La ragazza che sognava (Il continuo)

di Good_Riddance
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Ricordando vecchie cose e scoprendone di nuove ***
Capitolo 3: *** Quel periodo senza te ***
Capitolo 4: *** Il matrimonio ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


La madre la aspettava all'aeroporto di Roma. 
-Melissa!! Esclamò felice la madre.
-Ciao mamma! Mi hai vista in tv? Disse felice la figlia.
-Certo che ti ho vista! Sei stata bravissima, i giudici sono rimasti a bocca aperta, sono fiera di te. Ah c'è una cosa che devo dirti...
-Di che si tratta?
-Tuo padre ha trovato lavoro a Chicago quindi lo vedrai solo una settimana al mese. 
-Ah... capisco, me l'aveva già accennato ma pensavo che stesse scherzando insomma perché si è spostato lì? Chiese confusa la ragazza.
-Il fatto è che il suo capo l'ha promosso e quindi ha accettato un'offerta di lavoro la quale dice che guadagnerà il triplo di quello che gli spetta.
-bèh dai non è male anzi.
-Già, che ne dici se andiamo al ristorante? Sono stata impegnata a pulire la casa e a risistemare la tua cameretta. Non ho avuto tempo per cucinare.
-Ok. Andiamo.
 
Dopo la partenza del padre di Melissa, si trasferirono di nuovo a Roma, Firenze ormai non le avrebbe più ospitate, anche perché la loro casa era in vendita. 
Arrivate al ristorante, prenotarono un tavolo per due e iniziarono a mangiare il pane che era al centro della tavola.
 
-Mamma vado un secondo in bagno a lavarmi le mani.
-Va bene cara ma sbrigati.
 
Dopo che si era lavata le mani per il corridoio scontrò un ragazzo, egli veniva di spalle e Melissa era impegnata a guardare lo schermo del telefono.
 
-Oh scusami... non volevo. Disse il ragazzo.
-Non fa niente. 
Melissa si fermò a guardarlo.
-Tiberio? Ma... ma che ci fai tu qui?
-Sono venuto con la mia ragazza, Angela ricordi? Disse imbarazzato.
-Ah...si Angela...
-Hai qualche relazione in corso per caso? Disse egli molto curioso.
-No... sono partita 5 anni fa, e sono tornata ora.
-Ah, quindi non hai avuto altre relazioni a parte quella che c'è stata tra di noi in passato?
-No, la prima e forse anche l'ultima. Disse dispiaciuta.
-Ti do il mio numero così se ci vogliamo tenere in contatto sai dove cercarmi. Ciao, mi ha fatto davvero piacere rivederti.
-Anche a me.
 
Era sul punto di scoppiare a piangere quando si voltò per andarsene, Tiberio la ricordava diversa, e realizzò che si era fatta ancora più carina e che i suoi occhi brillavano come diamanti quando la guardava. Capì che non l'aveva ancora dimenticato. 
 
-Ah finalmente, vedo che hai conosciuto un ragazzo come si chiama? Disse felice la madre.
-Tiberio, mamma era Tiberio. Disse dispiaciuta.
-Chi il ragazzo che... tesoro ma stai piangendo?
-Si mamma, è qui con un'altra e io lo amo ancora. Disse a bassa voce per non farsi sentire.
-Tesoro, forse sei solo sconvolta dal fatto che è tutto cambiato. Disse fiduciosa la madre.
-No mamma, non sono sconvolta pensavo a lui ogni giorno fino alla settimana scorsa poi ho provato a dimenticarlo ma la realtà è che non lo dimenticherò mai perché è il mio vero amore. 
-Che ne dici se provi a vederlo?
-Mi ha già dato il suo numero di telefono proprio per questo.
-Allora neanche lui ti ha dimenticata. Che ne dici di uscire stasera?
-No, sono troppo stanca  rimaniamo a casa. Disse dispiaciuta.
-Va bene.
 
La sera la madre uscì con la zia di Melissa quindi era sola in casa. Suonò il campanello, si affacciò e vide il ragazzo. Corse subito ad aprirgli la porta.
 
-Ciao, posso entrare? Disse timido il ragazzo.
-Certo che puoi. Come hai fatto a sapere che abito qui?
-Ho incontrato tua madre con tua zia e me l'hanno detto.
-Ah... capito. 
-Senti volevo farti vedere una cosa. Disse nervoso il ragazzo.
-Di che si tratta? 
 
Le prese la mano e le infilò un'anello di diamanti. La mano di Melissa tremava e guardava l'anello. 
 
