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Si chiuse la porta alle spalle,finalmente era sola…sola con i suoi
pensieri nessuno sarebbe entrato a disturbarla,a cercarla…
Si chiuse la porta alle
spalle,finalmente era sola…sola con i suoi pensieri
nessuno sarebbe entrato a disturbarla,a cercarla….
Attraversò la stanza,aprì la finestra e respirata a pieni polmoni una fredda
boccata d’aria si sedette sul davanzale guardando fuori.
Un sorriso le increspò le
labbra…strano ma ogni volta che aveva qualche pensiero che l’assillava si
sedeva sul davanzale della finestra,lo aveva fatto
quando era bambina e continuava a farlo ancora adesso.Certo
prima i pensieri erano…compiti,esami,Helen e Sarah che litigavano,come evitare una
punizione,come riuscire ad attirare l’attenzione del ragazzo che le piaceva
senza fare figure imbarazzanti….
Ora invece i suoi problemi
erano cambiati…c’era l’Ordine,c’erano le
lezioni,c’erano i ragazzi…no un attimo allora non erano proprio cambiati,erano
passati anni eppure i problemi rimanevano più o meno uguali.
-Almeno prima avevo qualcuno
con cui confidarmi…qualcuno che dava consigli-pensò tristemente poggiando la
testa alla parete-consigli stupidi…idioti…che non avrei mai seguito ma sempre consigli-
Per quanto si sforzasse di pensare ad altro c’erano alcuni pensieri che la
tormentavano in modo particolare
La luce dell’alba iniziava a
rischiarare le tenebre tingendo di un bel color miele la superficie del mare
Miele-pensò tra sé e sé-miele come i suoi capelli,come la sua voce…-
Si riscosse da quel pensiero
sospirando ecco ci era cascato di nuovo…più pensava ad
altro e cercava di distrarsi più quel pensiero si infiltrava infimo tra le
pieghe della sua mente e si ingrandiva fino a diventare impossibile da
ignorare…..
-Basta non devi
pensare certe cose,non devi immaginarle,dimenticala,lui non è niente e tu sei
meno di zero quindi fammi il piacere prima di impazzire.Smettila!-disse
a se stessa-ecco vedi è già troppo tardi parli con te dandoti del tu-
“Certo che ce ne vuole!Bisogna essere proprio
dei geni per affezionarsi sempre alle persone più avventate e testarde cocciute
come i muli,arroganti…”continuò ad alta voce tanto
nessuno l’ avrebbe sentita e anche fosse stato che gliene fregava.Se gli altri ospiti dell’Hotel avessero voluto
considerarla pazza…beh affari loro”…incredibilmente accattivanti,le persone più dotate di fascino che esistano”
*Oh salve!scusatemi
non vi avevo visti ero un po’ troppo presa dai miei pensieri.Su su non guardatemi così son
sicura che momenti del genere,in cui vorreste strozzare
qualcuno con le vostre stesse mani,vi saranno capitati esattamente come sta
accadendo a me.
Volete sapere il perché?
Umh perché no….infondo sfogarsi fa
bene.Se avete pazienza vi racconterò tutto,ma vi avverto me lo avete chiesto voi quindi poi non
lamentatevi se vi ho annoiati.Scherzo!!Cioè se vi va
di darmi una botta in testa e fuggire fate pure.
Mettetevi comodi,la
mia è una storia molto lunga.Per capirla bisogna
tornare indietro di alcuni...anzi molti anni fa.*
“NimphadoraTonks vieni subito qui!”urlò la donna affacciandosi
dalla finestra del secondo piano alla ragazzina che facendo finta di non aver
sentito nulla correva velocemente verso il laghetto cercando di raggiungere un
gruppetto in lontananza
*Bene quella ragazzina con le trecce
dorate,Nimphadora(…bleah che schifo di nome meglio se mi chiamate solo Tonks o potrei non rispondervi ), sono io.Si lo so sono adorabile,che
visino carino,che fisico atletico…insomma ero una gran bella ragazzina
Invece quella signora che cerca
sgolandosi di tenermi a casa china sui libri è la mia mamma,Andromeda Black( ok forse sarà un
nome poco usato ma è un bel nome),povera”illusa”saranno quasi 6 anni che ci
prova inutilmente e soprattutto saranno quasi 13 anni che la sento urlare.
Eh già ogni volta che disubbidisco,non che lo faccia
troppo spesso…sia ben chiaro,che preferisco divertirmi piuttosto che stare ore
seduta a studiare cose noiose che tra qualche anno avrò dimenticato,ecco questo
capita più spesso,o che combini qualche piccolo”pasticcio”,questo preferirei
accadesse molto meno spesso di quanto accada in realtà ma purtroppo non rieco a farcela sono,come dire,malata di “pasticcionagine”.
Credete che esageri?! No vi assicuro che
è vero!
In quasi 13 anni di vita ho una lista di
piccoli incidenti divertenti,imbarazzanti e
sicuramente poco piacevoli per mamma e papà,da lasciarvi senza parole.Per esempio non dimenticherò mai quella volta che la mamma
mi aveva messo il vestitino bianco,avevo solo 5 anni
anzi facevo 5 anni proprio quel giorno,e mi aveva detto di stare tranquilla in
salotto ad aspettare gli amici ma stare sedute è noioso e allora mi alzai
e…..No aspettaun attimo.. che sto
facendo.. vi racconto le mie brutte figure?!Cioè neanche vi conosco e già
inizio a mettermi in imbarazzo…No è inutile che mi guardiate così!Non ve lo
dico cosa accadde,non ve lo dico,non ve lo dico e non ve lo dico!
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa
Tonks mentre racconta.
“Nimphadora Tonks vieni
subito qui!”urlò la donna affacciandosi dalla finestra del secondo piano alla
ragazzina che facendo finta di non aver sentito nulla correva velocemente verso
il laghetto cercando di raggiungere un gruppetto in lontananza
“Ragazzi!Aspettatemi”gridò
correndo”rallentate per favore”
-Uffa non mi sentono-pensò Tonks
continuando a correre
–ah no mi hanno vista per
fortuna-si disse vedendo che i tre si fermavano e le facevano segno di
sbrigarsi.Sorrise e corse loro incontro il più velocemente possibile
“Su Nimphadora, forza
muoviti”disse uno dei tre che un tono che avrebbe voluto essere di rimprovero ma
con scarsi risultati “non vorrai farci stare qui tutta la mattina a morire di
caldo?”
*tanto per intenderci quel gran bel
pezzo di ragazzo che mi ha chiamata e che sta per essere strozzato dalle mie
piccole mani è mio cugino Sirius Black o meglio è il cugino di mia mamma.Avete
visto che corpo se non fosse un mio parente,se non avessi quasi 12 anni di
differenza con lui,vabbè che l’età non importa quando si ha di fronte quel
corpo perfetto,quei muscoli scolpiti,quei capelli nero bluastri che profumano
di …non so esattamente di cosa profumino ma è il profumo più inebriante che
conosca…emh non dovrei pensare certe cose di mio cugino. E poi che occhi!Ci
morirei per avere i suoi occhi e invece no!Non è che i miei ci si potevano
mettere un po’ più d’impegno?!invece mi devo accontentare dei miei
comunissimi,banalissimi occhi.*
“Io ti ammazzo Sirius” disse
raggiungendolo
“Ah si Nimphadora?!”rispose
il ragazzo provocandola,sapeva benissimo quanto detestasse quel nome”e come credi
di fare?”
“Io…”rispose lei cercando di
trovare una risposta”…io… te ne accorgerai dopo che avrò finito con te”
“Sono qui che aspetto di
essere ucciso”ribattè lui sorridendo”quando sei pronta dimmelo”
-No che fai?No non
sorridere…ecco ora svengo,sento il cuore che batte a mille.Su Tonks respira non
è nulla è solo tuo cugino che sta scherzando con te-pensò con lo sguardo fisso
sul suo sorriso come inebetita
“Forse preferisci che mi
inginocchi così magari non devi prendere la scala per strozzarmi?!”continuò il
ragazzo prendendola in gio e piegando un po’ le ginocchia
“Sir io ti…”rispose la
ragazzina correndogli contro con aria bellicosa
“Presa!”esclamò ridendo
Sirius che l’aveva bloccata mentre gli arrivava addosso e l’aveva sollevata da
terra ”chi è che volevi uccidere tu?”
“Lasciami andare…rimettimi
giù”protestò lei dimenandosi e cercando di liberarsi dalla sua presa
“Non ci penso nemmeno”ribattè
lui divertito solleticandola al fianco
“Voi due…andrà avanti ancora
per molto?!”intervenne uno degli altri due ragazzi che nel frattempo stavano
aspettando all’ombra degli alberi”noi vorremmo andare a fare il bagno”
“Su Sirius metti a terra tua
cugina e muoviamoci o dovremo tornare indietro senza averne fatto neanche uno”
*Quei due che aspettano impazienti
la nostra,o meglio,la compagnia di mio cugino son i suoi due migliori amici
James Potter e Remus Lupin.Dividerebbero qualsiasi cosa,persino il sonno tanto
sono legati e sinceramente credo che Sir sia veramente fortunato ad avere
loro.Magari li avessi avuti io degli amici così.Il moretto con gli occhiali e
il fisico da grande atleta è James,devo ammettere che se non fosse fidanzato ci
avrei fatto su più di un pensierino.Lui e Sir erano nella squadra di quiddicth
della scuola ed erano due grandi campioni oltre ad essere due dei ragazzi più
famosi,invidiati ed adocchiati dalle ragazze,se solo sapeste quante storielle
mi son state raccontate sul loro conto….Il terzo ragazzo più noto della scuola
era Remus,quello coi capelli castano-biondo e i grandi occhi color ambra.Peccato
spesso abbia un aspetto stanco perché anche se sembra un angioletto tenerlo
fermo è un’impresa.Sarà il più responsabile tra i tre mavi assicuro che la parola”responsabile”è
relativa.Le voci che corrono su loro tre son proprio vere,una ragazza avrebbe
un gran problema a scegliere uno di loro perché son troppo...beh troppo
tutto.Dove si trovano tre ragazzi belli,simpatici,intelligenti e pure
popolari?!Già son una specie rara.Naturalmente nonostante James e Remus mi
piacciano io tifo per il mio cuginetto preferito*
“Hai messo il costume?”chiese
Sirius mettendola a terra
“Certo”rispose prontamente
Tonks
“Bene allora…prima che quei
due decidano di ucciderci sul serio”riprese il ragazzo prendendola per mano e
incamminandosi verso gli amici”comunque ti sei salvata solo grazie a loro
ricorda”
“Alla buon ora”esclamò James
quando vennero raggiunti dai due”a volte mi chiedo chi sia il ragazzino tra voi
due”
“Io credo che se la battano
ad armi pari”rispose Remus”Sirius a volte è proprio peggio di Nimphadora”
-Ehi no!-pensò Tonks
sentendosi chiamare in quel modo-ma che è diventata una moda quella di
sfottermi per il nome?!-
“Remus…”lo rimproverò lei
fulminandolo con lo sguardo
“Si Nimphadora?!”chiese
cercando di non ridere era proprio uno spasso vedere le guance della ragazzina
diventare rosse per la rabbia
“Remus
io ti…”
“Uccidilo
per noi va bene”la interruppe James poggiandole una mano sulla spalla e
dirigendosi con lei verso la riva”ma uccidilo al lago mentre noi facciamo il
bagno qui ci stiamo facendo la sauna”
“Eh
poi sarei io il ragazzino attaccabrighe,eh vecchio mio?!”sussurrò Sirius
ridendo sotto i baffi
L’altro
alzò le spalle ridacchiando quindi s’incamminarono anche loro verso la piccola
spiaggia
Grazie per il commento positivo Darklight92!!Chissà magari
prima o poi la tua curiosità sarà soddisfatta J
Qualsiasi commento positivo o negativo è ben accetto.
