Melissa si svegliò, prese il cellulare che aveva sotto il cuscino, e si accorse che c’era una chiamata persa. Uscì fuori dal balcone e richiamò quel numero.
-Pronto? Si sono io.
Dopo la chiamata Melissa era nervosa e pensierosa. Chissà cos’era quella chiamata. Andò in cucina, prese un cornetto una tazzina di caffè poi andò a prepararsi per l’appuntamento che aveva con il suo ragazzo.
Lo aspettava nel cortiletto, vide una macchina sportiva molto lussuosa, dove all’interno c’era Tiberio.
-Non dirmi che questa meraviglia è tua!!! Melissa spalancò gli occhi.
-Si, vuoi continuare a fissarla o vuoi salire e magari andiamo a fare compere? Disse sorridente il ragazzo.
Una volta salita in macchina, c’era un silenzio di tomba, si sentiva solo il motore dell’auto e a quel punto uno dei due iniziò a parlare.
-Come mai così pensierosa? Chiese il biondino.
-Ho ricevuto una chiamata di lavoro la quale mi ha detto che devo andare a Los Angeles per pattinare ad una partita di hockey.
-Ah… e tu che c’entri? Disse dubbioso il ragazzo.
-Farò un numero all’inizio della partita e durante la pausa. Solo che poi dovrò spostarmi in Argentina per fare uno stage che durerà 2 settimane, poi andrò a Chicago a trovare mio padre. Starò via per un mese in poche parole.
-Anche io devo dirti una cosa del genere.
-Cosa?
-Sto per partire anche io, ho delle partite da fare e non posso mancare. Ma starò via solo una settimana.
-Quando parti?
-Io? Domani…
-Anche io, che mezzo prenderai?
-L’auto, ho il navigatore che mi ci porta, non mi va di prendere il treno ogni volta mi manca l’aria in quell’ambiente sporco e… schifoso
-Hahahaha io prenderò l’aereo, se puoi potresti accompagnarmi all’aeroporto?
-E’ il minimo che possa fare per te.
-Come sei dolce.
I due fidanzatini andarono in giro per Roma a fare compere, lui la portò in un ristorante molto lussuoso e pagò tutto, Melissa si sentiva davvero in pace con il mondo, aveva con sé il ragazzo più bello dell’universo e nessun ragazzo l’aveva trattata così fino ad ora.
Arrivati alla sera erano entrambi molto stanchi così i due si appartarono nelle proprie camere.
Era mezzanotte quando il cellulare di Melissa vibrò. Tutta insonnolita alzò la testa, prese il telefono e aprì il messaggio.
-A te che sei il mio pensiero, a te che sei l’aria che respiro, a te che sei parte di me, non dimenticherò mai i momenti passati insieme, scusa se non ti ho avvertita prima ma… mi hanno appena chiamato e sto per partire, mi manchi già e una lacrima mi ha già sfiorato il viso, prometto di scriverti e di chiamarti mattina e sera, dopo questo mese di distanza tra noi due, tutto si risolverà e ci sposeremo. Nessuno potrà ostacolare il nostro sogno. Ciao dal tuo amore.
Melissa si commosse e tornò a dormire lasciando aperto il messaggio. Suonò la sveglia e si alzò, preparò i bagagli, si preparò e scese ad aspettare con la madre, la zia che la portava in aeroporto.
-Eccola, mi raccomando tesoro dai il meglio di te e non preoccuparti se non vedrai Tiberio, lui è sempre con te, e ci sono anche io non dimenticarlo.
-Sta tranquilla mamma, se voglio stare con lui per tutta la vita devo abituarmi ai problemi delle nostre carriere.
-Bene, adesso vai e porta questo a tuo padre.
-Va bene ciao mamma.
-Ciao tesoro fai buon viaggio!!!
Salì nell’auto della zia non appena finì di sistemare i bagagli nel cofano dell’auto.
-Allora sei pronta? Disse entusiasta la zia.
-Certo, sono pronta a tutto niente e nessuno potrà fermarmi.
-Bene perché ti seguirò a ruota.
-Cosa? Disse Melissa sorpresa.
-Si, non ti lascio sola in America e starò da tuo padre o come lo chiamo io il mio adorato fratellone.
-Bene, perché questo sarà un mese importante, vediamo di acchiappare una bella somma di denaro almeno potrò comprare il vestito da sposa e organizzare meglio il matrimonio.
-Tesoro, tu non dovrai cacciare proprio niente, pago tutto io con l’aiuto dei tuoi genitori.
