon ed entrando in camera. << Ci vediamo tra poco nella hall.>> continuò Mya prima di chiudersi la porta alle spalle.
 
-Shannon
 
“ Ma come cazzo è possibile? E’ stata capace di imbambolarmi con un bacetto.. Non vedo l’ora di vederla pronta a scatenarsi in pista..”
 
Pensò Shannon mentre andava a prepararsi in camera sua. In men che non si dica era pronto: jeans scuri, canotta e giacca nera. Si aggiustò i capelli, uscì dalla sua stanza e dirigendosi verso la hall rubò un fiore da un vaso che trovò lungo il corridoio e che avrebbe regalato a Mya non appena l’avesse rivista.
 
Erano quasi tutti giù pronti ad aspettare che si completasse il gruppo per partire.
Passò poco più di un quarto d’ora che Shan finalmente la vide arrivare. Lo lasciò a bocca aperta. Indossava un vestito nero, corto, aderente, molto semplice che portava una cerniera centrale sul d’avanti che ricopriva tutta la lunghezza del vestito. I sandali erano neri e alti e le davano quel tocco di sensualità che ogni volta mandava al tappeto la razionalità di Shannon.
 
<< Wow. Sei bellissima, anzi no di più.. sei meravigliosa. Tieni, questo è per te. >> disse il batterista porgendole quella margherita che, con grazia e disinvoltura, Mya posò tra i capelli.
<< Wow, grazie. Non me lo aspettavo..Ti piace? >> chiese Mya sorridente indicando quella margherita bianca e pura che faceva un perfetto contrasto con i suoi capelli rossi.
<< Si, è perfetta!>> rispose il batterista.
<< Dai ragazzi andiamocene. Sono arrivati tutti. >> Li interruppe Tomo.
<< Perfetto, andiamo! >> disse Shannon.
 
Fu così che la band con un folto gruppo della crew si incamminarono a prendere le macchine che avevano noleggiato per la serata.
 
<< Ehi tu, vieni con me…noi andiamo in moto.. >> disse all’improvviso Shannon rivolgendosi a Mya.
<< Ma sicuro? Ce la facciamo con le macchine >> rispose Mya un po’ confusa.
<< Sicuro, sicuro. Fidati, ci facciamo un bel giretto. Conosco un’altra strada per arrivare al locale.. >> continuò Shannon con un sorriso al quale era impossibile dire di no.
<< Ok,ok. Allora andiamo… Cercherò di fidarmi di te che porti la moto anche se sono sicura che me ne pentirò >> aggiunse alla fine Mya infilandosi il casco che Shannon le aveva passato.
<< Si penso anche io che te ne pentirai.. Tieniti forte! >> disse Shannon ridendo.
Un fortissimo rombo di motore si sentì dalla moto del batterista che partì alla volta del locale..

 
Alla fine mi sa che ci sarà una parte tre di questo 5° capitolo.. Giuro che la prossima sarà l’ultima parte di questo 5° capitolo e che proseguirò poi con il 6°.. Scusatemi se delle volte la tiro troppo per le lunghe, ma mi piace descrivervi anche i più piccoli dettagli che mi passano per la mente.. Comunque a breve ci saranno parecchie novità e qualche ritorno.... Continuate a leggere ;)
Spero che questa storia non stia diventando noiosa… Fatemi sapere che ne pensate. XOXO.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 5 (parte 3) ***


-Mya
 
Erano più di dieci minuti che Shannon sfrecciava a tutta velocità per le strade di New York e Mya non poteva fare altro che aggrapparsi quanto più poteva al suo petto e alle sue spalle. 
Poco dopo sentì che Shannon diminuì sensibilmente la velocità ed ebbe così il coraggio di riaprire gli occhi che aveva preferito chiudere dopo aver visto il batterista fare dei sorpassi degni di un immediato ritiro di patente..

<< Ehi tutto bene lì dietro? >> urlò il batterista dal casco
<< Bhè ora che non andiamo più alla velocità della luce devo ammettere che va meglio >> rispose Mya a sua volta.
<< Bene. Ora ti farò vedere un posto dove non ho mai portato nessuna.. Vedrai: è da togliere il fiato! >> continuò Shannon.
<< Ma và… Te l’eri preparata questa o la dici a tutte quelle che porti qui? >> chiese Mya ridendo
<< Ma così mi offendi.. Rossa, farò finta di niente solo perché non voglio che qualcosa rovini questo momento..>> rispose Shannon facendo il finto offeso. << Dai su, ora è tempo che tu chiuda gli occhi. Pronta? >> continuò mattendole le mani sugli occhi.
<< Oh Dio. E’ davvero favoloso. Non ho parole. E’meraviglioso qui. >> disse Mya sinceramente colpita da quello scenario.
<< Visto? Te l’avevo detto che era spettacolare..>> continuò Shannon abbracciando la ragazza da dietro e baciandole dolcemente il collo.
<< Si, ma tu non farai come questo panorama: non riuscirai ad incantarmi.. >> disse scherzosamente Mya girandosi verso il batterista.
Fu in un attimo che Shannon la strinse a sé e romanticamente la baciò.
Mya, ovviamente, non si tirò indietro e sentì diventare quel bacio sempre più carico di passione. Le loro labbra si cercavano, si volevano e in quel momento nessuno sarebbe mai riuscito a staccarli. Le loro lingue si sfioravano per poi allontanarsi come se fosse una danza. La pelle di Mya sembrava prendere fuoco sotto al tocco delle mani di Shannon che a sua volta non riusciva a trattenere la sua eccitazione quando Mya sfiorava con la lingua i contorni del tatuaggio che lui aveva tra il collo e l’orecchio. I loro corpi e le loro labbra non si staccavano neppure per riprendere a respirare: in quel momento erano l’uno l’aria dell’altra.
<< Non è mai venuta nessuna donna in questo posto. Giuro. >> disse d’un tratto Shannon.
<< Lo spero per te.. >> disse Mya sorridendo e con quegli occhi verdi ancora chiaramente eccitati dai loro baci, da lui.. << Sarà meglio che però ora raggiungiamo gli altri.. >> continuò Mya che già aveva rimesso il casco ed era salita di nuovo in moto.
<< Mmm.. Ok,ok andiamo.>> disse Shan sorridendo e mettendo anche lui il casco e montando in moto.
 
Dopo meno di venti minuti arrivarono al locale dove avevano appuntamento con il resto del gruppo. Era un locale molto bello ed elegante anche se aveva un qualcosa di sterile. Il bianco la faceva da padrone, c’erano tanti megaschermi che trasmettevano in contemporanea video musicali di ogni genere che andavano dal pop al rock, una consolle per il dj, tanti divanetti con tanto di tavolini e un enorme banco bar che alle sue spalle pareva poter fornire qualsiasi tipo di alcolico.
 
<< Ehi siamo qui!! >> urlò Tomo cercando di sovrastare il volume della musica e sbracciandosi per tentare di farsi vedere.
<< Eccoli >> disse Mya contenta di essersi riunita al gruppo.
<< Allora, ora che ci siamo tutti direi che possiamo fare un bel brindisi a noi e all’inizio di questa favolosa avventura >> annunciò Jared fiero e felice passando due bicchieri agli ultimi arrivati al tavolo riservato solo per loro.
<< A noi! >> brindarono tutti insieme.
 
Dopo il brindisi Mya vide Shannon allontanarsi ed andare verso la consolle del dj che lei riconobbe essere il suo amico Antoine. Solitamente suonavano insieme, ma oggi in postazione era presente solo il dj. Nel frattempo Mya chiacchierò un po’ con Tomo e Vicki ( che li aveva da poco raggiunti al locale ) fin quando non sentì una mano posarsi sulla sua spalla e una voce che aveva già imparato a riconoscere rivolgersi a lei.
<< Ehi rossa, me lo concedi un ballo o sei una di quelle che si fa pregare?? >> chiese Jared con un’espressione davvero buffa.
<< Ma si dai.. Ma sappi che vengo solo perché sei il mio capo. Scusate ragazzi ci vediamo tra poco.. Tanto il boss qui non durerà molto data l’età ormai avanzata >> disse Mya rivolgendosi prima a Jared e poi a Tomo e Vicki che si stavano ormai sbellicando nel vedere l’espressione del cantante che era stato appena accusato non tanto velatamente di essere vecchio.
<< Ragazzina ti faccio vedere io che boss ancora figo e attivo che hai >> rispose Jared stando allo scherzo e trascinando Mya tra la folla.
Ballarono per un po’ fin quando il dj non richiamò l’attenzione dei presenti.
<< Scusate, scusate tutti se interrompo la musica, ma stasera abbiamo un ospite inaspettato, nonché collega, ma soprattutto grande amico e voglio presentarvelo.. Ladies and gentlemen sono onorato di presentarvi uno dei batteristi più stimati degli ultimi tempi, componente insieme ad altri due miei cari amici di una delle band più famose, più quotate e più fighe della terra.. Ecco a voi SHANNOOOON LETOOOO direttamente dai 30 Seconds To Mars!! >> urlò Antoine a squarciagola. Fu in un attimo che tutte le ragazze presenti in quel locale cominciarono ad impazzire, ad urlare e a tentare di attirare in tutti i modi possibili l’attenzione di Shannon che ora era accanto all’amico che era alla consolle.
 
<< Birra?? >> disse Jared sorridendo a Mya che sembrava sotto shock per il comportamento di quelle ragazze.
<< Si, grazie.>> rispose Mya ricambiando il sorriso.
<< Grazie >> disse Jared al barista che gli porse due birre << Non essere così shockata.. non hai ancora visto cosa sono capaci di fare quando sentono il mio nome >> continuò il cantante dando un gran sorso alla sua birra fredda.
<< Eh bhè immagino.. Goditi questi ultimi momenti prima che ti escano le rughe e che le ragazzine si riferiscano a te solo come “ quel grande musicista che una volta portava capelli strani ed era anche abbastanza figo, ma che ora è un vecchio” >> rispose Mya prendendo in giro Jared che era un tipo con il quale aveva capito che poteva scherzare tranquillamente.
<< Ahahah mi sei simpatica ragazzina, ma dimmi come hai conosciuto mio fratello? E non rispondermi alla cena di prima perché non sono scemo e conosco mio fratello.. Non porta chiunque su quella moto>> disse Jared voltandosi verso Mya che con la coda dell’occhio sbirciava cosa faceva Shannon.
<< Ok,ok.>> disse Mya << E’ successo meno di un mese fa a Malibù. Eravamo in un locale, ci siamo piaciuti..>>
<<.. e siete finiti a letto>> la interruppe Jared << conosco come vanno a finire le serate di mio fratello, anche se non so perché, ma secondo me lo hai colpito in qualche modo.. devo solo capire in che modo.. >> continuò il cantante corrugando la fronte come se si stesse davvero spremendo le meningi.
<< Ok capo, mentre tu ci pensi io vado un secondo al bagno. Se ti viene qualcosa in mente me lo fai sapere. Torno subito. >> disse Mya interrompendo momentaneamente il flusso di pensieri di Jared.
Fu proprio mentre prese la direzione del bagno che lo vide, anzi li vide: Shannon e quella stramaledetta bionda che si baciavano schiantati in un muro vicino la porta del bagno. Non ebbe nemmeno il tempo di riorganizzare i pensieri che fece retromarcia e si diresse verso il banco del bar dove c’era ancora Jared.
<< 3 cicchetti di tequila.>> disse Mya al ragazzo del bar.
<< Complimenti.. Ci vai leggera..>> disse ironico Jared voltandosi verso Mya. Fu proprio nel vedere la sua espressione che si preoccupò. << Rossa, cosa è successo? Hai una faccia sconvolta..>> continuò il cantante cambiando tono di voce che ora era sinceramente preoccupato.
<< Chiedilo a tuo fratello che sta consumando l’intonaco del muro a furia di strusciarsi con quella bionda del cazzo. >> disse Mya molto turbata buttando giù di un fiato le tre consumazioni. Si alzò e andò in pista senza dare a Jared il tempo di dire alcunché.
 
Era passata un’oretta e Mya ballava in pista con chiunque le capitasse facendo avanti e dietro dal bancone. Era chiaramente brilla..
 
<< Bro, hai visto Mya? Quella ragazza rossa, carina…>> chiese d’un tratto Shannon che era comparso dal nulla rivolgendosi al fratello..
<< Quale Mya? Quella che sta ballando con tutta la sala e sta finendo le scorte di alcool qui al bar?>> rispose il fratello minore << Recuperala dalla pista e portala in albergo. >> continuò facendo per alzarsi.
<< Ma che le è preso?? >> chiese Shannon con aria stupita dal comportamento della ragazza.
<< Vuoi che usi le sue testuali parole?  “ Tuo fratello sta consumando l’intonaco del muro a furia di strusciarsi con quella bionda del cazzo” >> rispose Jared << Te lo ripeto: portala in albergo e prendi le chiavi della mia macchina altrimenti la perdi dalla sella. Prendo io la moto.>> continuò Jared dando le chiavi al fratello e facendo per andare al privè.
<< Non è come pensa Mya.. Alena è come se fosse impazzita.. non mi lascerà mai respirare..>> si giustificò Shannon.
<< Si certo, bro. Parli come se non ti conoscessi >> rispose il minore che se ne andò.
 
Passò qualche minuto prima che Shannon la vedesse tra la folla. Era bella come sempre, ballava, era felice, ma brilla fino alle ossa e così il batterista si fece spazio tra la folla e la raggiunse.
 
<< Su bambolina. E’ ora di andare.>> urlò Shannon per farsi sentire a causa della musica.
<< Ma che vuoi? Io con te non voglio venire! Sei uno str..>> urlò a sua volta Mya che a causa dell’alcool che pompava nelle sue vene perse per un istante l’equilibrio. Shan la prese al volo.
<< Eeh no.. shh..dai su vieni con me. Ti riporto in albergo.>> la interruppe Shannon, ma era ormai inutile. Era ormai collassata tra le sue braccia.
 
Dopo meno di mezz’ora erano arrivati all’albergo. Shannon la prese tra le braccia proprio come nelle fiabe si immagina che un principe prenda la propria principessa e la portò in camera sua.
La spogliò, le mise una sua t-shirt e la coprì con un lenzuolo leggero.
 
<< Scusami Shan. >> riuscì a biascicare Mya
<< Dormi ragazzina. Ne hai bisogno. >> rispose Shannon dandole un bacio sulla fronte come ad augurarle la buonanotte, ma ormai lei era già lontana, persa nei suoi sogni.
 
-Shannon
 
<< Buonanotte ragazzina. Dormi bene. >> Sussurrò Shannon.
 
“ Non resta che aspettare le luci del mattino e spiegarti che nessuna tiene il confronto con te.. Ma cosa mi avrai mai fatto ragazzina?!?! ”
 
Pensò Shannon prima di perdersi in un sonno profondo accanto a Mya che nell’inconsapevolezza del sonno lo strinse forte.

 
  Alloraaaaa??? Che ne pensate? Questa è la terza e ultima parte del quinto capitolo.. Bhè l’unico spoiler che posso darvi è che dai prossimi capitoli avremo degli sviluppi parecchio significativi. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come è piaciuto a me scriverlo. XOXO.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 6 ***


-       Mya
 
“ Oh mio Dio, ma che cos’è tutta questa cazzo di luce?!?! ”  si chiese Mya nel sentirsi gli occhi bruciare dalla luce del sole che entrava dalla vetrata della stanza.. “ Ma questa stanza.. non è la mia.. Dove cazzo sono finita? ”  continuò a chiedersi (anche un po’ preoccupata per la verità) mentre i suoi occhi si abituavano a quella luce che per lei era al limite dell’accecante, ma poi lo vide, vide Shannon sul letto e d’un tratto ricordò tutto: il locale, Tomo, Vicki, Jared che la portò a ballare e la tequila che riempiva ogni bicchiere che lei lasciava a secco.
Più di ogni altra cosa, però, ricordò lui, Shannon, avvinghiato ad Alena e il senso di delusione che pervase il suo corpo e così fu inevitabile che vederlo senza maglia nel letto steso di fianco a lei le provocò un senso di nausea e disgusto che si manifestò con un calcio che lo fece letteralmente cadere giù dal letto.
 
<< Oh, ma che cazzo è successo?? >> chiese Shannon rimbambito dal sonno.
<< Porco, che ci fai nel letto insieme a me? >> disse Mya con un tono di voce più alto del normale.
<< Ehi ehi, calma signorinella. >> disse Shannon che sembrava essersi ripreso dallo stato di incoscienza provocato dal sonno. << Punto uno: siamo in camera mia. Punto due: a causa del primo punto io ho diritto a stare in questo letto. Punto tre: eri troppo ubriaca per rimanere in camera tua da sola. Punto quattro: stai tranquilla che non abbiamo fatto niente. Sei letteralmente collassata in discoteca, praticamente al centro della pista, mentre mi insultavi e non hai ripreso conoscenza fino ad ora se non per un breve secondo ieri quando già ti avevo messo a letto. >> continuò il batterista con quel suo sorriso irresistibile.
 
“ Cazzo è vero.. Mi ricordo di aver ripreso conoscenza giusto per chiedergli scusa…ma che poi scusa di che?? ”ricordò d’un tratto Mya.
 
<< E perché ti saresti preso la briga di riportarmi qui e lasciare i tuoi biondi interessi soli soli in discoteca? >> chiese Mya.
<< Bhè perché qualcuno mi ha detto che se eri sbronza fino allo svenimento era per colpa mia e per qualcosa che credi di aver visto e che non è assolutamente come è sembrato a te.>> rispose Shannon che spiegò alla ragazza quello che era davvero accaduto con Alena e che lui verso la bionda non provava più alcun tipo di legame. << Mi perdoni?? >> chiese infine Shannon con un faccino dolce che sarebbe stato capace di sciogliere anche il cuore più duro e risentito.
<< Mmm.. vabhè, ma ad una condizione: mi vai a prendere un caffè bello forte??” rispose Mya sfoderando un bellissimo sorriso.
<< Agli ordini signorina. Tu nel frattempo fatti una bella doccia, cerca qualcosa nell’armadio da metterti e aspettami a letto. Io prendo il caffè e torno. >> disse Shannon con un sorriso smagliante.
<< Ok. Affare fatto! >> concluse Mya.
 
-       Shannon
 
“ Possibile che è bella, bella da morire anche appena ripresa da una sbronza colossale? ”
Si domandò Shannon che ora era in ascensore per andare a prendere la colazione per Mya nella sala ristorante.. Aveva sempre odiato il servizio in camere e quindi provvedeva da sé.
<< Ohi bro. Come sta Mya??>> chiese Jared sinceramente preoccupato al fratello maggiore.
<< Bene al punto che mi sono beccato un calcio al posto di un “ buongiorno ”. >> rispose Shannon ripensando al risveglio che Mya gli aveva riservato.
<< Bene, mi fa piacere. E’ quello che ti meriti per come ti sei comportato ieri.. >> si intromise Vicki ridendo. << Cerca di trattarla bene. E’ una brava ragazza, mi sta simpatica, non è la solita troia e soprattutto la vedo pane per i tuoi denti. >> continuò sempre sorridente, ma seria allo stesso tempo. Si percepiva che pensava realmente ciò che aveva appena detto.
<< Tranquilla Vì. Ci penso io. >> rispose Shannon che ormai aveva praticamente razziato il tavolo da qualsiasi prelibatezza. << A dopo ragazzi.>> continuò allontanandosi con il vassoio pieno.
 
-       Mya
 
<< Servizio in camera! >> urlò Shannon  al di là della porta della stanza.
<< Prego, entri pure >> rispose Mya ridendo.
<< Prego signorina, mi fa piacere vedere che ti senti meglio. >> disse il batterista porgendole il vassoio con un dolce sorriso stampato in faccia.
<< Sai, non c’è niente che una bella doccia e un buon caffè non possano risolvere >> disse Mya ricambiando il sorriso << E comunque volevo ringraziarti per questa magnifica colazione, per ieri, per avermi riportata qui sana e salva e per avermi fatto compagnia durante la notte. Sei il mio eroe. >> continuò prima seria e poi con l’aria di chi ha tutta l’intenzione di prendere in giro.
<< Non ti preoccupare, l’importante è che tra di noi sia tutto chiarito. Anzi io in realtà volevo dirti che non avrei mai baciato Alena se non fosse stata lei ad inchiodarmi al muro >> disse Shannon serio guardando intensamente Mya in quegli occhi verdi in cui era un gioco da ragazzi perdersi.
<< Shan, non devi giustificarti con me.. Io capisco che…>> tentò di dire la rossa.
<< No, Mya non capisci. Io non sto dicendo queste cose giusto per..ma per farti capire che tu mi prendi e che non tutto quello che dicono di me è vero: io se tengo ad una persona non me ne sbatto un’altra o almeno non lo faccio senza che ci sia un motivo. Di solito mi capita di fare piccole  ripicche per gelosia come i ragazzini, ma non ferirei mai nessuno di proposito..non ferirei mai TE..>> la interruppe Shannon pronunciando queste parole tutte d’un fiato.
<< Oh bhè, sinceramente sono senza parole>> disse Mya un po’ imbarazzata abbassando la testa.
<< Allora hai capito ragazzina? >> continuò Shannon prendendole il mento tra le dita e alzandole il volto.
<< Si, forte e chiaro>> rispose Mya che d’un tratto si fiondò su di lui e gli diede un bacio a fior di labbra che fece scattare tra i due una potentissima scintilla di passione.
 
