Il diario di Rossana.

di Rogigi07
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ennesima notte sopraffatta dai pensieri. ***
Capitolo 2: *** Ricordando. ***
Capitolo 3: *** Nemici o Amici? ***
Capitolo 4: *** Mai un attimo di tranquillità. ***
Capitolo 5: *** Sorpresa! ***
Capitolo 6: *** Aria di cambiamenti. ***
Capitolo 7: *** Il compleanno di Alissa. ***
Capitolo 8: *** Welcome to the Alissa's party! ***
Capitolo 9: *** Rivelazioni improvvise. ***
Capitolo 10: *** Notizia Shock! ***
Capitolo 11: *** Il ballo di Natale. ***
Capitolo 12: *** Cominciano le vacanze natalizie. ***
Capitolo 13: *** Una festa, mille emozioni. ***
Capitolo 14: *** An unforgettable Christmas or a horrible nightmare? ***
Capitolo 15: *** Guai in vista. ***
Capitolo 16: *** Vacanze finite, si torna a scuola! ***
Capitolo 17: *** One month later. ***
Capitolo 18: *** La scelta. ***
Capitolo 19: *** Can i enter in your heart? ***
Capitolo 20: *** Io, te e lei. ***
Capitolo 21: *** E dopo la notte, inevitabilmente arriva il giorno. ***
Capitolo 22: *** Alissa, dolce Alissa ho bisogno di te! ***
Capitolo 23: *** La trappola di Alissa. ***
Capitolo 24: *** La gelosia, Che brutta bestia! ***
Capitolo 25: *** E con la neve all'improvviso arrivi tu. ***
Capitolo 26: *** Rivoluzione d'amore. ***
Capitolo 27: *** Happy Birthday Rossana! ***
Capitolo 28: *** Il confronto con Funny. ***
Capitolo 29: *** Ricomincio da NOI. ***
Capitolo 30: *** This is our happy ever after. ***



Capitolo 1
*** L'ennesima notte sopraffatta dai pensieri. ***


L'ennesima notte sopraffatta dai pensieri.

Sono le tre di notte, un'altra notte piena di pensieri, l'ennesima volta in cui il pensiero torna a lui a quanto stesse soffrendo, a quanto io l'avessi fatto soffrire, a quanto io adesso, soffra per causa sua. Sono le tre di notte, l'ennesima notte insonne, l'ennesima passata a pensare a lui senza tentativo di dormire, un'altra notte, nella quale l'unica cosa che mi torna utile per scacciare i pensieri è quella di scriverli. Ormai era di rotuine che la sera, prima di addormentarmi un piccolo pensiero ricadesse su di lui, colui che adesso non ho più il coraggio di nominare, il cui nome solo sentirlo mi da rabbia, si lui, la stessa persona che ho fatto soffrire per tanto tempo e per tutto quel periodo si è lasciato sfruttare quasi come se gli piacesse, era masochista, amava il dolore nonostante gli stesse lacerando il cuore. Perchè? Perchè non mi ha mai fermata? Perchè non ha mai voluto tagliare i ponti con me dall'inizio? Perchè ha lasciato che lo prendessi in giro? Perchè? Perchè? E perchè io, sono stata così tanto stronza, da approfittarmi di lui e dei suoi sentimenti per così tanto senza aver minima considerazione di quanto lui soffrisse? Non lo so, so solo che adesso mi ritrovo quì a scrivere, di quanto io mi senta sciocca nel non capire il suo comportamento, quale novità? Nessuno ci è mai riuscito, lui è così misterioso, sempre chiuso in se stesso, un ragazzo di poche parole, non mostra mai la minima espressione, non sai mai se una cosa gli piace o gli fa schifo, questo però era impassibile agli occhi degli altri non ai miei, poteva fingere con gli altri, non co me, ero una delle poche persone in vita sua riuscita a leggergli le espressioni nonostante non cambiassero mai. Purtroppo questo non valeva solo per lui, anche per me, potevo fingere con chiunque ma con lui no, lui capiva al volo quando mentivo, capiva subito quando mi arrampicavo sugli specchi inventandomi delle scuse talvolta anche banali, lo capiva perchè non era stupido, non lo è mai stato, ma allora continuo a chiedermi, perchè ha lasciato che mi comportassi così con lui? Non capisco, è tutto così confuso, così strano, sono sicura che le mie azioni non erano del tutto a secco, cioè non agivo a sproposito, se ogni volta, ogni santissima volta finivo per tornare da lui, un motivo c'era! Oh si, certo che c'era, tornavo da lui per il semplice fatto di esserne attratta, non so quale parte di lui, nè il perchè ma di sicuro qualcosa mi attraeva, forse i suoi occhi, quel suo sguardo sempre gelido, freddo, impassibile verso tutto e tutti, che però quando incontrava i miei occhi diventava improvvisamente dolce, più calmo, con me era diverso, non era la persona introversa che voleva far credere alla gente, quel ragazzo sempre così triste, che non parlava mai e talvolta si esponeva in modo brusco, no con me era sempre stato gentile, premuroso, dolce e poi era facilmente comprensibile il sentimento che nutriva nei miei confronti, ora mi chiedo se provavo anch'io quel sentimento, insomma, se in qualche modo ricambiassi i suoi sentimenti perchè ho agito così? Perchè gli ho fatto del male? Sono le tre e mezzo, ed io, ancora continuo a non capirci niente.

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Capitolo 2
*** Ricordando. ***


Ricordando..
 
- Naaaaaah, niente da fare! - Mi dimenai nel letto pensando 

* Questa notte non ho proprio intezione di prendere sonno, beh mi metterò a ricordare, così magari un po di sonno riesco a farmelo pur venire *

Così cominciai a vagare nei miei ricordi, un po per sfizio, un po per sfogo, un po per passatempo, insomma a dir la verita non sapevo nemmeno io perchè mi stessi sforzando di ricordare, i ricordi di solito sono come delle ferite ormai chiuse che ogni volta tendono a riaprirsi eppure io, mi stavo quasi imponendo di ricordare, quando finalmente qualcosa mi spuntò nella mente..
 
Tokyo, Giappone, Mese di Novembre.
Come tutte le mattine ovviamente, mi ritrovavo a scuola e come di routine ero più per i corridoi che nella mia classe, passeggiavo senza meta per il corridoio, ero tesa, preoccupata, il mio sguardo era piuttosto assente ed ad accorgersene per prima fu la mia amica Alissa che preoccupatosi del mio stato mi venne subito incontro:

- Ehi Sana, che faccia!? Tutto bene? -
In realtà, temevo che me l'avesse chiesto, nonostante fossi un'attrice esperta e con gran successo, nella vita reale avevo difficoltà a recitare soprattutto se si trattava di esporre i miei sentimenti ma nonostante ciò ho sempre cercato di mascherarli in qualche modo..

- Oh, ciao Alissa, si si non preoccuparti è tutto apposto, sono solo un po.. stanca ecco! Sono molto stanca! -

Alissa alzò di poco il sopracciglio, non era del tutto convinta della risposta che gli avevo dato, aveva un'aria perplessa diciamo che aveva la faccia di una che non si era bevuta per niente quello che le avevo detto, però conoscendomi aveva sicuramente capito che qualcosa in me non andasse e sapendo il mio modo un po scettico nel reagire alle provocazioni ha preferito non insistere ed accontentarsi della misera risposta che gli avevo dato..

- Mhhh va bene, ma se ti serve qualcosa non esitare a chiamarmi capito? -
- Si si daccordo, grazie.. -

Dopodichè mi voltò elegantemente le spalle e se ne tornò in classe, cosa che avrei dovuto fare anch'io ma non me la sentivo di rientrare, avevo bisogno di stare un po da sola, in pace con me stessa. Quello non era per niente un ottimo periodo, tra il lavoro, la scuola e poi Charles, ultimamente le cose tra me e lui non andavano un gran che eravamo spesso protagonisti di litigi molto banali ed entrambi eravamo stufi di dover litigare quasi tutte le sere, ero cosciente che la nostra relazione sarebbe potuta cessare da un momento all'altro ma allontanavo spesso questo pensiero dalla mia mente poichè mi rendeva molto triste. Mentre continuavo a passeggiare per i corridoi sentii vibrare nella tasca il cellulare, lo presi in mano e notai che mi era arrivato un messaggio, era Charles che diceva : 

'' Sana mi dispiace, non possiamo vederci neanche oggi, mi sono ricordato di aver promesso al mio manager che avrei passato la giornata con lui a discutere di alcuni impegni di lavoro, spero che potrai capirmi a presto, ciao '' a questa visione sbottai immediatamente:

- Ahhh! Adesso basta! non ne posso più ogni giorno ce n'è una nuova e prima l'influenza, poi il lavoro adesso anche il manager!? Ma è mai possibile che una coppia debba avere così tanti ostacoli? E' vero, non siamo una coppia normale, noi siamo due attori di successo, famosi in tutto il mondo ma abbiamo anche noi una vita privata, non posso andare avanti così io non ce la faccio più! - 
e sfogatomi in quel modo, risposi al messaggio con un tono non molto piacevole che fece molto alterare Charles spingendolo a telefonarmi..

S: Pronto?
C: Insomma Sana, possibile che tu debba sempre comportarti come una ragazzina viziata?
S: Ahhh e quindi per te sarei una ragazzina viziata eh? Senti Charles non ho voglia di discutere nè tantomeno di farla lunga, ma ti sembra normale questa situazione? Stiamo insieme eppure ci vediamo solo se abbiamo qualche spot da girare assieme o in qualche film, ogni volta che proviamo ad avere qualche momento per noi due spunta fuori un qualche impiccio, io non ce la faccio più! E poi stiamo sempre a litigare, renditi conto che questa è diventata una situazione ingestibile!
C: No! Tu sei diventata ingestibile Sana! E' vero, hai ragione abbiamo poco tempo per noi, ma cerca di capire il lavoro è importante!
S: Bla bla bla, si si il lavoro è importante tutto è sempre più importante di me e di te!
C: Adesso basta Sana, hai superato il limite quel che è troppo è troppo ne ho fin sopra i capelli di te, non ti sopporto più! Tra noi è finita!
S: C-cosa? Cioè, dopo quello che mi stai facendo passare adesso mi molli anche così su due piedi? E per giunta per telefono? No Charles, non lo accetto! Abbi almeno il coraggio di..

* Tu tu tu tu tu *

E così la chiamata venne interrotta all'improvviso, non riuscivo a capacitarmi l'aveva fatto sul serio? Charles mi aveva lasciata..

- Non pensavo che sarrebbe mai arrivato a tanto, dopo tutti i sacrifici che ha fatto, che abbiamo fatto per stare insieme lui butta tutto al vento così - 
Parlavo da sola per il corridoio, chiunque fosse passato di lì quel momento mi avrebbe scambiata per pazza, ero disorientata non sapevo cosa fare da un lato ero triste perchè avevo perso Charles, un ragazzo fantastico, che mi riempiva sempre di attenzioni, della quale con il passare del tempo mi ero innamorata perdutamente, no non poteva finire così, dovevo almeno avere l'occasione di spiegarmi.

- Forse ha ragione, mi sono comportata da immatura agendo d'istinto e l'esasperazione l'ha portato a lasciarmi.. Devo fare qualcosa! - 

Mentre mi dimenavo a pensare cosa potessi fare per rimediare al mio errore sentii la porta della classe affianco alla mia aprirsi violentemente e dopo pochi secondi udii la voce di un professore urlare: Heric vai fuori!

- Oh no ci risiamo, quell'idiota si è fatto cacciare di nuovo, sarà meglio che me ne torni in classe altrimenti mi tocca pure rivolgergli parola - 

Ma non feci in tempo a dirlo che eccolo lì di fronte a me, mi guardava con fare minaccioso, quasi come se fossi stata io la causa del suo rimprovero, non sprecai tale occasione per battibeccare con lui, me le serviva su di un piatto d'argento e io modestamente, le coglievo al volo

- Che c'è Hayama (ero solita a chiamarlo per cognome), il tuo sguardo da possente non ha spaventato il professore e ti ha sbattuto fuori? - Sghignazzai..
- Fà poco la spiritosa Kurata (anche lui non si sprecava a chiamarmi per nome) ti ho già detto che con me non devi prenderti troppa confidenza -
- Mamma mia che paura, attenzione attenzione, il signorino Heric Hayama mi sta minacciando, pfff ma per favore, non mi spaventi cocco è inutile che sprechi le tue energie! -
- Oddio, Kurata insomma ma non hai niente di meglio da fare che venire a scocciare da me? -
- Mmmh vediamo fammi pensare, beh si in effetti dovrei rientrare in classe visto che è quasi un'ora che sono fuori e per colpa tua sto tardando! - 

Diciamo che più una colpa era quasi un favore che mi stava facendo, non avevo per niente voglia di tornare in classe in quello stato, ma ero troppo orgoliosa per dargli soddisfazione io dovevo tenergli testa, non lo sopportavo quell'atteggiamento da fighettino che voleva avere con tutti.. 

- Ecco e allora vai in classe! E poi perchè sei fuori da un'ora? Stai per caso male? -
- Cosa c'è adesso ti preoccupi anche per me? - 

Facevo ironia ma in realtà non mi dispiaceva l'idea che Heric si preoccupasse per me, ma daltronde sapevo bene che anche lui era troppo orgoglioso per ammetterlo e darmi soddisfazione..

- Non mi preoccupo per te, è pura curiosità! -
- Certo certo, come dici tu comunque sono fuori da un'ora perchè.. - 

In quel momento, ricordai il vero motivo per la quale ero fuori da molto tempo, fino a che litigavo con Heric ero riuscita a non pensarci poi, il mio pensiero è tornato di nuovo su Charles e alla nostra relazione che in pochi secondi era andata in frantumi, sul mio viso apparì un velo di tristezza e malinconia che non passò inosservato agli occhi di Heric, poi successivamente una lacrima mi rigò il viso..

- Hei, perchè adesso stai piangendo? Un attimo fa non perdevi tempo ad insultarmi ed ora piangi? -
- ... Piango, perchè sono appena stata mollata -
- C-cosa? -
- Hai capito bene, io e Charles ci siamo lasciati - 

Sentendo quelle parole, Heric non mi guardava più con lo sguardo da duro e insensibile con la quale si era prestato a guardarmi un attimo prima, ma al contrario mi osservava con uno sguardo dolce, calmo quasi a volermi trasmettere conforto e così fecero, in men che non si dica mi gettai in lacrime tra le braccia di Heric che mi strinse forte a se sussurrandomi in un orecchio 

- Non piangere, io sono con te. - 

* Che strano, fino a dieci minuti fa litigavamo come cane e gatto e adesso, addirittura mi abbraccia dicendomi che mi è vicino, però devo ammettere che è una situazione che non mi dispiace affatto è bello sapere che in momenti come questi c'è qualcuno su cui poter contare e beh, sembrerà strano ma io ho Heric Hayama, il mio peggior nemico, ma forse anche il mio migliore amico *

Pensai tra me e me, mentre in lacrime continuavo ad abbracciare Heric.

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Capitolo 3
*** Nemici o Amici? ***


Nemici o Amici?

Rimasi abbracciata ad Heric per qualche minuto, mi sentivo tranquilla, protetta non avevo mai provato queste sensazioni, beh si insomma, Heric è sempre stato il mio peggior nemico dai tempi delle elementari me ne ha fatte passare di tutti i colori ogni volta che mi trovavo insieme a lui, chissà per quale motivo finivo sempre per cacciarmi nei guai, una volta avevamo addirittura pensato di provare dei sentimenti l'uno verso l'altra ma col passare del tempo abbiamo capito che era tutto frutto della nostra immaginazione, quando mi misi assieme a Charles, ricordo che ci rimase malissimo e decise di non rivolgermi più la parola, anche loro due finirono per litigare bruscamente e il legame di amicizia che si era creato svanì nel nulla. Dopo qualche tempo però io ed Heric avevamo cominciato a riavvicinarci, ma lui era tornato quel ragazzo scontroso e scorbutico che era all'elementari e quel lato di lui proprio non lo sopportavo, eppure in quel momento mi ritrovavo proprio tra le sue braccia e la cosa strana è che la situazione mi rendeva felice.
 
- Devo tornare in classe.. - Gli dissi staccandomi da lui e asciugandomi le lacrime con il bordo della manica..
- Sei sicura? Te la senti? Non credo sia una buona idea Sana sei sconvolta.. -
- Non ti preoccupare Heric, sto bene veramente.. -
- Va bene.. -
- Allora io vado.. - Raggiunsi la porta della mia classe e proprio mentre la stavo aprendo..
- Sana! - 
 
Heric mi chiamò, la sua voce era dolce, quasi melodica e all'udir di quel dolce suono mi voltai immediatamente incrociando i suoi occhi, com'erano belli i suoi occhi di quel castano d'orato che solo lui aveva, quegli occhi che emettevano dei sguardi freddi, ma in realtà erano sguardi di una persona dall'animo buono, quegli occhi che tante volte mi avevano bloccata..
 
- Se hai bisogno, sai che puoi sempre contare su di me! - 
 
Mi limitai ad annuire alle sue parole a mò di ringraziamento e rientrai in classe.
Appena rientrata il professore e i miei compagni mi fissarono con le facce sconvolte, in realtà capivo il perchè di tale comportamento non era normale che un'alunna mancasse dall'aula per più di un'ora doveva per forza essermi successo qualcosa ma non avendo voglia di parlarne mi limitai a dire:
 
- Professore, le chiedo scusa se sono stata assente ma non mi sono sentita molto bene.. - 
 
Stavo mentendo spudoratamente e con la coda dell'occhio puntai immediatamente Alissa che scuoteva la testa, Alissa, la mia migliore amica, la persona che mi conosceva più di qualuque altra persona, capiva sempre se in me c'era qualcosa che non andasse e nonostante io mi ostinassi a mentirle ogni volta, non credeva mai totalmente alla mia prima versione portandomi poi ogni volta a confessarle tutto, poi il mio sguardo tornò a posarsi sul professore che questa volta mi fissava con l'aria preoccupata e un po incredula..
 
- Oh, Sana non preoccuparti adesso come và? Ti senti meglio? -
- Si professore, la ringrazio sto molto meglio - E abbozzai un finto sorriso per essere un po più credibile.
- Perfetto Sana allora puoi tornare al tuo posto. -
 
Andai a sedermi al mio posto, Alissa non perse occasione per richiedermi nuovamente e stavolta con fare minaccioso cosa avessi fatto.
 
- Sana insomma, si può sapere che cos'hai? Prima mi hai detto che eri stanca, ed ora dici che non ti sentivi bene, vuoi finirla di recitare una buona volta? - Niente da fare, con Alissa non si poteva fingere più di tanto, dopo un po riusciva a capire sempre quando fingevo e ormai non avevo altra scelta di raccontarle come fossero andate le cose.
- Alissa, io.. Io e Charles ci siamo lasciati.. - Alissa da tale parole rimase sconvolta, aveva pensato al peggio ma mai sarebbe arrivata a pensare che io e Charles ci fossimo lasciati.
- Stai scherzando vero? Sana ti prego dimmi, è uno scherzo? -
- No, è tutto vero era già da un po che litigavamo spesso, la nostra era diventata una relazione difficile da gestire -
- Ma ma.. Sana perchè non mi hai mai detto niente?? Avrei potuto starti vicino o per lo meno ci avrei provato!? -
- Scusami Alissa, ma preferivo non parlarne mi dispiace.. -
- Se l'avessi saputo prima sarei rimasta con te fuori e invece ti ho lasciata sola.. -
- Non ero sola.. - In quel momento sapevo benissimo che mi sarei pentita amaramente delle cose che stavo dicendo eppure con la mia migliore amica una volta che avevo cominciato a dire la verità non ero più capace di fingere..
- Scusa? Come sarebbe a dire non eri sola? -
- Poco dopo il tuo rientro, ho sentito la porta dell'aula a fianco sbattere violentemente e subito dopo un professore ha urlato ad Heric di uscire fuori, così per puro caso ci siamo incontrati e abbiamo cominciato a battibeccare.. -
- E tu me la chiami una compagnia quella? Nel tuo stato ti sei anche messa a litigare con Hayama? E quel burbero poi non perde mai occasione per rompere le scatole ah! Quanto è odioso! -
- No aspetta, non ho finito.. -
- Uhm? -
- Heric si è accorto della mia espressione triste e malinconica e ha cominciato a preoccuparsi, lipperlì ho cercato di ironizzare la situazione ma non ci sono riuscita così sono scoppiata in lacrime e lui mi ha abbracciato.. -
- Ehh? C-cosa hai det-to? Heric Hayama ti ha abbracciato? -
- Si.. -
- E per quale motivo? - 
- Beh, piangendo gli ho spiegato cosa era successo e lui, mi ha detto che mi era vicino, anche prima di rientrare mi ha confessato che se avessi avuto bisogno lui per me ci sarebbe stato -
- Ma senti senti, Heric Hayama, il duro e possente Heric Hayama che ti offre il suo aiuto, non sarà mica un modo per rimorchiarti? Sai com'è fatto quello, non perde occasione per avere una gallinella ai suoi piedi bleah! Io non andrei con quello lì nemmeno se mi pagassero! -
- Per forza, stai con Terence, una che sta con un tipo come lui non potrebbe mai stare con uno come Heric e poi sono sicura che era sinceramente preoccupato per me, i suoi occhi mi guardavano in modo diverso dal solito, non più con quello sguardo cattivo e impassibile, oggi mi guardavano teneramente.. -
- Mhhh.. Sarà! Io non mi fiderei tanto e comunque non insultare il mio pasticcino! U_U -
- Lasciamo perdere Alissa, so quello che faccio non preoccuparti -
- Va bene, sappi però oltre ad Hayama c'è anche la tua migliore amica disposta a starti accanto! -
- Lo so, tranquilla, lo so - 

E le sorrisi chiudendo lì la nostra conversazione, passai il resto delle ore a pensare al gesto di Heric, che in parte mi dimenticai del motivo per la quale nel corridoio piangevo, in realtà avevo avuto qualche dubbio anch'io sul suo comportamento dato il fatto che lui non fosse mai gentile con nessuno, ma già una volta, in passato lui aveva cambiato attegiamento era diventato più buono, più calmo, solo ultimamente è tornato quello scontroso e antipatico di una volta ma magari, il suo gesto era autentico, l'ha fatto davvero perchè in qualche modo è legato a me, chissà forse tra me e Heric Hayama può nascere un'amicizia, una grande e profonda amicizia.

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Capitolo 4
*** Mai un attimo di tranquillità. ***


Mai un attimo di tranquillità.

Al termine delle lezioni mi ritrovai da sola per il vialone della scuola quasi sollevata in modo tale da poter stare in pace con i miei pensieri e le mie emozioni, ma la mia quiete durò pochissimi secondi: Alissa e Terence mi raggiungero sedutastante..
 
- Sana! Sanaa! - Fece Alissa per indurmi a voltarmi verso di lei..
- Che c'è Alissa, che bisogno c'è di urlare in questo modo sono quì! - Mi rivolsi a lei con fare quasi seccato..
- Sana, non torni a casa con noi? -
- No, preferisco andare sola scusatemi.. -
 
Alissa colse immediatamente la mia richiesta di starmene un po da sola e senza protestare annuì, in fondo lei ed Heric erano gli unici ad essere a conoscenza del mio problema o meglio, dal momento in cui Alissa era venuta a sapere tutto, quasi sicuramente adesso anche Terence conosceva il motivo della mia tristezza, così mi salutarono e proseguirono per la strada opposta alla mia..
 
- Daccordo, allora a domani.. -
- Si, a domani.. Ciao.. -
- Ciao Sana a domani! -
- Ciao Terence.. -
 
Finalmente ero rimasta sola, concentrata sul mio unico problema: Charles, la nostra relazione durava da molto, molto tempo e all'improvviso, forse per colpa del mio essere ancora troppo poco matura, l'avevo mandata all'aria. Durante il tragitto da scuola a casa avevo avuto modo di ripensare anche al comportamento di Heric, che aveva avuto nei miei confronti quella mattina, non mi era mai capitato di pensare così tanto a lui a distanza di poco tempo e la cosa, con tutta sincerità cominciava a preoccuparmi, mi tranquillizzavo però al pensiero che pensassi a lui solo a causa della gratitutine che mi aveva mostrato. Tra un pensiero e l'altro finalmente arrivai a casa, appena varcai la porta vidi arrivare verso di me il mio manager Robby, nonchè mio grande amico con la sua solita espressione soddisfatta/felice, probabilmente doveva dirmi di qualche proposta eclatante che avevo ricevuto in mattinata.
 
- Sana! Mia piccola Sana, ci sono buone notizie per te! -
- Ciao Robby.. Dimmi pure - Cercai di sembrare il più tranquilla possibile, non mi andava che Robby si accorgesse che qualcosa in me non andava, avrebbe cominciato a riempirmi di domande ed io, non avevo voglia di ripensare a cosa era accaduto.
- Allora, mia cara Sana, piovono per te occasioni da destra e manca! - 
*Come immaginavo! Abbiamo ricevuto un'altra richiesta di lavoro, non che la cosa mi dispiaccia anzi, mi farà bene lavorare, mi aiuterà a tener lontani i pensieri..* - Fantastico, sputa il rospo -
- Questa mattina mi ha telefonato, il produttore di un programma televisivo intitolato ''La vita dei Teenagers'' dicendo di volerti come ospite alla sua prossima puntata! Non è una cosa fantastica? Eh!? - 
Mi disse euforico con gli occhi che gli brillavano..
- Si, Robby è fantastico, digli pure che accetto la sua proposta - 
Sentendo le mie parole Robby, come tutte le volte che accettavo un lavoro che mi si poneva davanti cominciò a saltellare dalla felicità e a ringraziarmi..
- Grazie Sana, grazie, grazie, grazie! Non so come fai ogni volta a capire che queste sono occasioni da non perdere, sei un tesoro davvero - E cominciando a piangere.. - La mia piccola Sana! il mio orgoglio! -
- Robby ti prego basta! -.-'' -
- Si scusami hai ragione, adesso vado immediatamente a telefonare al produttore per dirgli che accetti! -
- Daccordo, allora a dopo.. -
 
Liberata finalmente dalle grinfie di Robby, mi dirissi finalmente verso la mia camera ma proprio mentre stavo per aprire la porta di essa, ecco che sento alle mie spalle il rumore di una grossa sgommata, non poteva che essere lei, mi voltai immediatamente e vidi mia madre a bordo della sua automobilina rossa, con la sua aria interrogativa, io non so come fa ogni volta, quando qualcuno ha un problema anche se non glielo dici, lei se lo sente e infatti..
 
- Sana! - Mi chiamò quasi a mò di rimprovero
- Ciao Mammina.. - Anche con lei, cercai di mantere un tono tranquillo in modo tale che, anche se sapevo benissimo sospettasse qualcosa, speravo di farla ricredere in qualche modo..
- Sana, bambina mia c'è niente che devi dire alla tua cara mamma? - 
*Quando fa queste domande mi mette sempre in difficoltà ç_ç* - Emh.. Robby ha ricevuto un'altra offerta.. -
Provai a glissare alla grande sull'argomento, sapevo benissimo dove voleva andare a parare..
- Sana, non è di questo che sto parlando.. Poco prima che tu rientrassi ha telefonato Charles, mi ha detto di dirti di preparare le sue cose e a giorni di riportagliele, cosa è successo? -
*Maledizione questa non ci voleva* - E così Charles ha telefonato, beh... A questo punto mi sembra inutile che io continui a fingere, vedi mamma.. Io e Charles ci siamo lasciati.. però scusami e ti prego perdonami, ma in questo momento non ho proprio voglia di parlarne, vorrei solo stare un po da sola in camera mia.. Ti dispiace? -
 
Mia madre capì subito che avevo seriamente bisogno di rimanermene tranquilla, da sola per un po di tempo perciò si limitò soltanto a rimandare la nostra discussione, lei è un tipo che va fino in fondo alle faccende, perchè dice che può sempre trarne qualcosa di interessante da poter inserire all'interno dei suoi romanzi così facendo mi sorrise e in sella alla sua automobilina se ne tornò al piano di sotto. Entrai finalmente nella mia stanza,
mi precipitai immediatamente ad abbassare la tapparella della mia finestra, avevo in mente di farmi una bella dormita, giusto per non pensare a nulla e la luce non me l'avrebbe permesso. Successivamente mi sdraiai sul letto ma non appena poggiai la testa sul cuscino ecco che mi squilla il cellulare, era dinuovo Alissa, affondai la testa nel cuscino sperando di affondarci anche la mia frustazione ed esclamai un chiaro e coinciso:
- Accidenti ma io e la tranquillità facciamo per caso parte di due pianeti differenti? - Dopodichè risposi al telefono:
 
S: Pronto..?
A: Sana, sono Alissa!
S: Lo so -.-
A: Ti ho chiamata per sapere se era tutto occhei?
S: Si, è tutto apposto stavo semplicemente cercando di riposare!
A: Ops, ti ho per caso disturbato?
 
Avrei voluto tanto dirle di si, che in quella giornata tutti mi stavano dando i nervi, nessuno mi permetteva di starmene tranquilla con i miei problemi neanche per mezzo secondo, ma in fondo lei che colpa ne aveva? Lei era soltanto troppo buona, troppo premurosa, si era semplicemente preoccupata della sua migliore amica..
 
S: No tranquilla, mi ero poggiata sul letto solo qualche secondo fa..
A: Va bene dai, allora se è tutto apposto ti lascio riposare, ci sentiamo occhei?
S: Si, daccordo grazie.. Allora ciao..
A: Ciao!
 
A quel punto avevo paura a poggiarmi nuovamente sul letto, ormai mi aspettavo accadesse di tutto, tutto tranne quello che mi stava accadendo..
 
DLIN DLON
Suonarono alla porta, la signora Patricia si precipitò immediatamente ad aprire, dopo qualche secondo la sentìì urlare:
 
- Rossana! C'è una visita per te! -
 
A quel punto stanca, mi alzai imbronciata dal letto e borbottai
 
- Niente da fare, in questa casa non si può mai stare tranquilli è mai possibile ufff....! - Arrivai al piano di sotto continuando a sbraitare..
- Ma chi diamine è che viene a trovarmi a quest'ora del pomeriggio!.. Oh... - 
Due occhi, due bellissimi occhi dorati mi bloccarono dinanzi alla porta, mi aspettavo accadesse tutto, ma non che mi trovassi davanti proprio lui.

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Capitolo 5
*** Sorpresa! ***


Sorpresa!

Ero ferma, impietrita dinanzi alla porta della mia stessa casa, non sapevo che fare, non mi era mai capitato di trovarmi in una situazione del genere, soprattutto non avrei mai immaginato che Heric Hayama sarebbe venuto a casa mia proprio quel pomeriggio. Le mie guance si erano tramutate in un rossore pallido data la pessima figura che avevo appena fatto e cercai immediatamente di mascherarlo ottenendo però poco successo poichè Heric senza farsi notare accentuò un piccolo sorrisetto malizioso, dopodichè facendo un sospiro gli andrai incontro..
 
- Heric, che ci fai quì? - Cercai di sembrare meno imbarazzata quanto più sorpresa di vederlo li..
- Ciao Sana, sono venuto a vedere come stavi -
* Alt.. Aspetta aspetta, Heric Hayama è venuto a vedere come stavo? Ma siamo sicuri che sia proprio lui? Cioè diamine, Heric non farebbe mai una cosa del genere..Non è che sta male?*
- Ehm.. ah.. e come mai? Cioè.. Posso immaginare il perchè però... - Non feci in tempo a terminare la frase che mi bloccò..
- Non te l'aspettavi vero? - 
 
Mi fece con quella sua voce, era una domanda un po con tono malizioso, forse voleva vedere la mia reazione, i suoi occhi erano puntati su di me quasi aspettando una mia risposta, mi sentivo tremendamente a disagio e in imbarazzo, cominciai ad arrossire dinuovo, dopo pochi secondi lo sentii sghignazzare allora mi resi conto di aver fatto nuovamente una figuraccia e, riprendendo fiato risposi alla sua domanda.
 
- Sinceramente no Heric, ma daltronde oggi qualunque cosa tu faccia mi sorprende di gran lunga - 
 
Risposi secca, decisa, io stessa mi ero stupita della risposta che gli avevo dato, lo vidi sorridere di nuovo maliziosamente, la cosa cominciava a non piacermi, per non far vedere che ero assorta nei miei pensieri cercai di cambiare immediatamente discorso..
 
- Ehmm.. Heric, entra non rimanere imbambolato sulla porta, vuoi qualcosa da bere? -
*Oddio ho veramente invitato Heric Hayama ad entrare in casa mia? Quello è un tipo imprevedibile non so mai cosa aspettarmi da lui, nonostante ciò però confesso che la sua compagnia in questo momento non mi dispiaccia affatto*
- Oh, si grazie magari un bicchiere d'acqua sai, prima di venire quì ho eseguito il mio allenamento giornaliero e ho la gola un po secca -
- Ah, daccordo provvedo subito a farti portare un bicchiere d'acqua.... Signora Patriciaaaa!!!! -
- Si? Rossana dimmi..-
- Signora Patricia, potrebbe gentilmente portare un bicchiere d'acqua al mio amico? - *Amico? Quando mai avevo considerato Heric mio amico? Che assurdità, confesso che comincio a non capirci più nulla, quando sono con lui mi sento come intontita*
 
Il mio navigare tra i pensieri più assurdi che mi potessero passare le mente in quel preciso momento venne interrotto nuovamente dalla sua voce, una voce così calda, amichevole, tranquilla totalmente diversa da quella, con la quale si era rivolto a me quella mattina non appena il professore lo aveva sbattuto fuori dalla classe, avevo notato già di lì a poco che il comportamento di Heric fosse cambiato senza capirne il perchè ma di certo, adesso ne avevo avuto la conferma..
 
- Allora Sana, so che per te è difficile parlare di quello che ti è successo, ma.. Vuoi dirmi esattamente come sono andate le cose? -
*No, l'ha fatto dinuovo? Si è dinuovo preoccupato per me?* Lo guardavo come se avesse parlato in una lingua straniera, come se quello che avesse detto fosse chissà che cosa di sconvolgente poi, abbassando gli occhi gli risposi..
- Beh, si in realtà è molto difficile per me parlare ancora di questa storia, ma vorrei chiederti un piacere Heric.. -
- Si dimmi pure.. -
- Possiamo salire in camera mia? Sai, non ho spiegato a nessuno quì in casa come sono realmente andate le cose e, conoscendo mia madre sarà quì in giro da qualche parte ad origliare i nostri discorsi.. Se per te non è un problema e non ti senti troppo in imbarazzo, preferirei andare lì.. -
*Ma che diamine? Troppo in imbarazzo lui? Cioè ma ho veramente chiesto ad Heric di venire in camera mia? in modo tale da costringerlo a stare da solo in una stanza con me? Ma che cosa mi sta passando per la testa? Sono confusa, non ci capisco più niente!* 
 
Heric mi sorrise e mandando giù l'ultimo sorso d'acqua mi annuì e si alzò dal divano. Salimmo le scale in silenzio fino alla mia camera, da quando ci eravamo alzati dal divano non avevamo più detto mezza parola, probabilmente aveva capito la mia necessità di parlare da sola con lui. Entrammo nella mia stanza e ci sedemmo sul letto, a quel punto tornai a fissarlo negli occhi, e sentii quasi un brivido percorrermi lungo la schiena, non riuscivo più a parlare, era successo di nuovo, i suoi occhi mi avevano immobilizzata un'altra volta e, nuovamente Heric se ne accorse, mi mise una mano sulla spalla incitandomi a parlare e così cominciai il discorso, sicura stavolta che nessuno avrebbe sentito..
 
- Vedi, era già da qualche tempo, che io e Charles non andavamo più comunemente daccordo, spesso litigavamo per cose banali, non riuscivamo più a trovare un punto d'incontro.. A dir la verità ero sempre io a prendermela, il fatto è che ormai sentivo che lui si stava allontanando e nella mia testa ha cominciato a vagare il pensiero che lui si stesse stancando di me, questo mi rendeva molto triste perciò ogni volta che questo pensiero mi tornava nella mente, cercavo di allontanarlo.. -
 
Cominciai a raccontare in modo tranquillo, sciolto, ed Heric mi ascoltava in silenzio fissandomi, io però, stavolta ero troppo concentrata a trattenere le mie emozioni, la voce mi tremava un po nel parlare nuovamente della mia relazione ormai finita chissà dove e volevo evitare di non piangere, non volevo piangere dinuovo davanti a lui, il mio orgoglio era venuto un'altra volta a galla, volevo sembrare forte agli occhi di Heric e dovevo riuscirci. Continuai a parlare..
 
- Nelle ultime settimane io e Charles, non abbiamo avuto più occasione di passare un pomeriggio insieme, oramai riuscivamo a vederci soltanto se avevamo qualche spot da girare insieme, insomma l'unica cosa che ancora ci teneva uniti era il fatto di svolgere la stessa professione.. Ogni volta che dovevamo vederci, Charles aveva una scusa diversa, inizialmente ha avuto l'influenza quindi, non si è presentato nemmeno a lavoro, poi il lavoro stesso lo ha tenuto molto impegnato e non abbiamo avuto possibilità di stare assieme però, mi aveva promesso che quella sarebbe stata l'ultima volta che qualche imprevisto l'avrebbe tenuto lontano da me.. -
 
A quel punto cominciai a tremare, avevo tenuto troppo a freno le mie emozioni che avevo quasi la sensazione che stessi per esplodere, non riuscivo più a trattenermi, dovevo sfogarmi, ma non volevo, io non volevo piangere.. Mi mordevo le labbra per concentrarmi e non scoppiare, respirai profondamente e ricominciai a raccontare, mentre Heric era sempre seduto accanto a me, con gli occhi puntati sul mio viso, non aveva parlato per tutto il racconto, non aveva ancora espresso nessuna opinione e quel silenzio, mi stava mettendo molto in difficoltà, in quel momento avrei voluto chiedergli che cosa ne pensasse, ma sapevo che se avessi interrotto così bruscamente il mio racconto, non sarei riuscita a ricominciarlo e probabilmente lui se n'era accorto forse era per questo che ancora non aveva parlato..
 
- Questo pomeriggio, avremmo dovuto trascorrerlo insieme.. Ma stamattina mi ha mandato un messaggio dicendomi che si era dimenticato di dover sbrigare qualche faccenda di lavoro con il suo manager e che quindi, non sarebbe stato possibile incontrarci.. A quel punto mi sono arrabbiata tantissimo e gli ho scritto un messaggio poco carino, lui si è alterato e mi ha chiamato giustificandosi che il lavoro era importante, allora io mi sono arrabbiata ancora di più e gli ho detto che per lui, tutto era sempre più importante di me e di noi, e lui, stanco dei miei capricci ha detto di non sopportarmi più e che tra noi era finita.. -
 
In quel preciso istante scoppiai, non ce la facevo più a trattenermi, mi lasciai andare ad un pianto liberatorio che mi riportò nuovamente a tuffarmi tra le braccia di Heric, il quale non si oppose e mi strinse forte in un abbraccio, lui che era rimasto in silenzio per tutto il mio racconto, in quel momento, proprio mentre mi stringeva a se, mi disse delle parole semplici e coincise ma che in quel momento mi erano arrivate dritte al cuore..
 
- Sai Sana, a volte la vita ci riserva momenti belli e momenti brutti, tu puoi considerarti una ragazza fortunata, hai una bella carriera, vai bene a scuola, hai delle persone accanto che ti voglio bene come tua madre, il tizio con gli occhiali da sole e poi ci sono i tuoi amici, Terence, Alissa e tra questi mi metto anch'io.. -
 
Non avevo il coraggio di alzarmi e guardarlo negli occhi mentre parlava ma sentivo benissimo cosa diceva, aveva appena affermato di essere mio amico, non riuscivo quasi a credere a quelle parole ma in un attimo trasformarono le mie lacrime di immensa tristezza in lacrime di gioia
 
- Non devi sentirti sola o abbattuta per quello che ti è successo, non è sicuramente una delle cose migliori che potesse accaderti, ma pensa positivo, non è mica la fine del mondo e poi, tu sei una ragazza carina, gentile, simpatica, non dovrebbe essere difficile per te trovare un altro ragazzo.. -
 
A quel punto alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi e notai che nel pronunciare quelle parole Heric era arrossito, mi venne subito da ridere ma riuscii a trattenermi, era stato così gentile con me, così dolce, non l'avevo mai visto così sapevo che Heric avesse un lato gentile che, già in passato mi aveva mostrato ma non si era mai sbilanciato in questo modo, non mi aveva mai trasmesso così tanto calore tutto insieme, stare abbracciata a lui e sentire quelle cose mi ha resa estremamente felice da dimenticare tutto il resto, era accaduto dinuovo, Heric era riuscito a occupare totalmente la mia mente da farmi dimenticare il motivo per cui piangessi..
 
