Lo Specchio della Separazione

di legy925
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Uno strano specchio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Ranko ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Il ritorno di Ryoga ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Ranma e Ranko ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Reggiseni e pretendenti ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - Shopping con Ryoga ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - In gita per l ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - Strane alleanze ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - La dichiarazione d'amore ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 - Rivelazioni ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 - Fuochi d'artificio ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Uno strano specchio ***


SALVE A TUTTI!!!!!!! questa è la mia prima fanfic e per questo non garantisco nulla sul risultato....inoltre non garantisco puntualità per quanto riguarda la pubblicazione dei capitoli, ma farò il possibile.....grazie per l'appoggio che (sono sicura XD) mi darete nelle rensioni...

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CAPITOLO 1 – Uno strano specchio

Un tuono squarciò il silenzio, annunciando l'arrivo di un temporale.
«accidenti! Oggi non me ne va bene una!» esclamò Ranma, mentre le prime gocce di pioggia iniziavano a cadere dal cielo, inzuppandogli gli abiti e trasformandolo nel suo alter-ego femminile.
Quella era stata una giornataccia: appena sveglio aveva litigato con Akane, che era andata a scuola da sola e, quando lui era arrivato, Kuno lo aveva sfidato per vendicarsi di aver fatto arrabbiare Akane, facendogli fare tardi a scuola, così che il preside aveva avuto una buona scusa per cercare di tagliargli il codino.
All'uscita aveva cercato di far pace con Akane, ma era comparsa Shampoo, facendo arrabbiare Akane, che gli aveva tirato una secchiata d'acqua fredda, facendolo trasformare a lui in donna e a Shampoo in gatto.
Era fuggito per mezza Nerima prima di riuscire a trovare un bagno pubblico e liberarsi della Shampoo-gatto.
E ora, come se non bastasse, si metteva pure a piovere, così era costretto ad andare in giro in versione femminile.
«accidenti!» esclamò, dando un calcio ad una lattina, che colpì in testa un vecchio signore che se ne stava fermo sotto la pioggia, proprio davanti a casa Tendo.
«ops! Mi scusi tanto, signore!» disse Ranma, avvicinandosi e vedendo se stava bene.
Il vecchietto in un primo momento lo fissò perplesso, poi si toccò la testa e sentì il bernoccolo che gli era cresciuto.
«oh, niente, niente, lagazza. Non ti pleoccupale» gli disse, sorridendo, con un chiaro ed evidente accento cinese..
Poi parve riscuotersi e chiese:
«scusa, lagazza, tu folse sai dove posso tlovare Lanma Saotome?»
Ranma lo fissò perplesso, poi gli fece cenno di entrare in casa.
Soun Tendo e suo padre in versione panda stavano giocando una partita a Go nel salotto, mentre Kasumi preparava la cena.
«Ranma, ben tornato. Chi è il signore?» chiese Kasumi.
«non lo so. Sta cercando me, così l'ho invitato ad entrare. Hai dell'acqua calda?»
La ragazza prese un bollitore che si stava scaldando sul fuoco e lo passò a Ranma, che se lo versò in testa, ridiventando maschio.
Il vecchietto lo fissò stupefatto, poi esclamò:
«e così sei tu quello che è caduto nella fonte della lagazza annegata! Bene! Meno male ti ho tlovato!»
Tutti lo fissarono perplessi, poi Ranma disse:
«mi scusi, ma lei si può sapere chi è? E come mai mi cercava?»
«mio figlio fa la guida tulistica al campo di addestramento delle Solgenti Maledette e mi ha laccontato la tua stolia. Devi sapele che nella nostla famiglia si tlamanda un antico specchio, appaltenuto alla lagazza annegata 150 anni fa nella solgente nella quale sei caduto, che si dice abbia il potele di dividele in due colpi le tue due folme, quella maschile e quella femminile.»
«dividere in due corpi la mia forma maschile da quella femminile?!» esclamò Ranma, meravigliato «vuol dire che rimarrò per sempre maschio?»
«sì. Pelò esistelà anche una tua velsione femminile, staccata da te ma che mantellà i tlatti della tua pelsonalità. Insomma, si potlebbe dile che salebbe come una tua solella gemella.»
«una sorella gemella di Ranma? Che forte!» commentò Nabiki, entrando seguita da Akane.
«speriamo però che sia più simpatica del Ranma maschio. Quello proprio non lo sopporto!» disse Akane, facendo una linguaccia a Ranma, che fece per ribattere, quando venne colpito in testa da un tavolino lanciato dal signor Tendo.
«Ranma, ragazzo mio, sarebbe la soluzione ideale per poter tornare ad essere un ragazzo normale. Così potresti finalmente sposare la mia Akane!»
«scordatelo! Non ci sposeremo mai!» esclamarono in coro Ranma e Akane.
«che cosa devo fare per dividere le mie due parti?» chiese Ranma, ignorando le occhiate truci che gli lanciava Akane.
«non devi fale altlo che specchialti in questo specchio» disse il vecchio, estraendo dalla borsa che portava uno specchio delle dimensioni di un piatto.
Ranma lo osservò con attenzione mentre lo deponeva sul tavolo con un piccolo cavalletto, in modo che restasse in piedi da solo.
«bene. Ola specchiati.»
Ranma si sporse verso lo specchio, osservando la sua immagine riflessa che, però, rappresentava la sua versione femminile.
Non fece in tempo a stupirsi di questa particolarità che una luce abbagliante lo accecò, costringendolo a chiudere gli occhi.
Quando finalmente riuscì a riaprirli, si trovò a fissare negli occhi un Ranma-femmina che lo fissava a sua volta con sguardo allibito.
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che cosa accadrà alla Ranma femmina? al prossimo capitolo !!!!!!!!!!!chochiche

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Ranko ***


ciao!!!!!!!!! sono tornata!!!!! ora che Ranma e la sua parte femminile si sono separati, cosa accadrà in casa Tendo?