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta.
*Mia mamma mi diceva sempre di non
infastidire Sirius e i suoi amici,di
lasciarli in pace e di non rincorrerli a destra e a sinistra seguendoli ovunque
andassero.Diceva che loro erano tre ragazzi e che era
fastidioso portarsi dietro una bambina a cui dover badare.Tralasciando il fatto che io
non ero una bambina…e che non avevo bisogno che qualcuno badasse a me,mia mamma
non ha mai capito che Sirius,James,Remus ed io andavamo molto d’accordo nonostante la
differenza di età.Credo che loro non abbiano mai avuta la minima intenzione di crescere,cioè…si erano maggiorenni,si
assumevano le loro responsabilità e avevano un lavoro ma in fondo in fondo
erano rimasti dei ragazzini e nel loro tempo libero era proprio questo loro
aspetto che prevaleva.Mia madre non ha mai capito che
son stata sempre più vicina io a suo cugino di quanto
non lo sia stata lei,mia madre non ha mai capito che
erano loro a cercare me.*
Nonostante fosse già fine
agosto e il laghetto si trovasse in collina la
temperatura dell’acqua era abbastanza calda e piacevole,una fonte perfetta di
ristoro dalla calura asfissiante.
Stesi su un quadrato multicolore
formato dai loro teli riprendevano fiato dopo la battaglia in acqua.
Sirius-Tonks contro James –Remus.Stranamente i due cugini avevano vinto senza la minima
difficoltà anzi, James sembrava fosse talmente
assente che nonostante le urla di Remus e le
battutine dell’amico non gliene fregava nulla di
finire sotto.Alla fine, dopo mezz’ora, visto che
ormai avevano stracciato i due e che Remus era così stanco da andare sotto da solo,si era dovuto
fare in due per evitare che il compagno di squadra venisse preso di mira più di
quanto già non fosse,decisero che era ora di uscire dall’acqua ed asciugarsi.
“Cosa hai
combinato sta volta ?”chiese Sirius alla cugina
“Niente”rispose lei giocando
con un filo d’erba strappato dal prato
“Dalle urla di Andromeda non sembrava….perchè era sua quella voce angelica che ha superato la
soglia dei mille decibel, suppongo”ribattè
ironicamente
La ragazzina rise era vero
sua madre quando voleva aveva tanta di quella voce che la si
sarebbe potuta sentiva urlare a chilometri di distanza.
“Cosa ti fa pensare che abbia
fatto qualcosa?”rispose lei poi ,vedendo che i tre la
guardavano con espressione del tipo ‘A chi vuoi darla a bere?!Ti conosciamo bene’,aggiunse“D’accordo…non voleva venissi al lago con
voi”
“Perché?Ha forse paura che ti
portiamo sulla cattiva strada?”chiese Remus
stendendosi sulla schiena
“Beh Rem…quella
più che paura è certezza.”lo corresse James
“Io direi che ormai è tardi
per preoccuparsi,è quasi ai nostri livelli”disse
sorridendo con un che di orgoglioso Sirius”una
piccola peste”
“L’allieva perfetta per i Malandrini”concordò
Remus
*Ok inutile
dire che ero diventata color porpora e che niente poteva riempirmi più di orgoglio se non sentirmi definire la loro allieva
perfetta.Ah già vi starete chiedendo cosa sono i
Malandrini?Beh i Malandrini era il soprannome che loro
si erano dati quando frequentavano Hogwarts e che
hanno mantenuto anche dopo la conclusione della scuola.Moltiavrebbero voluto entrare a far parte dei Malandrini ma
nessuno riuscì mai nel suo intento…quindi immaginate come mi sentissi udendo
quelle parole.Neanche se mi avessero detto che le
vacanze da quell’anno sarebbero state il triplo sarei
potuta essere più felice…o almeno credo.Visto che quella notizia non mi fu data non lo saprò mai
con certezza*
“Tua madre uno di questi
giorni mi ucciderà”riprese Sirius”l’altro giorno è
arrivata a dirmi che non vede l’ora tu torni a scuola così tornerai a
concentrati sulle cose importanti e la smetterai di distrarti con noi”
“Siamo stati definiti fattore
distrazione?!”chiese Remus
“Eh si…ci credete sostiene
che siamo peggio di lei…,che le diamo mille idee per
fare impazzire i professori a scuola”riprese il ragazzo
“…su questo ha ragione.”rispose
l’altro sorridendo”ne abbiamo combinate tante ed è
logico che le forniamo qualche idea”
“In effetti
mi avete dato tante belle idee…”ammise Tonks
ridacchiando”…non vedo l’ora di tornare a scuola solamente per metterle in
atto”
I due si guardarono e
scoppiarono a ridere “eh si sei proprio l’allieva che
abbiamo sempre desiderato…”
“Vai e fai onore alla memoria
dei Malandrini”le disse Remus”fai rivivere a quei
vecchi matusa i bei tempi”
“Mi sa che non saranno
proprio entusiasmi”rispose allegramente Sirius”chissà
perché ma loro non si divertivano quanto noi”
“Beh prima devo finire i
compiti o sarò io a non divertirmi…”disse lei ripensando alla piccola colonnina
di pergamene con i temi di completare
“Ma
come…mancano solo pochi giorni e ancora non hai finito?”
Tonks annuì sbuffando mentre si legava i capelli”ma non è
giusto!Ci hanno riempiti di compiti che vacanze sono
se devo studiare più di quanto facessi durante l’anno scolastico?!”
“In realtà mamma è arrabbiata
anche per questo…dovevo finire il tema di pozioni e sono scappata per venire
con voi”continuò con un sorrisino”come si fa a
studiare con una giornata così?!e sapendo che voi andavate al lago?!”
“Eh no piccola Tonks”la riprese Remus”i compiti
prima di tutto.Guarda che noi non abbiamo
mai avuto problemi a scuola.Per entrare nei
Malandrini bisogna andare bene e poi si imparano un
sacco di incantesimi interessanti,basta qualche piccola modifica e anche le
cose più noiose diventano divertenti”
“Ascolta Rem
lui si che è il saggio del gruppo”lo prese in giro Sirius”per fortuna c’era lui che ci teneva sulla retta via…
“…anche se a volte mi chiedo
come potessi studiare col libro al rovescio…chissà perché accadeva sempre
quando c’erano..”Non finì la frase che l’amico l’aveva
già zittito dandogli un piccolo spintone per poi mettersi a ridere tutti e due
alludendo a qualcosa che riguardava solo loro
“James?!James ci sei?”chiese Remus
vedendo che stava fissando il vuoto sorridendo come un’idiota da almeno
quindici minuti e non aveva scambiato una sola parola con loro
“Terra chiama James,rispondi James?!”lo
chiamò Sirius
“Ehi c’è qualcuno?”continuò
muovendo una mano d’avanti ai suoi occhi
Il ragazzo si riscosse dai
suoi pensieri e li guardò come dimentico del fatto che c’erano lì anche
loro”Eh?!Che c’è?”
I tre scoppiarono a ridere”Lo
chiedi a noi che c’è?Sei tu Ramoso a non essere più con noi”
“Ma no io vi stavo
ascoltando”mentì spudoratamente
“Sisi come no”ribattèRemus divertito”se ci ascoltavi di cosa parlavamo?”
“Voi…”rispose cercando di
ricordare,eppure aveva sentito le loro voci però non
aveva la minima idea di quello che avessero detto fino a quel momento
“Inutile non ne hai la minima
idea”rispose ridendo Sirius”mi sa che pensavi ad
altro”
“Stavi pensando a Lily vero?!”chiese Tonks
Il ragazzo annuì con occhi
sognanti mentre i due amici sospiravano scuotendo la testa
sconsolati
“Ormai non ci sono più
speranze lo abbiamo proprio perso”commentò Sirius
fulminato dallo sguardo di James
“Io non vedo l’ora che vi
sposiate”rispose invece Tonks”Lily è fantastica”
“Grazie Tonks”rispose
James”per fortuna ci sei tu che capisci un po’ più di
questi due zucconi”
“Contento tu”replicò Sirius”io sto benissimo così come sono”
“Beh stai tranquillo Felpato
con quel caratterino che ti ritrovi…”
“Mi sa che ha ragione James”intervenne ridacchiando Remus”hai proprio un caratterino…”
“Ehi ma che razza di amici siete?!”replicò lui uccidendo con lo sguardo tutti
e due”Ti ci metti anche tu Lunastorta?e tu Tonks non mi difendi?”
La ragazza scosse la testa
divertita“hanno ragione loro”
“Ma
allora è proprio una congiura”
*Ok lo so vi
state chiedendo perché questi strani soprannomi Felpato,Lunastorta,Ramoso.Beh
sinceramente io l’ho scoperto da pochissimo e per una strana concidenza,no inutile che siate
curiosi quando verrà il momento saprete anche voi il perché di quei nomignoli.Ah e sono sicura non state capendo come il mio nervosismo sia legato a questa storia.Non
temete non voglio raccontarvi tutta la mia vita ma mi avete chiesto voi di
sfogarmi e allora le cose si devono fare per bene.Se
arrivassi direttamente al punto voi come fareste a darmi un consiglio senza
sapere di chi parlo e gli antefatti?!*
Purtroppo come tutte le volte
che ci si diverte il tempo scorre al doppio della
velocità normale così il pomeriggio arrivò in un batter d’occh’io
e il tramonto non si fece aspettare.
