A Better Doll

di TizianaRivera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I: Welcome Home ***
Capitolo 2: *** Capitolo II: Deal ***
Capitolo 3: *** Capitolo III:Past come back ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV:Pieces of story ***
Capitolo 5: *** Capitolo V:Old friends, old lovers ***



Capitolo 1
*** Capitolo I: Welcome Home ***


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Era passato qualche anno da quando avevo ricevuto la notizia da un notaio che mia nonna era morta, non una lacrima avevo sprecato per quella donna che per me era poco più di un’estranea. Tante belle parole erano sempre state spese in suo favore, ma non da parte mia, dopotutto lei non si era mai interessata a  me, la piccola bambina dai capelli ramati e con vispi occhi verdi, che amava mettere a soqquadro tutta la casa, a differenza della mia cara cuginetta, pacata e ordinata- perfetta, a detta di mia nonna - ma lei e tutto il resto della mia famiglia non sapevano come lei realmente fosse , cosa che io invece sapevo molto bene.
Tornando al presente …non sapevo perché non avessi mai aperto quel cofanetto,  e nemmeno cosa vi fosse all’interno, ma solo che fino a quel momento non mi ero sentita pronta ad aprirlo. Ma quel giorno lo ero , così lo aprii e trovai una lettera al suo interno: bianca e semplice. Da un lato la scritta“Per Emily Rose” in un corsivo stilizzato ,molto raffinato. Rimasi per qualche secondo a contemplare la lettera. Poi, preso coraggio, iniziai a leggere:
“Cara Emily Rose,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che io non ci sono più, e mi dispiace, mi dispiace davvero tanto di non esserti stata accanto. Me ne accorgo solo ora che te ne sei andata e giorno dopo giorno mi sento sempre più vecchia, sempre più debole .Ho capito di non averti mai dedicato abbastanza attenzione, di non aver mai cercato di instaurare un rapporto con te, cosa che invece ho fatto con tua cugina. Mi dispiace di non averti mai capita, o meglio di non aver mai cercato di capirti. Mi dispiace che tu e Sookie non abbiate mai legato mentre io ero in vita  e che tra voi ci sia sempre stata una sorta di rivalità, di antipatia reciproca. Per questo ti lascio metà della mia casa : l’altra metà andrà a Sookie. Voglio che voi siate una famiglia, dal momento che della nostra famiglia ormai rimanete solo tu, Sookie e Jason. Vorrei che voi foste uniti. Quindi spero che tu accetterai di andare a vivere a Bon Temps; so di chiederti molto e posso comprendere se non accetterai: dopotutto immagino che ti sia creata una bella  vita per conto tuo, visto che non sei più tornata. Ma quando vorrai, se vorrai, ricordati che quella è e sarà sempre casa tua, e che se ti sentirai smarrita e vorrai tornare alle tue radici potrai farlo.
Spero che dopo questa lettera tu mi possa disprezzare un po’ meno, ma se non dovesse cambiare nulla sarebbe comprensibile.
Con affetto,
Adele Hale Stackhouse”
Rilessi più volte la lettera: la vecchia ci aveva preso in pieno su tutto, tranne sul motivo per cui non volevo tornare a Bon Temps. Non era perché mi ero “creata una bella vita per conto mio”,semmai il contrario. La mia vita faceva pena: ero una drogata e per avere i soldi per procurarmi la droga avevo persino iniziato a prostituirmi; ero anche un’alcolizzata;  ma da un anno e cinque mesi non mi prostituivo, né mi drogavo più: ero pulita, in tutti i sensi.
Ogni giorno era una lotta. Inoltre ormai mi ero abituata ai soldi facili,  invece adesso era una vera impresa arrivare a fine mese, anche se mi stavo impegnando sul serio per rimettermi in carreggiata.
Non so esattamente cosa mi fece pensare di poter tornare a Bon Temps, di poter finalmente avere una famiglia, di mettere da parte i rancori e i cattivi ricordi del passato e costruirmi radici: dopotutto io ero sempre stata una nomade, che puntualmente faceva le valige e ripartiva quando le cose si facevano serie. In ogni caso, lo pensai. Così presi le poche cose che possedevo, le caricai in macchina e partii alla volta di Bon Temps.
 
Guidai per svariate ore e quando arrivai davanti a casa di mia cugina mi fermai, spensi il motore e rimasi ad osservare quel luogo pieno di ricordi, per la maggior parte tristi. Mi chiesi se fosse davvero qui che volevo stare, in quella cittadina che mi aveva portato più sventura che buona sorte, in quella casa che mi riportava alla mente tanti mostri del mio passato, che avevo messo in un cassetto nella mia mente, chiusi a chiave con cura, in modo che non potessero uscirne. Ma in quel momento la serratura aveva ceduto, il cassetto si era riaperto e i mostri stavano riuscendo, assetati di sangue e furiosi.
 