-Grazie, ecco gira a sinistra e arriviamo all’aeroporto vai sempre dritta.
-Come credi che ci sia arrivata dall’aeroporto a casa tua? Conosco bene la strada.
-Hahaha ok zia tranquilla.
Dopo essere salite sull’aereo, entrambe si misero a leggere e Melissa colse l’occasione per inviare un messaggio al suo ragazzo.
-Ciao tesoro, scusa se non ti ho risposto, appena mi hai inviato il messaggio l’ho letto solo che poi mi sono addormentata, ora sono sull’aereo, tu dove sei?
-Ho appena finito di fare una sosta in autogrill, dovrei arrivare per la fine della giornata e tu?
-Entro domani a pranzo. Mi fermerò ad un fast food.
-Bene, ci sentiamo stasera ora devo andare ciao, ti amo.
-Ti amo anche io.
Finito di parlare con Tiberio, Melissa riprese a leggere, si mise ad ascoltare la musica con l’MP3 e guardava il cielo. Iniziò ad avere nostalgia di tutto non appena il mezzo atterrò, ma si fece coraggio perché almeno non era sola, ma c’era la zia a farle compagnia.
-Allora… che ne dici di andare in un fast food? Propose la ragazza.
-Si, se arriviamo in fondo a quella strada, troveremo un incrocio presa la seconda via troveremo un fast food. Disse la zia.
-Caspita, ci sei già venuta qui? Chiese sorpresa la ragazza.
-Si, ho dei nipoti qui, che però sono andati al college di Los Angeles quindi…
-Capisco, quindi ho dei cugini anche qui in America è?
-Si, certo… allora andiamo?
-Si, andiamo zia.
Arrivati al fast food ordinarono hamburger e patatine con due lattine di coca cola, nel frattempo che aspettavano le ordinazioni, ripresero a parlare.
-Allora, sai già dove farete il matrimonio? Chiese la zia.
-No, però non voglio farlo in chiesa, vorrei farlo all’aperto tipo… al mare.
-Carina come idea, anche la tua bisnonna si sposò al mare sai?
-Davvero?
-Si, ti do una mano ad organizzare il tutto, il vestito come lo vuoi?
-Stavo pensando ad un vestitino uno corto. Disse con occhi sognanti la ragazza.
-Bèh, l’altro giorno stavo passeggiando a Roma città, e notai un negozio che aveva dei vestiti da sposa corti, se vuoi appena arriviamo possiamo andare a dare un’occhiata che ne pensi?
-Si, mi sta bene.
Una volta uscite dal fast food, presero un taxi e si diressero alla metro, giù per le scale di quest’ultima c’era un ragazzo che suonava la chitarra in cambio di denaro, Melissa si fermò a guardarlo e rimaste impressionata, anche Tiberio suonava la chitarra, così le vennero in mente i momenti in cui lui suonava per lei e diede una banconota da cinque, il ragazzo la ringraziò e le chiese dove era diretta, Melissa glielo disse ma… non voleva dare troppa confidenza ad uno sconosciuto.
Ecco il palaghiaccio, c’erano i giocatori di hockey che si allenavano e lei iniziò a prepararsi per la sera della partita.
Fece le prove, e c’era la sua insegnante, che l’aiutò a montare la coreografia.
Dopo le prove era davvero stanca e chiese alla zia dove avrebbero passato la notte, e lei le disse che aveva prenotato una camera all’albergo che si trovava dietro al palaghiaccio.
La ragazza stava facendo il bagno quando il suo cellulare squillò. Tiberio la stava chiamando e lei accettò subito la chiamata.
-Ciao tesoro! Mi manchi! Disse dolce lui.
-Mi manchi anche tu, come stai?
-Bene, ho appena finito gli allenamenti, sono davvero stanco ma volevo sentirti prima di andare a cena con la squadra.
-Io anche sono appena tornata dalle prove, stavo facendo il bagno e anche io sono molto stanca… penso di non cenare.
-Hahahahaha sempre la solita, non cambiare mai!
-Per te farei di tutto, e lo sai.
-Si è vero… allora domani c’è il grande evento per tutti e due è?
-Sono davvero agitata pensa che a mezzogiorno e mezza devo stare lì a fare nuovamente le prove.
-Lo dici come se non volessi più farlo
-Si, ma forse perché ora sono stanca e domani sicuramente sarò ben riposata e lucida.
-Sei lì da sola?
-No, sono con mia zia mi ha accompagnata….
-Mi fa piacere che non sei sola, io sono qui con mio fratello maggiore.