- Heric, sei un ragazzo d'oro davvero, non me lo sarei mai aspettato.. Io ero addirittura convinta che tu mi odiassi.. -
- Odiarti? e perchè mai dovrei odiarti Sana!? -
- Non lo so, ma quel tuo modo così freddo, impassibile con cui ti sei sempre esposto, ho avuto la sensazione che non mi sopportassi.. -
- Non dirlo più neanche per scherzo Sana, io ti voglio bene, te ne ho sempre voluto e continuerò a volertene, non potrei mai odiarti! -
- Oh Heric.. -
 
Mi gettai nuovamente ad abbracciarlo e ricominciai a piangere, ma questa volta piangevo per la felicità, l'immensa felicità che mi aveva donato in quei pochi attimi Heric, Heric quel ragazzo che agli occhi di tutti risultava freddo, burbero, un teppista, si era trasformato in un ragazzo, sensibile e capace di amare una persona, mi si era dimostrato amico, quell'amico di cui in quel momento avevo un estremo bisogno. 
 
*E' stata una grande sorpresa da parte sua, una sorpresa bellissima, è arrivato al momento giusto, non so per quale motivo, ma adesso non m'importa voglio solamente restare così, abbracciata a lui per ancora un po, perchè adesso sono felice, sono felice tra le braccia di Heric...*

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Capitolo 6
*** Aria di cambiamenti. ***


Dal giorno in cui Heric mi venne a trovare a casa facendomi una bellissima sorpresa cominciammo ad avere un bellissimo rapporto, più volte quel giorno mi aveva ripetuto che per me, qualunque cosa mi servisse ci sarebbe stato e così fu. Heric non mi lasciava mai da sola, quando vedeva sul mio volto un velo di tristezza proveddeva subito a strapparmi un sorriso e ci riusciva sempre, le giornate con lui a fianco passavano più velocemente e molto più tranquillamente, era bello poter condividere con un amico ogni secondo della mia fantastica vita, perchè si, la vita con lui, Alissa e Terence era fantastica, avevo smesso di pensare incondizionatamente al motivo per cui Charles aveva deciso di finire bruscamente la nostra relazione, ormai avevo ricominciato a sorridere e in parte questo lo dovevo ad Heric, al coraggio e al sostegno che mi ha donato. Da quel giorno molte cose cambiarono, anche Heric e Alissa cominciarono ad andare molto daccordo, soprattutto perchè Terence è stato da sempre il suo migliore amico, l'unico amico vero e sincero che Heric avesse avuto in tutta la sua triste infanzia, ormai eravamo un gruppo, un bellissimo e caloroso gruppo. Una mattina Heric, mi venne a prendere davanti casa per andare a scuola insieme ed io, ovviamente ero in ritardo!
 
DRiNNNNNNNNNN DRiNNNNNNNNNNNN LE 8.30, LE 8.30 SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
 
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!! - Mi svegliai di soprassalto a causa del frastuono che faceva quella stramaledettissima sveglia che tutte le sante mattine suonava sempre in ritardo!!
- Che disastroooo sono le 8.30!! è tardissimooooooooo!!! -
- Sanaaaaaaaaaa!!! Che succedeeee!? - E come al solito tutte le sante mattine, Robby sentendomi urlare mi venne in soccorso!
- Oh no! Sana sei dinuovo in ritardo? -
- Ah ma davvero? No sai urlavo così per scaldare le corde vocali di prima mattina che domande faiiiiiiiiiiiii!!!!!!?? - Robby invece di aiutarmi, era l'artefice di altro tempo perso blaterando non so quali cavolate ogni mattina...
- Dai su Sana calmati, finisci in fretta di prepararti che ti accompagno a scuola! - 
 
Però Robby in fondo sapeva sempre farsi perdonare con quel suo essere sempre estremamente disponibile nei miei confronti, solo che quella mattina purtroppo, o per fortuna non avevo bisogno del suo passaggio per andare a scuola poichè Heric sarebbe arrivato a momenti con la sua macchina e così, smontai subito il povero Robby dandogli la notizia..
 
- Ehmm.. Veramente Robby, non c'è bisogno che mi accompagni -
- Ma no Sana che dici, sei in ritardissimo e poi mi fa piacere lo sai che farei di tutto per la mia piccolina, la mia piccola Sana.. - 
 
E così facendo cominciò dinuovo a sparare parole sdolcinate che lo facevano commuovere ogni volta poichè ricordava i giorni quando io da piccola lo tirai fuori dalla sua vita per strada e lo ospitai a casa mia, Robby si sentiva ancora in debito con me per avergli salvato la vita, ma mentre scavava tra i suoi ricordi il tempo passava inesorabilmente e a brevissimo Heric avrebbe suonato il campanello..
 
- Robby, mi accompagna Heric..! -
 
Robby che continuava a parlare senza neanche ascoltarmi, dopo qualche secondo si rese conto di quello che gli avevo appena detto.. 
 
- Oh Sana sei sempre così gentile a preoccuparti ma non devi davvero non c'è bisogno io ti accomp... C-come scusa? Ti acc-ompagna Her-ic? -
- Si.. Dovrebbe essere quì a momenti! -
- Ma Sana.. Ti ho sempre accompagnato io.. perchè devi andare con quello lì? -
- Robby, quello li ha un nome ed è Heric e poi guarda il lato positivo delle cose, potrai avere finalmente un po di tempo per la tua Alisya no? Perchè non vai da lei invece di preoccuparti di me? -
 
Al sentire il nome di Alisya Robby non ci capì più nulla e cominciò a vagare per la casa ripetendo il nome della sua donna amata!
 
* Fiuu.. finalmente ha smesso! *
 
DLIN DLON!
- Oh, questo deve essere Heric.. - 
 
Terminai di pettinarmi e immediatamente scesi le scale, vidi Heric davanti alla porta che mi aspettava, il cuore cominciò a battermi forte, le gambe erano come parallizate non riuscivo più a muovermi.. 
 
* Ma che mi prende? Accidenti Sana vuoi muoverti è tardissimo ma che fai lì in palata forza cammina, cammina dai Sana.. *
 
- Ciao Sana! -
 
La sua voce mi riportò finalmente con i piedi per terra, chissà perchè avevo avuto quella reazione, Heric non mi aveva mai fatto quell'effetto, non riuscivo davvero a spiegarmi cosa mi fosse accaduto, così gli andai incontro e lo salutai.
 
- Ciao Heric! Buongiorno!! - 
 
Lui volgendomisi con un sorriso a trentadue denti mi prese per il braccio, a quella presa sentii un lungo brivido percorrermi dietro la schiena ma per non farglielo notare gli ricambiai il sorriso..
 
- Allora sei pronta? Possiamo andare? -
- Si, andiamo! Ciao Mamma, Ciao Robby, noi andiamo! -
 
Dal piano di sopra mia madre si diresse verso il piano terra con la sua automobilina rossa che non mollava mai e dietro di lei Oliver, quel povero ragazzo che ogni volta doveva fare la maratona per poter farsi consegnare il manoscritto da mia madre che, non era mai puntuale con le consegne, ecco da chi avevo ripreso ad essere sempre in ritardo
 
- Ciao cara! Mi raccomando state attenti!! -
- Signora Smith! La prego si sbrighi con questo manoscritto!! -
- Uffa Oliver, ma vuoi lasciarmi in pace!? Smettila di starmi alle calcagneeeee!!! -
 
Dopo questa scena io e Heric ci incamminammo verso la sua macchina e una volta saliti ci dirigemmo verso la scuola.
Arrivati, Heric parcheggiò la sua macchina, scese e venne ad aprirmi lo sportello, tutta la scuola si voltò immediatamente a guardarci, mi sentivo tremendamente a disagio, avevo anzi, avevamo gli occhi di tutto l'istituto puntati addosso ma sembrava che ad Heric questo non preoccupasse più di tanto, infatti mi mise il braccio intorno alle mie spalle e ci dirigemmo verso le nostre classi. Mi misi immediatamente seduta al banco ma avevo notato che alcune delle ragazze mi guardassero in modo un po malizioso, in quel momento avevo estremo bisogno della mia migliore amica che, stranamente era in ritardo di solito lei era sempre puntualissima, ma probabilmente si trovava appartata con Terence dietro chissà quale cespuglio, quando finalmente eccola arrivare verso di me con lo sguardo da peperina..
 
- Allora, non devi dirmi niente? - Mi fece con la vocetta maliziosa..
- Ehm.. ma veramente no, perchè mi fai questa domanda? -
- Eddai smettila di fare la finta tonta, questa mattina ti hanno vista arrivare in macchina con Heric..!!! -
- Caspiterina come corrono le voci però.. -
- Smettila di fare la spiritosa devi assolutamente raccontarmi tutto! Non è che tra te e Hayama c'è del tenero? Ultimamente vi ho visti molto affiatati.. -
- Alissa!!!! Ma come ti vengono in mente certe cose?? Io ed Heric siamo solo buoni amici! Niente di più! -
- Mmmh.. Sarà ma non mi convincete per niente.. -
 
Per fortuna prima che potessi andare su tutte le furie per il fare insistente di Alissa entrò in classe il professore quindi la nostra discussione cessò sedutastante, per lo meno così era per me, ma evidentemente Alissa non si dava per vinta..
 
- Sappi che prima o poi scoprirò tutto cara Sana! ;) -
 
Non gli risposi, evitai direttamente di dare importanza a quello che aveva detto..
 
* Come ha potuto pensare che tra me ed Heric ci sia del tenero? Ma dai è assurdo, siamo soltanto ottimi amici, possibile che ogni volta che ci riavviciniamo tutti devono pensare che tra noi due ci sia qualcosa? Roba da non crederci! *
 
Non ero un tipo che dava molta importanza alle parole della gente, soprattutto ai pettegolezzi di questo genere, quella volta però ero rimasta molto irritata dalle voci di corridoio che giravano su me ed Heric e la cosa, mi tornava molto strana. Al termine delle lezioni camminavo per il vialone insieme ad Alissa e Terence, quando vidi Heric poggiato con un piede sul muretto e le braccia dietro la testa, dall'aspetto sembrava che stesse aspettando qualcuno, ma di certo non potevo aver capito che stesse aspettando proprio me, Alissa però invece, che era ed è sempre stata molto più sveglia di me, colse al volo l'intenzione del biondino e non perse occasioni per fare qualche battutina sul mio conto..
 
- Hei guarda Sana, il tuo principe azzurro ti sta aspettando vicino alla carrozza - 
 
E insieme al suo Terence cominciarono a sghignazzare, le loro risatine maliziose mi diedero i nervi ma non ne badai, piuttosto raggiunsi Heric con l'intento di scoprire chi, o cosa stesse aspettando ma non appena arrivai davanti a lui diede una risposta a tutte le mie domande..
 
- Oh Sana eccoti, ti stavo aspettando andiamo? -
 
Alissa aveva ragione, Heric stava aspettando proprio me, rimasi un po senza parole ma non mi feci ripetere due volte quel suo "andiamo" che ero già seduta dentro la sua bella macchinina, con lo sguardo di Alissa e Terence puntato su di noi mentre continuavano maliziosamente a sghignazzare.
 
- Hei Terence, non trovi che quei due siano molto carini insieme? -
- Si, sono carini.. Ma non arriveranno mai ai nostri livelli mia pasticcina dolciosa -
- Oh Terence! -
 
Quei due ogni volta che li sentivo parlare mi facevano alzare il diabete, tutta quella dolcezza il mio stomaco non la reggeva mi davano il voltastomaco, ma in fondo era bello vedere come due ragazzi si dimostrassero sempre tanto amore e fedeltà, nel frattempo io ed Heric in macchina non parlavamo molto, quando ad un certo punto fu proprio lui ad allacciare bottone..
 
- Hai sentito i pettegolezzi che girano per la scuola su me e te..? -
- Eh..? Ah si.. Ne ho sentito parlare.. -
- Ti danno fastidio?.. -
- Cosa? No, no assolutamente, in fondo niente di quello che dicono è vero e poi, non è la prima volta che quando ci vedono un po più in confidenza mandano in giro certe voci.. -
 
In quel momento stavo mentendo, mi avevano molto infastidito i pettegolezzi che giravano su me ed Heric, ma non sapevo neanche io il preciso motivo quindi decisi di negare ma Heric mi conosceva bene, lui era l'unico che si accorgeva all'istante se stessi recitando..
 
- Non mentire Sana, per favore almeno non con me.. Ho percepito fin da subito che quelle voci ti irritassero.. -
- Heric.. -
 
La sua voce si era affievolita, c'era un velo di delusione all'interno di essa, quella voce mi colpì dritta al cuore che non me la sentii più di mentirgli.. 
 
- Beh, in parte si, mi hanno un po irritata, ma non so dirti neanche il motivo, ti prego scusami non volevo che ci rimanessi male o pensassi cose sbagliate ecco perchè.. -
- E' per questo che mi hai mentito vero? Pensavi di causarmi qualche sofferenza.. -
- Beh io.. -
- Sana, tu sei sempre così dolce con me, non devi chiedermi scusa non avrei il coraggio di arrabbiarmi con te, però per favore d'ora in poi non mentirmi più, mi faresti solo male.. -
- Oh Heric.. -
 
Non riuscivo a crederci, l'impavido Heric si era completamente trasformato, quasi stentavo a riconoscerlo e con lui stava cambiando anche me, è incredibile l'influenza che quel ragazzo ha sempre avuto su di me, ogni volta era capace di lasciarmi senza parole. Tra una parola e l'altra arrivammo davanti al cancello di casa mia..
 
- Eccoci quì siamo arrivati.. -
- Già, Heric grazie del passaggio! -
- Ma figurati, per così poco, ci vediamo domattina, passo dinuovo a prenderti mi raccomando, sii puntuale -
 
Mi limitare ad annuire e mascherare il mio imbarazzo con un sorriso che lui ricambiò senza alcuna vergogna, quel suo sorriso era così bello, così spontaneo, così sincero, capace di lasciarmi senza parole, scesi dalla macchina e prima di entrare in casa mi voltai e gli sorrisi di nuovo, lui mi fece un occhiolino per salutarmi e a bordo della sua auto si allontanò. Casa sembrava deserta, Robby era ancora da Alisya, la signora Patricia era impegnata in cucina e mia madre si era decisa a scrivere il suo romanzo, così andai tranquilla diretta nella mia camera senza essere assalita da nessuno. Appena entrata posai la cartella e mi sdraiai sul letto, ero sommersa dai pensieri e dai dubbi, quel ragazzo mi stava cambiando, non so se in meglio o in peggio, una cosa era certa, qualcosa stava cambiando.

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Capitolo 7
*** Il compleanno di Alissa. ***


Quella notte non riuscii a chiudere occhio, ero troppo presa a pensare ad Heric che poi, chissà perchè pensassi proprio a lui!.
Ultimamente io ed Heric ci eravamo riavvicinati tanto e il nostro rapporto andava via via migliorando ogni giorno sempre di più infatti anche quella mattina, sarebbe passato a prendermi per poi andare a scuola insieme, quella però non era una semplice mattina come tutte le altre, era una mattina un po' più speciale: Era il compleanno della mia migliore amica Alissa. Per l'occasione avevo deciso di farle una sorpresa per la quale, molto gentilmente Heric si offrì di aiutarmi, così alle 8.30 precise venne a prendermi a casa e poi ci dirigemmo al fioraio più lontano dalla scuola in modo tale da non correr rischio di incontrare Alissa e Terence durante il tragitto. Arrivati al fioraio feci comporre un bel bouchet di rose tutte colorate poichè era il suo fiore preferito e dopo aver pagato salii di nuovo in macchina. Per tutto il tragito da casa al fioraio, Heric non aveva aperto bocca, invece adesso era stato proprio lui ad attaccare bottone.
 
- Sai Sana.. - 
- Mh? - Feci una smorfia interrogativa, odiavo le frasi a metà perchè per una volta non poteva dire tutta la frase insieme anzichè dividerla in sillabe? Che stesse tirando fuori il suo lato timido? 
- E' bello il modo con cui ti prendi cura di tutti noi.. -
- Cosa? Non capisco, che stai dicendo Heric? - Lo guardavo sempre più confusa e lui, imperterrito continuava a fare mezzefrasi confondendomi ancora di più..
- Intendo dire, guarda cosa hai fatto per Alissa! Ti sei svegliata prestissimo e le hai organizzato una bellissima sorpresa.. -
- Oh beh.. E' il minimo! Alissa è la mia migliore amica dai tempi delle elementari, mi è sempre stata vicino nel bene e nel male e anche quando è entrato nella sua vita Terence non ha mai smesso di dedicarsi a me, oggi compie diciotto anni, è un passaggio molto importante e io, voglio che lo passi nel modo migliore! - Dissi sorridendo..
- Sei fantastica Sana, dico sul serio di persone come te ne esistono veramente poche -
 
Pronunciò quelle poche parole con una voce dolce, mi colpirono immediatamente al cuore e questo era facilmente intuibile dal colore paonazzo che avevano cominciato ad assumere le mie guancie e ovviamente, Heric se ne accorse..
 
- Oh, scusa ti ho messa in imbarazzo? Credimi non volevo.. -
- No no no, Heric non.. Non mi hai imbarazzata davvero - Che bugiarda! - E' solo che.. -
- Cosa? - Mi guardò con fare interrogativo sembrava sinceramente dispiaciuto di avermi fatto imbarazzare..
- E' solo che mi fa strano sentirti parlare in questo modo cioè, non mi ricordavo più il tuo lato dolce... - Dissi arrossendo ancora di più, stavo per esplodere! - Ultimamente ci siamo avvicinati tanto e tu, sei sempre buono con me, mi prendi e mi porti da una parte all'altra senza problemi, mi riempi di attenzioni, sei sempre pronto a consolarmi quando ce n'è bisogno.. Perchè fai tutto questo Heric? Io.. Io pensavo che tu.. - Ero scoppiata!
- Che ti odiassi? Si, lo so.. Me l'hai già detto! -
- Credevo che tu mi odiassi perchè non mi parlavi più! -
- Sana, faccio tutto questo per te perchè sei mia amica, la mia migliore amica e non potrei fare altrimenti, perchè ti voglio bene e ci sarò sempre per te -
 
Amica.. Chissà perchè quella parola in quel periodo mi suonava così strana detta da lui, le sue parole mi avevano reso immensamente felice ma la parola "Amica" scoordinava completamente il discorso e non so neanche il perchè, in quel preciso istante la mia mente prese il via e con lo sguardo perso nel vuoto cominciai a optare per diverse soluzioni, ormai non ascoltavo più nulla, nessun discorso, nessun suono, niente di niente, ma una voce mi riportò con i piedi a terra, la sua voce, quella voce dolce, candida, quella bellissima voce attirò la mia attenzione..
 
- Sana? Tutto bene? -
- Th.. Eh.. ah! Eheh sisi Heric scusami, ero un attimo sovrappensiero -
- Dovresti avvisare Terence, siamo quasi arrivati, digli di tenere occupata Alissa -
- Ah, sisi ora lo chiamo subito -
 
Presi il mio cellulare e composi il numero del mio amico..
 
- Pronto? -
- Terence! Sono Sana, senti noi siamo quasi arrivati abbiamo fatto, tieni occupata Alissa mentre sistemo i fiori in classe ok? Ti farò uno squillo quando puoi mandarla su! -
- Daccordo Sana, allora a dopo! -
 
Dopo qualche minuto arrivammo a scuola, come secondo i piani Terence non era davanti scuola con Alissa, ma si erano fermati al bar dietro l'angolo per poterla intrattenere mentre io le preparavo la sorpresa, nel frattempo anche Heric li raggiunse in modo da non suscitare dubbi in Alissa poichè di solito eravamo abituati ad incontrarci direttamente davanti scuola, anzi correggo, erano abituati poichè io ero sempre in ritardo ma quella era stata un eccezione! Sistemai con cura i fiori sul banco e poggiai accanto il bigliettino che le avevo preparato dopodichè, feci lo squillo a Terence per avvisarlo di poter salire in classe e mi nascosi nel bagno dove, io potevo vedere benissimo la mia amica entrare ma lei, non poteva vedere me quindi, appena l'avessi vista varcare la porta della classe, furtivamente le sarei andata dietro e l'avrei abbracciata. Erano saliti, dal bagno potevo sentire chiaramente le voci di Alissa e Terence.
 
- Terence, ma cos'hai questa mattina? Prima mi porti a fare colazione al bar ed ora mi trascini in classe come se fosse successo chissà che mi vuoi dare una spiegazione! -
 
*Oihoi quì si mette male, spero che Terence abbia una buona copertura, il piano non prevedeva questa sfuriata di Alissa ma daltronde avremmo dovuto aspettarcelo, lei è una ragazza così acuta nel capire le cose, al contrario di me che.. ammetto essere un po in ritardo!*
 
- Ma Alissa! Che motivo hai di arrabbiarti in questo modo, oggi è il tuo compleanno, volevo solo offrirti la colazione e sembrare gentile, non pensavo ti saresti arrabbiata così tanto.. - Fece Terence con aria abbattuta
 
*Cavoli, è quasi più bravo di me a recitare! Speriamo che se la sia bevuta!*
- Oh Terence! Come sei dolce, grazie tesoro! -
- Di nulla mio bel pasticcino adorato - 
E fecero per scambiarsi effusioni amorose. Nel frattempo cominciò a suonare la campanella d'inizio delle lezioni e quei due non avevano proprio intenzione di separarsi..
 
* Oh andiamo Terence proprio ora devi scambiarti le coccole con Alissa? Avete tutto il pomeriggio rischiamo di fare tardi! *
 
- Alissa, tesoro scappo che ho un interrogazione, pensami! -
- Oh, va bene Terence in bocca al lupo e.. Si ti penso sempre tesoruccio! -
* Insomma basta! Certo che quando ci si mettono sono insopportabili e io non ce la faccio più a stare chiusa nel bagno! Grr *
 
Alissa entrò in classe e subito dopo le andai dietro senza che lei se ne accorgesse, appena vide i fiori sul banco le sentii fare un leggero singhiozzo e farfugliare qualche parolina strana..
- E questi? Deve essere stato Terence, com'è dolce il mio amoruccio! -
 
* Ma come Terence?? Dolce? Amoruccio!? Ma che dice sono stata io a metterle i fiori sul banco! *
 
- Oh, ma c'è un bigliettino, leggiamo.. -
 
" Alissa, amica mia oggi è un giorno speciale, un giorno in cui la tua vita subisce il passaggio da bambina a donna. Diciotto anni fa è venuta al mondo la persona più bella, sincera e solare dell'universo e questa è la mia migliore amica. Questi fiori sono per te, perchè le rose sono il tuo fiore preferito perchè sono dolci, candide, fragili e belle come te. Spero ti sia piaciuta la sorpresina.. Tanti auguri di buon compleanno, con affetto la tua amica Sana "
 
A questo punto sentii Alissa scoppiare in un pianto di gioia ed ecco che entrai in azione io! Le andai lentamente dietro tappandogli gli occhi..
 
- Cucù, chi è? -
 
E con un sorriso a trentadue denti si voltò verso di me ancora in lacrime e mi abbracciò, la strinsi forte a me felice e soddisfatta del piano riuscito poi si staccò mi guardo negli occhi con il suo sguardo dolce e premuroso allo stesso tempo e con gentilezza mi ringraziò..
 
- Grazie Sana! Grazie di cuore è stata una sorpresa bellissima! -
- Alissa è il minimo, sei la persona più importante dopo la mia mammina non avrei potuto fare altrimenti -
- Ti voglio bene Sana! -
- Anch'io amica mia, te ne voglio tanto! -
 
Nel frattempo il professore fece ingresso in classe e cominciò la sua lezione. Dopo circa mezzora sentii Alissa chiamarmi insistentemente..
 
- Psss.. Sana! Eih! -
- Alissa che c'è? Che succede? -
- Tieni! Questo è l'invito della mia festa! -
- Ah! Si grazie..! -
 
Mi passò il biglietto e lo aprii per leggere cosa ci fosse scritto all'interno di esso..
" Sei invitato/a alla mia festa di compleanno il giorno 11 Novembre 2011 a casa mia! ATTENZIONE!: E' obbligatorio presentarsi in coppia (Maschio e Femmina!) "
 
- Cooooooooooosa!? - Pensai involontariamente ad alta voce senza rendermene conto attirando l'attenzione di tutti, quindi anche del professore..
- Kurata? Qualche problema? -
- Eh.. No mi scusi professore ho pensato ad alta voce! -
- Va bene, cerca di stare più attenta ora però -
- Sisi, mi scusi ancora! - Imbarazzata cambiai immediatamente espressione e mi voltai verso la mia amica che sghignazzava sotto il banco..
- Alissa! Cos'è questa novità delle coppie!? -
- Dai Sana, sarà divertene e poi almeno potrai presentarti con Heric no? -
- Heric! Oh si fantastisco! E secondo te viene a chiederlo proprio a me no ma io dico cosa ti passa per la tes.. Aspetta un attimo.. Tu.. Tu l'hai fatto apposta! -
- Rilassati Sana, andrà tutto bene! -
 
Sfortunatamente in quel preciso istante suonò la campanella e Alissa non perse occasione di svignarsela, l'avrei strozzata se solo mi fosse capitata per le mani e lei lo sapeva bene ecco perchè era scappata. Sbuffai e alzandomi dal banco mi diressi verso l'uscita borbottando tra me e me qualche cosa..
 
- Perfetto! Ci mancava solo questa fantastica trovata della mia cara migliore amica, ma io dico no? Si può fare una festa dove è obbligatorio andare in coppia?? IN COPPIA!? Grrr quando la prendo! E adesso io con chi ci vado? -
- Con me! - Disse una voce sicura e determinata provenire proprio dietro di me..
- Scusa? - Feci per girarmi a vedere chi avesse parlato anche se in realtà avevo riconosciuto benissimo quella voce - Heric s-sei tu! -
- Certo! E chi pensavi fosse, sono io quello che ti deve riaccompagnare a casa o sbaglio? -
- Eh? Ah.. Sisi certo a casa hai ragione.. -
- E anche alla festa di Alissa.. -
- Come prego? -
- Ti va se.. Beh insomma... -
- Mh? -
- Ti va se ci andiamo insieme? -
 
*O MIO DIO! Heric Hayama mi ha invitato ad andare con lui alla festa di compleanno di quella traditrice di Alissa?? Ditemi che sto sognando, si dai o è un sogno o è uno scherzo di pessimo gusto.. *
 
- Stai dicendo sul serio Heric? Vuoi veramente andare con me alla festa di Alissa? -
- Certo! In fondo sull'invito c'è scritto che è obbligatorio andarci in coppia e voilà noi siamo una coppia! -
- Una c-coppia? -
- Beh si, una ragazza e un ragazzo no? -
- Ah si, si certo, una ragazza e un ragazzo eh eh -
 
* Ma certo, cosa poteva significare altrimenti coppia se non ragazzo e ragazza? Dio mio Sana ma da quando fai strani pensieri su Heric? *
- Allora ti passo a prendere per le 20.30? -
- Si, daccordo va benissimo - 
Heric mi riaccompagnò a casa, mangiai in fretta e furia il mio buonissimo pranzo preparatomi dalla signora patricia e poi corsi immediatamente in camera a meditare. 
*Non so per quale losco motivo, però mi eccita l'idea di dover andare alla festa con lui, con la persona che fino a poco tempo fa odiavo anche solo sentirne parlare e invece questa sera, sarà il mio cavaliere.. Questa sera sarò alla festa con lui, Heric Hayama! *
 

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Capitolo 8
*** Welcome to the Alissa's party! ***


Erano già le 19.00, tra un'ora e mezzo sarebbe arrivato Heric a prendermi per andare insieme alla festa di Alissa, ancora pensarci mi faceva strano, io e lui INSIEME.
Mentre mi perdevo nei miei pensieri il tempo scorreva inesorabile ed erano già le 19.45, guardai per sbaglio la lancetta dell'orologio e mi resi conto di essere, come al solito, in ritardo!
Gettai in aria senza neanche badare dove, l'accappatoio che mi avvolgeva, aprii velocemente l'armadio ispezionandolo da cima a fondo cercando un abito decente da poter indossare, ne presi uno bianco corto più o meno sopra il ginocchio, a fascia merlettato con delle paiettes argentate, indossandolo mi guardai allo specchio per appurare che mi stesse bene..
 
*Chissà se ad Heric piacerà questo vestito... Oh ma insomma Sana non deve piacere a lui deve piacere a te!*
Soddisfatta della mia scelta anche se un po incredula, passai alla scelta delle scarpe, decisi di mettere un paio di sandali bianchi con tacco non tanto alto decorati con swarosky con i lacci alla schiava. Successivamente presi una spazzola e cominciai a spazzolarmi i capelli mentre le frattempo avevo attaccato la spina del ferro per fare i boccoli, divisi perfettamente i capelli in due ciocche, una più grande che lasciava gran parte dei capelli ricadermi sulle spalle ed una più piccola da dove ho ricavato un minuscolo chignon adornato da un elastichetto pieno di perline e swarosky. La parte di capelli lasciata libera cominciai ad arrotolarla delicatamente intorno al ferro bollente ricavandone dei bellissimi boccoli rameati. Dopodichè presi la mia trousse e cominciai a spalmare un po di fondotinta sul mio viso seguito da un filo di cipria e fard. Sugli occhi una sfumatura bianca-argentata da abbinare al vestito e alle scarpe e una sottile linea di eye-liner appena visibile, il rimmel che risaltava le mie ciglia già abbastanza lunghe e un velo di rossetto rosso sulle labbra. Terminata la mia trasformazione buttai un occhio all'orologio e mi accorsi, stupendomi di essere in perfetto orario: Le 20.30 precise, a momenti Heric avrebbe suonato alla porta e infatti..
- DLINDLON -
La signora Patricia si avviò alla porta per aprirla..
 
- Buonasera signora, sono Heric! Sono venuto a prendere Sana -
- Oh, buonasera caro ora te la chiamo subito.. Rossanaaaa, c'è Heric è venuto a prenderti! -
Udendo queste parole, entrai nel panico più totale, i miei muscoli delle gambe si rifiutavano di muoversi..
 
* Ma che diamine mi prende? E' solo Heric, Sana sveglia! E' Heric, è venuto a prenderti per portarti alla festa di diciotto anni della tua migliore amica, non entrare nel panico su..! *
 
Respirai profondamente e mi limitai ad urlare alla Signora Patricia..
 
- Si grazie arrivo subito! -
 
E prendendo un po di coraggio uscii dalla mia camera e mi diressi verso la scalinata che portava al salone, arrivata lì davanti mi bloccai vidi Heric, bellissimo, aveva una camicia bianca attillatissima un po sbottonata sul petto che gli metteva in risalto i vistosissimi muscoli che aveva acquisito per via del Karate, sopra indossava un giacchetto di belle nero e sotto dei jeans anch'essi abbastanza stretti. Mi si illuminarono gli occhi quando lo vidi, non l'avevo mai visto così bello..
* Quanto cavolo è figo! Ma Sana che vai a pensare lui è sempre Heric Hayama, il tuo peggior nemico, ma anche il tuo migliore amico capito Sana A M I C O, si però è stupendo cavolo.. *
 
Dopo essermi ripresa dallo shock cominciai a scendere lentamente le scale fino a ritrovarmi davanti a lui. Lo sentii deglutire, mi fissava con gli occhi spalancati 
* Perchè mi guarda così? Gli faccio per caso schifo? Mi sono vestita male? Cos'ho che non va? *
 
- Heric.. Perchè mi guardi così? - Gli domandai con tono preoccupato..
- S-sei stupenda Sana - Fece balbettando..
- Lo sapevo che dovevo mettermi l'altro vestito questo è troppo appariscente passerò inosservata, a te non piace ne ero sicura non ti sarebbe piaciuto.. - Cominciai a sputare tutta una serie di parole senza senso non rendendomi subito conto di quello che mi aveva appena detto Heric, mi fermai un attimo per rimettere in ordine le lettere uscite dalla sua bocca e sbalordita chiesi conferma - C-come hai detto scusa? -
Heric sorrise e arrossendo leggermente rispose - Ho detto che sei stupenda - questa volta con tono più tranquillo e sicuro.
- Grazie, anche tu non sei male! - *Non sei male? Cavolo sei un figo della miseria e io mi limito a dirti che non sei male?*
- Grazie, allora andiamo? -
- Si! -
 
Mi prese sottobraccio e ci dirigemmo verso la sua macchina. Arrivati a destinazione parcheggiò e scendendo dall'auto fece per venirmi ad aprire lo sportello..
 
- Prego Madame! -
- Oh grazie mille - Gli sorrisi
 
Entrammo nella villa dove abitava Alissa, sul viottolo che portava dal cancello al portone c'era un enorme tappeto rosso circondato da una catena di rose legate tra di loro, lo percorremmo tutto fino ad arrivare al portone dove citofonammo..
 
- Si? Chi è? -
- Ehm, siamo Heric e Rossana -
- Ah, sisi entrate pure ragazzi -
 
Entrammo, il salone di Alissa non era più il solito salone sembrava molto più grande di quanto già non lo fosse, c'erano tutti tavoli intorno abbelliti con dei piccoli bouchet di rose al centro di ognuno di essi, il centro della stanza era stato lasciato libero in modo tale che una volta mangiato ci si avrebbe potuto ballare, sul lato destro della stanza c'era un piccolo rialzo dove si trovava una grande apparecchiatura con un ragazzo che la manovrava probabilmente era il Dj, sulla sinistra c'era lei, Alissa più bella che mai, con un vestito strettissimo blu molto lungo con uno strascico che le penzolava dietro fatto di toulle azzurro, i capelli raccolti in uno chignon con qualche boccolo che le ricadeva davanti lasciando scoperto il suo bellissimo viso che si illuminò con un sorriso non appena ci vide..
 
- Sana! Accidenti ma sei stupenda! -
- Ma senti da che pulpito Alissa, tu sei fantastica Dio mio! -
- Ma smettila così mi fai arrossire.. Oh ciao Heric ci sei anche tu! -
- Si, ciao Alissa tanti auguri! -
- Grazie! E così alla fine, voi due siete venuti insieme, immagino che farete coppia fissa per stasera - 
Disse con un tono malizioso, sapeva benissimo che io ed Heric avremmo fatto coppia fissa per quella sera, lei lo aveva fatto apposta a mettere la "regola delle coppie" in modo tale che io ed Heric saremmo potuti venire insieme.
 
- Eh già.. - Mi limitai a rispondergli fulminandola con lo sguardo
- Bene bene, mettetevi pure comodi io mi faccio un giro a salutare gli altri invitati ci vediamo dopo! -
- Ok ciao! -
Io ed Heric ci andammo a sedere al tavolo dato che eravamo tra i primi ad essere arrivati non c'era nessun movimento all'interno della casa, così ne approfittammo per prendere posto..
 
- E' carino quì, Alissa e i suoi genitori hanno fatto un gran bel lavoro -
Heric mi rivolse la parola in modo tranquillo, anche se le sue parole erano la prova palese che odiasse il silenzio che fino a quel momento si era venuto a creare tra di noi..
 
- Si, hai ragione hanno fatto tutto con cura e precisione, Alissa è felice glielo si legge in faccia! - *Ma perchè mi fa sempre queste riflessioni all'improvviso..*
- Strano che non sia arrivato ancora Terence, conoscendolo dovrebbe già essere quì -
- Già hai ragione, chissà dov'è!? -
- Forse sta preparando una sorpresa per Alissa.. -
- Oh si.. molto probabile.. Arriverà.. -
 
Detto e fatto, pochi minuti dopo Terence fece ingresso nel salone, anche lui era vestimo molto elegantemente indossava uno smoking nero, e al posto degli occhiali aveva messo le lenti a contatto, lo rendevano un ragazzo affascinante e sembrava anche più grande..
 
- Hei ciao ragazzi! Siete già quì! -
- Ciao Terence, stai benissimo complimenti! -
- Grazie Sana anche tu non sei niente male! - Mi sorrise spostando poi lo sguardo su Heric (Come se volesse verificare la sua reazione) e anch'esso sorrise
* Ma che cavolo si sorridono questi due, che sono per caso messaggi in codice? Vorrei proprio sapere cosa stanno tramando*
- Accidenti ragazzi ma che sorrisoni che vi scambiate! - Dissi ironicamente
- Eheh Sana! E' l'atmosfera che ci rende felici e poi, hai visto Alissa quanto è bella! -
- Accidenti se l'ho vista è davvero uno schianto hai proprio ragione Terence! -
- Modestamente è la mia pasticcina! -
- Ti prego Terence, risparmiaci l'elenco di pasticceria, lo conosciamo a memoria! - 
Intervenne Heric e sia io che Terence scoppiammo in una rigorosa risata. Nel frattempo la stanza si era riempita e tutti noi cominciammo a mangiare. Tra una risata e l'altra passò qualche ora e ad un certo punto si sentì la voce di Alissa al microfono..
 
- Buonasera a tutti! Sono contentissima che siate presenti al mio diciottesimo compleanno, questo è un giorno per me molto importante ed è bello condividerlo con le persone a cui tengo di più come il mio fidanzato Terence, la mia migliore amica Sana e il suo ragazzo Heric..! -
- Hei Sana, parla di noi! -
- Si Terence che bello!.. No, aspetta come ha detto scusa? -
- Ha detto.. Che sono il tuo ragazzo! - Disse Heric..
- Ma non è vero! -
- Forse intendeva, il tuo ragazzo come accompagnatore? -
- Mhhh... Si può darsi hai ragione - Mi sorrise dinuovo
- Sana.. -
- Si? -
- Ti va di ballare? -
- Certo! Andiamo.. -
Ci alzammo dal tavolino e cominciammo a ballare, la musica era molto movimentata e noi ci stavamo divertendo era tutto molto tranquillo fino a quando Alissa (sempre lei) non ci vide ballare assieme, chiese al Dj di mettere un lento. Dopo pochi minuti la vidi sghignazzare con Terence..
 
* Dannazione Alissa, perchè vuoi mettermi per forza in imbarazzo!? *
 
Ad un tratto sentii la mano di Heric tirarmi leggermente verso di lui e molto, molto, molto vicini cominciammo a ballare il lento, i nostri occhi erano persi l'uno nell'altra, ci guardavamo fissi intensamente, non sentivamo neanche più la musica eravamo totalmente in trance o meglio, io lo ero di sicuro, non sentivo più nulla mi sembrava che intorno a me non ci fosse più niente, cominciai a tornare con i piedi per terra quando percepii qualcosa di soffice, morbido e carnoso posarsi sulle mie labbra, inizialmente non mi resi conto di cosa stesse accadendo ma poco dopo realizzai fermamente cosa era appena accaduto: Heric mi aveva baciata.
 
* Heric mi ha baciata.. Ed io.. Non ho opposto resistenza.. Accidenti Sana ma che ti è preso? Il tuo migliore amico ti bacia e tu te lo lasci fare come se sia la cosa più normale del mondo? Per giunta ti sei anche lasciata da poco con il tuo ex.. Che diamine mi è preso? Perchè non l'ho respinto? Perchè ho lasciato che mi baciasse? *
 
Heric era impassibile davanti a me, e io inerme, davanti a lui entrambi non sapevamo cosa fare, avevo una voglia matta di sprofondare ma non potevo, di certo non sarei potuta andarmene, primo perchè ero accompagnata da Heric e secondo perchè era il compleanno della mia migliore amica e le avrei recato solo sofferenza, così decisi di uscire un attimo a prendere una boccata d'aria. Ancora incredula ripensai a quel bacio, quel contatto di labbra avvenuto per pochi secondi mi aveva trasmesso una scarica elettrica dentro creando un brivido che mi percorse la schiena in pochi secondi, non riuscivo a capacitarmi di come io abbia fatto a non spostarmi, Heric era pur sempre il mio migliore amico e dopotutto non provavo alcun interesse nei suoi confronti o perlomeno, questo era quello che credevo un attimo prima accadesse tutto ciò. Un attimo dopo sentii qualcuno prendermi il polso mi girai per vedere chi era..
 
