I would never have thought

di fractionoflove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***
Capitolo 3: *** Chapter three ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


 

“Accendi la luce” disse Caitlin dal sottoscala.
Niall che stava vicino alla porta la sentì e accese il grande faretto posto al centro della stanza. Lei intanto prese l’enorme pacco di biscotti sulla mensola, lo passò a Niall e si avviò in cucina.

Seduti al tavolo c’erano le quattro persone più importanti della sua vita: il suo grande e storico amore, Zayn…Zayn Malik, la perfezione fatta persona, il ragazzo magnetico, dallo sguardo sexy e trasgressivo, con due occhi color cioccolato fondente capaci di farti prendere 637 chili solo guardandoli; vicino a Zayn c’era, racchiuso in tutta la sua timidezza, il tenero Liam Payne, il ragazzo dolce e affettuoso con cui Caitlin aveva meno rapporto, non sapeva perché, ma lo adorava ugualmente; a capo tavola c’era, immerso nel pacco di biscotti al miele, Niall Horan, il migliore amico a cui potevi chiedere qualunque cosa, anche di buttarsi da un ponte per te, l’avrebbe fatto, Caitlin si fidava immensamente di lui, gli chiedeva continui consigli su come conquistare Zayn e lui era sempre disponibile, l’unica cosa che chiedeva in cambio era un abbraccio; e poi c’era Cher, che stava preparando il caffè come suo solito la mattina, lei era la ragazza più dolce sulla faccia della terra, accompagnava Caitlin dovunque, anche in capo al mondo se necessario, un mix di lealtà e simpatia la rendeva la sua unica amica femmina al momento, una cosa era certa, lei c’era sempre.
 
Caitlin, Zayn, Niall e Liam si conoscevano dall’asilo, Cher aveva frequentato con loro le elementari ma si era unita al gruppo solo in seconda media.
Fin dalle elementari Cher e Caitlin si odiavano a morte, a pensare che in quarta elementare la maestra le mise vicine di banco e non si sopportavano, continuavano a sputarsi insulti a vicenda, per quanto due bambine potessero insultarsi. Caitlin continuava a urlare “Non mi copiare!” e Cher le tirava i capelli. Erano terribili. Poi in seconda media, fiorì un’amicizia inaspettata e le due cominciarono a stare sempre insieme. Caitlin fece conoscere i ragazzi a Cher e da quel momento furono inseparabili. Ripensando ai tempi delle elementari le due ragazze, ormai sedicenni, cominciano a ridere in modo sconcertante, puntualmente, ogni volta.
 
“Ah grazie per avermi fatta svegliare presto stamattina, se sapevo che sareste venuti a colazione, mi sarei svegliata prima e vi avrei fatto trovare una colazione decente già pronta” Caitlin borbottò.
“Scusaci, sono andato a prendere i ragazzi e ho pensato di venire a far colazione da te, ti dispiace?” ridacchiò Niall.
“No figurati, siete sempre i benvenuti nella nostra casa, vero Cher?” chiese Caitlin.
“Oh certo” disse Cher.
“Ragazzi, io vorrei uscire, non so voi, ma io mi scoccio di rimanere a casa.” puntualizzò Liam.
“Sì, Liam ha ragione. Dove si va oggi Cath?” esclamò Cher.
“Non ne ho idea, chiedi a Zayn, è lui l’esperto di «dove andiamo quando non c’è scuola» ti saprà rispondere sicuramente.”
“Ehy ti ho sentita Cath, e adesso ti rispondo anche, oggi non ho idee.” dichiarò Zayn.
“Mi deludi Zayn the vain”
“Ragaaaaazzi allora io ho un’idea: che ne dite di andare al parco a fare un picnic?”Cher si intromise nella conversazione, quando quei due cominciavano non la finivano più.
“Ok, io preparo il cestino!” esclamò Caitlin.
“Sììììììì che ci metti dentro?” disse entusiasta il biondino.
“Non ho molto nel frigo, però ho del pan carrè, del prosciutto e una coca” rivelò Caitlin.
“Zayn approva” affermò Zayn.
“Non me ne può fregare più di tanto se approvi o no” Caitlin borbottò.
“Certo come no, il mio parere è importante” rispose a tono Zayn.
“L’importante è crederci” Cath accompagnò la frase con un occhiolino.
“Ok ragazzi è ora di andare” Cher concluse la discussione.
“Ragazzi grazie per aver chiesto il mio parere, comunque sono d’accordo, vada per il picnic.” spuntò dal nulla Liam.


