E' una vita che ti aspetto.

di Londoner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao ragazza italiana. ***
Capitolo 2: *** Sorpresa. ***
Capitolo 3: *** You're my bestfriend. ***
Capitolo 4: *** NO SECRETS. ***
Capitolo 5: *** Rivelazioni. -1- ***
Capitolo 6: *** I used to swim. ***
Capitolo 7: *** Matt. ***
Capitolo 8: *** Don't worry about a thing, 'cause every little thing is gonna be all right. ***
Capitolo 9: *** Non è successo niente. ***
Capitolo 10: *** Torte, film e cuori infranti. ***
Capitolo 11: *** Di cosa hai paura, Mariè? ***
Capitolo 12: *** "Devi fare una scelta." ***
Capitolo 13: *** Non sono il tipo di ragazza di cui la gente si innamora. ***
Capitolo 14: *** We meet again. ***
Capitolo 15: *** You and nobody else. ***
Capitolo 16: *** You deserve her. ***
Capitolo 17: *** I won't break his heart. ***
Capitolo 18: *** L'ho persa. ***
Capitolo 19: *** Italy! ***
Capitolo 20: *** A beautiful birthday. ***
Capitolo 21: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Ciao ragazza italiana. ***


Ero seduta su una panchina a Hyde Park, erano le mie prime settimane a Londra e i parchi erano le uniche cose che già avevo visitato. Mi ero trasferita lì, nella capitale inglese, per uno stage in uno studio di avvocati. Ho dovuto lasciare la mia bella e calda Italia, per trasferirmi nella cupa e misteriosa Londra, che avevo sempre sognato.
Era una domenica mattina primaverile, i raggi del Sole erano deboli ma piacevoli. Non conoscevo ancora tanta gente lì a Londra, quindi intanto i libri i facevano compagnia.
Ero seduta su quella panchina da più di due ore, stavo leggendo
E’ UNA VITA CHE TI ASPETTO di Fabio Volo, uno scrittore italiano.
Alzando lo sguardo dal libro, mi accorsi che si era fatta l’ora di pranzo, e decisi di andare a mangiare qualcosa nel chiosco lì vicino, mi alzai ma il libro mi cadde di mano; mentre mi abbassavo per prenderlo, una candida mano me lo porse. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo con i capelli ricci e gli occhi verdi sorridermi. Era stato lui a prendermi il libro.
Prima di darmelo però, lesse il titolo e mi sorrise.
“G-grazie mille.” – dissi con tono un po’ insicuro.
“ Di niente.
Ciao, sono Harry.” – mi disse porgendomi la mano.
Strinsi la sua mano e risposi sorridendo. “
Ciao, io sono Mariè.”
“ Molto bello quel libro. Mi piacciono gli scrittori italiani e Fabio Volo, è uno dei miei preferiti.”
Rimasi molto stupita da ciò. “ Oh, davvero? Anche a me piace molto, soprattutto perché mi rispecchio nei personaggi dei suoi libri.”
“ Non ho potuto fare a meno di leggere il titolo, e ho notato che è in italiano. Sei italiana?” –mi chiese incuriosito.
“Si.” –risposi sorridendo. Ero molto orgogliosa di esserlo e mi piaceva che la gente me lo chiedesse. “ Ma mi sono dovuta traferire qui per fare uno stage.”
“Oh, hai dovuto lasciare la calda e bella Italia, per venire qui. A me piace un sacco l’Italia! La pizza, le belle ragazze, il mare, l’arte… Deve essere uno stage importante per averti fatto trasferire.”
“ Si, uno stage di giurisprudenza in uno dei più prestigiosi studi di avvocati inglesi. Tu, invece cos---?
Non ebbi il tempo di finire la frase perché un gruppo di ragazzine strepitanti, si avvicinarono a Harry, munite di quadernini, penne, e macchine fotografiche.
Era una persona famosa?
Mentre Harry firmava autografi e si faceva scattare una miriade di fotografie, io mi sedetti nuovamente sulla panchina e riaprii il mio libro; non passò che qualche minuto che i nostri sguardi si incontrarono e lui si liberò dal gruppetto urlante, per venirsi a sedere vicino a me.
“Scusa, forse avrei dovuto dirti che sono un cantante.” – si scusò arrossendo lievemente.
“Oppure l’avrei capito da sola.” –affermai ridendo.
“Già.” Rispose ridendo anche lui. “ Sono uno dei 5 membri del gruppo musicale “
ONE DIRECTION” . Mai sentiti?”
“Mhh, si ne ho sentito parlare. In Italia un sacco di ragazze impazziscono per voi.” – risposi con una punta di sarcasmo.
“E beh si.” – rispose con finta modestia.
Rimanemmo a parlare lì, per un bel po’ di tempo, e mano a mano che il tempo passava quel ragazzo diventava sempre più simpatico. Non era come tutte le celebrità, era una persona semplice e alla mano, senza tirarsela o robe del genere.
Ad un certo punto, si sentì un gorgoglio. Era il mio stomaco. Non avevo proprio toccato cibo.
“Scommetto che hai fame!”- esclamò lui ridendo.
“ Tantissima.”
“ Sono nella tua stessa situazione. Beh, allora potremmo andare a mangiare qualcosa, in quel chiosco lì. Che ne dici?” – propose Harry, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Non mi sembrava una cattiva idea, e poi era piacevole la sua compagnia.
“ Ottima idea. Andiamo.” –risposi sorridendo.
Andammo al chiosco, ordinammo due piccole pizze e ci incominciammo a passeggiare.
La pizza, non era male, anche se preferivo quella italiana.
Passeggiammo per non so quanto tempo, forse  avremmo  potuto fare due volte il giro del parco senza accorgercene; parlammo di tutto, della pizza, dell’Italia, dei libri, di Londra…
Sembrava molto interessato a sapere cose sull’Italia, evidentemente gli piaceva veramente.
Ad un certo punto il suo cellulare squillò.
“Ciao Louis, si okay, va bene torno, okay  ciao.”  
“ Scusa Mariè, ma i ragazzi del gruppo hanno bisogno di me. Senti, dammi il tuo numero, così potremmo almeno rivederci e potrai riparlarmi di quanto sia bella l’Italia, dei libri, di tutto.” – disse sorridendo, anche se quel sorriso nascondeva un certo dispiacere di  doversene andare.
“Oh, okay, va bene.”- risposi sorridendo e scrissi su un bigliettino il mio numero. “ Ecco tieni.”
“ Questo è il mio.”- Anche lui mi diede un bigliettino con un numero di telefono scritto.
Ci salutammo con una simpatica stretta di mano.
Ciao ragazza italiana.”  Aggiunse mentre si stava allontanando con i suoi morbidi ricci che ondeggiavano.




Ehm ehm, vediamo un pò.
Salve a tutti! 
Questa è una piccola one-shot che racconta di un incontro insolito. Harry e questa misteriosa ragazza italiana. ( mhuahuahua chi potrebbe essere? *-*)
Avrei una mezza ideuccia di farla diventare una fan fiction, vorrei sapere il vostro parere. u.u - che è quello più importante.
Recensite. *w*
Saludos.

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Capitolo 2
*** Sorpresa. ***


La mattina successiva, mi alzai di buon’ora e mi diressi a lavoro.
In quello studio si svolgeva sempre tutto uguale, stesse pratiche, stesse persone da incontrare, stesso squillo del telefono; la giornata non fu molto pesante, dovetti partecipare a una riunione  su una causa penale e visionare alcune pratiche.  All’ora di pranzo, il mio BlackBerry vibrò.
“ Ciao ragazza italiana, che ne dici se oggi pomeriggio verso le sei ci rivedessimo? Sai mi piacerebbe richiacchierare con te. xx”
Non avevo salvato il numero, ma capii subito che era Harry.
“ Ciao ragazzo inglese, per me va benissimo. Dimmi solo dove.”
“ Dimmi tu dov’è lo studio dove lavori.”
“ Oxford Street n 23.”
“ A dopo!”

Bene!  Un giorno che ci conoscevamo e oggi si saremmo rivisti. L’idea mi allettava molto,  ma non avevo capito ancora bene che effetto avesse quel ragazzo su di me. Però l’idea che ci saremmo rivisti, mi fece scappare un sorriso, e la giornata lavorativa continuò per il meglio.


17.59.
Uscii dal portone del palazzo dove vi era lo studio e il mio cellulare squillò.
“ Pronto?”
“ Ragazza italiana, voltati.”
Mi voltai e dietro di me c’è Harry che mi sorrideva, gli sorrisi anche io e mi avvicinai a lui.
“ Piaciuta la sorpresa?” –chiese sorridente.
“ Tantissimo. Allora, cosa vogliamo fare?” –chiedo curiosa.
“ Sai conosco una bellissima libreria qui vicino. Ci vado spesso. Potremmo andarci, se ti va. E poi potremmo mangiare qualcosa.” – propose Harry, con una nota di insicurezza.
“ L’idea è molto allettante. Andiamo.” – risposi con aria eccitata.
Ci avviammo  verso la libreria, non era molto lontana. Quando arrivammo all’entrata rimasi di stucco.
“ E il meglio deve ancora venire.” – mi disse eccitato, quanto me.
Entrammo nella libreria e davanti ai miei occhi vedevo il paradiso terrestre: libri, libri, libri di ogni genere.
“Ma- ma –ma è meraviglioso!” –esclamai felice.
“ Si, è stupendo. Vorrei vivere qui!”
“ A chi lo dici. Allora, che libri vogliamo vedere?” –gli chiesi cortesemente.
“ Mh, sai a me piace anche molto Nicholas Sparks, e vorrei vedere l’ultimo libro che ha pubblicato.”
“Stai scherzando? Anche a me piace Sparks. I suoi libri mi emozionano sempre.” – gli dissi contenta.
“ Ne sono felice.”- mi rispose sorridendo. Il suo sorriso aveva un non so ché di enigmatico e affascinante allo stesso tempo.
Dopo aver adocchiato il nuovo libro di Nicholas Sparks, vagammo tra migliaia di libri, da Joyce a J.K Rowling, da Shakespeare a Agatha Christie ; era decisamente il momento più bello della mia vita. E mi piaceva il fatto che potessi condividere la mia passione con qualcuno.
Saremmo potuti rimanere lì un secolo senza accorgercene, ma verso le 8 la commessa ci avvisò che la libreria stava chiudendo e a malincuore io ed Harry uscimmo dalla libreria.
“ E’ stato il pomeriggio più bello della mia vita!” –esclamai appena uscita dalla libreria.
Harry sorrise felice a quella mia reazione. “ Si, decisamente anche il mio. Tu non hai fame?” –mi chiese ridendo.
“ Si, tantissima. Pensiamo solo al mangiare noi due?”-chiesi divertita.
“ Al mangiare e ai libri.” –mi corresse divertito. “ Allora, vogliamo andare in un posto particolare? “
“ Ehm, non conosco molto bene Londra, quindi non saprei. Facciamo così, decidi tu.” –risposi ridendo.
“ Giusto! Beh visto che ieri abbiamo già mangiato pizza, oggi mmm vediamo… Mc Donald’s ?”
“ Tu mi farai ingrassare.” – gli dissi puntandogli l’indice. “ Ma per stasera va bene.”
“ Hai un bellissimo fisico, non ingrasserai.” – disse Harry spontaneamente.
A quel complimento arrossii lievemente, e gli sorrisi. “ Grazie.”
“ Io dico solo la verità”- rispose alzando le mani come per voler dire: IO SONO INNOCENTE.
Camminammo per le vie movimentate di Londra, fino a quando non trovammo il Mc Donald’s più vicino, vi entrammo e ordinammo due insalate, tanto per tenerci leggeri.
“ Sai che è molto da incoerenti mangiare l’insalata al Mc Donald’s?” – gli dissi divertita.
“ Si, ma noi ci distinguiamo dalla massa.” – rispose sorridendo a 32 denti.
In effetti aveva ragione.
Finito di mangiare, uscimmo da quel locale caldo e che puzzava di fritto e l’aria fresca londinese, mi riempi i polmoni.
“ E’ tardi.” – dissi malinconica guardando l’orologio.
“ Si, ma non mi fido di lasciare una ragazza da sola a Londra, quindi ti accompagno a casa.”
“ No, Harry non c’è ne è bisogno, casa mia è proprio di fronte la stazione della metropolitana.”- risposi lusingata.
“ Non importa. Insisto, non mi fido comunque.” – insistette lui con tono calmo, e alla fine cedetti.
Ci incamminammo fino alla stazione metropolitana più vicina, e lì salimmo sulla prima metropolitana disponibile e in un  batter d’occhio arrivammo alla mia fermata.
Mentre stavamo insieme, Harry è solare e affettuoso, sembrava mi conoscesse da sempre; era da molto che non stavo con un ragazzo in questi rapporti e un po’ mi mancava. Forse Harry era capitato a fagiolo.
Arrivammo davanti il portone di casa mia, non proprio casa mia la casa che avevo in fitto.
“ Allora..” iniziò lui a parlare. “ Questo pomeriggio è stato fantastico, e tu sei una ragazza con cui è piacevole stare.”- disse sorridendo, tutto d’un fiato.
Quei complimenti mi lusingavano. “ Si, è stato un pomeriggio bellissimo, e anche tu sei un ragazzo con cui è piacevole stare.” Risposi sorridendo anche io.
Poi Harry fece una cosa che mi stupì.
Mi abbracciò. Ma non un abbraccio banale; era uno di quegli abbracci che ti trasmettono calore e felicità, avvolse le braccia attorno alle mie spalle e mi strinse a sé, io feci lo stesso.
Rimanemmo così qualche minuto, in silenzio, poi Harry sussurrò. “ Buonanotte, ragazza italiana.”
“ Buonanotte a te.–risposi sussurrando io.
L’abbraccio si sciolse e Harry mi diede un bacio sulla guancia, e poi si allontanò.
Io lo guardai allontanarsi, prima di aprire la porta di casa. Avevo un presentimento; prima che scendesse le scale della metropolitana, Harry si rigirò, dal suo sguardo capii che sperava non fossi ancora entrata in casa , e mi sorrise, io lo salutai con la mano, felice, e poi lui entrò nella stazione.
Entrai in casa, posai la mia roba sul divano, mi spogliai e di improvviso mi addormentai sul mio letto caldo e comodo, con il sorriso stampato in faccia.






SAAAAAAALVE!
Beh ho visto che l'idea di far diventare questa storia una fan fiction è stata accolta bene, quindi ecco a voi il primo capitolo.
Occhei, i primi capitoli fanno un pò schifo (?) però poi dal 4 inizia tutto a movimentarsi. *-*
Vedete se vi piace. D:
E almeno se fa schifo ditemelo in un commentino-ino- ino. (?) xD
Al prossimo capitolo. *-*


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Capitolo 3
*** You're my bestfriend. ***


Passarono le settimane, che divennero mesi e l’amicizia che avevo con Harry si intensificò;
ci vedevamo quasi ogni giorno  e passavamo tutto il tempo possibile insieme.
Mi stavo davvero affezionando a lui, era sempre simpatico e affettuoso con me, mai una volta che si fosse mostrato scocciato o infastidito, era il genere di persona con cui mi piaceva stare.
Credo che da parte sua sia stato lo stesso, anche perché altrimenti non sarebbe stato così tanto tempo con  me. Nonostante non andassimo in posti molto affollati, qualche voce spifferò ai media  che io potevo essere la sua prossima fidanzata; io però lo consideravo come un fratello, un amico stretto al più e sebbene Harry smentì la notizia, altre voci continuarono ad affermarlo.
Una sera di inizio estate , io e Harry eravamo troppo stanchi per uscire, allora lo invitai a casa mia.
“ Vieni alle otto, e non tardare eh! ;)”
“ Va bene, va bene. Non  vedo l’ora di mangiare italiano decentemente!”
“ Ehm, non ti aspettare chissà che cucina, non sono mai stata un’ottima cuoca.”
“ Non importa, tesoro. A dopo. :D”

Appena uscita da lavoro, mi diressi subito a fare la spesa; gli avevo promesso che avrei cucinato italiano, quindi cosa meglio di una bella pasta al sugo e una caprese?
Comprai della salsa di pomodoro, rigatoni, mozzarella( rigorosamente italiana), pomodori, una torta alla caprese. Uscita dal supermercato mi diressi a casa, sarebbe dovuto essere tutto perfetto, potevo mai fare brutte figure? No.
Arrivata a casa, misi l’acqua a bollire e il sugo a cuocere e corsi in camera.
Non avevo idea di cosa mettermi, beh non era una cosa molto importante ma era sempre meglio apparire bene. Optai per un jeans nero stretto e una camicetta di raso, e delle ballerine lucide.
Mentre calavo la pasta, alle otto in punto arrivò Harry.
“ Precisi voi inglesi!” –esclamai aprendo la porta.
“ Invece so che voi italiani lo siete un po’ meno.” – rispose lui, dandomi un bacio sulla guancia.
“ E questi?” – chiesi meravigliata, guardando il mazzo di fiori e la bottiglia di vino.
“ Sono per lei, my lady. “- rispose dandomi i fiori.
“ Grazie.” Sorrisi.
“ Di niente. Allora, metto il vino al fresco? Uhuhuuhuh, sento odore di sugo!” – esclamò sentendo l’odore che veniva dalla cucina.
“ Sisi, stasera si mangia italiano. Così ti depuri un po’ dalla cucina inglese. Sai non amo come mangiate voi inglesi.”- dissi mentre mi dirigevo in cucina a scolare la pasta.
“Proprio per questo, ci siete voi italiani qui. Per migliorare le nostre vite.” – mi disse guardandomi negli occhi.
Quando diceva queste frasi, mi faceva sempre stupire, ogni volta di lui scoprivo un lato diverso, sempre migliore. Gli sorrisi, e portai i piatti a tavola, compresa l’insalata di mozzarella e pomodori.
“ Allora, dimmi come si chiamano queste cose.” – esclamò eccitato.
“ Questa viene comunemente chiamata pasta al sugo.” Risposi indicando i piatti di pasta. “ E questa, è l’insalata di mozzarella e pomodori, chiamata anche CAPRESE.” – continuai indicando la caprese.
Iniziammo a mangiare; Harry trovò squisito tutto, e non la smetteva di farmi i complimenti.
Dopo la cena, portai a tavola la torta Caprese.
“ Uh, anche il dolce hai fatto!”
“ Ehm, no questo l’ho comprato.” –ammisi ridendo. “ Però qualche volta potrei cucinarla, anche se non so farla bene come mia madre.”
“ Non ti preoccupare, è il pensiero che conta. La voglio però la torta.” – rispose ridendo anche lui.
Dopo aver finito di mangiare la torta, gli feci vedere tutta la collezione di libri che mi ero portata dall’Italia. Lui rimase meravigliato.
“ E questa non è tutta. Devi vedere quella che ho in Italia!”
“ Fantastica.” “ Mariè, senti non so perché lo sto facendo, però mi sembrava un’idea simpatica.”
Harry estrasse dalla tasca due braccialetti colorati con scritto:
“ Best Friends.” Uno lo porse a me.
“ E’ un’idea stupidissima, lo so e se vuoi scappare puoi farlo, ma quando li ho visti ho pensato a te, al fatto che per me oramai sei una sorella, e la mia migliore amica.  Ho passato dei bellissimi momenti con te, e vorrei continuare. Quindi.” qui si schiarì la voce e si mise in ginocchio. “
Vuoi essere la mia migliore amica?”
Entrambi iniziammo a ridere come due bambini, quando trovai il fiato risposi.
“ Non sai quanto mi onora questa cosa.”
Harry sorrise e mi mise il braccialetto al braccio sinistro. Contemplai quel braccialetto, tornai bambina per un momento, ne avevo uno simile e anche la mia ex migliore amica ce l’aveva. Non ricordo ormai più il motivo del nostro allontanamento.
Guardai Harry sorridendo e d’impulso lo abbracciai.
Harry mi stinse a sé e sussurrò.
“ Ti voglio bene, migliore amica.”
“ Anche io te ne voglio, migliore amico.”






Saaaaaaalve!
Ecco a voi il 3 capitolo. *w*
Colpo di scena! *-*
Dolce Harry, eh?
<3
Però le cose non sono mai come appaiono.
Spero vi piaccia. :D Lasciate un commentino-ino-ino- ino.
Siete la mia forza. *w* (?)
B.