- Sana.. -
- Heric non dire niente per favore.. - 
- No Sana ti prego non fare così.. Mi dispiace non dovevo scusami.. -
- Heric.. Perchè l'hai fatto? -
- Sana io.. Ti prego perdonami -
- Heric, ti perdono ma ti prego, devo sapere.. -
- Io.. Io non lo so, eri così vicina ho sentito i brividi e l'impulso di baciarti, così ho agito d'istinto.. -
- Capisco.. Dai rientriamo.. -
- Sana? -
- Mh? -
- Ce l'hai con me? -
- No.. -
 
La serata passò molto velocemente ed Heric mi riaccompagnò a casa, arrivati davanti alla porta appena prima di scendere dall'auto, mi fermò un'altra volta.
 
- Sana, so che sei arrabbiata per quel bacio, io.. Credimi sono mortificato -
- Dannazione Heric, non sono arrabbiata perchè mi hai baciato vuoi mettertelo in testa! -
- E cos'hai allora? Da quando è successo non mi rivolgi più la parola.. -
- Ho paura Heric.. -
- Paura? E di cosa? -
- Che possa innamorarmi di te.. -
- Come? -
- Io.. Io non mi sono spostata Heric, se non avessi voluto baciarti mi sarei tolta e non l'ho fatto.. -
- Perchè non volevi -
- Esatto! -
- Sana -
- Dimmi -
- Guardami.. -
 
Heric mi mise le mani sulla nuca e mi costrinse a guardarlo negli occhi, mi ipnotizzai, ne rimasi incantata, non ci capivo più niente, erano così belli i suoi occhi, ma qualcos'altro attirò la mia attenzione spostandola dagli occhi, dinuovo quel tocco soffice, delicato, carnoso. Heric mi aveva baciato per la seconda volta nell'arco di tre ore..
 
- Heric.. -
- Sana, non ti sei spostata dinuovo -
- Heric, che significa questa volta mi hai preso alla sprovvista come facevo a scansarmi! -
- Sana, se vuoi mentire a me, fallo tanto io capisco sempre quando lo fai, ma non mentire a te stessa perchè potresti soffrire.. -
- Heric io.. Io non ci capisco più niente ho bisogno di stare sola scusami, io vado, grazie di tutto.. Buonanotte -
- Sana aspetta! -
- Che c'è? -
- Ti prego.. Non ti allontanare da me.. -
- Non lo farò.. Buonanotte -
- Buonanotte -
 
Scesi dalla macchina e corsi verso casa, aprii di fretta il portone ed entrai lasciandomi alle spalle tutto ciò che era accaduto pochi minuti prima, mille domande volavano nella mia testa, altrettante risposte e ancor di più dubbi, non ci capivo più nulla l'unica soluzione che avevo in quel momento era dormire, così salii in camera, mi misi il pigiama e mi infilai sotto al piumone dove pochi minuti dopo persi conoscenza cadendo in un sonno profondo.

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Capitolo 9
*** Rivelazioni improvvise. ***


Il mattino seguente, ero ancora distrutta per il troppo movimento della serata precedente, non riuscivo ad aprire gli occhi, sarei rimasta volentieri sotto il mio bel piumone caldo, per un attimo ancora sopraffatta dal sonno non ricordavo l'episodio che si era svolto alla festa di Alissa, feci mente locale e quando focalizzai la scena mi ricordai del bacio che Heric mi aveva dato durante il lento. Nel ricordare quella scena la voglia di andare a scuola scese completamente, non avevo voglia di vedere nessuno, nè Alissa, nè Terence, nè tantomeno Heric. Volevo capire perchè quando mi ha baciata non avevo opposto resistenza, e perchè quando l'ha rifatto per dimostrarmi che non avevo intenzione di spostarmi, sono rimasta ferma. Presi il cellulare e mandai un sms ad Heric per avvertirlo di non passare a prendermi, di certo non potevo dirgli che non volevo vederlo a causa del bacio, quindi mi inventai una scusa..
 
" Buongiorno Heric, scusa se ti scrivo a quest'ora, volevo avvertirti di non passare a prendermi questa mattina, non verrò a scuola oggi non sto particolarmente bene, credo di aver preso freddo ieri sera e preferisco riposare, ci sentiamo ciao.. "
 
* Speriamo che ci creda, anche se lui stesso ha detto di capire benissimo quando mento.. *
 
In quel momento mi tornarono in testa le parole che aveva pronunciato la sera prima quando eravamo in macchina.. " Sana, se vuoi mentire a me, fallo tanto io capisco sempre quando lo fai, ma non mentire a te stessa perchè potresti soffrire..  " Non sapevo proprio cosa fare, avrei voluto dimenticare tutto quello che era successo, così rinfilai la testa sotto le coperte e provai a riaddormentarmi con la convinzione che quando mi sarei svegliata avrei pensato che era tutto un brutto sogno.
Non feci in tempo e prendere sonno però che mi squillò il telefono..
 
S: Pronto?
H: Sana! Sono io Heric..
 
In quel momento il cuore prese a battermi, non a 10, non a 100 ma a 1000 all'ora, non riuscivo a controllarlo, e se è per questo non riuscivo neanche a parlare..
 
* Perchè mi ha chiamata? Che avesse capito che gli ho mentito, un'altra volta? Oddio e adesso che faccio? Riattacco al volo o ascolto cos'ha da dirmi?.. Ma insomma Sana da quando sei così codarda? Questa mattina non vuoi andare a scuola perchè non vuoi vederlo, e adesso ti rifiuti di parlarci al telefono dov'è finita tutta quella grinta che avevi? Avanti Sana, affronta i problemi una volta per tutte! *
 
S: Ciao Heric, buongiorno. 
H: Sana, che ti succede? Ho letto il messaggio perchè non vuoi venire a scuola?
S: Te l'ho detto.. Non sto particolarmente in forma..
H: Sana.. Per favore, lo sai che non ti credo, è per la storia di ieri sera?
 
* Colpita e affondata, niente da fare non riesco ad essere abbastanza credibile a questo punto mi conviene dirgli la verità e affrontare chiaramente il problema, ho deciso che andrò a scuola! *
 
S: Heric, che ore sono?
H: Eh? Sono le 7:45
S: Perfetto, dammi mezzora e passami a prende, vengo a scuola.. Parleremo dopo di questa cosa.. Daccordo?
H: Oh si, ok perfetto ci vediamo tra mezzora allora.. Ciao Sana..
S: A dopo.
Così in fretta e furia mi alzai dal letto, mi lavai e mi infilai la divisa scolastica. Sistemandomi i capelli scesi di corsa in cucina a fare colazione, e una volta terminato diedi un'occhiata all'orologio..
 
- In tempo record! Sono le 8.14 ! -
- Bravissima figlia mia, stai imparando ad essere puntuale non sarà mica l'effetto che ti fa quel tuo amico Heric? -
- Eh? Ma mamma che stai dicendo!!! Devo per forza essere puntuale, non posso mica farlo aspettare un'ora non è rispettoso -
- Come stai diventando saggia piccola mia! -
 
Mia madre non perdeva mai occasione per sfilarmi qualche informazione, temo che sia stata fermamente convinta, anche lei, che tra me ed Heric ci fosse del tenero, di certo non gli avrei mai detto che la sera prima mi aveva baciata altrimenti chissà quale film si sarebbe fatta, era meglio evitare di fare certi argomenti con lei. Per fortuna prima che mamma continuasse a riempirmi di domande Heric mi venne a prendere e mi sbrigai subito ad uscire di casa per raggiungerlo in macchina.
 
- Buongiorno! - Gli feci sorridendo, non volevo capisse che fino a mezzora fa non avento intenzione di vederlo..
- Buongiorno a te Sana, mi sembri di buon umore! - Fece malizioso..
- Oh beh, sto abbastanza bene.. -
- Mh.. E allora come mai non avevi intenzione di venire a scuola? -
 
* E adesso che faccio? Se mento se ne accorge, se dico la verità chissà cosa pensa.. Aiuto! Ma al diavolo, diciamogli le cose come stanno magari anch'io riesco a capirci qualche cosa di tutta questa storia! *
 
- Vedi Heric, questa mattina stavo ripensando dinuovo al bacio, anzi, ai baci che ci sono stati tra di noi.. -
- Avevo ragione, era per quello Sana ti prego ti ho già chiesto scusa ieri sono mortificato.. -
- Heric vuoi farmi finire di parlare prima di dire qualsiasi cosa? - Dissi con tono scocciato, aveva già cominciato il suo monologo senza neanche sapere quello che gli stavo dicendo.
- Oh si, scusami.. -
- Stavo dicendo.. Sono consapevole di non essermi spostata, nè la prima volta, nè quando hai cercato di dimostrarmi baciandomi, che non mi sarei spostata in caso tu l'avessi rifatto.. Io.. Ci ho pensato molto e sono arrivata alla conclusione che.. Se non mi sono spostata è perchè forse avevo voglia di baciarti e questo può solo significare che io provo interesse nei tuoi confronti.. -
- Stai per caso dicendo di provare dei sentimenti per me? -
- Non so se siano sentimenti, di certo non mi sei indifferente Heric -
- Beh Sana, devo confessarti una cosa.. -
- Mh? -
- Tu... Beh insomma.. - Disse balbettando e arrossendo leggermente..
- Io, credo di provare qualcosa per te! - 
- Cosa? -
- Credo che tu mi piaccia -
- Heric io.. non so cosa dirti.. -
- Sana io devo sapere se anche tu provi qualcosa per me.. -
- Heric non lo so, io non so, penso che tu sia un bellissimo ragazzo, che quando sono con te sto benissimo, sono felice al settimo cielo, quando mi guardi mi perdo nei tuoi occhi e, quando mi hai baciato ho sentito i brividi percorrermi tutta la schiena, ma non so se questi.. Posso considerarli sentimenti.. -
- Sana, provi le stesse sensazioni che provo io quando sono con te, cos'altro può significare se non che proviamo qualcosa l'uno per l'altra? -
- Si, forse hai ragione ma io.. -
- Tu cosa? Cosa c'è che non va? -
- Heric, io mi sono lasciata neanche una settimana fa con Charles.. -
- Ah, Charles.. Dimenticavo.. - Disse con tono abbattuto, deluso, triste..
- Heric.. -
- Non dire niente Sana, ho capito tutto, sei ancora innamorata di lui -
- No! -
 In quel momento non ero io a parlare, era il mio cuore, io non mi ero neanche resa conto di aver emesso qualche suono, eppure ero convinta che quello che avevo detto era la pura e semplice verità 
 
- Io non sono più innamorata di Charles, forse non lo sono più da tempo.. -
 
Ad Heric si illuminarono gli occhi quando mi sentì dire quelle cose, non riusciva a crederci nemmeno lui, a quel punto mi prese per mano e mi guardò negli occhi..
- Sana, io non voglio più perderti, non ti sei chiesta perchè non ti ho più rivolto parola quando ti sei messa con Charles? E perchè ho litigato con lui? -
- No, se devo essere sincera io.. Io non l'ho mai capito.. -
- Beh è semplice, Charles ha sampre saputo dei sentimenti che provavo per te eppure non si è fatto scrupoli a mettersi con te, questo mi ha dato molto, molto fastidio perchè lo reputavo mio amico, ma in fondo era soltanto mio rivale e con te, non ho avuto più il coraggio di parlare perchè parlarti mi faceva male.. Vedervi insieme, dappertutto mi ha causato troppa sofferenza e mi ha portato ad essere dinuovo quel ragazzo macabro e scontroso che ero un tempo.. -
- Oh Heric.. - Gli dissi io con gli occhi lucidi non potevo credere a certe cose.. 
* Lui ha sempre provato dei sentimenti per me ed io non me ne sono mai accorta, ora capisco tutto, ora capisco perchè prima mi trattava male e poi d'un tratto era diventato gentile con me, ora capisco perchè mi ha baciata, ora capisco tutto, l'unica cosa che ancora non capisco è: Io cosa provo per lui? *
 
Lo guardavo con occhi increduli, sbalorditi ero ancora scossa dalle sue parole e l'unica cosa che mi venne spontanea fare fu quella di abbracciarlo forte, stringerlo a me e scoppiare in lacrime perchè in quel momento il senso di colpa di era completamente impadronito di me..
 
- Heric.. m-mi di-dispiace - Dissi tra i singhiozzi
- Sana ma non è colpa tua, tu, hai soltanto ascoltato il tuo cuore e la colpa non è di nessuno, se purtroppo nel tuo cuore non ci sono io.. -
 
Mi alzai di botto, le sue parole mi avevano colpito dinuovo il cuore, dritte lì e questa volta, ero cosciente di quello che stavo per dire, ed ero sicura che la mia vita, da quel momento in poi sarebbe cambiata. Lo guardai intensamente negli occhi, poi gli avvolsi il viso con le mani e lentamente mi avvicinai sfiorandogli le labbra per qualche secondo, poi mi accasciai sulla sua spalla e gli sussurrai nell'orecchio poche parole, parole che cambiarono radicalmente il nostro rapporto..
 
- Ci sei adesso.. -
 
Heric mi strinse forte a se, talmente forte che sembrava non volesse lasciarmi scappare ma io, di scappare non ne avevo neanche l'intenzione, in quel momento Heric era tutto ciò che volevo per essere felice e anche per lui valeva lo stesso..
 
- Heric, voglio essere felice insieme a te.. -
- Sana, ti prometto che insieme saremo felici, non ti farò soffrire e non permetterò a nessuno di farti del male -
 
E dopo queste parole entrambi ci perdemmo in un bacio lungo e passionale che coronava l'inizio di quella che era la storia tra me ed Heric.

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Capitolo 10
*** Notizia Shock! ***


Dal giorno in cui io ed Heric ci mettemmo insieme passò poco più di un mese, e all'interno del nostro istituto cominciava a sentirsi l'aria Natalizia, infatti tutte le classi erano impegnate ad adornare gli alberi di Natale che il preside aveva fatto mettere appositamente in ogni classe..
 
- Sana, metti questa campanellina guarda com'è graziosa! -
- Alissa, è la quinta campanellina "graziosa" che mi fai mettere sull'albero di questo passo più che un albero diventerà una campana! -
- Uffa, certo che da quando stai con Heric sei intrattabile! - Disse fingendosi imbronciata e con aria maliziosa..
- Ma che stai dicendo tu vaneggi! - Gli risposi a mò di presa in giro.
- E a te invece brillano gli occhi - Mi disse sorridendo mentre io iniziai lentamente ad arrossire..
- Sai.. - Mi fece con la sua aria da timidona..
- Mh? - La guardai con aria interrogativa..
- Sono felice che tu abbia riacquistato il sorriso, non potevo sopportare che la mia migliore amica soffrisse per un idiota che nemmeno la merita! E' vero Heric non sarà il ragazzo perfetto, ma perfetti siete voi due insieme! -
 
Alissa mi lasciò letteralmente senza parole, certo con me era sempre stata dolce e premurosa ma mai, le avevo sentito dirmi così tante cose tutte assieme.
- Alissa, grazie io.. Io davvero non so cosa dire.. -
- Oh ma credimi non serve che tu parli, i tuoi occhi parlano da se -
 
E tutte e due ci sorridemmo e continuammo tranquillamente a fare l'albero gustandoci l'atmosfera natalizia che venne però bruscamente interrotta..
 
* DiN DON DAN DON *
- Buongiorno a tutti miei cari ragazzi! -
- Ma questa non è la voce del preside? - Disse Alissa curiosa di sapere cosa ha d'importante da dirci per aver addirittura utilizzato l'altoparlante della scuola..
- Voglio comunicarvi che anche quest'anno in onore dell'arrivo delle vacanze natalizie si terrà il "Ballo di Natale" -
 
A questa notizia tutti gli alunni andarono completamente in fibrillazione, tutti eccitati e contenti per questo evento e mi ci metto in mezzo anche io, purtroppo però la mia felicità durò molto, molto poco!
 
- Attenzione, non ho finito! Ci tengo anche a comunicarvi che per la gioia di tutte le ragazze dell'istituto, quest'anno come ospite d'onore avremo niente popò di meno che il famosissimo attore Charles Lones! -
- Che cosa?! - Dissi improvvisamente io con aria furibonda..
- Pare che venga anche l'idiota che ti dicevo prima - Ironizzò Alissa
- Dannazione! Questa è una tragedia perchè diamine il preside avrebbe dovuto invitare Charles? -
- Non lo so, Sana ma in fondo di cosa ti preoccupi, tu ormai stai con Heric no? A Charles non l'hai neanche più sentito - Cercò di tranquillizzarmi..
- Già, forse hai ragione io adesso sto con Heric e non m'importa un fico secco se quel demente di Charles parteciperà al ballo di Natale! -
- Brava Sana così ti voglio, grintosa e determinata! -
 
Il resto delle ore passò velocemente fino alla pausa pranzo, io e Alissa soddisfatte del lavoro fatto adornando l'albero con tanti oggetti graziosi ci dirigemmo in mensa dove si trovavano i nostri fidanzati, infatti il primo fu proprio Terence, che con aria preoccupata probabilmente per la notizia data dal nostro preside ci venne incontro.
- Ciao ragazze, tutto bene? - Ci disse visibilmente preoccupato..
- Terence, tranquillo và tutto bene, sto con Heric non me ne può fregar di meno di quello lì! -
 
Nel frattempo ci raggiunse anche Heric che avendo sentito quello che avevo detto mise le braccia intorno alla mia vita e mi strinse a se facendomi andare completamente in tilt per quel suo dannatissimo profumo che ogni volta mi scombussolava completamente e mi sussurrò qualcosa nell'orecchio..
 
- Stai tranquilla Sana, mi fido ciecamente di te -
 
Mi limitai a guardarlo negli occhi e a sorridergli, lui mi capiva anche solo così ed era l'unico che ci riusciva, Heric era l'unica persona con la quale io non potevo assolutamente fingere.
 
- Sana, che ne dici se oggi pomeriggio andiamo a fare un po di shopping così ci compriamo qualcosa di carino da metterci al ballo? - Mi fece Alissa mentre tutti insieme ci sedevamo al nostro tavolo..
- Mhh.. Oggi non dovrei avere nessun impegno perchè no! -
- Perfetto! Allora ci vediamo alle 17.00 davanti alla gelateria? -
- Daccordo! -
Il pomeriggio arrivò in fretta ed io come al solito ero in ritardo infatti davanti alla gelateria c'era già Alissa spazientita in attesa del mio arrivo..
 
- Si lo so sono in ritardo ti prego perdonami! -
- Oh Sana, figurati mezz'ora di ritardo è anche poco per te! -
- Ma grazie! Bella considerazione che hai della tua migliore amica -
- Ma è questo che ti rende speciale sciocchina! -
- Mhhh vabbè và, facciamo che ti sei salvata all'ultimo! -
 
Ed entrambe scoppiammo in una fragorosa risata e ci dirigemmo nel primo negozio. Passarono due ore e avevamo girato all'incirca una quindicina di negozi ma niente, non riuscivo a trovare nessun vestito adatto alla serata, in realtà non ero abbastanza concentrata nella ricerca del vestito perchè nella mia mente c'era qualcos'altro che mi turbava molto di più e ovviamente Alissa se ne accorse..
 
- Sana, sono più di due ore che cerchiamo un vestito e niente, poi hai un'aria così assente sei sicura che va tutto bene? -
- E' che.. Ora la mia mente è troppo occupata per pensare al vestito Ali.. -
- Sei preoccupata per Charles? -
- Non proprio, sono preoccupata per Heric, cioè, Charles non sa nulla della mia storia con Heric ed io non so come potrebbe reagire, o cosa potrebbe fare, poi conosci Heric? E' impulsivo, reagisce in modo spropositato, ho paura.. -
- Oh Sana, stai tranquilla, andrà tutto bene, Charles non ha più alcuna influenza su di te giusto? -
- Si.. Si.. certo che non ce l'ha più.. Io sto bene con Heric, tengo moltissimo a lui, è speciale mi fa sentire al settimo cielo, provo emozioni che con Charles non immaginavo nemmeno.. -
- L'importante è questo Sana! Se Charles proverà a mettersi in mezzo tra voi due, fagli capire chiaramente che per lui non c'è più posto nella tua vita -
- Hai pienamente ragione, per lui non c'è più posto e se solo proverà a metter zizzania tra me ed Heric me la pagherà molto molto cara! -
- Dai, andiamo a vedere un altro negozio ne hanno aperto uno proprio quì dietro l'angolo, mi hanno detto che ha degli articoli molto belli e convenienti! -
- Ma si, andiamo a darci un'occhiata e.. Grazie! -
 
Ci dirigemmo in quel negozio dove c'erano tanti tantissimi vestiti, quello che mi colpì di più, nonchè quello che alla fine decisi di comprare, era un vestito lungo color turchese molto stretto sul bustino e poi scendeva giù a campana mostrando alla fine della gonna una sfumatura blu, comprai anche le scarpe dello stesso colore del vestito e soddisfatta della mia scelta salutai Alissa per poi tornarmene a casa stanca morta per aver girato tutto il pomeriggio. Chiudendomi nella mia stanza, mi sdraiai sul letto e cominciai a pensare a come affrontare Charles, erano tanti i pensieri che mi frullavano per la testa quella sera e a furia di pensare finì per addormentarmi una volta per tutte.
 

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Capitolo 11
*** Il ballo di Natale. ***


Da quando ricevetti la notizia del ballo di Natale passarono esattamente due settimane, ormai il grande giorno era arrivato, se poi grande si potesse definire. Durante quelle due settimane non ero riuscita a mantenere il mio comportamento normale e tranquillo infatti i miei migliori amici Terence e Alissa se ne accorsero e con loro anche il mio fidanzato Heric, non mi stupivo affatto di ciò poichè loro fossero le uniche persone davvero in grado di capirmi, nonostante ciò però non davo modo di creare malintesi soprattutto con Heric, non volevo pensasse che i miei sentimenti per lui non erano autentici e che in qualche modo io fossi ancora legata a Charles, forse era anche vero, dopotutto quando mi sono messa con Heric era passata soltanto una settimana dalla nostra rottura, ma è anche vero che Heric aveva la capacità di distogliermi da qualsiasi cosa, quando ero con lui il resto non esisteva c'era lui e basta. Il giorno del ballo il preside ci aveva permesso di non andare a scuola con assenza giustificata in modo tale che si potessero ultimare i preparativi e che noi, arrivassimo al ballo ben riposati, così quella mattina mi alzai con molta calma alle 11.00 e mi diressi in cucina dove c'era mia madre, per fare colazione..
- Ciao mamma, buongiorno.. -
- Buongiorno cara ben alzata, così oggi è il grande giorno! Sei pronta? -
- Mamma, sembra che devo sposarmi, insomma è una semplice festa della scuola non è poi chissà che.. -
- Si, ma finalmente vedrai il confronto tra il tuo fidanzato Heric e il tuo ex Charles -
- Ti prego mamma, non ricordarmelo ho un'ansia! -
- Tranquillizzati tesoro, andrà tutto bene vedrai! -
 
Io non so come mia madre riuscisse sempre a tranquillizzarmi con poche parole, già poche parole ma fatali!
Così dopo quella breve chiacchierata con la mia adorata mammina, mi diressi in camera mia e telefonai immediatamente alla mia migliore amica Alissa..
 
A: Pronto?
S: Alissa, sono io Sana
A: Ciao Sana, dimmi tutto!
S: Senti.. Ti andrebbe se oggi beh ecco.. Venissi a prepararti quì da me così possiamo andare al ballo insieme?
A: Tesoro per prepararci insieme non ci sono problemi, ma al ballo mi ci accompagna Terence, ti spiace se vado via un po prima?
S: Nono ma figurati, tanto anche a me viene a prendere Heric, l'importante è che tu venga quì.
A: Va bene, allora mangio qualcosa e sono da te!
S: Perfetto, a dopo!
 
Terminata la chiamata mi sedetti sul letto a pensare..
 
* Ho proprio bisogno di un bel bagno rilassante, Alissa ha detto che dopo mangiato sarebbe venuta quì e considerando che sono le 12.45 mmhh.. Forse un bagnetto faccio in tempo a farmelo.. ma si! *
 
Così in men che non si dica feci riempire la vasca e mi ci fiondai dentro rilassandomi il più possibile quasi fino ad addormentarmi. Ad interrompere il mio dormiveglia fu il suono del campanello, così mi sbrigai ad uscire dalla vasca e mettermi l'accappatoio. Intanto la Signora Patricia aveva aperto la porta ad Alissa che era salita in camera mia.
 
- Ciao Sana! Ho fatto il prima possibile - 
Mi venne incontro dandomi un bacio sulla guancia bagnandosi leggermente poichè ancora non mi fossi asciugata del tutto..
- Grazie per essere venuta, avevo proprio bisogno della tua compagnia! -
- Sana, ci mancherebbe sai che per qualunque cosa puoi sempre contare su di me -
- Si è per questo che ti ho fatta venire, sai.. Sono un po in ansia per stasera e l'unica persona con la quale posso parlarne sei tu.. -
- Lo so, ma ti ho già detto di stare tranquilla, Heric non farebbe mai nulla che possa renderti infelice -
- Non è Heric che mi preoccupa, lui è un ragazzo d'oro e so che non mi farebbe mai del male ma Charles.. Lui è un maledetto, non sopporta la felicità degli altri è un egoista! Soprattutto non sopporta il fatto che le cose a lui appartenute finiscano in mani di altri.. Non so come reagirà vedendo me ed Heric.. Alissa ho tanta paura! -
- Rossana! Adesso smettila! - 
 
Alissa a quel punto mi urlò contro molto arrabbiata, mi chiamò perfino per nome, cosa che lei non faceva mai! Perchè io ero per tutti "Sana" e quando mi sentii chiamare per nome avvertii subito la rabbia che stava provando la mia migliore amica, decisi quindi di placare il discorso dandole ragione tanto lei, quella voleva e mi sarei tenuta dentro tutti i miei dubbi e le angoscie come forse era giusto.
 
- Va bene, va bene ho capito l'antifona daccordo! Hai ragione, Charles non ha alcun diritto di intromettersi nella mia vita privata e se ci proverà dovrà vedersela con me! -
- Si Sana, l'hai già detto, voglio vedertelo mettere in atto però! -
- Lo farò vedrai! -
 
Passammo il pomeriggio a chiacchierare del più e del meno quando si fecero le 18:00, tra circa due ore e mezzo sarebbe cominciato il ballo di Natale quindi decidemmo di cominciarsi a preparare, Alissa si era messa un vestitino rosso, in tema del Natale molto semplice ma elegante allo stesso tempo e si era legata i capelli con un fermaglietto rosso lasciandone una parte sciolta ricadergli sulle spalle. Io invece indossa il vestito turchese comprato appositamente per l'occasione ma i capelli decisi di lasciarli sciolti senza farne alcuna acconciatura. Ci truccammo lievemente e ci improfumammo, in tutto ciò si erano già fatte le 19.30 e Alissa se ne dovette andare poichè a breve il suo Terence sarebbe passata a prenderla così come Heric a prendere me.
 
- Sana, stai benissimo! Adesso vado altrimenti Terence non mi trova, ci vediamo più tardi occhei? E mi raccomando, STAI TRANQUILLA! -
 
Marcò molto sulle ultime parole, voleva assicurarsi che io stessi bene, ma stare in sua compagnia mi aveva tranquillizzata molto e poi, mi rasserenava il pensiero che Heric mi sarebbe stato vicino qualunque cosa fosse successa. Heric venne a prendermi alle 20.00 in punto e si stupì che stranamente fossi in perfetto orario..
 
- Hei Sana, oltre ad essere stupenda sei anche in perfetto orario! -
- Oh.. Grazie Heric, anche tu stai benissimo, comunque è merito di Alissa era quì fino a mezzora fa - E mi lasciai andare in una risatina per nascondere l'imbarazzo del complimento fattomi da Heric.
 
Arrivammo a scuola alle 20.15 quindi per Heric fu abbastanza facile trovare parcheggio poichè la festa ancora dovesse cominciare e di persone ce n'erano molto poche. Entrammo nella palestra e restai ammaliata dalle mille decorazioni con la quale era stata adornata, al centro c'era un enorme albero di Natale, sulla destra il banchetto con tutte le cose da mangiare e da bere mentre un po più sulla sinistra c'era il palco con sopra il Dj che avrebbe animato la serata, tutto intorno era pieno di luci stentavo quasi a riconoscere che fosse la palestra della mia scuola. La festa iniziò poco dopo e arrivarono anche tutte le persone quindi anche Terence e Alissa, ma di Charles per fortuna ancora non c'era traccia. Tutti e quattro insieme cominciammo a scatenarci ballando a più non posso specialmente io ed Alissa che oltretutto, amavamo sia la musica che il ballo. Mi ero completamente rilassata e poi Heric, non mi mollava un attimo aveva capito perfettamente che quando eravamo arrivati fossi tesa e mi restò molto vicino facendomi tranquillizzare completamente ad un certo punto, la musica cessò e una luce abbagliante illuminò il palco dalla quale spuntò il preside..
 
- Buonasera e benvenuti a tutti gli studenti! Questa festa si sta rivelando un vero successo, siete stati bravissimi sia con le decorazioni che con i preparativi devo complimentarmi con voi! -
 
E partì un caloro applauso per il nostro amatissimo preside, che dopo quello che stava per dire per me, tanto amatissimo poi non era!
 
- E adesso, sono lieto di comunicarvi che è arrivato il nostro ospite d'onore ecco a voi CHARLES LONES! -
 
Avevo paura a voltarmi, non volevo guardarlo ma ne valeva del mio orgoglio dovevo affrontarlo a testa alta, non potevo dargli modo di pensare che fossi debole senza di lui, io non ero debole anzi, al mio fianco c'era Heric che sentita la notizia prese a stringermi forte la mano, intanto Charles si era diretto verso il palco, e cominciò a salutare tutti i presenti..
 
- Buonasera a tutti! Sono molto onorato di poter partecipare a questa festa, vi auguro di passare una bellissima serata! Grazie per l'ospitalità e il calore che avete mostrato al mio arrivo! -
- Ma sentilo che sbruffone! nz - Esordii io dopo la sua dichiarazione
- Ha ragione Sana, ma chi si crede di essere questo quì? Tutte così le star della televisione completamente montate! -
- Grazie mille Alissa! - Dissi con tono ironico
- Oh no Sana, non intendevo offenderti ovviamente tu sei esonerata da quel tipo di persone! - Cercò timidamente di giustificarsi
- Lo so tranquilla stavo scherzando! - Ed entrambe scoppiammo a ridere.
 
Intanto la musica era ricominciata e con essa anche noi a ballare, ad un certo punto veramente sfinita e accaldata decisi di uscire a prendere una boccata d'aria così mi misi la giacca e uscii fuori in giardino.
 
- Ahhh.. Come si sta bene questa sera! Non fa neanche tanto freddo! -
- Ciao Sana! - 
Udii una voce dietro di me, l'avevo riconosciuta e come se l'avevo riconosciuta, non volevo voltarmi, non volevo dargli spago però mi sarei comportata da codarda e da maleducata qualora l'avessi ignorato così con tutta tranquillità mi voltai e ricambiai il saluto.
- Ciao Charles -
- Allora? Ti trovo bene cosa mi racconti? E' un po che non ci si sente! -
- Va tutto alla grande e a te? - Risposi mantenendo un tono tranquillo ed indifferente..
- Tutto benissimo grazie, ho visto che ti sei ripresa subito dalla nostra rottura - Disse malizioso alludendo ad Heric..
- Si, non posso lamentarmi con Heric ho ritrovato la tranquillità e la soprattutto il sorriso -
- Mi fa piacere, ma permettimi di essere sincero, Heric non è il genere di ragazzo che fa per te! -
- Uhmm e sentiamo, quale sarebbe il tipo di ragazzo che fa per me? -
- Beh, io ovviamente, noi due formavamo una bellissima coppia se non ricordo male -
- Infatti, hai detto bene FORMAVAMO, ti ricordo che sei stato tu a lasciarmi caro mio -
- Si hai ragione, sono stato io e mi rendo conto di aver fatto una gran stupidaggine.. -
- Non mi interessano i tuoi piagnistei Charles, dovevi pensarci prima, io adesso sto con Heric e non ho alcuna intenzione di mollarlo per tornare con te! -
- Sana ragiona! Tu mi ami ancora! Stai con Heric solo per dimenticarmi! -
- Non è affatto vero! Io sono sinceramente legata ad Heric con lui provo emozioni che con te non mi sognavo neanche di provare, lui è speciale! -
- Ma lui non è me! -
- E con ciò? Io sono felice con lui, cosa che con te non ero più da tempo! -
- Io so di essermi comportato male Sana, ti chiedo di perdonarmi ma non puoi farmi questo, non puoi sostituirmi con quello lì! - Fece con tono malinconico e arrabbiato allo stesso tempo e mi prese per le spalle scuotendomi..
- Lasciami Charles mi fai male! - Gli urlai contro..
 
In quel preciso momento spuntò Heric, che lo prese per un braccio e lo fulminò con lo sguardo, tremavo dalla paura, temevo che sarebbe finita male, molto male..
 
- Sparisci - Gli intimò Heric continuando a guardarlo con il suo sguardo gelido e impassibile..
- Che cosa vuoi Heric? -
- Ti ho detto di sparire -
- Io non prendo ordini da te! E poi ti ricordo che Rossana, prima di essere tua è stata MIA e continua ad esserlo perchè lei non ti ama, ama me! -
 
Nell'udire quelle parole venni assalita da una rabbia che mi fece perdere il controllo così senza neanche rendermi conto scagliai una mano violentemente contro la guancia di Charles facendola arrossire, lui mi guardò sbalordito ed incredulo non si immaginava di certo che avrei reagito in quel modo, ancora presa dalla rabbia gli urlai contro..
 
- Non permetterti mai più di sputare sentenze sul mio conto, per me non esisti più Charles e adesso vattene, io non voglio più vederti! -
 
Heric vedendomi in quello stato mi prese la mano e me la strinse, Charles continuava a fissarci e poi esordì..
 
- Non finisce quì, te l'assicuro Rossana, prima o poi ti riprenderò! -
 
E fece per allontanarsi, non appena sparì scoppiai in lacrime per sfogare il nervoso che quell'idiota mi aveva provocato, Heric mi abbracciò immediatamente e cercò di tranquillizzarmi..
 
- Non ti preoccupare Sana, è tutto finito, se n'è andato.. -
- Heric, voglio andare a casa.. - Dissi tra i singhiozzi
- Va bene andiamo -
 
Heric mi accompagnò a casa, e dopo averlo salutato con un bacio a fior di labbra scappai immediatamente in camera mia, mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte, quello era senz'altro un giorno da dimenticare.

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Capitolo 12
*** Cominciano le vacanze natalizie. ***


Ancora mezza intontita, la mattina del 23 dicembre, primo giorno di vacanze natalizie, venni svegliata da uno spiraglio di sole che filtrava dalla finestra della mia camera, aprii bruscamente gli occhi infastidita da quella luce cercando di riprendermi dal sonno profondo nella quale ero caduta la sera prima. Mi alzai lentamente e mi misi seduta sul letto appoggiando la schiena al muro e strofinandomi nuovamente gli occhi decisi di aprire la finestra per illuminare la stanza e permettermi di svegliarmi definitivamente. Non appena tirai su le tapparelle notai che il sole era molto alto..
 
- Accidenti, ma che ore sono? Non può essere presto il sole è troppo alto e considerando che la mia camera si trova dall'altra parte della casa, quindi verso ovest e che io sappia il sole sorge a est... Mhhhh -
 
Mentre mi impegnavo nei miei profondi raggionamenti accesi il cel e notai che erano le due del pomeriggio..
 
- Porca vacca! Sono le 14.00, Dio mio ma quanto ho dormito? -
 
Stralunata per l'abissale dormita che mi ero appena fatta entrai nel panico agitandomi, agitazione che però venne interrotta dal suonare continuo del mio cellulare: Avevo ricevuto ben otto messaggi!
 
- Ma chi accidenti è che mi cerca di prima mattina? Ah già, non è mattina dimenticavo che sono le due! -
 
Il primo messaggio non poteva che essere di Alissa :
'' Sana, ma si può sapere dove cavolo sei finita? Ieri sera te ne sei andata senza dire nulla, appena ti svegli chiamami! " .
Il secondo invece era di Robby, così come anche il terzo, il quarto, il quinto, e il sesto! :
" Ho chiamato alle 23.00 del giorno 22/12/10 "
" Ho chiamato alle 23.05 del giorno 22/12/10 "
" Ho chiamato alle 23.10 del giorno 22/12/10 "
" Ho chiamato alle 23.15 del giorno 22/12/10 "
" Ho chiamato alle 23.20 del giorno 22/12/10 " .
L'ottavo ed ultimo messaggio, credevo fosse di Heric e invece.. E invece no! Era di Charles:
" Ciao Rossana, senti mi dispiace per la scenata di ieri sono veramente mortificato, sappi però che tutto quello che ti ho detto è vero, provo ancora dei sentimenti per te e sono stato un deficiente a lasciarti andare, ti prego chiamami appena puoi e chiariamo, un bacio.. Charles "
- Ma tu guarda che faccia tosta questo quì! Ha anche il coraggio di mandarmi un messaggio, se lo sapesse Heric.. approposito, non ho messaggi di Heric e neanche avvisi di chiamata.. Heric non mi ha cercata? Che fosse arrabbiato per quello che è successo ieri sera? Ora lo chiamo.. -
 
Così composi immediatamente il numero e telefonai ad Heric..
 
H: Pronto?
S: Heric, sono io Sana!
H: Ciao Sana, ti sei appena svegliata? Hai tutta la voce impastata! - Sghignazzò -
S: Ah ah divertente! Comunque si, e ho anche un terribile mal di testa!
H: Oh poverina, prenditi qualcosa!
S: Heric, smettila di fare il cretino piuttosto.. Va tutto bene?
H: Eh? Si, certo che va tutto bene perchè me lo chiedi?
S: *Certo per telefono può mentirmi più facilmente non mi guarda negli occhi ora lo sistemo io..* No così senti, hai programmi per il pomeriggio?
H: Ehm, Sana non so se ti sei accorta che è già pomeriggio!
S: Ah si già, hai ragione vabbè quindi hai da fare?
H: Dalle 16.00 alle 17.00 ho l'allenamento dopo possiamo vederci, perchè?
S: Domani è la vigilia di Natale e ho intenzione di organizzare una festa, per altro devo ancora comprare i regali mi accompagneresti? - Mentii spudoratamente -
H: Daccordo, passo a prenderti alle 17.30 sii puntuale!
S: Ok, ci vediamo dopo.. Ciao..
H: Ciao!
 
Dopo essermi messa daccordo con Heric diedi un'altra occhiata all'ora erano già le 14.30, avevo giusto il tempo di farmi una doccia e mettermi qualcosa sotto i denti, così aprii velocemente l'armadio ispezionandolo da cima a fondo per scegliere cosa mettermi, e optai per i pantacollant di jeans ed una felpa bianca. Mi feci la doccia e poi mi diressi in cucina dove si trovava mia madre..
 
- Ciao cara, stai uscendo? -
e con in bocca un panino al prosciutto risposi
- Mh, ehm.. Si.. Mamma ho intenzione di fare una festa per la vigilia di Natale che ne dici? -
- Festa? F a n t a s t i c o !!!! Ma è domani? -
- Infatti, oggi vado con Heric al centro commerciale e comprerò tutto l'occorrente -
- Bene bene, se ti serve una mano chiedimi pure, corro a finire il manoscritto così ho tutta la giornata libera per aiutarti - 
 
E scoccandomi un bacio sulla fronte montò in sella alla sua "Brum brum" e si chiuse nel suo studio. Nel frattempo si erano fatte già le 17.30 ed Heric puntualissimo come sempre, mi venne a prendere. Chiusi la porta di casa e entrai in macchina, inizialmente cominciai a fissarlo per capire se in realtà avesse qualcosa che non andava ma l'unica cosa che non andava ero io, perchè dopo averlo visto sorridere ero completamente fuori servizio, ovviamente (come al solito) Heric se ne accorse e mi riportò sulla terra..
 
