Everything i do, is EPIC.

di BieberforPresident
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo, lavoro. ***
Capitolo 2: *** Non sei quello che credevo. ***
Capitolo 3: *** Dovevo solo, comprare il pane. ***
Capitolo 4: *** Nothing is right. ***
Capitolo 5: *** -Grazie, di salvarmi ogni volta.- ***
Capitolo 6: *** “Ma non siete amiche?” ***
Capitolo 7: *** Give me, a kiss. ***
Capitolo 8: *** Tu, vuoi solo labbra da baciare. ***
Capitolo 9: *** “Sei Sexy, oggi.” ***
Capitolo 10: *** Rossetto ***
Capitolo 11: *** Cervello, controllati. ***
Capitolo 12: *** Mi pregherai di portarti a letto. ***
Capitolo 13: *** Sei mia. ***
Capitolo 14: *** “Perché mi baci?” ***
Capitolo 15: *** Vuoi diventare mia? ***
Capitolo 16: *** Sei uno stronzo bastardo di merda. ***
Capitolo 17: *** Ha davvero speso così tanto per farmi felice!? ***
Capitolo 18: *** LA REGINETTA DEL BALLO INVERNALE. ***
Capitolo 19: *** AL CENTRO COMMERCIALE ***
Capitolo 20: *** Say hello to falsetto in three two. ***
Capitolo 21: *** Scusa ***
Capitolo 22: *** If i was your boyfriend, i’d never let you go. ***
Capitolo 23: *** Anne. ***
Capitolo 24: *** GIOCO DELLA BOTTIGLIA.♥ ***
Capitolo 25: *** Ellen ***
Capitolo 26: *** Girlfriend, Girlfriend, you can be my girlfriend. ***
Capitolo 27: *** You can talk with me, Bieber. ***
Capitolo 28: *** I am ‘ma a make you shine bright like you’re laying in the snow. ***
Capitolo 29: *** Is not Sex, is Love. ***
Capitolo 30: *** Happy Ending. ***



Capitolo 1
*** Un nuovo, lavoro. ***


UN NUOVO, LAVORO.~
No, è impossibile. Si, è vero. Ho bisogno di un lavoro, per aiutare un po' di più la mia famiglia ma andare a pulire l'interno di casa Bieber, è un po' troppo, per me.
Non sono una hater, anzi. Io, adoro la sua voce, il suo aspetto, adoro lui.
Ma non sono, una ragazza che se ne vanta in giro, anche perché partono insulti, e non ho le palle per rispondere. Se rispondo, iniziano a prendere in giro la mia famiglia, e non posso, non voglio rischiare di sentire brutte parole, contro mio padre, sopratutto contro mio fratello. Lui, è tutto per me.
“Quindi, può iniziare da domani, signorina Gorenca.” Cognome di mio padre, non fateci caso.
“Okay.” Devo andarmi a fare bella? No, non serve cioè boh. Io, vorrei sul serio, apparire carina davanti a quell'essere. E se poi, puzzo? No, Taylor cavolo dici!? Va bene, ora basta. Devo pulirli casa, e basta.

 

 

 

Oh mio dio, ma è una casa immensa! Ma wow! Oddio, sarà dolce con me, si. Lo è sempre stato con tutti, dovrebbe fare un'eccezione per me? No. Quindi, suona sto cazzo di campanello, TAY!
Okay, ce la posso fare... devo soltanto premere un tasto. Uno – Due – Tre. –
Fatto.
Si? – Voce femminile? Ommiodio, sto parlando con Pattie.
Sono la nuova pulitrice. – Prima figura di cacca, pulitrice? Ma come m'è venuto in mente!? Fece una leggera risata.
Okay, adesso vengo ad aprirti. –

 

“Entra pure, tesoro.” Mi ha chiamata tesoro, che cosa bella.
“Grazie.” Entrai, e mi disse di andare da una parte, da un'altra signora, o qualcosa del genere.

“Tieni.” Una donna ossuta, e bionda, mi porse una scopa. Odio scopare, no cioè, non in quel senso. Voglio dire, odio pulire con le scope, ovvio!
“Che devo pulire?” Dissi granando gli occhi.
“Con questa? Le scarpe.” Era ironica, vero?
“Come?” La guardai interrogativa.
“Tutto! Bellezza, non sei venuta a mungere le mucche. Muoviti.” Finezza zero, eh?!
“Caroline! Come puoi, rivolgerti in questo modo poco sgarbato a questa.. ragazza così carina.” Questa voce, oddio, è Justin. Mi voltai, e intravidi il suo volto che mi sorrideva, io ricambiai, ovvio. Mi fece l'occhiolino, okay, sto andando a fuoco.
“Signorino Bieber, è il suo lavoro, pulire.” Precisò Caroline. Però dai, non mi fate far la serva.
“Mi vuoi dire, che è il suo lavoro, scopare?” Okay, non è un doppio senso, vero?

“Justin, basta! Pensi sempre a quello!” Intervenne una voce femminile.
“Mamma sono un maschio.” Si allontanò salendo le scale, per non so dove.

“Tesoro, scusalo.. ma sai come sono fatti i ragazzi.” Si, lo so. Mio fratello parla di perversione 24 su 24. Ormai, ne sono abituata.


 

 

Qualcuno mi sta osservando, però ho paura di girarmi. Ho pulito più di ¾ di scale, e bè sono stanca, però non ho finito. Ho 16 anni, e mi tocca spaccarmi la schiena. Stupendo!
Okay, mi sento molto in imbarazzo, chi è che mi fissa!? Odio, essere fissata. Mi girai, e non vidi nessuno, forse dovrei girarmi da un'altra parte.
“Cerchi me?” Oh cielo, un fantasma. Non riesco a vederlo, ma chi è?
“Chi sei?” Chiesi, fermandomi di pulire.
“Come chi sono, dolcezza guarda in alto.” Alzai il capo, e vidi lui, seduto su dei scalini, alti.
“Oh, Justin.” abbassai lo sguardo.
“Oh si, hai un bel sedere, sapevi?” Okay, che sono tua fan, ma tesoro, ripigliati.
“Si, lo so.” Mi vanto del mio sedere, perché io posso!
“Ahah. Benissimo, me lo faresti conoscere meglio?” Scherza, vero?
“In che senso?” Domandai perplessa. Scese le scale, che avevo appena pulito, spero solo che non le sporchi un'altra volta. Arrivò al mio scalino, e si avvicinò pericolosamente a me.
“Nel senso, che in camera mia, c'è un letto caldo caldo.” Mi sussurrò all'orecchio. Si Justin, lo so. Te l'ho rifatto io, il letto!
“Okay.” La mia risposta fu stupida. Lui, fece un sorriso malizioso, e mi prese per i fianchi. Ma momento, io ho detto okay così per dire, non per fare quella cosa...!
“No momento, che fai?!” Mi scansai da lui.
“Come che faccio? Mi hai dato campo libero, tu.” Sorrise di nuovo. Ha un sorriso meraviglioso, ma lo usa in modo sbagliato.

“No, io ti ho detto Okay, per il fatto Okay hai un letto caldo, buon per te.” puntualizzai.
“Non mi sono fatto capire bene, prima. Allora, Taylor verresti a giocare con me, nel mio letto caldo?” Ma come fa, a conoscere il mio nome!? E poi... perché è così perverso? Non mi piace tanto questo Bieber.
“Sono allergica ai giochi, sui letti.” Lo spinsi via, stava cominciando a venire troppo, verso di me.
“Oh okay. E di quelli in bagno?” No scusa, ma che ci facciamo in bagno!?
“Anche.” conclusi con questo, dopodiché mi rimisi a pulire quelle scale.
“E che palle. Vuoi fare sesso con me, si o no?” Potevi arrivare al punto, già da prima.
“No!” Dissi alzando il tono.
“Non alzare la voce con me e bellezza, nessuna si è rifiutata a me.” Justin, caro Justin, Hai conosciuto tutte puttane, sperando che si facessero pagare.
“Piacere, sono Nessuna.” Fece un leggero sorriso, e se ne andò.
Cavolo, tu credi di conoscere bene, il tuo idolo, finché non ci vai a fare le pulizie e scopri che è un maniaco sessuale (?)



Leggimi, o morirai tra 7 giorni. ;)
Benissimo, sono la stessa scrittriche di 
«This is so weird, you can't hate me for a long time. You'll love me, baby.»
Non la continuo più, quella storia, perché me l'hanno cancellata, e non posso, davvero non ci riesco a continuarla. Così ne ho scritta un'altra, potrebbe non piacere, ma spero di si. 
Qui, chiedo
MINIMO 2 recensioni? O anche una! 
Basta che ci sia qualche recensione. 
Lo so, che non è il massimo, ma vi pr
eeego! 
Oh, e i
trichechi e castori, potrebbero fare qualche comparsa anche qui (?) 

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Capitolo 2
*** Non sei quello che credevo. ***


Non sei quello che credevo.

La cosa peggiore che mi potesse capitare, è essere espulsa da scuola, merda.
E solo perché ho insultato la figlia della preside, è patetico, c'è preferenza ovunque.
E poi.. devo lavorare a casa Bieber tutti i Sabato e Domenica. Lui, non fa altro che provocarmi, non che mi dispiaccia, ma Caroline ha detto che lo fa per portarmi a letto, e che il motivo per cui hanno assunto me, è perché tutte le altre sono state per così dire 'Ferite' da lui. Si perché lui, se le portava a letto e poi.. le licenziava. Non voglio fare la stessa fine, no.


“Papà.. vado al lavoro.” Oggi è Sabato, e Lunedì devo andare a una nuova scuola.. e tutti sanno che i 'nuovi arrivati' vengono trattati come merde.
“Okay, ciao tesoro.” Gli diedi un bacio in guancia, e mi diressi verso quella casa. Mi aspettava pulire la camera, e il bagno di Justin.

 

 

Okay, ma questo che cazzo fa, in camera sua, che sembra 'na giungla!?'
“Le domestiche qui, non resistono più di tre giorni, questo è il quarto per te, complimenti.” Grazie grazie, Bieber. Ora va via, che devo pulirti il cesso.
“Non mi piace essere chiamata, domestica.” E' vero, in effetti lo ero, ma non mi piace il termine.
“Ma è quello che sei.” Disse appoggiandosi ai lati della porta della sua, camera.
“Si, lo so.” bene! Il letto era fatto, ora manca tutta la sporcizia a terra, favoloso.

**1 ora dopo**
Okay, mi manca solo il bagno, e poi posso andare a casa! Spero solo, che non si sia SMERDATO fuori dal water.
Rovistai tra l'immondizia e trovai parecchi, forse troppi, preservativi. Oh, ma che schifo, sto ragazzo. Si è vero, ha una bella voce, ma è tanto perverso.
Finii quella giornata, come sempre e il giorno dopo, era uguale a quello precedente.



LUNEDì

Okay, nuova scuola, nuova vita, no? No! Cavolo ho paura e se iniziano a picchiarmi? E mi lanciano addosso un tricheco? Potrebbero bombardarmi perché no!? Signore dei cieli, aiutami tu. Okay, adesso entro, eh.

Entrai, come al mio solito; camminando.
Sono arrivata fino a metà corridoio, e non è successo niente, bene! Mi guardai intorno, il mio armadietto, quale era!?
Non importa, suonò il campanello, e io mi diressi in classe, oh almeno, quella che credevo che fosse la mia classe.
“Mi scusi, signorina lei che ci fa qui?” Mi disse colei, che doveva essere la professoressa.
“Em.. sono nuova, mi scusi. La classe di biologia (?).” Chiesi stupidamente, la classe iniziò a ridere, e io ad arrossire.
La professoressa mi portò nella classe giusta, ed entrai facendo una figura di merda, perché inciampai in qualcosa, che credo fosse un piede. Nella mia mente mi dicevo – Non era uno sgambetto, Taylor. Non provare a pensarlo –
Mi sedei, su un posto, vicino a uno che aveva un cresta lunga 5 metri.
Ho paura, lo ammetto.
Le ore, finirono, e io non vedevo l'ora di ritornarmene a casa. Uscendo, intravidi Just.. JUSTIN!? JUSTIN ERA IN QUESTA SCUOLA!?
Oh no, se dice che sono una 'domestica' mi prenderanno in giro, a vita.

4 giorno
Ho una amica! Ho una amica! Ho una amica! Ho una amica!
Si si si si si che bello! Justin, non mi caga più, forse perché si vergogna di me (?) No ma boh, non credo sappia che io sia nella sua stessa scuola.
“Sophie!” Si girò di scatto.
“Tay!” Rispose.
Adesso posso sentirmi importante, per qualcuno.
“Studiato per il test fisica?” Fisica!? Ma che dice?
“Eh!? C'era un test di fisica!?” Oh ora sono nella merda.
“Si, Tay tranquilla, abbiamo studiato 2 giorni fa, ricordi?” Ah, bene bene.


Ero sul mio armadietto, qualcuno me l'ha chiuso con la colla, dio, sono patetici.
“Taylor?” Mi girai, o signore, s'era accorto di me.
“Justin?” Dissi con indifferenza.
“Che ci fai qui.. tu.. da quando?” Non lo so, davvero sono qui da 5 o 4 giorni.
“Sono stata espulsa dall'altra scuola, e sono venuta qui.” Lo fissai nei occhi.
“Perché proprio qui!?” Ma che problema hai!? Non gli risposi, scuotei la testa, e feci per andarmene ma mi prese per il polso.
“Nessuno dovrà mai sapere che io e te ci conosciamo.” Perfetto, adesso non mi sento più importante. Non gli risposi, e me ne andai, oh almeno cercai. Qualcuno mi fece cadere i libri di mano, quindi mi abbassai per prenderli, ma diede un calcio, a quelli. Mi ha sfiorato la mano, e bè se me l'avesse toccata, m'avrebbe fatto male.
“Sfigata.” Rise beffardo. Stupido bastardo di merda.
Gli feci lo sgambetto, e lui cadde. Justin, stava a fissare. Dov'è quel ragazzo dolce che difende tutti dai bulli!?
“Oh, tu non sai contro chi ti sei messa contro.” Disse lui, alzandosi in piedi tra una risata e l'altra.

“Sei il solito bullo, che non ha un cazzo da fare tutto il giorno, oltre che a prendere in giro, le persone più deboli. Ma te lo dico, hai sbagliato persona.” Ero 5 centimetri distante dal suo volto, lui sbuffò e se ne andò.
Ripresi i miei libri, e cercai di andarmene, qualcun altro mi afferrò per il polso. Ma che cazzo volete!?
“Hei, ti conviene non rispondere, a loro.” E perché mai, non posso difendermi?
“Perché?!” Chiesi.
“Perché sei l'ultima arrivata, e finché non ne arriva una nuova, sarai presa si mira, però se rispondi, bè.. non ti lasceranno mai in pace. Lo dico, perché fino a una settimana fa, prendevano in giro pure a me.” Capito. Accennai qualcosa con la testa, e finalmente, me ne andai.




Leggimi, o morirai tra 7 giorni. ;)
Ma ma ma CIAO! *^*
Vi amo, Ok? Ok.
8 recensioni, di già dal primo capitolo!?
Spero che non mi abbandoniate <3!
Siete qualcosa di tanto speciale, che spero di non perdere mai.
Mm.. fa un po' merda sto capitolo, spero di non avervi deluso.
4-5 Recensioni? :3 

 

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Capitolo 3
*** Dovevo solo, comprare il pane. ***


Dovevo solo, comprare il pane.

 

Ditemi, c'è cosa peggiore, che fare pulizie in casa altrui? No. In effetti con è tanto brutto, se alla fine vieni pagata. E' come farle a casa propria, ma cavolo, lavare la biancheria altrui, bè è disgustoso.
Le mutande di tutti i membri della famiglia, gli indumenti... insomma, non mi piace. Dovrò licenziarmi, non ce la faccio più. Mi sto spaccando la schiena. Spero che mio padre possa trovarsi un lavoro, al più presto.

 

“Pattieee.” Dovevo informarla, che dovevo andare a casa.
“PATTIE!” Niente. Non rispondeva.
“Non c'è.” Mi voltai, c'era Justin al computer.
“Oh, okay. Io vado a casa, ciao.” Non mi dice nemmeno ciao, sto sborrone. E' mai possibile, che cambi così in fretta? Prima ci provava come un tricheco in calore, e ora non mi caga minimamente. Ero sull'uscio (?)della porta, quando qualcuno mi parlò:
“Hei, no aspetta!” Mi vuole salutare, si lo deve fare, cazzo lui è il mio idolo!

“Si?” dissi con un sorriso a 32 denti.

“Devo dirti una cosa.” Adesso mi dice che gli piaccio! Oh forse, no.
“O-okay.” indietreggiai.
“Okay. Benissimo, fammi i compiti, d'Inglese.” Mi diede di forza, i libri in mano. Scherza, giusto? Rimasi impassibile, non sapevo che rispondere. Taylor, è facile. Devi solo dire no. Su, fallo! Adesso, cazzo! Perché non lo faccio!? Perché sto iniziando a fargli i compiti?! Perché!?

Mezz'ora dopo
“Ecco, tieni te gli ho fatti.” Gli tirai il libro addosso, arrabbiata.
“Calmati, se non volevi non gli facevi, eh!” Lo guardai malissimo, e lui rise compiaciuto.
Ridi Bieber, e vediamo se riderai anche in classe, domani.
Gli esercizi, sono tutti sbagliati, ho scritto cose a caso, spero che non se ne accorga, prima che io vada.

 

 

A scuola durante la ricreazione
Ero sul mio armadietto, a parlare con Sophie, del più e del meno, quando qualcuno mi fece cadere a terra.
“STUPIDA! Sono tutti sbagliati, ma che hai in inglese, una F!?” Si, Bieber.
“Accontentati, che te gli ho fatti.” Dissi alzandomi in piedi.
“Pff. Va al diavolo, Gorenca.” Odio, quando mi chiamano per cognome.
“Ma che ha?” Chiese Sophie.
“E' arrabbiato, ma sai? Non me ne frega proprio niente.” Dissi con indifferenza.



“Tesoro, non abbiamo pane, andresti a comprarlo per favore?” Oggi, è proprio una giornata di merda, insulto di nuovo qualcuno di più importante di me, magari mi espellano di nuovo, da scuola.

Questo supermercato, è davvero grande. Non trovo il pane, ndo cazzo stà!?
A no, okay l'ho trovato. Oh no, non ci posso andare. C'è Bieber con il tizio bullo che mi aveva calciato i libri. E come faccio a prendere il pane!?
Okay, Taylor. Indifferenza totale, ecco cosa ci vuole.
– non mi noteranno, non mi noteranno, non mi noteranno. – Mi ripetevo, a mente.
“Uh, guarda chi c'è.” Vaffanculo, mi hanno notata. Presi il pane di fretta, e cercai di andarmene.
“Eh no, piccola. Tu ora resti qui.” Vaffanculo, mi hai fatto lo sgambetto, pretendi anche questo!?
“Devo andar-” Mi buttarono 2 sacchi di farina in testa. Adesso, sembro un pupazzo di neve.
“Perché l'avete fatto!?” Due di loro, ridevano con gusto, Justin invece, no. Era immobile che mi fissava con uno sguardo strano.
“Che succede qui!?” Intervenne una commessa, stavo per parlare, ma Louis, il bullo, mi anticipò.
“S'è rovesciata addosso 2 sacchi di farina, e vuole darci la colpa a noi, è patetico.” Un attore davvero bravo, devo dire.
“Ma non è vero!” Dissi. Sputando della farina, che m'era entrata in bocca.
“Smetta di mentire! Loro sono clienti miei, da sempre. E conosco Louis, non mentirebbe mai per una cosa simile. Mi dia il rimborso, della farina.” No! Ho solo i soldi per il pane, non posso, cacchio, che mangerò a cena!?
“No.. ma io dovrei comprare il pane..” Dissi, con aria disperata.
“Benissimo, non lo copra. Mi dia i soldi.” MIO PADRE MI UCCIDE.
“Justin ti prego, aiutami.” Mi voltai verso lui, era la mia unica speranza.
“Andiamo ragazzi.” Ma io, ti chiedo un aiuto, non di andartene via!
Rimasi lì con la commessa, i 3 ragazzi, se ne andarono, e io rimasi sola.
Dopo 10 minuti, però arrivò qualcuno, che mi cinse una spalla.
“Pago io, per lei.” Mi voltai,era Justin. Non sono più una #forevealone.
“Oh, grazie davvero, credevo che mi volessi abbandonare, il che è ovvio, visto che non siamo amici ma..” Mi tappò la bocca, e fece un leggero sorriso.
“Zitta, ti prego. Senti, mi dispiace, ma questa è la prima e ultima volta, che ti aiuto. La prossima, cambia supermercato.” va bene.
Mi pagò, e mi portò a casa, con la sua auto. Mi fece qualche ramanzina, perché gli avevo sporcato il sedile. Ma, non mi frega. Sinceramente, a me bastava comprare il pane.



Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
Ho cambiato titolo, perché a certa gente non piaceva l'altro (?) D:
Okay Okay,
ALLORA:
~GRAZIE CON TUTTO IL CUORE, IO VI AMO, SIETE LA MIA GIOIA PIU' GRANDE.

~13 recensioni!? MA MI VOLETE FAR MORIRE DI FELICITA' !? 
~ GRAZIE ANCORA, ANCHE PER SOLO LEGGERE. MA RINGRAZIO ANCORA DI PIU' CHI RECENSISCE.
~MINIMO 6 RECENSIONI? 

Cosa che non centra:
Visto Sanremo!? Ommiodio, io amo quelle cinque carote! (Da qui, leggimi o ti picchio con una carota u.u) 
Si cioè, gli seguo da quando gli ho conosciuti, e volevo chiedervi, chi li segue? Voglio dire, anche voi siete directioner? :3

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Capitolo 4
*** Nothing is right. ***


Nothing is right.
“Tay tesoro, svegliati.” Modo strano, di svegliarmi. Si cioè, di solito mi butta giù dal letto, gridando e sbraitando come un cane.
“Ancora 5 minuti, ti prego.” Sento qualcosa afferrarmi per i fianchi.
“Ahaia!” Mi ha buttata giù dal letto, sapevo, io.
“Ma che diavolo! Papà!” Sono costretta ad alzarmi per andare in quella scuola.
“Su, non fare storie. Vestiti e vai.” E se oggi marino? Non sarebbe una brutta idea! No ma poi, telefono a casa, merda.
Mi alzai, e mi andai a fare la doccia, dettaglio molto più che interessante, no?
Mi vestii [Altro dettaglio importante.] e uscii da quella topaia.


Oggi, non mi farò fare nessun scherzo. Taylor Gorenca, tu, oggi tiri fuori le unghie. Ok? Ok.
Okay, sto andando dritta verso il mio armadietto, e niente mi sta fermando, mi sento catwoman.
Qualcuno mi toccò la spalla, oh cielo, fa che non siano loro.
“TAYLOR!” E' Sophie, per fortuna.
“Hei.” Questa ragazza, devo dire che è parecchio...bella. E' strano, come una come lei, sia amica mia.
“Ti devo raccontare una cosa WOW!” Oh no, che mi vuole dire?
“Dimmi.” Dissi con indifferenza.
“Entusiasmo zero, eh? Comunque, mi vedo con Justin.” E fece uno di quei salti, sbattendo le mani, contemporaneamente. Sembrava una di quelle scimmie, che ballano battendo i piatti l'uno con l'altro. Non so, come diavolo si dicono!?
“Oh, è.. carino.” Non poteva lei, uscire con il idolo, cavolo! Lui, piace a me. Non è giusto, se solo avessi accettato di andarci a letto!
“Carino!? Scherzi? E' fantastico! Oh levati, sta arrivando.” Mi spinse, e sbattei contro il lato dell'armadietto! Cazzo, che male! Ma fa più male, vederli baciarsi davanti a me.
Mi girai, e me ne andai. La depressione, si sta invadendo nel mio corpo. Cavolo! Che ha lei, che io non ho? I soldi? Cavolo, siamo alte uguali, lei ha i capelli biondi, e io.. Castani. E' il colore della chioma, che fa la differenza?
Guardavo, solo le mie scarpe, errore grosso, perché sbattei contro qualcuno.
“E stai attenta!” Ma perché proprio contro Louis!? Qualcuno, lassù mi odia.
“Oh.. scusa.” Non mi fare niente, ti prego.
“Ohh! Ma sei Taylor!” No, sono Ermenelgilda. Cercai di andarmene, ma mi afferrò per il polso.
“No, dai dove vai? Resta qui, anzi ti portiamo noi in classe.” Disse divertito. Hei, ma lo sai che se mi fai arrabbiare troppo, morirai?
“No, grazie.” Cercai di ritirarmi la mano, ma sto scimmione non me la lasciava.

“Si si, invece.” Oh, ma insisti!?

“HO DETTO DI NO!” Alzai, forse un po' troppo, il volume della voce.
“Ragazzina, non alzare il tono della voce, con me.” Mi stringeva il polso, in una maniera violenta, mi faceva male. Non so perché, infatti me ne pentii poco dopo, gli tirai un calcio negli stinchi. E poi, come qualsiasi essere umano vivente in questa terra, scappai in bagno.
Che faccio? Oddio, ho paura quello mi uccide. Devo fare, un testamento, sicuro.
Dopo 30 buoni minuti, constatai che erano andati via, così andai in classe.
“Signorina, lo sa, che ore sono?” Mi chiese il professore di Lettere.
“Mi scusi..” Dissi roteando gli occhi.
“Entri, si muova.” Mi sedei, vicino a un tizio con gli occhiali, da nerd. Era.. carino. Si cioè, non dava l'aria da secchione, anzi.

 

 

Che palle, sta lezione. Mi arrivò qualcosa, un bigliettino. Oh, qualcuno, mi ama! No, scherzo.
– I miei amici, hanno detto che ti stupreranno. AHAHAH. –
Ma chi cazzo, è che manda ste cose? Mi girai intorno, e trovai Justin, che mi fissava. Oh, okay. Ho capito, che amici.
Gli risposi:
– Che cosa dolce. – E glielo, lanciai diciamo, ho una mira pessima.
– Non hai paura, di essere sverginata? – Scrisse, lui.
– Chi ti dice, che sono vergine? – Risposi.
– Non hai voluto fare sesso con me, il che dice tutto. – Mm, si è vero sono vergine.
– Forse perché, poi mi avresti licenziata? – Risposi.
– Proviamo. Facciamo sesso, giuro che non ti licenzio. – Tesoro mio, tu stai uscendo con Sophie (?)
– Ma tu, non stai uscendo con Sophie? – Scrissi, consumando ormai la mia penna.
– Non è detto, che lei lo debba a sapere. – Ho un'amica. Per quanto mi piaccia quel ragazzo, non posso perderla. Quindi, non gli risposi.
L'ora passò e andai in un'altra classe, Bieber non era in classe con me, quell'ora.
Che faccio? Glielo dico, o no a Sophie, che Justin la vuole tradire? Oh, credo.


Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
VI AMO, NON SO PIU' CHE DIRE, CIO'E' LO DICO SEMPRE, MA PERCHE' E' VERO.
10 recensioni!? Io vi ASDFGHJKLLPOIUYTREWQ.
La mia unica paura, è di perdervi e.e
No Okay, pensiamo positivo.
ME LA FATE UNA RECENSIONE PURE QUI? 
MINIMO
9? *-* <3
GRAZIE! 

 

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Capitolo 5
*** -Grazie, di salvarmi ogni volta.- ***


-Grazie, di salvarmi ogni volta.-


– Grande festa alla corte di Francia, c'è nel regno una bimba in più. Lunghi capelli e rose di guancia, OSCAR TI CHIAMERAI TU! – Sta canzone, ha trovato casa all'interno della mia testa. La devo cacciare, la canto in continuazione!

Manca un'ora alla fine di questo inferno, chiamato 'scuola'.
E sto cercando di evitare Louis e il suo gruppetto, cavolo ho paura sul serio.
Sento qualcuno che afferra il mio polso, la paura si impadronisce del mio corpo, lanciai un urlo, qualcuno mi portò dentro un'aula, coprendomi la bocca.
“Non gridare!” La voce più angelica, a sto mondo. E' Justin... ma che vuole?
“Se ti tirassero con forza, pure a te, voglio vedere se gridi!” Cavolo, per fortuna non è Louis. Ma se lui, volesse, portarmi da Louis?
“Si si okay. Allora, non ti ho portata qui,per niente.” Peliamo le patate insieme(?)
“Allora, per cosa?” Chiesi con aria interrogativa.
“Prima non mi hai risposto. Volevo la risposta.” Ma sempre al sesso, pensa?
“Ma tu, stai davvero male. Come diavolo puoi, pensare solo a quello? Fa sentire se hai la febbre da Sayborg.” Gli misi una mano in fronte, per misurargli la febbre, ovvio!
“Smettila, e rispondi.” E come glielo dico, che non posso?
“No, vedi io non la do a tutti.” Dissi con un filo di imbarazzo.
“Ma io, non sono tutti.” Lo guardai in cagnesco.

“No infatti, tu sei Justin Bieber quello che fa sesso,con TUTTI.” Con questa l'ho spento (?)
“Non faccio sesso con tutti, infatti nella mia collezione, manchi tu.” Sono un giocattolo, Bieber?
“Mi stai dicendo, che le donne per te, sono un giocattolo, che prima usi, e poi gli getti via?” Domandai, e se la risposta è si, allora si becca un bel pugno in faccia.
“N-no. Cioè, loro vogliono, non le obbligo, io.” Mm.. e a questa come rispondo?

“Va bene... Io però non voglio.” Se insiste ancora gli faccio fare un volo da paperissima.
“Allora è vero, quello che ha detto Sophie, di te.” Che ha detto? Parla di me, con lui? Ma che amica è?
Lui, incrociò le gambe, sedendosi, allo spigolo, di un banco.
“Che dice di me?” Mi avvicinai, a lui.
“Non faccio la spia, baby.” Ma allora, che cazzo stai a dirmelo?
“No, ma adesso me lo dici.” Se non me lo dice, gli infilo 7 pennarelli sul naso.
Mi guardò stranito, per un po' poi se ne andò, rimasi sola, come sempre.
Uscii da quell'aula, sbuffando, incontrando, per la sec0nda volta, Justin E Sophie, baciarsi.
Dio, che colpo al cuore.
Camminai, per una decina di metri, dopodiché, qualcuno mi sollevò da terra, facendomi sbraitare, come una vacca.
“LASCIAMI! O CHIAMO LA PROTEZIONI ANIMALI!” Gridai, ma gridare, per colui che mi aveva sollevata, è come essere muti.
“Tesoro, il calcio di prima, si fa sentire. Vieni in bagno, che ti mostro, il punto preciso, della botta.” Oh porca zozza. Era Louis... e mi voleva.. STUPRARE A SCUOLA!? Oh che cazzo, fosse minimo un posto romantico! Iniziai a gridare al vento dei 'No' e 'Qualcuno mi salvi.' Ma a nessuno, fregava di me, bello. Sophie stava ridendo, del fatto che avrei perso la verginità, Justin mi fissava con uno dei suoi sguardi persi, le lacrime, iniziarono ad uscirmi. Mimai, a voce alta, un 'Justin aiutami, ti prego.' Lo fissavo dritto nei occhi, sapevo che gli facevo pena. Lui, è contro la violenza, no?
Niente, non mi venne a salvare. Mi portò in bagno, e iniziò a togliersi i pantaloni. Oh no, DIO HO SEMPRE CREDUTO IN TE, FATTI SENTIRE, ORA! Iniziò a baciarmi con violenza, io caddi a terra, ma questo non lo fermò. Non mi lasciava nemmeno, respirare.
Qualcuno aprì la porta di scatto, e poi la chiuse.
“Lou, lasciala stare, dai.” Oh Justin, io ti adoro! Però sei sempre ritardatario, eh?
“Ho rischiato di rimanere sterile, bro.” Iniziai a mangiarmi le unghie, lo faccio sempre, quando ho paura.
“Senti Lou, lei è preda mia, sia chiaro.” Preda sua? Suona così... dolce.
Louis, lo guardò per qualche instante, Justin aveva uno sguardo da 'Ti sbrano.'
“E che palle. Fattela, dimmi se ne è falsa la pena, almeno.” Fattela? Sono qui, non potete decidere che fare, con me. Comunque, Lou, come lo chiama Bieber, se ne andò. Le soddisfazioni della vita.
Justin si avvicinò a me, chinandosi, perché ero seduta sul pavimento.
“Stai bene?” Mi chiese, dolcemente. C'è qualcosa che batte, forte forte, dentro me.
“Diciamo.” Tirai su con il naso. Lui, mi porse un fazzoletto, e mi asciugai le lacrime.
“Te l'ho dato, per soffiarci il naso.” Che figura di merda.
“Preferisco asciugarmi le lacrime, e poi soffiarmi il naso.” Dissi con la mia SUPER intelligenza.
“Hahah Scherzavo, fai come vuoi.” Mi toccò il naso con l'indice. Una vampata di calore, mi attraversò il corpo, per un secondo.
Gli feci un leggero sorriso. Mi alzai in piedi, e lui se ne andò.


 

Uscii fuori dal bagno, e tutti mi chiesero che facevo con Justin all'interno, mi limitai a dire 'Mi sono soffiata il naso' Potrebbe essere una risposta schifosa, e volgare, ma è vero.


Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
Macciao, PREDE MIE! *-*
Ma io, adesso dovrei confessarmi a voi. Dovrei confessarvi, il amore, VERSO VOI.
Vi amo, siete l'unica cosa, che mi fa sorridere, siete la mia gioia, siete tutto. Non finirò mai, di ringraziarvi. Siete.. come dire.. SPECIALI!
13 recensioni? ASDFGHJKLPOIUYTREWQ
Mm.. minimo 9!? 
:3 

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Capitolo 6
*** “Ma non siete amiche?” ***


“Ma non siete amiche?”

E' domenica mattina, e io non voglio, andare a lavorare.
Mi vibra il telefono, e non ci faccio caso, perché nessuno aveva il mio numero, nella mia nuova scuola, e quelli della vecchia, ormai a malapena, mi salutano.
Tranne Sophie, ma lei, non mi caga mai.
Meglio controllare, comunque.

– So, che dormi. Alzati, su. – What the fuck?
– Chi sei? – Scrissi, sul veloce. Poi mi alzai, e mi vestii.
– Una persona. – Capitan ovvio.
– No, ma che coincidenza, pure io. – Scrissi, ironicamente.

– Siamo simili, allora! – Almeno che tu non sia un marziano, si.
– Liam, so che sei tu. – Liam, è mio fratello. Speravo di azzeccarlo.
– Chi è Liam? Non sono, lui. – E allora, chi cazzo sei?
– Va bene. Non me ne frega, non ci farei niente, con il tuo nome. Ora però non scrivermi, che mi sto rompendo. – Scrissi, e poi misi il cellulare in tasca, con la speranza, che non mi avrebbe più scritto. Andai a casa Bieber, suonando il campanello del cancello, ovvio.
“Ciao, Justin.” Lo incontrai, allo spigolo dalla porta. Mi sorrise, dopodiché, entrò dentro, chiudendomi la porta in faccia. Diedi due, tre colpetti, sulla porta.
“E dai, che ti ho fatto, ora!? Apri la porta, sono stanca, dai!” Mi aprì la porta, e come a suo solito, sorrise, di nuovo.
“Ma che hai, che sorridi sempre?” Chiesi.
“La vita è bella, sorridi!” Mi prese le guance, allargandole, per far spuntare un sorriso.
“Ahai! Dai, smettila.” Mi toccò di nuovo il naso, e di nuovo una vampata improvvisa, di calore.


Iniziai a lavorare, prendendo il cellulare, mi stava dando fastidio, in tasca. Vidi, che c'era un messaggio.
– Allora, continuo a scriverti. <3 – Mi aveva risposto. Manderò una mandria di bisonti, alla ricerca di sto qui. Non risposi, e continuai il mio lavoro. 

 

“Vieni?” Dove?
“Dove?”
“Hai detto pure tu, che sei stanca. Su dai, ti pago lo stesso anche se ti riposi per qualche minuto, eh.” Ma visto che insisti..
Mi sdraiai sul divano, prendendo possesso del telecomando.
“Fai come se fossi a casa tua, mi raccomando.” Mm, ci proverò, Bieber.
“Lo sto già facendo!” Gli mostrai il mio sorriso a 32 denti. Lui scosse la testa, sempre ridendo. Inizia a darmi, fastidio.


30 minuti più tardi
“E così... stai con Sophie?” Volevo una risposta, sicura.
“Mm.. diciamo.” In che senso diciamo? Diciamo no?
“Cioè?” Chiesi, alzandomi in piedi.
“Scusa, ma che ti frega, a te?” Domanda, interessante. Mi frega.
“Niente...” Roteai gli occhi. Guardai l'ora, erano le 8 e passa, decisi di andarmene a casa, tanto la casa era pulita, io dovevo solo ripassare, non è mai sporca sta casa, tranne la camera di Justin, ovvio.
“Io, vado a casa.” Mi alzai dal divano, e presi il mio giubbotto.
“Ti accompagno?” Oh sì, sì sì! Ti prego!
“Non serve.” Bocca, dì quello che voglio io, diamine!
“Ma forse, non sarebbe una cattiva idea...” Mi merito un premio, so padroneggiare le mie labbra, perfettamente!
“Ahah, okay, un attimo che vado di sopra a prendere una cosa.” Ho l'impressione di dimenticare qualcosa. Ma cosa!?
JUSTIN'S VERSION

Dove sono le chiavi dell'auto? Non le trovo. Ricorda Justin, l'ultima volta dove diavolo le hai lasciate?! L'ultima volta... Corridoio! Presi le chiavi, e notai un telefono nuovo, non era il mio, il mio ce lo avevo in tasca. Accesi la schermata, e c'era la foto di Taylor, con un ragazzo. Okay, il telefono è suo, quindi? Ed è anche fidanzata. Glielo do, o no? No, sarà una scusa, per parlarci a scuola. Ma che dico!? Perché ho detto questo? Non mi serve nessuna scusa, io non le voglio parlare, diamine!
Scesi, e ci dirigemmo nella mia auto, e la portai a casa.


A SCUOLA
“JUSTIN, AMORE MIO!” Sta ragazza, è un po' troppo appiccicosa, io volevo solo qualcuna da scoparmi, più notti.
“Hei, Sophie.” L'abbracciai.
“Come stai, amore?” Sophie, luce del mio culo, non chiamarmi amore.
“Bene, te?” Le chiesi.
“Male! Quell'idiota di Taylor, ha perso il cellulare, e mi stressa. Non ce la faccio più, a sopportarla.” Ma come tratta bene, le amiche.
“Ma non siete amiche?” Domandai.
“Si cioè... Boh, io ci sto perché è l'unica, che fa quello che voglio.” Fatti delle domande.
“Okay. Per caso, sai se è fidanzata con un certo LIAM?” Chiesi, non che mi interessi, ma mi aveva scambiato per lui, poi lo sfondo del suo telefono..

“Credo sia suo fratello.” Suo fratello? Ah, va bene.
“Okay.” Le diedi un bacio a stampo.
“Madonna, è una sfigata cronica. Ma hai visto i suoi capelli? Sono pieni di doppie punte!” Sophie, anche tu, hai le doppie punte.
“Interessante.” Dissi con indifferenza.
“Va bene, amore non parliamo di lei, parliamo di noi.” Punto primo: Hai iniziato tu, a parlare di lei. Punto secondo: riparliamo di lei!
“Scusa, devo andare, ciao.” Le diedi un bacio, e me andai da Taylor, in mensa.
La trovai tutta sola, in un angolo della mensa. Mi avvicinai a lei, e le coprii gli occhi.
“Chi sei?” Il tuo sogno più grande.
“Indovina.” Feci una voce da femmina.
“Non lo so...non conosco nessuno, qui.” Ammazza, che voglia di rispondere.
“A me, conosci.” Mi sedei affianco a lei.
“Oh, Justin.” Non sei entusiasta, che sia io?
“Taytay, come stai?” Mi piace, il nome, Taytay.
“Insomma.. tu?” La farò sorridere, io.
“ Bene. Ieri, mi sono accorto che hai dimenticato il tuo cellulare, a casa mia.” I suoi occhi, si illuminarono. Un sorriso si impadronì, del suo volto, e le sue braccia, del mio collo.
“Oddio! Grazie, davvero. L'ho cercato dappertutto, mio padre, mi avrebbe ucciso.” Tadantadan! Bieber, salva sempre! Le sorrisi, e mi sciolsi da quell'abbraccio. Non volevo, che qualcuno ci vedesse.
“Okay, io dovrei andare, ci vediamo.” Mi diressi, verso i miei amici.




Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
15 recensioni!? No, ma sul serio?! Ma quanto vi posso amare!?
Voglio dire, sono solo al 6 capitolo, e già, ne ho così tante.
Vi adoro, vi amo. Io, vi adotterò! 
Lo so, che lo dico sempre, ma se è vero, è vero! e.e 
Comunque, parlando del capitolo, FA PENA. Mi dispiace, e che non sapevo che scrivere, però dovevo aggiornare! °^° 
La parte di Justin, l'ho messa per farlo conoscere meglio, e per far vedere, che Sophie, sparla dietro a Taylor. Bell'amica, eh? 
COOOOOOMUNQUE. Se nella recensione, mi potreste lasciare qualche idea, per il prossimo capitolo, non sarebbe male u.u


Minimo, 9 recensioni? *----*
Ok, sto scrivendo troppo. Ciaaaaaaaao!

