Il rumore del destino che cambia

di tochan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP 1: Non è questo il suo posto ***
Capitolo 2: *** CAP 2: "La sua vita per la tua" ***
Capitolo 3: *** CAP 3: " Sono stamco di asciugare lacrime versare per un altro uomo" ***
Capitolo 4: *** CAP 4: " Tanto più vicina era al diavolo tanto meno qualcuno poteva farle del male" ***
Capitolo 5: *** CAP 5: “ Sei piombato nella mia vita e la cosa peggiore è che mi è piaciuto!” ***



Capitolo 1
*** CAP 1: Non è questo il suo posto ***


IL RUMORE DEL DESTINO CHE CAMBIA

CAP 1: “Non è questo il suo posto”

Caroline era raggomitolata sul divanetto della veranda mentre osservava il sole tramontare. Si rigirava  tra le mani il bracciale che le aveva regalato Klaus, incerta sulla giusta fine che gli avrebbe fatto fare.

Pensava e ripensava alla loro breve conversazione. Si era chiesta un miliardo di volte perché Klaus le avesse offerto un’alternativa, perché le avesse aperto gli occhi sulla quantità di meraviglie che la vita ancora le preservava e che ancora doveva scoprire.

Per quanto si sforzasse,non si toglieva dalla mente i suoi occhi celesti e quelle labbra rosee perfette. Il ricordo della sua voce le faceva ancora accapponare la pelle e rabbrividiva rimembrando quando lui le aveva sollevato il colletto della camicetta per dare un’occhiata alla terribile ferita.

Poi c’era il suo sangue, così dannatamente squisito e  non paragonabile a qualcosa che avesse mai assaggiato prima. Quando incerta, aveva affondato i suoi canini,  lacerando la pelle del polso, per un attimo il tempo si era fermato, aveva smesso di sentire, il mondo intero si era zittito. Poi, come un rumore che si sente in lontananza e pian piano si avvicina, cominciò ad udire le pulsazioni del cuore di Klaus.

Un ritmo preciso le riempì la testa mentre lei ricominciava a vivere, il dolore cessava e lasciava il posto ad un senso di calma e beatitudine. Era come se si fosse dimenticata di chi erano le braccia che l’avvolgevano, si sentì cullare e pian piano fu colta dalla sonnolenza.

Strinse il morso, combattè contro la sensazione di tepore che nasceva dal sangue, tentò di resistere a quel fluido dolce come il miele.

Nella testa le tamburellava quel cuore che era convinta non esistesse poi decise di arrendersi, infondo era da tanto, troppo tempo, che non si sentiva così al sicuro.

Caroline sospirò mentre si faceva sempre più piccola, si portò le mani alla testa tentando di far uscire quelle immagini che le passavano in continuazione davanti agli occhi.

Klaus avrebbe voluto qualcosa in cambio, la salvezza le sarebbe costata cara. Aveva capito fin dall’inizio che era un terribile mostro e che ogni sua azione faceva parte di una ragnatela intessuta con estrema abilità e precisione.

Era pentita, anche se la scelta era stata necessaria per evitare la morte, ma se solo si fosse saputo… se Elena, Bonnie lo avessero saputo, le avrebbe perse…

Poi gli occhi le si riempirono di lacrime, e non perché aveva stipulato un patto con il diavolo, ma perché aveva perso lui… il suo amore…

Quanto Tyler l’aveva morsa, qualcosa si era rotto.

Lui aveva smesso di appartenerle nel momento stesso in cui era diventato un ibrido ma Caroline aveva fatto finta che tutto andasse bene, che nulla fosse mai successo, invece l’unica persona che le aveva dato fiducia, che aveva messo lei davanti ad ogni altra cosa, le era stata strappata via. Tyler aveva visto in lei quello che gli altri non vedevano o che non avevano voglia di cercare perché troppo nascosto.

Proprio in quel momento sentii il suo odore,veloce si asciugò le lacrime dagli occhi e alzò il viso in cerca del ragazzo. Era bello come sempre, anche se si notava la stanchezza dalle occhiaie violacee e dai suoi vestiti sporchi di terra.

“Ciao” quasi bisbigliò lui mentre saliva i gradini della veranda

“ Hei” rispose lei sforzandosi di sorridere “Allora hai finito gli allenamenti con mio padre? Quel pazzo ti farà morire!” fece scherzando

“Si, abbiamo finito da poco… e ho pensato di passare per vedere come stavi…” imbarazzato si infilò le mani nelle tasche e abbassò lo sguardo. Caroline osservò la pelle color miele e i capelli scuri nei quali le piaceva affondare le dita mentre facevano l’amore.

“Tyler…” sussurò “Perché non vieni a sederti qui?” e così dicendo sollevò il plaid che la copriva e lo invitò ad accomodarsi al suo fianco. Impacciato si sedette e timidamente le prese la mano intrecciando le dita con le sue

“Quante volte ti ha fatto trasformare quel pazzo?” gli chiese dandogli un leggero colpetto sulla spalla

“Oggi… come ieri… solo una volta… è troppo doloroso…”

“Ce la farai, ne sono sicura!” rispose lei incerta.

“Ascolta” iniziò lui timido mentre gli occhi color nocciola fissavano i suoi “ Devi credermi! Ce la sto mettendo tutta! Non riesco a perdonarmi il fatto che ho quasi rischiato di ammazzarti, non posso nemmeno pensare che mi sarei privato della più bella cosa della mia vita, ma vedi, non ce la faccio ad oppormi agli ordini di Klaus, però voglio che tu sappia che preferirei morire piuttosto che farti del male…”

Caroline lo zittì ponendogli un dito sulle labbra carnose “Tyler, ti sarai scusato almeno un milione di volte… “ fece lei in difficoltà “ Mi devi lasciare del tempo… se sei venuto qui per avere delle risposte… scusa ma al momento non te le so dare…”

Lui scattò in piedi in preda all’ira, era furioso con se stesso per essere riuscito a rovinare tutto.

“Caroline… non ce la faccio! Devo essere sicuro che sarai lì ad aspettarmi!” fece urlando mentre allagava le braccia

“Vuoi delle promesse che non ti posso fare!” anche Caroline si alzò  mentre nascondeva tra le mani il bracciale ricevuto in dono da Klaus

“Non capisci!”

“Invece capisco! Capisco che sei il solito egoista!” gli urlò contro “Per l’amore del cielo Tyler! Non riesco più a fidarmi di te!” Caroline non appena si rese conto di quello che aveva detto si portò le mani alla bocca.

Tyler si morse il labbro mentre scuoteva la testa “Ok..hai ragione!” e senza pensarci due volte se ne andò.

Gli occhi le si ricolmarono di lacrime e la vista si annebbiò. Avrebbe voluto con tutta se stessa avere la forza di andare avanti ma si sentiva bloccata. La delusione era stata devastante, non se lo aspettava.

Aveva capito che probabilmente la cosa migliore era rimanere amici, almeno ci avrebbero provato, solo per un po’ finchè Klaus non veniva messo fuori gioco. Ma quel morso…

L’aveva morsa… appena dopo che le aveva detto ti amo per la prima volta…

“Pensavo che il tempo delle lacrime fosse finito” Caroline sussultò sentendo quella voce così vicino a lei. Al suo fianco, seduto dove qualche attimo prima c’era Tyler, si trovava Klaus. Sulle labbra aveva il solito sorriso beffardo, la testa era leggermente inclinata da un lato quasi si stesse sforzando di capire davvero il motivo delle sue lacrime.

Istintivamente lei si fece più piccola tentando in qualche maniera di aumentare la loro distanza

“Che cosa vuoi adesso?” balbettò mentre abbassava lo sguardo imbarazzata.

I ricordi della sera prima tornarono impetuosi, le sembrò di sentire il sapore del sangue in bocca.

“Mi credi davvero così manipolatore? Credi davvero che sia venuto a riscuotere il mio debito?” lo sentii sospirare mentre si sedeva più comodo appoggiandosi allo schienale del sofà

“Mi pare ovvio…” gli rispose quasi ironica

“Aspetta…” ci fu una breve pausa, poi avvertì il tocco freddo della mano di Klaus sulla sua. Caroline alzò istintivamente lo sguardo chiedendosi che cosa avesse intenzione di fare. Rimase ammaliata da quel profilo perfetto contornato da splendidi ricci color miele.

Le dita di Klaus veloci la costrinsero ad aprire la mano dove teneva il bracciale

“Non è questo il suo posto” constatò lui mentre afferrava il dono e glielo allacciava al polso.

Caroline rimase per qualche secondo ad osservare i suoi polsi ognuno adornato da un braccialetto donato da un uomo diverso

“Credo di avere più gusto di lui!” le sussurrò all’orecchio

“Non starò al tuo gioco Klaus! Da me non avrai nulla! Niente!” fece arrabbiata lei

Lui sorrise quasi compiaciuto “Forse al momento no… avverto il tuo disprezzo… ma forse, in un prossimo futuro…” con una mano afferrò il mento di Caroline e con forza la costrinse a guardarlo. Lei si sentiva a disagio, perché nonostante fosse sicura che quel ragazzo fosse il male fatto a persona, non poteva non pensare che quegli occhi celesti si addicessero ad un angelo

“Farai quello che ti dico Caroline, altrimenti ordinerò al tuo ex fidanzato di ammazzarsi. Magari buttandosi giù da un ponte, sparandosi un colpo alla testa con un fucile che apparteneva al padre…chi lo sa…”

“Sei spregevole…”

“Lo so, lo so”

Lasciò la presa. Le lanciò un’ultima occhiata e alzandosi le disse “Ti ho fatto un favore… la vostra storia d’amore non sarebbe durata ancora per molto, è solo un egoista., credimi… non hai idea di cosa sia il vero amore” e veloce come era arrivato se ne andò.