- Beh? Non salutiamo più adesso? - Mi fece sorridendo maliziosamente
- Eh? Ah, si scusa.. - E gli diedi un bacio a stampo
- Allora? Dove la scorto principessa? -
- Dai smettila, non sei mica il mio autista! - Dissi ridendo..
- Beh, però posso essere il tuo principe vero? - Mi sorrise dinuovo e io non potei fare altro che fare lo stesso e dargli un altro bacio.
 
Arrivammo al centro commerciale in una mezzoretta, parcheggiammo e cominciammo a girare per negozi. Il primo negozio nella quale avevamo deciso di entrare era un negozio di elettrodomestici, ci servivano delle buone casse da attaccare al computer per poter mettere la musica. Completamente ignorante di quel genere di cose mi avvicinai ad un paio di casse color fuxia e cercai di attirare l'attenzione di Heric su di esse..
 
- Heric! Guarda, queste potrebbero andar bene? -
 
Heric mi guardò con una faccia da pesce lesso, poi scoppiò a ridere neanche due secondi dopo..
 
- Ahahahahaha ma stai scherzando Sana? ahahahaha queste casse sono penosissime! Non si sentirebbe nulla! Ahahahah -
- Innanzitutto smettila di ridere come un matto si sono girati tutti! E secondo cosa vuoi da me io non ci capisco proprio nulla di queste cose! - 
- L'ho notato sai? Dai andiamo per di là ne ho viste un paio buone prenderemo quelle - 
 
Così dicendo mi prese per mano e mi portò a prendere le casse, proprio in quel momento però passammo davanti all'area televisori dove stavano trasmettendo una conferenza stampa, inizialmente non ci feci caso, mi fermai ad ascoltare di che si trattava solo dopo aver udito il mio nome.
 
- Heric! Aspetta un attimo, a questa conferenza stampa parlano di me, vediamo di cosa si tratta.. -
 
Heric annuì e si mise difianco a me, eravamo entrambi davanti al televisore, ad un tratto vidi comparire Charles, sbiancai immediatamente ed Heric se ne accorse infatti un po infastidito stava quasi per andarsene..
 
- No, Heric aspetta, sono sicura che hanno fatto il mio nome, restiamo a sentire qualche minuto -
 
Ed annuendo mi si posizionò dinuovo a fianco, intanto Charles aveva cominciato la sua conferenza..
- Buonasera a tutti, ho indetto questa conferenza stampa perchè voglio fare delle dichiarazioni, e ho scelto di farle quì in tv perchè la persona a cui sono indirizzate fa parte del mondo dello spettacolo, sicuramente avrete capito che sto parlando di Rossana Kurata la mia ex, purtroppo fidanzata.. Bene, voglio dire davanti a tutti che io amo Sana, però mi sono comportato come un'idiota! L'ho trascurata pensando solo al mio lavoro e ho lasciato che un altro me la portasse via, ma io so che il cuore di Sana batte ancora per me, so di avere ancora una piccola speranza perchè lei ama me, non quel tizio con cui si trova adesso.. Perciò Sana ti prego se mi stai ascoltando pensaci! pensa a noi! Prometto che non sbaglierò più te lo giuro, ti prego Sana rifletti! Io ti amo! -
 
Rimasi completamente allibita dalle parole che aveva appena pronunciato Charles e nel frattempo una rabbia si stava impadronendo di me senza che io me ne accorgessi pertanto ad accorgersene ch'aveva pensato Heric che appena vide le mie condizioni mi prese per mano e mi portò lontano da quel televisore prima che potessi scagliarci contro qualsiasi tipo di oggetto. Pagammo le nostre casse dopodichè entrammo nel primo bar e ci prendemmo io un cappuccino e lui un caffè. Fino a quel momento eravamo rimasti in silenzio su quanto fosse appena accaduto, ma fu proprio Heric ad interromperlo..
 
- Ti hanno colpito le parole di Charles vero? -
- Eh? Colpito.. In che senso? -
- Andiamo Sana, sei rimasta senza parole.. Sono convinto che tu non hai affatto dimenticato Charles! -
- Ma che stai dicendo Heric? Se non l'avessi dimenticato quando stamattina ho letto il suo messaggio l'avrei richiamato e a quest'ora sarei da lui per chiarire! Invece sono con te, con il ragazzo con cui sto e con cui voglio rimanere a comprare l'occorrente per la vigilia di Natale, non è abbastanza questa come motivazione? -
- Si certo che è abbastanza ma.. Aspetta? Cosa hai detto? Charles ti ha mandato un messaggio? -
- Si.. Mi ha scritto più o meno le stesse cose che ha detto alla conferenza che è pentito, che mi ama ancora e che vuole che io ci pensi per chiarire con lui.. -
- E tu.. Beh... vuoi pensarci? - Mi disse con tono impaurito..
- Heric.. - Presi il suo viso tra le mani e mi avvicinai lentamente a lui
- Io ho chiuso con Charles ora sto con te e basta - Dopodichè lo baciai e lui ricambiò il bacio molto volentieri.
 
Dopo aver chiarito qualsiasi tipo di dubbi ricominciammo a girare per negozi con l'intento di comprare l'occorrente necessario per la festa quando ad un tratto ebbi un lampo di genio..
- Heric!! - Dissi voltandomi all'improvviso verso di lui che spaventato sussultò
- Sana! Ma che accidenti ti prende fermarti così all'improvviso!? -
- Heric ho un'idea! -
- Si, questo l'avevo capito.. Di che si tratta? -
- Domani è il 24 Dicembre, ovvero vigilia di natale, tu sei nato il 12 di Ottobre ed io il 7 di Marzo, il giorno che sta a cavallo tra i due compleanni è proprio il 24 Dicembre !! -
- Si e quindi? -
- Ma non capisci? Festeggeremo metà compleanno!!! Dato che tu non festeggi mai il tuo compleanno per via della morte di tua madre, domani beh.. In occasione della vigilia di Natale potremmo festeggiare entrambi i nostri compleanni! -
- Ma Sana, che idiozia è questa? - Mi disse con aria stordita
- Eddai Heric! Fallo per me!!!? - Gli dissi facendo il labbruccio e gli occhioni dolci a cui lui non seppe proprio resistere..
- E va bene! Facciamo questa benedetta festa di metà compleanno! -
- Grazieeeeeeeeee!! - E lo ringraziai saltandogli al collo e dandogli un profondissimo bacio.
 
La giornata terminò in fretta, avevamo comprato tantissime cose, ora toccava solamente avvisare tutti i nostri amici e addobbare la casa.
 
- Heric che ne dici di rimanere da me questa sera? Mi servirebbe una mano per avvisare tutti e cominciare a sistemare la casa per la festa di domani non credo di riuscirci da sola! - 
- Va bene, vado a casa ad avvisare e a prendermi il cambio e torno da te -
- Non stare via troppo che potresti mancarmi - Gli sorrisi dandogli un bacio
- Non ti preoccupare, non so stare troppo senza di te - Mi sorride anche lui rispondendo al bacio..
 
Così facendo entrai in casa con le tremila buste in mano e cominciai a chiamare Robby..
 
- Robby! Robbyyyyyyyy! Roooooooobbyyyyyyyy ma dove diavolo è! -
 
Ma invece di Robby spuntò mia madre..
 
- Oh, ciao cara! Accidenti quante cose hai comprato! Sono tutte per la festa? -
- Si, approposito c'è una nuova trovata domani oltre alla festa della vigilia ci sarà anche la festa di metà compleanno mia e di Heric! -
- Woooooooow!! Siiiiiii molto più divertimento benissimo! Brava figliola! -
- Grazie mamma, comunque stasera Heric viene da noi così ci darà una mano con i preparativi, ma Robby dov'è? -
- Robby è da Alisya torna domani, comunque per Heric non c'è problema faccio subito preparare la stanza degli ospiti per lui -
- Va bene! -
 
Dopo aver posato tutte le buste andai in camera mia per mettermi comoda visto l'enorme lavoro che già da quella sera avremmo dovuto cominciare a fare poi tornai di sotto dove trovai Heric..
 
- Già sei tornato? Wow hai fatto in fretta! -
- Te l'ho detto che non posso stare tanto tempo lontano da te - Mi disse sorridendo e io ovviamente ricambiai il sorriso arrossendo..
- Dai ti accompagno nella tua stanza andiamo.. -
- Ma come.. Non dormo con te? - Disse malizioso!
- Ma sentilo! - A quel punto tirai fuori il mio enorme martelletto di gomma rosso e glielo diedi in testa..
- Ahi! -
- Così impari a fare certe allusioni! - Ed entrambi cominciammo a ridere..
 
Dopo aver cenato io, mamma ed Heric cominciammo a sistemare il contenuto delle buste: Heric montò le casse al computer, mamma attaccò i festoni ed io ovviamente la solita sfaticata mi limitai solamente a telefonare alle persone per avvisarle della festa. La serata passò in fretta ed era arrivato il momento di andare a letto così io ed Heric ci dirigemmo al piano di sopra per recarci nelle nostre stanze e quando arrivammo davanti ad esse ci dovettimo salutare..
 
- Allora buonanotte Heric.. - Dissi sorridendo
- Pensi di andartene così? -
- Mh? - Lo guardai con fare interrogativo poi lui mi prese per il braccio, mi tirò a se e mi diede un profondissimo bacio sulle labbra, dopo essersi staccato mi sorrise..
- Buonanotte principessa -
 
Gli sorrisi un'ultima volta, dopodichè entrai nella mia stanza ancora con il sorriso e mi diressi verso il mio letto nel quale mi coricai subito dopo. Quella notte però, non riuscivo a prendere sonno, ogni volta che chiudevo gli occhi mi trovavo davanti la faccia di Charles che faceva quelle dichiarazioni e stanca di stare a girarmi di continuo nel letto mi alzai per andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua e riprendermi un attimo. Così uscii delicatamente dalla mia stanza ma, essendo la solita sbadata inciampai su un vaso e probabilmente il tonfo aveva svegliato Heric che spaventato uscì dalla sua stanza..
 
- Sana, ma che ci fai sdraiata per terra? -
- Veramente io.. Non riuscivo a dormire stavo andando in cucina ma sono inciampata.. -
- Sei sempre la solita! Dai andiamo ti faccio compagnia -
 
Annuii e ci dirigemmo in cucina bevemmo un bicchiere d'acqua e ci sedemmo sul divano, cominciando a parlare della festa di metà compleanno e così facendo finimmo per addormentarci entrambi abbracciati sul divano senza ripensare più nè a Charles nè alle sue dichiarazioni.

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Capitolo 13
*** Una festa, mille emozioni. ***


Era mattino, e un assurdo mal di schiena mi fece svegliare, aprii lentamente gli occhi e notai di essermi addormentata sul divano, la cosa stramba è che non ero da sola. Spostai lentamente lo sguardo verso destra e vidi un angelo dormire di fianco a me, sembrava un cucciolo, era bello, bellissimo, così bello che mi dispiaceva addirittura svegliarlo così per non farlo cercai di alzarmi molto molto cautamente dal divano ma ad un certo punto mi sentii bloccare il braccio e cadere dinuovo sul divano, questa volta però ero sopra a lui..
 
- Che fai scappi? - Mi disse ancora con la voce impastata dal sonno..
- No, non stavo scappando però dormivi così bene che mi dispiaceva svegliarti -
 
A quel punto mi sorrise e mi attirò a se dandomi un bacio a fior di labbra..
 
- Mhhhh.. Buongiorno piccola - Mi sorrise dinuovo
- Buongiorno a te Heric, vado a preparare la colazione deve essere molto presto perchè neanche la signora Patricia si è svegliata e di solito è la prima ad alzarsi -
- E tu come fai a saperlo? Sei l'ultima ad alzarti! - Sgnignazzò a quel punto presi un cuscino e glielo tirai addosso..
- Ma come siamo spiritosi questa mattina! -
- Dai non te la prendere mi farò perdonare.. - Mi disse dolcemente
- Mhhh e cosa farai per essere perdonato? -
- Non si dice è una sorpresa! -
- Vedremo! - Gli sorrisi un'ultima volta e poi mi diressi in cucina.
 
Dopo qualche minuto lo vidi sbucare da dietro avvolgendomi in un dolce abbraccio e stamparmi un bacio nell'incavo tra la spalla e il collo, delicatamente mi girai e posizionai i cappuccini sopra al tavolo dove ci sedemmo e cominciammo a fare colazione.
 
- Mh. allora è tutto pronto per stasera? - Mi disse mentre mangiava la sua brioche..
- Fammi pensare, le casse le abbiamo montate, i festoni idem, le persone avvisate e.. -
- Alt, scusa non ho capito? Abbiamo?? Le casse le ho montate IO e i festoni tua madre tu hai semplicemente avvisato i nostri amici!!! -
- E ti pare poco? - Dissi ironicamente
- Sei la solita sfaticata! -
 
E dopo avergli fatto una linguaccia scoppiammo entrambi a ridere. Proprio in quel momento entrò mia madre in cucina..
- Buongiorno ragazzi, vedo che siete di buon umore sta mattina! -
- Buongiorno Signora Smith, più che altro sua figlia è in vena di dire cavolate! - Disse Heric facendo ironia.
- Ma la vuoi smettere Heric!!! - Gli urlai tirandogli in faccia una brioche in faccia e contemporaneamente scoppiammo tutti a ridere.
 
Qualche ora dopo, avevamo ultimato tutti i preparativi da lì a poche ore sarebbero arrivati tutti i nostri ospiti, per l'occasione la Signora Patricia aveva preparato una mega torta al cioccolato con sopra stampate la lettera mia e quella di Heric e sotto i numeri 1918 che sarebbero i nostri anni. Heric era tornato a casa sua per prepararsi ma sarebbe tornato non appena pronto in compagnia del padre e della sorella Nelly, così in sua assenza cominciai a prepararmi anch'io. Essendo comunque la vigilia di Natale, decisi di vestirmi elegantemente ma mantenendo il tema quindi indossai una gonnellina di pelle nera tutta brillantinata e una camicietta di raso rossa, le calze color carne e le scarpe rosse con un tacco non troppo alto. I capelli li lasciai completamente sciolti con qualche boccolo sulle punte e una rosellina rossa che mi teneva legata la frangetta all'indietro, il trucco leggero un po' di fondotinta, un ombretto sul rosso chiaro sfumato con pochissimo nero, la matita, l'eye-liner e il mascara. Alle ore 20.00 erano tutti nel salotto di casa mia: Alissa, Terence, Heric, Nelly, Il Signor Hayama, Robby, Alisya, Margareth, George, Oliver, La signora Patricia, la mamma e c'erano anche tutti quelli degli studi televisivi dove lavoravo: Gerard, Joul e tutti i bambini di "Evviva l'allegria". Heric cominciò subito a giostrare la serata manovrando il computer e l'impianto che aveva montato mettendo musica molto ritmata da coinvolgerci tutti a ballare. L'atmosfera era a dir poco fantastica insieme ai festoni mia madre aveva montato anche una specie di palla stroboscopica al centro della sala e delle luci a intermittenza colorate che sbucavano ai lati della stanza riflettendo sulla palla dando vita a giochi di luce stile discoteca. Ad un certo punto, arrivata l'ora della torta tutte le luci si spensero e dalla cucina fece capolino la signora Patricia con la torta e le candeline che posizionò su di un tavolo appostato al centro della sala, Heric mi prese per mano e dopo avermi sorriso ci dirigemmo verso la torta e soffiammo all'unisono per spegnere le candeline. Dopo averla tagliata ci fu il momento dei regali, i primi fummo proprio io ed Heric poichè la festa era in primis la nostra, lui mi regalò una catenina d'oro bianco con il ciondolo la lettera H, mentre io gli regalai un maglioncino dove sulla manica c'erano stranamente incise le lettere SH, probabilmente era la marca del maglioncino ma io volli interpretarlo in un altro modo. Alissa regalò a Terence un peluche gigante con un cuore in mano con scritto "I love you", invece Terence le aveva comprato un bracciale d'argento. Anche tutti gli altri si scambiarono i regali ma non fui particolarmente attenta a vedere cosa perchè la mia attenzione si era posata su di Heric che lentamente mi si avvicinava. Intanto la musica aveva ricominciato a suonare e di sottofondo c'era un lento, tutte le coppie cominciarono a ballare e quindi anche io ed Heric, in quel momento ero felice, felicissima tra le braccia della persona con cui stavo, con il quale provavo emozioni inspiegabili, l'unica persona capace di farmi battere il cuore all'impazzata, potevo chiamarlo amore quest'insieme di emozioni che si impadronivano di me ogni volta che c'era Heric nei paragi? Non sapevo se considerarlo amore, oppure affetto, di una cosa ero assolutamente certa, provavo qualcosa per Heric e non era semplice amicizia.
Si era fatta mezzanotte e quindi era arrivato Natale, tutti gli invitati se n'erano tornati alle loro rispettive case eccetto uno : Heric, lui quella notte decise di farmi nuovamente compagnia anche per aiutare me, Mamma e Robby a sgomberare la sala da tutti i festoni e la sporcizia residua della festa appena conclusa, così non appena terminato di pulire, insieme salimmo al piano di sopra, ma prima di chiuderci ognuno nella propria stanza lui mi invitò a rimanere nella sua per chiacchierare un po poichè entrambi non avevamo affatto sonno.
 
- E' stata una bella festa, devo ammettere che quest'idea del metà compleanno si è rivelata un successone, devo ricredermi! -
- Hai visto? Parti sempre che le mie sono idee banali e invece ci siamo divertiti tantissimo! -
- Questa volta non posso fare altro che darti ragione - Mi sorrise lasciandomi completamente senza parole con le mie guance che cominciarono pian piano ad assumere un colore porporeo..
- Sai, ti devo ringraziare per il regalo che mi hai fatto è molto bello, davvero -
- Sono contento che ti piaccia così mi penserai ogni volta che ti ci cadrà lo sguardo -
- Ma Heric.. Non ho bisogno di una collanina per pensarti - Dissi arrossendo
- Allora, servirà a pensarmi più di quanto tu già non lo faccia ! - E così facendo mi stampò un bacio sulle labbra facendomi salire i brividi per tutta la schiena..
- Si è fatto tardi, vado a letto.. Buonanotte Heric.. Ah.. Buon Natale! - 
Lo vidi annuire e sorridermi dopodichè ricambiai il sorriso e mi diressi in camera mia, nella quale non appena entrata mi infilai il pigiama e coricandomi sotto le coperte con il sorriso stampato in faccia cominciai a pensare..
 
* E' stata una giornata faticosissima ma piena di emozioni, sono veramente soddisfatta! Nonostante quell'idiota di Charles continui a fare tentativi per tornare con me la mia vita sta prendendo una bella piega e non gli permetterò di ostacolarla, anche se ammetto sinceramente di non aver chiari i miei sentimenti nei confronti di nessuno nè di Heric nè di Charles, ci sono troppe domande a cui non do risposte, meglio dormire e non pensarci più * 
 
Così facendo, dopo essermi tormentata con i mille e più dubbi che risuonavano fastidiosi nella mia testa mi addormentai sorridendo pensando che dall'altra parte della porta, in un'altra stanza dormiva beato il ragazzo con cui pian piano stavo riacquistando il sorriso.

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Capitolo 14
*** An unforgettable Christmas or a horrible nightmare? ***


Ormai si era fatta mattina e i postumi della festa del giorno prima si sentivano abbastanza bene, potevo notare i miei piedi gonfi a causa dei tacchi e le gambe insieme alla schiena completamente indolenzite. Per non farmi troppo male mi stiracchiai leggermente sfiorandomi il collo sentendo un qualcosa di freddo, abbassai lo sguardo e notai il ciondolo che mi aveva regalato Heric per la vigilia di Natale e per la festa di metà compleanno, sorrisi, dopodichè alzai le tapparelle della finestra facendo le acrobazie sul letto e questo, mi portò a ricadere con il sedere direttamente a terra..
 
- Ahi! Adesso oltre alle gambe e alla schiena mi fa male anche il sedere mamma mia che botta, ahiahi - 
Borbottai alzandomi da terra e massaggiando la parte indolenzita nel frattempo sentii la porta della mia camera aprirsi leggermente ed entrare da essa un bel biondino con gli occhi color miele e un gran bel vassoio con sopra tante delizie e un ottimo cappuccino..
 
- Buongiorno dormirgliona! Servizio in camera! - 
Disse Heric posando il vassoio sul tavolinetto e avvicinandosi a me per darmi un bacio, era bellissimo aveva ancora i capelli leggermente bagnati, probabilmente aveva fatto la doccia e indossava inoltre il maglioncino che gli avevo regalato io il giorno prima.
- Buongiorno Heric, che dolce mi hai portato la colazione e vedo che indossi anche il mio maglione! - Gli feci un sorriso a trentotto denti
- Si, volevo che cominciassi il Natale nel migliore dei modi e così ho deciso di portarti la colazione a letto -
- Sei stato dolcissimo grazie - Mi avvicinai dinuovo a lui per stampargli un altro bacio..
- Oh, senti Sana a mio padre e Nelly farebbe piacere se tu potessi passare il pranzo di Natale insieme a noi, ovviamente per la sera ti riaccompagnerei a casa così che tu possa festeggiare anche con la tua famiglia, che ne dici? -
- Oh, uhm.. Certo va benissimo! Accetto molto volentieri l'invito -
- Bene allora ti lascio preparare con calma, stranamente questa mattina hai aperto gli occhi prima delle 11 quindi hai tutto il tempo a disposizione -
- Spiritoso! Ma approposito come hai fatto a sapere che ero sveglia? -
- Beh, ero in cucina poi ho sentito un tonfo provenire dal piano di sopra e non potevi essere che tu quindi ho preparato il vassoio e sono salito -
 
A quel punto tirai fuori il mio bellissimo martello di plastica e glielo tirai in testa..
 
- Ahia! Ma da dove cavolo esce fuori tutte le volte sto benedetto martello? -
- Segreto di professione non lo saprai mai! Piuttosto piantala di prendermi in giro! Sono scivolata dal letto perchè volevo alzare la tapparella! - Dissi mettendo un finto broncio..
- Sei sempre la solita! - Sghignazzò..
- La piantiii, e adesso fuori che devo farmi il bagno su su! -
- Va bene, va bene, vado di sotto ad avvisare mio padre che sei da noi a pranzo e avviso anche la tua -
 
Mi limitai ad annuire e ad osservarlo uscire dalla mia stanza, ogni volta che lo guardavo pensavo a quanto poteva essere bello e come facesse a stare con una sbadata come me. Lasciai da parte i pensieri per un attimo e mi posizionai davanti all'armadio decisa a scegliere cosa mettermi per il pranzo di Natale. Dopo vari minuti a contemplare il mio bellissimo armadio di legno bianco ne tirai fuori un paio di pantaloni neri lucidi e un maglioncino rosso scollato a V, come scarpa un semplice decoltè nero non troppo alto. Terminato il mio bagno ristoratore mi vestii e truccai leggermente, questa volta i capelli decisi di tirarli su in una coda alta rilasciando cadere qualche boccolo sulle spalle essendo adesso abbastanza lunghi. Scesi giù in salotto e trovai Heric seduto sul divano ad aspettarmi..
 
- Accipicchia, come siamo belle! - Mi guardò sbalordito sorridendomi..
- Stai per caso cercando di corrompermi dopo avermi preso in giro? Comunque grazie - Ricambiai ovviamente il sorriso..
- Non ti sto corrompendo sto semplicemente dicendo la verità e sei a dir poco stupenda - Questa volta arrossì
- Grazie Heric, allora? Possiamo andare? -
- Si andiamo.. -
 
Mentre Heric andava ad accendere la macchina io feci un saluto veloce a tutta la casa urlando (come mio solito) in modo che tutti mi sentissero..
 
- Ciao a tutti io vado torno stasera!! -
E mia madre esattamente allo stesso modo, mi urlò dal piano di sopra..
 
- Daccordo Sana, non fare tardi mangiamo presto! -
Dopodichè uscii di casa e raggiunsi Heric in macchina. La sua casa distava poco dalla mia quindi ci mettemmo circa dieci minuti per arrivare. Scesi dalla macchina Heric mi prese per mano ed entrammo nella sua casa dove sua sorella Nelly mi venne subito incontro abbracciandomi.. 
 
- Sanaa! Come sono felice che tu sia quì con noi oggi!!! -
- Oh Nelly, anch'io sono molto contenta -
- Ho preparato un pranzetto con i fiocchi vedrai ti piacerà! -
- Grazie mille sei sempre dolcissima, ti serve una mano? -
- No no figuriamoci tu sei l'ospite non devi torcere un dito! Mettiti pure comoda e fa come se fossi a casa tua -
- Daccordo -
 
Dopo aver salutato Nelly mi diressi in salotto dove si trovava il padre di Heric che faceva un po di zapping in tv..
 
- Buongiorno e buon Natale signor Hayama! -
- Oh ciao Sana! Che piacere averti quì! - Mi venne incontro abbracciandomi dopo essersi accorto che ero in casa..
- Non vi avevo sentito entrare perdonami -
- Ma si figuri stia pure comodo, raggiungo Heric in camera così posso posare le mie cose -
- Prego prego fai con comodo! -
 
Raggiunsi Heric nella sua stanza al piano di sopra poggiando la mia giacca e la sciarpa sul letto dopodichè mi guardai un po intorno e notai che sul comò aveva ancora quel vecchio dinosauro che gli regalai qualche anno prima a Natale quando frequentavamo la sesta elementare, a quella visione sorrisi quella era la conferma che Heric in cuor suo aveva sempre tenuto a me e questo non poteva che rendermi felice. L'urlo di Nelly che ci avvisava del pranzo pronto mi riportò immediatamente sulla terra e senza esitare tornai al piano di sotto posizionandomi a tavola, dopo una mezzora avevamo finito tutti i primi piatti e ci stavamo rilassando prima che Nelly portasse altro cibo a tavola..
 
- Allora Sana, non ti si vede più in televisione ultimamente - Mi fece il signor Hayama per interrompere il silenzio..
- Oh beh, ho voluto prendermi una piccola pausa sa, tanto per mantenere costanti i ritmi con la scuola e non restare troppo indietro in fondo per il lavoro c'è sempre tempo.. -
- Hai qualche lavoro in programma? - Mi fece stavolta Nelly
- Uhm.. Si dovrei cominciare con l'anno nuovo un programma per teenagers ma non ne so ancora nulla per quanto riguarda il contenuto -
- Capisco, beh direi che è arrivato il momento del secondo piatto! - Disse euforica dirigendosi in cucina per prendere altre portate.
 
Continuò così il pomeriggio mangiando, tra una chiacchiera e l'altra che venne l'ora per me di tornare a casa così da poter festeggiare il Natale anche con la mia famiglia.
 
- Beh, è arrivato il momento di tornare a casa, vi ringrazio di cuore per avermi invitato a pranzo sono stata contentissima di poter passare il pranzo di natale insieme a voi -
- Ma figurati Sana! A noi fa solo che piacere puoi venire a trovarci quando vuoi! - Disse Nelly abbracciandomi
- Mia figlia ha ragione Sana, la porta di casa nostra è sempre aperta per te! - Questa volta esordì il signor Hayama.
- Grazie signor Hayama, tornerò presto a farvi visita! Grazie ancora e.. Nelly era tutto squisitissimo! -
- Grazie mille Sana! - Mi rispose lei sorridendo.
 
Così io ed Heric ci prendemmo per mano e ci incamminammo verso la sua macchina, in pochi minuti fummo davanti casa mia ed era arrivato quindi il momento di salutarci per quella giornata.
 
- Grazie di tutto Heric, sei fantastico davvero io tante volte mi chiedo come tu possa sopportarmi! -
- Oh beh, a volte me lo chiedo anch'io! - Disse sghignazzando - Sto scherzando ovviamente, quì se c'è qualcuno di fantastico sei proprio tu -
- Heric - Dissi arrossendo
- Dai vai a casa adesso tua madre ti starà aspettando, noi ci vediamo domani! -
- Daccordo, allora a domani -
- Si - Poi mi prese il viso tra le mani e mi baciò lasciandomi sulle labbra tutto il suo sapore.
 
Entrai in casa, completamente addobbata in tema natalizio (questo non poteva che essere opera di mia madre è sempre stata fissata per cose di questo genere), salutai tutti e andai a posare le mie cose in camera per catapultarmi dinuovo in salotto. Si respirava un'atmosfera tranquilla, serena era tutto fantastico, la signora Patricia aveva preparato una cenetta veremente deliziosa da leccarsi i baffi, così andai un po in camera mia per cambiarmi e mettermi meglio a mio agio prima di riscendere dalla mia famiglia. Ci misi circa quindici minuti ed ero dinuovo sul divano a chiacchierare beatamente con la mamma, Robby, Alisya e Oliver mentre la Signora Patricia preparava con cura la cena. Appena pronto ci mettemmo tutti a tavola e cominciammo a ingurcitare tutto quello che era poggiato sull'enorme tavolata che aveva preparato la mamma..
 
- Sana, come và con Heric? - Domandò mia madre maliziosa..
- Oh, beh.. Direi che va bene.. - Risposi arrossendo e sorridendo
- Sono contenta! Mi sembra proprio un bravo ragazzo! -
- Si, lo è.. - 
Nel fare questa affermazione notai lo sguardo rabbioso di Robby, probabilmente no provava tanta simpatia nei confronti del mio ragazzo. Dopo aver cenato eravamo tutti veramente troppo pieni, così decisi di uscire a prendere una boccata d'aria per smaltire un po..
 
- Mamma, io vado a fare una passeggiata, sono veramente piena! -
- Daccordo tesoro, non fare tardi e stai attenta -
 
Mi limitai ad annuire e dopo essermi infilata la giacca uscii fuori. Le strade erano ricoperte dalla neve era uno spettacolo a dir poco fantastico, camminavo guardandomi intorno, Tokyo nel periodo di Natale diventava una città stupenda, colma di luce e di strade ricoperte da manti bianchi di neve. Senza rendermene conto mi ritrovai nel parco, ne approfittai per sedermi su una panchina e assaporare l'aria frizzantina che tirava, quando ad un tratto sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla, presa dallo spavento sussultai e solo dopo essermi girai notai con poco piacere la persona alle mie spalle, se ne stava lì fermo, con la faccia da ebete e un sorrisetto da innocente..
 
- Charles? - Chiesi tra il dubbioso e l'infuriato..
- Ciao Sana che piacere vederti.. -
- Il piacere però non è mio - Ribatti acida
- Sana, dai non fare così, ho solo voglia di parlarti -
- Beh io non ho niente da dirti.. - 
Feci per andarmene ma lui mi prese per il braccio..
 
- Sana aspetta per favore, ascolta almeno quello che ho da dire -
- Ne ho fin sopra i capelli delle tue lamentele e delle tue finte spiegazioni Charles! Mi hai parlato al ballo della scuola, mi hai mandato un messaggio chilometrico e hai perfino indetto una conferenza stampa! - Dissi infuriata..
- Sana.. - Fece con la voce rotta dalle lacrime che tratteneva..
- No Charles! Sana un corno!!! Sei stato tu a lasciarmi, sei stato tu a mettere prima il lavoro di me, sei stato tu l'egoista che ha pensato prima a se stesso e poi si è ricordato di avere una ragazza, Charles adesso basta, io sto con Heric.. e non voglio assolutamente farlo soffrire.. - Su quest'ultima frase calcai con la voce malinconica..
- Sana.. tu ami Heric? -
- Eh? -
- T-tu.. lo ami? -
- ... -
- Sana? -
 
Esitai qualche minuto prima di rispondere a quella domanda, mi aveva colta alla sprovvista, effettivamente non avevo mai pensato a quest'eventualità..
 
- Non posso dire di esserne innamorata, ma provo un profondo sentimento per lui.. -
- Quindi non lo ami.. -
- No.. per ora non lo amo.. -
 
Giurerei di aver visto Charles abbozzare un sorriso mentre io tenevo ancora il capo basso a fissarmi le scarpe, a quel punto lo sentii prendermi le mani e spronarlo a guardarlo negli occhi..
- E a me? Mi ami Sana? -
- Cosa? - Dissi completamente sconvolta..
- Dimmi la verità Sana.. Per favore.. -
- Charles.. - Feci per respingerlo
- Sana ho bisogno di sapere.. Tu mi hai dimenticato? -
- No.. non ti ho dimenticato e purtroppo.. Si purtroppo ammetto di amarti ancora.. Ma non come prima.. -
- Oh Sana.. -
- Charles.. Non voglio far soffrire Heric, fammi tornare a casa e facciamo finta che io non ti abbia mai detto nulla -
- Ma Sana cosa dici? Così lo stai prendendo in giro tu non lo ami! -
- No, ma potrei amarlo se tu me lo lasciassi fare invece di metterci i bastoni tra le ruote!! -
- Sana non prendiamoci in giro, noi due siamo fatti per stare insieme è vero, io sono un'idiota, un'egoista tutto quello che vuoi, ma sono perdutamente innamorato di te e prometto che se tu mi darai un'altra opportunità io sarò migliore.. -
- Non lo so Charles.. Devo pensarci.. -
 
A quel punto Charles all'apice della felicità mi tirò a se e mi strinse in un forte abbraccio, in quell'abbraccio percepii un calore immenso, un amore immenso che di certo non era svanito con il passare delle settimane.. Charles era ancora nel mio cuore, nonostante da un po di tempo ci fosse entrato anche Heric, ma probabilmente se avessi dovuto scegliere tra i due, io sarei tornata incondizionatamente con Charles, perchè io amavo Charles, lo amavo da anni, ma tenevo anche ad Heric, tenevo a lui in modo smisurato, non come un amico lui per me era qualcosa di più, molto di più, ma non potevo stare con due piedi in una scarpa dovevo decidermi e in quel momento non sapevo proprio cosa fare..
 
- Si è fatto tardi, devo tornare a casa - Dissi staccandomi dalla presa di Charles..
- Dimmi che ci rivedremo Sana.. -
- Si, Charles.. Ma adesso fammi riflettere in pace.. -
 
Annuì e mi stampò un bacio sulle labbra, dopodichè mi voltai e iniziai a correre verso casa immersa dalle lacrime..
 
* Che cosa voglio dalla mia vita? Perchè deve essere tutto sempre così complicato? *
 
Continuai a correre non curandomi del fatto, che proprio in quel parco, mentre io e Charles ci abbracciavamo un'altra persona da dietro un albero aveva sentito tutto..

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Capitolo 15
*** Guai in vista. ***


Dopo una notte insonne, il mattino seguente mi svegliai con gli occhi gonfi per le lacrime e le occhiaie per non aver dormito, andai in bagno a sciacquarmi la faccia per mascherare l'evidenza e scesi giù a fare colazione, il solito cappuccino e brioche con la crema. Quella mattina ero molto silenziosa immersa nei pensieri e mia madre ovviamente se ne accorse..
 
- Sana cos'hai? è da quando sei scesa che non proferisci parola -
- No mamma, sono solo stanca stanotte ho dormito poco.. -
- Come mai? - Chiese dubbiosa
- Non lo so, non riuscivo a prender sonno - Mentii.
- Mmh.. Ricorda che se c'è qualcosa che ti turba puoi sempre parlarne con me, quando vuoi sono disposta ad ascoltarti -
- Si mamma, lo so ma è tutto apposto davvero.. -
 
Mia madre era l'unica persona in grado di capirmi sul serio, mi dava appoggio e comprensione in qualsiasi circostanza anche quando a sbagliare ero io, ma in quel momento proprio non me la sentivo di parlare con nessuno, volevo stare sola, sola con i miei pensieri, con le mie paure, volevo riflettere.
 
- Mamma vado in camera mia -
- Daccordo.. -
 
E in silenzio tornai nella mia stanza, mi sdraiai sul letto ancora disfatto e affondai la testa nel cuscino..
 
* Mi rendo conto di aver sbagliato, non avrei dovuto rivelare quelle cose a Charles, ma non volevo mentire infondo io credo di essere ancora innamorata di lui, ma Heric.. Dio non so che fare.. Non voglio farlo soffrire, lui non se lo merita.. Ma io davvero non so dove mettermi le mani.. *
 
Cominciai a piangere, piangevo perchè ero invasa da tutta una serie di sentimenti, il senso di colpa, la confusione, l'amore, l'odio, la frustrazione non riuscivo più a rianimarmi ero completamente assente, a riportarmi nel mondo reale fu però una telefonata della mia migliore amica Alissa..
 
S: Pronto!?
A: Sana!! Santo cielo ma si può sapere che fine hai fatto?? Sei completamente sparita questi giorni!
S: A-Alissa.. Sei tu.. Si scusami hai ragione sono stata un po occupata..
A: Va bene va bene comunque adesso non importa, dobbiamo vederci ADESSO! (Disse quell'adesso come fosse un ordine)
S: Che succede?? Cos'è questo tono??
A: Te lo spiego tra poco, sto venendo da te.
S: Daccordo.. a tra poco allora.
 
Riaggangiò il telefono, adesso ero ancora più perplessa e dubbiosa di prima, non solo dovevo porre fine alla situazione amorosa tra me Heric e Charles ma ci si metteva anche la mia migliore amica con ulteriori problemi.
 
* Chissà che vorrà ora Alissa, sembrava preoccupata al telefono.. Boh *
Dopo circa una quindicina di minuti Alissa era a casa mia, la feci salire in camera mia e dopo esserci sedute sul letto finalmente mi disse il motivo per la quale era venuta così di corsa da me.
 
- Allora Alissa vuoi dirmi cos'è successo? -
- Sana, ieri ti sei vista con Charles vero? - Chiese con tono deciso.
- Cosa? - La sua domanda mi stupì di gran lunga
- Che c'è sei sorda? Ho chiesto se ieri ti sei vista con Charles! - Alzò il tono della voce e cominciò a spaventarmi..
- No!.. Cioè Si.. -
- Si o no? - Si stava arrabbiando
- Beh non proprio.. Ero uscita a fare quattro passi per smaltire la cena e l'ho incontrato al parco, così abbiamo avuto un'altra discussione.. -
- E basta? -
- Si, perchè cos'altro dovrebbe esserci? -
- Sana dimmi la verità -
- Ma Alissa te la sto dicendo! -
- Va bene stammi a sentire allora, ieri sera io e Terence stavamo festeggiando il Natale tranquillamente a casa sua, ad un certo punto Heric è piombato lì, sembrava disperato, piangeva ed era furioso, inizialmente non riuscivamo a capire il motivo di quel suo comportamento poichè avesse l'affanno probabilmente era venuto lì di corsa, dopo qualche minuto ci confessò di averti visto abbracciare Charles e dirgli che tu non sei innamorata di Heric ma sei ancora innamorata di lui! -
- Che cosa? H-Heric ci ha sentiti? -
- Ah quindi è vero? -
- Beh.... -
- Sana perchè non me l'hai detto?? Perchè? Io sono la tua migliore amica!! Avrei potuto aiutarti! -
- Alissa io... Mi dispiace..! -
- Ti dispiace Sana?? Heric sta soffrendo!! Perchè ti sei messa con lui se sei ancora innamorata del tuo ex perchè? Dimmi che senso ha? -
- Alissa anch'io sto soffrendo! E' vero sono ancora innamorata di Charles ma io tengo ad Heric! -
- Questo non basta Sana! Non basta a colmare il vuoto che hai lasciato nel suo cuore per giunta l'ha scoperto nel modo peggiore! -
- Io adesso cosa dovrei fare? -
- E secondo te?? Lascia Heric e se ami veramente Charles torna con lui! -
- Ma io.. -
- Niente ma Sana! E' questo quello che vuoi? Ami Charles non Heric! -
- Si però.. -
- Però cosa Sana? Non puoi avere tutto e niente! Non fare l'egoista, e soprattutto ascolta il tuo cuore, ora va da Heric e parlarci una volta per tutte! -
- Daccordo -
 
Ci alzammo dal letto e insieme uscimmo da casa mia, facemmo un pezzo di strada insieme dopodichè lei voltò per andare da Terence e io invece, tirai dritta per casa di Heric, ero alla resa dei conti, era la scelta più giusta l'avrei fatto soffrire si, ma poi gli sarebbe passato non potevo continuare a prenderlo in giro anche se io erp convinta che con il tempo mi sarei innamorata di Heric, ne ero più che sicura. Ero così assorta nei miei pensieri che mi ritrovai senza accorgermene davanti casa di Heric, mi avvicinai lentamente al campanello ma prima che potessi suonare lui aprì la porta per uscire così ci trovammo l'uno davanti all'altra..
 
