Guardiamo la tv o facciamo l’amore?

di _Blume_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'autrice dice.. ***
Capitolo 2: *** - Prefazione. ***
Capitolo 3: *** I. Sguardi e riflessioni. ***
Capitolo 4: *** *AVVISO* ***
Capitolo 5: *** II: Abbracci. ***



Capitolo 1
*** L'autrice dice.. ***


Bene, bene..
Salve!

Ho deciso di scrivere una breve introduzione personale per spiegare alcune cosucce prima di lasciare spazio alla storia.

Quando ho realizzato di essere diventata una Directioner in tutto e per tutto ho giurato a me stessa che non avrei mai osato scrivere fanfictions riguardanti i 1D, per il semplice fatto che non mi andava di inventare per loro possibili vite parallele, grandi storie d'amore o tragici finali strappalacrime.
In passato ho scritto un bel po' di fanfiction che avevano per protagonisti altri artisti significativi della mia vita, quindi posso assicurarvi che non è la prima volta che scrivo.
Bé.. e perché allora sto scrivendo nella sezione dedicata alle cinque carote inglesi *w*?
Vi spiego subito..
Sono stata al concerto dei Negramaro a Caserta e, mentre lasciavo che la musica si impossessasse di me, mi sono resa conto che ogni parola nella mia mente era un mattone di una specie di storia e, parola dopo parola, avevo a grani linee una trama.
Nella mia testa stravagante era onnipresente la figura di Louis.. Non so se per una mia indiretta volontà o per puro caso i due pensieri si sono confusi e .. bè.. il protagonista maschile di questo racconto non poteva che essere lui.

In definitiva mi sono convinta a scrivere perché non ho infranto la  mia promessa: non scriverò dei 1Direction, non li citerò neppure.. In questa storia ci sarà solo Louis,come personaggio esistente, per il resto è tutto frutto della  mia fantasia.
L'ho inserita nella sezione "one direction" perché Tomlinson fa parte dei 1D, ne è un componente.

La storia è sua. Solo sua.


Bè.. detto questo vi lascio alla storia.
Spero vi piaccia.

Un grosso bacio.
.Blume.

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Capitolo 2
*** - Prefazione. ***


Prefazione.
 

“Where most fairytales end, our merely starts.”

 
Non vedeva nulla. Solo oscurità.
Tentava di farsi spazio nel buio con le mani; cercava di non cadere, di non ferirsi.
Aveva paura? Aveva freddo? Aveva voglia di piangere?
No. Assolutamente. O almeno era ciò di cui provava a convincersi.
 
<< ... fuori ... c'e' un mondo che ti aspetta .. >>
 
Una voce.
Qualcuno cantava.

<< .. senza saper chi sei.. >>
 
Adesso aveva paura. Correva. Correva nell’oscurità.
 
<< .. mai, non ti voltare indietro, non cercarmi mai .. >>
 
Sentiva il volume della musica aumentare, la voce sempre più vicina.
Corse più veloce.
Cadde.
 
<< .. mai .. mai .. mai.. >>
 
Era lì. Dietro di lei.
Poteva sentire il fiato sul collo.
Di botto smise di correre.
Chiuse gli occhi. Si accasciò.

 
Cacciò un urlo terribile e aprì violentemente gli occhi.
Si guardò intorno: era in camera sua.
Era solo un incubo. Come ogni notte da qualche mese, ormai.

 
 

 

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Note dell'autrice:
1. La canzone citata è Luna dei Negramaro tratta da Casa69.
2. La prefazione, come mio solito, è breve.. ma non preoccupatevi i capitoli, di solito, sono più lunghi.
3. Data la mia costante mancanza di tempo(colpa del liceo classico), non garantisco di postare regolarmente, ma prometto che lo farò.

Bacioniii *w*

.Blume.

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Capitolo 3
*** I. Sguardi e riflessioni. ***


Capitolo I.

Sguardi e riflessioni.

 
    A me.. per essermi sempre sottovalutata; per aver sempre creduto di non farcela.
All’ansia .. quella di tutti i giorni; quella da interrogazioni o test scritti di liceo classico;
quella pre-concerto; quella la sera nel letto, quella che non mi fa sognare, né dormire.
Alla musica. Per avermi scelto.
E infine, ma non per questo meno importante, a Louis.. per la forza che continua a infondermi con la sua potente voce.

    

 
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Flashback

CinqueMesiPrima.