Fu così che nel giro di poco si ritrovarono entrambi nudi tra le lenzuola. Fu un attimo che Shannon l’avvolse tra le sue potenti braccia per poi cominciare lentamente a spogliarla. Mya fece lo stesso e baciandolo sul collo, sul petto, ovunque lo spogliò della tuta che aveva messo su per andare a prendere la colazione. Si mischiarono la pelle,le anime, e questa volta fu diverso dalla prima: erano solo loro due che si scambiavano sentimenti, emozioni. Si amarono allo stremo delle loro forze fin quando si accorsero che ormai il sole che prima era alto in cielo ora era stato rimpiazzato da un tramonto spettacolare che visto dalla vetrata della camera di Shannon, abbracciata a lui era semplicemente da togliere il respiro. Era tutto perfetto. Loro erano perfetti e Mya desiderò che quel momento non finisse mai. Erano loro due e il resto del mondo poteva aspettare.
<< Sai, dovremmo farlo più spesso.. E’ stato spettacolare.. è stato..diverso>> esordì Shannon dopo un po’ tenendo Mya tra le sue forti braccia.
<< Magari senza il precedente della sbornia e della biondina >> disse Mya sorridendo.
<< Per la sbornia non sono particolarmente d’accordo eri anche abbastanza comica tutta sbronza in pista >> disse ridendo Shannon << ma per Alena vai tranquilla che non si verificherà più. Poi stavo pensando che magari prima che inizia il tour, visto che abbiamo altri 12 giorni di libertà potrei invitarti a quella famosa cena di cui parlammo qualche tempo fa..>> continuò serio.
<< Ok, allora affare fatto. Alla prossima sbornia >> rispose Mya ridendo mentre si alzava dal letto.
<< Dove te ne vai tutta nuda per la stanza?>> domandò Shannon con una voce a dir poco maliziosa.
<< Eeeh bhò.. stavo pensando ad un bel bagno caldo.. lascio la porta aperta casomai ti andasse..>> rispose Mya cogliendo la provocazione del batterista e usando una voce ancora più maliziosa e sensuale di quella di Shannon lasciandolo sbalordito.
 
-       Shannon
 
“ Oh Cristo, ma è mitica ‘sta ragazzina.. Bhè allora vada per questo bagno caldo…”  pensò Shannon eccitato al solo pensiero di quella proposta di Mya.
<< Aspettami sto arrivando!!>> urlò Shannon dal letto.
<< Di già?? >> rispose Mya dal bagno prendendolo in giro approfittando del doppio senso della frase del batterista << Scusa… mi dimentico sempre che ormai hai una certa età nonostante vuoi sembrare un ragazzino>> continuò Mya provocandolo.
<< Cosa?? Non mi eri sembrata della stessa idea poco tempo fa..>> disse Shannon alzandosi dal letto ed entrando in bagno. La visione che gli si presentò non fece altro che aumentare la sua eccitazione: Mya aveva riempito la vasca idromassaggio che era in bagno, l’aveva riempita di schiuma e lei era lì ad aspettarlo con aria provocante.
“ Oh porca puttana..”pensò Shannon tra sé e sé.
<< Allora devo aspettare ancora molto? >> chiese Mya
<< Ragazzina ricorda che te la sei cercata tu..>> rispose Shannon con un sorriso da bloccarti il cuore. E fu così che per l’ennesima volta in quella giornata fecero l’amore. Erano insaziabili l’uno dell’altra.. Si cercavano, si volevano e i loro corpi chiedevano di fondersi l’uno in quello dell’altra..
<< Vabhè diciamo che te la cavi bene nonostante tutto..>> disse Mya quasi con il fiatone causato da quell’ora d’amore appena trascorsa.
<< Meglio che non ti risponda ragazzina..>> disse Shannon ridendo << anzi a proposito di risposte..prima non mi hai detto che ne pensi della cena solo io e te..>> continuò serio.
<< Bhè quando me lo chiederai ufficialmente avrai il mio verdetto>> rispose Mya sorridendo tra le braccia di Shannon circondata dall’acqua oramai tiepida che li cullava.
<< Bhè allora stai all’erta che questa proposta potrebbe arrivarti quando meno te l’aspetti..>> continuò Shannon.
<< Ok..rimarrò con il fiato sospeso finchè non arriverà questa fatidica proposta…Comunque nel frattempo che pensi a come fare la proposta che ne dici di raggiungere gli altri per una cena tutti insieme? ..Sai un certa persona mi ha fatto saltare il pranzo..>> disse Mya sorridendo al pensiero del perché avesse saltato il pranzo.
<< Bhè si effettivamente anche io ho saltato il pranzo..Ho incontrato una rossa che mi ha fatto perdere la cognizione del tempo..>> continuò Shannon ricambiando il sorriso.
Dopo una mezz’ora erano entrambi pronti e scesero al ristorante dove c’erano tutti quanti gli altri.
<< Finalmente vi siete decisi a risorgere!!>> urlò Jared quando vide i due entrare in sala.
<< Avranno avuto da fare>> ridacchiò Tomo che si beccò una gomitata nella pancia da Vicki.
<< Bhè almeno loro..>> disse Jared manifestando a tutto il gruppo quello che doveva essere un suo pensiero che ovviamente provocò una risata generale del gruppo.
Trascorsero la cena ridendo e prendendosi in giro l’uno con l’altra finchè non fu ora di andare a dormire e di ritirarsi nelle proprie stanze.
<<.. Ehi ragazzina che ne dici di dormire insieme stanotte.. Solo al pensiero mi mancherebbe non averti nel letto accanto a me stanotte …>> disse all’improvviso Shannon che aveva accompagnato Mya alla porta di camera sua proprio come quando si riaccompagna a casa la propria fidanzata dopo un appuntamento.
<< Oh bhè.. Non mi aspettavo una proposta del genere, ma comunque se non ti crea problemi con tuo fratello o cose del genere per me va bene..>> rispose timidamente Mya.
 
“ Ma come fa? E’ stupenda anche quando si imbarazza.. Sa passare dall’essere una donna con la ‘ d ’ maiuscola all’essere una timida bambina senza mai essere banale…Prima o poi perderò la testa per questa ragazza..ammesso che..”
i pensieri di Shannon furono interrotti dal rumore della porta di Mya che si apriva.
<< Allora vieni? >> disse Mya sorridendo.
<< Si,si. Subito>> rispose Shannon << D’altronde non è tardi.. che ne dici se ci vedessimo un film?>>
<< Si, ma niente strappalacrime o simili>> annunciò Mya buttandosi sul letto e accendendo la tv che era proprio sulla parete di fronte.
 
“ La sposerò un giorno questa donna”pensò Shannon ridendo tra sé e sé.
 
<< Perfetto. Mi hai letto nel pensiero…>> continuò Shannon togliendosi la maglia e buttandosi anche lui sul letto.
Fu così che passarono la serata rimanendo semplicemente abbracciati l’uno all’altra vedendo il film finchè non si addormentarono semplicemente.
<< ‘Notte..>> sussurrò Mya già quasi persa nel mondo dei sogni.
<< ‘Notte ragazzina>> disse Shannon dandole un leggero bacio sulle labbra..
 

Alloraaaaaaaaaaa?? Vi è piaciuto questo capitolo?? Spero di si.. Comunque oggi è 9 marzo e quindi approfitto per fare gli auguri al nostro batterista preferito!! XOXO.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 7 ( parte 1) ***


-Mya
 
Erano ormai passati un paio di giorni dalla mattina seguente alla megasbronza di Mya e tutti erano intenti a portarsi avanti con il lavoro per godersi liberamente così quei giorni a NY di “ calma prima della tempesta”. Ciò valeva anche per Shannon che preparava la scaletta delle canzoni da suonare insieme a Tomo e Jared, e per Mya che si rinchiuse in camera praticamente notte e giorno per ultimare le modifiche alla versione deluxe dell’album della band.
 
Erano rari i momenti che Shannon e Mya riuscirono a concedersi in quei due giorni, ma di certo non mancavano di passione.
<< Dobbiamo smetterla di incontrarci come due amanti.. Non mi piace>> disse Mya durante uno di quei roventi incontri.
<< Lo so piccola, nemmeno a me. Anche se giocare a fare gli amanti rende il tutto più eccitante..>> disse a sua volta Shannon che in preda ad un attacco di passione prese mia tra le braccia.
<< Bhè devo dire che in realtà questo ha dato un tocco in più alle tue performance.. e non intendo quelle sul palco durante le prove>> continuò Mya con voce maliziosa mentre stringeva forte le sue gambe intorno alla vita del batterista che ormai l’aveva sbattuta al muro.
<< Ahah.. Sempre simpatica ragazzina..>> disse Shannon baciando il sensualissimo collo della rossa che ad ogni tocco delle sue labbra fremeva sempre di più.
<< Zitto e continua che abbiamo il tempo contato>> quasi gli ordinò la rossa che poggiata sul lavandino del bagno della sala ristorante aveva preso a spogliarlo.
Lei indossava una gonna nera a pieghe e ciò rese tutto più semplice e veloce.
Si amarono con la foga di due corpi che non si sfioravano dalla notte dei tempi, si desideravano, si attraevano come il ferro alla sua calamita. I loro corpi sembravano fatti per completare l’uno quello dell’altra. Le loro labbra sembravano pezzi di un puzzle che imploravano di stare uniti.
Tutti i pensieri di Mya sfumarono nell’attimo esatto in cui sentì Shannon unirsi a lei, in lei, con lei in quella che poteva essere paragonata ad una danza altamente erotica.
Le spalle di Mya erano testimoni del piacere che Shannon cercava di soffocare con dei roventi baci, tanto quanto lo erano i pettorali di Shannon che erano come un’ancora di salvezza per la ragazza che avrebbe potuto giurare di morire nell’attimo esatto in cui i loro respiri divennero ancora più pesanti quando insieme raggiunsero il massimo del loro amore.
<< Esci con me stasera>> chiese Shannon tutto d’un tratto subito dopo.
<< Wow. Questa si che è una proposta in grande stile. Come potrei mai dirti di no?>> rispose Mya ancora affannata.
Si concessero ancora un paio di minuti abbracciati l’uno all’altra finchè i loro respiri non tornarono regolari. Poi alla svelta si rivestirono.
<< Stronzo! Ho la spalla destra praticamente viola!! >> disse Mya furibonda non appena nel rivestirsi si guardò allo specchio.
<< Forse non hai notato i graffi che le tue dolci unghia hanno lasciato sulla mia schiena.. Quindi direi che siamo pari>> disse Shannon sorridendo e provocando un dolce sorriso anche a Mya.
<< Ora vai che altrimenti tuo fratello si accorgerà che sei scappato dall’auditorium e non penso che ne sarà tanto felice.>> disse Mya dopo aver visto che era passata quasi un’ora e mezza da quando Shannon si era concesso quel break.
<< Si piccola. Ora scappo, ma ricorda che stasera abbiamo un appuntamento.. Solo io e te. Niente fughe, niente attimi rubati, niente finti amanti.. Passo a prenderti alle 20e30. Fatti trovare pronta e in orario che altrimenti mi sballi la tabella di marcia. >> continuò Shannon raggiante all’idea di andare a cena con Mya.
<< Perché dopo di me hai qualche altro incontro? >> lo provocò Mya
<< Ma che scema!! No, nessun incontro.. Te l’ho detto: solo io e te.. Ti ho preparato una sorpresa.>> rispose ridendo Shannon.
<< Ah bhè.. Se la metti così non ti farò aspettare>> disse Mya sorridendo.
Si diedero un ultimo, lungo e appassionato bacio prima che Shannon se ne andò per davvero, ma soprattutto prima che il fratello lo linciasse e lapidasse a vista.
 
“ Oh cazzo! E stasera che mi metto??.. Vada per una sana seduta di shopping”.
 
Pensò Mya contenta del fatto di avere una scusa per procurarsi un completo nuovo.
Mentre saliva nell’ascensore fino in camera sua si accorse di aver ricevuto un messaggio da parte delle ragazze.
 
“ Casa tua è uno sballo, ci stiamo divertendo, ma comunque si sente tanto la tua mancanza.
Le tue scorte di birra le abbiamo praticamente esaurite, ma tranquilla che il tuo amato vino rosso non lo abbiamo toccato.. Almeno per il momento.
PS: Non ci avevi mai detto che in spiaggia di fronte casa tua passassero tanti super fighi
PPS: La tua casa è ancora in piedi.. Non l’abbiamo distrutta.
PPS: Ogni tanto ricordati di noi e facci una chiamata. Pretendiamo aggiornamenti. -Julia & le altre.”
 
“ Ma che dolci” pensò Mya cominciando a formulare una risposta sullo schermo del suo cellulare.
 
“ Voglio ben sperare che la casa non sia già una struttura pericolante e soprattutto pretendo che le mie personali scorte di vino non vengano toccate nemmeno se dovesse  finire tutto l’acool sulla faccia della terra. Per quanto riguarda gli aggiornamenti posso solo dirti che a letto è una bomba e che stasera mi ha ufficialmente invitato a cena.. Comunque appena torno dallo shopping facciamo una videochiamata d gruppo tramite computer.
Ps: Dillo anche alle altre. Vi amooo. –Mya “
 
Arrivata in camera Mya si concesse una lunga doccia dopo la quale si vestì, si truccò e scese per le strade di New York in cerca di un completo mozzafiato per la serata che l’attendeva.
Non aveva la più pallida idea di dove Shannon l’avrebbe portata a cena né tantomeno immaginava in cosa consisteva la sorpresa di cui il batterista aveva parlato quindi decise di optare per una via di mezzo tra l’elegante e il casual.
Girò le strade della “ Grande Mela” in lungo e largo alla ricerca di un vestito finchè un negozio non catturò la sua attenzione e così decise di entrarci. Fu proprio nell’entrare che vide il vestito che avrebbe indossato quella sera. Era perfetto, era esattamente ciò che cercava: sopra portava un corpetto bianco in cotone senza spalline e la gonna, che le arrivava a mezza coscia, era un trionfo di piccoli fiorellini tutti colorati su di uno sfondo nero che contrastava con il corpetto quasi a far sembrare che la gonna e quest’ultimo fossero due pezzi separati. Vi abbinò, inoltre, un paio di sandali neri, molto semplici, ma allo stesso tempo molto, ma molto alti e una borsettina di un viola molto intenso che richiamava il colore di alcuni fiorellini presenti sulla gonna.
Soddisfatta delle sue compere si diresse in albergo e notando che si stava facendo tardi salì di corsa in camera per lavarsi e prepararsi. Dopo la doccia asciugò i capelli e al posto del suo solito caschetto liscio decise di renderlo un po’ meno piatto facendo delle morbide onde con l’arricciacapelli. Passò poi al trucco: rese un leggero velo di ombretto grigio perla più intenso con una linea di eyeliner non troppo marcata e del mascara. Erano le 20e20 ed era in perfetto orario. Il tempo di vestirsi, indossare le scarpe ed era pronta.
 
“ Cazzo dovevo fare la videochiamata con le ragazze, ma non faccio in tempo.. Vada per un mms.” E  fu così che prima di mettere il cellulare in borsa si scattò una foto che per l’appunto inviò alle amiche..
 
“ Scusate, ma come al solito ho fatto tardi.. Rimandiamo la videochiamata a domani.. Per il momento beccatevi questo mms. Vi amo. Mi mancate”
 
Nell’esatto momento in cui inviò la foto alle amiche Shannon bussò alla porta.
<< Arrivo!>> urlò Mya dalla stanza.
<< Oh cazzo! Sei uno splendore!>> disse Shannon non appena la ragazza aprì la porta della camera.
<< Grazie.. Anche tu non sei male>> continuò Mya a sua volta con un sorriso tutt’altro che casto e che provocò in Shannon l’immediato bisogno di baciarla. Fu un bacio tenero, ma allo stesso tempo passionale.
<< Potrei perdermi nei tuoi occhi, piccola>> disse d’un tratto Shannon provocando un immediato rossore sulle gote di Mya.
<< Ehm.. bhè, grazie>> disse Mya ancora imbarazzata.
<< Dai su, andiamo! Prima che il tuo viso vada a fuoco>> disse il batterista ridendo.
Dopo meno di mezz’ora arrivarono al ristorante. Era un ristorante davvero lussuoso, ma anche abbastanza intimo. Non appena l’uomo all’ingresso riconobbe Shannon lo condusse al tavolo che aveva fatto riservare per la serata.
<< Madame.. prego, si accomodi>> disse il batterista rivolto a Mya mentre le accompagnava la sedia per farla sedere.
<< Merçi monsieur>> rispose Mya sorridendo.
Passarono la serata tra chiacchiere, buon vino, risate e sguardi intensi, carichi di passione, carichi della voglia che ognuno aveva di stare con l’altro (e non solo fisicamente..).
<< Signor Leto, scusi se la interrompo, ma volevo sapere solo tra quanto possiamo procedere per quel fatto>> interruppe un giovane cameriere dall’aria molto gentile.
<< Oh bhè, anche ora direi che va bene..>> disse Shannon rivolto al giovane cameriere.
<< Ma di che cosa parlate?>> si intromise Mya curiosa.
<< Aspetta due minuti e vedrai..>> continuò con uno strano sorrisetto Shannon.
<< Ok,ok signor Leto>> disse Mya prendendolo in giro facendo la voce grossa.
<< Prego>> li interrupe nuovamente lo stesso cameriere che portò loro una pregiata bottiglia di Dom Perignon dell’ 85, una scatolina di velluto blu e due flute di cristallo.
<< Grazie mille..>> disse il batterista rivolgendosi al ragazzo.
<< Allora a cosa brindiamo?>> chiese Mya sempre più curiosa.
<< Bhè, io direi che brindare semplicemente a noi sia la cosa più giusta in questo momento>> rispose Shannon.
<< Giusto, ma io voglio sapere cosa c’è nella scatolina..ti pregooo..>>  continuò Mya con aria supplichevole e impaziente di scoprire cosa riservasse quella scatolina. Sembrava una tenera bimba.
<< Ok,ok allora aprila prima e poi brindiamo>> rispose Shannon conquistato da quel tenero faccino impaziente.
<< Oh Gesù..è stupenda!!>> disse Mya commossa guardando esterrefatta quella collana nello scatolino.
Era una semplicissima catenina d’oro bianco con un ciondolo a forma di “ s ” sul quale c’era un brillantino.
<< Sai per me averti regalato questo ciondolo ha un significato specifico.. Quel brillantino sei tu.. il punto di luce nella mia vita..mi hai sconvolto l’esistenza, mi ha rubato la mente..>> spiegò Shannon anche lui un po’ emozionato da quella situazione.
<< Oh, wow>> Mya non riusciva a dire altro..
<< Permettimi di mettertela>> disse Shannon alzandosi e andando verso la ragazza. Dopo averle messo il ciondolo le diede un leggero bacio sul collo e andò a sedersi nuovamente.
<< Ti sta d’incanto..>> continuò il batterista una volta tornato a sedere quasi senza parole.
<< Allora io direi che ora più che mai il brindisi di prima è più che valido..>> disse Mya piena d’emozione.
<< A noi..>> dissero in coro i due.
Dopo il brindisi passò una mezz’ora in cui Shannon e Mya si tennero per mano teneramente parlando liberi da qualsiasi vincolo come se si conoscessero da una vita. Parlavano di tutto: musica, sogni, si raccontarono un po’ delle loro vite.. Il resto del mondo non esisteva..erano solo loro due e tanto bastava. Erano loro due nel loro piccolo mondo, in quel mondo fatto delle loro emozioni e pieno delle loro anime.
<< Vado un secondo al bagno, torno subito>> disse ad un tratto la ragazza che in realtà voleva solo un momento per cercare di mettere ordine nella sua mente e nel suo cuore in cui aleggiava un uragano di emozioni.
<< Vai piccola, ti aspetto qui.>> rispose Shannon.
 
-Shannon
 
“ Dio santo dammi tu la forza di non innamorarmi di lei..”pensava Shannon tra sé e sé mentre aspettava Mya che tornava dal bagno. Ad un tratto i suoi pensieri vennero interrotti dal cellulare di Mya sul quale arrivò un messaggio e per il batterista fu impossibile non cedere alla tentazione di non leggerlo..
 
“ Ricorda sempre che qualunque cosa accadrà tu sei mia.. –Mike.”
 
Bastarono quelle poche parole per far cadere a Shannon tutte le sicurezze che stava faticosamente cercando di costruirsi. Tutti i muri che stava cercando di abbattere nei confronti dell’amore si stavano rialzando.
 
“ Cazzo, per una volta che ci stavo davvero provando a far funzionare le cose vengo a scoprire che lei mi fa il doppio gioco.. Ma và Shann – disse una vocina dentro la sua stessa mente - chi vuoi prendere in giro?? Sei semplicemente geloso di lei.. Ti piace, te ne stai innamorando..”Questo flusso interminabile di pensieri venne interrotto da Mya che era tornata dal bagno..
<< Ehi che ti succede??>> chiese Mya non appena vide il volto scuro di Shannon.
<< No, niente. Stai tranquilla. Non mi sento tanto bene.. ora chiedo il conto e ce ne andiamo>> rispose Shannon che aveva perso quel dolce sorriso che fino a pochi minuti prima illuminava il suo splendido volto.
<< Ah,ok.>> furono le uniche parole di Mya che non era pienamente convinta di ciò che le stava dicendo il batterista.
Una volta pagato il conto si diressero verso la macchina con la quale arrivarono direttamente all’albergo con una velocità impressionante. Per tutto il tragitto nessuno dei due proferì parola, né ci fu uno scambio di sguardi, né le loro mani si sfiorarono..nemmeno per caso.
Shannon aveva il volto teso e non tolse lo sguardo dalla strada perso in chissà quali pensieri.
<< Senti, tu comincia a salire, raggiungi i ragazzi. Sono tutti in camera di Tomo e Vicki.. Io vado a farmi due passi.. ho bisogno di un po’ d’aria fresca.>> disse Shannon fermando la macchina all’entrata dell’albergo senza però spegnere il motore.
<< Ma no, tranquillo. Ti faccio compagnia>> disse Mya cercando di stargli vicina.
<< No, Mya..davvero preferisco andare da solo>> rispose Shannon senza nemmeno guardarla e continuando a tenere gli occhi puntati sulla strada.
<< Ok, come vuoi.. Ci vediamo su.>> continuò Mya con voce dispiaciuta scendendo dalla macchina. Gli diede solo un piccolo e tenero bacio sulla guancia prima di raggiungere gli altri in stanza.
Non appena la ragazza si chiuse dietro la porta, Shannon partì sfrecciando con la sua auto verso chissà quale meta. Era ormai passata più di mezz’ora da quando aveva lasciato Mya fuori dall’albergo senza una reale spiegazione quando ad un tratto gli arrivò un messaggio.
 