Salve, a tutti! Se state leggendo queste righe vuol dire che ce l’avete fatta a finire il primo capito e quindi vi porgo i miei ringraziamenti. L’idea di una Caroline Klaus è balenata alla testa, come credo un po’ a tutti, vedendo la puntata in cui veniva festeggiato il compleanno/funerale di Caroline. Vorrei però puntare la storia sul triangolo perché credo che Caroline sia troppo affezionata a Tyler per dimenticarlo così in fretta e credo che Klaus sia troppo preso dai suoi progetti per prendere anche solo in considerazione Caroline. Staremo a vedere, grazie a tutti

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Capitolo 2
*** CAP 2: "La sua vita per la tua" ***


CAP 2: “La sua vita per la tua”

SMS “ Ciao Tyler, credo sia il milionesimo messaggio che ti scrivo… ehm, dove sei? Ho bisogno di parlarti. Caroline.”

Premette invio e poi gettò malamente il cellulare nella borsetta. Si portò le mani alle tempie tentando di calmarsi. Quel giorno a scuola era stato infinitamente lungo e difficile, per non parlare della fatica che aveva fatto per evitare in tutti i modi Bonnie o Elena.

Accese la radio della macchina e si mise alla ricerca di una stazione che desse  musica decente. Si rendeva conto che la sua splendida e meravigliosa vita iniziava a sfuggirle un tantino di mano, precisamente da quando era stata trasformata in un vampiro!

Sospirò e socchiuse gli occhi tentando di calmarsi, era tremendamente in ansia per Tyler, temeva che Klaus avesse già messo in pratica le minacce di qualche sera prima. Ci pensò su e decise che la cosa migliore era provare ad andare a casa di lui, anche se non lo avesse trovato poteva sempre chiedere informazioni alla madre o a qualche domestica.

Lanciò veloce un’occhiata allo specchietto della macchina, si sistemò qualche ciocca di capelli biondi fuori posto, infilò la chiave nel cruscotto e diede gas. Nello stesso istante sentì la porta del passeggerò aprirsi e senza rendersene conto si ritrovò Klaus seduto al suo fianco.

Tale fu la sorpresa che non ebbe nemmeno il fiato per lanciare qualche insignificante minaccia, poi si guardò attorno più preoccupata del fatto che Elena o Bonnie fossero nei paraggi e la vedessero in macchina con lui

“Nessuna doppelganger in vista!” commentò lui notando la sua agitazione

“Non puoi stare assolutamente qui, vattene! Scendi!”

“Caroline… non c’è bisogno che ti ricordi la nostra chiacchierata, vero?” rimase un secondo in silenzio, giusto per darle il tempo di rimembrare la loro breve conversazione, poi quasi le ringhiò “Andiamocene via di qui!”

Lei gli lancio un’occhiata poi capì che la cosa giusta da fare era seguire il suo ordine. Uscì dal parcheggio dell’istituto e iniziò a guidare senza una meta precisa.

Lo spiò con la coda dell’occhio, poteva scorgere il profilo da dio greco contornato da una leggerissima barba incolta, indossava un gilet aperto sul davanti che scopriva la gola deliziosa

Guardò la strada e poi nuovamente verso di lui quasi fosse ammaliata. Sentiva il suo profumo, simile alle fragranze dei legni del Nord America, che le riempiva la testa e le ricordava quella sera.

Poi lo vide muoversi, le dita tamburellarono sulla radio, sentiva le stazioni scorrere in una panoramica di successi commerciali, poi Klaus si risistemò sul sedile, incrociò le braccia al petto e si mise a guardare fuori.

La musica che ora riempiva l’abitacolo era dolce, una melodia classica e piena d’armonia.

Fu sorpresa ancora una volta da lui, incredula che tanta poesia potesse accompagnare quell’ibrido che nulla bramava se non il potere e la vendetta.

Poi , come ogni volta che si concentrava su Klaus, il pensiero di Tyler le tornava alla mente con la stessa intensità di un uragano. Si guardò attorno, si assicurò di essere lontana dalla scuola e dal centro abitato e decise di accostare la macchina al bordo della strada.

Lui la guardò sorpreso

Lei spense il motore e battendo le mani sul volante disse:“Dai, avanti Klaus, dimmi dove di trova Tyler! Perché è da quella sera che non lo sento e non lo vedo, sono terribilmente preoccupata!”

Lui sorrise, scoprendo i denti bianchi e perfetti “ Caroline” il suo nome,detto da quella bocca suonava così sensuale “Perché credi che sia io a non permetterti di vedere Tyler? Ti è mai passato per la mente, anche solo per un secondo, che sia lui a non voler avere più a che fare con te? Infondo tu sei stata molto chiara quella sera…”

“Ci hai spiato?” urlò scioccata

Sorrise divertito “Credi davvero che non abbia niente di meglio da fare? Purtroppo i miei sensi di ibrido sono sorprendenti e mi sono semplicemente ritrovato ad ascoltare una sciocca conversazione tra ragazzini”

Caroline si morse il labbro mentre lasciava il volante e abbandonava la testa all’indietro “Non vuole vedermi…” constatò ad alta voce.

Klaus si voltò verso di lei e rimase ad osservarla in silenzio, sentiva i suoi occhi che percorrevano ogni linea del suo profilo.

Le armoniose note della melodia erano l’unico suono che udivano, entrambi rimasero per un tempo infinito in silenzio, poi Caroline iniziò:“Perché quella sera hai scelto Tyler? Perché lo hai fatto diventare un ibrido?”

“Per nessuno motivo, era semplicemente il licantropo più vicino a me in quel momento” fece lui scrollando le spalle

“Avresti potuto ucciderlo”

“Già… ma così non è stato”

“Me l’hai portato via lo stesso…” lei spostò il suo sguardo verso di lui e per una frazione di secondo rimasero a guardarsi negli occhi.

“Ti sei mai soffermato a pensare che ogni tua azione può avere una conseguenza devastante per chi ti sta attorno? Ad esempio, se Tyler fosse morto, a te non sarebbe importato nulla, non te ne saresti nemmeno accorto, ma per me… per sua madre…”

“Hai ragione Caroline… non me ne sarebbe importato un bel niente di te e del tuo sciocco ragazzo, ho il mio obiettivo e ti assicuro che nulla potrà farmi avere anche un solo e misero senso di colpa!” gli occhi di Klaus si fecero due fessure e la voce divenne indescrivibilmente gelida.

Lei abbassò lo sguardo, si sentiva impotente e arrabbiata. Non poteva credere a quello che le diceva, soprattutto perché aveva cominciato a pensare che forse lui non era così cattivo, che le sue azioni erano comandate da qualcosa di molto più grande, era quasi sicura che ci fosse qualcosa che lui tentava in tutti i modi di nascondere distruggendo tutto quello che lo circondava.

“Avanti Klaus, dimmi cosa vuoi.” bisbigliò arrendendosi

“è una cosa molto semplice…” si fece serio “Credo che tu sappia che mi sono state rese solo tre delle quattro bare legittimamente mie, quindi voglio che tu scopra dove Damon ha nascosto la quarta…”

“Hai deciso di minacciare la vampira sbagliata!” fece Caroline scuotendo la testa mentre sorrideva nervosamente “Io non vengo mai resa partecipe di nessun fatto o decisione, probabilmente non si fidano  di Caroline la chiacchierona”

Klaus rise

“Sono così divertente?” rispose lei facendosi scappare un sorriso

“Sei quella meno sospettabile, se mi fossi messo a minacciare la strega… beh mi avrebbero scoperto poco dopo. Tu sei perfetta!”

“Te lo ripeto! Damon preferirebbe morire piuttosto che dirmelo…”

“Riuscirai ad essere convincente!”

“ Mi stai chiedendo di tradire i miei amici…” constatò

“ Vedilo come un sacrificio per quell’amore così grande, che tanto ti strugge”

Caroline si sentiva totalmente impotente, l’aveva in pugno! Non poteva pensare alla vita senza Tyler e sapeva, ne era sicura, che se non avesse fatto quello che Klaus le ordinava, lui avrebbe messo in pratica le sue minacce.

“Ho bisogno d’aria” veloce scese dalla sua macchina e fregandosene di sporcare i jeans si sedette sul cofano della vettura. Si sentiva con le spalle al muro mentre la testa si faceva pesante.

“Ti sottovaluti troppo Caroline” fece lui mentre le si avvicinava “Vedo un sacco di cose in te, doti che forse non sai nemmeno di possedere”

“Ad esempio?”

“Il perdono! Quale ragazza avrebbe perdonato il suo fidanzato che ha quasi rischiato di ucciderla?”

“Glielo hai ordinato tu!” ringhiò questa volta esausta

Lui le si parò davanti. I loro volti erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, poteva sentire in maniera ancora più intensa il suo profumo , lui posò le mani sul cofano circondandola con le sue braccia.

“Se stiamo parlando di vero amore…” le fece sussurrandole all’orecchio “Credo che vada oltre questi limiti! Oltre i miei ordini!”

La vista le si annebbiò per le lacrime. Ad essere sincera l’aveva pensato, si era chiesta quanto forte e potente potesse essere l’amore di Tyler nei suoi confronti se si era ridotto a non saper opporsi agli ordini di Klaus. Fin da piccola aveva letto nei libri di favole che l’amore vinceva su ogni cosa, quindi si era ritrovata a domandarsi perché quello tra lei e Tyler non poteva fare altrettanto?

“Vuoi sapere quale sarebbe stata la scelta giusta da parte di Tyler?” esitò un attimo, la guardò ancora insistentemente negli occhi, poi continuò. ”Nel momento in cui gli chiesi di morderti… avrebbe dovuto ammazzarsi, la sua vita per la tua…”

Una lacrima le contornò la guancia. Klaus l’asciugò con la punta delle dita “Vuoi un consiglio? Trova quella bara e liberati da questo branco di persona che chiami amici!” e così scomparve.

