Vuoi essere il mio fidanzato?

di Kihan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** XYZ ***
Capitolo 2: *** Arrivati ***
Capitolo 3: *** Istinti omicidi ***



Capitolo 1
*** XYZ ***


XYZ



Kaori guardava orripilata il biglietto che aveva in mano e che le era arrivato per posta quella mattina. Non potendo più trattenere, come aveva fatto coraggiosamente fino a qualche istante prima, il terrore, corse urlando nella stanza del socio.
“Ryooooooooooooooo!!!!! È terribile!!!”
Il Ryo in questione spalancò immediatamente gli occhi e con uno scatto felino afferrò la sua fedele Colt Python 357 Magnum che teneva sotto il cuscino quando dormiva.
La collega spalancò la porta e si buttò sul letto dell'uomo spaventata. Ryo scorse fra le sue mani un foglietto, per spaventare in quel modo Kaori doveva essere qualcosa di terribile, probabilmente una minaccia di morte da qualche suo vecchio nemico, o magari un avvertimento dalla mafia.
Con il volto serio e un rivolo di sudore che gli scendeva dalla tempia afferrò il biglietto che gli porgeva la ragazza e lentamente lo voltò.
Gli si presentarono davanti dei ghirigori di un orrido rosa confetto che incorniciavano una scritta: “Naoshi Kubota e Atzuko Yamakawa sono lieti di invitarvi al loro matrimonio”.
Ryo guardò Kaori serio.
“Koruccia mia, è per questo che sei entrata nella mia camera urlando come un'ossessa?” le chiese cercando di stare calmo.
“È una cosa orrenda Ryo” gli rispose un'ancora disperata Kaori. Lo guardava con occhi lacrimosi e con il labbro leggermente tremulo.
“Atzuko è una mia vecchia compagna di classe del liceo” disse con un sospiro “Non ci siamo mai sopportate, lei era così bella e femminile mentre io...BHUAHAHAHAHA”.
Kaori scoppiò a piangere addosso al socio che si grattava la testa chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi questo.
“Scusa, ma invece di piangere non ci andare no? Dì che hai un impegno, che ti sei fracassata una gamba, che ne so...” le disse sbadigliando.
A testa bassa Kaori gli prese la mano e lo trascinò verso la sua camera da letto. Quando furono dentro aprì una cassetto e ne tirò fuori un plico di lettere.
“Tutti inviti di matrimonio” disse tristemente “Ex compagni di scuola, amici, conoscenti...se non vado anche a questo diventerò sul serio lo zimbello del Giappone!!!”
“È perchè non vuoi fare la figura della zitella vero?” disse Ryo guardando la socia negli occhi.
In un secondo si trovò conficcato all'interno del muro.
“Chi sarebbe la zitella brutto maniaco debosciato?” chiese la rossa con un ringhio.
“ Kaori sei troppo suscettibile” gli rispose Ryo con voce soffocata dalla botta.
“E tu sei un insensibile che non capisce la gravità e la serietà del mio problema”.
“Senti Kaori, questo è un problema tuo, non puoi prendertela con me se non hai un fidanzato” disse Ryo “Adesso mangiamo? Ho fame”.
Kaori si diresse tristemente verso la cucina a preparare il pranzo all'uomo.
Stava tagliando i pomodori per l'insalata quando un'improvvisa idea le balenò in testa. Era un'idea azzardata ma valeva la pena tentare no?
Quando si sedettero a tavola per pranzare Kaori inizio a schiarirsi la gola.
“Ehm ehm...”
Niente.
“EHM EHM...”
Ryo continuava a mangiare.
SBAM.
“Kaori tu hai dei seri problemi di autocontrollo” urlò il povero Ryo da sotto il martellone di Kaori.
“Stavo cercando di attirare la tua attenzione!!!”
“E lo fai tirandomi addosso un martello?”
Kaori lasciò perdere il battibecco “Ok scusa! Adesso mi ascolti? Devo chiederti una cosa”
Ryo si liberò per guardare la socia che era all'improvviso diventata rossa come i suoi capelli.
“Kaori” disse Ryo dolcemente.
La ragazza lo guardò.
“Non vorrai farmi delle proposte oscene, no perchè io...”. Non finì la frase che un'altro martello lo colpì.
“Scherzavo per la miseria” disse un po' tumefatto “Che c'è?”
Kaori si stava stropicciando le mani impacciata “Ecco...” iniziò “Mi chiedevo...puoifarefintadiessereilmiofidanzato?”
Ryo la guardò con occhi spalancati “Ehhhh?”
“Non me lo fare ripetere” disse rossissima la ragazza “Lo so che è chiederti molto Ryo, ma non saprei a chi rivolgermi, so anche che non saresti all'altezza della cosa, ma avanti sei il mio socio, in qualche modo me lo devi...”
Al “non saresti all'altezza” lo sguardo di Ryo si incrinò. Come non ne era capace?
“Lo chiederei a Mick ma, diciamocelo, Kazue mi farebbe la pelle, a Umi non se ne parla, te lo immagini? Oppure il Doc, mi farebbe fare la figura dell'idiota”
“Kaori mi hai preso per uno gigolò” disse Ryo con sarcasmo.
“No Ryo, ma ti sto lanciando un xyz” rispose la ragazza seria.
Ryo alzò un sopracciglio “Lanciare un xyz significa anche che alla fine del lavoro mi dovrai pagare”
Kaori per poco non cadde dalla sedia.
“Va bene idiota, ti pagherò!!!!”
“Mpf, allora ok, sarò il tuo fidanzato contenta?”
“AHHHHHHHHH!!!” Kaori gli saltò addosso per la gioia “Grazie grazie grazie!!! Vado subito a telefonare per confermare che ci saremo”

