Forse ho torto e tu ragione...ma non so

di Rowy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo Settimo ***
Capitolo 8: *** Capitolo Ottavo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nono ***
Capitolo 10: *** Capitolo Decimo ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undicesimo ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodicesimo ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo ***


Si chiuse la porta alle spalle,finalmente era sola…sola con i suoi pensieri nessuno sarebbe entrato a disturbarla,a cercarla…

Si chiuse la porta alle spalle,finalmente era sola…sola con i suoi pensieri nessuno sarebbe entrato a disturbarla,a cercarla….

Attraversò la stanza,aprì la finestra e respirata a pieni polmoni una fredda boccata d’aria si sedette sul davanzale guardando fuori.

Un sorriso le increspò le labbra…strano ma ogni volta che aveva qualche pensiero che l’assillava si sedeva sul davanzale della finestra,lo aveva fatto quando era bambina e continuava a farlo ancora adesso.Certo prima i pensieri erano…compiti,esami,Helen e Sarah che litigavano,come evitare una punizione,come riuscire ad attirare l’attenzione del ragazzo che le piaceva senza fare figure imbarazzanti….

Ora invece i suoi problemi erano cambiati…c’era l’Ordine,c’erano le lezioni,c’erano i ragazzi…no un attimo allora non erano proprio cambiati,erano passati anni eppure i problemi rimanevano più o meno uguali.

-Almeno prima avevo qualcuno con cui confidarmi…qualcuno che dava consigli-pensò tristemente poggiando la testa alla parete-consigli stupidi…idioti…che non avrei mai seguito ma sempre consigli-

Per quanto si sforzasse di pensare ad altro c’erano alcuni pensieri che la tormentavano in modo particolare

La luce dell’alba iniziava a rischiarare le tenebre tingendo di un bel color miele la superficie del mare

Miele-pensò tra sé e sé-miele come i suoi capelli,come la sua voce…-

Si riscosse da quel pensiero sospirando ecco ci era cascato di nuovo…più pensava ad altro e cercava di distrarsi più quel pensiero si infiltrava infimo tra le pieghe della sua mente e si ingrandiva fino a diventare impossibile da ignorare…..

-Basta non devi pensare certe cose,non devi immaginarle,dimenticala,lui non è niente e tu sei meno di zero quindi fammi il piacere prima di impazzire.Smettila!-disse a se stessa-ecco vedi è già troppo tardi parli con te dandoti del tu-

 “Certo che ce ne vuole!Bisogna essere proprio dei geni per affezionarsi sempre alle persone più avventate e testarde cocciute come i muli,arroganti…”continuò ad alta voce tanto nessuno l’ avrebbe sentita e anche fosse stato che gliene fregava.Se gli altri ospiti dell’Hotel avessero voluto considerarla pazza…beh affari loro”…incredibilmente accattivanti,le persone più dotate di fascino che esistano”

 

*Oh salve!scusatemi non vi avevo visti ero un po’ troppo presa dai miei pensieri.Su su non guardatemi così son sicura che momenti del genere,in cui vorreste strozzare qualcuno con le vostre stesse mani,vi saranno capitati esattamente come sta accadendo a me.

Volete sapere il perché?

Umh perché no….infondo sfogarsi fa bene.Se avete pazienza vi racconterò tutto,ma vi avverto me lo avete chiesto voi quindi poi non lamentatevi se vi ho annoiati.Scherzo!!Cioè se vi va di darmi una botta in testa e fuggire fate pure.

Mettetevi comodi,la mia è una storia molto lunga.Per capirla bisogna tornare indietro di alcuni...anzi molti anni fa.*

 

 

 

Nimphadora Tonks vieni subito qui!”urlò la donna affacciandosi dalla finestra del secondo piano alla ragazzina che facendo finta di non aver sentito nulla correva velocemente verso il laghetto cercando di raggiungere un gruppetto in lontananza

 

*Bene quella ragazzina con le trecce dorate,Nimphadora(…bleah che schifo di nome meglio se mi chiamate solo Tonks o potrei non rispondervi ), sono io.Si lo so sono adorabile,che visino carino,che fisico atletico…insomma ero una gran bella ragazzina

Invece quella signora che cerca sgolandosi di tenermi a casa china sui libri è la mia mamma,Andromeda Black( ok forse sarà un nome poco usato ma è un bel nome),povera”illusa”saranno quasi 6 anni che ci prova inutilmente e soprattutto saranno quasi 13 anni che la sento urlare.

Eh già ogni volta che disubbidisco,non che lo faccia troppo spesso…sia ben chiaro,che preferisco divertirmi piuttosto che stare ore seduta a studiare cose noiose che tra qualche anno avrò dimenticato,ecco questo capita più spesso,o che combini qualche piccolo”pasticcio”,questo preferirei accadesse molto meno spesso di quanto accada in realtà ma purtroppo non rieco a farcela sono,come dire,malata di “pasticcionagine”.

Credete che esageri?! No vi assicuro che è vero!

In quasi 13 anni di vita ho una lista di piccoli incidenti divertenti,imbarazzanti e sicuramente poco piacevoli per mamma e papà,da lasciarvi senza parole.Per esempio non dimenticherò mai quella volta che la mamma mi aveva messo il vestitino bianco,avevo solo 5 anni anzi facevo 5 anni proprio quel giorno,e mi aveva detto di stare tranquilla in salotto ad aspettare gli amici ma stare sedute è noioso e allora mi alzai e…..No aspetta  un attimo.. che sto facendo.. vi racconto le mie brutte figure?!Cioè neanche vi conosco e già inizio a mettermi in imbarazzo…No è inutile che mi guardiate così!Non ve lo dico cosa accadde,non ve lo dico,non ve lo dico e non ve lo dico!

Torniamo a noi invece….*

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.

 

“Nimphadora Tonks vieni subito qui!”urlò la donna affacciandosi dalla finestra del secondo piano alla ragazzina che facendo finta di non aver sentito nulla correva velocemente verso il laghetto cercando di raggiungere un gruppetto in lontananza

“Ragazzi!Aspettatemi”gridò correndo”rallentate per favore”

-Uffa non mi sentono-pensò Tonks continuando a correre

–ah no mi hanno vista per fortuna-si disse vedendo che i tre si fermavano e le facevano segno di sbrigarsi.Sorrise e corse loro incontro il più velocemente possibile

“Su Nimphadora, forza muoviti”disse uno dei tre che un tono che avrebbe voluto essere di rimprovero ma con scarsi risultati “non vorrai farci stare qui tutta la mattina a morire di caldo?”

 

*tanto per intenderci quel gran bel pezzo di ragazzo che mi ha chiamata e che sta per essere strozzato dalle mie piccole mani è mio cugino Sirius Black o meglio è il cugino di mia mamma.Avete visto che corpo se non fosse un mio parente,se non avessi quasi 12 anni di differenza con lui,vabbè che l’età non importa quando si ha di fronte quel corpo perfetto,quei muscoli scolpiti,quei capelli nero bluastri che profumano di …non so esattamente di cosa profumino ma è il profumo più inebriante che conosca…emh non dovrei pensare certe cose di mio cugino. E poi che occhi!Ci morirei per avere i suoi occhi e invece no!Non è che i miei ci si potevano mettere un po’ più d’impegno?!invece mi devo accontentare dei miei comunissimi,banalissimi occhi.*

 

“Io ti ammazzo Sirius” disse raggiungendolo

“Ah si Nimphadora?!”rispose il ragazzo provocandola,sapeva benissimo quanto detestasse quel nome”e come credi di fare?”

“Io…”rispose lei cercando di trovare una risposta”…io… te ne accorgerai dopo che avrò finito con te”

“Sono qui che aspetto di essere ucciso”ribattè lui sorridendo”quando sei pronta dimmelo”

-No che fai?No non sorridere…ecco ora svengo,sento il cuore che batte a mille.Su Tonks respira non è nulla è solo tuo cugino che sta scherzando con te-pensò con lo sguardo fisso sul suo sorriso come inebetita

“Forse preferisci che mi inginocchi così magari non devi prendere la scala per strozzarmi?!”continuò il ragazzo prendendola in gio e piegando un po’ le ginocchia

“Sir io ti…”rispose la ragazzina correndogli contro con aria bellicosa

“Presa!”esclamò ridendo Sirius che l’aveva bloccata mentre gli arrivava addosso e l’aveva sollevata da terra ”chi è che volevi uccidere tu?”

“Lasciami andare…rimettimi giù”protestò lei dimenandosi e cercando di liberarsi dalla sua presa

“Non ci penso nemmeno”ribattè lui divertito solleticandola al fianco

“Voi due…andrà avanti ancora per molto?!”intervenne uno degli altri due ragazzi che nel frattempo stavano aspettando all’ombra degli alberi”noi vorremmo andare a fare il bagno”

“Su Sirius metti a terra tua cugina e muoviamoci o dovremo tornare indietro senza averne fatto neanche uno”

 

*Quei due che aspettano impazienti la nostra,o meglio,la compagnia di mio cugino son i suoi due migliori amici James Potter e Remus Lupin.Dividerebbero qualsiasi cosa,persino il sonno tanto sono legati e sinceramente credo che Sir sia veramente fortunato ad avere loro.Magari li avessi avuti io degli amici così.Il moretto con gli occhiali e il fisico da grande atleta è James,devo ammettere che se non fosse fidanzato ci avrei fatto su più di un pensierino.Lui e Sir erano nella squadra di quiddicth della scuola ed erano due grandi campioni oltre ad essere due dei ragazzi più famosi,invidiati ed adocchiati dalle ragazze,se solo sapeste quante storielle mi son state raccontate sul loro conto….Il terzo ragazzo più noto della scuola era Remus,quello coi capelli castano-biondo e i grandi occhi color ambra.Peccato spesso abbia un aspetto stanco perché anche se sembra un angioletto tenerlo fermo è un’impresa.Sarà il più responsabile tra i tre ma  vi assicuro che la parola”responsabile”è relativa.Le voci che corrono su loro tre son proprio vere,una ragazza avrebbe un gran problema a scegliere uno di loro perché son troppo...beh troppo tutto.Dove si trovano tre ragazzi belli,simpatici,intelligenti e pure popolari?!Già son una specie rara.Naturalmente nonostante James e Remus mi piacciano io tifo per il mio cuginetto preferito*

 

“Hai messo il costume?”chiese Sirius mettendola a terra

“Certo”rispose prontamente Tonks

“Bene allora…prima che quei due decidano di ucciderci sul serio”riprese il ragazzo prendendola per mano e incamminandosi verso gli amici”comunque ti sei salvata solo grazie a loro ricorda”

“Alla buon ora”esclamò James quando vennero raggiunti dai due”a volte mi chiedo chi sia il ragazzino tra voi due”

“Io credo che se la battano ad armi pari”rispose Remus”Sirius a volte è proprio peggio di Nimphadora”

-Ehi no!-pensò Tonks sentendosi chiamare in quel modo-ma che è diventata una moda quella di sfottermi per il nome?!-

“Remus…”lo rimproverò lei fulminandolo con lo sguardo

“Si Nimphadora?!”chiese cercando di non ridere era proprio uno spasso vedere le guance della ragazzina diventare rosse per la rabbia

“Remus io ti…”

“Uccidilo per noi va bene”la interruppe James poggiandole una mano sulla spalla e dirigendosi con lei verso la riva”ma uccidilo al lago mentre noi facciamo il bagno qui ci stiamo facendo la sauna”

“Eh poi sarei io il ragazzino attaccabrighe,eh vecchio mio?!”sussurrò Sirius ridendo sotto i baffi

L’altro alzò le spalle ridacchiando quindi s’incamminarono anche loro verso la piccola spiaggia

 

 

Grazie per il commento positivo Darklight92!!Chissà magari prima o poi la tua curiosità sarà soddisfatta J

Qualsiasi commento positivo o negativo è ben accetto.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.

