Hi,Mr simple!

di ShimizuBookman_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Everybody loves.. who? ***
Capitolo 2: *** My first kiss.. more or less. ***
Capitolo 3: *** Love will be forever. ***



Capitolo 1
*** Everybody loves.. who? ***


Lo sconosciuto le sedeva davanti a braccia conserte,una posizione che sicuramente non favoriva il dialogo.
Indossava un paio di occhiali rossi in tinta con il colore della giacca da motociclista in evidente pelle e una folta chioma bionda accesa che incorniciava i tratti sottili e delicati, il contratto di lavoro che era ancora riposto sul tavolino che separava i loro mondi.
Shimizu pensò che ormai doveva essere davvero tardi a giudicare dalle luci che piano si accendevano a Sternbuild in preparazione alla notte,in una città che di costellazione aveva il nome e tante altre cose,si ritrovò inconsapevolmente a tamburellare sul tavolino di quercia non per l'ora tarda ma perchè desiderava vedere chi sarebbe stato il suo maestro che l'avesse aiutata a diventare una vero Eroina.Si immaginava un tipo alto e sapìente,con spessi occhiali da lettura e un'aria severa,magari una divisa o una buffa giacca da motociclista come il quattr'occhi che le sedeva davanti.
Quando Kotetsu,così aveva letto nel contratto,entrò dalla porta e si grattò la nuca,Shimizu sbattè le ciglia stupita.. e compiaciuta allo stesso tempo.
L'uomo aveva sulla trentina d'anni e indossava dei pantaloni aderenti neri abbinati con una camicia verde e un giacchino,metà bianco e metà nero e sopratutto,un buffissimo pizzetto.

- Sono in ritardo,bunny-chan?
- Di oltre un'ora,Ojii san. La ragazza qui aspettava solo te,è stata gentile ad aspettare,fai sempre perdere la pazienza a tutti.
Si grattò la nuca evidentemente imbarazzato,così lei gli indicò il divano con aria dolce e cordiale,storcendo la situazione irritante che si stava formando.
- Oh,è lei dunque? Sembra una brava ragazza.. 
Le porse la mano,che lei afferrò saldamente e si scambiarono un bacio sulle guance come saluto,sedendosi poi l'uno accanto all'altro accanto al suo compare che aveva ormai perso definitivamente la pazienza.
Sbuffò e gli porse il contratto che avevano entrambi firmato insieme ad una penna verde. Bleah,verde.
Non sapeva perchè quel colore non la stuzzicasse tanto,forse..
Distolse lo sguardo scuotendo energicamente la testa e osservando gli occhi di Kotetsu leggere distrattamente il contratto.
Dorati. Del colore del miele. Con un'insolita sfumatura che le ricordava il caramello sciolto.
Avevano qualcosa di allegro,sembrava quasi splendessero,mentre portava lo sguardo su di lei e le porse nuovamente la mano,stavolta prendendola alla sprovvista e stringendola più di prima.
- Sarò io il tuo maestro,benvenuta nella Hero tv,Shimizu!
Con quel gesto la ragazza deglutì appesantita da quel benvenuto e sorrise timidamente,mentre una sfumatura rossastra si formava sulle sue guance.
