L'odio è parente all'amore..

di Emily_Magica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come Tutto Ebbe Inizio ***
Capitolo 2: *** Il destino gioco con noi come pedine su di una scacchiera! ***



Capitolo 1
*** Come Tutto Ebbe Inizio ***


C’era una volta un principino di nome Dean, aveva diciassette anni, era alto quasi un metro e novanta e viveva in un castello situato presso un piccolo paesino. Il principino era in cerca di una principessa, non tanto da amare ma con cui divertirsi, perché in fondo non credeva nemmeno all’amore. Il destino, però, gli aveva riservato qualcosa di speciale. La sua vita si intrecciò con quella di un’altra. Ma partiamo dall’inizio!
 La mattina del 23 dicembre 2010 doveva andare a pattinare con Vincent, uno dei suoi più cari amici. Quella mattina però si organizzò anche con Kate, un’amica di scuola, che a sua volta si fece accompagnare dalla sua migliore amica. Si chiamava Eleonor era molto carina, piccolina di statura e due occhi azzurri da far paura. Trascorsero poco tempo insieme quella giornata per via delle destinazioni diverse, poiché le ragazze dovevano andare a fare shopping, ma Eleonor gli sembrava molto simpatica e poi per caso si ritrovò il suo numero tra le chiamate effettuate. Qualche giorno dopo tentò la sorte, le mandò un messaggio le fece gli auguri di Natale e le chiese se fosse fidanzata. Dopo diverse ore, quando ormai aveva perso pure le speranze, lei rispose. Era SINGLE e allora decise di aggiungerla tra gli amici del Social Network.
- Allora Sei single? - Le chiese per sicurezza la prima volta che la contattò
- Ma ora quante volte me lo chiederai? - Un po’ scocciata ma allo stesso tempo divertita lei rispose
- Per esserne sicuro, non per qualcosa.. Giusto sei single??  - Richiese
- No.. sono fidanzata ! Dean se me lo chiedi di nuovo ti picchio ,sono single.
S – I – N – G – L – E! - Scherzò la principessa
- Mi picchi?? Bello! Però lo devi fare! E’ solo un modo per stare a contatto con te -  Scherzò pure lui anche se non troppo, perché vederla di nuovo sarebbe stata una gioia immensa, anche solo per essere picchiato. Nei giorni avvenire la contattava quasi sempre lui, parlavano molto e dopo un po’ non poteva mancare la sua proposta.
- Allora dobbiamo uscire qualche sera io e te? -  Iniziava più o meno ogni volta così lui.
- Si certo! -  Rispondeva allora lei
- Perché? Perché no?? -  Chiedeva sempre un po’ deluso
- Come hai fatto a capire che era ironico?? -  Diceva divertita
- Ho il sesto senso! Comunque perché no? -
E il discorso andava avanti fino a quando la principessina non riusciva a pilotare l’attenzione su altro. La verità era che Dean forse le piaceva, ma come amico. Si divertiva a parlare con lui, ma non voleva trasformare quella amicizia in nulla. Quindi pur non dicendogli esplicitamente che non le piaceva, glielo faceva capire perché ,anche se le dispiaceva, non poteva illuderlo. Il principino, in qualsiasi caso, cercò in tutti i modi di raggiungere il cuore di Eleonor. Continuarono a sentirsi spesso sia tramite Social Network e sia tramite cellulare. Passavano le ore intere a parlare al telefono. Andavano molto d’accordo, scherzavo, giocavano e si prendevano in giro a vicenda. Ma purtroppo il dolce giovanotto non riuscì a conquistarla. Lei iniziò a frequentare un altro ragazzo e lui allora provò a conquistare altre ragazze. Senza risultati. Ogni volta che la vedeva in linea, la contattava con un minimo di speranza, impegnata o non che fosse. Gli piaceva davvero.
- Ti odio ma allo stesso tempo ti voglio tanto bene - Le diceva spesso, anche se in realtà non lo pensava neanche, ma gli piaceva e non poteva averla.
- Ma lo sai che l’odio è parente all’amore?? - Questa era sempre la risposta che la ragazza gli dava.
Il principino non si diede per vinto. Gli serviva soltanto un occasione da cogliere per vederla. Sì, gli bastava. Da quando l’aveva vista quella volta a dicembre, a parte qualche volta di sfuggita fuori scuola, non  l’aveva più vista. Ebbene il destino iniziò di nuovo a giocare con le loro vite e diede l’occasione che cercava al piccolo principe. Con la scusa di andare a comprare il regalo di compleanno a Kate, il principe finalmente riuscì ad avere un appuntamento con lei.
- Che gli fai a Kate? Voglio partecipare anche io al regalo, ti do i soldi e poi te lo vedi tu – disse inizialmente, poi ci ripensò e subito aggiunse
- oppure ci possiamo andare insieme! –
- ok - disse lei - Domani possiamo scendere insieme, perché la borsa che le volevo prendere l’ha già comprata –
- allora andiamo “insieme” – disse quasi incredulo
- si, a comprare il regalo! – rispose prontamente lei
- quello sarà una delle cose che faremo – lo disse forse scherzando o forse seriamente, lei rise, lui sperava che succedesse quel qualcosa in più.