 

*Mia mamma mi diceva sempre di non infastidire Sirius e i suoi amici,di lasciarli in pace e di non rincorrerli a destra e a sinistra seguendoli ovunque andassero.Diceva che loro erano tre ragazzi e che era fastidioso portarsi dietro una bambina a cui dover badare.Tralasciando il fatto che io non ero una bambina…e che non avevo bisogno che qualcuno badasse a me,mia mamma non ha mai capito che Sirius,James,Remus ed io andavamo molto d’accordo nonostante la differenza di età.Credo che loro non abbiano mai avuta la minima intenzione di crescere,cioè…si erano maggiorenni,si assumevano le loro responsabilità e avevano un lavoro ma in fondo in fondo erano rimasti dei ragazzini e nel loro tempo libero era proprio questo loro aspetto che prevaleva.Mia madre non ha mai capito che son stata sempre più vicina io a suo cugino di quanto non lo sia stata lei,mia madre non ha mai capito che erano loro a cercare me.*

 

Nonostante fosse già fine agosto e il laghetto si trovasse in collina la temperatura dell’acqua era abbastanza calda e piacevole,una fonte perfetta di ristoro dalla calura asfissiante.

Stesi su un quadrato multicolore formato dai loro teli riprendevano fiato dopo la battaglia in acqua.

Sirius-Tonks contro JamesRemus.Stranamente i due cugini avevano vinto senza la minima difficoltà anzi, James sembrava fosse talmente assente che nonostante le urla di Remus e le battutine dell’amico non gliene fregava nulla di finire sotto.Alla fine, dopo mezz’ora, visto che ormai avevano stracciato i due e che Remus era così stanco da andare sotto da solo,si era dovuto fare in due per evitare che il compagno di squadra venisse preso di mira più di quanto già non fosse,decisero che era ora di uscire dall’acqua ed asciugarsi.

Cosa hai combinato sta volta ?”chiese Sirius alla cugina

“Niente”rispose lei giocando con un filo d’erba strappato dal prato

“Dalle urla di Andromeda non sembrava….perchè era sua quella voce angelica che ha superato la soglia dei mille decibel, suppongo”ribattè ironicamente

La ragazzina rise era vero sua madre quando voleva aveva tanta di quella voce che la si sarebbe potuta sentiva urlare a chilometri di distanza.

“Cosa ti fa pensare che abbia fatto qualcosa?”rispose lei poi ,vedendo che i tre la guardavano con espressione del tipo ‘A chi vuoi darla a bere?!Ti conosciamo bene’,aggiunse“D’accordo…non voleva venissi al lago con voi”

“Perché?Ha forse paura che ti portiamo sulla cattiva strada?”chiese Remus stendendosi sulla schiena

“Beh Rem…quella più che paura è certezza.”lo corresse James

“Io direi che ormai è tardi per preoccuparsi,è quasi ai nostri livelli”disse sorridendo con un che di orgoglioso Sirius”una piccola peste”

“L’allieva perfetta per i Malandrini”concordò Remus

 

*Ok inutile dire che ero diventata color porpora e che niente poteva riempirmi più di orgoglio se non sentirmi definire la loro allieva perfetta.Ah già vi starete chiedendo cosa sono i Malandrini?Beh i Malandrini era il soprannome che loro si erano dati quando frequentavano Hogwarts e che hanno mantenuto anche dopo la conclusione della scuola.Molti avrebbero voluto entrare a far parte dei Malandrini ma nessuno riuscì mai nel suo intento…quindi immaginate come mi sentissi udendo quelle parole.Neanche se mi avessero detto che le vacanze da quell’anno sarebbero state il triplo sarei potuta essere più felice…o almeno credo.Visto che quella notizia non mi fu data non lo saprò mai con certezza*

 

“Tua madre uno di questi giorni mi ucciderà”riprese Sirius”l’altro giorno è arrivata a dirmi che non vede l’ora tu torni a scuola così tornerai a concentrati sulle cose importanti e la smetterai di distrarti con noi”

“Siamo stati definiti fattore distrazione?!”chiese Remus

“Eh si…ci credete sostiene che siamo peggio di lei…,che le diamo mille idee per fare impazzire i professori a scuola”riprese il ragazzo

“…su questo ha ragione.”rispose l’altro sorridendo”ne abbiamo combinate tante ed è logico che le forniamo qualche idea” 

In effetti mi avete dato tante belle idee…”ammise Tonks ridacchiando”…non vedo l’ora di tornare a scuola solamente per metterle in atto”

I due si guardarono e scoppiarono a ridere “eh si sei proprio l’allieva che abbiamo sempre desiderato…”

“Vai e fai onore alla memoria dei Malandrini”le disse Remus”fai rivivere a quei vecchi matusa i bei tempi”

“Mi sa che non saranno proprio entusiasmi”rispose allegramente Sirius”chissà perché ma loro non si divertivano quanto noi”

“Beh prima devo finire i compiti o sarò io a non divertirmi…”disse lei ripensando alla piccola colonnina di pergamene con i temi di completare

Ma come…mancano solo pochi giorni e ancora non hai finito?”

Tonks annuì sbuffando mentre si legava i capelli”ma non è giusto!Ci hanno riempiti di compiti che vacanze sono se devo studiare più di quanto facessi durante l’anno scolastico?!”

“In realtà mamma è arrabbiata anche per questo…dovevo finire il tema di pozioni e sono scappata per venire con voi”continuò con un sorrisino”come si fa a studiare con una giornata così?!e sapendo che voi andavate al lago?!”

“Eh no piccola Tonks”la riprese Remus”i compiti prima di tutto.Guarda che noi non abbiamo mai avuto problemi a scuola.Per entrare nei Malandrini bisogna andare bene e poi si imparano un sacco di incantesimi interessanti,basta qualche piccola modifica e anche le cose più noiose diventano divertenti”

“Ascolta Rem lui si che è il saggio del gruppo”lo prese in giro Sirius”per fortuna c’era lui che ci teneva sulla retta via…

“…anche se a volte mi chiedo come potessi studiare col libro al rovescio…chissà perché accadeva sempre quando c’erano..”Non finì la frase che l’amico l’aveva già zittito dandogli un piccolo spintone per poi mettersi a ridere tutti e due alludendo a qualcosa che riguardava solo loro

James?!James ci sei?”chiese Remus vedendo che stava fissando il vuoto sorridendo come un’idiota da almeno quindici minuti e non aveva scambiato una sola parola con loro

“Terra chiama James,rispondi James?!”lo chiamò Sirius

“Ehi c’è qualcuno?”continuò muovendo una mano d’avanti ai suoi occhi

Il ragazzo si riscosse dai suoi pensieri e li guardò come dimentico del fatto che c’erano lì anche loro”Eh?!Che c’è?”

I tre scoppiarono a ridere”Lo chiedi a noi che c’è?Sei tu Ramoso a non essere più con noi”

“Ma no io vi stavo ascoltando”mentì spudoratamente

Si si come no”ribattè Remus divertito”se ci ascoltavi di cosa parlavamo?”

“Voi…”rispose cercando di ricordare,eppure aveva sentito le loro voci però non aveva la minima idea di quello che avessero detto fino a quel momento

“Inutile non ne hai la minima idea”rispose ridendo Sirius”mi sa che pensavi ad altro”

“Stavi pensando a Lily vero?!”chiese Tonks

Il ragazzo annuì con occhi sognanti mentre i due amici sospiravano scuotendo la testa sconsolati

“Ormai non ci sono più speranze lo abbiamo proprio perso”commentò Sirius fulminato dallo sguardo di James

“Io non vedo l’ora che vi sposiate”rispose invece Tonks”Lily è fantastica”

“Grazie Tonks”rispose James”per fortuna ci sei tu che capisci un po’ più di questi due zucconi”

“Contento tu”replicò Sirius”io sto benissimo così come sono”

“Beh stai tranquillo Felpato con quel caratterino che ti ritrovi…”

“Mi sa che ha ragione Jamesintervenne ridacchiando Remus”hai proprio un caratterino…”

“Ehi ma che razza di amici siete?!”replicò lui uccidendo con lo sguardo tutti e due”Ti ci metti anche tu Lunastorta?e tu Tonks non mi difendi?”

La ragazza scosse la testa divertita“hanno ragione loro”

Ma allora è proprio una congiura”

 

*Ok lo so vi state chiedendo perché questi strani soprannomi Felpato,Lunastorta,Ramoso.Beh sinceramente io l’ho scoperto da pochissimo e per una strana concidenza,no inutile che siate curiosi quando verrà il momento saprete anche voi il perché di quei nomignoli.Ah e sono sicura non state capendo come il mio nervosismo sia legato a questa storia.Non temete non voglio raccontarvi tutta la mia vita ma mi avete chiesto voi di sfogarmi e allora le cose si devono fare per bene.Se arrivassi direttamente al punto voi come fareste a darmi un consiglio senza sapere di chi parlo e gli antefatti?!*

 

Purtroppo come tutte le volte che ci si diverte il tempo scorre al doppio della velocità normale così il pomeriggio arrivò in un batter d’occh’io e il tramonto non si fece aspettare.