-Oh... ma è stupendo.
-Già sto per chiedere ad Angela di sposarmi e volevo chiederti se è troppo esagerato l'anello.
-Tu... tu vuoi sposarla?
-Si, sono 4 anni che stiamo insieme e tutto va bene anche se ultimamente la relazione è del tipo tira e molla.
-Tu ti sei messo con lei dopo un anno dalla mia partenza?
-Si, soffrivo davvero tanto e mi è stata vicino a tal punto che mi sono innamorato di lei.
-Sai che io non ti ho ancora dimenticato? E che per 5 anni ho pianto perché non potevo averti al mio fianco, e speravo che una cosa del genere non fosse mai successa.
-Sai una cosa? Ora che ti ho rivista ho davvero capito che ti amo.
-E allora perché vuoi sposare Angela?
-Perché è lei che mi costringe a farlo, io non volevo restare solo un'altra volta e allora le ho promesso che l'avrei sposata, ma ora eccoti qui davanti a me in lacrime, e non voglio che tu vada via di nuovo.
-Non saresti stato comunque felice. Disse risollevata.
-Lo so ma avevo le mani legate.
-Mi ami veramente?
-Si, e stavolta non sbaglierò.
 
Si mise in ginocchio difronte alla ragazza pronunciando queste parole:
-Vuoi sposarmi?
 
La madre di Melissa e la zia entrarono e iniziarono a spiare dalla serratura della porta.
 
-Si. Voglio sposarti.
-Sono le parole che volevo sentire dire.
-E con Angela? 
-Mi ha già lasciato e le ho preso l'anello per riconquistarla, ma la verità è che io non la amo.
-Io ho sempre saputo che era una viziata.
-Io ho provato a non viziarla ma come ti ho già detto avevo le mani legate, io sto davvero bene con te perché non stai con me per far vedere agli altri ma stai con me perché mi ami veramente.
-Certo che sto con te perché ti amo veramente.
 
Nella stanza faceva caldo così Melissa andò ad aprire la finestra. 
La luna piena illuminava i loro visi, e non potevano fare a meno di baciarsi.
 
-Sono stanca.
-Vado via così riposi ok? Domani mattina alle 9.00 ti passo a prendere così andiamo in spiaggia come la prima volta ricordi?
-Si ma stavolta non dovremo saltare la scuola. Disse lei ridendo.
-No, saremo solo io e te. Buonanotte tesoro.
-Notte.
 
Melissa era così felice che lo sognò per tutta la notte, e sperava che la loro storia durasse a lungo.

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Capitolo 2
*** Ricordando vecchie cose e scoprendone di nuove ***


Erano le 08.00, la zia andò a svegliarla aprendo piano piano la porta.
 
-Melissa, svegliati!
-Che c'è? Disse la ragazza tutta sonnolenta.
-Tra un ora passa il tuo futuro marito allora vuoi farti trovare con i capelli in disordine e con il pigiama? Replicò scherzosa la zia.
-Marito? Chi? Chi ha parlato di mat... che per caso tu e mamma ieri avete sbirciato?
-Si, l'anello è stupendo, e lui è un ragazzo così dolce e sensibile... sei davvero fortunata sai?
-Si, bene mi alzo.
-Ok.
 
Raggiunta la cucina la madre di Melissa stava finendo di spalmare la marmellata sul cornetto, e quando la vide entrare fece un gran sorriso.
 
-Eccola qua, la mia pattinatrice e la futura sposa.
-Chi altro è che lo sa?
-Tuo padre, temo sia svenuto quando l'ha saputo e ha detto di riferirti che ci sarà sicuro al matrimonio.
-Basta che non sviene sull'altare.
-Tranquilla non sverrà.
 
Dopo che fece colazione, la ragazza si vestì con l'aiuto della zia che voleva a tutti i costi renderla più bella di quanto lo sia già, indossò un vestitino blu davvero grazioso, un giacchetto nero e dei mocassini del colore di quest'ultimo.
 
-Bene sarà qui a momenti. Disse ansiosa la zia.
-Stai tranquilla gli piaccio per quello che sono non per quello che indosso.
-Davvero? Ragazzi così sono rari, buon per te.
 
Suonò il campanello e Melissa andò ad aprire.
-Ciao. Disse con un sorriso il ragazzo
-Ciao, allora andiamo?
-Certo.
Arrivarono alla loro piazzetta, dove c’era una gelateria.
-Che ne dici se prendiamo un gelato e poi andiamo in spiaggia? Propose la ragazza.
-Per me va bene.
Dopo che presero il gelato e arrivarono in spiaggia, fecero una passeggiata e di tanto in tanto ricordavano il passato.
-Ricordi quando per la prima volta siamo venuti qui? Disse Melissa
-Si, e il giorno dopo feci finta di stare male perché c’eravamo buttati in acqua, e il giorno dopo fu il giorno più triste dell’anno.
-Si, sono felice che siamo ritornati insieme.
-A proposito di quando sei partita, ricordi che ti avevo dato un regalo?
-Si, una cornice con la tua foto, ancora oggi la ho sul comodino.
-Anche io ho ancora la tua in camera mia.
-Che lavoro fai? Chiese curiosa la ragazza.
-Sono un calciatore.
-In che squadra giochi? Disse sorpresa la ragazza.
-In che città vivo?
-A Roma
-E in quale squadra gioco?
-Nella Roma?
-Si, a breve ci sarà una partita, verrai a vedermi?
-Certo, posso farti una domanda?
-Si… rispose dubbioso
-Quando ho fatto le regionali mi hai vista in tv?
-Si, sei meravigliosa… volavi su quei pattini
-Grazie.
-Di niente.
 
