Note Autrice:
Volevo fare un piccolo resoconto sul livello temporale di questa storia
rispetto alla serie tv. Siamo al punto in cui Elijah si è
appena risvegliato e
probabilmente nel prossimo capito si parlerà anche di questo
Grazie
CAP
4: “Tanto più vicina era al diavolo tanto meno
qualcuno poteva farle del male“
“
Ora facciamo un brindisi al mio amico Jack!” Caroline,
completamente ubriaca, alzò il bicchiere in aria e poi se lo
scolò in un solo
sorso
“Jason,
mi chiamo Jason!” fece il ragazzo mentre tentava
di farle abbassare la voce imbarazzato.
Caroline
dopo la conversazione avuta con Damon e gli
avvenimenti dei giorni prima, si era sentita esausta. Non solo non era
riuscita
a farsi dire dove avessero nascosto la bara, ma si era anche dovuta
sorbire
tutto il disprezzo che Damon serbava nei suoi riguardi
Così aveva deciso
che aveva bisogno di prendersi una pausa. Purtroppo non aveva trovato
alternativa migliore che infilarsi al Grill e scolarsi quanto
più alcool
poteva.
Il
ragazzo che le stava accanto lo aveva conosciuto quello
stesso pomeriggio,si era fatto avanti come un perfetto galletto
sommergendola
di complimenti e Caroline, dato che aveva bisogno di qualcuno che la
compiacesse, non aveva rifiutato la sua compagnia.
Finalmente,
con la testa vuota e leggera per l’alcool,
cominciava a sentirsi bene. Voleva dimenticare tutto, che andassero al
diavolo
anche Damon e Klaus!
Con
un gesto della mano si fece portare altri due drinks
“Che
ne diresti se ce ne andassimo? Il mio appartamento
non è molto distante…” fece lui vago
mentre appoggiava una mano sopra a quella
della ragazza
“Vuoi
scherzare! Ho appena iniziato a divertirmi! Dai,
ora dobbiamo brindare… vediamo… ah si! A tutta la
gente che soffre per amore!” un’altra
sorsata di alcool le causò bruciore alla gola, ma non ci
fece troppo caso, si
passo una mano sulle labbra per asciugarsele e ricominciò a
cercare il barista
La
testa le girava e i sensi era intorpiditi ma questo
non le bastò. Si sentiva felice senza un motivo preciso,
finalmente sentiva di
poter respirare, era come riemergere da un’apnea durata
un’eternità
“Jack!
Ora facciamo un brindisi alla mia futura morte!
Perché è così che andrà a
finire questa sera!” il ragazzo la guardò incerto
mentre era convinto che le scemenze che stava dicendo fossero causate
dal
troppo alcool.
Caroline
stava perdendo ogni inibizione e più si lasciava
andare più la fame dentro di lei cresceva. Quando era sobria
riusciva a
controllare i suoi sensi ipersviluppati, ma da ubriaca le risultava
molto più
difficile. Nel corso della serata le era passato più di
qualche volta nella
testa di portare quello sciocco ragazzo fuori dal locale e morderlo.
La
sua intenzione non era ovviamente ammazzarlo, ma
approfittarsi di lui quel tanto che le serviva per placare la sete che
le
faceva ardere la gola. Lanciò un’occhiata alla
giugulare del ragazzo, poteva
vedere il pulsare del cuore sotto la pelle.
Forse
andare a casa di quel tizio le avrebbe permesso di
bere da lui indisturbata.
“Ok
Jack! Portami a casa tua!” fece battendo il pugno sul
tavolo ma proprio mentre saltava giù dallo sgabello si
sentì afferrare la vita
Non
riuscì a capire molto bene quello che stava accadendo,
però notava che il ragazzo era troppo lontano da lei
perché fosse lui a
toccarla
“
E tu dove credi di andare? Ti ho cercato dappertutto!”
bastò solo la sua voce, sussurrata all’orecchio,
per farle venire la pelle d’oca.
Sentì che le ginocchia la stavano abbandonando e se non
fosse stato per lui che
la sorreggeva sarebbe finita senza dubbio con il sedere a terra.