CAPITOLO 2 – Ranko


«accidenti!» esclamò Ranma, allungando una mano e dando un pizzicotto alla guancia della ragazza che aveva di fronte, come per assicurarsi che fosse vera.
«ehi! Ma che stai facendo?!» esclamò lei, dandogli un pugno in faccia e alzandosi in piedi.
«fantastico! Sono davvero uguali!» disse Nabiki, avvicinandosi a Ranma-femmina e osservandola da vicino.
Ranma, appena si fu rimesso in piedi, uscì di corsa fuori dalla casa e si lanciò nel laghetto, con un grande scroscio.
Quando riemerse corse davanti ad uno specchio e osservò la sua immagine, non riuscendo a credere ai suoi occhi: era ancora un maschio.
Il signor Tendo prese una teiera e la versò intesta a Ranma-femmina, che rimase tale e quale a prima, benché bagnata e sputacchiante.
«EVVIVA! SONO DI NUOVO MASCHIO!» urlò Ranma, iniziando a saltellare per tutta la stanza e, preso dall'euforia, abbracciò Akane, che divenne dapprima rossa come un peperone, poi lo colpì con un tavolino sulla testa.
La Ranma-femmina fissò la scena senza battere ciglio, limitandosi poi a sussurrare a Ranma:
«idiota!»
«e ora di lei cosa ne facciamo?» chiese Kasumi, facendo calare un silenzio totale sulla sala.
«beh, potremmo fingere davvero che sia la sorella gemella di Ranma. La potremmo chiamare...» iniziò Nabiki, ma venne interrotta dalla porta della stanza che si apriva e Nodoka Saotome, la moglie di Genma e madre di Ranma, che faceva il suo ingresso.
«Ranma, tesoro! Sono venuta a trovarti! Oh, ciao Ranko. Ci sei anche tu?»
Tutti si bloccarono, fissando la signora Saotome, che ricambiò lo sguardo di tutti con perplessità.
«che cosa c'è?» chiese, ma il figlio si alzò di scatto, andando ad abbracciarla.
«niente, mamma. Volevamo solo chiederti una cosa: visto che Ranko» e qui lanciò un'occhiata alla sua versione femmina, che annuì «non ha una famiglia, possiamo adottarla nella nostra, dandole il nome Saotome? Sai, ho sempre desiderato una sorella gemella.»
La signora Nodoka fissò il figlio con gli occhi lucidi, poi scoppiò in lacrime, abbracciandolo.
«oh, Ranma, che cuore buono e generoso hai! Ma certo che possiamo! Bisogna solo chiedere il consenso a tuo padre ma vedo che, come al solito, non è qui»
Genma, ancora trasformato in panda, fece finta di niente, iniziando a giocare con una palla.
«papà ha detto che non ci sono problemi. Posso allora dire che è mia sorella gemella?» chiese il ragazzo, sulle spine.
Alcuni sapevano che Ranko era in realtà Ranma quando si trasformava in femmina, ma per gli altri la spiegazione sarebbe bastata a spiegare il mistero dei due Ranma.
La signora Nodoka si avvicinò a Ranko e la strinse tra le braccia, iniziando a raccontarle tutte le cose che avrebbero fatto insieme, fra madre e figlia.
Ranko, alquanto sconcertata dalla situazione, finse di stare al gioco, mentre Akane fissava la ragazza non senza un minimo di sospetto: sarebbe stata arrogante e presuntuosa come il suo alter-ego maschile?
Ranko si accorse dello sguardo di Akane fisso su di lei e, benché Akane si aspettasse una linguaccia, le fece un sorriso, che lasciò la ragazza Tendo di sasso.
No, Ranko non era esattamente come Ranma, benché molti tratti del carattere fossero identici.
Akane ricambiò il sorriso, pensando: “finalmente ho qualcuno in famiglia con cui fare shopping”
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Al prossimo capitolo, dove ci sarà un ritorno inaspettato, che scatenerà una serie di incomprensioni nella famiglia Tendo e Saotome......al prossimo capitolo....

Un grazie speciale a Shiroganegirl , , ,, la prima che ha recensito la mia fanfic.....un kiss e grazie....

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Il ritorno di Ryoga ***


ECCOMI TORNATA!!!!!!! scusate il ritardo.....ma ecco un nuovo capitolo.....come prenderà Ryoga la nuova stranezza accaduta al suo amico Ranma??? e con Ranko come andrà???

CAPITOLO 3 – Il ritorno di Ryoga 



Erano giorni che arrancava per le strade senza sapere bene dove fosse.
Era uscito per andare a sfidare Ranma, ma non era ancora riuscito a trovare la palestra dei Tendo.
Ryoga si fermò un attimo sul ciglio della strada, prendendo dal suo zaino la cartina, ma rimettendola subito a posto, rendendosi conto che era vano.
Il senso dell'orientamento era un qualità che proprio gli mancava, tanto che era capace di perdersi per giorni anche nel breve tragitto da casa sua a quella dei Tendo.
Sospirò rassegnato, pronto a riprendere il suo viaggio, quando udì delle voci a lui familiari.
«Ranko, che bello questo vestito! Come ti sta bene!» esclamò la voce di Akane, da dietro l'angolo.
La ragazza svoltò e si diresse verso Ryoga, a braccetto con un'altra ragazza che portava dei sacchetti con dentro degli abiti.
«anche il vestito che hai preso tu Akane ti starebbe bene» disse l'altra ragazza, che Ryoga non riuscì a riconoscere, nonostante gli sembrasse familiare, così come familiare gli sembrava il codino che la ragazza portava, appena nascosto da un cappello di paglia con su dei fiori, ripresi dal vestito giallo che indossava.
Il ragazzo rimase per qualche attimo a fissarla, chiedendosi dove l'avesse già vista, quando questa alzò la testa, mostrando il suo viso.
«maledetto Ranma!» urlò Ryoga, sollevando l'ombrello di piombo e cercando di colpire alla testa la ragazza, che si scansò appena in tempo, evitando il colpo.
«ehi! Ma che fai, deficiente!» esclamò quella, afferrando il cappello prima che lo spostamento d'aria causato dall'ombrello di Ryoga lo facesse volare via.
«Ryoga! Fermati, questo non è...» fece per dire Akane, ma Ranko, con un potente calcio, scagliò Ryoga a capofitto nel laghetto di casa Tendo, producendo un grande spruzzo d'acqua.
«Ryoga, dove sei finito?» chiese Akane, avvicinandosi al laghetto e guardandosi intorno alla ricerca del ragazzo, che sembrava scomparso.
Su una roccia giaceva l'agonizzante P-chan, grondante acqua e mezzo annegato.
Ranko si chinò e, prima che Akane se ne accorgesse, lo infilò nella borsetta, chiudendo poi la cerniera.
«non ti preoccupare, Akane. Sarà scapato per la vergogna di essere stato battuto con un colpo solo da una ragazza» disse Ranko, con noncuranza.
Akane annuì, sospirando al pensiero che forse era meglio se ad incontrare Ryoga fosse stata Ranko e non Ranma: conoscendoli, avrebbero demolito mezza casa.
Ranko salutò Akane, dicendole che voleva fare un bagno, dopo di che si fiondò in bagno, riempì la vasca d'acqua calda e aprì la borsetta, buttando nella vasca P-chan.
Ryoga riemerse con l'affanno dovuto al brutto periodo di tempo trascorso nella borsetta di Ranko, guardando truce la ragazza col vestito giallo che lo fissava, sorridendo.
«dannato Ranma! Come hai osato chiudermi nella borsetta! Io ti ammazzo!» esclamò, afferrandola per un braccio e strattonandola, strappando per errore una delle maniche del vestito.
«stupido idiota! Il vestito era nuovo!» esclamò la ragazza, sottraendo il braccio alla presa di Ryoga e studiando il danno.
«Ranma, smettila di comportarti da femminuccia e combatti!» urlò l'altro, alzando il pugno per colpirla, ma si bloccò, quasi ci avesse ripensato.

«aspetta un attimo» disse, impugnando invece il soffione della doccia «non mi sento a mio agio a picchiare una ragazza. Fammi il favore di tornare maschio, così posso pestarti per bene!» e così dicendo aprì il rubinetto, proiettando un getto d'acqua calda su Ranko, che si portò le mani al viso per ripararsi.
«hei! Ma che cavolo fai!» esclamò la ragazza, fradicia, facendo alcuni passi indietro per allontanarsi dal getto d'acqua.
Ryoga rimase di sasso: Ranma non si era trasformato in maschio.
«Ranma, ma cosa...?» fece per dire, ma proprio in quel momento la porta si aprì e Ranma fece il suo ingresso nel bagno, dicendo:
«Ranko, che cosa succede? Che ci fai qui dentro vestita e tutta bagnata?» poi sollevò lo sguardo e notò Ryoga, pietrificato dalla comparsa di due Ranma.
«che cosa sta succedendo!» esclamò Ryoga, alzandosi in piedi.
Ranko cacciò un urlo, nascondendo il volto contro la spalla di Ranma, mentre questo prendeva un catino e lo lanciava in testa all'altro, urlandogli contro:
«rivestiti, pervertito!»
Il signor Tendo e il signor Saotome entrarono nel bagno, vedendo Ryoga nudo e privo di sensi che galleggiava nell'acqua e Ranko che nascondeva il volto contro Ranma per non guardare.
«evidentemente Ranko non ha ereditato la mancanza di pudore di Ranma.» fece notare Soun Tendo all'amico, che annuì.
«già. Ora sembra proprio una vera ragazza. E Ranma si comporta da vero fratello. Che strano!»
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Grazie a Princesss che mi ha commentato entrambi i capitolo precedenti....scusa se i miei capitoli sono corti...cercherò di farli più lunghi...grazie....