I quattro si rimisero i
vestiti e si diressero al limitare della piccola proprietà che la famiglia Tonks usava durante le vacanze estive.A
quel punto Sirius,Remus e James salutarono la
ragazzina assicurandole che si sarebbero rivisti il prima possibile e che ci
sarebbe stata una sorpresa,per quanto lei insistesse non le dissero in cosa
consistesse.Quindi con uno
schiocco secco si smaterializzarono sparendo nel nulla.
Ancora sovrapensiero,cercando di immaginare cosa potesse essere la sorpresa
Tonks oltrepassò il cancello e si diresse verso casa,dopo un paio di passi però
si fermò a bocca aperta per lo stupore non avrebbe mai immaginato che una
“sorpresa”l’attendeva proprio a casa sua.
Grazie
mille!Son veramente felice che troviate la mia
un’idea originale.Mi fa molto piacere sapere che vi stia piacendo
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.
*Vi starete chiedendo cosa vidi di
talmente sorprendente,umh…incredibilmente inaspettato
è più appropriata come definizione.Cosa mai poteva
essere?!
Beh per un attimo ebbi l’impressione di
trovarmi di fronte tre aspetti diversi di mia madre e tutti e tre mi guardavano
in maniera differente…tre sguardi che avrei volentieri evitato…tre sguardi che
mi fecero sentire più piccola di quanto non fossi.Tre paia di
occhi mi fissavano e mi passavano da parte a parte.Mi sentivo come la
protagonista di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.Intendo letteralmente tre
paia di occhi…non che mia madre abbia sei occhi sia
ben chiaro,non diciamo cose assurde!!*
Una piccola casa bianca dal
tetto rosso sorgeva alle spalle di un boschetto di grandi e verdi pini,un po’ isolata dalle altre villette quel tanto dapermettere di non sentirsi in città ed avere
un po’ di privacy ma non talmente da sentirsi gli unici esseri viventi nella
zona.
Quella era la dimora estiva
della famiglia Tonks e lì, sul vialetto d’accesso, lei rimase a fissare a bocca
aperta le tre donne.Nonostante fossero tanto diverse
erano così uguali.La somiglianza era quasi assurda.impossibile
non individuarla…molto più difficile trovare le differenze.Stesso taglio
degli occhi,stesso taglio della bocca...,quasi per uno
scherzo solo i loro capelli erano differenti,sua madre castana,sua zia Narcissa
biondissima e sua zia Bellatrix mora.
Non potè fare a meno di
soffermare lo sguardo su Bellatrix;quella donna,
nonostante fosse in compagnia di altre due donne molto belle, si notava come
una rosa rossa in mezzo ad un campo di margherite bianche,riusciva a far
apparire “appena passabili” le altre due.Era perfetta,bellissima,lineamenti
delineati ma non troppo marcati, sempre in ordine e con un aria di superiorità
e nobiltà innata.Avrebbe dato tutto,ma proprio tutto
per poter avere il suo stesso portamento invece di essere sempre tanto goffa e
inappropriata.Un brividofreddo le corse
lungo la schiena quando incrociò il suo sguardo per un attimo ebbe la
sensazione di precipitare in un baratro oscuro verso delle fiamme ardenti.
“Nimphadora a casa subito!”le
ordinò adirata sua madre
Non se lo fece ripetere due
volte corse dentro senza fermarsi a salutare, seguita
da quello che si potrebbe definire uno sguardo riservato a tutto ciò che di più
sgradevole possa esistere sulla terra.Si chiuse la porta alle spalle e si
lasciò cadere sul divano…sua madre di sicuro l’avrebbe rimproverata ma tutto
era preferibile al rimanere fuori in presenza delle
sue zie.
Dopo quelli
che le apparvero pochi minuti sentì la porta d’ingresso chiudersi di scatto
-Ecco ci siamo-pensò
preparandosi al peggio-ora arriva la predica-
Un minuto….due minuti…tre
minuti ,niente il silenzio più totale.
-Eppure strano io l’ho sentita-si disse iniziando a preoccuparsi.Si alzò ed andò a
cercarla.Sbirciò in cucina ed eccola lì.Seduta al tavolo,con
le mani sotto il mento e lo sguardo perso nel vuoto.Per la prima volta si accorse
di quanto sua madre fosse stanca.Le poggiò una mano sulla spalla,la donna alzò lo sguardo e le sorrise,un sorriso dolce che
però non riuscì a mascherare del tutto la rabbia e la delusione che brillavano
nei suoi occhi.
-No…io darei tutto per essere
come te-pensò ricambiando il sorriso -per essere come
te non come Bellatrix-
“Ti sei divertita al lago?”chiese facendola
sedere sulle sue gambe
Tonks annuì”E’ stato un bel
pomeriggio.E poi mamma lo sai meglio di me che con Sirius e i suoi amici è
impossibile annoiarsi”
“E’ vero”concordò lei”Quel
ragazzo non ha mai saputo stare fermo un attimo,sempre
così vivace nonostante tutto…e i suoi amici non sono da meno,anzi…”
“Lo sai che io e lui stavamo
sempre insieme come voi due?!”continuò slegandole i capelli per pettinarglieli”eravamo
legatissimi,inseparabili.”
“Non ci credo…”rispose Tonks,lei non glielo aveva mai detto….erano
così diversi non riusciva a immaginare sua madre così calma e responsabile vicina
a lui così totalmente diverso…impulsivo.Non avevano nessun punto in comune ai
suoi occhi.
“Il mio cugino preferito”riprese
Andromeda divertita dalla sua espressione tanto stupita”eravamo
terribili insieme…un po’ come lo siete voi due adesso.Ne abbiamo
dato parecchio di filo da torcere…ci siamo divertiti molto.L’unico membro della
mia famiglia che vedo sempre con piacere…,”
“Dopo tutto
siamo due rinnegati”aggiunse quasi divertita da quelle parole si alzò ed uscì
dalla stanza lasciando lì la ragazzina a pensare.
Non aveva mai osato chiedere
spiegazioni sulla famiglia della madre,ogni volta che
si prendeva il discorso lei diventava intrattabile e chiudeva il discorso,a
volte se ne usciva con quella strana frase che non spiegava mai.
*Eh già questo non ve l’ho detto io faccio parte di una famiglia di
rinnegati.Appartengo ad una casata ricca,nobile e antichissima,potrei
ripercorrere tutta la storia e trovare antenati in ogni epoca.Invece sono fiera di essere stata esclusa da tutto questo.La
mia famiglia son i miei genitori,la famiglia di mio
padre e Sirius naturalmente.Anche lui è stato
cancellato dal suo stato di famiglia.Sia lui che mia madre hanno
disonorato la famiglia;lei ha sposato mio padre,mio cugino perchè…beh è una
storia più complicata e che io allora non conoscevo*
Grazie a tutti per i commenti.Mi fa piacere vedere che
la mia idea piaccia.Vi assicuro che nei prossimi capitoli entrerò nel vivo
della storia J
*Sarà capitato anche a voi da piccoli di sognare di possedere poteri
magici,di poter volare,di poter far apparire quello che d
Per rendere più semplice la lettura
Le parti tra “…” son i dialoghi
Le parti tra -…- son i pensieri
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta.
*Sarà capitato anche a voi da piccoli di
sognare di possedere poteri magici,di poter volare,di
poter far apparire quello che desideravate,di poter cambiare il tempo
pronunciando una qualche strana formula,di tornare indietro nel tempo o di
fermarlo…Andiamo su inutile negarlo…chi di voi non ha mai sognato poteri
magici?Chi nella sua vita almeno una volta non ha sperato esistesse la magia?Ok…se qualcuno qui non ha mai creduto nella magia almeno
una volta nella sua vita se ne può anche andare…
Bene io non ho mai fatto nessuno di
questi sogni.Io sono una strega!
Sisi…inutile che rimaniate a
bocca aperta o che chiediate al vostro vicino se ha udito quello che avete
sentito voi perché avete capito benissimo,sono una strega!Non una strega come
quelle delle favole per bambini,non sono una spietata incantatrice dalla voce
suadente e lo sguardo ammaliante che non aspetta altro voi vi giriate per
stregarvi o trasformarvi in rospi.
La storia dei rospi è tutta una fandonia,come quella che facciamo ingrassare i bambini per poi
mangiarli.Noi non facciamo cose del genere e
soprattutto non siamo cannibali.Certo esistono
persone crudeli anche tra noi,e voi non potete neanche
immaginare che combinazione terribile siano la magia,la crudeltà e un buon
cervello…*
Purtroppo
come tutte le cose belle anche le vacanze si affrettarono a finire e quelli
ultimi giorni sembrarono passare in un secondo.Le
giornate si andarono rovinando e ormai i bei pomeriggi erano
stati sostituiti da quasi abitudinarie piogge.Con
suo grande rammarico suo cugino e i suoi amici non
tornarono a trovarla in quei giorni e lei non ebbe la minima possibilità di
fuga dallo studio.
Giunse il fatidico primo
giorno di scuola e tra una raccomandazione e l’altra i suoi genitori la
lasciarono sul treno diretta a Hogwarts,combattuta dalla voglia di restare a casa e da quella di
rivedere tutti i suoi compagni. Naturalmente non aveva alcuna
scelta e appena prese posto nello scompartimento con le sue amiche e il
treno si mosse anche l’ultima briciola di tristezza scomparve dal suo volto
lasciando lo spazio alla voglia di sapere come avevano passato le vacanze.
*Che sono quelle facce
scettiche?Guardate che anche noi andiamo a scuola,che
credete che la magia sia un gioco e che si sparano frasi a casaccio o si agiti
la bacchetta come dirigendo un orchestra?Gli incantesimi son
frutto di duro studio,la magia è un arte antica e complessa,ci vogliono anni e
anni di studio per padroneggiarla bene e non tutti,anche dopo aver presi quelli
che voi definireste diploma e laurea,sono veramente in grado di usarla senza la
minima difficoltà.La mia era,è
contina ad essere,una delle tre più prestigiose
scuole di Magia e Stregoneria in Europa e vi assicuro che passare gli esami lì
è tutt’altro che uno scherzo*
L’anno iniziò esattamente
come tutti gli altri,sistemazione in camera,discorso
di inizio anno scolastico,distribuzione degli orari e poi…le lezioni,i
compiti,le interrogazioni e le prove pratiche.