 
Attesi una manciata di minuti prima di uscire dalla macchina e incamminarmi verso la casa. Non sapevo come mi sarei dovuta comportare: potevo salutarla in modo affettuoso e disinvolto, oppure trattarla come l’avevo sempre trattata, dopotutto quella era anche casa mia e lei non ci poteva fare niente. Decisi di optare per la prima alternativa: per una volta volevo iniziare con il piede giusto.
Salii gli scalini del portico e arrivai alla porta, suonai il campanello e attesi. Quando Sookie aprì la porta tutti i miei buoni propositi svanirono come per incanto: lei era rimasta sempre il solito spocchioso angioletto con l’aureola mal vestito . Portava una coda di cavallo, perfettamente ordinata , il solito sorriso falso da ebete, un vestito ridicolo a fiori, e dei sandali marroni riesumati da qualche scarpiera di 40 anni fa: questa era Sookie Stackhouse. Non potevo farci nulla, lei tirava fuori il peggio di me. Passò qualche istante prima che Sookie realizzasse chi avesse davanti. Scommetto che ancor prima di riconoscermi per il mio aspetto mi riconobbe poiché non riusciva a leggere i miei pensieri: mi ero esercitata giorno e notte affinché quel suo “terzo occhio spione” non mi potesse guardare dentro. Quando se ne accorse il suo sorrisetto si trasformò in una smorfia piena di ira, disgusto e dolore con un piccolo avanzo del sorrisetto angelico che poco prima le invadeva il volto . Scoppiai a riderle in faccia, non riuscii a trattenermi, poi la abbracciai urlando –Cuginetta cara!!- ed entrai in casa senza aspettare un suo invito. Dopotutto era anche casa mia. Appena entrata iniziai a studiare quella casa che non avevo visto per tanti anni. Non era cambiato nulla. Così, dopo aver guardato velocemente in giro, mi diressi al carrello degli alcolici, mi versai un bicchiere di whisky e iniziai a sorseggiarlo: mi serviva qualcosa per sciogliere la tensione.
Sookie chiuse la porta furiosa e fece la sua entrata in salotto –Cosa ci fai tu qui??- la sua voce era piena d’isterismo, la cosa  mi fece sorridere,- Mi godo un bicchiere di whisky in compagnia della mia cara cugina nonché nuova coinquilina – un ghigno si espanse sul mio volto , e scandii con particolare attenzione la parola “coinquilina”.
- Nuova cosa?!- ora aveva anche iniziato ad urlare, stava andando sempre meglio.  Stava per aggiungere qualcos’altro quando il campanello suonò . Sookie sparì e si diresse verso l’ingresso, lasciandomi sola con il mio bicchiere di whisky, ormai vuoto, che perciò riempii nuovamente.
Stavo sorseggiando il secondo bicchiere quando i miei occhi si posarono sull’uomo entrato nella stanza. Ma che dico , chiamarlo uomo era decisamente riduttivo rispetto a ciò che era realmente! Più che un uomo era simile a un dio, anzi ,  molto meglio: era un vampiro. Biondo, imponente , slanciato, con dei magnetici occhi verdi . Restammo ad osservarci, a studiarci a lungo , sentivo il suo sangue scorrergli sotto la pelle, il sangue di vampiro era inconfondibile, ma percepii che Sookie aveva una piccola quantità dello stesso sangue in circolo : la cosa si stava facendo interessante.
Fu Sookie a rompere il ghiaccio-Scusa, che sbadata; lei è…-la interruppi –Io sono Emily Rose , la cugina di Sookie- ero capace di presentarmi da sola-e tu saresti??- Il vampiro mi guardò serio e rispose- Eric Northman , un amico di Sookie – .
Scoppiai a ridere, andavano palesemente a letto insieme e si inventavano questa cosa assurda dell’amicizia?! Ma per favore! Eric rimase shockato dalle mie improvvise risa –Sai Sook non ti facevo tipa da vampiri, forse non siamo poi così diverse come pensavo- stavo veramente ridendo di gusto e più vedevo Sookie  diventare nera di rabbia e più ridevo! Eric invece aveva uno sguardo stupito, evidentemente avevo  proprio fatto centro , e accennò un sorrisetto divertito .
Il suono del campanello pose fine alla mia risata e Sookie sparì nuovamente . Eric restò in salotto, e dopo poco chiese –Cosa ti porta a Bon Temps?-non capivo il perché della sua domanda –Non che siano affari tuoi, per intenderci, ma sono qui poiché metà di questa casa mi è stata lasciata in eredità da mia nonna e così ho pensato di ritornare a vivere qua- Stava riflettendo sulla mia frase quando entrò in salone un altro vampiro, mi presentai nuovamente e lui rispose-Piacere mio, io sono Bill Compton , il fidanzato di Sookie- e mi porse la sua mano, cosa stranissima poiché nessun vampiro lo faceva mai; come prima avvertii che anche un po’ del suo sangue era in circolo dentro Sookie , così mi voltai verso di lei –Sook, mi veniva difficile pensare che tu andassi a letto con un vampiro, ma addirittura con due! Siamo decisamente più simili di quanto pensassi ! – I due vampiri mi stavano fissando, Eric con aria divertita , mentre Bill con aria seria, poi entrambi spostarono il loro sguardo su Sookie . Ormai era livida dalla rabbia . Stavo tornando a riempirmi il bicchiere di whisky con un ghigno in volto, capendo che non avrebbe mai risposto alla mia provocazione  quando sentii una risata e allora mi girai –Io, come te?! Neanche se mi ci mettessi d’impegno potrei essere una persona indegna come lo sei tu . Io non sono AFFATTO come te . Io non sono un’alcolizzata e drogata che si prostituisce per procurarsi la droga. TU sei solo un inutile puttana , e se tu morissi nessuno sarebbe preoccupato per te , o triste , perché a nessuno importa niente di te! Quindi sai che ti dico ?! IO NON SONO AFFATTO COME TE! –
Guardai la sua faccia, ghignante , sgranai gli occhi e senza nemmeno accorgermene feci cadere il bicchiere per terra, il tonfo fu assordante , una scheggia mi graffiò la guancia. Ero sotto shock, ero come paralizzata, mossi il mio sguardo da Sookie ai due vampiri, intenti a guardare Sookie con assoluta sorpresa. Sentii gli occhi pizzicarmi . Le sue parole mi avevano ferita. Non mi importava cosa pensasse , ma il fatto che ciò che pensasse fosse la pura verità , o quasi. Alcune cose erano cambiate , ma aveva ragione , a nessuno importava di me . La cosa mi ferì più di quanto immaginassi: quella ragazza davanti a me , QUELLA RAGAZZA che non vedevo da parecchi anni , LEI ci aveva visto bene , mi aveva appena tirato una freccia , e aveva colpito al cuore . Abbassai lo sguardo cercando di riprendermi ; passò solo qualche secondo che sembrò un eternità.
Sorrisi.
Alzai nuovamente lo sguardo mostrando i denti e sorridendo, forse ero diventata matta ; lei mi aveva appena insultato e io SORRIDEVO. Iniziai ad applaudirle
-Wow!Sono impressionata sai Sook?!?! E mi pare di non essere la sola!- smisi di applaudire –Sai, devo essere sincera , ci hai preso su tutto , o quasi.- il mio ghigno si trasformò in un’espressione dura, seria – Sai , mi duole informarti che sei in ritardo di un anno e cinque mesi , precisamente, per farmi la tua ramanzina .-mi avvicinai a lei –Ormai non mi prostituisco ne mi drogo più; ma immagino che a una sputa sentenze come te non importi di tutto ciò –
La guardai per un istante , ci guardammo fisse negli occhi, la sua faccia pareva quasi spaventata , temeva davvero che l’avrei rifatto?! L’avrei sorpresa . Uscii dal salone, percorsi il piccolo corridoio e uscii da quella casa dominata da un silenzio assordante: un silenzio che mi martellava il cervello, un silenzio che nascondeva mille parole.
 
 
Bill’s POV
 
 
Guardai Sookie incredulo , non riuscivo a credere a ciò che era appena successo davanti ai miei occhi , alle parole che erano uscite dalla sua bocca taglienti come rasoi , continuavo a guardarla e non mi capacitavo di ciò che aveva appena pronunciato sookie .LA MIA SOOKIE. La mia dolce compagna aveva appena ferito con un coltello invisibile sua cugina , senza un apparente motivo. Nel suo sguardo c’era così tanto odio da rendere i suoi occhi irriconoscibili. Non l’avevo mai vista comportarsi così. Che io sapessi non si era mai comportata così nei confronti di qualcuno!
 
