Io e il mio Johnny

di maxie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Signore e Signori ecco la storia.. ***
Capitolo 2: *** 7.10. Dreeeeeen! ***
Capitolo 3: *** Tu stai per cacciarti in un gran casino. ***
Capitolo 4: *** Grazie. ***
Capitolo 5: *** Odio dovermi giustificare.. ***
Capitolo 6: *** Sapevo. ***
Capitolo 7: *** Volare, volare ***
Capitolo 8: *** Fine. ç___ç ***



Capitolo 1
*** Signore e Signori ecco la storia.. ***


Io e il mio Johnny



Storia. La materia più insignificante di questo mondo. Soprattutto quando si ha altro a cui pensare, incessantemente.

Pensai questo quando mi alzai dalla sedia in salotto e mi diressi verso il computer.

Ero un po’ malinconica quel giorno, e apparentemente non ne avevo motivo, infatti
la settimana seguente sarei andata al “Festival del cinema di Venezia”: un evento unico e probabilmente irripetibile.

Però…Malinconia. Già.

Perché?

La questione era piuttosto complessa, si trattava di una lotta dentro me stessa, alla quale si aggiungeva agitazione, indecisione, tenerezza e amore.

Il venerdì dopo avrei incontrato la persona a cui pensavo la mattina appena mi
svegliavo, il pomeriggio mentre studiavo, la sera prima di addormentarmi.

Johnny.

Qualche volta mi davo della stupida, è un attore,quarantenne oltrettutto,

inavvicinabile se non in fotografia o in pellicola.

Eppure…eppure sentivo che lui era la mia strada, il mio destino, ciò per cui a 15
anni ancora non ero riuscita a innamorarmi di nessuno e avevo allontanato ogni
possibile relazione chiudendomi in me stessa.

Insomma, Johnny Depp. Un nome che mi faceva dimenticare il presente, mi avvolgeva nel velluto dei sogni mai espressi, mi faceva sperare in modo quasi isterico.
E il giorno più importante riguardo l’intera faccenda era arrivato.

“Anna ho la possibilità di procurarmi l’invito…vorrei venissi con me. Poi.. so che ci sarà LUI…e voglio smetterla di vederti soffrire anche se non riesco a capirti.”

Sogno e dannazione.

Non dormivo più, mi rigiravo nel letto e mi dibattevo insofferente sulla sedia in classe. Irritabile e scontrosa.

Ecco quello che ero diventata in quel periodo.

Forse vi sembrerà esagerato, dopotutto forse sarei a malapena riuscita a farmi fare
un autografo tra quella folla di strillanti ragazzette che non pensano ad altro che al suo culo o ai suoi occhi.

Pensate che io fossi una di quelle? Aahh…grazie. Fingerò di non aver capito.

No, vedete.. Lui è bellissimo,mi attraeva in modo esasperante, ma io amavo la sua
persona, il suo modo di porsi, i suoi gesti e quella luce nei suoi occhi.

Oltre che ammirarlo come artista, naturalmente.

Ma torniamo alla mia presunta esagerazione, e scusate se mi esprimo Confusamente.

Bene, ecco.. Io non mi sarei limitata ad un autografo.

Le mie ambizioni erano molto più alte…

Dopotutto era la mia unica chance. E la usai egregiamente.

Signore e signori, ecco a voi la storia di come riuscii a farmi spazio nella vita dell’irraggiungibile e intoccabile Depp.



Buonasera…Il primo capitolo è corto e lo saranno anche gli altri..
La storia in se sarà breve, dunque vi prego di seguirmi, forse vi troverete qualcosa di buono, dato che in parte é una vicenda vera.
A prestissimo.
ANNA

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Capitolo 2
*** 7.10. Dreeeeeen! ***


Dreeeeeen!

7.10. Il gran giorno era arrivato, finalmente.

“Maaaamma!! la colazione non è ancora pronta? Su ti prego muoviti, devo partire tra mezz’ora, tre quarti d’ora al massimo! E cosa mi metto? Devo essere elegante, è chiaro…tra tutta quella gente importante…Mamma, ma mi ascolti??”

Beh, inutile dire che ero agitata e il cuore aveva preso un battito strano…veloce…

Tachicardia?!

Aiuto, no…non esageriamo, ora.

8.02. Elisa arriva e mi guarda male.

“che c’è?”

Ah, già. Le scarpe.

