The start of something beautiful

di _Charlotte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is the star of something new ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** This is the star of something new ***


Finalmente erano finiti gli esami di stato e non vedevo l’ora di godermi le mie vacanze estive. La mia camera era in disordine, valige, vestiti e scarpe sparse da per tutto non sapevo da dove cominciare cosi chiamai mia madre per farmi aiutare. Io: Mamma, puoi venire a darmi una mano con le valige?? Corri è urgente! Come al solito mi ero ridotta a preparare i bagagli l’ultimo giorno. Mia madre entrò in camera e cominciò ad urlare. Mamma: sei un disastro a 19 anni ancora non sai fare una valigia! Guarda questa stanza è un macello!! Non ero assolutamente sorpresa della sfuriata di mia madre e presi i miei rimproveri in silenzio perché infondo sapevo che mi avrebbe aiutato. Non so come quella donna (mia madre) avesse fatto a riordinare tutto e sistemare tutti quei vestiti in solo due valige ma ero contenta “meno peso da portare”. La notte dormì pochissimo ero emozionata era la prima volta che viaggiavo da sola con le mie amiche. Guardai la sveglia, erano ancora le 6 e 05 ma non sarei riuscita a dormire nemmeno un altro momento. Scesi le scale cercando di fare meno rumore possibile ma arrivata al piano di sotto vidi mia madre già sveglia che stava preparando le ultime cose per il mio viaggio. Mamma: Buon giorno! Già in piedi?? Perché non ritorni a dormire un altro po’?? Io: Non riesco più a dormire. Lo sai come sono fatta! Andammo in cucina, presi due tazze e versai il latte (sapevo che anche mia madre voleva fare colazione e a me avrebbe fatto piacere farla con lei). Apparecchiai la tavola e ci mettemmo a mangiare. Mamma: Allora?? Sei emozionata?? Io: Tantissimo. Non sono riuscita a chiudere occhio per l’emozione! Finita la colazione erano già le 7 e 15 cosi chiamai Adele sperando si fosse già svegliata. *al telefono* Adele: Pronto?? *sbadiglio* Io: Ma ancora dormi?? La sveglia era alle 7 !! Adele: Charlotte?? Ma sei già in piedi?? Io: Certo! Dovresti esserlo anche tu! Forza giù dalle brande soldato! *suono della tromba che sveglia i militari* Chiama Bridget che sicuramente non si è svegliata e poi preparati sarò da te alle 8 e 30. *chiamata terminata*

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Andai in camera di mio padre e nel buio mi avvicinai al suo letto. Delicatamente lo svegliai. Papà: Charlotte, che è successo? Io: Niente Pà! Adesso devo partire, sono le 8 e 20 devo e andare a prendere le ragazze. Mio padre si sedette sul letto e accese la luce che stava sul comodino. Papà: Mi raccomando dovete stare attente, dovete rimanere sempre insieme e non fare stupidaggini! Conoscevo le raccomandazioni di mio padre erano sempre le stesse ma questa volta le ascoltai da un altro punto di vista. Sapevo che sarebbe stato un viaggio lungo e importante. Uscì dalla sua stanza ma anche lui si alzò e mi seguì al paino di sotto. Sistemai le valige nella mia macchina ( la Mini che avevo sempre desiderato, regalo dei miei e dei parenti per il mio 18esimo compleanno). Tornai indietro per salutare mamma e papà e i miei fratelli che si erano svegliati. Uscì di casa salì in macchina e con la mano li salutai nuovamente. Mi rendevo conto quanto i miei genitori erano stati gentili e amorevoli a permettermi un viaggio del genere. Arrivai davanti casa di Adele presi il telefono e le feci uno squillo. Dopo pochi minuti vidi uscire dalla porta suo padre con due valige e dopo di lui uscì anche lei con un’altra piccola valigia. Scesi dalla macchina salutai il signor P. e sistemammo le valige in macchina. Io e Adele ci guardammo facendo un sorriso di intesa. Salutammo i suoi genitori e partimmo per andare a prendere Bridget . Adele: Charlotte, ancora non ci credo stiamo andando in Inghilterra per un intero mese!! Ancora non ci credo!!! Io: Lo so sono emozionatissima mi viene quasi da piangere di gioia!! Ci divertiremo tantissimo. Arrivammo da Bridget, Adele scese per andare a chiamarla e io andai a aprire il bagagliaio per sistemare le ultime valige. Bridget sbuco fuori dalla porta con un sorriso a 32 denti e si mise ad urlare come una matta. Ci abbraccio mentre suo padre sistemava i bagagli dietro alla mia macchina. Salutammo anche i suoi genitori e ci dirigemmo verso l’aereoporto. Il viaggio in macchina fu normale qualche chiacchiera e qualche urletto di emozione per una vacanza indimenticabile.

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