- Heric.. - Dissi con tono malinconico
- Che vuoi Sana? - Mi rispose acido.
- D-devo parlarti.. - Balbettai mantenendo lo sguardo sulle mie scarpe non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi mi avrebbe fatto troppo male.
- So già cosa devi dirmi e lo accetto, adesso te ne puoi anche andare -
- Heric ti prego non fare così -
- E come dovrei fare? Dirti brava Sana complimenti ti sei messa con me per dimenticare quell'idiota del tuo ex pur essendo ancora innamorata di lui! -
- Heric.. M-mi dispiace.. - A quel punto cominciai a piangere..
- Ah ti dispiace? Cosa me ne faccio io del tuo dispiacere Kurata! -
 
Mi aveva richiamata per cognome e questo mi fece venire una stretta al cuore, il giorno prima ci baciavamo e coccolavamo adesso, sembra che tutto il sentimento che provava nei miei confronti fosse sparito, dissolto nel nulla. Il suo sguardo era freddo e indifferente, nei suoi occhi c'era rabbia, delusione e forse rancore.
 
- Vattene Kurata, ho perso già abbastanza tempo con te, va dal tuo Charles.. -
Questa frase la disse con una punta di disprezzo..
- Scusami Heric, spero che mi perdonerai.. - Dissi con la voce rotta dalle lacrime dopo di chè mi voltai e cominciai a correre verso casa.
 
Ero disperata, avevo fatto soffrire una delle persone più importanti per me, l'avevo preso in giro, l'avevo usato e senza neanche farmi scrupoli però daltro canto ero stata abbastanza matura da prendere una decisione, avevo deciso di non prenderlo ulteriormente in giro e tornare con Charles perchè il cuore, volente o nolente è lì che mi portava. Tornata a casa feci in modo di non farmi sentire da nessuno e mi rifugiai nell'unico posto dove potevo sfogare la mia rabbia, la tristezza e i miei sfoghi senza che nessuno mi sentisse o mi ostacolasse: Il mio letto. Rimasi un paio di ore a piangere e a sfogarmi, successivamente mi rilassai e presi il telefono decisa di fare un altro passo in avanti, tornare con Charles perciò dopo aver preso tra le mani quell'aggeggio mi limitai a scrivergli un messaggio, poichè non volevo sentisse che la mia voce fosse ancora inondata dalle lacrime che avevo appena finito di versare.
 
" Ciao Charles, forse non dovrei dirti queste cose per messaggio ma in questo momento non ho voglia di parlare con nessuno, ho ripensato molto alle parole di ieri sia alle mie, che alle tue e ho fatto una scelta, dovevo scegliere tra te ed Heric, tra l'amore già nato e quello che potrebbe nascere, tra il passato e il presente.. Io sapevo che se mi fossi dovuta sottoporre ad una scelta alla fine avrei scelto sempre te, perchè ti amo, perchè io e te stavamo insieme da sempre e perchè una storia come la nostra non poteva finire, almeno non in quel modo.. Quindi si, hai capito bene, ho scelto te e voglio riprendere da dove avevamo lasciato.. Un bacio, Sana *
 
Dopo aver inviato il messaggio a Charles, prima di spegnere il telefono volli mandare ancora due messaggi, uno ad Alissa..
 
* Ali, è tutto finito.. Ci sentiamo domani.. Un bacio, Sana *
 
Ed uno ad Heric..
 
* So perfettamente che non hai voglia di sentirmi, che adesso stai soffrendo per colpa mia perchè sono stata un'egoista, e un'approfittatrice, ma sappi che quello che ho sempre detto di provare per te era autentico, certo ammetto a malincuore di non essermi innamorata di te, ma io sono sicura che con il tempo avrei imparato ad amarti come meriti, però non potevo continuare a prenterti in giro, spero mi perdonerai, scusami ancora.. Un bacio, Sana *
 
Dopodichè spensi il cellulare e mi misi a dormire, dormii per tutto il giorno, fino al giorno dopo, perchè dormire era l'unico modo per non pensare e pensare in quel momento, mi faceva solo soffrire.

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Capitolo 16
*** Vacanze finite, si torna a scuola! ***


Passò circa una settimana da quando lasciai Heric per tornare con Charles, per ora il nostro rapporto sembrava andasse a gonfie vele, di Heric però, non avevo più avuto notizie e questo purtroppo lo immaginavo, in parte era anche meglio perchè saperlo soffrire mi faceva stare male invece non vedendolo e nè sentirlo mi permetteva di non badarci, questo però sarebbe durato poco perchè le vacanze di Natale ormai erano finite e si doveva tornare a scuola, quindi l'avrei rivisto lì. Quella mattina la sveglia cominciò a "strillare" alle 7.00 in punto peccato che mi accorsi delle sue urla soltanto venti minuti dopo mi alzai di corsa dal letto e dopo essermi lavata e indossato la divisa scolastica mi precipitai in cucina per bere il mio solito cappuccino e addentare la mia brioche alla crema, ero consapevole di essere in ritardissimo ma nonostante ciò avevo la viralità di un bradipo in coma, fortuna che il mio menager accorse in mio aiuto.
 
- Sana ti serve un passaggio per andare a scuola? -
- Uhm si magari Robby, sono in ritardissimo! -
- Daccordo ti aspetto in macchina -
 
Annuii e dopo aver finito di fare colazione entrai in macchina e molto velocemente ci dirigemmo a scuola. Arrivati scesi dalla macchina per correre nella mia classe ma il mio menager mi bloccò per un braccio..
- Aspetta Sana, voglio ricordarti che oggi cominciano le riprese di "La vita dei Teenagers" quindi ti passo a prendere all'uscita, mi raccomando sii puntuale! -
- Daccordo, allora ciao! -
 
Dopo aver salutato Robby, diedi un'occhiata all'orologio per fortuna la campanella non era ancora suonata, ero riuscita ad arrivare in tempo appena tre minuti prima, così senza correre troppo oltrepassai il cancello della scuola e mi diressi verso il cortile, dove in lontananza vidi Alissa, Terence e purtroppo anche Heric. Quando lo vidi mi fermai un attimo, avevo paura ad affrontarlo, non ero ancora pronta così provai ad escogitare un piano per non passargli vicino e quindi non farmi vedere neanche dagli altri, tanto poi Alissa l'avrei vista in classe. Sgattaiolai dietro la scuola e entrai dalle porte di emergenza, nel frattempo la campanella suonò così dovetti affrettare il passo per non incrociarlo dato che tutti gli studenti si apprestavano ad entrare nelle loro classi. Arrivai fortunatamente prima di tutti e mi posizionai al mio banco, pochi minuti dopo fece ingresso Alissa che mi guardò stupita per la mia strana puntualità..
 
- Oddio ho le allucinanzioni! Sana? -
- Alissa non hai le allucinazioni sono io! -
- Cosa ci fai già quì? Cioè, è appena suonata, sei già in classe c-come è possibile tu di solito sei.. -
- In ritardo, si lo so però mi sono ripromessa di non fare più tardi e così eccomi quì -
- Santo cielo, amica mia ti senti bene? -
- Piantala Alissa sto benissimo! -
 
Alissa continuava a guardarmi accigliata ma per fortuna ad interrompere la nostra inutile conversazione fu il professor Suzuki che fece ingresso nell'aula, seguito poi da una ragazza alta più o meno quanto me, capelli castano scuro, corti fino alle spalle..
 
- Buongiorno ragazzi! - Disse il professore
- Buongiorno professore - Ripetè la classe
- Innanzitutto bentornati dalle vacanze poi, volevo approfittare per presentarvi una vostra nuova compagna, lei è Funny! Prego Funny, presentati pure alla classe -
 
La ragazza sorrise e annuì dopodichè cominciò a presentarsi..
- Salve a tuti mi chiamo Funny Matsui, mi sono truasferuita qualche setimana fa da Osaka, in ruealtà sono nata quì però mi dovetti truasferuirue per il lavoruo di mio padrue in un altro paese e adesso sono quì -
- Va bene Funny, prendi pure posto e cominciamo la lezione -
 
* Che tipa strana, ha uno strano accento per provenire da Osaka, eppure non è straniera ha detto di essere nata quì.. Boh *
 
Rimasi incuriosita dalla presentazione di Funny, all'apparenza sembrava una ragazza un po strana, soprattutto per il suo accento un po sull'americano, così decisi di conoscerla meglio durante l'intervallo.
 
- Ciao! Piacere io sono Rossana Kurata, Sana per gli amici! - Mi presentai sorridendo
- Ciao io sono Funny piacerue mio Sana! -
- Hai detto che ti sei trasferita da poco da Osaka giusto? -
- Si esatto, peruò io conosco Tokyo perchè sono nata quì -
- Oh capisco e scusa la domanda, non vorrei sembrare indiscreta ma come mai se sei nata quì hai questo accento un po "americanense" -
- Oh ma truanquilla non sei pueur niente impeurtinente anzi, come dicevo pruima mi dovetti truasferirue per il lavoruo di mio padrue in ameruica e quindi a fourza di parlarue inglese ho assunto il loruo accento - Mi rispose sorridendo
- Wow! Quindi tu conosci perfettamente l'inglese! -
- Beh peurfettamente proprio no, peruò me la cavo abbastanza bene! -
- Sei molto simpatica Funny! Mi farebbe piacere se diventassimo amiche! -
- Anche tu sei molto simpatica Sana, vedruai che diventeruemo buone amiche! -
 
Mi limitai a sorriderle, era davvero una brava ragazza ed anche molto simpatica nonchè carina, probabilmente saremmo diventate ottime amiche. Il resto delle ore scolastiche passò velocemente e suonò quindi l'ultima campana, quella che ci avvisava della fine delle lezioni. Ci affrettammo per preparare lo zaino e uscimmo dall'istituto avviandoci in cortile dove c'era Terence che aspettava naturalmente Alissa.
 
- Ciao Terence! - Lo salutai dato che non l'avevo visto per tutta la mattina
- Ciao Sana! Quanto tempo stamani non ti ho visto -
- Oh beh sono rimasta in classe a fare due chiacchiere con Funny, la nostra nuova compagna di classe approposito eccola ora te la presento.. Funny, lui è Terence il fidanzato di Alissa, Terence lei è Funny Matsui! Si è trasferita da poco da Osaka e non conosce nessuno -
- Ciao Funny piacere io sono Terence! -
- Ciao Teruence, piacerue mio! -
- Funny sei straniera? Hai un accento stranissimo! - Chiese Terence dubbioso
- No Terence non è straniera ha solo una capacità anormale di acquisire altre lingue, per via del lavoro del papà Funny si è trasferita qualche mese in america e a furia di parlare inglese ha assunto il loro modo di parlare - Risposi io..
- Accipicchia! Complimenti! - 
 
Terence rimase sconvolto da quanto appena spiegatogli e io Funny e Alissa ridemmo per la faccia stralunata che aveva appena fatto. Nel frattempo ci raggiunse anche Heric, avrei voluto scappare non volevo incontrarlo ma stavolta proprio non potevo, avrei suscitato l'interesse di troppe persone e non potevo permettermelo così cercai di rimanere il più indifferente possibile.
 
- Hei Heric, ti presento Funny! E' una nuova compagna di classe di Sana e Alissa - Gli fece Terence
- Ciao Heruic piacerue io sono Funny! -
 
Heric rimase a guardarla per qualche secondo dopodichè le rispose mugugnando qualcosa..
 
- Ciao! - Disse con tono indifferente
- Hei ma tu sei semprue così allegruo! - Disse Funny con tono offeso ma Heric sembrò non badarle tanto che si girò e fece per andarsene..
- Ehm.. Scusalo Funny, purtroppo è fatto così non sembra però è felicissimo di conoscerti - Si giiustificò Terence..
 
Io intanto contemplavo il passo di Heric allontanarsi sempre di più, certo era stata una fortuna che non mi avesse rivolto la parola oppure qualche sguardo minaccioso però vederlo così mi faceva stare male. Heric era tornato il ragazzo insolente e indifferente di prima, cosa che purtroppo temevo, però mi preoccupava relativamente perchè io sapevo che un cuore ce l'aveva o per lo meno, così era prima che la sottoscritta glielo spezzasse. Robby mi venne a prendere all'uscita e mangiando un panino in macchina ci dirigemmo agli studi per cominciare le riprese di "La vita dei teenagers", ero molto contenta di questo nuovo lavoro anche perchè lavorando avrei evitato di pensare, che poi non capivo per quale motivo pensassi ancora ad Heric, dopotutto ero stata io a lasciarlo per tornare con Charles eppure, lui nei miei pensieri era sempre presente, sicuramente era tutto frutto del senso di colpa che provavo nei suoi confronti. Dopo aver girato la puntata tornammo a casa e finalmente potetti rilassarmi un po, chiacchierando con la mia mammina..
 
- Sai mamma, oggi a scuola è arrivata una nuova compagna si chiama Funny! E' molto simpatica e ha un accento stranissimo per via del soggiorno in america -
- Davvero? Sono contenta che ti sia così simpatica! Potreste diventare buone amiche -
- Lo spero mamma! -
- E con Charles come va? -
- Per il momento bene - Dissi con un tono fiacco
- Qualcosa che non và? -
- No è che.. Oggi ho visto Heric.. -
- E..? -
- Sta male mamma, sta male per colpa mia e io mi sento tremendamente in colpa.. -
- Tesoro purtroppo è normale, Heric si era affezionato a te non è colpa tua se tu provi dei sentimenti per Charles.. -
- Ma io l'ho illuso mamma, mi sono approfittata di lui e non volevo.. -
- Non struggerti Sana, vedrai che prima o poi tornerete amici è solo questione di tempo -
- Speriamo.. Grazie mamma riesci sempre a confortarmi! -
- Di nulla piccola sai che quando vuoi sfogarti puoi contare su di me, adesso però vado a finire il manoscritto altrimenti Oliver comincia a seguirmi per tutta casa! -
- Va bene vado a studiare allora -
 
Così dopo averla vista sparire nel suo studio con quella sua stramba macchinetta rossa, me ne andai in camera mia a studiare, suona un po strano in effetti però avevo promesso a Charles visto i pessimi voti del primo semestre, che mi sarei impegnata e così feci, mi persi completamente "Nel cammin di nostra vita" di Dante Alighieri per il resto della giornata.

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Capitolo 17
*** One month later. ***


Era quasi la metà di Febbraio, la scuola era cominciata più o meno da un mese, un semplice e misero mese che però aveva cambiato una quantità elevata di cose. A scuola era cominciato il periodo "massacro", compiti e interrogazioni a rotta di collo della serie "si salvi chi può" peccato che non poteva salvarsi nessuno perchè la tortura toccava a tutti. 
Una mattina, mi ero svegliata come al solito in ritardo ma grazie al miracolo di Robby sono riuscita ad arrivare a scuola appena in tempo, ma non troppo in tempo da riuscire ad arrivare puntuale in classe, infatti proprio mentre mi ritrovavo nel cortile vidi Funny venirmi incontro. Funny era arrivata appena da un mese eppure si era ambientata benissimo sia all'interno della scuola che all'interno del nostro gruppo che oltretutto si era anche allargato grazie all'ingresso di Margareth, George e Marine che prima preferivano isolarsi, ma poi hanno deciso di unirsi a noi. Oltretutto Funny aveva anche cominciato a riacquistare l'accento del nostro paese dato che prima aveva la calata americana anche se qualche scivolata ancora la faceva..
 
- Sanaaaaaaaaa! - Urlò Funny venendomi incontro di corsa
- Funny! Buongiorno anche tu in ritardo! - Chiesi stupita..
- Lascia perdere non riuscivo a trovare i fogli di matematica se il professor Sengoku mi chiama rovinerò la mia media! - Disse con tono disperato..
- Ma-matematica hai detto? C'è matematica oggi? - Mi allarmai io..
- Si Sana, e il professore ha fissato l'inizio delle interrogazioni proprio oggi! -
- Mammina mia! E adesso che cosa faccio io non so praticamente nulla! Me ne sono completamente dimenticata e per di più quel professore non mi piace affatto! -
 
Il professor Sengoku non era solo l'insegnante delle materie che più odiavo in assoluto: Fisica, Biologia e Matematica, ma era l'arroganza fatta a persona, un burbero, riusciva perfino ad essere più scorbutico di Heric!.. Già Heric, ormai lui era tornato già da tempo l'arrogante delle elementari ma nonostante ciò passava molto tempo con il gruppo e anche io e lui avevamo ricominciato a scambiare qualche parola o meglio, qualche bisticcio perchè oltre a litigare non avevamo più nessun tipo di rapporto, al contrario sembrava che con Funny andasse molto daccordo dato che con lei parlava molto più che volentieri. Entrai in classe accompagnata dal suono della campanella che ancora riecheggiava nei corridoi ormai vuoti..
 
- Guarda guarda, buongiorno signorina Kurata vedo che ci fa sempre il piacere di entrare in orario in classe! - Disse il professor Sengoku con aria strafottente
- Mi scusi professore ma il mio orologio segna le 8.30 precise è la campanella che suona in anticipo - Risposi a tono, proprio non lo sopportavo!
- Bene bene Kurata, vedo che hai voglia di fare la spiritosa, vieni alla cattedra così mi faccio quattro risate -
* Maledetto! E adesso che m'invento non so nulla! *
- Daccordo - Annuii e dopo aver posato la cartella raggiunsi la cattedra.
 
Quella fu l'ora più lunga della mia vita e ovviamente data la mia scarsa preparazione non si concluse molto bene.
 
- Che disgrazia! Ho preso 3!! - Dissi io disperata
- Eddai Sana non fare così puoi sempre recuperare - Alissa provò a tranquillizzarmi..
- Alissa ma che dici? Ha preso 3! Come fa a recuperare un 3? - Interenne Funny con la sua aria da saputella stile "So tutto io"..
- Grazie Funny sei molto rassicurante! - Dissi io offesa
- Sana, mi dispiace ma io sto solo dicendo la verità! -
- Vabbè lasciamo perdere io vado agli studi, Robby mi aspetta.. Ciao -
 
E così presi e mi diressi verso l'auto di Robby per andare agli studi televisivi, quel giorno avrei dovuto girare un'altra puntata di "La vita dei teenagers" e in più dovevo partecipare ad una conferenza stampa insieme a Charles, la cosa mi elettrizzava perchè era la prima volta che capitavo in tv insieme al mio ragazzo senza recitare. Arrivata agli studi mi sbrigai di girare la puntata dopodichè mi chiusi in camerino per prepararmi alla conferenza stampa. Dopo qualche minuto sentii bussare alla porta, era Charles..
- Ciao amore! - Mi fiondai ad abbracciarlo..
- Ciao Sana, allora sei pronta? - Disse con tono calmo..
- Si.. Finisco di sistemarmi i capelli e vengo ci vediamo direttamente in sala! -
- Daccordo - Mi diede un bacio e uscì.
 
* Che strano.. Non mi sembrava molto felice di vedermi.. Bah meglio non farsi paranoie *
 
Uscita dal camerino raggiunsi gli altri in sala dove cominciò la conferenza stampa. Charles fù il primo ad iniziare il discorso..
 
- Buonasera e benvenuti a tutti, sono lieto di poter partecipare a questa conferenza stampa che è stata indetta esclusivamente per rispondere alle vostre domande quindi, prego potete cominciare! -
 
Tutti i giornalisti erano euforici di poterci chiedere qualsiasi cosa, e questo mi preoccupava perchè conoscendo l'ambiente sapevo che quell'impiccioni non si sarebbero fatti scrupoli di chiederci qualsiasi cosa, la prima domanda era rivolta proprio a me..
 
- Signorina Kurata, abbiamo visto che il vostro rapporto sul set è molto affiatato ma siete così anche nella realtà? - Chiese curiosa una giornalista..
- Oh beh si, Io e Charles stiamo insieme da un po di tempo e ormai anche quando recitiamo in realtà non lo stiamo facendo - Risposi io con tono tranquillo ed imbarazzato allo stesso tempo..
- No, in realtà non è proprio così.. - Obbiettò Charles - E' vero siamo una coppia molto affiatata ma io personalmente quando sono in scena metto da parte la vita privata e penso al lavoro che per me è molto importante.. -
- Quindi signor Lones lei ci sta dicendo che anche durante scene d'amore con la signorina Kurata lei finge? -
- Si esattamente, anzi più che fingere direi che recito - Disse con più convinzione.
 
Rimasi spiazzata dalla risposta che diede Charles, sinceramente pensavo che in questa conferenza stampa avrebbe fatto qualche dichiarazione un po più romantica e invece fece tutto il contrario, quasi volesse sottolineare il fatto che il lavoro è più importante del nostro rapporto, daltronde era lo stesso motivo per il quale ci eravamo lasciati, a differenza però e con mio stupore questa volta non ci rimasi male. Finita la conferenza stampa mi apprestai a tornare a casa e mentre ero in macchina con Robby ne approffittammo per fare quattro chiacchiere..
 
- Sana, posso farti una domanda? - Disse Robby un po impacciato..
- Si Robby dimmi.. -
- Come vanno le cose tra te e Charles? - Arrossì facendomi questa domanda
- Oh, beh.. Abbastanza bene.. Perchè? -
- Beh.. Non mi sono piaciute molto le dichiarazioni che ha fatto oggi, sembrava quasi che.. -
- Che volesse far capire al pubblico che il lavoro è più importante di me? Beh, non è apparenza è la realtà Robby -
- E tu lasci che questo avvenga Sana? - Disse Robby stupito..
- Vedi Robby, purtroppo io e Charles facciamo parte di un altro mondo, quello dello spettacolo e lui ha ragione, la vita privata ed il lavoro non devono intralciarsi, tuttavia gli parlerò comunque questa non è la prima volta che Charles mi mette in secondo piano vedi, io non ne ho parlato nè con te nè con la mamma però, qualche mese fa era questo il motivo per cui io e Charles ci eravamo lasciati, questa volta però non l'ho presa male con allora e non so perchè.. -
- Sana non so cosa dirti, posso darti solo un consiglio da amico.. Ascolta il tuo cuore! -
- Grazie Robby -
 
Le parole di Robby risuonavano di continuo nella mia testa "Ascolta il tuo cuore" già, peccato che neanche lui sapeva bene cosa volesse, di certo quella non era stata una giornata clamorosa come mi aspettavo cominciare con 3 a matematica e finire piena di dubbi non mi eccitava molto però di una cosa ero certa, dovevo prendere una posizione, dovevo decidere e questa volta avrei dovuto pensarci molto bene sia alla mia decisione che alle conseguenze ed era un'impresa tutt'altro che facile.

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Capitolo 18
*** La scelta. ***


La scelta.
 

 

Quei giorni erano davvero pessimi, a scuola m'interrogavano tutti neanche si fossero messi daccordo, ma daltronde dovevo aspettarmelo a breve ci sarebbero stati i colloqui e tutti i professori necessitavano di voti, me la sarei cavata abbastanza bene se non fosse stato per quella carogna di Sengoku che non solo mi aveva piazzato un bel tre a matematica, ma ha voluto condannarmi anche per fisica e biologia. Mia madre ovviamente mi rimproverava del poco impegno che ci stavo mettendo ma la colpa non era la mia il fatto è che avevo così tante cose per la testa che lo spazio per gli argomenti di quelle dannatissime materie non l'avevo ma di questo i professori non se ne curano, loro ti piazzano tre e ti ridono in faccia, perlomeno questo è quello che ha sempre fatto con me Sengoku. Inoltre anche le cose con i miei amici non andavano magnificamente o meglio, le cose con Funny non andavano bene, in realtà non sapevo il perchè ma provavo un certo fastidio ogni volta che si avvicinava ad Heric ed ultimamente, lo faceva un po troppo spesso, poi Alissa e Terence stavano sempre appiccicati a sussurrarsi frasi del tipo "Trottolina amorosa dudu daddadà" e non avevano di certo il tempo per dedicarsi a me, per quanto riguarda Heric, neanche ci sarebbe bisogno di parlarne, lui neanche mi rivolge parola e quelle poche volte che lo fa mi attacca quindi niente, tutti i giorni era la stessa storia, in mensa ognuno pensava ai cavoli suoi e non mi consideravano, avevo accettato quella situazione per un po, ma quel giorno ero fin troppo nervosa per restarmene zitta come al solito. Camminavo tranquilla verso la mensa e appena arrivata mi diressi al bancone dove c'era il cibo, dopo aver fatto la fila e preso quello che volevo mangiare mi guardai intorno per cercare un posto libero dove sedermi ma ad un certo punto sentii Alissa urlarmi da qualche parte della sala..
 
- Sana! Sana! Siamo quì, vieni! C'è un posto libero! -
 
Mi diressi verso il tavolo dove c'erano anche Terence, Funny ed Heric, mi sedetti e in silenzio cominciai a mangiare..
- Fragolina che facciamo oggi pomeriggio? - Disse Terence ad Alissa..
- Zuccherino non lo so tu cosa vuoi fare? -
- Hei perchè non andiamo tutti al lunapark? Che ne dici Heric? - Propose Funny esaltata..
- Mh - Mugugnò Heric..
- Insomma potresti mostrare anche un po di entusiamo eh! -
- Eddai Funny quanto la fai lunga ti ho detto che vengo! -
- Uhuh come sei carino quando ti arrabbi.. Allora per ora siamo io, te e la coppietta quì.. -
- Siii! andiamo tutti al lunapark!! E tu vieni Sana? - Mi disse Alissa..
- No - Risposi io acida
- We come siamo suscettibili oggi signorina! - Mi riprese Funny
- Dai Sana non farti pregare! Vieni con noi - Continuò Alissa.
 
A quel punto stanca veramente di tutto mi alzai di scatto dal tavolo sbattendoci sopra la mano..
 
- Adesso basta! Ho detto di no, non ho nessuna intenzione di venire al lunapark con voi per fare cosa poi? Quella di troppo? Siete tutte coppie, non mi va! E adesso lasciatemi in pace! -
 
E mentre stavo per andarmene Alissa mi prese per il polso bloccandomi..
 
- Aspetta Sana! Se ti senti di troppo puoi sempre chiedere a Charles di venire con noi -
 
A quel punto davvero non ci ho visto più, diedi una strattonata per liberarmi dalla presa..
 
- Non credo sia per niente una buona idea, lasciatemi in pace! - 
Sbottai io per poi andarmene di corsa in cortile.
* Ma tu guarda che begli amici, prima si fanno i cavoli loro e poi pretendono che io mi unisca a loro per fare cosa poi? Vedere quei due sempre appiccicati come calamite e Funny che ci prova con Heric, non ci penso proprio! Poi dovrei andare lì con Charles ma figuriamoci! Uff che situazione, non ci capisco più niente, non mi riconosco più! Sono scontrosa e acida e poi perchè mi da così fastidio che Funny ci stia provando con Heric? Dopotutto io sto con Charles.. Già Charles, quello è un altro che si fa i cavoli suoi e poi si ricorda di me.. Ahhhhh basta, basta, basta, basta!!! Ho bisogno di chiarezza! Facciamo il punto della situazione, io ho lasciato Heric per tornare con Charles, ma lui sembra non essere cambiato affatto, infatti ha ricominciato a trascurarmi come prima, stavolta però la cosa non mi tocca più di tanto, invece per quanto riguarda Heric, non riesco a togliermelo dalla testa e per di più mi infastidisce anche il suo rapporto con Funny.. Ho bisogno di parlare con mia madre.. *
Pensavo sdraiata sul prato con la schiena appoggiata ad un albero. Appena suonò la campanella di fine lezioni mi affrettai per uscire senza incontrare nessuno ma essendo in classe con Alissa e Funny era molto difficile, infatti la mia cara migliore amica, che ultimamente però non si comportava più come tale fece in tempo a bloccarmi..
 
- Sana! Ma si può sapere che cos'hai? Perchè ti comporti così? Perchè ci eviti? -
- Alissa lasciami, devo andare mi aspettano agli studi! - Mentii io.
- Smettila di mentire Sana! Ti conosco meglio di chiunque altro e so che non stai bene! -
- Bene, visto che mi conosci più di tutti allora non servirebbe neanche che tu me lo chiedessi cos'ho, adesso vado ciao! -
 
Me ne andai correndo verso casa mia lasciando lì Alissa e i suoi dubbi. Arrivata a casa chiamai subito mia madre, avevo troppo bisogno di parlare con lei perchè in quel momento era l'unica persona che sarebbe stata in grado di capirmi e di consigliarmi, così mi diressi verso il suo studio e bussai per entrare..
 
- Mamma? Posso? -
- Sana! Certo entra.. -
- Mamma devo parlarti, non ce la faccio più è un periodo bruttissimo! - Sbottai in lacrime buttandomi tra le braccia di mia madre che mi accolse in un caloroso abbraccio..
- Sana, piccola mia che ti succede? -
- Non ci capisco più niente mamma! Charles ha ricominciato ad ignorarmi completamente come faceva prima, però adesso a differenza di qualche tempo fa la cosa sembra non interessarmi, non ci sto male, non è per questo che sto soffrendo! -
- E per cosa allora? -
- Il punto è che mi sento sola, i miei amici si fanno i cavoli loro e non mi considerano quasi più o meglio mi considerano quando se ne ricordano e poi c'è Funny che continua a provarci con Heric, gli sta sempre appiccicata e fa la carina con lui questo mi manda letteralmente in bestia!!! -
- Sana, non è che sei per caso gelosa? -
- Cosa? Gelosa? Io? E di chi di Heric? ahahah ma figuriamoci! -
- Sana è evidente che tu pensi ancora ad Heric! Tu credevi di essere ancora innamorata di Charles, in realtà il sentimento che ti legava ancora a lui era un bene profondo, solo che stavate insieme da così tanto tempo che era diventata un'abitudine per te stare con lui -
- Stai dicendo che sono innamorata di Heric? -
- Questo non lo so, però quel ragazzo non ti è indifferente.. Devi prendere una posizione figlia mia, devi fare chiarezza dentro di te e fare una scelta, non puoi continuare a soffrire in questo modo! -
- Già, hai ragione mamma, grazie! Grazie che mi ascolti e mi consigli sempre, senza di te non so come fare!! -
- Di niente tesoro sai che ci sono sempre per te! -
 
Dopo aver parlato con mia madre decisi di uscire a fare due passi tanto per schiarirmi un po le idee, così m'incamminai per le vie di Tokyo. Dopo circa una mezzoretta ero arrivata al centro e da lontano vidi quattro sagome venirmi incontro, inizialmente non li riconobbi poi dopo diversi minuti capii che erano i miei amici, la mia attenzione si posò su Funny che teneva sottobraccio Heric la cosa non mi piaceva affatto, in quel momento avrei voluto prendere Heric e portarlo via lontano dalle grinfie di Funny, adesso ne avevo la conferma, ero gelosa di Heric..
 
- Sana! Cosa ci fai quì? - Mi chiese Alissa stupita..
- Io.. Io facevo quattro passi! - Risposi io..
- Perchè non ti unisci a noi? - Chiese Terence
- Oh.. No grazie, preferisco stare sola scusatemi -
 
E prima di andarmene lanciai un occhiataccia a Funny, poi ripresi a camminare.
 
* Se sono gelosa di Heric il motivo è soltanto uno, non l'ho dimenticato, sono ancora legata a lui, provo ancora dei sentimenti per lui e il fatto che non stia male per Charles dimostra che non sono più innamorata di lui anche se pensavo fosse così, penso di aver fatto la mia scelta, io ho scelto Heric, è lui che voglio e costi quel che costi prima o poi me lo riprenderò. *
 

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Capitolo 19
*** Can i enter in your heart? ***


Can i enter in your heart?
 

 

Tornata a casa dalla mia passeggiata corsi subito in camera decisa e convinta di quello che stavo per fare, ero fermamente sicura che fosse la cosa giusta, per me, per Charles e per Heric. Presi subito il telefono e composi il numero di Charles..
 
C: Pronto?
S: Charles.. Sono Sana..
C: Sana che c'è? Perchè mi hai chiamato?
S: Devo parlarti..
C: Non ora Sana ho da fare, pensiamoci domani
S: No Charles, devo parlarti ORA.
C: Va bene, vediamoci tra mezzora al bar all'angolo.
S: Ok a dopo..
 
Uscii di casa senza neanche cambiarmi nè sistemarmi un po, in fondo non era un appuntamento, dopo mezz'ora esatta ero già davanti al bar e Charles arrivò quasi subito. Entrammo nel bar e ci prendemmo lui un caffè e io una cioccolata calda dopodichè ci sedemmo ad un tavolo. Inizialmente ci fu un silenzio totale poi lui, ruppe il ghiaccio..
 
- Allora Sana, di cosa volevi parlarmi tanto urgentemente? - Mi dice freddo, quasi seccato di trovarsi lì..
- Ecco.. Beh.. Vedi Charles io in questi giorni ho avuto modo di pensare molto a noi due.. E ho notato che nonostante avessimo provato a far riandare le cose il nostro rapporto è cambiato, come sono cambiati i miei sentimenti per te. Tu hai ricominciato ad ignorarmi e a mettermi in secondo piano come due mesi fa, io allora ci ho sofferto, ma questa volta, stavolta no, non sto soffrendo e purtroppo so anche il perchè.. Quando ci lasciammo, io stavo malissimo, avevo perso tutta la voglia di fare, di sorridere e di stare bene, mi sentivo sola, non volevo vedere nessuno.. Però un giorno Heric, si è offerto di darmi una mano e da lì abbiamo cominciato ad avvicinarci fino a metterci insieme.. Lui mi ha confessato di aver sempre provato dei sentimenti per me mentre io prima di allora non avevo neanche accarezzato l'idea di stare con lui, perchè amavo te.. Poi tu, sei ripiombato all'improvviso sconvolgendomi completamente la situazione, ero consapevole di non amare Heric e di amare ancora te, quindi ho deciso di darti una seconda opportunità, ma più va avanti e più noto che le cose non sono cambiate affatto da quando mi hai lasciato due mesi fa, o forse si, qualcosa è cambiato.. Charles io non me la sento più di continuare, sento di non provare più quell'amore per te, perchè adesso.. Adesso penso ad Heric, sento di provare qualcosa per lui, non so se definirlo amore, ma è qualcosa di profondo.. Perciò ti prego perdonami, ma per me finisce quì.. -
 
Non sapevo spiegarmi nemmeno io come avessi fatto a fare tutto quel discorso senza nè bloccarmi ne incespicare nelle parole, ma la cosa più importante è che ero riuscita ad esternare i miei sentimenti e il mio stato d'animo senza timore. Inizialmente Charles mi guardava stupito poi, dopo aver abbassato lo sguardo notai un sorrisetto beffardo sul suo volto infine, proferì parola..
 
- Sana, ammiro molto che tu abbia avuto il coraggio di parlarmi così diretta ed esternare i tuoi sentimenti e le tue sensazioni e lo apprezzo.. Sai quando un mese fa ti ho vista tra le braccia di Heric credevo di impazzire, non potevo sopportare che tu, che fino a poco tempo prima eri stata mia ora eri di qualcun'altro così, credendo di amarti alla follia facevo di tutto pur di farti tornare da me, poi però, quando siamo tornati insieme ho capito che la nostra storia probabilmente era finita già molto tempo prima, che la mia era solo gelosia egoista di essere sempre perfetto, e non accettavo che un altro fosse come me.. Mi dispiace di non essermene accorto prima Sana.. Comunque anche per me, può finire quì.. -
Anch'io all'inizio rimasi stupita dalle sue parole, ma dopo aver visto la reazione di Charles tirai un sospiro di sollievo..
 
- Bene, allora siamo apposto! - Gli dissi sorridendo..
- Direi di si - Ricambiò il sorriso
- Charles.. So che è assurdo, però mi farebbe piacere se restassimo amici! -
- Perchè no! Si può fare -
- Perfetto, allora io adesso vado.. Ciao.. -
- Daccordo, allora ciao! -
 
Mi alzai dal tavolino e uscii dal bar, camminavo tranquilla verso la mia casa, ero serena e rilassata mi ero finalmente tolta un gran peso dallo stomaco, adesso un gradino l'avevo percorso, ma ero cosciente che il giorno dopo avrei dovuto superare un altro ostacolo: Affrontare Heric. Arrivata a casa, non cenai e mi buttai subito al letto, avevo troppo bisogno di riposare. Il mattino seguente, come tutte le mattine la mia sveglia cominciò a suonare alle 7.00 stranamente però, io ero già sveglia e quasi pronta da almeno mezz'ora dato che la sera prima mi ero coricata molto presto, perciò con tutta calma mi diressi in cucina dove c'era la signora Patricia che mi preparò il mio solito cappuccino e la mia brioche alla crema. Poco dopo scesero Mamma e Robby che mi guardavano come se avessero visto un fantasma, certo ammetto che era molto strano che io mi svegliassi presto ma la loro era una commedia esagerata..
 
- Sana!! Cosa ci fai già in piedi? - Mi chiese stupita mia madre..
- Beh, sono andata a letto presto e mi sono svegliata prima! - Dissi io
- Brava Sana!! Si vede che stai in ottima forma stamattina, ti accompagno a scuola? - Mi fece Robby dandomi un bacio sulla fronte come buongiorno..
- Uhm.. No Robby grazie, questa mattina vado a piedi! -
 
Detto così presi il mio cappotto, la cartella e uscii di casa incamminandomi per la via della scuola. Mentre camminavo da lontano vidi una sagoma, inizialmente non capii molto bene chi fosse però dopo aver messo a fuoco mi accorsi che era Heric, lì per lì mi bloccai, poi tirai un sospiro e mi diressi di corsa verso di lui..
 
- Heric!! - Gli urlai mentre mi avvicinavo..
- Mh? - Mugugnò lui girandosi..
- Ciao Heric.. Buongiorno - Gli feci sorridendo..
- Ciao - Mi disse freddo
* Accidenti è come il ghiaccio.. *
- Ti va.. Beh.. Se facciamo la strada insieme? - Dissi un po timida..
- Come vuoi - Ribadì con tono sempre freddo.
 
E insieme ci incamminammo verso scuola, intorno a noi c'era un silenzio imbarazzante ma io proprio non sapevo cosa dirgli, non mi sentivo pronta per affrontare il discorso anche se il momento era perfetto. Arrivammo davanti scuola dove c'erano già Alissa, Terence e Funny che come vide Heric gli si avvinghiò ad un braccio. A questa visione i miei occhi si ricoprirono di fiamme, sentivo il calore ardere dentro di me.. La gelosia mi si stava mangiando dall'interno, ma non potevo di certo mostrarlo. La campanella segnò l'inizio delle lezioni e tutti gli studenti si apprestarono a raggiungere le proprie classi. Durante le lezioni non ero particolarmente attenta anzi, ero piuttosto distratta a pensare come dire ad Heric che avevo lasciato Charles per lui. Per fortuna le prime tre ore passarono velocemente e arrivò l'ora di pranzo, io Alissa e Funny ci dirigemmo in mensa per poter pranzare. Seduti al tavolo c'erano Terence, George, Margareth, Marine ed Heric che ci aspettavano, ci sedemmo per poi cominciare a mangiare. Ad un certo punto Heric si alzò dal tavolo per uscire dalla mensa e svolgere il suo allenamento post pranzo, vista l'occasione mi inventai una scusa per non insospettire i miei amici e mi avviai anch'io fuori dalla mensa verso il cortile. Dopo qualche minuto di ricerca lo vidi appoggiato ad un albero con lo sguardo perso nel vuoto e lentamente mi avvicinai a lui..
 
- Ciao Heric.. - Gli dissi quasi sussurrando..
 
Heric si limitò a guardarmi per poi tornare a fissare il vuoto, era arrivato il momento, dovevo rivelargli tutto..
 
