Nothing ever happens twice alike

di Night Sins
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 4) Mattino (Vincent Adler) ***
Capitolo 2: *** 7) Notte (Elizabeth Burke) ***
Capitolo 3: *** 13) Giocare (Kate Moreau) ***
Capitolo 4: *** 12) Foglio (Mozzie) ***
Capitolo 5: *** 64) Naturale (Peter Burke) ***
Capitolo 6: *** 74) Infranto (Mozzie) ***
Capitolo 7: *** 94) Destino (Peter Burke, Neal Caffrey) ***
Capitolo 8: *** 17) Occhi. 18) Orecchie. (Peter/Neal) ***
Capitolo 9: *** 34) Mare (Clinton Jones) ***
Capitolo 10: *** 62) Mai (Kate Moreau 1/2) ***
Capitolo 11: *** 61) Ancora (Kate Moreau 2/2) ***
Capitolo 12: *** 52) Radio. (Neal Caffrey) ***
Capitolo 13: *** 57) Codardo. (Peter Burke) ***
Capitolo 14: *** 11) Solo. (Neal Caffrey) ***
Capitolo 15: *** 19) Mani. (Peter Burke) ***
Capitolo 16: *** 32) Stringere. (Alex Hunter) ***
Capitolo 17: *** 39) Inconscio. (Sara Ellis) ***
Capitolo 18: *** 47) Appuntamento. (Peter/El, Neal Caffrey) ***
Capitolo 19: *** 72) Musica. (Vari pg) ***
Capitolo 20: *** 76) Oro. (Neal Caffrey) ***
Capitolo 21: *** 82) Errore. (Vincent Adler 1/3) ***
Capitolo 22: *** 93) Ombra. (Vincent Adler 2/3) ***
Capitolo 23: *** 92) Attimo. (Vincent Adler 3/3) ***
Capitolo 24: *** 54) Scendere (Matthew Keller, Neal Caffrey) ***
Capitolo 25: *** 36) Colonna. (Neal/Kate) ***
Capitolo 26: *** 10) Felicità. (June Ellington) ***
Capitolo 27: *** 27) Angoscia. (Sara Ellis) ***
Capitolo 28: *** 45) Treno. (Peter Burke) ***
Capitolo 29: *** 38) Arginare. (Mozzie) ***
Capitolo 30: *** 3) Morte. (Neal Caffrey) ***
Capitolo 31: *** 48) Ritardo. (Reese Hughes) ***
Capitolo 32: *** 43) Barile. (Elizabeth Burke) ***
Capitolo 33: *** 01) Nascita. (Peter/El) ***
Capitolo 34: *** 21) Braccia. (Peter/El) ***
Capitolo 35: *** 8) Desiderio. (Garrett Fowler) ***
Capitolo 36: *** 59) Tavolo. (Neal Caffrey, Peter Burke) ***
Capitolo 37: *** 99) Buio. (Peter Burke) ***
Capitolo 38: *** 69) Scusa. (Mozzie) ***
Capitolo 39: *** 73) Vetro. (Keller/Neal) ***
Capitolo 40: *** 22) Arcobaleno. (Peter/El/Neal) ***
Capitolo 41: *** 46) Correre. (Alex Hunter, sorpresa) ***
Capitolo 42: *** 35) Montagna. (Neal Caffrey) ***
Capitolo 43: *** 50) Assurdo. (Lauren Cruz) ***
Capitolo 44: *** 31) Convivere. (Elizabeth Burke) ***
Capitolo 45: *** 24) Nube. (Diana Barrigan) ***
Capitolo 46: *** 40) Grazie. (Alex Hunter) ***
Capitolo 47: *** 37) Estremo. (Neal Caffrey, Peter Burke) ***
Capitolo 48: *** 30) Vano. (Clinton Jones) ***
Capitolo 49: *** 66) Dubbio. (Matthew Keller) ***
Capitolo 50: *** 97) Presa. (Vari) ***
Capitolo 51: *** 63) Sempre. (Sara Ellis) ***
Capitolo 52: *** 29) Colpa. (Ellen Parker) ***
Capitolo 53: *** 85) Sollievo. (June Ellington) ***
Capitolo 54: *** 15) Pensare. (Kate Moreau, Matthew Keller) ***



Capitolo 1
*** 4) Mattino (Vincent Adler) ***


Personaggi: Vincent Adler
Conteggio Parole: 100
Betareader: nessie sun
Disclaimer: "Io scherzo... forse." (cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale.
Note: Questa è la prima di cento drabble, nata per la community cento percento.
La quote nell’introduzione, da cui è ripreso anche il titolo, è di Henry Ward Beecher:
I nostri giorni sono un caleidoscopio. In ogni istante c'è un'opportunità. Nuove armonie, nuovi contrasti, nuove combinazioni di ogni tipo. Niente accade due volte nello stesso modo. Le persone più familiari affrontano in ogni momento qualche nuovo tipo di rapporto con gli altri, con il loro lavoro, con gli oggetti che li circondano. La casa più tranquilla, con gli abitanti più sereni, che vivono nel più regolare dei sistemi, è ancora un esempio delle infinite diversità.




4) Mattino

Vincent Adler era sempre stato una persona mattiniera. Gli affari si svolgono meglio se la giornata inizia presto; un po' di moto, un buon caffè e subito in ufficio.
Visto dove era arrivato, nessuno poteva dargli torto. Il suo impero era incredibilmente corposo, gli avrebbe permesso praticamente qualsiasi cosa. E Adler era avido abbastanza per approfittarne. Gli serviva solo un certo carillon… e sapeva anche dove cercarlo.
Neal aveva tentato di fregarlo. Era un peccato, perché gli piaceva sul serio, ma ora avrebbe trovato il modo di farsi perdonare. E forse gli avrebbe concesso di vivere il suo sogno. Forse.

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Capitolo 2
*** 7) Notte (Elizabeth Burke) ***


Personaggi: Elizabeth Burke
Note: ove non diversamente indicato, il numero di parole, beta, credit e quant'altro è uguale alla prima drabble.





7) Notte

Elizabeth sapeva che Peter era un federale e lo aveva accettato - ancora di più, non riusciva a immaginarselo fare niente di diverso che non fosse aiutare le persone e punire i cattivi.
Però, per quanto sapesse che faceva parte di lui, e le piaceva, e ne era contenta, c'erano momenti in cui non riusciva a non essere apprensiva. E forse era un dannato cliché che questi momenti capitassero sempre di notte, ma non poteva evitare di temere il peggio, come se dietro ad ogni ombra ed angolo buio si nascondesse un coltello o una pistola diretti contro suo marito.

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Capitolo 3
*** 13) Giocare (Kate Moreau) ***


Personaggi: Kate Moreau




13) Giocare

Nick amava giocare, fare trucchi di magia e stupirla in ogni modo. Kate ne era rimasta subito affascinata, ma aveva avuto bisogno di tempo per cedere. Aveva già un ragazzo che amava e che l'amava, anche se non aveva metà dello charme e dei modi di quel giovane dai cristallini occhi azzurri - così simili ai suoi.
Era piacevole venire viziate e coccolate da Nick, ma scoprire che lui non era mai esistito e al suo posto c'era Neal non l'aveva divertita affatto. I trucchi di Neal non le piacevano più, ma erano anche tutto quello che le era rimasto.