“ Per quel che vale è stata la serata più bella della mia vita. Ti aspetto anima mia. -Mya ”
 
Ogni parola che leggeva era una coltellata al suo cuore che ormai era vulnerabile a quella ragazza che gli aveva rubato anche l’anima, ma quella sera la paura fu più forte di qualsiasi altro sentimento e così quasi senza accorgersene riprese in mano il cellulare facendo partire una telefonata.
<< Sto venendo.>>
<< Grandioso. Ti aspetto, mancavi solo tu. Sapevo che saresti venuto.>>
Queste furono le uniche poche parole che scambiò con il suo interlocutore..

 
Ehi raggi di sole!! So che questo capitolo è un po’ lunghetto e vi chiedo scusa se magari l’ho tirata un po’ a lungo infatti alla fine ho deciso di dare a questo capitolo anche una seconda parte visto che ci saranno ancora parecchi avvenimenti.. Spero vi sia piaciuto. Fatemelo sapere che vedo che state diventando un po’ pochini.. Anyway i love you all!! XOXO.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 7 (parte 2) ***


 
-Mya
 
<< Avanti, è aperto!!>> urlò Jared quando Mya busso alla porta della camera di Vicki e Tomo che stavano aspettando il ritorno della ragazza e Shannon dalla loro cena per vedere un film tutti insieme.
<< Buonasera!!>> disse Mya con un sorriso cercando di mascherare la tristezza causata dal brusco cambiamento d’umore di Shannon.
<< Ehi, tutto bene? Dov’è quell’animale, mica ti ha lasciata sola??>> chiese Tomo con aria apprensiva.
<< Si,si. Tutto tranquillo. Non preoccupatevi. Non si sentiva molto bene, ha detto che aveva bisogno di un po’ d’aria e che poi sarebbe ritornato qui.>> rispose Mya che ancora cercava di celare la delusione finale del loro appuntamento.
D’un tratto Mya sentì le sue guance andare a fuoco quando vide Jared, Tomo e Vicki scambiarsi uno sguardo più che eloquente, uno sguardo che fece capire alla ragazza che “ l’andare a prendere un po’ d’aria” di Shannon non era proprio quello che intendeva lei.
<< Dai ragazzi, se ha detto che torna vuol dire che così sarà..Un po’ di fiducia su!!>> disse ad un tratto Vicki per smorzare la tensione che si era creata dal momento che tutti, compresa Mya, avevano capito che Shannon per quella sera non sarebbe tornato.
<< Dai è vero. E che cavolo! Una volta tanta proviamo a fidarci di quello scimmione!>> continuò Tomo sostenendo la tesi di Vicki e fulminando Jared che non riusciva a dare fiducia al fratello che conosceva meglio di quanto conoscesse se stesso.
<< Vabhè ragazzi io allora tolgo il disturbo, magari ci vediamo domani che devo venire anche io all’auditorium per delle prove con il mixer.>> disse Mya con un flebile sorriso.
<< Ragazza, non esiste proprio. Tu stasera rimani con noi. Il piano era di vederci un film e così faremo. Con o senza mio fratello..tanto si sarebbe addormentato due minuti dopo.>> rispose Jared che d’un tratto cominciò a collaborare.
<< Ma si, dai. Rimani. Non lasciarmi in minoranza come sempre.>> disse Vicki con un dolcissimo sorriso.
<< Ok, vada per il film>> continuò Mya sinceramente felice di quell’invito.
<< Mi aiuteresti a prendere delle birre?>> chiese Vicki alla rossa. << Voi nel frattempo scegliete il film..e mi raccomando a te, Jared. Cerca di tenere a bada il tuo ego e di non mettere un film dove ci sei tu>> continuò rivolgendosi ai due uomini che erano buttati sul divano.
<< Si vengo subito>> disse Mya intravedendo la linguaccia divertita che Jared rivolse a Vicki.
<< Allora che è successo??>> chiese Vcki all’improvviso mentre prendevano le birre.
<< Non lo so, non ne ho idea. Ad un tratto si è stranito dicendo che non si sentiva bene e se ne è voluto andare.>> confessò Mya.
<< Non lo pensare. Solo Jared e Tomo sono capaci di comprendere ciò che fa. Per me, nonostante siano passati tanti anni da quando lo conosco, alcuni atteggiamenti sono ancora difficili da capire. Però posso dirti per certo che ha un grande cuore anche se delle volte fa fatica a mostrarlo. In passato anche lui ha sofferto e penso che questo suo comportamento sia dato dalla paura. Erano anni che non lo vedevo camminare con un sorriso ebete stampato in faccia e questo sorriso sei stata tu a darglielo. Magari prova  a dargli un po’ di tempo.>> disse Vicki abbracciando la rossa a sé.
<< Grazie. Stasera non saprei cosa avrei fatto senza di voi.>> disse Mya continuando ad abbracciare forte Vicki nella quale ormai vedeva un’amica sincera.
<< Vi muoveteeee??>> urlò Jared dal divano.
<< Noi abbiamo scelto il film!!>> disse Tomo urlando a sua volta.
<< Si,si arriviamo.>> rispose Vicki sciogliendo l’abbraccio.
<< Allora che film nel quale hai recitato hai scelto??>> chiese Mya sicura che Jared non avrebbe perso l’occasione di mostrare a lei e agli amici uno dei suoi tanti talenti: recitare.
<< Ehi, calma ragazzina.>> rispose Jared con tono scherzoso << Comunque avevo optato per “ Alexander” che ne dite?>> continuò premendo play e senza aspettare che gli altri dessero la propria opinione.
<< Siediti vicino a me e scusami se ti ho chiamato “ ragazzina”. So che Shan ti chiama così, ma non ci pensare.>> disse infine Jared facendo sedere Mya accanto a lui e dandole un bacio sulla guancia avendo visto la ragazza rattristarsi un po’ non appena l’aveva chiamata in quel modo.

Dopo un bel po’ che il film era cominciato Tomo e Vicki erano crollati uno accanto all’altra lasciando svegli solo Jared e Mya.
<< -Io ti ho sempre creduto, Alessandro, ma stavolta sembra tutto molto più grande di noi.
-Patroclo ha forse dubitato di Achille quando erano fianco a fianco durante l’assedio di Troia?
-Patroclo è morto per primo..
-Se sei tu, se dovessi essere tu a cadere, anche se la Macedonia dovesse perdere un re, io ti vendicherò e ti seguirò fino alla casa della morte.
-Io farei lo stesso.
..Speravo scegliessi questo film, lo adoro. Adoro il sincero affetto tra Alessandro e Efestione. E’ un qualcosa che va oltre, è amore.>> disse Mya avendo notato lo sguardo allibito di Jared mentre lei recitava la parte che, secondo lei, più di altre mostrasse tutto l’amore che c'era tra quei due uomini.
<< Non sapevo che conoscessi addirittura la parte a memoria.>> esordì Jared con un sorriso sincero.
<< Ehi Jay, porto Vicki a letto. Buonanotte. Restate qui tranquillamente. A domani.>> disse Tomo ad un tratto con aria assonnata.
<< Buonanotte>> dissero Mya e Jared in coro.
Rimasero in silenzio per buoni cinque minuti continuando a vedere il film, ma in realtà presi ognuno nei loro pensieri.
<< Ora vuoi dirmi cosa è successo con Shannon?>> continuò il vocalist spegnendo la tv.
<< Jared, giuro che non lo so. Ad un tratto sono tornata dal bagno ed era freddo e distaccato come se avesse appena scoperto un tradimento.. E’ incredibile. Un attimo prima sorrideva, l’attimo dopo voleva andarsene.>> rispose Mya sinceramente.
<< Sai, io conosco mio fratello e conosco anche quel ciondolo là che continui a rigirarti tra le dita. Significa tanto per lui, forse più di quanto tu non possa immaginare. Non te lo avrebbe regalato se non provasse qualcosa di realmente forte per te. Erano anni che non lo vedevo così spensierato. Non si godeva una storia con una donna da secoli. Se le portava semplicemente a letto e tanto gli bastava. Io lo so, tu gli stai facendo battere di nuovo un cuore che era stato di pietra per troppo tempo.>> disse Jared.
<< E allora perché? Perché mi ha lasciato di punto in bianco per andare da qualche puttanella? Anche io ci sto mettendo tutto quel che ho in questa storia. Ho sofferto tanto per il passato, ma speravo che lui fosse diverso, speravo che non sparisse di punto in bianco come tutti gli altri..>> chiese Mya esasperata e cominciando a piangere sul petto di Jared dopo avergli confessato di aver trovato sul suo cellulare un messaggio di Mike spiegandogli chi fosse e cosa voleva da lei.
<< Jared ti giuro che non l’ho mai voluto e Shannon dovrebbe saperlo. Ci siamo conosciuti perché lui stesso mi aiutò ad affrontare Mike la prima sera che ci conoscemmo.>> continuò Mya piangendo sempre di più.
<< Shhh.. Vieni qui. Vedrai che tutto si sistema>> le rispose il vocalist che cominciando a cantarle una canzone la fece serenamente addormentare tra le sue braccia.
 
-Jared
 
“ Ma vedi un po’ tu a quarant’anni in che situazioni mi devo trovare?? Devo coprirgli le spalle come se avesse ancora 20 anni. Devo chiamarlo. Non ha capito un cazzo di quello che è successo. Come al solito.”  Pensò Jared mentre metteva una coperta a Mya che ormai era nel mondo dei sogni.
 
Due, quattro, sette, dieci squilli, ma Shannon non rispondeva.
Altri due, quattro, sette, dieci squilli e Shannon finalmente si degnò di rispondere.
<< Ehi fratellino! Che si dice? Io sono da Antoine. Avevo bisogno di disinfettarmi i pensieri.>> disse Shannon chiaramente ubriaco fradicio dall’altra parte del telefono.
<< Bel modo di disinfettarsi i pensieri, complimenti!! Torna subito in albergo Shannon. Non ho intenzione di dirtelo un’altra volta. Mettiti in un taxi e torna subito. Non hai capito un cazzo del messaggio che hai letto.>> gli ordinò il fratello minore.
<< Fratellino sono grande abbastanza da capire ciò che leggo e quindi non torno né da te né da lei. A domani.>> disse Shannon riattaccando la telefonata.
 
“ Fottiti cretino!” pensò Jared buttando il cellulare sul tavolo della stanza, mettendosi sul divano accanto a Mya e addormentandosi accanto a lei.
 
-Shannon
 
“ Fanculo Jared. Fanculo me e tutto il resto. Sono stato un cretino a pensare che qualcuna potesse davvero innamorarsi di me!” pensò Shannon mentre buttava giù un altro shoot di Vodka in compagnia del suo amico dj che aveva raggiunto dopo il suo appuntamento con Mya.
“ Ma stai zitto,cretino. Stai solo scappando” gli disse la sua coscienza che Shannon aveva ormai deciso di mettere a tacere per quella notte e fu proprio mentre era sommerso da quei pensieri che la vide.
Bella e provocante come sempre, bionda, sensuale e conturbante esattamente come la ricordava ddall'ultima volta che l'aveva vista.
Probabilmente fu l’eccessivo alcool che circolava prepotente nelle sue vene e il suo impulso animale che lo spinsero verso di lei. Alena. Quella donna alla quale in passato aveva dato il suo cuore e che lei incurante aveva spezzato. Da allora per Shannon tutte le donne, compresa lei, erano diventate oggetti di solo piacere. Solo Mya stava riuscendo ad abbattere quel muro e le sue convinzioni sulle donne, ma un po’ per natura e un po’ per paura quella sera decise di fregarsene e di lasciare spazio ai suoi impulsi più carnali.
<< Ehi baby, che si dice??>> attaccò bottone Shannon.
<< Ehi maschione, tutto bene. Hai già buttato al cesso la bambolina rossa?>> rispose Alena provocandolo.
<< Non sono qui per parlare di lei. E comunque si chiama Mya.>> continuò un po’ turbato Shannon.
<< Qualunque sia il suo nome sai bene che non sarà mai come me e sai bene anche che non riuscirai ad affidarle il tuo cuore. Se sei qui a parlare con me un motivo ci sarà..>> disse la bionda.
<< Sai bene il motivo..Tra noi non potrà mai esserci più del sesso..>> continuò freddo il batterista.
<< Lo so, sono stata io la prima a volere solamente questo dal nostro rapporto.>> disse la modella interrompendolo e afferrandolo per un polso e portarlo in uno squallido bagno del locale.
E proprio come quel bagno, i due consumarono dello squallido sesso.
Non c’era stata emozione, le loro labbra non si toccarono nemmeno per un secondo, i loro sguardi non si incrociarono e, nemmeno a dirlo, le loro anime erano lontane anni luce.
<< Ciao maschione. E’ sempre un piacere rivederti di tanto in tanto.>> disse Alena rivestendosi appena ebbero finito lasciando Shannon nel vortice impetuoso dei suoi pensieri.
 
<< Amico, io vado. Ci aggiorniamo in questi giorni.>> disse dopo un po’ il batterista che aveva raggiunto l’amico in consolle per salutarlo.
<< Vai, vai. Ti chiamo in questi giorni.>> rispose Antoine salutando affettuosamente l’amico.
 
“ Bravo cazzone! E ora cosa ti ritrovi?? Non le hai dato nemmeno il tempo di spiegarsi, hai fatto una cazzata e appena lo scoprirà stai ben certo che anche lei penserà a te come uno sporco animale incapace di sostenere i suoi più bassi impulsi” di nuovo quella voce gli trapanava il cervello colpendogli l’anima con ogni singola parola, ma per fortuna nel frattempo era arrivato in camera e si buttò sul letto cadendo in un sonno profondo abbastanza da spegnere la voce della sua coscienza.


My sunshines scusate se questo capitolo è breve, ma ho dovuto spezzettarlo perche come al solito alla fine mi sono trovata a dilungarmi e infatti nel giro di un paio d'ore arriverà anche la terza e ultima parte di questo settimo capitolo. Aspetto quanlche parere! XOXO <3

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 7 (parte 3) ***


 
-Mya
 
Erano passati ormai sette giorni dall’appuntamento con Shannon ed erano passati altrettanti sette giorni in cui Mya evitava accuratamente di ritrovarsi per più di cinque minuti nella stessa stanza con il batterista. Non si parlavano, i loro sguardi non si incrociavano, ma ciò non voleva significare che facesse meno male. In quei giorni Vicki, Tomo e soprattutto Jared le erano stati vicini cercando di farla distrarre quanto più fosse possibile. Ormai era chiaro anche a Mya quanto fosse accaduto quella sera in cui Shannon non ritornò in albergo prima delle sei del mattino. Ed era proprio questo a farle male: stava faticosamente affidando la sua anima a qualcuno che in men che non si dica l’aveva tradita. Aveva tradito la sua anima, il suo cuore proprio come tutti gli altri. Tutta questa strana situazione però fece avvicinare molto Jared e Mya che scoprirono di avere molte passioni in comune tra cui l’arte e la fotografia.
 
“ Ehi bella addormentata, svegliati!! Ti aspetto giù tra mezz’ora. Voglio portarti in un posto. Ti aspetto nella hall. Vestiti comoda. –Jared”
 
Dopo aver letto quel messaggio che l’aveva svegliata, Mya non aveva alcuna voglia di rinunciare all’ultima mattina libera prima dell’inizio del tour e così si fece una doccia veloce, mise un jeans, una canotta ed era pronta. Lasciò in camera il cellulare, le sigarette ( dato che a Jared venivano momenti di ira pura quando la vedeva fumare) e anche il ciondolo che Shannon le aveva regalato. Le sembrava di portare un macigno sul cuore ogni volta che lo indossava.
Raggiunse Jared nella hall dopo meno di mezz’ora e partirono alla volta di Long Island.
Un posto magnifico, quasi non sembrava di essere nei pressi di NYC.

<< Allora quando ricomincerete a parlarvi??>> chiese ad un tratto Jared.
<< Jared, non ha senso. Non più. In questi giorni contavo di restituirgli il ciondolo. Per lui a quanto ho capito era importante e quindi non è giusto che lo tenga io. Fa male vederlo ogni giorno e far finta che non esista o che non faccia male ripensare a quello che è stato.>> continuò Mya.
<< Lui mi ha parlato, si è aperto con me. Vuole rimediare, è pentito.>> tentò Jared di difendere il fratello.
<< Non lo so, Jay. E’ difficile ricominciare. Mi aveva promesso che non sarebbe più capitato. Soprattutto non con lei ed invece per l’ennesima volta è stato con lei. Ha preferito trovare conforto tra le sue gambe che parlare con me e darmi la possibilità di spiegare che io con quel messaggio non ho niente  a che fare..>> lo interruppe la ragazza.
<< Dai su, un modo lo troverete. Siete troppo orgogliosi, ma insieme, credimi, che siete una forza della natura>> disse infine Jared mentre erano rientrati ormai in albergo.

Erano appena entrati nella hall quando lo videro.
<< Oh merda, Jay. Che gli dico??>> lo implorò Mya.
<< Dai rossa hai un carattere degno di una super eroina e ora hai paura di affrontare un pezzo di cretino di 41 anni?? Non penso proprio..>> disse il vocalist riferendosi alla ragazza.
<< Bro, fai il bravo. Ti aspetto sopra. Ciao Rossa.>> continuò poi rivolgendosi prima al fratello maggiore e poi alla ragazza.
<< Allora?? Pensi che davvero riuscirai a farmi ingelosire uscendo con mio fratello??>> sbottò all’improvviso Shannon.
<< Cosa?!?!? Allora tu non hai capito un cazzo stupido bastardo!!>> cominciò ad urlare Mya con le lacrime agli occhi per il nervoso e lo stress accumulato.
<< Tu sei solo un egoista e vedi il male nelle persone solo perché non sei capace di vedere del buono in te! Sei tu che non mi hai lasciato spiegare che quel messaggio non era niente se non una stupida fissa di quel deficiente..Eppure dovresti saperlo..Se ci siamo conosciuti è stato perché Mike faceva il cretino. Dovevi provare a fidarti di me e non di quello che ti dice la tua stupida testa vuota.>> continuò Mya ormai in preda alle lacrime che le bagnavano prepotentemente il volto e facendole arrossare gli occhi.
<< Cosa ti credi?? Che per me sia facile far finta di ignorarti, far finta che non esisti e far finta di non perdere un battito di cuore ogni volta che incontro il tuo dannato sguardo?? Ho tolto il ciondolo che mi hai regalato solo perché ogni volta mi sembrava un fardello troppo pesante da portare, mi ricordava quanto mi sono sentita tradita da te. Me lo avevi promesso!! Cosa vuoi sentirti dire che come una cretina ho fatto l’errore che tutte le ragazzine fanno?? Vuoi sentirmi dire che ho perso anima e cuore per te? Vuoi sentirmi dire che mi sono innamorata di te?? Bhè ecco! Te lo sto dicendo stupido che non sei altro. Cazzo io ti amo!>> disse Mya tutto d’un fiato senza accorgersi che ora stava piangendo tra le braccia del batterista, su quel petto che aveva sentito suo più di una volta.
Shannon era praticamente senza parole.
<< Piccola, scusami. Sono stato il più coglione tra gli uomini. Perdonami. Ho capito di aver fatto una cazzata nel momento esatto in cui ho lasciato che tu scendessi dalla macchina. Il mio orgoglio mi mangia vivo, ma non posso pensare di perderti. Io..io sono un pezzo di merda, un egoista, ma sono anche consapevole che non posso più permettere che la paura dei miei sentimenti mi faccia perdere l’unica persona che non mi abbia spezzato il cuore e che, invece, me lo ha fatto ricominciare a battere..Ragazzina io..io ti amo da impazzire.>> disse Shannon tutto d’un fiato.
Si guardarono perdendosi, come sempre, uno negli occhi dell’altra, come sempre nel loro mondo in cui nulla era importante se non le loro emozioni.
Fu così che d’un tratto Shannon la baciò.
Quel bacio sapeva di nuovo, sapeva di buono, sapeva di loro.
Sapeva d’amore, un amore sincero: il loro amore perché infondo si trattava semplicemente di quello: di amore.
Ad un tratto il loro bacio fu interrotto da un forte applauso.
Si girarono e videro che Tomo, Vicki e Jared stavano ridendo e scherzando contenti che loro due avessero fatto la pace.
<< Ragazzi non dimenticatevi che stasera ci sono le prove generali. Noi nel frattempo cominciamo ad andare all’auditorium. Ci vediamo là.>> disse ad’un tratto Jared non appena si calmò la risata generale che aveva suscitato Mya diventando rosso fuoco dopo l’applauso.
<< Mi raccomando, non stancarmelo troppo..Christine altrimenti ne risentirà..>> disse Tomo sghignazzando.
<< Ok>> disse semplicemente Mya sentendo avvampare sempre di più il suo volto.
<< Che ne dite ora di andarvene???>> disse sempre più divertito Shannon
<< Ok,ok. Ciao piccioncini.>> li salutò Jared.