 

 

 

La porta della camera di Tyler era socchiusa, Caroline bussò mentre pian piano l’apriva leggermente e spiava all’interno. Lo trovò steso sul letto a torso nudo. Lui appena la vide chiuse la rivista che stava leggendo e si alzò in piedi

“Cosa ci fai qui?” le chiese irritato mentre si avvicinata a lei

“Avevo bisogno di vederti… è da un paio di giorni che non rispondi alle mie chiamate” fece sorridendo in modo nervoso

Lui rimase in silenzio ma con un cenno della mano la invitò a sedersi sul letto mentre andava a chiudere la porta della stanza.

Caroline era inquieta, ciò che era successo nel pomeriggio la spaventava a morte e nonostante quello che avesse detto Klaus, fosse vero, non riuscì ad opporsi all’idea di andare a vedere come stava Tyler.

“è da un paio di giorni che non vieni a scuola” rimase vaga lei

“Beh, il motivo lo sai…” rispose freddo mentre si sedeva al suo fianco

“ Sai… credo di aver detto un sacco di stupidaggini… io senza di te mi sento tremendamente sola” gli occhi di lei scorsero veloci per la stanza fino ad appoggiarsi sul ragazzo. La luce che proveniva dall’abajure rendeva l’atmosfera ovattata e tranquilla, si udiva solo il rumore dell’ambiente esterno dovuto alla finestra ancora aperta nonostante la tarda ora.

“ Non avrei mai creduto di poterlo dire ma… non ci fa bene stare assieme ora. Sembra quasi che Klaus con il suo ordine abbia voluto dimostrare qualcosa”

Caroline scosse il capo pensando che quella supposizione fosse ridicola. Klaus aveva voluto lanciare una semplice sfida a Stefan, non ci poteva trovare un fine nascosto.

“Mi sembra passata un’eternità da quando passavamo le serate chiusi in questa camera con la scusa di guardare qualche film…” fece Tyler tentando di cambiare discorso

“Invece si finiva sempre col fare l’amore…” sorrise dolce lei ripensando a loro

“già… e che acrobazie pur di non fare un solo rumore che potesse svegliare mia madre” anche lui sorrise.

In quella camera il tempo era come se si fosse fermato, accadeva spesso e questa era una cosa che Caroline adorava. Non sapeva come, ma Tyler riusciva a scacciare ogni cattivo pensiero o timore.

Sospirò pensando che adesso lui non era più in grado di fare quella “magia”. Avrebbe voluto mandare al diavolo tutti, Klaus compreso e abbandonarsi a lui ma l’ansia la stava davvero distruggendo

“Tyler ho paura!” si lasciò sfuggire con la voce tremante

“Lo so! Sono terrorizzato anche io! Sono spaventato al pensiero di perderti, al pensiero di essere una marionetta nelle mani di un pazzo”

“Vorrei che tutto questo non fosse mai successo” fece incerta mentre appoggiava la testa alla spalla del ragazzo. Sentì il tepore della pelle nuda e il profumo del suo uomo “Mi piacerebbe essere una normale ragazza… che è innamorata di un semplice giocatore di football”

Lui le affondò la mano nei capelli ed incominciò ad accarezzarle la testa. Lei si lasciò trasportare dalle carezze e dalle premure che le stava riservando.

“Vedo che qualcuno  ha avuto la mia stessa idee” fece Tyler indicando il dono di Klaus

“è…stato… mio padre” Caroline sparò la prima persona che le venme in mente mentre si scrollava il polso, come se quel gesto potesse liberarla dal suo aguzzino.

Poi d’improvviso Tyler le afferrò il mento e avvicinò labbra di lei alle sue. Si era dimenticata quanto morbide potessero essere, si sentì letteralmente sciogliere sotto il tocco della sua pelle. Piano schiusero la bocca entrambi lasciandosi trasportare dal bacio che si faceva sempre più intenso. Circondò il collo del ragazzo con le mani tremanti mentre risaliva la nuca e affondava le dita nei capelli mori.

Incerta gli permise di baciarle il collo, mentre le tornavano alla mente le immagini della notte del suo compleanno, aggrottò la fronte incerta ma incapace di resistere alla passione.

Lui aveva già iniziato a sbottonarle la camicetta,mentre lei percorreva le linee perfette degli addominali del torace

“Forse” biascicò lei “non è la cosa giusta da fare questa… noi abbiamo rotto…”

“è sicuramente la cosa più giusta da fare in questo momento” e così dicendo la fece stendere sul letto

Grazie a tutti coloro che hanno letto il primo capito e si sono impegnati nel leggere il secondo. Probabilmente il cap non sarà piaciuto alle sostenitrici della coppia Klaus e Caroline, però credo che sia un percorso che Caroline debba fare. Infondo Tyler e Caroline si amavano prima che Klaus si divertisse a mettere zizzania e credo che per quanto una persona ti faccia soffrire sia duro dimenticarsi di lei in fretta se le vuoi bene. Cmq sia continuate a seguirmi, vi ringrazio!

Petra: Sono contenta che appoggi il mio punto di vista, ricordiamoci che Klaus rimane pur sempre un pazzo omicida :) ovviamente spero che il capitolo sia di tuo gradimento e spero che continuerai a seguirmi. Grazie

CinderNella: Mi lusinga il fatto che sia proprio la mia ff la prima che leggi su di loro, ovviamente spero di essere all’altezza del compito! In questo capitolo Klaus ci mostra che ovviamente l’essersi avvicinato a Caroline era qualcosa di premeditato, ma credo che lui esiti sempre un po’ a staccarsi da lei, inoltre è come se si sforzasse sempre di aprirle gli occhi. Staremo a vedere! Grazie.

Anna Veronica: Una recensione come la tua mette estremamente di buon umore lo scrittore! Ti ringrazio tanto spero che il secondo cap sia all’altezza delle tue aspettative. Continua a seguirmi! Grazie

Coccinellanna: Ed ecco a te il secondo capito, spero che l’ultima parte riguardante Tyler non ti abbia delusa, ma credimi è necessario per arrivare dove voglio arrivare. Infondo Caroline sa già cosa vuol dire amare, con Tyler l’ha provato, ma con Klaus vorrei che fosse una cosa molto più intensa, fuori dalla sua concezione. Ti ringrazio.

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** CAP 3: " Sono stamco di asciugare lacrime versare per un altro uomo" ***


CAP 3: “Sono stanco di asciugare lacrime versate per un altro uomo “

“Un errore imperdonabile! Una leggerezza assolutamente incoerente con quanto si era sforzata di mettere in chiaro fino a quel momento! Andare a letto con Tyler era stata un vera stronzata!”

Caroline pensava a questo mentre l’acqua calda della doccia le scorreva addosso. Si erano presi una pausa! E allora perché diavolo ci aveva fatto l’amore?!? Scosse la testa mentre ripensava alla sera prima, l’aveva voluto, senza dubbio l’aveva desiderato intensamente, ma si rendeva conto, solo ora, che non avrebbe dovuto cedere, non ora che non si poteva più fidare di lui. Si era lasciata travolgere dal piacere senza pensare che il giorno dopo,quando si farebbe svegliata le cose non si sarebbero sistemate ma senza dubbio peggiorate.

Il fatto era che Tyler era la sua oasi felice, il suo paradiso personale. Era l’unico modo per rilassarsi un po’, per farsi uscire Klaus dalla testa per qualche tempo. E ancora quel nome che sembrava pulsarle all’interno della testa, ancora quel volto! Da quando si era fatta salvare, Klaus era sempre tra i suoi pensieri. Non si levava dalla testa il suo volto, prima strafottente, poi serio, poi ancora divertito.

Pensava al tocco freddo di lui che le allacciava il bracciale al polso, o al calore del suo alito quando sul cofano della macchina le aveva aperto gli occhi su cosa significasse “vero amore”.

Basta! Chiuse il rubinetto, si avvolse nel morbido accappatoio e decise che doveva parlare con Tyler, questa volta non ci sarebbero state esitazioni! La lontananza avrebbe fatto bene ad entrambi.

Afferrò il cellulare che si trovava sul comodino e veloce digitò il messaggio:

SMS “Ciao, devo parlarti. Incontriamoci al Grill alle 11.00. Caroline”

Premette invio e corse a cambiarsi.

 

 

Guardò l’orologio nervosa, mancava ancora qualche minuto all’ora dell’appuntamento. Poi sentì il tintinnio della porta che si apriva, si guardò alle spalle e vide Tyler entrare.

Portava una maglietta a maniche corte e dei jeans scuri, era sempre tremendamente bello. Con un cenno della mano la salutò mentre le sorrideva completamente felice.

Arrivò vicino a lei e fece per darle un bacio sulla guancia,ma Caroline schivò il tocco con la scusa di cercare qualcosa nella borsa. Tyler sembrò non farci troppo caso, quindi fece per sedersi

 “Allora, cos’è tutta questa fretta di vedermi?” fece lui mentre con un cenno della mano ordinava un drink uguale a quello di Caroline.

“Te lo devo dire… ieri sera è stato fantastico! Potremmo ricominciare, io credo…”

“Tyler!” lei lo interruppe e aspettò che lui la guardasse negli occhi “ Sappiamo fin troppo bene che ieri sera abbiamo commesso un errore…”

“Cosa?” fece sorridendo nervoso

“ Ieri avevo bisogno di sentirmi meno sola, è per questo che siamo finiti a letto insieme, ma credimi le cose che pensavo fino a qualche giorno fa… le penso ancora”

Lui serrò  la mascella mentre rimaneva in silenzio ad ascoltarla “Lo sai anche tu, lo sai perfettamente che è sbagliato…”

“Noi siamo fatti per stare assieme! Sono diventato una persona migliore grazie a te!” le rispose puntandole il dito contro

“Tyler non fare così” fece imbarazzata mentre abbassava lo sguardo. La cosa era più difficile di quello che aveva pensato, ora che ce l’ aveva di fronte si ritrovava a pensare ancora una volta che forse ci potevano provare, che una speranza per loro poteva esserci

“Caroline noi ci apparteniamo!”