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Capitolo 4
*** 12) Foglio (Mozzie) ***


Personaggi: Mozzie
Spoiler: per la s3, fino alla 3x10



12) Foglio

Era solo un foglio sfuggito per caso all'esplosione, ma era bastato a rovinare tutto quello per cui aveva lavorato nelle ultime settimane. Era il loro sogno, lasciare la città e partire. Non che non avessero motivi per apprezzare New York, non era quello il punto. Dovevano partire perché potevano. Perché erano uomini liberi che non dovevano essere soggetti alle regole dello Stato, e partire avrebbe solo sottolineato la loro possibilità di fare tutto quello che volevano. Invece quella lista aveva rimandato le cose e Neal aveva deciso di restare, intrappolato dal sistema; ma lui no. Mozzie sarebbe partito con Lolana.

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Capitolo 5
*** 64) Naturale (Peter Burke) ***


Personaggi: Peter Burke (pre-slash, volendo)
Conteggio parole: 105



64) Naturale

Peter non sapeva quando era iniziato (sapeva che "quando gli hanno messo la cavigliera alla gamba" non era la risposta esatta) o tanto meno perché ("due occhi azzurri" era troppo banale, suvvia); non era nemmeno sicuro che gli importasse sul serio saperlo.
Anche se, sì, era strano, non lo aveva previsto e, potendo scegliere, lo avrebbe evitato (no, non era vero, in fondo gli piaceva anche quello), ma non poteva tornare indietro. E se avesse potuto, avrebbe cambiato molte altre cose prima. Tutto quello che poteva fare era accettare il fatto che preoccuparsi per Neal era diventata una cosa naturale.

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Capitolo 6
*** 74) Infranto (Mozzie) ***


Personaggi: Mozzie
Spoiler: 2x04



74) Infranto
Vedere la foto di Gina con il suo ragazzo era stato un colpo. Doveva immaginarlo che una ragazza bella, intelligente e gentile come lei non poteva essere single, ma ci aveva sperato e quella foto aveva mandato tutto in frantumi.
La cosa peggiore, però, era stata scoprire che razza di vigliacco bastardo fosse quell'individuo - non poteva chiamarlo 'uomo'. Quindi aveva fatto l'unica cosa possibile; Neal avrebbe capito.
Aveva corso un bel rischio, ma era andata bene ed il suo sorriso aveva sistemato le cose. Poi Gina gli aveva detto che andava in California, ed era crollato tutto di nuovo.

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Capitolo 7
*** 94) Destino (Peter Burke, Neal Caffrey) ***


Personaggi: Peter Burke, Neal Caffrey
Avvertimenti: What if? (Cosa sarebbe successo se le cose nella 3x01 fossero andate diversamente?), solo dialogo
Spoiler: 3x01



94) Destino
"Dove volevi andare?"
"Peter..."
"Allora, Neal? Pensavi di farla franca?"
"Mi dispi-"
"Risparmiami le tue stronzate! Quando hai iniziato con le bugie?"
"Mai..."
"Vorresti farmi bere che sei davvero pentito? Che è stato un... Caso? Il viaggio si è organizzato a tua insaputa e ti hanno costretto a venire qui? E la mostra a cui doveva andare June? No, non dirmelo. Lei ci è andata sul serio, vero?"
"Sì... No, senti, mi dispiace, davvero. Davvero. Io... Non so perché non sono venuto prima da te..."
"Sapevi che ti avrei scoperto e, poi, catturato."
"Già... Sembra che questo sia il nostro destino."

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Capitolo 8
*** 17) Occhi. 18) Orecchie. (Peter/Neal) ***


Personaggi: Peter Burke, Neal Caffrey
Avvertimenti:school!AU, slash
Conteggio parole: 100+200



17) Occhi. 18) Orecchie.

"Da quando solo fissarlo negli occhi è diventato così difficile?"
Peter se lo domandò deglutendo, mentre il ragazzo gli si avvicinava con una cadenza quasi felina.
Eppure non spostò lo sguardo, attendendo che lo raggiungesse, il sorriso sempre più malizioso sulle labbra del suo studente.
"Ecco", gli disse una voce nella sua mente, "faresti bene a ricordare questo piccolo dettaglio per niente irrilevante."
"Lo so", mormorò.
"Sai cosa?", chiese Neal, con una luce divertita nelle iridi azzurre, fermandosi a pochi centimetri da lui.
"Pensavo ad alta voce."
Il giovane rise e allungò le mani fino ad allacciarle dietro al suo collo.
Fece scorrere lentamente le dita tra i suoi capelli e si strinse a lui; Peter poteva sentirne il respiro – e le labbra – contro la propria pelle.
Ridendo, una risata lieve e cristallina, si avvicinò al suo orecchio, sfiorandolo in modo apparentemente casuale, ma estremamente studiato.
"Caffrey..."
"Ho fatto i compiti, professor Burke," mormorò, in un modo che, Peter non avrebbe voluto ammetterlo, rendeva anche quell'attività eccitante. O forse era il proprio nome tra le sue labbra, difficilmente così educato; non avrebbe saputo dirlo con certezza.
"La legge consente a due uomini di fare sesso, se sono entrambi maggiorenni... Ed io ho compiuto diciotto anni tre mesi fa."
Non riusciva a credere alle proprie orecchie, sapeva che non era un ragazzo riservato, ma quello era troppo da affrontare. Avrebbe dovuto allontanarlo, pensò mentre la sua lingua gli sfiorava il lobo, ma anche se se ne sarebbe pentito, non voleva farlo. Alzò una mano e la fece scorrere tra i capelli del giovane, spostando le ciocche più lunghe, senza fretta.
"Sai, Neal," sussurrò a propria volta, sicuro di avere la sua piena attenzione, "dovresti stare attento a quello che desideri, specie quando parli con un uomo. Potresti venire esaudito, sai?"




Note: Non sono sicura che la legge esista sul serio, ma giuro l'ho sentito in un episodio di Law&Order (forse la serie SVU). XD

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Capitolo 9
*** 34) Mare (Clinton Jones) ***


Personaggi: Clinton Jones



34) Mare
Per una persona come Jones, abituata all'azione e all'aria aperta, stare chiuso ore ed ore nel furgone a sorvegliare criminali – ossia ore ed ore di noia assoluta – era la parte peggiore del proprio lavoro.
Perfino rimanere nell'open-space a compilare documenti era piacevole, se paragonato a quella tortura su ruote – in questo poteva ben capire Caffrey.
Però, dopo tanti anni di servizio, aveva imparato uno stratagemma per sopravvivere.
"Il segreto", disse a Blake la prima volta che furono assieme, "è immaginare di essere da un'altra parte, meglio un luogo aperto. Io penso sempre di essere in mezzo al mare."

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Capitolo 10
*** 62) Mai (Kate Moreau 1/2) ***


Personaggi: Kate Moreau
Timeline: pre-serie


62) Mai
Kate aveva lavorato abbastanza per Adler da poter dire di conoscerlo bene. Sapeva come prendeva il caffè (un cucchiaino di zucchero; niente latte. Mai) e poteva dire di che umore fosse dal modo in cui era vestito (cravatta lievemente allentata, giacca aperta: ottimo umore. Look impeccabile: esegui gli ordini senza fare domande). Forse all'inizio aveva anche avuto una cotta per lui, come quelle per il professore più affascinante, ma nonostante questo non avrebbe immaginato che sarebbe riapparso dopo così tanto tempo per cercarla. Sperava di non dover più avere a che fare con lui per il resto della propria vita.