Fu
avvolta dal suo profumo, che cominciava a piacerle
sempre di più ogni volta che lo sentiva, e involontariamente
afferrò il braccio
del ragazzo per sostenersi
“Klaus…che
diavolo…” biascico mentre tentava di rimanere
in piedi
“E
tu chi sei?” fece il ragazzo conosciuto nel
pomeriggio, irritato che qualcuno gli avesse rovinato la scopata della
serata
“Sono
il suo fidanzato…” fece l’ibrido
stampandosi un
sorriso di circostanza sulle labbra
“Cosa?”
fece Caroline mentre si sorreggeva ancora a Klaus
perdendo l’equilibrio
Il
ragazzo sbiancò “Guarda che non avevo nessuna
intenzione di farle del male… io credevo… lei non
mi aveva detto che…”
“Ti
conviene andartene” bisbigliò Klaus “
Purtroppo sono
un tipo molto protettivo!” lo sconosciuto non
se lo fece ripetere due volte girò i
tacchi ed uscì in fretta dal locale
“Chi
saresti tu?? Il mio fidanzato???” richiese Caroline
mentre tentava di metterlo a fuoco
Non
si erano mai ritrovati così vicini, le braccia di
Klaus le avvolgevano ancora la vita. Si guardarono per qualche secondo,
poi la
ragazza lo spinse via e si rimise sullo sgabello
“Grazie
per avermi rovinato la serata!” fece lei mettendo
il broncio
“Non
avevo capito che te lo volevi portare a letto!” le
rispose facendo il finto sorpreso
“Infatti
non lo volevo! Però avevo fame! Non hai idea di
quanto stressante sia contenere sempre la fame ed accontentarsi di
sacche di
sangue!” piagnucolò lei mentre appoggiava la testa
a un braccio
“
E allora dovresti ringraziarmi… non ti saresti fermata
in queste condizioni, l’avresti ammazzato , ti ho evitato il
senso di colpa che
ti avrebbe accompagnato per l’eternità“
Caroline
sospirò, sapendo che quello che stava dicendo
era vero “Questo però non ti perdona il fatto di
aver detto che sei il mio
fidanzato!” fece lei puntandogli il dito contro fino a
toccargli il petto
Lui
scoppiò in una risata fragorosa, la prima che sentiva
da quando lo conosceva “ Mi sono lasciato prendere la
mano”
Caroline
rimase ad osservarlo, era bello, vederlo ridere
era una cosa che l’affascinava
“Klaus”
bisbigliò appena il suo nome, ma grazie ai suoi
sensi lui alzò la testa “ Damon non mi ha detto
dove tengono la bara…” non ci
voleva girare troppo attorno, infondo lui era lì solo per
sapere se lei aveva
eseguito a dovere il suo compito
L’ibrido
si irrigidì appena, per qualche secondo si
guardò attorno, poi fece “Ok, dai ti porto a
casa!”
“Non
sei arrabbiato? Non mi vuoi staccare la testa
davanti a tutti?”
“
Per lo meno non questa sera, avanti…” e
così dicendo le
porse la mano per aiutarla a scendere dallo sgabello. Caroline rimase
ad
osservarlo incerta, poi afferrò la mano del ragazzo
leggermente tremante.
Camminava
a fatica, aveva bevuto davvero troppo ma l’aria
fredda della notte la fece rinvenire un pochino. Stando in silenzio
iniziarono
a camminare sempre tendendosi per mano. Caroline guardò di
soppiatto l’ibrido e
rabbrividì, c’erano dei sentimenti ancora
incomprensibili che iniziavano a
sfuggirle di mano.
Quando
era con Klaus tutto sembrava strano, ai suoi occhi
non era più il pazzo spietato pronto ad uccidere chiunque
gli mettesse i
bastoni tra le ruote,ora era quello incompreso e forse anche volubile
“Non
voglio andare a casa!” fece lei mentre gli lasciava
la mano “Non voglio stare da sola, se sto da sola inizio a
pensare e…”
“Ok
non ti porto a casa…” si portò le mani
dietro la
schiena e con un cenno della testa la invitò a proseguire.
Così Caroline si
ritrovò a seguirlo e mentre camminava osservò la
sua schiena così ampia e
all’apparenza forte.
