My new life in the afterlife

di HelixDeath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Before the story begins ***
Capitolo 2: *** Are you in? ***
Capitolo 3: *** Surreal reality ***
Capitolo 4: *** The End and The Start ***
Capitolo 5: *** Close your eyes and look away ***
Capitolo 6: *** She's no angel,but she's saving me ***
Capitolo 7: *** Again,again,again ***
Capitolo 8: *** When the heart rules the mind ***
Capitolo 9: *** Time after time ***
Capitolo 10: *** Fistfight ***
Capitolo 11: *** Unfortunately,she's come back to Italy ***
Capitolo 12: *** Fear of the.. ***
Capitolo 13: *** foREVer next to me ***
Capitolo 14: *** What do you do here? ***
Capitolo 15: *** Oh my God! ***
Capitolo 16: *** Shooting star ***
Capitolo 17: *** Work in progress ***
Capitolo 18: *** Whiskey and Tequila ***
Capitolo 19: *** Bruises,laughter,memories and no memories ***
Capitolo 20: *** Bad desire ***
Capitolo 21: *** Zacky's mind ***
Capitolo 22: *** What the hell? ***
Capitolo 23: *** Runnin' over the rain ***
Capitolo 24: *** More than words ***
Capitolo 25: *** It's my fuckin' vengeance ***
Capitolo 26: *** I wanna taste you over and over ***
Capitolo 27: *** Pots and wooden spoons ***



Capitolo 1
*** Before the story begins ***


Sono alla fine del secondo anno di università,ma ho già le idee ben precise. Dopo essermi laureata alla triennale partirò per la California per prendere la specialistica alla facoltà di Business Management.
Ho iniziato a vedere per i test di ammissione e devo ammettere che capisco ben poco quindi..decido di prender prima atto dei meccanismi delle facoltà americane e di capire prima come funzionano gli ordinamenti per poi vedere di preciso come muovermi.

Dopo aver preso alcune informazioni ed essermi fatta aiutare dal professore di Inglese della mia facoltà,scarico i moduli dei test e cerco di trovare quegli degli anni precedenti. Devo ammetterlo,sono abbastanza difficili e ci sono molte terminologie tecniche che a volte stento a capire, ma con un po’ di studio posso farcela anche perché ho abbastanza intuito per l’inglese nonostante l’abbia studiato solo sei mesi mi destreggio abbastanza bene.

E’ il 20luglio e ho due esami da fare rispettivamente il 23 e il 29..sono stremata dal caldo ma devo farli e devono andare per forza bene anche perché a settembre inizierò il terzo anno..e devo riuscire ad uscirne intatta se poi il settembre prossimo voglio essere già in CA.
Passano i giorni e finalmente l’università è finita anche per me. E con questi fanno due esami in meno che mi distanziano dal mio obiettivo..ora posso partire per la mia tanto attesa e meritata vacanza.
Ora non voglio più pensare a nulla se non a rilassarmi.


***


Settembre


Ho iniziato il terzo anno e fremo ogni giorno di più..ogni giorno sono sempre più esaltata tant’è vero che ho già visto per prendere una casa. Non voglio stare in un campus,anche perché per stare lì dovrò trovare un lavoro per mantenermi gli studi che ci crediate o no,le tasse sono altissime e nonostante la mia situazione sia buona,ho sempre avuto il pallino dell’indipendenza economica,ho sempre cercato di pesare il meno possibile sui miei.
Ho già programmato tutto,spero solo di entrare a questo punto..devo riuscirci..non posso fallire.
Sono tanti i motivi che mi portano li. In primis il fatto che sin da piccola ho avuto il debole per la California.
Cresciuta guardando i telefilm americani ambientati in California,ascoltato gruppi californiani in particolare uno che mi ha accompagnata in cosa facessi.La loro musica,i loro testi, scorrevano nelle mie vene al posto del sangue,respiravo l’aria inebriata dalle note delle loro canzoni.Parlo degli avenged sevenfold.
Ma a parte tutto ho scelto la California per stare quanto più lontana possibile dalla realtà che mi circondava e che mi è sempre stata molto stretta,perché gli studi che ho scelto lì potrò farli fruttare al meglio e poi, perché no, a chi non piacerebbe incontrare il proprio gruppo preferito?
Bene,direi che ora non mi resta che studiare..non vedo l’ora di stare lì sulla calda spiaggia di Huntington beach a farmi coccolare dalle onde dell’oceano e a farmi riscaldare dal sole californiano.
Non vedo l’ora. E intanto penso a loro e fremo ancora di più..così mi abbandono ai miei pensieri e inizio a fantasticare su come sarà poi la mia vita, la mia nuova vita..si perché lascerò alle mie spalle tutto,come se fossi morta per poi rinascere lì,cominciare da capo..tutto. Non vedo l’ora di cominciare “my new life in the afterlife”.

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Capitolo 2
*** Are you in? ***


Febbraio

Finiti i corsi iniziano gli esami..e finiti gli esami iniziano di nuovo i corsi..finito il primo semestre ho chiesto la tesi..se rientro con i tempi a fine luglio sarà tutto finito.


Agosto

Ho un pezzo di carta in mano con un bel voto a 3 cifre che funge da testamento. Non è questo ciò che mi interessa. Sono emozionata per ben altro motivo. Tra 2 giorni parto per lasciarmi tutto alle spalle,finalmente. Ho preso casa a mezz’ora dal campus,ho fatto di tutto pur di stare sulla spiaggia di Huntington beach. Inizio a preparare la valigia con il minimo indispensabile,le altre me le spediranno dopo qualche giorno i miei. Nessuno sa che parto se non i miei quindi esco per salutare le mie amiche e dire loro che per un bel po’ non ci vedremo,rimangono di stucco,quasi incredule..

-Come sarebbe a dire che parti per la California?o.O-Mi disse Marika guardandomi incredula.
-Beh si,ho deciso che se tutto va bene e supero i test di ammissione,rimarrò a studiare lì- Dico io con un sorriso  che cela un po’ di malinconia.
-E’ da te allontanarti per un po’,l’hai sempre fatto,sparivi senza lasciare tue tracce per poi ricomparire quando i tuoi pensieri avevano trovato un giusto ordine,ma stavolta te ne vai davvero ed io non posso crederci- disse
-Tornerò a Natale indipendentemente dall’esito dei test,voglio godermi la California per un po’-

Quando ad un tratto il mio amico Dandy esordisce:

-Solo per goderti la California,o speri di goderti anche qualche californiano che ha stesso nome del padre,capelli neri e a volte si concia gli occhi come un castoro?-
-Sei un fesso! Anche se fosse,è sposato e poi figurati se ho talmente tanto culo da porgli parlare! Sarebbe già tanto se riuscissi a vederlo,anzi,a vederli!-

Infondo ci speravo..anzi..andavo lì apposta per questo. Mi sarei anche accontentata di passare vicino uno di loro, o guardarli da vicino. In particolare morivo dalla voglia di vedere Brian.
Di solito non sono una che si fa trip mentali ma la voglia era talmente tanta che quando pensavo a lui iniziavo a viaggiare e mi concedevo il piccolo lusso di disegnare nella mia mente come sarebbe stato il mio incontro con lui,con loro. Devo ammetterlo, vorrei vedere anche Arin anche se era difficile per me accettarlo,ero troppo legata alla persona che era Jimmy. Sono un po’ com’era lui. Per quanto mi si possa dire che abbia il cuore di pietra dato il mio rimanere inerme all’accadere di alcune cose,sono una gran pazza. Ho sempre voglia di scherzare e anche se a volte è fuori luogo riesco comunque a strappare un sorriso a qualcuno e questo mi fa stare bene. A volte sono un terremoto e difficilmente si riesce a fermare la vita che schizza dai pori,riesco a trascinare chiunque sia con me,anche il muso più lungo diventa un bel sorriso.

-Vengo con te,ti accompagno per 15 giorni,tanto hai preso casa lì giusto?-Disse Marika
La guardai al quanto sconcertata,non riuscivo a crederle soprattutto perché era una di quelle ragazze che faceva mille progetti aveva mille iniziative ma a volte non l’accompagnava nessuno se non io. Ci conosciamo dalle medie,siamo cresciute insieme anche se lei ha studiato a Roma.
-Si,io..beh si..ho preso casa lì..ma davvero dici?-
-Sai chi dico cazzate? Devo solo chiedere ai miei ma so che mi diranno di si,quando si tratta di te è sempre si- lo disse contenta quasi era più emozionata di me.
Effettivamente sia i miei che i suoi,quando sapevano che eravamo insieme non battevano mai ciglio ci conoscevano e sapevano che anche se amavamo scherzare più di tutti,eravamo il freno quando gli altri esageravano.
Marika chiamò i suoi che fortunatamente si trovavano in agenzia per prenotare la loro vacanza e le fecero due biglietti,partivo con la mia migliore amica per la città dei miei sogni,ora per quanto stessi con i piedi per terra stentavo a crederlo.
Le avevo sempre parlato di LUI,di loro,era come se li conoscevamo ormai e lei sapeva quanto mi piaceva quel ragazzone dalle mille facce buffe e dai tatuaggi di dubbio gusto xD; di quanto mi mandava in estasi il suo modo di suonare la chitarra,di come mi faceva venire i brividi la voce di Matt e di come mi facevano male le dita che sbattevo sul tavolo quando cercavo invano di imitare Jimmy che suonava la batteria xD.
Insomma,anche se a lei quel “trambusto” come lo definiva,non piaceva, le piaceva l’idea che magari potessimo incontrarli,dato da li a poco avrebbero finito il tour.

Quella sera dormì da lei così la mattina successiva l’avrei aiutata a fare la valigia che la sera saremmo partite.

Siamo all’imbarco dell’aeroporto, al check-in mi hanno fatto togliere i piercings perdendo molto tempo e salimmo di fatti per ultime. Prendemmo posto e una volta sedute mi girai verso Marika e le dissi
-Non ci credo-
-Nemmeno io- disse lei
-Sono troppo euforica,già lo so che inizierò a ridere in maniera convulsa e isterica e mi vorranno cacciare dall’aereo,mi faranno indossare un paracadute e mi butteranno giù xD-
-No,questo sfizio devono lasciarlo fare a me che ho avuta sempre questa voglia ogni volta che parlavi di Brian e di loro..solo che c’è una differenza-
-Cosa vuoi dire?-La guardai in modo strano perché ormai non tanto la capivo
-Io ti butterei dall’aereo senza il paracadute-
-Che simpaticona -.- -

L’aereo decollò,sentì come le farfalle nello stomaco e il cuore battere all’impazzata,dopo un’ora di volo ci addormentammo ma quando poi riaprì gli occhi…
 
 
 
Eh beh..che dire fa schifo lo so anche perché ancora non arrivo al dunque,ma non mi piace saltare troppo in là,preferisco andare per gradi..ogni vostra parola è ben accetta,negativa o positiva che sia!
Alla prossima già si quaglia state tranquilli xD
Buona lettura 

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Capitolo 3
*** Surreal reality ***


…Una luce calda si rifletteva sul finestrino coccolandomi un po’ la testa,come una carezza. Marika mi strattonò interrompendo quella bella sensazione.

-Siamo arrivate!!!siamo arrivate!-

Inevitabilmente tutti si girarono a guardarla, ma a lei poco interessava,era troppo emozionata e non poteva,non riusciva a reprimere la sua contentezza.

-Marika abbassa la voce ti guardano tutti! Tieni a bada le tue emozioni- Le dissi sorridendo.

 Ero una che sapeva tenere a bada i suoi sentimenti,in un certo senso non davo vita alle mie emozioni,forse per paura,forse per carattere,forse per stare sempre in guardia. Quella volta però fu diverso.
Scendemmo dall’aereo e i miei occhi non potevano crederci,io non riuscivo a realizzare. Ero in California!
Ad un tratto mi si illuminò lo sguardo e la mia amica se ne accorse, non disse nulla perché conoscendomi,voleva farmi vivere quell’emozione che mi aveva tolto il fiato e mi stava facendo battere il cuore.

-Beh ora basta emozionarti, non ti riconosco quando fai così, però c’è da dire che sei più carina quando lasci uscire un po’ di emozione,ti si colora il viso, e stento a crederlo dato sei quasi sempre di pietra!-

Come darle torto? Era vero,non facevo mai trapelare le mie emozioni, ma questa era la vecchia me ed è morta appena son salita su quell’aereo.

-Uhm..dimentichi che quella era la vecchia me. Da oggi conoscerai un’altra Selene, capace anche di questo.-
-Bene!sono proprio curiosa di conoscerti mi cara Sel-


Sapevo che Marika era una frana in inglese, non si apparava per nulla,le tirai un colpo basso.

-Marika,chiama un taxi e digli che ci deve portare a Main St 2118, è lì che ho preso casa-
-Stai scherzando vero? Perché non parli tu?La casa è tua mica è mia-
-Appunto,la casa è mia,ma io ti ci ospito per 15 giorni,datti da fare a chiamare il taxi perché non credere che ti farò da interprete e traduttore per tutto il resto della tua vacanza-
-Uff..quanto cachi il *****, odio quando hai ragione,perché so che devo fare qualcosa che non avrei voluto fare-
-Muovi il culo allora *ahahahahah*-


Uscimmo dall’aeroporto e con mia grande sorpresa notai che Marika aveva sottratto il taxi a dei ragazzi e stava facendo caricare le valige dal tassista,quando sento formulare in modo corretto la frase che conteneva la nostra destinazione.

-Questa quando l’hai imparata?-

Notai che sghignazzava in modo un po’ malefico e con l’aria di una che è sicura di se disse

-Tu dormi,io studio-

Tirò fuori dalla borsa una guida di Huntington Beach e un vocabolarietto con frasi fatte,terminologie etc.

-Hai capito niente..me l’hai fatta sotto il naso-
-Così impari a farmi venire i sensi di colpa e a farmi fare ciò che è giusto-
disse lei con aria buffa di una finta smorfiosa.

Arrivate a destinazione rimasi sbalordita di quanto fosse bella quella casa. Si articolava su due piani e aveva un piccolo giardinetto avanti e uno dietro. Non credevo fosse così bella. Entrammo e ad accoglierci c’era un enorme salone con un divano ad angolo posto avanti ad un televisore gigante, a seguire una bella cucina spaziosa e un bagno grande quanto la cucina forse. Salimmo sopra di corsa dove c’erano 3 stanze da letto una più bella dell’altra,un bagno più grande di quello che c’era giù e un terrazzo che affacciava sul mare,quel paesaggio toglieva il fiato per quanto fosse meraviglioso.

-Non ho parole,mi sa che resterò qui con te per più di due settimane!!!Mollo tutto e vengo a stare qui da te!-

Io non avevo parole,ma a parlare per me c’era la mia espressione del volto compiaciuta ed emozionata.

Ci facemmo una doccia veloce,erano le 10 del mattino,poi andammo al campus a visitarlo.
Distava mezz’ora più o meno da casa mia.
Una volta arrivata sembrava di essere in un telefilm americano,sembra di vivere in un sogno dal quale però dovetti svegliarmi subito prima di cadere e farmi male.

-Entriamo a vedere le aule!poi andiamo a vedere il resto!-
-Si Marika, vedremo tutto tranquilla-
Le dissi sorridendo.

Entrammo, visitammo quasi tutto il campus,le confraternite,le aule,assistemmo ad una sorta di lezione andammo a pranzo e ora eravamo sulla strada del ritorno. Faceva caldissimo e Marika era come una bambina in una fabbrica di caramelle,non sapeva cosa fare prima o dove andare.
Arrivate a casa prendemmo il costume e andammo in spiaggia.
L’oceano..mamma mia quant’è freddo!

-Sel!vieni!tuffati dai..-
 
Non so nuotare e Marika questo lo sapeva,avevo messo appena appena un piede nell’acqua.

-No Marika non ancora-

La vidi uscire dall’acqua come una furia mi prese e mi trascinò nell’acqua che era più gelida di quanto pensassi!

-Sei una stronza!non cambi mai!-
-*ahahahhahah* no io nooo,ma tu non eri quella che si era lasciata tutto alle spalle?lasciati anche questo e comincia da capo-
-Ti odio quando hai ragione lo sai?
-

Al mio dire ciò sul viso comparve un sorriso compiaciuto a 32 denti.
Iniziammo a ridere e a scherzare nell’acqua,lei aveva ragione.
Mi sentivo bene,stavo bene,ero felice.

Tornate a casa ci facemmo una doccia e ci preparammo per uscire.
Misi un vestitino di jeans che si legava al collo lasciando la schiena nuda,le mie amate scarpette bianche,un filo di trucco e via. I capelli corti erano lisci lasciando il ciuffo un po’ mosso giusto per dare un po’ di movimento.
Marika aveva il fisico più o meno come il mio solo che a differenza mia era un po’ più bassa e per sua fortuna con un po’ di seno in meno e gli occhi grandi dai lineamenti un po’ asiatici. Erano bellissimi. Infatti le bastava poco e nulla per metterli un po’ in risalto.
 Lei invece optò per un jeans nero con una maglia rossa e tacchi. Non usciva mai senza quelli, si sentiva male altrimenti!
Chiamammo un taxi e andammo da Johnny’s. Tappa obbligatoria *eheh*.
Non era molto distante da noi,ma non conoscendo il posto abbiamo preferito comunque sia chiamare un taxi. Entrammo e c’era un casino di gente nella saletta dei tavoli da biliardo e anche in quella affianco. Molto timidamente noi ci sedemmo al bancone dove per fortuna non c’era quasi nessuno se non due o tre ragazzi.

-Salve ragazze,benvenute al Johnny’s,non vi ho mai viste prima,siete nuove qui?-disse il ragazzo dietro al bancone.
-Ciao,beh si siamo appena arrivate dall’Italia-
-Adoro l’Italia ho i miei nonni lì in Toscana..voi di dove siete?-


A tale domanda tentennai perché sapevo che se avessi detto campania avrebbe sicuramente pensato alla mafia, ma alla fin fine non avevamo nulla da perdere.

-Sel,sto tizio che ha detto? Non lo sto capendo,ma che vuole?-disse divertita Marika che davvero non capiva.
-Dove l’hai lasciato il tuo vocabolarietto?*ahahah*-
-Ca**o! L’ho lasciato a casa-
disse dopo aver frugato nella borsa.
-Allora?non volete proprio dirmi da dove venite?-
-Ehm,si scusaci,comunque veniamo da un paesino della Campania-
-Campania!Napoli!Amo la pizza e il vostro caffè!L’ultima volta che venni in Italia con i miei zii andammo in vacanza da quelle parti e me ne innamorai-


Cazzo!pensai..non ha detto mafia..che bello
Gli facemmo un sorriso dopo che tradussi ciò che aveva detto a Marika

-Cosa prendete da bere?-

Guardai in faccia a Marika ed entrambe dicemmo

-Due birre-

Solo che lei lo aveva detto in Italiano suscitando il riso nel barista

-Ahahah si si ridi tu,sto scostumato-
-Marika,lui non è che non ti capisce-
-meglio,posso prendermi meglio gioco di lui-
Ci pensò un po’ su e disse
-Come sarebbe a dire che non è che non mi capisce?-
-Ho nonni e zii in Italia e un po’ di italiano lo capisco e lo parlo-


Scoppiammo a ridere per la grande figura di merda cha aveva appena fatto e lui perché era divertito da ciò.

-Come mai tutto questo movimento?è sempre così qui?
-Si,spesso,ma oggi di più perché torna dal tour un gruppo abbastanza famoso,nato qui-


Il mio cuore si fermò per poi ricominciare a battere più veloce di prima,intato mi stavo anche affogando perché il sorso di birra mi era andato di traverso suscitando riso in Marika.

-Ti senti bene?Comunque se non li conoscete eccoli,stanno entrando-

Rimasi pietrificata,non avevo idea che il tour fosse già finito,anzi non avevo idea alcuna.

-Sel..Sel..Sel!SEL ca**o!!!!!e girati!ci sta il procione che ti piace tanto!!-

No,non mi girai avevo troppa paura,poi,son persone normali,dovevo mantenere la calma ma la situazione mi stava sfuggendo di mano.
Ad un tratto sento che qualcuno stava girando il mio sgabello e stavo per cadere,era marika che non so sa dove abbia preso tutta quella forza per girarmi.

-Ma sei impazzita?mi stavi facendo cadere!-
-magari se cadevi ti svegliavi e ti rendevi conto che il tuo Brian ti sta guardando e sta ridendo con i suoi amici-
-Ecco,apposto,non siamo manco arrivate,non li abbiamo manco visti che già faccio figure di merda!-


Una grassa risata partì da Marika e il barista.mi girai e con tono un po’ presuntuoso dissi

-Cosa mi ridi?ha ragione la mia amica a dire che sei scostumato,non ti sei nemmeno presentato-

Il ragazzo cambiò colore diventando serio per far comparire un dolce sorriso quando poi vidi che il suo sguardo si spostò altrove,ovvero al mio fianco.
Guardai marika che era sbigottita e non mi ascoltava mentre le dicevo sottovoce che questo ragazzo già mi stava antipatico.

-marika..oh ma mi ascolti?-
-No,girati dall’altra parte-


Mi girai e mi spaventai perché affianco a me c’era LUI che mi fissava divertito con una delle sue solite facce buffe con il gomito appoggiato al bancone e la mano che gli manteneva la testa.
Dio, era stupendo,il suo sguardo mi azzittì ulteriormente e i suoi occhi mi fulminarono.

-Beh,non si fissano le persone a bocca aperta e con gli occhi sgranati-disse lui
-Ti sto fissando così solo perché mi hai fatta spaventare-
-Le chiedo scusa signorina,mi perdona?-disse con aria servile a prendere per culo
-No,solo se mi offre una birra la perdono-
-La birra gliel’avrei offerta indipendentemente,posso darle del tu-
-No,non prendiamoci troppa confidenza-
dissi per prenderlo in giro
-la signorina qui presente mi sta sfidando?-Disse a Marika che però giustamente non capì
-Sel,che ha detto il procione?-mi disse bisbigliando nel mio orecchio
-Marika,il procione ha un nome e ti ha chiesto se lo sto sfidando-
-ma perché,tu che gli hai detto,io ero intenta a parlare con Thomas-
-Chi è mo Thomas?-
-Il barista scema-
-Vabbè tu rispondilo-
-e che gli dico?-
-E che ne so?Ti ha chiesto se lo stavo sfidando perché gli ho detto che non può darmi del tu altrimenti prendeva troppa confidenza-
-*ahahahah* Si, si lo sta facendo-
-Beh allora signorina stia attenta,perché al sottoscritto piacciono le sfide-
-Si ok,ma non ti sei nemmeno presentato,sei una persona poco seria-
-credevo già mi conoscessi-


Che presuntuoso,in realtà però era anche vero

-Beh si da il caso che per me sei una persona come tutte le altre e da tele dovresti presentarti dato sei venuto vicino a me e hai iniziato a fissarmi insistentemente-

Rimase un po’ a bocca aperta,forse perché gli avevo detto che per me era una persona normale come tutte le altre.

-Piacere,Brian Haner-
-Andiamo meglio, piacere tutto tuo, Selene-
-Siamo modeste eh?-
-Nah,lei è marika,la mia amica-
-Piacere Marika, Brian-
-Piacere-


Fortunatamente non aggiunse altro se non “procione” a voce bassa mentre si girava dall’altra parte..che matta!

-Thomas,dai una birra alla signorina Selene,mettila sul mio conto,gliela devo-
-Ok Syn-
-grazie-
feci io
-Di nulla!questo ed altro per una bella signorina come te..ops scusa,come lei..devo dire che mi intrighi molto,sei qui di passaggio o per vacanza?-
-Bella,risparmialo per tua moglie,perché sono qui credo possa interessarti poco e niente-dissi con un sorrisetto pungente
-Come siamo gentili,però mi piaci lo stesso e mia moglie lasciala stare,allora me lo dici come mai sei qui?
-lei è qui per studiare io in vacanza-
disse marika ripetendo la frase che Thomas le aveva appena suggerito all’orecchio.

La guardai fulminandola e quel barista iniziava a starmi sui..

-Ah,ora capisco quindi starai qui per moltissimo tempo,grazi amica di Selene,tu si che sei gentile-
-Prego-
-Dipende se passo i test di ammissione starò qui altrimenti no-

-Hey Syn ti muovi?stiamo aspettando solo te per brindare dai sbrigati cazzo!-
disse qualcuno dalla saletta privata
-Arrivo, un secondo!-

-Scusami,mi chiamano,beh allora a presto Selene-
-Ciao-


Ma prima di andarsene però bisbigliò qualcosa all’orecchio di thomas,ma non ci feci caso più di tanto,pensavo ad altro.

Cazzo,ero pietrificata. Però una volta che lui girò l’angolo iniziai a ridere dall’imbarazzo come una pazza e con me anche marika e Thomas.
Finimmo la nostra birra e ce ne tornammo a casa.

POV Marika
Meno male che Thomas parlava italiano ed è amico del procione,gli ho detto dove stavamo dato il suddetto procione gli aveva chiesto di scoprire quante più cose sul suo conto. *Ahahah* sono eccitatissima per lei che nemmeno immagina quello che ho fatto e cosa potrebbe aspettarla,però meno male che non lo sa altrimenti mi ucciderebbe!!E’ una così bella ragazza,alta non troppo magra,ma in carne quanto basta,con delle bellissime curve prosperose,ma non troppo. Se non ci fa qualcosa la picchio a sangue!

POV Brian
E’ davvero bella,e quel suo modo di fare,un po’ acida e un po’ misteriosa,la rendono ancora più bella. E’ vero, non la conosco,ma per la prima volta qualcuno mi ha trattato da persona normale,da Brian e non da Syn,mi ha fatto sentire vivo. Spero che Thomas sia riuscito a farsi dire qualcosa dall’amica di Selene,vorrei rivederla,anche se..mi ha fatto ricordare che sono sposato e ho giurato fedeltà. Ma cosa mi prende,o mi è preso non lo so,so solo che lei era la calamita ed io il pezzo di ferro.


POV Selene
Caspita..è stupendo. Forse son stata un po’ fredda,un po’ distaccata,ma mi trovavo in difficoltà, non potevo commettere passi falsi,non potevo rischiare che le mie emozioni mi soprafacessero,ho dovuto mantenere la calma fino all’ultimo ed ora che sono a casa,posso dare sfogo a tutto ciò che ho dentro. Spero di rivederlo e di incontrare anche gli altri,anche se per ora,non tanto mi interessano loro,se non LUI.

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Capitolo 4
*** The End and The Start ***


POV Marika
Abbiam parlato tutta la notte, Selene non riusciva a smettere di ridere. La conosco fin troppo bene e quella era la risata che fa quando un turbine di emozioni la colpisce diritta diritta allo stomaco e un po’ più su. E’ quella risata non comandata dal suo cervello, che non spegne mai. Che difettaccio questo però… le rovina sempre tutto, dovrebbe lasciarsi andare e farle vivere le sue emozioni altrimenti un giorno finiranno con l’ucciderla. So però che è qui anche per lavorare su questo, lei vuole sentirsi viva e soprattutto vuole esserlo in una città che le stia a pennello e non stretta come la realtà del nostro paesino di origine. Dovrebbe far si che ciò che sente si impossessi di lei e che non sia più lei a guidare e a giostrare le cose ma ciò che ha dentro. Però mi sa che ho fatto una cazzata, forse non avrei dovuto lasciare il suo numero a Thomas che l’avrebbe dato al tizio là..come si chiama il procione?..cazzo l’ho dimenticato..vabbè lui comunque. Se lo sa mi mette sul primo aereo e mi rispedisce in Italia come un pacco postale..o forse in un pacco pastale dato ci sono molte probabilità che mi uccida prima e mi faccia a fettine. Vabbè se lei non commette cazzate che le ricordano che è un essere umano e non un meccanismo ad ingranaggi, lo farò io per lei,le amiche ci sono anche per questo no?



La mia prima notte ad Huntington. Mi sveglio perché ho dimenticato di chiudere bene la finestra e una lingua di luce illumina una parte del letto. Odio essere svegliata dalla luce, mi rende nervosa, ma questa volta è stato diverso. Sono le 8.30 del mattino,un po’ presto ma preferisco alzarmi per iniziare un po’ a studiare per il test di ammissione. Prima però mi affaccio sul terrazzo e con mio grande stupore ammiro la luce che piano piano coccola le onde dell’oceano..meraviglioso. Respiro a pieni polmoni l’aria fresca del mattino per poi scendere in cucina e con mia sorpresa notare che Marika è già sveglia.

-Ma buongiorno! Come mai già sveglia?-
-La luce del sole mi ha svegliata,sai quanto lo odio no? Stavolta è stato diverso però, non mi ha innervosita-
-Bene,bene..anzi benissimo! Ci sono segni di miglioramento allora-
disse lei sorridendo e divertita
-Tu come mai sveglia?-
-Il fuso..ancora non mi abituo e poi siccome non riuscivo a prendere sonno mi son detta tanto vale che mi alzi e inizi a studiare..di fatti..-
e sollevò il libro di diritto internazionale,libro mo,di libro c’era ben poco,di mattone moltissimo.
-Beh rallegrati allora,siamo in due a studiare-e sollevai una sorta di vocabolario dove però c’erano tutte le cose che avrei dovuto sapere,imparare e approfondire, per far si che io fossi ammessa all’università.
-Sel,io non carburo se prima non faccio una colazione decente-
-Cazzo Mà..abbiamo fatto di tutto tranne che la spesa,però il market è qui di fronte per fortuna, dovremmo solo vestirci e andare a fare spesa-
-Meno male perché se no andavi da sola,non mi va di camminare molto-
disse con aria sfatta di una che è nata stanca.
-Dai però siccome è di fronte lavati vestiti che andiamo-
-Uff e va bene,lo faccio solo perché ho un buco nello stomaco che il mio e il tuo libro potrebbero riempire e resterebbe anche spazio per il mio vocabolarietto-


La guarda schifata e sconcertata per poi dirle

-Ma quanto fai schifo?e scoppiai a ridere
-Schifo quanto te,poi voglio vedere tu che mangi-
-Muoviti ora se no il buco diventa una voragine-
-E’ vero
L muoviamoci,io fame-disse con aria triste e desiderosa di cibo.

Ci preparammo e andammo,prendemmo un carrello e iniziammo a riempirlo di roba,arrivammo alla cassa che perdevamo pacchi di biscotti ogni passo che facevamo, tanto che l’avevamo riempito. Avremmo mangiato per due settimane se non di più con tutta quella roba, anche perché oggi sarebbero arrivate le valige che mi hanno mandato i miei e so per certa che una era piena di cose commestibili rigorosamente made in Italy.
Di fatti, il tempo di entrare in casa e posare le buste che pesavano un botto, bussarono al citofono ed era il fattorino con le mie 4 valige. Me le portò dentro firmai e gli diedi una bella mancia perché poverino, aveva fatto quel lavoraccio!
Mentre Marika preparava la colazione io aprivo le valige e i miei oltre alla mia roba, come previsto mi avevano mandato come minimo 10 kg di pasta!

-Mamma quanta roba!La mangerei tutta per la fame che ho!-
-Dai ora vengo ad aiutarti a preparare la colazione poi tu però aiuti me a mettere a posto da mangiare e si inizia a studiare-
-Ok va bene mammina-
disse con tono ironico.

Dopo aver fatto tutto studiammo, quando ad un tratto sento il mio telefono squillare. Era quasi ora di pranzo infatti avevamo deciso di preparare pasta al sugo.

-Chi è?- disse marika
-Non lo so,è un numero strano, non lo conosco ma sembra essere americano-
-Oh cazzo!-disse
con aria strana lei che intanto diventava di mille colori
-Che ti prende? Non ti senti bene?-
-No sto bene, rispondi dai-
-Pronto..-
-Signorina!Buongiorno!come sta?-
-Scusi,con chi parlo?-
-Ma come con chi parlo?Sono io, Brian-
-Brian?Brian chi?-
-Brian Haner,Synyster-


Cazzo. Sbiancai. Quando ad un tratto trattenni il respiro e pensai,la reazione di Marika mi aveva illuminata in quel momento infatti la guardai e le feci segno che l’avrei strozzata e che dopo mi doveva spiegare tutto altrimenti la rimandavo a casa su due piedi.
 
-Ah..ehm..come hai il mio numero?-
-Sono Brian Haner e ho le mie spie e i miei agganci-
-Si, che si chiamano Thomas e Marika-
-Lo sapevo che eri intelligente oltre che bella-
-Smettila e non chiamarmi più, perché non chiami tua moglie?-
-Mia moglie?cosa ne vuoi fare di lei?Troppo concentrata con il lavoro,ma sono affari miei a te cosa interessa?-
-Mi interessa perché fossi in lei mi farei come una belva se sapessi che mio marito chiama una che ha mezzo conosciuto ieri sera-
-Ma ti hanno progettata per far venire i sensi di colpa agli altri, o sei stata concepita come tutti gli esseri viventi,peccatori e comuni mortali?
-Sei spiritoso,ma non mi fai ridere. Comunque la seconda,con la differenza che ho dei principi e dei valori in cui credo ma soprattutto ho rispetto per chi mi sta vicino-


A seguito di ciò seguì un momento di silenzio,ero arrabbiata perché Marika aveva dato il mio numero a quel tizio e chissà cos’altro, mi dispiace di avergli risposto male quindi..

-Scusa, ma la mi son arrabbiata e ti ho risposto male quando forse non dovevo-
-Mi sono commosso-
disse sorridendo a mò di presa in giro
-Perché?-
-Perché mi hai detto scusa, quindi hai dei sentimenti-
-Si li ho, ma ciò che ho detto prima è comunque vero-
-Dai, ascolta io sto morendo di fame, Michelle non c’è, non la vedo da mesi è chissà dov’è a farsi chissà chi, non credere..se ci fosse interesse e se ci fossero le giuste attenzioni per me da parte sua io non mi ritrovavo ad elemosinare attenzioni da qualcuna che mi ha stregato con uno sguardo. Non pensare nemmeno che io non abbia fatto il mio dovere da innamorato,anzi..l’ho fatto e non ho ricevuto nulla-
-Ok i tuoi problemi sentimentali sono tuoi,non so cosa c’è sotto e non so tu cosa vuoi-
-Voglio rivederti-
-Come scusa?-
-Si, dai vediamoci per pranzo. Sto morendo di fame e..-lo
interruppi
-..e guarda caso sei nelle zone di Main St 2118 giusto?-
-2118 no, sto al 2000 di main st però-
-Non l’avrei mai immaginato-
dissi divertita ero emozionata e quella risata che mi suscitò quella conversazione mi fece rilassare e decisi di sciogliermi un po’.
-Allora Brian Haner ti aspetto fuori il cancello di casa con una sorpresa per te-
-Wow mi stupisci! Non vedo l’ora di vederti-
-Anche io non vedo l’ora che tu sia qui-
cazzo!..mi è proprio scappato era un pensiero detto ad alta voce, non avrei dovuto!Un momento..ma chi lo dice?In fondo era la verità, morivo dalla voglia di vederlo.
-..Selene mi hai lasciato senza parole-disse con tono dolce
-Non ti ho detto che potevi darmi del tu però- dissi per sdrammatizzare
-A quanto pare non ti smentisci eh?Arrivo, a tra poco,esci-
-Arrivo,ciao-


-Marika! Inutile che scappi o ti nascondi- dissi nervosissima,ma in realtà fingevo
-Ti prego scusami-disse amareggiata
-Scusarti?-iniziai ad urlarle addosso
-Io non credevo di fare un casino o forse si, ma l’ho fatto perché era ciò che volevi e non riuscivi ad ammetterlo per quanto sei realista-disse ancora più rammaricata
-Io devo ringraziarti scema!grazie ti adoro!mi hai aiutata a sbloccarmi-Dissi a lei urlando ma di gioia
-Sei una stronza però,mi hai fatta spaventare-
-E tu comunque mi hai fatta arrabbiare all’inizio, esco ad aspettarlo-
-Vai va-
disse prendendomi in giro.

Uscì fuori non facendo caso nemmeno a com’ero conciata,senza nemmeno guardarmi allo specchio. Quando la mia figura si specchiò su di una grande macchina nera e vidi che avevo gli occhiali da vista,i capelli legati alla meglio con una matita,una magliettina bianca che purtroppo metteva troppo in evidenza il mio seno a mio avviso grande, e un pantalone nero che invece mi calzava in modo splendido, lo adoravo nonostante non mi facessi mai dei complimenti quello fu l’unico.
Chi guidava abbassò il finestrino del lato passeggero e un braccio tatuato mi aprì la portiera da dentro. Istintivamente presi e aprì lo sportello, mi affacciai e rivolsi un dolce sorriso a LUI che intanto sfoggiava il suo sguardo più bello e il suo sorriso più malizioso.

-Entra-
-Ma tu non avevi fame?Sono quasi le 14.00 io volevo preparati un bel pranzetto italiano con tanto affetto-
feci io con sguardo e voce da ruffiana.
-Amo la cucina italiana, sono curioso di sapere come cucini, ma entreremo tra poco, intanto Sali voglio mostrati una cosa, tu però prima mi dici che sorpresa hai per me-

Lo guardai diritto negli occhi e feci

-Salgo solo se ora mi dai del tu-
-Bella sorpresa!Sali Selene-
disse sorridendo io intanto morivo dentro da quanto fossi emozionata.

Non chiusi nemmeno lo sportello che mi saltò addosso baciandomi come non ero mai stata baciata. Un bacio di quelli forti e carichi di passione, un bacio che credo si possa dare solo a chi ami, un bacio che mi ha tolto il fiato, le forze e mi ha spogliata di ogni mia razionalità, tant’è vero che mi abbandonai a lui completamente e stetti a quel bacio.
Aveva dimenticato di togliere i ray-ban che di fatti poi caddero e alla loro caduta seguì una sua imprecazione che ruppe tutto ciò che si era creato. Potè così guardarlo meglio negli occhi inconscia di aver appena fatto l’errore più grande che avessi potuto commettere, avevo abbandonato il mio sguardo in quello di un ipnotico. Decisi di dare vita a ciò che avevo dentro, decisi che sarebbe stato quel qualcosa a decidere per me e non più il mio cervello, così gli saltai in braccio o lo baciai e lui a quel mio bacio mi prese e mi strinse forte a se baciandomi con più foga e passione.

-Wow- disse lui

Lo guardai intimidita e dunque abbassai lo sguardo.

-Mi hai baciato come nessuna ragazza mi ha mai baciato, nemmeno mia moglie..mi hai stregato, cos’avevi addosso? Un qualche profumo particolare che confonde i sensi? O avevi uno di quei rossetti stile “ultimo bacio”?- disse emozionato sorridendo
-No, nulla di tutto ciò, ho semplicemente fatto si che i miei sentimenti prendessero vita e credimi, per la prima volta ho spento il cervello, ora ti sei cacciato in un grosso guaio, sappilo- dissi quest’ultima frase un po’ intimorita.

D’altra parte avevo abbassato la guardia con uno conosciuto la sera prima. Il fatto che però fosse LUI ovvero Brian Haner a me non interessava, era comunque una persona conosciuta la sera prima.

-Sono lusingato!Non preoccuparti ho fatto lo stesso con te-

A queste parole sgranai gli occhi perché il suo tono così sincero mi ha colpito nel posto sbagliato..un po’ più su dello stomaco.
Se ne accorse e mi sorrise dandomi un dolce bacio a fior di labbra.

-Hai un buon sapore. Sai di..di..sai di fresco,di voglia,di passione,di amore-
-Brian smettila di..-


Non finì nemmeno di parlare che mi diede un altro bacio più bello di quello di prima

-Devo smettere di fare cosa?-
-Di dirmi tutte queste cose,potrei montarmi la testa-
dissi ridendo
-ora scendiamo però voglio prepararti un bel pranzo dato hai detto di aver fame-
-Ok ok, vediamo la mia Selene cos’è capace di fare-
-La tua Selene? Sarò tua quando tu potrai essere mio. Non mi interessa di tua moglie  se è vero ciò che hai   detto, però sappi che non voglio rovinare nulla, almeno non più di quanto già io non abbia fatto-
-Stai tranquilla,una cosa che nemmeno il resto del gruppo sa è che io e lei abbiamo avviato le pratiche del divorzio e stranamente a dirmi che lei mi tradiva è stata la sorella la quale mi aveva avvertito che Michelle aveva questo vizietto, ma io non le ho voluto credere e poi..-
-Vabbè in casa mia lei non esiste-
lo dissi con tono duro e freddo.
Se ne accorse mi abbracciò da dietro e mi sussurrò
-Lei non esiste più ufficialmente da 5 minuti fa, ufficiosamente da ieri sera-
-Dai entra-
dissi delicatamente per poi dargli un bacio

Cazzo era più che bello. Aveva pantaloni neri e maglia bianca con lo scollo a V. Quando si vestiva così ai concerti mi faceva letteralmente dare di matto, mi faceva venir voglia di diventare sua nel modo più violento possibile,con tutta la crudità che ci si possa mettere, con tutta la passione e la foga del mondo. Ora però nonostante lo volessi era diverso. Quando non ci sarebbe stato più nessuno tra me e lui sarebbe stato l’ideale, prima mi sarebbe sembrato sporco.

-Ciao Marika- disse Brian entrando nel salotto lasciando a bocca aperta la mia amica che intanto mi guardava in cagnesco
-Ciao Brian..cos’hai fatto alla mia amica per avere sul volto quell’espressione strana?-
-Ehm..io?non ho fatto nulla, la tua amica ha deciso di deporre le armi e lasciarsi andare a me-
-Non esageriamo ora-
dissi
-E bravo il pr..ehm e volevo dire bravo Brian-
-Grazie-disse LUI con aria compiaciuta facendole l’occhiolino e lei alzando il pollice.
-Preparo da mangiare,spaghetti al pomodoro e carne alla brace-


Apparecchiammo la tavola fuori, mangiammo, scherzammo sul fatto che Marika non si apparava tanto con l’inglese feci il caffè, il vero caffè espresso e non la schifezza di acqua sporca americana e poi Marika che era stanca andò a dormire mentre io e Brian ci stendemmo sul divano e parlammo.

-Quando mi fai conoscere gli altri?-
-Tra poco, ho detto loro di venire qui verso le 18.30, ti dispiace?-
-Aaaaaaaahh allora lo vedi che non avrei dovuto darti del tu? Ti sei preso già troppa confidenza per i miei gusti-
feci a lui sorridendo
-Infatti li ho informati prima che tu dicessi di darti del tu *ahahahah*-
-Che bastardo!questa me la paghi-
-Non vedo l’ora di pagarne le conseguenze, se questo implica essere punito da te,dalle tue mani..-


Piano piano il suo sguardo si faceva insistente su di me, sul mio corpo scrutandolo nei minimi dettagli. Era così forte che sembrava che mi toccasse. A quel punto un brivido mi pervase e mi portò a fare un sospiro, uno di quelli diverso dai soliti, un sospiro voglioso di sentirlo addosso, desideroso che al posto dello sguardo su di me ci fossero le sue mani così grandi, forti e virili.
Mi prese e si stese su di me iniziandomi a baciare le mani, salendo per le braccia, arrivando al collo per poi giungere alle labbra dove si soffermò un po’ di più per poi fare lo stesso processo nel senso opposto.
Non capivo più nulla, mi ero abbandonata a lui, ma non fino a quel punto. Non ora, non adesso, non ancora.

POV Brian
Dio quanto vorrei farla mia, emana passione da ogni poro della sua pelle così profumata dal sapore dolce,piacevole. Ma per quanto io voglia lei, non è il momento ora,non ancora. La mia voglia di lei è troppo forte così decido di fermarmi a guardarla semplicemente negli occhi, facendo così un  grande errore. Non avevo mai visto degli occhi così, ha gli occhi color nocciola chiaro, ma quando c’è un po’ di luce che le colpisce il viso, i suoi occhi diventano quasi verdi. Sono stupendi, non ne ho mai visti così. Non ho mai visto una come lei d’altra parte. Mi ha già fatto perdere la testa. La voglio!Non vedo l’ora di chiudere ogni cosa con il mio passato,che di mio non ha nulla più, per lasciarmi e abbandonarmi completamente a lei. Il suo carattere un po’ scontroso mi piace, mi affascina, è l’unica che ha saputo tenermi testa. Eccola, forse l’ho trovata, commettere un passo falso equivale a perderla. Non posso permettermelo. Meglio che mi fermi prima di commettere errori, la voglio mia e solo mia, tra me e lei nessuno più, nessuno più dovrà esserci o esistere. Spero che Michelle abbia firmato le pratiche. Non lo finì nemmeno di pensare che mi arriva un messaggio, era lei

<<“Ho firmato le pratiche per il divorzio,non mi dispiace ma era la cosa giusta da fare, avevi ragione. Ho messo tutte le mie cose negli scatoloni torno a vivere a Dallas in Texas, vado via tra poco. Ciao e buone cose. Senza rancore Michelle.”>>

Lo feci leggere immediatamente a LEI

-Brian..come..-
-Sono l’uomo più felice del mondo! Non puoi immaginare! Mentre ti guardavo negli occhi stavo pensando e sperando che lei avesse firmato le pratiche in modo da poter chiudere con il passato non più mio perché di mio non c’è nulla, e così da poter iniziare con te la mia vita,voglio conoscerti Selene, scoprire ogni tuo angolo nascosto e non avrò paura se ci saranno angoli bui accenderò la luce-
rise a quest’ultima frase
-Se sei felice tu, lo sono anche io-

Mi sorrise e mi abbracciò. Sentivo il suo cuore battere talmente forte che la sua maglia si muoveva, guardai la mia e notai che fu lo stesso per me. Lo strinsi inaspettatamente e gli diedi un bacio tra i capelli che profumano. Era appoggiato sul di me e dopo il mio bacio tra i capelli mi alzò leggermente la maglia e mi diede un bacio sulla pancia per poi voltarsi e darmene uno dolce e delicato sulle labbra.





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Oggi avevo tanta voglia di scrivere, di fatti ne ho scritte due in un giorno. Non son riuscita a mantenermi lo ammetto! Sto riscoprendo il piacere di fermarmi staccare la spina e scrivere ciò che sento. Erano anni che non lo facevo, spero vi piaccia ciò che scrivo e vorrei che voi che leggete mi deste un parere, un consiglio, una critica buona o negativa che sia. A presto 

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Capitolo 5
*** Close your eyes and look away ***


POV Brian
La sua pelle è morbida e vellutata,sembra quasi una pesca. Ora ho chiuso con Michelle, ha firmato le pratiche, ma risultiamo ancora sposati e credo che se mantengo ancora la mia posizione con Selene sia meglio. Ma..la voglio la desidero, è più forte di me, è magnetica, il mio corpo,i miei sensi la vogliono, ho sete e fame di lei, sto diventando pazzo, ho paura di non sapermi fermare e rovinare poi tutto. Se ho capito un po’ LEI com’è so che sbagliare in questo frangente la farebbe tornare gelida e glaciale ora che iniziava ed emanare un po’ di calore e a lasciarsi andare…a me.
No, ho deciso, dovrò tenere a freno il mio desiderio finchè non sarà lei a farmi capire che posso assaporarla.
Voglio sia LEI a dirmi o quantomeno a farmi capire che posso spogliarla non più solo con gli occhi, ma in ogni senso. Voglio spogliarla di quella freddezza e di quella razionalità che ha comunque sia, come dei vestiti cuciti addosso. E poi si, la voglio spogliare, strapparle i vestiti di dosso a morsi, voglio ardere con lei, ho sempre più voglia di lei, se così riesce a scatenarmi tutto questo, voglio sapere cosa sarà capace di fare in quel momento. Non ce la faccio più Dio mio aiutami se ci sei,fammi mantenere la calma. D’altra parte più aspettiamo più sarà bello..si ma più aspetto più impazzisco, mi rinchiudono. Brian, emerita testa di cazzo, è vero che tu la desideri perché ti ha stregato e non vuoi solo del sesso, ma contieniti, tutto verrà da se, a tempo debito, senza fretta. E’ vero.
Guardo l’orologio e mi accorgo che sono quasi le 18.30, è la prima volta che mi sento sollevato dalla paura di poter commettere una cazzata. Stanno per arrivare i ragazzi, coglierò l’occasione per dire loro del divorzio. Guardo Selene ancora un po’, è così bella che toglierle gli occhi da dosso mi viene difficile, ad un tratto però il tutto viene interrotto dalla suoneria del mio telefono.

-Matt,dove siete?-
-Ora stiamo partendo da casa mia, sto con Zacky, 10 minuti e stiamo a Main St-
-Ok capito, e Johnny e Arin?-
-Arin arriverà più tardi, o forse non viene, doveva registrare con il padre, mentre Johnny..Johnny boh!ora lo chiamo!-
-Non gliel’avevi detto eh?-
-Eh no cazzo Haner, l’avevo dimenticato, scusami-
-Vabbè muovetevi-
-Ok passo e chiudo-


Mi voltai e la guardai per qualche istante, poi la presi e l’abbracciai.

-Stanno per arrivare gli altri-
-L’avevo immaginato-disse sorridendo
-Bene- mi sorrise
-ora dirò loro del divorzio, credo sia giusto che lo sappiano ora che è tutto confermato-
-Beh, credo proprio di si-mi diede un bacio che mi fece un po’ sussultare
-Non me lo aspettavo questo bacio-
-Sapessi quante cose ancora non ti aspetti ma poi..-disse con aria un po’ maliziosa
-Ah si? Mi piace..-e la guardai quasi a provocarla


Dopo un po’ le saltai addosso e iniziai a farle il solletico.

 -No lasciami ti prego il solletico no, mi toglie il fiato-dissi quasi pregandolo
-Non mi interessa,così impari a provocarmi-
-Ma non ti ho provocato!-
-Oh si invece, l’hai fatto e ora ti castigo!-


Dopo tutte queste urla scende Marika di corsa con i capelli arruffati e la faccia piena di sonno e inizia ad urlare con la bocca impastata

-Chi è?cos’è?perchè?che è successo?che cazzo mi urlate e tu perché urli e ora ridi?-

Inevitabilmente scoppiammo a ridere vedendola in quelle condizioni e poi ancora di più per quello che aveva farfugliato ma che Brian, ovviamente non tanto capì.

-Marika!ma come sei ridotta?!-
-Sono caduta dal letto quando ho sentito voi che urlavate, mi sono spaventata, credevo che il procione stesse facendo qualcosa di male e sono corsa per renderlo un panda con due occhi neri-
-Eeehhh esagerata, però ti ringrazio della protettività-
-Prego, e digli che non ridesse se no lo picchio lo stesso-
-Marika..-
-Che c’è?-
-Se ti guardassi allo specchio capiresti perché ride-


Andò in bagno si vide allo specchio,diede un urlo e iniziò a ridere come la cretina

-*ahahhah* cazzo che figura di merda ha ragione si *ahahah* mamma mia lè lè, vado a darmi una sistemata-
-Ecco brava datti una sistemata anche perché stanno arrivando gli altri-
-Gli altri chi?-
-Il resto del gruppo-
-Aè..speriamo che possa acchiappare anche io allora *ahhahaha*-
-Tu al massimo acchiappi gli schiaffi, *ahahah*-
-Sta scema,ce l’avrà un amico bello il procione no?-
-Sta a te decidere appena li vedi-
-Vabbè vado a sistemarmi-


Sentimmo bussare e non chiesi nemmeno chi fosse dato già sapevo, aprii direttamente la porta e vidi Matt e Zacky che mi guardavano immobili.

-Prego, accomodatevi-
-Ciao!piacere Matt-
-Io sono Zacky, piacere-
-Piacere mio,sono Selene-
-A me ieri sera non hai detto “piacere mio” quando mi sono presentato-disse Brian con aria imbronciata
-Ma cosa c’entra, il piacere ieri sera era davvero tutto il tuo-mi misi a ridere e con me anche Matt e Zacky
-Allora era con lei che hai perso tempo ieri sera mentre tutti noi ti aspettavamo-disse Matt prendendolo in giro
-Beh, non la definirei una perdita di tempo-disse avvicinandosi a me prendendomi per la vita
-Haner..ma..-disse Zacky guardandolo un po’ frastornato da tale gesto
-Aspetterò ci siate tutti, devo parlarvi-


Non volevo che ci fossero troppe effusioni avanti a loro e in generale, in pubblico, non amo di queste cose però chissà magari un giorno potrebbe cambiare tutto, anche questo mio punto di vista.
Arrivò anche Johnny dopo 10 minuti

-Hey ragazzi però cazzo potevate chiamarmi..-si interruppe quando si accorse che ad aprirgli la porta non era uno dei suoi amici ma io
-Ciao sono Selene,entra-
-Io sono Johnny..wow complimenti signorina, sei proprio..-
-Johnny ti conviene abbassare la guardia se non vuoi essere sbattuto fuori dal gruppo-disse Brian un po’ ridendo un po’ serio
-Haner non rompere, tu hai Michelle lascia il resto a noi, non puoi avere tutto-disse Johnny ridendo
-Ecco, ci siete quasi tutti quindi ora posso parlarvi, ma Arin?-
-L’ho chiamato, è a Los Angeles a registrare con il padre, torna in settimana-disse Matt che già sapeva di cosa doveva parlare Brian dato che aveva accennato qualcosa Valary
-Ok, io e Michelle non andavamo più d’accordo da un anno e più, lei aveva altri due o tre contemporaneamente e io le ho chiesto di avviare le pratiche del divorzio. Erano mesi che non ci vedevamo né sentivamo, due perfetti estranei con tempi diversi nella la stessa casa, quindi abbiamo deciso di divorziare e lei oggi ha firmato le pratiche che saranno avviate spero domani stesso-
-ma perché non ce ne hai parlato prima?-disse Johnny
-Perché per me non era poi tanto importante, non lo era da più di un anno lei, che mi ha sempre tradito e non mi ha mai dato attenzioni e amore da quando ci siamo sposati. Lei non è più nulla per me, non lo era da una settimana dopo il matrimonio ad ora. Non so perché l’ho sposata, non lo ricordo più o forse non c’è mai stato motivo.
-Hai fatto la cosa giusta Haner-disse Matt


Detto ciò si strinsero in un abbraccio di conforto. Mi sentivo fuori luogo.

-Bene bene bene, Selene come mai ci troviamo a casa tua?-
-Veramente..-mi interruppe Brian
-Ci troviamo qui perché ieri sera appena l’ho vista qualcosa mi ha colpito anzi mi ha travolto e il suo essere acida con me all’inizio mi ha fatto capire che dentro ho ancora qualcosa che si muove e voglio conoscerla-


Mi ha spiazzata con quella frase.Cazzo.

-Si haner, hai l’ormone che ti si muove dentro di fronte a tutto sto ben di Dio-disse ridendo Johnny che probabilmente scatenò un po’ di rabbia in Brian
-Nano, gira al largo prima che ti faccio male-
-Calmati Brian, stavo solo scherzando-


In verità un po’ ha infastidito anche me, ma vabbè lascio correre.

-Brian, cosa vogliamo fare stasera?Anzi, dove vogliamo portare la tua amica Selene stasera?disse Zacky
-Beh non lo so, la porteremo ovunque lei voglia andare-mi guardò sorridendomi
-Ciao a tutti-Marika era scesa in condizioni finalmente decenti e avrà letto qualcosa sul suo vocabolarietto per averci messo così tanto
-Ciao,tu sei?- disse Matt seguendo poi alle presentazioni di tutti
-Marika, piacere-


Vidi che il suo sguardo si era fermato Zacky, lo guardava un po’ schifato per i piercing che aveva sul labbro e al naso, quando si girò verso di me e disse

-Ma da quale tribù indigena esce sto cristiano?-
-*ahahah* Marika dai..-
-Ma fa schifo è quasi indecente-
-Dai sii un po’ più elastica-
-Vabbè comunque carino il tizio con i capelli rasati-
-Gesù,Marika per favore è sposato con la sorella della non ancora ex moglie di Brian-
-Vabbè ho detto che è carino nulla di più!!!Nessuno di loro mi eccita-
disse ridendo

Mi avvicinai a Brian e alzandomi sulle punte arrivai al suo orecchio nel quale dissi

-Stasera avrei voglia di fare un falò sulla spiaggia-

Mi guardò mi sorrise e mi diede un lieve bacio sulla guancia per poi dirmi

-Ok lo faremo, è da molto che non ne facciamo uno-
-bene ragazzi, stasera che ne dite di un falò in spiaggia?aggiunse
-Ottima idea Haner-dissero


Dopo qualche chiacchiera accompagnai i ragazzi alla porta che se ne stavano andando per prepararsi per stasera. Marika ci avrebbe raggiunti dopo perché una sua amica che è qui per una vacanza con i suoi l’ha chiamata e si sarebbero incontrate. Rimanemmo io e Brian.

-Sai, dovrei farmi una doccia e prepararmi per stasera-dissi io
-Posso aspettarti qui?Non mi va di tornare a casa e vedere magari Michelle che è ancora li-
-Va bene-gli sorrisi –torno subito,faccio quanto prima,tu fai come se stessi a casa tua-
-Grazie Sel-


Mentre stavo salendo le scale per dirigermi in camera a prendere ciò che mi serviva, sento uno strattone e una spinta verso il muro,era Brian che mi aveva incastrata e mi stava baciando senza fermarsi. Mi appoggiai a terra sulle scale e si stese su di me continuandomi a baciare.