Attesi che si sedesse sul divano , poi andai al suo fianco e la guardai. Lei si girò , notò il mio sguardo di disapprovazione e borbottò –Che c’è?!-  aprii la bocca , ma la richiusi un secondo dopo.
- è stata lei a venire qui! IN CASA MIA! A insultarmi! Ho dovuto risponderle in quel modo, mi ha deliberatamente messo in imbarazzo da quando ha varcato la soglia , e non se ne sarebbe andata ! era quello che voleva , in fondo – Abbassò lo sguardo, le presi la  mano, abbandonata sul suo ginocchio –Sookie, non ti devi giustificare con me , ma credo…- -Sciocchezze!- mi interruppe –Tu credi che io debba scusarmi con lei! Ma io non devo! E non lo farò ! io non  devo niente a quella là!-
Più la guardavo e più la sua reazione mi sembrava quella di una bambina capricciosa che aveva appena tirato i capelli della sua compagna di giochi perché aveva una bambola più bella. Era irriconoscibile.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’ “autrice” :
Salve a tutti! Mi presento , sono Tiziana , e questa è la primissima volta in cui mi cimento in una fan fiction, anche se sono un’accanita lettriceormai da mesi  =). Fino a qualche tempo fa non avevo mai pensato di scrivere una ff , ma poi mi son detta “perché no??” , così visto che stavo già scrivendo questa storia per divertimento ho deciso di pubblicarla … Emily Rose è nata per un mio bisogno di introdurre un personaggio che tiri fuori il lato peggiore di Sookie XD .Lo so che da dire è brutto, però la vedo troppo buonista. La storia si colloca dopo la quarta stagione di TB , però ho cambiato alcune cose, come Sookie che è tornata con Bill , e appariranno alcuni personaggi di The Vampire Diaries, spero che il primo capitolo vi abbia intrigato e che continuiate a seguire la storia =)… spero con i vostri consigli o critiche di migliorare quindi recensite mi raccomando!! =D 

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Capitolo 2
*** Capitolo II: Deal ***


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  Ascoltavo il mio respiro e il ritmico battito del mio cuore. Mentre ero intenta ad ascoltare questa combinazione di suoni, mi interrogavo su varie questioni. La più importante credo fosse “Dove mi trovavo?”, raccolsi gli indizi nell’aria; feci una profonda inspirazione e una parola a caratteri cubitali si insediò nella mia mente, questa parola era “muffa”, ma non un odore di muffa qualsiasi, ma quel odore di muffa caratteristico dei motel da quattro soldi. Che odore nauseante! Poi mi interrogai sul come ci fossi arrivata in quel luogo. Che domanda sciocca. Infatti la risposta era coricata al mio fianco . Poiché non ero da sola nella stanza, ero quasi sicura che si trattasse di un uomo , ma non aprii gli occhi per accertarmene, dopotutto avevo già mal di testa ad occhi chiusi, ed ero sicura che dopo aver aperto gli occhi mi sarei sicuramente pentita della mia decisione. Provai a ripensare alla sera prima. Ricordavo lo scambio di battute a casa di Sookie , di essermene andata  e di essermi fermata in un bar; il nome del bar mi sfuggiva, Mersotte’s , Motte’s, qualcosa di simile; poi ricordo di aver iniziato a bere e da qui più nulla, buio totale.
Rimasi coricata a cercare di ricordare la notte precedente , ma alla fine ci rinunciai , al momento giusto , se fosse stato necessario avrei ricordato , sennò pazienza, dopotutto non era la prima volta che mi svegliavo la mattina dopo con il mal di testa e con un vuoto di memoria.
Decisi di aprire gli occhi e porre fine alla quiete e al mio riposo. Inizialmente vidi tutto sfocato poi il dolore alla testa diventò lancinante, ma  dopo qualche secondo si affievolì leggermente . Mi alzai e andai in bagno, mi feci una doccia, notai le aspirine sopra il bancone della cucina; ne presi una e poi studiai l’appartamento, aveva tre stanze in totale , un salone con piano cucina e tavolino, un bagno e una camera da letto, nonostante l’odore di muffa non era male , avevo visto posti peggiori.
-Hey bellezza!- mi spaventai,ero così assorta nei miei pensieri che non avevo sentito l’uomo alzarsi e uscire dalla camera da letto, mi voltai, ora si trovava a qualche metro da me nel salone .-Ti va di fare una replica di ieri notte- mormorò con un sorriso malizioso ; lo guardai . Assolutamente no . Il suo tono di voce era terribilmente irritante –Mi dispiace , ma te ne devi andare di qua , ora – dissi in tono minaccioso. Lui mi guardò e scoppiò a ridere . Se il suo tono di voce era irritante la sua risata mi fece infuriare , in quell’istante designai la sua sentenza . Morte .
Lo guardai negli occhi e sorrisi , lui stava ancora ridendo quando improvvisamente il suo respiro si spezzo, e le sue risa furono sostituite da grida di dolore . Si accasciò a terra contorcendosi e urlando . Che scena pietosa . Urlò per qualche minuto , poi improvvisamente le grida cessarono , e l’uomo non respirava più.
 Superai il suo cadavere  con un piccolo saltello e  ritornai in camera da letto , presi i miei vestiti da terra e li indossai , uscii dalla camera da letto , presi le aspirine da sopra il tavolo della cucina e uscii dall’appartamento. Chiamai un taxi e chiesi all’autista se conosceva un bar chiamato Mersotte’s , e lui sorrise e mi rispose –si vede proprio che lei non è di queste parti , intende Merlotte’s ?- annuii così il taxi partì e io mi lasciai trasportare dai pensieri.
 
Una volta arrivati scesi dal taxi e andai alla ricerca della mia auto , non poteva essere lontana ; infatti dopo aver vagato per il parcheggio per qualche minuto la trovai, vi entrai e mi diressi verso il motel di prima . Quando arrivai mi cambiai vestiti in macchina , mettendo abiti puliti , poi scesi dalla macchina e andai a guardare la bacheca e lessi un numero , doveva essere del proprietario del complesso . Lo chiamai e poco dopo la mia chiamata il proprietario si presentò , mi disse che aveva una sola stanza libera, feci il tour dell’appartamento e accettai la sua offerta.
 
Una volta andato via non sapevo che fare , forse avevo fatto male a uccidere quel ragazzo, dopotutto mi sarei potuta divertire, avrei avuto qualcosa da fare , e forse mi avrebbe anche fatto restare da lui gratis , peccato che avesse una voce così sgradevole , sennò gli avrei potuto anche risparmiare la vita .
 