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Ranma e Ranko ***


 

ecco il nuovo capitolo....come mi avete chiesto ho ingrandoto la scrittura,  ma non posso fare niente per la lunghezza delle frasi: l'editor di EFP, quando lo modifico, me lo visualizza inmodo diverso da come viene poi visualizzato qaundo lo pubblico e quindi non riesco a trovare una soluzione....
cmunque torniamo alla storia...Ryoga è tornato e ha scoperto (in modo alquanto rumoroso e confusionario) scoperto la nuova inquilina di casa Tendo...

 

CAPITOLO 4 – Ranma e Ranko

 
«quindi tu non sei Ranma» disse Ryoga, perplesso, tenendo un sacchetto di ghiaccio sul bernoccolo che gli aveva fatto Ranma.
«no. Lei è la mia parte femminile, che si è ora staccata dal mio corpo. Si chiama Ranko e la stiamo spacciando per mia sorella gemella, così da giustificare la nostra somiglianza» gli spiegò Ranma, mentre Ranko, seduta accanto a lui, si sfregava i capelli con un asciugamano.
«avrei fatto meglio a lasciarlo nel laghetto, quel pervertito!» disse la ragazza, scoccandogli un'occhiataccia.
Ryoga arrossì fino alla punta dei capelli, ricordandosi improvvisamente di essersi fatto vedere nudo dalla ragazza.
«emh...ecco...io...» cercò di dire, ma Ranko si voltò dall'altra parte, ignorandolo.
Akane, che aveva assistito a tutto senza dire una parola, si rivolse a Ryoga, dicendogli:
«dovresti chiederle almeno scusa»
Lui si voltò verso la ragazza dai capelli rossi, mormorando «scusa» così piano che Ranma gli disse:
«guarda che così non ti sente»
Ryoga lo fulminò con lo sguardo, notando come, da arrabbiata, la somiglianza della ragazza con Ranma era impressionante: non a caso era il suo alter-ego femminile.
«accidenti! Guarda il mio vestito! E pensare che era nuovo!» esclamò Ranko, ignorando completamente Ryoga.
«perché, per farti perdonare, non la accompagni a prendersi un vestito nuovo?» propose Nabiki, entrando nella stanza.
«sì, che bello! Un appuntamento!» esclamò Akane, mentre Ranko assumeva un'espressione allarmata.
Ryoga arrossì ancora di più, fissando la ragazza.
Effettivamente era molto carina.
Quando sapeva che era Ranma non aveva mai fatto caso al fatto che fosse una bella ragazza, dai lineamenti sottili e delicati, nonostante la forza che celavano.
Ranko sollevò lo sguardo, incontrando con i suoi occhi blu quelli color muschio di Ryoga.
Scosse la testa, come a voler far uscire a forza quel pensiero dalla testa:
«non posso! A me piace Akane! Non posso uscire con un'altra!»
«guarda che per me non c'è nessun problema, Ryoga» gli disse Akane, serafica «io ti considero solo un amico, dovresti saperlo.»
Le parole della ragazza furono come una martellata in testa per il povero ragazzo, che era sul punto di scoppiare in lacrime.
«allora, P-cahn?» chiese Ranma, avvicinandosi a lui e scrutandolo da vicino, con un sorriso sarcastico sulle labbra «porti la mia sorellina a comprare un nuovo vestito, o no?»
Ryoga si alzò in piedi e si precipitò di corsa verso la porta, uscendo in giardino, esclamando:
«ti passo a prendere sabato alle nove. Non mancare!» dopo di che se ne andò di corsa, diretto chi sa dove.
Ranma, Ranko, Akane e Nabiki fissarono la sua porta da cui era appena uscito con espressioni sorprese, poi Ranko commentò:
«di certo non sarò io quella che mancherà all'appuntamento.»

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Ecco concluso un altro capitolo....grazie ancora a princesss e Tomoyo_Daidoji per aver commentato i miei capitoli.....di nuovo a princess per averla messa tra i preferiti e a FlaR, juventina29, shiroganegirl, Tomoyo_Daidoji e VaLeNtInA1993 per averla mesa tra le seguite.....un abbraccio a tutte.....
 



 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Reggiseni e pretendenti ***


Ciao a tutti!!!! ecco il nuovo capitolo! cosa accadrà all'appuntamento fra Ranko e Ryoga? riuscirà quell'ibranato ad arrivare a casa Tendo in tempo per l'appuntamento?

CAPITOLO 5 – Reggiseni e pretendenti

Sabato mattina Ranko si mise una gonna azzurra, una maglietta bianca e si sedette nel giardino, aspettando per un po' che Ryoga arrivasse.
Non ci sperava neanche, ma si era comunque vestita e preparata ad uscire: se lui non fosse venuto, sarebbe andata a fare shopping da sola.
Ranma passò lì vicino, diretto in palestra.
«Ranko! Che fai? Tanto Ryoga non verrà! Si sarà perso ancora!»
Un sasso sfrecciò vicino alla testa di Ranma, che fece appena in tempo a scansarsi.
Ranma e Ranko si voltarono stupiti verso l'ingresso di casa Tendo.
Sulla soglia c'era Ryoga, con indosso una maglietta nera e un paio di jeans invece del solito abito da viaggio.
Senza dire una parola si avvicinò a Ranko, tendendole un fiore e, senza guardarla per nascondere l'imbarazzo, disse:
«per te»
La ragazza, sorpresa, prese il fiore, mentre Ranma si avvicinava e gli diceva:
«da chi ti sei fatto accompagnare per riuscire a non perderti?»
«da nessuno!» ringhiò di rimando Ryoga, fulminandolo con lo sguardo.
«vuoi dire che sei venuto qui da solo senza perderti! Uau! La forza dell'amore è proprio potente!»
Ryoga colpì l'altro con un pugno, mandandolo a sbattere contro il tavolo della cucina.
«sta zitto!» esclamò, adirato, voltandosi poi verso Ranko e, rosso in volto, la afferrò per un polso e iniziò a trascinarla lungo il giardino.
La ragazza, ripresasi dallo sbalordimento iniziale, liberò il polso dalla presa di Ryoga e iniziò a seguirlo, rendendosi però presto conto che non si stavano dirigendo verso l'uscita di casa Tendo, ma verso il retro del giardino, dove Kasumi stava stendendo il bucato.
«oh! Ciao Ranko, ciao Ryoga. Cosa ci fate qui?» chiese la ragazza, sorridendo amabilmente ai due.
«niente, lascia perdere.» le rispose la ragazza, con rassegnazione, prendendo Ryoga per un braccio e guidandolo verso il portone della casa.
Ma, neanche fatti due passi, una stana palla nera si scagliò contro Ranko, avvinghiandolesi al seno.
«oh, cara Ranko, così morbida! È una fortuna che non ti trasformi più in Ranma, così posso starti sempre vicino!» disse il vecchio Happosai, strusciando la faccia contro la ragazza, che lo fissò inorridita.
«levati dai piedi, vecchio maniaco!»esclamò Ranko, afferrando il vecchio e scagliandolo contro il muro della casa.
A causa dell'urto, sacco che il vecchio Happosai teneva sulla schiena si aprì e caddero a terra alcuni reggiseni.
Ranko si avvicinò e, con voce piena di rabbia, esclamò:
«questi sono i miei! Ora ti ammazzo!»
La ragazza fece per scagliarsi contro il vecchio, ma venne preceduta da Ryoga, che lo afferrò e, con un pugno, lo scagliò lontano ne cielo.
«così impari, vecchio pervertito!» esclamò il ragazzo, soddisfatto.
Ranko lo fissò sorpresa, facendo arrossire Ryoga che, sfregandosi la nuca con un mano, disse:
«scusa, ma quel vecchiaccio ha dato più volte fastidio anche ad Akane e volevo fargliela pagare»
Kasumi, che intanto aveva raccolto i reggiseni di Ranko, disse.
«Ranko, voi andate pure, questi te li metto a posto io»
«grazie Kasumi» disse la ragazza, guidando Ryoga verso il portone di casa Tendo.
Lì incrociarono Ranma, che li guardò perplesso.
«ma siete ancora qui?»
«lascia perdere, è colpa di Happosai. Ma ora ce ne andiamo.» disse Ranko, bloccandosi poi davanti al portone a causa di un gigantesco mazzo di rose rosse che ostruiva il passaggio.
«Ragazza con il codino! Noi due siamo legati dal filo rosso del destino! Esci con me! » esclamò Kuno, uscendo da dietro alle rose e afferrando Ranko per un braccio.
«lasciala! Sta già uscendo con me!» disse Ryoga, prendendo Ranko per l'altro braccio, che cacciò un urlo per essere tirata da entrambi i lati.
«ehi, Ryoga! Hai un rivale in amore?» rise Ranma, mentre Ryoga, rosso di rabbia, afferrava Kuno per le spalle e, con un unico movimento, lo scagliava in testa a Ranma, facendo svenire entrambi.
«vieni. Andiamo» disse poi rivolto a Ranko, prendendole la mano e avviandosi lungo la via.
Fatti pochi passi si accorse che le stava tenendo la mano e, in un attimo di imbarazzo, fece per toglierla, ma la ragazza gliela strinse di più, sorridendo, così lui, scarlatto in volto, lasciò le cose come stavano.
In fondo era la prima volta che andava in giro mano nella mano con un ragazza.
Neanche con Akane aveva avuto tutta questa confidenza, benché avesse dormito con lei sotto forma di P-chan.
Guardò per qualche secondo il profilo della ragazza dai capelli rossi, poi sospirò.
In fondo quella giornata non si prospettava poi tanto male.