La sera sul tardi, dopo che hanno trascorso una giornata in spiaggia, erano stanchi e lui si disturbò ad accompagnarla a casa.
-Mi ha fatto bene stare con te, che ne dici se domani ci rivediamo e magari andiamo a fare un giro in città?
-Per me va bene, a domani.

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Capitolo 3
*** Quel periodo senza te ***


Melissa si svegliò, prese il cellulare che aveva sotto il cuscino, e si accorse che c’era una chiamata persa. Uscì fuori dal balcone e richiamò quel numero.
-Pronto? Si sono io.
Dopo la chiamata Melissa era nervosa e pensierosa. Chissà cos’era quella chiamata. Andò in cucina, prese un cornetto una tazzina di caffè poi andò a prepararsi per l’appuntamento che aveva con il suo ragazzo.
Lo aspettava nel cortiletto, vide una macchina sportiva molto lussuosa, dove all’interno c’era Tiberio.
-Non dirmi che questa meraviglia è tua!!! Melissa spalancò gli occhi.
-Si, vuoi continuare a fissarla o vuoi salire e magari andiamo a fare compere? Disse sorridente il ragazzo.
Una volta salita in macchina, c’era un silenzio di tomba, si sentiva solo il motore dell’auto e a quel punto uno dei due iniziò a parlare.
-Come mai così pensierosa? Chiese il biondino.
-Ho ricevuto una chiamata di lavoro la quale mi ha detto che devo andare a Los Angeles per pattinare ad una partita di hockey.
-Ah… e tu che c’entri? Disse dubbioso il ragazzo.
-Farò un numero all’inizio della partita e durante la pausa. Solo che poi dovrò spostarmi in Argentina per fare uno stage che durerà 2 settimane, poi andrò a Chicago a trovare mio padre. Starò via per un mese in poche parole.
-Anche io devo dirti una cosa del genere.
-Cosa?
-Sto per partire anche io, ho delle partite da fare e non posso mancare. Ma starò via solo una settimana.
-Quando parti?
-Io? Domani…
-Anche io, che mezzo prenderai?
-L’auto, ho il navigatore che mi ci porta, non mi va di prendere il treno ogni volta mi manca l’aria in quell’ambiente sporco e… schifoso
-Hahahaha io prenderò l’aereo, se puoi potresti accompagnarmi all’aeroporto?
-E’ il minimo che possa fare per te.
-Come sei dolce.
I due fidanzatini andarono in giro per Roma a fare compere, lui la portò in un ristorante molto lussuoso e pagò tutto, Melissa si sentiva davvero in pace con il mondo, aveva con sé il ragazzo più bello dell’universo e nessun ragazzo l’aveva trattata così fino ad ora.
Arrivati alla sera erano entrambi molto stanchi così i due si appartarono nelle proprie camere.
Era mezzanotte quando il cellulare di Melissa vibrò. Tutta insonnolita alzò la testa, prese il telefono e aprì il messaggio.
-A te che sei il mio pensiero, a te che sei l’aria che respiro, a te che sei parte di me, non dimenticherò mai i momenti passati insieme, scusa se non ti ho avvertita prima ma… mi hanno appena chiamato e sto per partire, mi manchi già e una lacrima mi ha già sfiorato il viso, prometto di scriverti e di chiamarti mattina e sera, dopo questo mese di distanza tra noi due, tutto si risolverà e ci sposeremo. Nessuno potrà ostacolare il nostro sogno. Ciao dal tuo amore.
Melissa si commosse e tornò a dormire lasciando aperto il messaggio.  Suonò la sveglia e si alzò, preparò i bagagli, si preparò e scese ad aspettare con la madre, la zia che la portava in aeroporto. 
-Eccola, mi raccomando tesoro dai il meglio di te e non preoccuparti se non vedrai Tiberio, lui è sempre con te, e ci sono anche io non dimenticarlo.
-Sta tranquilla mamma, se voglio stare con lui per tutta la vita devo abituarmi ai problemi delle nostre carriere.
-Bene, adesso vai e porta questo a tuo padre.
-Va bene ciao mamma.
-Ciao tesoro fai buon viaggio!!!
Salì nell’auto della zia non appena finì di sistemare i bagagli nel cofano dell’auto.
-Allora sei pronta? Disse entusiasta la zia.
-Certo, sono pronta a tutto niente e nessuno potrà fermarmi.
-Bene perché ti seguirò a ruota.
-Cosa? Disse Melissa sorpresa.
-Si, non ti lascio sola in America e starò da tuo padre o come lo chiamo io il mio adorato fratellone.