I quattro si rimisero i vestiti e si diressero al limitare della piccola proprietà che la famiglia Tonks usava durante le vacanze estive.A quel punto Sirius,Remus e James salutarono la ragazzina assicurandole che si sarebbero rivisti il prima possibile e che ci sarebbe stata una sorpresa,per quanto lei insistesse non le dissero in cosa consistesse.Quindi con uno schiocco secco si smaterializzarono sparendo nel nulla.

Ancora sovrapensiero,cercando di immaginare cosa potesse essere la sorpresa Tonks oltrepassò il cancello e si diresse verso casa,dopo un paio di passi però si fermò a bocca aperta per lo stupore non avrebbe mai immaginato che una “sorpresa”l’attendeva proprio a casa sua.

 

Grazie mille!Son veramente felice che troviate la mia un’idea originale.Mi fa molto piacere sapere che vi stia piacendo

 

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Capitolo 4
*** Capitolo Quarto ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.

 

*Vi starete chiedendo cosa vidi di talmente sorprendente,umh…incredibilmente inaspettato è più appropriata come definizione.Cosa mai poteva essere?!

Beh per un attimo ebbi l’impressione di trovarmi di fronte tre aspetti diversi di mia madre e tutti e tre mi guardavano in maniera differente…tre sguardi che avrei volentieri evitato…tre sguardi che mi fecero sentire più piccola di quanto non fossi.Tre paia di occhi mi fissavano e mi passavano da parte a parte.Mi sentivo come la protagonista di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.Intendo letteralmente tre paia di occhi…non che mia madre abbia sei occhi sia ben chiaro,non diciamo cose assurde!!*

 

Una piccola casa bianca dal tetto rosso sorgeva alle spalle di un boschetto di grandi e verdi pini,un po’ isolata dalle altre villette quel tanto da  permettere di non sentirsi in città ed avere un po’ di privacy ma non talmente da sentirsi gli unici esseri viventi nella zona.

Quella era la dimora estiva della famiglia Tonks e lì, sul vialetto d’accesso, lei rimase a fissare a bocca aperta le tre donne.Nonostante fossero tanto diverse erano così uguali.La somiglianza era quasi assurda.impossibile non individuarla…molto più difficile trovare le differenze.Stesso taglio degli occhi,stesso taglio della bocca...,quasi per uno scherzo solo i loro capelli erano differenti,sua madre castana,sua zia Narcissa biondissima e sua zia Bellatrix mora.

Non potè fare a meno di soffermare lo sguardo su Bellatrix;quella donna, nonostante fosse in compagnia di altre due donne molto belle, si notava come una rosa rossa in mezzo ad un campo di margherite bianche,riusciva a far apparire “appena passabili” le altre due.Era perfetta,bellissima,lineamenti delineati ma non troppo marcati, sempre in ordine e con un aria di superiorità e nobiltà innata.Avrebbe dato tutto,ma proprio tutto per poter avere il suo stesso portamento invece di essere sempre tanto goffa e inappropriata.Un brivido  freddo le corse lungo la schiena quando incrociò il suo sguardo per un attimo ebbe la sensazione di precipitare in un baratro oscuro verso delle fiamme ardenti.

“Nimphadora a casa subito!”le ordinò adirata sua madre

Non se lo fece ripetere due volte corse dentro senza fermarsi a salutare, seguita da quello che si potrebbe definire uno sguardo riservato a tutto ciò che di più sgradevole possa esistere sulla terra.Si chiuse la porta alle spalle e si lasciò cadere sul divano…sua madre di sicuro l’avrebbe rimproverata ma tutto era preferibile al rimanere fuori in presenza delle sue zie.

Dopo quelli che le apparvero pochi minuti sentì la porta d’ingresso chiudersi di scatto

-Ecco ci siamo-pensò preparandosi al peggio-ora arriva la predica-

Un minuto….due minuti…tre minuti ,niente il silenzio più totale.

-Eppure strano io l’ho sentita-si disse iniziando a preoccuparsi.Si alzò ed andò a cercarla.Sbirciò in cucina ed eccola lì.Seduta al tavolo,con le mani sotto il mento e lo sguardo perso nel vuoto.Per la prima volta si accorse di quanto sua madre fosse stanca.Le poggiò una mano sulla spalla,la donna alzò lo sguardo e le sorrise,un sorriso dolce che però non riuscì a mascherare del tutto la rabbia e la delusione che brillavano nei suoi occhi.

-No…io darei tutto per essere come te-pensò ricambiando il sorriso -per essere come te non come Bellatrix-

 “Ti sei divertita al lago?”chiese facendola sedere sulle sue gambe

Tonks annuì”E’ stato un bel pomeriggio.E poi mamma lo sai meglio di me che con Sirius e i suoi amici è impossibile annoiarsi”

“E’ vero”concordò lei”Quel ragazzo non ha mai saputo stare fermo un attimo,sempre così vivace nonostante tutto…e i suoi amici non sono da meno,anzi…”

“Lo sai che io e lui stavamo sempre insieme come voi due?!”continuò slegandole i capelli per pettinarglieli”eravamo legatissimi,inseparabili.”

“Non ci credo…”rispose Tonks,lei non glielo aveva mai detto….erano così diversi non riusciva a immaginare sua madre così calma e responsabile vicina a lui così totalmente diverso…impulsivo.Non avevano nessun punto in comune ai suoi occhi.

“Il mio cugino preferito”riprese Andromeda divertita dalla sua espressione tanto stupita”eravamo terribili insieme…un po’ come lo siete voi due adesso.Ne abbiamo dato parecchio di filo da torcere…ci siamo divertiti molto.L’unico membro della mia famiglia che vedo sempre con piacere…,”

“Dopo tutto siamo due rinnegati”aggiunse quasi divertita da quelle parole si alzò ed uscì dalla stanza lasciando lì la ragazzina a pensare.

Non aveva mai osato chiedere spiegazioni sulla famiglia della madre,ogni volta che si prendeva il discorso lei diventava intrattabile e chiudeva il discorso,a volte se ne usciva con quella strana frase che non spiegava mai.

 

*Eh già questo non ve l’ho detto io faccio parte di una famiglia di rinnegati.Appartengo ad una casata ricca,nobile e antichissima,potrei ripercorrere tutta la storia e trovare antenati in ogni epoca.Invece sono fiera di essere stata esclusa da tutto questo.La mia famiglia son i miei genitori,la famiglia di mio padre e Sirius naturalmente.Anche lui è stato cancellato dal suo stato di famiglia.Sia lui che mia madre hanno disonorato la famiglia;lei ha sposato mio padre,mio cugino perchè…beh è una storia più complicata e che io allora non conoscevo*

 

Grazie a tutti per i commenti.Mi fa piacere vedere che la mia idea piaccia.Vi assicuro che nei prossimi capitoli entrerò nel vivo della storia J

 

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Capitolo 5
*** Capitolo Quinto ***


*Sarà capitato anche a voi da piccoli di sognare di possedere poteri magici,di poter volare,di poter far apparire quello che d

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.

 

 

*Sarà capitato anche a voi da piccoli di sognare di possedere poteri magici,di poter volare,di poter far apparire quello che desideravate,di poter cambiare il tempo pronunciando una qualche strana formula,di tornare indietro nel tempo o di fermarlo…Andiamo su inutile negarlo…chi di voi non ha mai sognato poteri magici?Chi nella sua vita almeno una volta non ha sperato esistesse la magia?Ok…se qualcuno qui non ha mai creduto nella magia almeno una volta nella sua vita se ne può anche andare…

Bene io non ho mai fatto nessuno di questi sogni.Io sono una strega!

Si si…inutile che rimaniate a bocca aperta o che chiediate al vostro vicino se ha udito quello che avete sentito voi perché avete capito benissimo,sono una strega!Non una strega come quelle delle favole per bambini,non sono una spietata incantatrice dalla voce suadente e lo sguardo ammaliante che non aspetta altro voi vi giriate per stregarvi o trasformarvi in rospi.

La storia dei rospi è tutta una fandonia,come quella che facciamo ingrassare i bambini per poi mangiarli.Noi non facciamo cose del genere e soprattutto non siamo cannibali.Certo esistono persone crudeli anche tra noi,e voi non potete neanche immaginare che combinazione terribile siano la magia,la crudeltà e un buon cervello…*

 

Purtroppo come tutte le cose belle anche le vacanze si affrettarono a finire e quelli ultimi giorni sembrarono passare in un secondo.Le giornate si andarono rovinando e ormai i bei pomeriggi erano stati sostituiti da quasi abitudinarie piogge.Con suo grande rammarico suo cugino e i suoi amici non tornarono a trovarla in quei giorni e lei non ebbe la minima possibilità di fuga dallo studio.

Giunse il fatidico primo giorno di scuola e tra una raccomandazione e l’altra i suoi genitori la lasciarono sul treno diretta a Hogwarts,combattuta dalla voglia di restare a casa e da quella di rivedere tutti i suoi compagni. Naturalmente non aveva alcuna scelta e appena prese posto nello scompartimento con le sue amiche e il treno si mosse anche l’ultima briciola di tristezza scomparve dal suo volto lasciando lo spazio alla voglia di sapere come avevano passato le vacanze.

 

*Che sono quelle facce scettiche?Guardate che anche noi andiamo a scuola,che credete che la magia sia un gioco e che si sparano frasi a casaccio o si agiti la bacchetta come dirigendo un orchestra?Gli incantesimi son frutto di duro studio,la magia è un arte antica e complessa,ci vogliono anni e anni di studio per padroneggiarla bene e non tutti,anche dopo aver presi quelli che voi definireste diploma e laurea,sono veramente in grado di usarla senza la minima difficoltà.La mia era,è contina ad essere,una delle tre più prestigiose scuole di Magia e Stregoneria in Europa e vi assicuro che passare gli esami lì è tutt’altro che uno scherzo*

 

L’anno iniziò esattamente come tutti gli altri,sistemazione in camera,discorso di inizio anno scolastico,distribuzione degli orari e poi…le lezioni,i compiti,le interrogazioni e le prove pratiche.

I giorni passavano tutti uguali,di mattina lezione,di pomeriggio lezione e studio e la sera studio ma non mancavano le pause per passeggiare,divertirsi e combinare pasticci e scherzi…anzi per quelli non c’era bisogno di pause.