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dedico questo capitolo a tutti quelli che mi hano recensito (shiroganegirl, princesss, Tomojo_Daidoji) , chi l'ha messa nelle preferite (princesss); chi l'ha messa nelle seguite (FlaR, juventina29, shiroganegirl, Tomoyo_Daidoji, VaLeNtInA1993) e a chi mi ha messo tra gli autori preferiti (Evie)
GRAZIE A TUTTE!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 - Shopping con Ryoga ***


 

CAPITOLO 6 – Shopping con Ryoga
 

«hei, Ryoga! Questo come mi sta?» chiese Ranko, scostando la tenda del camerino e sfilando davanti a Ryoga, che la stava aspettando seduto su una sedia nel negozio.
«ti sta molto bene» rispose, distogliendo poi lo sguardo imbarazzato.
«lo hai detto anche degli ultimi tre che che ho provato» disse Ranko, sorridendo poi al ragazzo.
Effettivamente era vero: qualunque vestito indossasse, anche quando vestiva con gli abiti grandi e da maschio di Ranma, agli occhi di Ryoga era sempre molto carina.
Le guance di Ryoga raggiunsero una tonalità di rosso simile a quella di un pomodoro maturo.
«allora quale prendo?» chiese Ranko, fissandolo perplessa.
«q...quello azzurro» disse infine Ryoga, deglutendo.
«Ranma, amore, cosa ci fai qui?» disse una voce alle loro spalle.
Prima che Ranko facesse in tempo a schivarla, una ragazza dai lunghi capelli neri con due pon pon ai lati della testa le gettò le braccia al collo, sfregando la sua guancia contro quella dell'altra.
«Shampoo!» esclamò Ranko, cercando di staccarsela di dosso.
«Shampoo, guarda che ti stai sbagliando. Questa non è Ranma» intervenne Ryoga, cercando di separare le due ragazze, sotto gli sguardi stupiti e perplessi degli altri clienti del negozio.
«come? Non è il mio Ranma?» chiese perplessa la ragazza cinese, scrutando Ranko.
«andiamo al “Neko Hanten”, che così ti spiego con più calma» disse la ragazza dai capelli rossi, prendendo l'altra per mano e uscendo dal negozio, seguita da Ryoga che teneva in mano i sacchetti con gli acquisti.
Giunti al ristorante cinese, vennero accolti da Mousse, che guardò in cagnesco Ranko, e da Obaba, che saltellò con il suo bastone fino alla giovane con in mano una teiera di acqua calda, versandogliela in testa e dicendo:
«benvenuto futuro marito! Tieni, ti ho già preparato l'acqua calda, così puoi tornare uomo»
Ma, non appena l'acqua calda bagnò la ragazza, la vecchia amazzone cacciò un urlo:
«futuro marito! Ma che cosa è successo?! Perché non torni uomo?!»
«Ryoga dice che questa non è il mio Ranma» disse Shampoo, mentre Mousse si sistemava gli occhiali per osservare meglio la ragazza.
«qualche giorno fa è arrivato a casa Tendo il nonno della guida delle Sorgenti Maledette e ha portato a Ranma uno specchio che ha separato la sua parte maschile e quella femminile in due corpi diversi. Io sono la sua parte femminile, mi chiamo Ranko e faccio la parte della sorella gemella di Ranma per spiegare la nostra somiglianza.» spiegò brevemente la ragazza dai capelli rossi, sotto gli sguardi attoniti di Shampoo, Obaba e Mousse, che però era voltato verso Ryoga.
«quindi il mio Ranma è tornato per sempre maschio?» si informò la ragazza cinese.
«sì. Ora non si trasforma più in donna e io non mi trasformo più in uomo.»
Shampoo cacciò un urlo di gioia, mentre Obaba saltellava intorno alla ragazza, osservandola meglio.
«ma perché eri in giro con Ryoga?» chiese Mousse, per distrarsi dallo sproloquio di Shampoo su quanto fosse contenta che il suo Rana fosse tornato uomo.
«l'altro giorno Ryoga è venuto a casa Tendo e mi ha strappato il vestito che avevo appena comprato.» disse Ranko mente Ryoga esclamava:
«è stato un incidente!»
«però me lo hai strappato comunque!»
«sei tu che hai mosso il braccio!»
«e tu non dovevi tenermelo!»
«comunque ora perché siete insieme?» li interruppe Mousse, voltandosi però verso Obaba, che lo guardò perplessa.
«Ryoga mi ha accompagnata a prendere un vestito nuovo» rispose Ranko.
«ah! Un appuntamento!» disse Obaba, avvicinandosi a Ryoga «bravo, ragazzo! Non pensavo che a te piacesse Ranma-femmina! Buona fortuna!»
Ryoga divenne rosso come un peperone, facendo per tirare un pugno alla vecchia.
«brutta vecchiaccia! Come osi! Io non...non...»
Si voltò verso Ranko, rosso in volto, poi si voltò dall'altra parte, cercando di nascondere l'imbarazzo.
Non era possibile che gli piacesse la versione femminile di Ranma.
Lui e Ranma erano rivali e non poteva neanche pensare di innamorarsi di una ragazza che non fosse Akane.
Ma, ora che ci pensava, quel giorno non aveva pensato neanche una volta ad Akane, pensando solo a Ranko.
Perso nei suoi pensieri, si strinse la testa fra le mani, mentre un'aura di depressione lo avvolgeva.
Akane...come ho potuto farti questo...come ho potuto tradirti con Ranma-femmina...”
«hei! Tutto bene, Ryoga?» gli chiese Ranko, avvicinandosi a lui.
«sì. Ma ora dobbiamo tornare a casa!» esclamò il ragazzo, afferrando l'altra per il polso e trascinandola per le strade, ovviamente dirigendosi dalla parte sbagliata.
Dopo che Ranko lo ebbe riportato sulla giusta via, Ryoga la riaccompagnò fino a casa Tendo, dove, davanti al cancello, c'erano Akane e Nabiki.
«ciao ragazzi. Come è andato l'appuntamento?» chiese Akane, con un sorriso.
«non era un appuntamento» specificò Ranko, prendendo i sacchetti dalle mani di Ryoga, che intanto era crollato in uno stato depressivo visibile ad occhio nudo.
Le ragazze Tendo entrarono in casa, mentre Ranko si voltò verso Ryoga, ancora con la testa chinata.
«comunque grazie, Ryoga. Mi sono divertita molto» e detto questo gli si avvicinò e gli scoccò un bacio sulla guancia, sparendo poi rapidamente oltre il cancello.
Ryoga, pietrificato da quel gesto, rimase per lungo tempo a fissare il punto dove era appena sparita la ragazza.
Poi si portò una mano alla guancia e sfiorò il punto dove lei lo aveva baciato.
Era la prima volta che una ragazza lo baciava e, nonostante si continuasse a ripetere che per lui esisteva solo Akane, non poté evitare che un sorriso ebete gli comparisse sul volto, mentre si avviava, sbagliando direzione, verso casa.
In fondo Ranko non era Ranma, e poi Akane non sembrava per niente interessata a lui, quindi forse...forse poteva...
Uno spruzzo d'acqua lo colpì in piena faccia, mentre una vecchietta con in mano una specie di mestolo innaffiava la strada, mettendo fine ai suoi pensieri e trasformandolo in un porcellino molto, ma molto pensieroso.
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mi scuso in anticipo se per un pò non riuscirò a publicare nuovi capitoli, ma la maturità incombe su di me e le simulazioni d'esame sono uno scoglio che devo assolutamente superare....appena i miei professori mi daranno un pò di tregua publicherò di nuovo....quindi non disperate.....grazie per le recensioni.......al prossimo capitolo!!!!!