-Bene, perché questo sarà un mese importante, vediamo di acchiappare una bella somma di denaro almeno potrò comprare il vestito da sposa e organizzare meglio il matrimonio.
-Tesoro, tu non dovrai cacciare proprio niente, pago tutto io con l’aiuto dei tuoi genitori.
-Grazie, ecco gira a sinistra e arriviamo all’aeroporto vai sempre dritta.
-Come credi che ci sia arrivata dall’aeroporto a casa tua? Conosco bene la strada.
-Hahaha ok zia tranquilla.
Dopo essere salite sull’aereo, entrambe si misero a leggere e Melissa colse l’occasione per inviare un messaggio al suo ragazzo.
-Ciao tesoro, scusa se non ti ho risposto, appena mi hai inviato il messaggio l’ho letto solo che poi mi sono addormentata, ora sono sull’aereo, tu dove sei?
-Ho appena finito di fare una sosta in autogrill, dovrei arrivare per la fine della giornata e tu?
-Entro domani a pranzo. Mi fermerò ad un fast food. 
-Bene, ci sentiamo stasera ora devo andare ciao, ti amo.
-Ti amo anche io.
Finito di parlare con Tiberio, Melissa riprese a leggere, si mise ad ascoltare la musica con l’MP3 e guardava il cielo. Iniziò ad avere nostalgia di tutto non appena il mezzo atterrò, ma si fece coraggio perché almeno non era sola, ma c’era la zia a farle compagnia. 
-Allora… che ne dici di andare in un fast food? Propose la ragazza.
-Si, se arriviamo in fondo a quella strada, troveremo un incrocio presa la seconda via troveremo un fast food. Disse la zia.
-Caspita, ci sei già venuta qui? Chiese sorpresa la ragazza.
-Si, ho dei nipoti qui, che però sono andati al college di Los Angeles quindi…
-Capisco, quindi ho dei cugini anche qui in America è?
-Si, certo… allora andiamo?
-Si, andiamo zia.
Arrivati al fast food ordinarono hamburger e patatine con due lattine di coca cola, nel frattempo che aspettavano le ordinazioni, ripresero a parlare.
-Allora, sai già dove farete il matrimonio? Chiese la zia.
-No, però non voglio farlo in chiesa, vorrei farlo all’aperto tipo… al mare.
-Carina come idea, anche la tua bisnonna si sposò al mare sai?
-Davvero?
-Si, ti do una mano ad organizzare il tutto, il vestito come lo vuoi?
-Stavo pensando ad un vestitino uno corto. Disse con occhi sognanti la ragazza.
-Bèh, l’altro giorno stavo passeggiando a Roma città, e notai un negozio che aveva dei vestiti da sposa corti, se vuoi appena arriviamo possiamo andare a dare un’occhiata che ne pensi?
-Si, mi sta bene.
Una volta uscite dal fast food, presero un taxi e si diressero alla metro, giù per le scale di quest’ultima c’era un ragazzo che suonava la chitarra in cambio di denaro, Melissa si fermò a guardarlo e rimaste impressionata, anche Tiberio suonava la chitarra, così le vennero in mente i momenti in cui lui suonava per lei e diede una banconota da cinque, il ragazzo la ringraziò e le chiese dove era diretta, Melissa glielo disse ma… non voleva dare troppa confidenza ad uno sconosciuto.
Ecco il palaghiaccio, c’erano i giocatori di hockey che si allenavano e lei iniziò a prepararsi per la sera della partita.
Fece le prove, e c’era la sua insegnante, che l’aiutò a montare la coreografia.
Dopo le prove era davvero stanca e chiese alla zia dove avrebbero passato la notte, e lei le disse che aveva prenotato una camera all’albergo che si trovava dietro al palaghiaccio.
La ragazza stava facendo il bagno quando il suo cellulare squillò. Tiberio la stava chiamando e lei accettò subito la chiamata.
-Ciao tesoro! Mi manchi! Disse dolce lui.
-Mi manchi anche tu, come stai?
-Bene, ho appena finito gli allenamenti, sono davvero stanco ma volevo sentirti prima di andare a cena con la squadra.
-Io anche sono appena tornata dalle prove, stavo facendo il bagno e anche io sono molto stanca… penso di non cenare.
-Hahahahaha sempre la solita, non cambiare mai!
-Per te farei di tutto, e lo sai.
-Si è vero… allora domani c’è il grande evento per tutti e due è?
-Sono davvero agitata pensa che a mezzogiorno e mezza devo stare lì a fare nuovamente le prove.