 

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Here we aaaare!
Siamo Noemi ed Emilia e un giorno non avendo un cazzo da fare, abbiamo deciso di scrivere una ff.
Ok, non ve ne frega più di tanto, quindi, passo avanti.
Questa è la nostra prima storia a capitoli, siamo alle prime armi, sappiamo che fa schifo ma speriamo vi possa più o meno piacere.
Andando avanti con i capitoli, speriamo di migliorare e di farvi appassionare alla storia.
E con questo abbiamo concluso, bye.
P.S. E grazie per aver letto il capitolo. Se vi è piaciuto lasciate una recensionina(?).
Vi amiamo tutte C:

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Capitolo 2
*** Chapter two ***



Caitlin amava andare al parco, la faceva tornare bambina, ogni volta le rispuntavano nella mente mille ricordi, Niall e lei che andavamo sull’altalena, Liam che li spingeva e le loro lotte sullo scivolo per decidere chi dovesse scendere per primo e puntualmente Zayn vinceva.
“Questa si prospetta come una giornata stupenda” disse Cher alzando la testa, guardando il cielo e facendo un grosso respiro.
“E che sole! Spacca le pietre!” Cath aggiunse “Ci sarà da divertirsi!”
I ragazzi si avviarono verso un angolino appartato all’ombra, Liam prese la coperta a scacchi bianca e rossa, quella che Caitlin era andata a comprare poco prima al supermercato che era aperto a quell’ora chissà per quale miracolo. La ragazza desiderava fare un picnic come si deve, e poi ne aveva approfittato per prendere l’acqua visto che a Liam non andava di bere coca, gli faceva male allo stomaco e avendo un solo rene non poteva berla comunque.
Il ragazzo stese la coperta sul prato verde smeraldo e si sedettero, Caitlin fra Cher e Zayn, Niall di fronte a Cher, Liam di fronte a Caitlin, il cestino al centro.
Niall rovesciò il cestino e ne trasse fuori una decina di fette di pan carrè e di prosciutto, li mise insieme e in men che non si dica ne addentò uno e porse gli altri ai ragazzi.
Non era un granché come pranzo ma si accontentarono. Cath mangiò come un’ingorda e quando decise che era sazia si stese per terra e Cher fece lo stesso. 
“Dimmi una cosa, pensi che io possa interessare a Zayn?” chiese sottovoce a Cher.
Cher guardò Zayn con la coda dell’occhio e Caitlin fece lo stesso. Non le rispose. Evidentemente non ne aveva la minima idea, come Caitlin, d’altronde. Zayn era il tipo di ragazzo a cui se interessa una ragazza non lo fa capire, quindi non sai mai che aspettarti.
Cath distolse la mente dai pensieri e si accorsi di avere sete, non avevo bevuto ancora niente.
“Zayn hai sete?” prese due bicchieri e indicò la coca. Forse quello era il tipo di domanda che doveva fare lui a lei.
“Mmmh no, grazie” fece lui.
“Ho già preso il bicchiere quindi adesso ti verso qualcosa” prese la coca e la versò nel suo bicchiere, gliela porse e passò al suo, poi ecco che le cadde sul pantalone. “Accidenti!” esclamò “ E adesso come faccio?”
Lui prese un tovagliolo e le tamponò il pantalone zuppo di coca, intanto Cher le tolse la bottiglia e il bicchiere di mano visto che Caitlin era rimasta immobile e senza fiato.
Niall che nel frattempo era andato a fare una passeggiata per il parco in quel momento si piazzò davanti a Caitlin “Che diamine hai combinato?”
“Stavo versando della coca e…” indicò il disastro facendo una smorfia, poi si accorse che Zayn le stava ancora tamponando il pantalone. “Ok Zayn, può bastare. Grazie. E…come mai tutta questa gentilezza?”
“Beh se non vuoi che ti aiuti, la prossima volta non lo farò”
“Non ho detto questo, è solo che… boh lascia perdere. Sei strano Malik.” Disse lei, visibilmente confusa.
Mentre Liam assisteva alla scena a metà fra il disgustato e il divertito, i ragazzi sentirono Niall urlare contro una ragazza che stava venendo verso di loro “Awww Eleanor, che bello il tuo cagnolino! Come si chiama?”
“Ciao Niall! Si chiama Jim, lo so, è uno strano nome per un cane ma mi piaceva.” ridacchiò la ragazza. “Hai saputo della festa di Mark? Promuoverà la sua musica sabato nel locale vicino casa mia”
“Sul serio? E tu ci andrai?” fece Niall.
“Sì, il mio fidanzato non si perde una serata quindi ne approfitto per andare con lui. Ti va di venire? Con i tuoi amici, semmai. Se vogliono ovviamente.”
“Certo che vogliamo! E comunque, piacere io sono Liam e loro sono Caitlin, Cher e Zayn” Irruppe il ragazzo indicando gli amici.
“Piacere di conoscervi! Allora venite?”
Caitlin non esitò a rispondere e si ritrovò in un coro di sì.
“Okey, allora ci vediamo tutti sabato, Niall vi porterà al locale.” Eleanor sfoderò un meraviglioso sorriso e si allontanò.
“Niall, come fai a conoscere quella ragazza?” chiese curiosa Cher.
“Beh, i miei genitori conoscono i suoi e spesso siamo andati tutti insieme a cena” disse il biondino.
“Ah capisco, comunque mi è sembrata una ragazza simpatica!” concluse Cher.
Il biondo aprì la zip del fodero della sua chitarra classica e strimpellò qualche nota per poi intonare So Sick di Ne-Yo.