-Salutamelo. Disse ridendo
-Lo farò, ora devo andare ciao.
-Ciao amore.
-Ti amo. Concluse il ragazzo.
Dopo aver fatto la doccia, si mise il pigiama e crollò sul letto. La zia andò in camera per vedere se era uscita dal bagno, e quando la vide sdraiata sul letto, le mise la coperta addosso, le diede un bacio sulla fronte e chiuse la porta della stanza.
La mattina seguente Melissa si svegliò molto tardi e fece tutto in fretta, il palaghiaccio era anche alle spalle dell’albergo quindi avrebbe perso meno tempo per arrivarci. La zia si era dimenticata di mettere la sveglia e di conseguenza Melissa andò a svegliarla in fretta e furia.
-Zia!!! E’ tardi svegliati!!
-Cos’è successo?
-E’ molto tardi è mezzogiorno e dieci e tra venti minuti ho le prove!
-Oh santo cielo, tu vai al palaghiaccio, ti raggiungo dopo.
Melissa prese l’ascensore per sveltire il tutto, e fece una gran corsa e arrivò giusto in tempo al camerino, si mise il body, le calze, si infilò i pattini, si sistemò i capelli e scese subito in pista.
-Sei in ritardo signorina come me lo spieghi?
-Io..
-Io cosa? Non siamo più a scuola qui! Ormai sei una professionista e devi abituarti, su forza iniziamo.
-Ho avuto un contrattempo… disse con il fiatone
-Bene, cerca di arrivare prima la prossima volta.
-Si miss…
Finì di fare le prove alle 16.40, andò in camerino a lavarsi, dopodiché prese il suo costume, se lo mise e si fece un’acconciatura davvero graziosa, per il trucco invece utilizzò il glitter, in modo che fosse intonato al vestito.
-Tesoro sei pronta? Stiamo per iniziare. Andò a chiamarla la zia.
-Si, come sto?
-Stupenda come sempre, ti faccio una foto.
-Grazie, andiamo.
Era arrivato il momento di andare in pista e Melissa era molto nervosa, aveva paura di cadere, di fare una brutta figura, ma non si scoraggiò così andò in pista e pensava al suo futuro.
Il pubblico era rimasto a bocca aperta, Melissa era bellissima quando pattinava, era dolce e delicata, sembrava che stesse volando. Finita la musica ringraziò tutti con un inchino e andò a sedersi vicino alla zia che stava a bordo campo.
Ecco che c’era un messaggio del suo ragazzo:
-E’ ora di andare, ora di far vedere chi siamo veramente ed è ora di portare a casa la vittoria, ti auguro buona fortuna tesoro.
Lei sorrise e gli scrisse:
-Grazie, buona fortuna anche a te, sei il mio campione. Presto ci rivedremo e ti accoglierò a braccia aperte come ho sempre fatto.
Melissa sentiva all’improvviso caldo e freddo contemporaneamente e chiese alla zia cosa fosse.
-Pensi sia febbre? Chiese Melissa
-Non so, è probabile, ecco tesoro tocca riandare in pista vai!
-Zia non mi sento bene, devo vomitare…
-Questa è l’emozione vai!
Andò in pista, e i giocatori fecero delle battute sul suo aspetto. Iniziò di nuovo a pattinare, per un attimo si sentiva bene e dava ragione alla zia che fosse stata l’emozione, ma ad un certo punto svenì.
Quando si svegliò, era in ospedale. Era confusa e si guardava attorno. Vide la zia entrare, che le disse:
-Stai bene cara?
-Cosa ci faccio qui? Ricordo che stavo pattinando, mi sentivo male e poi una caduta.
-Ti devono operare d’appendice, ecco cos’erano quei sintomi.
-No, ero emozionata. Disse con aria scherzosa.
-Tiberio ti ha chiamata stanotte e gli ho risposto io, gli ho detto cosa è successo ed è molto dispiaciuto, ti augura di guarire presto.
-E la partita com’è andata?
-Questo non me l’ha detto, ecco c’è il giornale leggi dovrebbe essere in prima pagina.
-Ok.
Melissa prese il giornale e iniziò a sfogliarlo, ma glielo riprese la zia quando vide che in prima pagina non c’era lui, ma lei svenuta sul ghiaccio.
-Dammi qua! Disse strappandole il giornale dalle mani.
-Zia ma che fai? Disse tutta confusa.
-Si, ha vinto e ha detto che la vittoria la dedica tutta a te, non è dolce?
-Si, dolcissimo ma adesso dammi il giornale!
-No è mio!
-Zia, c’è una notizia che parla di me per caso?