Ryo sorrise all'esuberanza della socia. Era davvero bella. Forse, dopotutto, non sarebbe stato poi tanto male farle da fidanzato.  

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Capitolo 2
*** Arrivati ***


Arrivati


Kaori sgambettava allegramente per casa sotto lo sguardo attonito del collega. Da quando aveva accettato la sua strana proposta sprizzava felicità da tutti i pori...aveva anche promesso di pagarlo ad “incarico” concluso.
“Ehehehehe” una faccia da maniaco gli si stampò in faccia. Chissà se aveva anche solo intuito che genere di pagamento intendeva.
“Ryo sei pronto?” Kaori gli si piazzò davanti facendolo tornare in un attimo al suo stato originale.
La rossa lo guardò con curiosità “Stavi pensando a qualcosa di sconcio”
“KAORI” esclamò Ryo offeso “Accidenti ma solo quello hai in testa? Contieniti un po' per l'amor del cielo”
Un corvetto si schiantò sulla testa di Kaori.
“Mi raccomando Ryuccio tesoruccio” iniziò sollevando uno dei suoi martelli serie -Ti tengo d'occhio- “Non farmi fare figuracce, sii un fidanzato serio ed innamorato o giuro su Buddha che il mio martello assaggerà sangue fresco in questi giorni. Sono stata chiara?”
“Cristallina” pigolò Ryo facendosi piccolo piccolo ai suoi piedi.

Kaori finì di controllare la lista che aveva stilato e dopo essersi assicurata di aver preso tutto afferrò la borsa e scese nel garage dove il suo socio pseudo fidanzato la stava aspettando. Sorrise gongolante, lei e Ryo fidanzati!! Anche se per finta faceva lo stesso la sua bella scena. Ancora le veniva in mente la telefonata che aveva avuto con Miki il giorno prima.
“Stai scherzando” le aveva detto l'amica sospettosa dopo che le aveva raccontato la faccenda.
“Non lo farei mai Miki, non su una cosa così seria perlomeno”
“AHAHAHAHAHAHA” Miki era scoppiata in una risata fragorosa facendola rimanere di sasso “Evvai Kaori-chan, mi raccomando portati dietro qualche completino sexy...non si sa mai” le disse con fare cospiratorio.
“Mikiiiii ma che dici!!!” le urlò Kaori. Poi un po' più piano “Porto quello nero e quello rosso”
“Lo farai morire tesoro, questa volta ci scommetto quello che vuoi, Saeba ti strapperà i vestiti di dosso”
Arrossì ripensando a quell'affermazione. Dio, quanto avrebbe voluto che Ryo le strappasse i vestiti per ripassare assieme il Kamasutra. Stop!!! Niente pensieri impuri che poi è peggio.
Salì in macchina e il socio partì
“Allora...” iniziò Ryo “Quindi si sposano in questo piccolo paesino marittimo ed hanno affittato una specie di piccolo palazzo solo per gli ospiti...la tua amica dev'essere bella ricca”
“Non credo sia lei ad essere ricca, se non ricordo male il padre faceva l'ipiegato quindi...”
Ryo alzò le spalle e accese la musica sapendo quanto si divertiva Kaori a cantare in macchina, infatti subito iniziò a dimenarsi e a cantare l'ultima hit del momento. La sua Kaori-chan.