Dopo poco, senza effettivamente sapere come, Mya e Shannon si ritrovarono in camera della ragazza. Si cercavano, si desideravano, ma ora i due avevano una nuova consapevolezza: si amavano.
Stettero così per un po’ stesi sul letto semplicemente a parlare e a scambiarsi teneri baci.

<< Non lo metterai più quel ciondolo?>> disse all’improvviso Shannon un po’ rattristato ricordando il perché la ragazza lo avesse tolto.
<< Solo quando tu ti sentirai pronto..>> rispose Mya con un dolce sorriso.
<< Ragazzina, ti ho appena detto che ti amo. Te ne rendi conto si o no? Ti ho appena affidato il mio cuore e sono pronto ad amarti senza freni.>> continuò Shannon alzandosi e prendendo tra le mani il ciondolo che qualche sera prima le aveva regalato.
Mya istintivamente abbassò il volto per nascondere il sup sguardo che era leggermente inumidito dalle lacrime di gioia che quelle parole le avevano procurato.
<< Ehi piccola, ho detto qualcosa di sbagliato?>> disse Shannon non capendo da cosa fossero dovute quelle lacrime.
<< No uomo. Mi stavo solo chiedendo quanto altro tempo vuoi aspettare per rimettermi quel ciondolo.>> rispose Mya asciugandosi le lacrime e lasciando spazio sul suo volto ad un raggiante sorriso.
Shannon prese il suo volto tra le mani e la baciò dolcemente asciugandole con il pollice quell’ultima lacrima impertinente che era scappata dai suoi occhi verdi come smeraldi.
<< Ecco, da oggi in poi il tuo seno sarà l’unico posto in cui dovrà esserci questo ciondolo che sarà, finchè lo vorrai, simbolo del mio amore e di quanto tu sia importante per me.>> esordì Shannon non appena le ebbe rimesso la collanina.
Da lì partì un tenero bacio che mano a mano divenne sempre meno casto tanto che dopo pochi minuti si ritrovarono nudi delle loro armature tra le lenzuola a scambiarsi il loro reciproco amore. Alternavano momenti di puro e candido amore a momenti di  vera passione che li sfiniva, ma allo stesso tempo li riempiva l’anima. Fecero l’amore tre volte tra quelle lenzuola che ormai erano piene dei loro profumi, testimoni del loro amore, fin quando non si accorsero che era ora di raggiungere gli altri.

<< Non lascerei mai questa stanza.>> disse Shannon che aveva voglia di tutto tranne che di alzarsi dal letto.
<< Nemmeno io, ma Jared non penso ne sarebbe contento.>> rispose Mya che già aveva fatto la doccia e che si stava rivestendo.
<< E va bene, alziamoci. Sappi, però, che pretendo un premio stasera per il solo sforzo che sto facendo di alzarmi>> disse Shannon ridendo mentre si alzava dal letto.
<< Bhè uomo, solo se le tue prove saranno all’altezza di quanto hai appena dimostrato di saper fare.>> lo sfidò Mya ridendo.
<< Ok. Sono pronto.>> disse Shannon che era già vestito.
<< Scusa e non ti lavi?? >> chiese Mya parecchio perplessa.
<< Sai tra un po’ alle prove suderò parecchio e penso anche tu dal momento che mio fratello è un tiranno sul lavoro e quindi ho pensato che dopo potremmo risparmiare acqua facendoci una bella doccia calda insieme.>> rispose Shannon con tono molto, ma molto provocante.
<< Mhm, hai ragione. Sarebbe uno spreco fare due docce separate, ma adesso muoviti che ho una sorpresa per te.>> disse Mya già ridendo al solo immaginarsi la faccia di Shannon non appena avrebbe capito di cosa di trattava.
 
<< E questa cosa sarebbe??>> chiese Shannon un po’ perplesso.
<< Una moto, nonché la sorpresa di cui ti parlavo prima.>> rispose Mya sghignazzando.
<< Ma io la mia moto già la tengo ed è qui nel garage, non me ne serviva una nuova.>> continuò Shannon sempre più confuso.
<< Lo so. So benissimo che hai una moto e che è qui, ma vedi questa è mia, o almeno la tengo in prova per questi giorni, e stasera tu verrai a lavoro con me. In moto. Senza fiatare, senza discussioni e soprattutto senza rompere i coglioni su come la porterò.>> disse Mya seria.
<< Ok, prendo il casco.>> disse Shannon terrorizzato da un lato, ma allo stesso tempo eccitato dal fatto che Mya condividesse con lui anche la passione delle moto.
<< Pronto??>> chiese Mya una volta che il batterista fu in sella.
<< Bhè pronto è una parola grande quindi parti prima che cambi idea e me la faccia a piedi>> rispose Shannon ridendo.
Senza nemmeno avvisarlo Mya diede gas alla sua moto che, nemmeno a dirlo, era di un rosso splendente con dei richiami con il nero e con il verde, lo stesso dei suoi occhi.
In meno di 20 minuti raggiunsero l’auditorium. Era un tempo record. Nemmeno Shannon riusciva ad arrivarci tanto velocemente.
D’accordo con Jared e con i proprietari dell’auditorium, Mya entrò fin dentro dove il giorno dopo sarebbe stato stracolmo di Echelon. Nessuno voleva perdersi la scena della faccia di Shannon quando avrebbe tolto il casco.

<< Mya, dove cazzo stai andando?? Non si entra per di qua, il parcheggio è dall’altro lato>> urlò Shannon pietrificato dalla paura.
<< Avevamo detto che non avresti commentato>> sghignazzò Mya.
<< Oh Gesù, tu sei pazza. Qua ci ammazzano.>> continuò Shannon sempre più impaurito.
 
<< Eccoci qua, mica siamo in ritardo??>> domandò Mya al resto della band che già se la rideva aspettando di vedere la faccia del batterista.
<< Pezzi di merda! Voi sapevate tutto??>> sbraitò Shannon con ancora il volto che era il ritratto della paura.
<< Dai è il minimo che possa fare per vendicarsi.>> ripose Vicki sempre più divertita dalla scena.
<< Pensa come stai messo!! Mi deludi amico, avevo scommesso che non ci saresti nemmeno salito su una moto se non eri tu a guidarla>> lo prese in giro Tomo.
<< Ahah simpaticissimo mio caro Tomislav.>> ripose Shannon ridendo anche lui << Brava bambolina, sei stata capace di farmi attizzare dalla paura>> continuò Shannon con voce bassa rivolgendosi solo a Mya.
<< Bhè se era uno strano modo di ringraziarmi di averti fatto arrivare sano e salvo, allora non c’e di che>> disse Mya sorridendo del leggero bacio che Shannon le aveva dato all’improvviso.
<< Si ok, dato per assodato che dobbiamo tutti dei soldi a Vicki per aver perso la scommessa che ne dite se ci mettiamo tutti a lavoro, comprese voi due??>> disse Jared rivolgendosi a Mya e Vicki.
<< Sissignore.>> risposero in coro le ragazze.
 
Dopo un paio d’ore di estenuanti prove erano tutti distrutti soprattutto Mya e Shannon che avevano avuto una giornata un po’ più impegnativa e movimentata degli altri.
 
<< Ok ragazzi. Mi sembra che sia tutto perfetto. Dobbiamo solo sperare che domani lo sia altrettanto!! Dai che domani comincerà un lungo periodo di concerti e che Dio ci aiuti sperando che il nostro amato tecnico del suono non abbia sempre intenzione di fare entrate di questo genere.>> disse ad un tratto Jared interrompendo ufficialmente le prove.
<< Vai tranquillo bro, la prossima volta veniamo con la mia di moto>> disse ridendo Shannon mentre lanciava uno sguardo furtivo alla sua amata.
<< Ok,ok. Allora a domani. Mi raccomando riposatevi tutti e ci vediamo domani!>> continuò Jared facendo finta di non aver sentito ciò che aveva appena detto il fratello.
 
<< Ragazzina ora però la porto io la moto..>> disse Shannon cingendo i fianchi di Mya che ancora stava sistemando le ultime cose al mixer.
<< Bene uomo. Sono distrutta e l’unica cosa alla quale ora riesco a pensare è una magnifica doccia insieme a te.>> rispose Mya stanca, ma felice di essere con Shannon in quel momento mentre gli porgeva le chiavi della moto.
 
In men che non si dica Shannon e Mya si ritrovarono nella loro camera, anzi più precisamente sotto la doccia della camera, mentre approfittavano delle loro ultime energie per amarsi prima di cadere in un sonno profondo.
<< Ti amo uomo>> disse Mya prima di addormentarsi tra le braccia di Shannon.
<< Ti amo ragazzina. Ora dormi.>> le rispose teneramente Shannon dandole un bacio sulla fronte.

 
Ecco qui l’ultima parte di questo settimo capitolo. Scusate se fa un po’ schifo ma l’ho scritto tutto di getto. In ogni caso spero che comunque vi piaccia. Un bacio enorme splendori miei!! 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 8 ***


[ The Next Day ]

- Shannon

Lo scorrere dell'acqua al di là della porta che divideva la camera dal bagno gli dava un senso di pace.
Non poteva volere niente di più: era in tour con suo fratello e il suo migliore amico, viveva di musica, il suo cuore aveva ripreso a battere e la persona che aveva reso quest'ultima cosa possibile era nella doccia e lo amava, proprio come lui amava lei.

" La prendo. Passo nel pomeriggio a portarti l'assegno. -Shannon "

Shannon posò il cellulare sul comodino e fece per raggiungere Mya in bagno.

<< Peccato, due minuti prima e avremmo potuto fare insieme la doccia... >> disse Mya con aria sensuale e facendo sì che l'asciugamano toccasse terra.
<< Peccato, ne farai un'altra.. >> disse Shannon baciandole il collo da dietro.
<< No, mio caro..Oggi è l'ultima mezza giornata di libertà e ciò significa che io e te scendiamo >> disse lei sorridente.
<< Ok,ok. Passi per questa volta..Ma sappi che dovrai farti perdonare.. >> continuò lui allusivo, ma solo sotto la doccia.
<< Non ho idee migliori che passare tutto il nostro tempo a farmi perdonare >> replicò lei che aveva ben compreso a cosa si riferisse il suo amato batterista.

....................................

<< Dai muovitiiiii!! >> disse lei tirando Shannon per un braccio lungo tutte le scale dell'ingresso dell'hotel << andiamo di fretta!! >> continuò senza far caso alle lamentele di lui.
<< Okok, ma dove andiamo? >> chiese il batterista.
<< E' una sorpresa >> continuò lei senza svelare dove lo stesse portando.

Dopo un po' di strada i due si trovarono di fronte all' Empire State Building..
<< Scusa, ma perchè siamo qui? >> chiese stranito il batterista.
<< Uffa, ma è possibile farti una sorpresa senza che tu la rovini con mille domande? >> continuò lei mettendo un finto broncio.
<< Uh, ma guardatela..fa anche il musetto >> disse Shannon tirando Mya a se e dandole un tenerissimo bacio << Andiamo ragazzina prima che la tua faccia vada in fiamme >> continuò il batterista scherzando sul fatto che Mya avvampò le sue guance non aspettandosi un bacio in pieno giorno, in piena città.
<< E'solo che credevo volessi tenere per te questa cosa... cioè, insomma, credevo non volessi farlo sapere in giro... >> disse Mya tutto d'un tratto quando ormai erano già in ascensore da un po aspettando di arrivare sulla terrazza dell' Empire.
<< Ragazzina hai mai sentito dire che le cose belle si fanno vedere? >> disse Shannon guardandola in quegli occhi che si illuminarono nel sentire quelle dolci parole.

<< Allora, questa terrazza è tutta per noi finchè vogliamo.. E' l'ultimo giorno in cui potremmo stare insieme solo io e te senza fan, tecnici e fratelli onnipresenti >> spiegò Mya al batterista stupito da quanto fosse riuscita ad organizzare quella ragazza.
<< Ciò vuol dire che nessuno verrà a disturbarci a meno che non siamo noi a chiamarli? >> chiese Shannon con un tono tutt'altro che rassicurante..
<< Bhe tecnicamente..>> rispose Mya che ad un tratto si ritrovò tra le braccia di Shannon con le loro labbra che si cercavano in modo febbrile.
I loro corpi ardevano al contatto l'uno con l'altro. Si cercavano, si volevano, si amavano..
Non passò poco prima che i due riuscirono a ricomporsi da quello scambio d'amore e che si decisero di chiamare qualcuno dello staff che portasse loro qualcosa da mangiare.
Risero e scherzarono per tutto il tempo del pranzo finchè ad un certo punto Mya non fece uno strano cenno al cameriere.
<< Ma che fai? >> chiese gelosamente Shannon.
<< Niente.. >> rispose Mya ridacchiando dell'ingenuità del suo uomo.
<< Mica ti sta guardando quel.....>> stava per chiedere Shannon che fu interrotto in tempo dal cameriere al quale stava per alludere in termini poco cordiali.
<< Prego >> fece il cameriere porgendo sul tavolo una bottiglia di raffinato champagne, due flute e uno scatolino.
<< Questa scena non mi è nuova >> rise Shannon capendo che quel cenno fatto da Mya era inerente a questa sorpresa.
<< No, infatti...Dai apri >> disse Mya sorridendo dolcemente
Dallo scatolino uscì un bracciale semplice che portava un ciondolo a forma di " M " con un brillantino.
<< Bhè non c'è bisogno che ti spieghi il senso di questo ciondolo.. E' lo stesso di quello che ha il tuo..>> disse Mya vedendo il volto sorridente di Shannon.
<< Grazie amore mio, ma ora andiamo che anche io ho una sorpresa per te.. >> fece Shannon radioso.

................................

<< Ma dove mi stai portando?? E' mezz'ora che cammino con questa benda sugli occhi. >> disse Mya impaziente come una bambina di scoprire quale fosse la sua sorpresa.
<< Aspetta...Siamo arrivati! >> rispose Shan << Et voilà >> continuò il batterista prevedendo già la reazione della ragazza.
<< Scusa non vorrei sembrare una scema, ma perchè mi hai fatto camminare per mezz'ora con una benda sugli occhi se dovevamo arrivare al parcheggio dell'hotel?? >> disse Mya un po' delusa di ritrovarsi là..
<< Bhè vedi, senza che tu te ne rendessi conto mi hai accompagnato a concludere un acquisto.. >> spiegava Shannon.
<< E che acquisto? >> chiese Mya un po' incerta.
<< Eeeh vedi un po' nella tua borsa se trovi qualcosa.. >> rispose Shannon

" A 59 " lesse Mya sottovoce capendo subito che si trattava di un posto riservato all'interno del garage.

<< Oh cazzo >> furono le uniche parole di Mya quando vide la sua moto con un grosso fiocco sopra.
<< Questa da oggi è tua.. Niente più chiavi di prova.. E'solo tua >> fece Shannon lanciandole le chiavi della moto.
<< Amore mio, ma oggi te l'ho già detto che sei il migliore, che ti amo da morire e che dopo di questo ti amo ancora di più? >> urlò Mya precipitandosi tra le braccia del suo uomo.
<< Ahahah non me lo avevi detto ancora effettivamente... >> rispose lui dandole un dolce bacio.

Il resto del pomeriggio passò così tra le lenzuola della camera da letto si Shan e la doccia finchè non furono interrotti da un messaggio che arrivò contemporaneamente sul cellulare di entrambi.

" Tralasciando il fatto che forse avete annullato il non trascurabile dettaglio che le nostre camere sono confinanti (ergo si sente tutto)  voglio avvisarvi che tra mezz'ora esatta dovete essere nella hall pronti, freschi e scattanti per il concerto... Mezz'ora: non un minuto di più!! Per di più devo parlarvi.
- Jared "


Mezz'ora dopo, non un minuto in più Shannon e Mya scesero nella hall mano nella mano radiosi come non mai pronti ad affrontare la prima data del tour.


" Il concerto è stato straordinario, sensazionale a dir poco. Sono stati tutti favolosi, ma LUI è stato da svenire... Mancate solo voi a rendere tutto questo perfetto - M "

<< Ehi piccola che succede? >> chiese Shannon una volta tornati dal concerto vedendo Mya un po' triste
<< Niente uomo, questa serata sarebbe stata perfetta se ci fossero state anche le ragazze.. Hanno sempre fatto parte del mio quotidiano e non vederle da  un po' mi manca, ma tranquillo è tutto ok: ci sei tu >> spiegò Mya scacciando la tristezza dai suoi occhi mentre dava un bacio veloce al suo batterista.
<< Non ti preoccupare..presto le rivedrai >> disse Shannon senza che Mya potesse sentirlo dal momento che era crollata tra le sue braccia.



[ Ehi sunshines!!!!!!!!!!!!!!!!!! Che si dice??? Scusate per questo capitolo penoso, ma mi sono arrugginita un po'....Purtroppo l'università mi ha tenuta impegnata ( un po' troppo per i miei gusti) .... In ogni caso spero che leggiate comunque questo nuovo capitolo e che mi diciate cosa ne pensate. I love u all K + Q ]

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 9 ***


Le date del tour procedevano, e anche bene dati tutti i " sold out " che avevano riscontrato.

Nel corso del tempo Mya aveva imparato ad amare, più di quanto non avesse già fatto in precedenza, quel mondo fatto di esibizioni straordinarie, passione, dedizione.
Il suo rapporto con Jared era diventato a dir poco fraterno, aveva imparato ad amare tutte le sue numerosissime, esuberanti ed eclettiche personalità, aveva imparato ad assecondare il suo essere geniale e aveva imparato a capirlo con uno sguardo. Tomo era come un padre e Vicki era semplicemente stupenda.
Con Shannon andava generalmente tutto a gonfie vele tranne qualche alto e basso ( dati prevalentemente da cause esterne ).

* Flashback *

[ Il giorno dopo la prima data del tour ]

<< Fratello dove credi di andare??!?! >> urlò Jared sventolando già da lontano quel suo dannato cellulare.
<< Credevo di andare a fare colazione e portarla anche a Mya, ma qualcosa mi dice che credevo male.. >> rispose ironicamente il fratello maggiore << Cosa c'è? >> chiese, poi, con aria di chi si prepara ad ascoltare qualcosa di futile.
<< Cosa c'è?!?!?!? Guarda un po' qua... Ti sembra di riconoscere qualcuno in questa foto?? >> fece Jared con una voce di qualche tono più alta del normale.
<< Cazzo bella! Siamo io e Mya... Quindi? Dov'è il tuo problema?? Semmai mi chiedo perchè l'abbiano mandata a te invece che a me.. >> continuò Shannon con aria strafottente..
Aveva capito benissimo che era una foto rubata da qualche paparazzo, ma non gli era mai importato nulla di tutte le stupidaggini che scrivevano questi tipi di giornale.
<< Senti non voglio che la tua vita privata diventi più importante della tua carriera.. Non fare lo stesso errore mio. Si dovrebbe parlare di te come musicista, si dovrebbe parlare del tour non di chi ti porti a letto..... Lo sai, vero, come la etichetteranno? >> continuò il minore con aria, ora, sinceramente preoccupata: con aria da fratello.
<< Senti bro, io non me ne sono mai fregato e lo sai. Lascia che scrivino quello che gli pare.. E comunque grazie. >> disse Shan concludendo la discussione.


[Fine flashback]

<< Cazzo Shan è possibile che ogni volta dobbiamo affrontare questa discussione?? Non è possibile! Chi se ne frega!! >> urlò Mya per sovrastare Shannon.
<< Come fa a non importartene?? Ti stanno considerando una puttana e a te non te ne frega? >> sbraitò a sua volta Shannon rosso in viso.
<< Tu pensi che lo sia? >> ribattè con più calma Mya.
<< No,cazzo! Ovvio che no >>  rispose Shan che adesso era, anche lui, più calmo.
<< E allora ecco il perchè non me ne frega..! Ma poi scusa non eri tu quello che faceva il menefreghista con tuo fratello? >> fece Mya con l'aria di chi ti vuol prendere in giro.
<< Si,ma io pensavo ke avessero scritto le solite cazzate su di me e non che avrebbero cominciato a far cronaca su di te >> riprese mestamente il batterista << Non mi va che passi per la troia di turno. Non voglio che i miei sbagli ricadano su di te >> concluse a testa bassa.
<< Ehi, uomo. Guardami. >> fece Mya alzandogli il volto << Non è mai un errore cercare la propria strada seppure questo comporti fare delle scelte sbagliate. Io sono qui con te e insieme ce ne fregheremo del mondo intero.>> continuò Mya con la sua straordinaria forza.
<< Sei troppo per me >> disse Shan sinceramente colpito dalla donna che lo affiancava ogni giorno da ormai 3 mesi a quella parte.
<< Si..effettivamente lo penso spesso anche io, ma cosa ci posso dare se ti amo lo stesso?>> fece Mya sdrammatizzando il tutto << Ora preparati che persone che se ne fregano dei gossip vi aspettano impazienti per vivere la sera più bella della loro vita.. CORRI!! >> concluse la rossa.

....

Concerti su concerti si acccumulavano, ore ed ore di aerei e fusi orari cominciavano a far risentire i loro fisici e i loro umori...

[ 22 dicembre ]

<< Amore non ci credo tra meno di due ore saremo di ritorno a L.A. . Finalmente dormiremo in un letto degno di essere chiamato tale e finalmente rivedrò le ragazze! Non vedo l'ora >> continuava ininterrottamente a ripetere Mya al povero Shan che cercava dei voli per recuperare un po' di energie..
<< Si,si amore sono contento anche io >> mugugnò Shannon che nell'attimo esatto in cui finì la frase piombò in un sonno profondo.>>

L.A. li aspettava e con lei tante altre cose e persone....