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Capitolo 4
*** NO SECRETS. ***


La mattina successiva fui svegliata dallo squillo del mio cellulare; con una fatica( a mio parere estrema) allungai il braccio e presi il cellulare dal comodino.
“ Pronto?”- risposi con la voce ancora impastata dal sonno.
“ Buongiorno, migliore amica. Ti ho svegliato scusami.”  Era Harry con il suo solito tono felice.
Un sorriso mi dipinse il volto.
“ Ciao anche a te, migliore amico! Non ti preoccupare.”- risposi con tono altrettanto felice.
“ Seeeenti, allora in pratica è successo che qui i ragazzi hanno visto il nostro bracciale dell’amicizia e hanno iniziato a farmi domande e ora vogliono conoscerti.”
“ Oh, davvero? Che cosa carina.”
“ Già. Ti vengo a prendere tra una mezz’ora, niente discussioni; so che non andrai a lavoro per una settimana e quindi non hai problemi, anzi portati qualche cambio che potresti rimanere qui stanotte.”
Era vero, lo studio sarebbe rimasto chiuso per una settimana e non era una cattiva idea andare a casa sua.
“ Va bene, mi preparo subito.”
“ Ahhh, porta anche qualche costume, qui c’è la piscina.” –aggiunse di fretta.
“ Ah va bene, a tra poco.”
“ Ciao, tesoro.”
Mi alzai dal letto ancora assonata, ma felice, e  andai in cucina a fare colazione.
Quando poi ritornai in camera mi vestii e mi truccai leggermente. Ad un certo punto andai nel panico più totale.
E ORA COSA MI PORTO?!
Non ero mai stata invitata a casa di cantanti famosi – era un’occasione più unica che rara ,veramente-
E se si aspettano una tutta vestita bene e con poco cervello? E se mi porto abiti troppo appariscenti e pensano che sia una montata? E se porto abiti troppo semplici?
Per dieci minuti fissai l’armadio indignata. Io, Mariè, una ragazza orgogliosa e forte, si preoccupava di come si sarebbe dovuta vestire, o meglio mi preoccupavo se sarei piaciuta alla gente o no.
“ Cacchio, Mariè riprenditi.”
Guardai l’orologio, Harry sarebbe arrivato tra dieci minuti, preciso com’era e io ero ancora praticamente a zero. Alla fine mi decisi. “Mariè, muoviti.”- disse una vocina nella mia testa.
Scrutai l’armadio un’ultima volta e presi i vestiti che  mi servivano, dell’intimo, il costume da bagno, un beauty case e misi tutto in un borsa. Aggiunsi  anche una cuffia e un paio d’ occhialini.
Già, una cuffia e un paio d’occhialini.
Una cuffia e un paio d’occhialini sono stati tutta la mia vita.  Il nuoto è stato tutta la mia vita, io nuotavo.
Nuotare era il  mio verbo preferito; non c’era una ragione precisa, ma io nuotavo. Forse per sentirmi libera, forse per avere un bel fisico, forse perché non avrei immaginato una vita diversa senza il nuoto.
Da quando poi mi sono dovuta trasferire in Inghilterra, l’ho dovuto abbandonare e questo mi ha spezzato il cuore, ma per una ragione più grande di me.
Dopo neanche 5 minuti ero pronta, mi riguardai allo specchio e l’immagine riflessa mi sorrise.
Ero felice, serena, come mai.
Il suono del campanello mi ridestò dai miei pensieri, andai ad aprire.
“Bellissima ragazza italiana, allora sei pronta?” – chiese Harry tutto pimpante.
“ Prontissima!” –risposi con entusiasmo.
“ Bene, allora andiamo!”
Presi la mia borsa e uscimmo di casa; sotto il portone c’era l’auto di Harry.
“Non sapevo guidassi.” – dissi con tono neutro.
“ Non sapevo non lo sapessi.” –
Salimmo in auto e quasi subito Harry mi portò nella periferia di Londra, era lì che abitavano.
Appena arrivati, aprii la portiera e non potei non nascondere il mio stupore.
Era una villa disposta tutta su un piano, di colore bianco e con delle enormi vetrate, era circondata da un vasto giardino verde e dietro la villa si intravedeva una grande piscina rettangolare.
“ Ti piace?” – chiese Harry notando il mio stupore.
“ Ma ma ma è bellissima! E’ la casa che ho sempre voluto!”
“ Mh, è una casuccia così.” –rispose ridendo.
Attraversammo il vialetto e Harry aprì la porta. L’Interno della casa era ancora meglio.
“ Ragazziiii! E’ arrivata Mariè!” – urlò Harry chiamando i ragazzi.
In un batter d’occhio, 3 ragazzi scesero freneticamente le scale e ci raggiunsero all’entrata.
“ Ciao!” – mi dissero in coro. “ Io sono Liam.” – si presentò un ragazzo con i capelli biondo miele.
“ Io, Niall.” – mi disse il ragazzo biondo tinto con degli occhi azzurri meravigliosi e un forte accento irlandese.
“ E io Louis.” – disse infine il terzo ragazzo, con i capelli castani e gli occhi azzurri; aveva un viso sereno e allegro.
“ Ciao, io sono Mariè e son- “Non riuscii a finire la frase che i ragazzi mi interruppero.
“ Si, lo sappiamo, sei italiana.”- disse Niall.
“ Sei la migliore amica di Harry.” – continuò Liam.
“ E sei molto simpatica e ti piacciono un sacco i libri.” Finì Louis con un grande sorriso. “ E devi essere anche una ragazza molto paziente e pacifica per sopportare uno come Harry” aggiunse ridendo.
Ridemmo tutti insieme; Louis mi stava già simpatico, come Niall e Liam del resto.
“ Se la memoria non mi inganna, non eravate 5 ragazzi?” – chiesi vedendo che uno di loro mancava.
“ Già, quell’idiota di Zayn, si fa sempre aspettare.  ZAYN! SCENDI C’è LA MIGLIORE AMICA DI HARRY, MUOVI IL CULO!” –urlò Liam.  Sembrava un ragazzo tanto pacato e tranquillo, invece l’apparenza inganna.
“ AMORE MIO, VIENI, DAI NON FARTI ASPETTARE TROPPO.”- disse ad alta voce Niall  con una voce da ragazza.
Non potei trattenere una risata.
 “ Oh ho, la migliore amica di Harry!” disse una voce dietro di noi. Apparteneva al quinto membro del gruppo.
Io mi girai. Era un ragazzo alto e con un fisico atletico, aveva capelli e occhi scuri e la pelle leggermente scura. “ Allora questa meravigliosa ragazza esiste davvero?” Il ragazzo troncò la frase di colpo. I  nostri sguardi si incontrarono.  I miei occhi verdi incontrarono i suoi occhi scuri che davano però l’impressione di brillare. Il mio cuore iniziò a fare mille capriole.
“ Si, esisto davvero.” – risposi divertita continuando a guardarlo negli occhi.
Anche lui rise, ma in modo quasi impacciato come se fosse imbarazzato. Si avvicinò a me e mi porse la mano. “ Ciao, sono Zayn.”- si presentò sorridendo.
“ Mariè.” Gli strinsi la mano sorridendo anche io.
“ Tu sei la ragazza italiana, molto simpatica a cui piacciono i libri e sei la migliore amica di Harry.” – disse tutto d’un fiato.
Harry doveva aver parlato molto bene di me ai ragazzi, visto che sapevano molto su di me.
“ Si, sono io.  E tu sei Zayn, che passa ore davanti lo specchio contemplandosi?”-chiesi divertita. Anche Harry mi aveva parlato dei ragazzi, e quando mi disse di Zayn non potei non pensare che forse era  un po’ vanitoso.
I ragazzi soffocarono una risata e Zayn guardò male Harry.
“ Ehm, è così che Harry mi ha descritto? Beh, si sono io. Doveva anche aggiungere che sono quello bello.” – disse con finta modestia.
“ Ah, questo non me l’aveva detto.”
“ Te ne saresti accorta da sola.”- rispose continuando mi a guardare intensamente.
“ Mh, egocentrismo portami via.” Dissi con una punta di sarcasmo.
Tutti stettero zitti guardando Zayn che non rispose, ma mi scrutò con i suoi occhi scuri.
“ Zayn, hai trovato chi ti tiene testa!” – esclamò Harry  rompendo il silenzio.
Distolsi lo sguardo da Zayn, e guardai Harry.
“ Harry, la borsa pesa, dove posso posarla?” –chiesi massaggiandomi il braccio con cui tenevo la borsa.
“ Oh certo. Vieni ti mostro la tua camera!”-
Lo seguii per le scale; la casa era molto bella e arredata con gusto.
Attraversammo un lungo corridoio con tutte le camere da letto, alla fine del corridoio c’era la camera degli ospiti.
Era una camera, molto grande con le pareti bianche e con dei quadri appesi, aveva una grande vetrata che dava sulla piscina, e al centro c’era un grande letto matrimoniale. Adiacente alla camera c’era un  bagno piccolo ma carino.
Posai la borsa vicino l’armadio e mi distesi sul letto.
“ E’ morbidissimo!” –esclamai contenta. Mi piacevano i letti confortevoli.
“ Lo so!” –rispose Harry buttandosi sul letto.
“ Simpatici i tuoi amici.”
“Sisi, anche tu a loro sei molto simpatica.”
Harry si alzò dal letto. “ Ti lascio mettere apposto la tua roba, appena hai finito scendi giù.” –disse uscendo dalla stanza.
Rimasi ancora un po’ distesa sul letto; era come essere su una nuvola, solo che le nuvole non profumano di bucato.
Niall, Liam, Louis, Zayn erano tutti simpatici, ed ero molto contenta di averli conosciuti, nonostante lo scambio di “ complimenti” con Zayn, d’improvviso mi comparve in mente l’immagine dei suoi occhi e di come mi guardavano.
Scacciai quel pensiero e iniziai a disfare la mia roba.  Appena finito aprii la vetrata e mi affacciai al balcone che dava sul giardino e sulla piscina, notai che i ragazzi erano in giardino.
“ Ehi ragazza italiana, vuoi aspettare il principe azzurro che ti venga a prendere, oppure scendi giù con noi?” –chiese Liam scherzando.
“Stavo solo ammirando il panorama, scendo subito.” – risposi sorridendo.
Andai giù in giardino, era una giornata particolarmente assolata, e i ragazzi si distesero sulle sdraio come lucertole al sole.
Io  mi avvicinai al bordo della piscina e la contemplai meravigliata.
“ E’ una bellissima piscina.” – dissi rivolgendomi ai ragazzi.
“ Grazie, grazie. Fortunatamente qualcuno ha avuto l’idea di crearla, altrimenti sarebbe stato un giardino noioso.” – rispose Niall, guardando Louis, che evidentemente all’inizio non era propenso a farla.
Rimasi a guardare l’acqua meravigliata, dando le spalle ai ragazzi che stavano comodamente sdraiati al Sole; forse avrei dovuto pensare di meno all’acqua e accorgermi che da dietro qualcuno si avvicinava.
Non ebbi il tempo neanche di capire, che 4 mani mi spinsero in acqua. Fortunatamente, avevo i riflessi pronti e al posto di fare un tuffo scomposto, riuscii ad entrare in acqua con un tuffo quasi perfetto, tanto che i ragazzi rimasero a bocca aperta. Riemersi da sott’acqua, e li guardai con odio.
“ Voi! Grandissimi traditori!” – urlai agguerrita.
I ragazzi iniziarono a ridere. “ E’ fredda l’acqua, Mariè?” – disse Harry prima di essere spinto in acqua anche lui.
“ Perché non me lo dici tu, Harry?”- risposi ridendo.
Uscii dall’acqua, gocciolante, e con i vestiti pesanti. “ Grazie mille!”- esclamai sarcastica.
“ Mariè, hai fatto un tuffo spettacolare, sembravi quasi una nuotatrice professionista .” – mi disse Louis meravigliato.
A quelle parole, qualcosa in me si mosse, non so spiegarlo bene, forse era nostalgia, forse tristezza, forse eccitazione. So solo che mi vennero le lacrime agli occhi.
“ Si, grazie.” – risposi a bassa voce.
Zayn, che era rimasto tutto il tempo in silenzio al sole, mi guardò intensamente. Forse aveva capito qualcosa.
“I- Io vado ad asciugarmi, ci vediamo dopo.”- dissi con un tono strano, e salii sopra.
La giornata continuò al meglio, tutti i ragazzi erano simpatici e gentili con me e io mi trovavo bene con loro. Durante tutta la giornata sentii lo sguardo enigmatico di Zayn addosso; io ricambiai quegli sguardi. Avevano qualcosa che mi attirava.
Quando si fecero quasi le undici e mezza andammo tutti a dormire, mentre ero nel comodo letto a leggere, qualcuno bussò alla porta.
“Si?”
“ Sono Harry.” –rispose Harry ed entrò nella stanza. “ Volevo solo darti la buonanotte.” –ammise imbarazzato.
“ Oh, ma che cosa dolcissima da parte tua.” – risposi sorridendo dolcemente.
“ Allora, come ti pare la vita in casa ONE DIRECTION?”- chiese ridendo, sedendosi sul letto.
“ Mi piace tantissimo stare qui! I ragazzi sono tutti simpatici e gentili.”- risposi entusiasta.
“ Si, i ragazzi.” – disse a bassa voce. “ Ho visto come vi guardavate tu e Zayn.” – continuò sorridendo.
Il suo sorriso però nascondeva qualcosa. Delusione, forse?
“ Coosa?! Tu blateri!” – mentii. In fondo qualcosa in quel ragazzo mi aveva colpito.
“ Non mentirmi. Io ti conosco e conosco Zayn, non ha mai guardato una ragazza nel modo in cui ha fatto con te.” – ammise sorridendo.
Quella notizia mi meravigliò, ma non volevo illudermi, quindi scacciai quel pensiero.
“ Beh poi vedremo.”
“ Però se succede qualcosa tra di voi, me lo dirai vero?” – chiese ansioso.
“ Certo che te lo dirò, sei il mio migliore amico!”
“ Bene. NO SECRETS,  okay? Nessun segreto tra di noi. Io ti dirò ogni singola  e minima cosa e tu farai lo stesso con me. Promesso?”
“ Promesso.” – risposi con un tono sicuro.
“ Bene, allora Buonanotte migliore amica, ti voglio bene.”- sussurrò dandomi un bacio sulla guancia.
“ Buonanotte a te migliore amico, anche io te ne voglio.” –risposi di rimando.
Harry si alzò e aprì la porta.
“ Spengo la luce?” – chiese.
“ Si, grazie mille.”
Nel giro di pochi minuti, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare in quella fase che separa la veglia dal sonno, dove tutti i pensieri sono in libertà e sconnessi. Ma una frase mi rimase impressa.
“NO SECRETS.”



Macciao! :3
Il 4 capitolo fa meno cagare degli altri. (?)
Uhhh, Mariè che incontra Zayn. *-*
Harry sarà infastidito da questa cosa? u.u
Occhei io non dico niente. xD
Spero che anche questo vi piaccia. :D
E ditemi se è di vostro gradimento con un piccolo commento. çç
A presto. <3

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Capitolo 5
*** Rivelazioni. -1- ***


Il mio sonno fu tempestato  da sogni sconnessi, sognai una piscina, i miei compagni di squadra, un uomo con un cronometro e un fischietto in mano.
Mi alzai di scatto e mi misi a sedere; il cuore mi batteva a mille.
Ad un certo punto mi salirono le lacrime agli occhi. Lasciare la mia più grande passione era stata la decisione più brutta della mia vita.
Repressi le lacrime, e uscii dalla stanza, accesi le luci del corridoio e mi diressi verso la camera di Harry che era poco distante dalla mia.  Stavo aprendo la porta quando sentii  una voce.
“ Non riesci a dormire, ragazza italiana?”  Zayn.
“ Già, incubi.”
“ E ti fai consolare dal tuo Harry. Saresti potuta venire dal ragazzo bello.” – rispose riferendosi a lui.
“ Oh no, Harry andrà benissimo.” Gli dissi con tono di sfida.
“ Ti ricrederai, dolcezza.” Sussurrò guardandomi negli occhi, prima di entrare di nuovo nella sua stanza.
Le sue parole mi riecheggiarono nella mente.
Entrai nella stanza e a tentoni arrivai vicino al letto.
Guardai un attimo Harry che dormiva beatamente, e sorrisi.
Mi distesi accanto a lui, abbracciandolo.
“ Ehi, cosa ci fai qui?” – sussurrò Harry con voce assonnata.
“ Ho avuto degli incubi.”- risposi con tono triste.
“ Oh piccolina, non ti preoccupare, ci sono io a proteggerti.” – mi strinse di più e ci addormentammo di nuovo.
Dormii poco più di tre ore, quando un debole raggio di Sole, filtrò dalla finestra; guardai l’orologio e mi accorsi che erano le sette del mattino; tutta la casa era silenziosa, sentivo solo il debole respiro di Harry; provai a riaddormentarmi, ma tutti i miei pensieri tornavano al nuoto, alle bracciate, alla gioia di aver vinto, a quell’uomo con il cronometro in mano.
Allora curandomi di non svegliare Harry, scesi dal letto e andai in camera mia.
Dal cassetto presi il costume la cuffia e gli occhialini, li guardai un attimo e mi sentivo strana.
Indossai il costume e avvolsi il mio corpo in un caldo asciugamano, presi la cuffia e gli occhialini e andai in giardino. I ragazzi dormivano ancora, meglio. Il Sole non era ancora caldo, ma toccai l’acqua con un piede e non era proprio fredda.
Indossai la cuffia e sopra gli occhialini, e mi misi sul bordo della piscina. Scrutai la mia immagine riflessa nell’acqua, era simile a quella che vedevo qualche anno prima; presi un bel respiro e mi tuffai.
Entrai in acqua perfettamente, senza neanche uno schizzo, feci delle ondulazioni a delfino per risalire in superficie, e iniziai a nuotare.
Non avevo dimenticato come si faceva.
Mi muovevo armoniosamente, come facevo un tempo,  l’acqua era bellissima; bracciata dopo bracciata, mi sentivo forte, quella forza che dopo aver abbandonato il nuoto, non conoscevo più.
Ad ogni virata, mi affioravano nella mente, tutte le gare, le vittorie, le sconfitte, gli abbracci, le lacrime, gli allenamenti estenuanti, e la soddisfazione di quando il giudice di consegna la medaglia, l’abbraccio del mio allenatore.
Mentre nuotavo il cuore mi batteva fortissimo, il mondo attorno a me era scomparso, c’eravamo solo io e il rumore delle mie bracciate. Mi dimenticai di tutto e di tutti.


ZAYN'S POINT OF VIEW.  

Dopo aver incontrato nel corridoio, quella ragazza Mariè, non riuscii più a dormire.
Mi apparivano in mente, il suo viso candido, la sua bellissima risata e i suoi occhi. I suoi occhi, quelli che per primi mi avevano rapito.
“ Cazzo, Zayn, tu non sei così. Sono le ragazze a venire da te, non tu da loro. Non puoi permetterti di innamorarti, di nuovo.”- disse una vocina della mia testa ma la ingnorai.
Lei era così bella, ma era andata da Harry, cacchio!
Avranno dormito abbracciati, e lui l’avrà tenuta tra le sue braccia, consolandola per i suoi incubi.
Non potevano essere solo amici, Harry la guardava in modo diverso. Come la guardavo io.
Scacciai il suo pensiero dalla testa e mi alzai dal letto, avevo bisogno di distrarmi.
Mi sarei seduto sul bordo della piscina e avrei guardato l’acqua.
Non sapevo nuotare, e l’acqua mi faceva paura, ma allo stesso tempo mi piaceva il brivido di stare in bilico sul bordo.
Andai in giardino, la casa era silenziosa, tutti dormivano, anche lei abbracciata a lui…
“Smettila, Zayn.”
E proprio mentre stavo aprendo la porta per accedere al giardino, dove c’era la piscina, la vidi.
Lei.
Mariè, in costume con una cuffia e degli occhialini, si stava tuffando.
Entrò in acqua perfettamente e iniziò a nuotare.
Nuotava come una sirena, in perfetta armonia; le sue braccia si muovevano delicate e leggere come le sue gambe. Ad ogni fine vasca eseguiva una perfetta capriola, credo si dica virata in gergo.
Sarei potuto rimanere a guardarla per sempre, ma ad un certo punto cessò di nuotare.
Si tolse dal cuffia, bagnò i suoi capelli in acqua, e con un movimento armonioso, uscì dall’acqua.
Aveva un fisico mozzafiato, spalle leggermente larghe e fianchi stretti ma con le curve al punto giusto; le gambe erano toniche ma eleganti allo stesso tempo.
Entrò in casa passando dalla porta finestra che accedeva alla cucina. Non mi notò minimamente, e velocemente tornai in camera mia.




MARIE' 'S POINT OF VIEW.

Nuotai per non so quanto tempo, avevo dimenticato tutto.
Ora mi sentivo viva, come se avessi finalmente aperto gli occhi.
Uscita dall’acqua,  rientrai in casa. Nessuno si era ancora svegliato, anche se sentivo dei rumori nella camera di Zayn.
Andai in camera mia, mi feci una leggera doccia, mi vestii e scesi giù in cucina a preparare la colazione.
Volevo fare loro una sorpresa.
La casa iniziò a prendere vita, i raggi del Sole inondarono la cucina e sopra si sentivano rumori.
I ragazzi si stavano svegliando.
Iniziai a preparare il caffè, come si deve. All’italiana, non quella ciofeca che fanno qui e si permettono anche di chiamarla caffè.
Aprii delle mensole. C’erano solo schifezze.
“ Ah questi ragazzi, non sanno proprio come nutrirsi!” pensai divertita.
Apparecchiai la tavola per la colazione e tirai dal frigo un succo di frutta.
L’odore del caffè che saliva, la tavola apparecchiata, i raggi di Sole mattutini, mi riportarono un attimo in Italia, nella mia bellissima casa, con la mia famiglia. Un po’ mi mancavano.
Salii sopra, e andai in camera di Harry.
Dormiva ancora beatamente, come l’avevo lasciato; mi distesi sotto le coperte accanto a lui e lo abbracciai.
“ Svegliati dormiglione.” – gli sussurrai dolcemente a un orecchio.
Harry aprii lentamente gli occhi e mi sorrise dolcemente. “ Buongiorno, splendore.”
“ Buongiorno. Dormito bene?” – chiesi dolcemente.
“ Benissimo, con te accanto ancora meglio. E tu mica hai avuto altri incubi?”
“ No, c’eri tu a proteggermi.”- risposi divertita.
Ci guardammo intensamente negli occhi, aveva degli occhi meravigliosi, che scintillavano anche nella penombra.
Mi alzai con uno scatto lesto e senza che lui potesse fare niente gli tolsi velocemente le coperte.
“ Dai muoviti, alzati, Styles!”- esclamai ridendo.
“ Tu, sei una persona sadica e cattiva!” – rispose lui alzandosi dal letto controvoglia, con un passo veloce mi prese in braccio. “Vediamo se riesci a fare qualcosa ora!”-continuò divertito.
Iniziai a dimenarmi.
“ Harry, dai lasciami! Lasciami!” –protestai come una bambina.
“ Okay, va bene , ti lascio altrimenti mi picchi.”- Mi calò lentamente a terra.
Ora ci trovavamo di fronte, i nostri visi a un millimetro di distanza, ci guardammo intensamente sorridendoci. Stava per succedere qualcosa?!
No, no non doveva accadere nulla; distolsi lo sguardo da lui e mi avvicinai all’armadio.
“ Harry, dai ti devi vestire! Te li scelgo io i vestiti, tu vai in bagno.” – dissi con tono esigente.
“ Ai suoi ordini, generale!”- rispose ironico, andando in bagno.
Rovistai nel suo armadio, aveva quasi più vestiti di me!
Alla fine scelsi per lui un jeans e una camicia verde smerlando che faceva pan- dan con i suoi occhi e glieli portai in bagno.
“Muoviti a vestirti!”- dissi dalla porta.
Tornai poi nella sua stanza.
Non era una stanza come quelle dei ragazzi, disordinata e confusionaria, era ordinata e curata, come se passasse tutto il tempo in quella camera a curarla.
C’erano moltissime foto, Harry con i ragazzi, Harry ad X-Factor, la sua famiglia, la mamma.
Mi scappò un sorriso, era una cosa davvero tenera.
Harry arrivò dopo un paio di minuti, quando stavo ancora guardando le foto.
“ Ti piacciono?” – chiese sorridente,.
“ Tantissimo.” –risposi sorridendo.
“ Allora vuoi rimanere lì a guardare le mie foto, oppure scendiamo giù a fare colazione ? Ho una fame da lupi!”- esclamò ridendo.
“ Scendiamo immediatamente.”- risposi con entusiasmo.
Harry mi guardò con uno sguardo furbo e si avvicinò a me.
“ Visto che sei lenta e io ho fame…” –con un gesto veloce mi prese in braccio di nuovo come un sacco di patate. “ Faremo così che è meglio.”- continuò ridendo.
“ Harry Styles, non è vero che sono lenta!”- protestai dimenandomi.
“ Nono, hai ragione. Stai ferma altrimenti cadiamo dalle scale.” – rispose ridendo.

