Voldatrix

di Sophie Fireflies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio signore. ***
Capitolo 2: *** Cosa succederà? ***
Capitolo 3: *** Un errore e una triste fine. ***



Capitolo 1
*** Il mio signore. ***


Voldatrix



Corsi nei corridoi bui per arrivare prima dal mio signore.

Sentii qualcosa strisciare dietro di me.

-Hei Nagini, papà è a casa?- 

Chiesi con voce mielosa.

Oggi i miei capelli erano più arruffati del solito ma a Lui piacevano.

Bussai e attesi risposta.

-ENTRATE- si sentì dall'interno.

-Buongiorno mio signore! Ho delle notizie fresche, Lucius è riuscito ad ottenere quelle informazioni che desideravate!- gli dissi io, quasi urlando.

Ogni volta che lo trovavo davanti sentivo un emozione strana, come quando torturavo le persone. Perciò bellissima!

-Eccellente Bellatrix, non mi sono mai pentito di averti accanto.- rispose il mio signore.

Si avvicinò piano piano a me e io assunsi una tonalità che la mia pelle aveva solo quando stavo con lui.

I nostri visi erano quasi appiccicati.

-Mai, nemmeno un istante.- sentii il suo alito accarezzarmi le guancie.

-MIO SIGNOREEEE.- si allontanò in meno di un secondo e io rimasi paralizzata lì.

Era quell'idiota di codaliscia.

Lo avrei avada kedavarizzato in un solo istante, anche se grazie a lui il mio signore era di nuovo in vita.

-Mio signore...- disse lui con il fiatone. -Nagini ha attaccato dei babbani e l'hanno vista tutti.- disse con l'ultimo respiro.

Lui ci pensò un attimo e poi disse -Uccidi chi l'ha vista.-

Codaliscia rimase pietrificato.

-Se vuole lo faccio io signore!- mi offrii subito. Codaliscia sembrava sollevato ma aspettava ancora la risposta con il fiato sospeso.

-No, lo farà lui.- rispose dopo qualche minuto il mio lord.

Peter se ne andò già distrutto.

In un microsecondo il mio signore si avvicinò a me.

-Dov'eravamo?- chiese con voce suadente.

Lo baciai. Un bacio da pazzi assassini pieni d'odio che si amavano.

Quello si che era un bacio da provare!

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Capitolo 2
*** Cosa succederà? ***


Voldatrix

Ci staccammo dopo un quarto d'ora.

Ci amavamo alla follia.

Ci amavamo? Mamma mia cosa stai diventando Bella?!

Non diventarmi come quei insulsi luridi babbani sentimentali che provano emozioni!

Così avranno un'arma contro di te! Ti distruggeranno!

No, noi eravamo una mente staccata in due corpi.

Sarà forse questa la causa della nostra pazzia che ci unisce?

Chi lo sa.

C'era una riunione dei mangiamorte. 

Odiavo quelle riunioni.

Lui non mi considerava più di tanto anche se tutti sapevano che ero la sua preferita.

L'ultimo che arrivò fu Severus.

Quanto lo detestavo ma il mio signore si fidava di lui.

Io no.

Anche Cissi si fidava di lui.

Grande errore...

Dopo la riunione il mio signore salii nelle sue camere e io mi duplicai e mandai il mio clone da mia sorella e gli altri e dopo lo raggiunsi.

-Posso entrare?- chiesi bussando.

-Certo, entra.- rispose lui.

Lo trovai su una poltrona scarlatta che accarezzava Nagini.

Parlò in serpentese e lei scese.

-Perché non glielo diciamo?- chiesi.

-Lo sai benissimo perché no. Io da loro ottengo paura e ciò mi fa sentire potente, e sarei debole se provassi anche una sola emozione. Lo sai che non posso provarne.-rispose lui con sguardo accusatorio.

Ogni volta che ripeteva quella maledetta frase stavo male e pensavo a ciò che lui provava davvero per me. 