“No, no! Altrimenti Klaus non avrebbe fatto il buono ed il cattivo tempo! Tu poni lui sopra ogni altra cosa e questo non posso tollerarlo nella nostra relazione!”

“Sai invece cos’è? Sai qual è il vero problema? Che quando una cosa esce fuori dai tuoi schemi prestabiliti allora deve essere necessariamente sbagliata! Tu devi tentare di controllare tutto, ma questa cosa, questo schifo, che non puoi controllare, la vedi come un qualcosa da eliminare… e allora sai che fai? Elimini me dalla tua vita“

“Liberati da quello stupido legame che hai con Klaus…e solo dopo ne riparleremo!” rispose lei tentando di abbassare la voce

“Ok!” fece lui alzando le mani in segno di sconfitta “Facciamo come vuoi tu Caroline!” e così dicendo spinse violento la sedia indietro e se ne andò senza nemmeno salutarla.

Caroline si portò il volto tra le mani mentre tentava con tutta se stessa di non scoppiare in lacrime proprio in mezzo a tutta quella gente. Adesso si che le cose si erano davvero incrinate, ora si che si sentiva davvero sola.

Si guardò attorno, per assicurarsi che nessuno avesse notato la loro scenata e proprio in quel momento vide che al bancone c’era Klaus. Abbassò subito lo sguardo pregando che lui non si fosse accorto di lei, ma ovviamente era troppo tardi dato che le stava già andando incontro.

“Posso?” le chiese da vero gentiluomo mentre sorseggiava il bicchiere che aveva in mano

“E da quando sei così cortese? “ fece lei mentre con la mano lo invitava ad accomodarsi “Non mi vedrai versare una sola lacrima se sei qui per goderti lo spettacolo” fece lei altezzosa

“No, non sono qui per vederti piangere, sono stanco di asciugare lacrime versate per un altro uomo!” e sorrise

“Te lo devo dire” fece la ragazza mentre prendeva fiato “Tu mi hai rovinato la vita! L’hai rovinata ad ogni persona che sia solo venuta in contatto con te”

Klaus divenne improvvisamente serio mentre rigirava il bicchiere tra le mani aspettando che Caroline continuasse

“Hai già un esercito di mostri al tuo servizio, libera Tyler, lascialo in pace!”

“Ma sei ancora convinta che il problema tra te e Tyler sia proprio io?”

Caroline si zittì

“Non dovresti parlare di cose di cui non sai un bel nulla Caroline, non sai niente di me, tanto meno dovresti permetterti di darmi degli ordini”

“Allora raccontami, parlami di te! Fammi anche solo sapere qual è il tuo colore preferito. Perché è da quando ho assaggiato il tuo sangue che non riesco a…” si fermò appena in tempo per evitare di ammettere davanti a lui che era sempre tra i suoi pensieri.

Lui sorrise compiaciuto, quasi avesse capito. Caroline affondò nella sedia sconfitta.

“ Se parlassi con qualcuno di me, di come sono fatto, di cosa mi piace e cosa odio, mi renderei volubile senza un motivo “ le rispose l’ibrido incerto avvicinandosi leggermente a lei quasi fosse una cosa che non dovrebbe essere nemmeno detta

“Avere degli amici, confrontarsi con delle persone, la consideri una cosa pericolosa? Da deboli? ” constatò la ragazza mentre si portava una ciocca di capelli dietro all’orecchio

L’ibrido si stava visibilmente irritando, si capiva dal modo in cui imbronciava le labbra

“Parli dell’amore tra me e Tyler, quando magari non l’hai nemmeno mai provato perché è una cosa da “deboli?” fece sorpresa

“ Caroline sei un’ipocrita… ti sei mai preoccupata di capire perché i “cattivi” delle favole agiscano così? Ovviamente tutti sono troppo in pena per il destino della principessa per permettersi, anche per un solo secondo, di capire il motivo per cui l’antagonista faccia certe cose!”

“Non sono una persona superficiale! Ho tentato di capirti, ci ho provato, ma credimi ogni volta che penso di averti compreso anche solo un pochino arriva la tua irruenza e le tue minacce di morte”

“Caroline tu sei qua, davanti a me, non perché ti interessa conoscere Klaus, ma perché vuoi salvare Tyler!”

Caroline si sentì trafiggere dai suoi occhi celesti. Non c’era una linea di quel viso che fosse fuori posto, si soffermò sulle labbra carnose e perfettamente disegnate

“Adesso sei tu che non capisci Klaus…” bisbigliò la ragazza

“Credo che sia stata la cosa più stupida che potessi fare quella di portartelo a letto la scorsa sera!” Caroline sgranò gli occhi incredula “ E sai, ad essere sincero, dato che stiamo parlando di sincerità, è una cosa che mi ha dato molto fastidio!”

“Tu sei impazzito!”

“Caroline, forse non afferri il fatto che ora sei totalmente in mio potere e questa tua scappatella notturna non ha giovato a nessuno… per non parlare del fatto che sono ancora in attesa di sapere dove si trova la mia bara!” ringhiò quasi queste ultime parole “Non mi farei scrupoli a staccarti la testa dal corpo qui davanti a tutti, ti prego di non mettermi alla prova!”

Caroline si sentiva in trappola e forse, solo in quel momento, si rendeva davvero conto del pericolo che stava correndo offrendo la sua vita per quella di Tyler

“Voglio quello che ti ho chiesto!” si appoggiò allo schienale e incrociò le braccia

“Ok, andrò da Damon oggi stesso! Comunque permettimi di dirti che credo sia inutile minacciare le persone per ottenere il loro affetto, farle paura non serve, se tu ti esponessi un po’ di più… magari…”

Klaus rimase in silenzio, i suoi occhi erano puntati sul bicchiere vuoto, Caroline lo guardò e ancora si ritrovò a pensare che non doveva essere poi così cattivo, che qualcosa doveva esserci sotto quella scorza dura.

Scuotendo la testa in segno di rinuncia, prese la borsetta e fece per andarsene ma si sentì afferrare il polso. Il tocco di Klaus aveva lo stesso effetto di una scarica elettrica, la ragazza lo guardò sperando che le dicesse qualcosa, che rivedesse anche solo una delle scemenze che le aveva vomitato addosso durante la loro breve conversazione

“Giallo, il mio colore preferito è il giallo!” poi la lasciò andare e la ragazza scossa se ne uscì dal locale

 

 

Caroline bussò e nervosa rimase in attesa che qualcuno dei Salvatore le andasse ad aprire. Non le piaceva quello che stava per fare, se solo avesse convinto qualcuno a rivelarle dove fosse la bara, beh questo avrebbe decretato il suo tradimento.. Ci aveva pensato e ripensato, non c’era via di fuga e lei doveva salvare Tyler.

Finalmente sentì lo scatto della porta e si ritrovò faccia a faccia con Damon

“Uh… Qual buon vento  porta la nostra cara Barbie qui?” fece ironico mentre la invitava ad entrare.

“In che disastro sei coinvolta questa volta? Ti si è rotto il tacco delle tue scarpe preferite?”

La ragazza fece una smorfia mentre si accomodava sul divano. Era incerta su come cominciare il discorso, non voleva che qualcuno sospettasse di lei, infondo Klaus era stato molto chiaro su questo.

“Beh, ho saputo che Klaus ha riavuto solo tre delle quattro bare…” Damon la guardò interrogativo tentando di capire dove volesse arrivare “Potrei aiutarvi a tenere nascosta la quarta, voglio che Klaus muoia, tanto quanto lo volete voi, dopo quello che ha fatto a Tyler!”

Damon scoppiò in una sonora risata “Ti prego! Credi davvero che abbiamo bisogno del tuo aiuto? Caroline non preoccuparti che a quel pazzoide ci pensiamo noi”  

La ragazza si sentì ferita, aveva sempre saputo che considerazione aveva Damon di lei, fin dal primo momento, però era già la seconda persona che l’accusava di superficialità quel giorno e la cosa cominciava davvero a pesarle

 “Pensi che non ce la possa fare? Sono un vampiro come voi, sono forte e agile”

“Non abbiamo bisogno di altre persone, te lo ripeto, stai alla larga da questa storia!” fece lui zittendola

“Almeno dimmi dove si trova!” tentò lei

“Saresti l’ultima persona a cui lo direi… andiamo Caroline lo sappiamo tutti quanto ti piacce spettegolare!”

Rimase in silenzio, era davvero questo che le persone vedevano in lei ; un’oca a cui piaceva sparlare e fare shopping. Si sentì come se qualcuno le avesse dato uno schiaffo in pieno volto, sembrava quasi che l’aria le mancasse nei polmoni.

“Ah, dato che sei qui, permettimi di mettere bocca sulla questione” Tyler” ” fece il vampiro imitando le virgolette con le dita “Non credo che sia una buona idea che tu lo frequenti, ora che Klaus è il suo sire… beh, lui andrà a spifferargli ogni nostra mossa e per questo lui sarà sempre in vantaggio su di noi”

“Sai una cosa Damon? Sono davvero stanca che ognuno venga a ricordarmi quanto la mia relazione con Tyler sia sbagliata…  vai al diavolo!”

Veloce si alzò dal divano e senza degnare il vampiro di uno sguardo se ne andò

Solo quando fu lontana dalla casa dei Salvatore realizzò che non aveva ottenuto nulla e che Klaus se la sarebbe presa con lei o Tyler, ma era ancor più colpita da quello che le aveva detto Damon, possibile che tutti la vedessero sempre come la bionda sciocca?