Essere svegliata dalla suoneria del cellulare che squilla impazzito è tra le cose che odiavo di più, soprattutto dopo aver dormito poco e male per via degli incubi e del caldo asfissiante tipico delle notte di Agosto.

‘’My tears are falling on, my skin my skin is not for you..”

<>

“.. e invece no non c'eri tu a far smettere dal mio vi ..”

<>

Sbuffai. Tipico di me.

<< Sì?.. >>

<< Lea.. ciao! Finalmente hai risposto.. Non ti ho mica svegliato? Se sì.. mi dispiace.. >>

<< Mmh.. Mamma taglia corto..! >>

<< Hey, piccina, che hai? >>

<< Niente, mà.. ho solo dormito male.. piuttosto, cosa c’è? >>

<< Ieri zia Jane ci ha portato a visitare la città.. eh, eh.. ecco.. vedi, amore mio, quest’anno a scuola hai avuto molti problemi, non riuscivi a studiare ed eri molto stressata; io e papà sappiamo quanto adori zia Jane e insieme a lei abbiamo deciso di iscriverti ad una scuola qui, a Doncaster. >>

Zia Jane.. Doncaster .. scuola.. eh?

<< Cosa? >>

<< Tesoro.. era quello che volevi.. >>

<< Oddio.. mamma.. io .. io.. ahhhh… >> urlai, stavo urlando e piangendo << oddio.. grazie, grazie..>>

I miei genitori. La mia più grande soddisfazione.


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Mentre Londra brucia uccidi
ogni sguardo su cui cadi,
io ti osservo già da un po'...
e ti perdi
nei miei tuoi stessi occhi stanchi
e mi illudi e passi avanti
forse aspetto un altro po'..


                                                                                           {Negramaro, Londra brucia..}
 
 
 

 
<< Ciao! >>

Accennai un sorriso.

<< Ciao! >>

Mi abbracciò. Fa sempre così.

<< Hey, hey.. fai piano, che lasci i segni.. >> brontolai mostrando un’espressione tra l’arrabbiato e l’offeso.

<> e abbassai lo sguardo.

Lui..

<< Comunque .. hai bisogno di qualcosa? >>

<< Ehm.. in realtà sì.. >> bisbigliò << .. la Major mi ha interrogato in chimica e bè.. >>

<< Fammi indovinare >> lo interruppi << hai preso tre?!? >>

<< Già! >> affermò dispiaciuto.

E poi capì dove voleva arrivare.

<< Alle cinque, domani, a casa mia >>

Sorrise. Un sorriso a trentadue denti.

Dio!

<< Gr.. >>

<< Alt! Non osare ringraziarmi.. >> dico sorridendo.

<< Ok. Ehm.. scappo, ho lezione.. >>

Fece per andarsene.

Trattieniti Lea.. trattieniti. Mmmhh.. oh, fanculo!

<< Hey, Louis! >>

E lui si voltò, incuriosito.

<< Mi abbracci? >>

Tirai le parole dallo stomaco. Cazzo.. quanto pesavano!
E i suoi occhi si illuminarono, e il suo sorriso si accese.
Corse da me. E mi abbracciò.
E sentii il suo profumo entrarmi dentro. Fino al cuore, giù nei polmoni e nello stomaco.
E mi infiammai anche io.



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Oh, Dio.. Lea!
Lea, Lea, Lea! Ti supplico, non sciogliere questo abbraccio. Lea.
Ti prego, rimaniamo così.. per sempre.


 
Ma lei l’abbraccio lo sciolse. E mi sorrise. E io impazzì.
Le sorrisi e andai via.
Scappai. Come quando si cerca di scappare dal dolore, ma il dolore è dentro e non puoi fuggirlo.
E lei era già dentro di me. Da cinque mesi. Da quando aveva messo piede a Doncaster. Da quando, quel giorno, trovai Jane a casa che parlava con mamma e lei era lì.
Seduta, con le gambe accavallate, le braccia conserte.
Poi mamma me la presentò.

<< Louis, tesoro, lei è Lea, la nipote di Jane >>

È successo tutto quando mi ha guardato e ha allungato la mano verso di me.

<< Piacere >>

E mi sorrise.
E in quell’istante morii. Per poi rinascere pochi istanti dopo.
E l’ho odiata, giusto una frazione di secondo, per avermi stregato.
 