-Non ce la faccio a stare lontano da te e quando sto vicino a te ho sempre più voglia di te-
Gli ammiccai un sorriso poi un bacio e un altro ancora,ma lo lasciai così con un po’ di amaro in bocca e dissi

-Faccio subito, te lo prometto. Vai sul terrazzo è bellissimo li-
-Va bene- un altro bacio


Ci eravamo dati appuntamento con gli altri alle 22 sulla spiaggia, non molto lontano da qui, ma dato Brian era rimasto saremmo andati con la sua macchina. Erano le 21 e decidemmo di uscire a mangiare qualcosa.
Arrivati sulla spiaggia c’erano già tutti che puntualmente prendevano in giro Johnny.

-Dai Johnny ammettilo che sei basso-disse Zacky
-Da quale pulpito!sarai più alto di me di 5 cm-
-Taci nano!-


E iniziarono a rincorrersi per tutta la spiaggia.
C’era Matt che rideva di gusto per quella scena.

-Hey ragazzi ciao!Finalmente, stavamo aspettando voi!-
-Ciao Matt-
-Ciao Selene,wow come siamo carine, dobbiamo fare colpo su qualcuno?disse stuzzicando Brian
-*ahahah* si Matt, c’è un ragazzone con una maglia bianca e un jeans nero che vorrei tanto conoscere-dissi scherzando riferendomi a Brian
-Eccolo qua allora- Brian mi prese in braccio e iniziò a correre ma poco dopo si fermò mi mise giù e disse
-sei bellissima stasera,quando  ti ho vista scendere le scale mi è mancato il respiro, sei splendida-
e mi baciò

Raggiungemmo poi i ragazzi che avevano acceso un bel falò e iniziammo a parlare del più e del meno. Trascorsi una bella serata in ottima compagnia. Ero emozionata perché stavo con loro, ma ancor di più perché ero con LUI che era la cosa più bella sulla quale si fossero fermati i miei occhi. Non so cosa stesse succedendo, ma so che qualunque cosa fosse mi piaceva e mi sarei fatta trasportare dal susseguirsi delle cose. Volevo viverlo, si volevo vivere Brian che mi piaceva sempre di più man mano che passavo del tempo con lui. Volevo continuare a respirare il suo odore,a sentire la sua pelle sulla mia e perdermi nei suoi occhi.

-Hey ho portato la chitarra acustica, vado a prenderla in macchina-disse Zacky
-Bravo Baker hai fatto una cosa buona-disse Matt


Iniziarono a suonare e a cantare mentre la birra man mano andava a finirsi e io mi sentivo un po’ più che brilla quindi questo mi aiutò a sciogliermi. Se c’era qualcosa che reggevo più di un maschio era la birra, poi mi piaceva davvero troppo e la bevevo per gusto. Un po’ fuori di me e un po’ lucida mi sdraiai sull’asciugamano sul quale era Brian,poi mi misi su di lui.

-Mi piaci Haner,troppo..i panni della maestrina cattiva ora iniziano a starmi stretti,non so se indossare quelli della collegiale cattiva o dell’assistente di lavoro un po’..-
-Ti prego non continuare altrimenti ti porto a casa tua e dato voglio che tu indossi tali vesti quando sei lucida del tutto e non quando l’alcool ti da una mano,meglio se eviti di stuzzicarmi, ma per il momento posso solo dirti che anche da maestrina cattiva, con gli occhiali che avevi stamattina avevi un’aria decisamente troppo troppo sensuale-
-Haner, l’alcool mi aiuta ad essere più spigliata, ma sono lucida, di fatti non ho detto che voglio portarti a letto ma che voglio solo lasciar cadere le vesti di quella tutta perfetta che non lascia trapelare emozioni, non montarti subito la testa-
gli dissi sussurrandoglielo con una voce sottile e provocatoria

-E allora ora ti porto a casa così potrai far cadere tutte le vesti che vuoi-disse sorridendo
-No,stiamo ancora un po’ qui, è così bello stare in compagnia seduti sulla spiaggia intorno ad un falò-
-Sarebbe ancora più bello averti nuda sotto le lenzuola del mio letto-
-Haner, smettila-
-E’ la verità Selene- si alzò poi aggiunse
-non ce la faccio emani una forza alla quale non so resistere-
-Haner e tu emani sesso violento- dissi ridendo


Mi prese e mi caricò sulla sua spalla come se fossi un sacco di patate, mi diede uno schiaffo sul culo e disse

-Noi ce ne andiamo, ci vediamo domani ragazzi buona notte-
-Ma io voglio cantare-accennai la prima frase si critical acclaim
-haner lei vuole cantare!-disse Matt
-falla cantare- aggiunse Zacky
-La farò cantare un altro giorno ora no-
-Uffa già stai rovinando tutto-gli dissi
-Shh be quiet,stavi cantando questa prima no?bene allora shh stai zitta-
disse sorridendo

Mi caricò in macchina e mandai un messaggio a Marika dove le dicevo che tornavo a casa,quando subito dopo mi scrisse che sarebbe rimasta a dormire dalla sua amica Lety.

-Marika non torna a casa a dormire, ti andrebbe di restare a dormire con me?ho un po’ paura a dire la verità-
-Certo, se per te non è un problema-
-Ok allora ora che arriviamo ti preparo il letto nell’altra stanza-
-Come nell’altra stanza?non vuoi che io dorma con te?-
-No Brian, non ancora, io e te non siamo nulla, siamo ancora io e te e non noi,quando saremo noi ovvero quando tu non sarai più marito di tua moglie inizieremo a pensare a cosa siamo se tutto va bene-


Cazzo eccomi che iniziavo a diventare di nuovo quella insopportabile macchinetta fatta da comandi. Non andava bene, affatto.

-Io voglio viverti, non mi interessa del domani, io vivo il presente e nel mio presente ci sei tu,di cosa siamo o saremo me ne preoccuperò a posteriori,ora ci sei tu,ci sono io,ci siamo noi due che ci vogliamo scoprire e ci piacciamo,perché tiri su muri di pietra?-disse LUI con tono dolce pacato e anche un po’ amareggiato

Ci pensai un bel po’ su,quando poi arrivammo a casa ed entrammo dissi

-Hai ragione,non mi interessa però preferirei ancora andarci piano,ma ciò non toglie che stasera dormi  con me-

Mi sorrise mi prese in braccio e mi portò su. Dopo avergli detto quale fosse la mia camera mi appoggiò sul letto e si mise di fianco a me a guardarmi e ad accarezzarmi, dandomi ogni tanto qualche bacio finchè non mi addormentai e lui, abbracciato a me, fece lo stesso.

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Capitolo 6
*** She's no angel,but she's saving me ***


Quando aprì gli occhi la camera era illuminata da un leggero spiraglio di luce, non era molta, ma potevo intravedere che al mio fianco c’era qualcuno che teneva il braccio sotto la mia testa. Mi girai e vidi Brian che dormiva,probabilmente nella stessa posizione nella quale si era addormentato ieri per non disturbarmi.
E’ l’essere più bello del mondo e ora che dorme ed è tranquillo ha un certo fascino che lo rende quasi dolce.
Tolgo il suo braccio da sotto la mia testa molto delicatamente, ma evidentemente non molto dato che stava per svegliarsi. Mi vide, si stropicciò gli occhi m sorrise,gli diedi un bacio sulla fronte e gli sussurrai

-Torna a dormire,vado a fare una doccia e scendo a prepararti la colazione,quando ti sarai svegliato te la farò trovare pronta e calda. Sei bellissimo, ma quando dormi lo sei ancora di più.-

Mi sorrise ma mentre mi stavo alzando mi tirò per un braccio e mi diede un bacio

-Tu sei bellissima e così lo sei ancora di più-

Non capendo cosa stesse dicendo notai che indossavo solo un completino intimo,ovvero quello della sera precedente. Quindi feci caso al fatto che anche lui non aveva nulla addosso se non i boxer. Scrutai un po’ il suo fisico, quelle forme talmente belle e virili che presi la sua maglia e corsi a fare una doccia fredda per riprendermi un po’ da tutto. Uscita dalla doccia non trovavo l’asciugamano e la cercavo con la mano quando ad un tratto finalmente la trovai ma a darmela era Brian.

-Da quanto sei qui?-
-Da quando ti ho vista sfilarti mutandine e reggiseno dalla porta mezza socchiusa-

Il mio viso,anche se non potevo vederlo,ero sicura si fosse colorato leggermente di rosso sulle gote.
-Il rossore che hai sulle guance ti dona, come i capelli bagnati che disordinatamente ti incorniciano il viso rendendoti ancora più attraente e provocante-
-Brian..-
-Aspetterò che esci per fare la doccia anche io tranquilla-
mi sorrise
-Vado a preparare la colazione allora-gli diedi un bacio
-Aspettami però,non farla da sola-

Le sue parole mi rimbombavano in testa, mi aveva letteralmente scioccata,anzi mi aveva scossa,qualcosa dentro mi fece tremare. Mi vestì e scesi a preparare la colazione. Non sapendo con cosa sia solito fare colazione qui, decisi di preparare delle crepes alla nutella.
Apparecchiai il banco da cucina con biscotti,cornetti,cereali e quanta più roba avevo avanti così da poter dare maggiore scelta a Brian.
Stavo pensando a lui, ho compiuto delle azioni in sua funzione. La cosa mi lasciò perplessa, quasi impaurita e con tale espressione sul viso mi trovò Brian che aveva appena finito la doccia ed era sceso solo con l’asciugamano addosso. Rimasi letteralmente a bocca aperta e con il fiato sospeso.

-Non mi sono vestito perché ho sentito un buon odore provenire dalla cucina e sono sceso a vedere cosa stessi facendo-
-Io..sto preparando..non sapendo cosa mangiavi a colazione..ho fatto le crepes-
-Non ti senti bene?-
disse avvicinandosi a me preoccupato
-No,cioè si, volevo dire si sto bene è tutto ok è che tu..sei sceso così..mi hai colta alla sprovvista e..-
-Tranquilla ora vado a vestirmi,non ho intenzione di lasciarti imbarazzata per tutta la giornata-
disse sorridendo e dirigendosi in camera.
-Però se mi dai la maglia almeno non resto a torso nudo..così non ti..-
-Ah si si è vero scusami-


Tolsi la maglia così di fretta da non rendermi conto che sotto non avevo nulla, quindi gliela diedi e corsi a prendere una maglia per non restare in reggiseno.

-Beh ora però copriti altrimenti sei tu che metti in imbarazzo me-
-Non credo che per metterti in imbarazzo ci voglia così poco,ma comunque sto andando a prenderla-
dissi sorridendo
-E invece ti sbagli,prima poteva anche fregarmene anzi, ma ora con te è diverso,mi imbarazza anche il solo guardati-
-Però non ti ha imbarazzato spiarmi mentre mi facevo la doccia-
-Non ti ho spiato, è che son rimasto pietrificato e non riuscivo a muovermi, infatti mi son mosso quando ti ho vista uscire-
disse quasi estasiato facendo comparire sul mio volto un sorriso per poi abbassare lo sguardo
-Vabbè dai tranquillo, ora vado a mettermi la maglia-

Misi la maglia e scesi subito, andai a preparare il caffè, ne avevo davvero bisogno.
Dopo poco scese anche LUI che sedutosi sul bancone sentivo che mi guardava mentre finivo di fare le crepes. Mi voltai e lo vidi che prima mi fissava il sedere.

-Brian..-
-Eh?mi si vanno bene-
-No Brian, io non ti ho chiesto nulla, è solo che ti eri fissato a guardarmi il sedere-
-Come lo sapevi?-
-Mi son girata e ti ho visto-
-Scusa, ma è più forte di me- scoppiò a ridere
-Vabbè ora siediti sulla sedia però che è pronto-


Dopo aver fatto colazione mi diressi in salotto a prendere il mio libro per iniziare a studiare, quando sentì le chiavi nella serratura, era Marika.

-Buongiorno sister!-
-*ahaha* buongiorno a te,come siamo pimpanti-
-Si, ho sentito il profumo dal vialetto e mi sono rallegrata,corro a vedere cos’hai preparato e soprattutto come mai hai preparato qualcosa con tutta quella roba che abbiamo comprato ieri?-
-Marika guarda che..io veramente..-
-E tu che ci fai qua?-
-Ecco..stavo dicendo..-
-Il procione ha dormito qua? Zozzi che avete combinato? Non mi dici niente? Certo che sei una stronza!-
disse a bassa voce prendendomi in giro mentre Brian ci guardava come a dire “cosa ti sta dicendo?non capisco”
-Se mi fai finire di parlare ti spiego..no ha dormito qua perché avevo un po’ paura a stare sola ma non è successo nulla oltre a quello che già sai, stai tranquilla-
-Bene, comunque ciao Brian!-
-Ciao Marika, buongiorno-


Mentre lei andò a fare colazione io non aprii nemmeno il libro che Brian mi chiese se volevo accompagnarlo a casa sua per vedere se Michelle se n’era andata e se avesse lasciato i documenti li.

-Dai accompagnami per favore, non voglio stare solo,poi mi servirà una mano per mettere a posto e poi mi farebbe piacere se mi accompagnassi dall’avvocato a consegnare le carte-
-Va bene-
sorrisi

Arrivammo a casa sua,abita non molto lontano da me solo che è in un quartiere pieno di ville immense e stupende.

-Eccoci arrivati, quella è casa mia-
-Hai capito Haner..bella casa complimenti-


Entrammo e dentro sembrava tutto normale era tutto in ordine, avevo l’impressione che Michelle non fosse mai passata se non fosse per il segno di alcune cornici sul muro che ora erano appoggiate a terra e senza foto, qualche vuoto sui mobili e cose simili. Mi avvicinai alla cucina e in un cestino vidi che c’erano le foto del loro matrimonio e feci per alzare lo sguardo quando mi soffermai su un bigliettino che le aveva lasciato Michelle sul frigo.

“Ho portato via con me ogni cosa che mi apparteneva, mi sembrava giusto, almeno questo. Vorrei anche dirti che se per questi ultimi 8 mesi non ci siamo né visti né sentiti è perché sto con un altro qui, in Texas, ma credo che tu questo già lo sapevi. Questo succede quando credi che ciò che provi per il tuo amico sia qualcosa oltre al bene solo perché ti attrae fisicamente. Buone cose Syn”

Dietro di me c’era Brian che intanto leggeva anche lui,non sapevo cosa dire.

-Si che lo sapevo, sapevo tutto, non a caso le pratiche le avevo avviate già prima di partire per il tour è solo che lei ora è tornata e le ha viste- disse ciò sventolando le pratiche firmate
-Beh, ora ti do una mano a mettere a posto-
-Grazie-


Dopo aver messo tutto lo accompagnai a portare le pratiche dal suo avvocato,il quale si mise subito a lavoro per la separazione.

-Resta da me per pranzo-mi disse una volta tornati in macchina
-Dovrei avvertire Marika e prendere il libro per studiare-
-Ok allora ti porto a casa e poi andiamo da me-
-Ok-


Arrivati a casa mia entrai e vidi Marika che stava studiando.

-Hey, scusa si ti interrompo, ti dispiace se pranzo con Brian oggi?
-Macchè scherzi?certo che non mi dispiace,anzi, mi fa più che piacere-
-Grazie,sei unica! Prendo il libro e vado via,lui è fuori che mi aspetta-
-Che devi fare con il libro?-
-Marika,tu che ci fai con i libri?-
-Non vorrai studiare quando sei a casa del procione?-
-Eh..lo farò cucinare,voglio vedere se è capace così io posso studiare-
-Sadica!-
-Ciao scema-
-Ciao, buona avvelenata-
-*ahahah* dai..-
-Eh dai..fai cucinare un maschio, oltretutto americano, è un avvelenamento-
-Cattiva che sei!Vado..buono studio-


In 10 minuti arrivammo a casa sua,ora era davvero solo sua, Michelle aveva portato via tutto ciò che era suo o che aveva comprato lei, lasciando Brian addirittura senza letto.

-Eccoci arrivati, ora mentre tu studi un po’ io ti preparo il pranzo-
-Va bene,sono proprio curiosa di vedere se riesci a mettere insieme qualcosa di commestibile-
dissi ridendo
-Spiritosa..non sottovalutarmi-

Mi misi nel salone a studiare,era enorme, era grande quasi quanto il primo piano di casa mia.
C’era un grande tavolo sul quale appoggiai la mia roba e iniziai così a studiare.

POV Brian
Ora sono davvero felice, ciò che è successo con Michelle non mi ha toccato minimamente, sono stato male a tempo debito,per me lei era finita quando la trovai a baciarsi con uno dei tanti. Stetti male per un po’, ma roba da niente perché forse mi ero accorto di non averla mai amata veramente. Fu allora che volli il divorzio,dopo 3 mesi dal matrimonio e da lì sempre ad andar peggio, un mese dopo le pratiche erano pronte,le avrebbe dovuto solo firmare, ma io partì e lei non so che fine avesse fatto. Da quel giorno son passati quasi due anni. Decisi di stare senza più nessuno,di concentrarmi solo sul lavoro e sul tour e così fu.
Finchè non vidi LEI che di sicuro non ha sembianze angeliche, ma mi ha riportato a credere che qualcosa dentro di me ci fosse ancora, che dentro io avessi le capacità di emozionarmi alla vista di una ragazza, di avere la voglia di innamorarmi e di dare amore a qualcuno, cosa che avevo voluto fare ma non mi è stato mai possibile. Ora sono qui per LEI che mi muovo in sua funzione ed è strano, è una bella sensazione vivere o fare qualcosa per qualcuno a cui inizi a tenerci. Selene mi fa battere il cuore solo se le rivolgo un pensiero, anche ora che cucino per lei sono emozionato, per non parlare di quanto sia forte il desiderio di averla nel mio letto (che ora non ho,per fortuna), nuda affianco a me. Ho talmente tanta voglia di sentire il suo piacere accendersi sotto le mie mani che per un momento chiudo gli occhi e inizio ad immaginare a come potrebbe essere bello sfiorarle i seni nudi così rotondi con le mie mani, prenderle con forza le cosce e tirarla verso di me per farla mia, passarle la mano tra i capelli mentre inarca la schiena sentendo il piacere pervaderla, il piacere che io le do e che lei da a me che mi eccita già solo ora che lo penso.

-Brian..cos’è questa puzza di bruciato?-

Il mio pensiero viene interrotto dalla SUA voce preoccupata

-Eh? Ah.. oh cazzo no..ho fatto bruciare la carne, scusa ma ero sovrappensiero-
-Me ne sono accorta,sono venuta qui e avevi gli occhi chiusi e sospiravi in modo strano, qualcosa non va?Ti senti poco bene?Vuoi parlare un po’ di quello che è accaduto oggi?-
-No!ma che dici-

Come potevo dirle che mi ero eccitato mentre la stavo pensando?No..no..non farlo..si stava avvicinando a me e se si fosse stretta troppo a me avrebbe capito tutto e avrei fatto una grande figura di merda.
Ok..troppo tardi mi ha abbracciato e mi sta tirando a se. Reputazione addio!
-Brian..ma cosa..-
-Ecco vedi posso spiegarti-
-Ti eccita così tanto cucinare?-


Aveva la faccia arrossata dall’imbarazzo che le avevo provocato e io dalla figura di merda che avevo fatto. Quando la vidi sgranare gli occhi e fissarmi proprio in quel punto, fu allora che pensai che fosse finita.

-Haner..-
-Eh?dimmi..scusami io..ti stavo pensando e..-
-Mi stavi pensando?è per questo che avevi gli occhi chiusi?e a cosa pensavi?-
-A quanto piacere potrei darti-
-Haner..complimenti a mamma e papà comunque-
disse ridendo quasi divertita ma allo stesso tempo compiaciuta
-Sel!ma cosa..che dici?-
-*ahahah* si Brian, complimenti a mamma a papà per averti tramandato tramite i loro geni le loro doti più grandi, *ahahaha*-
-Lascia che io ti prenda e per te sarà la fine!-
-Ci credo! Quindi ora meglio che io scappi!*ahahah*-
-Ti lascio andare solo perché è tardi ed ho fame-
-Bravo amore mio cucina *ahahah* torno a studiare-


Mi diede un bacio passionale,uno di quelli che sa darmi solo lei quando ad un certo punto però, da bacio passionale divenne un bacio un po’ più spinto,la sua lingua leccava le mie labbra facendomi eccitare più di quanto già non lo fossi. Poi mi lasciò così, a bocca asciutta e tornò a studiare. Quella ragazza mi aveva fatto impazzire, era ufficiale. Così bevvi un bicchiere di acqua ghiacciata e tornai a cucinare,da capo.
Quando però sentì che aveva acceso lo stereo e messo una canzone dove feci l’assolo. Mi chiedevo come facesse a conoscerla, venne in cucina dove c’era un divano a tre posti sul quale mi buttò mentre mimava le parole della canzone e si sedette su di me. Ricordai il video della canzone e la canzone stessa, era un po’ spinta e lei lo stava quasi emulando su di me quando sulla strofa che precede il ritornello si tolse la maglia e tolse anche la mia e iniziò a baciarmi come aveva fatto prima, in quel momento nemmeno un iceberg avrebbe potuto sedare la mia fase di eccitazione. La presi, la misi al posto mio e le allargai le gambe con forza per poi farmi spazio su di lei, le sbottonai il reggiseno e notai con grande piacere che il suo seno era più grande di quanto immaginassi, ma non mi importava della grandezza del suo seno, mi importava di lei che mi aveva dato i segnali giusti che aspettavo. Dopo averle sbottonato il reggiseno glielo tolsi con la bocca mentre le mie mani erano impegnate nello sbottonarle e a sfilarle il pantalone mentre lei faceva lo stesso su di me. Mi prese tra le mani la testa e piano iniziò a tirarmi i capelli, dio quanto lo trovavo eccitante, così iniziò a leccarmi il collo,volevo morire, stavo per morire, dal collo passo a baciarmi il petto per risalire su fino alle orecchie dove in uno fece un dolce respiro che mi diede la spinta per sospirare con lei, stavo per farla mia e lei per farmi suo, volevo mi avesse come io volevo lei e il tutto stava per accadere.
Le baciai e leccai i seni mentre le mie mani si facevano strada su tutto il suo corpo fino a scoprire che la sua voglia di me era talmente tanta che non resisteva più neanche lei e in un attimo la guardai negli occhi fissandola con malizia e voglia quando sentì che iniziava ad ansimare perché l’avevo tirata a me facendola diventare una cosa sola con me, eravamo un intreccio di ossa e di anime che ansimavano e a volte urlavano di piacere il quale cresceva quando uno sentiva che quello dell’altro aumentava. Dentro di me sentivo che me ne stavo innamorando e che non era solo una questione di attrazione fisica o di piacere dato dal momento, no.
Andammo avanti così per un bel po’ finchè non toccammo l’apice del piacere entrambi e lo facemmo insieme il che fu ancora più bello e piacevole, un piacere che non avevo mai provato in vita mia.

POV Selene
Non so cosa mi sai preso ma quella canzone mi ha sempre fatto fare cattivi pensieri sul chitarrista che faceva l’assolo in un angolo dove sullo sfondo c’erano delle mattonelle rosse, e innumerevoli volte ho immaginato di stringerlo in quell’angolo per fare cose che solo lui avrebbe poi saputo.
Non avevo mai provato ciò che ho provato ora, non credevo esistesse tale sensazione,non immaginavo si potesse provare tutto questo piacere.
Eravamo ora un bagno di sudore,ma ancora intrecciati l’uno con l’altro, nessuno dei due riusciva a staccarsi dall’altro, sembra che ne volessimo ancora, ancora e ancora. E’ stata la cosa più bella della mia vita. Mi ha rapita ogni senso questo ragazzo, mi ha denudata sotto ogni punto di vista, ora sono un’altra,nemmeno io conoscevo questa nuova me, anzi non sapevo esistesse. Mi piace, lo vorrei ancora, me ne vorrei innamorare e credo che stia davvero per succedere. Ne sono felice, sono contenta di avere lui perché è totalmente un’altra persona, non credevo fosse davvero così. Credevo fosse il solito bello che se la tira e invece..no. E’ tutta un’altra storia, è la mia storia,la sua storia, è la NOSTRA storia.




Con questo nuovo capitolo vi do la buona notte!La canzone che mi ha ispirata è 'Dirty little girl' dei Burn Halo, ma credo la conosciate già e cìper chi non la consoce la vada a sentire anche perchè c'è LUI eheheh.
Spero vi piaccia!

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Capitolo 7
*** Again,again,again ***


Eravamo ancora nudi e stesi su quel divano, avevo la testa appoggiata sul suo petto e gli passavo una mano tra i capelli mentre lui mi accarezzava la schiena. Ad un tratto però qualcuno bussò il campanello e di scatto mi alzai e recuperai i pezzi sparsi per la stanza.

-Brian,ci sei? Dai cazzone apri, lo so che sei dentro c’è la macchina parcheggiata sul vialetto-
-E’ Zacky, và di là prima che faccia il giro per affacciarsi in cucina e ci veda così.-disse Brian mentre si ricomponeva
-Ok.-

Nel frattempo mi ero mezza vestita,il resto lo indossai mentre andavo verso il salone quando però passai avanti ad uno specchio e vidi che mi si leggeva in viso che avevo fatto qualcosa di non molto casto. Avevo i capelli che dire spettinati era poco,la matita sbavata e delle macchioline rosse che scendevano lungo il collo. Cazzo, Brian aveva lasciato i segni, ma probabilmente io avrò fatto lo stesso sulla sua schiena. Mi aggiustai alla meglio ma non sapevo come rimediare a quei segni e avendo i capelli corti non apparavo nulla. Dissi tra me e me “ma chi se ne frega” ed uscì dal bagno. Zacky rideva per i capelli di Brian.

-Hey amico, ma cos’hai combinato ai capelli?sembri essere appena uscito da una lotta-
-Beh veramente io..-

Dovevo toglierlo da quell’imbarazzo così uscì e dissi

-E’ colpa mia, gli son saltata addosso da dietro e glieli ho scombinati con le mani-
-Ah, ora è così che si dice?mi dispiace avervi disturbati, io non sapevo fossi qui Sel-disse con aria un po’ imbarazzata
-Tranquillo non stavamo facendo nulla, ripeto, io stavo studiando- feci indicando il tavolo del salone con il libro.
-Ah ok, comunque sia sono venuto a dirti una cosa e dato ci sei anche tu Sel, ancora meglio-
-Siediti Zacky io intanto prendo delle birre, Sel vieni e aiutami a vedere se c’è qualcosa da mangiare nella dispensa-
-Ok arrivo-

Zacky si sedette sul divano, non so se ha creduto alla storia che gli ho raccontato, ma non credo perché mentre parlavo guardava il mio collo con faccia strana, vabbè comunque sia fa niente, la figura di merda era stata fatta.

-Grazie per avermi aiutato ad inventare qualcosa, ma credo non ci abbia creduto, ma intanto mi hai tolto dall’imbarazzo-
-Lo penso anche io anche perché guardava incuriosito i segni che mi hai lasciato sul collo-glieli mostrai
-Beh tu non sei stata da meno eh!-si girò e vidi che c’erano dei graffi sulla schiena.
-*ahah* scusa, però almeno a te nessuno lo vede se non io-mi avvicinai a lui, lo presi per i capelli e gli diedi un bacio
-Se continui così io sbatto fuori Zacky e ricominciamo da dove eravamo rimasti-
-Smettila,non vorrai mica consumarmi?-
-Certo che voglio,ma insieme a te voglio consumarmi anche io-

Mi accarezzò le cosce e di colpo mi tirò su stringendomi i glutei, mi aggrappai a lui e gli cinsi i fianchi con le gambe mentre mi baciava.

-Brian, le birre, di là c’è Zacky che aspetta-
-Cazzo, Zacky, quel ragazzo è sempre spuntato fuori nei momenti meno opportuni-
Mi mise giù e mi sussurrò con malizia
-Dopo però ricominciamo da qui-
-Scemo-dissi sorridendo

Mi diede un sonoro schiaffo sul sedere mentre portavamo le birre e qualche snack in salotto, e guardò Zacky con una delle sue facce mentre io gli tiravo un cazzotto sul braccio che però in confronto era una carezza.

-Allora dimmi tutto-disse Brian
-No nulla, non avevo niente da fare e sono venuto a romperti il cazzo!*ahahah*-
-Stronzo,se vuoi saperlo sei riuscito nel tuo intento-
-No,comunque a parte tutto volevo sapere come stavi dato che durante il tour eri così tranquillo,spensierato,sembravi il solito Brian, mentre ora ti vedo diverso,hai una strana luce attorno,sembra quasi che tu stia meglio di prima ora che con Michelle..-
-Infatti è così, sto meglio di prima perché lei non è più qui in definitiva. Ha preso tutto ciò che le apparteneva o che aveva comprato lei, pensa che mi ha portato via anche il letto!-

Scoppiò una risata generale

-Che grandissima troia, tu lo sai, non mi siete mai piaciuti e ti ho sempre detto che lei non era quella per te-
-Già amico, se solo ti fossi stato a sentire ora non mi ritroverei con un avvocato da pagare il doppio del dovuto affinchè si sbrighi ad avviare la separazione-
-*ahahah* vabbè son contento e per il letto, dai, andremo a comperarlo dopo. Ma ho visto che ha buttato anche le foto del matrimonio-
-Beh se non l’avesse fatto lei l’avrei fatto io,quindi..Zacky quella non ha mai smesso di tenersi a qualcuno da quando eravamo fidanzati, aveva una storia anche con un altro al quale a sua volta metteva le corna con altri due,ti rendi conto?A me non è mai fregato nulla perché stetti male un paio di settimane quella volta che la vidi baciarsi con un tizio,ma fu roba da poco perché capì che non l’avevo mai amata poi per il resto, mai più visti né sentiti se non ogni tanto quando c’erano le bollette da pagare perché allora la troia chiamava me eh!-
-Ma perché non ci hai mai detto nulla?-
-Perché avrei dovuto?non era mica qualcosa che mi toccava?non mi interessava minimamente,avrei perso solo fiato-
-Brian cazzo, non leggo nulla nei tuoi occhi e dalle tue parole non trapela nulla se non normalità e contentezza-
-Puoi dirlo forte Zacky,sto da Dio,non mi manca nulla ora,a parte il letto.-
-Sel, mi raccomando ti teniamo d’occhio eh!-disse facendomi l’occhiolino e sorridendomi
-Traquillo-dissi mentre mi sedevo in braccio a Brian e lo abbracciavo –Il tuo amico è in più che ottime mani-
-Si Zacky, sto in ottime mani-mi baciò
-Non credevo di dirlo così presto,ma qualunque cosa voi due siate,mi piacete, state bene e sono contento,ora però andiamo a prendere un letto per Brian-

Uscimmo e ci recammo in un negozio enorme provammo ogni forma di letto,ad acqua,rotondo,a cuore,alla fine optammo per uno grandissimo e morbido più grande del solito letto matrimoniale. Unico problema però è che glielo avrebbero consegnato dopo due giorni.

-cazzo però, dormire per due giorni sul divano non è il massimo-
-Vieni da me no?-disse Zacky ridacchiando
-Sei pazzo, così Gena mi uccide, mi arrangerò, attrezzerò qualcosa sul pavimento freddo e duro-disse Brian con tono triste scherzoso
-*ahahah* beh dai alla fine una notte non ti costa nulla dormire sul divano è così grande,poi hai anche quello in cucina-feci io ridendo
-Si ma poi io a dirla tutta preferirei dormire in compagnia-
-Brian, Ichaboo ha una grande cuccia-
-Stronzo,ci metto te nella cuccia del cane e io dormo con Gena-
-Ma non pensarci nemmeno-
-Ma io ho bisogno di una presenza femminile al mio fianco, dai capelli corti,formosa-
-Vabbè dai smettila prima di scendere nei particolari, vieni e dormi da me-dissi. Mi avvicinai a lui e a bassa voce nell’orecchio gli dissi
-Saresti venuto indipendentemente dal letto a dormire con me,abbiamo un conto in sospeso-
-Sei tremenda!Mi fai impazzire-

Tornammo a casa che era quasi sera ed io non avevo combinato nulla,dissi a Brian che il giorno dopo avrei dovuto studiare se no non avrei mai superato i test e gli dissi anche che avrei dovuto trovare lavoro per mantenermi un po’, nonostante i miei avrebbero pagato l’università, al resto avrei voluto pensarci anche io.

-Cosa facciamo stasera?-
-Vieni a cena da me, che Marika è sola poverina,l’ho abbandonata tutto il giorno-
-Ok va bene signorina,come vuole lei,e poi?-
-Poi chiama Matt,Zacky,Johnny e chi vuoi tu, facciamo una festicciola a casa, a base si alcool!-
-Ok,ma è meglio se la facciamo da me,così festeggiamo la separazione..poi io ho la piscina,potremmo farla lì-
-Ottima idea,così almeno sfasciamo casa tua *ahaha*-
-Nostra forse..-
-Per ora è casa tua,poi vedremo-
-No no quella è anche casa tua,puoi venire quando vuoi,anzi devi venire-
-Agli ordini!-

Mandai un messaggio a Marika nel quale dissi della festa e che stavo tornando dovevamo andare a fare una grande spesa di alcolici e a tale messaggio la sua risposta fu “Meno male, ci vorrebbe proprio una bella ubriacata di gruppo”. D’altra parte era pur sempre mia amica e non potevano che farle piacere queste cose.
Comprammo da bere e andammo da me.

-Marika, siamo noi, ci sei?-
-Siiii sto di sopra,mi sto vestendo!ma scendo subito-
-Vorrei fare una doccia così poi ceniamo e prima di andare da te ci rilassiamo un attimo-
-Va bene signorina,ma fai presto, non voglio rimanere solo-
-Tranquillo farò subito-

Tornai dopo dieci minuti,con l’asciugamano addosso e iniziai a vedere cosa dovevamo preparare per cena. Mi misi d’accordo con Marika e Brian e io avviai la cena così poi ci avrebbe pensato lei mentre io mi vestivo.
Misi un jeans grigio super attillato a vita bassissima e un corpetto nero rigido che per attaccarlo ho dovuto chiamare Marika poiché il nastro era ad intreccio sulla schiena e non potevo stringerlo sola,ho rischiato di andare in iperventilazione talmente fu tanto il tempo che dovetti trattenere il respiro! In fine scelsi di mettere i tacchi quella sera,volevo sbilanciarmi anche io e indossai l’unico paio di scarpe alte che avevo. Un tacco 12 che mi permetteva di arrivare a Brian forse. Un filo di trucco nero sugli occhi,rossetto rosso acceso e via.  Scesi e andai in cucina dove ormai la cena era pronta.
Nel salone però c’era Brian che girava per i canali tv e quando sentì il rumore dei tacchi si voltò e vedendomi sgranò gli occhi e gli cadde il telecomando di mano.

-Ma..cosa..come..wow..-
-Riprenditi scemo,la cena è pronta-gli diedi un bacio leggero sulle labbra
-Ho fame,ma di te..sei uno schianto da far paura-
-Non esagerare..dai,andiamo-
-Hey sventola!vuoi far morire il procione stasera?-
-*ahahah* Marika..e chi lo uccide-
-Tu..vestita così faresti girare anche i muri quando passi-
-Ma la smettete?vi siete messi d’accordo?vado a cambiarmi eh..-

Non mi piacevano molto i complimenti, funzionavo spesso al contrario io, più complimenti mi venivano fatti e io più mi innervosivo, mi davano fastidio,mi mettevano a disagio e non mi sentivo più bene.

-Dai ora mangia però-disse Marika sorridendo

Dopo cena Brian chiamò Matt per sapere chi aveva chiamato e per mettersi d’accordo sull’orario. Quella sera ci sarebbe stato anche Arin che stava tornando da LA e l’appuntamento era per mezzanotte e trenta da Brian. Erano solo le 21 e mentre le bibite erano in fresco approfittai per raccontare un po’ a Marika quello che era successo il pomeriggio da Brian.

-Aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh-urlò
-Marika, abbassa la voce che ti prende?-

Intanto Brian era corso per capire il perché di quell’urlo,un po’ preoccupato.

-Traquillo, Marika non sa badare alle sue emozioni-
-Ok, ma mi son spaventato cazzo-disse un po’ innervosito, si era spaventato davvero
-Allora raccontaaaaaaaaaaaaaa-
-Marika,ma cosa vuoi che ti dica?E’ successo che manco me ne sono accorta,so che il tutto però è partito da me,ma lui ne è stato molto felice-
-E ci credo!Oddio non posso crederci,cioè..tu..lui..lui è il procione non so se mi spiego,il tuo desiderio nascosto da sempre,il tuo sogno erotico ed ora non è più sogno,ma è la tua realtà erotica!-
-*ahahahah* dai smettila-

Intanto passammo il tempo a ridere perché Marika era una macchietta,e quando iniziammo a giocare a guitar hero lei non ha mai portato al termine una canzone, mentre io che ne ero drogata ero addirittura più brava di Brian a volte che però sulla velocità mi batteva quindi andava avanti anche con livelli più difficili. Si fecero le 23.45 e decidemmo di avviarci da Brian per preparare un po’ l’ambiente. Una volta arrivati infatti accendemmo delle candele intorno al bordo della piscina e lungo il vialetto. Mettemmo le bibite sul lato bar che c’era al lato della piscina e mentre aspettavamo che gli altri arrivassero, iniziammo a bere noi tre. Uno, due, tre cocktail e Marika ed io già ridevamo come due matte facendo ridere di noi Brian che ci guardava divertito. Dopo poco arrivano tutti,il resto della band compreso Arin il quale attirò particolarmente l’attenzione della mia amica la quale non perse occasione di farsi notare.

-Piacere sono Arin,felice di conoscerti-
-Ciao sono Selene,piacere mio-
-Così sei la nuova fiamma di Brian-
A tale domanda non seppi rispondere se non con un piccolo sorriso, poi deviai il discorso.
-Lei è la mia amica Marika,non parla molto bene l’inglese,ma quando vuole sa farsi capire-
-Ciao,sono Arin,piacere di conoscerti-
-Cià Arin sono Marika,piacere mio-

Quel saluto cafone di Marika mi fece scoppiare a ridere,eravamo quasi brille ma ci divertivamo un sacco,e poi in quello stato non facevo più caso alle persone che quando passavano mi fissavano come se avessi la peste.

-Hey,quando passi tutti si girano a guardarti-mi disse Brian nell’orecchio con il tono di uno che era quasi brillo anche lui
-Già,quindi meglio che bevo così non ci faccio più caso, altrimenti dovrei solo innervosirmi-
-Vieni,ti presento alle fidanzate dei ragazzi-
-Gena,Val,Lacy, lei è Selene-
-Salve,piacere di conoscervi-

Lo sguardo di Val mi sembrava tranquillo,mi aspettavo uno sguardo minaccioso o qualcosa di simile,invece mi fece un sorriso così come Gena e Lacy.

-Mi raccomando, non fare come quella ingrata di mia sorella, lui è un ottimo ragazzo e merita il meglio-

A queste parole sembrava che la fase da brilla fosse tornata a quella di lucidità, una frase del genere da Val, non me la sarei mai aspettata.

-Lo so, lo si vede dal suo viso,farò di tutto per dargli anche più del meglio-
-Selene, mi piaci- mi sorrise
-Grazie-risposi io imbarazzata
-Scusate, ve la rubo-

Brian mi prese sul fianco e mi portò in disparte,lontano dagli occhi di tutti e mi baciò e fu in quel momento che la lucidità che avevo prima,ora non l’avevo più. Con la musica a palla,il mormorio di tutta quella gente era ovattato, sentivo solo il respiro di Brian su di me e le sue mani stringermi. Certe cose quando l’alcool mi circola in corpo tendo ad accentuarle quindi per me era come se quel bacio fosse il più bel bacio che mi avesse mai dato,mi sentivo sciolta e per me ora c’era solo lui,le sue mani su di me e le sue labbra che mordevano le mie.

-Sono le 3 del mattino, non vedo l’ora che tutta questa gente se ne vada-disse Brian
-Ma Brian,la festa è appena iniziata e la notte è giovane,goditela-dissi io ormai partita quasi completamente e prendendolo per mano raggiungendo gli altri.

Intanto vidi Marika che rideva con Arin, tra quei due sarebbe successo sicuramente qualcosa,di fatti dopo nemmeno tre quarti d’ora che li avevo visti parlare, li rividi baciarsi e pensai “hai capito la mia amica!subito ci si è fiondata!non perde mai occasione..Idem per il nuovo arrivato,subito è caduto nella scollatura di una bella ragazza”.

-Brian,guardali-
-Non ci posso credere..*ahahah* bravo Arin..così stasera rimango qui a dormire sul divano in compagnia-
-Chi ti dice che Marika lo porti a casa mia?-
-Non preoccuparti che Arin sotto la faccia da dolce timido ci sa fare-
-Bah, ho i miei dubbi-

Ero del tutto ubriaca,non capivo nulla,ma avevo ancora una sorta di lucidità che mi fece notare che la canzone che sentivo era la stessa che avevo messo oggi, di fatti ad un tratto Brian,che era più ubriaco di me mi prese e iniziò a farmi ballare con lui sulle note di quella canzone che poche ore prima ci aveva fatto eccitare portandoci poi ad essere una cosa sola l’uno con l’altro. Brian iniziò a baciarmi sul collo mentre mi faceva ballare su di lui e attorno a lui,per fortuna eravamo rimasti solo noi e il resto dei componenti del gruppo con le rispettive compagne. Ad un tratto però la musica finì, mi sedetti a terra e iniziai a ridere come una pazza, fui poi raggiunta da Marika che rideva con me solo perché io ridevo e alla fine iniziarono a ridere tutti, nessuno escluso,nessuno lucido. Tra qualche ora sarebbe sorto il sole e tutti se ne stavano andando, quando Marika mi disse che sarebbe andata a casa con Arin. Cazzo, Brian aveva ragione.

-Marika,mi raccomando non fare cazzate-dissi ridendo ancora mezza ubriaca
-Va bene mamma, farò sesso sicuro-mi disse bisbigliando anche lei ubriaca
-*ahahah* sta scema!Ci vediamo più tardi-
-Ciaooo-

Eravamo rimasti solo io e Brian che fumava l’ultima sigaretta del pacchetto,era seduto sulla poltrona a bordo piscina,mi sedetti su lui rivolgendo il mio viso al suo. Buttò fuori il fumo dell’ultimo tiro puntandomelo in faccia,cosa che odiavo,poi mi baciò e mi prese proprio come aveva fatto oggi quando eravamo andati a prendere le birre,mi portò nel salone sbattendo un po’ ovunque dato continuava a baciarmi per poi poggiarmi con la schiena contro il muro baciandomi ancora più forte. Riuscì, non so come, a slacciare il nastro del mio corpetto mentre io gli sbottonavo e sfilavo via la sua camicia,il mio seno fu in diretto contatto con il suo petto il che mi provocò un brivido lungo la schiena mente lui quasi ansimava. Mi prese e mi sbattè forte sul divano iniziandomi a baciare ovunque come una furia,mi sbottonò il bottone del jeans con la bocca,mentre con le mani mi accarezzava i seni e la schiena. Gli sfilai il jeans,lo presi per i capelli e mi misi su di lui. LUI mi prese sui fianchi e iniziò a muovermi come meglio gli pareva. Nella casa ormai buia e vuota, a rompere il silenzio c’erano solo i nostri sospiri. Così, fino al sorgere del sole,così fino ad addormentarci avvinghiati l’uno all’altro,ancora nudi,ancora con il profumo dell’altro addosso,con l’odore di noi in tutta la casa.

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Capitolo 8
*** When the heart rules the mind ***


POV Brian
Era già quasi mattina quando presi Selene e la portai dentro, ho appena aperto gli occhi e non so che ore siano,non mi interessa per il momento, non ho fretta. Voglio tenerla ancora un po’ addosso, è così bella quando dorme, mi da emozione vederla dormire, sembra che io torni un bambino quando la guardo, sento che i miei occhi si fanno lucidi,ma d’altra parte è inevitabile con LEI che mi da tutto ciò di cui ho bisogno e anche di più,spero non sia solo l’euforia dei primi momenti insieme e che questa cosa continui a perseverare nel tempo fino alla fine di NOI. E detto da me,sembra quasi stupido, ma è davvero ciò che voglio,mi da quello che ho sempre cercato in una donna ma non ho mai trovato. Lei è donna,è bambina,è MIA,è anche la mia amante,è tutto,sta iniziando ad essere tutto per me.
Inizio ad accarezzarle piano i capelli,le spalle e mi spunta un leggero sorriso sul viso quando vedo si accoccola ancora di più a me facendo incastrare perfettamente la sua testa tra la mia spalla e il collo. E’ stupenda,resterei qui a fissarla per ore mentre dorme. Ieri ci ha dato dentro quasi come un maschio a bere, chissà se ricorda qualcosa. Questo mio ultimo pensiero detto un po’ ad alta voce deve averla svegliata poiché sembra avermi risposto con la voce impastata di sonno e gli occhi ancora chiusi.

-Certo che ricordo,ed è stato tutto bellissimo-

Improvvisamente spalancò gli occhi di scatto e mi guardò.

-Posso mai dimenticare di stare con te,di essere stata con te,di aver fatto qualcosa con te?posso mai dimenticarlo Brian?-
-Non lo so, eri così ubriaca ieri-
-Cosa c’entra..tu sei il punto lucido,non svanisci con una semplice ubriacata-

La presi per le spalle e la tirai su di me, mi guardava un po’ imbronciata forse offesa per quello che avevo detto. Il suo corpo nudo aderiva perfettamente al mio. La strinsi e le sussurrai qualcosa che forse era troppo presto per dire

-Sento che potrei innamorarmi di te,sento che sta per succedere-
-Sento lo stesso per te Brian-

Non avrei mai immaginato che la ragazza acida al bancone del bar,con i sentimenti di ghiaccio chiusi dentro una fortezza,sarebbe riuscita a dirmi queste cose dopo una settimana,si stava lasciando andare a me ed io ero più che felice-

-Mi sto lasciando andare a te,quel giorno del bacio ti dissi che ti eri cacciato in un grosso guaio. Non sono mai stata così con nessuno,ripeto,MAI, tu hai l’esclusiva,sei l’unico e vorrei tu fossi il solo-

Di fronte a quella frase non potevo dire nulla, l’espressione del mio viso parlava per me.Sentì che i miei occhi erano lucidi,era quello che volevo,che ho sempre cercato ma non ho mai trovato,nessuna mi ha mai detto queste cose,tutte troppo impegnate a vedere Synyster e non Brian,tutte prese dalla foga che ero un chitarrista famoso,tutte mi chiavano Syn, nessuna mi ha mai chiamato per nome, nemmeno Michelle. Lei invece mi ha sempre chiamato Brian, sin dal primo giorno, fu questa la cosa che mi fece rimanere in silenzio quando mi disse che ero una persona come tutte le altre, finalmente qualcuna mi trattava da persona normale e non da personaggio pubblico,finalmente qualcuna era interessata a me,a come sono veramente e non al chitarrista che appendeva i reggiseni sul microfono e faceva lo stronzo. Fu per questo motivo che sentì un brivido lungo la schiena quando disse quelle cose e fu per questo motivo che decisi di volerla conoscere.
La strinsi forte a me quasi a sentire che le nostre ossa si mischiavano,ero nudo a lei mi sarei spogliato sotto ogni mia forma e aspetto davanti a lei perché lei lo stava facendo con  me,avrei dato dimostrazione del vero Brian,sempre messo in ombra da Synyster. Era arrivato il momento che in ombra andasse Syn e che alla luce venisse Brian,ma solo con lei,solo per lei e per nessun altro.

-Brian,ho fame,ma ancor di più sete,che ora è?-
-Darling è tardi-

Lei aveva l’orologio al polso vide e con grande stupore notò che erano le 3 del pomeriggio.

-Oh cazzo, devo studiare ed è tardissimo!Devono tornare a casa a fare una doccia e a cambiarmi..magari prendo il costume e vado a studiare in spiaggia. Tu cos’hai da fare?-
-Nulla,se vuoi ti accompagno,ti faccio compagnia,magari se qualcosa non la capisci potrei aiutarti-
-Davvero lo faresti?Ci sono paroloni che non so cosa vogliano dire,mi saresti di grande aiuto-disse con aria felice e sorpresa
-Ma certo!-
-Sei un amore! Mi vesto allora-

“Sei un amore” solo quelle tre parole mi giravano nella testa. Stavo ricevendo amore?O era solo qualcosa che ci si avvicinava?Non lo so,ma l’avrei scoperto a breve.
Andammo a casa sua dove Arin e Marika non avevano avuto la forza di salire in camera forse,infatti erano entrambi sul divano avvolti da una coperta. E chi l’avrebbe mai detto,spero però non prenda un abbaglio dato settimana prossima lei va via..ma chi se ne frega,basta che ad andar via non è LEI e sto tranquillo.

Prendemmo le cose necessarie,mentre Sel si lavava avevo preparato dei panini dato aveva detto di aver fame.

-Ho fatto possiamo andare-
-Va bene-
-Ciao Marikaaaa-disse urlando ma ad un tratto sentimmo un tonfo e ci affacciammo per vedere Arin e Marika caduti a terra dallo spavento
-Ma sei pazza?aja..che botta-
-*ahahahah* poi mi spieghi come ci comunichi con Arin e mi raccomando Mà non cacciarti nei guai-
-Macchè,ora però mi son fatta male-
-Arin tutto ok?-
-Insomma,ho battuto con il culo a terra,fa male-
-*ahahah* hey dì alla tua amica di non rovinarmi il batterista-
-Marika,non sciupare Arin mi raccomando!Noi andiamo in spiaggia se volete dopo raggiungeteci-
-Ok,ok…aja..a dopo allora-

Arrivammo in spiaggia e stesi l’asciugamano a terra mi ci sdraiai a pancia in giù quando ad un tratto sento un botto di acqua gelida sulla schiena. Era Selene.

-Nooo è freddissimaaaaa Sel,questa me la paghi!-
-No non posso pagartela non so nuotare quindi non farti venire strane idee in testa-
-Bene,oggi imparerai perché ti butterò nel bel mezzo dell’oceano-
-Ma non pensarci proprio!-

Iniziai a rincorrerla sulla spiaggia,ma fu una corsa che ebbe vita breve perché feci un salto e la raggiunsi, la presi e la caricai sulla spalla e iniziai ad entrare in acqua.

-No Brian ti prego,ho paura non buttarmi,non so nuotare non sto scherzando-
-Eh no signorina l’acqua gelida sulla schiena è una cosa che odio ora ne paghi le conseguenze-
-No Brian dai scusa scusa scusa non lo farò mai più,imploro pietà,non buttarmi-
-Aggrappati a me e sta zitta-
-Brian no..noooo..aaahhh-

La portai al largo dove non si toccava,però quando la buttai in acqua mi buttai con lei prendendole le mani per poi farla aggrappare al mio collo. La baciai sott’acqua finchè non avevamo più fiato e risalì per prendere aria. Era impaurita e si era aggrappata a me come un koala,aveva talmente paura che mi stava conficcando le unghie nella carne.

-Hey Sel, mi fai male stai tranquilla,ti fidi di me?-
-Scusa è che ho troppa paura,mi fido di te,ma non mi fido dell’acqua alta-
-Tranquilla..ora però prendi fiato che si va giù-
-No Brian nooo-

Eravamo abbastanza al largo,in spiaggia non c’era quasi nessuno se non una coppia con un bambino che da dove stavamo noi quasi non si vedevano più. La buttai di nuovo sott’acqua,la baciai di nuovo e le slacciai il pezzo di sopra del costume,mentre lei era salda a me iniziai a baciarle i seni sott’acqua,aveva le gambe attorno al mio busto,non so perché ma il fatto di stare in mezzo all’oceano io e lei mi stava eccitando,così mentre vidi il suo viso un po’ sconcertato le abbozzai un sorriso malizioso, ma mi fulminò con lo sguardo. Non mi importava,sapevo come addolcirla. Le diedi un bacio una volta saliti su per prendere aria e scesi sul collo,sentivo dei brividi lungo la sua schiena ogni volta che le baciavo il collo in un determinato punto.

-Giochi sporco Haner,ma non credere che l’idea dell’oceano non mi stuzzichi, ma ho troppa paura-
-Ti fidi di me?-
-Si-
-Allora lasciati andare a me,non ti succederà nulla-

Mi guardò alzando un sopracciglio la vidi prendere fiato e buttarmi giù sott’acqua. Mi baciò, si avvicinò a me e mi baciò ovunque restando sempre attaccata a me,le tenevo le mani, mi prese per i capelli e una volta saliti su iniziammo a seguire il ritmo sussultorio delle onde mentre ci perdevamo nei nostri baci. Non l’avevo mai fatto nell’oceano, fu bellissimo,lei era bellissima,si stava fidando di me,non potevo deluderla,affatto. Ero l’uomo più felice del mondo. La mia eccitazione però ad un tratto divenne talmente forte che iniziai quasi a fare forza, le scappò un urlo sottile che venne tappato e stroncato sul nascere dalla mia lingua che si impossessava della sua bocca. Una mano le manteneva il collo,mente con l’altra la spingevo sempre più forte a me tenendola per la schiena. Ad un tratto vidi che stava andando sott’acqua però all’indietro,non capivo,prese le mie mani e le mise su i suoi fianchi mentre con le gambe era ferma su di me,attorno al mio bacino. Questa sua iniziativa non fece nient’altro che contribuire alla mia ma anche alla sua eccitazione,dunque la strinsi forte per i fianchi e la portavo a me sempre più velocemente. E’ meravigliosa, non ho mai provato queste emozioni,ne sono estraneo,anzi, ne ero estraneo fino a qualche giorno fa,ora so che posso sentirle,posso viverle e posso farlo con LEI,che è tutto ciò che voglio,che è quella che aspettavo da 30 anni, che mi fa battere così forte il cuore e vibrare l’anima. Quando risalì a galla la guardai strabiliato,mi prese i capelli e mi baciò forte,con passione,poi però il bacio divenne qualcosa di dolce,lento,con un sentimento nuovo,mi tolse il fiato e per la prima vota seppi cosa significava e cosa voleva dire la tipica espressione “sentire le farfalle nello stomaco”,mi sentì quasi male per quanto fossero forti le emozioni che stavo provando. A tale sensazione seguì quella più bella,il piacere più intenso mai provato prima,più di quello del giorno prima. Era ufficiale, me ne stavo innamorando.

-Hey darling,sei meravigliosa-le dissi con tono dolce e pacato
-E tu sei favoloso,ti voglio sempre con me,in ogni cosa che faccio,ovunque vado,non lasciarmi,io non lo farò,sono TUA-

Il mio cuore stava per non reggere più,Dio, non sapevo cosa provavo per lei perché era tutto così forte.

-Ti cercavo da 30 anni,ora che ti ho trovata non ti lascerò andare,MAI,e per te sarà troppo difficile liberarti di me-
-Io non voglio che sia difficile,io voglio sia impossibile-
-Sono TUO,fa di me ciò che vuoi,ma ti prego non farmi star male,non lo sopporterei.-

Non so come, ma mi venne di cantarle una frase di una nostra canzone “I give my heart to you, ‘cause nothing can compare in this world to you”,poi sorrisi per sdrammatizzare un po’ la dolcezza e la serietà di quel momento che mi piegavano facendomi sentire per la prima volta a disagio al cospetto dei miei sentimenti che per la prima volta provavo,che per la prima volta mi facevano sentire vivo.

-Non potrei mai fare del male ad una persona come te,non potrei mai fare del male a ciò che è mio,è come se mi facessi del male da sola,sei parte di me Brian,sei un pezzo,sei la metà della mia nuova vita e se non ti ho vicino io non esisto-
Quelle sue parole mi fecero commuovere,lo ammetto,la baciai delicatamente e poi però la buttai sott’acqua,la raggiansi e le diedi un altro bacio per poi risalire a galla e uscire. Ci stendemmo sull’asciugamano e la aiutai a studiare. Mi accorsi di quanto era brava in ciò che faceva e di quanto fosse intelligente,l’ascoltai con piacere e volentieri. Pensai subito a come potevo aiutarla a trovare lavoro,qualcosa mi frullò in testa ma dovevo chiamare mio padre,l’avrei fatto dopo,avrei dovuto anche dire ai miei che Michelle aveva firmato le pratiche,so che ne saranno felici,non era mai piaciuta nemmeno a loro. Comunque sia il sole stava andando via dopo un paio di ore che eravamo stesi e che LEI studiava quindi tornammo alla macchina e l’accompagnai a casa.