Finalmente alle otto e un quarto prendo la borsetta rossa di paillettes e partiamo.

Ero elegantissima, se me lo concedete.

Abito vermiglio lungo fino alla punta delle ballerine nere e coprispalle del medesimo colore.

I capelli erano raccolti in un morbido chignon e ai lobi portavo uno splendido paio di orecchini, anch’essi scuri.

“Uao,Anna…Se vuoi fare le cose in grande, hai cominciato splendidamente. Mi fai sfigurare, così!”

I suoi genitori avevano accettato di accompagnarci, ma non sarebbero rimasti. Gli inviti, infatti, erano destinati a loro, ma avevano preferito dare alla figlia questa bella opportunità…Anche perché il cinema e annessi non era tra le loro passioni più grandi.

9.12. Arrivo a Venezia.

Prendiamo il traghetto e ci facciamo cullare dal rumore dell’acqua e del motore

fino al luogo tanto agognato dalla sottoscritta.

I grandi preparativi sono già in atto. Quella sera sarebbe stata presentata una parte dei protagonisti del festival, e il pomeriggio seguente i restanti.

Chissà se l’avrei visto quel giorno o l’indomani?

Chissà.


Brevissimo capitolo, ve lo concedo, ma avevo voglia di continuarla, e avendo poco tempo ho diviso in due un pezzo. ….Almeno ho fatto presto, no? Un bacio. Ringraziamenti: Per Arwis: grazie per la critica, mi incuriosisce… Se hai un po’ di tempo mi scriveresti qualche consiglio su come dovrei migliorarlo, lo stile? Bax

Per Alexandra Jane: Mi fa piacere che ti interessi..!vedrai presto come farò…

Per Blue Tiger: ecco fatto..continuata prestissimo, meno di dodici ore dopo! Hihi..

Baci a tutti i lettori che hanno letto ma non commentato..spero che in futuro che renderete partecipe delle vostre opinioni riguardo la fic.

Anna

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Capitolo 3
*** Tu stai per cacciarti in un gran casino. ***


“Ed ecco a voi Scarlett Johansson, splendida come sempre!”

La voce del presentatore risuonò acuta sopra la folla.

“Io quella non la sopporto..” elisa aveva il viso corrucciato mentre osservava l’attrice esibirsi al centro del pubblico in estasi.

“mah…” Risposi io “Dopotutto può permettersi di arrivare in ritardo di due ore tutti gli anni e sorridere come se nulla fosse.. La gente glielo permette..”

“ah, sì?”

“Sì. È evidente.”

Eravamo appese ad una transenna da tutto il pomeriggio, spettatrici di un’andirivieni continuo di attori, presentatori, parenti e quant’altro, ed ora il nostro umore era piuttosto bassino.

Insomma, ci aspettavamo sì una cosa interminabile…ma forse un po’ più eccitante.

Quel pomeriggio Johnny non si era nemmeno intravisto..ero preoccupata, inutile dirlo.

E se avesse avuto un contrattempo e non sarebbe venuto nemmeno il giorno seguente? E se IO avessi avuto un contrattempo e non fossi riuscita ad attuare il “piano”?

E se, E se…

E basta!!

La serata finì sulle due e tornammo all’albergo silenziose e un po’ stanche.

Aperta la porta della camera Elisa si schiarì la voce

“Anna?”

“mmm..”

“Non capisco perché stai così. Ti dispiacerebbe illuminarmi?”

La guardai indecisa, riflettei per un minuto buono, poi risposi sospirando

“speravo ci sarebbe stato.”

“ma ci sarà domani, furba! Insomma capisco che il tuo obiettivo qui sia principalmente Depp.. ma devi capire che l’esperienza in sé è una cosa splendida anche se non si tratta di ciò che ci aspettavamo…”

Nuovamente la squadrai, pensierosa. Poi mi voltai e mi lasciai cadere sul letto, seduta.

“Sìsìsì lo so…ma era importante che lui fosse qui oggi per ciò che ho in mente…”

“cos’hai in mente, sentiamo..”

“No.”

“No?”

“No.”

Silenzio.

Anche Elisa si buttò sul materasso del letto matrimoniale e chiuse gli occhi, borbottando.

Pigramente, cercò a tastoni l’interrutore della luce e e spnse l’illuminazione della stanza.

“Io ti conosco, Anna. Tu stai per cacciarti in un gran casino.”