“Sei
qui con la tua macchina?” le chiese senza guardarla
“No…”
continuava a seguirlo, poi ad un certo punto
Caroline accelerò il
passo finchè non
riuscì ad afferrargli la giacca “Davvero
Klaus… non portarmi a casa, so che la
mia presenza ti innervosisce, che dovrei essere già morta
per aver mancato al
mio dovere, ma ti prego…” e così
dicendo appoggiò la fronte alla schiena del
ragazzo
Sentiva
il battito del suo cuore, il respiro regolare il
tepore caldo di un altro corpo
“
L’alcool fa perdere ogni inibizione…”
commentò lui sarcastico“
Ascolta! Non ti porto a casa, però sono stanco di starmene
in mezzo alla strada
in piena notte quindi ora mi segui e sali sulla mia macchina”
“
Non se ne parla!” fece la ragazza battendo i piedi a
terra
“
E cosa vorresti fare?” il ragazzo iniziava ad irritarsi
“Voglio
che mi porti in braccio… sono stanca… e la testa
mi gira… rischierei di cadere…” rispose
lei ancora ubriaca mentre gli faceva
gli occhi dolci
“Tu
sei pazza!” e così dicendo il ragazzo
cominciò a
camminare da solo costringendo Caroline a corrergli dietro.
Quando
salì in macchina fu assalita da un’ondata di
sonno. Appoggiò la testa di lato e rimase a guardare
l’ibrido mentre guidava.
Quegli zigomi alti e quei capelli… avrebbe tanto voluto
accarezzarli… poi gli
occhi si fecero pesanti, si rendeva conto che era in macchina con un
pazzo
omicida, avrebbe davvero potuto portarla in mezzo ad un bosco e
lì ammazzarla!
Nessuno avrebbe mai ritrovato il corpo della povera Care, ma in quel
momento
era l’unica persona che voleva vicino, chiuse gli occhi
sperando che quella non
fosse l’ultima notte di vita per lei.
Caroline
si svegliò a causa di un leggero raggio di luce
che entrava nella stanza. Non
aveva
ancora aperto gli occhi, stava prima tentando di rimettere in ordine i
fatti
della sera prima. Il profumo che l’avvolgeva era
però ancora quello di Klaus.
Con
una mano si rimboccò le coperte e constatò con
meraviglia che le lenzuola erano di seta, incuriosita e anche un
pò intimorita
aprì piano gli occhi e si ritrovò al suo fianco
l’ibrido.
Si
morse le labbra per evitare di urlare per la sorpresa,
lanciò un occhiata sotto le coperte e sospirò di
sollievo quando si rese conto
di essere ancora vestita, addirittura ancora con la giacca addosso.
Allora
non l’aveva riportata a casa… e non
l’aveva
nemmeno lasciata sola
Guardò
nuovamente verso Klaus che stava dormendo ancora
profondamente. Era girato su un fianco, precisamente verso Caroline ad
una
cinquantina di centimetri di distanza.
Era
la prima volta che vedeva il suo volto così
rilassato, sembrava un cherubino. Labbra carnose e rosee, lineamenti
perfetti
contornati da riccioli color miele.
Veloce
si guardò attorno e non ci mise molto a capire che
doveva trovarsi nella stanza di Klaus. Era tutto arredato con uno stile
classico ma di estremo gusto. Quei mobili dai toni scuri mettevano in
risalto
lenzuola, tappeti e tendaggi dai colori candidi
Lo
guardò ancora e ancora, finchè intimidita
avvicinò la mano al viso del
ragazzo. Con un dito toccò appena i suoi capelli, il cuore
le batteva tanto da
credere che sarebbe uscito dal petto, sempre con la punta del dito
percorse le
linee perfette di quel volto. La pelle era liscia e morbida, quasi come
quella
di un bambino se non fosse stata per quella leggerissima barba che lo
rendeva
irresistibile
Senza
nemmeno avere il tempo di accorgersene la sua mano
fu afferrata da quella del ragazzo che rimase semplicemente in silenzio
a
guardarla.
Caroline
non aveva paura, non questa volta. Non temeva
una sfuriata o una minaccia, il tempo in quella stanza si era fermato,
si
rendeva conto di essere al sicuro, tanto più vicina era al
diavolo tanto meno
qualcuno poteva farle del male.