I giorni passavano tutti
uguali,di mattina lezione,di pomeriggio lezione e
studio e la sera studio ma non mancavano le pause per passeggiare,divertirsi e
combinare pasticci e scherzi…anzi per quelli non c’era bisogno di pause.
Poi un giorno di metà ottobre,mentre seduta al tavole per la colazione chiacchierava
allegramente con Helen e Sarah quando i gufi
entrarono nella sala consegnando la posta
“Noooooooooooooooooo!!”esclamò
Tonks osservando la lettera che galleggiava nella sua
tazza di the
“Su dai
prima che si inzuppi”le disse Helen curiosa di
sapere cosa dicesse la lettera”di chi è?chi te la manda?”
La ragazza la uscì con una
smorfia dal the e asciugatela alla meglio guardò la busta…appena vide il
mittente restò a bocca aperta
“Oh su insomma Tonks…chi è che scrive?”chiese Sarah che cercava di
sbirciare ancora più incuriosita dalla sua espressione imbambolata”vuoi aprirla si o no?!
Grazie mille per i commenti Jso
che non si può recensire sempre ma sapere che leggete mi fa piacere!!
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta.
“E’ di mio cugino”rispose
dopo qualche istante ritornando alla realtà”è di Sirius”
“Che ti dice?Su avanti ci
stai facendo morire di curiosità”disse una delle due scambiandosi un occhiata come a dire…magari l’avessi io un cugino così
Tonks si affrettò ad esaudire il loro desiderio,dato che anche lei stava morendo dalla curiosità.Sirius
non le aveva mai scritto anzi,da quanto sapeva,non aveva mai scritto una
lettera in vita sua,ci doveva essere, quindi, un buon motivo per questa.A quel pensiero un sorriso a 62 denti si allargò sul
suo volto mentre ricordava le sue parole “avrai
una sorpresa…”che si trattasse proprio di quello?!
Aprì impaziente, quasi
fremendo, la busta e spiegò uno dei due fogliettini
contenuti al suo interno.Man mano che leggeva il
sorriso andò scomparendo dal suo volto,tutto iniziava
a sfocarsi intorno a lei,si accorse che le tremavano le mani
“Tonks…Tonks”sentì chiamare le sue amiche da un posto molto
lontano”..ti senti bene?”
Poi il buio l’avvolse e non
capì più nulla
*Avete presente quella sensazione di
felicità,quel fremere impaziente per l’attesa di una
bella notizia già per metà annunciata?!Quella spontanea allegria che vi fa
sorridere senza alcun preciso motivo?Quella voglia di fischiettare e cantare
solo perché si è felici,perché si avvicina il vostro compleanno,perché si
avvicinano le vacanze,perché avete ottenuto il regalo che tanto desideravate o
è stato realizzato un vostro desiderio sorprendendovi?!Sarà capitato anche a
voi di sentirvi in un periodo particolarmente fortunato,quando niente sembra
potervi andare storto.
Se avete presente questa sensazione di
poter quasi camminare sulle nuvole allora,purtroppo,avrete
presente anche la sensazione di cadere giù,precipitare verso il nulla e non
potervi fermare perché il mondo vi è crollato sotto i piedi e il cielo vi sta
piovendo sopra.Basta un secondo per essere felici,perché un pensiero vi faccia sorridere e a sua volta basta
un secondo per distruggere la vostra felicità,a volte i vostri sogni,a volte la
vostra vita.*
“Dove…dove sono?”chiese
schiudendo gli occhi e rimanendo abbagliata dalla luce.Si
sentiva stordita,aveva un forte mal di testa e la
bocca impastata.
“Sei in infermeria mia
cara”rispose una voce gentile”come ti senti?”
Distinse la figura
dell’infermiera che si avvicinava al letto-in
infermeria?-pensò confusa,per quanto cercasse di
ricordare non riusciva a mettere a fuoco quello che era accaduto
“Cosa è
successo?”chiese mentre la donna le controllava i battiti
“Sei svenuta.Hai avuto un mancamento e ti hanno portata qui,per fortuna non è nulla”
“Ma…come?!”chiese scocciata
dal fatto di non ricordare nulla.-svenuta io?ma se
stavo benissimo-
“Dopo aver letto
questa”rispose per lei una voce alla sua destra.
Si girò e si accorse che
entrambe le sue amiche erano sedute accanto al letto con un
aria triste e una lettera tra le mani
A quella vista pensò di
sentirsi di nuovo male,la lettera di Sirius…il ricordo la colpì come un pugnale al cuore …rivide
le parole scritte su quel pezzo di carta.Si sollevò
girandosi verso le due ragazze con un sorriso molto tirato
”non può essere…ragazze è uno
scherzo,è per forza uno scherzo!Per favore ditemi
che…”disse più che altro a sé stessa-
è qualche stupido scherzo di quei cretini ma questa
volta me la pagano…non sono cose che si fanno..-
Il cenno del capo delle due
ragazze bloccò lì i suoi pensieri.Si lasciò ricadere
sui cuscini fissando il soffitto con sguardo assente,non
sentiva nulla nè tristezza,né rabbia,non riusciva
neanche a piangere e forse neanche voleva,non pensava più a nulla,niente aveva
più senso
”Non puoi capire quanto ci
dispiace”disse Helen con gli occhi lucidi
abbracciandola,ma la ragazza non si mosse,non mostrò
la minima reazione.
“Vengono a prenderti tra
qualche ora”continuò l’amica”ti abbiamo preparato una borsa,abbiamo
messo tutto quello che ti serve…”
Tonks annuì appena e si girò dall’altro lato stringendo il
lenzuolo tra le dita.Non poteva essere successo,non a lei,cosa aveva fatto di male per meritare questo?!
-è solo un incubo,è solo un brutto sogno.Tra un po’
suonerà la sveglia,mi tireranno giù dal letto e
scenderemo a colazione,non riceverò nessunissima
lettera-
“Ragazze è meglio se la
lasciate sola”sentì sussurrare alle due amiche
Due sedie strofinarono piano
sul pavimento,qualcuno le baciò la guancia, dei passi
sempre più lontani,una porta che si chiudeva ed ecco ora era sola,completamente
sola…odiava essere stata lasciata sola,odiava il fatto che l’avessero lasciata
sola.
Mi fa piacere sapere che questo stile è di piacevole lettura
anche perché è un esperimentoJ
Qualsiasi commentogradito,così se qualcosa non vi va posso
migliorare e se la storia non vi piace non mi offendo J.
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta.
Un bel cielo azzurro senza
una sola nuvola,il sole alto nel cielo che le sorrideva
luminoso…. non lo sopportava,odiava quel bel tempo
-Se solo il tempo riflettesse
il mio umore pioverebbe a dirotto-
Si girò dall’altro lato,verso il corridoio del treno,di fonte a lei in silenzio Sirius guardava gli alberi passare veloci dietro il
finestrino.
Come le era
stato detto dopo un paio d’ore suo cugino era andato a prenderla,aveva provato
a parlarle ma lei non aveva spiccicato una sola parola da quando era rimasta
sola in infermeria.Si rifiutava categoricamente di
parlare.Aveva preso la sua roba e lo aveva seguito
fino alla stazione,il tutto senza degnarlo di uno
sguardo o pronunciare una sola sillaba,rifiutando persino il suo aiuto per
posare il bagaglio.
Il viaggio sembrò più lungo
di quanto in realtà non fosse,ogni volta che il
ragazzo la guardava o cercava di avvicinarsi lei si richiudeva sempre di più in
sé stessa stringendosi nell’angolino.Alla fine ci
rinunciò,quando sarebbe stata disposta ad ascoltare e
a parlare lui ci sarebbe stato.Il sole era ormai al
tramonto e la luna iniziava a splendere limpida nel cielo viola quando il treno
si fermo alla stazione
“Portami a casa mia”disse
aprendo bocca per la prima volta
Sirius rimase spiazzato da quella richiesta e la guardò con
un velo di tristezza negli occhi“Tonks…forse è meglio
se vieni a casa mia,non…”
“Voglio andare a casa mia”ribattè lei in un tono che non ammetteva repliche”ci andrò
con o senza di te puoi scegliere”
Non era il caso di stare lì a
discutere né era il momento per farlo vista la circostanza così, a malincuore,
l’accontentò.
*Casa.Avete
mai riflettuto su questa parola?!Casa,un parola di
quattro lettere,breve,semplice da pronunciare,una delle prime che si impara da
bambini,una delle parole più usate si perderebbe il conto volendo sapere quante
volte una persona la pronuncia nel corso della sua vita.Tutti
sognano una casa,tutti desiderano averne una,non
importa dove l’importante è che si possa dire “Questa è casa mia!”.Ma perché si desidera sempre tornare a casa?!Perchè quando si sta male o ci si sente tristi si vuole
stare a casa?!Infondo non è solo cemento,mattoni e
intonaco…O forse si corre a casa perché lì c’è chi ci aspetta,chi pensa a
noi,chi si preoccupa,chi ci consola,chi litiga con noi,ci fa perdere la
pazienza e poi ci fa ridere?!
E se una volta tornati
a casa l’unica cosa che vi si trovasse invece fosse proprio il vuoto?!Voi come
vi sentireste?!*
Durante il tragitto in
metropolitana dalla stazione alla piccola casa in periferia la ragazza si
chiuse di nuovo in un silenzio impenetrabile.
Dall’esterno la piccola casetta
bianca era identica a quelle vicine,stesso giardinetto
ordinato,stessi infissi,stessa cassetta delle lettere,stessa
inferriata…ma,contrariamente alle case vicine,si vedeva che era disabitata.
Rimase ferma dall’altro lato
del marciapiede ad osservare le finestre chiuse,il
comignolo del camino da cui non usciva un solo filo di fumo…
Prima che Sirius
potesse dirle qualcosa attraverso la strada decisa e si fermò in attesa che lui le aprisse la porta.Entrò.
Tutto era rimasto così come
lo aveva lasciato prima di andare a scuola,tutto al
suo solito posto,le bollette da pagare nel portalettere all’ingresso,le copie
delle chiavi di casa appese accanto alla porta,le sciarpe appese nell’appendi
abiti….Si incamminò in quella che era la sua casa.Il soggiorno,la piccola
veranda…niente era fuori posto tutto era lì in attesa che i padroni di casa
ritornassero dopo una giornata passata fuori a divertirsi per sedersi sul
dondolo a chiacchierare o a vedere la tv mentre aspettavano che la cena si
cocesse nel forno.
Passò la mano sul marmo della
cucina sorridendo senza accorgersene…..quante volte vi
aveva vista sua madre intenta a preparare il pranzo o un bel dolce per la
merenda.