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Capitolo 7
*** Capitolo 7 - In gita per l ***


Ciao a tutti! dopo tanto tempo, ecco che sono tornata con un nuovo capitolo della fan-fic "lo Specchio della Separazione".....in occasione dell'"Hawaii Day", indetto dal preside Kuno, i Saotome e i Tendo vanno al mare....ma se Ranma decidesse di aiutare la "sorella" a non stare troppo lontana dal suo cavaliere?

CAPITOLO 7 – In gita per l’”Hawaii Day”

 
Da lì a qualche giorno il liceo Firinkan chiuse per due giorni di vacanza in nome, a detta del preside, del ”Hawaii Day”.
Le famiglie Tendo e Saotome decisero di approfittarne per andare un paio di giorni al mare.
«ma che razza di festa è l'”Hawaii Day”?» chiese Ranko ad Akane, mentre infilava nella borsa alcuni bikini che la ragazza mora le aveva regalato per l'occasione.
«non ne ho la più pallida idea! Lo sai che il preside è fissato con le Hawaii. Se la sarà inventata!»
Ranko sbuffò, piegando un asciugamano.
«tutti strani in quella famiglia! A partire da Kuno, ovviamente.»
«come l'ha presa quando ha scoperto che sei la sorella gemella di Ranma?»
«ha commentato che era felice che tra me e Ranma ci fosse un legame di parentela e non d'amore. Però lo vuole comunque uccidere perché è il tuo fidanzato!»
«Ranma non è il mio fidanzato!» esclamò Akane, diventando rossa in volto.
Ranko sogghignò, puntando le contro un dito.
«cero, come no! Ma se si vede lontano un miglio che ti piace!»
«allora...allora...allora a te piace Ryoga!» esclamò di rimando Akane, cercando di mettere in imbarazzo l'altra ragazza.
«non è assolutamente vero!» rispose la ragazza dai capelli rossi, mentre le sue guance diventavano dello stesso colore dei suoi capelli.
«a no? E allora perché lo hai invitato al mare con noi?» le chiese Akane, indicando la finestra.
Ranko, perplessa, si avvicinò al vetro e scrutò fuori.
Davanti alla porta di casa Tendo, con uno zaino in spalla, stava Ryoga, fermo e imbambolato a fissare non si sa cosa.
«ma che cosa ci fa qui quel cretino!» esclamò la ragazza con la treccia, avviandosi a passo di marcia giù per le scale.
«Ryoga! Perché sei qui?» gli chiese non appena fu sbucata nel giardino.
Ryoga la fissò perplesso, mentre studiava con sguardo imbarazzato l'espressione della ragazza.
«ciao Ranko. Come scritto nella tua lettera, sono venuto con l'occorrente per una gita al mare» rispose, tendendole un foglietto.
«lettera?» Ranko prese il foglietto, mentre dal salotto uscivano Ranma e Akane.
«ah! Allora l'hai ricevuta!» disse Ranma, accennando al foglio che Ranko stava leggendo.
«Ranma, tu ne sai qualcosa?» chiese Akane, avvicinandosi a Ranko e leggendo la lettera che la rossa stringeva tra le mani.

Caro Ryoga,
in occasione della festa dell' “Hawaii Day”
la famiglia Tendo e noi andremo in gita al mare.
Volevo chiederti se volevi unirti a noi.
Mi farebbe molto piacere passare una
giornata al mare in tua compagnia.
                                         Con affetto
                                            Tua, Ranko

«che cosa? Ma io non ho mai scritto questa lettera!» esclamò Ranko, notando poi il sorriso sornione di Ranma.
«RANMA!» urlò, iniziando a rincorrere il ragazzo, che cercava di schivare i colpi dell'altra.
«ma scusa....non sei contenta...che venga anche Ryoga?» cercò di dire, mente un pugno di Ranko gli sfrecciava a pochi millimetri dal volto «state così bene insieme!»
Il pugno di Ranko finalmente lo centrò in piena faccia, mandandolo a schiantarsi contro il muro della casa.
Akane gli corse vicino, assicurandosi che stesse bene, mentre Ranko, sbollita la rabbia, tornava vicino a Ryoga.
Il ragazzo era visibilmente giù di morale, così la ragazza gli chiese:
«Ryoga, c'è qualcosa che non va?»
Lui scosse la testa, voltandosi verso l'ingresso del giardino.
«no. Va tutto bene. Ma se non vuoi che venga con voi non ti preoccupare. Ci vediamo» e ciò detto di allontanò verso la strada.
Aveva già svoltato l'angolo quando si sentì afferrare per il braccio.
Quando si voltò si trovò davanti Ranko, che gli disse:
«aspetta, Ryoga! Scusa per prima, ma ero arrabbiata con Ranma e non ho pensato a te che avevi fatto tutta quella strada per venire da noi. Mi dispiace. Se vuoi venire al mare con noi vieni. Anche se non ho scritto io quella lettera, sarei felice se ci fossi anche tu»
Ryoga, incredulo, fissò la ragazza, gli occhi verde muschio spalancati.
Era la prima volta che una ragazza diceva di essere felice che lui fosse con lei.
Dal momento in cui aveva ricevuto quella lettera non aveva più smesso di rigirarsela fra le mani e pensare alla ragazza dai capelli rossi che gliela aveva mandata.
Akane, che fino a poco tempo prima aveva occupato tutti i suoi pensieri, ora non vi compariva minimamente.
«allora, vieni o no?» gli chiese Ranko, sorridendo, mentre si voltava e tornava verso la casa.
Ryoga si affrettò a seguirla, pregustando già la splendida giornata passata in compagnia della ragazza.

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Mi scuso per non aver pubblicato nulla per molto tempo, ma con questo e, fra pochi gionri, un'altro capitolo, spero di farmi perdonare.........a presto per il capitolo 8.....un bacio..... 
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 - Strane alleanze ***


ecco, come promesso, il capitolo 8! Arrivati al mare, Ryoga fa uno strano incontro e riceve un'aiuto inaspettato....chi sarà questo inimmaginabile alleato? buona lettura!