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Capitolo 11
*** 61) Ancora (Kate Moreau 2/2) ***


Personaggi: Kate Moreau
Timeline: pre-serie


61) Ancora
Quando Adler l'aveva fatta rapire, non riusciva proprio a immaginare cosa potesse volere da lei; poi le aveva spiegato il suo piano. Che voleva solo uno stupido carillon, ma per ottenerlo aveva bisogno del suo aiuto. Caffrey aveva così tanti tesori che non se ne sarebbe accorto nemmeno.
Le sembrava una cosa facile, si sarebbe liberata alla svelta di lui; solo che non c'era niente nel luogo in cui Neal le aveva detto che aveva nascosto la refurtiva. Le bastò un'occhiata al suo ex datore di lavoro per capire che era ancora una volta nei guai per colpa di Neal.

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Capitolo 12
*** 52) Radio. (Neal Caffrey) ***


Personaggi: Neal Caffrey



52) Radio
Non era proprio che fosse necessario, per Neal, decidere su quale stazione fosse sintonizzata la radio, o che i gusti di Peter fossero totalmente orribili (o almeno non tutti). Non era nemmeno il capriccio di un bambino, anche se lo sembrava.
Era più... Una strana forma di piacere.
Neal trovava piacere nel modo in cui Peter alzava gli occhi al cielo e gli intimava di smetterla. Non era masochismo, solo Neal sapeva di poter fare così perché c'era un legame tra di loro e, beh, quello era uno dei tanti modi a sua disposizione per testare che fosse ancora presente.

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Capitolo 13
*** 57) Codardo. (Peter Burke) ***


Personaggi: Peter Burke
Timeline: 2x16


57) Codardo
Era ridicolo. Erano inginocchiati su una bomba che avrebbe potuto farli saltare in aria da un momento all'altro e la cosa di cui aveva avuto più paura erano state tre semplici parole. Lo aveva interrotto prima che potesse dirle. Non aveva bisogno di sentirle, si disse, sapeva cosa voleva confessargli.
In realtà, era un codardo. Lo era sempre quando si trattava di sentimenti, ma con Neal ancora di più. Temeva che se si fosse sentito intrappolato - anche solo dalle emozioni - avrebbe potuto decidere di scappare, e non era sicuro che quella volta sarebbe riuscito a catturarlo di nuovo.

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Capitolo 14
*** 11) Solo. (Neal Caffrey) ***


Personaggi: Neal Caffrey (Neal/Alex, Neal/Kate)
Timeline: pre-serie
Spoiler: sul passato di Neal, dagli episodi 2x11 e 2x13 (l'ho scritta a fine 2011, quindi non tiene conto delle info apprese negli ultimi episodi della S3)
Conteggio parole: 200



11) Solo.
Era andato a New York spinto dalla voglia di una nuova vita lontana dalla nomea di "figlio di" (un poliziotto corrotto, niente meno), ma non aveva pensato a quanto denaro gli sarebbe servito. Si era ritrovato quindi ad ingegnarsi per vivere, fuori dalle righe, ma almeno aveva un tetto sulla testa e cibo nello stomaco.
L'altra cosa a cui non aveva pensato era che sarebbe stato completamente solo, non conosceva nessuno lì. Ci si era trasferito proprio perché nessuno sapeva chi fosse, ma aveva scoperto presto che non gli piaceva. Lo terrorizzava su livelli a cui non era in grado di accedere consciamente. Per questo quando Mozzie era andato a proporgli di lavorare assieme aveva accettato, prima ancora dell'idea dei soldi che avrebbero fatto.
Però mancava qualcosa, qualcuno, lo sentiva, e quando aveva visto Kate aveva capito: era lei di cui aveva bisogno; ma sembrava fedele al suo ragazzo.
Alex gli piaceva, ed anche se non era Kate, almeno non era solo. Se si fosse reso conto che era questo ad averlo attirato verso di lei si sarebbe fermato, ma aveva troppo bisogno di qualcuno accanto per aspettare e riflettere. Poi Kate era andata da lui e, finalmente, era completo.

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Capitolo 15
*** 19) Mani. (Peter Burke) ***


Personaggi: Peter Burke (Peter/Neal)
Avvertimenti: slash/preslash


19) Mani.
Peter seguiva ogni movimento delle mani di Neal come ipnotizzato, fissava i muscoli tesi nel tentativo di rendere ogni pennellata unica e perfetta come se non esistesse altro al mondo. Vedeva le dita misurare distanze e riportare proporzioni, studiava le linee invisibili tracciate nell'aria, bramava sentire il loro calore su di sé, eppure era incapace di staccare gli occhi da esse e temeva di aprire bocca. Non voleva rompere l'incantesimo che stava avvenendo davanti ai propri occhi.
Sperava solo che Neal non se ne accorgesse o non osava immaginare in che modo avrebbe potuto usare quella scoperta contro di lui.

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Capitolo 16
*** 32) Stringere. (Alex Hunter) ***


Personaggi: Alex Hunter
Timeline: 1x11


32) Stringere.
Alex strinse il cherubino d'ambra nella mano. Se chiudeva gli occhi, riusciva quasi a sentire la stretta di suo nonno, la mano rugosa e solida mentre camminavano per Coney Island, la voce roca e bassa mentre raccontava storie incredibili e lei – bambina di appena sei anni – che lo guardava come se fosse il cantastorie più eccezionale del mondo. Non avrebbe scordato mai quei momenti, la sua voce, la sensazione della sua pelle contro la propria.
Quel cherubino era tutto quello che le restava, ma darlo a Neal, ora, era la cosa giusta da fare. Suo nonno avrebbe capito.

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Capitolo 17
*** 39) Inconscio. (Sara Ellis) ***


Personaggi: Sara Ellis (Sara/Peter, oneside. Dovevo.)
Timeline: 2x10



39) Inconscio.
Lo aveva notato da un po': il continuo voltarsi a guardarlo, il modo in cui lui riusciva a farla calmare con le sue parole, quella costante voglia di approvazione e di fare qualsiasi cosa per aiutarlo, per quanto pericolosa.
All'inizio aveva pensato che fosse solo perché Peter era un uomo in gamba, che sapeva quello che faceva e, beh, aiutare lui significava aiutare la legge e lei, alla fine, lavorava per la giustizia.
Però fu solo quando sentì la fitta della gelosia nel vedere Elizabeth toglierle quasi di mano il cordless che si chiese quando si fosse innamorata di lui.

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Capitolo 18
*** 47) Appuntamento. (Peter/El, Neal Caffrey) ***


Personaggi: Elizabeth Burke, Peter Burke, Neal Caffrey (Peter/El)
Avvertimenti: pre-Peter/El/Neal (se uno vuole)



47) Appuntamento.
"Allora, Elizabeth... Io... Tu... Sei bellissima, stasera."
"Grazie. Anche questo posto lo è. Ottima scelta, agente Burke."
"Peter, ti prego."
"Solo se tu ti decidi a chiamarmi El."
"Come vuoi, Eliza... El."
"Non era così difficile."
~
Elizabeth si voltò a guardare suo marito, colma di adorazione. "È stato il primo appuntamento più dolce che abbia mai avuto."
Peter quasi si strozzò con la birra che stava bevendo. "Non penso Neal sia interessato a tutto..."
"Invece sì. E' affascinante... Avrei proprio voluto vederti!"
"Si potrebbe fare..."
"El", mormorò Peter, preoccupato.
"Una cena fuori, noi tre. Sarebbe l'ora, no?"
"Italiano?", propose il truffatore.