Il
silenzio di quella stanza era pieno di parole e frasi
non dette. Per Caroline era così dannatamente bello
dimenticarsi di tutto, per
un po’ si era lasciata da parte la solita vita ordinaria e
aveva lasciato
spazio a qualcosa di nuovo e assolutamente attraente
Gli
occhi azzurri di lui la osservavano con insistenza
finche non le afferrò una ciocca di capelli biondi e gliela
mise dietro
l’orecchio, lei si sentii rabbrividire al tocco socchiudendo
gli occhi, poi
disse: “Ho pensato che potresti essere tu a mostrarmi quelle
cose di cui mi fai
parlato”
“Quali
cose?” fece lui con la voce roca per il sonno
“L’arte,
la musica, la poesia…la natura”
Lui
si fece serio, sembrava irritato da quelle parole,
poi si mise supino e gelido fece: “Dovresti tradire tutti i
tuoi amici per
realizzare ciò che hai appena detto. Dovresti aiutarmi a
renderli infelici… e
tu non sei fatta per far piangere le persone”
La
vampira sospirò, rendendosi conto invece che lo
avrebbe fatto. Dal momento in cui era stata trasformata in un vampiro
aveva
iniziato a soffrire. Per quanto si sforzasse di non pensarci si rendeva
conto
che qualcosa non andava, lei non era felice lì, aveva
bisogno di aprire le sue
ali e per quanto volesse bene a sua madre e ai suoi amici, aveva capito
che non
poteva rinunciare alla sua felicità per loro, altrimenti si
sarebbe ritrovata
ad odiarli
“
Forse non sono la bella persona che credi che
sia…”
rispose seria
“
Non stavo cercando una bella persona quanto ti
scelsi…”
“
E cosa stavi cercando? Perché mi hai
“scelta”? ” fece
lei.
Lui
rimase in silenzio
“Un’altra
di quelle domande a cui non avrò mai risposta?”
proseguì ironica lei
“
Mi sono avvicinato a te… per il semplice fatto che mi
incuriosivi. Tu mi sorprendi! Ogni volta che sono certo che ti
comporterai in
una maniera tu fai la cosa opposta. Se avevo una certezza era quella
che tu
alla fine di tutto mi avresti odiato a morte… non avrei mai
pensato che ieri
sera mi avresti pregato di non lasciarti sola”
“
è che tu sconvolgi le mie certezze “ fece lei
arrossendo mentre guardava il soffitto
“
Di solito le principesse non si innamorano mai del
cattivo…”
“Beh…
di solito le principesse non sono dei vampiri…”
rispose lei sorridendo
Lui
scoprì i denti candidi “Non dovresti fare troppo
affidamento su di me, ti potrei fare del male, anche senza volerlo, ho
le mie
priorità e credo che non mi fermerei davanti a
niente… è probabile che ti
uccida anche oggi stesso”
“
Klaus non prendermi in giro, mi hai portato fino a casa
tua, ho dormito sul tuo letto… Credo che tu abbia bisogno di
me almeno tanto
quanto io ne ho di te”
“
Sono un mostro e non me ne importa!”
“Anche
io sono un mostro! Devo nutrirmi di persone per
vivere!” prese fiato e continuò
”Perché hai tentato in tutti i modi di aprirmi
gli occhi se poi non ti assumi tutte le responsabilità del
caso!?”
“
Responsabilità?” ripete lui guardandola sorpreso
“
Hai distrutto ogni mia certezza!!! Credimi ero convinta
di amare Tyler più di ogni altra cosa al
mondo…” Caroline si rese conto troppo
tardi di quello che
aveva appena detto.
Si sentì avvampare mentre guardava il soffitto
“
E ora?” Klaus si sollevò e portò il suo
viso
esattamente sopra a quello di lei. Lei non rispose mentre si mordeva le
labbra,
lui insistette “E ora?” voleva sentirglielo dire,
desiderava ardentemente
sentire quelle parole uscire da quella bocca sensuale
“
Mi rendo conto che posso fare a meno di lui…”
Caroline
strinse i pugni lungo i fianchi. Si sentiva terribilmente tesa ma
soprattutto
sconfitta, le labbra di lui si trovavano a pochi centimetri dalle sue,
sarebbe
bastato un piccolo avvicinamento, anche solo un sussulto e si sarebbero
toccate
“
Se continui a starmi vicino ti trascinerò
all’inferno”
“
Credo di esserci già! Mi sento così tremendamente
cattiva a desiderare la tua compagnia… il fatto è
che quando sono con te non mi
devo sforzare di essere quella che non sono. Non devo sembrare
perfetta, con te
mi sento me stessa per la prima volta”
Lo
sentiva così vicino, sentiva il suo respiro caldo e
sensuale. Socchiuse gli occhi pregando che fosse lui a fare la prima
mossa, ma
con un movimento rapido sentì il peso di lui sollevarsi dal
materasso.