“Ma buongiorno, amore mio.” –disse Louis ad Harry quando arrivammo in cucina.
Harry gli sorrise e mi poggiò a terra.
Sentivo che Zayn guardava infastidito quella scena.
“ La nostra nuotatrice oggi ci ha preparato la colazione!” – esclamò Liam contento.
I ragazzi avevano scoperto che ero stata io a preparare tutto, e deve aver fatto loro molto piacere date le loro espressioni felici e i piatti vuoti.
Harry guardò Liam strano poi disse.
“ La nostra cosa?!”



Saaalve!
Prima di tutto volevo ringraziarvi per le recensioni. *-*
Mi rallegra il fatto che la mia storia sia gradita. *w*
Vi sto abituando bene, a un capitolo al giorno. xD
Coooomunque, eheheh non ve l'aspettavate che era una nuotatrice, eh?
Ho voluto mettere anche il punto di vista di Zayn per farvi capire meglio. u.u
Vaaabene, come sempre vi ripeto che siete la mia forza; quindi continuate a recensire che è quello che mi fa andare avanti. *--*
Al prossimo capitolo. u.u
 

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Capitolo 6
*** I used to swim. ***


“La nostra cosa?!”
Harry fece un’espressione sbalordita.
Io guardai Liam meravigliata. “ E tu come lo sai?”- chiesi curiosa.
 “ Io ti ho vista stamattina nuotare…” disse Zayn a bassa voce, con tono timido.
Io lo guardai intensamente. “ Davvero?”
“ Si. “- ammise imbarazzato.
“ E poi ieri hai fatto quel tuffo che ha meravigliato tutti.” – aggiunge Niall sorridente.
Io sorrisi. “ E va bene, mi avete scoperto! Si sono una nuotatrice, o almeno lo ero.”
“ Ma tu non me lo avevi mai detto!”- protestò Harry.
“ Veramente non l’ho detto a nessuno.”- dissi con un tono strano.
“ E perché?”- insistette Harry.
Forse gli aveva dato fastidio il fatto che non gli avessi detto niente della mia più grande passione. in fondo era il mio migliore amico.
“ Mh,…” mormorai.
“ Vuoi parlarcene?” – mi chiese Louis con tono dolce.
“ Si…” Harry mi fece segno di sedermi in braccio a lui e mi circondò i fianchi con le sue braccia; sentivo le mie guance riscaldarsi e le lacrime salirmi agli occhi.
“ Cacchio Mariè, non ora”.- disse una vocina nella mia testa.
Presi un bel respiro, sentivo che i ragazzi mi guardavano assorti.
“ Beh, allora, quando avevo 7 anni ho iniziato a praticare nuoto agonistico. Mi allenavo ogni giorno e riuscivo a ottenere sempre risultati; facevo parte di una squadra molto unita e tutti avevamo un rapporto speciale con il nostro allenatore, noi siamo cresciuti con lui, era come un nostro secondo padre.
Poi però un giorno, partecipai a una gara nazionale e la vinsi con tanto di record, era il giorno più bello della mia vita, tutti erano felici e il mio allenatore più di tutti.
Dopo la premiazione,  i miei compagni di squadra mi buttarono in acqua, e insieme a me il mio allenatore il quale preso dalla contentezza iniziò a nuotare, non curante del fatto che il suo cuore era debole.
Ad un certo punto cessò di nuotare; noi dapprima pensammo che stava scherzando, poi ci siamo accorti che non era così. Io nuotai verso di lui, e lo portai fuori dall’acqua sul bordo della piscina aiutata dai miei compagni di squadra, iniziai a fargli la manovra di rianimazione,  sono stati gli attimi più brutti della mia vita, ma non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore cessò di battere e il mio allenatore,
il mio mentore mi morì tra le braccia.”- dissi con voce tremante; i ragazzi fecero un’espressione di stupore e Harry mi strinse.
“ Da quando è morto il mio allenatore non ho più nuotato, mi sentivo responsabile della sua morte.
Il nuoto lo aveva ucciso, lo aveva tradito. Mi aveva tradito.”
“Però oggi ho nuotato di nuovo. Ed è stato magnifico.”- aggiunsi sorridendo.
“ Wow, che storia.” Mormorò Niall.
“ Sei stata forte a nuotare di nuovo.” – disse Liam con un sorriso smagliante.
Zayn mi guardò intensamente. “ Hai nuotato magnificamente stamattina.”
“ G-grazie.”
“ Che figo! Abbiamo una nuotatrice in casa! Che cosa potente!”- esclamò Louis felice.
Harry rise.
“Dovete essere grati di ciò, eh!”-dissi ridendo.
“ Ci devi mostrare tutta la tua bravura.” – mi disse Harry.
“ Quando volete.”
Prima che Harry potesse replicare, il campanello suonò e Liam andò ad aprire; dopo qualche minuto tornò con quel suo sorriso beato.
“ Ragazzi miei, ho da darvi una notizia. La nostra vicina di casa, stasera dà una festa nella sua casa enorme qui affianco e ha detto che la presenza di 5 bellissimi ragazzi renderebbe la festa molto più interessante, e naturalmente può venire anche la nostra amica italiana.” – disse Liam con tono pacato.
Questo scaturì un’eccitazione generale.
“ Che bello una festa!”
“ Tutti vogliono i One Direction.” – disse Zayn sorridendo.
“ Allora nostra amica italiana, verrai con noi?” – mi chiese Louis facendo gli occhi dolci.
L’idea di una festa era molto molto allettante, ma qualcosa mi fermava…
“ Ehm..”
“ EDDAAAI!” – disse Harry continuandomi a tenere in braccio.
“ Okay, okay va bene, verrò. Solo che non so cosa mettermi.” –ammisi timida.
“ Non ci sono problemi, ora andiamo a fare shopping!”-esclamò Harry contento.
Senza che potessi dire niente, Harry si alzò, salutò tutti e mi trascinò in auto.
“ Mi piace la tua forza di volontà.”- dissi ridendo.
“ Lo so, lo so.” – rispose modesto.
In meno di venti minuti arrivammo ad Oxford Street, mi trascinò in un negozio tutto colorato.
C’erano vestiti bellissimi, tutti colorati e di tutti i tipi e tantissime scarpe.
Mi guardai intorno e poi presi alcuni vestiti da provare e delle scarpe nere lucide col tacco; Harry si sedette su una poltrona di fronte il camerino e io inizia a provare tutti i vestiti, nessuno mi convinceva veramente anche se Harry  diceva che stavo benissimo. Alla fine scelsi un vestito a tubino di raso nero, senza spalline corto fino a qualche centimetro sopra il ginocchio e un paio di scarpe con tacco alto lucide.
Uscii dal camerino con il vestito indosso, di fronte ad Harry.
“ Allora?”-gli chiesi.
“ Sei meravigliosa.” – rispose sorridendo.
“ E tu sei cieco.”- risposi entrando nel camerino.
Harry mi comprò quel vestito(nonostante io non fossi d’accordo) e andammo a mangiare.
“ Perché la gente ci guarda?”- chiesi divertita.
“ Perché tu sei bellissima.”- mi rispose guardandomi negli occhi. “ E poi ci sono io.”- aggiunse ridendo.
Tornammo a casa nel pomeriggio e iniziai a prepararmi.
Mi feci una doccia, sistemai i capelli alla meglio( li odiavo), mi truccai e indossai il vestito con le scarpe.
Non ero proprio a mio agio in quello stato, mi sarebbe piaciuto andare in jeans e maglietta.
Quando scesi le scale, i ragazzi si girarono.
“ La ragazza italiana si fa sempre più bella.” – disse Louis sorridendo.
Liam e Niall annuirono.
“ Non prendermi in giro, Tomlinson.” – risposi ridendo.
“ Sei uno splendore.” Disse Harry guardandomi assorto.
Zayn mi sorrise. “ Wow ragazza italiana, vuoi abbagliarci!?” – disse divertito.
Io non risposi, ma gli sorrisi.
Liam si mise le mani sui fianchi e esclamò.
" Allora vogliamo andare, bellezze?”




Salve a voi!
Prima cosa voglio ringraziarvi di tutte le recensioni che avete lasciato. ** 
VI AMO.
Sto sorridendo come una scema. E' bellissimo vedere che il frutto del mio lavoro è gradito. *O*
E poi ci sono sempre tante visite. *-*
Finalmente abbiamo capito perchè Mariè ha lasciato il nuoto, mi stavo mettendo a piangere quando scrivevo dell'allenatore. ç_ç
Mi è piaciuta particolarmente l'idea che andassero a fare shopping ed Harry è dolce come sempre. u.u
Aspettatevi dei cambiamenti però, eh. è.è Io non vi ho detto niente!
Ditemi che ve ne pare. Siete la mia forza. *--*
A presto.
<3

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Capitolo 7
*** Matt. ***


Uscimmo di casa  e in cinque minuti arrivammo a casa di Jessica, la loro vicina.
Aveva una casa enorme di colore bianco, quasi il doppio di quella dei ragazzi, aveva la piscina nel giardino e una piscina interna; dal giardino si vedevano tante luci colorate e si sentiva la musica ad alto volume.
I ragazzi suonarono il campanello e una ragazza bionda dagli occhi azzurri ci aprì. Jessica.
“ Ragazzi, allora siete venuti!” – esclamò contenta. “ E tu devi essere Mariè, l’amica di Harry.” – si rivolse a me sorridendo. Aveva un modo di fare solare e alla mano.
“ Si, sono io. Piacere.” – le porsi la mano sorridente.
“ Il piacere è mio! Su forza forza entrate!”- esclamò esortandoci ad entrare.
La casa all’interno era ancora più bella, per quello che si potesse vedere con le luci colorate a mo’ di discoteca, il salone era enorme e nella camera affianco separata solo da una vetrata, c’era un’enorme piscina interna; al centro del salone c’era un piccolo palchetto e c’era il DJ.
“ Io amo la tua casa!”-dissi eccitata.
“ Oh ma grazie mille. Ragazzi scusate ma gli ospiti mi chiamano, ci vediamo dopo!” disse allontandosi.
“Allora, scateniamoci!” urlò Niall buttandosi in pista.
Presi Harry per le mani e lo trascinai a ballare.
Era da un sacco di tempo che non ballavo così, che non mi divertivo così.
Ballavo e tutti i pensieri scomparivano, era una bellissima sensazione; ad un certo punto il palchetto al centro del salone si illuminò e Jessica accanto al DJ, prese il microfono.
“Ehm ehm, funziona? Bene. Allora, alcuni invitati qui alla festa, hanno saputo che i One Direction sono qui.” In quel preciso momento si sentirono delle urla eccitate. “ E mi hanno pregato,ragazzi, di chiedervi se vi andrebbe di cantare una misera, piccolissima canzone per noi.”- continuò facendo gli occhi dolci ai ragazzi.
Liam, Louis, Niall, Harry e Zayn si guardarono e sorrisero.
“ Certo che ci andrebbe!”- esclamarono all’unisono e salirono sul palco.
Il DJ diede ad ognuno di loro un microfono e chiese quale canzone avrebbero cantato, così avrebbe messo la base.
“Canteremo
WHAT MAKES YOU BEAUTIFUL.”- annunciò Harry sorridendo.
La musica partì e ci fu un’eccitazione generale, io mi misi in prima fila sotto il palco.


You’re insecure
Don’t know what for
You’re turning heads when you walk through the door
Don’t need make up
To cover up
Being the way that you are is enough
Everyone else in the room can see it
Everyone else but you.


Qui tutti iniziarono a battere le mani, compresa me.

Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you when smile at the ground it aint hard to tell
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
If only you saw what I can see
You’ll understand why I want you so desperately
Right now I’m looking at you and I can’t believe
You don’t know
You don’t know you’re beautiful
Oh oh
But that’s what makes you beautiful.


Poi arrivò il pezzo cantato da Zayn.

So c-come on
You got it wrong
To prove I’m right I put it in a song
I don’t why
You’re being shy
And turn away when I look into your eyes.
 

Mentre cantava tutto questo mi guardò intensamente negli occhi.
Arrivò anche il secondo ritornello, e tutti iniziarono a  ballare.
E poi…

Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you when smile at the ground it aint hard to tell.

 
Harry cantando questo mi guardò dolcemente e sorrise. Io arrossì rivolgendogli uno di quei sorrisi riservati solo a poche persone.
Era una sensazione bellissima; le ragazze attorno a me, guardarono la scena quasi infastidite, come Zayn del resto.
Finì la canzone e tutti applaudirono; io ero ancora piacevolmente scossa da quello che era successo durante la canzone.
I ragazzi scesero da palco e Harry mi venne ad abbracciare; mi strinsi a lui fortissimo.
“ Mi hai fatto arrossire lo sai?” –gli sussurrai dolcemente ad un orecchio.
“Il pezzo della canzone era azzeccato proprio a te.”- rispose accarezzandomi i capelli.
“ Non sono bellissima come quelle ragazze del vostro video.”
“ No infatti. Lo sei di più.” – sussurrò baciandomi sulla guancia.
Sorrisi spontaneamente e accarezzai i suoi morbidi capelli ricci.
Harry stava avvicinando il suo viso al mio, quando una voce lo chiamo.
“ Harry, vieni qui che ti vogliono!”
“ Torno subito, raggio di Sole.” Mi sussurrò per poi andare da quel suo amico che lo aveva chiamato.
Rimasi ferma un attimo, non poteva accadere. Non con Harry. Cavolo, devo riuscire a controllare le mie emozioni.
 

ZAYN’S POINT OF VIEW.

Dopo essere sceso dal palco ritornai a ballare.
Stavo ballando con una ragazza. Era parecchio carina, anche se non ricordavo bene il suo nome.
Catherine? Karol?!
Mi stava avvinghiata come un francobollo, spero che Mariè lo notasse, così forse forse un moto di gelosia in lei si sarebbe scaturito.
Girai il viso e vidi una scena che mi fece rivoltare tutto.
Una massa di capelli ricci-Harry- stava avvicinando le sue labbra a quelle di Mariè.
Cazzo, no non poteva accadere.
Sentivo che il mio cuore stava facendo mille capriole.
I due però non si baciarono, Harry si girò, qualcuno lo aveva chiamato, le sussurrò qualcosa all’orecchio e se ne andò.
Mariè, rimase ferma, con un’espressione strana. Come se fosse confusa.

Dio, grazie di non averli fatti baciare.

MARIE’S POINT OF VIEW.

Andai in bagno a bagnarmi il viso.
“ Non deve accadere più.” Mi ripetei guardandomi allo specchio.
Uscii dal bagno e mi guardai intorno in cerca dei ragazzi.
Mentre scrutavo il salone illuminato da luci colorate che cambiavano colore velocemente il mio sguardo si posò su un ragazzo.
E il mio cuore si fece in mille pezzi.
“No, non può essere.” Ripetevo a me stessa, senza poter fare niente.
“Non può essere lui. Non di nuovo.”
Le mie labbra mormorarono qualcosa.

Matt.



BBBBuonasera, bellezze! *-*
Naturalmente, voglio ringraziarvi perchè recensite sempre e questo mi motiva a continuare a scrivere. *w*
Continuate a farlo, mi fa davvero piacere. :'D
Anyway, Harry non è meraviglioso quando canta WHAT MAKES YOU BEAUTIFUL? *O* La guarda negli occhi sorridendole dolcemente, io sarei morta al posto suo. **
Ummiodio, è chi è ora questo Matt?
Scoprirete tutto, molto presto. :D
Senza le vostre recensioni però, non si saprà mai. D:
Quindi, tanti cuori e recensite.
<3
Viva le carote,eh!

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Capitolo 8
*** Don't worry about a thing, 'cause every little thing is gonna be all right. ***


Matt.
Non di nuovo. Merda.
Occhi azzurri, capelli biondi, fisico atletico. Sì era decisamente lui.

FLASHBACK.
“ Ti amo, Mariè.”-
“ Anche io ti amo, Matt.”
“ Mi mancherai quando tornerò a Londra.”
“ Anche tu, tantissimo.”
“Ma il nostro amore continuerà, promesso!”
“ Promesso.”

“Senti Mariè, forse è meglio che questa cosa tra noi finisca.”
“ Come, cosa, per quale motivo?!”
“ Beh perché  domani dovrò tornare a Londra e lì ci saranno altre ragazze… Questo periodo con te è stato meraviglioso, ma ogni cosa ha il suo tempo.”
“ Vaffanculo.”