CAPITOLO 8 – Strane alleanze

La spiaggia era stracolma di persone, tanto che i Tendo e i Saotome, con l'aggiunta di Ryoga, ebbero non poche difficoltà a trovare un posto dive sedersi.
Dopo aver piantato l'ombrellone, Nabiki, Kasumi, Akane e Ranko si sdraiarono al sole, mentre Ranma e Ryoga andavano verso il chiosco sulla spiaggia a comprare da bere per tutti.
«allora, Ryoga, contento che Ranko ti abbia invitato?» chiese Ranma, con un sorrisetto.
L'altro lo fulminò con lo sguardo, bofonchiando qualcosa come «non è stata lei ad invitarmi»
«beh, questi sono dettagli. Ma allora dimmi, ti piace davvero Ranko?»
Ryoga non rispose, iniziando a diventare rosso.
Ranma, incurante dell'imbarazzo dell'amico, continuò:
«non immaginavo che la mia versione femminile potesse riscuotere un tale successo. So di essere affascinante, ma addirittura fare colpo su di te che mi hai sempre odiato, questa certo non me l'aspettavo»
«stai zitto!» esclamò Ryoga, con la voce che tremava per l'imbarazzo «Ranko è totalmente diversa da te. Non pensare che tu possa piacermi solo perché mi piace lei!»
Ranma lo fissò, con un sorrisetto ironico sul volto.
«allora lo ammetti che ti piace!»
«no! Io no...» cercò di dire Ryoga, ma proprio in quel momento una figura gli comparve alle spalle.
«che cosa ti piace?» chiese Ranko, sedendosi su uno sgabello vicino ai due ragazzi.
Ryoga trasalì, iniziando a sudare freddo, mentre Ranma salvava la situazione accennando a qualcosa a proposito delle bibite del locale.
Ranko parve bersela, mentre prendeva la bottiglia di aranciata che aveva in mano Ranma e ne beveva un sorso.
«accidenti!» esclamò «ci voleva proprio! Oggi fa un caldo…mi brucia anche tutta la schiena. Mi sa che non mi sono messa bene la crema»
Ranko si voltò verso Ryoga, sorridendo, mentre il ragazzo diventava rosso come i capelli della ragazza.
«forse è il caso che qualcuno ti aiuti a metterla» disse Ranma, dando una gomitata a Ryoga, che stava per avere un attacco di cuore.
Ranko arrossì leggermente, ma annuì.
«te la metterei io, ma prima mi è sembrato di vedere Ukyo che vendeva gli okonomiyaki sulla spiaggia, quindi vado a salutarla. Ti lascio a Ryoga.» disse Ranma, prendendo la sua aranciata e, passando di fianco a Ryoga, gli sussurrò:
«vai Ryoga. È la tua grande occasione!»
A Ryoga fumavano le orecchie da tanto era in imbarazzo, mentre Ranma si allontanava di corsa, prima di essere bloccato dalla “sorella”.
«ehm…ecco…Ryoga, per la crema….lascia stare» disse Ranko, tutta rossa, ma Ryoga scosse energicamente la testa, scacciando l’imbarazzo.
«potresti scottarti. Girati che te la metto»
Ranko gli passò la boccetta di crema, voltandogli le spalle e coprendosi il volto per nascondere l’imbarazzo.
Ryoga iniziò a spalmarle la crema sulla schiena con mani tremanti, non riuscendo più neanche a deglutire da tanto era teso.
Da quando Ranko era entrato nella sua vita, Akane era stata messa da parte e nella sua mente non vi erano altri che la ragazza con il codino.
Ranma faceva di tutto per spingerlo fra le braccia della sorella, ma il ragazzo era troppo poco sicuro di se per fare dei passi avanti.
Persino metterle la crema gli creava un fortissimo imbarazzo, e il cuore gli batteva così forte che quasi non riusciva a respirare.
Forse aveva ragione Ranma.
Forse era davvero innamorato di Ranko.
«oh, ma guarda chi si vede! La ragazza con il codino!» disse una voce alle loro spalle, facendoli sobbalzare, mentre una nuvola di petali di rosa neri si posava sulla sabbia e sul bancone del bar.
Kodachi la Rosa Nera, la sorella minore di Kuno, apparve davanti a loro, stringendo fra le mani una rosa dai petali neri.
«Kodachi! Cosa ci fai qui?» chiese Ranko, allontanandosi di scatto da Ryoga, che non riusciva neanche ad alzare lo sguardo da terra tanto era l’imbarazzo per essersi fatto vedere da qualcuno mentre metteva la crema a Ranko.
«mio padre e mio fratello hanno deciso di prolungare l’”Hawaii day”. Sono venuta a comunicarlo di persona al mio Ranma» rispose la ragazza, assumendo una posa da attrice drammatica.
«prolungare le vacnze? Che bello! Vado subito a dirlo a mio padre e al signor Tendo» disse Ranko, al settimo cielo, correndo verso l’ombrellone, dove Soun Tendo giocava a Go con un panda, alias Genma Saotome.
Rimasto solo con Kodachi, Ryoga sospirò sconsolato, prendendo la sua coca-cola e bevendo un lungo sorso.
L’altra ragazza, perplessa, gli chiese:
«per caso ho interrotto qualcosa?»
«no. niente» rispose quello, afflitto.
Kodachi guardò per un attimo Ryoga, poi si voltò verso Ranko, infine tornò a guardare Ryoga.
«ti piace la ragazza con il codino?»
Ryoga annuì.
«e non sai come dirglielo, immagino. Beh, sei fortunato. Ha davanti a te la esperta numero uno di amore. Ti aiuterò io a conquistare Ranko.» disse Kodachi, infervorata.
«ti ringrazio, ma non serve. E poi non so neanche se io le piaccio.»
«a me è parso di sì» disse l’altra, pensierosa «comunque c’è solo un modo per conquistare una ragazza: una dichiarazione d’amore!»
«dichiarazione d’amore?»
«certo! Alle ragazze piace sentirsi dire che sono importanti per qualcuno. E poi lei non si dichiarerà mai, anche se le piaci: devono essere i ragazzi a dichiararsi, non le ragazze!»
Ryoga parve pensarci un po’ su, poi scosse la testa.
«non so nenache da che parte ocminciare a farle una dichiarazione d’amore»
«lascia fare a me, Kodachi Kuno la Rosa Nera! Ti insegnerò io!»
«ma perché mi vuoi così tanto aiutare?» chiese Ryoga, improvvisamente dubbioso «Ranko piace anche a tuo fratello, no?»
Kodachi esibì un sorrisetto calcolatore.
«vedi, se Ranko si mette con te, mio fratello tenterà di conquistare Akane Tendo, che prima o poi cederà all’irresistibile fascino dei Kuno e si metterà con lui, lasciando a me il mio adorato Ranma»
Ryoga scosse nuovamente la testa, sconsolato.
“mi sembrava troppo interessata, effettivamente. Comunque, se mi può aiutare, ben venga”
«va bene, Kodachi.» disse infine, con una nuova determinazione negli occhi «cosa devo fare?»

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Ci avviciniamo alla fine! ce la farà Kodachi ad insegnare a Ryoga come dichiararsi a Ranko?......al prossimo capitolo, "La dichiarazione d'amore".




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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - La dichiarazione d'amore ***


Dopo l’addestramento di Kodachi, Ryoga è pronto a dichiararsi a Ranko…ma qualcosa non va per il verso giusto….
 