-Brian, mi brucia la schiena-disse con tono triste
-Ti sarai scottata forse,fammi vedere-

Aveva la schiena che sembrava un fuoco

-Cazzo Sel,ti sei ustionata di brutto-
-L’avevo immaginato uff,vabbè vado a fare la doccia poi riprendo a studiare tu cosa vorresti fare?-
-Vado a lavarmi anche io dopo passo a prenderti vieni da me,studi da me,non voglio stare solo-
-Ok,va bene-

La sua pelle rosea e delicata era diventata rossa come il fuoco,le bruciava molto non riusciva a stare nemmeno appoggiata allo schienale del sedile. Mi dispiaceva troppo quindi frugai tra le mie cose e trovai una crema per le ustioni,ricordo di quando le mie gambe divennero come la schiena di Sel. Gliel’avrei messa appena l’avrei portata qui. Intanto pensavo a cosa organizzare per stasera. Nulla più semplice di una pizza e un film quindi optai per questo,il film l’avrei scelto con lei,volevo fare tutto con lei,la volevo in ogni cosa che facevo.

POV Selene
Avevo troppa paura di spingermi al largo,ero quasi entrata in ansia, ma da una parte ero tranquilla,dentro di me sapevo che non mi sarebbe successo nulla perché Brian non avrebbe fatto sì che qualcosa potesse accadermi. Però decisi di fidarmi di lui,ora mi sono messa in un guaio,gli ho dato la mia fiducia spero sappia come mantenerla. Comunque sia oggi non so cosa mi sia preso,addirittura andare in quel modo sott’acqua..assurdo! Se ci ripenso mamma che figura di merda,mi avrò presa chissà per chi,ma lui però non sa che tutto ciò che sto facendo con lui,lo faccio per la prima volta,ogni passo che faccio è un passo nuovo della mia nuova vita e lo faccio con lui. Spero solo di non affezionarmi troppo a lui,ma già so che questa sarà la prima volta che permetterò a qualcuno di diventare una parte di me,permetterò a LUI di entrare nel mio mondo,ma a questo punto spero non succeda mai nulla,spero che quella parte di me ricoperta dalla sua persona,non venga mai a mancare,altrimenti verrei a mancare io stessa e non saprei come fare.
Ma cosa sto dicendo?Dio,parlo come se già me ne fossi innamorata quando è una settimana che siamo quel che siamo. Non so cosa mi sia successo,per la prima volta ho fatto le cose di corsa,anzi ho fatto ciò che mi andava di fare,ho seguito il corpo e non la mente,i sensi e non la ragione,il cuore e non il cervello. Mi sembra quasi strano,non mi riconosco quasi. Non so cosa mi prende,e se ciò che stessi facendo non fosse la cosa giusta?E se lui mi vuole solo per un fattore fisico?D’altra parte mi ha sempre detto qualcosa in momenti in cui la lucidità poteva anche non esserci e si poteva essere sopraffatti da altro. Non lo so, però cazzo, mi voglio fidare, gli ho detto che mi fido,anche perché in realtà è così.
Non credo però lui mi stia mentendo, non credo che lo stia facendo solo per attrazione fisica o cose simili.
Quando lo bacio o lo guardo spesso vedo i suoi occhi diventare lucidi,a volte sento i suoi battiti aumentare e sento che si “scioglie” quando lo accarezzo,sembra quasi lui distenda i nervi. Poi oggi mi ha baciata in modo diverso, è vero che oggi il mio bacio era un bacio che parlava da solo,che non aveva bisogno di parole e lo si capiva che era perché a lui ci tengo e provo qualcosa, se n’è accorto anche lui, e credo che il suo ricambiare quel bacio quasi come gliel’avevo dato, ma più bello stava a significare la stessa cosa.
Cazzo sto perdendo la testa, lo ammetto,me ne rendo conto, non so cosa fare. E’ più forte di me questa situazione,non posso far altro che continuare che esse mi schiacci fino ad impadronirsi di me e vedere come va a finire. Già lo so come andrà a finire. Me ne innamorerò perdutamente, già lo immagino. Credo sia inevitabile oltre tutto,dopo tutto ciò,lui è Brian è la perfezione e l’uomo che avevo sempre desiderato,era ciò che volevo da sempre e ora è al mio fianco e il fatto che sia in arte Syn a me non interessa,non è quello ciò che mi crea emozione,non è questo quello che sta facendo nascere in me dei sentimenti per lui, è perché al mio fianco ho Brian, una gran bella persona e lo terrò stretto a me finchè lui lo vorrà.
Mentre pensavo a tutto ciò, mi son lavata e preparata,rileggo un po’ quello che ho studiato con Brian il quale mi ha dato una grande mano perché alcune cose,alcuni termini,non sapevo proprio dove volevano andare a parare,non sapevo proprio che potessero esistere certi concetti,meno male che c’era lui che me li ha spiegati. Aspetto che mi venga a prendere mentre Marika si affaccia dalla cucina

-Ancora che studi?e basta stai da oggi con sto libro-
-Marika eddai su..come devo fare?alcune cose non le conosco proprio,meno male che Brian mi ha aiutata-
-E bravo il procione-mi da una pacca sulla spalla
-Aja Mààà…Dio mio, mi sono ustionata oggi in spiaggia,son stata per tre ore sempre con la schiena rivolta al sole e per di più senza un  filo di crema,mamma quanto brucia-
-Sei una cogliona,così bianca per tre ore sotto il sole californiano e senza crema..a volte non sei così tanto intelligente come può sembrare-rise
-Stupida con Brian là e lo studio e il bagno al largo sinceramente non mi è passato per testa di mettere la crema-
-*ahahah* Brian sempre in mezzo sta,non vorrà mica consumare la mia amica?Gli dici che me ne lascia un po’ anche a me?-
-*ahah* stupida ma tu dove stai andando?-
-Ah io esco con Arin,sta venendo a prendermi..non ti conviene aspettarmi ha detto che vuole portarmi a LA-
-Marika..-
-Cosa c’è?-
-Tu tra una settimana vai via..a meno che non hai deciso di prolungare la tua vacanza e non me l’hai detto-
-No non ho preso alcuna decisione,tra una settimana vado via purtroppo,però guarda che torno a trovarti presto eh!-
-Dai ora pensa a divertirti,lascia stare che poi vai via,a quello ci penserai il giorno stesso che partirai,ora fa che vuoi ma stai attenta!-
-Ok tranquilla sister-

Qualcuno suona dalla macchina, Marika si affaccia,è Arin.

-Io vado,a domani-
-Divertiti-mi da un bacio

Mentre aspetto Brian continuo a rileggere quanto fatto oggi,quando sento squillare il mio telefono,è lui.

-Hey..-
-Sto arrivando,esci sto dietro l’angolo-
-Arrivo-

Il tempo di spegnere le luci e chiudere il portone che Brian era già fuori al vialetto. Salgo in macchina,lo saluto dandogli un bacio e ci avviamo verso casa sua.

-Stasera pizza e film,che però sceglieremo insieme-
-Pizza?Perchè in america c’è qualcosa che possa chiamarsi pizza?-mi misi a ridere
-Certo,c’è una pizzeria italiana non molto lontano da qui, il pizzaiolo è Italiano e la pizza è davvero buona-
-Vabbè dai mi fido-

Mi diede un leggero pizzico. Avevo la mano appoggiata sulla mia gamba quando ad un tratto sento che LUI me la prende e me la stringe. Rimango pietrificata da tale gesto. Sento come una morsa allo stomaco,una morsa piacevole. Dopo prende la mia mano spostandola sul cambio così da poter continuare a stringerla e a cambiare marcia. Mi guarda negli occhi sorridendomi forse divertito dalla mia espressione basita. Inizio a stringere la sua mano come lui ha fatto con me,ora l’espressione basita era la sua,gli sorrido.
Dopo venti minuti arriviamo a questa pizzeria,lui le aveva già ordinate così le prendemmo e le portammo subito via. In effetti da casa sua distava dieci minuti quindi arrivammo subito.

-Mentre io taglio le pizze,tu inizia a scegliere che film vedere-
-Ok-

Aveva forse mille dvd messi in ordine alfabetico. C’era l’imbarazzo della scelta e non sapevo quale scegliere.

-Allora hai scelto?-
-No,ce ne sono tantissimi,non so da dove iniziare-
-Allora guarda,io vorrei vedere uno di questi,ora scegli tu-
-American beauty-
-Ok andata-

Inserì il dvd e partì il film,inizia a mangiare la pizza,avevo fame e,sorpresa,notai che era davvero buona,aveva davvero sembianze e sapore della pizza italiana.

-Non credevo ci fossero pizzerie in grado di fare qualcosa che avesse sembianze e sapore della pizza italiana-
-Hai visto?te l’avevo detto che era buona-

Finita la pizza mi appoggiai a lui che intanto aveva messo il suo braccio attorno a me. Intanto il film era quasi a metà e Brian era davvero attento a seguirlo.
Finì il film e mi sedetti in braccio a lui e iniziai a fissarlo.

-Cos’hai?-chiese sorridendomi
-Nulla,voglio guardarti,mi piaci e voglio guardarti-
-*ahah* dai..cosa c’è-

In realtà qualcosa c’era..ma avevo vergogna di dirgli quello che avevo pensato mentre lo aspettavo. Alla fine mi feci coraggio e gli dissi la verità. Sono una persona che preferisce la più cruda verità ad una mezza verità detta per addolcire,non mi piacciono di queste cose,sarei sempre stata sincera in tutto e per tutto,con tutti,in particolare con lui.

-Vedi,io non lo so tu che idea ti sia fatto di me,forse avrai pensato che sono una di quelle facili che adesca quello famoso e ci va a letto,oppure avrai pensato altro, io non lo so. Voglio solo dirti che però non è così. Per la prima volta in vita mia ho seguito qualcosa che non era la ragione,ho fatto ciò volevo e che dentro di me sentivo,senza pensarci due volte sopra. Ti volevo perché mi intrigavi,prima quando non ti avevo,mi limitavo ad immaginare come sarebbe stato bello incontrati,poi ti ho incontrato e non sapevo che fare e che dire. Non ho pensato “oh cazzo c’è Syn”,no,tu per me non sei mai stato Syn,sei sempre stato Brian,ovvero una persona normale come tutte le altre,ma con un lavoro che ti porta a stare sotto gli occhi di tutti. Brian,io ho paura perché non mi son mai lasciata andare,non mi son mai fatta guidare da qualcosa che non fosse la ragione,mentre ora ogni cosa che faccio con te,la faccio per la prima volta,in ogni cosa ci sei tu al mio fianco e se tu venissi a mancare verrei a mancare anche io  perché sento che stai diventando parte di me. Brian mi sento in imbarazzo per tutto,questa è la verità però sappilo. Affianco ad ogni passo che faccio,c’è il tuo passo e credo che più vado avanti e più non riuscirò a farne a meno,più andrò avanti e più quello che ho dentro crescerà. Non so cosa provo per te ora,ma so che provo qualcosa e inizia ad essere sempre più forte man mano che sto con te.

-Non ho parole,se non che io..se sto con te è perché speravo con tutto il cuore fosse davvero così ciò che hai detto,quando ti venni vicino,non lo so perché lo feci,forse ero un po’ brillo,ma mi colpisti subito c’era qualcosa che mi attirava a te di fatti mi ritrovai di fianco a te che non me ne accorsi. Sel,io te lo ripeto,sono 30 anni che cerco una donna come te,sono 30 anni che cerco una che vede Brian e non Syn,che mi chiami Brian e non Syn,pensa che Michelle quando ci sposammo disse il mio nome d’arte e non il mio vero nome,lo dovette leggere perché lei ha sempre visto solo Syn,non ha mai cercato di capire chi fosse Brian e così tutte le altre prima di lei. Tu no,tu sei diversa ed è per questo che mi sento legato a te in modo quasi ossessivo. Mi dai tutto ciò che voglio senza che io te lo chieda. E non voglio perderti. Perché nemmeno io so cosa provo per te,ma so che provo qualcosa di forte.

Di fronte a queste parole non seppi cosa dire,speravo mi dicesse qualcosa del genere. Abbassai lo sguardo ma prima gli feci un sorriso,poi lo abbracciai e gli diedi un bacio leggero,lui invece mi diede poi un bacio come quello che mi aveva dato oggi e di nuovo,così come quando mi prese la mano in macchina,sentì una morsa allo stomaco. Non l’avevo mai provata prima qualcosa del genere, iniziavo ad avere paura delle mie emozioni forse perché non sapevo che potessi provarle con lui,d’altra parte,chi l’avrebbe mai detto.

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Capitolo 9
*** Time after time ***


Erano passati tre giorni e Marika non sapevo più che fine avesse fatto. Ero con Brian che mi aiutava a studiare. Faceva caldissimo quindi non andammo in spiaggia ma rimanemmo a casa. Mi aveva tenuto compagnia queste notti che la mia amica non c’era e devo dire che sono stata davvero bene. Ho ancora qualche strascico del mio lato un po’ chiuso,scontroso e cinico,ma per quanto potessi provare a smussare alcuni angoli del mio caratteraccio,dovevo comunque capire che faceva parte di me,anche quella è Selene e Brian lo sapeva di fatti decise di accettarmi così come sono senza troppe pretese.
Eravamo a casa da lui dove l’aria era un po’ più fresca,ma c’era comunque afa.

-Fa caldissimo,non ce la faccio più a studiare,sudo stando seduta e ferma-

Mi rivolsi a Brian che era nel salone e strimpellava qualcosa con la chitarra. Mi alzai e lo raggiunsi mentre toglievo la maglia perché avevo troppo caldo,sarei svenuta da un momento all’altro se non prendevo aria.

-Hey non puoi piombare da me così-
-Smettila..fa caldissimo-

Mi buttai a peso morto sul divano. Mi raggiunse e prese un giornale che in quel momento fungeva da ventaglio.

-Va meglio?-
-Si grazie-gli dissi con tono sollevato
-Questa è l’aria che precede la tempesta-
-Oddio,ho paura..ho sempre sentito dei temporali e delle tempeste californiane-
-Beh si,a volte fanno un po’ paura ma basta stare chiusi in casa ed è tutto più tranquillo-
-Capito. Cosa suonavi?-
-Ma nulla di che,qualche accordo così, come mi gira per testa-
-Qualunque cosa ti giri per testa era qualcosa di bello-
-Dici?-
-Si,dico-

Si alzò e riprese a suonare,era davvero bello. Più lo guardavo più mi piaceva. Uscivo pazza per i suoi capelli,erano belli neri folti e morbidi. Mi piacevano corti,quando li portava lunghi non mi era mai piaciuto. E quando suonava si vedeva che lo faceva con passione, aveva uno sguardo magnetico,era ancora più bello..il suo modo di muovere la testa,come giocava con la chitarra,tutto.
Mentre suonava ogni tanto si interrompeva e mi guardava,mi sorrideva e a volte gli facevo qualche faccia buffa facendolo sorridere. Era strano,sembrava assorto nei suoi pensieri,sembra un pittore che fa un ritratto. Aveva lo sguardo concentrato su di me mi guardava pensieroso per poi riprendere a suonare. Non capivo molto, l’unica cosa che avevo capito era che probabilmente quello che stava facendo era comporre.
Anche lui aveva caldo,si poteva vedere una gocciolina di sudore che scendeva lungo il suo viso quasi come se ne stesse disegnando i contorni,e un’altra che gli scendeva dalla fronte quasi come a prendere la rincorsa,per poi arrivare alla punta del naso soffermarsi e cadere giù.
Mi avvicinai a lui, mi piegai sulle ginocchia e con la mano seguì il percorso fatto da quella gocciolina. Iniziai a soffiargli delicatamente sul viso,socchiuse un po’ gli occhi come se quel soffio avesse alleviato per quella manciata di secondi il caldo che sentiva. Si fermò,posò la chitarra e iniziai a soffiargli di nuovo in viso. Sorrisi,perché aveva assunto una smorfia molto carina,tipica di lui. Gli tolsi la maglia che se l’avessi strizzata sarei riuscita a ricavarne qualche goccia di sudore. Assunse un’espressione seria e poi disse

-Vieni con me-

Mi portò al piano di sopra dove c’era un grande balcone dal quale si vedeva tutt’intorno. Tirava una leggera brezza ristoratrice per noi e per i nostri sensi. C’era una vista bellissima da lì. Mi abbracciò da dietro incrociando le mani sulla mia pancia e dandomi un bacio sulla spalla.

-E’ bellissimo qui vero?-
-Si,troppo bello,è rilassante,mi viene voglia di non pensare a nulla-
-Già..stavo pensando che potrei chiamare gli altri per far sentire loro quello che ho composto mentre ti pensavo-

Oddio,aveva composto qualcosa pensando a me..era vero o stava scherzando?

-Pensando a me?Vuoi dire che ciò che hai suonato prima l’hai composta pensandomi?-
-Si stupida,altrimenti mica l’avrei detto?-disse scherzando e sorridendomi
-Non lo so,non mi era mai successa una cosa simile-
-Ti guardavo proprio per questo prima,anzi non ti guardavo,ma ti osservavo,ho cercato di scavare dentro di te con i miei occhi e quello che ho composto sei tu. Ti ho scritto sul pentagramma,ho buttato giù la melodia che più era adatta a te,che ti si addiceva in modo da poterti raffigurare al meglio. Parte sicura di se e aggressiva,poi si allenta e si addolcisce man mano mantenendo comunque la sua vena decisa,il suono è sempre forte e ben marcato anche quando i toni si smorzano. Sei così per me,ti vedo così. Una donna decisa e forte,ma che sa dare amore al suo uomo e anche se mantiene una linea forte è dolce e in tutto ciò che fa ci mette tutta se stessa-
-Brian..non ho parole. Nessuno mai aveva fatto qualcosa per me,tantomeno aveva composto una canzone per me. D’altra parte non mi son mai mostrata così come sono a qualcuno-

Mi strinse.

-Guai a chi ti tocca-
-E se qualcuno mi toccasse per sbaglio?-
-Farà i conti con me-

Lo disse con un tono fittizio,pompato mostrandomi il muscolo del suo braccio scoppiando poi a ridere.

-E comunque sia mi incazzerei-
-Stà tranquillo,nessuno mi toccherà perché non darò a nessuno il modo di farlo-

Mi diede un piccolo bacio a stampo prolungato per una manciata di secondi poi entrammo e tornammo giù. Mentre lui chiamava i ragazzi io mandai un messaggio a Marika.

“Mà..ma che fine hai fatto?”
“Oooohh sto con Arin,sto pariando troppo non capisco nulla e mi fa i disegnini io però a volte lo prendo in giro e lui non capisce e mi diverto troppo. Stiamo a Long Beach stiamo tornando”
“Ma che fai?Prendi in giro quello con cui sei stata per tre giorni?ahahah sei proprio stupida”
“E che devo fare?mi sta facendo divertire troppo,son stata bene e credo anche lui..carino il ragazzo,molto molto carino e anche dolce..mi piace peccato che tra poco dovrò andarmene”
“Scema,non pensarci,mal che va te lo mando per posta,per quant’è piccolo è facile trasportarlo”
“ahaha ci vediamo stasera”
“Marika tu tra mezz’ora arrivi,che ci vediamo stasera?Venite da Brian che tra poco arrivano anche gli altri”
“Ah si?Ok e come glielo dico ad Arin?”
“Fagli leggere quello che ti mando <>”
“Ha detto ok, we’re coming to you!”
“A dopo matta”
“A tra poco cià!”

Brian venne da me e mi porse la maglia che avevo tolto prima

-Mettila,usciamo-
-Ok capo,dove andiamo?-
-A fare spesa,stasera ci intratteniamo tutti qui,una cena in famiglia insomma. Ma Arin e Marika?-
-Stanno tornando,stanno a Long Beach gli ho detto di raggiungerci da te-
-Brava-mi diede un bacio
-Andiamo da me,c’è tutta quella roba che mi hanno mandato i miei,che sottraggo qualcosa non fa nulla,ma almeno mangiamo qualcosa di buono-
-Giusto,la pasta italiana..come dire di no?Cuciniamo io e te però,ti avverto-
-No,cucino io,tu l’altra volta facesti bruciare tutto-iniziai a ridere
-Bruciai tutto per colpa tua!E’ sempre colpa tua-mi diede un pizzicotto sulla gamba
-Ma non è vero,stai zitto!-

Arrivammo da me prendemmo quello che ci serviva posai i libri e prima di andare via mi feci una doccia e mi preparai direttamente per la sera. Intanto arrivarono Marika e Arin stanchi morti e volevano riposare quindi li lasciammo lì per poi rivederci da Brian e ce ne andammo.
Ci fermammo solo a comprare delle casse di birra.
Arrivati da Brian mettemmo le birre in fresco e iniziammo a preparare, erano le 19 e alle 20.30 avevamo dato appuntamento a tutti. Ad un tratto vidi Brian che aveva appena messo l’acqua per la basta sul fuoco e stava buttando la pasta nell’acqua che era pure fredda.

-NO!Fermati..che combini?-
-Non è così che si fa la pasta?-
-Oddio no!ma sei pazzo?ma dove le hai viste ste cose?-
-Da nessuna parte l’ho intuito-
-E hai intuito sbagliato *ahahah*-
-L’acqua deve prima bollire poi ci butti una manciata e sale e poi butti la pasta-
-Davvero?Ho sempre creduto si facesse così *ahaha*-
-Appunto,credevi male *ahahah*-

Era un vero disastro in cucina non lo si poteva lasciare solo. Mi faceva ridere. Era bello anche quando era impacciato nelle cose,quando non si apparava nemmeno a tagliare il pane o a tagliare l’insalata e i pomodori. Dio quanto stavo ridendo, mi stava facendo divertire come una matta e il bello è che lui rideva di se stesso e si divertiva. Che uomo. Magnifico.

-Scusa,ma ho dimenticato di dirti una cosa-disse ridendo,la cosa non mi piaceva vuol dire che non l’aveva dimenticato,ma che l’aveva fatto a posta a dire così
-Dai, sentiamo cos’è che hai fatto finta di dimenticare di dirmi-
-*ahahah* sei tremenda,mi hai scoperto!-
-Si ma non mi hai detto cosa mi hai tenuto nascosto fino ad ora-
-Tranquilla nulla di serio,vengono anche i miei-

Era un cretino. Non dirmi che venivano i suoi..ma che tipo tu guarda un po’. Questo significava stargli lontano un’intera serata,stare nel mio angolino ed essere normale come se fosse un mio amico..bella impresa.

-Sei proprio scemo..non so come devo comportarmi-
-Come vuoi comportarti?Sii te stessa no?-
-Si certo,questo si però..-
-Però cosa?-
-Mettiti nei miei panni,sarò imbarazzata per tutta la serata,tuo padre poi è un mito per me e tua madre quando vedevo i suoi show morivo dal ridere-
-Quindi li conosci già..vedi?sarà più facile-
-Li conosco?No che non li conosco scemo!Li conosco come conoscevo te quindi..-
-Ok quindi non li conosci..ma non c’è problema,tra poco arriveranno,loro vengono sempre prima-

Rimasi turbata. Scossa. Il temine giusto era sconvolta. Non lo finì nemmeno di dire che bussarono alla porta.

-Eccoli,sono loro,tu stai tranquilla ci sono io con te-
-Non credo,dato dovrò starti lontana tutta la serata-
-Ma che dici,non esiste,vado ad aprirli-mi diede un bacio
-Brian!Ciao-
-Hey mamma,papà,venite voglio presentarvi una persona-
-Oh mio Dio Brian,di chi si tratta?-sentì che la mamma disse qualcosa di simile.

Oddio stavano arrivando, che faccio? Nonostante mi asciugassi ripetutamente la mano con lo strofinaccio non era mai asciutta,continuava a sudare imperterrita.

-Mamma,papà lei è Selene,la mia nuova..compagna-

Porco Giuda!Ma è matto?Ma che gli prede?Presentarmi some sua compagna dopo quasi due settimane che ci frequentiamo?Dio, ma dove lì’ha lasciato il cervello?Al fresco con le birre?E ora che faccio?Madonna,mi stavano guardando come se avanti avessero un morto.

Che dico?

-Piacere,sono Selene-dissi con aria un po’ intontita e imbarazzata.
-Piacere nostro,sono Suzy,la mamma-
-Piacere,Brian,il papà-
-Figliolo,c’è qualcosa che dovremmo sapere e ancora non ci hai detto?-
-Si papà. Sapevate che con Michelle non andavo d’accordo e mi tradiva e sapevate che avevo avviato le pratiche per il divorzio un anno e mezzo fa o di più..-
-Si,lo sapevamo-
-Bene,Michelle le ha firmate e presto non saremo più sposati-

Momento catartico e serio. Erano tutti zitti. Non sapevo che fare e che dire. Quindi stare in silenzio era la cosa più giusta e sensata che potessi fare. Ad un tratto vidi puntati su di me sei occhi, i tre Haner mi stavano fissando quando un tratto la madre urla.

-Aaaaaaaaaahhhh come sono felice!Benvenuta in famiglia Selene!-

Mi abbracciò talmente forte che stavo per soffocare

-Mamma calmati me la stai uccidendo-disse sorridendo
-Oh Brian sono felice per te,finalmente non dovrai stare più male e non dovrai più avere quella…ehm..scusate..sotto il tuo tetto-
-Sono felice anche io-
-Hey signorina fatti abbracciare-

L’abbraccio del padre di Brian era più composto,aveva gli occhi lucidi,sembrava fosse commosso.

-Hey papà cos’hai?Tutto ok?-
-Si,si è che non mi era mai paiciuta,ma tu eri felice,poi non lo sei più stato e mi son sentito impotente e mi sentivo in colpa per non averti detto come la pensavo-
-Papà sta tranquillo,anche se l’avessi fatto sarei andato avanti per la mia strada,i miei amici,la sorella stessa me lo dicevano,e ho continuato per fatti miei,era destino. Ora c’è lei che beh,anche se da due settimane stiamo diciamo insieme,mi fa stare talmente bene che sembra stia con lei da una vita.-
-Sono contento,davvero-

Oddio volevo sprofondare,mi sembrava di stare in uno dei loro spettacoli solo che ero una vittima e non una complice. E ora che faccio?Che dico?

-Allora Selene di dove sei?-

Apposto..e mo?

-E’ italiana papà-
-Italia..e come mai sei qui?-
-Sto qui per cercare di superare i test di ammissione all’università,vorrei prendere la specialistica qui-
-Bene,bella iniziativa e come vi siete conosciuti tu e Brian?-
-Papà dacci un taglio dai-
-Si Brian,dacci un taglio saranno anche fatti loro come si sono conosciuti-
-No vabbè,alla fine per me non è un problema ormai..comunque ci siamo conosciuti da Johnny’s tra una chiacchiera e un’altra mi è venuto vicino perché stavo cadendo e mi ha presa in giro-
-Brian!sei stato cafone-
-Ma dai scherzavo mamma!Comunque andate di la e apparecchiate la tavola per favore io continuo ad aiutarla a cucinare,tra poco arrivano anche gli altri-
-Bene,cucina Italiana,buonissima-

Li sorrisi. Non sapevo cosa fare, non sapevo che dire. Ero rimasta “traumatizzata”.

-Hey darling,tranquilla sono molto alla mano i miei,rilassati-mi diede un bacio
-Ok,ma la situazione mi ha scossa,tra un po’ mi riprendo,tranquillo-gli sorrisi

Era quasi pronto ed arrivarono Marika con Arin e a seguire tutti gli altri. Marika venne in cucina ad aiutarmi dopo le varie presentazioni.

-Sel,allora?Hai conosciuto i suoi genitori?-
-Si cazzo,che sensazione strana,volevo sprofondare-
-Perché?-
-Perché?perchè mi ha presentata a loro come la sua compagna e volevo sparire tanto che mi sentivo in imbarazzo-
-Oh cazzo!ahahah ora sei una Haner!-
-Ma che Haner e Haner..anche se la madre ha urlato e mi ha non abbracciata,ma stritolata dicendomi “benvenuta in famiglia”-
-*ahahah* avrei voluto vedere la tua faccia giuro..tu che non tanto sopporti troppe muine-
-Ecco, ma non è stato quello, è stato che mi ha presentata subito ai suoi io non ho avuto tempo di realizzare-
-Vabbè ora stai calma il peggio è passato-

Portammo tutto di la perché era pronto,passammo una serata gradevole e molto divertente,nonostante tutto i genitori erano davvero molto tranquilli e alla mano,sembravano dei ragazzini,d’altra parte hanno avuto Brian molto giovani,all’incirca la mia età o qualche anno in più. Brian non si è fatto problemi ad abbracciarmi o a farmi i suoi soliti sguardi maliziosi,anzi,sembrava rilassato.
A fine cena,fece sentire ai ragazzi ciò che aveva composto. Il padre e la madre rimasero stupefatti.

-Hey Amico, non hai mai composto qualcosa di simile in tutti questi anni che lavoriamo insieme,è qualcosa di favoloso-disse Matt
-E’ perché è innamorato davvero,glielo si legge negli occhi-aggiunse Val che intanto era affianco a me e mi strinse la mano sotto il tavolo sorridendomi.
Però in quel momento il mio cuore non so in che situazione si trovasse,poverino,d’altra parte non lo sapevo nemmeno io quindi..
-Già..non ti ho mai visto così Haner,ti trovo in forma,sei rilassato e hai composto qualcosa di davvero bello-disse Zacky dandogli una pacca sulla spalla per poi abbracciarlo
-Grazie fratello-rispose LUI
-Hey Brian,auguri allora-disse Johnny..non so cosa volesse significare
-Auguri?e per cosa?-replicò Brian
-Auguri perché hai trovato l’amore e lo stai vivendo anzi,ti ha travolto-
-Hey dai ora basta parlare dei miei sentimenti,calmi tutti. Nonostante abbiate ragione mi mette in imbarazzo questa cosa-

Oddio perché tutti lo sanno tranne io?Cioè si mi aveva detto,cioè ci eravamo detti che avremmo voluto innamorarci e sembrava stesse avvenendo però..con calma il mio cuore è fragile eh.

-E’ ufficiale,signorina,ma che gli avrai fatto in questi 10 giorni a questo omone che in tutti questi anni,non abbiamo mai visto così?-disse Matt
-Io?beh..veramente..io..- cazzo..non sapevo che dire
-Dai ora basta me l’avete messa in imbarazzo-mi strinse e mi diede in bacio tra i capelli,come se quello non mi mettesse in imbarazzo.
-A quanto pare dunque Brian non è l’unico ad essere innamorato,qualcuno corrisponde il suo affetto-aggiuse poi Matt
-Matt,tesoro,dai smettila li abbiamo messi già fin troppo in imbarazzo,non mi sembra il caso-disse Val accarezzandomi la mano. Le sorrisi come a dire “grazie”. Era davvero molto dolce e gentile. Non mi sarei aspettata una cosa simile da lei.
-Bene,chi vuole una birra?-disse Brian per rompere il ghiaccio.

Ovviamente fu sommerso da una marea di “io!”.
Mi prese per mano e mi sussurrò

-Aiutami per favore-mi diede un bacio
-Certo che ti aiuto-

Gli strinsi la mano,si voltò per sorridermi e una volta in cucina mi prese e mi diede un bacio,bello come quello che mi diede in mezzo all’oceano. Il mio cuore si fermò. Il suo bacio trasmetteva amore. Mi sentivo in imbarazzo. Lo abbracciai forte affondando la mia testa sul suo petto. Profumava di fresco e mentre mi inebriavo di lui e del suo profumo lui mi strinse forte a se.
Prendemmo le birre e tornammo di la. La serata fu lunghissima, ma piacevole. Se n’erano andati tutti e rimasi ad aiutare Brian a mettere a posto. Dissi a Marika che non sarei tornata e che avrei aiutato Brian. A tenerle compagnia c’era Arin.
Finito di mettere tutto a posto e di aver caricato la lavastoviglie, ci lasciammo cadere entrambi sul divano stanchi morti.

-Mamma che serata-
-Già-
-Scusa se i miei ti hanno messa in imbarazzo-
-No figurati, non sono stati loro a mettermi in imbarazzo,ma quanto successo a fine cena-
-Scusa,non era mi intenzione-mi baciò
-Tranquillo..è che sentire quelle cose mi ha fatto strano,non che mi dispiaccia,anzi,ma è che mi hanno spiazzata e la botta finale l’hai data tu quando hai detto che era vero-
-E’ vero Sel,mi sono innamorato di te,e so che più passa il tempo più sarà davvero amore,ma per il momento non dico nulla-

Mi tirò a se e mi appoggiai su di lui. Gli alzai un po’ la maglia per accarezzargli quella fossetta che aveva sul fianco e che mi faceva morire. Gli diedi un bacio sulla fossetta,mi alzai e gliene diedi uno sulle labbra.
Iniziò a baciarmi lentamente,proprio come prima,mi fece mancare il fiato.

-Sta accadendo lo stesso anche a me,ecco perché son rimasta pietrificata prima-

Mi guardò e riprese a baciarmi. Non so se in quello che stavamo facendo ci fosse amore, ma c’era qualcosa di diverso,qualcosa diciamo di “romantico” che rendeva tutto più intenso. Il suo tenermi le mani mentre era su di me, i suoi baci. Tutto era diverso, non c’era più foga,oltre a quello c’era qualcos’altro di cui non sapevo il nome,ma so che c’era.

POV Brian
Me ne sto innamorando. Sembra che sia amore quello che stiamo facendo. I suoi dolci respiri sul mio collo mi fanno tremare,i suoi occhi che mi guardano mi fanno sussultare di più. Quello che provo è un dolce piacere. Le tengo le mani mentre sono su di lei,mentre lei mi bacia il petto prova lo stesso piacere che provo io,è come se potessi sentirlo,anzi riesco a sentire ciò che prova ed è la stessa cosa che provo io.
La tengo stretta su di me e sento che man mano che il piacere aumenta, a quello che c’è di dolce si unisce la passione che arde. I nostri baci sono leggeri ma forti,i movimenti più decisi ma fatti con dolcezza. Siamo due fuochi che bruciano,tra mani che si intrecciano,corpi che sudano e si muovono insieme,siamo come due amanti,stiamo vivendo l’uno dell’altro,stiamo rubando qualcosa l’uno all’altro,stiamo sentendo la stessa cosa,stiamo assaporandoci in modo diverso,stiamo facendo l’amore.
  

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Capitolo 10
*** Fistfight ***


Marika a breve se ne sarebbe andata via. Decisi di passare quanto più tempo potevo con lei,dato che ultimamente eravamo intente a stare ognuna con il proprio “compagno”.
Mi ero appena svegliata,erano le 9.00 e affianco a me c’era Brian. La sera prima avevamo fatto baldoria ed eravamo distrutti, io però avrei dovuto studiare quindi dovevo alzarmi. Mi andai a fare una doccia e usai il suo accappatoio. Ad un tratto lo annusai ed era come averlo addosso. Scesi giù per asciugare i capelli in modo da non svegliarlo poiché dormiva beatamente. Mi vestì e prima di andar via gli lasciai un bigliettino sul mio cuscino dove dicevo che tornavo a casa a piedi,gli diedi un leggero bacio tra i capelli e me ne andai senza far rumore. Arrivata a casa Arin stava andando via,anche lui senza dir nulla a Marika che dormiva ancora. Entrai preparai il caffè e iniziai a studiare.

POV Brian
Ero sveglio,ma prima di aprire gli occhi volevo accarezzare il corpo nudo di Selene, la mia mano però non lo trovava. Aprì gli occhi e non c’era. Sul suo cuscino però un bigliettino che diceva

“Buongiorno!
Sono le 9,ho fatto la doccia usufruendo del tuo accappatoio,
torno a casa perché devo studiare. Ci vediamo. Un bacio. Selene”


Uff se n’era andata senza salutarmi,avrebbe dovuto svegliarmi,odio svegliarmi e ritrovarmi solo quando con me c’era lei. Mi ha fatto uno strano effetto che però mi ha reso nervoso.
Ma che ora è? Guardo l’orologio e con mia grande sorpresa noto che sono le 13.15. Prendo il cellulare e la chiamo.

-Pronto..-
-Hey darling..buongiorno!-
-Buongiorno a te Brian..come va?-
-Male..-dissi con tono triste
-Perché?Cos’è successo?-era preoccupata
-No tranquilla è che mi ha fatto strano svegliarmi con un bigliettino al mio fianco e non con te-
-Si scusa,ma dovevo studiare e dormivi così tranquillo che non volevo disturbarti-
-Ok,ma non farlo più-
-Ok..vieni a pranzo da me?-
-Il tempo di una doccia e arrivo-
-Ti aspetto-

C’ero rimasto davvero male e non me ne capacitavo,però è stata carina a lasciarmi dormire. Faccio una doccia veloce,un quarto d’ora e mi avvio. Le mando un messaggio.
“Sto per arrivare,parto da casa”
“Ti sto aspettando..darling..”

Darling..pensai un po’..la prima parola carina che mi rivolge. Dopo poco arrivai da lei, si fece trovare fuori e sembrava la prima volta che andai da lei. Allo stesso modo le aprì lo sportello,entrò ma stavolta a baciarmi fu lei.

-Hey!Buongiorno!Il sole è alto ormai da un po’..e sono attiva da 4 ore e più-
-Darling dai..me la son presa che non ti ho trovata, non mi ci far pensare-dissi assumendo un’espressione dispiaciuta.

Mi abbracciò forte e iniziò a dondolarmi.

-Eri così bello mentre dormivi,non volevo disturbarti,eri stanco morto ieri sera,un po’ di riposo lo meritavi-
-Si,ma..ti cercavo con la mano e quando non ti ho trovata mi è preso un colpo-
-Tranquillo..sono qui,non me ne vado.-

Quel suo abbraccio e quella sua ultima frase spazzarono via il dispiacere della “mattina”,entrammo in casa e non c’era nessuno,era da sola.

-Marika e Arin?-
-Arin usciva di casa quando son arrivata a casa,anche lui se n’era andato lasciando Marika che dormiva,cosa che sta continuando a fare-
-Qualcuno dorme più di me-
-A quanto pare!-

Dopo un po’ sentimmo dei passi,Marika si era appena svegliata ed erano le 14.00.

-Che profumino,Sel già pranzi?-
-Buongiorno Marika!Si,pranzo perché sono le 14.00-
-Che cosa?!-
-Eh..-
-Uff..-

Non si era proprio accorta di me. Che tipo questa ragazza.

-Madò il procione..e chi l’aveva visto,ciao Brian..digli che non l’avevo visto-
-Ciao Marika-
-Marika quando la smetterai di chiamarlo così?-
-Hai ragione scusa,da quando sono qui non l’ho mai visto truccato,la smetto-
Non capivo cosa si stessero dicendo,capivo solo qualche parola ma dai toni capivo che Marika aveva fatto qualcosa che non andava a Selene.
-Hey Sel,perché quel tono con lei?-
-Perché prende in giro-mi sorrise

Aveva una pazienza infinita Selene,sempre calma e moderata,sintomo della sua razionalità forse,o forse del suo carattere. Quindi credo sia meglio non farla mai arrabbiare se no so cazzi!

POV Selene
Mi iniziava a dare fastidio che Marika continuasse a chiamarlo così..certo prima lo prendevo in giro anche io,ma non avevo nulla da dividere con lui,non lo conoscevo,ora invece inizio a tenerci e lei sa bene che quando tengo ad una persona inizia a darmi fastidio il perseverare nel prendere in giro,di fatti conoscendomi non ha detto nulla.

-Scema,tu non mangi?-
-Per me è mattina!prendo il caffè con voi poi studio,ora vado a lavarmi. Chiamami quando sale il caffè-
-Va bene-

Non riuscivo ad immaginare di dover stare da sola,che lei tra qualche giorno se ne sarebbe andata e l’avrei vista chissà quando. Se avessi passato i test non l’avrei vista prima di un anno,se no l’avrei vista a natale.
Mi si appannarono gli occhi e mi girai per non farmi vedere da Brian. Frettolosamente asciugai delle lacrime che erano in procinto di scivolare giù dagli occhi,ma avevo comunque gli occhi lucidi.

-Sel,cos’hai?-mi disse Brian avvicinandosi
-Nulla,tranquillo..è che sto pensando a quando Marika dovrà andarsene e la rivedrò chissà quando-
-Dai,non pensarci,ora è qui e quando se ne andrà,poi ci penserai. Poi potrai vederla quando vuoi,esiste internet.-
-Hai ragione-

Tirai su con il naso e mi strofinai gli occhi,intanto il caffè era salito e Marika era scesa. Iniziammo così poi a studiare. Io e Brian salimmo sopra e ci mettemmo fuori al terrazzo. Mi ha aiutato moltissimo con lo studio e continuava a farlo. Che pazienza!
Finito di studiare scendemmo e decidemmo con Marika cosa fare per quella sera,volevo stare con la mia amica.

-Marika,voglio passare la serata con te,cosa vogliamo fare?-
-Non lo so,io vorrei tornare in quel locale dove andammo la prima sera-
-Al Johnny’s?-
-Si,dove hai conosciuto Brian-
-Ok!Per me va più che bene,chiama Arin che ora Brian chiama gli altri-
-Sta per venire a prendermi,stamattina se n’è andato mentre dormivo..ma che modi!mi ha mandato un messaggio dove mi diceva che mi veniva a prendere verso quest’ora,l’ha scritto in italiano *ahah*-
-Ah..anche io stamattina son andata via da casa di Brian senza dirgli nulla,gli ho lasciato un bigliettino sul cuscino-
-Sei squallida,pensa a quel poverino come si sia potuto sentire-
-Dai,non volevo svegliarlo!Stava dormendo così bene..-
-Vabbè  a parte tutto non farlo più,non dev’essere stato molto bello-
-Già..infatti ci è rimasto un po’ male,cazzo,mi dispiace davvero..-
-Vabbè tranquilla dai..oh mi sta chiamando Arin..ma non lo capisco!-
-Ma tu rispondi!-

La lasciai alla sua telefonata intanto pensavo a quanto male ci fosse rimasto Brian la mattina. Non pensavo potesse prendersela tanto,ma come dice Marika,dev’essere stato un po’ brutto.

-Io vado c’è Arin fuori,ci vediamo stasera al Johnny’s!-
-Ok ti facciamo sapere per che ora,ciao-

Vado da Brian che stava frugando in dispensa qualcosa da mangiare. Lo abbraccio da dietro e poi gli sussurro

-Scusa per stamattina,immagino tu ti sia sentito un po’ trattato male,non avevo idea potesse darti fastidio,mi ci ha fatto riflettere Marika che Arin ha fatto lo stesso con lei stamattina-

Mi strinse le mani.

-Traquilla,basta non succeda più-
-No,promesso-
-Allora stasera si va da Johnny’s,ho avvertito i ragazzi,ci vediamo prima nella piazzetta qui di fronte verso le 22.30 e poi andiamo tutti insieme.-
-Ok!Avverti anche Arin però-
-Già fatto-

Mi diede un bacio.

-Torno a casa a cambiarmi,appena ho fatto passo a prenderti-
-Va bene-

Ci salutammo e io misi un po’ di musica e decisi di rilassarmi quindi optai per fare un bagno. Accesi delle candele e mi lascia andare. L’acqua mi coccolava la nuca e mi stavo rilassando,dopo una giornata come quella di ieri e lo studio intenso di oggi,una bagno rilassante mi ci voleva proprio. Uscita dalla vasca mi asciugai i capelli,li feci un po’ mossi poi iniziai a prepararmi. Pantaloncini corti (un po’ troppo corti forse), una maglia con una leggera scollatura e degli stivaletti bassi. Matita nera sugli occhi e il mio rossetto rosso.
Mi guardavo allo specchio e cercavo di capire perché tutto a un tratto iniziavo ad avere una cura per il particolare. Il trucco,i capelli i vestiti..prima non ci facevo caso più di tanto ora..vabbè feci un sorriso per l stupido pensiero che mi era venuto in mente e scesi giù. Controllai il telefono e c’era il solito messaggio di Brian che diceva che stava arrivando. Dopo nemmeno 5 minuti arrivò. Eravamo nella piazzetta di fronte casa ad aspettare gli altri. Mi appoggiai alla macchina di Brian.

-Uhm..come siamo aggressiva vestita così..-sorrise
-Perché?-

Ecco..iniziavo già a non sentirmi a mio agio, mi sentivo come se fossi nuda.

-No nulla,mi piaci,sei davvero bella stasera-

Si avvicinò a me,mi abbracciò e il suo corpo schiacciava il mio contro la sua macchina. Mi diede un bacio un po’ particolare che mi fece venire un brivido. All’improvviso sentimmo arrivare una macchina e già sapevo chi potesse essere. Di fatti indovinai,era Zacky.

-Hey ragazzi!Possibile che arrivo sempre nei momenti meno opportuni?-
-*ahahah* Zacky dai,era un bacio-
-Ma comunque è vero,arrivi sempre nei momenti meno opportuni,è sempre stato così-disse Brian iniziando a prendere in giro Zacky
-Ma non è vero dai-
-Quella volta che piombasti a casa di Matt ed entrasti senza bussare la ricordi?E da me l’altro giorno?E quando ad una festa a casa di Johnny perché volevi prenderlo in giro e non lo trovavi lo andasti a cercare in camera sua?Dai Zacky ammettilo, sei inopportuno-
-Fanculo Haner!-

Arrivarono anche Matt e Arin con Marika.

-Allora possiamo andare?Ci siamo tutti no?-disse Zacky
-No,manca Johnny-disse Matt
-Ma quel ragazzo è una cosa incredibile è sempre in ritardo-ribattè Zacky

In lontananza si sentiva un bussare imperterrito di una macchina tutti ci guardammo e iniziammo a chiedere chi fosse questo scemo quando ad un tratto questo scemo arrivò ed era Johnny,poi dicono che non devono prenderlo in giro,ma come si fa a non prendersi gioco di lui?

-Andiamo band!Sono carico questa sera-
-Christ sei un deficiente-disse ridendo Zacky
-Hey Baker tiriamocela-
-No Johnny,non se ne parla-intervenne Brian
-Ma tu che vuoi Haner?è una questione tra me e Baker-disse offeso
-Dico che è tardi perché tu hai fatto tardi e non possiamo perdere tempo passando per il rettifilo,dovremmo passare da dietro-
-Come sarebbe a dire è tardi?-guardò l’orologio della macchina,segnava le 22.55
-cazzo è vero è tardi scusatemi-
Risero tutti e ci avviammo da Johnny’s non capivo perché avessero tutta questa fretta.
-Brian,perché è tardi?mica andiamo di corsa?-
-Uhm..diciamo di si-
-In che senso?-
-Nel senso che quando arriveremo lì capirai,tu però dopo dovrai seguire alcuni miei consigli e ti chiedo per favore di farlo-mi strinse la mano e ci diede un bacio
-Ok-gli sorrisi
Ora capivo davvero poco cosa stavano organizzando? Arrivammo al locale e andai da Marika.
-Marika,ma Arin andava di fretta?-
-Di fretta?Mi ha messo l’ansia addosso!-
-Ma che sta succedendo?-
-Cosa vuoi che ti dica?se non capisci tu che parli bene inglese,vuoi che lo capisca io che non apparo una frase?*ahahah*-
-*ahaha* pure hai ragione-

Entrammo e dentro c’era molta gente,più di quanta non ce ne fosse la prima sera che venimmo. Brian mi prese per mano e mi portò con lui. Potevo intravedere qualcuno della crew che li accompagna nei concerti,ma li vidi con la coda dell’occhio quindi non ne ero sicura. Mi portò in una sala dove c’era una specie di palco, continuavo a non capire. Intanto qualcuno scattava delle foto e pensai che forse mi sarei dovuta abituare a questo ma intanto cercavo di capire Brian dove mi stesse portando e perché.

-Brian fermati,ma dove mi stai portando?Non sto capendo sto per innervosirmi-
-Tranquilla,ti porto dietro le quinte-
-Come?ma perché?-
-Perché stasera suoniamo qui solo per pochi intimi-
-Come suonate?-avevo il cuore in gola.

E’ vero stavo con LUI, ma non li avevo mai visti suonare da quando li avevo conosciuti. Ero stata al loro concerto in Italia,ma..ora era diverso.

-Si,suoniamo e ci sarà una sorpresa. Il tuo abbigliamento è anche quello giusto-rise
-Brian,ma che stia dicendo?uff sono curiosa ma non sto capendo nulla però ok-risi anche io
-Allora ascolta,tra un po’ ci sarà un bel po’ di gente tu stai attenta,stai con Marika e se è qualcosa da dietro al bancone del bar si arriva qui senza passare in mezzo alla gente ecco perché ti ho portata qui,per farti vedere questa specie di corridio-
-Ok-gli diedi un bacio

Arrivammo al bancone dove c’era Thomas il quale sembrava sapere tutto. Io e Marika ci sedemmo sugli sgabelli del bancone e ordinammo da bere,poi arrivarono gli altri. Brian si sedette addosso a me dandomi le spalle lo abbracciai e appoggiai la testa tra le sue spalle. Sentivo lo stesso profumo che c’era sul suo accappatoio,lo strinsi e annusai più forte. Si girò e mi diede un bacio quando qualcuno ad un tratto fece una foto. Era Valary che intanto sorrideva e fece altre foto agli altri.

-Tra quanto suonate?-
-Tra un po’,c’è prima un altro gruppo..eccoli-

Intanto noi continuammo a bere,mi ritrovai brilla senza nemmeno accorgermene,non avevo cenato quindi lo accusai di più l’alcol questa volta. Mi sentivo bene però,stavamo ridendo e scherzando,prendevamo in giro Zacky facendogli ricordare di quanto fosse inopportuno,poi anche Gena iniziò a fare una lista di avvenimenti ai quali Zacky è capitato sempre nei momenti sbagliati. Per la prima volta non era Johnny il bersaglio della serata.

-Lo facesti anche con Jimmy,che però ti rincorse trascinandosi le lenzuola dietro per buttarti a terra per fare finta di picchiarti..-disse Brian un po’ triste,ma con il sorriso sulle labbra
-Già,quella volta ebbi paura,credevo volesse picchiarmi sul serio poi iniziò a prendermi a pizzichi sulla pancia e a farmi il solletico..Jimmy..che gran testa di cazzo…-aggiunse Zacky

Tutti risero all’immaginare la scena.

-Mi piace ricordalo così..aaaah cazzo ora basta però,lui è lì che starà dando lezioni di batteria a qualcuno-disse Matt con gli occhi un po’ lucidi
-Già,a Cristo forse-disse Brian guardando Johnny che non li stava ascoltando
-Hey ma che volete da me,non ho fatto nulla,ve la stavate prendendo con Zacky-
-*ahahah* Johnny!non stavamo parlando di te!-

Risero tutti. Toccava a loro, io ero quasi ubriaca e Brian mi diede un bacio e non capì però cosa disse dopo,vide che non avevo capito e me lo  ripetè

-Hey Sel,ma sei ubriaca?-mi sorrise
-Quasi risposi io-
-Cazzo Sel,comunque tocca a noi,faremo due o tre canzoni giusto così,cerca di non bere-
-Va bene papà-mi guardò storto

Se ne stava andando quando però prima disse qualcosa al barista. Non lo capì.

-Marikaaaaa-
-Sel..*ahahah* mo vanno a suonare?-
-A quanto pare si-ridevo
-Oh dì al tizio che ci deve dare da bere ho sete-
-Thomas ci dai due birre?-
-No Selene,non posso, siete già ubriache non voglio vi sentiate male-
-Ma io e la mia amica abbiamo sete!-
-Vi do dell’acqua-
-L’acqua?no quella fa arrugginire lo stomaco-dissi ridendo
-Selene,ma che ti sta dicendo il tizio?-
-Che vuole darci l’acqua perché siamo ubriache,ma non ti preoccupare,io gliel’ho detto che fa arrugginire lo stomaco-scoppiammo a ridere
-Hey Sel,tenete,ma bevetela in due-
-Grazie Thomas!-

Iniziarono a suonare,vedevo e non vedevo,avevo portato gli occhiali per fortuna,li misi,ma non era cosa,mi salì una capata e li tolsi facendoli cadere a terra,scesi piano dallo sgabello perché capì che non ero in condizioni idonee per fare tutto di fretta,mi appoggiai un po’ al bancone prima di abbassarmi per prenderli,mi voltai verso il palco e Brian mi stava guardando,mio Dio che sguardo brutto mi ha rivolto. Cazzo non trovo gli occhiali...Ad un tratto un ragazzo dai capelli lunghi neri e lisci me li diede.

-Tieni,questi devono essere i tuoi-
-Si, infatti grazie mille-
-Posso offrirti qualcosa da bere?-
-No grazie,meglio se non bevo più nulla-

Mi girai e Brian continuava a guardarmi lo guardai per fargli capire che era tutto ok e che mi girava solo un po’ la testa.

-Conosci Synyster?-
-Chi?-
-Synyster,quello sulla destra che suona la chitarra,vedo che ti sta guardando-
-Ah,Brian!Si che lo conosco,sto con lui-
-Cosa?Sei la ragazza di Syn?-
-Si,sono la ragazza di Brian-
-Tu lo conosci?-
-Certo,ha fatto l’assolo nel mio gruppo-
-Capito,vabbè allora ciao-
-Mi stai mandando via?-
-No,o forse si..non so che dirti quindi ti ho salutato-
-Ma mica ci si deve dire per forza qualcosa?-
-Appunto quindi perché non te ne vai così invece di dire qualcosa di buono,fai qualcosa di buono?-
-Hey calma..sta tranquilla,volevo solo farti compagnia-
-Ma io non so che farmene della tua compagnia,già sono in compagnia,quindi puoi anche andare grazie-
-C’è qualche problema?-si intromise Thomas
-No,il ragazzo se ne stava andando-dissi io
-Ok,meglio così-disse Thomas,chiamò per nome il ragazzo che non so chi fosse e fece segno di lasciarmi stare.
-Che voleva il tizio che sembrava una donna?-
-Ma che ne so..l’ho mandato a fanculo prima che potesse chiedere altro-
-Ma perché che ti ha chiesto?-
-Se ero la ragazza di Brian-
-Vabbè Sel,Brian non ha smesso di toglierti gli occhi di dosso-
-Madonna,ma che vuole?-
-E’ solo preoccupato perché ti ha vista un po’ ubriaca,è premuroso-
-Si ma cazzo,mi innervosisce-
-Vabbè Sel,ora è l’alcool a parlare,tranquilla-

Ad un tratto finirono di suonare e solo Matt si mise da parte per far spazio ad un tizio che non riuscivo a vedere. Iniziò a suonare una canzone a me familiare,la riconobbi,guardai Brian e gli sorrisi,sembrava essersi calmato. Stava suonando la canzone che misi l’altra volta a casa sua e il tizio che cantava era il cantante di quel gruppo. Iniziai a ballare e insieme a me Marika e tutti quelli che erano là. Prendo Marika per mano e nel momento in cui c’era l’assolo salgo sul bancone facendola salire con me. In quel momento non ero lucida e lo sapevo, non capivo nulla,avevo solo voglia di salire sul bancone e ballare. Vidi lo sguardo di Brian ma non capivo cosa stesse a significare, ma ad un tratto ebbi un forte giramento di testa, Marika se ne accorse e mi fece scendere mentre alte ragazze salivano per ballare. Mi portò fuori a prendere un po’ di aria,avevo bisogno di camminare un po’ all’aria fresca. Ad un tratto sento qualcuno che mi chiama.

-Vado dentro Sel,ti lascio in buone mani-
-Ok-

Mi appoggiai al muro e mi sentì ad un tratto male. Mi accasciai a terra e poi sentì che qualcuno mi sollevava.

-Hey Sel,ma come ti sei ridotta?-
-Chi sei?-
-Come chi sei?Sono io stupida-
-Ah..Brian,meno male che sei tu-
-E chi vuoi che fossi?Quello con cui stavi parlando prima?-
-A proposito ma chi era?-
-Il chitarrista di un altro gruppo-
-Capito,io però non mi sento bene,ho sonno-
-No, non ti addormentare,però Sel ti avevo chiesto di stare attenta-
-Sono stata attenta-
-Si vabbè,ora ti porta a casa-
-Chi ti dice che io voglia tornare a casa?-
-Ma se ora hai detto che avevi sonno?-
-E ora non più-

Mi alzai di scatto e spalancai gli occhi che ormai non riuscivo a tenere ben aperti. Mi allontanai da lui e andai verso il locale.

-Selene,cazzo,ma dove vai?-
-Dove tu non vuoi farmi stare-

Entrai dentro e un tizio vecchio mi prese per un braccio e mi portò lontano dalla gente,iniziò a dirmi qualcosa, ma non capivo molto bene. Stava mettendomi una mano addosso per toccarmi,mi sfiorò i capelli e stava per alzarmi la maglia e infilarci la mano,mi bloccò non potevo muovermi,avevo paura,ad un tratto era come se fossi tornata lucida,mi stracciò quasi la maglia da dosso e stava per toccarmi i seni quando ad un tratto sentì come se affianco a me fosse passato un uragano. Matt Zacky e Brian si erano fiondati sul tizio che mi aveva portata quasi al buio. Matt lo prese di peso e lo alzò sbattendolo al muro io ero a terra impaurita. Brian mi abbracciava e Zacky mi aiutava a rialzarmi. Quando però al mio fianco vidi solo Zacky e Brian era come una belva sputò in faccia al tizio e gli disse che ora sarebbe morto. Iniziò a prenderlo a pugni nello stomaco mentre Matt era stato spinto via dalla furia di Brian. Il tizio cadde e Brian iniziò a prenderlo a calci nello stomaco. Piangevo avevo davvero paura. Arrivarono anche gli altri mentre alcuni signori si erano avvicinati quasi in difesa del vecchio.