Poi un giorno di metà ottobre,mentre seduta al tavole per la colazione chiacchierava allegramente con Helen e Sarah quando i gufi entrarono nella sala consegnando la posta

Noooooooooooooooooo!!”esclamò Tonks osservando la lettera che galleggiava nella sua tazza di the

“Su dai prima che si inzuppi”le disse Helen curiosa di sapere cosa dicesse la lettera”di chi è?chi te la manda?”

La ragazza la uscì con una smorfia dal the e asciugatela alla meglio guardò la busta…appena vide il mittente restò a bocca aperta

“Oh su insomma Tonks…chi è che scrive?”chiese Sarah che cercava di sbirciare ancora più incuriosita dalla sua espressione imbambolata”vuoi aprirla si o no?!

 

Grazie mille per i commenti Jso che non si può recensire sempre ma sapere che leggete mi fa piacere!!

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Capitolo 6
*** Capitolo Sesto ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.

 

“E’ di mio cugino”rispose dopo qualche istante ritornando alla realtà”è di Sirius

“Che ti dice?Su avanti ci stai facendo morire di curiosità”disse una delle due scambiandosi un occhiata come a dire…magari l’avessi io un cugino così

Tonks si affrettò ad esaudire il loro desiderio,dato che anche lei stava morendo dalla curiosità.Sirius non le aveva mai scritto anzi,da quanto sapeva,non aveva mai scritto una lettera in vita sua,ci doveva essere, quindi, un buon motivo per questa.A quel pensiero un sorriso a 62 denti si allargò sul suo volto mentre ricordava le sue parole “avrai una sorpresa…”che si trattasse proprio di quello?!

Aprì impaziente, quasi fremendo, la busta e spiegò uno dei due fogliettini contenuti al suo interno.Man mano che leggeva il sorriso andò scomparendo dal suo volto,tutto iniziava a sfocarsi intorno a lei,si accorse che le tremavano le mani

TonksTonks”sentì chiamare le sue amiche da un posto molto lontano”..ti senti bene?”

Poi il buio l’avvolse e non capì più nulla

 

*Avete presente quella sensazione di felicità,quel fremere impaziente per l’attesa di una bella notizia già per metà annunciata?!Quella spontanea allegria che vi fa sorridere senza alcun preciso motivo?Quella voglia di fischiettare e cantare solo perché si è felici,perché si avvicina il vostro compleanno,perché si avvicinano le vacanze,perché avete ottenuto il regalo che tanto desideravate o è stato realizzato un vostro desiderio sorprendendovi?!Sarà capitato anche a voi di sentirvi in un periodo particolarmente fortunato,quando niente sembra potervi andare storto.

Se avete presente questa sensazione di poter quasi camminare sulle nuvole allora,purtroppo,avrete presente anche la sensazione di cadere giù,precipitare verso il nulla e non potervi fermare perché il mondo vi è crollato sotto i piedi e il cielo vi sta piovendo sopra.Basta un secondo per essere felici,perché un pensiero vi faccia sorridere e a sua volta basta un secondo per distruggere la vostra felicità,a volte i vostri sogni,a volte la vostra vita.*

 

“Dove…dove sono?”chiese schiudendo gli occhi e rimanendo abbagliata dalla luce.Si sentiva stordita,aveva un forte mal di testa e la bocca impastata.

“Sei in infermeria mia cara”rispose una voce gentile”come ti senti?”

Distinse la figura dell’infermiera che si avvicinava al letto-in infermeria?-pensò confusa,per quanto cercasse di ricordare non riusciva a mettere a fuoco quello che era accaduto

Cosa è successo?”chiese mentre la donna le controllava i battiti

“Sei svenuta.Hai avuto un mancamento e ti hanno portata qui,per fortuna non è nulla”

“Ma…come?!”chiese scocciata dal fatto di non ricordare nulla.-svenuta io?ma se stavo benissimo-

“Dopo aver letto questa”rispose per lei una voce alla sua destra.

Si girò e si accorse che entrambe le sue amiche erano sedute accanto al letto con un aria triste e una lettera tra le mani

A quella vista pensò di sentirsi di nuovo male,la lettera di Sirius…il ricordo la colpì come un pugnale al cuore …rivide le parole scritte su quel pezzo di carta.Si sollevò girandosi verso le due ragazze con un sorriso molto tirato

”non può essere…ragazze è uno scherzo,è per forza uno scherzo!Per favore ditemi che…”disse più che altro a sé stessa-

è qualche stupido scherzo di quei cretini ma questa volta me la pagano…non sono cose che si fanno..-

Il cenno del capo delle due ragazze bloccò lì i suoi pensieri.Si lasciò ricadere sui cuscini fissando il soffitto con sguardo assente,non sentiva nulla tristezza,né rabbia,non riusciva neanche a piangere e forse neanche voleva,non pensava più a nulla,niente aveva più senso

”Non puoi capire quanto ci dispiace”disse Helen con gli occhi lucidi abbracciandola,ma la ragazza non si mosse,non mostrò la minima reazione.

“Vengono a prenderti tra qualche ora”continuò l’amica”ti abbiamo preparato una borsa,abbiamo messo tutto quello che ti serve…”

Tonks annuì appena e si girò dall’altro lato stringendo il lenzuolo tra le dita.Non poteva essere successo,non a lei,cosa aveva fatto di male per meritare questo?!

-è solo un incubo,è solo un brutto sogno.Tra un po’ suonerà la sveglia,mi tireranno giù dal letto e scenderemo a colazione,non riceverò nessunissima lettera-

“Ragazze è meglio se la lasciate sola”sentì sussurrare alle due amiche

Due sedie strofinarono piano sul pavimento,qualcuno le baciò la guancia, dei passi sempre più lontani,una porta che si chiudeva ed ecco ora era sola,completamente sola…odiava essere stata lasciata sola,odiava il fatto che l’avessero lasciata sola.

 

 

Mi fa piacere sapere che questo stile è di piacevole lettura anche perché è un esperimentoJ

Qualsiasi commento  gradito,così se qualcosa non vi va posso migliorare e se la storia non vi piace non mi offendo J.

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Capitolo 7
*** Capitolo Settimo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta.

 

Un bel cielo azzurro senza una sola nuvola,il sole alto nel cielo che le sorrideva luminoso…. non lo sopportava,odiava quel bel tempo

-Se solo il tempo riflettesse il mio umore pioverebbe a dirotto-

Si girò dall’altro lato,verso il corridoio del treno,di fonte a lei in silenzio Sirius guardava gli alberi passare veloci dietro il finestrino.

Come le era stato detto dopo un paio d’ore suo cugino era andato a prenderla,aveva provato a parlarle ma lei non aveva spiccicato una sola parola da quando era rimasta sola in infermeria.Si rifiutava categoricamente di parlare.Aveva preso la sua roba e lo aveva seguito fino alla stazione,il tutto senza degnarlo di uno sguardo o pronunciare una sola sillaba,rifiutando persino il suo aiuto per posare il bagaglio.

Il viaggio sembrò più lungo di quanto in realtà non fosse,ogni volta che il ragazzo la guardava o cercava di avvicinarsi lei si richiudeva sempre di più in sé stessa stringendosi nell’angolino.Alla fine ci rinunciò,quando sarebbe stata disposta ad ascoltare e a parlare lui ci sarebbe stato.Il sole era ormai al tramonto e la luna iniziava a splendere limpida nel cielo viola quando il treno si fermo alla stazione

“Portami a casa mia”disse aprendo bocca per la prima volta

Sirius rimase spiazzato da quella richiesta e la guardò con un velo di tristezza negli occhi“Tonks…forse è meglio se vieni a casa mia,non…”

“Voglio andare a casa mia”ribattè lei in un tono che non ammetteva repliche”ci andrò con o senza di te puoi scegliere”

Non era il caso di stare lì a discutere né era il momento per farlo vista la circostanza così, a malincuore, l’accontentò.

 

*Casa.Avete mai riflettuto su questa parola?!Casa,un parola di quattro lettere,breve,semplice da pronunciare,una delle prime che si impara da bambini,una delle parole più usate si perderebbe il conto volendo sapere quante volte una persona la pronuncia nel corso della sua vita.Tutti sognano una casa,tutti desiderano averne una,non importa dove l’importante è che si possa dire “Questa è casa mia!”.Ma perché si desidera sempre tornare a casa?!Perchè quando si sta male o ci si sente tristi si vuole stare a casa?!Infondo non è solo cemento,mattoni e intonaco…O forse si corre a casa perché lì c’è chi ci aspetta,chi pensa a noi,chi si preoccupa,chi ci consola,chi litiga con noi,ci fa perdere la pazienza e poi ci fa ridere?!

E se una volta tornati a casa l’unica cosa che vi si trovasse invece fosse proprio il vuoto?!Voi come vi sentireste?!*

 

Durante il tragitto in metropolitana dalla stazione alla piccola casa in periferia la ragazza si chiuse di nuovo in un silenzio impenetrabile.

Dall’esterno la piccola casetta bianca era identica a quelle vicine,stesso giardinetto ordinato,stessi infissi,stessa cassetta delle lettere,stessa inferriata…ma,contrariamente alle case vicine,si vedeva che era disabitata.

Rimase ferma dall’altro lato del marciapiede ad osservare le finestre chiuse,il comignolo del camino da cui non usciva un solo filo di fumo…

Prima che Sirius potesse dirle qualcosa attraverso la strada decisa e si fermò in attesa che lui le aprisse la porta.Entrò.

Tutto era rimasto così come lo aveva lasciato prima di andare a scuola,tutto al suo solito posto,le bollette da pagare nel portalettere all’ingresso,le copie delle chiavi di casa appese accanto alla porta,le sciarpe appese nell’appendi abiti….Si incamminò in quella che era la sua casa.Il soggiorno,la piccola veranda…niente era fuori posto tutto era lì in attesa che i padroni di casa ritornassero dopo una giornata passata fuori a divertirsi per sedersi sul dondolo a chiacchierare o a vedere la tv mentre aspettavano che la cena si cocesse nel forno.

Passò la mano sul marmo della cucina sorridendo senza accorgersene…..quante volte vi aveva vista sua madre intenta a preparare il pranzo o un bel dolce per la merenda.