 
Gotta change my answering machine, now that I'm alone
Cause right now it says that we
Can't come to the phone
 
Niall fece segno a Cher di continuare.
 
And I know it makes no sense
Caused you walked out the door,
But it's the only way I hear your voice anymore

Zayn continuò.
 
And I'm so sick of love songs
So tired of tears
So done with wishing you were still here
 
Caitlin finì il ritornello con la sua voce potente per poi instaurare un contatto visivo il moro.
 
Said I'm so sick of love songs so sad and slow
So why can't I turn off the radio?

 

“Dovremo formare una band!” scherzò Niall pieno d’entusiasmo.
“No, Niall, non lo faremo.” Caitlin andò dritta al punto.
“Ragazzi, io non mi sento molto bene, vado a fare un giro e poi torno a casa… Ci vediamo domani.” fece Liam.
“Che brutta cera, Liam” gli disse Zayn “A domani”
“Ciaaaao” gli amici lo salutarono in coro.
Liam si sistemò la giacca marrone addosso, fece un cenno con la mano e si avviò verso l’uscita del parco.
“Ma cosa gli è preso? Stava bene prima. Poi non ha cantato neanche una strofa, non è da lui. Sto cominciando a preoccuparmi” Caitlin si passò una mano tra i capelli e inclinò il capo.
“Avrà solo mal di testa, non c’è da preoccuparsi.” fece Cher.
 “Comunque me ne vado anche io, Niall vieni con me?” Zayn si alzò, prese la mano di Niall e lo tirò su.
“Niall ci lasci la chitarra? Te la riporto domani” fece Caitlin.
“Se la ritrovo intera” ridacchiò il ragazzo mentre Cath gli faceva una smorfia.
I due salutarono e se ne andarono, lasciando Caitlin e Cher da sole.
Le due si sedettero una di fronte all’altra, Caitlin afferrò la chitarra dell’amico e suonò qualche nota di One Time di Bieber mentre Cher l’accompagnava con la voce. Quando si stancò, posò lo strumento nel fodero e si distese per terra.


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Okey, comincio col dirvi che avete il permesso di uccidermi perchè ci ho messo decisamente troppo per aggiornare
 ma sono stata davvero impegnata (è dire poco) fra scuola, compiti, corsi di pomeriggio e tutto, e non ho potuto scrivere çç
Sto parlando in prima persona perchè questo capitolo l'ho scritto per la maggior parte io
visto che quest'ultimo periodo non mi sono vista con Emilia se non solo di sfuggita
e poi ora si è ammalata (guarisci presto amoooore).
Mi scuso in anticipo per eventuali orrori di ortografia (questo è voluto lol) ditemelo se ne trovate qualcuno C:
Ringrazio tuuuuutte le lettrici, ci vuole coraggio per leggere questa merda(?)
Un grande kiss a tutte :*
Noemi

P.S. se vi va di seguirmi su twittah io sono fractionoflove ed Emilia è Emy_Belieber.

 

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Capitolo 3
*** Chapter three ***



“Fa un freddo cane, torniamo a casa” la voce di Cher risuonò nel parco ormai deserto.
Caitlin si massaggiò la pancia. “Sì… ho anche una certa fame… vorrei…”
“Quelle schiacciatine lì? Sono croccantissime!” la interruppe Cher imitando il tizio della pubblicità del Kinder Bueno. “Ok, ho capito, ti preparo le tue tanto amate piadine.” La ragazza sbuffò mentre vedeva gli occhi dell’amica illuminarsi al suono di piadine.
Caitlin si affrettò a raccogliere tutte le cose lasciate sul prato, facendo attenzione a non dimenticare la chitarra di Niall, poi insieme a Cher si avviò verso la strada di casa.
 