CAPITOLO 9 – La dichiarazione d’amore

 
“devo essere sicuro di me, ma dolce. Deciso, ma non insistente….”
Ryoga passeggiava avanti e indietro davanti alla porta della camera d’albergo di Ranko, ripassando le istruzioni che gli aveva dato Kodachi la Rosa Nera.
Nell’illusione che, se Ranko si fosse messa con Ryoga, suo fratello avrebbe conquistato Akane, lasciando Ranma libero, la ragazza aveva insegnato a Ryoga tutto quello che c’era da sapere per conquistare una ragazza.
Ora doveva solo chiamare Ranko e farle la sua dichiarazione d’amore.
Si avvicinò alla porta e sollevò la mano per bussare, quando sentì la voce di Ranma provenire da dentro la stanza.
«ehm…ecco…ti devo dire una cosa molto importante» disse il ragazzo da dentro la stanza, mentre una voce femminile, chiaramente di Ranko, rispondeva:
«dimmi pure, caro Ranma. Ti ascolto»
Caro Ranma?
Ryoga abbassò il braccio, ancora sollevato e pronto a bussare, e rimase in ascolto, incredulo.
Come poteva Ranko chiamare “caro Ranma” il rivale di Ryoga?
Intanto all’interno della stanza Ranma continuava:
«ecco…vedi…è da molto tempo che volevo dirtelo che…ecco…che sei perfetta per me e che dal primo momento che ti ho vista ho pensato che…che….io….ti amo»
«oh, Ranma! È da tanto tempo che anche io volevo dirti che ti amo» rispose Ranko, con voce emozionata.
Ryoga rimase pietrificato.
Com’era possibile?
Come poteva Ranko essere innamorata di Ranma?
Una lacrima gli solcò la guancia, mentre mille immagini della ragazza gli comparivano davanti agli occhi: quando l’aveva accompagnata a fare shopping, quando lei lo aveva invitato al mare, quando le aveva messo la crema sulla schiena….
Fece un passo indietro, mentre dei passi si avvicinavano alla porta.
«grazie Ranko…Ryoga?» disse Ranma, aprendo la porta e trovandosi davanti l’altro.
Ryoga scorse la ragazza con i capelli rossi all’interno della stanza, che fissava perplessa i due ragazzi fermi davanti alla sua porta.
«Ryoga? Cosa ci fai qui?» chiese Ranko, ma Ryoga, vergognandosi di ciò che aveva sentito e delle lacrime che gli offuscavano gli occhi, si voltò di scatto e iniziò a correre alla cieca, dirigendosi chi sa dove.
«RYOGA!» gli urlò dietro Ranko, facendo per corrergli dietro, ma Ranma la bloccò.
«lascia stare. Forse ho capito cosa è successo. Lascia andare me» e si mise a correre all’inseguimento di Ryoga.
Intanto il ragazzo si stava arrampicando su di un pendio roccioso, circondato dagli alberi.
Non sapeva dov’era, ma questo non era insolito per lui, in oltre aveva altri pensieri per la testa.
Sentire Ranko che dichiarava il suo amore a Ranma era stato un duro colpo per lui e  non riusciva a dimenticare il volto della ragazza quando lo aveva visto fuori dalla stanza.
“prima Akane, ora Ranko. Perché tutte le ragazze di cui mi innamoro si innamorano di Ranma? Cos’ha lui più di me?”
Con questi pensieri per la testa continuò a correre a perdifiato, fino a che non sentì un tuono squarciare il silenzio della notte.
Si fermò, guardandosi intorno, accorgendosi di essere in una foresta.
Aveva corso alla cieca, e ora era in una foresta sconosciuta e, tanto per complicare la situazione, stava per mettersi a piovere.
Se si fosse trasformato in P-chan in quel momento sarebbe stato un disastro.
Doveva assolutamente trovare u riparo, prima di trasformarsi in un maialino.
Iniziò a correre alla cieca, alla ricerca di una grotta, ma il paesaggio gli sembrava tutto uguale.
D’un tratto si fermò, notando delle orme davanti a se, ma gli ci vollero pochi secondi per riconoscerle come sue.
Stava girando in tondo!
Plic.
Una goccia di pioggia lo colpì, sul naso.
Ryoga si irrigidì, poi ricominciò a correre, disperato, mentre decine, centinaia, migliaia di gocce gli cadevano addosso, facendo diventare il mondo sempre più grande, sempre più grande…
Le sue piccole zampette da porcellino incespicarono in una radice e, dopo essere scivolato su un sasso bagnato, P-chan si ritrovò a precipitare giù da un dirupo.
Poi tutto si fece buio.
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Ryoga, sconvolto, è scappato nella foresta, trasformandosi in P-Chan! Che qualcuno vada a salvarlo! Al prossimo capitolo, “Rivelazioni”!
 



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Capitolo 10
*** Capitolo 10 - Rivelazioni ***


Scusatemi, so che avevo promesso di aggiornare per martedì, ma un imprevisto mi ha fatto ritardare....comunque, cosa è successo a Ryoga? Riuscirà a salvarsi? Leggete e scopritelo….
 

CAPITOLO 10 – Rivelazioni

Quando riaprì gli occhi si accorse di essere sdraiato in una grotta, con un caldo fuoco che scoppiettava poco distante.
Si mise seduto, rendendosi conto che non era più un maialino, ma era tornato un uomo.
«finalmente ti sei svegliato, P-chan» disse una voce a lui molto familiare.
«Ranma!» esclamò Ryoga, incupendosi poi improvvisamente «che fai qui? Dovesti essere con Ranko»
«no. Sei tu che dovesti essere con Ranko» gli rispose l’altro, seduto a gambe incrociate dall’altra parte del fuoco.
«ma che stai dicendo? Prima vi ho sentiti e lei…» cercò di dire Ryoga, ma Ranma lo interruppe.
«aspetta Ryoga. Siediti e ascoltami attentamente. Hai frainteso tutto. Ecco…vedi…io…ho deciso di dichiararmi ad Akane»
«cosa?!» esclamò Ryoga, indignato «come osi fare una cosa del genere! Prima illudi Ranko dichiarandole il tuo amore e poi progetti di dichiararti ad Akane? E a Ranko non ci pensi! Se oserai ferirla io…io…» e diede un pugno a terra, rompendo le rocce sotto di se.
«Ryoga! Insomma, vuoi starmi a sentire! Io non mi sono dichiarato a Ranko!»
«cosa? Ma se vi ho sentiti io?!»
«non hai capito! Siccome ho deciso di dichiararmi ad Akane, ho chiesto a Ranko di fingersi Akane per permettermi di fare una prova per la dichiarazione. Come hai fatto tu con Kodachi questo pomeriggio, insomma!»
Ryoga lo guardò attonito.
«ci hai visti?»
«sì. Vi ho guardati mentre ti esercitavi e ho deciso che se un codardo come te riusciva a trovare il coraggio di dichiararsi a Ranko, anche io dovevo fare lo stesso con Akane.»
«quindi non ti sei dichiarato a Ranko?»
«no»
«e lei non ricambia i tuoi sentimenti?»
«certo che no! E poi lei è innamorata di te!»
«dici sul serio?»
Ryoga non riusciva a crede a ciò che aveva appena detto Ranma, tanto che chiese all’amico se poteva ripetere ciò che aveva appena detto.
«ma cos’è, sei stupido? Ranko è innamorata di te, brutto testone, e c’è rimasta davvero male quando ti ha visto scappare via così. Stava per mettersi ad inseguirti di notte nella foresta, se io non l’avessi fermata! E tutto perché sei un impulsivo che non ascolta quello che gli altri gli devono dire!»
Ryoga, senza parola, si appoggiò con la schiena alla parete della grotta, rimanendo pe qualche minuto in silenzio, lo sguardo perso fra le fiamme del fuoco.
«devo tornare indietro» disse d’un tratto, alzandosi in piedi «devo tornare da Ranko. Devo dirle cosa provo per lei»
Ranma sorrise, alzandosi a sua volta.
«ben detto. Forza! Ranko e Akane ci aspettano.»
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Ci siamo! Ci siamo! Ultimo capitolo in arrivo! Ce la farà Ryoga a dichiararsi finalmente a Ranko? E quale sarà la risposta della ragazza dai capelli rossi? L’ultimo capitolo, “Fuochi d’artificio”, in arrivo fra pochi giorni…..a presto!
 