-Lo dici come se non volessi più farlo
-Si, ma forse perché ora sono stanca e domani sicuramente sarò ben riposata e lucida.
-Sei lì da sola?
-No, sono con mia zia mi ha accompagnata….
-Mi fa piacere che non sei sola, io sono qui con mio fratello maggiore.
-Salutamelo. Disse ridendo 
-Lo farò, ora devo andare ciao.
-Ciao amore.
-Ti amo. Concluse il ragazzo.
Dopo aver fatto la doccia, si mise il pigiama e crollò sul letto. La zia andò in camera per vedere se era uscita dal bagno, e quando la vide sdraiata sul letto, le mise la coperta addosso, le diede un bacio sulla fronte e chiuse la porta della stanza.
La mattina seguente Melissa si svegliò molto tardi e fece tutto in fretta, il palaghiaccio era anche alle spalle dell’albergo quindi avrebbe perso meno tempo per arrivarci. La zia si era dimenticata di mettere la sveglia e di conseguenza Melissa andò a svegliarla in fretta  e furia.
-Zia!!! E’ tardi svegliati!!
-Cos’è successo?
-E’ molto tardi è mezzogiorno e dieci e tra venti minuti ho le prove!
-Oh santo cielo, tu vai al palaghiaccio, ti raggiungo dopo.
Melissa prese l’ascensore per sveltire il tutto, e fece una gran corsa e arrivò giusto in tempo al camerino, si mise il body, le calze, si infilò i pattini, si sistemò i capelli e scese subito in pista.
-Sei in ritardo signorina come me lo spieghi?
-Io..
-Io cosa? Non siamo più a scuola qui! Ormai sei una professionista e devi abituarti, su forza iniziamo.
-Ho avuto un contrattempo… disse con il fiatone
-Bene, cerca di arrivare prima la prossima volta.
-Si miss…
Finì di fare le prove alle 16.40, andò in camerino  a lavarsi, dopodiché prese il suo costume, se lo mise e si fece un’acconciatura davvero graziosa, per il trucco invece utilizzò il glitter, in modo che fosse intonato al vestito.
-Tesoro sei pronta? Stiamo per iniziare. Andò a chiamarla la zia.
-Si, come sto?
-Stupenda come sempre, ti faccio una foto.
-Grazie, andiamo.
Era arrivato il momento di andare in pista e Melissa era molto nervosa, aveva paura di cadere, di fare una brutta figura, ma non si scoraggiò così andò in pista e pensava al suo futuro.
Il pubblico era rimasto a bocca aperta, Melissa era bellissima quando pattinava, era dolce e delicata, sembrava che stesse volando. Finita la musica ringraziò tutti con un inchino e andò a sedersi vicino alla zia che stava a bordo campo.
Ecco che c’era un messaggio del suo ragazzo:
-E’ ora di andare, ora di far vedere chi siamo veramente ed è ora di portare a casa la vittoria, ti auguro buona fortuna tesoro.
Lei sorrise e gli scrisse:
-Grazie, buona fortuna anche a te, sei il mio campione. Presto ci rivedremo e ti accoglierò a braccia aperte come ho sempre fatto.
Melissa sentiva all’improvviso caldo e freddo contemporaneamente e chiese alla zia cosa fosse.
-Pensi sia febbre? Chiese Melissa
-Non so, è probabile, ecco tesoro tocca riandare in pista vai!
-Zia non mi sento bene, devo vomitare…
-Questa è l’emozione vai!
Andò in pista, e i giocatori fecero delle battute sul suo aspetto.  Iniziò di nuovo a pattinare, per un attimo si sentiva bene e dava ragione alla zia che fosse stata l’emozione, ma ad un certo punto svenì.
Quando si svegliò, era in ospedale. Era confusa e si guardava attorno. Vide la zia entrare, che le disse:
-Stai bene cara?
-Cosa ci faccio qui? Ricordo che stavo pattinando, mi sentivo male e poi una caduta.
-Ti devono operare d’appendice, ecco cos’erano quei sintomi.
-No, ero emozionata. Disse con aria scherzosa.
-Tiberio ti ha chiamata stanotte e gli ho risposto io, gli ho detto cosa  è successo ed è molto dispiaciuto, ti augura di guarire presto.
-E la partita com’è andata?
-Questo non me l’ha detto, ecco c’è il giornale leggi dovrebbe essere in prima pagina.
-Ok.
Melissa prese il giornale e iniziò a sfogliarlo, ma glielo riprese la zia quando vide che in prima pagina non c’era lui, ma lei svenuta sul ghiaccio.
-Dammi qua! Disse strappandole il giornale dalle mani.