-No? Disse ansiosa
Melissa prese il giornale e vide che era in prima pagina con il titolo:
MELISSA, LA NOSTRA PATTINATRICE SVIENE IN PISTA PER UN PROBLEMA DI APPENDICITE
-Wow, sono sempre il solito disastro.
-Ma va là! Poteva capitare a chiunque.
Entrò la dottoressa che fece l’anestesia alla ragazza che doveva essere operata.
Dopo l’operazione si svegliò ed era sul letto dell’albergo.
-Domattina partiremo per Chicago dopodiché ritorneremo in Italia così potrai finalmente sposarti. Disse la zia.
-Perché sta accadendo tutto così in fretta? Datemi un secondo per respirare.
-Chiama il tuo ragazzo, lui ha già fatto ritorno in Italia.
-Va bene.
Digitò il numero e lo chiamò.
-Pronto tesoro? Sono io.
-Melissa amore mio, come stai?
-Ora bene, domani partirò per Chicago e la settimana prossima sarò in Italia.
-Sono felice di poterti sentire, sai… ehm…
-Cos’è questo baccano?
-Niente, solo i miei amici e mio fratello e tua madre che….
-Che? Disse confusa
-Stanno giocando a monopoli…
-Monopoli?
-Si… è un gioco davvero divertente, devo andare ti amo ciao
Le attaccò il telefono in faccia e scoppiò a ridere.
-Cosa ti ha detto? Chiese la zia.
-Niente, è davvero pazzo quel soggetto.
-Stiamo parlando del tuo futuro marito.
-Lo so.
La sera Melissa mangiò solo della frutta e un po’ di verdura, non le andava proprio di mangiare così filò a letto con l’emozione di vedere suo padre.
Il dì seguente si svegliarono molto presto, arrivarono all’aeroporto, salirono sul mezzo e tutto ricominciò.
-Uff… spero di essere a Chicago entro l’ora di pranzo…
-Tranquilla arriveremo allo stesso orario dell’altra volta, poi li ci sarà una sorpresa per te.
-Un’altra operazione? No grazie.
-No, puoi stare tranquilla.
La giovane si addormentò in aereo e una volta arrivate a destinazione la zia la svegliò.
-Svegliati bella addormentata siamo arrivate!
-Ok….
Scese dall’aereo e rimase perplessa.
-Questa è Roma non è Chicago!
-Lo so
-Ma papà ci sta aspettando!
-Mmm quante storie ti porto alla sorpresa tu intanto metti questa benda davanti agli occhi
-Cosa? Perché? Non voglio farlo.
-Oh tu lo farai e come!
-Ok, lo faccio me la metto da sola non appena sarò salita in auto.
Salita in auto si mise la benda, la zia la condusse a casa, con calma le fece salire le scale.
-Si può sapere dove sono?
SORPRESA!!!! Gridarono gli amici di Tiberio e di Melissa più i loro genitori! Per un attimo rimasero a fissarla.
-Si, mi fa piacere che c’è una festa a sorpresa, se magari mi togliete la benda forse vedo anche chi c’è che ne dite?
-Uh, si scusa tesoro.
-Grazie zia.
-Amore mio!!!!!!! Melissa saltò in braccio a Tiberio e lui la baciò dolcemente.
Il padre era venuto da Chicago a Roma per assistere alle nozze della figlia, e nel frattempo ha avuto modo di legare con il suo futuro genero.
-Papà ciao!
-Ciao piccola mia, mi sei mancata davvero tanto, ti sei fatta davvero bella, lo eri anche prima per carità, ma vederti grande e sposa è per me e per tua madre una grande soddisfazione. Sono fiero di te tesoro.
-Grazie papà.
-Un attimo di silenzio!!!! Urlò la zia
-Tiberio e Melissa stanno per sposarsi, quindi siete tutti invitati!
La casa era piena degli amici e dei parenti dei ragazzi, tutti erano felici.
Melissa scese in cortile a prendere un po’ d’aria alla fine della festa, e Tiberio la seguì.
-Si hai ragione non si respira.
-Non vorrei svenire un’altra volta per carità.
-Mi sono davvero spaventato quando tua zia mi ha detto che eri svenuta e che dovevi essere operata.
-E’ acqua passata non pensiamoci più, piuttosto che ne dici se il matrimonio lo facciamo il mese prossimo?
-Si, domani mattina passo da te così ci organizziamo ok?
-Ok.
Dopo la festa, Melissa non aveva più voglia di dormire, ma si addormentò comunque nel cuore della notte.
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