-Cosa state facendo al nostro amico?-
-Cosa state facendo?lo sto uccidendo per aver messo le mani addosso alla mia donna-
-Tieni a bada la tua donna e non verrà toccata-
-Che cosa hai detto?-
-Ho detto che se la tua donna non si dimenava in quel modo il mio amico non l’avrebbe sfiorata-
-Gran figlio di puttana..-

La furia di Brian si spostò sul tizio con il quale aveva parlato,sembrava un pugile,dietro di lui anche i ragazzi iniziarono a picchiare gli altri avendo poi la meglio. Cosa cazzo avevo combinato? Affianco a me c’era Marika che mi abbracciava,piangevo,le avevo sporcato la maglia con il trucco,mi dispiaceva anche per quello, Gena mi diede una maglia da mettere addosso perché la mia era stata stracciata e Valary mi aiutava ad alzarmi e mi portò fuori.

-Non fatevi mai più vedere da queste parti se non volete finisca peggio-disse Brian
-Andiamocene su-

Mi raggiunsero tutti e continuavo a piangere, Brian mi prese in braccio e mi portò in macchina.

-Ci vediamo da me,andiamo-
-Ok Brian,tu però così non puoi guidare-disse Matt
-Tranquillo,ho lei in macchina,sono calmo-
-Ok-

Aveva i muscoli del viso contratti,era ancora furioso,avevo paura di parlare,mi ero ripresa,avevo smesso di piangere quando lui mi ha presa in braccio però ora..iniziai di nuovo.

-Scusa Brian scusa-
-Hey no,non fare così,scuse non me ne devi darling. Quei figli di puttana avrei voluto ucciderli cazzo-
-No Brian,non ti arrabbiare più per favore-

POV Brian
Era scossa,sembrava fosse traumatizzata,anzi,lo era. Dio che nervi,che rabbia,come se ora una ragazza non potesse manco più ballare perché poi è come se desse l’autorizzazione agli altri di metterle le mani addosso. Ma che rabbia. Sono spaventato però,non so come prenderla,lei è a pezzi,sono preoccupato.
Vabbè ora siamo da me. Meno male che Matt e Zacky l’avevano vista altrimenti chissà cosa le sarebbe successo,non me lo sarei mai potuto perdonare se le fosse successo qualcosa,già non posso perdonarmi questo.
Entrammo in casa,la tenevo in braccio,aveva paura,tremava.

-Hey, siamo arrivati-le sussurrai
-Ok,posso camminare però non preoccuparti-
-Sicura?-
-Si,tranquillo,ora sono al sicuro,ma devo riprendermi un po’-

La feci scendere e andò a sciacquarsi il viso.

-Ragazzi meno male che voi..-
-Brian,tranquillo, l’avevamo visto che quel tizio aveva una brutta faccia. Appena afferrò Selene per il braccio ci alzammo e ci incamminammo verso di lui quando la portò dietro le quinte iniziammo a correre e poi Arin è venuto a chiamarti-
-Cazzo!Non sarebbe dovuto succedere,ho una tale rabbia dentro che li avrei uccisi..cazzo!-
-Ora però calmati devi stare calmo,se tu sei agitato non aiuti di certo Sel a riprendersi-mi disse Matt
-Già,hai ragione,ma non ci riesco a calmarmi,vado a fare quattro passi-
-Ma come Brian..-disse Zacky che però fu interrotto da Matt
-Lascialo andare,stando in quelle condizioni qui non potrà di certo aiutare Sel,ora ci prenderemo noi cura di lei finchè Brian non si calma-aggiunse poi

POV Matt
Cazzo poteva finire male,appena ho visto che le metteva le mani addosso non c’ho visto più come cazzo si permetteva. Così lo presi con tutta la forza che avevo in corpo e meno male che con me c’era Zacky altrimenti l’avrei ucciso al posto di Brian. Odio queste cose,è la cosa più deplorevole del mondo,toccare e approfittare di una donna,che schifo! Ora però dovevo mantenere la calma perché Brian non ci riusciva e dovevamo restare con Selene. Strinsi Val che era scossa.Le diedi un bacio sulla fronte.

POV Zacky
Che rabbia,avrei voluto ucciderlo. Mi ero fatto male la mano perché avevo tirato un pugno nel muro per impaurire il pezzo di merda,ma non era nulla di che. Brian ha fatto molti anni di Judo o una cosa simile e i suoi muscoli erano forti e sapeva dove colpirti per farti davvero male, infatti ha picchiato duro su quel tizio stasera. Ha fatto bene,io non so cosa avrei fatto se fosse successo a me.
POV Marika
Cazzo,è come se l’avessero fatto su di me,sono agitata,ma devo calmarmi,devo essere spalla forte per Selene. Sono preoccupata però. Non posso negarlo. Ma ha Brian, anche se ora non c’è,lo capisco. Speriamo però torni presto, Sel lo vorrà sicuramente con lei. Ormai è mezz’ora che è andato via.

POV Selene
Torno in salone e c’erano tutti che mi guardavano,tutti tranne Brian. Dov’era?Perchè non era li? Feci un altro passo e scoppiai in lacrime per l’ennesima volta,stavo scaricando tutta a paura e la tensione accumulata,ne era troppa e mi è arrivata in faccia tropo in fretta. Vennero tutti ad abbracciarmi,mi sentivo protetta,ma vuota,mancava qualcosa,mancava il SUO abbraccio. Erano davvero una famiglia ed ero contenta che mi stessero accanto.

-Grazie,senza voi non so…-
-Shh,non dire nulla-Matt si avvicinò e mi abbracciò
-Matt,se tu e Zacky non mi avesse vista io..-lacrime
-Ho detto non pensarci ora è tutto finito come vedi ci siamo noi con te,sempre-mi strinse
-Hey piccola vieni qui-Zacky mi stava abbracciando e come lui anche Arin e Johnny.
-Grazie davvero..-
-Vado a farti una camomilla o qualcosa che ti rilassi un po’ disse Val-
-Grazie Val-le sorrisi e le mi diede un forte abbraccio e un bacio
-Stai tranquilla-
-Sel,ci saremo sempre noi con te ognuno di noi è il protettore dell’altro,siamo una famiglia-disse Gena
-Vi ringrazio ancora, davvero-le lacrime non si fermavano
-Ora però asciugati le lacrime,è tutto finito-mi disse Marika sorridendomi ma potevo benissimamente vedere che era impaurita quasi quanto me. L’abbracciai.
-Lui dov’è?-
-E’ uscito a fare quattro passi,doveva sfumare un po’-disse Matt
-Ah,capito-
-A breve tornerà, tranquilla-disse Zacky

Dopo dieci minuti lui rientrò mi vide,gli sorrisi,era spaventato,i suoi occhi erano lucidi e il suo viso non più contratto,era segnato dalla paura.

-Brian..-
-Darling,vieni qui..-
-Grazie-
-Non dirlo nemmeno per scherzo..-
-Però non andartene più-
-No,sono qui-

Se ne andarono tutti e mi portò in camera. Ero distrutta,ci mettemmo a letto e mi addormentai abbracciata a lui,che mi teneva stretta a se. Ora non avevo più paura,non ce n’era motivo.

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Capitolo 11
*** Unfortunately,she's come back to Italy ***


POV Arin
Ieri sera ho avuto davvero paura per Sel,guardavo Marika preoccupata per la sua amica e non sapevo che fare,poi quando quei brutti ceffi si sono avvicinati giustificando la depravazione del vecchio non ci ho visto più, ora la colpa era di Selene se quello le era saltato addosso. Così feci uscire la mia rabbia e ho fatto una cosa che credevo non dover mai fare: picchiare qualcuno. Ora però le cose sembravano andare meglio per Sel,ma non per me. Tra poco Marika se ne sarebbe andata, non dico che me ne sono innamorato, ma mi ci sono affezionato molto in questa settimana, mi piace molto quella ragazza è simpatica, fa un sacco di gaffe mi fa ridere. Spero di poterla rivedere presto anche se so che non sarà così. Vabbè intanto io lo spero..

POV Marika
Sono ancora preoccupata per Sel,chissà come sta,chissà se Brian era ancora arrabbiato per come l’aveva risposto fuori dal locale,era nervoso quella sera era come se sentisse che qualcosa non andava. Vabbè,non lo conosco bene,non so che dire,ma questo è quello che mi aveva detto Arin. Quindi si spiega perché la guardava sempre. Ora però penso ad Arin..tra un po’ me ne andrò e so che mi mancherà. Mi ha dato il suo indirizzo e-mail,ma sono una frana anche con il pc. Spero però di rivederlo presto, se Sel supera i test credo che verrò a passare natale con lei. Speriamo bene ho le dita incrociate per la mia amica.

POV Brian
Il nervoso di ieri mi fece scendere qualche lacrima,non lo sapeva nessuno. Non riesco a perdonarmi quanto è accaduto. Non so perché, ma sentivo che la serata sarebbe andata storta ecco perché tenevo d’occhio Sel. E quando mi ha detto quel “va bene papà” quando le ho chiesto di stare attenta,mi sono innervosito. Ero preoccupato,forse però son stato davvero troppo premuroso,le sarò stato troppo addosso forse,ma sento di doverla proteggere e ieri quando lei aveva bisogno di essere protetta io dov’ero? Fuori a prendermela con lei. Quando l’ho vista a terra con la maglia stracciata addosso che piangeva,e quel pezzo di merda che prima le aveva messo le mani addosso, non so cosa mi sia preso, ma non lo ricordo, vidi nero e l’unica figura che vedevo era quel gran figlio di puttana che aveva toccato LEI con le sue mani sporche. Avrò anche picchiato duro,forte,troppo,non mi interessa,era quello che dovevo fare,e di sicuro non meritava così poco lui,l’avrei ammazzato e con lui anche il tizio che corse in sua difesa. Mi chiedo,ma con che coraggio si può difendere uno che approfitta di una ragazza? Vabbè ora però è tutto finito,lei dorme tra le mie braccia. L’ho tenuta abbracciata tutta la notte, ho avuto paura davvero ieri sera,paura che potesse succederle qualcosa.
Che amici però che ho,l’hanno trattata come avrei fatto io. Sono fortunato ad averli al mio fianco,ma sono ancora più fortunato ad avere LEI con me. Sento che mi stringe le braccia, si gira verso di me e mi da un bacio. Ha ancora gli occhi chiusi. Sembra una bambina. Lo ammetto,mi fa tenerezza.

-Hey..ciao-disse assonnata a bassa voce
-Giorno amore..ben svegliata,dormito bene?-
Un momento..l’avevo chiamata amore e non me n’ero reso conto..cazzo.
-Si,con te quindi per forza bene-
-Sono contento. Sono le 11 cosa vuoi fare?-
-Non lo so..voglio restare ancora un po’ così con te..tu hai da fare?-
-Oltre stare con te per tutta la giornata no-
-Che bello,oggi niente libri,oggi mi dedico a te-
-Sono io che mi devo dedicare a te..ieri ho avuto paura-
-Brian..non mi va di parlarne-
-Si scusa-
-Tranquillo..non mi va perché non voglio pensarci,non dovresti nemmeno tu e poi non mi è successo nulla e questo grazie a te e ai ragazzi-
-Già..comunque vieni qui-

La presi e la misi su di me,appoggiò la testa sul mio petto. Sentivo sulla pelle che stava come disegnando qualcosa di astratto con le dita. Il suo tocco era delicato come una carezza vellutata. La sua pelle era morbida e avevo voglia di lei. Ad un tratto iniziò a baciarmi il petto e ad accarezzarmi lungo tutto il dorso per fermarsi sulla fossetta che ho sul fianco. Mi piaceva quando mi accarezzava così, era dolce e sensuale. La presi e la baciai,indosso aveva solo una mia maglia bianca che lasciava intravedere leggermente le sue forme,quel poco che bastava per vedere la sua voglia accendersi. L’accarezzai prima sopra la maglia poi piano piano misi una mano al di sotto,le accarezzavo la schiena curva su di me mentre lei mi dava dei baci leggeri sul collo e sulle spalle. Le sue mani scesero lungo il mio corpo nudo sotto di lei,poi mi diede un piccolo pizzico all’altezza dell’elastico del boxer. La feci alzare su di me e le sfilai la maglia, presi a baciarla dal bacino per salire fino al collo mentre mi mettevo su di lei. Sentivo il suo respiro diventare quasi affannoso,le mie mani si muovevano su tutto il suo corpo mentre facevo crescere in lei la voglia di avermi. La desideravo, e lei lo sapeva. Avevo le sue mani su  di me,ogni sua carezza era un brivido,iniziava a baciarmi come la prima volta. Mi piegavo a quei suoi baci così spinti,la sua lingua accarezzava le mie labbra,il mio collo. Iniziavo a perdermi nella voglia e nel piacere. La presi per le cosce,quasi come a volerle graffiare, mentre le sorridevo un po’ malizioso, mi feci spazio tra di esse e caddi nella sua voglia di me. Non l’ho mai desiderata così fortemente, non l’ho mai voluta così tanto,non ho mai voluto così nessuno. Non avevo mai provato piacere al sol toccarmi di una persona,lei c’era riuscita,era riuscita a farmi provare anche questa sensazione. Continuai a baciarla mentre il mio petto era come strisciare sul suo. Il suo respiro sul collo mi faceva venire i brividi e i miei baci sul suo collo la facevano ansimare ancora di più. Le presi le cosce e le alzai all’altezza delle spalle, mi ero perso in lei,la guardavo mentre portava un dito tra i suoi denti,e vedere quella scena mi fece eccitare di più. Ad un tratto prese le mie mani e si mise su di me, portò le mie mani su lei e le fece scivolare lungo i suoi fianchi. Le afferrai fortemente i glutei e iniziai a muoverla su di me gemevo con lei per il piacere che mi dava.

POV Selene
Ero su di lui quando ad un tratto mi ritrovai sotto di LUI. Questa mattina lo volevo in modo particolare,non so perché, lo sentivo diverso,più vicino a me. Ma avevo voglia di lui,di sentire la sua carne sotto le mie mani,sul mio corpo,dentro di me. Mi guardava negli occhi e sul suo viso quel sorrisetto malizioso non l’aveva mai abbandonato, gli leccai le labbra,mi morse,gliele rileccai,mi bacio con foga e passione. I movimenti si erano fatti più veloci e sembrava che nessuno potesse fare a meno dell’altro e ne voleva ancora,di più,ancora ancora e ancora e sempre di più. Sembra che la fame che uno aveva dell’altro era insaziabile e anche dopo aver finito,la voglia nei baci era sempre la stessa,sempre così forte veloce e passionale. Cademmo così di nuovo l’uno nell’altro,per perderci,per far prendere all’anima di uno il posto nel corpo dell’altro. Brian era su di me e mi baciava quando mi sussurò all’orecchio

-Sono pazzo di te,sono innamorato-

Per poi continuare a riprendere dov’eravamo rimasti,a quelle parole,lo guardai e gli diedi un bacio che durò per tutto il tempo. Lo stringevo a me sempre più forte,le mie mani sulla sua schiena avevano lasciato i segni. Lo presi per i capelli glieli tirai leggermente e lo sentì ansimare più forte a quel mio gesto. Gli leccai il collo, gli tirai di nuovo i capelli mentre gli leccai nuovamente il collo,ansimò ancora di più. Le mie labbra si muovevano sul suo collo come se volessi succhiargli il sangue,ma più lo baciavo in quel modo più lo sentivo godere. Mi diede uno schiaffo sulla coscia che mi fece sgranare gli occhi e togliere le labbra dal suo collo. Mi aveva messa su di lui, ma gli davo le spalle, ad un tratto sentì il suo petto lungo la mia schiena mentre mi toccava i seni abbracciandomi da dietro. Non avevo mai provato così tanto piacere come quella volta. Le sue mani si muovevano lentamente sul mio corpo, la fine interminabile di quell’immenso piacere arrivò lasciandoci senza parole e con il cuore a mille.
Dopo essermi stesa e appoggiata con la testa sul suo petto,gli diedi un bacio e gli dissi che sarei andata a farmi una doccia. Presi la sua maglia,quella con la quale avevo dormito, e la indossai dirigendomi in bagno. Entrai e il getto d’acqua colpì violento il mio viso e le gocce d’acqua scivolavano lungo il mio corpo,portando via con loro gli ultimi residui di quel piacere che poco prima mi aveva travolta.
Ad un tratto sento che qualcuno entra nella doccia con me..era Brian. Lo tirai a me sorridente,mentre ad abbracciarci c’era l’acqua che accarezzava i nostri corpi. Era bella la sensazione che si provava quando ci si stringe tutti bagnati,sembra essere davvero un tutt’uno con
l’altra persona,amavo quella sensazione,quella di sentirmi un tutt’uno con LUI,con Brian.

-Sei bellissimo e amo sentirmi tua-
-Ami sentirti mia?Io invece credo di amarti-

Mi si fermò il cuore,anche se non mi aveva detto esplicitamente di amarmi,mi si fermò lo stesso.

-Brian..mi si è fermato il cuore-
-Anche a me quando hai detto di amare quando ti senti mia-

Mi baciò.
Uscimmo dalla doccia e prese un asciugamano per il mare,lo mise attorno a se e mi abbracciò. Ero in tilt,non capivo nulla. Mi guardava con occhi diversi,avevano una luce strana. Lo baciai mentre asciugava le gocce d’acqua dietro la mia schiena. Mi sentivo diversa,ero felice più del solito,ero avvolta da una strana sensazione che però mi faceva stare bene.

***

Queste due settimane erano passate troppo velocemente,sia io che Marika eravamo state travolte da troppe cose,botte di felicità,di amore,di passione e anche di paura. Non ci sembrava possibile che dopo aver vissuto tutto questo insieme dovessimo separarci.
Eravamo all’aeroporto ero con Brian mentre Arin e Marika si scambiavano gli ultimi abbracci prima dell’imbarco. Ero triste e avevo gli occhi lucidi.

-Sel,non fare quella faccia,non parto mica per fare la guerra! Ci vedremo presto!-
-Si ma,abbiamo vissuto tante cose insieme e ora che non ci sarai più io..è come se ci sarà un vuoto dentro di me-
-Sel,dai chi ti dice che tra un mese io non torni?Sono stata bene con te,con voi,con Arin. Ma la vacanza è finita e devo tornare a Roma per studiare-
-Ah già dimenticavo l’università-
-Eh cerca di non dimenticare perché sei qui..-
-*ahaha* no non ti preoccupare-
-Eh no mi preoccupo,Brian,tienila d’occhio e prenditi cura di lei,l’affido a te-
-Marika,questa quando l’hai imparata?-
-Me son fatta dire prima da Arin ecco perché siamo stati abbracciati tutto quel tempo-rise
-*ahahahah* Dio quanto sei stupida!..Dio quanto mi mancherai!-
-Mi mancherai anche tu-
Una lacrima cadde sulla mia spalla.
-Marika,mica stai andando a fare la guerra?-risi
-Eh no infatti..-
-Vedi?Non sai fare le finte-scoppiai a piangere
-Nemmeno tu stupida!fai tanto la forte l’aggressiva e la tosta e poi scoppi a piangere così-piangeva anche lei
-Scema!non ti smentisci mai-
-Nemmeno tu!-
-Come farò senza di te?-
-Ce la farai e poi hai Brian..però fammi un piacere,muoviti a dirgli che lo ami e non tenertelo solo per te,l’amore è qualcosa che si condivide con l’altro e soprattutto che ci si scambia con l’altro-

Le sue parole mi colpirono un po’ più su dello stomaco. Non ero sicura di amare Brian, ma di sicuro provavo qualcosa per lui di molto,molto forte.

-Lo so che ti ho spiazzata con questa mia perla di saggezza,ma ti conosco e ho dovuto dirtela affinchè ti facesse aprire non solo gli occhi,ma anche qualcos’altro..e non sono le gambe o le braccia,né tanto meno il cervello *ahahah*-
-Marika!sei una matta!*ahahah*-
-Ora vado,ci si sente e ci si vede presto,appena arrivo ti mando una mail-
-Ok-
-Ciao a tutti,state attenti e..Brian..-
-Dimmi-
-Mi raccomando,prenditi cura di lei,sempre-lo abbracciò
-Non ho mai smesso di farlo e mai smetterò-le diede un bacio sulla guancia abbracciandola
-Ora vado..a presto-

Andò verso Arin e gli diede un bacio,lui la strinse per un po’ a sé.

Il suo aereo decollò,la mia amica non era più con me,la cosa mi rendeva triste. Brian mi abbracciò.

-Sel,tranquilla,vi sentirete presto e vi vedrete presto-disse Arin sorridendomi
-Lo spero Arin..-ricambiai il sorriso.

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Capitolo 12
*** Fear of the.. ***


Marika era partita già da due settimane,i primi giorni son stati brutti poi c’ho dovuto fare l’abitudine,purtroppo. La vedevo e sentivo quasi tutti i giorni, a breve avrebbe dovuto fare gli esami e io a breve avrei dovuto fare il test per l’ammissione. Mancavano due settimane al fatidico giorno dei test e iniziavo ad essere piuttosto nervosa. Brian lo aveva notato. A volte mi rivolgevo a lui come la prima vola che lo incontrai,come se stessi parlando con un una persona che non conosco,insomma a volte ero scontrosa con lui. Mi dispiaceva risponderlo o trattarlo male,ma iniziavo a sentire la pesantezza dello studio.
Da quando Marika è partita mi son messa a studiare dalla mattina alla sera,in due settimane sono uscita si e no 3 volte e con Brian, non c’era un po’ di intimità tra noi da allora. Non era per l’intimità in se per se,ma era che non avevamo più momenti per noi. Io con lo studio,lui a volte mi aiutava è vero poi però aveva anche i suoi impegni. Era andato spesso dall’avvocato per la separazione perché per quanto si possano affrettare le pratiche dato il tradimento di lei ancora prima del matrimonio,c’erano tanti altri casini poiché Brian voleva l’annullamento anche del matrimonio religioso.
La notte Brian dormiva con me, però erano due notti che ero sola. Mi mancava. Mi manca un po’ la normalità di vivere il nostro rapporto come l’avevamo impostato all’inizio. Dovevo rilassarmi un po’,in un mese ero riuscita a fare tutto quel libro,mi mancavano circa un centinaio di pagine e forse un giorno di tregua mi avrebbe fatto bene. Erano le 11 del mattino,decido di chiamare Brian,anzi no,vado da lui, gli porto la colazione.
Sono fortunata,un taxi passa sotto casa ed era libero,lo fermo.
Arrivata pago e lascio il resto come mancia. Busso e non mi apre nessuno. Ricordo di avere le chiavi di casa sua dato me le aveva regalate insieme ad un portachiavi a forma di deathbat con dietro inciso il mio nome. Entro e salgo su in camera sua mentre cerco di non fare rumore e di non far cadere la brioche al cioccolato e il caffè. Dorme ancora. Appoggio la colazione sulla scrivania e mi avvicino a lui. Inizio a baciargli il braccio delicatamente..mormora qualcosa,ma non si capisce,forse starà sognando. Continuo a baciarlo sul viso e sul collo

-Selene,resta qui-

Chissà cosa starà sognando. Mi avvicino alle sue labbra,gli do un bacio,un altro e un altro ancora. Si sveglia.

-Hey Darling,che sorpresa,buongiorno-
-Buongiorno a te amore-gli diedi un bacio
Oh mio Dio. L’ho chiamato amore. Che faccio ora? Mi è uscito spontaneo,credo non possa fare nulla,ormai..
-Ti ho portato la colazione-dico subito per passare oltre sperando non mi abbia sentito
-Davvero?ultimamente sembrava che tu non mi volessi più,mi trattavi un po’ male,iniziavo a non capire e iniziavo a fare mille pensieri. Ora invece vieni addirittura a casa mia a svegliarmi e a portarmi la colazione a letto-
-Già..scusami per questo periodo un po’ così..ma inizio a sentire il peso dello studio e l’ansia per il test che è tra due settimane. Mi manchi Brian,mi mancano i tuoi baci,i tuoi abbracci,lo stare con te,mi manca fare l’amore con te-
-Hey,sono qui,mi sei mancata anche tu e mi è mancata la nostra normalità,mi è mancato tutto ciò che è mancato a te,ma ancora di più mi è mancato parlarti e averti con me-
-Ho pensato che se allento un po’ la presa mi farà bene,d’altra parte il test è tra due settimane e mi mancano poche pagine da fare,poi ho bisogno di te..-

POV Brian
Inizio ad essere un po’ confuso. Non so sé perché sto ancora dormendo, o perché ciò che sta dicendo Selene mi fa questo effetto. Prima mi ha chiamato amore ora mi dice che ha bisogno di me..credevo che certe parole dalla sua bocca non sarebbero mai uscite e invece..sento il cuore uscirmi fuori dal petto,mi sento un po’ emozionato,un bel po’.

-Forse è ora che allenti un po’ la presa,se stacchi non ti farà altro che bene, e..anche io ho bisogno di te..Sel..stavo diventando scemo, non sapevo che pensare invece tu eri solo sotto stress. Credevo non volessi più stare con me-
-Ma sei matto?Ma come ti viene in mente una cosa simile?-il suo tono era dispiaciuto
-Non lo so,d’altra parte sto imparando a conoscerti e questo lato non lo conoscevo-
-Brian,devi capire una cosa,non ti lascerò mai-

Ok ora ero proprio ko. Mi è mancata da matti,non la vedevo così da due settimane. Cazzo, non la ricordavo così bella. Le sorrido e la tiro a me abbracciandola.

-Ora dovrai pagare per queste due settimane quindi..-
-Brian..non farmi il soll..-
-Solletico?dicevi così?-

Iniziai a farle il solletico perché sapevo che le dava fastidio iniziò a ridere senza smetterla,era bellissima quando la vedevo così,riavevo la mia Selene,ero di nuovo contento.

-Brian ti prego smettila,mi manca il fiato-diceva ridendo
-No!ho appena iniziato-
-Per favore..ti prego-
-Ok la smetto-
-Dai fai colazione che si fredda il caffè-mi diede un bacio
-Hai ragione-
Feci colazione,ero ritornato quello di prima,e lei era più tranquilla,rilassata,la riconoscevo.
-Vado a fare una doccia-
-Ok,va bene-
-Faccio subito poi usciamo,ti porto a pranzo fuori-
-Ah..e come mai?per quale occasione?-disse sorridendo

Era seduta sul ciglio del letto con le piante dei pieni una contro l’altra e le mani incrociate a penzoloni tra le gambe. Vederla così mi aveva fatto sorridere sembrava un maschiaccio. Mi avvicinai a lei e la baciai stendendola sul letto.

-Per nulla in particolare,per noi-
-Allora festeggeremo noi due-
-Esatto *ahah*-
-Scemo,dai sbrigati-mi diede un bacio

Quando tornai in camera non c’era,la chiamai ma non rispondeva. Quando ad un tratto vidi la tenda del balcone mossa dal vento. La vidi con lo sguardo perso nel paesaggio che la circondava. Aveva uno sguardo diverso. Sembrava preoccupata,assorta nei suoi pensieri. A volte mi chiedo cosa le passa per la testa,sarei voluto entrare nella sua testa per capire.
Mi avvicino a lei e inizio a guardare nella sua stessa direzione.

POV Selene
Brian era sotto la doccia,mentre lo aspetto esco sul balcone e guardo ciò che mi circonda.
Ma cos’è che mi circonda veramente? Non lo so,nonostante sia bello ciò che provo,nonostante stia troppo bene con LUI, nonostante tutto ho paura. E’ passato forse un mese da quando Brian venne sotto casa mia e mi baciò,e da lì forse è stato  tutto un correre senza mai fermarsi,senza mai vedere dove ci stessimo dirigendo e dove stessimo mettendo i piedi. Forse abbiamo corso troppo e forse ci siamo fatti trasportare un po’ dall’euforia dei momenti concedendoci anche parole un po’ più forti,un po’ più cariche..più importanti. Non lo so, so però che stranamente,ciò che gli ho detto è sempre stata la verità,quello che sentivo prima lo sento ora scoppiarmi dentro più forte di quanto credessi. E allora cos’è che mi fa paura? Cos’è che mi turba? Che nervi..vorrei tanto capire,o forse dovrei capire che non sempre si può capire ciò che ci salta addosso e ci avvolge. Eppure dentro ho uno stato di inquietudine che inizia a farsi largo tra mille pensieri e mille sensazioni. Non voglio perderlo,non voglio lasciarlo andare,ma credo che stiamo correndo troppo,dovremmo prendercela più con calma,dovremmo lasciarci andare dosando le cose quanto basta,no senza freno. Dovremmo rallentare il passo,credo. Non so dove sbattere la testa,non so che pensare,mi sento confusa e più lo guardo negli occhi più non capisco perché lo voglio così tanto e perché poi ho paura. Ho forse paura di amare? E’ la prima volta che mi capita una cosa simile,forse è la prima volta che mi innamoro? All’improvviso è come se tutto si faccia più chiaro. E’ come se il mio cuore avesse paura di battere per qualcuno che non sia io,come se avessi paura di concedermi a qualcun altro. In ogni mio rapporto non mi son mai esposta,io ero io e nessuno era parte di me,non sono mai stata un tutt’uno con qualcuno. E’ questo che mi fa paura. Sono gelosa di me stessa,ho timore di dividermi con qualcuno,di lasciar entrare qualcuno dentro di me. E se diventasse parte di me e un giorno ipotetico mi voltasse le spalle? Sarebbe come se io voltassi le spalle a me stessa e mi abbandonerei. A quel punto cosa dovrei fare?Cosa mi succederà?Come dovrei reagire?Se venisse a mancare Brian,verrei a mancare io,è questo il punto. Perché devo solo ammetterlo a me stessa, lui è già parte di me,lo è diventato talmente in fretta che non me ne sono accorta. Si è fatto spazio senza far rumore e poi? E poi mi ha messo in crisi non solo il cervello. E ora mi ritrovo qui a guardare l’orizzonte con lui che è appena arrivato al mio fianco facendomi accelerare i battiti. Il mio cuore ha paura di battere per qualcuno,ma intanto batte per Brian.

-Hey..sei tutto bagnato,asciugati o con questo venticello prenderai qualcosa-
-Tranquilla,ora entro. A cosa stai pensando?-
-A te-
-A me?E cosa pensavi?-
-Nulla in particolare,ma ti pensavo,pensavo a questo mese trascorso con te. Alle mille cose vissute. Forse abbiamo corso troppo Brian,abbiamo corso senza sapere dove stessimo andando e io ho paura. Ti chiederai di cosa,beh..se qualcuno diventasse parte di me,se un giorno questo qualcuno venisse a mancare,automaticamente verrei a mancare anche io e a quel punto come dovrei comportarmi?cosa mi succederà?Il mio cuore ha paura di battere per qualcun altro. Sono disarmata Brian sai perché? Perché tutto ciò che ti ho sempre detto, è sempre stata la verità e ora quello che provavo ieri lo provo oggi ancora più forte. E’ troppo tardi però,sei già parte di me e il mio cuore batte per te-
-Hai paura di amare?-
-Credo di si-
-Io non lo so cosa significa amare,non ne ho mai ricevuto quindi non sono mai riuscito a darlo,ma so che è dentro di me. Forse hai ragione,ma quello di cui tu hai paura io..ne ho paura anche io. Solo che faccio uscire ciò che provo e ciò che sento, non mi soffermo a pensarci,faccio parlare le mie emozioni per me e non mi servono tante parole se non quelle poche che pronuncio quando davvero sento il bisogno di dirtelo..perchè se dovessi avere il bisogno di dirti che ti amo te lo direi altrimenti scoppierei. Non riuscirei a tenere dentro solo per me qualcosa di così forte. Però non soffermarti troppo,vivile le cose,non programmarle altrimenti non vivi più. Ora vieni qui e fatti abbracciare-

Quelle sue parole mi avevano lasciato pensare,cosa che non avrei dovuto fare. Così mi vennero in mente anche le parole di Marika all’aeroporto. Ma non riuscivo a capire se quel subbuglio che avevo dentro era amore. Prima l’avrei capito prima gli avrei detto cosa provavo,si perché avrei dovuto dirglielo cosa sentivo per lui. Mi teneva stretta a lui,respiravo il suo odore,respiravo LUI e tutto era svanito dalla mia mente.

-Ora andiamo,mi vesto e usciamo. Oggi non dovrai penare a nulla se non a rilassarti e a divertirti-
-Ok, mi piace,ti aspetto giù-gli sorrisi
Andammo in un ristorante tranquillo. Sia io che lui non eravamo amanti dello sfarzo,ad entrambi bastava poco per stare bene e divertirsi anche se a volte ci concedevamo qualche eccesso che non faceva mai poi così tanto male.
Il tavolo vicino il vetro che dava sulla strada,ma dal quale si vedeva il mare,sembra messo in vetrina e noi insieme a lui. A volte qualcuno si affacciava per vedere se era davvero Brian,ma tutti quelli che passavano dicevano “guarda!c’è Synyster Gates” forse erano tutti troppo impegnati alla sua figura che alla persona,ma d’altra parte funziona così.
Brian li guardava e faceva facce bruttissime, quando una faccia stupida,quando una da finto arrabbiato o da finto gentile,a volte mostrava anche la sua bella “R”  e i passanti a qualunque espressione del volto,ci rimanevano quasi male,ridevo,mi faceva divertire troppo.

-Mamma che scocciatura però,non ce la faccio più sono stanco-disse Brian ridendo
-Dai,però sei sempre così gentile?-
-In che senso?-
-Nel senso che fai sempre di queste cose?mostri il dito,li prendi in giro..-
-Si,a volte si altre no..anche nelle foto faccio il cretino-
-Si, lo so *ahah*-
-Lo sai?e come lo sai?-
-Brian..-
-Oddio anche tu eri una di quelle che sfogliava le immagini di internet?-

Ok..ero in imbarazzo,che dicevo?

-Beh,che male c’è?Suoni nel mio gruppo preferito ed eri il mio preferito..-
-Ero?Ora non più?-
-Ora è diverso-
-Che vorresti dire?-disse un po’ dispiaciuto
-Voglio dire che ora non sei più solo quello che suona nel mio gruppo preferito o cose simili,ora sei mio e basta,non ti vedo più come prima..sei il mio..-
-Il tuo?-
-Il mio..come vuoi che ti definisca?-
-Come vuoi,ma compagno o ragazzo o fidanzato mi andrebbero bene-
-Ok allora sei il mio compagno ragazzo fidanzato-
-E non sono più il tuo chitarrista preferito?-
-Certo che lo sei,lo rimarrai sempre-
-Bene,ora la mia autostima è risollevata-
-*ahaha* fanculo Haner-
-Hey modera i termini. Ci sono i fan fuori che ci stanno facendo una foto, girati e sorridi-disse prendendomi in giro

Mi girai e feci una faccia seria perché non capivo mentre vidi Brian storcere gli occhi e sorridere. Dio quant’era scemo *ahahah*.
Il passante aveva una vecchia istantanea la guardò sorrise e ce la mostrò. Brian con gli occhi incrociati e un leggero sorriso dal compariva una linguaccia e io che lo guardavo divertita. Era bellissima quella foto. Sgranai gli occhi e sorrisi per quanto fosse bella,così il tizio venne a darcela. Però prima di andarsene ne volle scattare un'altra che Brian autografò.

-Signorina,metta anche il suo nome-
-Io?No ma io non sono nessuno-
-Si lei è la mia ragazza..-disse Brian dando la foto al tizio
-Oh bene,Brian e Selene Haner,quindi si chiama Selene..complimenti ottima scelta-fece ad entrambi e se ne andò
-Scusa Brian,come hai firmato la foto?-
-Brian&Selene Haner-
-Ma io non ho il tuo stesso cognome-dissi allibita
-Lo so,ma che ti frega?Stai con me e ciò che mio è tuo-
-Ok..-ero incredula
-Dai non fare quella faccia Sel-
-No è che..vabbè fa niente-gli sorrisi,alla fine non mi importava come l’avesse scritto

Uscimmo dal ristorante e andammo sulla spiaggia a fare una passeggiata. C’era moltissima gente,ci togliemmo le scarpe e camminammo lungo la riva lasciando sì che l’acqua ci toccasse le caviglie. Mi prese per mano. Brivido. Arrivammo fino a quella struttura di legno sulla quale c’era un edificio dal tetto rosso che però non capii bene cosa fosse.

-Sel..-
-Cosa c’è..dimmi..-
-Nulla..lascia stare.-
-Parlami Brian..lo sai,puoi dirmi tutto-
-Si lo so…sono stato bene con te,sto bene con te,sempre,mi sento come non mi son mai sentito e sono felice.-
-Brian..io..non so che dire..sto così bene con te che a volte non mi sembra vero-lo abbracciai e baciai.
-E’ tutto vero,sono qui,sono vivo e lo faccio per te,per noi-

Non capì in quel momento,ma mi strinse talmente forte che iniziava quasi a fare male. Ero ad un passo dal capire finalmente..stavo iniziando ad amarlo davvero e me ne stavo accorgendo. Non avevo però il coraggio di dirglielo.

POV Brian
Non ho avuto il coraggio di dirglielo. Cosa mi è preso?Ho paura. La sua stessa paura,ho paura di amare. Mi son fatto intimorire per la prima volta dai miei sentimenti. Cazzo che mi prende? Lei è così bella, è così bello ciò che provo per lei che ho paura di non essere ricambiato. Per il momento la tengo stretta a me,voglio respirarla ancora per un po’.

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Capitolo 13
*** foREVer next to me ***


Era passato ormai un mese da quel giorno sulla spiaggia.
Avevo fatto ormai quel test d’ammissione e nel giro di qualche settimana avrei saputo l’esito.
Nel frattempo le cose con Brian andavano bene,certo a volte litigavamo,ma il fare l’amore dopo aver litigato era ancora più bello.
Ci stavamo divertendo,io non stavo pensando a niente se non a divertirmi. Dopo tutto,me lo meritavo anche.
Era passato un mese da quando Marika era partita e da allora Arin non faceva che essere sempre un po’ giù di morale per poi riprendersi quando vedeva arrivare un suo messaggio o un suo squillo.
Era passato un mese,e la mia paura di dirgli ciò che provavo si stava allentando. A volte sentivo il bisogno di dirglielo ma poi frenavo.
La mia parte razionale non era ancora pronta a qualcosa di questo tipo.
Mi trovavo nel letto di Brian,avevo appena aperto gli occhi.
Su di me solo il lenzuolo e la mano di Brian che proprio in quel momento sentivo scendere lungo la mia schiena per fermarsi sui fianchi.
Nonostante avesse una bella muscolatura,il suo tocco era delicato e le sue mani leggere e sottili.
Erano belle per essere le mani di un uomo.
Quella sua carezza fece comparire un sorriso sul mio viso,mi sentivo diversa,quasi come se mi sentissi dolce in cerca e voglia di essere coccolata il che,voluto e detto da me,sembra proprio qualcosa di surreale.
Mi voltai verso di lui mentre la sua mano risaliva dal fianco opposto verso la spalla.
Aveva ancora gli occhi chiusi.
Mi avvicinai a lui e mi accoccolai sotto il suo mento.
Lo abbracciai.
Lo guardai ed aveva ancora con gli occhi chiusi e un leggero sorriso sul viso.

-Non voglio aprire gli occhi-
-Non aprirli allora-
-Il tuo gesto mi ha fatto provare una nuova sensazione,mi piace,non voglio svanisca-
-Non credo che svanisca se solo apri gli occhi-
-E come lo sai?-
-Non lo so,lo so e basta-
-Allora mi fido-
-Ok-
-Ma se poi scopro che è un sogno?-
-Mi hai tra le braccia,come può essere un sogno?-
-Allora ora apro gli occhi-

Che matto.
Aprì gli occhi e mi sorrise.

-Sei più bella stamattina,è come se qualcosa ti avvolgesse e ti rendesse più bella-
-Lo dici solo perché hai gli occhi ancora gonfi di sonno-
-No,dico davvero-
-Allora lo dici solo perché ti ho abbracciato-
-No,è proprio perché mi hai abbracciato che sei più bella,perché non riesci a capire che quando ti apri e sei diciamo dolce,diventi più bella-

A quel punto mi era parso di risentire Marika che una volta disse più o meno la stessa cosa ma non ricordo in che occasione.

-Ma te lo dissi..dammi tempo e ti mostrerò qualcosa che non ho mai mostrato a nessuno-
-E cosa?-
-L’amore-
-Non hai mai amato nessuno?-
-Non lo so,so solo che è la prima volta che mi divido con qualcuno,è la prima volta che permetto a qualcuno di far parte di me-
-Ok,allora nemmeno tu hai mai amato-
-Dici?-
-Si..quando ami vuoi che quella persona entri dentro di te in modo che possa trattenerla a te e tenerla al sicuro diciamo..almeno è quello che penso io-
-Lo pensi,ma non l’hai mai provato-
-Prima no,ma ora..-
-Ora cosa?-
-Nulla,ora mi sento apprezzato,mi sento Brian..e mi rende felice perché posso essere io-
-Capito-

Non avevo capito cosa volesse dire con quella frase,ma devo ammetterlo ci son rimasta un po’ maluccio,credevo dicesse qualcos’altro.
Ma vabbè,nulla di serio. Per fortuna sono sempre stata il tipo di persona che non si è mai aspettato nulla da nessuno,ho sempre dato senza voler mai ricevere nulla in cambio, e quando mi veniva dato,mi sentivo in imbarazzo,in debito.
Ma devo dire che stavolta..pensavo andasse diversamente,ma va bene così.

-Brian..-
-Dimmi..-

Mi alzai e mi misi a pancia in giù con i gomiti sul letto e il mento poggiato sulle mani.
Lo avevo di fronte a me e mi mancò per un momento il respiro perché mi ero persa nei suoi occhi.

-Sel..hey Sel,tutto bene?-
-Eh?-
-Ma cos’hai?Mi fissavi senza dir nulla sembravi in trance-
-Ah..io..scusa..-
-*ahah* tranquilla,cosa volevi dirmi?-
-Si, hai mai amato?-
-No,per lo meno credevo di averlo fatto,ma mi son accorto che non era così,mentre ora..-
-Già..è stata la stessa cosa per me..ma ora?-

Volevo dirglielo,non ce la facevo più,ma se poi me ne sarei pentita perché era una cosa del momento?

-Mentre ora mi sento diverso,sembra che io stia imparando ad amare,sembra che stia dando tutto quello che avrei voluto dare e che non sono mai riuscito a farlo-

Ok. E’ meglio aspettare un altro po’.

-E tu?-
-Io cosa?-
-Tu ora come ti senti?-
-Ah..io..mi sento bene-

Mi sento bene?Ho saputo dire solo questo?
Sul suo viso quel sorriso era mezzo scomparso,forse per la mia risposta.
Ma stavo pensando.
Se lui provasse qualcosa per me solo perché si sente apprezzato?Solo perché magari non lo chiamo Syn ma Brian?Se quello che lui provasse non fosse qualcosa che sia un sentimento,ma altro?No,non potevo espormi. Terrò tutto dentro finchè non ne sarò davvero sicura.

-Syn..-
-Come?-
-Cosa come?-
-Perché?-
-Non capisco..-
-Perché cioè come mai mi hai chiamato Syn?-
-Non lo so..ci stavo pensando e mi è uscito di chiamarti così-
-Ah..vado a fare una doccia,ci vediamo giù-
Si alzò e se ne andò.
Cazzo..perchè?
-Brian scusa,ma..-
-Tranquilla..è tutto ok,a dopo-

Ma davvero si era offeso perché l’avevo chiamato Syn? D’altra parte però è lui anche Syn. Ma io perché l’ho chiamato così? Ah,per vedere come reagiva forse..bella stupida che sono.
Scesi in cucina e preparai la colazione con quello che c’era. Nella dispensa c’erano dei cereali,ma il latte era scaduto,il caffè americano e delle brioches  erano le uniche cose che c’erano oltre ad un bicchiere di succo di frutta.
Non avevo fame. Mi si era chiuso lo stomaco.
Salgo sopra e vedo che Brian aveva finito quindi presi la mia roba e mentre andavo il bagno lo vidi uscire con il cappuccio dell’accappatoio in testa e il viso basso. Bah.
Mi innervosì e quando ebbi finito la doccia mi vestì e scesi giù.
Presi la mia roba dalla cucina,lui stava mangiando appoggiato al banco della cucina che mi guardava in modo strano.
Presi la borsa e mi diressi alla porta..se dovevo passare la giornata così con lui preferivo stare da sola.

-Hey dove vai?-disse quasi scocciato
-Tranquillo,vado a casa mia-
-Aspetta, ti do un passaggio,ma perché devi andare da te?-
-Non scomodarti,prendo un taxi-
-Hey ma che ti prende?-
-Nulla,che prende a te?-
-Nulla-
-Ok,siamo a posto allora-
-Selene,ma perché..-
-Ciao Brian..se devo passare la giornata così con te,preferisco stare sola,tanto,sto o no,non vengo considerata quindi..-
-Ma che stai dicendo?-
-Quello che sento e che ho visto-
-Beh allora non senti e non vedi bene-mi prese un braccio
-Brian lasciami-
-Aspetta,fatti spiegare..-
-Cosa dovresti spiegarmi?hai detto che non hai nulla quindi?-
-Dio..Selene..mi son sentito strano quando anche tu mi hai chiamato Syn-
-Dirlo prima no?-
-No..volevo mi passasse prima-
-Ok. Ora deve passare a me-
-Cosa?-
-Devo pensare-
-Ma a cosa?-
-A tutto,voglio stare sola-
-Selene,Cristo Dio..ma che ti prende?-
-Non lo so,voglio capirlo-
-Perché non ci proviamo insieme?-

Cazzo..eh..che faccio?Che dico?
Silenzio..

-Selene..-si avvicinò a me con tono diverso da quello di prima
-Cosa c’è Brian?Ora cambi anche tono di voce,non è più strafottente e indifferente-
-Non ho mai usato tale tono con te né mai lo farei-
-Si vabbè ok,e quello di prima?Quando stavo per andarmene..-
-Uff Sel eddai..cazzo però..calmati,abbassa la guardia-
-No,la stavo abbassando prima,ma l’ho rialzata nel momento in cui al mio chiamarti Syn hai reagito in quel modo-
-Come sarebbe a dire la stavi abbassando prima?-
-Nulla..-
-Allora Sel ascoltami-

Mi fece sedere sullo scalino del vialetto.

-Non lo so perché mi ha fatto quell’effetto essere chiamato così da te-
-Ma Syn sei tu,è parte di te,sei tu comunque,cambiano le circostanze,ma la figura sei tu,è comunque il tuo cuore..-cazzo stavo dicendo?lo sapevo che Syn era quello costruito per il pubblico,da lui e dai mass media.
-Selene,una volta dicesti che Syn era quello sul palco e non quello dietro le quinte,ora che ti prende?-
-Non lo so-

Mi alzai e me ne andai. Non capivo cosa mi stesse succedendo.
Forse la paura,era la paura a parlare così per me. Non era il momento giusto per dirglielo e non era la circostanza adatta.
Ad un tratto sentì uno strattone,mi girai,era Brian.

-Aspetta-
-Cosa dovrei aspettare?-
-Hai paura vero?-
-Paura?-
-Si,paura di dirmi qualcosa-
-Cosa te lo fa penare che abbia paura di dirti qualcosa?Non ho paura di nulla,tanto meno di dirti qualcosa-
-Non fare la tosta che in fondo non lo sei..-
-Lo dici tu-
-Selene,non dire così perché sappiamo entrambi che c’è qualcosa che ci fa paura dire-
-Perché tu hai paura di dire ciò che provi non è detto che anche io debba avere la tua stessa paura-
-Chi ha parlato di sentimenti?-mi guardò con un sorriso che stava a dire “ti ho incastrata” di fatti era vero..
-Ehm..non c’è altra cosa per la quale avere paura-
-Chi te o dice,io ho paura dei ragni grandi..-
-Brian,non prendere in giro-
-Non lo sto facendo,sei tu che hai tratto conclusioni..vieni qui..-
-No Brian io..-mi baciò
-Nel letto anche io ho risposto un po’ vago,per paura..quello che ho dentro, è più forte di me-
-Brian..ci vediamo stasera ok?-
-Ma perché eviti il discorso?-
-Per paura-dissi allontanandomi.

POV Brian
Cazzo..ho avuto paura di perderla ad un tratto.
Credevo che se fosse uscita da quella porta non l’avrei mai più rivista. Non so cosa mi ha preso.
Ma non so nemmeno cos’ha preso a lei. Non capisco perché fa così. Sembrava essersi sciolta.
Sento il telefono squillare,è un messaggio di Selene.
“Scusa,ci vediamo stasera,ma per il momento vorrei pensare un po’ e stare da sola”.
Ecco. Che faccio?Non mi son mai trovato in queste situazioni.
Di solito me ne fregavo e lasciavo che fosse l’altra a venire da me per poi magari rispondere o trattare anche male.
Ma quello è Syn,ora parla Brian. Che è innamorato per la prima volta.
Non mi va di stare solo,mando un messaggio a Matt.
Cazzo,ho sbagliato numero..ho composto quello di Jimmy.
Jimmy,qualunque cosa io avessi lo chiamavo,era sempre con me e aveva sempre una parola buona e giusta.
Mi manca..Oh cazzo Jimmy cosa devo fare?Guardai nel cielo come se aspettassi una risposta che ahimè non arrivava.
Mi asciugai una lacrima che mi scivolò sul viso e un “mi manchi” volò verso il mio migliore amico.
Inoltrai quel messaggio a Matt il quale arrivò da me dopo un quarto d’ora.
Mi trovò con gli occhi rossi e lucidi.

-Hey Haner,cos’hai?cos’era quel messaggio?-
-Oh Matt..nulla,non so che fare?-
-Ma che hai?Cos’è sta faccia..e i tuoi occhi?-disse preoccupato
-ma Selene dov’è?-
-Ecco,Selene dov’è..-gli feci leggere il messaggio che mi aveva mandato LEI
-Hey Haner ma che ti prende?non ti ho mai visto così per una donna. Capisco che Selene è diversa,ma davvero non capisco,cos’hai?Perchè hai pianto?-
-Ho pianto perché il messaggio che ti ho mandato,prima avevo sbagliato a mandarlo..e..-
-L’avevi mandato a Jimmy,non è così?-
-Già..cazzo..quando c’era qualcosa che non andava,lui sapeva come fare e ora mi manca e poi Selene,avrei voluto la conoscesse-
-Sta sicuro che la conosce,tranquillo Haner-mi abbracciò
-Matt,ho paura,non so che mi prende..-
-Di cosa?-
-Non lo so cazzo,è come se avessi qualcosa dentro che vorrei dirle ma poi mi  blocco-
-Haner cos’è che vuoi dirle?-
-Non lo so..-
-Ok ho capito cosa vorresti dirle. Ma hai paura di non essere corrisposto o paura di esporti così?-
-La prima,ma è che sta per esplodere dentro di me cioè,scoppia dentro il cuore e nella testa, ma non riesco a dirglielo e lei credo sia lo stesso per lei. Stavo per dirglielo un mese fa,ma era troppo presto non volevo farle venire l’ansia,non volevo sentisse di più il peso della corsa che stavamo facendo dato mi aveva detto che forse si correva troppo e forse era vero,ma ho fatto ciò che mi sentivo di fare-
-Se gliel’avessi detto un mese,sarebbe stato vero?-
-Credo di si-
-E se glielo dicessi ora?-
-Si-
-Bene,dunque hai fatto bene a non dirglielo un mese fa. D’altra parte sono quasi due mesi che vi frequentate e per quanto ti possa sembrare poco il tempo,quel tempo l’avete passato sempre insieme è come se valesse il doppio-
-Già..ma non so se lei..-
-Lei cosa?-
-Non lo so Matt,oggi mi ha chiamato Syn,non vorrei fosse una che vuole me perché sono Syn e non perché sono Brian,che vuole il suo idolo..non vorrei fosse solo una fan-
-Cazzo Haner,ma che cazzo dici?Ma stiamo parlando della stessa persona?Di Selene?Che si nasconde alle foto,che se ti chiamiamo Syn lei esordisce con una frase dove ti chiama Brian sottolineandolo?Stiamo parlando della donna per la quale per la prima volta hai fatto a pugni?Stiamo parlando della persona che ami?-
-Si-
-E allora come ti viene in mente una cosa simile?Non ti ho mai visto così Brian..e Val non sai quant’è felice per te,perché per la prima volta ti vede felice tranquillo e soprattutto innamorato-
-Cosa devo fare?-
-Ora lei dov’è?-
-E’ a casa sua ma non vuole vedermi-
-Cos’hai fatto?-
-Sono stato un po’ scontroso dopo che mi ha chiamato Syn-
-Che testa di cazzo che sei. Ora aspetta che lei si schiarisca le idee,tranquillo si farà sentire lei-
-E poi?-
-Poi le parli Haner,sembra che non sei mai stato con una tipa prima d’ora-disse ridendo
-No,hai detto bene,non sono mai stato con una Donna. Lei è LA mia Donna-
-Haner,sei proprio cotto,sei davvero innamorato,cosa aspetti a dirglielo?-
-Se non ricambia?-
-A parte che non credo..ma poi se non ricambia avrà tempo per aprirsi e ricambiare più di quanto tu creda-
-Come fai ad esserne così sicuro?-
-Oooohhh cazzo Haner che fissa,non sei mai stato così insicuro!Tu la ami davvero e anche troppo per stare così in paranoia. Cerca di stare tranquillo e non pensare a nulla. E poi ne sono sicuro perché per lei parla il suo sguardo quando ti guarda che sembrate isolarvi dal resto del mondo quando i vostri occhi si incrociano.-
-Matt..-
-Brian..-
-Grazie..-
-Fanculo Haner,non dirlo nemmeno per scherzo-
-Dico davvero-
-Anche io,se Jimmy fosse qui ti avrebbe preso a calci-
-Già..lo fece una volta cazzo mi fece male*ahah*-
-*ahahah* sono sicuro che è vicino a te e ti guiderà come ha sempre fatto,ti rivolgerà il suo solito sguardo per dire “ora puoi andare”per poi guardati allontanare e fare ciò che devi-
-Già..*ahah* a volte sembrava una bàlia..-
-Ora lo è. Si sta prendendo cura di tutti noi,lo sento sempre vicino,anche ora-

Mi voltai ed era come se riuscissi a vedere il mio amico sorridermi e darmi una pacca sulla spalla.

-Brian..è tutto ok?-
-Ah?ah si,è tutto ok-
-Dai vieni con me,non voglio tu resti solo,pranzi da me-
-Ok,grazie amico-
-smettila con questo grazie-

Ero davvero fortunato ad averlo come amico.
Mentre mi alzavo però potevo continuare a vedere la figura del mio migliore amico sorridermi,alzarsi e prendere una strada diversa dalla mia. Con il suo giubbino di pelle nero,le bacchette in mano e il suo sorriso che diceva “vai tranquillo amico,sono con te”.
Mi commossi per l’ennesima volta. Lo guardavo allontanarsi e dileguarsi in un soffio di vento che mi accarezzò il viso.
 Era lui,me lo sentivo.

Chissà cosa sta facendo Selene,chissà come sta,chissà cos’ha..per il momento le do il tempo e lo spazio che vuole.








_____________________
Oggi è stata una giornata particolare per me,sono un pò triste,un bel pò non avevo voglia di scrivere ma poi ho pensato che se scrivevo mi sarei sentita meglio..già non è stato così ma almeno mi son sfogata un pò.
Ho voluto divagare un pò per ricordare Jimmy al quale Brian era attaccato particolarmente.
Lo ammetto,mi ha resa ancora più triste ricordarlo ma vabbè..
Buona lettura

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Capitolo 14
*** What do you do here? ***


Ero a casa.
Era tutto chiuso perché la luce in quel momento mi dava fastidio.
La testa mi scoppiava mentre ero rivolta verso il soffitto a guardarlo con lo sguardo perso nel vuoto.
Era tutto buio in casa nonostante,data l’ora,doveva esserci ancora un po’ di sole.
Ero talmente nervosa che scoppiai a piangere perché il modo in cui mi sono comportata è stato da vigliacca..non avrei dovuto comportarmi così,scappare facendo la bambina.
Avevo paura,era come se le grate della paura mi avessero avvolta,quella paura di abbandonare ogni lato razionale e lasciar parlare anche altro,non solo il cervello.
A tenermi compagnia,la luce fioca di alcune candele che avevo acceso.
Davano alla casa un tocco un po’ macabro,ma anche decisamente calmante e quasi romantico.
Chissà Brian..queste due parole,non facevo che ripeterle ogni volta.
Chissà cosa avrà pensato,con chi era e se era con qualcun’altra. Chi lo sa.
Il sol pensiero mi faceva dare di matto. Sembravo quasi gelosa. O forse lo ero.
Cosa dovrei fare?Sono stata qui sbattuta sul divano tutto il giorno a giocare con il telecomando della tv,a piangere e innervosirmi per il mio comportamento da bambina tredicenne.
Dovrei chiamarlo?
Interdetta sul da farsi,prendo il telefono,guardo l’ora e faccio una breve differenza di orario..
Marika.