- Heric devo parlarti - Dissi con tono deciso e serio, lui mi guardò dinuovo..
- Cosa vuoi? - Disse freddo..
- Io..io.. Ieri ho lasciato Charles.. - Dissi tutto d'un fiato.
- E quindi? A me cosa dovrebbe importare.. -
- Ecco vedi io.. L'ho lasciato perchè ho capito di non provare più nulla per lui.. -
- Mh.. Beh sono contento per te - 
Ripetè freddo e fece per andarsene, quando io lo bloccai per un braccio e lui sembrò non opporre resistenza..
 
- Aspetta Heric.. -
 
Lui rimase fermo, immobile pronto ad ascoltarmi, io gli tenevo ancora stretto il braccio, ma stavolta allentai la presa e dopo aver preso fiato cominciai finalmente a parlare..
 
- Quando Charles mi ha lasciata, mi sono chiusa in me stessa, pensavo che non sarei mai riusita a riprendermi, non avevo voglia di far niente nè di vedere nessuno, però tu, con il tuo aiuto, il tuo appoggio, la tua comprensione e il tuo affetto mi hai fatto tornare il sorriso, mi hai fatto tornare la felicità.. Quando ci siamo messi insieme ero felice, non pensavo più a niente, esistevamo solo tu ed io.. Poi però Charles si è messo in mezzo ed io ho capito che lo amavo ancora e che non potevo più continuare e prenderti in giro perchè non ti amavo e sono tornata con lui. Dopo un po di tempo tra noi le cose non funzionavano più, Charles aveva ricominciato ad ignorarmi come la prima volta che ci lasciammo però a differenza di allora io stavolta non ci soffrivo, rimanevo indifferente e da lì ho capito di non provare più nulla per lui.. Poi è arrivata Funny, e dopo un po di tempo ho notato che il vostro rapporto era aumentato e che, lei ci provava con te, questo mi ha infastidito molto scatenando in me una sorta di gelosia inspiegabile.. Dopo averci pensato su.. Sono arrivata alla conclusione che provo ancora dei sentimenti per te, quindi ho lasciato Charles, perchè non è con lui che voglio stare.. E' con te.. -
Heric rimase impassibile, ma giurerei di averlo visto sgranare gli occhi all'udire delle mie parole, delusa dalla sua reazione cercai di smuoverlo continuando a parlare..
 
- Heric.. - Lo chiamai lasciando in sospeso la frase
 
Nel sentirsi chiamare Heric si volto, guardandomi negli occhi, ora i nostri sguardi si erano intrecciati, sentii il cuore perdermi un battito, le gambe mi tremavano, avevo anche cominciato a sudare a freddo, non potevo arrendermi proprio ora, dovevo resistere, fare un ultimo sforzo..
- Posso entrare nel tuo cuore? - Dissi dolcemente terminando la frase lasciata in sospeso.
 
Heric, dopo essere rimasto in silenzio ed impassibile per tutto quel tempo mi sorrise, un sorriso così splendido, così sincero e pieno d'amore, poi lentamente mi si avvicinò e mi cinse le braccia attorno alla vita avvicinandomi lentamente al suo corpo, le nostre labbra erano vicinissime, potevo sentire il suo respiro sul mio volto, dopodichè tornò a guardarmi negli occhi..
 
- Non ne sei mai uscita - Mi disse accennando un sorriso..
 
In quel momento, avrei saltanto dalla gioia ma non avevo il coraggio ne la voglia di liberarmi dalla sua stretta, ero come paralizzata, Heric continuava ad avvicinarsi a me, stavamo per baciarci quando ad un tratto sentimmo una voce, che ci fece allontanare di botto..
 
- Heriiic! Heriicc! Ah eccoti Heric sei quì, Sana ci sei anche tu, cosa fate quì da soli? -
 
 
Era Funny, sempre lei, era arrivata sul più bello interrompendoci e facendoci domande inutili, in quel momento l'avrei uccisa più che volentieri, ma non feci in tempo neanche a formularli quei pensieri che lei si era avvinghiata come sempre ad Heric trascinandolo in mensa lasciandomi lì da sola, con la delusione di non aver assaporato nulla del ragazzo che desideravo maledettamente.

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Capitolo 20
*** Io, te e lei. ***


Io, te e lei.



All'uscita di scuola ero a dir poco furibonda, tanta fatica per poter rivelare ad Heric i miei sentimenti e tutto andato all'aria solo per Funny, lei che stava sempre in mezzo, in qualunque situazione, sempre appiccicata ad Heric, quel pomeriggio ormai mi ero rassegnata all'idea che non sarei riuscita a combinare più nulla, però mi consolavo con il fatto di aver passato almeno la fase più dura. Tornata a casa mangiai qualcosa e mi chiusi in camera a studiare, osservavo con attenzione gli appunti e le schede sul libro ma io il pensiero vagava da tutt'altra parte, speravo che in qualche modo Heric si sarebbe fatto sentire, che mi avrebbe detto cosa ne pensava, come l'aveva presa e invece niente, di Heric neanche l'ombra. Sfinita e con il mal di testa per la confusione che stavo creando tra Leopardi ed Heric, chiusi i libri e decisi di uscire a fare una passeggiata. Cominciai a vagare per le vie di Tokyo con un unico pensiero in testa, sempre lui, sempre Heric, le mie gambe senza neanche accorgermene mi avevano portato davanti casa sua..
* Beh, come si dice, se Maometto non và dalla montagna, la montagna và da Maometto no.. *
 
Mi avvicinai lentamente al cancello intenta a suonare, e dopo aver fatto un respiro profondo piggiai il pulsante del citofono. Dopo pochi secondi una voce femminile rispose chiedendo chi fosse..
 
N: Chi è?
S: Ehm.. Ciao Nelly, sono Sana..!
N: Ahhhhhhhhhhhhhh! Sanaaa!! Vieni vieni entra!!
 
E dopo avermi perforato un timpano per l'euforia, mi aprì il cancello ed entrai in casa..
- Sana sapessi come sono felice di rivederti è tantissimo tempo che non ho più tue notizie! - Mi disse abbracciandomi..
- Anch'io sono molto contenta di vederti Nelly mi sei mancata! - Risposi ricambiando l'abbraccio..
- Ma dimmi, come mai da queste parti? - Chiese curiosa..
* Ecco lo sapevo, la domanda fatidica.. Beh devo dirle la verità altrimenti non mi lascerà mai andare * - Ecco io.. Io cercavo Heric.. -
- Ahh.. Mi dispiace Sana, ma mio fratello ora non è in casa è ad allenarsi, però se accetterai il mio invito a cena potrai parlarci tranquillamente quando torna!! -
- Beh.. Se non disturbo mi farebbe veramente piacere!! -
- Ma quale disturbo tu fai parte della famiglia! -
- Grazie Nelly, allora vado ad avvisare mia madre -
 
Mi diressi in salotto, e presi il telefono di casa per avvisare mia madre..
 
S.P: Pronto quì casa Kurata chi parla?
S: Signora Patricia sono Sana..
S.P: Oh Sana, dimmi pure..
S: C'è la mamma in casa?
S.P: Si, ora te la passo, ciao Sana!
S: Grazie, ciao!
M: Pronto?
S: Mamma sono Sana, senti ti dispiacerebbe se rimanessi a cena a casa Hayama?
M: Uhm.. No no ci mancherebbe! Fammi sapere quando devo mandarti Robby a prenderti
S: Oh, credo non ce ne sia bisogno, torno con Heric.
M: Daccordo, non fare tardi.. Ciao tesoro.
S: Tranquilla, ciao mamma.
 
Dopo una mezzora circa che ero a lievitare seduta sul divano, sentii la porta di casa aprirsi senza però poter vedere chi era poichè il salone era distante un corridoio dalla porta d'ingresso, con pochi secondi di ritardo dal tonfo della porta udii una voce dire "Sono tornato!", avrei potuto riconoscere quella voce tra milioni di altre voci, era riconoscibilissimo, era lui. Mi cominciarono a tremare le gambe e a sudarmi le mani, ero agitatissima e sentivo i passi di lui avvicinarsi sempre di più a me..
 
- Sana? Ciao.. Che ci fai quì? - Lo sentii parlare con voce stupita
- Io.. Io ero venuta a cercarti ma tu non c'eri, così tua sorella mi ha invitato a cena.. - Dissi io con lo sguardo puntato verso il basso.
- Ah, bene! Allora vado un secondo in camera a mettermi comodo e riscendo  - 
- Si.. Aspetto quì.. -
 
Heric salì in camera sua, io invece mi diressi in cucina da Nelly per chiederle se avesse bisogno di una mano ma il mio tentativo fu invano poichè mi ammonì praticamente subito. Tornata in salotto notai che Heric non era ancora sceso, così prendendo coraggio decisi di salire in camera sua per potergli parlare. Arrivata davanti alla porta entrai senza bussare e rimasi paralizzata dalla scena che mi si presentò davanti: Heric completamente a petto nudo, con un paio di jeans e i capelli bagnati, quel suo corpo dannatamente perfetto con i muscoli scolpiti per via del karate che praticava ormai da anni..
 
- Oddio Heric scusami, i-io non pensavo.. Scusami.. - Dissi io completamente rossa.. 
- Non preoccuparti Sana non è la fine del mondo - Disse lui sghignazzando.
* Mamma mia! Non è la fine del mondo? No, ma tu lo sei! Aiuto svengo *
- Ehm.. Heric io devo parlarti.. - Dissi tornando seria.
- Daccordo dimmi pure.. -
- Heric io.. Io provo dei sentimenti per te.. E vorrei sapere se anche tu, insomma.. Corrispondi questi sentimenti.. - Balbettai..
- Sana, tu lo sai quanto sei importante per me.. -
 
A quel punto mi gettai completamente tra le braccia di Heric e cominciai a piangere, lui non oppose resistenza e mi strinse forte, mi sentivo al sicuro tra le braccia di Heric era una sensazione bellissima. Alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi ma prima che potessi aprire bocca sentimmo Nelly che urlava dal piano di sotto..
 
- Sana, Heric la cena è pronta venite!! -
 
Heric si scostò delicatamente da me sciogliendo l'abbraccio, dopodichè mi sorrise..
- Dai andiamo altrimenti si raffredda continueremo il discorso dopo - Mi disse con voce dolce e calma.
- Daccordo - Risposi più tranquilla di prima e ricambiando il sorriso.
 
Mangiammo in pochissimo tempo, a tavola non parlò quasi nessuno e il che mi sembrava anche abbastanza strano, ma evitai comunque di darlo a vedere. Una volta terminata la cena, ringraziai Nelly e suo padre per l'ospitalità e dopo averli salutati uscii da casa di Heric con lui che mi riaccompagnava a casa, per i primi dieci minuti di tragitto entrambi non parlammo, poi fu proprio Heric a parlare..
- Allora? Stavamo dicendo prima? -
- Eh?.. ah si prima.. - Dissi io lievemente imbarazzata
- Sana vedi io.. - Esordì Heric stavolta con tono più serio.
- Si? - 
- Io...Ecco.. -
- Heric, non avere paura di parlare ti prego, ho bisogno di sapere.. - Lo interruppi io con tono supplichevole.
- Se vuoi che io sia sincero con te, non posso fare altro che esserlo.. Vedi Sana tu sei importantissima per me, hai occupato una parte fondamentale nella mia vita però, poi tra noi non ha funzionato ed io.. Beh io sono stato malissimo anche se non lo davo a vedere.. -
- Heric io so di aver sbagliato, me ne sono resa conto ma voglio rimediare! -
- Sana aspetta fammi finire.. -
 
Mi limitai ad annuire, ma sentivo che il discorso stava prendendo una brutta piega e cominciavo ad avere paura, Heric era insicuro e giurerei che fosse anche un po intimorito, non lo avevo mai visto in quel modo..
 
- Come hai potuto vedere, da quando ci siamo lasciati ho ricominciato ad essere la persona scontrosa e irritante di prima, questo perchè l'unica cosa che mi addolciva il cuore eri tu, ma io ti avevo persa perchè tu, tu avevi preferito Charles a me. Io mi sentivo solo, Terence e Alissa provavano a capirmi e consolarmi ma io li respingevo perchè sapevo che non sarebbero stati in grado di capirmi.. Solo una persona non ho respisto.. Funny, lei mi è stata accanto quando volevo prendermela con il mondo intero, i suoi sorrisi mi rassicuravano, sentirla vicino mi dava la forza di non mollare.. Oggi pomeriggio è venuta a prendermi in palestra e mi ha accompagnato a casa, prima che entrassi lei mi ha chiesto se volevo essere il suo ragazzo ed io.. Beh.. Io le ho detto di si.. -
 
In quel preciso momento udii un qualcosa rompersi all'interno del mio corpo, il mondo mi era letteralmente crollato addosso, dopo che mi ero umiliata esprimendo i miei sentimenti, mi ero anche illusa da quello stupido abbraccio che lui li ricambiasse ma poi, poi mi ha smontata dicendomi di essersi messo con Funny, dopotutto dovevo aspettarmelo e non potevo neanche arrabbiarmi perchè io avevo fatto la stessa cosa tempo prima. Heric soffriva, voleva dimenticarmi e per farlo ha deciso di mettersi con Funny, a ricor di logica il suo ragionamento non era sbagliato ma a me faceva troppo male realizzare quanto accaduto.
 
- Mi dispiace Sana io.. - Disse Heric con tono dispiaciuto..
- Non fa niente Heric.. Ti capisco, l'hai fatto per dimenticarmi, ed è giusto allora che io mi metta da parte.. Ti chiedo scusa per essermi esposta troppo a te quest'oggi e di averti aperto il mio cuore, ora l'unica cosa che voglio è che tu ne esca, quindi per favore non seguirmi, voglio tornare a casa da sola.. Ciao.. -
 
Dissi con le lacrime agli occhi per poi voltarmi e scappare via lontano da lui, lontano da Heric..
 
* Addio Heric, l'unica cosa che voglio adesso è poterti dimenticare perchè non sopporterei di trovarmi ancora io, te e lei.. Mi farebbe soltanto male.. *
 
E sovrastata dalla tristezza e da milioni di pensieri, tornata a casa mi chiusi nella mia stanza sfogando tutta la mia frustrazione.

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Capitolo 21
*** E dopo la notte, inevitabilmente arriva il giorno. ***


E dopo la notte, inevitabilmente arriva il giorno.

 

Butto un'occhiata alla sveglia sul mio comodino, segna le 6:00, tra circa un'ora mi sarei dovuta alzare per andare a scuola ma visto l'andazzo di questa dannatissima notte decido di arrendermi e di alzarmi direttamente ora. Mi alzo in piedi sul letto per alzare la serranda in modo tale che il tepore della stanza diminuisca facendo entrare un po di luce, ma il mio tentativo risulta invano dato che a quanto pare il sole non è ancora sorto. Cado in ginocchio sul letto, sono molto stanca per la notte passata in bianco, in realtà non ho voglia di andare a scuola ma dopo quello che è successo ieri sera tutti penserebbero che io stia scappando e non è decisamente quello che voglio fare. Nonostante io abbia passato una notte insonne a pensare cosa avessi fatto di male per meritarmi tutta questa sofferenza, non sono stata in grado di rispondere a nessuna di tutte le domande che mi sono posta, ho tentato di ricordare e di ricostruire dal principio tutta la faccenda per cercare di capire meglio ma niente, black out. Rassegnata butto un'altra occhiata alla sveglia che segna già le 6.30, così chiudo il diario ancora poggiato sul letto e molto, molto lentamente mi alzo per dirigermi in bagno. Essendo molto presto e quindi potendo fare le cose con calma, decido di farmi un bagno caldo rilassante.

- Mhhh.. Questo bagno mi farà tornare come nuova! -
 
Dopo una mezz'ora buona, esco finalmente dalla vasca pronta per infilarmi la divisa scolastica, ma quando sono davanti allo specchio noto sul mio volto due visibilissime chiazze viola sotto gli occhi: Chiamasi occhiaie!
 
- Mamma mia! Sembro un mostro, ci vuole un po di trucco! -
 
Così comincio a cospargere la mia faccia di cosmetici ricoprendola totalmente. In realtà odio truccarmi ma, a mali estremi, estremi rimedi. Scendo in cucina per fare colazione dove trovo la Signora Patricia e Robby che mi guardano attoniti.
 
- Sempre la solita storia eh! - Dico sbuffando!
- Buongiorno Sana, sei di cattivo umore stamani? - Mi risponde Robby
 
Io però mi limito a fiondarmi sulla mia brioche alla crema e sul mio cappuccino. Finisco di fare colazione, prendo la mia cartella e chiedo a Robby se può accompagnarmi a scuola, è vero che non voglio scappare ma so per certo che se vado a scuola a piedi ho il 50% delle probabilità di incontrare Heric e Funny, già loro due, mi fa troppo strano accostare quei due nomi, più che strano in realtà mi fa molto male. Arrivata a scuola non bado a chi ho intorno e decido di andare dritta spedita verso la mia classe ma a quanto pare questo mio gesto non và giù niente popò di meno che alla mia migliore amica Alissa che sbracciandosi mi viene incontro.
 
- Sana! anf anf Sana.. Ma non ci senti? Ti sto chiamando da mezz'ora! - Mi dice con il fiatone per la corsa.
- Buongiorno anche a te Alissa, si sto molto bene grazie di avermelo chiesto! - Rispondo leggermente infastidita.
- Eh? Ah, si.. Buongiorno Sana.. Ma ti senti bene? -
- Domanda di riserva? -
- Hai parlato con lui vero? -
- Preferivo quella di prima.. -
- Andiamo Sana, non puoi sviare il discorso ogni volta che se ne parla e poi io sono la tua migliore amica ho il diritto di sapere! - Dice con tono serio e determinato.
- Vedi Alissa, ieri ho fatto una delle più grande figuracce epiche che avessi mai potuto fare in tutta la mia vita! -
- E cioè? -
- Oh niente, ho solo detto ad Heric che provo dei sentimenti per lui, l'ho visto mezzonudo nella sua camera, siamo stati dieci minuti abbracciati per poi cosa? Dirmi quando mi riaccompagna che si è messo con Funny! -
- C-come scusa? Che hai detto? -
- Hai capito benissimo, Heric e Funny stanno insieme! -
 
Ed ecco che, parli del diavolo e spuntano le corna, li vedo arrivare da lontano tutti felici che si tengono per mano o meglio, lei come al solito gli sta avvinghiata come i polipi e lui ha sempre la solita aria da indifferente con quella sua faccia da schiaffi. Prima che possa commettere un omicidio, lancio un'occhiata ad Alissa che capisce al volo e vado dritta verso la mia classe.
 
* Cominciamo bene! Non so quanto posso resistere per le prossime cinque ore, per di più Funny è anche in classe con me *
 
E per la seconda volta, dopo averla nominata la vedo sbucare dalla porta della classe con quel suo odiosissimo sorrisetto compiaciuto.
 
- Buongiorno Sana! - Mi dice con aria tutta contenta
- Ciao Funny - Rispondo con un tono tra l'acido e l'indifferente
- Hei ma che hai fatto, hai una pessima cera! -
- Niente, non ho fatto assolutamente niente - Dico chiaramente infastidita.
- Va bene, va bene non ti arrabbiare -
 
Così facendo se ne va, finalmente al suo posto che è, per sua fortuna abbastanza lontano dal mio. Le ore di lezione sono passate molto velocemente, durante la pausa pranzo mi sono finta malata per chiudermi in bagno, fortunatamente Alissa, che mi ha capito al volo ha fatto in modo che nessuno venisse ad accertarsi che io stessi bene.
 
* Beh, pensavo peggio in fondo la giornata è passata molto velocemente e ho dovuto vedere quei due soltanto stamattina se è tutti i giorni così  non ci metterò nulla a dimenticarmi di Heric *
 
Heric già, proprio lui, ed eccolo quì che me lo ritrovo davanti come se si fosse materializzato dai miei pensieri. Rimango un attimo interdetta poi senza abbassare lo sguardo faccio per andarmene ma lui, prontamente mi blocca per un braccio.
 
- Che fai scappi? - Mi chiede
- Perchè dovrei? - Rispondo acidamente
- Che c'è Sana adesso ricomincerai a trattarmi con indifferenza? -
 
Mi libero della presa e prendo a guardarlo negli occhi
 
- E cosa dovrei fare? Dirti oh Heric sono felicissima per te, non importa se mi sono umiliata e illusa come una cretina, restiamo amici come se non fosse successo nulla?.. SCORDATELO! -
- Non sto dicendo questo Sana, ma cosa pensi di risolvere evitandomi? -
- Ti dimentico, ecco cosa risolvo e tu, non me lo stai permettendo, cosa vuoi Heric? Hai Funny adesso, hai scelto lei, lasciami vivere la mia vita in santa pace! -
 
E guardandolo in cagnesco un'ultima volta mi giro e me ne vado. Questo pomeriggio devo girare una puntata in diretta de "La vita dei Teenagers" e c'è anche Charles, la cosa non mi dispiace affatto perchè ho proprio bisogno della compagnia di un amico, anche se lui non è proprio l'amico adatto di cui in realtà ho bisogno.
 
- Ciao Charles! -
- Hei, ciao piccola Sana! - Mi si avvicina e mi scocca un bacio sulla guancia
- Ti trovo in forma eh! -
- Beh si non c'è male, tu come stai? -
* Come sto? Uhm vediamo, ho il cuore frantumato in tremila pezzi, il ragazzo che mi piace sta con una ragazza dall'odioso accento americano per giunta anche in classe con me, e tutto questo l'ho saputo dopo aver fatto una colossale figuraccia *
- Bene grazie! - 
- Ragazzi tutti pronti possiamo cominciare! - Il regista ci intima a prendere posizione per cominciare le riprese. 

Sembra strano ma quando sono sul lavoro riesco a non pensare a nulla, è come se la mia mente si azzerasse a comando e questo può solo che essermi di buon auspicio. Finite le riprese, finalmente torno a casa e comincio ad accusare il sonno della notte precedente così, senza cenare mi butto velocemente sul letto e chiudo gli occhi addormentandomi prima che anche questa notta, venga sopraffatta da altri inutili pensieri.

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Capitolo 22
*** Alissa, dolce Alissa ho bisogno di te! ***


Alissa, dolce Alissa ho bisogno di te!
 

 

Sento la mia odiosissima sveglia rimbombare per tutta la stanza e come tutte le mattine faccio per dargli uno schiaffo e scaraventarla per terra e, ripeto, come tutte le mattine puntualmente Robby si precipita nella mia stanza per vedere se sto bene..
- Sanaa!!! Cos'è successo!!!! - Mi urla con tono preoccupato
- Niente Robby.. L'ennesima sveglia volata dal comodino! - Dico sghignazzando
- Sei sempre la solita quante volte te l'avrò detto che non devi scaraventare la sveglia per terra! - Ora mi sta rimproverando
- E quante volte devo dirti io di non urlare di prima mattina.. A proposito che ore sono? -
- Le 8.30 passate.. -
- Che cosa?? Oh mio Dio è tardissimo!!!! - Gli urlo letteralmente in faccia
 
In fretta e furia mi alzo dal letto, mi lavo, mi vesto e prendendo al volo il mio cappuccino e la famosa brioche alla crema comincio a correre verso scuola. Arrivo a scuola che la campana ancora sta suonando e per mia fortuna riesco ad arrivare in classe prima del professor Sengoku che ho visto fermarsi in aula professori.
 
- Fiu, c'è mancato poco mamma mia! Anf anf.. -
- Hei Sana, che ti è successo sei in ritardo - Mi dice Alissa sbucandomi da dietro
- Ciao Alissa.. Robby come al solito mi ha fatto perder tempo questa mattina -
- Uhmpf non cambierete mai! - Dice cominciando a ridere
- Già forse hai ragione! - Comincio a ridere anch'io.
 
Le prime ore di lezione passano velocemente fino alla pausa pranzo, Alissa mi chiede prontamente se ho intenzione di fingermi malata anche oggi, inizialmente la trovo un'idea molto invitante ma poi penso che non posso continuare a fuggire così dalle situazioni, daltronde devo farmene una ragione Funny ed Heric ormai stanno insieme, frequentano la mia stessa scuola e probabilmente sarò costretta a vederli almeno fino al diploma e di tempo purtroppo, ancora ne corre parecchio quindi, tirando un sospiro volgo uno sguardo ad Alissa che come sempre capisce perfettamente la mia situazione e insieme ci avviamo verso la mensa dove puntalmente troviamo tutta la combriccoletta già pronta al solito tavolo. Mi fingo indifferente e insieme ad Alissa ci sediamo cominciando a mangiare, inizialmente regna il silenzio cosa apparentemente molto strana dato che Funny è logorroica peggio di me ma non faccio in tempo a pensarlo che eccola che esordisce con quella sua vocina fastidiosa rendendo noi povere anime innocenti partecipi di uno spettacolo a dir poco orribilante e a mio avviso anche un po patetico.
 
- Heric ma come ti conci, ti sembra il modo di stare a scuola? Bottonati subito quella camicia! -
- Uhm - Mugugna Heric
- Hei signorino, guarda che ce l'ho con te mi hai sentita? - Insiste Funny
- Che noia Funny rilassati! -
- Ma sentilo, dovrei rilassarmi? E come faccio guardati sei ridicolo! -
- Insomma lasciami in pace! - Sbotta questa volta Heric fulminando Funny con lo sguardo e uscendo dalla mensa.
Rimango basita dal comportamento di Heric con la sua, ormai ragazza, è vero che ha un caratteraccio ma che io sappia con le ragazze ha sempre avuto un atteggiamento dolce, per lo meno con me lo aveva. Terminata la pausa pranzo io e Alissa torniamo in classe per la lezione di fisica, buon motivo per stare con la testa fra le nuvole e non sentire mezza delle parole che dice quell'insipido di Sengoku..
- Psss.. pss Sana! - Mi richiama Alissa facendomi tornare sulla terra.
- Alissa che c'è? -
- Tutto bene? Mi sembri assente -
- Se volessi dirti una bugia ti direi di si, ma non và affatto bene -
- Ti direi di spiegarmi il perchè, ma se Sengoku ci becca ci fa fritte, facciamo una cosa hai impegni per il pomeriggio? -
- Mhh.. no le riprese sono finite quindi sono libera -
- Perfetto, passo a prenderti alle 16.00 e usciamo un po daccordo? -
- Okkei! -
 
Il pomeriggio arrivò in fretta e Alissa mi passò a prendere a bordo della sua 600 nera metalizzata, strano a dirsi ma lei adora quella macchina anche se è dell'epoca di mia nonna!
Salita in macchina cominciamo a dirigerci verso il centro commerciale, in macchina fa abbastanza caldo e mentre percorriamo la strada canticchiamo delle canzoni mandate in onda alla radio. Arriviamo al "Tokyo Shopping Center" in un quarto d'ora, sembra strano ma Alissa in macchina và perfino più veloce di Robby che ha la patente almeno da vent'anni, ridestandomi da questo pensiero con un sorriso raggiungo la mia migliore amica già entrata e cominciamo a vagare per i negozi.
Dopo un'ora che giriamo il mio stomaco comincia a farsi sentire (E non è una novità) do un'occhiata veloce al cellulare per vedere l'ora: Le 17.30..
 
- Ali, tu non hai un po fame? -
- Uhm.. Si in effetti ho un certo languorino ci fermiamo in un bar a prendere qualcosa? -
- Si! - Rispondo entusiasta.
 
Entriamo in un bar molto renomato, bellissimo pieno di lampadari fatti di cristallo. Rimango basita dallo spettacolo di luce che creano i brillanti incastonati nelle pietre di cristallo del lampadario dimenticandomi completemante di essere in un bar.
 
- Signorina? Si sente bene? - Mi chiede un barrista a mio parere anche molto carino..
- Eh? Ahh.. Si si tutto bene mi scusi *Mamma mia che figura* - Rispondo arrosendo per la vergogna!
- Sana? Cosa prendi? - Mi chiede Alissa salvandomi un po in ritardo dal mio momento di vergogna
- Oh uhm.. Un cappuccino e una brioche! -
- Uhmpf, ma Sana dobbiamo fare merenda mica colazione! - Mi canzona
- Uffa ma ho voglia di questo! - Rispondo fingendomi offesa.
 
Ricevuto le nostre ordinazioni ci sediamo al tavolo e cominciamo a consumare, Alissa prese subito l'occasione per aprire il discorso..
- Allora Sana, mi vuoi dire qual'è il tuo problema? -
- ... Vedi, purtroppo so che è da egoisti ma non riesco ad accettare il fatto che Heric stia con Funny, ma poi Funny non la sopporto lei e quel suo accento fastidioso, quella sua parlantina, la voce stridula mi da i nervi! -
- Sana sei buffa!! Tu e lei avete lo stesso modo di parlare!! Soltanto che tu non la sopporti perchè lei sta con Heric! - Dice scoppiando a ridere
- Uff.. Lo so ma che devo fare!! Proprio quando avevo capito finalmente cosa volevo Heric mi fa il bidone.. Eppure pensavo di piacergli.. -
- Gli piaci sciocca! - Mi dice rimproverandomi
- Ma non dire cavolate, se fosse stato così Heric starebbe con me -
- Certo, dopo quello che gli hai fatto passare?? Insomma Sana ragiona! Heric ha sofferto per colpa tua e tu in parte, te ne sei quasi fregata! -
- Già.. Però lui mi ha lasciato fare il tutto e questo non lo capisco, perchè se sapeva che avrebbe sofferto ha lasciato che io agissi comunque cioè.. Questo è masochismo! -
- Ma perchè proprio non ti rendi conto Sana!! E' ovvio che ha lasciato che ti ha lasciato fare, lui prova dei sentimenti per te e poco gli importava se tu lo stessi prendendo in giro, dopo tanto tempo finalmente eravate insieme e per lui era l'unica cosa che contava! -
- Alissa.. Io ho sempre capito i suoi sentimenti, è i miei che non ho mai capito e tutt'ora non capisco.. So di provare qualcosa per lui e di essere dannatamente gelosa di quella so tutto io di Funny, però se davvero provavo t
tutti questi sentimenti io... Io non avrei preso in giro Heric.. -
- Tu non l'hai preso in giro Sana, tu hai solo agito istintivamente senza ragionare! Tipico tuo tra l'altro.. -
- Alissa non so proprio cosa fare per uscire da questa situazione, ho bisogno di te ti prego aiutami! - Dissi implorando aiuto!
- Sana ti confesso una cosa, anch'io non sopporto Funny, non la sopporto dal giorno in cui è arrivata, sai bene che le persone che si credono chissà chi o che cosa non mi sono mai andate a genio, ma ho sempre cercato di non mostrarlo perchè è poco educato.. Malgrado questo non sopporto che una qualunque piombata quì all'improvviso faccia soffrire la mia migliore amica, quindi ho deciso che ti aiutero a riprenderti Heric, ma ti avviso! Abbiamo tanto da sgobbare, ci stai? -
- Ovvio che ci sto!!! -
 
Dopo aver accordato che insieme, avremmo combatutto con "Funny l'isterica logorroica e so tutto io" per rimprendermi Heric, torniamo a fare il giro dei negozi più serene e rilassate concludendo la giornata con compere e tante tante risate.

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Capitolo 23
*** La trappola di Alissa. ***


La trappola di Alissa.

 


		Questa mattina stranamente, mi sono svegliata presto Alissa mi ha invitato a dormire a casa sua e siamo state a chiacchierare fino a tarda notte eppure alle 7.00 sono già in piedi.
Do un'occhiata al letto di Alissa ma lei non c'è, lentamente mi alzo per non fare troppo rumore e mi dirigo in cucina, ormai conosco casa sua come se fosse la mia dato che ci passo la maggior parte del mio tempo quando lei non è con Terence.
 
- Buongiorno Sana, strano sei già sveglia? - Mi saluta
- Uhm.. In effetti fa strano anche a me! - Dico stiracchiandomi
- Dai siediti facciamo colazione, possiamo prendercela con calma tanto andiamo in macchina a scuola -
- Fantastico! -
 
Facciamo colazione, ci vestiamo e montiamo sul "bolide" di Alissa dove, mentre ci dirigiamo a scuola cantiamo a sguarcia gola "Someone like you", adoro questa canzone anche se mi ricorda troppo Heric e quella sciaquetta di Funny, infatti Alissa si accorge del mio cambiamento improvviso di umore e mi prende per mano sorridendomi.
Arriviamo a scuola e giustamente, lascio Alissa un po da sola con il suo Terence, nel frattempo io mi dirigo verso il bar della scuola a prendermi un altro cappuccino ma trovandoci Heric penso che forse sarebbe stato meglio evitare ma ormai mi ha visto e non posso di certo andarmene.
 
- Ciao - Mi dice lui
- C-ciao Heric * Che cavolo faccio balbetto? * -
- Tutto bene? - Mi chiede pacato.
- Si e tu? -
- Insomma.. - Abbassa gli occhi - Mi fa piacere che stai bene -
- Grazie - Rispondo nascondendo l'imbarazzo e la tensione.

Cala il silenzio tra di noi, sembriamo due deficienti impalati l'uno davanti all'altra senza proferire parola, comunque ad interrompere il silenzio ci pensa "Miss arrivo io e rovino tutto" con quella sua vocina stridula assolutamente odiosa per i miei timpani di primo mattino.
 
- Heriiiiicccccc tesoroooo sei quì! -
- Uhm - Mugugna Heric.
- Oh ciao Sana! Che sorpresa ci sei anche tu - Urla.
- Già.. Ciao Funny.. Beh, io vado in classe a dopo.. Ciao -
 
* Dannata, dannata, dannata non la sopportooooo!!!!! *
Prima che io possa sfracellare addosso al muro della scuola quel bel faccino candido della mia "Amichetta Funny", mi dirigo in classe anche perchè a momenti dovrebbe suonare la campanella.
Siamo alla terza ora, precisamente ora di letteratura, con tutta sincerità non sto a sentire mezza delle parole che pronuncia la boccuccia della mia professoressa, non è che io non voglia sentirle è che proprio non ci riesco, ho la testa da tutt'altra parte e purtroppo so anche dove.. Classe 5B.. 
* Dannato, come fa ad occupare sempre i miei pensieri? Non dovrei pensarlo così costantemente, devo ricordarmi che lui sta con Funny.. Ahhh al diavolo perchè perdo tempo a pensare a lui, quello neanche si ricorda più come mi chiamo sicuramente adesso starà dormendo sul banco! *
 
- Ehm, signorina Kurata! - Sento una voce provenire dalla cattedra
- Mh? - Mugugno.
- Signorina Kurata, sarebbe tanto gentile da suggerire alla classe a quale rigo siamo arrivati a leggere? -

* Ops.. Misà che sono nei guai *
 
- Eheh ma certo!! - Rido nervosamente *Accidenti dove siamo arrivati io non lo so!! *
- Pss.. Sana alla 15esima riga! - Mi suggerisce Alissa
- Ehmm.. Si allora, siamo alla 15esima riga professoressa! - 
- Bene Kurata, ero convinta che fossi distratta e invece seguivi.. Vedi di contiuare così -
- Certamente! Eheh - * L'ho scampata! *

Santa Alissa, se non fosse stato per lei probabilmente mi sarei beccata una nota e pure un bel colloquio col preside, c'è da dirlo questa è decisamente una mattinata da dimenticare.
Finalmente suona la pausa pranzo, Alissa prova in tutti i modi a convincermi ad andare in mensa con lei e pasticcino alla crema, ma non ho nè fame e nè la voglia di vedere "Crik e Crok" che amoreggiano sotto il mio naso, così ignorando le ramanzine di Alissa mi dirigo verso il cortile e mi accascio sotto un alberello all'ombra chiudendo gli occhi..

- Ciao - Mi fa una voce
- Ahhh - Urlo per lo spavento
- Hei, c'è bisogno di fare tutto questo macello, sono un ragazzo mica un mostro! -

* Accidenti ma questo chi è? * 

Davanti a me c'è in piedi un ragazzo, dai capelli neri e dagli occhi color ebano, sembra anche abbastanza muscoloso però non mi sembra di averlo mai visto prima d'ora..

- Comunque ciao io sono Satami Toromoshy, frequento il 5C! -
- C-ciao piacere io sono Sana Kurata! -
- Si lo so ti conosco, in Giappone ti conoscono tutti -
- Giusto eheh - * Sto facendo una pessima figura *
- Come mai sei tutta sola quì in cortile? -
- Oh beh.. non avevo fame così, sono venuta in cortile per riposarmi un po! -
- Capisco, beh allora non ti reco altro disturbo è stato un piacere conoscerti.. Ci si vede.. Ciao Sana!! -
- Si.. ehm ciao Satami!.. -
 
* Wow però è carino e sembra essere anche molto simpatico.. *
Al termine delle lezioni Alissa, mi da un passaggio in macchina fino a casa dato che Robby si è andato a fare un viaggetto di riposo insieme alla sua ragazza, poverino dopotutto se lo merita anche lui e poi con le riprese de la "Vita dei teenagers" abbiamo concluso. Mangio qualcosa al volo e mi chiudo in camera lasciandomi dietro mia madre che sbraita perchè non ho finito di mangiare.

- Devo studiare ma sono esausta e mi fa malissimo la testa, quasi quasi mi faccio un pisolino! -
L'idea del pisolino mi eccita abbastanza, ispeziono la mia camera dopodichè abbasso la serranda e poggio la mia testolina sul cuscino e proprio mentre sto per prendere sonno ecco che mi squilla il cellulare..

S: Pronto?
A: Sana!! Oddio Sana è successo un casino, ti prego vediamoci al parco tra mezz'ora ho assoluto bisogno di vederti!
S: Alissa cosa è successo?? Mi fai preoccupare
A: Non posso spiegarti ora, ci vediamo tra mezz'ora al parco mi raccomando è importante!
S: Va bene, va bene daccordo a dopo!
Mi alzo immediatamente dal letto e mi metto qualcosa addosso, dopodichè a velocità supersonica esco di casa e comincio ad avviarmi verso il parco
 
* Cosa diavolo sarà successo ad Alissa, mi sembrava sinceramente preoccupata uff.. *
Continuo a correre più veloce che posso quando ad un tratto, come al solito, inciampo su un sassolino, credevo di vedermi tatuata l'asfalto direttamente in faccia ma sento qualcosa che mi prende da dietro..

- Uhm? Ma che..? - Dico confusa
- Insomma è possibile che inciampi sempre sei la solita sbadata! -
- Heric? - Adesso sono sorpresa
- Ciao! Sorpresa di vedermi? - Dice facendo lo spiritoso
- Ti metti a fare ironia? Senti non ho tempo da perdere Alissa ha bisogno di me! -
- Umphf.. Alissa hai detto? - Mi dice ridendo
- Si.. perchè? Tu sai qualcosa? - Gli urlo prendendogli il colletto della camicia - Se hai fatto qualcosa alla mia migliore amica ti giuro che me la paghi cara molto cara!!!! -
- Heii! Calmati non ho fatto nulla alla tua cara amica, piuttosto credo che dopo che saprai cos'ha architettato ci prenderai lei per il collo! -
- Ma che stai blaterando!? -
- Vieni con me -
 
Mi prende per un braccio e comincia a correre, stranamente riesco a stagli dietro ma una cosa che non capisco..
 
* Perchè sto correndo con Heric quando mezz'ora fa mi ha chiamato Alissa disperata? Quà gatta ci cova.. *
Arriviamo al gazebo, Heric si siede su una panchina e mi fa cenno di sedermi vicino a lui, da quì comincio a perdere la pazienza.

- Insomma ti decidi a spiegarmi o devo farti una richiesta via fax? -
- Se proprio ci tieni - Dice trasformandosi in un leopardo
- La vuoi smettere! - Gli urlo dandogli una martellata in testa!
- Ancora quel coso? Ma.. -
- Basta chiacchiere, cosa ci fai tu quì al parco quando doveva esserci la mia cara amica Alissa? -
- Terence dopo scuola mi ha chiamato dicendomi di essere disperato e che entro mezz'ora sarei dovuto correre al parco perchè aveva assoluto bisogno di parlarmi.. -
- Incredibile.. Alissa mi ha detto la stessa cosa! -
- E poi quando sono arrivato invece di Terence ho trovato te.. -
- Accidenti a loro ci hanno coinvolti nei loro stupidi scherzi.. Beh visto che non c'è nessun problema con Alissa io me ne tornerei a casa ciao.. -
 
Stavo per andarmene quando sento Heric prendermi per il braccio..
 