Aveva bisogno di bere…

 

Ecco a voi un altro capitolo? Che ve ne pare? Mi piacciono un sacco i confronti tra Klaus e Caroline, sembra che parlino due lingue diverse, uno porge una domanda e l’altro risponde un'altra cosa.. Credo che entrambi non stiano nascondendo nulla, semplicemente non sono ancora consapevoli dei loro sentimenti con la conseguenza che Klaus si irrita e Caroline si demoralizza

Qualche anticipazione: nel prossimo capitolo sarà proprio Klaus che impedirà a Caroline di fare una stupidata, ed inoltre ci sarà una scena molto intensa tra i due che finalmente sbloccherà solo un po’ la situazione

Grazie a tutti

Anna Veronica: Credo che al momento il sentimento che più nutre Caroline nei suoi confronti sia odio, ma nemmeno lei riesce a comprendere tutto quello che le passa per la testa. Caroline continua a soffrire ma dal prossimo manderà un po’ tutti al diavolo e seguirà la strada che è meglio per lei. Ti ringrazio per le tue calorose recensioni. Un bacio

JeytonSawyer: Caroline è anche il mio personaggio preferito, tendo sempre ad affezionarmi ai personaggi marginali piuttosto che ai protagonisti. Mi ha fatto piacere la tua recensione perché vuol dire che sono riuscita a rimanere nel personaggio nonostante tutto. Continua a seguirmi. Grazie!

CinderNella: Anche io tendo ad adorare i dialoghi Caroline-Klaus mi diverto a scriverli, anche perché credo che lui sia pieno di cose da dire, ma che non si esponeùga mai per paura di essere ferito. Per quanto riguarda la scappatella tra Tyler e Caroline io l’ho vista molto spontanea, insomma mi sono ritrovata a scriverlo senza pensarci troppo su. Caroline aveva bisogno semplicemente di farsi uscire Klaus dalla testa e l’unico modo era quello. In questo capitolo si rende conto di aver sbagliato perché quella non è di certo la soluzione ai loro problemi, però se noti la cosa è servita anche per infastidire Klaus! Lui va in bestia  per il semplice fatto che Caroline sfugge continuamente al suo controllo. Grazie per le tue recensioni, mi piacciono le critiche costruttive. Un bacio

Petra: Spero che questo dialogo sia all’altezza del precedente, questo forse è un po’ più confuso perché sono arrivati ad un punto in cui entrambi non vogliono esporsi e quindi è un continuo rincorrersi di domande senza risposta e di cose non dette. Klaus l’ha pure minacciata per l’ennesima volta di morte! Credo comunque che il problema tra Caroline e Tyler non sia Klaus, lui è stato semplicemente la causa scatenante. Ti ringrazio per le tue recensioni. Un bacio!

 

 

 

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Capitolo 4
*** CAP 4: " Tanto più vicina era al diavolo tanto meno qualcuno poteva farle del male" ***


Note Autrice: Volevo fare un piccolo resoconto sul livello temporale di questa storia rispetto alla serie tv. Siamo al punto in cui Elijah si è appena risvegliato e probabilmente nel prossimo capito si parlerà anche di questo

Grazie

CAP 4: “Tanto più vicina era al diavolo tanto meno qualcuno poteva farle del male“

“ Ora facciamo un brindisi al mio amico Jack!” Caroline, completamente ubriaca, alzò il bicchiere in aria e poi se lo scolò in un solo sorso

“Jason, mi chiamo Jason!” fece il ragazzo mentre tentava di farle abbassare la voce imbarazzato.

Caroline dopo la conversazione avuta con Damon e gli avvenimenti dei giorni prima, si era sentita esausta. Non solo non era riuscita a farsi dire dove avessero nascosto la bara, ma si era anche dovuta sorbire tutto il disprezzo che Damon serbava nei suoi riguardi

 Così aveva deciso che aveva bisogno di prendersi una pausa. Purtroppo non aveva trovato alternativa migliore che infilarsi al Grill e scolarsi quanto più alcool poteva.

Il ragazzo che le stava accanto lo aveva conosciuto quello stesso pomeriggio,si era fatto avanti come un perfetto galletto sommergendola di complimenti e Caroline, dato che aveva bisogno di qualcuno che la compiacesse, non aveva rifiutato la sua compagnia.

Finalmente, con la testa vuota e leggera per l’alcool, cominciava a sentirsi bene. Voleva dimenticare tutto, che andassero al diavolo anche Damon e Klaus!

Con un gesto della mano si fece portare altri due drinks

“Che ne diresti se ce ne andassimo? Il mio appartamento non è molto distante…” fece lui vago mentre appoggiava una mano sopra a quella della ragazza

“Vuoi scherzare! Ho appena iniziato a divertirmi! Dai, ora dobbiamo brindare… vediamo… ah si! A tutta la gente che soffre per amore!” un’altra sorsata di alcool le causò bruciore alla gola, ma non ci fece troppo caso, si passo una mano sulle labbra per asciugarsele e ricominciò a cercare il barista

La testa le girava e i sensi era intorpiditi ma questo non le bastò. Si sentiva felice senza un motivo preciso, finalmente sentiva di poter respirare, era come riemergere da un’apnea durata un’eternità

“Jack! Ora facciamo un brindisi alla mia futura morte! Perché è così che andrà a finire questa sera!” il ragazzo la guardò incerto mentre era convinto che le scemenze che stava dicendo fossero causate dal troppo alcool.

Caroline stava perdendo ogni inibizione e più si lasciava andare più la fame dentro di lei cresceva. Quando era sobria riusciva a controllare i suoi sensi ipersviluppati, ma da ubriaca le risultava molto più difficile. Nel corso della serata le era passato più di qualche volta nella testa di portare quello sciocco ragazzo fuori dal locale e morderlo.

La sua intenzione non era ovviamente ammazzarlo, ma approfittarsi di lui quel tanto che le serviva per placare la sete che le faceva ardere la gola. Lanciò un’occhiata alla giugulare del ragazzo, poteva vedere il pulsare del cuore sotto la pelle.

Forse andare a casa di quel tizio le avrebbe permesso di bere da lui indisturbata.

“Ok Jack! Portami a casa tua!” fece battendo il pugno sul tavolo ma proprio mentre saltava giù dallo sgabello si sentì afferrare la vita

Non riuscì a capire molto bene quello che stava accadendo, però notava che il ragazzo era troppo lontano da lei perché fosse lui a toccarla

“ E tu dove credi di andare? Ti ho cercato dappertutto!” bastò solo la sua voce, sussurrata all’orecchio, per farle venire la pelle d’oca. Sentì che le ginocchia la stavano abbandonando e se non fosse stato per lui che la sorreggeva sarebbe finita senza dubbio con il sedere a terra.

Fu avvolta dal suo profumo, che cominciava a piacerle sempre di più ogni volta che lo sentiva, e involontariamente afferrò il braccio del ragazzo per sostenersi

“Klaus…che diavolo…” biascico mentre tentava di rimanere in piedi

“E tu chi sei?” fece il ragazzo conosciuto nel pomeriggio, irritato che qualcuno gli avesse rovinato la scopata della serata

“Sono il suo fidanzato…” fece l’ibrido stampandosi un sorriso di circostanza sulle labbra

“Cosa?” fece Caroline mentre si sorreggeva ancora a Klaus perdendo l’equilibrio

Il ragazzo sbiancò “Guarda che non avevo nessuna intenzione di farle del male… io credevo… lei non mi aveva detto che…”

“Ti conviene andartene” bisbigliò Klaus “ Purtroppo sono un tipo molto protettivo!” lo sconosciuto  non se lo fece ripetere due volte girò i tacchi ed uscì in fretta dal locale

“Chi saresti tu?? Il mio fidanzato???” richiese Caroline mentre tentava di metterlo a fuoco

Non si erano mai ritrovati così vicini, le braccia di Klaus le avvolgevano ancora la vita. Si guardarono per qualche secondo, poi la ragazza lo spinse via e si rimise sullo sgabello

“Grazie per avermi rovinato la serata!” fece lei mettendo il broncio

“Non avevo capito che te lo volevi portare a letto!” le rispose facendo il finto sorpreso

“Infatti non lo volevo! Però avevo fame! Non hai idea di quanto stressante sia contenere sempre la fame ed accontentarsi di sacche di sangue!” piagnucolò lei mentre appoggiava la testa a un braccio

“ E allora dovresti ringraziarmi… non ti saresti fermata in queste condizioni, l’avresti ammazzato , ti ho evitato il senso di colpa che ti avrebbe accompagnato per l’eternità“

Caroline sospirò, sapendo che quello che stava dicendo era vero “Questo però non ti perdona il fatto di aver detto che sei il mio fidanzato!” fece lei puntandogli il dito contro fino a toccargli il petto

Lui scoppiò in una risata fragorosa, la prima che sentiva da quando lo conosceva “ Mi sono lasciato prendere la mano”

Caroline rimase ad osservarlo, era bello, vederlo ridere era una cosa che l’affascinava

“Klaus” bisbigliò appena il suo nome, ma grazie ai suoi sensi lui alzò la testa “ Damon non mi ha detto dove tengono la bara…” non ci voleva girare troppo attorno, infondo lui era lì solo per sapere se lei aveva eseguito a dovere il suo compito

L’ibrido si irrigidì appena, per qualche secondo si guardò attorno, poi fece “Ok, dai ti porto a casa!”

“Non sei arrabbiato? Non mi vuoi staccare la testa davanti a tutti?”

“ Per lo meno non questa sera, avanti…” e così dicendo le porse la mano per aiutarla a scendere dallo sgabello. Caroline rimase ad osservarlo incerta, poi afferrò la mano del ragazzo leggermente tremante.

Camminava a fatica, aveva bevuto davvero troppo ma l’aria fredda della notte la fece rinvenire un pochino. Stando in silenzio iniziarono a camminare sempre tendendosi per mano. Caroline guardò di soppiatto l’ibrido e rabbrividì, c’erano dei sentimenti ancora incomprensibili che iniziavano a sfuggirle di mano.

