Ad occhi chiusi di Raksha3 (/viewuser.php?uid=136581)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- One more time ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2-Come polvere sugli scaffali ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-In quel corridoio, la vide. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4- Non lasciarmi ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Goodbye Sunshine ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1- One more time ***
Nickname
autori (Forum/EFP):
JaneJ/Bimba_Chic_Aiko (forum) JaneJ/Bumbunì (EFP)
Titolo:
Ad Occhi Chiusi.
Genere:
Romantico, Triste, Malinconico, Introspettivo.
Avvertimenti:
Raccolta di Flash-Fic.
Rating:
Verde
Introduzione:
/
Eventuale
prompt: 1.Notte
2.Polvere 3.Bacio 4.Nascondiglio 5.Carta 6.Fiore
Ad
occhi chiusi
One
more time.
{
1# ; notte. }
1°
anno
« Idioti. »
sussurrò Draco camminando silenziosamente per i corridoi bui
della
scuola.
« Dove saranno finiti Tiger e Goyle. »
esclamò
parlando solitario, strisciando quasi sulle pareti per paura di
incontrare qualche Prefetto.
« Incredibile come due "sottoceto"
come loro riescano a convincere me, Draco Malfoy a girovagare di
notte per i corridoi. »
« Cos'è, ti spaventano? » una voce
alle sue spalle lo fece sobbalzare. Era una ragazza in divisa nera e
blu con lunghi capelli biondi raccolti in una treccia. Il viso in
ombra era di una chiarissima carnagione, quasi pallida.
« Chi
osa parlare così a me? » chiese Draco guardandola
obliquamente. «
Chi si muove con così poca grazia per il castello e
disturbando la
quiete? »
« Camelia Wales, con poco piacere aggiungerei. La
quiete, tu sai cos'è la quiete? »
esclamò facendosi avanti. Un
viso d'angelo, occhi azzurri che toccavano tonalità di
grigio
facevano da contorno ad una bocca carnosa e rosea. « Io non
ho paura
del silenzio della quiete, non ho paura del buio o della notte.
Dovresti averne tu, una ragazza non dovrebbe girare per i corridoi
seguendo le ombre. » si avvicinò lui sorridendo
malvagiamente. Era
più alto di lei di una spanna e guardandola negli occhi le
alitò in
faccia il disprezzo che solo un montato Purosangue poteva provare.
«
La paura esiste solo per chi non sa cosa lo attende nel futuro, per
chi è indeciso, caro Signor Malfoy. Se non le dispiace.
» disse lei
sussurrando, sparendo così come era apparsa, nella notte.
Draco passò i giorni a cercarla per tutta Hogwarts: avevano
un
conto in sospeso. Non era al campo da Quiddich, non era nè
in giro
per i corridoi, nè nelle aule, nè nella
Sala Grande per la
cena o, se c'era, non si faceva notare quanto lui sperava.
Qualche
volta durante le lezioni si sorprendeva a pensarla: escogitava piani
e vendette verso quella ragazza che non lo aveva fatto parlare,
l'unica ragazza che non era caduta ai suoi piedi ma ben sì
si era
sporta più in su dello scalino che separava il ceto dei Puri
dal
ceto dei Semplici.
« Draco va tutto bene? » chiesero Tiger e
Goyle una sera. « Certo che va bene Scimmioni, ho la faccia
di uno
che sta male? Comunque sia non ho chiesto il vostro aiuto. »
si
accese d'ira e quella fu l'ultima volta che i due amici provarono ad
aiutarlo.
La cercò spesso, con scarsi risultati. Una sola ed
unica volta intravide la divisa e i capelli biondi sciolti che
vorticavano dietro un angolo, ma quando lo svoltò rimase
fermo a
contemplare il vuoto totale.
Avrebbe voluto rispondere a chi,
come Camelia, credeva di sapere cosa c'è nel futuro, voleva
farle
avere paura del mondo, paura della notte in cui tanto beata
passeggiava.