Salì in camera sua.L’odore di pulito e lavanda l’accolse .Sua madre metteva sempre qualche grano di quel profumato fiore nel portagioie sul suo comodino.Il letto fatto,i cuscini e i peluches sistemati sopra,i vestiti piegati nei cassetti o nell’armadio.Si sedette alla scrivania era tutto come sempre…tutto come ricordava,tra un po’ sarebbe entrato suo padre col sorriso sulle labbra a  chiederle di aiutarlo in giardino e sua madre li avrebbe rimproverati perché sporcavano casa.

La porta della sua camera si aprì e per quello che fu un istante pensò veramente fosse suo padre, si girò e quel pensiero sparì velocemente…era solo suo cugino

Sirius le si avvicinò,si inginocchiò accanto alla sua sedia e le alzò dolcemente il volto con un dito in modo da guardarla negli occhi che lei si ostinava a tenere fissi per terra.

Tonks…”chiamò piano”..vedrai che stanno bene,li ritroveremo,su….vedrai entro la settimana sarà tutto risolto”

Rimase a guardarlo senza dire nulla non ci credeva che si sarebbe risolto tutto,non riusciva a crederci e soprattutto si chiedeva il perché.

“Portami via di qui….”disse semplicemente”..per favore”

 

Ok non sono così cattiva come pensavate…credevate che le fossero morti i genitori e invece…..chissà saranno vivi o morti?!Cosa ci sarà scritto di preciso nella lettera?Per quale motivo sono scomparsi?

Grazei mille per i commenti positiviJJ mi fa piacere sapere che a qualcuno la storia stia piacendo!!

 

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Capitolo 8
*** Capitolo Ottavo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta

 

La stanza non era delle più grandi mai viste,ma l’arredamento consistente nel minimo necessario la faceva apparire più grande di quanto in realtà non fosse.

In quella piccola casetta a due piani al centro di Londra vivevano in affitto Sirius e Remus e dato che stavano in casa poche ore al giorno a loro bastava avere il minimo necessario di mobilio.

Lupin si alzò dalla scrivania dietro la quale era intento a studiare per il concorso di abilitazione all’insegnamento.

Tonks…”avrebbe voluto dire mi spiace poi ci ripensò,in quei casi era meglio non mettere il dito nella piaga

“Allora Rem è pronta la cena?”chiese Sirius cercando un argomento di discussione qualsiasi che distraesse da quel pensiero

“E’ quasi pronta,stanno arrivando anche James e Lily”

Silenzio….dopo quella risposta nessuno sapeva che dire,tutti e tre guardavano un punto diverso della stanza,la ragazza perché ancora incapace di accettare quanto aveva visto e i due perché non avevano la minima idea di come affrontare la situazione.

“Mentre aspettiamo ti mostro la casa”disse dopo qualche minuto Sirius

La ragazza scosse la testa non le andava proprio di vedere la casa voleva solo un posto dove stare sola”Dimmi dove è la mia camera,ho sonno voglio dormire”

La guardò un attimo,non l’aveva mai vista così triste.Dove era finita la ragazzina che sorrideva sempre,quella che non metteva mai il broncio e trovava sempre il lato positivo in ogni occasione.Annuì,quindi prese la borsa che aveva lasciata a terra e le fece strada su per le scale.

“Ecco tu dormirai nella mia stanza”disse fermandosi davanti alla terza stanza sulla destra”io e Remus divideremo la sua stanza,stiamo qui accanto”continuò indicando la porta alla sua sinistra

Fece un cenno del capo,aveva capito.Entrò nella stanzetta e si guardò intorno.

Un ampio e comodo letto,un comodino,una cassettiera e un grande armadio a muro.Doveva dare sulla strada perché le luci dell’insegna di un ristorante si riflettevano sui vetri.

“Beh Tonks…magari vuoi sistemare le tue cose”disse, un po’ imbarazzato, dopo qualche attimo di silenzio

Lei annuì di nuovo,da quando erano stati a casa non aveva detto più di due o tre frasi,si limitava a parlare a gesti.

“Se ti serve qualcosa noi siamo di sotto”detto questo uscì dalla stanza,chiuse la porta e scese nuovamente nel soggiorno

 

*Ci sono persone che danno sfogo ai loro sentimenti,ai loro cambiamenti di umore e ci sono persone che invece tengono tutto dentro.Che non riescono a esprimere la loro tristezza,che non riescono a farsi vedere in lacrime in pubblico.

Non so, forse hanno paura di essere considerate deboli,forse vogliono illudere loro stesse di essere più forti degli altri,di essere in grado di affrontare tutto quello che la vita riserva…

Io sono una di queste persone non riesco ad esprimere il mio dolore,mi rifugio nel sarcasmo e nell’ironia,non so piangere…o almeno non so farmi vedere piangere.Non sopporto essere consolata,ma questo non vuol dire che io non soffra,che sia insensibile o senza cuore.A poco a poco però non si riesce più a tenere tutto dentro e allora….*

 

“Come sta?”chiese Remus che aveva aspettato il suo ritorno ai piedi delle scale

“Come vuoi che stia…”rispose l’altro” come staresti tu al suo posto?Si sente sola”

Ma non lo è…”

“Lo so che non è sola!!”ribattè adirato alzando la voce

”scusami Rem…sono solo stanco”aggiunse calmandosi un

“Non preoccuparti,fa nulla”rispose gentilmente sapeva bene che questa storia lo faceva stare peggio di quanto lui stesso volesse ammettere.Anche se Sirius non l’ammetteva considerava quella piccola famiglia la sua famiglia.

“Non riesco a capire perché…”disse Sirius”erano gente normale,non erano particolarmente ricchi,non facevano del male a nessuno.Non hanno chiesto riscatti.Cosa volevano da loro?!”

Si andò a sedere sul divano cercando di trovare una risposta alle sue domande e accorgendosi con amarezza che aveva iniziato a pensare a loro al passato.

Remus…tu che hai sempre una risposta.Perchè?!” chiese quasi supplicando di ricevere una risposta che spiegasse il tutto

Il ragazzo scosse la testa sedendosi di fronte a lui.Gli dispiaceva da morire tutto quello che stava accadendo.Col tempo di era affezionato anche lui ad Andromeda e suo marito e poi era impossibile non volere bene a quella peste di Tonks,ormai li considerava anche lui parte della sua famiglia  

“Lo sai bene che non ne ho la più pallida idea”rispose mesto”non riesco a trovare una spiegazione logica a tutto ciò…ci ho riflettuto e riflettuto,ho letto rapporti su rapporti…”

“Ehi ho anch’io le mie conoscenze al ministero”aggiunse rispondendo alla silenziosa domanda che Sirius gli stava ponendo

“Neanche loro sanno dire il perché.La cosa assurda è che sembrano scomparsi nel nulla non ci sono tracce di nessun tipo.In una settimana non sono riusciti a trovare il minimo indizio”

“Ma tanto li troveranno non possono essersi volatilizzati nel nulla,giusto?!”

 

*Quante volte avete sentito alla tv,letto su un giornale o sentito a voce da qualcun altro della scomparsa o dell’omicidio di una o più persone rispettabilissime.Di ottima famiglia,ottima reputazione,impegnate socialmente.Insomma persone”buone” quasi da prendere come modello.

Tante vero?!Nessuno sa spiegarsi il perché,si maledice questo mondo crudele e spietato che si accanisce contro gli innocenti e si inveisce contro coloro che dovrebbero vegliare sulla sicurezza degli onesti cittadini,si protesta,si fanno manifestazioni….

Poi un giorno si viene a scoprire che quella persona scomparsa non era poi proprio un santo e magari vi passa per la mente che forse un po’ si è meritato quello che gli è capitato.

Però esistono anche le vittime innocenti….

E allora?!

Beh forse non si conosce veramente chi si credeva di conoscere.*

 

E se la famiglia Tonks non fosse poi così apposto?!E se avessero anche loro il loro scheletro nell’armadio?O chissà magari son solo delle povere vittime innocenti….chi può dirlo.

 

Grazie a coloro che commentano,coloro che continuano a leggere e coloro che sopportano le mai mania di lasciare a metà i capitoli…..che ci volete fare ognuno ha i suoi piccoli viziJJ

 

Ps Jolie eheh mi piace molto come recensione eheh

 

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Capitolo 9
*** Capitolo Nono ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta

 

Un rumore secco,una nuvola di polvere e fuliggine ed ecco due figure comparire nel salotto.

James…Lily”esclamarono Remus e Sirius che erano saltati all’aria al loro ingresso”ma…”

“Non dite niente”li zitti la ragazza spolverandosi il vestito”non una parola…è tutta colpa del vostro amico”

“Dai è stato divertente ammettilo Lily”ribattè lui sorridendo mentre si toglieva la fuliggine dal volto

Potter….”

Sirius e Remus scossero la testa sorridendo nonostante tutto quei due erano tremendi.Ancora non riuscivano a capacitarsi del fatto che Lily avesse acconsentito ad uscire con lui,che si fosse fidanzata con lui e che avesse persino deciso di sposarlo.

 

*Si avete capito bene mi riferisco proprio a quella famiglia Potter,i genitori di Harry Potter,sono sicura che li avete sentiti nominare…ops dimenticavo,è inutile che mi guardate con quella faccia a punto interrogativo capita a tutti uno sbaglio no?!,voi non avete idea di chi siano i Potter.

E’ troppo lungo e complicato spiegarvi tutto e non c’entra molto con la nostra storia,vi dirò solo le cose importanti.

Come avrete intuito James Potter era il migliore amico di mio cugino nonché mio amico,mentre Lily Evans,la bella ragazza coi capelli rossi,era la sua ragazza.

Il punto è che per quasi tutti gli anni di scuola,nonostante fossero compagni,i due non facevano altro che ignorarsi o prendersi di petto e alla fine invece si sono sposati.Beh erano una bellissima coppia uguali e diversi allo stesso tempo si equilibravano alla perfezione.

Ah la mania di farsi i dispetti non la persero neanche da sposati e quando Lily lo chiamava per cognome beh…allora voleva dire che James ne aveva fatta una delle sue*

 

“Come va con…?”chiese Lily dopo aver salutato i due amici

“E’ di sopra in camera mia”rispose Sirius mentre il sorriso spariva dal suo volto per tornare ad assumere un aria pensierosa

“Salgo un attimo a vedere come va”disse la ragazza dirigendosi al piano di sopra

 

“Nessuna novità?”chiese James sedendosi di fronte ai due ragazi

I due scossero la testa”sembra non si riesca a cavare il ragno dal buco….niente neanche l’ombra di qualche novità”

Sirius tu non hai notato nulla di strano in tua cugina?Cioè tu li conosci meglio di tutti…”

Il moro scosse la testa”Niente mi è sembrata quella di sempre,niente che la facesse sembrare nervosa o preoccupata tutto normale”

“…e poi scusa preoccupata per cosa?”