[ Scusate se questo capitolo è breve, ma mi serviva da introduzione per il ritorno a Los Angeles.....See you SOON! Ovviamente sono contenta se mi farete sapere cosa ne pensate della storia in generale e del suo evolversi. XOXO ]

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 10 ***


[ Back in L.A. ]
 
-Mya
 
24 dicembre
 
<< Amoreeee sveglia >> urlò gioiosamente Mya saltando sull’enorme letto della stanza di Shannon.
La risposta che ebbe da Shan fu uno strano grugnito che le fece chiaramente capire che, al momento, alzarsi non era nelle sue immediate priorità.
 
<< Shannon ho detto alzati! >> disse Mya questa volta con voce seria visto che era passata più di un’ora e il batterista non accennava ad alzarsi.
<< Sisi..Ho capito! Mi sto alzando…e che palle! >> rispose Shannon come un enorme bambinone che non voleva andare a scuola.
<< Bravo bambino…e fai veloce che è arrivata tua mamma!! >> continuò la rossa sicura del fatto che il batterista avesse annullato che era oggi il giorno in cui avrebbe rivisto sua madre.
<< Oh cazzo! >> disse Shannon alzandosi con uno scatto dal letto e fiondandosi in cuicina.
 
<< Màààààà!!! >> urlò Shannon fiondandosi tra le braccia della madre.
<< Eccolo il mio bambino >> rise la mamma accogliendo il figlio tra le braccia.
<< Ehi!! E io?? >> disse Jared con aria da finto offeso e correndo ad abbracciare la madre e il fratello.
Mya non potè fare altro che sedersi sulle scale che portavano al piano di sotto e ammirare quella scena come se stesse guardando un film.
<< Ragazzi non è che uno dei due vuole dirmi chi è quella bella ragazza sulle scale che al momento indossa solo una felpa decisamente non della sua taglia?? >> disse ad un tratto Constance con sguardo sinceramente divertito.
A quelle parole ci fu una triplice reazione: Jared scoppiò in una fragorosa risata, Shannon stava per strozzarsi con la sua stessa saliva e Mya divenne rossa quasi quanto i suoi capelli.
 
“ Oh merda!”  pensò Mya in preda all’imbarazzo.
 
<< Oh, mi scusi signora…Mi dispiace, non volevo interrompervi, ma eravate così belli insieme… >> disse Mya non appena ricominciò a respirare << Io sono Mya..Eeeh mi scuso per l’abbigliamento poco consono, ma al ritorno da NY, Jared ha ben pensato di lasciare la mia valigia in aeroporto e non ho avuto ancora modo di andare a fare un po’ di shopping..>> continuò la ragazza che nel frattempo si era avvicinata ai tre.
<< Ehi tu!! Hai ben poco da ridere…Sappi che risarcirai questa bella signorina di tutto ciò che le hai fatto perdere..>> disse Constance dando uno scappellotto al figlio più piccolo << Comunque è un piacere conoscerti..Io sono, come avrai capito, la madre di questi due selvaggi.>> continuò con un dolce sorriso << e non preoccuparti per l’abbigliamento poco consono..ti sta bene..Spero solo che il mio selvaggio più grande abbia il buon gusto di ricominciare a parlare in modo da presentarti come si conviene >> aggiunse infine facendo un occhiolino alla ragazza.
<< Eh mà, lei è Mya ed è parte della crew..E’ lei che cura l’audio ai nostri concerti e che ha elaborato le tracce dell’ultimo cd… >> disse Shannon imbarazzatissimo.
<< Bhè, ma sono più che sicura che non tutti i membri della crew dormano in casa vostra.. >> disse Constance ( alla quale era già tutto chiaro, ma che trovava irresistibile l’occasione di far imbarazzare il figlio che al mondo voleva sembrare un duro ).
<< Eh no bhè..in realtà.. >> disse Mya cercando di trovare una plausibile scusa alla sua presenza in quella casa.
<< ..In realtà stiamo insieme..già da un po’…non te lo avevo ancora detto perché aspettavo il momento in cui avrei potuto prensentartela direttamente di persona.. >> concluse Shannon tutto d’un fiato.
<< Ma bene!! Finalmente il selvaggio senior ha deciso di mettere la testa a posto! >> esultò la madre << Benvenuta in famiglia allora!!Finalmente io e Vicki avremo un po’ di solidarietà.. >> continuò rivolgendosi alla ragazza che si era aperta in un fantastico sorriso.
<< Grazie >> disse semplicemente e dolcemente Mya.
<< Ora vado a farmi una doccia e riposare un po’…ci vediamo per ora di cena..>> concluse alla fine Constance.
 
------
 
<< Mya, ma dove sei finita? >> urlò il batterista che non aveva più trovato il suo angelo accanto a lui quando si era svegliato dal suo riposo pomeridiano.
<< Sono in cucina! >> rispose di rimando Mya.
<< Ma che stai combinando?!?!!? >> chiesero in coro i due fratelli che erano sopraggiunti entrambi in cucina.
<< Preparo la cena per la Vigilia..Mi sembra inaudito che quelle rare volte che vedete vostra madre la dobbiate portare per ristoranti quando sono quasi sicura che preferirebbe avervi un po’ per lei lontana da occhi indiscreti e obiettivi dei paparazzi >> rispose Mya come se fosse la cosa più naturale di questo mondo e fu in un istante che si ritrovò stretta tra le braccia dei due fratelli che le erano sinceramente grati di aver regalato loro un’occasione per stare un po’ tranquilli.
<< Ho invitato anche Vicki e Tomo..Ho pensato che era un peccato visto che se fossimo andati al ristorante sarebbero venuti anche loro.. >> si affrettò a dire Mya.
<< Hai fatto bene angelo mio.. Mamma sarà contenta di stare tutti insieme >> la interruppe Shannon dandole un leggero bacio sulla guancia << Ora vai a prepararti..Penso sia ora dopo tutto il tempo che hai passato in cucina..e fatti bella che stasera sarà speciale anche per te..ho una, anzi due sorprese che sono più che sicuro amerai >> continuò sorridendo.
Mya salì di corsa in camera e nell’entrare vide due scatole sul letto..
 
-Shannon
 
<< Ti muoviiiiii?!?!?!? Aspettiamo solo te..Siamo tutti qui >> urlò Jared che richiamava Mya che era in un gran bel ritardo.
<< Arrivo, arrivo! >> rispose Mya mentre faceva capolino sulle scale.
<< Merda..>> sussurrò Shannon nel vedere il suo angelo.
<< Valle incontro.. Che diavolo aspetti?! >> lo incitò Constance.
 
“ Il mio angelo..” pensò Shannon esterrefatto da quella visione..
 
Mya indossava il primo regalo di Natale da parte di Shannon: un pantalone nero a sigaretta che non lasciava nulla all’immaginazione per quanto fosse aderente, una giacca avvitata bianca con i bordi neri e ovviamente delle scarpe nere dai vertiginosissimi tacchi.. Per di più aveva tirato i capelli all’indietro con il gel e si era fatta un trucco nero che le dava quel suo solito look rock che provocava in Shannon sempre una certa eccitazione.
 
<< Sei spettacolare >> le sussurrò Shannon all’orecchio.
<< Grazie..Anche tu >> rispose Mya inebriandolo con un suo sorriso.
 
La cena fu un successone: tutti si divertirono e passarono la Vigilia come se fossero un’unica grande famiglia.
 
<< Mààà, dai! Voglio aprire i regali!! >> cominciò a lamentarsi Jared che in quegli ultimi due giorni sembrava più isterico del solito..
 
“ Sarà che si sta avvicinando il suo compleanno.. Forse è per questo che è più lamentoso del solito”pensò Shannon vedendo i capricci che a 40 anni il fratello ancora prendeva.
 
<< Si, dai! Hai ragione.. Trasferiamoci tutti in soggiorno! >> approvò Constace.
Passò più di un’ora prima che tutti avessero ricevuto il proprio regalo quando all’improvviso si sentì suonare il campanello..
 
<< Ma chi può essere a quest’ora? >> domandò Mya con la sua solita aria curiosa..
<< Vai a vedere un po’ ragazzina.. >> la incoraggiò Shannon.
 
<< Oh porca miseria! >> sussurrò la rossa appena aprì la porta.
<< Sooooorpresaaaaaaaaaa!!! >> urlarono in coro Lexi, Julia e Sarah.
<< Oh mio Dio.. E voi che cavolo ci fate qui?? >> disse Mya ancora sconcertata dalla magnifica sorpresa.
<< Sai qualche giorno fa abbiamo ricevuto una telefonata da un certo Shannon che insisteva nell’affermare che ti conosceva perché lavoravi con lui in quanto lui era il batterista di una famosa band… >> disse Sarah prendendo in giro il batterista.
<< Ah si? >> chiese divertita Mya.
<< Si e pensa che per di più sosteneva che stavate insieme.. >> continuò Lexi con un’ espressione fintamente scioccata.
<< Ma dai.. >> continuò Mya tenendo il gioco alle amiche.
<< Ma la parte più sconcertante è stata quando ci ha invitato a passare la Vigilia a casa sua asserendo con la più totale convinzione che ti mancassimo.. >> concluse, infine, Julia.
<< Bhè allora questo Shannon non aveva tutti i torti.. >> disse Mya ormai con le lacrime agli occhi.
<< Ora basta piangere ragazzine..su, su!! Siete arrivate fortunatamente in tempo per la mezzanotte >> disse Jared porgendo a tutti dei flute con i quali brindare a quella bella serata.
 
------
 
<< Bhè spero di rivedervi per il mio compleanno..vi farò recapitare gli inviti..>> disse Jay a fine serata quando le tre amiche di Mya stavano andando via.
<< Ok, buonanotte >> rispose Sarah con un sorriso.
<< Buonanotte a tutti >> seguirono Lexy e Julia.
 
 
[ Ore 01.30 ]
 

-Mya
 
Tutta la serata era trascorsa nel migliore dei modi con tutte le persone alle quali teneva di più al mondo, con le persone che lei ormai considerava la sua famiglia, ma ovviamente nel momento esatto in cui finì di pensare ciò le arrivò un messaggio:
 
“ Have an happy X-MARS. Ci vediamo presto. -Mike ”
 
<< Ehi angelo che succede?? >> chiese Shannon vedendo l’espressione stranita della sua ragazza.
<< No, niente.. Un messaggio da Mike.. >> rispose Mya sussurrando quelle ultime parole sperando che Shannon dal letto non sentisse.
<< Chi? Ancora non ci ha rinunciato?? >> chiese Shannon retoricamente << dovrò fare un comunicato stampa per farglielo capire? >> continuò con aria scherzosa.
<< Magari.. Ha un qualcosa di inquietante questo messaggio.. >> continuò Mya con lo stesso fare scherzoso del batterista e facendo finta di rabbrividire.
<< Non ci pensare ragazzina.. Tanto sei qui con me >> concluse Shannon
<< Giusto.. >> convenne la rossa con un sorriso
 
“ Al diavolo! ”  pensò Mya cancellando il messaggio e mettendosi a letto con Shannon.

[ Che ne pensate miei amati K + Q ?? Spero di essermi fatta perdonare per il precedente capitolo che era un po' uno schifo...Anyway lasciate una vostra opinione anche se piccina... Un enorme bacio! ]

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 11 ***


[25 dicembre]

<< Muoversiiiiiii!! >> un urlo fu capace di far rabbrividire 3 persone in un unico istante. La voce si spargeva per tutta la casa, come se non ci fosse via di scampo a quelle urla.
<< Oh Cristo santo, ma che succede?!?! >> chiese Mya svegliandosi di soprassalto.
<< Tranquilla, è la mamma… Presto tornerà in Francia e ci saranno risvegli più tranquilli. >> rispose Shannon con aria ancora un po’ assonnata, ma con un fantastico sorriso sulle labbra.
<< Dai, mamma! Sembra brutto… Magari stanno nudi...a fare, bhè le loro cose >> si sente un voce riconoscibilissimamente isterica, era Jared infatti che fondamentalmente odiava essere svegliato in questi modi bruschi.
<< Ma che dici Jared? Ci sono io in casa non farebbero mai cose del genere >> continuò Costance nel pieno della sua convinzione.
<< Non mi sembra che abbiano avuto tanta delicatezza nei confronti miei e del mio incommensurabile genio quando eravamo in albergo.. >> borbottò Jared con un tono chiaramente ironico.
<< Si, vabbè io entro comunque! >> replicò la madre alquanto divertita.
<< Visto piccolo mio?!?! Hanno fatto i bravi almeno per questa notte… >> disse Costance entrando in camera del figlio maggiore, ma riferendosi al più piccolo.
<< Buongiorno signora >> salutò Mya ancora un po’ assonnata.
<< Dai ragazzi muoversi! >> incitò Costance << E’ Natale, e se non sarete giù nell’arco di 5 minuti cronometrati, vi posso garantire che i vostri regali non li avrete!! >> e fece per andarsene seguita da un (fin troppo) pimpante Jared che uscì dalla stanza facendo una linguaccia ai due.
<< Buongiorno angelo mio >> disse Shannon dando un dolce bacio alla sua ragazza.
<< Buongiorno a te, uomo >> rispose Mya rispondendo a quel dolce buongiorno.

… … … … … … ...

<< Allora devi sapere che ogni Natale, ogni mattina del 25 dicembre per la precisione, siamo soliti riunirci per scambiarci i regali.. >> spiegò Jared a Mya una volta che tutti si sedettero sul divano del soggiorno dell’immensa casa dei due terribili fratelli.
<< Bene, allora visto che sono nuova di tutto ciò, comincio io. >> disse Mya in tono molto allegro e cercando tra i tanti regali il pacchetto che aveva incartato per Jared. << A lei mio caro boss >> disse Mya porgendole quell’enorme regalo.
<< Oh mio Dioooooo!! >> cominciò ad urlare Jared saltellando per tutto il soggiorno << Grazie, grazie! Ragazzina sei un mito. >> disse il leader stampandole un sonoro bacio sulla guancia e scompigliandole i capelli. << Cioè, ma ti rendi conto?!? >> continuò rivolgendosi al maggiore.
Potrebbe sembrare strano, ma quello strambo cantante era impazzito di gioia nel ricevere 3 enormi poster. Uno ritraeva Mya e Jared lungo le strade di New York mentre facevano i pazzi ed imitavano tutti i comportamenti da rocker. Avevano entrambi gli occhiali da sole e giubbotti di pelle nera ed erano immortalati mentre facevano linguacce e strani gesti all’obbiettivo dietro il quale c’era uno Shannon che si sbellicava dalle risate. Un altro poster, invece, era uno scatto fatto da Mya ai due fratelli: erano stupendi e ritraevano l’amore più puro. Era una foto scema della quale non si erano neppure accorti all’inizio. C’era Shannon intento a bere del caffè e Jared che incurante di ciò gli si piomba addosso facendogli cacciare tutto il caffè dallo spavento. Tutto questo in uno scatto. Favoloso. Il terzo poster in realtà era un regalo che andava a tutti e due, anzi anche a Tomo, e forse proprio per questo che Jared, alla fine, decise di appenderlo nella sala registrazione. Era una foto panoramica scattata la prima data del concerto e ritraeva tutti e tre i pazzoidi che facevano facce buffe e che per sfondo avevano i migliaia di fan che quella sera avevano assistito al concerto.
<< E brava signorina, ho quasi paura ad immaginare cosa hai fatto a me >> disse Shannon con un gran sorriso.
<< E chi ti dice che io abbia fatto qualcosa a te?? >> rispose Mya con una linguaccia.
<< Allora ora tocca a me >> disse Jared << Prego mademoiselle >> continuò porgendole un regalo dalla forma cubica.
<< Sei sempre il migliore, tu! >> disse Mya non appena vide uscire da quella scatola un casco a dir poco spettacolare. Rosso, lo stesso della moto con un’enorme fenice dietro tutta nera.
<< Oh, ma guarda lì che teneri >> borbottò in modo molto ironico Shannon quasi geloso di Mya e Jared.
<< Ma dai omaccione lo sai che sono solo ed esclusivamente tua >> sussurrò Mya all’orecchio del batterista che era quasi sicuro che nessuno lo avesse sentito, provocandogli, proprio per questo, un piccolo rossore sulle sue guance.
<< Dai su, ora i pezzi forti >> intervenne Costance al settimo cielo di vedere i suoi due figli così raggianti e riferendosi ai regali che si sarebbero scambiati Mya e Shannon.
<< Ok, allora comincio io >> esordì Shannon intimidito dalla presenza della mamma e del fratello, ma d’altronde erano le persone più importanti della sua vita e quindi andava bene così.
<< Oh, cazzo! >> esclamarono all’unisono Jared e Mya appena videro che Shannon cacciò dalla tasca della tuta una scatolina nera con su scritto Damiani.
<< Bhè, aprilo no? >> disse Shannon con un filo di voce.
Non ci fu bisogno di chiederle se fosse piaciuto il regalo alla ragazza che stette per più di un minuto con la bocca spalancata e senza parlare.
Era un anello, di oro, ma nero con dei piccoli diamantini tutti intorno, ma al centro ce ne era anche uno più grande, come quello dei solitari… Favoloso.
<< Grazie amore mio è favoloso >> gridò Mya fiondandosi sul batterista che l’accolse tra le sue braccia…
<< Un anello rock, per la più rock delle ragazze… Sei la cosa più bella della mia vita, insieme a quel pazzo schizofrenico e la mamma e volevo qualcosa che ti rappresentasse >> spiegò Shannon alla ragazza.
<< Sei un angelo. Ti amo. >> disse Mya << ma ora tocca al mio regalo.. >> aggiunse.
<< Ecco il primo. >> e gli porse la prima ed unica copia dell’album “This is War” versione Deluxe. Era a dir poco straordinaria: aveva al suo interno le foto più belle dei tre ragazzi e la copertina non era altro che la foto che lei aveva fatto stampare per Jared che ritraeva loro con i fan.
<< Ah,ah,ah. Questo cd mi richiama alla mente molte cose… >> disse Shannon ammiccando.
<< E questo è il secondo >> lo interruppe la ragazza porgendogli uno scatolino rettangolare.
<< Questa la metto subito e non la toglierò mai più >> disse Shannon indossando il ciondolo che la ragazza le aveva regalato e che era una semplice S unita ad una L.
… … … … … … … … … … … … … … … … …
 

Il resto della giornata trascorse nel modo più tranquillo possibile. Furono raggiunti da Tomo, Vicki e le ragazze e trascorsero la giornata mangiando, ridendo, scherzando e prendendosi in giro anche se il soggetto preferito di tali prese in giro era niente poco di meno che il favoloso e scintillante Jared che, nonostante le aspettative, seppe stare al gioco.
<< Bhè noi andiamo >> annunciarono Vicki e Tomo giunte le 20.00 seguiti a breve dalle ragazze.
<< Allora buonanotte… A domani. >> aggiunsero Mya e Shannon all’unisono accompagnando il tutto con un occhiolino.
<< Aaah si, a domani… >> risposero tutti insieme capendo l’allusione al fatto che l’indomani sarebbe stato il compleanno di Jared.
<< Bhè a questo punto andiamo a dormire anche noi >> annunciarono Costance e Jared che per questi giorni avrebbero dormito nella stessa stanza.
<< Buonanotte!! >> disse raggiante Mya.
<< Mmmm… la casa è tutta nostra >> disse con tono provocante Shannon.
<< Si ma hai sentito quello che ha detto tua mamma stamattina?!? Dobbiamo fare i bravi bimbi… >> disse ridendo Mya.
<< Si, ma la sala registrazione è insonorizzata, sai? >> disse Shannon stuzzicandola.
<< Bhè?!? E allora che  ci facciamo ancora qui?!?! >> rispose Mya cominciando a correre verso la sala registrazione.
E fu così che passò la notte di Natale in attesa del compleanno di Jared.



PS: Questo è l'anello *-*

Bhè dopo una luuuuuuuuuuuuuuuuunga attesa sono tornata... Mi dispiace aver lasciato per tanto tempo questa storia in stand by.....ma bhè..spero non sia troppo tardi per riprenderla e spero vi piaccia :
* <3

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 12 (parte 1) ***


[ 26 Dicembre, ore 08:30 ]

Shannon

- Ma dove cavolo è andata? – pensò Shannon appena sveglio quando vide che il lato destro del letto era vuoto. Tastò per un po’ le coperte finchè sul cuscino non trovò un post-it. Già prima di leggerlo sorrise ricordando lo “scambio” di bigliettini la mattina dopo la loro prima notte insieme.

“ Sono andata a farmi un giro per i negozi con le ragazze, avevano bisogno del look giusto per la festa di questa sera. E poi visto che tu sceglierai per me l’abbigliamento di stasera, io provvederò al tuo. Tornerò per pranzo e nel frattempo non svelare niente al tuo amato fratellino…  PS: Buongiorno. PPS: Ti amo. “

<< Oh si ragazzina, vedrai quello che questa sera indosserai… >> Shannon espresse ad alta voce quelli che erano i suoi pensieri e, allo stesso tempo, pensò di alzarsi dal letto e andare a fare una doccia, ma ciò rimase solo un’idea perché in quel momento la porta si aprì e nel giro di pochi istanti si ritrovò Jared che saltellava sul letto.