Insoddisfatta si mise a sedere sul letto
“Che
hai da guardare?” fece lui divertito mentre si
legava l’orologio al polso “Credi davvero che sia
così semplice, Caroline?”
Lei
arrossì ripensando a quanto lo stava desiderando un
secondo prima
“Avrei
dovuto capirlo che mi stavi prendendo in giro!”
urlò lei scendendo dal letto
“Avanti
non fare la bambina! Non puoi avere tutto e
subito. Però, se devo essere sincero mi
ritengo più che soddisfatto dalla nostra
chiacchierata!” si infilò la giacca in
pelle “Credo fosse palese cosa volevi!”
“Guarda
che tu non hai capito proprio un bel niente!”
balbettò lei imbararazzata
“Ok.
Come vuoi tu! Se ti fa stare meglio possiamo far
finta che non sia mai successo niente!”
Caroline
scosse la testa sconfitta mentre notava quanto
invece lui si stesse divertendo a prenderla in giro “E adesso
dove vai?” fece
lei alzando le braccia
“
Vado a minacciare Stefan!” le rispose come se fosse la
cosa più ovvia del mondo “Ma tu rimani qua, fatti
una doccia se vuoi… in effetti
puzzi un po’ di alcool!”
“
Vai al diavolo! Vai al diavolo Klaus!” urlò lei
arrabbiata mentre lui si chiudeva la porta alle spalle
Ok, questo
è
un capitolo molto intenso però non c’è
ancora il bacio! Anche se Caroline era
quasi lì lì per supplicarlo. Credo comunque che
si siano detti delle cose
importanti. Il loro rapporto, a parte essere contornato da
un’elettrizzante
attrazione fisica, è fatto di parole e frasi meravigliose.
Credo che i silenzi
di Klaus dicano molto di più di quello che lui vorrebbe far
sapere
Grazie a
tutti quelli che mi seguono comprese le persone che mi recensiscono,
quelli che
hanno messo la storia tra i preferiti e quelli che l’hanno
messa tra le
seguite. Grazie
Anna
Veronica: Come vedi Caroline ha preso la sua decisione anche se questo
farà
soffrire non poche persone! Credo però che il suo sia un
comportamento
veritiero, infondo ognuno fa sempre quel che è meglio per se
stesso. Dici che
in questo cap sono riuscita a rendere Klaus un tantino più
romantico? Infondo
questa volta non l’ha mai minacciata di morte. Grazie un bacio
Cindernella:
Caroline anche in questo capito ha esposto chiaramente la sua
decisione! Se ne
vuole andare da Mystic Falls e chiudere definitivamente con tutti per
evitare
di odiarli in futuro. Sembra che si sia data anima e corpo a Klaus, ma
è anche
vero che nei prossimi capitoli rivedrà il caro Tyler e
magari le sue scelte
vacilleranno anche solo un po’. Seguimi e lo scoprirai! Un
bacio
Petra: Anche
in questo capitolo ti propongo un altro dialogo tra Klaus e Caroline.
Un
tantino più profondo degli altri! Ma ormai credo che non
abbiamo nemmeno più
bisogno di parlarsi, si sono talmente trovati come affinità
d’animo che tante
cose sembrano ormai superflue. Continua a seguirmi! Grazie
Amabili
Resti: La tua recensione mi ha fatto molto piacere! Ovviamente amo alla
follia
questo telefilm, lo trovo perfetto in ogni cosa e quindi non ti
nascondo che
scrivere una storia alternativa a qualcosa che già va bene
così è difficile,ma
la cosa mi diverte e spero di far piacere anche voi continuandola.
Grazie
Coccinellanna:
Bene, mi fa sempre piacere quando mi dite che riesco a rimanere nel
personaggio. Spero che questo cap ti sia piaciuto altrettanto. Continua
a seguirmi,
grazie
|