Passarono i giorni e io continuavo ad annoiarmi , non volevo tornare da mia cugina , non per il momento almeno , le sue accuse mi bruciavano ancora , più di quanto volessi ammettere . L’unica novità fu quando ritrovarono il cadavere del ragazzo con cui ero andata a letto , alcuni poliziotti avevano bussato alla mia porta per porgermi alcune domande , ma io con una faccia spaventata gli avevo detto –sono mortificata , ma io sono arrivata solamente da qualche giorno , non conoscevo quel ragazzo , sono desolata di non potervi essere d’aiuto – quei porci più che prestare attenzione alla mia interpretazione degna di un’ Oscar della povera ragazza ingenua erano occupati a fissarmi la scollatura , ma dopo essersi accertati che io ero “totalmente estranea ai fatti” se n’erano andati , e dopo le giornate ripresero tra la stanchezza e la noia.
 
 
 
 
Dovevo trovarmi un lavoro ! Avevo preso questa decisione per due ragioni : mi stavo annoiando e i soldi stavano finendo . Così iniziai a guardare gli annunci , uno catturò la mia attenzione , diceva “Fangtasia  , Shreveport , cercasi barista ” la cosa mi intrigò per il nome del locale , così decisi che la notte stessa sarei andata a parlare con il titolare per avere il lavoro.
 
Per l’occasione mi ero messa i tacchi alti in tessuto , pantaloncini corti neri e una camicia a maniche corte bianca , insomma abito ad effetto ma essenziale e semplice.
Scoprii che quel locale , come sospettavo , era un locale per vampiri , infatti avevano un curioso slogan scritto accanto al nome del locale , poi a riscuotere la somma per entrare nel locale era un vampiro , come la maggior parte delle persone che facevano la coda per entrare . Con un po’ di moine riuscii a entrare saltando la fila , dopotutto saper trattare con i vampiri era una delle poche cose per cui ero naturalmente dotata . Entrai decisa nel locale , guardandomi attorno in cerca del proprietario . Poi lo vidi. Era l’amico biondo di Sookie . Non fu difficile individuarlo poiché stava su una sorta di trono sopra un palchetto a parlare con qualche altro vampiro , e sotto il palco c’era una fila di scopa-vampiri che stavano lì fermi sperando che lui gli scegliesse. Patetici.

Mi diressi in quella direzione , superai i vampirofili e salii gli scalini del palchetto e mi piazzai davanti a Eric che sicuramente aveva riconosciuto il mio odore e si era voltato a guardarmi . -Salve, in cosa posso esserti utile stanotte?- la sua voce sottintendeva un po’ di malizia , risposi al gioco -vorrei parlarti in privato se non ti dispiace -gli feci uno sguardo da gattamorta  , aveva intuito che stavo giocando , ma mi fece strada verso il suo ufficio , intanto sentivo i vampirofili lamentarsi e insultarmi, il fatto mi fece sorridere. Entrammo nel suo ufficio, si sedette , mi fece accomodare  e infine disse -sono tutto tuo- non badai al palese doppio senso della frase , rafforzato dal suo sorriso malizioso e andai direttamente al punto - So che state cercando una barista e si da il caso che io sia molto brava  , che ci sappia fare con i vampiri , e in più ho un urgente bisogno di una busta paga visto che le stanze di motel non si pagano da sole- mi fissò però un momento, stava riflettendo -per il lavoro ci penseremo dopo, e volendo tu hai una casa, casa di Sookie; era molto dispiaciuta per il modo in cui si è comportata con te l’altro giorno, non è da lei; in teoria la dovrei chiamare per rassicurarla che sei qui, era molto in pensiero - .

Risi di gusto . –Sookie preoccupata per me! Questa è nuova ! Mi chiedo cos’altro la mia cara cuginetta si inventerà per apparire come un angelo sceso in terra!- feci una pausa di qualche secondo –E comunque sarebbe un vero peccato se tu decidessi di chiamare Sookie, poiché dubito che sarei disposta a mettere a tua disposizione i miei poteri se tu la chiamassi- .

Lo sguardo di Eric si spostò dal telefono a me , e mi guardò sorpreso –Poteri?Di che poteri stiamo parlando esattamente?- attesi qualche istante –Stiamo parlando di poteri che fanno apparire la telepatia di Sookie uno scherzo- Continuò a fissarmi –Hai la mia totale attenzione , va avanti-.

-Posso mandare impulsi elettrici dal mio cervello a quello di un altro, uomo o vampiro che sia, e farli provare dolore, dal più debole al più forte dolore che egli possa provare posso torturarlo sino alla morte, una morte terribile , dolorosissima; e in più so quando qualcuno mente o dice la verità- finii di parlare e aspettai una reazione di Eric , che si limitò a sorridere dicendo-Dimostramelo- e si alzò in piedi , io mi limitai a sorridere e dopo qualche secondo sentii il suo respiro spezzarsi , il suo sorriso scomparve e si tramutò in un espressione dura, seria , e emise un suono simile a un gemito così lasciai “andare la presa” . Chiuse per qualche istante gli occhi , forse per ricomporsi  poi aprì gli occhi , sorrise e stringendomi la mano disse -Assunta-. 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo III:Past come back ***