-Zia ma che fai? Disse tutta confusa.
-Si, ha vinto e ha detto che la vittoria la dedica tutta a te, non è dolce?
-Si, dolcissimo ma adesso dammi il giornale!
-No è mio!
-Zia, c’è una notizia che parla di me per caso?
-No? Disse ansiosa
Melissa prese il giornale e vide che  era in prima pagina con il titolo:
MELISSA, LA NOSTRA PATTINATRICE SVIENE IN PISTA PER UN PROBLEMA DI APPENDICITE
-Wow, sono sempre il solito disastro.
-Ma va là! Poteva capitare a chiunque.
Entrò la dottoressa che fece l’anestesia alla ragazza che doveva essere operata. 
Dopo l’operazione si svegliò ed era sul letto dell’albergo. 
-Domattina partiremo per Chicago dopodiché ritorneremo in Italia così potrai finalmente sposarti. Disse la zia.
-Perché sta accadendo tutto così in fretta? Datemi un secondo per respirare.
-Chiama il tuo ragazzo, lui ha già fatto ritorno in Italia.
-Va bene.
Digitò il numero e lo chiamò.
-Pronto tesoro? Sono io.
-Melissa amore mio, come stai?
-Ora bene, domani partirò per Chicago e la settimana prossima sarò in Italia. 
-Sono felice di poterti sentire, sai… ehm…
-Cos’è questo baccano?
-Niente, solo i miei amici e mio fratello e tua madre che….
-Che? Disse confusa
-Stanno giocando a monopoli…
-Monopoli?
-Si… è un gioco davvero divertente, devo andare ti amo ciao
Le attaccò il telefono in faccia e scoppiò a ridere.
-Cosa ti ha detto? Chiese la zia.
-Niente, è davvero pazzo quel soggetto.
-Stiamo parlando del tuo futuro marito.
-Lo so.
La sera Melissa mangiò solo della frutta e un po’ di verdura, non le andava proprio di mangiare così filò a letto con l’emozione di vedere suo padre.
Il dì seguente si svegliarono molto presto, arrivarono all’aeroporto, salirono sul mezzo e tutto ricominciò.
-Uff… spero di essere a Chicago entro l’ora di pranzo…
-Tranquilla arriveremo allo stesso orario dell’altra volta, poi li ci sarà una sorpresa per te.
-Un’altra operazione? No grazie.
-No, puoi stare tranquilla.
La giovane si addormentò in aereo e una volta arrivate a destinazione la zia la svegliò.
-Svegliati bella addormentata siamo arrivate!
-Ok….
Scese dall’aereo e rimase perplessa. 
-Questa è Roma non è Chicago!
-Lo so
-Ma papà ci sta aspettando!
-Mmm quante storie ti porto alla sorpresa tu intanto metti questa benda davanti agli occhi
-Cosa? Perché? Non voglio farlo.
-Oh tu lo farai e come!
-Ok, lo faccio me la metto da sola non appena sarò salita in auto.
Salita in auto si mise la benda, la zia la condusse a casa, con calma le fece salire le scale.
-Si può sapere dove sono?
SORPRESA!!!! Gridarono gli amici di Tiberio e di Melissa più i loro genitori! Per un attimo rimasero a fissarla.
-Si, mi fa piacere che c’è una festa a sorpresa, se magari mi togliete la benda forse vedo anche chi c’è che ne dite?
-Uh, si scusa tesoro.
-Grazie zia.
-Amore mio!!!!!!! Melissa saltò in braccio a Tiberio e lui la baciò dolcemente.
Il padre era venuto da Chicago a Roma per assistere alle nozze della figlia, e nel frattempo ha avuto modo di legare con il suo futuro genero.
-Papà ciao!
-Ciao piccola mia, mi sei mancata davvero tanto, ti sei fatta davvero bella, lo eri anche prima per carità, ma vederti grande e sposa è per me e per tua madre una grande soddisfazione. Sono fiero di te tesoro.
-Grazie papà.
-Un attimo di silenzio!!!! Urlò la zia
-Tiberio e Melissa stanno per sposarsi, quindi siete tutti invitati!
La casa era piena degli amici e dei parenti dei ragazzi, tutti erano felici.
Melissa scese in cortile a prendere un po’ d’aria alla fine della festa, e Tiberio la seguì.
-Si hai ragione non si respira.
-Non vorrei svenire un’altra volta per carità.
-Mi sono davvero spaventato quando tua zia mi ha detto che eri svenuta e che dovevi essere operata.
-E’ acqua passata non pensiamoci più, piuttosto che ne dici se il matrimonio lo facciamo il mese prossimo?
-Si, domani mattina passo da te così ci organizziamo ok?
-Ok.
Dopo la festa, Melissa non aveva più voglia di dormire, ma si addormentò comunque nel cuore della notte. 