___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Mi sorrise e scappò.
E mosse l’aria che c’era in torno a noi: la stravolse.
Supposi somigliasse allo stravolgimento che aveva colpito le nostre vite quando c’eravamo conosciuti.

 
_________
|Flashback

<< .. e adesso Lea vive con me >>

<< Bé Jane tu sei una persona responsabile, saprai occuparti bene di tua nipote >>

<< Zia Jane.. >> dissi, interrompendo il loro discorso << è la persona che amo di più dopo i miei genitori, sono certa che ci troveremo bene a vivere insieme>>

Feci una piccolissima pausa e poi ripresi.

<< Ho sempre desiderato vivere e studiare in Inghilterra, e zia lo sa. Apprezzo molto il fatto che sia stata lei a convincere mamma e papà a farmi venire qui >>

Jo, o meglio Johanna,sorrise dolcemente.

Precisiamo: zia Jane chiamava la sua amata vicina di casa Jo, io l’ho sempre chiamata Johanna, perché pensavo fosse, e ancora lo  penso,  più aggraziato, più adatto a definire una donna solare, elegante e gentile come lei.

<< Tua zia ha sempre parlato bene di te, credimi Lea.. >>

<< Eh già.. >> esclamò divertita zia.

La porta d’ingresso.

<< Màà?! >>

Una voce maschile.

<< Sono in cucina, Lou! >>

E poi fu questione di secondi. Davvero.

<< Louis, tesoro, lei è Lea, la nipote di Jane >>

Mi voltai e …

Angeli del cielo tenetemi.              

<< Piacere .. >> provai a dire.

Mi fissò.

| << Ciao >>  disse.

_________________
 

Tutto ciò di cui ero certa, e credetemi nella mia vita di certezze ne ho avute sempre poche, contate con il contagocce, pesate dal destino e offertemi con un dono, che io però, e permettetemi di dire ciò, non ho mai gradito molto, era che da quando c’era Louis qualcosa era cambiato. Da quando avevo quattordici anni, ogni giorno, avrei voluto svegliarmi la mattina e sorridere, ma non lo facevo mai per il semplice motivo che ad ogni alba le certezze diminuivano, si scalfivano, per lasciare posto a incertezze, dubbi, dolore e lacrime.
Ho pianto così tanto nella mia breve vita.. solo diciassette anni, che pensavate? .. che adesso quando lo faccio mi sembra un’azione fin troppo naturale e quotidiana. Ma volete sapere una cosa? Sono esattamente cinque mesi che non verso una lacrima.
Lui m’aveva cambiata. Dannazione se l’aveva fatto.



Note dell'Autrice..
Ciao a tutti :D
Bene .. questo è quello che posso offrirvi come primo capitolo.. Non è magnifico, no.. è solo l'inizio. A me piacciono le melodie in crescendo, non quelle statiche o quelle decrescenti.. oppure adoro le melodie miste.
Quindi questa storia sarà un po' piena di alti e bassi..
"Ogni rosa ha le sue spine".. e qui ci saranno rose con le spine e rose senza spine.
Grazie ha chi ha letto, ha chi ha trovato il coraggi di lasciarmi la propria opinione.. Semplicement grazie. Di cuore.

Un enorme bacio ..
.Blume. = 3

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Capitolo 4
*** *AVVISO* ***


Salve a tutti.

Ok.. sono quasi tre mesi che non aggiorno, lo so.. 
Sono tremendamente mortificata, ma ho avuto non pochi problemi sia di tempo, sia personali.

Bè.. volevo semplicemente avvisare che presto, molto presto avrete il seguito.
Spero solo che abbiate ancora voglia di leggere questa storia. 
Mi scuso ancora ..
Baci..

.Blume.

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Capitolo 5
*** II: Abbracci. ***


Capitolo II: Abbracci.
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Ai giorni no, perché non mancano mai.
A chi è convinto di insegnare, invece tutto ciò che fa è propinare notizie su notizie, senza metterci né cuore, né passione.
E a chi, al contrario, ci mette l'anima in ciò che fa.
Alla musica che mi accompagna sempre.
E infine a me.. a me e a me.. perché credo in ciò che sono.