 

Bussò alla porta ed entrò.Distesa sul letto Tonks fissava il soffitto in silenzio,la sua borsa era ancora per terra dove l’avevano lasciata,sembrò non accorgersi del suo ingresso.

“Ciao Tonks”disse Lily avvicinandosi a lei

La ragazza rispose un ciao appena sussurrato

“Disturbo?”

“No…”disse facendole spazio sul letto

Non sapeva che dire chiedere come stava non era certo la massima dimostrazione di tatto e trovare un argomento passabile era difficile soprattutto visto che lei non voleva collaborare.

“E’ stato stancante il viaggio?”chiese dopo un po’

“No”rispose di nuovo atona Tonks

“Lì faceva più freddo?”

“No”

“Passate delle belle vacanze le tue amiche?”

“Si”

“Hanno iniziato a seppellirvi di compiti?”

“Certo”

Silenzio…Tonks continuava a fissare il soffitto persa nei suoi pensieri e lei non sapeva che fare.Sapeva che stava male e che parlare le avrebbe fatto bene,doveva sfogarsi e non tenersi tutto dentro ma lei sembrava non volerlo fare.Individuò la borsa sul pavimento

“Sono i tuoi vestiti?”chiese indicandola

“Si”

Si alzò e aprì la borsa

“Che fai?”domandò formulando la prima frase da quando Lily era entrata

“Ti do una mano a sistemare la tua roba”rispose iniziando a tirar fuori i vestiti

“Faccio da sola”

“Ma su non c’è bisogno te li sistemo io”ribattè Lily aprendo l’armadio e mettendo si lato i vestiti di Sirius”tuo cugino ha un armadio molto grande”

-Wow un discorso sul guardaroba di Sirius questo si che è un discorso interessante-pensò ironica Tonks

“Lascia stare Lily me li sistemo io”

“Tranquilla ci sto due secondi”

“Non uscirli tanto non starò molto entro pochi giorni sistemeranno tutto e io tornerò a scuola”

La rossa si fermò un attimo a quelle parole-lo spero tanto Tonks,spero sia come dici tu-“Ma si maltratteranno invece te li metto tutti belli ordinati hai tantissimo spazio”

“Lascia stare le mie cose”disse alzandosi di scatto e togliendole di mano un golf e ricacciandolo come veniva prima dentro la borsa”ti ho detto di lasciarle stare dove sono,non toccarle”

Ma io…”

“Non ho bisogno del tuo aiuto,della tua compassione o di chissà cos’altro voglio solo restare sola”ribattè co un tono di voce adirato odiava tutta quella gentilezza solo perché le faceva pena

Tonks…ma”

“Riesci a capirlo?!Lo volete capire che voglio solo stare sola senza persone che mi girano intorno per vedere come sto o che cercano di essere gentili a tutti i costi?!E’ così difficile da capire?”le urlò contro.Non li sopportava più tutti che cercavano di farla chiacchierare,che le dovevano tenere compagnia per forza possibile non ci arrivassero a comprendere che voleva stare in pace.

“Io non…”provò a rispondere Lily dispiaciuta non era sua intenzione farla arrabbiare

“Fuori!”le urlò zittendola”e di anche agli altri che è inutile salgano”

“Come vuoi tu”rispose amareggiata dopo qualche attimo la ragazza.Quindi uscì dalla porta

 

 

Cosa è successo?”chiese Lupin a nome di tutti vedendola scendere e avendo sentito le urla

“Niente”rispose lei”è solo un po’ nervosa”

“Ma non può mica gridare come una pazza solo perché è nervosa”ribattè Sirius

“Su non è in sé bisogna capirla…”

“Ora salgo a chiamarla per cena e vediamo di fare un discorsettoribattè lui

“Non credo voglia mangiare è meglio se la lasci stare sola”

“Non ci penso nemmeno”rispose mentre già era a metà delle scale

Si fermò di fronte alla sua porta e bussò…nessuna risposta

Tonks apri”chiamò gentilmente…nessuna risposta

Fece per aprire la porta ma questa era chiusa a chiave

“Apri devo parlarti”disse a voce più alta

“Va via!”rispose una voce dall’interno

“Non fare i capricci Tonks apri la porta”

“Lasciami in pace va via”

Il ragazzo iniziò a battere i pugni contro la porta”Apri subito,non puoi comportarti così”

Nessuna risposta

“La cena è pronta vieni fuori”riprese un po’ più calmo

“Non ho fame”

Tonks!”le urlò da fuori”non fare la bambina capricciosa con me.Apri e scendiamo a cena”

“No!”

“Aprimi”

“No”

“Aprimi o entro lo stesso”

“Entra allora,sfonda la porta…”lo provocò lei

“Ubbidisci o sarai  messa in castigo”

“Non sei mio padre!”urlò la ragazza più forte di quanto avesse fatto fino a quel momento”non puoi mettermi in castigo”

Il ragazzo si sarebbe strozzato con le sue stesse mani aveva ottenuto l’unica risposta che mai avrebbe voluto ottenere“Tonks…piccola su ragiona”disse più dolcemente”non serve a nulla restare li dentro,non hai mangiato nulla,vieni a cena con noi”

Nessuna risposta

“Lasciala stare”disse piano Remus spuntando alle sue spalle”forse è meglio così quando se la sentirà verrà lei

 

Seduta a terra contro la porta Tonks sentì i passi dei due ragazzi sempre più lontani,giù per le scale mentre le lacrime iniziavano a scendere piano.Tutto cercavano di consolarla ma nessuno le diceva il perché.

 

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Capitolo 10
*** Capitolo Decimo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta

 

*Vi siete mai chiesti perché quando si è tristi o arrabbiati ci si sfoga sempre trattando male le persone che vogliono aiutarci?E’ una cosa strana,non ha alcun senso eppure accade sempre così.Sarà perché non si vuole ammettere di aver bisogno di aiuto,sarà perché…boh se lo scoprite fatemelo sapere,in ogni caso si finisce sempre col ferire le persone che ci vogliono bene.*

 

Le lancette luminose della piccola sveglia sul comodino segnavano le ventidue e trenta,il silenzio aleggiava nella stanza e l’insegna luminosa continuava a riflettersi imperterrita ora rossa, ora verde, ora blu, sulla finestra della stanza,unica fonte di illuminazione.

Asciugò l’ultima lacrima col dorso della mano e si stropicciò gli occhi.Era ancora seduta dietro la porta,non si era mossa di un millimetro da quando Sirius se ne era andato quattro ore prima.In quel lasso di tempo sola e senza nessuno che potesse vederla si era finalmente lasciata andare,si sentiva sola voleva che tutto questo non fosse mai accaduto,avrebbe dato tutto rinunciato a tutto quello che poteva desiderare solo per svegliarsi ed accorgersi che era stato solo un incubo…sapeva benissimo che non lo era.

Si alzò.Si era comportata veramente male,aveva dato di matto con Lily che voleva solo parlarle,aveva urlato contro Sirius senza motivo…si sentiva in colpa.Chissà magari erano ancora sotto a parlare….

Si ricompose alla meglio,si sciacquò il volto e si diresse giù.Dall’ingresso e dal salotto non provenivano ne voci ne luce,per un attimo pensò che se ne fossero andati,che non ci fosse più nessuno a casa o che fossero già a letto.Stava per tornare in camera quando sentì delle voci soffuse in lontananza.Seguì le voci fino ad arrivare d’avanti ad una piccola porta color legno,si fermò indecisa con la mano sulla maniglia per qualche secondo poi si decise ad entrare.

La cucina non era molto grande;una stanza rettangolare con le pareti color ocra chiaro e il pavimento bianco lucente,l’angolo cottura,frigorifero e forno,una credenza e uno sparecchiatavela,un bel lampadario al centro sospeso proprio su un piccolo tavolo rettangolare con 6 sedie.Quattro di esse strisciarono sul pavimento quando i loro proprietari interrompendo il loro discorso si voltarono sentendo la porta aprirsi.

Rimase qualche secondo incerta sull’entrare o meno mentre gli altri la guardavano un po’ sorpresi nel vederla lì poi si fece avanti.

“Scusate se vi ho disturbati”disse muovendo nervosamente la gamba destra e fissando il pavimento”volevo solo dirvi che…che mi spiace per prima”

Un attimo di silenzio mentre i quattro si scambiavano un occhiata

“Hai fame?”

Tonks pensò che le avessero posto questa domanda come volendo intendere che lei fosse scesa solo perché aveva fame stava per rispondere di no quando vide che non sembravano affatto voler sott’intendere qualcosa.

“Un poco”rispose facendosi avanti e ricambiando il loro sorriso

“Bene perché stavamo proprio litigando per chi doveva mangiare la tua parte di dolce”rispose scherzando Sirius mentre le faceva cenno di mettersi a tavola

“Peccato Tonks…perché ero quasi riuscito a prenderla”disse James”stavo già assaporando il bis”

“Sei un pozzo senza fondo Jamesribattè Remus”hai fatto il bis di tutto ciò che c’era a tavola,hai letteralmente ripulito il tuo piatto,assaggiato dai nostri,aiutato Lily a finire la sua porzione e vuoi anche il bis del dolce?!”

“Non è colpa mia se tu e Lily avete cucinato divinamente,non è colpa mia se siete così bravi in cucina”

“Niente da fare…non avrai nessun bis”rispose Lily”e anzi ti metterò a dieta”

“Ma…”ribattè lui facendo gli occhioni”…non puoi,non lo faresti mai”

“Tu dici?!”rispose lei sarcastica mentre gli altri quasi si strozzavano per non ridere alla vista dell’amico che sbatteva le ciglia

 

Tonks non potè fare a meno di sorridere era assurdo sembravano quattro bambini e per giunta capricciosi,tutto poteva considerarli ma non adulti.

”Scusami per prima”disse passando accanto alla ragazza” io non volevo urlarti contro…non so che cosa mi sia preso”

“Non preoccuparti fa nulla”rispose sorridendole”non era necessario chiedessi scusa”

“Mi spiace sul serio”riprese di nuovo”tu sei stata così carina e io…”

Tonks eri nervosa capita a tutti,dovresti vedere me…”

“Ti assicuro che è meglio non vederla”si intromise James notando che la ragazzina era un po’ imbarazzata

Che vorresti dire tesoro?!”