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Capitolo 4
*** Il matrimonio ***


Era molto tardi, e Melissa stava ancora dormendo. La zia e la madre erano già uscite per aiutare i due ad organizzare il matrimonio. Erano le 10.00, e qualcuno entrò.
Melissa stava per svegliarsi quando sentì il rumore delle chiavi. Era Tiberio che stava andando a svegliarla, gli avevano dato le chiavi di casa quindi poteva entrare e uscire quando voleva.
-Tesoro… svegliati…
-Zia va via voglio dormire.
Il ragazzo stava per scoppiare a ridere così iniziò a farle il solletico.
-No! Basta non voglio alzarmi! Disse urlando e ridendo la ragazza.
Cadde dal letto e Tiberio andò da lei.
-Buongiorno tesoro, finalmente sei sveglia. Scoppiò a ridere.
-Se è così che mi tratterai dopo il nostro matrimonio credimi avremo stanze separate. Disse la ragazza.
-No, non accadrà. Dai vestiti così ti porto a fare colazione e andiamo a cercare un posto dove organizzare il matrimonio. Propose lui.
-Va bene vado a lavarmi così poi mi vesto e usciamo.
-E la colazione? Chiese il biondino
-No, stamattina non ho fame, ieri alla festa ho mangiato davvero tanto.
-Va bene se lo dici tu. Ti aspetto in salotto.
-Ok.
Dopo una mezza oretta Melissa andò in salotto, aveva una canotta leopardata su un fusò nero, delle scarpe anch’esse nere e un cerchietto davvero grazioso.
-Sei stupenda. Affermò lui.
-Grazie amore.
-Ok andiamo ho parcheggiato l’auto dietro casa perché non c’era più posto.
-Ok.
Arrivarono sul lungo mare e c’era un ristorante aperto, i due lo guardarono per un po’ così alla fine decisero di entrare.
-Buongiorno signori, posso esservi d’aiuto? Disse un giovane cameriere.
-A dire il vero si, possiamo parlare con il direttore? Disse Melissa. 
-Si, è vicino alla cassa, è l’uomo vestito di blu.
-Grazie. Disse infine Tiberio.
-Buongiorno, lei è il direttore di questo ristorante? Disse Melissa.
-Si, sono io che posso fare per voi?
-Vorremmo organizzare un matrimonio e pensavamo che questo potesse essere il posto adatto visto che ci piace la vista del mare. Affermò il ragazzo.
-Si, abbiamo un pacchetto completo, il matrimonio potrebbe essere organizzato sulla spiaggia, o vicino al porto…. Dove preferite? Disse il direttore.
-In spiaggia. Dissero insieme i due ragazzi.
-Bene, quand’è che lo fissiamo?
I due si guardarono negli occhi e fissarono il vuoto. 
-Si… ehm… potrebbe scusarci solo un momento? Questo è l’unico particolare che dovremmo ancora decidere…. Disse Melissa.
-Tranquilli, avete tutto il tempo per pensarci siamo sempre qui. Disse l’assistente del direttore.
-Si, chiamiamo un secondo i nostri genitori e vediamo quando sono disponibili.
-Va bene.
-Tesoro io vado a chiamare tu resta qui e fatti dire il menù.
-Va bene. Disse il ragazzo.
-Allora… per il menù cosa avete?
-Per iniziare direi di fare un buffet salato, per antipasto dei gamberetti in salsa rosa, coquille Saint-Jaques  in crosta di parmigiano; per primo dei bucatini tutto mare, risotto con crema di scampi e paccheri con il polipo; per secondo una spigola su letto di patate, cozze alla marinara e spiedini di pesce misto; come contorno un’insalatina primavera e tris di formaggi con mostarda di pere; poi ci sarà la torta nunziale con lo spumante, vini cantina della sposa e liquori, fragole al limone e buffet di dolci. Che ne dici?
-Di lusso, si mi piace è perfetto.
-Bene allora lo segno e lo metto nell’agenda, si sa quando festeggerete? Disse il direttore.
-No, però eccola sta arrivando ora c’è lo dice. Disse Tiberio.
-Allora ho chiamato i nostri genitori, già stanno facendo gli inviti che saranno pronti domani e…. la settimana prossima ci sposiamo.
-Bene quindi prenoto per sabato prossimo? 
-Si. Disse Tiberio.
-Mattina o sera?
-Di sera. Disse Melissa.
-Bene allora è deciso ci vediamo la settimana prossima ciao! Disse il direttore.
-Grazie arrivederci. Dissero i ragazzi.
Mentre i due giravano con l’auto, incontrarono la madre e la zia di lei, e gli offrirono un passaggio.
-Grazie come siete gentili. Disse la madre di Melissa.
-Allora, siamo andati al ristornate e abbiamo prenotato, mi hanno detto il menù ed è di lusso credetemi, vi piacerà sicuro.
-Si, avete scelto il posto, il ristorante, abbiamo fatto gli inviti, le bomboniere ma… mancano i vestiti. Affermò la zia.