Matt.
No.
Le  mie gambe iniziarono a tremare e le lacrime mi salirono agli occhi.
Non potevo ripensare a tutto il male che mi aveva fatto.
Io lo avevo amato con tutta me stessa, ma lui si era solo divertito.
E tutti quei TI AMO detti a fior di labbra, erano solo parole gettate al vento. Parole che laceravano l’anima.
Lui incontrò il mio sguardo, il suo meraviglioso sguardo,  mi sorrise, e venne verso di me.
“ Mariè, sei tu?!”
“ Matt?” Sapevo benissimo che era lui.
“ Oh mio dio da quanto tempo!”- esclamò abbracciandomi. “ Come stai?”
Io rimasi ferma, impassibile.
“ Bene, fino a due minuti fa a meraviglia.”- risposi fredda.
“ Oh, mi dispiace per quello che è successo tra di noi.”- disse superficiale.
“ Mi dispiace, un corno!”
“ Non prendertela così tanto, dolcezza. Sono stati momenti bellissimi, lì in Italia, ma dovevano pur finire. ”disse sorridendo maliziosamente, avvicinandosi a me.
“ Non avvicinarti. Vaffanculo. Sei la persona più schifosa del pianeta.” – risposi allontanandomi da lui.
“ Sarò anche la persona più schifosa del pianeta, ma tu mi ami.”
A quelle parole mi girai.
“ No, non più. Una volta forse. Che stupida che ero.” –dissi freddamente e mi avvicinai al banco degli alcolici.
Minchia, non bevevo mai, solo quando non volevo pensare, volevo dimenticare tutto. Quella era l’occasione.
Volevo dimenticare quella sua faccia di merda, quel suo modo di fare, quel suo sorriso, che erano stati la ragione dei miei sorrisi qualche tempo fa.
Questo incontro non ci voleva proprio ora; ora che ero riuscita a dimenticarlo e a rifarmi una vita.
Ora che avevo incontrato persone meravigliose che mi volevano bene.
No, cazzo, non ci voleva proprio.
Bevvi uno o due cocktail, forse tre, e poi uscì fuori la casa barcollante, mi sedetti in giardino.
Avevo la vista offuscata e non ragionavo più lucidamente ma l’immagine di Matt non si era ancora eliminata dalla mia testa.
Tutto il male che mi aveva fatto, quei baci, quei Ti amo falsi, quegli abbracci, erano impressi nella mia mente e iniziai a piangere.
Lacrime calde e salate sgorgavano dai miei occhi verdi, forse il mio cervello cercava di eliminare quei cazzo di ricordi.
Poi sentii dei passi vicino a me, e un braccio cingermi le spalle.
Iniziai a singhiozzare rumorosamente e la persona che avevo accanto mi strinse ancor di più;
un po’ per le lacrime un po’ per l’alcool non riuscì a vedere bene chi fosse, capì solo che era un ragazzo.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla e rimanemmo così un po’ di tempo.
Forse non avrei dovuto dare così tanta confidenza a uno sconosciuto, ma qualsiasi persona era adatta in quel momento.
Ad un certo punto disse. “ Ti accompagno a casa, vieni.”
La sua voce mi era familiare. Era calda e sicura. Ma con la mente offuscata non riuscivo a ragionare bene.
Lui si alzò e mi aiutò ad alzarmi sorreggendomi; barcollavo sui tacchi e lui, il misterioso ragazzo, mi teneva stretta neanche cercassi di scappare.
Arrivammo a casa dei ragazzi, lui aprì con le chiavi.
Era uno di loro.
L’effetto dell’alcool stava lievemente diminuendo; entrammo in casa e il ragazzo, mi prese in braccio e mi portò in camera mia, facendomi distendere sul letto.
Finalmente potei vedere il viso del ragazzo.
Capelli neri, occhi scuri che nella penombra brillavano. Zayn.
“ Zayn..” –mormorai.
“Mariè. Non pensavo mi avresti riconosciuto.”
“ Sono abbastanza lucida, ora. Grazie.”
“Di niente. Bene, buonanotte.” –disse facendo per andarsene.
“ Zayn, no, ti prego, stai qui con me.”
“ Sicura?”
Annuì, e lui si distese sotto le coperte affianco a me, guardandomi dolcemente.
Singhiozzai, e le lacrime ritornarono ad invadermi gli occhi; Zayn mi abbracciò forte e io poggiai la testa sul suo petto.
Poi non ce la feci più a trattenere le lacrime e iniziai a piangere più forte di quanto avessi fatto alla festa.
Non piangevo per dispiacere, o perché mi aveva spezzato il cuore, piangevo per il mio orgoglio, perché cacchio ci ero ricascata di nuovo, con i suoi occhi azzurri e quel sorrisetto bastardo.
Quegli occhi e quel sorriso che avevo tanto amato.
Zayn prese ad accarezzarmi i capelli.
“ Vuoi parlarne?”- mi chiese con tono dolce.
Aveva capito tutto.
Di nuovo.
“ S-stasera alla festa, ho rivisto dopo tanto tempo il mio ex-ragazzo o meglio il ragazzo che mi ha spezzato il cuore.”
He smashed my heart into smithereens
Presi un bel respiro e continuai. “ Quando facevo il 5 liceo, lui venne in Italia, dall’Inghilterra per fare uno scambio culturale. All’inizio lo detestavo; era il solito ragazzo  a cui tutte vanno dietro, io non ci trovato niente di speciale finché non me lo ritrovai come compagno di banco. Piano piano mi ha tirato a sé e mi sono innamorata di lui. Siamo stati insieme per più di un anno, poi lui è tornato in Inghilterra, e il giorno prima di partire aveva detto che era meglio finire tutto tanto dopo ci sarebbero state altre ragazze, e non sapeva se sarebbe stato fedele a me.”- conclusi con voce rotta dai singhiozzi.
“ Che coglione. Ha perso una ragazza come te. Ha fatto l’errore più grande della sua vita.” –sussurrò stringendomi.
“ Zayn, ma non è giusto!”- dissi stringendo la sua camicia. “ Io-io credevo di averlo dimenticato, invece no, ha il potere di farmi stare di nuovo male. Tutto il male che mi ha fatto.”
“Piccola Mariè”- sussurrò come se stesse parlando con un cucciolo. “ La vita non è giusta, e questo penso tu lo sappia già, e si, ora tu pensi che il mondo ti sia caduto addosso perché la ferita che ti ha provocato si è riaperta, ma non lasciare che quell’essere possa essere la ragione dei tuoi pianti. La vita va avanti, e tu meriti di meglio. Non ti preoccupare, tanto tutto andrà bene.”
Annuì asciugandomi le lacrime.
Zayn prese la mia mano e iniziò a intonare:
 "Don't worry about a thing,
'Cause every little thing gonna be all right.
Singing': "Don't worry about a thing,
'Cause every little thing gonna be all right!"


Aveva una voce meravigliosa.
E con quella bellissima melodia, chiusi gli occhi e mi addormentai stringendogli la mano.




Saaaaaaaaaaalve. :3
Mi dispiace tantissimo per quello che è successo a Zayn. Perdere una persona cara è una cosa bruttissima. :\

Ritornando a noi.
Prima cosa, voglio ringraziarvi per le recensioni, le visite e perchè mettete la mia storia nei preferite, ricordate e seguite. *O*
SIETE MAGNIFICI.
Si, Matt è un bastardodimmmmerda ed è stato odioso scriverlo.
Zayn è tipo yuhsiuahiudhaiusd dolcissimo. *--*
Mi sono emozionata mentre scrivevo l'ultima parte. *w*
Solite, cose, ditemi quello che ne pensate, perchè conta molto per me. 
A PRESTO!

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Capitolo 9
*** Non è successo niente. ***


ZAYN’S POINT OF VIEW.
Stava accadendo veramente?
La  consolavo tenendole la mano. Non era solo un sogno vero? Ditemi di no.
Mio Dio, era bellissima.
Stava dormendo beatamente con la testa sul mio petto, stringendomi la mano come fa una bambina con il suo giocattolo preferito.
Non meritava  tutto il dolore che ha provato; apparentemente può sembrare forte, ma il suo cuore è fragile.
Odiavo con tutto me stesso quel bastardo che le ha spezzato il cuore; evidentemente non si è reso conto di  che ragazza meravigliosa si era innamorata di lui. Avrei voluto essere io al suo posto.
Lentamente anche io mi addormentai, accarezzandole i suoi morbidi e profumati capelli.

MARIE’S POINT OF VIEW.
Era ancora mattina presto, ma un raggio di Sole mi svegliò.
Non ricordavo praticamente niente di quello che era successo dopo l’incontro di Matt.
Oh no, Matt.
Il solo pensiero mi fece venire un peso sul cuore.
Aprì gli occhi lentamente e tutto mi tornò in mente. L’alcool, il giardino della casa, i pianti  e Zayn…
Ero abbracciata a lui, tenendogli la mano. Lo guardai.
Si,  era davvero tenero mentre dormiva.
Pensai a quello che aveva fatto per me, era stata una cosa davvero dolce.
Mentre pensavo a tutto questo, sentì che si stava svegliando, non so perché mi ispirava tenerezza e mi strinsi di più in quell’abbraccio.
“Buongiorno dolcezza.” Mi sussurrò.
“ Buongiorno. Zayn, grazie per quello che hai fatto per me ieri.”
Lui sorrise. “ Non ti preoccupare, è stato il minimo.”
“ E’ stato molto gentile da parte tua.”
“ Stavi male, e a me dispiaceva tantissimo.” –rispose come se fosse la cosa più scontata al mondo.
“Mi pulsa la testa.”
“ Continua a dormire, che è ancora presto, piccola.” Mormorò baciandomi la fronte.
In pochi minuti mi addormentai.


“Eh ma ora come sta?”-disse una voce preoccupata fuori la porta. Harry.
Il Sole splendeva alto nel cielo e la mia camera era tutta illuminata.
“ Harry, si è solo ubriacata non è stata investita!”- esclamò Louis ridendo.
Non so come faceva quel ragazzo a ridere sempre, era una bellissima qualità.
“ Dipende dalla sbronza che prende…” iniziò Liam con tono saccente.
“ E da come il suo corpo reagisce.”- concluse Niall imitando Liam. “ Non so quante volte ce lo ripeti. Ogni volta che qualcuno parla d’alcool.” Rise.
“ Prima si è svegliata e ha detto che aveva mal di testa.” Disse Zayn ad Harry.
Prima che Harry potesse rispondere, io tossii e mugugnai qualcosa.
“ E’ sveglia.”
“ Vado a vedere come sta.”- disse Harry con tono deciso, entrando in camera mia.
Mi rigirai nel letto con gli occhi chiusi, non avevo voglia di parlare con nessuno, mi sentivo uno schifo di nuovo, peggio della serata precedente.
Harry si sedette sul letto, mi accarezzò i capelli e sentì che stava sorridendo.
Io non feci niente, rimasi lì con gli occhi chiusi raggomitolata tra le lenzuola cercando di reprimere un’altra volta le lacrime.
Come se mi stesse leggendo nel pensiero, Harry si distese vicino a me e mi abbracciò da dietro.
“ Piccola, cosa è successo?”- sussurrò appoggiando il mento sulla mia spalla.
Mormorai qualcosa sotto voce, mi girai verso Harry e affondai il viso nella sua maglietta.
Lui mi accarezzò la schiena.
“ L’h-ho rivisto ed è stata la cosa più brutta del mondo.” Dissi con voce tremante.
“ Vuoi dire quel ragazzo di cui mi hai parlato qualche mese fa?”
Annuì emettendo un lamento come fanno i cuccioli abbandonati.
“ Il coglione.  Tesoro mio, potevi venirmi a cercare, non auto lesionarti così. L’alcool fa male.”
“ Lo so…”- sussurrai e una lacrima mi rigò il volto. “ Però avevo bisogno di dimenticare. Evidentemente non è servito a niente.”
“ Sei stata impulsiva, gli errori li facciamo tutti. Però mi hai fatto preoccupare tantissimo, raggio di Sole.” Disse con tono dispiaciuto.
“S-scusami.” Mormorai con voce rotta.
Harry con due dita mi alzò il mento e i nostri visi si trovavano vicinissimi.
“ Non devi scusarti, non eri in te ecco tutto.”
Ci guardammo negli occhi per un momento, i suoi occhi si facevano ogni volta più belli, o forse accadeva solo quando mi guardava?
“ Sei bellissima.” Mormorò a fior di labbra.
Io arrossì violentemente, non ebbi il tempo di fare qualcosa che le nostre labbra si sfiorarono, come la sera prima, solo che lì in quel momento non c’era nessuno a interromperci; con la sua mano mi accarezzò e avvicinò di più il mio viso al suo.
Le nostre labbra si incontrarono.
No, cazzo, no.
Sapevo sarebbe successo  ma avrei dovuto fare qualcosa.
Invece no! L’avevo lasciato fare, merda Mariè.
Fui la prima a staccarmi.
“ Harry..” mormorai a fior di labbra ancora con gli occhi chiusi.
E certo, Mariè, chiudi pure gli occhi mentre lo baci!
“ S-scusami Mariè, non avrei dovuto; non avrei dovuto approfittare del tuo momento di debolezza, ma è stato più forte di me. Scusami.” – disse alzandosi nervosamente dal letto.
Mi alzai anche io dal letto, forse un po’ troppo velocemente e ebbi un giramento di testa.
UBRIACARSI: cose da non fare più.
Harry mi sorresse.
Mi girai verso di lui e gli presi il viso tra le mani.
Aveva un’espressione veramente mortificata, che mi fece stringere il cuore.
“ Ehi non preoccuparti…Sarei dovuta essere io a fermarti invece non l’ho fatto, non ne ho avuto la forza.
Facciamo finta che non sia successo niente, va bene?”- dissi con un tono rassicurante.
Harry abbozzò un sorriso. “ C-Certo non è successo niente, va bene.” –ripeté meccanicamente.
“Bene, ora vado a farmi una doccia e mi rimetto in sesto che sembro un’alcolizzata.”- dissi ridendo guardandomi.
Avevo ancora il vestito della festa, tutto stropicciato, e i capelli, Dio solo sa che forma avevano.
“ Va bene, vado a preparati la colazione.” –disse baciandomi la fronte e uscì dalla camera.
Mi  tolsi il vestito e entrai nella doccia, il getto d’acqua scivolò via tutti i miei pensieri, la malinconia e la confusione.
Cazzo, avevo baciato Harry.
Uscì dalla doccia, mi avvolsi in un asciugamano mi guardai allo specchio.
Guardai una ragazza, con degli occhi verdi troppo grandi, delle spalle troppo larghe rispetto ai fianchi in cui non riconoscevo alcuna curva; le gambe troppo lunghe e per me costantemente troppo larghe, dei capelli castani tendenti al rosso che facevano quello che volevano.
No, in quel momento non amavo proprio me stessa.
Non mi amavo per quello che avevo fatto.



HARRY’S POINT OF VIEW.
“ …Facciamo finta che non sia successo niente, va bene?”
Non è successo niente, niente niente.
Certo niente. Per lei non era niente.
Come faccio a fare finta di niente, quando ho baciato la ragazza che da mesi è al centro dei miei pensieri, come? Come faccio a sopportare che lei ignori quello che è successo e vada tra le braccia di un altro?
Non è successo niente, oppure tutto.




VABBENE, mi avete mortificato.
Nello scorso capitolo neanche una misera, piccolissima, insignificante recensione.
Fa niente, occhei, ci sono passata sopra.
Non mi fate passare la voglia di scrivere, dai. çwç
Ditemi che ne pensate. PAROLE AL VENTO.(?)
A presto.

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Capitolo 10
*** Torte, film e cuori infranti. ***


Dopo la doccia andai in camera e mi vestì, la testa mi faceva ancora male ma lasciai perdere.
Scesi giù in cucina e i ragazzi erano già tutti svegli anche se assonnati.
“Buongiorno ragazzi”- esclamai sorridente.
Niall venne ad abbracciarmi stringendo tra le mani un cornetto.
“ Dolcezza mattutina?”- dissi ridendo.
“ No, è che quando mangia Niall è sempre felice.” Rispose Louis .
“ Che cattivo!”-dissi allontanando Niall da me.
Lui mi fece la linguaccia; mi andai a sedere e presi un cornetto caldo.
“ Mariè, allora come stai?”- chiese Liam apprensivo.
“ Oh ora bene, cioè apparte il mal di testa. Penso che l’alcool non sia fatto proprio per me”
“ Dovevi vedere la faccia di Harry quando Zayn gli ha detto tutto”- intervenne Louis scoppiando a ridere.
Harry che fino a quel momento era rimasto vicino ai fornelli nell’intento di preparare un caffè decente, si girò.
“ E’ normale preoccuparsi no? Pensavo che le fosse successo qualcosa di grave!” si giustificò Harry arrossendo un po’.
Gli sorrisi quasi come per dirgli “ Non ti preoccupare.”
“ E Mariè avresti dovuto invece vedere la sua espressione quando ti ha vista abbracciata a Zayn.” Aggiunse Niall ridendo.
In quel momento entrò Zayn.
Piombò il silenzio in cucina.
Harry lanciò un’occhiataccia fulminante a Niall; Zayn tossì imbarazzato.
Non capace di controllare le mie emozioni io arrossì.
“ Oh suvvia Niall sono fatti loro, non impicciarti come di tuo solito” intervenne Louis, grazie a Dio.
Sul labiale mimai a Louis:
G R A Z I E; lui mi sorrise.
“ Ragazzi io voglio una torta!”- esclamò Liam rompendo il silenzio.
Niall alzò la testa dal suo piatto pieno di schifezze. “ Una torta, dove?”
“ Mariè, tu avevi promesso che mi avresti cucinato la CAPRESE, quella torta italiana.” –disse Harry.
Uh, giusto, la caprese.
“ Ma io non so cucinare bene… verrebbe uno schifo.” Risposi imbarazzata.
“ Non può essere peggio di quella di Louis del mese scorso. ”mormorò Zayn ridendo.
“Ei, cos’hai contro la mia torta?” disse Louis guardandolo male.
“ Niente, niente” rispose Zayn ancora ridendo.
“ Allora, la cucinerai?”- mi chiese nuovamente Harry avvicinandosi a me.
“Mmmm….”
“ Eddaaaaaaaaaaaai” Iniziò a fare gli occhioni da cucciolo.
Occhi verdi. Languidi come quelli di un cucciolo abbandonato.
“E va bene! Ma tu mi corrompi!”- risposi rassegnata.
E’ a fin di bene,
cuoricino mio.” Disse scoccandomi un bacio sulla guancia.
Cuoricino mio. Ora mi sciolgo.
Gli sorrisi. “ Io la preparo questa torta però se non viene bene, andiamo a comprarla okay?”
“Vaaa bene. Se non viene bene ti cacciamo fuori di casa, okay?” mi disse Louis scherzando.
Scoppiai a ridere. “ Okay, allora vedrò di farla bene. Chi mi aiuta però?”
I ragazzi mi guardarono.
“Mariè, tu stai chiedendo a dei ragazzi di cucinare. Lì  in Italia vivete in un universo parallelo per caso?” –disse Louis scettico.
“Io so cucinare.” Affermò Liam con tono altezzoso.
“ Beh noi no, però.” Rispose Niall.
Io mi alzai decisa. “ E allora uscite da qui tutti quanti, che devo mettermi all’opera!” spintonai i ragazzi fuori dalla cucina e rimanemmo solo io e Liam.
“ Allora, ragazza italiana, mettiamoci all’opera!” esclamò Liam tutto contento.
Iniziammo a prendere tutti gli ingredienti e a mischiarli tra loro; feci appello a tutte le raccomandazioni di mia madre su come amalgamare il tutto e il tempo di cottura.
Mentre stavo spalmando l’impasto sulla teglia sentì un tonfo e una nube bianca prese il posto di Liam.
“ Liam, tutto apposto?” –chiesi preoccupata.
Dalla nube bianca di farina qualcuno iniziò a tossire. Liam. Era tutto bianco, dalla testa ai piedi.
Iniziai a ridere di gusto. “ Ahahahah Liam dovresti vederti, sembri un pupazzo di neve!”
Iniziò a ridere anche lui. “ Tu ridi, poi vediamo!” Corse ad abbracciarmi sporcandomi tutta di farina.
“ Liam, ti odio!”- esclamai scrollandomi la farina da dosso.
Misi la torta in forno e tornai in salotto dove i ragazzi stavano comodamente seduti a fare…NIENTE.
“ Perché siete tutti bianchi?” –chiese ingenuamente Niall.
“ Questo genio qui, si è fatto cadere tutta la farina addosso e per divertirsi è venuto a sporcare anche me!”
“ Almeno è stato divertente.” Disse Liam ridendo.
“ Mariè, sembri un piccolo pupazzo di neve.” – mi disse Zayn sorridendomi dolcemente.
No, ti prego non sorridermi così.
“ Tu dici?” – risposi ridendo.
“ Tu sei sempre bellissima, raggio di Sole.” Disse Harry prima che Zayn potesse replicare.
Zayn lo guardò male.
Arrossì di nuovo. Sembravo una bambina in preda alle sue emozioni.


Dopo una mezz’oretta la torta era pronta e senza neanche pranzare prima, la mangiammo in salotto.
“ E’ buonissima!”- esclamò Niall con la bocca piena e gli altri annuirono.
Io e Liam battemmo il cinque.
“ Stasera vi va di guardare un film accoccolati tutti sul divano?”-propose Louis raggiante.
“ Ottima idea!”- esclamai io. “ Che genere di film guarderemmo?” chiesi curiosa.
Non horror, ti prego, non horror.
“ Un bellissimo film horror!”-esclamarono i ragazzi entusiasti.
Tutti tranne Liam che evidentemente come me non amava i film horror.
“ Ma io ho paura dei film horror!”- protestai come una bambina.
“ Oh la piccola, ha paura?” mi canzonò Louis ridendo.
“ Un poco.” Ammisi.

Quella sera ci piazzammo tutti sul divano davanti la tv, il caso volle che mi ritrovai sullo stesso divano da sola con Zayn. Harry si accoccolò a Louis e Liam  si sistemò il più lontano possibile dalla televisione .Non potevo biasimarlo.
Prendemmo delle coperte e Niall avviò il film, sedendosi comodamente a terra mangiando pop-corn.
Chissà quale genio aveva scelto di vedere
NON APRITE QUELLA PORTA.
Già il titolo mi fece venire i brividi.
Zayn mi guardò sorridente e si avvicinò a me.
Il film iniziò e io avevo sempre più paura, quelle merde di ragazzi potevano anche farsi i cazzi loro eh!
Sentì il battito di denti di Liam, che intanto era abbracciato a Niall con un cuscino sulla faccia. Era una scena davvero esilarante.
Arrivarono le scene più violente, d’impulso abbracciai Zayn che non so come mai era sempre più vicino; affondai il viso nella sua maglietta per non vedere le scene e lui mi strinse forte.
Sentivo il battito del suo cuore sempre più veloce.
“ Mariè, sai che è solo un film vero?” – mi sussurrò divertito.
“ Si, ma c’è scritto che è tratto da una storia vera e poi io ho sempre sempre sempre paura.”- risposi con il tono di un cucciolo abbandonato.
Lui esitò prima di rispondere.
“ Non ti preoccupare, ci sono io qui a proteggerti.” –mormorò poi iniziando ad accarezzarmi i capelli.
Harry sembrava non averci proprio notati, aveva lo sguardo fisso sulla televisione e  il braccio bloccato da Louis che gli dormiva beatamente su una spalla.
Io non replicai alla frase che mi sussurrò Zayn, forse un po’ per la stanchezza o per il mal di testa mi addormentai di botto. Zayn mi diede un bacio sulla fronte e le ultime parole che sentì furono-
“Buonanotte, bellissima.”


HARRY’S POINT OF VIEW.
Lei lì, abbracciata a lui.
Era successo, l’avevo lasciata andare.  Facendo finta che non fosse successo niente, l’ho lasciata andare.
E in quel momento lui la teneva  dolcemente tra le braccia accarezzandole i capelli.
Continuai a tenere fisso lo sguardo sul televisore per reprimere le lacrime.



Salve a voi!