Arrivata in camera Shimizu desiderò solo indossare dei vestiti freschi e asciutti e farsi una doccia rilassante.
Dopo avrebbe pensato al suo Sensei e a scegliersi la divisa insieme al signor Saito,il tecnico dell'ufficio.
~
Sotto l'acqua calda e il bagnoschiuma alla vaniglia si sentì subito rinfrescare e togliersi di dosso lo stress del giorno corrente,mentre aprì gli occhi e controllò l'ora nell'orologio a parete che si intravedeva.
Le 12.01
"Buffo,farsi la doccia a mezzanotte".
Con un piccolo risolino di divertimento Shimizu si avvolse in un accappatoio e uscì avviandosi in camera a piedi scalzi,aveva intenzione di farsi una tisana,o magari una cioccolata nella cucina dell'appartamento quando.. suonarono alla porta.
Aggrottò la fronte,domandandosi chi fosse a quell'ora e a quale proposito visto che non aspettava visite in quel giorno.. si era completamente liberata per il colloquio di lavoro che le aveva sottratto fin troppo tempo al suo vivere quotidiano.
Aprì pigramente la porta,stropicciandosi gli occhi dal sonno che stava prendendo il controllo di lei.
Quando aprì la porta per poco non cadde all'indietro,quando una mano forte e abbronzata la prese al volo,riconoscendo la fede che stava sull'anulare sinistro.
Kotetsu.
Alzò gli occhi su di lui sbarrandoli e separandosi goffamente mentre arrossiva,cercando di riprendere il controllo della situazione..
- Scusa se ti disturbo a quest'ora.. ma volevo darti una cosa,come benvenuto.. infondo mi pari una ragazza dolce e brava..consideralo un regalino dal tuo sensei.
Con un occhiolino le porse una camicetta verde praticamente identica alla sua e una scatolina,poi si grattò la nuca e corrucciò le labbra in una buffa espressione da bambino,baciandole la mano e chiudendosi la porta alle spalle.
Shimizu sbattè gli occhi e guardò la porta,mentre la voce di Kotetsu risuonava lungo il corridoio,insieme al tic dei suoi passi,delle parole confuse.
- Alle 9 davanti all'ufficio,non vedo l'ora di farti da mentore!
Questo la fece aggrottare la fronte maggiormente e aprì la scatola che rivelava una collana con un coniglietto coperto di brillanti,molto carino.
Gli..piacevano i conigli?
Si lasciò scappare una risatina e squadrò la camicia,dimenticandosi che avrebbe voluto stracciarla solo per la tonalità che possedeva,ma visto che era stato lui a regalargliela.. poteva fare uno strappo.
Così mise la collana sul comodino e piegò la camicia per il giorno dopo,avvolgendosi nel piumone e accendendo la televisione.
Facevano un documentario sulle tigri,il suo animale preferito; così decise di guardarlo e si avvolse maggiormente,socchiudendo gli occhi mentre osservava i cuccioli di tigrotto giocare felici con la madre.
Si addormentò dolcemente poco dopo,pregustando il giorno dopo insieme a quel buffo uomo che infondo,sperò,sembrava essere davvero una persona dolce e amorevole.