Che sei una belva feroce”rispose amabilmente”faresti paura persino ad una banshee

E dire che a volte mi chiedo come io possa stare con te…”ribattè sarcastica”impossibile resistere a tanta dolcezza”

 

“Scusami Sir”disse avvicinandosi al cugino”non volevo trattarti male…non volevo dire quello che ho detto”

Il ragazzo allontanò la sedia dal tavolo la prese per un braccio e la fece sedere sulle sue gambe

“Lo so”rispose accarezzandole la guancia”non dovevo urlare nemmeno io”

“Mi perdoni?”chiese senza guardarlo in volto

“Solo se mi dai un pezzo del tuo dolce”rispose sorridendo scherzosamente lui

A quelle parole si levò un coro unanimo che suonava molto come Ingordo

Il ragazzo sollevò le spalle come a dire che ci volete fare sono goloso e si lasciò imboccare la sua parte di dolce mentre le accarezzava i lunghi capelli neri.

 

*Ehi calma non protestate,inutile che m interrompete con quell’ aria da sapientoni per correggermi non ho sbagliato i miei capelli erano neri.Si certo ora voi direte…ma prima ti sei descritta bionda…no non ho fatto una tintura.Scusate a 12 anni voi vi siete tinte i capelli?!Non credo che le vostre madri ve lo avrebbero lasciato fare e comunque io non ne ho bisogno.Vedete io sono una metamorfomagus.Si avete sentito bene io sono quella parolona strana sicuramente residuo latino con radice greca….tranquilli tralasciamo la parte lessicale.

In poche semplici parole io posso cambiare aspetto quando e come voglio!Non ci credete?Affari vostri ma io vi ho avvertito quindi non fate facce confuse se per caso decidessi che il nero non è più il mio colore*

 

La serata trascorse molto più piacevole di quanto ci si fosse aspettati,o almeno di quanto lei si fosse aspettata perché in realtà i quattro sembravano non perdere l’occasione per distrarla dai suoi pensieri nel modo più naturale possibile.Giocarono a scacchi,a sparaschiocco,con le carte magiche…insomma il tempo passò più in fretta del previsto.

Quasi senza accorgersene si fecero le due del mattino e Lily e James si smaterializzarono lasciando soli i tre(questa volta Lily era stata più veloce e aveva impedito a James di trascinarla tra le fiamme del camino cosa che lui aveva trovato molto divertente in memoria dei vecchi tempi)

 

“Che si fa domani?”chiese ferma sulla porta della sua stanza”da dove iniziamo?”

“Iniziamo cosa?”chiese Sirius

“A cercare i miei”rispose ovviamente Tonks

Tonks…ci pensano gli auror a cercare i tuoi genitori”spiegò Lupin”e anche la polizia gabbana ci sta lavorando sopra”

“Ma…” ribattè delusa lei”io pensavo che anche noi ci saremmo dati da fare che avremmo cercato di trovarli che…”

“Piccola..”rispose Sirius avvicinandosi per darle la buonanotte”noi saremmo solo d’intralcio,non sappiamo come muoverci,bisogna lasciare che facciano il loro lavoro”

E…”

“Domani io ho un impegno”continuò lui prima che potesse protestare”Remus starà a casa con te”

Si chinò e le baciò la guancia prima di dirigersi alla porta accanto dove l’amico lo attendeva.I tre si salutarono e si chiusero nelle loro stanze

 

“Perché le hai mentito?”chiese Lupin girandosi verso il lettino accanto

“Avresti voluto le dicessi la verità?!”rispose alzando un sopracciglio

“Si avrei preferito non le mentissi...”

“Credimi la conosco meglio di te è un bene che non sappia

“Sarà come dici tu Sirius…però io resto dell’opinione che sarebbe più giusto dirglielo”

“Per favore Rem…per una volta lascia stare il tuo senso dell’onestà e menti spudoratamente”rispose quasi supplicando

Il ragazzo lo fissò per un istante non l’aveva mai sentito parlare con quel tono,quello che stava per fare non piaceva neanche a lui di questo era certo.

“Certo che ti darò una mano”rispose spegnendo la lampadina”su questo non c’erano dubbi.Forse hai ragione”

“Buonanotte”

“Buonanotte”

Cosa mai dovrà fare Sirius?Perchè non vuole che Tonks lo sappia?Cosa si inventerà Remus per tenerla occupata e soprattutto riuscirà a mentire spudoratamente?

Grazie a tutti quelli che leggono e a tutti quelli che recensiscono J

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Capitolo 11
*** Capitolo Undicesimo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta

 

Dei passi felpati nel silenzio della notte,un rumore sordo,una serie di maledizioni e imprecazioni borbottate a bassa voce rivolte contro il piede del letto.

“Bastava accendere la luce”mormorò una voce assonnata mentre le luce della lampadina illuminava un Sirius che saltellava su un piede

“Non volevo svegliarti”rispose il ragazzo sedendosi ai piedi del letto dell’amico massaggiandosi il ginocchio

“Oh si si vede come sei riuscito a non svegliarmi”ribattè l’altro ironico

“Scusa”sibilò in risposta “la prossima volta vedrò di avvisarti prima di sbattere contro il tuo letto”

Buona idea”rispose mettendosi a sedere al centro del letto e notando che era ancora buio se non per un debole chiarore aranciato.Doveva essere l’alba o poco giù di lì.”Si può sapere dove credi di andare a quest’ora?!”

Rem inizio a credere che la vecchiaia stia prendendo il sopravvento”disse Sirius perplesso alla sua domanda”sai benissimo dove devo andare ne abbiamo parlato fino a qualche ora fa”

“Ma…ti ci vogliono due minuti per arrivare vuoi forse augurare loro il buongiorno e magari portare la colazione?!”chiese sarcastico

Si perché no porto loro la colazione in camera”ribattè col suo stesso tono”credi che così eviteranno di cacciarmi fuori a pedate?”

Lupin lo guardò per qualche istante per poi lasciarsi ricadere sul cuscino con un ghigno non riusciva a togliersi quella scena vista tanti anni prima dagli occhi”No!Anche appena svegli di sicuro non rinuncerebbero mai a questo”

“Bene quindi perché dovrei aspettare ancora?!Adoro essere insultato”riprese Sirius alzandosi e dirigendosi alla porta”ci vediamo ‘sta sera”

“D’accordo cerca di non fare troppi casini”rispose sbadigliando Lupin rigirandosi tra le lenzuola.

Sirius si chiuse piano la porta alle spalle,passo silenziosamente d’avanti alla sua stanza e vi appoggiò l’orecchio alla porta per assicurarsi di non aver svegliato Tonks quindi si smaterializzò.

 

I rumori provenienti dalla strada si facevano sempre più fastidiosi,un paio di clacson risuonarono assordanti,vociare confuso,rumore di piatti e di tavoli e sedie spostate proveniente dal locale di fronte….

Tonks si girò dall’altro lato,si mise il cuscino sulle orecchie,cambiò di nuovo posizione ma nulla…ormai era sveglia.Guardò l’orologiò,le dieci…aveva dormito tantissimo e dire che si era riproposta di alzarsi presto quella mattina per provare a convincere suo cugino a portarla con sé e invece…

 

Sistemò il letto con un colpo di bacchetta e aprì la finestra imprecando contro il traffico mattutino,si stava dirigendo all’armadio come tutte le mattine quando urtò contro il letto di Sirius.Si trattenne appena dall’urlare

-Maledizione questa stanza è troppo piccola per tutti e due-pensò imprecando mentre dava uno sguardo alla stanzetta in cui i due letti sembravano entrarci ad incastro tra le pareti e i mobili.

Si vestì,si diede una rassettata e dopo aver controllato che tutto fosse in ordine al suo posto uscì dalla stanza.

Era in cucina a fare colazione mentre leggeva le ultime notizie sulla Gazzetta quando sentì Tonks scendere le scale.

“Ciao Remus”salutò entrando nella stanza e sedendosi di fronte a lui

“Dormito bene?”chiese il ragazzo dopo aver ricambiato il saluto.Ripiegò il giornale e lo mise da parte.

La ragazza annuì iniziando a spalmare un po’ di marmellata su una fetta di pane

Sirius è già uscito?”chiese anche se pensava di conoscere già la risposta

“Si è andato molto presto”rispose mentre le versava un bicchiere di succo

Quando torna?Dove è andato?”

“Sta sera a cena,aveva dei colloqui di lavoro”disse normalmente non gli piaceva mentire però era sempre stato bravo nel farlo,dopotutto a scuola era molto utile-Beh e poi di sicuro non è lì per piacere-

-Lavoro?!-pensò sorpresa Tonks-Sirius che va a dei colloqui di lavoro?-tutto poteva immaginarsi tranne suo cugino seduto dietro una scrivania agli ordini di un capoufficio.

Guardò il ragazzo perplessa pensando che avesse mentito ma quando incrociò il suo sguardo così tranquillo e sorridente fu certa che quella fosse la verità.

 

Era da poco l’alba quando Sirius si rimaterializzò d’avanti a quella che poteva essere considerata una piccola reggia.Anche se si trovava all’estero del cancello riusciva a vedere le tende tirate nelle stanze al secondo piano,dovevano essere ancora tutti a letto

-in fondo è l’alba dovrei essere a letto anch’io-si disse contemplando quell’imponente struttura dall’altra parte della strada.Fin da quando era piccolo aveva sempre odiato quella casa,troppo grande,troppo sfarzo,troppe cose inutili e poi era inquietante.Anche in quel momento guardandola così in quella luce soffusa,ancora in penombra ebbe la sensazione che quella casa avesse un’aria sinistra.

Si chiese cosa avrebbe fatto in quelle ore aspettando che si facesse giorno,che cosa avrebbe detto loro e soprattutto perché era andato a parlargli.Non vedeva i suoi zii da anni e con suo grande piacere finita la scuola aveva persino potuto evitare di incontrare le sue cugine eppure, ora, era lì fermo di fronte alla loro casa sperando che loro accettassero di riceverlo invece di sguinzagliargli contro i cani.

 

Finita la colazione i due si spostarono nel piccolo salottino.La ragazza dovette ammettere che Remus era un’ottima compagnia,era gentile,premuroso sapeva fare di tutto e soprattutto riusciva a distrarla.