E mai parole furono più sagge e veritiere.



Hi! Eccomi qui con un altro breve capitolo..
Devo ricredermi, forse i capitoli saranno un po’ più di quelli che avevo immaginato dato che li faccio così corti..
In ogni modo spero la storia vi “sfagioli”.. Aspetto tanti commenti e costruttivi consigli come quelli della cara Arwis, che ringrazio moltissimo!
Ma passiamo ai ringraziamenti:

Blue Tiger: HiHi ancora un po’ di pazienza, mia cara..baciuz!

Sherezade: Grazie per i complimenti ma su una cosa ti devo contraddire…forse per te che, come ho visto, abiti nel sud italia sarebbe complicato venire a Venezia per un festival..ma vedi io abito a mezz’ora da Venezia, e ci vado da sola da quando avevo 12 anni…!! In ogni modo ho apprezzato molto il tui commento…lo so che la trama è irreale…ma è una storia..tutto può succedere, no? Un bacio

Arwis: come va lo stile? Ho fatto un po’ più attenzione ma mi rendo conto che non sia il massimo…Tanti bacioni!

Anna

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Capitolo 4
*** Grazie. ***


Mattina.

Mattina?

Mattina..Mattinaaaahhhhhhheliiiiiiihhhhh!!!!!!!

“EliEliELiELI!!!!!!!!!! ELI!!!!!!!!!”

Mi svegliai di soprassalto e cercai di far fare lo stesso alla mia amica.

Cosa di cui, era evidente, non aveva la minima intenzione.

“mmmepiantala..”

“Mattinamttinamattinajohnnyjohnnyveloceveloceveloce..”

“mmpff..”

La cosa andò avanti per un po’, fino a quando non decisi di agire drasticamente.
Presi saldamenti i due estremi delle lenzuole e tirai con decisione.

“Baaahhhhh maledettissimaaaa!!”

Alla fine ci alzammo e scendemmo per fare colazione nella sala.

“buongiorno signorine, desiderate?”

“Due caffelatte e brioche..grazie.”

“Arrivano subito.”

Chiacchierammo, e la mia eccitazione era contagiosa.. Anche Elisa si svegliò del tutto e cominciò ad agitarsi per il vestito.. Voleva vestirsi diversamente dalla sera prima..
Si era messa un corto vestito blu scuro abbinato a stivaletti neri.. Quel giorno voleva qualcosa di diverso…

Chiaramente tutto quell’agitarsi era frutto di profondo condizionamento.

Ero decisamente sopraffatta dagli eventi e mi sentivo quasi in balla, qualche centimetro sopra il suolo.

Il cattivo umore della sera prima era scomparso per lasciar posto ad uno di quegli ottimismi capaci di farti fare di tutto.

Ero pronta, mi sentivo un leopardo in folle corsa dietro la sua preda..

Lui non sembrava più così lontano.

Assurdo.

Però ci credevo e la speranza contro quello che dicono in molti è una cosa fortissima…

Al di là di ogni immaginazione!

In camera cominciammo a fare un casino assurdo.

“La cintura? non ti mettevi un vestito? Ah no?”

“Il mascara!”

“Il mascara, sì!” “Al posto dei jeans?”

“mmpfff…”

“E dai non pigliarmi per il culo..c’è confusioneee!!!!”

Avevamo deciso di essere in piazza a mezzogiorno dato che la manifestazione iniziava alle due..
L’entrata degli attori era prevista per le due e quaranta, tenendo conto del “ritardo da star” immaginavamo che vi sarebbe stata verso le tre e dieci..
Insomma avremmo avuto tutto il tempo!!

Ore 14.10.

“Coooorrriiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

“Non ci riesco, ho i tacchi!!…”

“Edddaaaii!!”

Arrivammo aul posto alle due e venti trafelate ma ancora abbastanza a posto apparentemente.

“Andiamo a sistemarci in un bar? Voglio essere perfetta..” Dissi facendo gli occhioni dolci a Elisa, che odiava i ritardi ma non riusciva ad evitarli e ciò le causava pesanti fastidi.

“Seriamente Anna, guardami.”

“sì?”

“Sei perfetta. Bellissima. Hai tirato fuori il meglio di te, ora lascia che sia la tua sveglia testolina a fare il resto…Ieri ti ho detto che ti starai per cacciare in un casino enorme.. Lo penso ancora, chiaro, ma so che hai mille risorse…E farai qualcosa di intelligente, userai tutte le tue possibilità. Dunque… Rilassati, tesoro!”