Salì in camera sua.L’odore di pulito e lavanda l’accolse
.Sua madre metteva sempre qualche grano di quel profumato fiore nel
portagioie sul suo comodino.Il letto fatto,i cuscini e i peluches sistemati
sopra,i vestiti piegati nei cassetti o nell’armadio.Si
sedette alla scrivania era tutto come sempre…tutto come ricordava,tra un po’ sarebbe entrato suo padre col sorriso sulle
labbra achiederle di aiutarlo in
giardino e sua madre li avrebbe rimproverati perché sporcavano casa.
La porta della sua camera si
aprì e per quello che fu un istante pensò veramente fosse suo padre, si girò e
quel pensiero sparì velocemente…era solo suo cugino
Siriusle si avvicinò,si
inginocchiò accanto alla sua sedia e le alzò dolcemente il volto con un dito in
modo da guardarla negli occhi che lei si ostinava a tenere fissi per terra.
“Tonks…”chiamò
piano”..vedrai
che stanno bene,li ritroveremo,su….vedrai entro la
settimana sarà tutto risolto”
Rimase a guardarlo senza dire
nulla non ci credeva che si sarebbe risolto tutto,non
riusciva a crederci e soprattutto si chiedeva il perché.
“Portami via di qui….”disse
semplicemente”..per favore”
Ok non sono così cattiva come pensavate…credevate che le
fossero morti i genitori e invece…..chissà saranno
vivi o morti?!Cosa ci sarà scritto di preciso nella lettera?Per quale motivo
sono scomparsi?
Grazei mille per i commenti positiviJJ mi fa piacere sapere che a qualcuno la storia stia
piacendo!!
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta
La stanza non era delle più
grandi mai viste,ma l’arredamento consistente nel
minimo necessario la faceva apparire più grande di quanto in realtà non fosse.
In quella piccola casetta a
due piani al centro di Londra vivevano in affitto Sirius
e Remus e dato che stavano
in casa poche ore al giorno a loro bastava avere il minimo necessario di
mobilio.
Lupin si alzò dalla scrivania dietro la quale
era intento a studiare per il concorso di abilitazione all’insegnamento.
“Tonks…”avrebbe
voluto dire mi spiace poi ci ripensò,in quei casi era
meglio non mettere il dito nella piaga
“Allora Rem
è pronta la cena?”chiese Sirius cercando un argomento
di discussione qualsiasi che distraesse da quel pensiero
“E’ quasi pronta,stanno arrivando anche James e
Lily”
Silenzio….dopo quella
risposta nessuno sapeva che dire,tutti e tre guardavano
un punto diverso della stanza,la ragazza perché ancora incapace di accettare
quanto aveva visto e i due perché non avevano la minima idea di come affrontare
la situazione.
“Mentre aspettiamo ti mostro
la casa”disse dopo qualche minuto Sirius
La ragazza scosse la testa
non le andava proprio di vedere la casa voleva solo un posto dove stare
sola”Dimmi dove è la mia camera,ho sonno voglio
dormire”
La guardò un attimo,non l’aveva mai vista così triste.Dove
era finita la ragazzina che sorrideva sempre,quella
che non metteva mai il broncio e trovava sempre il lato positivo in ogni occasione.Annuì,quindi prese la borsa che aveva lasciata a
terra e le fece strada su per le scale.
“Ecco tu dormirai nella mia
stanza”disse fermandosi davanti alla terza stanza sulla destra”io e Remus divideremo la sua stanza,stiamo
qui accanto”continuò indicando la porta alla sua sinistra
Fece un cenno del capo,aveva capito.Entrò nella
stanzetta e si guardò intorno.
Un ampio e comodo letto,un comodino,una cassettiera e un grande armadio a muro.Doveva dare sulla strada perché le luci dell’insegna di un
ristorante si riflettevano sui vetri.
“Beh Tonks…magari
vuoi sistemare le tue cose”disse, un po’ imbarazzato, dopo qualche attimo di silenzio
Lei annuì di nuovo,da quando erano stati a casa non aveva detto più di due o
tre frasi,si limitava a parlare a gesti.
“Se ti serve qualcosa noi
siamo di sotto”detto questo uscì dalla stanza,chiuse
la porta e scese nuovamente nel soggiorno
*Ci sono persone che danno sfogo ai loro
sentimenti,ai loro cambiamenti di umore e ci sono
persone che invece tengono tutto dentro.Che non
riescono a esprimere la loro tristezza,che non
riescono a farsi vedere in lacrime in pubblico.
Non so, forse hanno paura di essere
considerate deboli,forse vogliono illudere loro stesse
di essere più forti degli altri,di essere in grado di affrontare tutto quello
che la vita riserva…
Io sono una di queste persone non riesco ad esprimere il mio dolore,mi rifugio nel sarcasmo e
nell’ironia,non so piangere…o almeno non so farmi vedere piangere.Non sopporto essere consolata,ma
questo non vuol dire che io non soffra,che sia insensibile o senza cuore.A poco a poco però non si riesce più a tenere tutto
dentro e allora….*
“Come sta?”chiese Remus che aveva aspettato il suo
ritorno ai piedi delle scale
“Come vuoi che stia…”rispose
l’altro” come staresti tu al suo posto?Si sente sola”
“Ma
non lo è…”
“Lo so che non è sola!!”ribattè adirato alzando la voce
”scusami Rem…sono
solo stanco”aggiunse calmandosi un pò
“Non preoccuparti,fa nulla”rispose gentilmente sapeva bene che questa storia
lo faceva stare peggio di quanto lui stesso volesse ammettere.Anche se Sirius
non l’ammetteva considerava quella piccola famiglia la sua famiglia.
“Non riesco a capire perché…”disse
Sirius”erano gente normale,non
erano particolarmente ricchi,non facevano del male a nessuno.Non
hanno chiesto riscatti.Cosa volevano da loro?!”
Si andò a sedere sul divano
cercando di trovare una risposta alle sue domande e accorgendosi con amarezza
che aveva iniziato a pensare a loro al passato.
“Remus…tu
che hai sempre una risposta.Perchè?!” chiese quasi
supplicando di ricevere una risposta che spiegasse il tutto
Il ragazzo scosse la testa
sedendosi di fronte a lui.Gli dispiaceva da morire
tutto quello che stava accadendo.Col tempo di era affezionato anche lui ad Andromeda
e suo marito e poi era impossibile non volere bene a quella peste di Tonks,ormai li considerava anche lui parte della sua famiglia
“Lo sai bene che non ne ho la
più pallida idea”rispose mesto”non riesco a trovare una spiegazione logica a
tutto ciò…ci ho riflettuto e riflettuto,ho letto
rapporti su rapporti…”
“Ehi ho anch’io le mie
conoscenze al ministero”aggiunse rispondendo alla silenziosa domanda che Sirius gli stava ponendo
“Neanche loro sanno dire il perché.La cosa assurda è che sembrano scomparsi nel nulla non ci
sono tracce di nessun tipo.In una settimana non sono
riusciti a trovare il minimo indizio”
“Ma tanto li troveranno non
possono essersi volatilizzati nel nulla,giusto?!”
*Quante volte avete sentito alla tv,letto su un giornale o sentito a voce da qualcun altro
della scomparsa o dell’omicidio di una o più persone rispettabilissime.Diottima
famiglia,ottima reputazione,impegnate socialmente.Insomma
persone”buone” quasi da prendere come modello.
Tante vero?!Nessuno sa spiegarsi il perché,si maledice questo mondo crudele e spietato che si
accanisce contro gli innocenti e si inveisce contro coloro che dovrebbero
vegliare sulla sicurezza degli onesti cittadini,si protesta,si fanno
manifestazioni….
Poi un giorno si viene a scoprire che
quella persona scomparsa non era poi proprio un santo
e magari vi passa per la mente che forse un po’ si è meritato quello che gli è
capitato.
Però esistono anche le vittime innocenti….
E allora?!
Beh forse non si conosce veramente chi
si credeva di conoscere.*
E se la famiglia Tonks non
fosse poi così apposto?!E se avessero anche loro il loro scheletro nell’armadio?O
chissà magari son solo delle povere vittime innocenti….chi può dirlo.
Grazie a coloro
che commentano,coloro che continuano a leggere e coloro che sopportano
le mai mania di lasciare a metà i capitoli…..che ci volete fare ognuno ha i
suoi piccoli viziJJ
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta
Un rumore secco,una nuvola di polvere e fuliggine ed ecco due figure
comparire nel salotto.
“James…Lily”esclamarono
Remus e Sirius che erano saltati all’aria al loro ingresso”ma…”
“Non dite niente”li zitti la ragazza spolverandosi il vestito”non una
parola…è tutta colpa del vostro amico”
“Dai è stato divertente
ammettilo Lily”ribattè lui sorridendo mentre si
toglieva la fuliggine dal volto
“Potter….”
Sirius e Remusscossero
la testa sorridendo nonostante tutto quei due erano
tremendi.Ancora non riuscivano a capacitarsi del
fatto che Lily avesse acconsentito ad uscire con lui,che
si fosse fidanzata con lui e che avesse persino deciso di sposarlo.
*Si avete capito bene mi riferisco
proprio a quella famiglia Potter,i
genitori di HarryPotter,sono
sicura che li avete sentiti nominare…ops
dimenticavo,è inutile che mi guardate con quella faccia a punto interrogativo
capita a tutti uno sbaglio no?!,voi non avete idea di chi siano i Potter.
E’ troppo lungo e complicato spiegarvi
tutto e non c’entra molto con la nostra storia,vi dirò
solo le cose importanti.
Come avrete intuito JamesPotter era il migliore amico di mio cugino nonché mio amico,mentre Lily Evans,la
bella ragazza coi capelli rossi,era la sua ragazza.
Il punto è che per quasi tutti gli anni di
scuola,nonostante fossero compagni,i due non facevano
altro che ignorarsi o prendersi di petto e alla fine invece si sono sposati.Beherano una bellissima coppia uguali e
diversi allo stesso tempo si equilibravano alla perfezione.
Ah la mania di farsi i dispetti non la persero neanche da sposati e quando Lily lo chiamava per
cognome beh…allora voleva dire che James ne aveva
fatta una delle sue*
“Come va con…?”chiese Lily
dopo aver salutato i due amici
“E’ di sopra in camera mia”rispose
Sirius mentre il sorriso spariva dal suo volto per
tornare ad assumere un aria pensierosa
“Salgo un attimo a vedere
come va”disse la ragazza dirigendosi al piano di sopra
“Nessuna novità?”chiese James sedendosi di fronte ai due ragazi
I due scossero la testa”sembra non
si riesca a cavare il ragno dal buco….niente neanche l’ombra
di qualche novità”
“Sirius
tu non hai notato nulla di strano in tua cugina?Cioè
tu li conosci meglio di tutti…”
Il moro scosse la testa”Niente
mi è sembrata quella di sempre,niente che la facesse
sembrare nervosa o preoccupata tutto normale”
“…e
poi scusa preoccupata per cosa?”