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Capitolo 19
*** 72) Musica. (Vari pg) ***


Personaggi: Peter Burke, Neal Caffrey, Mozzie, Vincent Adler, Akihiro (2x09) (Ma il vero protagonista è il carillon della Grande Caterina)
Spoiler: fino a tutta la s2



72) Musica.
Per Peter e Neal era stata il sigillo di un patto; la promessa di una svolta nel loro rapporto.
Per Mozzie era stata una sfida interessante, rivelatrice di chissà quale cospirazione.
Per Adler era stata poco più che un'idea, una nebbia tra sé e la nuova vita che lo attendeva.
Per Akihiro era stata solo l'ennesima crittografia da decifrare.

In pochi avevano avuto il piacere di vedere il carillon della grande Caterina ed ancora meno erano quelli che avevano potuto sentirne la melodia, ma sembrava che chiunque ne fosse entrato in contatto avesse pagato tale onore con una perdita importante.

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Capitolo 20
*** 76) Oro. (Neal Caffrey) ***


Personaggi: Neal Caffrey
Timeline: pre-serie
Spoiler: per il passato di Neal



76) Oro.
Per un bambino di pochi anni il mondo è un posto dorato; lucido e splendente come il distintivo della polizia del padre.
Neal non poteva giocare con quel distintivo, ma amava indossare il suo cappello, mascherarsi e far finta di essere un poliziotto a sua volta. Quel cappello era l'amuleto magico che lo trasformava in un supereroe e lo scudo indistruttibile che lo proteggeva da tutti i mali.
Neal ha molti ricordi di quel cappello che gli cala sugli occhi, impedendogli di vedere la verità.
Per Neal, ora, l'unico oro che conta è quello che riesce a conquistare con le proprie capacità.

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Capitolo 21
*** 82) Errore. (Vincent Adler 1/3) ***


Personaggi: Vincent Adler
Timeline: pre-serie (in base a ciò che si scopre nella 2x11)



82) Errore.
Doveva dargliene atto, era stato in gamba. Era entrato nella sua azienda ed era quasi riuscito a truffarlo. Molti ci avevano tentato, invano.
Quasi era la parola chiave, anche se per evitarlo aveva dovuto sconvolgere i propri piani, interrompere un'attività redditizia. La cosa che più infastidiva Adler era che era stato lui stesso a permetterglielo. Lo aveva accolto nella propria vita come un figlio, affascinato in qualche modo da quel giovane senza alcun senso dello stile, rivedendo sé stesso nei suoi occhi azzurri e svegli.
Ma alla fine si era rivelato solo uno stupido errore, qualcosa che non avrebbe ripetuto.

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Capitolo 22
*** 93) Ombra. (Vincent Adler 2/3) ***


Personaggi: Vincent Adler
Timeline: seconda metà della s2



93) Ombra.
Aveva vissuto nascosto per otto anni, ma aveva continuato ad informarsi delle sorti di Neal, attendendo il momento giusto per fargliela pagare, organizzando tutto fin nei minimi particolari.
Anche così era stato capace di modificarglieli.
La sua pazienza cominciava a vacillare, ma non avrebbe permesso anche a sé stesso – di nuovo – di distruggere tutto quello che stava ricreando, che doveva essere suo solo per l'intensità del suo desiderio di averlo, e per le energie, e risorse, che stava impiegando.
Per quello continuava la sua partita nell'ombra, muovendo i pedoni come più gli conveniva e distruggendo ogni ostacolo alla propria vittoria

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Capitolo 23
*** 92) Attimo. (Vincent Adler 3/3) ***


Personaggi: Vincent Adler
Timeline: 2x16



92) Attimo.
In un attimo era andato tutto, letteralmente, in fumo.
Ci era riuscito ancora: Neal aveva nuovamente annientato tutto quello per cui aveva lavorato.
Non poteva essere vero.
Sembrava un incubo.
Le mani del giovane che lo tratteneva bruciavano più delle fiamme davanti a loro.
Gliel'avrebbe fatta pagare una volta per tutte; una vita per una vita, era giusto.
Si allontanò ed estrasse la pistola, l’arma pesava come un macigno nella sua mano ma non per un motivo morale.
Era tutto perduto, era l’unica cosa a cui riusciva a pensare; non si accorse nemmeno dell'attimo in cui il proiettile lo colpì.

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Capitolo 24
*** 54) Scendere (Matthew Keller, Neal Caffrey) ***


Personaggi: Matthew Keller, Neal Caffrey (a discrezione, può esser letta anche Matt/Neal)
Timeline: pre-serie (quando hanno, boh, 14/16 anni. No spoiler)
Dedica: a DarkHiwatari, mi sento in colpa per averla... uh, quasi 'abbandonata'. Ma il lavoro deve venir prima. xD ps. Credici o no, ma un po' mi manca il mio Keller. Giusto un pochinino, però. u.u



54) Scendere.
“Dai, provaci! È facile, basta non ingoiare.”
“Mh...”
“Non fare il bambino, Neal.”
“Non faccio il bambino!”
“A me pare di sì.”
“No, è che... Non mi piace.”
“Come fai a saperlo se non hai mai provato?”
“Lo so.”
“Ok”, Keller si allontanò di qualche passo, “ma un giorno potrebbe servirti, non sai mai cosa devi inventarti per uscire dai guai.”
“... Ok”, Neal tese una mano.
Matthew gli passò una sigaretta e l’accendino; Neal portò la prima alla bocca e l’accese, aspirando. Iniziò a tossire, piegandosi in due e lasciandola cadere in terra.
“Te lo avevo detto!”
“Mai più, Matt, scordatelo!”

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Capitolo 25
*** 36) Colonna. (Neal/Kate) ***


Personaggi: Neal Caffrey, Kate Moreau (Neal/Kate)



36) Colonna.
“E su questa colonna ne segneremo l’altezza fin da quando saranno così.”
“Non possono essere così bassi!”
“Appena nato.”
“Perché sarà un maschio?”
“Vuoi una femmina?”
*
“Hai sporcato tutto il muro!”
“Tanto poi riverniciamo. Che ne dici: una parete verde, una colonna gialla…”
“Il soffitto azzurro, magari.”
“Perché no.”
“Sei pazzo.”
*
La risata di Kate riecheggiò ad ogni passo assieme a nuovi ricordi e progetti di vita che non si erano avverati, ma lei non c’era. Non era nemmeno lì.
Poi la vide, in mezzo al nulla, una bottiglia: la fine delle sue speranze.
“Addio, Neal”, l’ultimo messaggio.

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Capitolo 26
*** 10) Felicità. (June Ellington) ***


Personaggi: June Ellington



10) Felicità.
Se qualcuno avesse chiesto a June cos'era la felicità, sapeva cosa avrebbe risposto.
Avrebbe allargato le braccia, indicando il suo piccolo regno all'angolo di Riverside, e avrebbe detto che la sua felicità era tutta lì, in quelle mura solide ed eleganti che avevano vissuto assieme a lei i momenti più belli della sua vita con Byron. Non quella adrenalinica e pericolosa da fuorilegge, ma quella sicura e romantica di una coppia in cerca di tranquillità.
La sua felicità era quella casa e i suoi ricordi da condividere con un ragazzo che aveva davanti a sé la possibilità di un'esistenza migliore.

