Il nulla mi spaventa.

di MandyHoran
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Spring. ***
Capitolo 2: *** 2. You're real. ***



Capitolo 1
*** 1. Spring. ***


Eilà, salve a tutti! Sì, sono tornata con questa One Shot che tanto shot non è (?) Ahahaha. Perché ve lo avevo promesso e infatti eccomi qui! Allora l'ho scritta in due capitoli perché in uno non ci entrava era troppo lunga davvero! Quindi adesso leggete questo e se non vi va di recensirlo fa niente. Però leggetelo perché sennò non capite l'altro. Ahahaha che idiota :') 
Buona lettura:3



21 Aprile, ore 3 pm.
 
Il sole splende da qualche giorno ormai. Nessun'accenno di pioggia. Sì, è decisamente primavera. E menomale perché io adoro la primavera! 
Forse è dovuto al fatto che so che il mio compleanno si sta avvicinando. Sì è probabile.
Essere nata alla fine di Aprile però ha i suoi svantaggi anche: potrebbe piovere come potrebbe non farlo. Per una come me, che ama stare all'aria aperta, sarebbe una tortura passare la proprio festa chiusa in casa, causa pioggia.
Guardo fuori dalla finestra da almeno venti minuti e lui è ancora lì. Seduto a gambe incrociate sul prato non stacca gli occhi dal suo libro, che sorregge con una mano mentre con l'altra stacca pioccoli steli d'erba verde.
Chissà di cosa parla quel libro. Non lo so, ma intendo scoprirlo.
Un momento però. Non posso mica andare lì e dirgli: Hey lo sai che è una settimana che ti osservo leggere? Non è che posso sapere di che libro si tratta?
No non posso farlo!
E se lo facessi?
Ma che dico.
Un attimo che sta... O Dio! 
Alza la testa bionda verso la mia finestra e si accorge di me. Almeno credo che se ne sia accorto.
Comunque mi abbasso sotto al davanzale arrossendo immediatamente.
- Marissa si può sapere che stai facendo?- Mio fratello entra in cucina rumorosamente.
- Niente Tommy... Stavo... Io... Cercavo il mio elastico.- mentii poco convincente.
- E lo hai trovato?- fece finta di stare al gioco, anche se aveva capito tutto.
Scuoto la testa velocemente imporporando le mie guance ancora di più. Lui sorride e poi si ficca in bocca un cioccolatino trovato nella dispenza.
- Sai che potrebbero denunciarti?- parlò con la bocca piena accennando un sorriso.
- Non ho ancora diciott'anni.- replico alzandomi in piedi sgrullando un po' il vestitino.
- Tra poco li avrai cara sorellina.- 
Agitò la testa ancora una volta e mi volto verso la finestra portandomi una lunga ciocca rossiccia dietro l'orecchio.
Lui non c'è. Dov'è finito?! 
Fa nulla lo rivedrò domani, magari avrò anche voglia di andare a dirgli qualcosa.


22 Aprile. Ore 2.45 pm.

Scendo velocemente le scale catapultandomi in cucina. Apro la finestra inspiro profondamente con gli occhi chiusi. Li apro, scruto il prato verde. Di quella testa d'oro neanche l'ombra. 
Va bene forse non è ancora arrivato. Aspetto.

Ore 3 pm.
Non c'è. Perché non c'è?
Mi sistemo i capelli lungo la spalla sinistra. Dio che colore orrendo! Sono diventati quasi rosa. Direi che è ora di andare a rifarmi la tinta.
Oggi non è venuto. 
Okay, poco male. Tanto non avevo pensato a niente di sensato da dirgli.


26 Aprile. Ore 3 pm.

Perché questi giorni non si è presentato? Chi lo sa. Forse ha finito il libro? Può anche darsi. 
E se così fosse? Che stupida che sei Marissa, dovevi parlarci prima!
La curiosità di vederlo mi assale ogni giorno di più.
Voglio sentire la sua voce, scoprire il colore dei suoi occhi. Che stupida mi ripeto.


28 Aprile. Ore 4 pm.

Ci ho rinunciato. Ormai non viene più è ovvio. Mi domando ancora il perché... Vabbè sarà meglio non piangere sul latte versato. 
Domani è il mio compleanno! 
Ora, Marissa, la domanda è: che cosa farai? Starò con i miei amici, quello è sicuro.