Bussò alla porta ed entrò.Distesa sul letto Tonks fissava
il soffitto in silenzio,la sua borsa era ancora per
terra dove l’avevano lasciata,sembrò non accorgersi del suo ingresso.
“Ciao Tonks”disse
Lily avvicinandosi a lei
La ragazza rispose un ciao
appena sussurrato
“Disturbo?”
“No…”disse facendole spazio
sul letto
Non sapeva che dire chiedere
come stava non era certo la massima dimostrazione di
tatto e trovare un argomento passabile era difficile soprattutto visto che lei
non voleva collaborare.
“E’ stato stancante il
viaggio?”chiese dopo un po’
“No”rispose di nuovo atonaTonks
“Lì faceva più freddo?”
“No”
“Passate delle belle vacanze
le tue amiche?”
“Si”
“Hanno iniziato a seppellirvi
di compiti?”
“Certo”
Silenzio…Tonks
continuava a fissare il soffitto persa nei suoi
pensieri e lei non sapeva che fare.Sapeva che stava
male e che parlare le avrebbe fatto bene,doveva
sfogarsi e non tenersi tutto dentro ma lei sembrava non volerlo fare.Individuò la borsa sul pavimento
“Sono i tuoi vestiti?”chiese
indicandola
“Si”
Si alzò e aprì la borsa
“Che fai?”domandò formulando
la prima frase da quando Lily era entrata
“Ti do una mano a sistemare
la tua roba”rispose iniziando a tirar fuori i vestiti
“Faccio da sola”
“Ma su non c’è bisogno te li
sistemo io”ribattè Lily aprendo l’armadio e mettendo si lato i vestiti di Sirius”tuo
cugino ha un armadio molto grande”
-Wow un discorso sul
guardaroba di Sirius questo si
che è un discorso interessante-pensò ironica Tonks
“Lascia stare Lily me li
sistemo io”
“Tranquilla ci sto due secondi”
“Non uscirli tanto non starò molto entro pochi giorni sistemeranno tutto e io
tornerò a scuola”
La rossa si fermò un attimo a
quelle parole-lo spero tanto Tonks,spero
sia come dici tu-“Ma si maltratteranno invece te li metto tutti belli ordinati hai
tantissimo spazio”
“Lascia stare le mie cose”disse
alzandosi di scatto e togliendole di mano un golf e ricacciandolo come veniva
prima dentro la borsa”ti ho detto di lasciarle stare dove sono,non toccarle”
“Ma
io…”
“Non ho bisogno del tuo aiuto,della tua compassione o di chissà cos’altro voglio solo
restare sola”ribattèco un
tono di voce adirato odiava tutta quella gentilezza solo perché le faceva pena
“Tonks…ma”
“Riesci a capirlo?!Lo volete
capire che voglio solo stare sola senza persone che mi girano intorno per
vedere come sto o che cercano di essere gentili a
tutti i costi?!E’ così difficile da capire?”le urlò contro.Non
li sopportava più tutti che cercavano di farla chiacchierare,che
le dovevano tenere compagnia per forza possibile non ci arrivassero a
comprendere che voleva stare in pace.
“Io non…”provò a rispondere
Lily dispiaciuta non era sua intenzione farla arrabbiare
“Fuori!”le urlò zittendola”e
di anche agli altri che è inutile salgano”
“Come vuoi tu”rispose amareggiata
dopo qualche attimo la ragazza.Quindi uscì dalla porta
“Cosa è
successo?”chiese Lupin a nome di tutti vedendola
scendere e avendo sentito le urla
“Niente”rispose lei”è solo un
po’ nervosa”
“Ma non può mica gridare come
una pazza solo perché è nervosa”ribattèSirius
“Su non è
in sé bisogna capirla…”
“Ora salgo a chiamarla per
cena e vediamo di fare un discorsetto”ribattèlui
“Non credo voglia mangiare è
meglio se la lasci stare sola”
“Non ci penso nemmeno”rispose
mentre già era a metà delle scale
Si fermò di fronte alla sua
porta e bussò…nessuna risposta
“Tonks
apri”chiamò gentilmente…nessuna risposta
Fece per aprire la porta ma
questa era chiusa a chiave
“Apri devo parlarti”disse a
voce più alta
“Va via!”rispose una voce
dall’interno
“Non fare i capricci Tonks apri la porta”
“Lasciami in pace va via”
Il ragazzo iniziò a battere i
pugni contro la porta”Apri subito,non puoi comportarti
così”
Nessuna risposta
“La cena è pronta vieni fuori”riprese
un po’ più calmo
“Non ho fame”
“Tonks!”le
urlò da fuori”non fare la bambina capricciosa con me.Apri
e scendiamo a cena”
“No!”
“Aprimi”
“No”
“Aprimi o entro lo stesso”
“Entra allora,sfonda la porta…”lo provocò lei
“Ubbidisci o saraimessa in castigo”
“Non sei mio padre!”urlò la
ragazza più forte di quanto avesse fatto fino a quel
momento”non puoi mettermi in castigo”
Il ragazzo si sarebbe
strozzato con le sue stesse mani aveva ottenuto l’unica
risposta che mai avrebbe voluto ottenere“Tonks…piccola
su ragiona”disse più dolcemente”non serve a nulla restare li dentro,non hai
mangiato nulla,vieni a cena con noi”
Nessuna risposta
“Lasciala stare”disse piano Remus spuntando alle sue spalle”forse è meglio così quando
se la sentirà verrà lei
Seduta a terra contro la
porta Tonks sentì i passi dei due ragazzi sempre più
lontani,giù per le scale mentre le lacrime iniziavano
a scendere piano.Tuttocercavano
di consolarla ma nessuno le diceva il perché.
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta
*Vi siete mai chiesti perché quando si è
tristi o arrabbiati ci si sfoga sempre trattando male le persone che vogliono
aiutarci?E’ una cosa strana,non ha alcun senso eppure
accade sempre così.Sarà perché non si vuole ammettere
di aver bisogno di aiuto,sarà perché…boh se lo scoprite fatemelo sapere,in ogni caso si finisce
sempre col ferire le persone che ci vogliono bene.*
Le lancette luminose della
piccola sveglia sul comodino segnavano le ventidue e trenta,il
silenzio aleggiava nella stanza e l’insegna luminosa continuava a riflettersi
imperterrita ora rossa, ora verde, ora blu, sulla finestra della stanza,unica
fonte di illuminazione.
Asciugò l’ultima lacrima col
dorso della mano e si stropicciò gli occhi.Era ancora
seduta dietro la porta,non si era mossa di un
millimetro da quando Sirius se ne era andato quattro
ore prima.In quel lasso di tempo
sola e senza nessuno che potesse vederla si era finalmente lasciata andare,si
sentiva sola voleva che tutto questo non fosse mai accaduto,avrebbe dato tutto
rinunciato a tutto quello che poteva desiderare solo per svegliarsi ed accorgersi
che era stato solo un incubo…sapeva benissimo che non lo era.
Si alzò.Si
era comportata veramente male,aveva dato di matto con
Lily che voleva solo parlarle,aveva urlato contro Sirius
senza motivo…si sentiva in colpa.Chissà magari erano
ancora sotto a parlare….
Si ricompose alla meglio,si sciacquò il volto e si diresse giù.Dall’ingresso
e dal salotto non provenivano ne voci ne luce,per un attimo pensò che se ne
fossero andati,che non ci fosse più nessuno a casa o che fossero già a letto.Stava per tornare in camera quando sentì delle voci
soffuse in lontananza.Seguì le voci fino ad arrivare
d’avanti ad una piccola porta color legno,si fermò
indecisa con la mano sulla maniglia per qualche secondo poi si decise ad
entrare.
La cucina non era molto
grande;una stanza rettangolare con le pareti color
ocra chiaro e il pavimento bianco lucente,l’angolo cottura,frigorifero e
forno,una credenza e uno sparecchiatavela,un bel lampadario al centro sospeso
proprio su un piccolo tavolo rettangolare con 6 sedie.Quattro
di esse strisciarono sul pavimento quando i loro
proprietari interrompendo il loro discorso si voltarono sentendo la porta
aprirsi.
Rimase qualche secondo incerta sull’entrare o meno mentre gli altri la
guardavano un po’ sorpresi nel vederla lì poi si fece avanti.
“Scusate se vi ho disturbati”disse muovendo nervosamente la gamba destra e
fissando il pavimento”volevo solo dirvi che…che mi spiace per prima”
Un attimo di silenzio mentre
i quattro si scambiavano un occhiata
“Hai fame?”
Tonks pensò che le avessero posto
questa domanda come volendo intendere che lei fosse scesa solo perché aveva
fame stava per rispondere di no quando vide che non sembravano affatto voler sott’intendere
qualcosa.
“Un poco”rispose facendosi
avanti e ricambiando il loro sorriso
“Bene perché stavamo proprio litigando
per chi doveva mangiare la tua parte di dolce”rispose scherzando Sirius mentre le faceva cenno di mettersi a tavola
“Peccato Tonks…perché
ero quasi riuscito a prenderla”disse James”stavo già
assaporando il bis”
“Sei un pozzo senza fondo James”ribattèRemus”hai
fatto il bis di tutto ciò che c’era a tavola,hai
letteralmente ripulito il tuo piatto,assaggiato dai nostri,aiutato Lily a
finire la sua porzione e vuoi anche il bis del dolce?!”
“Non è colpa mia se tu e Lily
avete cucinato divinamente,non è colpa mia se siete
così bravi in cucina”
“Niente da fare…non avrai
nessun bis”rispose Lily”e anzi ti metterò a dieta”
“Ma…”ribattè
lui facendo gli occhioni”…non puoi,non
lo faresti mai”
“Tu dici?!”rispose lei
sarcastica mentre gli altri quasi si strozzavano per non ridere alla vista dell’amico
che sbatteva le ciglia
Tonks non potè fare a meno di
sorridere era assurdo sembravano quattro bambini e per
giunta capricciosi,tutto poteva considerarli ma non adulti.