Era pomeriggio inoltrato quando finalmente arrivarono a destinazione e rimasero a bocca aperta. Il piccolo palazzo era in realtà un grande villa che affacciava sul mare.
“Porca merda!” esclamò Kaori.
“Non dire le parolacce” rispose Ryo senza però distoliere gli occhi dall'edificio.
Kaori aprì la portiera dell'auto e scese.
“Tesorooooooo!!!” una massa di capelli biondi e folti la investì “Kaori cara, da quanto tempo, allora ti piace la villetta che abbiamo affittato per gli invitati? Oh è una sciocchezza certo, ma Naoshi ci teneva così tanto. E hai visto il diamante che mi ha regalato? Oh Kaori non sei cambiata per niente, hai sempre l'aria del maschiac...”
La lunga (e oserei dire asfissiante) tiritera di Atzuko si interruppe.
Stava guardando qualcosa oltre la sua spalla a bocca aperta, quando si girò constatò che la cosa in questione non era altro che Ryo. Sorrise vittoriosa. Il suo socio in effetti era davvero bellissimo e con lo sguardo serio che aveva assunto in quel momento avrebbe potuto far cadere ai suoi piedi anche una suora.
“Ehm...Atzuko, lascia che ti presenti il mio fidanzato Ryo”
Atzuko la spinse via “Salve” disse con fare civettuolo “Così lei è un amico di Kaori?”
Ryo sorrise “No, sono il suo fidanzato, molto piacere”
Kaori arrossì fino alla radice dei capelli, non era abituata a sentirglielo dire.
“Ah...accidenti, chi l'avrebbe mai detto, Kaori ha accalappiato un uomo”
Chi l'avrebbe mai detto? Aveva già tirato fuori uno dei suoi enormi martelloni quando Ryo le saltò letteralmente addosso per fermarla.
“Sei impazzita?” bisbigliò con il fiatone.
“L'ammazzo!!! Poi la faccio resuscitare e l'ammazzo di nuovo” sibilò inviperita.
Ryo ridacchiò trattenendo ancora la mano di Kaori.
“Ehm ehm...tutto bene?” Atzuko li guardava scocciata.
Alla loro risposta affermativa e ridacchiante li scortò verso qualla che sarebbe stata la loro camera. La ringraziarono con un sorriso e quando furono certi che si fosse allontanata Kaori esplose.
“È UN LETTO MATRIMONIALE” urlò.
“Cosa ti aspettavi Kaori, in fondo pensano che siamo fidanzati, e con uno stallone come me non credo pensino che tu voglia arrivare vergine al matrimonio”
SBAM
“Stai ricominciando con le vecchie abitudini” disse con voce soffocata.
“No no no” Kaori mordicchiava un fazzoletto mentre grossi lacrimoni le sgorgavano dagli occhi “La mia purezza, la mia innocenza!!! E non mi sono portata neppure il bazooka che mi ha regalato Umi-chan...sniff”
Ryo le posò una mano sulla spalla “Il letto è abbastanza grande, ci dormiremo tutti e due, ma...promettimi una cosa Kaori” le disse serio.
“Di...dimmi” arrossì Kaori.
“Promettimi che sarai delicata e che non mi farai troppo male” disse sbattendo le ciglia e arrossendo come una scolaretta”
“Mpf...uhahahahahahahah!!!!” Kaori scoppiò a ridere “Sei un idiota”
“Ti sto aprendo il mio delicato e fragile cuoricino e tu ridi? Cafona” Ryo si girò fintamente offeso e cercando di non ridere.
Kaori gli scoccò un bacio sulla guancia ancora con le lacrima agli occhi “Tranquilla Ryuccia, farò la brava”
Ryo le sorrise facendole una carezza che mandò Kaori al manicomio “Disfiamo i bagagli?”

“S...si” balbettò ancora rossa. L'aspettavano otto giorni intensi, già lo sapeva.  

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Capitolo 3
*** Istinti omicidi ***