-Io lo vorrei… 
Melissa venne interrotta dalla zia.
-No! Non si dice allo sposo com’è il vestito, lo vedrà il giorno del matrimonio.
-Va bene, non siate così aggressive con me. Disse la ragazza.
-Bene caro potresti accompagnarci a casa per favore?
-Di già? Disse Melissa.
-Bèh tesoro devi aiutarci a cucinare e stasera la famiglia di Tiberio sarà ospite a cena. Cucinerai tu cara.
-Wow, già è tanto che riesca ad accendere il fiammifero vuoi farmi del male?
-No, ti aiuteremo… Disse la madre.
-Bene allora penso si possa fare. Disse lei.
Arrivate a casa le tre “donne” iniziarono a cucinare il pranzo.
-Melissa cara che ne dici di sistemare un po’ casa? Così stasera l’ambiente sarà più accogliente. Propose la zia.
-Va bene.
Dopo aver passato tutto il pomeriggio a pulire casa, la ragazza andò a farsi la doccia. Poi si preparò e indossò un vestitino turchese con una fantasia floreale, e delle ballerine.
-Come sto? Disse Melissa
-Sei bellissima. Dissero la madre e la zia insieme.
-Vi aiuto ad apparecchiare. Propose la ragazza.
-Va bene. Rispose la zia
Ecco che suonò il campanello e Melissa andò ad aprire. Tiberio era lì con un mazzo di viole. 
-Per mia moglie. Disse il ragazzo
-Tesoro non dovevi disturbarti, grazie sono bellissime.
-Come te… sei una meraviglia. Disse il ragazzo.
-Dai su entra.
Andarono in soggiorno dove la madre e la zia stavano mettendo i piatti a tavola.
-Oh caro buonasera. Disse la madre della ragazza.
-Buonasera signora, lieto di vederla come sta? Disse Tiberio stringendole la mano.
-Oh, grazie e per favore non sii così formale.
-Bèh devo essere gentile con la mia futura suocera o sbaglio?
-Hahahaha il ragazzo ha paura e sta facendo il carino!!! Aggiunse la zia.
-Ma zia! Disse Melissa
-Dai su a tavola! Disse la madre
-Una cena magnifica complimenti. Disse Tiberio a fine serata.
-Oh grazie caro, ma fai soffrire Melissa e nella prossima metterò del veleno. Disse la zia.
-Ok… Disse pensieroso il ragazzo.
-Sto scherzando.
-Hahaha che simpatica. Disse Tiberio
-Bene allora ci vediamo tesoro. Disse Melissa
-Sei bellissima. Buonanotte.
Passato un mese ad organizzare il matrimonio, finalmente arriva il gran giorno. Nel pomeriggio Melissa si stava preparano e la madre e la zia la stavano aiutando. Il suo vestito da sposa era lungo, avorio e il corpetto era tutto decorato con perline, mentre la parte di sotto era tutta pomposa  e arricciata con dei fiori applicati, mentre poi come acconciatura aveva uno chignon con un diadema, e dei tacchi da 10 cm legati alla caviglia.
Ecco che la macchina passa a prendere Melissa con sua madre e sua zia. Era una ferrari che avevano affittato.  Guidava il padre e le portò al matrimonio.
Quando arrivarono gli invitati si alzarono e Tiberio si girò. Quando vide Melissa sottobraccio con il padre quasi si commosse a vederla così. Lei aveva un sorriso splendente e Tiberio aveva gli occhi lucidi. Una volta arrivati all’altare, dissero:
-Io prendo te Melissa come mia futura moglie perché ti amo davvero tanto e non mi sono mai sentito così legato ad una persona. Quando sto con te non devo mentire e posso essere me stesso, posso dirti tutto e tu mi capisci meglio di tutti. Ho aspettato tutta la vita questo momento e quasi mi commuovo. Disse Tiberio.
-E io prendo te Tiberio come mio futuro marito. Sai quando arrivai in questa città, mi sentivo sola e avevo paura di iniziare tutto da capo. Ma poi ho visto te e mi sono innamorata e quel bacio sotto la neve… indimenticabile è lì che mi sono sentita davvero amata. E quando sto con te il mio cuore batte davvero forte. Ho viaggiato in una strada buia e solitaria dove tutti mi prendevano in giro e cadevo, ma mi rialzavo e continuavo a camminare quando poi ho visto una luce e quando sono arrivata vicino ad essa mi si è aperto un paradiso dove c’era un angelo che mi ha stretta forte e che mi ha accolta nelle sue braccia. Quell’angelo eri tu è grazie a te che vado avanti nella mia vita. Disse Melissa.
Ecco il bacio e lo scambio di fedi. 
La morale di questa storia è che bisogna combattere per la persona che si ama e non bisogna mai mollare. Tiberio e Melissa adesso vivranno una vita felice insieme e nessuno potrà mai spegnere i loro sentimenti.

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