“Hey sister,how are u? I’m not fine..:( ho litigato con Brian e ora non so che fare. Tutto ok lì?”
“Sel!qui se la normalità è sinonimo che è tutto ok allora si,è tutto ok,ma che è successo con il procione?:p”
“Ho avuto paura di dirgli qualcosa e son scappata via come una tredicenne,comportandomi da vigliacca e rispondendolo male”
“Ma insomma,me ne vado io e tu torni la Selene Italiana?Non posso lasciarti sola un minuto oh!Comunque nulla,dai aspetta che si calmino le acque e domani gli parli il sonno porta consiglio no?”
“Già è vero sono un disastro!:p Comunque è da stamattina che sono sola sdraiata sul divano perché è successo stamattina ero da lui e avrei voluto dirgli quella cosa ma mi son bloccata”
“Cazzo Sel..t’insegno e poi ti perdo,ma come si fa?ahahah comunque tranquilla anche se ti fa orrore dire quella parola ho capito che vuoi dirgli che lo ami e cazzo era anche ora!Hai chiuso tutto e accese le candele giusto?”
“Si ahahah”
“Lo sapevo,come se non ti conoscessi..comunque ripeto,fermati un attimo e non pensare alla cosa giusta da fare,non pensare se quello che vuoi fare è giusto o sbagliato,pensa che farai ciò che davvero senti e che vuoi fare..la cosa giusta,è la cosa che tu vuoi davvero. Ricordatelo!”
“E cosa voglio fare io ora?”
“Scoparti Brian?ahaha”
“Marika!sei una deficiente ahahah”
“Lo so ahahah comunque ascolta,fatti una bella doccia e poi gli fai uno squillo. Scommettiamo che dopo dieci minuti piomba da te?”
“Ne sei davvero così sicura?”
“Selene,quel ragazzo ha iniziato ad amarti che io ero ancora là ed è passato più di un mese(mi manca anche ArinL). Glielo si leggeva in viso e i suoi occhi parlavano per lui. Poi te l’ha detto in modo indiretto a casa sua,avanti ai genitori!Selene..di cos’hai paura?Di legarti ad una persona e amare?Ricordo che non avevi paura di nulla,ma forse mi sbaglio”
“Io..grazie Mà,non so che farei se non ci fossi tu!”
“Tranquilla scema!Ma i risultati?Niente ancora?”
“No purtroppo..sono più in ansia ora che quando studiavo”
“Ti sei appena data la risposta ai tuoi sbalzi d’umore che ti hanno portato a tutto ciò..rilassati sister,una donna in cinta credo farebbe meno danni ahahah”
“Hey,io non sono in cinta!”
“Oh non lo sarai sicuramente,ma l’ansia ti porta a comportarti da tale!”
“Mà..”
“Sel..”
“Mi manchi da morire e ti voglio troppo bene!”
“Stronza,mi fai piangere creando questo attimo di patos..mi manchi anche tu e non sai quanto ti voglio bene!Ora corri a farti una doccia e fa ciò che ti ho detto,quel ragazzo ha la tua stessa paura,pensa alla sfiga che gli è capitata,ha sposato una che lo stradiva e quando l’ha scoperto erano già sposati. Brian non ha mai amato perché quando stava dando amore è tutto svanito e non è riuscito a darlo mai completamente,questo lo sai benissimo. Ora vedi di non farlo soffrire altrimenti vengo lì e ti picchio a sangue. Fammi sapere un bacione baby!”
“Già..grazie per la man forte e grazie per la minaccia!un bacio scè..”

Questo era il resoconto della mia “chiacchierata” virtuale con Marika..ora dovevo solo alzarmi e buttarmi sotto la doccia.
Prima di entrare in doccia feci uno squillo a Brian.
Uscì dalla doccia,mi vestì e avevo ancora i capelli bagnati quando sento battere alla porta.
Controllo il telefono,non c’era nulla,Brian di solito mi manda un messaggio prima di venire,chi sarà?
Intanto l’ansia mi fluiva nelle vene al posto del sangue.
Apro,era Brian.

-Brian,ma cosa..come..-
-Selene,sono stato preoccupato tutto il giorno,volevo cercarti ma mi avevi detto di non farlo ed io stavo impazzendo-
-Calmati Brian,entra-lo abbracciai
-Hey..-il suo tono era decisamente più calmo ora e meno agitato-
-Non sapevo come comportarmi Sel,ma perché sei scappata così?-
-Non lo so,per paura-
-Diamine..non voglio pensarci ora voglio solo stare con te-

Mi abbracciò e mi diede un dolce bacio sul collo mentre mi prendeva in braccio e ci dirigevamo nel salone.

-Cosa sono tutte queste candele accese e perché è tutto buio?-
-Beh,vedi,quando sono nervosa e triste,chiudo tutto perché la luce mi irrita,così accendo le candele che mi rilassano..ma tu oggi cos’hai fatto?-
-Beh cos’ho fatto..sono stato da Matt mentre prima invece non sai cosa mi è successo-
-Beh,se non me lo racconti-dissi sorridendo
-Quando sono triste e nervoso,mando un messaggio a Matt da un anno a questa parte,mentre prima lo mandavo sempre a Jimmy-
-Cosa c’è allora che non va in questo?-
-E’ che l’ho mandato a Jimmy il messaggio,perché non mi son mai capitati momenti come questo dove tutto è così fottutamente serio,dove io sono così fottutamente serio e non mi è mai capitato di amare così come amo te-
-Brian,io…-
-Shh non dire nulla,so già cosa vuoi dirmi-

Iniziò a baciarmi mentre le sue mani erano fisse sul mio viso.
Le sue labbra sottili sembravano scottare sulla mia pelle.
Mi venne istintivo di togliergli la maglia e sentire il suo petto nudo su di me.
Volevo contatto,volevo sentirlo mio,volevo sentirlo addosso a me e mischiare pelle,sangue,anima e ossa con lui.
Mi iniziò a spogliare sempre con più foga,e sempre con più foga lo volevo,mi voleva.
Era nudo,su di me,mi guardava senza far altro,senza muoversi mentre la mia gamba piegata appoggiata al suo fianco un po’ tremava.
Iniziò ad accarezzarmi lentamente. Dal viso alla caviglia.
Ancora una volta,e ancora un’altra,ma stavolta,a seguito della sua mano c’era il suo  viso.
La punta del suo naso si alternava alle sue labbra ad accarezzarmi seguendo la sua mano che sembrava fare loro strada.
Non so cosa mi sia preso in quel momento,ma era come se provassi piacere.
Dal collo al seno,dal seno al bacino,dal bacino alla coscia e scendere giù fino alla caviglia.
Lentamente.
Ad un tratto vidi che si era fermato alla mia caviglia,alzò la testa e mi guardò restando fermo.
Gli sorrisi e lo accarezzai come stavo facendo prima e me lo ritrovai come una furia addosso.
Le sue mani non seguivano più percorsi casti come quelli di prima e nemmeno le sue labbra baciavano più come prima.
Era come un incendio,si muoveva sinuosamente su di me ed emanava calore quasi scottandomi.
Iniziò a mordermi delicatamente mentre mi teneva la schiena. Mi mordeva ovunque.
Avevo le labbra sul suo collo,ora sulle di labbra sue che sapevano di buono,quindi mi trattenni a lui,al suo sapore,attaccata ai suoi sensi,ai suoi respiri e ai suoi gemiti.
Mi teneva stretta per le cosce,e lo guardavo mentre si muoveva su di me,dentro di me.
Gli presi i capelli e lo tirai a me,le sue labbra quasi sfioravano le mie.

-Ti amo Brian Elwin Haner Jr,ti amo-dissi guardandolo negli occhi
-Hey Darling,ti amo anche io-

Riprese a baciarmi e a muoversi un po’ con delicatezza un po’ con violenza.
Mi sentivo leggera e stavo bene,una sensazione mi pervase,scivolando lungo il mio corpo fino a prendersene possesso. Mi misi su di lui e gli presi le mani mettendogliele dietro al collo e stringendole,mi muovevo su di lui con la fronte appoggiata alla sua.
Il suo respiro sul mio viso mi faceva impazzire.
Iniziai a leccargli le labbra che incorniciavano un sorriso più che malizioso.

-Non ce la faccio a non toccarti,lasciami-disse sussurrando
-No,non ti lascio-
-Oh si che lo farai-

Iniziò a baciarmi il collo,per scendere sui miei seni. Quei suoi baci mi mandavano in uno stato confusionale e senza accorgermene allentai la presa.
Quasi con forza si liberò dalla mia presa,aggrappandosi ai miei seni per poi prendermi ai fianchi facendomi muovere su di lui in modo da dargli più piacere.
Sembrava quasi violenta la sua spinta se il tocco non fosse addolcito dalle sue mani lungo la mia schiena.

-Ti amo Selene,ti amo come non ho mai amato prima-

Dopo avermi detto queste parole si portò su di me iniziandosi  a muovere dolcemente e lentamente.
Quasi come se volesse assaporare quel momento,come se volesse godere di ogni movimento che faceva.
Cingevo il suo fianco con la mia gamba,che veniva accarezzata e stretta dalla sua mano.
Intorno a noi non c’era nulla,solo la luce fioca delle candele e il silenzio spezzato dai nostri gemiti di passione,di godimento,di amore.

POV Brian
Dio se mi sentivo bene ora. Era come se mi fossi scrollato di dosso un macigno.
La amo e gliel’ho detto,non ce la facevo più a tenermelo dentro e a farne mistero.
Lei mi ama,lo sento,lo vedo,il suo amore posso quasi toccarlo,posso respirarlo nell’aria,lo sto vivendo.
Provo una strana sensazione ora che faccio l’amore con lei,qualcosa che non ho mai provato.
Vorrei non finisse più per poterla provare ancora.
Mi piace sentirla gemere,se lei prova piacere io provo ancora più piacere e amo godere del suo piacere.
Amo stringerle le cosce,amo farla mia,amo sentirmi dentro di lei e su di lei,amo i suoi occhi,le sue labbra il suo profumo,amo quando si impossessa di me e mi pervade,amo quando mi bacia e quando fa l’amore con me. Amo il suo parlarmi,il suo guardarmi,amo ogni suo gesto.
Amo la scia che lascia quando passa perché è maledettamente sensuale,come il suo andamento mentre cammina.
La amo.
Le mie mani su di lei scorrono delicate,le mie labbra non ce la fanno ad esserlo sul suo corpo e il mio corpo non ce la fa ad essere delicato con lei.
Sono su di lei e la guardo. E’ bellissima.
Sul mio viso compare un sorriso,non più malizioso. La bacio.
E’ come scalare una montagna,il piacere che ti pervade quando arrivi sulla vetta è lo stesso che sto provando con lei,più intenso più forte,più carnale.
Resto ancora un po’ su di lei e con un dito le disegno i contorni del viso.
Le sue mani sulla mia schiena che mi accarezzano mi fanno venire i brividi.
Sembro un bambino,non mi sembrava possibile che il sottoscritto potesse provare queste cose,ancor meno credevo non potessi mai pensarle.
Ma ho sempre creduto che avrei trovato qualcuno da amare e che mi ami davvero e ora le tengo tra le mie braccia e le sue gambe cingono il mio bacino.
Restiamo così per un po’,poi mi addormento su i suoi seni.
Era mezzanotte e mezza e le sue braccia erano attorno al mio collo,dormiva ancora.
Delicatamente le sposto per alzarmi e prenderle una coperta,avrà freddo se mi alzo.
Le metto una coperta addosso e mi fermo un po’ a guardarla. E’ bellissima,non posso far altro che dirlo.
Ad un tratto,mi afferra il braccio.

-Hey..dove vai?stai andando via?-
-No amore mio no,non sto andando da nessuna parte-
-E allora perché non sei più qui con me?-
-Perché volevo farti riposare,ma non me ne sarei mai andato-
-Capito..usciamo?-
-Sel,è mezzanotte e mezza-
-E che fa?Ho voglia di uscire con te,chiama anche gli altri. Sempre che ti vada-
-Si certo che mi va..posso fare una doccia?-
-Certo che puoi,non devi chiedermi il permesso-
-Ok,allora vado-

Mi feci la doccia e non facevo altro che pensare a quanto sia stato bello fare l’amore con lei. Le candele davano un aspetto tetro,ma erano bellissime,mi son sentito un altro,con qualcosa che ribolliva nelle vene.
Torno da lei in salone.
Aveva preparato qualcosa da mangiare così,molto velocemente,ma non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
I capelli che non aveva asciugato,erano bellissimi,un po’ mossi e le stavano da Dio.
Mi sedetti sullo sgabello e la guardavo mentre cucinava,quando si avvicina a me,si fa spazio tra le mie gambe e mi bacia mettendo le sue braccia al mio collo.
Wow..

-Allora amore mio,cosa facciamo?-
-Beh,se vuoi possiamo rifare quanto fatto prima-dissi sorridendo
-Dai,per quello hai una vita..hai sentito gli altri?-
-Si,tra poco saranno qui-
-Uhm..e dove andiamo?-
-Sorpresa..-
-Ma sono curiosa!-
-Allora morirai di curiosità perché non te lo dirò-
-Haner..sei uno stronzo-disse ridendo
-Grazie..ma non si tratta così chi si ama-dissi un po’ maliziosamente
-Haner..ti amo,ma rimani uno stronzo!-
-Com’è bello quando lo dici,ti riempie proprio la bocca,ridimmelo-
-Sei uno stronzo-
-No,quello di prima-
-Haner-
-No!Quello di dopo!-
-Ti amo-
-Ridillo-
-Ti amo!-
-L’ultima volta-
-TI AMO!!- mi urlò in faccia
-Ti amo anche io e sei più bella quando lo dici,quando esprimi i tuoi sentimenti,sei stupenda-
-Ora mi metti in imbarazzo-
-No,dico la verità-mi sorrise

Mangiammo quello che aveva preparato e subito dopo arrivarono gli altri.
Andammo in un pub irlandese non molto lontano da Huntington.

-Hey io ho fame!-disse Arin
-Non sei l’unico-aggiunse Zacky che teneva stretta Gena la quale esclamò
-Zacky,sei un pozzo senza fondo,guarda come sei ingrassato,hai mangiato anche a casa!-
-Dai Gena,così mi metti in imbarazzo!-
-E tu diventi chiatto!-

Al dire ciò di Gena,tutti scoppiammo a ridere e giustamente Jhonny non perse occasione per insultarlo.

-Baker sei un fottutissimo ciccione e pure basso-
-Christ,non sei nella posizione giusta per parlare che sei più basso di me e anche tu hai la pancia-
-Ma che dici Baker-disse Johnny tirando in dentro la pancia
-Hey ma Matt?-disse Sel
-Non lo so amore,l’ho chiamato e ha detto che ci vedevamo qui-
-Vabbè perché non lo aspettiamo dentro?-disse Arin impaziente perché aveva fame
-Ok,ok entriamo-

Entrammo e Matt era già lì con Valary e con Michelle.
Cazzo,cosa ci faceva lei qui?

POV Selene
Cosa?Ci vedo doppio o quella è Michelle?E ora cosa faccio?Mi sento terribilmente in imbarazzo.
Non feci nemmeno in tempo a sentir mici che un’occhiata fulminante mi arrivò da parte sua che però,non ebbe alcuna considerazione da parte mia. Certo però,era bella,eccome se lo è. Ma ha gli occhi cattivi,meno male che Val non è come lei.

-Selene,ciao!-
-Hey Matt-mi abbracciò stringendomi forte
-Mi fa piacere che vi siate chiariti,ti voglio bene,sei una gran bella persona,l’avrei preso a pugni se si fosse comportato male e lo farei nel caso in cui ce ne sia il bisogno,ma so che non succederà-mi disse sussurandomelo all’orecchio
-Grazie Matt,ti voglio bene anche io,ma che ci fai lei qui?Cosa devo fare?-

Mi prese sotto braccio e dopo che salutai Val mi portò fuori e con noi venne anche Brian.

-Hey Matt amico,ma che ci fai lei qui?-
-Brian scusami,ma è piombata a casa non sapevo cosa fare,volevo venire da solo,ma è stata lei ad insistere a venire e Val purtroppo lo sai,non poteva dire di no alla sorella-
-Si ok,ma perché è venuta cioè..cazzo..-
-Calmati Brian,se è per me,non c’è nessun problema,eviterò le sue occhiate come ho fatto prima-
-Per me lo è,è un problema,non voglio stare al tavolo con lei-
-Haner amico,ti prego calmati..io..-
-No non mi calmo Matt..cazzo-
-Mi dispiace-disse Matt rammaricato
-No,non è colpa tua figurati,anzi scusami-si abbracciarono
-Dai,tranquillo,ora entriamo-
-Ok-
-Sel..mi dispiace-
-Matt non devi affatto scusarti,è vostra amica-

Entrammo e purtroppo l’aria si tagliava con il coltello.
In quel momento tutti erano un po’ con i visi imbronciati,tranne Arin che forse non aveva capito nulla.
Ci sedemmo e arrivarono le birre.
Dopo un po’ notai che nessuno le dava a parlare se non Val,Matt,Gena e Arin.
Mi sentivo un po’ a disagio anche perché Johnny e Zacky scherzavano e ridevano con me non considerando minimamente la mezza bionda e mezza castana.

-Sel,ti va di accompagnarmi fuori a fumare?-
-Certo-

Accompagnai Brian fuori. Mi baciò.

-Non sapevo che lei fosse qui e mi chiedo cosa sia tornata a fare dato che non ha più nessuno se non la sorella-
-Forse è tornata per la sorella?O forse l’ha chiamata l’avvocato..cosa ne sai?E poi non ci pensare-
-Se fa qualcosa di sbagliato con te giuro che sarà la prima volta che alzerò le mani su una donna,anzi non alzerò le mani su una donna,perché non è giusto nemmeno chiamarla così,sarebbe un’offesa per le donne-
-Grazie per il complimento Gates-disse qualcuno alle nostre spalle,era Michelle
-Prego-
-Ti sei fatto l’amichetta-
-Tu invece?Quel palo ancora non te lo sei fatto?-
-Brian..per favore-dissi
-Brian?vedo che lo chiami per nome,comunque piacere Michelle-mi porse la mano
-Selene-gliela strinsi
-Vieni Sel,entriamo-
-Ops,forse ho disturbato,non era mia intenzione,chiedo scusa-

Le passammo di fianco senza dire nulla,Brian era nero di rabbia ed io in imbarazzo.

-Sel,ti chiedo scusa per mia sorella io..-
-Valary,non preoccuparti-
-Avrei dovuto far si che Matt venisse da solo,ma voleva venire anche lei e non sapeva di te e Brian io..ti chiedo scusa-disse Val rammaricata più di Matt
-Val,è tutto ok,è tua sorella e loro amica,io non posso di certo impedire che vi vediate se ci sono anche io-
-Ma potreste evitare di farla comparire così avanti i miei occhi-interruppe così Brian
-Brian,scusami davvero-
-Tranquilla Val-le diede un bacio sulla fronte

POV Brian
Cosa cazzo ci fa lei qui?Perchè è tornata?
Che nervi,averla di nuovo tra i piedi. Non le rivolgo nemmeno uno sguardo ma la sua presenza mi infastidisce.
Mi dispiace per Sel. Si è trovata in questo incontro indesiderato. Ma sembra abbia capito la situazione e so che il suo modo di fare darà tremendamente fastidio a Michelle che è sempre stata in mezzo e ha fatto sempre sì che l’attenzione fosse rivolta su di lei.
Anche i ragazzi,non la cacano di striscio. Starà morendo dentro e questo mi fa ridere.

-Perché ridi Brian?-mi disse Sel incuriosita
-Sta a vedere poi capirai-
-Ok,ma cosa?-
-Capirai tranquilla-

Intanto Michelle stava richiamando l’attenzione a se di tutti,ma nessuno si girava per dargliela.
Nemmeno Matt e Gena,a volte nemmeno Val.

-Raccontami un po’ di te-disse Arin

Cazzo,ma Arin perché..uff.

-Beh,piacere Michelle,l’ex moglie di Syn-
-Syn?-
-Si-
-Brian,sono seduto vicino alla tua ex moglie?-
-Si Arin,purtroppo per te si-
-Cazzo..io..-
-Tranquillo Arin-
-Allora invece tu Arin,come mai con loro,sei uno della crew?-
Ma tu guarda. Intanto tutti i nostri sguardi erano rivolti ad Arin in segno di supporto morale,nessuno voleva stare nei suoi panni.
-No,veramente io sono il batterista provvisorio-
-Si,ma fai parte della famiglia-aggiunse Matt
-Ah il sostituto i Jimmy-
-No,non sono il suo sostituto,non lo sarò mai e mai nessuno sarà il sostituto di Jimmy-
-Come?Ma scusa,è morto che ti frega?-
-Michelle ora basta,hai proprio sbagliato a parlare-disse Matt
-Come scusa?è la verità-
-La verità la conosciamo bene tutti e ci salta in faccia ogni santissimo giorno,ma tu non hai il diritto di parlare così di un nostro amico-dissi
-Ma tu cosa vuoi?Chiedi il divorzio e ti porti la prima fan che ti capita avanti,forse questo l’hai preso dal tuo amico scomparso-
-Michelle!-le volò un sonoro schiaffo che le scompigliò i capelli
-Valary,ma cosa fai?sei impazzita?-
-No tu sarai impazzita!Come ti permetti di parlare così di Jimmy e come ti permetti di parlare così a Brian dopo tutto quello che gli hai fatto?E non permetterti mai più di dare giudizio su persone che non conosci!-
-Valary,ripeto,sei impazzita?Alzare così le mani addosso a tua sorella-
-No non sono impazzita,ne avresti meritati altri e anche da parte loro-

Intanto tutti eravamo più che nervosi con al nostro seguito le nostre ragazze. Selene mi si parò avanti per evitarmi di uccidere Michelle,Gena teneva Zacky per un braccio e Johnny era quasi in lacrime con Arin avanti. Tra tutti è sempre stato quello un po’ più emotivo e ogni volta che si parla di Jimmy,sul suo viso compare una lacrima. D’altra parte erano culo e camicia,Jimmy scherzava sempre son lui.

-Val..ma come..-
-Lascia stare Val-intervenne Matt che teneva Val per entrambe le braccia
-No Matt..aspetta..tu hai tradito il nostro amico,da prima che vi sposaste,l’hai tradito dopo il matrimonio e ora sei con un altro e forse un altro ancora pure. L’hai sempre chiamato Syn tant’è vero che al vostro matrimonio invece di dire Brian Elwin Haner jr hai pronunciato Synyster Gates!E ora arrivi qui infangando la memoria del mio migliore e la figura di una persona che tratta Brian un miliardo di volte meglio di quanto abbia fatto tu in tutti questi anni?Ma chi ti credi di essere?Stanotte arrangiati non tornerai a casa con noi e né tanto meno dormirai da noi. Vedi dove andartene e non farti vedere domattina,puoi tornare in Texas.-
-Valary,sono tua sorella!non puoi farmi questo!-
-Si sei mia sorella ma tu non puoi fare questo-

Non avevo mai visto Val così arrabbiata da tirare un sonoro ceffone alla sorella. Ha fatto bene però,non si doveva permettere,l’avremmo ammazzata se non avesse dato lei lo schiaffo.
Ce ne andammo senza pagare e lasciando lei lì sola mentre il cameriere le dava il conto. Forse avrà imparato ad avere almeno rispetto per qualcuno che è morto,dato che per gli umani viventi,non ne ha mai avuto.

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Capitolo 15
*** Oh my God! ***


Eravamo fuori dal locale.
Chi fumava,chi aveva lo sguardo perso nel vuoto,chi nervoso batteva un piede a terra.
Brian parlava con Matt e Valary la quale era davvero arrabbiata. Vicino a me c’era Arin non so se era più arrabbiato o più in imbarazzo.

-Arin,tutto ok?-
-Eh?Ah,Selene..beh diciamo di si-
-Cos’hai?-
-Nulla..-
-Dai parla-gli dissi sorridendo

Mi guardò come se cercasse conforto poi ci sedemmo sullo scalino delle scale del locale.

-Non voglio prendere il posto di Jimmy,non penso affatto di essere il suo sostituto,nessuno potrà mai esserlo. Su quello sgabello c’è il vuoto e lo sento ogni volta che mi ci siedo e i ragazzi si voltano per farmi un sorriso. E’ un bel fardello quello che ho sulle spalle,ma è più leggero quando suono-
-Arin,tranquillo..i ragazzi sono sicura che non pensano tu voglia prendere il suo posto. Credo che lei l’abbia detto per rabbia o per non so cosa,ma il suo pensiero non è quello dei ragazzi. Se può farti stare meglio,parlane con loro,di loro ciò che hai detto a me. Siete comunque un gruppo e se ti apri con loro vedrai che faranno lo stesso con te e vi aiuterete a vicenda-

-Siamo una famiglia Arin e tu ne fai parte-intervenne Matt
-Grazie Matt,grazie Sel-mi abbracciò
-Aspettiamo l’alba sulla spiaggia?-dissi rompendo il ghiaccio
-L’alba?-disse Johnny
-Si,hai presente..il sole che sorge..*ahhah*-
-Che simpatica che è la donna del Gates!Se ti acchiappo!-

Iniziai a correre per non farmi prendere da Johnny mi misi dietro di Brian il quale gli mise una mano sulla fronte e lo distanziava.

-Christ..monta in macchina che si va sulla spiaggia-disse Matt
-Davvero?Andiamo?-
-Si!Tanto non credo ci voglia molto-disse Val
-Sii dai andiamo Zacky!-fece Gena
-Ok,allora andata..Arin vieni con noi?-disse Brian
-No,ho la macchina-
-Ok si torna ad Huntington Beach allora. Ci vediamo alla solita spiaggia-
Stavamo salendo in macchina quando arriva un taxi e vedemmo Michelle uscire dal locale.
-Val,torno in Texas..mi dispiace-
-Ok Michelle,alla prossima-

Il taxi partì e noi dopo di lui nella strada opposta.
Brian era nervoso.

-Hey cos’hai?-
-Ma hai sentito come ha parlato di Jimmy e di te?-
-Beh si,ma cosa vuoi farci..fosse almeno vero ciò che ha detto..-
-Si ma,che nervi..non ha un minimo di rispetto,crede che lei comandi e tutto le sia dovuto-
-Brian..calmati-gli presi la mano
-Mi dispiace ti abbia offesa-
-Non mi sono offesa..dato chi ha parlato..-
-Sei tremenda..ma come fai?-
-A fare cosa?-
-A rimanere così calma-
-Con tutta quell’agitazione di certo non potevo permettermi di agitarmi anche io se no finivamo peggio-risi

Arrivammo sulla spiaggia.
Ci sedemmo sulla sabbia ancora umida, guardavamo il mare e quella luce tenue che iniziava ad intravedersi tra le onde mentre il cielo acquisiva una colorazione diversa da quella della notte.
Faceva freddo,così Brian si sedette dietro di me cingendo il mio corpo con le sue gambe. Avevo la schiena appoggiata al suo petto e la testa sulla sua spalla. Le nostre guance erano l’una contro l’altra e ogni tanto mi dava dei baci innocenti.
Eravamo tutti vicini. Parlavamo,ridevamo.
Come al solito Zacky e Johnny si prendevano in giro e si facevano i dispetti.
Il cielo sembrava diviso in due..la luce e l’oscurità.
Faceva un effetto al quanto strano trovarsi al centro di tale divisione..

-Hey ragazzi,noi torniamo a casa domani dobbiamo andare dai miei quindi..-disse Matt
-Forse vuoi dire che devi andarci tra poco-aggiunsi
-Si esatto è vero!Dio sono stanchissimo-
-Mi raccomando se sei stanco non guidare-
-Tranquilla Sel!-
-Val,mi raccomando-
-Si,guido io non ho per niente sonno,anzi-
-Ciao ragazzi,ci vediamo nel pomeriggio magari-

Matt e Val se ne andarono, Arin si era addormentato sulla spalla di Johnny che ormai guardava il mare senza dire nulla.
Gena anche si era addormentata tra le braccia di Zacky che stava cercando un modo per alzarsi prenderla in braccio e portarla alla macchina senza farla svegliare.
Mi alzo e mentre faccio appoggiare la testa di Gena a me Zacky si alza e la prende in braccio.

-Grazie Sel,sei stata gentilissima-
-Di nulla Zacky,figurati-
-Ci vediamo più tardi ragazzi,buon giorno anche se andiamo a dormire-mi diede un bacio sulla guancia
-Ciao Baker-ricambiai

Eravamo rimasti noi e Johnny e Arin che si erano addormentati l’uno appoggiato all’altro.
Mi riaccoccolai tra le gambe di Brian,stavolta però mi misi un po’ di lato,con la schiena sulla sua gamba.
Mi guardava sorridendomi mentre mi facevo spazio con la testa sulla sua spalla. Aveva un bellissimo profumo. Sapeva di intenso,di maschio,di fresco e delicato..m’incantava.
Ogni tanto poggiavo le mie labbra sul suo collo.

-Sei stanca?-
-No..tu?-
-No..mi piace stare sulla spiaggia e guardare il mare,mi rilassa-
-Già..è davvero bello-
-Selene-
-Brian-
-Vieni da me?-
-Si-sorrisi
-Non voglio stare solo-
-Ok..il sole ormai è quasi alto,l’alba l’abbiamo vista,vogliamo andar via?-
-No,restiamo un altro po’ così..mi piace stare così con te,mi piace stare con te. Sto con te e sto bene,non potrei desiderare altro-gli diedi un bacio

Passò un’oretta e Johnny e Arin ad un tratto caddero sul fianco chi a destra e chi a sinistra incrociandosi.

-Ah..che cosa..che schifo la sabbia in bocca ma che cazzo..Arin che ci fai dietro di me?!-disse Johnny spaventato
-No Johnny,cazzo ci fai tu avanti a me!?-
-Vi siete addormentati l’uno appoggiato all’altro,eravate dolcissimi *ahahah* una coppietta molto molto romantica-disse Brian ridendo
-Haner,dici così perché tra le tue gambe c’è una bella ragazza e ora sfotti,ma sai che anche a me piacciono le donne-disse Johnny
-Dai Johnny vieni qui,sarò la tua donnina-disse Arin assumendo una posa alquanto buffa con il muso a volerlo baciare
-Levati da qui Arin!Dio che schifo non farlo mai più!-
-Johnny!!-
-Scendimi di dosso A-rin!-fece Johnny cercando di liberarsi dalla presa di Arin
-*ahahah* dai Johnny andiamo-
-Finalmente ti sei staccato,ma con te in macchina non ci vengo!-
-Dai Johnny,è stato con la mia amica,tranquillo-
-No non sto tranquillo..aaahhh..-
-Johnny dai andiamo non fare il bambino,mi piacciono le donne più di quanto tu possa credere-
-Ok ma se ti avvicini tiro il freno  mano-
-Tranquillo..ciao ragazzi a stasera-
-Ciao e fate i bravi *ahaha*-
-Haner cazzo no pensarlo nemmeno!-

Eravamo soli. Noi,l’oceano,la luce e dietro di noi la notte che svaniva lasciando spazio al giorno.
Mi appoggiai di nuovo a Brian.

POV Brian
Si è addormentata su di me. Non voglio svegliarla,mi dispiacerebbe. Io non ho proprio sonno,anzi. E’ davvero bella e dolce quando dorme. E’ tranquilla.
La guardo per un po’ poi ripenso alla serata.
E’ stata bellissima fino a quell’incontro con Michelle. Mi ha innervosito il suo comportamento. Se avesse detto qualcosa di più giuro l’avrei ammazzata.
Ma chi se ne frega di quello che dice e pensa.
Invece LEI..La tengo stretta e non mi manca nulla,è come se mi sentissi in pace. Sono tranquillo.
Sono quasi le 7.30 del mattino,la prendo in braccio e la porto in macchina.
Dorme.
Arriviamo a casa mia dopo un quarto d’ora di macchina.
Intanto mi è venuto un po’ di sonno per fortuna altrimenti se avessi fatto una tirata sarei stato un essere insopportabile,già lo so.
Entriamo e la porto in camera. Chiudo le finestre. Ora è buio.
La spoglio cercando di non svegliarla. Ci riesco,meno male.
Crollo,sono davvero stanco ora.

POV Selene
Diamine,ma chi è a quest’ora?
Il telefono squillava,ma non era il mio. Come suoneria ho gunslinger  e questa era la classica suoneria di un telefono.

-Brian..Brian..-
-Hmmmh-
-Brian,ti sta squillando il telefono-
-Lasciami dormire altri cinque minuti dai-
-Brian..è l’avvocato-ok lo ammetto ho guardato chi fosse,ma non si fa!
-Chi?-
-Il tuo avvocato-
-Oh cazzo!l’appuntamento con l’avvocato ma che ora è?-
-Non lo so!-
-Pronto!-

Non riesco a sentire cosa dice quello dall’altra parte quindi..

-Si mi scusi,ho avuto un contrattempo,mezz’ora e sono da lei,a tra poco-
-Brian?-
-Sel,sono le 15!alle 14 avevo appuntamento con l’avvocato,ora mi ha dato appuntamento tra mezz’ora..cazzo!devo muovermi-

Mi diede un bacio e saltò dal letto per andare a farsi una doccia.
Odio essere svegliata così,infatti ora sono più che nervosa.
Mi alzo e scendo giù,preparo il caffè ammesso che Brian ne abbia.
Ecco,niente caffè,cazzo. Che nervi uff.

-Darling,scusa,scappo,ci sentiamo tra un po’..però dammi prima un bacio-
-Dai vai o farai tardi-
-Ma cos’hai?-
-Niente che devo avere. Ciao-
-Vabbè,vado mi spieghi dopo-
-Se..vabbè ciao-

Ero davvero nervosa. Per quanto potessi cercare di mantenermi calma o di calmarmi,non ci riuscivo.
La giornata era iniziata male,sarebbe potuto succedere di tutto.
Erano le 17 e giravo per casa di Brian come una deficiente.
Non trovavo la borsa,forse Brian non l’aveva presa dalla macchina.
Questo significava che non avevo soldi e non potevo fare un cazzo di niente.
Che nervi.
Che faccio?Non ho fame non ho sente voglio il caffè e qui non ce n’è e non ho soldi per prenderlo al caffè dietro l’angolo.
Non posso andare a casa perché le chiavi le ho nella borsa..e che cazzo però.
Aspettai Brian,ma aspettare è una cosa che odio, mi irrita,e già sono nervosa.
Si fecero le 18.30 e Brian arrivò.

-Finalmente! Dov’era quest’avvocato?dall’altra parte della città?-
-Ciao eh! E comunque potevi rispondere a telefono-
-Brian se non ho risposto è perché la mia borsa forse è nella tua macchina-
-Cazzo,ecco cos’era che suonava in macchina..ed io che credevo fosse lo stereo-
-Se vabbè..buona notte-
-Ma cos’hai che rispondi così male?-
-Nulla,mi son svegliata nervosa,volevo il caffè,ma non ce n’è perché forse non fai spesa da una vita,non avevo soldi,le chiavi di casa mia nè niente perché la borsa era nella tua macchina,non avevo fame e ho passato la giornata a fare la cretina dentro casa tua!-
-Hey scusa eh..mi dispiace ma non è certo colpa mia!-
-Ma chi cazzo ti ha detto nulla Brian,non ti ho considerato proprio-
-Sel,senti,capisco che sei nervosa,ma calmati-
-Oh,non riesco a calmarmi e più mi dici che mi devo calmare più mi innervosisco..quindi taci!-
-Selene..-
-Ahh,basta-
-Già basta,finiscila-
-Brian..ok..basta,mi passerà ma basta-

Salì sopra e uscì sul balcone,mi sedetti su una specie di sedia sdraio e rimasi sola per un paio d’ore a guardare l’orizzonte.
Mi addormentai e quando mi svegliai avevo una coperta addosso e delle candele erano state accese e messe sul balcone. Era l’imbrunire e il sole stava morendo tre le onde.

-Mi dispiace Brian, non volevo risponderti male-
-Tranquilla,ti capisco..ecco perché poi ti ho acceso le candele,so che ti rilassano-mi sorrise
-Grazie,sei d’avvero un amore..il mio-
-Hey..ora si che mi piaci-
-Vieni vicino a me?-
-Ok-

Si sdraiò vicino a me e mi appoggiai sul suo petto. Sentivo il battito del suo cuore.

-Brian..cos’ha detto l’avvocato?-
-Eh..ha detto che devono passare comunque tre anni per parlare di divorzio vero e proprio,prima di allora è una separazione. Lui sta sbrigando tutte le pratiche per ogni scissione di beni..però..-
-Però?-
-Michelle a quanto pare è tornata per chiedere il mantenimento-
-Mantenimento?Scusa,ma data la sua posizione non credo possa farlo,anzi chiederlo-
-Invece l’ha fatto..tra i due sono io che guadagno di più e lei non so cosa faccia ora..però il mio avvocato ha detto che farà di tutto per non darle nulla di mio nemmeno quello-
-Ovvio,lei è nel torto-
-Vabbè non m’interessa,m’interessa solo che lei non abbia nulla da me..ora però è tardi e devi prepararti-
-Perché?e scusa,ma tutto questo tempo cos’hai fatto?-
-Beh,ora vedrai,prima però ti porto da te così ti prepari e tra un’ora ti ripasso a prendere-
-Brian,non capisco..-
-Non devi capire infatti,devi solo vestirti un po’ più elegante-
-Ma..perchè?lo sai che son curiosa-mi avvicinai a lui facendogli qualche fusa come i gatti
-No..non te lo dico,sorpresa..ora andiamo però-

Mi accompagnò a casa e non entrò nemmeno,diceva che doveva correre a prepararsi anche lui e che tra un’ora sarebbe tornato e che l’avrei  visto come non l’avevo visto mai.
Ma cosa stava tramando?
Mentre aspettavo che uscisse l’acqua calda dalla doccia mandai un messaggio a Marika

“Tutto ok,serata bellissima quella di ieri se non fosse per l’incontro con Michelle. Ora però mi ha detto di vestirmi elegante,non ho la più pallida idea di cosa abbia in mente”
“Oddio”Michelle..e che voleva?Comunque mi fa piacere J Serata romantica?”
“Non lo so Mà..ora mi preparo..chissà che ha organizzato. Ti farò sapere ahahah baci”
“ahaha ok baci!”

Feci la doccia e devo dire la verità mi dedicai al mio corpo in modo scrupoloso..misi la crema per il corpo,feci i capelli lisci,misi un vestito nero un po’ corto,attillato,uno di quelli senza le bretelle,tacco 12,un trucco sugli occhi sfumato nero,rossetto rosso, orecchini collana e bracciali. Dio mio,non mi ero mai preparata così prima d’ora..mi sentivo a disagio,ma vabbè,mi sarebbe passato e poi una volta tanto posso anche farlo,basta non lo prenda a vizio.
Squilla il telefono..è Brian.

-Sono fuori casa tua-
-Scendo-

Lo ammetto sono abbastanza emozionata e la cosa mi infastidisce perché tutto ciò non è da me.

POV Brian
Non potevo dirle che avevo passato tutto il tempo ad organizzare questa serata..mi sento a disagio,non ho mai fatto una cosa simile.
Affittare una barca e portarla a cena sull’oceano. Mai fatto per nessuno e non so nemmeno come sia riuscito a partorire tale idea.
Non mi son mai vestito così se non per il mio matrimonio..oddio vabbè non proprio però..
Pantalone nero sistemato,scarpe sistemate non quelle da ginnastica di sempre,camicia bianca con le maniche arrotolate e infilata nel pantalone non lasciata fuori. Mi sento impacchettato,mi viene da ridere.
Ma vabbè,mi batte il cuore..e tutto ciò è per lei.
Sono avanti alla macchina fuori casa sua che la sto aspettando.
Ho una rosa bianca tra le mani. Bianca perché ciò che provo per lei è puro.
Eccola..Dio credo che forse svenirò. E’ bella da mozzare il fiato.
Le gambe con quei tacchi sembrano autostrade che già muoio dalla voglia percorrere,il suo vestito mette in evidenza ogni forma rotonda del suo corpo,Dio..aiutami.
I suoi occhi messi in risalto dal trucco,i suoi capelli leggeri cadono sul suo viso nascondendo un po’ del suo sguardo e del suo sorriso.
Sto morendo,credo di morire,lo sento.

POV Selene
Mio Dio quanto cazzo è bello!
E’ stupendo..meraviglioso..bello da paura.
Sembra un altro..con la camicia bianca,il pantalone elegante,le scarpette oddio quant’è bello!
Ho quasi voglia di lui..mamma mia..non ho parole per quanto sia bello stasera.

-Hey..io..wow..sei..favoloso-
-Buonasera signorina..sei stupenda-mi diede un bacio sulla guancia
-questa è per te..non è molto e niente di che ma è solo un simbolo-
-Una rosa bianca..come mai bianca?-
-Bianca perché..ciò che provo per te è cero..è puro..-

Lo sentivo e lo vedevo al quanto imbarazzato,non riusciva a guardarmi negli occhi..nemmeno io ci riuscivo,ma non riuscivo a non guardare tutta quella bellezza.

-Grazie-lo baciai
-Allora sei pronta?-
-Per cosa?-
-Lo vedrai..-
-Beh,qualunque cosa sia,si,sono pronta-
-Bene-

Arrivammo tipo ad un molo.
C’erano delle barche alcune illuminate,altre no. Di fronte c’erano dei ristoranti e il mormorio delle voci delle persone che vi cenavano aveva come sottofondo il suono dei violini dei suonatori di strada.
Ci dirigemmo sul ponte di questo molo..continuavo a non capire,quando ad un tratto sentì un signore che salutava Brian.
Davanti a noi una specie di yacht..non molto grande.

-Brian,ma..-
-Prego,sali..-

Oh cazzo. Stavo salendo per la prima volta su uno yacht..ora capivo ancora meno..

-Brian..è tuo?-
-Vorrei dirti di si,ma sarei bugiardo,quindi..no..ma per stasera è nostro..dove vuoi andare?-
-Non saprei,dove vuoi tu,so solo questo,voglio stare con te-
-Va bene,ora però seguimi-

Mi portò al piano superiore per poi uscire su un pontile dove c’era apparecchiato un tavolo.
Oh cazzo..c’erano i nostri nomi sopra..non capivo più davvero. So solo che mi stava salendo l’ansia perché non so come gli fosse venuto in mente qualcosa di così sfarzoso..nemmeno se mi volesse chiedere di sposarlo *ahahah*. Dio,ora inizio con le mie risate isteriche..devo contenermi.

-Sei bellissima-
-Beh,anche tu non scherzi-
Ad un tratto lo yacht si era messo in moto..
-Brian,ma..-
-Stai tranquilla,stasera ti porto a cena in mezzo all’oceano-
-Oddio,tu sei letteralmente pazzo-
-Si,di te-
-Scemo-ci sorridemmo

Era tutto stupendo,avevo il cuore che mi batteva a tremila. Lui era qualcosa di indescrivibilmente bello,l’oceano,la musica comunque rock ma adatta alla situazione,il riflesso della luna sullo specchio d’acqua..non era decisamente da me,ma devo dirlo..era tutto bellissimo.

POV Brian
Non è da me tutto questo,ma volevo farlo,volevo fare qualcosa per lei,qualcosa che le facesse capire quanto lei sia importante per me. E’ vero, non sono un tipo a cui piace la roba sfarzosa o stravagante,non lo è nemmeno lei,ma volevo fare qualcosa di diverso,che le togliesse il fiato..spero le piaccia,spero che apprezzi spero rimanga senza fiato,come me appena l’ho vista stasera.
 





_________________________
La scena è troppo romantica,non è nel mio stile,non è da me,ma vabbè mi è uscita così

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Capitolo 16
*** Shooting star ***


POV Selene
Ero emozionata e purtroppo non riuscivo a nasconderlo.
Lo era anche LUI.
Era stupendo..Dio se lo era. Non riesco a togliergli gli occhi di dosso,mi incanto a guardarlo. Scruto attentamente il suo corpo avvolto da quel vestiario così insolito per lui,ma che gli sta stranamente benissimo.
La camicia aderisce perfettamente alla sua muscolatura mettendola in risalto.
Ha i primi bottoni della camicia sottonati,si riesce ad intravedere solo leggermente la parola tatuata sul suo petto che tanto fa male guardare,ancor più leggere e sentir risuonare nella mente.
Jimmy..avrei tanto voluto conoscerlo,chissà cosa direbbe di tutto questo,forse lo prenderebbe in giro fino alla morte,forse avrebbe impedito di fargli fare tale pazzia. Chissà..
Torno a concentrarmi su di lui. Mi stava guardando come io stavo facendo con lui. Se prima avevo detto che l’imbarazzo mi sarebbe passato,ora mi rendo conto che mi stavo prendendo per culo perché purtroppo non è così. Mi sento come se fossi nuda.
Mi verso un bicchiere di acqua sperando che questa sensazioni mi abbandoni. Come non detto.
Mi tende la mano,gliela prendo.

-Vieni-

Ci alzammo e ci affacciammo dalla ringhiera di quel pontile sul quale ci trovavamo.
Eravamo lontani abbastanza da vedere solo tanti puntini di luce circondarci.
Eravamo in mezzo all’oceano buio e calmo. Non nego che questo un po’ mi faceva paura forse per il mio non saper nuotare,ma da ero comunque tranquilla da quel punto di vista,mentre non posso dire lo stesso per altro.
Mi teneva abbracciata. La mia schiena aderiva perfettamente al suo corpo.
Le mie mani scivolavano leggere sulla sua camicia fresca. Faceva un po’ freddo,ma si poteva resistere.

-Brian,posso chiederti una cosa?-
-Certo che puoi-
-Scusa la domanda,ma come hai fatto ad organizzare tutto ciò?Cioè come sei riuscito a pensare una cosa simile?-dissi incredula
-Non mi è stato difficile,ho semplicemente pensato a te e mi è venuto da fare questo,un gesto che non ho mai fatto prima e che non credevo sarei mai riuscito a concepire come pensiero-
-Infatti..credo non ci sarei riuscita nemmeno io..come potrò mai ripagare tutto ciò?-
-Già lo fai..lo fai stando qui,dandoti a me. Sono io che non so come potrò ripagare tutto questo-
-Ma smettila..credo che se ti amo il tutto è incluso in ciò che provo. Do l’anima,la sto dando solo a te e so che con te rimarrà per sempre-
-Sel..-
-Dimmi-
-Sta tranquilla,non avere paura..è lo stesso anche per me. Ora però,vieni che ho fame-disse sorridendo
-Ok,meno male..ho fame anch’io-risi

Ci sedemmo e ci venne servita la cena.
E’ un pazzo..questo gesto eclatante per me che conosce da forse tre mesi. Questo gesto che credo di aver capito. Questo gesto che mi ha fatto un po’ paura,una paura strana..non so cosa sia. Ora non capisco molto.

POV Brian
Sono un cretino. Non mi pento di ciò che ho fatto,ma ciò che ho fatto mi ha messo una certa ansia addosso.
E se si aspettasse qualcosa da me? Non lo so..credo non si aspetti nulla però tutto questo fatto solo perché mi andava e perché volevo dimostrarle quanto lei sia importante per me dopo così poco tempo,non so se l’ha capito. Ma vabbè..sono troppo emozionato,non riesco a pensare.
Ho lei avanti ai miei occhi ed è talmente bella che non riesco a parlare. Ma cosa cazzo mi prende? E se stessi correndo davvero troppo? E se ciò che provo fosse più grande di me? E se..
Panico.
Cosa devo fare? E’ come se mi fossi svegliato di colpo e non capisca dove sia,cosa stia facendo e dove stia andando.
Mi sento sospeso sull’acqua. Cazzo..cosa mi prende?
Ho paura. Le ho fatto delle promesse e se non fossi in grado di mantenerle? Sono un codardo,un vigliacco.
“No amico..stai amando”
Una voce. Una voce calda e familiare. Ma non c’è nessuno se non LEI e..
“Brian..lasciati andare. Solo se cadi saprai se il dolore vale la botta. Cadi,ama cazzo Haner..per la prima volta hai la possibilità di farlo senza soffrire,fallo.”
Ma cosa..mi volto e alla ringhiera era come se riuscissi ad intravedere una figura..la sua figura..jeans nero e stracciato,petto nudo e giubbino di pelle. Il suo cappello bianco da marinaio,un bicchiere di birra che alzava come se volesse dire “alla tua”e quel sorriso sicuro e malinconico..Jimmy.
Cazzo. Non posso piangere ora anche se vorrei.
Lo stereo sputa -Gotten- il che rende più difficile tutto.
Alzo lo sguardo e incrocio quello di Selene che mi guarda impaurita,ha gli occhi lucidi.
Li ho anche io.

-Hey..cosa c’è?-
-Non lo so..ti ho visto così e non sto capendo..perchè..cioè sembri essere triste,quasi come se avessi commesso un errore irrimediabile-
-Sel..io..non lo so..-
-Cos’è che non sai Brian-
-Ho paura-
-Di cosa?-
-Non lo so! Mi son voltato e ho visto come la sagoma di Jimmy che mi sorrideva e brindava alla mia..e l’ho visto nel momento in cui mi son chiesto se tutto ciò è vero. Se ho paura di lasciarmi andare,se ho paura di cadere con te. Mi sento un vigliacco-
-Brian..non capisco..hai paura di stare con me?-
-Ho paura di non poter mantenere le promesse che ti ho fatto,paura che ciò che provo sia qualcosa più grande di me..non lo so-
-Ah-
-Selene però aspetta..-
-Cosa?Cosa dovrei aspettare?Ah si,che mi riporti a casa. Prima di allora meglio che tu non scenda dove sono io-

La guardavo allontanarsi e scendere le scale.
Avevo rovinato tutto. Sono stato un coglione!
Mi avvicino alla ringhiera dove prima avevo visto il mio amico.
Non ce la faccio più,scoppio.
Le mie lacrime si univano all’oceano.
Cos’ho combinato?Cosa mi è preso?
Mi giro ed è come se potessi sentire una pacca sulla spalla.
Oh cazzo..Jimmy che devo fare?
Guardai verso il cielo e come l’altra volta,aspettavo una risposta che non avrei mai avuto.

“I’m out of love but I can’t forget the past 
I’m out of words but I’m sure it’ll never last”
 
Già..ma cazzo..il passato non è lo specchio del presente. Non è nemmeno quello del futuro.
Devo imparare a non commettere più gi stessi errori. E ora li sto commettendo di nuovo.
Cazzo,lei è diversa,lei è quella che tanto aspettavo e ora sto facendola scivolare via dalle mie mani.
Posso sentirla fluire tra le mie dita. Ho un vuoto al petto.
La sento lontana,la sento persa.
Cazzo Jimmy cosa devo fare? Perché cazzo te ne sei andato? Perché?
“Haner,amico,và da lei e diglielo che te la sei fatta sotto perché ora che stavi dando amore,ora che gliel’hai dimostrato hai avuto paura perché l’hai dimostrato anche a te stesso. Sei un cazzone.”
La sua figura stava svanendo..allungai la mano come se volessi prenderla,afferrarla..non ci riuscì.
In fondo era così,ho dimostrato a me stesso che sto amando e che ho paura di farlo perché ora che amo,Cristo,ora che lo sto facendo ho paura di rimanere scottato..non è lei ad aver dato la sua anima a me,sono io ad averla data a lei,e anche qualcos’altro.
POV Selene
Non ci posso credere.
Il trucco era tutto sbavato,le lacrime avevano disegnato il loro percorso sul mio viso.
Cazzo.
Mi sono data a lui,gli ho detto che lo amavo e cosa ricevo?Cos’era quello?
Non lo so..
Cosa gli è preso,tutto ad un tratto non mi è sembrato lui..ha paura..ma di cosa,non capisco..
E’ colpa mia..ma cos’ho fatto? Gli ho detto che lo amo,ma lui per primo l’ha detto a me..io non capisco.
Sono troppo confusa.
Ora però,ho un vuoto al cuore.
Ma cos’è questo rumore?Sembra un terremoto..

POV Brian
Scendo le scale correndo rischiando anche di cadere.
La cerco ovunque,non la riesco a trovare.

-Selene..Selene dove sei..-

Ad un tratto la porta di una camera è chiusa a chiave.

-Selene..sei qui dentro?Ti prego apri devo parlarti-
-No,non apro,và via Brian-

Il suo tono era calmo,pacato ma pieno di tristezza.


-Ti prego Sel,apri..sono un coglione apri ti prego,fammi spiegare-
Sento lo scatto della serratura,si è decisa ad aprire.
Oh mio Dio,cosa cazzo ho combinato.
La donna che amo ha il viso segnato da delle lacrime nere per colpa mia. Come ho potuto farle del male?
Come ho potuto trattare in quel modo la donna che amo? Come ho potuto farle passare per una manciata di minuti ciò che ho provato io in tutti questi anni? Sono un cretino!
-Selene,scusa..io..ti prego scusami-
-Brian..ti prego,dimmelo se non mi ami,se sei sincero ora mi farai meno male-
-Selene..ma che dici?Ma come ti viene?Io..io ti amo!Ti amo come un matto ecco perché è successo tutto questo. Ho realizzato che stavo dando amore e che ne stavo ricevendo. Con tutta questa cosa,ho voluto dimostrarti quanto tu sia importante per me,e quanto ti amo. Lo so,sembra strano detto dopo pochi mesi,ma mi hai dato più di quanto io potessi credere o immaginare. Ho fatto questa cosa eclatante e sfarzosa cercando di compararla a ciò che sei per me e a ciò che provo. Ho voluto dimostrartelo,ma l’ho dimostrato a me che ho aperto gli occhi su questo e ne son rimasto impaurito. Non ho mai provato qualcosa che fosse più grande di me,è come ammirare un miracolo e capire che c’è una forza al di sopra di tutti che può piegarti al suo cospetto. Dio se mi sento ridicolo ora a dirti che la forza alla quale mi son piegato è l’amore. Si, mi sento ridicolo perché non è da me,tutto ciò non è da me,ma ho voluto farlo perché era ciò che sentivo di voler fare-
-Brian..-
-Selene ti prego,perdonami..mi sono accorto che non sei stata solo tu a darmi la tua anima,ma son stato anche io a dartela insieme al mio cuore-
-Brian..-
-Scusami davvero..sono uno stupido,un vigliacco-
-Brian...posso?-
-Davvero scusami..eh?cosa?-
-Posso parlare?-
-Ah..si certo-
-Ti capisco,non credere che non ti capisca..ci son passata no?Tutto questo sfarzo ha fatto paura anche a me ma sai cosa mi son detta? Che non devo avere paura di nulla,e se ho paura di qualcosa l’unico modo per affrontare la paura è viverla. La sto vivendo,è iniziata un po’ maluccio,ma continuo a viverla questa mia paura e quando un giorno non esisterà più vuol dire che l’ho vinta,ma con te al mio fianco. Siamo in due Brian,parlami se hai qualcosa-
-Hai ragione Sel,scusami ti prego..-
-Scuse accettate-mi abbracciò

Le asciugai il viso un po’ impiastricciato dal colare del trucco. Ma era bellissima lo stesso.
Mentre le passavo il fazzoletto sulle guance per togliere ciò che rimaneva del suo rimmel sbavato,iniziai a baciarla. Le sue labbra tremavano,come se avessero paura.
Ora che avevo realizzato,mi son lasciato andare e mi sento meglio.
Ha ragione,se ho paura,questa paura dovrò affrontarla,ma con lei. Finalmente ho qualcuno che amo al mio fianco con il quale affrontare tutto. Finalmente non dovrò vedermela da me,ma potrò dividere il carico di ogni cosa con chi amo. Sono felice,lo ammetto.

POV Selene
Come posso non capirlo?D’altra parte ci son passata anche io..
Deve capire che ora non è più solo e che ci son io a camminare al suo fianco.
Che se ci sono due orme sulla sabbia,quando lui sarà in difficoltà ne vedrà una,perché lo starò aiutando.
Lo amo,e dato ciò che provo,do tutta me stessa. Anche quando non riesco,lo farò per lui.
Mi bacia e io muoio sulle sue labbra dolci,morbide..
Torniamo di sopra.
Iniziava a fare davvero freddo.
Il mio mini vestito copriva poco e niente quindi lo sentivo di più.
Mi abbracciò e iniziammo a “ballare” sulle note di una canzone che però non conosco.
La musica andava,il tempo passava e noi non ci curavam di loro.
Sono rimasta con il viso affondato nel suo petto caldo per tutto il tempo,mentre le sue braccia forti cingevano il mio corpo e la sua testa era appoggiata alla mia.