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Capitolo 27
*** 27) Angoscia. (Sara Ellis) ***


Personaggi: Sara Ellis (Neal/Sara)
Spoiler: 3x09


27) Angoscia.
Sara guardava lo schermo del portatile senza fiato. Probabilmente avrebbe preferito non indovinare la password, la frustrazione sarebbe stata meglio dell'angoscia che l'avvolgeva.
Ci aveva creduto, sperato, lo aveva coperto ed aiutato molte volte. E alla fine era stata ingannata anche lei.
Ripensò alle parole di Elizabeth e si rimproverò da sola. Anche lei sapeva chi era Neal, ma aveva sperato – aveva creduto – che di lei si sarebbe fidata e che avrebbe lasciato la via della criminalità, per loro. Per lei.
Non era stato così, quell'immagine glielo gridava forte, ma era incapace di staccare gli occhi dal tesoro.

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Capitolo 28
*** 45) Treno. (Peter Burke) ***


Personaggi: Peter Burke (Peter/El)
Timeline: pre-serie


45) Treno.
“Smettila di sospirare e andare su e giù, sembri un treno a vapore!”
“Grazie, papà.”
Parlava facile, mica era lui che stava per sposarsi ed esporsi al pubblico giudizio. Come lo avrebbero accolto i parenti di Elizabeth? Qualcuno si sarebbe alzato per contestare che era troppo giovane e bella per legare la propria vita ad uno come lui? (Lo era.)
Lei ci sarebbe stata? Quante coppie all’apparenza perfette si separavano il giorno delle nozze? Erano pensieri assurdi, ma non poteva evitarli.
“Petey, è ora.”
Sospirò ed uscì. Era solo un matrimonio in fondo, aveva affrontato cose ben peggiori nell’FBI, no?

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Capitolo 29
*** 38) Arginare. (Mozzie) ***


Personaggi: Mozzie (Mozzie/Neal. Se uno vuole. Abbastanza one-side. E Neal/Kate, per quanto non detto esplicitamente. Ma ci possono essere più chiavi di lettura, credo.)
Timeline: pre-serie
Dedica: a margheritanikolaevna. Volevo scriverla proprio Mozzie/Neal, ma non ce l'ho fatta.


38) Arginare.
Arginare l'esuberanza di Neal era stato faticoso all'inizio.
Era un ragazzo molto dotato che, a differenza di quello che Mozzie credeva, aveva già fatto le proprie esperienze; ma era ancora acerbo su molte cose.
Nonostante questo, Mozzie era sicuro che con la sua bellezza e savoir-faire e la propria intelligenza avrebbero fatto grandi cose e raggiunto presto quel 'colpo grosso' che avrebbe permesso ad entrambi di ritirarsi da qualsiasi attività e vivere senza preoccupazioni per il resto della loro vita.
Non sapeva, però, del suo incredibile animo romantico e di come questo fosse totalmente impossibile da essere tenuto a freno.

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Capitolo 30
*** 3) Morte. (Neal Caffrey) ***


Personaggi: Neal Caffrey
Timeline: pre-serie


3) Morte.
“Andiamo, Neal, non c’è più niente da fare.”
Suo padre lo prese per mano e lo tirò via. Non poteva fare altro che seguirlo, ma non riusciva a lasciarlo andare, anche se solo con lo sguardo.
Lì, nell’erba, sempre più distante, c’era il corpo immobile di quel piccolo uccellino atterrato da un gatto.
“È così che vanno le cose, ragazzo mio, non puoi farci niente. O riesci a difenderti o vieni ucciso.”
Neal lo osservò senza capire, era sempre stato gentile, perché all’improvviso faceva così?
Lo aveva voluto sapere per tanto, ma quando scoprì la verità avrebbe preferito restare nell’ignoranza.

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Capitolo 31
*** 48) Ritardo. (Reese Hughes) ***


Personaggi: Reese Hughes
Timeline: irrilevante (dalla s1 in po', comunque)


48) Ritardo.
Hughes era in ritardo, per la prima volta dopo molti anni di servizio.
Entrò a passo spedito nell'ufficio, ma lo trovò deserto, e si guardò intorno scioccato; sembrava che tutti i suoi uomini avessero disertato il lavoro quel giorno.
"Posso capire Caffrey", pensò passando davanti alla sua scrivania, "ma gli altri?"
Si guardò intorno, notò le tende tirate nella sala riunioni e salì nervoso le scale.
"Che cosa state-"
Le parole vennero interrotte da uno scoppio mentre dei coriandoli lo colpirono dall‘alto.
"Buon compleanno, capo!", esclamarono tutti.
"Come avete..."
"Tua moglie ci ha aiutato, trattenendoti questa mattina", rispose Peter, sorridente.

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Capitolo 32
*** 43) Barile. (Elizabeth Burke) ***


Personaggi: Elizabeth Burke (Peter/El)



43) Barile.
El si guardò allo specchio da varie angolazioni: cercava di capire cosa ci trovasse la gente di tanto bello in ciò che vedeva davanti a sé. Non le sembrava di essere molto diversa da quello che era sempre stata; di certo non più bella. Aveva preso tanti chili, almeno dieci. Forse venti.
“Stai esagerando.”
Glielo avevano ripetuto in molti, spesso, ma non riusciva a non sentirsi una botte. Amava quello che portava dentro di sé, suo figlio, e amava la persona con cui l’aveva fatto. Solo non le piaceva come appariva in quel riflesso. E niente poteva farle cambiare idea.

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Capitolo 33
*** 01) Nascita. (Peter/El) ***


Personaggi: Elizabeth Burke, Peter Burke (Peter/El)



01) Nascita.
Alla fine, si era ritrovata ad avere ragione. Il parto era stato lungo, doloroso e sorprendente. Dove doveva esserci un bambino, si ritrovavano due creaturine urlanti.
Si mise a piangere, silenziosamente, mentre sentiva il peso di Peter sul letto accanto a sé. Ancora non riusciva a crederci. Non lo avevano programmato, era successo, ed ora la sorpresa era raddoppiata.
I medici adagiarono entrambi i gemelli sulle sue braccia e lei posò un bacio sulla fronte di ognuno. Erano bellissimi, la cosa più bella che avesse mai visto.
Guardò suo marito e vide il suo stesso stupore estatico.
“Ti amo”, dissero.

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Capitolo 34
*** 21) Braccia. (Peter/El) ***


Personaggi: Peter Burke (Peter/El)



21) Braccia.
“No... non posso”, disse a mezza voce, indietreggiando incerto. Non si era mai sentito le braccia così deboli.
Elizabeth voleva che prendesse uno dei gemelli in braccio, ma non poteva.
“Andiamo, sono figli tuoi; sono forti, sai?”, gli disse, amorevole. “Sdraiati qui, accanto a me.”
Lo fece, posando una mano dietro le sue spalle ed El gli si accoccolò contro, spostando poi loro figlio su di lui.
Era una sensazione strana e appagante sentire quei pochi chili contro la propria pelle. “Ha la tua bocca.”
“Ed i tuoi occhi”, rispose lei. “Saranno i bambini più belli e intelligenti del mondo.”

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Capitolo 35
*** 8) Desiderio. (Garrett Fowler) ***


E' un periodo da schifo, per usar un eufemismo, quindi non posso più garantire un aggiornamento costante (come si è visto), ma farò del mio meglio. Buona lettura, e grazie mille a chi mi segue, o vorrà seguire ancora e comunque.
Night Sins (aka Nike).



