Dragon Ball Special- La crescita di un Uomo

di The_Sayan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Proposta di Vegeta ***
Capitolo 2: *** Giornata quotidiana sulla Terra ***
Capitolo 3: *** Controllo dell' Aura ***



Capitolo 1
*** La Proposta di Vegeta ***


Dopo la lotta lampo con i tirapiedi dell' Ex impero di Freezer Abo & Cado sulla Terra è tornata la serenità.
I due buffi alieni invasori si convertirono al bene e si unirono al pranzo.
Prima di quel giorno il principe Vegeta non si sarebbe mai aspettato che suo fratello minore Tarble sarebbe arrivato in un pianeta così limitrofo della galassia come la Terra.
Per Tarble rivedere suo fratello fu una notizia splendida.
Rievocò i momenti trascorsi insieme, quelli belli e quelli che lo erano meno.
Vegeta era come lo ricordava, un vero Saiyan dalla testa ai piedi, colmo fino al midollo di selvaggio orgoglio per la sua razza ormai estinta.
Vide, però, qualcosa di diverso in lui, come se fosse diventato più... umano.
Fu, inoltre, un infinito piacere poter conoscere di persona il vendicatore della loro razza, colui che aveva distrutto Freezer, il Super Saiyan.
Era anche un po' sconcertato, perché non si sarebbe mai aspettato che Vegeta si unisse ad una banda di mattacchioni simile.
Comunque sia, questa "nuova versione" del fratello gli piaceva.
E in questo modo conobbe anche Son Goku e il resto della banda.
Ma il sayan non poteva restare sulla Terra per sempre, lui aveva già una casa e doveva tornarci al più preso visto che era il Re di quel popolo.
Era arrivato il momento di salutarsi, Tarble e la piccola Gure si prepararono a salire sulla navicella monoposto.
Lo sguardo di Vegeta era un po deluso, si sarebbe aspettato che suo fratello fosse un buon guerriero mentre era: pacifico, impacciato e timido.
Vegeta si sentiva disgustato suo fratello non sembrava nemmeno un vero Sayan ora capiva perchè suo padre aveva deciso di mandarlo su un pianta lontano. In un istinto fraterno Vegeta venne fulminato da un idea.
Non sopportava vedere Tarble in quello stato, costretto a chiedere aiuto per non essere sconfitto da due stupidi alieni, quindi decise di fare la cosa più giusta.
Lo avrebbe allenato e trasformato in un vero guerriero. Così Tarble sarebbe diventato autosufficente e Vegeta non si sarebbe vergognato di vederlo.
Mentre il sayan si apprestava a salire nella piccola navicella Vegeta decise di mettere in atto il suo piano.
-Hey Tarble!- lo chiamò.
Lui si girò di scatto e con leggera sorpresa capii che proprio suo fratello lo aveva chiamato. Non si sarebbe mai aspettao quale potesse essere la sua richiesta.
-Devo parlarti... in privato- disse Vegeta dopo un rapido sguardo a sua maglie e i suoi colleghi.
Nessuno disse niente, probabilmente capivano che nelle discussioni familiari non è bello intromettersi.
-D'accordo- rispose Tarble e dopo un breve volo i due atterrarono in una collina poco distante.