Istinti omicidi


Dopo aver sperimentato le gioie della vasca idromassaggio (separatamente) ed essersi cambiati d'abito decisero di scendere del grande salotto che avevano visto poco dopo essere arrivati. Probabilmente avrebbero trovato lì anche altri ospiti.
-Chissà chi è stato invitato- esclamò Kaori eccitata -Date le manie di grandezza di Atzuko avrà chiamato anche i vecchi amichetti dell'asilo-
-Dato l'atteggiamento mi sa che non l'ha mai lasciato veramente l'asilo- rispose il socio mentre camminava.
Kaori lo osservò di sottecchi. Portava dei pantaloni beige e una camicia a maniche corte più o meno dello stesso colore. La ragazza si chiese come un maniaco di tale elevazione potesse essere dotato anche di così tanto fascino e carisma. Ridacchiò a bassa voce per quei pensieri.
-E adesso che hai da ridere?-
La ragazza alzò le spalle e stava per rispondere quando si sentì chiamare.
-Kaori Makimura? Sei proprio tu?-
Un ragazzo piuttosto affascinante si avvicinò sorpreso ai due. Kaori lo guardava perplessa, Ryo con gli occhi inniettati di sangue.
-Sono Toshi. Toshi Anzaki, Ti ricordi di me?-
Kaori spalancò gli occhi -Anzaki? Ma certo che mi ricordo di te, eri il sogno di metà ragazze del liceo- esclamò scoppiando a ridere.
Anzaki la guardò apertamente ammirato. Kaori il maschiaccio era diventato un angelo dai capelli rossi.
-Io sono Ryo Saeba, il fidanzato di Kaori- una voce fredda fece alzare gli occhi al ragazzo.
Si trovò davanti un bestione di almeno un metro e novanta, muscoloso e con freddi occhi scuri. Lo guardava torvo, da brividi.
-Ehm..si s-salve. Sono Anzaki e..adesso, mi chiamano...devo andare- balbettò allontanandosi.
Kaori spalancò gli occhi e si girò verso il socio -Ryo, non terrorizzare a morte le persone solo perchè sei geloso-
-Io geloso? Ma fammi il piacere!!! Mi avevi detto di essere credibile, poi se non lo sono mi prendi a martellate. Il piccolo Ryiuccio è stanco di essere preso a martellate-
Ma com'era bravo a sviare i discorsi, pensò la ragazza.
Entrando nel salotto Kaori si guardò attorno cercando di riconoscere qualcuno. C'erano parecchi invitati, molti erano suoi compagni di scuola. Guardavano curiosamente lei e con stupore lui. Non si poteva dire che quando volesse Ryo non sepesse essere un perfetto galantuomo. Le stava tenendo il braccio sulla vita accarezzandole lievemente il fianco sinistro con la punta delle dita. Aveva i brividi.
Ryo dal canto suo non sembrava affatto dispiaciuto del contatto che stava avendo con la socia e si calò perfettamente in quella parte che in fondo desiderava ormai da troppo tempo.
Salutarono tutti quanti con sorrisi e strette di mano. Kaori si stupì del fatto che non aveva dovuto tirare fuori ancora un solo martello. Dal canto suo, Ryo, si diede un bel po' più da fare per tenere lontano quei maniaci dei suoi ex amici e altri invitati che avevano puntato la bella rossa. Elargì a tutti sorrisi e allo stesso tempo minacce di morte silenziose, allontanando qualsiasi scocciatore.
Anche la cena fu piuttosto tranquilla e senza troppi incidenti, tranne qulche “piedino” di troppo a Ryo da parte di qualche commensale sfacciata (che Kaori ha provveduto ad educare con piccoli martellini sui piedi ù.ù).
E finalmente (almeno per Ryo) arrivò l'ora di andare a nanna (uhuhuhuhu!!!).
-Ahhhh...finalmente!!!- Ryo si stiracchiò cominciando a slacciarsi la camicia.
SBAM
-CHE FAI!!!!!- urlò Kaori.
-Mpf- bofonchiò Ryo -Dobbiamo seriamente parlare del tuo problema Kaori-chan. Cosa pensi stia facendo? Mi spoglio così posso andare a dormire-
-Ma...ma non dormi nudo vero?- chiese orripilata (be non troppo...alla fine fa tanto la preziosa ma non credo le dispiacerebbe ù.ù)
Ryo fece un sorrisino malizioso -No, terrò le mie belle mutandine se la cosa può farti stare tranquilla- poi scoppiò a ridere della timidezza della socia.
Kaori se ne andò in bagno borbottando sulla poca mancanza di tatto del socio.
“Adesso che faccio?” pensò “Metto il completino intimo o un semplice pigiama?”
Si guardò allo specchio -No no no no no!!!!- sibilò.
Non poteva cercare di sedurlo così apertamente, non ne sarebbe stata capace!!! Ma forse...poteva tentare di portare lui a fare il primo passo. Ma certo!!! L'avrebbe convinto a tentare di sedurla!
“Che piano geniale Kaori, brava mi compiaccio di me stessa” pensò sorridendo e dandosi delle piccole pacchette sulle spalle.
Indossò una semplice canottiera e dei pantaloncini. Non voleva strafare e quelli sarebbero bastati.
Uscì dal bagno e sebbene un po' titubante si infilò tra le coperte incontrando subito il corpo saldo del suo socio. Poteva osare? “Massì, osiamo”. Si avvicinò e gli diede un tenero bacio sulla guancia, molto vicino alla bocca -Buonanotte tesoro- gli disse giocosamente.
-Buonanotte amore- le rispose Ryo ridacchiando, e sebbene Kaori non se ne fosse accorta, lo fece nervosamente. 

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