”Scusami per prima”disse
passando accanto alla ragazza” io non volevo urlarti contro…non so che cosa mi
sia preso”
“Non preoccuparti fa nulla”rispose
sorridendole”non era necessario chiedessi scusa”
“Mi spiace sul serio”riprese
di nuovo”tu sei stata così carina e io…”
“Tonks
eri nervosa capita a tutti,dovresti vedere me…”
“Ti assicuro che è meglio non
vederla”si intromise James
notando che la ragazzina era un po’ imbarazzata
“Che
vorresti dire tesoro?!”
“Che
sei una belva feroce”rispose amabilmente”faresti paura persino ad una banshee”
“E
dire che a volte mi chiedo come io possa stare con te…”ribattè
sarcastica”impossibile resistere a tanta dolcezza”
“Scusami Sir”disse
avvicinandosi al cugino”non volevo trattarti male…non volevo dire quello che ho
detto”
Il ragazzo allontanò la sedia
dal tavolo la prese per un braccio e la fece sedere sulle sue gambe
“Lo so”rispose accarezzandole
la guancia”non dovevo urlare nemmeno io”
“Mi perdoni?”chiese senza
guardarlo in volto
“Solo se mi dai un pezzo del
tuo dolce”rispose sorridendo scherzosamente lui
A quelle parole si levò un
coro unanimo che suonava molto come Ingordo
Il ragazzo sollevò le spalle
come a dire che ci volete fare sono goloso e si lasciò imboccare la sua parte di dolce
mentre le accarezzava i lunghi capelli neri.
*Ehi calma non protestate,inutile che m interrompete con quell’
aria da sapientoni per correggermi non ho sbagliato i miei capelli erano neri.Si certo ora voi direte…ma prima
ti sei descritta bionda…no non ho fatto una tintura.Scusate
a 12 anni voi vi siete tinte i capelli?!Non credo che le vostre madri ve lo
avrebbero lasciato fare e comunque io non ne ho bisogno.Vedete io sono
una metamorfomagus.Si avete sentito
bene io sono quella parolona strana sicuramente residuo latino con
radice greca….tranquilli tralasciamo la parte
lessicale.
In poche semplici parole io posso
cambiare aspetto quando e come voglio!Non ci credete?Affari vostri ma io vi ho
avvertito quindi non fate facce confuse se per caso decidessi
che il nero non è più il mio colore*
La serata
trascorse molto più piacevole di
quanto ci si fosse aspettati,o almeno di quanto lei si fosse aspettata perché in
realtà i quattro sembravano non perdere l’occasione per distrarla dai suoi
pensieri nel modo più naturale possibile.Giocarono a
scacchi,a sparaschiocco,con
le carte magiche…insomma il tempo passò più in fretta del previsto.
Quasi senza accorgersene si
fecero le due del mattino e Lily e James si
smaterializzarono lasciando soli i tre(questa volta Lily era stata più veloce e
aveva impedito a James di trascinarla tra le fiamme del
camino cosa che lui aveva trovato molto divertente in memoria dei vecchi tempi)
“Che si fa domani?”chiese ferma sulla porta della sua stanza”da dove iniziamo?”
“Iniziamo cosa?”chiese Sirius
“A cercare i miei”rispose
ovviamente Tonks
“Tonks…ci
pensano gli auror a cercare i tuoi genitori”spiegò Lupin”e anche la polizia gabbana ci sta lavorando sopra”
“Ma…” ribattè
delusa lei”io pensavo che anche noi ci saremmo dati da fare che avremmo cercato
di trovarli che…”
“Piccola..”rispose
Sirius avvicinandosi per darle la buonanotte”noi
saremmo solo d’intralcio,non sappiamo come muoverci,bisogna lasciare che
facciano il loro lavoro”
“E…”
“Domani io ho un impegno”continuò
lui prima che potesse protestare”Remus starà a casa con te”
Si chinò e le baciò la
guancia prima di dirigersi alla porta accanto dove l’amico loattendeva.I tre si salutarono e si chiusero nelle
loro stanze
“Perché le hai mentito?”chiese
Lupin girandosi verso il lettino accanto
“Avresti voluto le dicessi la
verità?!”rispose alzando un sopracciglio
“Si avrei
preferito non le mentissi...”
“Credimi la conosco meglio di
te è un bene che non sappia “
“Sarà come dici tu Sirius…però io resto dell’opinione che sarebbe più giusto
dirglielo”
“Per favore Rem…per una volta lascia stare il tuo senso dell’onestà e
menti spudoratamente”rispose quasi supplicando
Il ragazzo lo fissò per un
istante non l’aveva mai sentito parlare con quel tono,quello
che stava per fare non piaceva neanche a lui di questo era certo.
“Certo che ti darò una mano”rispose spegnendo la lampadina”su questo non c’erano dubbi.Forse hai ragione”
“Buonanotte”
“Buonanotte”
Cosa mai dovrà fare Sirius?Perchènon
vuole che Tonks lo sappia?Cosa si inventerà Remus per tenerla occupata e soprattutto riuscirà a mentire
spudoratamente?
Grazie a tutti quelli che leggono e a
tutti quelli che recensisconoJ
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta
Dei passi felpati nel
silenzio della notte,un rumore sordo,una serie di
maledizioni e imprecazioni borbottate a bassa voce rivolte contro il piede del
letto.
“Bastava accendere la
luce”mormorò una voce assonnata mentre le luce della
lampadina illuminava un Sirius che saltellava su un
piede
“Non volevo
svegliarti”rispose il ragazzo sedendosi ai piedi del letto dell’amico
massaggiandosi il ginocchio
“Oh sisi vede come sei riuscito a non svegliarmi”ribattè l’altro ironico
“Scusa”sibilò in risposta “la prossima volta vedrò di avvisarti prima di
sbattere contro il tuo letto”
“Buona idea”rispose
mettendosi a sedere al centro del letto e notando che era ancora buio se non
per un debole chiarore aranciato.Doveva essere l’alba
o poco giù di lì.”Si può sapere dove credi di andare a quest’ora?!”
“Rem
inizio a credere che la vecchiaia stia prendendo il sopravvento”disse Sirius perplesso alla sua domanda”sai benissimo dove devo
andare ne abbiamo parlato fino a qualche ora fa”
“Ma…ti ci vogliono due minuti
per arrivare vuoi forse augurare loro il buongiorno e magari portare la
colazione?!”chiese sarcastico
“Si
perché no porto loro la colazione in camera”ribattè
col suo stesso tono”credi che così eviteranno di cacciarmi fuori a pedate?”
Lupin lo guardò per qualche istante per
poi lasciarsi ricadere sul cuscino con un ghigno non riusciva a
togliersi quella scena vista tanti anni prima dagli occhi”No!Anche appena
svegli di sicuro non rinuncerebbero mai a questo”
“Bene quindi perché dovrei
aspettare ancora?!Adoro essere insultato”riprese Sirius
alzandosi e dirigendosi alla porta”ci vediamo ‘sta sera”
“D’accordo cerca di non fare
troppi casini”rispose sbadigliando Lupin rigirandosi
tra le lenzuola.
Sirius si chiuse piano la porta alle spalle,passo silenziosamente d’avanti alla sua stanza e vi
appoggiò l’orecchio alla porta per assicurarsi di non aver svegliato Tonks quindi si smaterializzò.
I rumori provenienti dalla
strada si facevano sempre più fastidiosi,un paio di
clacson risuonarono assordanti,vociare confuso,rumore di piatti e di tavoli e
sedie spostate proveniente dal locale di fronte….
Tonks si girò dall’altro lato,si
mise il cuscino sulle orecchie,cambiò di nuovo posizione ma nulla…ormai era sveglia.Guardò l’orologiò,le
dieci…aveva dormito tantissimo e dire che si era riproposta di alzarsi presto
quella mattina per provare a convincere suo cugino a portarla con sé e invece…
Sistemò il letto con un colpo
di bacchetta e aprì la finestra imprecando contro il traffico mattutino,si stava dirigendo all’armadio come tutte le mattine quando
urtò contro il letto di Sirius.Si trattenne appena
dall’urlare
-Maledizione questa stanza è
troppo piccola per tutti e due-pensò imprecando
mentre dava uno sguardo alla stanzetta in cui i due letti sembravano entrarci
ad incastro tra le pareti e i mobili.
Si vestì,si
diede una rassettata e dopo aver controllato che tutto fosse in ordine al suo
posto uscì dalla stanza.
Era in cucina a fare
colazione mentre leggeva le ultime notizie sulla Gazzetta quando sentì Tonks scendere le scale.
“Ciao Remus”salutò
entrando nella stanza e sedendosi di fronte a lui
“Dormito bene?”chiese il
ragazzo dopo aver ricambiato il saluto.Ripiegò il
giornale e lo mise da parte.
La ragazza annuì iniziando a
spalmare un po’ di marmellata su una fetta di pane
“Sirius
è già uscito?”chiese anche se pensava di conoscere già la risposta
“Si è andato molto
presto”rispose mentre le versava un bicchiere di succo
“Quando
torna?Dove è andato?”
“Sta sera a cena,aveva dei colloqui di lavoro”disse normalmente non gli
piaceva mentire però era sempre stato bravo nel farlo,dopotutto a scuola era
molto utile-Beh e poi di sicuro non è lì per piacere-
-Lavoro?!-pensò sorpresa Tonks-Sirius che va a dei colloqui
di lavoro?-tutto poteva immaginarsi tranne suo cugino seduto dietro una
scrivania agli ordini di un capoufficio.
Guardò il
ragazzo perplessa pensando che avesse mentito ma quando incrociò il suo
sguardo così tranquillo e sorridente fu certa che quella fosse la verità.
Era da poco l’alba quando Sirius si rimaterializzò d’avanti
a quella che poteva essere considerata una piccola reggia.Anche
se si trovava all’estero del cancello riusciva a
vedere le tende tirate nelle stanze al secondo piano,dovevano essere ancora
tutti a letto
-in fondo è l’alba dovrei
essere a letto anch’io-si disse contemplando quell’imponente struttura dall’altra parte della strada.Fin da quando era piccolo aveva sempre odiato quella casa,troppo grande,troppo sfarzo,troppe cose inutili e poi era
inquietante.Anche in quel momento guardandola così in
quella luce soffusa,ancora in penombra ebbe la
sensazione che quella casa avesse un’aria sinistra.
Si chiese cosa avrebbe fatto
in quelle ore aspettando che si facesse giorno,che
cosa avrebbe detto loro e soprattutto perché era andato a parlargli.Non vedeva i suoi zii da anni e con suo grande
piacere finita la scuola aveva persino potuto evitare di incontrare le sue
cugine eppure, ora, era lì fermo di fronte alla loro casa sperando che loro
accettassero di riceverlo invece di sguinzagliargli contro i cani.