- Aspetta Sana non... Non andare -
- Cosa c'è Heric? Cos'altro vuoi? Non devi uscire con la tua ragazza oggi? -
- Veramente io.. -
- Tu cosa? -
- Perchè continui ad evitarmi? -
- Oh andiamo Heric davvero ti sfugge? Sai pensavo fossi io quella un po rallentata di mente! -
- E a te davvero sfugge il motivo per il quale ancora sono quì con te a tenerti per il braccio? -
- Uhm.. SI! -
- Vedi? Sei una babbea!! - M'insulta
- Ma come ti permetti razza di buzzurro! - Ennesima martellata!
- Buzzurro io? Ma se ti ho sempre trattata come una principessa! -
- Beh.. questo è vero, ma ciò non cambia che mi hai appena dato della babbea! -
- Perchè lo sei!.. Come fai a non accorgerti di quello che provo? -
- Ma che stai blaterando? -
- Io.. io provo ancora qualcosa per te Sana! -
- Non dire sciocchezze! Se fosse stato così non ti saresti messo con Funny e adesso lasciami voglio andare a casa!!! - Gli urlo scoppiando in lacrime e liberandomi dalla presa.. - Non provare a seguirmi.. voglio stare sola - Dico cominciando a correre verso casa..
- Sana aspetta!!! - Lo sento urlare in lontananza.
 
* Perchè, perchè, perchè devo soffrire così? Con che coraggio viene a dirmi che gli piaccio ancora se sta con Funny, maledetto non lo voglio più vedere!! Mai più!!! *

E con i goccioloni agli occhi, tornata a casa mi rintano nell'unico posto dove posso dar sfogo alle mie emozioni: La mia stanza.

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Capitolo 24
*** La gelosia, Che brutta bestia! ***


La gelosia, che brutta bestia!
 

 

Sono seduta sul mio letto intenta a meditare a farmi milioni di miliardi di domande senza riuscire a trovarne una risposta, sono così piena di dubbi che un dizionario a confronto è formato da meno definizioni. Butto uno sguardo al cellulare per vedere l'ora, sono già le 19.00, non so che fare avrei una voglia matta di telefonare a quella traditrice di Alissa per fargli una bella ramanzina per avermi costretta ad umiliarmi per l'ennesima volta davanti a quell'idiota di Heric, si un'idiota ecco cos'è, prima si mette con Funny e poi ha la faccia tosta di venirmi a dire di provare ancora sentimenti per me ma chi si crede da essere? Si per carità è bello, bellissimo ma che dico è spettacolare ma non può lodarsi così!! L'unico imbecille che si lodava a tal punto di innamorarsi di se stesso è stato Narciso e tra l'altro è pure morto, quindi non ha buone aspettative il fatto di amare se stessi più di ogni altra cosa, anche se in realtà la cosa non è proprio sbagliata, comunque sia non può permettersi di fare il narcisista perlomeno non con me. Nonostante ciò non ho voglia di mettermi ad urlare per telefono con la mia amica, anche perchè so che le sue erano buone intenzioni, di certo non poteva immaginare che io avrei respinto in malo modo Heric anche se in parte doveva aspettarselo insomma, io non sono un giocattolino. Dal piano di sotto sento la signora Patricia richiamare tutti all'attenti probabilmente deve esser pronta la cena, con uno scatto felino mi alzo dal letto e mi asciugo le lacrime dopodichè mi dirigo in sala.

- Sana, non credevo fossi in casa ti avevo vista uscire! - Mi dice mia madre
- Si infatti sono uscita, ma sono tornata presto - Rispondo io mantenendo un tono calmo per non farla insospettire.
- Sana, ultimamente hai rifiutato parecchie offerte di lavoro non ti piacerebbe ricominciare? - Mi chiede Robby forse un po timoroso
- Ma Robby abbiamo appena terminato con "La vita dei teenagers"! E poi vorrei dedicarmi molto di più allo studio, sai gli esami si avvicinano.. -
- Robby, Sana ha ragione tra poco avrà gli esami e non è bene che si stanchi con il lavoro soprattutto perchè deve concentrarsi sullo studio! - Puntualizza mia madre.
- Si ha ragione signora, daccordo allora non prenderò impegni fino alla fine della scuola -
 
Finita la cena corro subito in camera mia per non rischiare di morire soffocata dalle domande di mamma e Robby che insieme non si sopportano proprio e mi metto a ripassare un po della vita di Dante Alighieri, fortunata come sono domani rischio anche di essere interrogata meglio prevenire una bella insufficienza. Finita la tortura mi infilo sotto le coperte e mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.

* Driiiiiiiiiin - Driiiiiiiin - Driiiiiiiiiiiiiin *

Ore 7.20 eccolo quì l'assordante rumore di quell'odioso aggeggio chiamato sveglia.

* Ho due possibilità ho gli do la solita manata e la scaravento per terra provocando un tonfo che farebbe salire preoccupato Robby, oppure mi alzo come tutte le normali persone e la spengo.. Uhmm.. *
 
Visto che questa mattina mi sento particolarmente bene, decido di alzarmi dal letto e spegnere dignitosamente la sveglia. Con molta calma mi lavo e mi vesto dopodichè guardo l'orologio e ammiro con molta soddisfazione che sono solamente le 7.45 e che quindi ho tutto il tempo necessario per fare colazione. Scendo in cucina mamma e Robby non ci sono, c'è solo la signora Patricia pronta con il mio cappuccino e la brioche alla crema.

- Ecco cara mangia - Mi dice con un sorriso a trentaduedenti
- Grazie Patricia! Dove sono la mamma e Robby? - Chiedo incuriosita
- Oh approposito tieni tua madre mi ha detto di darti questo - Mi da un bigliettino..

(Ciao Sana, questa mattina Robby non potrà accompagnarti a scuola perchè accompagerà me ad un importante colloquio di lavoro, un bacio mamma e Robby.
PS: Mi raccomando non fare tardi perchè non ho alcuna intenzione di firmarti la giustifica in caso non arrivassi in tempo, ciao ciao!)

- Sempre la solita! Peccato che non abbia visto che mi sono alzata prestissimo e che non farò tardi! - Dico con aria da saputella
- Ehm Sana, però se devi andare a piedi ti consiglio di sbrigarti sono già le 8.05 -
- Che cosa? Ahhhhhhhhhhh, scappo immediatamente grazie Patricia! -
 
Così come un fulmine comincio a correre verso la scuola

* Perchè mi tocca sempre fare queste corse spericolate di prima mattina!*

Arrivo a scuola alle 8.30 precise, quindi ho ancora molto tempo a disposizione prima dell'inizio delle lezioni.

- Pista pista pistaaaaaaaa! - 

Urlo dirigendomi all'interno dell'istituto ma sbadata come sono vado inevitabilmente addosso ad un ragazzo cadendo a terra.

- Ahi! Mamma mia che botta! - Dico alzandomi da terra
- Ti sei fatta male? - Mi chiede
- Dovrei chiedertelo io a te in realtà ti sono venuta addosso come una cretina mi dispiace! -
- Non ti preoccupare ma.. tu sei Sana! Ciao Sana ti ricordi di me? -
- Uhm? Ahhh.. Ciaooo Satami!! -
- Bel modo di iniziare la giornata non credi? - Mi dice sorridendo
- Eheh.. ti prego di perdonarmi non era mia intenzione venirti addosso! -
- Ma figurati era un complimento, intendevo dire che è bello iniziare la giornata incontrando una ragazza così carina come te! -
- Ma dai così m'imbarazzi eheh.. - Dico visibilmente imbarazzata
- Beh, adesso devo proprio andare, spero di rivederti! Ciao Sana! -
- Ciao Satami a presto! - 
 
Prima di andarsene Satami mi mette una mano sulla schiena, solo dopo però mi accorgo che in realtà mi aveva appiccicato un post-it con su scritto il suo numero di telefono. Immediatamente arrossisco sperando che a causa della mia carnagione troppo chiara non sia visibile mi dirigo verso la mia classe. Appena varcata la porta dell'aula adocchio subito la mia migliore amica e mi dirigo verso di lei con il dito puntato.

- Tu! Tu razza di traditrice!!!! - Gli urlo!
- Mamma mia Sana ma cos'hai!? - Mi chiede sorpresa
- Cos'ho?? Come hai potuto ingannarmi in quel modo!!!! Mi sono sinceramente preoccupata per te e tu mi hai mandato da Heric!!! -
- Ahi ahi.. beccata! - Mi dice abbassando lo sguardo
- Alissa mi hai profondamente delusa! -
- Sana mi dispiace ti avevo detto che ti avrei aiutata non pensavo ti arrabbiassi così tanto.. -
- Infatti il piano era perfetto!!! E' quell'idiota di Hayama che ha detto di provare ancora sentimenti per me!! Me lo dice così come se niente fosse, ah ma questa me la paga oh si, certo che me la paga! -
- Sana!! Ma come pretendi di riprendertelo se lui non prova per te quello che provi tu per lui!! -
- Alissa!! Se prova davvero dei sentimenti per me dovrà lasciare Funny! Solo allora credero a quello che dice! -
- Stavate parlando di me? - Fa una voce femminile avvicinarsi alle mie spalle.
- C-ciao Funny! - Faccio dopo essermi voltata.
- Allora? Sbaglio o ho sentito il mio nome? -
- Nono sbagli! - L'ammonisco subito io
- No è che in realtà, stavamo organizzando un'uscita per il pomeriggio! Eheh.. Si e appunto stavamo elencando chi invitare si, proprio così! - Dice Alissa lanciandomi un'occhiataccia.
- Aaaaaaaaaaaaaah! Un'uscita che bello, contatemi pure adesso lo dico anche al mio tesoruccio Heric! - Urla la racchia.
- Alissa! Ma come ti è venuta in mente una cosa del genere? Adesso sarò costretta a fare la quinta in comodo! - Riprendo alterata il discorso con la mia amica.
- Suvvia Sana, possibile che con tutti gli ammiratori che hai non ce ne sia uno disposto ad uscire con te? -
- Che cosa? Mi stai dicendo che devo trovare il primo cretino di turno e chiedergli di uscire? Ma dico ti è andato di volta il cervello! -
- Beh è un'ipotetica soluzione non trovi? -
- Trovo che avrei voglia di strozzarti Alissa! -
- Si.. Magari dopo Kurata, dopo che sarai stata interrogata! - Mi ammonisce il professor Sengoku.
 
Wow che bella mattinata! Cado a terra addosso a Satami come una pera cotta, Alissa mi mette in mezzo ai casini per colpa di quella ficcanaso di Funny che sta sempre in mezzo e per di più mi becco un altro tre a biologia meglio di così non potrebbe andare!
Finalmente suona la pausa pranzo, mi dirigo in mensa da sola per sbrigarmi a prendere il posto, ormai non ho più scuse plausibili per allontanarmi dal gruppo e non pranzare con loro anche se vorrei evitarlo, così appena arrivata mi metto in fila per ordinare il menù.

- Ciao Sana, chi si rivede! -
- Hei Satami! Wow oggi è già la seconda volta che c'incontriamo non è che per caso mi stai seguendo? - Dico ironicamente
- Eheh ma scherzi! Anche se devo ammettere di averti vista entrare in mensa e mi sono catapultato quì per fare due chiacchiere con te -
- Ihih.. Mi fa piacere scambiare quattro chiacchiere con te -
- Beh vedi Sana, in realtà io volevo chiederti se oggi ti andrebbe di uscire... Con me.. -
- Oh.. Beh.. mi piacerebbe molto Satami davvero ma ho già preso un impegno con i miei amici per questo pomeriggio.. -
- Ah.. Daccordo allora non fa niente sarà per un'altra volta! - Mi dice visibilente deluso
- Però aspetta ora che ci penso, se ti va potresti venire con noi! Sai loro sono tutte coppie se ci fossi anche tu eviterei di sentirmi a disagio, che ne dici? -
- Dico che accetto! -
- Perfetto! Allora ti chiamo più tardi per dirti a che ora ci incontriamo, tanto il tuo numero ce l'ho - 

Gli dico facendogli l'occhiolino e dirigendomi al tavolo dagli altri. Appena mi siedo vedo lo sguardo indagatore di Alissa che mi squadra da capo a piedi, Terence che ci fissa entrambe cercando di capire il perchè dello strano comportamento della sua pasticcina, Funny riprende (Come al solito) Heric per il modo trasandato con cui si pone, Margareth, George e Marine mangiano chiacchierando del più e del meno.

- Insomma la vuoi smettere di fissarmi! - Esordisco attirando l'attenzione di tutti i presenti al tavolo.
- Sputa il rospo signorina, chi è quel bel tipo con cui dialogavi prima? -
- Chi.. Ahhhh stai parlando di Satami? -
- Non so quale sia il suo nome, ma ti si stava mangiando con gli occhi! -
- Ma che stai dicendo, comunque mi ha chiesto di uscire oggi.. -
- Cosa? E tu che gli hai risposto? -
- Gli ho detto che avevo un impegno con voi ma che dato che siete tutte coppie, poteva aggregarsi a noi! -
- Fantastico!!!! Grandissima Sana ottima mossa! - Mi urla abbracciandomi dalla gioia.

Le lezioni terminarono poco dopo io, Alissa e gli altri ci affrettiamo per tornare a casa.
 
- Allora Sana, ci vediamo alle 17.00 al parco! - Mi urla da lontano Alissa
- Daccordo a dopo ciao! -
Tornata a casa mangio un panino al volo tanto so che mi sarei rimpinzata di schifezze questo pomeriggio, salgo su in camera e comincio ad ispezionare  il mio armadio, apro la finestra per sentire la temperatura siamo quasi alla fine di febbraio e fa abbastanza freddo per cui opto per un maglioncino marrone dei pantacollant molto pesanti abbinati agli stivaletti. Dopo aver scelto l'abbigliamento decido di telefonare a Satami per dirgli dell'appuntamento così prendo dal diario il foglietto e compongo il suo numero.

S: Pronto?
S: Ehm.. Satami ciao sono Sana!
S: Sana!! Ciao.. Pensavo non mi chiamassi più!
S: Eheh e invece eccomi quì.. Senti volevo dirti che per oggi.. L'appuntamento è alle 17.00 al parco, va bene?
S: Va benissimo, ci vediamo lì allora!
S: Si.. a dopo!
S: A dopo! 

Essendo solo le 16.15 e quindi, ancora molto presto per poter andare all'appuntamento, decido di uscire comunque per fare una passeggiata in tranquillità. L'aria di Febbraio è fresca sulla pelle, io personalmente odio il freddo però mi rincuora il fatto che tra poco arriverà la primavera e con lei anche il mio diciottesimo compleanno, rispetto ai miei amici io sono una delle più piccole, già perchè Alissa, Terence, Margareth, George ed Heric li hanno già compiuti, mentre io, Marine e quella strega di Funny no. Mi riprendo dai miei pensieri solo dopo essermi accorta che camminando, camminando, sono finita al gazebo..
 
- Proprio quì dovevo finire? Mannaggia a me e alla mia distrazione -

Non curandomi della fondamentale importanza e della sofferenza che mi provoca questo dannato gazebo, mi appresto a sedermi su di una panchina, in fondo sono in largo anticipo e i miei amici conoscendomi, pensano che probabilmente arriverò in ritardo quindi se la prenderanno comoda. Seduta su questa panchina mi guardo intorno ripensando ai numerosi momenti vissuti dentro questo gazebo, alle emozioni provate e tutto questo con Heric, pensarci ancora adesso dopo così tanto tempo mi mette una tristezza addosso che francamente avrei preferito non esserci finita e per l'ennesima volta mi perdo nei miei numerosi pensieri che si divertono a distrarmi di continuo facendomi assumere un'espressione da ebete allucinante, questa volta però a risvegliarmi dal mio stato di trans è una voce, una splendida voce, inconsciamente comincio a pensare che questa sia frutto della mia immaginazione, che i ricordi mi stiano giocando un brutto scherzo..

* Che diamine.. Va bene che questo posto mi ricorda Heric, ma addirittura immagino di sentire la sua voce non è un po esagerato? *
 
Eppure mi è bastato soltanto un cenno col capo per notare che quella voce che ho appena sentito non era altro che pura realtà.

- Sana - Mi chiama
- Heric? - Rispondo sorpresa
- Sai, ero quasi sicuro di trovarti quì, mi sono preparato troppo in fretta e ho guadagnato del tempo così ho deciso di fare un allenamento extra in previsione della gara, ma passando quì vicino ho avuto l'istinto di entrare nel gazebo ed eccomi quì -
- Che buffa coincidenza eh - Rispondo tra l'acido e l'indifferente.
- Sai.. - Mi dice lui
- Mh? - Fingo di essere interessata anche se in realtà lo sono davvero
- Volevo chiederti scusa - Dice abbassando lo sguardo.
- Per cosa? -
- Per ieri.. Cioè.. Per tutto.. Si insomma non mi sono comportato proprio benissimo -
- Beh, menomale che te ne sei accorto - Ribatto acida.
- Già, ma tu devi credermi Sana, io provo davvero qualcosa per te - Alza nuovamente lo sguardo e comincia a guardarmi negli occhi.
- Mi dispiace Heric.. Ma non ci crederò finchè non me lo dimostrerai ovvero quando lascerai Funny e adesso cominciamo ad avviarci, gli altri se la prenderanno con calma ma sono sicura che Satami è già lì. -
- Satami? Ah già.. Il tipo con cui stai.. - Esordisce Heric marcando sull'ultima frase.
- Cosa? No no io e Satami non stiamo insieme, in realtà non ci conosciamo nemmeno, diciamo che questa è un'occasione per farlo ecco tutto -
- Perchè Sana? - Chiede malinconico.
- Perchè cosa Heric? - Rispondo confusa.
- Perchè esci con questo Satami? -
- Beh, per il semplice fatto che sono stanca di star male Heric e fino a che tu non dimostrerai che quello che dici è la pura verità, io farò di tutto per non pensarti anche se ammetto che la cosa non mi riesce facile per niente, ma ci provo cominciando dal frequentare altre persone, Satami mi sembra un ragazzo apposto, è gentile, carismatico e poi è anche molto carino, fin'ora mi sono trovata bene in sua compagnia chissà, magari potrebbe nascere qualcosa -
 
Dicendo queste parole, della quale ammetto di essermi un po pentita comincio a camminare verso il luogo dove è stato stabilito l'incontro.
 
* Forse sono stata un po troppo dura con lui, ma in fondo se lo merita è bene che anche lui soffra un po *
 
Arrivo a destinazione e pochi minuti dopo giunge anche Heric che camminava qualche passo indietro a me, già da lontano avevo notato la figura di qualcuno appoggiato alla fontana ma solo dopo essermi avvicinata riconobbi che è Satami.

- Satami!! Ciao, scusami il ritardo è molto che aspetti? -
- Ei, ciao Sana wow che meraviglia sei uno schianto! -
- Grazie! Anche tu stai bene - Arrossisco.
- Grazie mille, comunque sia non devi scusarti sei in perfetto orario sono io che sono arrivato un po in anticipo! -
- Oh beh, non ti preoccupare di solito io arrivo molto più tardi -
- Già e non puoi immaginare quanto è snervante starla ad aspettare! - Esordisce Heric che nel frattempo ci ha raggiunto.
- Ah.. Ehm Satami, lui è Heric, Heric lui è Satami - Faccio le presentazioni lanciando un occhiataccia ad Heric per quello che ha appena detto.
- Piacere di conoscerti Heric - Satami gli sorride porgendogli una mano.
- Piacere mio - Heric gliela stringe rispondendo freddamente.

* Negli occhi di Heric si può facilmente leggere l'ilarità che prova nei confronti di Satami, che sia geloso? Uhmm.. Chissà forse.. Ma và che mi metto a pensare Heric geloso? Heric sta con Funny non può essere geloso di me *
 
Nel giro di pochi minuti ci hanno raggiunto anche gli altri e tutti insieme ci stiamo dirigendo nel bar più famoso di Tokyo, nonchè oltretutto, il mio preferito. Arrivati ci sistemiamo ad un tavolo e cominciamo le ordinazioni, il tempo passa piacevolemente tra chiacchiere, risate e occhiatacce da parte di Heric rivolte a Satami. Ammetto che questa situazione m'imbarazza ma per certi versi mi rende felice, magari Heric ha preso veramente in considerazione il fatto di dimostrarmi ciò che prova, peccato che a me qualche occhiataccia non basti. Godendo della situazione, prendo la palla al balzo e ne approfitto per punzecchiarlo un po..

- Satami, cosa hai intenzione di fare dopo il diploma? - Dico con voce dolce.
- Oh, beh in realtà ancora non lo so, ci sto ancora pensando, per il momento voglio dedicarmi a pieno allo studio ci tengo a diplomarmi con un voto decente! -
- Sei un ragazzo in gamba sai - Dico visibilmente imbarazzata
- Grazie Sana e io devo ammettere che tu sei una ragazza formidabile -
- Devo considerarlo un complimento? -
- Certamente! -
- Allora lo accetto più che volentieri.. Grazie - Rispondo regalando a Satami uno dei miei formidabili sorrisi.
 
Finita la mia ardua conversazione/missione gelosia per Heric, sento da sotto il tavolo arrivarmi un calcio.

- Ahia! - Esordisco
- Oh.. Scusa Sana non volevo - Dice con tono irritato Heric, quasi provocatorio
- Ma davvero? E io dovrei crederci? L'hai fatto apposta razza di idiota! -
- Tu vaneggi ragazzina - Eccolo che tira fuori il suo lato burbero
- Sei insopportabile, io non ti sopporto! - Gli urlo contro
- Beh se è per questo nemmeno io! - Mi urla contro
- Va al diavolo Heric! -
- Con molto piacere! -
 
A questo punto vedo Heric alzarsi dal tavolo e dirigersi verso l'uscita, prima di uscire molla un calcio al secchio e se ne và, successivamente una Funny imbestialita, dopo avermi lanciato un'occhiataccia piena d'odio e di rabbia, esce a seguire il suo ragazzo. Un ghigno si impadronisce della mia espressione senza che io neanche me ne accorgo, questa è la mia rivincita oh si, Heric ha dimostrato di essere molto geloso e la sua ragazza probabilmente, considerato il modo in cui mi ha guardato se n'è accorta e a sua volta si è ingelosita del fatto che il suo ragazzo si geloso della sua ex, beh si sa, la gelosia è una brutta bestia e comunque, dopotutto, sia lei che Heric se la sono cercata, almeno per una buona volta sono loro a soffrire anzichè io, è vero è un ragionamento da egoista ma è il minimo questo dopo quello che mi hanno fatto passare. Dopo la sceneggiata di Funny ed Heric, noi siamo rimasti a parlare ancora un po non curandoci di pensare a cosa avessero quei due. Alla fine il pomeriggio si è concluso bene, Satami, molto gentilmente si è offerto di accompagnarmi a casa ed ora, come al solito sono quì, nella mia stanza a scrivere di quello che è stato e forse, di quello che sarà.. Chi lo sà.
 

 

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Capitolo 25
*** E con la neve all'improvviso arrivi tu. ***


E con la neve all'improvviso arrivi tu.



Sono ancora sulla scrivania intenta a scrivere sul mio diario, la mano comincia a farmi seriamente male, mi alzo lentamente e mi avvicino alla finestra scostando la tendina, guardo fuori e nevica.. Nevica?
Com'è possibile che nevichi? Quando sono tornata a casa il cielo era limpido, non era neanche immaginabile che avrebbe nevicato.
Dal piano di sotto sento mia madre urlare come una bambina piccola e Oliver, poverino, che come al solito le corre dietro sperando che si metta a lavorare talvolta mamma sembra più bambina di me.

- Ahhhh neveee!! Ahahaha neve, neve, neve, neve!! -
- Signora Smith la pregooo il manoscritto! -

Sorrido, dopotutto è proprio questo che rende mia madre unica e speciale, il suo essere così infantile ma allo stesso tempo matura, mi rincuora il fatto di sapere che lei è fatta così e non cambierà mai, continuerà ad essere sempre un po, come dire, un po stramba. Mi avvicino all'armadio e tiro fuori uno di quei giubbottoni imbottiti anti freddo e dopo essermelo infilato esco di corsa, dopotutto la neve è così bella ed è piacevole fare un passeggiata affondandoci dentro i piedi.
Fa freddo e la città è silenziosa, non si sente lo sfrecciare continuo di automobili o il suono assordante dei clacson che richiamano i distratti, non si vedono le persone in giro, dopotutto è quasi ora di cena e di sicuro, poi con questo freddo, tutte le famiglie saranno a casa vicino al caminetto. La neve è candida, mi pizzica un po sul viso poichè l'impatto con la temperatura molto bassa della neve e quella corporea è molto forte, nonostante tutto adoro il freddo che si posa sulla mia pelle e incurante di potermi prendere un accidente continuo a camminare. Tutto intorno a me è cosparso di bianco, è uno spettacolo bellissimo, le luci dei lampioni illuminano il bianco brillante della neve risaltando l'atmosfera magica che si è creata, dagli alberi ogni tanto cade qualche residuo di neve che lentamente si distrugge toccando il suolo bagnato, mi guardo intorno è tutto calmo e tranquillo e siccome sono in vena di pazzie, decido di tornare al gazebo anche per ripararmi un po dalla bufera di neve. Arrivata mi siedo e continuo ad ammirare i grandi fiocchi di neve che velocemente cadono giù come pioggia, una pioggia fitta e bianca, m'incanta vedere la neve che cade giù ma allo stesso tempo mi rattrista, si perchè uno spettacolo così bello sarebbe fantastico poterlo condividere insieme a qualcuno, magari davanti alla finestra, avvolti da una copera di pile e una tazza di cioccolata calda fumante tra le mani, già sarebbe bello ma purtroppo è un qualcosa, che perlomeno per quanto mi riguarda, irrealizzabile. Improvvisamente sento dei passi arrivarmi da dietro, immediatamente mi volto e quello che vedo mi lascia a bocca aperta, non ci posso credere è successo dinuovo, ho appena appena accennato nel pensarlo che eccolo quì, davanti a me con l'affanno, probabilmente ha corso, è piegato con le mani sulle ginocchia e lo sguardo fisso verso di me..

- Heric? Cosa ci fai quì - Chiedo stupita
- Potrei farti anch'io la stessa domanda sai, come mai sei al gazebo?-
- Non ti ha insegnato nessuno che non si risponde ad una domanda facendone un'altra? Te l'ho chiesto prima io - Rispondo altezzosa.
- Beh stavo facendo una corsetta -
- Con questo freddo? -
- Non ti ha insegnato nessuno che correndo ti riscaldi? - Risponde imitando lo stesso tono con cui gli ho risposto prima.
Istintivamente sorrido, già Heric ha la capacità di spiazzarmi qualunque cosa esso dica, non so spiegarmi relativamente il perchè, so solo che è così.
- Perchè sorridi? -
- Sei buffo -
- Io buffo? Devo prenderlo come un complimento o come uno dei tuoi soliti insulti da quattrosoldi? -
- Ei ma come ti permetti, i miei insulti non sono da quattrosoldi soprattutto sono meritatissimi! - Mi fingo offesa.
- Certo come no! - 

Sorride è così bello quando sorride, non lo fa spesso ma quando lo fa incanta, quel suo sguardo sempre gelido, impassibile, quando lui sorride si trasforma in uno sguardo dolce e amorevole, è così bello che mi fa dimenticare anche che fino a poche ore fa ero imbestialita con lui e proprio ricordandomi di questo piccolo particolare e, approfittando dell'umore particolarmente apposto di Heric, gli pongo la fatidica domanda.
 
- Heric.. -
- Mh? -
- Posso chiederti una cosa? -
- Si, certo dimmi.. -
- Oggi... Ho avuto come l'impressione che non gradissi molto la presenza di Satami.. Non è che... Non è che per caso sei geloso? - L'ultima frase la dico tutta d'un fiato un po per la verogna, un po per paura della sua reazione.
- Mphf - Ghigna
- Che cos'hai da ghinare ti ho fatto una domanda.. -
- La tua ipotesi non è errata Sana. -
- Come? -
- Sto dicendo che hai ragione -
- Quindi, stai tentando di dirmi che sei geloso? -
- Esattamente -
 
Rimango impietrita per quello che ho appena sentito, avevo capito dalla sua reazione che fosse geloso ma, comunque pensavo che fosse tutto un fatto di orgoglio il suo, si sa come sono i maschi quando vedono il proprio giocattolino nelle mani di un altro cominciano a fare i capricci, ma evidentemente mi sbagliavo..
 
- Scusa se te lo chiedo, hai discusso con Funny quando siete andati via? -
- In realtà.. -
- Uhm? -
- In realtà non le ho più rivolto parola, la sentivo urlare qualcosa da dietro ma ero troppo arrabbiato per poter prestare attenzione ai suoi richiami, così ignorandola ho preso a correre e me ne sono tornato a casa -
- Quindi, tra voi due non c'è stato nessuno litigio di alcun tipo? -
- No, in quel momento non avevo voglia di discutere, avevo bisogno di pensare e di riflettere è anche per questo che sono uscito a correre sotto la neve, ero sicuro di non incontrare nessuno che cominciasse a farmi domande di vario genere e invece, il caso volle che incontrassi proprio te, per di più nello stesso posto in cui ci siamo incontrati oggi -
- Già, hai ragione -
- Buffo non trovi? -
- Un po.. -
- E' buffo anche il modo in cui ci poniamo io e te, facciamo tanto i duri ma alla fine basta poco per scioglierci, il punto è che abbiamo costruito entrambi un muro che ci possa tenere l'uno distante dall'altra, il problema è che questo muro viene abbattuto ogni qualvolta che il nostro sguardo s'incrocia, è come una sorta di alchimia -
- Già hai ragione.. Senti Heric, mi dispiace sul serio per oggi.. Diciamo che l'ho un po fatto apposta, mi piaceva guardarti mentre lanciavi occhiatacce a Satami, mi stavo convincendo che forse, i tuoi sentimenti sono autentici.. -
 
Vedo Heric posizionarsi in ginocchio davanti a me e prendermi le mani, ha un espressione raggiante e i suoi occhi brillano
- Stai dicendo sul serio Sana? -
 
Annuisco, Heric mi sorride dinuovo dopodichè mi abbraccia, senza esitare circondo le sue spalle con le mie braccia e lo sento stringermi ancora di più. Ha ragione, fino a qualche ora fa ci saremmo scannati più che volentieri e adesso ci stiamo abbracciando, se ripenso a quanta sofferenza mi ha causato mi verrebbe voglia di scansarlo in malo modo ma poi, sento il suo calore su di me, sento il suo corpo avvolgermi e trasmettermi amore, queste sensazioni sono inspiegabili, so solo che quando sono con Heric sto bene, sono felice, ma resta comunque il fatto che lui sta con Funny e, si è vero che comincio a pensare che i suoi sentimenti siano autentici, ma non ha ancora compiuto il passo che lo dimostri a pieno.

- Heric.. E' meglio che torni a casa, mia madre sarà preoccupata -
 
Lo vedo staccarsi lentamente da me e annuire.

- Allora, ci vediamo domani a scuola - Dico per allentare la tensione.
- Si certo, vuoi che ti accompagni a casa? -
- No tranquillo, è bene che tu vada a casa, comincia a fare freddo e rischi di ammalarti, io ne approfitterò per fare un'altra passeggiata -
- Daccordo.. Allora a domani.. Ciao.. -
- Ciao Heric.. - 

Gli sorrido e prendo a camminare verso casa. E' stato tutto così improvviso, la neve, la passeggiata ed Heric, già, inaspettato ma inevitabilmente bello.

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Capitolo 26
*** Rivoluzione d'amore. ***


Rivoluzione d'amore.

- Sana? Sana? Forza svegliati! Devi andare a scuola, sono undici ore che dormi! Su, forza alzati!-

Sento una voce che mi chiama, ma la voglia di sbucare fuori dal mio bellissimo piumone caldo è pari a zero, fingo di non sentirla e continuo a dormire, o per lo meno ci provo.

- Rossana!! Adesso basta mi sto scocciando forza sono le 7.30 alzati immeditamente! - Urla.

Niente è tutto completamente vano, capisco che quella voce stridula che continua ad urlarmi ad un palmo dal mio orecchio è niente meno che la voce di mia madre, suppongo che si stia arrabbiando parecchio considerato che mi ha chiamata per nome, anzichè con il solito appellativo con cui tutti mi chiamano. Decido di sventolare bandiera bianca e sbuco fuori dalle coperte fulminando mia madre con lo sguardo per il pessimo risveglio. Mi lavo, mi vesto e corro in cucina a fare colazione, Patricia stamattina ha tenuto in serbo per me, non una, non due ma ben tre brioche alla crema, dovrebbero farla santa questa donna! Finita la colazione prendo la mia cartella e me ne vado.
 
- Ciao a tutti io vado! -
- Sana, non vuoi che ti accompagno? - Mi chiede Robby
- No no tranquillo, vado a piedi! -
- Daccordo, stai attenta! -
- Si, ciao! -
 
Con calma esco di casa e mi avvio verso scuola, soltanto dopo aver chiuso alle mie spalle la porta vedo la figura di qualcuno appoggiato al cancello, ma chi è?
Lentamente mi avvicino per osservare meglio e noto che non è nient'altro che Satami, cosa ci fa davanti casa mia?

- Satami! Buongiorno, cosa ci fai quì? - Chiedo sorpresa
- Buongiorno Sana, sono venuto a prenderti! -
- A-a pre-prendermi? - Dico balbettando
- Si, ti da fastidio? Sono stato inopportuno? Mi dispiace non volevo importunarti -
- N-no no non ti preoccupare, sei stato gentile! Andiamo dai -

Insieme ci incamminiamo verso scuola, a differenza di ieri pomeriggio oggi mi sento strana a stargli vicino, mi sento come tesa. All'improvviso da lontano vedo la figura di un ragazzo, questo aveva i capelli biondo cenere e stava correndo, per un attimo ebbi un sussulto, le gambe mi iniziano a tremare, sudo a freddo, ho come una sorta di ansia addosso, non so perchè provo queste sensazioni, sto così quasì come se stessi facendo qualcosa di nascosto da Heric, come se fosse sbagliato farmi vedere con Satami proprio da lui. Poi, quando lo vidi avvicinarsi di più notai che non era la persona che m'immaginavo fosse. Tiro un sospiro di sollievo, la paura di incontrare Heric mentre sono con Satami mi aveva completamente invaso, senza un preciso motivo. Arriviamo a scuola, saluto Satami prima che qualcuno possa vedermi vicino a lui e trarre conclusioni affrettate, diciamo che sto scappando, si, sto decisamente scappando da Satami. Raggiungo Alissa al bar della scuola e dato che è ancora molto preso ne approfittiamo per prenderci qualcosa e fare due chiacchiere.

- Buongiorno Sana! Sei arrivata presto oggi! - Mi saluta dandomi un bacio sulla guancia
- Giorno Alissa! Si, mamma stamattina ha avuto la brillante idea di mettersi ad urlare per svegliarmi -
- Ahahah, tua madre è grandiosa! -
- Beh si, c'è da ammetterlo, ha la capacità di sorprendermi sempre! -

Tra una risata e l'altra, ci hanno raggiunto al bar anche tutti gli altri amici, mancano solo Heric e Funny, ma ecco che li vedo arrivare da lontano, stranamente non sono mano nella mano anzi, tutt'altro sembra che stiano discutendo..

- Heric io non ti capisco più, sei diventato così irrascibile! - Lo riprende lei.
- Funny, ti ho già detto che sei noiosa per favore smettila! - Ribatte lui.
- Ma possibile che non si possa fare un discorso serio con te? Sei proprio un bambino Heric -
- Adesso basta, vuoi stare zitta! - Urla infuriato Heric.
- Va al diavolo Heric! - Urla Funny andandosene via di corsa.

Rimango pietrificata dalla scena che si è appena verificata, chissà per quale motivo Heric e Funny hanno discusso, forse per la storia della gelosia? Heric ieri mi ha detto che una volta usciti dal bar non avevano avuto modo di discuterne, forse Funny ha colto la palla al balzo per farlo stamani, comunque sia Heric mi sembra del tutto indifferente per aver discusso con lei, mah.. Non so proprio cosa pensare.

- Heric.. - Mi avvicino a lui per capirci qualcosa.
- Sana.. Buongiorno, scusami, scusatemi tutti per la pietosa scena a cui avete assistito -
- Non preoccuparti Heric, capita a tutte le coppie di discutere - Dice Alissa
- No, non è questo.. E' una storia un po lunga.. Lasciamo perdere.. Scusate.. -
 
Heric si allontana dal gruppo, nel frattempo la campanella di inzio delle lezioni comincia a suonare e tutti ci avviamo nelle nostre classi, il mio pensiero però è sempre rivolto ad Heric e Funny, proprio non capisco che cosa abbiano fatto, vorrei tanto sapere il motivo del loro litigio.
Arriviamo in classe e io e Alissa vediamo Funny che si asciuga le lacrime, io e Funny non siamo particolarmente amiche quindi mi sembrerebbe inopportuno farle domande, penso che chiederò direttamente ad Heric. Le prime tre ore di lezione sono passate molto velocemente, arrivo in mensa prima degli altri per approfittare di parlare con Heric senza che ci sia nessuno intorno, ma purtroppo non vedo neanche lui. Velocemente vado sul retro ed ecco che lo vedo appoggiato ad un albero, lentamente mi avvicino a lui.

- Heric... -
- Sana - Dice con lo sguardo rivolto verso il basso.
- Ei, che ti succede? -
- Sono un fallimento Sana, sono un completo e totale fallimento! -
- Ma cosa dici? Perchè parli in questo modo? -
- Perchè io non amo Funny! Non voglio stare con lei, ma non so come fare per lasciarla, non voglio farla soffrire, in fondo mi dispiacerebbe! -
- Heric! Se non vuoi stare con Funny devi prendere coraggio e dirglielo! Pensi che continuando a stare con lei senza amarla non la faresti soffrire? Fatti forza, corri da lei e diglielo! -
- Sana, io non so come tu ci riesca sempre, ogni volta m'infondi il coraggio e la forza necessaria per andare avanti, grazie.. -
- L'amore porta a fare anche questo.. - Dico abbassando lievemente lo sguardo.
 
Heric mi mette un dito sul mento obbligandomi ad alzare lo sguardo per guardarlo negli occhi, ha uno sguardo dolce, tranquillo non mi sembra affatto preoccupato di dover lasciare la sua ragazza, forse questa è l'ennesima dimostrazione del suo amore per me, forse la paura di far soffrire Funny non è data dal fatto che lui provi sentimenti per lei ma solo dal cuore puro che ha. Istintivamente mi avvicino a lui e l'abbraccio, lo stringo forte a me, più forte di ieri, voglio che capisca che io ho capito, che ora so che lui ama me e che io amo lui più di qualsiasi altra cosa al mondo.

- Heric.. Oggi parlerò a Satami.. Credo si sia fatta un'idea sbagliata della nostra consocenza, stamattina è venuto a prendermi a casa per accompagnarmi a scuola, anch'io come te, ho avuto paura di liquidarlo subito, non volevo farlo soffrire ma adesso ho capito, non posso prenderlo in giro -
- Spero che riusciranno entrambi a capirci Sana -
- Lo spero anch'io -
 
Ci stacchiamo dall'abbraccio prima che Satami o Funny ci vedano ed entrambi torniamo nelle rispettive classi dato che la pausa pranzo è ormai terminata. All'uscita di scuola mi guardo intorno cercando Satami e fortunatamente lo vedo ancora nei pressi del cortile, di corsa mi dirigo verso di lui.

- Satami!! Satami!! -
- Sana!! Ciao.. -
- Satami, devo parlarti, ti va di fare quattro passi? -
- Certo andiamo! -
 
M'incammino verso casa con Satami a fianco, sembra piuttosto tranquillo probabilmente non immagina neanche lontanamente quello che sto per dirgli.