29 Aprile. Ore 4 pm.

E' ora di uscire Marissa. Vai, esci e divertiti! Live, love and laugh. Certo sembra facile a dirsi.
Comunque esco di casa guardando per aria. Una qualche nuovoletta grigia minaccia il bel tempo, ma non me ne preoccupo.
Ora devo trovare i miei amici.
Io non li vedo, chissà dove sono. Ero sicura di trovarli nel nostro posto preferito. Eppure non ci sono. 
Li cerco, li chiamo a gran voce, ma niente. Dove si sono cacciati?!
Una brutta sensazione invade la mia mente. Il senso di vuoto mi assale. Mi spaventa il concetto di nulla. Lo odio con tutta me stessa. 
Una lacrima solca la mia guancia, scende improvvisa. 
Poi un'altra.
Troppe lacrime.
Qui qualcosa non quadra. 
Guardo in alto: sta piovendo. Ci mancava solo questa! Cavolo e adesso?
Continuo a cercare gli altri con una mano sopra la testa, finché non giunge alle mie orecchie una voce che sembra lontana.
- Ti serve aiuto Marissa?- mi volto all'istante e lo vedo.
Un ragazzo biondo, IL ragazzo biondo, si sta sbracciando dall'altra parte del prato. E' in piedi sotto un portico di una casa lì vicino. 
Faccio di sì con la testa, evitando di pensarci troppo. Non mi soffermo neanche a domandarmi come faccia a conoscere il mio nome.
Mi raggiunge correndo, sotto l'albero dove mi sono riparata.
- Cerco i miei amici- dico con lo sguardo basso.
- Credo di sapere dove siano- mi accorgo che annuisce e allora alzo gli occhi, incontrando i suoi.
Giuro che potrei annegarci dentro perché sono di un blu color del mare. Li adoro già.
- E dove?- chiedo perplessa.
Mi prende per un polso e mi trascina verso il portico. Rabbrividisco al contatto con la sua pelle nivea.
La pioggia continua a scrosciare imperterrita, senza sosta. 
Lui mi indica un angolo e mi ci reco lentamente.
Ei eccoli lì! Ci sono tutti! 
Li conto, sono cinque. Li riconto per sicurezza: Rory, Ginger, Rabbit, Puc e Gray. I miei amici. 
Muovono le orecchiette felici e mi guardano con occhietti luccicanti. 
- Ma perché sono qui?- chiedo rivolgendo le spalle al biondino che è rimasto a guardarmi da dietro.
- Ce li ho portati io, perché avevo paura che si bagnassero.- risponde dolcemente.
Un gesto talmente carino: portare a riparo cinque piccoli conigli intendo. 
- Grazie- dico sorridendo.
- Non c'è di che Marissa.- 
- Scusami, ma tu come sai il mio nome?- chiedo avvicinandomi un poco a lui.
Ride piano e mi punta gli occhi addosso. Però non risponde, è frustrante.
- Io sono Niall, piacere- mi tende la mano.
La stringo senza però ripetere il mio nome dato che già lo conosce. Rabbrividisco di nuovo al suo tocco, ma questa volta non ci faccio troppo caso.
Ma che fa? Mi sta... Tirando? Oh sì.
Mi attira a sé e scansa una ciocca che mi è finita davanti agli occhi.
- E' un peccato non farli vedere- dice con la sua voce morbida e vellutata.
Quasi mi sciolgo e le gambe mi tremano. 
Questo ragazzo mi fa un effetto decisamente strano. Però è piacevole stare vicino a lui, anzi molto più che piacevole.
- Ti mancano i tuoi amici? Intendo... i tuoi veri amici- domanda poi accennando ai conigli con il capo.
Annuisco. Certo che mi mancano. Io avevo degli amici prima di ritrovarmi lì, sperduta in mezzo alla campagna. Che poi nemmeno so come ci sono arrivata. O meglio non me lo ricordo.
Mi cinge le spalle in un abbraccio e poi i miei pensieri vengono  interrotti dalle sue labbra che s'incollano alle mie muovendosi sinuose.
Rimango perplessa per un momento ma poi ricambio il bacio che dura poco più di qualche secondo. Sono arrossita violentemente, mi sento avvampare.
- Perché non torni da loro- Niall si stacca da me accarezzandomi il viso.
- Non posso.- dico abbassando lo sguardo. 
- Si che puoi- replica alzandomi il mento con due dita.
- Non ci riesco-
- Chiudi gli occhi- ordina.
Eseguo senza fiatare. Non lo so il perché, ma questo biondino mi convince. Sento che posso fidarmi di lui. I suoi occhi trasudano sincerità.
Ma adesso che cosa succede? Il buio totale. 
Provo ad aprire gli occhi, ma non ci riesco. Il nulla. 
Un minuto prima ero in compagnia di un biondino mozzafiato e quello dopo non riesco ad aprire gli occhi?! 
Mi spavento e mi metto a piangere.