<< Tanti auguri vecchiaccio!! >> scherzò Shannon.
<< Vecchiaccio a me?!?! >> disse Jared fingendosi offeso << Ricorda sempre chi è il maggiore tra i due >> continuò facendogli la linguaccia << ma comunque in ogni caso grazie fratellone >> disse infine.
<< Prego >> concluse Shannon.
<< Senti fratellone, ma Mya che fine ha fatto? >> domandò il minore dei Leto << Stamattina presto si fiondata fuori casa e a stento mi ha dato gli auguri… Non avrete mica litigato il giorno del mio compleanno? >> insinuò.
<< No no. Vai tranquillo. Stamattina si doveva vedere con Vicky e le ragazze per un po’ di sano shopping… Ma dimmi un po’… per stasera che intenzioni hai? >> indagò Shannon.
<< Non so, magari possiamo fare qualcosa tra di noi in prima serata visto che c'è anche la mamma e poi magari scendiamo e andiamo in qualche locale… >> rispose Jared vago.
<< Ok, allora dopo decidiamo. >> disse Shannon << Ora però smamma che devo lavarmi e poi devo vedermi velocemente con Antoine… >> proseguì.
<< Stai attento a te! L’ultima volta che ti sei visto con lui poteva finire in tragedia tra te e Mya… Le voglio bene, mi ci sono affezionato, ma soprattutto ti fa stare bene quindi vedi di non fartela scappare! >> lo ammonì il fratello minore.
<< Grazie bro, ma in ogni caso stai tranquillo passa solo un attimo per di qua a portarmi certo materiale per una serata... >> si mantenne vago il batterista.
<< Ah e in quale club europeo sbarcherete questa volta? >> si informò Jared.
<< No niente Europa per questa serata… Saremo nelle vicinanze… Suoniamo a L.A. in un club molto esclusivo.>> rispose il maggiore dei due cercando di tenersi sempre vago.
<< Ah bene, allora magari potrei venirvi a sentire…Io comunque nel pomeriggio scendo con Tomo mi ha chiesto una mano a scegliere una chitarra… Ma dico io quante gliene serviranno?!? >> disse allegramente il cantante facendo per alzarsi e avviarsi verso la porta.
<< Bene >> concluse Shannon.

- Ci mancherebbe altro che non venissi stupido testone… Abbiamo poco tempo e tante cose da fare… Speriamo che Tomo passi a prenderlo presto...- e con questo pensiero andò a farsi una bella doccia.
 
Mya

<< Ragazze dopo aver concluso questo estenuante tour de force da Victoria’s Secret penso che ci meritiamo un bell’aperitivo >> sentenziò visibilmente stanca Vicky che non era affatto abituata a sedute di shopping così intense.
<< Si dai, hai ragione >> concordò allegramente Lexi e fu così che si sedettero tutte al tavolino di un bar del centro di Los Angeles.
<< Chi lo avrebbe mai detto, eh? >> esordì Julia tutto d’un tratto senza far specifico riferimento a niente di particolare.
<< Eh già >> aggiunse Mya dando voce a quelli che in realtà erano più dei pensieri che una vera e propria risposta all’amica.
<< A proposito… >> cominciò Sarah con aria indagatrice << come è andato lo scambio di regali tra te e The Animal ?? >> continuò l’amica che ormai aveva affibbiato quel simpatico nomignolo al batterista.
<< Oh bene, bene… Il ciondolo gli è piaciuto. >> rispose automaticamente Mya guardando nel vuoto distratta dai suoi pensieri e provocando uno sguardo complice tra il resto delle ragazze che ora volevano assolutamente sapere cosa LUI le avesse regalato…
<< Ma dai.. chi se ne frega del tuo ciondolo?!?! Vogliamo sapere cosa ti ha regalato lui… >> intervenne Vicky scherzando.
<< Oh bhe, mi ha regalato questo >> disse Mya un po’ imbarazzata mostrando alle ragazze il meraviglioso anello che aveva ricevuto la mattina prima.
<< Caspita.. Lascia che te lo dica: Shannon che fa di questi regali per me è una novità, anzi uno scoop… Devi essergli entrata nel cuore. Lo conosco da tanti anni e, fidati, penso di non avergli mai visto regalare nemmeno un mazzo di fiori a nessuna… figuriamoci un anello del genere!! >> continuò Vicky sorseggiando l’aperitivo che avevano ordinato poco prima.
<< E’ proprio questo il problema mi sa, vero signorina? >> azzardò Sarah.
<< No, non è un problema, ma mi domando: e dopo? Cioè ore è tutto fantastico: lavoriamo insieme, praticamente viviamo insieme, ma dopo questo tour? Come faremo? >> spiego Mya.
<< Non lasciarti condizionare da questi problemi.. Una soluzione la troverete. Secondo te come potevo sposare Tomo se non avessimo trovato una soluzione? Credimi quel simpatico batterista è perso per te… Sospetto sia diventato persino fedele… >> scherzò Vicky per sdrammatizzare.
<< Bhè lo spero per lui che sia diventato un uomo fedele… >> scherzò di rimando Mya << E poi hai ragione, una soluzione la troveremo >> concluse la rossa molto più rasserenata.
<< Ok, bene! Tutto è bene ciò che finisce bene, ma ora mi sa che dobbiamo andare perché ho bisogno di una seduta intensiva di restauro per stasera. Non posso mica sfigurare al compleanno a sorpresa del celeberrimo Jared Leto >> si inserì Julia.
<< Si effettivamente è ora di andare.. Ho promesso a Shan che avremmo pranzato insieme. >> concordò Mya.
<< Bene ragazze allora ci teniamo in contatto telefonico in modo da definire gli ultimi dettagli per questa sera. >> convenne Sarah che ottenne un cenno di assenso da parte delle altre ragazze.


Saaaaalve a tutteeee/i allora questa è la prima parte della giornata dedicata alla festa del nostro amatissimo cantante.. A breve arriverà anche la seconda.. sono in piena fase creativa (?) Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ringrazio tutti, ma davvero tutti quelli che danno uno sguardo a questa storia. Ovviamente un ringraziamento super speciale va anche a chi l’ha messa tra le seguite, tra le preferite e a chi commenta… Mi date la voglia di continuare. Quindi se potete, perdete due secondi per recensireeeeeeeee! <3 MARShugs a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 12 (parte 2) ***


Premettendo che imploro pietà per il clamoroso ritardo (sebbene avessi detto che il capitolo era già in fase di preparazione)… Spero di farmi perdonare pubblicando l’ultima parte del capitolo sul compleanno di JJ il prima possibile… Enjoy! <3

[ 26 Dicembre, ore 14:30 ]

Mya

<< Sono a casa!! >> urlò Mya buttando la borsa sul divano di pelle bianca che troneggiava in quell’immenso salotto, ma non ebbe risposta così decise di andare in cucina.

“ Sono dovuto andare con Jared e Tomo. Mi dispiace per il nostro pranzo, mi farò perdonare questa sera, dopo la festa. PS: In camera ho lasciato un piccolo regalo per te... Ti amo a dopo. “

Mya non finì nemmeno di leggere il bigliettino che si fiondò su per le scale che portavano alla camera da letto. Non appena aprì la porta della camera vide un enorme scatolo firmato Victoria’s Secret con tanto di fiocco rosso sopra. Lo aprì e vide un favoloso completino intimo perfetto per la serata.

<< Oh porca puttana! >> disse Mya tra sé e sé ammirando quel completo della collezione più esclusiva del marchio.

“ Brilla solo per me, diavoletto mio… ” questo era il bigliettino che Shan aveva lasciato sul pacco.
Il primo pomeriggio passò velocemente tra un pranzo veloce e una doccia in attesa della venuta delle ragazze che l’avrebbero aiutata a sistemare le ultime cose in giardino per poi potersi preparare tutte insieme.

<< Arrivo!! >> urlò Mya quando sentì il campanello suonare.
<< Eccoci! >> disse Julia con il più solare dei sorrisi e con una bottiglia di Bollinger in bella mostra.
<< E quello? >> chiese Mya divertita.
<< Bhè… Questo è per cominciare la nostra festa privata >> intervenne Sarah mostrando dei calici.
<< E allora che il party abbia inizio! >> convenne Mya con la risata più cristallina che si possa immaginare.
Le ragazze entrarono e tra un brindisi e l’altro, tra una chiacchiera e una risata si erano fatte le 19:30.
<< E ora chi è? Cavolo, il tempo è volato! >> chiese Vicky preoccupata quando sentì il citofono del cancello esterno della villa suonare. << Non saranno già tornati? >> continuò preoccupata.
<< No, sono quelli del catering. Li ho fatti entrare. >>  rispose Lexi che nel frattempo aveva già risposto.
<< Bene, allora: il catering sa già tutto quello che deve fare. Ora tocca a noi. Andiamoci a preparare, altrimenti la rockstar del giorno torna e trova tutto ancora in alto mare. >> disse Mya notando il notevole ritardo che avevano accumulato tra un brindisi e l’altro.
 
Shannon

“ Qui è tutto pronto, tornate quando volete. Love u.  -M “

Il batterista lesse il messaggio che Mya aveva appena inviato e tirò un sospiro di sollievo visto che non sapevano più come intrattenere il festeggiato.

<< Ragazzi che ne dite di tornare? Si è fatto un certo orario e Mya è a casa da sola.. >> cominciò Shannon facendo capire a Tomo che oramai, visto che si erano fatte le 21:30, tutto era pronto e che gli invitati erano già quasi tutti arrivati. Effettivamente mancavano loro e, bhè, il festeggiato.
<< Si perfetto. >> disse il chitarrista appoggiando l’idea di Shan. << Posso passare un attimo prima per casa vostra? Ho dimenticato una cosa in studio... >> continuò Tomo trovando una scusa per andare anche lui a casa dei ragazzi.
<< Certo, magari poi ci mangiamo qualcosa insieme >> continuò il batterista che insieme all’amico stavano recitando alla perfezione la loro commedia per non far insospettire Jared.
<< Ok, allora andiamo… Destinazione Leto house. >> disse infine Jared che era entrato già in macchina, tutto contento.

<< Ma che diavolo è questo baccano? >> chiese Jared che fu investito da un’ondata di musica e chiacchiericci non appena entrò dalla porta di casa. << Viene da fuori… Ne sapete per caso qualcosa voi due?? >> continuò rivolgendosi all’amico e al fratello che se la ridevano già sotto i baffi.
<< Chi noi? Niente proprio… >> rispose Tomo che ormai quasi non tratteneva più le risate alla visione della faccia idiota del cantante.
<< Forse dovresti provare a chiedere a Mya… >> suggerì Shannon che già immaginava la reazione del fratello quando sarebbe venuto a sapere del tema scelto per la festa: “ Angel or Demon? ”.

<< Auguri rockstar!! >> urlò Mya seguita dalle ragazze che insieme a lei si fiondarono su di lui per fargli gli auguri.
<< Oh holy guacamole...! Grazie! >> esclamò carico di meraviglia Jared.
<< Ora voi tre andate di sopra, vi cambiate e dopodiché daremo il vero inizio alla festa… FORZAAAA!! >> disse Vicky spingendo letteralmente i tre verso l’interno della casa così che si potessero cambiare… Erano gli unici ad essere fin troppo vestiti.

<< Dio santo, ma le avete viste? >> chiese Jared piacevolmente sconvolto mentre si cambiavano.
<< Dovresti compiere gli anni più spesso.. >> continuò Tomo ridacchiando.
<< Ehi non esageriamo… 41 sono già abbastanza! >> replicò sconvolto il cantante, ma ridendo a sua volta.
<< Dai chiacchieroni scendiamo che c’è Mya in intimo Victoria’s Secret che gira per il giardino insieme a troppa altra gente e ciò non mi piace se non ci sono io a tenere a bada sguardi indiscreti… >> disse serio Shannon << e poi Tomo lì giù nelle stesse condizioni c’è anche la tua amata Vicky… >> continuò il batterista provocando l’amico.
<< Ops. E’ vero… Porca miseria… MUOVIAMOCI! >> fece infine il chitarrista  e così i tre si incamminarono verso il piano terra della villa diretti verso la piscina pronti a godersi questo favoloso compleanno.
 

Bhè fin qui sembra procedere tutto bene, ma………lo scoprirete SOON!! Alla prossima!! MARShugs to everyone! Recensite pleaseeeee! <3
PS: Se avete anche qualche suggerimento o idea di come vi piacerebbe potesse svolgersi la storia fatemelo sapere!!!

PPS: questo è il completino di Mya *-*

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 12 (parte 3) ***


[26 dicembre 2012, L.A.]

La musica all’improvviso calò.

<< Ladies and gentlemen è mio grandissimo onore essere qui per festeggiare uno dei miei più cari amici… Alziamo tutti i calici e facciamo gli auguri a Jared! >> incoraggiò Antoine tutti gli invitati che seguirono alla lettera le istruzioni del dj che dalla sua consolle intratteneva amici e colleghi del cantante.

<< Auguri bro! Alla salute! >> brindarono i due fratelli.

<< Ehi, ehi! Aspettate, anche noi vogliamo brindare con il festeggiato. >> interruppe Mya all’improvviso seguita da tutte le ragazze.
<< Al boss, al cantante, al fratello e all’amico migliore che si possa mai desiderare! >> disse la rossa incitando tutti all’ennesimo brindisi della serata… D’altronde era una festa e brindare era d’obbligo.



- Shannon

<< Ehi principessa! >> sussurrò Shannon all’orecchio di quella che per lui era la più bella della festa cingendole i fianchi.
<< Ehi splendore… >> rispose Mya girandosi verso il suo amato batterista.
<< Bella festa, hai mai pensato di intraprendere la carriera di organizzatrice di eventi? >> continuò il batterista con un bellissimo sorriso stampato sul volto.
<< Magari ci farò un pensierino.. Sai con il mio ultimo lavoro non mi sono trovata molto bene.. Nella band che seguivo c’erano componenti troppo strani.. E non parliamone del batterista e del suo pazzoide fratello.. >> scherzò Mya.
<< Non pensarci nemmeno… Il tour è ancora lungo e non puoi abbandonarmi… Né sul lavoro né in nessun altro senso.. Sei tutta la mia vita.. >> continuò serio Shannon.
<< E tu la mia.. >> continuò la rossa buttandosi a capofitto sulle carnose labbra del batterista lasciando che quel bacio diventasse sempre più intenso.
<< Ehi calma diavoletto… >> disse Shannon staccandosi all’improvviso dalle labbra della sua ragazza che gli fece il labbruccio al quale lui non sapeva proprio resistere << Baby ora devo andare un attimo di là a salutare Antoine altrimenti mi fai fare qualche guaio e non bere troppo.. Sei già un po’ più di là che di qua… Vedi di non combinare guai >> disse il batterista con un dolcissimo sorriso e stampandole un ultimo leggero bacio prima di allontanarsi da quell’angelo che gli rivolgeva uno di quei sorrisi che gli troncava il respiro.



- Mya

<< Ehi vieni qui rossa! >> sentì Vicky chiamarla dal divanetto sul quale stava amorevolmente chiacchierando con Julia e le altre.
<< Grande festa, davvero. Complimentoni! >> disse allegramente Lexi mentre addentava qualcosa che aveva appena rubato dal piatto di Sarah che le lanciò un’amorevole occhiataccia.
<< Grazie ragazze, ma voi avete dato un grande contributo… Non dimentichiamocelo. >> ringraziò Mya.

<< Ehm scusate… >> furono interrotte dalla voce più bella del mondo. Una voce che sembrava producesse musica anche quando semplicemente parlava << Posso rubarvela un attimo per questo ballo? >> chiese Jared gentilmente porgendo la mano a Mya.
<< Ma certo >> risposero praticamente in coro le ragazze.

<< Grazie ragazzina >> sussurrò Jared all’orecchio della rossa mentre erano fraternamente abbracciati e si muovevano a ritmo di quel lento.
<< E di che? E’ solo una festa >> chiese Mya.
<< Non solo per la festa, ma anche per aver reso mio fratello una persona migliore, una persona felice. Non beve, non fa cazzate, ha messo la testa al suo posto.. E questa credevo che fosse un’impresa, poi sei arrivata tu e lo hai reso quasi un gioco da ragazzi. >> spiegò il Leto minore.
Mya non rispose, era commossa e tanto bastò a Jared per capire che quella ragazza portava in sé un gran cuore, ma fu sorpreso quando lei le schioccò un grande bacio sulla guancia in segno di ringraziamento per tutto quello che le aveva detto, ma mentre stavano ballando una voce li distrasse.

<< Carissimo Jared, prima di tutto auguri. >> disse Mike con voce melliflua.
<< Grazie. >> commentò secco Jared che sapeva delle seccature che quel tipo aveva dato in passato al fratello e alla sua amica.
<< Poi volevo chiederti se potevo avere l’onore di fare anche io un ballo con l’organizzatrice di questa meravigliosa festa… >> continuò il ragazzo infischiandosene dello sguardo disgustato che Jared gli rivolgeva.
Mya era impassibile, ma Jared sapeva bene che quell’espressione non era altro che una richiesta d’aiuto affinchè non gli permettesse di fare quel ballo. Jared, però, aveva le spalle al muro. Quell’essere viscido era molto amico del capo dell’etichetta e quindi non potette far a meno di concederglielo.
<< Ti tengo d’occhio >> disse Jared con un tono molto serio al collega di Mya mentre si allontanava verso gli altri invitati.

<< Sei uno schianto questa sera >> disse Mike all’orecchio della ragazza ignorando le parole che poco prima aveva detto il cantante.
<< Mi fai schifo >> rispose Mya sprezzante.
<< Non dovresti trattarmi così male… D’altronde se stai vivendo questa bellissima favola è perché IO ti ho concesso di poterlo fare.. Altrimenti avresti passato altri tre anni della tua vita a sognare da dietro il vetro della cabina di registrazione che Shannon ti degnasse di un sorriso >> contnuò il biondo punzecchiando la ragazza.
Mya fece per allontanarsi, ma il collega le strinse il polso in modo da non potersi staccare da lui.
<< Mi fai male… Cosa vuoi da me?!? >> sbottò infine Mya che ormai sentiva il peso di tutti quei brindisi.
<< Voglio quello che ho sempre voluto e che ti ho sempre chiesto: voglio TE. >> insistette Mike.
<< Scordatelo! >> ringhiò la rossa che con uno strattone deciso riuscì a liberarsi dalla presa del collega.
<< Vai, vai. Corri anche dai tuoi amichetti, ma sappi che te ne pentirai… Ricorda che sono molto influente nelle decisioni del capo… >> continuò Mike cercando di intimorirla ulteriormente.
<< Vaffanculo >> e così dicendo Mya cominciò a camminare a passo spedito lontano da quell’uomo, lontano dalla festa, lontano da tutti… Ma quella maledetta testa continuava a girare.



Olaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa a tutti!! Che ne dite?!?! Tra poco posterò anche l’ultima parte di questo capitolo infinito ehehe… L’ho diviso perché si stava dilungando troppo e non vorrei annoiarvi :D Fatemi sapere se vi piace…pleaseeeeee <3 MARShugs a tutti voi che continuate a leggere.. Vi amo!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 12 (parte 4) ***


[ 26 Dicembre,  L.A. , poco più tardi ]


- Shannon

<< Bro, ma Mya è con te? >> chiese il maggiore dei fratelli.
<< Shan devo dirti una cosa, ma non arrabbiarti… >> cominciò il più piccolo.
<< Dici.. >> lo incalzò il batterista.
<< Bhè prima ho ballato con Mya… >> continuò Jared un po’ incerto su come procedere nella descrizione dei fatti.
<< E qual è il problema? Non pensi mica che sia geloso di te fratellino? >> chiese retoricamente Shannon con una  risata.
<< No, bhè, il problema è un altro in realtà.. >> e la risata di Shannon si bloccò improvvisamente quando capì che il fratello stava cercando di dirgli qualcosa che non gli avrebbe fatto sicuramente piacere.. << Mentre stavamo ballando si è avvicinato quel Mike e, bhè, non ho potuto far a meno di concedergli quel maledettissimo ballo con lei.. ed è già una buona mezz’ora che non trovo Mya e…nemmeno quello schifoso. >>
<< Ma che cazzo dici? Sei una testa di merda! >> cominciò a sbraitare Shannon con l’ira che gli si vedeva dalle vene delle braccia che cominciavano a ingrossarsi.
<< Scusa, ma che cazzo dovevo fare?!? >> tentò di giustificarsi il più piccolo che effettivamente si sentiva in colpa.

<< Oh, ma che succede qui? >> chiese Tomo che raramente in tutta la sua vita aveva mai visto i fratelli litigare.
<< Cazzo calmatevi e cercate di spiegarci da persone civili cosa sta succedendo! >> disse Antoine che non stava capendo nulla di quello che stava succedendo dato che nemmeno lui aveva mai visto quei due litigare così animatamente.
<< Cosa succede? Bhè te lo spiego io! Succede che il mio amato fratellino non è altro che un imbecille e che ha lasciato Mya in balia di uno stronzo maniaco che le dava i tormenti e per giunta ora è più di mezz’ora che non la trova.. >> spiegò il batterista ai due amici << Sappi che se le succede qualcosa non ti perdonerò MAI! >> continuò poi rivolgendosi a Jared.
<< Ora calmatevi, BASTA! >> sentenziò Tomo che essendo sicuramente più lucido dei due fratelli cercava un modo per poter risolvere la situazione << Allora andiamoci a cambiare e ci rivediamo qui tra 10 minuti. Jared tu prendi le chiavi della macchina, Shan tu quelle della moto qualora dovessimo dividerci.. >> continuò cercando di portare un po’ di ordine in quella faccenda ingarbugliata, ma fu interrotto da quella voce che tanto amava: la voce di Vicky.

<< Cazzo Shan vuoi rispondere a questo maledetto telefono? Mya ti sta chiamando da tre ore! >>  disse Vicky notando una strana aria di tensione tra i quattro e porgendo il telefono al proprietario.
<< E’ spento! >> disse Shannon in preda alla rabbia dopo aver provato a richiamare più volte Mya e voltandosi per andare a cambiarsi proprio come erano rimasti d’accordo prima che arrivasse Vicky << Ragazzi, dieci minuti e ci ritroviamo fuori. >> continuò mentre ormai stava già in casa seguito a ruota da Antoine e Jared.