La notte fa paura per i silenzi, per i fruscii ma
Draco Malfoy non ha paura della notte, Draco Malfoy ha paura di
essere capito.
Ma
tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei
più
segreti pensieri?
William
Shakespeare
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 2-Come polvere sugli scaffali ***
Come
polvere sugli scaffali
{2#
polvere}
2°anno
“Come
si può pensare di amare qualcuno in eterno”
sussurrò Draco Malfoy
a sé stesso e al libro che teneva appoggiato sulle gambe
“quando
la natura umana è così fragile.”
Tra
i mulinelli di polvere, per Draco è facile pensare che
niente può
durare in eterno.
Come quei
sottili granelli che si depositano dovunque in quella polverosa
biblioteca, anche i sentimenti umani e l'uomo stesso sono facili da
spazzare via.
Basta un alito di
vento o un'altra mano, umana o divina che sia.
“Bah.”
aggiunse, alzando le spalle. Guardò con scetticismo il libro
sulle
sue ginocchia, prima di chiuderlo con un tonfo secco.
Ma
prima che potesse pensare a qualunque cosa, Camelia Wales comparve
davanti ai suoi occhi.
Il primo
desiderio di Draco fu quello di sputarle in faccia tutto il rancore
che aveva accumulato nei suoi confronti per le parole che lei gli
aveva rivolto appena un anno addietro.
Avrebbe
voluto farle provare la paura che sembrava non conoscere, ma non
riuscì a parlare.
Osservò il
modo in cui si arrampicava sugli scaffali, facendo correre le dita
affusolate sul dorso dei tomi, e si sorprese a pensare che fosse
bella.
Una
strana sensazione gli fece ribollire il sangue nelle vene mentre la
scrutava.
Non era solo perchè
era bella, no.
Lei era diversa
dal resto del mondo.
Draco si
scoprì a considerare che lei sarebbe stata l'unica ad essere
degna
di essere amata da lui.
E fu un
attimo, veloce come il battito d'ali di una farfalla.
Fu
facile, facilissimo, passare da quel fugace pensiero al prendere
piena coscienza dei propri sentimenti che, più che altro, lo
colpirono con la stessa forza di un Bolide.
In
un angolo remoto, l'orgoglio del Purosangue scalciò
indispettito,
ricordando a Draco che un Malfoy non può amare una semplice
Mezzosangue, una qualunque.
Ma
Draco prestò poco attenzione a quella che un tempo sarebbe
stata una
cosa importante mentre la vedeva avvicinarsi.
Una
parte di lui, piccolissima, avrebbe voluto farsi avanti e dirle cosa
provava. Ma poi il suo orgoglio- e
la paura di essere respinto, sussurrò
una voce nella sua testa- gli impedirono di parlare.
Credi
di poter fingere? Sai, si vede sussurrò
ancora la voce nella sua testa.
“Non
glielo dirò.” sibilò a sé
stesso.
Camelia
lo guardò con un sopracciglio inarcato, un sorrisetto di
scherno
sulle labbra carnose “Non ti hanno detto che parlare da soli
è il
primo sintomo di pazzia, signor Malfoy?”
Non
ascoltò nemmeno le parole piene di stizza di Draco e se ne
andò,
lasciandolo da solo con una risposta che fu ascoltata solo dai muri
di Hogwarts.
Di nuovo.
A
Draco venne in mente il loro primo incontro, in quella lontana notte
di un anno prima. Ma non provò rancore, solo un inatteso, ma
piacevole, senso di calore.
E
anche se lo neghi, sai si vede bene quanto immenso sia.
L'ami
e dillo.
Hercules
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 3-In quel corridoio, la vide. ***
In
quel corridoio, la vide.
{3#Bacio}
4°
anno
Mentre
ballavano sulla pista, Pansy non fece che blaterare.
Draco
sorrise e il suo sguardo abbracciò tutta la Sala Grande
vestita a
festa, scivolando lungo i tavoli, sulle teste delle coppie che
danzavano intorno a lui, prima di posarsi sulla porta d'ingresso.