Ero commossa. Aveva usato le parole magiche. Se ero sicura di me, ora mi sentivo perfettamente certa di ciò che stavo per fare.

L’abbracciai contenta, un sostegno così era ciò di cui avevo bisogno.

“Grazie.”



Ciaooooo eccomi di nuovo!!!!!!!! Visto? È un po’ più lungo questo capitolo.. Spero di vostro gradimento.. So che la storia è un po’ lenta ma punto molto sui pensieri di Anna..(MEEEE!!!)
Un po’ di pazienza, seguitemi e arriverà Johnny..
Ah vi preannuncio che johnny saprà parlare italiano discretamente..altrimenti avrei qualche problema…
Sigh io devo imparare l’americano!!!!!!!!
Come faccio a farlo innamorare tra qualche anno, altrimenti?????

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, mi fate felicissima..controllo ogni giorno se c’è qualche recensione ^^!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A prestissimo, lo promettessimo!!!!

Maxie

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Capitolo 5
*** Odio dovermi giustificare.. ***


Ah-ehmm...Buongiorno a tutti...


Mi sento un po' un cane...Sono sempre in ritardo mentre vorrei essere puntuale dato che io per prima adoro leggere le fic che vengono postate in fretta...

Il fatto è che sono presa maluccio tra lavori forzati(=liceo), danza, teatro, amici che mi fanno malignamente "Buh!" appena mi assopisco sul mio comodo banco in ultima fila...

Insomma...Chiedo venia!!!!!!!!

Posterò tra poco, lo prometto... Non sia mai che mi allontani dal mio Johnny (Ah-ha mi sono procurata un maxi-posterone 2 x 1m...ahhhhhhhhhhbbbeeeeellllooo)

mmmsssi ho finito...

Bacibaci ragazze mie care...piaciuto il monologo di una pazza stressata???


Maxieina-schizofrenia (no, non fa decisamente rima...^^*)

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Capitolo 6
*** Sapevo. ***


“Sisi grazie… Ora però corri Annina altrimenti ti perderai il momento che aspetti da un sacco di tempo.. Sono le… uhmm..14.45..”

La guardai con finta aria interrogativa

“Embè? Tanto aspettano solo me!”

Ci guardammo per una frazione di secondo e scoppiammo a ridere.


L’avventura iniziava in quel preciso istante. La mia avventura. MIA. E solo mia.


Arrivate presso la passerella c’era già una miriade di gente, tra fotografi,presentatori, invitati e tanti curiosi.
Mi diressi lontano dalla folla, seguita a ruota da una perplessa Elisa.

“Ehi elli…Ti prego non seguirmi”

Le feci l’occhiolino e sparii sotto i suoi occhi sorpresi.

Ore 15.10. Iniziò la passerella degli attori e la confusione era enorme.
Elisa si appostò nuovamente su una transenna, le gambe fasciate da stretti jeans neri appollaiate in bilico sul bordo.
Inizialmente si chiese dove fossi finita, si guardò intorno rassegnata.
Poi sì rilassò, non sapendo che dalla mia postazione riuscivo a vedere ogni suo movimento.

Ero agitata, il mio cuore batteva a mille. Eccoeccoecco ora lochiamalochiam…”

“Ed ecco a voi…L’anti-divo per eccellenza, il grande, amato JOHNNY DEPP!!!”

LUI.

LUI.

LUI.LUI.LUI.

Come ad ogni nomina dei vari attori ci fu un grande applauso (e molti, molti strillii acuti)..

Ecco, di nuovo.

Il mio cuore.

Sembrava volersi fare spazio nel torace, quasi gli mancasse l’aria.

Mmmno. Non è esatto. A me mancava l’aria, non a lui.

Forse a entrambi, mettiamola così.

Johnny salutò con la mano, un gesto quasi indolente, forse studiato, forse spontaneo. Divino.
Iniziò la sua camminata, al suo fianco Vanessa Paradis.

Beh, inutile dire che fosse molto bella in quel momento, e che per un attimo persi ogni proposito.

Quindici anni. Quarantatrè.

Timida, dolce. Due figli, sposato, sicuro di sé, della sua vita e del suo successo.