<< Cosa succede?!? Pretendo una spiegazione! >> disse seria Vicky rivolgendosi al marito.
 << Allora la situazione è alquanto delicata.. Jared ha lasciato che Mike ballasse con Mya che era anche un po’ brilla e ora non si trova né l’uno né l’altra… Ora noi andiamo a cercarla… Tu avvisa le ragazze, ma fai in modo che mantengano la calma e soprattutto tutte insieme fate in modo che nessuno si accorga che qualcosa non va. >> spiego Tomo tutto d’un fiato.
<< Ok, ora vai. Ci penso io. >> lo incitò Vicky.

……………………………………………

<< Stiamo girando a vuoto da tre quarti d’ora e non abbiamo la più pallida idea di dove trovarla. >> sbottò Jared all’improvviso rivolto al fratello che guidava con gli occhi fissi sulla strada senza badare minimamente a tutto quello che succedeva all’interno dell’abitacolo della macchina.
<< Uffa.. >> sbuffò infine Jared stanco dell’atteggiamento poco positivo del fratello maggiore sperando di provocare in lui un qualsiasi tipo di reazione.
<< Senti egocentrico del cazzo se non fosse stato per colpa tua ora eravamo a casa a divertirci ognuno con la propria ragazza e saremmo stati tutti felici e contenti. Ora Antoine sta guidando la mia moto, cosa che non è MAI capitata prima d’ora quindi pensa già all’urgenza della situazione, ma cosa più importante Mya non si trova e io non so dove cazzo cercarla.. Quindi evita di sbuffare altrimenti ti ammazzo di botte in questo preciso istante! >> inveì alla fine Shannon.
<< Halleluja! >> disse Jared imitando un tono fintamente vittorioso << Finalmente una reazione! >>
<< Dai Jared finiscila! >> concluse Tomo.

Dopo altri cinque minuti di guida febbrile, la tensione crebbe ancora di più quando arrivò un sms sul cellulare di Shannon.

“ Che buon sapore che ha il tuo << diavoletto >>. Sapevo da sempre che mi sarebbe piaciuto… Speriamo che quello che ho in programma piaccia anche a lei… Ciao, ciao. Mike. PS: Quando avrò finito, se la rivorrai ancora, la trovi al molo di Santa Monica. “

Nemmeno il tempo di leggere con la voce che sembrava quasi un ringhio quel messaggio che i tre si ritrovarono sulla corsia opposta seguiti da Antoine sulla Ducati.

<< Ma cosa cazzo ti salta in mente? Vogliamo arrivarci morti a Santa Monica?!?! >> sbraitò Jared in preda alla paura per la manovra azzardatissima che Shannon aveva appena eseguito.


……………………………………………

<< Eccoci qua, ora dividiamoci e teniamoci in contatto! >> annunciò Tomo una volta che si erano riuniti tutti e quattro i ragazzi.
<< Ok >> risposero gli altri tre mentre ormai ognuno prendeva una direzione.

“ Angelo mio, perdonami ” pensò Shannon che per qualche strano motivo si incolpava di quello che era successo a Mya, ma il suo flusso di pensieri fu interrotto dalla suoneria del cellulare.

<< Dove sei? >> chiese quasi con un sospiro di sollievo il batterista.
<< Shannon vieni, ti prego >> ma quelle parole venivano interrotte da singhiozzi di pianto.
<< Amore mio, subito, ma dove sei? Ti prego cerca di dirmelo… E’ tutto finito. >> cercò di incoraggiarla il ragazzo.
<< Al molo, sulla spiaggia. Sotto la ruota panoramica. Ti prego, vieni. >> singhiozzò ancora una volta mentre staccava la telefonata.

Erà lì, sulla spiaggia con le gambe tirate al petto che cercava di consolarsi tra una lacrima e l’altra. Era lì, sulla spiaggia ed era l’essere più indifeso che potesse immaginare. Era lì, sulla spiaggia con quelle gambe nude e le braccia che le circondavano per proteggersi dall’aria abbastanza fresca di Dicembre.

<< Amore mio. E’ tutto finito. Shhhh. Ci sono io qui! >> disse Shannon mentre praticamente si fiondò sul corpo di quella ragazza, sul corpo del suo amore che non faceva altro che tremare a causa delle lacrime che scendevano interrottamente.

Nel  frattempo arrivarono anche gli altri ragazzi che non appena lessero il messaggio che Shannon aveva mandato loro, si erano fiondati anche loro verso il molo.

<< Mya, scusami… >> disse Jared con le ginocchia infossate nella sabbia fresca.
<< Stalle alla larga! >> ringhiò Shannon.
<< Finitela tutti e due! >> si intromise Antoine mentre metteva il suo cappotto sulle spalle di Mya.
Shannon la prese tra le sue forti braccia e, seguito dagli altri tre, si avviarono verso la macchina.
<< Andiamo a casa. Avviso io le ragazze. Qualora ci fossero ancora altri invitati faccio aprire l’entrata secondaria dal garage >> dichiarò Tomo che quella sera aveva mostrato il meglio delle sue doti organizzative.

<< Guida tu, cretino! >> disse Shannon rivolgendosi, ovviamente, al fratello minore lanciandogli le chiavi della macchina.
<< Shh.. E’ tutto finito amore mio. Stiamo tornando a casa, nel nostro letto.. Basta cuore, non tremare. Ci sono io adesso e non ti succederà mai più niente >> diceva Shannon a bassa voce seduto sul sedile posteriore cercando di calmare più se stesso che la ragazza che, ora tra le forti braccia del suo amore, si era addormentata.

 
Halleluja, halleluja! Sono riuscita finalmente a terminare questa lunghissima festa di compleanno di JJ… Nel prossimo capitolo sarà fatta luce su tutto quello che è successo a Santa Monica quindi non mancate al prossimo apputnamento :D:D Vi amo tanto, e fatemi sapere se questa storia ancora vi piace. MARShugs <3  
PS: Scusate per l’uso un po’ più frequente delle parolacce in questo capitolo, ma come avete potuto capire c’è stata un bel po’ di tensione e di arrabbiatura :D

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 13 ***



 [27 Dicembre, L.A. ]


<< Amore, dai apri la porta >> fece Shannon, per l’ennesima volta, con il tono più dolce che riuscisse a fare.
Silenzio. Silenzio e solo silenzio veniva da quella stanza.

<< Dai amore, è tardi. Esci a mangiare qualcosa o almeno aprimi la porta: ti porto qualcosa da mangiare? >>
Silenzio. Silenzio e solo silenzio veniva da quella stanza.

<< Cuore, è tardi io vado a dormire. Dormo in soggiorno, ma almeno fammi entrare solo un attimo. Ti lascio qualcosa da mangiare fuori la porta? >>
Silenzio. Silenzio e solo silenzio veniva da quella stanza.

<< Ok, ho capito. Buonanotte, ti amo piccola. >>
Silenzio. Silenzio e solo silenzio veniva da quella stanza.

 

- Mya

“ Perdonami amore mio. E’ tutta colpa mia. “

Mya non riusciva a pensare ad altro e ogni volta che sentiva la voce amorevole di Shannon le sue lacrime cominciavano nuovamente a scendere copiose.

Era ormai notte inoltrata e la fame cominciava a farsi sentire e così, essendo sicura che ormai Shannon stesse dormendo, Mya decise di uscire da quella che per tutta la giornata era stata la sua tana.

Scese al piano di sotto e lo vide proprio dove aveva detto che sarebbe stato: in soggiorno.
Era chiaro come il sole che fosse teso, nervoso: il suo magnifico viso non aveva quel sorriso dolce e disteso che aveva durante le notti in cui dormivano l’uno accanto all’altra.

Si diresse in cucina e mangiò giusto poche cose di tutte quelle che Shannon le aveva fatto trovare fuori dalla stanza: aveva un forte senso di nausea e un gran mal di testa e così tutto il resto lo buttò mettendo, poi, i piatti sporchi nel lavello e dirigendosi  nuovamente verso il soggiorno.

Sul tavolino di cristallo, proprio di fianco al divano dove il suo uomo dormiva, c’era il pacchetto di sigarette che, evidentemente, aveva tenuto compagnia al batterista in questa giornata cosi piena di silenzi e noia. Sfilò una sigaretta dal pacchetto di Shannon e si diresse verso la piscina pensando che il suo, probabilmente, lo avesse perso la sera precedente.
Una volta che ebbe finito la sigaretta si diresse in casa e prima di salire nuovamente in camera lasciò un bacio leggerissimo sulle labbra del batterista che dormiva e lo coprì con un plaid.

Una volta rientrata in camera si avvicinò all’armadio, prese una maglia di Shan e dopo averla messa si rimise nel letto pronta a far trascorrere un'altra giornata di estenuanti silenzi.

Lo schermo del telefono prese a illuminarsi e credendo che fosse l’ennesimo messaggio di scuse di Jared o di una delle ragazze che continuavano a chiederle come stava lo prese per vedere chi la cercava.

“ Devi lasciarlo andare. Ti sei dimostrata una puttana proprio come tutte quelle che ha frequentato prima di te. Un bell’anello al dito non fa di te una persona migliore. Lo sa come eri messa ieri notte, gliel’hai detto? Dormi bene diavoletto. Mike. ”

Un lancio, secco, deciso e il telefono era in pezzi sul pavimento.




[ 28 Dicembre, L.A. ]


- Mya

Quel calore lo conosceva bene. Era il calore che ogni notte la faceva addormentare e il calore che ogni mattina le rendeva difficile alzarsi da quel letto.

“ Cazzo Shannon!! ”

<< Shannon! >> urlò all’improvviso Mya
<< Buongiorno amore >> fece Shannon con voce impastata visto che appena aveva visto la porta socchiusa era andato a distendersi accanto alla sua ragazza ed era caduto in un sonno profondo.
<< Che ci fai qui? >> chiese Mya con un tono nervoso.
<< Cosa? Ma cosa dici? >> domandò lui incredulo << Amore, dai parliam… >>
<< NO! NO! >> lo interruppe la ragazza. Sembrava fuori di sé. << Devo andarmene, è tutta colpa mia… Mi dispiace. Scusami. >> continuò dicendo frasi che a Shannon sembravano senza senso.
<< Mya, fermati. Dove credi di andare?! Dobbiamo parlare! >> la interruppe prendendola per le spalle e scuotendola come se volesse farla tornare in sé.
<< Hai ragione, mi dispiace. E’ stata tutta colpa mia. Me lo avevi detto, mi avevi avvertita: non dovevo esagerare eppure ho continuato imperterrita brindisi su brindisi.. >> disse Mya tutto d’un fiato senza ormai riuscire a trattenere più le lacrime.
<< No, piccola. Calma. >> cercò di calmarla stringendola forte a sé, cercò di farle sentire tutto il suo amore << Non è stata colpa tua, ma di quell’imbecille di Jared. >>
<< NO! >> ribattè con sicurezza Mya
<< E invece si! >> disse a sua volta Shannon. Sembravano due bambini.
<< No ti dico. >> disse la rossa e tentò di spiegare al batterista come tutta quella tragedia fosse iniziata << Se non avessi bevuto non mi sarebbe girata la testa e quel coglione non mi avrebbe mai seguita fin dentro dandomi quell’aspirina.. >>
<< Cosa? E da dove l’ha presa >> chiese sorpreso Shannon.
<< E che ne so io.. >> rispose stizzita la rossa.

Minuti di silenzio passarono, ma ormai il silenzio faceva da padrone in quella casa.

<< Sei disposta a farti un esame tossicologico? >> il batterista ruppe il silenzio all’improvviso << Credo ti abbia drogata. Amore sarebbe la volta buona che ce lo togliamo dalle scatole… Pensaci.. Comunque oggi è arrivata questa lettera per te. È della Virgin. Leggila. >>
<< Bene. Mi sa che il tour lo riprenderete con qualcun altro:  mi ha fatta licenziare.  >> annunciò con un tono piatto la ragazza buttando la lettera sul letto.
<< Ma che cazzo dici? Io lo denuncio per.. >> cominciò Shannon preso dalla rabbia.
<< Per cosa? Di cosa lo vuoi denunciare? E’ stata tutta colpa mia… In un caso o nell’altro avrà sempre ragione lui... e poi… io non ricordo cosa è successo… ho solo dei vaghi ricordi.  >> e il pianto riprese a scendere bloccando a metà il discorso di Mya.
<< No cuore, non piangere. Risolveremo tutto. >> cercò di consolarla Shannon.
<< Non risolveremo niente! Ha ragione sono solo una puttana. Non ti merito. Sei così buono con me ed io come ti ho ripagato? >> continuò sull’orlo di una nuova crisi di pianto la ragazza.
<< Ma che dici? >> chiese confuso lui.
<< Ieri mi ha mandato un messaggio e aveva ragione: sono solo una puttana. Non ti merito… avrò fatto sicuramente qualcosa di male con quello schifoso e non me lo ricordo nemmeno, ma fatto sta che non ti merito… Io, io devo andarmene e lasciarti vivere. >> Mya disse le ultime parole tutte d’un fiato.
<< Basta Mya mi stai facendo incazzare! >> urlò Shannon << Ho rimesso in funzione il tuo cellulare e ho letto anche io quel messaggio, ma non credo ad una sola parola e quindi basta, non si discute! Tu resti qui, con me.. Ricordi?  Ora, sempre e per sempre. Ricordatelo. Sei la mia vita e… >> fece Shannon prima che la ragazza lo interrompesse.
<< E niente. Basta! Non voglio farti soffrire.. non posso. Cioè ti rendi conto?!? E’ come se ti avessi tradito…e nel peggiore dei modi e.. con la peggiore delle persone… non meriti tutto questo.! >> ribadì tra un singhiozzo e l’altro.
<< No Mya, ti prego basta.. >> disse il batterista quasi con le lacrime agli occhi…
<< Quanto ti amo, uomo, ma devo farlo. Almeno per il momento… poi vedremo. In serata andrò a casa mia, a Malibù e resterò lì per un po’.. Ho bisogno di pensare… >>  disse la ragazza accarezzandogli la guancia sulla quale poteva sentire quella barbetta che lei tanto amava..

Tutto il resto della giornata trascorse senza che i due si parlassero.

Shannon passò ore intere chiuso nella sala registrazione e così Mya, dopo aver preparato le valigie approfittò che lui non fosse nei paraggi per abbandonare quella casa, quella vita, quell’uomo che le aveva rubato il cuore già parecchio tempo prima.

“ Approfitto che sei in sala a sfogare tutta la tua rabbia per andarmene. Lo sto facendo nel peggiore dei modi, lo so. Mi mancherai amore mio. Ti amo in un modo che non so nemmeno spiegarti, ma non posso permettere che sia proprio io a farti del male. Se davvero mi ami fammi una cortesia: chiama tuo fratello, è già abbastanza in pena. Ti ho amato, ti amo e ti amerò. Ora sempre e per sempre, ricordalo. ”

E dopo aver scritto queste parole e aver poggiato il meraviglioso regalo di Natale vicino quella piccola lettera, mise le sue borse in macchina e partì con direzione Malibù.


Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 14 ***


Salve a tutti voi! Perdonatemi per aver abbandonato questa storia, ma prima di oggi mi era sembrato impossibile continuarla. Tengo a questa storia in modo particolare perché molti spunti, molti nomignoli, molti tratti dei caratteri dei personaggi appartengono alla mia vita e ad una persona che è stata come si suol dire “la mia vita”. Bhè questa persona non fa più parte della mia vita e quasi mi faceva male ricominciare a scrivere questa storia, ma mi sono fatta la promessa di non lasciare mai più niente di incompiuto nella mia vita ed ecco perché sto trovando il “coraggio” di continuare. Non voglio deprimervi oltre e spero che questo capitolo vi piaccia.
Volevo inoltre dirvi che conto di iniziarne anche un’altra di storia… Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo e se avete idee o spunti o suggerimenti sarò più che felice di leggerli!! MARShugs to all of you!


[29 dicembre, Malibù]

Mya

Il patio che dava sulla spiaggia era da sempre stato per lei un luogo sicuro dove potersi sedere e osservare la vita delle altre persone e, nel frattempo, riflettere sulla sua, ma oggi, nonostante fosse passato poco tempo, quella casa, quel patio, quella spiaggia non sembravano più appartenerle.

Mya aveva passato l’intera mattinata a dormire, ma di un sonno irrequieto nella quale si alternavano immagini e momenti vissuti con Shannon a flashback della festa di Jared e da lì tutto cominciava di nuovo ad essere tutto confuso e per questo, alla fine, anche se di malavoglia decise di alzarsi.

Nel corridoio che l’avrebbe poi condotta alle scale che, a loro volta, univano il piano terra e il primo della sua casa vide aperta la porta del suo studio e altre emozioni, altre immagini e ricordi di Shannon la invasero e così, con un suono sordo, sbattette quella porta sperando di rinchiudervi dentro anche tutti i suoi sentimenti e le sue emozioni, ma mai come in quei giorni sentiva Shannon dentro di sé. Lo sentiva come un pugno, come una presenza costante, in alcuni momenti le sembrava quasi di poter sentire il suo profumo, la sua presenza.

<< ‘Fanculo >> urlò nonostante fosse consapevole di essere sola in casa.

Una volta chiusa la porta di casa di Shannon, la sera precedente, chiamò le ragazze per chiedere di lasciarle casa, quindi più sola di così si moriva. Era tutto nella sua mente, dentro di lei.

Erano ore che il suo cellulare era spento e poteva solo immaginare le decine di messaggi e chiamate che avrebbe trovato appena lo avrebbe riacceso, ma non fece nemmeno in tempo a pensare tutto ciò che sentì il campanello della porta suonare.

<< Shannon! >> disse quasi senza fiato aprendo la porta.
<< No, fratello sbagliato… >> rispose impassibile Jared.
<< Oh Jared, scusami… Entra >> disse Mya spostandosi dalla porta e lasciando lo spazio per far entrare quell’ospite assolutamente inatteso.
<< Grazie >> fece il cantante posandole un bacio sulla guancia e porgendole finalmente un sorriso.
<< Posso offrirti qualcosa? >> Chiese la rossa più per rompere il ghiaccio che per vera cortesia.
<< No, dubito che qualsiasi cosa tu possa offrirmi mi faccia stare meglio o mi aiuti a dirti quello che devo >> rispose lui ritornando serio e abbandonando di nuovo il sorriso.
<< Che succede? >> chiese Mya in modo random, giusto per capire il motivo di quella visita.
Era convinta che Shannon non avesse ancora perdonato il fratello, ma probabilmente si sbagliava o forse, cosa ancora più probabile, Jared era andato da lui e inevitabilmente e fortunatamente avevano fatto pace.
<< Che succede?!? >> le fece eco il minore dei fratelli, con voce stizzita. << Dimmelo tu che succede. Te ne vai lasciando un bigliettino nemmeno fossi una ladra o un’estranea e per di più gli lasci l’anello accanto quella pseudo lettera? >> continuò urlando un po’ più del solito.
Mya sentì avvamparsi, ma non disse nulla.
<< Che ti prende? Sei impazzita? Nella nostra famiglia siamo abituati ad affrontarle le cose, non a scappare. >> Disse Jared tutto d’un fiato rosso in viso non dalla rabbia, ma dal dispiacere.
<< Famiglia.. >> sussurrò Mya con un sorriso amaro.
<< Si, Mya. FAMIGLIA, perché è questo quello che siamo ed lì il tuo posto, è proprio di questo che noi crediamo tu faccia parte: della nostra famiglia! >> la interruppe il cantante con voce più calma, ma, allo stesso tempo, seria e decisa.

Quello fu troppo, quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso, un vaso pieno di lacrime e così Mya si buttò sul petto di Jared iniziando a piangere, di un pianto misto a nervosismo e dispiacere.
Jared dal canto suo non se lo fece dire due volte e prese ad abbracciarla circondandole le spalle con le sue forti braccia, ma l’idillio durò poco..