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Capitolo 7
*** Give me, a kiss. ***


GIVE ME, A KISS.
Domenica

E sono ancora qui, su questa a casa a pulire, pulire e ancora pulire. Lavorerò per altre due settimane, dopodiché, credo di lasciarlo questo lavoro.
Pulire con la scopa, mi fa riflettere. Si cioè, penso, penso a mia madre, che ormai non c'è più, a mio padre, che si preoccupa per me, perché sono l'unica in famiglia che lavora, e a mio fratello, che ha quasi 20 anni, ma purtroppo, il lavoro nemmeno lui, lo trova. Devo prendermi cura di loro, come se fossi la mamma. Mi manca, quella donna. 
Qualcuno suonò la porta, ero al secondo piano, sarei dovuta scendere io, per aprire? Ma anche no! 
“Justiiiiiiiin! Apri la porta.” Urlai al vento, presumo avesse le cuffiette. 
Bisbigliai qualcosa tra me e me del tipo – Non mi pagano abbastanza! – 
Scesi di sotto, diedi una pacca a Bieber, sulla nuca, e andai ad aprire. 
“Ecco ecco, ho aper.. SOPHIE!” Sgranai gli occhi. Che ci faceva, lei qui!? Oh, giusto è la sua fidanzata. Ma che diavolo, adesso mi urla contro!
“TAYLOR!? CHE CI FAI A CASA DEL MIO RAGAZZO!?” Mm, stavo contando le pecore.
“Oh, io..” Justin mi fermò.
“E' una domestica, vieni.” La prese per mano, e iniziò a baciarsela. 
Perché devo assistere, a sto orrore?! Spero di finire in fretta. Io, davvero, assistere a ste cose mi fa male, sul serio. 
No, davvero non ce la faccio.
“Trattenetevi, almeno quando siete davanti A ME.” Gridai meglio A ME, e loro si girarono, Sophie mi venne in contro.
“Tesoro, ti da fastidio, per caso?” Si cazzo, mi da molto più, che solo fastidio!
“No, ma vorrei non vomitare.” Dissi, dopodiché me ne andai di sopra, e quando ebbi finito, scesi, era ora di andare a casa, finalmente!
“Justin, io vado. – Si stavano baciando, e non mi badavano, Okay. – Si, buona notte anche a te.” Aprii la porta, e COSA INASPETTATA Pioveva più di quanto piovve all'era di Nohé. [Non so come si scrive] 
Rientrai dentro.
“Justin.. per favore mi riaccompagni a casa?” Chiesi inutilmente, oh e che cazzo! Mi sto rompendo i coglioni, ora basta! Zio benedetto, adesso gli faccio conoscere la vera me (?)
Andai da loro, gli staccai violentemente, e mi misi a urlare.
“LA SMETTETE? CAZZO, DEVO ANDARE A CASA, MI ACCOMPAGNI, BIEBER?” Incurvò le sopracciglia, e ricominciò a ribaciarsi. 
“Aaa! Okay, basta. Ci rinuncio, siete disgustosi.” Girai i tacchi (?) .
“No okay, aspetta. Scusa, rimani qui con noi, poi magari ti riaccompagno, quando porto Sophie, a casa.” Oh Justin, perché dici sempre il nome di Sophie!?
“Okay.” Mi sedei sul divano, e stavo zitta zitta, non volevo far nessuno rumore.
“Allora, perché non mi hai mai detto che facevi la domestica, qui?” Sbuffai.
“Perché il tuo fidanzato, mi odia.” Dissi, in effetti, erano tanti gli indizi che mi portavano a questa conclusione.
“Ahahah.. Taylor, vedi lui, ADORA solo me.” Lo baciò. Justin, non disse nulla, vuol dire che davvero mi odia, okay basta.. io non ce la faccio più, potrei sembrare una bambina o quant'altro, ma davvero ci sto male, a vederli assieme. E ora che stanno insieme, lei verrà sempre.. e io, non voglio deprimermi sempre più.
“Okay, basta. Justin, io mi licenzio.” Adesso, posso definirmi na' barbona. 
Però... potrei prendere qualcosa da casa Bieber, e venderla su E-Bay! 
“Cosa!? No, non puoi!” Si, che posso, lo sto facendo.
“Perché non può?” Sophie lo squadrò.
“P-perché.. mi serve.” Gli servo! Ossignore, allora non mi odia!
“A cosa, Justin?!” Li urlò Sophie.
“A pulire casa, ovvio!” Ho capito, mi sono stancata di lui. Devo voltare pagina, e rassegnarmi al fatto che una come me, non potrà mai piacere, a uno come lui.
“Okay, ciao.” Mi alzai, e mi diressi verso la porta.
“Ma fuori, piove.” No, dai! Dici sul serio?
“Affronterò mari, fiumi, monti e oceani, pur di andarmene da qui.” Okay, forse esageravo un po', ma non mi ha detto che gli servivo, per pulire, non si tratta così una ragazza!
“Okay, ti accompagno, io. Sophie..” Sophie lo fermò, e gli disse qualcosa, all'orecchio. Justin, gli mostrò un sorriso malizioso, e la baciò. Che diavolo, basta.


“Abiti, qui?” Indicò una casa, che non era, la mia. 
“Em.. no.” Non lo guardai in faccia.
“Guardami in faccia, che ti ho fatto, ora?” Che mi hai fatto? Giochi con il mio cuore, ti basta?
“Niente. Senti.. vado a piedi. Tanto, non è molto lontano.” Diciamolo, era molto lontano.
“No, fuori diluvia.” Le mie lacrime si confonderanno con l'acqua (?)
“Okay, allora va dritto per mezzo kilometro, e gira a destra.” Lo guardai intensamente, così non si lamenta più. Mi persi nei suoi occhi. Oddio, e 'ndo sta l'uscita!? 
Non disse niente, mi guardava, e spostava il suo sguardo, di continuo dai miei occhi alle mie labbra. Non so perché, era come se ci fosse un magnete, tra noi. Piano piano, lui si avvicinava a me, e io mi avvicinavo, a lui. Era stupido, lo so, Sophie era una mia amica, non potevo baciare, il suo ragazzo, ma la voglia, era tanta. 
In un secondo momento, mi trovavo tra le sue labbra, che soavemente combaciavano con le mie. Sentii qualcosa si molto, veramente troppo strano, dentro me. E non ne so il motivo, ma mi aggrappai a lui, intendo, gli misi le mani tra i capelli, e lui mi prese per i fianchi, per farmi avvicinare di più, anche se la cintura, me lo impediva. Le nostre lingue, ballavano insieme, poi mi venne il ritratto di Sophie, in mente, e mi staccai, anche se lui, cercava di non staccarsi. 
“Em.. credo che sia meglio che tu, mi porta a casa.” Dissi, imbarazzata. 
“S-si. Hai ragione.” Proseguì, nessuno dei due parlò, finché non gli dissi 'Ci vediamo' buttato al vento, perché non mi rispose. Entrai di tutta fretta, in casa, e andai in camera mia. 

ERA IL BACIO PIU' EMOZIONANTE, CHE AVEVO MAI DATO.

Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
lo so, che sono pallosa. e.e 
Però devo ringraziarvi, perché
DAVVERO, mi fate sentire importante.
E io, sono solo una stupida che non ho risposto sta volta alle recenzioni e.e 
E' che volevo vedere se vi ricordate di me, anche senza il mio avviso u.u
Io continuo ad amarvi, ed a stimarvi lo stesso ;) 
SIETE UNICHE, SIETE MIE U.U
*Si fa possessiva* 
GRAZIE ANCHE PER I CONSIGLI CHE MI AVETE DATO, INFATTI IN QUESTO CAPITOLO, NE HO ESEGUITO UNO. 
SPERO CHE VI PIACIA. 

VI DO UNA ANTICIPAZIONE (?)
BIEBER E TAYLOR POTREBBERO... ECCO COME DIRE... FARE QUALCOSA INSIEME. NON SESSO. 
QUALCOS'ALTRO DI TIPO, OH ANDIAMO STO A FARE GIRI DI PAROLE PER NIENTE .-. INSOMMA SI FREQUENTERANNO IN SEGRETO. 

CIO'E'... CERCHERANNO! 
C
OOOOMUNQUE. MINIMO 9 RECENSIONII? 
VI AMO. 

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Capitolo 8
*** Tu, vuoi solo labbra da baciare. ***


Tu, vuoi solo labbra da baciare.

 

Dimmi come fai, come fai a confondermi le idee, in questo modo assurdo? Prima mi baci, poi per i giorni successivi, non mi parli, non mi saluti, non... non mi guardi. Fa male, sai?
Sto diventando sdolcinata, vorrei essere divertente come Goku, ma si sa, che lui è unico!

Devo dimenticarmelo, e ci sto riuscendo, suppongo. Si, cioè c'è questo ragazzo che mi scrive, lo stesso che credevo fosse Liam, ma non è lui... si fa chiamare da me, 'il ragazzo bello' poco vanitoso, eh?
I messaggi più belli?
– Sei fantastica, non so come fai, ma mi fai sorridere. –
oppure, quando gli ho chiesto chi era.
– Sono colui, che esaudirà i tuoi sogni, piccola. –
Dio, ma quanto dolce, è!? Vorrei conoscerlo, ma non ho idea, di chi sia.

Mio padre ha trovato lavoro, per fortuna. Fa il benzinaio, non guadagna molto, ma è qualcosa.
 

 

A scuola
“Taylor!” Mi giro di scatto, è Sophie.
“Hei Sophie!” Dissi entusiasta, ma non lo ero affatto! Voglio dire, lei è colei che mi ha rubato il ragazzo (?) oh cielo, non era il mio ragazzo, ma insomma... non so esprimermi.

“Oggi, vieni?” sono impegnata a mungere le erbe.
“Dovrei?” Non ho niente, contro lei è solo che ultimamente, è pesante. Parla solo di Justin e di quante volte sono andati a letto. A me, non frega, sinceramente.
“Si, sei una mia amica, e voglio che tu conosca Justin, quindi oggi tu, io, Justin e altri suoi amici, andremo al cinema, poi mc donald! Mi ami troppo, dico bene?” Dici male, invece! Cazzo mo' che faccio? Mi invento una scusa al volo? Dico che ho mal di testa! No, se sto a scuola... Dico che m'è morto il cane. Oh cazzo, io non ho un cane.
Che vita di merda, la mia! Ma che poi, mi ha invitato solo perché non ha altre amiche, al di fuori di me.
“Stupendo.” Fingei un finto sorriso.
La campanella suonò, e mi dirigei in classe.
Materia? Musica. E non facciamo mai un cazzo, quindi cazzeggerò, sicuro.
FERMI TUTTI! Mi sta vibrando il culo. Oh no, è solo il telefono.

 

– Hei, ciao! – Oh, è il ragazzo  bello!
– Ciaaaaaaaaaaaao. – Il motivo per cui allungo le a? Non lo so, speravo me lo diceste voi.
– Come stai? – Seduta su una sedia che, tra un po' cade, basta?
– Insomma... tu? – Passerò l'ora a scrivere, ossì.

– Bene. Come mai, insomma? – Perché devo vedere il mio idolo, baciarsi con la mia [Migliore(?)] amica.

– Mm, allora.. adesso ti dico. Ricordi che ti avevo detto che mi piaceva il ragazzo della mia migliore amica? Si bè, oggi devo andare fuori con loro, il ché è brutto, perché vederli baciare, non mi entusiasma. – Perché gli scrivo questo!? Potrebbe essere uno, che mi prende per il culo, ma io so' scema!
– Vedrai che non si baceranno ;) – Che sei, un veggente?
– Spero. (: – Ambarabaci ci co cò, quanto stupida, sò?

– Ma.. quindi ti piace davvero questo ragazzo della tua migliore amica? A chi non piace Justin Bieber?
– Terribilmente! È che io, a lui, non piaccio.. ma fa niente.. ci sono abituata :) – E' bello sfogarsi, con qualcuno!
– Che ne sai, che tu a lui non piaci? – Forse, perché non gli farei differenza, se morissi.
– Sta insieme a lei, quindi è ovvio. Poi, perché non mi parla mai. Okok, basta parlare di me! Qual'è il tuo vero nome? – Ma se me lo dice, è a mio interesse, quindi parlerebbe lo stesso di me. *sidispera*
– Non te lo dico, sai sono un anonimo ;) – Anonimo un cazzo!
– Ti prego! Io, voglio sapere il tuo nome. – E se si chiamasse Rosario?
– Scusa, devo andare. Ciao, ci sentiamo ;) – Vaffanculo. Ok? Ok.

 

Finita l'ora, mi avviai in corridoio, dove mi scontrai contro un maniaco sessuale (?) No, era solo il ragazzo Nerd di qualche giorno fa.
“Oh, scusa davvero, non volevo.” Gli sorrisi, era così dolce. E se fosse lui, sempre bello?
“Oh, non preoccuparti, capita.” Risposi, dopodiché me ne andai, a ginnastica. La odio, ginnastica, non mi passano mai la palla, a basket! Sarà che segno sempre nel canestro che non dovrei canestrare (?)
“Bet, vieni qui!” Gridai.
“Tay!” Disse lei, è una mio nuova amica, è molto simpatica! Questa ragazza è strana, ha iniziato a sniffare.
“Che profumo hai messo, su?” Un mix di profumi!
“Veramente, è un mix. Cioè, ieri al centro commerciale, sono entrata in profumeria e mi sono spruzzata vari profumi, Chanel, D&G Gucci... insomma, hai capito, no?” Si mise a ridere come una vacca in calore.
“AHAHAHAHAHAH A me sa di... – Adesso dirà qualche firma di profumi. – FRUTTI DI BOSTO!” WHAT THE FUCK?! Okay, un manicomio per questa ragazza (?)
“AAHAHAHAH Bet sei fantastica!.” Uscimmo dallo spogliatoio, e ci fece fare un po' di riscaldamento, Justin ha l'ora con me, e come sempre non mi parla.. vabbè.
“Mettetevi in fila, e numeratevi per 4.”
Sono numero 1, evvai. Bieber è 2.
“1 contro due, a basket, 3 e 4, restano a fare ginnastica artistica.” No, cazzo. Io voglio fare ginnastica artistica!

 

Iniziò la partita, e io ero l'unica deficiente che correva su e giù, senza ricevere palla.
Poi ad un certo punto, BOOOOOOOOOOOOOOOOOM! M'arrivò la palla di Basket in testa. Accipicchia se fa male! Cavolo, ma chi è il coglione!? Cadei a terra, svenni, semplicemente.

JUSTIN'S VERSION

 

Oh-Oh. Missà che l'ho colpita in pieno. Ma non l'ho fatto apposta! L'ho vista lì, che non riceveva palla, ho pensato bene ti passargliela, anche se ero nella squadra avversaria. Dovrei aiutarla, suppongo. No? Si, cavolo, l'ho ferita io, e poi una mandria di ragazzi le stanno in torno, e questo non va bene. Oh, ma tanto le piaccio, io.

“Spostatevi, su.” Stava... dormendo (?)
“Hei, Taytay... sei viva?” Le accarezzai i capelli, poi constatai che era svenuta, così la presi in braccia, da tipo sposa, e andai dal coach.

“Hei coach. E' svenuta, le ho tirato la palla in testa, per sbaglio... la porto in infermeria?” E' così tenera, quando dorme. Sembra un panda, solo che è un'umana.

 

La portai lì, e la distesi, come l'infermiere, mi disse.

“Che è successo?” Mi chiese. E' svenuta, forse?
“Le ho tirato la palla in testa.” Mi guardò male.
“Per sbaglio, ovvio.” Accennò qualcosa con la testa, e iniziò a toccarla.
Amico, ritira le mani, che sennò te le ritrovi legate su per il culo.
“Scusa, ma perché la tocchi? Si deve solo, riposare.” Scossi la testa.
“Oh.. em.. Si, hai ragione.” Ma l'infermiere, dovresti essere tu! Oh, cielo, che mondo.
Aspettai non so quanto tempo, prima del suo risveglio.
Si sveglio, e si toccò la testa, poi appena mi vide, sobbalzò.
“Oddio, tu che ci fai... dove sono?” Chiese preoccupata.
“In paradiso, siamo morti insieme, romantico vero?” Ma che cazzo sto dicendo?

“Molto, romantico. Sei stato tu, a tirarmi la palla?” Mi guardò con uno sguardo cuccioloso.
“Si, però non l'ho fatto apposta.”
“Okay, fa niente. Però le medicine, me le paghi tu.” Rise dolcemente.
“Sicuro! Quelle per la pazzia?” Sono un veterano.
“Aah, forse.” Le accarezzai la guancia, so di mandarla in tilt, ed è questo che mi piace.
Ho voglia di baciarla, un'altra volta. Okay, io Sophie la tradisco ogni giorno, con ogni tipo di ragazza, ma con lei, mi piace particolarmente. Mi avvicinai, le presi tra le mie mani, il suo volto, e iniziai a darle piccoli baci per il collo, fino ad arrivare alle labbra. Quelle labbra al gusto di fragola, e così... dolci. Sì sono talmente dolci, che la voglia di morderle, è tanta. Infatti, lo faccio. Gliele mordo piano piano, la sento respirare pesantemente, mi piace farla 'godere'
Sorrido maliziosamente, e la bacio con più foga, e più passione. Le nostre lingue ballano
insieme, lei è insicura non sa se baciarmi, o meno. Ma lo deve fare, perché io voglio, e tutto quello che voglio, lo ottengo. Le morsi la lingua, e dopo il suono della campanella, me ne andai, lasciandola, lì, sola.




Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
Sciaaaaaaaao. 
Siete diminuite, a quanto vedo... ma siete abbastanza u.u 
Quindi, ho postato (: Ma forse, è perché non ho avvertito (?)
Cooomunque, il capitolo, spero vi piaccia. 
In queste settimane, non ho molte idee, quindi capirò, se ci saranno critiche. 
Poi è una settimana tutta ASDFGHJKL! Quindi... xD 
Il nostro Bieber, è 18enne adesso. E io, sono così fiera di lui
Tutte le Belieber lo sono. 
Domande per voi:
- Come vi pare il capitolo?
- Che personaggio vi piace, di più? [Oltre a Bieber u.u]
- Dovrei continuare in qualche modo, che volete voi? [Lo faccio, se l'idea mi piace u.u]

Okay, basta è più lunga sta parte, che il capitolo '-'
Per favore, RECENSIIIITE, e minimo 9
°^° 
GRAZIE PER LE 11 RECENSIONI, VI AMO, LO SAPETE? Si. <3 

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Capitolo 9
*** “Sei Sexy, oggi.” ***


“Sei Sexy, oggi.”

Ciao cuore, volevo dirti di smettere di battere forte quando ho lui, il mio idolo, vicino.
 

Perché sto coglione mi bacia, e poi se ne va!? Ma come si permette!? Cioè, per lui potrei farmi venire pure un infarto, tanto basta che assapori le mie labbra, no?
La prossima volta? Lo faccio rimanere sterile.
La prossima volta? Chiamo un castoro a difendermi.
La prossima volta? Bé, spero che non ricapiti una prossima volta.

Non capisco, davvero. Baciare Justin Bieber, è sempre stato il mio sogno.
Allora perché ne faccio un dramma? Perché? Forse perché continuandomi a baciare mi illude, poi mi deprimo e ci sto male, inizio a frignare e poi... e poi muoio.
No a parte gli scherzi, che ne dite se adesso mi metto a fare la capriola all'indietro? Così mi rompo l'osso del collo e a quel stupido Cinema, non ci vado.
Ma magari, non mi rompo mai niente. Dovrei, così pure la ginnastica salto. Ma non ho fortuna e purtroppo nemmeno un capello, mi si spezza.

'Prova a buttarti dal terzo piano di un palazzo, magari anche ultimo, qualcosa ti rompi di sicuro'
La mia mente pensa cose naturali, né?

 

Sono qui, davanti a questa scuola la 'High School Mulliver' Un nome abbastanza brutto, ma le sigle HSM fanno pensare ad High School Musical. Bei momenti, quelli. Ritorniamo alla vita reale, diamine! Come dice la Pampers, nasci cresci corri. Io, aggiungerei: Nasci MANGI cresci MANGI corri MANGI fai cazzate MANGI e muori. Potrebbe essere un'iniziativa per una prossima pubblicità, no?
Sento qualcosa o qualcuno, afferrarmi la spalla. Mi giro di scatto. Mi spavento sempre, per ogni minima toccata, anche se vengo sfiorata sobbalzo in aria, sembrando Peter Pan.
“Hei, calmati.” Ma che vuoi tu!? Pezzo di spugna rosa. MUSO ROSA, ti chiamo ora.
“Che vuoi ancora? Perché non vuoi lasciarmi in pace, perché!?” Louis, caro muso rosa, ci sono cifre indescrivibili, di quanti insulti vorrei dirti.
“E dai, sei una ragazza carina, e magari potremmo conoscerci meglio.” Controlliamo il dizionario maschile : Conoscerti meglio. Codice m. traduzione: Conoscere meglio il tuo corpo.
“Mi stai prendendo per il culo, vero?” Sgranai gli occhi, e mi allontanai da lui, di 1 metro.
“Ma magari. Non sto scherzando, ti va se domani usciamo insieme? Come amici, ovvio.” Amici? Ricapitoliamo, mi hai presa in giro fin che basta, mi hai versato 3 sacchi di farina addosso, mi volevi stuprare, e ciliegina sulla torta: MI HAI BACIATO. Non che questo fosse la cosa più grave, ma posare le mie labbra su quelle sudice labbra, bé non è una cosa da tutti i giorni.
“Perché dovrei?” Chiesi ormai stufa, insomma tra un po' lo avrei visto lo stesso. Bieber, amici suoi. Sì, lui era suo amico.
“Perché mi piace tanto, ora vado. Ci vediamo tra mezz'ora babe.” Si avvicinò pericolosamente a me, mi baciò a stampo, mi ritirai e lo spinsi via subito. O mio dio, ma che schifo! Nemmeno la pipì dei trichechi mi disgusta così tanto!
“Hai baciato Bieber, vero? Hai il suo sapore sulle labbra. Ma come siamo fedeli, con le amiche.” Sophie. Cazzo è vero! Adesso lui ha la mia 'amicizia' tra le mani. Merda merda merda!
“N-non bacio Bieber. Forse mangiamo le stesse caramelle, non so. Senti tu, essere. Prova a baciarmi un'altra volta e credimi, per pisciare, dovrai inchinarti come le donne.” Rise, come se ci fosse qualcosa per ridere, e finalmente se ne andò.
Perché mi faccio baciare da tutti? Tra un po', pure una rana, mi bacia.
Magari però, quella mi diventa un principe azzurro.

Mi incamminai verso la fermata della corriera, tutta sola, finché non incontrai Bet.
“Tay, tesoro mio!” Adoro questa ragazza! E' così simpatica, poi cavolo è sempre allegra!
“Bet, amore mio!” L'abbracciai forte forte! E iniziai a sniffarla.
“Ma come profumiamo, oggi!” Le dissi, staccandomi dall'abbraccio.
“Sì, ho seguito il tuo stesso consiglio! Adesso profumo! Ho rubato i profumi alle Cheerleader.” Lei odia, le Cheerleader.
“Ahahah. Regalamene uno, su!” Le dissi ironicamente.
“Eh già, in questo tempo di crisi dovremo proprio risparmiare sui profumi, quindi tieni! Questo è tutto tuo!” Mi diede un profumo alla vaniglia. Ammazza com'è buono.
“Grazie, Bet! – La baciai in guancia – Adesso devo andare a casa, ci vediamo domani.” Ricambiò il mio bacio, e presi la corriera che mi portava a casa mia.

 

 

“Ciao, papà!” Dissi.
“Papà non c'è, topa.” Topa? E sto soprannome!?
“Liam, sto soprannome però, non piace.” Incurvai le labbra.
“A me, si.” Odio, sto gioco. Adesso continuerà a chiamarmi 'topa' per una settimana.

Gli presi il cellulare di mano, lui odia questo gesto, infatti iniziò a sbraitare.
“Dammelo subito razza di ragazza!” Razza di ragazza!? Oh, ma davvero Liam!?
“Siamo due ragazze, in casa. Uhh, che cosa carina!” Mi misi a ridere e lui come un bimbo, iniziò tirarmi i capelli. Appena mi scansai, li saltai addosso ero seduta sulla sua schiena, e li avevo legato le mani, con le mie, dietro alla schiena. Fa male, sopratutto se non si è allenati.
“Fa male, vero?” Risi soddisfatta.
“No, piuttosto sei tu che pesi, BALENA!” Balena!?
“Oh ma andiamo! Avrò messo su, si o no 2 kili!” Dissi ringhiando come i cani (?)
“E mangia della lattuga!” La mangerò! Da domani.. Mi alzai in piedi, e corsi a pranzare.
Sentì la porta aprirsi, e poi chiudersi. Perfetto, sono sola in casa.
“Oh, ma che merda! Non c'è un cazzo da mangiare!” Ma come sono raffinata, avrà pensato il frigo.
Poi sto per caso parlando da sola? Si. Così, non serve sprecare energia, nel pensare. Parlerò e basta.
“C'è qualcuno? No okay, sono sola.” *Silenzio Totale*
“Meglio continuare a pensare, va.” Ma andiamo, pensare a cosa!? Non ho niente da pensare, oltre al fatto che oggi dovrò guardare Sophie in faccia, dopo il secondo bacio, dato al suo 'ragazzo'.
Mi vibra n'altra volta il culo. Diamine, è di nuovo il mio cellulare!
– Alle sei, vengo a prenderti, preparati. – Ma che cazzo!? Il 'Ragazzo bello' mi doveva venire a prendere, eh!?
– Scusa? – Scrissi perplessa.
– Oh, scusa ho sbagliato mittente. – Ah, okay.
– Okay... fa niente. – Scrissi, dopodiché non ricevetti nessun altro messaggio da lui, ma mezz'ora dopo, mi arrivò un messaggio da Sophie.
– Alle 7.00 veniamo a prenderti, con la mia auto. - Justin. – E perché mai, mi ha scritto con quello di Sophie!? Va bene, forse non voleva che io, stessi in possesso del suo numero.

7.00 p.m.

 

Mi vestii sul semplice. http://weheartit.com/entry/24439288 e mi misi le ballerine.
Mi diressi verso l'esterno di quella mia casa, ormai rimasta foreveralone.
Dopo mezz'ora che aspettai al gelo, arrivò un'auto. Sbuffai, ed entrai.
“Hei Tay.” Si, ciao Sophie.
“Hei..” Dissi, mandando un messaggio a mio fratello. Justin, era alla guida.
“Al Cinema, ci siamo già stati. Quindi andiamo solo al MC.” Ma che diavolo! Potevate andare al MC anche senza me, non mi offendevo mica.
“Okok.” Quando dico due ok insieme, non è mai una cosa buona. Ma che diavolo dico?
“Tay, sei molto bella, adesso.” Louis, questo vuol dire che prima non lo ero?
“Adesso? Ma se a scuola mi ha-” Mi tappò la bocca.
“A scuola, cosa?” Intervenne Justin.
“Niente, a scuola la prendevo in giro, e ora s'è stupita, vero Tay?” E come faccio a parlare, che ho la tua mano sudaticcia in bocca!? Comunque, annuii con la testa.
Dopodiché nessuno mi rivolse più la parola, tranne Louis che continuava a parlare con le mie tette presumo, e Justin che mi spiava dallo specchietto. Che poi, non so se fissava me, o Sophie. Oh, andiamo! Perché avrebbe dovuto fissare me? Sono patetica, fin troppo, forse.
Dopo 10 minuti, arrivammo. E io, fui ultima ad uscire, infatti stavo anche sola. Ma che ci sono venuta a fare?

Ci sedemmo su un tavolo abbastanza lungo. D'altronde, eravamo in 7 persone. Strano, come 7 persone potessero stare in una Range Rover senza sbraitare.
Il tizio di cui non conosco il nome, di sedé a capotavola, alla sua sinistra c'era Chaz, alla destra di Chaz, c'era Ryan, alla destra di Ryan, Louis. Alla sinistra del tizio, che soprannominerò con 'Caio', c'era Sophie, alla sinistra di Sophie c'era ovviamente, Justin. Io che ero l'ultima mi sono beccata il posto, affianco a Justin. Perfetto.
Mi sedei sospirando. Non vedendo l'ora, di ritornare a casa. Ero così a disagio, mi misi a giocare con la mia gonna, che dopo un po', si stropicciò. Arrivò la signora Mac Donalnosa (?) E ci chiese che volevamo.
“Un Big Mac, Grazie.” Dissi, e mi tirai indietro i capelli.
Dopo 5 minuti, sentì qualcosa sulla mia gamba. Mi girai di scatto verso di Justin, e lo vidi che sorrideva maliziosamente. Questo, sta veramente male. Cioè, ha la fidanzata di fianco, e mi accarezza pure la coscia!? Però cazzo, che brivido. No, Taylor. Adesso basta fare la brava bambina (Cit. Matilde sei mitica.). Gli presi la mano, e gliela ritirai. Ma lui ovviamente sorridendo di nuovo, mi rimise la mano nella coscia. Ma perché lo fa!?
Gli schiaffeggiai la mano, e gliela tolsi. Stavolta non la rimise. Però mi afferrò la mano e la intrecciò con la mia. Il mio cuore, adesso scoppia sicuro. Bieber, mettila di farmi provare queste sensazioni. Cercai di sciogliere l'intreccio, ma più cercavo di riprendermi la MIA mano, più lui me la stringeva. Avvicinò la mia mano, sempre più alla sua coscia. Lo fissai incredula,  lui sorrideva, e mi fissava. Sapete per cosa dovrebbero premiarlo? Per la stranezza. Si cioè, è strano. Distese la mia mano, sulla sua coscia. Che cosa stupida.
“Smettila.” Gli sussurrai.
“E tu, smettila di eccitarmi.” Eccitarti? Scherzi? Non sono io, quella che ti mette la mano sulla coscia! Si cioè, gliel'ho messa, ma è stato lui a mettersela. Oh cielo, che confusione.
“Ryan, faresti cambio di posto con me, per favore?” Neanche a finire la frase, che lui da gentleman, mi liberò il posto. Justin mi guardò deluso. Scommetto che con Ryan, non farà la stessa cosa. Dico, vi immaginare Bieber, che gli tocca la coscia!? AHAHAHHA. Okay, basta.
Mi spostai e sta volta avevo Louis, di fianco. Bé, almeno lui non mi fa scoppiare il cuore.
Justin però, non la smetteva di fissarmi.
E se mi dovevo grattare il naso? Non potevo, per colpa sua.
E se dovevo sbadigliare? Non potevo, per colpa sua.
Arrivò la signora con gli Hamburger, finalmente. Spero di poter mangiare inosservata.
Ma no, ma cazzo! Per caso, ho qualcosa nel viso!?
“Sei Sexy, oggi.” Louis aveva avvicinato le sue labbra, al mio orecchio. Okay, oggi mi sento voluta. Ma, andiamo questi due si scoperebbero chiunque, basta che sia donna.
“Louis, te lo do io il sexy in culo!” Gli sussurrai.
No okay, mi fanno sentire na' puttana, sti due!
“Io, vado in bagno.” E mi diressi verso i bagni. Unica cosa negativa di questo bagno, è che ce n'era uno unico, per entrambi i sessi.
Poco dopo, mi raggiunse Justin. C'eravamo solo noi in quel bagno, cazzo.
Mi stavo lavando le mani, ma lui mi prese per i fianchi e mi schiantò contro il muro, o meglio, le piastrelle. Erano parecchie fredde. Mi fissò negli occhi, fece il suo solito sorriso e mi baciò.
Dico, 2 BACI IN UN GIORNO!? OH, MA WOW! No, ma che dico! Perché mi faccio baciare!? Io vorrei staccarmi, ma la mia pigrizia, me lo impedisce. No, stavolta la pigrizia non centra niente. Io volevo baciarlo. Non lo posso negare, mi piace da morire e io per lui, sono solo un giocattolo, uno stupido giocattolo.
Mi fermai, mettendogli le mani sul petto.
“No, fermati.” No evidentemente se non mi bacia le labbra, mi bacia qualcos'altro. Cazzo. Il collo no, quello mi fa rabbrividire più del dovuto.

“Justin!” Sia lodato Cuck Norris, si fermò.
“Che c'è? Non ti piace?” Strofinò il suo naso, con il mio.
“No, è che tu stai insieme a Sophie! Lei è una mia amica, non posso farle questo..” Dissi vaga.
Sbuffò.
“Non ti rendi conto, che lei ti sputtana con il primo che capita?” Eh?
“Come scusa?” Dissi con aria interrogativa.
“Ti prende in giro di continuo, dice che sei una palla al piede. Insomma, ti sputtana.” Mi sento così bene, ora. Perché continua a frequentarmi se mi prende in giro!? Perché sta con me!? Perché non me l'ha mai detto!? Perché le ho confessato metà robe mie!? Perché sono stupida, ecco.
“Oh.. – Mi rattristii – che altro dice?” Chiesi, sperando di sentire almeno qualcosa di positivo.
“Che sei sfigata.” La buttò lì, sul ridere.
“Justin, io non ci trovo niente da ridere.” Dissi facendo il broncio.
“E dai, che ti frega di lei?” Disse appoggiandosi al lavello.
“Ma non è bello, sapere che la gente di prende per il culo.” Mi sedei a terra incrociando le gambe.
“A me la gente prende in giro ogni giorno, eppure non ne faccio una tragedia.” Si, ma loro non ti conoscono!
“E ma che centra!? Tu, sei tu.” Mi misi a ridere e lui, con me.
“Vuoi dire che sono terribilmente Hot?” Mm.. no.
“Sì. Domani vieni a casa mia, così per non sprecare energia, ti metto una pentola addosso per farci la pasta. Vedrai, che a qualcosa servi pure tu.” Dissi alzandomi in piedi.
“Io, servo anche ad altro, sai?” A farmi battere forte il cuore?
“Sì, lo so. Senti, meglio se ritorniamo, sennò pensano che caghiamo insieme.” Si mise a ridere.
Ho fatto ridere Justin Bieber, adesso potrò morire in pace.


Leggimi, o ti picchio con una carota. ;)
19 recensioni!? Ma davvero!? MA SIETE IL MIO TUTTO!
Cioè, non immaginate quante felice sono u.u
Sì, sono felice! :')
Vi piace il capitolo? A me, sì. Una volta ogni tanto. 
Voglio dire, non è bello bello bello... ma mi soddisfa. 
Okok, sta a voi giudicare, non a me. 
Questo capitolo è un po' troppo lungo D:
Mi dispiace (?)
Grazie a voi, so di non essere l'unica ad allungare le letteeeeeeeeeeeere :'D
°^° 9 RECENSIONI!? v.v
VI AMO! <3 


http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=980502 C'è questa fan fiction, che davvero mi piace un botto. 
E se a voi, piace la mia ff, sono sicurissima che anche questa ff vi piacerà! E' originale e molto bella!
Vi prego, le mancano 2 recension per continuare e.e E poi, ne vale la pena (:

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Capitolo 10
*** Rossetto ***


ROSSETTO.
 

Sempre stessa storia. Dopo un bacio? Disinteresse totale, dell'altra persona. È come se dicesse 'E a te chi ti conosce?' Sto cazzo, mi conosce. Carissimo dio. [Mi sono ripromessa di non bestemmiare.]
Louis poi, sembra di essersi dimenticato del nostro 'appuntamento.' Ma poi, non ci volevo nemmeno andare.
Mi sento un preservativo. È un paragone stupido lo so, però è vero. Mi usano, e mi gettano via. Okay, la prossima volta giuro, che gli tiro un calcio negli stinchi. Dovessi rischiare di morire.
Non mi sembra nemmeno giusto, quello che mi fanno. Mi sa tanto da MASCHILISMO.

Idea. Andrò a casa sua, a farmi dare spiegazioni! Nah, non lo farò.
Mi mancava il ragazzo bello, non ci messaggio da un po'.

 

– Guarda, che esisto ancora! u.u – Metto sempre faccine, nei messaggi.
–Dici? – Mi rispose subito.
– Già. Mi hai dimenticata? – Chiesi schietta.
– No no, è che in questa settimana sono stato impegnato... – Capisco.
– E come mai? – Se non me lo dice poi? Che figura ci faccio!?
– Boh.. scuola. – Sembra che non voglia parlarmi.
– Che scuola frequenti? – Adesso, chiamatemi Detective Conan.
– High School Mulliver – Asdfg!? Come scusa!? La mia. Allora.. mi ha già vista.
– Ah. – Scrissi.
– Rimasta sorpresa eh? Ti dirò di più. A volte sono anche in classe con te. – O mio dio. So chi è. Forse.. si cioè, credo. Meglio chiedere, va.
– Oddio. Sei il ragazzo carino! – Perché ho scritto ragazzo carino!?
– Carino? Nah, sono molto più che carino, babe. – Ha ragione, è favoloso.
– Sei il ragazzo nerd! Cazzo, infondo lo sapevo! Sai.. mi piaci. – E se io non gli piaccio!? Ma quanto posso essere stupida!? Oddio.
– Ragazzo nerd? Vuoi dire Dylan? – Adesso, so pure il nome.
– Si.. Scusa se io non ti piaccio, non calcolare quello che ho scritto prima. – Voglio diventare una babbana.
– Tu mi piaci babe, però non sono Dylan. – Oh, che grande figura di merda.
– Oh, scusa. – Mi limitai a scrivere.

– Ma non ti piaceva il ragazzo della tua migliore amica? – Oh dio, che confusione.
– Si.. cioè ormai ho perso le speranze con lui. Non lo capisco, davvero. Prima mi bacia e poi non mi calcola, non si fa così con le ragazze! Poi Dylan ha cominciato a piacermi, però magari se mi dici chi sei... – Oh se fosse uno sfigato, che figura ci farei? Ma io sono già sfigata di mio. Bah.
– Non te lo dico chi sono. Però ti dico una cosa, non credi che magari il ragazzo della tua amica, vorrebbe che tu andassi da lui, per una volta? – Oh, è vero! In effetti, è sempre lui a cercarmi per prima.
– Grazie del consiglio, ma non funzionerebbe lo stesso. Lo lascio perdere e basta. – Vorrei, ma non posso.
– No! Provaci. – Ma che cosa!?
– Non vorrei fare figure.. poi no. Lo devo dimenticare e il ragazzo nerd, se non tu, mi aiuterete vero? – Che cosa bella, sto usando loro per dimenticare qualcun altro.
– Non ti aiuterò. Anzi, voglio che tu vada da lui. – Ma perché!?
– Mi vuoi male!? – Scissi.
– No. È appunto perché ti voglio bene, che te lo dico. – E va bene.
– Okok. Adesso devo andare, ciao. – Non mi rispose, e dopo due ore andai da Bieber. Tanto, è domenica.

Suonai al cancello.

  • Chi è? 

  • Em, un'amica di Justin. – Ma magari, fossi sua amica.

  • Okay. Adesso ti apro. 

 

Mi aprì, ed entrai. Andai in camera sua, ormai la conoscevo quella casa.
Lo trovai che dormiva. Oh, ma come è cuccioloso!
Trovai un rossetto per terra, e decisi di usarlo su di lui, ovvio.
Gli scrissi in fronte una I sulla parte del naso ci disegnai un cuore, poi su una guancia scrissi My e sull'altra self.
Perfetto. Adesso è anche più carino.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Oh, ma davvero? Solo 7 recensioni!? -.-'
Mi deludete parecchio. L'ho fatto corto e schifoso apposta.
Mi state abbandonando .-. Non diventatemi come Schettino.
Comunque sia, grazie alle 7 recensioni, però ne gradirei minimo
9.
 

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Capitolo 11
*** Cervello, controllati. ***


Cervello, controllati.
JUSTIN'S VERSION
Ma come sono finito a terra, addormentato? Dio, devo essermi addormentando aspettando Taylor. Che poi, nemmeno è venuta. Quella ragazza crede che le persone debbano andare da lei. Bé tesoro, Bieber verrà da te solo quando avrà voglia di un po' di zucchero. Intendiamoci, non mi piace. Anche se gliel'ho scritto.. Un momento. Perché cazzo gliel'ho scritto!? Sono stupido, ecco. E' che questa ragazza mi fa un certo effetto. Del tipo, quando la sfioro la tocco e sopratutto la BACIO, sento qualcosa di.. piacevole, sì. Qualcosa allo stomaco, poi mi sento comodo. Bah, non sono mai riuscito a capire le mie emozioni. Devo lavarmi la faccia, sennò finisco per riaddormentarmi.
Vado in bagno, accendo la luce e orrore. 
Faccia. Rossetto. I My Self. CHE CAZZO HO SULLA FACCIA!?

E' 'na vera merda, accidenti! Chi è stato? Suppongo che non sono sonnambulo. Oddio, non lo so. Se lo fossi, non potrei saperlo, però.
Che merda dormire. Potrebbe essere stata Taylor. Sì, non c'è altra spiegazione. L'avevo convinta a venire, mi ha trovato che dormivo e l'ha fatto. Che strano modo di confessarmi il suo amore.
– Andata dal fidanzato dell'amica? – Dovevo rassicurarmi.
Sì! Dormiva, però. – Dici sul serio?
– Quindi che hai fatto? – Scrissi.
– Li ho abbellito la faccia :D – Ahahah Scherzi!?
– Oh, che cosa carina. Ma lo sai, che non si fanno queste cose!? Non pensi che lui poverino si sia dato del sonnambulo? – Insomma, non è stato per niente carino, me la pagherà sicuro.
Eh ma su con la vita! Tanto, non lo saprà mai. – Vai convinta.
– Delle domande se le farà, però. – Puttana di merda, vieni a pulirmi il viso ora!
– E io che centro? Che si creda sonnambulo, su. u.u – Va bene, Taylor. Non ti meriti una mia risposta.

Cercai di lavarmi il viso, ma non andava via. Rimaneva sempre qualcosa di rosso, meglio farsi una doccia.
Entrai e riflettei come faccio sempre. Avrei dovuto risponderle in un altro modo! Adesso mi sento demoralizzato, è troppo tardi.
'Vamos a la playa a mí me gusta bailar el ritmo de la noche'
Clap Clap for Jbiebz. Sono il cantante più Hot e bravo del mondo. No, ma magari.


A scuola

Taylor, cara Taylor. Preparati a soffrire.
Mi dirigei verso Sophie, che come sempre non avendo amiche, stava con Taylor.
La presi violentemente e la baciai davanti a Taylor. Che sgranò gli occhi, abbassò lo sguardo e cercò di andarsene. E no, tesoro.