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Capitolo 11
*** Capitolo 11 - Fuochi d'artificio ***


Eccoci pronti al gran finale! In una notte stellata, le luci dei fuochi artificiali che illuminano il cielo…quale momento più romantico per una dichiarazione d’amore? Vai Ryoga! Puoi farcela!

CAPITOLO 11 – Fuochi d’artificio

Appena entrati nell’albergo, Ryoga e Ranma vennero sopraffatti da una strana aria festosa che si era diffusa, in loro assenza, fra tutti gli ospiti.
«ma che cavolo succede?» chiese Ranma, individuando fra la folla Nabiki e Kasumi abbigliate con degli yukata.
Le due ragazze si avvicinarono, informando i due giovani che i proprietari dell’albergo avevano organizzato uno spettacolo di fuochi artificiali per l’”Hawaii Day”.
«l’”Hawaii Day”? ma non se l’era inventato qullo psicopatico del preside?» chiese Ranma, attonito.
«pare che i proprietari dell’albergo siano dei cari amici del preside Kuno» rispose Kasumi, sorridendo.
«dove accidenti eravate finiti? Mio padre e il signor Saotome vi stanno cercando ovunque! E Rankoe e Akane erano preoccupate! Comunque lo spettacolo sta per cominciare e non intendo perdermelo!» disse Nabiki, mollando in mano a Ryoga e Ranma due involti di stoffa «sbrigatevi a cambiarvi. Vi aspetteremo fuori sulla spiaggia» e così dicendo si avviò con la sorella verso l’ingresso dell’albergo.
Ranma e Ryoga, sempre più sorpresi, si infilarono in una stanza e si misero gli abiti tradizionali, uscendo poi sulla spiaggia alla ricerca delle ragazze.
La spiaggia era piena di gente, tutti ansiosi di assistere allo spettacolo di fuochi artificiali.
«accidenti, ma dove si saranno cacciate?» chiese Ranma, sbuffando.
«chi cercate?» chiese una voce alle su e spalle.
I due ragazzi si voltarono e rimasero senza fiato: Akane e Ranko, in piedi davanti a loro, indossavano due splendidi yukata che, alla tenue luce delle stelle e dei falò accesi sulla spiaggia, le facevano sembrare, agli occhi dei due ragazzi, due figure celestiali.
Akane indossava uno yukata arancione, con dei fiori gialli sull’orlo e sulle maniche, mentre quello di Ranko era bianco con delle parti azzurre sulle maniche e sul collo, con un ramo di fiori di ciliegio ricamato sul petto.
Mentre Akane si era fermata i capelli con delle mollettine, gialle anch’esse, Ranko si era sciolta la treccia e aveva lasciato che i capelli le ricadessero morbidi sulle spalle.
Ryoga trattenne il fiato, mentre Ranma iniziò a balbettare, nel tentativo di fare un complimento ad Akane.
«Ryoga, ma dove eri finito! Quando ti ho visto scappare via mi sono preoccupata» disse Ranko, aggrappandosi al braccio di Ryoga e fissandolo con i suoi grandi occhioni azzurri.
«ecco…io…» cercò di dire Ryoga,  ma venne interrotto da Ranma, che disse:
«beh, noi andiamo più vicino alla riva, che i fuochi si vedono meglio.» e prendendo Akane per mano si allontanò in direzione del mare, lasciando Ranko e Ryoga da soli.
«andiamo anche noi vicino al mare. E poi, se arriviamo in fondo alla spiaggia, c’è anche meno gente» disse Ranko, guidando Ryoga fino a dove la spiaggia finiva con degli scogli su cui si infrangevano le onde.
Finalmente erano soli, lontani da sguardi indiscreti e inutili intrusioni, nella situazione perfetta per una dichiarazione d’amore.
Ma Ryoga si sentiva tutt’altro che pronto a quel grande passo.
Rimase immobile con il cuore in gola a fissare Ranko che si sedeva su uno scoglio e alzava gli occhi verso il cielo stellato, in attesa che iniziassero i fuochi d’artificio.
Passarono alcuni minuti di perfetto silenzio, dove l’unico rumore udibile era il cuore del povero Ryoga che batteva all’impazzata, fino a che Ranko non si decise a parlare.
«sai, Ryoga, prima, quando ti ho visto scappare via, mi sono davvero preoccupata. Pensavo che tu avessi frainteso le parole di Ranma e che pensassi che quelle parole fossero rivolte a me.»
Ryoga non rispose, sentendosi quanto mai stupido per il comportamento che aveva avuto poche ore prima.
«scusami, Ranko. Non volevo farti preoccupare.» riuscì solo a rispondere.
«ma l’importante è che tu ora sia qui» disse la ragazza, con un sorriso in direzione di Ryoga.
Il ragazzo, alla vista di quello splendido sorriso, sentì che il coraggio gli stava tornando così, preso il coraggio a due mani, iniziò:
«Ranko…io…ti devo dire una cosa…ecco…vedi…da quando ti ho conosciuta…io…non faccio altro che pensare a te e…vedi…volevo dirti che io…io…ecco io…io ti amo!» esclamò alla fine, chiudendo gli occhi per la vergogna e diventando rosso come un pomodoro maturo.
Rimase fermo così per alcuni istanti, che parvero secoli, fino a che non avvertì un delicato fruscio proprio davanti a se.
Aprì gli occhi e si ritrovò a fissare i grandi occhi azzurri di Ranko, così vicina a lui che il loro nasi quasi si toccavano.
«era ora che me lo dicessi» disse la ragazza, con un sorriso, posando una mano sulla guancia di Ryoga e unendosi a lui in un delicato bacio.
Proprio in quell’istante, nel cielo notturno sopra di loro, iniziarono a risplendere decine di fuochi d’artificio, che si rispecchiarono sul mare come una pioggia dai mille colori.
Ryoga e Ranko rimasero a baciarsi sulla spiaggia per molti minuti, fino a che, entrambi senza fiato, non si separarono, rimanendo a fissarsi l’un l’altro senza dire una parola.
Fu Ranko a rompere il silenzio:
«Ryoga, anche io mi sono innamorata di te»
«anche se sono timido, impacciato, e non ho per niente il senso dell’orientamento?»
«sì»
«e anche se sono per metà un maialino?»
Ranko sorrise e si avvicinò a lui per dargli un altro bacio.
Un venticello freddo li investì, facendoli rabbrividire, mente un ticchettio iniziò a riempire il silenzio intorno a loro: stava ricominciando a piovere.
Come le prime gocce colpirono il viso di Ryoga, quest’ultimo vide tutto ingigantirsi, mentre prendeva le sembianze di un maialino.
Ranko si inginocchiò sulla spiaggia, prendendo in braccio il povero Ryoga e stringendolo forte al petto.
«sì. Ti amo così come sei»

- FINE -
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Fine….o forse no? Ryoga e  Ranko si sono finalmente fidanzati, ma come tutti i lettori di Ranma sanno, i guai sono tutt’altro che finiti! In attesa delle prossime avventure di Ranko e Ryoga, vi ringrazio per avermi seguita e per i commenti che avete lasciato alla mia fan-fic. Spero vi sia piaciuta….un bacione a tutti…Marty
 
Ps: un ringraziamento speciale a:
 
-_SaKuRa_95
- princesss
- Tomoyo_Daidoji
- shiroganegirl
- LoveAnimeManga89
- Julius CX
- frangilois
che hanno commentato;
 
- princesss
che l’ha messa fra le preferite;
 
- depiid
- juventina29
- LadyWolf_
- potter99
- shiroganegirl
- Tomoyo_Daidoji
- VaLeNtInA1993
- LoveAnimeManga89
che l’hanno messa fra le seguite;
 
GRAZIE A TUTTE…..UN BACIO….MARTY

 

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