- Satami... Noi non possiamo più frequentarci - Dico tutto d'un fiato fermandomi di botto.
- Cosa? - Risponde incredulo fermandosi e guardandomi.
- Non possiamo più frequentarci, perchè io.. Beh sono innamorata di un altro ragazzo.. -
- E' Heric vero? -
- Cosa? - Dico stupita
- Sei innamorata di Heric. -
- E tu?.. Come fai a saperlo? -
- Si vede Sana, si vede dal modo in cui lo guardi, in cui cerchi di farlo ingelosire, come ti preoccupi per lui è palese Sana -
- Io... Mi dispiace tanto Satami -
- No Sana tranquilla, in fondo non ci conosciamo neanche certo, ammetto che mi piaci molto, ma non sono innamorato di te, è tutto apposto tranquilla possiamo restare amici se vuoi! -
- Oh.. Certo, mi farebbe molto piacere, grazie Satami sei un ragazzo d'oro! -
 
Gli lascio un bacio sulla guancia e corro felice verso casa, mi sono liberata di un gran peso, Satami ha saputo essere intelligente e razionale, dopotutto ha ragione non era mica innamorato di me e non poteva prenderla poi tanto male. Arrivata a casa mi siedo subito a tavola vedo mia mamma mostrare un sorrido a trentadue denti.

- Mamma cos'è tutta questa felicità!? -
- Ma come Robby non le hai detto niente? - Dice guardando Robby
- Ehm.. Perdono signora ma me ne sono completamente dimenticato! -
- Ma che razza di manager seiii!! - Gli urla rompendogli in testa il martello!
- Anche tu hai quel coso mamma? Comunque cosa doveva dirmi? -
- Finalmente, abbiamo avuto il consenso per utilizzare il castello di Tokyo per festeggiare il tuo 18esimo compleanno! Ci sarà anche la stampa che riprenderà la serata in diretta mondiale! -
- Ma cosa dici?? Sul serio? O mio dio non ci posso credere ma è fantastico!! -
- Si ed è tutto per te figlia mia!! E adesso và, devi assolutamente avvisare tutti i tuoi amici corri! -
- Subito mamma!! -
- Ah.. Sana! -
- Mh? -
- Il giorno del tuo compleanno non andrai a scuola, hai bisogno di essere riposata per goderti a pieno la giornata! Avvisa il preside domani -
- Daccordo! -
 
Euforica e piena di felicità corro in camera mia pronta a fare la sfilza di telefonate agli invitati della mia festa, non vedo l'ora il castello di Tokyo sarà tutto solo ed esclusivamente per me!.

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Capitolo 27
*** Happy Birthday Rossana! ***


Happy Birthday Rossana!
 

 

E' passata circa una settimana da quando mia madre mi ha dato la fantomatica notizia che il mio 18esimo compleanno si sarebbe festeggiato all'interno del castello di Tokyo, uno dei posti più prestigiosi della città, Robby era riuscito ad ottenere il permesso dal sindaco promettendogli che l'avrei invitato ad un programma della quale sarei stata protagonista, ammesso e concesso che ce ne sarebbe stato uno, ma questo, il sindaco non poteva di certo saperlo. Sono le 10.30, porto fuori dal mio piumone una mano ma subito la ritraggo per l'aria fredda che sento pizzicarmi sulla pelle, probabilmente la signora Patricia è venuta ad aprire le finestre ancor prima che io mi svegli. Goffamente comincio a muovermi a destra e a sinistra per stiracchiarmi ma le mie gambe sentono un peso fastidioso proprio all'altezza dei piedi, curiosa mi alzo mettendomi seduta sul letto e vedo un mazzo di rose rosse accompagnato da un'enorme scatola blu ed un bigliettino. Prendo subito il biglietto e lo apro per leggere cosa c'è scritto, è una bustina bianca, fuori c'è scritto "Per Rossana", la apro e vedo una lettera.

"Cara Rossana, anche se sono una famosa scrittrice di romanzi, doverti scrivere questa lettera non mi riesce facile, per il semplice fatto che non so esprimere a parole quello che realmente sei per me. Da quella mattina che ti trovai avvolta in una copertina sono passati 18 anni, 18 lunghi anni in cui ti ho vista, sorridere, piangere, arrabbiarti, ti ho visto innamorarti per la prima volta, ti ho vista soffrire per amore, ti ho visto lavorare con un entusiamo e una vitalità da fare invidia a chiunque, ti ho vista trasformarti da bambina a donna. Sai vederti crescere così, mi fa uno strano effetto, ricordo quando eri una bambina, quella bambina spensierata con i codini, con una determinazione assurda, sempre pronta a far del bene a chiunque, poi questa bambina è cresciuta, è diventata donna, e molte cose sono cambiate, hai tolto i codini, è sparita la determinazione e la voglia di aiutare tutto e tutti, sei diventata più matura, hai imparato ad affrontare le situazioni difficili anche senza l'aiuto di qualcuno più grande ed io sono orgogliosa e fiera di te. Sei una ragazza fantastica Sana e lo dico dal più profondo del mio cuore, sappi che nonostante tu oggi compia 18 anni, per me sarai sempre la mia bambina, la mia dolce piccola Sana. Buon compleanno tesoro, ti voglio bene con affetto,
Mamma."

Le lacrime scendono copiose sul mio volto, ma non sono lacrime di tristezza, sono lacrime di gioia, di commozione, mamma è riuscita a spiazzarmi anche con un foglietto da quaranta righe. Delicatamente mi asciugo le lacrime e ripongo la lettera sul comodino, mi alzo in piedi e vado ad aprire la scatola blu che si trova ancora ai piedi del letto. All'interno c'è un altro biglietto, lo prendo e leggo cosa contiene.
 
" Cara Rossana o meglio Sana, questo è un piccolo regalino da parte nostra, così stasera potrai brillare davanti a tutti, buon compleanno piccola, ti vogliamo bene, Kiss Robby, Mamma e Patricia "

Sorrido, questo compleanno è appena iniziato e già mi piace, guardo nuovamente nella scatola e ne estraggo un vestito, un bellissimo vestito lungo color argento, il bustino è adornato di paiettes argentate e la gonna di seta argentata ricoperta da toulle bianco, nella scatola ci sono anche delle scarpe sempre argentate tutte brillantinate e una coroncina a fermaglio. Ripongo accuratamente il vestito nella scatola e di corsa scendo giù di sotto a ringraziare ma stranamente appena arrivata in salotto tutte le luci sono spente e sembra non esserci nessuno in casa, un po delusa mi dirigo in cucina per prepararmi la colazione da sola dato che sembra non esserci neanche la signora Patricia, all'improvviso sento due mani circondarmi la vita, impaurita rimango ferma non so che fare, non so chi sia ad avermi presa e nè tantomeno come abbia fatto ad entrare in casa mia, lentamente sento le mani che mi cingevano la vita scivolare lentamente sulle mie braccia fino a finire sul collo ed infine sugli occhi, a questo punto comincio a tremare dalla paura, ma proprio il giorno del mio 18esimo compleanno devo subire queste cose? La persona misteriosa che mi ha tappato gli occhi adesso mi sta guidando in qualche parte della casa, non so dove di preciso ma sento che ho paura, dov'è la mamma? E Robby? La signora Patricia? Che siano stati presi in ostaggio da questo presunto criminale? Aiuto cosa faccio?. All'improvviso sento le mani del tizio che allentano la presa sui miei occhi permettendomi di poterli aprire, così lentamente cerco di schiuderli e quello che vedo mi lascia letteralmente a bocca aperta: Mamma, Robby, la signora Patricia e tutti i miei amici, sono in salotto che tengono in mano uno striscione tutto colorato con scritto BUON COMPLEANNO SANA!. Le lacrime ricominciano a scorrermi a più non posso sul volto mentre tutti mi circondano abbracciandomi per farmi gli auguri, mi guardo intorno ma non capisco niente, tutti fanno un baccano assurdo, tutti ma non vedo una persona, lui non c'è, Heric non è venuto. Improvvisamente s'impadronisce di me una tale tristezza che non so neanche spiegarvi, tutte queste sorprese bellissime ma l'unica sorpresa che avrei voluto non c'è, si ammetto che avrei voluto un Heric che venisse da me abbracciandomi e poi guardandomi negli occhi mi avrebbe detto che aveva lasciato Funny e che mi amava dopodichè ci saremmo scambiato un appasionato ed intenso bacio, ma forse oltre a recitarne, penso di vedere troppi film. Nonostante tutto non ho voglia di rovinarmi il compleanno per questo futile motivo, così uno ad uno ringrazio e saluto tutti i miei amici. Nel frattempo, mamma, Robby e la signora Patricia sono andate al castello per ultimare i preparativi io invece, sono rimasta a casa con Alissa, mentre tutti gli altri se ne sono andati. Pranziamo e dopo una lunga, lunghissima chiacchierata ci accorgiamo che il tempo è inesorabilmente trascorso.

- Sana, sono le 16.00 credo sia ora che tu vada a farti una doccia a momenti arriverà la parrucchiera - Mi ricorda Alissa.
- Cosa? Le 16.00? Accidenti è tardissimo, corro a farmi la doccia se dovesse arrivare la parrucchiera dille che sarò velocissima, tu intanto intrattienila -
- Daccordo non preoccuparti, dai sbrigati -
 
Di corsa mi faccio il bagno, nel frattempo sento il campanello suonare, deve essere la parrucchiera, alla svelta esco dalla vasca e provvedo ad asciugarmi e rinfilarmi il pigiama per non prendere freddo, dopodichè scendo in salotto e raggiungo Alissa e la parrucchiera. Nel giro di un'ora e mezzo la parrucchiera nonostante mille richiami è riuscita ad acconciarmi i capelli, ha fatto un ottimo lavoro, sono tirati su bloccati con dei fermaglietti ricamati d'argento, lasciando che i capelli ricadono giù in mille boccoli ramati, sul capo ha posizionato la coroncina. Dopo al parrucco, passiamo al trucco che per fortuna Alissa, sa fare molto bene. Mi spalma dolcemente il fondotinta sul volto, una volta fatto asciugare ci passa sopra la cipria e poi colora le mie guance con il fard. Sugli occhi mette un ombretto argentato sfumato un po di bianco ai lati, una linea di eye-liner, matita e rimmel per risaltare gli occhi, infine la matita marrone e il lucidalabbra. Terminati stavolta trucco e parrucco è ora di entrare nel vestito, delicamente lo infilo da sotto, poi Alissa gentilmente si offre di chiudermelo infine indosso le scarpe et voilà sono pronta. Faccio uno squillo a Robby per avvertirlo di venirmi a prendere. Alissa intanto è già andata con il suo pasticcino che l'è venuta a prendere ed io sono ancora quì, dentro casa mia da sola, in attesa che Robby venga a prendermi, sembro una pazza vado a destra e sinistra con le scarpe in mano per evitare che mi facciano male, all'improvviso finalmente, sento il campanello della porta suonare, di corsa apro e mi chino per infilarmi le scarpe pronta per uscire, sento la porta chiudersi dopodichè una voce.

- Buon compleanno Cenerentola il principe azzurro è venuto per portarla al ballo! -
Conosco questa voce, la conosco bene, saprei riconoscerla tra mille ma com'è possibile che sia lui? No, non può essere, non è lui. Alzo lo sguardo e i miei occhi s'incatenano in quelli di un color oro che immediatamente m'impnotizzano, le gambe hanno cominciato a tremarmi, gli occhi mi pizzicano vorrei piangere ma rischierei di rovinare il capolavoro di Alissa..
- H-heric.. S-sei tu - Balbetto
- Certo che sono io, chi pensavi fosse! - Mi sorride
- Io.. Io credevo che tu non venissi.. Stamattina non c'eri.. -
- Per forza non c'ero, altrimenti ti avremmo rovinato la sorpresa! -

Heric mi porge il suo braccio come segno d'invito a prenderlo a braccetto, accetto il suo invito e sorrido.
 
- Allora principessa è pronta per andare a castello? -
- Certamente mio bel principe! - Dico sorridendo
 
Usciamo da casa e ad aspettarci c'è una lunga limousine color argento, gli occhi continuano a pizzicarmi, questa volta la mamma e Robby si sono veramente superati. Rimango immobile a fissare l'automobile, Heric mi guarda con uno sguardo dolce e amorevole è tutto così perfetto. Saliamo in macchina e ci avviamo al castello. Non appena arrivati veniamo circondati da un orda di giornalisti pronti per lo scoop dell'anno "Il 18esimo compleanno della grande star di Tokyo Rossana Kurata", per la prima volta in tutti gli anni della mia carriera sono contenta di essere assalita dai giornalisti. Sia io che Heric ci lasciamo fotografare senza alcun problema, poi dopo avermi ripresa per mano, c'incamminiamo verso il portone d'entrata. Il castello è grandissimo dalla porta d'ingresso parte una scalinata enorme che porta al salone, tutto ben allestito a festa, i festoni, palloncini, il palco con la musica, il dj e il banchetto con tutte le prelibatezze sicuramente preparate dalla signora Patricia. Dopo aver salutato tutti gli invitati, vengo chiamata dal Dj al centro della pista, mi sto vergognando a morte ma non voglio che se n'e accorgano i miei ospiti è fin troppo imbarazzante, le luci sono spente c'è solo un occhio di bue puntato su di me, che illumina i miei lineamenti e riflette sul vestito luminoso, parte una canzone, precisamente la mia canzone preferita, Someone like you, continuo a non capire cosa sta accadendo, intorno a me è tutto buio, non vedo più nessuno, all'improvviso sento due braccia avvolgermi da dietro e costringermi a fare una giravolta su me stessa, il vestito si allarga leggermente e dopo aver girato mi ritrovo a specchiarmi nuovamente in quegli occhi d'orati, quegli occhi che tanto ho aspettato e desiderato, quegli occhi che hanno sempre avuto la sola ed unica capacità di immobilizzarmi, quegli occhi che amo dannatamente troppo. Heric mi stringe forte a se e cominciamo a ballare, lentamente si avvicina al mio orecchio e mi sussurra qualcosa..

- Sei bellissima -
- Grazie Heric.. Anche tu - Dico lievemente imbarazzata
- Non è che fai sul serio come Cenerentola a mezzanotte prendi e scappi? - Dice ironico
- Beh, è un'idea allettante, potrei sempre cambiare la storia e scappare col principe azzurro -
 
Heric mi sorride e si avvicina ancora di più a me..
 
- Potremmo scappare, ma prima devi vedere una cosa voltati -
 
La musica all'improvviso smette e l'occhio di bue si sposta su una parete enorme dove tutto d'un tratto appare una foto di me da piccola, di sottofondo c'è una musica lenta e la voce di mia madre che racconta. Davanti a me scorrono veloci delle foto, in cui in ognuna di queste sorrido, sprizzo felicità da tutti i pori, all'improvviso la voce narrante cambia e cambiano anche le foto, non c'è più la bambina energetica e sorridente, c'è una ragazza, una ragazza con due codini rossi e una divisa bianca e turchese, tiene per mano una ragazza dai capelli castano chiari, la riconosco è la voce di Alissa, sento che sto per piangere ma cerco di trattenermi, il video sembra non essere ancora finito. Ad un certo punto tutto divenne buio, sulla parete cominciarono ad apparire delle mie foto con Charles, inizialmente rimango sorpresa, ma poi quando sento le parole che sta dicendo Charles di sottofondo alle foto sorrido ed ecco che di nuovo si stoppa, appare una scritta "Quando l'amore arriva all'improvviso.." ed eccola quì, la foto che tanto aspettavo, ancora quegli occhi d'orati, ancora quel sorriso raro ma splendido, ancora lui. La voce di sottofondo di Heric mi provoca dei brividi che sento lungo tutto il corpo, ma forse non è la sua voce ma sono le sue braccia che da dietro hanno preso a stringermi forte, ecco adesso piango, non riesco più a trattenere le lacrime, scusami Alissa, ma proprio non resisto più. Inondata dalle lacrime, riesco a vedere a malapena le ultime foto che appaiono e a dir la verità non ci faccio neanche più tanto caso, sorrido e piango, singhiozzo e mi agito, tutto questo è per me, le foto finiscono e l'unica cosa che appare è la scritta BUON COMPLEANNO PICCOLA SANA. Le luci si riaccendono e io ancora in lacrime cerco di ringraziare ed abbracciare tutti. Dopo il taglio della torta e le foto, vedo Heric nuovamente avvicinarsi a me..

- Ei Cenerentola, è mezzanotte la carrozza ci aspetta, sei ancora daccordo sul piano di fuga? -
 
Sorrido, mi limito a sorridere e a prenderlo per mano, insieme senza che nessuno ci veda, usciamo dal castello, saliamo sulla limousine che si ferma soltanto una ventina di minuti dopo. Scendiamo e riconosco benissimo il posto dove ci troviamo, il gazebo. Heric mi prende per mano dopodichè mi trascina all'interno di esso e come se ci fosse la musica ad accompagnarci cominciamo a ballare, le mie braccia sono strette attorno al suo collo e le sue mi cingono la vita, entrambi ci fissiamo, siamo completamente ipnotizzati l'uno dall'altra, entrambi con la voglia di annullare quella distanza che ci divide entrambi, invasi dall'irrefrenabile voglia di toccarci, ci uniamo in un bacio lungo e passionale, un bacio come quelli dei film, un bacio che racchiude tutti i sentimenti, amore, passione, dolore, desiderio. Restiamo così, attaccati senza spararci, come se il tempo intorno a noi si fosse fermato, adesso ci siamo solo io ed Heric. Questo, è stato senz'altro, il compleanno più bello di tutta la mia vita.

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Capitolo 28
*** Il confronto con Funny. ***


Il confronto con Funny



Ore 7.25 ebbene si, sono già sveglia strano a dirsi ma è la verità, la festa di ieri mi ha letteralmente distrutta ma nonostante ciò stamattina sono pimpantissima e prontissima per arrivare a scuola, miracolosamente in anticipo. Con il sorriso stampato sul volto mi incammino verso la mia scuola, il motivo di tutta questa felicità? Non può essere altro che Heric, ormai ho capito benissimo che i suoi sentimenti sono autentici e non posso non essere felice di questo. Arrivo a scuola e in lontananza vedo Alissa al bar tutta sorridente incomincio a corrergli incontro..

- Alissaaa!!!! - Urlo
- Sana!! Ma che ore sono è già suonata? - Chiede Alissa spaventata
- Ma che suonata Ali sono le 8 meno un quarto! -
- Sogno o son desta la mia amica è andata fuori di testa! -
- Ah ah ah simpatica la rima, ma comunque non fa ridere.. -
- Ei Sana, che c'è la maggiore età ti ha già dato alla testa è prestissimo e sei già a scuola! - Mi dice sbucando da non so quale nascondiglio Terence.
- Ma come mai tutta questa simpatia stamattina? Sono arrivata in orario che problema avete? - Dico fingendomi offesa
- Il punto è che tu non arrivi mai in orario mia dolcissima Sana - Questo è Heric che arrivandomi da dietro mi cinge la vita.
- Heric! - Mi giro e con dolcezza gli stampo un bacio a fior di labbra.
 
Sfortunatamente a spezzare questo magico momento è la campanella che annuncia l'inizio delle lezioni, sbuffando mi allontano da Heric guardandolo dolcemente mentre lui mi fa cenno di incontrarci durante l'intervallo. Entro in classe e prendo posto al mio banco, dopo qualche minuto con la coda dell'occhio vedo entrare Funny che ha un'aria a dir poco furibonda e appena la vedo mi torna in mente la scena dell'altro giorno al bar, quando Funny dopo aver scoperto della gelosia di Heric nei miei confronti mi lanciò un'occhiataccia piena d'odio. Nonostante ciò non faccio caso al modo in cui continua imperterrita a fissarmi ma piuttosto cerco di concentrarmi sulla lezione di matematica del simpaticissimo professor Sengoku. Mentre inutilmente provo a svolgere gli esercizi, ad un certo punto vedo rimbalzare sul mio diario una palletta di carta, immediatamente mi giro dalla parte in cui è venuta e Funny mi fa cenno di leggerla sempre mantenendo quella sua espressione d'astio nei miei confronti, senza farmi beccare srotolo il bigliettino e leggo il contenuto.

" Ti aspetto all'uscita in cortile, noi due dobbiamo parlare. Funny "

Mi volto nuovamente verso Funny e con uno sguardo le faccio capire che accetto il suo incontro. Cosa vorrà mai da me Funny? Forse vuole parlarmi di Heric, magari non accetta che lui adesso è il mio ragazzo, un momento.. Heric non mi ha mai detto esplicitamente di essere la sua ragazza e soprattutto non mi ha neanche detto di aver lasciato Funny.. Uhm.. Eppure stamattina era tranquillo mi ha baciata e abbracciata come se fossi davvero la sua ragazza. Mah forse mi sto facendo troppe paranoie. Terminate le lezioni mi preparo la borsa e dopo essermi assicurata che Alissa, Terence ed Heric se ne siano andati mi dirigo in cortile dove ho l'appuntamento con Funny.
 
- Ah eccoti, pensavo che saresti scappata e non ti saresti presentata - Dice acida.
- Per quale motivo dovrei scappare da te Funny? - Rispondo imitando il suo stesso tono.
- Sai che non dovevi metterti contro di me Kurata? Hai fatto una mossa sbagliata! -
- Ah si? E sentiamo, chi saresti tu per dire una cosa del genere? E poi che mossa sbagliata avrei fatto dimmi un po sono curiosa -
- Fai ironia? Non sei nella posizione giusta per farla, sei scorretta cara Sana, hai osato portarmi via Heric e questo io non te lo perdonerò mai -
- Che cosa? Senti cara mia io non ho portato via proprio nessuno, non ho obbligato Heric a lasciarti nè tanto meno te l'ho portato via, anzi se non lo sai quella che si è messa in mezzo tra me e lui sei proprio tu! - Dico alzando lievemente la voce.
- Ma chi ti credi da essere, solo perchè sei un'attrice pensi di poter avere tutto e tutti? Non pensi ai sentimenti della gente? Sei un'egoista Sana Kurata! -
- Proprio tu vieni a parlarmi di sentimenti Funny? Tu che di Heric non sai niente? Non hai mai capito che per te non prova nulla? Eppure mi sembrava che l'altro giorno avessi capito benissimo che Heric era geloso di Satami.. O sbaglio? -
- Infatti, non sbagli, ciò non toglie che non hai il diritto di parlare in questo modo, tu come fai a sapere che Heric non prova nulla per me eh!? -
- Lo sa perchè gliel'ho detto io - Dice Heric sbucando da dietro un albero
- Heric?! - Dico sorpresa di vederlo.
- Heric.. Cosa stai dicendo, no non può essere vero quello che dici! - Ribatte Funny assumendo un'aria da finta disperata.
- Andiamo Funny, ne abbiamo già parlato l'altro giorno! Ti ho lasciata perchè non provo nulla per te, anzi a dirla tutta mi sono messo con te perchè volevo dimenticare Sana! -
- Qui-quindi tu mi hai usata! - Dice in preda alla disperazione!
- Funny ma perchè adesso fai la parte della sedotta e abbandonata? L'altro giorno quando abbiamo fatto questo stesso e medesimo discorso mi sembrava l'avessi presa abbastanza bene, hai perfino detto di non esserti nemmeno innamorata di me! -
- Cosa? - Chiedo io confusa
 
Funny abbassa lo sguardo in segno di resa
 
- Scusate credo di meritarmi una spiegazione! - Dico leggermente irritata
- Qualche giorno fa, Heric è venuto a casa mia.. - Comincia a spiegare Funny - Abbiamo cominciato a parlare e lui mi ha detto che la nostra storia era finita perchè non provava alcun sentimento per me, di riflesso io, con tutta calma ho risposto che per me andava bene perchè dopotutto anch'io non provavo nulla per lui, così abbiamo rotto e da quel giorno non ci siamo più rivisti -
- Ma allora perchè tutto quest'astio nei miei confronti Funny!!? - Dico sempre più confusa
- La verità è che io sono invidiosa di te Sana! -
- Come? -
- Si! Tu sei bella, brava, simpatica, hai degli amici che ti adorano e un ragazzo che ti ama alla follia, io non ho mai avuto tutto questo, non ho mai avuto gli amici che hai tu perchè sono sempre stata molto antipatica alle persone per il modo in cui mi pongo, ma la mia è soltanto una maschera, io lo faccio per cercare di essere apprezzata ma ottengo solo l'effetto contrario, anche Jeremy, un ragazzo che frequentavo ad Osaka mi ha scaricata perchè diceva che avevo troppo l'aria da superiore. Inizialmente quando ti vedevo in tv ti stimavo molto e mi sarebbe piaciuto un giorno diventare tua amica, poi quando sono venuta quì e ho saputo della tua reputazione mi sono ingelosita e ho fatto di tutto per renderti la vita impossibile e rubarti tutto ciò che ti apparteneva, amici, popolarità e perfino il ragazzo.. -
 
Guardo Funny sbalordita per la confessione che mi ha appena fatto, ancora non connetto completamente tutto quello che sta accadendo, Heric è vicino a me che mi stringe la mano, Funny ha cominciato a piangere, non so davvero cosa fare..

- Sana mi dispiace, ti chiedo scusa ti prego di perdonarmi, credimi non l'ho fatto con cattiveria io.. Io volevo solo sentirmi migliore.. Quando Jeremy mi ha lasciato mi è crollato il mondo addosso e ho pensato che diventando popolare quì a Tokyo lui si sarebbe ingelosito e saremmo tornati insieme.. Mi manca così tanto.. -
- Sai Funny.. In parte ti capisco.. Non so se lo sai, ma qualche mese fa io sono stata fidanzata con Charles Lones per circa due anni, poi lui, preso troppo dal suo lavoro mi ha lasciata, quando è successo stavo malissimo, volevo sprofondare ero veramente innamorata di Charles e non saperlo più mio mi toglieva tutte le forze, Heric in quel periodo di è offerto di starmi vicino e qualche tempo dopo ci siamo messi insieme, poi io, come una stupida ho creduto che Charles mi amasse ancora e quando ha tentato di portarmi via da Heric per tornare con me, ci sono caduta con tutte le scarpe e ho lasciato Heric per tornare con Charles ma le cose tra me e lui non erano cambiate affatto, lui era sempre troppo preso dal suo lavoro ed io di conseguenza ero troppo presa da Heric, così dopo aver lasciato Charles per aver capito di essermi innamorata di Heric sono tornata da lui, inizialmente sembrava che anche Heric volesse tornare con me, ma tu ci hai interrotti e non successe niente, la sera lui mi confessò che vi eravate messi insieme e mi sono sentita malissimo, avevo creduto che Heric provasse sentimenti per me e invece si era messo con te. Qualche giorno fa Alissa, ci ha teso una trappola, ci ha fatto incontrare nel parco ed Heric mi ha confessato di provare ancora qualcosa per me, io però inizialmente non ci ho creduto e gli ho detto che se era vero non si sarebbe messo con te e che se voleva dimostrarmi i suoi sentimenti avrebbe dovuto lasciarti.. Ieri alla mia festa, lui non mi ha detto nè di essere la sua ragazza nè di averti lasciato, però ci siamo baciati e siamo stati benissimo. Sai perchè Heric mi ama? Perchè io con lui sono me stessa, non ho bisogno di recitare una commedia infinita o di fingermi qualcuno per piacergli, lui mi accetta per quella che sono, un po strampalata ma è così che mi vuole.. Invece Charles, voleva che io fossi come lui, sempre attenta al mio lavoro, secondo lui il lavoro doveva venire prima di noi due e voleva che fosse così anche per me, per questo tra lui ed Heric ho scelto Heric.. Quello che sto tentando di dirti è che tu non devi cambiare per piacere ad una persona, se questa ti ama ti accetta per come sei e non necessita di cambiamenti da parte tua.. Io non ti conosco così bene e quel poco ti conosco, ti conosco con quella maschera che hai portato fin'ora e, dato che hai avuto il coraggio di "togliertela" davanti a me, mi piacerebbe davvero se diventassimo amiche.. Che ne dici? -
- D-dici sul serio? - Mi dice singhiozzando
- Ma certo! -

Funny mi corre incontro e mi abbraccia io di riflesso ricambio l'abbraccio e la sento singhiozzare sulla mia spalla, in fondo Funny non è così male, ma dopotutto quando si è presentata in classe io avevo notato in lei qualcosa di buono, se non fosse stato per la maschera che si è costruita io e lei a quest'ora saremmo amiche, ma per questo ora penso proprio che ci sarà del tempo per rimediare.

- Dai Funny, adesso è tardi torniamocene a casa e dimentichiamo questa brutta storia! -
- Daccordo, grazie ancora Sana e scusami! Anche tu Heric scusatemi per tutto -
- Tranquilla, ciao Funny! -
- Ciao! -

Funny se ne torna a casa mentre io ed Heric mano nella mano ci dirigiamo verso casa mia.

- Ei, ora che ci penso da quanto è che ci spiavi? Ero convinta te ne fossi andato! -
- Non potevo andarmene senza la mia dolce metà - Mi dice in tono amoroso.
- Ti ho mai detto che ti amo da morire? - Dico dolcemente girandomi verso di lui e buttandogli le braccia al collo.
- Uhmm.. No, non me l'hai mai detto - Dice maliziosamente circondandomi la vita.
- Ti amo da morire scemo! -
- Anch'io ti amo piccola -
 
E scambiandoci un tenerissimo e passionale bacio ci lasciamo alle spalle tutte le cose brutte che ci sono accadute in quest'ultimo periodo e ci prepariamo per una nuova vita, insieme.

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Capitolo 29
*** Ricomincio da NOI. ***


Ricomincio da NOI



A quanto pare le cose adesso si sono sistemate, finalmente Heric è tornato da me e Funny si è rivelata per quello che è, ovvero una persona dall'animo buono sono sicurissima che con il passare del tempo diventeremo molto amiche. Questa sera Heric mi ha invitato ad uscire, vuole portarmi a fare una passeggiata per recuperare il tempo perso, che dolce non mi stanco mai di guardarlo e di stargli accanto, lui per me è come un caricabatterie ed io sono il cellulare, quando siamo a contatto mi ricarico magicamente è una sensazione che a dir la verità è un po inspiegabile a parole, ma è bellissima. Guardo l'orologio sono le 18.30 è decisamente ora che io cominci a prepararmi, apro il mio solito armadio e stavolta invece di impazzire per trovare il vestito adatto ho abbastanza le idee chiare ed opto per un vestitino nero a maniche lunche e delle scarpe con il tacco dello stesso colore, i capelli li raccolgo in uno shignon lasciando ricadere qualche ciocca di boccoli davanti al mio viso, il trucco leggero e.. Ecco fatto sono pronta. Guardo dinuovo l'orologio e sono già le 20.00 strano, mi sembrava di averci messo pochissimo a prepararmi e invece ci ho messo un'ora e mezzo, beh tempo a tempo per l'arrivo di Heric. Mi affaccio alla finestra in attesa di vedere il mio uomo arrivare ed eccolo lì, che sta parcheggiando la sua auto per scendere, è bellissimo indossa una camicia bianca con dei pantaloni neri e il giaccone di pelle, i suoi capelli sono arruffati e smossi leggermente dal vento, avrei potuto desiderare un ragazzo più bello di lui? No non credo. Sento il campanello suonare ma avendo già visto dalla finestra chi fosse, ho preso la giacca e mi sono catapultata giù aprendo la porta e gettandomi letteralmente tra le braccia di Heric.

- Sei stupenda amore -
- No, tu sei stupendo, ti guardavo dalla finestra e non potevo fare a meno di pensare a quanto tu sia bello! -
- Grazie piccola, andiamo ti porto in un ristorante buonissimo! -
- Scommetto che fanno il sushi! - Dico ridendo
- E' proprio vero che sei la mia anima gemella! - Mi dice dandomi un bacio

Arriviamo al ristorante, è un posto bellissimo e molto romantico, ordianiamo e cominciamo a mangiare, come avevo previsto Heric si sta imbottendo di sushi assurdo, ne va davvero così matto!

- Amore, se continui a mangiare sushi ti verrà il mal di pancia! -
- Oh, piccola non preoccuparti ho lo stomaco di ferro! -
 
Finiamo di mangiare e ci dirigiamo verso la macchina, Heric all'improvviso mi lancia le chiavi della macchina e mi sorride.

- Amore, guida tu! -
- Che? Io? Ma non ho neanche la patente! -
- Non ti preoccupare piccola, tanto non dobbiamo andare lontano! -
 
Eccitata ed emozionata salgo in macchina e metto in modo, Heric mi da le indicazioni e io senza deconcentrarmi le seguo, in poco tempo arriviamo nel posto misterioso dove eravamo diretti. Scendiamo dalla macchina e noto con altrettanta emozione che siamo al gazebo, nel posto dove tutto è cominciato, dove io tanti anni fa ho finto di essere sua madre, dove c'incontravamo quando uno dei due aveva bisogno dell'altra, dove è nata la nostra profonda amicizia che poi con il passare degli anni è diventato amore, un bellissimo e profondo amore, di quelli sinceri, veri, puri, che neanche gli adulti provano, buffo direi, pensare che fino a qualche anno fa, avevamo scambiato i nostri sentimenti per puro affetto fraterno, eravamo così legati che da ingenui non avevamo capito di amarci ed io, come una stupida continuavo a stare con una persona che seppur convinta del contrario non amavo, ma adesso finalmente è tutto diverso, finalmente io ed Heric stiamo insieme e non c'è cosa che sia abbastanza potente da riuscire a dividerci, perchè il nostro amore è troppo forte. Pensando queste cose mi spunta un sorrisetto compiaciuto sul volto, Heric lo nota e mi prende per mano, insieme ci dirigiamo all'interno del gazebo. Heric è davanti a me che mi guarda con quei suoi occhioni profondi d'oro colato, non ci diciamo niente perchè a noi non servono parole, ci basta guardarci per capire tutto l'amore che proviamo ad un tratto lo vedo inginocchiarsi e portarsi una mano nella tasca, non capisco cosa sta facendo, adesso è perfino arrossito lievemente, sono sempre più confusa. Heric mi prende una mano dopodichè mi guarda negli occhi, ancora una volta intensamente e poi m'infila all'anulare sinistro un anello, un bellissimo anello di diamante in oro bianco..

- Sposami -
 
Mi dice diretto, senza incespicare nelle parole, semplice, come se fosse la cosa più banale del mondo, come se dovesse farlo tutti i giorni ma negli occhi gli leggo palesemente la sua difficoltà nel pronunciare quella parola.. Un momento mi ha chiesto di sposarlo? O mio Dio!
 
- H-heric.. Io.. -
- Sana, Sposami! -
 
Sono completamente paralizzata, una dichiarazione del genere non me la sarei mai aspettata tantomeno da Heric, è tutto così strano, dannatamente bello ma strano..

- Sana, termineremo il liceo, passeremo gli esami, ormai abbiamo entrambi 18 anni e il nostro amore è troppo forte, niente e nessuno può dividerci, ma ti prego, sposami - Dice con tono implorante
 
Heric ha sempre avuto la capacità di spiazzarmi con le parole, di solito non è un tipo logorroico anzi, lui non parla mai, sta sempre zitto, comunica con i gesti e con i mugugni, ogni tanto sorride o meglio, mi sorride, quando è con me diventa incredibilmente dolce. Insomma, l'uomo che amo più di ogni altra cosa al mondo mi sta chiedendo in ginocchio di sposarlo dopo aver passato gli esami ed io sto quì a pensare a quanto possa essere dolce? Al diavolo..
 
- Ti sposo - Dico decisa sfoggiando un sorriso a trentadue denti
 
Heric mi guarda con gli occhi lucidi, sembra non credere a quello che ho appena detto, lentamente si alza da terra e continua a fissarmi..
 
- C-cosa hai detto Sana? -
- Ho detto che ti sposo! - Stavolta glielo urlo
 
Heric mi prende in braccio e comincia a girare su se stesso facendomi fare una giravolta

- Sana Kurata, ti prometto che farò di te la donna più felice del mondo! - Dice deciso e determinato.
- Nessuno ha detto, che io non lo sia già! - Ribatto io sorridendo. 
- Ti amo -
- Ti amo anch'io Heric -
 
E mentre ci scambiamo un tenerissimo bacio non posso fare a meno di pensare a quanto sia bello vederlo felice, vederci finalmente felici insieme e così da questo momento in poi, comincia una nuova vita, adesso io ricomincio da quello che è ormai un NOI e lo sarà per SEMPRE.

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Capitolo 30
*** This is our happy ever after. ***


This is our happy ever after



6 anni dopo.
 
Rossana ed Heric si trovano nella loro casa sommersa dai scatoloni nel pieno di un trasloco, entrambi hanno deciso di comune accordo di comprare una casa molto più grande di quella che già hanno dopotutto sia il lavoro da maestro di Heric che quello di Rossana glielo permettono. Heric molto accuratamente sta passando ogni tipo di oggetto che gli capita sottomano a Sana che ordinatamente li ripone dentro ad ogni apposito scatolone, quando ad un certo punto trova un oggetto che non aveva mai visto prima d'ora.

- Amore, è tuo questo? - Chiede Heric a Sana
- Uhm? - Sana si gira per osservare l'oggetto che ha in mano Heric - Si! Quello è il mio diario!! Ecco dov'era finito! - Esclama entusiasta Sana
- Prego? - Chiede Heric confuso
- Tesoro, per oggi è meglio se ci prendiamo una pausa, abbiamo sistemato abbastanza per domani avremmo finito, vatti a riposare un po -
- Daccordo amore, tu non vieni? -
- Uhm.. Si ti raggiungo tra poco, prima devo fare una cosa -
- Va bene, a dopo piccola ti amo -
- Anch'io -
 
E così Heric, se ne và tranquillamente a riposare dopotutto fare il trasloco è un'impressa tuttaltro che divertente anzi è piuttosto faticoso, Sana invece fissa ancora il diario ritrovato da Heric. Con un'aria spensierata lo sfoglia rileggendo al volo le pagine scritte, dopodichè si alza e cerca in mezzo agli scatoloni una penna per poi rimettersi seduta e cominciare a scrivere su di una pagina bianca..

Caro Diario,
E' tanto, tantissimo tempo che non scrivo più, l'ultima volta che lo feci è stato quando Heric mi chiese di sposarlo, da allora sono passati sei anni. In sei anni sono cambiate moltissime cose io, Heric, Terence, Alissa, Funny, George, Margareth, Marine e tutti i nostri amici abbiamo superato con successo gli esami di maturità e ci siamo diplomati, Terence e Alissa si sono iscritti all'università di Tokyo e si sono sposati tre anni fa, Funny si è finalmente riconciliata con Jeremy, il suo amor perduto che l'aveva lasciata per il suo atteggiamento troppo da maestrina e a giorni si sposeranno, anche Margareth e George dopo vari tira e molla si sono messi insieme ma attualmente sembra non gli interessi l'argomento matrimonio, Marine invece si è trasferita in America con la sua famiglia, ogni tanto ci manda sue notizie ma purtroppo il rapporto si è raffreddato. Mamma è diventata ancora più famosa grazie al libro che ha scritto sulla mia adolescenza, Robby si è finalmente sposato con Alisya l'anno scorso ed ora aspettando una bambina. Charles si è affermato molto nel mondo dello spettacolo diventando famosissimo, ha vinto anche un oscar per il miglior attore e miglior film, nonostante tutti i nostri bruschi litigi alla fine siamo riusciti a rimanere ottimi amici e caso strano ha legato molto anche con Heric, approposito, io ed Heric ci siamo sposati sei anni fa, subito dopo aver terminato la scuola ed esserci diplomati precisamente il 24 dicembre, non è una data a caso, è la data che abbiamo sempre utilizzato per festeggiare metà compleanno, nonchè data dove ci siamo scambiati il nostro primo vero bacio all'età di undici anni. Dopo il matrimonio io ed Heric abbiamo acquistato una casetta al centro di Tokyo ed ora dopo sei anni, siamo nel mezzo di un trasloco, questa casa per noi è diventata troppo piccola e siccome tra circa un mese la nostra famiglia si allargherà a dismisura abbiamo bisogno di una casa più grande che abbiamo provveduto ad acquistare non troppo lontano da quì. Beh penso di aver detto tutto, ora vado a riposarmi vicino al mio adorato marito e finalmente posso dire con certezza che dopo tutto quello che abbiamo passato e nonostante il tempo questo per noi è veramente il nostro "Per sempre felici e contenti" Con amore, un bacio
Sana.

Chiudendo il diario Rossana, si alza dal tavolo e si dirige nella camera da letto sdraiandosi vicino ad Heric il quale, dopo averle sorriso e stampato un bacio a fior di labbra accarezza dolcemente il pancione di sua moglie cadendo entrambi in un dolce sonno ristoratore.
 
THE END.

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