L'afferrai per un polso.
“Che cazzo vuoi?” Ma come siamo alterate.
“Perché stai andando via? Ti dà fastidio che io baci Sophie?” Sophie la osservò con aria assassina.
“Sì, Taylor. Vai sempre via, come mai? Non ti piacerà il mio ragazzo?” Sottolineò RAGAZZO. Mi dà un poco fastidio essere chiamato così.
“N-no. E' che volevo lasciarvi un po' di intimità, suvvia sono stata così dolce e ve la prendete pure?” E' bello vedere le persone mentire.
“Certo, e come mai sei triste, quando la bacio?” Le chiesi con aria maliziosa.
“Sì, come mai?” Sophie, non ripetere quello che dico, puttana.

“Perché...” Si guardò intorno. Non sai che dire, vero?
Si diresse verso Dylan, e lo prese a braccetto.
“Perché mi mancava il mio amore.” Amore!? Che diavolo, fino a ieri eri Single sta scusa non regge.
“Amore? Oh, andiamo nemmeno sà che esisti.” Risi soddisfatto di averla messa in ridicolo davanti a Dylan. Sophie si aggiunse alle mie risate. MA PERCHE' DEVE FARE TUTTO QUELLO CHE FACCIO IO!? Lasciò il suo braccio delusa.
“Come faccio a non sapere che la mia fidanzata non esiste? Lei esiste. Qui, e dentro al mio cuore e spero non sparisca.” Dylan interruppe le mie risate. La baciò in guancia, e le fece un sorriso. Lei, di conseguenza sorrise. Dio, sbaglio o usa Mentadent!?
No okay, a parte gli scherzi. QUELLO E' IL SORRISO PIU' BELLO ESISTENTE NELLA FACCIA DELLA TERRA. E.. appartiene a lei, Taylor. Mi piace vederla sorridere, il suo sorriso mi attrae parecchio. Perché non me ne sono accorto prima?

TAYLOR'S VERSION

Oh, mio carissimo Dio! Quant'è dolce sto ragazzo? Quanto?
Io, lo adoro. Davvero, non capisco perché l'ha fatto, però l'ha fatto, questo è l'importante.

“Pff. Non ci casco Gorenca, inventatene un'altra.” Non chiamarmi per cognome, diamine! Se ne andò con la sua coda.
Coda = Sophie.
Sembra un cane disposto a leccargli il culo. Bah, certa gente ti fa sentire davvero intelligente.

“G-grazie. Magari non so, ti ho messo nei casini con la tua ragazza? Se ce l'hai, intendo.” Dissi vaga le ultime parole.
“Non ti preoccupare. Poi non è stato carino quello che Bieber ti ha detto. Si crede tanto figo, ma è solo un puttaniere.” Oh, già ti amo (?) Nah, non lo amo. Però è terribilmente DOLCE!
“Come sei dolce.” Gli accarezzai la guancia. Cervello, controlla i miei movimenti cazzo! Rimase perplesso.
“Oh, scusa. Mi dispiace è che il mio cervello è stupido, agisce da solo.” No dai, sul serio l'ho detto!? Sono ancora più stupida. Sgranò gli occhi, e si mise a ridere. Capito, ho fatto una delle mie solite figure di merda, perfetto.
“No okay. Lo sai che sei molto simpatica?” Mi trova simpatica?! Cervello, inizia a fare di nuovo lo stupido, su!
“Grazie! Tu invece, sei simpatico dolce e ESTREMAMENTE bello.” No, dai. Il mio cuore iniziò a battere più forte, per quello che ho detto, ovvio.
“Grazie. Nemmeno tu, sei male.” Oh, non sono male! Non sono male, capite!? Non sono male! Okay, Taylor smettila.
“Oh, ma tu sicuramente sei meglio.” No sul serio, Taylor. SMETTILA!
“Ahahah Nah, tu sei bellissima.” Okay, un passo alla volta. E' passato da 'Simpatica' a 'Non sei male' a 'Sei bellissima'. Okay, figo.

“Oh, grazie. Arrossii. – Se noti un rossore strano sul mio viso, non dirmelo ti prego perché ne sarei ancora più imbarazzata – Oh no, non l'ho sul serio detto. E adesso che te l'ho detto, mi sono umiliata da sola senza l'aiuto di Bieber – Lui sgranò gli occhi. – Ok senti meglio, non riesco a controllare quello che dico. E' meglio che io, vada. Ciao!.”
Iniziai a correre. PROSSIMA META? Bagno.
Però qualcuno mi afferrò per il polso, prima di andare al cesso. Che minchia vuoi!?



Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Grazie mille, davvero!
14 recensioni? *^* Vi amo. <3 
Tralasciamo le sdolcinatezze. 
Vi piace? Ditemi di si çç 
E' un'introduzione alle figure di merda di Taylor v.v
E alla sua 'conoscenza' con Dylan. 
However.
Spero vi piaccia lasciatemi minimo 9 recensioni! 
u.u 
@SmileatCyrus su twitter.

P.s. Oggi faccio 2 anni con Bieber.
Fatemi gli auguri su su v.v xD 

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Capitolo 12
*** Mi pregherai di portarti a letto. ***


Mi pregherai di portarti a letto.
Mi girai di scatto verso quella figura, che presumo fosse un umano. No okay, questo è ovvio.
Louis! Ancora? Ma che vuoi?
“Oh cielo, ma perché a me!? Che vuoi Lou?” Perché l'ho chiamato Lou?
“Volevo dirti, di non avvicinarti a Dylan.” Ma che sei gay per caso?
“Scusami?” dissi cercando di ritirare la mano. Cosa impossibile, me la stringeva di più e iniziavo a sentire un po' di male.
“Tu scoperai me, capito? Quindi è inutile che ti cerchi spasimanti. Stagli alla larga, non scherzo.” Oh, ma perché non può essere gay?
“Emm, certo. Adesso solo perché me lo hai detto tu, non li parlo più.. Mi sembra più che ovvio.” Accennai una leggera risata. Lui mi spinse violentemente verso il muro, e mi baciò a stampo mettendoci anche la lingua.
NO DICO, ADESSO SI MERITA PROPRIO UNA BANANA IN TESTA! Che schifo, accidenti. Puzza d'alcol e fumo! Cose che odio.
Poi, diavolo davanti a tutti! Ma come si permette!?
“Sei un maniaco del cazzo!” Cercai di dargli uno schiaffo con la mano rimastami libera, ma lui la fermò prima dell'impatto. Adesso mi tiene in prigione (?)
“Mi fai male, lasciami.” Oh, andiamo. Perché glielo dico? Tanto a lui, non frega.
“Non usi più le caramelle di Bieber?” Oh, ma vaffanculo.
“Piccola, non vedo l'ora di vederti nuda.” Mi diede un bacio in guancia, io mi scansai subito, ovvio.

Pensa te, la gente di oggi: non ti lascia nemmeno più andare in bagno.
Perché mi sono cacciata in questo guaio? Perché!? Meglio andare in bagno a rinfrescarmi.
A STO CAZZO, non posso. Qualcun altro mi afferra per il polso. No ma dico, se vi piace, mi taglio la mano e ve la regalo!
“Ma che vuoi anco – Mi fermai. – Justin. Oh, sì! Pure tu, che vuoi!?” Seriamente, ho bisogno di essere espulsa.
“Stai insieme a Louis?” Sì, Justin. Lui è protagonista dei miei sogni erotici.
“Ma che scherzi? Io, lo odio.” Mi liberò la mano.
“E com'è che lo hai baciato?” Ti correggo, LUI ha baciato me.
“Geloso?” Lo dissi sul scherzare. Io, non potrò mai interessare ad uno come lui.
“Potrei. Lo sai, che tu sei il mio giocattolo personale.” Giocattolo personale!? Scusami? Vaffanculo a me, che sono caduta in tentazione.
“Mi prendi per il culo, vero? Giocattolo personale!? Scherzi? Senti, è solo perché non voglio metterti nei casini che non racconto niente a Sophie. Ma poi, che vuoi da me?” Sono troppo una brava persona!
“Senti, io non bacio tutte. Diciamo. Perché se le bacio è per portarle a letto, invece tu.. – Mi fissò da capo a piedi. – Cioè a te bacio e basta, capisci che non è normale?” Dici sul serio, Bieber? Ovvio che non è normale.
“No dai, sul serio? Senti, tu non avrai MAI occasione di portarmi a letto. E come te, nemmeno Luois.” Dissi le ultime parole sospirando.
“Scommetti? Mi pregherai di portarti a letto.” Si avvicinò pericolosamente a me.
“Ah si? E quanto scommettiamo?” Ormai eravamo a pochi centimetri di distanza.
“Quanto? Come, piuttosto.” Io volevo soldi, però!
“Come?” Dissi, sfiorando il suo naso.
“Se vieni a letto con me, diventiamo Scopa amici, se non ci vieni entro una settimana..” Lo fermai.
“Se non ci vengo entra una settimana, tu mi aiuterai in una cosa.” Avrei vinto io, ovvio. Poi, non sono ricca, e voglio scoprire chi è il 'Ragazzo bello'. Sono troppo curiosa, cazzo.
“Cosa?” Mi allontanai da lui, e iniziammo a camminare assieme (?)
“C'è un ragazzo che mi scrive, voglio solo sapere chi è.” Dissi con indifferenza. Lui deglutii.
“Oh... Em, te lo dirà lui, quando vorrà..” Si accarezzò la nuca.
“No, ma io lo voglio sapere.” Dissi convinta, di quello che dicevo.
“E dimmi, ti piace questo ragazzo?” A te che frega? Ma sì, facciamolo ingelosire.
“Ci puoi contare. E' tanto dolce, poi è un ottimo amico.” Lui arrossì di colpo. Perché?
“Mm, se ti chiedesse di andare a letto con lui, ci andresti?” Disse.
“Dipende. Se è carino, potrei.” Scherzavo, ovviamente.
“Mm, credimi è la meraviglia in persona.” Si certo, e tu come fai a saperlo, scusa? E perché dice sempre Mm? 
“E tu come lo sai?” Chiesi curiosa.
“Oh, ma è ovvio. Tu sei una ragazza carina, ed è ovvio che tu sia corteggiata da ragazzi meravigliosi.” Oh, è complimento? Non lo so, però il mio cuore iniziò a battermi forte forte, quasi dovesse uscirmi dal petto.
“Sì, lo so.” Mi sto vantando (?)
“Vai convinta. Ci vediamo Babe.” Vai convinta cioé?! Oh merda, mi prendeva in giro (?) Bah.




“Vienii ti prego!” E' da mezz'ora che mi sta pregando di andare in discoteca! Sto cazzo, ci va.
“No dai, Bet.” Non credo, che si fermerà mai.
“Mm, se non ci vieni non ti parlo più.” Solita frase delle bambine!

“Diiio! Okay, però andiamo via presto, ok?” Senza darmi risposta mi abbracciò forte, fantastico mi tocca prepararmi, per sta sera.



Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Ciao. Ma quanto brava ragazzo sono, che ho aggiornato così presto? 
Su avanti, stimatemi ora. 
Dovreste farmi una statua a mio onore *^*
No okay, non sono così importante. 
However.
Ve Gusta? A mì tampoco. 
(Non ho idea se si scriva, o dica così)
Insomma, lo so che è un po' lunga sta cosa. E vi starete chiedendo "Ma quando cazzo si fidanzeranno sti due!?" 
Bè, ve l'ho detto qualche capitolo precedente fa, che tra poco staranno insieme, anche se in segreto.
Ma poi, ovviamente, ci staranno per davvero.
Dovete solo avere pazienza perché Bieber orgoglioso com'è non confesserà mai (?) I suoi sentimenti per Tay. O forse si (?) Continuate a leggere, per sapere. 
Chissà che succederà in discoteca... Si sà che lì accade di tutto. 

@SmileatCyrus su twitter :) 
P.s. Grazie per gli auguri, per le 12 recensioni, e come sempre ne vorrei minimo 9
~Love me for who i am.

 

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Capitolo 13
*** Sei mia. ***



SEI MIA.

Ditemi come faccio? Oddio, non sono mai stata in discoteca. E come si balla? Come ci si veste? Come ci si comporta? Mi sento parecchio sfigata, ad ammetterlo. Però è vero, perché negare l'evidenzia?

– Bet, aiutami. Non so un cazzo, sulle discoteche. – Inviai un messaggio a Bet, che ovviamente, mi rispose subito:
– Ahah. Tranquilla, sarò da te esattamente tra 2 minuti. Su, inizia a contare. – Come fa a farmi sorridere anche solo con un messaggio simile?
– Manca 1 minuto e 40 secondi. u.u – Scrissi, tanto per continuare a scrivere.
– Vedo che la matematica, la studi! :D – Già, non vado male a scuola!
– A differenza tua, direi di sì! *^* – dopo nemmeno 5 secondi, suonò il campanello di casa mia, e come una brava domestica visto che mio fratello è impiantato davanti alla tv e per lui i rumori esterni sono del tutto inesistenti, aprii io.
Come pensavo, era Bet. Fece per entrare in casa, ma la fermai.
“Scusami, ma mancano ancora 56 secondi.” Era ironico, ovvio.

“Scherzi, vero?” Scherzo come è vero che una palla di bowling può essere lanciata da un castoro ad una velocità esorbitante (?)
“Ahahha, sì.” Si precipitò subito in camera mia, dove disordinò del tutto il armadio. Accidenti, e adesso chi lo riaggiusta!?
“QUESTO E' PERFETTO!” Mi mostrò un vestito che aveva 'pescato'. Era questo: 
http://www.polyvore.com/disco_style/set?id=45349028&.locale=it Scarpe e acconciatura, ovviamente erano uguali.

 

“Oh, credi che mi stia bene? Non è un po' troppo corto?” Non era mio, quel vestito. Voglio dire, me lo aveva comprato mio fratello per il compleanno. Non sono solita di sti 'vestitini' anche se mi piacciono. Sì lo so, sono strana. Volevo regalarlo a qualcuno, per un compleanno o qualcosa di simile, ma non ne ho avuto occasione. Ora però, posso chiamarlo MIO!
“Ma scusa, che ce lo tieni a fare all'armadio se per te è troppo corto? E' lungo anche forse troppo, su.” Okay, va bene. Non voglio fare la 'santa' voglio dire, diamine! OGGI VOGLIO DIVERTIRMI.
“Sì, hai ragione. Ahah.” Ci preparammo.. e bè, era ora di andare, no?

 

“Bet, stiamo solo 1 ora.. massimo 1 ora e mezza, vero?” Sì certo, come se potesse sentirmi in mezzo a tutta quella folla.
“Eh? Sì sì, okay.” Non credo, che mi abbia sentito.
Mi girai si scatto, qualcuno mi aveva toccato il sedere, e al mio rigiro.. ERO FOREVERALONE! Bet non c'era più! Oh porca puttana. E ora? Che faccio? Vado in bagno... No! Taylor, non puoi scappare sempre. Affronta questa 'cosa' che la gente comune osa chiamare come 'Discoteca'.
Non sapendo come funzionano le cose, mi dirigei verso non so, si chiama bar (?) e mi sedei.
Passarono circa 5 minuti, da quando qualcuno mi afferrò il polso delicatamente.
“Hei bellezza, ti va di ballare?” Mm, ragazzo bono. Voglio dire, perché no? Ormai l'ingresso l'avevo pagato tanto vale ballare.
Mi precipitai in pista, sulle note di “Avicii – Levels”
Non avevo mai ballato prima, ma la musica prende, il mio corpo si muove e mi sento così attratta dal ballo. Inizio a ballare, e mò nemmeno Babbo Natale, mi ferma più!
Il ragazzo con cui ballavo mi toccava e non mi importava, strano. Ma sì, infondo non l'avrei rivisto, no?
Inizia a baciarmi il collo, e okay lo lascio fare.. sono solo 'coccole' infondo, no?
Inizia a baciarmi, e va bene. E' solo un bacio.
Inizia a palparmi, e qui no. Gli tiro uno schiaffo e mi dirigei verso il bar.
Sento il bisogno di bere, lo fanno tutti e sicuramente l'avranno già fatto.. sono ancora vivi, no?
Primo sorso di Vodka, e inizio a ridere un po', poco dopo mi ritrovo a bere l'ottavo bicchiere.
Okay, sono del tutto andata.

JUSTIN'S VERSION.

Questa ragazza si muove in una maniera sexy! Adoro le discoteche! E' pieno di ragazze che te la danno senza esitare. Fosse Tay come loro.. Perché sto pensando a lei? E' solo una ragazza.. l'unica che ancora non vuole provare a 'giocare' a letto con me. Okay, basta. Ho bisogno di bere qualcosa.
Oh! Ma che ragazza sexy vedo laggiù!? E' mora, e ha un bel fondo schiena: DA URLO DIREI! Spero che il viso, sia altrettanto.
Mi avvicinai a lei, accarezzandole un fianco. Si girò. Oh, ma questa è Taylor! Che ci fa qui? Perché è ubriaca? Perché è sola?
“Taylor?” Chiesi stupido.
“Aahha Ciao!” Disse non smettendo di ridere.
“Sei.. ubriaca.” No Justin, sul serio?
“Ahahhahahah balli?” Mi chiese. Certo! E quando mi ricapita un'occasione simile!?
“Vieni.” La portai in pista, e notai che aveva un succhiotto sul collo. Merda. Altri ragazzi prima di me, l'avevano toccata. Questa cosa mi manda in bestia, accidenti! Devo lasciarle un segno anche io. Iniziai a baciarle il collo, ci presi gusto, lo ammetto. Cercai di non tralasciare nessun centimetro di pelle. La sua espressione era soddisfatta, rideva, però era soddisfatta.
Le morsi il lobo, e piano piano raggiunsi le labbra. Oh, quanto mi mancavano. Mi piace baciarla, toccarla... mi piace tutto quello che faccio con lei. Sarà vero che mi piace lei? Ma poi, perché?! Che ha di così tanto speciale che mi ha attratto?
L'afferrai meglio per i fianchi e la strinsi meglio a me. La mia mano scivolò arrivando al sedere. Il mio amico, iniziò ad alzarsi così mi staccai da lei. Staccai le mie labbra, la mia lingua, i nostri respiri si divisero, le mie mani si allontanarono. Non volevo eccitarmi troppo, l'avrei portata a letto ubriaca e non voglio approfittarmene.
“Justin dove vai?” Dio, che pena. Non posso lasciarla qui, da sola. Ci sarebbe sicuramente qualche coglione che se ne approfitterebbe.
“Tay, sei venuta qui sola?” Si mise a ridere, okay domani mattina sta ragazza vomiterà di brutto.
“Sì! AAHHAHA – Si avvicinò lentamente a me, e mi sussurrò : Lo sai che mi piaci tanto tanto tanto?” Detto questo, si rimise a ridere.
Sorrisi, a quella frase.
“Anche tu mi piaci Tay e non poco.” La ragazza iniziò a lasciarmi dei segni al collo, e dio che se mi piaceva quella sensazione.
“Fammi tua.” Oh Tay, vorrei ma non posso. Cazzo, perché ste cose non le puoi dire da sobria?!
“Vuoi?” Ovvio che vuole. Sono Justin Bieber.
“Ahahaha.” Non mi sembra un risposta. Le infilai la lingua in bocca. Non so descrivere l'emozione che provo nel baciarla. Qualcosa nello stomaco.. qualcosa di magico.
“Amico, adesso è il mio turno.” Scusami? Lei è mia.
“Cercatene un'altra.” Dissi. Lei continuava a ridere.
“Voglio questa. Fammi divertire pure a me, dai.” Tu non vuoi lei, vuoi un pugno in faccia.
“Questa, ha un nome. Poi è la mia ragazza.Giro al largo, buffone.” NESSUNO può toccarla, oltre a me, sia chiaro.
“Tua ragazza? Ma se fino a prima stavi con un'altra ragazza!” Non centra, posso stare anche con cento ragazze, ma non toglie il fatto che io voglia lei.
“Vai a farti 'na sega.” Prima che io possa finire la frase, le prese il braccio, e portò le labbra di Tay, alle sue.

Hai sbagliato movimento, amico.
La staccai da lui, con delicatezza, e gli tirai un pugno, provocando attenzioni dalla gran parte della sala. La musica rallentò, stavano arrivano i buttafuori, così ne approfittai.
“SIA CHIARO A TUTTI. QUESTA RAGAZZA NON VA TOCCATA, NEMMENO GUARDATA, OKAY?” Gridai, dopo di ché intrecciai la mia mano con quella di Tay, e la portai fuori, prima che i buttafuori, lo facessero.
Perché mi comporto così con lei? Non capisco, sul serio perché? 

“Justin, dovrei vomitare.” Fantastico. Le mi supra, ora sono da buttare.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Vi sto viziando un po' troppo, nè? D: Cercherò di non aggiornare così in fretta (?) Questo capitolo, non è un gran ché, lo so. Quì però è in evidenzia la 'gelosia' di Justin. :3 Com'è dolce geloso (?) Sì lo so, che dovrei darmi una mossa nel farli stare insieme, e giuro che lo farò! v.v


Per farvi un'idea di come sono i personaggi:
http://weheartit.com/entry/24669851    SOPHIE.
http://weheartit.com/entry/24670617    TAYLOR.

Ma potete benissimo immaginarveli come volete! u.u
Secondo voi, chi è più carina? :3

GRAZIE PER LE 10 recensioni.. MINIMO 9!? D: State diminuendo D:

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Capitolo 14
*** “Perché mi baci?” ***


“Perché mi baci?”

JUSTIN'S VERSION

Scusa. AHAHAHHA. Adesso però sono più carine! Prima sembravano.. Blu.” Forse perché ERANO Blu?
Sei daltonica, Tay?” Chiesi facendola accomodare in auto.
AHAHAHAHA Daltonica è quando vedi il rosso per un altro colore, quindi sono bluonica!” E' andata.
Okay. Senti, ti porto a casa mia.” Perché a casa mia? Semplicemente perché non ho voglia di guidare, sono un poco ubriaco pure io. Ovviamente, non quanto lei.
Un giardino di arance e limoni dentro , la fidanzata di Justin oh, è cornuta fino al mento. AHAHAHAHAH.” Okay. Justin lascia esprimere la sua arte canora.
Ti immagini se a casa tua c'è Sophie!? Me la immagino anche! AHAHHA. – Schiarì la voce ed iniziò ad imitarla – Justin amore mio perché sei con lei!? Dove sei stato? Con chi sei stato? Sta sfigata poi perché è qui, Justin rispondi, JUSTIN! AHHAHAHAHAH.” La guardai stranito, poi mi misi a ridere pure io. Infondo aveva ragione e se ora non è a casa mia, domattina mi riempirà di domande.
Se la gatta ora è sul comodino di nonno, il cane che ha fame chi si mangia?” Oh merda, questa ragazza è fuori.
Mangia i capelli della nonna, e poi viene a casa tua e ti sbrana.” Mi sto abbassando al suo livello, mannaggia. Sta ragazza contagia.
No! Casa mia, no! Poi ho paura!” Fece leggermente il broncio. Dio, com'è dolce.
Oh piccola, ci sarò io a proteggerti!” Diventerò il suo Superman nel caso un cane dovesse mangiarsi i capelli di una vecchia e poi dovrebbe andare a casa sua a sbranarla? Ma che cazzo? Spero che io, possa guarire.
"Aww. Poi mandiamo il cane a casa di Sophie! Così saremo solo io e te." A sentirne le parole, un calore mi attraversò il corpo. Era un calore piacevole, direi.
Justin...” Disse poco dopo.
Dimmi.” Aveva una faccia, strana.
Dovrei cagare dalla bocca.” Che rafinatezz- NO ASPETTA DEVE VOMITARE NELLA MIA AUTO!? Ma anche no. Accostai di fretta, e la portai fuori.
Giusto in tempo! Vomitò. E oddio, che schifo. No okay, è una cosa normale.
Ti senti meglio?” Le chiesi, tenendole la fronte. Lei era piegata, che continuava a vomitare. La mia domanda, non ha senso.
Secondo te!? STO VOMITANDO, IDIOTA!” Giustamente.
Ahah. Okay, Siamo vicini a casa mia, ce la fai a resistere oppure è meglio andare a piedi? Sai non vorrei che la mia auto odorasse di schifo.” Non mi diede una risposta concreta, ma dal fatto che vomitò di nuovo, me la fece capire.
Okay. Tu continua a vomitare. Faccio una telefonata.” Mi prese il braccio, nel mio tentativo di girarmi.
JUSTIN ASPETTA!” Che è successo!?
Si?” Le accarezzai la mano.
PUZZI.” Sì, okay. TAYLOR, tesoro io ti mando in un manicomio!
Sbuffai, e andai a fare sta chiamata.

Prondo Kenny? – Il mio bodygard.
Che cazzo vuoi!? Dico sono le 3 di notte! – Oh-oh. Mi sà che è arrabbiato..
Calmati.. volevo chiederti se potev.. – Non mi lasciò finire la frase.
No Justin, non posso. – Ma nemmeno gli ho detto cosa!
Ma non ti ho nemm. – Mi interruppe n'altra volta.
Justin, ascolta: Dio ha distinto la notte dal giorno. Il giorno è per divertirsi, la notte per riposare. E almeno che tu non sia ritardato, ti informo che è notte, cazzo! LASCIAMI IN PACE, FAMMI DORMIRE! –
Attaccò.
Andai da Taylor, e la vidi distesa a terra. Non è morta, vero?
La stuzzicai con un bastoncino, trovato lì.
Hei, non sono un animale morto!” Non sono del tutto lucido.
Sali in macchina.” Le dissi. Si alzò e salì. Salii pure io, e misi in moto nemmeno un minuto, ero già a casa.

Togli i tacchi, fanno rumore.” Non riusciva a stare in equilibrio.
There's gonna be one less l- *Sbatte contro la porta*- Oh che cazzo! CHE MALE! Dio carissimo benedetto, perché!?
Tay si mise a ridere. Oh che figura di merda. Bè, almeno domattina non si ricorderà più niente.
Non smetteva di ridere, rischia di rimanerci secca.
“Tay, è vero ho sbattuto contro la porta, ma smettila di ridere.” Le sue risate risuonavano per tutta la casa. Cazzo, se si sveglia mia madre, sono morto. E' peggio di Kenny, per ste cose. 
Le tappai la bocca, e ce la portai in cucina. Presi il rubinetto, misi l'acqua gelida, e gliela spruzzai addosso. AHAHAH, adesso rido io.
“STRONZO!” Dio, com'è Sexy bagnata.
“Ahahah. Non è bello quando gli altri ridono vero?” Sbatté il piede a terra.
“Che mi metto adesso? Sono tutta bagnata!” Mm, puoi anche stare nuda.
“Togliti il vestito.” Mi guardò stranita. Per essere ubriaca, è davvero sveglia.
“Non me lo tolgo, non me lo tolgo, e non me lo tolgo! PUZZI!” Sveglia? Volevo dire, strana.
“Okay, vieni in camera mia, ti dò qualcosa io.”
La portai in camera mia, e le diedi una mia camicia. Se la mise, davanti a me. Oh, MI VUOI FAR MORIRE!?
Poi, quella camicia le stava da sbavo. Voglio dire, se fosse stata 1 centimetro più corta, le avrei visto quella 'cosa' che è fonte di piacere di molti uomini. Sì, perché io sono un uomo vissuto, no?
“Vado un attimo in bagno, aspettami sveglia.” Le feci l'occhiolino. Doveva aspettarmi sveglia perché si sà che le persone ubriache dicono la verità, qualsiasi cosa gli si chieda.
Urinai, per così dire, e ritornai in camera. Era crollata, che palle. Però è tanto bella e dolce, sembra un panda. Mi distesi vicino a lei, abbracciandola da dietro.

TAYLOR'S VERSION

Dio, che mal di testa. Cercai di stiracchiarmi, ma notai un braccio che mi avvolgeva il fianco. UN MOMENTO. Questa, non è camera mia, dove cazzo sono? Come sono finita in questo letto!? Perché indosso questa camicia!?
Mi girai di scatto. CHE CI FACCIO A LETTO CON JUSTIN BIEBER!?
Mi alzai di scatto, facendolo svegliare.
“Buongiorno, piccola.” Piccola!? Tu, essere non mi devi chiamare piccola.
“Non chiamarmi così!” Gli gridai. Mi allontanai da lui.
“Ieri sera però, non ti dispiaceva.” Ieri sera? Oh cielo, che abbiamo fatto ieri sera!?
“Che è successo ieri sera?” Chiesi.
“Aha. Bè, è stata un notte molto focosa.” Si avvicinò alle mie labbra, e le assaporò. Continuò a darmi dei baci distaccati. Taylor, non farti abbindolare!
“No, fermati! Justin, noi non abbiamo fatto sesso, vero?” Emise una leggera risata. Brutto coglione, smettila di ridere!
“Secondo te, perché indossi la mia camicia?” Mi sussurrò.
Merda, no! NON HO SUL SERIO PERSO LA VERGINITA', VERO!? Una lacrima mi rigò il viso.
“Hei, calmati. Scherzavo, non abbiamo fatto niente.
 Disse per poi asciugarmi quella stupida lacrima.

Ah, per fortuna. Ma allora perché sono qui?” Dio, che male il collo. Sembra quasi che una mandria di castori ci abbia camminato sopra.

“Ieri ti ho visto in discoteca, ed eri ubriaca. Dovresti ringraziarmi, senza di me avresti sicuro perso la verginità.” Mi sento sfigata.
“Oh, andiamo. Non sono vergine.” Dissi.
“Aahha. Certo, piccola l'importante è che tu sia convinta.”
“Mi porti a casa mia? Mio fratello chiamerà la polizia se non mi trova.” Rise. Si avvicinò al mio volto, e mi baciò dolcemente. Oh, al diavolo! Io, non posso farne a meno, dei suoi baci.
Mi staccai, dolcemente.
“Perché mi baci?” Chiesi, quasi sussurrando.
“Non è colpa mia, mi attirano le tue labbra.” Oh, cielo. A me, attiri tu. Diglielo Tay. Digli che sei fottutemente cotta di lui.
Okay, devo dirglielo. E' inutile, nasconderglielo ora mai.
“Justin, tu mi fai impazzire.” No, cazzo! Ho sbagliato parole.
“Faccio impazzire tutti, Babe.” Abbassa la cresta.
“No dico, che io.. cioè tu..” Dissi vaga, insomma non sono solita di ste cose.
“So già, che ti piaccio.” Oh puttana eva, e come!?
“Ma ti sbagli, non mi piaci affatto. Volevo dirti che sei un puttaniere, e per questo non devi baciarmi.” Oh, Taylor quanto scema sei!?
“Ma se hai detto che ti faccio impazzire?” Sì Taylor, se hai detto quello!?
“Nel senso, che mi fai impazzire di rabbia, ovvio.” Si avvicinò, e mi baciò ancora.
“E allora perché ti fai baciare da me?” Cazzo.
“Perché mi attirano le tue labbra.” Rise, e mi ribaciò.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Quanto brava sono!? Tanto, ve lo dico io.
Ma questa è l'ultima volta. (:
Voglio dire, che pubblico così in fretta, ovvio. 
xD 
E' che ieri non sapevo che fare, e allora mi sono messa a scrivere, e oggi ho postato. 
Spero che vi piaccia :D E che recensirete! *^*
MINIMO 9!?
Oh, e grazie per le 12 recensioni <3 Siete fantastiche!

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Capitolo 15
*** Vuoi diventare mia? ***


 

VUOI DIVENTARE MIA?
Oggi è il 25 Novembre! Indovinate che giorno speciale è oggi!?


Bé oggi, è il mio anniversario. Di cosa? Non lo so, suppongo dello scorso 25 novembre.
No, seriamente. Oggi doveva essere il mio 'anniversario' con il mio ex. Ma okay, supererò anche questo dolore, come sempre. 6 mesi fa, mi ha mollato per un'altra. E indovinate la sua scusa? “Lei è simpatica a mia madre, scusa.” Potrebbe sembrare un'ottima scusa, ma contate che lui una madre non ce l'ha.
Okok, basta pensare a lui.
Oggi devo andare a scuola, a provocare Bieber. Sono passati 2 gironi da quella volta, in cui mi trovai a letto con lui.
Mi vestii: (
http://www.polyvore.com/school_desighn/set?id=45402938 ) Come sempre, capelli e resto, erano uguali.

Andai a scuola, e mi dirigei verso coloro che stavano 'pomiciando'.

“Justin!” Dissi entusiasma, Sophie mi guardò in cagnesco.
“Taylor.” Disse lui, con un po' meno di entusiasmo.
“Sai, tra un po' c'è il ballo invernale... Con chi ci vai?” Ma perché faccio ste domande stupide? E' ovvio, che non verrà con me.
“Em..” Roteò gli occhi, fino a che finirono su Sophie, che era incazzata.
“Lo sapevo. Giuro, sapevo che ti piaceva il mio ragazzo! STAGLI ALLA LARGA, PUTTANA. Ouch! Puttana a me? Parla quella alle cui gambe pregano di stare di nuovo insieme?
“Puttana? Scherzi? Non sono io quella che apre sempre le gambe.”
“Solo con il mio ragazzo.” Si avvicinò sempre più a me.
“Peccato che il tuo ragazzo, non faccia aprire solo le tue, di gambe.” Dissi. Forse, avevo esagerato.
“Che intendi?” Disse, con voce tremolante. Tra un po', avrebbe pianto. Per quanto la odiassi, non mi piace far piangere le persone. Justin mi guardò con occhi del tipo 'non dirle niente' e così feci.
“Hum, Niente. Scherzavo.” Me ne andai in classe, ora? Biologia. Chi avrei avuto in classe? Bieber.


Non ci capisco niente. Ma questa che dice? Ma poi, perché parla con termini così complicati? Diamine!
Dopo poco, mi arrivò un bigliettino da parte di chi?
Bieber! E poco dopo, me ne arrivò uno da parte di Dylan. Oh, che bello! C'è gente che mi vuole parlare. Mi girai dalla parte di Bieber, che era seduto vino a Dylan. Justin lo fulminò, io sorrisi compiaciuta, e lessi per prima il bigliettino di Dylan, per farlo rosicare.
 

– Con chi vai al ballo? – Con te, Babe! No, aspetta. Non mi ha ancora invitato.
– Nessuno. Sai, mi chiedo: Sono così orrida? – Era ironico, ovvio. E glielo lanciai, sperando che la professoressa non mi beccasse.
Poi, lessi il messaggio di
Bieber:
– Grazie per non aver detto niente. Sai, mi piacerebbe andarci con te, al ballo. – Oddio. In faccia, mi spuntò un sorriso da ebete. Va via, sorriso da ebete, cazzo! Prima di potergli rispondere, mi arrivò un altro bigliettino, Dylan. Comunque, risposi a Bieber.
– Ma ovviamente, ci andrai con Sophie. Perché è lei che vuoi. (Anche se ti sei scopato mezza scuola) – Glielo lanciai, e lessi il biglietto di Dylan.
– Orrida? Sei stupenda. Vorrei chiedertelo di persona, però ho paura che qualcun altro te lo possa chiedere prima. Vorresti venire al ballo con me? – Questo è quello che scrisse Dylan.
Mi arrivò il bigliettino di Bieber. Accidenti, aspettate a tirarmeli quei cosi!

– Oh, mi piacerebbe molto. Anche tu, sei stupendo! – Risposi a Dylan. Lessi il messaggio di Justin:
– Tutta la scuola, manchi solo tu. Comunque, ti va se.. ecco verresti al ballo in segreto con me? – Oh, ma sti due secondo me, si sono messi d'accordo. Mi arrivò un altro bigliettino di Dylan, ma prima risposi a Justin:
– Certo, e come fai? P.s. Non ci verrò mai, a letto con te. ;) – Quanto faiga sono? No, non lo sono.
– Oddio. Se ti giri mi potrai vedere con un sorriso immenso, stampato in faccia. Ci organizziamo poi, se vuoi. Non per farmi gli affari tuoi, ma che vi scrivete tu e Bieber? – Dylan, sono cazzi nostri, insomma.

– Niente di che :) – Risposi a Dylan, nonostante Justin mi aveva lanciato il suo bigliettino, con su scritto:
– Mancano 2 giorni alla fine della settimana. Rimembri la scommessa? Per il ballo, Sophie si ubriacherà di sicuro. A quel punto, farò finta di essere andato al ballo con te. Tanto, il giorno dopo non si ricorderà più niente. – Certo, certo. Bieber, come puoi essere così egoista?
– No, mi dispiace. Tu stai con Sophie, non con me. Anche perché Dylan mi ha appena invitato, e ho accettato :) – Mm a proposito di Dylan, ha finito con i bigliettini, lui.
Ricevei un bigliettino di Justin:

– E' uno sfigato! No dai, non mi starai abbandonando per uno come lui, vero!? – Potrei.
– Non ti sto abbandonando, anche perché non ci siamo mai conosciuti, nel vero sento della parola. Cioè, al massimo ci siamo baciati... quindi 'abbandonando' non è il termine esatto. Diciamo che ti ho 'rifiutato' Mai sentita questa parola tu, eh? – Non avrò esagerato?
– No, non ci credo. Non non mi stai rifiutando, piuttosto stai cercando di farmi ingelosire. E sai? Ci stai riuscendo. – Geloso? E' geloso? Una persona è gelosa di un'altra, quando ha paura di perderla.. quindi lui ha paura di perdermi? Oh, cielo.
– Geloso? Sei geloso? – Gli risposi.
– Sì, ti suona strano, vero? Nemmeno io l'avrei mai detto. Però non so, provo qualcosa di strano quando ti sto vicino. – Akjjdkasdkhjadsh PROVA QUALCOSA DI STRANO? ANCHE IO LA PROVO!
– Tu mi piaci. – TAYLOR ADESSO TI SBRANO. PERCHE' GLIELO HAI SCRITTO?!
– Ahaha. Allora molla Dylan, e vieni con me. – Non posso diavolo! Lui era 'felice'.
– Non posso, ormai gli ho detto di sì. – Mm, perché devo sempre affrettare le cose!?
– Tranquilla, ci penso io.  – No!
– No, lascia stare. Senti, è tutto uno sbaglio! L'hai detto anche tu che ero un tuo 'giocattolo' quindi tu hai Sophie ( -.- ) e io.. Dylan. – Glielo scissi dopodiché la campanella suonò, cercai di andare in atrio subito, per scappare sia da Dylan sia da Justin, ma nel bel mezzo della mia retta via (?) Qualcuno mi prese per un polso e mi attirò a se.
“Adesso non mi scappi più.” Justin? Oddio.
“Justin lasciami andare.” No, Justin. Fai l'opposto di quello che ti dico, su.
“Dovrei? Andiamo, quello è mezzo addormentato! Non puoi veramente 'rifiutarmi' per uno come lui!” Mi portò dentro a un'aula vuota.Mi prese per i fianchi.
“Perché no? Justin, tu stai con Sophie! E son sicura che non la mollerai per una come me!” Dissi, spingendolo via.
“Che ne sai? Tu a me piaci davvero tanto, devi sentirti importante!” GLI PIACCIO!? Oh cazzo, gli piaccio! Capite ha detto gli piaccio, e lo ha detto lui! Ok Tay, calmati.
“O mio dio. Davvero? Da quando? Perché non me lo hai detto prima? Ti piaccio sul serio, o lo dici solo per portarmi a letto?” Vero, c'era ancora la scommessa in gioco.
“Oh no! Sennò ti avrei fatto vari complimenti, finché non ti avrei detto un falso 'ti amo' invece, ti ho detto che mi piaci e credimi non è facile per me, dirtelo.” Perché no? Avremmo tanti figli, sì sì. Poi ci sposeremo in spiaggia, e vivremo ad Hollywood? Oh cazzo, Perché sto fantasticando!?
“Quindi...” Dissi roteando gli occhi.
“Quindi, visto che ci piacciamo a vicenda, tu con lui non avrai niente a che fare. Ok? Ok.” Ok? Ok. Stupido da dire vocalmente, ma lui lo sussurrò ed uscì fuori un suono melodioso. Iniziò a baciarmi il collo, senza tralasciare centimetri di pelle. Arrivò alle mie labbra, e bè.. raggiunto quel punto, chi si stacca più? E' maledettamente dolce, quando vuole. Io gli piaccio, e questa cosa mi fa gioire infatti, pensando a questo sorrisi, lui se ne accorse.
“Che ti ridi?” Accennò una leggera risata.
“Boh, sai che cosa è strano? Che oggi è un giorno speciale. Questo giorno è sempre stato speciale, per me.” Uuu, indovinate il perché? L'ho scritto all'inizio!
“Ahah, come mai? No, aspetta. La so già la risposta. Sono io che rendo sempre tutto speciale, no?” Sì Justin, ma perché devi sempre vantarti!?
“No.. Cioè sì, è per merito tuo. Però un anno fa ho conosciuto il mio ex. Stesso giorno, non è strano?” Mi guardò stupito.
“Il tuo ex? Sì, devo dire che è molto strano! Però io sono più importante, vero?” Sì, Bieber.
“Ma la smetti di vantarti?” Dissi ridacchiando. Lui, mi sorrise e riprese a baciarmi. Dopo un minuto, mi staccai.
“Che succede adesso tra noi?” Mi guardò perplesso, come se non ci fosse risposta. Ma sai cosa? Io, una risposta ce la voglio. Sono stanca di tutti questi baci, che poi non significano niente per lui.
“Em, io sto con Sophie. Ecco adesso ti spiego il vero motivo per cui sto con lei.” Annuii e iniziò a spiegare.
“Il fatto è che suo padre ogni mese mi paga 500 dollari, per starci insieme. Se nò l'avrai già mollata, non credi?” Ah, ecco il vero motivo.
“Ah. Ma tu sei ricco, che te ne fai dei soldi?” Chiesi.
“Bieber ha sempre bisogno di dollari, Babe!” Mi diede un bacio in guancia.
“Sì e io che non ne ho abbastanza, dovrei uccidermi?” Chiesi ironicamente.
“No, perché dopo mi mancheresti.” Aww! Ma com'è dolce!
“Sei molto dolce.” Dissi strofinando il mio naso, con il suo.
“Lo so. Sono Justin Bieber, no?” Oh ma questo se non si vanta minimo una volta non è felice.
“E io sono Taylor Anne Gorenca!” Il mio cognome, non mi piace. Il mio secondo nome? Mi fa schifo, per questo evito di dirlo in giro.
“Anne? Adesso ti chiamo Anne!” Oh, no! Maledetta bocca mia!
“No ti prego, è orrendo.” Dissi sedendomi a terra. Lui si appoggiò al muro.
“Se fa parte di te, non è orrendo. E' meraviglioso, piuttosto!” Ok, Bieber posso mangiarti?
“Ma quanto dolce sei? Comunque, sai chi mi ha parlato proprio bene bene di te?” Chiesi. Lui granò gli occhi.
“Chi?” Disse tutto fiero di sé.
“Nessuno. AHHAHAHA.” Okay Taylor, questa è sul serio pessima.
“Io sono dolce con te, tu invece mi prendi in giro!” Si abbassò al mio volto facendo una faccia da cucciolo. Com'è carino!!
“Puzzi.” Proprio non riesco ad essere dolce, eh?
“Ti puzza il culo.” Anche lui, adesso vuole imitarmi!?
“Eh lo so! Ho provato a lavarlo con Mister muscolo... Ma brucia, sai com'è.” Sono volgare! Lui si mise a ridere.
“Ma te lo lavo io, se vuoi!” Ahahah Okay, no. Lo guardai stranita. E alzai un sopracciglio.
“Scherzo.” Disse per poi farmi l'occhiolino. Sorrisi.
“Taylor?” Disse poco dopo lui. Alzai lo sguardo.
“Si?” Dissi sorridendogli.
“Vuoi diventare mia?” Ok, crepo. E' vero che è stronzo a volte, però quando vuole sa essere così dolce.
“Justin?” Userò la sua stessa tecnica.
“Si?” Disse lui.
“Vuoi diventare mio?” Sorrise alla mia frase, mi prese il viso tra le sue delicate mani, e mi baciò. Ogni bacio che gli do sembra il primo. Cioè, le emozioni sono quelle.
“C'è un piccolo problema però ecco..” Lo interruppi.
“Sophie, giusto?” Dissi abbassando lo sguardo.
“Sì.. ecco manca poco..” Lo interruppi di nuovo.
“Alla fine del mese.” Conclusi la frase.
“Ma dopo ti prometto..” Lo interruppi per la terza volta.
“Che staremo insieme ufficialmente.” Ma quanto brava sono?
“No, volevo dire 'Ma dopo ti prometto che cambierò ragazza.' Come scusa!? Sgranai gli occhi, e rimasi a bocca aperta.
“Babe, scherzo! Ahahah. Dovresti vedere la tua faccia, sembri un pesce!” Ann, dio che colpo.
“Ma io sono un pesce!” Dissi cercando di fargli il solletico, cosa che non avrei dovuto fare.
“Mi stai sfidando? Sono un portento nel fare il solletico alle ragazze.” No, non può farmi il solletico, crepo.
“No! Fermo se inizi a farmi il solletico giuro che mi metto assieme a Dylan!” Dissi. Lui si ritirò.
“Eh, ma se devi minacciarmi così!” E' arrabbiato?
“Ahah dai scherzavo, ti sei arrabbiato?” Chiesi abbracciandolo da dietro. Lui si girò così ché io lo abbracciassi da davanti (?)
“Sì cazzo. Tu sei mia.” *Taylor, è morta.*


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Ciao! *--*
Sapete quanto mi avete fatto felice!? Tanto.
18 recensioni.
Grazie, sul serio.
TADDDDDDDDDDDDDDDAN. Vi piace? Non stanno insieme ufficialmente, ma stanno insieme v.v
Com'è dolce Bieber. 
Tanto, vero? Che succederà al ballo? Visto che Tay ci deve andare con Dylan, e Justin con Sophie? e.e 
Chissà. 
Insomma, spero vi piaccia e come sempre chiedo minimo 9 recensioni :)

P.s. Adesso vi faccio vedere com'è Louis, e Dylan:

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=227105767303882&set=a.213649295316196.66513.213380882009704&type=1&permPage=1  Lui è Dylan. Però ha anche gli occhiali da nerd u.u
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=326569117357546&set=a.213649295316196.66513.213380882009704&type=1&permPage=1  Questo è Louis. v.v

Spero che vi piacciano :)

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Capitolo 16
*** Sei uno stronzo bastardo di merda. ***


SEI UNO STRONZO BASTARDO DI MERDA.
2 ore più tardi alla confessione di Bieber.