La
sua attenzione venne catturata da una lunga chioma bionda che
scomparve dietro l'angolo.
Il
cuore di Draco sussultò nel petto.
Lasciò cadere le braccia
lungo i fianchi e si diresse a passo di marcia verso il punto in cui
ha visto sparire lei.
Non
ne aveva scorto il volto, ma sapeva che quella ragazza non poteva che
essere Camelia Wales.
“Draco!
Dove vai?” sentì appena le urla di Pansy che
cercò di
richiamarlo.
In un attimo fu
fuori dalla Sala.
Si guardò
intorno, preoccupato che fosse troppo tardi. Ma
poi qualcosa di bianco attirò la sua attenzione e riaccese
in lui un
barlume di speranza.
Draco
sperò, per la prima volta nella sua vita.
Imboccò
il corridoio quasi correndo. Si sentì un po' sciocco, ad
inseguire
quello che gli pareva un sogno evanescente.
L'unico
rumore era quello dei suo passi affrettati e, in lontananza, dei
tacchi di Camelia.
Poi quel
ticchettio cessò e lui svoltò l'angolo.
Camelia
era girata di spalle, la schiena e la nuca nude lambite dalla luce
flebile delle candele.
Immersa
in quella luce dolce sembrava quasi un'apparizione, bella e
intangibile.
“Non ti ho vista
l'anno scorso.” la voce di Draco ruppe il silenzio e Camelia
ruotò
appena il capo.
Draco ne
intravide il profilo sotto l'elaborata acconciatura.
“Forse
perchè non hai saputo guardare attentamente, signor Malfoy.
Sono
sempre stata qui.” sussurrò e Draco si rese conto
che aveva una
voce dolce, delicata. Non
l'aveva
mai notato e ne fu attratto come lo sarebbe stato dal canto di una
sirena.
Solo quando fu a pochi
passi da lei, Camelia si voltò per fronteggiarlo.
Erano
vicini, vicinissimi, e Draco se ne rese conto solo nel momento in cui
si ritrovò le labbra di Camelia a pochi centimetri dalle sue.
La
dama del ritratto sopra le loro teste ridacchiò. Un
capannello di
maghi mormorava in una cornice poco distante.
In
quel frastuono di sospiri, risate e sussurri, le labbra di Draco si
posarono su quelle di Camelia.
Erano
morbide, dolci, eppure, mentre le loro labbra si muovevano in
sincrono, a Draco parve che una vampa di fuoco fluisse in lui,
facendolo fremere. Quel
bacio
inibì ogni capacità di pensiero, facendogli
perdere la cognizione
del tempo e del luogo in cui si trovavano.
L'unica
cosa che percepì fu il corpo caldo di Camelia e le mani di
lei che
si tuffavano tra i suoi capelli.
Quando
si separarono, sembrava passato un secolo. L'unica
distanza tra loro era quella tra le labbra.
“Ora
ti vedo, Cam.” sussurrò lui, mentre Camelia
appoggiava la fronte
contro la sua scapola.
Non
replicò, ma il suo respiro sul collo e l'eco di una risata
furono
una risposta sufficiente per Draco.
And
I will love you, baby, always. And I'll be there forever and a day
Bon
Jovi
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4- Non lasciarmi ***
Non
lasciarmi.
{ 4# ; nascondiglio.
}
6°
anno
Entro
pochi minuti sarebbero entrati dalla Stanza delle Necessità,
Draco
lo sapeva e aveva paura.
Doveva commettere un omicidio, lei lo
sapeva e non lo avrebbe più guardato con gli stessi occhi
con cui lo
guardava in quel momento.
Soli, abbracciati nel buio del
corridoio al terzo piano, le stava dicendo addio.
O arrivederci?
« Non puoi stare qui. » esclamò Draco
tenendola per le spalle.
« E' pericoloso, arriveranno e ti uccideranno. » la
preoccupazione
trapelò dalle sue iridi chiare.