Ora lui era seduto dietro la scrivania di nuovo immerso in quelle scartoffie proprio come la sera del suo arrivo.La ragazza si alzò e gli si avvicinò sbirciando quei fogli da dietro la sua spalla

“Le rivoluzioni socio-politiche di fine ottocento nelle civiltà occidentali?!Storia della Magia?!”chiese leggendo il titolo che spiccava sulla sommità della pagina”credevo che avessi finito di studiare”

“Magari”rispose lui alzando gli occhi dai suoi appunti a bordo pagina”mi sembra di essere tornato a scuola col professor Ruf.Devo presentare un tema di tre pergamene entro dopodomani”

“Storia della Magia è noiosa”esclamò la ragazza ripensando al fatto che le lezioni di Ruf erano utili solo per chiacchierare in fondo bastava che solo uno,a turno, prendesse gli appunti e li passasse ai compagni;il professore era così preso che neanche se ne accorgeva.”Tutte quelle date,quei nomi strani…”

Ma hai avuto anche tu Ruf?”

“Ehi ma che credi abbia cent’anni?!”rispose il ragazzo colpito alla sprovvista dalla domanda”Sono così vecchio?”

Tonks lo guardò un attimo”Umh…si”

Ma come si?!”rispose fingendosi offeso

“Sembro così vecchio Nimphadora?!”chiese punzecchiandola mentre le faceva il solletico

 

Molti chilometri più a nord,mentre i due erano intendi a prendersi in giro,e a scherzare Sirius continuava a fissare il grande cancello.Le tende erano state tirate,il sole era alto nel cielo e lui per la ventesima volta faceva avanti e indietro indeciso se bussare o meno.

Alla ventunesima volta si decise,oltrepassò il cancello e suonò al campanello aspettando che qualcuno gli aprisse-Magari non va tanto male-pensò scetticamente

-mah…tanto ormai-qualcuno dall’altra parte stava aprendo la porta

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Verrà mandato via a calci o magari gli scaglieranno contro qualche bella maledizione…cosa vuole dai suoi zii?Forse sono loro a tenere prigionieri i genitori di Tonks?se così perché?E Lupin e Tonks…non potranno certo studiare tutto il giorno…o si?

Grazie a tutti quelli che leggono e a tutti quelli che recensiscono J

Eh si mi piace troppo lasciare le cose a metà così ognuno può cercare di immaginare cosa accadrà

Bluking sei proprio sicuro che Sirius li troverà?!

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodicesimo ***


Per rendere più semplice la lettura

Per rendere più semplice la lettura

Le parti tra “…” son i dialoghi

Le parti tra -…- son i pensieri

Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta

 

“Non ci credo”

Ma è la verità”

“E’ impossibile nessuno ci riuscirebbe mai”

“Beh si da il caso che noi ci siamo riusciti”rispose con un misto tra il divertito e l’orgoglioso”guarda che noi siamo i Malandrini non siamo i primi quattro presi a caso dalla folla”

“Io continuo a credere che stai mentendo”ribattè lei”nessuno può riuscire a cavarsela impunito dopo una cosa del genere”

“Vuoi forse dire che sto mentendo?!”chiese il ragazzo con l’aria più innocente che aveva

“Si”rispose lei senza la minima ombra di dubbio

“Ti dico di no”

“Si”

“No”

“Si”

“No”

“Si”

“No”

“Insomma vi volete decidere si o no?!”si intromise una voce all’ingresso della stanza”vi si sente da li fuori urlate come due bambini”

“Ben tornato Sirius,vedo che hai passato una piacevolissima giornata e che il tuo colloquio è andato bene”rispose sarcastico Lupin girandosi verso l’amico e ricevendo un occhiata fulminate del tipo Non me ne parlare

“Voi due piuttosto cosa era tutta quella confusione?!”chiese lasciandosi cadere sulla poltrona di fronte a loro

“La nostra cara Nimphadora sostiene che io stia mentendo”rispose come se fosse una illazione assolutamente assurda,impensabile

“Non chiamarmi Nimphadora”gli sibilò la ragazzina”e poi è vero è impossibile”

Si che è possibile”

“No..”

Sirius sbuffò irritato zittendoli non era proprio la fine della serata che sperava di avere,voleva rilassarsi non sentire loro due rispondersi a monosillabe”Insomma basta!Mi state facendo venire il mal di testa”

“Si può sapere cosa è possibile”intercettò lo sguardo della cugina pronta a dire che non era possibile e si affrettò ad aggiungere”..o meno?!”

Ma certo Sir così puoi confermare anche tu”

“La nostra dolce Nimphadora…”

-Giuro che se mi chiama di nuovo Nimphadora lo ammazzo-pensò la ragazza dandogli una gomitata

Lupin si massaggiò le costole e riprese”..come dicevo la nostra dolce Nimphadora”si divertiva troppo a vederla infuriarsi quando veniva usato il suo nome”non crede che Noi”sottolineò il noi”siamo riusciti ad entrare nel dormitorio dei serpeverde e a trasportare nel sonno Piton in sala Grande senza essere scoperti”

“Vedi sta mentendo per forza nessuno può entrare nella sala comune di un’altra casa senza essere visto …per non dire trasportare fuori qualcuno “ribattè Tonks sicura nell’affermare l’assurdità del fatto

Nel frattempo suo cugino guardava l’amico ridendo”Non dimenticherò mai la faccia di Mocciosus quando gli altri lo trovarono che dormiva sul tavolo professori nel suo pigiama grigiastro”

E chi se la può dimenticare”rispose Lupin unendosi alle sue risate effettivamente quella loro bravata che aveva messo nel peggiore degli imbarazzi Mocciosus aveva fatto ridere l’intera popolazione studentesca per molte settimane.Naturalmente lui aveva accusato James,Sirius,Lupin e Peter ma non aveva prove e quindi non venne ascoltato

Cioè voi…”

“Io ti avevo detto che era vero”rispose col suo solito sorrisetto gentile Lupin”sei tu che non mi hai voluto credere”

Ma come?”chiese curiosa al cugino

“Segreto”rispose quello sorridendo

“Dai ragazzi a me potete dirlo…dopotutto sono la vostra apprendista perfetta”ribattè lei quasi supplicando la curiosità era il suo punto debole

“No un segreto è un segreto”risposero sorridendo i due godendosi la sua espressione avida di sapere

Ma io so tutto su di voi”

“Ne sei proprio sicura Nimphadora?!”chiesero scetticamente i due quasi all’unisono

“Quante volte devo dirvi di non chiamarmi Nimphadora

 

“Allora come è andato il colloquio di lavoro?”chiese mentre piegava i vestiti riponendoli sulla sedia

Sirius alzò le spalle e si sedette ai piedi del letto dell’amico”Oh sono stati molto carini con me.Mi hanno chiesto come stavo,come mai non mi facevo sentire,mi hanno invitato a pranzo e volevano restassi anche a cena”rispose sarcastico

“Scemo..”rispose l’altro sedendosi accanto a lui

Sorrise”Beh come vuoi sia andata?!Sono stato riempito di insulti,mi hanno chiuso la porta in faccia una decina di volte,abbiamo urlato un po’,sono stato minacciato ma almeno non mi hanno scagliato contro qualche maledizione…o almeno non sono stati così veloci da poterlo fare”

“Hai saputo qualcosa da loro?!”chiese evitando di fare commenti sulla sua sfortuna familiare

Scosse la testa”a quanto pare i miei adorati zii non ne sanno nulla,anzi sono così ben informati che manco sapevano loro figlia fosse scomparsa”

Ma…”

“Vecchio mio ricorda lei è come me noi siamo meno di zero per loro quindi perché interessarsi”rispose intercettando la sua domanda prima che gliela ponesse.

“Allora è stato un buco nell’acqua”

Si un altro…inutile buco nell’acqua.Quei due sono svaniti nel nulla”

 

 

Passò la settimana e della famiglia Tonks nessuna traccia per non dire nessuna notizia.Remus,Sirius James e Lily cercavano in tutti i modi di tener la ragazza impegnata in altro.Non la lasciavano mai sola.O usciva con Lily a fare compere o andavano a pranzo fuori o a fare passeggiate insomma non c’era un minuto in cui potesse pensare almeno non di giorno.A volte restava a casa con Remus e lui le raccontava qualche bravata combinata a scuola o si faceva aiutare da lei nel trascrivere i suoi appunti in cambio di piccoli premi.Se restava con Sirius distruggevano la cucina cercando di preparare il pranzo al povero Lupin…insomma per quanto lei potesse sentirsi sola e abbandonata riuscivano sempre a strapparle un sorriso.

Passarono due settimane e non si sapeva ancora nulla,passò un mese….niente.Alla fine il caso venne archiviato come irrisolto dalla polizia babbana e gli incaricati del ministero lo lasciarono in secondo piano rispetto ai casi più recenti.Nessuno sembrava credere che i coniugi Tonks fossero ancora vivi….nessuno tranne Tonks e il piccolo gruppetto di amici ma loro nonostante ci avessero provato non avevano nulla in mano.

Alla fine dopo non poche discussioni riuscirono a convincere Tonks che doveva tornare a scuola.Così quel lunedì pomeriggio, rifatti i bagagli, aspettava in salotto che l’accompagnassero alla stazione.

Sul binario 93/4 c’erano solo loro cinque,a scuola avevano avvertito con un gufo che lei sarebbe arrivata quella sera alla stazione di Hogsmeade e avrebbero mandato una carrozza a prenderla.

 

“Mi raccomando peste…”disse Sirius abbracciando la cugina”mi mancherai mi ero abituato a vederti nella mia camera

“Se hai bisogno di qualcosa scrivici pure”aggiunsero James e Lily salutandola

“Non fare troppi danni”aggiunse Lupin baciandole la guancia”e studia”aggiunse scompigliandole i capelli.

La ragazza sorrise grata al gruppetto e salì sul treno,stava già per uscire dalla stazione quando sentì urlare a squarciagola

“Ci vediamo presto Nimphadora !”

Si affacciò giusto il tempo per vedere i quattro che si smaterializzavano ridendo al suo urlo”Non chiamatemi Nimphadora

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Grazie mille per i commenti positiviJJ mi fa piacere sapere che a qualcuno la storia stia piacendo!!Ma se non vi piace dite pure,non mi offendo.

Ps.Almeno questa volta non ho lasciato il discorso a metàJ

 

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