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Eric mi scortò sino all’uscita del suo ufficio e mi condusse al bancone dove c’era una vampira con un vestito nero e rosso lucido , molto succinto. Come ci vide smise di preparare il Mojito, o meglio smise di provarci , e si avvicinò a noi. –Emily Rose , lei è Pam , la mia progenie . Pam , lei è Emily Rose, il mio nuovo acquisto. Ti spiegherò tutto più tardi , però ora ti basti che è la nuova barista.- Disse Eric in modo molto conciso. Pam continuava a fissarmi , a studiarmi, come se stesse cercando di leggere nella mia mente quale oscuro segreto nascondessi. Poi si girò verso il suo padrone –è un’umana , carina ! Posso giocarci?!-. Fantastico , ci mancava solo la vampira bisessuale ; peccato che io avessi qualcosa in contrario sull’essere trattata come un giocattolo –Perché non ci provi?!- dissi nel modo più minaccioso possibile. La vampira mi scoccò un’altra occhiata divertita  e poi  dopo un cenno di Eric sparì dicendomi che per qualunque problema sarebbe bastato “sussurrare in modo seducente il suo nome” , patetico. Subito dopo si dileguò anche Eric che tornò sul palco per la felicità dei vampirofili e io iniziai a servire bibite al bancone. Come rimasi sola iniziai a  guardarmi intorno notando quanti vampiri che conoscevo ci fossero in quel locale , ogni tanto mi salutavano o si avvicinavano per fare due chiacchiere.
Stavo preparando un Bloody Mary quando sentii una voce conosciuta dire-Vorrei un bicchiere di….te- non mi dovetti nemmeno voltare per riconoscere chi fosse il bellissimo proprietario di quella voce , sorrisi –Ciao Damon- soffiai , convinta che per quanto baccano potesse esserci nel locale sicuramente mi aveva sentito –Ciao bellissima- mi voltai e lo trovai con il suo solito sorriso sghembo che faceva impazzire le ragazzine, di solito quello era il sorriso che riservava alle sue prede, che con un po’ di moine gli concedevano tutto ciò che voleva , era un vero Don Giovanni; ricordo che quando ci eravamo frequentati continuava a dirmi “perché spaventare la tua preda quando puoi semplicemente farla incastrare nella tua tela di sua spontanea volontà?!” . Parole sante .
Consegnai il Bloody Mary alla proprietaria e mi rigirai verso di lui –Come te la passi?- chiesi donandogli la mia più totale attenzione -Mah, solita routine , mi alzo, uccido qualcuno,torturo un po’ Stef e cerco di convincere i coniglietti a non organizzare una sommossa per vendicarsi di tutti i loro simili morti a causa sua; insomma, il solito. E tu invece?! Come sei finita alla mercè dello sceriffo? Guarda che sono geloso!- fece un occhiolino e si avvicinò ulteriormente a me –Non ne dubito- scoccai una veloce occhiata a Eric , che stava guardando , e quasi sicuramente anche ascoltando me e Damon –Mi servivano soldi , tutto qui. Come sta il mio CARO Stefan?- sorrisi cercando di cambiare argomento –il TUO CARO…Stefan mi tiene ancora il broncio per averti portata via da lui. Ma devi ammettere che io ero di gran lunga più divertente . Si può dire che ti ho fatto un favore!- risi, aveva ragione. –Non ti do tutti i torti, era troppo noioso per me, poi non sono mai riuscita a capire perché reprimesse la sua natura nutrendosi di coniglietti indifesi, è ridicolo - .
Continuammo a rivangare il passato per un po’ , gli offrii qualche bicchiere di Bourbon, poi se ne andò a cercare una vampirofila per nutrirsi ma prima di andare mi disse che se avessi avuto bisogno di lui mi sarebbe bastato chiamare. Continuai a lavorare tranquillamente al bar. Stavo servendo un simpatico ragazzo quando improvvisamente una mano mi prese con forza il polso, tanto forte che per qualche secondo temetti che me lo stesse per rompere ; la mano che mi circondava con così tanta violenza era di un vampiro enorme , che mi strattonò dicendo –Tu ora vieni con me !- .Ero terrorizzata , non potevo nemmeno usare i miei poteri poiché la sua pelle era a contatto con la mia e se li avessi usati si sarebbe ritorta contro me stessa, così in un attimo di lucidità sussurrai il nome di Pam e prima che il vampiro riuscisse a realizzare ciò che avevo fatto Pam fu davanti al vampiro prendendolo per la gola e Eric si precipitò giù dal palchetto e in un secondo affiancò la compagna e lo portarono nell’ufficio di Eric . Io chiamai Damon , che non tardò ad avvicinarsi e lo convinsi a sostituirmi momentaneamente , così raggiunsi Eric e Pam nell’ufficio dove avevano portato il vampiro. Ero furiosa . Come aveva osato ?! Dove avrebbe voluto portarmi?! Bastardo! Gliel’avrei fatta pagare cara.
Entrai nell’ufficio dove Eric era intento a torturare il vampiro con un paletto. Come entrai si voltarono tutti e tre e senza nemmeno pensare dissi –Eric spostati , ci penso io a farlo parlare!- Pam mi guardava perplessa ; Eric mi guardò male , sicuramente l’imperativo che avevo usato non gli era andato giù, dopotutto dubito che sia uno abituato a prendere ordini, ma si spostò e fece cenno a Pam di allontanarsi. Il gioco stava per iniziare.
- Bene , ora ti dirò come andranno le cose: io ti farò una domanda , e tu risponderai dicendo solo ed esclusivamente la verità, poiché saprò se mentirai. Se menti o non rispondi ti farai molto male. Hai capito?!- Tutti i presenti, mi guardavano con interesse , Eric sorrideva appena.- Perfetto. Ora dimmi , ti manda qualcuno?- continuai a fissare il vampiro davanti a me , che dopo un po’ iniziò a parlare –Tu sei tutta matta!- a quel punto sorrisi e i miei occhi si accesero di rabbia , non ero disposta a tollerare la sua insolenza –eeeeee ….risposta sbagliata!- ci fu un attimo di silenzio, dove raccolsi tutta la paura residua che quell’essere mi aveva causato pochi minuti prima e d’improvviso la riversai tutta su di lui , il quale iniziò a urlare come un ossesso , dopo qualche minuto smisi –Bene , ora sai di cosa sono capace , quindi sarò paziente e ripeterò la domanda . Ti manda qualcuno?- lui attese qualche istante e poi sussurrò -Si-  sorrisi, come immaginavo .–Bravo, vedi che non era così difficile?! ricorda che la sincerità ripaga sempre- sorrisi –Chi ti manda?- attesi qualche secondo aspettando una risposta –Non posso dirtelo- sorrisi nuovamente –Non è cortese non rispondere alle domande che ti vengono poste sai?!- e dopo poco iniziò a urlare come un forsennato , poi gli riposi la domanda , ma continuò a non rispondere e ci alternammo in questo modo per un’oretta poi mi stancai –Senti Mark- mi ero fatta dire il suo nome –Puoi mettere fine a tutto questo , dimmi quello stramaledettissimo nome e ti lascerò andare!!- attesi qualche istante , poi Mark abbozzò un sorriso-Adesso sei tu che stai mentendo. LUI mi ha detto che se tu avessi scoperto tutte le tue carte non ne sarei mai uscito vivo!- Ero furiosa, chi poteva sapere dei miei poteri?! –Chi cazzo te l’ha detto?! DIMMI IL SUO NOME!- Mark iniziò nuovamente a urlare , ma poi mi fermai –Puoi porre fine alla tua sofferenza , dimmi quel nome e lascerò che siano loro due a occuparsi di te , ponendo fine alla tua esistenza nel modo più veloce e indolore possibile.- lo puntai con gli occhi-Ora dimmi chi ti manda e tutto finirà- attesi un po’ un sorriso si insediò nuovamente sul volto di Mark e sussurrò –Niklaus ti porge i suoi ossequi- ascoltai attentamente quelle parole , inizialmente rimasi terrificata , non poteva essere, non era possibile! Improvvisamente la mia rabbia crebbe a dismisura e la riversai totalmente su Mark che iniziò a urlare come un ossesso gridando –Avevi promesso!- e io con un sorriso sadico mentre lui si contorceva risposi –Anche io alle volte mento!- la sua agonia durò quasi un minuto , poi Mark morì, e questa volta per sempre.
 