-Fratello... non nascondo il fatto che è stato un piacere rivederti- disse Vegeta sorridendo.
-Anche per me Vegeta. Certo... il motivo della mia visita è stato un po imbarazzante- rispose Tarble mettendosi la mano sulla nuca.
Vegeta rimase in silenzio. Era pronto a fare la sua richiesta e conoscendolo non avrebbe mai accetto un NO come risposta.
-Era proprio per questo che ti ho chiamato...- disse Vegeta con un espressione davvero seria. Mise le braccia conserte e riprese il discorso.
-Tarble... non voglio girarci intorno ma credo che tu conosca la storia della nostra famiglia. Da generazioni la nostra stirpe è stata in cima alla gerarchia sayan, siamo stati sempre i sovrani e tutti ci rispettavano. Quando sei nato il tuo livello di combattimento era appena 1.
Era un affronto che la famiglia reale non poteva permettersi. Tu eri un errore capisci? I miei dubbi e quelli di nostro padre ebbero la certezza quando iniziasti a crescere. Eri completamente diverso da tutti gli altri sayan e penso che te sei accorto pure tu. Così nostro padre decise di spedirti su un pianeta lontano, non eri degno di essere un esponente della nostra famiglia.
Quindi ora ti chiedo anzi ti ordino di restare sulla Terra. Non te lo chiedo per un favore mio ma fallo per nostro padre e per la nostra razza immortale: i Sayan. Affronterai un durissimo allenamento così potrai difenderti da solo senza fare queste ridicole scenette da femminuccia!-
Tarble aveva sentito tutto il duro discorso di suo fratello ed era rimasto ferito.
Anche se la sua trasformazione in terrestre era definitivamente completa, Vegeta trabboccava di orgoglio. Un orgoglio smisurato verso la sua ormai decimata razza e soprattutto per la sua famiglia. Tarble capiva quale enorme delusione è stato per la sua razza e per questo si sentiva un inetto.
Ricordava ancora bene i momenti in cui Vegeta lo prendeva a calci deridendolo e soprattutto l'indifferenza di suo padre.
Quando infatti il povero Tarble provava a parlare con il Re, questo si rivolgeva con lui in malo modo scacciandolo.
I ricordi purtroppo erano vividi ma ancora Tarble non si era deciso a migliorarsi sicuro che il pianeta in cui era atterrato era un posto pacifico. E così Tarble diventò un tipo pacifico e mite abbandonando definitivamente ogni istinto violento tipico dei sayan.
Ma dopo quella dura discussione Tarble non aveva più scuse, doveva tentare, doveva dimostrare che qualcosa di quel sangue reale era rimasto.
- So che sono stato un disonore fratello mio... ed è per questo che accetto. Farò tutto quello che voi pur di onorare la memoria di nostro padre-
Vegeta sorrise, il suo piano era stato completato con successo.
Intanto Piccolo grazie al suo incredibile udito Namecciano aveva udito ogni parola e la cosa lo incuriosiva non poco.
-Ah un ultima cosa Tarble..- disse vegeta.
-Mi..mi se mancato-
-Anche tu Vegeta-
Piccolo sorrise. Vegeta era davvero cambiato.

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Capitolo 2
*** Giornata quotidiana sulla Terra ***


La discussione tra di due fratelli era da poco finita e tra le fila dei guerrieri Z regnava la curiosità.
Curiosità di sapere cosa, un tipo contorto e misterioso come Vegeta abbia detto a suo fratello minore, soprattutto sapendo che Vegeta è un tipo di pochissime parole.
-Che stanno dicendo Piccolo?- chiese Goku. Voleva sapere a tutti i costi cosa aveva in mente Vegeta.
-Già, per favore parla- aggiunse Gohan.
Piccolo si girò e con tono pacato disse:
-Vegeta ha chiesto a Tarble se vuole restare sulla Terra per allenarsi e lui ha accettato-
Goku sorrise. Sapeva bene che, anche se Vegeta si nascondeva in una sorta di maschera in fin dei conti aveva dei sentimenti pure lui.
Questo dimostra che Vegeta teneva a suo fratello come tutti i normali terrestri.
-E' cambiato molto da quando è arrivato sulla Terra vero Bulma?- chiese Goku alla sua vecchia amica.
-Altrochè. Mi ricordo che prima che lo conoscessi voleva distruggere la Terra, se non lo avresti fermato in tempo in questo momento saremmo tutti morti!- disse Bulma costatando il cambiamento di suo marito.

Intanto Vegeta e Tarble erano tornati nel gruppo ignari del fatto che tutti i presenti sapevano la discussione.
-Allora Tarble resta?? Che bello mio zio resta!- disse Trunks felice.
-Trunks NO!!- gli urlarono tutti. L'ingenuo bambino aveva sventato tutto il piano.
Vegeta guardò i presenti lievemente sorpreso.
-Come fate a saperlo?- chiese.
-Scusami Vegeta- rispose Piccolo alzando la mano.
-Umf, non ha alcuna importanza. Donna, prepara una camera gravitazionale, questo rammollito ha bisogno di esercizio- continuò il principe rivolto a Bulma.
-Per prima cosa ho un nome io principino e poi si chiede per favore!!-
-Ok per favore... donna!-
Tutti scoppiarono a ridere.