Camelia abbassò lo sguardo verso
la bacchetta al suo fianco e sfoderandola si fece forza. «
Combatterò. Non ho paura di Loro. »
esordì troppo coraggiosa per
le sue minute spoglie.
« Dovresti Cam, sono pericolosi. »
Un
trambusto all'interno della Stanza li riscosse. Erano arrivati.
«
Camelia, ti prego, fallo per me. Sono stati due anni fantastici, mi
sei mancata ogni estate e non posso pensare che mi costringano ad
ucciderti, o peggio.. » considerò ogni
possibilità abbassando gli
occhi sulla faccia pulita della ragazza « potrebbero
ucciderti Loro.
»
Un mantello nero apparve appena dalla porta della grande Stanza
nascosta e Camelia urlò con quanto fiato aveva in gola.
« Reducto!
»
Draco sapeva cosa sarebbe successo, un solo incanto, due sole
parole e il corpo della ragazza sarebbe stato freddo e immobile per
sempre. Le fece scudo con il suo abbraccio e bloccandola la spinse
nell'ombra del corridoio fino alla porta del Bagno dei Prefetti.
«
Cam, Cam, CAM ascoltami » esclamò Draco
scuotendola per le spalle
fino a portare l'attenzione degli occhi della ragazza ai suoi.
« Non
uscire di qui, per nessuna ragione al mondo. Ti verrò a
prendere,
prometto, ma tu giurami che non uscirai da questo bagno. »
Camelia
lo guardò dritto negli occhi, non riuscì a
trattenere lacrime amare
che iniziarono a solcarle il viso. Con un abbraccio indissolubile nel
cuore di Draco, sigillò il patto tumultuoso della vita.
Draco si
staccò dopo aver assaporato ogni sfumatura del suo odore,
dopo aver
toccato i suoi capelli fini e biondi. Si staccò con in cuore
il
pensiero di poterla rivedere viva e vegeta.
« Devo andare, li
sento chiamare. » esclamò con un nodo in gola.
« Sei sempre nella
mia mente Mezzosangue. »
« Non chiamarmi così lurido bambino
viziato. » si difese lei tirandogli un pugno sul braccio.
« Perchè
sei solo questo. Un bambino viziato. »
Le loro labbra si
sfiorarono appena e Draco, correndo verso la porta del Bagno dei
Prefetti, girò appena la coda dell'occhio per vedere Camelia
immobile con le lacrime e i capelli incollati al viso, la bacchetta
ancora sfoderata.
And
all I can taste is this moment. And all I can breathe is your
life.
'Cause
sooner or later it's over. I just don't want to miss you
tonight.
Iris-Goo
Goo Dolls
PiccolaStellaSenzaMeta:
ci
abbiamo messo un po' ad aggiornare, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.
Non sai quanto le tue recensioni ci abbiamo riempito il cuore di
gioia. Era un po' triste non vedere nessun commento, ma è
una storia
a cui entrambe siamo affezionate e non volevamo che scivolasse nel
dimenticatoio.
E così abbiamo continuato; e meno male, visto che
sei arrivata tu a recensire.
E' bello sapere che Camelia ti piace.
Come sai, questa storia non avrà un lieto fine, ma speriamo
che la
cosa contribuisca a dare fascino alla storia.
Be', direi che ora
possiamo andare e lasciarti a un'altra bella recensione.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5- Goodbye Sunshine ***
Prima
del capitolo vorremmo cogliere l'occasione di fare un po'
di
pubblicità a due nostre storie che parteciano al contest
“Chi
ha paura delle Mary Sue?”
Goodbye
sunshine.
{
5# ; carta. }
7°
anno
Finalmente
la pace, finalmente la libertà che Draco voleva nonostante
facesse
notare il contrario ai compagni, alla famiglia.
Le macerie di
Hogwarts gli mettevano tristezza, non aveva mai visto niente di
così
distrutto, devastato, rovinato. L'aveva sempre vista splendente e
impavida, piena di risate e di "Mio padre lo verrà a
sapere.".