POV Brian
La tengo stretta a me,perché la paura di prima di sentirla scivolare tra le mie mani,non voglio più averla,non voglio più provarla.
Voglio restare così,ad ondeggiare lentamente con lei.
Vorrei questo momento non finisse mai.
Il suo profumo che si fa spazio nelle mie narici è come la vita che si muove dentro di me.
Ho gli occhi chiusi per assaporare meglio questo momento.
Li riapro e sembra che io veda Jimmy che mi sorride per svanire poi tra le onde dell’oceano.
Mi manca terribilmente.
A questo mio pensiero stringo di più Selene,come se potessi evitare che un giorno lei possa mancarmi così come mi manca Jimmy.
Sono passate un paio di ore. Il tizio che ci ha portati al largo sale per dirci che stiamo tornando al molo.
Prendo Selene e anche delle coperte,le metto a terra e la faccio sdraiare su di me.
Il cielo è limpido e ci sono tante stelle.
Ho lei accoccolata a me che mi stringe,è bellissimo sentire le sue braccia circondarmi.

-Ho pregato Jimmy prima-
-Ti ho sentito-
-Scusa-
-Di cosa?Che hai pregato un tuo amico?-
-Di tutto-
-Brian,non ci pensare più..è tutto ok,è tutto passato-
-Mi manca lo sai?-
-Immagino..ultimamente lo nomini spesso. Ma prima quando stavamo cenando,ti sei voltato ed avevi la faccia di uno che aveva appena visto un fantasma. Avevi intravisto la sua figura come l’altra volta?-
-Si..un po’ ho paura,ma è bello vederlo ancora,è come se mi parlasse,anzi,lo fa..ed è come se fosse ancora con me,con noi. Avrei tanto voluto che ti conoscesse. Si è perso la persona più bella.-
-Beh,credo che lui mi conosca,credo che mi veda..sono con te e se lui è con te allora è con noi no?-
-Hai ragione-

Eccola..una stella cadente..Jimmy.








____________________________

Chiedo scusa a thecactusincident per aver preso una frase dalla stessa canzone dove lei ha preso il titolo della sua fan fiction. Non è da me copiare e non mi piace,anzi..non mi piace nemmeno chi copia..però me ne son resa conto solo dopo aver letto la sua ff. Mi dispiace.

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Capitolo 17
*** Work in progress ***


Le lenzuola fresche del mio letto sembravano attutire il caldo dei nostri corpi che si intrecciavano scivolando tra di esse.
Brian mi sfilava il vestito notando con grande sorpresa che indossavo solo quello.
Le mie mani correvano lungo il suo petto sbottonando la camicia prima che potessi strappargliela di dosso mentre lui si slacciava il pantalone.
Mi aggrappai a lui stringendogli il corpo con le mie gambe.
Sussultò per poi guardarmi negli occhi sorridermi e riprendere da dov’era rimasto.
Il suo respiro si mischiava al mio,così come il mio piacere si univa al suo.
Fu così per buona parte della notte per poi ritrovarci addormentati l’uno sull’altro.

Quella mattina venni svegliata dallo squillo del mio telefono.
Bussò non so quante volte prima che io rispondessi.
Non guardai nemmeno chi fosse e risposi..in italiano,ma dovetti correggermi e rispondere in inglese dato la voce parlava in quella lingua.

“Signorina ha superato i test di ammissione. Le invieremo la graduatoria via mail entro stasera.Il 18 ottobre c’è l’apertura del nuovo anno e il 20 inizieranno le lezioni. L’aspettiamo!”

 

Oh mio Dio.
Interruppi la chiamata senza dire nulla.
Iniziai ad urlare e saltare come una forsennata,sembravo..non lo so.

-Cosa..chi è..Selene,cos’è successo perché urli?-disse Brian tutto assonnato e impaurito
-Ho superato i test!!Sai cosa vuol dire?-
-Oddio no-
-Significa che non me ne andrò più da qui!-
-E’ stupendo,è grandioso!-

Iniziò ad abbracciarmi e io saltavo e facevo saltare anche lui ero entusiasta,su di giri..ero euforica.
Chiamai Marika anche se lì erano le 3 di notte.

-Pronto?-
-Marikaaaaa cazzo ho superato i test di ammissione!-
-Aaaaahhhhhh-

Un urlò mi perforò il timpano e dovetti allontanare il telefono dall’orecchio. Forse aveva svegliato le sue coinquiline.

-Marika calmati non urlare o sveglierai tutti!-
-Ma chi se ne fotte!Cazzo Sel..è bellissimo..ora dovrò venire a trovarti per Natale dato credo tu non scenda-
-Eh..Natale..non lo so Mà..devo pensarci..comunque ora ti lascio dormire io sono troppo euforica!-
-Anche io lo sono cazzo Sel!Buona notte dai..ci sentiamo più tardi,ora devo combattere con la morte dato le ragazze vogliono uccidermi per l’urlo-
-Eh ci credo!*ahaha*a più tardi!-

Non riuscivo a crederci.
Accesi il pc talmente veloce che non riuscivo ad azzeccare il tasto d’accensione. Ero davvero agitata.
Volevo vedere la graduatoria..eravamo tantissimi a fare quel test e i posti non potevano accontentare tutti,anzi..i posti saziavano solo una manciata dei partecipanti.
Intanto volevo chiamare i miei ma avrei fatto prendere loro uno spavento quindi aspetto si faccia mattina per dare loro la buona notizia.
Erano gli inizi di settembre,avevo ancora più di un mese per spassarmela. Dopo di che addio spasso..dovevo studiare.
Mi voltai e guardai Brian che era oramai euforico quanto me.

-Starai qui con me-
-Si..-
-Sono felice anche per questo-mi abbracciò
-Lo sono anche io..anzi più per questo che per l’università-
-Dai..no esagerare-
-No,non esagero..sarei rimasta comunque qui per un bel po’..il paese dove vivevo mi stava stretto..non volevo più starci. Sarei rimasta fino a Natale indipendentemente dall’esito.-
-Quindi a Natale tornerai in Italia..-disse un po’ giù di tono
-Non lo so..ma credo di si,poi non lo so..dipende dallo studio,da tante cose..poi vedrò..quando sarà ci penserò. Ora vado a fare una doccia-

Lo baciai e mi diressi in bagno.
Quando tornai aveva preparato la colazione.
Aveva un viso diverso stamattina,era più allegro,rilassato..sarà per la nottata passata in quel modo?*ahaah*
Abbandonai questo stupido pensiero e mi avvicinai a lui rubando uno dei waffle che aveva appena fatto.

-Scotta!-
-Così impari a rubarlo direttamente invece di aspettare-
-Uffa..ma cos’hai stamattina?sei..diverso ma nel senso positivo-
-Sto bene,mi sento bene finalmente,sono felice-
-Sono contenta allora-gli scoccai un bacio.
-dovrei trovare un lavoro ora..lo sai?-
-Come un lavoro?-
-Beh si..altrimenti come farò?-
-Giusto..io però..non lo so..potrei aiutarti..ti va?-
-Certo!Non potrei chiedere di meglio-
-Ok allora vedo cosa posso fare-

Facemmo colazione e poi passammo la mattinata a giocare con i videogiochi anche se non gli piacciono molto,però aveva un debole per lo sfidarmi a guitar hero.
Chiamammo i ragazzi che ci avrebbero raggiunti per pranzo.
Quel giorno volevo festeggiare ininterrottamente fino al giorno dopo.
Prima di devastarmi per tutta la giornata chiamai i miei che erano più entusiasti di me e non resistevano all’emozione,sono convinta che mio padre stesse piangendo con mia madre,solo che lei lo faceva perché non mi avrebbe vista per moltissimo tempo a differenza di papà che piangeva davvero per l’università..ne sono più che sicura.
Finita la chiamata iniziai a preparare il pranzo aiutata da Brian.
Dopo un’oretta arrivarono anche i ragazzi e ognuno di loro aveva portato chi da bere,chi il dolce e chi altra roba da mangiare.
Ad un tratto vidi Brian allontanarsi e rispondere a telefono.

-Sono i miei..ti dispiace se vengono anche loro a pranzo qui?Volevano pranzare con me prima di partire..ti dispiace?-
-No..affatto-
-Ok grazie-

Come se poi io potessi dire di no..ma alla fine non mi importava,ormai il peggio era passato.
Dopo poco arrivarono anche Brian e Suzy e iniziammo così il pranzo.

-Hey,allora ora potete dirci perché avete indetto questo pranzo?-fece Matt
-Hey Haner Jr per favore,non dirmi che..-fece Johnny facendo il segno del pancione con la mano
-Oh cazzo Johnny,ma che dici..-rispose Brian
-Allora dai..ditecelo-aggiunse Gena curiosa
-Beh nulla,volevo festeggiare la mia permanenza ancora per moltissimo tempo qui-
-Hai passato il test?-chiese Zacky
-Si!-
-Cazzo si deve festeggiare in oltranza allora!-
-Sono felicissima per te-mi strinse e disse la mamma di Brian
-Ora però dovrò trovare un lavoro per potermi mantenere..-
-Beh tu studi economia no?-disse il padre
-Si..-
-Un contabile è quello che ci serviva-aggiunse Matt
-E anche quello che serviva a me e mia moglie-
-Ma io..non so se posso accettare cioè..-
-Oh si che puoi..sarai il contabile degli avenged sevenfold e di Brian e Suzy Haner-
-Non so cosa dire..se non grazie!-
-Bene signorina..il tuo lavoro inizia settimana prossima e c’è molto da fare con noi-disse Matt sorridendo
-Immagino!-
-Hey mi raccomando,voglio la remunerazione più cospicua in quanto lead guitar e fidanzato del capo-
-*ahahah* Haner subiti approfitti eh?-

Insomma..ero stata ammessa e avevo già trovato un lavoro cosa potevo desiderare di più?
Solo che quanto avrei dovuto farmi pagare?E poi loro erano la mia nuova famiglia,non potevo chiedere loro dei soldi,mi sentivo a disagio. Un modo però sempre l’avrei trovato,o almeno spero di trovarlo.






_______________________

Questo chap l'ho scritto prima di partire..in realtà è incompleto,ma ho preferito pubblicarlo solo ora così da poter darvi qualcosa da leggere mentre do vita a qualcosa di più interessante e suggestivo. Ho già delle idee..quindi a presto!

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Capitolo 18
*** Whiskey and Tequila ***


Quella sera decisi di non pensare più a nulla.
Un modo per un compromesso con Brian senior e la band l’avrei trovato,ma non oggi.
 
Eravamo in un locale dove c’era la musica a palla e gente a fiumi..
fiumi anche di alcool in giro per le mie vene e anche nel locale.
Riuscivo a distinguere a malapena Brian da Zacky,il che non era una cosa positiva.
In quel momento però non accusavo nulla..stavo bene,mi sentivo lucida,ma ciò mi faceva render conto del fatto che in realtà non lo ero affatto.
La musica attutiva gli effetti che le tequila e le birre ingerite stavano causando al mio corpo.
Oltre a non coordinare più i movimenti gli occhi mi si chiudevano. Però mi stavo divertendo.
Se ballavo era come se tutto fosse passato,ma guai a fermarsi..come si suol dire,chi si ferma è perduto.
Di fatti…
 
POV Brian
Selene sembra intontita,ha bevuto talmente tanto che ho paura possa succedere qualcosa.
L’ultima volta che bevve tanto non fu qualcosa di piacevole,tanto meno da ricordare.
Si sta divertendo però,non voglio rovinarle la festa,speriamo non succeda nulla.
 
POV Zacky

Non avevo mai visto Selene così.
E’ già sbattuta innumerevoli volte contro di me pensando fossi Brian.
Ora che la guardo..è proprio bella.
Ha una minigonna stile scozzese con delle calze nere che le arrivano al ginocchio,una maglia nera aderente e scollata e un giacchettino a maniche corte che le arriva sotto il seno..beh..devo dire che mi da l’aria di una cattiva ragazza del college e un po’ mi intriga.
E’ la ragazza del mio amico e io ho Gena,meglio se faccio sparire questi pensieri dalla mia testa.
 
-Hey Brian-
 
Sento qualcuno che sbatte contro la mia schiena e mi chiama Brian..cazzo,ancora Selene.
 
-Hey Sel,ma come ti sei ridotta!*ahaha* questa è l’ennesima volta che mi scambi per Brian-
-Oh scusa Zacky..mi chiedo come faccio perché non è che vi somigliate tanto..cioè voglio dire,lui è Brian e..ops,non era per offendere-
-No tranquilla,comunque Brian è lì-le scompiglio i capelli con la mano e le indico Brian che nel frattempo mi ha lanciato un’occhiata omicida,non era mai successo fino ad ora.
-Grazie Zà-
 
Cavoli,la guardo e mi eccito..e la scia del suo profumo non fa che peggiorare le cose.
Basta,torno a casa,è meglio così.
 
-Ciao ragazzi,io torno a casa,ci vediamo domani-
-Hey vendetta dove scappi?-
 
Sentì Johnny urlarmi questa frase mentre uscivo dal locale,ma come spiegare che me ne stavo andando perché mi eccitava guarda la ragazza del mio amico?Che situazione di merda.
Stavo per raggiungere l’auto quando un vedo un tizio ubriaco che mi fissa.
 
-Amico,hai da accendere?-
-Si-gli porgo l’accendino e cazzo mi prende la mano e mi sbatte al muro.
-Hay ma che cazzo ti salta in mente?-
-E ora dammi tutto ciò che hai-
-Cosa vuoi che ti dia?ho speso tutto in quel locale a bere-
-Beh allora se non hai qualcosa da darmi troverò io qualcosa da prendere-caccia un coltellino e inizia a perquisirmi. Cazzo. Non ho la forza di togliermelo di dosso,lo ammetto ho paura.
-Beh trovato niente?-
-Non fare lo spiritoso,queste sono le chiavi della tua macchina,anzi no della mia macchina-
-Figlio di puttana ridammele-gli tiro un cazzotto. Intanto qualcuno che aveva visto la scena e non aveva fatto finta di niente come qualcun altro mi ha aiutato a riprendermi le chiavi e a continuare a prendere a calci quel farabutto.
-E ora provaci di nuovo e ti riduco che non puoi più camminare-sputo a terra vicino a lui,faccio a posta a non colpirlo.
Si alza di scatto e corre via.
Ho avuto paura,ma è andato tutto bene per fortuna.
Salgo in macchina e torno a casa,una doccia fredda e una dormita è ciò che mi ci vuole.
 
POV Brian
Ho visto Zacky comportarsi in modo strano,non toglieva gli occhi di dosso a Sel,ecco perché ad un tratto gli ho tirato un’occhiataccia,ma è mio amico so che non farebbe nulla e so che Sel non farebbe nulla.
Ora è qui sul tavolino avanti a me che balla e si scatena. Vicino a me c’è Matt che brinda per l’ennesima volta con l’ennesimo bicchiere di Jack.
 
-Dovevamo pur finire la bottiglia che non avevamo pagato no?-ride
-Già,hai ragione!*ahahah*-
-Questa però è stata l’ultima domani dobbiamo vederci ricordi?-
-Oh cazzo,dove troverò la forza?-
 
Non finì nemmeno di pronunciare quella frase,che imprecò subito dopo aver visto Johnny avvicinarsi con aria trionfante con un’altra bottiglia di Jack in mano.
 
-Scusa,avevi detto che era l’ultima?*ahahah* che questa era l’ultima giusto?-
-Oh no ragazzi dai,fate i seri,non esageriamo,abbiamo anche le macchine-
-Uomo,taci,ho scroccato quest’altra bottiglia al barista e tu vuoi lasciarci così?-
-Dai Matt,non fare la persona responsabile ora che non ti viene bene e sai perché?Perchè la tua faccia te lo impedisce dopo tutto quello che hai buttato giù!-
-Sei un gran pezzo di merda Haner,ti odio!-
-Si Haner,ti odio anche io!-
-Cazzo c’entri tu Cristo?-
-Hey!-
-E quella cos’è?-eccola che arriva..la musica la gasa e non si rende conto di tutto ciò che sta bevendo,ora sta bene,ma il tempo di tornare a casa e mi rifà la tappezzeria della macchina e io con lei..me lo sento.
-No no no signorina,tu hai già dato a sufficienza-
-Johnny..ma da dove sei arrivato?-
-Ero al bancone e ora..-
-Beh perché non ci torni al bancone e lasci la bottiglia qui?-
-Lady Haner..questa è mia-
-Staremo a vedere-
-Sel,dai basta,non esagerare,te lo chiedo per favore-
-Matt,non ti riesce bene fare il bravo padre di famiglia con tutto l’alcool che hai in corpo-
-Hay basta con sta storia*ahahah*-
-Sel,ti prego amore dai..basta-
-Haner,sta a guardare..-
 
In un attimo si attacca alla bottiglia togliendola di mano a quel deficiente di Johnny che la guardava mentre ci si attaccava e bevevo ad ampie sorsate..ok,la stavo guardando anche io,ma al terzo sorso le tolsi la bottiglia di mano.
 
-Ora basta,o ti sentirai male-
-Ma io sto bene,voglio divertirmi,voglio strafare perché poi dovrò lavorare,studiare e tante altre cose che non mi faranno fare tutto questo..Brian capiscimi amore dai..-
-No,ora ce ne torniamo tutti e la bottiglia la portiamo a casa la berremo insieme un’altra volta.-
-Brian non fare il patetico dai..-
-Sel,ho detto basta-
-Haner quanto sei pesante..ma sto bene lo vedi?-
 
Il tempo che fece una giravolta e si ritrovò a terra.
 
-Stai bene vero?-
-Si*ahahah*-
 
L’aiutai ad alzarsi ma dovettero aiutare anche me perché assieme a lei stavo cadendo anche io,avevamo alzato tutti un po’ il gomito più del solito.
Non si beveva così da quando con noi c’era Jimmy in vita.
Vabbè abbandono subito il suo ricordo e penso a portare a casa Selene.
 
-Hay Haner,non vorrai guidare?-
-Selene,vuoi farlo tu che stai peggio di me?-
-No,hai rotto il cazzo fino ad ora e ora vuoi guidare?Chiama un taxi,Matt..vale lo stesso anche per te..fai tanto il premuroso e poi?guidi ubriaco fradicio!?-
-Hai ragione piccola..-
 
Una grassa risata scoppiò inevitabilmente. Dopo un quarto d’ora arrivarono due taxi su uno andammo io e Sel e sull’altro Johnny e Matt.
 
POV Selene
Oddio mi gira la testa.
Chiudo gli occhi e mi salgono delle capate incredibili,meglio stare sveglie.
Ma gli occhi mi si chiudono da soli,non ce la faccio.
 
-Selene,non ti addormentare-
-Non ce la faccio Brian,gli occhi mi si chiudono da soli.
-Cerca di restare sveglia,si tratta di mezz’ora dai..-
-No,ho sonno-
-Non costringermi a prenderti a schiaffi-
-Non permetterti di farlo-
-Ti sentirai male-
-Ma piantala di fare il paranoico del cazzo sei tu che mi fai sentire male se continui così!-
 
Non sopportavo quando si comportava così con me quando poi anche lui era ubriaco fradicio. Incoerente del cazzo.. Si vabbè sono ubriaca e non capisco niente,ma proprio perché non rispondo delle mie azioni non deve rompere.
E poi sto bene mi gira solo la testa.
L’autista di questo taxi non meriterebbe di essere pagato,guida come un ubriaco.
La strada è un rettilineo e sembra stia facendo milioni di curve fatte tra l’altro a cazzo di cane.
 
-Hey tassista,guidi da schifo-
-Mi scusi,è ubriaca-
-Sta zitto Haner,è la verità mi sta facendo venire la nausea eppure la strada è dritta-
-Selene smettila-
-Hey io non ti pago-
-Ora basta!-
 
Cosa?! Che ha fatto?!! Mi ha tirato un sonoro ceffone!
 
-Che..che hai fatto..-
-Io..io scusami ti prego,non lo volevo fare..-
-Oh beh intanto l’hai fatto-
-Mi dispiace-
-Fermi la macchina-
-Cosa vuoi fare?-
-Tornare a piedi pur di non stare vicino a te-
-Non si fermi-
-Le ho detto di accostare e farmi scendere-
-Signorina non posso farla scende mi dispiace-
-Beh allora salto dall’auto senza che lei si fermi-
-Blocchi le portiere-
-Già fatto-
-Hey non potete costringermi a stare qui-
-Selene ragiona,tra poco arriviamo e se vuoi me ne andrò a casa e ti lascio sola-
-Ok-
 
Non posso crederci mi ha mollato uno schiaffo.
Non lo tollero,se c’è qualcosa che mi manda in bestia è proprio questo..
Odio se qualcuno alza le mani e ancor di più se addosso ad una donna.
 
Finalmente arriviamo a casa mia,pago il tassista scendo e vedo Brian venirmi dietro.
 
-Vattene,tu in casa mia non entri-
-Ti prego scusami,siamo ubriachi ho commesso una stronzata e stavi per farla anche tu-
-Ok entri ma dormi sul divano-
 
Una volta entrati io salgo in camera mia al piano di sopra e sbatto la porta. Prendo una coperta e un cuscino mi affaccio alla ringhiera e glieli lancio giù.
 
-Buona notte Haner-
 




















__________________________
Mi scuso per l'assenza ma eccomi qui xD
Son tornata e prometto aggiornerò di nuovo come prima!
Ora scusatemi se vi lascio capitoli corti,ma devo riprendere il ritmo.

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Capitolo 19
*** Bruises,laughter,memories and no memories ***


POV Brian
Ah..che cosa complicata..non so nemmeno che fare.
Mi ha buttato il cuscino e una coperta dalle scale,almeno ha avuto la lucidità e la forza di farlo.
Non avrei dovuto darle uno schiaffo,lo so..però cazzo boh sono anche io ubriaco così come lo è lei.
Ripensandoci però un po’ mi viene da ridere..che espressione buffa che ha fatto..però ha la pellaccia tosta la mia donna! Ci son andato giù pesante manco stessi prendendo a schiaffi un rapinatore.
Diamine come mi gira la testa vedo doppio,triplo forse..e credo sia meglio per me se raggiungessi il bagno,farò da me ma almeno mi riprenderò.
 
POV Selene
Oddio gira tutto.
Sembra quasi che l’armadio mi voglia cadere addosso.
Se chiudo gli occhi e ancora peggio sento un vortice salire dallo stomaco alla testa,ma voglio resistere,non voglio pensarci,voglio solo dormire.
Guardo l’orario sulla radiosveglia che ho sul comodino..le 05.45..chiudo gli occhi.
Oh mio Dio sembra abbia dormito un’eternità ma delle capate incredibili salgono alla testa..non ho la forza di alzarmi,non nessun tipo di forza sembro incatenata non riesco nemmeno a voltarmi per vomitare.
Inizio così a non sentirmi affatto bene,però rimango stesa supina sul letto,quasi per vedere fino a che punto arrivo,se passa,se solo immaginazione.
Non mi sento le gambe,le braccia,il viso..sembra che io non faccia più parte del mio corpo.
Sento solo che la testa è pesante scoppia ed è come se fosse shekerata.
Ok ora vado a panico cerco di alzarmi ma cado facendo un tonfo incredibile,cade il comodino con tutto ciò che c’era sopra e forse pare si sia rotto anche un vetro non so di cosa. Non mi interessa.
Non ricordo se son tornata sola o con Brian.
Ho avanti a me la radiosveglia che porta le 05.51 cazzo..
Sento aumentare la salivazione e inizio a tremare.
Nell’istante in cui sento tutto questo una figura mossa entra in camera e sento che mi prende in braccio. Chiudo gli occhi.
 
POV Zacky
Sto girando in macchina da ore e ore.
Non son riuscito a tornare a casa,è come se qualcosa me l’abbia impedito.
Non so nemmeno come mi trovi qui,dalla parte opposta di dove abito. Inconsciamente sono arrivato a casa di Selene.
C’è la luce accesa giù,ma non c’è la macchina di Brian. Considerato come era ridotta è strano che lui non ci sia.
Decido di fermarmi per controllare sia tutto ok.
Ricordo che Selene aveva dato le chiavi di casa sua a tutti noi,rovisto nel cruscotto e fortunatamente le trovo.
Ma non mi servono la porta era aperta.
Sento dei rumori provenire dalla sua camera da letto,corro su per le scale e la trovo rantolante a terra quasi priva di sensi,noto che trema la prendo in braccio e la porto in bagno.
Non è la prima volta che mi tocca buttare due dita in gola a qualcuno,ma mi faccio coraggio.
Dio quanto sta male,è bianca come la cera la cosa mi preoccupa.
Le tolgo la maglia e apro la doccia e le faccio cadere l’acqua bagnandole la testa.
 
-Brian..io..-
-Shh piccola-
 
Già..Brian..ma dove cazzo è..fortuna che son passato di qui.

Non mi tolgo nemmeno l’anello che lei già stava buttando gli occhi e l’anima.
Le mantengo la fronte..sarà la settima volta che vomita e so che non sarà l’ultima.
Di fatti..
Cazzo che nervi..dov’è quello stronzo di Haner..
 
-Dio,Haner se ti acchiappo ti combino una merda-
 
Selene sembra essersi fermata.
La sua bellezza sta riprendendo vigore sul suo viso insieme al suo colorito naturale.
Ha ancora gli occhi chiusi,credo che sarebbe potuto finire male se non fossi arrivato.
La faccio sdraiare a terra e le faccio appoggiare la testa sulle mie gambe.
Ha i capelli che bagnati sono mossi e le incorniciano il viso.
E’ davvero bella.
Le accarezzo i capelli.
Nello stesso momento mi viene in mente Gena.
Già..Gena..sola a casa mentre io son qui che faccio apprezzamenti sulla donna del mio amico.
Voglio credere che sia stato l’alcool.
Ora chiamo quello stronzo di Brian..ora mi sente..
Un momento..sento squillare un telefono e proviene da giù..sembra il telefono di Brian..ma cosa..
Prendo delle asciugamani e le piego  a mò di cuscino e le metto sotto la testa di Selene, intanto corro giù facendo squillare ancora il telefono finchè..
 
-Pronto?..Baker che vuoi a quest’ora?-
 
Lo trovo giù abbracciato ad un cuscino dietro il divano.
 
-Cosa voglio da te a quest’ora?-
-Hey sembra che tu sia qui sai?-
-Sono qui idiota girati-
-Hey cosa..ma come..-
 
Prendo il mio amico su per la manica della maglia facendolo alzare,lo sbatto sul divano e gliene dico quattro.
 
-Ma dico..sei impazzito?-
-Eh no amico quello pazzo sarai tu..ma come sei entrato?-
-Selene ha dato le chiavi di casa sua a tutti noi,ma per fortuna che son passato di qua e ho visto la luce accesa così son entrato,non avendo visto la tua macchina e dato che Sel si era combinata una pezza mi son preoccupato e sono entrato..e a quanto pare ho fatto bene-
-Cosa diavolo dici?perchè mai avresti fatto bene?e come mai sei passato proprio avanti casa sua che è dall’altra parte di dove abiti tu?-
-Storia lunga poi ti spiego..ora però ho tanta voglia di prenderti a cazzotti Haner..-
-Hei Baker calmati..cosa vuoi?-
-Si è sentita male Selene..ora è di sopra si è ripresa,ma per un quarto d’ora non ha fatto che vomitare..-
-Cosa..come..dov’è?-
-E’ su deficiente,l’ho lasciata in bagno stesa a terra,avevo paura potesse…-
 
Non ho fatto in tempo a finire la frase che Brian era già corso sopra. Si è comportato da idiota perché era ubriaco,ma ci tiene davvero molto a lei..già..
POV Brian
Decido di tralasciare sul perché Zacky sia qui,ma per fortuna che è passato di qui..
Entro nel bagno e vedo Selene a terra appoggiata a delle asciugamani che aveva vomitato di nuovo nel frattempo.
Dio,ma dov’ero io quando si è sentita male?Perchè non ho sentito nulla?
 
-Brian..-
-Zacky..-
 
Ero inginocchiato a terra volto su Selene..
 
-Non c’è da fare così..mi chiedo solo come tu non abbia sentito il terribile tonfo che ha fatto-
-Tonfo?ma di che parli?-
-Non so dirti con precisione,forse voleva alzarsi dal letto ma è finita col cadere dal letto..sono entrato in tempo di guardare nel salone e ho sentito questo tonfo provenire da sopra e son corso su..ho trovato lei a terra e insieme a lei il comodino e ciò che c’era sopra..si è rotta la foto di voi due cioè il vetro si è fatto in mille pezzi credo si sia anche tagliata leggermente sulla fronte. Così dato ho visto tremava e aveva una faccia bianca cadaverica,l’ho portata di qui e messa sotto la doccia..poi ti ho chiamato e il resto lo sai..-
-Cazzo..non ho sentito un’emerito cazzo..-
-Eri ubriaco,per questo..avrai ricorso ai tuoi metodi e sarai caduto nel sonno profondo post-sbornia-
-Già..ma tu come mai anche se te ne sei andato tempo fa sei ancora in giro?-
-Fuori dal locale un tizio mi voleva derubare e mi ha minacciato con un coltellino..l’ho menato anche se ho avuto paura..non mi andava di tornare a casa e ho iniziato a girare per Huntington e ho già fatto due volte benzina.-
-Cazzo amico,mi dispiace come stai ora?-
-Bene,ora pensa a Selene..se vuoi ti faccio compagnia..-
-No..ci penso io,torna da Gena-
-Ok amico,fammi sapere..a domani-
-Ok..grazie Baker-
-Dovere Haner-
 
Mi fece un sorriso e se ne andò. Era strano,non so cos’avesse,ma l’avrei scoperto non appena Sel si fosse ripresa.
Mentre parlavo con Zacky l’ho tolta dal suo stesso vomito,ora le lavo il viso e la porto giù,sul divano con me.
Zacky aveva ragione,ha un taglio lungo,anche se leggero sulla fronte,glielo disinfetto e controllo non si sia fatta male da qualche altra parte. La spoglio,cerco di lavarla alla meglio,le metto una maglia di quelle lunghe che usa per dormire e dopo averle asciugato i capelli la porto giù.
 
Dorme beata e sembra esser tornata del suo colore. Mi faccio un caffè così mi riprendo sia dalla sbronza che dalla paura. Non so se è più paura o colpa o magari gelosia. Non faccio altro che pensare a Zacky..il suo guardare Selene,l’aria malinconica..bah. Chissà..
 
Si erano fatte le 9 del mattino e nonostante abbia preso il caffè,mi è tornato un po’ di sonno,raggiungo Selene sul divano mi stendo affianco a lei e chiudo gli occhi.
 
 
*°*
 
Vedo le tende oscillare per via del leggero vento che tira..
Sento qualcuno ridere e scherzare,anche degli scocchi di baci..
Cerco di non farci caso. Dopo un po’ sento di nuovo degli strani rumori,sembrano gemiti e respiri affannati. Mi affaccio al balcone e scorgo due figure avvinghiate l’una all’altra.
Si muovono insieme ma non riesco a vedere bene chi siano..
Nonostante non sappia dove mi trovi,sapevo come muovermi dentro quella casa quasi familiare.
 
-Sei bellissima..-
-Non è vero..-
-Si che lo sei..e sei anche molto brava a fare l’amore..-
-Smettila Zacky..-leggera risata
-E’ la verità Selene..e ti amo-
-Anche io..scappa con me in Italia lascia tutto e vieni con me-
 
No,non è possibile..corro verso il balcone scosto le tende e non riesco a credere ai miei occhi..
Selene e il mio amico Zacky che..che fanno..no cazzo!
 
 
*°*
 
-No!-
-Hey..cosa..ma..-
-Non era vero,dimmi che non era vero..-
-Brian,mi scoppia la testa..cos’è successo e perché urli?-
 
Era solo un sogno..un fottutissimo e dannatissimo incubo,altro che sogno.
 
-Scusami..come..come ti senti?-
-Come se mi fosse passato addosso un rullo da cento tonnellate,come se una palla demolitrice mi avesse colpita in pieno e ho la bocca amara come non so cosa..bleah-
-Ci credo..dopo la nottata che hai passato..-
-Perché.cos’è successo stanotte?Un momento..perchè sono sul divano?-
-Beh perché semplicemente stanotte hai buttato l’anima e sei stata davvero tanto male..sembravi quasi morta-
-Cazzo dici Haner..davvero?Cioè io avrei vomitato fino a farmi uscire gli occhi dalle orbite e non lo ricordo?-
-In pratica..-
-Oddio che spettacolo orrendo che ho dato..scusami..-
-Tranquilla,non sei l’unica..-
-In che senso?-
-Nel senso che prima di te anche io ho dato il mio..e se c’è una persona che devi ringraziare è Zacky-
-Zacky?e perché?-
-Perché si trovava da questi parti e non vedendo la mia macchina fuori al vialetto e la luce accesa in casa si è fermato a vedere se era tutto ok,non mi ha visto ma ha senti il rumore di te che cadevi dal letto trascinandoti comodino e quant altro a terra con te. E’ stato lui a portarti in bagno buttarti sotto la doccia e a mantenerti la fronte-
-Bri..Brian..tu dov’eri?-
-Qui,dietro al divano in coma..mi dispiace-
-Perché eri qui e non con me su?-
-Beh perché quando siamo tornati dalla festa in taxi ti ho dato uno schiaffo perché volevi scendere dalla macchina in movimento e così mi hai lanciato un cuscino e una coperta perché non mi volevi-
-Ah..Dio non ricordo nulla..ho solo male per tutto il corpo..*ahaha* che devastazione..mi scoppia la testa mi fa male la mascella,la fronte,la spalla e il fianco sinistro..ho fatto la guerra-
-Beh se è per questo hai anche un bel livido sul culo e sul braccio..poi hai anche un livido sul viso..e di quello la colpa è la mia,ti chiedo scusa..ero ubriaco-
-Fa niente capisco..non lo ricordo nemmeno,ma tranquillo,basta non ricapiti più che mi metti le mani addosso-
-No,fidati-
-Aja..-si toccò la fronte e notò il taglio..
-E questo?come mi son tagliata?-
-Vedi,quando sei caduta dal letto ha detto Zacky che è caduta la nostra foto e si è rotto il vetro che ti ha tagliato la fronte..ecco spiegato il taglio-
-Aja..brucia..fa niente..comprerò un’altra cornice.Ma che ora è?-
-Sono le cinque del pomeriggio..-
-Wow..ti va un caffè e una grande aspirina dopo?-
-*ahahah* Si credo che sia proprio la cosa giusta da fare,poi dovrei andare da Matt,ma credo che tutto quel rumore non mi faccia bene-
-Uhm..direi di no..-
 
La vidi allontanarsi per andare a fare il caffè..era proprio buffa,devo dire la verità..camminava come una sgangherata con i capelli arruffati e barcollava mantenendosi la testa con la maglia-vestito che era diventata una maglia molto corta che lasciava intravedere un bel livido viola sul suo di dietro rotondo. Era sexy anche così..era eccitante vederla anche in quelle condizioni.
Dopo dieci minuti tornò con due tazze di caffè e con due bicchieri dove al loro interno si stavano sciogliendo due aspirine.
 
-Allora,dai raccontami tutto,non ricordo proprio nulla-
 
Stavo per iniziare a raccontare la vicenda quando sentimmo bussare.
 
-Vado io tranquilla-
 
Mi diressi verso la porta,aprì ed erano i ragazzi.
 
-Hey,ma non dovevamo vederci più tardi da Matt?-
-Haner,oggi non se ne fa nulla,Zacky ci ha detto cos’è successo a Sel ieri sera,è sveglia?-
-Si Johnny è di la entrate..-
-Brian,devo parlarti dopo,in privato-
-Matt..cosa c’è che non va?-
-Nulla,ma ho visto Zacky strano,molto strano e non è voluto venire con noi qui ma ha detto che sarebbe venuto più tardi-
-Cosa c’è di strano in tutto ciò?-
-Non lo so..il suo viso..conoscendolo c’è qualcosa che non va-
-In effetti si..mi ha detto che è stato aggredito da una specie di barbone ieri sera all’uscita del locale,che l’ha minacciato con un coltello che voleva derubarlo,ma poi nonostante avesse avuto paura è riuscito a dargliene di santa ragione a mandarlo via-
-Ecco,qualcosa c’era,ma secondo me non è solo questo..vabbè ne parliamo dopo..-
 
Quest’ultima frase di Matt mi lasciò perplesso e mi venne in mente il sogno fatto e il modo in cui Zacky guardava Sel alla festa..aaahh..sciocchezze,non può essersi preso una cotta per lei.
 
-Allora signorina,come va?-
-Oh beh..non saprei Matt..non ricordo nulla ma in compenso mi fa male tutto!-
-*ahahah* beh allora è stata una bella serata-disse Johnny
-Johnny..non direi proprio-
-Già..ha un livido sul di dietro che sembra una mela per quanto è grande,e anche uno sulla spalla..-
-E ne ha anche uno sul viso..cos’hai combinato?e questo taglio?-
-Beh..sulla spalla e sul di dietro come ha detto “Brian non so farmi i fatti miei” li ho perché son caduta dal letto,così come il taglio,mentre il livido in viso è perché..-
-Le ho dato uno schiaffo quando stavamo tornando..voleva scendere dal taxi in moto e..non mi son controllato tanto meno ho controllato la forza..mi dispiace..-
-Haner cazzo ma che ti prende?-
-Johnny cazzo ero ubriaco anche io..-
-Hey non litigate,basta non succeda più..ora come stai piccola?-chiese Matt
-Insomma..-
-Beh rimettiti presto che dovrai pareggiare i conti..-
-Devo prendere a schiaffi Brian?-
-*ahahah*anche..ma devi anche pareggiare i nostri conti..ti ricordo che lavori per noi..-
-Cazzo è vero..e da lunedì anche per Brian Senior..-
-Già è vero..l’avevo dimenticato..anche per mio padre..manca solo mia madre *ahahah*-
-Hey ma Arin?non era con noi ieri sera?-
-Cazzo è vero!-
-*ahahah* ci siam dimenticati di Arin chissà dov’è-
-No cazzo non c’è da ridere ora lo chiamo-
-Dai Matt non andare in paranoia..-
-No però..cioè..-
 
Ci guardammo in faccia per un po’ ma fu inevitabile,scoppiò a ridere anche lui.
 
-*ahahah* come abbiamo fatto a dimenticarci di lui e non di Johnny?-
-Hey..non è più il mio turno,la ruota gira..-
-*ahahah* povero Arin..se lo sapesse la tua amica..-
-Marika..già..*ahaha* meglio di no-
-Sh eccolo..hey Arin..dove sei?Ah capito,ma ieri sera che fine hai fatto?Dai vieni da Selene ti aspettiamo qui,a dopo.-
-Cos’ha detto?-
-…*ahahah*si è ritrovato addormentato dietro un cespuglio e l’ha svegliato stamattina un cane che gli ha lasciato un ricordino bagnato sulla mano *ahaha*-
-Oddio che schifo *ahahah* ma poverello..spero si lavi prima di venire altrimenti non lo faccio entrare! *ahahah*-
-C’è qualcun altro più sfigato di te Johnny!-
-Spiritoso Haner,un giorno lo sfigato sarai tu e riderò a crepapelle-
-O magari crepi prima per mano mia  Cristolo,l’ottavo nano..-
-Ora basta..mi scoppia la testa minuto di silenzio per Arin porca miseria..*ahah*-
 
POV Selene
Non riesco a ricordare davvero nulla di ieri sera.
Ricordo solo che un paio di volte ho sbattuto contro Zacky credendo fosse Brian,ma nulla di più,poi ho come un vuoto di memoria.
Ma perché Zacky era qui stanotte quando non mi son sentita bene?Cosa ci faceva qui?Bah..ora ho un mal di testa assurdo,non voglio nemmeno cercare di capire.
 
-Ragazzi scusatemi,vado a fare una doccia vedo se mi riprendo-
-Ok fai tranquilla-
 
Mamma che casino in questa camera..il comodino a terra,la lampada e la radiosveglia rotte e con loro anche la foto mia e di Brian..questa foto ci venne fatta da Marika a nostra insaputa..eravamo sulla spiaggia,io appoggiata a lui seduta tra le sue gambe e lui che mi abbracciava.
Vabbè troverò un’altra cornice.
Dopo aver messo a posto mi dirigo a fare una doccia.
L’acqua fredda mi scivola lungo la schiena e un brivido invece fa il percorso opposto..è una sensazione ristoratrice man mano che l’acqua diventa calda.
Sento i nervi distendersi e il mal di testa allentarsi..sembra di aver ritrovato la pace.
Dopo un’ora passata così,mi sento meglio e mi asciugo per scendere giù.
I primi indumenti che trovo li indosso..un jeans nero strappato sulle ginocchia e un po’ sulle cosce e una maglia bianca.
 
-Hey lady Haner..sembri proprio Brian-
-Hey..è verò!ti sei vestita nel suo armadio?-
-Ma cosa dite?-
-Beh,guardati..-mi volto e nello schermo del televisore posso intravedere che è davvero così come dicono i ragazzi
-E’ vero *ahaha* non l’ho fatto a posta giuro..-
-In tutto ciò Sel ciao,come ti senti?-
-Arin…*ahah* mi hanno raccontato della tua vicenda..come va?-
-Beh lasciamo stare guarda..potevo essere arrestato,mi è andata bene!A me hanno raccontato della tua,ma mi sembra che ti sia ripresa..-
-A parte alcune parti doloranti tutto ok-
-Ma Zacky?-
-E’ arrivata una macchina,credo sia lui..vado a vedere-
 
Vado verso la porta la apro e in effetti era Zacky..
 
-Signorina..oddio sembri Brian!*ahahah*-
-Anche tu?ciao comunque eh!-
-Hey fatti abbracciare che mi è preso un colpo ieri!-
-Già peccato non ricordo nulla..comunque mi ha raccontato tutto Brian e..grazie mille..dai andiamo di la-
-Ok Brian..ehm Selene-
-Smettila..-
 
Torniamo in salotto e mi siedo sulle gambe di Brian che mi abbraccia..adoro i suoi abbracci.
 
-Hey Zacky..ma ieri sera che fine hai fatto?-
-Lasciamo perdere ragazzi..sono ancora scosso..-
-Zacky perché,cos’è successo?-chiedo incuriosita..
-Sel,se ieri sera mi son trovato a passare di qui era perché non volevo tornare a casa dato un tizio all’uscita del locale voleva derubarmi e mi ha minacciato con un coltellino-
-Cazzo Zacky,ora come va?-
-Insomma..diciamo meglio,parlarne con Gena mi ha fatto stare meglio,ora è a casa sta preparando la cena,infatti son passato solo per sapere come andava e che fine avesse fatto Arin-
-A me tutto ok grazie..-
-Arin e tu?-
-Oh beh..a parte che mi son ritrovato addormentato dietro un cespuglio e stamattina mi ha svegliato un bel cane lasciandomi una ricordo bagnato sulla mano…tutto ok-
-*ahahah* oddio questa è davvero bella..Johnny hai ceduto il trono..-
-Già..e un giorno toccherà anche a te dopo Haner..-
-Non fare lo spiritoso con noi Johnny se no ti accorciamo ancora si più-
-Ben detto Haner..beh ragazzi vi saluto..anzi no..vi aspetto a casa tra un’ora si cena siate puntuali!-
-Ok Baker!Ho una fame!-
-A tra poco allora-
 
POV Zacky
Rivederla non mi ha fatto granchè,ma nonostante avessi paura di vederla per vedere che reazione potevo avere,dovevo farlo per capirlo.
Ora lo so..amo Gena,e ieri sera il Jack ha fatto un cattivo scherzo al sottoscritto.
Anche se dalla prima volta che l’ho vista ho sempre detto che è bella,ed è bella davvero, finisce la.
Però il sentire ciò che ho sentito ieri sera e non poterlo dire a nessuno,mi fa stare male..ma se non ne parlo è come se non fosse mai successo. Meglio così,meglio cancellare quell’episodio che un po’ mi ha fatto vergognare di me e mi ha fatto sentire quasi traditore.

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Capitolo 20
*** Bad desire ***


Eravamo a casa di Zacky ed io ero semi sdraiata sul divano con la testa appoggiata sulla pancia di Brian e giocherellavo con i suoi capelli. Mi ero ripresa,mi sentivo bene e soprattutto avevo fame.. una fame che avrei potuto mangiare uno grande quanto Matt forse.
Affianco a me c’era Johnny che ogni tanto mi dava qualche pizzico alle caviglie.
 
-Johnny dai smetila per favore mi fai il solletico e non tanto lo sopporto-dissi ridacchiando
-Ah bene..avete sentito?Lady Haner non tanto sopporta il solletico-
-Bene..-disse Brian scambiandosi uno sguardo con i suoi amici che non mi piaceva
-Come bene scusa?ehm..i vostri sguardi non mi piacciono-feci alzandomi
-Cos’hanno i nostri sguardi?-disse Zacky avvicinandosi a me dando una leggera pacca sulla spalla di Arin
-No..ragazzi..siete delle merde..per favore-
-Hey non trattarci così!-fece Arin quasi finto offeso
-Già..possiamo trattare così solo Zacky-disse Johnny mentre alzava le braccia verso l’ultimo chiamato in causa che lo guardava più che male
-No,ragazzi..allora perché vi state avvicinando così?-
-Vogliamo solo sederci-
-Ok vi lascio il posto allora-
-No resta pure qui,ti siederai in braccio-fece Brian
-Brian..sappi che mi rivolterò come una vipera-
-Cercherò di schivare i tuoi morsi velenosi allora-
 
Mi prese per le braccia e mi fece sedere su di lui mentre velocemente i ragazzi si sedevano e iniziarono la tortura.
 
-Arin..mi deludi lasciatemi!-
-Eh no signorina..ora ti tolgo anche le scarpe e poi vediamo-disse Zacky
-Baker le scarpe no..vuoi farci morire?-fece Johnny
-Hey Christ..non pensarlo nemmeno-involontariamente gli diedi un calcio sul naso
-Ma porca..aja cazzo..che dolore!-
-Ben ti sta..così impari-
 
All’improvviso mi sentì sollevare e venir meno tra le grinfie dei ragazzi.
Era Matt che mi aveva presa in braccio e si dirigeva fuori.
 
-Matt..co..cosa vuoi fare?-
-Fare un bagnetto con te..in piscina-
-No..Matt..non so nuotare!-
-Rimarrai aggrappata a me allora-
-No!Aiuto!-
-Dai Matt..lasciala davvero non sa nuotare-fece Brian
-Ah grazie di esserti ricordato di me!-
-Ragazzi!è tutto pronto..si mangia!-
-Salvata in calcio d’angolo signorina..-
-Per fortuna!-
 
Aiutai Gena che era un po’ strana mentre i ragazzi stapparono alcune bottiglie di birra.
 
-Gena..hey,cos’hai?Ti vedo strana-
-No..è che Zacky..stanotte..non è rientrato poi quand’è tornato era freddo,distaccato,come se fosse successo qualcosa-
Oh cazzo..che dico?Non so se Zacky abbia detto di me e della sua aggressione a Gena.

-Beh,forse i postumi dell’alcool,si sarà fermato per non guidare da ubriaco-
-Non saprei..mi ha detto che non sei stata bene e che ti ha aiutata,forse è rimasto preoccupato-
-Può essere..da quanto mi hanno raccontato non è stata una bella serata per me,che nemmeno la ricordo-le sorrido
-Dai ora stai meglio andiamo di là prima che non ci fanno trovare più nulla-
-Infatti..ho una fame!Inizia ad andare io finisco di prendere queste ciotole-
 
Nel momento in cui Gena esce entra Zacky che si era soffermato però a dare un bacio alla ragazza che sembra essersi ripresa.
 
-Hey..come va?-
-Uhm..bene..ho una fame!-
-Beh allora si,stai bene..mi fa piacere..mi è preso un colpo ieri!-
-Eh..scusa..grazie di tutto comunque-lo abbracciai
-Dovere!-
-Ma hai parlato con Gena dell’aggressione?sembra preoccupata,dice che ti vede strano-
-Si gliene ho parlato..sarà rimasta turbata-
-Boh..-
-Ascolta Sel io..-
-Si,dimmi-gli sorrisi
-Nulla..ti voglio bene-
-Anche io-
 
Il suo dirmi questo un po’ mi fece rimanere perplessa. Il fatto che io non esprima mai i miei sentimenti non è detto lo facciano anche gli altri,ma non credevo potesse dirmelo proprio uno come Zacky.
Tornammo al tavolo e dopo cena Matt e Zacky si misero in disparte a parlare. Gena era davvero tornata sorridente come prima forse anche perché le dolci effusioni durante la cena da parte del suo ragazzo,l’avevano rassicurata.
Ero seduta con Arin a parlare di Marika,gli mancava e me ne stava parlando.
 
-Sai,se dovessi tornare in Italia mi piacerebbe venire con te..basta che mi dici dove poter stare-
-Spero tu stia scherzando!Se torno e vieni con me,come minimo stai da me no?!-
-Grazie..ma non voglio crearti problemi-
-Nessun problema,poi mal che vado ti mando da Marika-ridemmo
 
Brian era intento a prendere in giro Johnny,lo stava trattando come un giocattolo. Lo faceva girare,rotolare,sembrava un cane che ubbidiva al padrone. Intanto incrociai lo sguardo di Matt,gli sorrisi,ricambiò.
Era strana questa situazione,ma non me ne importava.
 
POV Zacky
 
-Capisci Matt?Mi son sentito traditore nei confronti del mio amico e in quelli della mia donna-
-Zacky era solo alcool,eri ubriaco,non devi sentirti in colpa-
-Si,ma..non lo so-
-Ascolta..quando la guardi cosa senti?-
 
Mi girai a guardare Selene che stava ridendo con Arin. Ad essere bella,era bella,però effettivamente non sentivo nulla.
Intanto le si era avvicinato Brian che le aveva preso una mano e stavano ballando qualcosa tipo walzer e ridevano. Ora che li guardavo un po’ li invidiavo..mi ricordavano me quando ballai con Gena in Afterlife e di quanto fossi felice.
Mi girai poi verso Gena e la guardai.
Incrociai il suo sguardo e mi sorrise,ed era come se avessi preso la scossa.
Dopo tanti anni mi faceva ancora questo effetto.
 
-Hey Baker..-
-Eh..si..-
-Tutto ok?Devo preoccuparmi?-
-No amico,tranquillo..stavo guardando Selene..è bella,sono obiettivo,poi mi son girato e ho visto Gena..e lei mi fa ancora quell’effetto di quando la vidi per la prima volta.Ne sono innamorato-
-Baker..e allora cos’è che hai?-
-Niente più..forse avevo semplicemente paura di quanto avevo provato perché non avrei poi saputo cosa fare se il dubbio che avevo si fosse rivelato verità-
-Beh ora torniamo dagli altri e stai tranquillo..per qualunque cosa sono qui-mi sorrise e gli diedi una pacca sulla spalla.
-Grazie Sanders-
 
Mi diressi da Gena che mi guardava avvicinarmi a lei sorridente,la presi tra le braccia e iniziammo a ridere e scherzare.
 
POV Brian
Avevo dimenticato quanto fosse bella la mia donna.
Ultimamente ci vedevamo poco poiché lei seguiva i corsi e studiava. Ora inizierà anche a lavorare,chissà..
Intanto la prendo e le do un bacio.
Le sue labbra sanno sempre dello stesso sapore. Quel sapore di passione e di amore che aveva la prima volta che la baciai.
Vorrei tanto che in questo momento non ci fosse nessuno attorno a noi così da poter far cadere i suoi vestiti a terra e passare le mie mani sulla sua pelle,su tutto il suo corpo.
Un lieve sussulto mi scappa facendo comparire uno strano sorriso sul suo volto.
Vorrei farla mia,ma non posso qui non ora.
Però faccio lo sbaglio di lasciar correre la mente e la fantasia.
Le mie mani scivolano sotto la sua maglia,lungo la sua schiena che si inarca al contatto con le mie mani fredde.
La porto a cavalcioni su di me e lentamente le sfilo la maglia. Le mordicchio un po’ il collo,so che le piace ed è come se riuscissi a percepire le lievi scariche di brividi che le percorrono il corpo portandola a muoversi su di me come solo lei sa fare,mandandomi così in uno stato di confusione.
Le sue mani sul mio petto corrono giù slacciare la cintura e per poi risalire per sfilarmi la maglia.
Mi sfila la cintura con i denti e inizia a baciarmi e leccarmi le fossette dei fianchi.
Impazzisco quando lo fa.
Mi scappa un altro gemito.
 
-Brian..-
 
Sale verso il mio collo leccandomi e scappa così un altro gemito seguito da un pesante sospiro.
 
-Brian..-
Mi bacia e morde il collo,la sua mano tra i miei capelli si muove selvaggia portando la mia testa tra i suoi seni che dolcemente scopro e bacio. All’improvviso..
 
-Brian..-
 
Ecco all’improvviso qualcuno mi strattona e aprendo gli occhi vedo che tutti mi fissano con la faccia rossa.
 
-Eh?Cosa c’è?Perchè mi guardate in questo modo?-
 
All’improvviso vedo le guance di tutti gonfiarsi e diventare rosse per poi esplodere in una grande e grassa risata. E Selene che nel frattempo rossa di vergogna in volto ridacchiava ugualmente ma non come i miei amici. Comunque sia non riuscivo a capire.
 
-Cosa c’è?-
-Io per il momento dalla tua gambe non posso alzarmi-sussurrò Selene all’orecchio
-Brian..ansimavi come un maiale *ahahah*-
-Che cazzo dici Christ?-
-Purtroppo è vero Brian..ansimavi e a volte emettevi suoni tipo dei gemiti di godimento-ribattè Zacky
-Oh Cristo..no-
-Oh Christ si!Haner la vendetta si è abbattuta su di te e ora ti perseguiterò a vita facendoti provare quello che provo io!*ahahhahaha*-
-Johnny meglio che scappi perché se ti acchiappo sei morto!E comunque scusate ma stavo sognando..ora smettetla dai..-
-*ahahah* sognando?A me non sembra..perchè non fai alzare Selene se sognavi?-
-Fatti i cazzi tuoi Jhonny..lei non si alza perché…-cosa dico?
-Lei no e per fortuna,ma qualcun altro si è alzato già!*ahahah*-
-Dai, non te la prendere..ora mi alzo..non si vede nulla,tranquillo-mi sussurrò Sel
-Ok,ora mi alzo va bene?-
 
Mi alzai e all’improvviso vidi Matt corrermi incontro per bloccarmi mentre Zacky e Jhonny si stavano prendendo la loro vendetta iniziandomi quasi a spogliare.
 
-Ragazzi..non vorreste farvi mettere a disagio aventi alle vostre donne da me?Non spogliatemi altrimenti..-
-Taci Haner,non fai paura a nessuno *ahaha*-
-Io non voglio vedere nulla,me ne vado in cucina-fece Val
-Nemmeno io!Bleah..-fece Gena
-Hey ora basta!-
 
I ragazzi non avevano tenuto conto del fatto che avevo fatto arti marziali quindi una volta che mi fui liberato dalle loro prese mi misi a sedere su di loro.
 
-E ora?Uno contro due,stesi al primo round!Haner Jr vince ancora!-
-Haner..cazzo,dagliela vinta una almeno una volta!-disse Arin
-No ragazzo..sei nuovo ma devi capire chi comanda..cioè io!-
-*ahaha*dai campione,scendi da quei due poverini-disse Sel
-Ok,vi lascio solo perché me lo ha chiesto la mia donna altrimenti..-feci loro il segno che gli avrei tagliato la gola
-Colpa tua Johnny,no nservi a nulla..-
-Hey Z..sei tu che con la tua ciccia sei goffo e non sai muoverti..ciccione!-
 
Una volta alzati da terra Zacky rincorse Johnny per tutta la casa.
Intanto mentre riprendevo fiato pensavo alla figuraccia che avevo fatto..meglio non pensarci.
 
-Brian,ce ne andiamo?Si è fatto tardi..-
-Che ora è perché?-
-Quasi l’una e mezza-mi disse Selene
-Ok..ora andiamo-
-Cazzo è gia quest’ora?Domani mattina devo nadare con mio padre e dovrò essere sveglio tra 5 ore..oddio non ce la farò mai..che palle..Sel..ti prego partiamo quanto prima per l’Italia!-fece Arin
-Appena posso partiamo promesso!-
-Vebbè a questo punto vado via anche io-
-Chiamo Val e ce ne andiamo tutti a questo punto-
-Hey Zacky,Gena, ci vediamo domani..buona notte e grazie per la cena!-
-A domani ragazzi-
 
Una volta in macchina chiesi scusa a Selene per averla messa in imbarazzo.
Poverina la guardavo e la vedevo impacciata rossa in viso. Ma non so cosa mi sia preso.
 