Quando tutto il numeroso gruppo decise finalmente di tornare a casa, Goku e Vegeta si salutarono con una promessa.
Goku, un giorno, avrebbe combattuto contro suo fratello per misurare i suoi miglioramenti tra 1 anno il giorno in cui il nuovo torneo Tenkaichi sarebbe iniziato.
E dopo questo patto in puro stile sayan ognuno tornò nelle rispettive case.
Bulma e Mr. Brief si misero immediatamente al lavoro costruendo una camera gravitazionale a limite 500.
La piccola Gure, la moglie di Tarble invece tornò sul suo pianeta d'origine salutando suo marito e gli altri abitanti della Capsule Corporation.
A Vegeta quel piccolo alieno non gli era mai andato a genio. Non riusciva a credere che un sayan potesse scegliere una moglie così strana.
Durante i preparativi per la costruzione della grande camera gravitazionale Tarble curioso di sapere come è fatta la Terra e i suoi abitanti chiese a suo fratello di fargli fare un giro.
Vegeta sulle prime rifiutò, ma dopo l'insistenza di Tarble si arrese.
-Ok, ti porterò alla Città dell' Ovest, avrai un piccolo assaggio della cultura terrestre- disse Vegeta.
-Grazie fratello. Parlano molto bene nella galassia di questo pianeta-
Vegeta sorrise.
-Forse è ospitale il pianeta ma non i suoi abitanti. Sono un pugno di idioti creduloni-
-Guarda che ti ho sentito- urlò Bulma.
-Tranne quella donna- aggiunse il principe.


Tarble si spogliò della sua ingombrante battle suite e si mise qualcosa di più "terrestre". Una giacca e un paio di pantaloni.
Vegeta lo portò in un locale al centro della città a bere e chiacchierare quando successe un imprevisto.
Tarble urtò involontariamente un gigantesco omaccione e lo fece barcollare.
-Mi scusi tanto signore!- disse Tarble con un breve inchino.
L'immenso personaggio si rialzò infuriato.
-Hey, ma tu ci vedi quando cammini?? Cosa siete voi due? Due nanetti usciti dal circo? Ora ve la faccio vedere io!-
-Nanetto io? Come osi insultare me e mio fratello??!-
Tarble in un impeto di ira colpì l' uomo con un pugno e lo fece schiantare contro un muro.
-Mi sono scordato di dirti che i terrestri sono molto deboli!- disse vegeta iniziando a sudare.
-Forse è meglio andarcene, sbrighiamoci mentre nessuno ci vede- aggiunse poi.
=Caspita Tarble quando vuole riesce ad arrabbiarsi. Forse non è così debole come pensavo=

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Capitolo 3
*** Controllo dell' Aura ***


Vegeta non conosceva questa parte del carattere di Tarble.
Da quello che ricordava era sempre stato un mollaccione incapace di fare tutto senza l'aiuto di loro padre.
Che fosse davvero determinato a cambiare? Questo dubbio sorse nella mente del principe e una piccola speranza incominciò a nascere.
Ora che ci pensava Tarble era molto simile a Gohan da ragazzo, mite e pacifico ma quando si arrabbia diventa una macchina da guerra.
Forse non era una battaglia persa in partenza. Forse sarebbe risucito a plasmare quel sayan e trasformarlo in un vero guerriero.
Si soffermò sullo sguardo di Tarble. Sembrava deciso ma a volte le apparenze ingannano e doveva metterlo al più presto alla prova. E con questi dubbi Vegeta accompagnato da suo fratello atterrarono alla Capsule Corporation.
Bulma e suo padre intanto, avevano terminato la costruzione della camera gravitazionale. Faceva molto caldo e Bulma si asciugò la fronte con un panno.
-Fatto! Finalmente è pronta Vegeta ci ho messo davvero poco-
Vegeta guardò l'operato di sua moglie.
La nuova camera gravitazionale era molto più grande di quella in cui si allenava anni fa, era una cosa positiva avrebbe avuto più libertà di movimento.
-Grazie mille Bulma, hai fatto davvero un ottimo lavoro- poi si guardò attorno e notò che il piccolo Trunks non era con lei.
-Bulma, per caso sai dov'è andato Trunks?- chiese poi.
-Ah non preoccuparti Vegeta. Trunks come al solito è a bighellonare con Goten. Non ti darà fastidio nel tuo allenamento-
Vegeta sospirò. Voleva molto bene a suo figlio ma a volte era così immaturo. Non avrebbe mai permesso di intralciare il lavoro che aveva appena iniziato.