Finita la colazione
i due si spostarono nel piccolo salottino.La
ragazza dovette ammettere che Remusera un’ottima compagnia,era gentile,premuroso sapeva fare di
tutto e soprattutto riusciva a distrarla.
Ora lui era
seduto dietro la scrivania di nuovo immerso in quelle scartoffie proprio
come la sera del suo arrivo.La ragazza si alzò e gli
si avvicinò sbirciando quei fogli da dietro la sua spalla
“Le rivoluzioni
socio-politiche di fine ottocento nelle civiltà occidentali?!Storia della
Magia?!”chiese leggendo il titolo che spiccava sulla sommità della
pagina”credevo che avessi finito di studiare”
“Magari”rispose
lui alzando gli occhi dai suoi appunti a bordo pagina”mi sembra di
essere tornato a scuola col professor Ruf.Devo
presentare un tema di tre pergamene entro dopodomani”
“Storia della Magia è
noiosa”esclamò la ragazza ripensando al fatto che le lezioni di Ruf erano utili solo per chiacchierare in fondo bastava che
solo uno,a turno, prendesse gli appunti e li passasse
ai compagni;il professore era così preso che neanche se ne accorgeva.”Tutte
quelle date,quei nomi strani…”
“Ma
hai avuto anche tu Ruf?”
“Ehi ma che credi abbia cent’anni?!”rispose il ragazzo colpito
alla sprovvista dalla domanda”Sono così vecchio?”
Tonks lo guardò un attimo”Umh…si”
“Ma
come si?!”rispose fingendosi offeso
“Sembro così vecchio Nimphadora?!”chiese punzecchiandola mentre le faceva il solletico
Molti chilometri più a nord,mentre i due erano intendi a prendersi in giro,e a
scherzare Sirius continuava a fissare il grande
cancello.Le tende erano state tirate,il sole era alto nel cielo e lui per la ventesima volta
faceva avanti e indietro indeciso se bussare o meno.
Alla ventunesima volta si
decise,oltrepassò il cancello e suonò al campanello
aspettando che qualcuno gli aprisse-Magari non va
tanto male-pensò scetticamente
-mah…tanto ormai-qualcuno
dall’altra parte stava aprendo la porta
Verrà mandato via a calci o magari
gli scaglieranno contro qualche bella maledizione…cosa vuole dai suoi zii?Forse
sono loro a tenere prigionieri i genitori di Tonks?se
così perché?E Lupin e Tonks…non
potranno certo studiare tutto il giorno…o si?
Grazie a tutti quelli che leggono e a
tutti quelli che recensisconoJ
Eh si mi piace troppo lasciare le
cose a metà così ognuno può cercare di immaginare cosa accadrà
Bluking sei proprio sicuro che
Sirius li troverà?!
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che faTonks mentre racconta
“Non ci credo”
“Ma
è la verità”
“E’ impossibile nessuno ci
riuscirebbe mai”
“Beh si
da il caso che noi ci siamo riusciti”rispose con un misto tra il divertito e
l’orgoglioso”guarda che noi siamo i Malandrini non siamo i primi quattro presi
a caso dalla folla”
“Io continuo a credere che
stai mentendo”ribattè lei”nessuno può riuscire a
cavarsela impunito dopo una cosa del genere”
“Vuoi forse dire che sto mentendo?!”chiese
il ragazzo con l’aria più innocente che aveva
“Si”rispose lei senza la
minima ombra di dubbio
“Ti dico di no”
“Si”
“No”
“Si”
“No”
“Si”
“No”
“Insomma vi volete decidere si o no?!”si intromise una voce all’ingresso della stanza”vi
si sente da li fuori urlate come due bambini”
“Ben tornato Sirius,vedo che hai passato una
piacevolissima giornata e che il tuo colloquio è andato bene”rispose sarcasticoLupin girandosi verso
l’amico e ricevendo un occhiata fulminate del tipo Non me ne parlare
“Voi due piuttosto cosa era
tutta quella confusione?!”chiese lasciandosi cadere sulla poltrona di fronte a loro
“La nostra cara Nimphadora sostiene che io stia mentendo”rispose come se
fosse una illazione assolutamente assurda,impensabile
“Non chiamarmi Nimphadora”gli sibilò la ragazzina”e poi è vero è
impossibile”
“Si
che è possibile”
“No..”
Sirius sbuffò irritato zittendoli non era proprio la fine
della serata che sperava di avere,voleva rilassarsi
non sentire loro due rispondersi a monosillabe”Insomma basta!Mi state facendo
venire il mal di testa”
“Si può sapere cosa è
possibile”intercettò lo sguardo della cugina pronta a dire che non era
possibile e si affrettò ad aggiungere”..o meno?!”
“Ma
certo Sir così puoi confermare anche tu”
“La nostra dolce Nimphadora…”
-Giuro che se mi chiama di
nuovo Nimphadora lo ammazzo-pensò la ragazza dandogli
una gomitata
Lupin si massaggiò le costole e riprese”..come dicevo la nostra
dolce Nimphadora”si divertiva troppo a vederla
infuriarsi quando veniva usato il suo nome”non crede che Noi”sottolineò il
noi”siamo riusciti ad entrare nel dormitorio dei serpeverde
e a trasportare nel sonno Piton in sala Grande senza
essere scoperti”
“Vedi sta mentendo per forza
nessuno può entrare nella sala comune di un’altra casa senza essere visto …per
non dire trasportare fuori qualcuno “ribattèTonks sicura nell’affermare l’assurdità del fatto
Nel frattempo suo cugino
guardava l’amico ridendo”Non dimenticherò mai la faccia di Mocciosus
quando gli altri lo trovarono che dormiva sul tavolo
professori nel suo pigiama grigiastro”
“E
chi se la può dimenticare”rispose Lupin unendosi alle
sue risate effettivamente quella loro bravata che aveva messo nel peggiore
degli imbarazzi Mocciosus aveva fatto ridere l’intera
popolazione studentesca per molte settimane.Naturalmente
lui aveva accusato James,Sirius,Lupin e Peter ma non aveva prove e quindi non venne ascoltato
“Cioè
voi…”
“Io ti avevo detto che era
vero”rispose col suo solito sorrisetto gentile Lupin”sei tu che non mi hai voluto credere”
“Ma
come?”chiese curiosa al cugino
“Segreto”rispose quello
sorridendo
“Dai ragazzi a me potete
dirlo…dopotutto sono la vostra apprendista perfetta”ribattè
lei quasi supplicando la curiosità era il suo punto debole
“No un segreto è un
segreto”risposero sorridendo i due godendosi la sua espressione avida di sapere
“Ma
io so tutto su di voi”
“Ne sei proprio sicura Nimphadora?!”chiesero scetticamente i due quasi all’unisono
“Quante volte devo dirvi di
non chiamarmi Nimphadora”
“Allora come
è andato il colloquio di lavoro?”chiese mentre piegava i vestiti
riponendoli sulla sedia
Sirius alzò le spalle e si sedette ai piedi del letto
dell’amico”Oh sono stati molto carini con me.Mi hanno
chiesto come stavo,come mai non mi facevo sentire,mi
hanno invitato a pranzo e volevano restassi anche a cena”rispose sarcastico
“Scemo..”rispose
l’altro sedendosi accanto a lui
Sorrise”Beh come vuoi sia
andata?!Sono stato riempito di insulti,mi hanno chiuso
la porta in faccia una decina di volte,abbiamo urlato un po’,sono stato
minacciato ma almeno non mi hanno scagliato contro qualche maledizione…o almeno
non sono stati così veloci da poterlo fare”
“Hai saputo qualcosa da
loro?!”chiese evitando di fare commenti sulla sua sfortuna familiare
Scosse la testa”a quanto pare
i miei adorati zii non ne sanno nulla,anzi sono così
ben informati che manco sapevano loro figlia fosse scomparsa”
“Ma…”
“Vecchio mio ricorda lei è
come me noi siamo meno di zero per loro quindi perché interessarsi”rispose
intercettando la sua domanda prima che gliela ponesse.
“Allora è stato un buco
nell’acqua”
“Si
un altro…inutile buco nell’acqua.Quei due sono
svaniti nel nulla”
Passò la settimana e della
famiglia Tonks nessuna traccia per non dire nessuna notizia.Remus,SiriusJames e Lily cercavano in tutti i modi di tener la
ragazza impegnata in altro.Non la lasciavano mai sola.O usciva con Lily a fare compere o andavano a pranzo
fuori o a fare passeggiate insomma non c’era un minuto in cui potesse pensare almeno non di giorno.A
volte restava a casa con Remus e lui le raccontava
qualche bravata combinata a scuola o si faceva aiutare da lei nel trascrivere i
suoi appunti in cambio di piccoli premi.Se restava
con Sirius distruggevano la cucina cercando di
preparare il pranzo al povero Lupin…insomma per quanto
lei potesse sentirsi sola e abbandonata riuscivano
sempre a strapparle un sorriso.
Passarono due settimane e non
si sapeva ancora nulla,passò un mese….niente.Alla fine il caso venne archiviato come irrisolto dalla
polizia babbana e gli incaricati del ministero lo
lasciarono in secondo piano rispetto ai casi più recenti.Nessuno
sembrava credere che i coniugi Tonks fossero ancora
vivi….nessuno tranne Tonks e il piccolo gruppetto di amici ma loro nonostante ci avessero provato non avevano
nulla in mano.
Alla fine dopo non poche
discussioni riuscirono a convincere Tonks che doveva
tornare a scuola.Così quel lunedì pomeriggio, rifatti
i bagagli, aspettava in salotto che l’accompagnassero alla stazione.
Sul binario 93/4 c’erano
solo loro cinque,a scuola avevano avvertito con un
gufo che lei sarebbe arrivata quella sera alla stazione di Hogsmeade
e avrebbero mandato una carrozza a prenderla.
“Mi raccomando peste…”disse Sirius abbracciando la cugina”mi mancherai mi ero abituato
a vederti nella mia camera
“Se hai bisogno di qualcosa scrivici pure”aggiunsero James e
Lily salutandola
“Non fare troppi danni”aggiunse Lupin baciandole la guancia”e
studia”aggiunse scompigliandole i capelli.
La ragazza sorrise grata al
gruppetto e salì sul treno,stava già per uscire dalla
stazione quando sentì urlare a squarciagola
“Ci vediamo presto Nimphadora !”
Si affacciò giusto il tempo
per vedere i quattro che si smaterializzavano ridendo al suo urlo”Non
chiamatemi Nimphadora”