Quando era con Klaus tutto sembrava strano, ai suoi occhi non era più il pazzo spietato pronto ad uccidere chiunque gli mettesse i bastoni tra le ruote,ora era quello incompreso e forse anche volubile

“Non voglio andare a casa!” fece lei mentre gli lasciava la mano “Non voglio stare da sola, se sto da sola inizio a pensare e…”

“Ok non ti porto a casa…” si portò le mani dietro la schiena e con un cenno della testa la invitò a proseguire. Così Caroline si ritrovò a seguirlo e mentre camminava osservò la sua schiena così ampia e all’apparenza forte.

“Sei qui con la tua macchina?” le chiese senza guardarla

“No…” continuava a seguirlo, poi ad un certo punto Caroline accelerò  il passo finchè non riuscì ad afferrargli la giacca “Davvero Klaus… non portarmi a casa, so che la mia presenza ti innervosisce, che dovrei essere già morta per aver mancato al mio dovere, ma ti prego…” e così dicendo appoggiò la fronte alla schiena del ragazzo

Sentiva il battito del suo cuore, il respiro regolare il tepore caldo di un altro corpo

“ L’alcool fa perdere ogni inibizione…” commentò lui sarcastico“ Ascolta! Non ti porto a casa, però sono stanco di starmene in mezzo alla strada in piena notte quindi ora mi segui e sali sulla mia macchina”

“ Non se ne parla!” fece la ragazza battendo i piedi a terra

“ E cosa vorresti fare?” il ragazzo iniziava ad irritarsi

“Voglio che mi porti in braccio… sono stanca… e la testa mi gira… rischierei di cadere…” rispose lei ancora ubriaca mentre gli faceva gli occhi dolci

“Tu sei pazza!” e così dicendo il ragazzo cominciò a camminare da solo costringendo Caroline a corrergli dietro.

Quando salì in macchina fu assalita da un’ondata di sonno. Appoggiò la testa di lato e rimase a guardare l’ibrido mentre guidava. Quegli zigomi alti e quei capelli… avrebbe tanto voluto accarezzarli… poi gli occhi si fecero pesanti, si rendeva conto che era in macchina con un pazzo omicida, avrebbe davvero potuto portarla in mezzo ad un bosco e lì ammazzarla! Nessuno avrebbe mai ritrovato il corpo della povera Care, ma in quel momento era l’unica persona che voleva vicino, chiuse gli occhi sperando che quella non fosse l’ultima notte di vita per lei.

 

 

Caroline si svegliò a causa di un leggero raggio di luce che entrava nella stanza.  Non aveva ancora aperto gli occhi, stava prima tentando di rimettere in ordine i fatti della sera prima. Il profumo che l’avvolgeva era però ancora quello di Klaus.

Con una mano si rimboccò le coperte e constatò con meraviglia che le lenzuola erano di seta, incuriosita e anche un pò intimorita aprì piano gli occhi e si ritrovò al suo fianco l’ibrido.

Si morse le labbra per evitare di urlare per la sorpresa, lanciò un occhiata sotto le coperte e sospirò di sollievo quando si rese conto di essere ancora vestita, addirittura ancora con la giacca addosso.

Allora non l’aveva riportata a casa… e non l’aveva nemmeno lasciata sola

Guardò nuovamente verso Klaus che stava dormendo ancora profondamente. Era girato su un fianco, precisamente verso Caroline ad una cinquantina di centimetri di distanza.

Era la prima volta che vedeva il suo volto così rilassato, sembrava un cherubino. Labbra carnose e rosee, lineamenti perfetti contornati da riccioli color miele.

Veloce si guardò attorno e non ci mise molto a capire che doveva trovarsi nella stanza di Klaus. Era tutto arredato con uno stile classico ma di estremo gusto. Quei mobili dai toni scuri mettevano in risalto lenzuola, tappeti e tendaggi dai colori candidi

Lo guardò ancora e ancora, finchè  intimidita avvicinò la mano al viso del ragazzo. Con un dito toccò appena i suoi capelli, il cuore le batteva tanto da credere che sarebbe uscito dal petto, sempre con la punta del dito percorse le linee perfette di quel volto. La pelle era liscia e morbida, quasi come quella di un bambino se non fosse stata per quella leggerissima barba che lo rendeva irresistibile

Senza nemmeno avere il tempo di accorgersene la sua mano fu afferrata da quella del ragazzo che rimase semplicemente in silenzio a guardarla.

Caroline non aveva paura, non questa volta. Non temeva una sfuriata o una minaccia, il tempo in quella stanza si era fermato, si rendeva conto di essere al sicuro, tanto più vicina era al diavolo tanto meno qualcuno poteva farle del male.

Il silenzio di quella stanza era pieno di parole e frasi non dette. Per Caroline era così dannatamente bello dimenticarsi di tutto, per un po’ si era lasciata da parte la solita vita ordinaria e aveva lasciato spazio a qualcosa di nuovo e assolutamente attraente

Gli occhi azzurri di lui la osservavano con insistenza finche non le afferrò una ciocca di capelli biondi e gliela mise dietro l’orecchio, lei si sentii rabbrividire al tocco socchiudendo gli occhi, poi disse: “Ho pensato che potresti essere tu a mostrarmi quelle cose di cui mi fai parlato”

“Quali cose?” fece lui con la voce roca per il sonno

“L’arte, la musica, la poesia…la natura”

Lui si fece serio, sembrava irritato da quelle parole, poi si mise supino e gelido fece: “Dovresti tradire tutti i tuoi amici per realizzare ciò che hai appena detto. Dovresti aiutarmi a renderli infelici… e tu non sei fatta per far piangere le persone”

La vampira sospirò, rendendosi conto invece che lo avrebbe fatto. Dal momento in cui era stata trasformata in un vampiro aveva iniziato a soffrire. Per quanto si sforzasse di non pensarci si rendeva conto che qualcosa non andava, lei non era felice lì, aveva bisogno di aprire le sue ali e per quanto volesse bene a sua madre e ai suoi amici, aveva capito che non poteva rinunciare alla sua felicità per loro, altrimenti si sarebbe ritrovata ad odiarli

“ Forse non sono la bella persona che credi che sia…” rispose seria

“ Non stavo cercando una bella persona quanto ti scelsi…”

“ E cosa stavi cercando? Perché mi hai “scelta”? ” fece lei.

Lui rimase in silenzio

“Un’altra di quelle domande a cui non avrò mai risposta?” proseguì ironica lei

“ Mi sono avvicinato a te… per il semplice fatto che mi incuriosivi. Tu mi sorprendi! Ogni volta che sono certo che ti comporterai in una maniera tu fai la cosa opposta. Se avevo una certezza era quella che tu alla fine di tutto mi avresti odiato a morte… non avrei mai pensato che ieri sera mi avresti pregato di non lasciarti sola”

“ è che tu sconvolgi le mie certezze “ fece lei arrossendo mentre guardava il soffitto

“ Di solito le principesse non si innamorano mai del cattivo…”

“Beh… di solito le principesse non sono dei vampiri…” rispose lei sorridendo

Lui scoprì i denti candidi “Non dovresti fare troppo affidamento su di me, ti potrei fare del male, anche senza volerlo, ho le mie priorità e credo che non mi fermerei davanti a niente… è probabile che ti uccida anche oggi stesso”

“ Klaus non prendermi in giro, mi hai portato fino a casa tua, ho dormito sul tuo letto… Credo che tu abbia bisogno di me almeno tanto quanto io ne ho di te”

“ Sono un mostro e non me ne importa!”

“Anche io sono un mostro! Devo nutrirmi di persone per vivere!” prese fiato e continuò ”Perché hai tentato in tutti i modi di aprirmi gli occhi se poi non ti assumi tutte le responsabilità del caso!?”

“ Responsabilità?” ripete lui guardandola sorpreso

“ Hai distrutto ogni mia certezza!!! Credimi ero convinta di amare Tyler più di ogni altra cosa al mondo…” Caroline si rese conto troppo tardi di  quello che aveva appena detto. Si sentì avvampare mentre guardava il soffitto

“ E ora?” Klaus si sollevò e portò il suo viso esattamente sopra a quello di lei. Lei non rispose mentre si mordeva le labbra, lui insistette “E ora?” voleva sentirglielo dire, desiderava ardentemente sentire quelle parole uscire da quella bocca sensuale

“ Mi rendo conto che posso fare a meno di lui…” Caroline strinse i pugni lungo i fianchi. Si sentiva terribilmente tesa ma soprattutto sconfitta, le labbra di lui si trovavano a pochi centimetri dalle sue, sarebbe bastato un piccolo avvicinamento, anche solo un sussulto e si sarebbero toccate

“ Se continui a starmi vicino ti trascinerò all’inferno”

“ Credo di esserci già! Mi sento così tremendamente cattiva a desiderare la tua compagnia… il fatto è che quando sono con te non mi devo sforzare di essere quella che non sono. Non devo sembrare perfetta, con te mi sento me stessa per la prima volta”

Lo sentiva così vicino, sentiva il suo respiro caldo e sensuale. Socchiuse gli occhi pregando che fosse lui a fare la prima mossa, ma con un movimento rapido sentì il peso di lui sollevarsi dal materasso. Insoddisfatta si mise a sedere sul letto

“Che hai da guardare?” fece lui divertito mentre si legava l’orologio al polso “Credi davvero che sia così semplice, Caroline?”

Lei arrossì ripensando a quanto lo stava desiderando un secondo prima

“Avrei dovuto capirlo che mi stavi prendendo in giro!” urlò lei scendendo dal letto

“Avanti non fare la bambina! Non puoi avere tutto e subito. Però, se devo essere sincero  mi ritengo più che soddisfatto dalla nostra chiacchierata!” si infilò la giacca in pelle “Credo fosse palese cosa volevi!”

“Guarda che tu non hai capito proprio un bel niente!” balbettò lei imbararazzata

“Ok. Come vuoi tu! Se ti fa stare meglio possiamo far finta che non sia mai successo niente!”

Caroline scosse la testa sconfitta mentre notava quanto invece lui si stesse divertendo a prenderla in giro “E adesso dove vai?” fece lei alzando le braccia

“ Vado a minacciare Stefan!” le rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo “Ma tu rimani qua, fatti una doccia se vuoi… in effetti puzzi un po’ di alcool!”