Incompatibile ogni tipo di rapporto. Già..Forse se raggiungessi L’Elli..

Elisa? Cos’aveva detto?

“Farai qualcosa di intelligente, userai ogni tuà possibilità…”

Sssì. È giusto. DEVE essere così.

E Vanessa sparì. Almeno dai miei pensieri.

Tornai Ad essere sicura di me, e finalmente mi costrinsi ad agire.

“JOHNNY!”

Urlai con quanto più fiato avessi in gola.

Si girò.

Lo sapevo.



C’era una volta una bionda ragazza,vestita di un lungo e stretto abito blu notte, che salì sul tetto di una grande limousine.
Le lunghe gambe strette al petto,gli occhi seri e l’espressione decisa.
“JOHNNY!”
Gridò un nome, e il proprietario di questo nome si voltò. Si Voltò.
E da quel giorno la vita di entrambi cambiò.



Si avvicinava, si avvicinava.

“Johnny torna qui.”

Sapevo, sapevo che l’avrebbe fatto.

Sapevo che era diverso, che avrebbe sentito, avrebbe capito.

Sapevo che la curiosità prende il sopravvento negli individui più audaci.

Sapevo che era audace.

Sapevo, sapevo, sapevo.

Avevo ragione.

“Hi Girl..”

La folla era stupita, perché un grande attore di quel calibro dava attenzione ad una ragazzina follemente seduta sul tettuccio di un auto?

Però forse quella ragazzina, io, aveva capito che lui, solo lui avrebbe compreso.

“Ciao.”

Alzai lo sguardo e presi a parlare, non avevo tempo per le emozioni, dovevo rischiare, e velocemente.

“Ti prego ascoltami. Questa è l’unica possibilità che ho di farti capire me stessa.
Forse non ti importerà sapere tutto ciò, ma devo provarci perché è importante, davvero.”

“ti ascolto, piccola, dimmi tutto.”

Notai che l’accento era fortemente americano, ma l’italiano perfetto.

“Ti sogno da sempre.
Ho guardato ogni tuo film, seguito ogni tuo fatto di dominio pubblico, letto ogni intervista,visto ogni tua foto…
era l’unico modo per avvicinarmi a te, Capisci?
Voglio conoscerti, perché sei un grande attore, hai un fascino che mi lega a te ed io voglio scoprire ciò che hai dentro…perché sono sicura che è qualcosa di grande.
Ti prego, TI PREGO permettimi di entrare nella tua vita.”

Lui mi guardò in modo strano, indecifrabile.
Osservai i suoi occhi, così profondi e cercai la risposta che non arrivava.

La folla intanto si avvicinava, curiosa e offesa per l’abbandono di scena dell’artista.

Aprì la bocca per parlare e la richiuse subito dopo. Sì girò a guardare ciò che si era lasciato alle spalle, e infine si rivolse a me ad alta voce, impassibile “Questo non è momento, ne luogo, ragazza.”

Mi crollò tutto addosso in un istante.

Come?

Lui..non era chi pensavo? No?

Evidentemente no.

Eppure….i suoi occhi..

Avvene tutto in un istante.

Johnny avvicino rapidamente la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò

“Domani, alle due. In vicolo dei tre canal.”

Poi si voltò elegantemente per dichiarare ai presenti che l’interruzione era dettata solamente da una piccola, insistente fan.

Così insistente che era precipitosamente sparita nel giro di un decimo di secondo alla vista di tutti.


EEEEccomi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ed ecco a voi JOHNNY!!!!!
Piaciuto il capitolo?? Forse non mi è venuto un gran che bene..
Però insomma..sta a voi giudicare..
Un bacio..e scusate il ritardo…
Grazie per tutte le care recensioni.. e ora, a proposito… COMMENTINO??

Bisoux

Maxie

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Capitolo 7
*** Volare, volare ***




Ehi..buongiorno a tutti! scusate l'enorme ritardo..ma sono piena di impegni.. non so se continuerò questa storia..se mi dite in tanti di farlo lo farò..se no lascio stare perchè vedo che faccio fatica ad aggiornare...dipende da voi, oh miei lettori! un bacio.. Maxie


Volare, volare, volare.
Questa era la sensazione.

Ormai era tard, e camminavo per Venezia senza meta. Ogni cosa era magnifica in quel momento,
il tramonto riflesso siu canali, i muri scheggiati e consumati di alcune schiere di edifici, l'ombra degli infiniti ponti che si ergevano talvolta fieri e imponenti talvolta buffi e minuscoli a collegare le innumerevoli rive.