'Ci si vede' Mi disse Bieber. Ci si vede!? Diamine, il suo numero mica ce l'ho però!
#E saremo fidanzati in segreto, per lui.#
Non capisco, diamine!
Manca poco, e potrò andare a casa. Sì, Taylor. Puoi resistere, su.
Però prima di andare a lezione, faccio sapere al 'Ragazzo bello' Che ora non sono più Single (?)
– Hei! Ti devo dire una cooooosa! – Ma come sono entusiasta (?)

– Sei felice, o sbaglio? Dimmi pure. – No, non sbagli.
– Sai il ragazzo della mia 'Ex' Amica? Bé, adesso sta con me! Anche se 'In segreto' dice lui. – Perché scrivo certe cose a persone a me sconosciute?
Sono felicissimo per te! Sei contenta? – A che me lo chiedi a fare!? E' ovvio.
– Sì. Solo che lui va al ballo con la sua 'ragazza'. – Questo, è molto triste. Dovrò vederli baciare (?)

– Sì ma penserà a te! Che tra l'altro, andrai al ballo con Dylan. – Scusa? E tu come cazzo fai a saperlo!?
– E tu come lo sai? – Scrissi, in attesa di una risposta. Non mi rispose subito, anzi ci mise un bel po'.
– Sono un amico di Dylan... – Ed ecco svelato il mistero!
– An.. Mi dispiace per lui. Era così felice, prima. Diamine, sono proprio una stronza. – Io che mi insulto da sola? E' una cosa da tutti i giorni!

– Nah, TU DEVI DESIDERARE SOLO JUSTIN! – Ma che cazzo?
– Bell'amico, che sei! Comunque sia, non ho un vestito... Sai, non sono ricca e sembrerò un cesso ballante! D: –
– Se lo dici tu. – WTF!? Mi sta dando ragione? Scherza!?
Pff. Non gli risposi, ben gli sta.
Conclusi quelle ore noiosissime, e andai alla fermata della corriera.
Qualcuno mi suonò dietro con il clackson. Cazzo vuoi? Mi girai, RANGE ROVER NERA:
Justin.
Mi fermai in contemporanea della macchina. Il finestrino si abbassò.
“Hei piccola, salta su.” E Sophie che fine ha fatto?
“Em, Sophie?” Chiesi roteando gli occhi.
“Non c'è. Sali.” Oh okay, se insiste.
Salii e mi misi bella comoda su quella macchina che era da WOW.
“Allora, dove ti porto?” Chiese. Vedi un po' tu Justin, In BAGNO!?
“A casa, forse?” Dissi ridacchiando.
“Oh no. Verrai a casa mia!” No.
“No, Justin portami a casa.” Dissi seria.
“Perché? Di solito una coppia sta insieme.” Sì ma noi siamo una coppia strana.
“Sì ma noi siamo speciali.” Dissi accarezzandogli il viso. Mentre toglievo la mia mano dal suo volto, lui l'afferrò e la baciò. Dio, che dolce! Sorrisi a quel gesto, e lui ricambiò.
“Quindi... Al ballo con Dylan ci vai sicuro?” Già.
“Sì.” Dissi indifferente, prendendo il cellulare.



–Sei stato antipatico prima. – Scrissi al Ragazzo Bello.

 

Il cellulare di Justin, vibrò.
“Che fai, non rispondi?” Dissi ridacchiando.
“Sto guidando.” Disse. Mm Okay. Glielo leggo io, il messaggio.
“Leggo io?” Chiesi. Lui mi sorrise.
“Emm.. Era parecchio agitato. Forse è meglio di no.” No!? Ha un'altra oltre a Sophie!? Che poi, l'altra ero io. Gli presi il cellulare, così per scherzo.
“No ferma! DAMMELO!” Stai guidando, brò. Frena ad agitarti!

Accesi la schermata, cliccai veloce sul messaggio e O MIO DIO. Scherza, vero!? LUI NON PUO' AVERLO FATTO SUL SERIO.
“Sei uno stronzo bastardo di merda!” Come ha potuto prendermi per il culo in questo modo!?
“No, aspetta ti posso spiegare!” SPIEGARE!? Mi vuole davvero spiegare il fatto che mi ha presa in giro tutto questo tempo!?
“Spiegare un cazzo! Sei un IDIOTA! Ma come facevi a non sentirti in colpa!? Coglione!” Scoppiai in un pianto isterico.
“Perché piangi? Dai cazzo, non ho fatto niente di così grave.” Accostò.
Niente di così grave? A certo, adesso faccio finta di essere qualcuno e intanto mi faccio raccontare tutti i sentimenti dalla persona che è cotta di me. Cioè, insomma non riesco a farmi capire, ma il concetto è quello.
“Scherzi? Mi hai presa in giro! Io ti ho confessato tutto!” Dissi tra una lacrima e l'altra.
“Ah, quello, intendi.. Comunque: appunto, tu! Non te l'avevo mica chiesto io!” Perché dicosa credeva che stessi parlando!?Ma quanto stronzo sei!?
“Lo sai vero, che da oggi in poi non potrai più rivolgermi la parola vero?” Dissi guardando un albero fuori dalla finestra (?)
“No, non puoi. Ascolta l'ho fatto perché volevo conoscerti meglio. Lo so che messo in questo modo potrà sembrare una cosa negativa, ma ragiona; Se non ci fosse mai stato il 'Ragazzo Bello' Non ti avrei mai confessato che mi piacevi, e credo che nemmeno tu, l'avresti fatto. Insomma, sono Justin. Il tuo, Justin. Non ho mai raccontato a nessuno quello che mi dicevi, l'ho tenuto per me, dentro al mio cuore. So a che stai pensando 'Lui ha un cuore?'” Lo interuppi.
“Ti sbagli, non mi sono posta quella domanda.” Dissi tutta seria. Le lacrime cessarono.
Lui mi guardò da tipo 'Ma sei scema?' Scuoté i capelli e riprese il suo discorso.
“Sì okay. Insomma, continuando, non arrabbiarti con me. Ti prego, mi sentirei uno schifo e poi.. Cioè hai mai visto un Justin Bieber depresso!?” Mi chiese. Risi divertita, di quello che mi disse. Ma okay, non la passerà così liscia.
“Dai, facciamo la pace?” Mi mostrò il mignolo. Davvero vuole far pace in questo modo?
“Io? Fare pace con te? Scherzi, vero!?” Lo spinsi, la sua testa finì contro il finestrino, mi imbarazzai per l'enorme figura di merda. Non volevo fargli male sul serio!
Lui,  si stava massaggiando la testa.
“Ti fa male?” Gli chiesi.
“Giusto un pochino..” Disse vago. 
“Ah sì? Fattici l'abitudine. Sai, ne riceverai parecchi, di colpi simili.” Ma come sono perfida (?)
“Dillo, sei pazza di me.”  Lo guardai male. 
“Scherzo, scherzo.” Mi baciò la guancia, e mi sorrise.
Non devi toccarmi, diamine! Non ti ho perdonato.
“Se non mi avessi perdonato, avresti posto fine a questa 'Storia' tra di noi.” Mi fece l'occhiolino. Ma quanto è odioso, a volte!?

 

 

“Ah sì? VUOI JUSTIN!?”  Dissi facendo il broncio. Lui scosse la testa, non ci fu conversazione, nemmeno quando scesi dall'auto. Lui cercò di dirmi 'Ciao' Ma uscii prima che lui potesse finire le ultime tre sillabe.

JUSTIN'S VERSION
Dio, che cazzo. Ma perché sono così stupido? 
Ma so già, come farmi perdonare.
Sbaglio, o non aveva il vestito per andare al ballo? Glielo compro io, che problema c'è!
Andai al centro commerciale.
Cazzo, proprio un cazzo c'è in sta merda di negozio.
Ma poi come faccio io? Sono un maschio non so un cazzo su abiti femminili.
Andai di nuovo in macchina, stetti un attimo a pensare.
L'anno scorso una mia Ex mi aveva costretto ad andare a comprare 'vestiti' con lei! E erano carino, no?
Ok, dovrò farmi 3 ore di viaggio, ma spero che ne valga la pena.

3 ore e mezza più tardi
Trovato. Almeno credo. Sì cioè, a me piace. Le avrei preso qualcosa di più 'HOT' Ma troppi maschi l'avrebbero guardata.
Il vestito è questo:


http://www.facebook.com/photo.php?fbid=272984696069136&set=a.271302606237345.70600.271276249573314&type=3&theater


Sarà stupenda, me lo sento. Adesso lielo invio via corriere espresso (?)


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Grazie tante per le 13 recensioni! 
Sul serio, davvero! v.v
Spero che questo capitolo vi soddisfi, non avevo tempo per scriverlo, mio fratello stressa '-'
Quindi se fa schifo, capitemi.
Spero anche che il vestito vi piaci çç
Ora vi lascio (Ma non vorrei v.v) Comunque MINIMO 9 recensioni? *^*
Notte <3 

 

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Capitolo 17
*** Ha davvero speso così tanto per farmi felice!? ***


Ha davvero speso così tanto per farmi felice!?
TAYLOR'S VERSION.
Sono distesa sul mio letto da tipo 2-3 ore. E sapete che c'è che mi dà fastidio!? Ma proprio che non sopporto, dico. 
IL FATTO CHE HO FAME E NON POSSO SCENDERE A MANGIARE.
Ma non perché io sia pigra o altro, ma perché mio fratello ha invitato un suo amico, e per lui, dovrei rimanere chiusa qui. Ma col cazzo, che ci stò! Scendo di sotto, come un bisonte. No okay, con un po' più di delicatezza.
Mi nascondo piano piano, e come un castori in calore (?) corro verso la cucina. Accidenti! Ho sbattuto contro la porta! Il fatto che potesse essere chiusa, non mi era saltato in mente. Che poi, come fa a saltare (?) No okay, torniamo seri.
"Taylor! Ti avevo detto qualcosa prima, non ricordi?" Quale? Che oggi sarei stata a dieta!?
"Lo dico a papà!" Sono la sua bambina, preferita. L'unica per l'appunto. Okay, è scontato. 
"Ti rifugi sempre da lui, eh! Sei viziata!" Ah, io sarei viziata!? Lui non ha mai lavorato in vita sua, e gode come un babbuino! 
"Io!? Voglio solo nutrirmi, diamine!" Inizia ad alzare il tono della voce, e sbatto il piede destro a terra.
Sbuffa, e prende il portafogli da dietro il suo sedere. Ne estrae 5 dollari, e me li cede. Scusate, ma con 5$ che ci faccio, mi pulisco il culo?
"E questi secondo te mi bastano?" Dissi alzando il sopraciglio sinistro.
"Sei grassa. Comprati delle carote, che ti fanno bene." Ah.Ah. Lo ammetto, non ho un corpo da modella ma non mi sembra di essere poi così tanto grassa.
"Ma magari! Con sti soldi non mi compro nemmeno un filo d'erba." Dissi ironicizzando.
"Accontentati e basta." Mi guardò in un modo minaccioso. 
"Okok, calmati. Ciao!" Gli diedi un bacio in guancia - cosa che lui odia - presi di fretta il giubotto, e uscii fuori di casa. Quanto freddo, per una sola ragazza. No ma che dico! Io ne valgo dieci, di ragazze. Riformiliamo la frase: Quanto freddo, per solo 10 ragazze.
Okay, oggi non sto bene. Che ci faccio con 5$? Io, amo il kebab. Il kebab lo vendono a 4.50. Una botiglietta d'acqua costa 0.50 $ Sono a posto! 5$ Ogni giorno, toglie il grasso d'intorno! Perché scrivo certe cose!?
Mangiai, e mi dirigei verso casa, dove incontrai un tizio strano. E' un ladro! Sta cercando di aprire casa mia. Gli salto addosso.
"Oh, povera la mia schiena!" Dice facendo alcuni gemiti di dolore. Oh cazzo, è un vecchietto.
"Ben le sta! Così non cercherà più di rubarci i gioielli che non abbiamo!" Dico tutta fiera di me stessa. Dovrei fare la poliziotta, non trovate?
"Ma sono solo il postino! Cercavo di bussare visto che il campanello non andava." Oh cielo, sono un'assassina di schiene.
"Oh, mi dispiace! Credevo fosse ul ladro, mi scusi." Dissi.
"Me lo farebbe un massaggio?" Ma che vecchietto in calore.
"Non li so fare." Dissi vaga.
"Oh, che dolore!" Non ho nememno un centesimo da darli, oh cielo se muore mi sentirò in colpa.
"Piacere, Taylor." Lui stava piegato a 90 gradi, e io gli dico il mio nome!? Sto peggiorando, a vista d'occhio.
"Adam." Disse a stento. Lo aiutai a rialzarsi, e gli feci 2-3 massaggi per.. come dire.. Non sentirmi in colpa (?)
"Grazie figliola." Sarà mica mio nonno?
"Si figuri!" Dissi con un sorriso a 32 denti.
"Comunque questo pacco è per lei." Oh ma che carino! Mi ringrazia dei massaggi con un pacco?
"Oh, grazie! E' molto dolce, sa?" Dissi sorridendo.
"Veramente, non è mio. Sono un postino rammenta?" Oh che figura di merda.
"Oh, giusto scherzavo." Succede sempre! Quando sono arrabbiata con qualcuno, divento stupida, mannaggia. 
Firmai il foglietto, presi il bacco, e andai in camera mia.
E' enorme! Che sarà mai? Lo pogiai sul letto. Lo aprii lentamente.
"OH CIELO DIO MI HA DONATO UN VESTITO DALL'ALDILA'" Ok, lo so che esagero, ma diavolo questo vestito è stupendo! Avevo un sorriso a 387489374 denti, stampato in faccia. Dio, era bellissimo sul serio! Chi potrebbe essere stato!? Oh, poco importa! Me lo provai immediatamente. Mi stava una meraviglia! Ed è raro che io mi complimenta con me stessa! E' stupendo! Scorsi un bigliettino per terra. Sarà caduto, mentre mi provavo il vestito. 
Lo lessi.
- Non potrò comprare il tuo perdono con un vestito, ma ci provo [Con te non si sa mai]. Non importa se andrai con Dylan, e probabilmente non mi rivolgerai nemmeno uno sguardo, ma domani sarai la mia principessa. Anche se non balleremo, non ci parleremo non ci BACEREMO, io fingerò che tu sia lì solo per me. Notte piccola, domani morirò di gelosia vedendoti con quello, ma credo sia la mia punizione, no? -
Lui, è lui il mio dio. E' stato quello splendore di ragazzo, a farmi questa meraviglia di regalo.
Dio, com'è dolce. Non riesco a smettere di guardare il vestito. E' stupendo, ma credo di averlo già detto.
Come ha fatto poi ha scegliere questo splendore!? No dico, è un maschio. 
Ma cosa me ne importa in fondo? Ho il vestito, è questo che conta.
Mi misi a ballare a caso, non accorgendomi che la finestra non aveva le tende. 
Oh-Oh. E' il mio vicino di casa ed è piegato in due dalle risate. Dio.Che.Figura.Di.Merda.
Corsi veloce verso la finestra e chiusi le tende. 
 
*Il giorno dopo a scuola*
Oggi, è il giorno del ballo. Mi sento asdfg lkjhg poiuyt e qwerty più qwerty, però. No Okay, sto delirando. Ho paura. Paura di non piacere, paura di sporcare il vestito.. paura di vedere Justin slinguettarsi con Sophie. 
Ma va bene, avrò Dylan io che è un figo della paura. 
Corsi verso Bet.
"BET BET BET!" Le dissi tutta entusiasta.
"DIMMI DIMMI DIMMI!" Disse lei, allo stesso modo. 
"Indovina?" Chiesi. Lei fece una strana faccia del tipo 'Mi prendi per il culo?'
"E come faccio, mica sono una veggente." Giusto per l'appunto.
"Oh, andiamo! Va bene, te lo dico: Io e Justin stiamo insieme in segreto, ieri però ci ho litigato e lui per farsi perdonare mi ha regalato un vestito da WOW! Ma non solo WOW, capisci.. è WOW WOW WOW!" Lei sgranò gli ochi, mi cinse le spalle e iniziò a scuotermi.
"Perché cazzo non me lo hai detto, COGLIONA!" Poi iniziò a fare *Clap-Clap* Con le mani saltellando, e alla fine mi abbracciò.
"Aww. Non ci posso credere! Oddio Tay sono felicissima per te! Davvero davvero! - Si staccò violenta a me - Ma aspetta; come in segreto!?E poi Tay mi devi far vedere quel vestito!" Sgranai gli occhi, mi preoccupa questa ragazza.
"Ahah. Bet, Calmati. Ti spiegherò più avanti.. il vestito è questo." Le feci vedere la foto che avevo sul cellulare.
"Oh mio dio! Questo è un Valentino! Tay dico, SAI QUANTO COSTA!? Ma come minimo costa 10000$! Chi è così stupido a spendere 10000$ per un vestito!? Che devo dire, è bellissimo." 10000$ !? Scherza!? Ma cavolo non posso vestirlo! Io non valgo nemmeno così tanto! E' bellissimo è vero, però mi sento in colpa. Io 10000 non li ho mai nememno visti nel mio conto corrente! Ma si vede che per Justin Bieber, i soldi non sono un problema. Ma mi sento in colpa lo stesso. La mia stupida 'arrabbiatura' non vale 10000$! Niente di me, vale così tanto! Lui ha davvero speso quella cifra per farmi felice? Per far felice una babbuina come me? Ma allora è veramente scemo! (Con il cuoricino, però)
"Oddio, Bet. Perché me lo hai detto!? Adesso è probabile che gli restituisco il vestito." Dico guardando altrove. 
"No, tu non lo farai! Non si può restituire. Devi solo ringraziarlo. Credo anche che se tu lo ringraziassi con tanti baci, questi riusciranno a colmare il vuoto nel suo portafogli. Sempre che il così detto 'vuoto' ci sia." Emisi una leggera risata. Bè cazzo è vero, è ricco. 
"Le scarpe ce le hai?" Chiese preoccupata. Quelle sì! Me le aveve regalate mio padre, al mio compleanno.
"Certo!" Dissi sorridente.
"E che cazzo, fammele vedere, no?" Ha ragione. Gliele mostrai. (Dal cellulare) Erano queste: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=344507112240031&set=a.344506732240069.89237.340708875953188&type=1&theater(La suola è bianca.) Ditemi che sono scarpe che si abbinano al vestito, se no mi sparo.
 
"Mm sì, non sono male. Vabbè, tanto con il vestito addosso nemmeno si notano." Disse per rassicurarmi
"Ahah Già. - Suonò la campanella. - Devo andare in classe, ciao Bet!" La abbracciai, e andai a fare Spagnolo. Oggi non ho nessuna materia che coincide con quella di Justin. Non so se è un bene o un male. Cioè io mi vergogno, sapendo che ha realmente speso così tanto se non di più, per un vestito che vestirò si o no 2-3 volte.
- Alle 4 vengo a casa tua a farti i capelli ;) - Bet! Ma quanto dolce è questa ragazza? Altro che Sophie! Lei era egoista. Bet invece.. è diversa.
 
Finito anche Spagnolo! Alla buon ora (?) Ero tutta felice anche se dentro provavo qualcosa di strano.. paura (?) Qualcosa allo stomaco, insomma. 
"Taylor!" Oh no! E' Louis! Ma sto ragazzo va a momenti! Per qualche giorno non mi caga e poi me lo ritrovo davanti!? Ah, cristo.
"Cazzo vuoi?" Dissi sbuffando.
"Tu cazzo vuoi!" Disse offeso. Io cazzo voglio? Tu cazzo vuoi!
"Ma sei tu che hai detto 'Taylor'" Dissi scuotendo la testa. Mi fermai, questo non se leva nemmeno se ho un trapano in mano.
"Giusto. Oggi verrai al ballo con me. Vengo a prenderti alle 8, Ci vediamo bellezza." IO COSA? Lui alle 8 cosa!? Ma mi prende in giro? Lo afferrai per un braccio.
"Ma te lo scordi! Ho già il cavaliere!" Dissi arrabbiata.
"Lo so che ce lo hai! Sono io, infatti." Gli tirai uno schiaffo davanti a tutti. Perfetto Taylor. Adesso hai gli occhi di tutti puntati addosso.
"Non verrò al ballo con te. Preferirei morire su un prato marrone e poco dopo accorgermi che è escremento di mucca." Ma come sono rffinata! Serio, però! Avrei voluto dire 'Preferirei morire su un prato marrone e poco dopo accorgermi che è cacca di vacca.' Ma sapete? Papà mi ha educato abbastanza bene.
"Te ne pentirai Gorenca." Disse massaggiandosi la guancia.
Un po' pena, però mi fece. Scuotei la testa per togliermi quei pensieri positivi su di lui, di dosso. 
Camminando, verso l'aula di Musica, qualcuno mi afferò per i fianchi.
Mi girai: Dylan.
"Hei!" Dissi ridacchiando.
"Sei sempre più bella." Mi baciò in guancia.
"Oh, grazie." Arrossii, lo ammetto.
"Per sta sera quindi, tutto sicuro?" Disse tra un sorriso e l'altro.
"Certo! Vieni a prendermi alle 8?" Chiesi.
"Sicuro! Scommetto che sarai ancora più bella. Sai, dovrò comprarmi degli occhiali, il tuo splendore potrebbe accecarmi." Oh, ma questo ha qualcosa di dolce che mi fa sorridere sempre! Gli baciai la guancia e non so come, ma mi venne in mente Justin e mi sentii morire dentro.
"Em.. Ora vado a Musica, ci vediamo sta sera." Gli dissi. 
Dio, che 'piccoli' problemi di cuore, che ho. Ma che dico!? Io voglio Justin, il problema dove sarebbe? Forse il fatto che sto illudendo Dylan e Justin sta con Sophie. Okay, basta. Pensiamo positivo: Oggi nel cielo c'era una nuvola.
 
*4 p.m.*
Mi sono docciata. Bet dovrebbe arrivare a momenti. 
Il campanello suonò. E' Bet, me lo sento nel cuore (?)
Aprii la pota ed.. sì è lei. Che cosa emozionante. L'abbracciai.
"Tuo fratello non c'è?" Chiese guardandosi in giro.
"Per fortuna, no!" Dissi eccitante (?)
"Benissimo. Baby, mettiamoci al lavoro!" Lavoro? Che intende? Boh, ma mi tirò per un braccio fino a portarmi in camera mia. Mi guardò e capii che il suo sguardo significava : "Siediti, sguattera." E così feci. Mi misi danti a quello specchietto.
Iniziò a toccarmi i capelli, e dopo due ore buone, finì. Il mio vestito andava indossato con capelli sciolti, e così me li fece. Mossi splendenti e che facevano swish (?) Okok, dopo di chè se li fece lei i suoi di capelli e si vestì. Non per 'vantarmi' ma il mio vestito è più bello! Non che il suo sia brutto, anzi, mi piaceva ma il mio aveva qualcosa in più.
Mi misi anche io il mio vestito mi truccai leggermente, poi Bet mi mise dei bracciali, orecchini e una collana corta. 
Senza accorgercene, si fecero le 9. 9!? Ho davvero tardato così tanto!? Oh, pover Dylan. Avevo il telefono pieno dei suoi messaggi.
- Tay apri, sto congelando ti prego! - L'ultimo messaggio. Oh povero Dylan!
Uscii fuori di casa correndo, per poco non scivolai, ma per fortuna ripresi l'equilibrio.
Era in macchina, per fotuna.
"Oddio, scusami Dylan! Davvero non mi ero accorta dell'orario e Bet si stava facendo i capelli con il phone il telefono non l'ho badato! Scusa scusa scusa! Sono davevro una stupida!" Dissi pregandolo di scusarmi. Ma propio iniziata bene questa serata!
"S-Sei stupenda." Oh, non ha badato a quell- COSA!? SONO STUPENDA? Sono stupenda, sì! Oddio.
"Oh, grazie. Anche tu, sei meraviglioso!" Dissi sorridendogli.
Scese dalla macchina, mi mise un fiore sul braccio sinistro dove non avevo gioielli, e mi aprii la portiera.
Oh, un momento.. BET! Le mandai un messaggio di spegnere le luci chiudere la porta, e muoversi a venire, diamine! 
"Dylan, non te l'ho detto e mi dispiace, ma verrà anche la mia amica." Dissi guardandolo con ochi pietosi (?)
"Oh, come mai? Non ha un cavaliere?" Disse.
"Sì ma ecco... il suo 'Cavaliere' è segreto. Cioè si devono incontrare oggi." Dissi. In effetti a Bet stava capitando veramente una cosa emozionante. Chi sà chi è il 'ragazzo' misterioso.
"Tipo appuntamento al buio, no?" Disse ridacchiando.
"Esatto." Gli sorrisi. Dopo 10 minuti arrivò.
"Alla buon ora Bet! Sono le 9 e mezza!" Dissi.
"Eh, lo so. Scusatemi." 
Dopo 15 minuti arivammo. Eravamo parecchio in riotardo. 
JUSTIN'S VERSION
Ma perché non arriva? Mi manca, dove diavolo sarà!? 
Spero solo che stia bene. 
Dio che palle Sophie, vuole solo 'Ballare ballate e ballare'
Mettono un lento, io intanto continuo a pensare a Taylor. Sarà ancora arrabbiata per quella cosa dei messaggi? Spero di no, anche perché quel vestito, mi è costato 15000 dollari. Però ne vale la pena, per lei.
 
"Aww. Amore ti ricordi questa canzone?" Sophie mi riportò nella realtà.
"Eh?" Dissi confuso.
"La canzone! Ti ricorda qualcosa?" Ma chi cazzo se ne frega, dico!
"Em... Dovrebbe?" Chiedo.
"Sì! Justin la prima volta che mi hai detto 'ti amo' Bè, c'era questa canzone." Quante volte avrò detto ti amo al vento? E secondo te mi ricordo pure la canzone? Pff.
"Oh, sì giusto. Ti amo." Glielo dissi perché in fondo, era una ragazza innamorata di me.
Ci baciammo. Poi vidi la porta spalancarsi, mi staccai. 
Rimasi pietrificato. Tanta bellezza in una ragazza sola? Oh, dio ha voluto farmi rosicare, sta sera.
Dio, com'è bella. E' perfetta, non ha imperfezzioni. Noto la sua mano intrecciata con quella di Dylan. Ho una fitta al cuore, ma devo sopportarlo. Chissà lei, quanto soffre per me e Sophie. La voglia di andare da lei, abbracciarla baciarla e sussurrarle cose sdolcinate, è tanta. E' stupenda. Quel vestito le fa vedere perfettamente le curve, e quella pelle visibile al lato sinistro, è così sexy. Lei, è sexy. La sto fissando da tipo 5 minuti, sperando che si accorga di me. 
E ci sono riuscito, posa lo sguardo verso di me, e mi sorride. Quanto splende!? Ho voglia di mollare Sophie dare un cazzotto a Dylan, e baciarla. Mi ha sorriso, quandi mi ha perdonato? Ricambio il sorriso in più le faccio l'occhiolino. Divenne rossa, dio com'è carina. CARINA!? Ma di più!
Dylan le sussurrò qualcosa all'orecchio, lei gli sorrise e iniziarono a ballare. 
Dio, che nervoso. 
TAYLOR'S VERSION
Il cuore mi batte forte, al solo pensiero che lui è lì, a pochi passi da me. 
Sospiro e appoggio il mento sulla spalla di Dylan, che mi acarezza il fianco scoperto.
Il mio sguardo va a finire da Justin, che mi guarda e non la smette. Di solito odio, quando la gente mi fissa.. ma con lui mi sento normale.
Gli sorrido e lui ricambia. Il suo sguardo va a finire nel mio fianco sinistro, quello che Dylan continuava ad accarezzarmi. 
Si morde il labbro e lo guarda male, quasi volesse ucciderlo.
Sophie è veramente una vacca. Cioè faceva prima a venire nuda! Ha un vestito che le scopre tutta la schiena, e la schiena è la cosa più coperta, poi. 
"Dylan, vado in bagno aspettami qui." Dico, e mi dirigo verso la toilette, devo pisciare, lo ammetto. 
Sento qualcuno che mi affera il braccio.

Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Sì lo so che è scritto male, e chiedo perdono!
Anche per errori ortografici. Quelli purtroppo non mancano mai! D:
Questo l'ho scritto direttamente perché mio fratello non vuole cedermi il pc quello dove scrivo. 
Quindi prendetevela con mio fratello v.v
Insomma. Spero che il capitolo soddisfi, e che mi recensiate.
Sì perché voglio le vostre recensioni! e.e Una cosa che mi colpisce è che prima ci sono '18' recensioni, poi ne arrivano '13' e così sempre meno? çç Spero di no, non abbandonatemi, ho bisogno di voi! Il capitolo è lungo, quindi sono sicura che avrò poche recensioni, ma minimo 9? Cioé, 9 e continerò dopo 1-2 settimane, più di 9 tipo '13' continuo tra qualche giorno, e più di '15' continuo subito.
Ma come pretendo troppo (?)
Okok, nessuno legge sta parte, che scrivo a fare!? D: Recensite per favore çç

P.s. BOYFRIEND E' MERAVIGLIOSA.

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Capitolo 18
*** LA REGINETTA DEL BALLO INVERNALE. ***


LA REGINETTA DEL BALLO INVERNALE.

“Dylan, vado in bagno aspettami qui.”
Dico, e mi dirigo verso la toilette, devo pisciare, lo ammetto.
Sento qualcuno che mi afferra il braccio. Penso subito a Justin, quindi mi volto con un sorriso stampato in faccia.
“Just-” Mi blocco al momento. Dico, vi è mai successo quando qualcuno vi tira per un braccio e voi già fantasticate la persona ma dopo.. BOOOM! E' un bisonte succhia cazzi che rompe sempre.
“No, non sono Justin.” Mi fece l'occhiolino.
“No, infatti sei Louis.” Dissi sbuffando. Aveva un sorriso idiota stampato in faccia e io non capisco se l'ha fatto perché vuole che io gli tiri un pugno, o perché vuole vuole che io gli rovina quel bel faccino che si ritrova?
“Già Babe. Ricordi sta mattina? Bè quel schiaffo proprio non me lo dovevi dare.” Disse afferrandomi per i fianchi e attirarmi verso sé. Cercai di liberarmi, ma ovviamente la sua aurea è più grande della mia. Sapete, lui è un Super Stronzan.
“Lasciami! Va via!” Urlai invana.
“No. Adesso vieni in bagno, che ti sfilo il vestito, Babe.” Come scusa? Tu volere sfilare mio vestito!? Perché parlo come uno straniero!?
“Tu non le sfili un bel cazzo!” Questa voce... è Gesù.
“Oh, Bieber.” Oh, no è solo Justin.
“Justin!” Dissi entusiasta e andai ad abbracciarlo lui mi baciò la testa, mi sussurrò un 'Sei bellissima' dopodiché mi nascosi dietro di lui.
“Coglione sparisci, se non vuoi che racconti a tutta la scuola del tuo 'amichetto'.” Gli guardò il pene. Sì okay, non è cosa da dire, potevo usare un'altra parola, ma che cazzo! E' una parte nel nostro corpo, cioè di quello maschile. Ok, basta. Risulto più stupida così.
“Che amico di merda. E' la seconda volta che me la togli di dosso.” Scosse la testa e se ne andò.
Justin si girò verso di me, e mi prese per i fianchi. Oddio, che sensazione. Mi sento strana.. mi sento in calore, è normale?
“Stai bene? Non ti ha fatto niente vero?” Okay, mi sono persa nel suo nocciola.
“Em Sì, no cioè scusa, no.” Che diavolo dico? Emise una leggere risata. Mi fece indietreggiare fino a farmi arrivare contro il muro. Non c'era nessuno, solo noi.
“Scusa che sai del suo amichetto, tu?” Chiesi. Avevo bisogno di ricattarlo pure io.
“Non credo vorresti saperlo, ti spaventeresti.” Emise una leggera risata. Ma che amico è? E' una persona, o è qualcosa (?)
“Dimmi ti prego!” Feci gli occhi dolci dolci.
“Ahaha Okay. Mentre si faceva seghe gli è rimasto il suo 'amichetto' incastrato nella cerniera, e mi ha chiamato. Ovviamente io non gliel'ho toccato quel coso... Boh insomma è andato all'ospedale, ma lo sappiamo solo io e lui.” Oh, quel amichetto. Amazza, che vergogna. Mi misi a ridere.
“Tu, lui e io! AHAHAH.” Com'è bello ridere appassionatamente (?)
“Togliti i tacchi.” Scusami? Vuole farmi camminare sul fuoco, me lo sento.
“Perché?” Chiesi stranita.
“Perché così sei più bassa di me. Cioè adesso siamo alla stessa altezza, e io voglio che la mia ragazza sia più bassa. Sai, amo le ragazze basse.” Ah, quindi io sarei bassa? Ma poi che dice? Mica lo supero in altezza anche con i tacchi. UN MOMENTO. Mi pongo ste domande e non mi accorgo che ha detto 'mia ragazza' ma asdfghjkl!
“Intendi dire che sono bassa, amore?” Amore? Perché ho detto amore? Oddio, uccidetemi. Mi sento come un castoro senza denti, come un tricheco con i piedi.. mi sento discretamente me.
“Come mi hai chiamato?” Sorrise. Oh adesso andrà a finire che mi dirà 'Hai preso la cosa troppo sul serio, è finita.' Oh no, ti prego. Sento già le lacrime, dentro di me. Se le tiro fuori, mi sbava tutto il volto.
“Scusa non volevo.” Dissi abbassando lo sguardo. Lui, con l'indice mi prese il mento, e lo tirò su.
“Questo 'amore' che mi hai detto, vuol dire che mi hai perdonato?” No guarda, significa che ti bastono. Ma sii coerente, luce dei miei occhi.
“Una persona normale, questa domanda nemmeno la chiederebbe.” Ma perché non riesco a stare zitta e ad essere dolce? Voglio solo essere dolce. Dolcezza, prendi possesso del mio corpo.
“Sì, okay. Devi sempre rovinare tutto tu, eh?” Chiese. Non era una domanda, più che altro un'affermazione.
“Rovinare cosa? Vai da Sophie, di sicuro le mancherai.” Dissi vaga. Lui sorrise.
“Tu invece non andare da Dylan, mancheresti a me.” Ohh! Allora non ci vado!
“Davvero?” Chiesi con voce dolce.
“Senti, posso fare una cosa? E' da quando ti ho vista entrare da quella porta I suoi occhi si posarono sulla porta, poi di nuovo su di me. che desidero farla.” Vuole giocare a monopoli!
“Ah sì? E cosa?” Oh andiamo, so che vuole fare. Lui mi sorrise malizioso, e i nostri visi si avvicinarono sempre più, fino a far toccare le labbra. Dio, quanto mi mancavano le sue labbra, quanto mi mancava lui! Quel bacio era qualcosa di davvero magnifico, era stupendo.
“Grazie.” Dissi staccandomi.
“Di cosa amore?” Amore? MI HA CHIAMATA AMORE! *Muore su un prato dall'emozione*
“Di avermi chiamata amore, arrossii e per il vestito. Sei stato davvero molto dolce. Però sai, in non valgo un Valentino voglio dire.. hai speso tropp-
 Mi interruppe. E CHE CAZZO FAMMI FINIRE!
“Sì hai ragione, vali più di un Valentino.” Ma io non intendevo questo!
“Ma no, non int-” Mi interruppe un'altra volta. E sti cazzi. Però sta volta mi diede un bacio stampo, e si staccò lentamente.
“Sì lo so che intendevi. I soldi non sono un problema per me, davvero. Voglio solo vederti felice.” Aww.
“Mi basta stare con te, per essere felice!” Sì, anche io so essere dolce.
“Aww. Amore, non sai che ti farei!” Amore. Dio, credo di essere innamorata.
“Ahah che mi faresti?" Intrecciai le braccia al suo collo.
“Ti riempirei di baci e poi...” E poi? Se dice sesso lo meno! Mi baciò a stampo, aveva gli occhi chiusi. AMO LE SUE LABBRA. OK? OK.
“E poi?” Dissi quasi sussurrando. Mi diede altri baci distaccati.
“Bè e poi, farei tanti figli con te.” Che idiota! Gli diedi una pacca sul braccio.
“Justin!” Gli gridai. Lui sorrise.
“Ahahah Scherzavo! Poi ti abbraccerei tanti tanto – Iniziò a stringermi a sé. – Così tanto, da non farti andare via. Perché di là c'è un idiota che ti vuole sua, e questa cosa infastidisce perché tu sei mia, e perché lui non ci tiene a te quanto io tengo a te, capisci?” Ricambiai l'abbraccio, poi iniziai a baciargli il collo.
“Mi vuoi far impazzire per caso?” Disse quasi ansimando.
“Tu che dici?” Gli sussurrai mordendogli il lobo.
“Lasciami il segno, amore.” Gli feci un leggero succhiotto vicino all'orecchio. Ma come sono trasgressiva (?) Sorrisi, al fine del mio capolavoro.
“Ahaha adesso tocca a me.” Che mi vuole fare?
Iniziò farmi fante carezze nel fianco scoperto, mi mise dietro l'orecchio i miei capelli e iniziò a succhiare, si può dire (?) WOW. Che emozione (?)
“Devo andare da Dylan.” Dissi staccandomi da lui. Mi prede per la mano.
“No ti prego, stai con me. Em.. che ne dici di andare via? Tipo andiamo a casa mia, dormirai con me stanotte, okay?” Ma non posso! Che confusione, sarà perché ti amo (?)
“Justin sono qui con lui, non lo posso abbandonare.” Dissi.
“Ma così farai soffrire me.” Fece la faccia da cucciolo.
“Sì ma tu mi hai. Voglio dire, con Dylan sono solo venuta al ballo. Sai, povero mi fa pena.” Ti prego Bieber, non fare l'egoista (?)
“Okay, però se allunga le mani lo mando all'altro mondo.”AHAHAHA Ok. Mi fece l'occhiolino e mi avvolse la mano fino al fianco e piano piano scese fino al sedere. Feci finta di niente, ma se lo rifà gli taglio le mani. Cazzo dico? Ovvio che lo rifarà.