 
 
 
Spazio “autrice”:
Ciao a tutti! Eccomi qui con un altro capitolo! Spero vi stia piacendo la fan fiction =)… Ho deciso di commentare questa volta perché penso che qualche spiegazione sia d’obbligo. Come sapete questa fan fiction è un cross-over , infatti ho deciso di far comparire alcuni personaggi di The Vampire Diaries mescolandoli a quelli di True Blood per vedere che poteva succedere =) … vorrei specificare che nonostante ciò nella ff non son presenti gli anelli solari di TVD e le caratteristiche vampiresche quindi sono quelle di True Blood…Per qualsiasi perplessità contattatemi e mi impegnerò a rispondere alle vostre domande =)… Mi raccomando recensite !! =) un bacio e a presto con il prossimo capitolo ;D

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Capitolo 4
*** Capitolo IV:Pieces of story ***





Restammo in silenzio per qualche minuto. Avevo ancora il fiatone per tutta l’energia che avevo messo nell’ultima scarica elettrica, quella che era stata fatale per il vampiro che ormai giaceva inerme davanti a me, senza più alcuna vita all’interno di quel corpo freddo ormai già tanti secoli, con gli occhi spalancati dal terrore e dal dolore ,con la bocca aperta, quella stessa bocca dalla quale solo qualche minuto prima uscivano grida straziati di dolore, grida che io avevo provocato. In quell momento seniti la vecchia me riaffiorare, quella creatura che di umano non aveva nulla, quell’assassina a sangue freddo che ero stata per tanti anni. E la consapevolezza di ciò che era appena successo mi invase. Sorrisi in modo malinconico. Dopotutto il lupo perde il pelo, ma non il vizio; si dice così no?!Ed era proprio ciò che era accaduto a me. A parole ero stata proprio brava, dicevo di voler cambiare , di voler rimettermi in carreggiata. Ma da quando ero arrivata avevo già mietuto due vittime; il primo certamente innocente, il secondo colpevole; ma dopotutto chi ero io per giudicare?!Ero molto meglio del vampiro che avevo ucciso senza troppe cerimonie?!No di certo. Le mie riflessioni furono interrotte dalla voce di Eric -Niklaus non sarà mica…- lo interruppi finendo la frase al suo posto in uno stato quasi di shock – uno della famiglia originale. Si, è lui- . Eric rimase in silenzio qualche minuto , e poi si limitò a dire –Ci devi una spiegazione- annuii , più per convincere me stessa che era l’unica cosa da fare più che per lui a dire la verità , così mi limitai a chiedere – Che vuoi sapere?- lui si sedette sul divano , come per dire che si metteva comodo in previsione del fatto che ci sarebbe voluto molto tempo e poi disse - Tutto-. Dopo aver fatto cenno a Pam di uscire , probabilmente per controllare il locale che a quell’ora era in piena attività fece un cenno nella mia direzione con la quale mi invitava a sedermi su una poltrona di fronte al divanetto dove lui si era comodamente adagiato. Presi un profondo respiro prima di fare qualcosa che non facevo ormai da anni, raccontare di me , della mia vita , del mio tempestoso e doloroso passato . -Bene, devi sapere che sono nata a Bon Temps , la nostra famiglia era molto unita e io passavo molto tempo con le mie cugine , Sookie compresa , con mia nonna e mio nonno e tutto il resto della famiglia , praticamente vivevamo insieme , però io , a differenza di Sookie scoprii i miei poteri molto prima , infatti già a sette anni ero coscienete di ciò che potevo provocare agli altri, e spesso usavo il mio potere quando qualche bambino mi scocciava a mi prendeva qualche giocattolo o faceva cose del genere , ero già capace di fargli provare molto dolore , di farlo soffrire . Un giorno mio nonno , il quale aveva a sua volta dei poteri mi disse ciò che ero , e mi aiutò a migliorare i miei poteri, insegnandomi a usarli con coscienza , senza abusarne per ogni minimo capriccio; quell’uomo era tutto per me , era il familiare con cui avevo legato di più , si può anche dire che tenevo più a lui che ai miei stessi genitori , così quando lui scomparve quando avevo appena 10 anni diedi libero sfogo alla mia ira e riniziai a usare i miei poteri senza criterio; ma dopotutto ero una bambina , facevo le cose senza cattiveria. Peccato che un giorno un bambino esagerò , e lo feci soffrire molto più del dovuto , così quando tornò a casa non so cosa disse ai suoi genitori , ma loro si presentarono a casa dei miei , dove una discussione degenerò e i miei genitori furono barbaramente uccisi. I miei genitori vennero assassinati per colpa mia , e quei bastardi vennero incarcerati , ma loro non meritavano di vivere , e siccome la legge non aveva intenzione di punirli a dovere fui io a farlo , poiché ormai per quanto fossi piccola avevo perso la mia innocenza , il dolore e la rabbia l’avevano cancellata totalmente , e fu così che prima andai a trovare il loro piccolo figlio , e lo torturai a morte ; volevo che loro sapessero che sarei