Mi veniva in mente una dolce poesia, era perfetta per quel magico momento.



Già di settembre imbrunano
a Venezia i crepuscoli precoci
e di gramaglie vestono le pietre.
Dardeggiail sole l'ultimo suo raggio sugli ori dei mosaici ed accende
fuochi di paglia, effimera bellezza.



Ero piena di aspettative. Camminando fantasticavo sui dialoghi che avrebbero potuto aver luogo il giorno seguente in un pittoresco vicolo veneziano.

Dove si trovava quel vicolo, poi?
Mah... In fondo non era un gran problema, Elisa conosceva la città meglio della sua borsetta.

Se non ci fosse stata lei..!

Ops..Oddiodiodiodio...Eli!

L'avevo lasciata tutto il pomeriggio da sola, forse mi stava cercando da ore!

Velocemente mi diressi a piazza S.Marco, presi l'ultimo vaporetto di turno e mi stupii dell'enorme culo che avevo.

Scesa dall'imbarcazione mi misi a correre, ero un po' preoccupata e mi sentivo pure tremendamente in colpa...Accidenti!

I tacchi facevano male, ero sudata e stanca.
Parecchi ciuffi facevano a gara per contrastare la forza di gravità e ergersi poi impettiti sulla mia testa.

Ero davvero un disastro!
In ritardo mostruoso, talmente stremata da reggermi a malapena in piedi.

Una parte della magia di quel pomeriggio passato a riflettere spensierata era chiaramente svanita, eppure nonostante la pietosità della situazione non riuscivo a smettere di sorridere come un'ebete.

"Elisa!Elisaaa!! Scusa tanto..è tanto che mi cerchi?"

"Mmmm...tre ore e trentacinque per essere esatti... ma "tanto" è relativo.."

"Scusami advvero, io non.."

"Zitta! Chissenefrega.. piuttosto raccontami stupidona, dai! Come hai fatto ad avere tutto quel coraggio? Io sarei morta solo all'idea di fare una cosa simile...Che scena, Dio!
Sembrava un film...sai, di quelli con Julia Roberts..E che ti ha detto? é andata male? Non sembrava molto dispon.."

"EEElllliii! Elli, baaaasta!"

"Uh scusa..Curiosità..sai.."

"Mmbeh. Sicura di volermi sentire blaterare insensatamente per tre quarti d'ora minimo? Se inizio non mi stoppo più, lo sai, no?"

"Diciamo che l'avevo già messo in conto..Ma questo vuol dire che è andata magnificamente!"

Inclinai la testa di lato, pensierosa

"Ma che ti racconto a fare, se mi leggi nel pensiero, tu??"

Elisa rise e mi fece segno di continuare.

"Mmmmokk..allora..Mi ha detto che ci troviamo domani in un posto..mi ha capito, lo sapevo! I suoi occhi...Non mi sbagliavo Eli, lui è proprio CHI PENSAVO!!!
Ah, che sogno...chissà cosa succederà domani... Parleremo, parleremo..Uao...Eli sei contenta per me? Io sììì...non veo l'ora..."

Il monologo intensamente intriso di dpmande retoriche di questo tipo fu lungo,

Lungolungo.

Ci allontanavamo nel tramonto, reduci di una giornata memorabile.

E non solo per me.

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Capitolo 8
*** Fine. ç___ç ***


Buongioro lettori!

Devo darvi una brutta notizia, odio farlo però è indispensabile.

Ho deciso di interrompere la stasura della storia, perciò l'ho classificata come incompiuta.

La mia scelta non è stata dettata da alcuni commenti negativi ricevuti (adoro le critiche, mi servono a migliorare e inoltre ce ne vuole per abbattermi!^^), ma per il semplice fatto che..

Non sento più quello che scrivo...Non mi emoziona più come prima scrivere questa ff.

Chiedo scusa a tutti coloro che apprezzavano lo scritto...mi dispiace moltissimo dovre fare questo, ma non sono più motivata, ecco.

Un bacio grande a tutti.. E grazie di cuore a chi recensiva con assiduità!

Maxie

P.s: controllate comunque le mie storie... non ho detto di aver perso la fantasia e ne scriverò molte altre!!!!!!!!!!!!

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