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Capitolo 2
*** 2. You're real. ***


- Sembra che tu stia piangendo- sento un sussurro lontano, ma ancora non riesco ancora a vedere un bel niente. - Sarebbe bello conoscerti- la voce si fa più nitida, forse la riconosco. 
Allora Marissa, fai un ultimo sforzo! Provaci ancora!
- Mi hanno detto che sei sempre stata una ragazza forte. Beh, dimostralo -
Non sono ancora sicura a chi appartenga quella voce, però ha ragione. Io sono una ragazza forte, DEVO riuscire ad aprire gli occhi.
Ci provo di nuovo. Questa volta con successo. Immagini sfocate mi passano davanti. Un bruciore oltrepassa le mie iridi, ma passa svelto.
- Sì, lo è sempre stata- riconosco al volo la voce questa volta. 
- T-Tommy- provo a parlare, ma esce solo un flebile gracchio. Mi fanno male anche le labbra. 
Passa un minuto prima di accorgermi di essere stesa su un letto, attaccata con dei tubicini a una macchina che emette un rumore intermittente.
- Ma che...- comincia a parlare la voce di un'altro ragazzo.
- MARISSA!- grida Tommy piazzandomisi davanti agli occhi.
Mi abbraccia, mi stringe, piange e io non capisco. Non capisco proprio niente.
- Svelto Niall chiama il dottore!- esclama dopo un po'.
Mi sbaglio o ha detto dottore? No, aspetta. Mi sbaglio o ha detto Niall?! 
Ruoto il collo indolensito e vedo due occhi straordinariamente blu che mi fissano increduli.
- Non posso crederci...- comincia a parlare il biondino.
- MUOVITI!- Strilla mio fratello in preda all'euforia.
- D-dov'è mamma?- chiedi a voce bassa, non riuscendo a fare di meglio.
- Mamma è... In un posto migliore Marissa- taglia corto Tommy facendo diventare i suoi occhi lucidi.
- Cosa?- Non capisco.
- Poi ti spiego, ora pensa a stare calma. Non agitarti-
- Ma Tommy..-
- Sshh.- mi zittisce.


30 Aprile. Ore 11 am.
 
- Sei sveglia!- esclama il biondo spuntando dalla porta della mia stanza.
- E tu sei reale!- dico io piano.
Mi sento meglio finalmente. E ho capito anche cosa è successo. 
Un incidente. Ma certo un incidente d'auto. Nel pieno centro di Londra. 
Io e mia madre eravamo intente a litigare quando un'altra vettura ha sfrecciato nella nostra corsia.
Mia madre? E' ancora viva, ma per un soffio. Come me del resto. 
E' nel reparto terapia intensiva e già ho avuto occasione di vederla, ma non di parlarci. 
Il dottore dice che mi è andata bene infondo. Nessun danno al corpo. Solo lievi fratture e l'unica complicazione sono stati quei quindici giorni di coma.
Chi ci ha investito? Beh un ragazzo che in questo momento è davanti a me. 
Il suo volto è l'unica cosa che ricordo prima del buio totale. 
Perché? Non lo so, ma la cosa non mi dispiace.



Note dell'autrice.
Ecco l'ho fatto! Ho postato questa cosa che in realtà non so nemmeno io cosa sia. Se vi è piaciuta fatemelo sapere. Magari potrei anche continuarla come FF. Certo un po' triste come inizio, ma vabbè mica le cose possono andare sempre rose e fiori (?). No okay più che altro è che quest'idea del 'sogno del coma' sembrava motlo più "carina" all'inizio speravo di cavarmela meglio. Comunque sono dell'idea che bisogna sempre provare cose nuove. A volte hanno successo, altre volte invece no! Beh io ci ho provato ahaha. 
Recensite vi prego! Fatemi sapere che ne pensate, per favore ci terrei davvero tanto.
Grazie per aver letto.
With love from Mandy.

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