Mi sedetti in una poltrona vicino a lui e iniziammo a dialogare con la mente come mi aveva insegnato.

Era una cosa tutta nostra.

Una volta avevo provato a parlare con Nagini e se non ci fosse stato lui sarei morta.

-Lo devi per forza fare?- chiesi parlando di Harry.

-Ovviamente. Anche se sai che nessuno è più forte di me esigo di prendere delle precauzioni e ucciderlo è una di quelle.- mentre diceva queste testuali parole guardava Nagini.

Mi domandavo sempre perché faceva così.

Il resto della notte parlammo di Severus.

E poi mi addormentai.

Quando mi svegliai maledissi me stessa e avevo paura di ciò che avrebbe pensato.

Mi guardai un po' in giro ma non lo trovai allora urlai contro me stessa -NOO, COSA PENSERà DI ME ADESSO?!- istericamente iniziai a quasi-piangere visto che non piangevo mai.

Mi materializzai a villa Malfoy e il mio clone si disintegrò sotto i miei crudeli occhi.

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Capitolo 3
*** Un errore e una triste fine. ***


Voldatrix 

Mi materializzai a casa e vidi il mio clone scomparire.

La tristezza mi travolgeva e allora avevo voglia di uccidere.

Anche quando sono felice ho voglia di uccidere.

Insomma... non è bello uccidere?

Era rimasto poco tempo per noi due e avevo paura.

Cosa sarebbe successo?

Dovevamo avviarci ad Hogwarts.

Eravamo tutti pronti per la battaglia.

-Cissi.- salutai mia sorella.

-Bella! Che succede?- mi chiese lei.

Le risposi che stavo bene.

Che ero pronta per uccidere quei orrendi sporchi mezzosangue o purosangue disertori.

Finalmente vidi il mio signore.

Era 'raggiante'. 

Il mio cuore iniziò a battere follemente. Ero un automa pronta a uccidere tutto e tutti.

Mi misi al suo fianco.

Dopo qualche ora eravamo nei boschi di Hogwarts e aspettavamo.

-Si farà vivo?- chiedevano tutti.

-O lui o tutti quanti.- rispose qualcuno.

Il mio signore era zitto.

Ad un tratto arrivò Harry Sfregiato Potter.

Che mago indegno di essere chiamato così.

Lo odiavo con tutto il mio cuore. Se non fosse stato per lui a quest'ora io e il mio signore saremo insieme, felici e contenti.

Successe tutto così in fretta.

Il mio signore uccise Potter e svenne.

Io mi buttai subito sul suo corpo inerte per vedere se stava bene o gli avevano lanciato alle spalle qualche maleficio e dopo qualche minuto si rialzò.

Era strano ma almeno Potter era morto.

-Vai a vedere.- ordinò d'un tratto a Cissi.

Lei andò.

Restò china sul petto di Potter per qualche minuto e poi urlò  -È MORTOO!-  e tutti accolsero la notizia con un ovazione.

Ordinammo al gigante di portarlo fino alle mura di Hogwarts per dare una possibilità agli altri di arrendersi.

Purtroppo uccisero Nagini. Il mio signore era fuori di se.

Iniziò una lotta dura senza esclusione di colpi e morti.

Alcuni di noi morirono invano.

I nemici si erano preparati a dovere.

D'un tratto ci ritrovammo io e il mio signore a combattere nella sala grande.

Io ero felicissima e stavo per uccidere quella dannata ultimogenita della famiglia dei conigli Weasly ma arrivò la mamma.

Non capii bene cosa successe ma il mio ultimo sguardo cadde sul mio signore.

Lui sembrava confuso e triste.

Per consolarlo gli inviai un immagine con un messaggio nella mente e poi tutto divenne nero. 

Era un'immagine di noi due abbracciati che ci baciavamo. Era quasi romantica.
Il messaggio era: "Sono stata fierissima di averti servito. Mi mancherai."

-Fine

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