“Prendimi la nutella nel frigo”
“Ti pare normale mettere la nutella in frigo d’inverno? Non si mette d’estate, figuriamoci in inverno!”Caitlin rimproverò Cher per poi passarle il barattolo di crema alla nocciola.
Cher fece finta di non sentirla. Prese il barattolo, lo avvicinò agli occhi, per poi poggiarlo rumorosamente sul piano da cucina. “Accidenti, ora come la spalmo? Ci vorrà almeno un quarto d’ora se non di più con questo freddo per farla sciogliere.” fece contrariata.
“Te lo avevo detto io!”
“Senti tu, fai poco la saputella”
Caitlin ridacchiò. “Questa è l’ultima volta che rimedio ai tuoi guai.” Prese un pentolino, ci versò dell’acqua dentro, poggiò sul fondo il barattolo e lo mise sul fuoco. La nutella iniziò a tornare cremosa, così spense il fornello. “Ecco a lei, signorina.”
Cher spostò il pentolino con l’acqua a lato, prese una pentola bassa e larga e la mise a riscaldare. Poi sistemò le piadine su di essa per farle cuocere e quando le giudicò pronte le dispose su due piatti e sopra ci spalmò con cura la nutella.
Nel frattempo Caitlin aveva apparecchiato la tavola al centro dell’ampia cucina. Cher sistemò i piatti sul tavolo, poi le due si sedettero, Cath a capotavola e Cher alla sua destra.
”Cath… devo dirti una cosa.”
”Dimmi tutto, cara, la mamma è qui.” Fece Caitlin con una finta aria comprensiva.
”Ma come sei spiritosa. Peccato che qui la cosa sia seria.”
”Ho capito, ma non tenermi sulle spine, non ti sopporto quando fai così.”
”Senti un po’… Penso di essermi innamorata…”
Caitlin aveva appena addentato la piadina e si ritrovò a tossire per non farsela andare storta. “Volevi farmi affogare? Ammettilo, era quello il tuo scopo!”
”No Cath, dico davvero.”
”E chi è lo sfortunato?”
”Okay, prima ingoia bene e fai un respiro profondo”
Caitlin obbedì. Cher si passò una mano tra i capelli e cominciò “Biondo, occhi azzurri…”
”Non ci credo! Ti piace Sean! Quel puttaniere che se ne va in giro per la scuola con un’orda di ragazzine che gli va dietro?” Caitlin urlò per poi rendersi conto di essere fuori strada. “No, aspetta. Non è Ben. Non ti piacerà… N-N-Niall? Sul serio, Cher?”
Cher abbassò lo sguardo imbarazzata.
”Questo è un sì?” Cath vide l’amica fare sì con la testa “Ma da quanto?”
”Sinceramente non lo so, è da un po’ che il mio sguardo cade sempre su di lui. Non mi chiedere come mai perché ne so meno di te.”
”Quindi dopo tutti questi anni ti accorgi solo ora di avere una cotta per il mio migliore amico?”
”In realtà, non è proprio così…” Cher si fermò un attimo per poi riprendere. “Vedi, non te l’ho mai detto ma io sono stata innamorata di lui per cinque anni. Era alle elementari, ed ero piccola, non è mai stata una cotta seria, infatti, come tu sai, io alle medie sono stata innamorata di Jake, il coglione che non mi ha mai cagata, e a Niall non ci pensavo più.”
”Quindi è come se la tua cotta fosse “tornata a galla.” Ma come mai non mi hai parlato di questo?”
”Il fatto è che non lo ritenevo importante, è una cosa che mi piaceva tenere per me. Fa parte del passato, me l’ero lasciata alle spalle, ma ora torno a pensarci. Poi quegli anni tu ed io non ci frequentavamo quindi è qualcosa che pensavo non potesse interessarti.”
”Che non potesse interessarmi?” Caitlin le fece eco. “Ma scherzi? Una cotta per Niall? Come potrebbe non interessarmi?”
”Te l’ho detto, fa parte del passato, non interessava neanche più a me, figurati a te.”
”Ho capito Cher ma a me interessa eccome. In ogni caso mi fa davvero piacere che tu ti sia innamorata di un bravo ragazzo come Niall. Insomma, è la prima volta che ti innamori di uno che non è un bastardo. Cioè, almeno per quanto ne so io… o mi nascondi qualche altra cotta?” Caitlin fece un occhiolino a Cher che rise sonoramente.