<< Oddio, scusa >> disse Mya staccandosi dal suo abbraccio e cominciando a correre verso il bagno, dove nel giro di un battito di ciglia la raggiunse il cantante.
<< Ehi, stai bene? >> Disse lui dopo che lei ebbe vomitato.
<< …Una meraviglia >> rispose la rossa ironicamente facendo per la prima volta un flebile sorriso.
Una volta lavati i denti si diressero nel soggiorno della ragazza dove c’era un grande divano bianco.
<< Mi fai compagnia? >> chiese lei.
<< Certo stellina, ma non abbiamo finito di parlare… Ti dirò queste ultime cose e poi non toccherò più l’argomento. Chiama Shannon, non è arrabbiato, ha solo paura, paura di perderti e… di perdersi. Ognuno di voi si sta dando colpe che non ha. Non voglio riprendere il tour con voi due che vi amate a distanza e che soffrite. >> fece Jared che una volta seduto lasciò che la ragazza gli si accucciasse accanto.
<< Non ci sarà nessun tour per me, Jar. >> disse lei rivolgendogli uno sguardo triste.
<< Davvero, e chi te lo dice? No perché se ti stai riferendo alla lettera che hai lasciato da Shannon, bhè ti posso dire che l’unico che al momento è senza lavoro è quello schifoso. Credeva che solo lui conosceva bene il capo, bhè anche io lo conosco bene. Non mi piace vantarmi né tantomeno sfruttare le mie amicizie, ma questo era un caso particolare e quindi ho deciso di parlargli e spiegare la situazione e voilà!! >> disse Jared con un tono quasi trionfale.
Mya lo guardava allibita, come se Jared stesse parlando una lingua sconosciuta e che non riusciva a decifrare.
<< Grazie >> questa fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di scoppiare in lacrime, di nuovo.
<< Signorina stai piangendo troppo e non mi è piaciuto che prima non ti sia sentita bene… sarai mica incinta?!?! >> disse il cantante scherzando e cercando di scacciare quell’aria di tristezza che si avvertiva in casa. << Non sono pronto a fare il padre, ma a fare lo zio mi ci vedrei... Shannon sì che sarebbe un gran papà, infondo lo è stato già con me >> disse a bassa voce, sorridendo.
Mya si rese conto che in realtà quelle ultime frasi erano un pensiero di Jared che gli era uscito semplicemente ad alta voce e quindi decise di interrompere quel flusso di coscienza con un finto colpo di tosse.
<< Bhe io ora devo andare, si sta facendo tardi... Ho un altro disperato a cui pensare >> fece il cantante avviandosi verso la porta.
<< Ehi, Jar >> disse Mya catturando il suo sguardo.
<< Dimmi >> fece lui che si bloccò vicino la porta.
<< Come sta? >> Chiese lei, quasi come se si vergognasse.
Un risolino amaro sfuggì dalle labbra del cantante. << Tu? Tu, come stai? >> chiese sebbene conoscesse già la risposta.
<< Bhe non si vede? >> fece lei retoricamente.
<< Ecco, appunto. Siete due corpi, ma un cuore e un anima sola. Fai un po’ te... >> disse lui << Ah e prima che mi dimentichi questo lo poggio qua... Lui non lo ha visto… l’anello e la lettera li ho visti prima io…già la lettera mi sembrava un colpo abbastanza duro, anche l’anello sarebbe stato troppo e quindi l’ho preso io.. dovevo lasciargli una speranza..>> disse infine chiudendosi la porta alle spalle.
<< Grazie >> disse Mya nonostante fosse consapevole che non l’avesse sentita.


[29 Dicembre, Los Angeles]

Shannon

<< Grazie, bro. Ci vediamo domani e ci organizziamo. >> fece Shannon salutando il fratello che stava appena andando via da casa sua.

Avevano mangiato e Jared pur di farlo stare meglio si era addirittura sacrificato giocando a qualche videogioco con lui.
Avevano riso e scherzato, come sempre, ma questa volta anche ridere gli sembrava uno sforzo e, ora, nel silenzio di casa sua, era quasi contento di essere solo, contento di non dover più fingere con Jared nonostante fosse più che certo che suo fratello minore avesse capito quanto gli fosse costato mettere in scena quella finta allegria.

Un’altra cosa positiva dello stare solo? Poteva finalmente fumarsi una sigaretta.
Di conseguenza prese il suo giubbotto di pelle, lo indossò e si diresse verso la porta scorrevole che dava alla piscina. Una volta fuori estrasse il pacchetto di sigarette e l’accendino dalla tasca e se ne accese una.
Solo dopo alcuni minuti si rese conto del fatto che di quella sigaretta non avesse fatto nemmeno un tiro tanto che era assorto dai suoi pensieri e proprio mentre decise di riaccendersene un’altra dato che la prima era andata sprecata sentì una fitta al cuore, all’anima: quella era la sua suoneria.

Ricordava bene quando avessero registrato quella suoneria.
Era un pomeriggio di pausa dal lavoro e come al solito tra un gioco e un altro erano finti a far l’amore.
…………………………….

<< Signorina, la prego: mi rilasci un’intervista. >> fece Shannon attivando il registratore sul suo iPhone.
<< Ma che sei scemo? >> continuò Mya ridendo.
<< No, assolutamente no. Anzi mi dica: è tutto vero quello che si dice del Signor Leto Senior? >> fece Shannon cercando di darsi un tono da intervistatore professionista.
<< Scusi, non la seguo. Cosa si dice del Signor Leto? >> disse lei decidendo di tenergli il gioco.
<< Si dice che a letto sia formidabile >> lui incalzò.
<< Si bhè, non posso di certo lamentarmi sebbene, effettivamente, ci sono persone che se la cavano molto meglio >> disse la rossa stuzzicandolo.
<< Tipo? >> Chiese lui non proprio certo di voler sentire la risposta.
<< Bhe tipo… ME! >> rispose infine Mya facendo nascere un bel sorriso sul volto del suo uomo.
<< Di questo ne sono certo, allora signorina la ringrazio di questa esclusiva! >> concluse infine il batterista ancora nel ruolo di intervistatore.
<< No scusi >> interruppe Mya all’improvviso << mi lasci dire un’ultima cosa, anzi le chiedo gentilmente di registrare questa parte: una cosa posso dire di Shannon Leto: lui è la parte migliore di me, è la parte più sincera della mia vita, lo amo. E’ la mia vita. Ora, sempre e per sempre. >>
……………………………….

“E’ la mia vita” quella voce registrata e che aveva impostato come suoneria di ogni suo messaggio gli rimbombava nelle orecchie. Il cuore cominciò ad andare ad un ritmo tutto suo, al ritmo al quale andava ogni qualvolta lei gli dicesse che lo amava e che era la sua vita.

“ Dobbiamo parlare, è importante. – M ”

Tutto intorno a lui si bloccò o forse era, al contrario, proprio lui che percepiva il mondo che gli era attorno in slow motion. Doveva vederla, subito.

 
Bhèèèè, allora? Che ne dite tesori miei? Spero di aggiornare più spesso e soprattutto spero che questo ritorno vi sia piaciuto.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 15 ***


Here I am again…Bhè sono stati giorni abbastanza producenti e ne sono mooooolto contenta!! Spero di tornare VERY SOOOOON! I love u!

[ 29 dicembre ]

-Mya


“ Arrivo, subito –S ”

“ Porca miseria, e ora? Cosa gli dico, cosa faccio? Cosa devo fare appena arriverà? Magari potevi aspettare domani per mandargli il messaggio, ora viene e ti trova come una deportata, non meravigliarti se così velocemente come è arrivato se ne andrà.. ”

Quella maledetta vocina dentro di lei che ormai aveva inscenato un meraviglioso spettacolo di botte e risposte tutto interiore, non ne voleva sapere di zittirsi nemmeno per un attimo mentre lei dall’agitazione consumava il pavimento antistante la porta.

Era passata ormai più di mezz’ora dal messaggio di risposta di Shannon e conoscendo il suo stile di guida sia su due che su quattro ruote si meravigliava del fatto che non fosse ancora arrivato.

“ Forse dovevi essere tu ad andare da lui, no? D’altronde tutto questo casino lo hai messo in piedi tu. ” continuava insistente la voce dentro di lei. “ Cioè, ti rendi conto? Lo tratti una merda, scappi da quella che praticamente è casa vostra e hai pure il coraggio di domandarti perché non sia ancora arrivato? Bhè complimenti… Bella stronza…! ”

<< Uffà, un po’ di silenzio! >> urlò infine Mya con voce alquanto stizzita. Nello stesso momento sentì suonare il campanello e di conseguenza si fiondò ad aprire la porta.

La visione che le si parò avanti i suoi occhi la lasciò esterrefatta. Shannon, una moto sapientemente parcheggiata dietro di lui, un mazzo gigantesco di fiori, il suo sorriso.. Bhè in questi casi si può anche morire felici…


- Shannon

<< Ehi ciao >> Esordì Shannon con uno di quei suoi sorrisi capaci di farti morire e resuscitare nell’arco di un secondo.
<< Ciao >> rispose lei guardando per terra.
<< Posso entrare? >> Proseguì lui.
<< Oh Dio, scusa. Si certo.. Entra! >> fece lei spostandosi di lato, ma senza distogliere il suo sguardo dal pavimento.
<< Scusa, ma con chi stavi parlando? C’è qualcuno? >> chiese il batterista varcando la porta.
<< Io? No. Con nessuno.. Cioè in realtà parlavo da sola. Oddio non sono pazza: parlavo con me stessa >> rispose lei in preda all’ansia e frastornata per la figuraccia.
<< Bhe, lo capisco… d’altronde capita. È normale. >> Disse lui per sdrammatizzare quell’aria tesa che si percepiva tranquillamente in quella casa.

<< Quanto sei bella >> disse Shannon all’improvviso dopo dei secondi interminabili in cui loro rimasero semplicemente a fissarsi.
<< Oh mio dio scusami, scusami amore mio >> fece lei dopo altri secondi passati a realizzare ciò che il suo uomo le avesse detto e come se una forza più forte di lei la spingesse si fiondò letteralmente su di lui lasciando che i fiori che aveva in mano cadessero.
<< Di cosa, scusa? >> chiese lui facendo il finto tonto.
<< Di tutto, di tutta questa giornata e delle precedenti >> disse lei tra un bacio e l’altro.
<< Non sai quanto ho sperato che ti rendessi conto di quanto fosse una follia tutto questo… Io e te separati: non può esistere in alcun mondo, in alcuna dimensione. >> continuò Shannon contraccambiando gli infiniti baci che riceveva dalla sua ragazza.
<< Lo so, hai ragione, ma dobbiamo parlare, lo stesso. Dobbiamo parlarne una volta per tutte e ricominceremo con la nostra vita >> disse Mya con l’aria di chi si fosse appena ricordata una cosa essenziale.
<< Si bhe hai ragione, via il dente, via il dolore. >> convenne lui con un sorriso.

“ Sono più di venti minuti che sta parlando e non riesco a percepire una sola parola… Può darsi anche che mi stia dicendo le peggio cose e io l’unica cosa che faccio è far finta di prestare attenzione e annuire di tanto in tanto. Non mi interessa una singola parola di quello che sta dicendo… Ho prestato un minimo di attenzione in più solo quando mi ha spiegato cosa fosse realmente successo in spiaggia e con mio grande sollievo, devo dire, ho scoperto che quel porco non è andato eccessivamente oltre…altrimenti probabilmente già mi sarei alzato per andare ad ucciderlo… Vorrei arrivare direttamente alla parte finale, quella in cui si autoconvince che tutto quello che è successo non è colpa di nessuno e che possiamo riprendere le nostre vite in santa pace… E poi, poi voglio fare l’amore con lei sentirla su di me, sentirmi dentro di lei, voglio ritrovare il senso di tut…”

<< E quindi in sintesi credo di essere incinta >> decreta lei un po’ con la voce incerta.

“ BOOOOM, ora si che comincio a prestare attenzione ”

<< Cosa, scusa? Puoi ripetere? >> chiede lui con gli occhi sbarrati girandosi verso di lei e mostrando finalmente interesse per quello che lei stava dicendo.
<< Oh mio dio scusa mi dispiace, non sono sicura al 100% dovrei fare dei controlli, delle cose, non so. Mi ha fatto venire il dubbio Jared e quindi bho te lo sto dicendo.. >> comincia a balbettare fuori controllo.

“ Santo Dio.. Di solito non sono tipo da rivolgersi a entità superiori, ma al momento è l’unica cosa che mi viene da pensare.. Probabilmente sarò caduto in uno stato di shock tale da non riuscire a dire niente ad alta voce ”


<< Ti prego dici qualcosa… qualsiasi cosa. >> continua Mya praticamente in preda al panico.
<< Sei sicura? >> Chiede Shannon con una voce difficile da interpretare.
<< Bhe no, te l’ho detto, Jared mi ha insinuato questo dubbio oggi pomeriggio >> risponde la rossa rimanendo sempre molto agitata.
<< Cristo… >> commenta lui.
<< Oddio ma che vuol dire..? Stai parlando a monosillabi.. Cioè, cerca di esprimere una frase di senso compiuto, per piacere! >> fa lei con voce quasi esasperata e con le lacrime agli occhi.
<< Ti rendi conto? >> chiede Shannon pronunciando finalmente una frase leggermente più “ lunga ” delle precedenti.
<< Non è nulla di certo, ancora.. >> fa lei con la voce di chi cerca di tamponare una situazione scomoda.
<< Ma perché fai questa voce? >> Chiede il batterista con la voce più ingenua del mondo.
<< Bhe io non so se tu, cioè sai… >> risponde lei imbarazzatissima, non riuscendo a seguire il filo conduttore dei pensieri e dei sentimenti di Shannon in quel momento.
<< Cazzo Mya, sarebbe la cosa più spettacolare del mondo! Dobbiamo esserne certi e se non sarà, non fa niente: cominceremo a provarci!! >> fece lui tutto d’un fiato e facendo esplodere all’improvviso tutta la sua gioia.
<< Cristo Shannon credevo che stavi per avere un infarto, che non so, alla sola idea eri entrato sotto shock >> esplose Mya rilasciando tutta la tensione accumulata nel vedere la strana reazione di Shannon.
<< Ragazzina ricordatelo: ti amo e non c’è niente che non farei con te… Capisci quello che intendo? Voglio che tu capisca che sei il mio rifugio, sei la ragione per cui la mattina mi sveglio già con il sorriso sulle labbra, sei quella che ha ridato vita ai miei giorni ed è per questo che se dovesse essere che quella rapa di mio fratello avesse ragione io sarei la persona più felice del mondo! >> disse Shannon dolcemente tenendole il viso tra le mani.
<< Oh, uomo… Quanto sei speciale. Se quella rapa di tuo fratello dovesse aver ragione sappi che non vorrei altro che il mio bambino fosse il mix perfetto del papà e dello zio. >> proseguì le crogiolandosi del tocco deciso, ma delicato del batterista.
<< Bhè qualcosa di te la dovrà pur prendere altrimenti comincerò a credere di aver concepito mio figlio, o mia figlia, con mio fratello e onestamente la cosa mi mette i brividi >> disse lui scatenando un’irrefrenabile risata ad entrambi. << Ora però andiamo a dormire… Domani ci aspetta una giornata lunga e faticosa. >> e così dicendo si caricò in spalla la sua ragazza e la portò al piano di sopra diretto nella stanza da letto.

Bhè, a questo punto i piccioncini hanno fatto pace e non ci resta che capire se “ rapa ” di Jared ha ragione oppure no….Stay tuned MARShugs <3

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 16 (parte 1) ***


Lo so, lo so...sono pietosa e non tenterò nemmeno di commentare o giustificare questo mio periodo di assenza, nonostante ciò vi ringrazio se state ancora leggendo questa storia e spero tanto che questo capitoletto vi piaccia! <3

[ 31  Dicembre, Malibù ]


- Shannon


" Giuro che se nessuno dei due risponde a qualche mio messaggio vengo lì e vi uccido! E' l'ultma possibilità che vi do!!!! "

La voce di un Jared indiavolato si espandeva in giro per la casa grazie alla segreteria telefonica.

<< Cazzo che palle, bro! Che vuoi? >> rispose infine Shannon rassegnato al fatto che il fratello non avrebbe mai smesso di mandare messaggi vocali o scritti a lui e/o a Mya.
<< Cosa voglio?? Niente, sai... solo sapere che CAVOLO DI FINE HA FATTO IL MIO CAZZO DI FRATELLO! >> sbaritò forte il cantante.
<< Salve, Mr. Sono il più chic e fine del mondo... Tuo fratello è qui sano e salvo. Contento? >> continuò con indifferenza Shannon.

L'indifferenza: una delle cose che più in assoluto imbestialiva Jared. Cavolo era indescrivibile.. lo faceva uscire proprio di senno.

<< Contento? Lo sai che sono due giorni che non ho tue notizie? >> sbraitò il cantante.
Cavolo doveva essere proprio preoccupato se non aveva rimarcato il suo tono di indifferenza.
<< Bhe sono stato impegnato, scusa.. >> cercò di calmarlo il maggiore.
<< Scusa? Bhe come minimo stasera dovrete farvi perdonare >> disse riferendosi al fratello.

Ecco che aveva appena trovato qualche suo strano modo per vendicarsi.

<< Eh si signorina, anche te! Non credere che sia meno arrabbiato con te...sono stato in pensiero anche per te! >> continuò riferendosi alla ragazza.
<< Bro taglia...come dovremmo farci perdonare? >> lo interruppe il batterista che stava cominciando seriamente a preoccuparsi dei possibili piani malvagi che avesse potuto escogitare il fratello in questi due giorni di lontanza.
<< Stasera. Chateau Marmont. Ore 23. E' capodanno, casomai non ve ne foste accorti: non fatemi aggiungere altro....VI PRETENDO. Soprattutto vi pretendo vestiti eleganti e non come due nomadi. Ciao! Continuate pure a fare qualsiasi cosa stavate facendo. >>  e attaccò.

Semplicemente attacò senza dare il tempo a nessuno dei due di controbbattere la sua decisione.

<< Cavolo quelle erano tante parole da dire una dietro l'altra senza mai prendere fiato...Sembra che sia serio. >> commentò Shannon riattaccando a sua volta il telefono.
<< Cioè io dovrei trovare un vestito per stasera che sia adatto allo Chateau Marmont? Voi siete pazzi! >> disse infine Mya che fino ad allora non aveva proferito parola.
<< Tesoro però in fondo ha ragione...è capodanno... potremmo farlo contento. >> cercò di convinverla il batterista.
<< Ma dove lo trovo un vestito? >> continuava la rossa.
<< Dai tesoro ma lo conosci o no mio fratello? Avrà sicuramente trovato dei vestiti ad entrambi, fidati >> rispose infinitamente rilassato Shannon rituffandosi sul cuscino.
<< Se il tuo è più bello del mio non vengo, sappilo! >> cedette alla fine Mya mettendo su un broncio delizioso.

....................................................

<< Tesoro vai tu? E' la porta >> urlò Shannon dalla doccia del piano terra.
<< Si vado io! >> urlò in risposta la ragazza.
<< La vedo imporbabile che possa andare tu visto che sei da tre ore sotto la doccia... >> brontolò poi a bassa voce Mya mentre si dirigeva verso la porta.
<< Si, chi è? >> fece poi rivolgendosi a chiunque fosse al di là della porta.
<< Ho da consegnare due pacchi >> rispose la voce di un ragazzo.

<< Grazie mille, e buon fine anno >> disse Mya porgendo un sorriso a quel poveretto che per colpa di gente come Jared era costretto a lavorare anche l'ultimo giorno dell'anno.

<< Sono arrivati i vestiti...ci vediamo tra un'ora pronti... non prima...Sarà a sorpresa! Mi raccomando non sbirciare! Io vado a prepararmi di sopra.. Il tuo vestito è sul divano. >> disse la rossa tutto d'un fiato, proprio come Jared poco prima, mentre saliva le scale per ritornare al piano di sopra e per impadronirsi del bagno comunicante con la sua stanza da letto.



- Mya


<< Porca zozza... >> solo queste furono le parole con le quali Mya riuscì a descrivere ciò che vedeva.
<< Amore tutto bene? E' da un po che non sento tuoi segnali di vita>> gridò Shannon dal piano di sotto.
<< Tranquillo...arrivo! >> disse di rimando << Tu sei pronto? >> chiese, poi.
<< Amore in realtà da circa mezz'ora...ho approfittato per farmi una birra e una sigaretta >> confessò ridendo il batterista.
<< Ah bravo...ok comincia a chiudere gli occhi...sto scendendo! >> rispose Mya pronta a mostrarsi a Shan.
<< Ok >> disse Shannon con una piccola risata, chiudendo gli occhi.


- Shannon

Eccola: un vestito verde smeraldo completamente rivestito di paillettes e piccoli cristalli dello stesso colore. Semplice, ma con uno scollo pazzesco. Semplice, ma davvero.... SEXY! Aveva buttato i suoi capelli tutti all'indietro creando una pettinatura un po' mascolina che contrastava con quel trucco angelico e quel rossetto rosso scarlatto.. Era una bomba... non c'erano altre parole per descrivere ciò che vedeva.

<< Oh Dio santissimo >> commentò Shannon.
<< Non... non ti piace? >> chiese Mya un po' insicura di quelle parole del suo ragazzo.
<< No >> rispose semplicemente.
Rimase shockata, si vedeva.
<< No in effetti non mi piace... Se ti dicessi che mi piacesse mentirei.... insomma guardati! >> continuò serio Shannon.
<< Ma come? >> chiese retoricamente la ragazza con la voce tremula...si sentiva una scema.
<< Cazzo tesoro, guardati! Sei spettacolare >> disse frettolosamente Shannon. Per un momento aveva temuto che se avesse continuato ancora per un po' lei sarebbe scoppiata come una fontana.
<< Stronzo! Credevo davvero non ti piacesse >> gli gridò dietro Mya che stava sciogliendo la tensione.
<< Sei la cosa più bella che i miei occhi abbiano mai visto >> disse lui con gli occhi completamente immersi in quelli della ragazza.
<< Bhe nemmeno tu sei male, anzi... >> commentò accigliata Mya << Cavolo! Anche stasera mi toccherà tenerti seriamente sott'occhio! >> sentenziò alla fine con un bel sorriso.
<< Scusa? Ma tu sei seria? Ma ti sei vista? Hai questa scollatura che pratimcamente sarò costretto ad attaccarmi a te nemmeno fossi un bodyguard.. >> disse fintamente shockato Shannon.

<< E adesso chi è? >> chiese Mya.
<< E' la macchina che il mio amato fratello ci ha mandato.. Mi ha mandato prima un messaggio per avvisarmi... Forse non voleva che cambiassimo idea alla fine.. >> rispose ironicamente Shannon.
<< Oooh gentile... >> Ribattè anche lei ironica << Credo che a queste condizioni non potevamo proprio dirgli di no! >> continuò più seria.
<< Infatti.. Ora andiamo! >> disse il batterista dandole un leggero bacio per non rovinarle il trucco.


E allora?!?!?!?!?! Vi sono mancata oppure no?!?!? Spero nel giro di brevissimissimissimo di pubblicare anche il continuo di questo capitolo giacchè nella mia mente is ready! love u all! MARSHughs to all ofu! <3
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=958388