Personaggi: Garrett Fowler



8) Desiderio.
Garrett aveva preparato tutto per quella sera. Si era fatto portare i cibi preferiti di sua moglie dal migliore ristorante della città.
Aveva apparecchiato la tavola con il servizio buono – quello per le grandi occasioni, che lei non aveva mai voluto adoperare, non erano mai 'grandi' abbastanza – e al centro un piccolo vaso con tre rose rosse.
Guardò l'orologio e le sorrise, stava andando tutto bene. Si alzò per andare a prendere il dolce, e tornò dopo pochi attimi. Una singola candela brillava al centro.
"Esprimi un desiderio, tesoro", mormorò rivolto alla foto che la ritraeva sorridente.
Soffiò.

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Capitolo 36
*** 59) Tavolo. (Neal Caffrey, Peter Burke) ***


Personaggi: Neal Caffrey, Peter Burke




59) Tavolo.
Per la prima volta, i loro ruoli a quel tavolo erano invertiti: Peter era quello vestito di arancione e Neal la legge che andava a trovarlo.
Era strano; ancora di più era ingiusto. Peter non aveva fatto quello per cui era stato incarcerato.
Le prove, però, c'erano.
"Quanto stai morendo dalla voglia di fare una battuta?", chiese il federale.
"Moltissimo", confermò l'altro, non trattenendo un piccolo ghigno.
Suo malgrado, Peter rise.
"Come va?", domandò Neal, serio.
"Sono stato meglio."
"Ti tirerò fuori di qui, Peter. Lo prometto."
"Non fare niente di stupido."
"Va bene, papà."
L'uomo sorrise. "Esci di qui."

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Capitolo 37
*** 99) Buio. (Peter Burke) ***


Personaggi: Peter Burke
Note: Prendetelo come prologo/seguito della drabble precedente xD



99) Buio.
Scioccamente, aveva sempre pensato che Neal se la potesse cavare in ogni situazione, che qualsiasi cosa gli accadesse venisse filtrata dai suoi modi eleganti e giungesse a lui purificata da qualsiasi vera malvagità, preservandolo così dai grandi Mali degli uomini.
In qualche modo, aveva creduto che questo fosse avvenuto anche durante i quattro anni che il ragazzo aveva passato in prigione.
Ma dopo la propria esperienza dietro le sbarre, il buio della galera era entrato in lui lasciando posto alla paura. Non importava che sapesse di essere innocente.
Come aveva fatto lui ad uscirne e mantenere quella maschera così spensierata?

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Capitolo 38
*** 69) Scusa. (Mozzie) ***


Personaggi: Mozzie
Note: missing moment 3x09



69) Scusa.
“Mrs. Suit”, salutò con un inchino quando la donna andò ad aprire.
“Mozzie”, disse, “accomodati.”
“No, ma’ame, sono qui solo per porgerle un invito per questa sera”, rispose consegnandole una busta color avorio.
Elizabeth l'aprì, sorpresa, e poi si mise a ridere. “Sei fantastico, Moz. Accetto con vero piacere.”
“Mi fa un grande onore”, e la lasciò di nuovo sola.
~
Non era contento di quello che stava facendo, Elizabeth gli piaceva sul serio molto, ma la riuscita del piano andava messa sopra ogni cosa. E poi, era solo un pretesto innocente, una serata di svago, nessuno ne sarebbe uscito ferito.

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Capitolo 39
*** 73) Vetro. (Keller/Neal) ***


Personaggi: Matthew Keller/Neal Caffrey
Timeline: pre-serie (no spoiler)
Dedica: a DarkHiwatari, mi ha dato lei l'idea <3



73) Vetro.
“È finita, Matt.”
Con un pugno violento, Keller mandò in frantumi la finestra alla sua sinistra. Non gli interessava delle schegge che gli avevano ferito le dita, o dei danni causati all’hotel; l’unica cosa che contava erano le poche parole con le quali Neal lo stava lasciando.
“Ecco, è questo, non riesci a controllarti”, sospirò. “Sei stato importante.”
Parlava di già al passato, ma non lo avrebbe implorato di restare perché lo amava e aveva riposto in lui tutta la sua fiducia, anche se non era saggio; loro non erano solo due truffatori, erano più di questo, molto di più.

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Capitolo 40
*** 22) Arcobaleno. (Peter/El/Neal) ***


Personaggi: Elizabeth Burke, Peter Burke, Neal Caffrey (Peter/El/Neal)
Conteggio parole: 200
Note: mi ero letteralmente scordata di questa drabble. Non chiedete spiegazioni, non ricordo chi, cosa, quando o perché mi abbia ispirato ciò. xD



22) Arcobaleno.
Neal era rimasto chiuso in quella stanza per tutto il giorno, uscendone solo per prendere il vassoio con i tramezzini preparati da El, e non aveva voluto dire niente di cosa stava combinando.
All'inizio Elizabeth gli aveva detto di lasciarlo fare e dargli fiducia – era in casa loro, cosa poteva succedere di male? –, ma a tardo pomeriggio, non sentendo rumori, aveva iniziato a preoccuparsi a sua volta e lo mandò a controllare.
La porta era chiusa dall'interno, Peter bussò più volte fino a che Neal non gli intimò di smetterla. "Quando ho fatto, vedrete."
"Almeno sei vivo, El ne sarà contenta, cominciava ad agitarsi." La porta si aprì di scatto e rivelò la faccia corrucciata del giovane. "E' tutto ok, sì?"
Peter avrebbe voluto tranquillizzarlo, ma era stato accecato dall'arcobaleno di colori sulla parete alle sue spalle.
"El sta bene?", ripeté Neal e lui annuì.
"Che cos'è?", chiese poi.
"La camera di nostro figlio, no? Mica pensavi che ti avrei lasciato fare qualcosa di banale, vero?"
Peter entrò nella stanza, sbalordito; solo una parete era quasi completa, ma tutte avevano disegni a carboncino.
"Spero di finire per quando nascerà."
"El lo amerà."
"E tu?"
"Anche", disse attirandolo a sé.

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Capitolo 41
*** 46) Correre. (Alex Hunter, sorpresa) ***


Personaggi: Alex Hunter, sorpresa




46) Correre.
Alex era sempre puntuale, se qualcosa non si metteva sulla sua strada costringendola a fare di corsa molti isolati per non arrivare in ritardo. Almeno aveva delle scarpe comode.
Arrivata al luogo dell’appuntamento, non c’era nessuno. Si stava guardando intorno, stupita e innervosita dall’aver faticato per nulla, quando qualcosa di ghiacciato le toccò la spalla nuda.
Si voltò di scatto. “Stupido federale”, sbottò prendendo la lattina che le era stata offerta.
“Bevi piano, è fredda.”
“Zitta.”
Diana scoppiò a ridere mentre lei beveva.
“Uh?”
“Sei buffa... non l’avrei detto.”
Alex ghignò. “Ci sono tante cose che ‘non diresti’ di me.”

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Capitolo 42
*** 35) Montagna. (Neal Caffrey) ***


Personaggi: Neal Caffrey (Peter/El/Neal; Neal?/Maya)
Conteggio parole: 200
Note: lievi spoiler per la 4x01, anche se l'ho scritta prima di vederlo, quindi direi è una AU/What if per quell'episodio.