La serata la passai con gli occhi di Justin a dosso, e ballando con Dylan. Dio, com'è dolce. Mi sussurrava cose dolci all'orecchio. E io mi sentivo una merda.
“Perché Bieber continua a fissarti?” Chiede Dylan.
“Perché ha qualche problema con gli occhi, è fissato con il bianco.” Che razza di scusa è mai questa?
“Ma ci sono molte ragazze vestite di bianco, stasera.” Ah.Ah. Fai il sapientino?
“Sì ma il mio bianco, capisci?” Lui sgrana gli occhi, e scoppia in una risata.
“Sìsì. Sai che mi sento fortunato sta sera? Ho qualcosa che Bieber vuole.” Oh dio, ha capito tutto. Ma come ha fatto!?
Abbassai lo sguardo, lui me lo alzò.
“Tranquilla, so che vi piacete, credo. Prima stavo controllando che tu non fossi caduta nel water, invece ti stavi slinguettando con Bieber.
 Accennò un sorriso. Come fa a sorridere in momenti del genere? 
“M- mi dispiace, davvero io n-” Mi bloccò.
“Dispiacerti per cosa? E' normale, tranquilla.” Normale!? Ma in che mondo vive?
“Scusa ma davvero non ti capisco, sei strano.” Dissi smettendo di ballare. Mi porse la sua mano e ci sedemmo.
“Che cosa non capisci piccola?” Piccola?
“Sei felice che io e Bieber ci piacciamo?” Chiesi. Insomma, questo ragazzo non è normale.
“Sì, non dovrei? Siamo amici o sbaglio?” Sorrisi e lo abbracciai. Justin mi lanciò un'occhiata da 'TI SBRANO' Ma credo fosse per Dylan.
Mezz'ora dopo, su un palco, salì una cheerleader tinta di biondo, con un microfono in mano.
“buonasera a tutti! Spero che vi stiate diverdendo.Chi sono? Oh, andiamo voi sapete chi sono!” Un cazzo amaro (?)
“Comunque, per quei pochi sfigati che non lo sanno sono Chealsie Bel, e sono qui per annunciare il re e reginetta di queso ballo invernale! Guardò un gruppo di ragazze Voi sicuramente no! Ahaha siete troppo grasse, ragazze un po' di dieta!” Ma chi si crede d'essere sta sgualdrina!? Ci fu qualche risata. Che scuola patetica.
“I candidati salgano sul palco, per favore!” Indovinate chi ci è salito sopra? Justin e Sophie. Non potevano mancare all'appello, vero?
“Sicuramente Bieber vince.” Una voce dietro di me si fece sentire.
“Allora, i vincitori sono...” Quanta suspanse! Spero non sia Sophie e Bieber. Incrociai le dita.
C'era un signore pronto per porgere al vincitore la corona e coroncina.
“Il re è... JUSTIN BIEBER! Chi sennò?” Sembrava un oscar. Una serie di urli si alzò.
“E... – Si fermò. – No qui deve esserci uno sbaglio, scusate chi cazzo è Taylor Gorenca!?” Oh porca puttana. Chi è la troia o il troio (?) che mi ha votata!? Perché l'hanno fatto? Che ho fatto di male!?
Una luce bianca mi abbagliò e 98398408029805 occhi mi fissavano. Okay, che devo fare? Una luce bianca, mi illuminò.
“Ti conviene salire” Mi sussurrò Dylan. Devo proprio!? No va bè, iniziai a camminare fino ad arrivarci sopra. Justin mi sorrise, mi mordevo le labbra, quanto imbarazzo. Sophie mi guardò una merda, e mi posizionarono più vicino a Justin. Mi diedero il microfono, e prima che io potessi esprimermi in un discorso imbarazzante, Justin mi baciò la guancia e un signore mi mise una fascia addosso e pure la coroncina. Mi sentivo a disagio, fuori posto.
Non voglio fare l'eroina, se così si dice, però io questa cosa non la voglio. E' una cosa del tipo vince la ragazza più bella (?) Tutte dovrebbero essere premiate! Non esiste ragazza brutta! Insomma, la figa (Scusate il termine) ce l'hanno tutte, la intelligenza, un po' meno!
Quindi che senso ha fare sti concorsi?
“Io, non credo di meritare questo 'premio'Dissi a guance rosse.
“Sì che lo meriti, invece.” Disse Justin. Tu cazzo vuoi? Stai zitto lì dove sei, va.
“No. E' stupido, io non voglio essere la reginetta...” La musica partì, e nessuno mi ascoltò. Insomma, non mi ha cagato nessuno, e ho fatto una figura dietro l'altra. Oh, okay la prossima volta non sprecherò fiato. 

Mi concedi questo ballo Madame? Justin si chinò verso me. Sorrisi, e mi inchinai.
No! JUSTIN DEVI BALLLARE CON ME! Intervenne Sophie. Che rompi palle che è. Justin sbuffò.
“Amore ma il Re e la Reginetta devono ballare insieme!” Disse lui. AMORE!? Ma vaffanculo.
“Ma con lei, no! Come ha fatto a vincere!? E' un cesso vivente!” Abbassai lo sguardo. Non è bello sentirselo dire.
“Senza offesa, ma è meglio di te.” La guardò male, mi prese delicatamente per il braccio, e mi portò al centro della pista.
“Finalmente, sei mia.” Finalmente? Ma lo ero anche prima. Sorrisi.
“Tu chiami amore tutti, vero? Anche le cesse viventi come me.” Dissi. Era uno scherzo, ovviamente.
“Okay, intanto che sei cessa, non dirlo mai più. Poi lo sai, che sto assieme a lei..” Già.
“Sì, purtroppo lo so.” Dissi appoggiando la testa sulla sua spalla.
“Sei bellissima, lo sai vero?” Mi disse. Sì lo so (?)
“E tu sei stupendo, lo sai vero?” Ritornai nella posizione normale. Cercò di baciarmi, ma lo portai alla realtà che c'erano tante persone che ci guardavano, compresa la sua 'ragazza'.
“Scusa. E' che quando sono con te, il resto del mondo scompare.” Aww, com'è dolce.
“Non sai che voglia ho di baciarti.” Io che lo dico?
“Tu? E io!? Cazzo per fortuna quel coglione se ne è trovata un'altra, di ragazza.” Girai il capo, Dylan stava ballando con una. Okay, non mi frega ma voglio fare uno scherzo a Bieber.
“Oh, che peccato.” Dissi.
“Perché!? Mica sarai gelosa, no?” Disse.
“Em... Boh, un po'.” Dissi vaga.
“Scherzi vero?” Dovrei?
“Perché dovrei?” Lo fissai dritta negli occhi.
“Perché tu stai con me, non con lui.” E che centra? Tu stai con Sophie.

Ballammo, Dylan era scomparso Sophie stava con il suo ragazzo e io.. bè ero sola.
Mi arrivò un messaggio:

 Amore, adesso porto Sophie a casa. Tu aspetta fuori che poi vengo a prenderti. – Qualcuno si ricorda ancora di me, allora!
– Okay. Fa presto sto congelando. – Scrissi.
– Ok :) – Rispose. Bella risposta, eh?
PASSARONO 10 MINUTI. Ma mica abita a Narnia, cioè.
dopo ben 20 minuti, arrivò. Alla buon ora!
“Finalmente!” gli gridai addosso.
“Sì lo so, scusami è che Sophie voleva fare una cosa..” Diavolo, poteva risparmiarselo.
“Vai a fanculo, coglione!” Dissi entrando in macchina, e sbattendo la portiera.
Lui entrò subito dopo di me.
“Non quella cosa. Si è messa a piangere perché non ha vinto e se sarei andato via subito, non sarebbe stato molto carino.
  Sìsì, okay. Perché ha detto 'Voleva fare una cosa'!? Gli sorrisi.
“Hai freddo?” Chiese.
“No, la mia pelle riesce a resistere anche a -15 gradi. Secondo te!?” Forse, dovrei essere più carina.
“Scusa, scusa.” Si tolse la giacca dello smoking, e me lo mise. Ci baciammo a stampo, e mi chiese:
“Devo portarti a casa tua?” Mm, vediamo: Mio fratello è da un suo amico e mio padre fa il turno di notte. Sono sola. Meglio di no, va.
“Non c'è nessuno a casa mia, avrei paura, da sola.” Dissi con un filo di imbarazzo.
“Okay. Vieni a casa mia.” Mi fece l'occhiolino e mise in moto.
Dopo 2-3 minuti, mi addormentai.

Mi svegliai intorno alle 9, mi stiracchiai e mi trovai in intimo. CHE CAZZO HA FATTO JUSTIN!?
Mi alzai velocemente, presi qualche vestito dall'armadio di Justin: intendiamoci, mi bastava una maglietta.
Mi lavai la faccia, e scesi di sotto dove lo trovai che faceva colazione.
“Justin? Come mai ero mezza nuda sul tuo letto?” Chiesi irritata.
“Non ti svegliavi, hai il sonno pesante. Non potevi dormire con il vestito addosso.” Giusto. Ma sì, tanto è il mio ragazzo.
“Ah Okay.” Accennai un sorriso.
“Comunque.. non mi hai dato il buongiorno.” Disse malizioso. Mi avvicinai a lui,che era seduto, misi una gamba sulla sua e mi avvicinai per baciarlo. Quando sentii le sue mani, premere contro il mio sedere.
“Justin, ti taglio le mani!” Dissi ridendo.
“Zitta e baciami.” E così feci.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Oddio. DICO: MAI AVEVO RICEVUTO 21 RECENSIONI.
Io davvero, non so come ringraziarvi. 
In più mi sono arrivati vari messaggi in posta.
VI AMO. OKAY? Sì LO DOVETE SAPERE PERCHE' VOI SIETE LA MIA VITA! *^*
Ritornando alla realtà. Ecco il capitolo! Ad alcuni non piacerà, forse vi aspettavate qualcos'altro non so, ma è venuto così. Mi dispiace (?)
Minimo 9
Grazie ancora. 
P.s. CHE NE DITE DI VISITARE QUESTA STORIA!?
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1007403  E' una storia molto bella. Ma che dico!? Meravigliosa! A me piace tantissimo, e se recensite fate felice me e pure lei, su su v.v

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Capitolo 19
*** AL CENTRO COMMERCIALE ***


AL CENTRO COMMERCIALE

“Justin, ti taglio le mani!”
Dissi ridendo.
“Zitta e baciami.” E così feci.
“Che ti va di fare oggi?” Chiesi staccandomi.
Lui mi guardò stranito.
“Veramente... Oggi è il compleanno della madre di Sophie, quindi se vuoi puoi accompagnarmi a comprarle un regalo. Però poi io dovrei andare da lei.” Brutta vacca cosa!?
“Mm, no. Non ti creo disturbo, tranquillo.” Dissi indifferente. Devo andare a casa. E sì ci andrò a piedi, visto che lui non mi sta fermando ad andare a vestirmi. Oh porca puttana, che mi vesto!? Scesi frettolosa, stava bevendo il caffè.
“Oh, Justin Justin Justin!” Dissi saltellando come se fossi disperata. Ma io sono disperata!
“Che succede?” Chiese ridacchiando.
“Che mi vesto?” Chiesi preoccupata.
“Ma per me, puoi anche stare nuda.” Davvero? Okay.
“Davvero? Vuoi veramente Justin?” Chiesi provocandolo.
“Oh, sì Babe.” Si leccò le labbra.
Oh, poco importa. Iniziai a togliermi la maglietta. Rimasi in intimo.
“Così?” Chiesi con aria seria. Lui smise di bere, e cercò di prendermi per i fianchi, ma io scappai. Sì, so correre.
“Dove vai!? Vieni da Bieber, piccola.” Dio, che pervertito.
Aprii la porta velocemente, e uscii.
“Cazzo fai!? Così ti vedono tutti!” Gridò. No, dici sul serio Justin? Pensa un po'.
“Io te l'ho chiesto qualche vestito! Tu hai detto 'puoi stare anche nuda.' Dissi l'ultima parte imitandolo.
“Ma prima di 'puoi stare anche nuda' ho detto 'PER ME'.” Disse serio, afferrandomi per un braccio.
“Bieber, ascolta: Io adesso vado a casa.” Dissi gesticolando.
“Ti prenderanno per Troia.” No, sono Sparta.
“Tanto non lo sono, che importa?” Cercai di girarmi, ma lui mi prese in braccio, avevo la testa sulla sua schiena.
“METTIMI GIU'” Gridai più al vento, che a lui.
“Okay.” Chiuse la porta a chiave, e mi mise giù.
“Oh, bene. Dammi la chiave, adesso.” Domandai entusiasta di chiamarmi Taylor (?)
“Prendila.” Sorrise malizioso. Justin Drew Bieber nato il 1 marzo 1994, mise la chiave dentro i suoi boxer, nati nel 1998 a Budapest. Budapest è un nome un po' strano, non trovate? Del tipo che è simile a 'Buddah' 'Pesta'.
“No, grazie. Stiamo seri: Che mi metto?” Domandai. Lui venne da me e mi prese per i fianchi.
“Ho dei vestiti di Sophie di sopra, se ti va.” Vestiti di Sophie? Intente dire quei vestiti da troia che mette?
“Va bene.” Dissi staccandomi.
Andai di sopra, e mi misi quei vestiti. La maglietta era di una scollatura incredibile. I pantaloni.. Nah, quelli erano Okay.
“Posso entrare?” Chiese. Cazzo me lo chiede a fare? Ero in intimo pure prima.
“No, sono vestita (?)” Rise, ed entrò.
“Oh no, quella maglia è troppo scollata.” Se ha notato la mia 'maglia' avrà sicuramente notato il mio seno.
“Sei un maniaco!” Dissi dandogli una pacca sul braccio.
“Che ho fatto ora?” Chiedi pure?
“Niente, niente.” Dissi.
“Quando dici due parole uguali, hai qualcosa che non va, tu.” Sono spastica, contento? Cose da fare: Cercare nel dizionario il significato di spastica.
“Andiamo?” Conclusi. Annuì.

“Justin, ma dove andiamo?” Siamo su un'autostrada, e a quanto ne so casa mia non si raggiunge così.
“A casa tua, amore.” Non ricordo, starò delirando io?
“Oh, allora okay.” Se dice così, sarà vero no? Mi avvicinai a lui, e gli baciai la guancia. Mi sorrise dolcemente. 
*30 minuti più tardi*
“Justin, ma casa mia non si trova qui!” Dissi, incredula. 
“No, dici seriamente?” Dio com'è irritante.
“Vuoi farmi prostituire, ammettilo.” Dissi incrociando le braccia al petto.
“Sì però io sarò l'unico cliente.” Sì, sarai l'unico a morire per merito mio. Lo guardai male.
“E dai, Tay stiamo solo andando al centro commerciale, che c'è di male? Passiamo tempo insieme come una coppia, non sei felice? Poi ti comprerò cose. Alle ragazze piace.” Le ragazze affamate di soldi (?) Io non sono così. Oh forse, sì. Ma i soldi me gli guadagno, non mi piace sprecare soldi di qualcun altro.
“Sì ma a me, no.” Dissi sera.
“Giusto, tu sei un ragazzo.” Vaffanculo. Lurido bastardo con occhi.
“Justin, posso farti una domanda? Ma devi rispondere solo con Sì o No. Va bene?” Ma che ho intenzione di fare? Solo io lo so.
“Ho paura. Ti ho appena detto che sei un ragazzo e sono ancora vivo. Questa domanda è un tranello, ammettilo.” Mi guardò con un aria da incredulo.
“Rispondi, va bene?” Chiesi seria.
“Sìsì. Chiedi.” Disse, finalmente.
“Tua madre sa che sei Gay?” Vediamo che risponde (?)
“N.. Si fermò di colpo. Ridacchiò, e continuò:Aspetta. Non posso dire né sì né no. No momento. Aspetta... Che cazzo! Mi stai mettendo in confusione. Non sono Gay. Punto.” Ma veramente io gli avevo chiesto di rispondere con sì o no!
“Mi hai dato del maschio. Credo di sì, Justin. Sei Gay.” Dissi quasi offesa.
“Ma amore io scherzavo. Tu sei una donna, molto donna. Cioè sei la più bella e tenera di questo mondo. Madre natura si è impegnata tanto per fare questa meraviglia.” Mi sfiorò la guancia con l'indice. 
“Devi sempre offendermi, non è che io ne vada entusiasta.” Mi appoggiai al finestrino, notando che aveva già trovato parcheggio. Dio che grande questo centro commerciale (?)
“Scherzavo, fatti una risata ogni tanto.” Okok, sta volta la prendo sul ridere. 
“Okay.” Gli sorrisi. 
Uscii dalla macchina, notando che i miei capelli facevano swish al ritmo della musica di sottofondo. 
Camminai per qualche metro, ero indifferente con Justin. Ma solo perché è famoso, e se gli scattano una foto con me Sophie mi uccide. 
Non notando dove andavo, per colpa dei miei stupidi pensieri, attraversai senza vedere.
“CAZZO TAYLOR SPOSTATI!” Sentii qualcosa afferrarmi, e poco dopo sentii l'asfalto freddo sotto la mia guancia destra. Ahia che dolore ai denti (?)
Cercai di alzarmi, ma non ci riuscivo, Justin me lo impediva, mi teneva tanto stretta tra le sue braccia. Il fatto è che eravamo distesi a pancia in giù, quindi qualcosa mi faceva male. Lui capì che io volevo rialzarmi, quindi si spostò.
“Ma sei scema o cosa!?” Chiese incazzato.
“Cosa.” Dissi. La buttai sul ridere, infondo non ero morta.
“Smettila di scherzare. Sono serio, diamine! Se non ti avessi avvertito probabilmente adesso non saresti qui.” Dissi ancora incazzato.
Abbassai lo sguardo.
“Tanto a chi vuoi che importi?” Iniziai ad alzare il tono della voce.
“Non lo so, Tay. Fatti delle domande; forse a me?” Non era una domanda, più che altro un'affermazione.
“Mi dispiace, capita.” Dissi strofinandomi le mani l'uno con l'altra.
Lui scosse la testa, io mi girai. 
Dopo un minuto, sentii le mani di qualcuno intrecciarsi con le mie. 
Mi girai: Justin.
Mi mostrò uno dei suoi sorrisi più belli (?) Ma che dico? Tutti i suoi sorrisi, gesti che fa, sono belli. Mi baciò a stampo, i nostri respiri si mescolarono per qualche secondo. 
“Non hai paura dei paparazzi?” Chiesi mentre entrammo in un negozio.
“Dovrei?” Chiese guardando alcune maglie femminili.
“Sì cioè tu stai con Sophie, sei nella merda se i paparazzi ci fotografano.” Dissi staccando la mia mano con la sua perché dovetti grattarmi il naso. 
“Non mi fotografano. Ho una specie di contratto che glielo impedisce per il fine settimana. A parte quando vado in qualche Talent Show, o qualcos'altro.” Affermò. 
“Ah, va bene.” Gli diedi un bacio in guancia. Lui lasciò cadere la maglietta, mi afferrò il viso con entrambe le mani, e mi baciò con foga.
“Dammi la 'manina' d'ora in avanti. Rischio di perderti.” Sussurrò staccandosi per poi sorridermi.
“No, credo che vivrò ancora per un po'. Tanto per vivere questa cosa tra noi.” Dissi, e lui sorrise. Sorride e basta, Justin.
Riprese la maglia tra le mani e me la mostrò:
“Ti piace?” Mi chiese. Era una maglia per vecchiette di 80 anni.
“Devo essere sincera? No.” Dissi.
“Nemmeno a me.” Allora perché diavolo me l'hai mostrata (?)
“Questa, non è male!” Dissi prendendo una maglia a caso.
“Nah, costa troppo poco.” Che dilemma, costa troppo poco. Ma che cazzo dice!? Lo guardai con aria stranita.
“Scusa e quanto cazzo vuoi che costi? 30$ E' anche troppo.” Dico riponendola. 
Mi guardò incredulo, e uscimmo dal negozio. 
“Comunque se vuoi qualcosa che costi tanto, vai su quel negozio.” Indicai un negozio 'Chanel' Lui annuì.

Cercò a fondo, non riusciva a trovare niente. Ma io dico, un bigliettino d'auguri no, eh? Cioè è la madre della fidanzata, mica la fidanzata.
“Che palle, Justin.” Dissi sbuffando. 
“Sì, lo so. Bè cazzo aiutami pure tu, sei una ragazza, insomma.” Segnalare sul calendario: Si è ricordato il mio sesso.
“Senti: Comprale un profumo da 200$ e una collana che costi uguale.” Dico, se avessi chiesto a mio padre un profumo da 200$ come prima cosa, mi avrebbe riso in faccia, e poi mi avrebbe buttato fuori casa. 
“Non sarà poco?” Sicuramente (?)
“Ma che problemi hai?” Chiesi scuotendo la testa.
“Nessuno! E' solo che non voglio fare brutta figura.” Ma cosa gli importava in fondo? Tra qualche giorno l'avrebbe lasciata, no?
“Brutta figura? Justin è solo sua madre.” Dissi ridacchiando.
“Scusa ma se fosse tua madre? Fai polemiche solo perché è la madre di Sophie.” Coglione, non doveva dire 'tua madre'.
“Mia madre è morta.” Dissi. Sì okay, una lacrime mi rigò il viso. Cercai di asciugarla, e ci riuscì.
“Dio, sono un idiota. Scusa.” Mi venne incontro e mi abbracciò. Ricambiai l'abbraccio. Taylor cazzo, basta. Sono passati 5 anni, diamine!
“No scusa tu, sono una stupida che continua a piangere nonostante siano passati 5 anni.” Dissi ridendo. Mi accarezzò la guancia e mi sorrise. 
“Okay. Le prendo questo profumo e basta. Chi se ne frega, no?” Disse afferrandomi per il braccio. 
“Poi che facciamo?” Chiesi entusiasta.
“Compro qualcosa a te.” Mi fece l'occhilino.
“Non ho bisogno di niente.” Dissi indifferente.
“Nemmeno dei miei baci?” Disse afferrandomi per i fianchi. 
“Mm, non so.” Dissi indifferente. 
“Come non sai!?” Mi appoggiò piano al muro, e iniziò ad abbracciarmi. 
“Sì perché tu con queste labbra baci pure Sophie.” Dissi.
“Sì, ma le tue sono le uniche labbra che desidero.” Nemmeno a finire la frase, iniziò a baciarmi. 
Amo i suoi baci. Ogni suo bacio, è qualcosa di inspiegabile. Le nostre labbra che si toccano, i nasi che si sfiorano, i respiri che si mescolano, è una cosa stupenda.
Mi staccai dolcemente da lui.
JUSTIN'S VERSION
Dio, se penso alla figura di merda di prima ho voglia di tirarmi addosso 50 kili di carote ammuffite. 
“Andiamo a fare la spesa.” Feci una faccia buffa tanto per farla ridere, e presi un carrello.
“Che vuoi da mangiare?” Le chiesi. 
“Mm, niente. Ho già mangiato.” Ma allora è stupida. Cioè non ha nemmeno fatto colazione, che ha mangiato? Aria (?)
“Stai mentendo. Ricordi che hai dormito da me?” Si bloccò all'improvviso. 
“Oh sì. Bè non ho fame uguale.” Disse. 
Si fermò ad osservare una torta al cioccolato, si leccò le labbra, e andò avanti per la sua strada. 
Presi quella torta, e la misi dentro il carrello. Insomma è evidente che la vuole, però è troppo cocciuta per ammetterlo. 
“Oddio. Com'è buono questo!” Indicò un pacchetto di gomme alla coca cola. 
“Prendilo!” Dissi, sperando la sua risposta sia 'Va bene'. 
“No...” Disse. 
Oh, fa niente. Glielo prendo io. Misi così 20 prodotti nel carrello, più o meno. Più le cose che comprai io. 
Dopo poco, se ne accorse.
“Ma che cazzo hai comprato?” Non ho comprato nessun cazzo.
“Quello che tu vedevi e volevi.” Oh sì. Chiamatemi 'The swagger man'.
“Ma Justin, non puoi comprare quello che voglio io.” Disse sbuffando.
“E perché? I soldi non mi mancano.” Dissi ridacchiando.
“Sì vabbé, però mi sento in colpa.” Disse abbassando lo sguardo. Glielo alzai.
“Hei, piccola. Faresti sentire in colpa me, se non accetti sta roba.” Detto questo, la baciai.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Sì lo so. Non meritate sta merdaccia dopo avermi recensito in 17
Sono una idiota (?) Le idee mi mancano. Che dite me ne suggerite qualcuna? :3
Coomunque, spero che si di vostro gradimento. 
Non ho tanto da dire solo GRAZIE PER LE RECENSIONI CONTINUATE COSì (?) E minimo 9 ? *^* 

P.s. Sono così Aksajdkjasfkjkdfjkfj  Per il video di boyfriend
#Amoquellacanzone
@SmileatCyrus on Twitter.

P.p.s (?) Che ne dite di fisitare questa ff? 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=976358&i=1 


Saluto la mia amante. *^*

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Capitolo 20
*** Say hello to falsetto in three two. ***



Say hello to falsetto in three two.

JUSTIN'S VERSION

Portai Tay a casa, stampandole – ovviamente – un bacio sulle labbra. 
Che palle, però. Se lasciassi Sophie sarebbe tutto più bello, però non so come fare.
Lei è davvero innamorata di me, e io la sto solo prendendo in giro. 
È normale che lei si arrabbi con Taylor, infondo. 
Mi avviai verso casa sua, parcheggiai l'auto e suonai alla porta.
Qualcuno mi aprì: Jared, suo padre. 
“Hei..” Dissi felice. Infondo lui è l'uomo che mi paga per stare con sua figlia, no?
“Justin! Devo dirti qualcosa.” Oh, di già? Cazzo, se scopre che ho una fidanzata segreta, è capace di ucciderla per far felice sua figlia.
“Mi dica.” Ma quanto educato sono?
“Vedi, io credo che sarebbe meglio se tu rendessi ufficiale il tuo rapporto con Sophie.” Cazzo intende? Io non me la sposo! Diamine manco fosse Beyoncè. 
“Cioè?” Chiesi. La paura mi affiorava sotto il naso, mi sarei trasferito in Afganistan pur di non sposarla.
“Cioè, so che siete giovani, – Pensavo di avere 80 anni. – però regalale un anello.” Non spenderò una cifra esorbitante per quella ragazza. Voglio dire, nemmeno 500$ a settimana, mi basterebbero. Quella vorrà qualcosa del tipo 928971498 caratteri di diamanti(?) 
“No, mi dispiace.” Feci per alzarmi. 
“E' l'anello il problema?” Chiese. No, è la testa di bufalo appeso sulla parete. 
“Ha colto il punto. Non amo sua figlia, mi dispiace. E nemmeno i soldi che mi da, riusciranno a comprarle un anello.” Ho davvero detto a suo padre che non la amo? Sono sempre più figo. Yeah Buddy.
“Capisco. Provvedo io all'anello.” Dio, quell'anello andrà a farsi fottere tra qualche giorno.
“Faccia come vuole. Ma le voglio dire una cosa: Se mai dovessi incontrare una ragazza che mi piace, non esiterò a lasciare sua figlia.” Vediamo che risponde (?)
“Se mai dovessi farlo mio caro Justin, consiglierei a questa ragazza di non farsi vedere in giro.” Non può davvero far male a Tay, solo per Sophie.
“Non mi può minacciare così. Senta ho il diritto di innamorarmi, sua figlia è carina ma non è il mio tipo. Quindi prima o poi, la lascerò.” Le miei Beliebers dovrebbero essere fiere di me. Ma che dico? Già lo sono.
Mi guardò male, ma poco mi importa.
“Amore mio, sei arrivato e non mi hai detto niente?” Sophie interruppe lo sguardo di suo padre. Mi diede un bacio a stampo.
“Le tue labbra hanno un sapore diverso.” Mi guardò minacciosa. O porca puttana, se si accorge mi ammazza. 
“Em sì ho mangiato diversamente oggi.” La buttai sul ridere. 
“Oh, sicuramente!” Mi ribaciò. Fortunatamente, l'ha bevuta.
“Oh Justin! Buongiorno.” Sua madre. Merda adesso mi tocca andare da lei, abbracciarla e dirle 'Auguri signora.'.
“Auguri signora.” La abbracciai. Mi sento a disagio, cazzo. 
“Grazie mille, tesoro.” Prego oroset (?)
“Questo è per lei.” Le porsi il regalo.
“Oh Justin, grazie mille!” Prego. 
Le sorrisi semplicemente. 
“Papà io e Justin andiamo in camera mia.” Sì okay, mi sento manovrato. 
Mi prese per il braccio, e mi portò in camera sua.
Nell'uscio della porta di camera sua, iniziò a baciarmi, e a togliermi la maglietta. Mi sento in colpa verso Taylor. Cioè è come se io la tradissi. Non riesco a fare sesso, ma che cazzo mi succede!?
“No! Aspetta Sophie.” La feci indietreggiare.
“Che c'è amore? Io ti voglio nudo sotto il mio corpo nudo.” Ammazza che troia.
“Sì ma ci sono i tuoi genitori, credo che non sia opportuno.” Mezzo mondo dovrebbe prendere esempio da me (?)
“Ma che cazzo importa!? Io ti voglio!” E sti cazzi.
“No, Sophie basta! – La spinsi via. – Non ho voglia adesso, magari domani.” E fu così che Justin Bieber venne scambiato per uno sfigato.
“Che palle però.” Sbuffò, e ci sedemmo sul suo letto.
C'era un silenzio esorbitante, e non avevo un cazzo da fare, così scrissi a Taylor.
– Mi manchi. – Le scrissi. Mi rispose dopo 5 minuti. Perché non mi ha risposto prima?
– <3 – Scherza vero?
– C'è qualcosa che non va? – Le scrissi. Mi rispose con lo stesso ritardo.
– No, sono solo molto stanca. – E per questo mi rispondi in ritardo e seccamente!?
– Anche per parlare con me? – Scrissi.
– Sì. Anche perché sei impegnato con Sophie o sbaglio? – Ma che centra? Sa che non lo faccio apposta.
– Ma io voglio te. – Dio, mi bacerei da solo se potessi.
– Mm, va bene. Adesso devo andare, mio fratello vuole che gli faccia da mangiare, ciao <3 – Povera Taylor (?)
– Ciao amore, ti voglio tanto bene. – Perché non riesco a dirle Ti amo? 

“Con chi messaggi?” Chiede Sophie. 
“Nessuno.” Risposi indifferente.
“Dio, quella troia di Taylor. Quanto la odio!? Ieri che ti faceva gli occhi dolci. Ma che vuole da te!? Tu sei mio.” Troia a lei, non dirlo mai più.
“Non è troia.” Affermai.
“Che c'è? Non ti basta aver ballato con lei? La difendi pure?” Si stava incazzando. 
“No è che non la conosci. Non la puoi giudicare.” Come sono bravo.
“Perché tu la conosci?” Sì, posso dirlo (?)
La guardai, e feci l'indifferente.
“Comunque ci sono rimasta male, quando hai detto che lei era più bella di me.” Non solo più bella. Lei è più dolce, simpatica, carina, divertente, meno vanitosa, speciale di te. 
“Sei tu che hai iniziato ad offenderla.” Dissi.
“Sì ma tu stai con me, non con lei! Dovresti difendere me.” Non voglio, sono obbligato a stare con te.
“Sophie, non trovi che le cose tra noi... non vanno?” Justin che stai facendo!? Suo padre è in casa, e tu non vuoi morire vero?
“Come scusa!? Vanno benissimo invece.” Ma che questa ragazza in testa che non va?
“Sì, stavo scherzando.” Le baciai la guancia.
“Andiamo al parco!” Oh, okay.

TAYLOR'S VERSION
“Faaatto! Liam, vieni a mangiare!” Gridai. Non venne a mangiare. 
“Liam, dove cazzo sei!?” Andai in salotto, non c'era nessuno. La porta era aperta. 
Sarà andato al parco sicuro. Cioè va sempre lì. 
Se poi si raffredda si fa meno buono, e io voglio dimostrargli che so fare qualcosa di caldo (?)
Andai al parco. Era seduto su una panchina e... PIANGEVA!? Non ho mai visto mio fratello piangere. E giuro che è una cosa orrenda. Mi venne d'istinto abbracciarlo.
Si fece abbracciare, cosa ancora più strana.
“Liam, che succede?” Chiesi.
“Caroline, mi ha lasciato.” Oh, capisco. 
Questa ragazza si è lasciata scappare un ragazzo d'oro. Sì perché sarà anche rompipalle, ma è dolce ti aiuta sempre quando serve, e non merita di soffrire così per una ragazza. 
“Mi dispiace.” E' tutto quello che sono riuscita a dire!? Diamine Tay, è tuo fratello!
“Abbracciami, ti prego.” Dio, mi vien da piangere. Non voglio vederlo così. Piuttosto mi faccio prendere in giro da lui, a vita. Cioè nessuno vorrebbe vedere una persona che ama piangere, no? 
Lo abbracciai ancora più forte.
JUSTIN'S VERSION
Sophie incrocia la mia mano con la sua, e ci sediamo su delle panchine dopo aver affrontato discorsi inutili.
Il mio sguardo va a finire su.. TAYLOR!? Che cazzo ci fa abbracciata a un altro?
Le mie solo le uniche braccia che deve abbracciare, chi cazzo è lui?
Stanca? Non era stanca. Era stanca di me, forse.
Mi ha mentito, cazzo. Mi sta tradendo! Ma come può!? Io che mi astengo dal sesso per lei, e lei che si butta in braccia altrui? Dio, che rabbia.
“Sophie andiamo da Taylor! Sicuramente ci vorrà far conoscere il suo fidanzato.” Me la trascinai dietro. Sbuffò dicendo certe parole. Ma non ho le palle per sentirla. Sono occupato a sentire tanta rabbia e gelosia. Sì cazzo, sono geloso.
“CIAO TAYLOR.” Le dissi squadrandola.
“Oh, Justin.” Si staccò. Il suo sguardo andò a finire sulle mie mani, che erano intrecciate con quelle di Sophie. Si fece triste all'improvviso. Davvero Tay? Sei triste!? Ma se ti ho appena sgammato!
“Ciao, Sophie.” Continuò poi.
“Ciao.” Rispose Sophie secca.
Il tipo al suo fianco si alzò di colpo e se ne andò.
Taylor, gli prese il braccio e lo fermò:
“No aspetta, Liam.” E gli andò dietro.
Sono bello che cornuto.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Allora, quanto brava sono che ho aggiornato così presto? :3
Ve lo dico io, tanto. (Ma come sono vanitosa oggi)
Comunque, spero che il capitolo vi gusti. 
Sì cioè, non so che scrivere sono a corto di idee
Però una cosa sui prossimi capitoli la posso dire: 
Questa storia finirà tra qualche capitolo v.v 
Spero che recensiate fino alla fine:)
Detto questo, mi ritiro
Sì perché io "POXXO 3 Tù N0!11!!"
No okay, basta bimbominchismo '-'
VI AMO TUTTE E 18
GRAZIE MILLE, MINIMO 9

Se mi volete aggiungere su facebook, chiedetemi.
*Nessuno lo chiederà mai* Oh, fa niente ._.

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Capitolo 21
*** Scusa ***


SCUSA
TAYLOR'S VERSION

Sono passate 13 ore, dall'incontro con Sophie e Justin.
Spero solo che non si sia fatto un'idea sbagliata su Liam.
Alzo leggermente il mio viso dal cuscino per notare che erano.. LE SETTE E QUARANTACINQUE!? Oh porca vacca, sono fottuta.
Mi alzo velocemente dal letto facendo scatenare un terremoto dopo l'altro.
Avevo su i leggings e una maglietta sull'azzurro, erano i vestiti con i quali ho dormito. Non avevo tempo per vestirmi, quindi rimasi così: 
http://www.polyvore.com/ffffffff/set?id=46701649&.locale=it
Mi misi le converse, i capelli non li ho potuti pettinare, quindi andai a scuola come una zingara.
Sì cioè, “Andai” Diciamo che prima erano accadute varie cose. Del tipo persi l'autobus, e dovetti fregare la bicicletta al mio vicino di casa.
Sono una ladra? Ebbene sì.
Corsi ansimando fino all'aula di Biologia, appena misi piede all'interno dell'istituto.
Bussai la porta.
“Avanti.” Disse la professoressa.
Entrai impaurita di quale sortilegio potesse mai farmi.
“Mi scusi, non mi sono svegliata.” Dissi entrando, e ansimando dalla corsa.
“Non ti sei svegliata, o c'era qualcuno che non ti ha fatto svegliate?” Mi girai alla mia sinistra. Justin espresse il suo parere, alquanto strano.
Lo guardai confusa, il mio sguardo confuso venne interrotto dalla prof.
“Signorino Bieber, non sono affari suoi. Signorina Gorenca, domani mi porti la giustifica, si sieda.” Non c'era posto libero. Sì, ce n'era uno ma era vicino a un tipo strano. Era bavoso. Non che io abbia qualcosa contro le persone bavose.
Mi sedei. Cazzo non ho fatto i compiti, spero non me li chieda.
Il tizio affianco a me, non smetteva di guardarmi.
Hei tu, so di essere bellissima, ma ti prego questo è troppo!
Nah, non sono così vanitosa.
“La smetteresti di fissarmi?” Chiesi gentilmente.
“Oh sì scusa. E' che sei davvero bella.” Non mi sono lavata la faccia, né i denti né niente. Cioè qual'è la tua concezione di bella!?
“Oh.. Grazie.” Dissi scuotendo la testa per cacciare quei pensieri. (Ma quali pensieri!?)

Vidi Justin fissarmi, gli faccio un leggero sorriso, che non venne ricambiato.
Feci lo sguardo da punto di domanda, e lui semplicemente scosse la testa, prese il suo I-Phone e scrisse qualcosa, poi mi guardò di nuovo.

Forse quel messaggio era diretto a me.
Senza pensare parlai.
“Ho dimenticato il cellulare a casa.” Sono così stupida, che quasi lo gridai.
L'intera classe mi fissò emettendo qualche risata, compreso Justin.
“Mi scusi professoressa.” Dissi imbarazzata. Intanto il mio compagno di banco, si stava scaccolando, si può scrivere (?)
“Sono contenta per lei, che non abbia il cellulare. Con il suo permesso, posso continuare la lezione?” Annuii semplicemente.
Cazzo che figura di cacca, che ho fatto.
Sospirai. Poco dopo mi arrivò un bigliettino da Justin.
Volevo solo dirti che questa cosa 'segreta tra noi' non può continuare. Ciao;) –
COSA!? NON PUO' LASCIARMI, CAZZO! AVEVA DETTO CHE MOLLAVA SOPHIE, NON ME!
Oddio, no. Mi sento le lacrime sul viso. No momento, ho le lacrime sul viso!
Non può farlo! Davvero, non ho fatto niente! Gli sono sempre rimasta fedele e adesso mi molla!? Non può cazzo, no!
“Signorina vuole andare a sciacquarsi il viso in bagno?” La prof mi guardò con un'aria pietosa. Oh, allora stavo piangendo sul serio. Scossi la testa, in segno di disapprovazione.
“Si sente bene?” Mi chiese poco dopo.
Annuii.
Non sto bene, cazzo! Una persona che piange, evidentemente qualcosa ha! Chiederlo, è inutile.
La campanella suonò, tutti andarono via tranne Justin.
Avevo la testa tra le braccia.
Lui si abbassò, rimanendo in ginocchio davanti a me.
“Perché piangi? L'hai voluto tu, no?” Non risposi, rimasi in silenzio.
Qualche singhiozzo però, ce lo feci.
“E dai. Non fare la bambina!” Cazzo hai da urlare brutto coglione!?
“Che ti ho fatto me lo spieghi!?” Alzai la testa di colpo, intravedendo i suoi occhi, e lui intravide i miei, che erano lucidi, gonfi, e rossi.
“Me lo chiedi anche!? Tu mi hai tradito, diamine!” Tradito!? Cazzo dice!?
“Oh sì, certo! Con il mio peluche!?” Chiesi incazzata.
“Il tizio di ieri al parco, ti dice qualcosa!?” Chiese incazzato.
Ah, tu sei incazzato?!
“Liam? Cazzo Justin, è mio fratello!” I suoi occhi si spalancarono di colpo, io rimisi la testa tra le braccia, e rincominciai a singhiozzare.
“Sono un idiota.” Sentii due braccia calde, abbracciarmi di lato.
Alzai leggermente lo sguardo.
“Tu davvero, hai intenzione di lasciarmi?” Chiedo sofferente.
“No.. Cioè ero geloso.” Non toglie il fatto, che mi hai lasciato.
“Scusa e io che devo dire di te e Sophie!?” Chiesi. E che cazzo (?)
“Posso fare qualcosa?” Chiese dispiaciuto.
“No! Sei solo un idiota!” Mi alzai di colpo, e cercai di andarmene. Sì, cercai perché mi fermò.
“Non lo sapevo! Ritorniamo come prima?” Non mi ha nemmeno chiesto scusa.
E' orgoglioso? Okay, e io pure lo sarò.
“No. Anche perché non hai le palle di chiedere scusa.” Gli feci notare.
Abbassò leggermente lo sguardo.
Scossi la testa e me ne andai.


3 ore più tardi
Sono sul mio armadietto, e sono Single! Non che prima non lo fossi.
Sento qualcuno chiudermi l'armadietto con forza, alzo lo sguardo e intravedo due occhi perfidi, che mi fissano: Sophie.