Vorrei constantemente ringraziarvi per le recensioni, visite e tutto il resto. :D

Queste cose mi motivano a scrivere, senza di queste sarebbe tutto inutile. çç
Anyway, questo capitolo fa schifo lo so, però funge da ponte per i prossimi capitoli;
Ho scritto di due momenti di dolcezza di Mariè con Harry e con Zayn perchè devo bilanciare la cosa e tenervi sulle spine. u.u
Volevo chiedervi: voi siete più
PRO-ZAYN o più PRO-HARRY?
Fatemelo sapere. çç
Un commento sarebbe gradito, altrimenti vado in depressione, ora che ho anche la febbre. ç_ç
Appresto.
<3

 

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Capitolo 11
*** Di cosa hai paura, Mariè? ***


Aprì gli occhi, era ancora notte, il film era finito.
Il salotto era fiocamente illuminato dalla luce della Luna che filtrava dalla vetrata, del film ricordavo solo che mi ha portato sonnolenza e dopo un po’ mi sono addormentata.
ADDORMENTATA, si certo.
Mi guardai, ero distesa sul divano e delle braccia mi circondavano.
Zayn; di nuovo.
Potevo farci l’abitudine a dormire con lui.
No, occhei no.
Mi alzai lentamente curandomi di non farlo svegliare.
“ Perché scappi sempre?” Cacchio si è svegliato.
“ Come prego?”
“ Stai scappando. Di nuovo. Scappi sempre, come quando ti guardo negli occhi e tu sposti lo sguardo.
Di cosa hai paura Mariè?” – sussurrò alzandosi dal divano e avvicinandomi lentamente a me.
“ Io- Io non ho paura.” Abbassai lo sguardo per terra.
“ Oh si, tu hai paura.” Mi alzò il viso con due dita, costringendomi a guardarlo negli occhi. “Te lo leggo negli occhi. Hai paura di qualcosa più grande di te. Dell’amore, forse?”
“ Zayn non è come dici tu, non ho paura dell’amore.”
“ Invece a me sembra di sì. Hai paura che qualcuno ti faccia soffrire di nuovo.”- era sempre più vicino.
“Ho paura che il mio cuore venga di nuovo spezzato.” –mormorai piano.
“ Non accadrà.” Mormorò sulle mie labbra.
Poi accadde tutto così velocemente.  Chiusi gli occhi e lui appoggiò le sue labbra sulle mie.
Mi strinse sé stringendomi per i fianchi, io incapace di fare niente, risposi a quel bacio con tanto entusiasmo circondandogli il collo con le braccia.
Le sue mani calde mi strinsero, volevo che quel momento fosse durato per sempre.
Ma cosa diamine sto dicendo?!
Mi staccai un momento e lo guardai negli occhi.
“ Zayn, non sarebbe dovuto accadere.”
“ E perché no?”
“ Perché è troppo complicato e poi mi sento terribilmente in colpa. Scusami.”
Sciolsi quell’abbraccio contro la mia volontà e salì sopra.
Zayn rimase impalato lì a guardarmi salire sopra, si sfiorò le labbra confuso.
Merda, bene bene, vuoi fare conquiste eh?
Proprio una stupida, una stupida ecco cosa sei, Mariè.
Harry, Zayn, eh si va bene ora vogliamo mettere qualcun altro ancora?

Attraversai il corridoio cercando di scacciare dalla mia mente quello che era appena successo.
Passai davanti la camera di Harry e sentì dei singhiozzi.
“ Mariè… Perché? Perché proprio lei, eh?! Lei che non mi considera altro che un migliore amico. Perché me l’hai fatta incontrare?” – parlava da solo con voce rotta.
Mi venne l’impulso di entrare lì, abbracciarlo e consolarlo; avrei solo peggiorato il tutto, lo avrei solo illuso ,di nuovo.
Quanto mi odiavo.
Entrai in camera mia mi distesi sul letto e mi abbandonai in un sonno profondo cercando di dimenticare tutto.





 

 Heeeei!
Sì, lo so questo capitolo non è proprio il massimo(?) E so anche che la maggior parte di voi è PRO-HARRY,
ma io volevo che Mariè e Zayn si baciassero e poi non può essere tutto rose e fiori con Harry altrimenti che storia sarebbe? :D
E' piccolo mignon questo capitolo, ma non aspetterete molto per il prossimo dove tutto si movimenta. (?)
Cacchio, non dovevo dirvelo. >.>
Harry che piange non è jusyguahdasgyda *--* ?
Vabbbene, ditemi la vostra! :D
Apppresto. *-*
 

 

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Capitolo 12
*** "Devi fare una scelta." ***


“Marièèèèèèèè devi venire con me oggi!”
Urlò qualcuno fuori la porta. Liam.
 Mi svegliai di soprassalto.  Ero di nuovo a casa dei ragazzi nelle ultime settimane ero quasi sempre lì, tanto che avevo più vestiti lì che a casa mia.  Furono delle settimane stupende, nonostante quello che era successo con Zayn. Lui mi chiese spiegazioni ma io gli dissi che ero solo un po’ confusa e lui non insistette.
Il nostro rapporto non cambiò fortunatamente, ma ogni volta che incontravo il suo sguardo capivo che desiderava tanto una risposta. Harry era sempre dolcissimo con me, e questo non so se era un bene o un male, mi faceva sentire in colpa ma in fondo tutta quella dolcezza mi piaceva.
 “ Marièèèèèèèè, sei sveglia?” – urlò di nuovo Liam.
Liam era diventato la
MIA MIGLIORE AMICA ora
“ Mh Liam e lasciami dormire un altro po’.” Mugugnai coprendomi la testa con il cuscino.
“ Avevi promesso che avresti passato la giornata con me oggi!” – rispose con tono offeso.
“Uhm giusto hai ragione, ora mi alzo, dammi il tempo!”- mi alzai e andai ad aprire la porta.
Di fronte a me trovai Liam sorridente che mi abbracciò.
“ Buongiorno! Ora vai a fare colazione e muoviti a vestirti che dobbiamo uscire.”- esclamò eccitato come una ragazzina.
“ Ai suoi ordini, capitano!”- dissi andando in cucina.
Louis Harry e Zayn erano già lì facendo colazione, Niall stava dormendo sul divano, il suo letto non gli piaceva più evidentemente.
“ Buongiorno ragazzi!” –esclamai felice. Ero in pantaloncini ma fa niente, mi avevano già visto in costume.
“ Buongiorno raggio di Sole.” –disse Harry abbracciandomi da dietro.
“ Mi piace tutta questa dolcezza la mattina.” Dissi divertita.
“ Ci farai morire tutti di diabete, Harry.”- scherzò Louis prendendo in giro Harry, il quale arrossì.
“ Amore mio ma come sei bello quando ti imbarazzi” disse Louis con tono mieloso, accarezzando i ricci di Harry.
Io e Zayn ridemmo. “ Malik, hai finito di specchiarti anche nel cucchiaio?” gli chiesi bevendo del succo d’arancia.
“ AH AH AH ma come sei spiritosa! Non bere tanto succo d’arancia ti fa diventare acida ,ah no tu l’acidità ce l’hai nel sangue.” – rispose facendo un sorrisino bastardo.
“ Che stronzo.”
“ La chiamavano H2SO4”- esclamò Louis ridendo.
“ Louis, da quando conosci anche la chimica?” gli chiesi sarcastica.
“Chimica? Si chiama chimica?” scherzò  Louis sorridendo.
“ Mariè, sei ancora così? Quando ci muoviamo?” Liam entrò in cucina con le chiavi in mano e gli occhiali da sole.
“ Cos’è tutta questa fretta, Liam? Sono solo le nove!”-esclamai.
“ Chi ha tempo non aspetti tempo, ma chérie.” –rispose compiaciuto.
“ Che dovete fare voi due?” chiese Louis curioso.
“ Una giornata tra MIGLIORI AMICHE.” Risposi ridendo enfatizzando sull’ultime due parole.
I ragazzi risero. Liam mi guardò male e mi scompigliò i capelli ridendo.
“ Ehi , amico, lei rimarrà sempre la MIA migliore amica, ricordatelo!” – lo ammonì Harry mostrando il nostro bracciale dell’amicizia.
“ Avete tutti l’esclusiva su di lei? E io e Louis cosa siamo, gli zerbini?”  esclamò Zayn protestando.
Io sorrisi. Poteva esserci un momento più felice?
Liam mi scoccò uno sguardo impaziente. “ E va bene, okay, ora vado a prepararmi. Mi raccomando Liam non contare anche i minuti!”-esclamai salendo le scale.
Andai in camera mia, indossai dei semplici mini short  e una T-shirt e mi andai a truccare; nel giro di dieci minuti ero pronta.
“ Noi usciamo, ciao ragazzi!” esclamò Liam , aprendo la porta.
Una volta fuori, io e Liam ci incamminammo per andare a prendere la metropolitana.
“ Allora, cosa facciamo oggi?”- chiesi eccitata.
“ Io avevo pensato di andare al London Eye e poi non so facciamo un giro a Londra, non farmi troppe domande che non so rispondere a tutte” –concluse mettendosi a ridere.
“ Ahaha va bene!”
Presa la metropolitana arrivammo in poco tempo a destinazione e ci trovammo subito sotto il London Eye.
Dio ci aveva graziati, non c’era tanta fila, quindi riuscimmo a salire subito.
Ero stata già parecchie volte sul London Eye ma ogni volta era un’emozione fortissima; amavo Londra e poi con quel Sole era ancora più bella.
“ Bella, vero?” Io e Liam eravamo entrambi appoggiati al corrimano della cabina assorti nel guardare quel meraviglioso paesaggio.
“ Stupenda. Guardare Londra da qui è una cosa stupenda.” Sussurrai senza staccare lo sguardo dal vetro. Poi mi girai verso Liam e lo guardai con un sorriso malizioso. “ Liam, ma tu non mi hai più  parlato di Danielle. Come va con lei?”
Liam arrossì di botto. “ Oh- beh benissimo. Quando sono con lei sto una meraviglia. E’ come se mi facesse tornare la voglia di vivere.”
“ Oh, ne sono felice. E’ una ragazza molto bella e simpatica, proprio il tuo tipo.”- dissi dandogli una pacca sulla spalla.
“ E tu?”  mi chiese.
“ E io, cosa?”
“ Oh dai Mariè, a me non puoi nascondere nulla!”- esclamò sorridente.
“ Non so di cosa tu stia parlando, Liam” – dissi con tono altezzoso incrociando le braccia.
“ Suvvia Mariè. Zayn è cotto di te, dal momento in cui vi siete guardati il primo giorno, e ti assicuro NON HA MAI GUARDATO NESSUNA  IN QUEL MODO. E Harry, beh Harry è sempre dolcissimo con te, ti chiama ‘raggio di Sole’, ‘ tesoro mio’, e lui morirebbe per te, lo si capisce da come ti abbraccia e da come ti guarda.” – disse Liam serio.
“ Lo so, Liam, ma io sono confusa..”
“Un milione di ragazze ucciderebbe  per essere al tuo posto; ti assicuro che Zayn ed Harry prima di conoscerti erano proprio degli STRONZI con le ragazze, ci provavano con tutte e facevano a gara a chi ne aveva di più. Ora sono interessati solo a una ragazza…TU.” –disse a bassa voce indicandomi.
“ Liam io non so cosa fare… E sono una grandissima stronza perché quando mi hanno provato a baciare io non mi sono tirata indietro, e li ho illusi.”
“ Mariè, so quanto tu possa essere confusa, però devi fare una scelta. O Harry o Zayn.”
“ Ma io non vorrei rovinare l’amicizia che ho con Harry, è il mio migliore amico” strinsi il ciondolo con la scritta BestFriend “ E l’ho baciato, che stupida!”
Liam mi guardò teneramente e mi abbracciò. “ Mariè, non ti preoccupare, si risolverà tutto; il tuo cuore ti indicherà chi dei due scegliere.”
“Lo spero, Liam.” 
La giornata fu una delle migliori; io e Liam iniziammo a girare per Londra senza una meta sorridendo a tutti.
Ci fermammo davanti migliaia di vetrine, Liam era così simpatico come fosse un fratello maggiore per me.
“ Mariè, secondo te quello potrebbe piacere a Danielle?”- chiese Liam indicando un vestitino rosa in una vetrina.
“ Mh, penso di si, è carino.”- risposi sorridendo.
“Bene allora voglio comprarglielo, le starebbe benissimo.” Disse con aria sognante.
“ Ti piace proprio, eh?”
“Si vede così tanto?” arrossì.
Io annuì e scoppiammo a ridere.

Mentre prendevamo la strada di casa, una ragazzina che non conoscevo, mi fermò.
Prima guardò Liam adorante poi si rivolse a me.
“ Tu sei Mariè, vero?”- mi chiese eccitata.
“ Ehm, si sono io, perché?” –risposi titubante.
La ragazza iniziò a strepitare. “ Tu, sei la fidanzata di Harry!”
A quella notizia strabuzzai gli occhi e Liam iniziò a tossire nervosamente.
“ Io, ehm no.”- risposi arrossendo.
“ A me sembra di sì, invece.”- rispose la ragazzina con un tono di fastidio. Il suo tono da eccitato era diventato quasi di sufficienza nei miei confronti; mi mostrò una foto presa da un giornale.
Era della festa di Jessica, c’eravamo io e Harry che stavamo per baciarci.
Paparazzi.
“ No- io non…”
“ Cosa pensi di fare? Noi fan amiamo quel ragazzo da sempre, e poi arrivi tu con un paio di gambe lunghe e un sorrisetto finto a rubarcelo?”- esclamò la ragazzina squadrandomi da capo a piedi.
“ Okay, va bene, è abbastanza! Andiamo Mariè.” Intervenne Liam prendendomi per un braccio e ci allontanammo da quella ragazzina.
“Ma che problema aveva quella ragazza?” dissi scioccata mentre camminavamo nel vialetto della villa.
“ Mh, non lo so; alcune fan certe volte sono un po’ come dire ‘ESAGERATE. Ma non sono cattive.’” Liam prese le chiavi e aprì la porta di casa.
“ Siamo a casa ragazzi!!” –esclamai contenta.
Dal salotto sentì le voci dei ragazzi e dei gridolini e risate femminili.
“ Ei, ragazzi alla buon ora! C’è qualcuno che vi vogliamo presentare.”



OH, salve! *spunta da un angolo.*
Prima di tutto voglio ringraziare tutti voi che rencesite la mia storia o che comunque la leggono. Mi motiva a continuare a scrivere. *-*
Dato che lo scorso capitolo era troppo piccolo, con questo spero di aver compensato. (?)
Di chi saranno le voci femminili in salotto? MHUAHAHAHAHHAHAHAHAHA.
Ditemi cosa ne pensate!
Apppresto.
<3

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Capitolo 13
*** Non sono il tipo di ragazza di cui la gente si innamora. ***


“ Ehi , ragazzi alla buon ora! C’è qualcuno che vi vogliamo presentare.”
Urlò Louis dal salotto e una risata femminile accompagnò la sua voce.
Chi poteva essere?
Io e Liam entrammo in salotto e vi trovai i ragazzi comodamente seduti sul divano e una ragazza.
Capelli biondissimi, occhi azzurri, pelle chiara, fisico da modella, piena di trucco e vestita di tutto punto.
Una Barbie.
Era seduta vicino ad Harry con un atteggiamento sicuramente non timido.
“ Lei chi è?”- gracchiò la ragazza.
Aveva anche una voce insopportabile, apposto.
“ Rachel lei è Mariè. Mariè lei è Rachel.” Harry ci guardò entrambi con un sguardo eccitato.
“ Piacere di conoscerti, Mariè; Harry mi ha parlato tantissimo di te.” esclamò con quella sua voce insopportabile, tenendomi la mano.
Le strinsi la mano rivolgendole un sorriso falso. “ Il piacere è tutto mio. Veramente ti ha parlato tanto di me? Lui di te non mi ha parlato minimamente.”
Il suo sorriso finto si trasformò in un’espressione di delusione, che nascose subito.
“Oh beh fa niente, vuol dire che non è possibile descrivermi con le parole.” – disse scostando una delle sue lunghe ciocche bionde.
Io alzai le sopracciglia scettica. “ Uhm, si certamente.” – mormorai.
Già non la sopportavo.
Rachel si andò a sedere in braccio ad Harry che intanto continuava a guardami.
Che grande pezzo di merda.
Niall ruppe il silenzio imbarazzante che si era andato a creare.
“ Allora ragazzi che ne dite di una bella pizza?”
“ Niall, pensi solo al mangiare tu!”- scherzò Louis.
Rimanere un secondo in più in quella stanza con quella racchia che si strusciava addosso ad Harry sarebbe stata una tortura.
“ Io no. Vorrei tornare a casa.” –dissi a bassa voce facendo per andarmene.
Sul viso di Rachel si dipinse un sorriso a trentadue denti, mentre accarezzava i ricci di Harry.
“No, Mariè non andare, rimani.” Disse Zayn alzandosi in piedi.
“ E’ che sono stanca, e-“- mormorai.
Zayn continuò a guardarmi negli occhi. Voleva rimanessi.
“ Dai Mariè, rimani, al massimo ti addormenti qui, come sempre qual è il problema?” – intervenne Liam guardandomi con un’espressione da cucciolo.
“ Oh, e va bene.” Esclamai rassegnata.
“YEEEE!” urlarono i ragazzi. Non vidi la reazione di Harry perché quella sgualdrina gli stava addosso.
Zayn mi sorrise e si avvicinò a me.
“ Mariè, vieni con me che andiamo ad ordinarle.” Mi trascinò in cucina salvandomi da quella brutta situazione.
Era il mio salvatore, sì.
Prese un foglio e scrisse i nomi di tutti.
“ Tu che pizza vuoi?”
Lo guardai sorridendo. “ Zayn, grazie.”
Alzò lo sguardo dal foglio facendo finta di non capire. “ Di cosa?”
“ Mi hai portato via da quella brutta scena e per quello che è successo a quella festa.”
“ Stai ancora pensando a quello? Non devi proprio preoccuparti, è stato il minimo.”
“E’ stato comunque un bel gesto. Anzi due. Sei un eroe, sai?” – dissi ridendo.
Anche lui rise.  Quella sua risata felice, contagiosa.
In quel momento avrei solo voluto abbracciarlo, affondare tra le sue braccia e sentire il battito del suo cuore.
“ MARIE SEI UNA GRANDE STRONZA.” – pensai.
“ O Harry O Zayn.” Le parole di Liam riecheggiarono nella mia mente.
 Ora sto valutando chi tra i due scegliere, non impicciarti coscienza!
“ Sono uno di quegli eroi che salva le belle ragazze e fa sempre la cosa giusta?” – si avvicinò a me, guardandomi intensamente negli occhi.
“ Mh, dipende cosa intendi per cosa giusta.” –risposi sorridendogli.
“Tipo questo…” mi prese le mani e si avvicinò sempre di più a me.
DI NUOVO, NO.
O si?

“ Ragazzi, i ragazzi vogliono tutti una margherita, tranne quella Rachel che non mangia…” Niall entrò bruscamente in cucina.
Io e Zayn ci allontanammo imbarazzati.
 “Ho interrotto qualcosa?”- chiese Niall.
“No niente…” presi il telefono. “ Allora sei margherite.” Digitai il numero della pizzeria.
“ Si, sei.” – affermò Niall rivolgendo un’occhiata maliziosa a me e a Zayn.
Chiamai la pizzeria e nel giro di quindici minuti le pizze erano a casa dei ragazzi pronte per essere mangiate.
“ Mmmm pancia mia fatti capanna!” esclamò Niall afferrando un pezzo della sua pizza.
“ Niall, mangia piano altrimenti qualcosa ti andrà di traverso.” – lo raccomandò Liam.
“ Certo, mammina!”-rispose con la bocca piena Niall.
Rachel, costantemente appiccicata a Harry, ci guardava mangiare, anzi guardava gli sguardi che Harry che mi rivolgeva a cui io ero totalmente indifferente.
“ Voglio vedere un bel film!”- esclamò Louis.
“Non film romantici. Morirei di diabete, altrimenti.” – dissi sarcastica.
“Tranquilla Mariè, un giorno apprezzerai il romanticismo, l’amore…” – disse Rachel con tono da saputella.
Questa arriva bella bella e inizia a farmi lezioni di vita? Ma chi le ha dato tutta questa libertà?
“Non ti preoccupare, l’ho già capito.”- risposi a tono.
“ Io voglio vedere un film romantico” protestò come una bambina viziata. “ Harryuccio, dai vediamolo, ti prego.” – continuò rivolgendosi ad Harry.
“ Dai ragazzi, una volta ogni tanto un film romantico si può vedere.” Disse Harry ai ragazzi.
Zayn lo guardò come per dire “ MA SEI SCEMO O COSA?”
Alla fine acconsentimmo a vedere “Le parole che non ti ho detto.” Il film ispirato all’omonimo libro di Nicholas Sparks.
Il libro di cui io e Harry parlavamo spesso.
Ci posizionammo tutti sui divani, Rachel attaccata come una sanguisuga a Harry.
Come se fosse una novità.
Nonostante l’imbarazzo creatosi in cucina, Zayn mi prese la mano e mi fece sedere accanto a lui.
Mi circondò con un braccio e io appoggiai la testa sulla sua spalla.
Notai che Harry continuava a guardarmi, mentre quella racchia lo accarezzava, ma io lo ignoravo semplicemente.
Fanculo, Styles.
Ma perché mi importava di lui e di quella sgualdrina?