22) Montagna.
“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”, cinguettò El, borsa in spalla e un enorme sorriso sul volto, quando Neal – James Maine – aprì la porta, aspettandosi chiunque tranne lei.
Spostò lo sguardo confuso e spaventato dalla donna a Peter, un passo dietro la moglie. Il federale sorrise appena ed alzò le spalle. “Pare che abbia sposato una criminale in incognito.... Non mi ha dato pace fino a quando non ho letteralmente fatto carte false per trovarti, e raggiungerti.”
“Io credo, comunque, che ora sia meglio se ci fai entrare”, buttò lì Elizabeth e Neal si spostò.
Quando la porta fu chiusa alle loro spalle, El lasciò cadere la borsa per terra e gli gettò le braccia al collo.
“Mi dispiace, Neal”, disse Peter.
Lo stupore del giovane era sempre più grande. “Non è colpa tua”, riuscì a rispondere.
Il federale posò una mano sulla sua spalla e strinse appena la presa, poi iniziò a scuoterlo.
“James!”
Aprì gli occhi, Maya lo guardava preoccupata. “È tutto ok?”
“Sì”, sorrise, falso.
“Meno male. Vado ad aprire il bar”, gli scoccò un bacio sulle labbra e uscì, lasciandolo solo.

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Capitolo 43
*** 50) Assurdo. (Lauren Cruz) ***


Personaggi: Lauren Cruz




50) Assurdo.
Fin dalla prima volta che aveva sentito parlare di Peter Burke e Neal Caffrey, Lauren aveva pensato che il truffatore fosse assurdo.
Certo, era intelligente e, in qualche modo, in gamba (e affascinante, aveva visto una sua foto), ma quella sensazione che ci fosse qualcosa fuori dalle righe non l’abbandonava.
Quando poi l’aveva conosciuto e lavorato con lui, quella sensazione si era acuita, merito dei vestiti firmati e del fedora – e del suo atteggiamento leggero; probabilmente non avresti detto che era un criminale appena uscito di galera.
Nonostante tutto le piaceva, ma non si sarebbe lasciata abbindolare dal bel sorriso.

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Capitolo 44
*** 31) Convivere. (Elizabeth Burke) ***


Personaggi: Elizabeth Burke (Peter/El)
Timeline: Pre-serie, in un punto imprecisato dei tre anni in cui Peter dà la caccia a Neal.



31) Convivere.
Quando si era innamorata di Peter sapeva che era un federale e non aveva problemi con il suo lavoro (perché avrebbe dovuto?).
Aveva imparato a convivere con la paura di saperlo ferito (morto no, la sola idea ancora la terrorizzava), con le cene in solitaria e gli appuntamenti annullati all’improvviso; sapeva convivere con le lunghe – noiose – riunioni di lavoro che a volte avvenivano nel loro salotto e con il preparare cene e spuntini all’ultimo minuto, ma non era sicura di riuscire a convivere con lo spettro di un affascinante e intelligente truffatore dagli occhi azzurri nella mente di suo marito.

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Capitolo 45
*** 24) Nube. (Diana Barrigan) ***


Personaggi: Diana Barrigan, Clinton Jones (Diana/Christie)
Conteggio parole: 200
Note: lievi spoiler su Diana, fino alla 4x05.



24) Nube.
Era solo una nube grigia – grigia come il suo umore – e non gli aveva dato gran peso, certo non bastavano due gocce d’acqua a spaventarla. Magari ammalarsi sarebbe stata una cosa positiva, Christie si sarebbe dovuta prendere cura di lei. Magari così si sarebbe ricordata perché si era innamorata di quella dottoressa dagli occhi scuri.
Ma le due gocce erano diventate un temporale e il pensiero di essere chiusa in casa con la sua fidanzata l’avevano fatta sentir male. Tornò sotto il riparo sicuro dell’ingresso del Bureau.
Jones le si fermò accanto e aprì il proprio ombrello, poi la guardò appena. Incrociò il suo sguardo solo un istante e Diana tentò di sorridere e dirgli così che andava tutto bene, non doveva preoccuparsi. Ma lei non era Neal Caffrey, o Clinton era più bravo di quanto credesse a capire le persone.
“Serve un passaggio?”
“Sì, grazie.”
“Conosco un bar carino, poco lontano da qui. Che ne dici di andare a prendere qualcosa prima di andare a casa?”
“Qualsiasi cosa pur di non dovere tornare subito lì”, si ritrovò a confessare con sollievo.
L’amico sorrise e le porse il braccio, che prese con piacere prima di scendere i pochi gradini dell’edificio.

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Capitolo 46
*** 40) Grazie. (Alex Hunter) ***


Personaggi: Alex Hunter (+ Peter Burke)
Conteggio parole: 200
Note: sorta di "missing moment"/riflessioni dalla 2x03.



40) Grazie.
Alex quasi non ricordava come la sua vita fosse diventata quella di una fuorilegge; aveva studiato, si era diplomata e aveva iniziato il college... Poi suo nonno era morto ed erano iniziati i problemi.
Quello era il passato, comunque, e rinvangarlo non sarebbe stato utile, le cose non sarebbero andate diversamente.
Una cosa, però, la ricordava fin troppo bene, impressa nella sua mente come nient’altro al mondo. A parte poche persone (suo nonno, Neal e qualcun altro), nessuno era mai stato davvero gentile con lei, nessuno aveva fatto qualcosa solo per aiutarla, senza volere nulla in cambio. Certamente non lo aveva mai fatto un uomo di legge.
Tranne quel Peter Burke.
Sapeva che in qualche modo era merito di Neal, e c’era un vero caso coinvolto, ma l’agente si sarebbe potuto rifiutare di aiutare lei; invece l’aveva fatto, si era fidato, in qualche modo. “Neal aveva ragione.”
Sì, aveva proprio ragione, non era una persona come le altre.
“Sei il migliore.”
E se mai le avessero detto che avrebbe baciato un federale senza l’intenzione di sedurlo per qualche truffa, si sarebbe messa a ridere, ma Neal le aveva anche detto che con Burke non andava mai come uno si aspettava.

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Capitolo 47
*** 37) Estremo. (Neal Caffrey, Peter Burke) ***


Personaggi: Neal Caffrey (nominati Peter e Elizabeth Burke)
Note: questa settimana non ho potuto aggiornare con regolarità e, ho notato ora, mi sono ritrovata a postare a un anno esatto dalla prima drabble pubblicata ♥ (anche se ora sono solo a 47 invece di 52... meglio così, non ho finito di scriverle tutte e 100 ancora xD). Buon compleanno a Nehta, e buona lettura a tutti voi.



37) Estremo.
Neal era deciso a compiere anche quell’atto estremo. Sarebbe stato difficile, forse Peter avrebbe sofferto (da qualche parte, era certo avesse un cuore anche lui), Elizabeth avrebbe faticato a placarlo (e per allora Neal si sarebbe messo al sicuro), ma era per il bene di Peter e di tutti.
Una volta calmato, Peter avrebbe compreso che lo aveva fatto per lui e lo avrebbe ringraziato; gli avrebbe detto di essere un vero amico. Neal ne era convinto, ma non voleva essere nei paraggi una volta che il collega si fosse accorto di che fine avessero fatto le sue cravatte gialle.