Cher raccolse il piatto dell’amica e il suo e li poggiò nel lavello quasi per nasconderli dalla sua vista poiché era troppo stanca per lavarli. Diede un’occhiata al soggiorno che si vedeva attraverso la porta scorrevole di vetro la quale divideva la cucina dal salotto. Vedere l’immenso divano vuoto nel buio le provocava una profonda malinconia, quella casa era troppo vuota senza le voci assordanti e la confusione dei ragazzi. Quei tre tizi erano capaci di fare più chiasso di 100 persone a una festa. E questa non è esagerazione.
Fece scorrere la porta e si diresse verso il corridoio, superò la porta a destra della camera dei genitori di Caitlin, di fronte al bagno c’era la camera che condivideva con Caitlin la quale si era già rintanata e aveva sparato Domino di Jessie J nello stereo.
“…Cath?” vide l’amica sdraiata nel letto con il piumone che la copriva fin sotto il naso “Stai dormendo? …Cosa poco probabile…”
“Già, poco probabile… Ti pare che una che ascolta la musica ad altissimo volume può mai dormire?” urlò Cath cercando di sovrastare la musica con la propria voce per farsi capire da Cher.
“Che ne so io! Tu sei imprevedibile… e anche contraddittoria visto che spari la musica al massimo e poi ti infili sotto il piumone come una che sente un freddo bestiale e vuole dormire.” Disse Cher per poi sbuffare vedendo che l’amica non la stava ascoltando, piuttosto stava ballando e cantando da sotto il piumone.
“Cher non rompere.” Si limitò a dire Caitlin mentre continuava a farsi trasportare dalla musica.
“Sai che ore sono? Le undici, cara. Dovremmo dormire visto che domani è giovedì e dobbiamo andare a scuola.” disse Cher scandendo bene la parola dobbiamo spegnendo lo stereo. Si infilò il pigiama rapidamente e si sdraiò nel letto di fianco all’amica. “Cath, vedi di addormentarti all’istante, domani abbiamo il compito di biologia e ti voglio fresca come una rosa, non puoi permetterti un’altra insufficienza.”
“Domani abbiamo CHE COSA?!” Cath presa dall’ansia e dalla disperazione si alzò di scatto dal letto, andò a prendere il libro di biologia, si precipitò sulla sedia della scrivania, accese il potente lume, sfogliò il libro frettolosamente senza badare alle pagine che si piegavano mentre lei le girava alla ricerca di quella fottuta genetica. Una volta trovato il capitolo si mise a sottolineare le righe che le si confondevano nella mente a causa del sonno.
 
Cher si svegliò nel cuore della notte, aprì e richiuse le palpebre, per poi posare una mano vicino a sé per poi trascinarla verso il posto di Caitlin. Le lenzuola fredde e umide le fecero capire che non c’era. Il cervello all’istante cominciò a formulare le più svariate ipotesi che potessero giustificare l’assenza dell’amica: era andata in bagno, le era venuta sete, fame, si era dispersa, erano venuti i ladri, l’avevano rapita? Distolse la mente dai pensieri e si dedicò allo squadrare la stanza da cima a fondo. Si alzò dal letto alla ricerca disperata di Caitlin, poi si ricordò della biologia, della genetica e del mancato studio della materia da parte dell’amica. Vide una sagoma scura afflosciata sulla scrivania e si scaraventò verso di essa, Caitlin ronfava con la guancia appoggiata sul foglio della mappa concettuale che probabilmente stava scrivendo prima di addormentarsi. E probabilmente era stato proprio il suo russare a svegliare Cher.
“Cath, merda, che ci fai ancora qui?” disse Cher per poi sussurrarle un timidosvegliati all’orecchio sinistro.
Caitlin le rispose con un verso, sbatté le palpebre e si fece accompagnare a letto. “Io… devo… studiare… Cher lasciami…”
“Vorresti studiare alle tre di notte? Sei pazza forse?”
“Forse” le rispose semplicemente Caitlin con la voce ancora impastata dal sonno. Poi si stese nel letto, il suo cervello aveva capito che se non si riposava il compito l’avrebbe fatto male avendo o non avendo studiato.
Cher si assicurò che l’amica si coprisse per bene per poi sdraiarsi dalla sua parte di letto ancora un po’ tiepida.


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wohooooo visto? ce l'ho fatta ad aggiornare :3 ccccontente?
ok, non so che dirvi.
Vi ringrazio per tutte le recensioni e per aver messo la ff nelle seguite.
siete meravigliose asdfghjasdf
va bhe, spero vi sia piaciuto il capitolo e se vi va lasciate una recensione!
much love,
Noemi

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