“Ma come ti sei conciata oggi!? AHAHAHAH.” Abbassai lo sguardo. Justin, era affianco a lei, e non disse nulla.
“Verginella dove vai!?” Mi prese violentemente per il polso, facendomi cadere a terra.
“Sophie cazzo fai, sei impazzita per caso!?” Justin la rimproverò.
“La odio Justin, Okay!?” WOW. Bello essere odiati (?)
“Sì, ma non puoi fare così, cazzo.” Continuò Justin.
Mi alzai leggermente, non avevo voglia di lottare (?) Quindi cercai di andarmene.
Ma questa non si arrende nemmeno se ho un bazuka in mano! Mi stava tirando i capelli. ORA BASTA.
Mi girai violentemente, e la spinsi a terra. Ero a cavalcioni sopra di lei e le stavo tirando i capelli. Oh meglio, le enstenction. Sì perché si staccarono.
“Oh-Oh. Scusa.” Perché diavolo le chiedo scusa!? Capovolse la situazione. Ora lei era sopra me, e mi tirò per la maglietta, finché non la strappò. Cazzo, quanta potenza ha!? Il mio reggiseno era in vista, porca merda!
C'era folla, attorno a noi.
I ragazzi in generale urlavano: “Rissa! Rissa!”
Le ragazze facevano scommesse.
I ragazzi (Maschi) mi urlavano: “Belle tette! Sophie adesso i leggings!”
Wow, quanta perversione.
Justin stava cercando di allontanare Sophie da me, e Dylan stava cercando di allontanare me, da lei.
Dopo qualche graffio, pugno e tirata di cappelli, arrivò la preside.
SONO.NELLA.MERDA.
Se mi espellono pure qui, mio padre non mi manda più a scuola.
D'improvviso la folla attorno a noi, scomparve. E ti credo, ognuno è egoista in sta scuola!
Rimanemmo sono io, Justin, Sophie e Dylan.
“CHE.COSA.SUCCEDE.QUI!?” Disse scandendo le parole, e urlando.
Oh cazzo, calmati. Non è che se gridi non lo facciamo più, eh!
“Ha iniziato lei!” Sophie mi indicò. Porca puttana! Io ti avrei pure lasciato in pace, anche dopo che mi hai buttata a terra! Hai continuato tu, troia.
“No! Non è vero! Lei m-” La preside non mi fece finire. Ah, fammi capire: Se parli tu devi finire la frase, se parlo io mi puoi interrompere quando cazzo di pare!?
“Non mi interessa chi ha iniziato! Domani mattina tutte e due siete convocate nel mio ufficio con i vostri genitori.” Mio padre è al lavoro, cazzo mi uccide!
“Va bene.” Dicemmo contemporaneamente.
“Ora filate tutti e quattro in classe! E lei signorina, si copra.” Mi disse guardandomi male.
La preside se ne andò. Justin si tolse la felpa che aveva addosso, e me la diede.
“Em.. Tieni.” Disse vago. La presi e me la misi. Adesso non avevo niente in vista. Fuck Yeah (?) Sophie o guardava con un'aria da: 'Che cazzo stai facendo!?' Ma non disse niente, per fortuna. Sbuffò e basta.
“Bè Taylor, domattina avrò i miei genitori accanto, tu invece solo... tuo padre. Dimmi, come si prova a non avere una madre?” Si mise a ridere.
Okay. Io adesso con calma, prendo una mitragliatrice e le sparo finché non la vedo disintegrata. Ok!? Ok.
“Sophie hai rotto il cazzo, basta!” Le urlò contro Justin, spingendola.
Io non feci niente. Che cazzo dovevo fare? L'unica cosa che feci è iniziare a piangere, e correre verso il bagno. Il mio unico amico. Anche perché, non volevo complicare le cose con la preside.
Entrai all'interno del cesso, e mi misi a piangere più forte.
Finché quella porta non si spalancò del tutto, e in un attimo si richiuse.
“Taylor!” Justin che cazzo vuoi!?
“Va via! Non ho voglia di parlare con nessuno!” Esprimei queste parole singhiozzando.
“Sono Justin, con me puoi parlare.” Oh mio dio! Credevo fossi Alejandro de la Fluende GiuseppeMaria di Roveredo.
“Siediti.” Dissi.
Perché gliel'ho detto? Adesso me lo ritrovo seduto affianco a me, merda. Sento il suo profumo.
“Piangi per quello che ti ha detto Sophie?” Ma quanto stupido è!?
“No, Justin. Piango perché adesso ho una maglietta in meno.” Lo guardai male.
“Ah. Scusa se ho chiesto, eh. Comunque, se ne vuoi parlare.. Io sono qui.” Pensavo fossi dietro alla porta.
“Sì, lo avevo notato.” Dissi asciugandomi le lacrime.
“Hei, voglio solo consolarti.” Sì, beh lo so.
“Non voglio essere consolata, voglio indietro mia madre!” Scoppiai in un pianto isterico. E mi abbracciai a lui.
Mi accarezzava i cappelli, e mi sussurrava che gli dispiaceva. Sì, certo.
JUSTIN'S VERSION
Dio, odio vederla piangere.
Prima io, poi Sophie.
Sono sul serio un coglione! Dovrei chiederle scusa, lo so. Ma non ci riesco.. mi sa tanto da perdente.
“Comunque, con te sono arrabbiata!” Si alzò di colpo, distaccandosi dalle mie braccia.
“Ma che devo fare, per farmi perdonare?” Chiesi. Sono stufo di tutta questa situazione.
“Non so, chiedi scusa.” Incrociò le braccia al petto.
“Ma che te ne faresti poi delle mie scuse?” Sono proprio cocciuto.
Inculatemi per farmela pagare! Nah, meglio di no. Non sono femmina, quindi per incularmi dovrei farmi inculare da.. UN MASCHIO! Diamine Bieber, cazzo pensi!?
“Le tue scuse, mi servirebbero a farmi capire che ci tieni davvero, a me. E che ti dispiace sul serio.” Giusto.
-Justin, su avanti fallo! -
-No, cazzo fallo tu!-
-Ma siamo la stessa persona!-
-Giusto.-
- Dille scusa, cazzo che ti costa!? -
-Ma poi mi sentirei debole!-
- Ma tanto tu hai i muscoli, e lei no! MUAHAHAH. -

OH PORCA PUTTANA STO DAVVERO PARLANDO DA SOLO MENTALMENTE!?
Dio, che mi succede!?
“E va bene. Scusami Tay.” Le accarezzai la mano.
“Eh no, Justin! Ci hai messo troppo tempo. Adesso devi chiedermi scusa davanti a tutta la scuola!” Sta scherzando vero?
“Scherzi, vero?” Dissi ridacchiando.
Scuoté la testa. 'Justin Bieber, è la persona più debole a sto mondo.' Ecco, che penseranno.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Per tutte e 19 recensioni!
Vi amo, Ok? Ok.
Comunque, la storia prima o poi deve finire, io non ci posso fare niente t.t
Mi dispiaaaaaaaaaaaaace! D:
Che dite? Bieber chiederà scusa davanti a tutta scuola?
Oh, e che stronza Sophie! D:
Minimo 9?
Devo scappare i miei 'fratelli' scassano il cazzo. '-'

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Capitolo 22
*** If i was your boyfriend, i’d never let you go. ***


 
If i was your boyfriend, id never let you go.

JUSTIN'S VERSION
Questa ragazza mi fa fare cose, che non avrei mai pensato di fare in tutta la mi vita.
E come faccio!? 
Pretende troppo, da uno come me.
“Va bene?” Chiede poco dopo.
No cazzo, non va bene. Adesso io, divento uomo e mi faccio autoritario.
Non devo farmi mettere i piedi in testa da nessuno.
“Okay.” Ma perché non parlo quello che penso!? 
Avete presente le faccine di Facebook, quelle nelle pagine? Del tipo “Forever Alone” “Fuck Yeah” & cose simili? Io sembravo il poveretto di “Okay.”
“Sai, non credevo accettassi.” Credevi male, piccola. 
Le feci un leggero sorriso, e mi alzai. 
“Andiamo?” Chiedo porgendole la mia mano.
“Certo.” Dice poco dopo. 
“Quindi.. pace fatta?” Le porgo il mio mignolo.
In un primo momento sorride, poi iniziò a parlare.
“Sai dove te lo devi mettere quel mignolo?” Chiede aspettando una risposta.
Em, no. Non abbiamo fatto pace, suppongo.
Uscimmo dal bagno, e iniziammo ad incamminarci verso le nostre aule, che per fortuna erano vicine.
“Dio, non so come fare con te, giuro!” Inizio ad agitarmi, seriamente.
“Che ho fatto? Una persona non può arrabbiarsi?” Sì che può, ma non nel modo tuo.
“Sì ma cazzo, ti ho chiesto scusa e non ti bastava, ti chiederò scusa davanti a tutti, e ancora sei arrabbiata!? Sai, sei strana. L'ho sempre pensato.” Adesso Justin, sicuro che ti perdona, eh!
“Sì lo so, mi dispiace. E' che sono irritata per quello che mi ha detto Sophie.” Nah, so io perché è irritata e lunatica.
“E perché hai le tue cose!” Il suo volto da 'poco sereno' diventò 'furioso'.
“Come scusa!?” Chiede un tantino irritata.
“Sì cioè, tu hai i sintomi. Cioè oggi sei lunatica, hai le tette più grandi e... - Sgrano gli occhi mettendomi le mani davanti al viso- perché mi guardi in quel modo? Che vuoi farmi?” Chiedo impaurito.
Dio, come mi sono ridotto.
Strizzo gli occhi, me lo sento; Adesso mi manda in ospedale.
Dopo 2 minuti, apro gli occhi e mi accorgo che di fronte a me, non c'è nessuno.
A wow. Sono rimasto in una posizione diciamo di 'cacca' (?) Per 2 minuti.

TAYLOR'S VERSION
Dio, che situazione imbarazzante. 
Sono già in classe, e indovinate un po'? C'era ora buca!
Quindi non faccio un cazzo.
Mi chiedo come faceva a sapere che ho le mie cose!? 
E' possibile che lui, abbia notato un cambiamento nel mio seno? 
Dio, sapere questa cosa mi fa pensare a parecchie cose!
Del tipo:
- Mi guarda il seno ogni volta?
No okay, parecchie non era il termine esatto. 
Solo questo, mi pongo.
I miei pensieri vennero scacciati via, da due braccia che mi avvolsero il collo.
“TAY!” Oh, Bet.
“Hei! Da quanto tempo!” Dico abbracciandola.
Ieri era domenica, non l'avevo sentita tutto il giorno.
“Già! Mi sei mancata!” Dice accennando un sorriso.
“Ahah Già. Come stai?” Le chiedo.
“Bene! Ho sentito che hai steso Sophie! Batti il cinque, sorella!” Alza la mano destra, all'altezza della mia fronte. E ci sbatte contro.
“Ma che fai!? Credevo volessi darmi il 5!” Dico massaggiandomi la fronte.
“Oh, scusa. Mia madre ha dimenticato di comprarmi le lenti a contatto. E se porto gli occhiali, sembro Betty Suarez.” Emetto una leggera risata, mi fa sempre ridere sta ragazza!
“Come va con Justin?” Chiede all'improvviso. 
“Lasciamo stare Justin. Pensiamo a te, piuttosto! Chi era il tuo 'principe azzurro' ?” Chiedo curiosa. Arrossisce e mi mostra un sorriso.
“Mm.. E' un figo pazzesco.La sera del ballo, l'ho trascorsa da lui.” Dice sorridente.
“Ahahah, immagino quanto ha goduto lui, no? Comunque, chi è?” Chiedo ancora più curiosa di prima.
“Il miglior amico di Bieber!” Oh, e te pareva.
“Louis!?” Chiedo sgranando gli occhi.
“No, ma che scema! Ryan!” Dice poi, pimpante.
“Qualcuno sta parlando di me?” D'improvviso un ragazzo con occhi azzurri, si fionda sulle labbra di Bet. Ryan, chi sennò? Sorriso alla vista dei due. Sono molto carini, devo dire. 
“Questo è Ryan!” Dice Bet, staccandosi.
“Sì, lo conosco già.” Dico accennando un sorriso.
“Tu sei la ragazza segreta di Bieber, no? Taylor, se non sbaglio.” Sì, sono io.
No aspetta! Come fa a saperlo!? Possibile che Bieber gli abbia parlato di me? 
Se così fosse, è stato teeeeeeeenero!
“Sì, come fai a conoscermi?” Chiedo alzando un sopracciglio.
“Bieber parla sempre di te. Dimmi solo: Come hai fatto a calmare i suoi ormoni?” Eh?
“Che intendi?” Chiedo stranita.
“Non fa più sesso. Ed è strano! E' proprio cotto.” Accenna un sorriso.
E anche io. Davvero non fa più sesso.. per me?
“Sei sicuro? Non è che con Sophie..” Mi interrompe. E' da tutti, interrompermi.
“Nah, a lui Sophie non piace. Se non va a letto con le altre, figurati con Sophie.” A wow. Ho un sorriso da ebete, stampato in faccia.
“Comunque, non sei male.” Disse squadrandomi. Bet gli diede una leggera pacca sul braccio, io sorrido.
“Hei! Amore ma tu sei meglio!” Dice baciandola. Grazie mille Ryan (?)

Dopo un po', la campanella suonò.
“Bet, vieni in mensa?” Chiedo. 
Si vede che non le interessa gran ché. Voglio dire, si sbaciucchia con Ryan e non mi bada.
Okok, sono cose di coppia, così decido di lasciarli soli e andare in mensa da sola.
Cammino da foreveralone. 
Ho una voglia pazzesca di pisciare, lo ammetto. Ma non lo faccio: Odio fare pipì sui bagni pubblici.
Cammino verso la mia meta, e arrivo in sala mensa. 
Prendo un vassoio, ci metto dentro un po' di robaccia che a scuola osano chiamare 'cibo'
Ora non so dove sedermi! Cazzo, se mi siedo su un tavolo singolo crederanno che io sia sfigata.
Oh, momento; Io sono sfigata! 
Quindi, mi incammino verso il tavolo dei 'Forever alone' 
Mentre mi dirigo, qualcuno mi tira per la maglietta, mi giro di scatto: Dylan.
“Piccola, siediti con noi.” Sia lodato il cielo (?)
“Em.. Okay.” Dico insicura.
Sì perché i suoi amici sembrano dei tipi non a posto (?) Cioè, sono tutti vestiti di nero. Okay che ci fa Dylan, con ragazzi come loro? Boh, sono cazzi suoi. Che me lo chiedo a fare!?
Mi siedo, e inizio a mangiare. Non faccio conversazione, né niente. Anche perché stanno parlando di un gruppo che si chiama “AC/DC” E io, ne ho solo sentito parlare, ma non so chi siano.
Mi vibra il cellulare, apro il messaggio.
E' di Bieber. Pensare a quello che mi ha detto Ryan, mi mette di buon umore!
- Piccola, se vuoi che ti chieda scusa, siediti con Bet. Manda a fanculo Dylan da parte mia:) - 
Ah, okay.
- Dov'è Bet? - Chiedo.
- 5 Tavoli dietro di te. Vicino al tavolo delle Cheerleader;) - Scrive. Non rispondo, tanto è ovvio la risposta sia Okay, no (?)
“Em.. Dylan io devo andare adesso, ci vediamo.” Gli do un bacio in guancia.
“Ci si vede, piccola.” Dice.
Mi incammino verso 'Bet' Come ha detto Justin.
“Hei! Dov'eri?” Chiede. Come dov'ero!? Le avevo detto che andavo in mensa!
“Nell'aldilà.” Dico sfoggiando un sorriso.
Justin ridacchia, e Bet fa una faccia strana. 
Mi siedo, Sophie mi squadra. Le do fastidio, si vede. Inizia a baciarsi con Justin.
Dio, era per questo che dovevo sedermi con loro?
Abbasso leggermente lo sguardo. Justin si stacca da lei.
Insomma, quando chiederà scusa!?
JUSTIN'S VERSION
Dio, perché Sophie ha preso a baciarmi!?
Ok, pensiamo a cose peggiori. Come ad esempio, la figura di merda che farò ora.
“Sophie, lasciami. Devo fare una cosa.”
Dico, per poi alzarmi in piedi. 
Ryan, Chaz, Bet, Sophie e Taylor mi guardano con un'aria di “Che cazzo vuole fare?”
Prendo un sospiro profondo, e salgo sopra il tavolo.
“HEI!” Urlo, per fermare quella confusione.
“RAGAZZI, PER FAVORE STATE UN PO' ZITTI!” Dico sbuffando. Niente da fare, non mi ascoltano. 
Ryan si alza e inizia a urlare:
“PORCA PUTTANA! IL MIO AMICO QUI DEVE DIRE UNA COSA, STATE ZITTI, PORCA DI QUELLA VACCA!” Che raffinato.
Oh merda, ci sono più di 800 paia di occhi che mi fissano. 
Mi sento a disagio. Diamine! Sei Justin Bieber! Hai cantato di fronte a milioni di persone, che ti costa parlare danti a 800 persone? Su, fatti coraggio.
“Grazie Ryan.” Ringhio. Sono agitato. Forse perché non ho mai chiesto scusa in pubblico. 
“Em.. - Silenzio di tomba - Volevo solo chiedere s-scusa, ad una persona. Cioè, lo faccio davanti a tutti, perché così dimostro che sono sul serio, dispiaciuto! Quanto figo sono? - Okay, nessuno parla; figura di merda- Insomma, prima parlo e prima la faccio finita. Ho fatto un torto, alla mia amica Taylor. E vorrei chiederle scusa, perché mi dispiace davvero. A volte, mi prende quel momento in cui divento un idiota, e non penso a quello che faccio o dico. E lei per me, è davvero importante. Scusa Tay, sono un idiota.” Dico tutta l'ultima parte guardandola negli occhi. Sophie tra un po' scoppia di rabbia. Intanto dopo la fine nel mio discorso, si sentono urla. Tipo le urla ai miei concerti, però durarono di meno. La gente iniziò di nuovo a parlare. 
Mi avvicinai a Taylor, aveva gli occhi lucidi. Eh sì, la mia bellezza fa piangere di gioia.
“Mi perdoni?” Le chiedo porgendole di nuovo il mignolo. 
E' da bambini è vero, però me lo ha insegnato mia madre. (?)
Sta volta non fa battute, mi porge il mignolo e lo stringiamo a vicenda. 
Adesso sì! Mi sento molto meglio. Potrò assaporare di nuove, le sue labbra. 
“Sarei un'idiota io, se non ti perdonassi!” Ci abbracciammo. 
Amo il profumo dei suoi capelli, hanno un profumo tutto loro. Profumano di qualcosa di dolce.
La stringo forte a me. E' la prima volta, che ci abbracciamo a scuola! E' un momento magico. 
Qualcuno ci stacca con violenza. Chi volete che sia, se non Sophie!? Dio, che irritante questa ragazza!
“Non ti avvicinare al mio ragazzo, troia!” Disse Sophie. Dopodiché le rovesciò addosso lo yogurt. 
Okay, adesso ha davvero rotto i coglioni.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Alloooooooooooooora: Com'è che da 20, vi siete fermate a 14 recensioni?
Mi state abbandonando, me lo sento D:
Non lasciatemi sola t.t
Ritornando nel mondo del capitolo: Non è il massimo, lo so. 
Vi ho deluso? Se sì, ditemelo. ;) 
Del tipo, prima di scrivere al computer ho un'idea, poi entro e Booom. Faccio l'incontrario di quello che ho pensato '-'
Ma non so, perché ve lo sto raccontando visto che non ve frega (?)
AGIUSEPPE STO MESSA MALUCCIO D:
Okay basta. Sennò, non recensite perché vi sembro
strana? Aliena? Della CIA? Ve lo dico: Sono dell'FBI
Insomma, stavolta chiedo minimo 10 recensioni!
Perché no? Proviamo! °^° 


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Capitolo 23
*** Anne. ***


ANNE.

TAYLOR'S VERSION

Nessuno è perfetto, giusto? Beh, credo che Sophie dimostri proprio che quest'affermazione è giusta. Lei è stupida, puttana, troia, stronza, incoerente, insensibile, cornuta, falsa e molto altro.
Perché un koala, non viene ad aggredirla? Magari mentre dorme... o mentre è in bagno a fare la pupù. Oh porca zozza! Sto diventando.. volgare!
Ma..Riprendiamo la storia da dove l'avevamo lasciata.
Dopo il 
“Non ti avvicinare al mio ragazzo, troia!” Successe una cosa che non mi sarei mai aspettata. Eh sì, Sophie le prese di brutto da.. Justin.

 

No cioè dico, le ha dato uno schiaffo dopodiché lei corse in bagno a piangere.
Pensate un po', pure l'amico bagno mi ruba questa, oh!
Mi sentii in colpa. In fondo quella che stava con il suo ragazzo ero io, e aveva tutte le ragioni del mondo per odiarmi, e per tirarmi addosso lo yogurt. Ma cazzo, ero sua amica e mi sputtanava dietro! Le confessavo tutto, accidenti!
Mi ha 'presa per il culo'. Ma poi tanto Justin, la tradiva comunque. Però boh, i sensi di colpa si fecero sentire.

“Justin, perché le hai tirato uno schiaffo!?” Perché chiedo!? Lui l'ha fatto per me! Taylor cazzo, ti senti in colpa per cosa!? Ti prendeva in giro perché non hai una madre, hai tutte le ragioni del mondo, per non sentirti in colpa.
“Perché ha sporcato di Yogurt alla banana, la felpa che ti avevo imprestato.” Disse ironico. Oh, lui cercava solo di aiutarmi, non ha fatto niente di male!
“Oh, tranquillo la laverò con il dentifricio!” Oh, wow. Di colpo i sensi di colpa scomparvero.
Sorrise e mi accarezzò la guancia.

“Ti puzza il culo.” Devo smetterla, di dirgli che gli puzza il culo.
“Impossibile: L'ho lavato con Perlana.” A beh, sta volta ha risposto, no?
“Bravo Justin, sono fiera di te.” Per una volta in tutta la mia vita (?) Gli feci l'occhiolino, io.
“Piccola, baciami ti prego. Sono in astinenza dei tuoi baci da... Un giorno più o meno.” Vorrei baciarmi da sola, per provare l'astinenza dei miei baci dopo un giorno più o meno. Ma che cazzo sto dicendo?
“Qui? Davanti a 800 persone? Tu stai male.” Dissi ridacchiando, e feci retromarcia, e me ne andai dalla mensa, seguita da Justin.
“Hei, Mi prese per il braccio destro. Dove vai?” Mi chiese.
“Ho ginnastica. Se arrivo in ritardo, mi fa correre 2 kilometri.” E' vero: Il professore di ginnastica, mi odia. Perché? Perché il mio nome è uguale al suo. E' così strano come Taylor sia un nome maschile e femminile. Ovviamente, è più bello al femminile! Comunque sia, il prof mi chiama Anne. Cosa che odio.

“Pure io ho ginnastica!” Perfetto!
“Oh, bene. Andiamo insieme?” Chiesi felice.
“Sicuro!” Mi diede un bacio in guancia.
JUSTIN'S VERSION
Cazzo, non vedo l'ora di stasera. Vedrò le mie Belieber, da Ellen.
Chissà quella donna, che mi chiederà sta volta.
Andai nello spogliatoio femminile, mentre lei in quello maschile.
Cioè, momento! Mi sarebbe piaciuto, andare nello spogliatoio femminile. Ma purtroppo andai in quello maschile, e lei in quello femminile.

Mi cambiai, e andai in palestra. Zio can, c'è Sophie. Che faccio? Dopo lo schiaffo che le ho dato, credo che se l'è presa. No ma dai, davvero credo!? Quale essere umano non stupido, non se la prenderebbe?
Mi si fiondò tra le braccia. Ovvio, lei. Lei è quel essere umano stupido.
“Amore! Ho capito perché mi hai dato lo schiaffo! Perché ho agito male, e mi vuoi bene.” Tu dici Sophie? Visto che ti voglio così bene, posso dartene altri, di schiaffi? Sì però cazzo. Avevo stabilito il record! Non avevo mai toccato una donna, dico per picchiarla. Sta stronza, è riuscita a farsi schiaffeggiare. Accennai un sorriso, tanto per fare.
Dalla porta della palestra, entrò Taylor. Dio, com'è Secsi (?) Sì cioè, portava degli shorts neri, e una t-shirt verde. ( 
http://www.polyvore.com/gym_dress/set?id=46406927#fans )Quella t-shirt forse un po' troppo aderente, visto che le si vedeva il seno prosperoso. Non credo quelli siano i suoi vestiti. Mi scansai Sophie di dosso, e mi diressi verso il mio amore (?).

 

“Tay!” Dissi pimpante, mostrandole i miei denti. Oh sì, un tricheco pagherebbe per averceli simili ai miei.
“Bieber!” Perché diavolo mi chiama per cognome?
“Bei vestiti.” Mi soffermo a guardarle il seno.
“Sì, sono di Bet. Cioè sta mattina ero in ritardo.. Non ho avuto tempo di prendermi la roba.” Mm, sto ancora vendendo il suo seno. Non mi ha detto niente, quindi posso anche palparla?
“Noto.” Mi colpisce forte, contro il braccio sinistro. Me lo massaggio dicendo “Aiha!”.
“Wow. Sono sempre più convinto che tu sia un ragazzo. Cioè, hai un destro incredibile!” Sta volta, ho esagerato. Infatti mi arriva un altro pugno sul braccio.
“Ma tu vuoi sempre litigare! Poi cazzo mi fissi il seno, che devo fare io? Lasciarti fare?” Ha ragione, Justin. Perché nonostante io sia io, continuo a parlarmi da solo?
“Scusa. E' che questa maglietta, te lo mette in risalto.” Dico accarezzandomi la nuca, e sperando che non mi arrivi un altro pugno.
“Sì, lo so. Ho più tette di Bet.” Detto questo, mi scosse i capelli e andò a mettersi in fila. Sorriso a quello che disse “Ho più tette di Bet.” Tesoro, non dirmelo. Semplicemente, dimostramelo: Fammele vedere.
Mi misi in fila pure io e, dopo l'appello, ci disse di numerarci per 2.
Io ero numero 2, e Tay pure. Uhh, siamo in squadra insieme! Che cosa emozionante.
“1 contro 2, a palla prigioniera.” Cioè colpire gli avversari? Ci sto!
Sophie era contro di me. Come dice lei “Le dimostrerò quanto bene le voglio”.
Il professore fischiò, e la partita iniziò.
Iniziai a colpire le ragazze. Ovviamente non usavo tanta potenza, quella l'avrei riservata per Sophie. Semplicemente, stavo restringendo il campo.
C'erano 3 palle in campo. Wow. Notavo che Taylor faceva acrobazie per scansare le palle, che Sophie le stava tirando. Porco cazzo, devo difenderla! Cioè Sophie stava usando tutta la potenza, che aveva in corpo. Corsi verso Taylor, e tutte le palle che le lanciava contro, le buttavo a terra. Non le afferravo perché volevo colpirla, non volevo eliminarla semplicemente afferrando una stupida palla. Nel frattempo, mentre scansavo le palle che arrivavano contro la ragazza più bella di tutta la scuola, colpivo gente alla cazzo.
WOW! Ma quanto bravo sono? Nel campo avversario è rimasta solo Sophie e Tom. Non chiedetemi chi è, non ne ho idea. Momento: Non me lo avete mica chiesto! Okay, basta fare il coglione con la mia mente. Pensiamo alla palla.
L'afferrai al volo, e Tom è fuori gioco. Eravamo 4 contro 1. Sophie, mio caro amore (?) Sei nella merda.
Con tutta la potenza che dio mi ha donato, presi di mira quella ragazza, e la colpii. Forse troppo, visto che le uscì sangue dal naso. Andai contro lei, non doveva sembrare un attentato.
“Oh, amore non volevo!” Dissi di fronte a lei.
“Non preoccuparti, è solo un gioco!” Certo.
“Anne! Cosa fai lì impalata!? Accompagna la signorina Sophie in infermeria.” Anne? Intende Taylor?
Mi sa di sì, visto che accorse Sophie.
“Levami le mani di dosso, troia!” Rimasi impassibile.
“Anne! Diavolo, ti ho detto di accompagnarla!” Le gridò contro il professore. Che cazzo vuole!?
“Mi scusi. Intanto non alzi la voce che qui, nessuno ha paura di lei! Poi cazzo, Sophie non vuole farsi aiutare da Tay. Cazzo urla a fare!?” Sono un ragazzo perfetto, diamine! Mamma dovrebbe ringraziare dio, ogni giorno!
“Signorino Bieber, vuole fare conoscenza con la preside?” Prima che io possa parlare, intervenne Tay.

“Ma non ha detto niente di male!Ha ragione Bieber e lei non sapendo come rispondere lo manda dalla preside? Si faccia delle domande, se è single.” Okay Taylor. L'ultima parte non serviva, ma sei così baciabile quando mi difendi.

“Ma come ti permetti, ragazzina! Filate tutti e due in presidenza!” Porca puttana.

Sbuffai, e accompagnato da Tay, andai in presidenza.
“Scusa, colpa mia.” Dissi.
“No, la colpa è mia. Non dovevo parlare..” Disse tra un sospiro e l'altro.
“Mm, hai ragione, è colpa tua.” Dissi ridacchiando.
“Cosa!?” Accennò un sorriso.
“Hei, l'hai ammesso tu!” Le feci l'occhiolino.
“Giustamente.” Sospirò.
“Che succede, Tay? Mica ti espelle.” L'assicurai. Le accarezzai una mano, dopodiché la intrecciai con la mia.
“Questa mattina, mi sono picchiata con Sophie. E adesso il prof, mi manda in presidenza. Mio padre, mi manderà a lavorare, altro che espulsione!” Lasciò l'intreccio che avevo creato tra le nostre mani, e intrecciò le braccia sul petto.
Così non mi aiuta mica, a non fissarle il seno. Meglio non guardarle il petto, poi si incazza.
“Mi dispiace. E' tutta colpa mia. Questa cosa tra Sophie e te.. si sta evolvendo in modo sbagliato.” Dissi sospirando, e bussando alla porta del preside.
“Sì. E ovviamente, l'unica che ne soffre, sono io!” Non stiamo litigano, vero?
“Credimi, farò di tutto perché tu non soffra.” L'abbracciai. La strinsi al massimo, e le baciai la testa.
D'un tratto, la porta si aprì. La preside, chi sennò?
“Entrate.” Mi squadrò. Cazzo vuoi? So che sono irresistibile, però non mi scopo donne sopra la quarantina.
Entrammo, e ci sedemmo su due sedie posizionate proprio di fronte alla scrivania.
“Come mai siete qui?” Chiese sedendosi sulla sua poltrona. Ah, aspetta! Tu su una poltrona, e noi su delle sedie di legno? Brutta vacca in calore!
“Ci ha mandato il professore di ginnastica.” Disse Tay. Com'è dolce.
Lo so, che non ha fatto niente per essere dolce in questo momento, però con la voce in cui l'ha detto... Okay, Justin controllati.
“Sì, ma per quale motivo?” Fissò me.
“Stavamo giocando a palla prigioniera, e io per sbaglio ho colpito con violenza la mia compagna. Il professore ordinò a Taylor di accompagnarla in infermeria, ma Sophie odia Taylor. Così il professore sbraitava come una vacca. E io ho solo difeso la mia compagna. Cioè, non mi sembra sbagliato, no?” Dissi tutto d'un fiato.
Taylor mi guardava sbalordita. Di cosa piccola? Dei miei tenti perfetti?
“Ha risposto al professore?” Mi chiese, infine.
“Em.. Sì. Ma risponderei anche al presidente degli Stati Uniti, se avesse torto.” Dovrei far parte del parlamento, che ci faccio qui?
“Pure lei, signorina?” Rivolse lo sguardo verso Tay, che annuì. Le accarezzai la mano.
“Justin, mia figlia è una tua fan scatenata. Potresti farmi un autografo? Ovviamente, farò finta che tutta questa faccenda non sia successa.” Oh sdsakh! Far parte del parlamento? No grazie. Risolvo ogni situazione facendo un solo autografo. Sorrisi, e iniziai a fare la mia firma.
“Per quanto riguarda lei, – Si rivolse a Taylor. – Dovrà rimanere a scuola fino alle 4, in aula punizione, ovviamente.” Cosa? Che cazzo! Credevo che prima si riferisse ad entrambi!
“Mi scusi, perché lei sì, e io no?” Chiesi.
“Perché lei mi ha appena fatto un autografo.” No, ma dai!?
“Le ho fatto l'autografo credendo che avrebbe lasciato in pace, pure lei.” Indicai Taylor con lo sguardo.
“Non posso, mi dispiace.” Che stronza.
“Ci sarò pure io, in aula punizione.” Confermai.
“Justin, non serve da-” Intervenni su Tay.
“Taylor, fa niente.” Dissi sorridendole.

Bene. Ricapitolando: Devo stare a scuola fino alle 4, l'incontro con Ellen sarà alle 6. Ce la farò mai? Scooter mi uccide, questo è sicuro.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Sì, lo so. 24 recensioni e ho aggiornato solo ora.
Mi dispiace! Avrei voluto postare prima, il fattò è che ho dovuto studiare 200 pagine i Diritto.
D: Porco cazzo, sta scuola.
Grazie infinitamente. DICO 24 RECENSIONI!? Siete... Siete tutto per me, vi giuro!
Cioè sono triste.. e per mettermi su di morale mi basta leggere quello che scrivete. Grazie davvero!
Vi ringrazio qui, e mi dispiace se non posso rispondere alle recensioni. Cioè non ho tempo, e io vi amo lo stesso, sappiate!
Quindi anche se non rispondo alle recensioni... Ricordate che ne pretendo minimo 10 per continuare v.v
Che succederà in aula punizione?
Che succederà da Ellen?
Che succederà se prendo un brutto voto su diritto!?
Porco cazzo, non frega a nessuno (?)
Scusate, sono fissata con 'Porco Cazzo' Sono una femmina, dovrei contenermi, accidenti!
Sarà che sono le 00.16 '-' Vi amo, recensite... O NIENTE CAPITOLO SUCCESSIVO v.v 

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Capitolo 24
*** GIOCO DELLA BOTTIGLIA.♥ ***


 

GIOCO DELLA BOTTIGLIA.
Mi annoio, cazzo.
Perché esistono le punizioni? Voglio dire, se fai qualcosa di giusto non ti meriti niente, se fai qualcosa di sbagliato invece, vai a finire in aula punizione.
Porca merda poi, che cazzo abbiamo fatto?
“Ragazzi, mi assento per 15-20 minuti. Fate i bravi.” Sì sì, l'importate è che non venga a rompere la 'palline di natale'.
Uscì dalla classe, e all'improvviso mi trovai Justin a pochi centimetri dal mio volto.
“Amore mio.” Mi sussurrò. Pochi centimetri ci stavano dividendo, e devo dire che stavo entrando in trans.
“Amore tuo.” Dissi con lo stesso tono.
Si morse leggermente il labbro, e continuava ad avanzare verso le mie labbra.
“Justin... Ci sono persone, che ci circondano.” Dissi tra un sospiro e l'altro. Lo ammetto; Avevo voglia delle sue labbra, come non mai.
“Shh.” Shh a me!? Shh a te!
Fa niente, quel 'Shh' mi zittì. Le nostre labbra si incontrarono, un'alta volta. Premevano dolcemente sulle mie. Socchiuse le labbra, e così feci pure io. In un secondo la sua lingua rincorreva la mia. Solo dio sa, quanto piacevole è.
E' così delicato, così lieve.
Qualcuno schiarì la voce, Justin si staccò lentamente da me.
Alzai lo sguardo e c'era un tipo strano, che ci fissava.
“Hei, bro! Che hai combinato?” Gli chiese Justin facendo la sua solita stretta di mano.
“Mah, niente di che. Tu invece?” Chiese spostando lo sguardo verso di me.
“Ho risposto male al prof.” Disse indifferente. Quel suo amico continuava a fissarmi, e io ricambiavo il suo sguardo.
“Piacere, Kevin.” Disse infine, porgendomi la mano.
“Taylor.” Gli sorrisi.
“Justin.” Aggiunse il mio ragazzo 'segreto'.
“Sì Justin, lo sappiamo.” Disse Kevin, dopodiché emise una leggera risata.
(Kevin mi fa venire in mente il piccione. Okay, basta.)

Sì, ma mi sentivo tirato in disparte.” Disse cingendomi le spalle.
“Piccino lui.” Dille Kevin ironico.
“Ah ah ah.” Justin rise di gusto (?)
“Sophie?” Chiese il piccione (?)
Guardai Justin come per cercare risposta.
“Che ti frega Kev?” Bieber sbuffò.
“Oh no, niente. Vado, ci si vede.” Fece un leggero cenno con la mano.
JUSTIN'S VERSION
Dio che palle questo. Cazzo vuole? Me la stavo baciando beatamente, e arriva sto coglione a provarci.
“Non ti avvicinare a lui, vuole solo una cosa.” Le dico baciandole la guancia.
“Cosa?” Chiese divertita.
“Oh, andiamo! Vuoi un disegno?” Chiesi ridacchiando.
Scosse la testa, e appoggiò la testa sulla mia spalla.
“Quanto manca alle 4?” Chiese poco dopo.
“1 ora, purtroppo.” Dissi sbuffando.
“Mi dispiace di averti trascinato in questa 'trappola' Ma che dice? Starei con lei anche se ci rinchiudessero in una gabbia.
“Niente è una trappola, se sto con te.” Scommetto che si è sciolta come un ghiacciolo al sole. Insomma, sono troppo dolce, ammettetelo.
Ridacchiò. Dio, credo che sono nella buona fase dell'innamoramento. Non voglio soffrire, questo è certo, però voglio che nemmeno lei, soffra.
Sciolsi quell''abbraccio', per così dire, e andai a sedermi poco più indietro di lei, che intanto mi seguiva con lo sguardo.
“Voi giocate?” Giocate?
“Come?” Dissi all'unisono con Tay.
“Al gioco della bottiglia! Non c'è un cazzo da fare.” Disse facendo spallucce.
“Okay.” Confermò Tay.
Mi alzai, e mi misi in cerchio.
“Allora: Una persona gira la bottiglia, e quando la punta e per così dire il 'sedere' della bottiglia indicherà qualcuno, bè quelli dovranno fare una cosa che chi gira dice.” Oh, spiegazione dettagliata, direi!
Tutti acconsentirono. Non mi piaceva sto gioco, era noioso. O forse il fatto che la bottiglia non mi indicasse mai, era noioso.
Dopo 5-7 volte di giri ben accurati (?) Toccava a me.
Mi sento il re del mondo.
“Uhh, Bieber!” No dici che mi chiamo così?
“Allora... Una domanda: Quante volte hai scopato con Chealse?” Ma che cazzo? Era la ragazza con cui mi capitò la sfida (?)
Taylor sgranò gli occhi. Oh, che cazzo. Mica mi ricordo.
“Non ricordo.” Dissi ridacchiando.
“Ma ci hai scopato?” Sì. Questo era certo.
“Certo! Anche più di una volta, se non ricordo male. Lei annuì. Però non so esattamente quante.” A dire il vero, mi sono scopato tutte le ragazze della scuola, a parte Tay. Anche Bet, ha fatto un bel giro nel mio letto, ma questo lo sa solo Ry.
“7, Justin.” Confermò la ragazza, abbassando lo sguardo.
“Perfetto! Altre ragazze che sono andate al letto con Justin?” Chiese Tay.
Ma dico, se vuoi venirci pure tu... fallo eh.
“Em... Continuiamo!” Dissi sorridente, per nascondere l'imbarazzo.
Lucas girò la bottiglia. Capitò Taylor e Kevin.
Coincidenza (?)
“Allora Kevin... Devi baciare la Taylor.”COSA!? BACIARE LA MIA RAGAZZA!?
Sgranai gli occhi, e lo guardai in cagnesco come segno di disapprovazione.
Porca miseria, che giornata di merda.
“Avvicinati, Babe.” Sorrise lui, malizioso. Taylor si alzò, e notai che avevo la mano intrecciata alla sua.. Come è potuto succedere?
Sciolse l'intreccio, e andò da quel coglione.
Lentamente le sue labbra premettero contro quelle di Kevin. Mi sentivo morire dentro, avevo una voglia incontrollabile (?) Si riprendermela. Beh cazzo, mi appartiene!
Notavo che lei sorrideva sulle sue labbra. Perché cazzo sorride?
Mi alzai, e con violenza la staccai da lui.
“E' durato forse troppo, non trovate? Il gioco deve continuare.” Dico facendo un finto sorriso.
“Nah.” Disse lui. Dio, che faccia da sberle che ha.
“Non ho più voglia di giocare.” Disse Taylor.
Sia ringraziato dio.

Ci risedemmo ai nostri posti, e mi misi – Ovviamente – affianco a Tay.
“Ti è piaciuto?” Chiesi. Lei fece una faccia interrogativa, ma poi capì.
“Oh, non bacia male.” Disse sorridendomi.
Ma mi prende per il culo!?
“Infatti notavo, come sorridevi sulle sue labbra.” Dissi serio, e incazzato.
“No, è che con la lingua mi stava accarezzando il palato.” Disse ridacchiando. Ti sembra una cosa divertente?
“Ah, pure con la lingua!?” Dissi più incazzato che mai.
“Sciallati. Ma è stato lui, a introdurla all'interno della mia bocca.” La guardai male.
“Scusa, che problema c'è? E' un gioco. Poi tu lo fai sempre con Sophie..” Disse vaga. Sì, faccio sto cazzo.
“Lascia stare.” Lei mi guardò con aria interrogativa.