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Freddo, fa tanto, tanto freddo
per cui tienimi stretto
e non parlare se
ti dico che lo so
tra un paio d'anni o tre
che io vivrò con te
ma l'hai capito o no?
Quiero vivir con vos.
(Tiziano ferro, Quiero vivir con vos)

 
 
Arrivò, il giorno dopo, il perfetto orario. Puntuale per il tè.
Mi salutò con un sorriso e un ciao sussurrato; io feci lo stesso e poi lo lasciai entrare.
Prendemmo il tè e parlammo per una buona mezz’ora, poi decidemmo di studiare.
Chimica. Mi piaceva quella materia, perché dovevi scoprirla per poterla apprezzare del tutto, e io, che l’avevo già studiata quando vivevo ancora in Italia, avevo imparato a scoprirla.
Rimanemmo sui libri di chimica per due ore, forse qualcosa in più.
Il risultato fu che Louis aveva capito tutto quello che avevo detto e io mi sentii realizzata.


<< Grazie! >> sentenziò, chiudendo il libro.

<< Figurati! Mi fa piacere aiutare, se posso.. >>

<< E comunque, lasciatelo dire, sei un genio! >>

Risi.

<< No, assolutamente >>

<< Oh sì, invece.. E’ la prima volta che capisco qualcosa di chimica.. ergo.. sei un genio! >>
 
 
Dio quanto ero felice.
Avevo Louis lì con me e non volevo che il tempo passasse. Sarei rimasta ferma immobile a fissarlo, per l’eternità, se solo mi fosse stata concessa una simile possibilità.
Ma non era possibile, ovviamente.
 
 
<< Andiamo! >> disse improvvisamente, distogliendomi dai miei pensieri.

<< Ma dove..?>>

<< Ohh.. quante storie, su.. >>

Camminammo tantissimo.
 
<< Non puoi farmi camminare per due ore e poi pretendere che mi arrampichi su un albero >>

Rise.

<< Perché no? >>

<< Sei completamente andato, Lou! >>
 
 
 
Iniziò a piovere poco dopo.
Il tempo atmosferico inglese non è tra i migliori al mondo, ma c’è di peggio, devo ammetterlo.
 
<< Corri! >>
 
Mi fermai di colpo.
 
<< Corri? Lou, non basta bagnarci da testa a piedi, dobbiamo anche correre? >>

<< Se corri ti bagni di meno >>

<< A me sembra il contrario, davvero.. >>
 
Mi sedetti sul ciglio della strada e sospirai rumorosamente.
 
<< Hey, honey, che ti succede? >>

<< Louis .. >>

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Una lacrima scivolò sulla sua guancia.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei.
 
<< Hey, hey, piccolina mia.. >>

Si strinse a me, sembrava così fragile.

<< Sono stanca, Lou.. e bagnata, e nervosa, e .. aahhhhhhhh.. >>

E urlò.
Giuro, sentii la forza uscirle dalla gola.
Mi faceva male vederla così.
Sin da quando la incontrai per la prima volta, mi resi subito conto che dietro quegli occhi color dell’ambra, quella pelle diafana e quei capelli rossastri, dietro l’apparenza di una ragazza felice, si nascondeva una realtà diversa.
Poi chiuse gli occhi e si accasciò tra le mie braccia.
Il suo respiro si fermo.
Il mondo intorno a me, intorno a noi si fermò.
 

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La forza mi abbandonò e finii fra le sue braccia.

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Gli alberi intorno a noi sembravano stringerci, sembravano darci calore.
Non sapevo che fare, se non continuare ad abbracciare Lea; carezzavo i suoi capelli bagnati e le sussurravo le parole di una canzone, che avevo scoperto le piaceva da morire.
 
“..and I will always love you.. “
 
In mente pregavo che aprisse gli occhi, che mi sorridesse.
Sono convinto che Dio mi abbia ascoltato, perché Lea riaprì gli occhi poco dopo, mi fissò e mi sorrise.

<< I will always love you >> sussurrò.

Accennò un sorriso e io ricambiai.
La strinsi si più a me. Non l’avrei lasciata andare, ne ero certo, l’ avrei tenuta con me.
Egoista. Volevo essere egoista. Sarebbe stata solo mia. Io l’avrei protetta.
Per sempre.





Spazio dell'autrice:
Eccomi qui, ancora, come promesso.
Bé.. spero vi piaccia questo piccolo capitolo.. molto oresto avrete il seguito.
Mi scuso di nuovo per la prolungata assenza.
Grazie a chi ha letto le parti pubblicate in precedenza; grazie a chi continuerà a seguirmi; grazie a chi mi ha lasciato una recensione e grazie a chi lo farà.
Un bacio .. Vi voglio bene.

.Blume.

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