Vegeta e Tarble si guardarono.
Non avrebbe mai tollerato un fallimento, essere deluso dal proprio sangue sarebbe stata un'umiliazione che non avrebbe mai permesso. Anche se il Vegeta che uccise senza pietà Nappa per aver fallito era definitivamente scomparso una parte di lui era rimasta orgogliosa ed esigente.
-Solo per curiosità... il tuo livello di combattimento a quanto equivale?- chiese Vegeta.
-E' pari a 50.000-
Le basi c'erano. Se non ricordava male, 50.000 era il livello combattivo di Jeeth e Burter considerati allora tra i migliori guerrieri della galassia.
- Non è male Tarble mi aspettavo di peggio. Comunque il tuo vero problema è che fai troppo affidamento sullo scouter come tutti i servi di Freezer. Non è affidabile te lo posso assicurare e infatti l'ho compreso a mie spese.
Sulla Terra ho incontrato combattenti con una capacità che non avevo mai visto prima e cioè quella di saper trattenere la propria aura e individuare quelle nemiche anche a distanze notevoli-
Tarble era rimasto davvero sorpreso.
-Esiste davvero questo potere? Voglio impararlo- disse il fratello stringendo il pugno.
-A dire il vero non è difficile ma bisogna capire l meccanismo. Per adesso ci soffermeremo su questo, inizieremo l'allenamento vero e proprio dopo-
-D'accordo Vegeta. Ma come faccio a visualizzare un'aura?-
-il trucco è semplice- rispose l'esperto Vegeta.
-Devi cercare di percepire anche la minima variazione di potenza del nemico e le sue intenzioni. Mentre per azzerare la propria aura bisogna entrare in uno stato di concentrazione. Questo è il tuo primo incarico, buona fortuna io vado a bermi qualcosa-
-C..come? M..mi lasci così?-
-Si, è ora che cresci come voleva nostro padre. E ora al lavoro-
Tarble, a malincuore accettò.
Ma la cosa era più difficile di quanto potesse immaginare.
Anche concentrandosi a fondo non riusciva a percepire nulla, anzi soltanto un gran mal di testa. Andò avanti così per svariati minuti e Vegeta lo ignorava completamente.
Non riusciva a capire qual'era il mecccanismo principale e più si sforzava più si stancava mentalmente.
=No, non posso arrendermi così presto!= pensò.
Con una fatica incredibile Tarble riuscì finalmente a percepire una singola forza, quella di Vegeta.
Il povero Tarble cadde a terra esamine. Quella prova lo aveva svuotato completamente.
-Ve..vegeta c'è l'ho fatta- annunciò mentre tentava di rialzarsi.
-Bene, continui a sorprendermi- rispose Vegeta con un finto interesse.
Non era ancora abbastanza per convincerlo.


Il tempo passò e dopo qualche ora Tarble aveva imparato alla perfezione a localizzare tutte le forze nelle sue vicinanze e addirittura con meno difficoltà ad azzerare la propria forza.
Da quel momento iniziava il vero addestramento.
-Perfetto Tarble. Dopo la mente è ora che impari anche a rafforzare il corpo. Ti ricordo che il fallimento non sarà assolutamente tollerato. Giuro che se non ce la farai ti farò costruire una navicella da Bulma dopodichè ti rispedirò sul tuo pianeta ma stavolta per sempre-
Tarble percepiva il pericolo. Se ricordava qualcosa di suo fratello era che lui non bleffava mai. Lo avrebbe fatto davvero.
=Vediamo un po... se non ricordo male il pianeta Vegeta ha una gravità di 10 volte quella terrestre. Inizierò quindi con una 20= pensò Vegeta.
L'aria si fece immediatamente più rarefatta.
-Ok inizia l'allenamento fratellino!-

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