Mancano 5 minuti, e dopodiché correrò a casa. Nelle braccia di Scooter, che suppongo contengano coltelli. Molti, coltelli.
La campanella suonò, constatai che non ci fosse nessuno, stampai un bacio a stampo a Tay, e corsi via.
“Scusa amore, Scooter mi uccide. Ho un incontro con Ellen.” Dissi correndo all'indietro.
Sorrise. Un sorriso scocciato,direi.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Sì, avete tutto il diritto per uccidermi, e odiarmi per sta schifezza. (Approposito di diritto, ho preso 6+) *----*
Non sapevo che scrivere, è deludente. 
Speravo di riuscire a scrivere qualcosa di più convicente, ma non ce l'ho fatta. Perdomanatemi!
Grazie per le 18 recensioni;) 
Che vi amo, già lo sapete:)
Ringrazio qui,  e dalla prossima volta (Prometto) Inizio a rispondere alle recensioni! Sono una persona orribile D:
10 Recensioni, o niente continuo.
[Scommetto che non lo volete il continuo, dopo sta merda, nè?]
@SmileatCyrus on Twitter.


P.s. TITANIC, E' Asdfghhjkl. Vi giuro, piango ancora çç Forse per questo è venuto malinconico t.t
P.p.s (?) 
http://trlawards.mtv.it/vota/ 
VI PREGO, VOTATE. Cioè, si può votare 10 volte al giorno. Se Justin vince, sicuramente farà un video messaggio.
I fan di Lady Gaga sono in vantaggio, dicono. Quindi votate! çç

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Capitolo 25
*** Ellen ***


ELLEN.
“Scooter, amore della mia vita.”
Sì, insomma bisogna essere amorevoli con le persone che ti vogliono sbranare, no?
“AMORE DELLA MIA VITA UN CAZZO, JUSTIN!” Oh-oh. Mi sa che è arrabbiato. 
“Sì lo so. Senti mi dispiace, sono stato trattenuto a scuola.” Devo fare qualche passo indietro. Voglio dire, adesso mi prende a bastonate. Uno, due, tre passi indietro. Meglio quattro, va.
“Trattenuto!?” Cristo santo. Che gli dico? Che sono stato messo in punizione perché ho risposto a un professore? Che poi, non ho fatto un cazzo.
“Sì, sono.. Stato messo in punizione.” Dissi abbassando lo sguardo dall'imbarazzo. 
Porca merda santa, sono Justin Bieber!
“No, non è possibile. Justin Bieber che viene messo in punizione!?” Strano vero? L'ho pensato pure io. Avanzò verso me. Se mi picchia, lo denuncio alla protezioni animali.
“Pensa un po'! M'è sembrato strano pure a me..” Dissi vago. 
Avere bei voti a scuola? Nessun problema, per Justin Bieber. Scopare tutte le ragazze che vuoi? Nessun problema, per Justin Bieber. Evitare punizioni facendo autografi? Nessun problema, per Justin Bieber. Per tutto il resto, c'è Taylor.
“Muoviti, hai 1 ora e mezza, per prepararti!” Disse tra l'incazzato e il disperato. 
“Ricorda Scooter: Sei sempre stato il mio amore. Ti amerò finché morte non ci sepa-” Mi guardò in un modo maligno. Aiuto, ho paura.
“Okay, capito. Vado!” Salii le scale velocemente.
Adesso qualcuno mi dice come cazzo faccio, a fare tutto in un'ora e mezza.
Devo:
Lavarmi
Asciugarmi i capelli
Vestirmi
Fare i capelli
Profumarmi 

Insomma, già a lavarmi ci metto 2 ore. Porco cazzo, devo fare in fretta! 
Iniziai a spogliarmi. Sì lo so, sono sexy. Anche se non mi vedete, mi state immaginando, vero? 
Bè, è normale. Mi scoperei da solo, se potessi.
Uscii dopo 20 minuti. Oh, cristo! Devo segnalare questa data sul calendario! Cioè, non era mai capitato. 
Comunque sia, mi asciugai, asciugai pure i capelli, e mi vestii.
Supra gialle, maglia a maniche corte tale, Jeans e giacca scuri. 
Oh, sì. Sono proprio figo. Tirai su i miei capelli in una cresta da ribelle, e mi misi il profumo (Che non vi dico perché poi me lo rubate, ladri.) 
Misi il mio I-phone, in tasca e intravidi che.. erano le 5.45!? 
Puttana Eva! Il tempo, non è a mio favore.
“Cazzo JUSTIN! Mancano 15 minuti!” Oddio, è più incazzato che mai. Sbatté forte i pugni, contro la porta.
“Ecco, ecco! Sono pronto.” Dissi impaurito.



20 minuti dopo.
“Siamo in ritardo, sei un idiota!” Calma con gli insulti! 5 minuti di ritardo, non cambiano la vita a nessuno, eh!
“Rammenti che sei il mio amore?” Gli sfoggiai uno dei miei sorrisi irresistibili. Scosse la testa, che c'è?
“Signorino Bieber! Finalmente! Intanto mi stava attaccando della carta Igienica sul culo. – Farà finta di essere stato impegnato in bagno.” Uhh, che bello! Farò credere al pubblico che stavo cagando. Bello, no? Così gli Hater avranno un motivo in più, per prendermi per il culo.
Ma non mi importa, ho la mia vita.
Entrai in scena, e subito si sentirono le urla delle Fans.
“Justin, per fortu Si fermò, osservando il mio fondo schiena. Bello, vero Ellen?Oh, capisco il motivo del ritardo.” Sorrisi, e il pubblico rise di gusto. Cazzo hanno da ridere?
“Mangiato troppo cinese, scusate.” Altre risate. Faccio ridere così tanto?
“Ahaha. Bene, stavamo iniziando a pensare che un dinosauro ti avesse rapito.” No, non fa ridere, Ellen. Il pubblico rise ancora, però.
Stavo per sedermi sulla poltrona, quando Ellen mi fermò.
“Fermò lì! Non vorrai mica sederti sulla mia super poltrona, con addosso la carta igienica, vero?” Era sarcastica, ovvio. 
Me lo tolsi, e mi sedetti.
“Allora, Justin! Come stai?” Chiese pimpante appoggiando l'avambraccio sullo poggi mano della sua poltrona. 
“Scombussolato, ma vado avanti per le mie Belieber.” Ma che cazzo dico?
“Che dolce. Vuoi dire che sono le Beliebers, che ti fanno andare avanti?” Merda. E' una domanda a tranello, me lo sento. 
Vuole mettermi nella merda.
“Sono 2/4 della mia vita. Quindi, è anche grazie a loro, che la mattina mi sveglio con la voglia di vivere.” Oh, Justin! Sei un genio, cazzo!
“La tua ragazza fa parte degli altri 2/4?” Porco cazzo, e a questa che rispondo?
“Diciamo.” Dissi abbassando lo sguardo. Odio parlare dei miei sentimenti in pubblico.
“Le tue fan, vogliono sapere il nome della ragazza da uccidere. Quindi come si chiama?” SOPHIE! Si chiama SOPHIE! Ora uccidetela, vi prego! 
Ci furono delle risate in studio, intanto.
“Sophie, per ora.” Dissi ridacchiando.
“Per ora? Potrebbe cambiare nome?” Chiese furba.
“Sì. Sai, non vorrà morire, quindi cambierà nome così ché le Belieber, non la trovino.” Altre risate. Si può sapere che ho detto di divertente? 
“Ahahha!” Sì, ridi ridi.. Che intanto me la devo sopportare io.
“La ami?” Chiese poco dopo. Amare quell'essere? Ma fossi matto.
“Chi? Le mie Beliebers? Sì, le amo. Sono il mio tutto.” Cercai di deviare il discorso.
“Ahah. Le tue Belieber?” Chiese schietta.
“Sì. Devo tutto a loro. Se non ci fossero state, probabilmente adesso non sarei qui, e non avrei conosciuto persone che adesso per me, significano tanto.” Ditelo, sono un poeta.
C'erano urli e dei “Justin Ti amo”. Anche io mi amo!
“Parlando di ragazze. Quante ne hai?” Wtf!? 
La guardai con aria interrogativa, poi mi girai e notai una foto mia CHE MI ABBRACCIAVO CON TAYLOR!? Come fanno ad avercela!? Dio, che mi invento ora?
“Emm.. E' la mia migliore amica! E' una Belieber.” Perché lei è, una Belieber, vero?
Sì cioè, me lo aveva detto. Almeno credo che le parole “Mi piace il ragazzo della mia migliore amica” Significasse, questo. PORCA MERDA.
“Belieber? Sono contenta per lei! Ma attento a Sophie, eh!” Mi fece l'occhiolino. 
Feci un finto sorriso.
“Parlando di Belieber, dovresti dedicare le canzoni a loro!” Ma i cazzi tuoi, tu no?
“Tutte le mie canzoni, sono rivolte a loro! Le scrivo pensando a loro, quindi ogni canzone appartiene alle mie fan.” Dio, come sono seducente.
“Capisco. Quando esce Believe? Ce lo puoi dire, non diremmo niente a nessuno, promesso!” Si alzò una vampata di risate.
“Okay. Mi fido di voi. Esce il 19 Giunio, ma mi raccomando.. A nessuno, eh!” Ci furono urla. 
Sarà un successo questo Album, lo so.
TAYLOR'S VERSION.
Oh cazzo. Ha davvero detto che io sono la sua migliore amica!? Cioè, wow! 
Io, non l'avrei mai fatto. Al massimo, avrei detto “E' una persona che puzza, così per profumarla un po', l'ho abbracciata.” Ma, è stato carino a non dire questo! 
Dio, com'è dolce. Come fa a sapere che sono una Belieber? Io non gliel'ho mai detto. Poco importa, importa che appena lo vedo lo riempio di baci.
Iniziò a cantare Boyfriend, e ad un certo punto, una fan gli comparve sul palco. Ballano, cantano, si abbracciano. Poco poco, mi da fastidio. Ma infondo, sono sue fan.
Poco dopo, Ellen saluta tutti e finisce il programma.
Ho fame. 
Sì, mangerò. Vado in cucina, e ci trovo mio fratello.
Appena mi vede gli si illuminano gli occhi. Oddio, si è reso conto che mi vuole bene!?
“Taylor! Sai di essere mia sorella preferita?” Sì Liam, sono l'unica tua sorella!
“Uhh, e tu il mio!”Dissi ironicamente.
“Vieni qui, e fatti abbracciare!” Okay, che vuole?
“Che cosa vuoi!?” Dissi squadrandolo con gli occhi.
“Justin Bieber.” Mm, Justin ce lo ha fatto diventare Gay.
“Come scusa?” Chiesi spaventata.
“Tu conosci Justin Bieber, porca puttana!” Disse indicando la Tv. Mio Fratello è ritardato. L'ha visto pure al parco.. 
“E con questo?” Sgranai gli occhi.
“Ti spiego; A Caroline piace Justin Bieber. Se io fossi amico di Bieber, lei ritornerebbe da me.” Ma mica lo vuole usare!?
“No!” Dissi.
“Eddai, ti prego fammelo conoscere! Pensaci..” Mi fece una faccia troppo cocolosa! Asskfjhdk Okay, Taylor ripensaci.
“Va bene... - Stetti un attimo (2 secondi) A pensarci - No! Liam, quella ragazza se ti ha lasciato avrà avuto un motivo..” Dissi vaga. Mi guardò male. Mi sento in colpa, è normale? 
Andò via. E' arrabbiato, non voglio che si arrabbi.
“Liam! Aspetta!” Dissi rincorrendolo.
“No, va via. Vedo che per te, la parola famiglia non ha nessun significato...” Disse vago.
E che cazzo, però.
“Che palle! E va bene, te lo faccio conoscere. Contento?” Dissi. Mi abbracciò. Uhh, che bella sensazione!
“Grazie grazie grazie!” Prego prego prego (?)
Mi diede un bacio in guancia, e mi lasciò sola. 
E' già finito l'affetto che provava per me (?)
Scrissi un messaggio a Justin, con il mio I-Phone.
Vi chiederete questa è povera e si compra un I-phone!? Veramente, l'ho trovato a terra. Infatti ha pure lo schermo rotto, ma dettagli no (?)
- Justin! Come stai? - Che messaggio banale... Ma okay.
- Hei. Bene te? Aspetta un po' che devo fare delle foto con alcune Fan. - Gli risposi con un Ok. 
Dopo 10 minuti, nei quali fissavo il soffitto, mi vibrò il cellulare.
- Eccomi! - Eccoti (?)
- Vieni a casa mia? :) - Non era mai venuto, a casa mia.
- Quando? - Ma è scemo?
- Il 15 novembre. - Che è già passato, ricordiamocelo.
- Okay. Allora tra un anno, mi trovi lì. - Sì, va bene.
- No seriamente. Vieni? (Adesso) - Così non fa più battute stupide (?)
- Sophie me lo ha chiesto prima, scusa. - Porco cazzo. Prima quando!? Ma perché deve sempre stare con lei!?
- Ah, Ok. Divertiti. - Sono un poco alterata.
- Ti sei arrabbiata. Scusa, dai! - Scusa un cazzo.
- Nono, vai pure da lei;) - Non sono Gelosa, ovvio.
- Non vorrei, lo sai. Però sono costretto. - Sì, certo.
- Ma porca merda, stai sempre con lei! - Forse perché è la sua ragazza (?)
-Piccola, sei gelosa? - Io? Nah.
-No. - Risposi seccamente.
-Piccola, sei gelosa? - N'altra volta?
-No. - Risposi allo stesso modo.
-Piccola, sei gelosa?- Mm' m'ha rotto i coglioni.
-No, te l'ho detto. - Sono calma, eh.
-Piccola, quando ci vediamo, mi dai un bacio? - Ma anche meno, di uno!
-Vai a farti baciare da quella troia di persona che ti ritrovi come fidanzata!;)-


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Grazie per le 14 recensioni
Vi risponderò a poco a poco 
Spero vi piaccia... Mi dispiace se non potrebbe piacervi è che la mia ex migliore amica è stronza come Sophie.
10 recensioni? 

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Capitolo 26
*** Girlfriend, Girlfriend, you can be my girlfriend. ***


Girlfriend, Girlfriend, you can be my girlfriend.

–Alla faccia della gelosia...–
 Sì, sono gelosa. E con questo?
–C'è qualcosa di male, nell'essere gelosi?– Chiesi.
–No, ma non mi piacciono molto le ragazze gelose.– Quindi lui può essere geloso, e io no? Ammazzati, Bieber.
–Sei un insensibile! Se io stessi tutto il giorno con Dylan, non credo che ti farebbe piacere!– Perché litighiamo ?
–Insensibile!? Dono milioni di soldi in beneficenza, e tu osi chiamarmi insensibile!? Stai con Dylan, non me ne fotte.– A sì, Bieber?
Ti farò rosicare in una maniera incredibile. 
Non gli risposi, e iniziai a mangiare a volontà! Mangio sempre tanto, quando sono triste.
Poi mio fratello si lamenta di non avere una sorella 'modella'.! Che si faccia delle domande.

*La mattina seguente*

‘E' domenica?’
‘Taylor, no. E' martedì.’
‘Porca puttana. Non voglio andare a scuola.’
‘A chi lo dici...’
‘A te!’
‘Sì, grazie al cazzo.’
‘Facciamo che sto a casa?’
‘Sì, ti prego!’
“Taylor, tesoro ti svegli?” Sentii una voce maschile, pronunciare il mio nome invano.
“Taylor!” E che cazzo hai da gridare!?
‘Tay, fallo smettere ti prego.’
‘Ma sei tu, Taylor!’
‘Ma pure tu, lo sei!’
‘Porca puttana, sto parlando da sola.’
“Va bene signorina. L'hai voluto tu.”
PORCA PUTTANA VACCA DI UNA EVA IN CALORE!
Chi è sto deficiente che mi tira l'acqua addosso!?
Mi alzai di colpo, urlando.
“Papà! Ma sei scemo!?” Gridai contro quell'essere che mi partorì. Oh, no. Non mi partorì lui. 
“Non ti svegliavi!” E che motivo c'è di tirarmi l'acqua addosso!?
“Altri modi per svegliarmi, no eh?” Cercai di asciugarmi con il cuscino.
“Papà mio adorato. Sai che ti voglio tanto bene, no?” Ho bisogno di stare a casa, capitemi.
“Che vuoi Tay?” Com'è bravo a capire.
“Perché ogni volta che faccio la dolce, con l'uomo che mi ha donato la vita, pensi che voglia qualcosa!?” Oh, andiamo Tay! Fa meno domande, e vai al sodo.
“Non è così?” Chiese alzando un sopracciglio.
“Sì è così. Papà.. Posso rimanere a casa?” Strizzai gli occhi, come se avessi paura.
“Hai qualche verifica?” Verifiche? Aspetta che ci penso...
“Nono. Posso? Ti prego sono stanca.” Mi guardò con aria beffarda.
“E va bene. Solo oggi, intesi?” Oh, io amo quest'uomo! 
Anche se mi ha bagnata. Ma fa niente, era un gesto d'amore. No?
Lo abbracciai forte, dicendogli tante volte grazie.
Mi rimisi a letto a dormire.. Dopo nemmeno 5 minuti, sentii il buio invadermi la testa.

JUSTIN'S VERSION

Odio il fatto di sapere che abbiamo litigato. Perché litighiamo, poi!? Sempre. Ecco quando litighiamo, sempre! E poi io ci sto male.
Dio che palle! 
“Amore? Mi hai sentito?” Eh che palle. Ho problemi più grossi.
“Eh?” Scuotei la testa, per cacciare via quei pensieri.
“Ti stavo dicendo che starò via per due giorni, e mi mancherai!” Dio, ti ringrazio! 
“Davvero!?” Dissi entusiasta. Lei fece una faccia offesa.
“Cioè, volevo dire: Davvero? Peccato.. Mancherai pure a me.” So recitare, ballare e cantare! Posso essere più perfetto?
“Tranquillo, ti chiamerò tutte le sere.” Detto questo, mi baciò.
Una cosa la devo dire; Bacia davvero molto bene.
Ha delle labbra soffici e carnose. Non smetterei mai, di baciarla. 
WTF!? Justin, riprenditi! E' Sophie, non Taylor! Ma che mi sta succedendo?
“Che materia hai, ora?” Chiese gentilmente, e sorridendomi. Non l'avevo mai notato, però ha un bel sorriso. E anche gli occhi azzurro cielo, non sono male. 
Justin, ci stai insieme da un bel po', e lo noti solo ora? 
“Biologia.” Dissi sbuffando, e intrecciando la mia mano con la sua. 
Odio questa materia.
“Uh, che palle. Pure Taylor, dovrebbe avere quella materia. Dio, quanto odio quella troia.” Okay Sophie. Stavo iniziando a trovarti simpatica, però per fortuna che stavo iniziando. Ho già finito, e sei sempre la stessa rompi balle.
“Non chiamarla troia. Non lo è.” Dissi serio.
“Ma che la difendi? Justin è vergine, lo so. Però è normale, che la chiami troia. Ci prova con te, e di solito le femmine utilizzano questo termine. Anche se fosse suora, l'avrei chiamata uguale.” Ha ragione. In fondo, mi fa pena. L'ho tradita con chiunque, non ha amiche, e la sto per lasciare. Le voglio bene, non voglio che soffra. Almeno credo, di volerle bene.
“Va bene, amore. Vado in classe.” La baciai, e mi diressi in classe. Da quando stavo in segreto con Tay, non l'avevo mai baciata molto. Invece prima... Ci ho messo pure la lingua.
Non capisco, non mi può piacere. A me piace Taylor, e non voglio farla soffrire. Ma non voglio far soffrire nemmeno Sophie.
Entrai in classe, cercando con lo sguardo Taylor, ma non riuscivo a trovarla. 
Sarà in ritardo pure sta volta? Non so.
Mi sedei vicino a Dylan. Bella merda, vero? Però visto che entrai per ultimo in classe, le scelte erano due: Vicino a Dylan, oppure un secchione che si scaccola in continuazione. E per di più, è bavoso. Mi sà, che Tay si becca lui. Muahah (?) Se arriva, ovvio. Spero tanto che ci sia.

“Ciao, Bieber.” Disse secco.
“Eilà, Dylan.” Dissi squadrandolo. 
Aveva il quaderno aperto, e notai una scritta che mi infastidì parecchio. Aveva scritto “Taylor♥” Porco cazzo! Gli piace la mia ragazza!
“Ti sei innamorato, vedo.” Poso lo sguardo sul suo quaderno, per farlo capire.
“Oh, no! E' che..Emm.. Vedi io.. Non è Taylor Taylor. E' Taylor, un'altra..” Sì, certo. 
Scossi la testa, e iniziai a seguire la lezione.
Io che seguo una lezione? Cristo santo, sto finendo male.
Passò mezz'ora, e Taylor ancora non si vede. Mi manca. Cioè, non so perché. Tipo che sono preoccupato. Ecco, che ho. Le sarà successo qualcosa?
“Senti, ma perché Taylor non c'è?” Mi chiese quell'idiota del mio vicino di banco.
Risi nervosamente.
“Cos'è? Ti manca?” Chiesi fissandolo male.
“E' amica mia, per quello. L'ho chiesto a te, perché so che voi due.. Insomma.. Hai capito.” Come fa a saperlo!?
“Chi te l'ha detto?” Chiedo stranito.
“La sera del ballo, vi ho visti.” Ah, ecco.
“Oh bene, visto che lo sai: Lei è mia, toglitela dalla testa, amico.” Gli feci l'occhiolino. Perché gli faccio l'occhiolino!? Mi prenderà per Gay.
L'ora passò, e lei non venne. 
Ma perché non è a scuola?
Ho la tentazione di mandarle un messaggio. Ma non so. Oh, al diavolo! Io glielo mando.
– Come mai, non sei a scuola? – Scrissi. 
Non mi rispose. Dannazione!
“Amore!” Di chi è questa voce? Sophie, ovvio.
“Hei!” La presi in braccio, e la baciai appassionatamente. 
In quel momento, passò Dylan. 
Porca merda, se lo dice a Tay, la perdo di sicuro. Cioè, lei sa che la bacio, ma.. Non so perché ho preso a baciarla in questo modo.
“Dici tanto che è tua, però tu...Non sembri essere suo.” Porca puttana. Sono cazzi miei, quello che faccio. 
Sophie lo guardò stranita, si rivolse verso di me.
“Cucciolo, che intende?” Può chiamarmi come vuole, ma cucciolo no. Mi da il voltastomaco.
“Niente, niente.” Le diedi un'altro bacio.
Porca puttana, devo smetterla. Io... Non posso. Mi sento uno schifo, se penso a Tay.
“Amore...Ma come siamo affettuosi, oggi.” Mi sussurrò all'orecchio, prima di mordermi il lobo.
Me la tolsi di dosso, tornai alla realtà.
“Devo andare a lezione, a dopo.” Strizzai gli occhi, volevo constatare se fosse un incubo.. E invece no. E' tutto vero, è tutto uno schifo.
*4 ore più tardi*
Esco da scuola, facendo in fretta. Non vorrei incontrare Sophie. Non vorrei incontrare quei suoi occhi profondi, perché poi inizierei a baciarla. Porca puttana. Che mi succede? Perché lo faccio? 
Mi sento una merda. Ho qualcosa nello stomaco. Come se mi pesasse, come se ci fosse un masso sopra. Devo andare da Taylor, ci devo far pace. Forse è questo. Forse è il fatto che ci ho litigato, che mi fa fare cose strane.
Entro in macchina, e noto che il mio I-phone si illumina, è Tay.
– Non avevo voglia di venire. – E io, che ero preoccupato. Pff.
Misi in moto, e mi diressi verso casa Gorenca.
Ma, porca zozza, dove abita!? 
Allora, come faccio a scoprirlo? Oh, chiederò a Bet.
– Dove abita Tay? – Le scrissi.
– Di fronte al parco Emingway.– Oh, giusto.
Mi diressi verso quella direzione. Boh, ho angoscia dentro me. 
Arrivai, e scesi dalla macchina, mi diressi alla porta, e suonai.
Mi aprii un ragazzo, lo stesso di quella volta al parco. Il fratello di Tay! 
Devo dire, che io sono più figo.
“Justin Bieber!” Gli si illuminarono gli occhi. Fa come se non mi avesse mai visto. 
Oh, è strano. Come la sorella, d'altronde. 
“Liam Gorenca!” Come sono bravo, pure il cognome, so.
“Entra, entra pure!” Mi fece segno di entrare.
E' arredata abbastanza bene, devo dire. 
Non so perché Tay si lamenta. Mah, è una donna. Si lamenta sempre per tutto, che lo chiedo a fare?
“A cosa devo l'onore di questa visita?” Chiese sedendosi sul divano, con me.
“Oh, giusto. Sono venuto per Taylor.” Sfoggiai un sorriso. Non vorrei farlo diventare gay, devo contenermi.
“Si sta facendo la doccia.” Dice ricambiando il mio sorriso.
Doccia? Mm, quanto vorrei fare la doccia con lei.
“Ah, okay. Posso aspettarla in camera sua?” Chiesi mordendomi il labbro. Sì cioè, è suo fratello, io al fidanzato di mia sorella, non l'avrei permesso.
“Certo!” Mi diede una pacca sulla spalla. Bello, mi ama già.
Salii le scalinate, non ho idea di quale sia camera sua. Ci sono 5 porte, una l'azzecco sicuro. (No, ma dai?)
Cercai di aprire una porta, era chiusa a chiave. Il bagno, ovvio. 
Avevo la tentazione di rompere la porta, per entraci all'interno. 
Vi immaginate Taylor nuda!? Dico, al solo pensiero il mio Jerry, si alza il più del dovuto.
Ma mi contenni, e cercai di aprirne un'altra, di porta. C'era un letto matrimoniale, non era a stile Taylor, quindi la richiusi. Ne aprii un'altra.. Perfetto! Azzeccato, credo.
Aveva i muri dipinti di viola, e non credo che suo fratello portasse intimo femminile. Sì, perché sul letto, c'erano mutande e reggiseno. 
Porco cazzo, mi sto eccitando. Justin, respira piano e calmati.
Notai dei poster sul muro. Avevo un sorriso da ebete, stampato in faccia. Sì, perché ero io. 
Il mio amore, tiene le mie foto appese al muro. Com'è dolce. 
Curiosai un po' in giro, finché la porta non mi spaventò. Sì cioè, si aprì di colpo. 
E trovai.. Un angelo? No, era qualcosa più bello di un angelo. Avevo un sorriso a a 32 denti, stampato in faccia, lei invece sembrava spaventata.
“Che cazzo ci fai qui!?” Mi gridò addosso, lanciandomi un cuscino.
Mi coprii la faccia. Quella mi serve, eh!
“Volevo chiarire con te.” E' possibile dire una frase ridendo? 
“Sì, ma dopo. Devo vestirmi.” Aveva un' asciugamano (Che le arrivava fino a metà coscia), avvolto al suo tenero e fragile corpo. I capelli bagnati, le ricadevano sulle spalle, era bellissima. 
Mi morsi il labbro, a intravederne la scena.
Corse fino al letto, che si trovava un metro di distanza da me, prese l'intimo velocemente, e lo nascose sotto le coperte. 
Quanto ho voglia di lei, in questo momento?
“Esci..” Disse imbarazzata, indicando la porta.
“Non ti guardo, giuro.” Oh almeno, avrei cercato di non guardarla... Ma si sa che gli ormoni non si comandano.
“Nah, pervertito come sei? ” Mi vuoi sfidare, bellezza?
“Dai, giuro.” Mi leccai le labbra.
“Ci metto 10 minuti.” Disse secca.
E va bè, uscii sbuffando. 
passarono 10 minuti, e non disse niente.
“Posso entrare?” Chiesi.
“Non ancora.” E quanto ci mette a mettersi l'intimo una maglietta e dei pantaloni!?

Altri 5 minuti...

“Adesso?” Chiesi.
“Non ancora!” Mi gridò. Cazzo vuole? Ho solo chiesto.

altri 5 minuti...

Mi sono rotto il cazzo, io entro.
Aprii la porta e la trovai distesa sul letto, con il computer sulle gambe. MA MI PRENDE IN GIRO?
“Ma sei scema?” Chiesi squadrandola.
“Potrei.” Disse secca.
“Ma mi hai fatto aspettare quasi mezz'ora, mentre tu eri comoda al computer.” Sbuffai.
“Perché sei venuto?” Chiese con delicatezza, chiudendo il pc.
“Perché mi fa male, litigare con te. Volevo fare pace.” Dissi massaggiandomi la nuca. Ero abbastanza imbarazzato. Lei sorrise, e automaticamente sorrisi pure io.
“Io, sono molto gelosa della persona che mi piace. Non ti piaccio, l'hai detto tu. Quindi..” la interruppi.
“Non intendevo quello. A me tu piaci, e anche tanto. E' che, ieri ero stressato. Sai, dopo un'intervista sono sempre sotto stress. Scusami.” Mi sedei accanto a lei, nel letto.
Mi sorrise, e subito dopo mi saltò addosso.
Oh yeah, baby. Chi non vorrebbe saltarmi addosso?
Era a cavalcioni sopra me, le tenevo i glutei. Iniziò a baciarmi a stampo, tantissime volte.
“Odio litigare con te.” Dopodiché, mi abbracciò fortissimo.
“Anche io.” Risposi, per poi capovolgere la situazione. 
Adesso ero io, sopra di lei e la tenevo per i fianchi.Le diedi un bacio appassionale, che solo a lei, so dare.Sorrise sulle mie labbra, le leccai le labbra, e iniziai a slacciarle la felpa con la zip, che aveva. Rabbrividì, a quel tocco.
Le morsi il labbro, e mi sfilai la felpa rossa, che avevo addosso.
“C-che fai?” Chiese lei impaurita. Mi morsi il labbro, a quella visione. Lei, in reggiseno.
Dio, che tette che aveva. Non erano nè troppo piccole, nè troppo grandi. 
Oddio, sto parlando delle sue tette. Justin, calmati.
“Ahm, tranquilla. Non voglio farlo con tuo fratello in casa.” la rassicurai.
“Non te lo avrei permesso lo stesso...” Disse vaga. 
Si alzò, da quella posizione. Era seduta sul letto, e io ero seduto sulle sue gambe (?) Cioè, di fronte a lei. Presi la mia felpa, e gliela indossai.
“Volevo fare solo questo.” 
 La presi per i fianchi, e la baciai con foga. Mise le sue delicate mani, sulle mie guance.
Perché mentre la bacio, penso a Sophie?

Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Grazie davvero, per le recensioni.
Però ci sono rimasta male.. Che da 24, ce ne siano a stento 13 '-' Non voglio incolparvi, anche perché non sono poche, però se non vi piace più, ditemelo çç
A volte faticate ad arrivare a 5
Non voglio che questa storia sia un peso, per voi.
Quindi ditemelo, se non vi interessa più:) 
Comunque sia, credo che a Bieber stia iniziando a piacere Sophie .-. Povera Tay D: 
Boh, ma sarà porse i sensi di colpa, che vogliono farglielo credere? ù.u 
Questa storia, potrebbe non finire come immaginate voi ;)
Chi l'ha detto che Tay e Bieber, debbano stare per forza insieme? °-°
Okay, mi sto prolungando troppo.
Minimo 10 (?) 
.-. 

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Capitolo 27
*** You can talk with me, Bieber. ***


You can talk with me, Bieber.

“Volevo fare solo questo.” 
La presi per i fianchi, e la baciai con foga. Mise le sue delicate mani, sulle mie guance.
Perché mentre la bacio, penso a Sophie?
No, momento. Non posso pensare a lei!
Lei è.. Sì, insomma lei è.. Lei è Sophie. La ragazza tanto odiosa con occhi e labbra stupende.
Devo smetterla di farle complimenti virtuali, porco cazzo.
Mi staccai dolcemente da lei, e mi sedetti al suo fianco.
“Quando lascerai Sophie?” Chiese d'un tratto.
Bella domanda. Quando la lascerò?
“Em, presto.” Le schioccai un bacio in guancia. Sorrise. Com'è bella.
“Non vedo l'ora che tu stia solo con me.” Mi si appese al collo. Le accarezzai la testa.
TAYLOR'S VERSION
“Non hai freddo?” Chiesi. Cioè insomma, è il mio ragazzo e mi preoccupo! Cazzo dico? No va bè, ce lo devo far conoscere a Liam. Uhh, che palle!
“Perché dovrei!? Tu mi accaldi.” Com'è pervertito. Purtroppo sono consapevole, che se devo stare con sto pinguino, dovrò farci qualcosa insieme. Sì, insomma dovremo concepire senza fare bambini. 
Mi sorprendo, di quanto io sia educata.
“Eh, lo so. Sono troppo Hot, cazzo.” Eh già (?) Si mise a ridere. Cazzo ridi, banana?
“Tiratela di meno, Gorenca.” Disse ridacchiando.
“Sìsì, come vuoi. Senti Justin, ti va di conoscere mio fratello?” Se mi dice di no? E se poi crede che lo sfrutti? E se la smettessi di pensare, e andassi subito ai fatti!? Meglio, va.
“L'ho conosciuto prima.” Aveva un'aria pensierosa. Ma a che diavolo pensa?
“E come ti è sembrato?” Chiesi, per distrarlo dai suoi stupidi (?) Pensieri.
“Simpatico.” Rispose secco. 
Ha bisogno di idratarsi, me lo sento. Mi alzai, non consapevole delle mie azioni. Presi la bottiglietta di acqua che avevo sulla scrivania, e gliela tirai addosso.Spalancò la bocca, strizzò gli occhi, e si alzò infuriato.
“Ma sei impazzita!?” Dio, com'è Sechisi. No, non ho sbagliato a scrivere. Lui è sechisi sechisi. 
“Eri secco..” Cercai di giustificarmi. Aveva le gocce d'acqua che gli scendevano sul petto. Sono vergine è vero, però me lo sarei scopato volentieri.
“Eh?” Disse prendendo lo stesso cuscino, con cui io mi asciugai la mattina, per asciugarsi.
Quel cuscino, assorbe in fretta. Sìsì.
“Cos'hai? Perché mi rispondi in modo secco?” Chiesi disperata.
“Oh. E' che sono confuso.” Lo guardai con aria confusa.
“Che intendi?” Lo guardai dritto negli occhi.
Si avvicinò piano piano a me, e iniziò a baciarmi.
Mi appoggiò delicatamente al muro, e mi baciava. A me piaceva un sacco, quella posizione.
Ma odio, quando non mi rispondono. Mi staccai lentamente da lui.
“Justin, rispondimi.” Mi guardò serio, dopodiché mi baciò la guancia, e contatto con la mia pelle, sussurrò:
“Non so se mangiare Carote, o Cipolla.” Oh, ma che dilemma.
“Scherzi, vero?” Dissi guardandolo con una faccia da “Are you fucking kidding me!?”
“Guarda che davvero, la cosa è problematica!” Questo sta male. Sgranai gli occhi per la sua grande, coglionaggine. Sbuffò e si tirò i capelli.
“Okay Justin, calmati! Siediti, su.” Lo feci accomodare  su una poltrona, che in quel momento si trovava in camera mia. (No, dico sul serio?)
“Aiutami, per favore!” Spero che non lo dica sul serio. 
“Ma tu sei davvero pazzo.” Lo guardai impaurita. 
Voi non lo vedete, ma è davvero disperato. E solo per una carota e una cipolla.
“Fammi da psicologa. Adesso ti spiego...” Oh, va bene.
“Aspetta!” Corsi a prendere un Block-Notes, e una penna. Presi una sedia, e mi sedei di fronte a lui.
“Hei, sono serio io.” Immagino quanto.
“Pure, pure io. Suvvia, racconta alla Dottoressa Gorenca, che succede, su.” Cercai di sembrare più reale possibile.
Mi guardò con aria stranita, poi prese fiato e parlò.
“Ecco vedi... Prima mi piaceva solo la carota. Adesso non sono più sicuro.. Cioè Mi piace lo stesso, tanto. Solo che la cipolla mi attira fisicamente.. Che devo fare?” What The fuck? 
Ok, Tay. Ragiona, e suggerisci qualcosa, su.
“Allora, io credo che dovresti provare ad assaggiare la cipolla. Poi, magari se ti piace mangiale entrambe.” Come sono brava.
“No, non capisci. Ne devo scegliere una.” Disse sbattendo la mano, in fronte. Cazzo, scegliti la carota! E molto più buona.
“Scegli quella che ti piace di più!” Che cosa impossibile, sto ragazzo.
“La Carota mi piace di più! Però non posso mangiarmela, se poi penso alla cipolla!” Porca puttana. E per fortuna, che sono solo due di alimenti! 
“Allora ti consiglio, di lasciare in parte la carota. Ti provi la cipolla, se non ti piace, non ce la mangi più, okay?” Povera me, che consigli che do.
Iniziai a disegnare sul Block-Notes, qualcosa; Una cipolla e una carota.
“Non posso lasciare in disparte la carota. Non potrei stare senza lei, mi sentirei peggio, poi.” Ma porca puttana, ragazzo mio cambia genere alimentare!
“Allora lascia  la cipolla, tanto fa schifo!” Dissi esasperata.
“Sai che c'è? C'è la Cipolla, e bella fuori. Può sembrare brutta dentro, ma invece è fragile. Anche se non è buona. E se le fai del male, inizia a piangere, capisci?” No Justin, non capisco. Che cazzo sta dicendo?
“Cerca di darla a qualcun altro. Dicendole: Senti cipolla, sei molto bella, però non sei il mio tipo di cibo. A Gino, potresti piacere sicuramente.” Sospirai, alla fine della frase. Cioè non ci credo, che mi ha fatto dire una frase così stupida. 
Voglio dire, era triste per na cipolla, e na carota. E' messo male, eh!
JUSTIN'S VERSION
Quanto amo questa ragazza!? No, cioè, quanto mi piace..
Si va beh, quello che è. Insomma, ha ragione! Mi si illuminarono gli occhi. Mi alzai di colpo, afferrai il suo viso tra le mani, e le diedi un grande bacio a stampo prima di andarmene via. 
“Grazie, grazie grazie! Sei importante.” Le dissi questo. Lei è davvero importante, per me. Mi aiuta sempre. Cioè, mi fa felice, non c'è altro modo per dirlo. Una ragazza normale, mi avrebbe mandato a fanculo se le parlavo di una carota, e una cipolla. Lei no, è rimasta al gioco.
“Anche tu.” Disse imbarazzata, sulle mie labbra.
La baciai appassionatamente, non mi volevo staccare. Ma dovevo andare da Sophie, per farle piacere qualcun'altro.
Mi staccai lentamente, e con malavoglia.
“Amore, adesso devo proprio andare. Ci vediamo poi.” Le diedi un ultimo bacio a stampo, e scappai dalla finestra. Lei mi guardò stranita, e impressionata. Le sorrisi.
Perché esco dalla finestra? Per farmi più figo davanti a lei, ovvio.


Leggimi o ti picchio con una carota. ;)
Grazie grazie grazie grazie grazie 
grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie.
23 grazie, per le 23 lettrici che mi hanno recensito. 
Sono arrivata a 401 recensioni. Vi rendere conto, quanto possa amarvi?
Sulle recensioni, si è scatenata la guerra sul fatto "Jophie" Aahah. 
Ma davvero davvero, credete che io gli faccia mettere insime? Fossi matta u.u
Comunque, non è strano che ricevo così tante recensioni, solo quando scrivo i titoli con qualche frase di Boyfriend? °-°
Comunque sia, scusate se è corto D: 
E minimo 10 recensioni?

p.s. Viva le cipolle e carote :3

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Capitolo 28
*** I am ‘ma a make you shine bright like you’re laying in the snow. ***


I am ‘ma a make you shine bright like you’re laying in the snow.

Che tristezza quel ragazzo. Lo sentii dire “Aiah” Appena atterrò a terra. 
Si è fatto male, e lo sapevo.
Non riesco a farmene una ragione, sul fatto della carota, e la cipolla. 
Cioè, mi preoccupo per la sua sana mente, ovvio.
JUSTIN'S VERSION
Spero non mi abbia sentito urlare. Ma perché quando voglio sembrare più figo, faccio figure di merda? Bah, lasciamo stare. 
Chi potrebbe andare bene, per Sophie?
Ci pensai un attimo, e mi è venuta in mente la persona perfetta: Dylan! Anche se, da quanto ho capito non è il suo tipo. Ma fa niente, prima o poi si rassegnerà.
Prima faccio questa cosa, e prima sarò libero dalle grinfie di quella. 
Ho capito, che se ci stai assieme fino da tanto, ti strega. Cioè i suoi occhi, sono come veleno. Se li guardi, ti mandano in tilt, e ti fanno credere cose disgustose. Mi ha fatto credere che mi piaceva, cosa da citrulli. Questo fa di me un citrullo, suppongo.
Misi in moto l'auto verso casa Evans. Cioè casa Sophie. Prima ce lo devo far piacere a lei, quello.

Bussai alla porta, dopo un po' mi aprii lei.
« Amore mio! » Sì. Amore tuo.
« Sophie! Che ne dici di fare una passeggiata? » Chiesi. 
« Certo! Momento che prendo qualcosa per il freddo. » Come faccio, a iniziare il “Piano Dylan?” Si mise una giacca, e intrecciò la mano, con la mia.
« Quando ci sposeremo, lo faremmo in spiaggia. » Disse ad un certo punto.
Sposare? Ma questa si fa di viaggi mentali.
« E' troppo presto per quello. Non credi? » Dovrebbe credere.
« Ma no, cucciolo! » Non sono un cane, qual'è il motivo per il quale continua a chiamarmi così?!
« Va bene... Senti conosci Dylan? » Certo che lo conosce, che domande faccio?
« Sì, perché? » Chiese curiosa.
« E' un ragazzo davvero carino, non trovi? » Fa che non mi prenda per gay, per favore.
« Mm, sì... Non è male. Ma tu sei meglio! » E mi baciò la guancia. Annuii facendo un falso sorriso.
« Sì, lo so. » Tutti lo sanno, no?
« Allora cazzo chiedi? » Dio che palle, non ho più voglia di fare la passeggiata.
« E Louis? Ti piace? » Sbottai all'improvviso.
« Oh, sì. Cioè prima di mettermi con te, avevo una leggera cotta per lui. » Bingo!
« Cotta, dici? » Nel mio viso, si stampò un sorriso gigantesco.
« Amore, non essere geloso! » E chi lo è?