Si divertiva ad asserire che suo padre avrebbe fatto di tutto per
proteggerlo anche se avrebbe sempre voluto cavarsela da solo, ridere
delle battute anche se erano riferite a lui.
Con la cenere sul
viso corse per i corridoi gridando con tutto il fiato in gola il nome
di Camelia. Voleva rivedere i suoi occhi, toccare le sue labbra e
sentire l'odore dei suoi capelli dopo il diluvio di terrore e sangue
delle ultime giornate.
« Cam! Camelia dove sei?! » urlò
salendo per la torre mezza distrutta dei Corvonero. « Cam sei
qui? »
sussurrò entrando. Sul tavolino basso al centro della Sala
dei
Corvonero c'era un enorme fiore, una camelia che giaceva su una
pergamena srotolata.
Draco sapeva già cosa voleva dire. Era la
sua firma.
Lesse attentamente la calligrafia minuta della
ragazza, minuta ma elegante come solo Camelia sapeva fare.
Draco,
anzi, Pivellino,
mi
dispiace lasciarti così, credimi. Mi sento uno schifo.
Ti
ricordi il nostro bacio? Lo porterò sempre nel cuore. Sono
stati 3
anni bellissimi e duri, dopotutto io sono una Mezzosangue, tu un
Purosangue e so quanto sia difficile convivere con queste differenze
per te e la tua famiglia.
Non
credo di sapere cosa sia l'amore Draco, con te l'ho appena sfiorato e
sono pronta a dirtelo, a giurartelo.
Quando
leggerai questa lettera sarò così lontana che
nemmeno se provassi a
cercarmi una vita riusciresti a trovarmi, ho cambiato sembianze,
luogo e voce.
Spero di
incontrarti un giorno, di ringraziarti per la vita diversa, per il
tempo trascorso insieme, per l'amore che mi hai dato e che
porterò
sempre dentro di me.
Ti
amo Draco, ma non abbastanza per stare insieme per tutta la vita.
Addio Sole.
Per
sempre tua,
Cam.
Mentre
leggeva annusava la sciarpa che Camelia aveva lasciato sotto alla
lettera. Sentiva il suo profumo, sentiva le sue parole bucargli il
petto.
Poche parole per spezzare un cuore.
Poche parole per
capire che dopo un tornado non c'è il sole, dopo i cicloni
ci sono
solo rovine.
Il fiore in mano e la sciarpa al collo, Draco Malfoy
uscì dalla struttura nelle condizioni della stessa Hogwarts,
in
macerie.
Goodbye
my love, I can't hide what has come, I have to go and leave you alone
but
always know that I love you so.
Avril
Lavigne - Goodbye
**
PiccolaStellaSenzaMeta:
e finalmente siamo giunte al penultimo capitolo. Devo dire che mi
mancherà questa raccolta, perché come te anche
noi siamo
profondamente affezionate a questa storia e a Camelia. E' stato
grazie a questa raccolta che io e Jane ci siamo conosciute e non
smetterò mai io, Bumbunì, di essere grato al
genio che mi ha spinto
ad “invitarla a ballare”
Detto ciò, credo che fosse il minimo
dedicarti uno spazio nel capitolo. Le tue recensioni sono sempre
così
dolci che volevamo trovare il modo di sdebitarci per aver speso un
po' di tempo per la nostra piccola raccolta e aver amato, un po' come
noi, Camelia.
Spero
che il capitolo non ti abbia deluso. Lo so, è molto triste,
ma
d'altronde non poteva certo finire bene per loro, no? Il prossimo
sarà sulla scia di questo, perciò non odiarci se
alla fine li
abbiamo dovuti dividere. Ma sta certa che Draco non
dimenticherà
Camelia, lo vedrai in seguito.
Be', ora ti lascio e aspetto una
tua recensione, sperando che il capitolo ti sia piaciuto.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=969312
|