N/A
Scusate, non ho saputo trattenermi. xD Le cravatte gialle di Peter, oramai, mi son diventata quasi un'ossessione (tra l'altro, uh... è da un po' che non ne vedo. Che Neal abbia sul serio fatto qualcosa al riguardo? xD).

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Capitolo 48
*** 30) Vano. (Clinton Jones) ***


Personaggi: Clinton Jones
Conteggio parole: 200
Note: what if? molto what if? su una coppia estremamente fanon (e one-side in questo caso) che mi hanno messo in testa gli attori e chiunque abbia montato il video delle gag reel della s3 XD.



30) Vano.
Jones sapeva che sarebbe stato vano – non solo, era più folle di una lotta contro i mulini a vento anche se era pronto a prendersi il nome di Don CJ della Mancha – e pericoloso per la sua carriera e forse per la sua stessa vita, ma era giunto al punto della sua ossessione in cui non poteva più evitarlo, anche per sentirsi dare un sicuro due di picche.
Non aveva previsto, però, di andare così oltre, di avere l’ardire di baciarla – a tradimento – e si sentiva sul serio un folle. E non arrivò lo schiaffo che si sarebbe aspettato, meritato.
Lo guardò con fare quasi materno – un rifiuto ben chiaro, ma estremamente cortese, come era sempre – e gli sorrise. “Non preoccuparti”, disse soltanto, e Clinton impiegò alcuni attimi a realizzare che doveva essere in risposta al terrore trapelato di sicuro sul suo volto.
Il giorno dopo pensò quasi di darsi malato, ma rimandare l’incontro sarebbe stato peggio.
“Non ci sarà una seconda volta.”
Non era una domanda, e Peter Burke non attese una risposta superandolo per dirigersi a passo marziale verso il proprio ufficio.
Se se l’era cavata così, promise solennemente, Jones avrebbe ripreso ad andare in chiesa ogni domenica.

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Capitolo 49
*** 66) Dubbio. (Matthew Keller) ***


Personaggi: Matthew Keller (Matt/Sara)
Note: lol. Lo so, altra coppia quanto meno strana, ma mi diverto così. xD (Ah, tanto per tranquillizzare tutti, la scena è totalmente inventata.)




66) Dubbio.
Nella sua vita c’erano poche cose di cui non aveva certezza. La riuscita di un piano poteva essere incerta; la sua libertà o che vivesse fino a novant’anni potevano essere messe in discussione (anzi, era sicuro che sarebbe morto molto prima, in un conflitto a fuoco), ma non aveva mai dubitato di sé stesso.
Eppure mentre premeva la canna della pistola contro la schiena di Sara Ellis, intimando a Neal di consegnargli quello che voleva, si chiese se il suo ex compare lo avrebbe fatto davvero e se, in caso contrario, lui avrebbe avuto il coraggio di premere il grilletto.

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Capitolo 50
*** 97) Presa. (Vari) ***


Personaggi: Clinton Jones, Diana Barrigan, Neal Caffrey, Peter Burke
Note: Volevo qualcosa di leggero per augurare a tutti Buona Pasqua, e... ho ritrovato questa cosa... un po' stupida? XD




97) Presa.
L’aria all’interno del furgone della sorveglianza era tesa, Diana guardò prima Peter e poi Neal – quest’ultimo appariva perfettamente a proprio agio mentre Jones tamburellava le dita sul ripiano con le apparecchiature.
“Andiamo”, mormorò Clinton.
“Non metterle fretta”, lo riprese il truffatore. “Vai tranquilla.”
Peter le sorrise, ma non riusciva a sentirsi sicura.
“Capo...”
L’uomo rimase impassibile. “Sta a te, Dì.”
“E sia.”
Abbassò la carta e Peter accentuò il sorriso. “Scopa”, esclamò prendendo il sette bello, appena posato sul tavolino improvvisato, e il tre affianco con il re.
“Vittoria”, fece eco Jones e i due si scambiarono un vigoroso cinque.

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Capitolo 51
*** 63) Sempre. (Sara Ellis) ***


Personaggi: Sara Ellis (Neal/Sara)
Note: pensata per dopo la 3x08/3x09




63) Sempre.
Il cielo era limpido, l’aria era allegra – sua sorella era al suo fianco più eccitata di lei – ed era tutto pronto. Sara si guardò allo specchio, il vestito bianco era meraviglioso.
Si avviò all’altare con passo sicuro, dall’abside Neal le sorrideva incoraggiante, una mano tesa verso di lei.
Prima che potesse raggiungerlo, Sara aprì gli occhi.
In un attimo si ricordò degli avvenimenti degli ultimi giorni e si chiese il perché di quel sogno. Avrebbe voluto restare al fianco di Caffrey per sempre? Forse una parte di lei, quella più irrazionale, ma sapeva che aveva fatto bene a lasciarlo, non avrebbe potuto vivere come lui.

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Capitolo 52
*** 29) Colpa. (Ellen Parker) ***


Personaggi: Ellen PArker
Note: spoiler per chi non ha visto almeno i primi tre episodi della quarta serie




29) Colpa.
“È tutta colpa tua! E non ne avevi il diritto!”
“Neal aveva il diritto di conoscere la verità.”
“Danny viveva meglio così.”
“Neal, si chiama Neal. E la sua vita sarebbe stata un inferno.”
“Se nessuno gli diceva niente, non lo avrebbe mai scoperto!”
Ellen sospirò mentre l’altra donna si allontanava velocemente. No, non era lei che avrebbe dovuto raccontargli tutta la storia, ma se sua madre non voleva farlo, a qualcuno toccava. Era per il bene di Neal, e se fosse stato necessario si sarebbe presa la colpa altre cento, mille volte, davanti a qualsiasi giuria.

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Capitolo 53
*** 85) Sollievo. (June Ellington) ***


Personaggi: June Ellington




85) Sollievo.
Quando lo aveva accolto in casa sua, June sapeva che Neal era un truffatore; che anche se i crimini che commetteva erano più sfide mentali che prove fisiche, non erano prive di pericoli. Sapeva anche che c’era il rischio di affezionarsi a lui, ma faceva tutto parte del gioco. Era tutto calcolato.
Non immaginava, però, che il suo affetto diventasse così profondo, che il sollievo di vederlo rientrare in casa ogni volta diventasse così importante, come se ogni sera il figliol prodigo tornasse al padre e rallegrasse l’atmosfera.




NA
Non mi ero scordata di questa raccolta, e ho ancora alcune drabble bell'e scritte, ma gli impegni sono stati allucinanti negli ultimi mesi... Beh, dato che sarà la mia ultima storia postata, per almeno un mesetto, buone vacanze a tutti! :)

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Capitolo 54
*** 15) Pensare. (Kate Moreau, Matthew Keller) ***


Personaggi: Kate Moreau, Matthew Keller (Keller/Kate?)




15) Pensare.
“Pensaci, Kate, abbiamo le stesse iniziali.”
Il giovane la guardò fissa negli occhi, il sorriso affabile sulle labbra.
“È il destino che ci ha fatto incontrare.” Le prese una mano. “Ho visto dove vivi, non è il posto per una ragazza giovane e bella come te. Lo sai.”
Sembrava che ogni parola uscita dalle sue labbra dovesse essere la verità.

“Keller, che diavolo ci fai qui?”
La voce irosa di Neal ruppe l’incantesimo e Kate si ricordò chi le ricordava: Nick Halden. Lanciò un’occhiataccia a entrambi e andò via.

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