venuta anche per loro , e poi , nel processo d’appello le loro vite furono stroncate , di punto in bianco le loro urla risuonarono per tutta l’aula dove il giudice rimase impietrito nel vedere i due genitori iniziare a urlare di dolore e spegnersi simultaneamente , ricordo ancora le loro urla , a volte risuonano tuttora nelle mie orecchie , come una dolce melodia, una melodia amara , poiché la vendetta non può avere altro sapore. Ovviamente le autorità non arrivarono a me , primo perché sarebbe stato da matti sospettare di una dolce bambina in vestitino ancora in lutto per la morte dei genitori , così non riuscendo a dare altra spiegazione dissero che un’aneurisma aveva stroncato le tre vite . Proseguii la mia vita nel modo migliore , presi tutto il meglio da essa, soprattutto nel periodo adolescenziale ; spesso a spese altrui , e una delle tante persone a pagare il prezzo della mia popolarità fu proprio la mia odiatissima cugina Sookie. Lei era tutto l’opposto rispetto a me , o meglio, si mostrava tale , anche se era più cattiva e subdola di me . Dopo alcune vicende accadute al diciottesimo compelanno di Sookie scappai di casa poiché nulla mi tratteneva più a Bon Temps , così fuggii e fu da quel momento che iniziarono i problemi, la pressione era troppa da sopportare e quindi ricorsi a qualcosa per “alleggerirla” , la droga per l’appunto , ma ne volevo sempre di più e i soldiera sempre meno, così iniziai a prostituirmi , prima con uomini ma un giorno per caso mi si presentò un vampiro e iniziai ad andare a letto con vampiri , dopotutto il sesso era migliore, pagavano pure di più e ti trattavano meglio degli uomini , poiché ai loro tempi le donne venivano trattate come gioielli , e se c’è una cosa che caratterizza la maggior parte dei vampiri quella è la galanteria . Poi smisi di prostituirmi e riniziai a ripulirmi dalla droga, ma continuai a frequentare vampiri , prima relativamente giovani, come Stefan e Damon Salvatore , ma in seguito conobbi Elija e suo fratello Niklaus , i vampiri più antichi che avessi mai visto , Niklaus era di gran lunga il vampiro più narcisista e più assetato di potere che avessi mai conosciuto , e ne avevo conosciuto parecchi! Si invaghì di me , o meglio, i miei poteri lo attiravano come una calamita e iniziammo a frequentarci , ma io presto mi stancai delle sue manie di potere e volendo uscirne gli proposi un patto , avrei ucciso tutti i suoi rivali e in cambio mi avrebbe concesso la libertà , ti chiederai perché un vampiro come lui , un originale per giunta , doveva ricorrere a una umana per uccidere i suoi rvali?! Semplice , anzi ovvio, era così abituato che tutto girasse intorno a lui che gli scocciava persino sporcarsi le mani con persone di poco conto , così lasciò a me il lavoro sporco. Da quando fui finalmente libera passò un mese e poi ricevetti la lettera di testamento di mia nonna , ma aspettai sei mesi prima di aprirla . E questo è quanto.- dissi con un sospiro , dopotutto non ne avevo mai parlato apertamente con qualcuno e mi pesava ogni singola parola che avevo pronunciato. Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Eric che mi fissavano pensierosi , dopo qualche minuto disse – Cosa pensi voglia da te Niklaus?- sospirai , aimè non lo sapevo proprio! –Non ne ho idea , potrebbe rivolermi indietro, potrebbe volere un favoore . Non saprei proprio- ascoltò le mie parole e poi chiese – E allora perché non venire lui stesso? Perché mandare qualcun altro?!- almeno di questa domanda conoscevo la risposta -Penso che lui voglia che io venga di mia volontà. Non vuole costringermi. È sempre stato nella sua mentalità che tutti pendessero dalle sue labbra e che a uno schiocco di dita gli altri si dovessero mettere al suo servizio. Ma sa che con me non funziona così. Credo sia stato un avvertimento il suo , come se così mi stesse dicendo “sto venendo a prenderti , è inutile che cerchi di scapparmi, ti prenderò” – Dopo qualche istante Eric si alzò in piedi –Bene , allora credo che sia più saggio che tu resti qui- strabuzzai gli occhi. –Perché dovrei?! Tu nemmeno mi conosci!- lui si limito a guardarmi dicendo – Hai ragione , ma se non sbaglio ora sei al mio servizio, e visto che mi potresti essere molto utile come risorsa non ho nessuna intenzione di lasciarti mandare tutto a puttane. In più se ti succedesse qualcosa Sookie resterebbe a urlarmi per ore e ore , e non che la cosa mi dispiaccia , ma da lei gradirei sentire un altro tipo di “grida”- disse sorriidendo maliziosamente , così risi dicendo – Certo che son cambiate molte cose da quando me ne son andata , ora la mia cuginetta si da proprio da fare !- e dopo un ultimo scambio di sguardi Eric uscì dicendomi di restare nello studio , dicendo che avrebbe fatto in modo che avessi compagnia , così sorridendo lo lasciai uscire , chissà chi sarebbe venuto a farmi compagnia!