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Capitolo 2
*** Il destino gioco con noi come pedine su di una scacchiera! ***


Quel giorno il principino provò una strana sensazione, come se svolazzassero mille farfalle nel suo piccolo stomaco; la ragazza gli aveva preso la mano e sorridendo gli aveva dato fretta, non era solo bella aveva qualcosa di diverso, doveva baciarla. Con suo fare maldestro tentò di baciare la principessa, non riuscendo a tenere a freno la sua voglia, ma la principessa infuriata gli diede uno schiaffo. Continuarono a passeggiare per le strade, perché non avevano ancora trovato il regalo giusto. Entrarono, infine, alla Disney Store e finalmente trovarono quello che volevano donare alla loro amica. Scelsero la tazza di Brontolo e poi andarono a pagare. C’era fila alla cassa, due signori avanti a loro stavo prendendo una tutina da neonato, la principessa si spostò per vedere meglio e vide che la signora aveva un pancione. Così iniziò a scherzare e disse :
- Amore hai visto quella tutina quanto è bella? – indicando il reparto neonati, lui si girò confuso, non riusciva a capire, poi continuò toccandosi la pancia.
Se nostro figlio sarà maschio gli comprerò quella tutina – e rise. Lui cercò di zittirla imbarazzato ma lei continuava a ridere e allora rise anche lui.
Sembrava che la principessa avesse dimenticato cosa fosse successo prima. Ormai avevano comprato il regalo e così il principe pensò che forse potevano rimanere un altro po’ per parlare e.. magari scambiarsi un po’ di affetto. Ma la principessa non la trovava una buona idea. Non aveva dimenticato quello che era successo , solo che non aveva voglia di fare tante storie. La principessa era stanca e così per fare in fretta gli disse che non si sentiva bene e che in più lei non voleva uscire con lui, perché era una che faceva le cose serie, non era una da un’uscita e basta. Così per fortuna il principe decise di lasciarla andare e si misero in metropolitana per tornare a casa. Questo non significò che si arrese anzi in metropolitana ci riprovò e da lì iniziarono a scherzare di nuovo.
- Ho mal di testa  – disse lei appoggiandosi sulla sua spalla
- Lo sai che i baci fanno passare il mal di testa?? Davvero! Non sto scherzando! – disse lui e lei lo guardò con una faccia, come per dire ma non ti sei stancato?? E poi rise. Parlarono del più e del meno e lui scoprì una cosa che avrebbe ricordato per sempre.
- Sei nato il 3 settembre vero? – disse lei improvvisamente
- Si, addirittura ricordi la mia data di nascita. – disse lui un po’ sorpreso
- Sì, perché io sono nata il 30 settembre e quindi per ricordare la tua data basta fare 3 - 0! -
Da quel giorno di sicuro non avrebbe dimenticato la data di nascita della piccola principessa.
 Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti. Dean amava questa frase. Ed era per questo che poichè aveva scelto lei come donna della sua vita, impiegò tutte le sue forze per conquistarla. Era stato una meraviglia quel pomeriggio con lei e quindi decise di dichiararsi seriamente.
- Sono stato benissimo con te.. Mi farebbe piacere passare un altro pomeriggio o un’altra sera con te..da ieri sera fino ad adesso ho pensato ad una cosa.. ho pensato al fatto che hai detto, io esco con i ragazzi non per divertirmi , ma per fare qualcosa di serio e.. avrei pensato di.. di fare qualcosa di serio con te! –
La principessa rilesse diverso volte cosa il principe avesse scritto.
No! Non doveva succedere! Gli voleva così bene. E ora? Ora doveva rovinare tutto! A lei, lui non piaceva e non poteva mettergli altre illusioni in testa.
- Senti Dean mi dispiace, ma io non credo di provare quello che provi tu. Lo so, queste cose si dicono da vicino, guardandosi negli occhi, ma potrei illuderti perché la mia risposta è negativa. –
Finalmente lo disse chiaramente. Ma nel momento stesso in cui lo disse, se ne pentì, anche se non riusciva a capire perché. Ma non importava, in fondo da quel pomeriggio non si sentirono più.

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