HARRY’S POINT OF VIEW.
Ma che vuole ora questa Rachel appiccicata a me? Si sta allargando un po’ troppo.
Il mio super piano non sta funzionando.  Mariè dovrebbe scoppiare di gelosia invece eccola lì, abbracciata al mio migliore amico.
Ma d'altronde io ho portato questa ragazza a casa, e Mariè può fare quello che vuole.
O forse no. Io ho portato Rachel qui solo per farla ingelosire, per capire se lei era interessata a me quanto io a lei.
Vediamo se ora succede qualcosa…

MARIE’S POINT OF VIEW.
A metà film,  iniziai a sentire dei movimenti dal divano dove erano distesi Harry e la racchia.
Mi girai e vidi che si stavano baciando in modo molto poco casto.
Questo era troppo.
Mi vennero le lacrime agli occhi, forse dal nervosismo, forse perché cacchio mi dava proprio fastidio.
Ma allora perché ero comodamente adagiata tra le braccia di Zayn?
Non posso illuderlo, non di nuovo.
“Stai solo valutando chi dei due scegliere.”- ripeté una voce nella mia testa.
Mi alzai di scatto.
“ Scusate ragazzi, ma devo andare…”- rivolsi un’ultima occhiata a Harry e Rachel che si erano staccati e feci per andarmene.
Zayn mi guardò confuso.
Aprì la porta e uscì in giardino.
“ Mariè dove vai?” disse una voce troppo familiare dietro di me.
Harry.
“Lasciami stare. Vattene a fanculo, tu!”- urlai con voce rotta.
“ Cosa- cosa è successo?”- chiese ingenuamente; ma infondo lui sapeva il perché della mia reazione.
“ Non puoi capire.”
“ Si che posso.”
“ No! Non puoi! Sei un grandissimo bastardo. Ma io lo sapevo..”- mormorai asciugandomi le lacrime.
“ Sapevi cosa?”
“ Non sono il tipo di ragazza di cui la gente si innamora.”
Harry rispose ma non stetti a sentirlo, dietro di lui era apparso Zayn che mi guardò con occhi languidi.
Ignorai gli sguardi di entrambi e me ne andai.
Sapevo di non esserlo.
Non sono il tipo di ragazza di cui la gente di innamora, non lo sarò mai.


Oh salve a tutti. :D
Vi ringrazio per tutte le recensioni e le visite che fate alla mia storia; siete così carine. *-*
So che ci ho messo un pò, ma aspettare ne è valsa la pena. (?) Boh.
Odio quella grande stronza di Rachel. >.> Mariè è ancora in confusione totale, povera. çç
"Harry o Zayn?" QUESTO E' IL DILEMMA. (!)
Il prossimo capitolo, sarà MOLTO più interessante. PROMESSO.
Ditemi cosa ne pensate! :D
A presto!
<3

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Capitolo 14
*** We meet again. ***


Erano passate due lunghe settimane da quando avevo litigato con Harry e non l’avevo più visto,  lui aveva provato a chiamarmi un migliaio di volte ma il mio orgoglio mi impediva di rispondergli; mi mancava un po’.
Forse.
Mi mancavano i ragazzi, sarei voluta andare a casa loro,come niente fosse successo, ma solo rivedere Harry e magari anche quella Rachel insieme, mi avrebbe distrutto.
Ero appena uscita dallo studio di avvocati, il lavoro andava a gonfie vele in quel momento; quindi è vero che quando la tua vita privata è appesa a un filo il lavoro va una meraviglia;
Londra era nuvolosa quel giorno, e deboli raggi di sole filtravano dalle nubi, avrebbe piovuto sicuramente.
Che novità.
Camminavo spedita verso la stazione metropolitana, l’unica cosa che desideravo in quel momento era andare a casa, quando una voce mi chiamò.
“ Mariè!”
Mi girai e vidi che un ragazzo moro con gli occhi azzurri si sbracciava per attirare la mia attenzione.
Louis.
Mi venne incontro e mi abbracciò. “ Mariè! Sei ancora viva allora!”- esclamò sorridendo.
“ Eh beh si” risposi ridendo
“ Come stai?”
“ Mh, potrebbe andare meglio.”- dissi con un sorriso triste.
“ Per Harry, vero?”- chiese mettendo una  mano sulla mia spalla.
“ Già…”
“ Sai neanche lui sta bene. Si è pentito di quello che ha fatto; è stata un’azione brutta sì, ma tutti sbagliano, no?” – disse sorridendo.
Il suo sorriso era sempre sereno e sicuro.
“ Poteva pensarci anche prima. E il problema è che la sua azione non ha un perché.”
“Ce l’ha, mia piccola Mariè..”
“ E quale?”-chiesi impaziente.
“Mh, lo scoprirai molto molto presto, ma Cheriè.” Disse Louis ammiccando.
Non riuscii a replicare, perché Louis scomparse tra la folla lasciandomi in sospeso con quella frase.
Mi incamminai verso la metropolitana, meditando su quello che Louis mi aveva detto.
Che cosa volevano significare le sue parole?


Presi la metropolitana  e appena uscì fuori iniziò a piovere a dirotto.
Solo a Londra il tempo può cambiare da un minuto all’altro; non avevo neanche l’ombrello, apposto.
Iniziai a correre verso casa mia e nonostante distasse pochissimo dalla metropolitana mi bagnai tutta.
“Maledetta pioggia.” –imprecai aprendo il cancelletto di casa; mi caddero le chiavi e mi abbassai per prenderle, quando mi alzai vidi l’ultima persona che mi sarei aspettata di vedere in quel momento, seduta sugli scalini di casa mia.
Harry.
Era bagnato dalla testa ai piedi, aveva un’espressione vuota e i suoi occhi erano spenti.
Mi faceva tenerezza, sembrava un pulcino bagnato.
Quando mi vide, scattò in piedi nervosamente, e si avvicinò a me;
Io rimasi ferma, impalata, lì dov’ero, fissandolo; il trucco mi colava sulle guance e iniziai a tremare, ma non per il freddo.
“ M-Mariè.” Disse con voce tremante, come avesse paura della mia reazione.
“ Harry.” –risposi in modo freddo.
“ Scusami. Non avrei dovuto, è stata una mossa sbagliata, la peggiore che potessi fare.  Rachel non conta niente per me.” – disse tutto d’un fiato.
Lo guardai scettica.
“ E perché l’hai fatto, allora?”
“ Per gelosia, perché quando hai baciato Zayn non ci ho visto più e volevo farti ingelosire. Volevo capire quanto tu tenessi a me; era tutto un piano organizzato.”
“ Si, ma perché?”- chiesi nuovamente.
“Perché io TI AMO!” urlò per sovrastare il rumore della pioggia battente.
Le sue parole mi fecero fermare il cuore per un secondo.
Mi guardava  ansioso come aspettasse una risposta. 
“D-davvero?”- balbettai.
“ Sì! Ti amo dal primo momento che ti ho vista, a Hyde Park. Prima credevo fossi solo una sorella per me, ma poi quando ho notato che piacevi a Zayn qualcosa in me si è mosso. Gelosia.  E non riuscivo a controllarla, non ho mai saputo controllare bene le mie emozioni, perciò ho fatto quello, ma me ne sono pentito, perché ti ho fatto solo del male, che era l’unica cosa che non avrei dovuto fare.”- disse mortificato mentre dai suoi profondi occhi verdi, sgorgavano lacrime che gli rigavano il viso.
Era tutto vero quello che mi stava dicendo, i suoi occhi non mentivano, era sincero.
Iniziai a piangere anche io, le lacrime che mi rigavano il volto si mescolavano con le fredde gocce di pioggia;
Harry mi abbracciò d’impulso, mi erano mancati i suoi abbracci, le sue frasi dolci, il suo prendersi cura di me.
“Harry…Mi sei mancato.”- dissi singhiozzando tra le sue braccia.
Harry mi prese delicatamente il viso tra le mani. “ Anche tu mi sei mancata, piccola mia.” Sussurrò sulle mie labbra.
E finalmente ci baciammo.
Quel bacio tanto atteso, tanto desiderato da entrambi.
Le nostre labbra si muovevano in sintonia come se l’avessero fatto sempre.
Mi strinse ancor di più a sé per i fianchi  io affondai una mano tra i suoi ricci bagnati.
La pioggia aveva smesso, lasciando posto a un venticello caldo e umido tipicamente estivo.
Ci staccammo dopo un tempo infinito.
“ E’ stata la cosa più bella al mondo.” Sussurrai.
“ Tu sei la più bella al mondo.” mi rispose sorridendo.
Amavo quel suo sorriso felice.
Sorrisi. “ Fa freddo,siamo tutti bagnati, entriamo dentro prima di prenderci l’influenza!”- esclamai divertita.
Entrammo in casa, e ci asciugammo facendoci le coccole a vicenda.
Il suo atteggiamento dolce e protettivo verso di me non era mutato, e questo mi rendeva felice.
Non so cosa avrei fatto se fosse cambiato.
Dopo una leggera cena, andai in salotto e mi gettai a peso morto sul divano; neanche un minuto dopo, Harry mi raggiunse e mi avvolse tra le sue braccia.
Poggiai la testa sul suo petto sentendo il battito del suo cuore.
Non poteva esserci momento più felice, ero tra le braccia di qualcuno che mi amava veramente, ed era sincero.
Non mi importava più nulla in quel momento, né di Zayn, né di Matt, ero con Harry e questo mi bastava.



HARRY’S POINT OF VIEW.
Ed eccomi qui, abbracciato alla ragazza che amo.
Lei che credevo di aver perso, ma che invece ho riconquistato.
Lei che dal primo momento che l’ho vista, mi ha fatto innamorare.

A causa sua, ho pianto la prima volta per amore,  ma lo rifarei altre mille volte.
Quando i nostri sguardi si sono rincontrati di nuovo, ho capito di amarla veramente.
“A cosa pensi?”- mi chiese curiosa la meraviglia che avevo tra le mie braccia.
“ A quanto sono fortunato ad avere te.” –risposi sorridendo.
Non rispose, alzò la testa e mi scoccò un tenero bacio.
“In queste due settimane ho avuto la paura costante di perderti.”- confessò sussurrando.
Un sorriso spontaneo mi dipinse il volto.
“ Io vivevo nel terrore.” sussurrai. “ Ma io credo che se due persone sono destinate a stare insieme, troveranno sempre il modo di ritrovarsi… Non credi?”
Mariè non rispose, scostai leggermente il viso e vidi che si era addormentata.
La ragione dei miei sorrisi dormiva beatamente tra le mie braccia.
Era ancora più bella; in quel momento avrei solo voluto fermare il tempo e rimanere così per sempre.
“Buonanotte, amore mio.”- sussurrai dandole in bacio sulla fronte.
Poco dopo mi addormentai anche io cullato dal ritmo del suo debole respiro.



MACCIAO!
So che non aggiorno da una settimana e so anche che vi sono mancata(?)
Scusatemi, ma ho avuto una settimana piena di compiti in classe. çç
Grazie mille a voi, che recensite la storia e anche a voi che solo la leggete. 
Spero di aver soddisfatto molte di voi con questo capitolo; 
La scena sotto la pioggia è la mia preferita. *O*
Ditemi cosa ne pensate, bellezze.
<3
VI AMO.

 

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Capitolo 15
*** You and nobody else. ***


I raggi caldi e luminosi del Sole mi ridestarono dal mondo ovattato del sonno per riportarmi lentamente alla realtà; sentii il debole respiro di Harry vicino a me e tutto mi ritornò in mente.
Un sorriso mi dipinse il volto. Era tutto vero, non era un sogno.
Un bellissimo sogno, aggiungerei.

 Aprii gli occhi e vidi le nostre mani intrecciate sul suo petto, avrei voluto che quel momento durasse per sempre.
Era il MIO momento felice.
C’eravamo noi, e non potevo immaginare niente di meglio; si era dichiarato, aveva detto di amarmi e qualcosa mi diceva che era sincero.
E io? Io amavo Harry?
Amore è sempre stata una parola troppo grande; ha sempre avuto un grande peso per me.
Non andrei a dire ‘ti amo ‘ alla prima persona che incontro.
Parole come ‘ ti amo ‘ ‘sei la mia vita’ ‘ non ti lascerò mai ‘ sono promesse troppo grandi per essere mantenute da persone con il cuore piccolo.
Per Harry provavo sicuramente più di un’amicizia, c’era qualcosa che mi attirava a lui, un’attrazione che gradualmente sarebbe potuta arrivare ad amore.
Tempo al tempo.
Avevo provato ‘amore’ per una persona sola, ma che mi aveva spezzato il cuore; non volevo correre di nuovo.
Se pensavo ad Harry il mio cuore iniziava a battere velocemente e un senso di felicità mi pervadeva e allora perché il mio pensiero andava a Zayn in quel momento?
Perché ripensavo a come mi aveva guardata, alla festa, al bacio…
“Mariè, lo senti il rumore di questo battito?”- disse una vocina nella mia testa. “ E’ il battito del cuore di Harry che batte solo per te. Non perderti in cose inutili, tanto ciò che vuoi è Harry, nessun altro.”
Si, non mi dovevo perdere in cose inutili.
Per Zayn provavo un sentimento di amicizia… Tenera amicizia?
Mi ridestai dai miei pensieri perché sentii che Harry si stava svegliando;  alzai leggermente il capo e gli diedi un bacio all’angolo della bocca.
“ Buongiorno.” –sussurrai dolcemente.
Harry sorrise e aprì gli occhi. “Buongiorno, raggio di Sole. Non c’è cosa più bella che svegliarsi con te accanto.”
“ Ohhhh, che dolce che sei.”- dissi accarezzandogli una guancia.
“ Si, lo so.” Rispose con finta modestia.
Mi massaggiai la schiena. “Spiegami perché abbiamo dormito su questo divano, piuttosto che andare a dormire nel mio comodo letto; ora ho mal di schiena.”
“Ti sei addormentata di botto mentre parlavamo!”- disse Harry iniziando a ridere.
“ Davvero?”
“ Sì; eri così tenera che mi sarebbe dispiaciuto troppo svegliarti.”- rispose sorridente, avvicinando il suo viso al mio.
Lo baciai teneramente senza pensarci troppo.
Lui e nessun altro.
Proprio mentre stava iniziando ad accarezzarmi la schiena, il mio cellulare squillò; mi staccai controvoglia e presi il cellulare sul tavolo.
Lessi la scritta: Liam.
“ Pronto?”-risposti alzandomi dal divano.
“Mariè! Allora avete fatto pace? Dimmi di sì, dimmi di sì!”-disse Liam tutto d’un fiato.
Sentivo i bisbigli dei ragazzi dall’altra parte, evidentemente stavano ascoltando la conversazione.
“ Sisi, abbiamo fatto pace” risposi sorridendo guardando Harry.
Sentì un urlo euforico dall’altra parte del telefono. “ Grande Styles!” urlò uno dei ragazzi.
Iniziammo a ridere.
“ Allora venite qui? Mariè è tanto che non ci vediamo, ci manchi!” disse Liam.
Harry mi prese il cellulare da mano e se lo portò all’orecchio. “ Sì, tra poco veniamo però dobbiamo prima fare una cosa.” Rispose a Liam guardandomi.
“ Okay, allora a dopo belli!” E la chiamata terminò; guardai Harry interrogativa.
“ Cosa dobbiamo fare?”
“ E’ una sorpresa. “ –rispose sorridente.
“ Che genere di sorpresa?”-chiesi eccitata.
“ Una bella sorpresa. Vai a prepararti e lo scoprirai.”
Andai in camera mia e in poco tempo ero pronta.
“ Allora andiamo?” dissi impaziente, uscendo dalla mia camera.
Harry si alzò dal divano, e mi guardò sorridendo senza dire niente.
“ Cosa c’è?” –chiesi divertita.
“ Sei sempre così bella.” –disse dolcemente quasi come le parole uscissero da sole dalla sua bocca.
Io arrossii.
“ E sei ancora più bella quando arrossisci.” Aggiunse accarezzandomi una guancia.
Gli presi dolcemente una mano, e  rimanemmo a guardarci negli occhi per un po’ di tempo, sorridendo involontariamente.
Ad un certo punto lui schiuse le labbra ma io lo precedetti.
“ Si, hai ragione, dovremmo andare; voglio vedere la sorpresa.” Esclamai eccitata.
Uscimmo di casa, e salii nell’auto di Harry; in pochi minuti arrivammo in centro.
Parcheggiò in una strada nelle vicinanze di Hyde Park, piena di negozi tutti illuminati e uscì dall’auto.
“ Amore, vado a prendere una cosa, aspetta qui.” –disse per poi scomparire dietro un angolo.
Tornò dopo pochi minuti con un sorriso compiaciuto sulle labbra; aprì il mio sportello e mi porse la mano per scendere dall’auto.
“ Ora facciamo un gioco. “-disse prendendo una benda dalla tasca. “ Io ti faccio delle domande e tu mi devi rispondere sinceramente e poi lo stesso tu fai con me.” Continuò mettendomi la benda sugli occhi.
“ Mm, va bene. E la benda a cosa serve?” – chiesi confusa.
“ Vedrai.” –rispose con tono furbo, prendendomi le mani e iniziò a condurmi da qualche parte.
“ Allora inizio io!”- esclamò eccitato “ Cosa hai pensato la prima volta che mi hai visto?”-chiese facendosi serio.
“ Mh vediamo, ho pensato : Oh no, un altro inglesino montato.”- risposi ridendo.
“ AH AH AH ma che simpatici questi italiani!” rispose facendomi svoltare a sinistra.
“ E tu cosa hai pensato?”- chiesi.
“ Ho pensato: Dio, grazie di avermela fatta incontrare.” – rispose serio.
Sorrisi spontaneamente. “ Oh.”
“ Tocca a me.  Ti sei mai ubriacata?”
“ Oh, certamente!”- risposi ridendo. “ Hai mai spezzato il cuore di qualcuno?”
Harry esitò prima di rispondere.
“ Purtroppo sì, ma non ne vado fiero.” – rispose con tono triste.
“ Beh, sono errori che tutti facciamo.”
“ Anche tu hai spezzato il cuore di qualcuno?”
“Si. Povero Riccardo,  ho risposto no alla sua proposta di fidanzamento in seconda elementare”- dissi ridendo.
Anche Harry scoppiò a ridere. “ Ah! Ma io pensavo  seriamente!”
“Io sono una persona buona, eh.” – affermai   con tono altezzoso.
“ Non ne dubito.” Mormorò e ci fermammo; forse eravamo arrivati. “ Posso farti di nuovo io una domanda?” chiese prendendomi le mani.
“ Certamente.”
“ Qual è il ricordo migliore che hai da quando ci siamo incontrati?”
Mi venne da rispondere ‘tutti’, ma alla fine ne scelsi uno.
“ Hyde Park, io e te, il mio libro che cade e il tuo sorriso.” – risposi sussurrando.
“ Forse potrebbe accadere di nuovo…” Sentii che mi sfilò la benda, e appena aprii gli occhi, un’espressione di stupore apparve sul mio volto.
Eravamo ad Hyde Park, vicino alla stessa panchina dove ci eravamo incontrati la prima volta; mi girai verso di lui sorridendo.
“ Ma siamo… dove ci siamo incontrati la prima volta!”- esclamai felice.
“Si; la cosa più bella che mi sia capitata in assoluto.” Sussurrò. “ Chiudi gli occhi di nuovo.” Aggiunse.
“ Oh, no di nuovo no! Voglio vedere!”- protestai come una bambina.
Harry rise. “ Dai chiudili, solo un attimo.”
“ E va bene.” Acconsentii.
Sentii che prese qualcosa dalla tasca, doveva essere una scatolina perché quando la aprì emise un suono metallico; mi scostò i capelli dalle spalle e sentii qualcosa di freddo sul mio collo.
“ Bene, ora puoi aprirli.” Disse con tono felice.
Tastai il mio collo e aprii gli occhi.
 Avevo  al collo una collana sottilissima che terminava con un ciondolo inciso; c’era incisa una frase in corsivo Tu e nessun altro.’
Era bellissima; Harry mi guardava ansioso e eccitato allo stesso momento, aspettava una mia reazione.
“Oh mio dio, ma è stupenda!” esclamai gettandomi tra le sue braccia.
“ Ti piace?” mi chiese accarezzandomi i capelli.
“ E’ meravigliosa. Non poteva essere migliore. Grazie.”- risposi  felice.
“ Mi fa piacere che ti piaccia. E la frase è veritiera.”
“ Tu e nessun altro.” –sussurrai avvicinando le mie labbra alle sue.
“ Tu e nessun altro.” –ripeté prima stringermi ancora di più e baciarmi.
Dopo il bacio, ci sedemmo sulla nostra panchina e mentre lui mi accarezzava dolcemente una guancia, iniziammo a parlare di tutto, come la prima volta che ci eravamo incontrati in quello stesso posto.
“ Amore, dovremmo andare che i ragazzi ci aspettano.” Disse alzandosi.
“ Mmmm va bene” mugugnai e riluttante mi alzai dalla panchina.
Mi prese la mano e arrivammo alla macchina.
Durante il tragitto, stemmo in silenzio, ci scambiavamo degli sguardi che valevano più di mille parole; appoggiai la testa sul finestrino e ammirai il paesaggio londinese in movimento.
Londra aveva qualcosa di ipnotico, qualcosa di magico che ti attrae e non ti lascia più andare.
Arrivati a casa, mi fermai davanti la porta.
“ E’ strano rivenirci di nuovo; dopo che l’ultima volta me ne  sono andata piangendo.” Pensai ad alta voce, senza accorgermene.
“ Non accadrà più, te lo assicuro.”  Harry mi diede un bacio sulla fronte ed  aprì la porta.
Sorrisi ed esclamai. “ Ragazzi sono tornata!”  


 

Yeeee, finalmente ce l'ho fatta! :D
Ho impiegato più di un'ora a scriverlo ma alla fine ce l'ho fatta. *-*
Mi piacciono troppo questi momenti dolci, però non vi ci abituate. u.u
Wao 10 recensioni! *O* Non mi era mai capitato e questo mi aggrada. (?)
Grazie mille a voi che mi seguite sempre; siete  quello che mi fa andare avanti. <3
Ditemi cosa pensate di questo capitolo. u.u
Bye! 