“ Vai al diavolo! Vai al diavolo Klaus!” urlò lei arrabbiata mentre lui si chiudeva la porta alle spalle

 

Ok, questo è un capitolo molto intenso però non c’è ancora il bacio! Anche se Caroline era quasi lì lì per supplicarlo. Credo comunque che si siano detti delle cose importanti. Il loro rapporto, a parte essere contornato da un’elettrizzante attrazione fisica, è fatto di parole e frasi meravigliose. Credo che i silenzi di Klaus dicano molto di più di quello che lui vorrebbe far sapere

Grazie a tutti quelli che mi seguono comprese le persone che mi recensiscono, quelli che hanno messo la storia tra i preferiti e quelli che l’hanno messa tra le seguite. Grazie

Anna Veronica: Come vedi Caroline ha preso la sua decisione anche se questo farà soffrire non poche persone! Credo però che il suo sia un comportamento veritiero, infondo ognuno fa sempre quel che è meglio per se stesso. Dici che in questo cap sono riuscita a rendere Klaus un tantino più romantico? Infondo questa volta non l’ha mai minacciata di morte. Grazie un bacio

Cindernella: Caroline anche in questo capito ha esposto chiaramente la sua decisione! Se ne vuole andare da Mystic Falls e chiudere definitivamente con tutti per evitare di odiarli in futuro. Sembra che si sia data anima e corpo a Klaus, ma è anche vero che nei prossimi capitoli rivedrà il caro Tyler e magari le sue scelte vacilleranno anche solo un po’. Seguimi e lo scoprirai! Un bacio

Petra: Anche in questo capitolo ti propongo un altro dialogo tra Klaus e Caroline. Un tantino più profondo degli altri! Ma ormai credo che non abbiamo nemmeno più bisogno di parlarsi, si sono talmente trovati come affinità d’animo che tante cose sembrano ormai superflue. Continua a seguirmi! Grazie

Amabili Resti: La tua recensione mi ha fatto molto piacere! Ovviamente amo alla follia questo telefilm, lo trovo perfetto in ogni cosa e quindi non ti nascondo che scrivere una storia alternativa a qualcosa che già va bene così è difficile,ma la cosa mi diverte e spero di far piacere anche voi continuandola. Grazie

Coccinellanna: Bene, mi fa sempre piacere quando mi dite che riesco a rimanere nel personaggio. Spero che questo cap ti sia piaciuto altrettanto. Continua a seguirmi, grazie

 

 

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Capitolo 5
*** CAP 5: “ Sei piombato nella mia vita e la cosa peggiore è che mi è piaciuto!” ***


CAP 5: “ Sei piombato nella mia vita e la cosa peggiore è che mi è piaciuto!”

Klaus aveva ragione,aveva bisogno di darsi una bella ripulita, si sentiva come se avesse addosso lo sporco di giorni e giorni. Caroline rimase senza fiato quando aprì la porta della stanza da bagno che comunicava con la camera da letto.

Non aveva mai visto tanto lusso e tanta cura nei dettagli. Ovviamente si precipitò verso la vasca che era così grande da contenere comodamente due persone. Si spogliò piegando gli indumenti con cura e non appena l’acqua raggiunse la temperatura adatta si tuffò dentro.

Sospirò mentre veniva sommersa dal vapore che saliva verso l’alto e sorrise quando afferrando una boccetta di doccia-schiuma alla mandorla e si immaginò Klaus al supermercato impegnato nel decidere quale fosse il profumo che più gli si addiceva.

Spostò lo sguardo sulla mensola piena di profumi e dopobarba.

“Il ragazzo è molto più vanitoso di quello che vuole far credere” fece ammiccante tra se mentre giocherellava con la schiuma che sapeva di mandorla. Poi si fece piccola, socchiuse gli occhi ed alzò il volto mentre si lasciava cullare dal tepore dell’acqua calda.

Si sentì avvampare di vergogna quando aprendo gli occhi si rese conto che appeso al soffitto esattamente sopra la vasca c’era uno specchio enorme dalla meravigliosa cornice dorata

“Chissà cosa se ne fa di uno specchio proprio lì” pensò

Infondo lei sapeva così poco di lui…

Provò un pizzico di gelosia pensando a quante donne aveva senza dubbio conosciuto prima di lei, a quante ne aveva ospitate nel suo letto durante le infiniti notti della sua vita. Sospirò mentre si osservava nello specchio. Quello non era di certo il momento per mettersi a fare la gelosa, infondo non c’era un bel niente tra loro due… che diritto aveva?

Poi le tornò alla mentre Tyler, a quando il giorno prima avevano litigato e a quando lei gli aveva spezzato il cuore. Non era giusto quello che stava facendo! Oddio, realizzava solo in quel momento che aveva passato la notte nel letto del suo nemico giurato! E ne era stata felice! Aveva sperato che quel momento, in cui entrambi erano distesi faccia a faccia non giungesse mai al termine!

Desiderava Klaus in un modo che nemmeno riusciva a spiegare e tanto più lo bramava tanto più i rimorsi di coscienza crescevano dentro di lei.

Decise che la cosa migliore da fare era andarsene da quella casa, allontanarsi da tutto quello che riguardava Klaus, magari avrebbe fatto un salto a casa di Elena, si sarebbero strafogate di gelato davanti alla tv, infondo l’idea non era male.

Si mise addosso l’ accappatoio che probabilmente apparteneva a Klaus, considerando l’abbondanza delle maniche si asciugò e si rivesti.

Lanciò un’occhiata veloce allo specchio mentre si faceva la coda di cavallo. Le sembrava così diverso il suo aspetto da quando era stata nominata Miss Mystic Falls… toccò appena la superficie  per togliere l’umidità, poi scosse la testa e corse fuori da quella stanza.

Mentre si dirigeva verso la porta d’ingresso notò che su un lato dell’enorme salone erano ordinatamente posizionate le famose tre bare. Rimase allibita al pensiero che Klaus si fosse fidato di lasciarla sola in casa con i suoi tre tesori. Sapeva che la cosa migliore sarebbe stata quella di far finta di niente, girare i tacchi e dimenticarsi di quell’assurda nottata, ma la curiosità ebbe il sopravento e Caroline si ritrovò a varcare la porta del salone mentre le gambe iniziavano a tremarle..

Con la punta del dito toccò la superficie di quella che era la più vicina a lei. Voleva darci solo un’occhiatina, voleva vedere il volto di colui, o colei, che portavano lo stesso sangue del suo aguzzino

“Cerchi qualcosa?” una voce dietro di lei la fece sussultare. Era così attratta da quegli oggetti che non si era resa conto che assieme a lei nel salone c’era un altro vampiro

“Elijah” constatò Caroline mentre si addossava al muro tentando il più possibile di aumentare la distanza tra loro“ Me ne stavo andando… ma Klaus lo sa che sono qua!” si affrettò a dire alzando le braccia in segno di resa

“Non c’è fretta!” lui sorrise, mentre le si avvicinava con le mani in tasca “ E pensare che Klaus ha fatto il diavolo a quattro per riunire queste bare… e ora le lascia alla portata del primo vampiro che passa”

“ Non avrei fatto nulla… so quanto ci tiene..” balbettò Caroline mentre il cuore le batteva forte per la paura. Possibile che fosse letteralmente terrorizzata da Elijah e non da Klaus?

“ Sai, mi ha molto sorpreso vedere mio fratello rientrare con te tra le braccia ieri notte” il vampiro le si faceva sempre più vicino, poi continuò “ Mi sembrava che tu fossi sempre stata dalla parte di Elena…”

“ E così è!” puntualizzò Caroline

“ Ah si? E fa parte di un piano per salvare Elena finire a letto con Niklaus?”

“ Nessuno è finito a letto con nessuno!” urlò la ragazza alzando il dito “ Avevo bisogno di aiutpo,  ero ubriaca e Klaus era nei paraggi…”

Il moro scoppiò in una risata mentre dava la schiena alla ragazza per poter vedere il panorama fuori dalla finestra

“In effetti Niklaus passa la maggior parte del suo tempo ad aiutare la gente in difficoltà!” mi guardò quasi con compassione “ Perdonami ma proprio non lo riesco ad immaginare che per una volta  si sacrifica per aiutare qualcuno”

Caroline abbassò gli occhi, infondo Elijah aveva detto una cosa palese

“Klaus non fa mai niente per niente, dovresti stare attenta a gironzolargli intorno come un cagnolino”

“ A dire il vero è lui che mi gironzola intorno!” si rese conto di aver parlato troppo, vide il moro che incuriosito la invitava è proseguire “È vero! Voleva che lo aiutassi a trovare la quarta bara, ma ha sbagliato persona! Non sono riuscita a farmi dire dagli altri il nascondiglio”

Sentì il vampiro sospirare mentre si voltava nuovamente verso di lei “ Andrò subito al dunque Caroline, è così che ti chiami giusto?” Caroline fece un impercettibile cenno del capo e si irrigidì aspettando di sapere cosa le stesse per dire: “L’errore più grande che potresti commettere è innamorarti di uno come Klaus! Klaus odia dannatamente tutto e tutti, se stesso per primo! Non pretendere di trovare qualcosa in lui… non pretendere che ti ami quando non riesce nemmeno a farlo con se stesso”

La ragazza sentì che gli occhi le si colmarono di lacrime, erano così banali e scontate le parole che uscivano dalla bocca di quel vampiro, eppure, forse ci aveva sperato, aveva pregato che Klaus non fosse realmente il mostro che tutti credevano.

“Capisco che possa apparire affascinante e potente… ma credimi non c’è nulla in lui. Non hai nemmeno la vaga idea di quante essenze di donna abbia conosciuto, quante abbiano tentato di cambiarlo… ma il suo scopo è solo ed esclusivamente uno!”