-Rimani a dormire da me amore?-
-Certo..ma perché non andiamo da me?-
-Non m’importa dove,basta stare con te-
 
Dopo aver detto questa frase posò la sua mano sulla mia gamba facendola salire fino alla vita dei jeans. Spinsi il piede sull’acceleratore in modo da poter giungere quanto prima a casa.
Dopo dieci minuti di guida veloce arrivammo a casa mia.
Parcheggiai la macchina nel vialetto e appena scese dalla macchina la presi in braccio.
Le sue gambe cingevano il mio corpo e le sue mani si muovevano sinuose tra i miei capelli.
La sua lingua giocava vogliosa con le mie labbra,aprì la porta,la portai in casa e chiusi il portone alle mie spalle.

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Capitolo 21
*** Zacky's mind ***


23 Novembre

 
POV Marika
Tra qualche giorno sarà dicembre e credo che andrò a trovare Selene.
Sono passati due mesi e anche se mi viene difficile dirlo, Arin mi è mancato un po’,così come mi è mancata la mia amica.
Mentre torno a casa al rientro dall’università passo avanti ad un’agenzia di viaggi la quale ha in vetrina un’offerta proprio per i voli internazionali. Ci penso un po’ su e poi decido di entrare per fare i biglietti.
 
POV Zacky
Niente. Non riesco a togliermi questa ragazza dalla testa. Ma che mi prende? Amo Gena, perché però penso a lei? Inizio a preoccuparmi dato immagino di fare l’amore con lei e non con chi lo sto facendo realmente.
Chissà se torna a casa sua per Natale..da un lato lo spero,dall’altro no. Se dovesse tornare e dovesse mancarmi che faccio?...cazzo!
 
POV Selene
Dopo una giornata intera passata all’università finalmente arrivo a casa e cerco di godermi il meritato riposo.
A gennaio iniziano gli esami il che mi fa pensare se tornare o meno in Italia. Almeno per Natale vorrei essere a casa, anche se solo per una settimana. Ho ancora qualche giorno per pensarci quindi sorvolo.
Stavo quasi per chiudere gli occhi quando sento il telefono squillare..
-Pronto?-
-Hey..ehm..ciao Sel-
-Ciao..sei?-
-Come chi sono?Sel,sono Zacky-
-Zacky!Non ho il tuo numero scusa..-
-Ma come..ci conosciamo da quattro mesi e non hai il mio numero?-
-Già è vero..*ahah*-
-Ti sento assonnata..ti ho disturbata?-
-No figurati..sono appena tornata dall’università..sono molto stanca,tutto qui-
-Immagino..-
-Ma dimmi tutto-
-Ah no nulla,volevo solo salutarti dato è molto che non ci si vede..tutto ok?-
-Si Zacky tutto ok..e tu?-
-Si..diciamo di si..solite cose..-
-Dai vediamoci..ti va una birra da me tra..uhm..mezz’ora?-
-Ok..a tra poco allora-
-A dopo Zacky..sei stato carino a chiamarmi-
-Figurati!Ciao-
-Ciao-
Che strano..non avevo il numero di Zacky..ma lui come faceva ad avere il mio?Bah..vabbè..
Vado a fare una doccia così evito di addormentarmi,ma prima metto a fare del caffè se no rischio di addormentarmi.
Nel momento in cui il getto dell’acqua calda mi colpisce,sento una sorta di appagamento interiore,è come se la pesantezza della giornata stesse scivolando via insieme all’acqua.
Passata una ventina di minuti così,mi ricordo di aver dato appuntamento a Zacky e da quando ci siamo sentiti credo sia passata più di mezz’ora.
Di fatti..sento bussare il campanello nel momento in cui esco dalla doccia.
Velocemente mi copro alla meglio con un asciugamano e vado ad aprire.
-Hey Zacky ciao! Scusa,ma non mi ero accorta del tempo che passava sotto la doccia..ma dai,entra-
Mi guardava ma non mi rispondeva,sembrava quasi scosso..
-Hey..Zacky..è tutto ok?-
-Eh?-
-No dico..ti senti bene?hai una faccia..-mi stavo preoccupando..
-No..cioè si,è tutto ok ero solo sovrappensiero-
-Sicuro?-
-Si..sicuro..ma ora entro se no prendi freddo-
-Già,infatti..dai accomodati vado a vestirmi..due minuti e sono da te-
Mi ha vista in costume innumerevoli volte,non credo l’abbia messo in imbarazzo..o forse si..boh.
 
POV Zacky

Cazzo..sono rimasto come un cretino a fissarla. Ma era bellissima e nonostante l’avessi vista molte volte in costume,quindi più scoperta di quanto lo fosse ora, mi ha fatto strano vederla avvolta da mezza asciugamano..la guardavo allontanarsi e più la guardavo più non riuscivo a staccarle gli occhi da dosso quando però ad un tratto,ritornai lucido dopo che chiuse la porta della camera alle sue spalle.
Vado nel salone e mi siedo sul divano,sfoglio il libro che sta sul tavolinetto e così come lo apro lo richiudo perché è qualcosa che forse sta studiando lei e non ci capisco nulla di conti.

-Eccomi..scusami,forse prima ti ho messo in imbarazzo,non volevo..dato eravamo stati più volte al mare e in piscina io non credevo..-
-No,tranquilla!!Scusa me che son rimasto così come un cretino..-
-Dimmi..tutto ok con Gena?Che si dice?Saranno due settimane che non ci vediamo..-

Già..Gena..uff..che casino..
-Si tutto ok..sempre le solite cose,la solita vita..in effetti è molto che non ci vediamo..ma Syn?-
-Ti sono mancata vero?*ahahah*..Eh..bella domanda..sai che non lo so?Aveva detto che veniva a casa quando finiva in palestra..il tutto più di un’ora fa..-
-*ahaha* si lo ammetto..mi sei mancata!Comunque è tipico di Brian starsene un paio d’ore in palestra-
-Già,ho notato..che ne dici se stasera stiamo tutti insieme? Tra l’altro non so nemmeno se torno in Italia per Natale,quindi mi farebbe piacere passare una serata con voi-
-Ah..quindi credi di tornare?-
-beh,credo di si..sono abituata a stare in famiglia,almeno a natale..-
-E per quanto tempo poi?-
-Mah..pensavo ad una settimana..anche perché a gennaio iniziano gli esami e devo darmi da fare se no mi rispediscono in Italia mia cara vendetta!-
Detto ciò mi si sedette su una gamba e mi passò il pugno in testa scombinandomi i capelli. Quel contatto così diretto con lei mi fece un brutto effetto. La presi e la buttai sul divano,le mantenevo i polsi mentre mi mettevo su di lei,che intanto mi guardava un po’ preoccupata.
-Eh no..i capelli non mi si scombinano mia bella Selene..quindi ora la paghi..e anche cara!- Ad un tratto il suo viso sembrava più rilassato..per fortuna..e per fortuna ho deviato l’imbarazzo prima di fare una cazzata.
-Eh no lo dico io!-
-Uhm..non credo..ora morirai..ridendo- Iniziai a farle il solletico perché sapevo le dava fastidio,ma smisi subito poiché il suo telefono iniziò a squillare.
-Eccolo..questo sarà il tuo uomo che ha sentito che la sua donna era in pericolo..-
-*ahaha* già..infatti..*ahaha*…pronto..-
Dio mio..ma cosa cazzo ho nel cervello?Le scimmie urlatrici? Devo controllarmi..
 
POV Selene
Zacky mi sembra al quanto strano..ma forse mi starò sbagliando.
Anche se prendermi in quel modo mi ha lasciata un po’ perplessa..ma vabbè..
-Hey Zacky,Brian sta venendo,mentre lo aspettiamo beviamo una birra così iniziamo anche a pensare cosa fare stasera-
-Ok..avevo sete infatti! Ora che arriva il tuo uomo chiamiamo anche gli altri..-
-Ok vendetta..-
-Dimmi un po’..com’è l’Italia?-
-Eh..è bella..ma non dove abito io..non c’è nulla di bello o di divertente-
-Dai..non esagerare..qualcosa pur ci sarà..-
-Beh..ora che mi ci fai pensare..se veniste tutti con me,a parte che non vi riconoscerebbe nessuno o quasi nessuno dato che per le mie parti siete mezzi sconosciuti..-
-Ah..grazie..-
-beh non è mica colpa mia!..comunque dicevo che..una settimana nell’oblio vi farebbe bene..*ahahah*-
-Per me si potrebbe anche fare!-
-bene..allora ora lo proponiamo a tutti-
Non so come mi sia venuta in mente questa cosa,ma non sarebbe male come idea..tanto dove vivo io,sicuro li conosco solo io e massimo altri tre o quattro…l’idea mi alletta..devo dire la verità.
Tra una chiacchiera e l’altra sento una macchina bussare..era Brian..vado ad aprirgli.
-hey..ciao!finalmente..-mi bacia
-Ciao..scusa,ma quando sono in palestra mi annullo-
-Hey Haner..-
-Zacky?cosa ci fai qui?-
-Nulla..dato era molto che non ci si vedeva ho pensato di passare a fare un saluto-
-In effetti è un bel po’ che non ci si vede..-
Brian guardò Zacky un po’ sospettoso e quest’ultimo credo se ne sia reso conto di fatti ha poi abbassato lo sguardo un po’ imbarazzato.
-Allora Zacky..stasera stiamo insieme?-
-E’ la stessa cosa che gli ho detto anche io prima-
-Beh..allora chiamo Gena così la passo a prendere e si fa trovare pronta,almeno una volta nella sua vita *ahahah*-
-Si..noi chiamiamo gli altri..ma cosa vogliamo fare?-
-Beh dite agli altri di venire da me,poi decidiamo insieme cosa fare-
-Ok..allora vado..a dopo-
Accompagnato Zacky alla porta,raggiungo Brian che intanto guardava il mio libro. Mi lascio cadere non molto delicatamente sul divano e abbraccio Brian che mi era mancato. Mi faccio coccolare da lui prima che arrivino gli altri.
E’ bello ricevere tante piccole attenzioni quando si è stanchi,lo adoro.
-Brian..stavo pensando..-
-Dimmi..-
-Pensavo che forse a Natale torno in Italia-
Improvvisamente le sue carezze cessano.
-Ah-
-Si..perchè vedi,per me il Natale si passa in famiglia,da me funziona così..e non sarebbe natale se non ci fosse tutta la famiglia-
-Beh si in effetti hai ragione,ma mi dispiace non poter passare le feste con te-
-Vabbè,ma si tratterebbe solo di natale,quindi di una settimana,poi ritornerei..-
-Davvero?-
-Certo..e prima con Zacky stavo pensando che magari potreste venire tutti in Italia-
-Sel..non saprei..-
-Dai..tanto dove vivo io non vi conosce nessuno-
-In che senso?-
-Nel senso che vuole esprimere la frase-
-Dici sul serio?-
-Si..mica tutto il mondo può conoscervi?*ahah*-
-beh..mi piacerebbe vedere dove vivevi..-
-Dai..pensateci,a me farebbe più che piacere,ne sarei felice a dire la verità-
Mentre continuavamo a parlare,anzi a fantasticare,arrivarono gli altri.
Quella sera andammo al Johnny’s,una serata tranquilla tra birre e qualche partita a biliardo,parlammo anche dell’idea che era venuta a me e Zacky.
Ma Gena non deve aver apprezzato molto il fatto che oggi Zacky sia venuto da me forse,o magari non le va questa idea,dato stanno litigando.
C’è qualcosa che non va..non li ho mai visti litigare..Zacky era strano,è strano.
Credo che domani lo chiamerò per parlargli un po’.
 
POV Brian
Cazzo..Gena e Zacky stanno litigando.
In tutti questi anni li ho visti litigare poche volte il che mi fa strano ora.
Ricordo che per un periodo non stettero più insieme perché Zacky iniziò a mentirle in quanto era attratto fisicamente da un’altra.
Un momento..sta avendo gli stessi atteggiamenti di allora.
Mi sembra strano ultimamente,anche quando ci siamo visti per le prove,lei lo chiamò un paio di volte e lui non volle rispondere.

POV Matt
Conosco Zacky da una vita e mi sa che c’è qualcosa che non va.
Litiga con Gena,non la risponde al telefono..l’ultima volta che fece così era perché aveva preso una bella sbandata per una ragazza che manco conosceva e si lasciarono per un paio di mesi.
Ma lui ama Gena anche se a volte fa lo stronzo col cervello..
Devo assolutamente parlargli..ora è sposato non può fare il bambino del college.
 
 
 

 
 
 
 
 
_________________________
Beh..dopo un bel po’ di mesi sono tornata ad aggiornare la mia fanfic..che dire..devo riprendere il ritmo perso nel tempo.

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Capitolo 22
*** What the hell? ***


POV Matt

< Hey Baker..ti devo parlare ed è importante. Ti aspetto da me >
< Ok,devo parlarti anche io. Arrivo >

Conoscevo Zacky da un tempo non ben definito,io lui e Jimmy siamo andati a scuola insieme prima che Jimmy si facesse sbattere fuori.
Stava succedendo qualcosa di strano,e il fatto che anche lui debba parlarmi non fa nient’altro che dare conferma al mio sospetto.
Per questioni lavorative lui e Gena sono portati a non passare molto tempo insieme,e quando stanno insieme è stranissimo che litighino.
Ora c’erano due cose..o Zacky ha preso di nuovo una sbandata per qualcuno e spero non sia per chi penso perché ne andrebbe di mezzo tutto ciò che siamo, oppure a Gena non piace l’idea di andare in Italia per Natale.
Dio,se ci sei ti prego fa che sia la seconda mia ipotesi,anzi,fa che non sia nessuna delle due!
Alla nostra vendetta non piacciono le regole,ma è sempre stato molto rispettoso nei confronti di tutti,tranne quando un pallino gli si fissa avanti e là sono cazzi..ora è sposato,è un uomo,non può cadere in cose così frivole. Anche se sto già dando per scontato il motivo di tutta questa stranezza,spero in cuor mio che non sia davvero così.
Dopo una ventina di minuti da quel messaggio,vedo la macchina di Zacky fermarsi nel vialetto.

-Hey Matt..-
-Zacky..-
-Dai entra,siediti che prendo due birre-
-Solo due?-
-Due alla volta-

Andai in cucina a prendere le birre..non sapevo come iniziare a parlare,la cosa mi stava mettendo ansia.
Temporeggio un po’ con la speranza che mi venga qualcosa in mente quando ad un tratto mi giro e vedo Zacky appoggiato allo stipite della porta che mi guarda.

-Matt..so a cosa stai pensando-
-E se lo sai ti prego dimmi che non è così-
-Cosa dovrei dirti?No,non è così?Beh..non lo so nemmeno io-
-Cazzo Baker..ma cosa ti salta in mente?Almeno dimmi che non è..-
-Purtroppo si..è Selene-
-Dio..sei proprio una testa di merda..ti rendi conto di cosa succederebbe?Tu e Gena vi lascereste,Brian ti renderebbe polvere e il gruppo si scioglierebbe-
-E Selene?-
-Oh diamine Zacky..levatela dalla testa-
-Sono mesi che ci provo Matt cazzo!Non ci riesco..eppure amo Gena,ma quando sto con lei rischio o di chiamarla Selene o di non starla a sentire perché penso a lei..stiamo insieme e penso a Selene,anche quando facevo l’amore con Gena pensavo a lei e immaginavo di stare con lei..-
-Facevi?-
-Già..non mi va più..vorrei..-
-Ti prego non continuare-
-Matt..cosa sto facendo?-
-Non lo so Zacky..non lo so..non sei al college,non sei più un ragazzino,sei un uomo e per di più un uomo sposato!-
-Lo so Matt..lo so..-
-Ma ieri sera perché litigavate?-
-Perché..non sapeva che ero stato da Selene e perché più volte non l’ascoltavo e guardavo l’altra-
-Oddio..anche l’altra la chiami..Cristo Dio..allora Baker..avrei tanta voglia di prenderti a cazzotti,ma non servirebbe a nulla..-
-Già..-
-Zacky..Gena cos’ha detto?-
-Che se avesse scoperto che i miei strani comportamenti derivassero dal fatto che ho una cotta per un’altra,avrebbe chiesto il divorzio-
-Ecco..fantastico!E tu?-
-Io cosa?-

A quella sua domanda non ci vidi più..lo presi per il colletto della camicia che portava sbottonata su di un’altra maglia e lo buttai contro il muro.

-Zacky cazzo!Ti stai innamorando della donna del tuo migliore amico!-
-Forse lo sono già Matt!- mi urlò in faccia talmente forte che sentì le vene del suo collo battere.

Lo lasciai,lo guardavo diritto negli occhi che erano lucidi e iniettati di sangue

-Da quanto tempo?-
-Sono quasi due mesi-
-Come fai..come..andiamo Zacky come cazzo fai ad amare due persone?-
-Non lo so!So che amo Gena e senza di lei non vivrei,ma ho una forte attrazione per Selene e la cerco anche se col pensiero-
-Quando te ne sei accorto?-
-Me ne accorsi quella sera della festa..innumerevoli volte mi scambiò per Brian perché era ubriaca persa..per tutta la sera non riuscì a togliermela dalla testa così decisi di andarmene-
-Ecco perché..ora capisco..ti riferisci alla notte della tua aggressione?-
-Si esatto..vagai per tutta Huntington perché non volevo tornare a casa..un po’ scosso per quanto mi era accaduto,un po’ perché nei miei pensieri girava lei e mi sentivo un traditore,così come continuo a sentirmi ora..però per fortuna che mi ritrovai dalle parti di dove abita lei se no chissà,magari Selene ora non esisterebbe più-
-Zacky,ma cosa stai dicendo?-
-Collassò quella sera e per poco non soffocava nel suo vomito..ebbi paura,troppa paura..paura anche di perderla e quando si riprese io..-
-Oh no..-
-Le diedi un bacio,ma non lo sa né lei né Brian..-
-Cazzo cazzo cazzo!-
-Matt..da quella notte io non me la levo più dalla testa-
-Se lo sapesse Brian ti ammazzerebbe e dovremmo trovarci un alto chitarrista!-
-Sai quanto me ne frega!-
-Dio Zacky..non è per il rimpiazzo e lo sai…è per Brian..hai tradito non solo Gena,ma anche il tuo migliore amico!-
-Cazzo Sanders!Hai rotto i coglioni!Lo so cosa cazzo ho fatto..lo so!E cosa credi?che non mi faccia schifo?credi che ci viva bene con questa cosa?pensi mi appaghi il fatto di averla baciata?Ma intanto l’ho dovuto fare per capire se era infatuazione o ero davvero preso-
-Ed eri davvero preso?-
-No..il giorno dopo era come se fosse tutto normale..-
-Sei recuperabile allora..ma dovrai parlarne con Brian con Gena e anche con Selene,dato non lo sa che è stata baciata da te-

-Chi non sa che è stata baciata da Zacky?-

Sentimmo questa frase provenire da lontano…e ho sperato fino in fondo che non fosse..

-Hey Haner posso spiegarti-
-Non mi spieghi un cazzo Zacky!-

Vidi Brian come una furia scaraventarsi verso Zacky,prenderlo,buttarlo a terra e picchiare forte sul suo volto.

-Sei un figlio di puttana!Un traditore di merda!come cazzo hai potuto?-
-Io..io non lo so Brian!-

Brian era su di lui,non lo prendeva più a pugni ma si era fermato..ora aveva iniziato la lotta verbale.

-Non lo sai?e ora vediamo se lo sai-

Pugno..

-Lo sai ora?-
-Cazzo Brian scusa!ma fermati o mi ucciderai!- disse Zacky mentre un fiume di sangue scorreva dal suo naso e dalle sue labbra.
-Hey Brian,ora basta..alzati-
-Sta zitto Matt!Zitto!-
-Brian..lo ucciderai se continui così!Alzati!- presi Brian per un braccio,ma mi bloccò immediatamente con l’altro e mi spinse lontano.
-Hai baciato la mia ragazza,mentre la soccorrevi perché era ubriaca e tra l’altro nemmeno cosciente!Ma ti rendi conto di quanto…fai..schifo?-

A scandire le parole di quest’ultima domanda erano i pugni che Brian continuava a dare a Zacky che ormai era irriconoscibile.

-Brian ora basta!-gli diedi un pugno che lo tolse da dosso a Zacky e che purtroppo gli ha spaccato un labbro,ma se non avessi fatto qualcosa lo avrebbe ucciso.
-Matt..ma cosa cavolo…-
-Brian l’avresti ammazzato cazzo!-
-Secondo te lui non mi ha ucciso dentro?!Il mio migliore amico che mi pugnala così alle spalle!-

Zacky era fermo con lo sguardo perso nel vuoto e la schiena appoggiata al muro mentre la sua maglia e la sua camicia erano zuppe del sangue che gli scorreva dal naso,il suo occhio gonfio e livido e le sue labbra altrettanto gonfie ancora sanguinanti. Se ne stava fermo senza fiatare,d’altra parte cos’avrebbe potuto dire?Qualunque cosa e Brian avrebbe ripreso con il picchiarlo.
Per quanto Zacky fosse di stazza più grande di Brian,quest’ultimo picchiava come un pugile,ora come un pugile inferocito.

-Brian..-
-Matt!Perchè lo ha fatto?perchè fa sempre così?-
-Brian..calmati..-
-Calmarmi?Sapeva cosa fosse Selene per me,gliene parlavo dalla sera che la vidi..e lui?Cosa fa?La bacia!-

Vidi Brian alzarsi da terra e andare contro Zacky per piazzargli un calcio..e Zacky non ebbe nemmeno la lucidità di pararsi da questo. Mi buttai avanti e accusai quel calcio con tutti e cinque i sensi..forse anche con qualcuno in più..se l’avesse colpito,lo avrebbe preso allo stomaco e glielo avrebbe spappolato. Ora a risentirne è la mia gamba,ma meglio così..molto meglio.

-Cazzo fai Matt?!-
-No..cosa cazzo stai facendo tu!?Ora basta Brian cazzo! Se tu l’avessi colpito gli avresti spappolato lo stomaco..ma lo vedi che non si è manco parato da questo tuo calcio?Lo vedi come sta?Lui ama Gena..-
-Si ma ama anche Selene..-
-No!Se n’è infatuato,ma ama Gena..Brian..guardalo..calmati..fermati..è distrutto e se non reagisce è perché..- venni interrotto dalla voce fioca di Zacky..
-E’ perché mi merito tutto ciò e non posso fare né dire nulla..me lo devo prendere e basta..sono un traditore..ho tradito il mio migliore amico e la donna che amo-

Brian guardava Zacky con occhi pieni di cattiveria..Zacky non riusciva a guardarlo in faccia ma posso scommettere che quella che stava scivolando dai suoi occhi era una lacrima..forse più di dolore fisico dato com’è stato ridotto,ma era una lacrima per il suo amico.
Brian lo fissava con gli occhi lucidi..

-Perché Zacky..perchè lo hai fatto?-
-Non lo so..tutta la serata mi scambiò per te e io ho iniziato a guardarla..l’avevo in mente e baciarla era la prova..dovevo capire se ne ero infatuato o era una cosa così..ho sbagliato lo so,ma non lo so perché ho agito così-
-Ringrazia Matt altrimenti ti avrei ucciso-

Con il braccio si asciugò il sangue che scorreva dal labbro che gli avevo spaccato e se ne andò..io mi preoccupai di Zacky.
Lo caricai sulle spalle e lo portai nel salone dove gli disinfettai le ferite e gli misi del ghiaccio sull’occhio.
Ora c’era un problema..come dirlo a Gena e agli altri?
Che cazzo di guaio..ma Brian cosa ci faceva qui?Non lo aspettavo..ed è arrivato proprio nel momento meno opportuno..

-Matt..troverò un modo per dirlo a Gena e agli altri,ma per il momento non voglio sentire né Gena né gli altri-
-Zacky tu ora affronti questa cazzo di situazione senza che scappi-
-Ho bisogno di tempo..-
-Tempo per cosa?mi son anche beccato un calcio da Brian che,credimi,se ti avesse colpito saresti morto-
-Già..era una furia..grazie comunque-
-Grazie sto cazzo Zacky..ti avrebbe ucciso,l’avrei fatto anche se fosse stato il contrario..-
-Scusami..io..-
-Ora basta..scusa,grazie..non servono..serve solo che ora la cosa la si affronti..dopo,potrai prendere tutto il tempo che vuoi e credo che ne avrai davvero molto-
-Già lo credo anche io..ma sono ancora scosso-
-Lo vedo..-
-ma la tua gamba?-

Guardai la gamba,la sfiorai solamente ed era gonfia e faceva un male cane..tolsi il pantalone e una grande chiazza di colore rosso-viola la ricopriva interamente..ci misi del ghiaccio il che scatenò ancora più il dolore.

-Cazzo se fa male..Brian è una belva..non immagino tu cos’abbia provato-
-Nulla..sentivo solo una morsa allo stomaco..è ora che sento il dolore..-
-Riposati Zacky..più tardi vedremo cosa fare-

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Capitolo 23
*** Runnin' over the rain ***


POV Selene
Le giornate scorrono così in fretta che non mi sono nemmeno accorta del fatto che sia già dicembre.
Sono sul bus rientrando a casa dall’università.
Con la testa appoggiata al finestrino,guardo fuori distrattamente facendomi trasportare dalle scie delle palme al passare del bus.
L’aria che avvolge Huntington oggi è diversa,sembra quasi si possa percepire il colore..un leggero rosa pesca fa da sfondo all’infrangersi delle onde sugli scogli e sul pontile.
Quest’aria mi mette un certo stato d’ansia addosso,come se qualcosa non andasse.

Arrivata alla fermata mi avvio verso casa..passo per il lungo mare,allungando un po’ di più,ma credo che questo scenario meriti,dato non è da tutti i giorni.
Tira una leggera brezza pungente,una di quelle che ti brucia dentro quando respiri.
Mi appoggio alla ringhiera del pontile e faccio sì che questo leggero venticello mi faccia socchiudere gli occhi.
Ad un certo punto mi squilla il telefono..era Brian e quasi come se fossi infastidita per questa interruzione rispondo.

-Hey..ciao-
-Dove sei?-

Il suo tono senza alcuna sfumatura era serio.

-Beh,sono sul pontile,ma cosa succede?é questo il modo di rispondere?-
-Io sono quasi avanti casa tua,vengo a prenderti lì-
-Brian..sono cento metri,posso farli a piedi e dato come stai rispondendo,preferirei non ti scomodassi e mi aspettassi a casa.-
-Ok-

Si chiuse così la chiamata.
Ma che modi erano quelli?Parlare così non è da lui,spero non sia successo qualcosa con Michelle.
Arrivo a casa dopo dieci minuti e lo trovo nel vialetto,seduto sugli scalini dell’entrata che tormenta una sigaretta facendola girare tra le dita come se fosse una bacchetta della batteria,guardandola incuriosito.

-Brian..-
-Selene..-
-Ma mi spieghi cosa succed..oh mio dio..che hai fatto al labbro?-

Aveva il labbro spaccato,gonfio e di un colore tendente al viola.Cos’ha combinato?
Una leggera vena di nervosismo si gonfia sulla mia fronte.

-Selene,posso spiegarti tutto..-
-No,non è che tu puoi spiegarmi tutti,tu devi spiegarmi tutto,il che è nettamente diverso. Entra adesso,che abbiamo da scambiare quattro chiacchiere-

Non oso immaginare che abbia fatto a pugni con qualcuno,anzi non voglio immaginare nulla per non fasciarmi la testa prima di cadere.
Ero molto nervosa. Non amo chi fa a pugni,non amo la violenza in generale e il fatto che il mio ragazzo abbia il labbro ridotto in quel modo non mi lascia molti motivi per credere che se lo sia procurato in palestra.
Dunque,il mio ragazzo che fa a botte con qualcuno mi manda semplicemente in bestia.

-Mi spieghi cosa cazzo hai combinato?Ma ti pare normale? E poi ti rivolgi a me anche in quel modo..ma dico..sei impazzito?-
-Selene è successo un casino!Non puoi capire..-
-Chi ti ha fatto questo?-
-Beh se te lo dicessi non ci crederesti-
-Brian cazzo!-
-E’ stato Matt ok?-
-Matt?chi Matt?-
-Conosco qualche altro Matt?-
-No Brian,non dirmi cazzate..siete fratelli,non è concepibile,non è credibile,nemmeno minimamente-
-Tu aspetta di vedere come ho combinato Zacky allora-
-Zacky?Cosa c’entra lui?Brian cazzo..mi dici cos’è successo?-

Stavo dando di matto e a breve non mi sarei regolata nemmeno con le parole. Ad un certo punto sento bussare alla porta,mi dirigo all’entrata per aprire e mi ritrovo un Matt claudicante e un Zacky smostrato,irriconoscibile. Sento il pavimento venir meno sotto i miei piedi.

-Oh mio Dio..ma..ma..cosa..no vi prego ditemi che..-
-Ciao Selene,possiamo entrare?-
-Cazzo..si..-

Iniziavo a capire davvero poco,anzi,non ho proprio capito cosa stia succedendo e cosa sia successo.

-Brian..-
-Matt..-

Lo sguardo di Brian era fisso nel vuoto dopo aver salutato solo Matt e non aver degnato nemmeno di striscio il povero Zacky.

-Mi spiegate perché siete ridotti in questo modo e soprattutto cos’è successo?Sto perdendo la pazienza e prima che inizi a sparare a zero su tutti voi,sarebbe meglio che parliate-
-Selene,è colpa mia-
-Hai ancora la forza di parlare?Non te ne ho date abbastanza?-

Brian si rivolse con una cattiveria nei confronti di Zacky che sinceramente,stentavo a crederlo che il tutto stia succedendo.

-Brian,sei impazzito?L’hai ridotto tu così?Stai bene o no?cioè,sei normale?volevi ammazzarlo?Sentite ora o parlate o parlate-
-Vai allora,parla Zacky..-

Fummo interrotti nuovamente da qualcuno che arrivava a casa..sta volta erano Gena e Val con a seguito Johnny.

-Ok..ora il quadro è completo volete parlare?Perchè tutti qui da me,perché voi siete conciati così,perché?Ah?Perchè?!-

I miei toni non erano più calmi iniziai ad urlare tant’è vero che le ragazze mi guardarono quasi impressionate dall’acuto di quella mia ultima frase.

-Zacky..perchè sei ridotto così?cos’è..cos’è successo..e perché siamo venuti qui da Selene?-
-Gena ecco io..-
-Avanti merda parla!-
-Brian se eviti di dargli addosso forse lui parla-disse Matt
-Brian anche tu..cos’hai fatto al labbro?-

Gena guardò interdetta prima Zacky poi Brian..

-Matt ti prego dimmi che non ci sei anche tu di mezzo..-
-Non posso Gena,mi dispiace..-

Fece Matt toccandosi la gamba gonfia.

-Ok,cos’è successo è dato sapersi o devo fare una richiesta allo stato della California?-
-Selene siediti e calmati-

I toni pacati di Matt non fecero nient’altro che alimentare il mio nervosismo..Zacky stava per dire qualcosa quando qualcuno bussò di nuovo a quella maledetta porta.

-Chi cazzo è ora?!Dio,fulminali tutti-

Apro la porta e rimango imbambolata sull’uscio quando la figura di Marika mi si parò avanti.

-Marika..tu..cosa..che ci fai qui?-
-Hey,così si accoglie la tua amica che non vedi da mesi?-
-Marika,prendi la tua roba e lasciala qui all’entrata,ora che entri in salotto ti prego non dire nulla cerca di essere inespressiva,sei capitata in un momento di merda. Non farmi domande ti spiego tutto quando avrò capito qualcosa-

La mia amica mi guardò amareggiata e preoccupata,mi dispiace averle risposto male ma il momento non mi lasciava spazio per la gentilezza.

-Hey Marika!-

Il saluto entusiasta di Johnny era proprio una nota stonata in quella situazione dove l’aria si tagliava con un coltello.

-Ciao ragazzi-

Un sordo ciao colpì la mia amica che iniziava a preoccuparsi.

-Bene,ora sperando che non ci sia un’altra interruzione qualcuno può spiegarmi cosa cazzo è successo?Perchè Zacky è ridotto in questo stato,perché Matt ha la gamba gonfia e perché tu Brian hai il labbro spaccato?-
-Selene,Gena..c’è qualcosa che dovete sapere-

Esordì così Zacky..lanciai un’occhiataccia a Brian che aveva schiuso la bocca per dire qualcosa.

-Zacky ti prego..dimmi che non mi hai tradita-
-Gena..scusami-
-Con chi?-
-E’ stato solo un bacio..-
-Con chi?!-
-Selene-

Eh?!?!? Che cosa?C’è qualcosa che mi son persa?un qualche pezzo di qualche vita passata che non ricordo si fosse catapultati nella vita attuale?

-Che cosa?Zacky..credo che tu abbia bevuto..io e te non ci siamo mai baciati!-

Guardai Gena spaesata e lei guardava me con le lacrime agli occhi con un filo di rabbia che abbracciava la confusione.

-Gena..credimi,io e Zacky non ci siamo mai baciati-
-Selene,quella notte che sei stata male,che ti ho soccorso..vedi..una volta che ti eri ripresa ti ho dato un bacio-
-Che cosa?!Ma sei impazzito?Ahaha no ascolta..Cosa cazzo dici?-
-Per tutta la serata mi sei sbattuta contro scambiandomi per Brian e io non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso,il bacio te l’ho dato per capire se era infatuazione o meno,dato che sei sempre stata carina ai miei occhi. Gena ti prego scusami,io ti amo e senza te non vivrei,non sarei completo senza te. Non so perché l’ho fatto,perdonami ti prego-

Gena gli si piombò addosso e gli diede un sonoro ceffone il quale fece iniziare a sanguinare la ferita sulle labbra di Zacky.

-Perdonarti?Torniamo a casa immediatamente,ti aiuto a fare le valige. Stanotte e le prossime trovati dove stare.-
-Gena..ascoltami-
-Non una sola parola Zachary James Baker,non una sola parola-
-Mi dispiace-

Mi disse Zacky guardandomi negli occhi mentre io ero rimasta sbigottita da tale notizia. Avevo ancora gli occhi sbarrati e tant’è vero che iniziai a sentirli pungere.
Guardai Gena che mi guardò attonita.
Mi riportò alla lucidità lo sbattere della porta.

-Ok..l’hai ridotto così tu quindi?-
-Si..-
-Bene..e tu perché lo hai fatto senza dirmi nulla prima?-
-Perché l’ho scoperto per caso..oggi ero andato da Matt,volevo parlargli per l’appunto della stranezza di Zacky quando ho sentito ciò che hai sentito anche tu adesso e non c’ho visto più-
-Mhm..matt…tu hai lasciato che lo conciasse in quel modo?-
-C’ho rimesso anche io per fermarlo..gli ho dovuto tirare un pugno che gli ha spaccato il labbro,come puoi vedere e mi son parato avanti a Zacky per evitare che lo uccidesse e una gamba livida e dolorante è ciò che ne ho ricavato-
-Mhm-
-Selene scusami,non c’ho visto più-
-Brian..sta zitto-
-Selene non puoi capire come mi sono sentito ad essere tradito così dal mio migliore amico,sapeva cosa tu fossi per me e lo ha fatto lo stesso!Non c’ho visto più-
-Alzare le mani non ti ha aiutato ad aggiustare la situazione,anzi,l’ha peggiorata. Hai risolto qualcosa?No! ti sei comportato da ignorante..le cose si affrontano parlandone,no picchiandosi. Ringrazia Dio ad avere un amico come Matt che ne ha prese per un tuo capriccio stupido e non ti ha tolto la parola-
-Già..ma mio fratello mi ha tradito!lo capisci questo o no?!Morale,morale,morale..se ti fossi trovata tu nella mia situazione cosa avresti fatto?ah?-
-Beh,non lo so..ma dato io non ero cosciente,non ricordavo assolutamente questa cosa,anzi non ne sapevo nulla,non potevi reagire in quel modo..per un bacio a stampo tra l’altro. Ma forse avrei dato di matto,ma non avrei alzato le mani-
-Ora però,che voi litighiate credo non sia necessario-
-Val..sono talmente sconvolta da tale situazione che non ne ho neanche le forze-
-Vieni qui-

Mi strinse in un abbraccio.

-Marika..hai capito qualcosa?-
-Si..Johnny ha tradotto..è assurdo,non ho parole,non lo so,davvero-
-Già..spero si possa risolvere questa situazione-
-..di merda aggiungerei io-
-Esattamente Val!-
-Dai venite tutti qui-

Mi lasciai abbracciare da tutti ma le mie braccia erano lungo i miei fianchi..non avevo forza,non volevo abbracciare Brian che stava per uccidere suo fratello,come lo definisce lui..beh,ora avevo bisogno di fare qualcosa per scaricare tutta questa rabbia,questo nervosismo.
Fuori intanto era iniziato a piovere.
Salì sopra e mi misi la tuta.

-Marika,scusa se non ti ho accolta nel migliore dei modi,ma la situazione non me lo permesso..-
-tranquilla,ma dove vai ora?-
-A correre..devo allentare i nervi-
-Selene,sta piovendo-
-tanto meglio..torno presto-
-ma sei impazzita?-
-Marika,ti prego..-
-Ok,ok-

Scendemmo giù e uscì sbattendo la porta lasciando i ragazzi nel salone.

-Selene!-
-Brian,lasciala stare..-
-Mat..come lasciala stare?Diluvia!-
-Brian..scusa,ma ha ragione Matt,lasciala stare..quando si sarà calmata torna,per il momento falle fare ciò che le serve per smaltire tutte queste cose-
-Sei la sua migliore amica,non posso dire nulla-



POV Marika

Benissimo..il mio arrivo è iniziato proprio benissimo.
Vedere Zacky smostrato mi ha fatto strano,ancor più strano mi ha fatto sapere che a ridurlo così era stato Brian..mai far arrabbiare un procione innamorato. Ho imparato questo.
Mi ha appena lasciato dal suo abbraccio il che mi ha fatto strano anche questo..non è mai stato molto “aperto” e questo abbraccio l’ho apprezzato proprio perché è un tipo che non ne regala facilmente.
Vabbè..ora sarà meglio se vado a farmi una bella doccia.
Non voglio rimanere sola,quindi..

-ragazzi perché non rimanete tutti qui?sono appena arrivata,non vorrei stare sola e magari potremmo preparare qualcosa per stasera così per farci perdonare da Selene di tutto-
-Io ci sto!Ma vado a comprare le birre!-

Ecco..il solito Johnny.

-Per me va bene,sempre che lei voglia vedermi-
-ma smettila..certo che vuole..non lo ammetterà mai,ma vuole che tu stia qui ad aspettarla-
-vale lo stesso anche per noi?-
-Certo!Che domande..uhm..ora però vado a farmi una doccia,che ne dite se nel frattempo voi chiamate Arin?-
-Non sa che sei qui?-
-No Matt,ho voluto fare una sorpresa a tutti,ma mi sa che ho scelto il momento sbagliato!-
-Ahaha vabbè dai,non potevi saperlo-
-Vabbè allora mentre Marika si fa la doccia,Johnny va a prendere le birre,e Matt si riposa con questa gamba,il signor Haner se ne è in grado potrebbe aiutarmi a preparare la cena-
-Chi io?l’ultima volta ho bruciato la carne,però so fare la pasta!-
-Ottimo..-
-Non dare fuoco alla cucina della tua donna Haner!-
-No tranquilli,è sotto la mio occhio vigile!-
-Bene,faccio subito così poi ti do una mano io Val-
-Ma non vi fidate di me?-

Un sonoro “No” uscì dalle bocche di tutti.
Salì sopra per prepararmi e intanto speravo che Selene tornasse presto dato pioveva sempre di più.
 
 
 

 
_________________
Beh che dire..trovare un modo per continuare è stata difficile..alla fine ho smesso di pensare e ho iniziato a scrivere e questo è quanto ne è uscito. Non è il massimo,farà schifo forse,ma se mai nessuno mi da una diritta io mai miglioro..quindi le vostre critiche son sempre ben gradite..ovviamente più le negative che le positive xD

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Capitolo 24
*** More than words ***


Eravamo tutti in cucina a ridere e a cercare di preparare qualcosa di commestibile,ma ogni sano tentativo mio e di Val veniva vanificato quando Brian o Matt ci si avvicinavano per dare,secondo loro, un pizzico di sapore in più o come Johnny che,maldestro come sempre,come si muoveva faceva cadere qualcosa.
Ad un tratto sentimmo bussare alla porta e ho sperato fosse Selene.

-Vado ad aprire io..Brian sta tranquillo-

Mi diressi alla porta e quando l’aprì la figura esile di un ragazzo dai capelli mossi e scuri e con un’espressione da ebete sul viso,si mostrò avanti a me,che non potei non sorridere.

-Marika!sei tornata!perchè non me lo hai detto?-
-Beh si sono tornata!Veramente non l’ho detto a nessuno,ho fatto una sorpresa,ma mi sa che non era il giorno adatto oggi-

Ci dirigemmo in cucina mentre Arin continuava a chiedermi perché e altre cose che,da brava ignorante della lingua inglese,non riuscivo a capire.
 La mia àncora di salvezza fu Val che grazie alle sue origine italiane masticava l’italiano abbastanza bene. Ascoltavo i ragazzi parlare con Arin e spigargli la situazione.
Non dico che sono agitata,ma sto iniziando a preoccuparmi. E’ passata più di un’ora e mezza e piove da far quasi paura.
Brian si è isolato dal resto del gruppo e sta seduto sul divano a bere la sua birra.
Stava per accendersi una sigaretta quando i suoi pensieri vengono interrotti dal campanello.

-Vado io!-

Disse urlando a noi che intanto,lo stavamo guardando incerti sul da farsi: se prendere le macchine e andare a cercarla,o stare ad aspettare ancora un po’.
Una figura zeppa di acqua si materializzò avanti Brian. Era Selene,per fortuna..


***

-Selene!Ma guarda come sei ridotta!accidenti..-
-Ciao Brian..-
-Vieni qui..-
 
POV Selene
Ero ferma avanti a Brian che mi avvolse in un abbraccio.
Zuppa fradicia di acqua..questo sembra non importargli.
Avevo corso a lungo,corso finchè non mi son sentita stanca,stanca anche di essere arrabbiata.
Fondamentalmente ero arrabbiata con Zacky per ciò che aveva fatto..avrebbe dovuto dirlo prima,anzi non avrebbe dovuto farlo. Ma vabbè ormai..ero arrabbiata anche per la reazione di Brian..posso però solo immaginare come si sia sentito,non lo giustifico,ma cerco di capirlo.

-Ragazzi iniziate pure la cena,io ho bisogno di fare un bagno caldo-
-Ok!-rispose subito Johnny
-Tranquilla Sel,dobbiamo ancora finire di preparare,se fai presto non c’è problema-
-Ok cerco di sbrigarmi allora-
-Uffa ma io ho fame!-
-Johnny..mangia il pane dai..-rispose Matt a prenderlo in giro

Andai al piano di sopra per fare una doccia calda..ad un tratto,mentre stavo prendendo i vestiti, una mano delicata si posò sulla mia spalla,mi girai e Brian mi diede un lieve bacio,attento anche a non far riaprire quella ferita che ormai sembrava quasi chiusa.

-Hey..-
-Hey..-
-Fa male?-feci guardando quel taglio sul labbro e sfiorandolo delicatamente con le dita
-Un po’,ma si sopporta..-
-Te lo sei meritato-
-Selene..-
-Si è vero,scusa..-
-Cosa?-
-Cosa, cosa??-
-Cos’hai detto?-
-Brian..-
-Oddio no,cioè davvero,non ho capito..-
-Ho detto,si è vero,scusami!-
-Wow..dovrebbe piovere più spesso,e tu dovresti fare di queste corse più spesso-
-Ammetto le mie colpe quando so di averne,sono onesta-
-Allora amo una donna onesta-
-Esattamente Haner..ora però la tua donna inizia a sentire davvero molto freddo e anche un po’ di fame,quindi se la liberi dalla tua dolce morsa,va a farsi un bagno caldo-
-Ok,hai ragione,scusa-
-Beh, a quanto pare anche io amo un uomo onesto-
-Avevi qualche dubbio?-
-Uhm..hai chiesto scusa per qualcosa che ti fa sentire ancora in colpa?-
-Selene..ma insomma..-
-Cosa c’è?-
-Se ti riferisci a Zacky non mi sento in colpa..-
-Vabbè..cose tra te e la tua coscienza,a dopo-

Gli diedi un leggero bacio con la paura che potessi fargli del male e mi diressi alla doccia.
Mi feci trasportare da quelle gocce calde che cadevano sicure e leggere sulla mia pelle,e dopo un po’ raggiunsi gli altri.

-Selene,credevamo fossi scivolata nello scarico insieme all’acqua,ma insomma!-
-Marika,mazza quanto sei gentile oh!-
-Selene cazzo stiamo morendo di fame!-
-Non ti smentisci mai..sempre fame sempre insofferente quando si tratta di mangiare!ahahah-
-Le vecchie abitudini non si perdono mai,comunque c’è chi soffre più di me-
-In che senso?-
-Guarda Johnny..-

Mi voltai e vidi Johnny che aveva avanti il cestino del pane..ormai vuoto.

-Buon appetito Johnny!-
-Se..aspettare te ci si fa vecchi,ho le rughe ora-
-Aahah come sei esagerato,ho fatto subito!-
-Ora basta parlare,vediamo Brian,io,Marika e Johnny cosa siamo riusciti a fare-
-Brian?avete fatto cucinare Brian?-
-Hey!so fare la pasta-
-Si certo..volevi mettere l’acqua fredda a bollire con dentro già la pasta-
-Si ma dimentichi che mi hai detto come si fa-
-Basta!Mangiamo!-

Dopo il primo boccone di pasta fatta con un sugo che sembrava fosse agrodolce ci fermammo tutti a guardarci.

-Mhm..no dai..non è terribile-

Faceva schifo

-Chi ha fatto il sugo?-
-Il sugo l’ha fatto Marika-
-Marika..cosa cazzo hai messo nel sugo,lo zucchero?-
-Veramente ora che ci penso non l’ho salato-
-Mhm..chi ha salato il sugo?-
-Io-
-Io pure..-
-Bene..cosa ci avete messo dentro?Brian..Johnny..-
-Io il sale..quel vasetto con il tappo blu-
-No Gates,il sale è quello con il tappo rosso!-
-Nano ma cosa dici!-
-Bene..chi c’ha messo il sale e chi lo zucchero-
-Posso essere sincero?-
-Certo Arin..-
-Fa davvero cagare questa roba!-
-Hey!Io e Marika avevamo tutte le buone intenzioni del mondo!-
-Scusa Val,ma fa davvero schifo!-
-In effetti..-aggiunse Marika..
-Beh dai,proviamo il secondo-
-No!-
-Perché no scusa?-fece Val verso Matt
-No perché mi sa che ho sbagliato a condirlo-
-Cosa?quando sei passato tu in cucina?!Ti avevo detto di stare a riposo usando la scusa della gamba per tenerti apposta lontano dalla cucina!!-
-Selene,scusa..cosa c’è nel vasetto dal tappo rosso?-
-Lo zucchero-
-Bene..pizza?-
-Non poso crederci!-
-Dai Val..sarà per un’altra volta..-

Dopo qualche secondo scoppiammo tutti a ridere,anche perché era inevitabile non farlo.
Avevano combinato un macello ed ero davvero curiosa di sapere cosa fosse successo durante la mia assenza!

-Vabbè dai ordiniamo ste pizze-
-Brian quella che mangiammo qualche tempo fa..chiamiamo quella pizzeria-
-Ok..-
-Ma perché,volete farmi credere che esiste la pizza in america?-
-Marika,ti assicuro che c’è un italiano che fa la pizza che ha sembianze e sapore di una pizza normale,si avvicina molto alla pizza nostra-
-Bah..mi fido-

Passammo il tempo a bere qualche birra e a prendere in giro Arin,avevamo cambiato bersaglio,di solito erano Johnny e Zacky ad essere presi in giro,ma ora Johnny aveva preso di mira Arin che era impacciato e intimidito dalla presenza di Marika che nel frattempo aveva tagliato i capelli e aveva perso qualche kilo..sempre bella la mia amica.
Passò un quarto d’ora da quando avevamo ordinato le pizze,ed era tempisticamente impossibile che fosse già il fattorino a bussare.

-Ecco le pizze!-
-Mah,secondo me è impossibile-
-Vabbè vado ad aprire io..-

Mi diressi verso la porta e,come immaginavo,non era il fattorino.

-Ciao..-
-Selene..chi è?-disse Brian avvicinandosi
-Ah..sei tu-
-Brian per favore..-
-Cosa ci fai qui?-
-Brian..-
-Tranquilla Selene..-
-Entra però,non restare sulla porta,si congela-
-Spero di non aver disturbato,ma dubito..-

Mi chiusi la porta alle spalle mentre Brian scrutava la figura appena entrata.

-Buona sera ragazzi,scusate l’interruzione-

I ragazzi rimasero in silenzio avanti a quel saluto timoroso che il loro compagno aveva ad essi rivolto.
Continuarono a guardarlo sbigottiti per una manciata di secondi,quando ad un tratto vidi Brian posargli una pacca sulla spalla e gli occhi del ragazzo si illuminarono.

-Zacky siediti,tra un po’ dovrebbero arrivare le pizze,hai cenato?-

Brian..ha un modo davvero tutto strano per “fare pace”.
Si scambiarono un complice sorriso che smorzò l’aria la quale divenne improvvisamente quasi serena.
Zacky abbracciò Brian il quale non potè che ricambiare.

-Hey stai attento mi fai male Haner-

Un leggero pugno colpì la spalla di Zacky,a quanto pare,a volte le parole non servono.
Ora si era di nuovo tranquilli..anzi no..non ancora..

-Zacky,cos’è successo?-
-Selene scusa per tutto,davvero..-
-Zacky smettila..è tutto ok,ma dicci cos’è successo poi con Gena-
-Eh..ho le valige in macchina..ero passato a casa di ognuno di voi,ma non essendo da nessuna parte ho pensato foste qui. Ho bisogno di voi,non credevo di doverlo mai dire,ma è la verità. Ho perso tutto-
-Zacky,hai noi..la tua famiglia..e sono sicura che Gena capirà,dalle del tempo però..ti ama-
-Non penso Val..non penso capirà,non penso che col tempo la cosa migliori,non penso..ha detto che domani va dall’avvocato-
-Come va dall’avvocato?No no,domani vado a parlarle io..anzi stasera vado a dormire da lei..ti dispiace Matt?-
-Tranquilla Val-
-Tu se vuoi puoi restare qui a dormire,resta comunque una stanza vuota,e mai usata-
-Io non vorrei..-
-Baker..la cosa peggiore che potessi fare l’hai fatta,ora non vuoi creare fastidi?dai su..-
-Brian amore,hai proprio tatto,fattelo dire-
-Grazie amor..aspetta,mi stai prendendo in giro?-
-No,cosa te lo fa pensare?sei stato di una dolcezza sovraumana..-
-Ahahah,tranquillo Brian,alla fine è vero..il peggio l’ho fatto ora però basta..-
-Uff..Zacky dai..ti aiuto a prendere il borsone dalla macchina-
-Grazie brian-
-Beh..dato restano tutti qua..restate anche tu e Johnny..che en dici Matt?-
-Ma non ci sono letti e non voglio disturbare-
-Oh ma siete fuori..disturbare..mamma mia..in camera mia c’è una poltrona-letto la porto nella camera provvisoria di Zacky così dormirete tutti e 3 li-
-Io ci sto!-
-Cristo..non dice mai di no!-
-Ahahah,vabbè dai,mi hai convinto-
-Bene..-

Dopo un po’ rientrarono i ragazzi e con loro c’erano anche le pizze.
Passò così la serata. Si respirava un’aria più tranquilla,decisamente,ma pur sempre delicata.

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Capitolo 25
*** It's my fuckin' vengeance ***


Erano le 5 del mattino e non riuscivo a dormire.
A malincuore decisi di lasciare il caldo del letto per andare giù in cucina a prepararmi una tisana.
Fortunatamente riesco a non svegliare Brian il quale era crollato in un sonno profondo,sembrava quasi in coma.
Lo guardai per un po’ e gli accarezzai la testa,dopo di che scesi giù.
Dalle scale intravedevo la luce della cucina accesa e mi chiedevo se mi fossi dimenticata di spegnerla prima di salire.
Arrivata vidi che Zacky era sveglio o forse,non era proprio andato a dormire.

-Hey- dissi bisbigliando
-Hey Selene,come mai sveglia?-
-Beh,potrei fare la stessa domanda a te-feci io sorridendo
-Guardavo la neve scendere-
-Come scusa?la neve dici?-
-Si la neve..vieni affacciati-

Mi affacciai alla porta vetrata della cucina e vidi come dei grandi fiocchi bianchi stessero scendendo posandosi al suolo.

-Wow..non credevo riuscisse a nevicare qui-
-Già è vero..ma intanto quando nevica,lo fa per bene-sorrise un po’ malinconico
-Hey Zacky, ti va una tisana calda?-
-Beh,perchè no-

Misi a riscaldare l’acqua per poi girarmi e vedere che anche Brian stava scendendo.

-Hey..voi due..mica starete…-disse Brian con un po’ di ironia
-Hey Haner..no tranquillo..guardavamo la neve e Selene stava preparando una tisana-
-Ne vuoi anche tu Brian?-
-Uhm..ma si-
-Beh,come mai sveglio?neanche tu riuscivi a dormire amore?-
-No..avevo allungato la mano per abbracciarti e non c’eri e sai che non mi piace..-
-Ero riuscita però a non svegliarti-
-Si è vero,ma solo per metà-rise per poi abbracciarmi.

Eravamo tutti e tre rivolti verso la vetrata del salone a guardare la neve che scendeva. Ero appoggiata con la schiena al petto di Brian che mi cingeva la vita con le braccia. Ad un tratto sentì tirare su col naso e mi voltai nella direzione di Zacky il quale era con il capo basso e una mano appoggiata ai vetri.
Gli poggiai una mano sulla spalla,si girò e mi fece un lieve sorriso dopo di che Brian lo prese e lo abbracciò.
Andai in cucina a finire di preparare la tisana. Quei due dovevano scambiarsi qualche parola ed io forse ero di troppo.
Potevo sentirli parlare,senza però capire cosa si stessero dicendo. Lo ammetto,ero curiosa,ma siccome non è da me origliare o spiare mi destai subito da quel pensiero e mi concentrai sulla tisana.
Con questo freddo,la tazza calda tra le mani era come una stufa nel petto che infonde calore ovunque.

-Ragazzi scusate,mi dispiace interrompervi,ma la tisana è pronta-
-Non hai interrotto nulla Sel,tranquilla-disse Zacky per poi abbracciarmi.

Un po’ sconcertata volsi lo sguardo verso Brian che mi sorrise..non cercavo approvazione per ricambiare l’abbraccio del ragazzo,ma ero un po’ sorpresa e il sorriso di Brian mi fece capire.
Ricambiai l’abbraccio di Zacky il quale mi sussurrò un leggero “perdonami” all’orecchio. Lo strinsi più forte come a rassicurarlo.

-Ok ok ora credo possa bastare..questo abbraccio è durato troppo-fece Brian con un filo di ironia
-Ok,ma in realtà si stava caldi in quel modo *ahahha*-fece Zacky
-Ok allora abbraccia me Baker!Vieni qui!-
-Ehm..no, guarda la tazza..si la tazza con la tisana..quella riscalda..-
-Mi sono offeso Baker..mi sono offeso,sappilo-

Qualunque cosa si siano detti,non ho mai visto così Brian. Era bello respirare quell’atmosfera che si era creata.
Quei mezzi sorrisi di Zacky facevano trapelare un leggero velo di malinconia e tristezza,ma si riusciva comunque a percepire la serenità per aver chiarito le cose con Brian,almeno quello.
La neve continuava a scendere fitta ricoprendo Huntington come un morbido abbraccio il quale però credo porti non pochi disagi.
Passarono un paio d’ore e potevamo intravedere la luce dell’alba farsi spazio nell’oscurità della notte.
Sbadigliai e il mio sbadiglio contagiò Brian e Zacky i quali si addormentarono sul divano sotto le coperte ed io mi affrettai a prendere esempio da loro non prima di aver chiuso ogni finestra o balcone impedendo alla luce di disturbare il nostro sonno.

Faccio fatica ad aprire gli occhi,li sento pesanti e il tepore che infonde il corpo di Brian e la coperta sono un vero e proprio invito a rimanere lì dov’ero e a non scomodarmi.
Alle mie narici giunge un certo profumo di dolci e la cosa mi incuriosisce.
Attenta a non svegliare Brian e Zacky che ancora dormivano,mi alzo per togliermi la curiosità di chi si fosse cimentato in cucina.
Forse non faccio troppa attenzione dato che Brian mi afferra un polso e mi riporta su di lui che aveva ancora gli occhi chiusi.
Mi abbraccia,la cosa mi fa fare un dolce sorriso.