Ho imparato anche a usare twitter :O
Je suis Bonnie Malfoy uù ma non so neanche perchè ve lo sto dicendo. xD

 

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Capitolo 16
*** You deserve her. ***


“Ragazzi sono tornata!”
Andai in salotto e  trovai Niall, Louis e Liam a poltrire sul divano.
“ Mariè!” Niall mi venne ad abbracciare. “ Mi sei mancata tanto.” Disse come un bambino.
CI sei mancata tanto.” Puntualizzò Liam sorridendomi.
“ Anche voi mi siete mancati tanto.” Mormorai ripensando a quello che era successo nei giorni precedenti ed ebbi una fitta alla testa.
“ E io non vi sono mancato?” –chiese Harry facendo la faccia da cucciolo.
“ Certo che ci sei mancato, amore mio!” –rispose Louis riempendo di baci Harry.
“ Mariè non pensare che adesso che stai con Harry, lui sia solo tuo, eh!” –esclamò Louis accarezzando i ricci di Harry.
Tutti iniziammo a ridere ed ad un certo punto il portone d’ingresso si aprì.
Entrò Zayn con le cuffie nelle orecchie tenendo in mano le buste della spesa.
Gli corsi incontro come quando fa una bambina al ritorno di suo padre.
“ Zayn!” esclami abbracciandolo.
Zayn si tolse una cuffia e mi abbracciò stretta. “ Ehi piccola.” –disse piacevolmente sorpreso dalla mia reazione.
Alzai il viso e lo guardai negli occhi sorridendo. “ Mi sei mancato, tanto.”
“ Anche tu.”
“Amore, abbiamo bisogno di Zayn non rapirlo!”-scherzò Harry raggiungendoci.
Al suono della parola ‘amore’ il viso di Zayn si incupì e sciolse l’abbraccio.
“Ehi fratello!” Harry salutò Zayn dandogli una pacca sulla spalla.
Zayn gli sorrise. “ Auguri per la vostra relazione.” –mormorò quasi come se stesse facendo uno sforzo.
Harry mi cinse i fianchi e mi strinse a sé.
D-davvero, Harry te la meriti.” –continuò poi Zayn, riferendosi a me.
“ Grazie.” – rispose Harry raggiante.
Zayn salì in camera sua senza neanche salutare gli altri.
Mi aveva turbato il suo comportamento, beh sì, avrei dovuto dirglielo che ora stavo con Harry, l’avevo illuso.
Ma che stupida.
Merita molto meglio di una come me, però; almeno da questo punto di vista era un bene, no?
No, altrimenti non mi avrebbe baciata e stretta a sé e sussurrato quelle cose…
“ Mariè, allora?”- chiese Louis con tono incalzante facendomi tornare alla realtà.
Scossi confusamente la testa. “ Mh, cosa?”
“ Noi abbiamo deciso di fare un bagno di piscina visto che è una bella giornata. Tu vieni con noi?”
Acconsentii anche se avevo la sensazione di avere la febbre addosso, ma non ci badai più di tanto.

Poco dopo ero pronta per entrare in acqua; il Sole del primo pomeriggio era caldo e l’unica cosa  che volevo era entrare in acqua.
I ragazzi iniziarono a spingersi in acqua e a schizzarsi come fanno i bambini al mare; tutti tranne Zayn che si era disteso su una sdraio silenziosamente.
Mi avvicinai a lui. “ Perché non entri in acqua?”
“ Perché non mi va.”
“ E perché non ti va?”
“ Perché non mi va.”- rispose duro.
“Hai paura dell’acqua?”
“ Sì. E non ho mai imparato a nuotare.”
“ E ti insegno io!” –esclamai prendendolo per una mano costringendolo ad alzarsi.
“ Mm, no Mariè, ti prego. Ho paura.”
Zayn piantò i piedi a terra guardandomi intensamente.
“So che è difficile però io ti posso aiutare a superare questa paura.  Sono cresciuta nell’acqua.” Dissi sorridendo.
“ E chi ti dice che voglio superarla?”- chiese con tono di sfida.
“ Perché te lo leggo negli occhi. Dai! Rimani nella parte bassa.” –lo pregai facendo gli occhi dolci.
“Uhm e va bene!” esclamò rassegnato.
Mi avvicinai al bordo della piscina, presi un bel respiro e mi tuffai nell’acqua tiepida.
Ogni volta era un’emozione fortissima; una massa blu che ti accoglie tra le sue braccia.
Ho sempre pensato all’acqua come un’amica, come il mio elemento, ero cresciuta nell’acqua, non riuscivo a concepire che per Zayn fosse una paura.
Non riuscivo a concepire che la considerasse come un pericolo,  quando io penso che sia l’unica cosa che mi ha salvato.

Iniziai a nuotare, come facevo sempre, con tutta la grazia possibile, non curante del fatto che la testa mi pulsava.
“ Ohoho, ecco la nostra nuotatrice!”-esclamò Niall.
“ Vi avevo detto che un giorno vi avrei mostrato le mie enormi doti di nuotatrice!” scherzai enfatizzando sulle ultime parole.
“ Si, enormi doti, ma non farmi ridere! AHAHAHAAH” disse Louis prendendomi in giro.
“ Ma cosa ne vuoi sapere tu, Louis!” replicai con tono quasi acido.
“ Più di quanto tu immagini, piccola Mariè, più di quanto immagini…”
Nuotai verso Louis e lo guardai con tono minaccioso. “ Non chiamarmi, piccola Mariè!”
“ Piccola Mariè, piccola Mariè, piccola Mariè.” Iniziarono a ripete i ragazzi in coro.
Li guardai con disprezzo e con fare altezzoso  andai verso Zayn che era seduto sul bordo con i piedi nell’acqua.
“ Uh eddai, Malik entra in acqua.” –sbuffai schizzandolo.
“ Mi sto preparando psicologicamente.” Rispose facendo finta di meditare.
“Psicologicamente  un paio di palloni, vieni!” gli afferrai un braccio e lo buttai in acqua.
Iniziò ad annaspare per tornare a galla come fanno i bambini che non sanno nuotare, naturalmente da brava bagnina, lo presi sotto le costole e lo portai velocemente su.
“ Mariè, ma sei impazzita?! Io non so nuotare, non sto stare neanche bene a galla e tu mi butti di questa maniera in acqua?!” disse acido aggrappandosi al bordo.
“ Oh, Zayn, calmati ti ho buttato in acqua perché sapevo non saresti entrato di tua spontanea volontà e poi ti ho subito preso se non te ne fossi accorto e ho il brevetto da bagnino.”
“ Si, ma l’impatto con la propria paura non dovrebbe essere così violento.”
“Non l’avresti mai superata stando solo con i piedi nell’acqua.” Replicai dura.
“ E non so se hai notato, hai già iniziato a dimenarti di meno per stare a galla.” Aggiunsi sorridendo.
Rimase zitto un attimo poi sorrise anche lui. “ Già, hai ragione. Allora ti dovrei ringraziare per avermi aiutato a superare la mia paura?” disse ironico.
“Si dovresti! Guarda l’acqua è così bella, nuotare è il modo migliore per sfogarsi.” Esclamai improvvisando delle bracciate a dorso.
Ad un certo punto la testa iniziò a pulsare forte e la vista si andava lentamente annebbiando.
Uscii dall’acqua con uno sforzo enorme come se tutta la forza che avevo era finita.
“ R-ragazzi io vado a stendermi che non mi sento bene.” Dissi barcollante ai ragazzi che erano distesi sulle sdraio.
“Amore, cosa ti senti?” mi chiese Harry premuroso.
“ Ho mal di testa e…”
Tutto intorno a me iniziò a girare vorticosamente, sentii delle braccia sostenermi e poi tutto buio.



Ciao! 
Beh lo scorso capitolo non vi è piaciuto molto a quanto vedo, fa niente. è.è
Vi ringrazio comunque per le visite, recensioni e compagnia a seguire.
Questo capitolo beh non è che mi piaccia molto, sinceramente mi sta un pò passando la voglia di scrivere.
Fatemela ritornare. çç
Ditemi cosa ne pensate, se non è troppo.
A presto.

Londoner.

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Capitolo 17
*** I won't break his heart. ***


 
“Mh, come sta?”
“ Ora sta dormendo, però quello svenimento potrebbe essere causato da carenze di proteine o ferro e non è detto che non possa di nuovo verificarsi.”
“ Grazie dottore, e ora quando si sveglierà cosa dobbiamo fare?”
“ Deve solo riposarsi e non fare sforzi. Poi o domani o dopodomani venite nel mio studio e la visiteremo nuovamente.”
“ Grazie dottore, arrivederci.”

Queste voci mi svegliarono dal profondo sonno in cui ero caduta.
Aprii gli occhi e gli ultimi raggi di Sole della giornata, mi accecarono.  Sentivo la testa pesante e le membra deboli come se mi avessero preso a botte.
Mi puntellai sui cuscini e mi tirai su; ero vestita, ma sotto avevo ancora il costume bagnato.
Iniziai a massaggiarmi le tempie inutilmente, allora scesi dal letto andai in bagno e mi cambiai.
In bagno mi guardai allo specchio, ero cadaverica, gli occhi incavati e le profonde occhiaie mi facevano sembrare una moribonda.
Uscii dalla camera e andai in salotto, non feci in tempo neanche a mettervi piede che un sacco di voci mi assalirono.
“ Mariè!”
“ Mariè, come stai ti senti meglio?”
“ Ragazzi!”-esclamai finta allegra. “ Sto uno schifo, non si vede?” continuai ironizzando sul mio viso cadaverico.
“ Giusto un po’.” Rispose Louis indicando le occhiaie.
Zayn si avvicinò e avvicinò la sua guancia alla mia fronte. “ No, la febbre non ce l’hai, piccola Mariè.” Disse sorridendo.
“ E allora perché mi sento come se una mandria di bufali mi avesse investito?” esclamai con tono frustrato .
“ Perché hai avuto un brusco calo di pressione, sicuramente dovuto alla carenza di qualcosa.” Esordì Liam.
“ Ma io ho sempre mangiato tutto!” protestai.
Niall rise. “ Non centra solo quello, Mariè.”
D’improvviso Harry uscì dalla cucina con una tazza fumante in mano; appena i nostri sguardi si incrociarono gli si illuminarono gli occhi.
“ Amore mio, ti sei svegliata! Come ti senti?” disse stringendomi forte.
“Mi sento uno straccio.” Risposi con tono sconsolato.
“Oh, piccola. Il dottore ha detto che avuto un calo di pressione, dovuto alla mancanza di qualcosa nel sangue.”
“ Avevi mangiato abbastanza, Mariè?” mi chiese Liam.
“ Siamo stati tutto il tempo insieme; se non avesse mangiato, me ne sarei accorto.” Rispose prontamente Harry.
“ Eppure non sono una deboluccia. In passato non ho mai avuto problemi di questo genere.”
“ Tutto può capitare.” Esclamò Louis con tono da saggio.
“ Il dottore ha detto che devi prendere diciamo delle vitamine, te le vado a comprare prima che chiudano. Torna in camera tu.” Disse Harry avvicinandomi alle scale.
“ Oh no, odio stare a letto dai!” protestai.
“ Il dottore ha detto che non devi fare sforzi e quindi ora torni sopra.” Mi rispose con fare autoritario.
Lo guardai male, ma lui di tutta risposta fece un espressione che non ammetteva obiezioni.
Allora salii le scale e tornai in quel comodo e caldo letto.

Poco tempo dopo, mentre stavo noiosamente facendo zapping, sentii bussare alla porta.
“ Si?”
“Posso entrare?”
“ Se non sei un serial killer certamente!” risposi ridendo.
“ AHAHHA no, sono io.” Entrò Louis con un tazza in mano.
“Mi ha chiamato Harry e ha detto che farà un po’ tardi, e che devi bere questo.” Continuò porgendomi la tazza di thè, fumante.
“ Grazie mille.” Risposi sorridendo.
“ Oh di niente, è il minimo per la nostra ragazza italiana.” Disse sedendosi con nonchalance sul letto.
“ No, ma prego!” esclamai ridendo.
“ Cosa vuoi? Questa è casa mia, tu sei l’intruso.”
“ Giusto, è vero… beh allora fai come se non avessi detto niente.”
“Tu lo ami?” esordì dal nulla con tono serio.
“ Cosa?”
“ Ami Harry?”
TATATATADAN. Domanda fatidica.
“ Beh, sì…O meglio non saprei al momento. Sto bene con lui.” Risposi titubante.
“ Ma non lo ami.”
“ Non ancora. L’amore non nasce così, dal nulla. Si crea.”
“ Si, ma lui ti ama, te lo posso assicurare.” Disse scrutandomi con quei suoi occhi azzurri.
“ Dici?”
“ Sì. Solo uno scemo non lo noterebbe.  Ti ama, davvero.” Disse piano scandendo bene le parole.
“ Louis, io tengo ad Harry tantissimo, se è questo che vuoi sapere.”
“ Sì, e voglio anche assicurarmi che non gli farai del male; può sembrare uno spavaldo ma in fondo è fragile e ci vuole molto poco per ferirlo.”
“ Lo so, non gli farò del male.”
“ Lo spero. Lui non te lo farebbe mai.  Molte volte dopo che avete litigato, piangeva e lì ho capito che era innamorato di te.” “ Il modo sognante il cui ti guarda, ti parla, non sono modi di una persona solo amica, stanne certa.”
Louis era diventato serio tutto di un botto, quasi non lo riconoscevo.
Guardai Louis con uno sguardo rassicurante, che voleva dire “ Non ti preoccupare.”
“Bene, allora dopo questo amorevole discorsetto, ti lascio riposare. E medita su quello che ti ho detto, eh!”- esclamò uscendo sorridente dalla mia camera.
Harry mi amava questo lo sapevo, ma io sarei stata capace di non fargli mai del male?
Valevo così tanto per lui, che ogni mio comportamento o gesto, decidevano il suo umore.
Non ero mai stata così speciale per una persona, come diceva Louis,  era una sensazione strana ma piacevole, di solito gli altri erano speciali per me, non il contrario.
“ Non gli farò del male.” Dissi a me stessa.
Con queste parole che mi riecheggiavano nella mente, chiusi lentamente gli occhi e senza accorgermene mi addormentai.


Non odiatemi, vi prego!
Sono più di due settimane che non aggiorno, scusatemi. ç_ç
E immagino anche che questo capitolo non sia il massimo perchè è uno diciamo da ponte, ecco.
SCUSATEMI, ancora.
E' un periodo un pò così. :\
Anyway, grazie per le recensioni. :3
Siete uno dei pochi pensieri felici che mi sono rimasti. <3
Ora scappo.
A presto.
Londoner.

AHHH, un'ultima cosa! Voi come ve la immaginate Mariè? L'avete associata ad un'attrice? Se sì, vorrei sapere come ve la immaginate, quindi che ne so mi potreste mandare il link. u.u
Sono curiosa! <3

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Capitolo 18
*** L'ho persa. ***


                                 Quando perdi qualcuno, devi solo trovare la forza di ritrovarlo.

         
“Mariè, è meglio se ci lasciamo; è tutto così complicato, sai. Io sono  una stella, e tu sei solo come dire una persona normale, non potrebbe funzionare tra di noi...”
“ Ma cosa dici?”
“ Beh Mariè in pratica… non ti ho mai amato.  Ci ho provato sì, ma ora ho capito che non potrei mai amarti. Siamo troppo diversi.”
“Harry cosa?”
“Addio Mariè.”


“Mariè svegliati!”- qualcuno mi scuoteva; mi svegliai di soprassalto ansimando.
“ Amore, tutto bene?” Era stato solo un brutto sogno.
Harry era vicino a me e mi guardava con apprensione.
“ Cosa-cosa è successo?” chiesi piano.
“Ti agitavi, e ansimavi pensavo non ti sentissi bene, ma invece stavi facendo solo un incubo.” Rispose sorridendo dolcemente.
“ Era un sogno bruttissimo…” mugugnai.
“ C’erano dei mostri?” mi chiese stringendomi.
“ No peggio. C’eri tu. E mi dicevi che non saremmo mai potuti stare insieme perché troppo diversi.”
“…E che  non mi avevi mai amato. “continuai.
Harry esitò prima di rispondere, prese una ciocca dei miei capelli tra le dita, e respirò profondamente.
“ Amore, non devi neanche pensarle queste cose. A me non importa se non sei una persona famosa, una modella o cose del genere, io ti amo per la persona che sei, non per il lavoro che fai.  Mi sono innamorato del tuo sorriso, del luccichio nei tuoi occhi quando mi guardi, delle tue lacrime, e della tua risata.
Ho preso tutte queste cose e le ho fatte mie, così anche quando non sei con me,  tutte queste cose mi ricordano te e di quanto io sia fortunato ad averti mia.
” Sussurrò piano come se volesse sussurrare le parole al mio cuore.
Le sue parole fecero sussultare il mio cuore.  E’ stato un sogno assurdo.
Harry era lì, abbracciato a me ed aveva appena pronunciato le parole più belle che qualcuno mi avesse detto. Ma me lo meritavo davvero?
“Mi sto ancora chiedendo quante vite ho salvato in una mia precedente esistenza, per incontrare un ragazzo come te. “ dissi guardandolo negli occhi.
“ Non hai fatto niente. Il destino ha deciso per noi, e non puoi fare niente contro il destino.”
“ Ho anche un fidanzato saggio, mio dio, ora devo starti anche al passo. Sarà dura.” Mormorai scherzando.
Harry rise e mi prese la mano.
Tossii, avevo la gola secca. “ Ho sete, vado a prendere un bicchiere d’acqua.” Dissi alzandomi dal letto.
“ Amore, se vuoi vado io.” Rispose prontamente Harry.
“No, non ti preoccupare. Dormi che è notte fonda.”  Ero stufa di stare sempre a letto, avevo bisogno di sgranchirmi le gambe.
Scesi le scale e andai in cucina. Potevano essere le due di notte, la casa era silenziosa e i raggi della Luna filtravano dalla porta-finestra della cucina, illuminandola fiocamente.
Presi un bicchiere e versai dell’acqua ghiacciata.
“ Mariè.” Una voce dietro di me, mi fece sussultare.
“ Zayn! Mi hai fatto spaventare.”
Zayn rise. “ Scusami. Insonne?”
“ Mh, incubo. Di nuovo. E tu?”
“ Sono una creatura della notte, non  lo sai?” disse scherzando.
Risi. “Certamente.”
“ Allora… con Harry tutto apposto?” mi chiese quasi imbarazzato.
Bevvi anche l’ultimo sorso d’acqua e posai il bicchiere nel lavandino. “ Mh, certo perché?” chiesi perplessa.
“ Mm niente. LO AMI?” mi chiese con sguardo serio.
Ma perché oggi tutti mi volevano far fare i conti con il mio cuore?!
“ Come prego?”
“Ami Harry? Ti batte forte il cuore quando lo vedi? Senti le farfalle nello stomaco? Faresti qualsiasi cosa per lui, eh?” mi fece queste domande a raffica con tono autoritario.
“ Sono sotto interrogatorio?! Mh, io beh penso di amarlo certo, ma l’amore non nasce subito, sai Zayn? Si crea poco a poco.” Risposi calma.
Lui si avvicinò a me e mi guardò negli occhi. “ Allora quello che io provo per te, cos’è allora?” sussurrò.
Un brivido mi percorse tutta la schiena. “ Zayn, non… “ Presi un profondo respiro. “ Zayn, io sto con Harry, e mi dispiace dirti questo, ma non penso che tra di noi ci possa essere più di una buona amicizia.”
Ecco gliel’ avevo detto, ma dovevo convincere anche me stessa.
Massì, era la cosa migliore per tutti.
Zayn mi fissò con occhi languidi e annuì. “ Già hai ragione. Stupido me. Non devo mettermi in mezzo a altre relazioni. Solo una buona amicizia, va bene.”
“E’ la cosa migliore per tutti.”
“ Hai ragione.”
“Zayn, m- mi dispiace.” Sussurrai con tono mortificato.
Che razza di ipocrita che sono.
“ Non ti preoccupare, le cose vanno così.” Mi rispose lasciandomi da sola in cucina.
Mi appoggiai al bancone della cucina. Ma perché doveva essere sempre tutto così complicato?
Non poteva essere solo una cottarella così?  Un periodo e basta.
Odio far male alle persone.
Era la cosa migliore per tutti e basta, solo una buona amicizia, niente di più.
Ripetei queste cose salendo per le scale, cercando di autoconvincermi.
Mi infilai nel letto accoccolandomi ad Harry e notai che era ancora sveglio.
“ Non riesci a dormire?”  chiesi dolcemente.
“ Ti aspettavo. Amore, posso farti una domanda?”
“ Certamente.”
“Hai mai perso qualcuno?”
TADAN. Ci voleva anche questa ora.
Non voglio pensare di nuovo a lei, alla migliore amica che ho perso.
Non voglio ripensare a tutti i momenti felici passati con lei, alle risate e agli abbracci.
Perché questa domanda ora?! Quando sto lentamente cercando di non pensarla.
“ Mi manca tantissimo.” Risposi senza pensarci.
“ Chi?”
“ La mia migliore amica. O meglio ex-migliore amica.” Dissi con tono triste.
“ Cosa è successo?”
“ L’ho persa. L’ho persa come ho fatto con i gioielli preziosi che avevo.  Ci siamo allontanate senza ricongiungerci più del tutto.”
Harry prese ad accarezzarmi la testa, come per farmi capire che dovevo continuare.
“ E la cosa che vorrei di più ora, è rincontrarla. Rivedere il suo sorriso, le sue braccia che mi accoglievano quando ne avevo bisogno, le nostre risate insieme. Dio mio, quanto mi manca.”
“ La rivedrai, te lo prometto.” Disse Harry con tono deciso.
“ Non penso, non si ricorderà neanche di me.”
“ Non è facile dimenticarti.” Rispose con il sorriso sulle labbra. “ Dai amore, dormi che domani ti devo portare dal dottore di nuovo, non vogliamo altri svenimenti.”
“ Oh no, dal dottore no!” protestai.
“ Oh si, dal dottore si, non fare storie, piccola mia.”
“ Uffa!”
Harry rise. “ Buonanotte, amore mio.” Sussurrò baciandomi sulla fronte.  