“Ti sbagli!” fece lei tentando di fermarlo dato che ogni parola la feriva come una lama di coltello

“Oh non credo! Sai, i miei sensi di vampiro non mi permettono di rispettare la privacy delle persone e questa mattina ho ascoltato quello che vi siete detti… fai attenzione Caroline, ne ho viste di donne piangere per lui… tu non sarai l’eccezione”

 Alla fine Caroline non riuscì più a trattenere le parole “ Puoi anche evitare di sprecare fiato! Detesto Klaus! Detesto te e ogni singolo vampiro che è giunto qui a Mystic Falls per rovinare la nostra serenità! Non sto di certo tentando di salvare Klaus! Spero solo e semplicemente che sparisca il più presto possibile dalle nostre vite!” e così dicendo, sfruttando la sua velocità sovranaturale lasciò quella dannata casa.

 

 

 

Quel giorno era stato infinitamente lungo e deludente. Dopo la conversazione avuta con Elijah si era rinchiusa nella sua stanza, voleva essere lasciata sola. Detestava la situazione in cui si trovava e ancor più se stessa per essere stata così stupida da provare dei sentimenti per una bestia come Klaus. Le parole di Elijah le rimbombavano nella testa anche se erano tutte cose che aveva sempre saputo ma le aveva segregate in un angolino della testa.

Diede un’occhiata all’orologio che segnava quasi mezzanotte, buttò sul comodino il libro che stava leggendo e decise di provare a dormire, almeno per un po’ la sua testa si sarebbe fermata.

Con un balzo corse in bagno per lavarsi i denti e tornando nella camera sussultò quando trovò Klaus seduto su un lato del suo letto

“Cosa ci fai tu qui?” fece seria mentre si chiudeva la porta alle spalle sperando che sua madre non venisse svegliata dalle loro voci

“L’invito in questa casa non è mai stato revocato…” constatò lui mentre guardava il vuoto

Caroline si rese immediatamente conto che qualcosa non andava, non era il solito vampiro vanitoso e autoritario, così preoccupata, si mise davanti a lui inginocchiandosi in modo da arrivare alla sua stessa altezza.

“ Che è successo?” fece preoccupata. L’ibrido la guardò come se si rendesse conto solo in quel momento che c’era anche lei nella stanza, le sorrise appena mentre le bisbigliava “Mia madre si è svegliata…”

“Cosa?” riuscì solo a dire Caroline con un filo di voce “ Ma non era morta?”

“Beh… ecco svelato il segreto della quarta bara!”

“ Ha tentato di farti del male?” chiese intimidita lei sapendo quello che lui le aveva fatto in passato

Rise, le sue labbra di fecero sottili mentre scoprivano quel denti perfetti “ No! È questa la cosa davvero divertente… mi ha perdonato! E ha imposto anche ai miei fratelli di perdonare e diventare una nuova famiglia!”

“ Tuoi fratelli? Si sono svegliati?” Caroline non riusciva più a stargli dietro

“ Si, quello è stato un piccolo omaggio di Elijah con la collaborazione di Damon” iniziò a ridere nervosamente

“ Klaus! Klaus! ” fece la ragazza afferrandogli il viso tra le mani tentando di calmarlo “ è andata nel miglior modo che potesse andare, non ti pare?”

Lui posò le sue mani sopra quelle della ragazza “ Mi sembra di aver vissuto a vuoto. Ho sprecato ogni energia per scappare da mio padre, per creare il mio esercito ibridi in previsione di un suo attacco, ho vissuto odiandomi per aver ammazzato mia madre… e ora non può! Non può ritornare dal mondo dei morti e perdonarmi! Dovrebbe odiarmi, disprezzarmi…”

“Sai Klaus è davvero facile odiarti, e poi tu ci metti tutto l’impegno possibile per farti detestare, ma poi hai la capacità con una sola parola… di cambiare quello che la gente pensa di te… “ lui la guardò lusingato mentre Caroline imbarazzata per quello che aveva detto si allontanò da lui per sedersi dalla parte opposta del letto

“ Adesso sei totalmente libera…” fece lui mentre riassumeva la sua aria fiera e arrogante

“ Libera?”

“ La quarta bara non esiste più, non mi serve che tu la cerchi… “

“ E di Tyler che mi dici?” fece lei vaga mentre faceva finta di fare qualcosa per non guardarlo in faccia

“ Tyler è ancora il mio ibrido!” Caroline lo guardò con aria di rimproverò “ Dovrai impegnarti molto di più se vuoi che lo renda nuovamente un uomo libero!” e così dicendo si stese nel letto esattamente al suo fianco “ Chissà perché io e te finiamo sempre più spesso uno affianco all’altro in un lettto… “

“ E adesso cosa hai intenzione di fare con tua madre e i tuoi fratelli?” fece lei tentando disperatamente di togliersi da quella situazione imbarazzante

“ La tua camera è piena del tuo profumo… sembrano fiori di ciliegio”

“ Klaus non hai risposto alla mia domanda!”

“ Perché non ne ho voglia!”

“ Ok! Klaus tu sei un prepotente! Avanti fuori da casa mia!”

Sorrise “ Non vale se l’invito lo revochi tu!”

Caroline con i nervi a pezzi cedette “ Ok, stai qua! Io adesso dormo! Quindi buona notte!” e così dicendo spense la luce. Il silenzio calò nella stanza come il buio. Sentiva il respiro di lui calmo e rilassato, vedeva la sua sagoma grazie alla luce della luna che entrava dalla finestra. Timida avvicinò la mano al ragazzo quel tanto che serviva per afferrare un lembo del gilet che indossava, chissà perché quel gesto la rassicurava

“ Sono stato innamorato solo una volta nella mia vita, lei si chiamava Tatia” iniziò lui con voce roca “ Ed è successo così tanto tempo fa che delle volte metto in dubbio che sia accaduto davvero. Cos’altro vuoi sapere?”

Il fatto di non vedersi in volto, di non vedere il rossore delle guance e l’imbarazzo rendeva la cosa più facile, così Caroline prese coraggio “ E invece quante donne hai avuto?”

“ Credimi Caroline, questa risposta non la vuoi davvero sapere. Ti posso solo dire che durante le notti di una vita millenaria ci si sente spesso soli… e si deve riempire la testa con qualcosa…” Klaus si voltò verso di lei e le avvolse un braccio attorno alla vita attirandola a se. Caroline si trovava a pochi centimetri dal suo petto, sentiva il profumo della sua pelle perfetta come la porcellana

“Ti dispiace se stiamo così?” lei non rispose, aveva paura a pronunciare un semplice no “Avanti prosegui con l’interrogatorio!” le fece lui mentre le affondava una mano tra i capelli e iniziava ad accarezzarli “ Mi accusi sempre di non rispondere alle tue domande… beh ora sono qui!”

Poteva sentire il battito del suo cuore calmo. “ Perché credo che in te oltre al male ci sia qualcosa che non vuoi far vedere? Credo che tu ti impegni con tutto se stesso per farti odiare dagli altri, per tenerli tutti alla larga!”

“ Caroline, sono semplicemente cattivissimo!” fece divertito

Lei si avvicinò ancora di più a lui fino ad appoggiare la fronte al petto caldo del ragazzo

“ Perché non mi hai baciato questa mattina? ” lui esitò questa volta e la ragazza si morse le labbra maledicendosi per essersi fatta sfuggire quella scemenza

“ Sembra ridicolo ma… voglio baciarti quando avrò bisogno di ricordarmi quanto il mondo sia bello* ”

“ E non ne hai bisogno adesso, dopo quello che è successo?” fece mentre alzava lo sguardo fino a raggiungere il suo

“ No, in questo momento credo sia già meraviglioso! ”

“ Dio Klaus sei piombato nella mia vita di perfetta teenager… l’hai scombussolata e la cosa peggiore è che mi è piaciuto! ”

“ E non siamo ancora finiti a letto assieme!” fece lui sensuale all’orecchio di lei

“ Klaus! Perché devi rovinare tutto!” rispose lei mentre sentiva il corpo del ragazzo che si sussultava dalle risate

“ Avanti procedi con le domande! Al buoi sento di poter aprire totalmente me stesso!”

“ Puoi passare la notte qui? Non andremmo avanti con l’interrogatorio, mi basta che tu stia qua con me”

“ Accetti di essere trascinata all’inferno a quanto pare!”

“ Mi rendo conto che non stavo aspettando altro!”

 

* frase presa dal film Donnie Darko

 

 

Finalmente le cose di sono un po’ sbloccate. Nonostante quello che le ha detto Elijah e nonostante la sua ragione dia ragione all’originario non riesce a staccarsi dall’ibrido, ormai l’abbiamo persa! Nel prossimo capitolo ci sarà il tanto famoso ballo.

CinderNella: Allora nemmeno in questo capitolo c’è stato il bacio ma credo che la fisicità tra i due ci sia e poi credo che avrò bisogno di un capitolo intero solo per descrivere bacio e sentimenti. Comunque ti assicuro che manca davvero poco! Continua a seguirmi e vedrai! Bacio

Anna Veronica: Dai questa volta il romanticismo c’è eccome! Klaus si è totalmente aperto a lei! Credo che Caroline possa ritenersi soddisfatta! Parlando sempre di Carol i sensi di colpa ci sono ma la voglia di tagliare i ponti con Mystics Falls è tanta, credo davvero che per lei non ci sia posto in quella cittadina nonostante mamma e amici siano lì. Staremo a vedere dai! Continua a seguirmi grazie

Petra:  Questa volta invece le parti si invertono è Caroline che salva Klaus dalla preoccupazione del ritorno dell’intera famiglia in una volta sola!!! Anche in questo capitolo troviamo un intensa chiacchierata al buio tra i due ma questa volta si raggiunge un’intimità che potrebbe equivalere al bacio che dici? Infondo lui ha spiegato chiaramente perché non l’ha ancora baciata. Grazie per le tue recensioni continua a seguirmi! Bacio!

 

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