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Capitolo 2
*** My first kiss.. more or less. ***


Shimizu si era alzata di buon'ora quella mattina, e aveva indossato quell'odiosa camicia adorabile che Kotetsu le aveva portato la sera precedente, aveva allacciato la catenina con il coniglietto di brillanti e l'aveva fatto ciondolare sul collo scoperto, mentre usciva attirata dall'odore di muffin al cioccolato appena sfornati, entrò in soggiorno scompigliandosi la chioma rossiccia e osservando Barnaby che faceva colazione, con un giornale fresco di giornata in mano, che leggeva attentamente.
- Buongiorno Barnaby-kun.
- Salve anche a te, Shimizu chan.
Uscì dal soggiorno e si avviò alla stanza di Kotetsu, bussando varie volte senza ottenere una risposta, poi pochi suoni confusi e infine il rumore di qualcuno che cucinava, aprì velocemente la porta con i capelli scompigliati e la barbetta incolta sul mento, la camicia aperta per due bottoni e pantaloni aperti che rivelavano boxer verdi mimetici.
- K-kotetsu, ho scelto un brutto momento?
- No Shimizu, entra pure. Stavo finendo di compilare le carte per il tuo addestramento..
- Addestramento? 
Si guardò intorno, osservando i dettagli dell'appartamento, scorrendo gli occhi sul divanetto in pelle verde e storcendo le labbra in una smorfia di disgusto, che Kotetsu notò.
- Non ti piace il verde, Shimizu?
- Chiamami pure Shimi. No, lo odio.
- Oh, allora temo di doverti delle scuse, per la camicia, sai. 
Farfugliò qualcosa e andò in cucina, prendendo delle frittelle e porgendogliele con dei guantoni da cucina.
- Grazie, stavo morendo di fame! 
Ne prese una mordendone un pezzo e facendo brillare gli occhi castani scuri.
- Sono deliziose, Kotetsu san!
Sorrise a trentadue denti, porgendo il vassoio a sul tavolo e sbuffando appena, leccandosi un dito.
- Il problema di questi cosi è che sporcano sempre dappertutto..
- Capisco, perchè non provi a mettere del cioccolato meno fuso? Così non scivola via.
Assunse un'espressione buffa e carina, pensieroso.
- Sai che hai ragione? Ci potrei pensare, ma sono scarso in cucina..
- Tutti imparano.. ma ora, andiamo? Si è fatto tardi.
- A dire la verità, Shimiz..Shimi, guardiamo un film insieme? Le reclute si allenano alle 11, e sono le 9, scusa..
- Per cosa?
- Per averti fatto alzare così presto, dannazione! Sono uno stupido..
- Tranquillo.. accetto volentieri l'idea del film, che cosa guardiamo?
- Pensavo ad un documentario sulle tigri, ti piace l'idea?
- A dire la verità si.. Adoro i tigrotti.
- Oh! 
Shimizu si immaginò che, se Kotetsu avesse avuto una coda, in quel momento avrebbe scodinzolato di felicità.
Si accomodò sul divano che non era verde, rannicchiandosi con un cuscino e stringendosi addosso la camicia, rabbrividendo.
- Hai freddo? Povera piccina..
"Oh no, not again.."
Prima che Shimizu potesse nascondere il rossore sulle guance Kotetsu le alzò il viso, incatenando gli occhi color del caramello contro i suoi.
- Vuoi che.. ti riscaldi io?
- Eh?!
- Intendo.. vuoi una coperta?
- A-ah, certo,una coperta.. si, grazie.
Mentre andava di là a recuperare le coperte Shimi sospirò, aveva solo immaginato che quello che aveva visto nelle iridi di Kot fosse stato desiderio..desiderio di lei, di qualcosa che..
Scosse la testa in modo deciso e fermo, rimanendo composta sul divano.
" Era il suo capo, doveva aver rispetto e non scivolare in questi presentimenti infondati".
Eppure.. no.
Tornò da lei e le porse la coperta sulle spalle, cingendole però una spalla e stringendola a sè per scaldarla maggiormente.
Accettò quel gesto con un piccolo sospiro contento, stringendo le dita sul tessuto del giacchino, cercando maggior contatto.
- Povera, sei tutta infreddolita.. non hai il riscaldamento nel tuo appartamento?
- Veramente si è rotto, devo farlo riparare..
- Vengo io domani a vedere che cos'ha, magari riesco a combinare qualcosa..
- Perfetto.
Guardarono insieme il documentario, distogliendo ogni tanto l'attenzione su quel documentario lasciandosi sfuggire esclamazione di dolcezza su quei piccoli micetti che giocavano insieme alla madre, pieni di tenerezza.
Poi lui si girò verso di lei, osservandola per qualche secondo.
- C-che c'è?
- Sei sporca di cioccolato, da prima, sai..
- A-ah, hai una salvietta? Sono una pasticciona.. eheh.
Si grattò la nuca imbarazzata, ma lui le aveva già catturato il mento fra le dita e la osservava, immergendosi nelle iridi castane.
- Tranquilla, ci penso io.
Socchiuse gli occhi, inclinando il viso e sfiorando le labbra di lei con le proprie, prima che Shimizu si ritrasse, completamente rossa e si alzò, biascicando qualcosa sul fatto che aveva bisogno di una doccia, scomparendo in bagno senza chiedere dove fosse in realtà.
Si immerse nuovamente sotto quel caldo terpore d'acqua calda, riepilogando la scena di quel bacio, con quel tocco fugace che le labbra morbide di Kotetsu stavano per donargli, la possibilità di.. perchè si era ritirata? 
Shimizu era decisa a non privare più niente a se stessa, durante il suo periodo di addestramento come Hero.


// E anche questo cappy è finito! :3 mi dispiace di non averlo fatto più lungo, ma non sapevo proprio che inventarmi.
A presto con il 3 cappy!

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Capitolo 3
*** Love will be forever. ***