Hei voi! Sì, lo so mi odiate.
Lo so, lo so. E che questa storia sta andando sempre peggio.
Maaaaa, voglio dirvi che dal prossimo capitolo le cose si movimentano, e la fine si avvicina purtroppo. çç
Scusate se in questo periodo sono proprio assente, ma non sono al massimo.
A me dispiace troppo per Zayn, però Harry e Mariè mi fanno morire. **
Fatemi sapere cosa ne pensate, a Mariè farebbe piacere. u.u (?)
A presto. *-*


 

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Capitolo 19
*** Italy! ***


Passò circa una settimana ed ero guarita del tutto; il rapporto con i ragazzi era magnifico e la relazione con Harry andava  a gonfie vele.
Zayn si comportava quasi come se non fosse successo niente, e questo mi faceva stare tranquilla.
Si stava avvicinando il mio compleanno ed ero eccitatissima. Mancavano tre giorni.
Sarei dovuta tornare in Italia dai miei genitori, dai miei amici, nella mia città; ero felicissima, mi dispiaceva solo che  i ragazzi non sarebbero potuti venire e condividere con me il giorno più bello dell’anno.
“ Amore, tra poche ore parti!” esclamò Harry con tono frustrato, gettandosi sul mio letto. “ E io come farò?”
Eravamo a casa mia, io stavo cercando di preparare le valigie.
Risi. “ AAHAHH e dai, sono solo un paio di giorni ce la farai senza di me.”
“ Si, ma io volevo passare con te il tuo giorno più felice.” Sussurrò venendomi ad abbracciare da dietro.
“ Con te ogni giorno per me è felice.” Sorrisi.
Mi accarezzò i capelli e mi scoccò un tenero bacio sulle labbra.

Se adesso qualcuno se lo stia chiedendo, io ed Harry non avevamo ancora fatto sesso o l’amore, come lo si vuol chiamare.
Poche volte ne avevamo parlato, e lui non sembrava aver fretta e io tanto meno.
Avremmo aspettato il momento giusto.

Il cellulare di Harry squillò e lui rispose. Io mi staccai dall’abbraccio e continuai a  mettere roba nella valigia.
Sentivo che la voce che proveniva dal cellulare era la voce di una donna, e parlava di biglietti aerei.
Dovranno andare da qualche parte a promuovere il disco.
 Harry finì di parlare e venne vicino a me con un sorriso a 32 denti.
“ Hai finito? Così ti accompagno a salutare i ragazzi e poi andiamo all’aeroporto.”
“ Si devo solo cercare di chiuderla ora.”
Chiusa anche l’ultima valigia, uscimmo di casa e caricammo tutto in auto.
Prima di andare all’aeroporto, io volevo salutare i ragazzi, mi sarebbero mancati molto.
Niall, Louis, Zayn e Liam mi vennero ad abbracciare fortissimo, e parlando tutti insieme mi dissero che gli sarei mancata molto, che dovevo divertirmi, che avrei dovuto portare qualcosa dall’Italia, che dovevo fare la brava.
Erano contenti, ma nello sguardo di Zayn captavo qualcosa di malinconico.

Salutati i ragazzi, Harry mi accompagnò all’aeroporto; fortunatamente   a quell’ora non c’era tanta gente e Harry non fu assalito da tantissime fan.
Feci il check-in, e arrivati dove bisogna passare i controlli con il metal detector io e Harry ci salutammo.
“ Fai buon viaggio ,amore mio. Chiamami stasera quando sei a casa tua.” Disse stringendomi a lui per i fianchi.
“ Si non ti preoccupare, sono solo pochi giorni poi torno.” Sorrisi e lo baciai.
Riluttante mi staccai e lo abbracciai.
“Devo andare.”
Mi avvicinai al metal detector e passai i controlli; presa la mia roba mi girai e Harry era ancora lì, gli sorrisi e gli mandai un bacio con la mano; lui con un gesto teatrale fece finta di prendere il bacio e metterselo in tasca.
Lo salutai con la mano un’ultima volta e mi avviai verso il gate.
L’aereo parti in orario e in due ore e un quarto arrivai a destinazione.
Appena scesa dall’aereo, inspirai a pieni polmoni. Ero a casa.
Presi i bagagli, arrivai all’uscita, dove mi aspettavano i miei genitori e mio fratello e mia sorella.
Mi vennero incontro abbracciandomi. Mia sorella Sofia, mi gettò le mani al collo e mi strinse più forte che potè, sentivo il suo profumo su di me, quel profumo che aveva sempre avuto.
Dietro di lei mio fratello, Marco, mi abbracciò calorosamente, con fare quasi protettivo.
E poi arrivarono i miei genitori, che con sguardo felice mi strinsero.
Mi erano mancati moltissimo.
“Allora scricciolo com’è andato il viaggio?” mi chiese Marco prendendo la valigia.
“ Oh, benissimo, nessuna nuvola.”
Marco era mio fratello maggiore, era un medico, e amava la vita. Era sempre stato super protettivo con me, soprattutto con i ragazzi.
Sofia, mi abbracciò di nuovo ribadendomi quanto le fossi mancata.
Marco e Sofia erano gemelli, più grandi di me di due anni. Avevano sempre avuto un rapporto speciale loro due, e mi trattavano sempre come qualcosa da proteggere.
Sofia, lavorava per l’alta moda, e avrebbe voluto fare la modella, solo che secondo i parametri della moda, lei non era mai “abbastanza”.
Tutti e 5 uscimmo dall’aeroporto e salimmo in auto. Casa nostra distava un’ora di viaggio da lì.
“ Allora tesoro, come va il lavoro a Londra?” mi chiese mia madre apprensiva.
“ A gonfie vele, mamma. E’ una fortuna aver trovato lavoro lì.”
“ Londra non è un po’ troppo cupa?” esordì mio padre.
“ Beh, sì, piove spessissimo; però è una città meravigliosa.”
“ E poi a Mariè, c’è qualcuno che illumina le sue giornate.” Disse a bassa voce Marco guardandomi intensamente.
Lo guardai scettica. E lui sul labiale mimò un NE PARLIAMO DOPO.
Arrivammo a casa e subito corsi in camera mia, era tutto come l’avevo lasciato.
La scrivania, il letto, l’armadio, tutti i miei libri e le foto.
Ritornai un momento al passato, a quando ero adolescente e sognavo Londra, e adesso finalmente ce l’avevo; è strano come in pochi anni le cose possano cambiare.
Mi buttai sul letto e presi l’album delle foto che c’era sul comodino, iniziai a sfogliarle e tutti i bei momenti mi passarono nella mente.
Dopo un po’, il sonno prese il sopravvento e senza accorgermene mi addormentai.




Ommidio sono passati DUE mesi; e io non ho aggiornato. O:
6o GIORNI. DD:
Scusatemi tanto, ma sono stati appunto due mesi di fuoco, e non ho potuto scrivere per niente.
Ma eccomi qui, ora. **
Beh se mi odiate adesso, posso anche capirvi. Ma non odiatemi vi prego. çç
Bene, bene, bene, adesso Mariè è in Italia.
E questo viaggetto le riserverà una sopresa. MHAHAHHAHAHA.
Nel prossimo capitolo, capirete. ;)
Ditemi cosa ne pensate, altrimenti non ha senso che la continuo ora. T.T
A pppppresto. xx <3

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Capitolo 20
*** A beautiful birthday. ***


Finalmente arrivò il mio compleanno.
“Mariè, mariè, svegliati.” Mia mamma era venuta a svegliarmi dolcemente.
Aprii piano gli occhi e prima che potessi accorgermene, la mia famiglia mi strinse in un abbraccio caloroso.
“ AUGURI PICCOLA!” urlarono all’unisono.
“ Wow, grazie! Non me ne ero neanche ricordata.” Dissi ridendo.
“ Sei sempre la solita.” Esclamò mio padre arruffandomi i capelli.
“ Ed ecco qui i regali.” Esordì mia sorella con dei pacchettini in mano. “Questo è da parte mia e di Marco.” Continuò porgendomi un pacchetto colorato.
“ E questo è da parte nostra.” Ripeté mia madre, porgendomi una scatola pesante.
Aprii entrami i regali.  Il primo era  una collana lunga , con un medaglione a forma di cuore alla fine.
All’interno del medaglione c’era una foto di famiglia.
“ Ma è stupenda, grazie mille, ragazzi. Siete i fratelli migliori al mondo.” Dissi abbracciandoli entrami.
Il regalo da parte dei miei genitori, invece era più complicato. In effetti erano due, il primo era un album grandissimo di foto. C’erano tutte le foto mie, della mia famiglia e dei miei amici; erano catturati i momenti più belli.
“Ma è meraviglioso.” Dissi quasi commossa.
“ E aspetta di aprire il secondo.” Mormorò mia mare dolcemente.
“Ce n’è un secondo?”
“ Sisi, guarda è proprio lì.” Rispose pacato mio padre.
Nella scatola c’è un’altra piccola confezione, era di colore grigio anch’essa pesante.
Aprii la confezione e rimasi a bocca aperta. Era una Nikon.
“ Ma ma ma oddio non posso crederci!” balzai fuori dal letto e andai a stritolare i miei.
“Ho sempre voluto una Nikon! Grazie mille, mamma e papà.”
“ Sapevamo la tua passione nascosta per la fotografia.”
“Che bello!” dissi strepitando come una ragazzina.
“Ora basta smancerie però. Andiamo giù che per una signorina c’è una sorpresa.” Disse Marco guardandomi.
Sofia lo guardò malissimo. “ Certo una sorpresa. Cioè una colazione buonissima per iniziare bene un compleanno!”
Io li guardai divertita. Che avevano in mente?

Scendemmo tutti in cucina, e mentre mamma versava il caffè nelle tazze, suonò il campanello.
“ Fiorellino, vai tu.” Mi disse papà.
Aprii la porta e lì davanti trovai le ultime persone che pensavo potessero venire qui.
“Happy birthday, darling!”
Liam, Louis, Harry, Niall e Zayn erano davanti la porta di casa mia.
“ Oddio! Non ci posso credere! Voi qui?” esclamai incredula.
Era un sogno o cosa?
“Tutto vero, dolcezza. Siamo qui per il tuo compleanno.” Disse sorridendo Louis.
Rimasi senza parole.  Harry si avvicinò a me, e diede un bacio. “ Auguri, amore mio.”
Sorrisi. Intanto la mia famiglia venne davanti la porta.
“ Ciao ragazzi!” li salutò mia madre.
“ Mamma, tu come fai a conoscerli?!” chiesi stupita.
Avevano tramato alle mie spalle.
“ Veramente tutti noi conosciamo i One Direction.” Esordì calmo mio padre. “ Come vi è andato il viaggio, ragazzi?” chiese papà continuando.
“Una meraviglia, grazie.” Rispose Zayn.
“ Voi tutti vi siete organizzati alle mie spalle. Ma che bravi!”
“ AAHAHHAH, dai piccola Mariè, è a fin di bene. Non potevamo mancare al tuo compleanno.” Disse Liam sorridendo.
“ Dai ragazzi entrate e vi mostro la stanza.”
I ragazzi aiutati da mio padre, si sistemarono nelle diverse stanze degli ospiti.
“ Allora, ora mi spiegate per filo e per segno, come avete organizzato tutto questo.” Dissi con tono autoritario sedendomi a tavola vicino ad Harry.
“Beh..” iniziò mia sorella. “Circa 3 settimane fa, mi chiama un ragazzo dall’accento inglese dicendo di essere il fidanzato di mia sorella Mariè. Mi spiega che è un membro dei One Direction, e dice che vuole fare una sorpresa a mia sorella per il suo compleanno.” Continuò sorridendo.
Io guardai Harry sbalordita, lui con il suo solito sorriso adorabile mi strinse la mano.
“ E poi, ci siamo sentiti più volte, con i ragazzi e il loro manager per fissare meglio la data e gli orari.”


“ E tutto questo per il mio compleanno?” esclamai stupita. Era una cosa davvero meravigliosa.
“ Certo, Mariè. Mica potevamo mancare!” rispose Zayn sorridendomi.
Dopo aver fatto colazione tutti insieme, Harry mi prese in disparte.
“Amore, vatti a preparare che ti devo portare in un posto.” Sussurrò.
“ Se mai io ti devo portare in un posto, questa è la mia città!” protestai scherzando.
Harry rise. “ Dai non fare storie, vai.”

In un batter d’occhio ero pronta.
“ Signori, scusate ma devo portare Mariè in un posto. Torniamo tra un paio d’ore.” Annunciò Harry tenendomi la mano.
“ Tornate presto, eh!” esclamò mia madre quando oramai eravamo già fuori la porta.
Prima di entrare nell’auto che Harry aveva affittato, egli si fermò e prese una cosa dalla tasca.
Una benda.
Aridaje, la benda.
“Ah no! Di nuovo la benda no!” protestai allontanandomi.
“ E dai stupida, vieni qui, che è una sorpresa.”
Controvoglia ubbidii e Harry mi mise la benda sugli occhi, facendomi salire in auto.
Viaggiammo in silenzio per circa 15 minuti, poi arrivammo a destinazione.
Harry parcheggiò l’auto e mi aiutò a scendere.
Appena scesi dall’auto un venticello fresco carico di salsedine, mi pervase le narici.
Eravamo al mare, forse?
“Fai attenzione ora che ci sono degli scalini.”
“ Amore, ma dove siamo?”
“ Lo scoprirai presto.”
Scendemmo le scale e avvertii qualcosa di soffice e caldo entrare nelle ballerine.
“ Togliti le scarpe.” Sussurrò.
Levai le ballerine e sotto i miei piedi sentii della polvere soffice e calda.
Sabbia.
Harry mi levò la benda, e capii subito dove ci trovavamo.
Davanti a me vidi un’enorme distesa blu, calma e tranquilla. Il mare.
“ Buon compleanno, amore mio.” Mormorò Harry prima di prendere il mio viso tra le mani e baciarmi.
“Ti amo.” Sussurrò dopo che ci eravamo staccati; prese una scatolina lunga di velluto dalla tasca e me la porse.
“Questo è per te.”
Aprii la scatolina ed essa conteneva un braccialetto d’argento, con un ciondolo a forma di Infinito, fatto d’oro.
Sul ciondolo c’era inciso. “ Amore.”
Era qualcosa di indescrivibile.
“Amore, ma è stupendo! Grazie, davvero.” Lo baciai senza pensarci due volte.
Quella spiaggia non era frequentata mai da nessuno, perché troppo lontana.
In quel momento non c’era nessuno apparte noi; la brezza marina spirava calma e l’unico rumore che poteva sentirsi era il mare che sbuffava tranquillo.
Poi accadde tutto così velocemente.
Harry mi prese in braccio e mi portò in una specie di grotta formata dall’erosione degli scogli.
Iniziammo a baciarci freneticamente, i nostri respiri erano corti e affannati.
Harry si staccò un momento e mi guardò negli occhi, quasi come per chiedere una conferma.
Io gli sorrisi. Quel sorriso valeva più di mille parole.

Un’oretta dopo, eravamo distesi sulla spiaggia abbracciati.
“E’ stato come dire? Fantastico!”
Harry sorrise. “ Anche per me lo è stato. Ti amo, ogni minuto di più.”
Arrivò una chiamata sul cellulare di Harry, era Niall. “ Sì, Niall ora veniamo. Ciao bello.”
Scoppiai a ridere. “ Dobbiamo andare?”
“ Si, purtroppo.”
Ci alzammo e arrivammo alla macchina.
Guardai un’ultima volta il mare, il tramonto si stava avvicinando e nel cielo c’era un tripudio meraviglioso di colori.
Harry mi abbracciò, e io mi strinsi il più forte che potei a lui.
Dopo qualche minuto così, salimmo in auto e tornammo a casa.
Sembrava non ci fosse nessuno in casa, tutte le luci erano spente e non c’era nessuno neanche in giardino.
“ Perché non c’è nessuno?” chiesi.
“ Saranno usciti. Sai che i ragazzi amano fare i turisti.”
Aprii la porta con le chiavi e appena misi piede in casa, le luci si accesero violentemente e un mucchio di persone saltò fuori dai propri nascondigli gridando SORPRESAAAAAAAAA!
Guardai tutta la scena meravigliata e senza parole.
Stava accadendo davvero a me?
Tutta la mia famiglia mi venne ad abbracciare, e gli amici che non vedevo da tempo erano tutti lì.
Era uno di quei momenti che vorresti congelare e conservare nel congelatore per riviverlo sempre.
C’erano proprio tutti. Anche lei.
Margherita.
La mia migliore amica praticamente da sempre, o meglio ex migliore amica.
Era lì davanti a me, con un sorriso timido sul volto.
Guardai Harry che ricambiò il mio sguardo incitandomi ad andare da lei.
Mi avvicinai a lei. “ Ciao.” Esordì con voce tremante.
“ Ciao.”
“ Scusami, scusami, scusami. E’ passato così tanto tempo, e non avrei dovuto comportarmi come ho fatto.”
“Appunto è passato troppo tempo, non ti preoccupare.”
“No! Io voglio continuare  ad essere la tua migliore amica, voglio condividere con te i momenti più belli e brutti, abbracciarti quando sei triste, voglio farti da damigella al tuo matrimonio, voglio stare con te quando scoprirai di essere incinta, voglio invecchiare con te. Voglio essere la tua migliore amica per sempre.” Disse tutto d’un fiato guardandomi negli occhi.
Io la scrutai profondamente, in quei suoi occhi celesti, capii che diceva la verità; si era pentita di quello che aveva fatto.
Rimanemmo un minuto buono in silenzio, mentre tutto attorno c’era la musica e la gente festeggiava.
Poi io le sorrisi. “ Questa è la cosa più bella che potessi dirmi, perché anche io voglio essere la tua migliore amica per sempre.” Corsi ad abbracciarla.
Ci abbracciammo come quando facevamo da piccole, stringendoci fino a non respirare, uno di quegli abbracci dove non si distingue più chi è che abbraccia e chi viene stretto e scoppiammo in lacrime.
“Mi sei mancata.” Sussurrò appoggiando la sua fronte sulla mia.
“ Tu di più.”




Ed ecco a voi l'ultimo capitolo della storia.
Okay, posso dirvelo sto per mettermi a piangere.
Harry e Mariè che finalmente fanno l'amore; ahsauhduassa, fantastici. *-*
Mariè ritrova finalmente la sua migliore amica, Margherita. 
Ora vi posto l'epilogo. <3
Londoner.

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Capitolo 21
*** Epilogo. ***


Ebbene, eccomi qui.
Adesso mi ritrovo in Inghilterra, più precisamente sono nella casa che io ed Harry abbiamo comprato insieme.
Sì, stiamo ancora insieme. Oramai è passato un anno.
Sto svuotando l’ultimo scatolone del trasloco finalmente ed Harry ritornerà a momenti dal loro viaggio negli Stati Uniti.
Quante cose sono cambiate nell’ultimo anno e mezzo! Mi sono fidanzata, ho ritrovato la mia migliore amica, e sono diventata un avvocato di ruolo.
Alla fine lo studio di avvocati mi ha assunto, e adesso mi sto specializzando nel settore civile.
Ahh, finalmente anche l’ultimo scatolone è vuoto.
Il mio cellulare vibra. E’ un messaggio da Margherita.
“ Diventerai zia acquisita, bella mia! xx .”
Margherita si era fidanzata. Con Zayn.
La loro storia era iniziata la sera del mio compleanno e non si erano mai lasciati; erano molto innamorati e adesso Margherita mi aveva detto che era incinta.
Mi faceva piacere che Zayn avesse trovato la ragazza giusta, e avesse smesso di soffrire per me.
Tutto è bene quel che finisce bene, no?
Sento la porta aprirsi. E’ Harry con un mare di valigie.
Gli corro incontro e gli salto in braccio.
“ Amore mio!”
“ Ehi, piccola mia.” mi sussurra dandomi un bacio sulla fronte.
“ Mi sei mancato tanto tanto tanto tanto! E proprio adesso ho svuotato l’ultimo scatolone!”
“ Benissimo. Allora questa casa adesso è ufficialmente nostra nostra.”
“ Sisi.”
E’ l’inizio di una nuova vita, la NOSTRA nuova vita.
E’ una vita che l’aspetto.


Bene, okay ecco a voi l'epilogo.
Vabbene cercherò di essere forte, ma non vi posso nascondere che ho le lacrime agli occhi nello scrivere questo.
Non riuscirò a mettere COMPLETA questa storia, non ce la faccio. 
Non posso credere che quest'avventura sia finita.
Voglio ringraziarvi, tutti voi. Sia chi ha recensito, chi l'ha inserita tra ricordate\preferite\seguite, e anche chi l'ha solo letta. :)
Grazie a te(sì, proprio a te dico), grazie per aver sognato con me questa storia, per avermi dato la forza per continuare a scriverla, nonostante tutto; grazie per aver creduto in Mariè.
Spero che la mia storia vi abbia fatto emozionare almeno un pò; grazie per quest'avventura.
Ma ricordate che LA FINE NON è ALTRO CHE UN NUOVO INIZIO.

Presto scriverò altre Fan Fiction, spero. 
L'ultima cosa che vorrei per questa storia, è che arrivasse almeno a 100 recensioni; mi farebbe molto piacere. :3
Adesso devo andare. Non posso credere che questo è l'ultimo "space della scrittrice" che scriverò per questa storia. ç_ç
GRAZIE ANCORA.
Kisses.

MARIA. 

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