Spazio “Autrice” : Salve a tutti ! Hey giù i forconi e le torce per favore! Parliamone!! Vi prego!! Chiedo umilmente perdono per il ritado , sul serio, ma non riuscivo a farmi venire l’ispirazione tra un’interrogazione e l’altra … spero non mi vogliate trucidare per l’attesa =)… Spero vi sia piaciuto il capitolo =) fatemi sapere con una recensione , anche una riga va bene =) giusto per sapere se sto prendendo cantonate madornali e devo cambiare direzione o se la storia vi sta interessando! =) Un bacio a tutti e alla prossima , conto di postare presto il prossimo capitolo , soprattutto perché dopo la fine della scuola sarò più rilassata e quindi potrò anche dedicarmi di più a scrivere! Alla prossima gente!

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Capitolo 5
*** Capitolo V:Old friends, old lovers ***





Dopo che Eric era uscito dal suo ufficio prima mi ero messa una maglietta che mi aveva dato prima di andare visto che la mia camicia si era riempita di sangue , e dopo essermi cambiata ero rimasta lì, a osservare il corpo privo di vita di Mark , a osservare ogni suo lineamento , ogni curva del suo corpo .
Ero concentrata su ogni rumore, potevo chiaramente sentire tutto ciò che succedeva al di là della porta chiusa , potevo affermare con sicurezza che nel bagno del locale un vampiro era intento a succhiare il sangue di una ragazza, che i vampirofili si stavano chiedendo amareggiati che fine avesse fatto il “fangtastico direttore  del locale” , che squallore , nemmeno le loro battute erano di buon gusto ,ma ad un  tratto sentii distintamente la voce di Eric che parlava , mi concentrai maggiormente per riuscire a capire ciò che stava  dicendo
–La tua amica è nel mio ufficio , va da lei- l’interlocutore attese qualche secondo
–Non mi piace riceve ordini Northman, cos’è successo?-.
 Eric rispose subito –E a me non piace ripetermi Salvatore , quindi fa quello che ti dico senza discutere , ti ricordo che sei nel mio locale , se stai cercando guai mancarmi di rispetto è il modo migliore per ottenerli , ora va da lei , ti spiegherà tutto- Damon attese qualche secondo e poi emise un flebile verso e dopo qualche secondo sentii bussare alla porta -Avanti- dissi mettendomi comoda.
Damon apparve , in tutto il suo splendore , per quanto il cambiamento in un vampiro fosse impossibile quel corpo appariva più sexy ogni giorno di più , senza nemmeno pensarci mi leccai le labbra.
-Hey , se mi guardi così mi consumerai, sai?- disse sogghignando , tipico.
Mi alzai e mi avvicinai a lui , o meglio mi avvicinai pericolosamente a lui , gli girai intorno e una volta arrivatagli alle spalle dissi con voce suadente –Avrei dei modi più divertenti per “consumarti” che guardandoti , credimi- continuai il mio giro intorno a lui e mi fermai di fronte a lui che intanto aveva iniziato a ridere – Non stento a crederti –.
 Iniziai a guardare i suoi lineamenti , la sua pelle , la sua bocca, i suoi occhi , Damon pure essendo un vampiro era così umano , era troppo divertente per essere un vampiro, era così spontaneo rispetto agli altri ; prendiamo Eric , tutto di lui gridava “vampiro” , non sarebbe mai potuto essere scambiato per un umano , pareva una follia anche pennsare che lui un tempo era stato umano , era così irreale ; invece ogni cosa di Damon gridava “sesso” , ma non sembrava un vampiro .
- Che è successo a quel …coso?- disse fissando Mark e risquotendomi dai miei pensieri , mi ero già dimenticata di lui .
- Ci ho fatto una simpatica chiacchietata , non indovinerai mai l’amico che noi e lui avevamo in comune- Damon continuò a guardarlo avvicinandosi a lui maggiormente
- Una chiacchierata eh?! Spero di non fare mai una chiacchierata del genere , chi sarebbe questo caro amico?- disse ghignanndo.
-Niklaus- dissi semplicemente , e fu impressionante la velocità con cui il sorriso sparì dal suo volto senza lasciare alcuna traccia e si sentì un ringhio nell’aria.
- Cosa vuole?- Disse con un tono di voce che avrebbe terrorizzato chiunque.
- Non ne ho idea , potrebbe volere di tutto , questo era solo un’avvertimento , era un “sto venendo a prenderti, non puoi scappare”- dissi abbassando lo sguardo.
- Hai paura?- disse d’un tratto Damon sorprendendomi. Avevo paura? Francamente non ne avevo idea , dopotutto se vendi la tua anima al diavolo non puoi dirti veramente sorpresa se dopo essere scappata lui ritorna a cercarti, in fondo sapevo che sarebbe tornato, che la domanda da fare era solo “quando?” , ma credevo di avere più tempo, ecco tutto.
-Non lo so- mi limitai a dire alla fine , ed era la verità.
-Non gli permetteremo di toccarti , io ti proteggerò a qualsiasi costo, questo lo sai , e anche Northman , per quanto non mi piaccia ammetterlo, lo farà , quindi devi stare tranquilla- sorrisi , ma era un sorriso amaro.
-Damon , tu lo dovresti sapere meglio di me , se Niklaus mi vuole morta allora sono una morta che cammina , se mi vuole per lui sono solo una bambola in uno scaffale che tra poco verrà presa dal suo padrone. Sai quanto lui sia potente , nemmeno l’Authority potrebbe proteggermi, anche se non vedo la ragione per cui lo dovrebbe fare in ogni caso. Niklaus è al di sopra delle leggi dei vampiri e delle vostre autorità . Verrà a prendermi.- dissi con un tono quasi rassegnato , poteva sembrare che fossi arrendevole all’idea di lasciarmi comandare da lui , ma non era così , tutto ciò che avevo detto era un dato di fatto , una mera realtà. Ma io non avevo alcuna intezione di lasciarmi prendere da lui , avrei lottato con le unghie e  con i denti per difendere la mia vita. Ero appena tornata libera, avevo finalmente iniziato a vivere e non avevo nessuna intenzione di permettere a chicchesia di ritrascinarmi giù nell’oblio. Non glielo avrei permesso. Avrebbe dovuto passare sul mio cadavere.
-Peccato che per costringermi a sottostare a lui dovrà uccidermi , se vuole la guerra l’avrà- dissi ridando sicurezza al mio discorso.
Damon sorrise –Non sarai sola , questo è certo.- poi si avvicinò e mi circondò con le sue braccia  e mi baciò , un bacio dolce inizialmente , ma che ogni secondo diventava sempre più esigente finchè senza nemmeno accorgerci eravamo nudi sul divano , e da lì fu l’estasi dei sensi.
Dopo esserci rivestiti ci sorridemmo , era sempre così con Damon , gli volevo bene , insieme facevamo fuochi d’artificio , ma non c’era nessun interesse nello stare insieme , l’etichetta di “coppia” non ci si addiceva , quando pensavo al nostro rapporto mi veniva in mente il titolo di un film : “Friends with benefits” . E non non eravamo nulla di più.
Uscimmo dalla stanza e andammo verso il bancone , Eric come ci vide si avvicinò.
-Mi pareva di aver detto a entrambi di restare nel mio ufficio – io e Damon ci guardammo e poi tornammo a guardare Eric.
 -Avevamo sete – dissi visto che io avevo urgente bisogno di qualcosa da bere , e probabilmente anche Damon era assetato.
Eric ci guardò di sottecchi e poi disse –Essia , ma cercate di non fare danni- poi si avvicinò a me e mi sussurrò – A proposito, spero che non abbiate messo troppa confusione nel mio ufficio , odio il disordine – deglutii , come faceva a sapere?! Così dissi –Cosa?!- lui sorrise in modo malizioso e si allontanò un po’ da me e disse –La tua maglietta , è messa al rovescio – poi con un cenno della mano ci indicò il tavolo e ci recammo lì dopo che io ebbi girato la maglietta.
 
Eravamo seduti a quel tavolo da ore , e ormai il locale era vuoto , c’eravamo solo io , Damon , Eric , Pam e Ginger , un’umana a detta mia totalmente inutile , quando sentimmo la porta aprirsi .
-Scusi ma abbiamo appena chiuso- disse Ginger, io continuai a fissare il bicchiere di rum.
-Elena?!- disse Damon d’un tratto e allora lì alzai gli occhi , e immediatamente sorrisi.
“No caro Damon, Katerina!” pensai e con un ghigno mi recai dalla mora , e come le arrivai davanti la coinvolsi in un bacio appassionato, quando ci staccammo le sorrisi accarezzandole una guancia.
 –Chi è quella , la ragazza?!- disse Eric ghignando mentre Pam faceva un piccolo verso di apprezzamento.
-No, la migliore amica- disse Damon ghignando a sua volta.
 
 
 
Spazio “autrice”:
Salve gente!!! Sono tornata con un nuovo capitolo =) Spero vivamente che vi piaccia!! Scusatemi per il ritardo ,ho avuto il blocco , non avevo idea di cosa scrivere , di come scriverlo ecc… ho temuto davvero il peggio … Ma questa mattina l’illuminazioe è arrivata dall’alto e quindi eccomi qua!!In questo capitolo approfondisco il rapporto tra Emily Rose e Damon , cercando di chiarire qual è il rapporto tra i due =) e in più introduco un nuovo personaggio … la mia amatissima Katerina Petrova !!Spero vi piaccia, vi avviso già da ora che la Katerina Petrova della mia storia sarà un po’ diversa dall’originale , cioè sarà un po’ meno opportunista e codarda , non scapperà alla prima difficoltà insomma e lotterà per proteggere le persone che ama. Detto questo spero di riuscire ad aggiornare presto!! (Lo dico sempre , ma non ci credo nemmeno io!! Spero sia la volta buona!!) Fatemi sapere che ne pensate del capitolo =) Un bacio =)

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