Uscì dalla doccia più rinvigorita di prima, con un leggero formicolio ai piedi e un pò di giramento di testa, ma niente di serio.
Si avvolge nell'asciugamano di cotone ruvido e andò in soggiorno, stupita di trovare Kotetsu ancora sul divano che l'aspettava, e guardava un a commedia esilarante, ridacchiando ad ogni battuta dell'attore.
Si grattò dietro la nuca, tossicchiando imbarazzata per attirare l'attenzione di lui.
- Etto.. hai aspettato tanto? credevo fossi andato via.
- Ah, Shimizu chan. Vieni qui a guardare questo buffo signore! 
Mormorò con gli occhi ambrati liquidi di lacrime di gioia, le porse la mano prendendola dal gomito finchè i due respiri furono praticamente intrecciati insieme, facendole venire una fitta al cuore che batteva già forte dal momento in cui l'aveva visto così rilassato e calmo.
- Ce-certo.
Mormorò lei imbarazzata, tenendosi stretta le estremità dell'asciugamano, per paura che potesse scoprire parti di lei bagnate e gocciolanti.
Come se Kotetsu l'avesse letta nel pensiero, portò gli occhi sulla sua figura, facendo scorrere gli occhi lungo le guance arrossate, i capelli bagnati, le spalle minute ma il seno generoso e i fianchi messi in evidenza dall'accappatoio verde.
- Shimizu chan..
Mormorò lui, bloccandola contro il bracciolo del divano e portando il viso davanti al suo, sfiorando il naso con il suo e giocandoci.
- S-sì?
- Voglio provare una cosa, è tutto il giorno che mi passi davanti con solo questo pezzo di tessuto addosso, e io dovrei anche trattenermi?
Tu-tum.
Shimizu strinse con forza il punto sul petto, mordendosi le labbra sempre più impaziente, ma decisa a mascherarlo più a lungo possibile.
Posò l'orecchio sul punto che stava stringendo e le tolse delicatamente la mano, baciandone il dorso prima di incatenarla con la propria oltre alla testa.
Poi inclinò il viso e lasciò vagare per qualche secondo le labbra con le sue, assaporando il respiro dolce e la pelle di cioccolato finchè strinse le braccia intorno alla shiena di Shimizu, stringendola mentre si baciavano dolcemente.
Era quello che lei voleva, quello che aveva voluto fin dall'inizio.
Rafforzò il bacio spezzando il respiro di entrambi per vari minuti, con un breve fruscio dei due corpi che si strusciavano caldi e desiderosi l'uno con l'altro.
- Kotetsu-san.. 
Mormorò lei timidamente, quando sentì le labbra di lui sul proprio collo e i canini affondare nella sua pelle morbida.
Inarcò la schiena, andando inconsapevolmente a scontrarsi con il bacino di Kotetsu che spingeva già contro quello di lei e il membro di lui che premeva contro l'asciugamano, abbassandosi la zip.
- K-kotetsu, n-no..
Disse pigolando appena, guardandolo con occhi lucidi e timidi mentre la cintura dell'asciugamano era già stata slacciata da tempo e rivelava il corpo della ragazza, come volevasi dimostrare, bagnato e profumato.
- Che cosa dovrei aspettare, Shimizu?
Il suo sguardo accennò appena a tramutare, e gli occhi presero una sfumatura azzurra, sul punto di cedere e farla sua lì, su quel divano.
- Non qui, dobbiamo a-andare..
- Andare dove..
Si era già riportato sul collo, scendendo verso il seno e lasciando una scia di baci e carezze deliziose che Shimizu accettò con gentilezza e impazienza, anche lei sul punto di cedere, di pregarlo di farla sua su quel divano..
- Al lavoro, Kotetsu.. All'addestramento.
Una smorfia di disgusto passò sul viso di lui, facendola ridacchiare appena.
- Non credo sia il momento adatto..
Con un cenno mandò lo sguardo di Shimizu a sotto la cintura, dove si concesse una breve occhiata prima di avvampare e distogliere lo sguardo.
- Andiamo..
La prese in braccio, portandola in camera mentre la scia di cioccolato andava disperdendosi, insieme all'asciugamano che giaceva solitario sul pavimento del soggiorno.
La buttò con impazienza sul letto, togliendo tutto ciò che impediva il contatto dei loro corpi, concedendosi, al contrario di lei, una luuuuunga occhiata al suo corpicino caldo e fremente, sotto di lui.
- Stai tremando..
- Lo so, ho solo un pò di freddo..
- Vorrà dire che ti riscalderò io..
- Ah, dov'è la coperta?
Scosse la testa, sorridendo divertito.
- Nessuna coperta, potresti conoscere nuovi metodi di riscaldamento, è più veloce di una coperta..
- E quali sarebbero?
- Lo scoprirai presto.
La fece sua, dolcemente, lentamente. Ogni movimento sembrava affondarle fino all'anima e ad ogni gemito di protesta lui si spingeva sempre più a fondo e più velocemente, stringendo le dita delle mani con le sue. Si lasciò andare dentro di lei con un mugolio strozzato e i girò a pancia in sù dove guardò una calda e questa volta soddisfatta Shimizu osservarlo con i suoi occhi color cioccolato.
L'addestramento poteva anche attendere, ed entrambi sapevano che Barnaby si sarebbe incazzato a morte nel sapere cos'era successo.
Il lavoro e il successo prima di tutto, no?
Allora perchè per loro queste non sembravano le due maggiori priorità?


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