-E’ questo il modo di dare il buongiorno al tuo uomo?-
-Beh,non do il buongiorno al mio uomo se questo dorme-
-Ma io non sto dormendo-
-Ora non stai dormendo,ma prima si-
-Uhm..-
-Buongiorno amore-
-Ok..ora ragioniamo..buongiorno a te..ma cos’è questo profumo?-

Nel momento in cui riesce a percepire il profumo,apre gli occhi di scatto.

-Mi son svegliato con molta fame-
-Beh stavo andando a vedere chi fosse l’artefice di ciò-
-Vengo con te-

Mi diede un bacio e dopo essersi stiracchiato andammo verso la cucina,dalla quale oltre al profumo,proveniva anche un leggero fischiettare.
Varcata la porta,la scena sarebbe stata da riprendere per quanto fosse irripetibile e anche improponibile.
Matt aveva in vita uno strofinaccio e la farina regnava sovrana sul mio piano di lavoro. Si era cimentato nel fare dei pancake e dall’aspetto sembravano esser venuti anche bene.

-Hey Matt..non credevo avessi questa dote-
-Buon pomeriggio ragazzi..beh Sel,ammetto che è una delle poche cose che so fare-
-Hanno un bell’aspetto,te ne rubo uno,ma prima ci metto su la cioccolata-
-Hai della cioccolata?Dio mio ne ho mangiati tre senza nulla ed erano la cosa più triste del mondo-
-Perché non hai guardato in giro scemo!-
-Ma che ora è?-
-Sono le quattro-
-Cazzo..vado a svegliare Zacky. Matt,hai sentito Val?-
-Si e purtroppo la chiacchierata fatta con Gena..-
-Non ha portato buoni frutti?-
-No..non per il momento-
-Beh..ci vuole tempo credo..è successo ieri e dati i precedenti credo che Gena voglia pensarci un po’ di più- intervenne Brian con un tono tra il duro e l’amareggiato.
-Tempo..è l’unica cosa che serve. Anche se lo dico io che odio aspettare e odio queste situazioni,purtroppo mi accorgo che è così. Sia esso a sanare le ferite che a dare una risposta.Ora vado a svegliare Zacky sul serio-
-Ok,ma non dirgli di Gena-
-Certo che no-

Mentre andavo in salotto,stavano scendendo Johnny,Marika e Arin.

-Buongiorno ragazzi!Arin..dove vai?-
-Buongiorno?Buon pomeriggio magari!Selene,devo scappare,avevo appuntamento con papà e sono in ritardo pazzesco. Ci vediamo stasera-
-Ok, a stasera-
-Cos’è questo profumo?-
-Marika,và in cucina con Johnny e meravigliatevi-
-Corro!-

La scena alla quale avevo appena assistito mi fece ridere,Johnny e Marika e che facevano a gara a chi arrivava prima. Quando si tratta di mangiare quei due se la giocano. Sembrano due bambini.
Passai una mano tra i capelli e mi diressi verso Zacky.
Dormiva ancora. Bene.
Corsi in bagno a prendere i trucchi e ora era il momento della mia vendetta.
Mi aveva baciata quando non ero cosciente,ora devo vendicarmi.
Corsi di sopra e Brian affacciandosi dalla cucina mi guardò stranito

-Devo dargliene altre?-
-No,ma devo vendicarmi-

Presi gli ombretti più pesanti che avevo e il rossetto rosso,mi catapultai giù con la speranza che non si fosse svegliato e che non si svegliasse mentre lo truccavo.

-Mia cara vendetta,questo è ciò che ti meriti-

Mi sedetti sul tappeto e iniziai a truccargli gli occhi di un nero-blu degno delle più belle sfumature che un bambino di tre anni possa fare. Quindi più che averlo truccato,sembrava che lo avessi trasformato in un panda.
Gli misi del rossetto rosso fuoco sulle labbra e a quel punto pare si stesse svegliando.
Diciamo che ho solo dato forma ai lividi sui suoi occhi,uniformando anche l’altro occhio sano.
Prima che potesse aprire gli occhi,raccolsi le mie cose e le andai a posare per poi tornare in cucina.
Mi sentivo una cretina mentre ridevo convulsamente come una bambina che vede il suo personaggio preferito dei cartoni animati al centro commerciale.
Fuori continuava a nevicare,c’erano come minimo una decina di centimetri di neve ed era bello sentire il calore del mio ragazzo che mi abbracciava mentre guardavo la neve cadere lentamente.

-Buongiorno ragazzi,sono l’ultimo a svegliarsi?-
-Buongiorno Zacky!Si sei l’ultimo e sei anche la più bella-

Una risata generale gli scoppiò in faccia facendolo quasi sobbalzare all’indietro.

-Hey Baker vieni qui fatti dare un bacetto-
-Nano che cazzo vuoi?allontanati-
-Ma dai,sei così..uhm..eccitante e sai che appena svegli a noi uomini è più facile che parta l’ormone-
-Ma cosa stai farneticando?E voi perché continuate a ridere?-

Marika era diventata paonazza e piegata in due,aveva un boccone di pancake in bocca e mi stavo preoccupando in quanto prendeva ampie boccate d’aria ed è abbastanza imbranata; Matt a Brian erano abbracciati a ridere a terra e Johnny sembrava mantenere un certo contegno nel prendere in giro il nostro Zacky.

-Sai Baker,è bello quando il bersaglio di prese in giro non sono io..perchè riesco a godere di tutto e mi godo la vendetta-
-He no Johnny,mi dispiace,ma questa era la mia di vendetta-
-Che cosa vuoi dire Sel?-
-Che tu hai agito quando io non ero cosciente e ti ho ricambiato il favore-
-Sei davvero bella..hey,qual è il femminile di Zachary?-
-Non credo esista Johnny-
-Selene..che hai combinato?-
-Ho solo uniformato i tuoi lividi sul viso-
-Non mi avrai mica…-si toccò leggermente il viso e quando vide che sulle sue dita c’erano tracce di qualcosa di scuro sgranò gli occhi e corse in bagno.
-Prima che torni,presto fate delle palle di neve e gliele lanciamo in faccia quando torna-
-Brian!Dopo pulisci tu casa mia dallo schifo che si farà giusto?-
-Hey piccola suvvia,puliamo tutti non posso farlo da solo-
-Piccola?ahahah no,pulirai da solo-

Quando Zacky tornò in cucina era furioso e il suo viso non faceva nient’altro che farmi ridere ancora di più

-Selene!Ma io ti ammazzo!-
-Hey Baker,tu non ammazzi nessuno-

Zacky non ebbe nemmeno il tempo di girarsi verso Brian che fu sommerso da una raffica di palle di neve.
Il trucco colato e l’espressione imbambolata,alimentarono le risate dei ragazzi.

-Hai ragione Brian,io uccido tutti!-
-Dai Zacky..prendila alla leggera-
-Ti dirò lo stesso quando mi vendicherò anche io!-
-Zacky vieni,ti do lo struccante-
-Ah grazie eh!gentilissima Selene,gentilissima-
-Taci Baker,sai che non puoi fiatare-
-Chiedo venia-

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Capitolo 26
*** I wanna taste you over and over ***


Era passata più di una settimana e Zacky continuava a restare da me, mentre di Gena non ne avevamo alcuna traccia.
Provai a chiamarla un paio di volte anche io,ma non mi rispose mai se non una volta,con un messaggio il quale diceva di voler stare sola per un po’ e che preferiva che Zacky non sapesse di tale messaggio poiché lei tornava dai suoi per un po’ di tempo,doveva schiarirsi le idee e doveva farlo da sola.
Appena uscita dall’agenzia di viaggi, inizia a piovere ed io ovviamente,non avevo l’ombrello.
Ho fatto alcuni biglietti per l’Italia,a quanto pare passerò il Natale in famiglia e con qualcun altro.
Ho convinto Zacky a venire,anzi,Matt e Johnny lo hanno praticamente minacciato.
Se c’è qualcuno che purtroppo non sarà dei nostri,è Arin. Mi dispiace,anche perché potevo usarlo come ultima sponda nel caso mia madre svenisse nel vedere tutti sti tizi tatuati. Le avrei potuto far credere che almeno uno lindo e pulito ci sia (anche se la sua pelle non è poi così candida).
Questa non è una semplice pioggia,è proprio una tempesta! Fatti dieci metri e sono una pozza d’acqua.
Brian..quando serve non c’è mai e quando invece non è utile sta sempre a girarti attorno e a chiederti se può rendersi utile.
Non parliamo di Marika poi..doveva battere Zacky ai videogiochi e doveva giocare con lui perché poi lui parla italiano e poteva spiegarle qualcosa. E dove ci sono videogiochi c’è Matt e tutti sappiamo che Zacky senza Johnny non vive perché altrimenti non sa con chi prendersela se perde o non sa chi insultare.
Quindi ora mi ritrovo a dover fare la spesa da sola con tanto di alluvione. Begli amici che ho..
Non finisco neanche di fare quest’ultimo pensiero che il mio telefono squilla.
Un messaggio di Marika..

“Sorella..strano,ma ho battuto Zacky e rullo i tamburi..ho battuto anche Matt il quale si scusa per averti rotto un cuscino che ha delicatamente usato per picchiare Johnny per sfogarsi. E’ o non è la migliore la tua amica?”

Questa è scema!
Sorrido dopo aver letto il messaggio e fatto questo dolce complimento alla mia amica.

“Marika..non può fregarmene un accidente di tutta sta storiella perché sono bagnata fradicia mentre voi tutti asciutti e al caldo e la sottoscritta sta andando a fare spesa. Diluvia e non ho l’ombrello quindi alzate il culo e venite al supermercato in centro”

“Oh cazzo!Io ho i vestiti stesi fuori ad asciugare..ti mando i ragazzi”

“Ecco brava,datti da fare in casa tu”

“Non ho detto che farò questo,ma che farò il MIO. E comunque sta venendo Matt perché Zacky e Johnny stanno giocando”

“Ok. Di loro che appena arrivo non li voglio trovare lì e soprattutto,non voglio trovare il divano smontato perché loro devono stare seduti sui cuscini buttati a terra”

“Troppo tardi cara!Ma non preoccuparti,te li faccio mettere a posto subito”

“Marika..sappi che se dovessi solo per caso trovare qualche cuscino sporco me la prendo con te e te li faccio lavare!Anzi me li vai a comprare nuovi!”

“Uffa e che palle però!Non sono l’unica a sapere che ti da fastidio..sempre io!”

“Marika..tu non solo sai che mi da fastidio,ma sei l’unica a mangiare e bere sui cuscini,gli altri mangiano e bevono solo quando hanno finito perché nel mentre non si fa qualcosa diverso dall’inveire”

“Cazzo,allora vado a comprarti un cuscino nuovo”

“Ti uccido!”

“Ahahaha ci sei cascata!ahaha”

“E’ arrivato Matt,a tra poco e fammi trovare il cuscino”

Quella ragazza è tutto fuorchè normale.

Arrivata al supermercato,mi tolgo il cappottino zuppo d’acqua,ma il risultato non cambia dato non lo porto mai allacciato e tanta è stata l’acqua che ho preso che mi son bagnata anche la maglia che avevo sotto.
Le persone passano e mi guardano sconvolte come se avessero visto chissà cosa.
Due ragazzi mi passano affianco e sembra veramente che io abbia qualcosa di buffo addosso dato mi indicano e si scambiano dei sorrisi.
Bah.
Finalmente Matt trova parcheggio e si dirige verso di me e anche lui a quanto pare trova in me qualcosa di buffo dato inizia ad arrossirsi in viso e a soffocare le risate.

-Beh?cosa c’è?Qui tutti passano e sembra che io abbia davvero qualcosa che suscita simpatia-
-Ciao Sel..è che se tu ti voltassi e cercassi di specchiarti nella porta di vetro capiresti-
-Eh?-

Mi volto,ma dalla porta non riesco a scorgere nient altro che la mia figura bagnata.

-Matt..cosa dovrei vedere?-

Si avvicina al mio viso e mi sussurra qualcosa nell’orecchio mentre si sfila il giubbino.

-La tua maglia tutta bagnata,è bianca e non lascia certo molta immaginazione,ma fa più che altro immaginare-

Mi diede il suo giubbino di pelle,giubbino che ho sempre amato,con il nome della band e il deathbat dietro e abbassando il viso sul quale esplodeva la vergogna,lo infilo e lo allaccio.

-Cazzo Matt..che vergona..grazie comunque-
-Tranquilla Sel..è sempre un bel vedere *ahahah*-
-Matt..-
-Scusa..la cosa bella è che di te nel mio giubbino ce ne vanno tre e sembra più un vestito che un giubbino-
-Ringrazia Dio,altrimenti non te lo avrei più ridato..amo questo giubbino,assillo Brian da quando ci siamo conosciuti,ma lui insiste col dire che è solo per voi. Ora aiutami a fare spesa così torniamo a casa sperando che non le abbiano dato fuoco-
-OK dai..ma i biglietti?-
-Già fatti-caccio i biglietti dalla borsa,per fortuna almeno loro non si sono bagnati,e glieli do
-Hey,ma partiamo dopo domani!-
-Certo..-
-E quando avresti voluto dircelo?-
-Quando arrivavo a casa forse?-
-E quando torniamo?Sono sola andata-
-Matt..poi vediamo dall’Italia,tranquillizzati-
-Veramente non vedo l’ora di partire!-
-Bene,ora va meglio..ma Brian?-
-Non saprei..a casa non c’era-
-Bah..ci siamo salutati prima che uscivo di casa..chissà dove sarà finito-

Matt non riusciva a mettere insieme due parole senza balbettare prima,il suo viso rosso mi lasciava pensare molto. Non stavo capendo,ma credo lo avrei fatto a breve.

-Matt..cosa cerchi di nascondere?-gli dico sorridendo
-Io?io cosa?ma dai,andiamo Selene..cosa ti dice che io stia nascondendo qualcosa?-paura eh Matt?ti ho sgamato!
-Il tuo viso,i tuoi occhi che non guardano i miei e il tuo balbettare le prime parole di una mezza frase che esce dalla tua bocca-
-Dio..-
-Cosa c’è?-
-Sei peggio di Val,lo sai?-inchiodato..confessa!
-Andiamo..cosa c’è?-
-Ok e va bene..Brian è andato a comprarti il regalo per Natale-oh cazzo..
-Ah..e dimmi una cosa,ha intenzione di darmelo in Italia o prima di partire?-
-Ma che domande fai?-mi guarda perplesso
-Non ho pensato a nulla..non ho pensato per nulla ai regali..sono abituata a non farne e quelli che faccio li faccio con Marika e altre due mie amiche-ansia..lei si sta impossessando di me!
-Beh..credo te lo dia in Italia-
-No Matt..non credere..fa sì che accada in Italia-sorrisi

Pagai e ci dirigemmo alla macchina. Intanto stava per smettere di piovere o per ricominciare ancora più forte,ed io non facevo altro che pensare a cosa mi avesse regalato Brian.
Uno dei miei tantissimi difetti,è che sono molto,troppo curiosa e come mi si accenna mezza cosa io voglio subito sapere. Un po’ come un bambino impaziente di scartare il proprio regalo di Natale. Ecco,per l’appunto.
Ed io? Io cosa avrei regalato a Brian? Ci penserò una volta a casa..casa mia in Italia.
Nel giro di dieci minuti arrivammo a casa dove,inutile che lo dica,i cuscini erano ancora a terra soffocati dal culo di quei tre scellerati,che a vederli sembravano dei bambini,uno vicino all’altro con lo sguardo alto verso il televisore sul muro.
Sotto il mio divano ormai smontato trovai il telecomando del televisore. Lo spensi.

-Hey..ma cosa..-disse Zacky voltandosi verso Johnny e Marika
-Hey io non c’entro nulla..stavo giocando!-disse Johnny
-Ragazza..cos’hai fatto?!-
-Io nulla,ma lei qualcosa di sicuro avrà fatto- disse infine Marika voltandosi verso me e Matt che intanto rideva di gusto
-Non voglio sentire nulla..ho detto a Marika che quando tornavo non avrei voluto vedervi così,e sapete che odio quando mi smontate il divano!!-dico seria camuffando il sorriso che prepotente cerca di impossessarsi del mio viso
-Marika non ha detto nulla,anzi!-
-Selene,amica mia,lo sai..-fece alzandosi venendo verso di me
-Si lo so che hai una gran testa di cazzo..comunque ragazzi ascoltatemi un attimo..si parte dopo domani,quindi organizzatevi come meglio credete..stasera ci si distrugge da Johnny’s che ne dite?-
-Beh..meno male che era Marika ad avere una gran testa di cazzo *ahahah*ma a che ora abbiamo il volo?-
-Zacky..io sono molto peggio!Comunque sia,il volo è alle dieci del mattino il che significa che per le nove e trenta dobbiamo stare all’aeroporto e..-venni interrotta da Matt
-Selene..stai tranquilla..viaggiamo da un bel po’ di tempo-
-Si scusa,ma sono un po’..-
-Non lo ammetterà mai,ma è emozionata da morire-
-Zacky..vuoi che il nero che ti circondava l’occhio torni a farti compagnia?-
-Hey Sel,ti si legge in faccia..quando inizierai a…-

Iniziai a ridere in modo convulso e insensato saltando sul divano ormai smontato e poi in braccio a Matt,ecco cosa mi succede,quando mi emoziono e una cosa mi rende felice.

-Ecco appunto..dicevo a ridere in modo convulso..*ahaha*-
-Si ora *ahah* chiamo Brian che non so che fine abbia fatto,voi invece levate tutto da lì che se non è tutto in ordine non si va a pranzo fuori-

Non finii nemmeno di pensarlo  che varcarono la porta Brian e Val.

-Ho sentito che si va a pranzo fuori!-
-Si Val,Selene è eccitata all’idea di partire con tutti noi dopo domani per l’Italia e ha deciso per tutti e a quanto pare temo sia una lunga giornata questa di oggi-fece Matt avvicinandosi a Val,abbracciarla e darle un bacio
-Esatto Matt,sarà una lunghissima giornata..lunga fino a domani mattina,non ho per nulla buone intenzioni-
-Hey ciao eh!-
-Oh Brian,scusami hai ragione-mi avvicinai e lo abbracciai baciandolo per farmi perdonare di non averlo minimamente considerato da quando è entrato in casa.
-vado a farmi una doccia dato che ero zuppa d’acqua fino a poco fa e ce ne andiamo..ma tu,dove sei stato stamattina?-
-Sono stato qui..e poi sono andato a prendere Val-
-Brian..non mentirmi..altrimenti saresti venuto tu a prendermi in centro-
-Ehm..io..ho sbrigato dei servizi..si..dei servizi per il divorzio e poi sono andato a controllare che a casa mia fosse tutto ok dato non mi ritiro da un bel po’-
-Hey amico,scusami,ma gliel’ho dovuto dire-un’occhiata fulminante colpì Matt
-No Matt..cazzo..lo sapevo,tu non sai mentire-
-Scusami Haner,ma davvero,non sapevo che dire e Selene è peggio di Val nello scrutare le persone-
-Se è per questo neanche tu sai farlo Brian-
-Ben detto Val..-meglio così..*ahah*
-Farfugliavi e passavi la mano sulla gamba manco se i tuoi pori avessero deciso improvvisamente di produrre acqua-
-Cazzo..voi..voi siete perfide..fate paura-

Lo ammetto. Ero al settimo cielo di partire per tornare a casa. Credo di non essere mai stata così tanto felice di tornarci prima d’ora.
Tornavo in Italia dalla mia famiglia,con quella che in questi mesi si è dimostrata rimpiazzare a pieno quella italiana. Non vedo l’ora di presentarli a Carmen e Carla, le altre due mie amiche più strette,e ai miei amici più stretti dell’università che,a dirla tutta non sanno nulla di questa cosa,né che io stia con Brian né tanto meno che li conosco. A meno che le notizie via web non mi abbiano preceduta. Credo moriranno,soprattutto Davide che è un fan accanito. Vabbè sto viaggiando troppo col cervello,non è da me..ma che me ne frega!Sono troppo emozionata e non riesco a contenermi.
Per la prima volta non canto,ma urlo sotto la doccia.


 

“Ma l’animale che mi porto dentro,    
 non mi fa vivere felice mai.
Si prende tutto,anche il caffè,
mi rende schiavo delle mie passioni.
E non si arrende mai e non sa attendere,
e l’animale che mi porto dentro vuole te.”


 
Era ormai pomeriggio inoltrato. Eravamo spaparanzati sul divano io e Brian ed in casa non c’era nessuno. Sentire il ronzio del silenzio in casa mi sembrava quasi strano dato il continuo trambusto che ha regnato sovrano in questi giorni.
Ora ognuno alle proprie case. Zacky da Johnny, Matt e Val dai genitori prima di uno poi dell’altro per gli ultimi saluti prima di partire e Marika con Arin.
Solo io e il mio uomo accoccolati con l’eleganza degli scaricatori di porto sul divano,ricomposto in modo perfetto da un Johnny minacciato.
La sua mano accarezzava la mia guancia con la stessa delicatezza che ha la neve nel posarsi a terra.
La mia invece,giocava con i suoi capelli che profumavano di corteccia e felci.
La pioggia iniziava a battere sui vetri con un ticchettio insistente quasi a voler chiedere di entrare per avvolgerci in quel momento così semplice,ma allo stesso tempo particolare..nostro.
La sua testa appoggiata sul mio petto,il suo corpo che si era fatto spazio su di me,le sue carezze e i suoi baci.
Le mie dita tra i suoi capelli neri,le carezze sul suo braccio destro quasi a ricalcare i tatuaggi che ricoprivano la pelle.
Era dolce farsi trasportare da quel momento,dal silenzio interrotto a tratti dalla pioggia.
Era bello sentire il calore che lui emanava,così com’era quasi una sorpresa non tanto gradita,avvertire il freddo quando all’improvviso si alzò e si mise su di me per darmi di nuovo quella sensazione di calore umano che non finisse mai.
La mia gamba appoggiata al suo fianco,il mio viso fra le sue mani,il suo sorriso sul mio.
Il suo respiro lungo il mio collo,le labbra a sfiorarlo dolcemente.
Il mio petto contro il suo,le mie braccia attorno alla sua vita e la mia bocca sulla sua.
I suoi baci avevano il sapore della malizia,il sorriso che aveva quando portai la mia mano sotto la camicia per farla scivolare dalla schiena al bacino,era della stessa natura dei baci.
Un dolce morse avvolse il mio labbro inferiore,ricambiato con lo sfiorare quasi impercettibile della mia lingua sulle sue labbra, a quanto pare il nostro chitarrista,colpito nei punti giusti e con i modi giusti,sembra esser quasi vulnerabile.
Si distaccò dal mio corpo il minimo indispensabile affinchè le sue mani,che stavano accarezzando i miei fianchi,potessero sfilarmi la maglia per poi riprendere il contatto questa volta però con la mia pelle.
Mentre i nostri baci si facevano meno leggeri,ad occhi chiusi sbottonavo la camicia che era un muro tra la nostra pelle,pelle che ardeva al desiderio di un contatto più diretto.
Ad illuminare la stanza,erano i lampioni lungo la strada. Una luce fioca perveniva a noi debole.
Le ombre del buio iniziavano ad entrare in casa lasciando ai nostri occhi l’unica luce riflessa.
La stanza iniziava a farsi sempre più calda,calore che man mano stava portando qualche goccia di sudore a rotolare lungo la fronte di Brian.



POV Brian

Mi mancavano alcuni momenti con lei.
La desideravo da molto,ma ciò che è nato ora,non era programmato.
E’ frutto di carezze,di dolci contatti che offriamo l’uno all’altra in modo spontaneo e naturale.
Il suo modo di accarezzarmi mi fa sentire come non mi sono mai sentito prima d’ora e fa nascere in me della dolcezza che non sapevo neanche di possedere.
Sembra stupido detto da un uomo,ancor più detto da me,ma è così. E’ questo che amo di lei,è questo che mi fa impazzire letteralmente,anzi è lei che mi fa impazzire.
Il suo modo di farmi riscoprire e scoprire lati di me che non sapevo di avere,il suo sguardo che mi spoglia,le sue mani che mi spogliano,i suoi baci caldi sulla mia pelle,la delicatezza dei gesti.
Il calore che emana e i brividi che mi provoca se mi accarezza come sta facendo ora la schiena.
Il leggero contatto delle sue unghie lungo il mio corpo,il suo avvicinare la gamba al mio bacino.
Tutto.
Amo tutto di lei,tutto ciò che viene da lei.
La amo e non posso farne a meno,non più.
Il suo respiro rotola lieve sul mio collo,le sfilo la maglia e il modo in cui inarca la schiena mentre la sfilo via mi provoca un leggero brivido che rende la mia pelle come se fosse colpita da una scossa.
Istintivamente le passo una mano dietro la schiena,mentre con l’altra mi libero della maglia. E’ calda e morbida,la percorro fino alle spalle e scendo giù.
La sua biancheria con un po’ di pizzo,la rendono ancora più donna ed io ho sempre più voglia di lei.
Le abbasso lentamente la spallina del reggiseno e mentre lo faccio,la ricopro di baci lungo la spalla.
La sua pelle sa sempre dello stesso sapore che aveva la prima volta:di fresco,di passione,di amore.
La sua mano,timidamente sbottona il jeans e con entrambe le mani con la stessa timidezza di prima,accarezzandomi il bacino lo tira giù.
Mi colpisce ogni volta questo suo modo. Dopo tutto,riesce a mantenere quel po’ di imbarazzo che le colora il viso e che la rende ancora più bella. Mantiene quell’inibizione che,dal mio punto di vista,in amore non guasta mai.
I nostri vestiti sul pavimento.
i suoi seni si accendono ogni qualvolta li accarezzo e li bacio,la sua schiena così facendo si inarca e in modo del tutto incontrollato è mia.
Il respiro si fa affannato,le sue dita sembrano cercare un appiglio al quale aggrapparsi sulla mia schiena la quale,a volte viene graffiata.
Il petto strofina contro il suo sempre più velocemente,respira ampiamente dalla bocca la quale viene tappata  dai miei baci. Dei piccoli gridolini vengono soffocati dai baci o da delle carezze maliziose fatte con le dita sulle labbra. Labbra che baciano,mordono e scottano.
Fare l’amore con lei ogni volta è come essere in estasi. Un piacere così profondo da sembrare quasi surreale,che toglie il fiato e sembra ovattarti l’udito e renderti più sensibili gli altri sensi.
In quel momento anche lo sfiorarsi involontario provoca piacere.
La sua fronte sudata si sposta su di me e all’improvviso i movimenti sembrano diventare dolci,regalando intensità a tutto.
Non capisco più nulla.
Le sue mani sulle mie spalle hanno un tocco ora delicato,ora una presa forte.
Il suo sorriso malizioso avanti ai miei occhi mi porta istintivamente a prenderle con forza i fianchi,quasi a darli due grandi pizzichi ad ampie manate. La sua bocca si schiude per lasciare uscire un dolce e sottile urlo di piacere. Sorrido.
La prendo per il collo e porto le sue labbra verso le mie mentre lei continua a muoversi su di me come se fosse nata per farlo.
Inizia a leccarmi le labbra ogni volta che sente che perdo il controllo,socchiudo gli occhi per vivere di ciò che mi sta dando,come se chiudendoli io possa quasi assaporare il tutto in modo più intenso e più vivo.
Riapro gli occhi e mi porto con il viso tra i suoi seni che seguono fuori tempo ogni movimento.
L’unica cosa che riesco a fare è vivere di questo piacere e baciarla per sentire la sua pelle tra le labbra.
Mi prende per i capelli e inizia a muovere in modo non più tanto delicato,le dita tra di essi mentre io non trovo la forza per staccarmi dai suoi seni e dalla sua pelle.
Le mie mani iniziano a farsi spazio sulla sua schiena,ora chi cerca un appiglio al quale aggrapparsi sono io.
Le unghie che graffiano ora sono le mie lungo la sua schiena.
Le sue urla non sono più di solo piacere,ma forse c’è anche un po’ di dolore.

-Scusami,ma non ti resisto più- le sussurro dolcemente all’orecchio. Sorride

Riprendo a baciarla,sembro insaziabile di lei così come lo sembra lei di me.
Ora le nostre labbra si incontrano e non si scollano più finchè la passione non esplode ancora di più rendendoci quasi due animali.
Sembra esser ritornati allo stato primitivo senza più inibizioni e senza più alcun tipo di pensiero.
Il cervello spento e ogni poro della pelle,ogni parte del corpo acceso.
Le sue unghie graffiano,le sue labbra baciano e leccano il mio petto in un moto quasi straziante,come se portasse a volerne ancora di più,come se non bastasse mai.
La mia schiena sudata fa scivolare le sue mani sul mio addome per risalire al petto fino alle spalle per prendere il mio viso tra le mani e iniziare a baciarmi così,seguendo i miei movimenti,facendoli in modo opposto da poter sentire di più l’altro.
La mia lingua disegna feroce i contorni della sua bocca.
Sembriamo impazzire,piegati al piacere che nasce da noi.
E’ strano come qualcosa creato da noi ci porti tanta dipendenza nel momento in cui viene messo in atto,ancor più strano è cercare di esigerne sempre di più,ogni volta ancora e di più,più e più volte.
Dopo questa bramosia il contatto si fa delicato,come se l’essere umano che è in noi,avesse ripreso il suo posto,facendo tornare a battere il cuore cacciando via l’animale che ci portiamo dentro.
Riscoprendo che anche la dolcezza crea infinito piacere,affondando la sua testa nel mio petto e le mie mani sulle sue cosce,il piacere è giunto toccandoci per alcuni lunghi istanti che sembrano non terminare,ma continua a restare attaccato a noi,così come lo zucchero rende le dita appiccicose anche dopo che le hai leccate.
 
Ancora nudi restiamo l’uno sull’altra,a regalarci le ultime carezze e gli ultimi baci del momento,momento che viene interrotto dal telefono che squilla.

-Chi sarà Brian?Ma che ora è?-rapidamente do un’occhiata all’orologio mentre resto steso con lei accoccolata su di me.
-Amore mio,se ti dico che da quando ci siamo sdraiati sul divano sono passate più di tre ore,tu mi credi?-
-Brian..dici sul serio?-chiese quasi scettica,anzi,più incredula forse.
-Beh si..in resistenza sei un’osso duro-si ok,mi scappa una piccola risata compiaciuta per la mia donna
-Non sono l’unica..credo che dovrò tenerti stretto a me per questo motivo-
-Solo per questo?-il mio ego aumenta ma qualcosa viene ferito
-Uhm..dovrò pensarci Haner-si alza leggermente e si appoggia meglio sul mio petto per poi darmi uno di quei baci dopo il quale potresti anche desiderare di morire e lo faresti felice.
-Signorina,potrei anche lasciarti in Italia..-
-Come faresti senza di me?-in effetti..
-ma chi era a chiamarti?perchè non hai risposto?-
-Era Matt e non ho risposto perché stare così con te è bellissimo e mi fa stare bene,lo chiamerò dopo-

Non finisco neanche di dirlo che ora a squillare è il telefono di Selene. E’ sul tavolino di fianco al divano,si allunga regalando ai miei occhi la sfericità dei suoi seni che istintivamente accarezzo. Non smetterei mai di farlo,intendo di accarezzarla.

-Chi è?-
-E’ Matt..rispondo dai..-
-Perché non lo..-vengo interrotto dalla sua risposta.

“Pronto Matt..cosa?e da quanto tempo?Ok ok scusa,ma ci siamo addormentati e non ce ne siamo accorti,dacci dieci minuti e arriviamo. Ah Matt..hai le chiavi di casa mia?Ok entrate allora”

-Cosa?ma sei impazzita?tra quanto arrivano?-
-Sono fuori,muoviti e scappa,io vado nel bagno di sopra,tu in quello giù-
-Sei matta da legare..non potevi dirgli che li raggiungevamo lì?-
-Brian..-
-Si si mi muovo-

La vedo correre al piano di sopra con in mano tutti i vestiti compreso il mio boxer.
Un momento..il mio boxer?Oh cazzo.
Sento le chiavi nella serratura,faccio in tempo a prendere la maglia e a dileguarmi dall’altra parte sbattendo anche un piede alla stipite della porta del bagno.
Chiudo la porta del bagno e si apre quella di casa. Tempismo perfetto Haner.

-Hey Selene,Brian..dove siete?-

Dio..Matt a volte è proprio un idiota.Vabbè mi infilo sotto la doccia.

-Hey ragazzi mi sto vestendo,arrivo subito-
-Fai tranquilla Selene,i ragazzi già stanno come se fossero a casa loro-

La mia ragazza..che santa ragazza.


POV Selene

Oddio…mi maledico per aver detto loro di scendere. Sono una stupida,ora mi trovo ad essermi lavata di fretta e furia e con i capelli in disordine che avrei dovuto lavare. Vabbè li legherò alla meglio.
Frugo tra i vestiti raccolti a terra e mi accorgo di essermi portata dietro i boxer di Brian..cazzo e ora?Vabbè li infilerà dopo.
Stasera,ultima sera in California,decido di acchittarmi un po’.
Calze scure effetto vedo-non vedo e un vestitino nero un po’ attillato,forse un po’ corto,troppo corto,ma chi se ne frega,una non troppo generosa scollatura a maniche lunghe..almeno questo. Le mie nuove scarpe rosse di camoscio col tacco,forse troppo alto,regalatemi da Marika,trucco semplice e via.
Un quarto d’ora e sono pronta.
Sento salire le scale,bussare alla porta che era anche semichiusa e dietro di essa c’è Brian avvolto solo da un asciugamano in vita il che mi fa rimanere a bocca aperta e un po’ senza fiato.


POV Brian

Accidenti!Non c’è nemmeno l’accappatoio in questo bagno.
Prendo la prima asciugamano che mi ritrovo tra le mani e la lego in vita.

-Val ti avverto che sto uscendo con solo un asciugamano in vita-
-Hey Haner..un po’ di contegno-
-Non ti guardo Brian non ti guardo *ahahah*-
-Sanders..ho inveito già abbastanza. Vado a vestirmi-
-Limitati a vestirti e a non svestire Brian!-
-Johnny..prova di nuovo a fare battutine simili e ti riduco a un tappo di una bottiglia di bassa qualità di quella schifezza di spumante-
-Uno a zero per Brian..mi spiace Johnny-disse scherzosamente Val

Salgo su e vado da Selene che spero si sia accorta di aver preso i miei boxer e di non averli buttati già a lavare. Non credo potrei indossare intimo femminile,il sol pensiero mi fa rabbrividire di disgusto.
Busso alla porta socchiusa,le buone maniere le conservo anche con la mia donna,e quello che mi si para avanti è uno degli spettacoli più sexy che i miei occhi abbiano mai visto da vicino.

-B..Brian..-cosa?da quando Selene sgrana gli occhi e balbetta nel vedermi?
-Sel..dio mio..wow..-
-Cosa c’è?Non vado bene?-
-Spero tu stia scherzando..sei..sei..la cosa più sexy che abbia mai visto da vicino e toccato con mano,sei..bellissima-
-Dio Brian..non esagerare con i complimenti,mi metti in imbarazzo-disse lei con una nota di imbarazzo e rossore sulle guance

Mi avvicinai a lei,la presi per la vita,l’abbracciai e la guardai estasiato.
Aveva perso qualche chilo nelle ultime settimane,rimaneva ora un leggero filo invisibile di pancia e un lato B del tutto mediterraneo. Era favolosa.
Un piccolo fastidio però mi colpì. Avrebbe attirato l’attenzione di molti e l’ultima volta che andammo da Johnny’s eh..successe un casino,spero non accada di nuovo e spero,anche se sarà impossibile che nessuno le rivolga sguardi insistenti.

-Amore,i miei boxer?-
-Si,sono li..scusa,ma non mi ero accorta di averli presi-
-Tu sei pronta?-
-Si..allora come sto così?-
-Un po’ provocante,ma sei bellissima-
-Devo cambiarmi?che dici?-
-Saresti provocante anche con un jeans e una maglia a collo alto-
-Brian..ti aspetto così scendiamo insieme ok?-
-Ok..per fortuna che ho delle mie maglie qui-

Misi lo stesso jeans della mattina e una maglia,una specie di golfino con i bottoni che comprai con Selene,anzi,che mi fece comprare lei.
Mi sentivo un po’ strano..non avevo mai indossato di maglie così,ma era bella,mi piaceva nonostante non fosse nel mio stile.
La presi per mano e scendemmo giù.
A metà scalinata Val scattò una foto. Cazzo..quel flash è micidiale mi ha accecato!

-Val..ma che razza..il flash mi ha accecato-
-Wow..a noi invece sta accecando Selene-
-Johnny vuoi proprio morire vero?posa gli occhi da un’altra parte-
-Smettetela o vado a cambiarmi sul serio-
-Sel..sei favolosa,lasciatelo dire senza che tu ti senta in imbarazzo-
-Val..grazie..però non sarò mai bella come tè,né tanto meno avrò mai il tuo fisico..fisico da modella-
-Io invece non avrò mai le tue tette se non vado dal chirurgo!-
-E non ci andrai amore-disse Matt sorridendole
-Baker..stasera non farti venire strane idee in testa..intesi?-
-Eh?-
-Iniziamo male Baker..tu stanotte dormi altrove-
-Idiota di un Haner sto scherzando-

Si strinse a me come se volesse essere protetta. Con quei tacchi era alta quasi quanto me anzi,senza il quasi. Però Dio mio quant’era bella.

-Ma Marika?voi l’avete sentita?-
-Si,è con Arin e stanno già da Johnny’s che ci aspettano dato l’appuntamento era per mezz’ora fa!-
-Matt..ma chi vi ha detto di fermarvi qui?potevate anche andare direttamente-dissi scherzando
-Idiota- mi tirò un pugno che anche se aveva colpito piano l’ho accusato per quanto è materiale Matt.

Uscimmo e dopo un quarto d’ora arrivammo al Johnny’s.
Dio,fa che vada tutto bene.

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Capitolo 27
*** Pots and wooden spoons ***


Il tempo,quella sera,scorreva come le birre nel mio corpo.
Mi sentivo bene,mi sentivo leggera e il dolore procurato dalle scarpe alte sembrava non lo sentissi più.
Uno,due,tre,quattro…quindici…ventisette..ma quante bottiglie di birra ci sono su questi tavoli?

-Hey ragazzi..andiamo a fare due salti?-
-Johnny,ma non credi che stiamo  meglio qui?e poi credo abbiamo bevuto tutti un bel po’-caspita..abbiamo un Matt stranamente saggio dopo tutto l’alcool che ha in corpo
-Ma io voglio andare a fare due salti!-dio,a volte ha l’intonazione dei bambini frignoni
-Johnny..ma che intendi per due salti?-dissi io guardandolo alzando un sopracciglio perché,di tutta sta storia non tanto avevo capito
-Intende muoversi a ritmo di quella musica di merda che passano in discoteca-disse Brian tra il divertito e l’inorridito
-Uh si dai andiamo!lasciamo le macchine qui..i taxi non credo manchino e nemmeno i soldi!Dai andiamo..da quando sono qui non ci siamo mai andati!-
-Sel,da quando ti piace andare a ballare?-mi chiese sorridendo Zacky
-Da quando l’alcool è entrato in circolo?-fece Brian
-Esattamente uomini..Val,è vero che a te va di andare a ballare?-
-Cara,io passo,domattina devo finire di fare delle cose perché a quanto pare poi parto per l’Italia con una fuori di testa!-
-Val..non lo accetto..ti aiuterò io ma dobbiamo andare,a costo di andare solo noi due e Johnny-
-Io ci sto!-fece Johnny contento
-Frena frena frena..non lascio la mia donna nelle mani di uno che è più piccolo di lei-
-Brian?-
-Vengo..ripeto,non lascio la mia donna nelle mani di Johnny!-
-Stronzo di un Haner!-
-Ma si,perché no,ci aggiungiamo anche noi,vero Arin?-ecco che Marika sfodera il suo sguardo più dolce che ha per convincere il suo ragazzo(??)
-Certo,ho voglia anche io di farmi assordare da quella robaccia e sentirmi nettamente superiore per ciò che faccio-
-Grande Arin,mi hai convinto,vengo anche io e con me viene anche Val,vero amore?-
-Come faccio a dirvi di no?Selene,domattina mi aiuti però eh!-
-Tranquilla Val,vengo direttamente da te!ahahha-

Ci dirigemmo così fuori dal locale,dopo aver tassativamente salutato il proprietario,amico dei ragazzi,il quale ci ha offerto uno shot di Jack,e Thomas,il barista,si,quello che non si fa i cazzi suoi e che si è trovato d’accordo con la mia amica Marika,perché anche lei,non ha saputo farsi i cazzi suoi e di questo però la ringrazio.
Non so di preciso dove ci stessimo dirigendo,vedevo solo le lucine lasciare una scia per poi scomparire nel nulla,dando spazio ad altre lucine di fare la stessa cosa.
Dopo una mezz’oretta di taxi arrivammo in questo posto sconosciuto.
Da fuori si sentiva il pulsare della musica,che dopo poco andava a ritmo dei battiti del cuore.
Una fila di gente che non finiva più avanti l’entrata,mi stava demoralizzando più delle lucine che scomparivano un continuo.
Ad un tratto sentii uno strattone..Brian mi aveva preso per un Braccio e mi stava portando non so dove di preciso. Le cose che sapevo erano molto poche in quel momento,a stento ricordavo che mi chiamavo Selene,che ero fidanzata con Brian Haner (dire il suo nome d’arte richiede molta concentrazione,cosa che non ho) e che ero con i sevenfold a ballare. Dio santo..a ballare..i sevenfold..le due cose fanno nettamente a cazzotti.

-Per noi c’è l’entrata dal retro-
-Ah ecco-

Si,ecco i vantaggi di essere con loro o chi per essi.
La musica assordante era veramente inascoltabile,sembrava stesse stuprando le mie orecchie le quali ne avrebbero risentito per tutta la vita.

-Hey,questa musica mi sta violentando le orecchie,rimarranno scioccate-
-Tu sei voluta venire,ora divertiti-

Non si sa come,ma avevamo un privè,o meglio credo che tipi come loro,abbiano tutto di diritto.
Ci portarono una bottiglia che credo finì nel giro di venti minuti. Ed ecco che eravamo tutti in pista a ballare come degli idioti..come degli ubriachi insomma.

Blackout.


No cazzo..proprio ora no.
Mi girai sull’altro fianco cercando di trattenere lo stimolo della pipì che in quel momento era del tutto inopportuno.
Il calore delle coperte mi tratteneva a letto ed io,non volevo saperne di alzarmi.
Dov’ero però mica lo sapevo.
Ricordo solo che stavamo seduti sui divanetti del privè di una qualche a me sconosciuta discoteca.
Mi alzai lentamente dal letto,il richiamo naturale aveva vinto su di me.
Immediatamente mi portai una mano alla fronte. La testa girava come una trottola ma fortunatamente non avevo alcun senso di nausea.
Arrivai alla porta del bagno,dove abbracciato al water c’era una Marika collassante.
Mi sa che avevo parlato troppo presto. La vista di Marika mi ha colpito lo stomaco e ora mi ritrovavo nella vasca a vomitare anche lo stomaco.
Una mano mi prese la fronte,non potei girarmi,ma ero convinta fosse Brian.
Odiavo vomitare,mi faceva schifo,così come mi facevo schifo dopo averlo fatto.
Una volta finito però,mi sentivo meglio,come se ora avessi la forza per fare tutto,con un’aspirina mi sarei ripresa del tutto.

-Credo che ti sia svuotata fino in fondo-
-Buongiorno..eh..ora sarà meglio che mi faccia una doccia-
-Esatto amore,ma vedo che già ti sei ripresa-
-Si,in effetti si..mi sento bene..ma gli altri?-
-Secondo te?-
-Tutti giù eh..-
-Esatto..vado a preparare il caffè e le aspirine,ne ho bisogno proprio-
-Brian..ma che ora è?-
-Le sei di pomeriggio-
-Oddio..dovevo aiutare Val!-
-E’ giù che dorme,tranquilla..-
-Meno male!Vabbè..a dopo-

Scesi in cucina dove vi trovai tutti seduti al tavolo che si mantenevano la testa,con una tazza di caffè e il bicchiere con l’aspirina avanti.

-Buongiorno!-
-Shh non urlare Selene,non urlare-
-Johnny,ma guarda che non sto urlando-
-Allora non parlare..sento il triplo stamattina-
-Io invece non sento per niente..quella musica mi ha stonato le orecchie-fece Zacky con un dito nell’orecchio destro cercando vanamente di fare non so cosa.
-Tieni,questo è il tuo caffè e la tua aspirina,ma perché stai così bene?Sei fatta di ferro?-
-Vedi Arin..dietro grandi uomini,ci sono sempre grandi donne,ed io sono una grande donna-
-Che collassa in vasca e non nel cesso-
-Si,perché nel cesso collassava la mia amica cafona!-
-Anche lei sta con un grande uomo-
-Si certo..Arin buongiorno!-
-Buongiorno Marika-

Quei due erano più che fuori,ma facevano ridere.
Era bello vedere con quanta semplicità vivevano il loro “rapporto”,lo vivevano a come veniva senza troppi impegni,senza troppi perché.
Se capita che stiano insieme,lo fanno,stanno bene e non si preoccupano delle implicazioni e tutto il resto. Sembravano possedere l’ingenuità dei bambini,quella pura,senza malizia.
Era bello vederli così,vedere la spontaneità dei loro gesti,delle loro parole e dei loro sguardi.
Sempre divertiti,sempre sereni,sempre uniti.
Arin portava spesso Marika con lui,lei amava gironzolare e lui,senza neanche saperlo,le dava ciò che più le piaceva. A volte pensavo che lei venisse qui più per lui che per me,in parte era vero,ma ben venga.
Non importava se non ci vedevamo per un paio di giorni e non ci sentivamo.
Sapevamo ritagliare non so come,sempre dei momenti per noi,per stare insieme, per raccontarci tutto così,spontaneamente.
Se ci andava,parlavamo,altrimenti il silenzio parlava per noi.
Tra di noi vigevano regole tacite che rispettavamo inconsciamente.
Ognuna di noi parava l’altra,se questa aveva fatto qualche cazzata,però dopo,quest’ultima prendeva sempre grandi strigliate e lavate di testa.
Non ci serviva sentirci tutti i giorni,non ci serviva nulla.
Il nostro rapporto è strano,particolare,ma bello e sincero..è vero.

-Ma ci pensate?tra poche ore partiremo per l’Italia!-
-Ed io devo ancora fare le valige!-
-Vabbè Johnny,cosa ci butti dentro?i soliti quattro straccetti no?-
-Baker..fottiti!-
 

°°°°
 

-Ci siamo tutti?-
-Si Matt..non fare il paranoico-
-Brian..io paranoico?Dov’è Selene?-
-Selene?Selene?Sel..Selene..ma dov’è finita?-
-Sono qui!- dissi sventolando da lontano delle riviste
-Ma cosa?hai intenzione di leggere durante il viaggio?-
-Zacky..tu riesci a dormire in aereo?-
-Lui dorme anche sui sassi amore..-
-Uhm..già..comunque..chi ha i biglietti?-
-Io no..-Zacky
-Nemmeno io-Brian
-Non ne so niente- Johnny
-No,ti prego non ditemi che ci siamo dimenticati i biglietti a casa-Matt il paranoico
-Tesoro,non agitarti dai..-
-Selene io li ho messi nello svuota tasche all’ingresso di casa- Marika
-No no no..vi prego..tra mezz’ora si decolla-
-Ragazzi,mi spiace,ma io non li ho presi..-si,un po’ di panico non fa male..
-Selene cazzo!ma come hai fatto?-Brian?ti stai incazzando con me?
-Brian..-occhiolino
-Selene,io ti ammazzo lo sai?-
-Matt,non ti do la busta paga a fine mese..lo sai?-
-Bastarda di una contabile!-
-E’ pur sempre la donna di Brian!-
-Si si si bla bla bla..andiamo al gate forza-
-Senza biglietti?sei idiota Sel?-
-Matt..ma ti pare?-sventolai i biglietti sotto il naso del paranoico facendolo infuriare di più
-Stronza!sei una stronza..-
-Amore,è lei che è una stronza o tu che sei un po’ troppo paranoico?-gran donna quella Val..gran donna.
-Sapete che quando devo partire sono agitato e non potete farmi di questi scherzetti-

Mentre Matt incazzato (o finto incazzato) s’incamminava al gate,noi tutti dietro ridevamo perché la sua espressione era a dir poco divertente.
Ci imbarcammo e devo dire la verità,su quei sedili,ci si poteva addormentare tranquillamente.

-Prima classe?ma io non avevo preso dei biglietti prima classe!-
-Tu non avevi neanche detto che volevi dei biglietti per l’Italia,hai setto solo “Ciao,sono l’amica di Matt Sanders” e hai ricevuto i biglietti o mi sbaglio?-
-No Matt, non ti sbagli..-dissi un po’ seccata
-Allora tranquilla..ah ed è bellissimo sentirti dire anche implicitamente “hai ragione”-
-Fanculo Matt-dissi a denti stetti sorridendo

Dio quanto odiavo le hostess e gli steward che facevano vedere le uscite,il giubbotto di salvataggio e tutto il resto,mi mettevano ansia.
Chiacchierammo per un po’,io ero agitata,anzi euforica al pensiero di ritornare in Italia con tutti loro e a testimonianza di tutto,c’era che diventata stupida da quando feci i biglietti.
Poco dopo,mi addormentai.



POV Brian

Finalmente si è addormentata.
Questi giorni è stata una pila elettrica,quasi non sopportavo più la sua euforia.
Non so cosa la spinge ad essere così felice,ma è bello guardarla e vederla felice.
Spero che un po’ di questa felicità sia anche merito mio. Non so perché,ma il pensiero che ci sia altro che la rende felice e non sono io,un po’ mi fa dispiacere. Vorrei essere in grado di darle tutto.
Devo ammetterlo pero,sono contento anche io,forse un po’ agitato,ma va bene così.
Non so che fare quando mi presenterà ai suoi,anzi,non so nemmeno come mi presenterà ai suoi e di conseguenza,io non so come comportarmi.
Per la prima volta sto prendendo in considerazione l’ipotesi che io non possa piacere a qualcuno.
Bah,vabbè..se non piacerò a qualcuno non m’interessa. Questo sono io. “Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce” no?

-Hey Brian..-
-Matt..ma non dormivi?-
-Già..ma il tizio qui vicino a me russa in modo tremendo-
-Ma hai visto quant’è grosso?-
-Già..porca puttana..cos’hai amico?-
-Ma non lo so..sono un po’ così..-
-Così come?-
-Se non facessi una buona impressione su i suoi genitori?-
-Sai che non la farai per tutti i tatuaggi che hai?-
-Già..ma chi si soffermerebbe ai tatuaggi?-
-La rigidità italiana..ma scusa,da quando in qua synyster gates si preoccupa?-
-Da ora?-
-Ma rilassati..prendila come viene,poi non so..lei che ha detto?-
-Riguardo cosa?-
-Riguardo a come ti presenterà..-
-Non ha detto nulla-
-Non te la prendere,ma credo che ti presenterà come amico-
-Non mi preoccupa quello-
-E allora cosa?-
-Non lo so!Se non piacessi a nessuno?se lei si facesse influenzare da questa impressione negativa che ho dato agli altri e ci ripenserebbe?-
-Mi auguro tu stia scherzando Brian-
-Mhm..-
-Dici sul serio?ma sei diventato coglione?-
-Grazie..-
-Eh no,ma dai..non hai a che fare con una bambina che compra il giocattolo che le piace poi non piace a nessuno e lo butta per far felici gli altri-
-Grazie per avermi dato del giocattolo-
-Sei stupido quanto un giocattolo quando ragioni così Haner-
-I giocattoli non ragionano-
-Appunto!Brian..stai tranquillo..poi una volta arrivati affronterai la paura,perché la dovrai affrontare e vedrai che ne viene fuori-
-Già..-
-Sei uno stupido Brian-
-Anche tu ti ci metti a farmi complimenti?-

Selene si stava svegliando,le faccio una carezza tra i capelli e le sorrido.
Si gira,ricambia il sorriso e torna a dormire.
La guardo per qualche secondo poi mi volto di nuovo verso Matt il quale si era riaddormentato anche lui.
Mi alzo per sgranchire le gambe..eravamo in volo da quasi 5 ore e iniziavo a non sentirle più.
Vado verso il bagno per sciacquarmi un po’ il viso. Sono stanco anche io,ma non mi va proprio di dormire.
Una volta uscito,stavo per ritornare al mio posto quando una bambina alta quasi quanto la mia gamba mi si piazza avanti. La guardo e le sorrido. Ha i capelli castano chiaro lunghi e liscissimi,gli occhi verde-castano,un vestitino nero,le calze bianche e delle scarpette rosse.

-Ciao-
-Ciao a te bella bambina-
-Ma tu sei synyster gates?-

Cosa?Una bambina così piccola mi conosce?com’è possibile?Butto un occhio da dov’era sbucata e noto che i genitori mi sorridevano,erano giovani.

-Si..e tu come ti chiami?-
-Io sono Ashley-
-Ciao Ashley,sei proprio bella lo sai?-
-Anche tu sei bello-

E’ il complimento più bello se detto da una bambina. Mi avvicino a lei portandomi alla sua altezza.

-Oh grazie!Quanti anni hai Ashley?-
-Otto e mezzo..me lo fai un autografo?-
-Certo!Ed è per i tuoi genitori o per te?-
-Per me!loro non ti conoscono..io ti conosco perché la mia cuginetta Trecy ascolta quelli dove suoni tu e dice che sei proprio bello,ed è vero-
-Scusala,ma la cugina la bombarda con la musica che fate ed oltre a quella la riempie anche delle vostre foto-
-Non si preoccupi,credo che questa sia la prima volta che do tanta confidenza ad una fan così deliziosa. Fossero tutte come lei!-
-Allora?me lo fai?-
-Si e ti dirò di più,se vieni con me ti faccio fare l’autografo anche dal resto del gruppo anche per la tua cuginetta Trecy-
-Va bene..mamma,papà posso andare?-
-Certo-
-Ve la riporto subito-

La presi per mano e la portai dal resto dei ragazzi. Scossi un po’ tutti che si svegliarono di soprassalto.

-Haner,sei impazzito?-
-Baker,abbiamo una fan più che deliziosa da accontentare-
-Haner,ti spacco la faccia,con Selene qui?ma sei pazzo?-
-Johnny calmati,vi presento Ashley,ha otto anni e mezzo ed è una nostra fan. Siccome è molto carina ho pensato che potremmo farle degli autografi per lei e per la cugina che ci ha presentati a lei,che ne dite?-
-Dico che se li merita proprio-fece Matt prendendola in braccio
-Tu sei quello che ha sempre gli occhiali da sole anche la sera?-
-Si piccola,sono proprio io-
-*ahahah* sei proprio scemo con gli occhiali di sera-Matt,la bambina ti ha steso
-Hey,la bambina ha ragione Sanders-
-Tu sei quello basso che suona la chitarra con poche corde-
-Si chiama basso quella chitarra-
-Si vede che sei basso,sei quasi quanto me- fece la bambina con la mano dalla sua fronte fino a quella di Johnny che era vicino a Matt
-Ha ragione sai,siete quasi della stessa altezza *ahahahah*-
-Baker..tu non sei da meno,lo sai?-
-E tu invece sei il ciccione-
-Hey piccola!Ora mi vedi,sono ciccione?-
-Un po’..e quello alto alto che suona le pentole dov’è?-

Una morsa allo stomaco e un po’ più su colpì me,così some gli altri. Una bambina così piccola,nostra fan che ci conosce in questo modo. Ci ha fatto sorridere e ora ha toccato un punto che fa male.

-Parli di Jimmy?-
-Si lui..dov’è?-
-Vedi piccola,lui è dovuto partire per andare tanto lontano-
-E quando torna?-
-Non torna più,perché un signore ha deciso di tenerlo nel cielo tra le nuvole con se perché Jimmy è tanto bravo a suonare le pentole e vuole imparare anche questo signore-
-Vuol dire che è in cielo e ora è un angelo?-
-Si piccola..un angelo-
-Un angelo delle pentole!-
-*ahahah* si piccola, esatto..-le sorrisi,era dolcissima ed io avevo il cuore che batteva forte avanti a tutta quell’innocenza e spontaneità-
-Allora,le facciamo un paio di foto per questa bella bambina?- esordì Matt cercando di deviare i nostri pensieri
-Sii dai una foto con tutti,mamma!ci fai le foto?-
-Si tesoro. Spero non vi stia dando fastidio-
-Affatto signora,è adorabile..comunque,dai Ashley vieni qui e fai un bel sorriso-
-Grazie!Allora ciao ciao-
-Ciao Ashley-

Fatte le foto,fatti gli autografi..quella bambina è stata fantastica. Immagino Jimmy a suonare una batteria di pentole,magari con il cucchiaio di legno al posto delle bacchette. Sorrido.
Torno al mio posto,intanto Selene si stava davvero svegliando dal suo sonno.
Prendiamo da bere e da mangiare e troviamo un modo per ingannare il tempo.
 

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