Tempo di dire addio,

ed il cuore già lo sa;

il battito ora accelera,

ora quasi s’arresta.

Chiede perdono, anima mia,

per tutto ciò ch’è stato,

non capisci?

Non senti il dolore che prova

nel pronunciare le parole

che segnano la fine?

Eppure lo sai, anima mia,

che sarà il tuo ricordo

a tenermi compagnia

in questa lunga vita,

così come tua

sarà la voce che,

cullata dal vento,

muterà le lacrime in mesti sorrisi.

Credevi forse, anima mia,

che bastassero le ferite

a farmi dimenticare?

Sbagliavi.

Ora, che ancora sanguinano,

sono la nota stonata

nelle mie risa,

la malinconia

che vela il mio sguardo.

Poi, saranno le cicatrici

mai sanate,

quel leggero tremore

che m’accompagnerà

dovunque.

Tempo di dire addio,

ed il cuore me lo rammenta

ad ogni palpito,

dietro cui si nascondono

le sue grida straziate.

Almeno, anima mia,

smettesse anch’esso,

nel momento dell’addio,

di battere…

22/3/2008

Senza parole

mi racconta il suo terrore,

fatto di addi

e di promesse che mai

manterrà.

Mi guarda, lo guardo

e la sua vita ora

è mia.

Un fiato di vento

e l'obbligo ad udire

la sua condanna:

Sono il gelido bacio

dell'oblio.

Sono il sussurro

che ti accompagnerà

verso la fine.

Comprende.

Un'ultima lacrima

rassegnata.

Lo guardo, mi guarda

e la sua vita ora

è mia.

5/1/2009

Stupito

guardo lacrime d'angeli

bruciarmi la pelle.

Alzo gli occhi

verso nere nubi

e godo del silenzio.

Sono solo

nessuno può vedermi,

nessuno può ferirmi.

Sono immune

all'umane debolezze,

in me scorre solo

la pura passione,

il fuoco dell'odio

o dell'amore.

Piango

non per dolore,

né per tristezza.

Piango

per la libertà

finalmente ritrovata.

Forse tra quegli angeli

sono anch'io.

16/8/2006

È tempo di abbandonare

questo campo di battaglia

poiché né le gambe

né la speranza

mi sostengono più.

Basta con le continue lotte,

basta con gli immani sforzi.

Voglio vedere la notte,

respirarne il silenzio.

Voglio cadere

cullata dal vento.

Voglio che il buio

mi prenda,

cancellando ogni mio giorno,

ogni mio passo, ogni mio respiro.

Quindi, tenete per voi

le vostre vane illusioni,

le vostre parole vuote.

Che sia il nulla

il mio unico compagno,

un'eternità

senza questo frastuono assordante,

senza queste lacrime

assassine.

18/10/2007

L'illusione in cui giacevo,

che mi dava quel flebile soffio di vita,

è svanita, improvvisa come una bolla di sapone.

Non ci sarà più sole nei miei giorni

né luna nelle lunghe notti insonni.

Nessuna luce rischiarerà più l'anima mia

poiché anche tu non ci sarai più.

Mesi e mesi ho – per così dire – vissuto

nella speranza d'un dolce futuro,

dove tu eri sole e luna e ghiaccio e fuoco.

Ma solo ora comprendo

che non sarai mai più,

se non nei miei pensieri,

nelle mie lacrime.

Ed ogni giorno che passerà

la luce sarà più fioca,

l'acqua meno pura,

e nessun fuoco potrà sciogliere

il gelo che mi pervade.

Poiché, senza te, anch'io non sono più.

24/4/2005, rivisitata 4/10/2008

Eterna domanda

che tutti mi pongono

ricevendo in risposta

uno sguardo distante.

Cos'è, l'amore?

Non rispondo.

Come potrei?

È forse una parola,

si chiedono,

oppure un bacio,

una lenta carezza

o una risata leggera.

Li ascolto

nelle loro vane discussioni,

guardandoli attonita,

senza comprendere.

Le parole restano

solo parole,

le idee mi paiono

vuote ed inutili.

E, in silenzio, mi chiedo

anch'io cosa sia.

Ma forse amare

è semplicemente

saper dire addio.

15/2/2008