Decisi di mandare un messaggio a Louis. 
– Senti, ma ti piace Sophie? – Spero che non la prendi come una minaccia.
– Hei bro. Sì, è carina. Ma è tua, non te la ruberei mai. Tranquillo. – Oh, per favore rubamela.
– Tranquillo. Se la vuoi, conquistala. – Spero di essere stato abbastanza chiaro.
– Non è che la voglio. E' che ispira sesso. – Perfetto! Sophie è una troia. Lei adora, fare sesso. E' perfetta per Lou!
– E' tutta tua, amico. Però prima falla innamorare di te. – Il mio cuore gioiva, diciamo.
– C'è un tranello sotto? – Nah, voglio solo liberarmi di lei.
– Nono, tranquillo. E' che me ne piace un'altra e allora non vorrei ferirla. – Spero che non glielo dico.
– Ah, okay:) – Oh, perfetto cazzo! Lou, ti amo. Porca merda, sì!
« Sono stanco. E' meglio che vada a casa. » Dissi per poi fare retromarcia assieme a lei, a casa sua. Sì, cioè la macchina era lì.
« Casa? Oh, va beh che peccato. » Disse triste. Rotei gli occhi al cielo, come per sbuffare, ma non lo feci.
Giorno dopo a scuola
Constatai che tutti se ne fossero andati in classe, prima di mandare un messaggio a Tay. 
– Nel retro della scuola, ora. – Scrissi sul veloce. 
Avevo voglia di lei, e niente me lo avrebbe impedito. 
Forse qualcuno che oso chiamare Preside (?)
Ma non lo scoprirà mai. Vero? *Speraincredulo*
Dopo 15 minuti, la vidi arrivare. Sorrisi, di fronte alla sua bellezza, le andai in contro e la baciai prendendola per i fianchi. Misi la mano all'interno della sua maglietta, per accarezzarle la schiena. Rabbrividì, sorridendomi sulle labbra.
« Che succede? » Chiese teneramente con quella voce, così dolce.
« Tra poco staremo insieme ufficialmente. Non sei felice? » Sussurrai sulle sue labbra. Avevamo le fronti attaccate.
« Sì! Ma tra quanto? » Chiese fissandomi negli occhi. Si sarà incantata (?)
« So che ti avevo detto dopo una settimana, però Sophie è già sola di suo, suo padre ti farebbe del male, se lei starebbe male. E io non voglio che ti accada niente. Quindi, sto cercando di farla innamorare di Lou. » Dissi tutto d'un fiato.
« Ah. » Disse abbassando lo sguardo. 
Io, la sto proteggendo. E' inutile che fa la triste.
TAYLOR'S VERSION
Quindi, devo aspettare di più, o di meno?
« Ma è impossibile che si innamori di Lou. E' un pervertito del cazzo. » Dissi sospirando.
« Sì, lo so. Però lei aveva una cotta per lui, quindi. » Annns, allora okay.
Cioè quello la mette incinta sicuro. Poi io gioisco, e ballo la conga. No okay, ritorniamo nel mondo reale.
« Che ora hai saltato, per venire qui? » Mi chiese poco dopo, prendendomi per mano.
« Musica. Tanto, non facevo un cazzo lo stesso. » Non che io adesso, stia facendo un 'cazzo'.
Camminando, mano nella mano, arrivammo nel giardino della scuola. Era bellissimo, ricoperto di fiori gialli, rossi, blu, viola (?) Sì insomma, fiori. 
« Questa è la parte di scuola, che preferisco. » Dissi ammirando la natura circostante.
« Sì, anche io. » Si girò verso di me, e mi sorrise. Ricambiai quel dolce sorriso, per poi baciarlo a stampo. 
« Posso chiederti un favore? » Sbottai all'improvviso.
« Tutto quello che vuoi, amore. » Amo, quando mi chiama amore.
« Mio fratello, vorrebbe averti come amico, per conquistare una ragazza. » Dissi in fretta, e mordendomi il labbro.
« Oh, va bene. » Ah, va bene? Quindi non crede che io lo voglia usare?
Viva Buddah rosa.
« Davvero? » Sì, Tay. Davvero. Sennò non l'avrebbe detto, no!?
Annuì, e si avvicinò a me, mi prese le guance con le mani, e mi baciò. Le nostre lingue, giocavano insieme, e sorridevo, al pensiero che le sue soffici e dolci labbra, erano sopra le mie. Mi faceva andare in paradiso, anche con solo un bacio.
Ho tanta voglia di dirgli ti amo. Devo prendere coraggio, insomma è una cosa normale, tra due che stano insieme, no?
Ci sdraiammo sul prato, precisamente ero abbracciata a lui. Le nostre gambe, erano intrecciate. Era tutto così romantico e bello.
« Justin.. Vorrei dirti una cosa. » Mi alzai di colpo.
No, Tay! Che vuoi fare, accidenti!? 
« Dimmi. » Disse incurvando le sopracciglia.
« Ecco io,cioè volevo dirti che.. io ti.. Sì, insomma..» Mi interruppe. 
Brutto figlio di buona donna! Non avrò mai il coraggio, se mi interrompi con un bacio.
« Ti amo. » Oh, santa Maria. Pure io lo amo! Amo ogni piccolo gesto che fa. Il modo in cui si vanti di essere chi è, la sua insicurezza, che però fa vedere agli altri come una cosa, non difettosa. Insomma, amo la sua dolcezza, i suoi occhi di un colore, che è difficile trovare in giro. Le sue soffici e dolci labbra, che combaciano con le mie. La sua comicità (?) Che però a confronto con la mia non è niente. No ok, scherzo. I suoi capelli. Cavolo quanto sono perfetti.
Poi il modo in cui si preoccupa di me, di quello che faccio, con chi sto. Lui insomma esiste la parola perfetto attribuita ad una persona? No? Bè adesso c'è, ed è sotto forma di JUSTIN DREW BIEBER. Poi quando provoca le persone, lì è un portento! Si fa desiderare molto bene! Oh em.. AMO IL SUO SORRISO. E' la cosa più bella che ha. Tutte le volte che lo vedo nel suo dolce e tenero viso bè, d'istinto sorrido pure io.
LUI E' LA MIA META' E' COLUI CHE DIO MANDO' SULLA TERRA, PER RENDERE LE VITE MIGLIORI, ALMENO, LA MIA ADESSO E' MIGLIORE. E TUTTO GRAZIE A UN RAGAZZO CANADESE. Lo amo, si lo amo, amo amo! Lui, è il mio tutto. 
JUSTIN'S VERSION
Non mi sembrava vero, che di averle confessato il mio amore. Lei poteva benissimo non ricambiare. Io, non me lo sono mai confessato nemmeno a me stesso. Però credo che questa sensazione, che provo ogni volta che le parlo, o bacio sia amore. Io, non me lo so spiegare, davvero. Però ho paura, paura che lei si distacchi da me, insomma, che inizi una relazione, con qualcuno che non sia io. Mi fa rabbrividire il solo pensiero. E poi, ho paura che si faccia male. In tutti i sensi, non so come.
Le se illuminarono gli occhi, mi sorrise e mi fece sbattere la testa per terra, baciandomi con tanta foga, e per tutto il viso. Ah, figo.
« Pure io, ti amo. » Disse staccandosi, e sorridendomi.
Okay, Justin calmati. Tante ragazze ti hanno detto ti amo, perché eccitarsi per lei?! Ma che dico?! Lei è lei! Io, noi, ci completiamo sì. E voglio che mi appartenga, a tutti i costi. La voglio mia. Lei è mia.
La baciai lentamente, e iniziai a giocare con la sua lingua. Ok, lo ammetto. I miei ormoni erano alle stelle. Al solo pensiero che lei mi amava, bè mi eccitava. Il mio cuore non smetteva di battere, questo è normale, ma quando non c'è lei batte a malapena. Voglio dire, il mio cuore, batte solo per lei.
« Ti amo ti amo ti amo. » le dissi, dandole tre baci distaccati, per ogni ti amo.
« Anche io. Non sai quanto. » E lì, non le resistetti più. L'afferrai per i fianchi e per sbaglio le feci sbattere la testa contro il prato. Fa niente, tanto anche lei me la sbatté prima. Rise. Okay, allora rido anche io? Sì. Ci baciammo, a lungo. Le nostre lingue, non smettevano di ballare (?) e le nostre labbra, non riuscivano a staccarsi. Ansimavo, molto non so che avrei potuto farle in quel momento se non fossimo stati a scuola. Ci baciammo finché non venne qualcuno a interromperci. Alzai leggermente il capo, e intravidi due occhi azzurro ghiaccio, che imprecavano dolore, tristezza, rabbia. PORCA PUTTANA E' SOPHIE.

Leggimi o ti picchio con una carota.;)
Grazie per le 16 recensioni v.v 
E dovreste anche ringraziarmi, visto che ho aggiornato in fretta fretta **
Anche se non è il massimo. Ma hei, non sono una proffessionista.
Si sono detti Ti Amo *-*! Poi buh, è arrivata Sophie a disturbare .-. 
Ma nememno un momento in pace, riescono ad avere. 
Ma chissà che succede ora *-*!
Comunque, prima che la storia finisca, e voi non ve lo immaginavate, dico solo che mancato 2-3 capitoli alla fine. :)
La mia storia è la più recensita su EFP nella categoria 'Justin Bieber' 
Oddio, mi sento così importante! *-*
Ma forse forse, inizierò un'altra storia. 
forssssssssse foooorse forseeeee. Okay basta '-'
Minimo 10 recensioni? 
P.s. Perché da 23 siete passate a 16 çç 
       Non che mi dispiaccia, ovvio.
       Solo chiesto u.u


~ @SmileatCyrus on Twitter.

Oh, e per favore recensite entro domani questa storia (
 Nobody is perfecte prometto che posto veloce il mio. Deve avere più di 9 recensioni. Per favore. t.t Anche perché, è una delle mie ff preferite! Ed è bellissima *-* 

 

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Capitolo 29
*** Is not Sex, is Love. ***


Is not Sex, is Love.

« Ti amo ti amo ti amo. » le dissi, dandole tre baci distaccati, per ogni ti amo.
« Anche io. Non sai quanto. » E lì, non le resistetti più. L'afferrai per i fianchi e per sbaglio le feci sbattere la testa contro il prato. Fa niente, tanto anche lei me la sbatté prima. Rise. Okay, allora rido anche io? Sì. Ci baciammo, a lungo. Le nostre lingue, non smettevano di ballare (?) e le nostre labbra, non riuscivano a staccarsi. Ansimavo, molto. Non so che avrei potuto farle in quel momento se non fossimo stati a scuola. Ci baciammo finché non venne qualcuno a interromperci. Alzai leggermente il capo, e intravidi due occhi azzurro ghiaccio, che imprecavano dolore, tristezza, rabbia. PORCA PUTTANA E' SOPHIE.
SOPHIE EVANS VERSION
Ti amo. Davvero le ha detto ti amo!? E a quella puttana, poi!
Dio, che rabbia. Gli sto fissando da un po', e non se ne sono accorti. Sono felice che le sia morta la madre, spero le muoia anche il padre a quella troia!
Tossii leggermente, per fargli notare la mia presenza.
Justin si staccò subito da lei.
LA ODIO. Perché non può morire!? Perché respira!? Perché proprio il mio amore, doveva farsi!?

« Sophie! Io... Mi dispiace. » Riuscì a dire lui, tenendo lo sguardo basso.
Non è colpa sua, quella puttana l'avrà drogato.

« No, Justin. Non è colpa tua è colpa di quella vacca! » Dissi per poi saltarle addosso.
Le avevo bloccato le mani con le ginocchia, le quali premevano fortissimo sui suoi polsi. Imprecava dolore, ma non me ne fotteva un cazzo. Le tirai i capelli a più non posso. Merita questo ed altro.
Dirò tutto a mio padre. Lui la farà finire in strada assieme alla sua schifosa famiglia. Non si merita una vita.
C'era qualcuno che mi prendeva per i fianchi, e cercava di allontanarmi: Justin. Mi sa che è ancora sotto effetto di qualche droga...

« Justin! Lasciami! Deve morire! » Riuscii a gridare finché lui non mi coprì la bocca, e sbattendomi violentemente sul prato.
La droga, fa brutti effetti.

« Sophie, smettila! So che adesso sei triste.. Ma è colpa mia. Picchia me, non lei. » Si precipitò a soccorso di quella sgualdrina di Taylor. Non sono gelosa, sono arrabbiata. Perché forse è vero che stavo con lui per la fama, ma lei me l'ha rubato. Cioè nessuna mi tradisce. Nessuno ruba niente a SOPHIE EVANS.
JUSTIN'S VERSION
Dio, adesso ha superato ogni limite. Corro verso Tay, è piena di graffi in viso. Ed ha pure un labbro sanguinante. Si tiene i polsi, dolorante. E' tutta colpa mia.
« Hei, riprenditi. Sai che poi il castoro non è contento se soffri. » Dico accarezzandole una guancia. Sorride. A metà sorriso, si ferma. Le fa male il labbro.
« Justin, stalle lontano. Ti ha drogato. » Ma questa si fuma i capelli.
« Sì. Sono drogato, come i pinguini si drogano dell'acqua. » Dissi scuotendo la testa, e ridendo dalla stupidità della ragazza.
« Vedi!? Amore mio, sei drogato. » Disse esasperata. Tay stava zitta. E mo', la merda me la magno io, mica lei. Boh, ma lei si è mangiata pugni e tirata di capelli.
Justin, smettila di fare ragionamenti contorti.

« Ma che ti sei fumata? » Mi fa paura. Ha il mio denaro in mano. Porca vacca.
« Tu! Justin... Ti aiuto io. Sei sotto effetto della droga. » Ma gliela faccio ingoiare io, la droga, se non la smette!
« No, senti Sophie tu non capisci. Non ti amo, non ti voglio. Ti è chiaro? » Scosse la testa, e rise divertita.
Ma questa ha bisogno del giudice. Poca vacca, non ci crede.

« Sì, che mi vuoi. » Avanzò verso me, con fare malizioso.
Che vuole fare?

« Sophie, smettila! Va via! » Le dissi spingendola via.
Devo cambiare nome, indirizzo. Devo informare Arnold Svarzeneger che esiste una nuova terminator.

« Levati dal mio ragazzo, scema! » Ah, bè si è trattenuta. No?
Sorrisi. Sophie lo sa. Questo fa di noi.. Una coppia, giusto?
Dio, come sono felice.

TAYLOR'S VERSION
Uhh, che palle! Ma secondo me, deve andarla a fare da Paolo. Magari l'odore che c'è il quel bagno, le penetra nelle radici, e diventa un albero. Probabile, no?
Sta merda qui, m'ha graffiato. E mi sono trattenuta, a dirle scema.
Che poi, scema è. Crede che Justin si droghi. C'è, valla a capire.

« Zitta, tu! Justin, tornerà tutto come prima. Basta che faccio un fischio a mio padre, e la mandano in Afghanistan. » Mm, va bene. Basta che il viaggio sia gratuito. Che magari ce faccio una visita ai parenti dei soldati Afghanistani (?) Nah, voglio la libia. Pensate bene, magari Gedaffi è vivo, ed è in cerca di una sposa: me.
« Ma veramente... Io preferirei la Libia. » Dissi con un sorriso sulle labbra.
Sì infuriò. Cazzo hai? C'è, ma serio. Io le do corda, e si incazza. Pff.
Fece una sfuriata, come i Bimbi. Justin era piegato in due dalle risate.
Ma io, ero seria.

« Justin! Andiamo. » Gli porse la mano. Lui lo guardò schifata, e venne verso me.
Intrecciò la mia mano, con la sua.

« Sophie, io sto con Taylor. Fattene una ragione, cià. » Oddio. Sto assieme a lui.. E sul serio! O cielo che è sopra di me, azzurro di giorno, e blu di notte: TI AMO.
Sì perché lui mi ha assistito. Volevo dire la stessa cosa del prato, ma lui... Bè mi ha fatto male, e che cazzo.
Era suonata la campanella, per l'ora dopo.
Io e Justin, stavo per entrare a scuola, intendo stavamo per attraversare il corridoio. Lo fermai.
« No aspetta, Justin. Sei sicuro di volere questo? » Dissi indicando con lo sguardo le nostre mani intrecciate.
« No, lo faccio solo perché voglio portarti a letto. » WTF!?
« Davvero!? » Lo guardai male.
« Ahahah. No, scema! Aspettiamo questo momento da tanto, e adesso è nostro. Cioè, siamo solo io e te. Niente Sophie, niente Dylan - Sottolineò Dylan, con la voce - Niente di niente, che ci può separare.»
« Ti amo. » Riuscì a dire solo questo, prima di ritrovarmi le sue accoglienti labbra, sulle mie. Sorrisi, nel baciarlo. Per una volta, va nel verso giusto. Nel mio, verso giusto.
« Io di più. » Disse sorridendo tra le mie labbra. Sorrisi, e mi strinsi a lui.
Passammo per quel corridoio. Avevamo tutti gli occhi, puntati addosso. Io, ero a disagio. Mentre lui, non lo era affatto. Era lieve, cioè sembrava non gliene fregasse niente.

« Che hai adesso, vita mia? » Oh porca banana blu. Vita mia!?
Sto per sciogliermi.

« Matematica! Tu, amore? » Amore!? Che banale, che sono.
« Inglese. Ti accompagno in classe. »
Seconda stella a destra poi sempre dritto, verso l'isola che non c'è.
Oddio, no. Quello lo avrebbe detto Peter Pan.
Io invece dico: Secondo corridoio a destra, poi sempre dritto verso la porta che purtroppo c'è.
Ma che hanno tutti da fissare!?

« Ciao, piccola. » Mi diede un lungo, e appassionale bacio davanti alla porta.
« Mi mancherai. » Disse infine.
Dio, com'è dolce. Essere fidanzate con Justin Bieber, è bellissimo.

Entrai in classe, c'erano tutti che mi fissavano. Cazzo Guaddano!?!?
Sparlavano, che palle. I cazzi loro, no?


*La sera*
Sono a casa Bieber. Oh, che ricordi le scale. Nelle quali ho scopato, scopato e scopato. AAHAHAH Okay, no.
« Eccomi! » Disse abbracciando da dietro.
« Eccoti! Hai cagato bene? » Chiesi ironica.
« AHAHAH, Scema. » Oh, ma sta fisso con sta scema.
« Sì, lo sono (?). » Dissi sedendomi sul divano.
« No, Tay. Non credere. Sei scema sì, ma sei anche una bisbetica ragazza,ma sotto questa facciata sei la più fantastica, la più sensazionale,la creatura più splendente che abbia mai conosciuto » (Frase Titanic)
« Ahahah » Riuscii a dire solo questo, ma davvero!?
« Sei bellissima, quando ridi. » Okay, spero che non si noti il rossore che ho nel viso.

Eravamo seduti sul letto, il suo.

« Facciamo un gioco! » Disse. Non era una domanda, più che altro un'affermazione.
« Certo! Ma quale? Cappuccetto rosso? »
« No. Io ti faccio domande, e tu rispondi. Poi ci alterniamo. » Oh, ok.
« Va bene. Inizia. »
« Ahah bene. La tua prima impressione su di me? » Era lì che aspettava una mia risposta. Mò che gli dico?
« Mm, boh, cioè t'ho visto in tv. Ho solo pensato 'questo sa cantare, ed è anche carino'! » Dissi in tutta sincerità.
« AHAH non sono carino, sono SEXY Baby. » Ridemmo insieme.
« Non me la tirerei fossi in te. Magari che ne so, ce l'hai più piccolo di Binladen? » Ma che stavo dicendo?!
« Ahaha. Questa è la tua domanda? » Oh giusto, stavamo ancora giocando.
« Forse. » Dissi sorridendo.
« Non lo so, non l'ho mai visto a Binladen. Ma ti posso garantire, che piccolo, non è. » Che discorsi strappa lacrime (?)
«Ahahah bene. Vai, tocca a te.» Mi morsi il labbro.
« Perchè ti mordi il labbro? » Che domanda. Cioè boh perché a volte lo bacerei allo svenimento e intanto che m'immagino che lo bacio, mi mordo il labbro. Ma mica posso dirglielo, cè che figura ci farei?!
« P-perchè Boh. Cioè non lo faccio apposta, boh me lo mordo e basta. » Mi misi a ridere come una cogliona.
« Capito. Vai tocca a te. » Mò che gli chiedo?
« Ti piaceva sul serio, Sophie? » Dissi con un filo di imbarazzo. Lui stette zitto per un momento, poi continuò.
« Si, cioè non quanto mi piaci tu. Ma discretamente. Voglio dire, era solo una ragazza scopabile.. » Si leccò le labbra. Cazzo che lingua sexy (?)
« Oh. » Abbassai lo sguardo.
« Ma tu mi piaci di più, poi cioè è storia vecchia. Anzi, non è proprio storia. Su su non mi diventare anziana. » alzai lo sguardo e gli lanciai il cuscino in faccia.
« Scemo! AHHAHA. »
« Tocca a me. Allora, Mm... Sei vergine? » Che domanda stupida. Già me l'aveva fatta.
« Sei veramente stupido sai? »
« Non si risponde a una domanda con un altra domanda, lo sapevi? »
« Ma tu hai fatto la stessa cosa. »
« Ahaha Giusto. Susu rispondi. »
« Justin, sì lo sono. Che me lo hai chiesto a fare? » Si morse il labbro.
« Si lo so. Ecco.. Ti voglio sverginare io (?) » Quanto sei coglione (?)
« COGLIONE! » E gli lanciai un altro cuscino.
« Aahhaha. Ci riuscirò, davvero. A farti eccitare a tal punto da farti pregare di fare l'amore. » Ha sul serio detto amore? Non ha detto sesso.
« Ho un fidanzato Deficiente, Oh si. Adesso la domanda la faccio io! Con quante sei andato a letto? » Rimase ipnotizzato, deglutì e poi, rispose.
« Diciamo che per farti felice, nessuna (?) » Sì va bè, e io mi rifaccio la memoria (?)
« Justin, rispondi sinceramente. » Lo guardai seria.
« Boh che ne so, non le ho contate. Voglio dire, saranno una centinaia di ragazze. » Che schifo.
« CHE SCHIFO, DAVVERO. » E gli lanciai un altro cuscino.
« Smettila di lanciare cuscini! Poi lui, era il vecchio me. » E per fortuna.
« Va bene. Ahah fa una domanda. »
« Ti è mai piaciuto Dylan? » Chiese.
« No, non preoccuparti. Si cioè, mi attraeva, quindi se mi corteggia e ci sto, non prendertela. AHA. » Dissi, ironicamente.
« Non ridere, non è divertente. Gli spacco il culo se solo osa guardarti. » Che dolce. Mi avviai verso di lui, e lo baciai a stampo.
« Tocca a me! Bacio bene? AHAH. » Non sapevo più che chiedergli.
« Benissimo! Si cioè muovi la lingua in un modo sexy – stavo per lanciarli il cuscino – ahhaha Scherzo, dai! Mi piace come baci. Ok, ultima domanda. Ci verresti mai, a letto con me? » CHE GLI RISPONDO ORA?!
« Si. Cioè dipende, dai momenti. Perchè questa domanda? » Mi guardò serio.
« Perché è da tipo l'inizio del gioco, che giriamo intorno a questo argomento. E non ho mica iniziato io. » Che figura.
« Giusto, scusa. Devo fare altre domande, o te l'ho già fatta (?) » chiesi mordendomi n'altra volta sto labbro.
« No basta domande. Ho voglia di coccole. »
Si alzò dall'estremità del letto, e si diresse verso me, era sopra di me, mi stringeva i fianchi. E boh, la maglietta s'era alzata quindi riusciva a toccarmi la pancia. Io avevo le braccia attorcigliate al suo collo. Ci baciammo a lungo, un gioco tra lingue. Attorcigliai le mie gambe sul suo bacino, e devo dire, che era molto eccitante. Lui spostò leggermente le sue mani, fino a toccarmi il culo. Ok, che sto facendo? Perché lo lascio fare? Voglio dire, io gli avrei dato un calcio in culo ma non lo sto facendo!Perché!?Mi stava palpando il culo. Ok, devo fermarlo. Devo mandarlo a fanculo Sìsì. Sciolsi l'intreccio delle MIE mani, e gli spostai le SUE mani, sui fianchi, ma appena appoggiai le mie mani sul suo collo, lui rimise le mani nel mio fondo schiena. CAZZO Chissà a che cazzo sta pensando ora.
« Ultima domanda. Ti andrebbe, di fare l'amore, qui. In questa stanza, adesso? » OH PUTTANA EVA. Io che mi preoccupo di non farmi taccheggiare il culo, e lui pensa a scopare. Che gli rispondo? Non volevo rispondergli no. Ma nemmeno si. Sto in calore. HAHAHAH Ok, no, cioè non voglio deluderlo.
« V-va bene. Cioè no aspetta. Ho paura. » Perchè non gli ho detto di no?! Era semplice, cazzo. Una parola, un significato 2 lettere. Era tanto difficile dirlo? Ora mi tocca scopare. Per la prima volta.
« Fidati di me. Farò piano, promesso. » Faccio, non faccio? Che dilemma. La testa mi dice no, ma il cuore si. Il cuore è più grande, voglio dire, il desiderio del cuore è più grande. Io lo amo, ne sono convinta e lui, mi ama. Perchè non farlo? Boh, io ho voluto farlo sempre dopo il matrimonio, ma bè Justin è Justin, quindi.
Mi baciava con molta delicatezza, perché non credergli?

« O-okay. » Dissi, tremante. Si staccò per un istante dalle mie labbra.
«Se non vuoi fa niente, davvero. Non voglio obbligarti.» Disse accarezzandomi una coscia. Sospirai, mi guardai intorno e poi risposi con un:
«Lo voglio.»
E così, partì il circolo che non descrivo. Perché insomma, era quello. Cioè ci spogliammo a vicenda, Ci baciammo a vicenda (?) Mi sussurrava cose molto dolci. E io accennavo un sorriso ogni tanto. Mi baciò da per tutto. Poi venne quel momento in cui gridai. Oh che imbarazzo.
«COGLIONE AVEVI DETTO CHE FACEVI PIANO!» dissi furiosa.
«Ti giuro, sto facendo il più piano possibile.» Sto coglione, pure ride.
«Ma m-mi fa male.» dissi in imbarazzo.
«Scusa. Cercherò di fare più piano.»

Leggimi o ti picchio con una carota.;)
N
oootte (?) Cioè ve lo sto postando all'una di notte '-'
Merito tante tante recensioni v.v
E le merito pure, perché ho aggiornato in fretta!
Un applauso a me!
*-*
Cioè, grazie per le 18. Vi amo, ma che serve dirlo sempre? çç
Alle recensioni rispondo domani.
Sono stanca adesso. Cioè domani '-' Poi.. xD
Spero vi piaci.
Credo che il prossimo sarà l'ultimo. 
Comunque sia, stanno insieme. Uffialmente, capite!? E hanno pure fatto
'l'amore' u.u
Lo so che non ho descritto molto bene quella parte, mi dispiace.
E' che non l'ho mai fatto. So come si fa però non riesco a scrivere. Perdon (?) D: 
Poi Sophie adesso andrà a piangere dal paparino:3
Okay, basta .-.
Un consiglio per la prossima storia che F
ooooooorse scriverò. 
Come volete che la chiami la protagonista? Decidete tra questi:

Samantha
Candy
Hope
Vanessa
April
Destiny
Allison
Meddison 
Melissa. 

Decidete per favore? t.t

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Capitolo 30
*** Happy Ending. ***


HAPPY ENDING.


JUSTIN'S VERSION.
Sono passati 2 giorni, da quando ho fatto l'amore con Taylor.
E' una cosa bellissima, quella ragazza. Ha le forme giuste, nei punti giusti. Dio, mi fa eccitare ogni volta che la vedo.
Mi squilla il telefono, e senza nemmeno fissare lo schermo per vedere chi è, rispondo.
« Pronto? »
« Pronto? » Che senso ha dire pronto, poi.
« Bieber, sono il padre di Sophie. » Oh porca puttana.
« Oh. » Dissi impaurito.
« Mia figlia piange da due giorni, e prima mi ha detto che è successo. Lo sai vero, che la tua amata ragazza non avrà pace finché la mia piccola non starà meglio, no? » Non toccarmi Taylor, stronzo.
« Ah sì? Tua figlia sa che il padre mi pagava per stare con lei? Credo che questo non le farebbe molto piacere, anzi. » Bieber, sei un genio!
« Se provi a dirglielo, non hai idea che ti succede. » A me?
« Ascolta idiota. Se provi anche solo sfiorare la mia ragazza, non ti ritrovi più le palle attaccate. Dico, se solo le dai fastidio in qualche modo, farò soffrire Sophie più di quanto tu non possa immaginare. » E' la cosa più preziosa che ho. Non me lo perdonerei mai, se fosse triste a causa mia.

Non parlò. Stette zitto.
« Il gatto ti ha mangiato la lingua? » Gli dissi in modo furbo.
« No. Ti pagherò il doppio. Il triplo.. Tutti i soldi che vuoi, se necessario, però ti prego torna con mia figlia. » Aahahahha, no.
« Sono già impegnato, mi dispiace. Senti un po', ritornando al fatto dei soldi...Quando hai intenzione di dar- » Mi interruppe.
« Scordati i soldi. » Disse.
Scordarmi i soldi!?
Scherza!? Voglio il mio premio, cazzo.

« Scherzi!? Se non mi dai i soldi, dico tutto a Sophie. Se provi a fare qualcosa alla mia ragazza, lo dico a Sophie. Fa finta che io non esista. Chiaro? Tranne per il fatto dei soldi.. Lì ricorda che sono il tuo fan numero 1. » Voglio i miei soldi, cazzo.
Mi chiuse la chiamata.
Ma porco cazzo! I miei soldi, gli voglio!
Mi arrivò un messaggio.
– Amoooore. Vieni da me? – Taylor.
– Certo che vengo amore.♥ – Risposi.

TAYLOR'S VERSION
« Ecco, gli ho detto di venire. Felice ora!? » Dissi a mio fratello.
Adesso verrà pure quella Caroline.
Pff. Cazzo, l'ha lasciato! Se si rimette di nuovo insieme a lui per Bieber, allora è falsa.
Ma mio fratello, non ci vede più dall'amore (?)
Io, invece tutto il giorno a casa, a pranzo un panino e adesso non ci vedo più dalla fame.
Ma per fortuna che c'è la mia fiesta.
Okay, basta imitare pubblicità.

Il campanello suonò, mi fiondai ad aprire la porta. E saltai letteralmente addosso alla persona.

La quale, mi baciò con foga.
Di nuovo quelle emozioni strane, dio lo amo.
Gli baciai il suo 'nasino' E scesi dalle sue braccia.
« Che bell'accoglienza! » Disse taccheggiandomi il sedere.
« La prossima volta non sarà così, se continui a tastarmi il sedere. » Dissi ridacchiando.
« Non è colpa mia, mi richiama. » Sì, sto cazzo ti richiama.
Sorrisi, lo presi per mano e lo portai in salotto, dove già c'era Caroline.
Oh porca merda, e questa da dove è sbucata!? Sarà passata per i muri... Ovviamente, eh.

« Oddio, Justin Bieber! » Justin si spaventò, e si nascose dietro me.
Cucciolo, lui! No va beh, lo capisco. Ha una voce così strillante. Lei non era una Belieber, era una bimbaminchia. Sì cioè, ci sono Belieber e Bimbeminchie. Lei, è la seconda.

« Em, Hei. » Disse facendo un respiro di sollievo.
« Sono una tua grande fan! Oddio Liam! Lo conosci sul serio, oddio! » Sì, certo. Lo conosce lui, o io?
« Oh, vuoi un abbraccio? » Chiese lui teneramente. Lei disse uno squillante e fastidioso “Sìì”.
Non è un bel spettacolo, vederli abbracciati.
« Ti amo, non immagini quanto! » Dille lei, staccandosi.
Justin guardò me, sbuffai.
« Ti amo anche io.. » Disse con voce bassa.
Come!? La ama pure lui!? Ma vaffanculo.
« Prossimi alle nozze? » Disse Liam, infastidito.
Amo mio fratello, sì.
« Ahahhaha. » Risi. Oh, non l'avreste capito vero?
Justin mi guardò male, e le sorrise.
« Voi state insieme? » Chiese Justin, a Caroline. Si riferiva a lei e Liam.

« No,no! Sono tutta per te. – Feci una faccia sbalordita che lei notò – Se vuoi.. » Disse poco dopo a sguardo basso.
« Come scusa, Caro!? 
» Intervenne Liam.

Lei fece spallucce, poi chiese a Justin:
« Tu invece... Stai insieme a qualcuno? » Ma è scema? Sì, sta insieme a me, problemi!?
« Oh, sì! Con una persona meravigliosa. » Si girò verso di me, e mi fece l'occhiolino.
Aww. Com'è dolse dolsssse.
« Ah, peccato. » Disse dispiaciuta.
Sorrisi a Justin, e andai ad abbracciarlo.
« Liam, se vuoi mi rimetto con te. » Ma questo sta sul serio male.
Liam scosse la testa ridendo.
« Va fuori di casa mia, troia. » Ohh! Allora un po' ti intelligenza ce l'ha!
Andò via, sbuffando.

8 Mesi Dopo
« Justiiin! Dai, muoviti! » Ma quanto ci mette questo, a mettersi un costume!?
« Sto arrivando, ecco. » Venne verso me, e mi stampò un bacio.
« Ma tu scusa, non ti metti il costume? » Mi chiese, fissandomi l'elastico del reggiseno.
« Me lo metto nelle cabine, dai. » Dissi baciandoli la guancia.
« No, cazzo. Qualcuno potrebbe vederti. Sali a mettertelo. » Uh, ma che palle, oh.

Sbuffai, e salii in bagno a mettermelo.
Fatto! Me lo misi, spero che adesso il signorino stia bene, no?
« Fatto. » Dissi prendendo la borsa.
Ero vestita così: 
http://www.polyvore.com/jk/set?id=48165824
« Non sono troppo corti, quei pantaloncini!? » Ma questo ha sempre qualcosa che non va!
« No, Justin. Che poi quando mi metto il costume, che dirai? » Sbuffai.
E' po' troppo geloso, forse.
« Ok, scusami se mi preoccupo che qualche coglione ti stupri. » Disse quasi offeso.
Gli saltai in braccio. Mi prese per i glutei, e gli presi il viso tra le mani.
« Non mi stuprano se sono con te, no? » Dissi sulle sue labbra.
« Gli conviene. » Disse.
Mi baciò, e amo quando la sua lingua gioca con la mia. Si sentiva forever alone, prima.
« Ti amo. » Mi disse. Ogni suo ti amo, sono come se fossero i primi 'Ti amo'.

Scesi tra le sue braccia, intrecciò la mia mano con la sua, e ci incamminammo verso il mare.
In 20 minuti di camminata, arrivammo al mare.
Ma dico io, perché non prendere l'auto!?
Comunque sia, arrivammo e affittammo un ombrellone.
Mi svestii sotto gli occhi di Justin, che mi guardava con un'aria da “Ti stupro”
Sì, è molto pervertito da quando lo abbiamo fatto.
Il costume, era così: 
http://www.polyvore.com/seaaaaaaa/set?id=48165205&.locale=it
Mi piaceva, sì. (?)
« Diamine, sei bellissima. » Disse sgranando gli occhi.
« Smettila.. Sai che non mi piacciono i complimenti. » Dissi imbarazzata.
Eh davvero non mi piacciono. Perché dici no, ed è come se fosse un pretesto perché ti dicano di nuovo cose carine. Dici sì, ed è come se te la vanti (?)
Sì, insomma quello.
« Ahah. Sei l'unica ragazza. » Disse. Iniziai a distendermi a prendere il sole.
« Mi metti la crema, per favore? » Gli chiesi.
« Va bene. » Disse.
Iniziò a passarmi la crema. Dalle spalle, a fine schiena. Dal culo, alle gambe.
E sul culo, ce la spalmava di più. Mi alzai incazzata.
« Ma guarda! Ho il culo tutto bianco! » Mi alterai.
« Mm, Ti metto l'abbronzante? » No, non è quello il problema.
« No, levati dai coglioni e basta. Su su, va a giocare con la sabbia. »
Presi un asciugamano, e mi pulii il culo. Cioè, non il culo culo. Il culo la crema, nel culo!

Sbuffò, e andò a giocarci.

 

« Tay! Andiamo in acqua. » Proprio ora che mi sto abbronzando!?
« Dopo, dopo. » Gli sorrisi.
« No. Adesso, adesso. » Si sedé nel mio lettino, e mi accarezzava la schiena.
Mi voltai, di conseguenza la sua mano andò a finire sul mio ventre.
« Non voglio ora.. Poi mi bagno. » Dissi facendogli gli occhi dolci.
« Davvero? Credevo che andassimo a pattinare sul ghiaccio. » Disse ironico.
Sorrisi. Gli presi gli occhiali che aveva su, e me gli misi a me stessa.
Sì, sono egoista. Muahahah (?)
« Okay Romeo, andiamo a sbacciuchiarci. Sì perché, è per questo che vuoi che venga in acqua. No? » Ridacchiai. Beh, è vero. Cioè... Che ci facciamo in acqua in due.
Sorrise maliziosamente, e abbassò lo sguardo imbarazzato.
« Pff. Non è vero.. » Disse vado e alzando gli occhi al cielo.
Sorrisi, e mi alzai mi prese per mano e andammo in acqua.
Lui si stava allontanando sempre più. Vuole dimostrarmi che non avevo ragione. Che bambino (?)
« Justin, fermati! Io.. Non so nuotare. » Affermai imbarazzata.
Non è colpa mia.. Non me lo ha mai insegnato nessuno (?)
« Tu, cosa!? AHAHAHHAH. » Cazzo hai da ridere, sbruffone!?
« Smettila, coglione! » Feci la finta offesa.
Rise di nuovo. Ma è scemo, o che!?
L'acqua mi arrivava fino al seno, e non sapevo che minchia fare. Justin si tuffò in acqua e Booom! Non c'era più. Sospirai, e iniziai a fare come H2O. Come Ricky, (?) Facevo le bolle sull'acqua e giocavo da sola.
Dio, che solitudine (?)
Qualcosa mi toccò. Porco cazzo! Uno squalo! Un polipo! Un granchio (?) OH NO. E' IL MOSTRO DI LOCHNESS.

Sobbalzai, e gridai.
« Sono io, tranquilla! » Sbucò fuori Justin.
« Orca vacca! Non farlo più! Credevo fosse uno squalo. » Meglio non dirgli la mia teoria di LOCHNESS, Va.
« Ma io, ho uno squalo. » Mi sussurrò all'orecchio.
Che pervertito.
« Ah ah ah. Okay, basta. » Dissi immergendomi nel mare.
Non so nuotare, è vero... però 1 metro riesco a farlo se unisco le gambe a pesce. Voglio dire... come le sirene.. Okay Taylor, smettila. Ti fai mostrare più stupida del previsto.
« Dove cazzo vai? » Rise, prendendomi la gamba.
Senza quella non nuoto più! Mi agitai, e bevvi acqua.
Grazie Justin (?) Chissà quante persone ci avranno pisciato.. o peggio. Meglio non pensarci. o.o''

« Scemo! » Dissi tossendo.
« Così impari ad aver ragione! » Mi afferrò delicatamente, e mi baciò.
Un bacio bellissimo. Incrociai le mie gambe al suo bacino, e le mani al suo collo.
Mi teneva per i glutei.
Ci facemmo le 'coccole' in acqua per tipo mezz'ora. Ormai, avevamo le labbra blu.
Si staccò dolcemente.
« Ti amo. Sei la mia vita, senza te... Non so che farei. Sei la cosa più bella, del mondo. TI AMO! » Sorrisi. E lo baciai di nuovo, a stampo.
« Ti amo pure io! Tanto, tantissimo! Sei tutto per me, dico davvero. Non lasciami mai. » Dissi sulle sue labbra.

« Lasciarti!? Piuttosto mi fucilo. »
Sorrisi dolcemente, eravamo solo noi. Niente impicci, solo il nostro amore, e le nostre carezze.
Lo amo. Mi sono innamorata di un ragazzo canadese. Ha la mia felicità tra le sue mani. Il mio cuore... E so che non ne soffriranno, se a tenerli è lui.

Narratrice:
Justin e Tay, vissero per sempre felici e contenti.
(Capitan ovvio.) 
Sophie? Lei e Louis scopano allegramente tutte le notti.
Dylan? Lui poverino, è rimasto foreveralone, nella mia mente.
Ma nella vostra, è fidanzato con voi. (?)
Il padre di Tay, fu aiutato da Justin, il quale  assunse 
Liam come chitarrista nella sua Band. Bastava solo una
Paga. Cioè, pagano bene, sapete (?) Justin notò
un grande talento in lui. Alleluja (?) 
All'età di 23 anni, lei rimase incinta. Justin, si dimenticò qualcosa.
Indovinate cosa! 
Nacque una bimba bella bella.. Il quale nome fu: Samantha Hope Bieber.
Nome lungo! I due si sposarono, e il resto della vita la vissero felici e contenti.

The End

Leggimi o ti picchio con una Carota.;)
E' finito. P
eeer sempre. 
Bello, no? 
Spero che la fine vi piacci
çç Poi se non vi piace, immaginatevela voi come volete!
Spero che pure qui, ci siano recensioni.
I nomi i precedenza, sono:

1. April,
2.Destiny,
3.Hope,
4.Vanessa
5. Samantha 
APRIL E' prima ** Credo userò quello (?) 
Se mai, scriverò la storia nuova(:
Insomma,
è stato un piacere conoscervi! Vi amo, per essermi sempre state vicino, e tutto!
GRAZIE DAVVERO.

Se volete contattarmi mi trovate sia su facebook che Twitter!
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Lena Gorenca (Facebook)
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@SmileatCyrus (Twitter)

P.s. Se non ci sono recensioni, non ne scrivo un'altra di storia.:3

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